Controllo della temperatura Parliamo di Controllo della temperatura Tutto quello che vorreste sapere sui termoregolatori Omron e non avete mai osato chiedere. la temperatura è la misura del grado di “eccitazione” delle molecole. 4 Che cosa si intende per temperatura? Più le molecole si muovono velocemente, maggiore è la temperatura. A -273 °C le molecole sono ferme. Tale condizione è detta “zero assoluto”. Il concetto secondo cui la temperatura è la velocità di movimento delle molecole vale per tutti i materiali. Un materiale può conoscere diverse fasi: solida, liquida e gassosa. Quando si scalda e le sue molecole “si eccitano”, la fase cambia. Ad esempio, l'acqua si trasforma in vapore a 100 °C. Il tema principale di questo opuscolo è il controllo della temperatura, perché circa il 70% delle applicazioni riguardano questa grandezza. Naturalmente, è possibile applicare gli stessi principi a tutti i tipi di controllo analogico, come il controllo del flusso o della pressione. 5 il termoregolatore è solo UnO dei componenti del loop 2 3 1 6 4 Relè statico 5 6 Sistema di regolazione Il termoregolatore (1) non è l'unico componente di un loop di controllo. Quest'ultimo comprende anche un sensore di misura (2), il cablaggio (3), un attuatore in uscita (5) e un dispositivo (4) per influire sulla temperatura del processo (6). • Occorre attribuire la medesima importanza a tutti i componenti del loop di controllo. Il termoregolatore può fare molto, ma meglio è progettato l'intero sistema di controllo e migliore sarà il risultato finale. • Utilizzare il sensore più adatto. • Utilizzare il cablaggio corretto. -Estendere le termocoppie mediante un apposito cavo compensato, perché con il rame standard si verificheranno errori di misurazione. • Utilizzare l'attuatore più adatto. -Nel caso di un processo con elevata velocità di risposta, un relè elettromeccanico non effettuerà probabilmente la commutazione con sufficiente rapidità, rendendo instabile la temperatura del processo. • Se si dispone di una capacità di riscaldamento eccessiva, l'uscita del regolatore potrebbe essere compresa tra 5% e 10% soltanto. In questo modo, si ridurrà la risoluzione di ciò che il regolatore è realmente in grado di fare. • Spesso è possibile intervenire anche sul processo. 7 INGRESSO (sensori) I sensori (di temperatura) sono utilizzati per misurare il valore di processo (PV) La scelta del tipo di sensore è di vitale importanza per un controllo efficace. Non sempre però è possibile adottare la soluzione migliore, a causa del campo di temperatura del processo o delle limitazioni meccaniche del sensore 8 Sensori di temperatura • Le termoresistenze (RTD) misurano la temperatura correlandola alla resistenza di un particolare elemento. L'RTD maggiormente utilizzato è il sensore Pt100, che offre 100 Ohm a 0 °C. Il termoregolatore ne misura la sua resistenza, e in base a quest'ultima calcola la temperatura rilevata. Ω Ohmetro (strumento di misurazione della resistenza elettrica) • Termocoppia Quando si uniscono due metalli diversi, i conduttori creano una piccola tensione che è proporzionale alla temperatura del punto di giunzione. Giunzione mV • Termistore RTD non industriale utilizzato di frequente nei mercati al dettaglio e nazionali. • Ingressi analogici I segnali di ingresso analogici vengono utilizzati per fornire il PV all'unità di controllo. Spesso questo segnale lineare in mA o volt proviene da un dispositivo che ha convertito i valori del sensore di temperatura in un segnale analogico. 