La Cucina Polacca Viaggiare con gusto… Ente Nazionale Polacco per il Turismo ul. Chałubińskiego 8, 00-613 Warszawa tel. +48-22 536 70 70 fax +48-22 536 70 04 e-mail: [email protected], www.pot.gov.pl Una cucina fatta col cuore Leggenda: Oggetti inseriti nella lista UNESCO come Patrimonio dell’Umanita Campi di concentramento Riserve della biosfera UNESCO Castelli Aeroporti Palazzi signorili Strade principali Musei Passaggi di frontiera Centri dell’arte regionale Parchi nazionali Chiese, chiese ortodosse, moschee, sinagoghe Luoghi particolarmente interessanti Centri benessere per i piatti a base d’anatra, la regione di Suwałki per la ricchezza di piatti realizzati con le patate, il Podhale per la kwaśnica (minestra di crauti, patate e pancetta) e per il formaggio di pecora affumicato (chiamato “oscypek”). Tutte le cucine hanno attinto ed attingono alle risorse dei meravigliosi boschi, dei campi, prati, fiumi e laghi. “Non esiste la cucina polacca senza farine di cereali, pesci, gamberi, selvaggina e prodotti del bosco“ direbbe un qualsiasi bravo cuoco. Non si può comprendere appieno il gusto delle leccornie delle rive della Vistola, se non si sa che, tuttora, la stragrande maggioranza dei cibi viene preparata in modo naturale, senza additivi chimici, con una cura veramente casalinga. Ancora oggi i Polacchi aprono la porta agli estranei ed imbandiscono la tavola con eccezionale cordialità, in accordo con l’antico detto “Un ospite in casa, Dio in casa”.Per un vero buongustaio, dunque, è difficile restare indifferente davanti a ciò che hanno da offrire. Per secoli queste terre hanno goduto di influenze italiane e francesi, ma anche più esotiche come quelle tartare, armene, lituane, cosacche, ungheresi ed ebraiche. Ente Nazionale Polacco per il Turismo Dunque, nella cucina nazionale dei Polacchi troveremo l’eleganza ricercata, giunta qui dalla Senna con il primo monarca elettivo della famiglia Valois, il misterioso fruscio delle foreste lituane, il gusto dolce dei cibi preparati alla luce delle candele del sabato ebraico, il gusto della carne alla tartara, anticamente posta dai minacciosi guerrieri mongoli sotto la sella del cavallo e durante il viaggio tritata ... Una ricchezza inestimabile è rappresentata dalla varietà delle cucine regionali. Non sorprende quindi che, tra i maestri della cucina, si mantengano da generazioni delle usanze altrove dimenticate da tempo, come quella di fare dolci con il navone, di preparare il burro di gamberi, di marinare il biancospino selvatico per decorare la selvaggina. Nella cucina tradizionale polacca sono molti gli ingredienti che appaiono esotici e particolari ad uno straniero, come i crauti e i cetrioli in salamoia, le farine di cereali, i funghi essiccati e marinati, il latte acido, la farina d’avena acida. La cucina polacca è davvero una “cucina fatta col cuore”. La Polonia del nord, ricca di laghi, è specializzata in piatti a base di pesce; la sabbiosa, povera Masovia è divenuta celebre per il “żurek” (un tipo di minestra), dai confini orientali sono giunti invece i “pierogi” (tortelli), apprezzati da tutti gli stranieri. La Wielkopolska eccelle Ente Nazionale Polacco per il Turismo 1 Rollé d’oca L’OCA AL CONTRATTACCO Già nel XV secolo l’oca faceva bella mostra di sé sulle tavole dei re e dei nobili. Era considerata una prelibatezza ,insaporita con le mandorle e con le preziose spezie tirate fuori per l’occasione da scrigni chiusi a chiave. Jarosław