hpd
Stiftung Heilpädagogischer Dienst Graubünden
Fondazione Servizio Ortopedagogico dei Grigioni
Fundaziun Servetsch Ortopedagogic dal Grischun
Offerte pedagogico-terapeutiche
per bambini
in età prescolastica e scolastica
Occorre un intero villaggio
per educare un bambino.
Proverbio africano
Indice
Introduzione
Intervento ortopedagogico precoce (IOP)
Logopedia in età prescolastica
Terapia psicomotoria (TPM)
Logopedia in età scolastica (LP)
Audiopedagogia (AP)
Settore disturbi della vista (DV)
Direzione generale del servizio/Direzione professionale/
Consulenza professionale
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Come andare avanti…?
Martino ha 5 anni e presenta delle difficoltà nello sviluppo motorio globale,
nel comportamento e nel linguaggio. Martino ha bisogno di un sostegno. Ma
di che tipo? Ha bisogno di un intervento ortopedagogico precoce, di terapia
psicomotoria o forse di logopedia? Questo opuscolo dovrebbe esserle d’aiuto
per trovare una risposta a queste domande.
La Fondazione Servizio Ortopedagogico dei Grigioni (HPD) garantisce una procedura completa ed individualizzata per la valutazione e la terapia dei bambini che presentano disturbi
dello sviluppo e/o handicap dalla nascita fino all’età di scolarizzazione. Inoltre offre sostegno e consulenza a genitori e specialisti coinvolti. Con l’entrata in vigore della Nuova
Perequazione Finanziaria e la suddivisione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPF)
dal 1. gennaio 2008 il Servizio Ortopedagogico offre i seguenti servizi:
–intervento ortopedagogico precoce (IOP) fino al compimento del settimo anno
di vita
–logopedia in età prescolastica (nuovo)
–terapia psicomotoria (TPM)
–audiopedagogia (AP)
–settore disturbi della vista (DV)
–direzione professionale (assicurare l’applicazione dei contenuti professionali delle misure pedagogico-terapeutiche) (nuovo).
L’opuscolo offre una visione globale dei diversi settori sopra menzionati. Esso è stato
elaborato da un gruppo di lavoro interdisciplinare all’interno del servizio. Speriamo
con questo prospetto di aiutarla a chiarire dove segnalare o sostenere un bambino in
difficoltà.
Per eventuali domande rivolgetevi per favore alle seguenti sedi regionali:
Sede regionale Mesolcina-Calanca:
Tel. 091 827 29 00
Sede regionale Valposchiavo e Val Bregaglia: Tel. 081 844 19 37
Ottobre 2008
Gruppo di lavoro Cécile Wyrsch (direzione-servizio/responsabile dei settori), Alfonsina Cajochen (IOP), Jan Flendrie
(AP), Carole Gadient (TPM), Helena Ködderitzsch (Logopedia), Karl-Heinz Krause (DV), Annina Maissen (Logopedia),
Franziska Schenker (AP), Claudia Steiner (Logopedia), Hélène van Waardenburg (TPM), Martina Chresta (Segretariato)
Traduzione Nicoletta Ferrazzini, Morena Ficicchia Grafica Peter Vetsch, Coira
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Intervento ortopedagogico precoce (IOP)
L‘intervento ortopedagogico precoce si rivolge ai bambini che presentano disturbi dello
sviluppo o handicap a partire dalla nascita fino al più tardi all’età di 7 anni (nella fascia
d’età compresa tra cinque e sette anni con motivazione giustificata). Inoltre, l’IOP offre
sostegno e consulenza ai genitori nella loro difficile situazione educativa come pure
agli specialisti coinvolti.
Età dei bambini
Dalla nascita fino al compimento del settimo anno di vita.
Chi può beneficiare dell‘ intervento ortopedagogico precoce?
L‘IOP si rivolge ai bambini che presentano handicap o disturbi dello sviluppo a partire
dalla nascita fino al compimento del settimo anno di vita. Si tratta di bambini che
presentano:
– disturbi dello sviluppo
– handicap mentale
– disturbi dell‘apprendimento
– handicap fisico
– plurihandicap
– disturbi del linguaggio
– disturbi dell’udito
– disturbi della vista
– disturbi comportamentali
– sindrome di Down
–POS (Psycho-Organic Sindrom / Sindrome psico-organica), ADHD (Attention
Deficit Hyperactivity Disorder / Sindrome da deficit dell’attenzione con
iperattività)
–ecc.
Procedura di segnalazione
Di regola le nuove segnalazioni di bambini per l’IOP giungono alla centrale del servizio
a Coira. Nel caso delle regioni periferiche invece le segnalazioni giungono direttamente
alla sede regionale.
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Intervento ortopedagogico precoce (IOP)
La segnalazione può avvenire tramite i genitori oppure, con il loro accordo, tramite
even­tuali specialisti coinvolti in ambito medico, psicologico o pedagogico.
Valutazione
La valutazione dura di regola da 4 a massimo 7 sedute di 1½ ora fino alla stesura del
rapporto di richiesta ed è costituita da:
–valutazione del bambino
–colloqui con i genitori e con gli specialisti coinvolti.
Di regola la valutazione ha luogo o presso il domicilio del bambino o presso una delle
sedi regionali del servizio.
