Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Rubrica Data Titolo Pag. Si parla di noi 33 la Stampa 04/03/2015 NIJINSKY GENIO VENUTO DAL FUTURO 2 28 il Messaggero 04/03/2015 SE L'AMORE NON CONOSCE CONVENZIONI (G.Satta) 3 4 Il Fatto Quotidiano 04/03/2015 IL GULAG DELLE IDEE DALL'URSS AL NUOVO ZAR NIET AI DIRITTI UMANI (R.Zunini) 5 51/52 Vanity Fair 11/03/2015 LEGA POUND SCENDE IN PIAZZA 7 1 Corriere Romagna di Rimini e San Marino 04/03/2015 COPPIA GAY CHIEDE IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI 9 13 Corriere Romagna di Rimini e San Marino 04/03/2015 "RICCIONE DEVE MOLTO ALLA COMUNITA' GAY" 10 D.Repubblica.it 04/03/2015 SONO MAMMA E AMO UNA DONNA 12 It.Paperblog.Com 04/03/2015 NICOLE BONAMINO CONTRO LOMOFOBIA NELLO SPORT 16 La Repubblica - Cronaca di Roma 04/03/2015 OMOSESSUALI E LAVORO DALLA REGIONE 80MILA EURO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI (R.Cappelli) 18 Cronachemaceratesi.it 03/03/2015 EDUCAZIONE E GENDER, GIANNI MENGHI: "NO ALLA CHIESA IN TRINCEA CONTRO IL NEMICO INVISIBILE" 19 04/03/2015 Int. a Madonna: MADONNA 'A'TTENTA QUI TIRA ARIA DI FASCISMO" (L.Dondoni) 22 4 Rubrica 42 Scenario politico Il Secolo XIX Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 33 1 Si parla di noi Pag. 2 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 28 1 / 2 Si parla di noi Pag. 3 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 28 2 / 2 Si parla di noi Pag. 4 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 4 1 / 2 Si parla di noi Pag. 5 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 4 2 / 2 Si parla di noi Pag. 6 Settimanale Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 11-03-2015 51/52 1 / 2 Si parla di noi Pag. 7 Settimanale Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 11-03-2015 51/52 2 / 2 Si parla di noi Pag. 8 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 1 1 Si parla di noi Pag. 9 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 13 1 / 2 Si parla di noi Pag. 10 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 13 2 / 2 Si parla di noi Pag. 11 04-03-2015 Data D.REPUBBLICA.IT (WEB) Pagina 1 / 4 Foglio d.repubblica.it SALUTE SENO • RICETTE ENG DREPUBBLICA LIFESTYLE HOME D · ATTUALITÀ LIFESTYLE · MODA BEAUTY LIFESTYLE CUCINA VIDEO SALUTE SENO ALTRO 0 SONO MAMMA E AMO UNA DONNA Tweet 0 Pinterest 0 Consiglia 1 Tumblr Email OMOSESSUALITÀ Sono mamma e amo una donna In Italia sono sempre più frequenti i casi di donne sposate e con figli che ammettono di essere omosessuali. Una presa di coscienza ancora oggi non facile e capace di scatenare un'ondata di paure e sensi di colpa, ma anche di dare il benvenuto a una vita più autentica e vera. Come racconta il romanzo “Le strade del mare”: D.it ha intervistato l'autrice e raccolto le testimonianze di due mamme e di tre ragazzi che hanno fatto i conti con una nuova idea di famiglia DI ILARIA LONIGRO Facebook D - la Repubblica Mi piace D - la Repubblica piace a 354.080 persone. Plug-in sociale di Facebook Esclusiva D Shopping Back in black 045688 SCOPRI Codice abbonamento: Più spesso di quanto non si pensi capita di sposarsi, mettere al mondo dei figli e poi dire: “Fermi tutti, sono gay”. O lesbica, o transessuale, non importa. In ogni caso, si scatena uno tsunami irreversibile. Quel che resta, passata l'onda di paure, sensi di colpa e separazione, è una vita più autentica. Come racconta Si parla di noi Pag. 12 D.REPUBBLICA.IT (WEB) Data 04-03-2015 Pagina Foglio 2 / 4 a D.it Rosi Polimeni, autrice di “Le strade del mare” (157 pp., 2014, 16,50 euro, ed. Memori), una saga familiare, tre generazioni di donne che hanno vissuto tra Italia e Brasile, i Paesi in cui è cresciuta l'autrice. Al centro c'è la storia di Cosima, omosessuale soffocata in un matrimonio contratto per accontentare la madre che a un certo punto della sua vita decide di andarsene. Lasciando, oltre al marito, due figli. “Il mio è un libro pieno di aspettative che le madri hanno sulle figlie e di errori che nascono da queste