REGIONE ABRUZZO
UFFICIO STAMPA
Dott. ssa MAURA DEL GIOVINE
23 Dicembre 2002
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Ufficio Stampa
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Il Centro
Si definitivo del Senato: tra un anno
niente sigarette nei locali pubblici
IL FUMO
FUORILEGGE
il ministro della Salute soddisfatto, ma la strada è lunga
Dagli «sceriffi»
multe fìno a 2000 euro
a chi non farà
rispettare il divieto
Sirchia: gli adolescenti
iniziano troppo presto
di Roberta Rizzo
ROMA. I fumatori sono avvisati: per accendere sigarette, sigari e pipe si dovrà ben guardare i cartelli di divieto
appesi nei locali pubblici, altrimenti rischiano multe salatissime. E' stata infatti approvata ieri dal Senato la legge
antifumo. Una legge discussa a più riprese e che vede la
luce dopo un iter complesso e tormentato che ha allungato i tempi per il suo varo.
Nei locali chiusi. sarà imposto un generale divieto di fumare: uniche eccezioni, i locali privati non aperti a utenti e
i locali pubblici espressamente riservati ai fumatori. La
legge entrerà in vigore tra un
anno, per dare tempo a uffici
e e locali pubblici di mettersi
in regola. La scelta che mette
al bando le sigarette soprattutto nei locali chiusi è stata
messa a punto dai tecnici del
Ministero della Salute e renderà vita dura agli amanti delle «bionde». Insomma. gli inguaribili del «tabacco» dovranno vedersela con il divieto apposto per i locali chiusi,
mentre troveranno aree e spazi adeguati nei locali privati,
non aperti al pubblico o
espressamente riservati ai fumatori. Saranno create stanze e zone apposite in bar e ristoranti proprio per i patiti
del fumo.
Stop al fumo nei locali. Nel
mirino ci sono i locali chiusi,
dove sarà imposto un generale divieto di fumare. In pratica succederà che nei bar e nei
ristoranti che vorranno accogliere ancora i fumatori, do-
vranno essere riservate delle
zone per il fumo, rispettando
un regolamento governativo
che sarà varato entro due mesi dall'approvazione della
nuova norma. Le aree per i
non fumatori, comunque, nei
ristoranti dovranno essere
più grandi di quelle per i fumatori.
Un anno per adeguarsi. Dall'approvazione definitiva della legge passerà almeno un
anno prima che le nuove regole entrino in vigore. Infatti bisognerà aspettare l'emanazione di un regolamento ministeriale (da adottare entro sei
mesi), dopo di che ci saranno
altri 12 mesi di tempo per consentire a tutti i soggetti interessati di adeguare i locali e
gli impianti.
Multe fino a 2OOO euro. I
trasgressori della legge rischieranno grosso. Chi sarà
sorpreso a fumare sotto un
cartello «No smoking» rischia una multa da 24 a 250
euro. Ma la sanzione potrà essere raddoppiata se nei dintorni ci sono donne incinte e
bambini sotto i 12 anni. Le
multe più salate solo previste
per i proprietari dei locali dove il divieto non viene fatto rispettare: per loro la multa andrà dai 200 ai 2000 euro.
Gli «sceriffi» antifumo. Saranno le regioni, assieme al
governo, a stabilire come condurre gli accertamenti antifumo. Ogni regione dovrà individuare i responsabili del controllo, veri e propri «sceriffi»
antisigarette, che avranno il
potere di multare i trasgressori.
Impianti nei locali. Tutti i locali pubblici e di lavoro do-
vranno dotarsi di impianti
per la ventilazione e per il ricambio d'aria, secondo le regole che saranno fissate nei
prossimi 60 giorni.
Carceri. Il regolamento attuativo delle norme antifumo
(è il testo dell'emendamento
di Rifondazione comunista approvato dall'aula) dovrà prevedere che «in tutte le strutture in cui le persone sono costrette a soggiornare non volontariamente devono essere
previsti locali adibiti ai fumatori».
ROMA. «Un passo avanti
per l'Italia e per tutti coloro
che non vogliono farsi avvelenare dal fumo degli altri.
Una difesa della salute che
non lede i diritti di nessuno».
Con queste parole il ministro della Salute, Girolamo
Sirchia. da sempre paladino
del provvedimento contro il
fumo, ha commentato il varo della legge.
