Marta Frigerio
classe V B Linguistico-aziendale
“BIANCO
SU
NERO”
ITC “Jean Monnet”
Anno Scolastico 2010-2011
BIANCO
SU
NERO
GEOGRAFIA
ECONOMICA
FRANCESE
TEDESCO
INGLESE
Die
Deutsche Bank
und die
Waffenfinanzierung
The “Black Gold”
and the
delta of the Niger
Il fenomeno
del
Land Grabbing
L’Afrique,
carrefour d’intrigues
nucléaires
“Il nuovo colonialismo:
caccia alle terre
coltivabili”
Saggio di F. Roiatti
L’AFRIQUE,
CARREFOUR
D’INTRIGUES
NUCLÉAIRES
• À partir de 1960, la France a commencé a
développer une POLITIQUE DE
DISSUASION NUCLÉAIRE.
• Pour développer la “technologie” nucléaire
210 ESSAIS NUCLÉAIRES ont été
effectués entre février 1960 et juillet 1996.
• Beaucoup de ces essais ont eu lieu en
AFRIQUE et encore aujourd’hui la France
possède des intérêts nucléaires en
Afrique.
Par le passé, les
intérêts nucléaires
français se sont
concentrés surtout en
Algérie…
…Aujourd’hui, ils
se concentrent au
Niger.
L’ALGÉRIE
• La première bombe
atomique française
(“Gerboise bleue”) a été
explosée en février 1960.
• L’expérimentation devait
permettre “d’étudier les
effects physiologiques et
psychologiques pour
obtenir les éléments
nécessaires à la
préparation physique et
morale du soldat
moderne”
L’éntrée d’un site
Mesuration de la
“retombée radioactive”
LE NIGER
• Le Niger est l’un des
producteurs les plus
importants
d’URANIUM.
• Les mines d’uranium
sont entièrement
exploitées par duex
entreprises, AREVA e
Cfm, où le capital
national français est
très important.
Entrée d’une mine d’uranium possedée par
AREVA.
THE “BLACK GOLD”
AND THE
DELTA OF THE
NIGER
A satellite image of a part of the delta of the
Niger.
Map of the delta of the Niger.
Until 1956 Nigeria lived on a flourishing
agriculture and had a rich and diversified
ecosystem.
In 1956 the first OIL WELL was discovered and the
exploitation started 2 years later.
From that moment on, the country has become
a tinderbox and living and working conditions
have worsened.
Nowadays Nigeria ranks 142th in the ranking by
Countries for HDI (Human Development Index).
• Nigeria is the 5th world oil producer and is a member of
the OPEC.
• Nowadays Nigeria is the first African oil producer.
• It produces more than 2 millions barrels of oil per day.
• This corresponds to about 3% of the world daily oil
production.
• About 80% of the Nigerian oil comes from the region of
the delta of the Niger.
• Oil makes up about 95% of Nigerian exportations.
• 40% of oil is exported to the USA, 40% to Europe.
ENVIRONMENT PROBLEMS
• Pollution of the catchment
area of the delta of the
Niger. Problems with the
supply of drinking water.
• Expropriation and/or
deforestation of a lot of
plots of land to allow the
construction of facilities
(pipelines, extraction
systems). The remaining
plots are often covered with
oil sediments.
• Gas Flaring
The “torches”
Gas flaring in the region of the delta of
the Niger from the satellites of the U.S.
Air Force Defence Meteorological
Satellite Program. The data of 1995 are
blue, those of 2000 green and those of
2005 red.
SOCIAL PROBLEMS
• No workplaces for the local population
• The local population has tried more and more
times to assert its rights on that region but
demonstrations have always been choked off
because oil company have always supported
fierce dictatorships.
• Lack of utilities for the population (electricity,
fuel,…)
DIE DEUTSCHE BANK
UND DIE
WAFFENFINANZIERUNG
Der Sitz der Deutschen Bank in Frankfurt am Main
“Die Achtung der Menschenrechte und die Wahrung der
Arbeitnehmerrechte gehören zu unserem Selbstverständnis
und finden in den Geschäfts- und Infrastrukturprozessen der
Deutschen Bank durch klare Regeln Berücksichtigung.”
Banken und Waffenfinanzierung (2010)
BANK
UMSATZ
% DER
GESAMTEN
1
BNP Paribas ( + BNL)
€ 862.418.271,63
28,31%
2
DEUTSCHE BANK AG
€ 835.989.810,10
27,44%
3
UNICREDIT SPA
€ 297.558.768,96
9,77%
4
NATIXIS SA
€ 282.640.913,63
9,28%
5
BANCO DI BRESCIA SPA
€ 168.051.294,50
5,52%
6
COMMERZBANK AG
€ 115.849.199,68
3,80%
7
CRÉDIT AGRICOLE SA
€ 104.234.746,78
3,42%
8
BNL SPA
€
96.748.102,45
3,18%
9
SOCIÉTÉ GÉNÉRALE SA
€
88.344.606,30
2,90%
10
CASSA DI RISPARMIO DELLA SPEZIA
SPA
€
38.437.682,01
1,26%
…
Andere Banken
€
9.726.602,24
5,12%
TOT.