Valutazione di bambini con plurihandicap
La valutazione di bambini che presentano un plurihandicap avviene in stretta collaborazione con i settori specializzati della logopedia, della terapia psicomotoria, dell’audiopedagogia, del sostegno per i disturbi della vista e dei medici.
Finanziamento
Il finanziamento avviene tramite l’Ufficio per la scuola pubblica e lo sport (USS/AVS). Il
provvedimento è gratuito per i genitori.
La richiesta di finanziamento per l’intervento ortopedagogico precoce viene inoltrata
per 2 anni con la possibilità di chiedere un prolungamento entro i 7 anni compiuti.
Terapia / Sostegno
La/lo specialista in ortopedagogia utilizza mezzi e materiale come ad esempio giochi ed
attività legati alla vita quotidiana ed al contesto in cui vive il bambino.
I genitori vengono coinvolti nel processo terapeutico e possono essere presenti durante
la seduta di terapia.
Per la terapia di regola la/lo specialista in ortopedagogia si sposta con l’auto privata.
La terapia ha luogo una volta alla settimana o in casi giustificati due volte alla settimana presso il domicilio del bambino, presso i locali del SOP/HPD oppure in modo
sporadico all’interno del gruppo-giochi o alla scuola dell’infanzia.
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Collaborazione con i genitori
Il lavoro con i genitori riveste una grande importanza nel processo terapeutico e comprende i seguenti compiti:
–sensibilizzare i genitori sui problemi specifici del loro bambino
–sviluppare insieme ai genitori le possibili soluzioni e strategie per poter
affrontare nel quotidiano le difficoltà, sfruttare le risorse del bambino ed
aiutarlo ad interagire nella vita di tutti i giorni
–offrire ai genitori sostegno e consulenza nella loro difficile situa­zione educativa.
Collaborazione interdisciplinare / Tavola rotonda
Durante il processo terapeutico e di sostegno hanno luogo colloqui regolari con gli specialisti coinvolti sia del settore medico che psicologico e pedagogico. A seconda della
necessità i colloqui possono essere sia individuali che di gruppo con tutti gli specialisti
coinvolti. Di regola partecipano anche i genitori.
Passaggio ad un’altro provvedimento / istituzione successiva
La/lo specialista in ortopedagogia offre ai genitori consulenza e sostegno per il passaggio del bambino ad un’altro provvedimento o istituzione successiva. La consegna alla
persona responsabile successiva avviene in forma orale o scritta.
Procedura di chiusura
In base a motivazioni specifiche e in accordo con i genitori la/lo specialista in ortopedagogia decide la chiusura dell’IOP e ne informa, oralmente o per iscritto, la persona che
ha segnalato il bambino e gli specialisti coinvolti come medici, docenti, ecc.
Possibili criteri per la chiusura dell’IOP sono :
–gli obiettivi terapeutici sono stati raggiunti
–è necessario dare la priorità ad un altro tripo di provvedimento
–i genitori e/o la/lo specialista in ortopedagogia decidono la chiusura anticipata della terapia
–il bambino inizia la prima classe alla scuola elementare.
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Intervento ortopedagogico precoce (IOP)
Amministrazione
I compiti amministrativi dell’IOP sono costituiti da :
–preparazione e post-elaborazione della seduta di terapia
–piano di terapia (evoluzione del bambino)
–analisi di test e sequenze video
–rapporti come richieste di finanziamento, rapporti di sviluppo / punto della
situazione, rapporti di passaggio e di chiusura
–appunti / verbali dei colloqui
–corrispondenza generale, ecc.
Aggiornamento su temi specifici
Le/gli specialisti in ortopedagogia offrono corsi di aggiornamento su temi specifici per
docenti ed altre persone interessate.
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Logopedia in età prescolastica
La logopedia in età prescolastica si rivolge ai bambini dalla nascita fino all’entrata alla
scuola dell’infanzia che presentano difficoltà nell’avviamento del linguaggio, disturbi
linguistici, di dizione, di fonazione o di deglutizione. La/il logopedista è specializzata/o
nell’ambito della diagnosi e del sostegno delle competenze comunicative verbali.
La/lo specialista in logopedia offre anche sostegno e consulenza ai genitori e agli specialisti coinvolti.
Età dei bambini
Dalla nascita fino all’entrata alla scuola dell’infanzia.
Chi può beneficiare di logopedia?
La logopedia in età prescolastica si occupa di bambini che presentano delle deviazioni
dalla norma nel loro sviluppo linguistico, situate ad uno o più livelli strutturali del lin­
guaggio:
–comportamento comunicativo
–comprensione linguistica
–articolazione
–lessico verbale
–accesso lessicale
–costruzione e strutturazione della frase
–fluidità del linguaggio
–voce e respirazione
–disturbi di deglutizione
–ecc.
Procedura di segnalazione
Le nuove segnalazioni di bambini per la logopedia in età prescolastica giungono alla
centrale del servizio a Coira. Nel caso delle regioni periferiche le segnalazioni giungono
direttamente alla sede regionale.
La segnalazione può avvenire tramite i genitori oppure, con il loro accordo, tramite eventuali specialisti coinvolti dell’ambito medico, psicologico o pedagogico.
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Logopedia in età prescolastica
Valutazione
La valutazione dura di regola da quattro a cinque ore fino alla stesura del rapporto di
richiesta ed è costituita da:
–valutazione del bambino
–colloqui con i genitori e gli specialisti coinvolti.