«Naturalmente è solo il
primo passo», ha però aggiunto il ministro Sirchia,
«la legge è molto importante ma siamo ancora all'inizio. C'è un assedio molto forte ai giovani da parte delle
multinazionali che cercano
in tutti i modi di invitare i
ragazzi a comprare le sigarette, ed esiste tutta la problematica degli adolescenti
che iniziano a fumare precocemente sulla quale è necessario avviare una riflessione che porti al più presto a
decisioni concrete affinchè
sia bloccata la strada verso
le sigarette».
La lotta al fumo è solo iniziata e il ministro Sirchia
sottolinea che di strada, sullo stop al tabacco, se ne deve fare ancora parecchia.
«Vietare il fumo significa fare una politica per la salute
della popolazione. Ma il
grande problema sono i giovani che iniziano a fumare
troppo presto e trovano fa-
cilmente le macchinette di
distribuzione per le strade e
su questo tema si dovrà discutere molto per rendere
meno facile l'accesso», ha
detto il ministro, «inoltre le
tasse sulle sigarette sono
troppo basse e non scoraggiano gli acquisti da parte
dei fumatori».
Sirchia ha infine parlato
delle azioni di risarcimento
nei confronti delle multinazionali per i danni alla salute provocati dal tabacco.
«All'estero è una pratica
molto più diffusa rispetto all'Italia, ed è in grado dì scoraggiare le manovre di penetrazione sul mercato»
Grande soddisfazione anche da parte del senatore Cesare Cursi, sottosegretario
al Ministero della Salute,
per l'approvazione definitiva in Senato della legge contro il fumo che tutela in particolare le persone dal fumo
passivo. «Finalmente la battaglia anti-tabacco è stata
vinta», ha detto Cursi, «ora
bisogna mettere a punto il
regolamento insieme alle categorie interessate, tenendo
conto delle esigenze degli
esercizi commerciali pubblici poiché i lavori di ristrutturazione e di impianti d'areazione sono obbligatori.
Bar e ristoranti, al di là delle salette per fumatori, dovranno dunque iniziare a
mettersi in regola», (r. r. )
MORTALITÀ IN CALO DAL 1990
i
Tumori, il 30 per cento
causati dalle sigarette
IL tabacco è colpevole del
30% delle morti per tumore in Italia, secondo gli
ultimi dati dell'Osservatorio sul fumo dell'Istituto
superiore di sanità. Se nel
1990 erano oltre 90 mila,
in Italia, le morti legate al
tabacco, nel 2000 si è registrato un brusco calo, di
oltre il 10%, dovuto essenzialmente alla diminuzione di tumori polmonari
tra gli uomini. Il fumo resta, però, la causa del
30% di tutte le morti per
cancro. E nella popolazione maschile tra i 35 e 69
anni, la quota è del 50%,
tra le più alte nei Paesi
occidentali.
«Nonostante il tabagismo resti la prima causa
di morte prevenibile spiegano gli esperti dell'
Osservatorio Iss - in Italia
le vittime del fumo, tra i
maschi di 35/69 anni sono il 37% del totale di tutti i decessi per cancro».
Con un pericoloso avvicinamento tra i sessi. Tra le
donne le morti per tumo-
re correlato al fumo non
superano il 9% del complesso dei tumori. Ma,
mentre tra gli uomini il
cancro al polmone è in
sensibile calo, nel "sesso
debole" è in moderata ma
costante ascesa. In concomitanza con l'aumento
delle fumatrici, passate
dal 18, 2% del 2000 (stime
Istat) al 22, 3% del 2002
(stime Doxa).
Altro triste capitolo,
quello del fumo passivo.
È responsabile di 87 morti improvvise di lattanti,
80 mila infezioni respiratorie acute in bimbi da O
a 2 anni, 27. 000 casi di
asma bronchiale in bambini da 6 a 14 anni.
L'esposizione al fumo passivo di un coniuge causa
invece 221 morti per tumore polmonare e circa
2. 000 casi di malattie
ischemiche. Se l'esposizione avviene nell'ambiente
di lavoro, i morti per tumore polmonare sono
324 l'anno e per problemi
cardiaci 235.
Il Tempo
IL MINISTRO SIRCHIA
"Un traguardo di civiltà"
MILANO — «Sono molto contento e con me il 90
per cento degli italiani. Questo è un grande
risultato, un passo avanti sulla strada della civiltà
e dell'Europa».
