COMUNE DI CANALE MONTERANO IL PIANO EMERGENZA NEVE E GHIACCIO DEL MONTERANO (RM): COMUNE DI CANALE Elaborato dal Comitato Tecnico del Gruppo Comunale Volontari Monterano della Protezione Civile, formato dal Prof. Dott. Jerzy Rydzy, Ing. Giuseppe Franzosi, Arch. Gentili Alessandra, Dott. Ing. Coletti Angelo Comune Canale Monterano- Piazza del Campo n. 9- tel. 06 9962401 Fax 06/9962637 06/99679280 - sito http://www.comune.canalemonterano.rm.it – E mail: [email protected] Gruppo Comunale Monterano della Protezione Civile – Piazza del Campo n. 9 – cell. 335.1570882 – sito: www.protezionecivile.es - E mail: [email protected] - indirizzo face book : [email protected] Prima Stesura: anno 2008-2009 Revisione: Marzo 2013 PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 1 Il Piano Comunale Emergenza Neve e Ghiaccio: Cap 1 • PREMESSA La presente integrazione è stata necessaria, in quanto il precedente Piano era in alcuni casi generico e non detta precise disposizioni in materia. Inoltre non si sa da chi è stato scritto, quando è stato scritto e quando vada revisionato e aggiornato. Il punto fondamentale del Piano è la costituzione di Un Gruppo Tecnico volontario e gratuito d’Intervento, formato da vari esperti e professionisti. Il Gruppo Tecnico d’Intervento ha il compito di primo sopralluogo in caso d’emergenza, dovrà dirigere le operazioni di intervento e l’attività dei Presidi Territoriali Comunali. Il Gruppo, comandato dal Sindaco Stefani o da un suo delegato, sarà formato dai seguenti signori (in futuro è importante avere sempre le stesse figure professionali e tecniche nel Gruppo – anche se con nomi diversi- per garantire una maggiore competenza professionale) : il Sindaco Stefani Angelo, il RUT Geom Marani Angelo, un Agente Polizia Locale, il RUO Dott. Ing. Coletti Angelo, il RUCL Arch. Gentili A., l’Ing. Franzosi Giuseppe, il Dott. Castrica Alessandro (medico), l’infermiera Salvatori Maria Cristina. In caso di precipitazioni rientranti nel novero della normalità e più precisamente quelle interessanti soprattutto le zone collinari, non sono sufficienti le risorse disponibili dell'Ente che interverrà soprattutto con i propri mezzi avvalendosi, di norma, dell'ausilio di Ditte esterne. Nel caso in cui le precipitazioni nevose dovessero essere abbondanti e persistenti, tali da determinare disservizi di particolare gravità, si dovranno porre in essere le misure di emergenza contenute nel presente piano. Se le precipitazioni dovessero essere ritenute eccezionali, tanto da determinare disservizi di tale gravità o più generalmente eventi che non possono essere fronteggiati dalla comunità locale, si coinvolgerà, tramite la Prefettura, anche la struttura Provinciale di protezione Civile. In merito alle indicazioni operative per le situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici, elencate nella comunicazione della Prefettura di Roma prot. N. 176283/2012 del 18 ottobre 2012, si elencano gli elementi da inserire nel Piano del Comune di Canale Monterano (RM): Sistema di allertamento: PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 2 la struttura, che assicura ogni giorno il corretto e puntuale recepimento degli avvisi meteo diramati dal Centro Funzionale Regionale- Dip. Protezione Civile, è : - la Polizia Locale (agente Andreoni Luciano: cell. Serv. 335/5391007 ed agente Ceciarelli Gerardo: cell. Serv. 335/5391035) la cui e-mail è [email protected] , il fax dell’Ufficio dei Vigili urbani è 06-99674757, mentre Il fax della Segreteria del Comune di Canale Monterano è 06- 9962637. - Tale struttura è ausiliata da un volontario della protezione civile, Ing. Franzosi Giuseppe, con le e-mail: [email protected] ; [email protected] ; Piani Emergenza Comunali : Per quanto riguarda i presidi territoriali, con compiti di vigilanza ed intervento tecnico, sono costituiti dagli operai comunali e dagli agenti della polizia locale, coordinati dai responsabili ed ausiliati dai Volontari del Gruppo Monterano (ove disponibili). Per quanto riguarda le aree sicure, esse sono state individuate (si veda il Piano emergenza e suoi aggiornamenti) e segnalate tramite apposita cartellonistica. Per quanto riguarda il luogo del coordinamento del soccorso (C.O.C. o C.O.M.), è stato individuato nella sede degli uffici del Comune qualora siano agibili e sicuri. In caso di danni strutturali/inagibilità saranno collocate strutture mobili in Piazza della Carraiola ed in Piazza S. Egidio . Informazione Preventiva: Sono state indicate, tramite apposita cartellonistica, le aree interessate da fenomeni calamitosi di natura idrogeologica o idraulica: via Braccianenese/ via Manziana , via del Pizzetto, via Stigliano. Sono state diffuse alla popolazione le pratiche di comportamento, tramite la diffusione di opuscoli cartacei, l’attivazione di 2 punti informativi gestiti dai Volontari del Gruppo Comunale Monterano presso l’Ufficio Turistico (in piazza Tubinghen) e la sede del Gruppo Protezione Civile (in piazza del Campo 9), la pubblicazione sul web nei siti del Comune, del Gruppo Monterano e di facebook. PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 3 2 • ATTIVITA' PREPARATORIA In caso di abbondanti nevicate, lo scenario dell'evento interesserà l'intero territorio comunale, soprattutto le porzioni che superano i 400 mt slm. Tuttavia tenendo conto della sua altitudine, della sua posizione geografica e dei dati storici, nel nostro Comune il manto nevoso non dovrebbe superare i 40 cm. di altezza. La pericolosità, definendo come tale la probabilità del manifestarsi dell'evento di cui sopra dell'entità su ipotizzata, può essere indicata presuntivamente ricorrente ogni 10 anni. Il rischio, definito dalla probabilità che tale determinato evento si verifichi, inciderà sull'ambiente arrecando danno all'uomo ed alle sue attività, in relazione alle condizioni di vulnerabilità, intendendo come tale la misura della porzione di un valore che può vedersi perduto o danneggiato a causa di un evento. Saranno vulnerabili in modo particolare le strutture