La pianificazione nei pressi delle aziende
a rischio
Modi per affrontare il problema della pianificazione nei pressi delle aziende a rischio di
incidente rilevante
1. Distanza decisa “a priori”
2. Distanza decisa sulla base di una valutazione di
rischio accettabile: approccio probabilistico
3. Distanza decisa sulla base di una valutazione di
rischio accettabile: approccio deterministico
4. Distanza decisa sulla base di una valutazione di rischio
accettabile: approccio misto
Modi per affrontare il problema della pianificazione nei pressi delle aziende a rischio di
incidente rilevante: punto di partenza le distanze
rispetto agli scenari incidentali
Immagine n.9, Tabella 3a DM 9/5/01 – Categorie territoriali compatibili con gli stabilimenti –.
Le varie categorie territoriali, indicate con lettere, per essere compatibili devono trovarsi a una
determinata distanza “di sicurezza” dall’impianto. Le distanze variano a seconda dell’impianto e
soprattutto degli scenari incidentali ipotizzabili. Questi ultimi si leggono nell’incrocio tra la
probabilità degli eventi e gli effetti possibili. Questi ultimi sono rappresentabili graficamente su una
carta come aree entro le quali ci si può attendere letalità, danni irreversibili o reversibili.
Classe di
Probabilità degli
Eventi
< 10-6
10-4 – 10-6
10-3 – 10-4
>10-3
Categoria di effetti
Elevata letalità Inizio letalità
Lesioni
Irreversibili
Lesioni
Reversibili
DEF
CDEF
BCDEF
ABCDEF
EF
F
F
DEF
EF
F
CDEF
DEF
EF
BCDEF
CDEF
DEF
Le lettere contenute in tabella si riferiscono alle categorie territoriali seguenti:
A. Aree con destinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario molto elevato (indice
fondiario di edificazione superiore a 4,5 m3/m2); luoghi di concentrazione di popolazione e soggetti ad
affollamento rilevante all’aperto;
B. Aree con destinazione prevalentemente residenziale ad elevato indice fondiario (indice fondiario di
edificazione compreso tra 4,5 m3/m2 e 1,5 m3/m2); luoghi di concentrazione di popolazione e soggetti ad
affollamento rilevante al chiuso e all’aperto;
C. Aree con destinazione prevalentemente residenziale ad elevato indice fondiario (indice fondiario di
edificazione compreso tra 1,5 m3/m2 e 1 m3/m2); stazioni ferroviarie ed altri nodi di trasporto;
D. Aree a destinazione residenziale a basso indice fondiario (indice fondiario di edificazione compreso
tra 1 m3/m2 e 0,5 m3/m2); luoghi soggetti ad affollamento rilevante con frequentazione al massimo mensile;
E. Aree a destinazione residenziale caratterizzate da un minimo indice fondiario (indice fondiario di
edificazione inferiore a 0,5 m3/m); Aree a destinazione prevalentemente industriale, artigianale, agricole e
zootecniche;
F. Area entro i confini o limitrofa allo stabilimento.
Modi per affrontare il problema della pianificazione nei pressi delle aziende a rischio di
incidente rilevante
1. Distanza decisa “a priori”: 1 km, 500 mt.
Modi per affrontare il problema della pianificazione nei pressi
delle aziende a rischio di incidente rilevante
2. Distanza decisa sulla base di una valutazione di
rischio accettabile: approccio probabilistico. Il caso olandese
Rischio individuale
Rischio sociale
10-8
10-7
10-6
Modi per affrontare il problema della pianificazione nei pressi
delle aziende a rischio di incidente rilevante
2. Distanza decisa sulla base di una valutazione di
rischio accettabile: approccio probabilistico. Il caso olandese
Rischio individuale
Rischio individuale:
Probabilità annuale che una
persona presente 24/h in un luogo
non protetto presso l’attività
pericolosa muoia in seguito a un
incidente provocato dall’impianto
Si utilizzano curve di isorischio
(diminuisce all’aumentare della
distanza)
Rischio sociale As Low
As Reasonably Practible
Rischio sociale:
Probabilità annuale che un gruppo
di più di N persone sia uccisa da un
incidente nell’impianto. Curva di
Farmer.
Esempio: supermercato o discoteca.
Alto rischio sociale (concentrazione persone).
