28/10/2012
LABORATORIO DI INFORMATICA
Office Automation on the cloud
Corso di Laurea Magistrale in finanza delle aziende e dei mercati
Facoltà di Scienze Politiche
A.A.2012/2013
Ing.M.Paolizzi (A.A.2012-13)
Office Automation e Cloud
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Introduzione
• Si tratta di applicazioni in ottica WEB 2.0:
l’utente è sia autore che fruitore di
contenuti;
• Risiedono su server remoti e sono fruibili
attraverso il WEB (protocollo HTTP) per il
tramite di interfacce usabili ed
esteticamente gradevoli;
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Web 2.0
• una sostanziale evoluzione del Web
nell'ottica di una maggiore e più attiva
interazione degli utenti;
• gli utenti da meri fruitori (consumer) di
contenuti diventano anche autori;
• si parla di utente prosumer, crasi dei
termini producer e consumer;
• trasformazione del Web da libreria di
contenuti digitali multimediali, a vera e
propria piattaforma applicativa
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Servizi Web 2.0
• Blog (es. Blogger)
• Wiki (es. Wikipedia): mezzo per catturare la
conoscenza e meccanismo democratico di selezione dei
contenuti;
• Social networks (es. Facebook): hanno come
obiettivo la creazione di nuove relazioni sociali o il
proseguimento di quelle esistenti;
• Virtual Life (es. Second life);
• Rich Internet Application: applicazioni in cui la parte
elaborativa risiede sul server ma caratterizzate da
interfacce utenti accattivanti e fluide;
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Evoluzione dei modelli ICT
• I modelli di utilizzo dei sistemi di
elaborazione stanno cambiando;
• La trasformazione segue l’evoluzione di tre
direttrici principali:
1. Convergenza
2. Mobilità
3. Cloud Computing
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Convergenza
• Le reti basate sul protocollo IP possono
trasportare dati di qualsiasi tipo: voce, video,
comandi, etc.
• Le varie tipologie di dato convergono tutte sulle
reti IP: viene meno la specializzazione delle
apparecchiature e dei dispositivi:
– Il «telefono cellulare» è molto più di un «telefono»: ci si
parla, ci si scrive, ci si guarda la tv, ci si gioca, ci si
collega ad Internet…
– Il PC è diventato un concentratore di flussi multimediali,
un «mediacenter»
– I moderni televisori permettono di caricare video da
chiavette USB, da Hard Disk di rete o da Youtube;
– I moderni elettrodomestici si possono comandare via
Web e apprendono dalla rete informazioni utili al loro
funzionamento («Internet degli Oggetti»)
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Mobilità
• La sempre maggiore potenza dei dispositivi portatili
(smartphone, tablet, etc.) e la possibilità di essere sempre
collegati ad Internet (WiFi, 3G, etc.) dovunque ci si trovi,
hanno spostato il baricentro dell’utilizzo dei sistemi di
elaborazione;
• Gli utenti tendono ad utilizzare sempre di più i dispositivi
che hanno con sé 24h al giorno;
• Tali dispositivi diventano veri e propri archivi personali
(documenti, contatti, messaggi, foto):
– Problematiche di riservatezza e privacy
– Modificazione delle interazioni sociali
– Uso intenso della Rete per conservare i dati
– Nuove interfacce utente (ecco perché Windows 8 !!!)
• Il PC come conosciuto sinora sta cambiando.
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Cloud Computing
• Cloud è un sostantivo inglese che significa “nuvola” e, in
questo contesto, allude al simbolo con cui viene
rappresentata Internet nei diagrammi e nei disegni;
• Nel Cloud Computing le risorse elaborative (storage, server,
etc.) ed applicative (i programmi) si trovano da qualche
parte sulla “nuvola” e sono offerte agli utenti come servizio
secondo determinati piani tariffari (a canone, a consumo,
etc.).
• Le risorse ICT vengono erogate in modo analogo a quanto
accade per altri servizi, come l’energia elettrica, il gas o
l’acqua:
• l'utilizzatore, dopo aver sottoscritto un abbonamento
preleva le risorse in base alle proprie esigenze senza
conoscere la specifica centrale alla quale è connesso né
cosa avviene all'altro capo del filo/cavo/tubo cui è
collegato.