Valutazione di bambini con plurihandicap
La valutazione di bambini che presentano un plurihandicap avviene in stretta collaborazione con i settori specializzati dell’intervento ortopedagogico precoce, dell’audiopedagogia, del sostegno dei disturbi della vista e dei medici.
Finanziamento
Il finanziamento avviene tramite l’Ufficio per la scuola pubblica e lo sport (USS/AVS). Il
provvedimento è gratuito per i genitori.
La richiesta di sostegno nell’ambito della logopedia viene inoltrata per 2 anni, con la possibilità di chiedere un prolungamento fino all’entrata alla scuola del­l’infanzia.
Terapia / Sostegno
Di regola la terapia ha luogo in forma individuale. La terapia offre stimoli e modelli
linguistici in situazioni di gioco e di apprendimento guidate e libere.
I genitori vengono coinvolti nel processo terapeutico e possono essere presenti durante
la seduta di logopedia.
Nell’ambito prescolastico la terapia può assumere le seguenti forme:
–intervento regolare a lungo termine (da una fino ad un massimo di 2 unità
di terapia)
–intervento sporadico (per esempio ogni 2 settimane oppure una volta al mese)
–intervento ad intervalli con pause durante il processo terapeutico.
Collaborazione con i genitori
Il lavoro con i genitori riveste una grande importanza nel processo terapeutico e comprende i seguenti compiti:
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–sensibilizzare i genitori sui problemi specifici del loro bambino
–sviluppare insieme ai genitori le possibili soluzioni e strategie per poter
affrontare nel quotidiano le difficoltà, sfruttare le risorse del bambino ed
aiutarlo ad interagire nella vita di tutti i giorni
–offrire ai genitori sostegno e consulenza nella loro difficile situazione
educativa.
Collaborazione interdisciplinare / Tavola rotonda
Durante il processo terapeutico hanno luogo colloqui regolari tra la/il logopedista ed
altri specialisti coinvolti del settore medico, psicologico o pedagogico.
Di regola i genitori partecipano a questi colloqui.
Procedura di chiusura
In base a motivazioni specifiche e in accordo con i genitori la/il logopedista decide la
chiusura della terapia logopedica e informa gli specialisti coinvolti.
Possibili criteri per la chiusura della logopedia in età prescolastica sono:
–gli obiettivi terapeutici sono stati raggiunti
–è necessario dare la priorità ad un altro tipo di provvedimento
–i genitori e/o la/il logopedista decidono la chiusura anticipata della terapia.
Amministrazione
I compiti amministrativi sono costituiti da:
–preparazione e post-elaborazione della seduta di terapia
–piano di terapia (evoluzione del bambino)
–analisi di test e sequenze video
–rapporti come richieste di finanziamento, rapporti di sviluppo / punto della
situazione, rapporti di passaggio e di chiusura
–appunti / verbali dei colloqui
–corrispondenza generale, ecc.
Aggiornamento su temi specifici
La/il logopedista per i bambini in età prescolastica offre corsi di aggiornamento su temi
specifici per docenti ed altre persone interessate.
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Terapia psicomotoria (TPM)
La terapia psicomotoria si rivolge a bambini in età di scuola dell’infanzia e di scuola
elementare che presentano ritardi e deficit nello sviluppo psicomotorio. Questi bambini
hanno problemi nel comportamento sociale, emozionale e motorio (per esempio: sono
poco in contatto con il proprio corpo, hanno poca consapevolezza corporea, presentano
problemi di concentrazione, difficoltà nella motricità generale, nella motricità fine e/o
nella grafomotricità, soffrono di disturbi del comportamento o della personalità, ecc.).
Età dei bambini
A partire dal secondo anno di scuola dell’infanzia fino alla fine della nona classe (fine
dell’obbligo scolastico).
Chi può beneficiare della terapia psicomotoria?
La TPM si rivolge ai bambini che presentano:
–disturbi nello sviluppo motorio (per esempio nella motricità globale e fine,
di postura, del tono muscolare…)
–disturbi nel comportamento di gioco e di lavoro (per esempio nella spinta
motivazionale, di attenzione e concentrazione, di costanza…)
–disturbi nelle funzioni percettive (per esempio nell’assimilazione ed elaborazione delle informazioni percettive…)
–disturbi nello sviluppo psico-sociale (per esempio mancanza di fiducia in
se stessi, nelle capacità di autovalutazione, nell’autonomia, nelle capacità
d’iniziativa propria, nelle capacità di autocontrollo, nelle capacità di relazionarsi, nelle competenze sociali…)
–disturbi e problemi nell’ambito sociale (per esempiio alla scuola dell’infanzia, alla scuola elementare, per cambiamenti nella struttura familiare, per
isolamento, per abbandono e trascuratezza…)
–altri disturbi dello sviluppo (per esempio infermità congenita come CP (Cerebral Paresis / Paresi Cerebrale), POS (Psycho-Organic Sindrom / Sindrome
psico-organica), ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder / Sindrome
da deficit dell’attenzione con iperattività)
–ecc.
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Procedura di segnalazione
Le nuove segnalazioni di bambini per la terapia psicomotoria giungono alla cen­trale del servizio a Coira o ai comuni-pilota. Nel caso delle regioni periferiche le segnalazioni giungono
direttamente alla sede regionale. La segnalazione può avvenire tramite i genitori oppure, con
il loro accordo, tra­mite specialisti coinvolti dell’ambito medico, psicologico o pedagogico.
