Primo piano
REGIONE PUGLIA:
VIA L’IRAP, MA ANCHE I FONDI
PER I TESTI SCOLASTICI
13 febbraio 2010
Barbara Politi
pag. 9
1
Primo piano
UN DECIMO COMPLEANNO
DA RECORD
PER CUOREAMICO
Alessandro Chizzini
pag. 12
Settimanale
d’informazione del Salento
Anno IX n. 389
11.12.2010
LECCE
Olio amaro
La città dice addio alle Zone Franche
Urbane e il Pd chiede garanzie
Alessandra Lupo
pag. 14
TRICASE
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Il 12 dicembre le strade e le piazze
del centro si vestono a festa
Giovanni Nuzzo
pag. 20
SPETTACOLO
Carlo Toma: “L’ultima spiaggia,
un film made in Salento al 100%”
A cura della redazione
pag. 39
11 dicembre 2010
2
OPINIONI
11 dicembre 2010
Editoriale
3
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Nasce la terza
Repubblica?
di Giovanni Nuzzo
Tutti invocano il rinnovamento della politica per
uscire dai soliti schemi precostituiti. Si implorano
uomini nuovi per edificare la Terza Repubblica,
visto che la Seconda è stata la fotocopia della
Prima e che ora sta cadendo tra posizioni e spettacoli indecorosi, scandali e vicende fumose.
Sembra che il Terzo Polo, a battesimo con Casini, Fini e Rutelli, voglia fondare la terza “repubblichina”, in alternativa al bipolarismo, con
l’obiettivo di costruire uomini e idee completamente nuovi. Ma da quanto tempo i tre leader
occupano gli scranni dell’emiciclo di Montecitorio e di Palazzo Madama? Ed allora dove sta
il tanto agognato rinnovamento? Esponenti
che a partire dal ‘68 sono stati sempre sulla cresta dell’onda, tra uscite e rientri con quarant’anni di onorata carriera politica e di salari (più che garantiti) da onorevoli, senatori, ministri, sindaci e presidenti delle Camere. Sembrerebbe che questa ammucchiata facesse del
marketing, dove vengono lanciate nuove idee,
nuove forme di comunicazione, con uomini tutt’altro che nuovi.
Intanto sale la febbre in vista del fatidico 14 dicembre prossimo, quando si voterà la fiducia al
Governo. Se Berlusconi non avrà più i voti in Parlamento, non rimane altro che ritornare alle urne.
Sono più che fondati i timori del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che cerca infatti una via d’uscita alternativa al ribaltone o
alla crisi. Se così non fosse, ci aspetta un futuro instabile, perché è a tutti noto quanto costano
le elezioni e a pagare nel disinteresse generale sono sempre i lavoratori e il sistema produttivo. Se gli attuali politici che ci governano non
hanno la forza di svolgere la propria funzione,
vadano a casa e siano chiamati i cittadini ad
eleggere un’altra maggioranza. È inutile perdere
tempo!
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La lettera
Gentile direttore,
attraverso questo periodico
voglio esprimere un mio pensiero in relazione alle dichiarazioni delle scorse settimane del presidente Napolitano, che si è così espresso: “Non si risanano bilanci apportando tagli alla cultura”. Molto più umilmente
vorrei aggiungere che non si
va da nessuna parte apportando tagli selvaggi attraverso “pseudo-riforme” all’istruzione.
È vero che il comportamento di alcuni gruppi studenteschi nelle manifestazioni
di protesta di questi giorni è
in molti casi da biasimare.
Però è pur vero che solo attraverso queste azioni drastiche, forse, si riesce a bloccare questo meccanismo diabolico che è stato innescato
a danno del diritto all’istruzione per tutti e rendendo in
questo modo il popolo italiano sempre più ignorante,
pronto ad essere fagocitato
da chicchessia ne abbia il
“potere” per farlo, mettendo
a grave rischio la democrazia, come la storia c’insegna.
Sì, è vero, c’è bisogno di un
ridimensionamento per tutte queste facoltà universitarie che sono nate come i
funghi in autunno, che annoverano un numero di studenti così esiguo da rendere
inutile ed antieconomica la
loro gestione, ma è pur vero
che non si va da nessuna parte se tagliamo così tanto i
fondi, da rendere sempre
più oneroso per le famiglie
pagare gli studi universitari
ai loro figli, apportando in
questo modo una “selezione
naturale” che ci fa cadere veramente in mano ai “baroni”, dando l’opportunità del
diritto allo studio solo a quei
pochi che se lo possono permettere.
Lettera firmata – Lecce
La lucerna
a cura di fra Roberto Francavilla
“Si rallegrino il deserto e la terra
arida, esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca, si
canti con gioia e con giubilo”.
Siamo alla terza domenica di Avvento, chiamata
sin dall’antichità Domenica Gaudete per due motivi: il primo è il Natale ormai prossimo (e già se ne
vedono i segni per le strade e i negozi) e il secondo è il tema della gioia, evidenziato dal testo
del profeta Isaia sopra citato. Non avevano molti
motivi per essere allegri gli Israeliti, ai quali si rivolge il profeta durante l’esilio di Babilonia; eppure, l’accento è decisamente gioioso: si tratta di
rallegrarsi ed esultare con gioia e giubilo.
Sempre questo tono usa Isaia, nonostante l’avvilimento e la disperazione degli esuli! Il profeta vola
alto, mostrando i progetti del Signore sul suo popolo, nonostante i fatti dicano il contrario.
Anche oggi non avremmo molti motivi per stare
allegri, pur avendo una cornice natalizia più che
garantita; allora, fondiamo la nostra gioia sulla parola del profeta che non usa “farina del suo
sacco” ma riferisce l’oracolo del Signore. Il papa
Paolo VI (1963-1978), a torto considerato introverso e pessimista, ha scritto l’ultima sua lettera
alla cristianità dal titolo La gioia cristiana.
Aveva ben ragione di essere preoccupato per l’andamento della Chiesa del dopo Concilio; eppure,
fidandosi più del Signore che di sé, ci ha regalato
un sentimento piuttosto raro ai giorni nostri!
Cari amici di Belpaese, nella corsa allo shopping
natalizio non vi capiti di dimenticare di fare una
buona scorta di gioia cristiana, che non si trova in
nessuna boutique o supermercato ma è un regalo che solo il Signore sa dare e può dare a chi
lo chiede con fiducia.
Una rettifica
Si comunica che la foto raffigurante l’alba in località faro della
Palacìa di Otranto, pubblicata a pag. 40 di Belpaese n. 388 del
4 dicembre 2010, è stata realizzata da Cosimo (Mimmo) Damiano Villani. Ci scusiamo con l’interessato per la mancata citazione dell’autore in calce alla stessa immagine.
La redazione di Belpaese
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IN COPERTINA
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Olio amaro
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a cura della redazione
L’olio è in crisi. L’oro giallo, patrimonio della tradizione pugliese e salentina, non tira più
sui mercati. Le conseguenze più immediate
sono la svalutazione di un prodotto unanimemente riconosciuto e apprezzato per qualità e requisiti e la riconversione dei campi in
attività più redditizie a discapito del patrimonio
secolare degli alberi d’olivo. Il settore olivicolo
è ormai in grave difficoltà sia sul mercato interno sia su quello internazionale, mettendo
a rischio la sopravvivenza degli operatori del
settore, uno dei più vivaci, fino a qualche anno
fa, dell’economia salentina.
Per cercare di porre rimedio ad una crisi che
parte da lontano, la Provincia di Lecce ha convocato qualche giorno fa un tavolo per definire strategie e rimedi immediati con i rappresentanti dei consorzi e delle associazioni del
settore. Al centro del dibattito, quello che sta
accadendo nel settore: gli agricoltori salentini non hanno più motivazioni né stimoli neanche per raccogliere le olive dagli alberi. Il
problema è da tempo segnalato dalla Coldiretti che ha lanciato l’allarme per le 60mila
aziende olivicole salentine che occupano nel
totale circa 200mila persone: “È la crisi della nostra olivicoltura, che ormai si trascina da
diverso tempo e che ha visto dimezzare, negli ultimi 5 anni, i redditi delle imprese agricole interessate a questa coltivazione. I prezzi attuali sia delle olive che dell’olio stanno peraltro scoraggiando la raccolta, visto che non
si riescono a coprire neppure i costi di produzione, con gravi ripercussioni, ovviamente, anche sull’occupazione della manodopera”.
Il prezzo dell’olio salentino cala senza soste da
almeno 10 anni anche perché esiste una concorrenza difficilmente contrastabile che permette di vendere nella grande distribuzione di
tutta Italia olio extravergine a meno di 2 euro
al litro, senza che il prodotto sia lontanamente
paragonabile alle produzioni nostrane: al
più si tratta di olio di altri paesi di pessima qualità e di odore sgradevole trattato chimicamente. Una sofisticazione che ha il suo culmine
con l’aggiunta di minime quantità di olio locale per farlo passare come prodotto nazionale di qualità. All‘incontro in Provincia
hanno preso parte dal presidente Antonio Gabellone assieme agli assessori provinciali,
Francesco Pacella, delegato per il comparto
agricolo, e Salvatore Perrone, referente per le
Attività produttive. “Vogliamo vedere chiaro
sulla crisi del comparto olivicolo -ha dichiarato il presidente Gabellone-. Questo tavolo
è propedeutico ad un Consiglio provinciale
monotematico in cui analizzeremo le cause e
ricercheremo dei percorsi virtuosi che possano portare alla soluzione dei problemi. Sono
certo che da questo lavoro verrà fuori una proposta snella e condivisa che possa aiutarci nel
nostro intento”. Da parte dell’assessore Pacella
invece è giunto un appello alla coesione: “Il
comparto deve parlare con un’unica voce, bisogna aggregare enti ed associazioni di categoria per risolvere la crisi. La Provincia ha un
ruolo marginale che, però, a livello territoriale
può essere importante per fare in modo che
l’intero comparto parli con una sola voce. Questo tavolo è stato utile per approfondire le pro-
blematiche e giungere ad un documento programmatico in cui siano fissate le politiche del
futuro, in particolare con riferimento al Programma Agricolo Comunitario. Non ci sono
bacchette magiche, dobbiamo sforzarci di trovare il giusto equilibrio tra un’agricoltura che
rispetti il territorio e che, contemporaneamente, aiuti ad uscire dalla crisi.
Questo si potrà ottenere qualificando il prodotto, migliorando i servizi legati al compar-
to, il turismo agricolo, la difesa del paesaggio,
il coinvolgimento delle nuove generazioni che
devono essere stimolate ad investire in questo
settore”.
Tra le iniziative analizzate dal dibattito in Provincia la possibilità di promuovere impianti
a biomasse di piccola taglia che consentano
alle imprese agricole di entrare nel circuito di
energie rinnovabili e non più legate solo ad un
percorso di tipo industriale.
“Occorrono interventi urgenti
a sostegno dell’olivicoltura”
I consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti sollecitano provvedimenti rapidi
per risollevare un settore fortemente in crisi
La politica si interroga sulla crisi che
ha colpito il settore dell’olivicoltura raggiungendo inaspettate sintonie. il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Rocco Palese (nella foto in alto), chiede alla Regione interventi immediati: “In primo
luogo, come sottolineano le organizzazioni di categoria, occorrono
azioni sinergiche tra Regione, Prefetture, Guardia di Finanza e Nas
per intensificare la rete dei controlli,
visto che il crollo del prezzo delle
olive dipende soprattutto dalle sofisticazioni che causano la presenza di falso olio extravergine sul mercato. Poi ci chiediamo come mai il
marchio Prodotti di Puglia lancia-
to dalla Regione, al momento non
sia ancora partito per l’olio extravergine. La situazione è drammatica: negli ultimi 5 anni il prezzo dell’olio è sceso circa del 30% mentre
i costi di produzione per gli agricoltori sono aumentati, con una
conseguente riduzione di reddito di
circa il 40%. Con questo trend si
rischia un progressivo abbandono
della coltivazione dell’ulivo, considerando che dal 2013 saranno
drasticamente ridotti gli aiuti comunitari al settore. A fronte di questo e delle richieste di aiuto da parte delle associazioni di categoria,
l’assessore Stefano si limita a dire
che bisogna aggregare il prodotto.
E chi meglio della Regione potrebbe
farlo, promuovendo politiche di aggregazione e strategie di marketing,
magari investendo anche parte di
quei 118 milioni di euro del Psr
2007-2013 che rischiano di essere
disimpegnati a fine anno?”.
La presa di posizione di Angelo Disabato (nella foto in basso), capogruppo de La Puglia per Vendola in
Consiglio regionale concorda abbastanza: “Siamo preoccupati per
la grave crisi che ha colpito l’olivicoltura pugliese, in particolare
quella salentina, a causa della caduta del prezzo del prodotto. Come
gruppo consiliare sosteniamo gli interventi già in atto da parte del-
l’Assessorato regionale alle Risorse agroalimentari per modernizzare l’intero settore agricolo ottimizzando una strategia capace di insediare anche una filiera olivicola
tutta pugliese. Siamo consapevoli
che reagire alla crisi d’un settore tradizionale come l’olivicoltura non è
facile. La comunità regionale non
può risolvere da sola una situazione innescata da dinamiche globali
che favoriscono altri Paesi europei,
a più basso costo di manodopera,
che spesso propagandano come
‘pugliesi’ anche i loro prodotti.
Sono il Governo nazionale e l’Unione Europea a dover fare di più rispetto a questa situazione”.
IN COPERTINA
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Coldiretti: “Un settore a due velocità”
Secondo Pantaleo Piccinno, presidente di Coldiretti Lecce, sono diversi i fattori che stanno
mettendo in difficoltà il settore olivicolo. Le possibili soluzioni? L’intervento della Comunità
Europea e l’utilizzo dell’olio lampante come biomassa per la produzione di energia
L’olivicoltura sta vivendo un momento
critico. Sono tanti i
problemi che assillano questo settore
che, insieme a quello vinicolo, è probabilmente il più
importante
per
l’economia del nostro territorio. I nostri avi e gli avi dei nostri avi hanno fondato l’economia di questo lembo di terra sull’olio, non a caso chiamato “oro
giallo”. Ma cosa sta succedendo all’olivicoltura e quali sono le possibili soluzioni? Lo abbiamo chiesto al presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno (nella foto).
Quali sono le questioni principali che
attanagliano oggi l’olivicoltura salentina?
L’olivicoltura è la voce più importante
non solo dell’economia, ma anche del
patrimonio ambientale. La crisi che si
sta vivendo è a livello mondiale: l’olio
sta attraversando grosse difficoltà, anche perché è aggredito dalle frodi e risente di posizioni dominanti, gli oligopoli che dominano il settore. All’interno della crisi va inquadrata la situazione
italiana e in particolare quella salentina. Il settore sta maturando a due velocità: una piccola parte della produzione si sta rimodernando, migliorando nella qualità e nella distribuzione. La
gran parte del settore, però, conserva
ancora dei sistemi di distribuzione non
di qualità, anche perché l’intero assetto è vincolato agli impianti secolari, e
non si tratta di un’opzione modificabile.
Bisogna dare risposte a entrambe le categorie di produzione, affinché ci sia volontà di competere sui mercati. La Co-
Regole più severe contro
fotovoltaico ed eolico selvaggio
munità Europea sarà posta di fronte a
un bivio e le scelte che saranno intraprese, potrebbero determinare la cessazione dell’intera attività se non si riuscirà a valorizzarla. Peraltro, abbiamo
un ottimo olio vergine, migliore dei tantissimi extravergini fasulli che troviamo
al supermercato.
Quali altri fattori incidono nella crisi del
settore?
Negli ultimi tempi si sta risentendo anche degli attacchi massivi delle malattie per gli ulivi, dovuti soprattutto alle
nostre condizioni climatiche e alla scarsa cura degli oliveti. Ma dobbiamo ricordare che qui si produce il 95% di
olio lampante e il commercio dello stesso può andare avanti in maniera autonoma, ma necessita di essere legato alle
raffinerie. Stiamo assistendo anche all’abbandono del lavoro di raccolta, il
che sta dissestando il sistema di impianti
di trasformazione, che si è ridotto a
meno di un terzo di quello che era tradizionalmente. Rischiamo che salti il si-
Ci mancava anche la lebbra. Il riferimento non è al
morbo di Hansen ma alla fitopatologia che sta attaccando con vigore gli ulivi secolari pugliesi. La
causa dell’infezione è un fungo il Gloeosporium olivarum.
La malattia si manifesta essenzialmente sui frutti,
che in questo periodo dell’anno sono quasi giunti a
maturazione. Le olive raggiunte dall’infezione si staccano prematuramente con una resa della raccolta
ridotta.
Nella fase di spremitura producono un olio rossastro, di scadente qualità, molto torbido e con un alto
grado di acidità (circa 10 gradi, che significa il contenuto del 10% di acido oleico), trasformando l’olio
extravergine in olio lampante inutilizzabile come alimento. L’olio di qualità infatti mantiene un grado di
acidità intorno allo 0,1%, gli oli vergini invece raggiungono massimo il 2-3% del grado acido complessivo.
I frutti infettati si presentano macchiati da piccole
pustole di forma tondeggiante, dalla superficie raggrinzita e dal colore bruno nerastro assai visibile, ed
anche con pustole color marrone o rosato. Questi
marciumi possono estendersi all’intera drupa, finendo poi per farla raggrinzire e mummificare, anche
se resta attaccata al rametto.
Lo stesso avviene su foglie e rametti giovani quando
anch’essi sono colpiti dall’infezione, ed anche le foglie infestate cadono come i frutti: la lebbra provoca
delle macchie clorotiche o giallastre che in seguito
acquistano colore bruno chiaro o rossastro.
Il fungo attacca i giovani rami di due o tre anni con
stema produttivo di secondo livello.
Le biomasse sono state indicate come
un possibile ulteriore utilizzo di olio
lampante. È una strada percorribile?
È l’unico sistema praticamente attuabile
per dare respiro all’olivicoltura, che è
storicamente agroenergetica, non nasce
cioè per sfamare ma per produrre energia. Il nodo sta nella capacità di una centrale di pagare il prodotto, tenendo presente anche che si ricevono ogni anno
4 miliardi e mezzo per produrre energia con fonti rinnovabili, sarebbe ovvio
per il Salento cercare di ritagliarsi un piccolo sistema autoincentivante di energia. Ricordiamo che esiste in loco una
filiera che produce oli di scarsa qualità, che può, in maniera ambientalmente sostenibile, servire per la produzione di energia. Si tratta comunque
di argomenti di competenza delle politiche per lo sviluppo economico. Tuttavia, ci si sta convincendo che le biomasse siano l’unica strada percorribile.
Angela Leucci
Dalla Regione Puglia più tutele per le nostre
campagne contro la diffusione indiscriminata di
impianti di energie rinnovabili
Un’altra minaccia per gli ulivi del
Salento sembra essere scongiurata. Il governo regionale ha fissato regole più severe per gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Gli orientamenti della maggioranza di
viale Capruzzi vanno verso le installazioni di piccole dimensioni
come il fotovoltaico diffuso sui tetti, il mini eolico, le piccole centrali
a biomasse a filiera corta. Una
vera e propria ciambella di salvataggio per l’ambiente salentino che, senza gli ulivi, non sarebbe stato la stessa cosa.
Uno dei provvedimenti per contrastare i mega impianti è l’introduzione di una “tassa d’ingresso” intorno ai mille euro da
pagare al momento della presentazione della domanda di insediamento energetico per avviare
l’istruttoria, più un onere specifi-
I “lebbrosi” centenari
Per gli olivicoltori salentini non c’è pace: la minaccia del fungo
Gloeosporium olivarum, conosciuto come “lebbra degli ulivi” rischia di
dare il colpo di grazia ad un settore già fortemente provato
co a seconda dell’impianto: 0,5
euro per Kw di potenza se si tratta di pale eoliche e 1 euro per Kw
per fotovoltaici o biomasse. Il motivo? Contrastare l’attività di intermediari e speculatori, che cercano di ottenere autorizzazioni uniche per poi rivenderle. Viene poi
vietato l’uso di erbicidi o veleni
nelle aree dove sorgono gli impianti eolici e fotovoltaici esistenti
e di nuova installazione, con
l’obiettivo di preservare le risorse del suolo.