Così il ministro della Salute, Girolamo Sirchia,
commenta il sì definitivo del Senato alla legge
ami-fumo. «Ora - conferma il responsabile della
Sanità - gli esercenti avranno un anno per adeguarsi e mettere in regola i propri locali, ma
ormai è f a t t a » . .
E l'esercito delle "bionde", gli italiani che non
riescono a dire di no al pacchetto? «Non potranno dire niente - risponde Sirchia - perché questa
è una legge in difesa di chi non fuma
- ripete - e non un
attacco contro chi
fuma». Gli irriducibili «avranno ovviamente a disposizione spazi ad hoc in
cui fumare. È naturale - assicura il ministro questo lo dice la legge. Ma il punto fondamentale è che se io vado al ristorante ho il diritto di
mangiare in pace senza dover sopportare la sigaretta del vicino».
Il Tempo
In ospedale concerto
aperto agli esterni
TERAMO — La città più vicina all'ospedale, ospedale
più aperto alla città. Tra le iniziative più interessanti
di questo Natale c'è quella, organizzata per questa
sera, di un concerto che si terrà nella sala convegni
del secondo lotto del «Mazzini».
Si tratta di un appuntamento che non è riservato ai
dipendenti della struttura sanitaria e ai pazienti, ma
che è aperto a tutti i cittadini che vorranno partecipare: un modo, insomma, per avvicinare gli esterni alla
realtà di chi soffre. O di consentire a chi ha un
parente in ospedale di passare un po' di tempo insieme in questi giorni di festa. Il concerto, che avrà
inizio alle 18, sarà tenuto dalla Corelli Chamber Orchestra diretta dal maestro Manfredo Dorindo Di Crescenze.
Il Centro
OGGI ALLE 18
Concerto in ospedale
L'Asl di Teramo ha organizzato per oggi al18, nella aula convegni del secondo lotto
dell ospedale Mazzini, un concerto di Natale della Corelli Chamber Orchestra, diretta
da Manfredo Dorindo Di Crescenzo.
II Messaggero
Concerto. Oggi pomeriggio alle 18, nell'aula convegni del 2 lotto dell'ospedale "Mazzini" di Teramo, concerto di Natale con la "Corelli Chamber Orchestra", diretta
da Manfredo Dorindo Di Crescenzo.
Il Centro
Rifugio a Mosciano
Progetto
per costruire
un canile
MOSCIANO. Possibile realizzazione di un canile a Mosciano. Nicola Ieraci, che oltre ad essere coordinatore della polizia veterinaria è anche
colonnello dei corpi internazionali della Gioventù garibaldina, annuncia che c'è un progetto da realizzare con il Comune per riutilizzare l'ex discarica, adeguatamente sistemata con prato e alberi. Nel
canile verrebbero ospitati i
randagi, alcuni dei quali potrebbero essere addestrati
per essere ceduti all'Unione
italiana ciechi (le femmine) e
alle forze di polizia (i maschi). Inoltre si potrebbe mettere su un allevamento di pastori tedeschi per sostentare,
con il ricavato della vendita
degli esemplari, abbastanza
richiesti, il canile.
Il Centro
Progetto anti-droga all'Itc
Nereto, scuola e Sert insieme sul disagio giovanile
Gli studenti realizzano uno spot radiofonico
NERETO. Progetto sperimentale di "peer education" per
la prevenzione delle dipendenze patologiche e del disagio
giovanile. Sert e Istituto commerciale di Nereto hanno dato vita ad una iniziativa contro l'uso della droga facendone conoscere gli effetti dannosi sulla salute. Gli studenti
hanno anche realizzato uno spot radiofonico che sarà trasmesso su Radio Margherita per un mese.
L'Istituto
commerciale
di Nereto
si occuperà
di droga
Un depliant e lo spot sono
stati presentati ieri nella
scuola.
«Scopo di questa iniziativa», ha spiegato Gabriele Di
Francesco, sociologo al Sert
di Nereto, «è di poter pensare
a delle azioni di prevenzione
maggiormente rispondenti alle culture dei giovani, promuovendo le risorse interne
alla comunità scolastica. Abbiamo per questo avviato,
con il prezioso contributo degli studenti, degli insegnanti
e della nuova preside dell'istituto, Giovanna Fucci, la costituzione dei cosiddetti "gruppi
di pari" (da qui appunto il nome del progetto "peer education" ndc), che autonomamente hanno costruito e speri-
mentato l'elaborazione di
messaggi, contenuti ed orientamenti più efficaci ai fini della prevenzione del disagio giovanile, che fossero comprensibili quindi ai giovani».
