BEI
P U B L I C A T I O N S
O D A L I T E S
1 9 8 7
A C C O R D
H O R S
UE
ITr
FONDS
BEI
SOUS-FONDS :
PUBLICATIONS
SERIES :
EVENEMENTIELLES
SOUS-SERIES :
ACCORD HORS UE
DOSSIERS :
MEDITERRANEE
PIECES
MODALITES
DATES :
1987
VERSIONS LINGUISTIQUES :
IT
M E D I T E R R A N E E
M
Possibilità di finanziamento
nel quadro degli
Accordi mediterranei
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Banca europea
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investimenti
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Protocolli finanziari mediterranei
Situazione al 1° settembre 1987
Maghreb-Mashrak-Israele: Sono in corso i negoziati per i terzi Protocolli finanziari, la cui entrata in vigore è
prevista per l'inizio del 1988.
Cipro-Malta: Sono in corso di esecuzione i secondi Protocolli finanziari, che scadranno il 31 dicembre 1988 per
Cipro e il 31 ottobre 1988 per Malta.
Iugoslavia: Sono in corso i negoziati per il secondo Protocollo finanziario, che dovrebbe entrare in vigore all'inizio
del 1988.
Turchia: I negoziati per il quarto Protocollo finanziario si sono già conclusi, ma la data della firma è stata rinviata.
Libano: Nelle circostanze attuali la Banca ha dovuto sospendere l'istruttoria e il finanziamento di progetti nel
quadro del secondo Protocollo finanziario e dell'aiuto straordinario; sono in corso i negoziati per il terzo Protocollo
finanziario.
Protocolli finanziari mediterranei
(V. a tergo per altri particolari)
(Importi in milioni di ECU)
Finanziamenti
su risorse
proprie
della BEI
Su fondi di bilancio della Comunità
Abbuoni
d'interesse'"
Capitali
di rischio'^'
Totale
Mutui a
condizioni
speciali'3)
Aiuti non
rimborsabili
Maghreb
Algeria
3° Protocollo
finanziario
183
Marocco
S° Protocollo
finanziario
151
Tunisia
3° Protocollo
finanziario
Mashrak
Egitto
Libano
Giordania
Israele
Cipro
Malta
Iugoslavia
Totale generale
3° Protocollo
finanziario
Aiuto
straordinario
2° Protocollo
finanziario
3° Protocollo
finanziario
3° Protocollo
finanziario
3° Protocollo
finanziario
2° Protocollo
finanziario
2° Protocollo
finanziario
2° Protocollo
finanziario
4
52
239
2%
11
162
324
131
2%
6
87
224
249
2%
11
189
449
50
50
5
S4
53
6S
2%
11
50
1
19
73
2
35
100
63
28
63
2%
16
6
10
44
3
10,5
29,5
14
575,5
2 195,5
550
1 571
550
35
624,5
(1) L'importo per gli abbuoni d'interesse sui mutui BEI è imputato agli aiuti non rimborsabili ed è gestito dalla BEI su mandato della CEE.
(2) II relativo importo proviene dai fondi del bilancio comunitario ed è gestito dalla BEI su mandato della CEE.
(3) Sono aestiti dalla BEI ο dalla Comn-lissione.
Banca europea
per gli
investimenti
Possibilità di finanziamento
nel quadro degli
Accordi mediterranei
ES
DA
DE
GR
EN
FR
NL
PT
ISBN
ISBN
ISBN
ISBN
ISBN
ISBN
ISBN
ISBN
92-861-0129-5
92-861-0130-9
92-861-0131-7
92-861-0132-5
92-861-0133-3
92-861-0134-1
92-861-0136-8
92-861-0137-6
ISBN 92-861-0135-X
Stampato nel settembre 1987
Quest'opuscolo ha lo scopo di far conoscere quali forme di aiuto
finanziario la BEI può accordare nei Paesi dell'area mediterranea non
facenti parte della Comunità europea.
