Bed & Breakfast
Via Asti, 29 - TONCO (Italy)
Cell. 335 7444848
Tel. e Fax +39 0141 991422
e-mail: [email protected]
www.villabelforte.it
1
Benvenuto a Castell’Alfero!
Informazioni utili:
MUNICIPIO
Piazza Castello 2
Castell’Alfero (AT)
- CAP: 14033
- tel.: +39 0141 406611
- fax: +39 0141 406606
- e-mail: [email protected]
- web: www.castellalfero.net
UFFICIO TURISTICO
Piazza Castello
Castell’Alfero (AT)
- CAP: 14033
- tel.: +39 0141 406604
- fax: +39 0141 406606
- e-mail: [email protected]
- web: www.castellalfero.net
orari di apertura:
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 18.00
martedì solo il mattino dalle ore 9.00 alle 12.00
IMPIANTI SPORTIVI
- calcio
via Casale 97, frazione Stazione
- tamburello a muro
via Manzoni
- tamburello a libero
via Stazione, frazione Stazione
- tamburello a libero
via Lasca, frazione Callianetto (privato)
- calcetto
via Martinetti, frazione Callianetto
- bocce
via Kennedy, frazione Stazione
- palestra
via Casale 97, frazione Stazione
ZONE ATTREZZATE
PER GIOCHI BAMBINI
- giardini del Castello
- via Kennedy, frazione Stazione
- via Martinetti, frazione Callianetto
Con la nuova edizione di questo opuscolo turistico
ancor più ricco di notizie, l’Amministrazione Comunale da continuità al progetto di valorizzazione
dell’intero paese di Castell’Alfero, comune astigiano ricco di storia, architettura, tradizioni e tipicità.
La ricchezza della storia parte dal XII° secolo con
Castrum Alferii e poi con le sorti di Guadarabbio,
di Asti ed infine dei Conti Amico, feudatari castellalferesi per circa 200 anni. Non si può dimenticare Giovan Battista De Rolandis protomartire del
risorgimento ed ideatore della coccarda tricolore
che divenne poi la Bandiera Italiana.
L’architettura è notevole nella chiesa romanica
della Madonna della Neve, incantevole edificio
del XII° secolo, nel Castello settecentesco degli
Amico, appena restaurato, che dona uno splendido
colpo d’occhio su piazza Castello con la chiesa
Parrocchiale S.S. Pietro e Paolo, anch’essa del
‘700 pur con ritocchi eseguiti nel corso del ‘900.
La tradizione è impersonata da Gianduja, maschera piemontese nata proprio 200 anni fa a Callianetto, dove vi è la sua casa natale. C’è anche il
Museo ‘L Ciar: una grande ed importante raccolta
di oggetti del passato che riporta indietro nel tempo, a rivivere il quotidiano dei nostri nonni.
Le tipicità sono rappresentate da aziende che valorizzano i propri prodotti locali e dai ristoranti e
dalle Pro Loco che propongono piatti e vini del
territorio.
Da non dimenticare la nostra risorsa probabilmente più ammirata: il volontariato. Nel nostro
comune operano a 360° molte Associazioni, un’autentica risorsa e ricchezza “naturale” che oggi
più che mai, considerato il momento congiunturale, fa la differenza sostanziale fra un territorio ed
un altro, grazie anche alla forza ed alla coesione
delle varie realtà presenti nella comunità.
Questo opuscolo desidera, oltre che far conoscere
il territorio comunale e le sue tante valenze, promuovere i vari appuntamenti castellalferesi ed
anche essere un biglietto da visita per le varie
Associazioni che si occupano di promozione turistica.
Nel 2008 proprio per far crescere ulteriormente il
territorio sono state pubblicate in collaborazione
con la Provincia di Asti delle mappe 1:25.000 della Comunità Collinare, mentre nel castello è stato
inaugurato l’Ufficio Turistico comunale che avrà
lo stimolante obbiettivo di divenire un riferimento
quotidiano concreto per la promozione e valorizzazione locale, una porta sull’Astigiano e sul Monferrato.
Un ringraziamento particolare infine a tutti gli
sponsor che compaiono in queste pagine che da
sempre sostengono il paese.
Angelo Marengo
Sindaco di Castell’Alfero
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EVENTI
ALFERESI
Ristorazione
I Ristoranti castellalferesi vi invitano alla riscoperta dei sapori di campagna
proponendo gustosi menù a prezzi contenuti, con piatti della tradizione
piemontese accompagnati da selezionati vini del territorio.
Questi i locali presenti sul territorio comunale per un totale di 505 coperti
(+ 85 estivi):
OSTERIA DEL CASTELLO
DA MARISA
piazza Castello 1
Castell’Alfero
telefono 0141 204115 – fax 0141 405233
email [email protected]
web www.ilcastellodimarisa.com
70 coperti (+ 60 nel dehor estivo)
chiuso lunedì e martedì
RISTORANTE DEL CASOT
frazione Serra Perno 76
Castell’Alfero
telefono e fax 0141 204118
email [email protected]
web www.ristorantedelcasot.it
35 coperti (+25 nel dehor estivo)
chiuso martedì sera e mercoledì
RISTORANTE
CIABOT ‘D GIANDUJA
frazione Callianetto, via Lasca 12
Castell’Alfero
telefono 0141 298113
email [email protected]
180 coperti
chiuso lunedì sera e martedì
CAFE’ DEL CONTE AMICO
piazza Castello 2
Castell’Alfero
telefono 0141 405755
email [email protected]
web www.cafeconteamico.it
25 coperti
chiuso martedì
RISTORANTE PIZZERIA
SELF SERVICE
LA VECCHIA FORNACE
frazione Stazione, via Casale 52
Castell’Alfero
telefono 0141 405780 – 335 8156298
130 coperti
chiuso lunedì a cena e sabato a pranzo
OSTERIA L’EREMITA
piazza Mazzini 8
Castell’Alfero
telefono 0141 204276
25 coperti - chiuso lunedì
TRATTORIA DELL’ANGELO - BAR
frazione Casotto, via Statale 83
Castell’Alfero
telefono e fax 0141 204765
40 coperti - chiuso domenica e tutte le sere
HARLEY CAFE’
frazione Stazione, Via Statale, 120
Castell’Alfero
telefono 0141 204122
PIZZERIA DA TONY - Pizze da asporto
frazione Stazione, via Casale 112
Castell’Alfero
telefono 0141 405995
GELATERIA LE CAMILLE
frazione Stazione, via Statale, 137
Castell’Alfero
telefono 0141 405932
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Come, dove, quando, perchè...
CASTELL’ALFERO
C
astell’Alfero si trova a circa 10 Km a
nord di Asti, della cui Provincia fa parte.
Il capoluogo è situato a 235 metri s.l.m.,
su di una collina del Basso Monferrato che si
erge sul versante destro della valle percorsa dal
torrente Versa.
La superficie del territorio comunale è di quasi
20 Km² mentre la popolazione è di circa 2.800
abitanti; le frazioni più importanti del Comune
sono: il Paese (sede del municipio e centro storico), Callianetto (zona in forte espansione demografica), la Stazione (sede ferroviaria e zona
industriale), la Noveiva (zona industriale e commerciale).
Da vedere vi sono: nel capoluogo il restaurato
complesso del Castello dei Conti Amico e la
Chiesa Parrocchiale S.S. Pietro e Paolo, riuniti
in una splendida piazza in pavé, la chiesa romanica romanica del XII secolo della Madonna della
Neve in regione Valle, il Ciabot ‘d Gianduja,
casa natale della omonima maschera piemontese
in località Lovisoni, e la Chiesa Parrocchiale
S.S. Annunziata di Callianetto.
A Castell’Alfero nel 1774 nacque Giovanni Battista De Rolandis, primo martire del Risorgimento italiano, che nel 1795 con il bolognese
Luigi Zamboni ideò la coccarda con il tricolore
che divenne la Bandiera Italiana.
Nel 1808 a Callianetto nacque Gianduja, la maschera carnevalesca simbolo del Piemonte.
La fonte di occupazione si è trasformata negli
anni da agricola in industriale e commerciale,
con il sorgere nella Valle Versa di numerose
officine, piccole o medie industrie dei settori
metalmeccanico e grandi magazzini.
Fra gli sport praticati, oltre al calcio, vi è il
tamburello che vede l’U.S. Callianetto dominare
da anni la serie A.
LA STORIA
La Valle Versa era percorsa dall’antica strada
romana che collegava Hasta (Asti) a Rigomagus
(Trino Vercellese), reperti archeologici furono
rinvenuti nei pressi della Cascina Sangona.
Alcune località che sorgevano sul territorio castellalferese, compaiono in vari documenti del
periodo dei Franchi (X - XII secolo).
Nel 1159 l’imperatore Barbarossa confermò sotto la giurisdizione di Asti le ville di Barche e
Cassano, identificabili come località di Castell’Alfero. Su una collina vicina alle due “ville” esisteva già una roccaforte, indicata in più
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EVENTI
ALFERESI
documenti come “Castrum Alferii”; questa passò sotto il dominio di Asti prima del 1189. Gli
abitanti di Guadarabbio, abitato posto nella piana del Versa, vi si trasferirono nel 1290 migliorandone le fortificazioni.
Castell’Alfero aveva la protezione degli astigiani che nel 1333 emanarono un editto nel quale i
castellalferesi furono messi alla pari dei cittadini di Asti e proclamati liberi da qualsiasi dipendenza, tranne quella di Asti di cui facevano parte integrante.
Il paese nel 1386 fu, insieme ad altre terre, assegnato in dote a Valentina Visconti, andata in
sposa a Luigi di Valois; dal documento stipulato
per la dote risulta che Castell’Alfero era una
terra ben popolata e chiusa da mura; il paese
aveva la sua amministrazione comunale, prerogativa di cui non godevano tutte le terre Astigiane, che dipendevano invece nella quasi totalità
da un feudatario o dal Vescovo.
Nonostante ciò questo comune ebbe varie divergenze con la città di Asti; questi dissidi furono
definiti con una transazione del 1482, nella quale si stabilirono norme per più eque imposte, ed
un arbitrato del 1561 col quale si determinava
che Asti e Castell’Alfero fossero un corpo unico
e gli abitanti del villaggio godessero gli stessi
privilegi di quelli della città e tutti si chiamassero cittadini di Asti.
Sulla fine del secolo XVI Asti passò con tutto il
contado alla dipendenza del duca di Savoia. Nel
1616 durante la guerra di successione del Monferrato, Castell’Alfero venne saccheggiato e bruciato dai soldati del duca di Mantova che era in
guerra coi Savoia.
Carlo Emanuele I nel 1619, non tenendo conto
dei precedenti accordi stipulati fra Asti e Castell’Alfero, dava il paese in feudo ai Germonio,
marchesi di Ceva e signori di Sale.
Nel 1640 i Germonio vendettero il feudo al borghese Alessandro Amico che ne venne investito
nel 1643. Alessandro era il controllore delle finanze dei Savoia e fu il capostipite della famiglia Amico che fece del castello la propria residenza.
Fu durante la signoria degli Amico che il castello fu profondamente modificato e prese l’attuale
forma, attorno al 1730.
Nel 1705 durante la guerra di successione di
Spagna un reggimento di cavalleria francese
occupò il paese; le truppe piemontesi mossero
verso Castell’Alfero e dopo vari tentativi ed aspri
combattimenti riuscirono ad averne ragione obbligando i francesi alla resa.
Nella guerra di successione d’Austria, nel 1745
l’abitato fu di nuovo occupato da un reparto
francese; questi ne fecero il loro campo invernale, obbligando gli abitanti alla loro sussistenza.
Nell’anno successivo alcune compagnie di volontari piemontesi diedero l’assalto ed espugnarono il castello.
