Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 26 giugno 2012 RESOCONTO DELLA SEDUTA Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00 Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO All’appello risultano: PEZZONI Giuseppe – Sindaco COLOGNO Andrea – Consigliere FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere MELLI Paolo – Consigliere PIGNATELLI Gianluca – Consigliere RISI Oreste - Consigliere SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere CIOCCA Alessandro – Consigliere FERRI Giulio – Consigliere GIUSSANI Francesco – Consigliere PREMOLI Maurizio . Consigliere BORGHI Ariella – Consigliere BUSSINI Simona – Consigliere LINGIARDI Francesco – Consigliere CIOCCA Daniela – Consigliere MERISI Federico – Consigliere MINUTI Luigi – Consigliere Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Assente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente e con la partecipazione degli Assessori: IMERI Juri Fabio – ViceSindaco VAILATI Sabrina – Assessore MANGANO Basilio Antonino ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore NISOLI Alessandro – Assessore Presente Presente Presente Presente Presente Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno. 1 Punto n. 1) AUDIZIONE DIRETTORE GENERALE AZIENDA OSPEDALIERA Dott. Cesare Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera Grazie Presidente, Sig. Sindaco, Sigg. Assessori e Sigg. Consiglieri. Innanzitutto vi ringrazio di questo invito e dell’opportunità offertami per venire ad illustrare quali sono le attività dell’Azienda che dirigo e che ho l’onore di dirigere insieme alla Direzione Strategica, il Dott. Zenoni, il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrative, il Dott. Ciamponi e vorrei iniziare questo mio intervento facendo riferimento alla nostra Azienda e quando si parla di Azienda Ospedaliera di TreviglioCaravaggio non parliamo solo dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio, ma parliamo sì dell’Ospedale con 440 posti letto, dell’Ospedale di Romano di Lombardia con 210 posti letto; dell’Ospedale di San Giovanni Bianco in Valbrembana con 130 posti letto e dell’Ospedale di Calcinate, 120 posti letto. Questi sono gli ospedali per acuti. L’Azienda però ha diversi poliambulatori territoriali, fra cui Brembate Sopra, Calusco d’Adda, Dalmine, Grumello del Monte, Treviglio, Villa d’Almé e Zogno. In più ha altre strutture territoriali, esattamente 15 strutture psichiatriche che vedete elencate, 4 unità operative di neuropsichiatria infantile: Gardello – Zogno – Bonate e Romano e 5 centri di senologia: San Giovanni – Calcinate – Romano – Caravaggio e Calusco. Vedete quindi che la complessità di un’Azienda Ospedaliera spazia da un intervento da quattro ospedali che si rivolgono soprattutto agli acuti, ha poliambulatori territoriali che devono dare assistenza, seguendo i dettami dei LEA – i Livelli Essenziali di Assistenza, a tutta la popolazione che all’incirca va dai 300 ai 350.000 abitanti. L’Ospedale di Treviglio-Caravaggio invece è sede proprio dell’Azienda Ospedaliera dove hanno sede le Direzioni. Vi ricordo che è anche scuola universitaria per infermieri. Tutti gli anni all’incirca 20 infermieri professionali con laurea vengono sfornati da questa scuola e vanta esperienze di cooperazione internazionale con Ghana, Perù e qua non è scritto, ma ve lo dico, domani una delegazione dell’Ospedale partirà per la Slovenia, dove faremo un protocollo d'intesa con l’Ospedale di Brezice, che è un ospedale più o meno grosso come il nostro, è una realtà molto importante della Slovenia. L’organizzazione dell’Azienda Ospedaliera, seguendo i dettami prima nazionali e poi regionali, del Servizio Sanitario Regionale, si è data un’organizzazione dipartimentale. Abbiamo esattamente il Dipartimento di emergenza accettazione, alla cui guida c'è il Dott. Fabrizio Fabretti, il 2 Dipartimento di area medica con il Dott. Antonio Bossi, il Dipartimento di area chirurgica Giovanni Sgroi, il Dipartimento materno-infantile, il Dott. Roberto Grassi, il Dipartimento di diagnostica per immagini, il Dott. Gilardoni, il Dipartimento di patologia clinica, il Dott. Pesenti, il Dipartimento di salute mentale, il Dott. Fulgenzio Rossi e il Dipartimento di oncologia medica, il Dott. Sandro Barni. Questa organizzazione dipartimentale, al di là di quello che vi dicevo di un’organizzazione voluta dalla Regione, ha nel POA che la Direzione Strategica ha confezionato alla fine del 2008, ha dato un’impronta di Dipartimento gestionale. Prima era un dipartimento funzionale, quindi ha accentrato solo e unicamente la direzione strategica. Con il Dipartimento Gestionale io ho voluto creare autonomie e responsabilità ai Capi Dipartimento per la gestione di tutto il dipartimento che fa capo a loro. Come vi dicevo il bacino di utenza è di 350.000 abitanti. Le attività nell’anno 2011 andiamo dai 30.000 e passa ricoveri, ai 111.000 accessi al pronto soccorso, ai 2.292 parti, ai 26.800 trattamenti dialitici e ai 3.500.000 di prestazioni ambulatoriali. Apro una parentesi velocissima per i trattamenti dialitici, perché è proprio notizia di oggi, dove l’Azienda Ospedaliera di Treviglio ha offerto alle aziende ospedaliere, ma sì anche alle aziende ospedaliere della bergamasca, Bergamo I Riuniti e Seriate, un accordo di salvaguardia dei pazienti dialitici, perché? Perché sapete che il terremoto dell’Emilia ha messo in crisi le ditte fornitrici di materiali dialitici. Quindi effettivamente questa crisi colpirà sicuramente Bergamo e Seriate, mentre noi ne siamo indenni perché i nostri fornitori non sono di quell’area, sono di un'altra area, per cui riusciamo a dare aiuto e collaborazione ai Riuniti di Bergamo e al Bolognini di Seriate. Questo per inciso per dirvi che il nostro reparto, la nostra divisione di dialisi è ben governata e ben attrezzata. Alla 7 andiamo al percorso di certificazione ISO 9000 e 2001 dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio che ha raggiunto il 100% di tutte le proprie strutture. Andiamo avanti e in questa slide vedete i dipendenti. I dipendenti al 31.05.2012 sono 2.070, 2,070 dipendenti suddivisi per 328 medici; 917 è il personale infermieristico; gli amministrativi sono 196 e vedete elencate tutte le varie professionalità che lavorano per l’Azienda. A questo riguardo volevo aprire una breve relazione sull’attività del personale della nostra Azienda. È abbastanza difficile illustrare le difficoltà dell’Unità Operativa del Personale che quotidianamente affronta per rispettare la normativa sul contenimento della spesa del 3 personale e dall’altra parte garantire l’erogazione di un servizio così importante come la salute pubblica. La Legge 214/2012 recante misure per la crescita e il consolidamento dei conti pubblici, ha indotto anche dipendenti insicuri a prendere la decisione di optare per la certezza di un’immediata possibilità di pensionamento, lasciando così improvvisamente scoperte numerose posizioni all'interno dell’Azienda. Tale situazione ha determinato notevoli ripercussioni nell’assetto aziendale e a cascata sull’utenza finale che ha visto in poco tempo il venir meno di figure professionali da tempo stabilmente in servizio presso la nostra azienda ospedaliera. Si è così dovuto affrontare tale situazione di emergenza pur nei rigidi vincoli dettati dalla normativa, la quale ad oggi non sembra consentire nemmeno di poter offrire contratti libero-professionali ai collaboratori che hanno optato per la pensione anticipata, ex pensione di anzianità, possibilità quest’ultima che avrebbe potuto aiutare non poco. Un piccolo esempio, il primario, quindi un punto di riferimento per tutta la cittadinanza che sceglie di andare in pensione per anzianità, non può continuare la sua attività nell’Azienda Ospedaliera perché gli è impedito dalla legislazione. Al contrario il primario che va in pensione per vecchiaia può continuare invece a svolgere l’attività nell’Azienda Ospedaliera con attività liberoprofessionale. Ad aggravare la situazione vi è poi da considerare che le assunzioni sono soggette a vincoli che annualmente vengono imposti dalla Regione Lombardia, che come si può facilmente evincere dalla slide 10, ha visto per il comparto una disponibilità concessa inferiore di quasi il 25% rispetto alla richiesta e addirittura più del 5% per quanto riguarda la dirigenza, facendo così giungere l’Azienda organizzativamente indebolita dalla fuga pensionistica degli anni successivi. Tale situazione di ridotte autorizzazioni da parte della Regione, situazione peraltro generalizzata anche per altre aziende ospedaliere della Regione, in considerazione delle sempre più ridotte risorse a disposizione, ha indotto la Dirigenza Strategica ad affrontare tali situazioni di permanente emergenza, sia attivando processi di riorganizzazione finalizzati a garantire la copertura dei posti indispensabili alle esigenze esistenziali, che optando per la flessibilità e dinamicità dei contratti di lavoro a termine, quali i CO.CO.CO., contratti di somministrazione, borse di studio che grazie alla loro natura hanno consentito di garantire tutti i servizi offerti. Ancora una volta però è intervenuta una normativa che sulla scorta di una ratio volta ad evitare eventuali abusi sull’utilizzo della flessibilità, ha messo in difficoltà le Amministrazioni, con l’imposizione del divieto di utilizzare lo stesso lavoratore per periodi superiori al triennio e 4 riducendo la spesa del personale a tempo determinato al 50% della spesa riferita al 2009. Come vedete dalle slide, quella prima, vedete che l’andamento del personale della Dirigenza dal 2008 al 2011 si è mantenuto costante, tranne qualche pensionamento e così pure anche quello a tempo determinato. Quello che invece voglio far rilevare è l’andamento del personale del comparto, quindi frutto di una politica di conservazione dei posti, di incentivazione. Dal 2008 erano 1.597, dal 2011 siamo a 1.617, quindi esattamente 20 persone in più hanno trovato posto di lavoro nell’Azienda. Apriamo il capitolo degli investimenti delle tecnologie sanitarie fra il 2011 e il 2012. Investimenti in aggiornamento tecnologico che equivalgono a circa due milioni di Euro. Per l’Ospedale di Treviglio abbiamo acquistato la nuova risonanza magnetica da un tesla e mezzo, un sistema radiografico digitale e una gamma camera con TAC. Per il comparto operatorio abbiamo installato nuovi sistemi di illuminazione del campo operatorio su tutte le sale, dotati di sospensioni pensili per la visualizzazione degli interventi laparascopici. Nuovi radio-bisturi per la chirurgia laparascopici, nuovi radio-bisturi per la chirurgia laparoscopica e un sistema di rilevazione nuovo del linfonodo sentinella per il CA mammario nelle donne che è in dotazione aziendale. Infine l’investimento più consistente che sta avvenendo proprio in questi mesi e che troverà la conclusione alla fine di settembre, è la nuova area interventistica cardiovascolare. Attualmente la nostra area di interventistica non è più a norma. Queste aree devono essere di almeno 200 mq., la nostra è molto, molto meno. Per cui si sta facendo intervento, un nuovo blocco operatorio interventistico cardiovascolare che sarà dotato di due sale con angiografi e sistemi di monitoraggio per gli interventi di emodinamica, coronografia ecc., angiografie e quindi chirurgia vascolare ed elettrofisiologia, impianti di pacemaker ecc. – Per l’area medica abbiamo già installato il monitoraggio fisiologico e i letti di medicina interna, il monitoraggio dei letti di neurologia e un ecotomografo per ecocardiaca di primo livello. Per la terapia intensiva un aggiornamento del sistema di monitoraggio dell’unità coronarica e nuovi letti di rianimazione. All’Ospedale di Romano di Lombardia invece una nuova TAC multistrato che permette una vasta gamma di esami, meno dosi al paziente dal punto di vista radiologico e più veloce nell’esecuzione. Per il comparto operatorio nuovi elettrobisturi, per l’ambulatoriale un nuovo sistema integrato elettromiografo, elettroencefalografo di nuova generazione. 5 Per l’Ospedale di San Giovanni Bianco, diagnostica per immagini. Anche qua nuova diagnostica radiologica digitale. Tra parentesi vedete gare-pax, significa che questi saranno installati più o meno verso la fine dell’anno, proprio oggi ho firmato la delibera dell’indizione di questa nuova gara che ha un valore all’incirca di 4 milioni e mezzo di Euro, in cui ci sarà la ricostruzione di un sistema pax – rix – quindi di trasmissione per immagini di ultima generazione. Quello che abbiamo va bene, però è obsoleto rispetto a quello che offre attualmente la computeristica e insieme a San Giovanni Bianco verrà installato un nuovo mammografo digitale. Per l’anestesia, sempre per il reparto di San Giovanni Bianco un nuovo ecografo per le anestesie loco-regionali e per gli eccessi vascolari sicuri per l’anestesia. Per gli ambulatori territoriali, è in corso una nuova riorganizzazione dei poliambulatori territoriali. Avete visto che l'anno scorso, due anni fa ho chiuso l’ambulatorio di Ponte San Pietro spostandolo a Brembate Sopra con notevole soddisfacimento di tutti i cittadini. Adesso ci sarà una riorganizzazione territoriale, sempre a vantaggio dei cittadini, con potenziamento degli orari per l’odontostomatologia soprattutto, anche nel distretto di Dalmine, con l’acquisto di cinque nuovi riuniti odontoiatrici e relativi dispositivi di sterilizzazione da destinare all’odontoiatria del territorio. Un acquisto di un ecocardiografo per l’ambulatorio di cardiologia di Brembate e infine per la senologia l’aggiornamento alla tecnologia digitale di tutti i mammografi dell’Azienda Ospedaliera. Un passaggio veloce sulla medicina del lavoro. La sorveglianza sanitaria ha una finalità di tipo preventivo e lo scopo di tutelare la salute di ogni singolo lavoratore e nella nostra realtà anche la salute e la sicurezza dei nostri utenti-pazienti. Dal 2008 al 2011 sono state eseguite 4.768 visite di idoneità lavorativa, 4.394 giudizi di idoneità senza limitazione, 276 con limitazioni o prescrizioni, 2 di non idoneità. Dall’inizio di quest'anno al 31 maggio 2012 l’Ufficio, il Dott. Sacchi, ha eseguito 655 visite di idoneità. La farmacia. Nel periodo 2008-2012 l’attività dell’Unità Operativa di Farmacia si è orientata in prevalenza nello sviluppo di molte attività. Si è lavorato insieme al reparto di oncologia e alla responsabile della prevenzione per migliorare la qualità del lavoro in ambito oncologico, dal momento di arrivo del farmaco fino alla prescrizione, allestimento in laboratorio di farmacia, distribuzione, trasporto, somministrazione e farmaco vigilanza. Particolare attenzione è stata dedicata alla sicurezza degli operatori, prevenzione del rischio chimico e chimico antiblastico e alla prevenzione del rischio clinico per il paziente. 6 In oncologia ci siamo dotati di prescrizione informatizzata che aiuta ad evitare errore e garantisce una maggior sicurezza nel corretto utilizzo del farmaco. Abbiamo una buona gestione dei farmaci sperimentali e una buona offerta di terapie innovative, circa 20 protocolli sperimentali all’anno. In questi anni abbiamo sviluppato in collaborazione con i reparti la farmaco-vigilanza, sia quella attiva attraverso progetti interni di corretto utilizzo del farmaco, sia quella relativa a reazioni avverse da farmaco, fondamentali per seguire l’effetto dei farmaci nella popolazione. L’attività è finanziata dalla Regione con due progetti specifici. Particolare attenzione è stata dedicata al settore acquisti, con un miglioramento indirizzato e monitorato dalla Regione, relativo alla razionalizzazione della spesa farmaceutica e per la farmacia rappresenta un budget annuale di 18 mila Euro. Nell’anno in corso è stata introdotta la figura del farmacista di dipartimento, fortemente voluta da me perché ritengo nel dipartimento gestionale fondamentale la figura del farmacista, con lo scopo di sviluppare l’interazione medicofarmacista verso una selezione oculata dei farmaci e secondo il profilo costo-efficacia e sicurezza. Nell’ambito del dipartimento di chirurgia è in atto una stretta collaborazione nella selezione dei dipartimenti secondo i criteri sopra indicati. Dalle sinergie e dalle azioni intraprese attraverso analisi accurate di consumi, costi e caratteristiche tecniche, ne emerge una razionalizzazione della spesa già evidente dai primi mesi di quest'anno, rendendo disponibili risorse per tecnologie più evolute. Con il dipartimento dell’area medica sono in corso lavori di analisi sulla terapia antibiotica e sulla valutazione di nuovi farmaci per stabilirne i criteri di scelte e di prescrizioni. Ripeto, la presenza costante del farmacista di dipartimento aiuta il medico nella scelta del farmaco più adatto, anche se poi è sempre il medico che decide, ma soprattutto nel farmaco meno costoso con la stessa efficacia. In un prossimo futuro avremmo l’introduzione della prescrizione informatizzata nei reparti e successivamente somministrazione in dose unitaria per rendere ancora più sicuro il trattamento terapeutico del paziente. A latere voglio rispondere anche a una domanda che mi era stata posta riguardo ai farmaci portati da casa dai cittadini. L’Ospedale per legge deve provvedere al trattamento del proprio paziente ricoverato. L’Ospedale però non può acquistare tutti i farmaci in commercio, inoltre oggi spesso ci sono i ricoveri brevi, un giorno addirittura, molti più farmaci disponibili rispetto al passato e non è corretto cambiare il 7 farmaco se il paziente ha già una buona risposta alla terapia in corso. Pertanto si utilizza il farmaco portato da casa, in quanto la legge non è in sintonia con lo sviluppo farmacologico e quindi si ricorre a una soluzione di buon senso che il nostro controllore ASL conosce e tacitamente accetta in attesa di un adeguamento normativo. Andiamo all’Ufficio Approvvigionamenti. Le recenti delibere regionali hanno portato ad un rafforzamento e ad una integrazione con le altre aziende sanitarie per procedure di acquisto di beni e servizi mediante partecipazione a un Consorzio AIPEL – Aggregazione Interprovinciale degli Economi Lombardi, costituito da 17 aziende sanitarie lombarde. Noi facciamo parte di 2005 Consorzio e insieme a tante altre aziende ospedaliere per addivenire ad aggiudicazioni che consentano un calo dei costi sostenuti nell’acquisto di beni e servizi. Tant'è vero che entro il 30 giugno dovremmo presentare un progetto di razionalizzazione della logistica ospedaliera, gestione dei magazzini di farmacie e archiviazione cartelle cliniche in aggregazione con l’Azienda Ospedaliera di Chiari. Un progetto per l’integrazione dell’area delle risorse umane con l’Azienda Ospedaliera di Bergamo e l’ASL di Bergamo e un’integrazione del servizio di ingegneria clinica con l’Azienda Ospedaliera di Bergamo e l’Azienda Ospedaliera di Seriate. Quindi c'è in atto questa forma di aggregazione delle aziende, finalmente dico, dove è chiaro che la massa critica diventa grande e si riescono sicuramente a spuntare minori prezzi per l’acquisto di beni e servizi. Il servizio di stabilizzazione. L’Azienda Ospedaliera di Treviglio ha già espletato negli anni passati gare d’appalto per la costituzione della nuova centrale di sterilizzazione, con annessa gestione dell’attività di sterilizzazione per gli ospedali aziendali, che sarà operativa a breve. L’Azienda Ospedaliera di Chiari ha stipulato una convenzione con Treviglio per l’utilizzo della centrale, già autorizzata dalla Direzione Generale Sanità, da cui deriverà un beneficio in termini economici. Vi devo solo ricordare che quando sono arrivato io nel 2008 avevo il fiato sul collo da parte dell’ASL perché il servizio di sterilizzazione non era adeguato e non era a posto. Per cui ho dovuto preparare questo appalto, voi sapete che appalti di questo genere costano sacrifici e soprattutto da parte del dirigenti e del personale che vi lavora e tempo, per cui ormai vedete che siamo in via di conclusione. La sicurezza, la 626. Con il sistema gestione e sicurezza sul lavoro non solo si stanno garantendo le norme tecnico-giuridiche che regolano la nostra Azienda, ma in particolare si è consentito all’Azienda di ottenere risparmi economici, legati alla gestione degli infortuni del lavoro e l’ottenimento di programmi di miglioramento e adeguamento e non 8 restano solo sulla carta, bensì una volta realizzati hanno addirittura una verifica costante sull’efficacia e sui benefici ottenuti. Dal 2008 ad oggi sono stati contrastati in modo rilevante diversi rischi presenti in ambiente, a partire dal rischio incendio e vi ricordo e qui l'ho già fatto pubblicamente, ma l’incendio di Romano è stato proprio il punto di prova di tutto il nostro personale che è stato pronto affinché non accadesse niente, nemmeno un graffio si sono fatti i nostri lavoratori e soprattutto i pazienti non hanno dovuto subire le disastrose conseguenze dell’incendio. Il riepilogo dei rischi affrontati in Azienda, rischi per la sicurezza dei lavoratori, là nelle aree di transito, negli spazi di lavoro, dei lavori in quota, nelle attrezzature di lavoro, gli impianti elettrici, il rischio antincendio, il rischio delle atmosfere esplosive, tutte aree dove il nostro servizio si impegna giornalmente attraverso i propri rappresentanti che sono ausiliari, che sono infermieri, che hanno accettato sulla loro pelle di fare corsi di formazione, di imparare, di trasmettere senza beccare il becco di un quattrino. Fanno questo lavoro in più del loro lavoro ordinario. E così pure la sicurezza si occupa dei rischi della salute dei lavoratori, movimentazione manuale dei carichi, le attrezzature munite di videoterminali, gli agenti fisici, le sostanze pericolose, gli agenti biologici, il micro-clima, tutti monitorati dal nostro servizio di prevenzione. Infine poi ci sono i rischi di tipo trasversale legati ai compiti e alle responsabilità, all’organizzazione del lavoro, ai fattori psicologici, lo stress da lavoro, le lavoratrici madri, i lavoratori minori e i lavoratori senior, i lavoratori immigrati, l’informazione, la formazione e l’addestramento, l’uso dei dispositivi di protezione individuali, la gestione delle emergenze, la sorveglianza sanitaria. Vedete qual è lo spazio in cui il nostro servizio e i processi che lo regolano siano complicati e tantissimi. Per arrivare poi alla formazione, altro capitolo molto importante per gli operatori sanitari. Alla formazione oggi più che mai viene richiesto di saper trovare nuove soluzioni che rispondano alle mutevole esigenze dell’aziende, dei cittadini e dei professionisti. Viene richiesta capacità di innovazione, ma il concetto di innovazione non si limita all’aspetto tecnologico e all’acquisizione di nuove conoscenze, ma implica innovare le persone, quali risorse principali per creare valore nelle aziende. È questo che fa la differenza e che rende un’Azienda Ospedaliera competitiva. La Direzione Strategica dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio nell’ultimo triennio, convinta del ruolo strategico della formazione, ha 9 investito sempre più risorse, come si evince dall’incremento dei progetti formativi realizzati nel triennio 2009, realizzati 296 progetti nel 2009, ad arrivare nel 2011 a 389. In particolare si è ritenuto di incrementare la formazione sul campo, cogliendo la possibilità di legare l’azione formativa alle specifiche esigenze di sviluppo delle strutture, favorendo l’apprendimento di competenze professionali e di comportamenti organizzativi, con il fine di valorizzare il connubio saper e sapere applicato, in quanto elemento distintivo tra i professionisti che popolano il mondo della sanità. Come si evince poi dal grafico dopo, nel 2009 sono state realizzate 98 iniziative di formazione sul campo e 159 nel 2011. La formazione a distanza attraverso videoterminale l’abbiamo iniziata l'anno scorso e ha prodotto due corsi. Tutti questi progetti formativi vanno nell’area della sicurezza, nell’area della gestione del rischio clinico, nell’area manageriale e gestionale dell’Azienda Ospedaliera e infine nell’area tecnico-specialistica, legate agli obiettivi tecnico-professionali degli operatori che vi lavorano. Le risorse tecnologiche. Gli obiettivi posti dall’Azienda in ottemperanza alle normative vigenti in materia di risparmio energetico sono: l’incremento dell’efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili. Per quanto riguarda l’efficienza energetica, al fine di contrastare l’incremento dei costi energetici gli interventi sono stati moltissimi – qui li vedete tutti elencati con i risparmi ottenuti. L’utilizzo dei cogeneratori, con un risparmio annuo stimato di 500.000 Euro, l’utilizzo degli inverter e motori ad alta efficienza, con un risparmio di 150.000 Euro. Il revamping dell’UTE e delle sale operatorie di Treviglio e Romano di Lombardia, con un risparmio di 100.000 Euro e il rifacimento della copertura della farmacia, con il recupero eternit e coibentazione a costo zero, con un risparmio annuo minimo stimato in 20.000 Euro. Per quanto riguarda invece lo sviluppo delle fonti rinnovabili, sempre per adempiere alle normative vigenti e alle direttive comunitarie, l’intervento è stato dell’installazione di tre impianti fotovoltaici presso gli ospedali di Treviglio, Romano e San Giovanni Bianco, il cui costo è stato di 1.043.000 Euro a carico dell’Azienda e 453.000 Euro a carico della Regione Lombardia, Programma Ospedali Fotovoltaici. Tutto questo ha generato e genera una auto-produzione di energia elettrica per un valore di 80.000 Euro, un incentivo annuo di 139.000 Euro, che in 20 anni consentono un risparmio per auto-produzione di 1.600.000 Euro e producono un introito di 2.783.000 Euro, per un totale di 4.385.000 Euro. I risparmi economici e che si possono ottenere con le efficienze energetiche che teorizzano le fonti rinnovabili, sono consistenti e giustificano il ricorso a queste soluzioni. Sono inoltre l’unico sistema per 10 contrastare l’aumento dei costi energetici, Edison e dei consumi per quanto riguarda l’elettricità, sono stati rispettivamente del 38% e del 5%. Per quanto attiene ai costi energetici termici, il ricorso alla soluzione CONSIP dà la massima garanzia, sia per gli investimenti a carico dell’appaltatore, pari al 10% dell’importo, cogenerazione, trigenerazione, riqualifica ed efficientamento degli impianti, sia per la climatizzazione estiva, non prevista nell’attuale convenzione, oltre naturalmente a tutto ciò che comporta l’attuale climatizzazione invernale. Nella prossima slide ho voluto sommare gli investimenti avvenuti in questi 4-5 anni. Vedete, li ho suddivisi per presidio, con un finanziamento dove vengono specificati i finanziamenti ministeriali, quelli regionali e i mezzi propri di bilancio. A Treviglio abbiamo un totale di investimenti dal 2008 al 2012 di 28 milioni di Euro. A Romano di Lombardia di 7.430.000 Euro. A Calcinate di 1.122.000 Euro, a San Giovanni Bianco di 2.796.000 Euro, per un totale complessivo di 40 milioni di Euro. In parte vedete, tutti quasi finanziati con mezzi propri di bilancio. Attendiamo l’approvazione, bloccata dal patto Stato-Regioni sul sesto programma-quadro, dove sono previsti per noi circa quattro milioni di Euro per la messa a norma antincendio dell’Ospedale di Calcinate. Penso e spero che alla fine di luglio i governatori delle regioni firmino questo patto con lo Stato e col Ministro della salute e vengano liberate queste risorse che servono tantissimo a tutti gli ospedali italiani. Anche la qualità e l’accreditamento sono molto importanti per la nostra Azienda. Vi avevo premesso all'inizio che l’Azienda di Treviglio ha intrapreso dal ‘99 un percorso progressivo di certificazione per aree omogenee. Il primo certificato è del novembre del 2001, il secondo certificato è del 17 maggio del 2002, il terzo certificato è del 26 ottobre del 2009, secondo le norme ISO 9001 e 2008 che sono molto più toste rispetto a quelle … ogni anno se ne inventano di nuove e cercano di mettere sempre più il puntino sulla qualità dei servizi. Nel quinquennio 2008-2012 e nel corso del 2010 è stata completata la certificazione dei quattro ospedali dell’Azienda e di tutte le strutture di supporto, uffici di staff and line. Nel 2011 sono stati certificati i poliambulatori territoriali ed ambulatori distrettuali. Nel 2012 è in programma la certificazione delle strutture territoriali del Dipartimento della salute mentale, col conseguimento del traguardo della certificazione dell’intera Azienda Ospedaliera. Entro la fine del 2012 certificati tutti i poliambulatori del Dipartimento di salute mentale, che 11 sono tutte quelle che vi dicevo all'inizio, dovremmo raggiungere la certificazione di qualità in tutta l’Azienda. I percorsi del paziente che sono un fiore all’occhiello di tutte le aziende ospedaliere quando vengono studiati, da noi sono stati pubblicati i seguenti percorsi del paziente e per percorsi si intende il processo, cioè quando il paziente affetta da una determinata patologia entra in Ospedale e arriva attraverso l’accertamento, la diagnosi e poi la dimissione, questi percorsi per noi sono il carcinoma del colon-retto, lo stroke - vi ricordo che abbiamo una stroke di secondo livello; il percorso nascita fisiologico, l’inserimento del paziente in struttura residenziale, lo scompenso. Sono in corso di pubblicazione i seguenti percorsi: il percorso del paziente diabetico, il diabete gravidico, della donna gravida; è in corso il completamento del percorso per la protesi d’anca. La qualità e l’accreditamento si occupa di RIS Management e i progetti di RIS Management più significativi nel quinquennio 2008-2012 fanno riferimento ai seguenti argomenti: − La sicurezza in sala operatoria; − La prevenzione delle infezioni ospedaliere; − L’informazione al paziente e il consenso informato; − La gestione sicura dei farmaci; − Il rischio di caduta; − Il rischio di suicidio del paziente in Ospedale; − La gestione delle emergenze; − Il rischio di violenze sugli operatori; − Il rischio in area ostetrico-ginecologica; − Procedure e gestione del taglio cesareo in emergenza. Nel 2011 sono state trasferite per quanto riguarda l’accreditamento le attività ambulatoriali da Ponte San Pietro al nuovo poliambulatorio di Brembate Sopra; sempre nel 2011 sono state accreditate le seguenti attività: − Neurologie e stroke unite; − La macro-attività ambulatoriale, complesso ad alta integrazione di risorse; − L’attività di cure sub-acute di cui al D.G.R. 937 del primo dicembre 2010, così suddivise: 10 posti tecnici presso l’Ospedale di Romano, 10 su Calcinate e 10 su San Giovanni Bianco. Il Bilancio. L’attuale quadro economico nazionale è estremamente severo e anche l’Azienda Ospedaliera di Treviglio ha dovuto fare i conti con una minore disponibilità di risorse, che ha imposto lo sviluppo di 12 una politica di contenimento dei costi. Il bilancio 2011 dell’Azienda è stato chiuso con il pareggio di bilancio e il bilancio dell’Azienda vale più di 170 milioni di Euro in termini di ricavi. Si sono garantite tutte le attività in essere a Treviglio e in tutte le sedi dell’Azienda e in talune circostanze si è cercato un miglioramento del servizio reso all’utenza. Tutte le azioni intraprese hanno avuto l’obiettivo di mantenere alto il livello qualitativo delle prestazioni, anche attraverso un maggior coinvolgimento degli operatori sull’appropriatezza delle prestazioni erogate e sull’utilizzo responsabile delle risorse assegnate. I risultati raggiunti si devono all’impegno quotidiano di tutti gli operatori che hanno contribuito con il loro costante lavoro al raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’Azienda ha messo in atto una serie di azioni, di concerto con la Regione, per garantire il pagamento dei fornitori di beni e servizi, rispettando le scadenze previste contrattualmente. Si è passati nel 2007 da tempi di pagamento medi di 300 giorni agli attuali 60 o 75 giorni per la quasi totalità dei fornitori. Se vi ricordate un paio di mesi fa il Sole 24 Ore aveva pubblicato una statistica sul pagamento dei beni e servizi dei fornitori e la nostra Azienda era tra le prime 10 o 12. Questo comporta per le aziende fornitrici dell’Azienda non solo le certezze del credito, ma soprattutto la disponibilità in tempi brevi delle risorse finanziarie. Per l'anno 2011 sono stati effettuati i pagamenti per fornitori di beni e servizi per circa 62 milioni di Euro. A beneficiare di tempi celeri di pagamento non sono solo le aziende multinazionali, ma anche tutte le aziende fornitrici che gravitano intorno al territorio di Bergamo e lombardo. Per l’Azienda i benefici immediati di questa situazione si misurano in termini di minor contenzioso con i fornitori, un’assenza di addebiti per interessi di mora per ritardati pagamenti, ottimi rapporti contrattuali con risparmi in termini di costi. La prossima slide in effetti dimostra una statistica non mia, ma fatta dalla Regione, in cui mette l’indice di virtuosità delle aziende ospedaliere. Vedete che è una media score del semestre 2011, quella del secondo semestre 2011 non è ancora arrivata. La nostra Azienda è passata da una media score del secondo semestre 2010, che era 47.48, a 49.88, con un aumento del 5% ancora e siamo terzi nella classifica delle aziende ospedaliere in fatto di indici di virtuosità. Potete vedere dove è il Bolognini di Seriate, dove sono i Riuniti di Bergamo da questa diapositiva e dove sono eventualmente anche altri ospedali. 