Nell'opuscolo informativo,
accanto agli slogan appare anche una lista di sanzioni alle
quali incorrono quanti fanno
uso di droghe, (a. d. p. )
Migliorano le strutture
per i malati mentali
ROMA. L'assistenza psichiatrica in Italia migliora, aumentano le strutture. E' l'ultimo censimento del ministero della Salute, appena pubblicato sul sito del dicastero, a tratteggiare un quadro che vede anche le regioni più omogenee rispetto al passato, un importante passo in avanti. Ma non bisogna dimenticare che i dipartimenti di salute mentale, sono sotto organico con carenze di infermieri, figura centrale.
Reniumanisviluppatidacellulestaminali
L'esperimento su topi ha ottenuto organi in miniatura ma perfetti
LONDRA. L'equipe del prof. Yair Reisner— in
collaborazione con l'istituto israeliano Weizman — ha coltivato reni umani in miniatura
nei topi da laboratorip utilizzando cellule staminali umane e suine. Sia i tessuti umani, sia quelli suini sono cresciuti nella forma di reni perfetti. Nonostante le dimensioni, gli organi svolgono correttamente le proprie funzioni, inclusa la
produzione di urina, e vengono irrorati dai vasi
sanguigni dell'organismo ospitante diminuendo
così il rischio di rigetto. I risultati dell'esperimento, secondo alcuni esperti, fanno pensare
che i tessuti fetali umani o suini potrebbero trasformarsi in reni sani anche se venissero tra-
piantati direttamente nell'organismo umano.
Per questo, i ricercatori sperano che le cellule
staminali suine possano divenire una fonte di rifornimento di organi per i pazienti in attesa un
trapianto di rene. Lo studio indica anche il momento dello sviluppo embrionale durante il quale le cellule staminali hanno una maggiore probabilità di formare reni sani minimizzando: 4
settimane per le cellule suine e 7/8 per quelle
umane. Se prelevati e trapiantati prima, i tessuti potrebbero includere strutture non renali come osso, cartilagine e muscolo. In un momento
successivo, invece, il rischio di rigetto da parte
del sistema immunitario sarebbe sostanziale.
Il Centro
Acerbo: tagli Asl
giunta responsabile
PESCARA. Il Prc sollecita
la giunta a ricorrere al Tar
contro l'applicazione del decreto «taglia spesa» del governo «ai danni delle Asl», e
a chiarire «quanti milioni di
euro di finanziamenti per la
sanità andranno persi con
l'approvazione della legge Finanziaria nazionale». «Le
Regioni Abruzzo e Molise»
afferma il segretario Maurizio Acerbo «amministrate
dal centrodestra, che per mes i hanno mantenuto un silenzio d'acquiescenza, saranno
costrette a ricorrere ai tribunali amministrativi per sal-
vare, se possibile, i bilanci
delle Asl e degli ospedali». Il
Prc chiede chiarezza anche
sui conti della Regione, il cui
debito «ha fatto registrare
una crescita galoppante».
«L'assessore al bilancio», secondo Acerbo, «ha giustificato il ricorso all'esercizio
provvisorio per il 2003 con la
mancata approvazione della
finanziaria. Nulla sul fatto
che il consuntivo 2001, che
non è stato reclamizzato e registra un disavanzo di 119 milioni-di euro, sia stato approvato dal Consiglio regionale
solo il 19 dicembre».
Norme sulla prevenzione
PESCARA. Il comitato di coordinamento regionalecontrasterà con nuove norme gli incidenti sul lavoro. L'iniziativa,
che sarà adottata d'intesa con i sindacati, è stata decisa in
base all'esame delle relazioni dei tre gruppi di lavoro. L'incontro era stato promosso dall'assessore regionale alla sanità, Erminio D'Annunzio per esaminare le problematiche
connesse alla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Alla riunione, coordinata da Giuseppe Bucciarelli, dirigente del servizio preyenziqne collettiva e della dottoressa Luigi Benedetto, responsabile dell'ufficio prevenzione
II Tempo
Asl Sulmona-Avezzano
La parola alla Regione
SULMONA — Una risoluzione urgente che impegna la
Regione ad evitare nuovi indebitamenti dell'azienda sanitaria Sulmona-Avezzano è
stata approvata nell'ultima
seduta dell'anno dal Consiglio regionale su proposta
del consigliere Bruno Di Masci. Nella risoluzione, proposta dall'esponente del centrosinistra e accolta con favore
anche nelle file della maggioranza, è stata ricordata con
viva preoccupazione la «grave carenza di cassa della Asl
Sulmona-Avezzano, che ha
determinato la paralisi nei
pagamenti dei debiti, con forti ripercussioni assistenziali».
