O.N.U.
Organizzazione delle Nazioni Unite
Le Nazioni Unite sono state fondate il 24 Ottobre 1945
da 51 nazioni impegnate a preservare la pace e la
sicurezza collettiva grazie alla cooperazione
internazionale. Oggi, praticamente, fa parte dell’ONU
ogni nazione del pianeta; in totale, 192 Paesi su 195.
Ed ha 4 funzioni principali:
-mantenere la pace e la sicurezza internazionali;
-sviluppare relazioni amichevoli fra le nazioni;
-cooperare nella risoluzione dei problemi internazionali
e nella promozione del rispetto per i diritti umani;
-rappresentare un centro per l’armonizzazione delle
diverse iniziative nazionali.
L'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra è,
dopo il quartier generale delle Nazioni
Unite di New York, il più ampio ed
importante centro operativo internazionale
delle Nazioni Unite.
Gli organi principali dell’ONU sono
cinque:
-l’Assemblea generale;
-il Consiglio di sicurezza;
-il Consiglio economico e sociale
(Ecosoc)
-la Corte Internazionale di Giustizia
dell’Aia;
-il ruolo del Segretario generale.
L’Assemblea generale
Tutti gli stati membri dell’onu sono rappresentati
nell’assemblea generale, una specie di parlamento delle
nazioni che si riunisce regolarmente in sessioni speciali per
esaminare i problemi mondiali più pressanti. Ogni stato
membro dispone di un voto. Le decisioni sugli "argomenti
importanti", quali raccomandazioni sulle questioni relative
alla pace e alla sicurezza internazionali, l’ammissione di
nuovi membri, il bilancio dell’organizzazione, vengono prese
con una maggioranza di due terzi. Altri argomenti
richiedono invece una maggioranza semplice. L’assemblea
non può costringere uno stato ad agire in un determinato
modo, ma le sue raccomandazioni costituiscono una
importante indicazione di quella che è l’opinione mondiale
e rappresentano l’autorità morale della comunità delle
nazioni.
Il Consiglio di sicurezza
Il Consiglio di Sicurezza è composto dai 5 Stati membri
permanenti (Usa, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina) e
10 Stati membri eletti ogni due anni.
E’ l'organo delle Nazioni Unite che ha maggiori poteri,
avendo la competenza esclusiva a decidere contro gli Stati
colpevoli di aggressione o di minaccia alla pace, con
emanazione di risoluzioni.
Gli Stati permanenti hanno il diritto di veto, possono
bloccare eventuali decisioni loro sgradite e fare in modo che
queste non vengano discusse durante l'Assemblea
Generale.
La presidenza del Consiglio di Sicurezza è detenuta a
rotazione mensile secondo ordine alfabetico.
Il Consiglio economico e sociale
(Ecosoc)
Il Consiglio Economico e Sociale, sottoposto all'autorità
dell'Assemblea Generale, coordina l'attività economica e
sociale dell'ONU e delle sue agenzie ed istituzioni
specializzate. Come principale forum per la discussione dei
temi economici e sociali internazionali e per la formulazione
di raccomandazioni politiche, il Consiglio riveste un ruolo
chiave nello stimolare la cooperazione internazionale per lo
sviluppo.
La Corte Internazionale di
Giustizia dell’Aia
La Corte internazionale di giustizia è il principale organo
giudiziario delle Nazioni Unite che dirime le controversie
giuridiche tra Stati che hanno accettato la sua giurisdizione.
Esercita una funzione giurisdizionale riguardo
all'applicazione e l'interpretazione del diritto internazionale.
Ha la sede all’Aia, in Olanda, ed è costituita da 15 giudici
(eletti per 9 anni, sono rinnovati a rotazione ogni 3 anni)
che non rappresentano il loro Paese e che non possono
avere altri incarichi né di natura politica né amministrativa.
Il ruolo del Segretario
generale.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite è
la massima autorità del Segretariato delle
Nazioni Unite, l'organo principale di
coordinamento dell'Organizzazione delle Nazioni
Unite.
Il suo ruolo è regolamentato dallo Statuto delle Nazioni
Unite: viene nominato dall'Assemblea Generale, su
proposta del Consiglio di Sicurezza. Il suo mandato è di
cinque anni solari, e può essere riconfermato. Dal 1 gennaio
2007 l'incarico è affidato al sudcoreano Ban Ki-moon. Ban
divenne il secondo asiatico nominato Segretario Generale.