Basso rischio individuale
Modi per affrontare il problema della pianificazione nei pressi delle aziende
a rischio di incidente rilevante
4. Distanza decisa sulla base di una valutazione di rischio
accettabile: approccio misto. Il caso italiano
Immagine n.9, Tabella 3a DM 9/5/01 – Categorie territoriali compatibili con gli stabilimenti –.
Le varie categorie territoriali, indicate con lettere, per essere compatibili devono trovarsi a una
determinata distanza “di sicurezza” dall’impianto. Le distanze variano a seconda dell’impianto e
soprattutto degli scenari incidentali ipotizzabili. Questi ultimi si leggono nell’incrocio tra la
probabilità degli eventi e gli effetti possibili. Questi ultimi sono rappresentabili graficamente su una
carta come aree entro le quali ci si può attendere letalità, danni irreversibili o reversibili.
Classe di
Probabilità degli
Eventi
< 10-6
10-4 – 10-6
10-3 – 10-4
>10-3
Categoria di effetti
Elevata letalità Inizio letalità
Lesioni
Irreversibili
Lesioni
Reversibili
DEF
CDEF
BCDEF
ABCDEF
EF
F
F
DEF
EF
F
CDEF
DEF
EF
BCDEF
CDEF
DEF
Le lettere contenute in tabella si riferiscono alle categorie territoriali seguenti:
A. Aree con destinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario molto elevato (indice
fondiario di edificazione superiore a 4,5 m3/m2); luoghi di concentrazione di popolazione e soggetti ad
affollamento rilevante all’aperto;
B. Aree con destinazione prevalentemente residenziale ad elevato indice fondiario (indice fondiario di
edificazione compreso tra 4,5 m3/m2 e 1,5 m3/m2); luoghi di concentrazione di popolazione e soggetti ad
affollamento rilevante al chiuso e all’aperto;
C. Aree con destinazione prevalentemente residenziale ad elevato indice fondiario (indice fondiario di
edificazione compreso tra 1,5 m3/m2 e 1 m3/m2); stazioni ferroviarie ed altri nodi di trasporto;
D. Aree a destinazione residenziale a basso indice fondiario (indice fondiario di edificazione compreso
tra 1 m3/m2 e 0,5 m3/m2); luoghi soggetti ad affollamento rilevante con frequentazione al massimo mensile;
E. Aree a destinazione residenziale caratterizzate da un minimo indice fondiario (indice fondiario di
edificazione inferiore a 0,5 m3/m); Aree a destinazione prevalentemente industriale, artigianale, agricole e
zootecniche;
F. Area entro i confini o limitrofa allo stabilimento.
Rischio individuale
Modi per affrontare il problema della pianificazione nei pressi
delle aziende a rischio di incidente rilevante
3. Distanza decisa sulla base di una valutazione di
rischio accettabile: approccio deterministico. Il caso francese
Distanza decisa sulla base di una valutazione di rischio
accettabile: approccio deterministico. Il caso francese
Legge 82-600 del 13/7/1982 modificata e completata dalla L. 87/565 del
22/7/1987 sull’organizzazione della Protezione civile:
Art. 1. La sicurezza civile ha per oggetto la prevenzione deri rischi di
qualsiasi natura così come della protezione delle persone, dei beni e
dell’ambiente contro incidenti, sinistri e catastrofi
Con la legge 87/565, viene modificata la legge urbanistica per includervi
l’obbligo alla considerazione dei rischi naturali e tecnologici nei documenti
urbanistici
Il caso francese
Con la legge 87/565, la sicurezza e la salubrità diventano uno degli
obiettivi chiave della gestione del territorio, in modo non occasionale, ma
complessivo
Commune de Veurey-Voroize
PLAN DE PREVENTION DES RISQUES NATURELS PREVISIBLES
ZONAGE REGLEMENTAIRE DU RISQUE hors débordement de l'Isère (sur fond
topographique)
Niveau de contraintes* :
Zones d'interdictions
Zone de projet possible sous
maîtrise collective
Zones de contraintes faibles
Zones sans contraintes
spécifiques
Nature du risque* :
I, i2, i3 : crues des fleuves et des rivières
M : marécages
I', i' : inondation de plaine en pied de versant
T : crues des torrents et des rivières torrentielles
V, v : ruissellement sur versant
G, g1, g2 : glissement de terrain
P, p : chutes de pierres
f : suffosion, voir encart au 1/25 000è
Distanza decisa sulla base di una valutazione di rischio
accettabile: approccio deterministico. Il caso francese
Legge 87/565
Circolare 24 giugno 1992 (debole sul piano giuridico)