Komar, dell’hotel Grand, ci propone una composizione più equilibrata. Fa marinare la carne per una notte nel cognac o nel brandy. Per il profumo aggiunge un po’ di idromele. Nel filetto, ottenuto battendo il petto dell’oca, avvolge una farcia di carne d’oca (con un po’ di carne di vitello per il sapore) e una generosa dose di albicocche, noci, fichi secchi, datteri e uvetta. Quando lo tireremo fuori dal forno il tutto sarà avvolto dalla pelle croccante, arrostita fino ad apparire dorata. In questa ricetta occupano un posto particolare le prugne secche, che danno al rollé una caratteristica nota fumosa e dolce. Un po’ di dolcezza è assicurata anche dalla salsa di more fatta con cognac o brandy, che circonderà il rollé come una leggera mousse. In passato l’oca era l’unica carne ammessa nel tempo di digiuno della vigilia di Natale, sia nella cattolica Varmia che nella vicina regione protestante della Masuria. Anche lì, arrostita, occupava sula tavola il posto centrale, d’onore. Venivano servite anche delle salsiccette d’oca. La cucina ebraica invece ha creato le famose “gęsie pipki”, mentre la cucina nobiliare era famosa per le squisite “mezze-ochette” (półgęski), petti d’oca conservati sotto sale e affumicati. 2 Piccoli rollé d’oca Marinare i petti in una miscela di cognac e idromele “trójniak”. Preparare la farcia: cuocere Ingredienti: la frutta in poca acqua, tritarla grossolanamente quattro fettine sottili di petto d’ oca con la pelle, insieme alla carne di vitello e alle noci. Aggiungere 200 g di carne di vitello, l’uovo, il liquore, il pane grattugiato, sale e pepe. 150 g di albicocche secche, Sui petti battuti e appiattiti mettere la farcia, una manciata di fichi secchi, uvetta e noci, arrotolarli e legarli con un filo, poi irrorarli con un uovo, un po’ di pane grattugiato, sale, la marinatura. Cuocere in forno fino a quando pepe, un cucchiaino di liquore di albicocche. la pelle risulterà dorata e croccante. 3 La luccioperca TRE DONI POLACCHI In questo piatto si combinano in modo perfetto i tre doni più interessanti della terra polacca: pesce di laghi puliti, funghi di foreste impenetrabili e gamberi di fiumi che diventano sempre più limpidi. Adam Michalski, autore del piatto e nello stesso tempo capocuoco dell’albergo Sofitel Victoria di Varsavia, ha cercato ispirazione nei vecchi libri di cucina.Da lì ha attinto l’idea di servire la luccioperca con i funghi. Ha deciso anche, in modo originale, di aggiungere al piatto i gamberi, finora mai usati in questa combinazione. “In questo modo è nata una composizione molto armoniosa dal punto di vista cromatico” spiega. La carne bianca e delicata del pesce si compone con il tenue color bronzo dei gallinacci cotti e con il colore arancione delle code dei gamberi, rosolati, in aggiunta, nel burro di gamberi. Per gustare i pesci più saporiti la cosa migliore è andare in Masuria. Questo è anche il luogo in cui è più facile trovare i gamberi. Nei vecchi libri di memorie non è raro trovare delle affascinanti descrizioni di “cacce” a questi appetitosi crostacei nostrani. Un po’ diversa dalla Masuria è la vicina regione di Suwałki. Questo stupendo angolo di Polonia non ha ancora nulla di turistico. Oltre ai bei laghi, vi si può trovare il silenzio ed una natura rimasta quasi incontaminata e, ovviamente, i pesci d’acqua dolce. 