Comune di Treviglio
Consiglio Comunale del 26 giugno 2012
RESOCONTO DELLA SEDUTA
Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio
alle ore 18:00
Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI
Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO
All’appello risultano:
PEZZONI Giuseppe – Sindaco
COLOGNO Andrea – Consigliere
FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere
MELLI Paolo – Consigliere
PIGNATELLI Gianluca – Consigliere
RISI Oreste - Consigliere
SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere
CIOCCA Alessandro – Consigliere
FERRI Giulio – Consigliere
GIUSSANI Francesco – Consigliere
PREMOLI Maurizio . Consigliere
BORGHI Ariella – Consigliere
BUSSINI Simona – Consigliere
LINGIARDI Francesco – Consigliere
CIOCCA Daniela – Consigliere
MERISI Federico – Consigliere
MINUTI Luigi – Consigliere
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Assente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
e con la partecipazione degli Assessori:
IMERI Juri Fabio – ViceSindaco
VAILATI Sabrina – Assessore
MANGANO Basilio Antonino
ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore
NISOLI Alessandro – Assessore
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta
la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.
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Punto n. 1)
AUDIZIONE DIRETTORE GENERALE AZIENDA OSPEDALIERA
Dott. Cesare Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Grazie Presidente, Sig. Sindaco, Sigg. Assessori e Sigg. Consiglieri.
Innanzitutto vi ringrazio di questo invito e dell’opportunità offertami per
venire ad illustrare quali sono le attività dell’Azienda che dirigo e che ho
l’onore di dirigere insieme alla Direzione Strategica, il Dott. Zenoni, il
Direttore Sanitario e il Direttore Amministrative, il Dott. Ciamponi e
vorrei iniziare questo mio intervento facendo riferimento alla nostra
Azienda e quando si parla di Azienda Ospedaliera di TreviglioCaravaggio non parliamo solo dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio,
ma parliamo sì dell’Ospedale con 440 posti letto, dell’Ospedale di
Romano di Lombardia con 210 posti letto; dell’Ospedale di San
Giovanni Bianco in Valbrembana con 130 posti letto e dell’Ospedale di
Calcinate, 120 posti letto. Questi sono gli ospedali per acuti.
L’Azienda però ha diversi poliambulatori territoriali, fra cui Brembate
Sopra, Calusco d’Adda, Dalmine, Grumello del Monte, Treviglio, Villa
d’Almé e Zogno. In più ha altre strutture territoriali, esattamente 15
strutture psichiatriche che vedete elencate, 4 unità operative di
neuropsichiatria infantile: Gardello – Zogno – Bonate e Romano e 5
centri di senologia: San Giovanni – Calcinate – Romano – Caravaggio e
Calusco. Vedete quindi che la complessità di un’Azienda Ospedaliera
spazia da un intervento da quattro ospedali che si rivolgono soprattutto
agli acuti, ha poliambulatori territoriali che devono dare assistenza,
seguendo i dettami dei LEA – i Livelli Essenziali di Assistenza, a tutta la
popolazione che all’incirca va dai 300 ai 350.000 abitanti.
L’Ospedale di Treviglio-Caravaggio invece è sede proprio dell’Azienda
Ospedaliera dove hanno sede le Direzioni. Vi ricordo che è anche
scuola universitaria per infermieri. Tutti gli anni all’incirca 20 infermieri
professionali con laurea vengono sfornati da questa scuola e vanta
esperienze di cooperazione internazionale con Ghana, Perù e qua non
è scritto, ma ve lo dico, domani una delegazione dell’Ospedale partirà
per la Slovenia, dove faremo un protocollo d'intesa con l’Ospedale di
Brezice, che è un ospedale più o meno grosso come il nostro, è una
realtà molto importante della Slovenia.
L’organizzazione dell’Azienda Ospedaliera, seguendo i dettami prima
nazionali e poi regionali, del Servizio Sanitario Regionale, si è data
un’organizzazione dipartimentale. Abbiamo esattamente il Dipartimento
di emergenza accettazione, alla cui guida c'è il Dott. Fabrizio Fabretti, il
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Dipartimento di area medica con il Dott. Antonio Bossi, il Dipartimento
di area chirurgica Giovanni Sgroi, il Dipartimento materno-infantile, il
Dott. Roberto Grassi, il Dipartimento di diagnostica per immagini, il
Dott. Gilardoni, il Dipartimento di patologia clinica, il Dott. Pesenti, il
Dipartimento di salute mentale, il Dott. Fulgenzio Rossi e il Dipartimento
di oncologia medica, il Dott. Sandro Barni.
Questa organizzazione dipartimentale, al di là di quello che vi dicevo di
un’organizzazione voluta dalla Regione, ha nel POA che la Direzione
Strategica ha confezionato alla fine del 2008, ha dato un’impronta di
Dipartimento gestionale. Prima era un dipartimento funzionale, quindi
ha accentrato solo e unicamente la direzione strategica. Con il
Dipartimento Gestionale io ho voluto creare autonomie e responsabilità
ai Capi Dipartimento per la gestione di tutto il dipartimento che fa capo
a loro.
Come vi dicevo il bacino di utenza è di 350.000 abitanti. Le attività
nell’anno 2011 andiamo dai 30.000 e passa ricoveri, ai 111.000 accessi
al pronto soccorso, ai 2.292 parti, ai 26.800 trattamenti dialitici e ai
3.500.000 di prestazioni ambulatoriali.
Apro una parentesi velocissima per i trattamenti dialitici, perché è
proprio notizia di oggi, dove l’Azienda Ospedaliera di Treviglio ha
offerto alle aziende ospedaliere, ma sì anche alle aziende ospedaliere
della bergamasca, Bergamo I Riuniti e Seriate, un accordo di
salvaguardia dei pazienti dialitici, perché? Perché sapete che il
terremoto dell’Emilia ha messo in crisi le ditte fornitrici di materiali
dialitici. Quindi effettivamente questa crisi colpirà sicuramente Bergamo
e Seriate, mentre noi ne siamo indenni perché i nostri fornitori non sono
di quell’area, sono di un'altra area, per cui riusciamo a dare aiuto e
collaborazione ai Riuniti di Bergamo e al Bolognini di Seriate. Questo
per inciso per dirvi che il nostro reparto, la nostra divisione di dialisi è
ben governata e ben attrezzata.
Alla 7 andiamo al percorso di certificazione ISO 9000 e 2001
dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio che ha raggiunto il 100% di tutte le
proprie strutture. Andiamo avanti e in questa slide vedete i dipendenti. I
dipendenti al 31.05.2012 sono 2.070, 2,070 dipendenti suddivisi per 328
medici; 917 è il personale infermieristico; gli amministrativi sono 196 e
vedete elencate tutte le varie professionalità che lavorano per l’Azienda.
A questo riguardo volevo aprire una breve relazione sull’attività del
personale della nostra Azienda. È abbastanza difficile illustrare le
difficoltà dell’Unità Operativa del Personale che quotidianamente
affronta per rispettare la normativa sul contenimento della spesa del
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personale e dall’altra parte garantire l’erogazione di un servizio così
importante come la salute pubblica. La Legge 214/2012 recante misure
per la crescita e il consolidamento dei conti pubblici, ha indotto anche
dipendenti insicuri a prendere la decisione di optare per la certezza di
un’immediata
possibilità
di
pensionamento,
lasciando
così
improvvisamente scoperte numerose posizioni all'interno dell’Azienda.
Tale situazione ha determinato notevoli ripercussioni nell’assetto
aziendale e a cascata sull’utenza finale che ha visto in poco tempo il
venir meno di figure professionali da tempo stabilmente in servizio
presso la nostra azienda ospedaliera. Si è così dovuto affrontare tale
situazione di emergenza pur nei rigidi vincoli dettati dalla normativa, la
quale ad oggi non sembra consentire nemmeno di poter offrire contratti
libero-professionali ai collaboratori che hanno optato per la pensione
anticipata, ex pensione di anzianità, possibilità quest’ultima che
avrebbe potuto aiutare non poco. Un piccolo esempio, il primario, quindi
un punto di riferimento per tutta la cittadinanza che sceglie di andare in
pensione per anzianità, non può continuare la sua attività nell’Azienda
Ospedaliera perché gli è impedito dalla legislazione. Al contrario il
primario che va in pensione per vecchiaia può continuare invece a
svolgere l’attività nell’Azienda Ospedaliera con attività liberoprofessionale.
Ad aggravare la situazione vi è poi da considerare che le assunzioni
sono soggette a vincoli che annualmente vengono imposti dalla Regione
Lombardia, che come si può facilmente evincere dalla slide 10, ha visto
per il comparto una disponibilità concessa inferiore di quasi il 25%
rispetto alla richiesta e addirittura più del 5% per quanto riguarda la
dirigenza, facendo così giungere l’Azienda organizzativamente
indebolita dalla fuga pensionistica degli anni successivi. Tale situazione
di ridotte autorizzazioni da parte della Regione, situazione peraltro
generalizzata anche per altre aziende ospedaliere della Regione, in
considerazione delle sempre più ridotte risorse a disposizione, ha
indotto la Dirigenza Strategica ad affrontare tali situazioni di
permanente emergenza, sia attivando processi di riorganizzazione
finalizzati a garantire la copertura dei posti indispensabili alle esigenze
esistenziali, che optando per la flessibilità e dinamicità dei contratti di
lavoro a termine, quali i CO.CO.CO., contratti di somministrazione,
borse di studio che grazie alla loro natura hanno consentito di garantire
tutti i servizi offerti.
Ancora una volta però è intervenuta una normativa che sulla scorta di
una ratio volta ad evitare eventuali abusi sull’utilizzo della flessibilità, ha
messo in difficoltà le Amministrazioni, con l’imposizione del divieto di
utilizzare lo stesso lavoratore per periodi superiori al triennio e
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riducendo la spesa del personale a tempo determinato al 50% della
spesa riferita al 2009.
Come vedete dalle slide, quella prima, vedete che l’andamento del
personale della Dirigenza dal 2008 al 2011 si è mantenuto costante,
tranne qualche pensionamento e così pure anche quello a tempo
determinato. Quello che invece voglio far rilevare è l’andamento del
personale del comparto, quindi frutto di una politica di conservazione
dei posti, di incentivazione. Dal 2008 erano 1.597, dal 2011 siamo a
1.617, quindi esattamente 20 persone in più hanno trovato posto di
lavoro nell’Azienda.
Apriamo il capitolo degli investimenti delle tecnologie sanitarie fra il
2011 e il 2012. Investimenti in aggiornamento tecnologico che
equivalgono a circa due milioni di Euro. Per l’Ospedale di Treviglio
abbiamo acquistato la nuova risonanza magnetica da un tesla e mezzo,
un sistema radiografico digitale e una gamma camera con TAC. Per il
comparto operatorio abbiamo installato nuovi sistemi di illuminazione
del campo operatorio su tutte le sale, dotati di sospensioni pensili per la
visualizzazione degli interventi laparascopici. Nuovi radio-bisturi per la
chirurgia laparascopici, nuovi radio-bisturi per la chirurgia laparoscopica
e un sistema di rilevazione nuovo del linfonodo sentinella per il CA
mammario nelle donne che è in dotazione aziendale.
Infine l’investimento più consistente che sta avvenendo proprio in questi
mesi e che troverà la conclusione alla fine di settembre, è la nuova area
interventistica cardiovascolare. Attualmente la nostra area di
interventistica non è più a norma. Queste aree devono essere di almeno
200 mq., la nostra è molto, molto meno. Per cui si sta facendo
intervento, un nuovo blocco operatorio interventistico cardiovascolare
che sarà dotato di due sale con angiografi e sistemi di monitoraggio per
gli interventi di emodinamica, coronografia ecc., angiografie e quindi
chirurgia vascolare ed elettrofisiologia, impianti di pacemaker ecc. –
Per l’area medica abbiamo già installato il monitoraggio fisiologico e i
letti di medicina interna, il monitoraggio dei letti di neurologia e un ecotomografo per ecocardiaca di primo livello. Per la terapia intensiva un
aggiornamento del sistema di monitoraggio dell’unità coronarica e nuovi
letti di rianimazione.
All’Ospedale di Romano di Lombardia invece una nuova TAC multistrato
che permette una vasta gamma di esami, meno dosi al paziente dal
punto di vista radiologico e più veloce nell’esecuzione. Per il comparto
operatorio nuovi elettrobisturi, per l’ambulatoriale un nuovo sistema
integrato elettromiografo, elettroencefalografo di nuova generazione.
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Per l’Ospedale di San Giovanni Bianco, diagnostica per immagini.
Anche qua nuova diagnostica radiologica digitale. Tra parentesi vedete
gare-pax, significa che questi saranno installati più o meno verso la fine
dell’anno, proprio oggi ho firmato la delibera dell’indizione di questa
nuova gara che ha un valore all’incirca di 4 milioni e mezzo di Euro, in
cui ci sarà la ricostruzione di un sistema pax – rix – quindi di
trasmissione per immagini di ultima generazione. Quello che abbiamo
va bene, però è obsoleto rispetto a quello che offre attualmente la
computeristica e insieme a San Giovanni Bianco verrà installato un
nuovo mammografo digitale. Per l’anestesia, sempre per il reparto di
San Giovanni Bianco un nuovo ecografo per le anestesie loco-regionali
e per gli eccessi vascolari sicuri per l’anestesia.
Per gli ambulatori territoriali, è in corso una nuova riorganizzazione dei
poliambulatori territoriali. Avete visto che l'anno scorso, due anni fa ho
chiuso l’ambulatorio di Ponte San Pietro spostandolo a Brembate Sopra
con notevole soddisfacimento di tutti i cittadini. Adesso ci sarà una
riorganizzazione territoriale, sempre a vantaggio dei cittadini, con
potenziamento degli orari per l’odontostomatologia soprattutto, anche
nel distretto di Dalmine, con l’acquisto di cinque nuovi riuniti
odontoiatrici e relativi dispositivi di sterilizzazione da destinare
all’odontoiatria del territorio. Un acquisto di un ecocardiografo per
l’ambulatorio di cardiologia di Brembate e infine per la senologia
l’aggiornamento alla tecnologia digitale di tutti i mammografi
dell’Azienda Ospedaliera.
Un passaggio veloce sulla medicina del lavoro. La sorveglianza
sanitaria ha una finalità di tipo preventivo e lo scopo di tutelare la salute
di ogni singolo lavoratore e nella nostra realtà anche la salute e la
sicurezza dei nostri utenti-pazienti. Dal 2008 al 2011 sono state
eseguite 4.768 visite di idoneità lavorativa, 4.394 giudizi di idoneità
senza limitazione, 276 con limitazioni o prescrizioni, 2 di non idoneità.
Dall’inizio di quest'anno al 31 maggio 2012 l’Ufficio, il Dott. Sacchi, ha
eseguito 655 visite di idoneità.
La farmacia. Nel periodo 2008-2012 l’attività dell’Unità Operativa di
Farmacia si è orientata in prevalenza nello sviluppo di molte attività. Si
è lavorato insieme al reparto di oncologia e alla responsabile della
prevenzione per migliorare la qualità del lavoro in ambito oncologico,
dal momento di arrivo del farmaco fino alla prescrizione, allestimento in
laboratorio di farmacia, distribuzione, trasporto, somministrazione e
farmaco vigilanza. Particolare attenzione è stata dedicata alla sicurezza
degli operatori, prevenzione del rischio chimico e chimico antiblastico e
alla prevenzione del rischio clinico per il paziente.
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In oncologia ci siamo dotati di prescrizione informatizzata che aiuta ad
evitare errore e garantisce una maggior sicurezza nel corretto utilizzo
del farmaco. Abbiamo una buona gestione dei farmaci sperimentali e
una buona offerta di terapie innovative, circa 20 protocolli sperimentali
all’anno. In questi anni abbiamo sviluppato in collaborazione con i
reparti la farmaco-vigilanza, sia quella attiva attraverso progetti interni
di corretto utilizzo del farmaco, sia quella relativa a reazioni avverse da
farmaco, fondamentali per seguire l’effetto dei farmaci nella
popolazione. L’attività è finanziata dalla Regione con due progetti
specifici.
Particolare attenzione è stata dedicata al settore acquisti, con un
miglioramento indirizzato e monitorato dalla Regione, relativo alla
razionalizzazione della spesa farmaceutica e per la farmacia
rappresenta un budget annuale di 18 mila Euro. Nell’anno in corso è
stata introdotta la figura del farmacista di dipartimento, fortemente
voluta da me perché ritengo nel dipartimento gestionale fondamentale
la figura del farmacista, con lo scopo di sviluppare l’interazione medicofarmacista verso una selezione oculata dei farmaci e secondo il profilo
costo-efficacia e sicurezza.
Nell’ambito del dipartimento di chirurgia è in atto una stretta
collaborazione nella selezione dei dipartimenti secondo i criteri sopra
indicati. Dalle sinergie e dalle azioni intraprese attraverso analisi
accurate di consumi, costi e caratteristiche tecniche, ne emerge una
razionalizzazione della spesa già evidente dai primi mesi di quest'anno,
rendendo disponibili risorse per tecnologie più evolute.
Con il dipartimento dell’area medica sono in corso lavori di analisi sulla
terapia antibiotica e sulla valutazione di nuovi farmaci per stabilirne i
criteri di scelte e di prescrizioni. Ripeto, la presenza costante del
farmacista di dipartimento aiuta il medico nella scelta del farmaco più
adatto, anche se poi è sempre il medico che decide, ma soprattutto nel
farmaco meno costoso con la stessa efficacia. In un prossimo futuro
avremmo l’introduzione della prescrizione informatizzata nei reparti e
successivamente somministrazione in dose unitaria per rendere ancora
più sicuro il trattamento terapeutico del paziente.
A latere voglio rispondere anche a una domanda che mi era stata posta
riguardo ai farmaci portati da casa dai cittadini. L’Ospedale per legge
deve provvedere al trattamento del proprio paziente ricoverato.
L’Ospedale però non può acquistare tutti i farmaci in commercio, inoltre
oggi spesso ci sono i ricoveri brevi, un giorno addirittura, molti più
farmaci disponibili rispetto al passato e non è corretto cambiare il
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farmaco se il paziente ha già una buona risposta alla terapia in corso.
Pertanto si utilizza il farmaco portato da casa, in quanto la legge non è
in sintonia con lo sviluppo farmacologico e quindi si ricorre a una
soluzione di buon senso che il nostro controllore ASL conosce e
tacitamente accetta in attesa di un adeguamento normativo.
Andiamo all’Ufficio Approvvigionamenti. Le recenti delibere regionali
hanno portato ad un rafforzamento e ad una integrazione con le altre
aziende sanitarie per procedure di acquisto di beni e servizi mediante
partecipazione a un Consorzio AIPEL – Aggregazione Interprovinciale
degli Economi Lombardi, costituito da 17 aziende sanitarie lombarde.
Noi facciamo parte di 2005 Consorzio e insieme a tante altre aziende
ospedaliere per addivenire ad aggiudicazioni che consentano un calo
dei costi sostenuti nell’acquisto di beni e servizi. Tant'è vero che entro il
30 giugno dovremmo presentare un progetto di razionalizzazione della
logistica ospedaliera, gestione dei magazzini di farmacie e archiviazione
cartelle cliniche in aggregazione con l’Azienda Ospedaliera di Chiari.
Un progetto per l’integrazione dell’area delle risorse umane con
l’Azienda Ospedaliera di Bergamo e l’ASL di Bergamo e un’integrazione
del servizio di ingegneria clinica con l’Azienda Ospedaliera di Bergamo
e l’Azienda Ospedaliera di Seriate. Quindi c'è in atto questa forma di
aggregazione delle aziende, finalmente dico, dove è chiaro che la
massa critica diventa grande e si riescono sicuramente a spuntare
minori prezzi per l’acquisto di beni e servizi.
Il servizio di stabilizzazione. L’Azienda Ospedaliera di Treviglio ha già
espletato negli anni passati gare d’appalto per la costituzione della
nuova centrale di sterilizzazione, con annessa gestione dell’attività di
sterilizzazione per gli ospedali aziendali, che sarà operativa a breve.
L’Azienda Ospedaliera di Chiari ha stipulato una convenzione con
Treviglio per l’utilizzo della centrale, già autorizzata dalla Direzione
Generale Sanità, da cui deriverà un beneficio in termini economici. Vi
devo solo ricordare che quando sono arrivato io nel 2008 avevo il fiato
sul collo da parte dell’ASL perché il servizio di sterilizzazione non era
adeguato e non era a posto. Per cui ho dovuto preparare questo
appalto, voi sapete che appalti di questo genere costano sacrifici e
soprattutto da parte del dirigenti e del personale che vi lavora e tempo,
per cui ormai vedete che siamo in via di conclusione.
La sicurezza, la 626. Con il sistema gestione e sicurezza sul lavoro non
solo si stanno garantendo le norme tecnico-giuridiche che regolano la
nostra Azienda, ma in particolare si è consentito all’Azienda di ottenere
risparmi economici, legati alla gestione degli infortuni del lavoro e
l’ottenimento di programmi di miglioramento e adeguamento e non
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restano solo sulla carta, bensì una volta realizzati hanno addirittura una
verifica costante sull’efficacia e sui benefici ottenuti.
Dal 2008 ad oggi sono stati contrastati in modo rilevante diversi rischi
presenti in ambiente, a partire dal rischio incendio e vi ricordo e qui l'ho
già fatto pubblicamente, ma l’incendio di Romano è stato proprio il
punto di prova di tutto il nostro personale che è stato pronto affinché
non accadesse niente, nemmeno un graffio si sono fatti i nostri
lavoratori e soprattutto i pazienti non hanno dovuto subire le disastrose
conseguenze dell’incendio.
Il riepilogo dei rischi affrontati in Azienda, rischi per la sicurezza dei
lavoratori, là nelle aree di transito, negli spazi di lavoro, dei lavori in
quota, nelle attrezzature di lavoro, gli impianti elettrici, il rischio
antincendio, il rischio delle atmosfere esplosive, tutte aree dove il
nostro servizio si impegna giornalmente attraverso i propri
rappresentanti che sono ausiliari, che sono infermieri, che hanno
accettato sulla loro pelle di fare corsi di formazione, di imparare, di
trasmettere senza beccare il becco di un quattrino. Fanno questo lavoro
in più del loro lavoro ordinario. E così pure la sicurezza si occupa dei
rischi della salute dei lavoratori, movimentazione manuale dei carichi, le
attrezzature munite di videoterminali, gli agenti fisici, le sostanze
pericolose, gli agenti biologici, il micro-clima, tutti monitorati dal nostro
servizio di prevenzione.
Infine poi ci sono i rischi di tipo trasversale legati ai compiti e alle
responsabilità, all’organizzazione del lavoro, ai fattori psicologici, lo
stress da lavoro, le lavoratrici madri, i lavoratori minori e i lavoratori
senior, i lavoratori immigrati, l’informazione, la formazione e
l’addestramento, l’uso dei dispositivi di protezione individuali, la
gestione delle emergenze, la sorveglianza sanitaria. Vedete qual è lo
spazio in cui il nostro servizio e i processi che lo regolano siano
complicati e tantissimi.
Per arrivare poi alla formazione, altro capitolo molto importante per gli
operatori sanitari. Alla formazione oggi più che mai viene richiesto di
saper trovare nuove soluzioni che rispondano alle mutevole esigenze
dell’aziende, dei cittadini e dei professionisti. Viene richiesta capacità di
innovazione, ma il concetto di innovazione non si limita all’aspetto
tecnologico e all’acquisizione di nuove conoscenze, ma implica
innovare le persone, quali risorse principali per creare valore nelle
aziende. È questo che fa la differenza e che rende un’Azienda
Ospedaliera competitiva.
La Direzione Strategica dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio
nell’ultimo triennio, convinta del ruolo strategico della formazione, ha
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investito sempre più risorse, come si evince dall’incremento dei progetti
formativi realizzati nel triennio 2009, realizzati 296 progetti nel 2009, ad
arrivare nel 2011 a 389. In particolare si è ritenuto di incrementare la
formazione sul campo, cogliendo la possibilità di legare l’azione
formativa alle specifiche esigenze di sviluppo delle strutture, favorendo
l’apprendimento di competenze professionali e di comportamenti
organizzativi, con il fine di valorizzare il connubio saper e sapere
applicato, in quanto elemento distintivo tra i professionisti che popolano
il mondo della sanità. Come si evince poi dal grafico dopo, nel 2009
sono state realizzate 98 iniziative di formazione sul campo e 159 nel
2011. La formazione a distanza attraverso videoterminale l’abbiamo
iniziata l'anno scorso e ha prodotto due corsi. Tutti questi progetti
formativi vanno nell’area della sicurezza, nell’area della gestione del
rischio clinico, nell’area manageriale e gestionale dell’Azienda
Ospedaliera e infine nell’area tecnico-specialistica, legate agli obiettivi
tecnico-professionali degli operatori che vi lavorano.
Le risorse tecnologiche. Gli obiettivi posti dall’Azienda in ottemperanza
alle normative vigenti in materia di risparmio energetico sono:
l’incremento dell’efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, al fine di contrastare
l’incremento dei costi energetici gli interventi sono stati moltissimi – qui
li vedete tutti elencati con i risparmi ottenuti. L’utilizzo dei cogeneratori,
con un risparmio annuo stimato di 500.000 Euro, l’utilizzo degli inverter
e motori ad alta efficienza, con un risparmio di 150.000 Euro. Il
revamping dell’UTE e delle sale operatorie di Treviglio e Romano di
Lombardia, con un risparmio di 100.000 Euro e il rifacimento della
copertura della farmacia, con il recupero eternit e coibentazione a costo
zero, con un risparmio annuo minimo stimato in 20.000 Euro.
Per quanto riguarda invece lo sviluppo delle fonti rinnovabili, sempre
per adempiere alle normative vigenti e alle direttive comunitarie,
l’intervento è stato dell’installazione di tre impianti fotovoltaici presso gli
ospedali di Treviglio, Romano e San Giovanni Bianco, il cui costo è
stato di 1.043.000 Euro a carico dell’Azienda e 453.000 Euro a carico
della Regione Lombardia, Programma Ospedali Fotovoltaici. Tutto
questo ha generato e genera una auto-produzione di energia elettrica
per un valore di 80.000 Euro, un incentivo annuo di 139.000 Euro, che
in 20 anni consentono un risparmio per auto-produzione di 1.600.000
Euro e producono un introito di 2.783.000 Euro, per un totale di
4.385.000 Euro.
I risparmi economici e che si possono ottenere con le efficienze
energetiche che teorizzano le fonti rinnovabili, sono consistenti e
giustificano il ricorso a queste soluzioni. Sono inoltre l’unico sistema per
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contrastare l’aumento dei costi energetici, Edison e dei consumi per
quanto riguarda l’elettricità, sono stati rispettivamente del 38% e del
5%. Per quanto attiene ai costi energetici termici, il ricorso alla
soluzione CONSIP dà la massima garanzia, sia per gli investimenti a
carico dell’appaltatore, pari al 10% dell’importo, cogenerazione,
trigenerazione, riqualifica ed efficientamento degli impianti, sia per la
climatizzazione estiva, non prevista nell’attuale convenzione, oltre
naturalmente a tutto ciò che comporta l’attuale climatizzazione
invernale.
Nella prossima slide ho voluto sommare gli investimenti avvenuti in
questi 4-5 anni. Vedete, li ho suddivisi per presidio, con un
finanziamento dove vengono specificati i finanziamenti ministeriali,
quelli regionali e i mezzi propri di bilancio. A Treviglio abbiamo un totale
di investimenti dal 2008 al 2012 di 28 milioni di Euro. A Romano di
Lombardia di 7.430.000 Euro. A Calcinate di 1.122.000 Euro, a San
Giovanni Bianco di 2.796.000 Euro, per un totale complessivo di 40
milioni di Euro. In parte vedete, tutti quasi finanziati con mezzi propri di
bilancio.
Attendiamo l’approvazione, bloccata dal patto Stato-Regioni sul sesto
programma-quadro, dove sono previsti per noi circa quattro milioni di
Euro per la messa a norma antincendio dell’Ospedale di Calcinate.
Penso e spero che alla fine di luglio i governatori delle regioni firmino
questo patto con lo Stato e col Ministro della salute e vengano liberate
queste risorse che servono tantissimo a tutti gli ospedali italiani.
Anche la qualità e l’accreditamento sono molto importanti per la nostra
Azienda. Vi avevo premesso all'inizio che l’Azienda di Treviglio ha
intrapreso dal ‘99 un percorso progressivo di certificazione per aree
omogenee. Il primo certificato è del novembre del 2001, il secondo
certificato è del 17 maggio del 2002, il terzo certificato è del 26 ottobre
del 2009, secondo le norme ISO 9001 e 2008 che sono molto più toste
rispetto a quelle … ogni anno se ne inventano di nuove e cercano di
mettere sempre più il puntino sulla qualità dei servizi.
Nel quinquennio 2008-2012 e nel corso del 2010 è stata completata la
certificazione dei quattro ospedali dell’Azienda e di tutte le strutture di
supporto, uffici di staff and line. Nel 2011 sono stati certificati i
poliambulatori territoriali ed ambulatori distrettuali. Nel 2012 è in
programma la certificazione delle strutture territoriali del Dipartimento
della salute mentale, col conseguimento del traguardo della
certificazione dell’intera Azienda Ospedaliera. Entro la fine del 2012
certificati tutti i poliambulatori del Dipartimento di salute mentale, che
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sono tutte quelle che vi dicevo all'inizio, dovremmo raggiungere la
certificazione di qualità in tutta l’Azienda.
I percorsi del paziente che sono un fiore all’occhiello di tutte le aziende
ospedaliere quando vengono studiati, da noi sono stati pubblicati i
seguenti percorsi del paziente e per percorsi si intende il processo, cioè
quando il paziente affetta da una determinata patologia entra in
Ospedale e arriva attraverso l’accertamento, la diagnosi e poi la
dimissione, questi percorsi per noi sono il carcinoma del colon-retto, lo
stroke - vi ricordo che abbiamo una stroke di secondo livello; il
percorso nascita fisiologico, l’inserimento del paziente in struttura
residenziale, lo scompenso. Sono in corso di pubblicazione i seguenti
percorsi: il percorso del paziente diabetico, il diabete gravidico, della
donna gravida; è in corso il completamento del percorso per la protesi
d’anca.
