SEDI ASSOCIATE:
 Guardia Lombardi
 Morra De Sanctis 1
 Rocca San Felice
PTOF
PIANO TRIENNALE
OFFERTA
FORMATIVA
A.S.
2016 –17
2017/18
2018/19
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
L’ISTITUTO
I.C. “Luigi De Simone” AVIC82400P ( Sede principale)
e-mail: [email protected]
Cod. Fisc. 91003750642
Tel. / fax 0827/41075
PEC: [email protected]
Web site: www.icguardialombardi.it
Indirizzo: via Beveri- 83040- Guardia Lombardi (AV)
Sedi associate: Morra De Sanctis e Rocca San Felice
Numero plessi:3
Scuole
Infanzia: N.3 – Primaria: N.3 – Secondaria primo grado: N.3
GUARDIA LOMBARDI-PANORAMA
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MORRA DE SANCTIS-CASTELLO
ROCCA SAN FELICE-PANORAMA
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Pag.
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INDICE
PDM-PTOF
Atto d’ Indirizzo
Premessa
Riferimenti Normativi
Ragioni del P.T.O.F.
Piano di miglioramento
Azioni previste per raggiungere le priorità del P.D.M.
Progetti programmate nel P.D.M. per il triennio
18
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63
65
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68
71
75
78
79
80
Potenziamento O.F.
Fabbisogno per la realizzazione del P.D.M.
Formazione ed aggiornamento
Programmazione triennale e annuale delle attività formative
Anno di Prova/Formazione
Carta per l'aggiornamento e la formazione
Comitato di Valutazione
Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)
LINEE GENERALI DEL P.T.O.F.
Analisi dei bisogni
Contesto Sociale: Guardia- Morra- Rocca
Criteri del funzionamento del servizio scolastico
L’unitarietà dell’istituto comprensivo
LE SCUOLE- Infanzia: Guardia-P.M.- Morra - Rocca
LE SCUOLE Primarie: Guardia- Morra- Rocca
LE SCUOLE Secondarie: Guardia- Morra- Rocca
Uffici
INTERVENTI FORMATIVI
Il Curricolo
Scuola Primo Ciclo
Competenze in uscita
Competenze al termine del primo ciclo di Istruzione
Profilo dello studente: principi e finalità
Il Curricolo Verticale
La Continuità
L’Orientamento
Il rapporto con le famiglie
L’accoglienza di alunni di altra nazionalità
Educazione alla sicurezza
OFFERTA FORMATIVA
Tempo scuola
Docenti assegnati all’Infanzia:Guardia-Morra-Rocca
Docenti assegnati alla Primaria:Guardia-Morra-Rocca
Docenti assegnati alla Secondaria:Guardia-Morra-Rocca
Strutturazione orario settimanale
Calendario scolastico
Metodologia
Verifica e valutazione
82
88
90
92
93
95
96
102
103
104
105
106
107
108
110
113
114
115
Criteri per la valutazione disciplinare
Scuola Primaria: criteri voto di comportamento
Scuola Secondaria: criteri voto di comportamento
Esame conclusivo del primo ciclo
Valutazione delle verifiche: Primaria e Secondaria
Unità Formative
Ampliamento dell’offerta formativa: attività integrative
Ampliamento dell’Offerta Formativa: Progetti
Piano annuale uscite-visite guidate -viaggi
Sistema nazionale di valutazione-autovalutazione
ORGANIZZAZIONE
La valorizzazione del contesto esterno
Funzionigramma d’ Istituto: risorse umane
Soggetti-Funzione
Organismi istituzionali
Personale A.T.A.
Risorse finanziarie: monitoraggio PTOF
Allegati
SEZIONE PRIMA
4
SEZIONE SECONDA
SEZIONE TERZA
SEZIONE QUARTA
SEZIONE QUINTA
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P.D.M. - P.T.O.F.
ATTO D’ INDIRIZZO
PREMESSA
RIFERIMENTI NORMATIVI
RAGIONI DEL P.T.O.F.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
AZIONI PREVISTE PER RAGGIUNGERE LE PRIORITÀ DEL P.D.M.
PROGETTI PROGRAMMATE NEL P.D.M. PER IL TRIENNIO
POTENZIAMENTO O.F.
FABBISOGNO PER LA REALIZZAZIONE DEL P.D.M.
FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
ANNO DI PROVA/FORMAZIONE
CARTA PER L'AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE
COMITATO DI VALUTAZIONE
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)
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I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E “L . De S im on e”
SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI I GRADO
Via Beveri – 83040 GUARDIA LOMBARDI (AV)
Sedi associate in Morra De Sanctis e Rocca San Felice
e-mail: [email protected]
Cod. Fisc. 91003750642
Tel. / fax 0827/41075
PEC: [email protected] - Web site: www.icguardialombardi.it
ATTO D’INDIRIZZO
al Collegio dei Docenti per la predisposizione del POF Triennale
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI
 il DPR 297/1994, Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione
 la Legge 59/1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la
dirigenza
 il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica
 il D.L.vo 165/2001 e ss.mm. ed integrazioni
 la Legge 107/2015, con le modifiche introdotte alla previgente normativa
 il DPR 89/2009, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art.
64, c. 4, del DL 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla L 133/2009
 gli artt. 26, 27, 28 e 29 del CCNL Comparto Scuola
 le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
TENUTO CONTO
 delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli
Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari del territorio;
 delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali
ed economiche operanti nel territorio, emerse dagli incontri e dalle interlocuzioni realizzati
dal Dirigente scolastico;
 delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie sia in occasione degli incontri
informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali), sia attraverso gli
esiti della valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola;
 dei Piani dell’Offerta formativa degli anni scolastici precedenti;
CONSIDERATI
 i risultati di apprendimento registrati nelle classi;
 i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti nella nostra scuola, in rapporto alla
media nazionale e regionale;
 gli esiti del Rapporto di Autovalutazione e considerate le priorità e i traguardi ivi individuati;
 le Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,
2015/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014);
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ASCOLTATI
 il Consiglio di Istituto nella seduta del 27/10/2015;
 il Collegio dei Docenti nella seduta del 2/10/2015;
 l’Assemblea ATA e il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di amministrazione;
CONSIDERATA
 la struttura dell’Istituto Comprensivo “L. De Simone” che abbraccia il territorio di tre
Comuni montani, ospitanti tre scuole dell’Infanzia, tre scuole Primarie e tre Scuole
Secondarie di I grado, ubicate in 4 Plessi scolastici;
7
TENUTO CONTO

delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l’istituzione dispone, nonché
delle esperienze professionali maturate nel corso degli anni;
RICHIAMATE

le norme a tutela della libertà di insegnamento dei docenti e quelle relative alle
competenze degli OO.CC.;
PREMESSO CHE






la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla
Legge n.107/2015;
l’obiettivo del documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti
indispensabili, sugli obiettivi strategici da perseguire, sulle priorità, sugli elementi
caratterizzanti l’identità dell’istituzione scolastica, che devono trovare adeguata esplicitazione
nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e sugli adempimenti che il corpo docente è
chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;
il collegio docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), ai sensi della
L. 107/2015, sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;
il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;
esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti
d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo;
una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale
unico dei dati della scuola;
EMANA
il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti.
PRINCIPI GENERALI PER L’ELABORAZIONE DEL P.T.O.F.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa sarà orientato all’innalzamento dei livelli di istruzione e
della competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L’azione
dell’istituzione scolastica è espressione dell’autonomia della comunità professionale e territoriale,
valorizza il contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, è orientata all’inclusione e
alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro sarà improntato a collaborazione e
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partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze degli organi collegiali
e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie.
Si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all'interno della comunità
scolastica e la definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all'esterno,
coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio.
Il Collegio dei docenti è invitato a considerare:


lo sviluppo delle otto competenze chiave di cittadinanza: comunicazione nella madrelingua,
comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di
iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale e in particolare il sostegno
all’assunzione di responsabilità e autodeterminazione;
la previsione di strategie orientate all’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari e
per sostenere gli studenti stranieri di recente immigrazione, per il potenziamento degli studenti
con particolari attitudini disciplinari, per l’individuazione dei talenti, il potenziamento delle
eccellenze e l’adozione di iniziative educative e didattiche secondo quanto indicato dalle Linee
Guida sui B.E.S (L.170/2010). Si ritiene importante prevedere progettazioni che favoriscano alleanze
tra docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni;
 l’organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità
critica, partecipazione e cooperazione, creatività, in particolare attraverso:
a) la diffusione di metodologie didattiche attive (apprendimento per problem solving,
ricerca, esplorazione e scoperta), individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e
modalità affettive e cognitive individuali;
b) la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco,
apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo, realizzazione di progetti e
ricerche come attività ordinaria della classe) e approcci meta cognitivi (modi di
apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia
di studio);
 l’attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la
condivisione di regole di comportamento, con l’adozione di specifiche strategie per la
promozione delle competenze sociali;
 il raccordo tra attività di ampliamento dell’offerta formativa e il curricolo di istituto, con la
chiara individuazione di obiettivi, abilità/competenze;
 la realizzazione di attività in continuità tra docenti di ordini/gradi di scuola
successivi/precedenti;
 la previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle
attività previste, per introdurre piste di miglioramento, migliorando i processi di
pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio.
CONTENUTI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano Triennale dell’Offerta formativa deve contenere:
 il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del
monte orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità. L’efficace
programmazione della quota di autonomia del curricolo e lo sviluppo di spazio di flessibilità
sono da considerarsi criteri qualitativi rilevanti nella definizione del fabbisogno di organico.
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 Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa – il Collegio individuerà
obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i campi di potenziamento
(come da CM n. 0030549 del 21/09/2015), in relazione alle azioni di miglioramento da
porre in atto a seguito dell’individuazione delle criticità come emerse nel Rav e delle
priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare.
 Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. A tal
proposito, sentito il DSGA, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura
dell’istituto scolastico, articolato in 3 sedi con 4 Plessi scolastici, si ritiene necessario
garantire le attività previste dai profili professionali di riferimento nei piani di lavoro,
secondo principi di qualità, efficacia ed efficienza.
 Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, tenendo conto delle priorità del
Rav/delle segnalazioni dei consigli di classe/del Collegio dei docenti/del Consiglio di Istituto.
Il bisogno di infrastrutture ritenute prioritarie dovrà comunque essere coerente con gli
obiettivi che il Collegio vorrà individuare nella redazione del Piano triennale.
Il Piano dell’Offerta Formativa Triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e formativa,
deve contenere inoltre:






il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, piano che costituisce uno dei punti di
riferimento centrali per la progettazione dell’attività della nostra istituzione scolastica (art.
3 c.3 DPR 275/99 come modificato dal c. 14 legge 107/2015).
Le modalità di attuazione dei princìpi di pari opportunità, promuovendo ad ogni livello il
rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione (art. 1 c. 16 legge
107/2015 e CM. n. 1972 del 15/09/2015).
Le azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di
apprendimento inclusivi (c.56 legge 107/2015) che, in attesa che sia definito il Piano
triennale sulla scuola digitale, si ritengono comunque rilevanti per la progettazione delle
azioni formative.
Le attività inerenti i percorsi di orientamento, comprese le attività funzionali
all'insegnamento non aggiuntive e riguardanti l'intero corpo docente (Dl 104/2013 art. 8 –
legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128) e quelle previste in eventuali specifici
progetti orientati a: percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie
inclinazioni, finalizzati alla scelta del percorso scolastico/universitario successivo,
orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali. Le attività e i progetti di
orientamento scolastico saranno sviluppati con modalità idonee a sostenere anche le
eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (art. 1 c. 32
Legge 107/2015). Tali problematiche dovranno essere adeguatamente affrontate.
Iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche
di primo soccorso (scuola secondaria I grado).
Eventuali attività extrascolastiche e in collaborazione con il territorio, attività che dovranno
essere caratterizzate da coerenza e continuità con l’azione formativa svolta durante
l’attività curricolare.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il Collegio dovrà definire aree per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni
emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell’Istituzione scolastica in
termini di esiti di apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovrà essere
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individuata la ricaduta attesa delle iniziative di formazione nell'attività ordinaria della scuola.
Potranno essere previste attività di condivisione di buone pratiche e gruppi di lavoro per la
produzione di materiali/strumenti, utili per la comunità professionale.
Strategia formativa privilegiata sarà da ritenere la ricerca/azione.
Per quanto riguarda la formazione del personale tecnico ed ausiliario si ritiene fondamentale
tenere conto di quanto emerso nell’assemblea del personale ATA
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell’Offerta Formativa
sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi
correttivi.
La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1), ha
valore sia formativo che amministrativo ed è uno strumento essenziale di articolazione delle azioni
didattiche
e di supporto all’orientamento personale dell’allievo.
Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:
 definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline;
 costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di
correzione;
 inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli
studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di
condotte cognitive ed affettivo-motivazionali (a solo titolo di es. rubriche di valutazione,
diari di bordo, rubriche di valutazione per compiti autentici, portfoli, ecc. );
 progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti così da
costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli
studenti. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per
ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.
Il presente Atto di indirizzo, contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la stesura del Piano
Triennale dell’Offerta Formativa, potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione.
“Rispetto agli indirizzi del presente atto, lo scrivente, insieme ai docenti che lo coadiuvano in attività di
supporto organizzativo e didattico, assicura e garantisce il necessario ed opportuno appoggio e sostegno a
quanto indicato.
Ciò in particolare nel caso in cui i suddetti indirizzi avessero necessità di essere supportati da adeguati
interventi chiarificatrici o formativi. Il tutto nel rispetto delle prerogative e del profilo del dirigente scolastico
così come emerge dal combinato disposto delle nuove e vecchie norme di settore.”
Guardia Lombardi, 9/12/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Sabato CENTRELLA
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PREMESSA
IL COLLEGIO DOCENTI
- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale
di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il
triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa
(d’ora in poi: Piano);
2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
3) il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico
assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico
dei dati della scuola;
- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle
associazioni dei genitori;
REDIGE
il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e
2018/2019, ma potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali
modifiche necessarie.
Il Piano è stato elaborato sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione
e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 3651 del
03/11/2015
Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 15/01/2016
Il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15/01/2016
Il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato.
Il Piano è pubblicato nel Portale unico dei dati della scuola
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Riferimenti normativi
Articolo 3-33-34 Costituzione Italiana.
Legge n. 104 del 5/02/1992 -- Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate.
Legge 15/03/97 n. 59 Art. 21 -- Autonomia del sistema formativo (legge Bassanini).
D.P.R. n. 249 del 24/06/98 -- Regolamento dello statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria di primo grado.
C.M. n. 352 del 7 agosto 1998 -- Documento di orientamento per il funzionamento degli
istituti Comprensivi della Scuola Materna Elementare e Media.
Legge n. 440/97 - Dir. 252/98 – Dir. 132 del 20/05/99 e Legge 440 del 03/08/2000 n.
194 Interventi prioritari e criteri per la ripartizione dei finanziamenti. Finanziamento
Sperimentazione dell’ampliamento dell’Offerta Formativa.
D.P.R. 275 del 08/03/99 -- Autonomia scolastica.
Legge 20/01/99 n. 9 art. 1 -- Elevamento obbligo di istruzione.
L.Q n. 30 del 2000 DPR 234 del 26-06-2000 -- Riordino dei cicli dell’istruzione.
Legge costituzionale 18-10- 2001 n°3 -- Modifica del titolo V della Costituzione che ha
attribuito alla Regione la competenza legislativa in materia di istruzione e formazione
professionale.
Legge 28/03/2003 n. 53 -- Definizione delle norme generali relative alla scuola dell‟Infanzia
e al Primo Ciclo dell’Istruzione.
D.Legs. 59 del 19/02/04 -- Definizione delle norme generali relative alla scuola dell‟Infanzia
e al 1° ciclo dell’Istruzione.
D.M 28/12/2005 -- Ripristino del curricolo (quota del 20%).
Nota Ministeriale 721/2006 -- Ribadisce l‟Autonomia.
Direttiva Ministeriale n. 68 del 3/08/2007. Indicazioni per il curricolo.
DPR 235 del 21/11/2007 (Statuto delle studentesse e degli studenti Scuola Secondaria ).
Art. 3 del DPR 235 del 21/11/2007 (Patto educativo di Corresponsabilità).
D.L. n. 112 convertito in Legge n. 133 del 6/08/2008.
D.L. n. 137 del 1/09/2008 convertito in Legge n. 169 del 30/10/2008.
Art. 3 del D.L. 154 del 7/10/2008.
D.L. n. 5 del 16/01/2009.
Legge n. 2 del 28/01/2009 Posta Elettronica Certificata.
C.M. n. 10 del 23/01/2009.
DPR n° 81 del 20/03/2009 Riordinamento rete scolastica.
DPR n.122 del 22/06/2009 Regolamento valutazione alunni.
C.M. 4274 del 04/08/2009 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.
C.M. 5510 del 10/11/2009 Linee guida educazione motoria
Decreti attuativi della Legge 170/2010 Linee guida dislessia.
Indicazioni Nazionali 16 novembre 2012
O.M. 11/05/2012 N. 41 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento
degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle
scuole statali e non statali. Anno scolastico 2011/12” ( si vedano in particolare gli articoli 17 e
17 bis per le norme relative all’esame per alunni con disabilità e DSA)
D.M. del 27 dicembre 2012 sugli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali)
C.M. n. 8/2013 sui BES - Indicazioni Operative
Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico
PDM 2015-18
L.107/2015
Piano Nazionale per la Scuola Digitali
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RAGIONI DEL P.T.O.F.
Il nostro P.T.O.F. è il punto d’incontro tra le richieste delle famiglie
e del territorio, i bisogni educativi e le finalità culturali che la nostra
scuola vuole perseguire, in conformità con:
 Le Indicazioni Nazionali del 2012
 La Raccomandazione del 2006 del Parlamento Europeo e del
Consiglio relativa alle 8 competenze chiave per l’apprendimento
permanente.
 Le linee programmatiche UE 2020.
 La legge 107/2015
IL NOSTRO P.T.O.F
 valorizza l’autostima scolastica
 prevede azioni coerenti con il Piano Nazionale per
la scuola digitale (comma 57)
 tiene conto dell’esigenze formative individuate a
seguito della lettura comparata del RAV (rapporto
di autovalutazione)
 tiene conto dell’organico dell’autonomia richieste
del territorio e dell’utenza, in termini di “priorità”
 tiene conto delle risultanze del RAV, in termini di
cose che “devono migliorare”
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La legge 107/2015 di Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione ha ridefinito
sostanzialmente la durata e le competenze riguardo all’iter di stesura e approvazione del P.O.F.,
modificando quanto previsto dalla normativa precedente:
DURATA
DPR 275/1999
Annuale
Indirizzi
Stesura
Approvazione
Consiglio d’Istituto
Collegio Docenti
Collegio Docenti
L.107/2015
Triennale-revisione
annualeDirigente Scolastico
Collegio Docenti
Consiglio d’Istituto
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il piano che il Collegio docenti e il Consiglio
d’Istituto dell’I.C. di Guardia Lombardi assumono come documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale della scuola che esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa.
Le principali norme di riferimento in materia sono il DPR 275/1999 e la Legge 107/2015. Il
Piano, divenuto triennale, è un documento di pianificazione didattica, ma anche programmatorio
di gestione ed esprime, così, una duplice natura di pianificazione didattica a lungo termine
triennale, ma anche strategico gestionale, ovvero di previsione e programmazione del
fabbisogno di risorse umane e materiali.
Per questo, come da norma, è orientato dall'atto di indirizzo delle attività della scuola, delle
scelte di gestione e amministrazione redatto dal Dirigente scolastico, per essere poi elaborato
dal Collegio dei docenti ed infine "approvato" dal Consiglio di Istituto.
Noi operatori dell'I.C. lavoriamo assieme per un’identità culturale e progettuale condivisa. Con
l’acquisizione della didattica del “progetto” pensiamo ad una delle fondamentali caratteristiche
dell’autonomia: “Il lavorare per progetti”.
Il senso che vogliamo darci con queste linee programmatiche è, allora, quello di riconoscerci
nella dimensione culturale e valoriale tracciata in questi anni.
Il PTOF assume, dunque, la valenza culturale e pedagogica di una comunità educante che vede
la famiglia al centro delle scelte educative, partecipe e che inevitabilmente incide
nell’articolazione organizzativa del servizio scolastico e sulla qualità educativa.
I processi di educazione – apprendimento si sviluppano all'interno del sistema scolastico
coerentemente in un processo continuo di cambiamento, che dura da anni e vengono
contestualizzati nel quadro della cooperazione tra le varie componenti.
L’Istituto Comprensivo “L. De Simone” viene costituito nell’anno scolastico 2000/2001, a
seguito dell’accorpamento dei tre gradi di istruzione in un unico istituto “in verticale”
comprendente le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado dei plessi presenti
nei comuni di Guardia lombardi, Morra De Sanctis, Rocca San Felice.
Tale accorpamento ha dato l’avvio, nel rispetto delle indicazioni legislative, ad un proficuo
rapporto di continuità fra la Scuola dell’Infanzia e gli altri livelli di scuola obbligatoria e,
soprattutto, ha reso possibile le necessarie unitarietà, gradualità e continuità della “Scuola di
base”.
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
AREE INDIVIDUATE DAL RAV
 1. Area: ESITI DEGLI STUDENTI
 2. Area: OBIETTIVI DI PROCESSO
PRIORITA’ INDIVIDUATE: N.2
Priorità n. 1
RISULTATI SCOLASTICI
TRAGUARDI
Diminuire la % di studenti collocati nelle
fasce di voto basse. Garantire pari
opportunità educativo-didattica, al fine di
ridurre disomogeneità tra le varie classi
dell’Istituto.
Priorità n. 2
COMPETENZE CHIAVE E DI
CITTADINANZA
Favorire la relazionalità positiva e
l’assunzione di responsabilità.
Pianificare nel curricolo trasversale unità
formative che prevedano un “approccio
culturale”
In tre anni.
Italiano: aumentare la % del 5 % dei livelli
4/5.
Matematica: livello 4/5 allineare alla media
regionale
TRAGUARDI
Incrementare del 10% la relazionalità tra le
varie scuole dell’Istituto, con attività e
progetti comuni.
Incrementare del 10% attività laboratoriali
(musica, arte, teatro, motoria e studio
dell’ambiente) a progetti regionali, PON,
altro.
Area di processo
Obiettivi di processo
Curricolo, progettazione e
valutazione
Ambiente di apprendimento
Integrare il curricolo disciplinare con gli obiettivi chiave
e di cittadinanza.
Inclusione e differenziazione
Prevenire fenomeni di esclusione, differenziando i
percorsi, all'interno della classe, con attività
sistematiche di recupero, consolidamento,
potenziamento, perseguendo gli obiettivi programmati.
Continuità e orientamento
Potenziare le competenze in uscita, adeguandole
agli standard europei.
Organizzare attività di aggiornamento finalizzate
all'acquisizione di metodologie inclusive e innovative.
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AZIONI PREVISTE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI E LE PRIORITÀ PREVISTE NEL P.D.M.
Obiettivo di
processo
Integrare il
curricolo
disciplinare con gli
obiettivi chiave e di
cittadinanza.
Risultati attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
Rilevazione
Miglioramenti delle
competenze di base
degli studenti in
italiano e in
matematica
rispetto ai dati
iniziali.
Risultati delle prove
iniziali, intermedie e
finali progettate per
ambiti disciplinari ed
effettuate.
Classi coinvolte per
l’anno 2015/16:
Primaria: II e V
Secondaria: I
Report griglia
predisposta.
Comparazioni con i
dati dell’INVALSI e
le valutazioni
quadrimestrali.
Organizzare attività
di aggiornamento
Finalizzate
all'acquisizione di
Metodologie inclusive
e
innovative.
Attuazione di
percorsi formativi
sulle metodologie
innovative.
Numero dei docenti
che
aderiscono al corso e
ricaduta didattica.
Questionari di
Gradimento.
Tabulazione
dati e report
collegiale.
Prevenire fenomeni
di esclusione,
differenziando i
percorsi, all'interno
della classe, con
attività
sistematiche di
recupero,
consolidamento,
potenziamento,
perseguendo gli
obiettivi
programmati.
Individuazione e
declinazione delle
competenze chiave
e di cittadinanza e
di quelle trasversali e
specifiche per i tre
ordini di scuola
(infanzia, primaria,
secondaria).
Predisposizione di
indicatori per
l’osservazione delle
competenze
chiave e di
cittadinanza nei
percorsi disciplinari e
nelle relative prove di
verifica.
Griglie di
osservazione
relative alle
competenze chiave.
Certificazione delle
competenze al
termine della quinta
primaria e classe
terza scuola
secondaria primo
grado, utilizzando il
modello nazionale.
Potenziare le
competenze in
uscita, adeguandole
agli
standard europei.
Diminuzione del
numero degli
alunni nelle fasce
più basse.
Aumento degli
allievi con
votazione 8/10.
Numero degli allievi
inclusi nelle fasce di
livello basse e alte.
Tabulazione dati e
report collegiale.
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PROGETTI PREVISTI PER LE AZIONI PROGRAMMATE NEL P.D.M. PER IL TRIENNIO
(allegati al presente)
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
OBIETTIVO DI PROCESSO
TITOLO PROGETTO
Integrare il curricolo
disciplinare con gli
obiettivi chiave e di
“Curricolo per
cittadinanza
competenze”
Docenti responsabili:
Tota Angelamaria
Giannotti Gelsomina
Arace Margherita
Check: giugno 2016
Ambiente di apprendimento
Organizzare attività di
aggiornamento finalizzate
all'acquisizione di
metodologie inclusive e
innovative
“Piano triennale di
formazione del personale
docente”
Docenti responsabili:
Boniello C. - Cipriano M.
Giordano A. - Iorizzo V.
Simone R. Viscido N.
Check:
giugno 2016-17-18
Inclusione e differenziazione
Continuità e Orientamento
Prevenire fenomeni di
esclusione, differenziando i
percorsi, all’interno della
classe, con attività
sistematiche di recupero,
consolidamento,
potenziamento, perseguendo
gli obiettivi
programmati.
Potenziare le competenze in
uscita, adeguandole
agli standard europei
“Potenziare e facilitare
l’apprendimento”
Docenti responsabili:
Forgione Maria
Di Paolo Lucia
Check: giugno 2017
“Io cittadino del mondo”
Docenti responsabili:
De Iasi Giuseppe
Calò Lauretta
Check: giugno 2016
*I responsabili dei progetti coordineranno le attività di programmazione, di esecuzione e di monitoraggio
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POTENZIAMENTO O.F
In base alla legge 107/2015, l’Istituto Comprensivo di Guardia Lombardi individua il
fabbisogno di posti dell’organico dell’autonomia, in relazione all’offerta formativa che intende
realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di
autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di
potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli
obiettivi formativi individuati come prioritari.
OBIETTIVI DEL POTENZIAMENTO
 Competenze linguistiche (madrelingua)
 Competenze logico-matematiche
 Competenze di cittadinanza attiva: imparare ad imparare, collaborare e partecipare
 Competenze digitali
 Potenziamento metodologie laboratoriali e attività di laboratorio
 Continuità educativa e didattica
L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA SARA’ UTILIZZATO ANCHE PER:
 Ridurre il numero degli alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità
didattica, anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità e
bisogni educativi speciali.
 Effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze
temporanee fino a dieci giorni, garantire le attività in sostituzione all’IRC (attività
alternative).
Il Dirigente Scolastico ha individuato, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, altri sei
docenti, per svolgere attività di supporto organizzativo e didattico.
I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale
dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di
organizzazione, di progettazione e di coordinamento.
L’organico dell’autonomia comprende:
l’organico di diritto (posto comune, sostegno);
posti per il potenziamento, l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento,
incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni.
Sono attivati, altresì, per ciascun anno scolastico, i posti occorrenti per l’adeguamento della
dotazione organica alla situazione di fatto.