Il paese dovette sopportare gravi imposizioni
durante l’occupazione francese, seguita all’armistizio di Cherasco del 1796. In questo periodo
rischiò di essere incendiato il palazzo Amico:
nel 1800 vi si asserragliarono i contadini castellalferesi, spinti dalla fame e dalla miseria, ribellatisi sanguinosamente agli odiati Francesi, ma
questi assaltarono il castello e posero fine alla
rivolta. Durante l’impero napoleonico l’ultimo
conte Amico Carlo Luigi divenne ciambellano
di corte della principessa Paolina Borghese, sorella di Napoleone, ed ottenne il cavalierato imperiale. Estintesi nel 1832 gli Amico, il castello
passò dopo lunghe battaglie legali, non rispettando il testamento che lo cedeva ai conti Casanova, nelle mani degli Arborio Mella nel 1896 e
poi alla famiglia Ottolenghi di Asti. Nel 1905 il
Comune di Castell’Alfero acquista il castello
per 64.000 lire, per poi farne la propria sede
Municipale.
IL CASTELLO
La più antica costruzione da cui, con certezza,
ebbe origine l’attuale impianto del Castello, fu
realizzata a partire dall’anno 1290. Costruita ad
opera del libero Comune di Asti, essa consisteva
in una struttura fortificata dotata di una solida
cinta muraria, la stessa esistente oggi, almeno
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nel tracciato. Sicuramente l’origine del castello
è più remota, dato che già a metà del XII secolo
sulla collina del Paese, sorgeva una fortezza denominata “Castrum Alferii”, ma non vi è una
relazione certa con il successivo castello.
Gli interventi che permisero di passare dalla
primitiva struttura medievale del castello alla
configurazione attuale sono dovuti alla Famiglia
Amico.
Il primo di questi interventi, realizzato nel XVII
secolo, si risolse probabilmente con il semplice
restauro e con l’ampliamento della fortificazione esistente. Una mappa dell’epoca indica come
la casaforte realizzata nel ‘600 dai conti Amico
fosse un edificio semplice, composto da un blocco abitativo a tre piani fuori terra, con facciata
principale a sud-est, e da una lunga manica a
forma di C che racchiudeva al suo interno un
piccolo cortile.
Soltanto nei primi anni del ‘700 venne fatta la
trasformazione destinata a mutare completamente
la struttura architettonica del castello, trasformandolo da semplice edificio militare ad elegante residenza barocca. Si ritiene che la conversione funzionale della costruzione seicentesca fu merito del genio e della fantasia di Benedetto Alfieri.
Verso ovest, addossato alla manica del vecchio
edificio, fu realizzato un nuovo blocco abitativo,
raccordato con quello già esistente mediante un
avancorpo contenente due nicchie sovrapposte,
dal quale si dipartivano due serie simmetriche di
portici ad archi ribassati; esse sostengono una
terrazza al livello del primo piano, a cui si accede esternamente da una singolare scala ad esse
sul lato ovest del castello.
In sostituzione della vecchia facciata venne a
definirsi quella attuale, molto più articolata della precedente, nonché esteticamente più efficace: al centro vi è una grande imponente nicchia
alta come l’intero edificio.
All’interno da vedere vi è il prestigioso Salone
Verde, così denominato per il colore predominante nei sui affreschi e nei suoi arredi. Con la
sua grazia e la sua eleganza, esso sostituì nella
funzione di salone delle feste, l’austero ed imponente Salone Rosso, antico locale di rappresentanza della casaforte. Il pavimento fu realizzato in piastrelle di ceramica di Vietri. Il Salone
Verde ospita occasionalmente mostre, rassegne
e concerti da camera mentre il Salone Rosso è la
sede del Consiglio Comunale.
Nei locali del castello vi sono gli Uffici Comunali, un Ristorante, un Bar vineria, una Foresteria, l’Ufficio Turistico ed il Teatro Comunale.
CHIESA PARROCCHIALE
S.S. PIETRO E PAOLO
Anticamente Castell’Alfero aveva due chiese
parrocchiali, intitolate l’una a San Pietro di Cassano e l’altra a San Pietro di Lissano; nel 1345
esse dipendevano dalla Cattedrale di Asti, come
risulta nel Registro delle chiese della Diocesi
astigiana.
Dalla relazione della prima visita pastorale fatta
dal vescovo di Asti nel 1570 si rileva che le
funzioni venivano celebrate nella chiesa di Santa Maria dell’Assunta, situata nel recinto del
castello, sia perché le due chiese parrocchiali
erano oramai distanti dall’abitato, che era ora
riunito attorno al maniero, e sia perché esse erano in pessime condizioni.
Dopo istanza dell’arciprete don Giovanni Tommaso De Rolandis il 13 marzo del 1706 le due
Parrocchie furono riunite in una sola sotto il
titolo di San Pietro di Cassano e di Lissano, e la
chiesa di S. Maria Assunta ne era la sede; la
nuova parrocchia aveva 950 fedeli.
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EVENTI
ALFERESI
Dalla data dell’unificazione delle Parrocchie le
due vecchie parrocchiali divengono solo cappelle campestri e dopo il 1730 non sono più nominate, forse perché andate distrutte.
La chiesa di S. Maria dell’Assunta, da molti
anni l’unica in cui si celebrava regolarmente, era
a tre navate e in essa erano conservate le reliquie
di S. Bartolomeo apostolo, S. Stefano e S. Crispino. All’interno vi era un grande sepolcro per
deporvi i cadaveri e a fianco s’innalzava il campanile con tre campane.
Nella visita pastorale del 1710 la chiesa era ben
fornita di ricchi paramenti ma fu riscontrata un
po’ vecchia, oscura ed umida e doveva perciò
essere riattata.
Verso il 1730 questa chiesa fu ampliata, in particolare dietro l’altare maggiore per ottenere
maggiore luce ed aerazione, ma la popolazione
manifestava il desiderio di avere una nuova Chiesa.
Nel 1746 viene ricostruito il campanile. Nel 1766
la chiesa fu riedificata dalle fondamenta, in stile
barocco con le sole offerte dei parrocchiani, pare
su disegno dell’architetto Benedetto Alfieri
Nel 1804 la chiesa fu ancora migliorata e poi
riconsacrata dal vescovo di Asti.
Nel 1817 con la bolla “Beati Petri” il papa Pio
VII assegna alla diocesi di Asti 106 parrocchie
suddivise in 25 vicariati; Castell’Alfero è inserita nel vicariato di Corsione.
Nella visita pastorale del 1836 la chiesa fu riscontrata di eccellente struttura ed in ottime condizioni; vi si custodivano varie reliquie: particole di legno della Santa Croce con lettera autentica, ossa dei SS. Pietro e Paolo ed anche di S.
Giovanni; vi si conservava anche una preziosa
statua in legno della Nostra Signora del Rosario,
opera del Plura.
Nel 1933 la Chiesa Parrocchiale fu ampliata spostando in avanti il frontale, che fu ricostruito in
stile barocco su disegno dell’architetto Gallo di
Torino; nell’anno successivo fu abbellita con
decorazioni sulla volta e con la costruzione degli altari in marmo del Sacro Cuore, della Santa
Vergine, di S. Giuseppe e di S. Giovanni Bosco.
Il campanile fu sopraelevato a 46 metri, con
forma in sintonia col frontale della Chiesa. I
lavori furono ultimati nel 1952 e l’opera è dovuta all’iniziativa del parroco di allora, don Giovanni Battista Bechis. Il comune contribuì facendo collocare sul nuovo campanile un orologio luminoso a quattro quadranti.
CHIESA ROMANICA
DELLA MADONNA DELLA NEVE
La bella chiesa del XII secolo sorge in corrispondenza di una sorta di passo sul crinale delle
colline, al limite settentrionale del territorio comunale, verso Frinco, lontana da abitazioni ed
immersa nel verde.
L’edificio si trova in una zona chiamata anticamente di Viale o di Viallo.
Nel 1156 veniva citata la sua esistenza da papa
Adriano IV e nel 1169 la stessa cosa faceva papa
Alessandro III.
Nel 1345 viene menzionata come Santa Maria
“de Guidorabio” e nel 1381 il Vescovo di Asti
la nomina con lo stesso appellativo.
Nel 1494 nella chiesa abitava un eremita, dato
che era isolata visto il trasferirsi degli abitanti di
Viallo e di Guadarabio a Castell’Alfero.
Nel 1866 fu incamerata dal governo e poi venduta all’asta ai fedeli del paese, che l’acquistarono
con oblazioni; venne poi ceduta al comune nel
1869 a condizione che fosse mantenuta al culto.
L’edificio è stato restaurato per il Giubileo 2000;
durante questi lavori sono stati rimossi tutti gli
intonaci sui fianchi e sulla facciata restituendo
l’antico aspetto alla chiesa, inoltre è stato consolidato il terreno nella zona absidale.
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Nel 2007 i restauri hanno riguardato gli interni.
Per il gusto cromatico della muratura, per le
pregevoli sculture che adornano le monofore,
per l’unicità del campanile cilindrico la chiesa
può essere annoverata tra le più significative
chiese romaniche rurali dell’Astigiano.
Il campanile è l’unico a sezione circolare nella
zona ed è piuttosto raro nella casistica dei campanili romanici in genere; la torre campanaria è
fasciata ad intervalli irregolari da alcuni cerchi
di pietra arenaria che interrompono la continuità
del laterizio; la cella campanaria è di mattoni; la
costruzione del campanile viene datata al 1155
circa, come pure quella dell’abside.
Questa presenta la particolare tessitura muraria
a “scacchi” in cotto e pietra nella parte centrale;
il coronamento è composto da una bella serie di
archetti pensili in laterizio poggiati su mensoline di forma diversa una dall’altra; più sopra un
nastro di cotto col motivo a “denti di sega”.
Nel semicerchio absidale sono inserite tre eleganti monofore, due delle quali con la facciata
dell’arco finemente scolpita in un unico blocco
di pietra, ognuna diversa nel motivo.
Gli stipiti sono anch’essi ricavati da un monolite
e sono stati lavorati a colonnine con capitelli.
La parete sud conserva alcuni elementi romanici
tra cui una porta tamponata, mentre la parete
nord è semplice.
All’interno l’altare è in muratura stuccata ad
imitazione del marmo, il tabernacolo è ligneo;
notevoli gli affreschi absidali scoperti durante il
recente restauro che raffigurano Cristo in mandorla, oltre alla Crocifissione ed alla Deposizione. Da segnalare che le pareti della chiesa, sia
all’interno che all’esterno, riportano molti graffiti ed iscrizioni di epoche anche lontane, tracciati con scopi diversi: devozionale, epigraficofunerario, simbolico-figurativo, registrazione
della memoria collettiva; vi sono disegni (simboli, stelle, animali, umani), scritte (nomi, date,
fatti), segni (meridiane).
CHIESA PARROCCHIALE
S.S. ANNUNZIATA
La chiesa parrocchiale di Callianetto, intitolata a
S. Maria dell’Annunziata, è nominata per la prima volta il 2 novembre 1265, in un editto del
vescovo di Asti che proibiva ai Consoli di Callianetto la celebrazione di ogni tipo di funzione
religiosa.
La chiesa viene poi citata nel 1345 nel Registro
delle Chiese della Diocesi di Asti, stilato per
volere del vescovo Arnaldo de Rosette. Questo
registro era un elenco dei possedimenti della
Diocesi di Asti a fini estimativi e catastali. Risulta che la chiesa avesse un reddito di 5 lire
astesi e dipendesse dalla pieve di Cossombrato.
Nella visita del vescovo di Asti del 1570 la chiesa viene citata col titolo di cappellania.
Nella visita pastorale del 1585 fu trovata in buone condizioni; il vescovo nell’occasione decretò
che dipendesse dalla Parrocchia di S. Pietro di
Cassano.
Nella visita pastorale del 1627 la chiesa è nominata come Parrocchia.
Nel 1663 la Chiesa era male in arnese e minacciava rovina; il vescovo di Asti ne ordinò l’immediata riparazione, interdicendola fino a lavoro compiuto.
