REGIONE ABRUZZO UFFICIO STAMPA Dott. ssa MAURA DEL GIOVINE 23 Dicembre 2002 Indirizzo Internet: www.aslteramo.it Ufficio Stampa Tel. e fax 0861-420248 e-mail [email protected] cell. 3478889256 Il Centro Si definitivo del Senato: tra un anno niente sigarette nei locali pubblici IL FUMO FUORILEGGE il ministro della Salute soddisfatto, ma la strada è lunga Dagli «sceriffi» multe fìno a 2000 euro a chi non farà rispettare il divieto Sirchia: gli adolescenti iniziano troppo presto di Roberta Rizzo ROMA. I fumatori sono avvisati: per accendere sigarette, sigari e pipe si dovrà ben guardare i cartelli di divieto appesi nei locali pubblici, altrimenti rischiano multe salatissime. E' stata infatti approvata ieri dal Senato la legge antifumo. Una legge discussa a più riprese e che vede la luce dopo un iter complesso e tormentato che ha allungato i tempi per il suo varo. Nei locali chiusi. sarà imposto un generale divieto di fumare: uniche eccezioni, i locali privati non aperti a utenti e i locali pubblici espressamente riservati ai fumatori. La legge entrerà in vigore tra un anno, per dare tempo a uffici e e locali pubblici di mettersi in regola. La scelta che mette al bando le sigarette soprattutto nei locali chiusi è stata messa a punto dai tecnici del Ministero della Salute e renderà vita dura agli amanti delle «bionde». Insomma. gli inguaribili del «tabacco» dovranno vedersela con il divieto apposto per i locali chiusi, mentre troveranno aree e spazi adeguati nei locali privati, non aperti al pubblico o espressamente riservati ai fumatori. Saranno create stanze e zone apposite in bar e ristoranti proprio per i patiti del fumo. Stop al fumo nei locali. Nel mirino ci sono i locali chiusi, dove sarà imposto un generale divieto di fumare. In pratica succederà che nei bar e nei ristoranti che vorranno accogliere ancora i fumatori, do- vranno essere riservate delle zone per il fumo, rispettando un regolamento governativo che sarà varato entro due mesi dall'approvazione della nuova norma. Le aree per i non fumatori, comunque, nei ristoranti dovranno essere più grandi di quelle per i fumatori. Un anno per adeguarsi. Dall'approvazione definitiva della legge passerà almeno un anno prima che le nuove regole entrino in vigore. Infatti bisognerà aspettare l'emanazione di un regolamento ministeriale (da adottare entro sei mesi), dopo di che ci saranno altri 12 mesi di tempo per consentire a tutti i soggetti interessati di adeguare i locali e gli impianti. Multe fino a 2OOO euro. I trasgressori della legge rischieranno grosso. Chi sarà sorpreso a fumare sotto un cartello «No smoking» rischia una multa da 24 a 250 euro. Ma la sanzione potrà essere raddoppiata se nei dintorni ci sono donne incinte e bambini sotto i 12 anni. Le multe più salate solo previste per i proprietari dei locali dove il divieto non viene fatto rispettare: per loro la multa andrà dai 200 ai 2000 euro. Gli «sceriffi» antifumo. Saranno le regioni, assieme al governo, a stabilire come condurre gli accertamenti antifumo. Ogni regione dovrà individuare i responsabili del controllo, veri e propri «sceriffi» antisigarette, che avranno il potere di multare i trasgressori. Impianti nei locali. Tutti i locali pubblici e di lavoro do- vranno dotarsi di impianti per la ventilazione e per il ricambio d'aria, secondo le regole che saranno fissate nei prossimi 60 giorni. Carceri. Il regolamento attuativo delle norme antifumo (è il testo dell'emendamento di Rifondazione comunista approvato dall'aula) dovrà prevedere che «in tutte le strutture in cui le persone sono costrette a soggiornare non volontariamente devono essere previsti locali adibiti ai fumatori». ROMA. «Un passo avanti per l'Italia e per tutti coloro che non vogliono farsi avvelenare dal fumo degli altri. Una difesa della salute che non lede i diritti di nessuno». Con queste parole il ministro della Salute, Girolamo Sirchia. da sempre paladino del provvedimento contro il