9 Attuatori Riscaldatori e raffreddatori Metodo per influire sul valore di processo Spesso in un processo il riscaldatore/ raffreddatore è predeterminato. Occorre sempre abbinarvi un idoneo attuatore. Ad esempio, in un forno il riscaldatore elettrico può essere pilotato da un relè statico. In un'applicazione di raffreddamento, è possibile utilizzare acqua fredda durante il processo controllando un segnale analogico. Allarme guasto 10 Metodi di RISCALDAMENTO aumentare la temperatura • Riscaldatori elettrici controllati mediante un relè elettromeccanico o statico • Gas/gasolio combustibile controllato mediante una valvola (proporzionale o impulsiva) • Liquido: acqua calda o olio caldo controllati mediante una valvola Metodi di RAFFREDDAMENTO abbassare la temperatura • Raffreddatore controllato elettricamente • Aria: flusso naturale o controllato mediante una ventola • Liquido: acqua o olio controllati mediante una valvola Influenze del riscaldamento/raffreddamento • Flusso d'aria naturale e perdita di calore: la natura cerca sempre l'equilibrio del calore, che fluisce da un punto caldo a un altro più freddo. • Reazioni esotermiche: l'alcool è ottenuto mediante fermentazione, un processo con il quale si produce calore. • Reazione chimica: l'aggiunta di una sostanza a un processo può provocare una reazione in grado di sprigionare calore. • Attrito meccanico: i materiali plastici, se convogliati in un tubo, si riscaldano sempre a causa dell'attrito. Raffreddatore 11 USCITA (controllo) Il blocco funzionale tra l'uscita PID e l'attuatore Il segnale 0-100 % proveniente dal PID (MV) deve essere convertito in un segnale comprensibile per l'attuatore. Le uscite di controllo più frequentemente utilizzate sono analogiche (mA, V), relè apri/chiudi verso una valvola o a tempo proporzionale (relè, tensione/impulsivo) mA 20 mA % 4 mA 100% chiuso +V 1 1 2 Relè ibrido 2 Relè aperto 1 GND Relè statico 2 Tensione 12 M Impulsivo con modulazione (PWM) o uscita a tempo proporzionale (TPO) È facile comprendere come 0-100% dall'uscita PID (MV) possa essere utilizzato per pilotare un'uscita di controllo analogica a 4-20 mA. Per un controllo analogico, però, è possibile utilizzare anche un'uscita ON/OFF come un relè. A seconda del valore di MV%, l'uscita di controllo viene commutata proporzionalmente tra ON e OFF sulla base di un “periodo di controllo” fisso (CP). MV = 50% CP = 20 sec. 10 sec. ON OFF 20 sec. MV = 20% CP = 20 sec. 4 sec. ON OFF 20 sec. Tipi di uscita di controllo: • Lineare (mV, mA, V). • Relè. • Tensione (impulsivo, logico) Segnale utilizzato per pilotare relè statici. • Relè ibrido Combina la caratteristiche di un relè meccanico e di uno statico. • Relè apertura/chiusura valvola (PRR) Un relè per “aprire” la valvola e un altro per “chiuderla”. Quando entrambi i relè non sono attivi, la valvola mantiene la sua posizione. 13 Controllo PID Proporzionale Integrale Differenziale SP ε PID MV Loop di controllo 14 Processo PV Sono tre termini matematici, che indicano le azioni effettuate da un regolatore PID per mantenere stabile la temperatura di processo sul valore impostato desiderato. Nessuna “magia”. Si tratta semplicemente di strumenti che il regolatore utilizza per: • rimanere “sintonizzato” sul presente • apprendere dal passato • predire il futuro • Controllo PID sta per controllo Proporzionale, Integrale e Differenziale. • L'ingresso per il calcolo PID corrisponde alla differenza tra il valore di processo (PV) e il valore impostato (SV) di riferimento. Tale differenza è detta Errore (ε). • L'uscita del calcolo PID è detta valore manipolato (MV) e i valori sono 0 – 100 %. • Il blocco PID non è nient'altro che un amplificatore. Il segnale di errore viene manipolato dalle componenti P, I e D e i tre risultati vengono addizionati per ottenere l'uscita MV. • La componente proporzionale si concentra sul “presente” e maggiore è la differenza tra PV ed SV (ε), maggiore sarà anche la quantità assegnata all'uscita (MV). • La componente integrale si concentra sul passato e con ogni ciclo di clock il segnale di errore viene integrato nell'uscita (MV). • La componente differenziale si concentra sull'aumento o sulla diminuzione del PV (variazione di ε) e “prevede” la quantità in uscita necessaria per correggere tale variazione. 15 Controllo 2-PID L'algoritmo PID di Omron che offre due gradi di libertà Il valore di processo (PV) può differire dal valore impostato (SV) se si modifica l'SV o se un disturbo influenza il PV. L'azione effettuata dal PID a questo punto viene detta risposta a gradino e risposta ai disturbi. 