4 Luccioperca Pulire il pesce, togliergli la pelle, sfilettarlo e salarlo. Far stufare i gallinacci nel burro. Avvolgere i filetti di Ingredienti: pesce in un sottile strato di pasta frolla. Cuocere una luccioperca, in forno ad alta temperatura. Con la restante pasta 150 g di gallinacci, frolla preparare dei crostini, per servire il pesce e i 200 g dipasta frolla, sale, burro/olio, besciamella. gallinacci. Accompagnare con la besciamella. 5 “Żurek” UNA MINESTRA CON COMPITI SPECIALI Questa eccezionale minestra, nota da decine di generazioni e tipicamente polacca, viene spesso chiamata “la minestra del giorno prima”. “Il żurek rimette in funzione l’apparato digerente, intorpidito in precedenza per l’abuso di alcolici “dice ridendo Grzegorz Kazubski, capo della ristorazione negli alberghi della rete Orbis. Pare che i modi di prepararlo siano tanti quante sono le regioni. Il żurek di Cracovia (che contiene delle verdure) sarà diverso da quello di Kielce, del Podlasie o di Namysłów. L’ingrediente fondamentale è sempre un buon composto fermentato di farina di segale, preparato in modo adeguato, con l’aggiunta di crosta di pane nero. Il żurek della Quaresima era sempre una minestra molto povera, preparata con gli ingredienti minimamente indispensabili. Il cuoco attingeva con generosità alle risorse della dispensa solo dopo che il tempo del digiuno era passato. Integrava il composto rinfrescante con della salsiccia tagliata a fettine, con una costoletta, con dei cubetti di lardo rosolato o con mezzo uovo sodo. Grzegorz Kazubski per preparare il classico żurek della Masovia usa la ricetta che ha imparato dalla mamma. Per renderlo più saporito aggiunge rafano e panna acida. Condisce con la maggiorana. Ci mette qualche spicchio d’aglio, dei funghi affettati sottili, delle fettine di salsiccia cruda. Ne risulta una minestra leggermente acidula, semplice come il paesaggio della Masovia. 6 “Żur” con l’uovo Far fermentare la farina nell’ acqua per qualche giorno. Con le verdure preparare un brodo, Ingredienti: filtrarlo, poi versarci il composto fermentato, 100 g di farina di segale integrale, regolare la densità con la farina, far bollire con la 250 g di carota, prezzemolo, sedano e porro, salsiccia e salare. Tagliare la salsiccia a fettine, 200 g di salsiccia cruda, acqua, sale, aggiungere l’aglio tritato e la maggiorana. Si farina, aglio, maggiorana. serve con un uovo sodo diviso a metà. 7 Anatra con le mele SULLA TAVOLA DI LUCULLO Una delle prelibatezze che compariva sulla tavola del ricco romano Lucullo era l’ anatra nutrita con i fichi. Nella cucina polacca, probabilmente a causa della maggiore reperibilità, questi frutti esotici sono stati sostituiti con le mele nostrane. L’anatra con le mele è diventata vanto delle tavole dei re, dei nobili e, ai nostri giorni, dei ristoranti. Nella promozione delle specialità a base d’anatra un merito particolare spetta ai cuochi della Wielkopolska. Darek Pazikowski dell’hotel Grand di Varsavia fa marinare la sua anatra nel modo consigliato in un vecchio libro: nell’idromele limpido, rosso come il rubino. Questo nobile liquore ( presente in passato soltanto nelle cantine reali) dà profumo alla carne e ne accelera la frollatura. L’intera composizione è coronata da una salsa di mirtilli e mele passata al setaccio. L’animale più buono è quello giovane, di sei mesi, ed ha il sapore migliore in autunno, con le mele appena colte. Se ammettiamo che esista un complemento culinario all’anatra, prettamente “polacco”, saranno appunto le mele. Frutti non molto grandi, leggermente aciduli, poco appariscenti, di antiche varietà ormai introvabili in altre parti del mondo, sembrano fatti apposta per completare ed accompagnare, con il loro gusto, il sapore del piatto preferito da Lucullo. 