La legge ha una retroattività di
180 giorni. Nelle maglie di questa retroattività cadranno, secondo la Regione, circa un quarto delle domande pendenti. Inoltre, si esentano dalla Via gli impianti di fotovoltaico strutturale
(quelli sui tetti), assoggettandoli alla semplice Dichiarazione
d’inizio attività (Dia).
un diametro al massimo di 4-5 cm, provocando
macchie color nocciola, cui seguono necrosi e fessurazione dei tessuti corticali.
Per contrastare la lebbra dell’ulivo bisogna agire attraverso un controllo costante delle piante per evitare
il diffondersi della patologia. Il fungo si combatte eliminando la presenza di microclimi umidi tra il fogliame, provvedendo a togliere l’acqua in eccesso
sul terreno e sfoltendo con potature le chiome
ampie.
La lebbra è conosciuta in letteratura già dagli anni
Cinquanta ma solo negli ultimi tempi si è avuta una
vera e propria diffusione del contagio in vaste aree
salentine e pugliesi. Il presidente di Coldiretti Brindisi, Salvatore Ripa, denuncia quanto sia difficile la
situazione: “Il bilancio della campagna olearia nella
nostra provincia è drammatico: una annata, quella
2010, da dimenticare.
Alle crisi di mercato di natura strutturale e non più
congiunturale, la lebbra delle olive ha sferrato un
duro attacco ad un comparto già provato. Per questo chiediamo alla Regione Puglia di farsi portavoce
presso il Ministero affinché agli olivicoltori vengano
riconosciuti specifici aiuti, in base ai parametri del
‘de minimis’, rifacendosi, dunque, al Regolamento
Ce 15352007 che non prevede alcuna autorizzazione da parte della Comunità Europea”.
Si tratterebbe, insomma, di ottenere lo stato di calamità naturale. Una soluzione tampone che garantirebbe agli olivicoltori la riduzione fino al 50% dei
contributi per i dipendenti e di una diminuzione delle
tasse ritenuta fondamentale.
11 dicembre 2010
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PRIMO PIANO
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Regione Puglia: via l’Irap,
ma via anche i fondi per i testi scolastici
Due provvedimenti quasi concomitanti che colorano la nostra Regione di un paradosso
tutto pugliese. In fase d’abolizione l’Irap per le nuove imprese, Vendola però dà una
mazzata agli studenti e paga prima i vitalizi ai consiglieri non rieletti
Quella pugliese è tutta un’altra
storia. Il bastone e la carota, direbbe
qualcuno, riferendosi alle ultime
nuove dal palazzo di via Capruzzi.
Da una parte (la carota) si premiano i cittadini pugliesi donando loro
-e potrebbe essere un regalo speciale
di buon Natale perché, dopo la discussione in giunta, dovrebbe approdare per il voto in consiglio regionale prima della fine dell’annola cancellazione dell’Irap, l’imposta
sulle attività produttive (ora al
4,82%). Dall’altra (il bastone) due
milioni e 600mila euro in meno dal
fondo d’acquisto dei libri di testo per
gli studenti; somma destinata a coprire, invece, vitalizi e liquidazioni
degli ex consiglieri della Regione Puglia. A favore dei delusi, insomma,
della tornata elettorale dello scorso aprile.
È la Finanziaria del ministro Tremonti a consentire agli enti regionali di modificare o azzerare le aliquote, di disporre, cioè, detrazioni
o esenzioni a favore delle imprese di
nuova costituzione. E il governatore
della Puglia Nichi Vendola (nella
foto), ne ha approfittato: voto favorevole permettendo, nel 2011
un disegno di legge ad hoc eliminerà
una tassa che, al momento, grava
ancora sulle neo-imprese. Un sollievo per le prossime attività pugliesi,
sgravate dall’Amministrazione regionale di un peso economico che,
aggiunto alle innumerevoli sofferenze finanziarie, rende sempre più
difficile la sopravvivenza delle aziende autonome sul territorio.
Discorso diverso per i vitalizi dei
consiglieri non rieletti: la Finanziaria non impone nulla, ma la Giunta regionale ha ritenuto comunque
doveroso ripagare gli ex consiglieri di via Capruzzi di quanto fatto in
passato. Parliamo di una liquidazione vera e propria e di una pensione che per i politici pugliesi (e
questo è emblematico, quando si
parla di razionalizzazione delle spese) è la più alta d’Italia. Come ricompensarli? Attingendo dal fondo
di riserva, ma azzerando la disponibilità di “competenza” del capitolo dedicato all’acquisto dei famigerati libri di testo per ragazzi. Secondo gli amministratori, soltanto
un passaggio tecnico: ovvero soldi
non utilizzati e quindi intercettati.
A parere, invece, dell’opposizione
regionale e della maggior parte di
noi, un messaggio bello e chiaro che,
sotto Natale, rovina un po’ le feste:
chi aspetta libri o borse di studio
può attendere, gli ex consiglieri
proprio no. Fatti i conti, la pensione mensile potrebbe aggirarsi intorno ai 10mila e 400 euro lordi; e
c’è un’altra sorpresa natalizia per i
consiglieri regionali: una delibera di
Giunta potrebbe farli tuffare dritti
nella tecnologia, trovandosi a scegliere tra un tradizionale personal
computer oppure un modernissimo
iPad.
Come si può immaginare, le polemiche non sono mancate. Tutto avviene, infatti, proprio mentre gli stu-
denti di tutto il Paese e quindi anche quelli pugliesi occupano atenei
e scendono in strada, denunciando
una riforma che, a loro dire e a parere di docenti e ricercatori, penalizzerebbe l’intero sistema universitario italiano. Questi sono i fatti:
ai pugliesi, per il momento, non resta che accontentarsi dell’abolizione dell’Irap. Le imprese di nuova costituzione, soffriranno meno l’avvio
delle attività nella nostra regione. Se
la coperta è quella, da qualche
parte dovrà essere accorciata.
Barbara Politi
Irap e vitalizi, esplodono le reazioni
Da Rocco Palese a Michele Emiliano e Michele Pelillo: attacchi e difese incrociate sui
provvedimenti che in via Capruzzi accendono il dibattito politico
Pane per i denti dell’opposizione regionale, guidata da Rocco Palese
(nella foto a sinistra) che, sull’Irap
ad esempio, non manca di svelare
la sua concezione personale. Soltanto fumo negli occhi per cittadini che, in Puglia, pagano le tasse più
alte in assoluto. “Se solo volesse,
Vendola potrebbe togliere ai pugliesi
tutte le tasse. Eliminare, cioè, completamente le aliquote. Non si sa
che fine abbiano fatto i circa 800 milioni di euro pagati dai
pugliesi negli ultimi quattro anni, visto che il governo regionale
non riesce a garantire nemmeno i servizi essenziali”, ha commentato il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia che, criticando aspramente la gestione dell’ente, sottolinea come la
decisione di non far pagare l’Irap sia, in realtà, “soltanto fumo
negli occhi”. La Puglia, secondo Palese, avrebbe un tasso altissimo di mortalità delle imprese proprio a causa delle eccessive tasse imposte dal governatore; “al contrario, ha una
percentuale bassissima di natalità delle imprese perché il governo regionale non attua una seria politica d’incentivi”.
Fin qui, l’Irap. Come detto, però, il polverone delle polemiche
si è sollevato sulla questione vitalizi degli ex consiglieri regionali,
non rieletti ad aprile scorso. Denaro prelevato direttamente dal capitolo “libri di testo”, completamente azzerato dalla Giunta regionale.
Un provvedimento che, sulle pagine di Facebook, ha fatto indignare
lo stesso sindaco Pd di Bari Michele
Emiliano che, nella sua bacheca sul
popolare social network, ha dato libero sfogo al suo pensiero: “Se fosse vero, ci sarebbe da mandare tutti al diavolo”, aveva sbottato in rete. Pronta la risposta dell’assessore al Bilancio Michele Pelillo (nella foto a destra) che,
dallo stesso partito, getta acqua sul fuoco: “Si tratta di un adempimento tecnico. Il sindaco Emiliano, forse disinformato, non
sa di aver ricevuto direttamente dal Governo centrale 560mila
euro per i libri di testo, ovvero quanto gli spettava. Non un soldo è stato tolto agli studenti; azzerare quel capitolo è stata
solo una questione di tecnica contabile”. Un adempimento tecnico, quindi, e non una spoliazione di diritti a favore degli ex
consiglieri regionali. Una querelle che, nonostante le dovute
spiegazioni da parte degli amministratori regionali, potrebbe
non arrestarsi perché valica, addirittura, i confini dei colori politici e dei riferimenti partitici.
(B.P.)
11 dicembre 2010
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Il Tar “riabilita” le biomasse a Lecce.
Ma la Regione non ci sta
Il Tribunale Amministrativo di Bari boccia l’esito negativo dato al progetto della centrale Heliantos
1 di Italgest a Lecce. Intanto la Regione Puglia prepara il ricorso al Consiglio di Stato
Lo stop dato dalla Regione Puglia all’impianto Heliantos 1 è illegittimo: il Tar
di Bari, con un’ordinanza pubblicata lo
scorso 2 dicembre, ha bocciato di fatto
l’esito negativo con cui la Conferenza dei
servizi aveva chiuso il provvedimento sul
progetto della centrale a biomasse. Il Tribunale Amministrativo, infatti, ha accolto la tesi di Italgest Energia spa, difesa
dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani,
sostenendo che “il procedimento è stato chiuso, malgrado la ricorrente (Italgest) avesse richiesto un termine per produrre la documentazione all’amministrazione, effettivamente prodotta il
giorno successivo rispetto alla determina impugnata. Non esistevano ragioni o
termini perentori che imponevano di concludere il procedimento, senza valutare
la documentazione che era stata richiesta”.
Il giudice, con questa sentenza, impone
alla Regione Puglia l’obbligo di rimettere
sul tavolo la polemizzata questione della centrale a biomasse che dovrebbe sorgere nel circondario leccese e di “esaminare la documentazione prodotta da
Italgest e ogni altro elemento utile ai fini
di una ponderata valutazione della fattispecie”. Facciamo un passo indietro. La
Conferenza dei servizi convocata a Bari,
lo scorso 10 agosto, boccia l’istanza presentata dall’imprenditore Paride De
Masi che, secondo la stessa amministrazione, non ha adeguatamente e tempestivamente dimostrato la sostenibilità dell’alimentazione dell’impianto con
biomasse provenienti da filiera corta (da
recuperarsi, cioè, entro il raggio di 70 km
e per almeno il 40% del fabbisogno combustibile) secondo i criteri richiamati dalla Legge regionale n. 31 del 2008. La società di produzione di energia rinnovabile, per dimostrare quanto richiesto, deposita un accordo quadro siglato con
Coldiretti che però non convince la Regione: si chiede a Italgest, così, di consegnare una documentazione integrativa entro il 20 luglio 2010. L’avvocato
Damiani sostiene che, entro il termine
previsto, l’impresa abbia consegnato la
Su Heliantos 1 gli ambientalisti
alzano la guardia
Il Forum Ambiente e Salute, dopo la sentenza del Tar,
torna sul piede di guerra. L’appello di Giovanni Seclì:
“Regione e Provincia ricorrano al Consiglio di Stato”
Proseguono la loro attività formativa
e informativa per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi della centrale a
biomasse: sono gli ambientalisti del
Forum Ambiente e Salute che, dopo
la recente sentenza del Tar di Bari a
favore del progetto energetico di Paride De Masi, si ritrovano costretti a
ricominciare la loro battaglia. “La sentenza riapre il tormentone sull’Heliantos 1 -ha commentato Giovanni
Seclì del Forum- nonostante le continue bocciature del mondo politico,
culturale e sanitario salentino, l’imprenditore De Masi prosegue nel suo
intento, anche dopo che Regione, Provincia e Comune di Lecce si siano dette contrarie all’installazione di me-
gaimpianti energetici, sia dal punto
di vista locale che globale. Sono eloquenti, in merito, le espressioni contenute nelle dichiarazioni programmatiche del presidente Vendola”.
Un lungo iter, quello degli ambientalisti
del Forum che attraverso raccolte firme, l’istruttoria pubblica, presidi e interventi al fianco di rappresentanti della medicina e dell’agricoltura, ribadiscono l’assoluta contrarietà al progetto di Italge<st. “Chiediamo che Regione Puglia e Provincia di Lecce ricorrano al Consiglio di Stato, focalizzando l’insostenibilità della filiera
corta”, ha concluso il rappresentante del gruppo a difesa dell’ambiente.
maggior parte dei contratti di fornitura gan “Non biomassacriamo l’aria” (neldi biomasse oleose con i coltivatori del- la foto) riportato dai 6x3 voluti in città
la zona. Il 10 agosto, giorno in cui la Re- dal sindaco di Lecce Paolo Perrone, per
gione boccia la richiesta di De Masi, la gridare ai leccesi il secco “no” all’enersocietà consegna gli ultimi contratti ri- gia elettrica alimentata da biomasse.
chiesti (per una fornitura totale pari a Quello sulle biomasse quindi, alla luce
dell’ultima sentenza del Tar, sembra es15mila tonnellate).
L’Amministrazione regionale, dal canto sere un dibattito tutt’altro che archivia(B.P.)
suo, ritiene di aver analizzato a suffi- to.
cienza le carte che si riferiscono
alla proposta della centrale Heliantos 1 da realizzare a Lecce e
chiude, con esito negativo, il
provvedimento. La vicenda, ora,
Sulla rete o per strada, i cittadini dicono la loro sul progetto Heliantos 1 di Italgest.
potrebbe riservare nuovi scenaSu Facebook sono decine di gruppi contro le biomasse
ri: la Regione, rappresentata
dall’avvocato Triggiani, alMentre il diretto interessato si dice “triste ti che in bacheca commentano “non vo- cherie?”, oppure “Se una centrale del gel’udienza dello scorso primo die amareggiato per un progetto che -com- gliamo Lecce come Taranto e Cerano”. E nere la facessi sotto casa tua, saresti concembre dinanzi Tar di Bari, conmenta Paride De Masi- anziché dalle nor- ancora: più di 3mila sono gli iscritti al grup- tento per te e i tuoi figli?”, ribatte una sivinta di aver bene operato, pome di legge, è bloccato dalla demagogia po “Contro le centrali a biomasse nel Sa- gnora, rivolgendosi a De Masi. “Riusciretrebbe fare ricorso al Consiglio
e dalla politica”, i cittadini, per strada e sul- lento”, sostenuto dai Sud Sound System. mo a fermare questo progetto, speriamo
di Stato. Questo è quanto aula rete, dicono la loro sulla centrale a bio- Il popolo degli internauti, insomma, ri- con le buone”, sbotta un trentenne leccese.
spicato dall’Amministrazione
masse. Se si pensa che sul social network specchia le sensazioni dei cittadini che, La sentenza del Tar riaccende le polemicomunale di Lecce, fin dall’inizio,
Facebook sono nati decine di gruppi con- chiamati per strada a rispondere alla do- che sulle biomasse, tra i favorevoli (che incontraria alla realizzazione di una
tro l’impianto, si ha misura delle dimensioni manda: “Lei, qui, la centrale la vorrebbe?”, vitano alla corretta informazione) e i condel fenomeno. “Quelli che... non vogliono dicono con molta schiettezza: “Perché ro- trari, che rispondono con un secco “No, gracentrale a ridosso della città.
la centrale a biomasse a Lecce”: 265 iscrit- vinare una così bella terra con simili por- zie”.
Tutti ricorderanno la campagna di comunicazione con lo slo-
“Quelli che... non vogliono la centrale a biomasse a Lecce”
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Cuoreamico, un 10° compleanno da record
L’Associazione Cuoreamico Onlus ha chiuso il 10° anno del suo “Progetto Salento Solidarietà” con la più alta raccolta fondi della sua storia
Il decimo anniversario
di vita ha sempre un
sapore speciale, ma
per Cuoreamico quest’anno lo è stato sicuramente di più. La
decima edizione di
Cuoramico - Progetto
Salento Solidarietà è
stata infatti quella dei
record: nel corso della
diretta televisiva di Telerama si è raccolta la
cifra record di ben
482.152,48 euro. Una
cifra impressionante e
che diventa ancora più
significativa se si considera l’obiettivo minimo fissato dal comitato promotore si assestava sui 403mila
euro; traguardo ampiamente raggiunto,
quindi, e che verrà totalmente devoluto per
sostenere e aiutare 35 bambini “diversamente fortunati” (come li definisce l’associazione) delle province di Lecce e Brindisi. Questo straordinario risultato conferma
quanto di buono Cuoreamico ha conseguito
in questi 10 anni spesi per alleviare le difficoltà dei bambini salentini che vivono situazioni disagiate. Dieci anni fa, furono più
di 254mila gli euro raccolta nella prima edizione che sono costantemente aumentati
fino agli oltre 397mila euro erogati nel
2004. Il totale massimo delle erogazioni era
stato finora registrato nel 2008: 435.500
euro.
La straordinaria raccolta fondi sì è svolta
durante la diretta di Telerama di sabato e
domenica scorsi, coinvolgendo la popolazione salentina con collegamenti da piazze,
scuole e filiali della Banca Popolare Pugliese
Pagliaro: “I traguardi di Cuoreamico,
il senso del mio lavoro”
La soddisfazione per un risultato senza precedenti, che dona ancora più
linfa all’attività dell’Associazione, nelle parole commosso del suo
presidente Paolo Pagliaro
sparse nei comuni del territorio. Un impegno serio e concreto che in dieci anno ha
portato Cuoreamico a raccogliere precisamente 3.675.585,54 euro, fondi che sono
stati devoluti alla realizzazione di tantissime opere e interventi sempre a favore dei
bambini svantaggiati. E si pensi anche al numero delle auto attrezzate al trasporto dei
diversamente abili e destinate alle famiglie
che ne hanno necessità: dalla prossima
primavera, saranno ben 112. Ma l’impegno
e gli obiettivi del progetto di solidarietà di
Cuoreamico non finiscono ovviamente qui;
anzi, il residuo di ben 80mila euro derivante
da questa raccolta record permetterà al Comitato scientifico di tornare a riunirsi per
deliberare altri interventi. Cuoreamico è consapevole che la nobile strada intrapresa è ancora lunga, ed è ancor più consapevole che
sono ancora tante le famiglie e i bambini che
hanno bisogno del suo sostegno.
Alessandro Chizzini
Il decimo anniversario di attività di Cuoreamico non
poteva essere festeggiato in modo migliore. Il presidente dell’Associazione benefica e del Gruppo Mixer Media Paolo Pagliaro (nella foto) esprime tutta
la sua gioia.
Pagliaro, si aspettava un risultato simile e una così
radicata fiducia dei salentini?
Non mi aspettavo questi numeri, devo essere franco. L’obiettivo dei 403mila euro era il più ambizioso
di sempre ed il sol fatto di averlo raggiunto un minuto dopo la mezzanotte in diretta tv è stato, di per
sé, straordinario. È un fenomeno sociale, è il protagonismo della gente che percepisce che far tintinnare
il salvadanaio con la sua moneta è un gesto nobile,
utile, diretto, trasparente. Rispetto alle prime edizioni le donazioni sono sempre meno d’èlite e sempre
più rappresentate da tantissime monete del popolo. Merito di una buona televisione che sa essere strumento sociale, della BPP, azienda sul territorio e per
il territorio, e del gruppo Aligros, modello di etica d’impresa nella storia del Salento.
Verso quali obiettivi verranno destinati i fondi raccolti?
Fino all’ultimo centesimo, come sempre, alle famiglie: 33 quest’anno, per 35 bambini. Ci sono due coppie di fratellini che riceveranno un’autovettura speciale adatta ad ospitare entrambi. Ci sono 19 contributi per interventi chirurgici ed altre spese non coperte dal servizio sanitario nazionale; una grande contraddizione della nostra epoca. E poi ci sono nuove
16 autovetture attrezzate per il trasporto dei piccoli
“diversamente straordinari”. Mi è capitato più volte
di incrociarne una e con un sorriso mi son detto “ecco
qual è il senso del mio lavoro”; questo pensiero vale
più di mille altre cose.