Nel 1749 la visita pastorale la riscontrò in discrete condizioni pur essendo piccola, bassa e di
vecchia costruzione; aveva due sepolcri, uno per
gli adulti e l’altro per gli infanti ed il cimitero
poco distante. Dagli atti di questa visita risulta
che per la prima volta la chiesa S.S. Annunziata
ha il titolo di Pievania, che poi conservò per
l’avvenire.
Nel 1761 ci fu la riedificazione della chiesa. Nel
1873 il campanile della chiesa viene dotato di 3
campane. Attualmente la chiesa è in buone condizioni e da vedere al suo interno vi sono un
gruppo ligneo seicentesco che raffigura la Madonna e l’arcangelo Gabriele, l’organo, il coro
ottocentesco in noce; da segnalare alcuni affreschi del decoratore Giovanni Lamberti e del pittore Carlo Morgari.
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EVENTI
ALFERESI
CIABOT ‘D GIANDUJA
MUSEO ‘L CIÄR
A Callianetto, in località Lovisoni, si può visitare il “Ciabot ‘d Gianduja”, simbolica casa natale
dell’omonima maschera emblema del Piemonte,
nata qui nel 1808.
E’ una antica casa rurale, chiamata anche Ca’
del Fuin (casa della faina) tanto è solitaria e
circondata da boschi.
Costruita circa trecento anni fa, ha al suo interno
piccole stanze, soffitti a volta con mattoni e travi di legno; davanti vi è un vecchio pozzo per
attingere l’acqua.
Nel 1950 la società dolciaria Caffarel Prochet di
Torino acquistò per duecentomila lire l’edificio,
per poi farne dono alla Provincia di Asti al fine
di dar vita al Museo di Gianduja. Nell’agosto
del 1954 la casa fu infine donata al Comune di
Castell’Alfero.
Nell’anno 2000 con un progetto di ristrutturazione e rivalutazione la Pro Loco di Callianetto
stipula una convenzione con l’Amministrazione
Comunale per la cessione in uso del Ciabot e
dell’area circostante.
In questi ultimi anni sono state svolte parecchie
opere di risanamento del Ciabot: si è attrezzata
l’area per accogliere i visitatori con gazebo e
tavolo con panche, è stato reso visitabile un adiacente vecchio “crotin” scavato nel tufo e, grazie
alla paziente opera della “Banda del Crotin”, è
stata riportata alla luce quella che era la cantina
di Gianduja.
Tradizionalmente ogni anno Gianduja e Giacometta della Famija Turineisa tornano al Ciabot
di Callianetto per iniziare proprio da qui il Carnevale piemontese.
In piazza Castello si trova il Museo ‘L Ciär che
è stato inaugurato il 1° settembre 2002; gli ambienti sono ricavati nei suggestivi ed antichi
sotterranei del Castello dei Conti Amico, di proprietà comunale.
Si tratta di una vasta raccolta di testimonianze
del XIX° - XX° secolo, migliaia di oggetti che
riportano indietro nel tempo, con contadinerie,
giocattoli ed attrezzi vari, allestita dall’Associazione C’era una volta, grazie all’opera dei 3 soci
collezionisti Antonio Montesano, Mario Amerio
e Francesco Cantino.
Il recupero globale dei sotterranei secolari, i quali
già di per sé sono un’attrattiva in quanto intrisi
di antiche storie, ha permesso di suddividere gli
oggetti in varie stanze tematiche quali la Scuola
, la Cantina, la Prigione, la Cucina, la Stalla, la
Camera da letto, la Bottega del falegname, i
Giochi dei bambini, il tutto organizzato in un
percorso di visita prestabilito, arricchito dalla
presenza in ogni locale di tavole che illustrano
la struttura e la storia dei sotterranei.
Ogni pezzo, ogni oggetto di questa raccolta si
porta appresso un pezzetto di storia, di lavoro,
di fatiche, di economie oggi poco conosciute o
comprensibili. Ogni attrezzo, magari a prima
vista insignificante, aveva invece la sua precisa
funzione, la sua collocazione e la sua indispensabilità, tenendo ben presente che spesso veniva
costruito o modificato in proprio, a seconda delle esigenze specifiche.Nel 2007 è iniziato un
progetto di revisione e catalogazione di tutti i
materiali presenti ne ‘L Ciär in collaborazione
con l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano.
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ROSETO DELLA SORPRESA
A Serra Perno, frazione di Castell’Alfero, si trova la cascina dell’ottocento La Sorpresa, che
dell’architettura contadina locale conserva le
caratteristiche, di proprietà di Piero Amerio,
professore di Psicologia sociale e di comunità e
Direttore del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino.
La casa è dotata di un grande giardino che, con
il piccolo bosco di cui è comprensivo, si estende
per circa 14.000 mq sul fianco della collina degradando sino a fondo valle.
Una strada interna, lasciata a manto erboso, procede dalla casa sino al fondovalle stesso, accompagnando i gradoni, via via discendenti, sui quali il giardino è costruito.
Si tratta di un giardino un po’ selvaggio che
rispetta fondamentalmente l’habitat locale, le sue
specie arboree nonché la fauna costituita dagli
uccelli e dai piccoli animali del sottobosco.
Il patrimonio arboreo è composto in larga misura da essenze autoctone quali bagolari (celtis
australis), roveri (quercus petraea). carpini, tigli, noci. Si tratta di alberi in parte assai vecchi
(alcuni risalenti ai primi decenni del 1900) tra i
quali spiccano un imponente celtis centenario ed
alcuni grandi faggi (fagus sylvatica) pluridecennali, come lo sono anche alcuni lecci (quercus
ilex) importati dalla Toscana e perfettamente integratisi nell’ambiente, nonché taluni aceri (acer
pseudoplatanus). In questo terreno il professor
Piero Amerio ha raccolto, nell’arco di circa
trent’anni, una collezione di rose botaniche ed
antiche che è oggi una delle più complete esistenti in Italia.
Nel roseto è presente anche un centinaio di rose
moderne “vecchie” ed altre meno vecchie ma
ormai alquanto rare, di indubbio interesse per
gli studiosi, per gli ibridatori e per gli amanti
del genere Rosa. Complessivamente sono presenti nel roseto circa cinquecento piante di rose,
fra cui varie rose hymalaiane, cinesi belle ma
senza profumo, rose dei confini del Messico,
rose europee. Il Roseto della Sorpresa, più volte
oggetto d’attenzione da parte dei media, descritto in numerose pubblicazioni scientifiche, divulgative e di giardinaggio ospita anche ricerche di
studiosi della Facoltà di Agraria dell’Università
di Torino, perché costituisce un patrimonio genetico che offre anche informazioni scientifiche
circa l’adattamento del genere alle condizioni
pedo-climatiche di questa regione del nord Italia. Per le sue valenze botaniche il Roseto castellalferese è diventato Giardino Storico piemontese con delibera della Giunta della Regione
Piemonte del 30 luglio 2007.
Da segnalare che è nata l’Associazione Amici
del Roseto della Sorpresa che si occupa della
tutela della conoscenza e della gestione di questo bene culturale territoriale.
Il roseto, che ha il patrocinio della Provincia di
Asti e del Comune di Castell’Alfero, è a disposizione per visite scientifiche e di appassionati
in alcuni giorni dell’anno (in genere sabato e
domenica) nei mesi di maggio, giugno e settembre su prenotazione indirizzata a:
[email protected]
www.rosetodellasorpresa.it
oppure al Comune di Castell’Alfero.
10
EVENTI
ALFERESI
I personaggi
GIOVANNI BATTISTA DE ROLANDIS
Giovanni Battista Gaetano De Rolandis (Castell’Alfero, 24.6.1774 - Bologna, 23.4.1796),
per le sue idee liberali e patriottiche fu il primo
martire del Risorgimento Italiano.
Si recò a Bologna per studiare nel Collegio della
Viola ed il 14 novembre 1794, con il bolognese
Luigi Zamboni ed altri compagni, organizzò
un’insurrezione della città per liberarla dall’oppressione pontificia; la sommossa fu preceduta
dalla distribuzione di manifesti e coccarde tricolori verdi, bianche e rosse.
Miseramente fallito il tentativo, De Rolandis e
Zamboni fuggirono verso l’Appennino ma vennero catturati nel Granducato di Toscana dalle
milizie papali due giorni dopo. Segregati nel
carcere bolognese del Torrone, subirono numerose torture ed interrogatori.
Lo Zamboni si suicidò impiccandosi nella sua
cella, anche se molti dubbi rimangono sulla vera
causa della sua morte, mentre De Rolandis fu
processato e condannato a morte per impiccagione con sentenza eseguita il 23 aprile 1796
sulla Montagnola della Piazza del Mercato di
Bologna.
Pochi mesi dopo, il 19 giugno 1796 Napoleone
Bonaparte entra a Bologna ponendo fine alla
dominazione dello Stato Pontificio; ordina la liberazione dei prigionieri politici e diede dispo-
sizioni affinché la memoria di Zamboni e De
Rolandis venga celebrata; dispone che le ceneri
dei due martiri siano issate sulla sommità della
Colonna della Libertà eretta sulla Montagnola.
A G.B. De Rolandis ed allo Zamboni si deve
l’ideazione della coccarda tricolore che diverrà
poi la bandiera italiana.
La bandiera tricolore venne già utilizzata a partire dal 1796 sia dalla Legione Lombarda, alla
quale la consegnò lo stesso Napoleone, sia dalla
Confederazione Cispadana, che la adottò ufficialmente il 7 gennaio 1797.
Tre lapidi onorarie sono poste a ricordo del suo
sacrificio: una sulla sua casa natale in via De
Rolandis a Castell’Alfero, una nella saletta “De
Rolandis” del castello di Castell’Alfero ed un’altra sul Municipio di Asti.
Le Scuole Medie statali di Castell’Alfero sono
intitolate alla sua memoria.
GIANDUJA
La maschera principale piemontese nacque nel
1808 a Callianetto dalla creatività dei burattinai
Giambattista Sales e Gioachino Bellone.
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Il due seguirono a Torino gli spettacoli del marionettaro Biancamano, durante i quali era rappresentato il personaggio popolare piemontese
del ‘600 Gironi, finché non si munirono di un
loro teatrino ambulante ed idearono il personaggio ironico Gerolamo.
Si esibirono in tutto il Piemonte sino ad arrivare
a Genova dove iniziarono i guai, perché il doge
di Genova era Gerolamo Durazzo, il quale non
prese bene la propria omonimia col burattino
irriverente e fece espellere Sales e Bellone per il
reato di lesa maestà.
Tornati a Torino si dotarono di un teatrino stabile, dove rappresentavano l’ironico Gerolamo, ma
poco tempo dopo vennero arrestati ancora con
l’accusa di lesa maestà, stavolta nella persona
del fratello minore di Napoleone, re Gerolamo
di Westfalia.
Dopo un periodo di prigionia furono liberati, ma
il teatro fu chiuso ed i due messi al bando.
Fu così che Sales e Bellone giunsero a Callianetto, forse per trovar rifugio in quel paese che a
quei tempi era attorniato da fitti boschi. Nelle
osterie del luogo si esibiva Sales, vestito con
tricorno e codino, in scenette beffarde ed ironiche; la caratteristica di avere sempre con sé la
dôja, un boccale di terracotta per il vino, lo fece
soprannominare “Giôan d’la dôja”, appellativo
che presto fu condensato in Gianduja. La simpatia, l’astuzia e l’ironia lo fecero ben presto divenire famoso in tutto il Piemonte, sino a divenirne l’emblema.
Per merito della “Famija Turineisa” e della “Associassion Piemonteisa” si continua a tenere viva
la tradizione, con la nomina di un Gianduja ufficiale che fa da testimonial in varie manifestazioni in Italia e all’estero.
Nel 2008 ricorre il Bicentenario della nascita di
Gianduja ed in collaborazione con la Famija
Turineisa si sono organizzate a Castell’Alfero
varie iniziative: il carnevale Gianduja al so pais,
la Mostra 1808-2008 Buon compleanno Gianduja, le serate teatrali Sulle orme di Gianduja.