La qualità e l’accreditamento si occupa di RIS Management e i progetti
di RIS Management più significativi nel quinquennio 2008-2012 fanno
riferimento ai seguenti argomenti:
− La sicurezza in sala operatoria;
− La prevenzione delle infezioni ospedaliere;
− L’informazione al paziente e il consenso informato;
− La gestione sicura dei farmaci;
− Il rischio di caduta;
− Il rischio di suicidio del paziente in Ospedale;
− La gestione delle emergenze;
− Il rischio di violenze sugli operatori;
− Il rischio in area ostetrico-ginecologica;
− Procedure e gestione del taglio cesareo in emergenza.
Nel 2011 sono state trasferite per quanto riguarda l’accreditamento le
attività ambulatoriali da Ponte San Pietro al nuovo poliambulatorio di
Brembate Sopra; sempre nel 2011 sono state accreditate le seguenti
attività:
− Neurologie e stroke unite;
− La macro-attività ambulatoriale, complesso ad alta integrazione di
risorse;
− L’attività di cure sub-acute di cui al D.G.R. 937 del primo dicembre
2010, così suddivise: 10 posti tecnici presso l’Ospedale di Romano,
10 su Calcinate e 10 su San Giovanni Bianco.
Il Bilancio. L’attuale quadro economico nazionale è estremamente
severo e anche l’Azienda Ospedaliera di Treviglio ha dovuto fare i conti
con una minore disponibilità di risorse, che ha imposto lo sviluppo di
12
una politica di contenimento dei costi. Il bilancio 2011 dell’Azienda è
stato chiuso con il pareggio di bilancio e il bilancio dell’Azienda vale più
di 170 milioni di Euro in termini di ricavi. Si sono garantite tutte le
attività in essere a Treviglio e in tutte le sedi dell’Azienda e in talune
circostanze si è cercato un miglioramento del servizio reso all’utenza.
Tutte le azioni intraprese hanno avuto l’obiettivo di mantenere alto il
livello qualitativo delle prestazioni, anche attraverso un maggior
coinvolgimento degli operatori sull’appropriatezza delle prestazioni
erogate e sull’utilizzo responsabile delle risorse assegnate. I risultati
raggiunti si devono all’impegno quotidiano di tutti gli operatori che
hanno contribuito con il loro costante lavoro al raggiungimento degli
obiettivi prefissati.
L’Azienda ha messo in atto una serie di azioni, di concerto con la
Regione, per garantire il pagamento dei fornitori di beni e servizi,
rispettando le scadenze previste contrattualmente. Si è passati nel 2007
da tempi di pagamento medi di 300 giorni agli attuali 60 o 75 giorni per
la quasi totalità dei fornitori. Se vi ricordate un paio di mesi fa il Sole 24
Ore aveva pubblicato una statistica sul pagamento dei beni e servizi dei
fornitori e la nostra Azienda era tra le prime 10 o 12. Questo comporta
per le aziende fornitrici dell’Azienda non solo le certezze del credito, ma
soprattutto la disponibilità in tempi brevi delle risorse finanziarie.
Per l'anno 2011 sono stati effettuati i pagamenti per fornitori di beni e
servizi per circa 62 milioni di Euro. A beneficiare di tempi celeri di
pagamento non sono solo le aziende multinazionali, ma anche tutte le
aziende fornitrici che gravitano intorno al territorio di Bergamo e
lombardo. Per l’Azienda i benefici immediati di questa situazione si
misurano in termini di minor contenzioso con i fornitori, un’assenza di
addebiti per interessi di mora per ritardati pagamenti, ottimi rapporti
contrattuali con risparmi in termini di costi.
La prossima slide in effetti dimostra una statistica non mia, ma fatta
dalla Regione, in cui mette l’indice di virtuosità delle aziende
ospedaliere. Vedete che è una media score del semestre 2011, quella
del secondo semestre 2011 non è ancora arrivata. La nostra Azienda è
passata da una media score del secondo semestre 2010, che era 47.48,
a 49.88, con un aumento del 5% ancora e siamo terzi nella classifica
delle aziende ospedaliere in fatto di indici di virtuosità.
Potete vedere dove è il Bolognini di Seriate, dove sono i Riuniti di
Bergamo da questa diapositiva e dove sono eventualmente anche altri
ospedali.
13
L’Azienda Ospedaliera di Treviglio, prima in tutta la Regione, ha attivato
un sistema di pagamento on line – Pago-CRS – basato sull’uso della
CRS, della nostra carta e del PIN e attiverà prossimamente altri sistemi
promossi dalla Regione, Poste e sportelli Bancomat.
Tutti i referti dei principali servizi, laboratorio, radiologia, pronto
soccorso, lettera di dimissione, sono fruibili on line per tutti i cittadini
che abbiano dato il consenso.
Volevo, prima di arrivare a questo, dirvi qualche notizia sul
finanziamento, sono cifre che non dicono niente, però che danno
un’idea di quello che vi viene trasferito dalla Regione in fatto
contrattuale, quindi di budget. Per le funzioni non tariffate, che sono
quelle funzioni molto complesse, se volete poi ve le elenco, ma che
lasciano particolari libertà alla Direzione Generale Sanità di andare in
una direzione o nell’altra, noi veniamo finanziati per 19 milioni di Euro.
Esempio: I Riuniti, se non sbaglio, arrivano a 30 milioni di Euro. Poi
abbiamo un finanziamento per le prestazioni di ricovero a contratto, 58
milioni di Euro; le prestazioni di ricovero extra-budget 18 milioni di Euro;
le prestazioni di ricoveri per i non lombardi 2 milioni di Euro. Per le
prestazioni ambulatoriali a contratto 28 milioni di Euro; per le
prestazioni ambulatoriali extra-budget 6 milioni di Euro.
Il file F, quei farmaci particolari impiegati ad alto costo, 3.700.000 Euro.
Le prestazioni psichiatriche a contratto per i lombardi, 7.600.000 Euro.
Per le prestazioni di neuropsichiatria infantile a contratto abbiamo
1.372.000 Euro e qui sono veramente molto-molto pochi. Entrate
proprie abbiamo 11 milioni di Euro, per i sub-acuti veniamo finanziati
per 1.300.000 Euro. Il totale sono 161 milioni di Euro. Quando noi
facciamo il contratto con l’ASL, contrattiamo il sistema ambulatoriale dei
ricoveri extra-budget e dobbiamo rispettare questi tetti.
Sui ricoveri. Sui ricoveri dell’Azienda Ospedaliera vedete che ho fatto
fare delle proiezioni dal 2007 arrivando al 2011 e siamo passati dai
36.000 ricoveri nel 2007 ai 35, ai 34, ai 30 e ai 29. Questo non significa
che noi abbiamo lavorato meno, significa che dal 2009, a metà 2009,
alcune delibere regionali hanno trasformato i ricoveri in prestazioni
ambulatoriali. Per cui diminuiva il numero dei ricoveri fino ad arrivare
nel 2010 e nel 2011 a regime, dove ulteriormente nel 2011 hanno fatto
ulteriori cambiamenti. Tant'è vero che questa valorizzazione, in soldoni,
che dal 2007 con 36.000 ricoveri valeva 78 milioni di Euro, nel 2011 con
29.000 ricoveri raggiunge i 76 milioni di Euro.
Vi dicevo che nella prossima slide c'è quello che è successo, quello
che è avvenuto tra il 2009 e il 2011. C'è stata una modifica della
14
classificazione internazionale delle malattie, quindi il trasferimento di 29
prestazioni chirurgiche, che riguardavano l’ortopedia, l’oculistica, la
ginecologia urologia da regime di ricovero a regime ambulatoriale.
Ecco perché c'è quella diminuzione di ricoveri, in macro attività
chirurgica ambulatoriale a bassa complessità dal primo gennaio 2010 e
diventata a regime nel secondo semestre del 2010.
C'è stato un incremento dell’1,5% della valorizzazione dei D.R.G. – Il 22
marzo del 2010 l’incendio all’Ospedale di Romano di Lombardia ci ha
indotto a una riduzione di 30 posti letto durata fino a novembre del
2011, con un perdita di fatturato che nel 2009 era di 4.100.000, nel
2011 a 3.100.000 di Euro, abbiamo perso circa un milione di Euro.
Nell’altra slide abbiamo invece i ricoveri solo all’Ospedale di Treviglio.
Vedete che siamo passati da 20.000 ricoveri nel 2007 ai 15.000 del
2011, sempre per effetto di quel cambiamento che vi ho accennato
prima. In termini di valorizzazioni però vedete che dai 20.000 ricoveri
del 2007 che valevano 44 milioni di Euro, si è passati ai 15.000 del
2011 e valgono invece di più, perché sono state fatte molte, molte,
molte più prestazioni.
Qui nell’altra slide invece ho un confronto fra la valorizzazione dei
ricoveri per mostrare quale importanza abbia l’Ospedale di Treviglio su
tutta l’Azienda. Vedete che se prendiamo il valore del 2011, sui 76
milioni di Euro di tutta l’Azienda, 45 milioni vale solo Treviglio. Quindi
l’attenzione più importante deve essere il nostro Ospedale, non
dimenticando però che abbiamo altri tre ospedali, ci sono altri cittadini
che hanno bisogno di servizi, soprattutto quelli della Val Brembana con
l’Ospedale di San Giovanni Bianco.
Grazie per l’attenzione e io ho pensato di farvi questa fotografia
dell’Azienda che ripeto ho l’onore di dirigere, disponibile a rispondere
alle vostre domande. Grazie ancora.
Presidente
Grazie Direttore. In Conferenza dei Capigruppo abbiamo previsto un
intervento per Gruppo Consiliare con domande di chiarimenti od
osservazioni. Si è prenotato il Consigliere Melli per il suo Gruppo
Consiliare. Prego Consigliere, si ricordi 5-7 minuti.
Consigliere Melli
Anche meno. Grazie Presidente e buona sera al Dott. Ercole, grazie
della sua esposizione e volevo puntualizzare due punti principali,
15
formulandole delle precise domande. Dallo scorso anno sono stati
distribuiti sul nostro territorio 30 posti letto per sub-acuti, cioè quegli
utenti più fragili e anziani che necessitano di cure intermedie tra
l’ospedale e il domicilio dopo la dismissione. I posti disponibili risultano
essere così distribuiti, come ho visto dalle Sue slide: 10 a San Giovanni
Bianco – 10 a Calcinate e 10 a Romano di Lombardia. Dal momento che
molti cittadini non sono informati di questo servizio, vorrei sapere se
avete riscontrato dei numeri importanti per quanto riguarda la copertura
dei posti e se un domani ne siano previsti un congruo numero anche a
Treviglio, pur sapendo che il loro costo è molto più alto rispetto agli
altri.
Vorrei chiedere inoltre se oltre l’invio diretto dal Reparto di dismissione
è possibile che l’utente venga inviato al territorio e cioè dal medico di
base.
Altra domanda invece che riguarda la centrale di sterilizzazione. I lavori
per la realizzazione della centrale di sterilizzazione sono iniziati nel
luglio del 2010 con la posa della prima pietra. Il cantiere venne
effettivamente aperto a settembre dello stesso anno e dalle
dichiarazioni si sarebbe dovuto concludere dopo 12 mesi. Nell’aprile del
2011 si posavano le travi portanti della nuova struttura. Detto ciò mi
sembra che
i tempi si siano molto dilatati per quanto riguarda
l’ultimazione dei lavori e la messa in funzione della centrale stessa.
Quindi Le chiedo: avete incontrato delle difficoltà strutturali o ci sono
altre motivazioni? Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere. Vi sono altri interventi? Direttore, raccogliamo tutte
le domande e poi risponde alla fine, o preferisce rispondere subito?
Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Preferirei rispondere a una per una, così non corriamo il rischio di
dimenticare qualche domanda fatta. Cercherò di essere sintetico,
perché le domande fatte dal Consigliere vanno a toccare un punto molto
delicato per l’assistenza del paziente sub-cronico o anziano. La delibera
regionale che aveva trasformato i posti letto per acuti in letti tecnici,
attraverso un’operazione che veniva da lontano, nel senso che girava
ormai la voce che i posti letti per mille abitanti dovessero diminuire,
adesso siamo a 4 – 4,5. In virtù di queste nuove idee e obiettivi da
raggiungere la Regione Lombardia ha detto, okay, noi cominciamo a
scendere trasformando questi posti per acuti in posti letto tecnici,
chiamati per sub-acuti. L’operazione è avvenuta durante l’estate scorsa.
16
Noi ci siamo attivati e avevamo come termine ultimo per attivare questi
posti letto la metà di ottobre, il 15 ottobre noi abbiamo attivato i 30 posti
letto che l’ASL ci ha assegnato.
Vi ricordo che se non sbaglio in tutta la provincia bergamasca sono
circa 110 o 109 i posti letto, 30 li abbiamo noi, 30 Seriate e poi gli altri
sono sparsi verso le ospedalità private.
Il problema che abbiamo incontrato subito nell’organizzazione è stato
quello di una cattiva comunicazione che c’era stata da parte di chi ha
lanciato questa iniziativa soprattutto verso i medici di base. I nostri
responsabili delle medicine per acuti si sono subito adattati, usufruendo
dei criteri per l’accesso al sub-acuto che non sono criteri larghi, sono
molto, molto restrittivi, per cui c'è sempre di base una discussione fra il
medico, il primario della Medicina per acuti che deve trasferire
l’ammalato che ha passato la fase di acuto e va nel sub-acuto e
colloquiare con il responsabile dei sub-acuti. Da questo colloquio nasce
poi un percorso, un obiettivo da raggiungere e normalmente avviene
tranquillamente. Tant'è vero che dal 15 di ottobre, il momento in cui
siamo partiti a tutt’oggi, dopo i momenti critici che ci sono stati, si è
arrivati ad una saturazione quasi dall’85 al 90%, che potrebbe salire al
100% se i medici di base inviassero i loro pazienti, attraverso un’attenta
analisi e a un confronto sempre con i responsabili, direttamente nel
reparto per i sub-acuti, perché il sub-acuto il letto tecnico era stato
inteso come il trasferimento del malato acuto, ma soprattutto il
trasferimento del malato sub-acuto o cronico dal territorio, che invece di
andare a gravare sull’alta spesa del malato in regime per acuti, va in un
altro reparto dove ha le stesse cure, ma che costa alla comunità molto
meno. Quindi per dirgliela, ormai l’ingranaggio si è oliato, l’unica
carenza che noi vediamo come Azienda, ma non spetta a noi fare
informazione, è quella dei medici di base che dovrebbero attraverso una
comunicazione forse più stretta, inviare i malati, perché i posti ci sono,
in questi tre reparti che noi abbiamo.
Per quanto riguarda la centrale di sterilizzazione, effettivamente ci sono
stati un po' di problemi, ma ci sono stati un po' di problemi legati
soprattutto alla trasformazione dal progetto esecutivo al progetto
definitivo. Diciamo che erano state fatte alcune inesattezze nella
posizione degli ascensori, nella posizione delle scale, per cui tutto
questo ha dovuto in fase progettuale essere rimesso ancora in
discussione, in più i pilastri che Lei ha nominato da 26 sono arrivati a
28 metri e questo però a cosa ha portato? Ha portato, anche se in
ritardo, ma comunque vi confermo che la centrale aprirà a luglio, a metà
luglio inaugureremo e diventerà a regime al primo di agosto, ha portato
un ingrandimento della centrale che dai 26 metri sono diventati 28
metri. Questo ha portato ad un potenziamento anche delle macchine
17
che fanno la sterilizzazione, perché nel frattempo, quando alcuni
ospedali hanno saputo che Treviglio faceva questa centrale, si sono
aggregati.
Per il momento abbiamo l’Azienda Ospedaliera di Chiari che si è
aggregata, ma non escludo che anche altri ospedali vicini vengano da
noi a sterilizzare i ferri. Questo cosa significa? Significa per noi che in
dobloni, in soldi, ogni cento di produzione per chi ha costruito la
centrale, noi abbiamo il diritto del 12% di royalty su lavori che vengono
fatti al di fuori della nostra centrale. Quindi l’Ospedale di Chiari che
porta qua i ferri, di quello che paga il 12% viene alle casse
dell’Ospedale.
Presidente
Grazie. Consigliere Lingiardi, prego.
Consigliere Lingiardi
Grazie Presidente. Intanto ringrazio il Direttore Ercole per la sua
presentazione, ci ha dato veramente tanti dati e se poi si possono avere
le slide e ce le fate avere, la ringraziamo già da adesso.
Alcune domande. Io mi sono segnato alcuni numeri e a livello di bilancio
mi sembra di capire che il totale dei ricavi siano circa 170 milioni di
Euro. La prima domanda è la percentuale di risorse deriva dal Servizio
Sanitario Nazionale attraverso la Regione e ASL e quali e quanto
invece sono i ricavi da utenti sulle prestazioni? Questa è una prima
domanda.
La seconda riguarda il turnover del personale medico. Vedo che, e lo
diceva anche Lei, che nel personale medico tanti lasciano perché
vanno in pensione e quindi c'è qualche problema. In questo caso come
intendete intervenire? L’altra questione, io ho avuto la fortuna di con Lei
partire e inaugurare la Fondazione Ospedale Amico, mi sembra due
anni fa, volevo sapere qual è l’attività che la Fondazione ha fatto in
questi due anni e quali sono le prospettive future per la Fondazione
Ospedale Amico. L’ultima cosa, subito dopo il P.G.T. approvato dal
Comune di Treviglio, il Presidente della Provincia Pirovano sui giornali
parlava di un Ospedale rispetto all’ospedale di Treviglio, forse per i
discorsi della struttura, perché ormai questo ospedale ha 40 anni, però
io ho visto che in quattro anni sono stati investiti circa 40 milioni di
mezzi propri e devo dire che si fanno investimenti all'interno
dell’Ospedale. Volevo sapere il Suo parere su questo presunto nuovo
ospedale che si dovrebbe fare, ma evidentemente credo che gli
interventi che sono stati fatti anche nell’ultimo anno, lascino un po' di
incertezza rispetto a questa questione, anche perché poi in periodi di
18
risorse veramente scarse e anche risorse che poi dovrebbero arrivare
sostanzialmente penso dalla Regione o dallo Stato e specialmente in
periodi di dismissioni e di alienazioni di patrimonio statale, credo che la
cosa sia un po' più difficile. Grazie.
Presidente
Prego.
Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Grazie Consigliere. Io sono in grado di rispondere, ma il Direttore
Amministrativo, su quella precisazione sul bilancio, è un po' più tecnico
di me e Le saprà dare la risposta.
Dott. Zenoni – Direttore Amministrativo Azienda Ospedaliera
Buona sera a tutti. Per quanto riguarda le entrate possiamo dire che
relativamente ai ticket rappresentano… in termini percentuali non glielo
so dire, ma in termini sostanziali sono 8 milioni e mezzo circa, come
ticket. A fronte di un bilancio per entrate già pre-assegnate, come
contributi e come attività atipiche, quindi ricavi per DRG, quindi ricoveri
e ricavi per prestazioni ambulatoriali, abbiamo complessivamente 156
milioni di Euro, di cui 8.300.000 sono i ticket. La restante parte, le altre
attività atipiche sono 14 milioni di Euro.
Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Il Direttore Sanitario invece risponderà alla domanda sul ricambio del
personale medico.
Dott. Ciamponi – Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera
Buona sera a tutti. Il turnover del personale è scandito dal Piano
Assunzioni che viene licenziato annualmente dalla Regione, di norma a
fine anno. Quello per noi è lo schema entro il quale abbiamo facoltà di
muoverci. I ruoli, il numero del personale medico e non soltanto medico
in ruolo va comunque calando, siamo in regime di risorse scarse e le
disponibilità sono quelle che sono e il Piano Assunzioni della Regione
gioca per definizione al ribasso. In quel contesto lì cerchiamo di tenere
ricambiato tutto quello che si può ricambiare. Ove necessario e anche
più che necessario, tendiamo a vicariare con consulenze. Per lo più
cerchiamo di trattenere, ove possibile, nello specifico del personale
medico il personale medico che si pensiona e che negli anni di attività si
19
è in qualche modo distinto. Ove non possibile andiamo reclutando
all’esterno. Grazie.
Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Ciamponi, puoi rispondere alla domanda del Consigliere sulla
Fondazione? Ci ha preso un po' in contropiede il Consigliere, nel senso
che sulla Fondazione c'è un bilancio a parte, ma soprattutto dimostrato
con tutte le attività che la Fondazione ha fatto. È un opuscolo che noi
abbiamo preparato per i nostri Revisori dei Conti, per la pubblicità, per
cui magari qualcosina gliela dice, però siamo pronti a farLe vedere
questa…
Dott. Ciamponi – Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera
Precisiamo subito che la Fondazione è nata in effetti due anni e mezzo
fa per volontà dell’Ospedale e per volontà di altre due banche, la Banca
di Credito Cooperativo di Treviglio e di Caravaggio con un patrimonio di
100.000 Euro. Il 60% è stato conferito dall’Ospedale, ma non con
risorse aziendali, con risorse per attività non caratteristiche, i famosi 14
milioni di Euro di cui abbiamo parlato prima. Con questi 100 milioni
abbiamo costituito un patrimonio indisponibile, nel senso che quel
patrimonio resta fermo lì, 100.000 Euro.
Per quanto riguarda la Fondazione, è un ente no profit, ma non è una
ONLUS. Abbiamo cercato, nonostante non ci fosse l’obbligo di legge, di
fare una struttura tipica di quella delle S.p.A., quindi con un bilancio
formato Quattro Direttiva C.E.E. per essere molto trasparente. Tutte le
attività della Fondazione sono attività fatte con il Volontariato. Lo stesso
Management del quale io stesso faccio parte, non ha nessun contributo,
non percepisce nessun compenso. Nel corso del tempo sono state fatte
delle attività di carattere scientifico, ma soprattutto convegni, soprattutto
quindi attività di ricerca e tutte queste sono state sempre fatte solo
quando avevamo degli sponsor. Quindi i famosi centomila Euro di cui
abbiamo parlato prima, non sono stati toccati mai. Tutte le attività di
consulenza e tutti i relatori scientifici che sono venuti a fare attività di
consulenza non hanno mai percepito alcun compenso.
Mi dispiace perché avevamo prodotto nel corso del tempo una
documentazione che abbiamo allegato al nostro bilancio, con la quale
abbiamo dimostrato tutto quello che abbiamo fatto nel corso del tempo.
La volontà del Management della Fondazione è quella di fare un
bilancio sociale. Ce l’abbiamo in Ufficio, ma ahimè oggi non l’abbiamo
portato, anche perché non avevo capito che avremmo potuto parlare
anche della Fondazione. Spero di aver risposto.
20
Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera
L’Ospedale nuovo. È chiaro che stiamo parlando del nostro Ospedale
costruito nel ‘70, è un Ospedale che ha bisogno di essere ristrutturato.
Vedete e anche Lei Consigliere ha detto, voi fate investimenti, sono
investimenti soprattutto su tecnologie nuove, ma sono investimenti
anche che vanno a tappare buchi in una struttura che non è più lanciata
con i tempi che corrono. Queste strutture volute negli anni ’70, che
ergevano su 9 piani, difficilmente si raggiungono ora. Ora la struttura è
di 5-6 piani ma più larga, per cui anche l’affermazione del Presidente
della Provincia che io ho condiviso in un obiettivo a lungo termine, mi
lascia favorevole nella visione che la Città di Treviglio abbia un nuovo
Ospedale. È chiaro che dobbiamo fare i conti con, come diceva
giustamente Lei, i soldi ridotti, le risorse ridotte e un piano investimenti
fatto in Regione Lombardia che ha portato alla costruzione di nuovi
ospedali, tra cui i Riuniti di Bergamo, Vimercate e altri ospedali.
L’impegno io penso che ci sia e se noi lanciamo fortemente non in
questo periodo, perché è un periodo di vacche magre, ma in un
prossimo futuro questa idea e la rilanciamo fortemente, sicuramente
daremo forma ad un progetto alternativo, ma molto più valido
dell’attuale nostro Ospedale. Ci sono delle porzioni nuove, l’oculistica,
la dialisi, la palazzina degli uffici, vanno bene quelle, è la struttura in sé
dei nove piani dell’Ospedale, così come è stata costruita con le camere
da una parte e il corridoio dall’altra, che non è più all’avanguardia nella
gestione dei percorsi sanitari. Voi vedete che in un corridoio passano i
carrelli, ci può passare lo sporco, ci può passare il pulito e non è più
possibile che avvengano queste cose qua. Noi cerchiamo di mantenere
la massima pulizia e la massima appropriatezza, però le nuove
concezioni nella costruzione degli ospedali sono ben altre.
Presidente
Consigliere Merisi, prego.
Consigliere Merisi
Grazie Presidente. Ringrazio anch'io il Dott. Ercole, il Dott. Zenoni e il
Dott. Ciamponi e l’amico Beppe Brigatti per la loro presenza qua questa
sera. Devo dire che le 50 slide, 49 che ci sono state presentate ci
hanno dato tutta una serie di dati che mi mettono un po' in difficoltà a
chiedere alcuni chiarimenti, preferirei quindi questa sera fare un
discorso un pochettino più generale sulla sanità ospedaliera e fare poi
quattro domande di numero, molto tecniche e molto specifiche e
21
dettagliate. Mi associo anch'io nella richiesta del Consigliere Lingiardi
se gentilmente è possibile avere una copia di queste slide giusto per
approfondire quanto poi come materia di particolare interesse, data la
professione che svolgo e anche come cittadino della zona.
Io credo che non sia mai stato facile coniugare la salute con il
portafoglio e soprattutto è sempre stato difficile armonizzare i costi con i
benefici, a maggior ragione di questi tempi in cui la crisi si traduce in
mancanza di liquidità e necessità di tagli ovunque e comunque. Ebbene
sappiamo tutti che a tagliare si fa molto in fretta, ma a giustificare i tagli
non è per niente semplice. Anche perché quando si parla di salute i tagli
si possono interpretare come prestazione differita, non erogata nei
tempi normali, o addirittura non considerata. Certo è difficile spiegare al
cittadino le logiche che sottostanno alla classificazione delle prestazioni
erogate e cioè a livello regionale vengono stilate le speciali tabelle ai
sensi di sistemi precisi, come abbiamo sentito prima, che comportano la
retribuzione degli ospedali attraverso tariffe ben definite e
corrispondenti alle effettive prestazioni offerte, che è il discorso che il
Dott. Ercole ci ha fatto molto dettagliatamente.
Questo però significa un rigido controllo interno che ci è stato
dimostrato, ed esterno da parte in questo caso dell’Azienda a cui
appartengo
io,
sulla
descrizione
della
prestazione,
quindi
sull’applicabilità delle speciali tabelle di cui sopra e di conseguenza
applicabilità e assoggettabilità al giudizio economico che si affianca al
giudizio clinico. Allora significa anche che il sistema sanitario è
cambiato e di molto e questo è normale in questi ultimi anni,
attestandosi però sempre più sul rispetto del budget economico e
sempre meno sulle capacità di intervento sulla malattia. Ma questo è il
discorso generale, poi per noi medici il discorso è un po' diverso.
Allora è legittima come secondo me l’amara constatazione da parte dei
medici che anche la medicina sottostà a criteri di tipo economico,
perlomeno di facciata e ciò lo constatiamo tutti i giorni, anche se non
riusciamo a capire come mai ci sono regioni virtuose, ospedali virtuosi e
altri no. Come l’eccellenza è solo appannaggio di pochi, come mai i
crediti nei confronti dei fornitori sono onorati in modo molto variabile.
Lei ci ha appena detto che siamo addirittura scesi di tre o quattro volte
tanto come numero di giorni.
Sappiamo tutti che non è solo questione di essere in un periodo di crisi,
è probabile che a questi livelli servono scelte e controlli diversi, ma che
spieghino alla gente come mai la stessa prestazione ha costi diversi, ha
tempi di attesa diversi e meno male che forse rimane un minimo di
22
variabilità umana sulla prestazione, in base ad esempio alla mano e alla
capacità dell’operatore.
È giusto cioè che un chirurgo, un ortopedico o un internista o altro
specialista sia più bravo di un altro, ma questo non lo deve dire né il
budget, né tanto meno del partito politico di pseudo-appartenenza.
È vero che non possiamo ignorare i vincoli di bilancio, perché magari il
sistema può implodere, ma è probabile che la gente sia un po' stanca di
logiche non strutturate sulla malattia e sui bisogni, anche se noi che
siamo del mestiere capiamo qual è la logica che parte comunque dalla
malattia e dai bisogni. Potrebbe essere che la gente erroneamente
applichi agli ospedali i ragionamenti che un Comune fa per il patto di
stabilità. Infatti le aziende ospedaliere hanno vincoli diversi, ma il
risultato è pur sempre lo stesso, non posso investire, non posso pagare.
Qui però questa sera abbiamo visto che ci sono stati e sono in corso
degli investimenti importanti, addirittura se non ho interpretato male al
volo, tre quarti di questi investimenti con mezzi propri di bilancio e
questa è una cosa decisamente positiva.
Io credo che sia utile chiarire in una logica decisamente diversa e più
ampia di quello che ha già fatto Lei questa sera, che ci sono tre aspetti
fondamentali dell’applicazione pratica dei principi del nostro caro
Ippocrate su cui noi ai tempi dovevamo giurare. Il primo è la cura della
malattia con tutti i dipartimenti che Lei ci ha detto, il secondo la
soddisfazione del malato e il terzo, ahimè, lo sforamento del budget che
però non abbiamo visto per fortuna. È ovvio quindi e naturale che i
discorsi sui massimi sistemi si debbano poi, come è stato fatto stasera,
calare nella realtà di tutti i giorni e che ovviamente la soddisfazione del
malato è strettamente correlata alla cura della malattia. Ed è altrettanto
ovvio e naturale che la sanità pubblica in generale deve essere in grado
di fornire le stesse prestazioni della sanità privata, perché anche di
questo bisognerà parlare, a condizione anche qui ovviamente che le
regole del gioco siano esattamente, e sottolineo esattamente, le stesse.
Al malato interessa guarire, al medico interessa ben operare e al buon
padre di famiglia, visto che ho i capelli bianchi, interessano entrambe le
cose.
In quanto alla sanità territoriale, e qui mi rivolgo in particolare al nostro
Sindaco, che ha la stessa importanza della sanità ospedaliera, ci sarà
un'altra occasione per approfondirne gli aspetti, soprattutto per le
considerazioni in comune che Lei ha già accennato con la sanità
ospedaliera. Vengo al commento delle 50 slide, molto stringato, come
ho detto, perché sono davvero un po' in difficoltà. Innanzitutto mi
compiaccio dell’annuncio che Lei ha fatto per questo protocollo d'intesa
con la Slovenia che va ad aumentare gli interessi, mi consenta il
23
termine anche se è brutto, gli interessi esterni dall’Azienda Ospedaliera
e poi sicuramente se è stato scelto, un percorso di questo tipo può
sicuramente portare a casa qualcosa di positivo.
