O PP P O IV O GR U Gruppo Sportivo S RT escursioni 2012 V IL IA L A G AR D U Villa Guardia Informatica Software Siti Networking Hardware Olgiate Comasco - tel 031.38.68.040 Sicurezza Progettazione Lurago d’Erba - tel. 031.699.229 Uffici aperti da lunedì a sabato su appuntamento mail: [email protected] 1 www.sevenbitsolutions.it Assistenza le cose da Ricordare La partenza e l’arrivo delle gite avverrà sempre dal parcheggio del Palazzetto dello Sport. Per iscrizioni telefonare direttamente ai capigita o alla segreteria del GSV (031/482933). I prezzi delle gite sono indicativi. Bambini e ragazzi fino a 14 anni pagano la metà. Euro 3 di sconto per i tesserati GSV. Nelle gite in cui vengono utilizzate le auto private, il Gruppo Sportivo si farà carico di rimborsare posteggi, pedaggi e 0,20 euro a kilometro a coloro che utilizzano il proprio automezzo. Non sono previsti rimborsi per eventuali multe o incidenti. Ricordare di portare sempre la carta d’identità per le gite all’estero, la tessera Cai per chi la possiede, una bottiglia di vino e un po’ di allegria. Si consiglia il tesseramento al GSV ed alla REGA per eventuali soccorsi con elicottero in territorio elvetico. Venite con noi e li incontrerete 2 19 febbraio 2012 Val Bedretto (TICINO) m 2000 circa Partenza ore 7,30 Iscrizioni Cristina Mentessi cell. 320 0652025 Marco Turconi cell. 339 3177309 Difficoltà facile Dislivello / durata 450 m circa/3,5 ore Viaggio auto Costo 18,00 Euro chiusura iscrizioni 16 febbraio 2012 Per chi non le avesse, le ciaspole verranno fornite dagli organizzatori Partenza ore 6,00 Iscrizioni Rossella Bertoncelli cell. 349 3203185 Marco Turconi cell. 339 3177309 Difficoltà facile Dislivello / durata 400 m circa/4 ore Viaggio pullman (fino ad Aosta con il gruppo sci) Costo 20,00 Euro chiusura iscrizioni 1° marzo 2012 4 marzo 2012 Ciaspolata a Cogne (AO) Per chi non le avesse, le ciaspole verranno fornite dagli organizzatori 3 15 aprile 2012 Cascata dell’Acquafraggia (SO) Partendo da Borgonuovo, sgranchiremo le nostre gambe intorpidite salendo verso la frazione di Sant’Abbondio mantenendoci poco sopra la Valle Drana. Partenza ore 7,30 Iscrizioni Flavio Molteni cell. 339 2766694 Dario Di Lorenzo cell. 335 6147912 Difficoltà facile Dislivello / durata 750 m circa / 4 ore Viaggio auto o pullman Costo 20,00 Euro chiusura iscrizioni 12 aprile 2012 Guadagniamo quota fra castagneti addentrandoci nel bosco sempre più fitto, finché a quota mille circa sbuchiamo nei prati di Dasile (m 1032). Nella sua parte più bassa troviamo la chiesetta di San Giovanni Battista, che fu edificata nel 1689, anche grazie alle rimesse degli abitanti che erano stati costretti ad emigrare a Venezia per lavoro. Dopo quattro panini in allegria scendiamo verso Savogno paese gemello che in passato conobbe migliori fortune, come testimoniano le architetture delle sue case, la chiesa stessa con il suo sagrato e le vecchie elementari. Torneremo alla partenza costeggiando le cascate dell’Acquafraggia, spettacolari balze che terminano in basso con un doppio salto. Il nome deriva da “aqua fracta”, ovvero torrente continuamente interrotto da cascate. La Le cascate dell’Acquafraggia sorgente si trova a Pizzo di Lago (m 3050) dove traggono origine fiumi che sfociano nel Mar Nero, Mare del Nord e nel Mediterraneo Rientro per le 18,30 4 1° maggio 2012 Monte Croce di Muggio (LC) m 1799 Volete una montagna dal panorama grandioso e facile (facilissima) da scalare? Il Monte Croce di Muggio fa proprio per voi. Partenza ore 7,30 Iscrizioni Marco Turconi cell. 339 3177309 Sergio Zappa cell. 338 4049634 Difficoltà media Dislivello / durata 900 m circa/4,5 ore Viaggio pullman Costo 20,00 Euro chiusura iscrizioni 28 aprile 2012 Dalla frazione Piazzo (m 910) nel comune di Casargo dopo aver superato la chiesetta romanica di Santa Margherita, risaliamo una mulattiera fino ad una biforcazione. Proseguiamo diritti, in prossimità di alcune vecchie baite