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Tipi di Cloud
• Private Cloud: infrastruttura informatica per lo più dedicata
alle esigenze di una singola organizzazione, ubicata nei suoi
locali o affidata in gestione a terziserver), nei confronti del
quale il titolare dei dati può esercitare un controllo puntuale;
• Public Cloud: l’infrastruttura è di proprietà di un fornitore
specializzato che mette a disposizione di utenti, aziende o
amministrazioni i propri sistemi attraverso la condivisione e
l’erogazione via Internet di applicazioni informatiche, di
capacità elaborativa e di archiviazione dati; l’utente insieme ai
dati cede una parte importante del controllo esercitabile su di
essi.
• Hybrid Cloud: soluzioni che prevedono l’utilizzo di servizi
erogati da infrastrutture private assieme a servizi erogati da
cloud pubblici;
• Community Cloud: L’infrastruttura è condivisa da diverse
organizzazioni a beneficio di una specifica comunità di utenti.
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Modelli di servizi cloud
1. IaaS (Infrastructure as a Service): Il
fornitore del servizio cloud offre, secondo un
modello “on demand”, spazi di memoria, sistemi
operativi, programmi di virtualizzazione, server
virtuali remoti che l’utente può utilizzare;
2. SaaS (Software as a Service): Il fornitore
eroga via Internet una serie di servizi applicativi
ponendoli a disposizione degli utenti finali (es. fogli
di calcolo o di testi, posta elettronica);
3. PaaS (Platform as a Service): Il fornitore offre
soluzioni evolute di sviluppo software che
rispondono alle specifiche esigenze del cliente.
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Vantaggi del Cloud Computing
• può consentire un risparmio significativo
sull'hardware in particolare per ciò che
riguarda il lato server;
• consente di devolvere le attività di
manutenzione e aggiornamento;
• consente di devolvere la gestione della
sicurezza;
• è altamente scalabile.
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Svantaggi del Cloud Computing
• dipendenza dalla connettività;
• questioni di sicurezza e fiducia nel fornitore;
• questioni relative a disponibilità e possesso dei
propri dati.
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http://www.garanteprivacy.it/garante/document?ID=1819933
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Non cadiamo dalle nuvole
• http://www.garanteprivacy.it/garante/do
c.jsp?ID=1894503
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Google Docs/Google Drive
•
•
•
Fornisce:
–
Elaboratore di testi
–
Foglio elettronico
–
Strumento di presentazione
–
Strumento per generare moduli
–
Strumento per disegnare
–
Possibilità di condividere, revisionare e discutere in tempo reale
–
Possibilità di pubblicare on line
–
Compatibilità con formati doc(x), xls(x) , ppt(x), pdf, etc.
Richiede:
–
Collegamento Internet
–
Un account gmail o google
Utilizza:
– Google Drive come spazio di archiviazione sul cloud (gratuito fino a 5GB) sincronizzabile
offline
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Google docs
• Punti di forza:
– interfaccia semplice ed efficace (Ajax)
– Ottima integrazione con applicazioni e servizi
Google
– Potenti funzionalità di collaborazione
• Punti di debolezza:
– Limiti funzionali rispetto alle suite desktop
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Interfaccia Google Docs
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Nuova interfaccia Google Drive
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Google Documenti
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Google Foglio di calcolo
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Google Presentazioni
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Google Moduli
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Office live workspace
• servizio (gratuito) offerto da Microsoft per
la archiviazione e la condivisione on-line
dei documenti;
• una area di lavoro in cui salvare i propri
documenti (in tutti i formati MS Office),
condividerli con altri utenti nonché gestire
ed organizzare contatti ed appuntamenti;
• capacità di archiviazione di 500MB e
consente il salvataggio di documenti con
dimensioni sino a 25MB ciascuno
• http://workspace.officelive.com/
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Zoho
• Zoho (http://www.zoho.com) è una suite
di produttività on line costituita da una
gran numero di applicativi, molti dei quali
a pagamento nella versione professionale
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Skydrive/Office Live Documents
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Potenzialità
• non è necessario disporre di una propria
infrastruttura applicativa e elaborativa;
• all’utente è sufficiente un PC in grado di
connettersi ad Internet;
• il proprio lavoro è accessibile
indipendentemente da dove ci si collega;
• la potenza elaborativa è espandibile a
richiesta;
• non si ha in carico gestione e
manutenzione.