aspettative, veri disastri combinati in buona fede. L'Italia è 60 anni indietro, è un Paese in cui accadono ancora queste cose, bambine incatenate dentro stereotipi creati da altri. Ma il mio romanzo ha una fine positiva, di perdono”, racconta l'autrice. I dati “Si stima che in Italia i figli di persone omosessuali siano 100mila. Noi, con 110 iscritti, siamo solo la punta dell'iceberg. Aiutiamo tutti, senza chiedere tessere, con servizi come il gruppo di mutuo auto-aiuto in anonimato. Le persone che si sono rivolte a noi in questi quattro anni attraverso la linea telefonica di ascolto, il forum on line, i gruppi d'incontro, i social network sono diverse migliaia”, spiega a D.it Cecilia d'Avos, 54 anni, co-presidente, insieme a Fabrizio Paoletti, dell'associazione Rete Genitori Rainbow (www.genitorirainbow.it), che raccoglie i genitori glbt (gay, lesbiche, bisex, transessuali) con figli nati da precedenti relazioni eterosessuali. How to tutorial LE VOSTRE TESTIMONIANZE IL MAKE UP PER TUTTE PepperChocolat84 ti spiega passo passo come realizzare un make up perfetto per una sera fuori con Lui o con gli amici A SCUOLA CON MARCO MODA LEZIONE AI FORNELLI DELLA SALUTE in collaborazione con Fotogalleria Codice abbonamento: 045688 Cecilia, 54 anni: "Da quando le ho confessato di essere lesbica mia figlia mi accompagna ai Pride" Mamma di due figli di 23 e 21 anni, un lavoro in una grande azienda di informatica, Cecilia ha alle spalle un matrimonio naufragato disastrosamente quando ha ammesso di amare le donne. Quando hai scoperto di essere omosessuale? "Alle medie mi innamorai, ricambiata, di una mia compagna di scuola. La cosa divenne di dominio pubblico e la preside (era una scuola di suore) chiamò le nostre mamme. Fummo allontanate e in qualche modo ricondotte verso qualcosa di 'normale'. Nell'adolescenza, mentre i miei amici avevano le prime cotte, io provavo qualche lontano interesse rivolto al femminile, mai vissuto concretamente. Dopo i 20 anni cercai di fare un po' come tutte: mi fidanzai con un uomo. Quello che poi diventerà mio marito è arrivato molto più avanti". Quando ti sei sposata? "A 29 anni. Ero convinta di quel che facevo e come lui volevo dei figli. Nella relazione etero stavo bene, mi sembrava di essere arrivata a ciò che volevo e che tutti apprezzavano. Ma certe cose non possono essere messe a tacere. E dopo molti anni di matrimonio e due figli è stato un trauma ammettere, ormai quarantenne, che mi ero innamorata di una donna. C'è voluto molto tempo prima di decidere di separarsi. La paura di nuocere ai figli, forse di perderli, mi frenava. Tutt'ora non c'è dialogo col mio ex marito. I figli per fortuna, pur in modo diverso, sono stati accoglienti. Mia figlia, che vive col suo ragazzo all'estero, partecipa sempre con me ai Pride". Immagineresti la tua vita senza figli? "Mi sono dedicata con tutta me stessa a loro. Ora che sono cresciuti e non vivono più con me, apprezzo anche questa fase della vita. Ma in ogni momento siamo una risorsa fondamentale gli uni per gli altri". Come è stato parlarne con i ragazzi? "Francesca a 14 anni mi fece la domanda a bruciapelo. Ho un bellissimo ricordo di quel momento. Il mio ex marito era arrivato a urlare minacce al mio indirizzo davanti a nostro figlio. Allora un pomeriggio, credo avesse 17 anni, lo portai da McDonald's e gli dissi di me. La reazione fu tutto sommato positiva. 'Sei una brava mamma, che problema c'è se sei lesbica?', mi disse". Che rapporto ha la tua compagna con loro? "Abbiamo condiviso qualche week end nella mia casa al mare. La relazione tra loro è tranquilla e amichevole, ma non abbiamo mai convissuto. Oramai i figli hanno preso altre strade, quindi il problema Si parla di noi Pag. 13 D.REPUBBLICA.IT (WEB) 04-03-2015 Data Pagina 3 / 4 Foglio non si pone più". Il tuo rapporto con l'ex marito è civile? "Purtroppo è inesistente. Ed è un peccato. Spero che in futuro torneremo a parlarci". La domanda che tutti fanno: com'è possibile che tu non te ne sia accorta prima? "Le strade per arrivare a riconoscere il proprio orientamento sessuale sono le più diverse. Nel mio caso, dopo quel bellissimo innamoramento per la compagna delle medie (che ho ritrovato grazie a Facebook), ho fatto di tutto per andare incontro alle aspettative degli altri e convincermi di dover essere etero. Quando il terremoto è scoppiato, è uscita una Cecilia molto più consapevole. Ora mi sento 'intera' e ho voglia di rimboccarmi le maniche a favore di chi sta vivendo quel terremoto". 