16 Controllo 2-PID Il controllo 2-PID di Omron offre un importante vantaggio rispetto al controllo PID standard. Il controllo 2-PID utilizza un potente algoritmo che consente di regolare lo strumento in modo da ottenere una risposta ottimale ai disturbi, senza compromessi per la velocità di reazione alle variazioni del set point. E per l'utente, il maggiore vantaggio è che non deve effettuare nessun'azione particolare. Gli strumenti Omron sono configurati con un'impostazione predefinita, in grado di garantire tempi di risposta brevi in presenza di overshoot minimo per la maggior parte delle applicazioni di controllo. Tutto ciò si traduce in più rapidità di avvio della produzione e controllo molto più stabile nel corso di essa, caratteristiche che consentono di realizzare una maggiore quantità di prodotti finali di migliore qualità. risposta al gradino risposta al disturbo SV PV PID standard PV PID standard PV 2-PID Omron SV SV 17 Tuning Per controllare il processo è necessario sintonizzare il regolatore PID Grazie ai termoregolatori Omron, questa è la parte più semplice del lavoro, poiché non è necessario ricorrere al tuning PID manuale. I nostri algoritmi di tuning sono utilizzabili per regolare automaticamente tutte le applicazioni. Se l'autotuning (AT) standard non può essere utilizzato, l'inconveniente può essere risolto con un'altra serie di regole di tuning. PV SP 100% MV 0% AT avviato AT terminato 18 Tempo AT : Autotuning L'operatore avvia l'ottimizzazione one-shot del regolatore. Omron focalizza l'autotuning sull'ottimizzazione dell'eliminazione dei disturbi, rendendo tale messa a punto automatica particolarmente idonea per le applicazioni quali l'imballaggio. Al contempo il parametro 2-PID di Omron (alfa) gestisce (automaticamente) le variazioni dell'SV. Talvolta non è consentito o non è possibile che il processo presenti cicli dell'uscita MV conpresi tra 0% e 100%. Se il PV si discosta troppo dall'SV, viene effettuata una preregolazione per evitare un overshoot eccessivo durante il tuning. ST : Self-tuning L'ST è un AT effettuato a discrezione dello stesso regolatore. L'utilizzo dell'ST è sicuro, poiché non avvia AT indesiderati per ovviare a un malfunzionamento del termoregolatore. RT : Robust Tuning Anche l'RT è un AT, sebbene il calcolo PID sia basato su una diversa serie di “regole”. L'RT è focalizzato sul controllo di processo, non sull'automazione industriale. È consigliabile abilitare l'RT per i processi con tempi di avvio lunghi (serbatoio di liquidi), campi SV estesi da gestire, forti variazioni di temperatura nel pannello di controllo ecc. Pianificazione guadagno (serie PID multiple) La serie Omron E5_N-H può contenere diverse impostazioni di valori PID. Le varie impostazioni possono essere commutate in funzione del valore di PV o su flag/comandi interni/esterni. 19 AllArmi i termoregolatori sono in grado di indicare e di reagire in caso temperature anomale Se una temperatura è troppo alta, troppo bassa o troppo distante dal valore impostato, il termoregolatore attiva un ALLARME. Tale allarme può far parte della strategia di controllo e sicurezza. AllArmE Agisce in caso di temperature anormali 20 Gli allarmi di un termoregolatore vengono utilizzati per indicare situazioni anomale. Quando un forno si surriscalda, è possibile attivare un allarme di MASSIMO ASSOLUTO. Il flag di allarme può essere visualizzato e/o inviato a un'uscita ausiliaria (relè). Tipi di allarme: Valore massimo e minimo assoluto ON OFF X ON OFF 0 X 0 Deviazione dal valore impostato ON OFF L H ON OFF SP X SP Percentuale di variazione Se il PV presenta una variazione maggiore rispetto al valore dell'allarme per unità di tempo, viene attivato un allarme. Allarme di interruzione loop (LBA) Se in un punto del loop una funzione entra in avaria, viene attivato un allarme LBA. Ad esempio, se il sensore non viene reinserito nella macchina utensile, l'uscita farà riscaldare l'utensile, ma il PV non aumenterà, determinando un allarme di interruzione loop. 21 Strategie di ALLARME Ottimizzate i vostri allarmi con ulteriori strategie Le strategie servono a rendere gli allarmi intelligenti. Possono prevenire o ritardare sia gli allarmi indesiderati sia quelli previsti. 