il sentiero svolta a sinistra e inizia a salire, inoltrandosi con costanti tornanti (a zig zag) in un bosco di faggi. La radura dell’Alpe Ortighera (m 1280) è preannunciata dal variare del bosco, che inizia a mostrare anche esemplari di betulla. A questo punto voltiamo a desta per raggiungere a mezza costa la Chiesetta di Sant’Ulderico (m 1392). Saliamo quindi verso l’Alpe Dolca e tramite il sentiero n° 5 raggiungiamo la vetta (m 1799). Scendendo passeremo dall’Alpe Giumello, dove i palati più fini potranno saltare a piè pari la solita colazione al sacco. Ridiscenderemo dal lato sud-ovest con bellissima vista lago fino a Mornico (m 970). Per una volta un giro veramente panoramico, con poca fatica. Chapeau! Rientro per le 19,30 Chiesetta di Sant’Ulderico 5 20 maggio 2012 giro dei Cento Laghi (PR) max m 1856 Partenza ore 6,00 Iscrizioni Marco Turconi cell. 339 3177309 Dario Di Lorenzo cell. 335 6147912 Difficoltà impegnativa Dislivello / durata 1100 m circa/7 ore Viaggio pullman Costo 30,00 Euro chiusura iscrizioni 17 maggio 2012 Questa non dovete proprio perderla! Per una volta abbandoneremo le nostre care amate alpi per goderci gli Appennini. Il viaggio sarà un po’ lunghetto, il dislivello non eccessivo, ma cammineremo su e giù per diversi chilometri fra boschi di faggi, pascoli e laghetti nel parco dei cento laghi dell’Appennino Parmense. Dal paesino di Rigoso (m 1134), frazione di Monchio delle Corti, ci dirigiamo verso sud in direzione del lago Sguincio a quota 1240, primo specchio d’acqua della giornata: sotto di noi ben più grande il bacino artificiale del lago Paduli nei pressi del famoso Passo del Lagastrello. Con un balzo di 300 metri giungiamo al Passo di Sasseda (m 1512). Primo passo, prima discesa fino al Rifugio Prato Spilla, passando la Pozza di Lago Scuro e il lago di il lago Pranda 6 il lago Scuro, verso la fine del nostro itinerario Vergarolo (m 1388). Un’ampia traccia si inoltra nel bosco raggiungendo il Parco delle Cento Avventure, attraversa una piccola torbiera e risale la faggeta con pendenza costante fino al Lago Ballano, probabilmente il più grande dell’intero giro. Sbuchiamo quindi al lago Verde, inserito in un magnifico contesto ambientale con la caratteristica sagoma del Monte Torricella a fare da sfondo. Tra prati ed arbusti si giunge in pochi minuti al ripiano erboso che accoglie la Capanna Cagnin (m 1589). Mantenendo la destra, saliamo al Passo Giovarello (m 1752) passando dal piccolo ma suggestivo lago Martini che in estate avanzata si divide in due piccoli specchi d’acqua: la vista si schiude verso la Lunigiana, il Golfo di La Spezia e le Alpi Apuane. Per chi non hai messo piede sul crinale tosco-emiliano, sarà un’esperienza emozionante. Raggiunte le arrotondate sommità erbose del Monte Bragalata (m 1856) si perde quota tra i mirtilli fino ai Laghi di Sillara (m 1730) le cui acque, di un azzurro intenso, si stagliano nella distesa verde dei prati del crinale. Nuova salita verso il Monte Sillara, e camminata sullo spartiacque per una buona mezzora fino al Monte Paitino, ultima salitella di giornata. Da qui sarà solo discesa fino alla Capanna di lago Scuro. Ultima deviazione fino alla conca dei due Laghi Gemelli circondati da boschi di faggio. Poco oltre, al Rifugio Lagoni dovrebbe attenderci il pullman. Non disturbiamo troppo l’autista perché di strada ne avrà fatta parecchia. Rientro per le 21,00 7 3 giugno 2012 Bacino del Truzzo m 2080 Lago Nero m 2150 (SO) Partenza ore 7,00 Iscrizioni Marco Turconi cell. 339 3177309 Sergio Zappa cell. 338 4049634 Difficoltà media Dislivello / durata 1050 m circa/5,5 ore Viaggio pullman o auto Costo 25,00 Euro chiusura iscrizioni 31 maggio 2012 Visto il successo di 2 anni fa non potevano mancare 4 passi in Val Chiavenna. Scopriremo il versante occidentale, meno conosciuto e turistico di quello orientale, ma proprio per questo più emozionante. Partiremo da San Bernardo (m 1099) in direzione delle