FLC CGIL Molise
agosto 2015
Incontro RSU
MOLISE
Dove eravamo rimasti…..
A maggio avevamo dato una prima consegna:
Chiedete al dirigente scolastico della vostra scuola:
• l’ultimo contratto integrativo sottoscritto
• la proposta di organico per il prossimo anno scolastico
2015-16
e mandate una copia a questo indirizzo [email protected]
IL NUOVO PROFILO DELLA RSU
Dirigere i lavoratori
Orientare il Collegio dei docenti
Ampliare le relazioni sindacali con il d.s.
Organizzarsi con le altre RSU
Partecipare ai processi decisionali della FLC
La legge sulla scuola (L. 107/2015):
le valutazioni della FLC CGIL
e le iniziative di contrasto
per l’inizio dell’ a.s. 2015/16
La legge sulla scuola
n. 107 del 13 luglio 2015
Il nostro giudizio è fortemente negativo per:
- i gravi aspetti di incostituzionalità
- la lesione delle prerogative contrattuali
- l’attacco ai diritti dei lavoratori (anche precari)
- il ridimensionamento del ruolo degli organi collegiali
- la riduzione del diritto allo studio
La legge sulla scuola
n. 107 del 13 luglio 2015
Aspetti di incostituzionalità della nuova legge:
- colpita la libertà di insegnamento
con chiamata diretta dei docenti e sistema premiale
autoritario e discriminatorio
- ridotte le prerogative degli Organi Collegiali in rapporto
ai poteri del Dirigente Scolastico
- esautorato il CSPI appena eletto
La legge sulla scuola
n. 107 del 13 luglio 2015
Colpite le prerogative contrattuali:
- si interviene per legge su ambiti propri della
contrattazione: mobilità, professionalità, retribuzione
accessoria, …
- tutte le disposizioni contrattuali in contrasto con la legge
vengono disapplicate
La legge sulla scuola
n. 107 del 13 luglio 2015
Altri punti negativi rilevanti:
- non risolto il problema del precariato, anzi aumentano
discriminazioni ed esclusioni
- ampi poteri al Governo con le deleghe
- favorito il finanziamento delle scuole private
La mobilitazione e le iniziative di contrasto
alla L. 107/2015
Occorre assumere fin da subito
azioni di contrasto in grado di impedire
i danni irreparabili che la legge può determinare alla scuola
a partire dagli effetti più immediati
(bonus docenti, comitato valutazione, precariato)
Tali iniziative si dovranno sviluppare
a livello nazionale e di scuola
attraverso Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto, RSU
e dovranno coinvolgere
gli studenti e i genitori oltre che tutti i lavoratori
e le organizzazioni sindacali unitariamente
Iniziative concordate tra
Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
A livello nazionale:
- impugnativa al Tar Lazio del decreto che esclude dalle
immissioni in ruolo i precari con i requisiti della Corte di
Giustizia europea
- impugnativa su altri aspetti della legge (chiamata diretta,
merito, Cspi, ecc) appena disponibili i decreti attuativi al
fine di accertarne i profili di incostituzionalità
- assemblea nazionale unitaria a Roma delle RSU
dell’11 settembre 2015
Iniziative concordate tra
Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
A scuola:
Il Collegio dei Docenti
Elegga i suoi due rappresentanti nel Comitato di Valutazione
con il preciso mandato:
-che operi per la sola valutazione del periodo di prova ai fini
della conferma in ruolo dei neo assunti
-il premio in danaro da distribuire ai docenti sia materia
negoziale.
-l’individuazione dei criteri vada trasferita al tavolo di intesa fra
DS e RSU.
-non possa esserci alcuna valutazione della qualità individuale
dell’insegnamento o sui risultati del singolo docente
I criteri per il bonus secondo la
legge……
•
a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al
miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del
successo formativo e scolastico degli studenti;
• b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di
docenti in relazione al potenziamento delle competenze
degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica,
nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla
documentazione e alla diffusione di buone pratiche
didattiche;
• c) delle responsabilità assunte nel coordinamento
organizzativo e didattico e nella formazione del
personale.