22 Isteresi crea un diverso punto di commutazione ON/OFF per impedire all'allarme di attivarsi ripetutamente intorno al valore soglia impostato. Il congelamento mantiene il flag dell'allarme, anche quando la condizione che lo ha provocato è stata superata, finché l'operatore non azzera il congelamento dell'allarme. Ritardi allarme ON/OFF Isteresi di allarme PV Impostazione allarme Ritardo all’eccitazione a Stato di allarme Ritardo alla diseccitazione a Ritardo all’eccitazione a L'allarme non viene attivato. Sequenza di attesa Blocca l'allarme, finché il primo stato sicuro non è stato raggiunto. PV Valore allarme Isteresi di allarme Sequenza di attesa annullata Tempo ON OFF Allarme 23 ALLARMI RISCALDATORE (HA) È possibile monitorare la corrente utilizzata dai riscaldatori elettrici Se si utilizzano più riscaldatori collegati in parallelo, è importante sapere se uno di essi è guasto. Ora il regolatore dispone di meno energia elettrica per riscaldare il sistema. A ciò può supplire aumentando l'MV, ma la necessità della manutenzione verrà segnalata da un allarme HA Conduttore riscaldatore 24 L'allarme riscaldatore (HA) è una combinazione di tre tipologie di allarmi: Il rilevamento del guasto dell'elemento riscaldante (HB) rileva se uno o più riscaldatori in parallelo sono guasti o “fusi” Il rilevamento della sovracorrente (OC) rileva se uno o più riscaldatori stanno assorbendo più corrente del previsto (pre-guasto) Il rilevamento del cortocircuito del relè statico rileva se vi è un flusso di corrente quando l'uscita non è utilizzata (0% MV) Sono disponibili diverse opzioni per l'allarme del riscaldatore per le configurazioni dei riscaldatori monofase e trifase. Esempio di applicazione: La corrente nominale per i tre riscaldatori da 1 kW raffigurati sotto è pari a 15 A. Se un riscaldatore si guasta, la corrente scende fino a 10 A, il CT registra tale calo e il termoregolatore emette un avvertimento. Carico Carico Carico 200 V <- 15 A CT Al TC Carico Carico Carico 200 V Fusione <- 10 A CT Al TC 25 Fatti...non parole! Omron è il maggior fornitore di termoregolatori al mondo Omron vende un termoregolatore ogni 30 secondi! 26 30 • Omron ha venduto 240.000 pezzi di E5CN, di cui 84.000 in Europa, nel 2008. • Omron è il maggior fornitore di termoregolatori al mondo, e si colloca sempre tra i primi tre posti in Europa, Giappone, Nordamerica e Sud-Est Asiatico. *1 • Omron è l'unico specialista in termoregolazione tra tutti i fornitori orizzontali di automazione industriale, e off re una gamma completa di dispositivi di regolazione da essa stessa sviluppati e prodotti. • Presenza globale, servizio locale Fondata nel 1933, Omron dà lavoro a oltre 33.000 persone in 36 paesi, le quali si occupano di fornire prodotti e servizi ai clienti. • L'affidabilità fa parte del nostro DNA La nostra produzione è ai massimi livelli qualitativi. Il tempo medio tra i guasti (MTBF), pari a 374.000 ore per l'E5CN, è eccezionalmente elevato. • Omron off re una vasta gamma di soluzioni di automazione, componenti per pannelli di controllo e strumentazione, come relè, relè statici, temporizzatori/contatori, PLC, terminali di comando/PC industriali e software di controllo. *1 Fonte: VDC 27 31 Quale soluzione adottare? Le opzioni di controllo sono tantissime. Qual è la migliore? Non esiste una formula valida in ogni caso • Il controllo è semplice o complesso? Necessita di altre funzionalità (logiche)? • È necessario un display centralizzato? • È utile impiegare regolatori separati? • Quali azioni deve effettuare l'operatore e quali NON deve effettuare? • Discreto o integrato? • I/O centralizzati o decentralizzati? • È richiesto/consentito