Con 80mila euro già da parte, quali saranno i prossimi interventi che verranno deliberati? Seguiremo
il solito metodo: il Comitato Scientifico si riunirà a breve ed analizzerà nuovi casi. Durante la diretta tv una
ragazza di 19 anni ci ha raccontato di aspettare una
bimba con una malformazione al cuore. Ecco, questi sono i prossimi obiettivi. È doloroso dire no a chi
chiede, è una ferita che noi ci impegniamo a suturare. D’altronde cosa sarebbe questo Paese senza il
volontariato?
(A.C.)
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Le nuove sfide del welfare
I temi della formazione e dell’educazione al centro di un convegno
promosso dal Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo
“Formazione/In-Formazione:
ruoli, competenze, doveri delle comunità educanti”: è questo il nome dell’incontro-dibattito promosso dal Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo. L’iniziativa, svoltasi lo scorso 2 dicembre presso il Teatro Illiria di
Poggiardo, è servita a illustrare i risultati della prima fase del progetto VAI (“Viviamo la
Famiglia”, “Abitiamo la Scuola”, “Incontriamo la Comunità”), anche attraverso la presentazione di un opuscolo realizzato
dal Consorzio con la collaborazione delle Terme spa di Santa Cesarea, della Monte dei Paschi di Siena e con una relazione
finale della prof.ssa Maria Mancarella dell’Università del Salento. L’incontro vantava la collaborazione di Provincia di Lecce, Università del Salento, Ordine degli Psicologi, Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Puglia, degli Istituti Scolastici e dell’Asl di Lecce.
Dopo i saluti di Giuseppe Colafati (nella foto), presidente del
Consorzio, Silvio Astore, sindaco di Poggiardo, e Filomena
D’Antini Solero, assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Lecce, sono intervenuti alcuni autorevoli relatori: Lina
Agrosì, assistente sociale del Comune di Santa Cesarea e referente tecnico del VAI; Salvatore Nuzzo, psicologo psicoterapeuta del Distretto socio-sanitario di Poggiardo; Luigi Toma,
referente dei genitori del progetto; i dirigenti scolastici Paolo
Aprile (Istituto Alberghiero “Ipseo” di Santa Cesarea), Pasquale
Ciriolo (Istituto Comprensivo di Andrano) e Eufemia Musarò (Istituto Comprensivo di Spongano). Ospite d’onore del convegno il professor Giovanni Invitto, preside della Facoltà di
Scienze della Formazione dell’Università del Salento.
Da tutti, è emersa la volontà e la richiesta di continuare questo percorso che ha come fine quello di unire maggiormente
famiglie e scuole, anche attraverso delle interessantissime proposte. Su tutte, quelle del professor Invitto che ha pensato di
rendere stabilmente partecipe al progetto la Facoltà di Scienze della Formazione, come parte del gruppo tecnico della programmazione futura. O ancora la proposta del gruppo dei genitori partecipanti al progetto di creare una loro associazione che li veda ancora più protagonisti e in costante contatto
fä=éêçÖÉííç=s^f=éÉê=~îîáÅáå~êÉ=ëÅìçä~=É=Ñ~ãáÖäá~
Obiettivo dell’iniziativa è sostenere le famiglie nella loro missione di educazione dei figli
Come spiega il presidente del Consorzio, Giuseppe Colafati, “il progetto
VAI ha rappresentato un’importante operazione di concertazione inter-istituzionale e un modello nuovo che ha consentito di rispondere alla
domanda, sempre più esplicita dei genitori, di
acquisire un ruolo attivo e consapevole nell’educazione dei propri figli”. Negli incontri
proposti dalle scuole, nei percorsi formativi offerti dalle parrocchie, nei dibattiti organizzati nella società civile, che hanno
contraddistinto la prima fase del progetto, è emerso il desiderio dei genitori
di incontrare esperti e testimoni, confrontarsi con altri genitori o con chi
condivide la responsabilità educativa dei loro figli.
Il progetto VAI ha voluto fare propria questa istanza, di avvicinare scuola e famiglia oltre il semplice aspetto didattico. Ci si propone di rompere
l’isolamento delle famiglie, sostenerle nelle
fasi più delicate di una missione (l’educazione dei loro figli) che va riconosciuta
come impegnativa e fondamentale sia per
la loro vita privata, sia, e forse soprattutto, per tutta la società.
(A.C.)
con le scuole; oppure l’invito dell’ambito di Maglie di realizzare una pubblicazione che accolga questi eventi e li posso far
penetrare anche fuori provincia.
“In un clima culturale di profondi mutamenti -spiega Giuseppe
Colafati- la centralità educativa della famiglia è oggi importante sia per il rapporto genitori-figli, sia per tutta la società.
Noi del Consorzio, siamo orgogliosi di aver attivato una rete
costantemente attiva su vari fronti delle politiche sociali, che
ha aperto ad una sussidiarietà non solo verticale, ma anche
orizzontale, che vede ogni comune inteso come comunità allargata, una forma di espressione di servizi e diritti dei cittadini intesa come una città di 47mila abitanti”. Un concetto
che ritorna nella parole di Don Tonino Bello, ricordate dal prof.
Invitto: “Non basta tirare dall’armadio del passato i ricordi
splenditi e sfarzosi di un tempo, ma occorre spalancare la finestra del futuro, progettando insieme, osando insieme, sa(A.C.)
crificandosi insieme. Da soli non msi cammina più”.
LECCE
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Lecce dice addio
alle Zone Franche Urbane
Il Governo ha deciso di cancellare le Zfu, trasformandole in zone “a burocrazia zero”.
Per questo gli esponenti del Pd leccese chiedono più garanzie per gli imprenditori che
avevano già trasferito le attività o opzionato immobili nelle zone interessate
Dopo 3 anni dalla loro istituzione sfuma il progetto del governo
Prodi sulle Zone Franche Urbane
che, anche sulla scorta dell’esperienza in altre città europee, aveva individuato alcune aree particolarmente disagiate dove applicare una serie di esenzioni fiscali
per promuovere l’impresa e quindi l’occupazione. In una conferenza stampa nella federazione
provinciale, il Partito Democratico parla di beffa nei confronti del
Mezzogiorno. Delle 22 zone franche italiane 18 si trovano infatti
nel sud Italia e
solo 4 al Nord.
In Puglia i capoluoghi interessati sono
Lecce, Taranto
ed Andria.
Al solo capoluogo salentino erano stati
destinati 4 milioni di euro in
due tranche per
promuovere l’investimento nell’area compresa tra via Marinosci
(una traversa di viale della Libertà) e la Tangenziale Est, passando
per via Caliò Pomponio e circondare quasi per intero le ex 167/A
e B per chiudere su viale Aldo
Moro. Nonostante il decreto attuativo della legge non sia mai stato emanato, numerosi imprenditori erano stati rassicurati sui
tempi ed avevano già trasferito le
loro attività o opzionato gli immobili dell’area, spiegano dal Pd.
Quegli imprenditori ora aspettano che gli venga applicata l’esenzione totale di Irap, Ires, Ici e Irpef ma anche i contributi Inps dei
dipendenti, che avrebbe dovuto riguardare per intero il primo quinquennio per poi scalare nel quinquennio successivo. L’incentivo
previsto mirava ad attirare le im-
Palazzo Carafa,
(quasi tutti) i dirigenti
si decurtano l’indennità 2009
prese di tipo artigianale e commerciale nelle
zone disagiate
della città e
dare una risposta concreta
alla disoccupazione.
“La nuova misura -spiegano dal
Pd- propone invece una burocrazia più snella e alcuni piccoli aiuti di cui ancora si sa ben poco, siamo a livello di spot”. Per questo
la parlamentare Teresa Bellanova
lancia un appello urgente agli
amministratori locali affinché si
facciano sentire. “Il sindaco di
Lecce firmò con l’allora ministro
allo sviluppo economico Claudio Scajola il protocollo d’intesa
sulle Zfu e fu tra coloro che più
apprezzarono l’opportunità offerta agli imprenditori. Oggi gli
chiediamo di prendere una posizione chiara, magari facendosi
aiutare dal ministro salentino
Raffaele Fitto”. Ad esplicitare
meglio la richiesta è il portavoce
del centrosinistra a Palazzo Carafa
Antonio Rotundo, secondo cui “il
Consiglio comunale di Lecce do-
vrebbe esprimersi all’unanimità
contro il Dl sulle Zone Franche
che dopo il Consiglio dei Ministri
potrà sbarcare in Commissione
senza nemmeno passare dalle camere”. “Il sindaco si è disinteressato del problema anche in sede
Anci” accusa la consigliera comunale Angela Maria Spagnolo
che sulla questione aveva chiesto
delucidazioni durante l’ultima seduta della Commissione Controllo e Garanzia del Comune.
“Dobbiamo registrare che la maggioranza si muove solo di fronte
ai propri interessi e non a quelli dei
leccesi”, ha aggiunto Paola Povero. Ma la beffa non sarebbe solo
per la città che perderebbe in un
colpo i 4 milioni di euro messi a
disposizione tra il 2008 e 2009. A
pagare più di tutti sarebbero secondo Paolo Foresio i commercianti che hanno trasportato le
loro attività nella zona franca,
aspettando di vedersi applicare
l’esenzione. “Quegli imprenditori sono stati rassicurati fino a
quindici giorni fa dal primo cittadino -spiega Foresio- ora che
spiegazione gli darà?”.
Alessandra Lupo
È di 24mila e 500 euro il risparmio per le casse comunali,
grazie all’iniziativa che prevede la rinuncia a un decimo del
premio 2009. Ma non tutti i dirigenti in carica nel 2009
hanno raccolto l’invito
Natale si avvicina anche per palazzo Carafa tra dirigenti che si decurtano un decimo del premio 2009 e gite a Bruxelles per imparare come funziona l’Europa. Sarà stato il clima natalizio o la morsa della crisi, fatto sta che 17 dirigenti comunali leccesi hanno deciso di rinunciare ad un decimo del premio per
“venire incontro alle esigenze dell’ente”,
con un risparmio complessivo di quasi 25mila euro. Il risparmio per l’ente
non è una cifra da capogiro, la voce più
cospicua del fondo del 2009 si riferisce infatti all’indennità di posizione che
è rimasta intatta, ma il segnale concreto
c’è stato. In una lettera protocollata lo
scorso 29 novembre i dirigenti Sergio
Aversa, Fernando Buonocore, Claudia
Branca, Domenico Capoccia, Maria
Luisa De Salvo, Nicola Elia, Antonio
Esposito, Antonio Guido, Maurizio Guido, Salvatore Laudisa, Francesco Magnolo, Luigi Maniglio, Giuseppe Naccarelli, Raffaele Parlangeli, Anna Maria
Perulli, Paolo Rollo e Maria Teresa Romoli scrivono al sindaco di essere intenzionati a partecipare ai problemi della città.
Tuttavia, a raccogliere l’invito non sono
stati tutti. I dirigenti a ranghi completi
nel 2009 erano infatti 22. All’appello
mancano quindi l’ex segretario generale
Domenico Maresca che intanto è andato
via, l’ex comandante dei Vigili urbani Raffaele Urso, l’ex dirigente Piergiorgio
Solombrino che lasciò il suo posto dopo
le polemiche seguite all’inchiesta su via
Brenta, Giovanni Capilungo ormai in pensione ed il polibortoniano doc Maurizio
Mazzeo che non rientrava nella pianta
organica dell’ente ma dirige il Pit8. Facendo i conti delle cifre, riportate anche
sul sito del Comune che pubblica nel
settore “trasparenza” i compensi, si arriva al premio di risultato complessivo
dei 17 dirigenti che ammonta a 245mila
euro, la cui decima parte è appunto
24mila e 500 euro.
Intanto durante il ponte dell’Immacolata
una decina tra consiglieri e assessori di
Palazzo Carafa hanno fatto le valige per
raggiungere il Belgio, ospiti dell’eurodeputato Raffaele Baldassarre. Il viaggio è stato pensato anche in concomitanza con il ponte dell’Immacolata, in
modo da non lasciare troppo sguarnito il Comune di Lecce dove l’opposizione
non abbassa la guardia.
(A.Lupo)
LECCE
11 dicembre 2010
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Ripa: “L’aumento
del parcheggio? Lo hanno
chiesto i commercianti”
L’assessore al Traffico respinge le accuse di aver varato il provvedimento solo per far
cassa, bollandolo come “processo alle intenzioni”
Il tanto atteso Piano Traffico, varato in previsione delle festività natalizie, ha conosciuto il suo inizio.
Tra gli altri, il punto che ha destato più polemiche è quello riguardante l’aumento del costo della sosta nelle zone commerciali del centro cittadino. Se prima il tanto
odiato tagliando costava un euro
l’ora, adesso (e fino al giorno dell’Epifania) costerà il 50% in più,
ovvero 1,50. È da rammentare
come in molti abbiano accolto benevolmente il provvedimento, soprattutto coloro che amano girare
per le vie di Lecce a piedi o in bicicletta. Un numero altrettanto cospicuo, però, crede che tale iniziativa sia stata intrapresa per dare
ossigeno alle esangui casse comunali.
L’assessore al Traffico, Giuseppe Ripa (nella foto),
smentisce categoricamente
questo assunto: “Il costo
del parcheggio nelle zone
commerciali è stato aumentato per venire incontro soprattutto
alle esigenze dei commercianti, che
nel tavolo di concertazione hanno
fortemente chiesto che venisse aumentata e garantita una maggiore
rotazione. Succede in tutte le real-
tà, basti pensare -aggiunge Ripa- che nella
vicina Bari, nella zona prospiciente via Sparano, il grattino viene a costare ben 3 euro
l’ora”. Inoltre l’assessore tiene a raccontare un’esperienza appena vissuta e relativa al medesimo argomento: “Giorni fa sono stato a Fi-
renze, nel quartiere di Santa Croce in occasione del Mercato di
Sant’Ambrogio, e una sosta di sole
quattro ore mi è costata 23 euro.
Cosa dovrebbero dire i fiorentini?”.
Ma la contestazione che più lo colpisce in negativo è sempre quella
che parla di un provvedimento
adottato per aumentare gli introiti: “Questa è semplicemente una
baggianata, se avessimo voluto
rimpinguare le casse avremmo fatto pagare il parcheggio anche nelle zone di interscambio. Invece continua Ripa-, così non è stato e
queste illazioni sanno tanto di processo alle intenzioni”. Il Piano traffico ha ottenuto molteplici elogi,
“visto che sono stati tanti i cittadini
con cui ho interloquito che mi
hanno addirittura ringraziato, anche per l’ottimo funzionamento
dei bus-navetta che hanno conosciuto ritardi minimi e solo in casi
sporadici”. In conclusione un piccolo appunto verso alcuni mezzi di
comunicazione precisando che, domenica scorsa, “se qualche ingorgo c’è stato -conclude Ripa-, è stato fisiologico, e dovuto solo alla
concomitanza della partita di calcio tra Lecce e Genoa”.
Francesco Covella
mêçíÉëíÉ=~=péá~ÖÖá~ÄÉää~
éÉê=äÉ=ëíê~ÇÉ=~ää~Ö~íÉ
I residenti della marina leccese lamentano una situazione
di degrado che perdura da anni e si ripropone
puntualmente ogni inverno
Siamo alle solite. Nella terra del “Sole, mare
e vento”, che tanto piace e tanti turisti attira nei mesi caldi dell’anno, spesso si soffre di amnesie stagionali, perché quando arriva il “Generale Inverno” ci si tende a dimenticare proprio di quei posti che durante l’estate sono i protagonisti indiscussi del
turismo salentino. Così, molte delle località marine della nostra provincia nei mesi
freddi si trasformano in terre di nessuno, paesini fantasma dove i pochissimi residenti che
vi abitano tutto l’anno sono costretti spesso in una condizione di isolamento e abbandono, quando non di vero e proprio degrado.
Soprattutto perché la terra del “Sole, mare
e vento”, coi primi freddi dell’anno si trasforma sempre più spesso in una terra da
“Sole, vento e pioggia”, e soprattutto quest’ultima -tanta, tantissima nelle ultime annate- comporta spesso gravi danni al territorio. Accade così che Spiaggiabella, una
delle marine più vicine al capoluogo salentino, a metà strada tra San Cataldo e Tor-
re Chianca, si sia guadagnata in quest’ultimo mese l’appellativo di “Venezia del basso Salento”. Che non è una nuova trovata
turistica, ma un nomignolo poco confortante
sulle condizioni disastrose del manto stradale, ancora allagato in gran parte della marina, dopo gli ultimi violenti acquazzoni. Per
di più, molti tombini hanno ceduto, contribuendo all’allagamento delle strade e alla
fuoriuscita di acqua putrida, il cui olezzo ha
invaso l’area.
A ben vedere, questa situazione richiama da
vicino quella di molte altre marine leccesi,
che spesso devono fare i conti con situazioni invernali di trascuratezza e degrado. E,
come spesso accade, richiamare l’occhio attento delle istituzioni sull’argomento non è
alquanto cosa facile. Ora ci vogliono provare
quei pochi residenti di Spiaggiabella, che
non sono più disposti a tollerare di doversi barcamenare con l’auto tra buche e pozzanghere, e che hanno deciso di denunciare
la situazione a stampa e istituzioni.
Giorgio De Matteis
11 dicembre 2010
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MAGLIE
11 dicembre 2010
Copersalento, l'Arpa dà il
via ad un’inchiesta interna
Sotto giudizio le analisi effettuate il 27 luglio scorso presso i terreni circostanti l'opificio:
si sostiene siano non corrette perché effettuate a mezzo metro di profondità
Un’inchiesta interna per Arpa Puglia. Si tratta di un provvedimento arrivato dopo le polemiche sollevate e un ricorso al Tar da parte di Copersalento, sulle analisi effettuate lo scorso 27 luglio nei terreni circostanti la fabbrica. Le
analisi sono state effettuate su
campioni di terreno posti a mezzo metro di profondità: se presente, la diossina diminuisce la sua
concentrazione man mano che si
scende, mentre ha la massima virulenza in superficie. Si tratta di
una seconda campionatura, dato
che la prima “inchiodava” Copersalento alla responsabilità della bonifica.
Copersalento ha effettuato ricorso al Tar, anche perché sulla sua testa calano come una spada di Damocle i costi della bonifica, se dovesse essere provato che esistono
delle responsabilità della fabbrica.
“Le analisi sui terreni vicini alla
Copersalento -spiega il direttore
dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato- non sono corrette: stiamo accertando le responsabilità di una
vicenda che non mi sembra affatto limpida”. Per queste dichiarazioni, intanto, l’ex direttore dell’Arpa Lecce, Roberto Bucci, ha
querelato Assennato per diffamazione, sostenendo che le seconde
analisi erano mirate a controllare
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Le informazioni sullo stato di salute del territorio saranno
fruibili sul sito del Comune di Maglie
Monitorare l’ambiente
comodamente a casa
propria attraverso internet. Lo si potrà fare a
partire dal prossimo 31
marzo, dopo che la consigliera di minoranza
Roberta Culiersi ha presentato in
Consiglio comunale un ordine del
giorno ad hoc, chiedendo di aggiornare
i cittadini sulla questione secondo la
legislazione del 2005, che prevede
l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di rendere fruibili i dati relativi allo stato degli elementi dell’ambiente, ossia l’aria, l’atmosfera, l’acqua, il suolo, il territorio, i siti natura-
li, le zone costiere e
marine, la diversità biologica e i suoi elementi costitutivi, compresi gli
organismi geneticamente modificati, e le interazioni tra tutti questi
elementi. Inoltre si dovrebbero fornire delle informazioni su energia, rumore, radiazioni, rifiuti, emissioni e
scarichi che incidono sull’ambiente.
“Nel comune di Maglie -spiega la Culiersi- tutto era fermo al 2006, quando fu redatto un catalogo pubblico delle informazioni ambientali che non si
è mai provveduto ad aggiornare annualmente”.
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quanto la diossina fosse penetrata in profondità. Roberto Bucci è
stato rimosso dall’incarico, anche se questi sostiene di avere
“agito, per quanto di competenza,
sempre nel massimo rigore tecnico-scientifico e rispetto delle parti, su indicazione degli enti preposti”.
L‘Arpa ha deciso di prevedere
l’inchiesta interna, in vista del ricorso al Tar, che è stato intanto
spostato al prossimo 15 dicembre.