SOMMARIO
Pag
1. Introduzione: il ruolo della BEI
2. L'aiuto finanziario della Comunità
3. Contesto generale - modalità degli interventi
3.1. Programmazione
3.2. Settori d'intervento
3.3. Come chiedere un finanziamento
3.4. Istruttoria dei progetti e decisione di finanziamento
3.5. Chi può ottenere un finanziamento
3.6. Operazioni di cofinanziamento
3.7. Appello alia concorrenza
4. Finanziamenti su risorse della BEI
4.1. Dati di carattere generale
4.2 Tassi d'interesse
4.3. Monete di erogazione
4.4. Durata
4.5. Garanzie
4.6. Importo dei finanziamenti
5. Capitali di rischio^
5.1. Caratteristiche
5.2. Forme di finanziamento
6. Complementarità dei finanziamenti su risorse BEI
e dei capitali di
rìschio
7. Prestiti globali per il finanziamento
di piccole e medie iniziative
ALLEGATO TECNICO: Documentazione da presentare alla BEI
5
6
6
8
10
11
11
12
1. Introduzione: il ruolo della BEI
La Banca europea per gli investimenti (BEI), creata nel 1958 dal
Trattato di Roma (istitutivo della CEE), è un organismo di diritto
pubblico autonomo in seno alla Comunità europea; la sua missione è di
finanziare - senza perseguire scopi di lucro - progetti che contribuiscano allo sviluppo equilibrato della Comunità. Le sue risorse sono
costituite essenzialmente dai proventi dei prestiti emessi sui mercati
dei capitali e vengono utilizzate per la concessione di mutui a favore di
progetti rispondenti agli obiettivi prioritari della Comunità.
Gli azionisti della BEI sono gli Stati membri della Comunità europea;
essi hanno sottoscritto congiuntamente il suo capitale, che si eleva
attualmente a 28,8 miliardi di ECU di cui 2,6 miliardi versati ο da
versare. La BEI figura tra i principali emittenti internazionali e gode di un
credito di prim'ordine che le permette di raccogliere sui mercati dei
capitali un cospicuo volume di fondi a condizioni favorevoli, delle quali
poi fruiscono, non avendo essa finalità di lucro, i suoi mutuatari (viene
aggiunto solamente un lieve margine per coprire le spese amministrative).
L'attività della BEI viene concentrata nella Comunità europea; la sua
esperienza nel finanziamento di progetti è messa però anche al servizio
della politica comunitaria di aiuto allo sviluppo in 12 Paesi del Bacino
mediterraneo nonché nei 66 Paesi d'Africa, dei Caraibi e del Pacifico
(ACP) firmatari della terza Convenzione di Lomè(').
È dal 1962 che la Comunità conclude accordi di cooperazione ο di
associazione con tutti i Paesi dell'area mediterranea desiderosi di
mantenere ο di rafforzare i rapporti con la CEE; nel quadro di detti
accordi la BEI ha finanziato operazioni nei Paesi del Maghreb (Algeria,
Marocco, Tunisia) e del Mashrak (Egitto, Giordania, Libano e Siria), a
Cipro, in Israele, a Malta, in Turchia e in Iugoslavia.
La BEI aveva finanziato dei progetti anche in Grecia, in Spagna ed in
Portogallo prima della loro adesione alla Comunità.
Nei Paesi del Bacino mediterraneo, i finanziamenti BEI vengono
concessi a titolo dei protocolli finanziari(2), allegati agli accordi di
cooperazione ο di associazione stipulati con ciascun Paese, che
fissano le linee direttrici per l'aiuto comunitario allo sviluppo; la durata
di detti protocolli è, in generale, di 5 anni.
(1) V. opuscolo "Possibilità di finanziamento nel quadro della terza Convenzione di Lomé».
(2) Per i dati più recenti relativi ai Protocolli finanziari con i singoli Paesi mediterranei vedasi
l'inserto.
2. L'aiuto finanziario della Comunità
Nel quadro dei Protocolli finanziari con i Paesi mediterranei, l'aiuto
comunitario allo sviluppo può assumere diverse forme: a) mutui su
risorse proprie della BEI (con ο senza abbuoni d'interesse); b)
contributi alla formazione di capitali di rischio (in appresso: capitali di
rischio), concessi e gestiti dalla BEI su mandato della Comunità
europea; e) mutui a condizioni speciali concessi, a seconda del settore,
dalla Commissione o, su mandato, dalla BEI; d) aiuti non rimborsabili,
concessi dalla Commissione.