Valutazione
La valutazione dura al massimo cinque ore, inclusa la stesura del rapporto ed è costituita da:
–valutazione del bambino
–colloqui con i genitori, con i docenti e con gli specialisti coinvolti
–richiesta di finanziamento.
Di regola la valutazione ha luogo presso una delle sedi regionali del servizio.
Finanziamento
Fino alla fine del 2010, il finanziamento avviene tramite l’Ufficio per la scuola pubblica e
lo sport (USS/AVS) o tramite i comuni-pilota. Il provvedimento è gratuito per i genitori. La
richiesta di sostegno nell’ambito della terapia psicomotoria viene inoltrata per un anno,
con la possibilità di chiedere un prolungamento di un ulteriore anno in casi giustificati.
Costituiscono un’eccezione i Consigli scolastici e prescolastici nei comuni-pilota, dove
vale la regolamentazione prescritta dal Modello per la pedagogia specializzata (colloquio
e consulenza alla Tavola rotonda e decisione del team di specialisti).
Terapia / Sostegno
La terapia psicomotoria ha luogo una volta alla settimana o, in casi giustificati, anche due
volte alla settimana. Il sostegno può avvenire individualmente o in un piccolo gruppo nel
locale di terapia del servizio, presso l’edificio scolastico, nell’aula, ecc.
A seconda del domicilio del bambino, sono necessarie delle trasferte con l’auto in luoghi/
regioni confinanti. La/il terapista in psicomotricità utilizza quali mezzi di sostegno attività di
movimento in situazioni di gioco, apprendimento e movimento, guidate e libere, con o senza
uso di attrezzi/materiali.
Collaborazione con i genitori
Il lavoro con i genitori riveste una grande importanza nel processo terapeutico e comprende i seguenti compiti:
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Terapia psicomotoria (TPM)
–sensibilizzare i genitori per i problemi specifici del loro bambino
–sviluppare insieme ai genitori possibili strategie e soluzioni individuali
per affrontare le difficoltà, sfruttare le risorse del bambino ed aiutarlo ad
interagire nella vita di tutti i giorni
–offrire sostegno e consulenza ai genitori.
Collaborazione interdisciplinare / Tavola rotonda
Durante il processo terapeutico hanno luogo colloqui regolari con i docenti e altri specialisti coinvolti del settore medico, psicologico o pedagogico-terapeutico.
A seconda della necessità i colloqui possono essere sia individuali che di gruppo alla
Tavola rotonda. Di regola i genitori partecipano a questi colloqui.
Procedura di chiusura
In base a motivazioni specifiche e in accordo con i genitori la/il terapista in psicomotricità decide la chiusura della TPM e ne informa, oralmente o per scritto, gli specialisti
coinvolti in ambito scolastico ed extrascolastico .
Possibili criteri per la chiusura della TPM sono:
–gli obiettivi terapeutici sono stati raggiunti
–è necessario dare la priorità ad un altro tipo di provvedimento
–i genitori e/o la/il terapista di psicomotricità decidono la chiusura
anticipata della terapia.
Amministrazione
I compiti amministrativi della TPM sono costituiti da:
–preparazione e post-elaborazione della seduta di terapia
–piano di terapia (evoluzione del bambino)
–analisi di test e sequenze video
–rapporti come richieste di finanziamento, rapporti di sviluppo/punto della
situazione, rapporti di passaggio e di chiusura
–appunti / verbali dei colloqui
–corrispondenza generale, ecc.
Aggiornamento su temi specifici
La / i terapisti di psicomotricità offrono corsi di aggiornamento su temi specifici per
docenti ed altre persone interessate.
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Logopedia in età scolastica (LP)
La logopedia in età scolastica viene offerta dai Comuni e dagli enti che gestiscono le
scuole dell’infanzia e le scuole dell’obbligo.
La logopedia in età scolastica si rivolge a bambini ed adolescenti nell’ambito della
scuola dell’infanzia e della scuola dell’obbligo che presentano disturbi linguistici, di
dizione, di fonazione e/o di deglutizione. Usufruiscono di sostegno anche coloro che
in ambito clinico o pedagogico presentano disturbi della lettura e della scrittura, come
pure di calcolo. La/iI logopedista è specializzata/o nell’ambito della diagnosi e del
sostegno delle competenze comunicative verbali.
Età dei bambini
Dall’entrata alla scuola dell’infanzia fino alla fine della nona classe (fine del­l ’obbligo
scolastico).
Chi può beneficiare di logopedia?
La logopedia in età scolastica si occupa di bambini che presentano delle deviazioni dalla
norma nel loro sviluppo linguistico, situate ad uno o più livelli strutturali del linguaggio:
–comportamento comunicativo
–comprensione linguistica
–articolazione
–lessico verbale
–accesso lessicale
–costruzione e strutturazione della frase
–fluidità del linguaggio
–voce e respirazione
–disturbi di deglutizione
–lettura e scrittura
–discalculia
–ecc.
Procedura di segnalazione
La segnalazione può avvenire tramite i genitori oppure, con il loro accordo, tramite
eventuali specialisti coinvolti in ambito medico, psicologico o pedagogico.