l'utilizzo di un PLC? 28 32 • • • • • Ingressi/uscite prestabilite Specifiche presenti e future note Porte di comunicazione Grande quantità/stesse specifiche (OEM) Funzionalità fissa ▸ Serie E5-N e CelciuX° • • • • Ingressi/uscite possono variare Esigenze diverse in futuro Funzionalità avanzate Molte applicazioni diverse = UTENTE FINALE ▸ E5_N-H e E5_K • Velocità e precisione elevate • Controllo multicanale/in cascata/rapporto di grandezze • Profili di temperatura/profilo SV ▸ E5_R(T) • Operazioni di controllo logiche e automazione • PLC disponibile/consentito • Diversi ingressi e uscite ▸ Istruzione PID PLC o PLC e CelciuX° • Operazioni di controllo logiche e automazione • Funzioni di controllo di processo • Diversi ingressi e uscite ▸ PLC con controllo loop (CJ1G-CPU__P) 29 33 10 Domande da porsi! Come scegliere il modello di regolatore più adatto? Per scegliere il regolatore più adatto, occorre porsi i seguenti quesiti. ? > ! 30 34 1Di quale applicazione si tratta? Forno, sigillatura, cottura... 2Base (solo ingresso/uscita) o avanzato? 3Tipo di sensore? Termocoppia, Pt100, analogico 4Quale attuatore viene utilizzato? (Che cosa deve comandare?) Relè statico/valvola (proporzionale o apri/chiudi) Ventola, motore o altra bobina 5Tipo di uscita di controllo? (a seconda dell'attuatore!) Relè/tensione (impulsivo) Analogico (mA, mV, V) Relè ibrido Relè statico 6Il processo è veloce o lento? Il PV reagisce rapidamente a una variazione dell'MV (uscita)? 7Precisione prevista della regolazione? È richiesta una stabilità di 0,1 °C o ± 2 °C è sufficiente (o addirittura ± 5 °C)? 8Tipi di allarme richiesti? Massimo/minimo assoluto Deviazione alta/bassa/banda Allarmi riscaldatori 9Autotuning di serie Self-tuning necessario? RT necessario? Diverse impostazioni di valori PID? 10Richieste particolari? Operazioni logiche/temporizzatore o funzioni di ritardo/profili SV/porte di comunicazione 31 35 Glossario dei termini 2-PID Il PID con doppio grado di libertà di Omron rappresenta un considerevole perfezionamento dell’algoritmo PID standard. Allarme di deviazione Allarme che si attiva quando il PV si discosta dall’SV oltre la soglia impostata. Allarme di valore assoluto La soglia di questo tipo di allarme è fissa e non varia al variare di un altro valore, come SV. Allarme percentuale di variazione PV Allarme che avverte quando il PV varia più rapidamente del valore impostato. Allarme riscaldatore (HB, OC, HS) Sistema di monitoraggio volto a verificare che i riscaldatori funzionino come previsto. La corrente che passa attraverso il riscaldatore viene misurata per mezzo di un CT e verificata dal termoregolatore rispetto ai valori impostati . AT Autotuning: procedura iniziata dall’operatore volta a ottimizzare i parametri PID. Attuatore “Unità” che funge da interfaccia tra il regolatore PID e il dispositivo riscaldatore/raffreddatore (valvola, relè statico, contattore). Bilanciamento del calore Punto nel quale la perdita (l’utilizzo) di calore è pari al calore apportato. 32 36 Congelamento Mantiene e blocca ad es. gli allarmi. Una volta che la condizione che ha provocato l’allarme è stata eliminata, il congelamento mantiene bloccato l’allarme finché l’operatore non lo azzera. Controllo analogico Controllo di valori non discreti quali temperatura, flusso, pressione e livello. Controllo della temperatura Processo a controllo analogico a fini di regolazione della temperatura. Controllo in riscaldamento e raffreddamento Per controllare sia il riscaldamento sia il raffreddamento di un processo. CP Periodo di controllo: base temporale per un’uscita proporzionata al tempo. L’uscita al 100% corrisponde all’intera base temporale ON, l’uscita al 50% a metà base temporale ON e 50% OFF. Display a 11 segmenti I display della strumentazione convenzionale sono dotati di caratteri a 7 segmenti , ma con quattro segmenti aggiuntivi è più facile leggere le lettere. Display LCD Display a cristalli liquidi. Dispositivo di riscaldamento/raffreddamento Parte del loop di controllo che assicura il riscaldamento o il raffreddamento del processo. Disturbo Avvertibile quando il PV aumenta o diminuisce a causa di una fonte esterna, come quando si apre il portello del forno per caricare o quando si sigilla un imballo. 