8 Anatra con le mele Ingredienti: un’ anatra, 1/2 kg di mele, rosmarino. Cospargere metà delle mele (private maggiorana, rosmarino, sale, grasso d’ anatra, e metterle all’ interno dell’anatra, poi chiuderla. idromele “trójniak”, confettura di mirtilli rossi. Cuocere in forno irrorando con il grasso. Su del torsolo e fatte a pezzi) con la maggiorana un vassoio mettere l’ anatra, bagnarla con la Marinare un’ anatra giovane nell’ idromele, confettura di mirtilli rossi e disporre intorno le mele poi soffregarla con il sale, la maggiorana e il a fettine, precedentemente cotte a parte in forno. 9 Piccioncini (involtini di cavolo) I LABORIOSI PICCIONCINI Nel mitico paese della pigrizia e dei ghiottoni “i piccioncini arrostiti cadevano da soli in bocca”. Ma solo lì. L’abilità di chi fa i “piccioncini” consiste nella capacità di avvolgere in una foglia di cavolo sbollentata una farcia di carne tritata, mescolata con cipolla rosolata, riso bollito e funghi secchi cotti. Nella cucina polacca antica più frequenti dei “piccioncini” col riso erano quelli ripieni di farinata di grano saraceno, accompagnati da una saporita salsa di funghi secchi e panna. Prima della cottura venivano irrorati a volte anche con il żurek, con la minestra di barbabietole rosse o con un brodo di funghi. Oggi i cuochi si limitano a cuocere delle foglie di cavolo crude. Quelli preparati da Marian Maroń, capocuoco dell’albergo di Varsavia Novotel Airport, arrivano in tavola nella versione più classica, con una salsa di pomodori freschi. 10 Gołąbki (Piccioncini) Cuocere il riso al dente, scolarlo e aggiungervi la cipolla rosolata, la carne Ingredienti: tritata, sale e pepe. Mettere un po’ di farcia alcune grandi foglie di cavolo, su una foglia e arrotolarla. Bagnare con 200 g di carne di maiale, abbondante acqua bollente salata e cuocere 250 g di riso, 50 g di cipolla, in forno fino a quando risultano rosolati. Si 30 g di strutto, sale, pepe Sbollentare le foglie possono servire bagnati con del lardo fuso o di cavolo e togliere le costole. con della salsa di pomodoro. 11 “Pierogi”(tortelli) La pasta per i pierogi classici si ottiene dagli ingredienti più semplici che esistano: farina, acqua, un uovo ed un pizzico di sale. D’estate sulle tavole polacche trionfano i pierogi ripieni di frutta: fragole, mirtilli neri, ciliegie... Un piatto diffuso in tutto il paese sono i pierogi con il formaggio dolce, a volte arricchito dalla nota dolce dell’uvetta. Nella minestra di barbabietole rosse navigano dei delicati e piccoli tortellini chiamati “orecchiette” (uszka). Gli enormi pierogi lituani, serviti nella regione di Suwałki, contengono prevalentemente un ripieno di boleti gialli. I pierogi detti “russi, con formaggio bianco, cipolla e patate, sono presenti spesso tra le portate della regione Małopolska. Tuttavia la più bella scoperta per la grande maggioranza degli stranieri che visitano la Polonia sono i pierogi tradizionali, ripieni di cavolo e funghi. Dalla stessa pasta vengono ricavati con un bicchiere dei dischi rotondi, dopo averli riempiti con una farcia di funghi cotti e di cavolo, vengono piegati a metà e chiusi con le dita nella caratteristica forma a mezzaluna. Il sapore naturale del ripieno è sottolineato unicamente da un pizzico di sale e pepe. I pierogi sono squisiti in ogni angolo della Polonia. Una buona scelta per delle “vacanze a caccia di pierogi” sembra essere il Podlasie. Lo stile attivo di riposo, proposto a chi visita questa regione, si accorda bene con una cucina sostanziosa e calorica. 