LA FAMIGLIA AMICO
Lo stemma del Comune di Castell’Alfero è simile a quello della Famiglia Amico, proprietari
del feudo castellalferrese dal 1640 al 1832, presente sopra la nicchia della facciata del castello
ed all’interno, negli affreschi del Salone Rosso.
Questa famiglia ha origini astigiane non nobili,
il primo membro che nobilitò la casata fu Ales-
sandro, che acquistò il feudo di Castell’Alfero e
ne fu investito nel 1643.
Gli succedette Alessandro Ignazio Francesco il
quale modificò il castello, attorno al 1730, forse
su disegno di Benedetto Alfieri.
Proseguì la dinastia il conte Bartolomeo Giuseppe Antonio che fu sindaco di Torino.
Nel 1751 muore il cadetto Giuseppe Amico, che
intrapresa la carriera militare divenne colonnello d’artiglieria, generale di battaglia, tenente generale e Governatore di Ivrea; comandante delle
artiglierie durante l’assedio di Torino nel 1706,
dove si distinse nella guerra sotterranea “di mina”
ed ebbe un ruolo importante nel sacrificio di
Pietro Micca, essendone il comandante.
Gli affreschi del Salone Rosso, in cui prevale il
tema militare, si devono a lui.
Nel 1783 vi fu l’investitura dell’ultimo conte
Amico, Paolo Gioachino Carlo Luigi. Egli fu un
brillantissimo politico: venne nominato ministro
plenipotenziario a Napoli, a Vienna ed a Berlino; durante l’era napoleonica fu ciambellano di
corte di Paolina Borghese, sorella di Napoleone
Bonaparte, e fu nominato Cavaliere dell’Impero; nel periodo della Restaurazione venne nuovamente nominato ministro a Berlino; poi ministro di stato a Vienna e a Firenze.
Nel 1832 il conte morì senza discendenti; venne
tumulato nella chiesa di San Marco di Firenze
dove una lapide ancora oggi lo ricorda. Scrisse
“Idea di una confederazione delle potenze d’Italia” nel 1790, in cui auspicava la riunione dei
vari Stati italiani.
Durante la loro dinastia gli Amico siglarono varie
alleanze, suggellate spesso da matrimoni, con
molte famiglie nobili piemontesi, fra cui gli
Scarampi, i Biraghi, gli Avogadro, i Saluzzo ed
i Perrone.
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EVENTI
ALFERESI
ALAN SILVESTRI
Le note che accompagnano film come Ritorno al
Futuro, Forrest Gump, Stuart Little, Polar Express, Una notte al Museo hanno origini castellalferesi: sono infatti composte dal musicista
Alan Silvestri, divenuto Cittadino Onorario di
Castell’Alfero con delibera del Consiglio Comunale del 3 agosto 2006.
Alan Silvestri, la cui nonna era Eugenia Martinetto nata a Castell’Alfero (AT) il 4 gennaio
1892 ed emigrata in America nel 1908, è un
italo-americano, anzi piemontese-americano, di
Carmel (California – USA), nato a New York il
26 marzo 1950.
Per vocazione e professione Alan fa il compositore ed il direttore d’orchestra specializzato nella realizzazione di colonne sonore di film o telefilm: al suo attivo nella lunga carriera iniziata
nel 1972 ben 87 film e 124 telefilm. Da notare
che Silvestri vanta anche una importante discografia, con all’attivo circa 70 album ricavati dalle
sue colonne sonore ed un’altra decina in cui figura come arrangiatore o musicista.
E’ un professionista completo, infatti ha composto le musiche di film d’animazione (Chi ha
incastrato roger rabbit?, Lilo e Sticth, Polar
Express); horror (Predator, The Abyss, Il ritorno della mummia, Van Helsing), commedie (For-
rest Gump, Fandango, Guardia del corpo, Cast
away, Una notte al museo), comici (Il padre
della sposa, La strana coppia 2, That’s amore),
thriller (le verita’ nascoste, trappola criminale,
Identità), fantascienza (la trilogia Ritorno al futuro, Contact, Tomb Raider 2), western (Young
guns 2, Pronti a morire); per ragazzi (Super
Mario Bros, Stuart Little, Genitori in trappola,
Richie Rich) mentre per la tv ha realizzato le
colonne sonore di alcune serie di telefilm famosi
in tutto in mondo: i polizieschi CHIPs (108 episodi su 139 totali) e Starsky & Hutch, oltre a
Manimal.
Per la sua ampia e qualificata professionalità ha
ricevuto già 2 premi alla carriera, 2 Grammy
Awards (per Cast away e Polar Express) e 2
nomination all’Oscar (per Forrest Gump e Polar
Express).
Vanta una collaborazione che dura dal 1984 con
il regista americano Robert Zemeckis, di cui ha
musicato ben 12 film tra cui il recentissimo La
leggenda di Beowulf, oltre a 4 telefilm.
Da segnalare anche il suo impegno in campo
sociale: è attivamente impegnato da molti anni
con la moglie Sandra nella JDRF, la Fondazione
Internazionale per la Ricerca sul Diabete Giovanile, di cui Sandra è Membro del Direttivo.
Il 30 settembre 2006 Alan Silvestri ha ricevuto
su proposta comunale il Premio internazionale
Piemontese nel Mondo 2006, istituito dalla Regione Piemonte, per aver saputo valorizzare ed
onorare le proprie origini piemontesi; per queste
sue radici il Museo dell’Emigrazione piemontese di Frossasco (Torino) gli ha dedicato una sezione museale.
La sua piemontesità la si può denotare anche
dalla sua tenuta vitivinicola, che ha in pratica
concretizzato l’antico sogno dei nonni: quello di
avere una propria vigna in America e di poterne
bere il vino. Questa tenuta, in cui vengono prodotti i vini Silvestri, è nella Carmel Valley californiana ed è visibile all’indirizzo internet
www.silvestrivineyards.com, sito internet dove
compaiono anche molte fotografie di Castell’Alfero.
Infatti la famiglia Silvestri non ha dimenticato
le proprie origini castellalferesi, anzi più volte i
nonni sono ritornati nel comune artigiano ed Alan
e la sua famiglia nel 2004 e nel giugno 2007,
quando è stata consegnata ufficialmente al musicista la Cittadinanza Onoraria castellalferese, che
è l’unica onorificenza comunale concessa.
13
COMUNITA’ COLLINARE
MONFERRATO VALLEVERSA
L’
PER INFORMAZIONI:
COMUNITA’ COLLINARE MONFERRATO VALLEVERSA
Via Piazza Lanfranco, 1 - 14039 Tonco (AT)
Tel. 0141 991510 - Fax 0141 991763
e-mail: [email protected] web: www.monferratovalleversa.it
Unione di Comuni “Comunità Collinare MONFERRATO VALLE VERSA” è nata il 30 novembre 2000, con
la sottoscrizione dell’Atto Costitutivo da parte
dei Sindaci di Calliano, Castell’Alfero, Portacomaro e Tonco. I quattro i paesi sorgono a pochi
chilometri a nord Asti, in posizione collinare,
immersi nel tipico paesaggio monferrino e sono
eredi di una storia ricca di eventi, di cui conservano gelosamente i segni in edifici dall’importante passato.
CALLIANO
Il concentrico è caratterizzato da Piazza Marconi, situata su due livelli, e da un particolare
andamento a chiocciola delle vie che determina
lotti di forma triangolare a cui si adattano le
abitazioni, creando un insieme armonioso, malgrado le irregolarità. Comprende la chiesa di
San Michele (anno 1000), i resti del muro di
cinta dell’antico castello (distrutto nelle lotte
monferrine), l’imponente parrocchiale del Santissimo Nome di Maria (sec XVII, progettata
dall’architetto Magnocavallo, al cui interno sono
conservate due importanti tele del pittore barocco Guglielmo Caccia, detto “Il Moncalvo”).
Da visitare la ex chiesa della Confraternita dell’Annunziata e la panoramica piazzetta Della Sala
Spada. Ai margini dell’abitato si può vedere l’antica chiesa romanica di San Pietro (sec. XI).
Nella frazione Perrona si nota la chiesa di Sant’Anna (sec. XVI), mentre in Regione Pirenta
c’è la sorgente sulfurea della Pirenta, già anticamente rinomata per le sue virtù curative e depurative grazie all’alto contenuto di sali.
Fra le manifestazioni principali si segnalano il
Palio degli Asini, la Fiera L’asino vola e le Sagre dell’agnolotto d’asino e dello stufato d’asino.
PORTACOMARO
Nel centro storico sono da vedere le alte mura
con l’antico torrione cilindrico, sede della Bottega del Grignolino (Associazione di produttori
che ospita i prodotti vitivinicoli tipici del luogo:
Grignolino, Barbera, Ruchè), e l’antico ricetto
della piazza Pinin Roggero col Palazzo del municipio e la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, di epoca barocca. Verso Scurzolengo si
trova l’antica chiesa romanica cimiteriale di San
Pietro, recentemente restaurata e caratterizzata
dall’alternanza di grossi blocchi di pietra arenaria e mattoni e da pregevoli affreschi interni.
Nella frazione Migliandolo si trovano la parrocchiale di San Dalmazio e la chiesa della Madonna della Neve. Fra le manifestazioni principali si
segnalano la Sagra dei Caritin, la rassegna musicale Portacomarock, la Festa patronale di San
Bartolomeo.
TONCO
Nel concentrico si possono vedere la settecentesca Villa Toso, di proprietà comunale e adibita a
vari servizi collettivi, la piazza Vittorio Emanuele II, su cui si affaccia l’imponente parrocchiale dei Santi Maria e Giuseppe (1782), in
cotto a vista. A poca distanza la chiesa tardobarocca di San Giovanni Evangelista ed il Palazzo
comunale, situato in una villa tardo settecentesca, in piazza Lanfranco, recentemente risistemata con una nuova pavimentazione ed una fontana centrale, da cui si gode un ampio panorama
sulla valle Versa. In posizione periferica troviamo Villa Mensio, una delle antiche ville di Tonco, con antistante la chiesetta di San Gerolamo,
la chiesetta di Sant’Antonio (1779) e la chiesa
S.S. Annunziata. Da notare la presenza del campanile della chiesa romanica di Santa Maria,
andata distrutta per una frana. In frazione Stazione si trova il Santuario di Maria Ausiliatrice.
Fra le manifestazioni principali si segnalano la
tradizionale Giostra del Pitu, la passeggiata enogastronomica Stramangiatonco, la Patronale dell’Assunta e la Fiera dell’Agricoltura.
14
EVENTI
ALFERESI
Visitando i quattro Comuni vi sono molte occasioni per vivere a contatto con la natura: sono
presenti infatti vari percorsi per trekking, mountain bike ed equitazione, con la possibilità, sempre dietro l’angolo, di fare una sosta in qualche
cantina o ristorante per degustare i prodotti ge-
nuini e semplici di queste terre.
Infine, un altro punto che accomuna Calliano,
Castell’Alfero, Portacomaro e Tonco è la pratica
sportiva di giochi tradizionali come il tamburello, di cui si disputano durante l’anno appassionanti tornei.
LAFRANÇAISE
PER INFORMAZIONI: MAIRIE DE LAFRANÇAISE
Place del la République - 82130 Lafrançaise
Tel. +33 05 63 26 48 48 - Fax +33 05 63 65 94 65
e-mail: [email protected] web: www.lafrancaise.fr
Ufficio del Turismo Intercomunale: tel. +33 05 63 65 91 10
LAFRANÇAISE
Lafrançaise è la cittadina francese gemellata con
Castell’Alfero dall’8 giugno 2003, che si trova
nel dipartimento Tarn et Garonne della regione
Midi Pyrenées, nel sud ovest della Francia, a 50
km a nord ovest di Tolosa.
