ANNO L - N. 7 Sabato 17 Luglio 2010 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it VILLA BRUNATI PER NOI “VILLA RUSSA” Un gioiello unico che rischia di essere trasformato in patacca I nostri primi 50 anni “Le infrazioni edilizie causa prima della rovina di tutta la Riviera” è il sottotitolo dell’articolo del 25 marzo1972 (Presidente A.V.A. Prof. Gino Mangiarotti), che proponiamo come quarta tappa del nostro viaggio attraverso la storia de L’Alassino. Il mio essere diversamente giovane, fa sì che io possa ricordare bene la sensazione di quegli anni in cui si credeva di aver raggiunto il fondo e che quindi non si sarebbe potuto far altro che risalire la china. Ma, come ben si sa, “non c’è limite al peggio” e lo scempio che sta deturpando il nostro Paese è, purtroppo, sotto gli occhi di tutti. Nell’utopica speranza che un felice intervento… “antiparassitario”… giunga a curare questo nostro bellissimo Paese prima della rovina, auguro sempre FLOREAT ALAXIUM! DALL’ALASSINO DEL 25/3/ La politica del guanto di velluto non si confà ad una Amministrazione coerente Le infrazioni edilizie sono la causa prima della rovina di tutta la Riviera. (continua a pag. 2) A oriente di Alassio quasi al confine tra il Demanio ed il Comune, proprio di fronte all’isola Gallinara, si apre sulla via Aurelia, il cancello di Villa Brunati, posta quasi a picco sul mare. Questa villa, costruita insieme ad una costruzione poco più piccola, “una dependance”, è situata in un grande giardino di mq 10.300 che confina a sud col mare aperto,a nord con la via Aurelia e a est e ovest con il terreno incolto del Comune di Alassio. È una villa sola nel raggio di 10 km Villa Brunati, vista dal mare appare come una visione di sogno. Grandissimi e secolari pini marittimi ed eucalipti si sporgono sulla distesa azzurra delle acque e lasciano scorgere la grande scalinata che porta all’ingresso della villa… Altissimi cipressi, nido di infiniti uccelli canori, incoronano questa scala e la proteggono dai soffi del maestrale. In cima ad essa c’è il piazzale che accoglie la facciata sud di questa dimora principesca… La facciata è tutta percorsa dalla buganvillea e dalle rose rampicanti che le conferiscono delle tinte da tavolozza. Scendendo questa scalinata si arriva al mare, percorrendo sentieri e viuzze su cui ricadono i rami e i fiori di viole ciocche, di agavi striate, di pitosforo e rosmarino… Ad ogni passo è dato trovare una panchina, un piccolo chiostro,adorno di capitelli di pietra e di marmo, fontane pulite in cui si rispecchiano il capelvenere e le felci sempre verdi, torrette che ricordano le antiche invasioni saracene. Due sono le passeggiate sul mare: una coperta da un tetto di legno e sorretta da palizzate pure in legno, scolpito, l’altra scoperta che corre tutta a livello della spiaggia e della scogliera. A oriente ed occidente di questa passeggiata si estendono due spiagge. Quella di occidente è sabbiosa, chiusa all’estremità occidentale da una piccola diga, inizio di un porto turistico in avanzata costruzione…. Non solo la parte sud di questa villa ha un fascino particolare espresso appunto dal mare,dagli alberi folti,dal giardino solcato da tortuosi sentieri; anche la parte nord è bellissima e c’è una netta differenza con l’altra. Dal cancello in ferro battuto sulla via Aurelia, si accede ad un viale di ghiaia ordinatissi- MOSTRE - Sala Carletti Espongono gli artisti dal 21 al 30 luglio Marisa RISO Inaugurazione mercoledì 21 alle ore 18 dal 1° al 10 agosto Roberto BALDUCCI Artista autodidatta, figlio d’arte Caposcuola di una nuova corrente pittorica definita Sindonismo, che si ispira alle tracce di piegatura della Sacra Sindone. dal 11 al 15 agosto Sandra GIORDANI dal 16 al 30 agosto Lelio MANOZZI L’espressione artistica del pittore riesce a carpire i segreti dell’animo e le vibranti variazioni del paesaggio. mo, ridente di fiori, fontane, alberi di agrumi e di camelie, statue di putti e animali in pietra e marmo. Questo viale conduce alla facciata nord di villa Brunati. Come la sud è di linee serene, rinascimentali… così la nord riporta ad un’atmosfera dugentesca. Il muro è tutto inca- con la sua descrizione puntuale e dettagliata a farci riassaporare quelle emozioni che quel sito sapeva e sa trasmettere. Noi giovani alassini all’età di 10/12 anni, abbiamo più volte violato quella proprietà fantastica e misteriosa ed il ricordo pre- Villa Brunati, come cita la traduzione in lingua francese ed inglese, è una “gemma” situata in riva al mare, sulla riviera dei fiori, tra Albenga e Alassio (a 45 km da San Remo e a 97 km da Genova) creata da un grande artista italiano, comprensiva di due fab- Coin pittoresque du jardin où l’on admire la majesté des pins maritimes qui s’inclinent vers la mer. stonato di lesene, vaschette e sculture in marmo bianco e policromo… finestre bifore di sapore gotico si aprono assimetricamente sul resto della facciata. A sinistra un secolare carrubo fa ombra all’ingresso e ripara il balcone dai raggi del sole… Quello che vi abbiamo proposto è tratto da un opuscolo con traduzione in inglese e francese pubblicato fine anni 50, primi anni 60 durante la costruzione del porticciolo di Alassio e riesce valente che rimaneva a fine “incursione” oltre alle emozione di percorrere quei vialetti che sembravano uscire da una favola, era il profumo di pini e di tutte quelle essenze così ben descritte nelle righe precedenti. Sono emozioni difficili da descrivere per chi non ha avuto la fortuna di viverle, ma quello che vi abbiamo proposto vuole proprio far percepire a chi non ha avuto questa opportunità ciò di cui stiamo parlando. AVVISTAMENTO INCENDI ARTICOLO A PAG. 4 “AMICI DEL MUSEO STORICO CIVILTÀ CONTADINA” bricati inseriti in un parco botanico ed artistico di 10.300 mq. Sempre nel finale di quell’opuscolo citato in precedenza, lo scrivente si era posto il problema di cosa prevedere nel futuro della proprietà, arrivando a queste possibili soluzioni. Naturalmente la prima idea è quella di dimora privata. Chiusi in quel “Giardino di Alcina” ci si dimentica del resto del mondo. La seconda idea è quella di adibire la villa (22 vani) e la dependance (9 vani) ad albergo, ricavando nel terreno attorno, che lo consente, campi da tennis, pattinaggio e piscine, per quando il maestrale non permette agli ospiti di tuffarsi nelle azzurre e refrigeranti acque del mare. Tanto più che il porticciolo di Alassio, che porrà la ridente cittadina all’avanguardia dei centri turistici della riviera dei fiori, è ormai delineato nelle sue linee essenziali. Terza idea, quella di trasformare la villa in casa di salute, casa di riposo, istituto elioterapico, o asilo per bambini. Non abbiamo notizia di chi scrivesse quelle pillole di saggezza 40 anni or sono, ma sicura- mente doveva provare un grande amore e rispetto sia per Villa Brunati che per la nostra Alassio. Ho provato a porre la domanda ad alcuni concittadini particolarmente affezionati al nostro paese e alla sua storia: “che cosa si potrebbe ricavare oggi da una “gemma” di quel valore”? La risposta è stata di conservarla nell’aspetto e nel contesto in cui è stata creata, destinandola a parco botanico con museo aperto al pubblico o quant’altro possa coinvolgere la collettività. Un primo piatto da servire ai turisti ospiti di Alassio. La stessa domanda l’ho rivolta ad un albergatore, persona qualificata che conosce le realtà di paesi stranieri e le richieste sempre crescenti di turisti esigenti. La risposta è stata un’attività alberghiera di piccole dimensioni, ma di alta qualità da proporre ad una clientela altamente qualificata ed esclusiva, una clientela che esiste basta proporre prodotti esclusivi. Conservare nel rispetto del passato, esperienza già percorsa con grande successo a Villa Hanbury. È di questi giorni la notizia di un progetto di ristrutturazione di tutto il complesso con previsione di realizzare civili abitazioni nei due fabbricati esistenti ed il recupero dei volumi dei bungalow, non condonabili, con costruzioni interrate ricoperte a prato per eliminare l’impatto ambientale; massiccio il taglio di piante soprattutto pini marittimi che verrebbero sostituite da filari di cipressi. Rispetto chi ha dedicato tempo a studiare ed elaborare la soluzione , ma è certo che visionando il progetto il confronto tra lo stato attuale e la soluzione finale propone un’area totalmente diversa dalla sua origine; sconvolta nell’aspetto architettonico, paesistico e sicuramente in quello geologico per gli scavi importanti necessari alla creazione di abitazioni seminterrate con muri in pietra che snaturano tutto il fronte del sito vista mare. Certamente se il progetto procede in questi termini da una “gemma preziosa” ne ricaveremo una “patacca”. GiGi AVA Le fotografie relative a “Fra musica e poesia” sono di foto Hall Romanisio, disponibili per eventuali acquisti. CONSULTA LIGURE Difficilmente, nel Ponente Ligure, alla domanda: “Sai dove si trova Sciarborasca?”, si ottiene una risposta affermativa. E sì, perché questo Comune nell’entroterra di Varazze, sulle alture di Cogoleto, si trova ad alcuni chilometri dal mare, ma , quando per una ragione qualsiasi, si raggiunge una prima volta, la sua gente ospitale ti fa sentire a tuo agio e ti rammarichi di non esserci mai stato. Questa volta il motivo della visita si deve alla riunione della Consulta Ligure. Le varie Associazioni sono state infatti ospitate dagli “Amici del Museo Storico Civiltà Contadina” presso il Centro Civico Croce d’Oro. Vorrei iniziare questi pochi appunti sulla riunione con un aneddoto udito durante i lavori della Consulta. Ad un certo punto della discussione si parlò anche di utopia. Un tempo qualcuno diede dell’utopia questa definizione: l’utopia è come la linea dell’orizzonte: se vai avanti di un metro, essa si sposta di un metro, se vai avanti di un chilometro, si sposta di un chilometro, (continua a pagina 9) La Società di Mutuo Soccorso di Moglio ricorda ai lettori concittadini e turisti che domenica 1° Agosto si svolgerà la tradizionale “sagra della ventre” e domenica 8 Agosto la “gnoccata”. È con orgoglio che la S.M.S. quest’anno festeggia il 125o anniversario di fondazione e per l’occasione è stato ristampato il prezioso volume “Cara vecchia Moglio”, raccolta di costumi e tradizioni della frazione, che sarà in vendita all’interno delle sagre. Un sentito ringraziamento è rivolto all’Ass.re alla cultura Dott.ssa Monica Zioni che ha contribuito alla ristampa del volume. Ricordando che per facilitare l’afflusso dei graditi ospiti anche quest’anno funzionerà un servizio di bus gratuito, (dalle ore 19 alle ore 24 con partenza Hotel Suisse) siete invitati a degustare i nostri prelibati piatti. 2 «L’ALASSINO» LA POLITICA DEL GUANTO DI VELLUTO Sabato 17 Luglio 2010 LE TRE SCIMMIETTE (segue dalla prima pagina) Alcuni quotidiani di interesse nazionale hanno recentemente pubblicato articoli riguardanti l’incriminazione dei Sindaci di alcuni centri rivieraschi, compreso quello di Alassio, per irregolarità edilizie. Noi non sappiamo se al Sindaco sia giunta o meno qualche denuncia, ma tale constatazione non esime di certo l’A.V.A. dal trattare un problema tanto scottante. L’Associazione Vecchia Alassio, che ha sempre difeso il patrimonio naturale della città ed il rispetto dei regolamenti, chiede che le Autorità facciano rispettare la vigente legge, infliggendo esemplari condanne ai trasgressori, siano essi di destra o di sinistra, a simiglianza di quanto ha fatto il Sindaco di Camogli, che ha denunciato all’Autorità giudiziaria un cittadino che aveva costruito senza licenza (vedi Secolo XIX del 242 u.s.). Nel nostro Comune le infrazioni edilizie sono state e sono ancora numerose, e tutte evidenti, e purtroppo alcune sono avvenute nel corso dell’attuale Amministrazione, cioè quando era già stato approvato il nuovo piano regolatore. I cittadini sono stufi di questo andazzo, e chiedono che vengano inflitte giuste sanzioni, e meglio che venga eseguita la demolizione delle costruzioni non in regola; dobbiamo ancora ricordare il lodevole comportamento dell’Amministrazione Arduini, che provvide a far demolire la intiera struttura dell’ultimo piano dell’Albergo Spiaggia, eretto in violazione alle norme. Purtroppo, se non andiamo errati, questo è stato l’unico atto di coraggio di un’amministratore locale. I cittadini si chiedono inoltre perché non si sono ancora fatte pagare le ammende a quelle imprese che hanno commesso degli abusi. Risulta infatti che nel bilancio di previsione di recente approvato dal Consiglio Comunale, sono indicate in entrata somme considerevoli, che devono impiegarsi per realizzare quelle opere di urbanizzazione che non hanno fatto i costruttori: queste alte cifre sono per il momento fittizie, in realtà fino ad ora non si è fatto nulla affinché esse entrino nelle casse Comunali. È pertanto necessario che si faccia rispettare il regolamento edilizio con la massima fermezza, intimando demolizioni là dove si è in tempo; un tale castigo eviterebbe di certo altre deturpazioni. Solo comportandosi in tal modo l’Amministrazione Testa si qualificherà favorevolmente alla pubblica opinione, non certo continuando con l’antica politica del guanto di velluto nei confronti di chi ha fatto i propri interessi in dispregio alle leggi ed alla comunità. Il C.D. A.V.A. www.alassiosuperpartes.wordpress.com e-mail: [email protected] Questo mese il mio articolo voleva essere una storiella, simpatica, leggera, su un’Alassio non ideale, ma realmente possibile da creare. In attesa dell’ultima lettura, prima della consegna, per svuotarmi la testa e poi poter rileggere con occhi nuovi e non coinvolti, ne ho approfittato per fare qualche commissione. Passando davanti ai giardini Charlie Chaplin, un camion, bloccando il marciapiede, mi obbliga ad attraversare per poter proseguire in quella direzione. Un gruppetto di persone, ferme, che parlottano e guardano a mezz’aria dall’altra parte della via Dante, attirano la mia attenzione, e mi convincono a lanciare un’occhiata nella stessa direzione. Una palma, quella che solo ieri avevo visto lì, non c’era più. L’enorme tronco giaceva a terra, tagliato in diversi pezzi. Mi sono sentita stringere il cuore; e non è un modo di dire, ma una sensazione, forte e terribile, che capita di provare, ad esempio, quando si riceve una terribile notizia, quando si ha molta paura per qualcosa, o quando si prova quell’orribile sensazione che qualcosa di