Mi consenta un sincero complimento solo a due Suoi – tra virgolette –
dipendenti, quasi omonimi, al Dott. Sacchi e al Dott. Facchi, solo per
affinità elettive. Li conosco bene, il mio primo amore è stata la medicina
nucleare e Lei lo sa, con il Dott. Sacchi abbiamo dei contatti abbastanza
e con la Sig.a Arese e la Sig.a Nava dei contatti abbastanza recenti, ma
è chiaro che il compiacimento per il tipo di lavoro e per l’impegno che
dimostrano tutti i colleghi, non solo medici, ma anche del comparto, è
assolutamente sincero.
Vengo alle quattro domande. Una mi sorge anche qui al volo, ho visto
nei numeri 350.000 persone di bacino d’utenza e allora i ricoveri
sarebbero in proporzione da 1 a 10, 35.000, mentre le prestazioni
ambulatoriali sono esattamente il contrario. Quindi 350.000 bacino
d’utenza e 3.500.000, se non ricordo male, le prestazioni ambulatoriali,
questo significa che come Lei ha accennato, diminuiscono i ricoveri.
Volevo un paio di precisazioni sul ticket sul pronto soccorso. La
seconda richiesta, ho visto la sostituzione dei Riuniti odontoiatrici, se è
previsto anche un Riunito odontoiatrico a Treviglio. Si è parlato prima
della gestione con il collega Melli, la gestione del sub-acuto, la gestione
del post-acuto, potrebbe portare alla costituzione di quello che è già da
L.R. veniva considerato ospedale di territorio?
E l’ultima sulla
sterilizzazione, seppure da un punto di vista di royalties sia sicuramente
minore, è possibile una convenzione con strutture private, ad esempio
dentisti che hanno l’obbligo comunque di sterilizzare? Grazie Direttore.
Dott. Ciamponi – Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera
Provo io di larga massima. Ticket pronto soccorso. Direi che
recentemente non è stato cambiato nulla, se non forse l’ambulatoria
codici bianchi e verdi rispetto all’altra situazione. È cambiata o sta
cambiando l’accessibilità al pronto soccorso, l’ambulatorio dedicato
dovrebbe favorire il contenimento dei tempi di attesa, in particolare per
le prestazioni più critiche. Perché se diamo tendenzialmente un altro
percorso alle prestazioni più blande, a minore criticità, vengono più
immediatamente affrontate quelle critiche. La normativa sui ticket
recentemente non ha subito variazioni.
Odontoiatria. Sono in acquisto 5/6 Riuniti odontoiatrici. Vado a memoria
e il D.G. mi completa: Zogno – Villa d’Almé – Dalmine – Bonate –
Romano di Lombardia e il sesto su Grumello. Questa dovrebbe
24
essere… a Treviglio diciamo che non è previsto. In realtà l’acquisto è
una delle fasi di una partita di una riorganizzazione dell’attività.
Avevamo una valanga di ambulatori odontoiatrici che tendenzialmente
avevamo della tecnologia assolutamente inadeguata, per non dire ferma
od obsoleta e con poche ore sparse sul territorio. Si è deciso di
concentrare le ore e gli specialisti in pochi spazi ambulatoriali ben
forniti, tecnologicamente dotati, per dare un servizio più adeguato.
Stiamo esplorando il fronte sindacale degli specialisti odontoiatri,
abbiamo motivo di ritenere che ci sarà una buona risposta e come esito
immagino che avremo un buon servizio.
Sub-acuti e Ospedale del territorio. La butto lì e il D.G. mi smentisce
quando e dove vuole. Ho sentito anche prima sub-acuti a Treviglio. In
un’Azienda che ha una caratura di medio-bassa complessità, abbiamo
un ospedale di medio-alta complessità che è Treviglio e tre ospedaletti
di bassa complessità, senza voler male, la situazione è questa. Io non
starei ad abbassare la media di Treviglio, tenderei ad alzarla, con
attività elettive e super specialistiche, non andrei a zavorrarla con dei
sub-acuti che lascerei invece al contesto territoriale di riferimento, come
idea complessiva, però poi… questa è l’idea tecnica, dopo si fa quello
che si può fare, però io manterrei il profilo dell’Ospedale di Treviglio con
un taglio medio-alto, tendente all’alto. Diversamente ci si fa male a mio
modo di vedere. Grazie.
Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Posso aggiungere riguardo all’odontoiatria. Voi sapete che molte
prestazioni odontoiatriche negli anni scorsi sono state tagliate dai LEA,
per cui hanno messo in condizioni i cittadini, quelli meno abbienti, di
poter rivolgersi ai poliambulatori territoriali. Circa due anni fa la
Direzione ospedaliera ha fatto una convenzione con questi specialisti
ambulatoriali per calmierare le tariffe e vi devo dire che molti, ma molti
cittadini si rivolgono alle nostre strutture proprio perché trovano dei
prezzi modici, che vanno bene per le loro tasche e questo è anche da
parte del Presidente, del Responsabile dell’odontoiatria bergamasca, un
fiore all’occhiello per la nostra Azienda, perché siamo gli unici. Se vi
guardate in giro molte aziende ospedaliere si sono rivolte ai privati,
hanno fatto delle cliniche odontoiatriche dentro gli ospedali pubblici,
cose che io non condivido, anzi quando sono arrivato qua nel 2008
c’era in corso già una convenzione con un privato che voleva mettere 810-12 poltrone nel nostro Ospedale. E questo signore ha preso la porta
e se ne andato a casa, perché io non li condivido questi connubi
privato-pubblico nella medesima struttura. Il privato fa il privato e il
pubblico deve dare massima attenzione ai bisogni dei cittadini e
questo dell’odontoiatria è stato uno dei percorsi fatti insieme agli
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specialisti che hanno accettato. Quindi noi attraverso dei prezzi
calmierati riusciamo a dare tutte quelle prestazioni che sono uscite dai
LEA.
C’era ancora qualcosa Consigliere? Ho apprezzato il Suo discorso
iniziale sulla sanità in generale, che condivido e sposo. La mia
concezione della sanità, al di là di essere un tecnico, Direttore Generale
e quindi devo anche adeguarmi a quelle che sono le regole che mi
vengono imposte, mi inducono tante volte a fare delle considerazioni
anche negative sul servizio sanitario che noi dobbiamo gestire. Il
connubio o la competizione privato-pubblico che doveva garantire
un’equità per il cittadino nel potersi rivolgere dove voleva, purtroppo
esiste, certo, tant'è vero che noi stessi siamo in competizione con
questa miriade di laboratori che nascono nel territorio e che danno
prestazioni che adesso chiamano low cost. Adesso vediamo nascere e
ve lo dico sinceramente, ambulatori che offrono ecografie a 20 Euro, a
25 Euro e io mi chiedo, ma la qualità dov’è? Bisogna stare molto attenti.
Da noi non lo so se ci sono qua in città, però in altre parti della nostra
Regione crescono come funghi questi ambulatori low-cost, tipo quelli
dei dentisti che vanno in Ungheria o in Bulgaria a mettersi i denti,
adesso stanno nascendo questi ambulatori dove ti fanno l’ecografia
magari addominale completa a 30 Euro.
Vi garantisco che la qualità in queste situazioni a mio parere non è la
migliore. Vi garantisco anche un'altra cosa che potrebbe essere un
momento di discussione anche per capire come stanno le cose, la TAC,
le TAC, le risonanze che vengono fatte nell’ospedale pubblico sono
interventi e accertamenti seri, dove non si bada al numero delle sezioni
di una risonanza, perché signori se io faccio una risonanza seria e
faccio gli strati da un millimetro e da due millimetri, significa che magari
per fare una risonanza ci metto anche un’ora, ma la faccio seriamente a
un costo maggiore. Sinceramente il privato non so se lavora così. E
allora cosa succede? Succede che magari nel pubblico le liste di attesa
aumentano, perché facciamo gli esami seri e nel privato invece uno
telefona e ha la TAC il giorno dopo. Allora un’attenzione particolare
sulla qualità del servizio che offre il Servizio Pubblico è a mio modo di
vedere il fiore all’occhiello di tutta la nostra sanità.
Presidente
Non vi sono altri interventi? Consigliera Ciocca, prego.
Consigliera Ciocca
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Ringrazio anch'io il Dott. Ercole e i suoi collaboratori per quanto ci ha
comunicato finora e mi accingo a fare le mie domande, alcune delle
quali sono più politiche che amministrative e altre sono decisamente
amministrative e gestionali. La Sua relazione Dott. Ercole, in cui ha
presentato i risultati dalla Sua gestione Azienda Ospedaliera, è stata di
una certa rilevanza indubbiamente, però io e credo di farLe una cortesia
nel farle questa domanda così Lei avrà l’opportunità di rispondere, la
trovo in contraddizione con il fatto che nella graduatoria dell’efficienzaefficacia delle aziende ospedaliere siamo arrivati ultimi. E dico siamo
arrivati per indicare la compartecipazione che il territorio ha sui destini,
sull’efficienza e sull’efficacia di un’Azienda Ospedaliera con cui ha un
lunghissimo rapporto anche affettivo devo dire.
Come mai c'è questa discrasia almeno apparente tra l’84,5 di punteggio
assegnato alla Sua conduzione dell’Azienda Ospedaliera che era
l’ultima della graduatoria delle aziende ospedaliere e la relazione che
Lei ci ha presentato? Devo dire che la cosa mi ha lasciata abbastanza
perplessa, perché essendo stata io convinta dall’esterno che il fatto di
avere una uniformità della conduzione in questa filiera anche politica tra
Regione e Azienda Ospedaliera, Lei è considerato in quota Lega, viste
anche le Sue precedenti esperienze politiche, Lei ha scelto il Direttore
Amministrativo, Lei ha scelto il Direttore Sanitario se non erro, ecco io
mi aspettavo che da questa unanimità e unanimità e quindi concordia di
conduzione, si arrivasse a un risultato, se io sto a quanto rilevato
esteriormente, diverso.
Le faccio questa domanda perché gli Enti Locali ormai sono fuori
completamente da un qualsiasi controllo delle aziende ospedaliere, una
volta c’era l’assemblea dei sindaci che comunque interloquiva con
l’Ospedale, secondo me con una funzione notevole, perché c'è un
rapporto diretto tra gli amministrati di un territorio e gli utenti
dell’Azienda Ospedaliera. Quindi questa è la mia prima domanda. Come
mai questa differenza? Saranno i criteri di valutazione, non lo,
comunque la differenza c'è ed è plateale.
Seconda cosa. Io sono purtroppo, ma anche per fortuna, visto che
divento un elemento di acquisizione di informazioni, utente
dell’Ospedale di Treviglio. Sono molto spesso utente in più prestazioni,
fra l'altro avendo avuto in carico l’accompagnamento terapeutico di
metà della famiglia e surrogati, diciamo che lo conosco abbastanza
bene dal punto di vista dell’utente, poi Lei sa che quando uno si trova
fuori ad attendere una visita medica allora si sente di tutto e di più.
Alcune delle cose che sto dicendo sono già arrivate a mezzo stampa,
però Lei ci rassicuri su questo fatto, io sono assolutamente contraria al
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fatto che la politica entri eccessivamente a piedi uniti nella gestione
della sanità pubblica.
Lo so che succede da parte tutto, ma la cosa non mi fa né caldo né
freddo, io sono sempre stata dell’idea che quando si tratta di prestazioni
di questo genere il primo livello è quello dell’assoluta competenza e
capacità professionale, certo se poi a parità di competenza uno si
sceglie quello con cui ha maggiore affinità per posizioni politiche o altro,
la cosa non mi sconvolge, che però sia il secondo criterio e non il primo.
Diciamo, per usare una perifrasi che non fa male né a me né a Lei, che
ci sia un certo occhio di riguardo nelle assunzioni per la Sua zona di
origine o per una comune militanza politica. Sono cose che ho sentito:
è vero o non è vero? Allora finché questo riguarda una prestazione
professionale che non incide direttamente sul servizio, quindi non è
direttamente una prestazione sanitaria, va be’, magari uno può dire
avrei preferito diversamente, però come utente non mi tocca e né tocca
gli altri utenti, ma quando si tratta di scelte di personale sanitario la
cosa, se così fosse, quindi Le chiedo di rassicurarci, potrebbe creare
dei problemi. Quindi Le chiedo di rassicurarci in questo ambito.
Terza cosa, il centro per il servizio di sterilizzazione. Io mi sono chiesta
spesso cosa fosse quella specie di palafitta in cemento policromo che è
abbastanza incombente, però a questo proposito vorrei chiederle
quanto è costato… so che c'è un finanziamento regionale perché l'ho
letto da qualche parte, giusto? No, non c'è nessun finanziamento, tutto
con risorse proprie? (risposta fuori microfono) … ah, da un privato.
Allora volevo chiedere quanto è costato in struttura edilizia, quanto è
costato in quella che io chiamo struttura tecnica, in macchinari, in
queste cose qui e se la direzione dell’Ospedale ha avuto un ruolo
nell’affidamento dell’incarico e nella gestione complessiva del servizio.
A questo proposito, sempre per mie frequentazioni da utente
nell’ospedale, mi è stato fatto notare e io lo riferisco a Lei in modo che
ci illumini, se questo progetto – Lei ci ha spiegato che vengono delle
royalties all’Azienda Ospedaliera – ci ha citato l’Ospedale di Chiari
come primo cliente, ma considerando il grossissimo investimento che
fanno a Bergamo per il nuovo ospedale alla Trucca, è pensabile che
altre strutture ospedaliere utilizzino questo servizio che credo che serva
a Treviglio, ma per una percentuale e Le chiedo di dirci in quale
percentuale è – bassa rispetto al 100% delle prestazioni che può fare.
Poi altra cosa, è esperienza abbastanza comune, è capitato a me per il
fondo dell’occhio, per l’ecografia, per la risonanza magnetica, che gli
ambulatori dell’Ospedale o rimandino l’indicazione dell’appuntamento,
rimandino di prendere in carico la prestazione – a me più volte è stato
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detto non abbiamo ancora l’agenda, per cui passi tra un po' – passo tra
un po' e ho sbagliato agenda – altro. Praticamente per certi esami si
aspettano anche mesi. Ora questo vale per la TAC, per la risonanza,
per l’ecografia, vale per l’elettromiografia e poi lei sente dire dagli utenti
e lo stesso personale mi ha detto guardi si rivolga alla struttura privata
– glielo devo dire con rammarico – e alla struttura privata nel giro di una
settimana le cose si fanno.
Ora io sono d'accordo con Lei nel dire che bisogna valutare la qualità
del servizio, ma quando c'è un accertamento in corso la tendenza
dell’utente è avere il servizio il più presto che può, perché c'è un clima
di ansia, c'è la giusta necessità di conoscere come si sta, che cosa si
ha davanti e quindi è automatico. La domanda è questa: ci sono
attrezzature dell’Ospedale di Treviglio che mi risulta siano sotto
utilizzate per mancanza di personale, Lei ci ha parlato di restrizione
dovuta alle norme in vigore, però non è possibile, o quale altra
soluzione ci può essere, magari attraverso la ore straordinarie, non lo
so, sto dicendo una cosa da non tecnica e voi la sapete meglio di me,
per fare in modo che le attrezzature dell’Ospedale possano funzionare
se non a pieno ritmo, almeno a un ritmo tale da impedire queste code e
quindi a questo passaggio alla richiesta di intervento del privato.
Glielo dico anche perché, non so se è vero o no, però mi pare che ci
siano problemi rispetto al mantenere e a fidelizzare l’utenza, se io ho
degli ambulatori sul territorio, ma non ho la possibilità di dare questo
servizio, il malato non diventa mio paziente e il malato se deve fare
qualche cosa diventa cliente e utente di un'altra struttura ospedaliera.
Non è un caso che alcune cliniche private, per esempio il Policlinico
San Marco, stiano creando degli ambulatori territoriali, perché è chiaro
che l’ambulatorio è la prima fonte di ingresso per i servizi ospedalieri.
Quindi più ambulatori, più pazienti e più interventi all’ospedale.
Fisiomed, prima era Habilita adesso è stata acquistata dal Policlinico
San Marco.
L’ultima cosa è sugli investimenti. Ci sono dei bisogni ancora inevasi.
Non so se è competenza vostra, però un hospice è a Bergamo, un
hospice sarà a Cremona, un hospice sarà nel milanese, ma noi abbiamo
un buco da questo punto di vista, cioè non c'è, eppure c'è domanda.
Oncologia mi pare che abbia dieci posti letto che non sono mai stati
attivati, noi abbiamo solo i day hospital, traumatologia è una delle
domande che le erano state fatte, traumatologia chirurgica avrebbe
bisogno di investimenti, stante il fatto che se Treviglio si sviluppa come
si deve sviluppare, probabilmente ce ne sarà bisogno. Quindi la logica
che guida gli investimenti che voi avete in animo di fare. Grazie.
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Dott. Ercole – Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Allora gentile Consigliere, innanzitutto ho capito tranquillamente che
tutte le Sue domande sono sottoscritte da quell’Associazione trevigliese
di cui fa parte, allora io Le ricordo che sono laureato in medicina e non
mi sono laureato a Tirana, prima di tutto le voglio rispondere questo,
perché forse sarebbe meglio che controlliate un attimino bene, visto che
è andata nello specifico… come? Quando si vuole offendere la gente si
dice satira, quando arrivano le querele me lo saprà dire. Anche questa
è satira.
Parto dalla centrale. Domanda secca, risposta secca. Centrale, il costo
costa 15 milioni di Euro, lo scriva bene, finanziati completamente dal
privato attraverso un project financing, noi pagheremo annualmente la
quota che a noi spetta per l’uso della centrale di sterilizzazione …
come? Nove anni, dopodiché diventa tutto dell’Ospedale. Il costo del
canone? All’incirca sono 700 o 750.000 Euro per la sterilizzazione di
tutta l’Azienda. La centrale è stata costruita per l’Ospedale di Treviglio,
di Romano, di Calcinate. Quando la Regione Lombardia ha dato l’okay a
questa centrale, ha detto fatela perché non siete in regola. Appena noi
abbiamo appaltato molti ospedali, Signora non esiste l’Ospedale Riuniti
di Bergamo, se Lei guarda sotto Treviglio c'è Lodi, c'è Crema, Cremona
e tante altre realtà che hanno bisogno di centrali di sterilizzazione. Per
cui la logica era costruirla per noi, è chiaro che facendo quel piccolo
aumento di planimetria che è da 26 a 28 metri, ha dato la possibilità di
costruire, di aggiornare la centrale con delle strutture molto più potenti,
per cui abbiamo dato la possibilità anche ad altre aziende di poter
collaborare con noi. Chiari è stata una delle prime, si è interessato
Lodi, si è interessato addirittura il San Paolo di Milano che non è tanto
vicino, però spendere 15 milioni di Euro per un’Azienda Ospedaliera e
invece trovare chi gli fornisce il servizio in outsourcing di questi ferri,
penso che sia stata un’operazione positiva, tanto più che non eravamo
in regola.
Passo all’hospice. Signora noi eravamo pronti, Consigliere noi eravamo
pronti con un progetto a fare l’hospice, purtroppo c'è qualcuno che ha
deciso che i posti letto all’hospice fossero dati al sociosanitario e quindi
l’Azienda Ospedaliera che è sanitaria non poteva goderne.
La logica degli investimenti a cui Lei faceva riferimento sul pronto
soccorso, sull’ortopedia, è chiaro che il nostro è un DEA di secondo
livello, con l’autostrada nuova che verrà costruita sicuramente ci sarà
un potenziamento, ma non aspettatevi dei potenziamenti allucinanti. Già
due anni fa io chiesi al mio ex Direttore Sanitario, non al Dott. Zenoni, di
farmi uno studio sul potenziamento del pronto soccorso in quelle località
30
dove sarebbero passate autostrade molto frequentate e in qualsiasi
lavoro fatto non c'è mai stata un’idea che il pronto soccorso debba
essere potenziato all’inverosimile solo perché passa l’autostrada. Al
contrario, però Le do ragione in un punto, che attualmente il nostro
pronto soccorso che ha 11 persone che vi lavorano, non è ancora come
lo voglio io. Tant'è vero che prima della fine, quasi sicuramente,
prenderò il famoso medico che manca per la notte, in modo da
soddisfare gli operatori che proprio ieri mi hanno anche scritto, per dire,
okay, quando avrete anche il secondo medico notturno, tutto filerà
liscio.
Il collega chiedeva anche del ticket dei codici bianchi, siamo partiti e in
tempo sono stati messi i cartelloni per l’utenza, dove ogni persona viene
avvisata attraverso questi cartelloni elettronici del percorso che sta
facendo il paziente: entra, è in accettazione, è in triage, sta facendo la
visita, sta facendo gli esami, sta facendo l’elettrocardiogramma, tutto il
percorso viene identificato in questi tabelloni e il familiare che è fuori
che aspetta vedrà scritto in questi tabelloni il suo caro cosa sta
facendo. In più c'è un medico dedicato 12 ore al giorno, da mezzogiorno
alle 10 di sera che farà solo e unicamente i codici bianchi e i codici
verdi, che voi sapete che un codice verde che entra in ospedale può
uscire come codice bianco, o viceversa un codice bianco può uscire
codice verde. Quindi il potenziamento del triage darà una risposta
sicura e veloce ai cittadini che troveranno tra mezzogiorno e le 10 di
sera una porta aperta qualora non riescano a trovare il proprio medico
di base.
Le liste d’attesa. Consigliere, se fossi in grado di risolvere il problema
delle liste d’attesa, sarei un mago. Purtroppo con le risorse che
abbiamo, risorse in termini non di denaro, risorse umane, non ce la
faccio. Tant'è vero che Le faccio vedere una slide per dire cosa ha fatto
l’Azienda, dove c'è il personale… guardi il 2009 per cortesia, là in alto:
Piano assunzioni chiesto alla Regione 17, piano assunzioni concesso
23, abbiamo cercato di risolvere i problemi che la Regione (a poi negli
altri anni) andando contro e mi sono io assunto le responsabilità in
termini di bilancio, per mantenere al lavoro almeno 20 operatori sicuri,
20 operatori che secondo il Piano Assunzioni e il fabbisogno dovevano
andare a casa.
Quindi voglio dire che ci sono delle responsabilità da prendere in
autonomia, con responsabilità, ma che ho fatto andando contro i
dettami della Regione e che mi sono costati in termini di bilancio
aziendale, perché c'è stata una sottrazione di risorse in altre spese
correnti, ma che ho assunto con molta chiarezza, contro tutti i miei
dirigenti che mi dicevano lascia a casa la gente.
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Assunzioni. Lei si riferisce forse a quella boutade agostana,
ferragostana dell’anno scorso, dove risultava che io avevo assunto la
cantante di Maroni, piuttosto che l’autista di Boni. Signora, questi erano
già dipendenti nostri. Erano già dipendenti fatti con una cooperativa.
Tra parentesi poi io la cantante di Maroni non sapevo nemmeno che
fosse la cantante, è una bravissima, è una persona bravissima. Non c'è
da parte mia nessuna assunzione che guardi il colore politico. Le faccio
una dimostrazione? Lo sa chi è il primario dell’Ostetricia e Ginecologia
di San Giovanni Bianco? Crescini, brava. Non mi sembra che sia del
mio partito, però è bravo e l'ho preso. No, è diverso, Signora Lei ha
appena detto e ventilata l’idea politica e qui ci sta il gioco, per l’amor
del cielo io sto al gioco, dove io faccio assunzioni legate alla mia
corrente politica, non è vero. Non è vero. In termini sanitari
assolutamente no.
Il voto, rispondo alla Sua domanda. Signora il voto dell’Azienda
Ospedaliera non riguarda sicuramente l’efficacia e l’efficienza
dell’Azienda, perché l’efficacia e l’efficienza dell’Azienda gliele ho fatte
vedere nelle virtuosità, riguarda tutta una serie di incombenze che gli
Uffici devono rispettare e Le garantisco che sono veramente tante, i
Fluper, certificazioni, che se non rispettano la data richiesta dalla
Regione, viene penalizzato il Direttore Generale. Ma al di là di questo,
Le dirò di più. La nostra graduatoria in termini dell’efficienza ed efficacia
che diceva Lei, era nella fascia medio-alta. Lo sa dove sono stato
colpito? Perché il sottoscritto non ha raggiunto il 100% dei risultati
dell’edilizia sanitaria, ma ha raggiunto solo il 99,98% a causa
dell’incendio di Romano. E siccome chi giudica questi risultati è una
Commissione estranea, esterna, alla domanda ai funzionari, ma scusate
l’Azienda ha raggiunto il 100%? E i funzionari hanno detto no, è il
99,98, mi dispiace, meno sei punti. È andata così. Non ho preso la
laurea a Tirana.
Presidente
Consigliere Giussani, prego.
Consigliere Giussani
Grazie Presidente. Il mio intervento sarà assolutamente molto sintetico,
anche perché la domanda che avevo preparato l'ha già fatta il
Consigliere Lingiardi che era sul futuro della strutture ospedaliera e se
Lei riteneva… però ha già risposto ampiamente prima, per cui nessuna
domanda. Volevo invece ringraziarla, ma soprattutto complimentarmi
32
con Lei per la puntuale e chiara e completa presentazione della realtà
ospedaliera.
La Ciocca l'ha messa come sempre in polemica, lei ci arriva sempre. Io
voglio lasciare il discorso Lega, P.D., perché giustamente quando si è in
questi settori bisogna guardare la preparazione, la capacità delle
persone e la professionalità. Io ho notato una cosa, ma proprio due dati
stringati. Uno, quel 75% di investimenti fatti con mezzi propri, l’altro
dato che secondo me è importantissimo, ed è in controtendenza nel
momento attuale economico, perché tutti allungano i pagamenti, qui si è
arrivati ai 60-70 giorni, signori. Voglio dire, tutto si può migliorare, però
penso che una realtà prendendo questi due dati, sia il fondamento
positivo di un certo tipo di gestione. Ripeto, non la voglio girare in
politica, non voglio far polemica, ma Direttore complimenti di nuovo per
i risultati ottenuti. Grazie.
Presidente
Consigliere Minuti, prego.
Consigliere Minuti
Non sarei voluto intervenire e sono anche un po' pentito di aver preso la
parola, però è un obbligo credo istituzionale, prima per esprimere la
cortesia di un ringraziamento come hanno fatto tutti, perché voi non
eravate tenuti a venire qui e noi non siamo tenuti a chiedervi tutte
quelle cose che vi sono state chieste e anche quelle che mi accingo a
chiedervi io, poi in più però anche con tutto quello che sta avvenendo
nella sanità lombarda il nostro dibattito mi sembra un po' surreale. E poi
ci aggiungo che intervengo per una provocazione, perché io non accetto
che si parli male di Treviglio e dell’Ospedale di Treviglio e mi ha colpito
la critica alla struttura dell’Ospedale di Treviglio, alla verticalità
anziché… Ho visto che l’Ospedale di Bergamo era orizzontale, hanno
deciso di farne un altro orizzontale molto più brutto e nel posto più
sbagliato, dove la ferrovia separa la Città che ha 130.000 abitanti
dall’ospedale, con un passaggio a livello e che se qualcuno deve essere
ricoverato urgentemente arriva in ritardo, ma soprattutto è stata
realizzata una struttura dal punto di vista edilizio che è un
depauperamento della qualità dell’edilizia pubblica nella civilissima
Provincia di Bergamo.
La realizzazione negli anni ‘70 dell’Ospedale di Treviglio fu un innesto
di qualità. Chi l'ha concepita, il Dott. Luigi Meneguzzo che meriterebbe
un monumento in questa Città, forse più che monumento ai trattori,
occorrerebbe fare un monumento. Il piazzale è poca cosa, non si vede
33
nemmeno, ma non è valorizzata la figura di questo che era un cattivo
medico, ma un ottimo amministratore, pubblico e privato. Gestiva
un’azienda ereditata dalla famiglia, dal suocero, che è continuata bene
dai figli, ma soprattutto il Dott. Luigi Meneguzzo ha saputo realizzare, di
concerto con i caravaggini e io so quant’è difficile andare d'accordo tra
trevigliesi e caravaggini, non solo quella, ma la struttura anche della
Casa di Riposo, quella della scuola professionale, ha favorito la
costruzione dell’ITIS, ha favorito anche la realizzazione di quella
società sulla quale io relazionerò tra poco. Ma quella struttura era
veramente la miglior struttura che si potesse concepire per quel tempo
e io credo anche nei tempi a venire, perché ha avuto la fortuna questa
struttura di avere sempre degli ottimi amministratori che non erano dei
medici.
Il Dott. Antonio Leoni fu un grande amministratore, ha interrotto il
problema e la drammaticità più acuta che aveva l’ospedale, cioè non
c’erano più infermieri, si dovevano importare infermieri dall’estero,
bisognava avere il diploma universitario in infermeria: ha realizzato la
scuola degli infermieri lì. Il Dott. Panté era il Direttore di Sorrisi e
Canzoni TV, cosa c’entrava con la sanità non lo so, ha inventato la
piastra, tutto il seminterrato era inutilizzato, ha detto ma perché non
sfondiamo, aboliamo le barriere architettoniche, era una cosa ovvia, ma
era il Direttore di TV Sorrisi e Canzoni, quanto è stato bravo. Anche lui
andrebbe meritato. Io lo ricordo qui nell’austera sala del Consiglio
Comunale. Chi è venuto dopo di lui, Mentasti vendeva i vestiti, era uno
straordinario amministratore, un po' permaloso, ma è stato uno
straordinario amministratore per il nostro ospedale e ha portato a
termine quella felice intuizione, ha mantenuto efficiente la struttura. Lei
non si deve adombrare Dott. Ercole se proprio il fatto perché Lei è
dottor-medico e le aspettative nei Suoi confronti sono maggiori.
