C I R C O L O V E L I C O 1967 2007 L A G O D I L U G A N O 40 anni 1967-2007 Indice Introduzione del Presidente, Andrea Colombo 5 Gli inizi, Giovanni Renggli 6 I primi vent’anni (1967-1987), Lorenzo Sganzini 12 Dal 1987 al 2007, Giovanni Tabet 27 4 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO I l Circolo Velico Lago di Lugano ha tagliato il traguardo dei suoi primi 40 anni. Tanti, pochi? Certo un grande percorso arrivato alla realizzazione della nuova sede alla foce del Cassarate, inaugurata con i relativi festeggiamenti. Il CVLL nel 2006 ha veramente cambiato faccia ed era giusto e doveroso segnarlo con enfasi. Penso che a tutti i presenti resterà il ricordo della magnifica serata di fine settembre e della successiva giornata delle porte aperte: si è trattato veramente di uno dei momenti più intensi della vita del nostro sodalizio. Quarant’anni è comunque un traguardo che non può essere dimenticato e, preso lo spunto da quel breve testo che avevamo pubblicato per i primi vent’anni del CVLL, ho convinto Giovanni Tabet a voler ripercorrere in modo molto sintetico e contenuto quello che è successo dal 21esimo al 40esimo anno di vita. Ne è scaturito un testo di alcune pagine che segna le tappe più significative di questo intensissimo periodo. Intanto che rileggo queste righe mi 40 anni (1967 – 2007) rendo conto che molto è stato omesso e dimenticato e mi verrebbe voglia di fare aggiunte ad ogni frase, ma sarebbe come pretendere di scrivere vent’anni di diario della propria vita in 3 pagine senza dimenticare nulla; praticamente impossibile. Limitiamoci dunque con l’aiuto di questo testo a ripercorrere nella nostra memoria i diversi attimi e le diverse sensazioni che ognuno di noi serba di ogni momento passato al circolo. Per i soci più giovani (in anzianità di militanza al club) spero che sia possibile comprendere che se siamo arrivati fino a qui non è stato facile, e il merito non va ne ad uno o ne all’altro, ma è frutto del lavoro di moltissime persone che hanno dedicato il loro tempo e il loro entusiasmo alla vita del nostro sodalizio. questo simpatico opuscolo che narra i primi 40 anni di vita. A nome mio e dei redattori mi scuso per aver omesso o dimenticato qualch’uno o qualche fatto che magari era importante che fosse segnalato, e vi invito a voler farcene notizia in modo da poter raccogliere la più completa documentazione possibile in vista di una futura pubblicazione. Buona lettura e buon vento Andrea Colombo Al fine di ricomporre in un solo documento tutta la storia del CVLL abbiamo deciso di ripubblicare pure il testo realizzato da Lorenzo Sganzini nel 1987 per i primi 20 anni. Con l’aiuto e l’estro grafico di Andrea Rossi siamo dunque felici di offrire al club 5 L a primavera 1967 era appena iniziata. Con grande e genuine entusiasmo alcuni velisti - chi scrive fino a quel momento aveva messo una sola volta piede su un’imbarcazione dieci anni prima - mi trascinarono a trascorrere alcune liete ore in barca. Era un cabinato, con chiglia semifissa; a che categoria appartenesse non ricordo. In seguito fu battezzato “Bierschiff” ovvero “barca della birra”, nome, come vedremo più avanti, azzeccatissimo. La “velata”, di quel 22 aprile 1967 fu l‘inizio dell’imprevedibile storia dell’attuale CVLL. I miei amici Louis Kaiser, Ruedi Kaiser e Jean Schweri, visto il mio entusiasmo, decisero subito di svezzarmi come pare fosse uso e costume tra velisti. Di conseguenza, quello stesso giorno, dovetti abbandonare la comoda barca della birra e trasferirmi su un’imbarcazione meno stabile e dalle dimensioni più ridotte. L’imbarcazione era una deriva ed apparteneva alla 6 classe dei Fireball. II timoniere, Jan, m’iniziò immediatamente. Sul golfo di Agno c’era sufficiente brezza da consentirmi volteggi al trapezio. Tutto fila per il meglio fino ad una certa virata che, non ricordo i particolari, mi catapulta in acqua con conseguente Fireball tristemente riverso con le vele spianate sull’acqua e Jan ritto in piedi sulla deriva. Ebbene, dopo questa imprevista e bagnata esperienza, non solo mi ficcai in testa di voler costituire il Circolo, ma volevo anche ammaestrare quell’impertinente Fireball. Detto e fatto; ancora lo stesso giorno, seduto con gli amici davanti al camino di un grottino alla Torrazza di Caslano – la barca della birra ed il Fireball ci aspettavano approdati alla riva in attesa che mi asciugassi – decidemmo d’indire una riunione il sabato seguente, 29 aprile 1967, invitando il maggior numero possibile di conoscenti ed amici che avevano simpatia per la vela. Non perdemmo tempo e dopo il successo riscontrato in occasione della riunione orientativa di quel sabato, le riunioni si susseguirono freneticamente ed il 27 maggio 1967 alle 17.30, alla casa Coray di Agnuzzo, presenti 23 amici, si costituì il CVLL, leggi Circolo Velico Lago di Lugano. Ricordo che si discusse sul nome: CVL o CVLL? Lo scopo era di promuovere la passione per la vela sul Ceresio. Ma come? C’era tanta voglia di fare e spirito pionieristico, ma mancava la materia prima: Ie imbarcazioni a vela per i 23 soci. A disposizione di questi, reclutati anche tra le mogli, le amiche ed i figli (alcuni erano appena in grado di nuotare), c’erano la barca della birra di Louis, un Koralle di Ruedi, il Fireball di Jan ed il gommone con una vela di Cech Belli. Non ci scoraggiammo e subito organizzammo una regata - internazionale s’intende - per Fireball e Open! Jan, grazie alle sue amicizie nella Swiss Fireball Association, mobilitò un elevato numero di fireballisti, fra i quali anche qualcuno di valore internazionale! Louis reperì tutti i suoi amici velisti dei laghi di Thun e di Costanza. Cosi ebbe inizio la febbre delle regate». CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO I Fireball durante la prima regata “internazionale” organizzata dal CVLL, 1974 Inimmaginabile il successo della prima regata. Vento ce n’era poco o niente, ma lo spirito ed il dopo regata divennero “leggenda” e fu una grossissima propaganda per il neo costituito CVLL. Ubriacato di regate ed altro, il Circolo assunse subito notorietà oltre le Alpi, fino al Chiemsee, ed a sud fino a Loano. Seguirono anni di gloria per i regatanti del CVLL, non tanto per i risultati conseguiti dai suoi timonieri o prodieri, ma per le “storiche” regate ed in particolare per i “dopo regata”. Infatti il nostro motto di allora non era vincere, ma partecipare, divertirsi e fare baldoria. Quasi ci dimenticammo del proposito di lanciare e propagandare la vela da diporto nella regione. Si decise di colmare questa lacuna e si ripartì con una nuova iniziativa. La base del CVLL era “Confederata-Dütschwiizer”. Era quindi opportuno rendere il Circolo più ticinese. Anzitutto occorreva formare un comitato con una maggiore rappresentanza locale al suo interno oltre che, naturalmente, maggiore professiona- 40 anni (1967 – 2007) 7 lità. Con l‘aiuto di Othmar Bolliger ed Angelo Parola si diede inizio alla trasformazione della famigliare azienda velica di allora. Quanto detto non deve far credere che in quei primi tempi non si facessero le cose per bene: specialmente le regate erano sempre puntigliosamente preparate da Louis e da sua moglie Ruth. Solo il vento non si poteva programmare, cosiché, in mancanza della materia prima, s’instaurò il vizio d’infilare la traiettoria più diretta possibile verso la barca della birra, che ci accompagnava in tutte le regate sul Ceresio. Lì ci attendeva il direttore di regata 8 Alcuni modelli di barche a vela costruite dal cantiere nautico Brivio: Albatros, Ceresino, D.451 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Barche classe “Ceresio” Costruite dal cantiere nautico Brivio Louis, che dava inizio alla mescita ed alla distribuzione di “specialine” semifredde o semicalde a seconda dell’ottimismo o pessimismo del consumatore. Ricordo che in occasione del Campionato Svizzero dei Fireball da noi organizzato nel 1969 non mancò un intermezzo con dei paracadutisti che si erano lanciati nel cerchio formato di fronte a Paradiso da una quarantina d’imbarcazioni. Uno dei paracadutisti non sapeva nuotare: ce ne accorgemmo quasi subito non vedendolo riemergere di fianco al paracadute. Lo salvammo e l‘episodio servì a farci rendere conto che durante le nostre manifestazioni occorreva invitare anche la Salvataggio e, in seguito, anche la Polizia lacuale che a quei tempi s’era appena costituita. Si crearono così nuove amicizie attorno al CVLL. Infatti, la barca della birra non era più all’altezza dei suoi compiti e se la tradizione doveva continuare occorrevano aiuti affinché i rifornimenti liquidi potessero 10 funzionare durante le regate. AI potente motoscafo della Pollago venne attribuito l‘importante compito di garantire, facendo la spola tra i grotti rivieraschi e la barca della birra, il rifornimento delle “specialine”. Ricordo un altro episodio. Un sabato pomeriggio s’aspettava da lunge tempo il vento che, non volendo risvegliarsi, ci aveva costretto a continui rinvii della partenza. Le barche stazionavano pazientemente in mezzo allago. II direttore di regata prese allora un’insolita decisione. Legammo assieme tutte le imbarcazioni e la Pollago ci trainò fino alla Pojana dove, fino a sera inoltrata, ci dedicammo a tagliate, bicchieri di vino e cantate... Alle diciotto in punta gli amici della Pollago dovettero lasciarci in quanto avevano concluso la loro giornata. Il rientro, quella notte, fu unico: tra Pojana e Melide si snodò una fiaccolata composta da derive trainate dalla barca della birra, che disponeva di un piccolo motore. Per fortuna ci vennero in aiuto alcune persone che pos- sedevano un motoscafo e che si trovavano al grotto. La regata domenicale concluse regolarmente il fine settimana con la lettura, a bassa e rauca voce, degli ordini d’arrivo e con la distribuzione dei premi. Dopo il Campionato Svizzero Fireball al CVLL rimase un numero infinito di medaglie e medagliette di bronzo e bottoncini d’argento. Erano i resti di un acquisto all’ingrosso organizzato da Louis; le cose allora si facevano “alla grande”! In occasione di una regata si volle addirittura invitare l’allora Consigliere Federale Nello Celio. Evidentemente Celio non arrivò, e venne supplito da Kaiser, da allora soprannominato “Celio”. Al Campionato Europeo dei Moth (non ricordo più in che misura fosse ufficiale) parteciparono, oltre a tedeschi della Germania federale e a francesi, anche tre equipaggi cecoslovacchi con tanto d’allenatore nazionale. Occuparono i primi due posti, fallendo il terzo solo perché la loro imbarcazione prese acqua. Durante quel campionato una raffica di vento del nord davanti alla punta di Paradiso buttò in CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO acqua tutti, ma veramente tutti, i partecipanti alla regata. Ricordare le regate di quegli anni è un divertimento; ma è anche il riaffiorare di non poche nostalgie. Forse, se qualcuno leggerà queste telegrafiche “memorie” riuscirà a rivivere quei momenti. A vent’anni di distanza il CVLL si è imposto, diventando una realtà sul lago di Lugano. Nessuno dell’allora spericolato e pionieristico gruppo di volonterosi amici con tanta voglia di fare (e che in qualche circostanza ha anche “strafatto”), si sarebbe sognato un simile traguardo. Formulo un fervido augurio al CVLL per un ulteriore prospero ventennio auspicando che anche in avvenire l’appartenenza al CVLL continui a favorire, oltre che la pratica di questo bellissimo sport, anche quei sentimenti d’amicizia e quei rapporti umani che sono i valori più importanti di ogni società. Giovanni Renggli (1987) 40 anni (1967 – 2007) 11 N ella primavera del 1967 con la stesura e l‘ufficializzazione del primo statuto, nasceva il Circolo Velico Lago di Lugano. II documento di fondazione venne scritto in tedesco, poiché dalla Svizzera interna proveniva il gruppo di amici che diede inizio all’avventura. Prima di occuparci di quel primo anno d’attività è però necessario fare un passo indietro, per capire come e a chi nacque l‘idea di fondare il Circolo Velico. I principali promotori dell’iniziativa furono Hans Georg Pielstick, Giovanni Renggli (il primo presidente nel 1967 ed il secondo l‘anno successivo) Louis e Ruedi Kaiser e Jean Schweri. Tutti appassionati di vela ed interessati alle regate constatarono che sul nostro lago non esisteva praticamente nessuna attività di questo tipo. Decisero così di fondare la nuova società anche perché questa sarebbe stata affiliata all’Unione Svizzera dello Yachting (USY), l’organizzazione nazionale di coordinazione di tutti i 12 club velici, che rilascia le licenze di regata. In quella prima estate, la flotta era costituita da tre barche e da un gommone sul quale era stata montata una fortunosa vela! Del resto, l’attività velica sul Ceresio stava attraversando un lungo periodo di crisi. Per circa un ventennio, negli anni Trenta-Quaranta, esisteva e, pare, fosse anche abbastanza vitale, la Società Nautica del Ceresio. Si pensava che questo sport potesse svilupparsi facilmente anche da noi. Le premesse rimasero però tali: nel primo dopoguerra la società si sciolse e per vent’anni non accadde più nulla. Unica eccezione fu la prima scuola vela del lago, aperta nel 1945 da Antonio Annoni di fronte all’albergo “Palace”. Othmar Bolliger, con le barche del noleggio “Annoni”, 1955 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Le barche del noleggio “Annoni” Si trattò però d’un’iniziativa rivolta soprattutto ai turisti. L’interesse per la vela era talmente scarso che nel 1967 le barche a vela presenti sul Ceresio pare fossero appena una quindicina. L’unico momento d’animazione per molti anni rimase la regata della classe Star organizzata a Campione. Come detto, ai soci fondatori interessava soprat- tutto partecipare a regate ed organizzarne. Malgrado la serietà degli intenti, gli inizi furono piuttosto goliardici. Il gruppo s’era accampato - in una sistemazione che subito rivelò tutta la sua provvisorietà - su un terreno incluso nella proprietà Coray di Agnuzzo. Barca “Classe S” Othmar Bolliger, 1961 Le primissime apparizzioni, il “Becaccino” di Othmar Bolliger, 1953 14 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Come competitori, i luganesi non eccellevano, ma, in poco tempo, si fecero comunque conoscere in diversi club velici della Svizzera e del nord Italia per l‘entusiasmo con il quale sapevano animare le cene e le festicciole abitualmente organizzate tra una regata e l’altra. Maiti Bolliger, 1961 40 anni (1967 – 2007) Cosi, malgrado la precarietà delle infrastrutture ed una certa inesperienza organizzativa, già in quei primi anni arrivarono sul nostro lago regatanti di altre regioni. Con il trasferimento, nella primavera del 1969, della sede da Agnuzzo a Melide (in un ampio terreno situato tra la “Romantica” e la “Swissminiatur”, nuove persone s’iscrissero alla giovane società, che arriverà rapidamente a raggruppare una cinquantina di soci, ticinesizzandosi notevolmente. Pur se ancora molto precarie, vennero create anche le prime infrastrutture: una baracca con funzione di officina, deposito, spogliatoio, stenditoio...; uno scivolo per alare le barche, un piccolo pontile, le boe e, dal Othmar Bolliger, 1953 15 1970, un gommone (seguito dal primo motoscafo, il “gobbetto”, così chiamato perché inclinato su un lato). Si insisteva sempre soprattutto sulle regate e, attraverso queste, il CVLL cominciò a farsi notare. Presentando il Campionato Svizzero Fireball {in quegli anni la classe più affermata nella società), l’allora sindaco di Lugano Ferruccio Pelli scriveva: “grazie al fattivo operare degli organizzatori le vele ritornano sul nostro lago, con il fervido auspicio che segnino la definitiva rinascita sulle acque del Ceresio di questa disciplina di maestria ed eleganza”. II programma delle regate era, in effetti, intenso e includeva alcuni appuntamenti - regata Pasquale, Campionato Svizzero Moth e Medaglia d’oro di Campione - di grande richiamo. Malgrado il fatto che la sede era situata a sud del ponte-diga, i percorsi venivano quasi sempre tracciati nel golfo cittadino. Nei primi anni Settanta, durante la presidenza di Angelo Parola, si cercò di dare alla società una migliore struttura organizzativa. Non si trattava più di offrire solo dei servizi a chi già praticava la vela, 16 Melide, 1967 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO ma anche di pensare al modo di diffondere questo sport nella regione. In collaborazione con la Scuola Club Migros s’organizzarono i primi corsi per principianti.Apparve però subito evidente che il principale ostacolo ad una simile politica era costituito dalla posizione decentrata della sede. II passaggio dai 50 iscritti del 1969 ai 94 del 1974 (con una punta massima di 104 l’anno precedente) testimonia di come la lievitazione dei soci restò numericamente piuttosto contenuta. Sullo sfondo, la “Club House” e la Swissminiatur Melide, 1970 40 anni (1967 – 2007) Rampa d’alaggio Melide, 1970 17 18 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Clubhouse e toilette Melide, 1970 40 anni (1967 – 2007) 19 È stata probabilmente una fortuna, in quest’ottica, la disdetta, giunta nel 1973, del contratto d’affitto del terreno occupato, destinata dal Comune di Melide ad altri scopi. La ricerca di una nuova sistemazione non fu facile. Durante le riunioni del comitato si susseguirono lunghe e animate discussioni. I terreni disponibili idonei si potevano contare sulle dita di una mano: oltre alla foce (che apparve subito come la migliore soluzione) vennero presi in considerazione il Lido, Villa Castagnola. il Ring Hotel e un altro terreno a Campione. Si voleva però fare il possibile per avvicinarsi alla città, perché si era convinti che solo in questo modo il Circolo avrebbe potuto crescere. S’intensificarono i contatti con le autorità comunali. Un po’ di pubblicità al club arrivò dalle esposizioni di barche a vela che vennero allestite in via Nassa nel 1972 e nel 1973 (il secondo anno la formula comprendeva anche la possibilità di un’uscita in barca per il pubblico). Fortunatamente si ricevette da Melide una proroga di un anno 20 della disdetta. Il cerchio andava, intanto, stringendosi e l’ipotesi “foce” diventava di giorno in giorno la più probabile. Ma le trattative proseguivano piuttosto a rilento; in Comune non tutti credevano nella possibilità dell’affermarsi dello sport velico su un lago che non presenta condizioni di vento particolarmente interessanti. C’era però chi replicava, ritenendo che anche la vela avrebbe potuto riportare un po’ d’animazione sulle acque di un lago che in quegli anni toccava le sue punte massime d’inquinamento. Nell’estate del 1974 si raggiunse finalmente un accordo: il Circolo poteva trasferirsi alla foce. Durante l‘inverno si lavorò per la creazione delle nuove infrastrutture e il 24 maggio del 1975 la nuova sede venne ufficialmente inaugurata, alla presenza di diverse autorità. Il significato del cambiamento e ben riassunto nelle parole del cronista del “Giornale del Popolo” che riferì sull‘avvenimento: “le autorità locali hanno fatto in modo che nel prossimo fu- turo il Ceresio abbia nuovamente le acque pulite e sia nuovamente di richiamo turistico per le balneazioni. I soci del Circolo Velico sono riusciti a far sì che le barche ritornino nello specchio d’acqua cittadino e non esistano soltanto sulle cartoline illustrate in vendita ai turisti. Lo spostamento della sede del Circolo da Melide a Lugano avviene dopo anni di attesa, di difficoltà burocratiche e finanziarie. Le prime risolte almeno provvisoriamente ottenendo dalle autorità cittadine la concessione di un terreno; le seconde grazie ad un prestito obbligazionario sottoscritto da soci e simpatizzanti”. Da quel momento inizierà per il CVLL una nuova intensa stagione, caratterizzata dal rapidissimo moltiplicarsi degli iscritti. Ecco alcune cifre: 1975: 150 soci e 100 imbarcazioni; 1977: 237 soci e 155 imbarcazioni; 7979: 349 soci e 208 imbarcazioni; ‘1981: 452 soci e 272 imbarcazioni; 1986: 557 soci e 330 imbarcazioni. CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO L ‘ultima grande iniezione d’iscritti si ebbe agli inizi degli anni Ottanta, con l’accoglimento nella flotta del circolo dei Surf. Negli ultimi anni il numero dei soci s’è, invece, stabilizzato attorno a 550, anche perché le infrastrutture hanno ormai raggiunto un punto di saturazione. Oggi, chi vuole lasciare la sua barca al Circolo deve pazientemente sottoporsi ad una lunga lista d’attesa. Vista la situazione, ad un certo punto si sono resi necessari nuovi criteri di selezione, tendenti a privilegiare chi usa regolarmente la barca, a chi la lascia invece solo parcheggiata. Una soluzione, questa, coerente con un’altra scelta politica di fondo del CVLL: il mantenimento di tariffe d’iscrizione accessibili a tutti, miranti anche a sfatare una troppo frequente immagine d’esclusività che accompagna gli sport velici. Anche lo sviluppo della scuola vela fu, con l’arrivo a Lugano, notevole: subito, nel 1976, ai corsi d’iniziazione parteciparono 68 allievi; nel 1981 questi furono 170. I responsabili della scuola cominciarono a la- 40 anni (1967 – 2007) vorare - e la collaborazione dura tuttora con il Dipartimento dell Pubblica Educazione, il Comune di Lugano e la Scuola Steiner. Saranno soprattutto i giovani a scoprire la possibilità di fare sport e divertirsi sul lago. Questo grazie anche all’affermarsi , proprio a partire dal 1976, di una barca facile, poco costosa e particolarmente idonea per degli adolescenti, come il Laser. Rapidamente i Laser diventeranno la classe più numerosa all’interno del Circolo, soppiantando gli FD che da diversi anni s’erano a loro volta affermati sui Fireball. I corsi vela con i gloriosi Caravelle Lugano, 1978 21 Ma l’avvicinamento dei giovani allo sport velico fu favorito anche dalla costruzione, da parte di un gruppo di volonterosi soci, di una piccola flotta d’Optimist, la barchetta per bambini, ideale per i primi approcci alla vela. Infine, non va dimenticata la grande e rapida fortuna dei Surf, da alcuni osteggiati al loro primo apparire, ma per non pochi soci prima tappa verso la scoperta delle altre classi. Una simile vitalità ebbe i suoi influssi anche in ambito competitivo. S‘infittirono le partecipazioni, questa volta anche con ambizione di risultati, a regate prestigiose in Svizzera e all‘estero. Oggi, alcuni giovani regatanti sono costantemente piazzati nelle prime posizioni delle classifiche nazionali delle loro categorie. 22 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO I corsi vela con gli Optimist in legno, costruiti da Flavio Rimoldi Lugano, 1977 40 anni (1967 – 2007) 23 24 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Un importante veicolo pubblicitario per lo sport velico in Ticino e stata la presenza di Andrea Colombo, socio del CVLL, tra i membri del vittorioso equipaggio di UBS Switzerland nell’ultima edizione della corsa intorno al mondo; i mass media hanno dedicato ampio spazio all’avvenimento. Tra gli altri fatti da ricordare va citata la nascita, nel 1981, della Federazione Ticinese della vela; in quello stesso anno il CVLL organizzò l‘assemblea generale dell‘USY, durante la quale il Ticino venne riconosciuto come regione velica autonoma. Parallelamente allo sviluppo dello sport velico sul lago, s’è registrato un crescente interesse per la vela sul mare, promossa e diffusa in Ticino dal gruppo locale del Cruising Club Svizzero. Torniamo però al 1975. Entrando nella nuova sede, il CVLL si preoccupò subito della creazione di quelle infrastrutture che resteranno operative (con alcune aggiunte quali il secondo pontile, la gru per alare le barche e una seconda baracca adibita ad officina) fino alla scorsa estate, quando si 40 anni (1967 – 2007) decise di dare inizio ad una nuova ristrutturazione della sede. Tra le attenzioni della società, anche quella di munirsi di una piccola flotta propria, da mettere a disposizione per scuola ed affitto. Le dimensioni raggiunte tanto rapidamente dal CVLL richiesero ben presto una politica di gestione meno dilettantistica. Il problema venne sollevato da Giovanni Tabet, nella sua relazione presidenziale, durante l’assemblea del 1982: “notevoli sono Dragaggio foce, Lugano, 1978 25 le difficoltà per una gestione rimasta strettamente dilettantistica, formata cioè da persone che lavorano gratuitamente e che devono dividere il loro tempo tra lavoro, famiglia, vacanze, sport, interessi vari e conduzione del CVLL. L’impegno verso il club non può avere quella continuità che sarebbe necessaria”. La sua proposta, accolta, consisteva nella creazione di una serie di commissioni settoriali: amministrazione e finanze, porto, regate, giovani, scuola vela, stampa e relazioni pubbliche. Nel 1987 Othmar Bolliger venne assunto a tempo parziale come custode della sede. Tra le sue mansioni la manutenzione delle infrastrutture ed il controllo, la distribuzione e l‘affitto del materiale. Parlando del presente e del futuro del CVLL spicca tra le questioni rimaste ancora incerte quella della sede. Appena due anni dopo l’insediamento sul nuovo sedime si ricominciò a discutere per cercare d’offrire ai soci, oltre ai necessari servizi, un più decoroso confort. Curiosa l’idea, avanzata nel 1977 e subito abbandonata perché troppo costosa, di acquistare un battello da adibire a “club- 26 house”. Si sapeva che il Comune aveva in progetto una totale risistemazione dell‘intera zona della foce. Il CVLL avrebbe avuto ancora un suo spazio; questa sarebbe però stato sicuramente diverso dall’attuale. Ciò ha fatto sì che, per diversi anni, il comitato scelse una politica di contenimento delle spese, evitando di lanciarsi in investimenti che rischiavano di sfumare in poche stagioni. Un paio d’anni fa però rimasero vuoti i prefabbricati che ospitavano la Scuola professionale. L’occasione era