Attualmente, se la Regione
non interverrà in concreto
con decisioni rapide, la Asl
rischia il collasso totale, potendo far fronte appena ai
debiti stipendiali nei confronti dei propri dipendenti. «Gli
incrementi di spesa attinenti
l'assistenza medico-generica, la riabilitazione, il personale, i premi assicurativi, l'ac-
quisto dei farmaci e gli interessi passivi — ha sottolineato Di Masci — hanno determinato maggiori costi che
hanno comportato un ulteriore disavanzo e quindi un
maggiore esborso finanziario». Le risorse assegnate dalla Regione alla Asl gemellata" per il 2002 si sono rivelate insufficienti. Così, nonostante l'incremento ottenuto
rispetto al 2001, non è stata
garantita né la copertura dell' aumento di spesa, né la copertura del disavanzo maturato tra 2001 e 2002. Lo stesso manager della Asl Fulvio
Catalano in una nota ringrazia il Consiglio regionale per
aver fatto propria la risoluzione con la quale si impegna la
Giunta a risolvere la grave
carenza di cassa e l'assessore
alla Sanità D'Annunzio e il
bgovernatore Pace perla sensiilità dimostrata. Lo stesso
D'Annunzio ha comunicato
che alla Asl marso-pelignasangrina è stata assegnata la
somma di 4. 845. 541 euro.
Il Messaggero
La Befana dei baby pazienti. Nel vivo la raccolta di doni per la festa del 6 gennaio
Ail Pescara ed Ematologia
Tutti i traguardi di un anno
II primario
di Ematologia Giuseppe
Fioritoni. Tra Ail Pescara
e il reparto c'è un fitto
rapporto di collaborazione,
con risultati importanti
di ADRIANA SETTUARIO
Tutti compatti contro la leucemia. Lo è il nuovo direttivo Ail Pescara, che proprio
l'altra sera ha eletto un presidente nuovo, Domenico Cappuccilli e che già si sta mobilitando per l'organizzazione
della befana dei bambini di
Ematologia, l'iniziativa alla
quale collabora da anni Il
Messaggero. Lo è l'equipe
medica del dipartimento di
ematologia dell'ospedale Santo Spirito di Pescara, guidata
dal primario Giuseppe Fioritoni, sempre più impegnata
nella ricerca scientifica e nel
miglioramento delle strutture
offerte. Ma siamo certi che a
sorreggere questa nuova sfida sarà la generosità dei cittadini che, come ogni anno, rispondono puntuali all'appello per la solidarietà.
Il contributo è un giocattolo (nuovo e rigorosamente
imballato per motivi d'igiene) che farà la felicità dei piccoli degenti il giorno della Befana. Un impegno in cui crede da sempre anche Il Messaggero che per l'occasione
mette a disposizione la propria redazione (in piazza Du-
PiG
ca d'Aosta, 34) per raccogliere i pacchi che saranno poi
trasferiti in ospedale. Non
mancano anche altre dimostrazioni di solidarietà: un'offerta di 1 Smila euro da una
signora che preferisce mantenere l'anonimato. Un contributo, offerto da una coppia
di novelli sposi, pari alla
somma che doveva essere utilizzata per l'acquisto di bomboniere. A questi si è aggiunto il ricavato raccolto dalle
vendite delle 5300 stelle natalizie, pari a 53mila euro.
Ma tanti sono gli impegni
che l'associazione si è prefissata per migliorare l'accoglienza ospedaliera, come ha
spiegato il neopresidente Ail
Pescara, Cappuccini: «Pro-
prio l'altra sera abbiamo preso l'impegno di rimodellare
quattro bagni del reparto
donna per assicurare una
maggiore igiene e fare in modo che ogni stanza abbia il
suo bagno». La generosità ha
però reso possibile diversi interventi in corso d'ultimazione. E' il caso del miglioramento alberghiero del reparto adulti e pediatrico, ristrutturati con materiale in pvc
per ridurre il rischio di contagio post-ricovero. Interventi
anche per la fase di accoglienza sia in reparto che in day
ospitai.