vetuste, le tensostrutture, i ricoveri agricoli quali fienili, capanne, baracche, luna park, etc. Lo spessore del manto nevoso presente sulle coperture dovrà essere inversamente proporzionale allo stato di efficienza delle strutture stesse. Al fine di evitare crolli con conseguente pericolo alla pubblica incolumità si raccomanda di tenere sotto costante controllo il peso che insiste sulle coperture provvedendo, ove occorre, alla rimozione della coltre nevosa. In caso di gelate, occorre controllare che dai cornicioni non sporgano strati di ghiaccio il cui distacco potrebbe causare gravi danni fisici agli utenti della strada. A tal fine necessita che ogni interessato provveda all'immediato transennamento dello spazio ritenuto pericoloso e che con tempestività provveda all'eliminazione del pericolo. Si invita a limitare al massimo gli spostamenti in auto soprattutto se sprovvisti di catene o di pneumatici adeguati. Una raccomandazione particolare alle persone di età avanzata ad uscire il meno possibile onde non incorrere in rovinose cadute causate dalla presenza di neve e/o ghiaccio. Altra raccomandazione doverosa da farsi, è quella di fare estrema attenzione allo stato delle piante, le quali, cariche di neve, potrebbero costituire un serio pericolo alla pubblica incolumità, causa caduta totale o parziale. Nell'approssimarsi della stagione invernale, i contatori dell'acquedotto dovranno essere appositamente ricoperti con isolante termico, soprattutto quelli di non recente posizionamento (infatti nel nostro Comune i contatori dell'acqua potabile sono, ormai, quasi tutti del tipo "a secco" e quindi di più difficile da gestire). Pertanto le emergenze che potrebbero verificarsi dal 01 ottobre al 31 maggio di ogni anno sono: neve, ghiaccio, allagamenti-inondazioni, frane-dissesti idrogeologici, caduta di alberi sulla carreggiata stradale comunale. Per ogni emergenza si deve definire in modo preciso i seguenti elementi: 1. Come si conosce l’emergenza; 2. Chi verifica la veridicità della notizia; 3. Chi dà il pre-allarme ed attiva i soccorsi; 4. Quali soccorsi (squadre) intervengono e cosa fanno; PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 4 5. Le ditte esterne che intervengono in sostituzione/ausilio delle squadre di soccorso; 6. Chi coordina le operazioni; 7. Chi comunica la fine dell’emergenza. Si deve inoltre stimare dettagliatamente tutte le risorse ed i mezzi disponibili, verificare i siti d’accoglienza primaria ecc., le aree per gli eliporti. 3 • STATO DI PREALLARME - ALLARME - ATTIVITA' DI EMERGENZA - GESTIONE INTERVENTO - FINE EMERGENZA Quando i bollettini meteo locali diramati giornalmente o periodicamente, di norma inviati via fax al Comune dalla Prefettura, lasciano prevedere una situazione meteo che potrebbe determinare nevicate e quindi probabili situazioni di crisi nel territorio comunale, dovranno essere adottati da tutti gli Enti, Amministrazioni e Comandi le misure di preallarme in modo da non trovarsi impreparati al momento dell'emergenza. Perciò alcune emergenze (neve, ghiaccio) si possono prevedere in anticipo grazie al bollettino meteo, inviato tramite fax, dal Dipartimento della Protezione Civile. Per altre emergenze, quali caduta alberi- frane-allagamenti, si conosceranno al momento del verificarsi dell’evento tramite telefonate o segnalazioni esterne ai numeri della Protezione Civile, del cell. di servizio degli agenti della Polizia Locale, del cell. di servizio del Sindaco, del cell. di servizio del Resp Ufficio Tecnico (attualmente il Geom. Marani Angelo). E proprio queste ultime persone dovranno verificare la fondatezza delle notizie, dare il pre-allarme ed attivare i soccorsi. In particolare dovrà essere: assicurata la presenza del personale munito di potere decisionali; controllata la lista di pronta reperibilità del personale tecnico; curata la messa a punto dei mezzi di soccorso; provata la rete delle comunicazioni di emergenza dei radioamatori attivandola periodicamente; curare lo stato di conservazione e di immagazzinamento del sale. Per quanto attinente alle competenze facenti capo al Comune ed all'attribuzione del Sindaco secondo il dettato della L. 24/2/92 n.225, in particolare dell'art. 15, risulta munito di poteri decisionali il sottoelencato personale appositamente delegato: Resp. Ufficio Tecnico (attualmente Geom. Marani A. 335-5391017) Responsabili U.O. Protezione Civile-Sicurezza (cell. 335-1570882) Agenti Polizia Locale (i Sig. Ceciarelli Gerardo : cell. Serv. 335/5391035 e Andreoni Luciano cell. Serv. 335/5391007). Il Sindaco (o il Vice Sindaco) o suo delegato (RUO, RUCL, Polizia Locale, Resp. Uff. Tecnico Comunale), venuto a conoscenza del possibile insorgere di una situazione di pericolo PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 5 o di emergenza, procede nelle operazioni secondo quanto qui di seguito riportato. Nel caso di rischio neve, generalmente, la segnalazione avviene da parte della Prefettura o dai media. L'operatore ricevente denominato OPERATORE ATTIVANTE, all'arrivo della segnalazione compilerà l'apposito stampato "REGISTRAZIONE DELLA SEGNALAZIONE" e la trasmetterà con estrema urgenza al Sindaco o suo delegato. E' opportuno ricordare che la direzione e la gestione di eventuali situazioni di emergenza dovranno essere condotte dal SINDACO o suo DELEGATO, il quale, verificata la fonte di segnalazione e accertata la veridicità della fonte di chiamata, diramerà il messaggio di "STATO DI PREALLARME". Un sistema di allarme deve consentire la mobilitazione coordinata delle strutture operative di intervento e degli enti di supporto per la protezione della popolazione e la gestione di uno stato di pericolo, in relazione al tipo e alla gravità della minaccia. Il sistema, pertanto, si articola su tre livelli operativi, connessi rispettivamente all’entità del danno o rischio atteso, ma non necessariamente consequenziali tra loro: attenzione: l’evento in atto è privo di ripercussioni all’esterno dello stabilimento, ma può essere avvertito (visivamente, a causa del rumore, ecc.) dalla popolazione circostante e, quindi, suscitare apprensione o turbamento. Pertanto non comporterà in via generale l’insediamento dell’Unità di Crisi; preallarme: l’evento incidentale, per il momento sotto controllo, potrebbe degenerare in misura non gestibile e controllabile dalla ditta con i soli mezzi propri. Ciò comporterà 32 l’insediamento dell’Unità di crisi che seguirà i probabili sviluppi della situazione e valuterà le misure da attuarsi in via preventiva in termini di spostamenti di persone, di potenziamento delle risorse, di misure di autoprotezione; allarme: l’evento incidentale è tale da far temere un coinvolgimento delle aree esterne allo stabilimento con effetti dannosi per l’integrità fisica della popolazione e dell’ambiente. Tale livello comporterà l’immediata costituzione dell’Unità di Crisi presso la Centrale Operativa Comunale. 