12 Pierogi (Tortelli) di cavolo e funghi porcini. Ingredienti: Lessare il cavolo e far dorare la cipolla. Tritare il per la pasta : 350 g di farina, cavolo con i funghi porcini e la cipolla. Salare e 1 uovo e 125 ml d’ acqua, 800 g di cavolo, pepare. Stendere la pasta e ritagliarne dei cerchi, 200 g di funghi porcini secchi cotti, su ognuno mettere un po’ di ripieno e chiudere. 50 g di cipolla, sale, pepe, olio, Cuocere i tortelli in acqua salata, poi farli saltare in decorazione di verdure. padella. Servirli caldi con la decorazione di verdure. 13 La “kremówka” del Papa LA DOLCEZZA DELLA NOSTALGIA Capita raramente che una frase determini un così grande successo per una ghiottoneria. Quando, nel giugno 1999, Giovanni Paolo II nella sua cittadina natale, Wadowice, si lasciò trasportare da un’ondata nostalgica di ricordi, nessuno immaginava che si stesse compiendo una svolta nella storia della pasticceria polacca. Bastò che egli rievocasse il sapore delle “kremówki”, che andava a comprare nella pasticceria della piazza principale e già il giorno dopo non si riusciva a trovare in quella cittadina neanche un dolcetto che non ricordasse, almeno lontanamente, la “kremówka”, da allora chiamata con orgoglio “ kremówka del Papa”. Henryk Podsiadły, pasticciere dell’hotel Europejski di Varsavia, consiglia due strati di friabile pasta 14 frolla inframmezzati da una crema pasticcera, arricchita con una goccia di brandy. Kremówki papali Ingredienti: latte, versarci il resto del latte freddo, mescolato La Małopolska è il luogo ideale per assaggiare dolci ghiottonerie. Ai suoi confini meridionali i maestosi monti Tatra invitano alle passeggiate. Girovagando per la regione, non si può tralasciare neanche Cracovia, l’antica capitale della Polonia. E’ davvero una città regale, piena di monumenti del passato, ma anche fervente di vita fino a tarda notte, ricca del fascino di piccoli e grandi ristoranti, di pub e discoteche sparsi intorno alla più grande piazza d’ Europa. pasta frolla stesa e poi cotta in forno, per la crema: aggiungere, mescolando, la miscela di uova 1/2 l di latte, 4 tuorli, 1 uovo intero, e zucchero. Far addensare sul fuoco sempre 100 g di zucchero, 30 g di fecola di patate, mescolando. Togliere dal fuoco e far raffreddare zucchero a velo, una bustina di vanillina. immergendo il pentolino nell’acqua fredda, con la fecola di patate. Al composto in ebollizione continuando a mescolare. Versare il composto, In una terrina lavorare l’uovo, i tuorli, lo zucchero e ormai freddo, sulla pasta frolla, coprirlo con un altro la vanillina. Preparare la crema: far bollire metà del strato di pasta e cospargere di zucchero a velo. 15 Repubblica di Polonia Disposizioni doganali Superficie: 312 000 km2. Ubicazione: Europa Centrale. La Polonia confina con la Germania, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Ucraina, la Bielorussia, la Lituania e la Russia. Il confine del nord di oltre 500 km è il Mar Baltico. Popolazione: ca. 38 000 000. Bandiera: bianco-rossa. Stemma dello stato: aquila bianca con la corona d’oro su fondo rosso. Lingua ufficiale: il Polacco. Capitale: Varsavia (Warszawa). Altre grandi