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Fabbisogno di personale, strumentazione e materiali per la
realizzazione del piano di miglioramento
Si individua il fabbisogno di personale docente, suddividendolo in:
 Fabbisogno organico
 Fabbisogno organico potenziato
sulla base di questa ipotesi e degli obiettivi di miglioramento individuati nel relativo PIANO, in
base alla nota MIUR prot. N. 2805 del 11/12/2015
Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Annualità
Fabbisogno per il triennio
Motivazione: indicare il piano
delle sezioni previste e le loro
caratteristiche (tempo pieno e
normale, pluriclassi….)
Posto di sostegno
a.s. 2016-17: n.
Posto
comune
10
Da definire
Tempo pieno
a.s. 2017-18: n.
10
Da definire
Tempo pieno
a.s. 2018-19: n.
10
Da definire
Tempo pieno
a.s. 2016-17: n.
25
3
Tempo normale-Tempo pieno
a.s. 2017-18: n.
25
2
Tempo normale-Tempo pieno
a.s. 2018-19: n.
25
1
Tempo normale-Tempo pieno
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di
concorso/
sostegno
A043
A059
A345
A245
A028
A030
A033
A032
sostegno
a.s. 2016-17
a.s. 2017-18
a.s. 2018-19
Motivazione: indicare il piano
delle classi previste e le loro
caratteristiche
6+12h
4+9h
1+6h
16 h
16h
16h
16h
16h
4
6+12h
4+9h
1+6h
16 h
16 h
16 h
16 h
16 h
4
6+12h
4+9h
1+6h
16 h
16 h
16 h
16 h
16 h
4
Tempo prolungato- Pluriclassi
Tempo prolungato- Pluriclassi
Tempo prolungato- Pluriclassi
Tempo prolungato- Pluriclassi
Tempo prolungato- Pluriclassi
Tempo prolungato- Pluriclassi
Tempo prolungato- Pluriclassi
Tempo prolungato- Pluriclassi
Tempo prolungato- Pluriclassi
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Posti per il potenziamento
Tipologia (es. posto comune n. docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche
primaria, classe di concorso
al capo I e alla progettazione del capo III)
scuola secondaria, sostegno…)*
3
Posto comune primaria
Attività progettuali:
1
A030





A043
A059
A345
A245
N.1
N.1
N.1
N.1
Sostegno:
N. 1 per la scuola primaria
N. 1 per la scuola secondaria
potenziamento area matematico/tecnologica
potenziamento lingua italiana
recupero e personalizzazione
ed. alla cittadinanza
attività laboratoriali
4
Attività progettuali:
 potenziamento area matematico/tecnologica
 potenziamento lingua italiana
 recupero e personalizzazione
 ed. alla cittadinanza
 attività laboratoriali
2
Attività inclusive e personalizzate
Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Si individua il fabbisogno di personale ATA, suddividendolo in:
 Amministrativi
 Collaboratori scolastici
Fabbisogno personale ATA
Amministrativi
DSGA
Motivazioni
Collaboratori scolastici
Motivazioni
N. 3
N. 1
 Complessità dell’istituzione con plessi
staccati in paesi di montagna.
 Organizzazione scolastica a tempo
pieno per la scuola dell’infanzia e
alcune classi della scuola primaria e
classi a tempo prolungato per la scuola
secondaria di primo grado.
N. 12
 Orario apertura scuola ( 7,30 -18,00)
 Personale con L.104/92
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 Organizzazione scolastica a tempo
pieno per la scuola dell’infanzia e
alcune classi della scuola primaria e
classi a tempo prolungato per la scuola
secondaria di primo grado.
 Complessità dell’istituzione con plessi
staccati in paesi di montagna.
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
A completamento del piano di investimenti avviato nel precedente triennio e per la
realizzazione del Piano di Miglioramento, si prevede:
 spazi di lettura nella scuola secondaria e nei plessi di primaria
 acquisto di laboratori mobili (robotica)
 manutenzione e adeguamento della strumentazione già in dotazione
A tal fine si predisporranno impegni di investimento a carico del Programmi Annuali del
triennio, si adotteranno politiche di ricerca di finanziamento sul territorio e si
parteciperà ai bandi del PON (nota MIUR prot. 2805 del 11/12/2015)
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FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
A partire dall’anno scolastico 2016/17 la formazione dei docenti della scuola assume carattere obbligatorio (comma 124 L. 107).
ll Ministero, le sue strutture territoriali, le scuole e le loro reti, risorse PO-FSE e
finanziamenti MIUR. saranno gli attori di questa formazione.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il nostro Istituto, tenendo presente le linee di indirizzo della normativa, ha programmato la
formazione del personale per il triennio sulla base di:
 indagine dei bisogni formativi effettuata nei precedenti anni scolastici;
 riferimento alle priorità definite nel Piano di Miglioramento.
Il Piano contiene la previsione triennale delle azioni formative da rivolgere, anche in forme
differenziate, a:






docenti neo-assunti (con impegno a far "crescere" l'attenzione ai processi interni di
accoglienza e prima professionalizzazione);
gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM);
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodo
logica (nel quadro delle azioni definite nel PNSD);
consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di
inclusione e integrazione;
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, prefigurate
dall'Istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015;
figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza,
prevenzione, primo soccorso.
FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE
Saranno perciò organizzati percorsi di formazione dei docenti sulle seguenti tematiche:
 affettività- relazione educativa
 didattica inclusiva e innovativa
 cooperative learning sul metodo di studio e sulle abilità sociali
 metodologie di insegnamento sia delle specifiche discipline che interdisciplinari
 sicurezza
Risultati attesi: implementazione degli obiettivi del Piano di Miglioramento
FORMAZIONE PERSONALE ATA
Saranno organizzati percorsi di formazione del personale ATA sulle seguenti tematiche:
 dematerializzazione e segreteria digitale
 pacchetto office
 sicurezza
Risultati attesi: miglioramento delle procedure
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PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Nel corso del triennio di riferimento, l’Istituto Scolastico si propone l’organizzazione delle
seguenti
attività
formative,
che
saranno
specificate
nei
tempi
e
modalità,
nella
programmazione dettagliata per il triennio, come da nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015
“Il piano di formazione del personale” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne”.
A.S. 2016/2017
Attività formativa
Personale coinvolto
1)Didattica innovativa e Docenti di
inclusiva
discipline
tutte
Priorità strategica correlata
le Come da PDM
Priorità: 1-2
a) Formare i docenti sulle nuove
metodologie didattiche: flipped
classroom, cooperative learning e
potenziamento meta-cognitivo
2)Sicurezza e primo
Docenti – personale
soccorso
ATA- alunni secondaria
b) Promuovere l’utilizzo in classe delle
nuove metodologie.
Come da PDM
Priorità: 1-2
di primo grado
A.S. 2017/2018
Attività formativa
1)Didattica per
competenze
2)Dematerializzazione e
segreteria digitale
A.S. 2018/2019
Attività formativa
Didattica laboratoriale
Pacchetto office
Personale coinvolto
Docenti di tutte le
discipline
Docenti – personale
ATA
Personale coinvolto
Docenti di
discipline
Docenti
ATA
–
tutte
Priorità strategica correlata
Come da PDM
Priorità: 1-2
a) La didattica per competenze
- ambito linguistico
- ambito logico matematico.
b) Applicare nuove soluzioni pratiche
e facilmente declinabili per
”sperimentare” in aula la didattica
delle competenze
Come da PDM
Priorità: 1-2
Priorità strategica correlata
le Come da PDM
Priorità: 1-2
a) Sostenere e incrementare negli
alunni la motivazione
all’apprendimento.
personale Come da PDM
Priorità: 1-2
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PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Attività di
Periodo
formazione/aggiornamento
Ente formatore
ore
1
Corso di formazione sulla
sicurezza ai sensi del D.lgvo
81/2008, per tutto il personale
della scuola
Febbraio giugno
2016
Personale esperto
accreditato in possesso dei
requisiti previsti dal
decreto
6 /3/ 2013 per la figura
del formatore
12
2
Corso di prima sicurezza sull’uso
del defibrillatore
Formazione/aggiornamento
professionale in materia di
orientamento
Ottobre Dicembre
2015
Febbraio giugno
2016
C.R.I.
5
Progetto in rete in corso di
esame
6
3
Formazione/aggiornamento
microsoft
Corsi base e di approfondimento
Maggio giugno
2016/17
On line e/o con esperti in
sede
8
4
Formazione/aggiornamento in
materia di metodologie
didattiche innovative ed inclusive
Maggio giugno
2016/17
Progetto in rete finanziato
dal dm. 435, art 25 e
dell’art. 2, lettera a del
DD937 del 15/9/2015
10
5
Formazione/aggiornamento in
materia di Orientamento
17/12/2015
I.I.S.S. “Vanvitelli” di Lioni
Partecipanti: Giannotti
Gelsomina – Savino
Fernando
6
Seminario
“Progettazione, valutazione e
certificazione delle competenze
nel I ciclo di istruzione”
Venerdì 9 ottobre
2015 (ore 9.00 13.30)
Città della Scienza
Sala Newton
Partecipanti:
De Iasi Giuseppe
Varallo Sonia
Dalle
ore
11.00
alle ore
15.00
(ore
9.00 13.30)
3
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ANNO DI PROVA/FORMAZIONE -DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO
Fonti normative
 LEGGE N. 270/1982 art. 440 D.Lgs.vo n. 297/1994: istituzione corso di
formazione per i docenti neoassunti.
 C. C.N.L. Comparto Scuola 2006/2009.
 Legge n. 107/2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”: La legge n. 107/2015 introduce
significativi cambiamenti in materia di anno di prova e anno di formazione. I commi
dal 115 al 120 trattano della materia, specificando che, dopo la nomina in ruolo, il
personale docente effettua un anno di formazione e prova ai fini della conferma in
ruolo.

Decreto Ministeriale n. 850 del 27.10.2015
Tenuto conto delle indicazioni dell’ufficio Scolastico Regionale per la Campania - Direzione
Generale, l’Istituto Comprensivo di Guardia Lombardi ha pianificato tutte le attività
didattiche, organizzative e amministrative relative all’anno di prova/formazione-docenti neo
immessi in ruolo:







Criteri per la valutazione del docente in periodo di formazione e di prova
Bilancio delle competenze, analisi dei bisogni e obiettivi della formazione
Le quattro fasi del percorso formativo
Nomina Docente Tutor
Il portfolio professionale
Procedure per la valutazione del periodo di formazione e di prova
La conferma in ruolo
Bilancio di competenze, bisogni formativi e obiettivi della formazione
Attività previste dal nostro Istituto
1. Il Docente neo immesso in ruolo, entro il secondo mese di attività, deve predisporre,
con la collaborazione del Docente Tutor, un primo bilancio in forma di autovalutazione
strutturata sulle proprie competenze, in modo da far emergere i punti da potenziare,
per elaborare un progetto personalizzato di formazione in servizio.
2. Il Dirigente Scolastico e il docente neo immesso in ruolo, sentito il Docente Tutor, in
relazione ai bisogni della scuola, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo
professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze culturali, disciplinari,
didattico-metodologiche e relazionali da raggiungere o migliorare attraverso:
 le attività formative previste nell’anno di prova;
 la partecipazione alle attività formative attivate dall’istituzione scolastica;
 l’eventuale utilizzo della carta elettronica per l’aggiornamento.
3.Secondo bilancio delle competenze: al termine del periodo di prova il Docente
immesso in ruolo, con la supervisione del Tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze
per registrare i progressi professionali e gli eventuali nuovi sviluppi da ipotizzare.
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25
1.
2.
3.
4.
Le quattro fasi del percorso formativo
Incontri formativi e di accoglienza: 5 h
Laboratori formativi dedicati 15 h
Peer to peer e osservazione in classe 10 h
Formazione on line 20 h
TOTALE 50 ORE
e)Peer to peer e osservazione in classe
Il docente neo-assunto, attraverso una pratica didattica, accompagnata da un tutor
accogliente all’interno della propria scuola, si eserciterà ad analizzare, con fini migliorativi e
propositivi, gli aspetti culturali, didattici e metodologici della propria attività, attraverso
forme di collaborazione e scambio tra colleghi.
In particolare, questa attività sarà svolta in forma di reciproca osservazione in classe:
 3 ore di osservazione del neo assunto docente nella classe del tutor
 3 ore di programmazione e sviluppo condiviso (neo-assunto e tutor)
 3 ore di presenza del tutor nella classe del neo assunto
 1 ora di valutazione dell’esperienza.
Il Piano di formazione prevede un monte ore svolto in collaborazione con il tutor di scuola e
dedicato a momenti di tutoraggio e di osservazione reciproca, di affiancamento nel lavoro
didattico, di riflessione e di documentazione.
*Le F.S. hanno predisposto e pubblicato sul sito della scuola un opuscolo informativo a disposizione dei tutor
e dei docenti neo-immessi in ruolo su tutte le attività da svolgere e sulla tempistica da rispettare.
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Carta per l'aggiornamento e la formazione del docente
Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di
valorizzarne le relative competenze professionali, è istituita la
Carta per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle
istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
La Carta consiste in un voucher dell'importo di 500,00 euro che può
essere utilizzato per l'acquisto di libri e testi di natura didatticoscientifica, pubblicazioni e riviste riferite alle materie di
insegnamento e comunque utili all'aggiornamento professionale,
acquisto di hardware e software, iscrizione a corsi per atti-vità di
aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali,
rappresentazioni teatrali e cinematografiche, ingresso a musei,
mostre ed eventi culturali in genere, nonché per iniziative coerenti
con le attività individuate nell'ambito del Piano dell'affetta
formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al
comma 3.
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COMITATO DI VALUTAZIONE
Il nostro Istituto, come previsto dalla legge 107/2015, ha provveduto ad eleggere il
comitato di valutazione, così composto:
Dirigente Scolastico
Centrella Sabato
N. 2 docenti eletti dal Collegio
Turano Alessandra
Docenti
28
Simone Rocchina
(valutazione docenti neo-assunti)
Valorizzazione del merito del
personale docente
N. 1 docente eletto dal Consiglio di
Iorizzo Valentina
Istituto
N. 2 genitori
Da definire
N. 1 esterno
Ispettore, dirigente, docente
Compiti del comitato di valutazione docenti
VALUTAZIONE DEL PERIODO DI PROVA E FORMAZIONE dei docenti neo-assunti
(docenti eletti dal collegio dei docenti)
( L. 107/2015-comma 115 e seguenti)
*Individua criteri per la valorizzazione
del merito del personale docente sulla
base di:
a) qualità dell’insegnamento e contributo al
miglioramento della scuola e al successo formativo e
scolastico
b) risultati relativi all’innovazione didattica e c) responsabilità nel coordinamento organizzativo,
metodologica
didattico e formazione personale
*Articolo 11 - (Valorizzazione del merito del personale docente).
Per le finalità di cui al presente articolo, a decorrere dall'anno 2016, è istituito presso il Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a
decorrere dal 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione
organica dei docenti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Il dirigente scolastico, sentito il Consiglio di Istituto, assegna annualmente la somma di cui al comma 1 sulla base
della valutazione dell'attività didattica in ragione dei risultati ottenuti in termini di qualità dell'insegnamento, di
rendimento scolastico degli alunni e degli studenti, di progettualità nella metodologia didattica utilizzata, di
innovatività e di contributo al miglioramento complessivo della scuola.
Il bonus è destinato a valorizzare il merito al personale docente di ruolo.
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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)
Progetto MIUR “La mia scuola accogliente”
TITOLO: ”Imparare facendo …”
Animatore digitale: Savino Fernando
Premessa
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56,
il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Si
tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni
tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le
metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
Obiettivi del PNSD:
 sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
 potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la
formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
 adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la
trasparenza e la condivisione di dati;
 formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;
 formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale
nell’amministrazione;
 potenziamento delle infrastrutture di rete;
 valorizzazione delle migliori esperienze nazionali;
 definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la
diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Per facilitare questo processo di cambiamento nella nostra scuola è stato individuato il
docente Savino Fernando, quale Animatore Digitale, come figura che coordina la diffusione
dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD. Si tratta, quindi, di una figura di
sistema e non di un supporto tecnico.
L’A.D. sarà formato in modo specifico affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione
delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso
azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano Nazionale Scuola
Digitale”.
Le attività dell’A.D. saranno rivolte ai seguenti ambiti:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del
PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività,
anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie
e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
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CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia
comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti
gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con
attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Piano di intervento
primo periodo: gennaio - giugno 2016
 Creazione di un gruppo di lavoro. Ripartizione compiti.
 Elaborazione di un questionario di monitoraggio delle attività digitali già
in atto nell’Istituto e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite;
 Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per
l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.
 Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) di assistenza
sull’uso del registro, della comunicazione tramite e-mail e incontri dedicati
alla prima alfabetizzazione digitale.
 Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo
docente.
 Sito web scuola: adeguamento alla normativa, inserimento sezione dedicata
al PNSD, pubblicazione delle buone pratiche messe già in atto nella
scuola, elenco siti utili per la didattica innovativa, lavori prodotti dagli alunni,
informazioni su corsi online.
 Creazione di rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale
 Formazione specifica per Animatore Digitale; inventario di tutto il materiale digitale
dell’istituto.
Gli interventi dell’Animatore Digitale riguarderanno i seguenti ambiti:




Coinvolgimento della comunità scolastica
Creazione di soluzioni innovative
Formazione
Collaborazione con enti e soggetti del territorio e con le famiglie
In coerenza con quanto indicato negli indirizzi generali, la scuola promuove il raccordo e
l’integrazione della propria offerta educativa con le iniziative promosse da soggetti vari
privati ed istituzionali ed agenzie operanti sul territorio.
Il rapporto primario privilegiato è quello con le famiglie.
Il dialogo e la collaborazione con i genitori sono considerati preziose risorse per la
costruzione, realizzazione, valutazione del progetto formativo, che è centrato sui bisogni
degli alunni.
Fatte salve particolari situazioni che vengono di volta in volta affrontate dai singoli docenti,
dai Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe o dal Dirigente, l’Istituto offre alle
famiglie un ventaglio di diverse opportunità di colloquio e di incontro.
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Oltre a quella, fondamentale, delle famiglie, ci si avvale in modo diversificato nelle varie
annualità, della collaborazione di numerosi soggetti pubblici o privati, operanti sul territorio:
 L’Amministrazione Comunale.
Le Amministrazioni dei Comuni appartenenti all’Istituto Comprensivo partecipano al
funzionamento della scuola sia in fase di determinazione delle linee essenziali del Piano
dell’Offerta Formativa, sia in fase di finanziamento dei progetti, di acquisto di strumenti,
attrezzature e del materiale necessari per il pieno sviluppo del Piano.
 Con altre istituzioni scolastiche per mettere in comune idee e risorse.

Infrastrutture, mezzi e strumenti
Tutte le scuole dell’Istituto hanno in dotazione materiali informatici e non, che favoriscono lo
svolgimento delle attività didattiche.
Tutti i materiali vengono man mano implementati attraverso gli appositi fondi che le
Amministrazioni Comunali mettono a disposizione per l’arricchimento dell’offerta
formativa.
Al fine di realizzare quanto progettato la scuola necessità di:
 arredare in modo adeguato le aule;
 dotare i plessi che ne sono sprovvisti di laboratori didattici multimediali con adeguate
dotazioni hardware e software.
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Linee generali del P.T.O.F.
ANALISI DEI BISOGNI
CONTESTO SOCIALE: GUARDIA- MORRA- ROCCA
CRITERI DEL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO SCOLASTICO
L’UNITARIETÀ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
LE SCUOLE- INFANZIA: GUARDIA-P.M.- MORRA – ROCCA
LE SCUOLE PRIMARIE: GUARDIA- MORRA- ROCCA
LE SCUOLE SECONDARIE: GUARDIA- MORRA- ROCCA
UFFICI
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Analisi del territorio
Bisogni dei docenti
 Motivazione
 Riconoscimento di
impegno
 Modello
organizzativo che
valorizzi la
professionalità
 Disponibilità di sussidi,
attrezzature e
materiali
 Costante
coordinamento
didattico
 Collaborazione da
parte dei genitori
 Star bene a scuola
I diversi plessi, pur operando su
territori diversi, presentano
realtà ambientali simili. Sul
territorio risulta un forte
decremento della popolazione.
I ragazzi dedicano la
maggior parte del loro
tempo libero al gioco e
molti altri p a r t e c i p a n o
ad attività sportive
organizzate.
DALL’AUTOANALISI
D’ISTITUTO(RAV)
ALLA RILEVAZIONE
DEI BISOGNI
Dai dati dell’autoanalisi
d’Istituto emerge che la
domanda formativa è
diversificata:
 Una buona
preparazione di base
per facilitare il
proseguimento degli
studi
 Capacità orientativa
 Conoscenza delle
lingue straniere
 Un’ adeguata
competenza
informatica
 Sviluppo di abilità
cognitive,
operativo-motorie.
Bisogni della scuola
Bisogni degli alunni
 Facilitazione all’
apprendimento
 Star bene a scuola
 Valorizzazione delle
attitudini personali
 Apprendimento
della lingua
italiana per
a l u n n i stranieri
 Percorsi di
orientamento
Bisogni dei genitori
Analisi dei bisogni (RAV)
 Risultati scolastici
 Risultati
INVALSI
prove
 Risultati a distanza
 Competenze chiave e
di cittadinanza
 Disponibilità di risorse
finanziarie
 Disponibilità di
risorse umane e
professionali
 Attenzione,
fiducia,
sostegno
 Disponibilità da parte
del territorio
 Efficiente
sistema di
relazioni e di
comunicazioni
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IL CONTESTO SOCIALE
GUARDIA LOMBARDI: FONTI STORICHE
La parola “Guardia Lombardi” è stata accolta nell’elenco ufficiale dei Comuni dello
Stato Italiano e il nome Guardia, secondo il dizionario toponomastico UTET 1990,
anche nelle varianti Guarda, Garda, è un termine che allude, in origine, ad un” posto di
guardia”. La parola deriva da una voce germanica WARDA, di analogo significato ed
attribuibile forse ai longobardi (cfr notizie di storia civile e religiosa, di Don Antonio
Parziale).
ECONOMIA E SERVIZI
Guardia è un paese che basa la propria economia principalmente sull’agricoltura,
sull’allevamento di animali e, in minima parte, sull’artigianato. L’agricoltura, anche se
praticata in condizioni climatiche sfavorevoli, offre sufficiente produzione di cereali e
castagne di buona qualità. Sono presenti sul territorio piccole aziende agricole a
conduzione familiare.
La quasi totalità dei ragazzi di Guardia, dopo il conseguimento del diploma, è costretta
a spostarsi per frequentare gli studi universitari ed oggi, più di prima, emigra alla
ricerca di un impiego, allontanandosi definitivamente dal paese d’origine.
Il paese soffre l’inadeguatezza delle vie di comunicazione e l’insufficienza dei
trasporti pubblici, situazione questa che, però, non impedisce agli abitanti di spostarsi
con frequenza, in maniera autonoma, anche verso le grandi città, di vivere e di essere
promotori di esperienze sociali e culturali.
Il Comune di Guardia offre servizi sociali sicuramente atti a migliorare la qualità delle
vita degli abitanti.
Sono presenti un Istituto Comprensivo, ristrutturato secondo le recenti norme di
sicurezza, un’efficiente ed attrezzata Biblioteca comunale, a cui si rivolge l’intera
comunità scolastica e locale, un Museo della civiltà contadina, già mèta di visite private
e di scolaresche, una palestra, un campo di calcio e uno di tennis che possono
ampiamente soddisfare le esigenze di pratica sportiva dei giovani, sale per convegni e
riunioni.
Il Comune è, inoltre, dotato di qualche Associazione Culturale di un Circolo per gli
anziani e di un Forum giovanile.
La maggior parte degli alunni proviene dalle frazioni, abbastanza distanti dal centro
urbano, per cui, in alcuni casi, devono percorrere diversi chilometri per raggiungere la
sede scolastica.
L'Istituto Comprensivo, nella sua azione formativa, è aperto alla collaborazione
con tutte le agenzie formativi presenti sul territorio.
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MORRA DE SANCTIS: FONTI STORICHE
Il paese di Morra De Sanctis, in provincia in Avellino, deriva il suo nome dal suo più
illustre cittadino: il critico letterario Francesco de Sanctis, che vi nacque nel 1817.
Contrariamente a quanto potrebbe apparire il nome del paese "MORRA" non deriva
dall'omonima famiglia feudataria del luogo (principi Biondi-Morra), bensì dal toponimo,
che indica "altura", "monticello", "cumulo di pietre".
La radice mor/murm che significa appunto "cumulo di pietre" trova riscontro nel
gallese
mur,
nello
spagnolo
moron,
nel celtico
moran
e
nel latino
murus.
Quindi "Morra" indica un luogo costruito su di un'altura, su una zona rocciosa.
In dialetto morrese la parola murricine peraltro significa "mucchio di pietre"
(da C. Grassi, Studi e ricerche storiche su Morra nel Settecento - 1987).
ECONOMIA E SERVIZI
Morra è un paese dove gli abitanti hanno sempre svolto un ruolo attivo nel campo
agricolo, commerciale e artigianale. Purtroppo a causa del sisma del 1980, ha vissuto in
modo drammatico il fenomeno dell’emigrazione, già tanto forte in passato, con
l’abbandono di quelle attività che per secoli avevano dato lustro e sostentamento ad
intere famiglie. Oggi, grazie
soprattutto
alla zona industriale, il paese ha fatto
registrare un’importante ripresa economica., che permette la possibilità di inserimento
nel mondo del lavoro. Ciò ha permesso ai residenti di investire nel territorio d’origine,
evitando l’emigrazione che da sempre rappresenta un fenomeno negativo per lo
sviluppo dell’Irpinia. Il castello Biondi è stato sede dell’Università telematica
(Guglielmo Marconi).
Il Comune è, inoltre,
dotato
di qualche Associazione Culturale e di un Circolo
Culturale (AME- associazione morresi all’estero) e della Pro-Loco.
La maggior parte degli alunni proviene dalle frazioni, abbastanza distanti dal centro
urbano, per cui, in alcuni casi, devono percorrere diversi chilometri per raggiungere la
sede scolastica.
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ROCCA SAN FELICE:FONTI STORICHE
L’attuale centro abitato pone le radici della sua storia nel periodo medioevale. Le
origini di Rocca San Felice vanno ricercate infatti nell’anno 849, quando fu costruita la
roccaforte sulla sommità dello spuntone roccioso che domina il paese e la valle del
Fredane.
ECONOMIA
Rocca San Felice ha un’economia fondata sull’attività agricola, forestale, sull’industria
manifatturiera e sul piccolo commercio. Più che discreto è il patrimonio bovino, ottimo
quello ovino, dal quale si ricavano pregiati prodotti lattiero-caseari realizzati nella nota
contrada Carmasciano. Pur essendo un piccolo paese con poco più di mille abitanti, ha
sul suo territorio attrazioni archeologiche, storiche ed ambientali forse uniche in tutta
l’Alta Irpinia. Nel penultimo fine settimana di agosto, Rocca chiude le sue porte al
presente e si tuffa nel passato. Il suo borgo medioevale riprende vita con guitti e
giocolieri, dame e cavalieri, osti e mercanti, maghi e fattucchieri. Ogni casa si addobba
con drappi e stendardi e, tra gli stretti vicoli del borgo, si possono incontrare tutti i
personaggi che riproducono i mestieri di una volta. Il tutto è avvolto da una magia ed
ogni spettatore potrà dire di essere andato a spasso nel tempo.
LA MEFITE
La Mefite è un laghetto costituito da una pozza profonda non oltre due metri per 40
di perimetro, nella quale l’acqua ribolle per lo sprigionarsi di anidride carbonica e acido
solfidrico. La sua presenza ha richiamato nei secoli studiosi di ogni genere sia per
analizzare il fenomeno da un punto di vista scientifico sia per l’interessante studio
archeologico che é stato condotto in questa Valle. Qui si trovava, infatti, il tempio
dedicato a Giunone Mefitide, dea venerata in passato da gran parte della gente
dell’Italia meridionale, che chiedeva protezione e ricchezza. A causa di ciò il territorio
circostante è privo di vegetazione e popolazione animale . Gli scavi archeologici,
condotti negli anni Cinquanta e Sessanta da eminenti studiosi, portarono alla luce la
stipe votiva dove furono rinvenute statuette, monete, gioielli e le famose statue lignee,
uniche nel loro genere ed importantissime per il processo di conservazione nell’arco di
millenni. Gran parte di questi reperti archeologici si possono oggi visitare al museo
provinciale di Avellino.
La Valle d’Ansanto era ben conosciuta nell’epoca romana tanto che Virgilio collocava
proprio nella Mefite la porta dell’Ade: “Est locus Italiae medio sub montibus altis,
nobilis et fama multis memoratus in oris, Ampsancti valles.... Vi è un luogo nel centro
dell ‘Italia, sotto alti monti, famoso in ogni luogo, la Valle d’Ansanto...” (VII libro
dell’Eneide).
La valle d’Ansanto offre numerose occasioni sia per approfondimenti di studi
scientifici, il fenomeno dei gas provenienti dal sottosuolo, sia per lo studio della storia
locale legato al periodo dell’antica Roma.
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Manifestazione natalizia 2015
Presepe vivente
Rocca San Felice
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I CRITERI DEL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO SCOLASTICO
SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI
IL NOSTRO ISTITUTO INTENDE ASSICURARE:
 il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie;
 l’accoglienza e l’integrazione di tutti gli alunni;
 pari opportunità di crescita culturale;
 la gestione partecipata della scuola;
 l’adeguamento degli orari di lavoro di tutto il personale, onde garantire l’efficienza e
l’efficacia del servizio;
 la libertà di insegnamento;
 la formazione del personale.
CENTRALITA’ DEL SOGGETTO CHE APPRENDE
FINALITA’
Promozione del pieno sviluppo della persona
attraverso
La rimozione
di ogni
ostacolo
L’educazione alla
Cittadinanza e
alla legalità
L’acquisizione
degli alfabeti
di base della
cultura
La conoscenza di sé
PROMUOVENDO
La padronanza
delle discipline
La consapevolezza
delle proprie
potenzialità
Lo sviluppo di un’etica
personale
Il sapere
“integrato”
La progettazione
autonoma delle azioni e
verifica degli esiti
L’integrazione
delle diversità
Lo sviluppo di competenze
trasversali.
Successo formativo
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L’UNITARIETÀ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO E LA SUA
SPECIFICITÀ DELLE SINGOLE SCUOLE
Le finalità educative saranno perseguite attraverso un curricolo unitario, pur nel
rispetto delle peculiarità di ciascuna fascia d’età, con un coordinamento dell’attività
educativo-didattica, volto all’unitarietà dell’insegnamento e alla continuità del
processo educativo, attraverso la ricerca e il confronto di obiettivi, metodologie e
valutazioni.
Pur nell’ottica unitaria, sarà valorizzata la specificità dei singoli ordini di scuola: per
quanto riguarda, in particolare, il rapporto con il sapere e la conoscenza, ambiti
specifici dell’intervento scolastico, nel rispetto della normativa vigente.
Nella Scuola dell’Infanzia saranno valorizzati le relazioni interpersonali, il gioco e
l’esperienza concreta;
Nella Scuola Primaria sarà favorita l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e avviato,
mediante il riferimento continuo all’esperienza concreta, il passaggio da una
conoscenza comune al sapere scientifico;
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado, all’interno di una visione unitaria del
sapere, sarà approfondita la conoscenza disciplinare come modalità di lettura e
interpretazione della realtà.
Progetto d’Istituto
“Ricordando la prima guerra mondiale”
Manifestazione nella sede centrale- Guardia Lombardi
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LE SCUOLE
INFANZIA-GUARDIA LOMBARDI- PIETRI MATTINE
VIA BEVERI- TEL. 0827/41228
ORARI: ENTRATA. 8.30
USCITA
ANTIMERIDIANA: 12.40
SPAZI INTERNI

N. 2 AULE ADIBITA A SEZIONE

N. 1 SALONE

N. 1 BIBLIOTECA

N. 1 PALESTRA

N. 1 CUCINA
COLLABORATORI: N. 1

N. 1 REFETTORIO
SPAZI ESTERNI
N.1 PORTICO D’INGRESSO

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)

N. 1 SPOGLIATOIO

N. 1 ATRIO
USCITA POMERIDIANA:
ALUNNI SEZ. A: N. 12
ALUNNI SEZ. B: N. 12
16.15
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
40
INFANZIA-MORRA DE SANCTIS
VIA SETTEMBRINI - TEL. 0827/43535
ORARI: ENTRATA. 8.30
USCITA
ANTIMERIDIANA: 12.40
SPAZI INTERNI

N. 2 AULE ADIBITE A SEZIONI

N. 1 CUCINA

N. 1 REFETTORIO

N. 1 DEPOSITO CUCINA

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)
COLLABORATORI: N. 1

N. 1 SPOGLIATOIO
SPAZI ESTERNI
N.1 CAMPETTO
N.1 PORTICO D’INGRESSO

N. 1 ATRIO

N. 1 AULA AUDIOVISIVA
USCITA POMERIDIANA:
16.15
ALUNNI SEZ. A: N. 16
ALUNNI SEZ. B: N. 14
41
INFANZIA-ROCCA SAN FELICE
SAN NICOLA - TEL. 0827/45353VIA
ORARI: ENTRATA. 8.30
USCITA
ANTIMERIDIANA: 12.40
USCITA POMERIDIANA:
ALUNNI: N. 22
COLLABORATORI: N. 1
SPAZI ESTERNI
N.1 GIARDINO
N.1 PORTICO D’INGRESSO
16.15
SPAZI INTERNI

N. 1 AULA ADIBITA A SEZIONE

N. 1 SALONE

N. 1 CUCINA

N. 1 REFETTORIO

N. 1 DEPOSITO CUCINA

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
PRIMARIA-GUARDIA LOMBARDI
VIA BEVERI -TEL. 0827/41228
ORARI: ENTRATA 8.30
USCITA
ANTIMERIDIANA: 13.30
SPAZI INTERNI

N. 5 AULE DI CUI N.5 CON LIM

N. 1 SALONE

N. 1 BIBLIOTECA

N. 1 PALESTRA
COLLABORATORI: N. 2

N. 1 SALA PROFESSORI
SPAZI ESTERNI
N.1 GIARDINO
N.1 PORTICO D’INGRESSO

N. 1 LABORATORIO MULTIMEDIALE

N. 1 LABORATORIO SCIENTIFICO

N. 1 LABORATORIO MUSICALE

N. 1 CUCINA

N. 1 REFETTORIO

N. 1 DEPOSITO CUCINA

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)
USCITA POMERIDIANA:
ALUNNI: N. 51
16.15
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
42
PRIMARIA-MORRA DE SANCTIS
VIA SETTEMBRINI - TEL. 0827/43535
ORARI: ENTRATA 8.30
USCITA
ANTIMERIDIANA: 13.30
SPAZI INTERNI

N. 5 AULE DI CUI N.1 CON LIM

N. 1 SALONE

N. 1 BIBLIOTECA

N. 1 PALESTRA
COLLABORATORI: N. 1

N. 1 LABORATORIO MULTIMEDIALE
SPAZI ESTERNI
N.1 PORTICO D’INGRESSO
N.1 CAMPETTO

N. 1 LABORATORIO SCIENTIFICO

N. 1 LABORATORIO MUSICALE

N. 1 CUCINA

N. 1 REFETTORIO

N. 1 DEPOSITO CUCINA

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)

N. 1 DEPOSITO CUCINA

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)
USCITA POMERIDIANA:
16.15
ALUNNI: N. 49
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
43
PRIMARIA-ROCCA SAN FELICE
VIA SAN NICOLA -TEL. 0827/45353
ORARI: ENTRATA 8.30
USCITA
ANTIMERIDIANA: 13.30
USCITA POMERIDIANA:
ALUNNI: N. 33
COLLABORATORI: N. 1
SPAZI ESTERNI
N.1 GIARDINO
N.1 PORTICO D’INGRESSO
16.15
SPAZI INTERNI

N. 3 AULE DI CUI N.1 CON LIM

N. 1 ATRIO

N. 1 BIBLIOTECA

N. 1 LABORATORIO MULTIMEDIALE

N. 1 LABORATORIO SCIENTIFICO

N. 1 LABORATORIO MUSICALE

N. 1 CUCINA

N. 1 REFETTORIO

N. 1 DEPOSITO CUCINA

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
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SECONDARIA-GUARDIA LOMBARDI
VIA BEVERI - TEL. 0827/41075
ORARI: ENTRATA 8.30
USCITA ANTIMERIDIANA: 13.30
USCITA POMERIDIANA:
16.15
SPAZI INTERNI

N. 3 AULE CON LIM

N. 1 LABORATORIO MULTIMEDIALE

N. 1 LABORATORIO SCIENTIFICO
ALUNNI: N. 41

N. 1 LABORATORIO MUSICALE
COLLABORATORI: N. 2

N. 1 SALONE
SPAZI ESTERNI
N.1 CAMPETTO
N.1 PORTICO D’INGRESSO

N. 1 BIBLIOTECA

N. 1 SALA PROFESSORI

N. 1 PALESTRA



N. 1 REFETTORIO
N. 1 CUCINA
N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
45
SECONDARIA- MORRA DE SANCTIS
VIA SETTEMBRINI- TEL. 0827/43041
ORARI: ENTRATA 8.30
USCITA
ANTIMERIDIANA: 13.30
SPAZI INTERNI

N.3 AULE CON LIM

N. 1 LABORATORIO MULTIMEDIALE

N. 1 LABORATORIO SCIENTIFICO

N. 1 LABORATORIO MUSICALE
COLLABORATORI: N. 1

N. 1 SALONE
SPAZI ESTERNI
N.1 CAMPETTO
N.1 PORTICO D’INGRESSO

N. 1 BIBLIOTECA

N. 1 SALA PROFESSORI

N. 1 PALESTRA

N. 1 REFETTORIO

N. 1 CUCINA

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)
USCITA POMERIDIANA:
16.15
ALUNNI: N. 32
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
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SECONDARIA- ROCCA SAN FELICE
VIA MATTINA - TEL. 0827/45025
ORARI: ENTRATA 8.30
USCITA
ANTIMERIDIANA: 13.30
SPAZI INTERNI

N.3 AULE CON LIM

N. 1 LABORATORIO MULTIMEDIALE

N. 1 LABORATORIO SCIENTIFICO

N. 1 LABORATORIO MUSICALE
COLLABORATORI: N. 1

N. 1 SALONE
SPAZI ESTERNI
N.1 CAMPETTO
N.1 PORTICO D’INGRESSO

N. 1 BIBLIOTECA

N. 1 SALA PROFESSORI

N. 1 PALESTRA

N. 1 REFETTORIO

N. 1 CUCINA

N. 2 SERVIZI ( MASCHI DIVISI DA FEMMINE)
USCITA POMERIDIANA:
16.15
ALUNNI: N. 20
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
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UFFICI:
 PRESIDENZA
 SEGRETERIA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ L. De Simone”
SCUOLA DELL’INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI PRIMO GRADO
VIA BEVERI-83040 GUARDIA LOMBARDI (AV)
SEDI ASSOCIATE IN MORRA DE SANCTIS E ROCCA SAN FELICE
e-mail:[email protected] cod. fisc. 91003750642 Tel./fax 0827/41075
PEC:[email protected] - Web site:www.icguardialombardi.it
NOTIZIE UTILI
DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF. SABATO CENTRELLA
DSGA: SALERNO ANNAMARIA
ORARI DI SEGRETERIA: 08.30-14.00
Protezione dei dati personali
L’Istituto promuove tutte le iniziative necessarie al rispetto del
Decreto
Legislativo n° 196/2003 (Legge sulla privacy),
assicurando ad ogni livello organizzativo ed amministrativo la
protezione dei dati personali.
Presidenza
Ufficio di segreteria
Ufficio di segreteria
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49
Interventi Formativi
IL CURRICOLO
SCUOLA PRIMO CICLO
COMPETENZE IN USCITA
COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
PROFILO DELLO STUDENTE: PRINCIPI E FINALITÀ
IL CURRICOLO VERTICALE
LA CONTINUITÀ
L’ORIENTAMENTO
IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE
L’ACCOGLIENZA DI ALUNNI DI ALTRA NAZIONALITÀ
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
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IL CURRICOLO
Elemento costitutivo e fondante del POF


Cuore dell’identità formativa
Principale espressione dell’autonomia
delle scuole
SCUOLA DELL’INFANZIA
50
La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini dai 3 ai 6 anni
lo sviluppo:
 dell’identità(costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi);
 dell’autonomia(rapporto sempre più consapevole con gli altri);
 della competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità,
atteggiamenti);
 dell’avvio alla cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e
sociali).
Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di
relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli
operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.
Attraverso i campi di esperienza come luoghi del fare e dell’agire del bambino, si
favorisce il percorso educativo di ciascuno, aiutandolo
ad orientarsi nella
molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.
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SCUOLA PRIMO CICLO
Dalle finalità metacognitive agli obiettivi
Conoscere le diverse identità
e radici culturali di ogni
studente
Condividere i valori e
manifestare atteggiamenti
cooperativi e collaborativi
Rispetto dei
valori della
COSTITUZIONE
Valorizzare il patrimonio
culturale nazionale, idee
e valori di altri tempi e
altri luoghi
Mettere in relazione le
esperienze culturali della
storia europea e mondiale
Acquisire il senso del
dovere e dell’impegno
nella costruzione del
proprio ruolo di
cittadino
Riconoscere i diritti
inviolabili di ogni essere
umano, sanciti dalla
Costituzione Italiana
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51
Competenze
IN USCITA
•
Dimostra padronanza della lingua italiana.
•
E’ in grado di esprimersi, a livello elementare, in due lingue comunitarie .
•
Possiede conoscenze matematiche -scientifico- tecnologiche che gli
consentono di analizzare dati .
•
Utilizza in modo appropriato le tecnologie della comunicazione .
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola
secondaria di primo grado vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle
competenze relative ai campi di esperienze e alle discipline, intesi come piste
culturali e didattiche da percorrere per lo sviluppo integrale dell’allievo.
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52
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Al termine del primo ciclo di istruzione , lo
studente, attraverso gli apprendimenti sviluppati
a scuola, le esperienze educative vissute in
famiglia e nella comunità, affronta in autonomia
e con responsabilità le situazioni di vita tipica
della propria età.
Dimostra padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere testi di una
certa complessità, di esprimere le proprie idee.
E’ in grado di esprimersi, a livello elementare, in due lingue europee; utilizza una lingua
europea nell’uso delle tecnologie , dell’informazione e della comunicazione: posta elettronica,
navigazione web, social network, blog …
Possiede conoscenze matematiche –scientifico -tecnologiche che gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e
statistiche proposte da altri.
Possiede un pensiero razionale e sviluppato che gli consente di affrontare problemi e
situazioni sulla base di elementi certi.
Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e
analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è capace di ricercare nuove
informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto e delle regole nella convivenza civile.
Sa assumersi le proprie responsabilità e chiedere aiuto quando si trova in difficoltà.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento, s’impegna in campi espressivi ed
artistici che gli sono congeniali.
i che gli sono congeniali.
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53
Termine del primo ciclo di istruzione
profilo dello studente: principi e finalità
O STUDENTE: PRINCIPI E FINALITA’
Assicurare, secondo la Costituzione, un’istruzione scolastica obbligatoria di dieci anni.
Sostenere i capaci e i meritevoli , garantire pari opportunità.
Il sistema scolastico è fondato sulla libertà di insegnamento e sull’autonomia funzionale.
Ogni istituzione scolastica, tenendo presente gli standard nazionali, elabora il proprio curricolo.
O “Cittadinanza e Costituzione”
STUDENTE: PRINCIPI E FINALITA’
L’elaborazione del piano progettuale risponde all’esigenza di favorire il pieno sviluppo della
persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una
positiva interazione con la realtà naturale e sociale, attraverso l’acquisizione delle seguenti
“competenze chiave di cittadinanza” :
 imparare ad imparare;
 progettare con consapevolezza verificando i risultati raggiunti;
 comunicare nella lingua madre e nelle lingue straniere;
 collaborare e partecipare con spirito di iniziativa e imprenditorialità;
 agire in modo autonomo e responsabile sviluppando competenze sociali e civiche;
 risolvere problemi utilizzando competenze matematiche;
 individuare collegamenti e relazioni attraverso lo sviluppo delle competenze di base in
scienza e tecnologia;
 acquisire ed interpretare l’informazione utilizzando competenze digitali.
Inoltre, si terranno presente:
Obiettivi del Libro Bianco di J. Delors
Il Rapporto Delors dell’UNESCO sull’educazione afferma con forza che il progetto educativo
della scuola ha come centro la persona, riconducendo i compiti educativi a quattro pilastri:
 Sapere: imparare ad imparare, acquisire gli strumenti della comprensione
 Saper fare: imparare a fare, acquisire la capacità di agire creativamente nel proprio
ambiente
 Saper essere: imparare ad essere, saper valorizzare i propri talenti
 Saper vivere assieme: imparare a convivere, saper partecipare e collaborare con gli altri.
 Obiettivi UE 2020
Il Governo dell’Europa, mantenendo gli obiettivi precedenti (Lisbona 2010), ha indicato agli Stati
membri di raggiungere:
 la riduzione della dispersione scolastica
 la diminuzione del livello di disparità di sesso tra i laureati nei settori scientifici,
matematici e tecnologici
 l’aumento della capacità di lettura dei ragazzi al di sotto dei quindici anni l’aumento
all’85% del numero di coloro che completano l’istruzione superiore
l’incremento della percentuale di coloro che si formano permanentemente (lifelong learning).
 rizzare i propri talenti
 Saper vivere assieme: imparare a convivere, saper partecipare e collaborare con
gli altri.
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Obiettivi UE 2020
Il Governo dell’Europa, mantenendo gli obiettivi precedenti (Lisbona 2010), ha indicato
agli Stati membri di raggiungere:
54
Il curricolo verticale
Nel quadro dell’autonomia scolastica (DPR 275/99) il Curricolo diventa l’espressione
principale dell’autonomia della scuola, in quanto l’avvicina al territorio, la rende più
flessibile e idonea a intercettare i bisogni educativi tipici degli alunni e del contesto,
l’arricchisce di qualificati contributi e opportunità esterne e pertanto viene
aggiornato annualmente. Il Curricolo, allegato al P.O.F., fa riferimento ai documenti
approvati dal Collegio dei Docenti ed è stato elaborato sulla base delle “Nuove
Indicazioni Nazionali” del 16 novembre 2012.
55
Il RECUPERO, IL CONSOLIDAMENTO E IL POTENZIAMENTO
L’attività
del
recupero/consolidamento/potenziamento
risponde
alla
finalità
della
prevenzione al disagio e vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per
garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse
di apprendimento.
Obiettivo è l’acquisizione di un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento
delle abilità linguistiche e logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato,
individualizzato e attuato con apposite strategie. I singoli progetti sono elaborati e deliberati
all’interno dei Consigli di Interclasse e di Classe secondo le modalità stabilite dal Collegio dei
Docenti e prevedono l’indicazione degli obiettivi da raggiungere, delle modalità organizzative
dei gruppi di alunni e dei docenti coinvolti, della durata nel tempo e delle modalità di verifica e
valutazione.
SCUOLA PRIMARIA
Si effettuano attività laboratoriali di recupero e di consolidamento relative all’insegnamento
della lingua italiana e della matematica che coinvolgono tutti gli alunni della scuola nelle ore
curricolari, anche se in misura ridotta rispetto agli anni precedenti dovuta a riduzione delle
risorse.
SCUOLA SECONDARIA
Attività di recupero-potenziamento relative alle varie discipline vengono effettuate
sistematicamente durante le ore curricolari e non, coinvolgendo tutti gli alunni delle classi.
OFFERTA CURRICOLARE
Il CURRICOLO di Istituto è stato elaborato sulla base delle Indicazioni Nazionali del 2012.
Prevede:
 l’articolazione verticale delle discipline, dalla primaria alla secondaria di primo grado;

un percorso in continuità, per il raggiungimento delle competenze previste alla fine del
primo ciclo di istruzione e per l’orientamento alle scelte scolastiche successive.
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Attraverso il percorso curricolare che
♦ valorizza le potenzialità di ciascun alunno, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento
individuali (mediante attività di recupero, di consolidamento e di potenziamento)
♦ favorisce l’inclusione di tutti gli alunni nel reciproco rispetto
♦ sostiene l’acquisizione di un metodo di studio personale ed efficace
♦ attiva percorsi didattici individualizzati ed attività differenziate, sia volte al recupero di
situazioni di difficoltà e disagio, sia dirette alla valorizzazione delle eccellenze presenti
nell’istituto
si mira al raggiungimento delle seguenti competenze
COMPETENZE LINGUISTICHE
 Comunicare con interlocutori diversi in modo chiaro e pertinente alla situazione
comunicativa richiesta.
 Leggere e comprendere testi di diverso tipo.
 Produrre e rielaborare testi di diverso genere.
 Individuare e applicare le strutture linguistiche grammaticali, morfologiche e
sintattiche della lingua italiana.
COMPETENZE LINGUA 2
 Comprendere informazioni relative alla quotidianità.
 Descrivere, con lessico semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
 Comunicare utilizzando espressioni adeguate per dare e ricevere informazioni e fornire
descrizioni .
 Scrivere semplici testi di diverso genere.
COMPETENZE AREA SCIENTIFICO-MATEMATICO-TECNOLOGICA




Conoscere e applicare regole, formule e procedimenti logici.
Risolvere situazioni problematiche.
Conoscere e osservare fatti e fenomeni, individuandone gli elementi significativi e
comprendendone relazioni e modificazioni.
Comprendere e usare in modo appropriato il linguaggio specifico.
COMPETENZE DIGITALI

Consolidare abilità di base nell’utilizzo delle nuove tecnologie.


Utilizzare le nuove tecnologie per costruire conoscenze e competenze.
Utilizzare e fruire responsabilmente dei social network.
IMPARARE A IMPARARE



Acquisire la consapevolezza del proprio processo di apprendimento.
Acquisire, assimilare ed elaborare nuove conoscenze partendo da quanto già appreso.
Effettuare scelte consapevoli e responsabili, relative all’ orientamento, partendo dalle
proprie conoscenze, abilità e attitudini.
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COMPETENZE DI CITTADINANZA



Conoscere le principali strutture sociali e civiche al fine di inserirsi nel contesto di
appartenenza.
Conoscere e rispettare le norme della convivenza civile e democratica.
Rispettare l’altro ed essere disponibile al confronto, allo scambio e all’integrazione di
esperienze diverse.
SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’
 Riuscire a pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi, individuali e
collettivi.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
 Saper esprimere idee, stati d’animo, emozioni utilizzando linguaggi figurativi diversi
(arti visive, musica, spettacolo).
CURRICOLO LOCALE
All’ interno del Curricolo d'Istituto, la scuola ha programmato obiettivi dedicati al Curricolo
Locale per promuovere nei giovani la conoscenza delle radici storiche, culturali e artistiche del
proprio territorio; pertanto, è stato progettato un percorso formativo sulla storia del
proprio paese, attraverso progetti inseriti nel PTOF.
Attività previste
 Progetto provinciale “Paese mio”
 Partecipazione alle giornate Fai di primavera come “Ciceroni”
 Manifestazioni varie.
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57
LA CONTINUITÀ
MOTIVAZIONI
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno/a ad un percorso
formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo multidimensionale del soggetto
il quale, pur nei cambiamenti dell’età evolutiva e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce
così la sua particolare identità.
Il P. O. F. del nostro Istituto, che è Comprensivo, prevede già la trasversalità dei tre ordini di scuola
( Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado), ponendo in evidenza una serie di innegabili
vantaggi, scaturiti dalla verticalità:
 la realizzazione della continuità educativa- metodologico- didattica;
 la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;
 l’impianto organizzativo unitario;
 l’utilizzazione funzionale delle risorse professionali.
Di fatto, il nostro Istituto
si pone l’obiettivo primario di perseguire, oltre alla continuità
orizzontale, anche quella verticale.
OBIETTIVI
1. Promuovere la continuità del processo educativo.
2. Prevenire le difficoltà, specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, spesso causa di disagio
e di fenomeni di abbandono scolastico.
3. Assicurare, in particolare, che l'esperienza degli alunni con bisogni educativi speciali possa
svilupparsi secondo un percorso unitario e continuo, quanto più possibile in armonia con i ritmi
di maturazione e di apprendimento di ogni soggetto.
4. Incrementare la collaborazione e il dialogo interprofessionale tra gli operatori dei
diversi ordini di scuola.
5. Instaurare tra docenti ed alunni dei vari ordini un rapporto caratterizzato da un clima
sociale positivo, basato su fiducia e reciproco rispetto.
METODI ED INTERVENTI DIDATTICO-OPERATIVI
 Favorire situazioni di apprendimento cooperativo, che promuovano lo sviluppo della
creatività e facilitino la comunicazione dei propri vissuti.
 Attuare un modello organizzativo flessibile che preveda lo svolgimento di attività
destinate al grande e al piccolo gruppo e la collaborazione incrociata degli insegnanti dei
diversi gradi di scuola.
 Prevedere incontri dell’insegnante responsabile della continuità con il referente della
continuità educativa degli Istituti Superiori.
 Attuare incontri periodici fra i docenti dei tre ordini di scuola per stabilire i traguardi per
lo sviluppo delle competenze ( Alunni di 5 anni/1^ Primaria; alunni della 2^ Primaria/3^;
alunni della 5^/1^ secondaria; 2^ Secondaria/3^).
 Partecipare a corsi comuni di formazione.
 Predisporre strumenti di verifica.
 Condividere strumenti di programmazione e valutazione.
 Partecipare ad iniziative culturali organizzate dalle scuole del territorio.
 Nel mese di dicembre, in relazione ai tempi previsti dalle Ordinanze ministeriali, sono
organizzati incontri con i genitori degli alunni che intendono iscrivere i propri figli alle
scuole dell’IC , per presentare il Piano dell’Offerta formativa, i criteri di ammissione
stabiliti dal Consiglio di Istituto e le modalità da seguire.
Gli alunni delle classi ponte parteciperanno ad attività curricolari e di laboratorio in diverse giornate,
secondo il calendario concordato e definito dal docente referente alla continuità, sentite le
disponibilità degli insegnanti coinvolti.
Perseguono gli obiettivi della continuità i seguenti progetti d’Istituto:
1) “Natale insieme” - 3)“Ricordando la prima guerra mondiale”
2) “Paese Mio” 4) “Progetto F.A.I.”
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L’ORIENTAMENTO
SCEGLIERE IL PROPRIO PROGETTO DI VITA
L’ Orientamento scolastico è inteso nella sua dinamicità come parte integrante del processo di
maturazione della personalità dell’ alunno, aiutandolo nella conoscenza di sé e nell’ acquisizione del senso
critico. Se in passato, l’ orientamento consisteva prevalentemente nel trasmettere informazioni relative ai
diversi corsi di studio e nel somministrare test attitudinali al fine di indirizzare il ragazzo giusto alla
“scuola giusta”, recentemente sembra svilupparsi in tutta una serie di attività formative, lungo l’ intero
percorso di studi, per poter mettere il ragazzo nella condizione di auto-orientarsi.
L’ Orientamento viene dunque, inteso, almeno a livello teorico, come una modalità educativa
permanente, volta alla formazione dello sviluppo della persona e del suo inserimento attivo e partecipe
nel mondo scolastico, professionale, sociale.
OBIETTIVI