4 • RAPPORTO DI EMERGENZA - VERIFICA DELLA FONTE DI SEGNALAZIONE L'operatore che ha ricevuto la segnalazione dell'evento procede alla verifica dell'informazione avvertendo il Comando dei VVUU o il Resp. dell'Ufficio Tecnico Comunale (attualmente il Geom Marani A.), accertando in tal modo la veridicità della fonte di chiamata. L'operatore, in via precauzionale, dirama a tutto il personale operante nella struttura comunale di protezione civile ed in particolare al Sindaco (o al Vice Sindaco) o suo delegato, il messaggio di STATO DI PREALLARME, comunicando i dati in suo possesso fino a quel momento. COMUNICAZIONE DI: STATO DI PREALLARME Aggiornamento n. …………………………. PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 6 Data ………………… Eventuali allegati: SI NO A seguito dell'avvenuta segnalazione di: ……………………………………………………………………….………………………………………………... pervenuta da: ……………………………………………………………………………………………………………............ tramite (tel., fax, altro): …………………………………………………………………………………………………..................... viene diramato in forma precauzionale lo STATO DI PREALLARME a tutte le componenti di seguito specificate.Lo stato di PREALLARME è volto a garantire l'immediata operatività di tutte le componenti qualora si ravvisassero gli estremi per la dichiarazione di STATO DI ALLARME. L'operatore, ricevuta la segnalazione, potrebbe trovarsi nella necessità di inviare immediatamente un messaggio di ALLARME. In questo caso l'operatore seguirà la procedura successivamente indicata al punto "INVIO MESSAGGIO DI ALLARME E DI ATTIVAZIONE DELLA STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE". VERIFICA TECNICA L'operatore accerta che l'evento segnalato si sia realmente verificato. Se la segnalazione non proviene da fonte conosciuta, in relazione alla tipologia e alla gravità dell'evento l'operatore contatta i seguenti Organismi competenti: Vigili del Fuoco (115) Carabinieri (112) Polizia (113) Servizio Sanitario (118) Comune di Canale Monterano (Ufficio Tecnico, Comando VVUU – 06 9962401) Prefettura di Roma Volontariato (803-555) Nel caso venga riscontrata l'INFONDATEZZA dell'informazione, l'operatore concluderà la procedura registrando nel RAPPORTO DI EMERGENZA l'insussistenza dell'evento, archiviando successivamente detto rapporto. Se la verifica si rivela POSITIVA, l'operatore procede alla fase di ATTIVAZIONE DELLA STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE. L'operatore proseguirà comunque nell'accertamento dell'entità dell'evento segnalato, al fine di acquisire sempre maggiori dati in merito, contattando i seguenti Organismi competenti: Vigili del Fuoco Comune di Canale Monterano Carabinieri -Prefettura di Roma Polizia PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 7 A.S.L Genio Civile Altri (in relazione all'evento segnalato). INVIO MESSAGGIO DI "STATO DI ALLARME" E ATTIVAZIONE DELLA STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE IL SINDACO (o il Vice Sindaco) o suo delegato, sulla base delle informazioni acquisite dall'operatore e valutata la gravità della situazione, dirama il messaggio di ALLARME a tutta la struttura comunale di protezione civile, ATTIVANDO CONTESTUALMENTE LA SALA OPERATIVA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE. Lo stato di ALLARME e l'avvenuta attivazione della sala operativa devono essere comunicati per iscritto al: Prefetto competente per territorio (06-67291 fax 06-67294555) al Presidente della Giunta Regionale ( 06-51683596) al Dipartimento della protezione civile motivando e descrivendo la gravità degli eventi e le forze prioritariamente attivate ( numero verde 803555) COMUNICAZIONE DI: STATO DI ALLARME Aggiornamento n. …………………………. Data ………………… Eventuali allegati: SI NO A seguito dell'avvenuta segnalazione di: ……………………………………………………………………….………………………………………………... pervenuta da: ……………………………………………………………………………………………………………............ tramite (tel., fax, altro): …………………………………………………………………………………………………..................... viene diramato lo STATO DI ALLARME a tutte le compenenti di seguito specificate. Lo stato di allarme è volto a garantire l'immediata operatività delle componenti di protezione civile nella struttura comunale. Destinatari della presente comunicazione sono i seguenti: SINDACO o VICE SINDACO POLIZIA LOCALE CARABINIERI (locali) PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 8 VIGILI DEL FUOCO (locali) C.F.S. (locale) GENIO CIVILE (locale) E.N.E.L. (locale) ASSESSORE DELEGATO MUNICIPALIZZATE POLIZIA STRADALE (locale) GUARDIA FINANZA (locale) ANAS (locale) A.S.L TELECOM (locale) VOLONTARI (locali) F.to IL SINDACO (o suo DELEGATO) INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO SUL SITO COMUNE e PROTEZ. CIV: A cura dei tecnici del gruppo di lavoro che ha redatto il documento. 2. CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE La popolazione può consultare il Piano e presentare eventuali osservazioni. . 