“Apprendo tutto dalla stampa commenta il sindaco Antonio Fitto- credo che l’inchiesta si debba
fare anche perché serve estrema
chiarezza, per cui andrebbero anche informati il Comune e la Pro-
vincia, oltre alla popolazione. Il
Comune è schierato con la Provincia, e preferisco, quando c’è un
giudizio in corso, attendere il responso dei giudici. Ma mi chiedo:
se ci si era accorti che le analisi erano effettuate in modo sbagliato,
perché non si è provveduto a rifarle tempestivamente?”. Bucci
aveva spiegato nelle scorse settimane in una nota alla stampa: “Il
secondo dato analitico non è paragonabile al primo, perché prelevato su quote distinte di terreno
e con finalità diverse, il primo per
fornire contributi sulla presenza
dell’inquinamento il secondo sulla profondità dell’inquinamento”.
(A.Leu.)
Partirà il prossimo gennaio il corso istituito
per la formazione di promotori turistici
Un corso per “Promotori di territorio per lo sviluppo del turismo e della cultura dell’accoglienza”. È quello organizzato dal Liceo “Francesca Capece” con
l’amministrazione comunale, l’Ordine
dei Dottori Commercialisti, la fondazione Messapia, la fondazione Capece, in
partenariato con la facoltà di Economia
dell’Università del Salento. Il corso partirà a metà gennaio e si concluderà in
aprile, avvalendosi di una serie di lezioni teoriche e degli stage pratici, presso
le aziende che hanno accolto con en-
tusiasmo l’iniziativa. “Quale migliore luogo -si chiede il dirigente del Liceo, Roberto Muci- per un corso
sul turismo che in un bene
culturale? cerchiamo di
essere, a tuttotondo, funzionali alle nuove esigenze per il rapporto
scuola-lavoro, anche grazie a delle strutture, come i laboratori linguistici del liceo internazionale”.
Le domande devono pervenire entro il
10 gennaio. Per informazioni contattare la segreteria del Liceo al numero
0836.484301 oppure collegarsi al sito
www.liceocapece.it.
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POGGIARDO | ORTELLE
“No all’accorpamento
dei reparti al Pispico”
Nonostante la sua chiusura quasi certa, continua la discussione intorno all’ospedale.
Il movimento a difesa del presidio contesta l’accorpamento della Lungodegenza a Medicina
POGGIARDO Continuano le vicissitudini intorno all’ospedale “Pispico”. Nei giorni scorsi si è infatti
provveduto all’accorpamento fisico
dell’U.O. semplice di Lungodegenza, allocata al primo piano del presidio, con l’U.O. complessa di Medicina situata al terzo. Una scelta dovuta alla carenza di infermieri, per
la quale non si è provveduto al rinnovamento degli incarichi. È stata
così disposta la riduzione del numero dei posti letto di Lungodegenza da 14 a 7 e la conferma dei 32
di Medicina, ma ciò ha fatto alzare la voce al Movimento Pro-Ospedale di Poggiardo che ha redatto una
lettera, resa pubblica alla cittadinanza con un manifesto, indirizzata al direttore generale dell’Asl di
Lecce Guido Scoditti e inviata per
conoscenza al presidente Regionale Nichi Vendola, all’assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore
e ai sindaci dei comuni del distretto socio-sanitario di Poggiardo.
L’accusa principale mossa a Scoditti riguarda l’eccessivo affollamento
delle stanze di degenza e la creazione
di promiscuità tra target differenti
(per pazienti acuti le stanze di Medicina e per pazienti in fase di recupero funzionale quelle di Lungodegenza). La riduzione dell’offerta
assistenziale sarebbe documentabile con l’indice di occupazione dei
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In occasione di Santa Lucia, il portale Italiaambulante.com
organizza un mercatino dedicato ai più piccoli
POGGIARDO Italiaambulante.com, con il patrocinio del Comune di Poggiardo, ha organizzato per
il prossimo 13 dicembre “Il
mercatino delle pulci, del
baratto e dei bambini”. La
manifestazione si svolgerà tra via Principe di Piemonte e piazza Umberto I, a partire dalle 9 fino alle 21. Con il mercatino
delle pulci e del baratto, il portale web specializzato anche nel supporto organizzativo di eventi su aree pubbliche intende
invitare i singoli cittadini del territorio a disfarsi di oggetti accantonati in cantina, ma
che potrebbero servire ad altri. Dopo il suc-
cesso nel mercatino estivo del sabato sera, verrà riproposto poi il mercatino
dei bambini col quale i piccoli cittadini baratteranno
giochi ed oggetti con altri
giovani e non solo. In concomitanza, si potranno degustare le tipiche
“pittule” offerte gratuitamente dallo Juventus Club e assistere all’esposizione di
moto d’epoca curata dall’associazione
Lambretta Club. “Voglio ringraziare l’Amministrazione comunale per questa possibilità -spiega il responsabile del portale, Tommaso Lezzi- che auspico possa avere un seguito duraturo”.
(A.C.)
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Una raccolta di antichi documenti per riscoprire le
proprie origini a cura dell’associazione ‘Na Manu-Onlus
posti letto, nel 2009 pari al 120%
per la Medicina e al 68% per la Lungodegenza. Da ciò si dedurrebbe che
per far fronte alla domanda di cure,
la Medicina dovrebbe disporre in
media di 38 posti letto e la Lungodegenza di 9,5 posti letto. “Appare davvero incredibile -si legge nella missiva- che si sia potuto realizzare tutto ciò, soprattutto considerando che sarebbe stata sufficiente
l’assegnazione al Reparto di Medicina di pochi infermieri, per evita-
re problematiche che non potranno
essere evitate nemmeno con la riconosciuta professionalità e l’impegno dei Medici, degli Infermieri e
di tutto il Personale”. Il Movimento “Pro-Ospedale” chiede quindi al
direttore generale Scoditti il recupero
della precedente allocazione, l’assegnazione a Medicina di un adeguato numero di infermieri e un numero di posti letto per l’intero presidio non inferiore alle 70 unità.
(A.C.)
ORTELLE Nello scorso
ottobre, l’associazione di
volontariato sociale ’Na
Manu-Onlus di Ortelle e
Vignacastrisi ha pubblicato il volume Delle Radici - Raccolta di canti,
poesie, detti, filastrocche, indovinelli della saggezza popolare ortellese
(Amaltea Edizioni). L’opera contiene parte del ricco patrimonio
culturale di Ortelle (tra documenti e
foto antiche) e rientra nell’attività
dell’associazione, sempre attenta a rafforzare il legame tra le generazioni.
Un’opera che ‘Na Manu-Onlus intende arricchire per rinverdire la memo-
ria del passato e far conoscere ai più giovani le
proprie radici.
“Molte espressioni e modi
di dire, che traggono origine dalla cultura contadina -spiega la professoressa Luigia Giannetta,
presidente dell’associazione- oggi sono in gran
parte superate per l’avvento dell’industria e della tecnologica; pertanto, risultano incomprensibili
per i più giovani. Ma perderli significa non comprendere i più anziani, ma
soprattutto perdere una grande ricchezza, svuotarsi, impoverirsi sempre
più, culturalmente”.
(A.C.)
TRICASE
11 dicembre 2010
Il centro della città
si veste a festa
Vetrine a festa, luminarie, addobbi e degustazioni con spettacoli
culturali per rendere più vivibile il centro storico. L’evento è promosso
dal Comune in collaborazione con i commercianti
Il cuore della città pulsa forte nelle
strade, piazze e palazzi del borgo antico. Il ricco cartellone natalizio “Le
strade del Natale”, promosso dall’Assessorato al Turismo e Spettacolo, a braccetto con l’Associazione
dei Commercianti di Tricase, coinvolge tutto il territorio. Domenica 12,
a partire dalle 16, sino a notte fonda le iniziative interessano principalmente sette strade che si snodano nel centro storico. Un percorso
stradale dove residenti e turisti potranno degustare prodotti succulenti
natalizi e ammirare le vetrine a festa.
La rassegna trascinerà bambini e
adulti, giovani ed anziani in molteplici esperienze visive accompagnati da un viaggio alla scoperta del gusto. Le nenie natalizie renderanno
l’atmosfera del Natale più suggestivo. Un evento che spiana la porta alla
città di Betlemme in occasione della 31esima edizione del presepe vivente su “Monte orco”.
“Si accendono i riflettori sulla nostra città -spiega l’assessore al turismo Nunzio Dell’Abate (nella foto)che vuol riprendersi a giusta ragione
il ruolo di capofila del Sud Salento.
Un progetto ambizioso che getta le
basi per una sempre più proficua collaborazione con le attività commerciali e con le associazioni più attive del territorio, grazie al contrib-
uto dato dalla vice presidente dell’Associazione, Sabina Lega-ri”. Apre
il percorso via Cadorna con “Altri
tempi abbigliamento”, vini “Vigna
Vinera” e Caramellamania con degustazione di cioccolatini prelibati.
Poi via Thaon de Revel con stand di
palloncini multicolori e assaggi di
dolci, formaggi e vini tipici. Si passa in via Tito Schipa per un cocktail
party, ammaliati da vestiti scintillanti
in vetrina. Si giunge poi, in piazza
Cappuccini per visitare stand, ritirare
regali, assaggiare prodotti dolciari e
sorseggiare aperitivi. Il piacevole
percorso continua su via Domenico
Caputo per una carrellata di dolci natalizi a base di torroni, liquori, confetti di Sulmona, dessert per soddisfare la golosità dei visitatori. A seguire su via Toma per il mercatino
del giocattolo e “Tricasecomics”,
stand di fumetti. Infine, via San
Demetrio esposizione di opere pittoriche di Stefania Rizzo e fotografie di “Teo fotografo d’arte”, per
concludere con un aperitivo e tanti
stuzzichini. Funzionerà anche un servizio navetta dai parcheggi di Piazza Caserta, FSE e Istituto Magistrale.
Giovanni Nuzzo
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Circa 150 operai dell’azienda calzaturiera hanno iniziato a
frequentare i corsi di formazione per acquisire nuove
competenze professionali
La scuola apre le braccia
agli operai, età media 40
anni, tornati sui banchi delle aule per la formazione e
riqualificazione del proprio
ruolo. Un istituto, il Liceo
Scientifico-Classico “Stampacchia”, centro polifunzionale di servizio che lavora
incessantemente a pieno
ritmo, la mattina per gli
studenti e il pomeriggio
per i genitori, e che neanche
durante le vacanze natalizie
si concede tregua, perché le
100 ore di formazione devono concludersi
necessariamente il 31 dicembre prossimo.
La convenzione adottata con la Regione Puglia (Aree politiche per lo sviluppo e il lavoro) e il liceo guidato dal dirigente scolastico Salvatore Piccinni con la collaborazione
del direttore servizi amministrativi Antonio Trovè e col Centro impiego di Tricase diretto da
Carlo Baglivo, prevede l’autorizzazione di 8
interventi formativi. Grazie alla lungimiranza e all’impegno della dottoressa Agnese Panico esperta in progetti di formazione, la scorsa settimana è stato dato il via ai percorsi:
“Corso di preparazione all’esame per la patente europea del computer”, “Alfabetizzazione
informatica”, “Internet e posta elettronica”,
“Lingua inglese livello base”, “Lingua inglese livello intermedio”, “Lingua inglese livello avanzato”, “Sicurezza sui luoghi di lavoro”,
“Autoimprenditorialità”.
Obiettivo dell’azione formativa è quello di supportare la messa a regime di un sistema di
politiche e servizi rivolti a lavoratori e lavoratrici espulsi o a rischio di espulsione dal
sistema produttivo a seguito di crisi aziendali e occupazionali. L’erogazione dell’indennità di partecipazione al percorso di politiche attive è condizionata alla sottoscrizione
del “Patto di servizio”, che rappresenta lo strumento attraverso il quale il lavoratore e il centro per l’impiego definiscono gli impegni e
ruoli nella realizzazione del percorso personalizzato di riqualificazione e di ricollocazione
al lavoro. La sottoscrizione del Patto di servizio e la partecipazione alle diverse azioni
previste dal Pai (Piano azione individuale)
sono condizione necessaria per beneficiare dell’indennità di partecipazione all’intero percorso di politica attiva. I percorsi individualizzati sono organizzati per moduli
condotti da personale esperto nel campo
specifico e da tutor. Lo “Stampacchia” si apre
così, ancora una volta all’esterno, coinvolgendo tutto il territorio salentino.
(G.N.)
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CASARANO
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Con “Pensiamo in prosa”
grandi spettacoli in città
Tanti gli ospiti della rassegna ideata dal Comune: Marco Paolini, Kledi Kadiu, Paolo Rossi,
Tullio Solenghi, Maurizio Micheli, Salvatore Saccomanno, Moni Ovadia e Carlo Giuffrè
razione, le storie e le vicende legate
al programma di eliminazione
dei disabili psichici e fisici messo
in atto dalla Germani del Terzo
Reich nei primi anni della Seconda Guerra Mondiale. Il secondo
appuntamento sarà invece all’insegna della danza di qualità, con
il ballerino albanese Kledi Kadiu
impegnato in con Emanuele Bianchini nello spettacolo Non solo
bolero.
L’irriverente Paolo Rossi (nella
foto in alto) recita Il mistero Buffo di Dario Fo il 31 gennaio, e per
l’attore emiliano di origini friulane sarà come un ritorno alle proIl sipario del Teatro “Filograna”
dal 17 dicembre prossimo si alzerà
sull’ottava edizione della rassegna
teatrale “Pensiamo in Prosa”,
evento organizzato dal’Assessorato alla Cultura del Comune di
Casarano con la collaborazione
del Teatro Pubblico Pugliese. Sono
sette le date inserite in un cartellone che fino al 12 marzo 2011
chiamerà in città alcuni tra i più
apprezzati artisti italiani.
A partire da Marco Paolini, per la
terza volta ospite della rassegna
casaranese, il 17 dicembre impegnato con T4 Vite indegne di essere vissute. Sullo sfondo della nar-
prie origini d’artista, considerato
che proprio con il testo di Fo Rossi avviò la sua carriera nell’ormai
lontano 1978. Due le date inserite nella brochure per il mese di
febbraio: il 6 la “strana coppia”
formata da Tullio Solenghi e Maurizio Micheli (nella foto in basso)
onora la ricorrenza dei 150 anni
dell’Unità d’Italia con la commedia Italiani si nasce, excursus storico sui personaggi noti e meno
noti che in questo secolo e mezzo
di vita dello Stato tricolore hanno
fatto grande il Bel Paese. Il 19 febbraio invece sul palco del “Filograna” sale l’attore salentino Fabrizio Saccomanno, impegnato
nell’ultima produzione dei Cantieri Teatrali Koreja, Iancu, nonché storia di un paesino del Sud
dei primi anni Ottanta sviscerata
con ironia e cruda realtà.A marzo gli ultimi due appuntamenti di
“Pensiamo in Prosa”: il 1° marzo
Moni Ovaida, ormai habitué della rassegna casaranese, interpreta
in Shylock la propria e particolare rivisitazione dello shakespeariano Mercante di Venezia; il 12
marzo Carlo Giuffrè chiude il
cartellone con I casi sono due,
commedia in puro stile partenopeo ambientata nella Napoli di inizio secolo scorso.
Daniele Greco
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Parallelo al cartellone di prosa, previsto anche un
programma teatrale dedicato ai più piccini
La proposta culturalteatrale per l’inverno
2010/2011 ideata dal
comune prevede anche una sezione “parallela” interamente dedicata ai ragazzi. La rassegna è intitolata “La scena dei ragazzi” e comprende la rappresentazione
presso il teatro “Filograna” di sei spettacoli ad uso e consumo dei più piccini. Come per il cartellone principale di
“Pensiamo in prosa”, la manifestazione
è curata dall’Assessorato alla Cultura con
la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese.
La prima messa in scena è prevista per il 27
gennaio quando sarà
rappresentata l’opera Al
gran teatro di Mangiafuoco di Alberto Grilli; il
19 febbraio sarà la volta di Iancu di Salvatore Tramacere ed il
21 febbraio de Il vecchio e il mare di Michelangelo Campanale. Il 23 febbraio
Giorgio Scaramuzzino presenta Abbecedario; il 30 marzo Micaela Sapienza
si cimenta nella rivisitazione del mito di
Robin Hood. Ultima tappa della rassegna il 19 aprile, con la favola Le mille e
una notte di Bertuccia di Fabrizio Pugliese.
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Intensa attività per il gruppo casaranese di
“pastori-zampognari” per allietare le festività di fine anno
Con l’avvicinarsi del Natale, ritornano le pastorali della Compagnia
Musicante. Il gruppo di
“pastori-zampognari”
costituito da Emanuele
Ungherese, Johnny Ferrari, Salvatore Cavalera, Andrea Marzo
e Francesco Primiceri, già da alcune settimane allieta le serate in molti centri del
Salento, non mancando di far ascoltare le dolci note natalizie anche agli studenti delle scuole elementari e materne della provincia. Tra i tanti appuntamenti che nei prossimi giorni vedranno
protagonisti i musicanti casaranesi,
segnaliamo i concerti di
domenica 12 dicembre in via Tagliamento a
Casarano (alle 9) e
presso la mostra dell’artigianato di Presicce
(alle 17). Sabato 18 dicembre prossimo, invece, la “Pasturale” della Compagnia Musicante sarà in
visita presso le scuole della città (alle
9 istituto di via Ruffano; alle 9.45 plesso di via IV Novembre; alle 10.15 istituto di piazza San Domenico) e di Alliste (alle 11.30). Sempre sabato 18,
ma a partire dalle 18, concerto di canti e suoni natalizi ad Alezio.
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GALATINA
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Parte il piano triennale
delle opere pubbliche
Dalla ristrutturazione del “Cavallino Bianco” alla metanizzazione di Collemeto:
parte un piano che cambierà il volto della città
Un programma ambizioso
quello dell’Amministrazione comunale per le opere
pubbliche da realizzare nel
prossimo triennio (fondi permettendo). Ben 13 interventi nel 2011, 8 nel 2012, 7 nel
2013 per un impegno di
poco più di 11 milioni di
euro spalmati in tre anni.
Nell’elenco delle opere anche
la ristrutturazione del mitico
“Cavallino Bianco” e la metanizzazione di Collemeto
che gli abitanti attendevano
da tantissimo tempo. Per il
“Cavallino Bianco” il dirigente dei Lavori Pubblici,
Giovanni Stasi, ha stimato in
un milione e mezzo di euro la
somma necessaria al recupero dello stabile che si trova in grave stato di abbandono e degrado: il restyling
è previsto per il 2013. Mentre gli abitanti della frazione
di Collemeto dovranno aspettare il
2012 e occorreranno 850 mila
euro per portare la condotta del
gas.
I 4 milioni e 600 mila euro necessari per gli interventi nel 2011 saranno reperiti: parte con la stipula di mutui e parte con contributi
statali e regionali che riguarderanno nello specifico l’impianto fo-
tovoltaico alla scuola media “Giovanni Pascoli” e alla scuola elementare di Piazza Cesari e non ultimo il progetto di bike sharing
(alias la condivisione della bicicletta,
o meglio il servizio di biclette pubbliche). L’elenco è attento e le risorse
sono state spalmate tra interventi
necessari e urgenti e quelli di riqualificazione di parti della città
comprese le frazioni. Nel
prossimo anno dovrebbe partire il completamento della sistemazione del basolato nel
centro storico e quella delle
strade a Galatina e nelle frazioni. Una misura importante quest’ultima perché
proprio il dissesto del manto stradale ha pesato sulle
casse comunali per le tante richieste di risarcimento da
parte di chi ha avuto danni
all’auto o alla persona. E poi
la riqualificazione di corso
Porta Luce (nella foto), la ristrutturazione dell’ex mercato coperto da destinare ad
attività commerciali, la ripavimentazione del campo di
calcetto e del campo di pallavolo a Collemeto.
Nuovo look anche per le
piazze Fedele e Cesari a Galatina, mentre a Noha sarà ristrutturato un immobile sequestrato alla criminalità organizzata. Saranno completate le reti idriche e fognanti sia a Galatina che
nelle frazioni come pure sarà incrementata l’illuminazione stradale e la segnaletica stradale. I lavori partiranno parte nel secondo trimestre del prossimo anno e parte
nell’ultimo.