fumo, ha commentato il varo della legge. «Naturalmente è solo il primo passo», ha però aggiunto il ministro Sirchia, «la legge è molto importante ma siamo ancora all'inizio. C'è un assedio molto forte ai giovani da parte delle multinazionali che cercano in tutti i modi di invitare i ragazzi a comprare le sigarette, ed esiste tutta la problematica degli adolescenti che iniziano a fumare precocemente sulla quale è necessario avviare una riflessione che porti al più presto a decisioni concrete affinchè sia bloccata la strada verso le sigarette». La lotta al fumo è solo iniziata e il ministro Sirchia sottolinea che di strada, sullo stop al tabacco, se ne deve fare ancora parecchia. «Vietare il fumo significa fare una politica per la salute della popolazione. Ma il grande problema sono i giovani che iniziano a fumare troppo presto e trovano fa- cilmente le macchinette di distribuzione per le strade e su questo tema si dovrà discutere molto per rendere meno facile l'accesso», ha detto il ministro, «inoltre le tasse sulle sigarette sono troppo basse e non scoraggiano gli acquisti da parte dei fumatori». Sirchia ha infine parlato delle azioni di risarcimento nei confronti delle multinazionali per i danni alla salute provocati dal tabacco. «All'estero è una pratica molto più diffusa rispetto all'Italia, ed è in grado dì scoraggiare le manovre di penetrazione sul mercato» Grande soddisfazione anche da parte del senatore Cesare Cursi, sottosegretario al Ministero della Salute, per l'approvazione definitiva in Senato della legge contro il fumo che tutela in particolare le persone dal fumo passivo. «Finalmente la battaglia anti-tabacco è stata vinta», ha detto Cursi, «ora bisogna mettere a punto il regolamento insieme alle categorie interessate, tenendo conto delle esigenze degli esercizi commerciali pubblici poiché i lavori di ristrutturazione e di impianti d'areazione sono obbligatori. Bar e ristoranti, al di là delle salette per fumatori, dovranno dunque iniziare a mettersi in regola», (r. r. ) MORTALITÀ IN CALO DAL 1990 i Tumori, il 30 per cento causati dalle sigarette IL tabacco è colpevole del 30% delle morti per tumore in Italia, secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio sul fumo dell'Istituto superiore di sanità. Se nel 1990 erano oltre 90 mila, in Italia, le morti legate al tabacco, nel 2000 si è registrato un brusco calo, di oltre il 10%, dovuto essenzialmente alla diminuzione di tumori polmonari tra gli uomini. Il fumo resta, però, la causa del 30% di tutte le morti per cancro. E nella popolazione maschile tra i 35 e 69 anni, la quota è del 50%, tra le più alte nei Paesi occidentali. «Nonostante il tabagismo resti la prima causa di morte prevenibile spiegano gli esperti dell' Osservatorio Iss - in Italia le vittime del fumo, tra i maschi di 35/69 anni sono il 37% del totale di tutti i decessi per cancro». Con un pericoloso avvicinamento tra i sessi. Tra le donne le morti per tumo- re correlato al fumo non superano il 9% del complesso dei tumori. Ma, mentre tra gli uomini il cancro al polmone è in sensibile calo, nel "sesso debole" è in moderata ma costante ascesa. In concomitanza con l'aumento delle fumatrici, passate dal 18, 2% del 2000 (stime Istat) al 22, 3% del 2002 (stime Doxa). Altro triste capitolo, quello del fumo passivo. È responsabile di 87 morti improvvise di lattanti, 80 mila infezioni respiratorie acute in bimbi da O a 2 anni, 27. 000 casi di asma bronchiale in bambini da 6 a 14 anni. L'esposizione al fumo passivo di un coniuge causa invece 221 morti per tumore polmonare e circa 2. 