Ha circa 2.700 abitanti, un territorio di circa 50
kmq ed il capoluogo si erge a 190 metri s.l.m.,
in prossimità della confluenza dei fiumi Tarn e
Aveyron; dalla sua posizione elevata offre una
notevole vista panoramica sulla pianura del Tarn
sino ai Pirenei e la fa soprannominare il Belvedere del Quercy. Politicamente è capoluogo di
Cantone e fa parte della Comunità dei Comuni
del Sud Querçy di Lafrançaise, insieme agli altri
6 comuni di Labarthe, L’Honor de Cos, Montastruc, Piquecos, Puycornet e Vazerac, che ha la
sede ufficiale proprio a Lafrançaise.
Lo stemma comunale è composto da uno scudo
rosso con al centro una croce occitana d’oro,
detta comunemente croce dei Conti di Tolosa o
catara; a completare lo stemma araldico vi sono
poi ai quattro vertici dello scudo 4 gigli d’oro di
Francia. La cittadina ha origini medioevali che
risalgono al XIII° secolo e fra il
suo ampio patrimonio sia monumentale che naturalistico si
annoverano la chiesa di NotreDame de Lapeyrouse (monumento storico francese), la chiesa parrocchiale Saint Georges,
la chiesa di Rouzet, l’abbazia di
Francour, le cascate di Pontalaman, l’edificio del XVIII° del
municipio. La cittadina offre
molte infrastrutture e servizi quali scuole, asilo,
palestra, casa di riposo, biblioteca, centro sportivo, parco giochi acquatico, camping, villaggio
turistico.
Proprio il turismo è il suo punto di forza, grazie
al Parco giochi acquatico Vallée des Loisirs inaugurato nel 1982 e vasto oltre 20 ettari, che offre
piscine attrezzate, noleggio di barche, canoe e
pedalò, campi da tennis, taboga acquatico, un
lago con zone di pesca, centro equestre, parco
giochi. Da segnalare la presenza di alcuni percorsi escursionistici segnalati da percorrere a
piedi, in mountain bike od a cavallo.
Come ricettività Lafrançaise offre una vasta scelta fra ben 17 strutture; fra queste si segnalano il
camping comunale Du Lac, il villaggio-residence comunale Homeau du Lac costituito da 10
accoglienti casette simili a palafitte e l’hotel
Belvedere, ubicato nel centro storico.
Nel periodo estivo la cittadina propone molte
iniziative ai turisti, con vari concerti, mostre ed
appuntamenti culturali e sportivi.
Accanto al municipio si trova l’Ufficio Turistico Intercomunale della Comunità dei Comuni
del Sud Quercy, nato per promuovere le valenze e le manifestazioni dei 7 Comuni.
Regolarmente, alternandosi ogni
due anni, una nutrita delegazione di una cittadina fa visita alla
cittadina gemellata per dare continuità ai rapporti di amicizia instaurati; nel corso del 2008 saranno i Castellalferesi che si recheranno in territorio francese.
CALENDARIO
EVENTI
L’Amministrazione Comunale in collaborazione con le Pro Loco e le Associazioni locali
organizzano le manifestazioni con lo spirito di offrire occasioni culturali, musicali, teatrali e
di svago per la popolazione locale e per i turisti.
Ogni manifestazione vedrà spesso abbinata la predominante artistica con la promozione di
prodotti del territorio offerti in degustazione dai nostri produttori.
Questi gli eventi del 2008 che riguardano Castell’Alfero:
05 gennaio
CONCERTO DEGLI AUGURI
a cura dell’Associazione Valleversa Plus
06 gennaio
ASPETTANDO LA BEFANA
a cura della Pro Loco Callianetto e Comune di
Castell’Alfero
19 gennaio
SPETTACOLO DI BURATTINI
della Compagnia Niemen nel Teatro Comunale a
cura del Comune
AT LO CUNT ME EL CARVE’
nel Teatro Comunale a cura della CRI Castell’Alfero
21 febbraio
RISTORANTI & CANTINE serata degustazione enogastronomica presso l’Osteria del Castello a cura della Coldiretti
7-8-9 marzo
GOLOSARIA rassegna di cultura e gusto organizzata dal Club de Papillon a cui aderisono il
Comune, i Ristoranti e varie Associazioni con
visite alla Fabbrica Botti Gamba, al Museo ‘L
Ciar, alla Mostra 1808-2008 Buon Compleanno
Gianduja, al castello ed al Ciabot ‘d Gianduja,
8-9 marzo
VALLEVERSA PULITA operazione di raccolta
rifiuti lungo le strade della zona a cura del Comune e del Gruppo Scout
20 gennaio
GIANDUJA AL SO PAIS manifestazione popolare carnevalesca con Gianduja e le sue Giacomette della Famija Turinejsa e la partecipazione
delle Maschere Artigiane, a cura del Comune e
della Pro loco di Callianetto.
L’evento si svolge a Castell’Alfero e Callianetto
INAUGURAZIONE UFFICIO TURISTICO di
Castell’Alfero a cura del Comune
15-16 marzo
la Pro Loco Castell’Alfero alla Rassegna enogastronomica SAPORI D’INVERNO presso Villa
Toso a Tonco
20 gennaio - 31 marzo
Mostra foto-documentaristica 1808-2008 BUON
COMPLEANNO GIANDUJA nellle sale del
Castello a cura del Comune, Famija Turineisa,
Pro Loco Callianetto e Associazione Valleversa
PLUS
aprile
3^ Mostra antologica ALAN SILVESTRI: UN
PIEMONTESE AD HOLLYWOOD sul musicista italo americano Cittadino Onorario di Castell’Alfero, con l’esposizione di film in dvd e
vhs, locandine cinematografiche, cd musicali ed
oggetti vari, alcuni pezzi donati dallo stesso artista, a cura dell’Associazione Valleversa Plus.
25 gennaio
BUON COMPLEANNO GIANDUJA, 200 anni
di storia e di indentità piemontese, convegno a
cura del Comune, della Pro loco di Callianetto e
della Famija Turineisa
16 febbraio
presso il Teatro Nuovo di Torino organizzata dalla
Famija Turineisa serata BUON COMPLEANNO
GIANDUJA per festeggiare i 200 anni della maschera con la partecipazione del Comune
25-31 marzo
X^ SETTIMANA DELLA CULTURA a cura
delle Associazioni C’era una volta e Valleversa
Plus
12-13 aprile
la Pro Loco Callianetto alla Rassegna enogastronomica SAPORI D’INVERNO presso Villa Toso
a Tonco
19 aprile
ECHI DI CORI concerto eseguito in commemorazione di G. B. De Rolandis, primo martire del
tricolore italiano, a cura del Comune e della
Provincia di Asti
15
16
EVENTI
ALFERESI
25 aprile
VIVIVERDE rassegna dell’agricoltura e del vivere in campagna, Fiera zootecnica, Sagra enogastronomica e di valorizzazione dei costumi
contadini, a cura del Comune in collaborazione
con la Pro loco di Castell’Alfero
03 maggio
SFILATA DEL PALIO in notturna ad Asti a
cura del Comitato Palio
11 maggio
VERDECAMMINO passeggiata naturalistica
guidata a cura dell’Associazione Valleversa Plus
12 maggio
PICCOLA GRANDE ITALIA quinta edizione a
cura dell’Associazione Valleversa PLUS
18 maggio
RAGAZZINARTE a cura dell’Istituto Comprensivo di Castell’Alfero
01 giugno
PRESENTAZIONE LIBRO di Ito De Rolandis
sul Tricolore a cura del Comune
CONCERTO DELLA COCCARDA eseguito
dalla Banda Ufficiale dei Piemontesi nel Mondo
a cura del Comune
14-15 giugno
BANDIERE E FANTASIA con giochi e intrattenimenti storici, cena medievale e spettacoli a
cura del Comitato Palio in collaborazione con
Pro-Loco Castell’Alfero e vari Gruppi Storici
15 giugno
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
20-21-22 giugno
19^ SAGRA DEL FRITTO MISTO e FESTA
PATRONALE a Callianetto a cura della Pro loco
Callianetto
TORNEO DI CALCETTO a cura di Operazione
Giovane
28-29 giugno
JAZZ A CASTELLO concerti serali in piazza
Castello a cura dell’Associazione Valleversa Plus
29 giugno
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
29 giugno (oppure 5 luglio)
FANTE, CAVALLO E TE a Callianetto con gare
e giochi equestri, passeggiate a cavallo, cena
con la presentazione del Fantino che rappresenterà Castell’Alfero al Palio di Asti, a cura del
Comitato Palio di Castell’Alfero
luglio
TORNEO DI VOLETTO a cura di Operazione
Giovane
4-5-6 luglio
SULLE ORME DI GIANDUJA spettacoli teatrali in dialetto piemontese abbinati a serate enogastronomiche, a cura della Pro loco di Castell’Alfero
12 luglio
SAGGIO DI DANZA a cura di Pro Arte Danza
13 luglio
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
26 luglio
CONCERTO della Banda G. Cotti - Città di Asti
a cura del Comune
27 luglio
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
2 agosto
CONCERTO della Banda Musicale di Portacomaro a cura della Collinare Monferrato Valleversa
19-20-21-22 giugno
VOICEFESTIVAL rassegna corale musicale con
seminari di formazione vocale diurni e concerti
serali a cura dell’Associazione Voice Art e del
Comune
3 agosto
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
MUSICA NELLE PIEVI nella chiesa romanica
Madonna della Neve a cura del Comune
27 giugno
LA LUNA E I FALO’ a cura di Terre da Vino e
Cafè Conte Amico
16 agosto
serata folk-teatrale al Ciabot ‘d Gianduja a Callianetto a cura della Pro loco Callianetto
17
MONCALVO
MONTIGLIO
CASTELL’ALFERO
ASTI
Scopri
il nostro
territorio
18
EVENTI
ALFERESI
23 agosto
serata folk-teatrale al Ciabot ‘d Gianduja a Callianetto a cura della Pro loco Callianetto
30 agosto
CEROANKIO - Live rock aid a scopo benefico
a Callianetto con la collaborazione di Pro Loco
Callianetto ed Operazione Giovane
31 agosto
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
settembre
MOSTRA FILATELICA DOCUMENTARISTICA SUL PALIO DI ASTI di Carlo Borgna nelle
sale del castello a cura dell’Associazione Valleversa PLUS
ottobre
Mostra CASTELL’ALFERO TERRA D’EMIGRANTI nelle sale del castello a cura dell’Associazione Valleversa Plus
viaggio a Lafrançaise (Francia) per il GEMELLAGGIO
5 ottobre
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
19 Ottobre
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
31 dicembre
CAPODANNO A CASTELLO a cura di Operazione Giovane
05-09 settembre
FESTA PATRONALE con serate enogastronomiche a cura della Pro loco di Castell’Alfero
07 settembre
1° CERTAME DI GIOCHI STORICI (Bracciale
a muro) a cura del Comitato Palio ed Assessorato
al Palio del Comune di Asti e varie Associazioni
Sportive
13-14 settembre
la Pro Loco di Callianetto al FESTIVAL DELLE SAGRE di Asti
18 settembre
PALIO DEGLI SBANDIERATORI il gruppo
Sbandieratori e Musici partecipa ad Asti alla
tenzone di bandiere e coreografie tra i Rioni e
Comuni del Palio di Asti, a cura del Comitato
Palio
19 settembre
CENA PROPIZIATORIA al Palio di Asti 2008
a cura del Comitato Palio e della Pro Loco di
Castell’Alfero
21 settembre
CASTELL’ALFERO AL PALIO DI ASTI con
sfilata storica e corsa a cavallo a cura del Comitato Palio
28 settembre
CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed
al Museo ‘L Ciar a cura del Comune
GIORNATA EUROPEA DEL PATRIMONIO
Il presente programma (IN COSTANTE AGGIORNAMENTO) potrà subire eventuali modifiche di tempi e luoghi dovuti ad esigenze
organizzative.
Se non diversamente specificato le manifestazioni si svolgeranno a Castell’Alfero.