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Logopedia in età scolastica (LP)
Valutazione
La valutazione dura di regola da quattro a cinque ore fino alla stesura del rapporto di
richiesta ed è costituita da:
–valutazione del bambino
–colloqui con i genitori e gli specialisti coinvolti.
Valutazione di bambini con plurihandicap
La valutazione di bambini che presentano un plurihandicap avviene in stretta collaborazione con i settori specializzati della terapia psicomotoria, dell’audiopedagogia, del
sostegno dei disturbi della vista e dei medici.
Finanziamento
La richiesta di terapia per i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola dell’obbligo viene inoltrata all’ Ufficio per la scuola pubblica e lo sport (USS / AVS). Costituiscono
un’eccezione gli enti che gestiscono la scuola dell’infanzia e la scuola dell’obbligo dei
comuni-pilota, dove vale la regolamentazione prescritta dal Modello per la pedagogia specializzata (colloquio e consulenza alla Tavola rotonda e decisione del team di specialisti).
Terapia / Sostegno
Di regola la terapia ha luogo in forma individuale. Una terapia di gruppo può avvenire
se giustificata dalla specifica situazione dei bambini (per esempio raggruppamento di
due bambini con sintomatologia analoga).
La terapia offre stimoli e modelli linguistici in situazioni di gioco e di apprendimento
guidate e libere.
Nei comuni-pilota vengono sperimentate sempre più frequentemente forme integrative
di terapia e sostegno linguistico direttamente all’interno della classe.
Nell’ambito della scuola dell’infanzia e della scuola dell’obbligo la terapia può assumere le seguenti forme:
–intervento regolare a lungo termine (da una fino ad un massimo di 4 unità
di terapia, in particolare per bambini che dovrebbero essere considerati
allievi di classi logopediche e dovrebbero quindi rientrare nello statuto
della scolarizzazione speciale integrata e aver ricevuto un relativo mandato
cantonale individuale).
–intervento intenso a breve termine (per esempio 18 unità di terapia)
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–intervento sporadico (per esempio ogni 2 settimane oppure una volta al
mese)
–intervento ad intervalli con pause durante il processo terapeutico.
Collaborazione con i genitori
Il lavoro con i genitori riveste una grande importanza nel processo terapeutico e comprende i seguenti compiti:
–sensibilizzare i genitori sui problemi specifici del loro bambino
–sviluppare insieme ai genitori le possibili soluzioni e strategie per poter
affrontare nel quotidiano le difficoltà, sfruttare le risorse del bambino ed
aiutarlo ad interagire nella vita di tutti i giorni.
–offrire ai genitori sostegno e consulenza nella loro difficile situazione
educativa e coinvolgerli nel processo terapeutico.
–indicare ai genitori come sostenere il processo terapeutico (ad es. compiti
a casa).
Collaborazione interdisciplinare / Tavola rotonda
Durante il processo terapeutico hanno luogo colloqui regolari tra la/il logopedista ed
altri specialisti coinvolti del settore medico, psicologico o pedagogico.
A seconda della necessità i colloqui possono essere individuali o di gruppo alla Tavola
rotonda. Di regola i genitori partecipano a questi colloqui.
Passaggio ad un’altro provvedimento / istituzione successiva
La terapia logopedica termina al più tardi alla fine dell’obbligo scolastico.
La/lo specialista in logopedia offre ai genitori consulenza e sostegno anche nel passaggio ad un’altro provvedimento. In pochi casi, tra i 16 ed i 20 anni, è necessario un
proseguimento o una ripresa della terapia (ad es dislessia durante la frequenza della
scuola professionale, balbuzie presente durante il tirocinio, ecc.) Il finanziamento per
questi casi dev’essere stabilito individualmente.
Procedura di chiusura
In base a motivazioni specifiche e in accordo con i genitori la/il logopedista decide la
chiusura della terapia logopedica e informa gli specialisti coinvolti.
Possibili criteri per la chiusura della logopedia in età scolastica sono:
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Logopedia in età scolastica (LP)
–gli obiettivi terapeutici sono stati raggiunti
–è necessario dare la priorità ad un altro tipo di provvedimento
–i genitori e/o la/il logopedista decidono la chiusura anticipata della terapia.
Amministrazione
I compiti amministrativi sono costituiti da:
–preparazione e post-elaborazione della seduta di terapia
–piano di terapia (evoluzione del bambino)
–analisi di test e sequenze video
–rapporti come richieste di finanziamento, rapporti di sviluppo /
punto della situazione, rapporti di passaggio e di chiusura
–appunti / verbali dei colloqui
–corrispondenza generale, ecc.
–statistica.
Aggiornamento su temi specifici
La/il logopedista per i bambini in età scolastica offre corsi di aggiornamento su temi
specifici per docenti ed altre persone interessate.
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Audiopedagogia (AP)
La terapia e la consulenza nel settore dell’audiopedagogia si rivolgono ai bambini ed
adolescenti che presentano disturbi dell‘udito e alle loro famiglie. La/lo specialista in
audiopedagogia offre sostegno e consulenza ai genitori, a specialisti in ambito scolastico ed extrascolastico come anche alle autorità coinvolte.
L’audiopedagogia si occupa delle esigenze particolari nell‘apprendimento scolastico e
dell’integrazione sociale di bambini che presentano una funzione uditiva limitata/danneggiata. Il compito principale è quello di garantire, tramite educazione, formazione e
sostegno specifici uno sviluppo il meno possibile limitato.