000 casi di malattie ischemiche. Se l'esposizione avviene nell'ambiente di lavoro, i morti per tumore polmonare sono 324 l'anno e per problemi cardiaci 235. Il Tempo IL MINISTRO SIRCHIA "Un traguardo di civiltà" MILANO — «Sono molto contento e con me il 90 per cento degli italiani. Questo è un grande risultato, un passo avanti sulla strada della civiltà e dell'Europa». Così il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, commenta il sì definitivo del Senato alla legge ami-fumo. «Ora - conferma il responsabile della Sanità - gli esercenti avranno un anno per adeguarsi e mettere in regola i propri locali, ma ormai è f a t t a » . . E l'esercito delle "bionde", gli italiani che non riescono a dire di no al pacchetto? «Non potranno dire niente - risponde Sirchia - perché questa è una legge in difesa di chi non fuma - ripete - e non un attacco contro chi fuma». Gli irriducibili «avranno ovviamente a disposizione spazi ad hoc in cui fumare. È naturale - assicura il ministro questo lo dice la legge. Ma il punto fondamentale è che se io vado al ristorante ho il diritto di mangiare in pace senza dover sopportare la sigaretta del vicino». Il Tempo In ospedale concerto aperto agli esterni TERAMO — La città più vicina all'ospedale, ospedale più aperto alla città. Tra le iniziative più interessanti di questo Natale c'è quella, organizzata per questa sera, di un concerto che si terrà nella sala convegni del secondo lotto del «Mazzini». Si tratta di un appuntamento che non è riservato ai dipendenti della struttura sanitaria e ai pazienti, ma che è aperto a tutti i cittadini che vorranno partecipare: un modo, insomma, per avvicinare gli esterni alla realtà di chi soffre. O di consentire a chi ha un parente in ospedale di passare un po' di tempo insieme in questi giorni di festa. Il concerto, che avrà inizio alle 18, sarà tenuto dalla Corelli Chamber Orchestra diretta dal maestro Manfredo Dorindo Di Crescenze. Il Centro OGGI ALLE 18 Concerto in ospedale L'Asl di Teramo ha organizzato per oggi al18, nella aula convegni del secondo lotto dell ospedale Mazzini, un concerto di Natale della Corelli Chamber Orchestra, diretta da Manfredo Dorindo Di Crescenzo. II Messaggero Concerto. Oggi pomeriggio alle 18, nell'aula convegni del 2 lotto dell'ospedale "Mazzini" di Teramo, concerto di Natale con la "Corelli Chamber Orchestra", diretta da Manfredo Dorindo Di Crescenzo. Il Centro Rifugio a Mosciano Progetto per costruire un canile MOSCIANO. Possibile realizzazione di un canile a Mosciano. Nicola Ieraci, che oltre ad essere coordinatore della polizia veterinaria è anche colonnello dei corpi internazionali della Gioventù garibaldina, annuncia che c'è un progetto da realizzare con il Comune per riutilizzare l'ex discarica, adeguatamente sistemata con prato e alberi. Nel canile verrebbero ospitati i randagi, alcuni dei quali potrebbero essere addestrati per essere ceduti all'Unione italiana ciechi (le femmine) e alle forze di polizia (i maschi). Inoltre si potrebbe mettere su un allevamento di pastori tedeschi per sostentare, con il ricavato della vendita degli esemplari, abbastanza richiesti, il canile. Il Centro Progetto anti-droga all'Itc Nereto, scuola e Sert insieme sul disagio giovanile Gli studenti realizzano uno spot radiofonico NERETO. Progetto sperimentale di "peer education" per la prevenzione delle dipendenze patologiche e del disagio giovanile. Sert e Istituto commerciale di Nereto hanno dato vita ad una iniziativa contro l'uso della droga facendone conoscere gli effetti dannosi sulla salute. Gli studenti hanno anche realizzato uno spot radiofonico che sarà trasmesso su Radio Margherita per un mese. L'Istituto commerciale di Nereto si occuperà di droga Un depliant e lo spot sono stati presentati ieri nella scuola. «Scopo di questa iniziativa», ha spiegato Gabriele Di Francesco, sociologo al Sert di Nereto, «è di poter pensare a delle azioni di prevenzione maggiormente rispondenti alle culture dei giovani, promuovendo le risorse interne alla comunità scolastica. Abbiamo per questo avviato, con il prezioso contributo degli studenti, degli insegnanti e della nuova preside dell'istituto, Giovanna Fucci, la costituzione dei cosiddetti "gruppi di pari" (da qui appunto il nome del progetto "peer education" ndc), che autonomamente hanno costruito