brutto stia per accadere. Mi accorgo di essere rimasta lì, immobile, con la bocca aperta, senza dire una parola; non riesco a distogliere lo sguardo. Mi sembra di avere la mente vuota, ma la sensazione è data solo dal fatto di non sapere quale pensiero pescare, all’interno della moltitudine di cose che mi stanno vorticosamente girando in testa. Non so neanche più quale sia l’emozione giusta da provare. Ogni parola che vorrebbe uscirmi dalla bocca sarebbe insufficiente ed inutile. Se fossi un cartone animato, in questo momento sarei rappresentato con il corpo che si accende di un rosso fuoco, per poi intensificarsi fino a diventare nero, e un fumo spesso e scuro che, con movimento veloce, esce dalla testa, facendo lo stesso rumore della locomotiva di un treno a vapore. Raccolgo ogni emozione che negli ultimi secondi si è liberata, e la deposito nell’archivio del “passato da non dimenticare perché possa almeno essere davvero utile per il futuro”, e proseguo per la mia direzione. Nessuna vetrina né persona amica incontrata riesce però a distogliere il mio pensiero da quanto ho visto e soprattutto sentito dentro. Decido di riaprire l’archivio del- le mie emozioni, per cercare di vedere bene che cosa ho provato, e cos’è stato davvero a farmi sentire così. Mi accorgo quasi subito che una pianta, l’ennesima, tagliata, per motivi raramente oggettivamente validi, molto spesso discutibili, non basterebbe da sola come motivazione per un vortici di sentimenti così forti e intensi. Domande e risposte fluttuano nella mia mente in attesa del giusto accoppiamento; solo una, una domanda, un interrogativo, preceduto da una sola parola, non trova la sua metà, ma osservandola mi accorgo che è lei quella giusta. “Perché?” Una delle prime domande che impariamo a fare da bambini, l’unica che non andrebbe mai dimenticata né lesinata, quella sola parola in grado di spiegare tutto, quell’interrogativo capace di toccarti dentro e far emozionare per una risposta sincera, e più terrificante di qualsiasi arma per chi vuole mentire, perché capace come nient’altro di mettere con le spalle al muro, e non permette di continuare all’infinito. Immersa, anzi, affollata e sovrastata da tutta questa moltitudine di sensazioni e sentimenti, più che di parole, idee e concetti, mi giro, e vedo la spiaggia... Il nostro mare, che nonostante tutto continua a coccolarci, con l’acqua, sempre alla temperatura giusta, fresca per farci sbollire la rabbia, calda per farci rilassare; meravigliosamente trasparente, come la l’onestà, la sincerità, la verità, con il suo suono, calmo, pieno di energia, ma sempre rassicurante e familiare, capace di rendere impossibile a chiunque ascoltarlo e restarne indifferente. E il sole che non ci ha mai abbandonati, che continua, sorgendo, giorno dopo giorno, a sorriderci, a riscaldarci, anima e corpo, e, imperterrito, continua a provare a rischiarare, come la notte in giorno, anche le nostre idee, e, insistendo, non smette di sperare di riuscire a illuminarci... davvero. E poi il porto, capo Mele, la Madonna della guardia, che mai si sono stancati e hanno cessato di abbracciarci e tenerci protetti e al sicuro in questa piccola baia, questo splendido paradiso che loro ci hanno creato e prestato gratuitamente senza chiederci mai nulla in cambio. VEDO SENTO PARLO PARLO Sono un’Alassina verace e questa mattina ho constatato che nelle spiagge comunali non c’è più lo sconto per i residenti. Quale disposto amministrativo ha eliminato questa agevolazione? F.to T.B. Regione Bellorina, davanti alle scuole, le strisce pedonali sono poste in una curva, si sono già verificati incidenti, sarebbe bene provvedere! VEDO Il tratto di strada compreso tra l’area cimiteriale e parco San Rocco è praticamente “buio” o meglio illuminato in modo del tutto insufficiente. È possibile trovarvi rimedio? Anche perché chi lo percorre, non essendoci marciapiedi, rischia di essere investito. F.to C.M. Nella parte di via P. Ferreri, dietro l’Hotel Adler,dove la strada si riduce ad un passaggio adiacente alla ferrovia con un sottopasso che sbocca in via I. dell’Oro, era stata posizionata dal Comune una rete a delimitazione dell’area FF.SS. La maleducazione, ormai dilagante, ha creato nella gente la fantasia di dover buttare ogni sorta di rifiuto oltre la rete che ora offre a chi vi passa, un’immagine scandalosa. Una soluzione deve essere presa da chi è competente nel merito, sia per ragioni di decoro che di immagine e soprattutto d’igiene. F.to G.G. Una nota di merito all’Amministrazione per lo splendido colpo d’occhi che offre la fontana davanti al palazzo Comunale per i fiori che le fanno da “collana” belli per scelta e per l’effetto cromatico. Lo stesso effetto positivo è stato segnalato per i vasi sul lato mare di via Torino, arricchiti con una varietà cromatica di grande effetto. F.to G.C. SENTO Un grande unanime e sconcertante mugugno da tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di visionare il progetto di “Villa Russa” sia per la scelta urbanistica che per lo stravolgimento di un sito unico nel suo genere da Genova a Ventimiglia. Sarà una protesta allargata e si spera, per Alassio, di ottenere dei riscontri positivi. F.to AVA Continua... nel prossimo numero: “L’Alassino” agosto 2010 Provocatoriamente Anonima Piazza Partigiani - Anche questi sono ammalati? RUMENTA E DECORO URBANO Alcuni commercianti lamentano lo stato di abbandono e di sporcizia dei vicoli che si diramano verso il mare e verso monte da Via Brennero – Via Veneto, Via XX settembre (argomento più volte trattato da questo giornale). Ci sovviene al proposito un articolo pubblicato sull’Alassino del 15/8/1965 che riteniamo opportuno in parte riproporre: «OMISSIS– «…………. lamentiamo ancora una volta lo stato veramente deplorevole dei vicoli che dal «budello» sboccano sulla spiaggia. Altra non meno importante attrattiva offerta dal “budello” è l’intervallarsi in tutti quei vicoletti che con la loro tipica struttura articolano questa arteria principale che da sola formava la cittadina di Alassio e che Napoleone Bonaparte giustamente battezzò “Villa Longue” (cittadina lunga). Questi nostri vicoli corti e stretti conservano nella parlata antica una denominazione più che mai vetusta consona alla loro funzione “éscìu” dal latino “exitus” (uscita) e per l’appunto erano le uscite alla spiaggia del mare, a quell’elemento che fu per lunghi secoli la sola, e si può dire l’unica economia del nostro paese. Oggi questa funzione tanto importante sembra esser totalmente dimenticata dagli odierni alassini, i quali sembrano ignari che, malgrado siano trascorsi dei secoli, l’unico cespite di lavoro e di ricchezza ci viene ancora dal mare ed oggi usci- re alla spiaggia per questi nostri vicoletti vuoi dire qualche cosa di più che in quei lontani tempi. Richiamiamo per questo le Autorità locali sulla utilità grande che può e deve derivare dalla manutenzione solerte di questi vicoli, manutenzione che può incominciare dal divieto assoluto di fare di questi importanti passaggi un deposito di casse, di recipienti di bidoni, di rifiuti della spazzatura, nonché l’abituale sosta di mezzi di locomozione che in molti casi vietano o perlomeno ostacolano il passaggio di chi deve tranquillamente transitare. Sarebbe inoltre tanto utile il divieto di addossare ai tipici archetti che li attraversano tutte quelle insegne reclamistiche che ne deturpano e nascondono la loro caratteristica tan- to fotografate dai turisti. Importante soprattutto un sistema di illuminazione, che di notte facesse rimarcare vieppiù la loro particolare bellezza, illuminazione che dovrebbe avere una singolarità particolare e festevole magari ristretta al solo periodo estivo sull’esempio di quella supplementare di Via A. Volta installata e mantenuta non dal Comune ma da privati cittadini degni della massima lode. Chiudendo facciamo ancora premura alla Amministrazione Comunale perché ordini che vengano rimossi al più presto quei grossi bidoni per immondizie e appartenenti a bar e ristoranti e privati che sono un vero sconcio tanto dal lato igienico-sanitario quanto dal lato estetico, oltre che mezzi per na- scondere quella ancor troppo numerosa risma di ineducati beoni abituali a fare i loro comodi a similitudine dei cani randagi». Ora ci domandiamo: Possibile che in una cittadina ad esclusiva vocazione turistica ci si debba ancora interrogare su questi argomenti? Se parole come maleducazione, negligenza e mancanza di senso civico non sono sufficienti crediamo occorra una più significativa azione di chi amministra la cosa pubblica intervenendo con direttive, seguite nel caso, da altrettante opportune sanzioni pecuniarie e non, onde far sì che in futuro questa nostra meravigliosa cittadina torni ad essere, in tutti i sensi, la perla della Riviera. Sabato 17 Luglio 2010 3 «L'ALASSINO» Il notaio informa e risponde CRONACA DI ANDATE a cura del notaio Stefano dott. Parodi - Dal 1° luglio 2010, a seguito del Decreto Legge 78/2010, per la stipula o l’autentica di atti relativi a fabbricati occorre necessariamente che lo stato di fatto dei fabbricati medesimi corrisponda a quanto riportato nelle planimetrie depositate al Catasto e ai dati catastali. E ciò l’intestatario dovrà dichiarare in atto. Chi intende procedere a atto di vendita, permuta, divisione, servitù e mutuo, dovrà prima dell’atto controllare (o far controllare) tutto ciò. - Dal 31 maggio 2010 l’utilizzo del contante è limitato a importi inferiori a € 5.000,00. - L’acquisto di una pertinenza (come box, cantina ecc.), a servizio di abitazione “Prima Casa”, ha diritto al trattamento agevolato anche se l’abitazione non ha MESE DI LUGLIO 2010 avuto tale trattamento fiscale, qualora l’acquisto sia avvenuto in epoca nella quale tale agevolazione non era in vigore (per esempio acquisti anteriori alla Legge 22 aprile 1982 n. 168). (Circolare 31 del 7 giugno 2010 Agenzia delle Entrate). Stefano Parodi N. B. Si possono presentare quesiti. Precisazione della titolare del Movie Cafè Alassio lì 25/05/2010 Spett.le Alassino, con questa mia lettera protesto per l’uso improprio e scorretto che il Vostro giornale ha fatto del nome del mio bar. Mi riferisco all’articolo apparso nel mese di Maggio (ANNO L – N. 5 del 15/05/2010) in cui una signora interista protestava per essere stata trattata male dal mio dipendente a causa di una partita di calcio disputata la sera precedente. Purtroppo non ero presente ma faccio notare che, come la signora ha una testimone a suo favore, anche il dipendente si è attivato nella querela contro la si- gnora con tanto di testimone. La prima domanda che Vi faccio è questa: pubblicate qualunque cosa giunga in redazione senza sapere cosa è successo ed eventualmente senza chiedere alla controparte la sua versione? Ed ancora, per quale motivo viene pubblicato il nome del mio bar senza peraltro fare il nome del diretto interessato? E già perché non sapendo di chi si parla, i clienti possono pensare che la figura maschile del “barista di turno”, come avete pubblicato, sia ad esempio quella di mio marito che lavora anch’esso all’interno del bar. Questa situazione è assurda in quanto è stato fatto ingiustamente ed impropriamente il nome del mio bar che concettualmente non c’entra niente con il messaggio di protesta della signora. Questa non è libertà di stampa ma libertà di poter infangare il nome di una attività a propria discrezione. Caro Alassino, il giudice deciderà chi fra il dipendente e la signora ha ragione ma indipendentemente da questo, il danno al buon nome del locale rimarrà. Inutile dirVi che il mio legale e quello di mio marito stanno valutando la querela nei Vostri confronti e che, vista la facilità con la quale pubblicate ciò che vi giunge, vorrei vedere pubblicata anche questa mia lettera sul prossimo numero. Non era assolutamente nelle intenzioni de l’Alassino infangare il nome del bar e soprattutto quello Suo e di Suo marito, titolari dell’attività, che ben conosciamo e sappiamo essere al di sopra di ogni sospetto per l’alta professionalità con cui da anni svolgono questa attività. La lamentela era unicamente rivolta da chi ce l’ha prodotta, nei confronti di quella persona di turno nel Vostro locale in quel momento. Non pubblichiamo qualunque cosa, anzi la corrispondenza viene vagliata a fondo, ciò non toglie che possa, come è successo in questo caso, sfuggire un elemento che pregiudica nostro malgrado, tutte le attenzioni. Lo sbaglio è stato di menzionare il nome del BAR in questione che nulla aveva a che fare con ciò che è accaduto da qualunque parte si osservi il fatto, e di questo vi chiediamo sinceramente scusa. Alla direzione dell’Alassino E p/c al Sig. Aicardi Emanuele Distinti saluti Peirone Maura Titolare del Movie Cafè Il presidente AVA Riaperte le iscrizioni al Don Bosco di Alassio SCUOLA MEDIA Classi PRIME dei Licei del Nuovo Ordinamento: Scientifico – Classico – Economico Sociale – Linguistico Continuano le Classi dalla 2a alla 5a dei precedenti Licei: Scientifico – Classico – Linguistico Aziendale Si chiede un colloquio diretto con studenti e famiglie per presentare il progetto educativo della scuola e visitare la struttura e quindi il “nulla osta” della scuola di provenienza. * RETTE ABBASSATE da quest’anno, con riduzioni e rimborsi della Regione. * DOPOSCUOLA assistito/individualizzato e corsi di sostegno offerti gratuitamente – Convitto – Mensa – Autobus riservati * Settimana corta senza rientri, sabato libero – orario definitivo dal 1° giorno – registro online per assenze e voti * Consulenza dello psicologo – Rispetto delle regole – Una comunità educativa fondata da Don Bosco 140 anni fa SCUOLA APERTA da lunedì a domenica via S. G. Bosco 12 – Alassio – info 334-5494019 una scuola certificata aperta all’Europa e al mondo del lavoro: • per il potenziamento delle Materie di indirizzo; • per l’ECDL o patente europea di Informatica; • per la dimensione comunicativa delle Lingue – capite e parlate – attraverso l’insegnante di madrelingua, gli stage e le Certificazioni Esterne; • per i corsi di Cultura d’Impresa con stage presso aziende e le certificazioni: giuridiche nel Classico, grafiche ECDL-CAD allo Scientifico, turistiche al Linguistico, aziendali nell’Economico Poscia, più che il dolor… Dopo un mese di giugno turisticamente non positivo, sia dal punto di vista climatico che per le scarse presenze dei villeggianti, ci si augura che luglio segni una netta ripresa, riportando il