Per info più aggiornate e dettagliate:
Ufficio Turistico di Castell’Alfero
Piazza Castello - 14033 Castell’Alfero (AT)
tel. 0141 406604 - fax 0141 406606
e-mail [email protected]
web www.castellalfero.net
19
CALENDARIO CELEBRAZIONI PARROCCHIALI 2008
Parrocchia S.S. Pietro e Paolo di Castell’Alfero
01 gennaio
GIORNATA DELLA PACE
04 febbraio
GIORNATA DELLA VITA
11 febbraio
GIORNATA DEL MALATO
23 marzo
PASQUA DI RESURREZIONE
25 marzo
inizio BENEDIZIONE DELLE CASE
27 aprile
ANNIVERSARI
DI MATRIMONIO
04 maggio
FESTA della chiesa
della CONFRATERNITA
DEI BATTUTI BIANCHI
25 maggio
PRIME COMUNIONI
CRESIME parrocchia SS Annunziata Callianetto
01 giugno
PROCESSIONE S.S. SACRAMENTO
02 giugno
CRESIME
17-20 giugno
PELLEGRINAGGIO A LOURDES
29 giugno
FESTA DELLA CHIESA
SS PIETRO E PAOLO
05 agosto
FESTA della chiesa romanica
della MADONNA DELLA NEVE
24 agosto
FESTA della CHIESA DELLA STAZIONE
per info: Parrocchia S.S. Pietro e Paolo
P.za Castello 11 - 14033 Castell’Alfero - Tel. 0141 204100
LE ALTRE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
CASTELLALFERESI
AIDO
Via Asti n. 36
14033 Castell’Alfero
ASSOCIAZIONE
COMBATTENTI E REDUCI
Via Lasca n. 54, frazione Callianetto
14030 Castell’Alfero
C.R.I.
Via Pastrone n. 15
14033 Castell’Alfero
tel. 0141 204842
GRUPPO ALPINI CALLIANETTO
Via Montechiaro n. 35, frazione Callianetto
14030 Castell’Alfero
AVIS
Via Asti n. 18
14033 Castell’Alfero
GRUPPO ALPINI CASTELL’ALFERO
Via Asti n. 9
14033 Castell’Alfero
CIRCOLO RICREATIVO
ANZIANI CALLIANETTO
Via Montechiaro n. 23, frazione Callianetto
14030 Castell’Alfero
GRUPPO SCOUT CALLIANETTO 1
Frazione Portacomaro Stazione n. 49/A
14038 Asti
[email protected]
20
EVENTI
ALFERESI
FERRACANE IMPIANTI
di Ferracane Sergio
IMPIANTI IDROSANITARI
TERMICI E CONDIZIONAMENTO
ELETTRICI - GAS - CANALE DI GRONDA
AUTOMAZIONI IN GENERE
Via Perno, 85
CASTELL’ALFERO (AT)
Cell. 348.52.11.639
Bar Trattoria
dell’Angelo
Frazione Casotto, Via Statale, 83
CASTELL’ALFERO
Tel. e Fax 0141 204765
ope
40 C
rti
chiuso domenica
e tutte le sere
21
ASSOCIAZIONE C’ERA UNA VOLTA
PER INFORMAZIONI: MUSEO ‘L CIAR.
Presso Comune, Piazza Castello, 2 - 14033 Castell’Alfero
[email protected] - www.museolciar.com
Per visitare il museo ‘L CIAR è necessario prenotare la visita
telefonando ad uno dei numeri telefonici:
Comune di Castell’Alfero 0141 40 66 12
Luciano Ravizza 0141 20 43 32
Antonio Montesano 0141 29 81 38
N
ell’anno 2001 su esplicita richiesta dei signori
Amerio Mario e Montesano Antonio, l’Amministrazione
Comunale decise di dare in uso i
meravigliosi sotterranei del castello per allestire un Museo del passato. Nacque così l’Associazione
“C’era una volta” composta dai
soci Montesano Antonio, presidente, Amerio Mario vicepresidente e Cantino Francesco, 3 collezionisti che in oltre venti anni,
ognuno per proprio conto, avevano raccolto antichi oggetti ed attrezzi di vario tipo. Il recupero
dei locali è avvenuto anche grazie
alla collaborazione dell’Associazione Senza barriere di Asti, che su progetto del
P.I. Pontacolone Andrea, ha gratuitamente realizzato gli impianti elettrici.
Il museo venne inaugurato il 2 settembre 2002,
giorno della festa patronale di Castell’Alfero,
con un’affluenza di visitatori strepitosa.
Dalla sua inaugurazione migliaia di persone hanno avuto modo di poter visitare il nostro museo,
tra cui molte scolaresche di tutto il Piemonte
con visite guidate dedicate.
Nell’anno 2002 è entrato a far parte dell’Associazione anche il signor Luciano Ravizza, che si
è occupato di fare da guida, essendo un esperto
conoscitore delle tradizioni e degli usi locali.
Il museo originariamente era composto da otto
ambienti: la scuola, la cantina, le prigioni, la
cucina, i giochi, la stalla, l’aia - varie e per
finire la bottega del falegname.
Nel corso del 2007 la raccolta è stata ulteriormente migliorata ed ampliata con altri locali
espositivi, oltre ad essere stata avviata una collaborazione con l’Ecomuseo Basso Monferrato
Astigiano.
Ne ‘L Ciar non si scopre certamente la storia
degli egizi o dei romani, ma la storia delle popolazioni che hanno vissuto su questi nostri colli
nell’ottocento e nelle prime decadi del novecento. Storie di privazioni e di miseria, ma anche di
brillante intelligenza nel costruirsi oggetti studiati per fare meno fatica, anche se a prima vista
questi appaiono spesso banali.
Tutti gli oggetti esposti sono originali ed accuratamente selezionati per la loro autenticità ed
anche per la particolarità dello specifico impiego per cui furono realizzati.
Sarà interessante per il visitatore giudicare l’ingegnosità e l’abilità costruttiva manuale, non
dimenticando che tutti questi oggetti ed attrezzi
furono ideati e costruiti quando le moderne attrezzature computerizzate odierne non esistevano. La nostra guida vi porterà a riscoprire oggetti, attrezzi e storie di un passato non molto lontano, ma che la frenesia dei giorni cerca di dimenticare, non sapendo che queste invece sono
le nostre radici, il nostro essere, quello che con
la sua miseria ha creato i nostri agi odierni.
22
EVENTI
ALFERESI
ASSOCIAZIONE
LE ANIME DEL
CASTELLO
PER INFORMAZIONI: LE ANIME DEL CASTELLO
Via G.B. Fe Rolandis, 13 - 14033 Castell’Alfero
Tel. 335 56 54 663 (Matteo Gazzarata)
Tel. 329 80 80 184 (Lisa Gavello)
Tel. 329 80 80 183 (Laura Gavello)
L’
Associazione Le Anime del Castello –
Turismo in Valleversa, costituitasi nel
Gennaio del 2005 a seguito del successo della rappresentazione teatrale intitolata Giovan Battista De Rolandis – Protomartire del Risorgimento, svoltasi all’interno del Castello nell’ottobre del 2004 è, oggi, una realtà importante
della vita associativa locale ed è motore di spettacolo e cultura promuovendo, tra gli altri, spettacoli teatrali, propri e non, mostre, rassegne cinematografiche, convegni culturali ecc... sfruttando sia gli spazi offerti dai rinnovati locali del
Castello, sia spazi esterni, messi a disposizione
dagli enti territoriali. L’Associazione è infatti
convezionata sia con il Comune di Castell’Alfero, sia con la Comunità Collinare Monferrato
Valleversa, insieme ai quali ha realizzato tutte le
proprie attività a partire dal 2005. L’attività principale delle Anime del Castello è la produzione di
spettacoli teatrali a sfondo storico, ambientati
all’interno e fuori del castello stesso, incentrati
principalmente sulla ricostruzione storica di eventi
realmente accaduti e strettamente legati alla storia locale e in alcuni casi, nazionale. Le produzioni allestite a partire dal 2004, oltre al già citato
affresco sulla vita di G.B. De Rolandis, ideatore
del Tricolore Italiano, che ha ricevuto anche il
plauso dell’ex Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi per “l’alto valore storico e civile dell’iniziativa”, includono anche la
rappresentazione intitolata “Ghosts – fantasmi a
castello” che ha portato in scena, nel Luglio del
2005 personaggi illustri per la storia locale come
Pietro Micca, il Conte Carlo Luigi Amico – ambasciatore di casa Savoia presso la corte Asburgica, Gian Francesco Napione, ideatore insieme al
Conte Amico del progetto per la Confederazione
delle potenze d’Italia, embrione dell’odierna ONU.
23
Tale spettacolo è stato anche replicato con successo, nel Giugno del 2006 presso la Residenza
Reale di Govone dove alcuni personaggi sono
stati sostituiti per dare spazio a figure politiche
importanti per la storia di quella residenza come
ad esempio Carlo Felice di Savoia re di Sardegna
dal 1821 al 1831. Altri spettacoli sono stati allestiti, dietro richiesta, per il Teatro Comunale di
Moncalvo insieme a spettacoli più divertenti come
il Cantico di Natale di Dickens, allestito per i
festeggiamenti natalizi del 2004.
Nel 2007 è stato portato in scena in primavera nel
castello castelallferese uno spettacolo nuovo, autoprodotto e quanto mai ambizioso imperniato su
uno degli autori più studiati della letteratura italiana, Ugo Foscolo, e su di una delle sue opere
più frequentate del panorama classico italiano le
“Ultime lettere di Jacopo Ortis”. Questo spettacolo intitolato “Jacopo – un giallo editoriale tra
politica e censura” è stato scritto e disegnato in
collaborazione con l’Istituto di Italianistica dell’Università di Basilea (Svizzera), diretto dalla
Prof. Maria Antonietta Terzoli, autrice del saggio
di critica filologica oggetto dello spettacolo e dal
quale il copione è stato estratto.
In scena vi erano personaggi illustri per la storia
e la letteratura italiana nel periodo a cavallo tra
fine ‘700 ed inizio ‘800 come Napoleone Bonaparte, il Cardinale Legato di Bologna Vincenti,
Giovan Battista De Rolandis, Ugo Foscolo, l’editore Bolognese Jacopo Marsigli , Angelo Sassoli,
supposto plagiatore dell’opera foscoliana, la Contessa D’Albany e tanti altri. Insieme allo spetta-
Via Canonico Pastrone, 9
CASTELL’ALFERO (AT)
Cell. 338 67.04.295
GIOVEDI APERTURA
15,30/22,30
Cura
ape
del c
llo
È gradito l’appuntamento
colo, Le Anime del Castello con il Comune di
Castell’Alfero e l’Università di Basilea hanno
organizzato un convegno letterario dedicato ad
Ugo Foscolo, intitolato “Il Primo Ortis” presso il
salone convegni della Camera di Commercio di
Asti, con il patrocinio di Comune di Asti, Provincia di Asti, Camera di Commercio, ATL, Centro
Nazionale di Studi Alfieriani e Cassa di Risparmio di Asti.
Nell’autunno sono stati fatti altri allestimenti sia
presso il Castello di Castell’Alfero, sia presso la
Residenza Reale di Govone che entreranno nel
circuito di spettacoli dedicato alle celebrazioni
per il 150 anniversario dell’Unità d’Italia del 2011,
intitolato Piemonte Tricolore.
Tutti gli spettacoli a tema storico sono interamente autoprodotti a partire dai copioni, per i
quali si avvia una approfondita e tenace ricerca
storica passando per i costumi, che vengono realizzati seguendo i dettami dello stile dell’epoca
oggetto della rappresentazione, le strutture e le
attrezzature, ormai professionali, delle quali l’associazione si è dotata investendo gli utili degli
spettacoli prodotti, le campagne pubblicitarie, che
rappresentano la quota più importante sia per
quanto riguarda l’impegno economico sia come
traino turistico per condurre il maggior numero
di spettatori/visitatori al castello.
Il lavoro svolto fino ad oggi segna un punto non
di arrivo ma di partenza per nuovi futuri ed impegnativi allestimenti che possano portare al castello e nel paese visitatori e spettatori a grandi numeri e dal profilo culturale alto.