e speri- mentato l'elaborazione di messaggi, contenuti ed orientamenti più efficaci ai fini della prevenzione del disagio giovanile, che fossero comprensibili quindi ai giovani». Nell'opuscolo informativo, accanto agli slogan appare anche una lista di sanzioni alle quali incorrono quanti fanno uso di droghe, (a. d. p. ) Migliorano le strutture per i malati mentali ROMA. L'assistenza psichiatrica in Italia migliora, aumentano le strutture. E' l'ultimo censimento del ministero della Salute, appena pubblicato sul sito del dicastero, a tratteggiare un quadro che vede anche le regioni più omogenee rispetto al passato, un importante passo in avanti. Ma non bisogna dimenticare che i dipartimenti di salute mentale, sono sotto organico con carenze di infermieri, figura centrale. Reniumanisviluppatidacellulestaminali L'esperimento su topi ha ottenuto organi in miniatura ma perfetti LONDRA. L'equipe del prof. Yair Reisner— in collaborazione con l'istituto israeliano Weizman — ha coltivato reni umani in miniatura nei topi da laboratorip utilizzando cellule staminali umane e suine. Sia i tessuti umani, sia quelli suini sono cresciuti nella forma di reni perfetti. Nonostante le dimensioni, gli organi svolgono correttamente le proprie funzioni, inclusa la produzione di urina, e vengono irrorati dai vasi sanguigni dell'organismo ospitante diminuendo così il rischio di rigetto. I risultati dell'esperimento, secondo alcuni esperti, fanno pensare che i tessuti fetali umani o suini potrebbero trasformarsi in reni sani anche se venissero tra- piantati direttamente nell'organismo umano. Per questo, i ricercatori sperano che le cellule staminali suine possano divenire una fonte di rifornimento di organi per i pazienti in attesa un trapianto di rene. Lo studio indica anche il momento dello sviluppo embrionale durante il quale le cellule staminali hanno una maggiore probabilità di formare reni sani minimizzando: 4 settimane per le cellule suine e 7/8 per quelle umane. Se prelevati e trapiantati prima, i tessuti potrebbero includere strutture non renali come osso, cartilagine e muscolo. In un momento successivo, invece, il rischio di rigetto da parte del sistema immunitario sarebbe sostanziale. Il Centro Acerbo: tagli Asl giunta responsabile PESCARA. Il Prc sollecita la giunta a ricorrere al Tar contro l'applicazione del decreto «taglia spesa» del governo «ai danni delle Asl», e a chiarire «quanti milioni di euro di finanziamenti per la sanità andranno persi con l'approvazione della legge Finanziaria nazionale». «Le Regioni Abruzzo e Molise» afferma il segretario Maurizio Acerbo «amministrate dal centrodestra, che per mes i hanno mantenuto un silenzio d'acquiescenza, saranno costrette a ricorrere ai tribunali amministrativi per sal- vare, se possibile, i bilanci delle Asl e degli ospedali». Il Prc chiede chiarezza anche sui conti della Regione, il cui debito «ha fatto registrare una crescita galoppante». «L'assessore al bilancio», secondo Acerbo, «ha giustificato il ricorso all'esercizio provvisorio per il 2003 con la mancata approvazione della finanziaria. Nulla sul fatto che il consuntivo 2001, che non è stato reclamizzato e registra un disavanzo di 119 milioni-di euro, sia stato approvato dal Consiglio regionale solo il 19 dicembre». Norme sulla prevenzione PESCARA. Il comitato di coordinamento regionalecontrasterà con nuove norme gli incidenti sul lavoro. L'iniziativa, che sarà adottata d'intesa con i sindacati, è stata decisa in base all'esame delle relazioni dei tre gruppi di lavoro. L'incontro era stato promosso dall'assessore regionale alla sanità, Erminio D'Annunzio per esaminare le problematiche connesse alla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Alla riunione, coordinata da Giuseppe Bucciarelli, dirigente del servizio preyenziqne collettiva e della dottoressa Luigi Benedetto, responsabile dell'ufficio prevenzione II Tempo Asl Sulmona-Avezzano La parola alla Regione SULMONA — Una risoluzione urgente che impegna la Regione ad evitare nuovi indebitamenti dell'azienda sanitaria Sulmona-Avezzano è stata approvata nell'ultima seduta dell'anno dal Consiglio regionale su proposta del consigliere Bruno Di Masci. Nella risoluzione, proposta dall'esponente del centrosinistra e accolta con favore anche nelle file della maggioranza, è stata ricordata con viva preoccupazione la «grave carenza di cassa della Asl Sulmona-Avezzano, che ha determinato la paralisi nei pagamenti dei debiti, con forti ripercussioni assistenziali». Attualmente, se la Regione non interverrà in concreto con decisioni rapide, la Asl rischia il collasso totale, potendo far fronte appena ai debiti stipendiali nei confronti dei propri dipendenti. «Gli incrementi di spesa attinenti l'assistenza medico-generica, la riabilitazione, il personale, i premi assicurativi, l'ac- quisto dei farmaci e gli interessi passivi — ha sottolineato Di Masci — hanno determinato maggiori costi che hanno comportato un ulteriore disavanzo e quindi un maggiore esborso finanziario». Le risorse assegnate dalla Regione alla Asl gemellata" per il 2002 si sono rivelate insufficienti. Così, nonostante l'incremento ottenuto rispetto al 2001, non è stata garantita né la copertura dell' aumento di spesa, né la copertura del disavanzo maturato tra 2001 e 2002. Lo stesso manager della Asl Fulvio Catalano in una nota ringrazia il Consiglio regionale per aver fatto propria la risoluzione con la quale si impegna la Giunta a risolvere la grave carenza di cassa e l'assessore alla Sanità D'Annunzio e il bgovernatore Pace perla sensiilità dimostrata. Lo stesso D'Annunzio ha comunicato che alla Asl marso-pelignasangrina è stata assegnata la somma di 4. 845. 541 euro. Il Messaggero La Befana dei baby pazienti. Nel vivo la raccolta di doni per la festa del 6 gennaio Ail Pescara ed Ematologia Tutti i traguardi di un anno II primario di Ematologia Giuseppe Fioritoni. Tra Ail Pescara e il reparto c'è un fitto rapporto di collaborazione, con risultati importanti di ADRIANA SETTUARIO Tutti compatti contro la leucemia. Lo è il nuovo direttivo Ail Pescara, che proprio l'altra sera ha eletto un presidente nuovo, Domenico Cappuccilli e che già si sta mobilitando per l'organizzazione della befana dei bambini di Ematologia, l'iniziativa alla quale collabora da anni Il Messaggero. Lo è l'equipe medica del dipartimento di ematologia dell'ospedale Santo Spirito di Pescara, guidata dal primario Giuseppe Fioritoni, sempre più impegnata nella ricerca scientifica e nel miglioramento delle strutture offerte. Ma siamo certi che a sorreggere questa nuova sfida sarà la generosità dei cittadini che, come ogni anno, rispondono puntuali all'appello per la solidarietà. Il contributo è un giocattolo (nuovo e rigorosamente imballato per motivi d'igiene) che farà la felicità dei piccoli degenti il giorno della Befana. Un impegno in cui crede da sempre anche Il Messaggero che per l'occasione mette a disposizione la propria redazione (in piazza Du- PiG ca d'Aosta, 34) per raccogliere i pacchi che saranno poi trasferiti in ospedale. Non mancano anche altre dimostrazioni di solidarietà: un'offerta di 1 Smila euro da una signora che preferisce mantenere l'anonimato. Un contributo, offerto da una coppia di novelli sposi, pari alla somma che doveva essere utilizzata per l'acquisto di bomboniere. A questi si è aggiunto il ricavato raccolto dalle vendite delle 5300 stelle natalizie, pari a 53mila euro. Ma tanti sono gli impegni che l'associazione si è prefissata per migliorare l'accoglienza ospedaliera, come ha spiegato il neopresidente Ail Pescara, Cappuccini: «Pro- prio l'altra sera abbiamo preso l'impegno di rimodellare quattro bagni del reparto donna per assicurare una maggiore igiene e fare in modo che ogni stanza abbia il suo bagno». La generosità ha però reso possibile diversi interventi in corso d'ultimazione. E' il caso del miglioramento alberghiero del