Se un cattivo dottore, Leoni vendeva i trattori della SAME, il Panté
dirigeva TV Sorrisi e Canzoni e l’altro vendeva dei vestiti, hanno
realizzato cose egregie, da Lei ci attendiamo di più. Soprattutto ci
attendiamo una rigorosa coerenza, questo ci è consentito di dirlo nei
rapporti di natura personale anche e rispetto alle affermazioni che Lei
ha fatto e che io condivido e cioè insomma la sanità pubblica è la
migliore rispetto a quella privata. Diffidate della sanità a buon mercato,
però anch'io ho avuto la necessità di andare dalla sanità privata perché
avevo fretta di fare delle analisi e lì mi venivano fatte tre mesi dopo,
dopo però io mi chiedo perché allora quella struttura sulla cui qualità
invece ho dei forti dubbi, che è quella lì che nel lato Ovest, al terzo o
quarto piano viene fuori con quei colori così vistosi che io mi domando,
Sindaco, la Commissione Paesaggio, ma non era Sindaco Lei, era
Sindaco qualcun altro, che parere ha dato su quella bruttura lì, perché è
34
oggettivamente una bruttura e adesso addirittura vengo a sapere che è
una bruttura innestata da un privato in una struttura pubblica e vorrei
che ci fosse coerenza attorno alle affermazioni di principio e non vorrei
trovarmi alla fine che non solo molti utenti transitano dalla struttura
pubblica andando alla privata, ma il privato si appropria un po' per volta
della struttura pubblica.
Non considero più che una goliardia l’affermazione, pur pervenuta da un
soggetto importante che ha sicuramente a cuore i destini delle nostre
comunità come il Presidente della Provincia, quella di ventilare di questi
tempi la realizzazione di un nuovo ospedale, perché questo
deresponsabilizza voi e noi dal continuare ad amare questo Ospedale.
Questo Ospedale va difeso, mantenuto e migliorato e io sono convinto
che questo è possibile e cioè che la struttura è di tale pregio da durare
molto di più rispetto a tutti coloro che immaginano di farne un'altra, cosa
molto improbabile nei tempi e nei modi. Quindi io Le chiedo primo di
continuare a difendere la sanità pubblica e a difendere l’Ospedale.
Secondo, quando Lei farà carriera, cesserà la Sua attività nel maggio
del 2013, io credo che nel maggio del 2013 anche Lei farà carriera,
perché cambieranno molte cose, nel maggio del 2013 Lei possa
presentare un bilancio che sia perlomeno confrontabile con quelli che ci
hanno rassegnato positivi coloro che l’hanno preceduta e nei confronti
dei quali ha avuto sempre con loro un rapporto dialettico, io mi sento di
esprimere un grande e sentito ringraziamento a nome della popolazione
di Treviglio. Grazie.
Presidente
Abbiamo esaurito gli interventi da parte dei gruppi consiliari. Dottore,
vuole replicare all’intervento del Consigliere Minuti?
Dott. Ercole Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Sono stato frainteso, io difenderò a spada tratta sicuramente questo
Ospedale, ma Lei non mi deve dire che questa struttura oggi è nuova,
tanto più che quando io ho fatto riferimento agli investimenti che
abbiamo fatto, sono investimenti che altri non hanno fatto. Sa quanto
era il buco di bilancio prima dell’arrivo di Mentasti? Dieci miliardi, dieci
miliardi! Allora se si governa e si governa bene, questi buchi non si
fanno, ripianati dalla Regione. Voglio dire che si dà a Cesare quello che
è di Cesare. Io mi sto impegnando per cercare di portare avanti
un’Azienda Ospedaliera dove nel 2008 mancava la sterilizzazione,
mancava l’emodinamica, mancavano le cose principali che un Ospedale
degno di questo nome aveva; stiamo facendo tutto il possibile, io ho
solo detto che questo Ospedale ha bisogno di manutenzione, ha
35
bisogno di essere messo a posto, ma nell’ipotesi che Lei definisce
goliardata del Presidente Pirovano, perché dobbiamo spegnere un
sogno? Perché dobbiamo spegnere un sogno che ci può aiutare ad
andare avanti solo per difendere il passato? Mi dispiace Consigliere,
non sono del Suo avviso. A me piace sognare, non costa niente e se
devo sognare sogno un ospedale nuovo, non difendo quello che c'è,
cerco di farlo funzionare bene, cerco di rattopparlo dove mancano le
cose, ma l’edilizia sanitaria non è più quella del ‘70. Non sto sparando
contro il mio ospedale, anzi, lo amo. Ho fatto solo una verifica, la chiami
un’affermazione dicendo che l’edilizia sanitaria degli anni 2012 è
un'altra e non è nemmeno quella dei Riuniti. Non è nemmeno quella dei
Riuniti!
Presidente
Direttore grazie. La parola al Sindaco.
Sindaco
Ringrazio anch'io per la presenza e per la relazione il Direttore Cesare
Ercole e i suoi collaboratori, credo che sia stata un’occasione di
approfondimento a cui il Consiglio Comunale di Treviglio, nonostante le
affermazioni che faceva prima Luigi Minuti, era abituato negli anni
scorsi e penso che sia un’abitudine da proseguire in maniera tale che
possa essere garantita comunque un’informativa, vista l’importanza in
questo caso dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio-Caravaggio per il
territorio del Comune di Treviglio e mi auguro, indipendentemente da
quello che succederà nel maggio 2013, che ci sia modo di proseguire
questo genere di audizioni anche negli anni a venire, magari
restringendo nella durata in funzione del fatto che l’aggiornamento sarà
più continuo e più costante. Grazie ancora per tutto quello che ci ha
portato a nome della Città di Treviglio. Grazie.
Punto n. 2)
AUDIZIONE PRESIDENTE C.D.A. SOCIETÀ CO.GE.I.DE. S.P.A.
Presidente
Proseguiamo i lavori del Consiglio Comunale con la seconda audizione
del Presidente di CO.GE.I.DE., Luigi Minuti che è anche nostro
Consigliere Comunale. Gli diamo subito la parola.
Consigliere Minuti – Presidente CO.GE.I.DE.
36
Grazie Presidente. Sig. Sindaco, Sigg. Assessori e Sigg. Consiglieri.
Se l’audizione precedente era un gesto di cortesia dell’Ospedale nei
confronti dell’autorità comunale di Treviglio, la mia è una funzione
d’obbligo, essendo la società di cui ho l’onere di essere Presidente e
Amministratore Delegato, partecipata dal Comune di Treviglio nella
misura del 19%. Il Comune di Treviglio possiede azioni del valore
nominale di 3.155.000 Euro, azioni che hanno il valore invece reale di
4.576.000 Euro e il valore della partecipazione è del 50% in più rispetto
al valore di libro. Questo perché il capitale sociale della società è di
16.750.000 Euro, però il patrimonio netto, al netto degli ammortamenti,
tutti gli investimenti al netto di ammortamenti, è di 24.290.000 Euro, un
discreto capitale per una piccola azienda. Ha soltanto un decimo dei
dipendenti dell’Ospedale, 33 dipendenti soltanto e ha meno di un
decimo del fatturato, solo 11 milioni di Euro.
La società è stata istituita negli anni ’80 nell’ambito delle iniziative di
carattere consortile che portarono a quel tempo alle felice realizzazione,
abbiamo detto prima dell’Ospedale, delle scuole superiori professionali
e tecniche di via Caravaggio, della Casa di Riposo e anche del
depuratore, allora di Treviglio – Caravaggio e Mozzanica in quel di
Mozzanica.
È poco percepita la CO.GE.I.DE., intanto perché il depuratore è a
Mozzanica. Quelli di Mozzanica per molto tempo l’hanno percepita,
percepivano la puzza… col tempo la puzza si è attenuata, è scomparsa
e spesso i visitatori si meravigliano come sia possibile che le acque
reflue di oltre centomila abitanti reali e 150.000 abitanti equivalenti, le
utenze industriali, non comporti più quella molestia olfattiva che è stata
per parecchi connaturata all’esistenza del depuratore. Ma non è
percepita la CO.GE.I.DE. a livello locale anche perché le sue attività
sono tutte nascoste. Voi potete apprezzare il valore dell’asfaltatura di
una strada, potete apprezzare quando si fanno le righe bianche per
terra, anzi c’era il Segretario Siragusa che diceva sempre bisogna fare
il nero e il nero era l’asfaltatura, perché il nero è ciò che colpisce
l’immaginario del cittadino utente. Prima delle elezioni si asfaltano le
strade, nessuno osserva le fognature perché sono sotto, le condotte
dell’acquedotto, le condotte delle acque fognarie che poi attraverso le
reti intercomunali arrivano a questo grosso impianto depurativo di
CO.GE.I.DE. – Sotto questo profilo si tratta di attività nascoste, ma si
tratta però di attività di grosso volume. Se voi pensate che negli ultimi
anni CO.GE.I.DE. ha investito con quel suo modesto bilancio di 11
milioni all’anno, però ne riserva tre puntualmente all’anno, almeno tre,
ma anche di più. Quando ha ampliato pochissimi anni fa il depuratore di
Mozzanica ha investito qualche cosa come 15-16 milioni che è il
37
Bilancio pluriennale di un medio Comune tra quelli che sono soci di
CO.GE.I.DE. –
E il bilancio pluriennale che è compendiato nella slide di cui vi risparmio
la proiezione, ed è la slide dal n. 26 in avanti prevede investimenti nel
campo dell’acquedottistica, il programma degli investimenti è
necessariamente per una società che deve avanzare le richieste di
finanziamento, deve maturare la sua liquidità, perché il ricorso al
mercato è molto modesto, la quasi totalità degli investimenti è
autofinanziata e la prospettiva programmatica è di lungo termine.
Dicevo prima che c'è l’acquedottistica di 19 milioni di Euro, di cui per il
solo anno 2013, 2.366.000 Euro e poi vi è la programmazione a venire
fino al 2021. Per la fognatura tre milioni di Euro nel 2013, 34.100.000
Euro nel lungo periodo. E così per la depurazione, 27.100.000 Euro.
Vi può spaventare e colpire un po' questa previsione così importante
per il depuratore consortile, l’esigenza non è quella di moltiplicare le
strutture dal punto di vista fisico, occupare nuovi spazi, fare nuove
vasche, ma è quello di affinare le modalità di trattamento delle acque,
perché periodicamente il legislatore regionale ne ha ridotto la
compatibilità all’uscita dello scarico finale nel fiume Serio. Le acque
dopo essere depurate confluiscono nel fiume Serio e devono essere in
Tabella A, cioè assolutamente accettabile per un corso d’acqua
superficiale. Così simpaticamente ho voluto che vedeste la Tabella n.
22 per esempio che mostra le acque e anche la 21, che fuoriescono dal
depuratore CO.GE.I.DE. nel fiume Serio. Potete notare quanti pesci che
giocano attorno allo scarico del acque di CO.GE.I.DE. e se vivono i
pesci vuol dire che l’acqua è buona.
Nell’illustrazione delle varie slide, che ripeto per risparmio di tempo non
si proiettano, vi è la storia della Società, nata come Consorzio, poi
formalizzata una delle prime in Italia in Società per Azioni, quindi di
diritto privato e nel ‘99 è divenuta una società pubblico-privata perché
due Comuni, il Comune di Treviglio e il Comune di Caravaggio ebbero
ad alienare una parte della propria partecipazione, il che ha consentito
a Treviglio per la verità in due occasioni di Treviglio, di finanziare con
l’introito che fu la prima volta di due miliardi e poi di un miliardo la
seconda volta, di finanziare opere pubbliche con questa alienazione. Il
Comune di Caravaggio ne vendette una parte, la metà circa di quella di
Treviglio, il corrispettivo è stato acquistato da un privato, scelto con
gara ad evidenza pubblica, ed è il partner tecnologico di CO.GE.I.DE. –
La sua partecipazione è pari circa a quella del Comune di Treviglio.
L’attività di CO.GE.I.DE. riguarda il ciclo integrale e integrato dell’acqua
e cioè acquedotto, fognatura e depurazione e trattamento delle acque.
38
Per la verità la vostra Società è una società multi-servizi perché si è
occupata nel tempo con risultati assai positivi anche del metano e
anche adesso esercita per conto di ANITA e per conto di Unigas il primo
intervento agli sportelli e la installazione e il rinnovo degli allacciamenti
del metano e si è occupata anche di informatizzazione, laddove qualche
anno fa i Comuni di Calvenzano e di Mozzanica non erano raggiunti
dalla banda larga e quindi non potevano gli utenti di questi Comuni
usufruire del servizio informatico, per cui realizzammo una rete wireless
in grado di facilitare l’accesso degli abitanti di questi due Comuni
all’informatica.
Una slide vi proietta i valori e gli obiettivi della Società, vi sono le
immagini, una di queste vede il depuratore dall’alto e un'altra il bacino
che serve CO.GE.I.DE. – E’ fatto di 16 Comuni, partono da Canonica, in
alto a sinistra e Brignano e Morengo a destra e scendono giù fino ad
Arzago d’Adda e Mozzanica per comprendere tutto il territorio della
Bassa pianura sotto il fosso Bergamasco, che vanno dall’Adda al fiume
Serio, un bacino ottimale che CO.GE.I.DE. ha raggiunto per più
approssimazioni. Vi ho detto che in origine il bacino era soltanto
Treviglio-Caravaggio-Mozzanica, successivamente hanno aderito dei
Comuni contermini e alla fine vi aderì anche il Consorzio di Fara e
Canonica a cui si aggregò Pontirolo e ha raggiunto quindi questo bacino
che è di 100.000 abitanti e 16 Comuni.
Quattrocentosessanta sono i chilometri di rete di acquedotto gestiti, 350
i km. di rete di fognatura, 60 km. i collettori; 9 milioni i mc. di acqua
distribuiti nell’anno, che variano a seconda se piove molto, se non piove
e allora ci sono più o meno consumi – 10,5 milioni di mc. le acque
urbane depurate nell’anno e cioè a CO.GE.I.DE., all’impianto
centralizzato di Mozzanica arrivano più acque rispetto a quelle che sono
state fornite ai cittadini, perché vi è, tra l'altro, intanto la fornitura delle
acque trattate dalle aziende, perché abbiamo anche clienti industriali. In
secondo luogo, fenomeno questo negativo, che è una delle cause che
alimenta la dimensione del programma degli investimenti, riceviamo
anche quelle che con un termine tecnico vengono definite le acque
parassite, cioè ci arrivano acque dovute all’immissione in fognatura
impropriamente delle acque piovane, oppure delle acque che in un’area
bassa come la nostra, con i fontanili e quando ci sono delle esondazioni
queste acque entrano nella rete fognaria e soprattutto negli eventi di
forte maltempo, vengono a ingrossare le acque da trattare all’impianto
consortile.
Undici milioni sono il fatturato, è in crescita fisiologica per l’aumento
degli utenti, però voi sapete che negli ultimi tre anni è stato applicato un
consistente aumento della tariffa, sulla base di una determinazione
39
dell’ATO provinciale che ha teso a omogeneizzare le tariffe sul territorio
bergamasco, mentre a nostra volta abbiamo, in virtù delle convenzioni
in essere con i singoli Comuni, omogeneizzato le tariffe dei Comuni che
vedevano per esempio Treviglio su un livello medio-basso di tariffa,
Caravaggio su un livello molto alto di tariffa, i caravaggini hanno avuto
un aumento di tariffa modesto, perché già pagavano molto, i trevigliesi
hanno avuto un incremento del 50%, graduato in tre anni, ma con una
base di partenza che era ferma da decenni e che era su una misura
assolutamente accettabile, stante l’importanza del servizio dal cui
ricavato la Società deve trarre la capacità di garantire la fruizione del
servizio a tutti gli utenti del territorio, i potenziali utenti e fornire un
servizio di qualità.
Oggi arriviamo a 0,86 centesimi al mc., si arriva a uno con il carico delle
imposte, però vi è una parte di tariffa cosiddetta sociale, per cui una
famiglia che consuma nella norma, al massimo paga 150 Euro di media
all’anno di qua. Spende molto di più di telefonia, credo che però l’acqua
valga molto di più della telefonia. Con questo non ce l'ho con la
telefonia. 18 milioni gli investimenti degli ultimi anni. Dipendenti ho
detto che ce ne sono 33, di cui solo 6 sono trevigliesi e nessuno iscritto
alla Lega Lombarda. Volevo fare un'altra battuta sulla Lega Lombarda,
ma era ad uso di Giussani, mi scusi Presidente, ma sembra un po'…
però in questo caso adesso si offendono i Consiglieri della Sinistra,
nessuno è iscritto al sindacato in questa società qui. Io non lo so, c'è
del mobbing, perché non c'è la tendenza alla sindacalizzazione, è una
singolarità e devo dire che probabilmente i dipendenti sono felici del
loro rapporto con la loro azienda a cui sono affezionati, dimostrandolo
con scarsissimi incidenti. È da più di due anni che non si verifica un
incidente nemmeno stradale, con nessuna assenza per malattia o così
via e nella Società è previsto un premio di produttività legato al
raggiungimento degli obiettivi e quindi io credo che questo soddisfi
anche i nostri dipendenti. Per la verità ci preoccupa di più la
soddisfazione degli utenti e viene condotta annualmente un’indagine da
parte di una società specializzata di customer satisfaction, di
soddisfazione dell’utente naturalmente, dei vari sportelli ubicati sul
territorio, dai quali è emerso che l’indice di soddisfazione è intorno a 90,
quindi piuttosto alto.
La Società quindi ha ottenuto tre certificazioni di qualità, tra cui due
specificatamente quella per la gestione, quella per la sicurezza e quella
per l’ambiente, che sembra la più rilevante. Credo che però a voi
interessa di più sapere quali sono i fabbisogni che la società è chiamata
ad assolvere per il territorio del Comune di Treviglio nel medio e lungo
periodo e soprattutto in considerazione della situazione che non è
emergenziale e che tuttavia è fortemente attenzionata della sgradita
40
presenza del cromo nell’acqua, ancorché questa presenza lontana dai
limiti di accettabilità previsti dalle norme, che sono di 50, la presenza è
intorno al valore di 10 e nell’ultimo anno è stabile in quattro acquedotti,
mentre in altri quattro acquedotti la presenza del cromo è stata
debellata, non c'è più. Verrà debellata a breve anche per l’acquedotto di
via Bellini e dopo i lavori di via Bellini proseguirà quella invece nella
zona sud e proseguiranno, appena concertato con l’Amministrazione, la
localizzazione e la realizzazione dei nuovi pozzi, atteso che avevamo
immaginato di realizzarne uno in via Brignano, tra la Società SICATE
del Meneguzzo e l’Azienda agricola Carioli, ma questa porzione di
territorio è inclusa, è lambita da un terzo plume di cromo che scende da
monte verso valle e che fortunatamente non arriverà in Treviglio, andrà
giù soprattutto nel territorio di Caravaggio e di Misano – Gera d’Adda e
tuttavia non possiamo fare un nuovo acquedotto in una posizione di
vulnerabilità.
Stiamo seguendo naturalmente il plume di cromo quotidianamente,
anche oggi è stata conferita un’estensione di incarico per ulteriori
accertamenti a coloro che hanno fatto lo studio che vi è stato
consegnato e al Dott. Ghezzi, perché si possa non dico
quotidianamente, ma con frequenza che garantisca noi gestori, ma
soprattutto gli amministratori e le comunità locali, circa la governabilità
e le soluzioni a questo fenomeno di inquinamento che non abbiamo
provocato noi, ma che ci comporta l’onere di un impegno considerevole.
Questa è realtà del cromo di cui avete il dettaglio delle analisi più
recenti, di più lungo termine le vedete sul sito dell’Amministrazione
Comunale, incide nella formulazione del programma degli investimenti
specifici del Comune di Treviglio. La messa in sicurezza dei pozzi è
stimata in 1.500.000 Euro; la realizzazione dei due nuovi pozzi è
stimata in 500.000 Euro; la ristrutturazione della rete di adduzione e
distribuzione idrica e che ha come significato perché se non si
percepisce subito, è che a approfondire i vecchi pozzi, se prima ti
davano 10 litri al secondo, sto dicendo delle misure minime perché
siano comprensibili, che si ricavavano a 60 metri, ma usciva di tutto, a
150 metri non escono 10 litri, ma ne escono solo 5. Allora, esce acqua
più buona, ma esce meno acqua, ergo c’è l’esigenza di fare altri
interventi di adduzione, di acquisto, di reti per acquisto di acqua
dall’esterno, oltre che fare i nuovi pozzi e dopo i nuovi pozzi collegare
nuove aree del territorio, per avere sempre la stessa quantità o migliore
quantità di acqua di una qualità complessivamente migliore.
La ristrutturazione dei serbatoi pensili, ci sono questi pensili da tanto
tempo, sono del Comune di Treviglio, ma se la CO.GE.I.DE. è la società
concessionaria del servizio, fa la concessionaria direi fino in fondo, e
comportano un onere di 1.300.000 Euro. La realizzazione dei sei volani
41
l’ho già detto… non l’ho mica detto… i volani è una cosa un po’ strana
da capire, vi faccio un esempio pratico. Quando piove molto chi va alla
Geromina a volte rischia di annegare, resta sotto il ponte di via
Canonica, sotto la ferrovia. Prima accadeva anche in altre aree,
accadeva per esempio per andare alla SAME e in passato accadeva in
via Calvenzano. Gradualmente le criticità si sono ridotte, ora è
soprattutto alla Geromina che preoccupa e tuttavia la risoluzione di
questa situazione e di altre di minore visibilità rispetto a questa,
comporta un investimento di 1.500.000 Euro.
La Città di Treviglio vanta la maggior estensione di fognatura rispetto al
suo territorio, questo perché il territorio urbanizzato non è vastissimo
rispetto al territorio complessivo; solo un terzo del territorio è stato
raggiunto dalle urbanizzazioni, ma questo terzo qui è in larghissima
parte fognato e tuttavia ci sono delle aree nevralgiche che la fognatura
non l’hanno, per esempio la via Bergamo. Allora si parla di fare la
lottizzazione della Bianchi, si è fatta una lottizzazione impropria della
Veca, ma non hanno mica la fognatura. Si dice: e se però la Farchemia
fosse allacciata al depuratore, ammesso che sia possibile trattare le
acque della Farchemia in compatibilità con le altre, e però insomma ci
sono delle industrie non servite e vi è da tempo un progetto che
pensavamo di realizzare anche un po’ prima, ma che non siamo riusciti
a realizzare che è quello di fare anche il secondo lotto del collegamento
che due anni fa o tre anni fa ci ha portato a fognare tutto il Castel
Cerreto, collegandolo con il sistema fognario Fara - Canonica Pontirolo. Ora la prospettiva è di proseguire dal Cerreto alle Battaglie,
in modo che poi dalle Battaglie si scende giù e l’intera area a nord della
Città è completamente servita da fognatura. Ma c’è anche l’area di via
Cassano con la frazione delle Pezzoli e soprattutto siccome
CO.GE.I.DE. è gestore del vasto territorio che comprende anche Fara
Gera d’Adda, la via Veneziana non è servita da fognatura e soprattutto
non è servita da fognatura a monte la via Badalasco e poiché si sa che i
problemi scendono da monte a valle, è opportuno che si affrontino
anche le esigenze fognarie.
Abbiamo risolto quest’anno le fognature che non esistevano nella zona
industriale di Canonica, adesso occorre realizzare quelle di Badalasco,
quelle di via Veneziana che sono amministrativamente in territorio di
Fara Gera d’Adda, ma di fatto gravitano su Treviglio, e quella poi delle
Cascine Pezzoli. Tutto questo costa 3.500.000 Euro. Stiamo risolvendo
le interferenze, sono in corso, delle nostre reti idriche, tutte le reti
idriche varie con il tracciato BRE-BE-MI, stanotte si costruirà un tunnel,
perché si deve fare a freddo, perché col caldo non è possibile, e la
spesa è 1.500.000 per quanto riguarda il territorio amministrativamente
ricadente nel Comune di Treviglio, in realtà però la nostra spesa è di
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3.500.000 per tutte queste interferenze, quelle riguardanti anche
Casirate d’Adda e Caravaggio e Bariano e devo dire che l’intera spesa
è coperta dalla società BRE-BE-MI e dalla TAV, per cui noi siamo solo il
soggetto attuatore di questi interventi.
Così come per gli interventi di carattere fognario e di collettamento più
impegnativi, in altre realtà dove siamo intervenuti, abbiamo chiesto il
concorso anche delle industrie a cui risolviamo il problema della
compatibilità della loro presenza sul territorio. Questi gli interventi
principali, se ne avete altri che ci sono sfuggiti ne prendiamo atto,
tenete conto però che la società soprattutto deve gestire il quotidiano e
rinnovare le reti. Le reti non sono eterne, una fognatura ancorché dal
punto di vista del Bilancio la ammortizziamo in vent’anni e magari dura
qualche anno di più, arriva persino a 50, però a un certo punto la devi
rifare, perché se non la rifai abbiamo detto quanti erano i chilometri
della fognatura, quanti erano i chilometri dell’acquedotto, sappiate che
ogni anno una quota almeno il 5 o 10% di questi reti è opportuno che
vengano rifatte, perché una delle problematiche che hanno i gestori dei
servizi idrici, una è quella di arrivare a portare il servizio sulla
universalità del territorio, l’altra è quella di garantire la qualità del
servizio fornito, in particolare dell’acqua che viene emunta dal rubinetto,
ma l’altro servizio è quello di eliminare le cosiddette perdite di rete che
nel sistema italiano, il peggiore nell’ambito della comunità europea,
vede queste perdite superiori al 30% nella migliore delle ipotesi; ma con
un paese in realtà che variano dal 20% all’80% di perdite anche nel
nord, il Verbano Ossola, oppure la zona di Trieste, hanno perdite del
60-70%.
Ora, la realtà di CO.GE.I.DE. è mediamente buona, e tuttavia perché
ulteriormente si riduca questo malfunzionamento che deriva dalle
perdite, perché i tubi sono obsoleti, perché si bucano, perché i contatori
non contano giusto, vanno rifatti e occorre rinnovare continuamente la
rete. Questo garantisce oltretutto il recupero di una maggiore entrata
perché se fatturassimo non il 70, in realtà l’80% dell’acqua che
emungiamo o che acquistiamo, ma ne fatturassimo il 100%, ecco che
avremmo il 20% di entrata in più e potremmo estendere o accelerare la
realizzazione del nostro programma di investimenti. La società dal
punto di vista della gestione va bene, nel senso che i suoi ricavi sono
maggiori dei costi perché ha un limitato indebitamento, perché ha un
limitato costo del personale, perché ha una discreta efficienza di
gestione, perché ha una buona struttura amministrativa, i risultati sono
dovuti alla bontà dell’organizzazione e dell’attività del personale.
Quindi questa situazione che vi è stata compendiata nel Bilancio e nella
relazione già in precedenza consegnata integra e ciò che vi ho
43
sintetizzato scorrendo le slide, sono a vostra disposizione per eventuali
domande.
Presidente
Grazie Presidente Minuti per la relazione e per i dati che ha fornito al
Consiglio Comunale. È iscritto a parlare il Consigliere Risi per il suo
gruppo, prego.
Consigliere Risi
Grazie Presidente e Consigliere. Intanto complimenti perché noi
sappiamo che l’acqua è un bene comune e lo dice anche da urologo,
che è un bene importante, dico sempre ai pazienti di bere tantissima
acqua e non per forza devono comprare le bottiglie che costano un
sacco di soldi e quindi una qualità dell’acqua ottima riduce anche i costi
per le famiglie. Volevo partire dall’ultima sua considerazione sulle
perdite totali. Io so, Lei ha detto che le perdite totali di rete per la
CO.GE.I.DE. sono il 30%, ha scritto, contro il 38 dell’Uniacque e ho
letto però anche per esempio che per la Germania va al 7% la perdita
totale. Secondo Lei un domani non dico arrivare a questi risultati dei
tedeschi, ma insomma se possiamo avvicinarci probabilmente solo
cambiando buona parte della rete, penso aumentando le quote.
L’altra cosa che volevo, le faccio tutte velocemente le domande, l’altra
cosa che volevo chiedere è questa: abbiamo tutti letto che dal 2008 c’è
in pendenza un problema al TAR, assieme a Uniacque, fra CO.GE.I.DE.
e Idrogest. Quale è attualmente la situazione? Ho letto il Presidente
dell’Uniacque punta a una chiusura bonaria di questo problema e le
chiedo se per caso questi investimenti a lungo termine possono essere,
con questo problema sub judice, realizzati lo stesso, considerando che
c’è questo problema sub judice anche se il TAR non ha ancora deciso.
L’altra cosa che volevo chiederle è sul problema delle tariffe, Lei ha
detto che la tariffa è circa 0,.86 centesimi, quale è in relazione alle
tariffe d’ambito la differenza e l’altra cosa che volevo chiedere, in base
alla luce del referendum del giugno 2011 in cui prevede tra l’altro la non
remunerabilità del capitale per i soggetti esercenti il servizio idrico,
quale è la posizione della Società nell’ambito di questa tariffa. E
l’ultima, the last but non the least, sulla sicurezza e sul monitoraggio
dell’acqua distribuita dal territorio, quali azioni migliori è possibile
compiere e quali azioni intende sostenere la CO.GE.I.DE. in quanto
partner del tavolo dell’acqua che è stato appena ------ dal febbraio 2012.
Grazie.
44
Presidente
Presidente Minuti, vuole rispondere a intervento per intervento? Come
le è più congeniale. Risponde subito? Prego Presidente.
Presidente Minuti
… e allora emulo il Presidente dell’Ospedale, l’Amministratore
dell’Ospedale e rispondo subito anziché più comodamente a tutti
insieme. Cosa può fare CO.GE.I.DE. per migliorare la qualità
dell’acqua? Cosa può fare il Comune di Treviglio per migliorare la
qualità dell’acqua? È questa la domanda che Lei si poneva, cosa può
fare il Comune di Treviglio per migliorare la qualità dell’acqua? Quindi
risponde Mangano… La verità è che al di là del soggetto che deve
intervenire e al di là dell’incertezza legislativa che ogni giorno ci mette
in questi imbarazzi, ci fa… ma allora a chi tocca?... e induce magari
qualcuno a scioperare dalle sue responsabilità; è dal 2008 che c’è un
contenzioso con Uniacque, ma in realtà è forse prima, perché gli ambiti
ottimali che sono una grande conquista nella gestione dei servizi
pubblici, ma anche e soprattutto dei servizi pubblici idrici, che la
massima parte erano gestiti in economia dai Comuni, senza criteri di
economicità, perché non si sapeva quali erano i costi, i ricavi, qualcuno
l’acqua gli scendeva giù dalla montagna lì vicino e non aveva nemmeno
i contatori. È stata una grande positiva decisione quella di fare un unico
ATO per ogni Provincia. Poi dopo magari ce ne sono tre o quattro per la
verità, oppure ci sono 3 o 4 gestori, perché a Milano, Brescia e
Cremona ci sono tre o quattro gestori e in realtà nel 2008 è stato
stabilito che è possibile avere un unico ATO che fa programmazione e
controllo, che determina le tariffe uguali per tutti, che approva il
programma degli investimenti secondo priorità oggettive, e non secondo
quelle che si attribuisce uno che pensa che le sue vengono prima degli
altri.