Maddalena Mongiò
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Daniela Sindaco e Piero
Lagna potrebbero lasciare
il gruppo consiliare,
se Mario Mele sarà eletto
coordinatore di circolo
I futuri assetti del Pd galatinese dipendono da ciò che accadrà i1 18 e 19 dicembre, quando l’assemblea organizzativa
del circolo cittadino eleggerà il nuovo coordinatore. Questi i fatti. Sono state definite le due candidature al coordinamento del circolo: Mario Mele e Giuseppe Lagna. Pare che proprio la candidatura di Mario Mele, ex presidente della Csa, non sia
stata digerita da una parte dei tesserati del
circolo di Galatina e dal circolo di Noha al
completo. Una candidatura contestata
perché non risponde ai criteri di rinnovamento da tutti invocati. “L’elezione del coordinatore potrebbe essere un’occasione
per rinnovare culturalmente il Pd galatinese
-rimarcano dal circolo di Noha- aprendo
a tutte le forze politiche che non si riconoscono con il governo cittadino e nemmeno con quello centrale. Potrebbe essere
l’occasione per ricostruire un nuovo centrosinistra: libero da pregiudizievoli conflitti
personali, ricco delle esperienze migliori del
passato, senza la zavorra degli atteggiamenti negativi e personalistici che hanno
caratterizzato amare sconfitte. Potrebbe, ma
alla luce dell’ultima assemblea di circolo
temiamo che anche questa sia un’ultima
occasione persa. C’è un solco profondo,
grave come una ferita, fra il circolo di Galatina e il circolo di Noha, e cosa ancora
più grave tra il circolo di Galatina e il gruppo consiliare del Pd”.
Insomma, l’ex sindaco Sandra Antonica
sponsorizza la candidatura di Mele so-
stenuta anche dalla componente dei socialisti interna al Pd; la consigliera del Pd
Daniela Sindaco, il circolo di Noha e pezzi del circolo di Galatina, sostengono la candidatura di Giuseppe Lagna che, dal loro
punto di vista, rappresenta il nuovo e quindi la svolta essendo tesserato da appena
due anni e avendo portato un buon numero
di volti nuovi nel partito. E allora? I consiglieri del Pd, Piero Lagna e Daniela Sindaco, nel caso di un’affermazione di Mario Mele, pare siano intenzionati a non rappresentare più il partito in Consiglio comunale. Chi rappresenteranno politicamente? Scenari aperti sino all’elezione del
coordinatore. E se Piero Lagna e Daniela
Sindaco dovessero uscire dal gruppo consiliare per formare un gruppo indipendente
come si regolerà la capogruppo Daniela
Vantaggiato? Bella domanda.
(M.M.)
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NARDÒ | VEGLIE
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Nardò e la questione ambientale
Antiche realtà, problemi attuali e preoccupazioni future relative al patrimonio ambientale neretino.
Dopo l’eolico, si parla adesso di Portoselvaggio e rifiuti abbandonati nelle campagne
NARDÒ Sembra essere scoppiata la bolla dei problemi ambientali. Una bolla fatta da tante piccole e grandi questioni, alcune retaggio del recente passato, altre
frutto di sviluppi attuali e, presumibilmente, futuri. Procediamo con ordine.
La scorsa settimana abbiamo parlato del
pericolo “eolico selvaggio”, che interesserebbe Portoselvaggio; un pericolo che
viene da lontano, dalle concessioni elargite negli scorsi anni e dai contenziosi mai
risolti tra il Comune di Nardò e la ex Italgest, ora Enel. Gli ultimi sviluppi hanno
ulteriormente accresciuto gli allarmismi in
città, tanto che il Comitato per la Tutela del Paesaggio di Nardò è intervenuto
esprimendo il proprio dissenso per la oramai quasi sicura esclusione di Portoselvaggio dalla lista dei luoghi ritenuti meritevoli di tutela. “È il caso di evidenziare -affermano i responsabili del Comitato-, per i pochi che ancora non ne fossero a conoscenza, come le ‘finestre panoramiche’ del Parco di Portoselvaggio
rientrino tra quelle eccellenze che il nostro
territorio offre all’Umanità. Appare quindi uno strabismo sicuramente da correggere il mancato inserimento del gioiello naturalistico neretino nell’elenco proposto
dalla Regione. Il Comitato per la Tutela
del Paesaggio, forte della delega di 5mila
cittadini che, con la propria firma documentata, hanno espresso il proprio convinto sostegno a questa battaglia, continuerà a rimanere vigile affinché il Parco sia tutelato sotto ogni aspetto”.
Preoccupazioni che, come detto, partono da lontano e puntano al
futuro. Tuttavia, neanche il presente sembra essere immune da tribolazioni, legate ad un malcostume che, a differenza dell’eolico sel-
vaggio, è estremamente diffuso, generalizzato, capillare. Ci riferiamo all’abbandono indiscriminato dei rifiuti nelle campagne. Un problema noto, ma che
nei giorni scorsi ha ispirato una vibrante
protesta da parte di alcuni gruppi politici cittadini. Si legge infatti in un comunicato a firma Noi per Nardò, Piazza Pulita e Ag: “Il fenomeno dell’abbandono improprio di rifiuti nelle campagne ha ormai raggiunto livelli di criticità tali da dover essere considerato una
priorità. Una “cartolina”, quella che offriamo ai turisti, ma anche a chi tra noi
cittadini incivile non è, che non può più
essere tollerata. Auspichiamo, pertanto,
che Giovanni D’Onofrio impartisca le
necessarie direttive al comandante della Polizia locale affinché costituisca un
nucleo di vigilanza ambientale permanente che si occupi della lotta a tale fenomeno”. Ancora una volta è il passato che torna: come sottolineato dagli
stessi scriventi, infatti, già due anni fa,
i Vigili urbani neretini avevano avviato
un simile progetto. L’epurazione dell’allora assessore all’ambiente Mino
Natalizio, l’avvio della celebre fase due,
avevano poi posto fine a tale iniziativa.
Certamente il commissario prefettizio,
come fatto sinora, darà ascolto a tali richieste ed agirà di conseguenza. Tuttavia, fino a quando non saranno gli stessi cittadini a comprendere di essere la prima causa di questo stato di cose, ogni intervento rischierà di essere
soltanto un palliativo di pochi giorni. Viceversa, Nardò ha bisogno
di soluzioni di lungo termine, utili ad affrontare i problemi del presente, ponendo solide basi per il futuro.
Alessio Palumbo
jçë~áÅá=áå=ãçëíê~
Un gruppo di giovani creativi
espone i propri lavori in ceramica
presso la Biblioteca comunale
VEGLIE L’Assessorato alle Politiche Sociali insieme all’Associazione Onlus “CasaFamiglia San
Francesco” di Gemini hanno dato vita negli ultimi anni ad un progetto di prevenzione del disagio giovanile, rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado. Realizzato con finanziamento della Regione Puglia e cofinanziato dallo stesso Comune, il progetto si è concluso quest’anno con “Libertà di creare”, iniziativa che ha
visto la realizzazione di un laboratorio di mosaico
ceramico, svoltosi dal novembre 2009 al novembre 2010. Alle prese con un’arte antica saldamente ancorata alle radici culturali del nostro
territorio, i giovani partecipanti, tra gli 11 e i 16
anni, si sono cimentati nella creazione di numerose opere sotto la guida del maestro mosaicista Giovanni Ria.
A testimonianza del percorso compiuto, giovedì
9 dicembre negli spazi della Biblioteca Comunale
di Veglie è stata inaugurata una mostra che ha
visto protagoniste le numerose opere realizzate
e molte fotografie prodotte durante gli incontri.
Sono intervenuti il sindaco Alessandro Aprile, il
vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Roberto Carlà, il consigliere con delega alle Politiche per i Minori, Disabilità e Famiglia Giuseppe
Cutrino, e per l’Associazione “CasaFamiglia San
Fracesco” don Mimmo Ozza. La mostra potrà essere visitata gratuitamente fino al 16 dicembre.
11 dicembre 2010
30
11 dicembre 2010
GALLIPOLI | TUGLIE
“Alt agli scarichi
a mare dei depuratori”
Il Consiglio comunale ha espresso in modo unanime il proprio “no”
agli sversamenti inquinanti dei depuratori consortili
GALLIPOLI Il pericolo che il mare
della “Città Bella” possa inquinarsi
per gli scarichi che quotidianamente giungono sulla costa dai depuratori consortili dell’hinterland,
mettendo in serio rischio la balneazione di villeggianti e turisti, è
molto alto. E così dall’ultimo
Consiglio comunale è arrivato un
unanime “alt” agli sversamenti a
riva degli scarti della lavorazione
degli impianti di decantazione delle acque. Un “no” convinto decretato dall’assise cittadina che
ha anche mosso il passo successiva della ricerca delle eventuali soluzioni alternative che superino le
disposizioni regionali del piano di
salvaguardia delle acque, secondo
il quale sul litorale gallipolino dovrebbero attivarsi due scarichi.
La decisione, ovviamente, punta
alla salvaguarda della costa e delle acque, per le quali è già stato
emesso un decreto di divieto di balneazione lungo il litorale nord
mentre un altro divieto potrebbe
interessate anche il versante sud a
ridosso del canale del Samari.
Il Consiglio comunale, eccezionalmente svolto presso il Teatro
Italia (in quanto l’assise era stata
convocata in seduta aperta e con
la partecipazione di molte associazioni e di esponenti politici del
territorio) ha dunque espresso il
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Il concorso di poesie in vernacolo ed in lingua
è organizzato dalla parrocchia San Lazzaro
GALLIPOLI La parrocchia San Lazzaro organizza la 13esima edizione
del concorso di poesia riservato a tutti gli scrittori
(provetti e dilettanti) che
hanno compiuto il 16°
anno di età. Il tema dell’iniziativa letteraria è libero, ma non mancherà una sezione dedicata alle festività del Natale ed alle magie che solo la
festa più importante dell’anno può
creare. I partecipanti possono aderire al
concorso sia con poesie in lingua italiana
che in vernacolo, con l’unica condizione che le composizioni presentate sia-
no inedite.
La segreteria del concorso
informa che le opere dovranno pervenire in triplice copia presso la sede
dell’orario della parrocchia di San Lazzaro (in via
Pisa) entro e non oltre il 20
dicembre prossimo. Una giuria tecnica
valuterà i componimenti ed assegnerà
i premi previsti nel corso della serata di
premiazione programmata per il 2 gennaio 2011 (dalle 18.30) presso il salone
polifunzionale dell’oratorio. Per informazioni contattare il numero telefonico
0833.261309.
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Il giornalista e scrittore salentino
presenta il volume sabato 11 dicembre a Tuglie
proprio parere e le proprie linee di
indirizzo in un documento con
quale l’Amministrazione della
“Città Bella” interpella Stato, Regione e Provincia perché “si adottino le soluzioni possibili” purché
siano diverse da quelle oggi previste, cioè con lo sversamento in
mare dei reflui del depuratore
consortile di Casarano e Taviano,
che immette sul versante sud della costa ionica nelle vicinanze del
canale dei Samari, e di quello cittadino, che invece scarica le acque
sul litorale nord.
Il messaggio, forte e chiaro, è stato dunque lanciato. Ed ha avuto
un’eco diffusa perché il “parterre”
politico presente durante la seduta consiliare era ricco e schierato
in modo “bipartisan” considerato che ai lavori hanno assistito
molti parlamentari, consiglieri
provinciali e regionali sia di centrodestra che di centrosinistra, di
maggioranza come d’opposizione.
Ora si attendono le reazioni e le risposte operative.
(D.G.)
TUGLIE Molto più di un
incontro culturale è quello
programmato per sabato
11 dicembre alle 19 presso
la sala teatro dell’Istituto
comprensivo di Tuglie, in cui
lo scrittore, storico e giornalista originario di Ruffano
Paolo Vincenti presenta la
sua ultima fatica letteraria,
il libro Di tanto tempo (questi sono i giorni) appena pubblicato per
“i Tipi” di Luca Pensa Editore. Sarà infatti
una serata particolare, un incontro fra
parole, teatro e musica condotto da
Paola Sperti cui, oltre all’autore, prende-
ranno parte gli scrittori Antonio Errico, Elisabetta Liguori ed Elio Corianò ed il
chitarrista Stefano Delacroix. Paolo Vincenti pubblica Di tanto tempo dopo
aver dato alle stampe le
precedenti prove creative
L’orologio a cucù (Good
Times) e Danze moderne (I
tempi cambiano). Momento centrale della manifestazione
sarà l’originale performance dell’attore e
regista Salvatore Della Villa e del suo
Teatraccio Dei Villani. In scena alcuni
brani tratti dal libro dello stesso Vincenti.
11 dicembre 2010
MARTANO | BAGNOLO | CANNOLE
Una giornata per ricordare
Andrea Antonaci
Il 12 dicembre la città ricorda il giovane militare scomparso
dieci anni fa con una giornata a lui dedicata
MARTANO A dieci anni esatti dalla morte di Andrea Antonaci (nella foto), domenica 12 dicembre
l’Amministrazione Comunale e
l’intera città di Martano dedicheranno una giornata alla sua memoria.
Andrea, geometra da civile, parte
in missione in Bosnia nel settembre
del 1998 con l’incarico di “assistente di cantiere nel Programma
europeo per la ricostruzione di
Sarajevo” della Nato. Lì partecipa
alla ricostruzione di palazzi distrutti
dalla guerra. Già negli ultimi mesi
di missione, (conclusasi il 4 marzo
1999) il giovane accusa una strana tosse. Tornato a casa, dopo una
serie interminabile di accertamenti, gli viene diagnosticato il linfoma di Hodgkin. Di questo male
Andrea muore il 12 dicembre
2000. “A dieci anni dalla sua
morte -dichiara Massimo Coricciati, sindaco di Martano e dirim-
pettaio, in gioventù, di Andrea e
della sua famiglia- non possiamo
dimenticare un ragazzo che ha
perso la vita per servire la sua patria in una missione di pace e non
possiamo abbandonare nel dimenticatoio una famiglia che è impegnata in prima linea per far riconoscere la causa di servizio per
sé e per tutte le altre vittime di questo male”.
Il 12 dicembre alle 11 verrà celebrata la Santa Messa in suffragio
di Andrea presso la Parrocchia
“Maria SS. del Rosario” a Martano in piazzetta Matteotti. Al termine della Messa, un corteo si di-
rigerà verso la piazzetta che gli è
stata dedicata e lì verrà apposta
una corona di fiori. Nel pomeriggio, alle 17, si terrà un convegno
sul tema degli sviluppi nella lotta
ai danni dell’uranio impoverito
nella Sala Convegni “K. Wojtyla”
in Piazza Caduti.
Tanti i contributi previsti in scaletta, tra i quali quello dell’oncologo Giuseppe Serravezza, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - sezione di Lecce, del sindaco di Martano, Massimo Coricciati e del senatore Cosimo Gallo.
Serena Orlando
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Una neonata associazione di Bagnolo si propone come
primo obbiettivo la costituzione di un parco per bambini
BAGNOLO Il parco
nell’asilo cittadino non
è funzionale? Allora i
volontari della neonata associazione culturale “Mille colori” intervengono per reperire fondi al fine di
migliorarlo, comprando nuovi giochi o
sistemando quelli già esistenti. La ricerca
dei fondi da parte dell’associazione sta
avvenendo attraverso mercatini nei
quali si vendono prodotti gastronomici tipici realizzati dai volontari, in occasione delle feste organizzate come la Festa della Castagna. O come l’iniziativa
partita il giorno dell’Immacolata, il
mercatino di Natale,
che si tiene in piazza
San Giorgio (nella
foto) e prevede anche
la vendita di oggettistica, naturalmente
artigianale. Il tutto dovrebbe culminare il
prossimo 24 dicembre, sempre in piazza, con la venuta di Babbo Natale: l’icona tanto attesa dai bambini arriverà a
cavallo con tanti doni da distribuire ai
presenti. Il giorno dell’Epifania, infine, altri doni per i più piccoli potranno essere
pescati in una “piscina” di giocattoli allestita ad hoc. Un modo originale per dire
buone feste.
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Un corso, condotto dalla lifecoach Alessandra Mattioni,
per la consapevolezza dei bilanci dell’anno
CANNOLE Si terrà
il prossimo 12 dicembre alle 18
presso l’Hotel Petraria di Cannole il
corso dal titolo
“2011 ora!”, condotto dalla lifecoach Alessandra Mattioni (nella foto). Si tratta di un’iniziativa
particolare, che serve a conciliarsi con
il proprio bilancio di fine anno: quando arriva dicembre, infatti, ognuno di
noi si trova di fronte ai propri “avrei dovuto” e “avrei potuto”, rimpianti e occasioni perdute, per cui può capitare
che l’umore non sia proprio al massimo. È anche questo che comporta
il lavoro del lifecoach: riuscire a farci
riconciliare con il
proprio animo, naturalmente facendoci tirare fuori la
forza che si trova in
ognuno di noi.
“Si tratta di un viaggio formativo -scrive Alessandra Mattioni, autrice del volume Nutri il tuo
buonumore, sulle combinazioni di
cibi che riescono ad aiutarci nella vita
quotidiana- per individuare i nostri
punti di forza, definire chiaramente i
nostri obiettivi e creare con precisione il nostro piano di azione, per ottenere ciò che veramente si desidera”.
11 dicembre 2010
SCORRANO | SAN CASSIANO | BOTRUGNO
Nuove strutture a
disposizione della comunità
Finanziati a Scorrano due
nuovi progetti: una struttura
a ciclo diurno per minori e
un centro polivalente socioeducativo
SCORRANO Un centro polivalente socio-educativo e una struttura a ciclo diurno per minori a rischio. Sono questi i progetti finanziati di recente dal Comune di
Scorrano, che cerca di venire incontro alle emergenze sociali che
ciclicamente si ripercuotono sulle nostre comunità. Il centro polivalente sorgerà dove esiste un
edificio sede delle varie associazioni del paese, che sarà naturalmente adattato alle caratteristiche
di standardizzazione previste dalle stesse norme regionali è ampliato: l’edificio è stato costruito
negli anni ’80 per ospitare una
scuola materna. Ristrutturazione
e gestione avranno un costo complessivo di 450mila euro e la gestione avverrà in partenariato con
enti pubblici, scuole, parrocchie,
associazioni, aziende. L’innovatività del progetto consiste nell’individuare alcune buone pratiche
già sperimentate, che hanno consentito di mettere a fuoco i problemi che affliggono un giovane
disabile (o con difficoltà di altro
tipo) nel costruirsi un progetto di
formazione. Ma l’azione del centro polivalente non vuole essere
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L'associazione Promoarte propone un'iniziativa
che coniuga tradizione e rispetto dell’ambiente
SAN CASSIANO
Stoffe, piccoli oggetti
di arredo, barattolame,
bottiglie di plastica,
scatolame, cartone.
Sono questi i materiali
inutilizzati e di riciclo
con cui verrà creato un
originale albero di Natale in piazza Cito.
A promuovere quest’iniziativa è la locale
associazione Promoarte: “L’obiettivo
principale del nostro evento è dare la
possibilità concreta ad ognuno di noi di
educare il cittadino al riutilizzo intelligente
dei materiali apparentemente inutili”.
L’associazione Promoarte, presieduta da
Emanuela Accoto e nata nel 2009, pro-
porrà sabato 18 dicembre la creazione
dell’albero di Natale
realizzato con materiali di riciclo in piazza Cito, con la partecipazione di tutta la
cittadinanza. Domenica 19 l’associazione si presenterà ai
cittadini con i suoi progetti, con uno
stand per l’esposizione di oggetti creati dall’associazione con materiali di riciclo, con installazioni artistiche che saranno collocate a partire dalla piazza,
passando per il cortile retrostante il Palazzo Ducale fino alla villa comunale.
(P.M.)
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sostitutiva dei compiti istituzionali
della scuola.
L’altro progetto, invece prevede
l’adeguamento strutturale dello
stabile di proprietà di via Agostiniani, per la realizzazione di una
struttura a ciclo diurno per minori:
questo progetto è stato finanziato in 659mila euro. Il Comune ha
ritenuto importante dare una risposta ai pressanti bisogni di inclusione sociale dei giovani, per
garantire a chi ha bisogno, il diritto a una vita dignitosa, all’istruzione e formazione e al lavoro. Il progetto nasce dall’analisi dei dati e da una indagine dei
servizi sociali che hanno evidenziato come nei comuni dell’Am-
bito di Maglie la presenza di questo tipo di strutture è quasi del tutto assente. La struttura vorrà offrire esperienza comunitaria correttiva rispetto alla quotidianità
fatta di competitività, ricerca di
successo personale, tutela del proprio interesse a scapito del bene
comune, promuovendo azioni
educative e formative per l’inclusione sociale di minori e giovani
che vivono situazioni di forte disagio, personale, socio-familiare ed
educativo, determinato da forme
di disabilità, da carenze educative ed affettive, da povertà culturale, da difficoltà di apprendimento scolastico.