Età dei bambini
Dalla nascita fino alla nona classe (fine dell’obbligo scolastico).
Chi può beneficiare dell’audiopedagogia?
Nel settore dell’audiopedagogia vengono accettati bambini che presentano i seguenti
disturbi:
–bambini con perdita uditiva media sul lato migliore di almeno 30 dB
sull’audiogramma tonale o un valore analogo/paragonabile sull’audio­
metria vocale.
–bambini che presentano un disturbo della comunicazione da ricondurre ad
un deficit uditivo
–bambini minacciati da un deficit uditivo (ad es. bambini che soffrono di
otiti medie frequenti o croniche con conseguente diminuzione della soglia
trasmissiva).
–bambini che presentano un deficit nell’elaborazione centrale dei segnali
acustici (ad es. una difficoltà di elaborazione di questo tipo può manifestarsi in disturbi del comportamento, agitazione motoria, difficoltà di
apprendimento [solo consulenza]).
–bambini che presentano un deficit uditivo in concomitanza con un plurihandicap (ad es. bambini con sindrome di Down).
–ecc.
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Audiopedagogia (AP)
Procedura di segnalazione
Di regola le nuove segnalazioni di bambini per l’audiopedagogia giungono alla centrale
del servizio a Coira. Nel caso delle regioni periferiche invece le segnalazioni giungono
direttamente alla sede regionale.
La segnalazione può avvenire tramite i genitori oppure, con il loro accordo, tramite eventuali specialisti coinvolti dell’ambito medico, psicologico o pedagogico.
Valutazione
La valutazione dura di regola al massimo 3 sedute di 1½ ora fino alla stesura del
rapporto di richiesta ed è costituita da:
–valutazione del bambino
–colloqui con i genitori e con gli specialisti coinvolti.
Valutazione di bambini con plurihandicap
La valutazione di bambini che presentano un plurihandicap avviene in stretta collaborazione con i settori specializzati della logopedia, dell’ intervento ortopedagogico
precoce, della terapia psicomotoria, del sostegno per i disturbi della vista e dei medici.
Finanziamento
Il finanziamento avviene tramite l’Ufficio per la scuola pubblica e lo sport (USS/AVS). Il
provvedimento è gratuito per i genitori.
La richiesta di finanziamento per l’audiopedagogia viene inoltrata per 2 anni con la
possibilità di chiedere un prolungamento entro la fine dell’obbligo scolastico. In caso di
necessità è possibile offrire un sostegno di breve durata durante il passaggio al mondo
professionale (integrazione).
Terapia / Sostegno
Per la terapia la/lo specialista in audiopedagogia utilizza i seguenti mezzi:
–situazioni di gioco, lavoro ed apprendimento libere e/o guidate
–gioco espressivo (ad es. gioco di ruolo, musica, pittura)
–attività mirate nell’ambito della percezione uditiva e del linguaggio
–impiego di mezzi di aiuto compensativi (ad es. diario, sistema fonemico
manuale, alfabeto con linguaggio dei segni, lettura delle labbra, impiego
precoce della scrittura)
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–impiego di mezzi di aiuto tecnici ausiliari (ad es. impianto di trasmissione
FM per la scuola)
–lezioni di sensibilizzazione per tutta la classe
–ecc.
Di regola per la terapia la/lo specialista in audiopedagogia si sposta con l’auto privata. La
terapia in ambito prescolastico e scolastico può avvenire secondo le seguenti modalità:
–intervento regolare a lungo termine (una, al massimo 2 unità terapeutiche
di 1½ ora alla settimana) a domicilio oppure alla scuola dell’infanzia o a
scuola, come seduta individuale o di gruppo
–intervento intenso, limitato nel tempo (ad es. 10 unità terapeutiche di
1½ ora)
–intervento sporadico (ad es. una volta ogni due settimane o una volta al
mese)
–intervento ad intervalli con pause durante il processo terapeutico.
Collaborazione con i genitori
Il lavoro con i genitori riveste una grande importanza nel processo terapeutico e di
consulenza e comprende i seguenti compiti:
–sensibilizzare ed informare i genitori sulla prolematica specifica del loro
bambino
–sviluppare insieme ai genitori le possibili soluzioni e strategie per poter
affrontare nel quotidiano le difficoltà, sfruttare le risorse del bambino ed
aiutarlo ad interagire nella vita di tutti i giorni.
Collaborazione interdisciplinare / Tavola rotonda
Durante il processo terapeutico, di sostegno e di consulenza hanno luogo colloqui regolari o in base alle necessità, con le seguenti persone coinvolte:
–docenti (consulenza, visita, ecc.)
–medici specialisti (specialisti otorinolaringoiatra o altri, neurologi, ecc.)
–tecnici in acustica / tecnici IC
–altri specialisti coinvolti del settore pedagogico-terapeutico e psicologico.
A seconda della necessità i colloqui possono essere sia individuali che di gruppo alla
Tavola rotonda. Di regola i genitori partecipano a questi colloqui.
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Audiopedagogia (AP)
Passaggio ad un altro provvedimento / istituzione successiva
La/lo specialista in audiopedagogia offre ai genitori ed al team di specialisti consulenza e sostegno per il passaggio del bambino ad un’altro provvedimento o istituzione
oppure per l’inizio di un apprendistato. La consegna alla persona responsabile successiva avviene in forma orale o scritta.