I mutui su risorse proprie della BEI sono accordati a condizioni
pressoché analoghe a quelle del mercato, ma fruiscono in generale di
un abbuono d'interesse del 2% che viene imputato agli aiuti non
rimborsabili; per i capitali di rischio, provenienti dalle risorse del
bilancio comunitario, le condizioni sono invece più elastiche.
Per ulteriori dettagli sui diversi tipi di aiuto finanziario e sugli importi
stanziati nel quadro degli ultimi Protocolli finanziari vedasi l'inserto.
3. Contesto generale - modalità degli interventi
3.1. Programmazione
I protocolli finanziari prevedono delle missioni di programmazione della
BEI e della Commissione in ciascuno dei Paesi interessati per mettere a
punto con le autorità nazionali, di comune accordo, i programmi
indicativi; questi programmi possono essere riveduti per tener conto
degli eventuali cambiamenti intervenuti nella situazione economica del
Paese in questione oppure negli obiettivi e nelle priorità fissati nel suo
piano di sviluppo.
3.2. Settori d'intervento
I settori nei quali la BEI può accordare dei finanziamenti variano a
seconda degli obiettivi previsti nel relativo Protocollo finanziario
stipulato con il Paese interessato. In generale la Banca interviene nei
settori dell'agricoltura, dell'industria e delle infrastrutture economiche
(p. es. energia e trasporto).
3.3. Come chiedere un finanziamento
I progetti - che, si ricorda, devono essere conformi agli orientamenti
del programma indicativo di aiuto - vanno presentati alla BEI per
l'istruttoria e l'approvazione. Secondo le condizioni fissate nel relativo
protocollo, la BEI può intervenire nel finanziamento di progetti realizzati
da promotori del settore pubblico ο privato. In ogni caso le domande di
finanziamento devono riguardare progetti ben determinati ed essere
presentate ο direttamente dalle autorità del Paese interessato o, con il
loro accordo formale, da altri potenziali beneficiari.
I primi contatti per stabilire l'ammissibilità di un dato progetto ad un
finanziamento possono essere presi direttamente con la Banca, senza
alcuna formalità. Sarebbe auspicabile che la BEI fosse informata il più
presto possibile della preparazione di un dossier in vista di una
domanda di finanziamento; essa potrà così esaminare con il potenziale
mutuatario quale forma di aiuto sembra maggiormente appropriata al
progetto in questione e indicare eventualmente cosa sia necessario
fare (p. es. studi preliminari) perché l'istruttoria possa essere avviata
rapidamente.
3.4. Istruttoria dei progetti e decisione di finanziamento
La Banca effettua l'istruttoria delle domande di finanziamenti su risorse
proprie e di capitali di rischio (nonché delle domande di mutui a
condizioni speciali per i settori di sua competenza); essa prende le
decisioni di finanziamento conformandosi alle disposizioni del suo
Statuto e del relativo Protocollo finanziario. II modo in cui l'istruttoria
viene svolta è praticamente identico a quello delle altre istituzioni
internazionali di finanziamento a lungo termine.
La concessione di un mutuo è subordinata all'approvazione del
Consiglio di amministrazione; prima di presentargli la domanda di
finanziamento, la Banca chiede però, come previsto dallo Statuto, il
parere della Commissione delle Comunità europee o, qualora i fondi
provengano dal bilancio comunitario, quello di un Comitato composto
di rappresentanti degli Stati membri della Comunità.
3.5. Chi può ottenere un finanziamento?
I mutui su risorse proprie della BEI e i capitali di rischio sono destinati al
finanziamento di investimenti ben determinati e possono essere
accordati direttamente allo Stato, ad un'impresa privata ο ad un ente
pubblico ο semipubblico. Se non viene presentata direttamente dallo
Stato, la domanda di finanziamento deve avere l'accordo formale delle
autorità del Paese interessato (v. sopra, par. 3.3.).