ghiotta e, presentatasi la possibilità d’acquistarne uno, si decise comunque di dare inizio ad una ristrutturazione che permettesse, anche se solo per un periodo limitato, una più dignitosa sistemazione. I nuovi locali, inaugurati in questi giorni, offrono ai soci un’accogliente sala ritrovo con terrazza, spogliatoi, officina, stenditoio per vele, docce e locale per riunioni. Anche all’esterno le barche, con la soppressione delle due vecchie baracche, hanno potuto essere sistemate più comodamente. II CVLL guarda verso il futuro con fiducia, continuando ad organizzare appuntamenti di prestigio e cercando sempre d’attualizzarsi. Trovata una conveniente situazione logistica e ormai avviata su binari collaudati la gestione delle infrastrutture, il CVLL intende ulteriormente intensificare gli sforzi per propagare lo sport della vela. Questo specialmente tra i giovani ai quali, senza esasperate tendenze verso una dimensione competitiva che comunque non viene trascurata, offre la possibilità di praticare uno svago sano e formativo. Lorenzo Sganzini CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Il CVLL nel 1990 Il CVLL nel 1978 N ell’autunno del 1987 nella relazione presidenziale osservavo, con grande soddisfazione, che era la prima volta dalla creazione del CVLL che si poteva tenere l’assemblea generale in un locale facente parte della sede del club. Questa, appena inaugurata, era la vecchia baracca in legno che il cantone aveva istallato alla Foce per ospitare provvisoriamente, insieme ad altre baracche simili, le scuole professionali e che, ormai inutilizzata, avevamo potuto acquistare e sistemare quale nostra sede. In confronto a quanto avevamo avuto prima, quella baracca ci pareva una reggia! Nell’Assemblea del 2006 Andrea Colombo nella sua relazione presidenziale, diceva: “Eccoci finalmente nella nuova sede, dopo tanti anni di promesse, di progetti, di attese abbiamo finalmente una casa. Dopo anni vissuti passando da baracca in baracca, per noi è davvero la realizzazione di un sogno. Dire che è stata lunga, estenuante è espri- 40 anni (1967 – 2007) mere unicamente parte dei sentimenti che ho vissuto insieme ai colleghi di comitato, ai presidenti precedenti e a tutte le persone vicine alla vita del circolo. Da quando nel 1975 siamo riusciti a mettere piede a Lugano c’è sempre stato un solo ed unico discorso che a momenti più o meno intensi ha coinvolto la vita e la gestione del circolo; la sistemazione dell’area della foce. Mi ricordo, ancora giovanissimo membro di comitato (avevo 16 anni), di aver preso parte a lunghissime riunioni nella sala dell’allora Banca Solari e Blum dove si discuteva delle varianti del progetto Otto, o più tardi nella sala di comitato della baracca ex scuole aver sentito Giovanni Tabet riferire prima di ogni seduta delle riunioni avute con l’arch. de Marchi per stabilire i dettagli del progetto di sistemazione della sede del CVLL e dei canottieri. Mi ricordo quando agli inizi degli anni novanta avevamo discusso e negoziato con Osvaldo Paris il contratto con il Municipio, mi ricordo quando a metà degli anni novanta avevamo presentato al comune il progetto d’organizzazione dell’area basato sull’idea dell’arch. Boila. Mi ricordo i progetti della sede elaborati dall’arch. e socio Giovanni Tabet insieme a Milo Navone, delle idee di sistemazione di Othmar Bolliger, d’aver discusso in tempi più recenti delle idee di Ivano Ghirlanda che ipotizzava un circolo velico galleggiante; poi dal 2000 le centinaia di riunioni con il Municipio, l’ufficio tecnico, gli architetti, la direzione lavori, il cantone, con la polizia, gli operatori del lago, le altre associazione della foce, ecc… Riguardando indietro comunque quello che più mi sorprende e mi sembra quasi incredibile, 29 non è tanto che alla fine siamo riusciti ad ottenere questa magnifica sede, ma che, quasi incurante di tutto, il circolo cresceva e viveva di una dinamicità sempre maggiore, con l’organizzazione di regate nazionali e internazionali, con una scuola vela che di anno in anno batteva record di affluenza, con giovani leve che pian piano si trasformavano in velisti.” Il CVLL nel 2003 Basterebbero queste poche parole per descrivere gli ultimi vent’anni del nostro circolo. Ma, passando in rassegna le tappe principali del lungo tormentone che ha costituito, lungo gli ultimi vent’anni, la cronistoria della sistemazione della Foce del Cassarate, si possono mettere in evidenza una serie di avvenimenti principali. Nel 1986 il Municipio di Lugano decide di abbandonare il progetto dell’arch. Otto e Associati. Nel medesimo anno il CVLL acquista la baracca di cui si è detto all’inizio e la siste- 30 mammo con un costo di oltre fr. 100’000.Ancora verso la fine del 1986 appare l’intenzione del Municipio di procedere alla sistemazione con un progetto di massima eseguito dall’Ufficio Tecnico Comunale. Nel 1987 si profila il progetto dell’arch. de Marchi. I lavori di costruzione del progetto de Marchi iniziano nel 1992. Il 9 marzo 1992 appena ultimati i lavori di CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO vedi dettaglio 1:20 abbattimento di parte delle vecchie baracche del cantiere Bivio, avviene un importante smottamento che fa franare nel lago una larga parte della riva a nord della nostra gru fino alla sede dei canottieri , interrompendo i lavori. All’inizio del 1993, dopo diverse perizie che sancivano l’instabilità dell’area, il progetto de Marchi viene definitivamente abbandonato. Nell’annuario 1994 il presidente Paris nella sua relazione scriveva: “La situazione delle finanze pubbliche ha fatto si che il Comune di Lugano prendesse in considerazione la realizzazione di un nuovo progetto molto ridimensionato sia negli interventi sia, ovviamente, nei costi, 40 anni (1967 – 2007) lasciando alle società l’onere del relativo finanziamento per le opere che le concernono.” Era nel frattempo apparso lo schema di progetto degli architetti Boila e Volger che avevano proposto un indirizzo completamente diverso dai precedenti e, a nostro parere, nettamente preferibile. Adottando lo schema generale suddetto e appoggiandosi all’eventualità di realizzare in proprio la sua sede definitiva, il CVLL studia diversi progetti sfociati poi nel 1999 in quello degli arch. Navone e Tabet. Inoltre già nel 1995 il circolo comincia a studiare l’istallazione, a proprie spese, di un nuovo pontile a sud con funzioni di frangiflutti. Esso verrà finalmente posato nel 1998. Nel 2000 il nuovo Municipio di Lugano cambia improvvisamente il suo atteggiamento attendista e interviene con decisione per realizzare direttamente tutta la sistemazione della foce e ne conferisce l’incarico all’arch. Boila. Comincia così l’atto finale di una commedia iniziata nel 1979 e che si concluderà nel 2006 con l’inaugurazione della nostra sede. Ma dal 2000 al 2006 non è stata una strada tutta in discesa, bensì cosparsa di ostacoli da superare sotto forma di trattative con i vari funzionari cantonali e comunali, con i progettisti e gli ingegneri gli artigiani coinvolti nella costruzione, riguardo un’infinità di questioni: distribu- 31 zione degli spazi interni ed esterni, canoni d’affitto, competenze, sistemazioni provvisorie, ecc. In questa fase ci siamo pure avvalsi della collaborazione degli architetti Maurizio Stella e Dario Piccaluga che hanno curato l’arredamento degli spazi a noi assegnati. Nell’assemblea generale straordinaria del 14 settembre 2005 viene approvato il preventivo per la nuova sede e per la sostituzione dei 2 vecchi pontili in ferro per un investimento globale di Frs. 730’000.- che ci ha permesso non solo d’avere una nuova sede, ma d’arredarla e personalizzarla secondo le nostre esigenze. A commento finale del lungo capitolo costituito dalla creazione della nostra sede definitiva, possiamo rilevare come lo smottamento della riva nel marzo 1992 si sia rivelato per il CVLL un evento provvidenziale, perché senza di esso avremmo avuto una sede certamente meno bella di quella che abbiamo. Appare quindi plausibile pensare che quella frana fu benevolmente ispirata da qualche divinità protettrice della vela. Il CVLL nel 2004, dopo l’incendio Le fondamenta della nuova sede, 2005 32 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Inaugurazione della nuova sede 24 settembre 2006 Si possono ricordare altri due grossi eventi naturali che negli ultimi vent’anni hanno colpito, meno benevolmente, il nostro circolo. Il primo nel 1997 quando un violento marino ha disancorato il pontile sud (non c’era ancora il frangiflutti) facendolo ruotare fin contro l’altro pontile con notevoli danni a numerose imbarcazioni compreso il motoscafo del circolo che affondò. 4 agosto 2004 34 Il secondo é l’incendio del 2004 che anticipò la fine della nostra povera baracca, costringendoci a vivere gli ultimi 2 anni in alcuni container. Tuttavia, malgrado tutte le difficoltà e le traversie sopra riassunte, il CVLL è cresciuto. Nel 1987, con facile similitudine, dicevo che il ventenne CVLL era diventato maggio- renne. Ora possiamo dire che il CVLL è maturo. L’organizzazione si è migliorata e professionalizzata. Per molti anni i vari comitati che si sono succeduti hanno avuto il cruccio di non riuscire ad organizzare un’attività didattica e sportiva per i più giovani all’altezza delle intenzioni. Diverse persone si sono alternate alla guida del movimento agonistico giovanile, ma é unicamente con l’avvento di Sergio Guaita che la scuola di regata ha assunto una struttura più professionale; iniziata con una squadra optimist di 6 ragazzi e 2 equipaggi 420 si è man mano sviluppato. Ora l’attività dei giovani velisti del CVLL si è trasformata fino a costituire una delle più importanti squadre agonistiche giovanili svizzere. Sono quasi 60 i giovani che hanno fatto della vela il loro sport principale e che perseguono seriamente la loro formazione con allenamenti regolari durante tutto il corso dell’anno sotto la guida di 5 allenatori professionisti che assicurano loro il necessario supporto tecnico. Anche la scuola vela, che è rivolta alla CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO La scuola vela cresce… 40 anni (1967 – 2007) 35 prima formazione di base e che sempre più trova i suoi allievi tra i giovani e i giovanissimi, sotto la direzione di Lucio Centrodi ha raggiunto quantità straordinarie: nel 2006 ha registrato più di 500 partecipanti ai vari corsi. Praticamente durante tutta l’estate sono offerti settimanalmente corsi di iniziazione e perfezionamento su optimist, minicatamarani, laser, violini, Corsi estivi con i Mini Cat Naturalmente la flotta del circolo si é adeguata alle accresciute necessità della scuola vela:. I gloriosi e vetusti caravelle sono stati sostituiti da 4 nuovi “violini 18”, 3 nuovi gommoni di media cilindrata hanno fatto la loro apparizione al circolo, 4 minicatamrani hanno ampliato l’offerta per i corsi estivi, e nel 2006 sono stati acquistati 10 nuovi optimist da regata per i giovani del gruppo sportivo. 36 CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO In questi ultimi vent’anni parecchi sono stati i membri del CVLL che hanno conseguito importanti risultati agonistici nelle più disparate classi e funzioni. Sicuri di dimenticare qualcuno e scusandocene in anticipo, citiamo alla rinfusa Christoph Bottoni, Lavinia Stitz, Mattia Arrigo, Franco Rossini, Sacha De Micheli, Alessandro Castelli, Juerg Kaufmann, Tato Scascighini, Chico Cavalli, Tina e Carol Ranft, e più recentemente le giovani Julia Rakusa e Alessandra Guaita, Andrea e Matteo Minetti, e i giovanissimi Stefano Doninelli e Sebastiano Baranzini. Ma il nostro circolo si è affermato non solo per i successi di propri membri, ma anche e soprattutto per merito delle manifestazioni sportive che ha saputo promuovere, tanto che nel 2003 è risultato il più attivo club svizzero per l’organizzazione delle attività regatistiche. Si possono qui ricordare alcuni eventi importanti: il campionato svizzero Optimist del 1996 e del 2007; il campionato svizzero assoluto Surprise del 1999 e nel 2007; la Ticino sailing week; il campionato svizzero 470; nel 2001 la prima Europa cup Laser che da allora è diventata un appuntamento annuale quale unica tappa lacustre del campionato raggiungendo nel 2005 le 150 imbarcazioni al via; la Coppa Europa Surprise del 2004, l’Ubs Alinghi Swiss tour, e i 10 campionati invernali del Ceresio, per non dimenticare le 27 edizioni 40 anni (1967 – 2007) 39 della tradizionale Coppa Roda.. Questa rapida rassegna degli ultimi 20 anni del CVLL non sarebbe completa senza citare il nostro custode storico Othmar Bolliger, per tanti anni colonna portante e papà del circolo velico, che nel 1997 pone fine al suo incarico. Gli succede Geo De Stefani e poi, dal 2002 Francesco Bolliger (figlio di Othmar) coadiuvato a partire dal 2007 da Mile Jenic. Buon sangue non mente. E per terminare in famiglia pure Maiti Bolliger ha terminato a fine 2006 il suo oltre ventennale periodo di segretaria del nostro sodalizio ed è stata sostituita da Cristina Marzo. Vogliamo poi dedicare un pensiero ad alcuni personaggi, purtroppo scomparsi in questo ultimo ventenio, che, insieme ad altri, hanno particolarmente marcato con la loro presenza e attività la vita del nostro circolo. Citiamo Sono Viero Balmelli, Chico Crivelli, Flavdio Rimoldi, Edy Schmidig e Ugo Signorelli, Luigi De Micheli. Dal 2000 la vela mondiale, svizzera e naturalmente anche quella luganese, è stata in- 40 Foto di gruppo con i rappresentanti del Team Alinghi vestita e lanciata in alto dal ciclone Alinghi. Il CVLL è stato direttamente coinvolto già nel 2000 con la partecipazione a Lugano di Russel Couts, Brad Butterworth e Warwick Fleury ad un match race promozionale per lanciare la sfida svizzera alla coppa America. Molti ricorderanno poi le interminabili notti al circolo davanti al grande schermo per assistere alle regate del 2003. Dal 2005 ospitiamo nel nostro golfo le annuali sfide di match race dell’UBS Alinghi Swiss Tour che hanno visto la partecipazione, fra gli altri, di Peter Holmberg, JordiGardi Calafat, Peter Evans, Cicio Celon, ecc. In Luglio 2007 abbiamo potuto festeggiare in sede, insieme ad alcuni marinai d’Alinghi, la vittoria della 32° Coppa America. CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Team Alinghi in azione all’ UBS Swiss Alinghi Tour Infine, a chiusura di questo breve resoconto, mi sia consentita un’osservazione personale. Il CVLL si è caratterizzato, da sempre, per essere un circolo antielitario, cioè aperto a tutti i ceti sociali, avente quale scopo principale la promozione della vela a tutti i livelli: sportivi e diportistici. Abbiamo sempre sostenuto che il blazer non rientrava nell’immagine che volevamo diffondere del nostro club. Orbene, credo auspicabile che la nostra nuova sede bella, elegante e lussuosa, tanto da risultare quasi intimidente per i vecchi soci abituati alle baracche di legno, non suggerisca di cambiare il nostro carattere, ma sia mezzo e stimolo per proseguire sempre meglio sulla nostra rotta originale. Giovanni Tabet 42 Gli auguri di“Buon vento” in occasione dei 40 anni del CVLL da parte dell’On. Giovanni Cansani, CIRCOLO VELICO LAGO DI LUGANO Edito dal Circolo Velico Lago di Lugano. Finito di stampare in 1’000 esemplari nel novembre 2007. Stampa: Grafica: Fotografie: 40 anni (1967 – 2007) Fratelli Roda SA Andrea Rossi Othmar Bolliger, Francesco Bolliger, Roberto Ghidoni, Andreas Kaufmann, Jürg Kaufmann, Beda Krucker, Daniele Poggiali, Andrea Rossi. 43 40 anni (1967 – 2007) 44