24
EVENTI
ALFERESI
COMITATO PALIO DI CASTELL’ALFERO
PER INFORMAZIONI: COMITATO PALIO
Via Nazario Sauro, 4 - 14033 Castell’Alfero
Tel. 333 36 51 967 (Sergio Ravizza)
[email protected] - www.paliocastellalfero.com
Gruppo Sbandieratori e Musici: [email protected]
Gruppo Storico-Artistico: [email protected]
N
el 1989 il Comune di Castell’Alfero è
ammesso al Palio di Asti, in virtù dei
comprovati legami storici con la città
in periodo medievale: nasce così il Comitato Palio castellalferese.
Anche se è uno dei più giovani comitati del
Palio astese vanta risultati importanti: la conquista del prezioso Drappo nel 1997 e nel 1998
e, unico nella storia del Palio di Asti, vincitore
nello stesso anno (1997) sia del Palio che del
Palio degli Sbandieratori per i colori del proprio
Comune (bianco, azzurro e oro).
Il lavoro del comitato inizia già dal giorno dopo
la corsa, che si svolge la terza domenica di settembre, per arrivare attraverso molteplici manifestazioni all’anno successivo.
La sfilata che vede impegnati tutti i partecipanti
alla manifestazione trova il nostro Comitato a
gestire un vasto repertorio di costumi e strumenti, rigorosamente confezionati con i dettami dell’epoca (1100-1490) che vengono utilizzati nel
Corteo Storico ad Asti, ma anche in altre rievocazioni storiche o rappresentanze, non solo nel
proprio territorio ma in altre città italiane.
Tra le sezioni che compongono il nostro Comitato vi è la Commissione corsa che si occupa
oltre che della scelta e dell’ingaggio del fantino
e dei cavalli per la corsa del Palio, anche dell’organizzazione di tutte le attività inerenti durante tutto l’anno.
Vi è poi il Gruppo Storico che si occupa principalmente di preparare la sfilata del Corteo Storico che precede la corsa del Palio di Asti. Il
lavoro ha inizio con le ricerche storiche in biblioteca e negli archivi comunali, per scovare
episodi significativi o momenti di vita quotidiana medievale da rappresentare, dopodiché si passa
alla realizzazione dei costumi necessari in sartoria. Attualmente il gruppo è dotato di circa un
centinaio di costumi (nobili, cavalieri, paggi, armigeri, popolani) ed accessori tutti rigorosamente
d’epoca medievale.
Notevole importanza riveste la persona che andrà ad indossare il costume: egli dovrà in qual-
Card rilasciata ai nostri tesserati 2008
25
che modo recitare una parte, che potrebbe essere
magari quella di un pellegrino, un potente condottiero, una damigella di corte oppure un cavaliere ferito in battaglia.
Per accompagnare la sfilata del Comune di Castell’Alfero al Palio di Asti e far rinascere un
aspetto di vita medievale quale il “giuoco della
bandiera”, nel 1990 nasce il Gruppo Sbandieratori e Musici. Il Gruppo partecipa a numerose
manifestazioni storiche ed eventi, alcuni legati
al Palio di Asti, come ad esempio il Palio degli
Sbandieratori che il giovedì antecedente il Palio
accende di suoni e colori Piazza S. Secondo ad
Asti per una gara dedicata alla antica nobile arte
della bandiera a cui partecipano i vari rioni. Il
nostro Gruppo è costituito attualmente da 20-25
elementi suddivisi tra portavessillo, sbandieratori, musici e clarine, che indossano costumi di
epoca medievale, realizzati appositamente con i
colori di Castell’Alfero. Nelle loro esibizioni gli
Sbandieratori compiono coreografici spettacoli
con movimenti e lanci di bandiere che rievocano
lo spirito militare medievale, accompagnati dal
ritmo di tamburi e clarine suonati dai Musici.
Da segnalare che le uscite del Comitato sono
accompagnate da una bancarella che offre l’occasione di conoscere prodotti tipici dell’Astigiano ed oggetti artigianali o souvenir realizzati
con passione e creatività dai borghigiani, recanti
i colori rionali azzurro, bianco e oro.
Con figuranti in costume, sbandieratori, musici
e la bancarella il Comitato Palio partecipa oltre
IL PALIO DI ASTI
al Palio astigiano anche a rievocazioni storiche
in altre città e paesi del nord Italia, proponendosi a Comuni ed Associazioni per la creazione di
ambientazioni medievali fatte di nobili, popolani e mestieranti ed anche per cene dai sapori del
medio evo. Un tuffo in un passato che coinvolge, insieme ai figuranti, il visitatore per momenti quasi magici.
I RISULTATI DI CASTELL’ALFERO
accoppiata fantino / cavallo
L
a città ed i Comuni partecipanti imbandierati, gli Sbandieratori, milleduecento
figuranti in costume medievale, ventuno
cavalli al canapo: sono questi gli ingredienti che formano l’antico Palio di Asti.
Le prime notizie scritte riguardanti la Corsa del
Palio di Asti risalgono al 1275: appaiono nel
resoconto del cronista dell’epoca Guglielmo
Ventura, il quale riporta come in quell’anno gli
astigiani corsero il Palio per dileggio sotto le
mura della nemica Città di Alba, appena sconfitta, specificando che la Corsa si svolse nel giorno
di San Secondo, come avveniva di solito ad Asti.
Il Palio, il prezioso drappo di velluto con l’effigie di San Secondo patrono di Asti, dipinto ogni
anno da un differente noto artista, viene assegnato al Rione che si aggiudica la Corsa, gara
fra cavalli montati a pelo che si svolge nella
centrale Piazza Alfieri a cui partecipano i fantini
di 14 rioni cittadini e 7 comuni della provincia
astigiana. La tenzone è preceduta dal fastoso
Corteo Storico composto da oltre 1200 figuranti
in costume medievale, che ogni anno si rinnova
nei temi proposti, ma non cambia la maniacale
cura del dettaglio e della fedeltà storica di costumi ed avvenimenti.
26
EVENTI
ALFERESI
PRO LOCO CALLIANETTO
PER INFORMAZIONI: PRO LOCO CALLIANETTO
Via Montechiaro, 36 - 14030 Callianetto (AT)
Tel./Fax 0141 29 81 51
[email protected]
www.prolococallianetto.org
Banda del Crötin
A
lla fine degli anni Cinquanta viene costituita un’associazione denominata
“Comitato Festeggiamenti Gianduja”
con lo scopo di curare l’organizzazione della
festa del paese, la terza domenica di settembre,
e del tradizionale carnevale dedicato alla maschera piemontese della Famija Turineisa.
Il 10 dicembre 1967 con verbale di costituzione
nasce la Pro Loco Callianetto, ben presto riconosciuta dall’allora Ente Provinciale per il Turismo di Asti, con lo scopo di favorire il potenziamento turistico del Paese, meritevole di sviluppo per le particolari caratteristiche di tradizione
e gastronomia, e gestire attività sportive quali il
tamburello. Il primo consiglio eletto, presieduto
da Angelo Moiso, era composto da: Aldo Barolo, Maurizio Fassio, Corino Genta, Pierino Lovisone ed Elio Colosso, sindaco di Castell’Alfe-
ro e membro di diritto.
Con il passar del tempo si ampliano le attività e
vengono eletti nuovi presidenti: Livio De Nadai
ed in seguito Ferruccio Lovisone, con il quale il
primo Comitato Festeggiamenti viene assorbito
nella Pro Loco.
All’inizio degli anni Ottanta, forti dell’unione
delle due associazioni, si decide di partecipare
al Festival delle Sagre Astigiane: i successi non
tardano ad arrivare e l’ormai famoso “Antico
Fritto Misto” si aggiudica più volte l’Oscar della cucina, a sottolineare come un piatto possa
rappresentare la memoria e le tradizioni delle
genti. Particolare cura ed attenzione viene posta
alla sfilata presentata e raffigurante il ciclo di
lavorazione della canapa, un’importante momento
della vita economica del passato, ove in scena ci
sono autentici personaggi ed attrezzi tra cui un
27
telaio dei primi dell’Ottocento.
Trascorrono gli anni ed alla presidenza si succedono Bruno Merlone e l’attuale Alberto Amerio,
che mantengono sempre alto l’onore del gruppo,
ricevendo molte soddisfazioni e trofei.
Dall’inizio del duemila si è cercato di ridare la
giusta attenzione alla figura di Gianduja, ristrutturando il Ciabot, riportando alla luce l’antico
Crötin e rievocando storicamente il carnevale,
grazie soprattutto alla “Banda del Crötin” che
con il suo prezioso lavoro ha reso sempre più
suggestiva la casa natale della maschera piemontese.
L’associazione, che conta oggi numerosi soci,
collabora con le altre realtà presenti nel paese ed
in particolare con il Gruppo Alpini, il Gruppo
Scout ed Operazione Giovane.
Nonostante le tristi vicissitudini che ne hanno
segnato la storia, la Pro Loco ha sempre saputo
trovare in sé la forza di portare avanti l’ideale
della squadra pioniera facendola diventare una
delle più apprezzate dell’astigiano.
Gamba Giuseppe & C. s.n.c.
via Statale, 149 - 14033 Castell’Alfero (AT)
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di erogatori di carburante, gasolio in particolare,
e relativa ricambistica
28
EVENTI
ALFERESI
PROLOCO CASTELL’ALFERO
PER INFORMAZIONI: PRO LOCO CASTELL’ALFERO
Piazza Castello, 1 - 14033 Castell’Alfero
Tel. 339 24 06 358 (Luigi Avidano)
[email protected]
L
a Pro Loco di Castell’Alfero nasce nel
1987 per iniziativa di un gruppo di giovani del paese che avevano l’intenzione
di far proseguire quella che era chiamata
“ la festa del paese “.
Questa tradizione si stava perdendo in quanto
non c’erano più persone disposte ad impegnarsi,
a sacrificare il loro tempo senza una finalità
meramente economica.
Con il passare degli anni il gruppo è cresciuto e
gli impegni sono aumentati portando la Pro loco
ad operare anche al di fuori dell’ambito locale,
comunque sempre con la stessa finalità che è
quella di non far morire le tradizioni locali e nel
contempo far conoscere e promuovere il nostro
bel territorio.
Nell’agosto 2007 si è festeggiato il ventennale
della nascita del gruppo della Pro loco, durante
una bella serata in cui si sono ringraziati quelli
che sono i nostri “affezionati clienti” cioè le
persone che partecipano da sempre in gran numero alle nostre serate enogastronomiche. Nel
2008 andremo a Tonco per Sapori d’Inverno,
mentre a Castell’Alfero saremo presenti con le
nostre specialità enogastronomiche a Viviverde,
a Sulle orme di Gianduja ed alla Festa Patronale.
Cucina tipica piemontese
Via Pastrone, 11 - CASTELL’ALFERO
Tel. 393.92.52.400
Sede di Asti: Corso Matteotti, 167
Tel. 339.4129094
Tel. e Fax 0141 204118
Per la cena è gradita la prenotazione
Orari: 8-14 - 20-22
Chiuso il Martedì a pranzo e Mercoledì tutto il giorno
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www.ristorantedelcasot.it
29
OPERAZIONE GIOVANE
PER INFORMAZIONI: OPERAZIONE GIOVANE
presso Comune, Piazza Castello, 2
14033 Castell’Alfero
Tel. 339 64 60 141 - 347 1824 840
[email protected]
N
ata nell’aprile del 2006 come Consulta
dei Giovani del Comune di Castell’Alfero, presto prende il nome di “Operazione Giovane” costituita da gruppo di ragazzi
che ha deciso di operare nell’ambito dell’Unità
Collinare Monferrato Valleversa.
Attualmente il gruppo è composto da 6 giovani
che si sono uniti con lo scopo di promuovere,
sostenere e collaborare con le realtà locali nel
realizzare iniziative culturali, sociali ed sportive
in particolar modo rivolte ad un pubblico giovanile.