È stata una grande cosa positiva questa qua, però nel 2008 se ne è
aggiunta un’altra e cioè che se è vero che ci deve essere un unico ATO,
ci possono es però più gestori; però queste sono valutazioni politiche, io
non ve le posso fare e non posso rispondere alla sua domanda. Per
questa l’ho messa sul ridere, ma perché io relaziono dal punto di vista
tecnico come sta andando l’Azienda CO.GE.I.DE. oggi, che
probabilmente voi non inviterete più a relazionare prossimamente,
perché non ci sarà più, perché confluirà pacificamente in Uniacque e ci
sarà un unico gestore; avremo tutti insieme l’onere di chiedere al nuovo
gestore di proseguire i programmi avviati, di riconoscere le nostre
priorità, però insieme avremo il senso di responsabilità di garantire che
anche altri territori che non hanno oggi l’efficienza di CO.GE.I.DE.,
45
grazie a Dio di CO.GE.I.DE., ma ce ne saranno anche altri migliori di
CO.GE.I.DE., possono a loro volta essere ben serviti. Noi stiamo
dialogando con Uniacque, ho chiesto all’Amministratore Delegato di
Uniacque se voleva venire anche lui stasera e mi ha detto: ma no, ma
parla tu, ma tanto siamo in collaborazione!
Ora, Uniacque applica la medesima tariffa che applica CO.GE.I.DE.,
perché sia CO.GE.I.DE. che l’Uniacque appartengono all’ATO
provinciale e la tariffa è quella che determina l’ATO provinciale e sono
in corso le consultazioni, le tariffe si rivedono triennalmente, perché
triennalmente lo Stato fa uno stato dell’arte sull’andamento del servizio
idrico che vede esattamente quello che Lei ha detto puntualissimamente
sulle perdite, che sono consistenti ma in riduzione, siamo vicini ormai al
20. Mentre invece ci sono realtà proprio dell’80% e i nostri consumi
invece tendono man mano a essere più risparmiosi, c’è in atto insomma
una politica di maggiore responsabilità sia negli utenti, forse perché
costa un po’ di più l’acqua, sia da parte dei gestori che tendono a
realizzare tutte le economie.
La sua domanda direi precisa, che richiede una risposta precisa, è
quella che riguarda le conseguenze dell’esito referendario. Siamo in un
paese che non rispetta molto i referendum, se i referendum.. però
questo è un giudizio politico, chiedo scusa e lo ritiro, ora la
CO.GE.I.DE. non consegue degli utili di esercizio per remunerare il
capitale, se è vero che eccezionalmente ha distribuito l’anno scorso e
quest’anno un dividendo agli azionisti è perché ha avuto delle entrate
straordinarie che non sono derivate dall’utenza commerciale, dalla
tariffa. Abbiamo avuto entrate straordinarie, per esempio la Farchemia
ci ha versato 450.000 Euro di indennizzo, ancorché poi dal punto di
vista penale e ora anche dal punto di vista civile sia risultata vincente
nei vari procedimenti, tuttavia noi che prevedevamo questo risultato, il
fatto di avere un Presidente veggente si riesce a portare a casa
450.000 Euro e in più abbiamo avuto una plusvalenza dalla vendita di
azioni che il Comune di Treviglio ci sollecitava di vendere
quotidianamente, che erano le azioni che CO.GE.I.DE. possedeva nel
capitale della S.A.B.B. Abbiamo anche lì avuto una plusvalenza di
200.000 Euro. Insomma l’utile di esercizio della CO.GE.I.DE. è
fisiologico ma non volto a remunerare il capitale; grazie a Dio a la
società matura utile di esercizio e questo utile di esercizio dovuto
all’efficienza del sistema consente di mantenere la retta, quel che è, noi
non spingeremo nell’ambito dell’ATO perché si elevi la tariffa, pensiamo
che nel sistema complessivo e nella gestione unica la tariffa non potrà
che lievitare perché il territorio più vasto ha problemi che richiedono di
essere aggrediti e non ci saranno le entrate delle plusvalenze, salvo
quelle iniziali dovute al conferimento del patrimonio di CO.GE.I.DE. in
46
Uniacque o di altre società in Uniacque, che consente a Uniacque
stessa dall’altro di avere maggiore capacità operativa, avere un
maggiore capitale, dall’altra di essere più snella, bancabile e quindi di
poter accedere a finanziamenti, e non necessariamente di ricorrere
all’aumento della tariffa.
Il conferimento di CO.GE.I.DE. in Uniacque è vantaggioso per gli utenti.
Sul vantaggio per Treviglio è una valutazione che fanno i livelli di
assemblea dei Comuni che non competono a me. Credo di averle
risposto. Grazie comunque per l’apprezzamento.
Presidente
Consigliera Borghi prego.
Consigliera Borghi
Grazie. La ritrovata unità del Centrosinistra stasera mi fa esprimere un
giudizio positivo che ricavo più che dalle slide che avevo avuto non
ancora completate, anche dal verbale dell’ultima assemblea di
CO.GE.I.DE., dove si è votato il Bilancio. Faccio una domanda prima di
iniziare perché non ho capito bene, il conferire il patrimonio significa
che la proprietà non sta più in capo agli enti pubblici? Cosa significa
conferire il patrimonio di CO.GE.I.DE., espressione che hai…
(intervento fuori microfono)
D’accordo, ma le reti sono in capo agli Enti Locali. Devo capire.
(intervento fuori microfono)
Comunque significa questa cosa, che le reti non sono più di proprietà
del Comune.
(intervento fuori microfono)
Devo solo capire questa… prego…
Sindaco
C’è una questione sulla cedibilità delle reti. Tutte le operazioni che si
faranno eventualmente di fusione per incorporazione, aumento di
capitale o cose di questo genere, su Uniacque da parte di CO.GE.I.DE.,
riguardano il patrimonio di CO.GE.I.DE., che è diviso in quota azionaria
secondo le proporzioni di percentuale che ciascuno dei soci ha. Le reti
di proprietà del Comune di Treviglio sono demanio incedibile, quindi le
reti del Comune di Treviglio non entreranno mai all’interno di operazioni
di questo genere qui. Quindi è come se il servizio fosse composto di
due segmenti, una parte di reti del Comune di Treviglio che per forza di
legge rimane comunque sempre del Comune di Treviglio; tutte le reti
che CO.GE.I.DE. ha realizzato nel corso di questi anni, che ha fatto con
47
i soldi degli investimenti, delle tariffe ecc. ecc., che invece possono
entrare eventualmente in Uniacque. Quindi alla fine il sistema integra
reti del Comune di Treviglio che devono essere messe a disposizione
gratuitamente del gestore d’ambito che si impegna a restituirle al
termine della concessione nelle medesime condizioni di funzionamento
in cui le ha ricevute, si spera magari anche migliori e dall’altra parte
invece le reti della società che possono essere conferite perché solo
per quello c’è la possibilità di prevedere questa cosa.
Consigliera Borghi
Chiarissimo, grazie Sindaco. Allora, mi scuso se parto un po’ a monte e
parto dall’assemblea di Uniacque del 28 aprile, dove tutto sommato è
emerso che è in istallo, cioè la situazione è abbastanza quella che ho
lasciato io, ma ancora prima che finisse il mio mandato, perché si parla
di milioni e milioni di Euro di deficit, i giornali dicono 30 milioni, io non
ho consultato il Bilancio e appunto si dice che addirittura per risanare i
conti la società potrebbe essere chiamata a conferire a Uniacque il
proprio patrimonio. E si parla anche di aumento di bollette.
Mentre d’altra parte Uniacque, che mantiene quel deficit, ha avuto un
5,7 milioni di utile, ma ne ha pagati in tasse parecchi e infatti il suo utile
diventa 2 milioni di Euro perché non ha speso, cioè perché non è
intervenuta in quelle riqualificazioni, in quella manutenzione delle reti
che era chiamata a fare. E questo preoccupa un po’, preoccupa un po’
perché in fondo i cittadini con queste tasse, cioè è una tassa in più che
pagano allo stato, che già in questo momento è parecchio esoso
rispetto appunto alle tasse. In Uniacque, io vado a memoria, credo che
siano stati cambiati gli amministratori, che ci abbiano messo un bel po’
di tempo a fare un’assemblea e quindi a dire quale era lo stato della
situazione e c’è stata tutta la polemica dei compensi eccetera e la
conclusione è che Pirovano ci continua a dire che le tasse vanno
pagate, però la sua parte politica continua a dire che l’IMU non va
pagata, anzi bisogna fare l’obiezione fiscale.
Ho fatto questa premessa perché Pirovano nel verbale dell’assemblea
di CO.GE.I.DE. dice chiaro e netto e tondo che, e qui più che a Minuti io
farei una domanda al nostro Sindaco per chiedere cosa pensa lui,
Pirovano dice appunto che CO.GE.I.DE. deve essere aggregata a
Uniacque, percorso che si sta facendo, ci si avvicina a piccoli passi,
dice che la Provincia è intenzionata a conferirle le proprie partecipazioni
idriche e chiede un analogo comportamento da parte dei Comuni per
quanto attiene alle proprie società patrimoniali. E quindi questo
processo di integrazione è molto sponsorizzato da parte del Presidente
della Provincia, cosa che è sempre stata, mentre da parte
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dell’assemblea dei Sindaci c’è sempre stata, e Minuti lo dice nella sua
relazione al Bilancio, un atteggiamento non di diniego, non di mancata
apertura o di chiusura, ma c’è pendente il ricorso al TAR Brescia che ha
diniegato… avendo avuto il diniego della salvaguardia, si aspetta che il
TAR di Brescia si pronunci.
Io credo che abbia ragione Minuti quando dice che si auspica una
cooperazione che assicuri nel tempo una unità gestionale, sono anche
convinta che … come lo chiamava Bettoni? Lo chiamava l’oro blu mi
pare, l’acqua, debba stare in capo a società pubbliche, quindi mi sento
di sostenere questo atto che ormai corrisponde alla Provincia e questa
società che però fatica a decollare e i Comuni che si servono di
Uniacque si lamentano grandemente, gli interventi non sono tempestivi,
si fa difficoltà, per cui mi viene da dire allora piccolo è bello, cioè io
conosco un po’ la storia perché ho fatto le altre assemblee di
CO.GE.I.DE., anche perché CO.GE.I.DE. ultimamente, anche con le
fognature, anche con altri problemi, è riuscita a sistemare…
Presidente
Consigliera concluda…
Consigliera Borghi
… parecchie criticità. Sì, termino. Quindi la domanda che voglio fare a
Minuti, piccolo e bello che cosa si rischia? Cioè oggi credo che i servizi
che noi abbiamo non siano paragonabili a quelli dei Comuni gestiti da
Uniacque, ma quanto tempo può durare questa cosa e fino a quando
può dare vantaggi positivi. Al nostro Sindaco invece chiedo che tipo di
atteggiamento ha lui rispetto, conosco un po’ quello degli altri Sindaci,
però ha votato insieme agli altri Sindaci, rispetto a questa posizione del
Presidente Pirovano che invece tende a sollecitare, tende a chiedere
con insistenza che CO.GE.I.DE. venga ad aggregarsi ad Uniacque.
Mentre a Minuti chiedo le fogne, lo hai già detto tu, io mi ero presa
questo appunto, c’è anche la via Pagazzano e io ricevo parecchie mail
dai cittadini di via Pagazzano, soprattutto del primo pezzo, che si
lamentano delle fogne.
Sono molto contenta di avere sentito che il pozzo non si farà in via
Brignano perché io credo proprio che sia una zona a rischio e mi
chiedo, visto che erano già in programma col mandato precedente,
quando arrivano queste case dell’acqua, lo chiedo a te come lo chiedo
al Sindaco. Ringrazio tanto e apprezzo il grande lavoro fatto.
Presidente
49
Prego Presidente.
Presidente Minuti
… del tratto terminale di via Pagazzano, collegamento con via Brignano,
c’è il progetto in corso di appalto a breve. So che dei cittadini lì sentono
una puzza con questo caldo insopportabile, è una cosa che va a
soluzione a breve. Le altre domande che Lei mi ha fatto sulla fognatura
in generale, mi ha posto delle domande politiche che… cui dovrei
rispondere come Consigliere e non come Presidente della società;
come esponente della società mi compete gestire quello che voi ci
avete affidato, quello che annualmente l’assemblea dei soci delibera e
quello che la legge prevede. Io sono stato un sostenitore dell’autonomia
di CO.GE.I.DE. e del fattore piccolo è bello anche quando altri
sostenevano tesi diverse, si ricorda Giuseppe, era su una posizione
diversa rispetto alla mia e sedevamo nello stesso Consiglio
d'Amministrazione. Oggi paradossalmente io sono innamorato di
CO.GE.I.DE., sono innamorato del lavoro che faccio gratuitamente,
perché qualche giornale, il Corriere della Sera in particolare, che non è
più il giornale serio di una volta, ha scritto un lungo articolo che
CO.GE.I.DE. resiste e affonda Uniacque per mantenere il suo Consiglio
d'Amministrazione. Il mio stipendio è zero in CO.GE.I.DE., quindi non
c’è da difendere uno stipendio, io sono innamorato di CO.GE.I.DE. ma
siccome ho la mia sensibilità di cittadino, devo dire che mi piacerebbe
che l’efficienza di CO.GE.I.DE. diventasse l’efficienza dell’intero
servizio idrico provinciale e che anche altre realtà potessero avere un
servizio parimenti efficiente rispetto a quello di CO.GE.I.DE.
Certo mi dispiacerebbe molto se in futuro una fusione approssimativa
non condotta con le regole di salvaguardia necessarie portasse al
risultato opposto e cioè che altri non migliorano e noi peggioriamo. Quel
che succede in casa d’altri io non vado a sindacarlo, quel che succede
sopra di noi; c’è un detto a Treviglio che dice: “su che me lu a la su
stagiu”, credo che non era maturo il tempo nel 2008 e forse non
avremmo prodotto un risultato positivo nell’aggregazione approssimata,
ci sarebbe stato per noi uno scadimento e questa fase di
sperimentazione forse ci consente di maturare le soluzioni più ideale,
ma soprattutto quando parlo di stagiu, la su stagiu, la stagione non
pronta era quella della pubblicizzazione della società CO.GE.I.DE. Ora
il presupposto perché CO.GE.I.DE. entri in Uniacque è che la
CO.GE.I.DE. sia società totalmente pubblica. Oggi è una società
pubblico-privata, il privato dice: io vado fuori dalle scatole, voi mi
pagate 10 milioni di Euro. Ma scusate, avete fatto il giusto
ragionamento, Risi e tu sulle difficoltà che incontra Uniacque, ma una
delle ragioni di questa difficoltà, di carattere finanziario innanzitutto, è
50
che ha dovuto sborsare un sacco di soldi per rilevare il servizio idrico
della città di Bergamo e comuni limitrofi. Ma non puoi lo stesso anno,
l’anno dopo, due anni dopo fargli tirare fuori altrettanti soldi per rilevare
il 20% del servizio idrico del bacino CO.GE.I.DE., perché il privato i
soldi le vuole, i Comuni dicono: dateci delle azioni corrispettive al valore
del patrimonio che ci conferite, ma il privato vuole le palanche. Allora
bisogna compiere dei passaggi senza che si ingolfi la società Uniacque,
senza che si depauperi la società CO.GE.I.DE., il primo passo è la
dismissione degli altri servizi, perché CO.GE.I.DE. da società
multiservizi diventi gestore solo del servizio idrico integrato, la
pubblicizzazione con la liquidazione del privato e quindi il processo di
integrazione, ma sono dei passaggi che vanno oltre la mia competenza
e i miei poteri, io mi limito a rispondere a ciò che compete insomma al
Presidente uscente della società CO.GE.I.DE.
(intervento fuori microfono)
Ah, sono bene le case dell’acqua, ma sono controverse, Lei ha potuto
leggere il verbale, c’è chi dice le case dell’acqua possono fare
emergere problemi di potabilità perché si insinuano magari delle…
dipende da come le fai, se le appalti fuori, se… noi le gestiamo
direttamente e le abbiamo fatte su misura per le singole comunità e non
abbiamo badato a spese, sono fatte tecnicamente in modo ineccepibile,
soprattutto dal punto di vista delle apparecchiature di monitoraggio e di
depurata dell’acqua che viene consegnata, per cui non corrono rischi e
consentono invece all’utenza minima di avere un grande risparmio
rispetto all’acqua minerale, all’acqua acquistata, perché si può prendere
l’acqua gasata a 5 centesimi di Euro che è meno rispetto a quel che si
spende andando in un supermercato. C’è la coda, oggi un quarto d’ora
a firmare le distinte di versamento del denaro delle singole case
dell’acqua da versare in banca, perché io sono un Presidente che faccio
tutto e mi piace occuparmi…
(intervento fuori microfono)
Un’altra cosa, credo che anche il Comune di Treviglio farà la sua parte,
Caravaggio è partita oggi, manca solo il Comune di Treviglio, l’hanno
fatta tutti tranne il Comune di Treviglio. Noi siamo disponibili, quando il
Comune ci dirà dove e come farla, in un attimo siamo pronti a partire.
Presidente
Consigliera Ciocca prego.
Consigliera Ciocca
Le domande che intendevo fare sono già state poste e riguardavano le
case dell’acqua, perché ricordavo che erano lì lì per partire e quindi mi
chiedevo quando sarebbero state fatte a Treviglio e se CO.GE.I.DE.
51
aveva di nuovo confermava l’intenzione di investire anche questo
ambito; e l’altra domanda a cui Minuti ha già risposto era quella sulla
quantificazione di quanto la società CO.GE.I.DE. ha avuto a seguito
della causa portata avanti insieme al Comune di Treviglio e ad altri
Comuni della Bergamasca e del Cremonese nei confronti di Farchemia.
È già stato risposto, chiedo se ci sono altre cause in corso di questo
genere che possano portare a un intervento di giusta rivalsa nei
confronti di chi, come Minuti stesso ha detto, crea un bel po’ di problemi
a CO.GE.I.DE., perché uno sfascia e l’altro deve riparare insomma. Lo
ringrazio per la presentazione, grazie.
Presidente
Presidente prego. Non vuole aggiungere altro? Benissimo, Consigliere
Merisi, si era prenotato?
Consigliere Merisi
Sì, grazie Presidente. Grazie al Presidente Minuti per la sua puntuale e
completa esposizione, grazie per averci dato in anticipo la relazione
sulla gestione e le slide questa sera; sarò decisamente più breve
rispetto all’intervento precedente. Prima mi correva l’obbligo e l’ho fatto
volentieri essendo della stessa professione rispetto al Direttore
Generale dell’Azienda Ospedaliera, con tutto il rispetto dei ----evidentemente. A Luigi Minuti invece volevo chiedere alcune cose,
molto banali probabilmente, e alcune chiose invece un pochettino più
serie. E allora, io Presidente mi rifaccio al Bilancio della sua gestione
che Lei ci ha mandato. È chiaro che un Bilancio che si basa sulle tariffe
invariate e sul contenimento dei costi non può che essere accolto
favorevolmente anche dal cittadino che vede almeno in solido un sogno
che lui ha, il cittadino vuole spendere di meno, vuole evidentemente il
servizio buono e Lei Presidente ci ha dimostrato come le cose anche da
un punto di vista del personale stanno andando bene.
È chiaro che anche gli investimenti, il piano degli investimenti che Lei ci
ha presentato non può che incontrare il nostro favore sia da un punto di
vista dell’acquedotto, sia da un punto di vista della depurazione. Ora
però qualche informazione in più le chiedo. Ho visto le entrate
straordinarie che sono il primo capoverso, entrate straordinarie a cui Lei
faceva cenno prima, quindi l’alienazione della quota S.A.B.B. e l’entrata
straordinaria di Farchemia. Domanda, ma non è che alla luce della
sentenza di cui chiedo copia contestualmente all’Assessore Imeri
quando ne sarà in possesso, non è che adesso CO.GE.I.DE. deve
restituire 450.000 Euro perché Farchemia, è una battuta evidentemente,
perché Farchemia è stata riconosciuta non colpevole di un reato e… e
52
l’altro reato proscritto? È evidente che da quel poco che si legge sui
giornali di carbamazepina e sia di dimetridazolo aveva delle dosi,
qualcuno l’aveva già detto in un Consiglio Comunale, quando la voce
era così… che le dosi, la quantità, la concentrazione di carbamazepina
era 200.000 volte inferiore alla dose terapeutica; ma questi sono altri
dati, evidentemente la voce di quella persona non era così forte da farsi
ascoltare. Ma va bene lo stesso, come si dice.
Andando avanti poi, quali sono, Lei cita, le opere per le infrastrutture,
infrastrutturazione ferroviaria e autostradale? Mi sembra, se non ho
capito male, che una parte di risposte sia già stata data, di fatto è lo
spostamento delle reti esistenti a causa del passaggio. Che cosa si
intende per irrobustimento della fognatura e mi sembra che anche in
questo caso significhi solamente più chilometri tra virgolette; per quanto
alla posizione di CO.GE.I.DE., Uniacque e di ATO, o meglio dell’Ufficio
ATO, mi pare che buona parte della risposta, ma se c’è qualcosa in più
glielo chiedo contestualmente, sia contenuta a pag. 9, il cap. 6,
Regolazione di settori, rapporti con ATO e Provincia, salvaguardia degli
investimenti.
Ci sono un paio di cose invece più tecniche, di cui le chiedo gentilmente
risposta e cioè a pag. 6 Lei parla di: i ritardi nelle riscossioni hanno
indotto il Consiglio d'Amministrazione ad appostare per il secondo
esercizio un adeguato fondo svalutazione. È possibile sapere
mediamente, è chiaro, perché anno con anno anche questo dato può
cambiare, a quanto ammontano? È stata fatta una proiezione in
percentuale rispetto all’incassato, quanto c’è? A pag. 9 c’è un dato che
non ho capito, se gentilmente me lo può spiegare, nei volumi in
ingresso, kmq, si passa da 18.719 e 14.614 nel 2011, quindi un
decremento del 25%; volevo capire a che cosa era dovuto.
Due domande tecniche, molto tecniche e banalissime, è un costo
davvero eccessivo il contatore per la singola famiglia? Poi Lei ha
accennato prima via Veneziana. Via Veneziana è la parte, tanto per non
fare nomi, di Italtermo, il gommista, quindi la parte di Fara che viene
sulla statale 11, perché mi sembra che Fara abbia la Cascina
Veneziana e siccome c’entra anche l’ASL in queste cose, era un
discorso. Poi invece sul cromo due cose un po’ diverse. Allora, il plume
del cromo attualmente quello ufficiale, quello stabilito da Regione
Lombardia, quello che è pubblicato sul BURL, sul bollettino ufficiale,
arriva a un certo livello, quindi mi sembra di capire, mi corregga se
sbaglio, che il riferimento suo a un plume in zona est di Treviglio sia
riferito all’ipotesi della terza fonte di inquinamento, però ufficialmente
Regione Lombardia non ha ancora corretto il plume che è del 2005.
53
Poi sempre a livello di cromo, questa è una chiosa evidentemente, a
pag. 2 si parla di: dopo il rifacimento del pozzo trevigliese di via Terni e
quello ---- di via Bellini di prefigurare l’uscita da questo tipo di
emergenza. Mi consenta la chiosa, ma se l’acqua è sempre stata
dichiarata potabile, personalmente non vedrei l’emergenza. È una
chiosa, chiaro. Le ultime due cose, uno concordo con il Consigliere Risi,
lui fa l’urologo quindi più si beve, meglio è, però credo che più si beve,
più si incrementa la quota di depurazione, quindi va meglio ancora. E
poi l’ultimissima, chi è il Presidente attuale di Uniacque. Grazie.
Presidente
Presidente prego.
Presidente Minuti
Mi piaceva rispondere al Consigliere Giussani che CO.GE.I.DE. è
impegnata anche a studiare la fattibilità di pozzi per l’agricoltura oltre
che le case dell’acqua per i cittadini che fanno fatica ad andare al
supermercato a comprare e a portarsi via quei sacconi di plastica, però
lui non l’ha chiesto e siccome avevo studiato il problema proprio su
commissione… e alla Consigliera Ciocca però è dovuta una risposta
relativa se ci sono delle potenziali altre situazioni del tipo di quella della
Farchemia, ovviamente per quanto che riguarda CO.GE.I.DE. perché
stiamo affrontando dei costi che sono fortissimi relativamente agli studi,
alle ricerche e alla decontaminazione del cromo, che ancorché non è
un’emergenza perché l’acqua comunque presenta concentrazioni nei
limiti di legge, tuttavia le Amministrazioni locali si sono prese la
determinazione a che le schifezze non ci siano nell’acqua, quindi vanno
portate fuori. Quindi non è un’emergenza ma bisogna toglierla e quindi
si fanno questi investimenti. Certo che CO.GE.I.DE. si costituisce parte
civile nei procedimenti penali nei confronti di chiunque abbia
determinato o concorso a determinare il fenomeno inquinante. E
perseguirà con tutta la tenacia possibile la ricerca di ulteriori indennizzi.
L’indennizzo riscosso l’anno scorso, molto prima che intervenisse la
sentenza dalla Farchemia non è in discussione. Noi l’abbiamo riscosso,
l’abbiamo spesato, non esistono problematicità, la formula giuridica era
di un accordo tra le parti e quindi tu sai che il contratto ha forza di legge
tra le parti che lo sottoscrivono.
Per quanto riguarda la localizzazione delle infrastrutture connesse a
BRE-BE-MI, interferenti con BRE-BE-MI, circa il 50% sono nel territorio
comunale di Treviglio, in particolare zona del Roccolo, il ponte per
Casirate e abbiamo già prefigurato le interferenze anche quelle a
venire, cioè quelle connesse all’alta velocità, ma anche quelle connesse
54
alle bretelle e ai caselli. Quindi ci siamo portati avanti. Per quanto
riguarda l’irrobustimento della fognatura, era anche in quella… vedete
una cosa di cui CO.GE.I.DE. non si è mai occupata perché il suo
destino è di lavorare e anche di lavorare sotto terra, di non mettere…
però noi abbiamo fatto il rilievo delle fognature di tutti i comuni e anche
quella di Treviglio che è un’opera importante e a qualche Comune
l’abbiamo consegnata, qualche Comune ha voluto presentarla in
Consiglio Comunale, io non sono mica andato, i tecnici hanno
provveduto a quelle robe lì. Però dallo stato di consistenza delle
fognature si derivano anche, laddove ci sono i deterioramenti,
l’aggiustamento dei programmi per i rifacimenti, gli irrobustimenti e per
poi invece le estensioni, i collegamenti con altre e così via.
Per quanto riguarda i ritardi nelle riscossioni, noi non viviamo mica in un
altro paese e il nostro territorio è uno dei territori nell’Italia in piena crisi
economica, dove la gente fa fatica a pagare le bollette e si dimentica
anche, è costretta a dimenticarsi di pagare anche la bolletta dell’acqua.
Questa è la ragione per cui abbiamo stanziato un fondo svalutazione
crediti di 300.000 Euro che riteniamo adeguato rispetto a quel che è il
credito insoluto, anche se non rinunciamo a riscuotere i crediti e
300.000 Euro su 11 milioni di fatturato, la percentuale la faccia poi Lei,
è una percentuale mi dicono non ottima perché non è mai ottimo
quando non riscuoti qualcosa, ma assolutamente accettabile nel
sistema delle società di gestione dei servizi idrici.
I volumi in ingresso che variano di qualche milione di m³ sono la
conseguenza della differente precipitazione atmosferica; ci sono anni in
cui scendono 800 mm di pioggia e ci sono anni in cui, come l’anno
precedente, erano scesi 1.100 mm di pioggia e c’è una bella differenza,
la pioggia arriva, come spiegavo nell’introduzione, porta l’acqua al
depuratore di CO.GE.I.DE. Il cromo, le nostre tavole sono aggiornate
non dico quotidianamente ma quasi. Io quelle di Lombardia non le ho
viste, però noi lavoriamo sulle nostre in tempo… sul plume, il nuovo
plume, noi lavoriamo sul nuovo plume, gli studi che stiamo facendo
anche sul nuovo plume che è il terzo.
(intervento fuori microfono)
Il Presidente di Uniacque è l’Avv. D’Aloia e la nostra interlocuzione è
con l’Amministratore Delegato – Direttore Generale che invece è il Sig.
Pezzotta e che è stato esponente anche per il Comune di Treviglio nella
società S.A.B.B., che è stato Presidente della società del metano e che
quindi è persona nota e col quale c’è una interlocuzione cordiale e di
collaborazione. Credo di avere risposto a tutti.
Presidente
55
Ringraziamo il Presidente Minuti, non ci sono altri interventi, quindi
concludiamo l’audizione ringraziandolo. La parola al Sindaco.
Sindaco
Ringrazio anche io il Consigliere Presidente Minuti per la disanima
attenta della problematica relativa non soltanto alla gestione ordinaria di
CO.GE.I.DE., ma anche in relazione agli sviluppi futuri della vita della
società. In relazione a questo tema credo che sarà necessario, al
rientro dalla pausa estiva, fare un Consiglio Comunale che delinei
alcune strategie sulla valorizzazione delle reti di proprietà del Comune
di Treviglio, in maniera tale che possa essere utilizzato un medesimo
criterio per la massimizzazione degli investimenti che sono stati
sostenuti finora. A quel tavolo mi auguro che il Consigliere Minuti abbia
il buon cuore di portare l’esperienza da tecnico Presidente anche di
CO.GE.I.DE., per fare in modo tale che il percorso di transizione sia il
maggiormente vantaggioso possibile per la Città di Treviglio.