13 L’Azienda Ospedaliera di Treviglio, prima in tutta la Regione, ha attivato un sistema di pagamento on line – Pago-CRS – basato sull’uso della CRS, della nostra carta e del PIN e attiverà prossimamente altri sistemi promossi dalla Regione, Poste e sportelli Bancomat. Tutti i referti dei principali servizi, laboratorio, radiologia, pronto soccorso, lettera di dimissione, sono fruibili on line per tutti i cittadini che abbiano dato il consenso. Volevo, prima di arrivare a questo, dirvi qualche notizia sul finanziamento, sono cifre che non dicono niente, però che danno un’idea di quello che vi viene trasferito dalla Regione in fatto contrattuale, quindi di budget. Per le funzioni non tariffate, che sono quelle funzioni molto complesse, se volete poi ve le elenco, ma che lasciano particolari libertà alla Direzione Generale Sanità di andare in una direzione o nell’altra, noi veniamo finanziati per 19 milioni di Euro. Esempio: I Riuniti, se non sbaglio, arrivano a 30 milioni di Euro. Poi abbiamo un finanziamento per le prestazioni di ricovero a contratto, 58 milioni di Euro; le prestazioni di ricovero extra-budget 18 milioni di Euro; le prestazioni di ricoveri per i non lombardi 2 milioni di Euro. Per le prestazioni ambulatoriali a contratto 28 milioni di Euro; per le prestazioni ambulatoriali extra-budget 6 milioni di Euro. Il file F, quei farmaci particolari impiegati ad alto costo, 3.700.000 Euro. Le prestazioni psichiatriche a contratto per i lombardi, 7.600.000 Euro. Per le prestazioni di neuropsichiatria infantile a contratto abbiamo 1.372.000 Euro e qui sono veramente molto-molto pochi. Entrate proprie abbiamo 11 milioni di Euro, per i sub-acuti veniamo finanziati per 1.300.000 Euro. Il totale sono 161 milioni di Euro. Quando noi facciamo il contratto con l’ASL, contrattiamo il sistema ambulatoriale dei ricoveri extra-budget e dobbiamo rispettare questi tetti. Sui ricoveri. Sui ricoveri dell’Azienda Ospedaliera vedete che ho fatto fare delle proiezioni dal 2007 arrivando al 2011 e siamo passati dai 36.000 ricoveri nel 2007 ai 35, ai 34, ai 30 e ai 29. Questo non significa che noi abbiamo lavorato meno, significa che dal 2009, a metà 2009, alcune delibere regionali hanno trasformato i ricoveri in prestazioni ambulatoriali. Per cui diminuiva il numero dei ricoveri fino ad arrivare nel 2010 e nel 2011 a regime, dove ulteriormente nel 2011 hanno fatto ulteriori cambiamenti. Tant'è vero che questa valorizzazione, in soldoni, che dal 2007 con 36.000 ricoveri valeva 78 milioni di Euro, nel 2011 con 29.000 ricoveri raggiunge i 76 milioni di Euro. Vi dicevo che nella prossima slide c'è quello che è successo, quello che è avvenuto tra il 2009 e il 2011. C'è stata una modifica della 14 classificazione internazionale delle malattie, quindi il trasferimento di 29 prestazioni chirurgiche, che riguardavano l’ortopedia, l’oculistica, la ginecologia urologia da regime di ricovero a regime ambulatoriale. Ecco perché c'è quella diminuzione di ricoveri, in macro attività chirurgica ambulatoriale a bassa complessità dal primo gennaio 2010 e diventata a regime nel secondo semestre del 2010. C'è stato un incremento dell’1,5% della valorizzazione dei D.R.G. – Il 22 marzo del 2010 l’incendio all’Ospedale di Romano di Lombardia ci ha indotto a una riduzione di 30 posti letto durata fino a novembre del 2011, con un perdita di fatturato che nel 2009 era di 4.100.000, nel 2011 a 3.100.000 di Euro, abbiamo perso circa un milione di Euro. Nell’altra slide abbiamo invece i ricoveri solo all’Ospedale di Treviglio. Vedete che siamo passati da 20.000 ricoveri nel 2007 ai 15.000 del 2011, sempre per effetto di quel cambiamento che vi ho accennato prima. In termini di valorizzazioni però vedete che dai 20.000 ricoveri del 2007 che valevano 44 milioni di Euro, si è passati ai 15.000 del 2011 e valgono invece di più, perché sono state fatte molte, molte, molte più prestazioni. Qui nell’altra slide invece ho un confronto fra la valorizzazione dei ricoveri per mostrare quale importanza abbia l’Ospedale di Treviglio su tutta l’Azienda. Vedete che se prendiamo il valore del 2011, sui 76 milioni di Euro di tutta l’Azienda, 45 milioni vale solo Treviglio. Quindi l’attenzione più importante deve essere il nostro Ospedale, non dimenticando però che abbiamo altri tre ospedali, ci sono altri cittadini che hanno bisogno di servizi, soprattutto quelli della Val Brembana con l’Ospedale di San Giovanni Bianco. Grazie per l’attenzione e io ho pensato di farvi questa fotografia dell’Azienda che ripeto ho l’onore di dirigere, disponibile a rispondere alle vostre domande. Grazie ancora. Presidente Grazie Direttore. In Conferenza dei Capigruppo abbiamo previsto un intervento per Gruppo Consiliare con domande di chiarimenti od osservazioni. Si è prenotato il Consigliere Melli per il suo Gruppo Consiliare. Prego Consigliere, si ricordi 5-7 minuti. Consigliere Melli Anche meno. Grazie Presidente e buona sera al Dott. Ercole, grazie della sua esposizione e volevo puntualizzare due punti principali, 15 formulandole delle precise domande. Dallo scorso anno sono stati distribuiti sul nostro territorio 30 posti letto per sub-acuti, cioè quegli utenti più fragili e anziani che necessitano di cure intermedie tra l’ospedale e il domicilio dopo la dismissione. I posti disponibili risultano essere così distribuiti, come ho visto dalle Sue slide: 10 a San Giovanni Bianco – 10 a Calcinate e 10 a Romano di Lombardia. Dal momento che molti cittadini non sono informati di questo servizio, vorrei sapere se avete riscontrato dei numeri importanti per quanto riguarda la copertura dei posti e se un domani ne siano previsti un congruo numero anche a Treviglio, pur sapendo che il loro costo è molto più alto rispetto agli altri. Vorrei chiedere inoltre se oltre l’invio diretto dal Reparto di dismissione è possibile che l’utente venga inviato al territorio e cioè dal medico di base. Altra domanda invece che riguarda la centrale di sterilizzazione. I lavori per la realizzazione della centrale di sterilizzazione sono iniziati nel luglio del 2010 con la posa della prima pietra. Il cantiere venne effettivamente aperto a settembre dello stesso anno e dalle dichiarazioni si sarebbe dovuto concludere dopo 12 mesi. Nell’aprile del 2011 si posavano le travi portanti della nuova struttura. Detto ciò mi sembra che i tempi si siano molto dilatati per quanto riguarda l’ultimazione dei lavori e la messa in funzione della centrale stessa. Quindi Le chiedo: avete incontrato delle difficoltà strutturali o ci sono altre motivazioni? Grazie. Presidente Grazie Consigliere. Vi sono altri interventi? Direttore, raccogliamo tutte le domande e poi risponde alla fine, o preferisce rispondere subito? Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera Preferirei rispondere a una per una, così non corriamo il rischio di dimenticare qualche domanda fatta. Cercherò di essere sintetico, perché le domande fatte dal Consigliere vanno a toccare un punto molto delicato per l’assistenza del paziente sub-cronico o anziano. La delibera regionale che aveva trasformato i posti letto per acuti in letti tecnici, attraverso un’operazione che veniva da lontano, nel senso che girava ormai la voce che i posti letti per mille abitanti dovessero diminuire, adesso siamo a 4 – 4,5. In virtù di queste nuove idee e obiettivi da raggiungere la Regione Lombardia ha detto, okay, noi cominciamo a scendere trasformando questi posti per acuti in posti letto tecnici, chiamati per sub-acuti. L’operazione è avvenuta durante l’estate scorsa. 16 Noi ci siamo attivati e avevamo come termine ultimo per attivare questi posti letto la metà di ottobre, il 15 ottobre noi abbiamo attivato i 30 posti letto che l’ASL ci ha assegnato. Vi ricordo che se non sbaglio in tutta la provincia bergamasca sono circa 110 o 109 i posti letto, 30 li abbiamo noi, 30 Seriate e poi gli altri sono sparsi verso le ospedalità private. Il problema che abbiamo incontrato subito nell’organizzazione è stato quello di una cattiva comunicazione che c’era stata da parte di chi ha lanciato questa iniziativa soprattutto verso i medici di base. I nostri responsabili delle medicine per acuti si sono subito adattati, usufruendo dei criteri per l’accesso al sub-acuto che non sono criteri larghi, sono molto, molto restrittivi, per cui c'è sempre di base una discussione fra il medico, il primario della Medicina per acuti che deve trasferire l’ammalato che ha passato la fase di acuto e va nel sub-acuto e colloquiare con il responsabile dei sub-acuti. Da questo colloquio nasce poi un percorso, un obiettivo da raggiungere e normalmente avviene tranquillamente. Tant'è vero che dal 15 di ottobre, il momento in cui siamo partiti a tutt’oggi, dopo i momenti critici che ci sono stati, si è arrivati ad una saturazione quasi dall’85 al 90%, che potrebbe salire al 100% se i medici di base inviassero i loro pazienti, attraverso un’attenta analisi e a un confronto sempre con i responsabili, direttamente nel reparto per i sub-acuti, perché il sub-acuto il letto tecnico era stato inteso come il trasferimento del malato acuto, ma soprattutto il trasferimento del malato sub-acuto o cronico dal territorio, che invece di andare a gravare sull’alta spesa del malato in regime per acuti, va in un altro reparto dove ha le stesse cure, ma che costa alla comunità molto meno. Quindi per dirgliela, ormai l’ingranaggio si è oliato, l’unica carenza che noi vediamo come Azienda, ma non spetta a noi fare informazione, è quella dei medici di base che dovrebbero attraverso una comunicazione forse più stretta, inviare i malati, perché i posti ci sono, in questi tre reparti che noi abbiamo. Per quanto riguarda la centrale di sterilizzazione, effettivamente ci sono stati un po' di problemi, ma ci sono stati un po' di problemi legati soprattutto alla trasformazione dal progetto esecutivo al progetto definitivo. Diciamo che erano state fatte alcune inesattezze nella posizione degli ascensori, nella posizione delle scale, per cui tutto questo ha dovuto in fase progettuale essere rimesso ancora in discussione, in più i pilastri che Lei ha nominato da 26 sono arrivati a 28 metri e questo però a cosa ha portato? Ha portato, anche se in ritardo, ma comunque vi confermo che la centrale aprirà a luglio, a metà luglio inaugureremo e diventerà a regime al primo di agosto, ha portato un ingrandimento della centrale che dai 26 metri sono diventati 28 metri. Questo ha portato ad un potenziamento anche delle macchine 17 che fanno la sterilizzazione, perché nel frattempo, quando alcuni ospedali hanno saputo che Treviglio faceva questa centrale, si sono aggregati. Per il momento abbiamo l’Azienda Ospedaliera di Chiari che si è aggregata, ma non escludo che anche altri ospedali vicini vengano da noi a sterilizzare i ferri. Questo cosa significa? Significa per noi che in dobloni, in soldi, ogni cento di produzione per chi ha costruito la centrale, noi abbiamo il diritto del 12% di royalty su lavori che vengono fatti al di fuori della nostra centrale. Quindi l’Ospedale di Chiari che porta qua i ferri, di quello che paga il 12% viene alle casse dell’Ospedale. Presidente Grazie. Consigliere Lingiardi, prego. Consigliere Lingiardi Grazie Presidente. Intanto ringrazio il Direttore Ercole per la sua presentazione, ci ha dato veramente tanti dati e se poi si possono avere le slide e ce le fate avere, la ringraziamo già da adesso. Alcune domande. Io mi sono segnato alcuni numeri e a livello di bilancio mi sembra di capire che il totale dei ricavi siano circa 170 milioni di Euro. La prima domanda è la percentuale di risorse deriva dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso la Regione e ASL e quali e quanto invece sono i ricavi da utenti sulle prestazioni? Questa è una prima domanda. La seconda riguarda il turnover del personale medico. Vedo che, e lo diceva anche Lei, che nel personale medico tanti lasciano perché vanno in pensione e quindi c'è qualche problema. In questo caso come intendete intervenire? L’altra questione, io ho avuto la fortuna di con Lei partire e inaugurare la Fondazione Ospedale Amico, mi sembra due anni fa, volevo sapere qual è l’attività che la Fondazione ha fatto in questi due anni e quali sono le prospettive future per la Fondazione Ospedale Amico. L’ultima cosa, subito dopo il P.G.T. approvato dal Comune di Treviglio, il Presidente della Provincia Pirovano sui giornali parlava di un Ospedale rispetto all’ospedale di Treviglio, forse per i discorsi della struttura, perché ormai questo ospedale ha 40 anni, però io ho visto che in quattro anni sono stati investiti circa 40 milioni di mezzi propri e devo dire che si fanno investimenti all'interno dell’Ospedale. Volevo sapere il Suo parere su questo presunto nuovo ospedale che si dovrebbe fare, ma evidentemente credo che gli interventi che sono stati fatti anche nell’ultimo anno, lascino un po' di incertezza rispetto a questa questione, anche perché poi in periodi di 18 risorse veramente scarse e anche risorse che poi dovrebbero arrivare sostanzialmente penso dalla Regione o dallo Stato e specialmente in periodi di dismissioni e di alienazioni di patrimonio statale, credo che la cosa sia un po' più difficile. Grazie. Presidente Prego. Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera Grazie Consigliere. Io sono in grado di rispondere, ma il Direttore Amministrativo, su quella precisazione sul bilancio, è un po' più tecnico di me e Le saprà dare la risposta. Dott. Zenoni – Direttore Amministrativo Azienda Ospedaliera Buona sera a tutti. Per quanto riguarda le entrate possiamo dire che relativamente ai ticket rappresentano… in termini percentuali non glielo so dire, ma in termini sostanziali sono 8 milioni e mezzo circa, come ticket. A fronte di un bilancio per entrate già pre-assegnate, come contributi e come attività atipiche, quindi ricavi per DRG, quindi ricoveri e ricavi per prestazioni ambulatoriali, abbiamo complessivamente 156 milioni di Euro, di cui 8.300.000 sono i ticket. La restante parte, le altre attività atipiche sono 14 milioni di Euro. Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera Il Direttore Sanitario invece risponderà alla domanda sul ricambio del personale medico. Dott. Ciamponi – Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera Buona sera a tutti. Il turnover del personale è scandito dal Piano Assunzioni che viene licenziato annualmente dalla Regione, di norma a fine anno. Quello per noi è lo schema entro il quale abbiamo facoltà di muoverci. I ruoli, il numero del personale medico e non soltanto medico in ruolo va comunque calando, siamo in regime di risorse scarse e le disponibilità sono quelle che sono e il Piano Assunzioni della Regione gioca per definizione al ribasso. In quel contesto lì cerchiamo di tenere ricambiato tutto quello che si può ricambiare. Ove necessario e anche più che necessario, tendiamo a vicariare con consulenze. Per lo più cerchiamo di trattenere, ove possibile, nello specifico del personale medico il personale medico che si pensiona e che negli anni di attività si 19 è in qualche modo distinto. Ove non possibile andiamo reclutando all’esterno. Grazie. Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera Ciamponi, puoi rispondere alla domanda del Consigliere sulla Fondazione? Ci ha preso un po' in contropiede il Consigliere, nel senso che sulla Fondazione c'è un bilancio a parte, ma soprattutto dimostrato con tutte le attività che la Fondazione ha fatto. È un opuscolo che noi abbiamo preparato per i nostri Revisori dei Conti, per la pubblicità, per cui magari qualcosina gliela dice, però siamo pronti a farLe vedere questa… Dott. Ciamponi – Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera Precisiamo subito che la Fondazione è nata in effetti due anni e mezzo fa per volontà dell’Ospedale e per volontà di altre due banche, la Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e di Caravaggio con un patrimonio di 100.000 Euro. Il 60% è stato conferito dall’Ospedale, ma non con risorse aziendali, con risorse per attività non caratteristiche, i famosi 14 milioni di Euro di cui abbiamo parlato prima. Con questi 100 milioni abbiamo costituito un patrimonio indisponibile, nel senso che quel patrimonio resta fermo lì, 100.000 Euro. Per quanto riguarda la Fondazione, è un ente no profit, ma non è una ONLUS. Abbiamo cercato, nonostante non ci fosse l’obbligo di legge, di fare una struttura tipica di quella delle S.p.A., quindi con un bilancio formato Quattro Direttiva C.E.E. per essere molto trasparente. Tutte le attività della Fondazione sono attività fatte con il Volontariato. Lo stesso Management del quale io stesso faccio parte, non ha nessun contributo, non percepisce nessun compenso. Nel corso del tempo sono state fatte delle attività di carattere scientifico, ma soprattutto convegni, soprattutto quindi attività di ricerca e tutte queste sono state sempre fatte solo quando avevamo degli sponsor. Quindi i famosi centomila Euro di cui abbiamo parlato prima, non sono stati toccati mai. Tutte le attività di consulenza e tutti i relatori scientifici che sono venuti a fare attività di consulenza non hanno mai percepito alcun compenso. Mi dispiace perché avevamo prodotto nel corso del tempo una documentazione che abbiamo allegato al nostro bilancio, con la quale abbiamo dimostrato tutto quello che abbiamo fatto nel corso del tempo. La volontà del Management della Fondazione è quella di fare un bilancio sociale. Ce l’abbiamo in Ufficio, ma ahimè oggi non l’abbiamo portato, anche perché non avevo capito che avremmo potuto parlare anche della Fondazione. Spero di aver risposto. 20 Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera L’Ospedale nuovo. È chiaro che stiamo parlando del nostro Ospedale costruito nel ‘70, è un Ospedale che ha bisogno di essere ristrutturato. Vedete e anche Lei Consigliere ha detto, voi fate investimenti, sono investimenti soprattutto su tecnologie nuove, ma sono investimenti anche che vanno a tappare buchi in una struttura che non è più lanciata con i tempi che corrono. Queste strutture volute negli anni ’70, che ergevano su 9 piani, difficilmente si raggiungono ora. Ora la struttura è di 5-6 piani ma più larga, per cui anche l’affermazione del Presidente della Provincia che io ho condiviso in un obiettivo a lungo termine, mi lascia favorevole nella visione che la Città di Treviglio abbia un nuovo Ospedale. È chiaro che dobbiamo fare i conti con, come diceva giustamente Lei, i soldi ridotti, le risorse ridotte e un piano investimenti fatto in Regione Lombardia che ha portato alla costruzione di nuovi ospedali, tra cui i Riuniti di Bergamo, Vimercate e altri ospedali. L’impegno io penso che ci sia e se noi lanciamo fortemente non in questo periodo, perché è un periodo di vacche magre, ma in un prossimo futuro questa idea e la rilanciamo fortemente, sicuramente daremo forma ad un progetto alternativo, ma molto più valido dell’attuale nostro Ospedale. Ci sono delle porzioni nuove, l’oculistica, la dialisi, la palazzina degli uffici, vanno bene quelle, è la struttura in sé dei nove piani dell’Ospedale, così come è stata costruita con le camere da una parte e il corridoio dall’altra, che non è più all’avanguardia nella gestione dei percorsi sanitari. Voi vedete che in un corridoio passano i carrelli, ci può passare lo sporco, ci può passare il pulito e non è più possibile che avvengano queste cose qua. Noi cerchiamo di mantenere la massima pulizia e la massima appropriatezza, però le nuove concezioni nella costruzione degli ospedali sono ben altre. Presidente Consigliere Merisi, prego. Consigliere Merisi Grazie Presidente. Ringrazio anch'io il Dott. Ercole, il Dott. Zenoni e il Dott. Ciamponi e l’amico Beppe Brigatti per la loro presenza qua questa sera. Devo dire che le 50 slide, 49 che ci sono state presentate ci hanno dato tutta una serie di dati che mi mettono un po' in difficoltà a chiedere alcuni chiarimenti, preferirei quindi questa sera fare un discorso un pochettino più generale sulla sanità ospedaliera e fare poi quattro domande di numero, molto tecniche e molto specifiche e 21 dettagliate. Mi associo anch'io nella richiesta del Consigliere Lingiardi se gentilmente è possibile avere una copia di queste slide giusto per approfondire quanto poi come materia di particolare interesse, data la professione che svolgo e anche come cittadino della zona. Io credo che non sia mai stato facile coniugare la salute con il portafoglio e soprattutto è sempre stato difficile armonizzare i costi con i benefici, a maggior ragione di questi tempi in cui la crisi si traduce in mancanza di liquidità e necessità di tagli ovunque e comunque. Ebbene sappiamo tutti che a tagliare si fa molto in fretta, ma a giustificare i tagli non è per niente semplice. Anche perché quando si parla di salute i tagli si possono interpretare come prestazione differita, non erogata nei tempi normali, o addirittura non considerata. Certo è difficile spiegare al cittadino le logiche che sottostanno alla classificazione delle prestazioni erogate e cioè a livello regionale vengono stilate le speciali tabelle ai sensi di sistemi precisi, come abbiamo sentito prima, che comportano la retribuzione degli ospedali attraverso tariffe ben definite e corrispondenti alle effettive prestazioni offerte, che è il discorso che il Dott. Ercole ci ha fatto molto dettagliatamente. Questo però significa un rigido controllo interno che ci è stato dimostrato, ed esterno da parte in questo caso dell’Azienda a cui appartengo io, sulla descrizione della prestazione, quindi sull’applicabilità delle speciali tabelle di cui sopra e di conseguenza applicabilità e assoggettabilità al giudizio economico che si affianca al giudizio clinico. Allora significa anche che il sistema sanitario è cambiato e di molto e questo è normale in questi ultimi anni, attestandosi però sempre più sul rispetto del budget economico e sempre meno sulle capacità di intervento sulla malattia. Ma questo è il discorso generale, poi per noi medici il discorso è un po' diverso. Allora è legittima come secondo me l’amara constatazione da parte dei medici che anche la medicina sottostà a criteri di tipo economico, perlomeno di facciata e ciò lo constatiamo tutti i giorni, anche se non riusciamo a capire come mai ci sono regioni virtuose, ospedali virtuosi e altri no. Come l’eccellenza è solo appannaggio di pochi, come mai i crediti nei confronti dei fornitori sono onorati in modo molto variabile. Lei ci ha appena detto che siamo addirittura scesi di tre o quattro volte tanto come numero di giorni. Sappiamo tutti che non è solo questione di essere in un periodo di crisi, è probabile che a questi livelli servono scelte e controlli diversi, ma che spieghino alla gente come mai la stessa prestazione ha costi diversi, ha tempi di attesa diversi e meno male che forse rimane un minimo di 22 variabilità umana sulla prestazione, in base ad esempio alla mano e alla capacità dell’operatore. È giusto cioè che un chirurgo, un ortopedico o un internista o altro specialista sia più bravo di un altro, ma questo non lo deve dire né il budget, né tanto meno del partito politico di pseudo-appartenenza. È vero che non possiamo ignorare i vincoli di bilancio, perché magari il sistema può implodere, ma è probabile che la gente sia un po' stanca di logiche non strutturate sulla malattia e sui bisogni, anche se noi che siamo del mestiere capiamo qual è la logica che parte comunque dalla malattia e dai bisogni. Potrebbe essere che la gente erroneamente applichi agli ospedali i ragionamenti che un Comune fa per il patto di stabilità. Infatti le aziende ospedaliere hanno vincoli diversi, ma il risultato è pur sempre lo stesso, non posso investire, non posso pagare. Qui però questa sera abbiamo visto che ci sono stati e sono in corso degli investimenti importanti, addirittura se non ho interpretato male al volo, tre quarti di questi investimenti con mezzi propri di bilancio e questa è una cosa decisamente positiva. Io credo che sia utile chiarire in una logica decisamente diversa e più ampia di quello che ha già fatto Lei questa sera, che ci sono tre aspetti fondamentali dell’applicazione pratica dei principi del nostro caro Ippocrate su cui noi ai tempi dovevamo giurare. Il primo è la cura della malattia con tutti i dipartimenti che Lei ci ha detto, il secondo la soddisfazione del malato e il terzo, ahimè, lo sforamento del budget che però non abbiamo visto per fortuna. È ovvio quindi e naturale che i discorsi sui massimi sistemi si debbano poi, come è stato fatto stasera, calare nella realtà di tutti i giorni e che ovviamente la soddisfazione del malato è strettamente correlata alla cura della malattia. Ed è altrettanto ovvio e naturale che la sanità pubblica in generale deve essere in grado di fornire le stesse prestazioni della sanità privata, perché anche di questo bisognerà parlare, a condizione anche qui ovviamente che le regole del gioco siano esattamente, e sottolineo esattamente, le stesse. Al malato interessa guarire, al medico interessa ben operare e al buon padre di famiglia, visto che ho i capelli bianchi, interessano entrambe le cose. In quanto alla sanità territoriale, e qui mi rivolgo in particolare al nostro Sindaco, che