3. CAMPAGNA INFORMATIVA PREVENTIVA Il Comune, la Protezione Civile, informano la popolazione residente per mezzo di assemblee pubbliche, opuscoli informativi, pubblicazione sui siti istituzionali e non. 4. IL MESSAGGIO INFORMATIVO DI EMERGENZA L’informazione alla popolazione viene fornita a mezzo di: il sistema di allarme sonoro (le campane della chiesa e/o megafoni) alla popolazione ; le reti radio e video private ; 5 • COMPITI DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE AL VERIFICARSI DELL'EVENTO CALAMITOSO Allorchè viene segnalato lo stato di emergenza: La direzione ed il coordinamento delle operazioni viene esercitata dalla C.O.C., ubicata nella sala Consiliare del comune di Canale M., ove si insedia l’Unità di crisi locale attivata e presieduta dal Sindaco. La centrale operativa dovrà essere organizzata per funzionare 24 ore su 24. Le operazioni di soccorso consistono nel: salvataggio (a); PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 9 soccorso sanitario a persone (b); neutralizzazione e limitazione degli effetti dannosi (c); controllo ordine pubblico e tutela dei beni rimasti incustoditi (d); Il loro coordinamento e le relative responsabilità sono così stabiliti: al Comandante dei Vigili del Fuoco: le operazioni (a) e (c); ai resp. varie squadre di soccorso intervenute: le operazioni (b) e (c); al Sindaco/Prefetto: l’attività operativa (d). A) IL SINDACO (o il Vice Sindaco) o SUO DELEGATO (RUO, RUCL, Vigile Urbano, Capo Uff. Tecnico Comunale) Provvederà a: Informare tempestivamente la Prefettura a mezzo telefono o a mezzo radio, inoltrando le notizie sul proprio C.O.C. dettagliando la situazione e chiedendo i soccorsi più urgenti; Provvedere allo sgombero delle strade di proprietà comunale, programmando per tempo il relativo servizio, eventualmente consorziandosi con altri Comuni confinanti; Provvedere con mezzi propri o a mezzo delle ditte appaltatrici del servizio sgombraneve ai primi soccorsi dei veicoli e delle persone in difficoltà, dandone notizia alla Prefettura per il coordinamento delle attività di Protezione Civile. A tale riguardo dovranno comunicare alla Prefettura tutte le variazioni riguardanti le aree di atterraggio degli elicotteri; Emanare disposizioni tempestive, dopo aver attentamente vagliato la situazione generale, per: - la sospensione dell'attività scolastica in accordo con Presidi e Direttori didattici, dandone comunicazione al Provveditore agli Studi e alla Prefettura; - l'adempimento alle istruzioni emanate dall'E.N.E.L.; - l'erogazione dell'acqua; - la panificazione; - il controllo della staticità degli edifici in conseguenza del sovraccarico; mantenere stretti contatti con i Comandanti: - della Stazione dei Carabinieri competente per territorio; - della Stazione dei C.F.S. competente per territorio; rappresentare tempestivamente in Prefettura esigenze di: - trasferimento di ammalati gravi o soccorso sanitario in genere; - rifornimento di carbolubrificanti, generi alimentari di prima necessità, - medicinali, foraggio e mangimi per bestiame; - concorso di personale e mezzi per il ripristino della viabilità; comunicare alla Sala Operativa della Prefettura (06-67291 fax 06-67294555) la ubicazione dell'area di atterraggio degli elicotteri e quelle predisposte per l'aviolancio. Pertanto, come già accennato in precedenza, il Sindaco provvederà a mezzo di squadre di volontari, adeguatamente attrezzate, a far sgomberare tali aree, a farle delimitare e a segnalarle a mezzo di fumate ai piloti dei veivoli in volo; porre in atto tutte le misure possibili al fine di salvaguardare l'incolumità dei propri cittadini; Il Sindaco o il Vice Sindaco, infine, dovrà individuare quelle associazioni di volontariato di Protezione Civile, presenti sul territorio comunale, in grado di offrire con i propri mezzi e la propria organizzazione un contributo per prevenire e fronteggiare l'emergenza neve. PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 10 B) POLIZIA LOCALE provvederà a: fornire, tramite personale e mezzi¸ il massimo concorso al Sindaco o al Vice Sindaco per il superamento dell'emergenza; segnalare tempestivamente notizie di particolare interesse relative alla pubblica e privata incolumità; disporre una più attenta vigilanza sulle strade innevate, dando soccorso agli automobilisti rimasti isolati; segnalare la necessità della posa in opera di segnaletica di emergenza e/o per la rimozione di eventuali ostacoli sulla strada; concorrere all'attuazione di percorsi preferenziali, divieti o blocchi o sensi alternati; concorrere con le forze dell'ordine alla distribuzione di generi di prima necessità in località isolate; divulgare messaggi alla popolazione, su richiesta del Sindaco o suo delegato; sorvegliare in collaborazione con le altre forze dell'ordine, i beni lasciati incustoditi a causa di eventuale sgombero di abitazioni. C) POLIZIA DI STATO O CARABINIERI provvederanno: ad inoltrare la richiesta di mezzi speciali e di elicotteri; a disporre una più attenta vigilanza sulle rotabili innevate facendo intervenire la Sezione Polizia Stradale con le proprie pattuglie; a soccorrere gli automobilisti bloccati sulle rotabili; alla distribuzione, in concorso con Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale generi di prima necessità in località isolate; ad interessare tempestivamente gli Enti responsabili della viabilità in relazione alla classe delle strade; viabilità; panificazione; stato dei servizi pubblici generali (energia elettrica, rifornimento idrico, collegamenti telefonici); attività di soccorso svolta; a segnalare tempestivamente in Comune e in Questura locale notizie di particolare interesse relative alla privata e pubblica incolumità; disporre una più attenta vigilanza sulle strade innevate, dando soccorso agli automobilisti rimasti isolati; a concorrere alla distribuzione con Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale di genere di prima necessità in località isolate; a fornire, tramite personale e mezzi della Stazione, il massimo concorso al Sindaco per il superamento della emergenza; ad assicurare, in assenza di altre possibilità, in concorso con le Aziende Sanitarie ASL, C.R.I., con i Vigili del Fuoco, il trasporto verso i presidi ospedalieri attrezzati degli ammalati aventi necessità di cure