Sottolineo soltanto una cosa, e cioè che Uniacque credo che sia lo
strumento oggi grazie al quale si garantisce il regime pubblico del
sistema idrico integrato; non dimentichiamoci che negli anni che sono
andati dal 2002, 2003 al 2011, quindi prima del referendum precedente,
la spinta era quella, anche per il servizio idrico integrato, alla
privatizzazione parziale e la scelta in controtendenza di Provincia di
Bergamo di costituire una società a capitale integralmente pubblico, per
cui Uniacque è più pubblica di quanto non sia CO.GE.I.DE. oggi, è stata
una scelta che è stata condivisa dai Sindaci, dagli stessi Sindaci che
sono anche in alcuni casi soci di CO.GE.I.DE. e che in quel momento
sono non dico in una situazione un po’ difficile perché mantengono il
piede in due società che hanno lo stesso oggetto sociale e lo stesso
obiettivo di riferimento.
Io credo che sia necessario trovare una strada che garantisca
CO.GE.I.DE. e i valori che CO.GE.I.DE. ha saputo sviluppare e
mantenere nel corso di questi anni, soprattutto in termini di efficienza
del servizio, di valorizzazione delle professionalità, e di soddisfazione
degli utenti. Per questo mi sento di ringraziare il Presidente, perché
queste cose si fanno coi tecnici, ma si fanno anche con gli indirizzi
politici che ci stanno dietro. Dall’altra parte una forma progressiva di
unificazione del servizio è l’unica strada possibile che abbiamo in
Provincia per garantire la tariffa d’ambito da una parte e la prospettiva
anche di un controllo pubblico totale sull’acqua nei prossimi decenni,
fino alla scadenza del 2021, se non sbaglio.
56
Quindi credo anche io che se avessimo potuto ragionare in termini
diversi dopo il 2008 per realizzare Uniacque, avremmo pensato al
gestore unitario, perché questo era il termine che la legge ha introdotto,
rispetto al gestore unico, che era tutto ciò che era previsto prima del
2008, dal gestore unico al gestore unitario cambia parecchio. Credo che
lo spirito attuale del referendum nella normativa consenta di trovare
delle strade, delle soluzioni che permettano da una parte la
patrimonializzazione di Uniacque, che è il grande problema che c’è
oggi, perché non è bancabile quasi per niente e anche gli investimenti
che ha fatto per l’acquisizione di Bas Sii e dall’altra parte perché le
società locali possono continuare in modi magari diversi a presidiare le
singole zone in maniera tale che le esigenze del territorio vengano
garantite. Quindi credo che intorno a settembre o ottobre di questo
discuteremo abbastanza approfonditamente, fermi restando i principi
che sono quello di assoluta incedibilità delle reti che fanno parte del
demanio comunale. Grazie ancora Presidente.
Punto n. 3)
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LINGIARDI IN
MERITO ALLA FINALITÀ DI COSTITUZIONE DELLA SOCIETÀ DI
TRASFORMAZIONE URBANA Presidente
Procediamo col punto n. 3 all’ordine del giorno avente oggetto:
Interrogazione presentata dal Consigliere Lingiardi in merito alla finalità
di costituzione della società di trasformazione urbana. Il Consigliere
Lingiardi ha depositato al protocollo del Comune in data 18.6.12 la
seguente interrogazione, Consigliere Lingiardi la leggo integralmente o
mi limito alle domande conclusive? La leggo integralmente.
Premesso che l’art. 17 comma 59 della Legge 15.5.97 n. 127, il cui
dettato è integralmente riprodotto dall’art. 120 del T.U. delle leggi
sull’ordinamento degli Enti Locali, D. Lgs. 267/2000, vengono
disciplinate le società di trasformazione urbana; queste sono società
per azioni miste, costituite da Comuni, Città metropolitane e privati, a
cui possono partecipare Regioni e Province e sono finalizzati ad
analizzare interventi di trasformazione urbana in attuazione degli
strumenti urbanistici vigenti, attraverso un’attività di:
a) acquisizione preventiva delle aree da trasformare,
b) progettazione,
c) realizzazione degli interventi.
L’art. 72 comma 8 dello Statuto comunale prevede: Il Comune, anche
con la partecipazione della Provincia e della Regione, può costituire
57
società per azioni per progettare e realizzare interventi di
trasformazione urbana in attuazione degli strumenti urbanistici. Nel
Piano generale di sviluppo comunale indicata alla linea programmatica
4 alla pag. 2, LP0B0016, costituzione società di trasformazione urbana,
costituzione pianificata per l’anno 2014 con mandato di riqualificazione
delle aree urbane dismesse,
Si chiede al Sindaco e all’Assessore alla partita di conoscere:
- quali sono le finalità della società di trasformazione urbana che si
vuole costituire;
- quale è con precisione l’ambito urbano che si vuole trasformare;
- quali sono le attività che le saranno affidate.
Risponde il Sindaco a cui do la parola.
Sindaco
La risposta è in questo momento interlocutoria per il semplice motivo
che stiamo parlando di una linea di chiarificazione strategica che non ha
ancora una declinazione puntuale e specifica. La possibilità della
costituzione di trasformazione urbana è prevista da parte di questa
Amministrazione nel momento in cui si mette poi in azione la variante al
Piano di governo del territorio; al momento questo è soltanto una
previsione di piano grazie al quale comunque gli strumenti normativi del
Comune sono stati adeguati. Per quanto ci riguarda è intenzione
dell’Amministrazione governare i processi di cambiamento utilizzando
ogni risorsa possibile che sarà attivabile, quindi nell’ambito della
trasformazione urbana la società eventualmente costituita ad hoc,
stiamo parlando del 2014, oggi il Comune non la può realizzare perché
non ha i 30.000 abitanti che sono la condizione indispensabile per poter
garantire la costituzione di una società per azioni nuova rispetto a
quello che già ha, saranno indicati obbiettivi in quella sede, risorse e
strategie da perseguire nella sua azione, tenendo conto delle scelte
urbanistiche che verranno definite prima della costituzione della stessa.
Quindi a oggi la società è soltanto un’idea possibile, non c’è una
definizione degli obiettivi, è comunque uno strumento grazie al quale si
intende operare nel momento in cui, aprendo la procedura della variante
al Piano di governo del territorio, sarà possibile definire il perimetro
d’azione che può anche essere più di uno, quindi non si parla soltanto
di un’area di trasformazione ma di più aree di trasformazione e nel
momento in cui questa verrà eventualmente, se il Consiglio Comunale
lo deciderà e avremo le condizioni di norma che ci consentiranno di
farlo perché la normativa potrebbe variare ancora, in quella circostanza
vedremo che cosa mettere nella società di trasformazione urbana quali
58
aree sono da riqualificare. Noi pensiamo a uno strumento agile e veloce
che consenta di fare qualcosa di più rispetto a quello che è previsto
dalla normativa vigente senza l’utilizzo di uno strumento di questo
genere che invece garantisce il controllo pubblico locale delle grandi
trasformazioni che è una finalità che questa Amministrazione intende
perseguire.
Presidente
Grazie Sig. Sindaco. Consigliere Lingiardi.
Consigliere Lingiardi
Grazie Presidente, grazie Sig. Sindaco. È vero siamo partiti molto
probabilmente un po’ alla lontana nel fare la domanda, però è chiaro
che qualche interrogativo ce lo facciamo, anche perché lo leggiamo
appunto sullo Statuto, lo leggiamo poi come attività che viene impostata
per l’anno 2014 e quindi un po’ di domande ce le facciamo, qualche
interrogativo viene spontaneo. La ringrazio per la risposta, e saremo
sempre attenti ad ogni evenienza, chiediamo anche di poter essere
informati man mano nella costituzione, cioè avere un percorso, come si
dice, non la conferenza stampa… quindi un percorso che potrebbe
essere condiviso anche in Consiglio Comunale. Chiaramente sono
proposte che deve fare la Giunta al proprio interno e poi un percorso
che io spero venga condiviso anche da tutto il Consiglio Comunale.
Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere. Consigliere è soddisfatto o no della risposta?
Consigliere Lingiardi
Chiaramente era interlocutoria la risposta e quindi è interlocutoria
anche la mia, nel senso in questo momento non sono soddisfatto
perché non ho capito bene cosa sia. Grazie.
Punto n. 4)
INTERROGAZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA CIOCCA
DANIELA IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DELLA DELIBERA DEL
CONSIGLIO COMUNALE N. 53 DEL 29.09.2011 Presidente
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Punto n. 4 all’ordine del giorno: Interrogazione presentata dalla
Consigliera Ciocca Daniela in merito all’attuazione della delibera del
Consiglio Comunale n. 53 del 29.09.2011. la Consigliera Ciocca in data
19.06.2012 ha presentato la seguente interrogazione.
La sottoscritta Capogruppo della Lista Civica A.B.S. interpella il Sindaco
per conoscere:
- se l’Amministrazione Comunale ha provveduto alla denuncia alla
Procura della Repubblica delle aziende che ARPA ha individuato
e segnalato come responsabili del secondo plume di
contaminazione da cromo esavalente, in attuazione della delibera
di Consiglio votata all’unanimità in data 29.09.11;
- se sì, nei confronti di quali aziende è stata sporta denuncia, se
no, quali sono i motivi per cui la delibera è rimasta inattuata.
Risponde l’Assessore all’Ambiente, prego.
Assessore Imeri
Buona sera, grazie Presidente. Allora, in merito all’interrogazione, oltre
alle denunce già fatte dalla precedente Amministrazione in merito a
Cromoplastica nel 2010, non sono attualmente state fatte altre denunce
per due motivi, il primo se lo consideriamo riferito alla situazione attuale
è quello di Cromoplastica, che è l’unica situazione attualmente
accertata che abbia invaso i confini non solo del Comune di
appartenenza, cioè di Verdellino, ma che sia spinta verso altri confini.
Gli altri due, quindi la ditta Nuova IGB e la ditta Cromec attualmente
sono focolai accertati ma non plume di contaminazione, tant’è che sono
in corso la realizzazione di ulteriori piezometri in questo caso nel
territorio di Arcene, uno all’altezza della discoteca ex Capriccio e una
all’altezza del centro sportivo proprio per capire se vi sia stata una
fuoriuscita dai confini del Comune di Verdellino e in che direzione stia
andando.
Attualmente entrambe le aziende, quindi oltre a Cromoplastica che ha
ormai già una fase avanzata di sperimentazione di bonifica, per la quale
è stata approvata il 17 maggio 2012 in conferenza dei servizi la
seconda fase, quindi il prosieguo della sperimentazione biosearch, le
altre due aziende hanno presentato la mise, cioè la messa in sicurezza
d’emergenza che è il primo degli obblighi che deriva dal Testo Unico
Ambientale, cioè l’articolo 257 dice che la prima cosa che deve fare chi
inquina è quello di provvedere alla bonifica ed è anche questo il reato
penale, quello dell’inquinamento, che viene perseguito nel momento in
cui poi non si procede alla bonifica.
60
La parte invece che riguarderà sicuramente come si diceva anche
CO.GE.I.DE. e ovviamente anche i Comuni perché i danni diretti o
indiretti ci sono e il rimborso delle spese sarà ovviamente una delle
situazioni a cui fare riferimento, sarà in sede civile e ovviamente, come
già detto anche l’altra volta, non ci sarà alcuna esitazione da parte del
Comune di Treviglio, nel momento in cui saranno accertate le
responsabilità, a procedere in questa direzione. Attualmente anche di
concerto con le altre Amministrazioni con le quali ci troviamo con
cadenza mensile, il Comune di Ciserano è l’unico che sta in parte
avviando un’azione con l’Avvocatura regionale, in quanto avendo
ricevuto a oggi 1.600.000 Euro di finanziamenti per la realizzazione
della barriera e in questi giorni si sta ultimando anche il terzo pozzo dei
cinque inizialmente
previsti nel Comune di Ciserano, una delle
clausole, diciamo così, del finanziamento era quello che fosse il
Comune ad attivarsi direttamente nei confronti dell’Azienda, in questo
caso attualmente solo Cromoplastica, per recuperare i soldi che la
Regione gli ha dato.
Quindi c’è stato un primo incontro nel quale ci hanno aggiornato, ci
hanno indicato anche quale è l’avvocato che segue il Comune di
Ciserano e in questo senso poi insieme agli altri Comuni stiamo
valutando di cominciare a chiedere anche una consulenza, ma più che
altro per capire poi come muoverci. Rispetto ai plume di inquinamento,
ripeto, il primo era quello di Castelcrome, se usiamo questa sequenza
temporale, se invece riduciamo dal 2008 in avanti, il primo è
Cromoplastica, che diciamo è quello centrale, il secondo è Nuova IGB
che è più spostato verso est, il terzo è la ditta Cromec della quale si era
parlato l’ultima volta, che invece è un po’ più spostato verso ovest. In
questa fase non ci sono evidenze di superi oltre i confini del Comune di
Verdellino. È chiaro che si stanno scavando piezometri sia la Provincia
che queste due aziende, per completare la definizione, fermo restando
che anche per Cromoplastica siamo ancora in attesa che venga definita
la perimetrazione che poi è quella che permette di accertare di fatto fino
a dove si è esteso il plume di inquinamento e quindi capire quali territori
sono stati interessati e quali meno.
In questa fase è ancora una situazione da definire, che continuiamo a
sollecitare in qualsiasi incontro, in qualsiasi tavolo e speriamo che si
provveda presto, anche se il fatto di nuove sorgenti che ripeto sono
focolai e non plume accertati, in questo momento sicuramente è un
aiuto perché potrebbero esserci delle sovrapposizioni dove poi sarà
difficile andare a parare. A tal proposito volevo allacciarmi a quello che
diceva prima il Presidente di CO.GE.I.DE. riguardo alla zona est, il
plume di Cromoplastica dovrebbe comunque scendere da quella parte,
quindi costeggiare poi la zona del centro abitato, quindi da una parte è
61
scongiurato con un modello di flusso e trasporto, però non con un
accertamento di evidenza questa tendenza, è chiaro che se anche
Nuova IGB dovesse essere accertato che non è solo un focolaio, ma è
anche un plume di espansione, è chiaro che essendo sulla direttrice est
andrà in quella direzione e quindi siamo assolutamente d’accordo con la
scelta di sospendere l’idea della realizzazione di un nuovo acquedotto
nella zona est della città, che comunque da una o dall’altra parte sarà in
qualche modo interessato, con concentrazioni non altissime, ma sarà
comunque interessato.
Presidente
Grazie Assessore, ha terminato? Consigliere Ciocca.
Consigliera Ciocca D.
Quando io ho scritto la mozione non mi riferivo al primo focolaio o
secondo focolaio, io proprio come secondo plume alla seconda fase
dell’inquinamento da cromo, quello che ha cominciato a chiamare in
causa la Cromoplastica, la Nuova IGB e adesso sappiamo che ce ne è
una terza che è il Crome. Cioè mi pare di avere capito, però
correggetemi se sbaglio, che per quanto riguarda il rivalersi in base al
principio sacrosanto che chi inquina paga, bisogna attendere che sia
dimostrato il rapporto diretto, causa effetto, tra focolaio di inquinamento
e falda trevigliese diciamo inquinata.
Cioè rimango un po’ perplessa perché le notizie che si leggono parlano
chiaramente di un rapporto causa-effetto tra quanto rilevato nel
territorio trevigliese e il versamento avvenuto dai serbatoi della
Cromoplastica e poi della Nuova IGB. Comunque mi piacerebbe sentire
chiaro e tondo che una volta accertato il rapporto di causa-effetto tra la
presenza di cromo 6 nella nostra falda a sud, est, ovest, dovunque, e la
specifica ditta, già individuata da ARPA come focolaio, il Comune di
Treviglio si attiverà per dare inizio a una causa di risarcimento danni
perché è giusto che chi inquini paghi. Ho capito bene? In questo caso
sono soddisfatta.
Presidente
Assessore prego.
Assessore Imeri
Sì, tra l’altro è proprio il Testo Unico che fa queste distinzioni, cioè il
reato dell’inquinamento diventa competenza dello Stato, del Ministero
62
dell’Ambiente e il principio per il quale l’art. 257 interviene dice che
chiunque cagioni l’inquinamento del suolo, sottosuolo, acque superficiali
e acque sotterranee, è colpevole di reato se non bonifica ai sensi
dell’art. 242. E questa è una fase, quindi l’attivazione della messa in
emergenza e poi delle successive fasi per la bonifica, che però sono
tempi relativamente lunghi, nel senso che per certificare che il mio
focolaio si estenda devo avere un piezometro che mi dica che anche
sotto c’è l’inquinamento piuttosto che.
Vorrei fare due precisazioni, l’inquinamento della falda, quindi la
presenza di cromo nei pozzi non è mai stata collegata a Cromoplastica
ma risale a Castelcrome per la quale c’è in corso ancora la causa; su
Cromoplastica è evidente e lo ribadisco come abbiamo già detto, che
Cromoplastica o chiunque sia, anche queste nuove ditte, che nel
momento in cui ci sarà questa perimetrazione del plume che di fatto è
una goccia che indica i confini e il territorio sul quale è intervenuto, si
potrà procedere così come potranno procedere le aziende private che
sono soggette ad ordinanza piuttosto che CO.GE.I.DE., piuttosto che
tutti gli enti interessati.
Tra l’altro, l’ho scritto nella risposta e non l’ho detto, me ne scuso, la
procura della Repubblica è notiziata in merito a tutti questi avvenimenti
dall’ARPA di Bergamo e me l’ha riconfermato anche l’atro giorno il Dott.
Ricotti; addirittura per Cromoplastica, me lo sono segnato perché me
l’ha detto a voce, di fatto loro aprono il fascicolo, verificano, quindi
hanno anche acquisito degli atti in merito all’attivazione del progetto di
bonifica e poi se parte la bonifica questa prima fase viene di fatto
chiusa, poi si continua a notiziare, quindi anche l’ARPA, che in merito a
tutti e tre i focolai dà notizia alla Procura; poi è chiaro che nel momento
in cui si estende il plume, ci sarà da fare tutte le valutazioni del caso.
Comunque come Comune di Treviglio ovviamente ci costituiremo parte
civile nel momento in cui saranno definite le varie responsabilità.
Presidente
Grazie Assessore, Consigliera Ciocca è soddisfatta dalla risposta?
Consigliera Ciocca D.
Come ho detto prima, se questa è l’intenzione del Comune di Treviglio
mi ritengo soddisfatta, annunciando che comunque seguirò la faccenda,
per cui a seconda di come si svolgerà ne riparleremo in questo
Consiglio Comunale. Grazie.
63
Punto n. 5)
INTERROGAZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA CIOCCA
DANIELA IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DELLA DELIBERA DEL
CONSIGLIO COMUNALE N. 57 DEL 30.09.2011 Presidente
Punto n. 5 all’ordine del giorno avente a oggetto: Interrogazione
presentata dalla Consigliera Ciocca Daniela in merito all’attuazione
della delibera del Consiglio Comunale n. 57 del 30.09.2011. La
Consigliera Ciocca ha protocollato in data 19.6.12 la seguente
interrogazione.
La sottoscritta Capogruppo della Lista Civica A.B.S. interpella il Sindaco
per conoscere:
- quali siano gli amministratori pubblici, Assessori e Consiglieri
Comunali, che hanno fino alla data odierna depositato la propria
dichiarazione dei redditi perché venga resa pubblica in attuazione
della mozione votata a maggioranza dal Consiglio Comunale il 30
settembre ’11 e in quale data la relativa documentazione è stata
depositata e/o acquisita;
- quali motivi spiegano il notevole ritardo della pubblicazione dei
redditi a mezzo stampa e tramite il sito del Comune;
- se e come l’Amministrazione intende operare in relazione alle
prossime dichiarazioni dei redditi degli amministratori pubblici
trevigliesi in attuazione della delibera di cui all’oggetto.
Consigliera Ciocca, in conferenza Capigruppo avevamo precisato che
avrebbe ridotto i termini della questione…
Consigliera Ciocca
Quando il Segretario nella conferenza dei Capigruppo mi ha detto che
erano pubblicati sul sito i redditi dei Consiglieri, non è che fossero
proprio così evidenti, comunque ci sono, tant’è che li ho scaricati, ho
precisato che ovviamente questa parte della risposta l’avevo già. Mi
interessava però il resto della mozione e cioè… neanche in quale data,
perché il documento che si scarica dal sito del Comune è targato credo
26 aprile 2012. Ecco, però cliccando sulle proprietà del documento
emerge, correggetemi se sbaglio, che è stato prodotto all’inizio di
giugno e poi non so quando caricato. Va bè comunque intanto, visto che
è una gravidanza lunga, se sono sette mesi o nove mesi non cambia la
sostanza. Quello che mi interessa è conoscere le ragioni del ritardo, in
parte le posso supporre nel momento in cui avendo seguito questa
64
pratica durante il precedente mandato amministrativo, so che la solerzia
in questo ambito non è il massimo della vita, però qui abbiamo sfondato
tempi su tempi.
Mi interessa conoscere come intende regolarsi l’Amministrazione per il
prossimo, adesso in questi giorni stiamo presentando tutti la denuncia
dei redditi, quindi non vorrei dover ripresentare una interpellanza per
conoscere come mai non sono resi pubblici i redditi dei Consiglieri che
lo vogliono. Suggerivo anche di comunicarlo alla stampa. Punto.
Presidente
Risponde il Sindaco.
Sindaco
Grazie Presidente. Io non sapevo della precisazione in conferenza dei
Capigruppo per cui la risposta l’ho data invece in maniera più completa,
da una parte facendo presente che era da aprile che i redditi erano
messi nella medesima sezione in cui sono sempre stati pubblicati,
quindi non avendo cambiato il posto, onestamente così mi hanno detto
perché non sono mai andato a cercarli prima e non me ne fregava
assolutamente niente e non me ne frega assolutamente niente adesso.
Per cui, così mi dicono che erano pubblicati lì, io ho chiesto a chi
gestisce il sito di metterli nel solito posto.
Seconda cosa, non c’è una procedura per la presentazione della
documentazione, o non c’è stata fino ad adesso, per cui durante il corso
di questo mandato c’è chi ha mandato la mail, come il sottoscritto e c’è
chi ha depositato al protocollo chiedendo numero di protocollo, c’è chi
ha lasciato al protocollo e c’è chi ha portato in un ufficio che poi l’ha
portato dall’altra parte. Quindi non ci sono date certe per alcuni, per altri
sì, quindi diciamo che è stato molto easy, un po’ sciallo, se si può dire
così, per cui non c’è la possibilità di avere un riscontro effettivo del
deposito di alcune delle dichiarazioni. Per questo motivo ho chiesto agli
uffici invece di prevedere per quest’anno una modalità diversa;
manderemo un sollecito con una data certa, manderemo la richiesta di
consegnarli entro quella determinata data, provvederemo alla
pubblicazione di coloro che sono volontariamente interessati alla
pubblicazione entro una data fissa.
Quindi questo è il meccanismo che ho chiesto di concordare con gli
uffici, in maniera tale che da una parte rimangono i contenuti normativi
che son previsti dall’attuale Regolamento vigente in questo Comune,
che consente ai Consiglieri che lo credono opportuno la pubblicazione
65
del proprio reddito; dall’altra parte, nella risposta lo faccio presente, c’è
un contenuto dell’atto Senato, che è l’art. 3 comma 16 dell’atto 2156B,
che è il decreto dell’anticorruzione, che sta prevedendo una delega al
Governo perché gli amministratori pubblici invece siano obbligati alla
presentazione. Quindi al momento si mantiene la normativa vigente nel
Comune di Treviglio, per cui non c’è il vincolo, dovesse cambiare la
normativa, è ovvi oche ci si adegua. Quindi arriverà nei prossimi mesi,
penso al ritorno dalle vacanze estive, la richiesta dell’apertura della
finestra temporale per la presentazione della data, chiusura entro una
determinata data garantita, in maniera tale che poi si possa procedere
senza nessuna difficoltà. Grazie.
Presidente
Grazie. Consigliera Ciocca, è soddisfatta?
Consigliera Ciocca
Sì, non ritorno sulle motivazioni perché a mio avviso bisogna, perché
tanto queste cose ce le siamo già dette e stradette tutti, prendo atto
della risposta del Sindaco e sono soddisfatta di quello che mi ha
risposto in merito al problema sollevato. Ovviamente, dovesse
verificarsi qualche altro inceppo, sarò qua con voi, grazie.
Punto n. 6)
RATIFICA TERZA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE
ANNUALE E PLURIENNALE 2012/2014 ADOTTATA IN VIA
D’URGENZA DALLA GIUNTA MUNICIPALE AI SENSI DELL’ART. 175
D.LGS. 267/2000 CON DELIBERAZIONE N. 70 DEL 23.05.2012 Presidente
Punto n. 6 all’ordine del giorno avente oggetto: Ratifica terza variazione
al Bilancio di Previsione annuale e pluriennale 2012/2014 adottata in via
d’urgenza dalla Giunta Municipale ai sensi dell’art. 175 D.Lgs. 267/2000
con deliberazione n. 70 del 23.05.2012. La parola all’Assessore al
Bilancio.
Assessore Vailati
Grazie Presidente. Si chiede a questo Consiglio la ratifica della terza
variazione di Bilancio, al Bilancio di Previsione annuale e pluriennale
2012/2014, che è stata adottata in via d’urgenza. I requisiti dell’urgenza
sono dati dalla necessità di istituire dei nuovi capitoli di spesa connessi
66
alla scadenza legata all’IMU e anche il tempestivo avvio di un’attività di
investimento per lo sportello unico, nonché per l’adeguamento degli
stanziamenti di Bilancio connessi con le variazioni normative alla
contabilizzazione dell’Imposta municipale unica e al fondo speciale di
riequilibrio. Le variazioni adottate dall’organo esecutivo in via d’urgenza
devono essere, come voi tutti ben sapete, ratificate dall’organo
consiliare. Do lettura ora dei dati più significativi della variazione.
Parto dalle entrate correnti. Allora, per quanto riguarda le entrate
correnti, abbiamo utilizzato, anzi abbiamo adottato i dati pubblicati sul
sito dell’Ifel per l’Imposta municipale unica sperimentale, cioè i dati
vengono stabiliti sull’aliquota base e infatti rispetto a una previsione
attuale di 7.600.000 per quanto riguarda l’IMU, abbiamo una previsione
assestata di 7.274.355 Euro. Inoltre si impone anche di tenere separata
la parte integrativa, cioè quella parte di imposta che va dal 7,6 che è
l’aliquota base, all’8,6, quindi l’1 per mille, che ammonta a un milione di
Euro. Inoltre ci sono stati forniti anche i dati dal Dipartimento delle
Finanze, del MEF. Infatti viene inserito il valore stabilito per il fondo
sperimentale di riequilibrio, che è pari a 1.695.000 Euro e scompare la
compartecipazione IVA. Infatti la compartecipazione IVA non esiste più,
viene istituito il fondo sperimentale di riequilibrio.
Abbiamo poi apportato anche alcune variazioni che ci sono state
comunicate dagli uffici; ci sono delle variazioni in aumento di piccola
entità relative ai proventi per gli ingressi degli spettacoli, 6.000 Euro;
abbiamo poi trasferito nella parte delle entrate correnti quelle partite di
giro relative al rimborso spese anticipate per il sistema bibliotecario,
cioè sono quegli importi che ci vengono rimborsati dalle altre
biblioteche; contributi da terzi per disabilità e emarginazione per 12.518
Euro e i contributi da terzi per rimborso spese condominiali per gli
inquilini della case comunali, 150.000 Euro.
Abbiamo, per quanto riguarda invece le entrate in conto capitale,
applicato l’avanzo di amministrazione, pari a 930.000 Euro e inoltre
abbiamo apportato un aumento alle alienazioni del patrimonio comunale
per 170.000 Euro; c’è la restituzione di una quota delle partecipazioni al
Consorzio ATO per 15.500 Euro; rimborso poi mutui scaduti, c’è una
restituzione di somme che quindi porta a una variazione in aumento per
39.500 Euro.
Per quanto riguarda le entrate in conto terzi appunto si vede la
diminuzione per quelle partite di giro di cui vi accennavo prima per il
rimborso delle spese anticipate per le amministrazioni condominiali e
anche per il sistema bibliotecario. Inoltre vi sono le variazioni richieste
dai vari uffici, che riguardano appunto variazioni in aumento e in
67
diminuzione sui vari capitoli, vi dico le più significative. Allora, per
quanto riguarda il fondo di solidarietà e gestione di Risorsa Sociale, è
stato richiesto un adeguamento dell’importo e quindi abbiamo dovuto
apportare una variazione in aumento sule spese pari a 35.500 Euro
circa.
Per quanto riguarda poi contributi a privati per l’organizzazione delle
colonie campi estivi, che ammontano a 30.000 Euro, è stato
praticamente creato un altro capitolo come spese funzionamento
colonie e campi estivi per minori, apportando una diminuzione sul
vecchio capitolo e creandone uno nuovo in quanto questa parte viene
gestita in modo diverso rispetto all’anno precedente. Poi spesa servizio
in appalto trasporti scolastici, aveva una previsione di 96.400 Euro,
l’abbiamo aumentata di 31.000 Euro portandola a 127 perché
inizialmente si era previsto l’acquisto in leasing di uno scuolabus e
invece questo investimento non viene più fatto e viene dato il servizio in
appalto. Quindi è stato fatto uno spostamento di capitolo.
Un’altra parte significativa riguarda la diminuzione del capitolo relativo
all’IVA a debito del Comune per servizi soggetti a tributo, in quanto si
sta procedendo al recupero dell’IVA sulle spese soggette ad IVA, quindi
per quegli incassi che sono soggetti all’IVA le relative spese danno
luogo alla possibilità di deduzione dell’IVA relativa. Di conseguenza il
capitolo stanziato per 252.000 Euro è stato ridotto di 51.000 Euro
portando il capitolo a 201.
Vi dico ora come è stato destinato l’avanzo di amministrazione.
L’avanzo di amministrazione è stato destinato per quanto riguarda la
ristrutturazione dell’edificio ex UPIM in piazza Garibaldi, abbiamo
stanziato 400.000 Euro che servirà per ridurre quindi l’utilizzo del
prestito flessibile. Poi abbiamo inserito anche 130.000 Euro per la
sistemazione straordinaria
dei fabbricati comunali residenziali, in
quanto è stata fatta un’indagine e abbiamo fatto anche dei preventivi di
sistemazione per quanto riguarda 20 appartamenti che già da tempo
comunque erano sfitti e che hanno bisogno di una ristrutturazione,
facendo un calcolo di 130.000 Euro come opere e quindi abbiamo
stanziato il capitolo sempre utilizzando l’avanzo di amministrazione.