Venne eletto all'unanimità per un secondo mandato
dall'Assemblea Generale il 21 giugno del 2011. Il secondo
mandato avrà inizio il 1 gennaio del 2012.[15] Prima della
sua elezione era stato Ministro degli Esteri della Repubblica
di Corea dal gennaio 2004 al novembre 2006.
Il protocollo di Kyoto
Il protocollo di Kyoto, che fa seguito alla convenzione
quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è uno
dei più importanti strumenti giuridici internazionali volti a
combattere i cambiamenti climatici. Esso contiene gli
impegni dei paesi industrializzati a ridurre le emissioni di
alcuni gas ad effetto serra, responsabili del riscaldamento
del pianeta. Le emissioni totali dei paesi sviluppati devono
essere ridotte almeno del 5% nel periodo 2008-2012
rispetto ai livelli del 1990.
La conferenza di Durban
Rimandati al 2020 gli obblighi di riduzione legalmente vincolanti per tutti. Nel frattempo prosegue il protocollo di Kyoto per i volonterosi.
Dopo un’aspra e prolungata discussione protrattasi fino alle prime luci dell’alba di domenica 11 dicembre, si è conclusa la Conferenza di
Durban con l’approvazione di trentasei decisioni di cui le principali sono:
-la piattaforma di Durban, ovvero l’avvio di un processo negoziale per la definizione di un trattato globale legalmente vincolante (che
potrebbe essere un protocollo, o un altro strumento legale o un altro strumento attuativo ma con valore legale), valido per tutti i paesi
UNFCCC (194 Paesi). Questo processo è suddiviso in due fasi. Nella prima, che terminerà nel 2015, sarà redatta e messa a punto la bozza del
trattato che sarà “adottato” nell’assemblea plenaria della ventunesima Conferenza delle Parti (COP-21) alla fine del 2015. Nella seconda fase
il trattato “adottato” sarà aperto alla sottoscrizione e alle ratifiche nazionali secondo le procedure ONU in modo che possa entrare in vigore
nel 2020.
-il prolungamento, con opportuni emendamenti, del Protocollo di Kyoto oltre la scadenza del 2012 fino al 2017 o al 2020 in conformità con
le decisioni che saranno prese successivamente, in relazione sia all’entità e alla natura degli impegni volontari che i Paesi, che intenderanno
prolungarlo, formuleranno entro il 1 maggio 2012, sia alle necessità di coordinamento e di integrazione con il processo della piattaforma di
Durban di cui al punto precedente.
-l’avvio operativo del “speGreen Climate Fund” (di cui non è cificato come sarà alimentato) come Istituzione Finanziaria della UNFCCC con
personalità giuridica e capacità legali, la cui sede e i cui successivi programmi di dettaglio per il suo funzionamento operativo dovranno
essere decisi alla prossima Conferenza delle Parti (Cop-18) alla fine del 2012 a Quatar. Nel frattempo si chiede a tutti i Paesi UNFCCC di
presentare le candidature sia per i membri del Comitato di Gestione (entro il 31 marzo 2012), sia per la localizzazione della sede legale
(entro il 15 aprile 2012);
-la definizione degli strumenti e dei meccanismi necessari a rendere operativa sia la fase di transizione (2013-2020) in cui sarà operante il
solo protocollo di Kyoto emendato e prorogato, sia il futuro funzionamento del trattato globale quando entrerà in vigore nel 2020. Tra questi
strumenti sono di particolare rilevanza: il REDD+ (regole e meccanismi per la lotta contro la deforestazione e il degrado del suolo), le
modalità di preparazione e di attuazione dei “piani di adattamento” nei Paesi in via di sviluppo, il meccanismo di Trasferimento Tecnologico
e di “capacity building”, le relative norme di “governance” e di gestione, i meccanismi finanziari e le loro modalità di amministrazione e
gestione, ecc.
Sito grafia
http://www.unric.org/it/informazioni-generali-sullonu
http://it.wikipedia.org/wiki/Ufficio_delle_Nazioni_Unite_a_Gine
vra
http://www.enea.it/it/enea_informa/news/conclusa-laconferenza-di-durban
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