ha la stessa importanza della sanità ospedaliera, ci sarà un'altra occasione per approfondirne gli aspetti, soprattutto per le considerazioni in comune che Lei ha già accennato con la sanità ospedaliera. Vengo al commento delle 50 slide, molto stringato, come ho detto, perché sono davvero un po' in difficoltà. Innanzitutto mi compiaccio dell’annuncio che Lei ha fatto per questo protocollo d'intesa con la Slovenia che va ad aumentare gli interessi, mi consenta il 23 termine anche se è brutto, gli interessi esterni dall’Azienda Ospedaliera e poi sicuramente se è stato scelto, un percorso di questo tipo può sicuramente portare a casa qualcosa di positivo. Mi consenta un sincero complimento solo a due Suoi – tra virgolette – dipendenti, quasi omonimi, al Dott. Sacchi e al Dott. Facchi, solo per affinità elettive. Li conosco bene, il mio primo amore è stata la medicina nucleare e Lei lo sa, con il Dott. Sacchi abbiamo dei contatti abbastanza e con la Sig.a Arese e la Sig.a Nava dei contatti abbastanza recenti, ma è chiaro che il compiacimento per il tipo di lavoro e per l’impegno che dimostrano tutti i colleghi, non solo medici, ma anche del comparto, è assolutamente sincero. Vengo alle quattro domande. Una mi sorge anche qui al volo, ho visto nei numeri 350.000 persone di bacino d’utenza e allora i ricoveri sarebbero in proporzione da 1 a 10, 35.000, mentre le prestazioni ambulatoriali sono esattamente il contrario. Quindi 350.000 bacino d’utenza e 3.500.000, se non ricordo male, le prestazioni ambulatoriali, questo significa che come Lei ha accennato, diminuiscono i ricoveri. Volevo un paio di precisazioni sul ticket sul pronto soccorso. La seconda richiesta, ho visto la sostituzione dei Riuniti odontoiatrici, se è previsto anche un Riunito odontoiatrico a Treviglio. Si è parlato prima della gestione con il collega Melli, la gestione del sub-acuto, la gestione del post-acuto, potrebbe portare alla costituzione di quello che è già da L.R. veniva considerato ospedale di territorio? E l’ultima sulla sterilizzazione, seppure da un punto di vista di royalties sia sicuramente minore, è possibile una convenzione con strutture private, ad esempio dentisti che hanno l’obbligo comunque di sterilizzare? Grazie Direttore. Dott. Ciamponi – Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera Provo io di larga massima. Ticket pronto soccorso. Direi che recentemente non è stato cambiato nulla, se non forse l’ambulatoria codici bianchi e verdi rispetto all’altra situazione. È cambiata o sta cambiando l’accessibilità al pronto soccorso, l’ambulatorio dedicato dovrebbe favorire il contenimento dei tempi di attesa, in particolare per le prestazioni più critiche. Perché se diamo tendenzialmente un altro percorso alle prestazioni più blande, a minore criticità, vengono più immediatamente affrontate quelle critiche. La normativa sui ticket recentemente non ha subito variazioni. Odontoiatria. Sono in acquisto 5/6 Riuniti odontoiatrici. Vado a memoria e il D.G. mi completa: Zogno – Villa d’Almé – Dalmine – Bonate – Romano di Lombardia e il sesto su Grumello. Questa dovrebbe 24 essere… a Treviglio diciamo che non è previsto. In realtà l’acquisto è una delle fasi di una partita di una riorganizzazione dell’attività. Avevamo una valanga di ambulatori odontoiatrici che tendenzialmente avevamo della tecnologia assolutamente inadeguata, per non dire ferma od obsoleta e con poche ore sparse sul territorio. Si è deciso di concentrare le ore e gli specialisti in pochi spazi ambulatoriali ben forniti, tecnologicamente dotati, per dare un servizio più adeguato. Stiamo esplorando il fronte sindacale degli specialisti odontoiatri, abbiamo motivo di ritenere che ci sarà una buona risposta e come esito immagino che avremo un buon servizio. Sub-acuti e Ospedale del territorio. La butto lì e il D.G. mi smentisce quando e dove vuole. Ho sentito anche prima sub-acuti a Treviglio. In un’Azienda che ha una caratura di medio-bassa complessità, abbiamo un ospedale di medio-alta complessità che è Treviglio e tre ospedaletti di bassa complessità, senza voler male, la situazione è questa. Io non starei ad abbassare la media di Treviglio, tenderei ad alzarla, con attività elettive e super specialistiche, non andrei a zavorrarla con dei sub-acuti che lascerei invece al contesto territoriale di riferimento, come idea complessiva, però poi… questa è l’idea tecnica, dopo si fa quello che si può fare, però io manterrei il profilo dell’Ospedale di Treviglio con un taglio medio-alto, tendente all’alto. Diversamente ci si fa male a mio modo di vedere. Grazie. Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera Posso aggiungere riguardo all’odontoiatria. Voi sapete che molte prestazioni odontoiatriche negli anni scorsi sono state tagliate dai LEA, per cui hanno messo in condizioni i cittadini, quelli meno abbienti, di poter rivolgersi ai poliambulatori territoriali. Circa due anni fa la Direzione ospedaliera ha fatto una convenzione con questi specialisti ambulatoriali per calmierare le tariffe e vi devo dire che molti, ma molti cittadini si rivolgono alle nostre strutture proprio perché trovano dei prezzi modici, che vanno bene per le loro tasche e questo è anche da parte del Presidente, del Responsabile dell’odontoiatria bergamasca, un fiore all’occhiello per la nostra Azienda, perché siamo gli unici. Se vi guardate in giro molte aziende ospedaliere si sono rivolte ai privati, hanno fatto delle cliniche odontoiatriche dentro gli ospedali pubblici, cose che io non condivido, anzi quando sono arrivato qua nel 2008 c’era in corso già una convenzione con un privato che voleva mettere 810-12 poltrone nel nostro Ospedale. E questo signore ha preso la porta e se ne andato a casa, perché io non li condivido questi connubi privato-pubblico nella medesima struttura. Il privato fa il privato e il pubblico deve dare massima attenzione ai bisogni dei cittadini e questo dell’odontoiatria è stato uno dei percorsi fatti insieme agli 25 specialisti che hanno accettato. Quindi noi attraverso dei prezzi calmierati riusciamo a dare tutte quelle prestazioni che sono uscite dai LEA. C’era ancora qualcosa Consigliere? Ho apprezzato il Suo discorso iniziale sulla sanità in generale, che condivido e sposo. La mia concezione della sanità, al di là di essere un tecnico, Direttore Generale e quindi devo anche adeguarmi a quelle che sono le regole che mi vengono imposte, mi inducono tante volte a fare delle considerazioni anche negative sul servizio sanitario che noi dobbiamo gestire. Il connubio o la competizione privato-pubblico che doveva garantire un’equità per il cittadino nel potersi rivolgere dove voleva, purtroppo esiste, certo, tant'è vero che noi stessi siamo in competizione con questa miriade di laboratori che nascono nel territorio e che danno prestazioni che adesso chiamano low cost. Adesso vediamo nascere e ve lo dico sinceramente, ambulatori che offrono ecografie a 20 Euro, a 25 Euro e io mi chiedo, ma la qualità dov’è? Bisogna stare molto attenti. Da noi non lo so se ci sono qua in città, però in altre parti della nostra Regione crescono come funghi questi ambulatori low-cost, tipo quelli dei dentisti che vanno in Ungheria o in Bulgaria a mettersi i denti, adesso stanno nascendo questi ambulatori dove ti fanno l’ecografia magari addominale completa a 30 Euro. Vi garantisco che la qualità in queste situazioni a mio parere non è la migliore. Vi garantisco anche un'altra cosa che potrebbe essere un momento di discussione anche per capire come stanno le cose, la TAC, le TAC, le risonanze che vengono fatte nell’ospedale pubblico sono interventi e accertamenti seri, dove non si bada al numero delle sezioni di una risonanza, perché signori se io faccio una risonanza seria e faccio gli strati da un millimetro e da due millimetri, significa che magari per fare una risonanza ci metto anche un’ora, ma la faccio seriamente a un costo maggiore. Sinceramente il privato non so se lavora così. E allora cosa succede? Succede che magari nel pubblico le liste di attesa aumentano, perché facciamo gli esami seri e nel privato invece uno telefona e ha la TAC il giorno dopo. Allora un’attenzione particolare sulla qualità del servizio che offre il Servizio Pubblico è a mio modo di vedere il fiore all’occhiello di tutta la nostra sanità. Presidente Non vi sono altri interventi? Consigliera Ciocca, prego. Consigliera Ciocca 26 Ringrazio anch'io il Dott. Ercole e i suoi collaboratori per quanto ci ha comunicato finora e mi accingo a fare le mie domande, alcune delle quali sono più politiche che amministrative e altre sono decisamente amministrative e gestionali. La Sua relazione Dott. Ercole, in cui ha presentato i risultati dalla Sua gestione Azienda Ospedaliera, è stata di una certa rilevanza indubbiamente, però io e credo di farLe una cortesia nel farle questa domanda così Lei avrà l’opportunità di rispondere, la trovo in contraddizione con il fatto che nella graduatoria dell’efficienzaefficacia delle aziende ospedaliere siamo arrivati ultimi. E dico siamo arrivati per indicare la compartecipazione che il territorio ha sui destini, sull’efficienza e sull’efficacia di un’Azienda Ospedaliera con cui ha un lunghissimo rapporto anche affettivo devo dire. Come mai c'è questa discrasia almeno apparente tra l’84,5 di punteggio assegnato alla Sua conduzione dell’Azienda Ospedaliera che era l’ultima della graduatoria delle aziende ospedaliere e la relazione che Lei ci ha presentato? Devo dire che la cosa mi ha lasciata abbastanza perplessa, perché essendo stata io convinta dall’esterno che il fatto di avere una uniformità della conduzione in questa filiera anche politica tra Regione e Azienda Ospedaliera, Lei è considerato in quota Lega, viste anche le Sue precedenti esperienze politiche, Lei ha scelto il Direttore Amministrativo, Lei ha scelto il Direttore Sanitario se non erro, ecco io mi aspettavo che da questa unanimità e unanimità e quindi concordia di conduzione, si arrivasse a un risultato, se io sto a quanto rilevato esteriormente, diverso. Le faccio questa domanda perché gli Enti Locali ormai sono fuori completamente da un qualsiasi controllo delle aziende ospedaliere, una volta c’era l’assemblea dei sindaci che comunque interloquiva con l’Ospedale, secondo me con una funzione notevole, perché c'è un rapporto diretto tra gli amministrati di un territorio e gli utenti dell’Azienda Ospedaliera. Quindi questa è la mia prima domanda. Come mai questa differenza? Saranno i criteri di valutazione, non lo, comunque la differenza c'è ed è plateale. Seconda cosa. Io sono purtroppo, ma anche per fortuna, visto che divento un elemento di acquisizione di informazioni, utente dell’Ospedale di Treviglio. Sono molto spesso utente in più prestazioni, fra l'altro avendo avuto in carico l’accompagnamento terapeutico di metà della famiglia e surrogati, diciamo che lo conosco abbastanza bene dal punto di vista dell’utente, poi Lei sa che quando uno si trova fuori ad attendere una visita medica allora si sente di tutto e di più. Alcune delle cose che sto dicendo sono già arrivate a mezzo stampa, però Lei ci rassicuri su questo fatto, io sono assolutamente contraria al 27 fatto che la politica entri eccessivamente a piedi uniti nella gestione della sanità pubblica. Lo so che succede da parte tutto, ma la cosa non mi fa né caldo né freddo, io sono sempre stata dell’idea che quando si tratta di prestazioni di questo genere il primo livello è quello dell’assoluta competenza e capacità professionale, certo se poi a parità di competenza uno si sceglie quello con cui ha maggiore affinità per posizioni politiche o altro, la cosa non mi sconvolge, che però sia il secondo criterio e non il primo. Diciamo, per usare una perifrasi che non fa male né a me né a Lei, che ci sia un certo occhio di riguardo nelle assunzioni per la Sua zona di origine o per una comune militanza politica. Sono cose che ho sentito: è vero o non è vero? Allora finché questo riguarda una prestazione professionale che non incide direttamente sul servizio, quindi non è direttamente una prestazione sanitaria, va be’, magari uno può dire avrei preferito diversamente, però come utente non mi tocca e né tocca gli altri utenti, ma quando si tratta di scelte di personale sanitario la cosa, se così fosse, quindi Le chiedo di rassicurarci, potrebbe creare dei problemi. Quindi Le chiedo di rassicurarci in questo ambito. Terza cosa, il centro per il servizio di sterilizzazione. Io mi sono chiesta spesso cosa fosse quella specie di palafitta in cemento policromo che è abbastanza incombente, però a questo proposito vorrei chiederle quanto è costato… so che c'è un finanziamento regionale perché l'ho letto da qualche parte, giusto? No, non c'è nessun finanziamento, tutto con risorse proprie? (risposta fuori microfono) … ah, da un privato. Allora volevo chiedere quanto è costato in struttura edilizia, quanto è costato in quella che io chiamo struttura tecnica, in macchinari, in queste cose qui e se la direzione dell’Ospedale ha avuto un ruolo nell’affidamento dell’incarico e nella gestione complessiva del servizio. A questo proposito, sempre per mie frequentazioni da utente nell’ospedale, mi è stato fatto notare e io lo riferisco a Lei in modo che ci illumini, se questo progetto – Lei ci ha spiegato che vengono delle royalties all’Azienda Ospedaliera – ci ha citato l’Ospedale di Chiari come primo cliente, ma considerando il grossissimo investimento che fanno a Bergamo per il nuovo ospedale alla Trucca, è pensabile che altre strutture ospedaliere utilizzino questo servizio che credo che serva a Treviglio, ma per una percentuale e Le chiedo di dirci in quale percentuale è – bassa rispetto al 100% delle prestazioni che può fare. Poi altra cosa, è esperienza abbastanza comune, è capitato a me per il fondo dell’occhio, per l’ecografia, per la risonanza magnetica, che gli ambulatori dell’Ospedale o rimandino l’indicazione dell’appuntamento, rimandino di prendere in carico la prestazione – a me più volte è stato 28 detto non abbiamo ancora l’agenda, per cui passi tra un po' – passo tra un po' e ho sbagliato agenda – altro. Praticamente per certi esami si aspettano anche mesi. Ora questo vale per la TAC, per la risonanza, per l’ecografia, vale per l’elettromiografia e poi lei sente dire dagli utenti e lo stesso personale mi ha detto guardi si rivolga alla struttura privata – glielo devo dire con rammarico – e alla struttura privata nel giro di una settimana le cose si fanno. Ora io sono d'accordo con Lei nel dire che bisogna valutare la qualità del servizio, ma quando c'è un accertamento in corso la tendenza dell’utente è avere il servizio il più presto che può, perché c'è un clima di ansia, c'è la giusta necessità di conoscere come si sta, che cosa si ha davanti e quindi è automatico. La domanda è questa: ci sono attrezzature dell’Ospedale di Treviglio che mi risulta siano sotto utilizzate per mancanza di personale, Lei ci ha parlato di restrizione dovuta alle norme in vigore, però non è possibile, o quale altra soluzione ci può essere, magari attraverso la ore straordinarie, non lo so, sto dicendo una cosa da non tecnica e voi la sapete meglio di me, per fare in modo che le attrezzature dell’Ospedale possano funzionare se non a pieno ritmo, almeno a un ritmo tale da impedire queste code e quindi a questo passaggio alla richiesta di intervento del privato. Glielo dico anche perché, non so se è vero o no, però mi pare che ci siano problemi rispetto al mantenere e a fidelizzare l’utenza, se io ho degli ambulatori sul territorio, ma non ho la possibilità di dare questo servizio, il malato non diventa mio paziente e il malato se deve fare qualche cosa diventa cliente e utente di un'altra struttura ospedaliera. Non è un caso che alcune cliniche private, per esempio il Policlinico San Marco, stiano creando degli ambulatori territoriali, perché è chiaro che l’ambulatorio è la prima fonte di ingresso per i servizi ospedalieri. Quindi più ambulatori, più pazienti e più interventi all’ospedale. Fisiomed, prima era Habilita adesso è stata acquistata dal Policlinico San Marco. L’ultima cosa è sugli investimenti. Ci sono dei bisogni ancora inevasi. Non so se è competenza vostra, però un hospice è a Bergamo, un hospice sarà a Cremona, un hospice sarà nel milanese, ma noi abbiamo un buco da questo punto di vista, cioè non c'è, eppure c'è domanda. Oncologia mi pare che abbia dieci posti letto che non sono mai stati attivati, noi abbiamo solo i day hospital, traumatologia è una delle domande che le erano state fatte, traumatologia chirurgica avrebbe bisogno di investimenti, stante il fatto che se Treviglio si sviluppa come si deve sviluppare, probabilmente ce ne sarà bisogno. Quindi la logica che guida gli investimenti che voi avete in animo di fare. Grazie. 29 Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera Allora gentile Consigliere, innanzitutto ho capito tranquillamente che tutte le Sue domande sono sottoscritte da quell’Associazione trevigliese di cui fa parte, allora io Le ricordo che sono laureato in medicina e non mi sono laureato a Tirana, prima di tutto le voglio rispondere questo, perché forse sarebbe meglio che controlliate un attimino bene, visto che è andata nello specifico… come? Quando si vuole offendere la gente si dice satira, quando arrivano le querele me lo saprà dire. Anche questa è satira. Parto dalla centrale. Domanda secca, risposta secca. Centrale, il costo costa 15 milioni di Euro, lo scriva bene, finanziati completamente dal privato attraverso un project financing, noi pagheremo annualmente la quota che a noi spetta per l’uso della centrale di sterilizzazione … come? Nove anni, dopodiché diventa tutto dell’Ospedale. Il costo del canone? All’incirca sono 700 o 750.000 Euro per la sterilizzazione di tutta l’Azienda. La centrale è stata costruita per l’Ospedale di Treviglio, di Romano, di Calcinate. Quando la Regione Lombardia ha dato l’okay a questa centrale, ha detto fatela perché non siete in regola. Appena noi abbiamo appaltato molti ospedali, Signora non esiste l’Ospedale Riuniti di Bergamo, se Lei guarda sotto Treviglio c'è Lodi, c'è Crema, Cremona e tante altre realtà che hanno bisogno di centrali di sterilizzazione. Per cui la logica era costruirla per noi, è chiaro che facendo quel piccolo aumento di planimetria che è da 26 a 28 metri, ha dato la possibilità di costruire, di aggiornare la centrale con delle strutture molto più potenti, per cui abbiamo dato la possibilità anche ad altre aziende di poter collaborare con noi. Chiari è stata una delle prime, si è interessato Lodi, si è interessato addirittura il San Paolo di Milano che non è tanto vicino, però spendere 15 milioni di Euro per un’Azienda Ospedaliera e invece trovare chi gli fornisce il servizio in outsourcing di questi ferri, penso che sia stata un’operazione positiva, tanto più che non eravamo in regola. Passo all’hospice. Signora noi eravamo pronti, Consigliere noi eravamo pronti con un progetto a fare l’hospice, purtroppo c'è qualcuno che ha deciso che i posti letto all’hospice fossero dati al sociosanitario e quindi l’Azienda Ospedaliera che è sanitaria non poteva goderne. La logica degli investimenti a cui Lei faceva riferimento sul pronto soccorso, sull’ortopedia, è chiaro che il nostro è un DEA di secondo livello, con l’autostrada nuova che verrà costruita sicuramente ci sarà un potenziamento, ma non aspettatevi dei potenziamenti allucinanti. Già due anni fa io chiesi al mio ex Direttore Sanitario, non al Dott. Zenoni, di farmi uno studio sul potenziamento del pronto soccorso in quelle località 30 dove sarebbero passate autostrade molto frequentate e in qualsiasi lavoro fatto non c'è mai stata un’idea che il pronto soccorso debba essere potenziato all’inverosimile solo perché passa l’autostrada. Al contrario, però Le do ragione in un punto, che attualmente il nostro pronto soccorso che ha 11 persone che vi lavorano, non è ancora come lo voglio io. Tant'è vero che prima della fine, quasi sicuramente, prenderò il famoso medico che manca per la notte, in modo da soddisfare gli operatori che proprio ieri mi hanno anche scritto, per dire, okay, quando avrete anche il secondo medico notturno, tutto filerà liscio. Il collega chiedeva anche del ticket dei codici bianchi, siamo partiti e in tempo sono stati messi i cartelloni per l’utenza, dove ogni persona viene avvisata attraverso questi cartelloni elettronici del percorso che sta facendo il paziente: entra, è in accettazione, è in triage, sta facendo la visita, sta facendo gli esami, sta facendo l’elettrocardiogramma, tutto il percorso viene identificato in questi tabelloni e il familiare che è fuori che aspetta vedrà scritto in questi tabelloni il suo caro cosa sta facendo. In più c'è un medico dedicato 12 ore al giorno, da mezzogiorno alle 10 di sera che farà solo e unicamente i codici bianchi e i codici verdi, che voi sapete che un codice verde che entra in ospedale può uscire come codice bianco, o viceversa un codice bianco può uscire codice verde. Quindi il potenziamento del triage darà una risposta sicura e veloce ai cittadini che troveranno tra mezzogiorno e le 10 di sera una porta aperta qualora non riescano a trovare il proprio medico di base. Le liste d’attesa. Consigliere, se fossi in grado di risolvere il problema delle liste d’attesa, sarei un mago. Purtroppo con le risorse che abbiamo, risorse in termini non di denaro, risorse umane, non ce la faccio. Tant'è vero che Le faccio vedere una slide per dire cosa ha fatto l’Azienda, dove c'è il personale… guardi il 2009 per cortesia, là in alto: Piano assunzioni chiesto alla Regione 17, piano assunzioni concesso 23, abbiamo cercato di risolvere i problemi che la Regione (a poi negli altri anni) andando contro e mi sono io assunto le responsabilità in termini di bilancio, per mantenere al lavoro almeno 20 operatori sicuri, 20 operatori che secondo il Piano Assunzioni e il fabbisogno dovevano andare a casa. Quindi voglio dire che ci sono delle responsabilità da prendere in autonomia, con responsabilità, ma che ho fatto andando contro i dettami della Regione e che mi sono costati in termini di bilancio aziendale, perché c'è stata una sottrazione di risorse in altre spese correnti, ma che ho assunto con molta chiarezza, contro tutti i miei dirigenti che mi dicevano lascia a casa la gente. 31 Assunzioni. Lei si riferisce forse a quella boutade agostana, ferragostana dell’anno scorso, dove risultava che io avevo assunto la cantante di Maroni, piuttosto che l’autista di Boni. Signora, questi erano già dipendenti nostri. Erano già dipendenti fatti con una cooperativa. Tra parentesi poi io la cantante di Maroni non sapevo nemmeno che fosse la cantante, è una bravissima, è una persona bravissima. Non c'è da parte mia nessuna assunzione che guardi il colore politico. Le faccio una dimostrazione? Lo sa chi è il primario dell’Ostetricia e Ginecologia di San Giovanni Bianco? Crescini, brava. Non mi sembra che sia del mio partito, però è bravo e l'ho preso. No, è diverso, Signora Lei ha appena detto e ventilata l’idea politica e qui ci sta il gioco, per l’amor del cielo io sto al gioco, dove io faccio assunzioni legate alla mia corrente politica, non è vero. Non è vero. In termini sanitari assolutamente no. Il voto, rispondo alla Sua domanda. Signora il voto dell’Azienda Ospedaliera non riguarda sicuramente l’efficacia e l’efficienza dell’Azienda, perché l’efficacia e l’efficienza dell’Azienda gliele ho fatte vedere nelle virtuosità, riguarda tutta una serie di incombenze che gli Uffici devono rispettare e Le garantisco che sono veramente tante, i Fluper, certificazioni, che se non rispettano la data richiesta dalla Regione, viene penalizzato il Direttore Generale. Ma al di là di questo, Le dirò di più. La nostra graduatoria in termini dell’efficienza ed efficacia che diceva Lei, era nella fascia medio-alta. Lo sa dove sono stato colpito? Perché il sottoscritto non ha raggiunto il 100% dei risultati dell’edilizia sanitaria, ma ha raggiunto solo il 99,98% a causa dell’incendio di Romano. E siccome chi giudica questi risultati è una Commissione estranea, esterna, alla domanda ai funzionari, ma scusate l’Azienda ha raggiunto il 100%? E i funzionari hanno detto no, è il 99,98, mi dispiace, meno sei punti. È andata così. Non ho preso la laurea a Tirana. Presidente Consigliere Giussani, prego. Consigliere Giussani Grazie Presidente. Il mio intervento sarà assolutamente molto sintetico, anche perché la domanda che avevo preparato l'ha già fatta il Consigliere Lingiardi che era sul futuro della strutture ospedaliera e se Lei riteneva… però ha già risposto ampiamente prima, per cui nessuna domanda. Volevo invece ringraziarla, ma soprattutto complimentarmi 32 con Lei per la puntuale e chiara e completa presentazione della realtà ospedaliera. La Ciocca l'ha messa come sempre in polemica, lei ci arriva sempre. Io voglio lasciare il discorso Lega, P.D., perché giustamente quando si è in questi settori bisogna guardare la preparazione, la capacità delle persone e la professionalità. Io ho notato una cosa, ma proprio due dati stringati. Uno, quel 75% di investimenti fatti con mezzi propri, l’altro dato che secondo me è importantissimo, ed è in controtendenza nel momento attuale economico, perché tutti allungano i pagamenti, qui si è arrivati ai 60-70 giorni, signori. Voglio dire, tutto si può migliorare, però penso che una realtà prendendo questi due dati, sia il fondamento positivo di un certo tipo di gestione. Ripeto, non la voglio girare in politica, non voglio far polemica, ma Direttore complimenti di nuovo per i risultati ottenuti. Grazie. Presidente Consigliere Minuti, prego. Consigliere Minuti Non sarei voluto intervenire e sono anche un po' pentito di aver preso la parola, però è un obbligo credo istituzionale, prima per esprimere la cortesia di un ringraziamento come hanno fatto tutti, perché voi non eravate tenuti a venire qui e noi non siamo tenuti a chiedervi tutte quelle cose che vi sono state chieste e anche quelle che mi accingo a chiedervi io, poi in più però anche con tutto quello che sta avvenendo nella sanità lombarda il nostro dibattito mi sembra un po' surreale. E poi ci aggiungo che intervengo per una provocazione, perché io non accetto che si parli male di Treviglio e dell’Ospedale di Treviglio e mi ha colpito la critica alla struttura dell’Ospedale di Treviglio, alla verticalità anziché… Ho visto che l’Ospedale di Bergamo era orizzontale, hanno deciso di farne un altro orizzontale molto più brutto e nel posto più sbagliato, dove la ferrovia separa la Città che ha 130.000 abitanti dall’ospedale, con un passaggio a livello e che se qualcuno deve essere ricoverato urgentemente arriva in ritardo, ma soprattutto è stata realizzata una struttura dal punto di vista edilizio che è un depauperamento della qualità dell’edilizia pubblica nella civilissima Provincia di Bergamo. La realizzazione negli anni ‘70 dell’Ospedale di Treviglio fu un innesto di qualità. Chi l'ha concepita, il Dott. Luigi Meneguzzo che meriterebbe un monumento in questa Città, forse più che monumento ai trattori, occorrerebbe fare un monumento. Il piazzale è poca cosa, non si vede 33 nemmeno, ma non è valorizzata la figura di questo che era un cattivo medico, ma un ottimo amministratore, pubblico e privato. Gestiva un’azienda ereditata dalla famiglia, dal suocero, che è continuata bene dai figli, ma soprattutto il Dott. Luigi Meneguzzo ha saputo realizzare, di concerto con i caravaggini e io so quant’è difficile andare d'accordo tra trevigliesi e caravaggini, non solo quella, ma la struttura anche della Casa di Riposo, quella della scuola professionale, ha favorito la costruzione dell’ITIS, ha favorito anche la realizzazione di quella società sulla quale io relazionerò tra poco. Ma quella struttura era veramente la miglior struttura che si potesse concepire per quel tempo e io credo anche nei tempi a venire, perché ha avuto la fortuna questa struttura di avere sempre degli ottimi amministratori che non erano dei medici. Il Dott. Antonio Leoni fu un grande amministratore, ha interrotto il problema e la drammaticità più acuta che aveva l’ospedale, cioè non c’erano più infermieri, si dovevano importare infermieri dall’estero, bisognava avere il diploma universitario in infermeria: ha realizzato la scuola degli infermieri lì. Il Dott. Panté era il Direttore di Sorrisi e Canzoni TV, cosa c’entrava con la sanità non lo so, ha inventato la piastra, tutto il seminterrato era inutilizzato, ha detto ma perché non sfondiamo, aboliamo le barriere architettoniche, era una cosa ovvia, ma era il Direttore di TV Sorrisi e Canzoni, quanto è stato bravo. Anche lui andrebbe meritato. Io lo ricordo qui nell’austera sala del Consiglio Comunale. Chi è venuto dopo di lui, Mentasti vendeva i vestiti, era uno straordinario amministratore, un po' permaloso, ma è stato uno straordinario amministratore per il nostro ospedale e ha portato a termine quella felice intuizione, ha mantenuto efficiente la struttura. Lei non si deve adombrare Dott. Ercole se proprio il fatto perché Lei è dottor-medico e le aspettative nei Suoi confronti sono maggiori. Se un cattivo dottore, Leoni vendeva i trattori della SAME, il Panté dirigeva TV Sorrisi e Canzoni e l’altro vendeva dei vestiti, hanno realizzato cose egregie, da