baite di Scannabecco (m 1242), dove i primi segnavia ci guidano al cuore del paesino, fino alla chiesetta di San Rocco. Il sentiero parte sotto il sagrato, attraversa un prato ed una prima selva, si fa più evidente e comincia una lunga traversata sul fianco settentrionale della valle. Una leggera discesa ci porta a Sant’Antonio, dove ha inizio la bellissima ed elegante mulattiera che ci permetterà di vincere gli 800 metri di dislivello che ci separano dal gradino roccioso ben visibile sul fianco nord della valle. Si tratta di un vero e proprio gioiello di ingegneria alpina, costruita negli anni venti a beneficio del cantiere allestito per costruire la diga del Truzzo. Nella parte più alta, essa è interamente lastricata con grossi blocchi di sasso con geometrie che, viste dall’alto, si apprezzano con un vivo senso di ammirazione. Il secondo elemento di interesse è botanico: osservando il lato opposto della valle, possiamo notare bellissimi boschi di larici, con piante che superano i 20 metri di altezza. L’intera valle, grazie alla posizione che garantisce un clima umido e temperato presenta una vegetazione rigo8 gliosa di rododendri, ginestre, frassini, abeti, larici. A quota 1500, il sentiero piega decisamente a sinistra e, dopo un breve traverso, supera una cascatella e risale il costone, con tratti serviti da corde fisse. Eccoci finalmente al piano dove sono collocate le abitazioni dei guardiani della diga: ancora qualche sforzo e tramite alcune scalette raggiungiamo il culmine del bastione roccioso che delimita il bacino artificiale (m 2080) di 18 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua circa (m 2080). Approdiamo ad un risalto leggermente più alto rispetto alla quota del bacino, dove ci attende il lago Nero (m 2150) anch’esso sbarrato, dall’aspetto tutt’altro che lugubre, sulle cui sponde troviamo il piccolo rifugio Carlo Emilio. Sosta e ritorno per il medesimo sentiero. Rientro per le 19,30 il bacino del Truzzo visto dall’alto 9 17 giugno 2012 Laghi Alpe Devero m 1980 (VB) con gli Oratori di Maccio e Civello Partenza ore 7,00 Iscrizioni don Rossano cell. 388 6047404 don Enrico tel. 031 480291 Marco Turconi cell. 339 3177309 Enzo Calderazzo cell. 338 6360813 Difficoltà elementare Dislivello / durata 400 m circa/3,5 ore Viaggio pullman Costo 15,00 Euro chiusura iscrizioni 14 giugno 2012 L’Alpe Devero è una vasta conca di pascoli situata a 1631 metri, in Val d’Ossola, senza traffico, circondata da fitte macchie di conifere e dalle imponenti cime del Cervandone, della Rossa e del Fizzo. Qui si trovano alcuni gruppi di casolari dai caratteristici tetti in pietra, alcune alberghi, rifugi e punti di ristoro. Dalla piana di Devero, costeggiando il ruscello puntiamo alla località Canton. Nei pressi del ponticello che porta al rifugio Castiglioni deviamo a destra, salendo in leggera diagonale sugli ampi prati che si alzano verso il bosco. Entrati in una zona pianeggiante, si giunge in breve al Lago delle Streghe, incantevole laghetto, delimitato da detriti morenici, alimentato da una sorgente sotterranea. Lasciamo la diramazione che porta a Crampiolo, uno dei centri rurali dell’Alpe e continuiamo sulla sinistra per iniziare il giro del Lago di Devero, detto anche di Codelago, lago di Pianboglio 10 una dolce veduta dell’Alpe in autunno gita di grandi emozioni paesaggistiche. Si prosegue lungo la sponda sinistra del lago superando piccole penisole in un ambiente di grande bellezza con boschi di larice e prati. Giunti al termine del lago si prosegue su di un piccolo dosso per poi arrivare al Lago di Pianboglio, altre splendido esempio di laghetto alpino. Mantenendo il grande specchio d’acqua sulla propria destra si devia verso nord attraversando con un piccolo guado il rio che scende dalla Bocchetta d’Arbola. Volendo il sentiero prende a salire con una pendenza più accentuata per arrivare alla Bocchetta, punto di confine con la Svizzera e importante