Procedura di chiusura
In base a motivazioni specifiche e in accordo con i genitori la/lo specialista in audiopedagogia decide la chiusura della terapia e ne informa gli specialisti coinvolti in ambito
scolastico ed extrascolastico.
Possibili criteri per la chiusura dell’audiopedagogia sono i seguenti:
–gli obiettivi terapeutici sono stati raggiunti
–la/lo specialista in audiopedagogia consiglia ai genitori un altro tipo di
provvedimento
–il bambino viene inserito in una scuola speciale (ad es. scuola speciale per
bambini audiolesi)
–i genitori e/o la/lo specialista in audiopedagogia decidono la chiusura
anticipata della terapia
–termine dell’obbligo scolastico / inizio di un apprendistato.
Amministrazione
I compiti amministrativi sono costituiti da:
–preparazione e post-elaborazione della seduta di terapia
–piano di terapia (evoluzione del bambino)
–analisi di test e sequenze video
–rapporti come richieste di finanziamento, rapporti di sviluppo /
punto della situazione, rapporti di passaggio e di chiusura
–appunti / verbali dei colloqui
–corrispondenza generale, ecc.
Aggiornamento su temi specifici
Le/gli specialisti in audiopedagogia offrono corsi di aggiornamento su temi specifici per
docenti ed altre persone interessate.
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Settore disturbi della vista (DV)
Il settore per i disturbi della vista si rivolge a bambini e adolescenti che presentano lesioni o handicap della vista. La/lo specialista per i disturbi della vista offre sostegno e
consulenza a genitori, a specialisti in ambito scolastico ed extrascolastico come anche
alle autorità coinvolte.
Il settore disturbi della vista si occupa delle condizioni d’apprendimento particolari di
bambini menomati nelle loro funzioni visive e della loro integrazione sociale. Il compito
principale è quello di garantire, tramite educazione, formazione e sostegno specifici
uno sviluppo il meno possibile limitato.
Età dei bambini
Dalla nascita fino alla fine della nona classe (fine dell’obbligo scolastico).
Chi può beneficiare del sostegno per disturbi della vista?
Il settore disturbi della vista si rivolge a bambini che presentano:
–malformazioni oculari (per esempio microftalmo)
–malattie oculari (per esempio cataratta)
–nistagmo (tremore oculare)
–disturbi nelle percezioni visive
–disturbi nell’elaborazione a livello corticale
–disturbi della motilità oculare
–mancanza di capacità di fissare
–handicap uditivo-visivo
–plurihandicap e le sue ripercussioni come diminuzione della
visuale, forte sensibilità all’abbagliamento, riduzione del campo visivo
–mancanza di visione binoculare come mancanza o diminuzione di profondità
del campo visivo, disturbi nella percezione cromatica, mancanza o diminuzione della visione di contrasto
–ecc.
Procedura di segnalazione
Di regola le nuove segnalazioni di bambini per il settore disturbi della vista giungono alla
centrale del servizio a Coira. Nel caso delle regioni periferiche le segnalazioni giungono
direttamente alla sede regionale.
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Settore disturbi della vista (DV)
La segnalazione può avvenire tramite i genitori oppure, con il loro accordo, tramite specialisti coinvolti dell’ambito medico, psicologico o pedagogico.
Valutazione
La valutazione dura di regola al massimo 3 sedute di 1½ ora fino alla stesura del rapporto di richiesta ed è costituita da:
–valutazione del bambino
–colloqui con i genitori e con gli specialisti coinvolti.
Valutazione di bambini con plurihandicap
La valutazione di bambini che presentano un plurihandicap avviene in stretta collaborazione con i settori specializzati della logopedia, dell’intervento ortopedagogico precoce,
della terapia psicomotoria, dell’audiopedagogia e dei medici.
Finanziamento
Il finanziamento avviene tramite l’Ufficio per la scuola pubblica e lo sport (USS/AVS).
Il provvedimento è gratuito per i genitori. La richiesta di sostegno nel settore disturbi
della vista viene inoltrata per 2 anni, con la possibilità di chiedere un prolungamento
entro la fine dell’obbligo scolastico. In caso di necessità è possibile offrire un sostegno
di breve durata nel passaggio al mondo professionale (integrazione).
Sostegno
Il sostegno comprende:
–training di low-vision
–insegnamento di tecniche e strategie specifiche per il gioco, l’apprendimento e il lavoro
–aiuto e sostegno nell’organizzazione del posto di gioco e di lavoro
–adattamento del materiale ludico e scolastico abituale
–consulenza, installazione e training per l’uso di apparecchi specialistici in
ambito scolastico (apparecchio per la lettura, sistema-PC con elaborazione
linguistica, binocolo, lente, ecc.)
–sostegno e consulenza nelle materie scolastiche che, a causa dei suoi
disturbi alla vista, creano svantaggi al bambino
–aiuto e sostegno nell’ampliamento delle competenze sociali
–introduzione e training di mezzi ausiliari ottici ed elettronici
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–insegnamento nelle materie e nelle tecniche specifiche per non vedenti
e portatori di handicap visivi ( per esempio dattilografia e uso dei mezzi
ausiliari elettronici)
–aiuto nel processo di scelta della professione.