Lei ci attendiamo di più. Soprattutto ci attendiamo una rigorosa coerenza, questo ci è consentito di dirlo nei rapporti di natura personale anche e rispetto alle affermazioni che Lei ha fatto e che io condivido e cioè insomma la sanità pubblica è la migliore rispetto a quella privata. Diffidate della sanità a buon mercato, però anch'io ho avuto la necessità di andare dalla sanità privata perché avevo fretta di fare delle analisi e lì mi venivano fatte tre mesi dopo, dopo però io mi chiedo perché allora quella struttura sulla cui qualità invece ho dei forti dubbi, che è quella lì che nel lato Ovest, al terzo o quarto piano viene fuori con quei colori così vistosi che io mi domando, Sindaco, la Commissione Paesaggio, ma non era Sindaco Lei, era Sindaco qualcun altro, che parere ha dato su quella bruttura lì, perché è 34 oggettivamente una bruttura e adesso addirittura vengo a sapere che è una bruttura innestata da un privato in una struttura pubblica e vorrei che ci fosse coerenza attorno alle affermazioni di principio e non vorrei trovarmi alla fine che non solo molti utenti transitano dalla struttura pubblica andando alla privata, ma il privato si appropria un po' per volta della struttura pubblica. Non considero più che una goliardia l’affermazione, pur pervenuta da un soggetto importante che ha sicuramente a cuore i destini delle nostre comunità come il Presidente della Provincia, quella di ventilare di questi tempi la realizzazione di un nuovo ospedale, perché questo deresponsabilizza voi e noi dal continuare ad amare questo Ospedale. Questo Ospedale va difeso, mantenuto e migliorato e io sono convinto che questo è possibile e cioè che la struttura è di tale pregio da durare molto di più rispetto a tutti coloro che immaginano di farne un'altra, cosa molto improbabile nei tempi e nei modi. Quindi io Le chiedo primo di continuare a difendere la sanità pubblica e a difendere l’Ospedale. Secondo, quando Lei farà carriera, cesserà la Sua attività nel maggio del 2013, io credo che nel maggio del 2013 anche Lei farà carriera, perché cambieranno molte cose, nel maggio del 2013 Lei possa presentare un bilancio che sia perlomeno confrontabile con quelli che ci hanno rassegnato positivi coloro che l’hanno preceduta e nei confronti dei quali ha avuto sempre con loro un rapporto dialettico, io mi sento di esprimere un grande e sentito ringraziamento a nome della popolazione di Treviglio. Grazie. Presidente Abbiamo esaurito gli interventi da parte dei gruppi consiliari. Dottore, vuole replicare all’intervento del Consigliere Minuti? Dott. Ercole Direttore Generale Azienda Ospedaliera Sono stato frainteso, io difenderò a spada tratta sicuramente questo Ospedale, ma Lei non mi deve dire che questa struttura oggi è nuova, tanto più che quando io ho fatto riferimento agli investimenti che abbiamo fatto, sono investimenti che altri non hanno fatto. Sa quanto era il buco di bilancio prima dell’arrivo di Mentasti? Dieci miliardi, dieci miliardi! Allora se si governa e si governa bene, questi buchi non si fanno, ripianati dalla Regione. Voglio dire che si dà a Cesare quello che è di Cesare. Io mi sto impegnando per cercare di portare avanti un’Azienda Ospedaliera dove nel 2008 mancava la sterilizzazione, mancava l’emodinamica, mancavano le cose principali che un Ospedale degno di questo nome aveva; stiamo facendo tutto il possibile, io ho solo detto che questo Ospedale ha bisogno di manutenzione, ha 35 bisogno di essere messo a posto, ma nell’ipotesi che Lei definisce goliardata del Presidente Pirovano, perché dobbiamo spegnere un sogno? Perché dobbiamo spegnere un sogno che ci può aiutare ad andare avanti solo per difendere il passato? Mi dispiace Consigliere, non sono del Suo avviso. A me piace sognare, non costa niente e se devo sognare sogno un ospedale nuovo, non difendo quello che c'è, cerco di farlo funzionare bene, cerco di rattopparlo dove mancano le cose, ma l’edilizia sanitaria non è più quella del ‘70. Non sto sparando contro il mio ospedale, anzi, lo amo. Ho fatto solo una verifica, la chiami un’affermazione dicendo che l’edilizia sanitaria degli anni 2012 è un'altra e non è nemmeno quella dei Riuniti. Non è nemmeno quella dei Riuniti! Presidente Direttore grazie. La parola al Sindaco. Sindaco Ringrazio anch'io per la presenza e per la relazione il Direttore Cesare Ercole e i suoi collaboratori, credo che sia stata un’occasione di approfondimento a cui il Consiglio Comunale di Treviglio, nonostante le affermazioni che faceva prima Luigi Minuti, era abituato negli anni scorsi e penso che sia un’abitudine da proseguire in maniera tale che possa essere garantita comunque un’informativa, vista l’importanza in questo caso dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio-Caravaggio per il territorio del Comune di Treviglio e mi auguro, indipendentemente da quello che succederà nel maggio 2013, che ci sia modo di proseguire questo genere di audizioni anche negli anni a venire, magari restringendo nella durata in funzione del fatto che l’aggiornamento sarà più continuo e più costante. Grazie ancora per tutto quello che ci ha portato a nome della Città di Treviglio. Grazie. Punto n. 2) AUDIZIONE PRESIDENTE C.D.A. SOCIETÀ CO.GE.I.DE. S.P.A. Presidente Proseguiamo i lavori del Consiglio Comunale con la seconda audizione del Presidente di CO.GE.I.DE., Luigi Minuti che è anche nostro Consigliere Comunale. Gli diamo subito la parola. Consigliere Minuti – Presidente CO.GE.I.DE. 36 Grazie Presidente. Sig. Sindaco, Sigg. Assessori e Sigg. Consiglieri. Se l’audizione precedente era un gesto di cortesia dell’Ospedale nei confronti dell’autorità comunale di Treviglio, la mia è una funzione d’obbligo, essendo la società di cui ho l’onere di essere Presidente e Amministratore Delegato, partecipata dal Comune di Treviglio nella misura del 19%. Il Comune di Treviglio possiede azioni del valore nominale di 3.155.000 Euro, azioni che hanno il valore invece reale di 4.576.000 Euro e il valore della partecipazione è del 50% in più rispetto al valore di libro. Questo perché il capitale sociale della società è di 16.750.000 Euro, però il patrimonio netto, al netto degli ammortamenti, tutti gli investimenti al netto di ammortamenti, è di 24.290.000 Euro, un discreto capitale per una piccola azienda. Ha soltanto un decimo dei dipendenti dell’Ospedale, 33 dipendenti soltanto e ha meno di un decimo del fatturato, solo 11 milioni di Euro. La società è stata istituita negli anni ’80 nell’ambito delle iniziative di carattere consortile che portarono a quel tempo alle felice realizzazione, abbiamo detto prima dell’Ospedale, delle scuole superiori professionali e tecniche di via Caravaggio, della Casa di Riposo e anche del depuratore, allora di Treviglio – Caravaggio e Mozzanica in quel di Mozzanica. È poco percepita la CO.GE.I.DE., intanto perché il depuratore è a Mozzanica. Quelli di Mozzanica per molto tempo l’hanno percepita, percepivano la puzza… col tempo la puzza si è attenuata, è scomparsa e spesso i visitatori si meravigliano come sia possibile che le acque reflue di oltre centomila abitanti reali e 150.000 abitanti equivalenti, le utenze industriali, non comporti più quella molestia olfattiva che è stata per parecchi connaturata all’esistenza del depuratore. Ma non è percepita la CO.GE.I.DE. a livello locale anche perché le sue attività sono tutte nascoste. Voi potete apprezzare il valore dell’asfaltatura di una strada, potete apprezzare quando si fanno le righe bianche per terra, anzi c’era il Segretario Siragusa che diceva sempre bisogna fare il nero e il nero era l’asfaltatura, perché il nero è ciò che colpisce l’immaginario del cittadino utente. Prima delle elezioni si asfaltano le strade, nessuno osserva le fognature perché sono sotto, le condotte dell’acquedotto, le condotte delle acque fognarie che poi attraverso le reti intercomunali arrivano a questo grosso impianto depurativo di CO.GE.I.DE. – Sotto questo profilo si tratta di attività nascoste, ma si tratta però di attività di grosso volume. Se voi pensate che negli ultimi anni CO.GE.I.DE. ha investito con quel suo modesto bilancio di 11 milioni all’anno, però ne riserva tre puntualmente all’anno, almeno tre, ma anche di più. Quando ha ampliato pochissimi anni fa il depuratore di Mozzanica ha investito qualche cosa come 15-16 milioni che è il 37 Bilancio pluriennale di un medio Comune tra quelli che sono soci di CO.GE.I.DE. – E il bilancio pluriennale che è compendiato nella slide di cui vi risparmio la proiezione, ed è la slide dal n. 26 in avanti prevede investimenti nel campo dell’acquedottistica, il programma degli investimenti è necessariamente per una società che deve avanzare le richieste di finanziamento, deve maturare la sua liquidità, perché il ricorso al mercato è molto modesto, la quasi totalità degli investimenti è autofinanziata e la prospettiva programmatica è di lungo termine. Dicevo prima che c'è l’acquedottistica di 19 milioni di Euro, di cui per il solo anno 2013, 2.366.000 Euro e poi vi è la programmazione a venire fino al 2021. Per la fognatura tre milioni di Euro nel 2013, 34.100.000 Euro nel lungo periodo. E così per la depurazione, 27.100.000 Euro. Vi può spaventare e colpire un po' questa previsione così importante per il depuratore consortile, l’esigenza non è quella di moltiplicare le strutture dal punto di vista fisico, occupare nuovi spazi, fare nuove vasche, ma è quello di affinare le modalità di trattamento delle acque, perché periodicamente il legislatore regionale ne ha ridotto la compatibilità all’uscita dello scarico finale nel fiume Serio. Le acque dopo essere depurate confluiscono nel fiume Serio e devono essere in Tabella A, cioè assolutamente accettabile per un corso d’acqua superficiale. Così simpaticamente ho voluto che vedeste la Tabella n. 22 per esempio che mostra le acque e anche la 21, che fuoriescono dal depuratore CO.GE.I.DE. nel fiume Serio. Potete notare quanti pesci che giocano attorno allo scarico del acque di CO.GE.I.DE. e se vivono i pesci vuol dire che l’acqua è buona. Nell’illustrazione delle varie slide, che ripeto per risparmio di tempo non si proiettano, vi è la storia della Società, nata come Consorzio, poi formalizzata una delle prime in Italia in Società per Azioni, quindi di diritto privato e nel ‘99 è divenuta una società pubblico-privata perché due Comuni, il Comune di Treviglio e il Comune di Caravaggio ebbero ad alienare una parte della propria partecipazione, il che ha consentito a Treviglio per la verità in due occasioni di Treviglio, di finanziare con l’introito che fu la prima volta di due miliardi e poi di un miliardo la seconda volta, di finanziare opere pubbliche con questa alienazione. Il Comune di Caravaggio ne vendette una parte, la metà circa di quella di Treviglio, il corrispettivo è stato acquistato da un privato, scelto con gara ad evidenza pubblica, ed è il partner tecnologico di CO.GE.I.DE. – La sua partecipazione è pari circa a quella del Comune di Treviglio. L’attività di CO.GE.I.DE. riguarda il ciclo integrale e integrato dell’acqua e cioè acquedotto, fognatura e depurazione e trattamento delle acque. 38 Per la verità la vostra Società è una società multi-servizi perché si è occupata nel tempo con risultati assai positivi anche del metano e anche adesso esercita per conto di ANITA e per conto di Unigas il primo intervento agli sportelli e la installazione e il rinnovo degli allacciamenti del metano e si è occupata anche di informatizzazione, laddove qualche anno fa i Comuni di Calvenzano e di Mozzanica non erano raggiunti dalla banda larga e quindi non potevano gli utenti di questi Comuni usufruire del servizio informatico, per cui realizzammo una rete wireless in grado di facilitare l’accesso degli abitanti di questi due Comuni all’informatica. Una slide vi proietta i valori e gli obiettivi della Società, vi sono le immagini, una di queste vede il depuratore dall’alto e un'altra il bacino che serve CO.GE.I.DE. – E’ fatto di 16 Comuni, partono da Canonica, in alto a sinistra e Brignano e Morengo a destra e scendono giù fino ad Arzago d’Adda e Mozzanica per comprendere tutto il territorio della Bassa pianura sotto il fosso Bergamasco, che vanno dall’Adda al fiume Serio, un bacino ottimale che CO.GE.I.DE. ha raggiunto per più approssimazioni. Vi ho detto che in origine il bacino era soltanto Treviglio-Caravaggio-Mozzanica, successivamente hanno aderito dei Comuni contermini e alla fine vi aderì anche il Consorzio di Fara e Canonica a cui si aggregò Pontirolo e ha raggiunto quindi questo bacino che è di 100.000 abitanti e 16 Comuni. Quattrocentosessanta sono i chilometri di rete di acquedotto gestiti, 350 i km. di rete di fognatura, 60 km. i collettori; 9 milioni i mc. di acqua distribuiti nell’anno, che variano a seconda se piove molto, se non piove e allora ci sono più o meno consumi – 10,5 milioni di mc. le acque urbane depurate nell’anno e cioè a CO.GE.I.DE., all’impianto centralizzato di Mozzanica arrivano più acque rispetto a quelle che sono state fornite ai cittadini, perché vi è, tra l'altro, intanto la fornitura delle acque trattate dalle aziende, perché abbiamo anche clienti industriali. In secondo luogo, fenomeno questo negativo, che è una delle cause che alimenta la dimensione del programma degli investimenti, riceviamo anche quelle che con un termine tecnico vengono definite le acque parassite, cioè ci arrivano acque dovute all’immissione in fognatura impropriamente delle acque piovane, oppure delle acque che in un’area bassa come la nostra, con i fontanili e quando ci sono delle esondazioni queste acque entrano nella rete fognaria e soprattutto negli eventi di forte maltempo, vengono a ingrossare le acque da trattare all’impianto consortile. Undici milioni sono il fatturato, è in crescita fisiologica per l’aumento degli utenti, però voi sapete che negli ultimi tre anni è stato applicato un consistente aumento della tariffa, sulla base di una determinazione 39 dell’ATO provinciale che ha teso a omogeneizzare le tariffe sul territorio bergamasco, mentre a nostra volta abbiamo, in virtù delle convenzioni in essere con i singoli Comuni, omogeneizzato le tariffe dei Comuni che vedevano per esempio Treviglio su un livello medio-basso di tariffa, Caravaggio su un livello molto alto di tariffa, i caravaggini hanno avuto un aumento di tariffa modesto, perché già pagavano molto, i trevigliesi hanno avuto un incremento del 50%, graduato in tre anni, ma con una base di partenza che era ferma da decenni e che era su una misura assolutamente accettabile, stante l’importanza del servizio dal cui ricavato la Società deve trarre la capacità di garantire la fruizione del servizio a tutti gli utenti del territorio, i potenziali utenti e fornire un servizio di qualità. Oggi arriviamo a 0,86 centesimi al mc., si arriva a uno con il carico delle imposte, però vi è una parte di tariffa cosiddetta sociale, per cui una famiglia che consuma nella norma, al massimo paga 150 Euro di media all’anno di qua. Spende molto di più di telefonia, credo che però l’acqua valga molto di più della telefonia. Con questo non ce l'ho con la telefonia. 18 milioni gli investimenti degli ultimi anni. Dipendenti ho detto che ce ne sono 33, di cui solo 6 sono trevigliesi e nessuno iscritto alla Lega Lombarda. Volevo fare un'altra battuta sulla Lega Lombarda, ma era ad uso di Giussani, mi scusi Presidente, ma sembra un po'… però in questo caso adesso si offendono i Consiglieri della Sinistra, nessuno è iscritto al sindacato in questa società qui. Io non lo so, c'è del mobbing, perché non c'è la tendenza alla sindacalizzazione, è una singolarità e devo dire che probabilmente i dipendenti sono felici del loro rapporto con la loro azienda a cui sono affezionati, dimostrandolo con scarsissimi incidenti. È da più di due anni che non si verifica un incidente nemmeno stradale, con nessuna assenza per malattia o così via e nella Società è previsto un premio di produttività legato al raggiungimento degli obiettivi e quindi io credo che questo soddisfi anche i nostri dipendenti. Per la verità ci preoccupa di più la soddisfazione degli utenti e viene condotta annualmente un’indagine da parte di una società specializzata di customer satisfaction, di soddisfazione dell’utente naturalmente, dei vari sportelli ubicati sul territorio, dai quali è emerso che l’indice di soddisfazione è intorno a 90, quindi piuttosto alto. La Società quindi ha ottenuto tre certificazioni di qualità, tra cui due specificatamente quella per la gestione, quella per la sicurezza e quella per l’ambiente, che sembra la più rilevante. Credo che però a voi interessa di più sapere quali sono i fabbisogni che la società è chiamata ad assolvere per il territorio del Comune di Treviglio nel medio e lungo periodo e soprattutto in considerazione della situazione che non è emergenziale e che tuttavia è fortemente attenzionata della sgradita 40 presenza del cromo nell’acqua, ancorché questa presenza lontana dai limiti di accettabilità previsti dalle norme, che sono di 50, la presenza è intorno al valore di 10 e nell’ultimo anno è stabile in quattro acquedotti, mentre in altri quattro acquedotti la presenza del cromo è stata debellata, non c'è più. Verrà debellata a breve anche per l’acquedotto di via Bellini e dopo i lavori di via Bellini proseguirà quella invece nella zona sud e proseguiranno, appena concertato con l’Amministrazione, la localizzazione e la realizzazione dei nuovi pozzi, atteso che avevamo immaginato di realizzarne uno in via Brignano, tra la Società SICATE del Meneguzzo e l’Azienda agricola Carioli, ma questa porzione di territorio è inclusa, è lambita da un terzo plume di cromo che scende da monte verso valle e che fortunatamente non arriverà in Treviglio, andrà giù soprattutto nel territorio di Caravaggio e di Misano – Gera d’Adda e tuttavia non possiamo fare un nuovo acquedotto in una posizione di vulnerabilità. Stiamo seguendo naturalmente il plume di cromo quotidianamente, anche oggi è stata conferita un’estensione di incarico per ulteriori accertamenti a coloro che hanno fatto lo studio che vi è stato consegnato e al Dott. Ghezzi, perché si possa non dico quotidianamente, ma con frequenza che garantisca noi gestori, ma soprattutto gli amministratori e le comunità locali, circa la governabilità e le soluzioni a questo fenomeno di inquinamento che non abbiamo provocato noi, ma che ci comporta l’onere di un impegno considerevole. Questa è realtà del cromo di cui avete il dettaglio delle analisi più recenti, di più lungo termine le vedete sul sito dell’Amministrazione Comunale, incide nella formulazione del programma degli investimenti specifici del Comune di Treviglio. La messa in sicurezza dei pozzi è stimata in 1.500.000 Euro; la realizzazione dei due nuovi pozzi è stimata in 500.000 Euro; la ristrutturazione della rete di adduzione e distribuzione idrica e che ha come significato perché se non si percepisce subito, è che a approfondire i vecchi pozzi, se prima ti davano 10 litri al secondo, sto dicendo delle misure minime perché siano comprensibili, che si ricavavano a 60 metri, ma usciva di tutto, a 150 metri non escono 10 litri, ma ne escono solo 5. Allora, esce acqua più buona, ma esce meno acqua, ergo c’è l’esigenza di fare altri interventi di adduzione, di acquisto, di reti per acquisto di acqua dall’esterno, oltre che fare i nuovi pozzi e dopo i nuovi pozzi collegare nuove aree del territorio, per avere sempre la stessa quantità o migliore quantità di acqua di una qualità complessivamente migliore. La ristrutturazione dei serbatoi pensili, ci sono questi pensili da tanto tempo, sono del Comune di Treviglio, ma se la CO.GE.I.DE. è la società concessionaria del servizio, fa la concessionaria direi fino in fondo, e comportano un onere di 1.300.000 Euro. La realizzazione dei sei volani 41 l’ho già detto… non l’ho mica detto… i volani è una cosa un po’ strana da capire, vi faccio un esempio pratico. Quando piove molto chi va alla Geromina a volte rischia di annegare, resta sotto il ponte di via Canonica, sotto la ferrovia. Prima accadeva anche in altre aree, accadeva per esempio per andare alla SAME e in passato accadeva in via Calvenzano. Gradualmente le criticità si sono ridotte, ora è soprattutto alla Geromina che preoccupa e tuttavia la risoluzione di questa situazione e di altre di minore visibilità rispetto a questa, comporta un investimento di 1.500.000 Euro. La Città di Treviglio vanta la maggior estensione di fognatura rispetto al suo territorio, questo perché il territorio urbanizzato non è vastissimo rispetto al territorio complessivo; solo un terzo del territorio è stato raggiunto dalle urbanizzazioni, ma questo terzo qui è in larghissima parte fognato e tuttavia ci sono delle aree nevralgiche che la fognatura non l’hanno, per esempio la via Bergamo. Allora si parla di fare la lottizzazione della Bianchi, si è fatta una lottizzazione impropria della Veca, ma non hanno mica la fognatura. Si dice: e se però la Farchemia fosse allacciata al depuratore, ammesso che sia possibile trattare le acque della Farchemia in compatibilità con le altre, e però insomma ci sono delle industrie non servite e vi è da tempo un progetto che pensavamo di realizzare anche un po’ prima, ma che non siamo riusciti a realizzare che è quello di fare anche il secondo lotto del collegamento che due anni fa o tre anni fa ci ha portato a fognare tutto il Castel Cerreto, collegandolo con il sistema fognario Fara - Canonica Pontirolo. Ora la prospettiva è di proseguire dal Cerreto alle Battaglie, in modo che poi dalle Battaglie si scende giù e l’intera area a nord della Città è completamente servita da fognatura. Ma c’è anche l’area di via Cassano con la frazione delle Pezzoli e soprattutto siccome CO.GE.I.DE. è gestore del vasto territorio che comprende anche Fara Gera d’Adda, la via Veneziana non è servita da fognatura e soprattutto non è servita da fognatura a monte la via Badalasco e poiché si sa che i problemi scendono da monte a valle, è opportuno che si affrontino anche le esigenze fognarie. Abbiamo risolto quest’anno le fognature che non esistevano nella zona industriale di Canonica, adesso occorre realizzare quelle di Badalasco, quelle di via Veneziana che sono amministrativamente in territorio di Fara Gera d’Adda, ma di fatto gravitano su Treviglio, e quella poi delle Cascine Pezzoli. Tutto questo costa 3.500.000 Euro. Stiamo risolvendo le interferenze, sono in corso, delle nostre reti idriche, tutte le reti idriche varie con il tracciato BRE-BE-MI, stanotte si costruirà un tunnel, perché si deve fare a freddo, perché col caldo non è possibile, e la spesa è 1.500.000 per quanto riguarda il territorio amministrativamente ricadente nel Comune di Treviglio, in realtà però la nostra spesa è di 42 3.500.000 per tutte queste interferenze, quelle riguardanti anche Casirate d’Adda e Caravaggio e Bariano e devo dire che l’intera spesa è coperta dalla società BRE-BE-MI e dalla TAV, per cui noi siamo solo il soggetto attuatore di questi interventi. Così come per gli interventi di carattere fognario e di collettamento più impegnativi, in altre realtà dove siamo intervenuti, abbiamo chiesto il concorso anche delle industrie a cui risolviamo il problema della compatibilità della loro presenza sul territorio. Questi gli interventi principali, se ne avete altri che ci sono sfuggiti ne prendiamo atto, tenete conto però che la società soprattutto deve gestire il quotidiano e rinnovare le reti. Le reti non sono eterne, una fognatura ancorché dal punto di vista del Bilancio la ammortizziamo in vent’anni e magari dura qualche anno di più, arriva persino a 50, però a un certo punto la devi rifare, perché se non la rifai abbiamo detto quanti erano i chilometri della fognatura, quanti erano i chilometri dell’acquedotto, sappiate che ogni anno una quota almeno il 5 o 10% di questi reti è opportuno che vengano rifatte, perché una delle problematiche che hanno i gestori dei servizi idrici, una è quella di arrivare a portare il servizio sulla universalità del territorio, l’altra è quella di garantire la qualità del servizio fornito, in particolare dell’acqua che viene emunta dal rubinetto, ma l’altro servizio è quello di eliminare le cosiddette perdite di rete che nel sistema italiano, il peggiore nell’ambito della comunità europea, vede queste perdite superiori al 30% nella migliore delle ipotesi; ma con un paese in realtà che variano dal 20% all’80% di perdite anche nel nord, il Verbano Ossola, oppure la zona di Trieste, hanno perdite del 60-70%. Ora, la realtà di CO.GE.I.DE. è mediamente buona, e tuttavia perché ulteriormente si riduca questo malfunzionamento che deriva dalle perdite, perché i tubi sono obsoleti, perché si bucano, perché i contatori non contano giusto, vanno rifatti e occorre rinnovare continuamente la rete. Questo garantisce oltretutto il recupero di una maggiore entrata perché se fatturassimo non il 70, in realtà l’80% dell’acqua che emungiamo o che acquistiamo, ma ne fatturassimo il 100%, ecco che avremmo il 20% di entrata in più e potremmo estendere o accelerare la realizzazione del nostro programma di investimenti. La società dal punto di vista della gestione va bene, nel senso che i suoi ricavi sono maggiori dei costi perché ha un limitato indebitamento, perché ha un limitato costo del personale, perché ha una discreta efficienza di gestione, perché ha una buona struttura amministrativa, i risultati sono dovuti alla bontà dell’organizzazione e dell’attività del personale. Quindi questa situazione che vi è stata compendiata nel Bilancio e nella relazione già in precedenza consegnata integra e ciò che vi ho 43 sintetizzato scorrendo le slide, sono a vostra disposizione per eventuali domande. Presidente Grazie Presidente Minuti per la relazione e per i dati che ha fornito al Consiglio Comunale. È iscritto a parlare il Consigliere Risi per il suo gruppo, prego. Consigliere Risi Grazie Presidente e Consigliere. Intanto complimenti perché noi sappiamo che l’acqua è un bene comune e lo dice anche da urologo, che è un bene importante, dico sempre ai pazienti di bere tantissima acqua e non per forza devono comprare le bottiglie che costano un sacco di soldi e quindi una qualità dell’acqua ottima riduce anche i costi per le famiglie. Volevo partire dall’ultima sua considerazione sulle perdite totali. Io so, Lei ha detto che le perdite totali di rete per la CO.GE.I.DE. sono il 30%, ha scritto, contro il 38 dell’Uniacque e ho letto però anche per esempio che per la Germania va al 7% la perdita totale. Secondo Lei un domani non dico arrivare a questi risultati dei tedeschi, ma insomma se possiamo avvicinarci probabilmente solo cambiando buona parte della rete, penso aumentando le quote. L’altra cosa che volevo, le faccio tutte velocemente le domande, l’altra cosa che volevo chiedere è questa: abbiamo tutti letto che dal 2008 c’è in pendenza un problema al TAR, assieme a Uniacque, fra CO.GE.I.DE. e Idrogest. Quale è attualmente la situazione? Ho letto il Presidente dell’Uniacque punta a una chiusura bonaria di questo problema e le chiedo se per caso questi investimenti a lungo termine possono essere, con questo problema sub judice, realizzati lo stesso, considerando che c’è questo problema sub judice anche se il TAR non ha ancora deciso. L’altra cosa che volevo chiederle è sul problema delle tariffe, Lei ha detto che la tariffa è circa 0,.86 centesimi, quale è in relazione alle tariffe d’ambito la differenza e l’altra cosa che volevo chiedere, in base alla luce del referendum del giugno 2011 in cui prevede tra l’altro la non remunerabilità del capitale per i soggetti esercenti il servizio idrico, quale è la posizione della Società nell’ambito di questa tariffa. E l’ultima, the last but non the least, sulla sicurezza e sul monitoraggio dell’acqua distribuita dal territorio, quali azioni migliori è possibile compiere e quali azioni intende sostenere la CO.GE.I.DE. in quanto partner del tavolo dell’acqua che è stato appena ------ dal febbraio 2012. Grazie. 