valico prima dell’apertura della strada del Sempione. Considerato che abbiamo pensato a questa gita proprio per tutti, qui ci fermiamo per una delizioso pranzo al sacco e per goderci il panorama. Dal lago di Pianboglio ( m 1992 ), ritorniamo al lago di Devero e terminiamo il suo periplo, percorrendo ora la sponda destra. Arrivati a Crampiolo, uno dei più importanti borghi rurali della valle, il sentiero giunge al termine. Poche centinaia di metri e siamo all’Alpe. Rientro per le 19,00 11 7 e 8 luglio 2012 Rifugio degli Angeli m 2916 Testa del Rutor m 3486 (AO) facoltativa Partenza ore 7,00 Iscrizioni Marco Turconi cell. 339 3177309 Alberto Sampietro cell. 327 0021724 Alberto Bianchi cell. 331 7663758 Difficoltà impegnativa Dislivello / durata 1450 + 500 m circa / 4,5 + 6 ore circa Viaggio pullman Costo 75,00 Euro chiusura iscrizioni 30 giugno 2012 con versamento 30 euro di caparra Come promesso durante la serata escursionistica della festa della montagna 2010, quest’anno proponiamo una gita di 2 giorni veramente unica. Ci arrampicheremo fino ai 2916 metri del Rifugio degli Angeli in Val Grisenche costruito e gestito dall’Operazione Mato Grosso, movimento nato in Val Formazza nel 1967 quando un gruppo di giovani, guidati dal Valtellinese Padre Ugo Censi, missionario salesiano, decidono di andare in Brasile, nello stato del Mato Grosso, per costruire una scuola. Da allora fra le tante attività quella di gestire rifugi di montagna, assistiti da provette guide alpine con lo scopo di finanziare missioni in America Latina. Per l’occasione avremo a disposizione qualche accompagnatore esperto in più e probabilmente anche una vera guida alpina, grazie alla collaborazione di 2 anni fa con il Mato Grosso. Un’occasione così speciale che ci permetterà di arrivare a quasi 3.500 dopo 2 orette di ghiacciaio (facoltativo) necessiterà di una serata introduttiva per partecipanti e iscrizioni per tempo. 12 Il pullman ci accompagnerà fino alla frazione di Planaval (m 1557) dove una strada bianca, con brevi tratti asfaltati ci porterà all’alpeggio di Orfeuille (m 1982). Attraversato il torrente, prendiamo un sentiero che scende rapidamente incontrando alcuni brevi tratti attrezzati con corde e gradini metallici. Sorpassata l’alpe Miollet ricominciamo a salire, prima nel bosco, poi per pascoli; sulla sinistra il fondovalle della Val Grisenche si allontana sempre più. Il sentiero, sempre piacevole, a volte quasi una mulattiera, con un susseguirsi di tornantini e traversi, si porta ai piedi della bastionata rocciosa soprastante, che poi segue fino al colletto alle spalle della Becca de l’Aouille. La mulattiera procede ora meno ripida traversando una successiva conca che sulla sinistra divalla sull’abitato di Valgrisenche e punta il margine di una lunga bastionata fino alla conca dei Laghi del Morion (m 2804). In breve siamo al rifugio. Riposo, ultimi consigli, cena, serata in allegria e a letto presto visto che l’indomani alle 6 si riparte. il rifugio degli Angeli, sarà abbastanza confortevole? Per alcuni sarà il battesimo di un vero ghiacciaio, seppur facile e probabilmente ricoperto da neve con una traccia ben segnata per i ripetuti passaggi. Attraversiamo alcuni nevai e tratti di roccette fino a portarci sul ghiac13 gli immensi spazi della Testa del Rutor (m 3486) ciaio di Morion. Ci leghiamo su un risalto roccioso appena prima di mettere piede sul ghiacciaio. Inizialmente procediamo verso nord in leggera salita per poi prendere a sinistra (ovest) e risalire una serie di due pendii nevosi separati da un tratto di roccette e sfasciumi. L’ultimo tratto, il più ripido ci porta al colle del Rutor (m 3373) dove sorgono i ruderi della vecchia capanna Deffeyes. Mettiamo piede sul ghiacciaio del Rutor incrociando la traccia che sale da La Thuile, prendiamo a sinistra, mantenendoci pressappoco sul margine del ghiacciaio fino alla pietraia che porta alla vetta dove sono posti una piccola statua