3.6. Operazioni di cofinanziamento
Oltre ad una costante e stretta cooperazione con la Commissione, la
BEI collabora anche con altri istituti bilaterali di finanziamento degli
Stati membri, con la Banca internazionale per la ricostruzione e lo
sviluppo (Banca mondiale) e gli organismi che ad essa fanno capo, con
gli istituti per la promozione dello sviluppo regionale, con altri organismi
finanziari bilaterali ο multilaterali (in particolare i Fondi arabi) nonché
con alcune banche commerciali. Insieme ad essi la Banca effettua
spesso operazioni di cofinanziamento.
3.7. Appello alla concorrenza
Per i progetti finanziati su risorse proprie la Banca chiede in generale
che le forniture di beni e servizi di una certa entità siano oggetto di un
appello alla concorrenza, e che questa sia la più estesa possibile. Le
procedure appropriate - bandi di gara ο consultazioni a livello
nazionale ο internazionale - sono fissate tenendo conto delle caratteri­
stiche dei progetti.
La partecipazione ai bandi di gara internazionali dev'essere aperta
almeno alle imprese dei Paesi membri della CEE e a quelle dello Stato
mediterraneo in cui viene realizzato il progetto. Inoltre la Banca è
disposta a prendere in considerazione offerte provenienti da imprese di
Paesi nei quali essa emette dei prestiti ο di Paesi che a suo avviso
presentano - sul piano tecnico ο geografico - un interesse particolare
per il progetto. In genere la Banca richiede che il bando di gara sia
pubblicato nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee; il mutuatario è tuttavia libero di assicurarne la diffusione anche con altri mezzi.
Le modalità tecniche delle procedure di aggiudicazione sono quelle
applicate normalmente dal mutuatario, a condizione che non comportino alcuna disposizione discriminatoria (relativamente al capitolato
d'appalto, all'organizzazione, al pagamento, alla scadenza dei termini
per le forniture, ecc.). La consultazione internazionale deve riguardare
almeno tre imprese ο fornitori qualificati della Comunità e può essere
estesa ad altre imprese ο fornitori accettabili per la Banca.
La BEI si riserva il diritto di verificare ed approvare le procedure di
appello alla concorrenza, in particolare per quanto riguarda là prequalificazione, la costituzione e il contenuto del dossier della gara d'appalto,
la valutazione delle offerte e la scelta dell'aggiudicatario.
4. Finanziamenti su risorse della BEI
4.1. Dati di carattere generale
I mutui su risorse BEI sono destinati al finanziamento di investimenti
che presentano una redditività economica adeguata. La BEI prende in
considerazione tutti i fattori che possono garantire il servizio del mutuo.
8
4.2. Tassi d'interesse
I tassi d'interesse sono fissati in base alle condizioni prevalenti sui
mercati dei capitali, alla durata del mutuo e alle valute erogate. Essi non
dipendono né dalla natura del progetto ο dalla sua localizzazione né
dalla nazionalità del mutuatario ο dal suo stato giuridico né dal settore
economico interessato.
Come già indicato, i mutui possono eventualmente fruire di un
abbuono d'interesse del 2% finanziato con gli aiuti non rimborsabili;
non sono previsti abbuoni d'interesse per i finanziamenti nel settore
petrolifero (per i Paesi nei quali possono essere accordati mutui con
abbuoni v. l'inserto).
4.3. Monete di erogazione
Benché i mutui siano denominati in ECU, essi vengono generalmente
versati in un assortimento di monete modulato in funzione delle
disponibilità della Banca.
II rimborso del capitale e il pagamento degli interessi sono effettuati in
semestralità ο annualità costanti, nelle stesse monete ricevute e nelle
stesse percentuali.
4.4. Durata
La durata dei mutui è fissata essenzialmente in funzione delle caratteristiche dei progetti, tenendo conto in particolare della durata normale di
ammortamento degli impianti ο delle opere finanziate.
La durata varia dai 10 ai 15 anni per gli investimenti industriali e dai 15
sino a - in taluni casi - 20 anni per i progetti d'infrastruttura. È previsto
un periodo di preammortamento che copre il tempo necessario
all'ultimazione delle opere ο alla messa in funzione degli impianti.