44 Presidente Presidente Minuti, vuole rispondere a intervento per intervento? Come le è più congeniale. Risponde subito? Prego Presidente. Presidente Minuti … e allora emulo il Presidente dell’Ospedale, l’Amministratore dell’Ospedale e rispondo subito anziché più comodamente a tutti insieme. Cosa può fare CO.GE.I.DE. per migliorare la qualità dell’acqua? Cosa può fare il Comune di Treviglio per migliorare la qualità dell’acqua? È questa la domanda che Lei si poneva, cosa può fare il Comune di Treviglio per migliorare la qualità dell’acqua? Quindi risponde Mangano… La verità è che al di là del soggetto che deve intervenire e al di là dell’incertezza legislativa che ogni giorno ci mette in questi imbarazzi, ci fa… ma allora a chi tocca?... e induce magari qualcuno a scioperare dalle sue responsabilità; è dal 2008 che c’è un contenzioso con Uniacque, ma in realtà è forse prima, perché gli ambiti ottimali che sono una grande conquista nella gestione dei servizi pubblici, ma anche e soprattutto dei servizi pubblici idrici, che la massima parte erano gestiti in economia dai Comuni, senza criteri di economicità, perché non si sapeva quali erano i costi, i ricavi, qualcuno l’acqua gli scendeva giù dalla montagna lì vicino e non aveva nemmeno i contatori. È stata una grande positiva decisione quella di fare un unico ATO per ogni Provincia. Poi dopo magari ce ne sono tre o quattro per la verità, oppure ci sono 3 o 4 gestori, perché a Milano, Brescia e Cremona ci sono tre o quattro gestori e in realtà nel 2008 è stato stabilito che è possibile avere un unico ATO che fa programmazione e controllo, che determina le tariffe uguali per tutti, che approva il programma degli investimenti secondo priorità oggettive, e non secondo quelle che si attribuisce uno che pensa che le sue vengono prima degli altri. È stata una grande cosa positiva questa qua, però nel 2008 se ne è aggiunta un’altra e cioè che se è vero che ci deve essere un unico ATO, ci possono es però più gestori; però queste sono valutazioni politiche, io non ve le posso fare e non posso rispondere alla sua domanda. Per questa l’ho messa sul ridere, ma perché io relaziono dal punto di vista tecnico come sta andando l’Azienda CO.GE.I.DE. oggi, che probabilmente voi non inviterete più a relazionare prossimamente, perché non ci sarà più, perché confluirà pacificamente in Uniacque e ci sarà un unico gestore; avremo tutti insieme l’onere di chiedere al nuovo gestore di proseguire i programmi avviati, di riconoscere le nostre priorità, però insieme avremo il senso di responsabilità di garantire che anche altri territori che non hanno oggi l’efficienza di CO.GE.I.DE., 45 grazie a Dio di CO.GE.I.DE., ma ce ne saranno anche altri migliori di CO.GE.I.DE., possono a loro volta essere ben serviti. Noi stiamo dialogando con Uniacque, ho chiesto all’Amministratore Delegato di Uniacque se voleva venire anche lui stasera e mi ha detto: ma no, ma parla tu, ma tanto siamo in collaborazione! Ora, Uniacque applica la medesima tariffa che applica CO.GE.I.DE., perché sia CO.GE.I.DE. che l’Uniacque appartengono all’ATO provinciale e la tariffa è quella che determina l’ATO provinciale e sono in corso le consultazioni, le tariffe si rivedono triennalmente, perché triennalmente lo Stato fa uno stato dell’arte sull’andamento del servizio idrico che vede esattamente quello che Lei ha detto puntualissimamente sulle perdite, che sono consistenti ma in riduzione, siamo vicini ormai al 20. Mentre invece ci sono realtà proprio dell’80% e i nostri consumi invece tendono man mano a essere più risparmiosi, c’è in atto insomma una politica di maggiore responsabilità sia negli utenti, forse perché costa un po’ di più l’acqua, sia da parte dei gestori che tendono a realizzare tutte le economie. La sua domanda direi precisa, che richiede una risposta precisa, è quella che riguarda le conseguenze dell’esito referendario. Siamo in un paese che non rispetta molto i referendum, se i referendum.. però questo è un giudizio politico, chiedo scusa e lo ritiro, ora la CO.GE.I.DE. non consegue degli utili di esercizio per remunerare il capitale, se è vero che eccezionalmente ha distribuito l’anno scorso e quest’anno un dividendo agli azionisti è perché ha avuto delle entrate straordinarie che non sono derivate dall’utenza commerciale, dalla tariffa. Abbiamo avuto entrate straordinarie, per esempio la Farchemia ci ha versato 450.000 Euro di indennizzo, ancorché poi dal punto di vista penale e ora anche dal punto di vista civile sia risultata vincente nei vari procedimenti, tuttavia noi che prevedevamo questo risultato, il fatto di avere un Presidente veggente si riesce a portare a casa 450.000 Euro e in più abbiamo avuto una plusvalenza dalla vendita di azioni che il Comune di Treviglio ci sollecitava di vendere quotidianamente, che erano le azioni che CO.GE.I.DE. possedeva nel capitale della S.A.B.B. Abbiamo anche lì avuto una plusvalenza di 200.000 Euro. Insomma l’utile di esercizio della CO.GE.I.DE. è fisiologico ma non volto a remunerare il capitale; grazie a Dio a la società matura utile di esercizio e questo utile di esercizio dovuto all’efficienza del sistema consente di mantenere la retta, quel che è, noi non spingeremo nell’ambito dell’ATO perché si elevi la tariffa, pensiamo che nel sistema complessivo e nella gestione unica la tariffa non potrà che lievitare perché il territorio più vasto ha problemi che richiedono di essere aggrediti e non ci saranno le entrate delle plusvalenze, salvo quelle iniziali dovute al conferimento del patrimonio di CO.GE.I.DE. in 46 Uniacque o di altre società in Uniacque, che consente a Uniacque stessa dall’altro di avere maggiore capacità operativa, avere un maggiore capitale, dall’altra di essere più snella, bancabile e quindi di poter accedere a finanziamenti, e non necessariamente di ricorrere all’aumento della tariffa. Il conferimento di CO.GE.I.DE. in Uniacque è vantaggioso per gli utenti. Sul vantaggio per Treviglio è una valutazione che fanno i livelli di assemblea dei Comuni che non competono a me. Credo di averle risposto. Grazie comunque per l’apprezzamento. Presidente Consigliera Borghi prego. Consigliera Borghi Grazie. La ritrovata unità del Centrosinistra stasera mi fa esprimere un giudizio positivo che ricavo più che dalle slide che avevo avuto non ancora completate, anche dal verbale dell’ultima assemblea di CO.GE.I.DE., dove si è votato il Bilancio. Faccio una domanda prima di iniziare perché non ho capito bene, il conferire il patrimonio significa che la proprietà non sta più in capo agli enti pubblici? Cosa significa conferire il patrimonio di CO.GE.I.DE., espressione che hai… (intervento fuori microfono) D’accordo, ma le reti sono in capo agli Enti Locali. Devo capire. (intervento fuori microfono) Comunque significa questa cosa, che le reti non sono più di proprietà del Comune. (intervento fuori microfono) Devo solo capire questa… prego… Sindaco C’è una questione sulla cedibilità delle reti. Tutte le operazioni che si faranno eventualmente di fusione per incorporazione, aumento di capitale o cose di questo genere, su Uniacque da parte di CO.GE.I.DE., riguardano il patrimonio di CO.GE.I.DE., che è diviso in quota azionaria secondo le proporzioni di percentuale che ciascuno dei soci ha. Le reti di proprietà del Comune di Treviglio sono demanio incedibile, quindi le reti del Comune di Treviglio non entreranno mai all’interno di operazioni di questo genere qui. Quindi è come se il servizio fosse composto di due segmenti, una parte di reti del Comune di Treviglio che per forza di legge rimane comunque sempre del Comune di Treviglio; tutte le reti che CO.GE.I.DE. ha realizzato nel corso di questi anni, che ha fatto con 47 i soldi degli investimenti, delle tariffe ecc. ecc., che invece possono entrare eventualmente in Uniacque. Quindi alla fine il sistema integra reti del Comune di Treviglio che devono essere messe a disposizione gratuitamente del gestore d’ambito che si impegna a restituirle al termine della concessione nelle medesime condizioni di funzionamento in cui le ha ricevute, si spera magari anche migliori e dall’altra parte invece le reti della società che possono essere conferite perché solo per quello c’è la possibilità di prevedere questa cosa. Consigliera Borghi Chiarissimo, grazie Sindaco. Allora, mi scuso se parto un po’ a monte e parto dall’assemblea di Uniacque del 28 aprile, dove tutto sommato è emerso che è in istallo, cioè la situazione è abbastanza quella che ho lasciato io, ma ancora prima che finisse il mio mandato, perché si parla di milioni e milioni di Euro di deficit, i giornali dicono 30 milioni, io non ho consultato il Bilancio e appunto si dice che addirittura per risanare i conti la società potrebbe essere chiamata a conferire a Uniacque il proprio patrimonio. E si parla anche di aumento di bollette. Mentre d’altra parte Uniacque, che mantiene quel deficit, ha avuto un 5,7 milioni di utile, ma ne ha pagati in tasse parecchi e infatti il suo utile diventa 2 milioni di Euro perché non ha speso, cioè perché non è intervenuta in quelle riqualificazioni, in quella manutenzione delle reti che era chiamata a fare. E questo preoccupa un po’, preoccupa un po’ perché in fondo i cittadini con queste tasse, cioè è una tassa in più che pagano allo stato, che già in questo momento è parecchio esoso rispetto appunto alle tasse. In Uniacque, io vado a memoria, credo che siano stati cambiati gli amministratori, che ci abbiano messo un bel po’ di tempo a fare un’assemblea e quindi a dire quale era lo stato della situazione e c’è stata tutta la polemica dei compensi eccetera e la conclusione è che Pirovano ci continua a dire che le tasse vanno pagate, però la sua parte politica continua a dire che l’IMU non va pagata, anzi bisogna fare l’obiezione fiscale. Ho fatto questa premessa perché Pirovano nel verbale dell’assemblea di CO.GE.I.DE. dice chiaro e netto e tondo che, e qui più che a Minuti io farei una domanda al nostro Sindaco per chiedere cosa pensa lui, Pirovano dice appunto che CO.GE.I.DE. deve essere aggregata a Uniacque, percorso che si sta facendo, ci si avvicina a piccoli passi, dice che la Provincia è intenzionata a conferirle le proprie partecipazioni idriche e chiede un analogo comportamento da parte dei Comuni per quanto attiene alle proprie società patrimoniali. E quindi questo processo di integrazione è molto sponsorizzato da parte del Presidente della Provincia, cosa che è sempre stata, mentre da parte 48 dell’assemblea dei Sindaci c’è sempre stata, e Minuti lo dice nella sua relazione al Bilancio, un atteggiamento non di diniego, non di mancata apertura o di chiusura, ma c’è pendente il ricorso al TAR Brescia che ha diniegato… avendo avuto il diniego della salvaguardia, si aspetta che il TAR di Brescia si pronunci. Io credo che abbia ragione Minuti quando dice che si auspica una cooperazione che assicuri nel tempo una unità gestionale, sono anche convinta che … come lo chiamava Bettoni? Lo chiamava l’oro blu mi pare, l’acqua, debba stare in capo a società pubbliche, quindi mi sento di sostenere questo atto che ormai corrisponde alla Provincia e questa società che però fatica a decollare e i Comuni che si servono di Uniacque si lamentano grandemente, gli interventi non sono tempestivi, si fa difficoltà, per cui mi viene da dire allora piccolo è bello, cioè io conosco un po’ la storia perché ho fatto le altre assemblee di CO.GE.I.DE., anche perché CO.GE.I.DE. ultimamente, anche con le fognature, anche con altri problemi, è riuscita a sistemare… Presidente Consigliera concluda… Consigliera Borghi … parecchie criticità. Sì, termino. Quindi la domanda che voglio fare a Minuti, piccolo e bello che cosa si rischia? Cioè oggi credo che i servizi che noi abbiamo non siano paragonabili a quelli dei Comuni gestiti da Uniacque, ma quanto tempo può durare questa cosa e fino a quando può dare vantaggi positivi. Al nostro Sindaco invece chiedo che tipo di atteggiamento ha lui rispetto, conosco un po’ quello degli altri Sindaci, però ha votato insieme agli altri Sindaci, rispetto a questa posizione del Presidente Pirovano che invece tende a sollecitare, tende a chiedere con insistenza che CO.GE.I.DE. venga ad aggregarsi ad Uniacque. Mentre a Minuti chiedo le fogne, lo hai già detto tu, io mi ero presa questo appunto, c’è anche la via Pagazzano e io ricevo parecchie mail dai cittadini di via Pagazzano, soprattutto del primo pezzo, che si lamentano delle fogne. Sono molto contenta di avere sentito che il pozzo non si farà in via Brignano perché io credo proprio che sia una zona a rischio e mi chiedo, visto che erano già in programma col mandato precedente, quando arrivano queste case dell’acqua, lo chiedo a te come lo chiedo al Sindaco. Ringrazio tanto e apprezzo il grande lavoro fatto. Presidente 49 Prego Presidente. Presidente Minuti … del tratto terminale di via Pagazzano, collegamento con via Brignano, c’è il progetto in corso di appalto a breve. So che dei cittadini lì sentono una puzza con questo caldo insopportabile, è una cosa che va a soluzione a breve. Le altre domande che Lei mi ha fatto sulla fognatura in generale, mi ha posto delle domande politiche che… cui dovrei rispondere come Consigliere e non come Presidente della società; come esponente della società mi compete gestire quello che voi ci avete affidato, quello che annualmente l’assemblea dei soci delibera e quello che la legge prevede. Io sono stato un sostenitore dell’autonomia di CO.GE.I.DE. e del fattore piccolo è bello anche quando altri sostenevano tesi diverse, si ricorda Giuseppe, era su una posizione diversa rispetto alla mia e sedevamo nello stesso Consiglio d'Amministrazione. Oggi paradossalmente io sono innamorato di CO.GE.I.DE., sono innamorato del lavoro che faccio gratuitamente, perché qualche giornale, il Corriere della Sera in particolare, che non è più il giornale serio di una volta, ha scritto un lungo articolo che CO.GE.I.DE. resiste e affonda Uniacque per mantenere il suo Consiglio d'Amministrazione. Il mio stipendio è zero in CO.GE.I.DE., quindi non c’è da difendere uno stipendio, io sono innamorato di CO.GE.I.DE. ma siccome ho la mia sensibilità di cittadino, devo dire che mi piacerebbe che l’efficienza di CO.GE.I.DE. diventasse l’efficienza dell’intero servizio idrico provinciale e che anche altre realtà potessero avere un servizio parimenti efficiente rispetto a quello di CO.GE.I.DE. Certo mi dispiacerebbe molto se in futuro una fusione approssimativa non condotta con le regole di salvaguardia necessarie portasse al risultato opposto e cioè che altri non migliorano e noi peggioriamo. Quel che succede in casa d’altri io non vado a sindacarlo, quel che succede sopra di noi; c’è un detto a Treviglio che dice: “su che me lu a la su stagiu”, credo che non era maturo il tempo nel 2008 e forse non avremmo prodotto un risultato positivo nell’aggregazione approssimata, ci sarebbe stato per noi uno scadimento e questa fase di sperimentazione forse ci consente di maturare le soluzioni più ideale, ma soprattutto quando parlo di stagiu, la su stagiu, la stagione non pronta era quella della pubblicizzazione della società CO.GE.I.DE. Ora il presupposto perché CO.GE.I.DE. entri in Uniacque è che la CO.GE.I.DE. sia società totalmente pubblica. Oggi è una società pubblico-privata, il privato dice: io vado fuori dalle scatole, voi mi pagate 10 milioni di Euro. Ma scusate, avete fatto il giusto ragionamento, Risi e tu sulle difficoltà che incontra Uniacque, ma una delle ragioni di questa difficoltà, di carattere finanziario innanzitutto, è 50 che ha dovuto sborsare un sacco di soldi per rilevare il servizio idrico della città di Bergamo e comuni limitrofi. Ma non puoi lo stesso anno, l’anno dopo, due anni dopo fargli tirare fuori altrettanti soldi per rilevare il 20% del servizio idrico del bacino CO.GE.I.DE., perché il privato i soldi le vuole, i Comuni dicono: dateci delle azioni corrispettive al valore del patrimonio che ci conferite, ma il privato vuole le palanche. Allora bisogna compiere dei passaggi senza che si ingolfi la società Uniacque, senza che si depauperi la società CO.GE.I.DE., il primo passo è la dismissione degli altri servizi, perché CO.GE.I.DE. da società multiservizi diventi gestore solo del servizio idrico integrato, la pubblicizzazione con la liquidazione del privato e quindi il processo di integrazione, ma sono dei passaggi che vanno oltre la mia competenza e i miei poteri, io mi limito a rispondere a ciò che compete insomma al Presidente uscente della società CO.GE.I.DE. (intervento fuori microfono) Ah, sono bene le case dell’acqua, ma sono controverse, Lei ha potuto leggere il verbale, c’è chi dice le case dell’acqua possono fare emergere problemi di potabilità perché si insinuano magari delle… dipende da come le fai, se le appalti fuori, se… noi le gestiamo direttamente e le abbiamo fatte su misura per le singole comunità e non abbiamo badato a spese, sono fatte tecnicamente in modo ineccepibile, soprattutto dal punto di vista delle apparecchiature di monitoraggio e di depurata dell’acqua che viene consegnata, per cui non corrono rischi e consentono invece all’utenza minima di avere un grande risparmio rispetto all’acqua minerale, all’acqua acquistata, perché si può prendere l’acqua gasata a 5 centesimi di Euro che è meno rispetto a quel che si spende andando in un supermercato. C’è la coda, oggi un quarto d’ora a firmare le distinte di versamento del denaro delle singole case dell’acqua da versare in banca, perché io sono un Presidente che faccio tutto e mi piace occuparmi… (intervento fuori microfono) Un’altra cosa, credo che anche il Comune di Treviglio farà la sua parte, Caravaggio è partita oggi, manca solo il Comune di Treviglio, l’hanno fatta tutti tranne il Comune di Treviglio. Noi siamo disponibili, quando il Comune ci dirà dove e come farla, in un attimo siamo pronti a partire. Presidente Consigliera Ciocca prego. Consigliera Ciocca Le domande che intendevo fare sono già state poste e riguardavano le case dell’acqua, perché ricordavo che erano lì lì per partire e quindi mi chiedevo quando sarebbero state fatte a Treviglio e se CO.GE.I.DE. 51 aveva di nuovo confermava l’intenzione di investire anche questo ambito; e l’altra domanda a cui Minuti ha già risposto era quella sulla quantificazione di quanto la società CO.GE.I.DE. ha avuto a seguito della causa portata avanti insieme al Comune di Treviglio e ad altri Comuni della Bergamasca e del Cremonese nei confronti di Farchemia. È già stato risposto, chiedo se ci sono altre cause in corso di questo genere che possano portare a un intervento di giusta rivalsa nei confronti di chi, come Minuti stesso ha detto, crea un bel po’ di problemi a CO.GE.I.DE., perché uno sfascia e l’altro deve riparare insomma. Lo ringrazio per la presentazione, grazie. Presidente Presidente prego. Non vuole aggiungere altro? Benissimo, Consigliere Merisi, si era prenotato? Consigliere Merisi Sì, grazie Presidente. Grazie al Presidente Minuti per la sua puntuale e completa esposizione, grazie per averci dato in anticipo la relazione sulla gestione e le slide questa sera; sarò decisamente più breve rispetto all’intervento precedente. Prima mi correva l’obbligo e l’ho fatto volentieri essendo della stessa professione rispetto al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, con tutto il rispetto dei ----evidentemente. A Luigi Minuti invece volevo chiedere alcune cose, molto banali probabilmente, e alcune chiose invece un pochettino più serie. E allora, io Presidente mi rifaccio al Bilancio della sua gestione che Lei ci ha mandato. È chiaro che un Bilancio che si basa sulle tariffe invariate e sul contenimento dei costi non può che essere accolto favorevolmente anche dal cittadino che vede almeno in solido un sogno che lui ha, il cittadino vuole spendere di meno, vuole evidentemente il servizio buono e Lei Presidente ci ha dimostrato come le cose anche da un punto di vista del personale stanno andando bene. È chiaro che anche gli investimenti, il piano degli investimenti che Lei ci ha presentato non può che incontrare il nostro favore sia da un punto di vista dell’acquedotto, sia da un punto di vista della depurazione. Ora però qualche informazione in più le chiedo. Ho visto le entrate straordinarie che sono il primo capoverso, entrate straordinarie a cui Lei faceva cenno prima, quindi l’alienazione della quota S.A.B.B. e l’entrata straordinaria di Farchemia. Domanda, ma non è che alla luce della sentenza di cui chiedo copia contestualmente all’Assessore Imeri quando ne sarà in possesso, non è che adesso CO.GE.I.DE. deve restituire 450.000 Euro perché Farchemia, è una battuta evidentemente, perché Farchemia è stata riconosciuta non colpevole di un reato e… e 52 l’altro reato proscritto? È evidente che da quel poco che si legge sui giornali di carbamazepina e sia di dimetridazolo aveva delle dosi, qualcuno l’aveva già detto in un Consiglio Comunale, quando la voce era così… che le dosi, la quantità, la concentrazione di carbamazepina era 200.000 volte inferiore alla dose terapeutica; ma questi sono altri dati, evidentemente la voce di quella persona non era così forte da farsi ascoltare. Ma va bene lo stesso, come si dice. Andando avanti poi, quali sono, Lei cita, le opere per le infrastrutture, infrastrutturazione ferroviaria e autostradale? Mi sembra, se non ho capito male, che una parte di risposte sia già stata data, di fatto è lo spostamento delle reti esistenti a causa del passaggio. Che cosa si intende per irrobustimento della fognatura e mi sembra che anche in questo caso significhi solamente più chilometri tra virgolette; per quanto alla posizione di CO.GE.I.DE., Uniacque e di ATO, o meglio dell’Ufficio ATO, mi pare che buona parte della risposta, ma se c’è qualcosa in più glielo chiedo contestualmente, sia contenuta a pag. 9, il cap. 6, Regolazione di settori, rapporti con ATO e Provincia, salvaguardia degli investimenti. Ci sono un paio di cose invece più tecniche, di cui le chiedo gentilmente risposta e cioè a pag. 6 Lei parla di: i ritardi nelle riscossioni hanno indotto il Consiglio d'Amministrazione ad appostare per il secondo esercizio un adeguato fondo svalutazione. È possibile sapere mediamente, è chiaro, perché anno con anno anche questo dato può cambiare, a quanto ammontano? È stata fatta una proiezione in percentuale rispetto all’incassato, quanto c’è? A pag. 9 c’è un dato che non ho capito, se gentilmente me lo può spiegare, nei volumi in ingresso, kmq, si passa da 18.719 e 14.614 nel 2011, quindi un decremento del 25%; volevo capire a che cosa era dovuto. Due domande tecniche, molto tecniche e banalissime, è un costo davvero eccessivo il contatore per la singola famiglia? Poi Lei ha accennato prima via Veneziana. Via Veneziana è la parte, tanto per non fare nomi, di Italtermo, il gommista, quindi la parte di Fara che viene sulla statale 11, perché mi sembra che Fara abbia la Cascina Veneziana e siccome c’entra anche l’ASL in queste cose, era un discorso. Poi invece sul cromo due cose un po’ diverse. Allora, il plume del cromo attualmente quello ufficiale, quello stabilito da Regione Lombardia, quello che è pubblicato sul BURL, sul bollettino ufficiale, arriva a un certo livello, quindi mi sembra di capire, mi corregga se sbaglio, che il riferimento suo a un plume in zona est di Treviglio sia riferito all’ipotesi della terza fonte di inquinamento, però ufficialmente Regione Lombardia non ha ancora corretto il plume che è del 2005. 53 Poi sempre a livello di cromo, questa è una chiosa evidentemente, a pag. 2 si parla di: dopo il rifacimento del pozzo trevigliese di via Terni e quello ---- di via Bellini di prefigurare l’uscita da questo tipo di emergenza. Mi consenta la chiosa, ma se l’acqua è sempre stata dichiarata potabile, personalmente non vedrei l’emergenza. È una chiosa, chiaro. Le ultime due cose, uno concordo con il Consigliere Risi, lui fa l’urologo quindi più si beve, meglio è, però credo che più si beve, più si incrementa la quota di depurazione, quindi va meglio ancora. E poi l’ultimissima, chi è il Presidente attuale di Uniacque. Grazie. Presidente Presidente prego. Presidente Minuti Mi piaceva rispondere al Consigliere Giussani che CO.GE.I.DE. è impegnata anche a studiare la fattibilità di pozzi per l’agricoltura oltre che le case dell’acqua per i cittadini che fanno fatica ad andare al supermercato a comprare e a portarsi via quei sacconi di plastica, però lui non l’ha chiesto e siccome avevo studiato il problema proprio su commissione… e alla Consigliera Ciocca però è dovuta una risposta relativa se ci sono delle potenziali altre situazioni del tipo di quella della Farchemia, ovviamente per quanto che riguarda CO.GE.I.DE. perché stiamo affrontando dei costi che sono fortissimi relativamente agli studi, alle ricerche e alla decontaminazione del cromo, che ancorché non è un’emergenza perché l’acqua comunque presenta concentrazioni nei limiti di legge, tuttavia le Amministrazioni locali si sono prese la determinazione a che le schifezze non ci siano nell’acqua, quindi vanno portate fuori. Quindi non è un’emergenza ma bisogna toglierla e quindi si fanno questi investimenti. Certo che CO.GE.I.DE. si costituisce parte civile nei procedimenti penali nei confronti di chiunque abbia determinato o concorso a determinare il fenomeno inquinante. E perseguirà con tutta la tenacia possibile la ricerca di ulteriori indennizzi. L’indennizzo riscosso l’anno scorso, molto prima che intervenisse la sentenza dalla Farchemia non è in discussione. Noi l’abbiamo riscosso, l’abbiamo spesato, non esistono problematicità, la formula giuridica era di un accordo tra le parti e quindi tu sai che il contratto ha forza di legge tra le parti che lo sottoscrivono. Per quanto riguarda la localizzazione delle infrastrutture connesse a BRE-BE-MI, interferenti con BRE-BE-MI, circa il 50% sono nel territorio comunale di Treviglio, in particolare zona del Roccolo, il ponte per Casirate e abbiamo già prefigurato le interferenze anche quelle a venire, cioè quelle connesse all’alta velocità, ma anche quelle connesse 54 alle bretelle e ai caselli. Quindi ci siamo portati avanti. Per quanto riguarda l’irrobustimento della fognatura, era anche in quella… vedete una cosa di cui CO.GE.I.DE. non si è mai occupata perché il suo destino è di lavorare e anche di lavorare sotto terra, di non mettere… però noi abbiamo fatto il rilievo delle fognature di tutti i comuni e anche quella di Treviglio che è un’opera importante e a qualche Comune l’abbiamo consegnata, qualche Comune ha voluto presentarla in Consiglio Comunale, io non sono mica andato, i tecnici hanno provveduto a quelle robe lì. Però dallo stato di consistenza delle fognature si derivano anche, laddove ci sono i deterioramenti, l’aggiustamento dei programmi per i rifacimenti, gli irrobustimenti e per poi invece le estensioni, i collegamenti con altre e così via. Per quanto riguarda i ritardi nelle riscossioni, noi non viviamo mica in un altro paese e il nostro territorio è uno dei territori nell’Italia in piena crisi economica, dove la gente fa fatica a pagare le bollette e si dimentica anche, è costretta a dimenticarsi di pagare anche la bolletta dell’acqua. Questa è la ragione per cui abbiamo stanziato un fondo svalutazione crediti di 300.000 Euro che riteniamo adeguato rispetto a quel che è il credito insoluto, anche se non rinunciamo a riscuotere i crediti e 300.000 Euro su 11 milioni di fatturato, la percentuale la faccia poi Lei, è una percentuale mi dicono non ottima perché non è mai ottimo quando non riscuoti qualcosa, ma assolutamente accettabile nel sistema delle società di gestione dei servizi idrici. I volumi in ingresso che variano di qualche milione di m³ sono la conseguenza della differente precipitazione atmosferica; ci sono anni in cui scendono 800 mm di pioggia e ci sono anni in cui, come l’anno precedente, erano scesi 1.100 mm di pioggia e c’è una bella differenza, la pioggia arriva, come spiegavo nell’introduzione, porta l’acqua al depuratore di CO.GE.I.DE. Il cromo, le nostre tavole sono aggiornate non dico quotidianamente ma quasi. Io quelle di Lombardia non le ho viste, però noi lavoriamo sulle nostre in tempo… sul plume, il nuovo plume, noi lavoriamo sul nuovo plume, gli studi che stiamo facendo anche sul nuovo plume che è il terzo. (intervento fuori microfono) Il Presidente di Uniacque è l’Avv. D’Aloia e la nostra interlocuzione è con l’Amministratore Delegato – Direttore Generale che invece è il Sig. Pezzotta e che è stato esponente anche per il Comune di Treviglio nella società S.A.B.B., che è stato Presidente della società del metano e che quindi è persona nota e col quale c’è una interlocuzione cordiale e di collaborazione. Credo di avere risposto a tutti. Presidente 55 Ringraziamo il Presidente Minuti, non ci sono altri interventi, quindi concludiamo l’audizione ringraziandolo. La parola al Sindaco. Sindaco Ringrazio anche io il Consigliere Presidente Minuti per la disanima attenta della problematica relativa non soltanto alla gestione ordinaria di CO.GE.I.DE., ma anche in relazione agli sviluppi futuri della vita della società. In relazione a questo tema credo che sarà necessario, al rientro dalla pausa estiva, fare un Consiglio Comunale che delinei alcune strategie sulla valorizzazione delle reti di proprietà del Comune di Treviglio, in maniera tale che possa essere utilizzato un medesimo criterio per la massimizzazione degli investimenti che sono stati sostenuti finora. A quel tavolo mi auguro che il Consigliere Minuti abbia il buon cuore di portare l’esperienza da tecnico Presidente anche di CO.GE.I.DE., per fare in modo tale che il percorso di transizione sia il maggiormente vantaggioso possibile per la Città di Treviglio. Sottolineo soltanto una cosa, e cioè che Uniacque credo che sia lo strumento oggi grazie al quale si garantisce il regime pubblico del sistema idrico integrato; non dimentichiamoci che negli anni che sono andati dal 2002, 2003 al 2011, quindi prima del referendum precedente, la spinta era quella, anche per il servizio idrico integrato, alla privatizzazione parziale e la scelta in controtendenza di Provincia di Bergamo di costituire una società a capitale integralmente pubblico, per cui Uniacque è più pubblica di quanto non sia CO.GE.I.DE. oggi, è stata una scelta che è stata condivisa dai Sindaci, dagli stessi Sindaci che sono anche in alcuni casi soci di CO.GE.I.DE. e che in quel momento sono non dico in una situazione un po’ difficile perché mantengono il piede in due società che hanno lo stesso oggetto sociale e lo stesso obiettivo di riferimento. Io credo che sia necessario trovare una strada che garantisca CO.GE.I.DE. e i valori che CO.GE.I.DE. ha saputo sviluppare e mantenere nel corso di questi anni, soprattutto in termini di efficienza del servizio, di valorizzazione delle professionalità, e di soddisfazione degli utenti. Per questo mi sento di ringraziare il Presidente, perché queste cose si fanno coi tecnici, ma si fanno anche con gli indirizzi politici che ci stanno dietro. Dall’altra parte una forma progressiva di unificazione del servizio è l’unica strada possibile che abbiamo in Provincia per garantire la tariffa d’ambito da una parte e la prospettiva anche di un controllo pubblico totale sull’acqua nei prossimi decenni, fino alla scadenza del 2021, se non sbaglio. 56 Quindi credo anche io che se avessimo potuto ragionare in termini diversi dopo il 2008 per realizzare Uniacque, avremmo pensato al gestore unitario, perché questo era il termine che la legge ha introdotto, rispetto al gestore unico, che era tutto ciò che era previsto prima del 2008, dal gestore unico al gestore unitario cambia parecchio. Credo che lo spirito attuale del referendum nella normativa consenta di trovare delle strade, delle soluzioni che permettano da una parte la patrimonializzazione di Uniacque, che è il grande problema che c’è oggi, perché non è bancabile quasi per niente e anche gli investimenti che ha fatto per l’acquisizione di Bas Sii e dall’altra parte perché le società locali possono continuare in modi magari diversi a presidiare le singole zone in maniera tale che le esigenze del territorio vengano garantite. Quindi credo che intorno a settembre o ottobre di questo discuteremo abbastanza approfonditamente, fermi restando i principi che sono quello di assoluta incedibilità delle reti che fanno parte del demanio comunale. Grazie ancora Presidente. Punto n. 3) INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LINGIARDI IN MERITO ALLA FINALITÀ DI COSTITUZIONE DELLA SOCIETÀ DI TRASFORMAZIONE URBANA Presidente Procediamo col punto n. 3 all’ordine del giorno avente oggetto: Interrogazione presentata dal Consigliere Lingiardi in merito alla finalità di costituzione della società di trasformazione urbana. Il Consigliere Lingiardi ha depositato al protocollo del Comune in data 18.6.12 la seguente interrogazione, Consigliere Lingiardi la leggo integralmente o mi limito alle domande conclusive? La leggo integralmente. Premesso che l’art. 17 comma 59 della Legge 15.5.97 n. 127, il cui dettato è integralmente riprodotto dall’art. 120 del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, D. Lgs. 267/2000, vengono disciplinate le società di trasformazione urbana; queste sono società per azioni miste, costituite da Comuni, Città metropolitane e privati, a cui possono partecipare Regioni e Province e sono finalizzati ad analizzare interventi di trasformazione urbana in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, attraverso un’attività di: a) acquisizione preventiva delle aree da trasformare, b) progettazione, c) realizzazione degli interventi. L’art. 72 comma 8 dello Statuto comunale prevede: Il Comune, anche con la partecipazione della Provincia e della Regione, può costituire 57 società per azioni per progettare e realizzare interventi di trasformazione urbana in attuazione degli strumenti urbanistici. Nel Piano generale di sviluppo comunale indicata alla linea programmatica 4 alla pag. 2, LP0B0016, costituzione società di trasformazione urbana, costituzione pianificata per l’anno 2014 con mandato di riqualificazione delle aree urbane dismesse, Si chiede al Sindaco e all’Assessore alla partita di conoscere: - quali sono le finalità della società di trasformazione urbana che si vuole costituire; - quale è con precisione l’ambito urbano che si vuole trasformare; - quali sono le attività che le saranno affidate. Risponde il Sindaco a cui do la parola. Sindaco La risposta è in questo momento interlocutoria per il semplice motivo che stiamo parlando di una linea di chiarificazione strategica che non ha ancora una declinazione puntuale e specifica. La possibilità della costituzione di trasformazione urbana è prevista da parte di questa Amministrazione nel momento in cui si mette poi in azione la variante al Piano di governo del territorio; al momento questo è soltanto una previsione di piano grazie al quale comunque gli strumenti normativi del Comune sono stati adeguati. Per quanto ci riguarda è intenzione dell’Amministrazione governare i processi di cambiamento utilizzando ogni risorsa possibile che sarà attivabile, quindi nell’ambito della trasformazione urbana la società eventualmente costituita ad hoc, stiamo parlando del 2014, oggi il Comune non la può realizzare perché non ha i 30.000 abitanti che sono la condizione indispensabile per poter garantire la costituzione di una società per azioni nuova rispetto a quello che già ha, saranno indicati obbiettivi in quella sede, risorse e strategie da perseguire nella sua azione, tenendo conto delle scelte urbanistiche che verranno definite prima della costituzione della stessa. Quindi a oggi la società è soltanto un’idea possibile, non c’è una definizione degli obiettivi, è comunque uno strumento grazie al quale si intende operare nel momento in cui, aprendo la procedura della variante al Piano di governo del territorio, sarà possibile definire il perimetro d’azione che può anche essere più di uno, quindi non si parla soltanto di un’area di trasformazione ma di più aree di trasformazione e nel momento in cui questa verrà eventualmente, se il Consiglio Comunale lo deciderà e avremo le condizioni di norma che ci consentiranno di farlo perché la normativa potrebbe variare ancora, in quella circostanza vedremo che cosa mettere nella società di trasformazione urbana quali 58 aree sono da riqualificare. Noi pensiamo a uno strumento agile e veloce che consenta di fare qualcosa di più rispetto a quello che è previsto dalla normativa vigente senza l’utilizzo di uno strumento di questo genere che invece garantisce il controllo pubblico locale delle grandi trasformazioni che è una finalità che questa Amministrazione intende perseguire. Presidente Grazie Sig. Sindaco. Consigliere Lingiardi. Consigliere Lingiardi Grazie Presidente, grazie Sig. Sindaco. È vero siamo partiti molto probabilmente un po’ alla lontana nel fare la domanda, però è chiaro che qualche interrogativo ce lo facciamo, anche perché lo leggiamo appunto sullo Statuto, lo leggiamo poi come attività che viene impostata per l’anno 2014 e quindi un po’ di domande ce le facciamo, qualche interrogativo viene spontaneo. La ringrazio per la risposta, e saremo sempre attenti ad ogni evenienza, chiediamo anche di poter essere informati man mano nella costituzione, cioè avere un percorso, come si dice, non la conferenza stampa… quindi un percorso che potrebbe essere condiviso anche in Consiglio Comunale. Chiaramente sono proposte che deve fare la Giunta al proprio interno e poi un percorso che io spero venga condiviso anche da tutto il Consiglio Comunale. Grazie. Presidente Grazie Consigliere. Consigliere è soddisfatto o no della risposta? Consigliere Lingiardi Chiaramente era interlocutoria la risposta e quindi è interlocutoria anche la mia, nel senso in questo momento non sono soddisfatto perché non ho capito bene cosa sia. Grazie. Punto n. 4) INTERROGAZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA CIOCCA DANIELA IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DELLA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 53 DEL 29.09.2011 Presidente 59 Punto n. 4 all’ordine del giorno: Interrogazione presentata dalla Consigliera Ciocca Daniela in merito all’attuazione della delibera del Consiglio Comunale n. 53 del 29.09.2011. la Consigliera Ciocca in data 19.06.2012 ha presentato la seguente interrogazione. La sottoscritta Capogruppo della Lista Civica A.B.S. interpella il Sindaco per conoscere: - se l’Amministrazione Comunale ha provveduto alla denuncia alla Procura della Repubblica delle aziende che ARPA ha individuato e segnalato come responsabili del secondo plume di contaminazione da cromo esavalente, in attuazione della delibera di Consiglio votata all’unanimità in data 29.09.11; - se sì, nei confronti di quali aziende è stata sporta denuncia, se no, quali sono i motivi per cui la delibera è rimasta inattuata. Risponde l’Assessore all’Ambiente, prego. Assessore Imeri Buona sera, grazie Presidente. Allora, in merito all’interrogazione, oltre alle denunce già fatte dalla precedente Amministrazione in merito a Cromoplastica nel 2010, non sono attualmente state fatte altre denunce per due motivi, il primo se lo consideriamo riferito alla situazione attuale è quello di Cromoplastica, che è l’unica situazione attualmente accertata che abbia invaso i confini non solo del Comune di appartenenza, cioè di Verdellino, ma che sia spinta verso altri confini. Gli altri due, quindi la ditta Nuova IGB e la ditta Cromec attualmente sono focolai accertati ma non plume di contaminazione, tant’è che sono in corso la realizzazione di ulteriori piezometri in questo caso nel territorio di Arcene, uno all’altezza della discoteca ex Capriccio e una all’altezza del centro sportivo proprio per capire se vi sia stata una fuoriuscita dai confini del Comune di Verdellino e in che direzione stia andando. Attualmente entrambe le aziende, quindi oltre a Cromoplastica che ha ormai già una fase avanzata di sperimentazione di bonifica, per la quale è stata approvata il 17 maggio 2012 in conferenza dei servizi la seconda fase, quindi il prosieguo della sperimentazione biosearch, le altre due aziende hanno presentato la mise, cioè la messa in sicurezza d’emergenza che è il primo degli obblighi che deriva dal Testo Unico Ambientale, cioè l’articolo 257 dice che la prima cosa che deve fare chi inquina è quello di provvedere alla bonifica ed è anche questo il reato penale, quello dell’inquinamento, che viene perseguito nel momento in cui poi non si procede alla bonifica. 60 La parte invece che riguarderà sicuramente come si diceva anche CO.GE.I.DE. e ovviamente anche i Comuni perché i danni diretti o indiretti ci sono e il rimborso delle spese sarà ovviamente una delle situazioni a cui fare riferimento, sarà in sede civile e ovviamente, come già detto anche l’altra volta, non ci sarà alcuna esitazione da parte del Comune di Treviglio, nel momento in cui saranno accertate le responsabilità, a procedere in questa direzione. Attualmente anche di concerto con le altre Amministrazioni con le quali ci troviamo con cadenza mensile, il Comune di Ciserano è l’unico che sta in parte avviando un’azione con l’Avvocatura regionale, in quanto avendo ricevuto a oggi 1.600.000 Euro di finanziamenti per la realizzazione della barriera e in questi giorni si sta ultimando anche il terzo pozzo dei cinque inizialmente previsti nel Comune di Ciserano, una delle clausole, diciamo così, del finanziamento era quello che fosse il Comune ad attivarsi direttamente nei confronti dell’Azienda, in questo caso attualmente solo Cromoplastica, per recuperare i soldi che la Regione gli ha dato. Quindi c’è stato un primo incontro nel quale ci hanno aggiornato, ci hanno indicato anche quale è l’avvocato che segue il Comune di Ciserano e in questo senso poi insieme agli altri Comuni stiamo valutando di cominciare a chiedere anche una consulenza, ma più che altro per capire poi come muoverci. Rispetto ai plume di inquinamento, ripeto, il primo era quello di Castelcrome, se usiamo questa sequenza temporale, se invece riduciamo dal 2008 in avanti, il primo è Cromoplastica, che diciamo è quello centrale, il secondo è Nuova IGB che è più spostato verso est, il terzo è la ditta Cromec della quale si era parlato l’ultima volta, che invece è un po’ più spostato verso ovest. In questa fase non ci sono evidenze di superi oltre i confini del Comune di Verdellino. È chiaro che si stanno scavando piezometri sia la Provincia che queste due aziende, per completare la definizione, fermo restando che anche per Cromoplastica siamo ancora in attesa che venga definita la perimetrazione che poi è quella che permette di accertare di fatto fino a dove si è esteso il plume di inquinamento e quindi capire quali territori sono stati interessati e quali meno. In questa fase è ancora una situazione da definire, che continuiamo a sollecitare in qualsiasi incontro, in qualsiasi tavolo e speriamo che si provveda presto, anche se il fatto di nuove sorgenti che ripeto sono focolai e non plume accertati, in questo momento sicuramente è un aiuto perché potrebbero esserci delle sovrapposizioni dove poi sarà difficile andare a parare. A tal proposito volevo allacciarmi a quello che diceva prima il Presidente di CO.GE.I.DE. riguardo alla zona est, il plume di Cromoplastica dovrebbe comunque scendere da quella parte, quindi costeggiare poi la zona del centro abitato, quindi da una parte è 61 scongiurato con un modello di flusso e trasporto, però non con un accertamento di evidenza questa tendenza, è chiaro che se anche Nuova IGB dovesse essere accertato che non è solo un focolaio, ma è anche un plume di espansione, è chiaro che essendo sulla direttrice est andrà in quella direzione e quindi siamo assolutamente d’accordo con la scelta di sospendere l’idea della realizzazione di un nuovo acquedotto nella zona est della città, che comunque da una o dall’altra parte sarà in qualche modo interessato, con concentrazioni non altissime, ma sarà comunque interessato. Presidente Grazie Assessore, ha terminato? Consigliere Ciocca. Consigliera Ciocca D. Quando io ho scritto la mozione non mi riferivo al primo focolaio o secondo focolaio, io proprio come secondo plume alla seconda fase dell’inquinamento da cromo, quello che ha cominciato a chiamare in causa la Cromoplastica, la Nuova IGB e adesso sappiamo che ce ne è una terza che è il Crome. Cioè mi pare di avere capito, però correggetemi se sbaglio, che per quanto riguarda il rivalersi in base al principio sacrosanto che chi inquina paga, bisogna attendere che sia dimostrato il rapporto diretto, causa effetto, tra focolaio di inquinamento e falda trevigliese diciamo inquinata. Cioè rimango un po’ perplessa perché le notizie che si leggono parlano chiaramente di un rapporto causa-effetto tra quanto rilevato nel territorio trevigliese e il versamento avvenuto dai serbatoi della Cromoplastica e poi della Nuova IGB. Comunque mi piacerebbe sentire chiaro e tondo che una volta accertato il rapporto di causa-effetto tra la presenza di cromo 6 nella nostra falda a sud, est, ovest, dovunque, e la specifica ditta, già individuata da ARPA come focolaio, il Comune di Treviglio si attiverà per dare inizio a una causa di risarcimento danni perché è giusto che chi inquini paghi. Ho capito bene? In questo caso sono soddisfatta. Presidente Assessore prego. Assessore Imeri Sì, tra l’altro è proprio il Testo Unico che fa queste distinzioni, cioè il reato dell’inquinamento diventa competenza dello Stato, del Ministero 62 dell’Ambiente e il principio per il quale l’art. 257 interviene dice che chiunque cagioni l’inquinamento del suolo, sottosuolo, acque superficiali e acque sotterranee, è colpevole di reato se non bonifica ai sensi dell’art. 242. E questa è una fase, quindi l’attivazione della messa in emergenza e poi delle successive fasi per la bonifica, che però sono tempi relativamente lunghi, nel senso che per certificare che il mio focolaio si estenda devo avere un piezometro che mi dica che anche sotto c’è l’inquinamento piuttosto che. Vorrei fare due precisazioni, l’inquinamento della falda, quindi la presenza di cromo nei pozzi non è mai stata collegata a Cromoplastica ma risale a Castelcrome per la quale c’è in corso ancora la causa; su Cromoplastica è evidente e lo ribadisco come abbiamo già detto, che Cromoplastica o chiunque sia, anche queste nuove ditte, che nel momento in cui ci sarà questa perimetrazione del plume che di fatto è una goccia che indica i confini e il territorio sul quale è intervenuto, si potrà procedere così come potranno procedere le aziende private che sono soggette ad ordinanza piuttosto che CO.GE.I.DE., piuttosto che tutti gli enti interessati. Tra l’altro, l’ho scritto nella risposta e non l’ho detto, me ne scuso, la procura della Repubblica è notiziata in merito a tutti questi avvenimenti dall’ARPA di Bergamo e me l’ha riconfermato anche l’atro giorno il Dott. Ricotti; addirittura per Cromoplastica, me lo sono segnato perché me l’ha detto a voce, di fatto loro aprono il fascicolo, verificano, quindi hanno anche acquisito degli atti in merito all’attivazione del progetto di bonifica e poi se parte la bonifica questa prima fase viene di fatto chiusa, poi si continua a notiziare, quindi anche l’ARPA, che in merito a tutti e tre i focolai dà notizia alla Procura; poi è chiaro che nel momento in cui si estende il plume, ci sarà da fare tutte le valutazioni del caso. Comunque come Comune di Treviglio ovviamente ci costituiremo parte civile nel momento in cui saranno definite le varie responsabilità. Presidente Grazie Assessore, Consigliera Ciocca è soddisfatta dalla risposta? Consigliera Ciocca D. Come ho detto prima, se questa è l’intenzione del Comune di Treviglio mi ritengo soddisfatta, annunciando che comunque seguirò la faccenda, per cui a seconda di come si svolgerà ne riparleremo in questo Consiglio Comunale. Grazie. 63 Punto n. 5) INTERROGAZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA CIOCCA DANIELA IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DELLA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 57 DEL 30.09.2011 Presidente Punto n. 5 all’ordine del giorno avente a oggetto: Interrogazione presentata dalla Consigliera Ciocca Daniela in merito all’attuazione della delibera del Consiglio Comunale n. 57 del 30.09.2011. La Consigliera Ciocca ha protocollato in data 19.6.12 la seguente interrogazione. La sottoscritta Capogruppo della Lista Civica A.B.S. interpella il Sindaco per conoscere: - quali siano gli amministratori pubblici, Assessori e Consiglieri Comunali, che hanno fino alla data odierna depositato la propria dichiarazione dei redditi perché venga resa pubblica in attuazione della mozione votata a maggioranza dal Consiglio Comunale il 30 settembre ’11 e in quale data la relativa documentazione è stata depositata e/o acquisita; - quali motivi spiegano il notevole ritardo della pubblicazione dei redditi a mezzo stampa e tramite il sito del Comune; - se e come l’Amministrazione intende operare in relazione alle prossime dichiarazioni dei redditi degli amministratori pubblici trevigliesi in attuazione della delibera di cui all’oggetto. Consigliera Ciocca, in conferenza Capigruppo avevamo precisato che avrebbe ridotto i termini della questione… Consigliera Ciocca Quando il Segretario nella conferenza dei Capigruppo mi ha detto che erano pubblicati sul sito i redditi dei Consiglieri, non è che fossero proprio così evidenti, comunque ci sono, tant’è che li ho scaricati, ho precisato che ovviamente questa parte della risposta l’avevo già. Mi interessava però il resto della mozione e cioè… neanche in quale data, perché il documento che si scarica dal sito del Comune è targato credo 26 aprile 2012. Ecco, però cliccando sulle proprietà del documento emerge, correggetemi se sbaglio, che è stato prodotto all’inizio di giugno e poi non so quando caricato. Va bè comunque intanto, visto che è una gravidanza lunga, se sono sette mesi o nove mesi non cambia la sostanza. Quello che mi interessa è conoscere le ragioni del ritardo, in parte le posso supporre nel momento in cui avendo seguito questa 64 pratica durante il precedente mandato amministrativo, so che la solerzia in questo ambito non è il massimo della vita, però qui abbiamo sfondato tempi su tempi. Mi interessa conoscere come intende regolarsi l’Amministrazione per il prossimo, adesso in questi giorni stiamo presentando tutti la denuncia dei redditi, quindi non vorrei dover ripresentare una interpellanza per conoscere come mai non sono resi pubblici i redditi dei Consiglieri che lo vogliono. Suggerivo anche di comunicarlo alla stampa. Punto. Presidente Risponde il Sindaco. Sindaco Grazie Presidente. Io non sapevo della precisazione in conferenza dei Capigruppo per cui la risposta l’ho data invece in maniera più completa, da una parte facendo presente che era da aprile che i redditi erano messi nella medesima sezione in cui sono sempre stati pubblicati, quindi non avendo cambiato il posto, onestamente così mi hanno detto perché non sono mai andato a cercarli prima e non me ne fregava assolutamente niente e non me ne frega assolutamente niente adesso. Per cui, così mi dicono che erano pubblicati lì, io ho chiesto a chi gestisce il sito di metterli nel solito posto. Seconda cosa, non c’è una procedura per la presentazione della documentazione, o non c’è stata fino ad adesso, per cui durante il corso di questo mandato c’è chi ha mandato la mail, come il sottoscritto e c’è chi ha depositato al protocollo chiedendo numero di protocollo, c’è chi ha lasciato al protocollo e c’è chi ha portato in un ufficio che poi l’ha portato dall’altra parte. Quindi non ci sono date certe per alcuni, per altri sì, quindi diciamo che è stato molto easy, un po’ sciallo, se si può dire così, per cui non c’è la possibilità di avere un riscontro effettivo del deposito di alcune delle dichiarazioni. Per questo motivo ho chiesto agli uffici invece di prevedere per quest’anno una modalità diversa; manderemo un sollecito con una data certa, manderemo la richiesta di consegnarli entro quella determinata data, provvederemo alla pubblicazione di coloro che sono volontariamente interessati alla pubblicazione entro una data fissa. Quindi questo è il meccanismo che ho chiesto di concordare con gli uffici, in maniera tale che da una parte rimangono i contenuti normativi che son previsti dall’attuale Regolamento vigente in questo Comune, che consente ai Consiglieri che lo credono opportuno la pubblicazione 65 del proprio reddito; dall’altra parte, nella risposta lo faccio presente, c’è un contenuto dell’atto Senato, che è l’art. 3 comma 16 dell’atto 2156B, che è il decreto dell’anticorruzione, che sta prevedendo una delega al Governo perché gli amministratori pubblici invece siano obbligati alla presentazione. Quindi al momento si mantiene la normativa vigente nel Comune di Treviglio, per cui non c’è il vincolo, dovesse cambiare la normativa, è ovvi oche ci si adegua. Quindi arriverà nei prossimi mesi, penso al ritorno dalle vacanze estive, la richiesta dell’apertura della finestra temporale per la presentazione della data, chiusura entro una determinata data garantita, in maniera tale che poi si possa procedere senza nessuna difficoltà. Grazie. Presidente Grazie. Consigliera Ciocca, è soddisfatta? Consigliera Ciocca Sì, non ritorno sulle motivazioni perché a mio avviso bisogna, perché tanto queste cose ce le siamo già dette e stradette tutti, prendo atto della risposta del Sindaco e sono soddisfatta di quello che mi ha risposto in merito al problema sollevato. Ovviamente, dovesse verificarsi qualche altro inceppo, sarò qua con voi, grazie. Punto n. 6) RATIFICA TERZA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNUALE E PLURIENNALE 2012/2014 ADOTTATA IN VIA D’URGENZA DALLA GIUNTA MUNICIPALE AI SENSI DELL’ART. 175 D.LGS. 267/2000 CON DELIBERAZIONE N. 70 DEL 23.05.2012 Presidente Punto n. 6 all’ordine del giorno avente oggetto: Ratifica terza variazione al Bilancio di Previsione annuale e pluriennale 2012/2014 adottata in via d’urgenza dalla Giunta Municipale ai sensi dell’art. 175 D.Lgs. 267/2000 con deliberazione n. 70 del 23.05.2012. La parola all’Assessore al Bilancio. Assessore Vailati Grazie Presidente. Si chiede a questo Consiglio la ratifica della terza variazione di Bilancio, al Bilancio di Previsione annuale e pluriennale 2012/2014, che è stata adottata in via d’urgenza. I requisiti dell’urgenza sono dati dalla necessità di istituire dei nuovi capitoli di spesa connessi 66 alla scadenza legata all’IMU e anche il tempestivo avvio di un’attività di investimento per lo sportello unico, nonché per l’adeguamento degli stanziamenti di Bilancio connessi con le variazioni normative alla contabilizzazione dell’Imposta municipale unica e al fondo speciale di riequilibrio. Le variazioni adottate dall’organo esecutivo in via d’urgenza devono essere, come voi tutti ben sapete, ratificate dall’organo consiliare. Do lettura ora dei dati più significativi della variazione. Parto dalle entrate correnti. Allora, per quanto riguarda le entrate correnti, abbiamo utilizzato, anzi abbiamo adottato i dati pubblicati sul sito dell’Ifel per l’Imposta municipale unica sperimentale, cioè i dati vengono stabiliti sull’aliquota base e infatti rispetto a una previsione attuale di 7.600.000 per quanto riguarda l’IMU, abbiamo una previsione assestata di 7.274.355 Euro. Inoltre si impone anche di tenere separata la parte integrativa, cioè quella parte di imposta che va dal 7,6 che è l’aliquota base, all’8,6, quindi l’1 per mille, che ammonta a un milione di Euro. Inoltre ci sono stati forniti anche i dati dal Dipartimento delle Finanze, del MEF. Infatti viene inserito il valore stabilito per il fondo sperimentale di riequilibrio, che è pari a 1.695.000 Euro e scompare la compartecipazione IVA. Infatti la compartecipazione IVA non esiste più, viene istituito il fondo sperimentale di riequilibrio. Abbiamo poi apportato anche alcune variazioni che ci sono state comunicate dagli uffici; ci sono delle variazioni in aumento di piccola entità relative ai proventi per gli ingressi degli spettacoli, 6.000 Euro; abbiamo poi trasferito nella parte delle entrate correnti quelle partite di giro relative al rimborso spese anticipate per il sistema bibliotecario, cioè sono quegli importi che ci vengono rimborsati dalle altre biblioteche; contributi da terzi per disabilità e emarginazione per 12.518 Euro e i contributi da terzi per rimborso spese condominiali per gli inquilini della case comunali, 150.000 Euro. Abbiamo, per quanto riguarda invece le entrate in conto capitale, applicato l’avanzo di amministrazione, pari a 930.000 Euro e inoltre abbiamo apportato un aumento alle alienazioni del patrimonio comunale per 170.000 Euro; c’è la restituzione di una quota delle partecipazioni al Consorzio ATO per 15.500 Euro; rimborso poi mutui scaduti, c’è una restituzione di somme che quindi porta a una variazione in aumento per 39.500 Euro. Per quanto riguarda le entrate in conto terzi appunto si vede la diminuzione per quelle partite di giro di cui vi accennavo prima per il rimborso delle spese anticipate per le amministrazioni condominiali e anche per il sistema bibliotecario. Inoltre vi sono le variazioni richieste dai vari uffici, che riguardano appunto variazioni in aumento e in 67 diminuzione sui vari capitoli, vi dico le più significative. Allora, per quanto riguarda il fondo di solidarietà e gestione di Risorsa Sociale, è stato richiesto un adeguamento dell’importo e quindi abbiamo dovuto apportare una variazione in aumento sule spese pari a 35.500 Euro circa. Per quanto riguarda poi contributi a privati per l’organizzazione delle colonie campi estivi, che ammontano a 30.000 Euro, è stato praticamente creato un altro capitolo come spese funzionamento colonie e campi estivi per minori, apportando una diminuzione sul vecchio capitolo e creandone uno nuovo in quanto questa parte viene gestita in modo diverso rispetto all’anno precedente. Poi spesa servizio in appalto trasporti scolastici, aveva una previsione di 96.400 Euro, l’abbiamo aumentata di 31.000 Euro portandola a 127 perché inizialmente si era previsto l’acquisto in leasing di uno scuolabus e invece questo investimento non viene più fatto e viene dato il servizio in appalto. Quindi è stato fatto uno spostamento di capitolo. Un’altra parte significativa riguarda la diminuzione del capitolo relativo all’IVA a debito del Comune per servizi soggetti a tributo, in quanto si sta procedendo al recupero dell’IVA sulle spese soggette ad IVA, quindi per quegli incassi che sono soggetti all’IVA le relative spese danno luogo alla possibilità di deduzione dell’IVA relativa. Di conseguenza il capitolo stanziato per 252.000 Euro è stato ridotto di 51.000 Euro portando il capitolo a 201. Vi dico ora come è stato destinato l’avanzo di amministrazione. L’avanzo di amministrazione è stato destinato per quanto riguarda la ristrutturazione dell’edificio ex UPIM in piazza Garibaldi, abbiamo stanziato 400.000 Euro che servirà per ridurre quindi l’utilizzo del prestito flessibile. Poi abbiamo inserito anche 130.000 Euro per la sistemazione straordinaria dei fabbricati comunali residenziali, in quanto è stata fatta un’indagine e abbiamo fatto anche dei preventivi di sistemazione per quanto riguarda 20 appartamenti che già da tempo comunque erano sfitti e che hanno bisogno di una ristrutturazione, facendo un calcolo di 130.000 Euro come opere e quindi abbiamo stanziato il capitolo sempre utilizzando l’avanzo di amministrazione. Poi rifacimento illuminazione circonvallazione interna, 270.000 Euro è il costo, 170.000 Euro arrivano da contributo e 100.000 Euro invece da avanzo di amministrazione. 29.500 Euro per l’innovazione qualità, acquisto software per le procedure e ristrutturazione e formazione sportello polifunzionale, 300.000 Euro sempre utilizzando l’avanzo di amministrazione per l’istituzione dello sportello unico. Inoltre abbiamo creato un capitolo per il campionamento della popolazione per indagine 68 customer satisfaction 10.000 Euro. Ovviamente queste modifiche sono state apportate anche per i bilanci relativi agli anni 2013 e 2014. Per quanto riguarda il 2013 vi segnalo che abbiamo inserito sempre per quanto riguarda la formazione dello sportello unico,. 200.000 Euro che serviranno per la formazione dello sportello polifunzionale e per l’acquisto degli arredi e delle attrezzature. Grazie. Presidente Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi. Consigliere Lingiardi è iscritto prego. Consigliere Lingiardi Grazie Presidente. Dalla Commissione Consiliare ad oggi è chiaro che io ho riguardato ancora le variazioni di Bilancio e adesso mi sono ancora più chiare. Perché dico questo? Perché nell’ambito della questione trasparenza e informazione degli atti, c’era l’opportunità in Commissione di scaricare appunto le informazioni rispetto alla Commissione e devo dire che alcune difficoltà le ho avute a casa appunto per scaricare. Questione di compatibilità, però Comune 2.0 risolverà sicuramente queste problematicità. Nel frattempo però in Commissione avevo anche detto all’Assessore che c’erano degli errori sulla delibera di Giunta e difatti sono restati però gli errori perché le ultime 4 pagine sono le stesse ripetuta sul 2013 e 2014 con un titolo diverso: Bilancio anno 2013 e poi dentro c’è l’anno 2014… cioè correggetele, l’ho detto in Commissione, invece sono ancora… perché l’ho scaricato da un altro… c’è un sito dove si scaricano i documenti delle Commissioni, giusto? E c’è l’altro sito dove invece si scaricano i documenti invece del Consiglio… è lo stesso, ve l’assicuro, rispetto ai documenti che erano stati dati a Merisi, oltretutto in cartaceo, io li ho stampati e questi sono diversi. Oltretutto targati, questi ultimi documenti, 15.5, un po’ di giorni prima rispetto alla variazione del 22.5. Comunque lasciamo perdere. Nel frattempo se parliamo, anche perché la volta scorsa io poi sul consuntivo ho parlato di efficienza e efficacia, parliamo di efficienza e efficacia nella trasparenza e si va a controllare sul sito le determine dirigenziali, sono ferme al 15 di maggio. Ho anche scritto una mail al Sindaco, all’Assessore… forse no all’Assessore, ma mi sembra al Segretario, al CED, che mi ha risposto che l’avrebbero sistemate; comunque ancora oggi sono andato a fare la ricerca, sono ferme al 15 di maggio, quindi siamo un mese e mezzo di determine dirigenziali non visitabili. Riguardando poi invece l’oggetto della variazione del Bilancio di Previsione annuale, leggo a pag. 3: di approvare appunto la 69 variazione n. 3 al Bilancio di Previsione 2012 e del Bilancio pluriennale 2012/201e. Secondo punto, di approvare la variazione al Piano delle Opere Pubbliche, elenco annuale 2012 e pluriennale 2012/2014 come da prospetto allegato sub 2, che non c’è, l’allegato sub 2 non c’è, perché se guardiamo l’allegato sub 2, è il riassunto invece delle variazioni di Bilancio, queste che Lei ha presentato. Quindi il Piano delle Opere Pubbliche non c’è. Altra questione, urgenza, sicuramente urgenza molto probabilmente per alcuni capitoli che dovevano essere istituiti appunto come è stato detto, poi sono state aggiunte anche tutta una serie di variazioni rispetto alle partite correnti che potevano andare secondo me non in una deliberazione di Giunta, ma potevano diventare una normale variazione di Bilancio in Consiglio Comunale. Comunque questa qui è una questione un po’ particolare. Per quanto riguarda invece appunto le variazioni che sono state spiegate, posso dire che ci sono appunto delle partite di giro, ci sono appunto le sistemazioni dell’Imposta municipale unica sperimentale ecc. e tutto quanto riguarda la norma e le variazioni sulle norme; per quanto riguarda le spese correnti ci sono 35 milioni di fondo di solidarietà gestione per Risorsa Sociale. Ecco, su questo la vota scorsa abbiamo fatto un ampio dibattito, però io non ci ho badato, non me ne sono accorto, poi me l’hanno detto invece Sindaci degli altri Comuni, noi abbiamo ratificato un contratto di servizio che durava 9 mesi; penso che solo Treviglio e Caravaggio mi sembra abbiano ratificato un contratto di servizio di nove mesi, mentre tutti gli altri Comuni di tre anni. Ecco, questa è insomma una incongruenza; forse se avessi saputo questa cosa molto probabilmente non avrei votato positivamente ma mi sarei almeno astenuto, perché credo che in un ambito anche i contratti di servizio con Risorsa Sociale devono essere tutti univoci, tutti con le stesse scadenze e non alcuni Comuni con scadenze ravvicinate, con le giustificazioni appunto di allora e altri Comuni invece col rinnovo del contratto di servizio per 3 anni. Ecco questo credo che sia una incongruenza molto forte. Per quanto riguarda le attività sui campi estivi, il leasing ecc., ne abbiamo parlato in Commissione, queste vanno bene; ci sono anche i proventi arretrati da transazione della piscina, speriamo che entrino e questo okay. Per quanto riguarda invece la suddivisione appunto dell’avanzo di amministrazione, illuminazione circonvallazione e interna, okay c’è la questione della ristrutturazione e formazione sportello polifunzionale. Sono 300.000 Euro, abbiamo visto l’annuncio sul giornale, abbiamo sentito anche poi che mi sembra che il 70 sovraintendente delle belle arti non sia proprio così favorevole; vorremmo magari sapere di più, anche perché questa domanda era stata fatta in Commissione, ma l’Assessore non ne sapeva molto di questa storia. Presidente Consigliere, Lei interviene come Capigruppo con i tempi? Consigliere Lingiardi Cioè? Presidente Utilizza i dieci minuti del Capogruppo per questo intervento? Consigliere Lingiardi Va bene. Sono già sette? Comunque non ho molto altro da dire, ritengo che comunque si poteva non fare variazione d’urgenza anche perché, completa così come è stata fatta, perché si toglie un po’ di attività di compito del Consiglio. Ribadisco il concetto della pulizia dei documenti che vengono trasferiti, poi i documenti, se vengono chiamati DOC oppure documenti dove c’è il parere tecnico e il parere contabile con uguale nome, è chiaro che non si riescono ad archiviare. C’è la questione del risparmio della carta però dateci almeno il risparmio del tempo nel trasferire questi documenti e sono veramente tanti. Io ci ho impiegato un’ora per sistemare tutto il lavoro di scarico dei dati del Consiglio. Grazie. Presidente Grazie Consigliere. Vi sono altri interventi? Nessuno è iscritto a parlare? Nessuno chiede la parola.. Consigliere Minuti prego. Consigliere Minuti Limitatamente alla questione della sistemazione del cortile interno del Municipio, in sede di Commissione mi ero proposto di formulare delle proposte alternative; volevo sapere se sono state valutate oppure no. Presidente 71 Grazie. Consigliera Borghi, ha chiesto la parola? Nessun altro quindi è iscritto a parlare. Assessore Vailati. Assessore Vailati Volevo rispondere al Consigliere Lingiardi. Allora per quanto riguarda i dati che Lei ha scaricato, avevamo già visto in Commissione che si trattava di una duplicazione dei dati, cioè in sostanza la stessa istanza e gli stessi documenti erano stati inseriti due volte, probabilmente in tempi diversi e abbiamo avvertito comunque l’ufficio competente. Adesso comunque ribadirò magari di fare la correzione, ma di fatto il documenti erano già stati scaricati praticamente da tutti. Poi per quanto riguarda anche la proposta di deliberazione, quella relativa alla ratifica della terza variazione di Bilancio, io non ho la versione che ha lei, quindi vorrei capire dove l’ha scaricata, perché anche io l’ho scaricata dal sito e io non ho la pag. 3 che Lei dice di avere. Quindi vorrei capire, poi dopo se vuole dirmelo, così posso verificare anche io. Poi per quanto riguarda Risorsa Sciale risponderà l’Assessore competente, i motivi di urgenza io li avevo anche spiegati in Commissione, riguardano soprattutto le scadenze anche relative all’IMU in quanto non avevamo un capitolo apposito e da recenti aggiornamenti delle normative il Comune ha dovuto pagare l’IMU per quegli immobili che sono presso altri Comuni, quindi vi avevo detto che avevamo stanziato anche il capitolo per l’IMU pagata per la colonia di Oltre il Colle e per i terreni e gli immobili alle bocche delle Brembo. Quindi essendo la scadenza imminente perché era il 16 giugno, prima peraltro della riunione del Consiglio, andava istituito il capitolo e questo l’avevo anche detto in Commissione, oltre a reperire quindi il prima possibile anche i dati stabiliti dall’Ifel e stabiliti dal Dipartimento delle Finanze. Abbiamo poi aggiunto anche lo sportello polifunzionale che comunque è andato avanti con tutte le valutazioni del caso, per il quale peraltro poi risponderà il Sig. Sindaco, anche per quanto riguarda la valutazione dell’alternativa. Grazie. Presidente Grazie. Assessore Prandina prego. Assessore Prandina Grazie Presidente. Volevo sottolineare al Consigliere Lingiardi che nell’ultima delibera relativa all’Azienda speciale e al Piano di zona, era chiaramente, e l’ho anche detto più volte, che era chiaro che il Piano di 72 zona è triennale, ma per scelta soprattutto perché c’è questa normativa in continua evoluzione e non c’è certezza, normativa che riguarda le aziende speciali, si è pensato di effettuare questo contratto di servizio anno con anno. È scritto, l’ho detto e probabilmente le è sfuggito. (intervento fuori microfono) Io ho detto quello che c’era sulla delibera, comunque il Piano di zona è stato sottoscritto per tre anni, mentre il contratto di servizio solo per 12 mesi. Per quanto riguarda invece le variazioni, quelle del fondo di solidarietà a Risorsa Sociale, a già bilancio chiuso ci siamo trovati a votare una determinazione di 29.000 Euro, cioè un Euro per ogni abitante di Treviglio per sopperire alle mancate risorse per i CCD, i centri diurni per disabili. Per cui c’è stata questa importante variazione e ho dovuto togliere a capitoli altrettanto importanti 29.000 Euro, per cui un Euro per cittadino. Presidente La parola al Sindaco. Sindaco In merito alla questione dello sportello polifunzionale, riteniamo che la realizzazione sia strategica rispetto al programma di mandato, quindi stiamo valutando tutte le possibilità, anche quelle che sono state avanzate dal Consigliere Minuti e con l’Arch. Napoleone della Sovrintendenza in dialogo in relazione alle modalità di realizzazione eventuale della struttura sono in corso e il parere diciamo pende al sereno, quindi penso che si possa andare avanti cautelativamente, fermo restando che comunque anche le altre possibilità informalmente le abbiamo cominciate a sondare per vedere se qualche disponibilità c’è ancora; al momento però non ho una risposta definitiva da dare. Sul contratto di servizio sottolineo il fatto che il contratto di servizio è specifico per ciascuno dei Comuni, tanto è vero che ciascuno dentro ci mette i contenuti che crede, perché compra da Risorsa Sociale i servizi che gli interessa comprare, quindi c’è chi si porta a casa il servizio delle assistenti sociali e lo mette nel contratto di servizio e lo prende per i prossimi tre anni, c’è chi lo prende soltanto per un anno perché ha intenzione di fare concorsi, quindi è lo strumento più modulare possibile e in questa forma abbiamo detto a Risorsa Sociale con qualche mal di pancia da parte di Risorsa Sociale, ma con estrema chiarezza sia nell’assemblea dei soci di Risorsa Sociale, sia nell’assemblea del Distretto, che l’intenzione di Treviglio è quella di gestire la relazione con 73 un forte potenziamento dei servizi sociali all’interno del perimetro dell’Amministrazione e alla luce anche dei tagli significativi che sono stati apportati alla programmazione regionale delle risorse, nonostante le ultime recenti buone notizie sul ripristino del fondo regionale ex circolare 4, penso che potesse essere una scelta di serietà quella di valutare con la struttura tecnica del Comune di Treviglio, che h dato parere favorevole, questa modulazione diversa del contratto. In relazione alla questione del CED, a me risultava il sollecito alla pubblicazione delle determine fatta al responsabile del Servizio CED, mi risultava la risposta che diceva che era già tutto a posto, io per conoscenza, non ero destinatario, vado a memoria comunque… (intervento fuori microfono) Io sono molto formale da questo punto di vista, per cui a me risultava che era già tutto attivato e poi invece ho scoperto che era la risposta sbagliata. però al momento il responsabile è in ferie, appena torna chiedo notizie. Questo è uno dei momenti per cui non siamo molto 2.0. Non ho più niente altro da dire. Grazie. Presidente Grazie Sig. Sindaco. Vi sono eventuali repliche di Capigruppo? Nessuno chiede la parola? Consigliera Borghi prego. Consigliera Borghi Su Risorsa Sociale avevamo capito benissimo e abbiamo votato credendo che fosse una presa di posizione unanime dei Sindaci; abbiamo appreso solo in seguito che invece tutti gli altri Sindaci, tranne Caravaggio, ma Caravaggio non è mai stato favorevole a Risorsa Sociale e forse questa scelta nasconde la volontà di superarla l’Azienda speciale. Prendiamo atto che il Comune capofila della Bassa non interessa a questo Sindaco perché si dissocia dagli altri Comuni e non ha neanche la solidarietà per i Servizi Sociali e per assicurare quindi agli altri Comuni quello che avviene nella perimetrazione di Treviglio, per usare un termine che ha detto lui, non si dà disponibile. L’altra cosa che vorrei dire è che nella delibera di Giunta si dice chiaramente di approvare la variazione al Piano delle Opere Pubbliche e noi non abbiamo avuto il Piano delle Opere Pubbliche. Un’altra cosa che vorrei dire è che, e lo dico con molta benevolenza perché anche con noi sono stati fatti errori nella documentazione, questa volta tanti, ma soprattutto la documentazione del Bilancio dovrebbe essere, perlomeno sarà perché io faccio fatica poi a comprenderla, se poi ci sono anche pasticci la comprensione diventa ancora più difficile. 74 Concludo con grande rammarico, che è quello appunto di non avere informazioni chiare, complete spesso e quindi di dover intervenire talvolta a cose fatte, come sta avvenendo in questi giorni, una conferenza stampa dietro l’altra, per l’amor del cielo è legittimo che il Sindaco informi i cittadini prima dei Consiglieri Comunali, ma il Regolamento dei servizi e degli uffici deve passare in Consiglio Comunale, credo, perché è un Regolamento. Non deve passare in Consiglio Comunale? (intervento fuori microfono) Allora mi spiace, però comunque resta… mi spiace, ho sbagliato, non ho problemi a ammettere che ho sbagliato, però mi pare così importante che un passaggio almeno in Commissione, come anche le altre cose, l’osservatorio economico, la disoccupazione ecc., se ne è parlato in conferenza stampa, non se ne parla né in Commissione, né in Consiglio Comunale. Vorrei chiedere un’informazione, se è possibile, perché è notizia allarmante, o allarmata, così mi è stata data, di oggi che si sta demolendo la parte esterna della fontana che sta nel Centro civico. Può essere infondata, non sono andata a controllare. Cioè la fontana centrale resta, però il bordo che c’era intorno alla fontana, la vasca esterna, è stata o sta per essere demolita, ma i lavori sono iniziati. Non ho avuto tempo di andare a vedere, questa è l’informazione che mi è stata data. Presidente Grazie, nessun altro è iscritto a parlare? Sindaco No, tolgono il cerchio esterno, quello sì, per la valorizzazione della fontana. Questo era uno degli interventi che era stato concordato con l’Arch. Rondelli e l’Arch. Assolari quando eravamo andati a fare il sopralluogo per la sistemazione delle piante che avevano problemi di polline e allora nella circostanza dicevano che rispetto alla sistemazione attuale della fontana che prevede questo basamento esterno di poco pregio, così mi è stato detto, era opportuna una sistemazione che prevedesse la valorizzazione della medesima per il tramite della soppressione della cornice. Presidente Nessun altro chiede la parola? Consigliera Borghi brevemente. Consigliera Borghi 75 No, ho solo concluso dicendo che il nostro voto è sfavorevole convintamente. Presidente Va bene. Nessun altro chiede la parola? Dichiaro chiusa la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno chiede la parola per dichiarazione di voto. Pongo in votazione il punto n. 6 all’ordine del giorno avente oggetto: Ratifica terza variazione al Bilancio di Previsione annuale e pluriennale 2012/2014 adottata in via d’urgenza dalla Giunta Municipale ai sensi dell’art. 175 D.Lgs. 267/2000 con deliberazione n. 70 del 23.05.2012. procediamo con voto palese e con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 10 voti a favore, 4 contrari, 2 astenuti, il Consiglio approva. Astenuti i Consiglieri Minuti e Merisi. A favore i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini e Ciocca Daniela. Contrari tutti gli altri. Punto n. 7) PASSIAMO AL PUNTO N. 7 ALL’ORDINE DEL GIORNO AVENTE OGGETTO: AGGIORNAMENTO DEL PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE, AI SENSI DELL’ART. 58 DEL D.L. 112/2008, CONVERTITO CON MODIFICAZIONE NELLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133. ELENCO ANNO 2012 Presidente Passiamo al punto n. 7 all’ordine del giorno avente oggetto: Aggiornamento del Piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, ai sensi dell’art. 58 del D.L. 112/2008, convertito con modificazione nella legge 6 agosto 2008, n. 133. Elenco anno 2012. Illustra il provvedimento l’Assessore Vailati, prego. Assessore Vailati Grazie Presidente. Allora abbiamo provveduto all’aggiornamento del Piano delle alienazioni. Innanzitutto abbiamo tolto tutti quei beni che sono stati venduti e peraltro non hanno quindi più motivo di essere nel Piano delle alienazioni. Abbiamo poi tolto anche il valore relativo all’edificio ubicato in viale Piave 43. Il locale, che oggi viene utilizzato ad uso uffici al primo piano, viene utilizzato dall’ASL e dal Consultorio, a garanzia anche dei nuovi accordi che sono stati intrattenuti tra 76 l’Azienda Ospedaliera dell’accordo. e l’ASL, quindi come garanzia anche Per quanto riguarda poi gli inserimenti, abbiamo inserito l’edificio adibito a colonia di Oltre il Colle, relativamente all’edificio stesso, a tutta la parte adiacente, quindi il bosco, il pascolo, ecc. Abbiamo inserito poi un riscatto di diritto di superficie che è pari a 850 Euro, è un valore non importante. Poi abbiamo inserito, in base ad una richiesta pervenuta al Comune, un seminativo irriguo in via Manzoni per un valore presunto di 94.500 Euro, poi riali, Riale Misano per 5.600 Euro, Riale Roccolo per 8.028 Euro, poi un reliquato stradale per 7.000 Euro; aree urbane in viale Montegrappa per 28.000 Euro e anche una parte di porzione di terreno in fregio alla via Capitanio e Gerosa e via Pascoli per 200.000 Euro. Niente altro, quindi questa è l’ultima versione, l’aggiornamento del Piano delle alienazioni. Grazie. Presidente Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi. Consigliere Lingiardi prego. Consigliere Lingiardi Grazie Presidente. Piano delle alienazioni, intanto mi chiedo se questa variazione al Piano delle alienazioni è entrata nella variazione che c’era prima, evidentemente no, non è entrata e quindi c’è un Piano delle alienazioni che non è coordinato… tutta? Anche… Vediamo punto per punto. Terreno del Bollone, già bando per tre volte, speriamo di riuscire a venderlo, qualche dubbio rimane, su una giusta alienazione. Ormai però è da un po’ di tempo che è in Bilancio. Sede del Tribunale, si prevede quindi di vendere la sede del Tribunale per 1.934.000 Euro nell’anno 2012 e ciò contrasta sempre di più con quanto più volte deliberato e dichiarato in questo Consiglio e cioè che si sarebbe fatto di tutto per mantenere la sezione di Treviglio. Qui il problema è: chi lo compera? Non lo Stato di sicuro, perché sta facendo il piano di vendita delle proprie alienazioni; se è un compratore esterno, prima o poi vorrà averne la disponibilità, quindi il Tribunale resta o non resta? Noi nella passata Amministrazione avevamo l’alternativa che era la ristrutturazione della Caserma Austroungarica, derivante però dall’alienazione delle farmacie. Lo stesso discorso vale anche per il Giudice di pace, sulla palazzina si sono spese diverse migliaia di Euro per ristrutturarla, per sistemarla come voleva il Giudice di pace e purtroppo se questa diventerà un’alienazione, si perderà anche 77 quell’importo. Sul discorso ancora degli immobili delle farmacie, ne abbiamo già parlato più volte, se si vuole vendere a Ygea, evidentemente Ygea deve avere o la liquidità o non deve indebitarsi, ma di questo ne abbiamo già parlato. Di colonia Oltre il Colle in questo piano di alienazioni non è stimato il valore, cioè ne abbiamo parlato in Commissione ma poi non è stato inserito. Io speravo che il valore venisse inserito. Poi magari se ci sono delle informazioni migliori rispetto a quanto stabilito, quanto detto in Commissione, potete darci magari qualche delucidazione in più. È chiaro comunque che la colonia di Oltre il Colle, che è gestita da La bonne semence, è stata ristrutturata da La bonne semence chiaramente ma con i soldi del Comune di Treviglio, sarebbe importante venderla chiaramente a La bonne semence, se non magari un operatore esterno, però se c’è anche un operatore esterno, ben venga ma dovrà sopportare il contratto che arriva fino al 2027, che è tra La bonne semence e il Comune di Treviglio. Ho guardato un po’ i bilanci de La bonne semence, se dovesse accollarsi un mutuo, molto probabilmente farebbe fatica ad arrivare al pareggio di Bilancio. L’altra questione è il terreno di via Capitanio e Gerosa e via Pascoli, che era questo tentativo di usucapione da parte del Sig. Marone. In passato tutti gli atti e tutta la documentazione diceva che anche le sentenze del TAR, ci eravamo interessati, erano tutte favorevoli all’Amministrazione Comunale e quindi l’usucapione non sarebbe stato eseguito. Ora mettere un 200.000 Euro per un terreno che noi riteniamo non debba andare in usucapione cosa vuol dire? Vuol dire andare in trattativa con il privato? Se si va in trattiva, non so, è una questione che in particolare personalmente non riesco molto a concepire, nel senso che se questo terreno lo si vuole vendere, lo si mette a disposizione di tutti quelli che lo vogliono acquistare. (intervento fuori microfono) Esatto, si mette a gara. Io ritengo che questo Piano delle alienazioni sia mancante di tutta quella parte appunto della valorizzazione della colonia di Oltre il Colle; lì forse qualcosa ci doveva andare, almeno un importo di massima. E quindi non lo ritengo assolutamente completo. Grazie. Presidente Grazie. La parola al Sindaco. Sindaco Io desidererei sottolineare una cosa, lo strumento del Piano delle alienazioni non va inteso come un qualcosa di rigido e vincolante. La 78 normativa ci sta dicendo che ai Comuni, se le cose vanno avanti così, molto probabilmente saranno sottratti tutti gli immobili che non per l’uso istituzionale nel momento in cui dovessero essere poi conferiti eventualmente in un fondo immobiliare unico. Questa è la proposta che sta girando in questo momento. Quindi il Piano delle alienazioni individua la strategicità o meno, nell’ambito dell’azione comunale, degli immobili che il Comune ha e che può mettere sul mercato. La procedura che abbiamo attivato per quanto riguarda il discorso delle alienazioni è una procedura che si completa nel momento in cui il Consiglio Comunale è chiamato ad intervenire sulla strategicità o sulla definizione di strategicità o meno degli immobili che sono contenuti all’interno del proprio patrimonio, con l’inserimento o la sottrazione al Piano delle alienazioni. Quindi il meccanismo deve essere compreso all’interno di una logica in cui si sta chiedendo al Comune di fare in modo tale che più strumenti possono non essere messi in opera per realizzare gli obiettivi in questo caso che sono la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Non se ne poteva tener conto dei valori prima, quindi con la ratifica della delibera di Giunta che è datata prima, nel rispetto alla delibera di oggi in cui viene ad essere integrato e modificato il Piano delle alienazioni e intendiamo procedere ancora cautelativamente nella logica per cui il Piano delle alienazioni fornisce possibili risorse ma alla luce della stasi del mercato immobiliare può anche essere estremamente difficile da realizzare. In relazione a alcune osservazioni, credo che appunto sia da capire lo spirito complessivo con cui si muove l’Amministrazione Comunale; faccio presente che alla luce del Regolamento sulle alienazioni che è stato approvato da questo Consiglio Comunale, sarà possibile per ciascun cittadino, per ciascun utente interessato, verificare anche queste nuove disponibilità in una forma diversa rispetto a quella che stiamo vedendo ora col Piano delle alienazioni, in maniera tale che le offerte possano nascere con quelle procedure che poi vengono messe a gara rispetto a proposte che arrivano dagli operatori interessati. Presidente Grazie Sig. Sindaco, proseguiamo nella discussione, Consigliere Merisi prego. Consigliere Merisi Grazie Presidente. In Commissione avevo chiesto una verifica a proposito del punto 11, l’edificio del Giudice di pace, perché dice: 79 l’immobile è indipendente, il fabbricato dispone di giardino e cortile pertinenziale di circa 310 m² e a memoria a me risultava che ci fosse il nuovo pozzo, quindi volevo capire in quel pezzo lì di giardino come si può gestire la cosa. Grazie. Presidente Grazie. Consigliere Lingiardi è già intervenuto, ha chiesto la parola? Consigliere Lingiardi Una cosa veloce, però gli articoli di legge li so leggere anche io, cioè l’art. 58 del decreto in questione dice che l’inserimento degli immobili nel Piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la disposizione urbanistica. La deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione del Piano delle alienazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Quindi a questo… (intervento fuori microfono) Lo sto leggendo l’art. 58, avete… (intervento fuori microfono) Insomma mi frega sempre la Corte Costituzionale in questi casi eh… va bè, andrò a verificare questa cosa qui, comunque l’abbiamo tirata giù adesso da internet e veramente… non lo so, se Lei dice che è così, va bene, comunque verificheremo. Comunque qui dice tutt’altro… Piano delle alienazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Tale variante, in quanto relativa ai singoli immobili, non necessita di verifiche di conformità sulle Province e le Regioni perché fa variante. Presidente Consigliera Ciocca prego. Consigliera Ciocca D. La sostanza l’ha già detta tutta Lingiardi, però io volevo riportare l’attenzione su due cose, primo, la questione del Tribunale, se qui mi ritrovo nel Piano delle alienazioni la vendita sia dell’edificio storico di piazza Insurrezione, sia della sede del Giudice di pace, mi aspetterei che nel P.O.P. sia indicata l’ipotesi di investimento per tenere comunque qua una sede del tribunale, non mi ricordo se c’è. C’è? (intervento fuori microfono) Ecco e dove si trova precisamente… non mi ricordo. (intervento fuori microfono) 80 Okay, va bene. Ti ricordi la… (intervento fuori microfono) Ah, quindi ancora nella Caserma Austroungarica. Okay. L’altra questione io l’ho già sollevata un’altra volta e cioè quando abbiamo discusso della alienazione dell’immobile delle Farmacie di via Pontirolo, io avevo letto la documentazione e in questa c’era la perizia, insomma il parere del Dott. Daries, il quale diceva che era perfettamente lecita questa alienazione, a patto che la società interamente partecipata del Comune, cioè Ygea, fosse autosufficiente dal punto di vista economico, cioè potesse rispondere cash a questa offerta o richiesta di alienazione e non contraesse nessun debito. Ora facendo la somma… questo l’ho già chiesto, però o non mi ricordo la risposta, può darsi, oppure come credo sia la risposta mi è stata data… se gli immobili delle Farmacie restanti, per un totale di 910 milioni se non ho fatto male la somma, devono seguire questo iter, io chiedo se vale ancora l’indicazione vincolante espressa da Daries, quindi che l’alienazione Ygea è possibile solo se Ygea non contrae nessun debito, quindi non accende nessun mutuo, oppure no. Grazie. Presidente Nessun altro chiede la parola? Consigliera Ciocca D. Mi correggo, 910.000 Euro in totale, non milioni. Grazie. Presidente Grazie. Nessun altro chiede la parola, quindi procediamo con le repliche. La parola al Sindaco. Sindaco Grazie Presidente. Allora, in relazione al discorso del Tribunale credo che debba essere chiaro che il fatto che ci sia l’alienabilità della sede storica non preclude il discorso della battaglia per il mantenimento del medesimo, indipendentemente dagli orientamenti che oggi il Ministero della Giustizia sta avendo; quindi noi, sulla sollecitazione anche poi del Consigliere Minuti, abbiamo inserito in questo piano anche la questione che era uscita al tempo di discussione di quel Piano di alienazione della colonia di Oltre il Colle. D’altro canto nel momento in cui dovesse essere confermata la sede su Treviglio del Tribunale, si valuta quale sia la soluzione migliore, cioè se la realizzazione della nuova sede, oppure 81 il potenziamento di quella esistente e io credo che ci sarà la disponibilità da parte di tutto il Consiglio Comunale, nel caso in cui l’obiettivo fosse raggiunto, a portare a casa la variazione al Piano delle Opere Pubbliche per sistemare l’edificio che ci consente il miglior rapporto costi/benefici. Sulla questione della vendita di Ygea, o meglio degli immobili in cui Ygea esercita la sua attività, del parere dello Studio Daries si tiene conto, quindi ovvio che in questa circostanza noi diciamo soltanto che il fabbricato è ancora non strategico per l’attività dell’Amministrazione, le modalità di acquisizione possono essere le più diverse, non è mica detto che lo debba comprare per forza Ygea direttamente facendo un mutuo. Presidente Grazie. Nessun altro è iscritto a parlare? Sindaco Sulla questione invece della valorizzazione con l’area del pozzo, onestamente non posso rispondere, chiedo scusa. Presidente L’Assessore Vailati ha chiesto la parola, prego. Assessore Vailati Solo due cose, per quanto riguarda il valore relativo alle nuove alienazioni, è stato inserito nella variazione di Bilancio e per la colonia di Oltre il Colle avevo già detto in Commissione che trattandosi comunque di un’area complessa, istituita come dicevo prima da un fabbricato, da parti comunque di prati, di pascoli ecc., sarebbe stato opportuno e infatti l’abbiamo indicato, fare una perizia per determinare un valore, tant’è che in Commissione vi avevamo anche dato un valore di massima che però era quello calcolato con i dati forniti dall’Agenzia del Territorio, che portavano a un valore che però va comunque confermato con una perizia. Quindi questo è quanto. Per quanto riguarda invece la questi dati ci sono stati forniti giardino. L’avevamo già detto verificato e il fabbricato dispone m². domanda fatta dal Consigliere Merisi, dall’Ufficio Tecnico, quindi prevede il anche in Commissione, ma poi l’ho di giardino e cortile pertinenziale di 310 82 Consigliere Merisi Chi compra compra anche il pozzo? È questa la domanda. Io avevo chiesto la verifica sulla possibilità… no, no, il pozzo c’è, il giardino è quella striscetta triangolare che va verso la palestra Bellini, il giardino, il cortile pertinenziale è quello sotto il pensile, così sembra. Io avevo chiesto, fate una verifica perché magari poi dopo ci si trova di fronte a tra virgolette contenziosi poco simpatici perché l’ente gestore deve entrare in qualsiasi momento, alle due di notte, alle tre del mattino, alle quattro di sera, però se non è stata fatta questa verifica, per carità… Presidente Grazie Consigliere Merisi. La parola al Segretario. Segretario Generale Il Consigliere Lingiardi che aveva chiesto prima la previsione originaria dell’art. 58 era quella che la semplice approvazione del piano facesse variante in strumenti urbanistici; poi a dicembre 2009 la Corte Costituzionale con la sentenza 340 quella parte l’ha annullata; poi l’anno scorso è stato riscritto l’articolo in maniera integrale dando la possibilità alle Regioni di introdurre procedure semplificate di variante. La Regione Lombardia l’ha fatto, quindi ad oggi è sufficiente una variante semplificata con una procedura ---- all’ordinaria, con la quale attribuire una diversa destinazione urbanistica per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico; però deve essere fatto nuovamente ad hoc, seppure semplificata in quanto non è stata sottoposta per esempio a V.A.S., quindi ha un iter molto più veloce, però non è sufficiente la deliberazione tout court, ma occorre una deliberazione formale. (intervento fuori microfono) Occorrerà fare una delibera ad hoc con la quale si fa la variante non soggetta a V.A.S. e quindi con una procedura molto snella, con un passaggio solo, ma va fatta. Va decisa la destinazione. Non necessariamente va fatta stasera, si può fare… (intervento fuori microfono) No, poi ci confrontiamo in Commissione. Presidente Nessun altro è iscritto, dichiaro chiusa la discussione, invito a iscriversi per dichiarazione di voto. Prego Sig. Sindaco. Sindaco 83 No, vorrei fare presente che stasera non stiamo facendo operazioni di variante urbanistica per nessuno dei beni che è oggetto di alienazione e se fosse necessario, nel momento in cui si intende una delle prossime alienazioni è possibile farlo, però individuando nello specifico in quella circostanza con la procedura semplificata. Quindi il meccanismo in Regione Lombardia recupera in parte la normativa nazionale che era stata parzialmente cassata dalla Corte Costituzionale. Questo è lo stato dell’arte. A oggi però stiamo vendendo o meglio stiamo rendendo disponibili all’alienazione le proprietà nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano. Presidente Per dichiarazione di voto Consigliera Borghi. Consigliera Borghi Io sono molto confusa, probabilmente questa confusione viene dal fatto che sono confusi i documenti perché probabilmente non c’era chiarezza dietro i documenti stessi. Tra l’altro mi viene fatto di dire anche che le richieste fatte in Commissione non vengono evase prima del Consiglio Comunale, perché questa che era legittima del Consigliere Merisi e che si poteva fare proprio con una telefonata a Rondelli, a Assolari, a Marino Cornelli, cioè non ho mai visto un Piano delle alienazioni con scritto, perlomeno il nostro Segretario non consentiva, di non mettere il valore presunto e di scrivere perizia estimativa in corso di formalizzazione. Tra l’altro rispetto alla colonia di Oltre il Colle vedevo l’Assessora Prandina che diceva: va bè ma il contratto si può rescindere. Io faccio presente che lì ci stanno servizi di carattere sociale, cioè io non sono contraria, però non mi piacerebbe sfilare questi servizi a patologie e a malati psichici che dovrebbero trovare ovviamente un’altra sistemazione, credo con il coinvolgimento e la solidarietà del Comune di Treviglio. Secondo me non è possibile votare questo Piano delle alienazioni, non è chiaro. Presidente Grazie, per dichiarazione di voto. Nessun altro? Consigliere Minuti prego. Consigliere Minuti 84 Credo che questo programma delle alienazioni in realtà sia la manutenzione del programma delle alienazioni, con la cassazione di quello che è già avvenuto, la pulizia, con la introduzione di alcune nuove e con il permanere di alcune opzioni del tutto previsionali, di auspicio, che hanno poche gambe per camminare, ma che tuttavia diceva il Direttore Generale Ercole, non bisogna rinunciare a sognare. A me piacerebbe che ci aggiungessero: non bisogna rinunciare a lavorare. Però anche sognare è lecito. Mi piaceva di più… Però questa battuta non era male, a sognare e per poter andare al di là dell’attività ---- di questi tempi, bisogna anche programmare le alienazioni; anzi io ne avrei aggiunta qualcuna in più, però non vorrei che a furia di dire bisogna aggiungere veniamo domani a fare un’altra variazione e poi dobbiamo litigare noi che faticosamente a sinistra stiamo cercando di dialogare addirittura su una manutenzione del Piano delle alienazioni. Per esempio mi piaceva mettere dentro il lavoro di una Commissione istituita ad hoc di tecnici per le rogge non più in funzione, i tratti dismessi, per finanziare poi con il relativo provento la realizzazione dei pozzi nel caso in cui i pozzi… Uniacque mica fa i pozzi a tutti!... salvo che passi la tesi del Senatore Pirovano, che in questo caso l’azzeccherebbe, in questo caso sì, non col nuovo Ospedale, e cioè che il ciclo dell’acqua comprende anche il Consorzio della Media Pianura Bergamasca e allora fondendo anche quell’altra cassaforte lì e quell’altro soggetto, Uniacque ha la vita più serena, spianata per molto tempo e allora può anche fare i pozzi degli acquedotti perché il Consorzio di bonifica è lui che deve fare i pozzi degli acquedotti, ma di fronte alle emergenze, al clima che è così cambiato e peggiora sempre più per quel che riguarda le ripercussioni sull’agricoltura, io penso che tocchi a questo, a quell’altro o a quell’altro ancora. Qualcuno però si decida perché è un problema reale. Dicevo una manutenzione del programma delle alienazioni esistenti. Permane quella questione lì, l’alienazione della vecchia Pretura che è la vecchia chiesa di S. Francesco. Chi si prende la briga di acquistare un edificio che avrà dei vincoli spropositati per la sua diversa ubicazione? Però tuttavia è una scelta previsionale e non è il vangelo, mi piace questa roba che io non avevo valutato prima, queste due facilitazioni mi piacciono, la prima, quella che tu vedevi come un difetto, e cioè quel fissare lì quei 200.000 Euro e dici, ma cosa è una provocazione questa? Perché i 200.000 Euro a fronte di una pretesa di uno che dice che quell’area la usucapita è sua, a me piace invece l’idea. Tu dici che è tua? Io dico che vale 200.000 Euro e secondo la nostra procedura qualunque cittadino può comperare quell’area a 200.000 Euro e mi piace che sia fissata a 200.000 Euro e che questo signore abbandoni le sue pretese e venga a dialogare con l’Amministrazione Comunale. Mi piace la procedura che non è stata inventata qui, è stata inventata dal 85 legislatore, parzialmente cassata e però poi ripresa, che è quella che quando decide di alienare qualcosa c’è una variante urbanistica. Ma certo, che senso ha alienare dei beni se prima non li valorizzi? Avrei voluto, ma pensavo che non fosse necessario, pensavo di avere una interlocuzione più sorda, invece la scopro più attenta, quando parlavo di Oltre il Colle, bisognava contemperare due cose, primo i diritti di chi ci sta lì e che bisogna aiutarli a risolvere il problema di una sede fissa nel tempo, secondo però il bene è così vasto che con una valorizzazione concertata con il Comune di Oltre il Colle noi si potesse godere di un provento più significativo rispetto ai 2 milioni di Euro che ---nell’edificio, sono stimati di massima, anche se il valore non è stato comunicato qui. Insomma ci sono delle luci e delle ombre, però ogni volta che si decide di fare qualcosa, io sono per incoraggiare questo fare e sono favorevole. Presidente Per dichiarazione di voto nessun altro è iscritto. Pongo in votazione quindi il punto n. 7 all’ordine del giorno avente oggetto: Aggiornamento del Piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, ai sensi dell’art. 58 del D.L. 112/2008, convertito con modificazione nella legge 6 agosto 2008, n. 133. Elenco anno 2012. Procediamo con votazione con sistema elettronico in forma palese. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti a favore, 4 contrari e nessun astenuto, il Consiglio approva. Contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini e Ciocca Daniela, a favore tutti gli altri. Vi proporrei, Consiglieri, di proseguire la trattazione dell’ordine del giorno mancando solo due punti. Se siete disponibili. Questi punti non possono essere trattati domani, perché l’ordine del giorno è stato formato indicando per i singoli giorni i singoli argomenti e non con la previsione della prosecuzione di quelli non trattati nel giorno successivo. (intervento fuori microfono) Eh no, vanno la volta dopo se lo prevede la convocazione. No, manca il Consigliere Ferri, non possiamo. No, ma se ora decidessimo di trattare i punti residui del Consiglio domani, per la quale trattazione non è previsto ciò che oggi non terminiamo, dovrebbe essere un voto comprendente il Consigliere assente oggi. Per cui o decidiamo di proseguire oltre l’orario previsto delle 23.00, o questi due punti verranno discussi in un Consiglio nuovo che verrà fissato i primi di luglio evidentemente, perché lo convocherò domani. Anzi devono fare la Capigruppo prima. 86 La parola al Sindaco. Sindaco Io… posso? Chiedo la cortesia, considerato il fatto che ci sono tempi molto stretti soprattutto sulla questione del servizio di illuminazione pubblica che consentirebbe di fare partire i lavori, ottenere il contributo regionale che si perde nel momento in cui non lo portiamo a casa entro la fine di quest’anno, dal punto di vista del completamento dei lavori chiedo che possano essere trattati questi due punti, la prossima volta, quando formuliamo l’ordine del giorno, teniamo conto del possibile slittamento in sede di conferenza Capigruppo. Grazie. Presidente Grazie Sig. Sindaco. Ci sono opposizioni alla prosecuzione del… Consigliere Merisi prego. Consigliere Merisi Personalmente preferisco la riconvocazione di un nuovo Consiglio la prima settimana di luglio, o comunque i tempi tecnici necessari. Questo è il mio parere personale. Grazie. Presidente Ma si oppone o esprime solo un parere? Consigliere Merisi Mi oppongo. Presidente Allora pongo in votazione la prosecuzione dei lavori del Consiglio Comunale. Per alzata di mano sì, chi è a favore per la prosecuzione alzi la mano. Chi è contrario? 2. Chi si astiene? Nessuno. Quindi proseguiamo. Contrari il Consigliere Premoli e il Consigliere Merisi, a favore tutti gli altri. E peraltro sono già stati illustrati in Commissione, materiale noto, potremmo anche omettere la parte illustrativa e andare direttamente al voto. Punto n. 8) 87 ADEMPIMENTI RELATIVI ALLE DISPOSIZIONI CONTENUTE NELLA LEGGE REGIONALE 13 MARZO 2012, N. 4: “NORME PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE E ALTRE DISPOSIZIONI IN MATERIA URBANISTICO-EDILIZIA” Presidente Punto n. 8 all’ordine del giorno: Adempimenti relativi alle disposizioni contenute nella legge regionale 13 marzo 2012, n. 4: “Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia”. Illustra il provvedimento l’Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli Sì, grazie Presidente. Con questa delibera andiamo a recepire le disposizioni contenute nella L.R. n. 4 del 13.3.2012 che è il cosiddetto Piano casa per la Regione Lombardia. L’art. 3 del Piano casa formulato dalla Regione Lombardia prevede la possibilità del recupero edilizio e funzionale di volumetrie e superfici edilizie anche in seminterrato per le destinazioni residenziali accessorie, economiche e professionali, presentando le richieste e le pratiche entro il 31.12.2013, a patto che gli edifici oggetto di queste richieste siano stati ultimati alla data del 18 luglio 2009 in aree che non sono destinate all’agricoltura o in zone produttive, senza la totale demolizione e ricostruzione dell’edificio, che rispettino i caratteri dell’architettura e del paesaggio ed i requisiti di efficienza energetica e che confermano la destinazione d’uso in essere. Per quanto riguarda invece la zona agricola, sempre nell’art. 3, prevede il recupero delle parti inutilizzate per destinazioni residenziali, ricettive non alberghiere, uffici ed attività di servizio compatibili. Sempre anche questo tipo di pratica deve essere presentata entro il 31.12 2013 alle seguenti condizioni: edifici assentiti prima del 13.6.1980 in aree destinate all’agricoltura, senz'altro ala totale demolizione e ricostruzione dell’edificio, rispetto dei caratteri dell’architettura, del paesaggio e dell’efficienza energetica e con un volume massimo di 600 m³. per quanto riguarda questi due punti, la delibera individua in quelli che vedete sulla tavola esposta, le zone dove non è possibile applicare queste due possibilità che vi ho appena letto, pertanto non è possibile applicarli negli ambiti di valore storico, normati dagli articoli dall’11 al 21 delle NTA del Piano delle regole, che sono il nucleo antico e le frazioni, non è possibile applicarlo negli edifici extra moenia normati dagli artt. 22 e 23 sempre dal Piano delle regole, che sono edifici che presentano un valore storico, rappresentati in colore rosso nella planimetria. 88 Un’altra possibilità che individua il Piano casa della Lombardia è la possibilità di riconoscere una volumetria aggiuntiva fino a un massimo di 100 m³, per permettere l’adeguamento di ogni singolo alloggio utilizzato da nuclei famigliari che comprendono persone con gravi handicap e non autosufficienti. Questo serve per poter adeguare gli immobili nel caso nel nucleo famigliare ci siano delle persone disabili, che abbiano quindi necessità di adeguamento e di movimenti. La novità di questo Piano casa è anche la possibilità di intervenire sulle zone produttive, pertanto è consentito l’ampliamento di fabbricati totalmente industriali e artigianali, no commerciali e no logistiche, in ambiti destinati ad attività produttiva alle seguenti condizioni: devono essere in aree classificate nello strumento urbanistico con destinazione produttiva, su edifici ultimati entro il 18.7.2009, con attività in essere alla data di entrata in vigore della legge certificata dalla Camera di Commercio, devono rispettare le altezze massime previste dal P.G.T. e dal parametro della superficie drenante, e la possibilità di ampliamento è un massimo del 10% della superficie esistente, con comunque il tetto massimo di 500 m² di SLP. E per questi edifici abbiamo individuato gli insediamenti produttivi isolati P.I.I. normati dall’art. 4 comma 2 del Piano delle regole, il tessuto non residenziale NR1, NR2, NR3, normati dagli articoli 28, 32 e 36 del Piano delle regole, il produttivo isolato normato dall’art. 37, il produttivo omogeneo normato dall’art. 38 e le aree produttivo terziarie normate dall’art. 39. Praticamente tutte le zone produttive, tutti gli edifici produttivi del territorio di Treviglio. A seguito della Seconda Commissione abbiamo aggiunto, escludendo dalla possibilità di ampliamento, gli edifici produttivi che comprendono aziende con stabilimenti a rischio di incidente rilevante e con stabilimenti ed impianti dove si esercitano attività di smaltimento e/o recupero di rifiuti pericolosi. Questa è stata appunto una richiesta che è uscita in sede di Seconda Commissione, che abbiamo ritenuto di inserire perché comunque condividiamo, è ragionevole. Altra possibilità, altra novità sempre consentita dal Piano casa della Lombardia è la possibilità di ampliamento di edifici totalmente analberghieri, in deroga alle previsioni del P.G.T., da individuare mediante delibera alle seguenti condizioni: limite massimo dell’ampliamento è 200 m², deroga all’indice fondiario e al rapporto di copertura nella misura non superiore al 50% dell’esistente, deroga all’altezza massima non superiore a 4 mt, e il vincolo di obbligo di destinazione d’uso alberghiera. E anche per questo punto abbiamo consentito questo ampliamento agli edifici totalmente alberghieri che abbiano la destinazione già alla data di entrata in vigore di questa legge. 89 Non prevediamo nessuna riduzione sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché del contributo di costruzione perché la legge consentiva anche questa possibilità, dava questa possibilità ai Comuni di ridurre gli oneri, ma visto che quelli di Treviglio sono fermi da quattro anni, abbiamo pensato che comunque sono già bassi e di stabilire che tutti gli interventi di ampliamento e di sostituzione totale dovranno essere eseguiti in zone dotate delle opere di urbanizzazione primaria, fatta salva la possibilità per i richiedenti di eseguire direttamente le opere di urbanizzazione necessarie, senza alcuno scomputo del contributo di costruzione dovuto sia per il permesso di costruire che per la DIA. Questo è quello che abbiamo stabilito con la delibera, grazie. Presidente Grazie Assessore, dichiaro aperta la discussione. È iscritto a parlare il Consigliere Fumagalli, ne ha facoltà. Consigliere Fumagalli Ho pigiato per errore, mi scusi Presidente. Presidente Nessun problema, Consigliere Minuti prego. Consigliere Minuti Volevo porre in essere una manovra dilatoria per far protrarre il Consiglio oltre la mezzanotte, perché mi piace l’idea che gli amministratori pubblici siano quindi anche oltre la mezzanotte. (intervento fuori microfono) Cosa è 40 minuti… io posso parlare anche 40 minuti! È una manovra dilatoria e poco rispettosa del Regolamento. In realtà volevo, Presidente, autocensurare me stesso, autocensurarmi perché quando abbiamo fatto la Commissione non avevo valutato appieno la planimetria, anche perché ce l’aveva sottocchio solo Ciocca e non la mollava mica agli altri. La planimetria, e io stavo dall’altra parte del tavolo, era una sola, era piccola, e quindi non… e mi è piaciuta l’idea e la proposta… Presidente Consiglieri prego… 90 Consigliere Minuti … di escludere le aree industriali edificate a rischio rilevante e la modifica è stata apportata, non ho valutato, adesso me ne accorgo perché ho la planimetria proprio di fronte, la coerenza tra quanto l’Assessore ha detto e quanto riscontro nella planimetria. E cioè sono state escluse il centro storico, le frazioni ecc., però delle frazioni vedo che è esclusa solo la porzione antica del Cerreto, ma non sono escluse né le Battaglie, né le Pezzoli che qualche pregio ce l’hanno e qualche motivo di sollecitare la nostra attenzione e la nostra salvaguardia c’è; per quanto riguarda le Battaglie perché già c’è stato un provvedimento di sottrazione delle aree al PLIS, per quanto riguarda le Pezzoli perché ho la sensazione che nel blocco di tutte le attività e soprattutto di insediamenti non strettamente residenziali, nella vicina porzione del territorio di Cassano d’Adda, per vicende che riguardano quell’Amministrazione e quel Comune, le attenzioni degli operatori tenderanno a rivolgersi di più da questa altra nostra parte; ben vengano le attenzioni degli operatori sul territorio che portino lavoro e attività edilizia, però governata. Quindi secondo me non era irragionevole retinare, disegnare di rosso nella planimetria, oltre che il nucleo antico del Cerreto, anche quello delle Battaglie e delle Pezzoli, però mi rendo conto che sto formulando la proposta fuori tempo massimo e che quindi questo può creare qualche imbarazzo. Mi va bene comunque il lavoro che si è fatto, lo apprezzo per la tempestività e anche direi il buon lavoro che è stato fatto per portare questo provvedimento, quello che io propongo è una garanzia in più, valutate voi se è accoglibile oppure no. Presidente Nessun altro è iscritto? Nessun altro chiede la parola? Vi sono repliche da parte dell’Assessore? Prego Assessore. Assessore Nisoli Nella planimetria abbiamo individuato tutto ciò che nel P.G.T. è considerato come centro storico oppure nuclei storici. Delle Pezzoli non ricordo la destinazione che hanno nel P.G.T. perché non l’ho qua, però ci sono tutta una serie di edifici che pur non essendo inseriti nel centro storico, hanno indicata una stellina bianca e questi ricadono nell’art. 43, dove è comunque possibile applicare il Piano casa, però rispettando tutti quelli che sono i vincoli di facciate e di finitura o comunque di mantenimento dei valori storici. Per cui io adesso non l’ho sottomano la planimetria, per cui non so se le Pezzoli ricadono in quello. Se ricadono nell’art. 43, comunque c’è questo vincolo sugli esterni. Se 91 invece le Pezzoli sono in zona agricola, non è possibile applicarla. Adesso io non so però se Pezzoli è una cascina, se è una cascina non è possibile applicare il Piano casa. Tutto? Devo guardare… Presidente Grazie, vi sono altri interventi? Nessuno chiede la parola? Per dichiarazione di voto invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola per dichiarazione di voto, pongo in votazione il punto n.8 all’ordine del giorno avente oggetto: Adempimenti relativi alle disposizioni contenute nella legge regionale 13 marzo 2012, n. 4: “Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia”. Procediamo con voto in forma palese e con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, nessun contrario, 4 astenuti, il Consiglio approva. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini e Ciocca Daniela. A favore gli altri. Punto n. 9) SERVIZIO ILLUMINAZIONE PUBBLICA: AFFIDAMENTO ALLA DITTA ENEL SOLE S.R.L. DELLA GESTIONE DEI CENTRI LUMINOSI DI PROPRIETÀ COMUNALE CON FORNITURA DI ENERGIA A MEZZO ADESIONE ALLA CONVENZIONE CONSIP Presidente Punto n. 9 all’ordine del giorno: Servizio illuminazione pubblica: affidamento alla ditta ENEL Sole S.r.l. della gestione dei centri luminosi di proprietà comunale con fornitura di energia a mezzo adesione alla convenzione CONSIP. Illustra il provvedimento l’Assessore ai Lavori Pubblici, prego. Assessore Mangano Grazie Presidente. Noi l’argomento l’abbiamo ampiamente affrontato in sede di Commissione e la Consigliera Borghi aveva chiesto di avere gli appunti che l’Ing. Bani aveva più o meno illustrato. Li ha messi in maniera più corretta e ve la distribuiamo. Sinteticamente seguo la traccia della Commissione per fare sì che anche i Consiglieri Comunali non presenti siano messi al corrente. L’impianto di illuminazione del Comune di Treviglio conta 4.700 punti luce; di questi 1.700 sono di proprietà comunale, i rimanenti 3.000 sono invece di proprietà dell’ENEL Sole, che deve fare la manutenzione e dopo 20 anni diventano di proprietà comunale. 92 I punti luce di proprietà comunale sono attualmente gestiti nel seguente modo, fornitura di energia a diretto carico comunale, quindi la bollettazione a carico del Comune; manutenzione di circa 1.600 punti viene affidata direttamente al gestore, trattandosi di importo complessivo inferiore a 40.000 Euro. Siccome si prevede che questo importo verrà ampiamente superato, per cui non può essere dato direttamente. L’affidamento tra l’altro è in corso di scadenza. Dal 30 giugno 2011 è stata attivata una convenzione tra CONSIP e la ENEL Sole S.r.l. per l’affidamento del servizio luce e dei servizi connessi per gli impianti di illuminazione pubblica di proprietà delle Pubbliche Amministrazioni, lotto 1 che è quello del Nord Italia. Il servizio luce prevede le seguenti prestazioni, in particolare l’acquisto di energia elettrica, l’esercizio degli impianti, manutenzione ordinaria degli impianti. I vantaggi offerti dall’adesione alla convenzione CONSIP. Avremo una semplificazione ed ottimizzazione tecnico-economica della gestione trattandosi di servizio luce completo, gestione e fornitura di energia, inoltre essendo l’aggiudicatario del lotto 1 l’ENEL Sole, è possibile assicurare l’unitarietà dell’operatore sul territorio comunale. Nel contratto, perché poteva essere previsto un contratto di 9 anni o da 5, è stato preferito quello di 9 anni; vi è l’obbligo da parte del prestatore del servizio ad effettuare interventi a proprio carico pari al 10% del costo contrattuale complessivo per l’ammodernamento dell’impianto stimato in circa 157.000 Euro. Possibilità da parte dell’Ente di avvalersi del gestore per l’effettuazione di interventi di importo pari al 20% del costo contrattuale complessivo, alle stesse condizioni tecnico-economiche offerte in sede di gara CONSIP, senza dovere effettuare altre procedure di gara. Possibilità per l’Amministrazione Comunale, in forza di quanto sopra, di poter dare immeditato corso all’intervento lungo la circonvallazione interna e concludere e rendicontare gli interventi entro il mese di dicembre 2012. Il mancato raggiungimento di tale termine comporterebbe la perdita del contributo regionale. Questo era un altro dei motivi dell’urgenza della delibera, per cui noialtri dopo l’approvazione di questa delibera procederemo quasi immediatamente all’inizio dei lavori. Il costo previsto dalla convenzione nei 9 anni è 1.569.000 Euro. Poi peraltro si dovrà procedere all’approvazione di questo documento perché la CONSIP, cioè ENEL Sole ha prodotto un piano dettagliato di gestione degli interventi e l’ha prodotto in data 28 maggio. Questo piano deve essere approvato entro il giugno 2012 e la convenzione e il 93 servizio verrà avviato il primo agosto del 2012. Ecco per cui c’era anche l’urgenza di approvarlo questa sera. Grazie. Presidente Grazie Assessore, dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione il punto n. 9… niente discussione, niente dichiarazione di voto. Pongo in votazione il punto n. 9 all’ordine del giorno avente oggetto: Servizio illuminazione pubblica: affidamento alla ditta ENEL Sole S.r.l. della gestione dei centri luminosi di proprietà comunale con fornitura di energia a mezzo adesione alla convenzione CONSIP. Procediamo alla votazione in forma palese e sistema elettronico, dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva. Consigliere Merisi prego. Consigliere Merisi È una comunicazione in chiusura. Presidente Dobbiamo fare la provvisoria esecutività… Consigliere Merisi Facciamo l’esecutività. Presidente Pongo in votazione la provvisoria esecutività della delibera testé assunta, procediamo con votazione in forma palese e sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione quando siamo pronti. Votate. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità. Consigliere Merisi prego. Consigliere Merisi Grazie Presidente. Una richiesta velocissima, datosi che questa sera il microclima non è stato ottimale e datosi che domani sera ci sono le notti bianche, e magari con le finestre aperte ci può essere disturbo, chiedo cortesemente la riattivazione o qualche ventaglione per fare un po’ di aria fresca domani. Grazie. Presidente 94 Grazie Consigliere. Terminata la trattazione dell’ordine del giorno il Consiglio è concluso. Signori Consiglieri buona sera. °°° 95 ALLE ORE 23.40 TERMINA LA SEDUTA IL SEGRETARIO GENERALE F.to Antonio Sebastiano PURCARO 96 IL PRESIDENTE F.to Gianluca PIGNATELLI