della Madonna ed un segnale trigonometrico (m 3486). Il panorama sarà impareggiabile, dominato dalle alte vette del Massiccio del Monte Bianco e dal sottostante ghiacciaio del Rutor, vastissimo e pianeggiante. Dopo le doverose foto di rito ritorneremo per il medesimo percorso al rifugio. Con il resto della comitiva saliremo in breve al passo (50 metri) che ci divide dalla valle che scende all’Arp Ville e dopo una lunga discesa giungeremo alla diga della Val Grisenghe. Rientro per le 19,00 14 29 luglio 2012 Piz Languard (ENGADINA) m 3262 L’ascesa al Piz Languard, cima di 3262 m, posta al centro dell’Alta Engadina, permette di godere di uno dei panorami più belli dell’ intero comprensorio; è accessibile a tutte le gam- Partenza ore 6,00 Iscrizioni Flavio Molteni cell. 339 2766694 Marco Turconi cell. 339 3177309 Difficoltà impegnativa Dislivello / durata 1050/1550 m circa 6,5/7,5 ore Viaggio pullman o auto o seggiovia per chi la prende Costo 25,00 Euro chiusura iscrizioni 26 luglio 2012 be con un minimo di allenamento, sia perché il sentiero giunge fino alla cima, sia perché i più “pigri” potranno evitare i 500 m circa di dislivello che separano la splendida Pontresina (1805 m) dall’Alp Languard (2302 m). Dall’Alpe si sale trasversalmente lungo il pendio con buona pendenza. Sul fondovalle scorre un torrente oltre il quale si nota il risalto erboso della Chamanna Paradis. Si sale lungo il sentiero fino a quota 2970 dove inizia la parte più ripida dell’escursione che porterà sulla vetta. Inizialmente una serie di tornanti consente di arrivare alla Georgy Hutte (m 3175), un bel rifugio che domina la valle da dove si nota la ripida parete che ci separa dalla vetta del Piz Languard. Ci vogliono altri 30 minuti per raggiungere la vetta. I panorami che si susseguono salendo sono di incommensurabile bellezza, potendo contemplare, alla propria destra l’imponente parete Nord del Piz Palù con le cime di Bellavista e la colata di ghiaccio del Morterasch, mentre raggiunta la cima ci si trova veramente di fronte ad uno spettacolo che ben vale la salita e il sudore eliminato, essendo circondati a 360° da un susseguirsi di cime e ghiacciai senza soluzione di continuità e a perdita d’occhio. Quello che però caratterizza maggiormente questa gita e la rende del tutto 15 particolare e forse unica è il fatto di abbinare un percorso abbastanza impegnativo ed eccezionalmente panoramico, con la possibilità di incontrare marmotte in ogni angolo e stambecchi in singoli esemplari lungo la cresta del Piz Languard o a branchi vicino al Lej Languard. Non è difficile poi, uscendo dagli itinerari più tradizionali vedere alzarsi improvviso un volo di pernici bianche o incontrare ermellini. Per il ritorno scegliamo di allungare un po’ l’itinerario: attorno a quota 2800, abbandoniamo il sentiero che scende a Pontresina e mantenendoci sotto la Crasta Languard puntiamo decisamente verso Fourcla Pischa (m 2837). Una puntatine ai vicini laghetti con relativa sosta non può mancare. Per finire, discesa a capofitto in un ambiente molto selvaggio adatto in inverno allo scialpinismo fino all’Alp Bernina in Val da Fain. Poco oltre la statale del Bernina, ci attende il pullman. Rientro per le 21,00 fissateveli bene in mente perchè sono proprio gli ultimi metri per la vetta 16 9 settembre 2012 Rifugio Ponti (SO) m 2559 Gita abbastanza breve che ci porterà al cospetto di sua maestà il Disgrazia, imponente montagna di 3.678 m a cavallo tra Valmasino e Valmalenco, scala- Partenza ore 7,00 Iscrizioni Enzo Calderazzo cell. 338 6360813 Dario Di Lorenzo cell. 335 6147912 Difficoltà facile Dislivello / durata 600 m circa/3,5 ore Viaggio auto Costo 20,00 Euro chiusura iscrizioni 6 settembre 2012 ta per la prima volta nel 1862 dagli inglesi Kennedy e Stephen per la Cresta ONO. Essa offre uno degli ambienti glaciali più affascinanti e selvaggi delle Alpi Centrali. La gita parte poco prima della bellissima piana di Preda