periodiche (emodialisi) e di quelli gravi o abbisognevoli di cure specialistiche; segnalare al Comune la necessità della posa in opera di segnaletica di emergenza e/o per la rimozione di eventuali ostacoli sulla carreggiata; D) AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE provvederà: per la posa di segnaletica di emergenza e/o per la rimozione degli ostacoli che ostruiscono le carreggiate; PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 11 ad informare il Comune giornalmente sulle condizioni generali della viabilità e sugli interventi effettuati E) CORPO FORESTALE Il Corpo Forestale dello Stato, Coordinamento Provinciale, su richiesta del Sindaco o suo delegato dovrà, ove possibile, inviare squadre con il compito prioritario di accertare la pericolosità di piane protette e quindi autorizzarne o meno l'abbattimento. Presterà inoltre collaborazione con il C.O.C. o con le altre forze dell'ordine. F) COMANDO LOCALE DEI VIGILI DEL FUOCO Il Comando Locale dei Vigili del Fuoco dovrà provvedere: alla verifica, su richiesta dei Sindaci, delle condizioni di stabilità degli edifici a seguito del sovraccarico; alla rimozione di masse nevose dalla copertura di strutture leggere adibite a posti di lavoro, qualora appaia prevedibile il crollo delle strutture; al soccorso degli automobilisti rimasti bloccati sulle strade innevate; alla rimozione, in concorso con gli Enti responsabili delle strade, di ostacoli che ostruiscono la carreggiata; alla distribuzione in concorso con Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale di generi di prima necessità; al trasporto su strada con il concorso di A.S.L., del Comune, della C.R.I. e dei Carabinieri, dei pazienti abbisognevoli di cure periodiche, in stato di particolare gravità, o abbisognevoli di cure specialistiche, presso il presidio ospedaliero più vicino. G) AGENZIA E.N.E.L. S.P.A. L'Agenzia ENEL S.p.A. dovrà: tenere attivata l'organizzazione tecnica con continuità compresi i giorni festivi, comunicando i nominativi ed i recapiti telefonici del personale preposto all'attività direttiva; disporre per l'impiego, durante l'emergenza, di tutte le proprie risorse di mezzi e di personale; provvedere al ripristino del servizio, graduando le disponibilità (uomini, mezzi, materiali) all'entità dei danni, intervenendo con priorità sulle esigenze sanitarie e della collettività in genere; informare il Comune sui danni di più rilevante entità, con particolare riferimento alle interruzioni di energia elettrica nei riguardi di centri abitati e aree industriali, al fine di poter coordinare gli interventi tesi al ripristino del servizio. H) AZIENDA SANITARIA ASL e OSPEDALIERA L'Azienda Sanitaria A.S.L. ed Ospedaliera per il proprio territorio di competenza, dovrà: tenere in condizione di "proprio impiego" una autoambulanza, munita di catene di aderenza, in ottima condizione di efficienza completa dell'attrezzatura ausiliaria di bordo, per il trasferimento di ammalati abbisognevoli di ricovero ospedaliero o di trattamenti specialistici (emodialisi, ecc.); predisporre aree di atterraggio elicotteri, tenendo sul posto il personale e l'ambulanza per il trasporto e per il pronto ricovero in corsia. I) CROCE ROSSA ITALIANA - COMITATO LOCALE Il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana all'atto dell'emergenza dovrà collaborare per: PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 12 mettere a disposizione del Comune una o più ambulanze in dotazione complete delle attrezzature ausiliarie di bordo e munite di catene di aderenza per il primo soccorso e trasporto di infermi; concorrere con tutti gli altri Enti e Comandi alla raccolta e distribuzione di generi di prima necessità; mobilitare il personale volontario nel numero adeguato a fronteggiare le esigenze del momento; tenersi in stretto contatto telefonico con la Sala Operativa del Comune; J) DIREZIONE LOCALE AGENZIA TELECOM La Direzione locale Agenzia Telecom dovrà: tenere attivata l'organizzazione tecnica con continuità compresi i giorni festivi comunicando i nominativi e il recapito telefonico del personale preposto alla attività direttiva; tenere sotto controllo le reti telefoniche delle zone a rischio e intervenire tempestivamente per il ripristino delle interruzioni, dando la precedenza assoluta agli Enti e amministrazioni preposti al soccorso pubblico. K) COORDINATORE LOCALE CB Il Coordinatore locale CB dovrà: allertare, su avviso del Comune, tutti i volontari radiamatori CB della zona interessata all'emergenza, per un eventuale impiego; disporre l'ascolto continuo per segnalare notizie di particolare interesse; attivare il collegamento radio tra la sede comunale e le varie aliquote dei soccorritori, ponendo in condizione il sindaco di seguire le varie fasi delle operazioni; attivare il collegamento, con il C.O.C., dislocato nella zona emergenza. Ogni richiesta di soccorso che prevede l'impiego di elicotteri va inoltrata dal Comune interessato all'Ufficio di Protezione Civile della Prefettura competente territorialmente. La richiesta può riferirsi a: sgombero di malati o traumatizzati gravi; trasporto di personale medico e/o soccorritori; rifornimento di viveri, medicinali o altri materiali di prima necessit à; rifornimento di foraggio per bestiame; sgombero di personale per altre eventuali cause. La Prefettura, valutata l'effettiva urgenza e/o congruità della richiesta, nel caso di riscontro positivo circa l'urgenza della richiesta, opera di massima in accordo con il regolamento interministeriale relativo al trasporto sanitario d'urgenza e in ogni caso, inoltra a sua volta la richiesta al Dipartimento della Protezione Civile – Servizio Emergenza. La richiesta deve contenere tra l'altro, le seguenti informazioni: area di atterraggio attivata; modalità dell'attivazione; disponibilità di fumate di segnalazione; aeroporto, aviosuperficie o altra area attrezzata ove eventualmente imbarcare personale e materiale di soccorso, ovvero sbarcare il personale sgomberato; PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 