33 37 HMI Interfaccia uomo-macchina o terminale di comando, con il quale l’operatore legge (sul display) e immette dati (con i tasti) servendosi di un dispositivo come ad es. un termoregolatore. IP66 Grado di protezione dalla polvere e dall’acqua. Più alti sono i valori, maggiore è la protezione. Isteresi Differenza tra eccitazione (ON) e diseccitazione (OFF). LBA (Loop Break Alarm) Allarme di interruzione loop. Loop di controllo Tutti i componenti insieme: sensore, cablaggio, regolatore PID, attuatore, riscaldatore e processo. Loop Abbreviazione di anello di controllo o di processo. Include tutti gli elementi come ingresso, uscita, regolatore, processo e cablaggio. MTBF (Mean Time Between Failure) Tempo medio tra i guasti. Basato sulla cronologia, sui singoli componenti e sul processo produttivo utilizzato. MV Valore manipolato. Esito del calcolo PID (0-100%) utilizzato dall’attuatore per esercitare azioni sul processo. Overshoot Valore di cui il PV risulta essere superiore all’SV. Pianificazione del guadagno Attivazione di differenti impostazioni dei parametri PID in relazione al PV o a un altro evento. 34 38 PID Proporzionale, Integrale e Differenziale. Metodo di calcolo di un’uscita correttiva quando il PV differisce dall’SV. PLC (Programmable Logic Controller) Controllore logico programmabile. PRR (Positioning Relay Relay) Detto anche posizionatore della valvola. In alcuni casi si richiede un segnale di apertura o chiusura, mentre ‘nessun segnale’ mantiene la posizione corrente della valvola. Pt100 Sensore di temperatura con termoresisteza al platino. Offre 100 Ohm a 0 °C. PV Valore di processo: solitamente in °C per la temperatura. PWM (pulse-width modulation) Modulazione dell’ampiezza di impulso. Metodo per convertire i segnali analogici (0-100%) in segnali proporzionali al tempo di ON/OFF. Raffreddamento Processo di riduzione del valore di un loop a controllo analogico. Reazione esotermica Calore generato internamente al processo in risposta al riscaldamento dall’esterno. Relè di uscita Relè elettromeccanico convenzionale. 35 39 Relè ibrido di uscita Combinazione di un relè statico e di un relè elettromeccanico ai fini di commutazione di un attuatore. Questa uscita commuta nel “punto zero” CA e il relè subentra durante la conduzione. Offre i vantaggi di entrambi i sistemi. RT (Robust Tuning) Algoritmo di Omron utilizzato per determinare i parametri PID con autotuning in base a una diversa serie di regole. RTD (Resistance Thermal Device) Sensore utilizzato per misurare la temperatura in base alla variazione di resistenza. Segnale di errore (ε) Differenza tra PV e SV e i dati immessi per il calcolo PID. Segnali analogici (mA, mV, V) Segnali di ingresso o di uscita, rappresentati da un valore espresso in milliampere, millivolt o volt. Sequenza di attesa (allarme) Blocca l’allarme finché non viene raggiunto almeno una volta il SV. Sottoregolazione Valore di cui il PV risulta essere inferiore all’SV. SSR (Solid State Relay) Relè statico. Un dispositivo semiconduttore che utilizza una tensione/corrente bassa (12 V/5 mA) per commutare una tensione/ corrente maggiore. 36 40 ST (Self Tuning) Tuning avviato a discrezione del regolatore, basato su una serie di regole intelligenti. SV Valore impostato. Valore impostato dall’operatore in riferimento al quale deve essere controllato il PV. TC Termoregolatore. Tensione di uscita (impulsivo, logico) Segnale ON/OFF per pilotare un relè statico. Termistore Tipologia di sensore di temperatura. Termocoppia Sensore di temperatura costituito da due diversi metalli, che generano una piccola variazione di tensione proporzionale alla temperatura del punto di giunzione. TPO (Time Proportional Output) Vedi PWM. Valvola (proporzionale, impulsivo, apri/ chiudi) Attuatore utilizzato per controllare il flusso di un liquido o gas. Il liquido può essere acqua o olio per riscaldare o raffreddare il processo. Il gas può essere utilizzato in un bruciatore per riscaldare il processo. 