città: Łódź, Cracovia (Kraków), Breslavia (Wrocław), Poznań, Danzica (Gdańsk), Stettino (Szczecin), Katowice, Lublino. Clima: mite d’estate, in luglio e agosto la temperatura media è di 19° C (67° F) e nelle giornate particolarmente calde supera i 30° C (86° F). Da gennaio a marzo in montagna ci sono ottime condizioni per gli sport invernali. Le disposizioni doganali sono conformi a quelle vigenti negli altri paesi UE. Per informazioni piů dettagliate chiamare il Ministero delle Finanze, tel. +(48-22) 694 31 94 oppure visitare il sito www.mf.gov.pl Giorni festivi Notizie utili Aerei Gli aeroporti si trovano nelle seguenti città: Varsavia (Warszawa), Cracovia (Kraków), Danzica (Gdańsk), Katowice, Łódź, Poznań, Rzeszów, Szczecin, Breslavia (Wrocław) e Bydgoszcz. La compagna aerea nazionale polacca è la Polskie Linie Lotnicze LOT S. A. Per informazioni visitare il sito: www.lot.com. Le compagnie low cost: WizzAir – www.wizzair. com, Ryanair – www.ryanair.com. Sono festivi il sabato, la domenica e i seguenti giorni: Capodanno (1 I), Pasqua – 2 giorni (festività mobile), Festa del Lavoro (1 V), Anniversario della Costituzione del 3 maggio (3 V), Corpus Domini (giovedí – festività mobile), Assunzione della Beata Vergine Maria (15 VIII), Tutti i Santi (1 XI), Festa Nazionale dell’Indipendenza (11 XI), Natale (25, 26 XII). Ferrovie Dove pernottare Autobus Gli alberghi sono numerosi, da quelli economici a quelli di lusso. • Le prenotazioni si possono effettuare telefonicamente o via Internet: www.discover-poland.pl, www.hotelsinpoland.com, www.polhotels.com, www.hotelspoland.com, www.polhotel.pl, www.warsawshotel.com, www.visit.pl, www.orbisonline.pl, www.pph.com.pl • Pernottamento nelle dimore storiche (castelli, palazzi, residenze, mulini) tel. +(48 22) 412 50 13, +48 507 842 552, www.goscinnezabytki.pl • Agriturismo: tel. +(48-52) 398 14 34, mobile +(48-602) 459 137, www.agritourism.pl, www.agroturystyka.pl, [email protected] • Ostelli della gioventů: tel. +(48-22) 849 81 28, fax 849 83 54, www.ptsm.org.pl • Campeggi: tel./fax +(48-22) 810 60 50, www.pfcc.eu • Associazione Polacca del Turismo Rurale (Polskie Towarzystwo Turystyczno-Krajoznawcze): www.pttk.pl Tutte le località della Polonia sono facilmente raggiungibili grazie a una rete stradale efficiente e collegamenti in pullman con le maggiori città europee. Sul territorio di tutta la Polonia viaggiano pullman gestiti da Przedsiębiorstwo Państwowej Komunikacji Samochodowej (PPKS): www.rozklady.com.pl e da Polski Express: www.polskiexpress.pl Come pagare? In Polonia la moneta in uso è lo zloty (PLN), tuttavia è possibile pagare con altre valute, per esempio in euro, accordandosi con il venditore, ma non necessariamente. Di regola il resto viene dato in zloty. E’ meglio comunque cambiare il denaro nelle banche o negli uffici di cambio (kantor). E’ possibile effettuare pagamenti con la carta di credito quasi in tutti i centri commerciali ed esercizi di tutta la Polonia. Gli sportelli bancomat di diverse banche sono presenti ovunque. La valuta uffuciale è lo ”złoty” (PLN), che si divide in 100 ”groszy”. Monete: 1, 2, 5, 10, 20 e 50 “groszy” e 1, 2 e 5 “złoty”. Banconote: 10, 20, 50, 100 e 200 złoty. Uffici all’estero dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo Stockholm Amsterdam Berlin Moscow Warsaw London Kiev Brussels Paris Vienna Budapest New York Madrid Rome Tokyo La Polonia dispone di una rete ferroviaria ben sviluppata. Dalle