reparto adulti e pediatrico, ristrutturati con materiale in pvc per ridurre il rischio di contagio post-ricovero. Interventi anche per la fase di accoglienza sia in reparto che in day ospitai. Sempre per assicurare una migliore qualità assistenziale, entro la fine dell'anno saranno consegnati in reparto sessanta nuovi materassi speciali (20mila euro). Altri quattro, molto particolari e molto costosi (3mila e 500 euro l'uno) saranno acquistati in seguito. L'attività Ail 2002 ha favorito inoltre il finanziamento di due borse di studio, una per day hospital e l'altra per assistenza psicologia ai bimbi ricoverati. Un riguardo che sta particolarmente a cuore al primario. Acquistato un microscopio per day hospital e sistemato l'ufficio Ail presso l'ospedale. INFERMIERI/ Un'Indagine dell'lims avverte: il 50% del personale sanitario è frustrato Il mobbing attacca in corsia Gli operatori più a rischio sono gli «over-35» con qualifiche generiche P ochi e mobbizzati. Se quella dell'infermiere è una delle poche professioni in Italia per cui la domanda è superiore all'offerta, un motivo - forse - c'è: la metà di loro sono molto insoddisfatti del proprio lavoro. Almeno stando a quanto emerge da un'indagine sul «Mobbing in area sanitaria» condotta dall'Istituto italiano di medicina sociale (Iims) in collaborazione con il Campus Biomedico di Roma, in vari ospedali della capitale e dedicata in particolare al personale infermieri- stico. Pietrantonio Ricci, presidente dell'lims e membro della commissione sul mobbing del ministero della Funzione pubblica, ha anticipato i risultati dello studio in occasione dell'80° anniversario della fondazione dell'Istituto. «La percezione è che gli operatori sanitari vivano in una condizione di forte disagio, quasi il 50% si sente mobbizzato - ha detto Ricci». Il 20% degli infermieri è oggetto di vessazioni e attacchi; i più frustrati sono gli over 35 e gli infermieri generici. L'indagine è stata condotta distribuendo 1. 630 questionali: rispondendo a un quesito sul proprio livello di soddisfazione rispetto alle attese maturate all'inizio del percorso lavorativo, poco meno della metà degli intervistati (il 42, 7%) ha manifestato sentimenti di «frustrazione» soprattutto rispetto alla mansione svolta, all'utilità sociale della professione e alla remunerazione del lavoro. Oltre all'età, anche il ruolo rivestito è motivo di insoddisfazione: gli infermieri generici, sottolinea lo stu- dio, rappresentano la popolazione maggiormente frustrata, mentre i dirigenti dell'assistenza infermieristica dichiarano una soddisfazione nei confronti della professione molto più alta. Per quanto riguarda la conflittualità sul luogo di lavoro, oltre la metà (il 58, 3%) degli intervistati ha riferito di esseme stata testimone occasionalmente; nella metà dei casi per questioni relative ad aspetti organizzativi e procedurali che hanno coinvolto in prima persona i tre quarti degli infermieri intervistati. La ricerca si sofferma anche sull'elevata mobilità degli infermieri intervistati sia intra che intcrospcdaliera: oltre il 60% ha variato almeno una volta sede di lavoro (il 50, 6% degli intervistati ha affermato di aver cambiato da 1 a 3 volte struttura ospedaliere e il 14, 1 % più di 4 volte). Molto frequenti anche i mutamenti di reparto all'interno di una stessa struttura, avvenuti nel 60, 2% dei casi. Ch. Ban. Simone Peterzano - Natività - Certosa di Milano - 1573 Sono so/o parole. Con le parole ti dico che ti adoro, Bambino Gesù. Nelle mie parole, sono certa, senti vero amore per Te. Nella tenera immagine sacra, Dio, appari così piccolo e grande. Ti guardo e non riesco a non commuovermi. So che Tu ascolti le mie parole, e di tutti i fratelli che il Padre ti ha dato. Ti prego, Gesù Bambino, continua ad amarci, ne abbiamo tanto bisogno. Sono solo parole, ma le offre il cuore. Osanna a Te, Figlio di Davide, e pace in terra agli uomini di buona volontà. m. del giovine BUON NATALE