In concreto
Invitiamo tutti i Collegi docenti ed i Consigli
d’istituto a rinviare l’elezione del comitato
di valutazione oppure ad eleggere i 2
docenti con un mandato preciso:
– Garantire ai precari il superamento dell’anno di
formazione
– Non indicare affatto al DS i criteri per la
valutazione
– Oppure che deve essere esclusa in modo netto:
• la valutazione della qualità dell’insegnamento dei
singoli docenti
• La valutazione dei risultati ottenuti dai singoli docenti
– Si al riconoscimento del lavoro/impegno
aggiuntivo (come si fa già oggi e richiamando i
punti della piattaforma FLC)
Iniziative concordate tra
Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
Il Consiglio di Istituto
il Docente, i Genitori, lo Studente (alle scuole superiori) che si
candidano al Comitato di Valutazione aderiscano con una
dichiarazione espressa al deliberato del Collegio Docenti
rimettendo la partita salariare al tavolo negoziale.
La non partecipazione ai lavori del Comitato di Valutazione
delle su citate componenti invaliderà qualsiasi azione di
valutazione individuale
Iniziative concordate tra
Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
I Dirigenti Scolastici
rifiutino di entrare in conflitto con le prerogative degli Organi
Collegiali, condividano le delibere maggioritarie degli OO.CC.
per le scelte organizzativo-didattiche e si affidino alle intese
con le RSU per le decisioni in materia retributiva
Qualsiasi ingerenza del DS sul piano organizzativo e didattico
e sul piano “dell’impiego” dei docenti (comma 1 art. 5 Regolamento
autonomia) entrerebbe in contraddizione con le prerogative degli
Organi Collegiali che vigono intatte nella loro integrità.
Iniziative concordate tra
Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
Il personale ATA
Componente del Consiglio di istituto, che si troverà ad
eleggere il rappresentante dei genitori o degli studenti nel
Comitato di valutazione richiederà a chi si candida di
impegnarsi ad aderire al deliberato del Collegio dei Docenti sul
rinvio al tavolo negoziale dei criteri e dei compensi per la
distribuzione di queste risorse aggiuntive.
Sarà un’altra modalità di protesta contro una legge che li ha
totalmente ignorati
Iniziative concordate tra
Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
Le RSU
chiedano l’apertura del confronto sindacale per definire
un’ intesa sui criteri e stabilire i compensi per distribuire le
risorse aggiuntive (quelle del bonus) al personale docente
impegnato in attività aggiuntive.
Il bonus scuola, attribuito discrezionalmente e selettivamente
dal DS, è inaccettabile e inammissibile.
Le risorse del bonus (200 milioni) vanno ricondotte all’interno
della procedura negoziale fra DS e RSU per riconoscere
l’impegno collegiale e aggiuntivo dei docenti e come
risarcimento delle risorse sottratte in questi anni al FIS
In concreto
Apriamo subito il confronto con il DS per verificare
se intende condividere in collegio docenti
quali debbano essere gli “incarichi o le
attività” utili da inserire nel POF che
comportano un impegno aggiuntivo, ed i
criteri di assegnazione ai docenti. Ad es:
 Responsabili di plesso, sede, indirizzo, ..
 Coordinatori consigli di classe
 Collaborazioni nel campo della ricerca e innovazione
didattica, sulla valutazione, sulla documentazione e
diffusione di buone pratiche, …
 Coordinatori progetti, visite e uscite didattiche, …
… in aggiunta alle funzioni strumentali ed ai due
collaboratori del DS da lui designati
QUINDI
I NODI PRELIMINARI DA SCIOGLIERE IN
APERTURA DELLA TRATTATIVA SONO:
- il DS, fermi restando i 2 docenti collaboratori
(da retribuire con il FIS), intende individuare altri
docenti come Staff?
- il DS intende conferire “incarichi diversi”
rispetto a quelli discussi e condivisi in collegio
docenti e deliberati nel POF?
Alla luce del confronto preliminare
Avviare la contrattazione per:
 Definire la ripartizione del FIS e per
concordare “cosa” (attività e/o incarico) si paga
con il FIS e cosa con il fondo aggiuntivo
 Definire l’importo di tutti i compensi
forfettari da pagare con il FIS e con le
risorse aggiuntive (fermi restando quelli delle
funzioni strumentali e incarichi specifici Ata)
 Impegnare il DS a dare la massima
informazione successiva in corso d’anno
Uno dei possibili punti critici
Cosa scrivere nel contratto di scuola e cosa mandare
ai revisori dei conti?
Prima ipotesi: si mette tutto nel contratto (ovvero sia ciò che
riguarda il FIS che le risorse aggiuntive), si manda ai revisori e si
aspetta l’esito. Se i revisori eccepiscono sulla
contrattazione delle risorse aggiuntive si passa alla
seconda ipotesi.
Seconda ipotesi: Il DS ritiene di dover mettere nel
contratto ed inviare ai revisori solo la parte del FIS. In
questo caso tutta la parte concordata e riguardante
l’utilizzo delle risorse aggiuntive si può scrivere in un
verbale di “intesa sindacale” che viene sottoscritto
dalla parti. Tale intesa rimane come accordo interno
che impegna il DS, ma da non inviare ai revisori (come
si fa da due anni al Miur sulla ripartizione del MOF).
Riassumiamo la sequenza delle cose da fare
1- prendere tempo al primo collegio docenti sulla nomina del
comitato di valutazione
2- avviare un primo confronto con il DS per verificare la
convergenza su metodo e obiettivi. Se ci sono le condizioni
stipulare una “intesa” sui criteri di utilizzo delle risorse
aggiuntive (da non inviare ai revisori): “no alla valutazione
individuale, si al riconoscimento degli impegni aggiuntivi condivisi”
3- concordare in Collegio le attività e gli incarichi necessari nel POF
4- aprire la trattativa sul FIS e definire gli importi dei compensi
(compresi quelli da assegnare con le risorse aggiuntive)
4- procedere alla nomina dei comitato di valutazione (in Collegio e
C. d’Ist.) con un mandato/impegno coerente
5- il comitato definisce i criteri per l’attribuzione dei compensi da
parte del DS recependo quanto concordato nell’intesa con la
RSU
Come affrontare le situazioni conflittuali
Che fare nelle scuole in cui il DS dovesse
dichiarare che:
 non intende discutere in Collegio docenti le
attività e gli incarichi, né contrattare nulla
rispetto alle risorse aggiuntive
 nominerà a sua discrezione lo STAFF di
docenti che collaboreranno con lui e
conferirà incarichi non discussi né condivisi
con nessuno
 attribuirà, a fine anno, il bonus sulla base di
valutazioni che lui si riserva di fare,
ritenendo ciò una sua prerogativa esclusiva
In questi casi dobbiamo ricordare ai DS i rischi
che corrono anche loro in caso di conflitto
• Anche il DS sarà valutato sulla base:
– dell’“apprezzamento del proprio operato”
all’interno della comunità professionale e sociale”
– oltre che per il contributo dato al miglioramento
dei risultati degli alunni e per la valorizzazione
dell’impegno e dei meriti professionali del
personale dell’istituto”!
• Ricordiamo quindi ai DS che saranno chiamati a
rispondere del clima che si creerà nella scuola a
causa del loro atteggiamento, se conflittuale,
piuttosto che “costruttivo, collaborativo e
positivo”!
Alcune domande da fare al proprio DS
• Conviene ai DS diventare responsabili di un clima conflittuale?
• Oppure conviene (anche ai fini della loro valutazione) ricercare
collegialità, collaborazione e condivisione?
• Se il DS intende nominare in via esclusiva il proprio staff senza
alcun confronto e condivisione, né in Collegio né con il sindacato,
poi come pensa di pagarlo? (NB: ricordare che con il FIS si pagano solo
i due collaboratori e solo gli incarichi e attività “deliberate nel POF”)
• Ritiene davvero di poter destinare “tranquillamente” le risorse
aggiuntive (quelle per il bonus) solo allo staff scelto da lui?
• Se cosi ritenesse di fare, sarebbe coerente questo con i criteri fissati
dal comitato di valutazione?
• Alla fine, visto che si dovrà inviare una relazione triennale agli USR
e, poi, da questi al Miur, può il DS pensare di sostenere che il suo
operato sia rispettoso delle finalità della legge?
Crediamo che un DS di buon senso dovrebbe capire che non gli
sarà facile (né per lui conveniente) perseguire la strada del conflitto
e dello scontro!
In presenza di DS “ostili”
• È fondamentale che i 3 docenti “facciano quadrato” (e
magari provando a convincere delle loro tesi anche i due
genitori e lo studente di competenza del consiglio d’istituto)
all’interno del comitato di valutazione per “non fornire”
criteri al DS (oppure che sia comunque esclusa la
valutazione individuale ai fini dell’attribuzione del bonus)
• Occorre dichiarare l’indisponibilità, da parte sia della RSU
che del sindacato, a retribuire con il FIS gli incarichi che il
DS intende dare senza confronto, né accordo con il
sindacato (non è previsto il pagamento dello Staff con il FIS,
altra cosa è pagare attività o incarichi deliberati nel POF)
• Rendere molto complicato per il DS (e diffidare dal farlo)
retribuire con le risorse aggiuntive “solo” il suo Staff e di
assegnare il bonus in difformità dai criteri dati dal
comitato di valutazione e con importi decisi
unilateralmente (il DS, infatti, assegna il bonus sulla base dei
“criteri del comitato di valutazione” e con “motivata
valutazione”)
IL NUOVO PROFILO DELLA RSU
Dirigere i lavoratori
Orientare il Collegio dei docenti
Ampliare le relazioni sindacali con il d.s.
Organizzarsi con le altre RSU
Partecipare ai processi decisionali della FLC
Le iniziative successive
in via di definizione
-Legge 107/2015: proseguiranno le azioni (sul piano legale e
sindacale) nei confronti degli ulteriori effetti della legge
(chiamata diretta, mobilità, ecc).
Non si esclude ricorso al referendum abrogativo, però a
determinate condizioni consapevoli delle criticità e incognite
che tale strumento presenta.
-Contratto: riconquista dei tavoli contrattuali nazionali in tutti
i settori pubblici per il rinnovo del CCNL dopo la sentenza della
Corte Costituzionale che ha ne ha sanzionato il blocco
(in previsione una manifestazione nazionale a ottobre con
sciopero generale)
Le proposte FLC CGIL
per il rinnovo contrattuale
•
Rispondere all’emergenza salariale del personale della scuola i
cui salari sono fermi da 6 anni
•
Ripristinare le risorse tagliate al MOF
•
Valorizzare il personale con risorse aggiuntive, mediante un
sistema basato sull’esperienza professionale e l’anzianità,
riconoscendo il lavoro collegiale e l’impegno aggiuntivo
•
Portare a trasparenza l’orario di lavoro, gli obblighi di servizio e
l’organizzazione del lavoro docente
•
Valorizzare il lavoro Ata nel POF d’istituto
•
Parità di salario e di diritti senza discriminazioni per il personale
precario
•
Ripristinare un corretto sistema di relazioni sindacali
Le proposte FLC CGIL
per il rilancio della scuola pubblica
•
Investimenti sulla scuola di 17 miliardi di euro per colmare lo
scarto con il resto dell’Europa nel rapporto spesa istruzione/Pil
•
Innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni
•
Istituzione dell’organico funzionale pluriennale stabile per
docenti e Ata per l’ampliamento dell’offerta formativa
(generalizzazione delle scuola dell’infanzia, abbassamento del numero di
alunni per classe, promozione dell’orientamento, prevenzione della dispersione,
apertura al territorio, istituzione della figura tecnica nella scuola del primo ciclo)
•
Piano di stabilizzazione del personale docente, educativo ed
Ata che superi una volta per tutte il precariato nella scuola,
salvaguardando e garantendo i diritti acquisiti di tutti
•
Nuovo sistema di reclutamento e di formazione obbligatoria
sia iniziale che in servizio
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slide inizio anno scolastico 2015-16