Poi rifacimento illuminazione circonvallazione interna, 270.000 Euro è il
costo, 170.000 Euro arrivano da contributo e 100.000 Euro invece da
avanzo di amministrazione. 29.500 Euro per l’innovazione qualità,
acquisto software per le procedure e ristrutturazione e formazione
sportello polifunzionale, 300.000 Euro sempre utilizzando l’avanzo di
amministrazione per l’istituzione dello sportello unico. Inoltre abbiamo
creato un capitolo per il campionamento della popolazione per indagine
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customer satisfaction 10.000 Euro. Ovviamente queste modifiche sono
state apportate anche per i bilanci relativi agli anni 2013 e 2014. Per
quanto riguarda il 2013 vi segnalo che abbiamo inserito sempre per
quanto riguarda la formazione dello sportello unico,. 200.000 Euro che
serviranno per la formazione dello sportello polifunzionale e per
l’acquisto degli arredi e delle attrezzature. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a
iscriversi. Consigliere Lingiardi è iscritto prego.
Consigliere Lingiardi
Grazie Presidente. Dalla Commissione Consiliare ad oggi è chiaro che
io ho riguardato ancora le variazioni di Bilancio e adesso mi sono
ancora più chiare. Perché dico questo? Perché nell’ambito della
questione trasparenza e informazione degli atti, c’era l’opportunità in
Commissione di scaricare appunto le informazioni rispetto alla
Commissione e devo dire che alcune difficoltà le ho avute a casa
appunto per scaricare. Questione di compatibilità, però Comune 2.0
risolverà sicuramente queste problematicità. Nel frattempo però in
Commissione avevo anche detto all’Assessore che c’erano degli errori
sulla delibera di Giunta e difatti sono restati però gli errori perché le
ultime 4 pagine sono le stesse ripetuta sul 2013 e 2014 con un titolo
diverso: Bilancio anno 2013 e poi dentro c’è l’anno 2014… cioè
correggetele, l’ho detto in Commissione, invece sono ancora… perché
l’ho scaricato da un altro… c’è un sito dove si scaricano i documenti
delle Commissioni, giusto? E c’è l’altro sito dove invece si scaricano i
documenti invece del Consiglio… è lo stesso, ve l’assicuro, rispetto ai
documenti che erano stati dati a Merisi, oltretutto in cartaceo, io li ho
stampati e questi sono diversi. Oltretutto targati, questi ultimi
documenti, 15.5, un po’ di giorni prima rispetto alla variazione del 22.5.
Comunque lasciamo perdere.
Nel frattempo se parliamo, anche perché la volta scorsa io poi sul
consuntivo ho parlato di efficienza e efficacia, parliamo di efficienza e
efficacia nella trasparenza e si va a controllare sul sito le determine
dirigenziali, sono ferme al 15 di maggio. Ho anche scritto una mail al
Sindaco, all’Assessore… forse no all’Assessore, ma mi sembra al
Segretario, al CED, che mi ha risposto che l’avrebbero sistemate;
comunque ancora oggi sono andato a fare la ricerca, sono ferme al 15
di maggio, quindi siamo un mese e mezzo di determine dirigenziali non
visitabili. Riguardando poi invece l’oggetto della variazione del Bilancio
di Previsione annuale, leggo a pag. 3: di approvare appunto la
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variazione n. 3 al Bilancio di Previsione 2012 e del Bilancio pluriennale
2012/201e. Secondo punto, di approvare la variazione al Piano delle
Opere Pubbliche, elenco annuale 2012 e pluriennale 2012/2014 come
da prospetto allegato sub 2, che non c’è, l’allegato sub 2 non c’è,
perché se guardiamo l’allegato sub 2, è il riassunto invece delle
variazioni di Bilancio, queste che Lei ha presentato. Quindi il Piano
delle Opere Pubbliche non c’è.
Altra questione, urgenza, sicuramente urgenza molto probabilmente per
alcuni capitoli che dovevano essere istituiti appunto come è stato detto,
poi sono state aggiunte anche tutta una serie di variazioni rispetto alle
partite correnti che potevano andare secondo me non in una
deliberazione di Giunta, ma potevano diventare una normale variazione
di Bilancio in Consiglio Comunale. Comunque questa qui è una
questione un po’ particolare.
Per quanto riguarda invece appunto le variazioni che sono state
spiegate, posso dire che ci sono appunto delle partite di giro, ci sono
appunto le sistemazioni dell’Imposta municipale unica sperimentale ecc.
e tutto quanto riguarda la norma e le variazioni sulle norme; per quanto
riguarda le spese correnti ci sono 35 milioni di fondo di solidarietà
gestione per Risorsa Sociale. Ecco, su questo la vota scorsa abbiamo
fatto un ampio dibattito, però io non ci ho badato, non me ne sono
accorto, poi me l’hanno detto invece Sindaci degli altri Comuni, noi
abbiamo ratificato un contratto di servizio che durava 9 mesi; penso che
solo Treviglio e Caravaggio mi sembra abbiano ratificato un contratto di
servizio di nove mesi, mentre tutti gli altri Comuni di tre anni.
Ecco, questa è insomma una incongruenza; forse se avessi saputo
questa cosa molto probabilmente non avrei votato positivamente ma mi
sarei almeno astenuto, perché credo che in un ambito anche i contratti
di servizio con Risorsa Sociale devono essere tutti univoci, tutti con le
stesse scadenze e non alcuni Comuni con scadenze ravvicinate, con le
giustificazioni appunto di allora e altri Comuni invece col rinnovo del
contratto di servizio per 3 anni. Ecco questo credo che sia una
incongruenza molto forte.
Per quanto riguarda le attività sui campi estivi, il leasing ecc., ne
abbiamo parlato in Commissione, queste vanno bene; ci sono anche i
proventi arretrati da transazione della piscina, speriamo che entrino e
questo okay. Per quanto riguarda invece la suddivisione appunto
dell’avanzo di amministrazione, illuminazione circonvallazione e interna,
okay c’è la questione della ristrutturazione e formazione sportello
polifunzionale. Sono 300.000 Euro, abbiamo visto l’annuncio sul
giornale, abbiamo sentito anche poi che mi sembra che il
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sovraintendente delle belle arti non sia proprio così favorevole;
vorremmo magari sapere di più, anche perché questa domanda era
stata fatta in Commissione, ma l’Assessore non ne sapeva molto di
questa storia.
Presidente
Consigliere, Lei interviene come Capigruppo con i tempi?
Consigliere Lingiardi
Cioè?
Presidente
Utilizza i dieci minuti del Capogruppo per questo intervento?
Consigliere Lingiardi
Va bene. Sono già sette? Comunque non ho molto altro da dire, ritengo
che comunque si poteva non fare variazione d’urgenza anche perché,
completa così come è stata fatta, perché si toglie un po’ di attività di
compito del Consiglio. Ribadisco il concetto della pulizia dei documenti
che vengono trasferiti, poi i documenti, se vengono chiamati DOC
oppure documenti dove c’è il parere tecnico e il parere contabile con
uguale nome, è chiaro che non si riescono ad archiviare. C’è la
questione del risparmio della carta però dateci almeno il risparmio del
tempo nel trasferire questi documenti e sono veramente tanti. Io ci ho
impiegato un’ora per sistemare tutto il lavoro di scarico dei dati del
Consiglio. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere. Vi sono altri interventi? Nessuno è iscritto a
parlare? Nessuno chiede la parola.. Consigliere Minuti prego.
Consigliere Minuti
Limitatamente alla questione della sistemazione del cortile interno del
Municipio, in sede di Commissione mi ero proposto di formulare delle
proposte alternative; volevo sapere se sono state valutate oppure no.
Presidente
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Grazie. Consigliera Borghi, ha chiesto la parola? Nessun altro quindi è
iscritto a parlare. Assessore Vailati.
Assessore Vailati
Volevo rispondere al Consigliere Lingiardi. Allora per quanto riguarda i
dati che Lei ha scaricato, avevamo già visto in Commissione che si
trattava di una duplicazione dei dati, cioè in sostanza la stessa istanza
e gli stessi documenti erano stati inseriti due volte, probabilmente in
tempi diversi e abbiamo avvertito comunque l’ufficio competente.
Adesso comunque ribadirò magari di fare la correzione, ma di fatto il
documenti erano già stati scaricati praticamente da tutti.
Poi per quanto riguarda anche la proposta di deliberazione, quella
relativa alla ratifica della terza variazione di Bilancio, io non ho la
versione che ha lei, quindi vorrei capire dove l’ha scaricata, perché
anche io l’ho scaricata dal sito e io non ho la pag. 3 che Lei dice di
avere. Quindi vorrei capire, poi dopo se vuole dirmelo, così posso
verificare anche io. Poi per quanto riguarda Risorsa Sciale risponderà
l’Assessore competente, i motivi di urgenza io li avevo anche spiegati in
Commissione, riguardano soprattutto le scadenze anche relative all’IMU
in quanto non avevamo un capitolo apposito e da recenti aggiornamenti
delle normative il Comune ha dovuto pagare l’IMU per quegli immobili
che sono presso altri Comuni, quindi vi avevo detto che avevamo
stanziato anche il capitolo per l’IMU pagata per la colonia di Oltre il
Colle e per i terreni e gli immobili alle bocche delle Brembo. Quindi
essendo la scadenza imminente perché era il 16 giugno, prima peraltro
della riunione del Consiglio, andava istituito il capitolo e questo l’avevo
anche detto in Commissione, oltre a reperire quindi il prima possibile
anche i dati stabiliti dall’Ifel e stabiliti dal Dipartimento delle Finanze.
Abbiamo poi aggiunto anche lo sportello polifunzionale che comunque è
andato avanti con tutte le valutazioni del caso, per il quale peraltro poi
risponderà il Sig. Sindaco, anche per quanto riguarda la valutazione
dell’alternativa. Grazie.
Presidente
Grazie. Assessore Prandina prego.
Assessore Prandina
Grazie Presidente. Volevo sottolineare al Consigliere Lingiardi che
nell’ultima delibera relativa all’Azienda speciale e al Piano di zona, era
chiaramente, e l’ho anche detto più volte, che era chiaro che il Piano di
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zona è triennale, ma per scelta soprattutto perché c’è questa normativa
in continua evoluzione e non c’è certezza, normativa che riguarda le
aziende speciali, si è pensato di effettuare questo contratto di servizio
anno con anno. È scritto, l’ho detto e probabilmente le è sfuggito.
(intervento fuori microfono)
Io ho detto quello che c’era sulla delibera, comunque il Piano di zona è
stato sottoscritto per tre anni, mentre il contratto di servizio solo per 12
mesi.
Per quanto riguarda invece le variazioni, quelle del fondo di solidarietà
a Risorsa Sociale, a già bilancio chiuso ci siamo trovati a votare una
determinazione di 29.000 Euro, cioè un Euro per ogni abitante di
Treviglio per sopperire alle mancate risorse per i CCD, i centri diurni per
disabili. Per cui c’è stata questa importante variazione e ho dovuto
togliere a capitoli altrettanto importanti 29.000 Euro, per cui un Euro per
cittadino.
Presidente
La parola al Sindaco.
Sindaco
In merito alla questione dello sportello polifunzionale, riteniamo che la
realizzazione sia strategica rispetto al programma di mandato, quindi
stiamo valutando tutte le possibilità, anche quelle che sono state
avanzate dal Consigliere Minuti e con l’Arch. Napoleone della
Sovrintendenza in dialogo in relazione alle modalità di realizzazione
eventuale della struttura sono in corso e il parere diciamo pende al
sereno, quindi penso che si possa andare avanti cautelativamente,
fermo restando che comunque anche le altre possibilità informalmente
le abbiamo cominciate a sondare per vedere se qualche disponibilità c’è
ancora; al momento però non ho una risposta definitiva da dare.
Sul contratto di servizio sottolineo il fatto che il contratto di servizio è
specifico per ciascuno dei Comuni, tanto è vero che ciascuno dentro ci
mette i contenuti che crede, perché compra da Risorsa Sociale i servizi
che gli interessa comprare, quindi c’è chi si porta a casa il servizio delle
assistenti sociali e lo mette nel contratto di servizio e lo prende per i
prossimi tre anni, c’è chi lo prende soltanto per un anno perché ha
intenzione di fare concorsi, quindi è lo strumento più modulare possibile
e in questa forma abbiamo detto a Risorsa Sociale con qualche mal di
pancia da parte di Risorsa Sociale, ma con estrema chiarezza sia
nell’assemblea dei soci di Risorsa Sociale, sia nell’assemblea del
Distretto, che l’intenzione di Treviglio è quella di gestire la relazione con
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un forte potenziamento dei servizi sociali all’interno del perimetro
dell’Amministrazione e alla luce anche dei tagli significativi che sono
stati apportati alla programmazione regionale delle risorse, nonostante
le ultime recenti buone notizie sul ripristino del fondo regionale ex
circolare 4, penso che potesse essere una scelta di serietà quella di
valutare con la struttura tecnica del Comune di Treviglio, che h dato
parere favorevole, questa modulazione diversa del contratto.
In relazione alla questione del CED, a me risultava il sollecito alla
pubblicazione delle determine fatta al responsabile del Servizio CED, mi
risultava la risposta che diceva che era già tutto a posto, io per
conoscenza, non ero destinatario, vado a memoria comunque…
(intervento fuori microfono)
Io sono molto formale da questo punto di vista, per cui a me risultava
che era già tutto attivato e poi invece ho scoperto che era la risposta
sbagliata. però al momento il responsabile è in ferie, appena torna
chiedo notizie. Questo è uno dei momenti per cui non siamo molto 2.0.
Non ho più niente altro da dire. Grazie.
Presidente
Grazie Sig. Sindaco. Vi sono eventuali repliche di Capigruppo?
Nessuno chiede la parola? Consigliera Borghi prego.
Consigliera Borghi
Su Risorsa Sociale avevamo capito benissimo e abbiamo votato
credendo che fosse una presa di posizione unanime dei Sindaci;
abbiamo appreso solo in seguito che invece tutti gli altri Sindaci, tranne
Caravaggio, ma Caravaggio non è mai stato favorevole a Risorsa
Sociale e forse questa scelta nasconde la volontà di superarla l’Azienda
speciale. Prendiamo atto che il Comune capofila della Bassa non
interessa a questo Sindaco perché si dissocia dagli altri Comuni e non
ha neanche la solidarietà per i Servizi Sociali e per assicurare quindi
agli altri Comuni quello che avviene nella perimetrazione di Treviglio,
per usare un termine che ha detto lui, non si dà disponibile.
L’altra cosa che vorrei dire è che nella delibera di Giunta si dice
chiaramente di approvare la variazione al Piano delle Opere Pubbliche
e noi non abbiamo avuto il Piano delle Opere Pubbliche. Un’altra cosa
che vorrei dire è che, e lo dico con molta benevolenza perché anche
con noi sono stati fatti errori nella documentazione, questa volta tanti,
ma soprattutto la documentazione del Bilancio dovrebbe essere,
perlomeno sarà perché io faccio fatica poi a comprenderla, se poi ci
sono anche pasticci la comprensione diventa ancora più difficile.
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Concludo con grande rammarico, che è quello appunto di non avere
informazioni chiare, complete spesso e quindi di dover intervenire
talvolta a cose fatte, come sta avvenendo in questi giorni, una
conferenza stampa dietro l’altra, per l’amor del cielo è legittimo che il
Sindaco informi i cittadini prima dei Consiglieri Comunali, ma il
Regolamento dei servizi e degli uffici deve passare in Consiglio
Comunale, credo, perché è un Regolamento. Non deve passare in
Consiglio Comunale?
(intervento fuori microfono)
Allora mi spiace, però comunque resta… mi spiace, ho sbagliato, non
ho problemi a ammettere che ho sbagliato, però mi pare così importante
che un passaggio almeno in Commissione, come anche le altre cose,
l’osservatorio economico, la disoccupazione ecc., se ne è parlato in
conferenza stampa, non se ne parla né in Commissione, né in Consiglio
Comunale. Vorrei chiedere un’informazione, se è possibile, perché è
notizia allarmante, o allarmata, così mi è stata data, di oggi che si sta
demolendo la parte esterna della fontana che sta nel Centro civico. Può
essere infondata, non sono andata a controllare. Cioè la fontana
centrale resta, però il bordo che c’era intorno alla fontana, la vasca
esterna, è stata o sta per essere demolita, ma i lavori sono iniziati. Non
ho avuto tempo di andare a vedere, questa è l’informazione che mi è
stata data.
Presidente
Grazie, nessun altro è iscritto a parlare?
Sindaco
No, tolgono il cerchio esterno, quello sì, per la valorizzazione della
fontana. Questo era uno degli interventi che era stato concordato con
l’Arch. Rondelli e l’Arch. Assolari quando eravamo andati a fare il
sopralluogo per la sistemazione delle piante che avevano problemi di
polline e allora nella circostanza dicevano che rispetto alla sistemazione
attuale della fontana che prevede questo basamento esterno di poco
pregio, così mi è stato detto, era opportuna una sistemazione che
prevedesse la valorizzazione della medesima per il tramite della
soppressione della cornice.
Presidente
Nessun altro chiede la parola? Consigliera Borghi brevemente.
Consigliera Borghi
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No, ho solo concluso dicendo che il nostro voto è sfavorevole
convintamente.
Presidente
Va bene. Nessun altro chiede la parola? Dichiaro chiusa la discussione,
invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno chiede
la parola per dichiarazione di voto. Pongo in votazione il punto n. 6
all’ordine del giorno avente oggetto: Ratifica terza variazione al Bilancio
di Previsione annuale e pluriennale 2012/2014 adottata in via d’urgenza
dalla Giunta Municipale ai sensi dell’art. 175 D.Lgs. 267/2000 con
deliberazione n. 70 del 23.05.2012. procediamo con voto palese e con
sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la
votazione. 10 voti a favore, 4 contrari, 2 astenuti, il Consiglio approva.
Astenuti i Consiglieri Minuti e Merisi. A favore i Consiglieri Borghi,
Lingiardi, Bussini e Ciocca Daniela. Contrari tutti gli altri.
Punto n. 7)
PASSIAMO AL PUNTO N. 7 ALL’ORDINE DEL GIORNO AVENTE
OGGETTO: AGGIORNAMENTO DEL PIANO DELLE ALIENAZIONI E
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE, AI
SENSI DELL’ART. 58 DEL D.L. 112/2008, CONVERTITO CON
MODIFICAZIONE NELLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133. ELENCO
ANNO 2012 Presidente
Passiamo al punto n. 7 all’ordine del giorno avente oggetto:
Aggiornamento del Piano delle alienazioni e valorizzazione del
patrimonio immobiliare comunale, ai sensi dell’art. 58 del D.L.
112/2008, convertito con modificazione nella legge 6 agosto 2008, n.
133. Elenco anno 2012. Illustra il provvedimento l’Assessore Vailati,
prego.
Assessore Vailati
Grazie Presidente. Allora abbiamo provveduto all’aggiornamento del
Piano delle alienazioni. Innanzitutto abbiamo tolto tutti quei beni che
sono stati venduti e peraltro non hanno quindi più motivo di essere nel
Piano delle alienazioni. Abbiamo poi tolto anche il valore relativo
all’edificio ubicato in viale Piave 43. Il locale, che oggi viene utilizzato
ad uso uffici al primo piano, viene utilizzato dall’ASL e dal Consultorio,
a garanzia anche dei nuovi accordi che sono stati intrattenuti tra
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l’Azienda Ospedaliera
dell’accordo.
e
l’ASL,
quindi
come
garanzia
anche
Per quanto riguarda poi gli inserimenti, abbiamo inserito l’edificio adibito
a colonia di Oltre il Colle, relativamente all’edificio stesso, a tutta la
parte adiacente, quindi il bosco, il pascolo, ecc. Abbiamo inserito poi un
riscatto di diritto di superficie che è pari a 850 Euro, è un valore non
importante. Poi abbiamo inserito, in base ad una richiesta pervenuta al
Comune, un seminativo irriguo in via Manzoni per un valore presunto di
94.500 Euro, poi riali, Riale Misano per 5.600 Euro, Riale Roccolo per
8.028 Euro, poi un reliquato stradale per 7.000 Euro; aree urbane in
viale Montegrappa per 28.000 Euro e anche una parte di porzione di
terreno in fregio alla via Capitanio e Gerosa e via Pascoli per 200.000
Euro. Niente altro, quindi questa è l’ultima versione, l’aggiornamento del
Piano delle alienazioni. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a
iscriversi. Consigliere Lingiardi prego.
Consigliere Lingiardi
Grazie Presidente. Piano delle alienazioni, intanto mi chiedo se questa
variazione al Piano delle alienazioni è entrata nella variazione che c’era
prima, evidentemente no, non è entrata e quindi c’è un Piano delle
alienazioni che non è coordinato… tutta? Anche… Vediamo punto per
punto.
Terreno del Bollone, già bando per tre volte, speriamo di riuscire a
venderlo, qualche dubbio rimane, su una giusta alienazione. Ormai però
è da un po’ di tempo che è in Bilancio. Sede del Tribunale, si prevede
quindi di vendere la sede del Tribunale per 1.934.000 Euro nell’anno
2012 e ciò contrasta sempre di più con quanto più volte deliberato e
dichiarato in questo Consiglio e cioè che si sarebbe fatto di tutto per
mantenere la sezione di Treviglio. Qui il problema è: chi lo compera?
Non lo Stato di sicuro, perché sta facendo il piano di vendita delle
proprie alienazioni; se è un compratore esterno, prima o poi vorrà
averne la disponibilità, quindi il Tribunale resta o non resta? Noi nella
passata
Amministrazione
avevamo
l’alternativa
che
era
la
ristrutturazione della Caserma Austroungarica, derivante però
dall’alienazione delle farmacie. Lo stesso discorso vale anche per il
Giudice di pace, sulla palazzina si sono spese diverse migliaia di Euro
per ristrutturarla, per sistemarla come voleva il Giudice di pace e
purtroppo se questa diventerà un’alienazione, si perderà anche
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quell’importo. Sul discorso ancora degli immobili delle farmacie, ne
abbiamo già parlato più volte, se si vuole vendere a Ygea,
evidentemente Ygea deve avere o la liquidità o non deve indebitarsi, ma
di questo ne abbiamo già parlato.
Di colonia Oltre il Colle in questo piano di alienazioni non è stimato il
valore, cioè ne abbiamo parlato in Commissione ma poi non è stato
inserito. Io speravo che il valore venisse inserito. Poi magari se ci sono
delle informazioni migliori rispetto a quanto stabilito, quanto detto in
Commissione, potete darci magari qualche delucidazione in più. È
chiaro comunque che la colonia di Oltre il Colle, che è gestita da La
bonne semence, è stata ristrutturata da La bonne semence chiaramente
ma con i soldi del Comune di Treviglio, sarebbe importante venderla
chiaramente a La bonne semence, se non
magari un operatore
esterno, però se c’è anche un operatore esterno, ben venga ma dovrà
sopportare il contratto che arriva fino al 2027, che è tra La bonne
semence e il Comune di Treviglio. Ho guardato un po’ i bilanci de La
bonne semence, se dovesse accollarsi un mutuo, molto probabilmente
farebbe fatica ad arrivare al pareggio di Bilancio.
L’altra questione è il terreno di via Capitanio e Gerosa e via Pascoli,
che era questo tentativo di usucapione da parte del Sig. Marone. In
passato tutti gli atti e tutta la documentazione diceva che anche le
sentenze del TAR, ci eravamo interessati, erano tutte favorevoli
all’Amministrazione Comunale e quindi l’usucapione non sarebbe stato
eseguito. Ora mettere un 200.000 Euro per un terreno che noi riteniamo
non debba andare in usucapione cosa vuol dire? Vuol dire andare in
trattativa con il privato? Se si va in trattiva, non so, è una questione che
in particolare personalmente non riesco molto a concepire, nel senso
che se questo terreno lo si vuole vendere, lo si mette a disposizione di
tutti quelli che lo vogliono acquistare.
(intervento fuori microfono)
Esatto, si mette a gara. Io ritengo che questo Piano delle alienazioni sia
mancante di tutta quella parte appunto della valorizzazione della colonia
di Oltre il Colle; lì forse qualcosa ci doveva andare, almeno un importo
di massima. E quindi non lo ritengo assolutamente completo. Grazie.
Presidente
Grazie. La parola al Sindaco.
Sindaco
Io desidererei sottolineare una cosa, lo strumento del Piano delle
alienazioni non va inteso come un qualcosa di rigido e vincolante. La
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normativa ci sta dicendo che ai Comuni, se le cose vanno avanti così,
molto probabilmente saranno sottratti tutti gli immobili che non per l’uso
istituzionale nel momento in cui dovessero essere poi conferiti
eventualmente in un fondo immobiliare unico. Questa è la proposta che
sta girando in questo momento. Quindi il Piano delle alienazioni
individua la strategicità o meno, nell’ambito dell’azione comunale, degli
immobili che il Comune ha e che può mettere sul mercato. La procedura
che abbiamo attivato per quanto riguarda il discorso delle alienazioni è
una procedura che si completa nel momento in cui il Consiglio
Comunale è chiamato ad intervenire sulla strategicità o sulla definizione
di strategicità o meno degli immobili che sono contenuti all’interno del
proprio patrimonio, con l’inserimento o la sottrazione al Piano delle
alienazioni.
Quindi il meccanismo deve essere compreso all’interno di una logica in
cui si sta chiedendo al Comune di fare in modo tale che più strumenti
possono non essere messi in opera per realizzare gli obiettivi in questo
caso che sono la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Non se ne
poteva tener conto dei valori prima, quindi con la ratifica della delibera
di Giunta che è datata prima, nel rispetto alla delibera di oggi in cui
viene ad essere integrato e modificato il Piano delle alienazioni e
intendiamo procedere ancora cautelativamente nella logica per cui il
Piano delle alienazioni fornisce possibili risorse ma alla luce della stasi
del mercato immobiliare può anche essere estremamente difficile da
realizzare.
In relazione a alcune osservazioni, credo che appunto sia da capire lo
spirito complessivo con cui si muove l’Amministrazione Comunale;
faccio presente che alla luce del Regolamento sulle alienazioni che è
stato approvato da questo Consiglio Comunale, sarà possibile per
ciascun cittadino, per ciascun utente interessato, verificare anche
queste nuove disponibilità in una forma diversa rispetto a quella che
stiamo vedendo ora col Piano delle alienazioni, in maniera tale che le
offerte possano nascere con quelle procedure che poi vengono messe a
gara rispetto a proposte che arrivano dagli operatori interessati.
Presidente
Grazie Sig. Sindaco, proseguiamo nella discussione, Consigliere Merisi
prego.
Consigliere Merisi
Grazie Presidente. In Commissione avevo chiesto una verifica a
proposito del punto 11, l’edificio del Giudice di pace, perché dice:
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l’immobile è indipendente, il fabbricato dispone di giardino e cortile
pertinenziale di circa 310 m² e a memoria a me risultava che ci fosse il
nuovo pozzo, quindi volevo capire in quel pezzo lì di giardino come si
può gestire la cosa. Grazie.
Presidente
Grazie. Consigliere Lingiardi è già intervenuto, ha chiesto la parola?
Consigliere Lingiardi
Una cosa veloce, però gli articoli di legge li so leggere anche io, cioè
l’art. 58 del decreto in questione dice che l’inserimento degli immobili
nel Piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio
disponibile e ne dispone espressamente la disposizione urbanistica. La
deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione del Piano delle
alienazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale.
Quindi a questo…
(intervento fuori microfono)
Lo sto leggendo l’art. 58, avete…
(intervento fuori microfono)
Insomma mi frega sempre la Corte Costituzionale in questi casi eh… va
bè, andrò a verificare questa cosa qui, comunque l’abbiamo tirata giù
adesso da internet e veramente… non lo so, se Lei dice che è così, va
bene, comunque verificheremo. Comunque qui dice tutt’altro… Piano
delle alienazioni costituisce variante allo strumento urbanistico
generale. Tale variante, in quanto relativa ai singoli immobili, non
necessita di verifiche di conformità sulle Province e le Regioni perché
fa variante.
Presidente
Consigliera Ciocca prego.
Consigliera Ciocca D.
La sostanza l’ha già detta tutta Lingiardi, però io volevo riportare
l’attenzione su due cose, primo, la questione del Tribunale, se qui mi
ritrovo nel Piano delle alienazioni la vendita sia dell’edificio storico di
piazza Insurrezione, sia della sede del Giudice di pace, mi aspetterei
che nel P.O.P. sia indicata l’ipotesi di investimento per tenere
comunque qua una sede del tribunale, non mi ricordo se c’è. C’è?
(intervento fuori microfono)
Ecco e dove si trova precisamente… non mi ricordo.
(intervento fuori microfono)
80
Okay, va bene. Ti ricordi la…
(intervento fuori microfono)
Ah, quindi ancora nella Caserma Austroungarica. Okay.
L’altra questione io l’ho già sollevata un’altra volta e cioè quando
abbiamo discusso della alienazione dell’immobile delle Farmacie di via
Pontirolo, io avevo letto la documentazione e in questa c’era la perizia,
insomma il parere del Dott. Daries, il quale diceva che era
perfettamente lecita questa alienazione, a patto che la società
interamente partecipata del Comune, cioè Ygea, fosse autosufficiente
dal punto di vista economico, cioè potesse rispondere cash a questa
offerta o richiesta di alienazione e non contraesse nessun debito. Ora
facendo la somma… questo l’ho già chiesto, però o non mi ricordo la
risposta, può darsi, oppure come credo sia la risposta mi è stata data…
se gli immobili delle Farmacie restanti, per un totale di 910 milioni se
non ho fatto male la somma, devono seguire questo iter, io chiedo se
vale ancora l’indicazione vincolante espressa da Daries, quindi che
l’alienazione Ygea è possibile solo se Ygea non contrae nessun debito,
quindi non accende nessun mutuo, oppure no. Grazie.
Presidente
Nessun altro chiede la parola?
Consigliera Ciocca D.
Mi correggo, 910.000 Euro in totale, non milioni. Grazie.
Presidente
Grazie. Nessun altro chiede la parola, quindi procediamo con le
repliche. La parola al Sindaco.