1918- 1969 LE SFILATE DI UNA VOLTA I fashion blogger, le star, le modelle, i selfie… siamo abituati al circo che accompagna le sfilate. Ma se pensate che tutto questo sia un fenomeno recente ricredetevi. Ecco le immagini che raccontano i backstage, i primi défilé, il lavoro dei grandi couturier e delle sartine dal 1918 al 1969 Oroscopo Oroscopo di oggi PESCI cambia segno Ascendente Il libro dei consigli Seduzione Affinità di coppia Biscotti della fortuna Tarocchi Sesso stellare Codice abbonamento: 045688 Egon, 43 anni, mamma trans: “Non rinuncerei mai ai miei figli” Egon è nato come Gloria 43 anni fa e con quell'identità si era sposato con un uomo da cui ha avuto due figli, di sei e nove anni. Magazziniere, oggi è referente per la genitorialità trans nella Rete Genitori Rainbow. La tua laurea in filosofia ti ha aiutato ad accettare più facilmente il tuo percorso? "La mia formazione mi ha permesso di apprezzare i testi di teoria queer, che mi hanno aiutato a capire che ciò che sentivo non era mostruoso e cattivo e non apparteneva solo a me, ma era portatore di un messaggio positivo e liberatorio". Pensi mai che se avessi fatto la transizione prima, oggi non avresti i tuoi figli? "Ho pensato più volte che se non fossi stato bloccato dalle mie paure e avessi transizionato in giovane età, a quest'ora non avrei i miei figli e non li potrei avere, visto che probabilmente mi sarei sterilizzato per cambiare i documenti. Credo che l'interpretazione che la maggior parte dei giudici dà della legge in corso, la sterilità in cambio dei documenti, sia veramente violenta e crudele, e in molti Paesi questo è stato riconosciuto e la legge è cambiata. La genitorialità non può essere imposta, così come non può essere imposta la sterilizzazione. Quando vedo dei ragazzi che sono costretti a scegliere di non avere figli mi si stringe il cuore. Penso: e se un giorno dovessero desiderare di averli? Io a 20 anni non pensavo che avrei voluto figli, per me era inconcepibile, eppure a 30 ho sentito questo desiderio e adesso non potrei vivere senza di loro". Quando hai deciso che non volevi più essere donna? "Il mio matrimonio è durato all'incirca sei anni. Ho capito che dovevo transizionare quando, a 38 anni, con due bambini, un marito e un'attività che mi ero costruito, ho ricominciato a vivere nel mio mondo di fantasia in cui io ero Egon ed ero un ragazzo, e il peso di essere invece visto socialmente come donna era diventato intollerabile. Mi sembrava di avere due scelte per uscire da quel profondo stato di prostrazione: o il suicidio o la transizione". Come lo hai spiegato ai bambini? "All'inizio della transizione i miei bambini avevano sei e tre anni e per loro non è mai stato un problema, al contrario della conflittualità tra i genitori e della separazione, che comunque era l'unica cosa da fare. Nell'affrontare il mio percorso con i miei figli, ho seguito alcune indicazioni, come raccontargli sempre la verità, rispondere alle domande aspettando che siano loro a porle e, soprattutto, stargli molto vicino, fargli capire che non stavano perdendo la loro mamma. Così hanno preso piena coscienza di cosa sia una persona transessuale e hanno smesso di fare tante domande. Mia figlia, a sei anni, ora mi dice : 'Mamma, tu vali per due, perché sei sia maschio che femmina'". Convivi con la tua compagna? "Convivo da due anni con Michela, che è una donna transessuale. La nostra unione è molto forte e i bambini sono molto affezionati a lei perché si è posta con loro subito con una naturalezza e un rispetto che definirei perfetti". I tuoi figli ti chiamano ancora "mamma"? "Sì e credo sia nel loro pieno diritto farlo. Non sarebbe giusto privarli di questa possibilità, è importante che percepiscano che la loro mamma resta un punto di riferimento. Saranno poi loro a scegliere, quando vorranno, se chiamarmi con un altro nome, per non turbare le aspettative sociali. E d'altronde io rimarrò Si parla di noi Pag. 14 04-03-2015 Data D.REPUBBLICA.IT (WEB) Pagina 4 / 4 Foglio per sempre la loro mamma". Come l'ha presa il contesto sociale intorno ai bambini? "Avevo una gran paura di creargli difficoltà, che fossero presi in giro. Poi ho capito che non stavo facendo niente di male, che cercavo solo di essere me stesso e di essere sereno, forte e affidabile anche per loro. Se il contesto può essere duro con le diversità, non è colpa dei 'diversi'. I miei figli non mi hanno ancora mai riportato difficoltà al riguardo. Le loro maestre mi rassicurano sempre sulla loro serenità: sono bravissimi a scuola e socializzano volentieri. Gli altri genitori, superato l'imbarazzo iniziale, cominciano a capire il mio percorso e alcuni mi hanno dimostrato atti di stima, che mi hanno fatto bene al cuore. Ho imparato che è inutile fasciarsi la testa prima di rompersela". LA PAROLA A TRE FIGLI La ricetta di oggi DALLA CUCINA DI D Francesca, 21 anni, studentessa di Lettere Figlia di Cecilia d'Avos, co-presidente di Rete Genitori Rainbow, Francesca racconta a D.it come ha reagito al nuovo orientamento sessuale della madre. “In un momento di rabbia mio padre mi ha detto: 'Tua madre si vuole separare perché è lesbica'. Così ho rigirato la domanda a mia madre e lei ha confermato di esserlo. Avevo 14 anni. In un primo momento mi ha spiazzata non per la cosa in sé, quanto per il fatto che già glielo avessi chiesto e avesse fatto cadere l'argomento. Da quel momento tra noi c'è stata meno tensione, una situazione più limpida, più serena. È migliorato il rapporto. L'affetto di un genitore non cambia a seconda che sia etero o gay. Nella vita di un figlio incide di più la capacità del genitore di affrontare la separazione. I genitori giocano a fare i grandi invece hanno bisogno di conferme, di supporto. Per questo mi fa piacere condividere con mia mamma il gay pride o fare la baby sitter ai figli dei genitori che vengono agli incontri di auto-aiuto dell'associazione Genitori Rainbow”. Leone, 20 anni, studente di Economia “Ho saputo dell’omosessualità di mia madre nell’estate 2012, avevo appena compiuto 18 anni, ma avevo dei sospetti già da qualche anno così, tornato da Madrid, ho cercato di spingerla a parlarmene raccontandole situazioni in cui mi ero trovato mentre ero lì, come coppie omosessuali che si baciavano al bar o cose del genere. Ha funzionato perché poi mi ha chiesto di concederle un po’ di tempo per parlare e mi ha detto tutto. Ciò che mi ha colpito di più è stato che dopo ha chiamato la sua compagna. Le ha detto: “Non si è arrabbiato e non è andato via”. Come se ci fosse stata una ragione per reagire così. Penso che la maternità e la paternità trascendano dall'orientamento sessuale: ci sono anche etero meno portati per essere genitori. L’affetto, la cura degli altri, sono caratteristiche che non c'entrano con l'orientamento. Coloro che criticano la capacità genitoriale di individui omosessuali devono riflettere in modo più approfondito su cosa sia la famiglia: l’amore familiare dovrebbe essere puro e incondizionato. L’adozione e la genitorialità da parte di persone glbt non dovrebbe incontrare opposizione né tantomeno essere messa in discussione a meno che non sussista giusta causa”. ROTOLINI DI BRESAOLA E ASPARAGI Un piatto che può essere un antipasto oppure un secondo veloce, per un pranzo di quelli che uno si fa in solitaria fra un impegno e l'altro. Non DI GAIA PEDROLLI Cerca tra le ricette di D Tutte TEMPO DI PREPARAZIONE < 30 1H 2H 2H+ CERCA A cura di Manzoni & C. S.p.A 045688 Cristina, 19 anni, a Berlino per imparare il tedesco “Me l'ha detto mia madre, avevo otto anni e non l'avevo assolutamente intuito. La parola 'lesbica' l'avevo sentita a scuola come un insulto tra bambini. Mi è sembrata una cosa tremenda. Sono scoppiata a piangere, ma non spontaneamente: impersonavo la parte della bambina disperata. In realtà ero molto curiosa. La famigerata donna della quale mia madre si era innamorata la conoscevo già da tempo, e non la vedevo così oltraggiosa. Poi sono stata contenta di vedere mia madre 'rinvigorita', ma allo stesso tempo temevo che sarebbe bruciata all'inferno: ero una cattolica allora. Con i compagni mi limitavo a dire che la sua compagna era una sua amica. Poi alle medie l'ho detto solo alle amiche più strette. Mi sono resa conto che quelli che non lo avrebbero accettato erano comunque persone che avevano una visione del mondo talmente diversa dalla mia che non saremmo mai diventati sinceramente buoni amici. Dalle superiori in poi non ho mai fatto mistero dell'omosessualità di mia madre e nel mio piccolo cerco di fare qualcosa contro l'omofobia. Non mentirò, non tutti capiranno, non tutti diventeranno paladini della causa, ma, come tutti sperimentiamo, non si può andare a genio proprio a tutto il mondo”. OMOSESSUALITÀ (04 MARZO 2015) Si parla di noi · FAMIGLIA · LESBICA · GAY · TRANSESSUALE · MATRIMONIO · Codice abbonamento: ARGOMENTI DIVORZIO RIPRODUZIONE RISERVATA Pag. 15 04-03-2015 Data Pagina 1 / 2 Foglio Home Proponi il tuo blog Seguici su Username Società Cultura Per Lei Sesso Cinema Cucina Password Musica Libri Salute Viaggi Scienze ricorda Tecnologia Media & Co Sport Lifestyle dimenticati? Connettersi Curiosità Lavoro Gossip Tutti i Magazine Non ancora membro? Proponi il tuo blog Magazine Mondo LGBTQ Giochi Ricerca un articolo Autori In tutti i Magazine HOME › MONDO LGBTQ Nicole Bonamino contro l’omofobia nello sport 0 0 Mi piace Tweet Da Psicologiagay Vedi articolo originale Sabato scorso (28 febbraio) ho avuto la fortuna di incontrare e intervistare Nicole Bonamino, l’unica atleta che gioca in una nazionale ad aver fatto il suo coming out pubblico (è passato praticamente un anno da quando ci eravamo sentite per questo motivo, come puoi leggere qui). L’occasione era la campagna contro l’omofobia nello sport organizzata da Paddy Power già l’anno scorso (come puoi leggere nel link qui sopra). Vi ricordate i lacci rainbow e l’hashtag #allacciamoli? Segnala un abuso A proposito dell'autore I PIU' LETTI DI MONDO LGBTQ Psicologiagay Del giorno 336 condivisioni Del mese Luisa Bossa a Poetè di Uiallalla Vedi il suo profilo Vedi il suo blog Bene, quest’anno l’hashtag è #cambiamoglischemi, ma sono sicura che molte persone (come me ad esempio) avranno utilizzato anche quello “vecchio” Della settimana italialaica news n. 06/2015 di Albamontori DISCUSSION TIME di Valeriano I suoi ultimi articoli Corso di formazione su orientamento e identità di genere Tutti gli articoli TEMATICHE POPOLARI Una lettera d’addio per il 2014 che se ne va Lg San Valentino google Smettere di fumare Siracusa Depressione Capodanno Palermo Barcellona Omosessualità e Psicoterapia – Convegno a Treviso Genitori si nasce o si diventa? MICROSOFT Verona Sky Carnevale Alcolismo Samsung Natale Facebook Torino Sicilia Roma Milano Suicidio HTC Iphone Napoli Cagliari Manchester Pasta Lollipop Codice abbonamento: 045688 Vedi tutti Firenze Si parla di noi Pag. 16 04-03-2015 Data Pagina Foglio Nicole, disponibilissima ed estremamente simpatica (e te ne accorgerai guardando il video) ha parlato nell’intervista anche del suo coming out, citando la mamma Roberta e il turbinio di reazioni e richieste subito dopo il suo coming out. 2 / 2 I Più Consigliati di MONDO LGBTQ Settimana Mese Anno “Napoli Si-cura”, l’arte e lo spettacolo per una città inclusiva di Uiallalla Ma non ha dimenticato i e le giovani che vivono momenti di solitudine e di disagio perchè si scoprono gay o lesbiche e non sanno con chi parlarne. Il suo coming out in famiglia è stato l’input per i suggerimenti ai genitori, dal suo punto di vista di figlia lesbica che ha già vissuto e superato il momento difficile del parlare di sè. italialaica news n. 06/2015 di Albamontori “La notte blu del tram” al Ridotto di Uiallalla Tutti gli articoli LA COMMUNITY MONDO LGBTQ L'AUTORE DEL GIORNO TOP UTENTI angel121 1036878 pt omoeros 274145 pt sognatrice 212469 pt Per riprodurre il video è necessario Adobe Flash Player o QuickTime. Scarica l'ultima versione di Flash Player Scarica l'ultima versione di QuickTime Agipsyinthekitchen foscodelnero 194495 pt Tutto sull'autore Diventa membro Dossier Paperblog In famiglia Programmi TV Nicole Bonamino intervistata da Paola Biondi | PsicologiaGay.com Magazines Mondo LGBTQ Psicologia I GIOCHI SU PAPERBLOG Arcade Casino' Rompicapo Pacman Pac-Man é un video gioco creato nel 1979 da Toru...... Gioca Foto 50 sfumature di grigio nella realtà (Sky Cinema) Mi piace Iscriviti per vedere cosa piace ai tuoi amici. Nostradamus Nostradamus è un gioco " shoot them up" con una...... Gioca Magical Cat Adventure Riscopri Magical Cat Adventure, un gioco d'arcade...... Gioca Snake Snake è un videogioco presente in molti...... Gioca Si parla di noi 8.0 Mega Pixel Usb Webcam Webcam Per Il Pc Laptop / Notebook ‐ Nero Sidi Scarpe Mtb Spider Scarpe Da Ciclismo Argento Il risparmio energetico non è più un’opzione: 2 scadenze decisive in arrivo Codice abbonamento: Roncato Borsa Uomo Bandoliera Utility Panama Articolo 400866 Colore Ecru 045688 Scopri lo spazio giochi di Pag. 17 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 4 1 Si parla di noi Pag. 18 Data CRONACHEMACERATESI.IT(WEB2) 03-03-2015 Pagina Foglio Chi Siamo Contatti Pubblicità Registrati Login CULT MARCHE 1 / 3 Cerca nel giornale HOME TUTTE LE NOTIZIE SPORT POLITICA ECONOMIA EVENTI GUSTO SCUOLA E UNIVERSITÀ TV I 57 COMUNI MACERATA CIVITANOVA RECANATI P.RECANATI TOLENTINO POTENZA P. S. SEVERINO CORRIDONIA TREIA CAMERINO MATELICA Educazione e gender, Gianni Menghi: “No alla Chiesa in trincea contro il nemico invisibile” MACERATA - Il video integrale dell'incontro che ha visto protagonista l'avvocato Amato, presidente del movimento "Giuristi per la vita" e l'intervento critico del maceratese, ex componente del direttivo di Forza Italia martedì 3 marzo 2015 - Ore 21:11 - caricamento letture 2 commenti GUSTO BORSEGGI PRIMARIE Gender ed educazione scolastica, la questione continua a far discutere dopo il partecipato convegno al cinema Excelsior a Macerata, nel corso del quale l’avvocato Amato, presidente del movimento “Giuristi per la vita”, ha espresso le sue opinioni (leggi l’articolo). Guarda il video integrale dell’incontro Codice abbonamento: 045688 Ribalta nazionale per il giovane chef Andrea Giuseppucci Si parla di noi Pag. 19 Data CRONACHEMACERATESI.IT(WEB2) 03-03-2015 Pagina Foglio 2 / 3 Sul tema interviene Gianni Menghi, maceratese,ex componente del direttivo di Forza Italia: L’avvocato Gianfranco Amato Si parla di noi Recenti Più commentati 1. 21:58 - Giuliano Meschini sceglie Carancini "Rispecchia di più i nostri valori" 2. 21:41 - Mariella Tardella sostiene Mandrelli con la lista "Macerata Capoluogo" 3. 21:11 - Educazione e gender, Gianni Menghi: "No alla Chiesa in trincea contro il nemico invisibile" 4. 20:35 - Pilomat in piazza della Libertà Telecomandi per la polizia municipale 5. 20:35 - Vicenda aste bluff, veterinario si finse maresciallo: reato Pag. 20 045688 E’ stata perciò davvero provvidenziale l’indignazione, ingenua e maliziosa insieme, di due ragazzi presenti all’Excelsior, di tutt’altra idea e militanza rispetto agli organizzatori dell’evento. Il più mite dei due, Giorgio Cornelio, diciottenne studente maceratese, eccentrico, artista e poeta, ha interrotto il relatore ponendogli una domanda ma l’avvocato Più letti Codice abbonamento: «Bagno di folla per l’avvocato Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita e legittima soddisfazione in curia e nei gruppi promotori dell’incontro all’Excelsior sul disegno di legge Scalfarotto contro l’omofobia e sui progetti gender nelle scuole. Se la scommessa organizzativa e culturale è stata vinta, non sono però mancate sbavature e forzature che lasciano aperti dubbi e domande per più approfondite riflessioni e un vero confronto di idee. Il modello della serata d’altronde, un unico relatore e nessun dibattito, ha mostrato tutti i suoi limiti, tanto più che nel mondo ecclesiale e tra i cattolici impegnati nella cultura e nella politica le posizioni sono variegate. Si pensi al filmato trasmesso in sala, che accostava addirittura gli orrori della Shoah alle campagne contro l’omofobia, per i diritti Lgbt (diritti per Gianni Menghi le persone lesbiche, gay, omosessuali o transgender) e per la cultura gender nelle scuole; un accostamento che avrebbe potuto far saltare molti sulle sedie e che invece è passato via liscio, segno che l’assuefazione alla gara a chi la spara più grossa, tipica della caciara televisiva e dello sfogatoio via social network, contagia ormai pure il popolo di Dio. Per non dire poi della incosciente leggerezza con cui il leader dei giuristi per la vita ha negato che esistano in Italia sentimenti e atteggiamenti di discriminazione e offesa verso coloro che vivono, magari solo all’apparenza, un orientamento o una condizione sessuale fuori da certi canoni: persone che, troppo spesso, invece di essere accolte con sguardo puro, cioè evangelico, vengono osservate con occhio pornografico. Un conto è smascherare il sindacalese conformista, vittimista e corporativo di certe associazioni del mondo Lgbt; un conto, inoltre, è chiamare col loro nome, “lobby gay”, certi giochi di sponda e favoritismi presenti in vari ambienti, dal Vaticano al mondo dello spettacolo. Un altro conto, invece, è mostrare un’agghiacciante indifferenza per la sofferenza ingiusta di persone che portano la croce di Cristo al posto e meglio di molti monsignori e di altrettanti fedeli laici. L’avvocato Amato ha preferito richiamare “il peccato di sodomia” e mettere in allarme sul rischio che vengano denominate come famiglie non meglio precisate convivenze tra uomini e cani eccetera. E ha chiesto all’uditorio, a proposito di alcuni protocolli scolastici che prevedono un’istruzione sessuale spinta ai bambini: “come chiamereste uno che insegna a vostro figlio a masturbarsi?” e diversi sventurati risposero quel che il relatore si attendeva… Data Foglio Alla fine, non senza intoppi e mormorii, i due hanno posto le loro domande, per nulla banali in verità ma che, vista anche l’atmosfera elettrica che si era creata, non hanno trovato grande ascolto. Aveva chiesto Cornelio, dopo aver evocato la figura di Mario Mieli (uno degli animatori e ispiratori storici del movimento omosessuale e trangender, figura Un intervento dal pubblico durante il convegno tragica e complessa, il cui suicidio fu ed è scandalo più della sua vita): “Se è ideologia la teoria del gender propagandata negli opuscoli che avete additato stasera, non è altrettanto ideologica ed educastrante quella che proponete voi?”, citando così un termine, “educastrante”, molto presente proprio nei testi di Mieli. E in effetti il rischio che si scivoli nell’ideologia c’è tutto, quando certe battaglie culturali vengono condotte per far trionfare valori che vengono, da una parte, così gonfiati di retorica e aspettative da separarli dal confronto col fuoco reale e contraddittorio dell’esperienza, mentre, da un’altra parte, vengono assolutizzati fino a privarli di senso, separandoli dalla fonte originaria della fede in Cristo illuminata dalla ragione. Lo stesso valore della vita, ad esempio, diviene assoluto e ideologico: il suo senso non è più legato alla vittoria di Cristo sulla morte… L’altro ragazzo, invece, integrando la domanda del compare Cornelio, aveva chiesto in sostanza chi tutelasse i bambini rispetto all’esercizio concreto della funzione educativa della famiglia: una domanda capitale, liquidata anch’essa con una certa superficialità. Si possono infatti difendere giustamente i diritti dei genitori rispetto alle invadenze di Stato e istituzioni scolastiche ma non è per nulla peregrino preoccuparsi di evitare una concezione autarchica, proprietaria ed esclusivista del ruolo educativo della famiglia. I disastri peggiori avvengono nelle famiglie chiuse, non in quelle aperte al mondo e alle relazioni esterne. Peraltro, come insegna l’episodio evangelico di Gesù nel tempio, il compito dei genitori cristiani non è di attirare i figli a sé ma di custodirli e donarli per il regno di Dio. I cattolici, anche nelle sacrosante battaglie culturali contro le prepotenze di legislazioni subdole e illiberali sull’omofobia e contro lo stato etico travestito (a sentire Amato) da orwelliane porno-maestre che guidano dalla cattedra sedute masturbatorie di fanciulli in fiore, ecco, i cattolici, non dovrebbero mai smarrire, oltre a ragione e misura, il filo indissolubile che lega parola e vita, verità e carità. Di fronte al dilagare del politicamente corretto, all’imposizione legislativa, burocratica e giudiziaria di modelli culturali e morali che negano il principio di realtà, all’avvitamento onanistico dell’Occidente che si balocca con brutte copie di un illuminismo infantile da garzantina sdrucita mentre l’Islam fondamentalista bussa alle porte, anzi, le sfonda, ecco, di fronte a tutto ciò, la chiesa cattolica può rispondere in tanti modi. Non so, con tutta sincerità, se quello dell’ospedale da campo di papa Francesco sia il modo migliore. Credo, tuttavia, che soluzione ancora peggiore sia quella di spingere la chiesa in trincea per combattere guerre sbagliate o di lanciarsi a petto nudo contro un nemico invisibile. Togliete dal palco certi vanitosi energumeni verbali e metteteci una suora luminosa, un prete da (eu)carestia, un frate scalzo o anche, accidenti, uno sciamannato cattolico della domenica, basta che sia appassionato a Cristo e non ci distragga dalla croce sul Golgota e dal sepolcro vuoto della Resurrezione, e perché no, in virtù di tutto questo, ci aiuti a far bene l’amore, cioè a farlo con gioia e moralità, non a guardare dal buco della serratura delle nostre paure oscene». 3 / 3 prescritto, ma deve risarcire 6. 20:18 - Campionessa di nuoto a 16 anni La storia di Maria Chiara, non udente 7 . 19:38 - Carancini verso il GLI ULTIMI COMMENTI 1 . Indiscreto Maceratese: «Sig meschino , dopo aver preso una...» 2 . Simone Ortenzi: «Del tradimento di costoro (Silenzi,...» 3 . Gianfranco Cerasi: «Visto che potrebbe esserci necessità o...» 4 . sandro corsetti: «Perdonate la mia curiosità. Se in corso...» 5. Gianfranco Cerasi: «@ Tamara Moroni Mi spiace veramente che...» 6 . Teresa Lambertucci: «@Gianni Marini: magari avessi pesanti solo i...» 7 . Occhi Belli: «Buona la prima Ceriscioli, il paragone con...» 8. Gianfranco Cerasi: «Siamo alla follia.... Siccome gli...» 9 . Gianfranco Cerasi: «Cose già viste... Già 5 anni fa al...» 1 0. DemocraticaMente: «Anche Meschini colpito dalla...» 045688 Amato non ha accettato il contraddittorio, rimandando alla fase successiva del dibattito (che in realtà la moderatrice ha poi annullato, se mai fosse stato previsto, riducendolo a “solo due domande!”, mentre Amato puntualizzava: “domande, non interventi!”). Intanto due membri del numeroso servizio d’ordine predisposto per l’occasione si avvicinavano lesti a Cornelio, restando vicino a lui con l’evidente intento di intimorirlo e di stroncare sul nascere un eventuale gesto di protesta o disturbo. Il ragazzo tuttavia era più capelli anni ’70 e borsa in pelle d’ordinanza che muscoli e infatti accorreva in suo soccorso l’altro ragazzo, più scattante e reattivo, che lo “liberava” e “scortava” fino all’altra parte della sala. 03-03-2015 Pagina Codice abbonamento: CRONACHEMACERATESI.IT(WEB2) Torna alla home page Si parla di noi Pag. 21 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 42 1 / 2 Scenario politico Pag. 22 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 04-03-2015 42 2 / 2 Scenario politico Pag. 23