4.5. Garanzie
Come ogni mutuante le cui risorse siano costituite da fondi raccolti sui
mercati dei capitali, la BEI - anche in applicazione del suo Statuto deve subordinare la concessione dei mutui all'ottenimento di garanzie
appropriate. Di regola viene richiesta la garanzia dello Stato in cui viene
realizzato il progetto, ma non sono escluse altre garanzie di prim'or­
dine.
4.6. Importo dei finanziamenti
I mutui su risorse BEI possono coprire fino al 50% del costo globale
degli immobilizzi; essi devono pertanto essere associati ad altri mezzi
di finanziamento (capitali di rischio, fondi propri del mutuatario in
proporzione adeguata, altri crediti, ecc.) che garantiscano la copertura
totale del costo dell'investimento.
5. Capitali di rischio
5.1. Caratteristiche
I capitali di rischio costituiscono una forma di finanziamento particolarmente flessibile elaborata dalla BEI per andare incontro ai fabbisogni
delle imprese produttive, sia pubbliche che private (in particolare di
quelle con cui sono associate imprese della Comunità europea).
Trattandosi di fondi di bilancio della CEE, le condizioni di erogazione
sono in effetti più elastiche (per i Paesi in cui possono essere concessi
capitali di rischio v. l'inserto).
5.2 I capitali di rischio possono prendere la forma di:
a) mutui subordinati: il rimborso del capitale e, in casi eccezionali, il
pagamento degli interessi sono effettuati solo dopo che il mutuatario
ha rimborsato altri debiti bancari.
b) mutui condizionali: le modalità di rimborso, la durata ο il tasso
d'interesse possono variare in funzione della realizzazione degli obiet­
tivi di redditività ο di produzione che si attendono dall'investimento,
fissati al momento della concessione del mutuo.
e) assunzioni di partecipazione, a nome della Comunità, nel capitale di
imprese. Queste partecipazioni sono sempre minoritarie; esse sono
inoltre temporanee e al momento opportuno vengono cedute, di
preferenza a cittadini ο istituti dello Stato mediterraneo interessato.
d) finanziamento di assunzioni di partecipazione tramite un mutuo
condizionale concesso allo Stato oppure - con il suo accordo - ad
un'impresa locale, sia direttamente che tramite un istituto finanziario
locale.
e) finanziamento di studi di fattibilità specifici, dell'assistenza alle
imprese nel periodo di avviamento oppure di investimenti per il
ripristino di opere ο impianti.
I capitali di rischio possono anche essere concessi sotto forma di
prestiti globali (v. par. 6 qui di seguito), che sono linee di credito per il
finanziamento-tramite istituti finanziari degli stessi Paesi mediterranei,
quando il loro tipo di attività e i criteri di gestione lo permettano - di
investimenti produttivi di piccole e medie dimensioni. I prestiti globali
possono essere utilizzati per il finanziamento diretto di un investimento
ο per altri obiettivi (studi di fattibilità, assunzioni di partecipazione,
mutui condizionali ο subordinati).
Le condizioni per i capitali di rischio vengono fissate in funzione delle
caratteristiche del progetto finanziato; esse sono, in generale, molto
favorevoli. I tassi d'interesse si situano normalmente tra il 2 e il 5% e la
durata può arrivare sino a 25 anni.
10
6. Complementarità dei mutui su risorse proprie
e dei capitali di rischio
È possibile abbinare un'operazione su capitali di rischio ad un mutuo
su risorse proprie; ciò consente un «montaggio» finanziario più
adeguato o, se del caso, la realizzazione di diverse fasi dello stesso
progetto.
7. Prestiti globali per il finanziamento
di piccole e medie iniziative
È evidente che, per ragioni di efficienza operativa, la BEI può accordare
direttamente dei mutui solo per progetti di una certa dimensione.