Zona Z1  zona nella quale un incidente grave potrebbe avere conseguenze mortali per almeno l’1% delle persone presenti
Zona Z2  zona nella quale potrebbero esserci effetti irreversibili per la
salute o ferite serie
In queste due zone per le installazioni a maggior rischio AS: servitù
pubblica in caso di gravi rischi per la popolazione con interdizione di
qualsiasi attività edificatoria per i nuovi impianti
La Legge 95/101 del 2/2/1995 stabilisce i seguenti principi:
precauzione, ovvero l’assenza di certezze non deve ritardare l’adozione di
misure preventive;
principio dell’azione preventiva, utilizzando le migliori tecniche
disponibili ad un costo economico accettabile
il principio “chi inquina paga”
principio di partecipazione, per cui ogni cittadino ha diritto
all’informazione relativa all’ambiente, comprese quelle sui rischi
industriali
Sostituisce i PER con i PPR
Distanza decisa sulla base di una valutazione di rischio
accettabile: approccio deterministico. Il caso francese
Legge 2000-1208 del 13/12/2000, relativa alla Solidarietà e al
rinnovamento urbano (SRU), ha riformato diversi aspetti della legge
urbanistica
La prevenzione dei rischi naturali prevedibili, dei rischi tecnologici, degli
inquinamenti e di qualsiasi altro fattore di degrado ambientale devono
essere assicurati da:
SCOT: schéma de cohérence territoriale
 PLU: plans locaux d’urbanisme
SCOT: schéma de cohérence territoriale
Consentono di considerare i rischi ad una scala più appropriata (che esula
dai confini comunali. Come nel caso del PTCP italiano). Orizzonte
temporale lungo: 20 anni
PLU: plan locale d’urbanisme
Documento di piano a scala comunale o intercomunale. Copre una
superficie territoriale minore rispetto allo SCOT e un arco temporale meno
lungo (10 anni). E’ la sede delle decisioni localizzative locali.
Distanza decisa sulla base di una valutazione di rischio
accettabile: approccio deterministico. Il caso francese
Legge 2003 – 699 del 30/7/2003 sui rischi naturali e tecnologici
Permette di imporre servitù anche per installazioni AS da modificare
(non solo le nuove).
Introduce nel PPR il tema del rischio industriale (anche come
assicurazione CATNAT)
 N.B. Introduce il diritto di prelazione sulle aree a più alto rischio (quelle
rosse del PPR) al limite di esproprio, alle condizioni previste dal nuovo
codice urbanistico
Aucune canalisation de produits dangereux ne traverse le
territoire de la commune, cependant de l'autre côté de l'Isère
passent quatre canalisations véhiculant de tels produits. Ce sont
:
Le gazoduc de gaz naturel exploité par Gaz
de France ;
Le pipeline de la SPMR (Société pétrolière
Méditerranéen - Rhône)
Le gazoduc ETEL transportant de l'éthylène ;
Le gazoduc TRANSUGIL transportant du
Propylène
Il est recommandé par la DRIRE d'attacher une importance
particulière à l'examen de tout projet d'implantation d'habitats
collectifs, d'établissements d'enseignement, de soins ou
d'établissements destinés à recevoir du public, dans une zone
située de part et d'autre de la canalisation et dont la largeur
dépend de la nature du produit transporté. La canalisation
présentant le plus de danger est le gazoduc ETEL pour lequel
des précautions d'urbanisation sont recommandées dans une
bande de 500 m de part et d'autre de la canalisation. A titre
d'information, le tracé de ce gazoduc ainsi que la bande de
terrain soumise à un risque sont donnés dans la carte jointe. Le
territoire touché ne concerne pas la commune de Veurey
Distanza decisa sulla base di una valutazione di rischio
accettabile: approccio deterministico. Il caso francese
Legge 82-600 del 13/7/1982 modificata e completata dalla L. 87/565 del
22/7/1987 sull’organizzazione della Protezione civile: indica le modalità di
indennizzo della popolazione in seguito a disastri naturali e impone
(articolo 5) ad accettare le restrizioni di un Piano di Esposizione ai Rischi
elaborato dallo stato (prefetture) integrato alla legge urbanistica (L. 12310)
Con la legge 87/565, viene modificata la legge urbanistica per includervi
l’obbligo alla considerazione dei rischi naturali e tecnologici nei documenti
urbanistici
D.lgs 334/1999
• art. 8 effetto domino
• art 13 aree ad alta concentrazione
siti Seveso
• art. 14 compatibilità territoriale
• Art. 20 piano di emergenza