13 orari correlati all'intervento; eventuale collegamento TBT da realizzare. Ove venga interessato il Dipartimento, il dipendente Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) esaminata la fattibilità della missione sia sotto l'aspetto tecnico che sotto quello meteorologico e, ritenuto possibile l'intervento aereo: dispone l'impiego degli elicotteri di cui ha direttamente il controllo operativo, qualora idonei e/o sufficienti; in alternativa, richiede all'Amministrazione della Difesa, secondo le modalità in vigore, l'intervento dei suoi aeromobili; ove la situazione lo faccia ritenere opportuno, può essere richiesto il soccorso delle altre Amministrazioni dello Stato che dispongano di unità di elicotteri idonei al tipo di missione da effettuare. In assenza di collegamenti con uno o più paesi della zona coinvolta dall'emergenza, a richiesta dell'Autorità prefettizia o d'iniziativa del Dipartimento, possono essere disposte le ricognizioni aeree necessarie all'accertamento della situazione locale. 6 •LE PRESCRIZIONI OPERATIVE PER L'UTILIZZAZIONE DELLE AREE DI ATTERRAGGIO DA PARTE DEGLI ELICOTTERI DI SOCCORSO: Al fine di consentire agli elicotteri di soccorso l'utilizzazione, in sicurezza, dell'area di atterraggio ubicata presso il Comune o la Frazione, è necessario che siano svolte determinate operazioni ed osservate alcune precauzioni. Di tali misure, nei limiti definiti ai punti seguenti, sono responsabili: il Sindaco o il Vice Sindaco del Comune, nel quale trovasi l'area di atterraggio; il Comandante della Stazione CC. competente per territorio. Attribuzioni del Sindaco o del Vice Sindaco: inoltra la richiesta di soccorso tramite la Prefettura; evita in maniera rigorosa modifiche all'area prescelta nel Comune per l'atterraggio di elicotteri (diversa destinazione del sedime o impianto di manufatti che presentino un ostacolo verticale superiore ai 2 metri); ove ciò avvenga comunque, l'area non potrà essere più utilizzata, se non dopo ulteriore sopralluogo, e delle modifiche dovrà essere dato tempestivo avviso alla Prefettura competente; provvede al trasporto di malati o traumatizzati fino all'area di atterraggio e al ritiro dalla stessa di eventuali materiali di soccorso, assicurando pertanto la percorribilità delle strade di accesso; assicura, al Comandante la Stazione CC. competente per territorio, concorso adeguato di uomini e mezzi per lo sgombero dell'area di atterraggio e la sua attivazione (fra i mezzi, candelotti fumogeni per l'indicazione della zona e della direzione del vento all'equipaggio in volo). Attribuzioni del Comandante la Stazione Carabinieri competente per territorio: PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 14 provvede, con la mano d'opera ed i mezzi a disposizione del Sindaco, allo sgombero dell'area di atterraggio, ove, in caso di presenza neve, lo sgombero risultasse non realizzabile, dovrà essere praticata una conveniente battuta dello strato superiore per permettere in sicurezza l'atterraggio ed il decollo degli elicotteri muniti di pattini da neve. La diversa preparazione del terreno dovrà essere comunicata alla Prefettura e, comunque, specificata nella richiesta di soccorso eventualmente inoltrata. 7 • RISCHIO GHIACCIO Il piano per lo sgombero neve delle strade pubbliche prevede due aree di intervento classificando queste in extraurbane ed urbane. UTILIZZO MEZZI SPARGIGRANIGLIA E/O SPARGISALE Nel caso in cui le temperature si dovessero abbassare con susseguente formazione ghiaccio, onde eliminare i pericoli da questo derivanti, saranno messi in funzione i mezzi in dotazione all'Amm.ne Com.le prevalentemente nelle vie urbane caratterizzate da notevoli pendenze ed interessate da intenso traffico automobilistico oltre che in quei luoghi ove sono ubicati ospedali, case di cura, case per anziani, ecc. Qualora la situazione lo richieda, potranno essere attivate per intervenire alcune ditte esterne. RIMOZIONE MANUALE NEVE Nei principali luoghi interessati da intenso traffico pedonale, ove non risulti possibile intervenire con mezzi meccanici, e soprattutto in quelli in cui la presenza neve, nei percorsi caratterizzati da dislivelli, causerebbe rischio caduta agli utenti della strada, si interverrà manualmente previo utilizzo, in primis, del personale dipendente dalla Ditta Affidataria del Servizio di Igiene Urbana, coordinato dal responsabile tecnico dell'unità menzionata, insieme al Gruppo Volontari Monterano della Protezione Civile, coordinato dal RUO o RUCLo Sindaco. Qualora la situazione lo richieda, potranno essere attivate per intervenire alcune ditte esterne. 8 • FASE DI ALLARME ATTIVAZIONE STRUTTURA – INIZIO OPERAZIONI L'input di attivazione della struttura può essere dato solamente da: Sindaco, Vice Sindaco o Assessore delegato; Responsabile Serv LL PP (attualmente il Geom Angelo Marani) Agenti Polizia Locale; RUO e RUCL della Protezione Civile ; PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 15 Per quanto sopra, chiunque verrà a conoscenza della necessità di attivare la struttura provvederà, con qualunque mezzo ed in qualsivoglia modo a contattare il personale summenzionato. Nel caso in cui si debba procedere alle operazioni, si agirà secondo le seguenti modalità: SINDACO – ASSESSORE DELEGATO RESP. PROT. CIVILE( Ruo o Rucl) – DIRIGENTE SERV.LL.PP. ATTIVAZIONE SALA OPERATIVA COMUNALE Il personale al quale sono affidati i compiti di cui sopra, non appena avuto notizia dai preposti dello stato di ALLARME, CON ESTREMA URGENZA E CON QUALSIASI MEZZO, AL PARI DEL RESPONSABILE DELL'U.O.C. PROTEZIONE CIVILE, DOVRA' RECARSI PRESSO LA SALA OPERATIVA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE, costituita presso la Sede Comunale. DECISIONI RILEVANTI SARANNO PRESE DAL SINDACO O SUO DELEGATO (ASS. PROT. CIV. RESP. PROT.CIV. - DIRIGENTE SERV. LL. PP.) Sarà cura dei tecnici coordinatori: far intervenire, ove necessario, Ditte esterne; chiamare in servizio altro personale dipendente; suddividere il servizio in turni di lavoro; rispettare quanto contenuto nel presente piano; tenere informata l'Amm.ne dell'andamento delle operazioni; tenere contatti e collaborare con altri enti e/o istituzioni 9 • FINE EMERGENZA Alla fine delle operazioni, accertato che non vi sono più le condizioni che hanno fatto scattare il piano d'emergenza e che si prevede un ritorno alla normalità, il SINDACO , il Vice Sindaco o suo delegato (Capo Ufficio Tecnico Comunale, Comandante Vigili Urbani, RUO e RUCL Protezione Civile) comunica a tutte le componenti attivate la CESSAZIONE DELL'EMERGENZA e la CHIUSURA DELLA SALA OPERATIVA DI PROTEZIONE CIVILE. 