Operazione Giovane si è messa subito al lavoro
infatti già nel 2006 ha iniziato il suo operato
organizzando alcune manifestazioni quali un
Torneo di calcetto a cinque che si è disputato
nell’ambito dei festeggiamenti di Callianetto che
è riuscito a coinvolgere numerosi ragazzi dei
Comuni vicini che hanno gareggiato amichevolmente, più che un vero torneo è stato un modo
per avvicinare parte delle realtà giovanili dei
Comuni dell’Unità Collinare Monferrato Valleversa; la collaborazione nel realizzare il “Ceroankio” rassegna musicale a scopo benefico a favore dell’Associazione “Il Girotondo” di Asti
per la realizzazione di alcuni progetti in Bolivia
e dulcis in fundo… il “Capodanno al Castello”
una grande festa nelle sale del Castello per aspettare insieme l’arrivo del nuovo anno.
Nel 2007 abbiamo collaborato ad una serata informativa a favore dell’ADMO (Associazione
Donatori di Midollo Osseo) al progetto Valleversa Pulita, alla seconda edizione di Ceroankio
ed organizzato una serata di degustazione Birre
a Castello e la seconda edizione di Capodanno al
castello.
Il 2008 ci vedrà attivi nuovamente nelle manifestazioni Valleversa Pulita, Ceroankio e Capodanno a Castello oltre ad organizzare un torneo
di calcetto per la Patronale di Callianetto, un
torneo di voletto a luglio, mentre nella Patronale
di Castell’Alfero proporremo una serata di degustazione di birra.
25 coperti
CHIUSO LUNEDÌ SERA
E MARTEDÌ
chiuso lunedì
piazza Mazzini 8
Castell’Alfero
telefono 0141 204276
30
EVENTI
ALFERESI
ASSOCIAZIONE
VALLEVERSA PLUS
PER INFORMAZIONI:
ASSOCIAZIONE VALLEVERSA PLUS
Piazza Lanfranco, 1 - 14039 Tonco (AT) - Tel. 349 1332124
[email protected]
www.valleversa.it
L’
Associazione turistica culturale Valleversa PLUS (Promozione Locale
Uniti per lo Sviluppo) è nata nel 2005
e registrata a febbraio 2006 dopo un percorso
formativo sulla promozione territoriale avviato
dal Comune di Castell’Alfero. Si tratta di una
associazione di volontariato senza scopi di lucro
che svolge la propria attività in via prioritaria
sul territorio dell’Unione Collinare “Monferrato
Valleversa”.
Lo statuto prevede finalità di utilità sociale nella
promozione della cultura e dell’arte, della tutela
e valorizzazione della natura e dell’ambiente
nonché della tutela, promozione e valorizzazione del territorio e delle cose di interesse artistico, storico e sociale.
Fra le attività già avviate o realizzate segnaliamo:
- Stand informativi e di promozione territoriale dell’intera Comunità Collinare Monferrato Valleversa, presenti regolarmente già
dal 2005 nelle maggiori manifestazioni dei
Comuni di Calliano, Castell’Alfero, Portacomaro e Tonco
- Progetto di integrazione multietnica avviato
a partire dal 2005 che prevede corsi di formazione (italiano ed informatica), cene etniche, incontri informativi e supporto tramite
mediatori culturali, in collaborazione con
Comune di Castell’Alfero, Istituto Comprensivo di Castell’Alfero, Comunità Collinari
Monferrato Valleversa e Val Rilate.
- Progetto sullo studio della flavescenza dorata della vite, avviato nel 2006 in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, il Distretto dei vini, la Collinare Monferrato Valleversa ed Aziende agricole locali.
- Progetto “Alan Silvestri: un piemontese ad
Hollywood” iniziato nel 2006 e dedicato al
musicista e direttore d’orchestra con origini
castellalferesi, autore di molte colonne so-
nore di famosissimi film; nel 2007 si sono
organizzate una rassegna cinematografica, le
celebrazioni per la consegna ufficiale della
Cittadinanza Onoraria all’artista e la seconda edizione della mostra antologica interamente a lui dedicata.
- La presentazione degli Atti di Torino 1706
in collaborazione con l’Associazione Torino
1706-2006 ed il Centro Studi Piemontesi.
- La presentazione del CD statunitense Réis
Monfrin-e contenente poesie e canzoni piemontesi, fra cui brani del castellalferese
Luciano Ravizza, alla presenza del Giornalista americano Bobby Tanzilo e della Presidente dei Piemontesi nel Mondo della California Kathy Rogers.
Vi sono poi state molte altre attività quali il
Concerto degli Auguri, la rassegna Castello Jazz,
l’adesione castellalferese a Piccola Grande Italia ed alla Settimana della Cultura, la presentazione di libri, alcune serate dedicate ad incontri
informativi e di sensibilizzazione, la valorizzazione del Museo ‘L Ciar, l’allestimento della
Mostra sull’emigrazione Castell’Alfero terra
d’emigranti, il coordinamento nella realizzazione dell’opuscolo turistico, la collaborazione nell’organizzazione di Voicefestival.
Si sono anche organizzate una giornata dedicata
alla valorizzazione della Giostra del Pitu a Tonco, la serata Notte di stelle, pievi e sapori a
Tigliole, la presenza con stand alla Fiera di
Montauban (Francia) nell’ambito del gemellaggio con Lafrançaise, ed alla fiera del gusto Gourmesse a Zurigo (Svizzera) con vari prodotti locali.
Nel 2008, oltre a proseguire buona parte dei
progetti già concretizzati e ripetere le iniziative
dello scorso anno, vi saranno la collaborazione
nella gestione dell’Ufficio Turistico a Castell’Alfero ed a Calliano, l’allestimento della Mostra
1808-2008 Buon compleanno Gianduja in occasione del bicentenario della maschera.
31
L’UFFICIO TURISTICO DI CASTELL’ALFERO
PER INFORMAZIONI: UFFICIO TURISTICO DI CASTELL’ALFERO
Piazza Castello - 14033 Castell’Alfero - Tel. 0141 406604 - Fax 0141 406606
turismo@castell’alfero.net
www.castellalfero.net
orari di apertura: tutti i giorni orario continuato dalle ore 9,00 alle ore 18,00
in martedì aperto solo dalle ore 9,00 alle ore 12,00
I
n occasione del bicentenario della nascita
di Gianduja domenica 20 gennaio 2008 è
stato inaugurato il nuovo Ufficio Turistico
di Castell’Alfero, proprio da Gianduja e Giacometta giunti in paese anche per il tradizionale
avvio del Carnevale piemontese.
Con questo tassello raggiungono un altro importante obbiettivo le ristrutturazioni del complesso Castello e del concentrico castellalferesi,
ufficialmente avviate il 28 marzo 2003 con la
firma da parte di Regione Piemonte, Provincia
di Asti e Comune di Castell’Alfero del Protocollo di intesa per il recupero e la valorizzazione
del complesso del Castello dei Conti Amico ed
il suo inserimento come opera di accompagnamento a Torino 2006. Il progetto prevedeva che
il castello divenisse un punto d’eccellenza dell’offerta turistica dell’Astigiano e della rete dei
castelli del Sud Piemonte.
L’ufficio si inserisce nella rinnovata struttura
del castello castellalferese, di proprietà comunale dal 1905, dove già figurano ampi spazi pubblici, quali gli Uffici Comunali, il Ristorante
Osteria del Castello, il Cafè del Conte Amico, il
Museo ‘l Ciar, per non dimenticare il Teatro
Comunale e gli splendidi Salone Verde, Salone
Rosso e Galleria degli Ordini dove dalla riapertura del castello si sono susseguiti moltissimi
eventi quali convegni, mostre, serate teatrali,
stage di formazione, concerti ecc. ecc. che hanno ravvivato Castell’Alfero in generale.
La gestione dell’Ufficio Turistico, situato sulla
splendida piazza Castello, sarà curata da personale del Comune, coadiuvato nell’apertura degli
spazi fruibili dal pubblico dal Cafè Conte Amico, posto proprio a lato della sede, presso il
quale era già stato reso operativo da febbraio
2007 un punto informativo dedicato ai turisti.
I locali che ospitano l’ufficio prevedono una parte
aperta al pubblico in cui sono collocati depliant,
locandine, brochure ecc. ecc. a carattere informativo del territorio, oltre a mappe ed immagini
della zona; qui è collocato anche il Totem Infopoint della Regione Piemonte, già operativo ed a
disposizione del pubblico da inizio dicembre
2007, che permette di visualizzare moltissime
informazioni turistiche di tutto il Piemonte, disponibili in 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco ed italiano.
Vi è poi la parte riservata al personale comunale
che si dovrà occupare della gestione oltre che
dell’ufficio, aggiornando ed implementando costantemente i servizi e le informazioni messi a
disposizione dei turisti, anche degli eventi locali.
Nel panorama dell’offerta turistica in provincia
di Asti quello di Castell’Alfero va ad aggiungersi agli altri 7 uffici turistici già attivi situati in
territorio astigiano: Asti, Canelli, Nizza Monferrato, Villafranca d’Asti, Cocconato, Montiglio Monferrato e Moncalvo.
L’Ufficio Turistico fortemente voluto dall’Amministrazione castellalferese avrà lo stimolante
obbiettivo di divenire un riferimento concreto
per la promozione e valorizzazione del territorio: una porta sull’Astigiano e sul Monferrato.
32
EVENTI
ALFERESI
Castell’Alfero
eventi
COME RAGGIUNGERE CASTELL’ALFERO
Treno
Nel paese c’è in frazione Stazione (circa 2 km dal
concentrico) la Stazione Ferroviaria della linea Asti Casale – Mortara. Per conoscere gli orari dei treni:
Trenitalia - tel. 892021 oppure www.trenitalia.it
Pullman
Vi sono sul territorio comunale, sia nel concentrico
che nelle frazioni Callianetto e Stazione varie fermate
di tre differenti linee di pullman che collegano il nostro Comune con Asti oppure con la Valle Cerrina od
Altavilla. Per conoscere gli orari:
Arfea: www.arfea.it - tel. 0131 2445433
GTT: www.comune.torino.it/gtt/ - tel. 800 019152
Promotore:
Comune
di Castell’Alfero
In collaborazione con:
Associazione
C’era una volta
Associazione
Le Anime del castello
Auto
L’uscita autostradale più vicina è quella di Asti Est
dell’autostrada A21 Torino-Piacenza.
Direttamente dopo il casello autostradale, mantenendo
sempre la destra nello svincolo, prendere la superstrada SS Var 457 in direzione Casale-Moncalvo.
Proseguire per 5 km sino al termine della superstrada
che termina a Portacomaro Stazione.
Dopo lo svincolo di uscita obbligatoria girare a sinistra
in direzione Asti - Moncalvo.
Proseguire per circa 800 metri, al termine del cavalcavia si giunge ad uno stop che immette sulla SS 457,
nell’abitato di Portacomaro Stazione.
Sempre in direzione Casale - Moncalvo girare a sinistra.
Dopo circa 100 metri, passati sotto il cavalcavia, siete
già nel territorio comunale di Castell’Alfero.
Per raggiungere il concentrico procedere per circa 3
km e svoltare a sinistra al bivio per Castell’Alfero (via
Asti), un po’ prima del passaggio a livello della ferrovia Asti - Casale - Mortara
Proseguire in salita per circa 2 km.
Comitato Palio
di Castell’Alfero
Pro Loco
di Callianetto
Pro Loco
di Castell’Alfero
Operazione Giovane
Associazione
Valleversa Plus
Fotografie: Luciano Ravizza, Archivio Comune, Pro
Loco Callianetto e Castell’Alfero, Le Anime del Castello, Comitato Palio, Tiziano Toniolo.
Progetto grafico originario: Christian Boero
Stampa: Tipografia AgS - Trino (VC)
Chiesa dei Battuti
Affresco della Chiesa Madonna della Neve
Facciata del Castello
Il Granaio del Castello
Chiesa Madonna della Neve
Panorama notturno del concentrico
Salone Rosso del Castello
Arco d’ingresso Viale della Rimembranza
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il gusto del territorio 2008