Quelle: Ministero dell’Economia e delle Finanze (Rapporto 2010)
€2.900.000.000,00
Der Umsatz der Deutschen Bank zwischen 2006 und 2010
2007
2008
2009
2010
€ 78.000.000
€ 519.000.000
€ 900.000.000
€ 836.000.000
Gesamtumsatz
€ 4,9
€ 2,9
Milliarden Milliarden
Prozentsatz
des
Gesamtumsatzes
23,7% 27,4%
Umsatz
Der Umsatz der Deutschen Bank zwischen 2007 und 2010
1.000.000.000
900.000.000
800.000.000
700.000.000
600.000.000
500.000.000
400.000.000
300.000.000
200.000.000
100.000.000
0
y
0
0,5
1
1,5
2
2,5
Jahr
3
3,5
4
4,5
Quelle: Ministero dell’Economia e delle Finanze
• Die Deutsche Bank bietet der
Rüstungsindustrie wichtige
Finanzierungen und unterstützt den
Waffenhandel auch nach gespannte
Gebiete der Welt wie z.B. der Mittlere
Osten und Nordafrika.
• Die Mangel an Transparenz ist auch sehr
bedenklich: in ihre “CRS Reports” gibt es
keinen detaillierten Bericht über die
Waffenhandlung.
IL
“LAND GRABBING”
Il termine “Land Grabbing” tecnicamente
significa “appropriazione di terreni”:
consiste nell’affitto o acquisto di grandi
appezzamenti di terreni in Africa e, in
forma minore, in Sud America da parte dei
cosiddetti “Paesi Emergenti”.
Si tratta di un sistema basato su investimenti
conclusi lungo l’asse Sud-Sud, ovvero da
aziende, banche e fondi sovrani di Paesi
Emergenti verso Paesi in Via di Sviluppo.
Per questo il Land Grabbing è detto anche
“NUOVO COLONIALISMO”: è “il secondo
mondo” che si mangia il “terzo mondo”.
PERCHÉ LA TERRA È
DIVENTATA UN AFFARE
• Esplosione del costo del cibo;
• Boom dei BIOCARBURANTI;
• Aumento della popolazione mondiale;
• Cambiamento della “dieta” di Cina e India
(3 miliardi di persone);
• Cambiamenti climatici
• Penuria d’acqua
PER CHI LA TERRA È
DIVENTATA UN AFFARE
• Cina
• Paesi del Golfo
• India
Dietro a questi colossi si muovono i più “piccoli”
come: Corea del Sud, Giappone, Libia, Siria,
Giordania.
LA MAPPA DEL RISIKO
AGRICOLO
AFRICA IN SVENDITA
• La Commissione
Economica delle Nazioni
Unite per l’Africa
(UNECA) ha quantificato
in 733 milioni di ettari la
terra arabile africana.
Solo il 3,8% di questa
superficie è
effettivamente sfruttato e
il 7% irrigato.
Chiaramente, c’è ampio
margine di sviluppo per
l’agricoltura.
UN GIOCO NON EQUO
• Creazione
d’INFRASTRUTTURE
e introduzione di
moderne metodologie
di lavoro.
• Creazione di posti di
lavoro
• Le promesse
vengono spesso
disattese e
l’agricoltura non viene
meccanizzata.
• I paesi che affittano le
terre spesso
utilizzano la propria
manodopera.
• Proventi per i paesi in
termini fiscali
(esportazione) e di
affitto/cessione dei
terreni.
• Non esiste un
“mercato di
esportazione”: è
come se i beni
agricoli fossero
prodotti in Cina o
India piuttosto che in
Africa, ecc. Gli
appezzamenti
vengono spesso
concessi a canoni
risibili o inesistenti.
• Il Land Grabbing
potrebbe
positivamente
incidere sulla
sicurezza alimentare
di molti paesi.
• Le derrate alimentari
coltivate vengono o
totalmente esportate
o utilizzate come
biocarburanti.
Inoltre, l’intero sistema è caratterizzato da una
totale mancanza di trasparenza: gli accordi
vengono spesso siglati in gran segretezza,
le popolazioni coinvolte non vengono
consultate e gli Stati spesso accettano
condizioni che mettono in discussione la loro
stessa sovranità.
QUALE SOLUZIONE?
• È necessario “tradurre un fenomeno che ha i
contorni del neo-colonialismo in una situazione
win-win, vincente per tutte le parti coinvolte”.
• “Il punto chiave è riuscire da un lato a rafforzare
le capacità dei governi di negoziare gli accordi
con le società e i fondi d’investimento esteri,
dall’altro a tutelare i diritti dei piccoli contadini,
dei pastori, delle donne, le pedine più deboli del
grande Risiko della terra”
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Percorso d`esame BIANCO SU NERO