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Rischi
• si perde il controllo sulla infrastruttura;
• ci si fida del fornire per ciò che riguarda la
riservatezza e la sicurezza;
• il 24 Febbraio 2009: per oltre due ore, a
causa di un problema tecnico, circa 30
milioni di utenti non sono riusciti ad
accedere ai propri servizi GMail.
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Social Networks
• piattaforme di aggregazione sulle quali gli utenti
possono comunicare, condividere contenuti e
contatti, stabilire nuovi legami o riprodurre quelli
della vita reale;
• espressione di una delle caratteristiche fondanti
del Web 2.0, ovvero la partecipazione;
• oltre a rendere possibile la riproduzione virtuale
di relazioni reali o l'instaurazione di relazioni
nuove, offrono una quantità di servizi mirati a
rendere la esperienza della condivisione
/collaborazione quanto più ricca ed efficace
possibile
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Perché i Social Networks
• Tipicamente, la spinta a partecipare ad un social
network scaturisce dalla combinazione di fattori
– a carattere psicologico, come:
 bisogno di gratificazione;
 necessità di autorevolezza;
 desiderio di socializzazione;
 ricerca dell’ appartenenza;
 bisogno di identificazione con un gruppo;
– legati alla soddisfazione di bisogni materiali come :
 esigenze di risoluzione collaborativa di problemi
 condivisione di know-how e conoscenze
 miglioramento della propria posizione sociale o
professionale.
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Classificazione dei S.N.
•
comunità relazionali (Myspace, Facebook, Dandelife, Bebo, Friendster):
– comunità finalizzate ad offrire visibilità e possibilità di mantenere sul web le
relazioni del mondo reale o di crearne di nuove, di creare gruppi, segnalare
eventi, pubblicare video etc.
•
comunità di interessi (koinos, Imeem):
–
•
gli utenti costituiscono una comunità caratterizzata da un profilo comune
legato ad un interesse specifico per esprimere passioni ed interessi simili.
comunità di condivisione e collaborazione (eHow):
– si tratta di contenitori attivi di informazioni ed esperienze in cui gli utenti si
aggregano in comunità di reciproco supporto informativo e conoscitivo; si
condivide conoscenza per mezzo di strumenti come wiki, forum, IRC, oltre
che tramite la pubblicazione di testi ed articoli.
•
comunità orientate al business (LinkedIn, Xing, Viadeo):
– sono reti sociali utilizzate come canale privilegiato per due tipologie di
esperienza: l'incontro in rete tra professionisti, per condividere conoscenze
o stabilire contatti, e l'esperienza di aziende che utilizzano il network sociale
per il proprio marketing, per il recruitment o per la gestione della
conoscenza
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Come entrare in un S.N.
• Occorre:
– registrarsi
– redigere un proprio profilo personale, immettendo dati
anagrafici, indirizzo e-mail, informazioni sulla propria
vita privata (stato coniugale, preferenze sociali, politiche
o sentimentali, interessi, hobby, etc.) e professionale.
• Una volta creato l ‘”account utente” è possibile:
– entrare nella rete sociale contattando amici già iscritti;
– stringere nuove “amicizie virtuali”
– condividere messaggi, immagini, video, etc.
– dare vita a sottocomunità (gruppi) che condividono uno
specifico interesse.
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Caratteristiche dei S.N.
• Questo paradigma favorisce la diffusione globale
di una quantità di dati personali relativi non solo
agli iscritti, ma anche a soggetti terzi:
– si pensi, ad esempio, alla possibilità di assegnare un’
etichetta (“tag”) a video o foto che:
 da una parte consente di organizzare materiale
multimediale, o simpaticamente di identificare i
protagonisti di uno scatto;
 dall’altra non è controllabile e, di conseguenza, anche un
non iscritto può ritrovarsi “taggato” in una immagine
pubblicata.