Favorire la conoscenza di sé sulla base delle proprie attitudini, degli interessi, delle capacità,
delle motivazioni e dei limiti personali.
Riflettere sulla propria personalità come sintesi di un processo di evoluzione e punto di
partenza di una carriera professionale.
Far conoscere il mondo del lavoro e l’ organizzazione scolastica italiana.
Sostenere gli alunni nel delicato e complesso passaggio dalla scuola Secondaria di I grado a
quella di II grado, aiutandoli a vagliare le diverse possibilità.
Capire quali sono le attitudini, gli interessi e le capacità personali.
FASE FORMATIVA
Alla luce di quanto sopra esposto viene formulato un percorso orientativo, inteso come prosecuzione di
un lavoro iniziato possibilmente con le classi ponte ed articolato nelle tre classi della Scuola Secondaria
di primo grado, come segue:
 Conoscere se stessi, i propri punti di forza e di debolezza, anche nell’ambito delle discipline
scolastiche
 Educare all’accoglienza, all’ascolto di sé e dell’altro
 Favorire l’autonomia nell’ambito scolastico e familiare
 Formare il senso di responsabilità nei confronti dei propri oggetti e del proprio spazio
 Puntualizzare il rapporto con l’adulto, genitore, docente e personale non docente della scuola,
comprendendone il progetto educativo
 Vivere e valutare il proprio rendimento scolastico
 Far capire ad ogni alunno che può essere parte attiva del suo processo di crescita e del suo
futuro ruolo nella società
 Offrire occasioni che stimolino la partecipazione attiva dell’alunno per mezzo di esperienze
d’apprendimento diversificato
 Rafforzare basilari processi di apprendimento
 Riflettere sulla propria personalità come sintesi di un processo di evoluzione e punto di
partenza per una carriera professionale
Questi temi saranno proposti e poi sviluppati, durante l’anno, dai docenti del Consiglio di
classe.
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FASE INFORMATIVA
•
•
•
•
•
•
Far conoscere l’organizzazione interna dei vari Istituti Superiori, attraverso un opuscolo informativo,
preparato dalle F.S., sul sistema e sulle risorse scolastiche presenti sul territori
Presentazione, da parte dei referenti degli Istituti Superiore, della propria scuola e della loro offerta
formativa
Somministrare agli alunni questionari utilizzati come strumento per riflettere sui propri interessi e
attitudini
Invitare le famiglie e gli alunni a far visitare le Scuole Superiori seguendo date fornite dalla Scuola (Open
Day)
Consegna alle famiglie del Consiglio Orientativo formulato dal Consiglio di Classe sulla base delle attitudini
manifestate dallo studente, delle competenze acquisite, dell’interesse e dell’impegno dimostrati durante il
triennio.
Programmare, all’interno del nostro Istituto, una giornata dedicata all’Orientamento, alla quale
parteciperanno genitori, alunni delle classi interessate e i referenti degli Istituti Superiori presenti sul
territorio
Tutte le proposte operative realizzate dai docenti della Scuola dell’Infanzia e del primo Ciclo perseguiranno
le finalità della Continuità educativa e dell’Orientamento, sia in fase progettuale sia in fase di verifica,
quest’ultima intesa come valutazione di competenze
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60
Il rapporto con le famiglie
La scuola e la famiglia, come istituzioni, mediante la relazione concreta tra
insegnanti e genitori, sono impegnate a costruire un rapporto significativo sul
piano della relazione, degli obiettivi da raggiungere e delle azioni concrete.
Per sancire l’effettiva collaborazione viene stipulato il “Patto di
Corresponsabilità” finalizzato a definire, in maniera puntuale e condivisa, i diritti
e i doveri nel rapporto tra Istituzione scolastica autonoma, famiglie e alunni.
Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un
rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e
per guidare ogni alunno al successo scolastico.
Per tal motivo, vengono previsti annualmente ben quattro incontri dedicati ai
colloqui individuali.
Ulteriori occasioni di incontro con le famiglie:
 inizio anno scolastico: assemblea per la presentazione POF e presa in
considerazione di eventuali richieste e suggerimenti;
 Gennaio: attività di orientamento per gli alunni delle classi terminali e
precisamente, così, strutturate:
a) Scuola dell’infanzia: orientamento genitori degli alunni che si
iscrivono alla scuola primaria. Informazioni e consigli pratici.
b) Scuola primaria: incontro di orientamento genitori/alunni che si
iscrivono alla scuola secondaria di primo grado relativo alle procedure
d’iscrizione. Presentazione piano di studio.
c) Scuola secondaria: orientamento genitori /alunni che si iscrivono alla
scuola secondaria di II grado. Materiale informativo. Open day.
ORA SUPPLETIVA DI RICEVIMENTO GENITORI
Accanto ai tradizionali colloqui quadrimestrali ed ai momenti conclusivi di
consegna/discussione delle schede di valutazione, la nostra scuola offre la
possibilità ai genitori di incontrare i singoli docenti, previo appuntamento, che
hanno dato un’ora di disponibilità settimanale per incontrare i genitori che lo
desiderino.
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L’ACCOGLIENZA DI ALUNNI DI ALTRA NAZIONALITÀ:
PROTOCOLLO
Fonti normative:
Articolo 87 della Costituzione-Circolare del Ministero degli Interni cit. e dalla C.M. n.5/94
D.L.vo n. 297/94, artt. 115 e 116- Legge 6 marzo 1998, n.40
D.L. 25 luglio 1998 n. 286- D.P.R. n. 394 del 31/08/1999
Frequentano il nostro Istituto alcuni alunni provenienti da nuclei familiari di immigrati,
eterogenei sia per nazionalità che per livello di conoscenza della lingua italiana. Pertanto,
considerata la varietà delle culture e delle situazioni concrete di ogni singolo alunno, l’Istituto
Comprensivo garantisce un’ adeguata accoglienza, al fine di facilitare l’inserimento e favorirne la
socializzazione come elemento centrale per la crescita globale dell’alunno straniero.
L’accoglienza procede attraverso le seguenti modalità:

raccogliere informazioni sugli alunni;

raccogliere dati sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica attraverso
l’osservazione/valutazione delle competenze in ingresso;

creare contatti con le famiglie e presentare loro l’organizzazione scolastica;

individuare i bisogni specifici di apprendimento, legati alla parziale conoscenza della lingua
italiana.
Elaborata la prima area di intervento (accoglienza), i Consigli di Classe della Secondaria e della
Primaria si riuniscono per stabilire i criteri di seguito elencati, utili all’inserimento dei nuovi alunni
nelle classi che li accoglieranno:
a) età dell’alunno straniero;
b) livello di conoscenza della lingua;
c) grado di difficoltà lessicali, grammaticali e sintattiche.
Successivamente i Consigli definiscono le linee
e le modalità di intervento per facilitare
l’apprendimento della lingua italiana, come veicolo di acquisizione delle conoscenze ed in particolare
delinea i percorsi didattici interculturali per educare ogni singolo alunno alla solidarietà, alla
cooperazione, all’accettazione delle ”diversità”, ad una convivenza interculturale e al rispetto delle
regole del vivere civile. Si concorda che il docente di lettere che opera nella classe in cui è inserito
l’alunno straniero, si farà carico di elaborare percorsi individualizzati di apprendimento sulla base delle
condizioni di partenza.
L’insegnante organizzerà esperienze linguistiche per l’apprendimento della lingua italiana a vari
livelli, ponendo attenzione:

al linguaggio orale per fornire vocaboli di base agli alunni, indispensabili alla comunicazione
quotidiana;

al linguaggio scritto al fine di intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche e favorire
il consolidamento del nuovo lessico in via di acquisizione.
Al termine degli interventi, i docenti procederanno alla valutazione degli apprendimenti attraverso
prove di verifiche strutturate e non, tenendo presente gli eventuali obiettivi minimi programmati nel
P.D.P.
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Educazione alla sicurezza
Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, integrato dal Decreto legislativo n. 126/09 e tutta la
normativa collegata prescrivono misure per la tutela e per la sicurezza dei lavoratori nei luoghi
di lavoro, in tutti i settori di attività pubblici e privati. Tale Decreto riguarda anche gli
edifici scolastici, gli alunni, i docenti, i collaboratori scolastici e tutto il personale che lavora
nelle scuole. La tematica della sicurezza comporta due aspetti:
1. L’aspetto relativo a impianti e strutture degli edifici scolastici, di competenza dei Comuni
proprietari degli immobili;
2. L’aspetto relativo ai comportamenti effettivamente messi in atto da alunni e lavoratori
all’interno delle strutture scolastiche, di competenza delle Istituzioni Scolastiche.
Per quanto riguarda il primo punto, la situazione strutturale delle nostre scuole è in fase di
adeguamento alle normative di sicurezza. Abbattimento delle barriere architettoniche, impianti
elettrici, uscite di emergenza e ogni altro dispositivo atto a prevenire lo sviluppo di incendi, sono già
stati eseguiti o sono tuttora in fase di esecuzione in alcuni plessi, sia pure in tempi diversi da scuola a
scuola. Gli interventi di carattere strutturale finalizzati all’adeguamento e messa a norma delle
strutture scolastiche sono in fase di realizzazione nel plesso della scuola Primaria di Rocca S. Felice.
Per quanto riguarda i comportamenti di chi opera all’interno delle scuole, i provvedimenti adottati dal
Dirigente Scolastico, equiparato ai fini della sicurezza al datore di lavoro, sono i seguenti:
 Designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione .

Redazione del documento di valutazione dei rischi e del Piano di Emergenza (consultabile in
forma integrale presso l’ufficio del Dirigente Scolastico).
 Designazione della squadra incaricata alla gestione delle emergenze (evacuazione degli
edifici scolastici, prevenzione incendi, primo soccorso): in ogni scuola sono incaricati uno o più
dipendenti, in base alla complessità dell’edificio, che hanno frequentato o frequenteranno
appositi corsi di formazione.

Effettuazione delle prove di evacuazione rapida in caso di incendio o terremoto: due prove
annuali (inizio e metà anno scolastico all’incirca) in ogni plesso.
 Modalità di sorveglianza degli alunni nei momenti meno strutturati della giornata scolastica
(entrata, uscita, intervallo, pausa mensa): sono oggetto di disposizioni specifiche del Dirigente,
concordate con i docenti e i collaboratori scolastici.
 La Rappresentanza Sindacale Unitaria dei lavoratori della scuola ha provveduto a designare il
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
 Educazione alla sicurezza: tutti gli accorgimenti strutturali ed organizzativi messi in atto per
predisporre ambienti di studio sicuri si sommano ad una costante attività volta a costruire negli
alunni la cultura della sicurezza e della protezione personale, che consiste in comportamenti
avveduti, prudenti, attenti in ogni ambiente di vita.
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Offerta Formativa
TEMPO SCUOLA
DOCENTI ASSEGNATI ALL’INFANZIA:GUARDIA-MORRA-ROCCA
DOCENTI ASSEGNATI ALLA PRIMARIA:GUARDIA-MORRA-ROCCA
DOCENTI ASSEGNATI ALLA SECONDARIA:GUARDIA-MORRA-ROCCA
STRUTTURAZIONE ORARIO SETTIMANALE
CALENDARIO
SCOLASTICO
METODOLOGIA
VERIFICA
E VALUTAZIONE
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DISCIPLINARE
SCUOLA PRIMARIA: CRITERI VOTO DI COMPORTAMENTO
SCUOLA SECONDARIA: CRITERI VOTO DI COMPORTAMENTO
ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE: PRIMARIA E SECONDARIA
UNITÀ FORMATIVE
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: ATTIVITÀ INTEGRATIVE
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI
PIANO ANNUALE USCITE-VISITE GUIDATE –VIAGGI
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE-AUTOVALUTAZIONE
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TEMPO SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
8.30-12.40 (25 h settimanali senza servizio mensa)
8.30-16.30 (44 h settimanali con servizio mensa)
orario annuale complessivo = h 1584
Gli organi collegiali hanno deliberato la flessibilità organizzativa,
per cui l’orario pomeridiano termina alle ore 16.15.
La riduzione dell’unità oraria giornaliera verrà recuperata dai
bambini durante le attività extrascolastiche (uscite, progetti …),
mentre i docenti completano il loro orario durante il cambio turno
e fruiranno del sabato libero a settimana alterna.
SCUOLA PRIMARIA
(classi: 2^- 5^)
(classi: 1^- 3^- 5^)
(classi: 4^- 5^)
8.30-13.30 (30 h settimanali con tempo normale)
di Guardia orario annuale complessivo = h 990
di Morra
di Rocca
(classi: 1^- 3^- 4^) di Guardia
(classi: 2^- 4^)
di Morra
(classi: 1^ - 2^- 3^) di Rocca
8.30-13.30
8.30-16.15(40 h settimanali con tempo pieno)
Orario complessivo=h1320
In tutte le sedi, i rientri pomeridiani vengono effettuati il
martedì, il giovedì e il venerdì.
SCUOLA SECONDARIA
Guardia
8.30-13.30
8.30-16.15
Orario complessivo =h 1254
Morra
Rocca
CLASSI:
I-II-III
In tutte le sedi, i rientri pomeridiani vengono effettuati il martedì
e il giovedì.
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SCUOLA DELL’INFANZIA
RESPONSABILI DI PLESSO:
Guardia L.- P.Matt: Iuni Teresa- Morra D.S.: Morano Filomena- Rocca S.F.: Garofalo Gemma
DOCENTI ASSEGNATI ALLE SEZIONI:
PLESSO
DOCENTI
Guardia Lombardi “Capoluogo”:
Guardia Lombardi “P. M.”:
Morra De Sanctis Sez.A
Morra De Sanctis Sez.B
Rocca San Felice Sez. U
Iuni Teresa, Rossi Gerardina, Ramundo Mariella
Di Pietro Giovanna, Ramundo Mariella, Di Matteo Rita
Rossi Rosa, Morano Filomena, Mitrione Caterina
Tota Angela, Bove Michelina, Mitrione Caterina
Martone Rosetta, Garofalo Gemma, Mitrione Caterina
DOCENTI
CURRICOLARI: 10
TOTALE DOCENTI: 12
DOCENTE DI RELIGIONE: 2
ALUNNI:76
SEZIONI : 5
RISORSE
UMANE
SEZIONI
G.L.
P.M.
MORRAA
MORRAB
ROCCA
TOTALE
ALUNNI
12
12
16
14
22
TOT
FEMMINE
6
6
8
5
9
TOT
MASCHI
6
6
8
9
13
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SCUOLA PRIMARIA GUARDIA LOMBARDI
RESPONSABILE DI PLESSO E COLLABORATORE VICARIO
DOCENTE: BONIELLO CATERINA
DOCENTI ASSEGNATI ALLE CLASSI:
CLASSI
Prima
Seconda
Terza
Quarta
Quinta
O.P.
(L.107/2015)
DOCENTI
Iorizzo Valentina, Giordano Arcangelo, Croce Elisabetta, Ramundo Mariella
Siconolfi M. Emilia, Cipriano Antonietta, Ramundo Mariella
Arace Margherita, Cancelliere Carmelina, Ramundo Mariella
Boniello Caterina, Cipriano Maria, Viscido Nadia, Ramundo Mariella, Cipriano
Antonietta
Boniello Caterina, Cipriano Maria, Viscido Nadia, Ramundo Mariella
Roselli Rosina
DOCENTI
CURRICOLARI: 9
TOTALE DOCENTI: 11
DOCENTE SOSTEGNO: 1
DOCENTE DI RELIGIONE: 1
ALUNNI: 51
CLASSI : 5
RISORSE
CLASSE
I
II
III
IV
V
TOTALE
ALUNNI
10
10
10
10
11
TOT
FEMMINE
3
2
5
4
9
TOT
MASCHI
7
8
5
6
2
UMANE
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SCUOLA PRIMARIA MORRA DE SANCTIS
RESPONSABILE DI PLESSO:
DOCENTE CAFAZZO GRANCESCA
DOCENTI ASSEGNATI ALLE CLASSI:
CLASSI
DOCENTI
Prima
Seconda
Terza
Quarta
Quinta
Carrabs Dolores, De Rogatis Felice, Ferrucci Giuseppina, Mitrione Caterina
Ferrucci Giuseppina, Mitrione Caterina, Famiglietti Gerardina, Cafazzo Francesca
Cipriano Teresa, Caracciolo Rosa, Ferrucci Giuseppina, Calo’ Lauretta
Mitrione Caterina, Cafazzo Francesca
De Rogatis Felice, Mitrione Caterina, Caracciolo Rosa, Ferrucci Giuseppina, Carrabs
Dolores, Perillo Raffaella
O.P.
Roselli Rosina
(L.107/2015)
69
DOCENTI CURRICOLARI: 7
TOTALE DOCENTI: 10
DOCENTE SOSTEGNO: 2
DOCENTE DI RELIGIONE:1
ALUNNI: 49
CLASSI :4
CLASSE
TOTALE
ALUNNI
RISORSE
UMANE
TOT
FEMMINE
TOT
MASCHI
I
II
III-IV
V
12
12
16
9
3
8
9
2
9
4
7
7
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SCUOLA PRIMARIA ROCCA SAN FELICE
RESPONSABILE DI PLESSO:
DOCENTE ROSAMILIA CATERINA
DOCENTI ASSEGNATI ALLE CLASSI:
CLASSI
Prima
Seconda
Terza
Quarta
Quinta
O.P.
(L.107/2015)
DOCENTI
Simone Rocchina, Rosamilia Caterina, Mitrione Caterina
Tammaro Paola, Calo’ Lauretta, Zarrella Alfonso, Mitrione Caterina, Genua
Domenica, Napolitano Pietro Paolo
Genua Domenica, Tammaro Paola, Zarrella Alfonso, Mitrione Caterina
Roselli Rosina
70
DOCENTI CURRICOLARI:6
TOTALE DOCENTI: 8
DOCENTE SOSTEGNO:1
DOCENTE DI RELIGIONE:1
ALUNNI: 35
CLASSI :4
RISORSE
UMANE
CLASSE
I-II
TOTALE
ALUNNI
8
TOT
FEMMINE
6
TOT
MASCHI
2
III
IV-V
10
15
4
6
9
6
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
SCUOLA
SECONDARIA
DI
I
GRADO
La scuola Secondaria di I grado effettua l’orario settimanale di 36 ore, per un totale di
1254 ore annuali con una dotazione organica di 38 ore.
N.B.
Anche quest’anno, l’orario della Scuola Secondaria di Guardia L., Morra D.S. ,
Rocca S. F. è ripartito in orario meridiano ed antimeridiano.
Guardia Lombardi
Lunedì
8,30-13,30
Mercoledì 8,30-13,30
Morra De Sanctis
Venerdì
8,30-13,30
Sabato
8,30-13,30
Lunedì
8,30-13,30
Mercoledì 8,30-13,30
Rocca S. Felice
Venerdì
8,30-13,30
Sabato
8,30-13,30
Lunedì
Martedì
Giovedì
Sabato
8,30-13,30
8,30-13,30
Martedì
8,30-16,15
Giovedì
8,30-16,15
71
Martedì
8,30-16,15
Giovedì
8,30-16,15
Martedì
8,30-16,15
Giovedì
8,30-16,15
8,30-13,30
8,30-13,30
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
SCUOLA SECONDARIA GUARDIA LOMBARDI
RESPONSABILE DI PLESSO: DOCENTE SAVINO FERNANDO
DOCENTI ASSEGNATI ALLE CLASSI:
CLASSI
DOCENTI
Prima
Turano Alessandra, Di Paolo Lucia, Giannotti Gelsomina, Caradonna Lidia, Savino
Fernando, Russo Carlo, Petrillo Massimo, Rauseo Filomena, Di Masi Margherita,
Conforti Gilda, Ruggiero Marco
Seconda
Turano Alessandra, Varallo Sonia, Giannotti Gelsomina, Caradonna Lidia, Miele
Caterina, Russo Carlo, Petrillo Massimo, Rauseo Filomena, Di Masi Margherita
Ruggiero Marco
72
Terza
Di Paolo Lucia, Giannotti Gelsomina, Caradonna Lidia, Savino Fernando, Russo Carlo,
Petrillo Massimo, Rauseo Filomena, Di Masi Margherita, Ruggiero Marco
O.P.
COLANTUONI RENATO (DOCENTE DI MUSICA)
(L.107/2015)
DOCENTI
CURRICOLARI: 11
TOTALE DOCENTI: 13
DOCENTE SOSTEGNO: 1
DOCENTE DI RELIGIONE: 1
ALUNNI: 41
CLASSI: 3
RISORSE
CLASSE
I
II
III
TOTALE
ALUNNI
11
11
19
6
8
5
3
14
UMANE
TOT
FEMMINE
TOT
MASCHI
5
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
SCUOLA SECONDARIA MORRA DE SANCTIS
RESPONSABILE DI PLESSO: DOCENTE TOTA ANGELAMARIA
DOCENTI ASSEGNATI ALLE CLASSI:
CLASSI
Prima
DOCENTI
Tota Angelamaria, Coppola Giovanna, Lamanna Donato, Giannotti Gelsomina,
Caradonna Lidia, Russo Carlo, Rauseo Filomena, De Respinis Pierangela, Conforti
Gilda(Sostegno+Musica), Di Masi Margherita
Seconda
Tota Angelamaria, Forgione Maria, Lamanna Donato, Giannotti Gelsomina, Caradonna
Lidia, Russo Carlo, Rauseo Filomena, De Respinis Pierangela, Conforti
73
Gilda, Di Masi Margherita
Forgione Maria, Coppola Giovanna, Miele Caterina, Giannotti Gelsomina, Caradonna
Lidia, Russo Carlo, Rauseo Filomena, De Respinis Pierangela, Conforti Gilda, Di Masi
Margherita
Terza
COLANTUONI RENATO (DOCENTE DI MUSICA)
O.P.
(L.107/2015)
DOCENTI
CURRICOLARI: 11
TOTALE DOCENTI: 13
DOCENTE SOSTEGNO: 2
DOCENTE DI RELIGIONE: 1
ALUNNI: 31
CLASSI: 3
RISORSE
CLASSE
I
II
III
TOTALE
ALUNNI
11
14
7
TOT
FEMMINE
5
6
3
TOT
MASCHI
6
8
4
UMANE
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
SCUOLA SECONDARIA ROCCA SAN FELICE
RESPONSABILE DI PLESSO: DOCENTE DE IASI GIUSEPPE
DOCENTI ASSEGNATI ALLE CLASSI:
CLASSI
Prima
Seconda
DOCENTI
Varallo Sonia, Iannaccone Nicola, De Iasi Giuseppe, Meninno Daniela, Truglia, Di
Paolo, Colantuoni, Imbriani
D’orsi, Di Masi, Rossi (S)
Terza
Iannaccone, De Iasi, Meninno, Truglia, Di Paolo, Colantuoni, Imbriani
D’orsi, Di Masi
COLANTUONI RENATO (DOCENTE DI MUSICA)
O.P.
(L.107/2015)
DOCENTI
CURRICOLARI: 10
TOTALE DOCENTI: 12
DOCENTE SOSTEGNO:1
DOCENTE DI RELIGIONE: 1
ALUNNI: 19
CLASSI : 2
RISORSE
CLASSE
I-II
III
TOTALE
ALUNNI
12
8
TOT
FEMMINE
8
5
TOT
MASCHI
4
4
UMANE
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
74
STRUTTURAZIONE ORARIO SETTIMANALE
SCUOLA DELL’INFANZIA
L’orario è articolato su 40 ore settimanali dal lunedì al sabato. La pausa mensa si svolge dalle ore 12.30
alle 13.30 ed è completata da una ricreazione pomeridiana di 30 minuti circa
1°turno
2°turno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
12.40
11.30
11.30
11.30
11.30
11.30
8.30
16.15
16.15
16.15
16.15
16.15
12.40
SCUOLA PRIMARIA
L’orario della scuola primaria prevede una strutturazione diversificata con moduli di 30h e con moduli di
40h.
Le classi che praticano un orario di 30 ore sono le seguenti:
a) Guardia- Classi:
b) Morra – Classi:
c) Rocca – Classi :
*QUADRO ORARIO 30 H
L’orario di 30 h settimanali si articola dalle ore 8.30 alle ore 13.30 dal lunedì al sabato. La pausa
merenda si svolge dalle ore 10.20 alle ore 10.30. La quota dell’autonomia (20%) viene impiegata per la
predisposizione di laboratori di recupero/potenziamento a beneficio degli alunni BES, per attività
alternative alla religione cattolica e per progetti specifici integrativi dell’offerta formativa
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Classi quinte
ITALIANO 7/9
ITALIANO 7/9
ITALIANO 7/8
ITALIANO 7/8
ITALIANO 7/8
MAT. 5/6
MAT. 5/6
MAT. 5/6
MAT. 5/6
MAT. 5/6
SCIENZE 2
SCIENZE 2
SCIENZE 2
SCIENZE 2
SCIENZE 2
TECNOLOGIA 1
TECNOLOGIA 1
TECNOLOGIA 1
TECNOLOGIA 1
TECNOLOGIA 1
MUSICA 2
MUSICA 1
MUSICA 1
MUSICA 1
MUSICA 1
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
ED. FISICA 2
ED. FISICA 1
ED. FISICA 1
ED. FISICA 1
ED. FISICA 1
STO-GEO 3
STO-GEO 4
STO-GEO 4
STO-GEO 4
STO-GEO 4
INGLESE 1
INGLESE 2
INGLESE 3
INGLESE 3
INGLESE 3
RELIGIONE 2
RELIGIONE 2
RELIGIONE 2
RELIGIONE 2
RELIGIONE 2
TOTALE h 30
TOTALE h 30
TOTALE h 30
TOTALE h 30
TOTALE h 30
Ogni consiglio di classe,
in base alle esigenze (es. pluriclassi), adegua il quadro orario da adottare per
favorire a tutti il successo formativo,tenendo presente il monte orario (minimo/massimo) previsto per ogni
disciplina.
I.C. “L. De Simone” Guardia Lombardi- Sedi associate Morra De Sanctis e Rocca San Felice – P.T.O.F triennale – 2016/17-2017/18-2018/19-
75
QUADRO ORARIO 40 h
Nei giorni di martedì, giovedì e venerdì, l’orario di 40 h settimanali si articola, dalle ore 8.30 alle ore
16.15. La pausa merenda si svolge dalle ore 10.20 alle ore 10.30. La quota dell’autonomia (20%) viene
impiegata per la predisposizione di laboratori di recupero/potenziamento a beneficio degli alunni BES,
per attività alternative alla religione cattolica e per progetti specifici integrativi dell’offerta
formativa.
Il nostro Istituto, inoltre, grazie alla flessibilità organizzativa, riduce l’unità oraria a favore di
situazioni particolari e di progetti specifici.
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Classi quinte
ITALIANO 10
ITALIANO 10
ITALIANO 9
ITALIANO 9
ITALIANO 9
MAT. 8
MAT. 8
MAT. 8
MAT. 8
MAT. 8
SCIENZE 2
SCIENZE 2
SCIENZE 2
SCIENZE 2
SCIENZE 2
TECNOLOGIA 2
TECNOLOGIA 2
TECNOLOGIA 2
TECNOLOGIA 2
TECNOLOGIA 2
MUSICA 2
MUSICA 2
MUSICA 2
MUSICA 2
MUSICA 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
ED. FISICA 2
ED. FISICA 2
ED. FISICA 2
ED. FISICA 2
ED. FISICA 2
STO-GEO 5
STO-GEO 5
STO-GEO 5
STO-GEO 5
STO-GEO 5
INGLESE 2
INGLESE 2
INGLESE 3
INGLESE 3
INGLESE 3
RELIGIONE 2
RELIGIONE 2
RELIGIONE 2
RELIGIONE 2
RELIGIONE 2
MENSA 3
MENSA 3
MENSA 3
MENSA 3
MENSA 3
TOTALE h 40
TOTALE h 40
TOTALE h 40
TOTALE h 40
TOTALE h 40
Ogni consiglio di classe,
in base alle esigenze (es. pluriclassi), adegua il quadro orario da adottare per
favorire a tutti il successo formativo,tenendo presente il monte orario (minimo/massimo) previsto per ogni
disciplina.
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SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
L’orario è di 36 ore settimanali, dalle ore 8.30 alle 13.30 nei giorni del lunedì, mercoledì, venerdì e sabato e dalle
ore 8.30 alle 16.15 nei giorni del martedì e giovedì in tutti i plessi. La pausa mensa si svolge dalle ore 13.30 alle
ore 14.15 ed è completata da una ricreazione pomeridiana di 15 minuti , precisamente dalle ore 14.15 alle ore 14.30.
La quota dell’autonomia (20%) e la quota oraria ricavata dalla flessibilità organizzativa che riduce l’unità oraria nei
giorni dei rientri, vengono impiegate per la predisposizione di laboratori di recupero/potenziamento a beneficio
degli alunni BES, per attività alternative alla religione cattolica e per progetti specifici integrativi dell’offerta
formativa per n. 2 ore settimanali dei docenti di italiano e matematica in servizio in ciascuna classe.
Classi prime
ITALIANO
Classi seconde
7+1
ITALIANO
Classi terze
7+1
ITALIANO
7+1
Assistenza mensa
Assistenza mensa
Assistenza mensa
MAT. 6+1
MAT. 6+1
MAT. 6+1
Assistenza mensa
Assistenza mensa
Assistenza mensa
SCIENZE 2
SCIENZE 2
SCIENZE 2
TECNOLOGIA 2
TECNOLOGIA 2
TECNOLOGIA 2
MUSICA 2
MUSICA 2
MUSICA 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
IMMAGINE 2
ED. FISICA 2
ED. FISICA 2
ED. FISICA 2
STO 2
STO 2
STO 2
Citt 1
Citt 1
Citt 1
GEO 2
GEO 2
GEO 2
INGLESE 3
INGLESE 3
INGLESE 3
2 lingua com. francese 2
2 lingua com. francese 2
2 lingua com. francese 2
RELIGIONE 1
RELIGIONE 1
RELIGIONE 1
Rec/pot ita 2
Rec/pot ita 2
Rec/pot ita 2
Rec/pot mat 2
Rec/pot mat 2
Rec/pot mat 2
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO- Guardia Lombardi- sede centrale
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CALENDARIO
SCUOLA
SCOLASTICO
INIZIO DELLE
LEZIONI
Scuola dell’Infanzia di Guardia Lombardi
30 Giugno 2016
14 Settembre 2015
Scuola dell’Infanzia di Pietri Mattine
TERMINE DELLE LEZIONI
30 Giugno 2016
Scuola dell’Infanzia di Morra De Sanctis
30 Giugno 2016
Scuola dell’Infanzia di Rocca San Felice
30 Giugno 2016
Scuola Primaria di Guardia Lombardi
08 Giugno 2016
08 Giugno 2016
Scuola Primaria di Morra De Sanctis
Scuola Primaria di Rocca San Felice
08 Giugno 2016
Scuola Secondaria di l grado di Guardia
Lombardi
Scuola Secondaria di I grado di Morra
De Sanctis
08 Giugno 2016
Scuola Secondaria di I grado di
Rocca San Felice
08 Giugno 2016
FESTIVITA’ NATALIZIE
FESTIVITA’ PASQUALI
NOVEMBRE
08 Giugno 2016
DAL 23 DICEMBRE 2015 AL 06 GENNAIO 2016
DAL 24 AL 29 MARZO 2016
ALTRE FESTIVITA’
02/2015
DICEMBRE
FEBBRAIO
07/2015
08-09/2016
DA AGGIUNGERE
1. FESTA DEL SANTO PATRONO
4. 25 APRILE 2016
2. 01 NOVEMBRE 2015
5. 01 MAGGIO 2016
3. 08 DICEMBRE 2015
6. 02 GIUGNO 2016
FESTIVITA’
SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE: DELIBERA OO.CC.
02 maggio 2016- LUNEDI’
N.B. Gli Uffici di Segreteria nei giorni 24 e 31 Dicembre 2015, il sabato che precede la Santa Pasqua,il
14 Agosto 2016 e tutti i sabati dei mesi di Luglio ed Agosto 2016 rimarranno chiusi, escluso l’ultimo
sabato di agosto 2016
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METODOLOGIA
L’azione didattica avrà al centro l’alunno come soggetto di educazione e di apprendimento
commisurandosi, nelle proposte, alle caratteristiche psicologiche e intellettuali dello stesso.
Nell’impostazione, il metodo di lavoro rispetterà i seguenti criteri:
- Coordinamento e coerenza fra i vari insegnamenti, affinché ci sia uniformità negli
atteggiamenti e negli stili educativi.
- Impostazione del lavoro didattico in rapporto alla situazione di partenza e attraverso
osservazioni e verifiche condotte in itinere.
- Individualizzazione dell’insegnamento e percorsi differenziati, valorizzando le esperienze e
le conoscenze di ciascuno.
- Proposte didattiche rapportate alla comprensione e stimolo alla crescita e alla motivazione
degli alunni.
- Approccio alla conoscenza graduale
dal semplice al complesso per stimolare la
partecipazione degli alunni al processo di insegnamento-apprendimento.
- Stimolazione nel ragazzo dell’attenzione critica a ciò che fa e a come lo fa.
- Orientamento degli allievi attraverso comunicazioni sul metodo, conoscenza degli obiettivi,
informazioni sul percorso (verifiche, valutazione formativa, azioni di recupero, valutazione
finale).
-Lezione frontale alternata a quella operativa attraverso utilizzo delle tecnologie multimediali.
STRUMENTI E TECNOLOGIE DIDATTICHE
Documentazione integrative.
Realizzazione di cartelloni/diari di classe.
Utilizzazione di strumenti informatici: computer e Lim.
Riprese filmate audio/video.
Prove oggettive per rilevare i livelli di partenza.
Questionario sull’efficienza nello studio e nella responsabilità scolastica.
Prove psico-attitudinali.
Utilizzo della didattica inclusiva e innovativa
VERIFICA
E VALUTAZIONE
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In ottemperanza all’art. 3 della L. 169/08 e al D.P.R. 122/09, la valutazione periodica e
annuale degli apprendimenti è espressa in decimi e sono ammessi alla classe successiva,
ovvero all’esame di Stato, a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppi di discipline. La medesima Legge precisa
tuttavia che per la religione cattolica, la valutazione continua ad essere espressa attraverso il
giudizio sintetico. Per l’eventuale non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato
del I ciclo, la decisione è assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe. Per la scuola Primaria
tale determinazione è assunta dai docenti della classe in sede di scrutinio, con votazione
unanime e per casi eccezionali e motivati
80
In tale ottica è indispensabile che i citati criteri facciano da riferimento per:




la valutazione in itinere;
la valutazione periodica e finale;
l’esame di Stato conclusivo di ciclo:
gli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte DELL’INVALSI.
La C.M. n. 10 del 23/01/09 sottolinea che i criteri per una valutazione di qualità sono:
la finalità formativa;
la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità;
la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio;
la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;
il rigore metodologico nelle procedure;
la valenza informativa.
La valutazione del comportamento degli alunni è espressa in decimi.
Per la Scuola
Secondaria di I grado, se la valutazione del comportamento riportata dallo studente, in sede
di scrutinio finale è
inferiore alla sufficienza, ovvero a
sei decimi, comporta la non
ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo,
indipendentemente dalla votazione conseguita nelle singole discipline di studio. La valutazione
degli alunni stranieri terrà conto del percorso personale e del raggiungimento degli obiettivi
minimi della classe di appartenenza. La valutazione insufficiente del comportamento,
soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del
Consiglio di Classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità
riconducibili
alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti,
nonché i regolamenti di Istituto, prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari
che
comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per
periodi superiori
a 15 giorni (art. 4). Gli esiti della valutazione sia dell’area cognitiva che
non cognitiva saranno comunicati alle famiglie tramite scheda di valutazione quadrimestrale
( come deliberato dal Collegio dei docenti).
SCUOLA DELL’INFANZIA
Ogni campo d’esperienza offre l’opportunità di verificare, da parte dei docenti, il livello di
sviluppo raggiunto dal bambino e le relative abilità conseguite. L’osservazione e la
registrazione da parte delle docenti utilizza alcune specifiche
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modalità:
 osservazione diretta del grado di coinvolgimento e di partecipazione del bambino nel
corso delle attività
 modifica del comportamento: affettivo-relazionale, motorio-espressivo
 rielaborazione verbale
 rappresentazione grafica
 schede strutturate e non
Per ogni alunno è predisposto una scheda personale per favorire il passaggio alla classe prima
della scuola primaria
SCUOLA PRIMARIA
La valutazione sul livello globale di maturazione viene accompagnato alla rilevazione degli
apprendimenti di tipo disciplinare. Mentre quest’ultima richiede prove oggettive misurabili in
grado di dare una quantificazione del livello raggiunto dall’alunno, la prima consente al team
dei docenti di dare alla famiglia una visione globale dell’alunno che evidenzia i progressi
ottenuti rispetto al livello di partenza, al grado di partecipazione alla vita scolastica, agli
interessi e alle attitudini manifestate.
L’alunno viene valutato in merito:
• al grado di partecipazione alla vita scolastica;
• al livello di autonomia personale raggiunto;
• all’atteggiamento nei confronti dei compagni e dei docenti;
• al progressivo grado di responsabilizzazione riguardo gli impegni scolastici;
• alle abilità acquisite nei vari apprendimenti disciplinari.
Valutazione e Verifica (momento di raccordo tra ultimo periodo della scuola dell’Infanzia
e primi mesi della scuola Primaria)
La Commissione preposta a tale ambito (formata dagli insegnanti delle varie tipologie di scuole
dell’I.C. e Funzioni Strumentali), ha elaborato delle prove che possano essere esplicative delle
conoscenze e competenze degli alunni che inizieranno il nuovo percorso scolastico.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
La valutazione impone ai Docenti un lavoro collegiale e l’obbligo della programmazione,
individuando percorsi, attività, strategie, metodologie perché ciascun allievo, con le sue
conoscenze, abilità, e competenze acquisite possa raggiungere gli obiettivi irrinunciabili posti
dalla scuola. Per realizzare compiutamente i percorsi indicati, il Collegio dei Docenti ha
definito i descrittori di riferimento aperti sia per la rilevazione, sia per l’analisi, sia per
l’intervento e la valutazione di ogni singolo alunno. Saranno considerati nella valutazione gli
elementi scientificamente accertati nelle verifiche.
Le verifiche dei compiti in classe, interrogazioni e prove oggettive di profitto per tutte le
discipline saranno effettuate al termine di ogni Unità Formativa. I dati delle osservazioni
sistematiche raccolte nel registro personale contribuiranno ad attivare la valutazione
formativa e a supportare la valutazione sommativa. A tale scopo, i docenti hanno prodotto un
documento, approvato dal Collegio dei Docenti, contenente i livelli di competenza
corrispondenti ai voti espressi in decimi.
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CRITERI INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA VALUTAZIONE
DISCIPLINARE
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCHEDA PER LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA
ATTEGGIAMENTI – IMPEGNO
CAMPI DI ESPERIENZA
82
Responsabilità
Partecipazione
Autocontrollo
Motivazione
Relazione con
gli altri.
Socializzazione
Rispetto delle
regole
Autonomia
IL SE’ E
L’ALTRO
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Organizzazione
lavoro
IMMAGINI,
SUONI,
COLORI
I
DISCORSI
E LE
PAROLE
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Orientamento
Legenda: A (LIVELLO ALTO); M (LIVELLO MEDIO); B (LIVELLO BASSO)
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CRITERI INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA VALUTAZIONE
DISCIPLINARE
In base alla LEGGE N° 169 del 30/10/2008 e al D.P.R. 122 del 22/06/09, la valutazione
periodica ed annuale degli apprendimenti è espressa in decimi. Se essa risulta inferiore al 6
(sei) in una o più discipline, con decisione assunta a maggioranza del Consiglio di Classe,
determina la non ammissione alla classe successiva.
Poiché la valutazione, oltre ad avere carattere sommativo, è prevalentemente formativa,di
accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo, la
suddetta griglia non contempla voti inferiori al 4(quattro),che comunque attesta il livello di
una grave insufficienza.
In termini di azioni didattiche, tutto ciò comporta,ovviamente,vari interventi tra cui attività
di recupero e di sostegno alla motivazione. Tale ipotesi è giustificata in considerazione
dell’età evolutiva degli alunni. Dato che essi sono alla “ricerca della propria identità”, la
SCUOLA deve mirare il più possibile alla costruzione di un’immagine positiva del sé, attraverso
il potenziamento dell’autostima.
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Il processo di valutazione contiene tre momenti fondamentali:
VALUTAZIONE INIZIALE o DIAGNOSTICA:
Consente di conoscere la situazione di partenza dell’alunno alla fine di elaborare una
programmazione personalizzata.
VALUTAZIONE INTERMEDIA o in ITINERE:
Consente di verificare l’andamento del processo educativo, di controllare l’efficacia degli
interventi (obiettivi, contenuti, metodi, strumenti) e di modificarli in corso d’opera.
( VALUTAZIONE FORMATIVA)
VALUTAZIONE FINALE O SOMMATIVA:
Consente di verificare il “prodotto finito” in termini di risultati conseguiti e soprattutto
di processi compiuti dall’alunno, nonché il grado di produttività dell’azione didattica in
termini di raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla programmazione.
VALUTAZIONE degli APPRENDIMENTI
Le Conoscenze risultano LACUNOSE e le Abilità SCARSE.
Mancanza di interesse verso le discipline, autonomia ristretta; necessaria la guida
dell’insegnante.
4
Carenze gravi nei prerequisiti di base, partecipazione non responsabile, difficoltà di
orientamento nelle situazioni proposte, anche semplici.
Rielaborazione scorretta, applicazione confusa.
Competenze INADEGUATE.
Le Conoscenze risultano FRAMMENTARIE e le Abilità MINIME.
Poco interesse verso le discipline, autonomia limitata.
Carenze nei prerequisiti di base, partecipazione non del tutto responsabile, lievi
5
difficoltà di orientamento nelle situazioni proposte, anche semplici.
Rielaborazione imprecisa, applicazione incerta.
Competenze IN FASE DI ACQUISIZIONE.
Le Conoscenze risultano ACCETTABILI e le Abilità SUFFICIENTI.
Regolare interesse verso le discipline, autonomia adeguata.
Accettabili i prerequisiti di base, partecipazione quasi
6
responsabile,
sufficiente
orientamento nelle situazioni proposte non complesse.
Rielaborazione semplice, applicazione sostanzialmente corretta.
Competenze ESSENZIALI.
Le Conoscenze risultano CORRETTE nei nuclei fondamentali e le Abilità BEN
STRUTTURATE.
Discreto interesse verso le discipline, autonomia appropriata.
7
Soddisfacenti i prerequisiti di base, partecipazione responsabile, buon orientamento
nelle situazioni proposte.
Rielaborazione chiara, precisa e lineare, applicazione generalmente corretta.
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Competenze APPROPRIATE.
Le Conoscenze risultano COMPLETE e le Abilità SICURE.
Serio interesse verso le discipline, autonomia più che appropriata. Rilevanti i
prerequisiti
8
di
base,
partecipazione
attiva
e
responsabile,
considerevole
orientamento nelle situazioni proposte, anche complesse.
Rielaborazione chiara e articolata, applicazione precisa, capacità di analisi e sintesi,
presenza di apporti critici.
Competenze RILEVANTI.
Le Conoscenze risultano APPROFONDITE ed ORGANICHE, le Abilità EFFICACI.
Serio e costante interesse verso le discipline, autonomia decisionale.
Considerevoli i prerequisiti di base, partecipazione efficiente e responsabile, lodevole
9
orientamento nelle situazioni proposte, anche complesse.
Rielaborazione chiara e articolata con terminologia specifica, trasversale ai diversi
“saperi”; applicazione pertinente, capacità di analisi, sintesi e spirito critico.
Competenze NOTEVOLI.
Le Conoscenze risultano AMPIE, ESAURIENTI, APPROFONDITE e le Abilità
10
strutturate in maniera COMPLETA.
Determinato e costante interesse verso le discipline, autonomia decisionale e
costruttiva.
Notevoli i prerequisiti di base, partecipazione critica, efficace, produttiva, esemplare
orientamento nelle situazioni complesse. Rielaborazione chiara, precisa e articolata
con terminologia dettagliata e specifica, trasversale ai diversi “saperi”; applicazione
molto pertinente, ottime capacità di analisi, di rielaborazione personale, originalità e
forte senso critico.
Competenze
ECCELLENTI.
10 e Esami di Stato- Scuola Secondaria primo grado (art. 3 del D.P.R. 122 del 22/06/09).
lode
La Commissione esaminatrice può
assegnare la lode con decisione assunta
all’unanimità.
VALUTAZIONE
Legislazione di
riferimento
C.M. 491/96
D.P.R 122/9 art. 2.4
Nota 10642 del 2004
D.P.R.
275/99
art.4
comma C/4
D.L. 297/94 art. 309
IRC
VOTO
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
5
INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
6
SUFFICIENTE
SUFFICIENTE
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7
BUONO
BUONO
8
DISTINTO
DISTINTO
9-10
OTTIMO
OTTIMO
 ALUNNI STRANIERI
Per gli ALUNNI STRANIERI, si fa riferimento alla normativa vigente ( art.45 del DPR n.394
del 31/08/99, confermato all’art.1, comma 9 del DPR n.22 del 22/06/09, sul documento di
valutazione, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte sulle sue
abilità e conoscenze scolastiche, possono essere espressi enunciati come di seguito:
a) “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di
apprendimento in lingua italiana L2(nel primo quadrimestre).
b) La valutazione espressa si riferisce al percorso personale in quanto l’alunno si trova nella
fase di apprendimento di lingua italiana L2 ( nel primo o secondo quadrimestre).
La valutazione di alunni stranieri terrà conto delle valutazioni espresse da docenti di altra
scuola di provenienza o di insegnanti/operatori preposti all’insegnamento di lingua italiana L2.

ALUNNI DISABILI
Per gli ALUNNI DISABILI la valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce
il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Per gli alunni con DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( dislessia,
disgrafia/disortografia, discalculia), opportunamente CERTIFICATI, sono assicurate forme
adeguate di verifica e valutazione, che prevedono la possibilità di utilizzare gli strumenti e le
misure di tipo compensativo e dispensativo consentiti dalla normativa vigente, ovvero
l’assegnazione di TEMPI più LUNGHI di esecuzione delle prove di verifica/valutazione delle
attività didattiche e della prova d’esame.
CRITERI DI AMMISSIONE E DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O
AGLI ESAMI DI STATO
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
La non ammissione alla classe successiva è un
evento eccezionale e comprovato da specifica
motivazione e relazione scritta dei docenti,
nella quale devono essere evidenziati i motivi
del non raggiungimento degli obiettivi minimi.
L’alunno non ammesso deve avere conseguito
in tutte le discipline una votazione di
insufficienza piena ( inferiore a cinque
decimi), unita ad una valutazione negativa del
comportamento.
Sono ammessi alla classe successiva o
all’esame di Stato gli alunni che hanno
raggiunto gli obiettivi didattici minimi
(possesso
delle
conoscenze
di
base
concernenti gli argomenti trattati nelle varie
discipline, uso di un linguaggio chiaro e
corretto, capacità di operare semplici
collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione
assunta a maggioranza dal Consiglio di classe,
un voto non inferiore a sei decimi ( 6) in
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ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
Per norma di Legge ( art.2, comma 3, legge
30 Ottobre 2008, n.169), la “valutazione del
comportamento degli studenti, attribuita
collegialmente dal Consiglio di Classe,
concorre alla valutazione complessiva dello
studente e determina, se inferiore a sei
decimi, la NON ammissione al successivo
anno di corso e all’Esame di stato concluso
del ciclo”.
Ai fini della validazione dell’anno scolastico,
compreso quello relativo all’ultimo anno di
corso, per procedere alla valutazione finale di
ciascun studente è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell’orario annuale (
deroga per casi eccezionali).
CRITERI DI VALUTAZIONE nella SCUOLA DELL’INFANZIA
La valutazione dei livelli di apprendimento degli alunni sarà basata sul metodo
dell’osservazione sistematica e sull’esame comparato delle risposte dei singoli e del gruppo alle
proposte educative didattiche. Vengono previsti incontri periodici tra gli insegnanti per
puntualizzare e analizzare la situazione, fare cambiamenti o modifiche valutando di volta in
volta gli interventi didattici e la loro efficacia ( sez/plesso-interplesso) organizzati nelle
seguenti fasi:
Valutazione iniziale - effettuata all’ inizio dell’ anno si basa sulle osservazioni delle relazioni
e sulle indagini delle conoscenze dei bambini riferite al progetto accoglienza.
Valutazione formativa - intesa a verificare l’efficacia dell’azione didattica e dei suoi
risultati alla fine di ogni progetto con la compilazione di una scheda dove vengono esplicitate
non solo le attività svolte, ma anche i punti di forza e di debolezza. I docenti assicurano
l’attenzione ai bisogni personali – culturali – formativi di ogni singolo bambino e eventuali
colloqui individuali con i genitori.
Valutazione finale - relativa ai livelli di abilità e competenze raggiunti dal singolo bambino
(con colloqui individuali) e dal gruppo con una relazione alla fine dell’ anno scolastico.
Approvato dal collegio dei docenti nella seduta del nove dicembre 2015
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SCUOLA PRIMARIA
CRITERI INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI PER L’ATTRIBUZIONE
DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
VOTO
DESCRITTORI
o
RISPETTO DELLE REGOLE-COMPORTAMENTO
o
RUOLO
o
PARTECIPAZIONE ED INTERESSE NEL LAVORO A CASA E A
SCUOLA
o FREQUENZA E PUNTUALITÀ
Ottimo
Distinto
Buono
 Scrupoloso rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
 Comportamento irreprensibile, ruolo efficiente in ogni circostanza.
 Partecipazione costruttiva e interesse accurato nel lavoro a casa e a
scuola.
 Frequenza assidua alle lezioni(un numero minimo di assenze, escluse
quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
 Appropriato rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
 Comportamento corretto, ruolo attivo in ogni circostanza
 Partecipazione attiva e interesse vivo nel lavoro a casa e a scuola
 Frequenza regolare alle lezioni(un numero minimo di assenze, escluse
quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
 Adeguato rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
 Comportamento complessivamente accettabile, ruolo positivo in ogni
circostanza.
 Buona partecipazione e interesse costante nel lavoro a casa e a scuola
 Frequenza quasi regolare alle lezioni(un numero minimo di assenze,
escluse quelle certificate,di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
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Sufficiente
 Sporadico rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
 Comportamento quasi corretto, ruolo non del tutto propositivo in ogni
circostanza.
 Partecipazione non sempre adeguata e interesse parziale nel lavoro a
casa e a scuola
 Frequenza non sempre regolare alle lezioni(un numero minimo di
assenze, escluse quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e
di uscita anticipata).
89
Non
sufficiente
 Reiterati episodi di mancato rispetto delle regole del vivere civile, del
Regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza, scarso autocontrollo
durante le attività, svolte anche al di fuori dalla scuola (viaggi, visite,
ore di laboratorio, trasporto in scuolabus).
 Comportamento scorretto e riprovevole, ruolo negativo in ogni
circostanza.
 Partecipazione inadeguata ed interesse scarso
 Frequenza saltuaria alle lezioni(un numero minimo di assenze, escluse
quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
Approvato dal collegio dei docenti nella seduta del nove dicembre 2015
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SCUOLA SECONDARIA
CRITERI INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI PER L’ATTRIBUZIONE
DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
VOTO
DESCRITTORI
o
RISPETTO DELLE REGOLE-COMPORTAMENTO
o
RUOLO
o
PARTECIPAZIONE ED INTERESSE NEL LAVORO A CASA E A
SCUOLA
o FREQUENZA E PUNTUALITÀ
10
9
8
7
 Scrupoloso rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
 Comportamento irreprensibile, ruolo efficiente in ogni circostanza.
 Partecipazione costruttiva e interesse accurato nel lavoro a casa e a
scuola
 Frequenza assidua alle lezioni(un numero minimo di assenze, escluse
quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
 Pertinente rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
 Comportamento responsabile, ruolo propositivo in ogni circostanza.
 Partecipazione solerte e interesse rigoroso nel lavoro a casa e a scuola
.
 Frequenza costante alle lezioni(un numero minimo di assenze, escluse
quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
 Appropriato rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
 Comportamento corretto, ruolo attivo in ogni circostanza
 Partecipazione attiva e interesse vivo nel lavoro a casa e a scuola
 Frequenza regolare alle lezioni(un numero minimo di assenze, escluse
quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
 Adeguato rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
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 Comportamento complessivamente accettabile, ruolo positivo in ogni
circostanza.
 Buona partecipazione e interesse costante nel lavoro a casa e a scuola
 Frequenza quasi regolare alle lezioni(un numero minimo di assenze,
escluse quelle certificate,di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
6
5
Sanzione
disciplinare di
allontanamento per
almeno 15 giorni
Non ammissione
alla classe
successiva.
 Sporadico rispetto delle regole del vivere civile, del Regolamento
d’Istituto, delle norme di sicurezza durante le attività, svolte anche
fuori dalla scuola (viaggi, visite, ore di laboratorio, trasporto in
scuolabus).
 Comportamento quasi corretto, ruolo non del tutto propositivo in
ogni circostanza.
 Partecipazione non sempre adeguata e interesse parziale nel lavoro a
casa e a scuola
 Frequenza non sempre regolare alle lezioni(un numero minimo di
assenze, escluse quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e
di uscita anticipata).
 Reiterati episodi di mancato rispetto delle regole del vivere civile, del
Regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza, scarso autocontrollo
durante le attività, svolte anche al di fuori dalla scuola (viaggi, visite,
ore di laboratorio, trasporto in scuolabus).
 Comportamento scorretto e riprovevole, ruolo negativo in ogni
circostanza.
 Partecipazione inadeguata ed interesse scarso
 Frequenza saltuaria alle lezioni(un numero minimo di assenze, escluse
quelle certificate, di permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata).
Non ammissione
agli esami di Stato
DOCUMENTO APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI NELLA SEDUTA DEL NOVE DICEMBRE 2015
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ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
L’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, come atto terminale dell'intero curricolo, è oggetto di
una particolare attenzione da parte della scuola, onde pervenire a una valutazione finale degli alunni
corrispondente, il più possibile, al loro percorso didattico-educativo.
Sono previsti alcuni atti preliminari da parte del consiglio di classe e dei singoli docenti, nonché la
definizione dei criteri per lo svolgimento e la valutazione delle prove stesse.
In base alle disposizioni di legge, da cui non si può prescindere, i singoli Consigli di Classe provvedono, in
sede di scrutinio finale, a decidere l’ammissione o la non ammissione degli allievi agli esami di licenza
secondaria di primo grado e elaborano un quadro generale della situazione didattico-educativa della
classe, richiamandosi ai seguenti impegni:
Presentazione della classe
Tale relazione descrive le
caratteristiche della classe,
vale a dire la composizione,
l'estrazione
socio-economica, la storia
scolastica, le finalità dell'azione
didattico-educativa del
Consiglio di
classe, gli obiettivi
effettivamente realizzati, la
situazione didattico-educativa
attuale.
Vengono precisati, inoltre, i
programmi effettivamente
svolti per le varie discipline, sui
quali
l'alunno è chiamato a
rispondere nel corso
dell'esame.
Svolgimento dell'esame
I docenti, preliminarmente agli
esami, devono elaborare:
- il motivato giudizio di
ammissione
- il consiglio orientativo
- la progettazione delle prove a
cura del Consiglio di Classe
- i criteri di valutazione delle
singole prove scritte
- la traccia del colloquio
pluridisciplinare
- i criteri di valutazione di detto
colloquio
- il giudizio definitivo
- il consiglio orientativo finale
In relazione agli Esami di Licenza media, l’ art. 3 del D.P.R. 122/09 stabilisce che ai candidati che
conseguono il punteggio di dieci decimi, la Commissione esaminatrice può
assegnare la lode con
decisione assunta all’unanimità.
Agli alunni e alle famiglie saranno partecipati, in termini trasparenti e con una comunicazione efficace,
gli esiti della valutazione di processo e di quella sommativa e finale.
(*Tutto il materiale relativo all’esame di stato sono presenti nell’allegato “Programmazione e valutazione)
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VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE: SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione delle prove
oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alla tabella con le corrispondenze
tra il voto, le percentuali e i descrittori.
Voti
%
Descrittori
10/10
9/10
8/10
7/10
97/100
90/96
80/89
70/79
6/10
5/10
4/10
60/69
0-59
0-49
Pieno e approfondito raggiungimento degli obiettivi
Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi
Complessivo raggiungimento degli obiettivi
Complessivo raggiungimento degli obiettivi, ma con qualche
incertezza
Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale
Parziale raggiungimento degli obiettivi
Mancato raggiungimento degli obiettivi
Criteri per l’assegnazione della valutazione numerica alle prove strutturate
VOTO
FASCIA DIPUNTEGGIO O PERCENTUALE
10/10
96-100
9/10
86-95
8/10
76-85
7/10
66-75
6/10
56-65
Soglia di accettabilità
5/10
46-55
4/10
36-45
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Tabella di misurazione delle prove non oggettive
CRITERIO DI MISURAZIONE
Valutazione
La prova, il compito o le risposte date ad un’interrogazione orale sono corrette,
10/10
complete, approfondite (elaborate criticamente)
La prova, il compito o le risposte date ad un’interrogazione orale sono corrette e
complete non sempre approfondite
La prova, il compito o le risposte date ad un’interrogazione orale sono corrette,
sostanzialmente complete
La prova, il compito o le risposte date ad un’interrogazione orale sono corrette, ma
non complete e con qualche imprecisione
La prova, il compito o le risposte date ad un’interrogazione orale sono accettabili,
anche se contengono imprecisioni o lacune non gravi (soglia di accettabilità)
La prova, il compito o le risposte date ad un’interrogazione orale contengono diversi
errori e le risposte sono superficiali. Si riscontrano difficoltà nel procedere delle
9/10
8/10
7/10
6/10
5/10
applicazioni
La prova, il compito o le risposte date ad un’interrogazione orale contengono errori
gravi e le risposte sono incomplete o errate; si riscontrano difficoltà nel procedere
delle applicazioni
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UNITA’ FORMATIVE
I Docenti dell’Istituto Comprensivo della Scuola Primaria e
Secondaria
adottano
una
programmazione
interdisciplinare
quadrimestrale per classi parallele, divise in due macrounità,
partendo da un obiettivo formativo comune.
Ogni unità formativa ha un titolo comune, contiene la sezione
relativa alla situazione della classe, prevede il riferimento ai
Documenti (Indicazioni Nazionali e Indicazioni per il Curricolo,
Curricolo verticale d’Istituto, D.P.R. n. 89 del 20/03/09, D.M. 37
del 26/03/09, D.P.R. n. 122 del 22/06/09), racchiude le finalità
rapportate all’obiettivo formativo dell’unità stessa, comprende le
competenze chiave di cittadinanza, include
le metodologie e
strategie adottate, indica la tipologia dei livelli di competenza
riferite ad ogni gruppo di allievi, stabilisce i tempi di attuazione
del piano programmatico, specifica le modalità e le tipologie di
verifiche. Il Consiglio di Classe, nell’elaborazione delle linee
programmatiche generali, definisce anche interventi flessibili per
andare incontro sia alle eccellenze sia alle debolezze delle varie
fasce di livello, per il massimo sviluppo della “persona che
UNITA’
FORMATIVE
apprende”.Il Curricolo
dell’Istituto,
partendo dalla persona che
apprende con l’originalità del proprio percorso individuale,
garantisce i principi sanciti dalla Costituzione, definendo finalità
e obiettivi formativi.
Titoli unità formative
1° quadrimestre
2° quadrimestre
“ INSIEME PER CRESCERE”
“NOI, PROTAGONISTI DEL MONDO”
UNITA’ TRASVERSALI
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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Progetti curricolari e non -uscite- manifestazioni
Per arricchire l’offerta formativa e migliorare la qualità del servizio scolastico, vengono presentati e/o
riproposti progetti didattici, già sperimentati gli anni precedenti, con esiti positivi.
Di seguito vengono sintetizzati i progetti, deliberati dal Collegio dei Docenti in seduta congiunta che
coinvolgono verticalmente tutte le scuole dell’Istituto, da svolgersi in orario scolastico e/o con rientri
pomeridiani.
VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Sono ritenuti strumenti utili all’interno della programmazione educativo-didattica, funzionali al
raggiungimento di specifici obiettivi culturali ed educativi.
Vengono attuate, là dove l’organico lo permette, uscite didattiche in ambito del territorio per
rispondere alle proposte di varie agenzie educative.
Come approfondimento e ampliamento di tematiche riguardanti la programmazione, vengono fatti viaggi
di uno o più giorni.
Tutte le uscite sono precedute da attività preparatorie e poi da un momento di riflessione e valutazione
sia dal punto di vista didattico che socio-affettivo.
PERCORSI MOTORI
“Lo sport consiste nel delegare al corpo
alcune delle più alte virtù dell’anima”
J. Giraudoux
L’Istituto propone attività legate agli aspetti ludici della motricità nella scuola per l’infanzia,
esperienze ludico sportive nella scuola primaria in collaborazione con società del territorio, la
partecipazione a Campionati sportivi studenteschi di atletica leggera. Organizza inoltre, nella
Secondaria di I grado, laboratori di avviamento allo sport con attività sportive pomeridiane.
PAESE MIO: “CONCORSO PROVINCIALE”
Con il Concorso “Paese mio”,giunto alla 14^ edizione, l’Istituto si propone di radicare la scuola nel
contesto esterno, caratterizzandola come sede specifica di produzione di cultura.
Lo scopo è quello di acquisire una conoscenza più ampia ed approfondita del territorio di appartenenza,
rivalutando le caratteristiche ambientali e storiche del proprio paese.
ATTIVITA’
 Analisi e scelta dei migliori lavori pervenuti dalle scuole partecipanti.
 Organizzazione mostra e cerimonia di premiazione
ATTIVITA’
 Esercitazione in classe sui modelli di giochi matematici.
 Partecipazione ai giochi
NUOVE TECNOLOGIE
Nel nostro Istituto operano docenti formati all'utilizzo delle nuove tecnologie e all'educazione dei
nuovi mezzi di comunicazione. Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, tutte le
aule sono attrezzate di lavagna interattiva multimediale (LIM) utilizzate in vari ambiti disciplinari.
Inoltre in tutti i plessi dell'Istituto sono allestite aule di informatica dove gli alunni possono eseguire
attività di vario genere.
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GIOCHI MATEMATICI
La didattica della matematica deve tendere a rendere questa disciplina più interessante e più
stimolante per tutti gli allievi. Si è voluto, quindi, valorizzare il ruolo del gioco logico. Da alcuni anni gli
alunni dell’Istituto partecipano a due gare nell’ambito dei Giochi Matematici organizzati dal PRISTEM,
il centro di ricerca dell’Università Bocconi di Milano. In particolare le classi partecipano ai “Giochi di
Autunno” (fine novembre) e successivamente alle varie fasi (semifinale, finale nazionale e finalissima
internazionale) dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici. La semifinale viene organizzata a
livello provinciale da un Referente della nostra scuola e si tiene in un Istituto della città.
ATTIVITA’
 Esercitazione in classe sui modelli di giochi matematici.
97
 Partecipazione ai giochi
ROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO
DELLA RELIGIONE CATTOLICA
L’Istituto Comprensivo è frequentato anche da alunni che non si avvalgono dell’I.R.C. per libera opzione
dei genitori. Considerato che questi allievi non fruiscono dell’uscita anticipata dalla scuola, i Consigli di
Classe
provvederanno ad una puntuale progettazione delle attività formative alternative all’I.R.C.,
prevedendo obiettivi, contenuti, tempi nell’arco dell’intero anno scolastico, modalità di attuazione. Lo
svolgimento delle attività formative alternative all’I.R.C. è affidato ad un insegnante del plesso, del
medesimo ordine di scuola.
“DIVERSITA’ E INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI”
INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA
Si effettueranno percorsi adeguati alle capacità di ciascun alunno attraverso la definizione di obiettivi
e la predisposizione di strategie di insegnamento-apprendimento opportunamente semplificato. Si
lavorerà con strumenti didattici scelti in modo appropriato e strutturati sui livelli cognitivi e affettivi
anche alternativi rispetto a quelli tradizionali, come il computer, tablet, LIM.
FINALITA’:
Evitare disagi, promuovere la diversità,prevenire la dispersione scolastica.
INIZIATIVE CULTURALI
Con tali attività, il nostro Istituto intende far vivere a tutti gli allievi occasioni di arricchimento
culturale, anche al di fuori dell’ambiente scolastico. Lo scopo è quello di favorire la continuità in modo
sistematico fra i tre ordini di scuola, potenziando le capacità espressive e comunicative.
ATTIVITA’
 Scuola dell’Infanzia
Avvicinare i bambini alle prime esperienze di drammatizzazione attraverso esibizioni canore e
rappresentazioni teatrali rivolte ai genitori in occasione del Natale, carnevale, manifestazioni
dell’Istituto, festa di fine anno.
 Scuola Primaria
Tutte le classi dell’Istituto effettuano uscite didattiche nel territorio e viaggi
di istruzione sul
territorio nazionale che completano e arricchiscono la programmazione didattica.
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In occasione delle principali festività vengono allestite mostre, mercatini, spettacoli per coinvolgere
anche i genitori nella vita scolastica.
 Scuola Secondaria
Realizzazione di spettacoli e concerti nei diversi periodi dell’anno con la partecipazione di alunni e
docenti.
Allestimento di mostre, visite culturali, uscite didattiche e viaggi d’istruzione.
Manifestazione unitaria dei tre plessi
Progetto “Natale insieme” 2015
GUARDIA
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98
99
MORRA
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100
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ROCCA
101
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Ampliamento dell’offerta formativa
Progetti A.S. 2015/2016
INFANZIA
INFANZIA
“ACCOGLIENZA”
SALUTIAMO LA
SCUOLA
DELL’INFANZIA”
Rocca San felice
INFANZIA-PRIMARIA
SECONDARIA
“NATALE INSIEME”
PRIMARIA
SECONDARIA
“GIOCHI
MATEMATICI”
PRIMARIA
SECONDARIA
SECONDARIA
“RICORDANDO LA PRIMA
GUERRA MONDIALE”
“VIVERE BENE, VIVERE
INSIEME … PENNELLANDO”
Guardia L.-Morra
SECONDARIA
INFANZIA-PRIMARIA
SECONDARIA
PROGETTO MIUR
SECONDARIA
O.P.
PRIMARIA
O.P.
“PROGETTO F.A.I.”
“PAESE MIO”
“LA MIA SCUOLA
ACCOGLIENTE”
“DIVERTIAMOCI CON
LA MUSICA”
“A SCUOLA DI
LETTURA”
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PIANO ANNUALE USCITE-VISITE GUIDATE -VIAGGI
GUIDATE VIAGGIO D’ISTRUZIONE
INFANZIA
DESTINAZIONE
GUARDIA-MORRA-ROCCA
GUARDIA
DATA/PERIODO
Inizio e fine anno
(giornata dell’accoglienza)
GUARDIA-MORRA-ROCCA
FATTORIA DIDATTICA
APRILE
PRIMARIA
DESTINAZIONE
DATA/PERIODO
GUARDIA-MORRA-ROCCA
MORRA
05/12/2015
SPETTACOLO CIRCENSE
GUARDIA-MORRA-ROCCA
PAESTUM E SCAVI-FATTORIA
MARZO/APRILE
DIDATTICA
GUARDIA-MORRA-ROCCA
TEATRO/CINEMA
MARZO/APRILE
ROCCA
TEATRO/CINEMA
PRIMAVERA
SECONDARIA
DESTINAZIONE
DATA/PERIODO
GUARDIA-MORRA-ROCCA
MADDALONI-CASERTA
19 NOVEMBRE 2015
Giornata dell’accoglienza
GUARDIA-MORRA-ROCCA
TEATRO/CINEMA
MARZO/APRILE
GUARDIA-MORRA-ROCCA
I.N.G.V. GROTTAMINARDA
APRILE/MAGGIO
GUARDIA-MORRA-ROCCA
VESUVIO
MARZO/APRILE
GUARDIA-MORRA-ROCCA
Viaggio di istruzione:
MARZO/APRILE
(classi terze)
Ipotesi:
1) FRIULI
2)TOSCANA
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SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE-AUTOVALUTAZIONE
Strettamente connesso alla valutazione dei propri alunni e all’efficienza ed efficacia
dei percorsi formativi, è il processo dell’autovalutazione d’Istituto che sottende alla
presa di coscienza effettiva della validità, dell’utilità e della significatività delle azioni
messe in essere dalle varie componenti della comunità scolastica.
“Alle
singole
istituzioni
scolastiche
spetta,
inoltre,
la
responsabilità
dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera
organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola…”.
In base alla D.M. n. 11 del 18/09/2014 e al D.P.R. 80/2013 circa il Regolamento sul
Sistema Nazionale di Valutazione, a partire dall’anno scolastico 2014/15, l’Istituto
sarà coinvolto in un percorso di durata triennale volto all’avvio e alla messa a regime
del procedimento di valutazione di cui all’art. 6 del Regolamento.
Le azioni in merito si articoleranno in quattro fasi, come da disposizioni ministeriali:
autovalutazione, valutazione esterna, azioni di miglioramento, rendicontazione
sociale.
Nel primo semestre 2015 l’Istituto ha elaborato un rapporto di autovalutazione-RAVavvalendosi del supporto dell’Invalsi, del Miur, e di altri Enti appartenenti al territorio
locale.
L’Istituto analizza i risultati delle indagini di gradimento, elabora proposte per il
miglioramento della comunicazione e aggiorna la sua azione sulla base delle direttive
ministeriali, attraverso un’apposita commissione chiamata GAV- gruppo per
l’autovalutazione.
Il monitoraggio della qualità del servizio e il loro continuo miglioramento fanno parte
di un cammino già da tempo intrapreso dal nostro Istituto, comprendente attività di
aggiornamento e formazione di docenti incaricati e attività di controllo attraverso
analisi del contesto con la messa a punto di strumenti di rilevazione.
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105
Organizzazione
LA VALORIZZAZIONE DEL CONTESTO ESTERNO
FUNZIONIGRAMMA D’ ISTITUTO: RISORSE UMANE
SOGGETTI-FUNZIONE
ORGANISMI ISTITUZIONALI
PERSONALE A.T.A.
RISORSE FINANZIARIE: MONITORAGGIO PTOF
ALLEGATI
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La valorizzazione del contesto esterno
La scuola è inserita nel contesto socio-ambientale e culturale che la circonda ed è impegnata a favorire
la maturazione del senso di appartenenza di ciascun alunno anche mediante la conoscenza e la
valorizzazione delle diverse opportunità.
In questa direzione vanno inserite le uscite didattiche, le visite guidate, le gite e i viaggi di studio,
nonché gli apporti che Enti, Istituzioni, Associazioni o singoli individui propongono alla scuola e che si
realizzano mediante la presenza di persone esterne durante le attività didattiche.
I servizi in rete
L’Istituto Comprensivo, nell’ambito della propria autonomia organizzativa e gestionale, attiva accordi,
protocolli d’intesa, reciproche collaborazioni o scambi di servizi.
Nello specifico, ha attivato rapporti di proficua collaborazione con le Amministrazioni Comunali di
Guardia dei Lombardi, Morra De Sanctis e Rocca S. Felice, le quali si sono mostrate molto sensibili alla
vita della Scuola, facendosi garanti della realizzazione di tutti i servizi connessi con il pieno
soddisfacimento del diritto allo studio e partecipando, altresì, alla promozione di iniziative culturali
legate alla conoscenza ed alla valorizzazione del territorio.
Sono stabilite intese con altri Enti territoriali ed Associazioni per la realizzazione dei servizi a
sostegno del diritto all’apprendimento. Si attivano reti di Scuole, per le iniziative di orientamento
scolastico e per tutte le altre attività che, nel rispetto delle indicazioni generali contenute nel P.O.F.,
possano trovare più agevole realizzazione con il coinvolgimento di Scuole riunite in consorzio.
In particolare si sono stabiliti i seguenti accordi di rete:
 con il Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia”.
Si collabora, inoltre, con le seguenti Istituzioni Culturali presenti sul Territorio:



Biblioteca Comunale Associata UNLA
Centro di Cultura per l’Educazione Permanente UNLA di Guardia Lombardi
Associazioni Culturali di Guardia Lombardi, Morra De Sanctis e Rocca S. Felice.
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106
FUNZIONIGRAMMA DI ISTITUTO
Risorse umane
PRESIDENTE CONSIGLIO DI ISTITUTO
COMPONENTI GIUNTA ESECUTIVA
COMPONENTI GENITORI, DOCENTI,
107
PERSONALE A.T.A.
DIRIGENTE SCOLASTICO
DSGA
Funzioni strumentali
1° Coll.Vicario
2° Coll.Vicario
Responsabili di plesso
Nucleo autovalutazione
Staff D.S. L.107/15
COMMISSIONI
ASSISTENTI
TUTOR DOCENTI
AMMINISTRATIVI
NEO-ASSUNTI
ORGANO DI
GARANZIA
R. S. U.
REFERENTI PER LA
SICUREZZA
COMPONENTI COMITATO
DI VALUTAZIONE:
-servizio degli insegnanti
-premialità
L. 107/2015
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Soggetti-funzione
NOME
Dirigente Scolastico
ATTIVITA’
E’ il rappresentante legale dell’Istituto. Assicura la gestione unitaria
dell’istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei
Centrella Sabato
processi formativi, predisponendo gli strumenti attuativi del piano
dell’offerta formativa. Gestisce le risorse finanziarie e strumentali. E’
responsabile dei risultati del servizio.
DSGA
Salerno Annamaria
Assistenti amministrativi
Genua
Ciriaco
Salierno Valeria
Funzioni Strumentali
Tota Angelamaria
Giannotti
Arace
Gelsomina
Margherita
Docente 1° collaboratore
Caterina Boniello
Docente 2° collaboratore
Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali ed ai servizi
amministrativo-contabili. Ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni108
di
coordinamento, pianificazione delle attività e verifica dei risultati
conseguiti dal personale ATA. Ha autonomia operativa e responsabilità
diretta degli atti amministrativo – contabili, di ragioneria ed economato.
Assolvono, collaborando con il Direttore amministrativo, alle operazioni
amministrative e contabili relativi agli alunni, alle famiglie, al personale
docente ed ATA ed alle varie e molteplici attività scolastiche.
Il Collegio docenti ha individuato le aree per le quali necessitano
particolari figure di riferimento per lo svolgimento di attività funzionali
all’organizzazione ed in particolare:
integrazione alunni, coordinamento attività del POF, coordinamento
attività della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.
Nuove tecnologie, sostegno attività alunni.
Nominati direttamente dal Dirigente, collaborano per la gestione dell’
Istituto
Fernando Savino
Staff nominati ai sensi
della legge 107/2015
Tutor docente neo-assunto
Coordinatori del Consiglio di
classe Scuola
Primaria/Secondaria di
Primo grado
Fornisce consulenza al docente di prima nomina nell’attività di
progettazione e di verifica delle attività didattico-educative e
nell’espletamento degli obblighi di sevizio anche agevolando l’inserimento
nella struttura organizzativo-gestionale dell’Istituto.
Predispone la stesura del verbale del consiglio di classe su bozza del
segretario
Presiede il consiglio di classe su delega del D.S.
Sintesi giudizio globale per la scheda di valutazione, predisposizione
bozza su file.
Sintesi dei laboratori e moduli pomeridiani.
Compilazione modello di sintesi delle attività del curricolo opzionale
Sintesi dei risultati delle educazioni per valutazione convivenza civile.
Compilazione schema di sintesi della programmazione del Consiglio di
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classe.
Compilazione relazione finale delle attività del Consiglio di classe
Per situazioni particolari, su delega del consiglio di classe e del DS,
tiene rapporti con le famiglie degli alunni
Stesura sintesi consiglio orientativo (solo classi terze).
Commissioni - Gruppi di
lavoro- Dipartimenti
disciplinari
Sono formate da gruppi di docenti per la progettazione,
l'organizzazione e sperimentazioni e svolgono la funzione di rendere
operative le decisioni del Collegio.
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Gruppo di Lavoro di
Istituto - P.A.I.
(D.S.)- rapp. USLdocente- psicologa.
Coordinatore-docente:
Croce Elisabetta
Il Gruppo di Istituto promuove, coordina e verifica attività e progetti
atti a favorire l’integrazione degli alunni.
Il Gruppo Operativo (Dirigente scolastico, docenti di classe, docente di
sostegno, famiglie, specialista ASL, educatore) ha il compito di
predisporre il Piano Educativo Personalizzato.
Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione
È consultato in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione,
programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione, sulla
designazione degli addetti al servizio di prevenzione, all’attività di
prevenzione incendi, al pronto soccorso, all’evacuazione.
Avverte il Dirigente Scolastico dei rischi individuati nel corso della sua
attività
Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicurezza:
Responsabile della
sicurezza:
Russo Carlo
Collaboratori scolastici
Sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza del
pubblico, di pulizia e sorveglianza degli spazi scolastici e di collaborazione con i
docenti.
SCUOLA SECONDARIA
SCUOLA PRIMARIA
Rocca San Felice- sede associata
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Organismi istituzionali
ORGANO
NOMI
Comitato dei genitori rappresentanti
eletti negli organismi scolastici
Primaria- Rocca
I-II: Pareccini Federica
III: Colella Roch
IV-V: Donatiello Annamaria
Primaria- Morra
I: Savastano Immacolata
II: Antoniello Rossella
III-IV: Caruso Pasqualino
V: Miele Arcangela
Sec.-Guardia (CL. I)
Macchia Carmela
Maiorano Gaetana
Ricciardi Rosa
Sec.-Guardia (CL II)
Secchiano Nerina
Sica Pierina
Castellano Giuseppina
Lisena Maria Assunta
Sec.Guardia(CL.III)
Sica Pierina
Montemarano Giovanni
Nigro Michele
Valvano Marilena
Infanzia- Guardia Lombardi
“Capoluogo”: Cipriano Adriana
“Pietri M.”: Tanga Eva
Infanzia- Morra De Sanctis
Sez. A: Fuschetto Laura
Sez. B: Montemarano Angela
Infanzia- Rocca San Felice
Nicoletta Angela
Primaria- Guardia
I: Padulano Marco
II: Finamore Amilcare
III: Valvano Marilena
IV: Giordano Lidia
V: Rossi Rocchina
Consiglio d'Istituto
ATTIVITA’
Docenti
Simone Rocchina
Presidente: Padulano Marco
De Iasi Giuseppe
Vice- Presidente: Damiano Carmela
Cipriano Maria
D.S. : Centrella Sabato
Cipriano Antonietta
DSGA: Salerno Anna Maria
Arace Margherita
Iorizzo Valentina
Sec.-Morra (CL. I)
Pennella Maria
Preziosi Angela
De Vito Antonella
Maccia Vito
Sec.Morra (CL. II)
Ciccone Franco
De Rosa Angelica
Fegola Gerardo
Maccia Caterina
Sec.Morra(CL. III)
Lardieri Gerardo
Lombardi Tiziana
Pennella Angela
Pennella Antonio
Sec.-Rocca
(CL. I+II)
Oksana Handabura
Gargano Simona
Larotonda Incoronata
Lisena Donato
Sec.-Rocca (CL. III)
Cipriano Angela
Natale Romina
Del Priore Giuseppina
Visciano Maria Rosaria
Avanza proposte per attività
integrative e azioni
progettuali, promuove
iniziative per migliorare la
qualità della vita scolastica e
per valorizzare l’integrazione
tra scuola e famiglie,
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raccoglie le istanze dei
genitori, favorisce attività di
raccordo, collabora in alcune
commissioni/gruppi di lavoro,
per la stesura di documenti
progettuali.
Genitori
Damiano Carmela
Caruso Pasqualina
Preziosi Angela
Padulano Marco
Pareccini federica
Mastrogiacomo Giuseppina
ATA
Delibera sui criteri della
programmazione e
l'attuazione delle attività
scolastiche e delibera in
merito alle risorse
finanziarie della scuola e al
loro uso. Approva il
Programma annuale, fa
proprio il POF elaborato dal
Collegio dei Docenti (in
collaborazione con alcuni
rappresentanti dei genitori),
fornisce le linee di indirizzo.
Dragone Rocco
Giunta esecutiva
Dirigente Scolastico: Centrella Sabato
DSGA:
Salerno Anna Maria
Docente:
Cipriano Antonietta
Genitori: Damiano Carmela- Caruso Pasquale
ATA: Dragone Rocco
Seleziona le comunicazioni e
le problematiche da
sottoporre al Consiglio
d’Istituto. Predispone
documentazione e materiali
di lavoro per il Consiglio.
Esprime il proprio
orientamento sui punti in
esame. Garantisce
l’esecuzione delle delibere
del Consiglio. Cura la
pubblicizzazione e la raccolta
degli atti.
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Consigli di sezione,di classe, di
interclasse
Collegio dei docenti
Comitato di valutazione
Esercitano le competenze in
materia di programmazione,
valutazione e
sperimentazione.
Realizzano quanto indicato
nel P.O.F. individuando le
modalità più opportune.
Realizzano il raccordo tra
obiettivi trasversali e
disciplinari.
Armonizzano il lavoro dei
docenti.
Dirigente
Docenti dei tre ordini di scuola
Predispone il Piano per
l'Offerta Formativa (POF);
programma l'attività
didattica; seleziona le
proposte educative
provenienti dall'esterno;
progetta l'utilizzo delle
risorse umane, strumentali e
finanziarie; programma
l'aggiornamento
professionale degli operatori
scolastici e le
sperimentazioni; programma
le forme opportune di
recupero e di integrazione e
adotta i criteri di
valutazione. Elegge il
Comitato di Valutazione.
Designa la Commissione
elettorale, le “funzioni
obiettivo”, le Commissioni e i
gruppi di lavoro, i
Referenti/Coordinatori di
settore, i tutors.
Membri eletti dal Collegio dei docenti
L.107/2015
Turano Alessandro
Simone Rocchina
Valuta il servizio dei docenti
neo-assunti nell’anno di
prova-formazione e propone
al DS la conferma in ruolo
(assunzione a tempo
indeterminato).
R.S.U.
Boniello
Giannotti
Noviello
Caterina
Gelsomina
Giuseppe
Rappresentano tutte le
professioni della scuola, sono
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titolari di contrattazione
collettiva sulle materie
indicate dal Contratto
nazionale, per definire
l’organizzazione del lavoro
più efficace al
raggiungimento degli
obiettivi didattici e di qualità
formativa
Organo di garanzia
Ai fini della corretta
applicazione delle norme
contenute nello Statuto delle
studentesse e degli studenti
(D.P.R. n.249 del 24/06/1998
e D.P.R.235 del 21/11/2007)
e per l’esame di eventuali
impugnazioni contro le
sanzioni disciplinari irrogate
ai sensi del presente
regolamento è istituito un
Organo di garanzia interno
alla nostra scuola.
INFANZIA-PRIMARIA
Morra De Sanctis
Sede associata
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PERSONALE A.T.A.
NOME
SALERNO ANNA MARIA
QUALIFICA
DSGA
SEDE
GUARDIA L.
GENUA CIRIACO
A.A.
GUARDIA L.
SALIERNO VALERIA
A.A.
GUARDIA L.
CIAMPI ANGELO
C.S.
SEC. GUARDIA
CIPRIANO VITO GIUSEPPE
C.S.
PRIM. INF. MORRA
COCCHIOLA PASQUALE
C.S.
SEC. GUARDIA
FORGIONE MARCIANO
C.S.
UFFICI – PRIM. GUARDIA
FRANCIOSI ANNA
C.S.
PRIM. GUARDIA
LOBRACE FRANCESCO
C.S.
PRIM. INF. MORRA
NOVIELLO GIUSEPPE
C.S.
SEC. ROCCA
RANAUDO MARIA FILOMENA
C.S.
PRIM. INF. ROCCA
SANTOLI CARMELINA
C.S.
PRIM. INF. ROCCA
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RISORSE FINANZIARIE
Il 1° settembre 2000 la scuola ha ottenuto autonomia amministrativa e personalità giuridica che hanno
consentito l’elaborazione di un Piano dell’offerta formativa più vicina ai bisogni dell’utenza e ai progetti
educativi nazionali e locali. Le attività ed i progetti della scuola sono finanziati con fondi erogati dallo
Stato e da Enti e con i contributi delle famiglie.
I Comune dei tre paesi sono i maggiori finanziatori, in quanto la Legge impone all’Ente locale l’obbligo
di assegnare annualmente un contributo per il “diritto allo studio”.
Con i fondi complessivi si intendono finanziare le attività contenute nel POF e deliberate dal Collegio
Docenti e dal Consiglio di Istituto per la parte economica.
In questa fase vengono valutati i progetti di Istituto e i progetti dei plessi, completi di preventivo di
spesa e non.
Si darà la priorità al finanziamento dei progetti di Istituto in quanto coinvolgono tutti i plessi e danno
la configurazione globale delle scelte comuni dell’offerta formativa.
Saranno poi considerati i progetti dei singoli plessi, cercando di finanziarne almeno uno per scuola,
secondo i criteri indicati dal Collegio Docenti, in caso non ci fossero fondi sufficienti per il
finanziamento di tutti.
I criteri di scelta per l’incentivazione sono i seguenti:
a) Carica di innovazione, operatività e riproducibilità dei progetti.
b) Durata dei progetti
c) Numero classi coinvolte.
Si farà ricorso alle seguenti risorse finanziarie:
finanziamento dallo Stato
finanziamento dalla Regione Campania
finanziamento di soggetti privati sotto forma di sponsorizzazioni
Finanziamento per progetti speciali
Valutazione e monitoraggio PTOF
I dati emersi dall’autovalutazione d’Istituto, unitamente ai
processi di valutazione esterna dell’INVALSI, saranno nucleo
fondamentale della rendicontazione sociale dell’Istituzione
scolastica.
La condivisione e pubblicizzazione dei risultati del monitoraggio, in
una dimensione di trasparenza, saranno utili per il miglioramento
organizzativo e gestionale e dell’azione della scuola.
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ALLEGATI
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CURRICOLO
MODELLI PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE COMUNI
CRITERI DI VALUTAZIONE E PROVE
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
PROTOCOLLO ALUNNI STRANIERI
PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’
PROTOCOLLO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
RAV
All. n. 1: PIANO DI MIGLIORAMENTO
All. n. 2 PROGETTI PIANO DI MIGLIORAMENTO
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