Di regola, per la terapia la/lo specialista del settore disturbi della vista si sposta con
l’auto privata. Nell’ambito prescolastico e scolastico il sostegno comprende:
–intervento regolare a lungo termine (una, al massimo 2 unità terapeutiche
di 1½ ora alla settimana) a domicilio, alla scuola dell’infanzia o a scuola,
sedute individuali o di gruppo
–intervento intenso limitato nel tempo (per esempio 10 unità terapeutiche di
1½ ora)
–intervento sporadico ( per esempio una volta ogni due settimane o una
volta al mese)
–intervento a intervalli con pause durante il processo terapeutico.
Collaborazione con i genitori
Il lavoro con i genitori riveste una grande importanza nel processo di sostegno e consulenza e comprende i seguenti compiti:
–sensibilizzare e informare i genitori sui problemi specifici del loro bambino
–sviluppare insieme ai genitori possibili strategie e soluzioni per poter
affrontare nel quotidiano le difficoltà , sfruttare le risorse del bambino e
aiutarlo ad interagire nella vita di tutti i giorni.
Collaborazione interdisciplinare / Tavola rotonda
Durante il processo terapeutico e di sostegno e consulenza hanno luogo colloqui regolari o in base alle necessità, con le seguenti persone coinvolte:
–docenti (consulenza, visite a scuola)
–medici specializzati (oculista, neurologo, ecc.)
–ortottista
–informatici nel campo dei mezzi ausiliari elettronici specifici per handicap
della vista
–ottico
–altri specialisti coinvolti dell’ambito pedagogico-terapeutico o psicologico.
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Settore disturbi della vista (DV)
A seconda della necessità i colloqui possono essere sia individuali che di gruppo alla
Tavola rotonda. Di regola partecipano anche i genitori.
Passaggio a un altro provvedimento / istituzione successiva
La/lo specialista del settore disturbi della vista offre ai genitori e al team di specialisti
consulenza e sostegno per il passaggio del bambino ad un’altro provvedimento o istituzione successiva oppure per l’inizio di un apprendistato. Di regola la consegna alla
persona responsabile successiva avviene in forma orale o scritta.
Procedura di chiusura
In base a motivazioni specifiche e in accordo con i genitori, la/lo specialista del settore
disturbi della vista decide la chiusura del provvedimento e ne informa gli specialisti
coinvolti nell’ambito scolastico ed extrascolastico.
Possibili criteri per la chiusura sono:
–gli obiettivi terapeutici sono stati raggiunti
–la/lo specialista consiglia ai genitori, a seconda della necessità, un possibile provvedimento successivo o altre offerte di sostegno
–il bambino viene inserito in una scuola speciale per bambini con handicap
della vista
–i genitori o la/lo specialista del settore disturbi della vista decidono la
chiusura anticipata del sostegno
–fine della scuola dell’obbligo / inizio di un apprendistato.
Amministrazione
I compiti amministrativi del settore disturbi della vista sono costituiti da:
–preparazione e post-elaborazione della seduta di terapia
–piano di terapia (evoluzione del bambino)
–analisi di test e sequenze video
–rapporti come richieste di finanziamento, rapporti di sviluppo / punto della
situazione, rapporti di passaggio e di chiusura
–appunti / verbali dei colloqui
–corrispondenza generale, ecc.
Aggiornamento su temi specifici
Le/gli specialisti del settore disturbi della vista offrono corsi di aggiornamento su temi
specifici per docenti ed altre persone interessate.
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Direzione generale del servizio
Direzione professionale
Consulenza professionale
Direzione del servizio
La direzione generale del servizio è l’organo operativo al vertice della Fondazione Servizio Ortopedagogico. Essa svolge i compiti correnti attenendosi agli obiettivi della
fondazione. La direzione generale è responsabile delle incombenze quotidiane, della
realizzazione delle decisioni prese dal Consiglio di Fondazione e dell’organizzazione e
dello sviluppo del servizio.
La direzione generale partecipa alle riunioni del Consiglio di Fondazione con voto consultivo.
Direzione professionale
La direzione generale è anche direzione professionale (secondo decisione governativa
del 19 dicembre 2007). Essa è responsabile di assicurare e controllare i provvedimenti
pedagogico-terapeutici.
La direzione generale/direzione professionale è inoltre l’istanza di contatto per le autorità
ed i rappresentanti comunali, per le direzioni scolastiche, per i medici e per gli specialisti
coinvolti, ecc.
Consulenza professionale e logopediste regionali
La consulenza professionale e le logopediste regionali sono responsabili per il sostegno
professionale della direzione e costituiscono la persona di riferimento per i collaboratori
dei diversi settori (secondo decisione governativa del 19 dicembre 2007).
La consulenza professionale e le logopediste regionali sottostanno alla direzione generale/direzione professionale. Eventuali cambiamenti e sviluppi del Modello della pedagogia
specializzata possono avvenire solo in accordo con la direzione.
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HPD Heilpädagogischer Dienst Graubünden
Aquasanastrasse 12, 7000 Coira
Tel. 081 257 02 80, E-Mail [email protected], www.hpd-gr.ch
Servizio Ortopedagogico dei Grigioni
Sede regionale Val Poschiavo e Val Bregaglia
Prada, 7745 Li Curt
Tel. 081 844 19 37
Servizio Ortopedagogico dei Grigioni
Sede regionale Mesolcina-Calanca
Via Cantonale 33, 6535 Roveredo
Tel. 091 827 29 00, e-mail: [email protected]
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