Bed & Breakfast Via Asti, 29 - TONCO (Italy) Cell. 335 7444848 Tel. e Fax +39 0141 991422 e-mail: [email protected] www.villabelforte.it 1 Benvenuto a CastellAlfero! Informazioni utili: MUNICIPIO Piazza Castello 2 CastellAlfero (AT) - CAP: 14033 - tel.: +39 0141 406611 - fax: +39 0141 406606 - e-mail: [email protected] - web: www.castellalfero.net UFFICIO TURISTICO Piazza Castello CastellAlfero (AT) - CAP: 14033 - tel.: +39 0141 406604 - fax: +39 0141 406606 - e-mail: [email protected] - web: www.castellalfero.net orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 18.00 martedì solo il mattino dalle ore 9.00 alle 12.00 IMPIANTI SPORTIVI - calcio via Casale 97, frazione Stazione - tamburello a muro via Manzoni - tamburello a libero via Stazione, frazione Stazione - tamburello a libero via Lasca, frazione Callianetto (privato) - calcetto via Martinetti, frazione Callianetto - bocce via Kennedy, frazione Stazione - palestra via Casale 97, frazione Stazione ZONE ATTREZZATE PER GIOCHI BAMBINI - giardini del Castello - via Kennedy, frazione Stazione - via Martinetti, frazione Callianetto Con la nuova edizione di questo opuscolo turistico ancor più ricco di notizie, lAmministrazione Comunale da continuità al progetto di valorizzazione dellintero paese di CastellAlfero, comune astigiano ricco di storia, architettura, tradizioni e tipicità. La ricchezza della storia parte dal XII° secolo con Castrum Alferii e poi con le sorti di Guadarabbio, di Asti ed infine dei Conti Amico, feudatari castellalferesi per circa 200 anni. Non si può dimenticare Giovan Battista De Rolandis protomartire del risorgimento ed ideatore della coccarda tricolore che divenne poi la Bandiera Italiana. Larchitettura è notevole nella chiesa romanica della Madonna della Neve, incantevole edificio del XII° secolo, nel Castello settecentesco degli Amico, appena restaurato, che dona uno splendido colpo docchio su piazza Castello con la chiesa Parrocchiale S.S. Pietro e Paolo, anchessa del 700 pur con ritocchi eseguiti nel corso del 900. La tradizione è impersonata da Gianduja, maschera piemontese nata proprio 200 anni fa a Callianetto, dove vi è la sua casa natale. Cè anche il Museo L Ciar: una grande ed importante raccolta di oggetti del passato che riporta indietro nel tempo, a rivivere il quotidiano dei nostri nonni. Le tipicità sono rappresentate da aziende che valorizzano i propri prodotti locali e dai ristoranti e dalle Pro Loco che propongono piatti e vini del territorio. Da non dimenticare la nostra risorsa probabilmente più ammirata: il volontariato. Nel nostro comune operano a 360° molte Associazioni, unautentica risorsa e ricchezza naturale che oggi più che mai, considerato il momento congiunturale, fa la differenza sostanziale fra un territorio ed un altro, grazie anche alla forza ed alla coesione delle varie realtà presenti nella comunità. Questo opuscolo desidera, oltre che far conoscere il territorio comunale e le sue tante valenze, promuovere i vari appuntamenti castellalferesi ed anche essere un biglietto da visita per le varie Associazioni che si occupano di promozione turistica. Nel 2008 proprio per far crescere ulteriormente il territorio sono state pubblicate in collaborazione con la Provincia di Asti delle mappe 1:25.000 della Comunità Collinare, mentre nel castello è stato inaugurato lUfficio Turistico comunale che avrà lo stimolante obbiettivo di divenire un riferimento quotidiano concreto per la promozione e valorizzazione locale, una porta sullAstigiano e sul Monferrato. Un ringraziamento particolare infine a tutti gli sponsor che compaiono in queste pagine che da sempre sostengono il paese. Angelo Marengo Sindaco di CastellAlfero 2 EVENTI ALFERESI Ristorazione I Ristoranti castellalferesi vi invitano alla riscoperta dei sapori di campagna proponendo gustosi menù a prezzi contenuti, con piatti della tradizione piemontese accompagnati da selezionati vini del territorio. Questi i locali presenti sul territorio comunale per un totale di 505 coperti (+ 85 estivi): OSTERIA DEL CASTELLO DA MARISA piazza Castello 1 CastellAlfero telefono 0141 204115 fax 0141 405233 email [email protected] web www.ilcastellodimarisa.com 70 coperti (+ 60 nel dehor estivo) chiuso lunedì e martedì RISTORANTE DEL CASOT frazione Serra Perno 76 CastellAlfero telefono e fax 0141 204118 email [email protected] web www.ristorantedelcasot.it 35 coperti (+25 nel dehor estivo) chiuso martedì sera e mercoledì RISTORANTE CIABOT D GIANDUJA frazione Callianetto, via Lasca 12 CastellAlfero telefono 0141 298113 email [email protected] 180 coperti chiuso lunedì sera e martedì CAFE DEL CONTE AMICO piazza Castello 2 CastellAlfero telefono 0141 405755 email [email protected] web www.cafeconteamico.it 25 coperti chiuso martedì RISTORANTE PIZZERIA SELF SERVICE LA VECCHIA FORNACE frazione Stazione, via Casale 52 CastellAlfero telefono 0141 405780 335 8156298 130 coperti chiuso lunedì a cena e sabato a pranzo OSTERIA LEREMITA piazza Mazzini 8 CastellAlfero telefono 0141 204276 25 coperti - chiuso lunedì TRATTORIA DELLANGELO - BAR frazione Casotto, via Statale 83 CastellAlfero telefono e fax 0141 204765 40 coperti - chiuso domenica e tutte le sere HARLEY CAFE frazione Stazione, Via Statale, 120 CastellAlfero telefono 0141 204122 PIZZERIA DA TONY - Pizze da asporto frazione Stazione, via Casale 112 CastellAlfero telefono 0141 405995 GELATERIA LE CAMILLE frazione Stazione, via Statale, 137 CastellAlfero telefono 0141 405932 3 Come, dove, quando, perchè... CASTELLALFERO C astellAlfero si trova a circa 10 Km a nord di Asti, della cui Provincia fa parte. Il capoluogo è situato a 235 metri s.l.m., su di una collina del Basso Monferrato che si erge sul versante destro della valle percorsa dal torrente Versa. La superficie del territorio comunale è di quasi 20 Km² mentre la popolazione è di circa 2.800 abitanti; le frazioni più importanti del Comune sono: il Paese (sede del municipio e centro storico), Callianetto (zona in forte espansione demografica), la Stazione (sede ferroviaria e zona industriale), la Noveiva (zona industriale e commerciale). Da vedere vi sono: nel capoluogo il restaurato complesso del Castello dei Conti Amico e la Chiesa Parrocchiale S.S. Pietro e Paolo, riuniti in una splendida piazza in pavé, la chiesa romanica romanica del XII secolo della Madonna della Neve in regione Valle, il Ciabot d Gianduja, casa natale della omonima maschera piemontese in località Lovisoni, e la Chiesa Parrocchiale S.S. Annunziata di Callianetto. A CastellAlfero nel 1774 nacque Giovanni Battista De Rolandis, primo martire del Risorgimento italiano, che nel 1795 con il bolognese Luigi Zamboni ideò la coccarda con il tricolore che divenne la Bandiera Italiana. Nel 1808 a Callianetto nacque Gianduja, la maschera carnevalesca simbolo del Piemonte. La fonte di occupazione si è trasformata negli anni da agricola in industriale e commerciale, con il sorgere nella Valle Versa di numerose officine, piccole o medie industrie dei settori metalmeccanico e grandi magazzini. Fra gli sport praticati, oltre al calcio, vi è il tamburello che vede lU.S. Callianetto dominare da anni la serie A. LA STORIA La Valle Versa era percorsa dallantica strada romana che collegava Hasta (Asti) a Rigomagus (Trino Vercellese), reperti archeologici furono rinvenuti nei pressi della Cascina Sangona. Alcune località che sorgevano sul territorio castellalferese, compaiono in vari documenti del periodo dei Franchi (X - XII secolo). Nel 1159 limperatore Barbarossa confermò sotto la giurisdizione di Asti le ville di Barche e Cassano, identificabili come località di CastellAlfero. Su una collina vicina alle due ville esisteva già una roccaforte, indicata in più 4 EVENTI ALFERESI documenti come Castrum Alferii; questa passò sotto il dominio di Asti prima del 1189. Gli abitanti di Guadarabbio, abitato posto nella piana del Versa, vi si trasferirono nel 1290 migliorandone le fortificazioni. CastellAlfero aveva la protezione degli astigiani che nel 1333 emanarono un editto nel quale i castellalferesi furono messi alla pari dei cittadini di Asti e proclamati liberi da qualsiasi dipendenza, tranne quella di Asti di cui facevano parte integrante. Il paese nel 1386 fu, insieme ad altre terre, assegnato in dote a Valentina Visconti, andata in sposa a Luigi di Valois; dal documento stipulato per la dote risulta che CastellAlfero era una terra ben popolata e chiusa da mura; il paese aveva la sua amministrazione comunale, prerogativa di cui non godevano tutte le terre Astigiane, che dipendevano invece nella quasi totalità da un feudatario o dal Vescovo. Nonostante ciò questo comune ebbe varie divergenze con la città di Asti; questi dissidi furono definiti con una transazione del 1482, nella quale si stabilirono norme per più eque imposte, ed un arbitrato del 1561 col quale si determinava che Asti e CastellAlfero fossero un corpo unico e gli abitanti del villaggio godessero gli stessi privilegi di quelli della città e tutti si chiamassero cittadini di Asti. Sulla fine del secolo XVI Asti passò con tutto il contado alla dipendenza del duca di Savoia. Nel 1616 durante la guerra di successione del Monferrato, CastellAlfero venne saccheggiato e bruciato dai soldati del duca di Mantova che era in guerra coi Savoia. Carlo Emanuele I nel 1619, non tenendo conto dei precedenti accordi stipulati fra Asti e CastellAlfero, dava il paese in feudo ai Germonio, marchesi di Ceva e signori di Sale. Nel 1640 i Germonio vendettero il feudo al borghese Alessandro Amico che ne venne investito nel 1643. Alessandro era il controllore delle finanze dei Savoia e fu il capostipite della famiglia Amico che fece del castello la propria residenza. Fu durante la signoria degli Amico che il castello fu profondamente modificato e prese lattuale forma, attorno al 1730. Nel 1705 durante la guerra di successione di Spagna un reggimento di cavalleria francese occupò il paese; le truppe piemontesi mossero verso CastellAlfero e dopo vari tentativi ed aspri combattimenti riuscirono ad averne ragione obbligando i francesi alla resa. Nella guerra di successione dAustria, nel 1745 labitato fu di nuovo occupato da un reparto francese; questi ne fecero il loro campo invernale, obbligando gli abitanti alla loro sussistenza. Nellanno successivo alcune compagnie di volontari piemontesi diedero lassalto ed espugnarono il castello. Il paese dovette sopportare gravi imposizioni durante loccupazione francese, seguita allarmistizio di Cherasco del 1796. In questo periodo rischiò di essere incendiato il palazzo Amico: nel 1800 vi si asserragliarono i contadini castellalferesi, spinti dalla fame e dalla miseria, ribellatisi sanguinosamente agli odiati Francesi, ma questi assaltarono il castello e posero fine alla rivolta. Durante limpero napoleonico lultimo conte Amico Carlo Luigi divenne ciambellano di corte della principessa Paolina Borghese, sorella di Napoleone, ed ottenne il cavalierato imperiale. Estintesi nel 1832 gli Amico, il castello passò dopo lunghe battaglie legali, non rispettando il testamento che lo cedeva ai conti Casanova, nelle mani degli Arborio Mella nel 1896 e poi alla famiglia Ottolenghi di Asti. Nel 1905 il Comune di CastellAlfero acquista il castello per 64.000 lire, per poi farne la propria sede Municipale. IL CASTELLO La più antica costruzione da cui, con certezza, ebbe origine lattuale impianto del Castello, fu realizzata a partire dallanno 1290. Costruita ad opera del libero Comune di Asti, essa consisteva in una struttura fortificata dotata di una solida cinta muraria, la stessa esistente oggi, almeno 5 nel tracciato. Sicuramente lorigine del castello è più remota, dato che già a metà del XII secolo sulla collina del Paese, sorgeva una fortezza denominata Castrum Alferii, ma non vi è una relazione certa con il successivo castello. Gli interventi che permisero di passare dalla primitiva struttura medievale del castello alla configurazione attuale sono dovuti alla Famiglia Amico. Il primo di questi interventi, realizzato nel XVII secolo, si risolse probabilmente con il semplice restauro e con lampliamento della fortificazione esistente. Una mappa dellepoca indica come la casaforte realizzata nel 600 dai conti Amico fosse un edificio semplice, composto da un blocco abitativo a tre piani fuori terra, con facciata principale a sud-est, e da una lunga manica a forma di C che racchiudeva al suo interno un piccolo cortile. Soltanto nei primi anni del 700 venne fatta la trasformazione destinata a mutare completamente la struttura architettonica del castello, trasformandolo da semplice edificio militare ad elegante residenza barocca. Si ritiene che la conversione funzionale della costruzione seicentesca fu merito del genio e della fantasia di Benedetto Alfieri. Verso ovest, addossato alla manica del vecchio edificio, fu realizzato un nuovo blocco abitativo, raccordato con quello già esistente mediante un avancorpo contenente due nicchie sovrapposte, dal quale si dipartivano due serie simmetriche di portici ad archi ribassati; esse sostengono una terrazza al livello del primo piano, a cui si accede esternamente da una singolare scala ad esse sul lato ovest del castello. In sostituzione della vecchia facciata venne a definirsi quella attuale, molto più articolata della precedente, nonché esteticamente più efficace: al centro vi è una grande imponente nicchia alta come lintero edificio. Allinterno da vedere vi è il prestigioso Salone Verde, così denominato per il colore predominante nei sui affreschi e nei suoi arredi. Con la sua grazia e la sua eleganza, esso sostituì nella funzione di salone delle feste, laustero ed imponente Salone Rosso, antico locale di rappresentanza della casaforte. Il pavimento fu realizzato in piastrelle di ceramica di Vietri. Il Salone Verde ospita occasionalmente mostre, rassegne e concerti da camera mentre il Salone Rosso è la sede del Consiglio Comunale. Nei locali del castello vi sono gli Uffici Comunali, un Ristorante, un Bar vineria, una Foresteria, lUfficio Turistico ed il Teatro Comunale. CHIESA PARROCCHIALE S.S. PIETRO E PAOLO Anticamente CastellAlfero aveva due chiese parrocchiali, intitolate luna a San Pietro di Cassano e laltra a San Pietro di Lissano; nel 1345 esse dipendevano dalla Cattedrale di Asti, come risulta nel Registro delle chiese della Diocesi astigiana. Dalla relazione della prima visita pastorale fatta dal vescovo di Asti nel 1570 si rileva che le funzioni venivano celebrate nella chiesa di Santa Maria dellAssunta, situata nel recinto del castello, sia perché le due chiese parrocchiali erano oramai distanti dallabitato, che era ora riunito attorno al maniero, e sia perché esse erano in pessime condizioni. Dopo istanza dellarciprete don Giovanni Tommaso De Rolandis il 13 marzo del 1706 le due Parrocchie furono riunite in una sola sotto il titolo di San Pietro di Cassano e di Lissano, e la chiesa di S. Maria Assunta ne era la sede; la nuova parrocchia aveva 950 fedeli. 6 EVENTI ALFERESI Dalla data dellunificazione delle Parrocchie le due vecchie parrocchiali divengono solo cappelle campestri e dopo il 1730 non sono più nominate, forse perché andate distrutte. La chiesa di S. Maria dellAssunta, da molti anni lunica in cui si celebrava regolarmente, era a tre navate e in essa erano conservate le reliquie di S. Bartolomeo apostolo, S. Stefano e S. Crispino. Allinterno vi era un grande sepolcro per deporvi i cadaveri e a fianco sinnalzava il campanile con tre campane. Nella visita pastorale del 1710 la chiesa era ben fornita di ricchi paramenti ma fu riscontrata un po vecchia, oscura ed umida e doveva perciò essere riattata. Verso il 1730 questa chiesa fu ampliata, in particolare dietro laltare maggiore per ottenere maggiore luce ed aerazione, ma la popolazione manifestava il desiderio di avere una nuova Chiesa. Nel 1746 viene ricostruito il campanile. Nel 1766 la chiesa fu riedificata dalle fondamenta, in stile barocco con le sole offerte dei parrocchiani, pare su disegno dellarchitetto Benedetto Alfieri Nel 1804 la chiesa fu ancora migliorata e poi riconsacrata dal vescovo di Asti. Nel 1817 con la bolla Beati Petri il papa Pio VII assegna alla diocesi di Asti 106 parrocchie suddivise in 25 vicariati; CastellAlfero è inserita nel vicariato di Corsione. Nella visita pastorale del 1836 la chiesa fu riscontrata di eccellente struttura ed in ottime condizioni; vi si custodivano varie reliquie: particole di legno della Santa Croce con lettera autentica, ossa dei SS. Pietro e Paolo ed anche di S. Giovanni; vi si conservava anche una preziosa statua in legno della Nostra Signora del Rosario, opera del Plura. Nel 1933 la Chiesa Parrocchiale fu ampliata spostando in avanti il frontale, che fu ricostruito in stile barocco su disegno dellarchitetto Gallo di Torino; nellanno successivo fu abbellita con decorazioni sulla volta e con la costruzione degli altari in marmo del Sacro Cuore, della Santa Vergine, di S. Giuseppe e di S. Giovanni Bosco. Il campanile fu sopraelevato a 46 metri, con forma in sintonia col frontale della Chiesa. I lavori furono ultimati nel 1952 e lopera è dovuta alliniziativa del parroco di allora, don Giovanni Battista Bechis. Il comune contribuì facendo collocare sul nuovo campanile un orologio luminoso a quattro quadranti. CHIESA ROMANICA DELLA MADONNA DELLA NEVE La bella chiesa del XII secolo sorge in corrispondenza di una sorta di passo sul crinale delle colline, al limite settentrionale del territorio comunale, verso Frinco, lontana da abitazioni ed immersa nel verde. Ledificio si trova in una zona chiamata anticamente di Viale o di Viallo. Nel 1156 veniva citata la sua esistenza da papa Adriano IV e nel 1169 la stessa cosa faceva papa Alessandro III. Nel 1345 viene menzionata come Santa Maria de Guidorabio e nel 1381 il Vescovo di Asti la nomina con lo stesso appellativo. Nel 1494 nella chiesa abitava un eremita, dato che era isolata visto il trasferirsi degli abitanti di Viallo e di Guadarabio a CastellAlfero. Nel 1866 fu incamerata dal governo e poi venduta allasta ai fedeli del paese, che lacquistarono con oblazioni; venne poi ceduta al comune nel 1869 a condizione che fosse mantenuta al culto. Ledificio è stato restaurato per il Giubileo 2000; durante questi lavori sono stati rimossi tutti gli intonaci sui fianchi e sulla facciata restituendo lantico aspetto alla chiesa, inoltre è stato consolidato il terreno nella zona absidale. 7 Nel 2007 i restauri hanno riguardato gli interni. Per il gusto cromatico della muratura, per le pregevoli sculture che adornano le monofore, per lunicità del campanile cilindrico la chiesa può essere annoverata tra le più significative chiese romaniche rurali dellAstigiano. Il campanile è lunico a sezione circolare nella zona ed è piuttosto raro nella casistica dei campanili romanici in genere; la torre campanaria è fasciata ad intervalli irregolari da alcuni cerchi di pietra arenaria che interrompono la continuità del laterizio; la cella campanaria è di mattoni; la costruzione del campanile viene datata al 1155 circa, come pure quella dellabside. Questa presenta la particolare tessitura muraria a scacchi in cotto e pietra nella parte centrale; il coronamento è composto da una bella serie di archetti pensili in laterizio poggiati su mensoline di forma diversa una dallaltra; più sopra un nastro di cotto col motivo a denti di sega. Nel semicerchio absidale sono inserite tre eleganti monofore, due delle quali con la facciata dellarco finemente scolpita in un unico blocco di pietra, ognuna diversa nel motivo. Gli stipiti sono anchessi ricavati da un monolite e sono stati lavorati a colonnine con capitelli. La parete sud conserva alcuni elementi romanici tra cui una porta tamponata, mentre la parete nord è semplice. Allinterno laltare è in muratura stuccata ad imitazione del marmo, il tabernacolo è ligneo; notevoli gli affreschi absidali scoperti durante il recente restauro che raffigurano Cristo in mandorla, oltre alla Crocifissione ed alla Deposizione. Da segnalare che le pareti della chiesa, sia allinterno che allesterno, riportano molti graffiti ed iscrizioni di epoche anche lontane, tracciati con scopi diversi: devozionale, epigraficofunerario, simbolico-figurativo, registrazione della memoria collettiva; vi sono disegni (simboli, stelle, animali, umani), scritte (nomi, date, fatti), segni (meridiane). CHIESA PARROCCHIALE S.S. ANNUNZIATA La chiesa parrocchiale di Callianetto, intitolata a S. Maria dellAnnunziata, è nominata per la prima volta il 2 novembre 1265, in un editto del vescovo di Asti che proibiva ai Consoli di Callianetto la celebrazione di ogni tipo di funzione religiosa. La chiesa viene poi citata nel 1345 nel Registro delle Chiese della Diocesi di Asti, stilato per volere del vescovo Arnaldo de Rosette. Questo registro era un elenco dei possedimenti della Diocesi di Asti a fini estimativi e catastali. Risulta che la chiesa avesse un reddito di 5 lire astesi e dipendesse dalla pieve di Cossombrato. Nella visita del vescovo di Asti del 1570 la chiesa viene citata col titolo di cappellania. Nella visita pastorale del 1585 fu trovata in buone condizioni; il vescovo nelloccasione decretò che dipendesse dalla Parrocchia di S. Pietro di Cassano. Nella visita pastorale del 1627 la chiesa è nominata come Parrocchia. Nel 1663 la Chiesa era male in arnese e minacciava rovina; il vescovo di Asti ne ordinò limmediata riparazione, interdicendola fino a lavoro compiuto. Nel 1749 la visita pastorale la riscontrò in discrete condizioni pur essendo piccola, bassa e di vecchia costruzione; aveva due sepolcri, uno per gli adulti e laltro per gli infanti ed il cimitero poco distante. Dagli atti di questa visita risulta che per la prima volta la chiesa S.S. Annunziata ha il titolo di Pievania, che poi conservò per lavvenire. Nel 1761 ci fu la riedificazione della chiesa. Nel 1873 il campanile della chiesa viene dotato di 3 campane. Attualmente la chiesa è in buone condizioni e da vedere al suo interno vi sono un gruppo ligneo seicentesco che raffigura la Madonna e larcangelo Gabriele, lorgano, il coro ottocentesco in noce; da segnalare alcuni affreschi del decoratore Giovanni Lamberti e del pittore Carlo Morgari. 8 EVENTI ALFERESI CIABOT D GIANDUJA MUSEO L CIÄR A Callianetto, in località Lovisoni, si può visitare il Ciabot d Gianduja, simbolica casa natale dellomonima maschera emblema del Piemonte, nata qui nel 1808. E una antica casa rurale, chiamata anche Ca del Fuin (casa della faina) tanto è solitaria e circondata da boschi. Costruita circa trecento anni fa, ha al suo interno piccole stanze, soffitti a volta con mattoni e travi di legno; davanti vi è un vecchio pozzo per attingere lacqua. Nel 1950 la società dolciaria Caffarel Prochet di Torino acquistò per duecentomila lire ledificio, per poi farne dono alla Provincia di Asti al fine di dar vita al Museo di Gianduja. Nellagosto del 1954 la casa fu infine donata al Comune di CastellAlfero. Nellanno 2000 con un progetto di ristrutturazione e rivalutazione la Pro Loco di Callianetto stipula una convenzione con lAmministrazione Comunale per la cessione in uso del Ciabot e dellarea circostante. In questi ultimi anni sono state svolte parecchie opere di risanamento del Ciabot: si è attrezzata larea per accogliere i visitatori con gazebo e tavolo con panche, è stato reso visitabile un adiacente vecchio crotin scavato nel tufo e, grazie alla paziente opera della Banda del Crotin, è stata riportata alla luce quella che era la cantina di Gianduja. Tradizionalmente ogni anno Gianduja e Giacometta della Famija Turineisa tornano al Ciabot di Callianetto per iniziare proprio da qui il Carnevale piemontese. In piazza Castello si trova il Museo L Ciär che è stato inaugurato il 1° settembre 2002; gli ambienti sono ricavati nei suggestivi ed antichi sotterranei del Castello dei Conti Amico, di proprietà comunale. Si tratta di una vasta raccolta di testimonianze del XIX° - XX° secolo, migliaia di oggetti che riportano indietro nel tempo, con contadinerie, giocattoli ed attrezzi vari, allestita dallAssociazione Cera una volta, grazie allopera dei 3 soci collezionisti Antonio Montesano, Mario Amerio e Francesco Cantino. Il recupero globale dei sotterranei secolari, i quali già di per sé sono unattrattiva in quanto intrisi di antiche storie, ha permesso di suddividere gli oggetti in varie stanze tematiche quali la Scuola , la Cantina, la Prigione, la Cucina, la Stalla, la Camera da letto, la Bottega del falegname, i Giochi dei bambini, il tutto organizzato in un percorso di visita prestabilito, arricchito dalla presenza in ogni locale di tavole che illustrano la struttura e la storia dei sotterranei. Ogni pezzo, ogni oggetto di questa raccolta si porta appresso un pezzetto di storia, di lavoro, di fatiche, di economie oggi poco conosciute o comprensibili. Ogni attrezzo, magari a prima vista insignificante, aveva invece la sua precisa funzione, la sua collocazione e la sua indispensabilità, tenendo ben presente che spesso veniva costruito o modificato in proprio, a seconda delle esigenze specifiche.Nel 2007 è iniziato un progetto di revisione e catalogazione di tutti i materiali presenti ne L Ciär in collaborazione con lEcomuseo Basso Monferrato Astigiano. 9 ROSETO DELLA SORPRESA A Serra Perno, frazione di CastellAlfero, si trova la cascina dellottocento La Sorpresa, che dellarchitettura contadina locale conserva le caratteristiche, di proprietà di Piero Amerio, professore di Psicologia sociale e di comunità e Direttore del Dipartimento di Psicologia dellUniversità di Torino. La casa è dotata di un grande giardino che, con il piccolo bosco di cui è comprensivo, si estende per circa 14.000 mq sul fianco della collina degradando sino a fondo valle. Una strada interna, lasciata a manto erboso, procede dalla casa sino al fondovalle stesso, accompagnando i gradoni, via via discendenti, sui quali il giardino è costruito. Si tratta di un giardino un po selvaggio che rispetta fondamentalmente lhabitat locale, le sue specie arboree nonché la fauna costituita dagli uccelli e dai piccoli animali del sottobosco. Il patrimonio arboreo è composto in larga misura da essenze autoctone quali bagolari (celtis australis), roveri (quercus petraea). carpini, tigli, noci. Si tratta di alberi in parte assai vecchi (alcuni risalenti ai primi decenni del 1900) tra i quali spiccano un imponente celtis centenario ed alcuni grandi faggi (fagus sylvatica) pluridecennali, come lo sono anche alcuni lecci (quercus ilex) importati dalla Toscana e perfettamente integratisi nellambiente, nonché taluni aceri (acer pseudoplatanus). In questo terreno il professor Piero Amerio ha raccolto, nellarco di circa trentanni, una collezione di rose botaniche ed antiche che è oggi una delle più complete esistenti in Italia. Nel roseto è presente anche un centinaio di rose moderne vecchie ed altre meno vecchie ma ormai alquanto rare, di indubbio interesse per gli studiosi, per gli ibridatori e per gli amanti del genere Rosa. Complessivamente sono presenti nel roseto circa cinquecento piante di rose, fra cui varie rose hymalaiane, cinesi belle ma senza profumo, rose dei confini del Messico, rose europee. Il Roseto della Sorpresa, più volte oggetto dattenzione da parte dei media, descritto in numerose pubblicazioni scientifiche, divulgative e di giardinaggio ospita anche ricerche di studiosi della Facoltà di Agraria dellUniversità di Torino, perché costituisce un patrimonio genetico che offre anche informazioni scientifiche circa ladattamento del genere alle condizioni pedo-climatiche di questa regione del nord Italia. Per le sue valenze botaniche il Roseto castellalferese è diventato Giardino Storico piemontese con delibera della Giunta della Regione Piemonte del 30 luglio 2007. Da segnalare che è nata lAssociazione Amici del Roseto della Sorpresa che si occupa della tutela della conoscenza e della gestione di questo bene culturale territoriale. Il roseto, che ha il patrocinio della Provincia di Asti e del Comune di CastellAlfero, è a disposizione per visite scientifiche e di appassionati in alcuni giorni dellanno (in genere sabato e domenica) nei mesi di maggio, giugno e settembre su prenotazione indirizzata a: [email protected] www.rosetodellasorpresa.it oppure al Comune di CastellAlfero. 10 EVENTI ALFERESI I personaggi GIOVANNI BATTISTA DE ROLANDIS Giovanni Battista Gaetano De Rolandis (CastellAlfero, 24.6.1774 - Bologna, 23.4.1796), per le sue idee liberali e patriottiche fu il primo martire del Risorgimento Italiano. Si recò a Bologna per studiare nel Collegio della Viola ed il 14 novembre 1794, con il bolognese Luigi Zamboni ed altri compagni, organizzò uninsurrezione della città per liberarla dalloppressione pontificia; la sommossa fu preceduta dalla distribuzione di manifesti e coccarde tricolori verdi, bianche e rosse. Miseramente fallito il tentativo, De Rolandis e Zamboni fuggirono verso lAppennino ma vennero catturati nel Granducato di Toscana dalle milizie papali due giorni dopo. Segregati nel carcere bolognese del Torrone, subirono numerose torture ed interrogatori. Lo Zamboni si suicidò impiccandosi nella sua cella, anche se molti dubbi rimangono sulla vera causa della sua morte, mentre De Rolandis fu processato e condannato a morte per impiccagione con sentenza eseguita il 23 aprile 1796 sulla Montagnola della Piazza del Mercato di Bologna. Pochi mesi dopo, il 19 giugno 1796 Napoleone Bonaparte entra a Bologna ponendo fine alla dominazione dello Stato Pontificio; ordina la liberazione dei prigionieri politici e diede dispo- sizioni affinché la memoria di Zamboni e De Rolandis venga celebrata; dispone che le ceneri dei due martiri siano issate sulla sommità della Colonna della Libertà eretta sulla Montagnola. A G.B. De Rolandis ed allo Zamboni si deve lideazione della coccarda tricolore che diverrà poi la bandiera italiana. La bandiera tricolore venne già utilizzata a partire dal 1796 sia dalla Legione Lombarda, alla quale la consegnò lo stesso Napoleone, sia dalla Confederazione Cispadana, che la adottò ufficialmente il 7 gennaio 1797. Tre lapidi onorarie sono poste a ricordo del suo sacrificio: una sulla sua casa natale in via De Rolandis a CastellAlfero, una nella saletta De Rolandis del castello di CastellAlfero ed unaltra sul Municipio di Asti. Le Scuole Medie statali di CastellAlfero sono intitolate alla sua memoria. GIANDUJA La maschera principale piemontese nacque nel 1808 a Callianetto dalla creatività dei burattinai Giambattista Sales e Gioachino Bellone. 11 Il due seguirono a Torino gli spettacoli del marionettaro Biancamano, durante i quali era rappresentato il personaggio popolare piemontese del 600 Gironi, finché non si munirono di un loro teatrino ambulante ed idearono il personaggio ironico Gerolamo. Si esibirono in tutto il Piemonte sino ad arrivare a Genova dove iniziarono i guai, perché il doge di Genova era Gerolamo Durazzo, il quale non prese bene la propria omonimia col burattino irriverente e fece espellere Sales e Bellone per il reato di lesa maestà. Tornati a Torino si dotarono di un teatrino stabile, dove rappresentavano lironico Gerolamo, ma poco tempo dopo vennero arrestati ancora con laccusa di lesa maestà, stavolta nella persona del fratello minore di Napoleone, re Gerolamo di Westfalia. Dopo un periodo di prigionia furono liberati, ma il teatro fu chiuso ed i due messi al bando. Fu così che Sales e Bellone giunsero a Callianetto, forse per trovar rifugio in quel paese che a quei tempi era attorniato da fitti boschi. Nelle osterie del luogo si esibiva Sales, vestito con tricorno e codino, in scenette beffarde ed ironiche; la caratteristica di avere sempre con sé la dôja, un boccale di terracotta per il vino, lo fece soprannominare Giôan dla dôja, appellativo che presto fu condensato in Gianduja. La simpatia, lastuzia e lironia lo fecero ben presto divenire famoso in tutto il Piemonte, sino a divenirne lemblema. Per merito della Famija Turineisa e della Associassion Piemonteisa si continua a tenere viva la tradizione, con la nomina di un Gianduja ufficiale che fa da testimonial in varie manifestazioni in Italia e allestero. Nel 2008 ricorre il Bicentenario della nascita di Gianduja ed in collaborazione con la Famija Turineisa si sono organizzate a CastellAlfero varie iniziative: il carnevale Gianduja al so pais, la Mostra 1808-2008 Buon compleanno Gianduja, le serate teatrali Sulle orme di Gianduja. LA FAMIGLIA AMICO Lo stemma del Comune di CastellAlfero è simile a quello della Famiglia Amico, proprietari del feudo castellalferrese dal 1640 al 1832, presente sopra la nicchia della facciata del castello ed allinterno, negli affreschi del Salone Rosso. Questa famiglia ha origini astigiane non nobili, il primo membro che nobilitò la casata fu Ales- sandro, che acquistò il feudo di CastellAlfero e ne fu investito nel 1643. Gli succedette Alessandro Ignazio Francesco il quale modificò il castello, attorno al 1730, forse su disegno di Benedetto Alfieri. Proseguì la dinastia il conte Bartolomeo Giuseppe Antonio che fu sindaco di Torino. Nel 1751 muore il cadetto Giuseppe Amico, che intrapresa la carriera militare divenne colonnello dartiglieria, generale di battaglia, tenente generale e Governatore di Ivrea; comandante delle artiglierie durante lassedio di Torino nel 1706, dove si distinse nella guerra sotterranea di mina ed ebbe un ruolo importante nel sacrificio di Pietro Micca, essendone il comandante. Gli affreschi del Salone Rosso, in cui prevale il tema militare, si devono a lui. Nel 1783 vi fu linvestitura dellultimo conte Amico, Paolo Gioachino Carlo Luigi. Egli fu un brillantissimo politico: venne nominato ministro plenipotenziario a Napoli, a Vienna ed a Berlino; durante lera napoleonica fu ciambellano di corte di Paolina Borghese, sorella di Napoleone Bonaparte, e fu nominato Cavaliere dellImpero; nel periodo della Restaurazione venne nuovamente nominato ministro a Berlino; poi ministro di stato a Vienna e a Firenze. Nel 1832 il conte morì senza discendenti; venne tumulato nella chiesa di San Marco di Firenze dove una lapide ancora oggi lo ricorda. Scrisse Idea di una confederazione delle potenze dItalia nel 1790, in cui auspicava la riunione dei vari Stati italiani. Durante la loro dinastia gli Amico siglarono varie alleanze, suggellate spesso da matrimoni, con molte famiglie nobili piemontesi, fra cui gli Scarampi, i Biraghi, gli Avogadro, i Saluzzo ed i Perrone. 12 EVENTI ALFERESI ALAN SILVESTRI Le note che accompagnano film come Ritorno al Futuro, Forrest Gump, Stuart Little, Polar Express, Una notte al Museo hanno origini castellalferesi: sono infatti composte dal musicista Alan Silvestri, divenuto Cittadino Onorario di CastellAlfero con delibera del Consiglio Comunale del 3 agosto 2006. Alan Silvestri, la cui nonna era Eugenia Martinetto nata a CastellAlfero (AT) il 4 gennaio 1892 ed emigrata in America nel 1908, è un italo-americano, anzi piemontese-americano, di Carmel (California USA), nato a New York il 26 marzo 1950. Per vocazione e professione Alan fa il compositore ed il direttore dorchestra specializzato nella realizzazione di colonne sonore di film o telefilm: al suo attivo nella lunga carriera iniziata nel 1972 ben 87 film e 124 telefilm. Da notare che Silvestri vanta anche una importante discografia, con allattivo circa 70 album ricavati dalle sue colonne sonore ed unaltra decina in cui figura come arrangiatore o musicista. E un professionista completo, infatti ha composto le musiche di film danimazione (Chi ha incastrato roger rabbit?, Lilo e Sticth, Polar Express); horror (Predator, The Abyss, Il ritorno della mummia, Van Helsing), commedie (For- rest Gump, Fandango, Guardia del corpo, Cast away, Una notte al museo), comici (Il padre della sposa, La strana coppia 2, Thats amore), thriller (le verita nascoste, trappola criminale, Identità), fantascienza (la trilogia Ritorno al futuro, Contact, Tomb Raider 2), western (Young guns 2, Pronti a morire); per ragazzi (Super Mario Bros, Stuart Little, Genitori in trappola, Richie Rich) mentre per la tv ha realizzato le colonne sonore di alcune serie di telefilm famosi in tutto in mondo: i polizieschi CHIPs (108 episodi su 139 totali) e Starsky & Hutch, oltre a Manimal. Per la sua ampia e qualificata professionalità ha ricevuto già 2 premi alla carriera, 2 Grammy Awards (per Cast away e Polar Express) e 2 nomination allOscar (per Forrest Gump e Polar Express). Vanta una collaborazione che dura dal 1984 con il regista americano Robert Zemeckis, di cui ha musicato ben 12 film tra cui il recentissimo La leggenda di Beowulf, oltre a 4 telefilm. Da segnalare anche il suo impegno in campo sociale: è attivamente impegnato da molti anni con la moglie Sandra nella JDRF, la Fondazione Internazionale per la Ricerca sul Diabete Giovanile, di cui Sandra è Membro del Direttivo. Il 30 settembre 2006 Alan Silvestri ha ricevuto su proposta comunale il Premio internazionale Piemontese nel Mondo 2006, istituito dalla Regione Piemonte, per aver saputo valorizzare ed onorare le proprie origini piemontesi; per queste sue radici il Museo dellEmigrazione piemontese di Frossasco (Torino) gli ha dedicato una sezione museale. La sua piemontesità la si può denotare anche dalla sua tenuta vitivinicola, che ha in pratica concretizzato lantico sogno dei nonni: quello di avere una propria vigna in America e di poterne bere il vino. Questa tenuta, in cui vengono prodotti i vini Silvestri, è nella Carmel Valley californiana ed è visibile allindirizzo internet www.silvestrivineyards.com, sito internet dove compaiono anche molte fotografie di CastellAlfero. Infatti la famiglia Silvestri non ha dimenticato le proprie origini castellalferesi, anzi più volte i nonni sono ritornati nel comune artigiano ed Alan e la sua famiglia nel 2004 e nel giugno 2007, quando è stata consegnata ufficialmente al musicista la Cittadinanza Onoraria castellalferese, che è lunica onorificenza comunale concessa. 13 COMUNITA COLLINARE MONFERRATO VALLEVERSA L PER INFORMAZIONI: COMUNITA COLLINARE MONFERRATO VALLEVERSA Via Piazza Lanfranco, 1 - 14039 Tonco (AT) Tel. 0141 991510 - Fax 0141 991763 e-mail: [email protected] web: www.monferratovalleversa.it Unione di Comuni Comunità Collinare MONFERRATO VALLE VERSA è nata il 30 novembre 2000, con la sottoscrizione dellAtto Costitutivo da parte dei Sindaci di Calliano, CastellAlfero, Portacomaro e Tonco. I quattro i paesi sorgono a pochi chilometri a nord Asti, in posizione collinare, immersi nel tipico paesaggio monferrino e sono eredi di una storia ricca di eventi, di cui conservano gelosamente i segni in edifici dallimportante passato. CALLIANO Il concentrico è caratterizzato da Piazza Marconi, situata su due livelli, e da un particolare andamento a chiocciola delle vie che determina lotti di forma triangolare a cui si adattano le abitazioni, creando un insieme armonioso, malgrado le irregolarità. Comprende la chiesa di San Michele (anno 1000), i resti del muro di cinta dellantico castello (distrutto nelle lotte monferrine), limponente parrocchiale del Santissimo Nome di Maria (sec XVII, progettata dallarchitetto Magnocavallo, al cui interno sono conservate due importanti tele del pittore barocco Guglielmo Caccia, detto Il Moncalvo). Da visitare la ex chiesa della Confraternita dellAnnunziata e la panoramica piazzetta Della Sala Spada. Ai margini dellabitato si può vedere lantica chiesa romanica di San Pietro (sec. XI). Nella frazione Perrona si nota la chiesa di SantAnna (sec. XVI), mentre in Regione Pirenta cè la sorgente sulfurea della Pirenta, già anticamente rinomata per le sue virtù curative e depurative grazie allalto contenuto di sali. Fra le manifestazioni principali si segnalano il Palio degli Asini, la Fiera Lasino vola e le Sagre dellagnolotto dasino e dello stufato dasino. PORTACOMARO Nel centro storico sono da vedere le alte mura con lantico torrione cilindrico, sede della Bottega del Grignolino (Associazione di produttori che ospita i prodotti vitivinicoli tipici del luogo: Grignolino, Barbera, Ruchè), e lantico ricetto della piazza Pinin Roggero col Palazzo del municipio e la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, di epoca barocca. Verso Scurzolengo si trova lantica chiesa romanica cimiteriale di San Pietro, recentemente restaurata e caratterizzata dallalternanza di grossi blocchi di pietra arenaria e mattoni e da pregevoli affreschi interni. Nella frazione Migliandolo si trovano la parrocchiale di San Dalmazio e la chiesa della Madonna della Neve. Fra le manifestazioni principali si segnalano la Sagra dei Caritin, la rassegna musicale Portacomarock, la Festa patronale di San Bartolomeo. TONCO Nel concentrico si possono vedere la settecentesca Villa Toso, di proprietà comunale e adibita a vari servizi collettivi, la piazza Vittorio Emanuele II, su cui si affaccia limponente parrocchiale dei Santi Maria e Giuseppe (1782), in cotto a vista. A poca distanza la chiesa tardobarocca di San Giovanni Evangelista ed il Palazzo comunale, situato in una villa tardo settecentesca, in piazza Lanfranco, recentemente risistemata con una nuova pavimentazione ed una fontana centrale, da cui si gode un ampio panorama sulla valle Versa. In posizione periferica troviamo Villa Mensio, una delle antiche ville di Tonco, con antistante la chiesetta di San Gerolamo, la chiesetta di SantAntonio (1779) e la chiesa S.S. Annunziata. Da notare la presenza del campanile della chiesa romanica di Santa Maria, andata distrutta per una frana. In frazione Stazione si trova il Santuario di Maria Ausiliatrice. Fra le manifestazioni principali si segnalano la tradizionale Giostra del Pitu, la passeggiata enogastronomica Stramangiatonco, la Patronale dellAssunta e la Fiera dellAgricoltura. 14 EVENTI ALFERESI Visitando i quattro Comuni vi sono molte occasioni per vivere a contatto con la natura: sono presenti infatti vari percorsi per trekking, mountain bike ed equitazione, con la possibilità, sempre dietro langolo, di fare una sosta in qualche cantina o ristorante per degustare i prodotti ge- nuini e semplici di queste terre. Infine, un altro punto che accomuna Calliano, CastellAlfero, Portacomaro e Tonco è la pratica sportiva di giochi tradizionali come il tamburello, di cui si disputano durante lanno appassionanti tornei. LAFRANÇAISE PER INFORMAZIONI: MAIRIE DE LAFRANÇAISE Place del la République - 82130 Lafrançaise Tel. +33 05 63 26 48 48 - Fax +33 05 63 65 94 65 e-mail: [email protected] web: www.lafrancaise.fr Ufficio del Turismo Intercomunale: tel. +33 05 63 65 91 10 LAFRANÇAISE Lafrançaise è la cittadina francese gemellata con CastellAlfero dall8 giugno 2003, che si trova nel dipartimento Tarn et Garonne della regione Midi Pyrenées, nel sud ovest della Francia, a 50 km a nord ovest di Tolosa. Ha circa 2.700 abitanti, un territorio di circa 50 kmq ed il capoluogo si erge a 190 metri s.l.m., in prossimità della confluenza dei fiumi Tarn e Aveyron; dalla sua posizione elevata offre una notevole vista panoramica sulla pianura del Tarn sino ai Pirenei e la fa soprannominare il Belvedere del Quercy. Politicamente è capoluogo di Cantone e fa parte della Comunità dei Comuni del Sud Querçy di Lafrançaise, insieme agli altri 6 comuni di Labarthe, LHonor de Cos, Montastruc, Piquecos, Puycornet e Vazerac, che ha la sede ufficiale proprio a Lafrançaise. Lo stemma comunale è composto da uno scudo rosso con al centro una croce occitana doro, detta comunemente croce dei Conti di Tolosa o catara; a completare lo stemma araldico vi sono poi ai quattro vertici dello scudo 4 gigli doro di Francia. La cittadina ha origini medioevali che risalgono al XIII° secolo e fra il suo ampio patrimonio sia monumentale che naturalistico si annoverano la chiesa di NotreDame de Lapeyrouse (monumento storico francese), la chiesa parrocchiale Saint Georges, la chiesa di Rouzet, labbazia di Francour, le cascate di Pontalaman, ledificio del XVIII° del municipio. La cittadina offre molte infrastrutture e servizi quali scuole, asilo, palestra, casa di riposo, biblioteca, centro sportivo, parco giochi acquatico, camping, villaggio turistico. Proprio il turismo è il suo punto di forza, grazie al Parco giochi acquatico Vallée des Loisirs inaugurato nel 1982 e vasto oltre 20 ettari, che offre piscine attrezzate, noleggio di barche, canoe e pedalò, campi da tennis, taboga acquatico, un lago con zone di pesca, centro equestre, parco giochi. Da segnalare la presenza di alcuni percorsi escursionistici segnalati da percorrere a piedi, in mountain bike od a cavallo. Come ricettività Lafrançaise offre una vasta scelta fra ben 17 strutture; fra queste si segnalano il camping comunale Du Lac, il villaggio-residence comunale Homeau du Lac costituito da 10 accoglienti casette simili a palafitte e lhotel Belvedere, ubicato nel centro storico. Nel periodo estivo la cittadina propone molte iniziative ai turisti, con vari concerti, mostre ed appuntamenti culturali e sportivi. Accanto al municipio si trova lUfficio Turistico Intercomunale della Comunità dei Comuni del Sud Quercy, nato per promuovere le valenze e le manifestazioni dei 7 Comuni. Regolarmente, alternandosi ogni due anni, una nutrita delegazione di una cittadina fa visita alla cittadina gemellata per dare continuità ai rapporti di amicizia instaurati; nel corso del 2008 saranno i Castellalferesi che si recheranno in territorio francese. CALENDARIO EVENTI LAmministrazione Comunale in collaborazione con le Pro Loco e le Associazioni locali organizzano le manifestazioni con lo spirito di offrire occasioni culturali, musicali, teatrali e di svago per la popolazione locale e per i turisti. Ogni manifestazione vedrà spesso abbinata la predominante artistica con la promozione di prodotti del territorio offerti in degustazione dai nostri produttori. Questi gli eventi del 2008 che riguardano CastellAlfero: 05 gennaio CONCERTO DEGLI AUGURI a cura dellAssociazione Valleversa Plus 06 gennaio ASPETTANDO LA BEFANA a cura della Pro Loco Callianetto e Comune di CastellAlfero 19 gennaio SPETTACOLO DI BURATTINI della Compagnia Niemen nel Teatro Comunale a cura del Comune AT LO CUNT ME EL CARVE nel Teatro Comunale a cura della CRI CastellAlfero 21 febbraio RISTORANTI & CANTINE serata degustazione enogastronomica presso lOsteria del Castello a cura della Coldiretti 7-8-9 marzo GOLOSARIA rassegna di cultura e gusto organizzata dal Club de Papillon a cui aderisono il Comune, i Ristoranti e varie Associazioni con visite alla Fabbrica Botti Gamba, al Museo L Ciar, alla Mostra 1808-2008 Buon Compleanno Gianduja, al castello ed al Ciabot d Gianduja, 8-9 marzo VALLEVERSA PULITA operazione di raccolta rifiuti lungo le strade della zona a cura del Comune e del Gruppo Scout 20 gennaio GIANDUJA AL SO PAIS manifestazione popolare carnevalesca con Gianduja e le sue Giacomette della Famija Turinejsa e la partecipazione delle Maschere Artigiane, a cura del Comune e della Pro loco di Callianetto. Levento si svolge a CastellAlfero e Callianetto INAUGURAZIONE UFFICIO TURISTICO di CastellAlfero a cura del Comune 15-16 marzo la Pro Loco CastellAlfero alla Rassegna enogastronomica SAPORI DINVERNO presso Villa Toso a Tonco 20 gennaio - 31 marzo Mostra foto-documentaristica 1808-2008 BUON COMPLEANNO GIANDUJA nellle sale del Castello a cura del Comune, Famija Turineisa, Pro Loco Callianetto e Associazione Valleversa PLUS aprile 3^ Mostra antologica ALAN SILVESTRI: UN PIEMONTESE AD HOLLYWOOD sul musicista italo americano Cittadino Onorario di CastellAlfero, con lesposizione di film in dvd e vhs, locandine cinematografiche, cd musicali ed oggetti vari, alcuni pezzi donati dallo stesso artista, a cura dellAssociazione Valleversa Plus. 25 gennaio BUON COMPLEANNO GIANDUJA, 200 anni di storia e di indentità piemontese, convegno a cura del Comune, della Pro loco di Callianetto e della Famija Turineisa 16 febbraio presso il Teatro Nuovo di Torino organizzata dalla Famija Turineisa serata BUON COMPLEANNO GIANDUJA per festeggiare i 200 anni della maschera con la partecipazione del Comune 25-31 marzo X^ SETTIMANA DELLA CULTURA a cura delle Associazioni Cera una volta e Valleversa Plus 12-13 aprile la Pro Loco Callianetto alla Rassegna enogastronomica SAPORI DINVERNO presso Villa Toso a Tonco 19 aprile ECHI DI CORI concerto eseguito in commemorazione di G. B. De Rolandis, primo martire del tricolore italiano, a cura del Comune e della Provincia di Asti 15 16 EVENTI ALFERESI 25 aprile VIVIVERDE rassegna dellagricoltura e del vivere in campagna, Fiera zootecnica, Sagra enogastronomica e di valorizzazione dei costumi contadini, a cura del Comune in collaborazione con la Pro loco di CastellAlfero 03 maggio SFILATA DEL PALIO in notturna ad Asti a cura del Comitato Palio 11 maggio VERDECAMMINO passeggiata naturalistica guidata a cura dellAssociazione Valleversa Plus 12 maggio PICCOLA GRANDE ITALIA quinta edizione a cura dellAssociazione Valleversa PLUS 18 maggio RAGAZZINARTE a cura dellIstituto Comprensivo di CastellAlfero 01 giugno PRESENTAZIONE LIBRO di Ito De Rolandis sul Tricolore a cura del Comune CONCERTO DELLA COCCARDA eseguito dalla Banda Ufficiale dei Piemontesi nel Mondo a cura del Comune 14-15 giugno BANDIERE E FANTASIA con giochi e intrattenimenti storici, cena medievale e spettacoli a cura del Comitato Palio in collaborazione con Pro-Loco CastellAlfero e vari Gruppi Storici 15 giugno CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune 20-21-22 giugno 19^ SAGRA DEL FRITTO MISTO e FESTA PATRONALE a Callianetto a cura della Pro loco Callianetto TORNEO DI CALCETTO a cura di Operazione Giovane 28-29 giugno JAZZ A CASTELLO concerti serali in piazza Castello a cura dellAssociazione Valleversa Plus 29 giugno CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune 29 giugno (oppure 5 luglio) FANTE, CAVALLO E TE a Callianetto con gare e giochi equestri, passeggiate a cavallo, cena con la presentazione del Fantino che rappresenterà CastellAlfero al Palio di Asti, a cura del Comitato Palio di CastellAlfero luglio TORNEO DI VOLETTO a cura di Operazione Giovane 4-5-6 luglio SULLE ORME DI GIANDUJA spettacoli teatrali in dialetto piemontese abbinati a serate enogastronomiche, a cura della Pro loco di CastellAlfero 12 luglio SAGGIO DI DANZA a cura di Pro Arte Danza 13 luglio CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune 26 luglio CONCERTO della Banda G. Cotti - Città di Asti a cura del Comune 27 luglio CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune 2 agosto CONCERTO della Banda Musicale di Portacomaro a cura della Collinare Monferrato Valleversa 19-20-21-22 giugno VOICEFESTIVAL rassegna corale musicale con seminari di formazione vocale diurni e concerti serali a cura dellAssociazione Voice Art e del Comune 3 agosto CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune MUSICA NELLE PIEVI nella chiesa romanica Madonna della Neve a cura del Comune 27 giugno LA LUNA E I FALO a cura di Terre da Vino e Cafè Conte Amico 16 agosto serata folk-teatrale al Ciabot d Gianduja a Callianetto a cura della Pro loco Callianetto 17 MONCALVO MONTIGLIO CASTELLALFERO ASTI Scopri il nostro territorio 18 EVENTI ALFERESI 23 agosto serata folk-teatrale al Ciabot d Gianduja a Callianetto a cura della Pro loco Callianetto 30 agosto CEROANKIO - Live rock aid a scopo benefico a Callianetto con la collaborazione di Pro Loco Callianetto ed Operazione Giovane 31 agosto CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune settembre MOSTRA FILATELICA DOCUMENTARISTICA SUL PALIO DI ASTI di Carlo Borgna nelle sale del castello a cura dellAssociazione Valleversa PLUS ottobre Mostra CASTELLALFERO TERRA DEMIGRANTI nelle sale del castello a cura dellAssociazione Valleversa Plus viaggio a Lafrançaise (Francia) per il GEMELLAGGIO 5 ottobre CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune 19 Ottobre CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune 31 dicembre CAPODANNO A CASTELLO a cura di Operazione Giovane 05-09 settembre FESTA PATRONALE con serate enogastronomiche a cura della Pro loco di CastellAlfero 07 settembre 1° CERTAME DI GIOCHI STORICI (Bracciale a muro) a cura del Comitato Palio ed Assessorato al Palio del Comune di Asti e varie Associazioni Sportive 13-14 settembre la Pro Loco di Callianetto al FESTIVAL DELLE SAGRE di Asti 18 settembre PALIO DEGLI SBANDIERATORI il gruppo Sbandieratori e Musici partecipa ad Asti alla tenzone di bandiere e coreografie tra i Rioni e Comuni del Palio di Asti, a cura del Comitato Palio 19 settembre CENA PROPIZIATORIA al Palio di Asti 2008 a cura del Comitato Palio e della Pro Loco di CastellAlfero 21 settembre CASTELLALFERO AL PALIO DI ASTI con sfilata storica e corsa a cavallo a cura del Comitato Palio 28 settembre CASTELLI APERTI visite guidate al castello ed al Museo L Ciar a cura del Comune GIORNATA EUROPEA DEL PATRIMONIO Il presente programma (IN COSTANTE AGGIORNAMENTO) potrà subire eventuali modifiche di tempi e luoghi dovuti ad esigenze organizzative. Se non diversamente specificato le manifestazioni si svolgeranno a CastellAlfero. Per info più aggiornate e dettagliate: Ufficio Turistico di CastellAlfero Piazza Castello - 14033 CastellAlfero (AT) tel. 0141 406604 - fax 0141 406606 e-mail [email protected] web www.castellalfero.net 19 CALENDARIO CELEBRAZIONI PARROCCHIALI 2008 Parrocchia S.S. Pietro e Paolo di CastellAlfero 01 gennaio GIORNATA DELLA PACE 04 febbraio GIORNATA DELLA VITA 11 febbraio GIORNATA DEL MALATO 23 marzo PASQUA DI RESURREZIONE 25 marzo inizio BENEDIZIONE DELLE CASE 27 aprile ANNIVERSARI DI MATRIMONIO 04 maggio FESTA della chiesa della CONFRATERNITA DEI BATTUTI BIANCHI 25 maggio PRIME COMUNIONI CRESIME parrocchia SS Annunziata Callianetto 01 giugno PROCESSIONE S.S. SACRAMENTO 02 giugno CRESIME 17-20 giugno PELLEGRINAGGIO A LOURDES 29 giugno FESTA DELLA CHIESA SS PIETRO E PAOLO 05 agosto FESTA della chiesa romanica della MADONNA DELLA NEVE 24 agosto FESTA della CHIESA DELLA STAZIONE per info: Parrocchia S.S. Pietro e Paolo P.za Castello 11 - 14033 CastellAlfero - Tel. 0141 204100 LE ALTRE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CASTELLALFERESI AIDO Via Asti n. 36 14033 CastellAlfero ASSOCIAZIONE COMBATTENTI E REDUCI Via Lasca n. 54, frazione Callianetto 14030 CastellAlfero C.R.I. Via Pastrone n. 15 14033 CastellAlfero tel. 0141 204842 GRUPPO ALPINI CALLIANETTO Via Montechiaro n. 35, frazione Callianetto 14030 CastellAlfero AVIS Via Asti n. 18 14033 CastellAlfero GRUPPO ALPINI CASTELLALFERO Via Asti n. 9 14033 CastellAlfero CIRCOLO RICREATIVO ANZIANI CALLIANETTO Via Montechiaro n. 23, frazione Callianetto 14030 CastellAlfero GRUPPO SCOUT CALLIANETTO 1 Frazione Portacomaro Stazione n. 49/A 14038 Asti [email protected] 20 EVENTI ALFERESI FERRACANE IMPIANTI di Ferracane Sergio IMPIANTI IDROSANITARI TERMICI E CONDIZIONAMENTO ELETTRICI - GAS - CANALE DI GRONDA AUTOMAZIONI IN GENERE Via Perno, 85 CASTELL’ALFERO (AT) Cell. 348.52.11.639 Bar Trattoria dellAngelo Frazione Casotto, Via Statale, 83 CASTELLALFERO Tel. e Fax 0141 204765 ope 40 C rti chiuso domenica e tutte le sere 21 ASSOCIAZIONE CERA UNA VOLTA PER INFORMAZIONI: MUSEO L CIAR. Presso Comune, Piazza Castello, 2 - 14033 CastellAlfero [email protected] - www.museolciar.com Per visitare il museo L CIAR è necessario prenotare la visita telefonando ad uno dei numeri telefonici: Comune di CastellAlfero 0141 40 66 12 Luciano Ravizza 0141 20 43 32 Antonio Montesano 0141 29 81 38 N ellanno 2001 su esplicita richiesta dei signori Amerio Mario e Montesano Antonio, lAmministrazione Comunale decise di dare in uso i meravigliosi sotterranei del castello per allestire un Museo del passato. Nacque così lAssociazione Cera una volta composta dai soci Montesano Antonio, presidente, Amerio Mario vicepresidente e Cantino Francesco, 3 collezionisti che in oltre venti anni, ognuno per proprio conto, avevano raccolto antichi oggetti ed attrezzi di vario tipo. Il recupero dei locali è avvenuto anche grazie alla collaborazione dellAssociazione Senza barriere di Asti, che su progetto del P.I. Pontacolone Andrea, ha gratuitamente realizzato gli impianti elettrici. Il museo venne inaugurato il 2 settembre 2002, giorno della festa patronale di CastellAlfero, con unaffluenza di visitatori strepitosa. Dalla sua inaugurazione migliaia di persone hanno avuto modo di poter visitare il nostro museo, tra cui molte scolaresche di tutto il Piemonte con visite guidate dedicate. Nellanno 2002 è entrato a far parte dellAssociazione anche il signor Luciano Ravizza, che si è occupato di fare da guida, essendo un esperto conoscitore delle tradizioni e degli usi locali. Il museo originariamente era composto da otto ambienti: la scuola, la cantina, le prigioni, la cucina, i giochi, la stalla, laia - varie e per finire la bottega del falegname. Nel corso del 2007 la raccolta è stata ulteriormente migliorata ed ampliata con altri locali espositivi, oltre ad essere stata avviata una collaborazione con lEcomuseo Basso Monferrato Astigiano. Ne L Ciar non si scopre certamente la storia degli egizi o dei romani, ma la storia delle popolazioni che hanno vissuto su questi nostri colli nellottocento e nelle prime decadi del novecento. Storie di privazioni e di miseria, ma anche di brillante intelligenza nel costruirsi oggetti studiati per fare meno fatica, anche se a prima vista questi appaiono spesso banali. Tutti gli oggetti esposti sono originali ed accuratamente selezionati per la loro autenticità ed anche per la particolarità dello specifico impiego per cui furono realizzati. Sarà interessante per il visitatore giudicare lingegnosità e labilità costruttiva manuale, non dimenticando che tutti questi oggetti ed attrezzi furono ideati e costruiti quando le moderne attrezzature computerizzate odierne non esistevano. La nostra guida vi porterà a riscoprire oggetti, attrezzi e storie di un passato non molto lontano, ma che la frenesia dei giorni cerca di dimenticare, non sapendo che queste invece sono le nostre radici, il nostro essere, quello che con la sua miseria ha creato i nostri agi odierni. 22 EVENTI ALFERESI ASSOCIAZIONE LE ANIME DEL CASTELLO PER INFORMAZIONI: LE ANIME DEL CASTELLO Via G.B. Fe Rolandis, 13 - 14033 CastellAlfero Tel. 335 56 54 663 (Matteo Gazzarata) Tel. 329 80 80 184 (Lisa Gavello) Tel. 329 80 80 183 (Laura Gavello) L Associazione Le Anime del Castello Turismo in Valleversa, costituitasi nel Gennaio del 2005 a seguito del successo della rappresentazione teatrale intitolata Giovan Battista De Rolandis Protomartire del Risorgimento, svoltasi allinterno del Castello nellottobre del 2004 è, oggi, una realtà importante della vita associativa locale ed è motore di spettacolo e cultura promuovendo, tra gli altri, spettacoli teatrali, propri e non, mostre, rassegne cinematografiche, convegni culturali ecc... sfruttando sia gli spazi offerti dai rinnovati locali del Castello, sia spazi esterni, messi a disposizione dagli enti territoriali. LAssociazione è infatti convezionata sia con il Comune di CastellAlfero, sia con la Comunità Collinare Monferrato Valleversa, insieme ai quali ha realizzato tutte le proprie attività a partire dal 2005. Lattività principale delle Anime del Castello è la produzione di spettacoli teatrali a sfondo storico, ambientati allinterno e fuori del castello stesso, incentrati principalmente sulla ricostruzione storica di eventi realmente accaduti e strettamente legati alla storia locale e in alcuni casi, nazionale. Le produzioni allestite a partire dal 2004, oltre al già citato affresco sulla vita di G.B. De Rolandis, ideatore del Tricolore Italiano, che ha ricevuto anche il plauso dellex Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi per lalto valore storico e civile delliniziativa, includono anche la rappresentazione intitolata Ghosts fantasmi a castello che ha portato in scena, nel Luglio del 2005 personaggi illustri per la storia locale come Pietro Micca, il Conte Carlo Luigi Amico ambasciatore di casa Savoia presso la corte Asburgica, Gian Francesco Napione, ideatore insieme al Conte Amico del progetto per la Confederazione delle potenze dItalia, embrione dellodierna ONU. 23 Tale spettacolo è stato anche replicato con successo, nel Giugno del 2006 presso la Residenza Reale di Govone dove alcuni personaggi sono stati sostituiti per dare spazio a figure politiche importanti per la storia di quella residenza come ad esempio Carlo Felice di Savoia re di Sardegna dal 1821 al 1831. Altri spettacoli sono stati allestiti, dietro richiesta, per il Teatro Comunale di Moncalvo insieme a spettacoli più divertenti come il Cantico di Natale di Dickens, allestito per i festeggiamenti natalizi del 2004. Nel 2007 è stato portato in scena in primavera nel castello castelallferese uno spettacolo nuovo, autoprodotto e quanto mai ambizioso imperniato su uno degli autori più studiati della letteratura italiana, Ugo Foscolo, e su di una delle sue opere più frequentate del panorama classico italiano le Ultime lettere di Jacopo Ortis. Questo spettacolo intitolato Jacopo un giallo editoriale tra politica e censura è stato scritto e disegnato in collaborazione con lIstituto di Italianistica dellUniversità di Basilea (Svizzera), diretto dalla Prof. Maria Antonietta Terzoli, autrice del saggio di critica filologica oggetto dello spettacolo e dal quale il copione è stato estratto. In scena vi erano personaggi illustri per la storia e la letteratura italiana nel periodo a cavallo tra fine 700 ed inizio 800 come Napoleone Bonaparte, il Cardinale Legato di Bologna Vincenti, Giovan Battista De Rolandis, Ugo Foscolo, leditore Bolognese Jacopo Marsigli , Angelo Sassoli, supposto plagiatore dellopera foscoliana, la Contessa DAlbany e tanti altri. Insieme allo spetta- Via Canonico Pastrone, 9 CASTELLALFERO (AT) Cell. 338 67.04.295 GIOVEDI APERTURA 15,30/22,30 Cura ape del c llo È gradito lappuntamento colo, Le Anime del Castello con il Comune di CastellAlfero e lUniversità di Basilea hanno organizzato un convegno letterario dedicato ad Ugo Foscolo, intitolato Il Primo Ortis presso il salone convegni della Camera di Commercio di Asti, con il patrocinio di Comune di Asti, Provincia di Asti, Camera di Commercio, ATL, Centro Nazionale di Studi Alfieriani e Cassa di Risparmio di Asti. Nellautunno sono stati fatti altri allestimenti sia presso il Castello di CastellAlfero, sia presso la Residenza Reale di Govone che entreranno nel circuito di spettacoli dedicato alle celebrazioni per il 150 anniversario dellUnità dItalia del 2011, intitolato Piemonte Tricolore. Tutti gli spettacoli a tema storico sono interamente autoprodotti a partire dai copioni, per i quali si avvia una approfondita e tenace ricerca storica passando per i costumi, che vengono realizzati seguendo i dettami dello stile dellepoca oggetto della rappresentazione, le strutture e le attrezzature, ormai professionali, delle quali lassociazione si è dotata investendo gli utili degli spettacoli prodotti, le campagne pubblicitarie, che rappresentano la quota più importante sia per quanto riguarda limpegno economico sia come traino turistico per condurre il maggior numero di spettatori/visitatori al castello. Il lavoro svolto fino ad oggi segna un punto non di arrivo ma di partenza per nuovi futuri ed impegnativi allestimenti che possano portare al castello e nel paese visitatori e spettatori a grandi numeri e dal profilo culturale alto. 24 EVENTI ALFERESI COMITATO PALIO DI CASTELLALFERO PER INFORMAZIONI: COMITATO PALIO Via Nazario Sauro, 4 - 14033 CastellAlfero Tel. 333 36 51 967 (Sergio Ravizza) [email protected] - www.paliocastellalfero.com Gruppo Sbandieratori e Musici: [email protected] Gruppo Storico-Artistico: [email protected] N el 1989 il Comune di CastellAlfero è ammesso al Palio di Asti, in virtù dei comprovati legami storici con la città in periodo medievale: nasce così il Comitato Palio castellalferese. Anche se è uno dei più giovani comitati del Palio astese vanta risultati importanti: la conquista del prezioso Drappo nel 1997 e nel 1998 e, unico nella storia del Palio di Asti, vincitore nello stesso anno (1997) sia del Palio che del Palio degli Sbandieratori per i colori del proprio Comune (bianco, azzurro e oro). Il lavoro del comitato inizia già dal giorno dopo la corsa, che si svolge la terza domenica di settembre, per arrivare attraverso molteplici manifestazioni allanno successivo. La sfilata che vede impegnati tutti i partecipanti alla manifestazione trova il nostro Comitato a gestire un vasto repertorio di costumi e strumenti, rigorosamente confezionati con i dettami dellepoca (1100-1490) che vengono utilizzati nel Corteo Storico ad Asti, ma anche in altre rievocazioni storiche o rappresentanze, non solo nel proprio territorio ma in altre città italiane. Tra le sezioni che compongono il nostro Comitato vi è la Commissione corsa che si occupa oltre che della scelta e dellingaggio del fantino e dei cavalli per la corsa del Palio, anche dellorganizzazione di tutte le attività inerenti durante tutto lanno. Vi è poi il Gruppo Storico che si occupa principalmente di preparare la sfilata del Corteo Storico che precede la corsa del Palio di Asti. Il lavoro ha inizio con le ricerche storiche in biblioteca e negli archivi comunali, per scovare episodi significativi o momenti di vita quotidiana medievale da rappresentare, dopodiché si passa alla realizzazione dei costumi necessari in sartoria. Attualmente il gruppo è dotato di circa un centinaio di costumi (nobili, cavalieri, paggi, armigeri, popolani) ed accessori tutti rigorosamente depoca medievale. Notevole importanza riveste la persona che andrà ad indossare il costume: egli dovrà in qual- Card rilasciata ai nostri tesserati 2008 25 che modo recitare una parte, che potrebbe essere magari quella di un pellegrino, un potente condottiero, una damigella di corte oppure un cavaliere ferito in battaglia. Per accompagnare la sfilata del Comune di CastellAlfero al Palio di Asti e far rinascere un aspetto di vita medievale quale il giuoco della bandiera, nel 1990 nasce il Gruppo Sbandieratori e Musici. Il Gruppo partecipa a numerose manifestazioni storiche ed eventi, alcuni legati al Palio di Asti, come ad esempio il Palio degli Sbandieratori che il giovedì antecedente il Palio accende di suoni e colori Piazza S. Secondo ad Asti per una gara dedicata alla antica nobile arte della bandiera a cui partecipano i vari rioni. Il nostro Gruppo è costituito attualmente da 20-25 elementi suddivisi tra portavessillo, sbandieratori, musici e clarine, che indossano costumi di epoca medievale, realizzati appositamente con i colori di CastellAlfero. Nelle loro esibizioni gli Sbandieratori compiono coreografici spettacoli con movimenti e lanci di bandiere che rievocano lo spirito militare medievale, accompagnati dal ritmo di tamburi e clarine suonati dai Musici. Da segnalare che le uscite del Comitato sono accompagnate da una bancarella che offre loccasione di conoscere prodotti tipici dellAstigiano ed oggetti artigianali o souvenir realizzati con passione e creatività dai borghigiani, recanti i colori rionali azzurro, bianco e oro. Con figuranti in costume, sbandieratori, musici e la bancarella il Comitato Palio partecipa oltre IL PALIO DI ASTI al Palio astigiano anche a rievocazioni storiche in altre città e paesi del nord Italia, proponendosi a Comuni ed Associazioni per la creazione di ambientazioni medievali fatte di nobili, popolani e mestieranti ed anche per cene dai sapori del medio evo. Un tuffo in un passato che coinvolge, insieme ai figuranti, il visitatore per momenti quasi magici. I RISULTATI DI CASTELLALFERO accoppiata fantino / cavallo L a città ed i Comuni partecipanti imbandierati, gli Sbandieratori, milleduecento figuranti in costume medievale, ventuno cavalli al canapo: sono questi gli ingredienti che formano lantico Palio di Asti. Le prime notizie scritte riguardanti la Corsa del Palio di Asti risalgono al 1275: appaiono nel resoconto del cronista dellepoca Guglielmo Ventura, il quale riporta come in quellanno gli astigiani corsero il Palio per dileggio sotto le mura della nemica Città di Alba, appena sconfitta, specificando che la Corsa si svolse nel giorno di San Secondo, come avveniva di solito ad Asti. Il Palio, il prezioso drappo di velluto con leffigie di San Secondo patrono di Asti, dipinto ogni anno da un differente noto artista, viene assegnato al Rione che si aggiudica la Corsa, gara fra cavalli montati a pelo che si svolge nella centrale Piazza Alfieri a cui partecipano i fantini di 14 rioni cittadini e 7 comuni della provincia astigiana. La tenzone è preceduta dal fastoso Corteo Storico composto da oltre 1200 figuranti in costume medievale, che ogni anno si rinnova nei temi proposti, ma non cambia la maniacale cura del dettaglio e della fedeltà storica di costumi ed avvenimenti. 26 EVENTI ALFERESI PRO LOCO CALLIANETTO PER INFORMAZIONI: PRO LOCO CALLIANETTO Via Montechiaro, 36 - 14030 Callianetto (AT) Tel./Fax 0141 29 81 51 [email protected] www.prolococallianetto.org Banda del Crötin A lla fine degli anni Cinquanta viene costituita unassociazione denominata Comitato Festeggiamenti Gianduja con lo scopo di curare lorganizzazione della festa del paese, la terza domenica di settembre, e del tradizionale carnevale dedicato alla maschera piemontese della Famija Turineisa. Il 10 dicembre 1967 con verbale di costituzione nasce la Pro Loco Callianetto, ben presto riconosciuta dallallora Ente Provinciale per il Turismo di Asti, con lo scopo di favorire il potenziamento turistico del Paese, meritevole di sviluppo per le particolari caratteristiche di tradizione e gastronomia, e gestire attività sportive quali il tamburello. Il primo consiglio eletto, presieduto da Angelo Moiso, era composto da: Aldo Barolo, Maurizio Fassio, Corino Genta, Pierino Lovisone ed Elio Colosso, sindaco di CastellAlfe- ro e membro di diritto. Con il passar del tempo si ampliano le attività e vengono eletti nuovi presidenti: Livio De Nadai ed in seguito Ferruccio Lovisone, con il quale il primo Comitato Festeggiamenti viene assorbito nella Pro Loco. Allinizio degli anni Ottanta, forti dellunione delle due associazioni, si decide di partecipare al Festival delle Sagre Astigiane: i successi non tardano ad arrivare e lormai famoso Antico Fritto Misto si aggiudica più volte lOscar della cucina, a sottolineare come un piatto possa rappresentare la memoria e le tradizioni delle genti. Particolare cura ed attenzione viene posta alla sfilata presentata e raffigurante il ciclo di lavorazione della canapa, unimportante momento della vita economica del passato, ove in scena ci sono autentici personaggi ed attrezzi tra cui un 27 telaio dei primi dellOttocento. Trascorrono gli anni ed alla presidenza si succedono Bruno Merlone e lattuale Alberto Amerio, che mantengono sempre alto lonore del gruppo, ricevendo molte soddisfazioni e trofei. Dallinizio del duemila si è cercato di ridare la giusta attenzione alla figura di Gianduja, ristrutturando il Ciabot, riportando alla luce lantico Crötin e rievocando storicamente il carnevale, grazie soprattutto alla Banda del Crötin che con il suo prezioso lavoro ha reso sempre più suggestiva la casa natale della maschera piemontese. Lassociazione, che conta oggi numerosi soci, collabora con le altre realtà presenti nel paese ed in particolare con il Gruppo Alpini, il Gruppo Scout ed Operazione Giovane. Nonostante le tristi vicissitudini che ne hanno segnato la storia, la Pro Loco ha sempre saputo trovare in sé la forza di portare avanti lideale della squadra pioniera facendola diventare una delle più apprezzate dellastigiano. Gamba Giuseppe & C. s.n.c. via Statale, 149 - 14033 CastellAlfero (AT) Tel. +39 0141 405904 - Fax +39 0141 204766 [email protected] www.gambag.191.it - www.fimac-gamba.it LOfficina Gamba è specializzata nella produzione diretta di erogatori di carburante, gasolio in particolare, e relativa ricambistica 28 EVENTI ALFERESI PROLOCO CASTELLALFERO PER INFORMAZIONI: PRO LOCO CASTELLALFERO Piazza Castello, 1 - 14033 CastellAlfero Tel. 339 24 06 358 (Luigi Avidano) [email protected] L a Pro Loco di CastellAlfero nasce nel 1987 per iniziativa di un gruppo di giovani del paese che avevano lintenzione di far proseguire quella che era chiamata la festa del paese . Questa tradizione si stava perdendo in quanto non cerano più persone disposte ad impegnarsi, a sacrificare il loro tempo senza una finalità meramente economica. Con il passare degli anni il gruppo è cresciuto e gli impegni sono aumentati portando la Pro loco ad operare anche al di fuori dellambito locale, comunque sempre con la stessa finalità che è quella di non far morire le tradizioni locali e nel contempo far conoscere e promuovere il nostro bel territorio. Nellagosto 2007 si è festeggiato il ventennale della nascita del gruppo della Pro loco, durante una bella serata in cui si sono ringraziati quelli che sono i nostri affezionati clienti cioè le persone che partecipano da sempre in gran numero alle nostre serate enogastronomiche. Nel 2008 andremo a Tonco per Sapori dInverno, mentre a CastellAlfero saremo presenti con le nostre specialità enogastronomiche a Viviverde, a Sulle orme di Gianduja ed alla Festa Patronale. Cucina tipica piemontese Via Pastrone, 11 - CASTELLALFERO Tel. 393.92.52.400 Sede di Asti: Corso Matteotti, 167 Tel. 339.4129094 Tel. e Fax 0141 204118 Per la cena è gradita la prenotazione Orari: 8-14 - 20-22 Chiuso il Martedì a pranzo e Mercoledì tutto il giorno CASTELLALFERO - Reg. Perno, 76-77 www.ristorantedelcasot.it 29 OPERAZIONE GIOVANE PER INFORMAZIONI: OPERAZIONE GIOVANE presso Comune, Piazza Castello, 2 14033 CastellAlfero Tel. 339 64 60 141 - 347 1824 840 [email protected] N ata nellaprile del 2006 come Consulta dei Giovani del Comune di CastellAlfero, presto prende il nome di Operazione Giovane costituita da gruppo di ragazzi che ha deciso di operare nellambito dellUnità Collinare Monferrato Valleversa. Attualmente il gruppo è composto da 6 giovani che si sono uniti con lo scopo di promuovere, sostenere e collaborare con le realtà locali nel realizzare iniziative culturali, sociali ed sportive in particolar modo rivolte ad un pubblico giovanile. Operazione Giovane si è messa subito al lavoro infatti già nel 2006 ha iniziato il suo operato organizzando alcune manifestazioni quali un Torneo di calcetto a cinque che si è disputato nellambito dei festeggiamenti di Callianetto che è riuscito a coinvolgere numerosi ragazzi dei Comuni vicini che hanno gareggiato amichevolmente, più che un vero torneo è stato un modo per avvicinare parte delle realtà giovanili dei Comuni dellUnità Collinare Monferrato Valleversa; la collaborazione nel realizzare il Ceroankio rassegna musicale a scopo benefico a favore dellAssociazione Il Girotondo di Asti per la realizzazione di alcuni progetti in Bolivia e dulcis in fundo il Capodanno al Castello una grande festa nelle sale del Castello per aspettare insieme larrivo del nuovo anno. Nel 2007 abbiamo collaborato ad una serata informativa a favore dellADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo) al progetto Valleversa Pulita, alla seconda edizione di Ceroankio ed organizzato una serata di degustazione Birre a Castello e la seconda edizione di Capodanno al castello. Il 2008 ci vedrà attivi nuovamente nelle manifestazioni Valleversa Pulita, Ceroankio e Capodanno a Castello oltre ad organizzare un torneo di calcetto per la Patronale di Callianetto, un torneo di voletto a luglio, mentre nella Patronale di CastellAlfero proporremo una serata di degustazione di birra. 