• vengono mosse molte critiche relative alla tutela
della privacy derivanti dalla preoccupazione per
l'uso che i social network o terzi potrebbero fare
dell’ enorme quantità di dati relativi ai propri
utenti.
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Privacy e Social Network
• Il Garante della Privacy ha recentemente
suscitato la problematica del cosiddetto diritto
all'oblio in quanto alcune piattaforme non
consentirebbero la rimozione definitiva e totale
dell'account utente e dei relativi dati ;
• D'altra parte, se anche il profilo utente venisse
davvero rimosso da un social network, molti dei
dati relativi sarebbero ancora indicizzati per lungo
tempo dai motori di ricerca e da siti di terze parti;
• Nel corso della trentesima Conferenza
Internazionale delle settantotto Autorità per la
protezione dei dati, svoltasi a Strasburgo dal 15 al
17 Ottobre 2008, è stata approvata una
Risoluzione per la tutela della privacy nei Social
Network.
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Risoluzione per la tutela della Privacy
•
gli utenti devono valutare attentamente se e in quale misura
intendono pubblicare i propri dati personali su un profilo di un
servizio di Social Network;
•
gli utenti sono, in ogni caso tenuti al rispetto della privacy degli
altri utenti;
•
il gestore del servizio è tenuto al rispetto della normativa vigente
in materia di protezione dei dati personali;
•
il gestore del servizio deve consentire agli utenti la limitazione
dei dati visibili del proprio profilo ed inoltre deve fornire la
possibilità di negare il consenso (opt-out) per l’utilizzo di dati
non sensibili contenuti nel profilo e di esprimere un consenso
preventivo (opt-in) per l’utilizzo, invece, dei dati sensibili;
•
il gestore del servizio deve riconoscere agli utenti il diritto di
modificare, sino alla cancellazione totale, i dati del profilo e di
ogni contenuto pubblicato nel social network;
•
il gestore del servizio deve adottare opportune soluzioni per
impedire che soggetti terzi possano raccogliere in massa i dati
dei profili utente; ciò significa che gli stessi motori di ricerca
possano indicizzare i dati dei profili esclusivamente previo
consenso espresso ed informato di ciascun utente.
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Effetti collaterali dei S.N.
–
Novembre 2008: una dipendente di una nota
compagnia di assicurazioni svizzera si è data malata
per un giorno, a causa di una forte emicrania. Tuttavia,
il datore di lavoro ha scoperto che la donna, nel periodo
di malattia, era attiva su Facebook, e l'ha licenziata in
tronco. La motivazione è stata: “Chi è in grado di
navigare in Rete, può anche lavorare”
–
Febbraio 2009: una giovane lavoratrice inglese,
Kimberly S., è stata licenziata per essersi lamentata su
Facebook del proprio lavoro, definito troppo noioso;
–
Ottobre 2009: un giovane ladro laziale è stato
identificato ed arrestato perché, nel corso di un furto,
mentre si trovava all’interno di un appartamento, non
ha resistito alla tentazione di chattare su Facebook da
un computer lasciato acceso.
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L’Opuscolo del Garante
• In Italia, il Garante della Privacy ha
pubblicato un opuscolo intitolato “Social
Network: attenzione agli effetti collaterali”
• un agile vademecum sia per persone alle
prime armi, sia per utenti più esperti,
pensato per aiutare chi intende entrare in
un social network o chi ne fa già parte a
usare in modo consapevole uno strumento
così nuovo ;
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Reati nei Social Networks
• La grande quantità di dati personali messa in rete
attraverso un social network, combinata ad un
potente quanto poco controllabile vettore di
comunicazione, ha fatto sì che le reti sociali siano
divenute sede e/o strumento per perpetrare
alcuni reati quali:
– furto di identità (art. 167 del D.Lgs. 163/2006, art.494
C.P.);
– Atteggiamenti persecutori (cyber-stalking, art.612 bis
del C.P. );
– diffusione di materiale attinente alla vita privata (art.615
bis del C.P.)
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Reati nei Social Network
• Non bisogna sopravvalutare la “virtualità”
dell'identità registrata in un SN:
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FINE
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Cloud, Web Application