Sindaco
Grazie Presidente. Allora, in relazione al discorso del Tribunale credo
che debba essere chiaro che il fatto che ci sia l’alienabilità della sede
storica non preclude il discorso della battaglia per il mantenimento del
medesimo, indipendentemente dagli orientamenti che oggi il Ministero
della Giustizia sta avendo; quindi noi, sulla sollecitazione anche poi del
Consigliere Minuti, abbiamo inserito in questo piano anche la questione
che era uscita al tempo di discussione di quel Piano di alienazione della
colonia di Oltre il Colle. D’altro canto nel momento in cui dovesse
essere confermata la sede su Treviglio del Tribunale, si valuta quale sia
la soluzione migliore, cioè se la realizzazione della nuova sede, oppure
81
il potenziamento di quella esistente e io credo che ci sarà la
disponibilità da parte di tutto il Consiglio Comunale, nel caso in cui
l’obiettivo fosse raggiunto, a portare a casa la variazione al Piano delle
Opere Pubbliche per sistemare l’edificio che ci consente il miglior
rapporto costi/benefici.
Sulla questione della vendita di Ygea, o meglio degli immobili in cui
Ygea esercita la sua attività, del parere dello Studio Daries si tiene
conto, quindi ovvio che in questa circostanza noi diciamo soltanto che il
fabbricato è ancora non strategico per l’attività dell’Amministrazione, le
modalità di acquisizione possono essere le più diverse, non è mica
detto che lo debba comprare per forza Ygea direttamente facendo un
mutuo.
Presidente
Grazie. Nessun altro è iscritto a parlare?
Sindaco
Sulla questione invece della valorizzazione con l’area del pozzo,
onestamente non posso rispondere, chiedo scusa.
Presidente
L’Assessore Vailati ha chiesto la parola, prego.
Assessore Vailati
Solo due cose, per quanto riguarda il valore relativo alle nuove
alienazioni, è stato inserito nella variazione di Bilancio e per la colonia
di Oltre il Colle avevo già detto in Commissione che trattandosi
comunque di un’area complessa, istituita come dicevo prima da un
fabbricato, da parti comunque di prati, di pascoli ecc., sarebbe stato
opportuno e infatti l’abbiamo indicato, fare una perizia per determinare
un valore, tant’è che in Commissione vi avevamo anche dato un valore
di massima che però era quello calcolato con i dati forniti dall’Agenzia
del Territorio, che portavano a un valore che però va comunque
confermato con una perizia. Quindi questo è quanto.
Per quanto riguarda invece la
questi dati ci sono stati forniti
giardino. L’avevamo già detto
verificato e il fabbricato dispone
m².
domanda fatta dal Consigliere Merisi,
dall’Ufficio Tecnico, quindi prevede il
anche in Commissione, ma poi l’ho
di giardino e cortile pertinenziale di 310
82
Consigliere Merisi
Chi compra compra anche il pozzo? È questa la domanda. Io avevo
chiesto la verifica sulla possibilità… no, no, il pozzo c’è, il giardino è
quella striscetta triangolare che va verso la palestra Bellini, il giardino, il
cortile pertinenziale è quello sotto il pensile, così sembra. Io avevo
chiesto, fate una verifica perché magari poi dopo ci si trova di fronte a
tra virgolette contenziosi poco simpatici perché l’ente gestore deve
entrare in qualsiasi momento, alle due di notte, alle tre del mattino, alle
quattro di sera, però se non è stata fatta questa verifica, per carità…
Presidente
Grazie Consigliere Merisi. La parola al Segretario.
Segretario Generale
Il Consigliere Lingiardi che aveva chiesto prima la previsione originaria
dell’art. 58 era quella che la semplice approvazione del piano facesse
variante in strumenti urbanistici; poi a dicembre 2009 la Corte
Costituzionale con la sentenza 340 quella parte l’ha annullata; poi
l’anno scorso è stato riscritto l’articolo in maniera integrale dando la
possibilità alle Regioni di introdurre procedure semplificate di variante.
La Regione Lombardia l’ha fatto, quindi ad oggi è sufficiente una
variante semplificata con una procedura ---- all’ordinaria, con la quale
attribuire una diversa destinazione urbanistica per valorizzare il
patrimonio immobiliare pubblico; però deve essere fatto nuovamente ad
hoc, seppure semplificata in quanto non è stata sottoposta per esempio
a V.A.S., quindi ha un iter molto più veloce, però non è sufficiente la
deliberazione tout court, ma occorre una deliberazione formale.
(intervento fuori microfono)
Occorrerà fare una delibera ad hoc con la quale si fa la variante non
soggetta a V.A.S. e quindi con una procedura molto snella, con un
passaggio solo, ma va fatta. Va decisa la destinazione. Non
necessariamente va fatta stasera, si può fare…
(intervento fuori microfono)
No, poi ci confrontiamo in Commissione.
Presidente
Nessun altro è iscritto, dichiaro chiusa la discussione, invito a iscriversi
per dichiarazione di voto. Prego Sig. Sindaco.
Sindaco
83
No, vorrei fare presente che stasera non stiamo facendo operazioni di
variante urbanistica per nessuno dei beni che è oggetto di alienazione e
se fosse necessario, nel momento in cui si intende una delle prossime
alienazioni è possibile farlo, però individuando nello specifico in quella
circostanza con la procedura semplificata. Quindi il meccanismo in
Regione Lombardia recupera in parte la normativa nazionale che era
stata parzialmente cassata dalla Corte Costituzionale. Questo è lo stato
dell’arte. A oggi però stiamo vendendo o meglio stiamo rendendo
disponibili all’alienazione le proprietà nello stato di fatto e di diritto in cui
si trovano.
Presidente
Per dichiarazione di voto Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Io sono molto confusa, probabilmente questa confusione viene dal fatto
che sono confusi i documenti perché probabilmente non c’era chiarezza
dietro i documenti stessi. Tra l’altro mi viene fatto di dire anche che le
richieste fatte in Commissione non vengono evase prima del Consiglio
Comunale, perché questa che era legittima del Consigliere Merisi e che
si poteva fare proprio con una telefonata a Rondelli, a Assolari, a
Marino Cornelli, cioè non ho mai visto un Piano delle alienazioni con
scritto, perlomeno il nostro Segretario non consentiva, di non mettere il
valore presunto e di scrivere perizia estimativa in corso di
formalizzazione.
Tra l’altro rispetto alla colonia di Oltre il Colle vedevo l’Assessora
Prandina che diceva: va bè ma il contratto si può rescindere. Io faccio
presente che lì ci stanno servizi di carattere sociale, cioè io non sono
contraria, però non mi piacerebbe sfilare questi servizi a patologie e a
malati psichici che dovrebbero trovare ovviamente un’altra
sistemazione, credo con il coinvolgimento e la solidarietà del Comune di
Treviglio. Secondo me non è possibile votare questo Piano delle
alienazioni, non è chiaro.
Presidente
Grazie, per dichiarazione di voto. Nessun altro? Consigliere Minuti
prego.
Consigliere Minuti
84
Credo che questo programma delle alienazioni in realtà sia la
manutenzione del programma delle alienazioni, con la cassazione di
quello che è già avvenuto, la pulizia, con la introduzione di alcune
nuove e con il permanere di alcune opzioni del tutto previsionali, di
auspicio, che hanno poche gambe per camminare, ma che tuttavia
diceva il Direttore Generale Ercole, non bisogna rinunciare a sognare. A
me piacerebbe che ci aggiungessero: non bisogna rinunciare a lavorare.
Però anche sognare è lecito. Mi piaceva di più… Però questa battuta
non era male, a sognare e per poter andare al di là dell’attività ---- di
questi tempi, bisogna anche programmare le alienazioni; anzi io ne
avrei aggiunta qualcuna in più, però non vorrei che a furia di dire
bisogna aggiungere veniamo domani a fare un’altra variazione e poi
dobbiamo litigare noi che faticosamente a sinistra stiamo cercando di
dialogare addirittura su una manutenzione del Piano delle alienazioni.
Per esempio mi piaceva mettere dentro il lavoro di una Commissione
istituita ad hoc di tecnici per le rogge non più in funzione, i tratti
dismessi, per finanziare poi con il relativo provento la realizzazione dei
pozzi nel caso in cui i pozzi… Uniacque mica fa i pozzi a tutti!... salvo
che passi la tesi del Senatore Pirovano, che in questo caso
l’azzeccherebbe, in questo caso sì, non col nuovo Ospedale, e cioè che
il ciclo dell’acqua comprende anche il Consorzio della Media Pianura
Bergamasca e allora fondendo anche quell’altra cassaforte lì e
quell’altro soggetto, Uniacque ha la vita più serena, spianata per molto
tempo e allora può anche fare i pozzi degli acquedotti perché il
Consorzio di bonifica è lui che deve fare i pozzi degli acquedotti, ma di
fronte alle emergenze, al clima che è così cambiato e peggiora sempre
più per quel che riguarda le ripercussioni sull’agricoltura, io penso che
tocchi a questo, a quell’altro o a quell’altro ancora. Qualcuno però si
decida perché è un problema reale.
Dicevo una manutenzione del programma delle alienazioni esistenti.
Permane quella questione lì, l’alienazione della vecchia Pretura che è la
vecchia chiesa di S. Francesco. Chi si prende la briga di acquistare un
edificio che avrà dei vincoli spropositati per la sua diversa ubicazione?
Però tuttavia è una scelta previsionale e non è il vangelo, mi piace
questa roba che io non avevo valutato prima, queste due facilitazioni mi
piacciono, la prima, quella che tu vedevi come un difetto, e cioè quel
fissare lì quei 200.000 Euro e dici, ma cosa è una provocazione questa?
Perché i 200.000 Euro a fronte di una pretesa di uno che dice che
quell’area la usucapita è sua, a me piace invece l’idea. Tu dici che è
tua? Io dico che vale 200.000 Euro e secondo la nostra procedura
qualunque cittadino può comperare quell’area a 200.000 Euro e mi
piace che sia fissata a 200.000 Euro e che questo signore abbandoni le
sue pretese e venga a dialogare con l’Amministrazione Comunale. Mi
piace la procedura che non è stata inventata qui, è stata inventata dal
85
legislatore, parzialmente cassata e però poi ripresa, che è quella che
quando decide di alienare qualcosa c’è una variante urbanistica.
Ma certo, che senso ha alienare dei beni se prima non li valorizzi? Avrei
voluto, ma pensavo che non fosse necessario, pensavo di avere una
interlocuzione più sorda, invece la scopro più attenta, quando parlavo di
Oltre il Colle, bisognava contemperare due cose, primo i diritti di chi ci
sta lì e che bisogna aiutarli a risolvere il problema di una sede fissa nel
tempo, secondo però il bene è così vasto che con una valorizzazione
concertata con il Comune di Oltre il Colle noi si potesse godere di un
provento più significativo rispetto ai 2 milioni di Euro che ---nell’edificio, sono stimati di massima, anche se il valore non è stato
comunicato qui. Insomma ci sono delle luci e delle ombre, però ogni
volta che si decide di fare qualcosa, io sono per incoraggiare questo
fare e sono favorevole.
Presidente
Per dichiarazione di voto nessun altro è iscritto. Pongo in votazione
quindi il punto n. 7 all’ordine del giorno avente oggetto: Aggiornamento
del Piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare
comunale, ai sensi dell’art. 58 del D.L. 112/2008, convertito con
modificazione nella legge 6 agosto 2008, n. 133. Elenco anno 2012.
Procediamo con votazione con sistema elettronico in forma palese.
Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti a
favore, 4 contrari e nessun astenuto, il Consiglio approva. Contrari i
Consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini e Ciocca Daniela, a favore tutti gli
altri.
Vi proporrei, Consiglieri, di proseguire la trattazione dell’ordine del
giorno mancando solo due punti. Se siete disponibili. Questi punti non
possono essere trattati domani, perché l’ordine del giorno è stato
formato indicando per i singoli giorni i singoli argomenti e non con la
previsione della prosecuzione di quelli non trattati nel giorno
successivo.
(intervento fuori microfono)
Eh no, vanno la volta dopo se lo prevede la convocazione. No, manca il
Consigliere Ferri, non possiamo. No, ma se ora decidessimo di trattare i
punti residui del Consiglio domani, per la quale trattazione non è
previsto ciò che oggi non terminiamo, dovrebbe essere un voto
comprendente il Consigliere assente oggi. Per cui o decidiamo di
proseguire oltre l’orario previsto delle 23.00, o questi due punti
verranno discussi in un Consiglio nuovo che verrà fissato i primi di
luglio evidentemente, perché lo convocherò domani. Anzi devono fare la
Capigruppo prima.
86
La parola al Sindaco.
Sindaco
Io… posso? Chiedo la cortesia, considerato il fatto che ci sono tempi
molto stretti soprattutto sulla questione del servizio di illuminazione
pubblica che consentirebbe di fare partire i lavori, ottenere il contributo
regionale che si perde nel momento in cui non lo portiamo a casa entro
la fine di quest’anno, dal punto di vista del completamento dei lavori
chiedo che possano essere trattati questi due punti, la prossima volta,
quando formuliamo l’ordine del giorno, teniamo conto del possibile
slittamento in sede di conferenza Capigruppo. Grazie.
Presidente
Grazie Sig. Sindaco. Ci sono opposizioni alla prosecuzione del…
Consigliere Merisi prego.
Consigliere Merisi
Personalmente preferisco la riconvocazione di un nuovo Consiglio la
prima settimana di luglio, o comunque i tempi tecnici necessari. Questo
è il mio parere personale. Grazie.
Presidente
Ma si oppone o esprime solo un parere?
Consigliere Merisi
Mi oppongo.
Presidente
Allora pongo in votazione la prosecuzione dei lavori del Consiglio
Comunale. Per alzata di mano sì, chi è a favore per la prosecuzione alzi
la mano. Chi è contrario? 2. Chi si astiene? Nessuno. Quindi
proseguiamo. Contrari il Consigliere Premoli e il Consigliere Merisi, a
favore tutti gli altri. E peraltro sono già stati illustrati in Commissione,
materiale noto, potremmo anche omettere la parte illustrativa e andare
direttamente al voto.
Punto n. 8)
87
ADEMPIMENTI RELATIVI ALLE DISPOSIZIONI CONTENUTE NELLA
LEGGE REGIONALE 13 MARZO 2012, N. 4: “NORME PER LA
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE E ALTRE
DISPOSIZIONI IN MATERIA URBANISTICO-EDILIZIA” Presidente
Punto n. 8 all’ordine del giorno: Adempimenti relativi alle disposizioni
contenute nella legge regionale 13 marzo 2012, n. 4: “Norme per la
valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in
materia urbanistico-edilizia”. Illustra il provvedimento l’Assessore Nisoli,
prego.
Assessore Nisoli
Sì, grazie Presidente. Con questa delibera andiamo a recepire le
disposizioni contenute nella L.R. n. 4 del 13.3.2012 che è il cosiddetto
Piano casa per la Regione Lombardia. L’art. 3 del Piano casa formulato
dalla Regione Lombardia prevede la possibilità del recupero edilizio e
funzionale di volumetrie e superfici edilizie anche in seminterrato per le
destinazioni residenziali accessorie, economiche e professionali,
presentando le richieste e le pratiche entro il 31.12.2013, a patto che gli
edifici oggetto di queste richieste siano stati ultimati alla data del 18
luglio 2009 in aree che non sono destinate all’agricoltura o in zone
produttive, senza la totale demolizione e ricostruzione dell’edificio, che
rispettino i caratteri dell’architettura e del paesaggio ed i requisiti di
efficienza energetica e che confermano la destinazione d’uso in essere.
Per quanto riguarda invece la zona agricola, sempre nell’art. 3, prevede
il recupero delle parti inutilizzate per destinazioni residenziali, ricettive
non alberghiere, uffici ed attività di servizio compatibili. Sempre anche
questo tipo di pratica deve essere presentata entro il 31.12 2013 alle
seguenti condizioni: edifici assentiti prima del 13.6.1980 in aree
destinate all’agricoltura, senz'altro ala totale demolizione e ricostruzione
dell’edificio, rispetto dei caratteri dell’architettura, del paesaggio e
dell’efficienza energetica e con un volume massimo di 600 m³. per
quanto riguarda questi due punti, la delibera individua in quelli che
vedete sulla tavola esposta, le zone dove non è possibile applicare
queste due possibilità che vi ho appena letto, pertanto non è possibile
applicarli negli ambiti di valore storico, normati dagli articoli dall’11 al 21
delle NTA del Piano delle regole, che sono il nucleo antico e le frazioni,
non è possibile applicarlo negli edifici extra moenia normati dagli artt.
22 e 23 sempre dal Piano delle regole, che sono edifici che presentano
un valore storico, rappresentati in colore rosso nella planimetria.
88
Un’altra possibilità che individua il Piano casa della Lombardia è la
possibilità di riconoscere una volumetria aggiuntiva fino a un massimo
di 100 m³, per permettere l’adeguamento di ogni singolo alloggio
utilizzato da nuclei famigliari che comprendono persone con gravi
handicap e non autosufficienti. Questo serve per poter adeguare gli
immobili nel caso nel nucleo famigliare ci siano delle persone disabili,
che abbiano quindi necessità di adeguamento e di movimenti.
La novità di questo Piano casa è anche la possibilità di intervenire sulle
zone produttive, pertanto è consentito l’ampliamento di fabbricati
totalmente industriali e artigianali, no commerciali e no logistiche, in
ambiti destinati ad attività produttiva alle seguenti condizioni: devono
essere in aree classificate nello strumento urbanistico con destinazione
produttiva, su edifici ultimati entro il 18.7.2009, con attività in essere
alla data di entrata in vigore della legge certificata dalla Camera di
Commercio, devono rispettare le altezze massime previste dal P.G.T. e
dal parametro della superficie drenante, e la possibilità di ampliamento
è un massimo del 10% della superficie esistente, con comunque il tetto
massimo di 500 m² di SLP. E per questi edifici abbiamo individuato gli
insediamenti produttivi isolati P.I.I. normati dall’art. 4 comma 2 del
Piano delle regole, il tessuto non residenziale NR1, NR2, NR3, normati
dagli articoli 28, 32 e 36 del Piano delle regole, il produttivo isolato
normato dall’art. 37, il produttivo omogeneo normato dall’art. 38 e le
aree produttivo terziarie normate dall’art. 39. Praticamente tutte le zone
produttive, tutti gli edifici produttivi del territorio di Treviglio.
A seguito della Seconda Commissione abbiamo aggiunto, escludendo
dalla possibilità di ampliamento, gli edifici produttivi che comprendono
aziende con stabilimenti a rischio di incidente rilevante e con
stabilimenti ed impianti dove si esercitano attività di smaltimento e/o
recupero di rifiuti pericolosi. Questa è stata appunto una richiesta che è
uscita in sede di Seconda Commissione, che abbiamo ritenuto di
inserire perché comunque condividiamo, è ragionevole.
Altra possibilità, altra novità sempre consentita dal Piano casa della
Lombardia è la possibilità di ampliamento di edifici totalmente
analberghieri, in deroga alle previsioni del P.G.T., da individuare
mediante delibera alle seguenti condizioni:
limite massimo
dell’ampliamento è 200 m², deroga all’indice fondiario e al rapporto di
copertura nella misura non superiore al 50% dell’esistente, deroga
all’altezza massima non superiore a 4 mt, e il vincolo di obbligo di
destinazione d’uso alberghiera. E anche per questo punto abbiamo
consentito questo ampliamento agli edifici totalmente alberghieri che
abbiano la destinazione già alla data di entrata in vigore di questa
legge.
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Non prevediamo nessuna riduzione sugli oneri di urbanizzazione
primaria e secondaria, nonché del contributo di costruzione perché la
legge consentiva anche questa possibilità, dava questa possibilità ai
Comuni di ridurre gli oneri, ma visto che quelli di Treviglio sono fermi da
quattro anni, abbiamo pensato che comunque sono già bassi e di
stabilire che tutti gli interventi di ampliamento e di sostituzione totale
dovranno essere eseguiti in zone dotate delle opere di urbanizzazione
primaria, fatta salva la possibilità per i richiedenti di eseguire
direttamente le opere di urbanizzazione necessarie, senza alcuno
scomputo del contributo di costruzione dovuto sia per il permesso di
costruire che per la DIA. Questo è quello che abbiamo stabilito con la
delibera, grazie.
Presidente
Grazie Assessore, dichiaro aperta la discussione. È iscritto a parlare il
Consigliere Fumagalli, ne ha facoltà.
Consigliere Fumagalli
Ho pigiato per errore, mi scusi Presidente.
Presidente
Nessun problema, Consigliere Minuti prego.
Consigliere Minuti
Volevo porre in essere una manovra dilatoria per far protrarre il
Consiglio oltre la mezzanotte, perché mi piace l’idea che gli
amministratori pubblici siano quindi anche oltre la mezzanotte.
(intervento fuori microfono)
Cosa è 40 minuti… io posso parlare anche 40 minuti! È una manovra
dilatoria e poco rispettosa del Regolamento. In realtà volevo,
Presidente, autocensurare me stesso, autocensurarmi perché quando
abbiamo fatto la Commissione non avevo valutato appieno la
planimetria, anche perché ce l’aveva sottocchio solo Ciocca e non la
mollava mica agli altri. La planimetria, e io stavo dall’altra parte del
tavolo, era una sola, era piccola, e quindi non… e mi è piaciuta l’idea e
la proposta…
Presidente
Consiglieri prego…
90
Consigliere Minuti
… di escludere le aree industriali edificate a rischio rilevante e la
modifica è stata apportata, non ho valutato, adesso me ne accorgo
perché ho la planimetria proprio di fronte, la coerenza tra quanto
l’Assessore ha detto e quanto riscontro nella planimetria. E cioè sono
state escluse il centro storico, le frazioni ecc., però delle frazioni vedo
che è esclusa solo la porzione antica del Cerreto, ma non sono escluse
né le Battaglie, né le Pezzoli che qualche pregio ce l’hanno e qualche
motivo di sollecitare la nostra attenzione e la nostra salvaguardia c’è;
per quanto riguarda le Battaglie perché già c’è stato un provvedimento
di sottrazione delle aree al PLIS, per quanto riguarda le Pezzoli perché
ho la sensazione che nel blocco di tutte le attività e soprattutto di
insediamenti non strettamente residenziali, nella vicina porzione del
territorio di Cassano d’Adda, per vicende che riguardano
quell’Amministrazione e quel Comune, le attenzioni degli operatori
tenderanno a rivolgersi di più da questa altra nostra parte; ben vengano
le attenzioni degli operatori sul territorio che portino lavoro e attività
edilizia, però governata. Quindi secondo me non era irragionevole
retinare, disegnare di rosso nella planimetria, oltre che il nucleo antico
del Cerreto, anche quello delle Battaglie e delle Pezzoli, però mi rendo
conto che sto formulando la proposta fuori tempo massimo e che quindi
questo può creare qualche imbarazzo. Mi va bene comunque il lavoro
che si è fatto, lo apprezzo per la tempestività e anche direi il buon
lavoro che è stato fatto per portare questo provvedimento, quello che io
propongo è una garanzia in più, valutate voi se è accoglibile oppure no.
Presidente
Nessun altro è iscritto? Nessun altro chiede la parola? Vi sono repliche
da parte dell’Assessore? Prego Assessore.
Assessore Nisoli
Nella planimetria abbiamo individuato tutto ciò che nel P.G.T. è
considerato come centro storico oppure nuclei storici. Delle Pezzoli non
ricordo la destinazione che hanno nel P.G.T. perché non l’ho qua, però
ci sono tutta una serie di edifici che pur non essendo inseriti nel centro
storico, hanno indicata una stellina bianca e questi ricadono nell’art. 43,
dove è comunque possibile applicare il Piano casa, però rispettando
tutti quelli che sono i vincoli di facciate e di finitura o comunque di
mantenimento dei valori storici. Per cui io adesso non l’ho sottomano la
planimetria, per cui non so se le Pezzoli ricadono in quello. Se
ricadono nell’art. 43, comunque c’è questo vincolo sugli esterni. Se
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invece le Pezzoli sono in zona agricola, non è possibile applicarla.
Adesso io non so però se Pezzoli è una cascina, se è una cascina non
è possibile applicare il Piano casa. Tutto? Devo guardare…
Presidente
Grazie, vi sono altri interventi? Nessuno chiede la parola? Per
dichiarazione di voto invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la
parola per dichiarazione di voto, pongo in votazione il punto n.8
all’ordine del giorno avente oggetto: Adempimenti relativi alle
disposizioni contenute nella legge regionale 13 marzo 2012, n. 4:
“Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre
disposizioni in materia urbanistico-edilizia”. Procediamo con voto in
forma palese e con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, nessun contrario, 4
astenuti, il Consiglio approva. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi,
Bussini e Ciocca Daniela. A favore gli altri.
Punto n. 9)
SERVIZIO ILLUMINAZIONE PUBBLICA: AFFIDAMENTO ALLA DITTA
ENEL SOLE S.R.L. DELLA GESTIONE DEI CENTRI LUMINOSI DI
PROPRIETÀ COMUNALE CON FORNITURA DI ENERGIA A MEZZO
ADESIONE ALLA CONVENZIONE CONSIP Presidente
Punto n. 9 all’ordine del giorno: Servizio illuminazione pubblica:
affidamento alla ditta ENEL Sole S.r.l. della gestione dei centri luminosi
di proprietà comunale con fornitura di energia a mezzo adesione alla
convenzione CONSIP. Illustra il provvedimento l’Assessore ai Lavori
Pubblici, prego.
Assessore Mangano
Grazie Presidente. Noi l’argomento l’abbiamo ampiamente affrontato in
sede di Commissione e la Consigliera Borghi aveva chiesto di avere gli
appunti che l’Ing. Bani aveva più o meno illustrato. Li ha messi in
maniera più corretta e ve la distribuiamo. Sinteticamente seguo la
traccia della Commissione per fare sì che anche i Consiglieri Comunali
non presenti siano messi al corrente. L’impianto di illuminazione del
Comune di Treviglio conta 4.700 punti luce; di questi 1.700 sono di
proprietà comunale, i rimanenti 3.000 sono invece di proprietà
dell’ENEL Sole, che deve fare la manutenzione e dopo 20 anni
diventano di proprietà comunale.
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I punti luce di proprietà comunale sono attualmente gestiti nel seguente
modo, fornitura di energia a diretto carico comunale, quindi la
bollettazione a carico del Comune; manutenzione di circa 1.600 punti
viene affidata direttamente al gestore, trattandosi di importo
complessivo inferiore a 40.000 Euro. Siccome si prevede che questo
importo verrà ampiamente superato, per cui non può essere dato
direttamente. L’affidamento tra l’altro è in corso di scadenza. Dal 30
giugno 2011 è stata attivata una convenzione tra CONSIP e la ENEL
Sole S.r.l. per l’affidamento del servizio luce e dei servizi connessi per
gli impianti di illuminazione pubblica di proprietà delle Pubbliche
Amministrazioni, lotto 1 che è quello del Nord Italia. Il servizio luce
prevede le seguenti prestazioni, in particolare l’acquisto di energia
elettrica, l’esercizio degli impianti, manutenzione ordinaria degli
impianti.
I vantaggi offerti dall’adesione alla convenzione CONSIP. Avremo una
semplificazione ed ottimizzazione tecnico-economica della gestione
trattandosi di servizio luce completo, gestione e fornitura di energia,
inoltre essendo l’aggiudicatario del lotto 1 l’ENEL Sole, è possibile
assicurare l’unitarietà dell’operatore sul territorio comunale. Nel
contratto, perché poteva essere previsto un contratto di 9 anni o da 5, è
stato preferito quello di 9 anni; vi è l’obbligo da parte del prestatore del
servizio ad effettuare interventi a proprio carico pari al 10% del costo
contrattuale complessivo per l’ammodernamento dell’impianto stimato in
circa 157.000 Euro.
Possibilità da parte dell’Ente di avvalersi del gestore per l’effettuazione
di interventi di importo pari al 20% del costo contrattuale complessivo,
alle stesse condizioni tecnico-economiche offerte in sede di gara
CONSIP, senza dovere effettuare altre procedure di gara. Possibilità
per l’Amministrazione Comunale, in forza di quanto sopra, di poter dare
immeditato corso all’intervento lungo la circonvallazione interna e
concludere e rendicontare gli interventi entro il mese di dicembre 2012.
Il mancato raggiungimento di tale termine comporterebbe la perdita del
contributo regionale. Questo era un altro dei motivi dell’urgenza della
delibera, per cui noialtri dopo l’approvazione di questa delibera
procederemo quasi immediatamente all’inizio dei lavori.
Il costo previsto dalla convenzione nei 9 anni è 1.569.000 Euro. Poi
peraltro si dovrà procedere all’approvazione di questo documento
perché la CONSIP, cioè ENEL Sole ha prodotto un piano dettagliato di
gestione degli interventi e l’ha prodotto in data 28 maggio. Questo piano
deve essere approvato entro il giugno 2012 e la convenzione e il
93
servizio verrà avviato il primo agosto del 2012. Ecco per cui c’era anche
l’urgenza di approvarlo questa sera. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore, dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a
iscriversi. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione il punto n. 9…
niente discussione, niente dichiarazione di voto. Pongo in votazione il
punto n. 9 all’ordine del giorno avente oggetto: Servizio illuminazione
pubblica: affidamento alla ditta ENEL Sole S.r.l. della gestione dei centri
luminosi di proprietà comunale con fornitura di energia a mezzo
adesione alla convenzione CONSIP. Procediamo alla votazione in forma
palese e sistema elettronico, dichiaro aperta la votazione. Dichiaro
chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun
astenuto, il Consiglio approva. Consigliere Merisi prego.
Consigliere Merisi
È una comunicazione in chiusura.
Presidente
Dobbiamo fare la provvisoria esecutività…
Consigliere Merisi
Facciamo l’esecutività.
Presidente
Pongo in votazione la provvisoria esecutività della delibera testé
assunta, procediamo con votazione in forma palese e sistema
elettronico. Dichiaro aperta la votazione quando siamo pronti. Votate.
Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun
astenuto, il Consiglio approva all’unanimità. Consigliere Merisi prego.
Consigliere Merisi
Grazie Presidente. Una richiesta velocissima, datosi che questa sera il
microclima non è stato ottimale e datosi che domani sera ci sono le notti
bianche, e magari con le finestre aperte ci può essere disturbo, chiedo
cortesemente la riattivazione o qualche ventaglione per fare un po’ di
aria fresca domani. Grazie.
Presidente
94
Grazie Consigliere. Terminata la trattazione dell’ordine del giorno il
Consiglio è concluso. Signori Consiglieri buona sera.
°°°
95
ALLE ORE 23.40 TERMINA LA SEDUTA
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Antonio Sebastiano PURCARO
96
IL PRESIDENTE
F.to Gianluca PIGNATELLI
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Resoconto della seduta consiliare del 26