10• Allegato informativo Si elencano, alcuni requisiti fondamentali delle Aree/Siti d’Emergenza: ·siti d’accoglienza , sono quelle aree ricettive nelle quali fare affluire i materiali, i mezzi e gli uomini che intervengono nelle operazioni di soccorso.A tale scopo possono essere utilizzate piazze, PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 16 slarghi, parcheggi, campi sportivi, spazi pubblici o privati ritenuti idonei. Le caratteristiche tecniche delle aree di ammassamento sono specificate, dalle leggi vigenti ma in particolare esse devono: a)essere di dimensioni sufficienti per accogliere almeno una tendopoli per 500 persone e per servizi campali; b)essere nelle vicinanze di un casello autostradale o comunque facilmente raggiungibile per strada agevolmente anche da mezzi di grandi dimensioni; c)disporre nelle vicinanze di risorse idriche facilmente collegabili e di cabine elettriche; d)essere in aree non soggette ad inondazioni o dissesti idrogeologici o a grave rischio di interruzione dei servizi e delle infrastrutture primarie. E’ opportuno sottolineare che il censimento delle aree di ammassamento, data la loro funzione strategica, la loro posizione baricentrica rispetto ai rischi, la necessità di trovarsi nelle vicinanze delle principali vie di comunicazione e le notevoli dimensioni (necessarie per accogliere i mezzi di soccorso), deve essere effettuato dai comuni. Aree di Accoglienza Scoperte, sono quelle aree da destinare a tendopoli, roulottopoli o a insediamenti abitativi di emergenza (containers) in grado di assicurare un ricovero di media e lunga durata per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. I principi per l’individuazione di tali aree possono essere così sintetizzati: a) Dimensioni sufficientemente ampie; b) Esistenza di opere di drenaggio; c) Allacci con la rete elettrica, idrica e fognaria; d) Impianto di illuminazione notturna; e) Esistenza di vie di accesso; f) Presenza di aree adiacenti, quali parcheggi, idonee all’eventuale ampliamento; g) Assenza di condizioni di situazioni di criticità ambientali. Si tratta pertanto di aree adibite ad altre funzioni in tempi normali (zone sportive, spazi fieristici) già fornite, in tutto o in parte, delle infrastrutture primarie. Nel caso in cui non si disponga di aree aventi tali caratteristiche, sarà possibile o individuare delle zone che consentano agevole fornitura di elettricità, acqua ed allacci fognari e che possiedano dei requisiti funzionali minimi per il rapido allestimento di un’area di accoglienza o progettare nuove aree (impianti sportivi, parchi, giardini pubblici) applicando il principio di polifunzionalità (aree destinate in tempi normali ad attività PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 17 turistiche – commerciali – sociali – culturali, e in emergenza rese disponibili per le attività di protezione civile). Aree di Accoglienza Coperte, sono quelle strutture presenti sul territorio che possono essere immediatamente disponibili per assicurare un ricovero coperto di breve e media durata per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Esse possono essere: alberghi, centri sportivi, strutture militari, C. Edil. pubblici temporaneamente non utilizzati, campeggi, C. Edil. destinati al culto, ecc. In fase di pianificazione dovranno essere preventivamente individuate le procedure di accesso all’utilizzo di dette strutture anche attraverso accordi o convenzioni. Il Sindaco insieme al Resp. Protezione Civile,dovrà “in tempo di pace” mantenere aggiornate informazioni relative a tali strutture quali disponibilità di posti letto e stato dell'opera e, in emergenza, assicurare l’approvvigionamento dei materiali necessari per allestire presso tali strutture centri di accoglienza nonché avere sempre un quadro del numero di persone ospitate. E' importante che chi attua tale censimento abbia sempre un quadro dello stato di occupazione delle abitazioni nel proprio territorio comunale e l'eventuale presenza di seconde case o abitazioni non occupate. Di tali edifici è necessario conoscere anche il grado di vulnerabilità. Aree di Attesa (o meeting point), ovvero quei punti di raccolta della popolazione ove le persone possono essere tempestivamente assistite e informate al verificarsi di un evento calamitoso. L’individuazione di tali zone e della viabilità da percorrere in sicurezza per raggiungerle, deve essere necessariamente effettuata in fase di pianificazione per evitare che la popolazione si raduni in aree a rischio (ad esempio per pericolo di crolli o in zone di basso morfologico soggette a facili inondazioni) necessarie per l’accesso dei soccorritori. La popolazione già in tempi di normalità dovrà pertanto conoscere la disposizione di tali aree e la viabilità da percorrere. In fase di emergenza, sarà compito del responsabile della Funzione “Assistenza alla popolazione” inviare personale che, attraverso un sistema di segnalazione codificato (dispositivi acustici su mezzi mobili, campane, ecc.), indichi alla popolazione l’attivazione della fase di allerta a cui corrisponde l’evacuazione delle zone a rischio. A tale scopo possono essere utilizzate piazze, slarghi, parcheggi, campi sportivi, spazi pubblici o privati ritenuti idonei. Si elencano, alcuni requisiti fondamentali delle Aree per atterraggio Elicotteri: 1) pista di atterraggio di dimensioni mt. 10/14 di diametro circa. Essa strutturalmente dovrà essere fondata su sottofondo