1
Gli anni „70

Si arriva agli anni '70 attraverso grossi sconvolgimenti che hanno segnato un
periodo di transizione che ha messo in discussione la rigidità, l'autoritarismo, la
non uguaglianza, la poca democrazia, l'ufficialità, le gerarchie e le burocratizzazioni
diffuse, le diversità di trattamenti, la cultura pilotata, la scuola per i pochi, i
privilegi e le disparità nella società, regnanti negli anni '50 - '60.

Gli anni '60 hanno segnato il boom industriale dopo la ricostruzione degli anni '50
che hanno dovuto far fronte ad una crescita della nuova Repubblica appena agli
inizi.

Con la società industriale incominciano a rompersi e a mettersi in crisi rapporti
durati per anni; i nuovi soggetti del lavoro industriale cominciano a porsi
criticamente, cominciano a rivendicare i loro diritti, lì dove lavorano e producono:
nelle fabbriche; intanto nelle scuole si comincia a mettere in discussione il sapere
costituito e le "regole del gioco" cominciano a cambiare.

Operai e studenti insieme, ad iniziare un nuovo periodo che ha segnato, in modo
inequivocabile, una linea di demarcazione così netta e profonda, da incidere per i
cambiamenti degli anni avvenire.
2
2. Perché nasce il Consultorio Familiare?
(Anni „70, anni delle grandi riforme)
E' in questo clima di nuovi fervori e nuove speranze che nascono Leggi come:
1. Lo Statuto dei Lavoratori, (L. n. 300, del 20 maggio 1970);
2. Il Divorzio, (L. n. 898, del 1° dicembre 1970);
3. La Tutela della Lavoratrice Madre, (L. n. 1.204, del 30 dicembre 1971);
4. I Decreti Delegati nelle Scuole, (nn. 416, 417, 418, 419, 420, emanati con
D.P.R. del 31 maggio 1974);
5. Il Nuovo Diritto di Famiglia, (L. n.151 del 19 maggio 1975);
6. I Consultori Familiari, (L. n. 405, del 29 luglio 1975);
7. Legge Basaglia, (L. n. 180, del 13 maggio 1978);
8. L'Interruzione Volontaria di Gravidanza, (L. n. 194, del 22 maggio 1978);
9. La Riforma Sanitaria, (L. n. 833, del 23 dicembre 1978).
E' uno scoppio sociale con conseguenze politiche - legislative, spinte da imponenti
manifestazioni di piazza, sintomo delle nuove esigenze degli operai, delle donne,
delle mamme, delle lavoratrici, degli studenti, delle nuove generazioni, decise a
costruire il loro futuro e ad incidere per quello dei figli.
3
Da un modello Biomedico ad
un modello Sociale di salute

sono nati sulla spinta del movimento delle donne degli anni Settanta,

portando un potente messaggio di un cambiamento del concetto di salute:

cioé, da un modello biomedico: salute come assenza di malattia, che era imperante
prima degli anni „70,

ad un modello sociale: salute come stato di benessere generale, sia sul piano fisico,
sia sul piano psicologico e sociale, che si andava affermando negli anni ‟70.

Tutto ciò presupponeva un nuovo modo di operare degli operatori, che dovevano
passare dal modello tradizionale paternalistico – direttivo, con gli utenti,

al modello partecipativo, cioé basato sulla partecipazione e sul lavoro di équipe, in
cui il lavoro sanitario, si andava a confrontare sinergicamente, con il lavoro sociale ed
avendo come obiettivo basilare la risposta partecipata con gli utenti ed il territorio, ai
bisogni che gli Stessi esprimevano.
4
Nasce il Consultorio Familiare di Celico
In questo clima, il 15 maggio del 1979,
nasce il Consultorio Familiare di Celico, a
distanza di quattro anni dalla Legge
Istitutiva Nazionale, la n. 405, del 29
luglio 1975 e a distanza di due anni dalla
Legge Regionale che istituiva i Consultori
Familiari in Calabria, la n. 26, dell'8
settembre 1977.
E' stato il primo Consultorio, insieme con
un altro di Cosenza, istituito in Calabria.
Il clima era quello degli del sessantotto e
degli autunni caldi e il vero "nemico da
abbattere"
era
"l'arretratezza,
la
diffidenza, la confusione e la mancanza di
informazioni"
che
in
quegli
anni
esistevano nella pubblica opinione verso
questi nuovi Servizi Socio-Sanitari.
5
6
7
La Copertina del n.1 del 1981 (Disegno di A. Granata)
La Copertina n.2 del 1981 (Disegno di A . Inglese)
8
Opuscolo del 1979
"Maternità" di Alfredo Granata (1989)
9
"Maternità" di Enzo Granata (1995)
IL CONSULTORIO CI E ’ FAMILIARE?
(Dicembre 2001)
10

Chi troviamo al Consultorio Familiare di Celico
1.
Dr. Leonardo Granata, Responsabile e Sociologo;
2.
Dott.ssa Silvana Scarpelli, Ginecologa;
3.
Dott.ssa Loredana De Marco, Ginecologa;
4.
Dott. Franco De Santis, Ginecologo;
5.
Dr.ssa Franca Granieri, Assistente Sociale;
6.
Sig.ra Francesca Oriolo, Ostetrica;
7.
Sig.ra Filomena Stella Bartucci, Infermiere Professionale;
8.
Sig.ra Alessandrina Buccieri, Assistente Sociale.
11
I Comuni di competenza del Consultorio Familiare di Celico
12
N.
Comune
Maschi
Femmine
Totali
1
Aprigliano
1.360
1.470
2.830
2
3
Casole Bruzio
Celico
1.262
1.568
1.295
1.532
2.557
3.100
4
5
Lappano
Pedace
485
1.035
499
1.043
984
2.078
6
Pietrafitta
724
714
1.438
7
Rovito
1.524
1.546
3.070
8
Serra Pedace
508
533
1.041
9
Spezzano della Sila
2.357
2.379
4.736
10
11
12
Spezzano Piccolo
Trenta
Zumpano
1.033
1.339
996
1.062
1.383
984
2.095
2.722
1.980
X
Totali
14.191
14.440
28.631
( 3 , 9 % della popolazione
provinciale )
Y
Popolazione provinciale
di Cosenza
(1.1.2006 dati ISTAT )
357.685
372.710
730.395
Popolazione dei Comuni di competenza (1.1.2006 dati ISTAT)
13
I compiti del Consultorio

Il Consultorio Familiare è un Servizio Socio-Sanitario di base di primo ascolto e di primo intervento,
orientato alla prevenzione e riservandosi un‟attività di diagnosi e cura di prima istanza, per le
domande di salute che si presentano, da indirizzare poi ai Servizi Territoriali appropriati,
(Ambulatori, Ospedali, Comuni, ecc.) e mantenendo poi con i medesimi, un pieno rapporto
sinergico.

I Consultori Familiari hanno un vastissimo campo di intervento, spaziando dalle problematiche
legate: all'infanzia, alla pubertà, all'adolescenza, all'età adulta, al fine di assicurare un Servizio
Specialistico, di Assistenza Sociale, Psicologica e Sanitaria per la preparazione alla maternità e
paternità responsabile;

per i problemi della coppia e della famiglia; per divulgare informazioni idonee a promuovere o a
prevenire la gravidanza, consigliando i metodi contraccettivi ed i farmaci adatti a ciascun caso; per
tutelare la salute della donna e del prodotto del concepimento.

Il Consultorio Familiare è un servizio socio-sanitario molto vivo, dinamico, strettamente collegato
con il Territorio e con le Istituzioni ed Organizzazioni e di Esso, deve conoscerne bene le
caratteristiche e le esigenze,

per non attendere passivamente l'utente, ma essere in grado di cercarlo e raggiungerlo, di
conoscerne i fattori ambientali e sociali che possono influire negativamente su tutte le
problematiche attinenti le competenze consultoriali e di prendere iniziative, per modificarli
positivamente.
14
Utenti e Prestazioni negli anni
15
ANNI
UTENTI
PRESTAZIONI
1979
13
26
1980
277
418
1981
420
512
1982
528
577
1983
733
897
1984
786
1000
1985
292
486
1986
223
355
1987
366
630
1988
531
660
1989
309
440
1990
371
538
1991
469
1140
16
ANNI
UTENTI
PRESTAZIONI
1992
320
661
1993
799
922
1994
1200
2650
1995
1306
2730
1996
1388
2880
1997
1458
3304
1998
1562
3358
1999
1618
5145
2000
1768
6394
2001
2664
8832
2002
5245
10220
2003
2384
7887
2004
2578
10026
17
ANNI
UTENTI
PRESTAZIONI
2005
2936
10050
2006
2962
11282
2007
2970
11300
2008
3004
12283
18
N.
COMUNE
MASCHI
FEMMINE
TOTALI
1
Aprigliano
280
282
562
2
Casole Bruzio
326
283
609
3
Celico
332
323
655
4
Lappano
105
98
203
5
Pedace
222
174
396
6
Pietrafitta
171
149
320
7
Rovito
360
330
690
8
Serra Pedace
131
99
230
9
Spezzano della Sila
482
462
944
10
Spezzano Piccolo
244
221
465
11
Trenta
329
283
612
12
Zumpano
244
226
470
X
TOTALI
3.176
3.124
Y
Popolazione Provinciale di Cosenza
(fascia d‟età: 0-19 aa.)
(1.1.2006 - dati ISTAT)
76.854
72.992
6.156
(21,50% della
popolazione totale di
competenza: 28.631;
4,11% della popolazione
provinciale: 0-19 aa.:
149.846)
149.846
Fascia d‟età 0-19 aa. nel Territorio di competenza (dati ISTAT 1.1.2006)
(per programmi indirizzati a minori ed adolescenti)
19
Fasce d‟età 0-19 anni (per programmi indirizzati a minori ed adolescenti)
20
N.
COMUNE
TOTALE
% rispetto al totale della
fascia d‟età considerata
1
Aprigliano
754
9,75
2
Casole Bruzio
706
9,12
3
Celico
841
10,87
4
Lappano
271
3,50
5
Pedace
517
6,68
6
Pietrafitta
363
4,69
7
Rovito
877
11,34
8
Serra Pedace
259
3,35
9
Spezzano della Sila
1282
16,57
10
Spezzano Piccolo
571
7,38
11
Trenta
759
9,81
12
Zumpano
537
6,94
X
TOTALE
7.737
(53,58% della
popolazione femminile del territorio
in esame che risulta essere di
n. 14.440 donne)
Donne 25-64 anni nei Comuni di competenza
(per programmi di screening con Pap-Test)
100%
21
Donne 25-64 aa. nei Comuni di competenza
(per programmi di screening con Pap-Test)
22
N.
COMUNE
TOTALE
% rispetto al totale della
fascia d‟età considerata
1
Aprigliano
337
11,22
2
Casole Bruzio
268
8,92
3
Celico
304
10,12
4
Lappano
112
3,73
5
Pedace
238
7,93
6
Pietrafitta
132
4,40
7
Rovito
318
10,59
8
Serra Pedace
108
3,60
9
Spezzano della Sila
534
17,78
10
Spezzano Piccolo
196
6,53
11
Trenta
291
9,69
12
Zumpano
165
5,49
X
TOTALE
3.003 (20,80% della
popolazione femminile del
territorio in esame che
risulta essere di n. 14.440
donne)
100%
Donne 50-69 aa. nei Comuni di competenza
(per programmi di screening con Mammografia)
23
Donne 50-69 aa. nei Comuni di competenza
(per programmi di screening con Mammografia)
24
I Consultori
come risorse preziose per le nostre comunità

È questa la caratteristica che deve emergere oggi, una grande risorsa che
deve essere potenziata per noi e soprattutto per le generazioni future, in
rapporto ai nuovi bisogni emergenti.