Sempre per assicurare una
migliore qualità assistenziale,
entro la fine dell'anno saranno consegnati in reparto sessanta nuovi materassi speciali (20mila euro). Altri quattro, molto particolari e molto
costosi (3mila e 500 euro
l'uno) saranno acquistati in
seguito. L'attività Ail 2002
ha favorito inoltre il finanziamento di due borse di studio, una per day hospital e
l'altra per assistenza psicologia ai bimbi ricoverati. Un riguardo che sta particolarmente a cuore al primario. Acquistato un microscopio per day
hospital e sistemato l'ufficio
Ail presso l'ospedale.
INFERMIERI/ Un'Indagine dell'lims avverte: il 50% del personale sanitario è frustrato
Il mobbing attacca in corsia
Gli operatori più a rischio sono gli «over-35» con qualifiche generiche
P
ochi e mobbizzati. Se quella dell'infermiere è una delle poche
professioni in Italia per cui la
domanda è superiore all'offerta, un motivo - forse - c'è: la metà di loro sono
molto insoddisfatti del proprio lavoro.
Almeno stando a quanto emerge da
un'indagine sul «Mobbing in area sanitaria» condotta dall'Istituto italiano di
medicina sociale (Iims) in collaborazione con il Campus Biomedico di Roma,
in vari ospedali della capitale e dedicata in particolare al personale infermieri-
stico. Pietrantonio Ricci, presidente dell'lims e membro della commissione
sul mobbing del ministero della Funzione pubblica, ha anticipato i risultati
dello studio in occasione dell'80° anniversario della fondazione dell'Istituto.
«La percezione è che gli operatori sanitari vivano in una condizione di forte
disagio, quasi il 50% si sente mobbizzato - ha detto Ricci».
Il 20% degli infermieri è oggetto di
vessazioni e attacchi; i più frustrati sono gli over 35 e gli infermieri generici.
L'indagine è stata condotta distribuendo 1. 630 questionali: rispondendo a un
quesito sul proprio livello di soddisfazione rispetto alle attese maturate all'inizio del percorso lavorativo, poco
meno della metà degli intervistati (il
42, 7%) ha manifestato sentimenti di
«frustrazione» soprattutto rispetto alla
mansione svolta, all'utilità sociale della professione e alla remunerazione del
lavoro. Oltre all'età, anche il ruolo rivestito è motivo di insoddisfazione: gli
infermieri generici, sottolinea lo stu-
dio, rappresentano la popolazione maggiormente frustrata, mentre i dirigenti
dell'assistenza infermieristica dichiarano una soddisfazione nei confronti della professione molto più alta. Per quanto riguarda la conflittualità sul luogo di
lavoro, oltre la metà (il 58, 3%) degli
intervistati ha riferito di esseme stata
testimone occasionalmente; nella metà
dei casi per questioni relative ad aspetti
organizzativi e procedurali che hanno
coinvolto in prima persona i tre quarti
degli infermieri intervistati. La ricerca
si sofferma anche sull'elevata mobilità
degli infermieri intervistati sia intra
che intcrospcdaliera: oltre il 60% ha
variato almeno una volta sede di lavoro (il 50, 6% degli intervistati ha affermato di aver cambiato da 1 a 3 volte
struttura ospedaliere e il 14, 1 % più di 4
volte). Molto frequenti anche i mutamenti di reparto all'interno di una stessa struttura, avvenuti nel 60, 2% dei
casi.
Ch. Ban.
Simone Peterzano - Natività - Certosa di Milano - 1573
Sono so/o parole.
Con le parole ti dico che ti adoro, Bambino Gesù.
Nelle mie parole, sono certa, senti vero amore per Te.
Nella tenera immagine sacra, Dio, appari così piccolo e grande.
Ti guardo e non riesco a non commuovermi.
So che Tu ascolti le mie parole, e di tutti i fratelli che il Padre ti ha dato.
Ti prego, Gesù Bambino, continua ad amarci, ne abbiamo tanto bisogno.
Sono solo parole, ma le offre il cuore.
Osanna a Te, Figlio di Davide, e pace in terra agli uomini di buona volontà.
m. del giovine
BUON NATALE
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23 Dicembre 2002