principali città polacche si può viaggiare con treni Intercity nella maggior parte delle grandi città europee. Le linee ferroviarie sono gestite dalla Polskie Koleje Państwowe (PKP). Per informazioni visitare il sito: www.pkp.pl, www.intercity.pl, www.rozklad-pkp.pl, tel. +48 42 194 36 Taxi Le fermate sono indicate con l’insegna ”Taxi”. Tuttavia, il modo migliore è prenotare il taxi telefonicamente. Le corse fuori città nonché di sabato e domenica oppure di notte (dalle 22.00 alle 6.00) sono soggette a tariffa più alta. Norme stradali Il traffico stradale in Polonia è sottoposto alle norme vigenti in altri paesi UE. Le velocità ammesse: • 50 km/h nelle aree edificate, • 90 km/h fuori dalle aree edificate, • 110 km/h sulle • strade a percorrenza veloce e 130 km/h sulle autostrade. E’ obbligatorio circolare sempre con le luci anabbaglianti accese,anche durante il giorno. Numeri di telefono di emergenza Uguali in tutto il paese, accessibili 24 ore su 24, gratuiti: • Pronto soccorso 999 • Vigili del fuoco 998 • Polizia 997 • Assistenza accessibile dal telefono cellulare 112 • Nel periodo estivo viene attivata la linea di emergenza per i turisti: 0-800 200 300, +(48-608) 599 999. • AUSTRIA • Vienna tel. +(43-1) 524 71 91 12 fax 524 71 91 20 • BELGIO • Bruxelles tel. +(32-2) 740 06 20 fax 742 37 35 • FRANCIA • Parigi tel. +(33-1) 42 44 29 92 fax 42 97 52 25 • GERMANIA • Berlino tel. +(49-30) 21 00 920 fax 21 00 92 14 • GIAPPONE • Tokio tel. +(81) 3-5908-3808 fax 3-5908-3809 • GRAN BRETAGNA • Londra tel. +(44-0) 300 303 18 13 fax 300 303 18 14 • ITALIA • Roma tel. +(39-06) 482 70 60 fax 481 75 69 • OLANDA • Amsterdam tel. +(31-20) 625 35 70 fax 623 09 29 • RUSSIA • Mosca tel. +(7-495) 510 62 10 fax 510 62 11 • SPAGNA • Madrid tel. +(34-91) 541 48 08 fax 541 34 23 • SVEZIA • Stoccolma tel. +(46-8) 21 60 75 fax 21 04 65 • STATI UNITI • New York tel. +(1-201) 420 99 10 fax 584 91 53 • UNGHERIA • Budapest tel. +(36-1) 269 78 09 fax 269 78 10 • Ucraina • Kiev tel. +(38-044) 278 67 28 fax 278 66 70 www.polen.travel www.polen.travel www.pologne.travel www.pologne.travel www.polen.travel www.poland.travel www.poland.travel www.polonia.travel www.polen.travel www.poland.travel www.polonia.travel www.polen.travel www.poland.travel www.lengyelorszag.travel www.polscha.travel Editore: Polska Organizacja Turystyczna / Ente Nazionale Polacco per il Turismo ul. Chałubińskiego 8, 00-613 Warszawa, tel. +(48-22) 536 70 70, fax +(48-22) 536 70 04, e-mail: [email protected], www.pot.gov.pl Redazione: www.artintro.com.pl; Testo: Danuta Kulicka, Tomasz Zieja; Traduzione: Lucia Bulletti. [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Consulenza relativa ai contenuti: Redazione della “Rassegna di Gastronomia” (Przegląd Gastronomiczny). Fotografie: allestimento – Magdalena Brejdygant, realizzazione – Roman Andrasik, Michał Wolniak, Archivio dell’ Ente Nazionale Polacco per il Turismo e della “Rassegna di Gastronomia”. L’ Ente Nazionale Polacco per il Turismo ringrazia le aziende che hanno contribuito alla realizzazione di questo opuscolo e in particolare, per aver fornito le stoviglie per le fotografie dei piatti: l’azienda Szymański Boutique, Pl. Powstańców Warszawy 2, 00-030 Warszawa e l’azienda Bolesławiec, per lo Sklep Patronacki Polszkło, ul. Senatorska 24, 00-095 Warszawa. Partner dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo Partner dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo