L’EDITORIA CINESE
1. Presentazione generale
Dal 1949, anno di fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il
settore editoriale, come la stampa e le pubblicazioni in genere,
sono stati di fatto monopolio governativo e in ogni caso sottoposti
ad un severo controllo.
Le ragioni sono evidenti: essendo stampa ed editoria per loro
natura veicolo di idee, di informazioni, di opinioni, non è possibile
concedere a tale settore libertà di espressione se sussiste il
principio del controllo ideologico e della conformità alle direttive
politiche e culturali del Governo. Anche nel processo di apertura
commerciale al mercato internazionale e di liberalizzazione del
mercato interno, tale controllo monopolistico è rimasto, tanto che
esso è uno dei pochi in cui, salvo qualche eccezione, siano stati
vietati gli investimenti privati e stranieri.
Per adempire però agli impegni assunti con l’adesione alla WTO, il
Governo cinese non ha potuto esimersi dall’aprire, sia pure
prudentemente, questa “zona proibita”, che quindi è destinata ad
affrontare a tempi più o meno brevi grandi cambiamenti.
Fino ad oggi, le case editrici cinesi sono state distinte in due
grandi categorie: case editrici nazionali e case editrici regionali
(dipendenti da province e municipalità).
Le case editrici nazionali dipendono da organismi governativi, o dai
vari Ministeri e le loro pubblicazioni hanno caratteristiche ben
definite. Per esempio, People’s Education Press dipende dal
Ministero dell’Istruzione e pubblica principalmente libri di testo o
libri di didattica.
Le case editrici regionali, sottoposte al controllo della People’s
Publishing House prima degli anni ’80, sono diventate
successivamente indipendenti e progressivamente hanno iniziato a
impostare la loro attività in base alle regole di mercato.
Attualmente l’intero settore editoriale cinese conta 568 case editrici,
incluse 36 affiliate, di cui 219 sono case editrici nazionali (incluse
15 filiali) e 349 case editrici reionali (incluse 21 filiali)
La dimensione ridotta, almeno per volume d’affari, rappresenta una
delle caratteristiche dell’editoria cinese ed il volume di vendita delle
varie case editrici varia da 10 milioni (US$ 1,2 million) a 50 milioni
di RMB (US$ 6 million). Le case editrici cinesi di grandi dimensioni
sono poche e, rispetto ai grandi gruppi multinazionali, restano
comunque relativamente piccole. La China Publishing Group è la
più grande casa editrice cinese. Nel 2003 il valore totale delle
1
vendite di questo gruppo è stato di circa 2,5 miliardi di RMB (US$
300 million), mentre, per fare solo un paragone, quello di Vivendi
Universal ha toccato i 268,7 miliardi di RMB (US$ 32,5 billion).
2
Grafico 5: Ripartizione delle case editrici cinesi secondo i livelli e
la dimensione
Ripartizione secondo i livelli
Ripartizione secondo la dimensione
39%
31.40%
61%
58.40%
Livello centrale
18.20%
Piccola dimensione
Livello locale
Media Dimensione
Grande dimensione
Dato che, come abbiam già detto, le case editrici sono controllate
dallo Stato o da organismi politici periferici, tale settore resta di
difficile accesso per gli investitori privati e stranieri. Tali operatori
economici possono eventualmente comprare dalle case editrici solo
le “quote” di stampa (stock numerico) ad esse assegnate e
pubblicarle per conto delle case editrici stesse.
Il quantitativo totale di titoli e copie da produrre ogni anno rimane
comunque sotto l’uniforme controllo della GAPP (General
Administration of Press and Publication of the People’s Republic of
China).
2. La produzione
(1) Libri
In seguito all’apertura del mercato e alle riforme economiche,
anche l’editoria cinese ha registrato un rapido sviluppo,
crescendo ad un ritmo sostenuto nel corso degli ultimi anni.
Secondo le statistiche della General Administration of Press
and Publication (GAPP), nel 2002 in tutto il paese sono stati
pubblicati 170.962 titoli, l’11% in più rispetto all’anno
precedente. 100.693 erano titoli nuovi, gli altri ristampe o
nuove edizioni.
Grafico 6 : Numero totale di titoli pubblicati dall’editoria
cinese,1998-2002
3
200.000
150.000
Totale delle categorie
di libri pubblicati
100.000
50.000
0
1998
1999
2000
2001
2002
Totale delle categorie 130.613 141.831 143.376 154.526 170.962
74.719
Nuove categorie
83.095
84.235
91.416
100.693
I titoli che comprendono “la cultura, le scienze, l’istruzione e lo
sport” rappresentano complessivamente il 41% del totale; i titoli
riguardanti l’industria e la tecnologia occupano il secondo posto,
con una percentuale dell’11%.
Grafico 7: Distribuzione dei titoli secondo la categoria
28%
6%
41%
7%
7%
11%
Cultura, scienze, educazione, sports
Industria e tecnologia
Economia
Letteratura
Arte
Altri
Nel 2002, il numero totale di copie stampate è stato di 6 miliardi
e 750 milioni, con un aumento del 6,5% rispetto all’anno
precedente, cifra tuttavia inferiore a quella del 1998 e del 1999.
Grafico 8: Numero totale dei libri stampati, 1998-2002
4
7,5
7
miliardi di copie
6,5
6
5,5
Totale dei libri stampati
1998
1999
2000
2001
2002
7,2
7,3
6,3
6,3
6,8
I volumi dedicati alla cultura, scienza, istruzione e sport
occupano l’82% del totale delle copie, mentre quelli dedicati
all’arte occupano il 4% e si pongono al secondo posto nel settore.
Grafico 9: Distribuzione, secondo categoria,del totale dei
libri stampati, (2002)
4%
2%
2% 2%
8%
82%
Cultura,scienza,educazione e sports
Arte
Industria e tecnologia
Language and philology
Literature
Altri
(2) Periodici
Nel 2002 in tutto il paese sono stati pubblicati in totale 9.029
periodici, per un totale di 2 miliardi e 950 milioni di copie,
l’1,23% in più rispetto all’anno precedente. Fra i periodici, i
mensili occupano il 34,27%, i bimestrali il 30,9%, mentre i
trimestrali il 26,34%.
I periodici possono essere divisi in sette categorie: di varia, di
filosofia e scienze sociali, di scienze naturali e tecnologia, di
cultura e istruzione, di arte e letteratura, riviste per bambini e
riviste illustrate. In termini di varietà e quantità, le riviste
dedicate alle scienze naturali e alla tecnologia, con 4.457
differenti testate, rappresentano circa la metà di tutti i periodici
5
cinesi. Per numero di copie stampate, sono invece le riviste di
filosofia e scienze sociali ad occupare il primo posto, con una
tiratura di 69 milioni di esemplari nel 2002.
Grafico 10: Distribuzione dei periodici per
categoria (2002)
2%
6%
6%
1%
11%
49%
26%
Natura,Scienze e Tecnologia
Filosofia e scienze sociali
Cultura e Educazione
Generiche
Letteratura e Arte
Riviste per bambini
Riviste illustrate
Grafico 11: Distribuzione dei periodici per numero di
copie stampate (2002)
7.8%
0.4%
12.2%
33.9%
14.3%
16.5%
15.0%
Filosofia e Scienze Sociali
Natura Scienze e Tecnologia
Cultura ed Educazione
Generici
Riviste per bambinie
Letteratura e Arte
Riviste illustrate
3. Riforma della struttura
Per ragioni ideologico-politiche e di censura vigenti in precedenza,
l’editoria è stata l’ultima industria ad aprirsi verso l’estero.
Nonostante ciò, si va accelerando la riforma del sistema editoriale
nazionale.
Durante il periodo dell’economia pianificata, le case editrici cinesi
avevano programmi ben definiti e circoscritti all’ambito
dell’educazione, della scienza e della letteratura.
In seguito al riassetto della produzione e della struttura industriale
avvenuto in anni recenti, molte case editrici sperano oggi di poter
6
invece progressivamente allargare l’ambito di interesse. Diverse
case editrici specializzate nel settore educativo hanno, per esempio,
cominciato a pubblicare libri di scienze sociali e per bambini. A loro
volta, diverse case editrici specializzate nel settore delle scienze
naturali hanno iniziato a pubblicare libri sulla didattica.
Nel 2002 alcune province e città cinesi (Anhui, Fujian e Chongqing)
hanno lanciato per prime una gara d’appalto per la pubblicazione
di libri di testo. Questa decisione ha rappresentato un evento
rilevante per l’editoria, esercitando una profonda influenza su tutto
il settore. Di fronte a queste nuove opportunità offerte dal mercato,
molti gruppi editoriali, anche non orientati a fini didattici, hanno
investito ingenti capitali per dotarsi di centri di produzione
specializzati per libri di testo.
E’ stata però soprattutto l’adesione della Cina alla WTO ad aprire la
concorrenza nell’editoria. Il 9 aprile 2002 è stato costituito il
“Chinese Pubblishing Group”, gruppo di bandiera dell’editoria
cinese, evento che ha innescato una nuova ondata di fusioni ed
acquisizioni industriali. La nuova politica industriale incoraggia
d’altra parte lo sviluppo di grandi gruppi editoriali: nel 2002 sono
nati sette nuovi gruppi editoriali e di distribuzione.
Il consolidamento industriale richiede poi ai vari gruppi editoriali di
adottare sempre più efficaci ed efficienti forme di gestione. A partire
dal 2002, molti gruppi editoriali hanno introdotto una serie di
riforme per elevare il grado di competitività delle imprese. Ciò
richiede notevoli cambiamenti quali: la ridefinizione del proprio
ruolo di mercato, il riassetto del sistema distributivo, un nuovo
trattamento delle risorse umane e l’attenzione ali aspetti
economico-finanziari. Alcuni gruppi hanno cercato di rendere
indipendente
la
gestione
operativa
dal
controllo
dell’amministrazione governativa. Altri sono ricorsi a capitali privati
ed esteri, iniziando un processo di de-nazionalizzazione della
proprietà statale. Grazie a tali riforme, il fatturato e gli utili di
questi gruppi sono aumentati ad un ritmo annuo superiore al 10%.
4. Principali case editrici
L’industria editoriale cinese è fortemente decentralizzata: le 568
case editrici sono infatti distribuite nelle principali città del paese.
La maggior parte di esse ha una dimensione piuttosto piccola, con
un fatturato inferiore ai 50 milioni di RMB (US $ 6 million). Solo 6
sono le case editrici il cui fatturato è superiore ai 500 milioni di
RMB (US $ 60 million) e solo una di esse ha un fatturato superiore
ad 1 miliardo di RMB (US $ 121 million).
7
Viste le enormi potenzialità del mercato, è vivamente raccomandato
agli editori italiani di cercare forme di cooperazione con i più grandi
gruppi editoriali cinesi.
Tabella 6: Le prime 10 case editrici per fatturato, 2002
Classific
a
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Case editrici
Higher Education Press
Jiangsu Education Publishing
House
The People’s Education Press
Science Press
Foreign Language Teaching and
Research Press
People’s Medical Publishing
House
Beijing Normal University Press
Chongqing Publishing House
Guizhou People Publishing
House
Tsinghua University Press
Fatturato totale
(milione di RMB)*
1,514
794
690
681
597
582
497
488
481
470
* 1 RMB+ 0,12 US$
Tabella 7: Le prime 10 case editrici per numero di titoli
pubblicati nel 2002
Classifica
1
2
3
4
5
6
7
8
Nomi delle case editrici
Higher Education Press
China Machine Press
Science Press
The People’s Education Press
Beijing Normal University Press
The People’s Education Press
Tsinghua University Press
China Agricultural University
8
Quantità di
titoli pubblicati
3,765
2,731
2,614
2,473
2,062
1,924
1,812
1,565
9
10
Press
Publishing House of Electronics
Industry
Beijing Publishing House (Group)
1,524
1,455
Nel 2002, le 10 maggiori case editrici hanno pubblicato in totale
21.925 titoli, cioè il 12,83% del mercato totale del Paese. La Higher
Education Press occupava, nel 2002, il primo posto sia per numero
di titoli pubblicato, sia per fatturato, raggiungendo rispettivamente
il 2,2% e il 2,8% del totale nazionale.
China Publishing Group
Fondato nell’aprile 2002, il China Publishing Group è rapidamente
diventato il maggiore gruppo editoriale del paese, con un capitale
sociale pari a circa 5 miliardi di RMB (604 million US $) Esso conta
più di 5000 dipendenti ed il fatturato annuo è di 2 miliardi e 600
milioni di RMB (314 million US $). Il gruppo ha avuto il sostegno
dai massimi livelli governativi.
Il gruppo ha una struttura complessa e possiede 9 case editrici,
una sua struttura di distribuzione, due società commerciali, una
società di servizi di comunicazione e una tipografia. Tutti le
imprese appartenenti al gruppo hanno sede a Pechino. Le 14
società sono: People’s Press, People’s Literature Press, Commercial
Press, Zhonghua Book Company, China Encyclopedia Press, China
Fine Arts Press, People’s Music Press, SDX Joint Publishing,
China Translation and Publishing Corporation, Xinhua Bookstore,
China International Publishing Trade Corporation, China Book
Import and Export (group) Corporation, Beijing Tianxia Chinese
Book Data Company Limited (TCBD), and Beijing CPG Printing
Materials Company Limited (CTMC).
Le nove case editrici del gruppo rappresentano l’élite dell’editoria
cinese e godono di una buona fama. Inoltre la Xinhua Bookstore, la
China International Publishing Trade Corporation e la China Book
Import and Export (Group) Corporation a breve andranno a
costituire la China Distribution Group in qualità di filiale del China
Publishing Group. TCBD è in procinto di costituire e sviluppare
una completa banca dati bibliografica sulle pubblicazioni cinesi.
CTMC sarà responsabile dell’intera attività tipografica del gruppo.
Nel panorama dell’editoria cinese in corso di riforma, la People’s
Press rappresenta un caso eccezionale anche perché si trova
ancora sotto l’amministrazione del Dipartimento della Propaganda
della Commissione Centrale del PCC e pubblica libri sul marxismo,
leninismo, e in genere opere di carattere politico-ideologico.
9
Yang Muzhi, Vice Ministro del GAPP, è stato nominato presidene
del CdA del gruppo, ed è responsabile anche del management.
Nonostante la pubblicazione e la distribuzione dei libri siano i
principali settori operativi di China Publishing Group, il gruppo
estende la sua attività all’import e all’export, allo scambio di diritti
alla stampa e riproduzione, ai servizi di informazione per vari
media, allo sviluppo tecnologico e finanziario.
Gli alti manager del gruppo hanno ribadito che il gruppo presterà
maggiore attenzione alla tutela dei marchi rappresentati dalle varie
case editrici.
Secondo previsioni attendibili, il China Publishing Group Corp. Si
trasformerà in un moderno gruppo mediatico, capace di uniformare
i propri assetti strutturali e di migliorare la gestione delle filiali. La
costituzione di tale gruppo rappresenta uno sforzo significativo
della Cina per rispondere alla esigenze dettate dall’adesione alla
WTO, ed è quindi un importante segnale di una nuova evoluzione
nell’editoria cinese.
5. Tecnologia di stampa
Presentazione generale
La tecnica tipografica moderna fu introdotta in Cina solo nel XIX
secolo. A partire dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese
(1949) e soprattutto in seguito al periodo delle riforme economiche
degli anni ‘80, l’industria della stampa cinese ha registrato un
notevole sviluppo, sia nelle dimensioni che nelle tecnologie
impiegate.
Alla fine del 2002, in Cina esistevano 90.021 tipografie, di cui
8.567 si occupavano di pubblicazioni a stampa, 29.000 di materiali
da imballo e le restanti 52.454 dei più vari tipi di stampa. Il
numero totale degli addetti di settore era superiore ai 3 milioni.
Fra le oltre 90 mila imprese tipografiche, 7.200 sono di proprietà
statale, 23.800 sono di proprietà collettiva, 16.400 sono le società a
responsabilità
limitata
o
per
azioni,
2100
presentano
partecipazione di capitali stranieri, 35.300 sono private e le
restanti 5200 hanno forme societarie diverse.
Fra le imprese con finanziamenti stranieri, 1170 sono equity jointventure, 370 sono cooperative joint venture, 560 sono a intero
capitale straniero. Gli investimenti stranieri nell’industria
tipografica hanno portato in Cina non solo le tecnologie più
innovative, ma anche i sistemi avanzati di controllo della qualità.
10
Negli ultimi anni l’industria tipografica nel suo complesso si è
sviluppata ad un ritmo di crescita annua del 10%, un ritmo
leggermente più alto di quello del PIL.
La NACA (National Copyright Administration) incoraggia le
tipografie a migliorare la qualità degli impianti ed i sistemi di
gestione: lo sviluppo del settore e della qualità di stampa nel suo
complesso potranno sicuramente offrire eccellenti opportunità
commerciali ai fornitori di impiantistica, sia nazionali sia stranieri.
Tecnologia di stampa
Le tecnologie moderne di stampa stanno già trainando lo sviluppo
dell’industria tipografica cinese. Attraverso massicci investimenti
per il rinnovo degli impianti, condotti negli anni ‘90, sono ormai
ampiamente presenti in Cina tecniche all’avanguardia quali: la
composizione al laser, il trattamento digitale delle immagini, la
stampa in offset e la rilegatura automatica. Inoltre la Cina ha
ottenuto notevoli successi anche nella diffusione dei sistemi di
composizione al laser degli ideogrammi e nella videoimpaginazione
e trasmissione di materiali a stampa.
Rispetto agli standard internazionali – ma dei paesi avanzati - le
tecniche di stampa lasciano comunque ancora a desiderare. Per
esempio, nel trattamento delle immagini, le operazioni di prestampa, stampa e post-stampa vengono in larga parte ancora
realizzate in modo separato. Il ritardo nell’applicazione della
stampa digitale ha finora ostacolato la diffusione dei sistemi
“computer-to-plate” e del controllo integrato dei processi di prestampa, stampa e post-stampa.
Attualmente in Cina esistono circa 500 produttori di macchine da
stampa, con un fatturato complessivo annuo di circa 7 miliardi di
RMB (846 million US$). Nel 2002 il volume delle esportazioni del
settore ha toccato i 92, 6 milioni di RMB (11,2 million US$).
Il volume delle importazioni nel 2001 e nel 2002 è stato
rispettivamente di 10,7 miliardi di RMB (1,3 billion US$) e di 8,27
miliardi di RMB (1 billion US$). Queste cifre dimostrano che
l’importazione supera di molto la cifra d’affari della produzione
nazionale di macchine da stampa.
La Cina è infatti il terzo maggiore Paese importatore di macchine
da stampa.
In effetti, il Paese si considera ormai autosufficiente per gli impianti
e i materiali di stampa di medio-basso livello; una parte della
produzione domestica viene persino esportata all’estero. Tuttavia
ogni anno gli impianti e i materiali per stampa di alta qualità
vengono importati dall’estero.
11
La produzione di carta e inchiostro
In Cina esistono in totale 3500 cartiere, con circa 78000 addetti.
Quelle che possono contare su finanziamenti stranieri
rappresentano l’8,1% del totale, ma il loro volume d’affari
rappresenta il 30% del totale del settore. Nel 2002 la produzione
della carta e del cartone hanno raggiunto i 37 milioni e 800 mila
tonnellate, il 18% in più rispetto all’anno precedente, con un valore
complessivo alla produzione di 139 miliardi e 800 milioni di RMB
(16,9 billion US$). Nel 2003 l’industria tipografica ha consumato
in totale 43 milioni di tonnellate di carta e cartone, con un
consumo pro-capite di 33 kg.
Attualmente in Cina esistono 400 produttori di inchiostro. Nel
2002 la produzione totale ha superato le 200.000 tonnellate, con
oltre 50 tipologie di prodotto e 1000 colori.
Il fatturato totale ha toccato i 4 miliardi di RMB (484 billion US$) e
di conseguenza la Cina è diventata il quarto paese produttore al
mondo, dopo gli Stati Uniti:1 milione e 120 mila tonnellate, il
Giappone: 470 mila tonnellate e la Francia: 370 mila tonnellate.
Lo sviluppo regionale dell’industria tipografica
L’area geografica del Fiume delle Perle e quella del delta del Fiume
azzurro rappresentano le due più importanti regioni di sviluppo
dell’industria tipografica cinese. Qui le imprese dispongono di
macchinari all’avanguardia e sono generalmente di dimensioni
piuttosto grandi; il loro fatturato annuo rappresenta i 3/4 del
totale del Paese.
L’industria tipografica si sta però sviluppando anche nella zona
produttiva del golfo di Bohai che include Beijing e Tianjin. La
valorizzazione progressiva della Cina Occidentale è poi destinata a
incrementare lo sviluppo dell’industria tipografica anche nelle
province interessate, quali Sichuan e Shanxi.
6. Fattori istituzionali
(1) La GAPP
La GAPP (General Administration of Press and Publication of
the People’s Republic of China) / NCAV (National Copyright
Administration of the People’s Republic of China) è
l’amministrazione centrale cinese per la stampa, l’editoria ed il
copyright. Nell’ambito delle sue funzioni essa si occupa anche
dell’elaborazione di leggi e regolamenti, oltre ad esercitare una
generale funzione di supervisione.
12
Fondata nel 1949, la GAPP si occupa anche della pianificazione
della produzione, della distribuzione di libri, giornali, prodotti
audiovisivi, delle pubblicazioni e riproduzione elettroniche;
approva la creazione, le finalità e i cambiamenti di assetto delle
case editrici, delle redazioni, dei centri di produzione e di
distribuzione; attua il monitoraggio e la supervisione dei
mercati editoriali; elabora le bozze delle leggi e dei regolamenti
concernenti l’editoria e il diritto d’autore; partecipa alla stesura
delle leggi e dei regolamenti relativi alla tutela del copyright, ne
controlla l’applicazione come la conformità agli accordi stipulati
con
l’adesione
alla
Universal
Copyright
Convention;
supervisiona i progetti di carattere editoriale previsti da accordi
culturali intergovernativi.
Negli ultimi anni il ruolo della GAPP ha subito un notevole
cambiamento. Accettato il principio della separazione tra la
gestione delle imprese e l’amministrazione governativa, le
funzioni prevalenti della GAPP sono passate dal business
management all’elaborazione e al controllo dei regolamenti
industriali. Inoltre, le case editrici che ufficialmente erano alle
dipendenze
della
GAPP,
sono
state
scorporate
dall’Amministrazione centrale, andando a costituire il China
Publication Group. Analogo processo di separazione si è esteso
agli uffici provinciali e distrettuali preposti all’amministrazione
e al controllo della stampa e dell’editoria.
(2) Politica industriale e regolamenti
Oggi, nessuna casa editrice straniera è autorizzata a svolgere
una propria attività indipendente in Cina. Dato che il Governo
di Beijing non ha assunto in sede WTO impegni vincolanti
concernenti l’industria dell’editoria, resta difficile prevedere
quando tale settore sarà liberalizzato e aperto completamente ai
capitali stranieri.
E’ vero però che negli ultimi anni, per supportare la riforma
dell’editoria cinese, la GAPP ha varato tutta una serie di nuove
leggi e regolamenti fra cui: “Regolamenti sull’Amministrazione
dell’Industria Editoriale della Repubblica Popolare Cinese”,
“Regolamenti sull’Amministrazione dell’Industria Tipografica
della Repubblica Popolare Cinese”, “Legge sul Diritto d’Autore
nella Repubblica Popolare Cinese”, “Legge sulla Tutela del
Software nella Repubblica Popolare Cinese”, “Legge sulla
Registrazione del copyright del software” e “Regolamenti
sull’Amministrazione della Pubblicazione on line”. Queste leggi
e regolamenti costituiscono il nuovo quadro legale dell’editoria
cinese.
13
Per ottemperare agli impegni assunti con l’adesione alla WTO,
la GAPP ha predisposto delle leggi volte alla progressiva
apertura del mercato editoriale, e introdotto misure
amministrative concernenti la distribuzione di prodotti
audiovisivi realizzati tramite joint-venture o imprese
tipografiche con finanziamento straniero. Per esempio, è
entrato in vigore il 31 maggio 2003
il Regolamento
sull’Amministrazione delle imprese con finanziamento straniero
nel settore della distribuzione di libri, giornali e periodici.
Tabella 8: Accesso al mercato della pubblicazione,
distribuzione e stampa per gli operatori stranieri nella RPC.
Accesso
al mercato
Pubbblicazione
Distribuzione
Non consentito Consentito alle
WFOE e JV
Quadro
normativo
e legale
Regolamenti
della RPC
inerenti la
disciplina del
settore
Data di
completa
apertura
Incerta
Stampa
*Alle WFOE è
permessa la
sola stampa
di imballaggi
e materiale
decorativo;
alle JV è
concesso di
operare
anche negli
altri settori
Misure per
Regolamento
l’amministrazione provvisorio
delle imprese a
sulla
capitale straniero costituzione
nel settore della
di imprese
distribuzione di
straniere nel
libri, giornali e
settore della
riviste
stampa
Incerta
*WFOE: Wholly Foreign Owned Enterprise
*In accordo con il Regolamento provvisorio sulla
costituzione di imprese straniere nel settore della stampa,
entrato in vigore nel 2002, sono previste Joint Venture in
tale settore mentre alle WOFE è permessa la sola stampa
per l’imballaggio e per il materiale decorativo.
14
(3) Principali standard nel commercio librario
Numero standard dei libri della Cina
I libri in Cina hanno adottato per la numerazione il sistema di
codifica internazionale ISBN. Il sistema è entrato in vigore a
partire dal primo gennaio 1987, ma i libri continuano ad essere
numerati con due standard: il primo è, appunto, il numero
ISBN, seguito dal numero seriale di categoria-libro,
precedentemente usato in Cina. ISBN è però attualmente la
parte principale della codifica e si può trovare indicato da solo.
La seconda parte del numero standard (ovvero il numero seriale
di categoria) è stato però progressivamente sostituito da CIP,
una nuova forma di numerazione della categoria libraria. Se un
libro non presenta il numero di categoria-libro ed il numero
seriale di categoria dopo il numero ISBN, l’informazione sulla
categoria sarà ricavata dal codice CIP.
Numero ISBN
Il numero ISBN è composto da 10 cifre, suddivise in quattro
segmenti. Il primo segmento è il numero di identificazione
nazionale, il secondo segmento è il numero della casa editrice,
il terzo è il numero seriale del libro (cioè riferito all’ordine di
produzione della stessa), mentre il quarto è il numero di verifica.
§
§
§
§
Numero di identificazione nazionale (il numero della
Cina è 7)
Numero della casa editrice
Numero seriale
Numero di verifica
La categoria- libro e il numero seriale di categoria
In Cina, il numero di categoria-libro ed il numero seriale di
categoria appaiono dopo l’ISBN, separati da una barra.
Poichè sia nella produzione sia nella distribuzione sia in parte
nella comunicazione, la classificazione, la messa a scaffale, la
catalogazione e la schedatura dei libri si esegue ancora a mano,
rimane per ora necessario stampare sui libri anche il codice di
categoria.
§
Il numero di categoria-libro è elaborato dalla casa editrice
in base
al metodo di classificazione usato dalla
Biblioteca Nazionale della Cina. Il numero di categorialibro serve per la disposizione a scaffale, la catalogazione
15
e la schedatura dei libri. Inoltre è utile alle librerie per
elaborare statistiche, oltre che per le esposizioni e le
vendite.
§
Il numero seriale di categoria è il codice di un libro di una
specifica casa editrice. La numerazione stabilita dalla
casa editrice non deve essere superiore al terzo segmento
del numero ISBN. Inoltre, alcuni libri presentano una
dicitura speciale dopo il numero seriale, per esempio
“infanzia” per i libri dedicati ai bambini, o “testo” per i
libri .
Il numero standard cinese dei libri viene stampato sulla
seconda di copertina e inizia con la sigla ISBN. ISBN, il
numero-categoria libro ed il numero seriale devono essere
separati da una barra.
Esempio di un numero standard di un libro in Cina:
Numero di identificazione nazionale (7); Numero della casa
editrice (307); Numero seriale (00196); Numero di verifica (9);
Categoria-libro (G) e numero seriale di categoria (52)
ISBN 7-307-00196-9 / G 52
A partire dal 1982 (1987 anno di effettiva entrata in vigore), la
Cina ha adottato il sistema ISBN e stabilito un’Agenzia ISBN
nell’Amministrazione Generale di Pubblicazione e Stampa
(GAPP). La Cina adotterà il nuovo sistema a 13 numeri,
previsto dall’Agenzia Internazionale di ISBN, a partire dal 1
gennaio 2007.
Numero uniforme nazionale dei libri
Oltre al sistema ISBN, come abbiamo detto, in Cina esisteva
un altro sistema per la numerazione, chiamato numero
uniforme nazionale dei libri. Quest’ultimo si usava solo in Cina,
per facilitare la catalogazione e la gestione amministrativa dei
libri. Attualmente, solo una piccola parte dei libri utilizza
ancora il numero uniforme nazionale.
Il numero uniforme nazionale dei libri è composto da tre
segmenti: numero di categoria, numero di casa editrice e
numero seriale.
Esempio di numero uniforme nazionali dei libri
10019.1886
16
10
019
1886
è il numero di categoria
è il numero della casa editrice
è il numero seriale
Il numero uniforme nazionale ed il prezzo devono essere
stampati nell’angolo inferiore destro del retro di copertina.
(4) La tutela della proprietà intellettuale in Cina
Il fenomeno della pirateria rappresenta tuttora un gravoso
problema per la Cina, sebbene sia stata rafforzata la tutela del
diritto d’autore, in base ai trattati internazionali. Nel 2003, gli
uffici regionali di tutela del copyright hanno sequestrato 67 milioni
di prodotti pirata, fra cui 26 milioni di dischi, 24 milioni di libri, 7
milioni di unità di software e un milione e 700 mila periodici.
La GAPP ha chiesto agli uffici pubblici di dare il buon esempio,
usando dei software originali e la buona pratica sarà estesa anche
negli uffici pubblici provinciali e municipali.
Solo di recente è stata introdotta una tassa sulle esecuzioni
musicali in pubblico. Nonostante le tariffe siano ancora
sensibilmente inferiori rispetto agli standards internazionali, la
decisione costituisce un’importante misura adottata dalla Cina,
per tutelare i diritti d’autore, dopo l’adesione alla WTO.
Nel Paese sta però diffondendosi anche una maggiore vigilanza
contro le infrazioni al diritto d’autore, testimoniata dal continuo
aumento di cause riguardanti la proprietà intellettuale. Le
statistiche della Corte Suprema del Popolo indicano che nella
prima metà del 2002 sono stati trattati 2.991 casi riguardanti la
proprietà intellettuale, il 25% in più rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente.
17
MERCATO DEI LIBRI E PROFILO DEI LETTORI
1. Il mercato
Negli ultimi anni il tasso di crescita medio annuo del mercato
librario è stato del 7%. Questo ritmo probabilmente segnerà un
ulteriore aumento nei prossimi anni. Secondo le previsioni, il
volume totale del mercato toccherà, nel 2007, gli 80 miliardi di
RMB (9,7 billion US$).
(1)
Volume di vendita
Secondo i dati pubblicati dalla GAPP, nel 2002 il fatturato
totale delle vendite è stato di 43 miliardi e 500 milioni di RMB
(5,2 billion US$), il 25% in più rispetto al 1998.
Grafico 12: Fatturato della vendita di libri in Cina (19982002)
50
40
MiliardidiYuan
(RMB)
30
20
10
0
Fatturato
1998
1999
2000
2001
2002
34.8
35.5
37.7
40.8
43.5
Nel 2002, i libri di testo rappresentavano circa il 47% del totale
della vendita, mentre i libri di cultura e istruzione
rappresentavano il 26%.
18
Grafico 13: Fatturato per tipo di libri (2002)
47%
26%
8%
4%
3%
Libri
Libri
Libri
Libri
Libri
Libri
Altri
5%
7%
di testo
culturali e d'istruzione
di scienze naturali e tecnologie
di scienze sociali
letterari ed artistici
per l'infanzia
libri
Nel 2002 il volume di vendita a copie è stato di 7 miliardi di
pezzi, con un calo del 9% rispetto al 1998. Tuttavia il fatturato
complessivo ha registrato comunque un aumento, dovuto
principalmente alla crescita generale dei prezzi dei libri,
all’aumento della vendita di libri importati e di libri stampati in
Cina su licenza estera, alla crescita della domanda di libri per
la formazione continua e l’aggiornamento.
Grafico 14: Volume delle vendite di libri in Cina
7,8
7,6
7,4
Copie (miliardi)
7,2
7
6,8
6,6
6,4
Volume di vendita
1998
1999
2000
2001
2002
7,7
7,3
7
6,9
7
Nel 2002 la vendita di libri di testo rappresentava il 56% della
vendita totale, mentre quella dei libri di cultura e istruzione era
pari al 28%, occupando il secondo posto.
19
Grafico 15: Classifica per volume di vendita delle diverse
categorie
4%
4%
3%
3%
2%
56%
28%
Libri di testo
Libri culturali e d'istruzione
Libri di scienze naturali e tecnologie
Libri di scienze sociali
Libri letterari ed artistici
Libri per l'infanzia
Altri tipi di libri
Libri di testo
I libri di testo costituiscono la parte più importante della
produzione editoriale cinese: nel 2002 rappresentava il 46,5%
del totale, anche se per volume di vendite raggiungono il
56,5% del totale (in alcune regioni più arretrate il volume di
vendita raggiunge perfino l’80- 90 % della vendita totale.
Sempre nel 2002, il fatturato dei libri di testo universitari ha
raggiunto i 6 miliardi e 800 milioni di RMB, con un aumento
del 27,7% rispetto al 2001, mentre il fatturato degli altri libri
di testo, ivi compresi quelli per le scuole elementari, ha
raggiunto i 39 miliardi e 400 milioni di RMB (4,8 billion US$),
il 3,4% in più rispetto all’anno precedente.
20
Grafico 16: Fatturato dei libri di testo in Cina
48
46
44
RMB Yuan (milioni) 42
40
38
36
Fatturato
1999
2000
2001
2002
39.5
41.3
43.4
46.1
La pubblicazione di libri di testo per le scuole elementari e
medie era in passato monopolizzata dalla People’s Education
Press. Agli studenti cinesi, (esclusi quelli di Hong Kong e
Taiwan) sono forniti libri di testo uniformi, conformi al
programma di insegnamento elaborato dal Ministero
dell’Istruzione, e a prezzi fissati dallo Stato.
Nel 2002, 18 case editrici hanno avuto la licenza di
pubblicazione di libri di testo per le scuole elementari e medie,
rompendo di fatto il regime di monopolio.
In un futuro non molto lontano, tutti gli enti e istituti
educativi e le case editrici che soddisfano determinati prerequisiti potranno partecipare alle gare per la pubblicazione
dei libri di testo. Ciò fornirà alle scuole e agli studenti
maggiori possibilità di scelta nell’acquisto, e il regime di
concorrenza favorirà anche i livelli qualitativi dei testi.
Rispetto ai libri di testo delle scuole medie ed elementari, la
produzione di libri di testo universitari presenta già oggi una
maggiore varietà, in quanto pubblicati da un gruppo di case
editrici universitarie, fra cui si distinguono la Higher
Education Press e la People’s University Press.
Non vi sono rigidi vincoli nella scelta e perciò i vari atenei li
adottano in modo autonomo. Il Ministero dell’Istruzione
nomina comunque regolarmente una Commissione, composta
da esperti di fama e studiosi, responsabili della produzione e
dell’aggiornamento dei testi universitari, che poi entrano in
adozione.
Essendoci una pluralità di case editrici in questo segmento,
alcuni marchi si impongono con maggior forza. In generale, i
libri di testo della Higher Education Press e della People’s
University Press incontrano il maggiore favore di insegnanti e
studenti. Comunque anche altre case editrici universitarie
godono di buona fama in campi scientifici specifici.
21
Ricordiamo ad esempio i testi di informatica della Casa
Editrice dell’Università Qinghua e i testi per l’apprendimento
dell’inglese della Foreign Language Teaching & Research Press,
i testi di scienze sociali della China’s People’s University Press,
i manuali di letteratura e storia della Peking University Press.
I libri di testo sul MBA sono di recente introduzione nel
mercato, ma sono cresciuti rapidamente. Nonostante il
numero di studenti dei corsi di MBA sia inferiore alle 40 mila
unità, la concorrenza editoriale è ugualmente molto forte. Ciò
essenzialmente per due motivi: da un lato bisogna combattere
le posizioni dominanti della Higher Education Press e della
People’s University Press; dall’altro, lo studio del MBA è
strettamente legato alla qualità e diversificazione dei libri di
testo.
Negli ultimi anni si sono comunque imposti libri di testo con
copyright importato dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea,
quali, ad esempio Operations Management for Competitive
Advantage (9th Edition) e Corporate Finance, entrambi scritti
da Norton Rose e pubblicati dalla China Machine Press.
Strategic Management; Competitiveness and Globalization (4th
Edition) pubblicato sempre dalla China Machine Press, sta
diventando il testo preferito dagli studenti e dai professori di
strategia gestionale.
Altre case editrici, fra cui People’s University Press, Northeast
University of Finance and Economics Press, China Financial
& Economic Publishing e Posts and Telecom Press, hanno
ottenuto buoni risultati nella vendita di libri di MBA importati
dall’estero, tanto che alcuni di essi occupano da anni il vertice
della classifica di vendita. Ne sono esempio Managerial
Economics: Applications, Strategy and Tactics e Operations
Management for Competition Advantage,
pubblicati dalla
China Machine Press.
Anche nel settore dei libri di testo per le scuole professionali
la concorrenza tra le case editrici è molto forte. Fra le case
editrici leader ricordiamo: Higher Education Press, Northeast
University of Finance and Economics Press, China Finance &
Economic Publishing and Economic Science Press.
Libri di istruzione e professionali
I libri appartenenti alla categoria “cultura e istruzione”
costituiscono la seconda grande porzione del mercato,
occupando rispettivamente il 25,6% e il 27,9% del fatturato
totale, nel 2002. I testi sull’apprendimento della lingua inglese,
i libri di management e i libri di orientamento professionale
costituiscono i filoni più importanti.
22
Libri per lo studio dell’inglese
Con l’adesione alla WTO e l’ulteriore sviluppo della riforma del
sistema economico cinese, la cooperazione e gli scambi tra la
Cina e gli altri paesi nei vari settori hanno registrato un forte
aumento. Essi si svolgono per lo più in inglese e perciò
conoscere questa lingua veicolare diventa sempre più una
necessità per un numero crescente di cinesi. I libri di
preparazione agli esami di lingua inglese, come il TOFEL e lo
IELTS, sono evidentemente assai richiesti.
Libri di orientamento professioniale
In Cina ogni anno oltre 2 milioni di studenti universitari si
laureano ed entrano nel mondo del lavoro.
La consistenza numerica dei laureati in cerca di lavoro
rappresenta perciò un ampio mercato per i vari tipi di guida
alle professioni. Negli ultimi anni, la vendita di libri di
psicologia e di guida alla carriera ha costantemente stabilito
dei record. Willingness, No Excuse! e Which Kind of People Are
You, pubblicati dalla China Machine Press, hanno dato il via
ad un’ondata di libri sulla psicologia e le attitudini
professionali.
Secondo alcune stime, il volume di vendita di libri di questo
genere rappresenta lo 0,1% del totale e l’offerta presenta oltre
400 libri, che possono essere suddivisi in sei sub-categorie:
libri-guida per gli esami di assunzione nei servizi pubblici,
libri sulle interviste di lavoro in inglese, libri di affinamento
delle competenze, libri sulla progettazione della carriera e libri
di orientamento alla carriera per i laureati e i disoccupati. Più
di un terzo delle case editrici nazionali sono entrate in questo
tipo di produzione e circa 10 di esse controllano la metà del
mercato.
Libri di management
Negli ultimi anni, la vendita di libri di management aziendale,
di management finanziario, di gestione strategica delle risorse
o di marketing ha registrato uno stabile aumento.
Come per i libri dell’MBA, i libri di management con copyright
importato sono i leader del mercato. Per esempio, nel 2003,
Balanced Scorecard ha stabilito un eccezionale record di
vendita e viene tuttora considerato il migliore fra i libri di
riferimento. Sull’onda dell’influenza e del successo di questo
libro, altri testi, quali Practical Guide of Balanced Scorecard e
Balanced Scorecard-China Practice hanno ugualmente
incontrato il favore del pubblico.
23
Secondo stime probabili, nei prossimi anni il mercato cinese
importerà un numero sempre maggiore di libri sulla gestione
manageriale, dal Giappone e dalla Corea del Sud.
La vendita di libri importati o tradotti in questo campo
registra dunque vendite molto alte in Cina, spesso più alte che
nei paesi di origine. E’ il caso di Seven Habits of Highly
Effective People: la vendita di questo libro dopo il 1996 è stata
mediocre negli Stati Uniti, mentre negli ultimi due anni è
andato letteralmente a ruba in Cina. Un altro esempio è
rappresentato da The Fred Factor, un auto-supporting
importato dagli Stati Uniti, che in Cina ha venduto 200 mila
copie nel 2002.
Negli ultimi anni sono usciti anche eccellenti libri cinesi:
Boiling the Three Kingdoms, un libro cinese sul management
pubblicato dalla CITIC Publishing House nel 2003, ha
rifiutato il tradizionale stile dei testi sul management, offrendo
invece ai lettori nozioni di gestione aziendale in tono
umoristico. Nel 2003 il libro si è piazzato al quinto posto nella
classifica dei libri più venduti dell’anno.
I libri sul management vengono pubblicati principalmente da
China Machine Press, CITIC Publishing House, Tsinghua
University Press e Ewen Publishing Center. Le altre case
editrici che cercano di entrare nel mercato sono Guangdong
Economy Press, China Textile Press, e Enterprise
Management Publishing House, ecc.
Tabella 9: I 10 libri di management più venduti in
Cina (2003)
Classific
a
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Nome
No Excuse
Boiling the Three Kingdoms
Details Determine Success
A Message to Garcia
Willingness
Execution
Seven Habit of Effective People
Who Moved My Cheese?
The Fifth Discipline: The Art and
Practice of the Learning
Organization
Great Salesman of the World
24
Prezzo
(RMB Yuan)
15.80
26.00
24.80
16.80
16.80
29.80
19.00
16.80
28.00
16.80
Libri per l’infanzia
Gli editori di libri per l’infanzia si trovano oggi in una fase di
prosperità senza precedenti. Nel 2002, oltre 30 case editrici
specializzate hanno pubblicato 230 milioni di copie, relative a
7.393 titoli. Per queste 30 case editrici lavorano 3000
redattori, 3000 scrittori specializzati e alcune famose
tipografie.
I 200 milioni di giovani lettori rappresentano certo un enorme
potenziale di mercato. Il business del copyright di tali libri
rappresenta circa il 20% del totale di tutto il settore librario,
rappresentando perciò la parte più vivace dello scambio di
copyright del Paese e questo perché la maggior parte dei libri è
importata. Fra i libri importati, quelli di avventura e fantasia
risultano i più richiesti. Per esempio, la serie di Harry Potter
ha occupato i primi tre posti nella classifica di vendite nel
2003.
Tabella 10: I dieci libri per l’infanzia più venduti in Cina
(2003)
Classifica
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Nome
Harry Potter and the Order of the
Phoenix
Harry Potter and the Sorcerer’s Stone
Harry Potter and the Goblet of Fire
Nezha Legend (1)
Nezha Legend (5)
Infant Arithmetic Exercise(I)
Infant Arithmetic Exercise(II)
Infant Reading and Writing (1)
Time Magic Violin
Infant Arithmetic Exercise(III)
Prezzo
59.00
19.50
39.80
9.80
9.80
1.10
1.10
1.10
26.00
1.10
(2) Analisi dei libri più venduti
In generale, l’andamento del mercato cinese conferma
fondamentalmente la Norma di Pareto (regola di 20/80), che
stabilisce che il 20% di libri crea l’80% dei profitti. Questa
tendenza dimostra che anche il mercato cinese è ormai entrato
nell’era o nell’area dei best sellers.
25
La lista dei 10 libri di letteratura più venduti, stilata da Beijing
Open Book Consulting Co., Ltd., dimostra che la letteratura per
ragazzi, le biografie e le autobiografie di personaggi famosi
hanno il più alto gradimento. Negli ultimi anni, la percentuale
raggiunta dalla letteratura per ragazzi nella lista dei 50 libri
letterari più venduti è stata in continuo aumento: i maggiori
consumatori di libri sono principalmente gli studenti di età
inferiore ai 28 anni.
Questo fatto non deve essere trascurato dalle case editrici
italiane che abbiano una produzione adatta a queste fasce di
età.
Tabella 11: I dieci libri di letteratura più venduti (2003)
Classific
Nome
a
1
The Fantasy City
8
Living History (Memoir by Hillary
Clinton)
Three People in Our Family
Wang Meng: My Philosophy of
Life
Norwegian Wood
I Contribute My Prime to You
Chen Luyu-An Appointment of
Two Hearts
Night Rose
9
8848 (Mad for Music’s coda)
2
3
4
5
6
7
10
Cultural Perplexity in Agonized
Travel
Categoria
Prezzo
in RMB
Letteratura
per ragazzi
18.00
Autobiografia
29.80
Autobiografia
18.80
Biografia
18.00
Romanzo
Memoria
18.80
18.00
Autobiografia
18.00
Romanzo
Letteratura
per ragazzi
18.00
Saggio
22.00
15.00
Tra i libri non letterari, la classifica di vendita dei primi dieci
titoli del 2003 dimostra che i libri di medicina e lifestyle
occupano i primi posti, il che è in sintonia con il crescere del
tenore di vita e quindi con la sempre maggiore attenzione alla
propria salute.
Tabella 12: I dieci libri non letterari più venduti (2003)
Classific
a
Nome
1
Prevention Manual on SARS
2
Reach the Health Express
26
Categoria
Lifestyle/medi
co
Lifestyle/medi
Prezzo
3.80
12.00
3
A Message to Garcia
4
Execution
5
Who Moved My Cheese?
6
Health Around You (With 2CD)
7
8
9
10
Illustration Guide on Prevention
on SARS
Seven Habits of Highly Effective
People
The Weakness of Human Being
co
Psicologia
Finanziario,
management
Psicologia
Lifestyle/medi
co
Lifestyle/medi
co
Psicologia
16.80
29.80
16.80
26.00
2.80
19.00
Psicologia
Lifestyle/medi
Health Advice of Hong Shaoguang
co
25.00
9.80
(3) Il commercio del copyright
Importazione di titoli
L’apertura del Paese verso l’estero ha segnato anche l’avvio
dello scambio di diritti in Cina. Nel 1980, Cina e Stati Uniti
hanno firmato un accordo per la pubblicazione della versione
cinese dell’Enciclopedia Britannica. Si è trattato della prima
cooperazione editoriale della Cina con un Paese straniero.
Dal 1990 al 2000 il commercio di diritti ha registrato un rapido
aumento: nel 1990 l’import cinese era inferiore ai 1.000 titoli,
mentre alla fine del 2000 il numero di titoli acquistati toccava
già quota 7.343 e nel 2003 è arrivato a 12.156.
Grafico 16: Crescita dei copyright importati in Cina
15.000
12516
10235
10.000
7343
8226
5.000
1.000
0
1990
2000
2001
2002
Volume di copyright importati
27
2003
All’inizio degli anni ’90, i titoli importati riguardavano
principalmente libri per lo studio delle lingue straniere, libri di
cultura e arte. A questi si stanno ora affiancando i manuali
universitari, specialmente in ambito finanziario, scientifico,
tecnologico, nell’elettronica e altri libri di testo.
In seguito ad un’intervista telefonica realizzata dalla Topview ad
alcune società attive nel trattamento del copyright, risulta che
l’entità delle royalties è condizionata da una varietà di fattori
quali: la reputazione dell’autore, i rapporti di cooperazione, la
categoria del libro etc. In generale, il pagamento delle royalties
avviene o come percentuale sulle vendite o in un’unica soluzione
forfettaria.