in misto naturale stabilizzato di spessore cm. 15 posato su strato di geotessile, un soprastante strato di misto stabilizzato a cemento di spessore di cm. 15 e una piastra in Cls armato di spessore cm.15, a finitura ruvida. La scelta, per la pista di atterraggio vera e propria, quale manto superiore di finitura in conglomerato cementizio, è stata determinata dalla necessità di avere una superficie sufficientemente ruvida da impedire lo slittamento laterale dei velivoli durante la fase di sosta e nello stesso tempo impermeabile, dura e compatta, non fonte di polvere e facilmente pulibile. Annegato nel manto in conglomerato cementizio, a pochi cm. di profondità, è prevista la posa in opera di una serpentina elettrica regolata da termostato, per impedire il soggiornare della neve e il formarsi del ghiaccio sulla pista stessa. La pendenza della superficie della pista è prevista dell’ 1% a partire dal centro dell’area. PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 18 2) Area di Sicurezza Allo scopo di garantire la sicurezza e di impedire il sollevarsi di polvere, contenente anche detriti che potrebbero danneggiare i motori e le turbine degli elicotteri, attorno alla pista rotonda è prevista la realizzazione di area con pavimentazione in autobloccanti, da realizzarsi con masselli prefabbricati in Cls vibrocompresso, colore cotto, spessore almeno cm. 6, con certificazione di prodotto UNI-ICMQ, prodotti e controllati secondo le norme UNI 9065 da azienda con Sistema di Qualità Aziendale Certificato secondo le norme UNI EN ISO 9002, da collocarsi su idonea fondazione in misto naturale stabilizzato e letto di posa in sabbia e saturazione degli interstizi in cemento colato liquido. Il contenimento degli autobloccanti avviene mediante cordoli conformi alle prescrizioni cittadine, e saranno posati con cementazione fini ad un terzo dell’altezza. La raccolta delle acque e degli eventuali percolati di olio e combustibile, avviene mediante una canalina grigliata perimetrale all’area di sicurezza, collegata a PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 19 scarico dotato a monte di separatore di oli, onde evitare il disperdersi nel terreno di liquidi inquinanti. 3) Manto erboso. Attorno alla sona di sicurezza, per una fascia di circa una decina di metri, sarà migliorata l’area prativa, da sottoporre in seguito a particolarmente cura, mediante tagli frequenti con asportazione dell’erba tagliata. 4) Strada di accesso fino a bordo pista. Detta strada, si diparte dalla strada comunale Provinciale e raggiunge direttamente il bordo pista, per consentire il possibile accesso, in caso di necessità, con automezzi. Il sedime stradale è previsto in manto bituminoso (tout-venant di cm. 8 di spessore + tappetino d’usura di cm. 3). La sezione utile è prevista di mt. 4,50. 5) Aree di parcheggio Per la sosta delle auto e/o dei mezzi di servizio, è prevista la realizzazione di congruo numero di posti auto con le relative aree di manovra. Nelle immediate vicinanze, o comunque negli spazi attorno alla pista, a distanza di sicurezza, è possibile il parcheggio, fuori dagli spazi di un numero di automezzi molto superiore a quello previsto. Alcuni parcheggi saranno naturalmente riservati alla sosta dei mezzi di soccorso, quali ambulanze e/o mezzi dei Vigili del Fuoco o Forze dell’Ordine. 6) Chalet in legno E’ prevista la collocazioni in opera di un piccolo chalet in legno di dimensioni interne m. 3,90 x 2,90, per l’accoglienza ed il ricovero, in caso di maltempo, degli utenti dell’impianto. Esso sarà semplicemente posato su basamento il Cls, quindi ancorato al medesimo, senza ulteriori fondazioni. Sarà dotato semplicemente di una porta di acceso e una finestra per l’aerazione e l’illuminazione e di un congruo numero di prese di corrente. Esso, in comparto protetto, accoglierà il quadro elettrico e le apparecchiature per la regolazione, il controllo e la sicurezza dell’impianto elettrico per la serpentina di riscaldamento della pista. 7) Recinzione e cancello Attorno all’area di sicurezza, pavimentata come detto sopra, con autobloccanti, sarà realizzata recinzione di altezza m. 2 circa, per quanto possibile in elementi di legno. Il cancello di accesso, sarà realizzato in profilato metallico scatolato, zincato a caldo, retto da idonei pilastrini in ferro scatolato. 8) Illuminazione. Tutta l’area sarà illuminata da un congruo numero di punti luce, posti su palo o mediante riflettori a terra. L’illuminazione non avrà certamente la funzione di rendere operativo l’impianto nelle ore notturne, ma semplicemente quale motivo di sicurezza. 9) Segnaletica orizzontale – Manica a vento - cartellonistica Sull’area di toccata e zone limitrofe, è previsto il tracciamento ed esecuzione della segnaletica orizzontale, prevista sulle piste di atterraggio di elicotteri, in particolare: lettera “H” di colore bianco, collocata al centro della pista, dimensioni 300x180 cm, larghezza del tratto 40 cm; fascia circolare di colore giallo, raggio interno 4 m, raggio esterno 5 m, larghezza m 1, concentrica al centro della pista; fascia circolare di colore bianco con raggio interno 12,70 ed esterno di 13 m, larghezza cm 30, concentrica al centro della pista, il tutto realizzato con l’impiego di vernice spartitraffico di prima qualità. PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 20 Sarà prevista la posa in opera di regolamentare manica a vento e cartellonistica di segnalazione e sicurezza, avente le caratteristiche previste dalla disposizioni vigenti. La presente versione del Piano Operativo, composta da 21 pagine, è da aggiornare costantemente e quando la situazione lo richieda. Infine esso è stato sottoposto alle osservazioni e critiche da parte di tutti i cittadini ed è stato approvato dal Consiglio Comunale in data 15 febbraio 2013. 15/02/2013 Firmato Il Sindaco del Comune di Canale Monterano L’Assessore delegato Il Comitato Tecnico del Gruppo Comunale Volontari Monterano PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE E GHIACCIO Pagina 21