25 coperti CHIUSO LUNEDÌ SERA E MARTEDÌ chiuso lunedì piazza Mazzini 8 CastellAlfero telefono 0141 204276 30 EVENTI ALFERESI ASSOCIAZIONE VALLEVERSA PLUS PER INFORMAZIONI: ASSOCIAZIONE VALLEVERSA PLUS Piazza Lanfranco, 1 - 14039 Tonco (AT) - Tel. 349 1332124 [email protected] www.valleversa.it L Associazione turistica culturale Valleversa PLUS (Promozione Locale Uniti per lo Sviluppo) è nata nel 2005 e registrata a febbraio 2006 dopo un percorso formativo sulla promozione territoriale avviato dal Comune di CastellAlfero. Si tratta di una associazione di volontariato senza scopi di lucro che svolge la propria attività in via prioritaria sul territorio dellUnione Collinare Monferrato Valleversa. Lo statuto prevede finalità di utilità sociale nella promozione della cultura e dellarte, della tutela e valorizzazione della natura e dellambiente nonché della tutela, promozione e valorizzazione del territorio e delle cose di interesse artistico, storico e sociale. Fra le attività già avviate o realizzate segnaliamo: - Stand informativi e di promozione territoriale dellintera Comunità Collinare Monferrato Valleversa, presenti regolarmente già dal 2005 nelle maggiori manifestazioni dei Comuni di Calliano, CastellAlfero, Portacomaro e Tonco - Progetto di integrazione multietnica avviato a partire dal 2005 che prevede corsi di formazione (italiano ed informatica), cene etniche, incontri informativi e supporto tramite mediatori culturali, in collaborazione con Comune di CastellAlfero, Istituto Comprensivo di CastellAlfero, Comunità Collinari Monferrato Valleversa e Val Rilate. - Progetto sullo studio della flavescenza dorata della vite, avviato nel 2006 in collaborazione con la Facoltà di Agraria dellUniversità di Torino, il Distretto dei vini, la Collinare Monferrato Valleversa ed Aziende agricole locali. - Progetto Alan Silvestri: un piemontese ad Hollywood iniziato nel 2006 e dedicato al musicista e direttore dorchestra con origini castellalferesi, autore di molte colonne so- nore di famosissimi film; nel 2007 si sono organizzate una rassegna cinematografica, le celebrazioni per la consegna ufficiale della Cittadinanza Onoraria allartista e la seconda edizione della mostra antologica interamente a lui dedicata. - La presentazione degli Atti di Torino 1706 in collaborazione con lAssociazione Torino 1706-2006 ed il Centro Studi Piemontesi. - La presentazione del CD statunitense Réis Monfrin-e contenente poesie e canzoni piemontesi, fra cui brani del castellalferese Luciano Ravizza, alla presenza del Giornalista americano Bobby Tanzilo e della Presidente dei Piemontesi nel Mondo della California Kathy Rogers. Vi sono poi state molte altre attività quali il Concerto degli Auguri, la rassegna Castello Jazz, ladesione castellalferese a Piccola Grande Italia ed alla Settimana della Cultura, la presentazione di libri, alcune serate dedicate ad incontri informativi e di sensibilizzazione, la valorizzazione del Museo L Ciar, lallestimento della Mostra sullemigrazione CastellAlfero terra demigranti, il coordinamento nella realizzazione dellopuscolo turistico, la collaborazione nellorganizzazione di Voicefestival. Si sono anche organizzate una giornata dedicata alla valorizzazione della Giostra del Pitu a Tonco, la serata Notte di stelle, pievi e sapori a Tigliole, la presenza con stand alla Fiera di Montauban (Francia) nellambito del gemellaggio con Lafrançaise, ed alla fiera del gusto Gourmesse a Zurigo (Svizzera) con vari prodotti locali. Nel 2008, oltre a proseguire buona parte dei progetti già concretizzati e ripetere le iniziative dello scorso anno, vi saranno la collaborazione nella gestione dellUfficio Turistico a CastellAlfero ed a Calliano, lallestimento della Mostra 1808-2008 Buon compleanno Gianduja in occasione del bicentenario della maschera. 31 LUFFICIO TURISTICO DI CASTELLALFERO PER INFORMAZIONI: UFFICIO TURISTICO DI CASTELLALFERO Piazza Castello - 14033 CastellAlfero - Tel. 0141 406604 - Fax 0141 406606 turismo@castellalfero.net www.castellalfero.net orari di apertura: tutti i giorni orario continuato dalle ore 9,00 alle ore 18,00 in martedì aperto solo dalle ore 9,00 alle ore 12,00 I n occasione del bicentenario della nascita di Gianduja domenica 20 gennaio 2008 è stato inaugurato il nuovo Ufficio Turistico di CastellAlfero, proprio da Gianduja e Giacometta giunti in paese anche per il tradizionale avvio del Carnevale piemontese. Con questo tassello raggiungono un altro importante obbiettivo le ristrutturazioni del complesso Castello e del concentrico castellalferesi, ufficialmente avviate il 28 marzo 2003 con la firma da parte di Regione Piemonte, Provincia di Asti e Comune di CastellAlfero del Protocollo di intesa per il recupero e la valorizzazione del complesso del Castello dei Conti Amico ed il suo inserimento come opera di accompagnamento a Torino 2006. Il progetto prevedeva che il castello divenisse un punto deccellenza dellofferta turistica dellAstigiano e della rete dei castelli del Sud Piemonte. Lufficio si inserisce nella rinnovata struttura del castello castellalferese, di proprietà comunale dal 1905, dove già figurano ampi spazi pubblici, quali gli Uffici Comunali, il Ristorante Osteria del Castello, il Cafè del Conte Amico, il Museo l Ciar, per non dimenticare il Teatro Comunale e gli splendidi Salone Verde, Salone Rosso e Galleria degli Ordini dove dalla riapertura del castello si sono susseguiti moltissimi eventi quali convegni, mostre, serate teatrali, stage di formazione, concerti ecc. ecc. che hanno ravvivato CastellAlfero in generale. La gestione dellUfficio Turistico, situato sulla splendida piazza Castello, sarà curata da personale del Comune, coadiuvato nellapertura degli spazi fruibili dal pubblico dal Cafè Conte Amico, posto proprio a lato della sede, presso il quale era già stato reso operativo da febbraio 2007 un punto informativo dedicato ai turisti. I locali che ospitano lufficio prevedono una parte aperta al pubblico in cui sono collocati depliant, locandine, brochure ecc. ecc. a carattere informativo del territorio, oltre a mappe ed immagini della zona; qui è collocato anche il Totem Infopoint della Regione Piemonte, già operativo ed a disposizione del pubblico da inizio dicembre 2007, che permette di visualizzare moltissime informazioni turistiche di tutto il Piemonte, disponibili in 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco ed italiano. Vi è poi la parte riservata al personale comunale che si dovrà occupare della gestione oltre che dellufficio, aggiornando ed implementando costantemente i servizi e le informazioni messi a disposizione dei turisti, anche degli eventi locali. Nel panorama dellofferta turistica in provincia di Asti quello di CastellAlfero va ad aggiungersi agli altri 7 uffici turistici già attivi situati in territorio astigiano: Asti, Canelli, Nizza Monferrato, Villafranca dAsti, Cocconato, Montiglio Monferrato e Moncalvo. LUfficio Turistico fortemente voluto dallAmministrazione castellalferese avrà lo stimolante obbiettivo di divenire un riferimento concreto per la promozione e valorizzazione del territorio: una porta sullAstigiano e sul Monferrato. 32 EVENTI ALFERESI CastellAlfero eventi COME RAGGIUNGERE CASTELLALFERO Treno Nel paese cè in frazione Stazione (circa 2 km dal concentrico) la Stazione Ferroviaria della linea Asti Casale Mortara. Per conoscere gli orari dei treni: Trenitalia - tel. 892021 oppure www.trenitalia.it Pullman Vi sono sul territorio comunale, sia nel concentrico che nelle frazioni Callianetto e Stazione varie fermate di tre differenti linee di pullman che collegano il nostro Comune con Asti oppure con la Valle Cerrina od Altavilla. Per conoscere gli orari: Arfea: www.arfea.it - tel. 0131 2445433 GTT: www.comune.torino.it/gtt/ - tel. 800 019152 Promotore: Comune di CastellAlfero In collaborazione con: Associazione Cera una volta Associazione Le Anime del castello Auto Luscita autostradale più vicina è quella di Asti Est dellautostrada A21 Torino-Piacenza. Direttamente dopo il casello autostradale, mantenendo sempre la destra nello svincolo, prendere la superstrada SS Var 457 in direzione Casale-Moncalvo. Proseguire per 5 km sino al termine della superstrada che termina a Portacomaro Stazione. Dopo lo svincolo di uscita obbligatoria girare a sinistra in direzione Asti - Moncalvo. Proseguire per circa 800 metri, al termine del cavalcavia si giunge ad uno stop che immette sulla SS 457, nellabitato di Portacomaro Stazione. Sempre in direzione Casale - Moncalvo girare a sinistra. Dopo circa 100 metri, passati sotto il cavalcavia, siete già nel territorio comunale di CastellAlfero. Per raggiungere il concentrico procedere per circa 3 km e svoltare a sinistra al bivio per CastellAlfero (via Asti), un po prima del passaggio a livello della ferrovia Asti - Casale - Mortara Proseguire in salita per circa 2 km. Comitato Palio di CastellAlfero Pro Loco di Callianetto Pro Loco di CastellAlfero Operazione Giovane Associazione Valleversa Plus Fotografie: Luciano Ravizza, Archivio Comune, Pro Loco Callianetto e CastellAlfero, Le Anime del Castello, Comitato Palio, Tiziano Toniolo. Progetto grafico originario: Christian Boero Stampa: Tipografia AgS - Trino (VC) Chiesa dei Battuti Affresco della Chiesa Madonna della Neve Facciata del Castello Il Granaio del Castello Chiesa Madonna della Neve Panorama notturno del concentrico Salone Rosso del Castello Arco dingresso Viale della Rimembranza