Una risorsa per l’Europa
Roberto De Martin Topranin
L’intensa luminosità di Marsala e dintorni avrebbe potuto
rendere inutile l’appello di Gary C.K. Huang, Presidente internazionale, contenente l’invito perché ognuno di noi trovi
il modo giusto di accendere la
luce del Rotary. Non è stato
inutile e a suo modo preveggente perché all’interno del
Teatro Impero, cuore del Rotary National Day, i presenti
hanno potuto constatare da
vicino quanto fosse importante
accendere e riaccendere la luce
sul tema affrontato per un
“Mediterraneo Unito”.
Giornate coinvolgenti, ispirate
dall’intelligente ed incalzante
regia di Giovanni Vaccaro.
Giornate in cui si è potuto ve-
dere realizzato nei fatti l’accurato appello di Luigi Palombella
teso a farci declinare i verbi
rotariani dell’avvicinarsi e del
servire. Avvicinarsi per conoscere, per conoscere di più
quanto già fatto in pieno Mediterraneo per i migranti.
Le lucide relazioni del controammiraglio Camerini, del vicequestore Alongi e del capitano della Guardia di Finanza
Anedda hanno fatto partecipare, anche se in differita,
all’immane sforzo di chi ha
vissuto in prima linea l’operazione Mare Nostrum. Ancor
più avvincente per lo spirito
rotariano il racconto comunicatoci da Martin Xuereb, già
agli alti livelli della Difesa mal-
tese, su quanto messo in opera dal MOAS: significative ed
impegnative iniziative condotte da coniugi - lei calabrese,
lui statunitense - per collaborare da privati allo sforzo
istituzionale di salvare vite umane. L’appello di Papa Francesco a battersi contro la globalizzazione dell’indifferenza
ha colto nell’avvio di iniziative
come questa una risposta di
valore - sia in qualità che in
quantità - se pensiamo al già
notevole consuntivo di vite
salvate. Lo stesso Forum “Mediterraneo Unito” trovava così
un’ulteriore ratifica anche perché organizzato non solo da
Italiani, ma anche dal Rotary di
Malta e San Marino. Tracce e
scie aperte a Marsala il cui
destino non è quello di chiudersi. Anzi, nella luce delle necessarie alleanze, soprattutto
per noi del Nord Est - terra di
distretti - è stata significativa la
testimonianza del distretto della pesca di Mazara del Vallo,
Giovanni Tumbiolo, in sincronia
con l’organizzazione del “Blue
Sea Land”, esposizione internazionale e degustazione di
prodotti tipici dei tanti Paesi che
si affacciano sul Mediterraneo.
Dall’economia verde all’economia blu è stato l’auspicio
sentito nel corso dei lavori nella
speranza che sia il frutto di un
miglioramento continuo delle
prospettive legate ad economie
sostenibili. In questa direzione
anche l’annuncio di una prioezione sull’EXPO2015 con corale
partecipazione di undici paesi
(Tunisia, Grecia, Libia, San Marino, Malta, Albania, Montenegro, Algeria, Serbia, Libano,
Egitto) è risultata una prospettiva con radici nello spirito di chi
aveva voluto il Forum di Marsala. Ci sarà all’EXPO di Milano un
cluster Bio Mediterraneo attento a quella specificità che lo
storico Fernard Braudel - più
volte evocato nel corso della tre
giorni in Sicilia - aveva a suo
tempo individuato nella sua opera fondamentale “Mediterraneo”. La Regione sarà un riferimento forte a Milano e metterà in esposizione altri 230
prodotti tradizionali, 27 prodotti IGP e farà da facilitatore per le
aziende che vorranno mostrarsi
al mondo.
Del Forum non va dimenticato il
sa- luto iniziale: la cordata di
tredici governatori che si sono
fatti apprezzare insieme: autori
di un’iniziativa straordinaria,
legati da un’amicizia di corda,
diremmo noi che abbiamo il
gusto di salire in montagna.
Hanno dato eco ad un pensiero
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del governatore Vaccaro, condiviso da Ezio Lanteri, lieto di
aver accompagnato un gruppo di una quarantina provenienti dal 2060, affettuosamente assisititi dai coniugi
Bellotta: “da soli siamo deboli,
ma insieme siamo forti”.
Due parole, infine, per alcuni
momenti che hanno reso più
vivo l’incontro di Marsala: la
consegna di orologi e zainetti
ad alcuni adolescenti sbarcati
senza genitori; la distribuzione
dell’opuscolo “Parla con Noi”
in cinque lingue per facilitare il
colloqui fra migranti africani e
i popoli europei; la consegna
di borse di studio a due brillanti giovani, uno israeliano ed
una palestinese per studiare
insieme in Italia; l’invocazione
rotariana in una piazza mazarese a conclusione del “Blue
Sea Land” tra una Chiesa ed
una Moschea.
Abby Mc Near, presente in
rappresentanza del presidente
internazionale e molto attenta
durante lo svolgersi dei lavori
congressuali, avrà tanti argomenti da ricordare e su cui far
convergere l’interesse di chi
non ha potuto essere direttamente presente. Oltre a ricordare, avrà da sperare.
Sperare che l’incontro sorpresa, svoltosi in contemporanea
dall’altra sponda del Mediterraneo
e di cui è stata data no- tizia in
diretta al Forum, possa portare a risultati positivi e duraturi.
Il fatto che il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon e
la “nostra” ministro ormai con
ruolo europeo fossero a Tripoli
operando per il futuro della
Libia, non poteva non far
crescere la speranza. Nella
convinzione che ora l’oceanografia del Mediterraneo sia un
po’ più chiara alle centinaia di
rotariani presenti e non solo a
Giancarlo Spezia, animatore
del secondo pomeriggio e
professore della disciplina all’Università di Napoli Parthenope.
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dopo aver proficuamente le Board
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di dover proseguire l’azion , con la pubblicazione dei lavori, delle proposte e della politica;
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