Ormai il Consultorio è un punto di riferimento importante per la popolazione
ed il lavoro svolto sino ad oggi è un patrimonio che appartiene a tutti, in
quanto è stato ed è strumento ed agente, di cambiamenti sociali e culturali.
Nuove emergenze e nuovi bisogni

1.
2.
3.
4.
5.
Oggi dobbiamo rispondere alle nuove emergenze ed ai nuovi bisogni della
popolazione, quali:
la problematica adolescenziale e giovanile,
la problematica sugli affidamenti e le adozioni internazionali,
il sostegno specialmente ai minori in caso di separazioni e divorzi,
con accentuazione del compito della Mediazione Familiare,
tutte le problematiche inerenti il mondo dell‟immigrazione, badanti e
minori di immigrati,
25
Anziani e Giovani:
come risorse e non come problemi

Va tenuto presente, che il Consultorio Familiare, oltre alla fascia, principalmente
materno - infantile, è oggi orientato anche ad un‟utenza, per lo più femminile, in età
post-fertile, per la problematica anzianità, sia dal punto di vista psico-fisico e di
salute, sia dal punto di vista sociologico e sociale,

tenendo in debito conto, il fatto che la vita si è notevolmente allungata, questo è
positivo certamente, ma dobbiamo far sì che l‟anzianità venga vissuta sempre
meglio, in modo da dare oltre che “anni alla vita”, anche “vita agli anni”.

Oggi, stiamo portando avanti con le Scuole del Territorio, in perfetta sinergia,
programmi di Educazione all‟Affettività ed alla Sessualità;

con i Servizi Sociali dei Comuni, con i quali la collaborazione è positiva, soprattutto
per prestazioni di carattere socio-sanitario, relative ad affidamento ed adozioni,

a relazioni psico-sociali, per minori in caso di separazioni e divorzi, in rapporto con i
Giudici Minorili e

di relazioni psico-sociali, per l‟inserimento di persone in difficoltà in case di
accoglienza e di assistenza, specialmente di anziani in difficoltà, in cui entra in gioco
anche la Regione.
26
Quali proposte per il futuro
1.
2.
Creazione di Piani Attuativi Locali (PAL), per ogni singolo Consultorio o
più Consultori;
completamento dell‟ “équipe consultoriali”, lì dove risultano incomplete;
3.
dotazione di strumentazione sanitaria, come ecografi e colposcopi, lì dove
mancano o sono ormai inidonei agli esami;
4.
creazioni di sedi-filtro sul territorio;
5.
analisi, lettura e programmazione dei bisogni del territorio e delle relative
risposte,
6.
con applicazioni di metodologie e strumenti, a carattere sociologico ed
epidemiologico, in modo da programmare ed agire oggi,
7.
con piani a breve, medio e lungo termine.
27
Verso la nuova generazione

Noi operatori di ieri, abbiamo portato, quasi per mano, i Consultori sino ad oggi e di
questo ne siamo orgogliosi ed onorati e doverosamente, con onore ed
orgogliosamente, oggi abbiamo sentito la necessità di celebrare i 30 anni del nostro
Consultorio,

nostro certamente, perché è da 30 anni che operiamo in questo servizio ed ormai
siamo quasi un tutt‟uno, nostro come ricchezza e risorsa che abbiamo a Celico e
nella nostra Presila, ma soprattutto nostro perché sentiamo che ogni giorno, nella
nostra trincea di lavoro, svolgiamo e diamo soluzioni possibili ai tanti bisogni, che
non sono pochi, del nostro Territorio

e quindi il nostro diventa collettivo e diventa Istituzione Consultorio che appartiene
a tutti e nella quale tutti possono trovarvi la risposta possibile ai loro tanti problemi
ed è quello che facciamo giornalmente,

non da oggi ma da 30 anni e sapete qual è la nostra più grande soddisfazione!?

È quella di sentirci dire dai ragazzi e ragazze, in età puberale e quindi in
crescita, che nei colloqui e nelle lezioni che hanno seguito in Consultorio,
si sono così espressi:
28
“Esperienza unica ed interessante”
 “Un‟esperienza
utile
ed
interessante,
che
ci
ha
permesso
di
affrontare
liberamente, argomenti quasi
mai trattati in famiglia e
oggetto spesso di cattiva
informazione, data, da chi ne
sa meno di noi”.
29
Agenzie verticali della società

Sono parole di due ragazzi della Scuola Media di Celico, che hanno seguito
il Corso di Educazione Affettiva e Sessuale nell‟anno passato.

Oggi quei ragazzi non sono più nei banchi della Scuola Media Inferiore,
sono passati alla Scuola Superiore, frequentano le Scuole di Cosenza e
quindi hanno a che fare con altri percorsi di vita e di studi,

ma comunque siamo sicuri, che non dimenticheranno mai l‟esperienza
vissuta in Consultorio perché, quell‟esperienza si è affiancata alle altre
agenzie verticali della Società, cioè la Famiglia e la Scuola, che li ha
formati per un periodo della loro vita, in senso positivo ed apportato loro
delle modificazioni culturali,

perché solo da una modificazione ed un accrescimento culturale, la nostra
società può ben guardare al futuro.
30
Il Vostro Consultorio

Fra altri 30 anni, sicuramente meno, noi, orgogliosi di aver contribuito a
lavorare, al meglio possibile, nel Nostro e soprattutto nel Vostro
Consultorio, cederemo il passo alle nuove generazioni con l‟augurio, che
orgogliosi lo porteranno sempre più avanti!...

Va dato il merito all‟Amministrazione, a cominciare dal Sindaco, Luigi
Corrado, all‟Assessore alla Sanità e Servizi Sociali, Antonio Falcone e al
Vice-Sindaco ed Assessore alla Cultura, Luigi Perri,

che pigliato in mano la situazione, con la sua capacità di mediazione e di
competenze, hanno tutti, poi contribuito alla riuscita di questo convegno e
di questa ricorrenza dei 30 anni del Consultorio Familiare di Celico,

perché come me si sono fatti subito carico, di un dovere ma soprattutto di
un onore, per celebrare tale “Evento”.
31
Per le Utenti e per gli Utenti

Un ricordo positivo è per tutti i Colleghi e tutte le Colleghe, che con le loro
Professioni, hanno lavorato con passione nel Consultorio Familiare di
Celico ed oggi sono in pensione o in altre sedi lavorative e ringrazio il mio
gruppo di lavoro di oggi, che come me, porta avanti questo Servizio,
anche fra tante difficoltà,

ma sono soprattutto le Utenti e gli Utenti che giornalmente si rivolgono al
Consultorio Familiare di Celico, che fanno ed hanno fatto il Consultorio
Familiare di Celico, perché senza utenti qualsiasi Servizio, non solo un
Servizio come il Consultorio, non avrebbe necessità ad esistere, con
l‟augurio che sempre di più possiamo operare al meglio possibile per i loro
bisogni!...

A chiusura di questo mio contributo voglio rivolgere un ringraziamento
particolare, ma soprattutto un pensiero ed un ricordo, particolare, a Chi
questo Consultorio lo ha fatto nascere e qui voglio ricordarLo
pubblicamente, parlo di Leandro Noce e qui mi fermo!…

Grazie!...
32
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Convegno 30 Anniversario