Maggiori Paesi esportatori in Cina
I principali Paesi che oggi esportano copyright in Cina sono:
Stati Uniti, Gran Bretagna, Taiwan, Giappone, Germania,
Francia, Hong Kong, Corea del Sud e Russia, mentre sino agli
anni ’80 la Cina importava principalmente da Taiwan e Hong
Kong.
A partire dal 1992, anno in cui la Cina ha aderito alla
Convenzione di Berna, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno
progressivamente guadagnato la posizione prima occupata da
Taiwan e Hong Kong.
Nel 2003, la Cina ha importato dai nove paesi sopra citati
11.823 copyright, ovvero il 94,5% del mercato totale dei titoli
acquisiti. In particolare la Cina ha importato dagli Stati Uniti e
dalla Gran Bretagna rispettivamente 5.506 e 2.505 titoli, cifra
che supera il 60% del totale dei copyright importati. Il numero
dei copyright importati da Taiwan e Hong Kong è stato invece
1.654, pari a solo il 13,2% del totale.
Grafico 17: Principali Paesi esportatori di copyright
in Cina nel 2003
2,15%
2,73%
2,68%
0,45%
5,54%
5,22%
43,99%
6,70%
10,54%
20,01%
Stati Uniti
Gran Bretagna
Taiwan
Giappone
Germania
Francia
Hong Kong
Corea del Sud
Russia
Altri
28
Esportazione di titoli
Attualmente in Cina l’import-export del copyright presenta un
forte scompenso a favore dell’import. Dalla sottostante tabella si
può vedere che dal 1999 al 2003 la Cina ha importato 44.781
titoli e ne ha esportati solo 3.817. La proporzione fra import ed
export risulta quindi essere di 12:1.
Grafico 18: Commercio dei diritti d’autore in Cina
(1999-2003)
14000
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
12516
10235
8226
7343
6461
418
1999
638
2000
653
2001
1297
2002
811
2003
Volume di copyright importati
Volume di copyright esportati
Nel 2003 la Cina ha esportato negli Stati Uniti e in Gran
Bretagna solo 7 titoli, mentre in Giappone, Corea del Sud, Hong
Kong e Taiwan ha raggiunto complessivamente le 754 unità,
ovvero il 93% del mercato totale. I titoli esportati riguardavano
principalmente la cultura tradizionale cinese, la linguistica,
l’arte e la medicina.
Differenze geografiche
Dal punto di vista regionale, circa 10 province e città cinesi
risultano più attive nel commercio dei diritti. Esse sono: Pechino,
Shanghai, Guangxi, Liaoning, Jiangsu, Hainan, Jilin, Anhui,
Hunan e Guangdong.
Il volume di import ed export dei diritti d’autore di Pechino e di
Shanghai ha rappresentato rispettivamente il 77% e il 61 % del
totale nazionale, nel 2003.
29
Tabella 12: Le principali 5 province nel commercio di
copyright, 2003
Classifica
1
2
3
4
5
Provincia
Beijing
Shanghai
Guangxi
Liaoning
Jiangsu
Subtotale
Totale
Import
Export
8798
833
455
275
220
10581
12516
321
171
17
46
48
603
811
Percentuale
(%)
68.43
7.53
3.54
2.41
2.01
83.92
100
(4) Export
Nel 2003 il commercio con l’estero dell’editoria cinese ha
segnato un surplus di 327 milioni di US$, oltre il 23,7%
rispetto all’anno precedente. In particolare, il volume
complessivo dell’esportazione è stato di 478,2 milioni di US$,
con un aumento del 13,3% rispetto all’anno precedente, mentre
quello dell’importazione è stato di 151,1 milioni di US$. I libri,
le brochures e gli stampati sono stati i prodotti principali
dell’esportazione, il 74,9% del totale.
Grafico 19: Import-export delle pubblicazioni in Cina
(inclusi 4901, 4902, 4903), 1999-2003 (unità: milioni USD)
600
400
200
103
354,4
324
262,9
127,5
128,7
478,2
414,4
150
151,1
0
1999
2000
2001
Import
30
2002
Export
2003
Tabella 13: Import- export delle pubblicazioni secondo categoria
1999-2003
(Unità: milioni USD)
Tariffario N
/Prodotti
1999
2000
2001
2002
2003
Exp Imp Exp Imp Exp Imp Exp Imp Exp Imp
49019900:
175 45. 232 54. 248 45. 290 61. 341 67.
Libri, stampati,
.1
1
.8
1
.0
5
.3
3
.9
4
brochures e
simili
49011000:
Brochures,
39. 17. 33. 15. 28.
34.
23.
9.3
8.3
8.5
opuscoli e
4
2
8
2
0
3
1
stampati su foglio
unico
49019100:
0.2 0.7 0.3 0.5 0.5 3.1 0.5 1.6 0.9 1.2
Enciclopedie e
dizionari
49021000:
19.
22.
23.
21.
1.1
0.6
0.6
0.1
0.6 9.9
Giornali, riviste,
7
3
3
5
periodici
49029000:
14.
16.
17.
31.
43.
Altri giornali,
3.9
4.4
3.9
4.5
6.0
2
1
0
2
5
riviste e periodici
49030000:
Album illustrati,
74.
77.
92.
101
113
0.5
0.2
0.4
0.6
1.1
1
6
1
.8
.6
libri da colorare
per bambini
Total (Milioni di
262 103 324 127 354 128 414 150 478 151
USD)
.9
.3
.0
.5
.4
.7
.4
.0
.2
.1
Fonte: China Customs Statistic Yearbooks, 2003
I libri e gli opuscoli (codice 4901) vengono importati
principalmente da Hong Kong, Stati Uniti, Gran Bretagna,
Giappone, Singapore, Germania, Taiwan e Corea del Sud.
Nel 2003, il volume dei libri e opuscoli importati da questi paesi
occupava l’81,33% del totale. La quota importata dai primi
quattro Paesi citati raggiungeva il 67,38% del totale.
31
Grafico 20: Principali Paesi e regioni esportatori di libri in Cina
(Unità: milione di USD) (inclusa anche l’Italia per il riferimento)
80
69.79
55.2
59.65
61.56
1999
2000
2001
65.27
60
40
20
0
Paesi e
regioni
Hong Kong
Stati Uniti
Gran
Bretagna
Giappone
Italia
Subtotale
Totale
2002
2003
Hong Kong
Stati Uniti
Gran Bretagna
Giappone
Italia
Subtotal
1999
2000
2001
2002
2003
19.89
9.28
5.79
26.60
11.81
8.03
27.22
17.39
8.72
33.85
15.45
11.98
31.65
13.62
10.47
13.15
7.09
55.20
68.86
12.89
0.32
59.65
88.90
7.92
0.31
61.56
87.93
7.74
0.77
69.79
96.63
9.32
0.21
65.27
96.56
Fonte: China Customs Statistic Yearbooks, 2003
32
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Estratto Book ReportCina