Tuttavia, il sostegno ai piccoli e medi investimenti industriali, infrastrutturall ed agricoli è considerato come un importante fattore in grado di
contribuire allo sviluppo armonioso del settore produttivo e più in
generale alla crescita economica dei Paesi mediterranei. La BEI, non
potendo per motivi pratici occuparsi direttamente dei progetti di
piccole e medie dimensioni, per questo tipo di investimenti utilizza la
tecnica dei prestiti globali (su risorse proprie ο sui capitali di rischio).
I prestiti globali consistono nell'apertura di una linea di credito ad una
banca di sviluppo ο ad un istituto finanziario appropriato che funge da
intermediario e utilizza i fondi per erogare crediti di importo poco
elevato - a determinate condizioni - a favore di piccole e medie
iniziative scelte d'intesa con la Banca.
I prestiti globali consentono in pratica di associare, da una parte, le
risorse finanziarie della BEI - in quanto istituzione che ha accesso ai
mercati internazionali dei capitali - e, dall'altra, l'esperienza operativa
degli istituti finanziari dei Paesi mediterranei. In tal modo la BEI può
valersi dei contatti, della conoscenza della situazione locale e della
sensibilità alle priorità nazionali di sviluppo che hanno questi intermediari finanziari per la selezione e la valutazione di piccoli e medi
investimenti conformi ai propri criteri d'intervento nonché per il loro
controllo in loco.
Gli istituti finanziari che cooperano con la BEI nella messa in opera dei
prestiti globali sono scelti d'intesa con le autorità dei Paesi mediterranei interessati; essi devono avere capacità operative e know-how
tecnico adeguati (istruttoria dei progetti, controllo della loro realizzazione) per assicurare il buon utilizzo dei fondi.
11
ALLEGATO TECNICO
Documentazione da presentare alla
Banca europea per gli investimenti
Il richiedente è libero di elaborare la documentazione sui progetti da
presentare alla Banca, sia per la forma che per il contenuto, nel modo
da lui ritenuto più idoneo; allo stesso spetta preparare, eventualmente
con l'aiuto di consulenti, i diversi elementi del dossier.
Tenuto conto della diversità dei progetti e delle caratteristiche proprie a
ciascuno di essi, si rivela difficile, in pratica, standardizzare la documentazione necessaria per l'istruttoria dei dossier. La Banca non
richiede pertanto di riempire formulari ο questionari tipo; i potenziali
mutuatari sono liberi di preparare il dossier - che deve però comprendere tutti quegli elementi che possano permettere l'istruttoria tecnica,
economica, finanziaria e giuridica del progetto - secondo i propri
metodi e con i mezzi di cui dispongono.
Le precisazioni circa la documentazione da presentare alla Banca
vengono date perciò a titolo indicativo, giacché durante l'istruttoria la
Banca è in stretto contatto con lo Stato, l'impresa ο l'ente interessato
per richiedere, se del caso, informazioni complementari ed esaminare
insieme i principali problemi che potrebbero porsi durante e dopo la
realizzazione del progetto.
Qualora si tratti di un progetto industriale ο turistico, la documenta­
zione concernerà soprattutto i seguenti punti:
1. Informazioni generali e giuridiche sull'impresa e sui principali
associati ο promotori
- Impresa: testi costitutivi, statuto, azionisti, concessioni, attività,
organizzazione contabile ed amministrativa, bilanci, conti di esercizio,
conti profitti e perdite e situazione di tesoreria degli ultimi tre esercizi,
dati particolareggiati sull'indebitamento a breve, medio e lungo termine.
- Principali associati ο promotori: statuto, azionisti, attività, referenze,
bilanci e conti profitti e perdite degli ultimi tre esercizi.
2. Informazioni tecniche
- Concezione generale: oggetto, localizzazione, fattori di produzione,
capacità produttiva nominale e previsionale.
- Descrizione tecnica, tecnologia utilizzata, terreno, assetto generale,
immobili, installazioni (per produzione ed immagazzinamento), servizi
generali, sistemi e mezzi di trasporto, protezione dell'ambiente.
12
- Modalità di studio e di esecuzione: organizzazione, eventuali consulenti, modalità per commesse ed appalto di forniture, direzione dei
lavori, calendario di esecuzione.
- Preventivo particolareggiato degli investimenti in relazione alla
descrizione tecnica, accantonamento per spese impi;eviste ed
aumento dei prezzi, interessi intercalari, spese di primo imjDianto e di
avviamento, ripartizione dei costi in valuta ed in moneta nazionale.
- Gestione: approvvigionamento di materie prime e prodotti intermedi,
piani di produzione, fattori produttivi, risultati produttivi, dirigenza e
manodopera, organizzazione, eventuale assistenza tecnica.
3. Informazioni economiche
- Situazione del mercato: evoluzione dell'offerta, della domanda e dei
prezzi negli ultimi tempi, previsioni, dati statistici.
- Smercio della produzione: politica commerciale ed organizzazione
della distribuzione, posizione dell'impresa sul mercato, principali
concorrenti, vendite sui mercati interno ed estero.
- Creazione di posti di lavoro: permanenti e stagionali; formazione
professionale; eventuale piano di sostituzione di lavoratori.
- Importanza del progetto nel Piano di sviluppo del Paese interessato.
- Dati che permettano di calcolare la redditività economica del
progetto e di valutarne il contributo allo sviluppo economico del Paese
interessato nonché l'incidenza sulla bilancia dei pagamenti e sulle
finanze pubbliche.
4. Informazioni finanziarie
- Dati previsionali circa le spese di esercizio, gli ammortamenti e le
spese generali.
- Conti di esercizio previsionali dell'impresa per II periodo precedente
l'utilizzazione normale degli impianti (eventualmente, conti di esercizio
degli anni precedenti).
- Valutazione dei fabbisogni di capitale d'esercizio e loro evoluzione
per lo stesso periodo, scorte di materie prime, prodotti finiti, crediti alla
clientela, debiti verso fornitori.
- Bilancio e situazione di tesoreria previsionali dell'impresa per lo
stesso periodo (eventualmente, bilanci degli anni precedenti).
- Piano di finanziamento del progetto e scadenzario delle spese
previste.
- Garanzie offerte.
- Politica previsionale di rimunerazione del capitale dell'impresa.
13
Qualora si tratti invece di un progetto d'infrastruttura ο energetico, la
documentazione dovrà essere adattata alle caratteristiche dell'impresa
e del progetto. In tal caso sarà necessario fornire ulteriori informazioni;
in particolare, sarà utile specificare quali fabbisogni il progetto permetterà di soddisfare, le condizioni per la sua realizzazione, le prospettive
circa l'utilizzazione degli impianti, i principi e le modalità di tariffazione, i
vantaggi e i costi per la collettività.
In ogni caso è utile che nei dossier siano indicati i nomi e gli indirizzi dei
responsabili dell'elaborazione del progetto sui piani tecnico, economico, giuridico e finanziario.
14
Ulteriori informazioni possono essere ottenute direttamente, e senza
alcuna formalità, dalla:
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
Direzione dei Finanziamenti fuori della Comunità
Dipartimento Mediterraneo
100, boulevard Konrad Adenauer
L-2950 Lussemburgo
Tel. 4379-1 - Telex 3530 bnkeu lu
Telefax 43 77 04
oppure dall'
Ufficio di Rappresentanza di Bruxelles
Rue de la Loi 227 / Wetstraat 227
B-1040 Bruxelles
Tel. 230 98 90 - Telex 21721 bankeu b
Telefax 230 58 27
Questa pubblicazione è disponibile anche nelle lingue danese, francese, greca, inglese, olandese, portoghese, spagnola e tedesca agli
stessi indirizzi.
Gli interessati possono richiedere altre pubblicazioni (Relazione
annuale, bollettino «BEl-lnformazioni», 100 domande 100 risposte,
ecc.) scrivendo direttamente alla Divisione Informazione-Relazioni
Pubbliche della BEI a Lussemburgo.
15
Den Europaeiske Investeringsbank
Europäische Investitionsbank
Ευρωπαϊκή Τράπεζα Επενδύσεων
European Investment Bank
Banco Europeo de Inversiones
Banque européenne d'investissement
Banca europea per gli investimenti
Europese Investeringsbank
Banco Europeu de Investimento
ISBN 92-861-0135-X
Settembre 1987
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