esterno (competenza: Prefettura)
DM 151, 9/5/2001
Disciplina: nuovi impianti
trasformazione impianti
varianti, prg, concessioni
Si definiscono delle soglie di rischio
accettabile
Incidente AZF (Atofina) in Francia a Tolosa
Etablissements et écoles fermés
définitivement : LP Galliéni et Françoise, écoles des Oustalous
plusieurs mois
plus de 4 semaines
plus de 2 semaines
plus d'1 semaine
moins d'une semaine
quelques jours
Directive 2003/105/EC of the European Parliament and of the Council of 16
December 2003, amending Council Directive 96/82/EC on the control of major
accident hazards involving dangerous substances
«Member states shall ensure that their land-use and/or other relevant
policies and procedures for implementing those policies take account
of the need, in the long term to maintain appropriate distances between
establishments covered by this Directive and residential areas,
buildings and areas of public use, major transportation routes as far as
possible, recreational areas and areas of particular natural sensitivity or
interest, and, in the case of existing establishments, of the need for
additional technical measures so as not to increase the risks to people»
Emendamento alla Direttiva Seveso II, Direttiva 2003/105/CE
«Gli Stati Membri provvedono affinché la loro politica in materia di assetto del territorio e/o le altre
politiche pertinenti, nonché le relative procedure di attuazione tengano conto della necessità, a
lungo termine, di mantenere opportune distanze tra gli stabilimenti di cui alla presente direttiva da
un lato e le zone residenziali, gli edifici e le zone frequentate dal pubblico, le vie di trasporto
principali, per quanto possibile, le aree ricreative e le aree di particolare interesse naturale o
particolarmente sensibili dal punto di vista naturale, dall’altro e, per gli stabilimenti esistenti, delle
misure tecniche complementari, a norma dell’articolo 5, per non accrescere i rischi per le persone».
Immagine n.9, Tabella 3a DM 9/5/01 – Categorie territoriali compatibili con gli stabilimenti –.
Le varie categorie territoriali, indicate con lettere, per essere compatibili devono trovarsi a una
determinata distanza “di sicurezza” dall’impianto. Le distanze variano a seconda dell’impianto e
soprattutto degli scenari incidentali ipotizzabili. Questi ultimi si leggono nell’incrocio tra la
probabilità degli eventi e gli effetti possibili. Questi ultimi sono rappresentabili graficamente su una
carta come aree entro le quali ci si può attendere letalità, danni irreversibili o reversibili.
Classe di
Probabilità degli
Eventi
< 10-6
10-4 – 10-6
10-3 – 10-4
>10-3
Categoria di effetti
Elevata letalità Inizio letalità
Lesioni
Irreversibili
Lesioni
Reversibili
DEF
CDEF
BCDEF
ABCDEF
EF
F
F
DEF
EF
F
CDEF
DEF
EF
BCDEF
CDEF
DEF
Le lettere contenute in tabella si riferiscono alle categorie territoriali seguenti:
A. Aree con destinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario molto elevato (indice
fondiario di edificazione superiore a 4,5 m3/m2); luoghi di concentrazione di popolazione e soggetti ad
affollamento rilevante all’aperto;
B. Aree con destinazione prevalentemente residenziale ad elevato indice fondiario (indice fondiario di
edificazione compreso tra 4,5 m3/m2 e 1,5 m3/m2); luoghi di concentrazione di popolazione e soggetti ad
affollamento rilevante al chiuso e all’aperto;
C. Aree con destinazione prevalentemente residenziale ad elevato indice fondiario (indice fondiario di
edificazione compreso tra 1,5 m3/m2 e 1 m3/m2); stazioni ferroviarie ed altri nodi di trasporto;
D. Aree a destinazione residenziale a basso indice fondiario (indice fondiario di edificazione compreso
tra 1 m3/m2 e 0,5 m3/m2); luoghi soggetti ad affollamento rilevante con frequentazione al massimo mensile;
E. Aree a destinazione residenziale caratterizzate da un minimo indice fondiario (indice fondiario di
edificazione inferiore a 0,5 m3/m); Aree a destinazione prevalentemente industriale, artigianale, agricole e
zootecniche;
F. Area entro i confini o limitrofa allo stabilimento.
Problema di sovraordinamento sulle installazioni
fisse: spostamento del rischio da siti puntuali su
strada
Scarica

pianififrancia - Laboratorio di Geomatica