(A.Leu.)
In programma nel mese di dicembre due iniziative il
cui ricavato sarà devoluto in beneficenza
BOTRUGNO Dicembre all’insegna
del sociale per il comune salentino. Il
2010 si chiuderà
con una serie di iniziative promosse dalla Pro Loco per favorire la socializzazione
e la beneficenza: si comincia sabato 18
con il torneo di Burraco, che si terrà alle
19 presso l’Oratorio sito in via Cristoforo Colombo. Non è la prima volta che
la Pro Loco organizza un torneo di Burraco e, memore della precedente edizione estiva che ha registrato una discreta partecipazione, ha deciso di ripetere l’esperienza certa di riscuotere
lo stesso successo
che ha visto l’adesione non solo della
comunità botrugnese, ma anche quella
delle zone limitrofe.
Giovedì 23, sempre a
cura della Pro Loco,
ci sarà invece la tradizionale “pittulata” nelle piazza del paese, durante la quale si degusteranno i
vari tipi di “pittule” preparate dalle sapienti mani delle signore botrugnesi. Il
ricavato, frutto delle offerte di quanti vorranno prendere parte all’iniziativa, sarà
devoluto in beneficenza. Un ottima
occasione per augurare a tutti buone feste.
(G.S.)
11 dicembre 2010
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11 dicembre 2010
S. CESAREA TERME | OTRANTO
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In città è allarme per le false
richieste di risarcimento
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á=éêÉëÉéá=Çá=dêçíí~ÖäáÉ
L’aumento delle richieste risarcitorie pervenute al Comune negli ultimi anni
ha insospettito l’Amministrazione comunale. Decisive le indagini della Polizia municipale
Dall’11 dicembre al 9 gennaio 2011 presso il Castello
Aragonese saranno esposte 14 opere provenienti dalla
sezione ”Presepi” del Museo della Ceramica di Grottaglie
SANTA CESAREA TERME In città
qualcuno vuole fare il furbo. Deve
essere giunta a questa conclusione
l’Amministrazione comunale notando l’incremento esponenziale di
richieste di risarcimento danni pervenute dal 2007 al 2009, anno in
cui si è toccata la soglia di ben 44
denunce, quasi tutte inerenti ad incidenti automobilistici causate dal
manto stradale sconnesso, e raggiungendo una sinistricità di circa
400mila euro. A spiegare tutta la
vicenda il sindaco Daniele
Cretì (nella foto): “A far
scattare l’allarme sono
state una serie di richieste di risarcimento anomale, alcune delle quali
infondate, come hanno
poi dimostrato le indagini del nostro Corpo di Polizia Municipale. Tra di esse,
hanno fatto clamore la denuncia
pervenuta da parte di una signora
vittima di un incidente avvenuto
però nel comune di Melendugno,
precisamente presso la località di
Torre dell’Orso, come dimostrano
le indagini e i documenti sanitari
pervenuti al nostro Comando di
Polizia Municipale. Anomala anche la lunga serie di richieste risarcitorie per incidenti verificatisi
tutti in una piccola strada chiusa di
Cerfignano che conduce solo al ci-
OTRANTO La tradizione figulina grottagliese,
pienamente attiva già
in età medievale, si caratterizza per la varietà
morfologica, iconografica e decorativa con la
quale sono stati realizzati
nel tempo oggetti finalizzati a usi funzionali,
cultuali o prettamente
ornamentali. Parallelamente a questa produzione, già nel corso dell’Ottocento l’artigianato
locale propone presepi
in terracotta dipinta
composti da figurine e paesaggi piccolissimi; pastorelli di ogni forma e grandezza
con il Bambin Gesù sempre paffutello e sorridente nelle braccia di Maria accanto a
Giuseppe; i Re Magi e poi i cavalli, le pecorelle, le casette, gli angeli e i pastori fra
i quali l’immancabile “sbantusu”, personaggio colto in pieno stupore alla vista della stella. Si conoscono i nomi di alcuni
maestri attivi tra la fine del XIX secolo e gli
inizi del XX fra cui Petraroli, Manigrasso, Micera, Esposito e i Peluso, illustri specialisti del presepe per diverse generazioni.
Nel tempo, l’antica tradizione figulina della città ha elaborato nuove forme artistiche che non hanno comunque dimenticato
il modello presepiale tradizionale. I 14 presepi selezionati per la mostra di Otranto
sono tutte opere premiate nell’ambito
della “Mostra del Presepe” (rassegna
trentennale dedicata all’arte del presepe
mitero; in questo
caso, ci ha insospettito anche il fatto che si
trattasse sempre di autovetture di grossa cilindrata”.
Di questi e altri episodi anomali i
Vigili urbani ne hanno informato
lo stesso sindaco, il quale ha inviato
una nota informativa ai Carabinieri, alla Procura della Repubblica e, per conoscenza, al Prefetto. Il
notevole ammontare totale di richieste risarcitorie ha costretto la
compagnia di assicurazione disposta dal comune a disdire, a fine
2009, il corrispondente contratto
e tutt’ora l’amministrazione di
Daniele Cretì trova difficoltà a
stipulare un nuovo contratto assicurativo per responsabilità civile,
a causa degli alti costi derivanti. Paradossalmente, però, questa criticità sembra giocare a vantaggio del
comune di Santa Cesarea, tanto è
vero che quasi magicamente il
2010 ha visto una diminuzione delle denunce del 75%, riducendosi da
44 alle attuali 11. “Adesso aspettiamo le decisioni dell’autorità
giudiziaria -conclude il sindaco- impegnata ad affrontare un caso che
interessa molti enti locali e che purtroppo pesa moltissimo sulla spesa pubblica”.
(A.C.)
in ceramica) e offrono una sintesi stilistica, concettuale e mistica della concezione del presepe in ceramica, nella sua accezione più ampia, maturata nella seconda metà del XX secolo. Tra le molteplici forme interpretative dell’antica tradizione
presepistica, si possono apprezzare presepi
monoblocco o a figure mobili, complessi
o di dimensioni ridotte, decorati su piatti
o su pannelli, ma anche elementi scultorei in cui forme e colori attestano la continua ricerca e la sperimentazione delle
nuove tecniche ceramiche.
La mostra, curata da Daniela De Vincentis, responsabile del Museo della Ceramica
di Grottaglie, si svolgerà dall’11 dicembre
al 9 gennaio prossimo e sarà aperta con
i seguenti orari: 10/13 e 15/17. Biglietti: intero 4 euro, ridotto 3 euro.
Infoline e prenotazioni: 199.151.123,
[email protected].
11 dicembre 2010
DISO | VIGNACASTRISI
Dopo sei anni riapre
la Biblioteca comunale
qìííç=ìå=é~ÉëÉ=
ëá=íê~ëÑçêã~=áå=éêÉëÉéÉ=
La comunità della frazione di Ortelle è in fermento per
allestire il presepe vivente giunto alla sesta edizione.
Rivive il borgo antico tra laboratori di antichi mestieri
e personaggi del luogo
Inaugurata con un
convegno sul Risorgimento
salentino la nuova struttura,
dotata di oltre 6mila volumi
e materiale multimediale,
finalmente a disposizione
per consultazioni e ricerche
DISO La Biblioteca comunale di
piazza Municipio riapre dopo sei
anni di chiusura forzata, a causa
della ristrutturazione dei locali.
Alla cerimonia di inaugurazione
sono intervenuti il sindaco Antonio Fernando Minonne, il direttore della Biblioteca provinciale di
Lecce, Alessandro Laporta, il
presidente della Pro loco “Acquaviva” di Marittima, Vitale
Raganato e il dirigente scolastico
Luigi Carrozzo. Temi dell’incontro: la biblioteca quale risorsa
per la crescita culturale di una comunità e la riscoperta degli autori locali. La nuova struttura è dotata di un notevole patrimonio librario di circa seimila volumi, suddivisi in diverse sezioni, e di materiale multimediale e postazioni
informatiche per ricerche bibliografiche e consultazioni di informazioni e dati. La sezione più importante è il fondo locale che
rappresenta la memoria storica del
territorio salentino raccogliendo
pregevoli testi e documenti di varia natura. I testi sono inseriti in
rete con le altre biblioteche della
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Provincia, il cui catalogo è consultabile in Internet. Le mansioni
della biblioteca sono state affidate alla responsabile Tina Guglielmo, che ha coordinato gli interventi dei relatori. Canti popolari hanno evocato atmosfere e ricordi di un tempo.
La settimana scorsa l’Amministrazione comunale di Diso, di
concerto con la responsabile della biblioteca, ha promosso un
momento culturale con una tavola
rotonda presso l’aula magna della scuola media, su “Il Risorgimento salentino”. L’interessante
programma prevedeva letture e riflessioni sul contributo di patrioti salentini al processo di forma-
zione dell’Unità d’Italia, a cura degli studenti della scuola media,
guidati dalla docente di storia
Maria Cristina Buccarello, con gli
interventi dei docenti Salvatore
Coppola e Filippo Cerfeda della
Società di storia patria per la Puglia. Memorie di guerra, testimonianze storiche, ricordi di vita
vissuta sono stati raccontati dal
vivo dai cittadini: Vitale Nuzzo
(classe 1922), Mario Nuzzo
(1933) Aurelio Mariano (1931) e
dall’insegnante Maria Affinito.
L’incontro si è concluso con l’inno nazionale “Fratelli d’Italia” da
parte del coro popolare di Marittima e Diso, diretto da Giuseppe Accogli.
(G.N.)
VIGNACASTRISI Dopo il
successo degli anni scorsi con
oltre 12mila visitatori, che
hanno apprezzato la vivacità, il
carattere dinamico delle scene dei personaggi e dei vari
ambienti naturali, richiamando
la terra di Giudea, i promotori stanno lavorando a pieno ritmo per la messa a punto della macchina organizzativa. Oltre 300 volontari in vesti d’altri tempi animano più di 30
scene, nell’atmosfera suggestiva delle antiche case e dei
vicoli del borgo di Vignacastrisi. Il portone di
un antico Palazzo di fine Ottocento, presidiato dalle guardie romane, accoglie i visitatori in un percorso suggestivo, illuminato
solo dalla luce delle fiaccole. La tradizione
si lega alla fede per rivivere i giorni della nascita di Gesù: le antiche case e le corti si animano dei banchi dei mercanti, del ritmo dei
martelli che battono il ferro rovente, delle
mani laboriose dei lattai, dei fornai e delle
massaie. Rivivono le arti del ricamo e della tessitura al telaio nonché degli altri antichi mestieri, fatti di silenzio e sapienza: calzolai, figuli, cestai, fornai, contadini, falegnami. Le luci ed il lusso del palazzo di Erode si contrappongo alla vita umile ed operosa degli abitanti di una Gerusalemme che
si prepara ad accogliere il Redentore.
L’esaltazione della povertà cristiana culmina nella scena della Natività, la più suggestiva del presepe vivente: un’antichissima
casa a corte accoglie una vecchia stalla scavata nel tufo, dove un nuovo nato, avvolto
in fasce, vegliato da Maria e Giuseppe, viene scaldato da un bue ed un asinello.
In questi giorni ogni sera, piccoli, adulti e anziani sono impegnati a preparare le scene
delle guardie romane, la “puteca”, il lattaio, l’aia, la Sacra Famiglia, le carceri, il cordaro, il cestaio, le ricamatrici, le tessitrici, il
palazzo di erode, il pescatore, il fornaio, le
massaie, il fabbro, il falegname, le lavandaie, i pastori, i viandanti e gli artisti. L’organizzazione curata dall’associazione “Parabola a sud” presieduta da Filippo Saracino,
quest’anno prospetta altre novità che potranno essere ammirate a partire dalla vigilia di Natale. Al termine del percorso che
si snoderà nelle viuzze del borgo antico verranno distribuite le tradizionali “pittule” calde e vin brulé. Uno spettacolo tutto da ammirare e da visitare.
(G.N.)
37
11 dicembre 2010
cultura
“San Sidero: il paesaggio
rurale come patrimonio
culturale”
Un intervento di Oreste Caroppo, presidente del Coordinamento
Civico per la Tutela del Territorio e della Salute del cittadino, a
difesa dell’identità culturale e naturale del nostro territorio
Il recente
convegno di
presentazione del libro I
Templari in
Terra d’Otranto, svoltosi presso la
Libreria Universal Service a Maglie
il 30 novembre scorso, ha avuto un
esito imprevisto ma di un’importanza forse decisiva dal punto di vista della riappropriazione della
propria identità ed una ritrovata
consapevolezza, che ha accomunato amministratori, cultori di storia
locale e studiosi dell’immenso patrimonio culturale del territorio salentino, compromesso non solo
dall’incuria ma anche da interventi conservativi che molto spesso rischiano di essere peggiori della medesima incuria.
Il dibattito ha visto la partecipazione
di Nunzio Pacella (giornalista),
Claudio Martino (archeologo), l’architetto Salvatore Fiori (autore del
libro I Templari in Terra d’Otranto, oggetto della presentazione) e
Oreste Caroppo (nella foto, presidente del Coordinamento Civico per
la Tutela del Territorio e della Salute
del cittadino). Dagli stimoli acquisiti nel corso del dibattito, lo stesso
Oreste Caroppo ha elaborato un documento del quale si riporta una sintesi, che ci auguriamo possa essere
non soltanto un motivo di riflessione
ma un punto fermo da cui iniziare
una nuova consapevolezza della
cultura del territorio
A Maglie abbiamo tutti insieme seminato un seme importante, ricucendo finalmente quei legami tra
amministratori più sensibili e la
vastissima e riccamente variegata comunità di studiosi locali d’ogni età,
azzerando inutili e controproducenti
protagonismi, e le divisioni partitiche che non appartengono e non
possono appartenere alla sfera dell’amore per il proprio territorio, per
la sua natura e stato di salubrità, per
la propria identità territoriale, per
la ricerca storica e scientifica,ora
dobbiamo innaffiarlo, quel seme,
perché possa germogliare e dare i
suoi frutti. Dobbiamo assolutamente riallacciare legami e collaborazioni, tra appassionati e amministratori d’ogni colore, archeologi e cittadini, dal “ciabattino”, al
professore universitario, al sindaco,
anche sulla base della fortuna di avere già a Maglie un’istituzione di alta
professionalità e grande storia quale il Museo, anche gestito da personale volenteroso in tal senso,
come anche solo la vicenda recente del complesso archeologico-paesaggistico di San Sidero, che ha visto l’urgente intervento della direttrice in favore della tutela dei luoghi, perché possa essere quest’ultimo, il nostro Museo, fulcro di questo nuovo doveroso percorso di
azione concreta sul territorio!
Il complesso di San Sidero era minacciato inizialmente da una cattiva progettazione di un impianto per
il recapito finale delle acque pluviali
incentrato sull’inutile uso del cemento e dell’asfalto e non ispirato
da un approccio di ingegneria naturalistica; progetto poi modificato
a salvezza e valorizzazione dei luoghi, e ad integrazione della struttura nella natura. Il gradiente di degrado estetico nel passaggio tra
centro storico-periferie-area rurale
è un’assurdità frutto di mala politica del secolo scorso! La bellezza indiscussa del paesaggio agrario della Valle d’Itria (per portare un
esempio concreto e vicino a noi) è
una conseguenza dell’attenzione
architettonica ad ogni emergenza
culturale importante, quali i grandi complessi di trulli, ma anche frutto di una parallela azione di restauro
di ogni muretto a secco, di convivenza armoniosa tra zone con alberi
e piante in generale spontanee e
campi coltivati, di cura delle stradine
vicinali lasciate tantissime assolutamente non asfaltate, ma sterrate
e ben curate!
Ecco, il paesaggio rurale magliese e
dell’intero Salento, era non meno
bello di quello della Valle d’Itria di
oggi, ancora nella prima metà del
‘900, ricchissimo di testimonianze
ad ogni piè sospinto e curato esteticamente in ogni particolare, dalla pila d’acqua, al pozzo, all’edicola votiva, al trullo-“caseddha”, alla
casupola in pietra a secco o muratura con conci e malta e con tetto a
tegole. Vedere oggi il paesaggio
danneggiato e crederlo frutto inevitabile del progresso è un’involuzione mentale. La bruttezza del
paesaggio è solo segno di degrado
e di evoluzione che non si può chiamare “sviluppo”. Uno sviluppo
che produce bruttezza paesaggistica, che per riflesso abbassa la qualità della nostra vita, la piacevolezza della nostra esistenza e della nostra quotidianità, non si può chiamare “sviluppo”. Ecco perché iniziare dal recupero ben fatto di quei
nostri importanti monumenti sperduti nella ruralità ed in rovina,
perché diventino punte d’iceberg di
una nuova attenzione estesa all’intero paesaggio rurale.
Per il territorio di Maglie, in primis,
l’attenzione si è doverosamente focalizzata sul Dolmen Chianca in
contrada Policarita e sulla laura basiliana di contrada Franite, monumenti di prioritaria importanza
vergognosamente danneggiati da
atti vandalici alcuni decenni or
sono ed ancora in attesa di quel
moto d’orgoglio identitario in loro
salvezza, che si è risollevato finalmente in occasione del convegno, in
uno spirito di massima collaborazione ed attivismo urgente in tal senso, tra tutti gli amministratori e i tanti cittadini. Vi è una filosofia estetica nel restauro delle architetture rurali salentine che si deve rispettare
e che non può essere sindacata, e
sempre come esempio, a noi vicino,
io propongo e sposo il modello “Le
Stanzie”, un complesso masseria in
agro di Supersano, esempio eccelso
di restauro amorevole e rispettoso
in ogni particolare.
Restauri di questi nostri beni culturali per una politica nuova del paesaggio rurale, non per frenare l’abitabilità nella nostra campagna ma
per indirizzarla verso un’architettura
rispettosa dei canoni architettonici
ed estetici della nostra identità paesaggistica rurale e storica, attraverso una comune azione dei privati e
del pubblico. Un intervento amministrativo che miri a rendere antieconomici gli economici muri in
mattoni di cemento o con cancellate
in cemento, quasi con vere e proprie
“tassazioni sul brutto”, incentivando invece quelli in pietra viva, rispettosi delle tipicità dei nostri luoghi, favorendo la partecipazione dei
privati a bandi pubblici di finanziamento, e con forme anche di detassazione per chi opta verso queste soluzioni architettoniche più
identitarie, che creano bellezza paesaggistica di fatto usufruita e a beneficio di tutta la comunità.
Una politica che rinaturalizza siti degradati, che favorisce i rimboschimenti incentivati di aree pubbliche,
e spinge i privati a fare altrettanto
sconsigliando l’ubicazione di im-
pianti industriali d’energia rinnovabile nei campi a favore dei rimboschimenti per cui vi son ugualmente interessanti incentivazioni
pubbliche! I privati che riscoprono
per i loro giardini il ricorso ad essenze botaniche autoctone o comunque tipiche dell’area del Mediterraneo. Dalla cura delle zone rurali, tessuto connettivo vitale per il
nostro benessere, fonti anche di tanti nostri alimenti, ne trarranno benessere anche le nostre stesse periferie dove la città incontra la campagna, oggi con una cesura traumatica che deve essere urbanisticamente ed architettonicamente eliminata, ad esempio con la creazione di boschi periurbani e giardini
pubblici-rurali a favore della vivibilità maggiore delle stesse nostre periferie. Tutta un’attività, un’economia che sposti via il baricentro dal
cemento verso un maggiore rispetto per la bellezza che è sempre nella natura e nella nostra capacità di
adattamento-armonizzazione ad
essa, anche estetica, e al complessivo genius loci depositario dell’identità culturale e naturale di un
territorio.
Oreste Caroppo
11 dicembre 2010
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spettacolo
a cura di Daniele Greco
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Una commedia brillante, sceneggiata da Massimo Gaudioso e prodotta dal magliese Carlo Toma,
che avrà come protagonista il nostro splendido territorio (e i suoi prodotti)
Inizia il conto alla rovescia per
questa nuova operazione cinematografica intitolata L’Ultima spiaggia, le cui riprese
sono in programma per l’estate 2011. Commedia brillante,
dalla trama assolutamente originale, nata da un’idea di Massimo Gaudioso (nella foto a sinistra) e del produttore magliese Carlo Toma (nella foto
a destra). A spiegare il perché
di questa collaborazione con lo
sceneggiatore, autore di numerosi successi (da ultimo il
campione d’incassi di questa stagione Benvenuti al Sud) e nel 2008 premio come migliore sceneggiatura agli European Film
Awards con Gomorra, è lo stesso Toma: “Il
lavoro con Massimo Gaudioso è cominciato
un paio di anni fa, su un progetto di tutt’altro genere. Abbiamo scoperto una bella sintonia che ci ha portato a giocare con l’idea di
realizzare un film insieme. È nata così L’Ultima Spiaggia, una commedia frizzante che
combina elementi molto originali”.
Pochi sanno che proprio a Maglie, ormai da
diversi anni, opera uno staff accreditato a livello internazionale, specializzato in produzioni di documentari. Si tratta della “Carlo
Toma Film”, fondata nel 1997 dal regista Carlo Toma che con i suoi filmati naturalistici, trasmessi da Sky nel corso di diverse stagioni televisive, e distribuiti su scala nazionale dall’editrice Hobby and Works, ha girato il mondo raccontando le diverse culture venatorie.
Con L’Ultima Spiaggia ora Toma approda al
grande cinema con un occhio
di riguardo per la sua terra
d’origine: “La testa, il cuore e
l’anima di questo film saranno
qui, nel Salento. Questa è l’occasione per guardare lontano
scommettendo sul cinema
come opportunità di sviluppo
reale per l’economia del nostro
territorio – spiega Carlo Toma. In queste settimane stiamo
sondando la disponibilità di
aziende locali ad investire nel
nostro film attraverso il ‘product placement’ (l’inserimento
di prodotti o marchi all’interno delle scene del
film), e riscontriamo grande interesse e disponibilità”.
Ad aver già scelto di puntare sul successo de
L’Ultima spiaggia l’imprenditore Salvatore
Santese (presidente provinciale Confesercenti e vicepresidente Confesercenti Puglia), che
promuoverà il marchio “Salton Viaggi” con
un progetto di product placement: “Santese
ha scelto di valorizzare attraverso il cinema
il suo tour operator che sarà una delle location per il nostro film, ed avrà un ruolo di primo piano anche nello sviluppo della storia spiega Carlo Toma. Una collaborazione questa con Salvatore Santese che si sta rivelando
davvero interessante”. Rispetto alle azioni di
marketing territoriale che negli anni hanno interessato il Salento promuovendo il territorio
attraverso il cinema, L’Ultima spiaggia propone una forma di sviluppo concreta, offrendo
l’opportunità per le aziende locali di entrare
da protagoniste sul grande schermo con
nomi e prodotti “made in Salento”, alimentandone la visibilità e la riconoscibilità grazie a quegli effetti di grande emozione e suggestione che solo il cinema sa produrre.
Una filosofia quella del product placement che
va ben oltre la pubblicità in senso stretto, ben
nota e ampiamente sfruttata soprattutto oltre oceano. Due casi emblematici: Il diavolo
veste Prada e Gran Torino che propongono
il product placement addirittura nel titolo.
Per informazioni: 335.6219190, [email protected].
W Zappatore tra cinema ed heavy metal. Con ironia
Sarà distribuito nel 2011 il film che ha come protagonista il salentino
Marcello Zappatore. Nel cast anche Sandra Milo e Guia Jelo
Cosa pensereste se foste il leader
di una band satanista e un giorno
vi svegliaste con le stimmate? È
quello che accade a Marcello Zappatore (nella foto con Sandra Milo),
musicista salentino protagonista
del film W Zappatore, con la regia
di Massimiliano “Maci” Verdesca e
prodotto da Rock’n‘Dog, ApneaFilm
(gli stessi di Saviano racconta Saviano che andò in onda su Current) e Simon Puccini.
Zappatore, che nel titolo fa il verso a Zapata e conserva
nel film il suo nome reale, è un metallaro satanista, che
vive solo della sua musica. Un giorno però, sul corpo,
gli spuntano dei strani segni, che gli altri musicisti credono essere delle stimmate, cacciandolo dalla band:
un metallaro con le stimmate (che
poi tali non sono, naturalmente) non
è molto credibile. Marcello torna dalla madre bigotta (Guia Jelo) e dalla nonna, una più che arzilla ed eccentrica vecchietta interpretata da
quella Sandra Milo che fu musa di
Federico Fellini, e che si esibisce anche lei sul palco in una versione
molto metal. Marcello dovrà compiere un percorso per capire davvero chi è.
Il film è dotato di una straordinaria ironia, una storia
che scivola tra musica e cliché, sullo sfondo di un Salento che a volte è rassicurante e altre volte fa paura,
ma è sempre pieno di musica (e non è solo pizzica).
(A.Leu.)
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11 dicembre 2010
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spettacolo
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Il 18 dicembre prossimo gli Area inaugurano la terza edizione del
festival “Livello 11/8 – Chi vuol intendere… inTenda”, ospitato all’ex
mercato dei fiori di Trepuzzi
Il Livello 11/8 riapre. Finalmente, verrebbe da dire, e
l’attesa è ben ripagata con la
realizzazione di un programma ricco ed intenso, come nello stile dell’inconfondibile etichetta salentina, che produce
la terza edizione del festival
“Livello 11/8 – Chi vuol intendere… inTenda”. L’evento
parte sabato 18 dicembre
prossimo con gli Area, il mito
della storia della musica progressive jazz italiana, e sarà
ospitato presso la casa della
musica, all’ex mercato dei
fiori di Trepuzzi, sulla Strada
Statale 7ter, a 7 chilometri da
Lecce. Un taglio del nastro in
grande stile, prima di tre date
di eccellenza che il 22 dicembre chiama a
raccolta i fan dei Nobraino, gruppo “di
casa” della trasmissione di Raitre “Parla
con Me”, ed il 23 dicembre promette il live
in salsa reggae-ska dei Mentaly Doof.
Il primo sussulto musicale del Livello 11/8,
dunque, si consumerà esattamente fra una
settimana (18 dicembre, alle 22) con la
“reunion” Area firmata da Patrizio Fariselli,
Paolo Tofani e Ares Tavolazzi (nella foto)
con la partecipazione straordinaria del
batterista Walter Paoli e di altri ospiti a sorpresa. È il ritorno di un gruppo che rappresenta un mito nella storia della musica.
Inutile provare a definire il genere ed i per-
corsi degli Area, perché si deve chiamare in
causa il jazz, il rock, il progressive, la world
music, l’avanguardia, la pura sperimentazione, la canzone politica. Dopo 30 anni di
cambiamenti sociali ed evoluzioni musicali oltre che tecnologiche, Ares Tavolazzi,
Paolo Tofani e Patrizio Fariselli tornano
nuovamente insieme sul palco. Sarà un concerto “strano”: una band senza il suo elemento simbolico, il cantante e vocalist Demetrio Stratos, scomparso prematuramente
31 anni fa. Eppure, per tutti coloro che hanno amato gli Area, sarà un evento emozionante, una sfida a cui Tavolazzi, Fariselli
e Tofani si sono offerti con coraggio.
Il 22 dicembre (alle 23) sarà
la volta dei Nobraino, band
rivelazione dell’anno al “MarteLive” e che rappresenta una
delle più originali e “variopinte” proposte folk rock generate in Italia negli ultimi
anni. Il gruppo è impegnato in
un lungo tour invernale per
proporre i brani dell’ultimo
lavoro discografico No Usa,
no Uk registrato con la direzione artistica di Giorgio Canali nello spazio MEI d’Autore per la cura di Enrico
Deregibus. Il giorno dopo,
23 dicembre (alle 23), antivigilia di Natale, “Livello Undiciottavi “ si colora di reggae
e ska, chiamando sul palco
della casa della musica uno dei gruppi più
promettenti della scena italiana, i Mentaly Doof. La band made in Salento per la
“direzione” di Jam_P qui presenta il disco
di esordio Il Santuario della Pazienza, (lavoro che sta già riscuotendo grandi successi)
con un live che vedrà anche la presenza del
produttore artistico Cesare Dell’Anna. A seguire la dancehall dei Bleizone ed Heavy
Hammer, vincitori del “Riddim Clash
2010”, il più importante clash a livello europeo.
Per info e prenotazioni: 0832.305693,
www.11-8records.com, [email protected]).
Romeo e Giulietta
secondo Fredy Franzutti
L’opera del Balletto del Sud debutta
il 17 dicembre al Politeama Greco,
con le musiche eseguite dal vivo
dell’Orchestra “Tito Schipa”
Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti porta in scena una
nuova versione del Romeo e Giulietta, al debutto venerdì
prossimo 17 dicembre al Politeama Greco di Lecce con
le musiche eseguite dal vivo dall’Orchestra Sinfonica
“Tito Schipa” di Lecce diretta da Marcello Panni.
La tragedia di William Shakespeare è sicuramente tra
le più famose e rappresentate, una delle storie d’amore più popolari. Fredy Franzutti, sempre deciso e appassionato nell’affrontare i grossi calibri della letteratura ballettistica, ha voluto ancora una volta emozionare, creando un aggancio tra il dramma shakesperiano
e i tempi di Prokofiev, con uno spettacolo metafisico,
dove antico e moderno s’incontrano con nuove scene
e nuovi passi ed in un apparato scenografico ricchissimo. I ruoli del titolo sono affidati ai due primi ballerini del Teatro dell’Opera di Tirana, Enada Hoxa e Gerd
Vaso; la balia, Tebaldo e Mercuzio sono i bravissimi Elena Marzano, Alessandro De Ceglia e Massimiliano Rizzo; il padre di Giulietta, Capuleti, è Luca Lago (elemento
storico della compagnia), Madonna Capuleti è Bilyana
Dyakova. A loro si affiancano i solisti del Balletto del Sud.
Gli spettacoli si terranno il 17 e 18 dicembre alle 21 e
il 19 alle 18. Costo biglietti: 25 euro per le poltronissime e i palchi del primo ordine, 20 euro per le poltrone
e i palchi del secondo ordine. Info e prevendite:
0832.241468.
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11 dicembre 2010
Sabato 11
SE RENATA ...
NARDÒ, Teatro Comunale - ore 21.15
Il cartellone de “Lo spettatore incantato” ideato per il Comune
di Nardò dalla compagnia Terrammare oggi propone il teatro d’impegno sociale della “Calandra”. Su testo di Myriam Marino e per
la regia di Giuseppe Miggiano va in scena la rappresentazione
di Se Renata…, ispirato alla vita dell’assessore Renata Fonte
assassinata nel marzo 1984. Info: 0833.571871.
appuntamenti_eventi_curiosità
Sabato 11
Jah Lion
in concerto
CARPIGNANO
SALENTINO,
Arena Live Music
ore 23
Per aprire la stagione in versione
Dub Club dell’Arena Live Music
i Black Star Line
Sound System ospitano Jah Lion, un progetto nato
nel 1997 che oggi propone buona musica conscious
reggae di tutte le età, partendo dalle origini del roots rocker reggae, arrivando fino alle più recenti e
sperimentali produzioni digitali roots e dub. La ricerca della migliore energia mistica caricata dalle frequenze dei bassi della musica reggae ha spinto Jah
Lion a proporre oggi una vasta selezione di dubplates inedite dai migliori produttori europei ed in
particolare di Gran Bretagna e specials di grandi artisti roots. Ingresso: 5 euro. Info: 338.8558873.
SABATO 11
DOMENICA 12
LUNEDI 13
L’ARTE NEL PRESEPE
OTRANTO, Castello Aragonese – ore 10/13 e 15/17
Si inaugura oggi la mostra “L’arte nel presepe nelle ceramiche di Grottaglie”. L’esposizione, inserita nel cartellone de
“L’Alba dei Popoli”, ideato dal comune di Otranto, è a cura
del responsabile del museo della ceramica di Grottaglie, Daniela De Vincentis e resterà aperta fino al 9 gennaio. Info:
0836.871111.
INCONTRO CON IL REGISTA
MARTANO, Palazzo Baronale – ore 17
La nona edizione di Agorà Design che oggi chiude i battenti
nel Palazzo Baronale si congeda con una serata all’insegna
della cultura e del cinema. A partire dalle 17 saranno proiettate le pellicole L’arte nascosta e L’ultima osteria firmati
dal regista Alfredo De Giuseppe. Info: 0836.1956074.
CORSI DI TERRA MUSICAE
Varie località del Salento
Prendono avvio i corsi di tecnica strumentale, teoria musicale
e musica d’insieme organizzati in vari centri della provincia
di Lecce da Terra Musicae. Le attività riguardano tutti gli strumenti e sono indirizzate a coloro che desiderano avvicinarsi
alla musica in maniera semplice ed immediata.
Info: 339.2194863.
AGORÀ DESIGN 2010
MARTANO, Palazzo Baronale – ore 16
Ultimi due giorni oggi e domani per la visitare la rassegna
dell’artigianato e delle nuove tendenze di design organizzata dal Comune. Questo pomeriggio è in programma il primo convegno di studio “Agorà Design è… paesaggio” per
discutere della qualità delle componenti d’arredo urbano.
Info: 0836.1956074.
FOCARA DI SANTA LUCIA
CORIGLIANO D’OTRANTO, via Case – ore 20
Nell’ambito del cartellone degli appuntamenti natalizi e di
fine anno “Corigliano in festa” organizzato dal comune di
Corigliano d’Otranto e dall’associazione “Villaggio Culturale”, questa sera in via Case si terrà la tradizione “Focara
di Santa Lucia” promossa e curata dal Comitato feste. Info:
0836.320714.
ECHI CARAVAGGESCHI IN PUGLIA
LECCE, chiesa San Francesco della Scarpa
ore 9/13 e 16/19
Prosegue fino al 27 febbraio 2011 negli spazi della chiesa
di San Francesco della Scarpa di piazza Carducci la mostra
“Echi caravaggeschi in Puglia”, esposizione curata da Antonio Cassiano e da Fabrizio Vona e promossa dall’Assessorato
alla Cultura della Provincia di Lecce. Info: 0832.683503.
IMMAGINI DELLE DONNE DI PIETRA
LECCE, ex Conservatorio di Sant’Anna – ore 17.30
Si inaugura la mostra fotografica di Caterina Gerardi
“Come vedi ti penso”. Si tratta delle immagini delle donne
di pietra scolpite nel Cimitero Monumentale di Milano. L’esposizione resterà aperta fino al 16 gennaio con i seguenti orari feriali e festivi: 10/13 e 17/21. Info: 0832.391711.
SERATA SUNDAY CLUB
POGGIARDO, Tesoretto – ore 21
Appuntamento con il Sunday Club, la domenica dedicata
all'intrattenimento del Tesoretto di Poggiardo. In consolle
dj Nico Montdure, tra i tavoli gli animatori Max Baccano e
Fabio Marzo per una serata ricca di allegria con premi per
coloro che si distingueranno per follia e originalità. Info:
0836.904353.
L’ARTE NEL PRESEPE
OTRANTO, castello aragonese – ore 10/13 e 15/17
Continua l’esposizione “L’arte nel presepe nelle ceramiche
di Grottaglie”, inserita nel cartellone de “L’Alba dei Popoli”,
ideato dal comune di Otranto, a cura del responsabile del
museo della ceramica di Grottaglie, Daniela De Vincentis. La
mostra resterà aperta fino al 9 gennaio. Info: 0836.871111.
MARTEDI 14
MERCOLEDI 15
GIOVEDI 16
VENERDI 17
LETTERE A BABBO NATALE
CORIGLIANO D’OTRANTO, piazza Vittoria – ore 16.30
Per la gioia dei bambini questa sera piazza Vittoria diventa la casa di Babbo Natale che per l’occasione riceverà le
lettere dei tanti bambini in attesa dei regali sotto l’albero.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Commercianti e
rientra nel programma “Corigliano in festa”. Info:
0836.320714.
CORSI MUSICALI
POGGIARDO, Centro di Formazione Musicale
L’associazione culturale “Socrate” dà vita al Centro di Formazione Musicale col patrocinio del Centro Triade di
Spongano. Avvalendosi di un gruppo di docenti di musica
altamente specializzati, si organizzano corsi per tutte e tipologie di strumenti con un piano di studi personalizzato.
Info: 339.7098585.
LA LETTURA TI FA GRANDE
CALIMERA, Istituto Comprensivo
Da oggi fino al 19 dicembre torna a Calimera il Festival
dei piccoli lettori. Saranno quattro giorni intensi di incontri, mostre, spettacoli, laboratori dedicati al mondo dei piccoli lettori. Nel corso della manifestazione sarà assegnato
a Pina Varriale il premio “Città di Calimera”.
Info: 0832.872413.
INSETTI IN MOSTRA
CALIMERA, Museo di Storia naturale
È visitabile presso il Museo di Storia naturale la “Mostra
degli insetti”, esposizione articolata in una sezione didattica con la trattazione della morfologia, della scoperta del
volo, dell’ecologia, del mimetismo e della vita sociale degli
insetti. Info per giorni e orari di ingresso: 0832.875301.
PAROLE D’ITALIA
TORREPADULI, Museo delle Tradizioni popolari – ore 17.30
Inserito nel programma della rassegna “Ottobre piovono libri”, questa sera presso il muso delle tradizioni popolari di
Torrepaduli (frazione di Ruffano) si tiene il convegno “Parole d’Italia, echi sacri e profani delle nostre piazze”. Interverranno Vincenzo Vetruccio e Vittorio Vergaro. Info:
0833.695511.
CORSI DI TANGO ARGENTINO
LECCE, via Cavoti n. 4
La Scuola di danza “Bailadora” organizza corsi di tango argentino per principianti ed intermedi curati dai maestri Alvise Foscarini e Eleonora Serra, tra i più apprezzati talenti
del passionale ballo nel sud Italia. Le lezioni sono previste
nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Info: 388.3842941.
FIACCOLATA DI NATALE
OTRANTO, piazza Castello – ore 15
L’istituto delle “Maestre Pie Filippini” organizza insieme ai
bambini loro ospiti una “Fiaccolata della Pace” ed una mostra di tutti i presepi realizzati durante i laboratori educativi e ludici svolti presso la stessa struttura. Appuntamento
in piazza Castello a partire dalle 15. Info: 0836.871111.
I DUE GEMELLI VENEZIANI
SAN CASSIANO, circolo “C. Ruggeri Catamo” – ore 20.30
La seconda edizione della rassegna di teatro d’autore “Il Sipario dell’umorismo impagina dal comune di San Cassiano
prosegue questa sera con la messa in scena della commedia in due tempi di Carlo Goldoni I due gemelli veneziani, interpretata dalla compagnia “Il teatro della
Busacca”. Info: 0836.992100.
LA GIOSTRA DI PATRIZIA LORI
MAGLIE, Libri&Musica – ore 18
Inaugurata lo scorso 1° dicembre, prosegue fino a domani
negli spazi della showroom di Libri&Musica in via Indipendenza la personale di pittura di Patrizia Lori dal titolo
“La Giostra”. Per informazioni sugli orari di accesso alla mostra contattare il numero telefonico 0836.485642.
LA STRAVAGANZA EL VIOLONCELLO
LECCE, teatro Politeama Greco – ore 20.30
Invitato dalla Camerata Musicale Salentina, sul palco del
teatro Politeama Greco questa sera sale il maestro Luigi Piovano che ne La stravaganza del violoncello proporrà musiche di Shostakovich, Mozart, Haydn e Rimsky-Korsakov. Dirige l’orchestra della Magna Grecia Wolfgang Czeipek.
Info: 0832.309901.
LA PIZZA TE PAPA CALIAZZU
MONTERONI, Il Vecchio castello – ore 20
Il ristorante “Il Vecchio Castello” organizza il concorso “La
vera pizza salentina”. La ricetta la farà il pubblico associando un ingrediente ad un “culacchiu” che rese famoso
il prete di Lucugnano. Questa sera alle 20 le giurie tecnica
e popolare premieranno la migliore realizzazione.
Info: 3407216520.
LIVE ROCK CON I DAMA
CARPIGNANO S., Arena Live Music – ore 22
Serata rock con i Dama oggi all’Arena Live Music di Carpignano Salentino. Il progetto musicale votato in tutto e per
tutto alle note del rock più puro coinvolge la cantante Sara
Della Tommasa, il chitarrista Antonio Chiriatti, la tastierista
Laura Catullo ed il batterista Luigi Luperto.
Info: 338.8558873.
11 dicembre 2010
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sport
11 dicembre 2010
a cura di
Pasquale Marzotta
Di Michele: “Il Lecce
ha voglia di riscatto”
Revocato lo sciopero dei calciatori, domenica prossima al “Via del Mare” i giallorossi provano
con Di Michele e Ofere a cancellare il momento negativo, aspettando i rinforzi di gennaio
Solo un punto conquistato, seppur contro l’Inter, nelle ultime sette partite di campionato.
Il Lecce prova a stoppare il momento “no”
della stagione domenica prossima al “Via del
Mare” contro il Chievo per l’ultima sfida casalinga di questo 2010. Revocato lo sciopero dei calciatori, i giallorossi provano a riconquistare punti importanti, vantando la
grande ispirazione di David Di Michele (nella foto a sinistra). “Domenica prossima,
contro il Chievo, giochiamo nuovamente in
casa e dobbiamo approfittarne perchè, nelle
gare casalinghe, bisogna puntare sempre al risultato pieno -ha affermato l’attaccante romano-. Malgrado la sconfitta contro il Genoa
salvo la nostra prestazione e la nostra determinazione: non abbiamo concesso un solo tiro
in porta al Genoa, mentre noi siamo stati in
grado di costruire diverse occasioni da gol. In
questo momento delicato occorre restare
tranquilli e lavorare con serenità perchè, ne
sono certo, i risultati prima o poi arriveranno. E, con un po’ di fortuna in più, riusciremo a tornare in corsa e riscattarci. Per quel
che riguarda la mia prestazione, ultimamente mi sento molto bene fisicamente, mi riescono molte giocate, e provo a dare sempre
tutto quel che posso”.
Il Lecce prova a muovere la classifica. “Non
possiamo pensare di essere superiori a tutti,
perchè bisogna fare i conti con le potenzialità degli avversari che affrontiamo -afferma
Gigi De Canio, premiato in settimana al Teatro Colonna di Vittoria (Ragusa) dalla giuria
degli Oscar del Calcio Siciliano come miglior
allenatore della serie B della scorsa stagione. Quando si subisce gol non sempre è frutto
di errore, perchè può essere conseguenza della bravura di un giocatore capace di anticipare il suo avversario. Dopo tutto, è anche sulla base della qualità che si può vincere o perdere una gara o si è in grado di raggiungere
un obiettivo”. Il presidente Pierandrea Semeraro ha confermato la fiducia al tecnico De
Canio: “Rinforzi in vista? Ci stiamo lavorando
già da un mese soprattutto allo scopo di puntellare il nostro reparto difensivo. Ritengo che,
in occasione del mercato di gennaio, verrà
conclusa anche qualche operazione in uscita”.
E poi c’è la rivelazione dell’attaccante nigeriano Edward Ofere (nella foto a destra), protagonista del momentaneo vantaggio contro
il Genoa: “Sono soddisfatto per il gol segnato
domenica contro il Genoa, però, certamente non lo sono per il risultato finale -ha commentato la punta ex Malmoe, 2 gol in A con
la maglia del Lecce-. Nel calcio ci sono momenti positivi ed altri difficili. Stiamo lavorando tutti assieme per tornare alla vittoria
e migliorare così la nostra classifica. Secondo me non c’è una causa specifica per i pochi punti raccolti nell’ultimo periodo. Dobbiamo sforzarci di fare meglio di gara in gara.
Sulla rete di domenica è stato fondamentale
l’assist di Di Michele, che mi ha passato il pallone perché ero al centro, ho avuto il tempo
di stoppare la palla e di tirare. Il campionato italiano si sta rilevando difficile, come del
resto immaginavo fin dal mio arrivo. Sto migliorando con il lavoro di ogni giorno, perchè in fondo ci si allena proprio per questo.
Dopo la sconfitta interna contro il Genoa spero che ci possa essere subito la possibilità di
scendere in campo domenica contro il Chievo, penso che per noi sarebbe meglio giocare”.
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Le due formazioni salentine
guadagnano la classifica e
potenziano i rispettivi organici
per ambire al salto di categoria
Il derby inedito Botrugno-Maglie nel girone B di Promozione
si piazza nell’alta classifica. La sfida si è
resa ancora più affascinante dal mercato
di dicembre, visto che
le due squadre hanno lanciato messaggi importanti alle dirette rivali per la vittoria del campionato.
La capolista Botrugno ha ingaggiato la
punta Marco Galati
(nella foto in alto, ex
Racale), già in gol
dopo 4 minuti nella
sfida di Leporano (11). Dopo Galati si attendono gli arrivi di
due pedine importanti di centrocampo
con elementi esperti
come Caracciolo e
Rosciglione.
La Toma Maglie ha ingaggiato la punta Cosimo Nobile (nella foto in basso) ed il mediano argentino Omar Ruggiero (ex Nardò). “È mia ferma intenzione dare una mano alla squadra per cercare di conquistare l’Eccellenza poichè ritengo che il campionato di Promozione non competa ad una piazza importante come quella di Maglie
-ha sottolineato il copertinese Nobile-. Qui a Maglie
ho ritrovato Della Bona, Bassi e De Matteis”. Ma le
due rivali dovranno guardarsi anche da pretendenti
come il Galatina, capace di vantare un gruppo ben
affiatato e di grande qualità. Ma solo dopo questo mercato si potrà fare il punto della situazione e si potranno
stilare delle proiezioni per la volata finale.
SPORT
11 dicembre 2010
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RALLY
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La “Salento Motor Sport” prenota due eventi per il calendario del
Rally 2011.
Dopo aver confermato il 3° “Rally dei 5 Comuni”, il presidente
della scuderia del Sud Salento Antonello Casto ha comunicato
al delegato regionale Csai, Mario Colelli, un nuovo appuntamento rallistico.
Si tratta del “Ronde del Barocco Salentino”. “Abbiamo voluto
organizzare questo incontro per pianificare la prossima stagione targata 2011, ma soprattutto per creare quel clima di totale collaborazione e sinergia, indispensabile per continuare a
crescere collettivamente e in maniera costruttiva -commenta
Casto-. Soprattutto in favore dei driver pugliesi”.
A Maglie si gioca
per Telethon
A Leuca la vela è protagonista
Si è svolto nei giorni scorsi la
kermesse capace di portare
atleti provenienti da ogni parte
della regione ed una notevole
affluenza di pubblico
VELA “Great Expectations” non si fa travolgere dalle emozioni e continua a dominare la classifica generale della seconda edizione del campionato invernale
di vela salentino “Più vela per tutti”. Dopo
cinque tappe nessuno è riuscito a scalzare la capolista, che è riuscita sempre
a conquistare il podio. E nell’ultima
tappa ha conseguito il secondo posto assoluto chiudendo solo dietro a “Merak”,
imbarcazione gallipolina, capace di vincere la Otranto-San Foca davanti ad un
vento di tramontana di bolina. Il podio
si è rilevato tutto leccese con la novità
dell’ascesa sul podio di “Savona37”
del leccese Massimiliano Tronci, che ha
chiuso al terzo posto, davanti ai campioni
in carica di Pesce Volante.
Ed in questo fine settimana si chiuderà
la stagione 2010 con le due tappe: sabato 11 va in programma la sesta tappa Otranto-Leuca. In serata è prevista la
cerimonia di chiusura presso un hotel della città più a Sud del Tacco d’Italia. “Sarà
un appuntamento ufficiale per lo scam-
TENNIS Batte forte il cuore dei tennisti. Nei giorni scorsi il Circolo
Tennis Maglie ha ospitato il torneo
“Telethon del Tennis”, organizzato dalla Bnl, capace di registrare
una notevole affluenza di pubblico.
Alla manifestazione hanno partecipato tennisti provenienti da tutta la regione. Il torneo, le cui finali sono state posticipate per il maltempo, si è concluso con l’affermazione nel tabellone femminile di
Paola Chirilli (4.3), che in finale ha
superato la combattiva Ada Palamà (4.3) con il punteggio di 6-3 64, entrambe del CT Maglie. Per il
maschile si è imposto Michele
Gennaccari (4.1) su Donato Marrocco (4.1) con il punteggio di 6-1,
5-7, 6-3 dopo una emozionante e
tiratissima partita che ha tenuto
vivo l’entusiasmo del pubblico sugli spalti per il bel tennis visto in
campo. Per i 4NC Valentino Vigneri ha superato Salvatore Sperti
per 6-3, 4-6, 6-4.
La cerimonia di premiazione ha visto presenti il sindaco di Maglie Antonio Fitto, il rappresentante per
BNL Dario Malorgio, il segretario
provinciale della Feder-tennis di
Lecce Elio Pagliara ed i dirigenti del
Circolo Tennis di Maglie capeggiati
dal presidente Carlo De Iaco, e dal
direttore sportivo Antonio Baglivo.
Significative le parole di Malorgio
che, ringraziando il circolo magliese, ha sottolineato “l’importanza della solidarietà, poiché le
malattie genetiche, per le quali Telethon raccoglie fondi per la ricerca, colpisce in maggior parte giovani, come lo sono gli atleti che
hanno partecipato a questo torneo.
I fondi raccolti contribuiranno a
In questo fine settimana si svolgerà la cerimonia di chiusura
del 2010 della seconda edizione del campionato invernale
“Più vela per tutti”
dare una vitale speranza per 30 milioni di persone in Europa. L’iniziativa specifica della Bnl, Gruppo
Bnp Paribas, è stata realizzata in
collaborazione con i più importanti
circoli tennis italiani alla quale il Ct
Maglie ha partecipato sottolineando il legame indissolubile tra il
mondo dello sport e la solidarietà”.
Il Casarano cerca nuovi punti a Noci
Dopo aver registrato due sconfitte interne, il club rossoazzurro
prova a confermarsi lontano da casa nel torneo di serie B
PALLAMANO Sconfitto nelle due sfide casalinghe, il Casarano prova
a confermarsi nel successo esterno ancora una volta a Noci nel
torneo di B di Pallamano. Dopo aver battuto il modesto Hc, i rossoazzurri allenati da Alessandro Orme provano a riscattare i ko
interni contro Crotone e Fasano in trasferta contro il quotato Noci,
ritornando dopo l’ultima ed unica affermazione in campionato.
“Non c’è molto da dire, perchè c’è stata la superiorità del Fasano -ha dichiarato Maurizio Monte, presidente della Pallamano
Casarano-. Nonostante il secondo ko interno continua comun-
que il nostro cammino di crescita di una squadra giovanissima.
Sul risultato finale è pesato notevolmente il passivo iniziale”. Infatti i salentini iniziano disastrosamente con 0-6 sino all’11-2.
Da questo momento il Casarano cambia il passo e, se pur tardiva, c’è una reazione da parte di tutta la squadra che porta al
risultato parziale del primo tempo con gli ospiti in vantaggio per
14 a 8. Nel secondo tempo è un’altra musica e la difesa che
contiene bene e l’attacco del Casarano a ritrovare brillantezza
e costanza. Il risultato parziale del secondo tempo è stato di 11
a 10 per gli ospiti con il risultato finale che ha visto prevalere i
brindisini per 25-18.
bio di auguri per le festività natalizie -afferma il responsabile de “Il Gabbiere”, Donato Sansò, tra gli organizzatori della fortunata manifestazione velica invernale salentina-. Ma poi domenica sera si partirà da Leuca per Otranto con la settima
tappa. Riprenderemo il campionato il
prossimo 9 gennaio con un percorso su
Otranto”. Ma l’attività 2011 proporrà una
chiusura internazionale con regata italogreca Otranto-Erikousa, che sarà l’ultima
tappa e chiusura della secondo edizione del torneo invernale salentino. La comitiva si sposterà a Corfù dove si celebrerà la Pasqua greca che coincide con
la nostra Pasqua. L’evento sportivo si confermerà da autentico ponte tra due terre, due culture e due religioni. Tutto ciò
nel segno della passione per la vela.
LA SCOMMESSA VINCENTE
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a cura di
Juventus-Lazio: chi sarà l’anti-Milan?
Napoli a Genova in cerca di conferme
La nostra
scommessa
Si preannuncia un turno ricco di spunti interessanti
soprattutto per quanto concerne l’alta classifica
PALERMO-PARMA Partita che promette tanto
spettacolo vista la vocazione offensiva delle
due squadre. I siciliani arrivano dal brusco
stop in quel di Napoli, mentre il Parma da una
vittoria scaccia-crisi contro l’Udinese. Il maggior tasso tecnico e il fattore campo fanno
propendere il pronostico per una vittoria del
Palermo bancata a 1,70.
UDINESE-FIORENTINA Squadre entrambe reduci da una vittoria. Gli uomini di Guidolin
hanno costruito la propria risalita tra le mura
domestiche, fattore, questo, che fa sì che divenga consigliabile puntare sulla vittoria dei
bianconeri, quotata a 2,11.
GENOA-NAPOLI Gara tra due squadre in possesso si un ottimo organico. Entrambe giun-
gono da una sofferta ma meritata vittoria, ma
il fatto che si giochi senza particolari assilli di
classifica rende consigliabile la giocata gol
bancata a 1,60.
BOLOGNA-MILAN Felsinei in ottimo stato di
forma. Rossoneri addirittura raggianti per il
primato in graduatoria. Il Milan non può permettersi uno stop proprio in questo momento.
Per cui è consigliabile puntare sulla vittoria
degli uomini di Allegri bancata a 1,58.
BRESCIA-SAMPDORIA Padroni di casa smaniosi di rivincita dopo la debacle di “San Siro”
contro il Milan. Il nuovo tecnico, Beretta, potrebbe portare una ventata d’entusiasmo tale
da permettere al Brescia di avere la meglio
sui più quotati avversari. Per cui è consigliata
Le quote di
SERIE A TIM - 16ª Giornata
la giocata 1 bancata a 2,93.
CAGLIARI-CATANIA Partita difficilmente decifrabile, e proprio per questo motivo risulta
consigliabile puntare sul pareggio quotato a
3,18.
LECCE-CHIEVO Salentini alla disperata ricerca
di punti contro un Chievo difficilmente malleabile. Il tutto lascia presagire che la gara
possa concludersi in parità: consigliabile puntare, quindi, sul segno X quotato a 3,03.
ROMA-BARI Capitolini favoriti contro un Bari
decimato da pesantissime assenze. Probabile, quindi, una vittoria della Roma bancata
a 1,41.
JUVENTUS-LAZIO Match clou della 16esima
giornata. La vincente potrebbe di conseguenza assumere il ruolo di anti-Milan. Bianconeri favoriti, col segno 1 quotato a 1,91.
Sponsor ufficiale
U.S. Lecce
www.betitaly.it
La giocata pazza
della settimana
scommessa Betitaly del 05/12/2010
Evento
Quota Esito
Cesena-Bologna
Fiorentina-Cagliari
Lecce-Genoa
Parma-Udinese
Sampdoria-Bari
Catania-Juventus
Torino-Siena
Vicenza-Frosinone
Importo giocata
Quota
Vincita parziale
Bonus
Totale vincita
3,44
1,96
2,21
2,59
1,68
2,17
1,39
1,97
€
2
1
2
1
1
2
X2
1
6,00
385,26
€ 2.311,58
€ 498,16
€ 2.809,74
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io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Direttore Responsabile
Giovanni Nuzzo
Francesco
G. Raganato
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Regista originario di Copertino, classe 1978, si laurea in Storia della Scenografia
all’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 2002 collabora con la casa di produzione
Ganga, partecipando alla realizzazione di documentari, tra cui il pluripremiato The
Big Question (girato sul set de La passione di Cristo di Mel Gibson), e di numerosi
videoclip (Il timido ubriaco di Max Gazzè, La fitta sassaiola dell’ingiuria di Caparezza, Sorella mia di Sergio Cammariere, La fitta sassaiola dell’ingiuria di Caparezza). Dal 2003 collabora anche con la casa di produzione Wilder con cui gira
documentari per “La Storia Siamo Noi” di Giovanni Minoli per Rai3, ed ancora documentari per La7, History Channel, Fox Crime, Sat2000. Nel 2004 realizza due
spot sociali, per Apurimac onlus e Medici senza frontiere, e il videoclip Un mestiere qualunque per i Corveleno (Premio Kodak 2005 per la Miglior Fotografia al
Videoclipped the Radio Star). All’attività di regista affianca quella di direttore della
fotografia, curando le luci dei programmi “L’altra storia”, “Città Criminali”, “Complotti”, di cui cura anche la regia. Il suo ultimo documentario L’isola analogica ha
vinto numerosi festival, tra cui il primo premio nazionale al Premio Internazione
del Documentario e del Reportage Mediterraneo 2007.
Il tratto principale del tuo carattere.
La calma apparente.
Il tuo principale difetto.
Non saper dire mai di no.
La qualità che preferisci in una donna?
Lo spirito di intraprendenza unito
alla femminilità.
E in un uomo?
L’integrità.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Tanta pazienza.
Cos’è la felicità?
Appena lo scopro te lo dico… ma
poi non dirlo a nessuno, ok?
L’ultima volta che hai pianto?
A Natale di due anni fa.
Di cosa hai paura?
Del mare e del buio.
Canzone che canti sotto la doccia?
Non canto, mi piace sentire lo
scorrere dell’acqua.
Musicisti o cantanti preferiti?
Tanti, troppi!
Poeti preferiti?
Eugenio Montale.
Autori preferiti in prosa?
Mi piace chi racconta belle storie
con stile.
Libri preferiti.
Quelli che non vorresti mai finire
di leggere, l’ultimo con cui mi è accaduto è stato Kafka sulla spiaggia
di Murakami.
Attori e attrici preferiti.
Quelli inconsapevoli del loro talento, ma è una risposta da documentarista!
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Johnny Depp, senza ombra di dubbio! No, dai, scherzo. Mastroianni, ovviamente.
Film preferiti.
I film che raccontano storie avvolgenti e sorprendenti, in cui tutte le
componenti narrative (regia attori, fotografia, costumi, ecc) sono
essenziali e legate alla storia stessa.
Se questa poi persiste nel tempo e
diventa paradigma, quello allora è
un gran film.
I tuoi pittori preferiti.
David Hockney, Lucian Freud, Edward Hopper, Egon Schiele, Caravaggio, e comunque i figurativi.
Il colore che preferisci.
Il rosso, ma dipende dall’umore.
Se fossi un animale, saresti?
Una rondine.
Cosa sognavi di fare da grande?
Il direttore d’orchestra.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
I miei maestri di cinema.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Ho una lista di quattro o cinque
amici fidati che mi darebbero consigli opposti e discordanti. Poi mi
regolo io.
Quel che detesti più di tutto.
La maleducazione.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Mi stai chiedendo quale è il segreto della mia giovinezza?
Piatto preferito.
Le rape che fa mia madre.
Il profumo preferito.
Quello del caffè la mattina.
Il fiore che ami.
Quelli un pò appassiti.
La tua stagione preferita?
L’autunno.
Il paese dove vorresti vivere?
Quello in cui vivendoci mi verrebbe
voglia di partire, ma poi di tornare.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Anno IX - n. 389
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Negli anni Sessanta/Settanta.
Personaggi storici che ammiri di
più.
I temerari (Galileo, Colombo, Federico II) e i grandi artisti (Leonardo, Michelangelo e Bernini).
Personaggi storici detestati.
I sanguinari.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Rinunciare alle cose importanti.
Sembra una risposta da supereroi,
in realtà è una cosa un pò triste.
Chi è il tuo eroe vivente?
Credo che la mia generazione abbia solo eroi morenti.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Fare dei buoni film.
Il tuo rimpianto più grande?
Ehi, questo è stalking!
Cos’è l’amore?
È quella cosa che mi fa credere che
tutto sia possibile.
Stato attuale del tuo animo.
Inquieto.
Il tuo motto.
Finchè siamo inquieti, possiamo
stare tranquilli.
Come vorresti morire?
Non voglio morire.
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Modugno (Bari)
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Tessera n. 14594
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