37 41 Termocoppia Da -200 a 2000 °C Discreta: da 1 a 5 °C Variabile. Il sensore “invecchierà” con il tempo Non completamente lineare. (=Compensata nel termoregolatore) Punta estesa: molto veloce rivestita: più lenta (da 1 a 10 sec.) Buona risposta termica Autoalimentato + Robusto Economico + Grande varietà Ampio campo di temperatura È possibile collegare due termoregolatori a un sensore (lieve errore) Conduttori di compensazione Non lineare Bassa tensione (rumore) meno stabile/meno sensibile Indica temperatura ambiente in caso di cortocircuito Temperatura: Precisione: Stabilità a lungo termine: Linearità: Risposta termica: Vantaggi: Svantaggi: APPLICAZIONI INDUSTRIALI Tipo sensore: Suscettibile di risentire della resistenza dei conduttori (non per quello a tre conduttori) Risposta termica più lenta Più costoso A un sensore Pt100 è possibile collegare un solo termoregolatore Il più preciso Il più stabile Più lineare della termocoppia Non necessita di cavo di compensazione Più sicuro (in caso di cortocircuito nel collegamento con il termoregolatore) tipicamente da 5 a 50 sec. Buona linearità Eccellente Buona: da 0,1 a 1,0 °C Da -200 a 300 °C (650 max.) Pt 100 (RTD) Nessuno standard industriale Non lineare Campi di temperature MOLTO limitati Necessari molti tipi per coprire un campo esteso Fragile Veloce risposta termica Bassa percentuale di errore a causa della resistenza dei conduttori A seconda del tipo e della forma Tipi piccoli -> veloce Nel campo: Discretamente lineare Accettabile Discreta: da 0,5 a 5 °C Da -50 a 350 °C Termistore NON-INDUSTRIALE Comparazione dei sensori di temperatura Appendice 1: Pt100 Termocoppia J Miglior sensore da utilizzare: Se il costo/prezzo è un fattore importante: Da 100 a 300 °C Un campo tanto elevato è un caso alquanto particolare. I clienti di questo tipo utilizzano perlopiù sensori al tungsteno-renio Troppo elevato per la termocoppia K. Occorre pertanto utilizzare una termocoppia R o S (Sono disponibili anche altre termocoppie speciali) Oltre 1700 °C Termocoppia R (o S) Se la precisione o la stabilità sono fattori importanti, le termocoppie R o S sono le migliori che si possa utilizzare Sensore maggiormente utilizzato: Termocoppia R (o S) Miglior sensore da utilizzare: La termocoppia K è il sensore più utilizzato all'interno di questo campo La termocoppia J è la più utilizzata all'interno di questo campo. (ma anche la termocoppia K può essere un'alternativa) Poiché la Pt100 è più costosa, all'interno di questo campo viene spesso utilizzata la termocoppia J Non è consigliabile utilizzare il tipo J al di sotto dei 100 °C (precisione) Anche per questo campo, la Pt100 rappresenta la soluzione migliore Una termocoppia rappresenterebbe un'alternativa più economica, ma meno precisa La Pt100 è ampiamente utilizzata per misurare con precisione le temperature negative Una termocoppia rappresenterebbe un'alternativa più economica, ma meno precisa Note aggiuntive: Da 1200 a 1700 °C Termocoppia K Sensore maggiormente utilizzato: Da 600 a 1200 °C Termocoppia J Sensore maggiormente utilizzato: Da 300 a 600 °C Pt100 Sensore maggiormente utilizzato: Da -200 a 100 °C Sensore maggiormente utilizzato: Criteri: Temperatura: Scelta del sensore di temperatura Appendice 2: Omron Electronics S.p.A. Wegalaan 67-69, NL-2132 JD, Hoofddorp, Paesi Bassi. Tel. +31 (0) 23 568 13 00 Fax +31 (0) 23 568 13 88 www.industrial.omron.eu Sebbene il nostro obiettivo sia la perfezione, Omron Europe BV e/o le sue controllate e consociate non garantiscono né rilasciano dichiarazioni in merito alla correttezza o completezza delle informazioni contenute nel presente documento. Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche senza preavviso in qualunque momento. CD_IT-INTO-01_TC_factbook