Rossa solcata dalle anse del torrente. Una serie di ponticelli e di passerelle in legno, agevoleranno il cammino e consentiranno di conservare asciutti gli scarponi. Raggiungeremo in breve un secondo pianoro che eviteremo, seguendo il sentiero che risale con strette serpentine la costa di sinistra tra rododendri e radi larici. Continuiamo obliquamente per pendii erbosi e ganda, fino al terrazzo morenico, per il quale si giunge al rifugio.Dopo il consueto “ristoro” chi vuole potrà “allungare” continuando lungo la morena che costeggia il ghiaccio o in altre direzioni tenendo presente che siamo pur sempre in un ambiente molto severo. Ritorno alle auto per il medesimo sentiero. Rientro per le 19,30 17 14 ottobre 2012 Gita di chiusura con Pranzo Sociale Cima della Rosetta m 2147 Rifugio Bar Bianco m 1506 (SO) Partenza ore 7,00 Iscrizioni Cristina Mentessi cell. 320 0652025 Marco Turconi cell. 339 3177309 Difficoltà media/elementare Dislivello / durata 800/1200 m circa 4/5,5 ore Viaggio pullman Costo 50,00 Euro chiusura iscrizioni 10 ottobre 2012 con versamento 30 euro di caparra Due novità per la gita con pranzo sociale: andremo a far baldoria presso un rifugio gestito da 2 nostri concittadini che – non c’è dubbio – ci tratteranno benissimo e potremmo addirittura raggiungere nella mattinata una cima di oltre 2100 metri. Andiamo però con ordine: per chi vorrà fare solo 4 passi, il pullman concederà una sosta ai 900 metri di Rasura e da lì in un’oretta e mezza si potrà raggiungere il rifugio mediante una strada sterrata semplice semplice. La gita per così dire “ufficiale”, partirà invece dal paese successivo, Pedesina a 1000 metri circa. Pochi metri oltre un tornante troviamo, sulla sinistra, un cartello che segnala la partenza del sentiero 115, che sale all’alpeggio di Combanina (m 1519). Il sentiero si immerge suCima della Rosetta innevata 18 il pranzo finale nel Rifugio Bar Bianco bito nel bosco e sale, deciso, con qualche tornantino, restando alla destra del solco della Val del Bur. Dopo uno sguardo al magnifico panorama che si apre dalla casera, sia sul gruppo del Masino che sulla Val Gerola, riprendiamo la salita fino al punto in cui il dosso, che segna anche il confine fra i comuni di Rasura e Pedesina, si restringe ed i prati lasciano il posto ad un bosco di larici. Intorno ai 1700/1750 metri, la gita “ufficiale” piega a destra e si dirige senza indugio, prima in piano poi in leggera discesa verso il Bar Bianco. I più volenterosi potranno invece proseguire verso la depressione nella quale è incastonato il laghetto di Culino (1959 m). Il luogo, appartato e riposante, con il manto erboso che arriva a lambire le acque del lago, è ideale per pic-nic, ma per oggi i programmi sono altri. Ancora un po’ di sforzi e raggiungiamo la panoramica Cima della Rosetta (m 2142), ambita meta della bassa Val Gerola. La discesa ripida e veloce avverrà sul versante nordest si congiungerà al sentiero “ufficiale” presso Baita del Prato (m 1715). Per la una, una e un quarto dovremmo essere tutti al Bar Bianco per grandi libagioni a base di piatti e vini valtellinesi. Verso le 4, zigzag fino a Pedesina. Pochi rutti, mi raccomando, siamo fuori provincia, non facciamoci riconoscere… Tucc su la curiera e arrivederci all’anno prossimo. Sun già cioc adess. Rientro per le 19,30 19 Grazie Signore per le gioie che rivedo dalla montagna per la fatica che è scuola per la soddisfazione che si ha quando si raggiunge la cima per quel senso di contemplazione che prende poi a guardarsi intorno Grazie Signore perché la montagna mi ricorda che ho bisogno degli altri Ti prego perché la cordialità, l’amicizia, la disponibilità che qui in montagna diventano un fatto spontaneo, lo siano nella vita quotidiana Ti ricordo gli amici scomparsi e chi ha chiuso la giornata terrena sui monti E se dono vuoi concedermi, ti chiedo questa grazia: finchè ti piace tenermi in vita fammi camminare per le tue montagne 20