sorriso sulla bocca di tutti quegli andatini che di turismo vivono. Il fatto è che a giugno gli italiani hanno guardato nei propri portafogli, hanno visto che di soldi non ce ne sono, hanno toccato con mano la crisi e sono rimasti a casa loro, rispolverando il mito autarchico della “bellezza della grande città in estate”. Nota bene: se uno vuole può mascherare i propri guai con i migliori eufemismi. Non è forse vero che in alcune zone della penisola, quando si riesce a farsi l’appartamentino di proprietà, carico di mutui come un asino da soma, si dice: “Tengo o palazzo”? E allora vedi che è bello anche il fine settimana alternativo ai giardini comunali! Poi però, con l’avvicinarsi di luglio è rinata la speranza. È stato sufficiente che gli Italiani suddetti invece di guardare nelle proprie tasche abbiano guardato il TG 1 o Rete 4, che, amplificando le parole rassicuranti del premier ricordavano che la crisi non c’è più o che, nella peggiore ipotesi sta per finire. E allora vogliamo aspettare il lieto evento chiusi in casa? Torniamo alle nostre abitudini, anche a rischio dell’effetto Titanic: ballare allegramente mentre la nave va contro l’iceberg. E noi, abitanti di Andate ringraziamo sentitamente il premier e i suoi altoparlanti. Ringraziamo un po’ meno la signora Merkel che ha convinto i Tedeschi che la crisi c’è e che loro possono andare a fare le vacanze al massimo in Croazia. In cambio però alla domenica mattina arrivano i pullman dei cinesi, tutti uguali, stampati in serie, che, portandosi gli ombrelloni, il vitto e le bevande, bivaccano allegramente sulle scogliere del lago, per la gioia soprattutto loro. Ma questa è la globalizzazione, ragazzi! Volete opporvi all’evoluzione storica, magari chiedendo al suddetto premier di nominare urgentemente un “ministro anti-turisti che non rendono alcunché”, scegliendo per la carica qualche perseguitato dai giudici? Nel frattempo noi di Andate stiamo preparando al meglio la nostra amata città per affrontare i mesi di luglio e agosto, che, se abbiamo intuito correttamente, saranno quelli che risolveranno i nostri problemi. Ed abbiamo iniziato col curare con perfezione maniacale i giardini e tutti gli spazi verdi comunali, tagliando perfettamente l’erbetta all’inglese in tutte le aiuole della passeggiata lungolago, salvando con cure apposite le gloriose palme ed i pini in ogni angolo della città, piantando platani ed alberi frondosi un po’ dappertutto. Ma soprattutto abbiamo risistemato ed asfaltato con la per- fezione di un biliardo, tutte le strade Collinari, meta ambita dai villeggianti, e soprattutto la bellissima, ora perfetta strada panoramica che partendo da Molva raggiunge Soglio attraversando la stupenda zona denominata “regione Porcellino d'India”. Nella quale è vietato assolutamente il transito del grossi e medi camion delle Imprese costruttrici. E se, come è successo qualche autista ignora il divieto e cerca di proseguire, rovinando la strada, alla prima curva trova un buldozer dei Vigili che schiaccia il camion stesso riducendolo ad un metro cubo di acciaio e plastica che viene consegnato al proprietario il giorno dopo in una cerimonia speciale in Comune. Plaudiamo anche all’iniziativa dell’autorità giudiziaria che ha permesso la riapertura del famoso locale “Le rande”, ma solo come bar con sottofondo musicale e senza il permesso di ballare. C’è soltanto qualche piccolo inconveniente, come è accaduto a quel cliente che alzandosi dalla sedia per andare in bagno, barcollava un poco, grazie alle libagioni: ma è stato arrestato per tentativo di ballo occulto e illegale. Ma noi andatini abbiamo affrontato problemi maggiori, risolto alla nostra maniera grane più complesse e continuiamo con successo a fare turismo da cento anni. Alla nostra maniera. Luca Caravella ZONE BLU E INVALIDI AD ALASSIO Tolleranza o tacito consenso? Caro Alassino, ho letto l’intervento del professor Nam sullo scorso numero e concordo con il fatto che far pagare la sosta ai disabili sia solo un sintomo di scarsa sensibilità e poca attenzione da parte dell’amministrazione comunale che potrebbe decidere di far “bella figura” e smettere di far cassa anche con chi ha difficoltà motorie, stabilendone per essi la gratuità totale, e senza bisogno di petizioni, bensì di propria iniziativa. Poi però, volendo ulteriormente documentarmi, ho sfogliato diverse pagine e quel che ho trovato mi ha fatto sorgere alcune domande, forse fuori luogo, ma a cui gradirei fosse data risposta. Scusandomi in anticipo per le citazioni che seguono, parto dall’art. 188 del Codice della Strada, commi 1 (Per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide gli enti proprietari della strada sono tenuti ad allestire e mantenere apposite strutture, nonché la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di esse, secondo quanto stabilito nel regolamento) e 3 (I veicoli al servizio di persone invalide autorizzate a norma del comma 2 non sono tenuti all’obbligo del rispetto dei limiti di tempo se lasciati in sosta nelle aree di parcheggio a tempo determinato), cui aggiungo l’art.11 comma 5 del D.P.R. 503/1996 (Nell’ambito dei parcheggi o delle attrezzature per la sosta, muniti di dispositivi di controllo della durata della sosta ovvero con custodia dei veicoli, devono essere riservati gratuitamente ai detentori del contrassegno almeno 1 posto ogni 50 o frazione di 50 posti disponibili) e l’art.28 comma 1 della Legge 104/1992 (I comuni assicurano appositi spazi riservati ai veicoli delle persone handicappate, sia nei parcheggi gestiti direttamente o dati in concessione, sia in quelli realizzati e gestiti da privati). Se queste norme sono ancora valide, io capisco questo: che il comune deve comunque, anche per aree di parcheggio delimitate dalle strisce blu o di proprietà privata (tipo i centri commerciali), garantire aree di sosta “dedicate”; che queste aree di sosta devono essere almeno una ogni 50 posteggi o frazione di 50, e quindi (l’ho domandato all’associazione Handylex) se ci fossero anche, mettiamo, solo dieci posti auto, uno dovrebbe obbligatoriamente essere riservato ai portatori di handicap; che nelle zone a disco orario i veicoli con contrassegno non possono essere multati (e con ciò il legislatore, dimenticandosi di estendere esplicitamente la norma anche ai parcheggi dati in concessione, ha permesso al TAR del Lazio di annullare l’interpretazione ministeriale che ha condotto alla diatriba evidenziata dal professor Nam). Le domande mi sorgono quan- do guardando dalla finestra del mio ufficio, in piazza Sant’Ambrogio, vedo che ci sono 11 posti auto che non sono stati segnalati con strisce blu perché si trovano su sedime di pertinenza di due palazzi. Giustamente un posto da sempre (da prima delle strisce blu, intendo) – è riservato ai portatori di handicap. Però ci sono anche altri 17 posti, questi a pagamento, e al loro interno di posti riservati nessuna traccia. Altrettanto succede nella vicina piazzetta Della Valle, o nella piazza Zepin Costa, e credo in altre zone di Alassio. Ora, trattandosi di aree non contigue tra loro, come mai in tutte manca il posto o i posti riservati prescritti dalle leggi sopra citate? Chi deve garantire l’osservanza delle norme, e cioè il comune, come si giustifica? Chi deve sorvegliare che la legge venga seguita? Chi è che, se è il caso, deve obbligare l’ente a mettersi in regola? Ho scritto che le domande potrebbero essere fuori luogo, perché magari le norme che ho citato non sono più in vigore (ma di più recenti non ne ho trovato) oppure perché i posti riservati ci sono, ma con un accordo a me ignoto sono stati “spostati” vicino alle abitazioni di chi ne ha bisogno. Mi piacerebbe che “chi di dovere” (Uffici comunali, Polizia municipale, o chissà chi altro) potesse chiarire i miei dubbi. Grazie. Nuccio Pelle RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE UNA TARIFFA AGEVOLATA PER COLORO CHE LAVORANO AD ALASSIO E NON SONO RESIDENTI - E PER CHIEDERE DI TOGLIERE IL LIMITE DI 90 MINUTI AI PORTATORI DI HANDICAP CHE PER NECESSITÀ PARCHEGGIANO NELLE STRISCE BLU LASCIANDO LORO IL PARCHEGGIO GRATUITO. Luoghi raccolta firme: • A Bitega du Zepin, via Neghelli • Associazione Vecchia Alassio, via XX Settembre 7 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Parcheggi moto e auto Alle 12,30 di domenica 4/7/2010 mi sono recato in moto verso la spiaggia. Cercando parcheggio per la moto ho notato una panda bianca inspiegabilmente parcheggiata nella zona riservata alle motociclette (perlomeno per quanto si può notare dalla segnaletica orizzontale) tra i bagni Sacchi ed i bagni Tritone oltre ad altre davanti ai bidoni con alcuni pezzi di carta sul cruscotto con su scritto (rivolgersi ai Bagni ……come se questo fosse un permesso universale. Non trovando posto per la mia motocicletta, anche grazie a questo educatissimo automobilista, mi sono visto costretto a parcheggiare la motocicletta un poco più avanti sulla passeggiata. Alla mia uscita dallo stabilimento verso le 17 ho notato che mi era stata affibbiata una contravvenzione di 74 euro per transito in zona vietata alla circolazione e sosta Tale contravvenzione era stata redatta anche ad altre moto parcheggiate nei pressi della mia. Vedendo la contravvenzione mi sono recato presso la suddetta panda bianca e presso le macchine parcheggiate davanti ai bidoni dell’immondizia per verificare se anch’esse erano state multate, ma con mio grande stupore ho notato che non era stata notificata alcuna contravvenzione. Stupito e confuso ho telefonato alla Polizia Municipale di Alassio per chiedere spiegazioni e richiedere un intervento di un addetto che verificasse l’accaduto, ma mi è stato risposto che al momento nessun vigile era disponibile. Un po’ turbato ho risposto alla vigilessa al telefono che avrei aspetta- to che si liberasse qualcuno e che avrei atteso sul posto. Dopo un’ora di attesa ed alcune telefonate mi è stato risposto, sempre dalla suddetta vigilessa contattata telefonicamente, che tanto non sarebbe mai arrivato nessuno a verificare la situazione. Incredulo del servizio dato ai cittadini dalla Polizia Municipale di Alassio ho scattato alcune fotografie della segnaletica e dei veicoli parcheggiati e mi sono recato con alcuni testimoni dell’accaduto presso il comando della Polizia Municipale di Alassio per chiedere chiarimenti. Naturalmente era presente la già citata vigilessa che mi aveva risposto al telefono in precedenza e dopo una concitata discussione e presa visione delle fotografie da me scattate ha ammesso che probabilmente la segnaletica risulta confusa e quindi non era stata data la multa all’ automobile che aveva sottratto i posti ai motociclisti a causa della cartellonistica non chiara mentre per le altre automobili parcheggiate davanti ai bidoni non mi ha saputo fornire alcuna spiegazione. Io vengo ad Alassio da 40 anni e so, come tutti quelli del luogo, che in quei posti le automobili non si sono mai potute parcheggiare. Mi chiedo perché all’improvviso per coprire un evidente errore o alcuni privilegi si giunga ad aggrapparsi alla segnaletica verticale non chiara o alla svista di un agente. Mi chiedo inoltre chi sia il responsabile della segnaletica di quel luogo e non vorrei che solo il fatto di avere un foglio di carta scritto a mano possa essere un segno identificativo del veicolo al quale non si debba dare la multa! Perché devo pagare io a causa di questi individui che non fanno bene il proprio mestiere? Ovviamente la contravvenzione dovrò pagarla, ma vorrei che almeno i soldi che il Comune di Alassio mi ha ingiustamente sottratto li investisse per mettere in regola la segnaletica stradale in modo che in futuro nessun furbetto si arroghi dei diritti che non ha e che la Polizia Municipale di Alassio possa fare meglio il proprio mestiere. Dott. Antonio Nerini Sabato 17 Luglio 2010 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Lavori estivi: e i turisti? Spett. Direzione de “L’Alassino” Sono un cittadino di Alassio dal 1970 e avrei una domanda da porre al nostro attuale I° Cittadino visto che è anche un albergatore. In quale città turistica nel periodo di massima affluenza sono in opera demolizioni di palazzine come quella dell’ex Hotel Rex? Io purtroppo abito nelle vicinanze e le assicuro che durante il giorno è impossibile tenere le finestre aperte per poter respirare un po’ d’aria e non un bel po’ di polvere. Per concludere bisognerebbe far rispettare gli orari delle imprese che lavorano nei vari cantieri sparsi per la città in quanto ci sono persone che lavorano in alberghi (come il sottoscritto) e ristoranti e che almeno un’ora al pomeriggio avrebbero diritto di riposare, e poi non chiediamoci perché la maggior parte dei turisti si lamenta, anche questo aiuta il loro malcontento. La ringrazio Mauro Felisati Leo Club Alassio “Baia del sole” a Poggio Fiorito I soci del Leo Club Alassio “Baia del Sole”, Associazione Giovanile del Lions Club, sabato 19 giugno hanno trascorso una giornata con gli ospiti della Casa di Riposo “Poggio Fiorito”. Dopo un’accoglienza davvero piacevole, testimonianza di gratitudine preparata proprio dagli anziani della struttura, abbiamo giocato a tombola distribuendo dei regali ai vincitori e servendo la merenda consumata tutti assieme ascoltando i racconti e i ricordi di alcuni simpatici ospiti. Il pomeriggio passato velocemente ed in allegria ha sicuramente arricchito tutti noi che, andandocene, abbiamo ringraziato di cuore ognuno di loro ripromettendo- ci di tornare al più presto nella casa di riposo per passare nuovamente un’esperienza di questo tipo, esperienza che consigliamo di fare a tutti, soprattutto ai giovani. Vorremmo ricordare in questo breve articolo una frase che queste persone straordinarie ci hanno detto durante il nostro incontro: «L’amicizia è una fonte naturale che in alcuni sgorga senza mai esaurirsi». Ringraziamo per la cortesia e per l’aiuto la Direzione e il personale sanitario della Casa di Riposo “Poggio Fiorito”. Luca Russo Presidente Leo Club Alassio “Baia del Sole” Leo Club per l’Abruzzo Ricostruzione del Centro Sanitario di Navelli Una nuova iniziativa benefica ha interessato il Leo Club Alassio “Baia del Sole”! Anche quest’anno abbiamo preso parte ad uno storico service del gemello Leo Club Albenga: le “Torte in Piazza”. I proventi della giornata sono andati per sostenere le popolazioni d’Abruzzo colpite nell’Aprile 2009 da un terribile sisma. In particolare noi Leo di Alassio ed Albenga ci siamo occupati di fornire fondi per la ricostruzione del Centro Poliambulatoriale di Navelli, come previsto da un progetto del Multidistretto Lions 108 Italy. Il Centro Sanitario erogherà servizi a circa 9.000 persone di ben 16 comuni limitrofi in quanto gli abitanti, a causa del terremoto, non godono più di assistenza medica adeguata per l’inagibilità dell’edificio che ospitava gli Ambulatori Medici, l’Ufficio di Igiene e il Pronto Soccorso. Tale fabbricato, dopo che saranno ultimati i lavori di costruzione, le opere di arredamento e la fornitura di tutte le attrezzature sanitarie occorrenti, resterà di proprietà del Comune stesso. La cerimonia della posa della prima pietra è avvenuta Lunedì 7 giugno alla presenza di numerose autorità civili, dei Lions e dei Leo. Un ringraziamento particolare per tutte quelle Pasticcerie, Ristoranti, Bar che ci hanno gentilmente donato le torte! Luca Russo Presidente Leo Club Alassio “Baia del Sole Precisazione Ho letto che la Sig.ra Roberta Pallini di Carteggio inneggia al risotto al pesto e il gelato al basilico che la gelateria Giacomel ancora serve, come altri ormai ovunque. È una creazione “DEL PALMA” di Alassio e che io stesso diedi all’amico (purtroppo non più fra noi) Giacomel l’idea del gelato che fu esclusivo per il Palma su nostra idea ricetta e che tale gelato fu per molti anni nostro dolce tipico, come attestano le guide e gli articoli che vi allego come prova. Sperando vogliate pubblicare questa precisazione, vi ringrazio e cordialmente vi saluto. Silvio Viglietti In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Chiare, fresche, dolci acque Chiare, fresche, dolci acque dove la mia donna amata si specchia… Così recitava il Petrarca nel 14° secolo. Ma veniamo ai giorni nostri; nel novembre 2009 è stata autorizzata dal Parlamento la privatizzazione delle acque potabili. Ritengo non sia una bella cosa in quanto l’acqua dovrebbe essere un bene pubblico. In verità ad Alassio da diversi anni la gestione delle acque potabili è stata privatizzata. Forse il Comune ha ritenuto che privatizzando la gestione dell’acquedotto sarebbe rimasto tranquillo. Ma così non è stato perché in questi ultimi anni siamo andati incontro a non poche beghe con i Comuni viciniori, poi ripianate in qualche modo. Nello scorso mese di maggio si è verificata una interruzione della distribuzione dell’acqua di ben dieci ore creando notevole disagio per i cittadini, gli ospiti, gli alberghi ecc. e questo non è stato un buon prologo di inizio stagione. È risaputo che il 30% dell’acqua erogata si disperde per la strada causa le tubature fatiscenti che andrebbero sostituite. Per garantirci un bene così essenziale dipendiamo dai pozzi di Albenga mediante due condutture forzate, una passa sot- to la via Aurelia (qualche anno fa si pensava di sostituire la tubazione con altra più grande ma non si è fatto niente, forse per mancanza di soldi?), l’altra sotto il percorso dell’antica via Julia Augusta; entrambe convergono nella cisterna di S. Croce. Altre due condotte forzate spingono l’acqua alle frazioni di Moglio e Solva. Esiste un progetto depositato in Comune che mi sembra fantapolitica, ritornare ad usufruire della sorgente “Allegrezze”, di proprietà del Comune di Alassio e che si trova in quel di Caprauna, provincia di Cuneo, come già è stato agli inizi del secolo scorso. Trattasi di acqua di qualità migliore sotto ogni aspetto e che attualmente va perduta. Il progetto prevede l’utilizzo dell’acqua in caduta per produrre energia elettrica sufficiente ad azionare le pompe per la risalita. Inoltre adottando il principio dei vasi comunicanti far arrivare l’acqua alle frazioni di Alassio con notevole risparmio. Si potrebbe inoltre usufruire della condotta posta nella galleria dell’Aurelia-bis, disponendo così di ben tre tubazioni per portare l’acqua alla città. Francesco Trazzi Carota e… bastone Ho letto il numero 6 del 16 giugno 2010 e ho sentito la necessità di scriverti in merito al bellissimo articolo di prima pagina “La Liguria che incantava i viaggiatori di fine ’800 ormai non esiste più…”. È un articolo veramente importante e scritto molto bene e mi complimento con la persona, o le persone, che lo hanno scritto. Leggendolo è inevitabile che una persona non possa cogliere profondamente il messaggio che viene dato e la consapevolezza di quanto è stato fatto, senza tenere conto degli elementi fondamentali e primari che una città deve avere, che vengono perfettamente descritti nell’articolo in questione: è un articolo di estre- ma importanza, forse il più importante che sia mai stato scritto sul vostro giornale, peccato solo che sia stato commesso un grave errore nell’impaginazione grafica del giornale in quanto l’immagine di sfondo è troppo accentuata e di scarsa lettura per tutti (specialmente per le persone anziane che hanno problemi di vista). Un articolo di questo genere merita senza ombra di dubbio un qualcosa che lo possa far risaltare, ma purtroppo a mio avviso è rimasto vittima di un inquinamento grafico di eccessiva caricatura. Ti ringrazio per l’attenzione e ti saluto affettuosamente Enzo Bogliolo Una legittima puntualizzazione Egr Sig. Presidente Associazione Vecchia Alassio e p.C. L’Alassino Se Lei mi permette vorrei presentarmi. Mi chiamo Renzo Del Pero, nato a Bressanone (Alto Adige) il 15/11/935 da padre alassino e madre piemontese. All’età di 22 anni sono stato catapultato ad Alassio a causa dell’acuto desiderio di mio padre di ritornare alla spiaggia natia, immergendomi subito nello sfavillante e meraviglioso periodo degli anni 57, Gran cagnarra, Roof Garden, Balzola, Capannina e quant’altro, un autentico “Eden” per un giovane abituato ad altre teutoniche e più contenute realtà. Approdato nella città “che fa innamorare il sole”, ho cercato di integrarmi nel tessuto sociale del nuovo paese, avvicinandomi alle civiche realtà del luogo. Ho conosciuto un tale, nominato “Richin”, vulgo Maestro Richero (da Voi mai sufficientemente ricordato), che mi convinse ad entrare in una Associazione, allora di recente costituzione, denominata “Vecchia Alassio”. Credo di aver fatto parte del direttivo della stessa per 10 o 14 anni. Contemporaneamente ho dato la mia modesta, ma convinta partecipazione alle istituzioni politiche locali, militando nel mini partito liberale, più volte segretario politico. Ho avuto anche l’onore di essere, forse fortunosamente, eletto consigliere co- munale, ed assessore per circa 7 mesi. Sono stato fiduciario e rappresentate del Comune di Alassio per 8 anni nel Consiglio di Amministrazione della S.A.R. Autolinee ecc. ecc. Sin da giovane mi è piaciuto cameratizzare con amici in corali, nel paese natio nella tematica dei cori alpini, ad Alassio nella corale “Candido Bavera”. Le riporto questo per spiegare a Lei, per mia diretta conoscenza, che nella foro riportata nel giornale L’Alassino del 16 giugno c.a. a pag.5, l’individuo ritratto tra gli amici Cremaschi e G. Spampinato, ed indicato nella didascalia con un punto interrogativo, è il sottoscritto. Non ne faccio certo un dramma.,anche perché comprendo che la senilità possa avere alterato gli “splendori” giovanili, ma devo pure rallegrarmi per la maggior fortuna che ho avuto nel confronto del carissimo amico Mimmo Pedemonte, (da tempo non più tra noi) alassino doc, per una vita passata umilmente ma con fierezza a coltivare fiori nel vivaio comunale, per fare più bello il suo paese natio, (nella foto tra gli amici Gaggero e Costa) che non ha nemmeno avuto la soddisfazione di essere insignito di un punto interrogativo). Alassio 24 giugno 2010 Distinti saluti Renzo del Pero AVVISTAMENTO INCENDI Una nuova stagione estiva è iniziata e L’Associazione Vecchia Alassio, da sempre molto sensibile al bene della nostra città, sente urgente la necessità di ricordare a tutti la pericolosità degli incendi… più o meno dolosi. Grazie all’annuale servizio volontario di avvistamento e controllo si è migliorato molto lo stato del nostro verde collinare. Occorre però, non fermarsi e restare vigili per tutti i concittadini e gli ospiti. Il nostro gruppo “ALASSIO IN CORNICE” che riunisce ALASSIO BIKE, ALPINI, A.R.E.S., C.A.I., SOMS di Moglio, SOAMS di Solva, ha anticipato la collaborazione del Gruppo Alpini della Regione Lombardia, già attivo da tre anni nel nostro territorio. Come vedete sono molte le Associazioni che collaborano, sarebbe però auspicabile una maggiore partecipazione di tutti coloro che, anche individualmente, vogliono e possono “DARE UNA MANO”… si tratta di qualche ora soltanto, ma un utilissimo aiuto per tutti. PER INFORMAZIONI telefonare ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO 0182 643937 COMANDO di POLIZIA MUNICIPALE 0182 645555. Sabato 17 Luglio 2010 5 «L'ALASSINO» Uno strumento per la promozione LA COMPAGNIA TEATRALE turistica per Alassio: il portale ufficiale DIALETTALE ALASSINA del Comune di Alassio Realtà del Volontariato alassino Martedì 29 giugno alle ore 15 presso la Biblioteca civica si è svolta la presentazione del nuovo portale del Comune di Alassio www.comunealassio.it alla presenza dei rappresentanti delle principali categorie turistiche alassine. Sin dalle origini del portale cittadino, il progetto editoriale che ne costituisce la struttura e l’essenza dei contenuti è stato strutturato su tre argomenti primari: le attività istituzionali, la promozione turistica ed il sostegno e la promozione alle attività commerciali e ricettive alassine. nere delle autocertificazioni compilate automaticamente in tempo reale via Web, ottenere informazioni sullo stato di avanzamento della propria pratica edilizia. Questa sezione ha lo scopo sia di realizzare la trasparenza amministrativa informando l’utenza sulla propria organizzazione, la propria attività ed i propri servizi, sia di raggiungere l’utenza in modo sempre più alternativo rispetto al classico servizio di sportello. Parallelamente, la sezione turistica nasce con l’esplicito sco- “Home” del nuovo sito www.comunealassio.it L’Amministrazione alassina, riconoscendo il valore strategico del Web quale veicolo preferenziale per diffusione, efficacia e bacino d’utenza per i servizi istituzionali e promozionali, ha da sempre sostenuto questo progetto che, grazie alla professionalità e la dedizione del proprio personale, già nel 2007 ha conseguito il prestigioso primo premio nazionale come miglior sito della Pubblica Amministrazione all’eContent Award. Questa conferenza, però, non vuole essere una semplice illustrazione sullo stato dell’arte e sugli sviluppi previsti, ma vuole mettere questo strumento a disposizione della città. A tale scopo, dopo gli interventi dell’Assessore al Turismo, dr.ssa Monica Zioni e dei signori Emerson Fortunato, Web Master del Sito e Davide Furia, Responsabile dei Servizi Informativi del Comune di Alassio, è stato aperto un confronto con i graditi partecipanti che hanno espresso le proprie idee e opinioni. Tale progetto si è sviluppato nel tempo in un portale cittadino organizzato in due sezioni principali, quasi a realizzare due siti autonomi in un unico contenitore. La sezione istituzionale è la parte ufficiale del sito, quella che rappresenta le attività dell’ente. Qui possiamo trovare tutte le informazioni riguardanti l’Amministrazione Comunale, gli Uffici, i relativi orari e riferimenti, i servizi erogati, la modulistica e la documentazione. Sono disponibili sia servizi informativi classici, ovvero pagine informative con possibilità di scaricare modelli, regolamenti, tavole tecniche, convenzioni e quant’altro, sia servizi interattivi quali la possibilità di consultare il database delle Deliberazioni, i bandi di gara e di concorso, otte- po di promuovere il territorio alassino sotto il profilo turistico sia fornendo informazioni sulla città, la sua storia, il territorio, sia presentando calendari di manifestazioni, sezioni tematiche dedicate per gli eventi di maggior rilievo, news e informazioni su quanto la città offre ai suoi ospiti. In questa sezione ha trovato la propria collocazione anche la promozione delle attività commerciali e ricettive sia con pagine dedicate sia con un completo database degli esercizi suddivisi per categoria. È desiderio di questa Amministrazione realizzare un’azione di promozione e di ampliamento dei servizi erogati quanto più possibile in linea con le effettive necessità ed aspettative della cittadinanza. L’Assessore all’Informatica Dott. Rocco Invernizzi Con la riuscitissima e apprezzata recita del 23 giugno u.s. in quel di Solva si è, in parte, felicemente conclusa la “21°” Stagione Teatrale della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina dopo le varie rappresentazioni anche extra cittadine e particolarmente negli affermati Teatri ad indirizzo dialettale di S.Giorgio d’Albenga e di Ortovero. Ventuno stagioni non sono poche e molti, ormai, sono gli aneddoti e i ricordi di coloro che per e nella Compagnia collaborarono e ancora collaborano e molti quelli che grazie alla stessa godettero di qualche ora di piacevole “relax”. Ma quale fu la sua origine … come iniziò tale attività?... Potremmo dire quasi per caso e, a chi può esserne in qualche modo interessato, succintamente la vogliamo raccontare. Si era negli anni 80 (del secolo scorso…) e mentre in Borgo Coscia, in occasione delle solennità Pasquali nella Chiesa dei P.P. Cappuccini ogni anno veniva rappresentata, in versione dialettale e di autori diversi, la “Passione e Morte di Cristo”; a Moglio e in occasione delle festività natalizie il C.R.M. organizzava un incontro-augurale per gli anziani della Frazione. In quei momenti si suonava e si cantava. I poeti alassini allora più in auge non mancavano mai di presenziare colla recita di loro poesie e, per alcuni anni, gli incontri furono pure piacevolmente rallegrati da una brillante Compagnia Dialettale Imperiese detta “ I SPENSCIERAI” che, però, ad una dato momento si sciolse lasciando così un vuoto che sembrava incolmabile nell’atteso quanto consolidato programma. Era ormai prossimo il Natale di quel 1989 e, se si voleva salvare il salvabile, bisognava correre ai ripari… ma che fare? Fu così, che in quel “frangente” a Gianni Croce venne l’idea di scrivere una breve commediola basata su di un vecchio aneddoto alassino, sì da poterla regolarmente presentare nell’ormai incombente incontro annuale. Scritto il testo si dovevano però trovare gli interpreti e, poiché si era in ballo, possibilmente Mogliesi; s’indisse una “campagna acqui- ria…). Quella serata fu il trampolino di lancio della “Compagnia” che, subito organizzatasi sotto la regia di Augusto Soldi, il totale e molteplice apporto di Andrea Gallea, l’aggiunta di altri attori quasi tutti “attinti” dalle “Passioni”, l’impegno di altri scenografi e di abilissime costumiste nonché l’aggiunta di sempre nuove commedie create dalla fantasia del suddetto autore (nel 1996 ne fu presentata pure una di Antonio Boscione), da allora sino ad oggi ancora “calca le scene” annoverando nel suo repertorio ben 14 opere diverse. È tradizione ormai consolidata che la prima recita annuale, con relativa presentazione di eventuale nuova commedia, sia riservata alla serata A.V.A. del “RITRUVAMMUSE INSEMME” per poi far seguito ad altre varie rappresentazioni cittadine pro e per vari Enti nonché, ovviamente, nei vari “palcoscenici” extra cittadini nei quali annualmente si esibisce o si è esibita onorevolmente tra i quali va annoverato il prestigioso Teatro “V. Gassmann” di Borgio Verezzi. Nel 2003, grazie alla sensibilità del pittore Mario Berrino una bellissima “piastrella” la onora sul “Muretto” dove molti dei suoi componenti rimarranno immortalati obbligandoci, però, a questo punto, a ricordare oltre a loro, tutti quelli che, pur in momenti e mansioni diverse ne fecero e ne fanno ancora parte integrante: ATTORI: Filippo AIRALDI, Alessandra ARMATO, Laura ARMATO, Jole BARBERA, Giuliana BASSO, Bianca BENVENUTO, Rina BENVENUTO, Wanda BERRINO, Carlo BERTOLINO, Angelo BOGLIOLO, Augusto BOGLIOLO, Mimmo BOGLIOLO, Pierino BOGLIOLO, Beppe BRAGHERO, Nino BRUSCO, Nino BRUZZONE, Gianni DEL PERO, Marisa GAIBISSO, Giorgio GIOBERTI, Nino MOIRANO, Lina NATTERO, Giovanni PARASCOSSO, Ennio POGLIANO, Dante SCHIVO, Luisella TONIN, Silvana VELLA. SCENOGRAFI: Astrid HAMMOND, Miro LUZZO, Pier Luigi ROBOTTI, Nico RAPA. COSTUMISTE: Marisa BLENGERI BRUSCO, Rosita MOIRA- UNITRE ALASSIO IN TERRA DI TOSCANA Anche quest’anno il Corso di Arte dell’Unitre ha avuto il suo epilogo con una “verifica sul campo” degli argomenti trattati. Le lezioni, incentrate sull’Arte medievale e sulla cultura di un periodo storico affascinante e misterioso, hanno acceso il desiderio di scoprire o di rivedere luoghi della Nostra Italia, che del Medio Evo portano l’impronta più suggestiva. La storia è stato il filo conduttore dell’itinerario perché non si può capire ciano se non si ripercorre il lungo vissuto che solo in quel contesto poteva fiorire e lasciare traccia di sé in modo unico e irripetibile. Arte, Storia rese più emozionanti dalla natura che in primavera offre tutto ciò che sa dare nell’esuberanza della campagna toscana, essa stessa meta turistica. Le mutevoli sfumature di verde, le varietà di fiori selvatici che cesellano la campagna coltivata, sono una felice sorpresa per il botanico appas- Volterra, arroccata nella naturale difesa nei calanchi insidiosi, non si può capire Siena imponente e raffinata nell’abbraccio della sua Piazza e del suo Duomo che la veglia dall’alto, non si può cogliere il fascino discreto, aristocratico e decadente di Pienza o Montepul- sionato. Le definizioni geologiche, quali calanchi o crete senesi , esaltate dal grande poeta Mario Luzi diventano poesia del paesaggio e rendono più facile a capire perché l’Unesco abbia inserito la Val d’Orcia nel patrimonio dell’Umanità. Festa di San Pietro e Paolo Festa San Pietro e Paolo: momento di preghiera presieduta da Mons. Angelo De Canis. Martedì 29 giugno u.sc. alle ore 18,00, in via Torino-Piazzetta “U Recantu di pescaui” in occasione della ricorrenza di San Pietro e Paolo si è svolta presso monumento dedicato ai pescatori una breve cerimonia nella quale il parroco ha pure ricor- dato il compianto Cap. Dante Schivo (Gino) ideatore del monumento stesso. Presente il sindaco Gianni Aicardi, la Banda Musicale “Città di Alassio”, i rappresentanti della Confraternita di Santa Caterina, residenti e turisti. SE AMI IL TUO CANE Foto d’archivio di… alcuni anni fa… sti” e ben presto sei disponibili quanto titubanti “aspiranti attori” aderirono all’iniziativa. Nessuno di loro aveva mai recitato compreso lo stesso “autore” che ne integrava il “cast”. Un altro “volontario” si offrì a dipingere un bellissimo fondale ancora oggi gelosamente custodito mentre un altro ancora fungeva da “factotum”. E così, finalmente, pur tra molte perplessità e non poco scetticismo (nemo propheta in patria…) in quel lontano pomeriggio del 15 dicembre 1989 “ A MORTE DU PRICULINE” andò in scena godendo pure di un inaspettato quanto lusinghiero successo al punto, che una replica si propose in occasione della I^ Edizione di “RITRUVAMMUSE INSEMME” tenutasi solo dopo alcuni giorni (il 22 Dic.) alla sala Hanbury (di felice memo- NO, Antonina BRUGNA. INTERMEZZI MUSICALI: Mario MELI, Luciano RAITA, Marilena MASSANO. TECNICI AUDIO-LUCI: “Croce Service” dei F.lli Ennio e Giuseppe CROCE. Questa, in sintesi, la storia di questa realtà cultural-popolare nella quale, il merito della propria vitalità consiste principalmente nella vera amicizia instaurata fra i suoi componenti, dove da sempre il permesso alla libera espressione di opinioni individuali dà loro il piacere, visibile, di “recitare e lavorare insieme” e verso la quale, pur conoscendo a causa di inevitabili defezioni le notevoli difficoltà ad integrarne l’organico, facciamo ancora e sempre sinceri voti di duratura continuità. A.V.A. Perché vuoi farlo odiare dagli altri? Non lasciare sporco… usa la paletta 6 «L'ALASSINO» U viulin du Nanìa MOSTRE D’ARTE GRAZIE!!! Giovedì 3 giugno è stata una giornata indimenticabile: in giro per i sentieri collinari alla scoperta della macchia mediterranea con Andrea ed Enzo, volontari dell’Associazione “ALASSIO IN CORNICE”, adottata quest’anno dalla nostra classe. Nella zona dietro il colle Pisciavino abbiamo raggiunto Sabato 17 Luglio 2010 (A cura di Carlo Bertolino) samente. Abbiamo fatto conoscenza del suo coniglio, delle sue cavie e dei suoi criceti dopodiché, ci siamo accomodati su coperte e cuscini su di una bella fascia e abbiamo gustato le squisitezze preparate da Marina, la mamma di Maria. Finito il gustoso pranzetto, con l’aiuto di Nuccio, il suo un’antica “casella” di pietra, un tempo rifugio per i pastori. I primi abitanti di Alassio, infatti, abitavano in collina e praticavano la pastorizia. Tra splendidi colori, suoni, profumi, immersi nella natura, ammirando dall’alto il meraviglioso panorama del golfo di Alassio, siamo scesi fino alla torre di Adelasia in Vegliasco e poi abbiamo fatto la “pausa pranzo” ospiti della nostra compagna Maria Pelle che ha la fortuna di vivere in campagna. I suoi cani ci hanno accolto festo- papà, abbiamo raccolto le ciliegie mature da un grande albero carico di frutti. Il tempo è volato e siamo tornati a scuola contenti di aver vissuto una così bella esperienza. Ringraziamo tantissimo i volontari e i genitori di Maria per la loro gentilezza e disponibilità e speriamo di rivederli presto per vivere insieme altre “avventure”. Questa felice esperienza (di “ADOZIONE” di una Associazione di Volontariato da parte di una classe della scuola) ha regalato ancora una volta una bellissima occasione di comunicazione tra ragazzi ed adulti nell’ambito di un reale e profondo scambio cultu- rale, al fine di trasmettere e concretizzare l’amore profondo per la Natura così generosa con la nostra terra e così mal ricambiata dagli Alassini. Con la speranza che i futuri cittadini sappiano amarla, amarla meglio, amarla davvero, FLOREAT ALAXIUM! Gli alunni e le maestre Sala Carletti – Sede A.V.A. Antonio Capobianco Un banale refuso mi dà il piacere di tornare a parlare del nostro liutaio Gaibisso, famigliarmente u Nanìa e del violino da lui restaurato l’anno 1925. Il violino è un Gand francese del 1850, acquistato recentemente a Vienna dall’eccellente M°. Carlo Bernardo dell’Accademia Musicale di Bologna il quale me ne manda l’immagine pregandomi al contempo di inviargli, se possibile, un fotografia del Nostro Nania Dato che non sono riuscito a trovarne una, mando in base ai miei labili ricordi personali, un modesto disegnetto. Col mese di giugno sono riprese le mostre d’arte estive alla “Carletti”, dal 1° al 15 ha esposto Antonio Capobianco. Nativo della Provincia di Potenza, autodidatta, vive e lavora a Cavaglià (Biella). La sua pittura figurativa, con vivo senso del colore, si esprime in vari soggetti: figure (in particolare di bambini e adolescenti), scorci di abitato, scene di vita campestre in genere piemontesi; ma in mostra figurano anche panorami rivieraschi: Isola Gallinara, Villanova d’Albenga, Porto Maurizio, Varigotti, Bergeggi, ecc. Ha scritto di Capobianco il critico Francesco Esposito: «Il percorso espressivo della sua pittura si evidenzia nei temi con richiamo all’espressionismo-naturalistico ricco di vitalità cromatica e di luce. Paesaggi, nature morte e figure portano il segno di quello slancio vitale dato, pertanto, dalla stessa realtà e dall’immaginazione creativa. I suoi paesaggi evidenziano la profondità nella dinamica, della prospettiva, mentre l’effetto luce-colore concretizza il virtuoso Cromatico. Le nature morte sono animate da autentico amore per la natura. Cona Sottile PRAI DE MUNEGHE Un ritrovato angolo di ricordi La seconda quindicina di giugno ha esposto Cona Sottile. Pugliese di origine, giovanissima si trasferì a Torino dove vive e lavora. Autodidatta, fa parte del Gruppo “Impressionisti settimesi” (di Settimo Torinese) e lo si nota nella sua pittura: pennellata grassa e morbida, particolare cura nella scelta e nell’accostamento dei colori, coi quali conferisce la profondità e la separazione dei piani ai suoi dipin- Il prosieguo del programma di “Alassio in Cornice” sulla tutela, la conservazione dei sentieri collinari e il recupero di siti di particolare pregio storico culturale, vede ancora una volta protagonisti in prima persona i componenti la Società Mutuo Soccorso di Moglio. Piazza Partigiani 30/6/2010 - Premiati i migliori della classe delle Scuole Medie. I ragazzi sono stati festeggiati con uno spettacolo musicale e teatrale, promosso dall’Assessorato all’Istruzione (dott.ssa Loretta Zavaroni) coadiuvata dall’assessore allo Sport Fabrizio Calò. Nella foto di Silvio Fasano alcuni dei ragazzi premiati. La manifestazione è stata anche sponsorizzata da Italian Nostra. Gibba della IIIB ti. Per questo sono fortemente personalizzati e alquanto piacevoli. E i suoi soggetti sono la palese espressione della sua tecnica: paesaggi piemontesi di pianura e di montagna, anche innevati; marine, nature morte, fiori, uccelli (un nido di cicogne sul campanile di Stupinigi è commovente), poi un originale sottobosco con solo la parte bassa dei tronchi degli alberi, in fine anche figure. Scuola Primaria VI C Dopo la splendida esperienza di circa un anno fa alla Torre di Vegliasco, si è deciso nello scoro mese di giugno di “ripulire” i “Prai de Muneghe” sempre in località Vegliasco. Un sito splendido che tutti gli (continua a pagina 9) IL LIBRO SU PANNUNZIO AD ALASSIO NEL CENTENARIO DELLA NASCITA Sabato 7 agosto ore 21,30 presentazione del libro CENTRO PANNUNZIO ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA FONDATO NEL 1968 DA ARRIGO OLIVETTI E MARIO SOLDATI www.centropannunzio.it [email protected] siamo su Facebook «Mario Pannunzio Da Longanesi al “Mondo”» Rubbettino Editore A cura di Pier Franco Quaglieni Lo storico Pier Franco Quaglieni. Biblioteca Civica Renzo Deaglio - Piazza Airaldi e Durante, 7 Sabato 17 Luglio 2010 CURIOSANDO FRA LE PAROLE (A cura di Tommaso Schivo) Cap. 5° Sì, ricominciamo dalla lettera “a”, nel grande ammasso multicolore e variopinto dei “coriandoli” lessicali della nostra lingua e andiamo a cercare sorprese più o meno saporose e strane. Cominciamo da una parola semplice, bisillaba come “asta” (da hasta, latina, l’arma semplice dei “milites” dell’antica Roma). Ma perché oggi ancora si dice “vendita all’asta”? Semplice la risposta, molto semplice: gli antichi nostri progenitori, quando vendevano al maggior offerente una preda di guerra o parte del bottino o qualcosa da offrire in cambio di moneta sonante, la esponevano in pubblico issandola o piantandola o legandola in qualche modo ad una lunga lancia o ad un giavellotto, affinché il “pezzo” fosse bene in vista di tutti gli eventuali compratori. E che dire di “affabile”, voca- (ILLUSTRAZIONI DI GIBBA) 7 «L'ALASSINO» Riprendiamo dalla “A” bolo nato, ancora una volta, dalla comune madre lingua latina? In pratica è un vocabolo formato dalla preposizione semplice “ad” (presso, vicino) più un antico verbo “for, faris” (parlare) e, uniti, significavano appunto una persona con la quale si poteva pacatamente parlare e discutere... Come “infante” (lo abbiamo già spiegato) significa che non sa ancora esprimersi. Oggi la gente è, forse, molto più irascibile: per questo l’antico aggettivo è meno usato nel gergo comune. Cesare Marchi scrisse in un suo vecchio volume di semantica che “ogni parola (se ben analizzata) è un romanzo liofilizzato” Chissà che non avesse proprio ragione! Prendiamo “abbaino”. Questa volta, per l’analisi più appropriata, ci soccorre un dialetto, il nostro, quello patrio o genovese in senso lato. Intanto sappiamo che l’abbaino è una apertura fissata sul tetto di un fabbricato, protetta da una copertura, a due spioventi. Deriva dal genovese “abbuèn” (o abate, abatino); era fatto di ardesia ligure di Lavagna, una lastra che ha presso a poco lo stesso colore grigio scuro o marrone degli abiti o dei sai dei frati e, inoltre, posto così sul tetto, assomiglia molto al tipico cappuccio di un frate. E, se vogliamo andare a fondo, abate (ma con una sola b) ha radici greche o, addirittura, aramaiche, da “abbà” (che di b ne aveva due) e che significa- va “padre”. E, già che ci siamo, diciamo che un valore assai diverso ha il vocabolo romanesco “abbacchio”, che non significa, come molti credono, un povero agnello ucciso a colpi di bastone, ma (ne descrisse ampiamente il significato Varrone reatino, contemporaneo del grande Cesare e autore di numerose opere in gran parte perdute) si tratta di un agnello legato per quattro mesi ad un “baculum” (donde “ad baculum”, legato al bastone), prima di essere immesso nel gregge. È altresì facile capire che “abisso” etimologicamente deriva dalla “alfa” privativa inizia- le greca e da “byssos” (fondo) e cioè privo di fondo, senza fondo... come “aborto” altro non è che essere senza o essere lontano dalla nascita. Del resto è frequentissimo l’uso di questa “a” greca negativa iniziale, per negare in senso assoluto il valore del termine che segue. Gli esempi sarebbero numerosissimi; basti citarne alcuni, come “abrogazione” (lontano dalle precedenti proposte di legge), “amianto” (senza corruzione, incorruttibile), “anestesia” (senza sensibilità) o “anofele”, proprio la odiosa zanzara da a + ophelès (senza vantaggio, cioè insetto non utile, dannoso) o “asfissia” (senza pulsazioni). Persino la parola “astemio” significa, dal greco, che aborre il vino, che si astiene dall’alcool e “astenia”, un termine medico spesso usato dagli addetti al lavoro, significa appunto senza forze. E che dire di “atomo”? È nato da “a + tomòs”, senza taglio, che non si può dividere, indivisibile, dunque, anche se la scienza, procedendo imperterrita nel suo cammino, ha dimostrato il contrario. Potrei continuare, ma non vorrei che qualche lettore burlone con quest’alfa privativa e il mio nome, mi mandasse a quel paese... perciò mi fermo per la solita “sosta”. Già... e “sosta” etimologicamente significa, né più, né meno, che respiro, riposo, stasi per un breve tempo, sospensione marginale di breve durata. Per questo, cari lettori, mettetevi l’anima in pace, se vi dico che continuerò… “A presto!” Lüu Mese de stentirassu e sulleùn in sci-a marina sdraiu e umbrellùn che quande u picca forte e u dà calù besogna beve tantu e schivò u sù ma bèn u se sà che ün pò de frescüra puéla truvò a l’è ün’avventüra. Bagnanti in te ’sti giurni u ghe n’è tanti de dai lingere a quelli ciù eleganti, s’u capitasse poi ün tempurale de çertu pocu u düra e u nu fa male perché a sant’Anna (26) l’aigua a l’è ‘na manna e a giütterà i faxoi a muntò in sci-a canna sensa cuntò che chi de tì u nu üsa cumme a civora poi… d’invernu u müsa. LUGLIO Mese di grande afa e solleone / sulla spiaggia c’è sdraio e ombrellone / picchiando allor così come non mai / bisogna stare all’ombra e bere assai / ma pur cercando un po’ di frescura /poterla trovare è un’avventura. / I bagnanti in questi giorni sono tanti / dai malvestiti a quelli eleganti / può pure capitare un temporale / che durerà ben poco e non fa male / Perché a S. Anna (26) l’acqua è come manna / e aiuterà i fagioli a salir sulla canna / e chi con te non si vuol dar da fare / come cicala alfìn dovrà penare. SAGGIO 2010 Progetto Danza Alassio Come ogni anno, (ormai da trentatrè), Progetto Danza Alassio ha celebrato il suo saggio di fine anno, con tutti i suoi allievi, il 6 giugno scorso presso il Palalassio. Nel pomeriggio hanno danzato gli allievi più giovani, e precisamente i corsi Giocodanza e Principianti 1°, 2° e 3°, con una divertente versione di “Biancaneve e i 9 nani”. grande entusiasmo dimostrando disinvoltura e sicurezza, ma soprattutto, il piacere della danza, che sono alla base della crescita personale. Di questi risultati si sono dimostrate soddisfatte le insegnanti Livia Gaburri, Natascia Ragni, Irene Ciravegna, ma soprattutto la direttrice e fondatrice della scuola, Iris Gaburri, che non ha mai smesso di credere nella potenza forma- Art Ensemble of Laigueglia Mostra di pittura “Contrasti” a cura di SANGIORGI MED GALLERY Laigueglia è un borgo marinaro di rara bellezza che da 14 anni ospita il festival jazz PERCFEST, ideato da Rosario Bonaccorso, raffinato e celebre contrabbassista. Nell’ambito del PERCFEST 2010, la Sangiorgi Med Gallery ha presentato ART ENSEMBLE OF LAIGUEGLIA. gno, segno, foto dalla tematica musica percussionista; Francesco Garbelli ha realizzato una installazione site-specific nel centro storico di Laigueglia utilizzando elementi della toponomastica urbana. Il tutto nella splendida e coinvolgente cornice del Percfest che è giunta alla sua 15° edizione. La cittadina di ad Albenga Dal 07 al 15 agosto gli artisti ingauni Barbara Furfari e Tiziana Rufo esporranno oli acquerelli ed incisioni presso la galleria Scola situata in Via Cavour n. 44 – angolo Piazza San Michele. Le pareti della suggestiva ed antica location vedranno alternarsi soggetti figurativi simili ma realizzati con la vena romantico/onirica della Furfari e reale/inquietante della Rufo. L’iniziativa si colloca in seno ad un ambizioso progetto: consolidare e qualificare l’arte locale; entrambe le pittrici, ben note al pubblico non solo ingauno, hanno all’attivo prestigiose mostre, riconoscimenti ottenuti in concorsi nazionali ed internazionali, pubblicazioni su giornali, riviste d’arte e libri. La mostra di pittura, organizzata dalla nota associazione culturale Governo Ombra, ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Savona e del Comune di Albenga ed è stata supportata dai seguenti partner: Autogi, Agricontrol snc, Az. Agricola Bellissimo Vincenzo, Caffè La Genovese, Dedalus viaggi, Ferrua Gomme, Lorenzetto sas, Officina Riviera, Parco vacanze Green villane, Zurich Assicurazioni di Albenga, Ferrari Impianti di Borghetto D’Arroscia, APV dei F.lli Viano, Raviolificio San Giorgio Ceriale. Inaugurazione mostra: 07 agosto ore 21. Orario mostra 17,30-19,30 / 20,30-23,00. “Danza al profumo di Spagna”. FOTO HALL DI R. ROMANISIO In serata hanno danzato i 3 corsi Intermedi e l’Avanzato con un brillante insieme di balletti classici “…al profumo di Spagna”. A seguire altri balletti di danza contemporanea e danza jazz, tra i quali è stato riproposto “Saranno Famosi?”, rappresentato il dicembre scorso con il Maestro Riccardo Zegna e la sua Band. L’attore Emanuele Daniele ha interpretato la parte del maestro Coreografo. Tutti gli allievi hanno affrontato le luci della ribalta con tiva della danza per i ragazzi, quando affrontata in modo serio e disciplinato. Grande l’entusiasmo del pubblico quando alla fine dello spettacolo il presentatore Andrea Gallea ha annunciato a sorpresa che la firma di Iris sarà immortalata sul nostro amato Muretto. Progetto Danza Alassio aprirà le iscrizioni per l’anno 20102011 il 6 settembre, ma durante l’estate ci saranno corsi estivi per coloro che desiderano mantenere l’allenamento. Festa di San Giovanni Battista ad Oneglia Nunzia Sangiorgi tra Gualtiero Marchesi e Rosario Buonaccorso, Nicola di Caprio e Francesco Garbelli i due artisti che hanno creato il progetto. Un percorso di arte, cucina e musica che ha accompagnato e affiancato il Percfest. L’inaugurazione del 14 giugno ha visto alternarsi artisti come Nicola di Caprio, Francesco Garbelli, Rosario Bonaccorso ed eccezionalmente ospite d’onore Gualtiero Marchesi, che ha saputo negli anni unire arte e cucina raggiungendo un equilibrio apprezzato in tutto il mondo. Nicola di Caprio ha coinvolto il pubblico con un progetto che prevedeva un intreccio tra dise- Laigueglia e tutti coloro che sono stati partecipi, hanno avuto il piacere di immergersi nella musica a partire dal 15 giugno sino al 20 luglio. Una cinque giorni nei quali ci si è potuti calare in un’atmosfera creativa a tutto tondo. Hanno partecipato al Percfest, tutti i più grandi musicisti jazz, come Rosario Bonaccorso e Flavio Boltro, che hanno creato un happening musicale un “Jazz dialog” che ha accompagnato il pubblico per le vie del gusto musicale e della purezza del jazz. Una rappresentanza della confraternita di Santa Caterina d’Alessandria di Alassio ha partecipato alla solenne processione del 24-06-2010. Nella foto: il priore Domenico Martino – il vice Priore Luciano Falcone – i consiglieri: Giacomo Bergui – Giancarlo Bignami – Giuseppe Pastorino, Pasquale Mazzara e Fabio Scola. 8 «L'ALASSINO» Sabato 17 Luglio 2010 INCONTRI CON L’AUTORE INCONTRI CULTURALI Pier Franco Quaglieni: “IL RISORGIMENTO E L’UNITÀ LELLA COSTA (con Andrea Càsoli): D’ITALIA: un bilancio storico 150 anni dopo” “La sindrome di Gertrude – Quasi un’autobiografia” - Ed. Rizzoli Un personaggio di grande spessore è stato l’ospite dell’incontro del 12 giugno nell’Auditorium della Biblioteca civica: «Grande attrice e autrice teatrale – l’ha definita l’Assessore al Turismo e Cultura del Comune di Alassio dott. Monica Zioni – già nostra ospite per la consegna dei Premi “Un Autore e Un Editore per l’Europa”». Il professor Franco Gallea poi inizia con un commovente ricordo del recentemente defunto Direttore della Biblioteca Roberto Baldassarre, quindi presenta l’autrice: «Lella Costa è milanese, ha frequentato il Liceo Carducci, ha poi dato tutti gli esami senza laurearsi in Letteratura. Nel libro, scritto con Andrea Càsoli, inserisce vicende personali. La “sindrome di Gertrude” si riferisce alla manzoniana “monaca di Monza”, la “sventurata” che si propone di dire sempre no e invece dice sempre sì. Libro strano, molto originale: non è un’autobiografia, non un libro di “gossip”, non autoreferenziale. È una revisione di esperienze, strutturalmente e stilisticamente valido; contiene il senso degli affetti, l’ironia, il dialogo, l’amicizia, la meditazione (in particolare per i “preti di strada”. Si può definire un “meticciato d’insieme” politico nel senso greco». Lella Costa rivolta a Gallea: «Io l’amo, per il suo slancio culturale. – E prosegue – È un libro autoironico, ho avuto la fortuna di realizzare la mia passione, grazie anche ad Andrea Càsoli che ha avuto l’idea, ho cercato che non fosse noioso. “Donne si diventa, artiste si nasce”; sono diventata attrice dopo altre esperienze, naturalmente a poco a poco, è un mestiere meraviglioso. Oggi in Italia è difficile fare cultura, ma la richiesta è molto grande. L’ironia è una dichiarazione di dignità. L’amicizia con Dino Strada (medico e filantropo) mi ha arricchita. Altre esperienze sono state: recitare in carcere, affrontare il tema dell’omosessualità, i preti di strada, la parità dei sessi. La nostra Costituzione è una delle migliori del mondo, dovrebbe essere intoccabile, prima di modificarla occorre pensarci bene. La trasmissione “Sentieri” mi ha dato molte soddisfazioni per oltre 25 anni. L’eccesso di esperienza è una forma di paralisi». Al termine Lella Costa legge il capitolo del libro dedicato a Milano: ironico, appassionato, critico, romantico; denota un amore viscerale e una grande nostalgia. Carlo Bertolino “Eros violento” di Romana Rutelli Venerdì 25 giugno, alle ore 21, presso l’auditorium della biblioteca civica di Alassio, per il ciclo di appuntamenti “Incontro con l’autore” è stato presentato il il libro: “Eros violento” scritto da Romana Rutelli. Romana Rutelli, professore ordinario di Anglistica, docente presso diverse facoltà tra cui Lettere e Lingue dell’Università di Genova, ha prodotto numerosi saggi e volumi su poesia, narrativa, teatro, ha tradotto drammi shakespeariani per la scena, dedicandosi, ultimamente, in particolare al cinema. A causa di un imprevisto, non ha potuto essere presente la famosissima conduttrice radiofonica di RadioMonteCarlo, Luisella Berrino, pertanto l’autrice è stata intervistata solamente da Alberto Beniscelli, professore ordinario presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli studi di Genova, dove è docente di Letteratura italiana. Dopo una breve presentazione di Romana Rutelli, Alberto Beniscelli ha iniziato una conversazione estremante interessante e piacevole, seguita da tutti i presenti con grande interesse, e alla quale molti hanno voluto partecipando attivamente con domande ed interventi. L’idea di questo libro, come spiegato dall’autrice stessa, nasce semplicemente dall’ascolto e dall’osservazione di quelli che sono i fatti e le notizie in cui siamo immersi e da cui veniamo bombardati ogni giorno, tramite giornali, radio, televisioni, e che riguardano ogni sorta di violenza sulle donne. “Eros violento” vuole porre una lente d’ingrandimento su questo tema, su questo problema, non su una vicenda in particolare, ma su ogni tipo, diverso ma ugualmente terribile, di violenza. L’autrice inizia illustrando la legislazione che riguarda la materia, per poi arrivare a trattare di stupro, prostituzione coatta, violenze domestiche, stalking, abbandono, e quant’altro; seguendo un percorso che, partendo dalla donna violata e poi abbandonata, innesca un circolo che porta inevitabilmente al desiderio di vendetta, fino a diventare un’ossessione, per poi lasciare la vittima in una si- tuazione di degrado; a questo proposito però, l’autrice prova a proporre una soluzione, diversa, vera, che possa spingere verso un epilogo differente: la rivalsa. Tutto questo viene trattato in un modo, per me, assolutamente nuovo, particolare e molto interessante, ovvero tramite richiami e analisi di parti di film, alcuni molto noti a tutti, altri conosciuti soprattutto dagli appassionati, ma tutti ripropongono una particolare situazione o tipologia di violenza sulle donne. Si pensi a “Sotto accusa”, “Thelma e Louise”, “L’amour violé”, per quanto riguarda lo stupro, piuttosto che “La sconosciuta” e “La promessa dell’assassino”, sulla prostituzione coatta; e come non pensare a “Quattro mesi, tre settimane e due giorni” quando si fa riferimento all’aborto. Ma questi sono solo alcuni dei tantissimi film che Romana Rutelli richiama nel suo libro, creando un filo continuo che permette di andare dallo schermo alla realtà e viceversa, in una sorta di circolo vizioso. M. R. Premio “Pannunzio Alassio” a ROBERTO BALDASSARRE La dottoressa Anna Ricotti, Direttrice del “Centro Pannunzio”, il 3 luglio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica ha ricordato il Direttore storico della Biblioteca di Alassio Roberto Baldassarre recentemente scomparso, al quale è stato assegnato il premio “Pannunzio Alassio” 2010: «...In riconoscimento di quanto ha fatto per la cultura alassina...Nella motivazione si mettono in risalto le sue doti di organizzatore». La parola passa al Presidente del Centro Pannunzio prof. Pier Franco Quaglieni, Docente e saggista di storia risorgimentale: «In spirito Roberto è qui con noi, in questo Auditorium, dove ha dimostrato coi fatti che la cultura scritta nel libro è la cultura per eccellenza...La continuazione di queste iniziative, che parte dall’Assessore alla Cultura dott. Monica Zioni, assume anche un valore pratico: la validità del turismo culturale. Rivolgo il mio saluto alla sorella e alla nipote di Baldassarre qui presenti». Il prof. Quaglieni ha poi consegnato alla dott. Zioni il premio “Pannunzio Alassio” consistente in un’artistica targa che rimarrà in Biblioteca a ricordo di Baldassarre. La dott. Zioni Altrocantiere-Sinistra alassina C. B. Concorso “MARIO SOLDATI” 2010 Il Centro “Pannunzio” per onorare la figura dello scrittore-regista che fu suo presidente per quasi vent’anni, indice l’edizione 2010 del concorso pluridisciplinare “Mario Soldati”. Il concorso, aperto a tutti, si articola in: Sezione A: poesia – massimo cinque liriche inedite o un volume edito a tema libero. Sezione B: narrativa – massimo un racconto o romanzo oppure tre novelle, editi o inediti, a tema libero. Sezione C: giornalismo e critica – un articolo di giornale o rivista o un saggio critico, edito o inedito, anche on line, a tema libero. Sezione D: tesi di laurea – riguardante la letteratura, la storia, MOSTRA D’ARTE ALL’EX Diego Fusaro - “Bentornato Marx!” CHIESA ANGLICANA Dopo aver iniziato col separare Marx dal marxismo, cioè l’insieme delle idee espresse da Marx nelle sue tante “critiche” dalla sintesi che in seguito ne ricavarono autonomamente Engels e Kautsky (e che lo stesso Marx disconobbe), Fusaro ha sottolineato il carattere di “cantiere aperto” dell’opera marxiana, trasportando le idee del filosofo di Treviri fino ai giorni nostri ed applicandole all’evoluzione che ha conosciuto il moderno sistema capitalista. Seguendo il ragionamento di Fusaro ci si è potuti rendere conto che i modelli primordiali della società umana delineati alla metà dell’Ottocento hanno subito trasformazioni solo di facciata e che – mantenendo inalterate le loro caratteristiche originarie – rivelano come il pensiero di Marx, al contrario di quanto più volte e da più parti è stato affermato, sia invece ben vivo e capace di spiegare efficacemente anche la società attuale. vettero affrontare gli eredi di Cavour, insieme con gli altri problemi: questione meridionale, alfabetizzazione, costruzioni ferroviarie. Il federalismo di Cattaneo era impraticabile per la presenza dello Stato Pontificio. Cavour morì cinquantenne, era ritenuto cinico, ma non era così, il suo ideale era l’Italia, ma la fatica profusa lo distrusse. La Massoneria inglese finanziò Garibaldi per l’Impresa dei Mille. Il Risorgimento è stato oggetto di critiche anche in passato (Oriani, Gobetti, Gramsci). L’idea di Giolitti “Libera Chiesa in libero Stato” non si realizzò, si escogitò il compromesso del Concordato da parte del Fascismo, che cercò di appropriarsi del Risorgimento. Benedetto Croce riguardo all’Europa parlò di “Sorgimento”, perché ogni stato o staterello difendeva la sua posizione. Giaime Pintor, letterato e politico prima fascista poi antifascista e partigiano (morì nel ‘43), disse che “Il Risorgimento è l’unico episodio della nostra storia politica, che potesse portare in Europa un popolo di africani e levantini”». CENTRO PANNUNZIO ALTROCANTIERE-SINISTRA ALASSINA Interessante e affollato incontro con l’autore alla biblioteca Deaglio lo scorso primo luglio, quando il giovanissimo storico della filosofia Diego Fusaro ha presentato il suo libro “Bentornato Marx!”, edito da Bompiani all’inizio dell’anno, un volume che ha riscosso un notevole successo di critica e pubblico tanto da soggiornare per alcune settimane nei primi posti delle classifiche di vendita dedicate alla saggistica. L’associazione AltrocantiereSinistra Alassina ha voluto segnare la propria prima uscita pubblica portando ad Alassio un giovane e brillante studioso che, prima di affrontare Marx ed i suoi epigoni, si era già cimentato con i Presocratici ed Epicuro. Il ventisettenne Fusaro è stato intervistato da Simone Boscione e, con una esposizione semplice ma sempre “a fuoco”, ha affascinato per più di due ore la sala su di un argomento apparentemente ostico, tenendo avvinto l’uditorio con la propria linearità di ragionamento. nel ringraziare ha risposto: «Baldassarre mi ha affiancato per tutto il mio mandato nella promozione della cultura. Ha lavorato fino all’ultimo. Roberto rimarrà sempre con noi». Quindi il prof. Quaglieni ha tenuto la conferenza sul Risorgimento “In occasione del bicentenario della nascita di Cavour e del 150° anniversario dell’Impresa dei Mille”. Eccone una sintesi. «Non è facile oggi ricordare il Risorgimento, perché ci sono delle teorie revisionistiche. Benedetto Croce diceva che ogni storia è storia contemporanea. Ci troviamo a Nord e a Sud con prese di posizione contro l’unificazione d’Italia. L’unificazione era già nei progetti di Machiavelli, ma allora non si poteva realizzare. Avvenne più tardi a tappe successive: è un’entità recente al contrario di altre nazioni. La scelta di Cavour era l’unica realizzabile: grazie alla partecipazione alla guerra di Crimea il piccolo Piemonte riuscì a sedersi con le maggiori nazioni al tavolo della pace. Il genio di Cavour realizzò le premesse del Risorgimento. L’attuale debito pubblico italiano è niente in confronto a quello che do- l’arte, il cinema, la televisione, il giornalismo e la musica del ’900 (discussa negli ultimi tre anni accademici). Sezione E: pittura - scultura – tecnica e soggetto liberi, formato massimo – cornice esclusa – cm 50 x cm 50 (una sola opera). I giovani fino a 20 anni possono concorrere a tutte la sezioni tranne la D ed entreranno in una graduatoria di merito riservata. Per ogni sezione verranno proclamati un primo, un secondo e un terzo classificato, a cui saranno conferite le tradizionali medaglie dei Dioscuri del Palazzo Reale di Torino, appositamente coniate per il premio. Gli Enti che hanno aderito all’iniziativa conferiranno altri riconoscimenti ai finalisti. I promotori si riservano il diritto di pubblicare a titolo gratuito una selezione dei lavori premiati e di esporre all’“Angolo visivo” del Centro “Pannunzio” le tre opere prime classificate della sezione E. È consentita la partecipazione contemporanea a più sezioni. Elaborati e opere artistiche dovranno essere firmati in modo leggibile ed essere accompagnati da una busta chiusa contenente nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, indirizzo e-mail e breve curriculum del partecipante e dovranno essere inviati in UNA SOLA COPIA a: Segreteria del Concorso “Mario Soldati” presso il Centro “Pannunzio” - Via Maria Vittoria n° 35, 10123 Torino – entro e non oltre il 15 ottobre 2010 (farà fede il timbro postale). È previsto per ogni sezione a cui si intenda partecipare, il versamento di € 21,00 per le sezioni A, B, C, D, ed € 42,00 per la sezione E, da versare sul c/c postale N° 30296107 (intestato a “Il Pannunzio”) precisando la causale del versamento e la o le sezioni prescelte. Per i concorrenti della sezione E se ritirano l’opera presso la sede di Torino del Centro, la quota è di € 21,00. E-mail: [email protected] Via Maria Vittoria 35 10123 Torino Tel. 011 812.30.23. ALBERTO BURRI A uno dei maggiori artefici dell’arte contemporanea italiana è stata dedicata la mostra in corso fino al 1° agosto p.v. all’ex Chiesa anglicana. All’inaugurazione, abbinata a un concerto, l’Assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio dott. Monica Zioni ha affermato che: «...Burri è un maestro che ha saputo utilizzare materiali poveri per una grande arte...». Il curatore della mostra e del catalogo dott, Nicola Davide Angerame ha proseguito: «Da anni riusciamo a fare mostre di artisti di livello internazionale. Burri era un artista di poche parole, ha dipinto con la materia: sacchi, plastica, lastre metalliche, “cellotex”, ecc. Queste in mostra sono opere “in serie”, la loro successione ha un ritmo musicale, ritengo si avvicini al grande compositore Arnold Schoenberg, sono collages di cartoni lisci e ruvidi in colori semplici: ocra, nero e rosso. Di Burri l’anno scorso hanno fatto una mostra al Quirinale, celebri sono le sue sculture poste fra le case di Gibellina, il paese siciliano colpito alcuni anni or sono dal terremoto. Il concerto di musiche contemporanee ben si armonizza con le opere esposte». Durante il discorso è stato proiettato un interessante filmato sulla vita e il lavoro di Burri, poi ripetuto. È seguito il concerto dell’Ensemble “Prospettive contemporanee”, formato da giovani strumentisti liguri (le sorelle Marzia e Lavinia Carbone sono alassine), con musiche (fra gli altri) di C. Debussy, B. Bartòk, H. Villa-Lobos, J. Cage, B. Maderna. Entusiastici gli applausi tributati dal folto e competente pubblico. Ca. Bl. UN GRANDE ALASSINO DA NON DIMENTICARE Giobatta Airaldi nasce ad Albenga il 12 marzo 1914 da una famiglia che ha le sue radici e tutta la sua storia a Solva di Alassio. A Genova, dove vivrà tutta la vita e dove morirà nel 1998, frequenta il liceo Artistico Nicolò Barabino, completando poi la sua formazione all’Accademia di Belle Arti di Roma. Allievo di Guido Galletti, già negli anni Trenta l’Airaldi testimonia nelle prime opere giovanili la lunga, intensa ricerca che lo porterà, in armonia con gli stimoli innovativi dell’arte novecentesca, a sperimentare sempre nuovi campi della tecnica e dell’immagine. Nel corso di questo lungo e complesso itinerario il suo linguaggio poliedrico, al tempo stesso inquieto e meditativo, spia di una natura umana intensa e partecipe, verrà sempre più a incardinarsi sulla ricerca di un segno che, tra le aeree trasparenze di un felice, totale dominio della materia e dello spazio, lo condurrà infine verso la più disincarnata purezza simbolica degli ultimi lavori. Molte sono le opere di carattere civile e religioso presenti in, Genova,in Liguria, in altre regioni italiane e altre restano a testimoniarne la fervida attività in Cile, Ucraina e Costa d’Avorio. Prossimamente l’Amministrazione Comunale ricorderà il nostro illustre concittadino con la posa, in quel di Solva, di un bassorilievo in bronzo. G.A. Sabato 17 Luglio 2010 “ANCHE NOI” AL CINEFORUM GRAZIE AL DON BOSCO DI ALASSIO “Il Cinema che passione”, ecco il Cineforum svoltosi presso l’Auditorium “Don Bosco” (g.c.) di Alassio dal 5 febbraio al 25 giugno 2010. Al primo appuntamento sono stati proiettati alcuni cortometraggi, accolti dal numeroso pubblico con entusiasmo e con applausi scroscianti. Dal 12 febbraio si è dato inizio alla proiezione dei lungometraggi che, nell’arco di quattro mesi, hanno presentato sul grande schermo ben 20 opere. Importanti registi di fama internazionale si sono succeduti da un venerdì all’altro: Allen, Tornatore, Lumet, Ivory, Muccino, Preminger, Costa-Gavras, Bellocchio, Coppola, solo per citarne alcuni. La risposta del pubblico è stata positiva ed entusiasmante e ciò sta a significare che si sentiva la necessità di avere, almeno un giorno alla settimana – e dopo un’assenza ingiustificata di Cinema, in conseguenza della chiusura del Ritz e del Colombo – un appuntamento culturale: sì, perché il vero Cinema non è divertimento fine a se stesso, ma momento di riflessione su tematiche che di volta in volta vengono proposte. Il Cineforum si è svolto nella sua forma classica, con la distribuzione di schede sul film, un accenno al regista e ai contenuti prima della proie- zione, un dibattito, spesso acceso, subito dopo la visione. Insomma, per gli organizzatori – l’Associazione “Anche Noi” e il Cine Club Alassio – un’esperienza positiva sotto tutti i punti di vista. Potremmo essere tentati di dare un “arrivederci” al prossimo autunno… Ma intanto, godiamoci l’estate, magari con un buon libro e, di tanto in tanto, con una capatina alla multisala di Cisano o all’Ambra di Albenga per afferrare un film che nel periodo invernale ci è sfuggito. Un saluto cordiale a tutti i cinefili alassini. Beppe Rizzo Il GRANDE VALORE degli Alberi in Città! “Gli Alberi sono Poesie che la Terra scrive in Cielo” scriveva il Poeta Kahlil Gibran.... Gli ALBERI in Città sono per noi cittadini dei Preziosi Alleati e rappresentano una importante RISORSA per una MIGLIORE QUALITÀ della VITA di tutti noi Cittadini e dei nostri Turisti. Ricordiamoci sempre che gli Alberi sono Esseri Viventi, delle vere Meraviglie della Natura che da un piccolo seme si sviluppano in maestosi Alberi! Preservare e tutelare il prezioso patrimonio di Alberi nelle nostre Città è un’azione saggia e lungimirante, anche sotto molteplici aspetti pratici ed economici! È importante che tali aspetti siano conosciuti da tutti i cittadini! Qui di seguito elenchiamo le 12 qualità più salienti: 1) Gli Alberi ricoprono un ruolo vitale nella riduzione del famigerato Effetto Serra, così pericoloso per il futuro del nostro Pianeta. 2) Gli Alberi sono dei veri e propri “Polmoni Verdi” per la Città: grazie alla sintesi clorofilliana, assorbono anidride carbonica e liberano ossigeno nell’aria circostante. Un albero di grandi dimensioni produce ogni giorno ossigeno per 4 persone! 3) Gli Alberi abbattono il pulviscolo atmosferico ed i gas inquinanti emessi dal traffico cittadino. Combattendo l’inquinamento ci permettono di respirare meglio! Rimuovono dall’atmosfera le particelle ultra-fini, così dannose per le vie respiratorie. 9 «L'ALASSINO» 4) Gli Alberi nei nostri Viali assorbono i rumori del traffico, dando un importante contributo alla nostra salute acustica. Gli Alberi in Città meritano quindi da parte nostra GRANDE AMORE, RISPETTO, CURA, TUTELA e PROTEZIONE! 5) Gli Alberi hanno una funzione climatica: mitigano gli eccessi di temperatura. Gli Alberi sono davvero i MIGLIORI AMICI di noi Cittadini!.... DIFENDIAMOLI!- 6) Gli Alberi ci regalano OMBRA e refrigerio, così importante nelle estati in città, a volte caldissime! Riducono la temperatura dell’aria che li circonda, attenuando gli eccessi di temperatura! Gli alberi sui marciapiedi ombreggiano asfalto e cemento e rinfrescano tutto il vicinato. 7) Gli Alberi hanno una importante funzione economica: aumentano il valore delle abitazioni. La quotazione di case poste in zone alberate è superiore a quella dove non ci sono aree verdi. Aumentano sensibilmente il valore di mercato dei Palazzi nelle vicinanze! 8) Gli Alberi hanno una funzione architettonica-paesaggistica: rappresentano parte del paesaggio monumentale della città e sono elemento di raccordo fra passato e presente. 9) Funzione estetica-paesaggistica (ornamento ambientale): non solo nascondono visioni sgradevoli, ma offrono bellezza e privacy. 10) La vista degli Alberi e della loro BELLEZZA influenza positivamente l’umore e mitiga lo stress causato dal vivere nelle nostre città caotiche. 11) Gli Alberi ci riportano in Città... la Natura, con il ciclo delle sue Stagioni. 12) Gli Alberi ospitano uccelli che riempiono l’aria con i loro gorgheggi e rallegrano il cuore. CONSULTA LIGURE - AMICI DEL MUSEO STORICO (segue dalla prima pagina) se vai avanti di cento chilometri, si sposta di cento chilometri. Ma allora a che serve l’utopia? Risposta: “Serve a farci andare avanti!”. Il saluto del Sindaco di Sciarborasca (il fatto che questo paesino faccia Comune a sé, è segno dell’importanza del luogo) ha aperto i lavori. A seguire le comunicazioni del presidente Elmo Bazzano che, tra le altre cose, ha riferito che nel 2011 la Consulta riceverà un contributo dalla Regione per il Dizionario Biografico dei Liguri Illustri. Un argomento che ha focalizzato l’attenzione e l’interesse di tutti è stato quello concernente il Censimento dei Monumenti minori. Si tratta di schedare stele, lapidi, monumenti minori in generale che dal punto di vista turistico, ma principalmente storico, culturale, artistico, rappresentano una ricchezza che non può essere ignorata. Verranno predisposte a settembre riunioni nel levante, nel centro e nel ponente della regione per discutere sui problemi operativi e sui metodi di schedatura. Più di 230 Comuni hanno già ricevuto una lettera dalla Consulta su questo argomento ed è stato riscontrato grande interesse. Ovviamente verranno esclusi i gros- si centri, ma saranno considerati preferibilmente i paesi, specialmente quelli dell’entroterra. L’argomento riguardante “la parlata locale”, grafia, simboli, fonetica, ha aperto un dibattito talmente acceso che il presidente Bazzano ha preferito rinviarlo ad altra riunione. Su questo punto il Professor Massajoli ha riferito di una sua pubblicazione in sei volumi, ma si è parlato anche del “Vocabolario delle parlate liguri” edito dalla Consulta, di un convegno che si svolse anni fa a Sanremo, e di altre iniziative. Il Prof. Franco Gallea ha poi parlato de “I problemi della diffusione del libro ligure” e su questo argomento sono stati riferiti dati molto interessanti: in Italia vengono pubblicati ogni anno più di sessantamila libri; come numero di lettori, il Friuli Venezia Giulia è al primo posto; seguono il Trentino, il Veneto e la Liguria. Ultimamente i giornali hanno perso l’11 per cento dei lettori; in Liguria vengono pubblicati ogni anno circa 1500 libri, di cui 600 vengono esposti a Peagna durante la Rassegna “Libri di Liguria”. In questi ultimi anni nella nostra Regione sono stati chiusi 33 cinematografi. Il libro rimane pur sem- INFIORATA AL “ PASSO” Stefano Gatti Delegato alla Tutela del patrimonio Arboreo WWF Savona Rifacimento di Passeggiata Ciccione L’Assessore al Demanio Marittimo Dott. Rocco Invernizzi La nostra giovanissima concittadina LAVINIA CARBONE, dopo aver conseguito negli anni scorsi la laurea di I° e II° livello in Disciplina Musicale a Genova, ha meritato nel giugno scorso la laurea specialistica “Master of Music” (ad indirizzo concertistico in chitarra classica) presso la “HOGESCHOOL ZUYA” di Mastricht (Olanda). L’Associazione Vecchia Alassio si unisce alla famiglia, agli amici, ai conoscenti nel complimentarsi vivamente per i traguardi raggiunti dalla dott. Lavinia. PRAI DE MUNEGHE (segue da pagina 6) L’AVA Domenica 6 giugno nei borghi alassini del “Passo” e della “Coscia” c’è stata la consueta processione eucaristica del Corpus Domini. La processione ha attraversato i due borghi addobbati per l’occasione con bellissimi fiori colorati. Un particolare ringraziamento all’artista Francesco Gran- ducato, che ha abbozzato i disegni riempiti poi successivamente da gioiosi bambini e adulti. Un grazie sincero, anche all’Assessore Rocco Invernizzi per la sua costante disponibilità ai commercianti dei due borghi, e ai bagnini che hanno contribuito a realizzare questa bella manifestazione. Auguri a Pierino LAUREA Beppe Rizzo (per l’A.V.A.) Alassini meno giovani hanno sicuramente utilizzato sino a pochi anni fa per la festa del primo maggio o dell’Ascensione alla Madonna della Guardia. Abbandonato da troppo tempo non aveva più neanche il ricordo di “prai” diventato com’era un unico cespuglio impenetrabile di rovi avvinghiati l’uno all’altro ed attorno ai numerosi imponenti alberi di castagno. I “ragazzi” della SOMS Moglio, previa notifica verbale al Comandante della Guardia Forestale, sono intervenuti attrezzati e in forze e seguendo un programma mirato hanno realizzato un piccolo miracolo, riportando alla luce del sole quegli ampi spazi a prato che hanno allietato negli anni scorsi tanti concittadini. A nome dell’AVA, degli altri gruppi di “Alassio in Cornice” e dagli Alassini tutti va un grazie a coloro che hanno svolto il non facile lavoro che consentirà nuovamente ai tanti amanti della collina di “calcare questo angolo di ricordi”. La promessa, già concordata con i componenti la SOMS Moglio, è di organizzare il prossimo settembre una camminata con arrivo al ritrovato sito di “prai de muneghe” e merenda offerta a tutti coloro che avranno il piacere e l’onore di partecipare. “... e quando sentirai nella tua Città l’ululato rabbioso e lugubre delle Motoseghe in azione... ricorda che quell’Albero che stanno abbattendo non solo lascerà uno squarcio nel cielo della tua Città, ma porterà via anche dalla tua esistenza un po’ di Gioia, di Bellezza, di Poesia e di Qualità di Vita!...” In questo periodo di recessione e di difficoltà per tutti gli operatori turistici, non posso che segnalare con piacere i concessionari degli stabilimenti balneari interessati dai lavori di rifacimento di alcuni tratti della Passeggiata Ciccione, iniziati quest’inverno e recentemente terminati, che hanno sostenuto i costi del rifacimento della cabine in muratura sottostanti la Passeggiata. Un plauso a coloro i quali hanno sostenuto investimenti per migliorare l’offerta turistica. pre il principale veicolo di trasmissione della conoscenza. il 23 di ottobre a Genova, presso la Villa Cambiaso, vi sarà un Convegno su questo argomento. Verranno invitati librai, editori, autori, distributori, ecc. In tutto una settantina di persone che cercheranno di dare un contributo per una ottimale diffusione del libro ligure. Si sono succeduti vari interventi e poi, in chiusura dei lavori, è stata annunciata l’adesione di una nuova Associazione: Centro Studi “Storie di Jeri” di Bogliasco. L’incontro conviviale ha coronato questa giornata della Consulta, questo Sodalizio che, oltre a dare un contributo di idee per la Cultura e per il bene della Regione, si dimostra un validissimo mezzo di aggregazione di Liguri che vivovo lontani l’un l’altro vista la lunghezza di questa porzione d’Italia. Un sentito ringraziamento al fattivo lavoro di Elmo Bazzano che con la sua presidenza ha reso la Consulta un validissimo organismo di comunione di pregevoli e stimabili intenti. Alla prossima. Pierino Gandolfo ha raggiunto l’età della pensione. Nel lontano 1970 iniziava la sua attività lavorativa, come marinaio, presso il Circolo Nautico al Mare di Alassio. Poi, una parentesi di lavoro al di fuori della nostra Città, per far ritorno agli inizi degli anni 80 occupandosi della piscina comunale. Dal 1995 prendeva servizio, come custode responsabile, del palazzetto dello sport fino al raggiungimento della pensione. L’A.V.A., nel porgergli i migliori auguri di ogni bene futuro, si congratula con il suo Socio per il sempre e diligente lavoro svolto in tutti questi anni e per il traguardo raggiunto. SAN BERNARDO IL PERCORSO VERDE Mi sono trovato a transitare domenica 27 settembre nel tratto di San Bernardo e ho avuto la piacevole sorpresa di incontrare il gruppo dell’Associazione Alpini di Alassio, che fanno parte di “Alassio in Cornice” all’opera per la manutenzione periodica del Percorso Verde. Sembrerà banale a chi non avverte questo senso di rispetto del territorio ma gli Alpini come altri nostri gruppi fortunatamente lo hanno e portano avanti nell’anonimato e nell’indifferenza dei più un lavoro che non ha prezzo ed a cui tutti dovremmo dire grazie. GiGi AVA Auguri a Don Enrico Le famiglie Bardellini e Salici ricordano con affetto e riconoscenza i 60 anni di sacerdozio di Don Enrico. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Vecchia Alassio, in occasione dei suoi 83 anni compiuti il 12 Luglio u.sc., si unisce alle famiglie Bardellini e Salici con vivi ed affettuosi auguri. 10 «L'ALASSINO» GESCO SPA CONSUNTIVO 2009/2010 Nel mese di giugno molte delle attività della GESCOSPA chiudono per la pausa estiva. Tra queste i corsi di nuoto in piscina , l’attività in palestra e in piscina per la terza età e le escursioni, mentre rimane aperto tutta l’estate il centro ricreativo “Argento Vivo “ dove gli anziani possono trascorrere i pomeriggi della settimana con le attività in programma. Prima dell’arrivederci a settembre la GESCO SPA ha organizzato la gita sul lago Maggiore e in Svizzera il 15 giugno per gli anziani residenti nel Comune di Alassio. L’escursione ha avuto molto successo con tanti iscritti che si sono goduti il riposante paesaggio sul traghetto che ha attraversato il lago Maggiore sbarcando nella graziosa città di Locarno in Svizzera . La gita prevedeva il ritorno in Italia con il trenino italo svizzero detto delle cento valli che tra viadotti arditi, ponti su fiumi e rapide penetra di nuovo in Italia attraversando valli incontaminate. La gita è stata anche l’occasione per ritrovare vecchi amici e rinnovare l’invito alla cena sociale organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali dove la Dottoressa Zavaroni chiude di fatto la stagione delle attività e augura la buona estate e delinea i programmi per l’anno prossimo. Se la terza età fa festa, anche i bambini della scuola nuoto concludono l’anno natatorio con giochi acquatici nella piscina trasformata in un vero parco giochi . Nell’occasione sono stati invitati anche i genitori a giocare in acqua con i loro bambini che orgogliosamente al termine hanno mostrato il loro diploma consegnato dalla Direzione della Scuola Nuoto . Tra loro, l’anno prossimo potrebbe esserci il campioncino che vincerà le gare di nuoto dove la squadra GESCO NUOTO ALASSIO si distingue ormai da circa 10 anni . Anche quest’anno infatti ha partecipato ai Campionati Nazionali del Centro Sportivo Italiano a Lignano Sabbiadoro dove era l’unica squadra a rappresentare la Liguria riportando a casa un argento e un bronzo vinti rispettivamente da Daniele Briozzo e Matteo Cardi A tutti gli atleti grandi e piccini, ai sempre giovani partecipanti delle attività della terza età, la GESCO SPA augura una buona estate e ringrazia di cuore per le belle esperienze vissute insieme e per i tanti ricordi belli che ha condiviso con ognuno di loro. Arrivederci a settembre. Fiocco Rosa È con gioia che ROSSELLA annuncia la nascita della sorellina CARLA FERRANDI, nata il 9 giugno u.sc., per la felicità di mamma Valentina e papà Marco, dei nonni Giuseppe, Vittoria e Claudio, i bisnonni Maria e Carlo Russo. Anche l’Associazione Vecchia Alassio porge le sue felicitazioni più vive. CALCIO BASKET FESTA GRANDE ALL’ELBA E... PALLACANESTRO ALASSIO: GRANDE VITTORIA UN BELLISSIMO CAMP BASKET Nei giorni 4/5/6 giugno una hanno saputo apprezzare e conA ROBURENT! rappresentativa della Baia dividere con noi. Alassio 1921 Cisano dell’anno 1999, ha partecipato con successo finale al torneo “ELBA STARTER CUP” Cat. pulcini ’99, sul bellissimo campo di Porto Azzurro. Un sincero ringraziamento ai nostri Mister Gianni Deslav Mialich e Davide Rotiroti che come in tutto l’anno hanno profuso il loro impegno e la loro professionalità per far crescere cal- La trasferta organizzata dalla Società nelle persone dei dirigenti Antonio Fantoni e Alfredo Facchinetti ha permesso ai ragazzi (oltre ad una ventina di familiari) di portare in alto il nome di Alassio. Infatti con l’aiuto del Comune e nello specifico degli assessorati al Turismo ed allo Sport, oltre ai nostri sponsor sempre pronti ad appoggiare le nostre iniziative, abbiamo portato sull’Isola Gadget, libri con immagini della nostra Città, oltre naturalmente ai nostri famosissimi e gustosissimi Baci che tutte le Società partecipanti cisticamente, umanamente e socialmente i nostri ragazzi. In ultimo, ma non per importanza, un grazie doveroso alla S.C.T., alla Marina di Alassio ed alla impresa Coxe che hanno reso fattibile materialmente l’iniziativa. Ancora una volta, abbiamo dimostrato come il calcio oltre che uno sport può essere un veicolo promozionale straordinario per la nostra città. Peccato sia già finito! La Pallacanestro Alassio ha organizzato il CAMP BASKET A ROBURENT dal 16 al 20 Giugno e sono stati 5 bellissimi giorni di sport, basket, escursioni, belle mangiate e tantissimo divertimento! L’esperimento di organizzare due Camp (uno a Roburent di Giugno e quello a Calizzano di Settembre) è perfettamente riuscito! 23 partecipanti al Camp di Roburent e già più di 30 gli iscritti a quello di Calizzano che si terrà dall’1 al 5 Settembre! un presidente-allenatore, 2 campi da basket a disposizione (uno per il gruppo grandi e l’altro per i piccoli), 4 le notti in cui non si è dormito molto, 800 i metri di altezza del Comune di Roburent, 12 i kg di pastasciutta mangiati (e non dimentichiamo la carne, pizza, patate, polenta, salsiccia, omelette, lasagne, minestra, frutta, yogurt, pomodori, insalata, pane, nutella, marmellata, budino, latte, bibite, succhi, the, frittelle di mele, torte, gelati ecc.) e migliaia le risate durante queste 5 Ma ora parliamo di quello che purtroppo si è già concluso. Si temeva il brutto tempo e invece ci sono state discrete giornate con anche un bel sole e si è riusciti fare tutto quello previsto: gli allenamenti con una giusta temperatura, i tornei, le gare, l’escursione nella zona pic-nic, i giochi serali e solo l’ultimo giorno c’è stato un temporale che ci ha fatto rientrare prima! Ma ecco i numeri che hanno caratterizzato questo camp: 23 i ragazzi/ragazze partecipanti al camp, 3 cuoche (Vanna, Maria Luisa e Ada), una preziosa aiutante tuttofare (Daniela), 2 allenatrici (Cecilia e Laura), splendide giornate!!! La Pallacanestro Alassio ringrazia le cuoche, le allenatrici, tutti i genitori che ci hanno dato fiducia mandando i propri figli/figlie, chi ha aiutato nel pranzo di Domenica, chi si è occupato del trasporto e la mamma di Luca per le buonissime torte!!! Per chi volesse vederle sul sito della Pallacanestro Alassio (www.pallacanestroalassio.it) sono state inserite tutte le foto del Camp! E ora non resta che darsi appuntamento a CALIZZANO dall’1 al 5 Settembre prima dell’avvio della nuova stagione sportiva!!!!! Graziella Danio Addetta stampa GESCO SPA STRALASSIO 2010 Il 16 maggio u.s. si è svolta la 2a edizione della Stralassio, organizzata dalla Croce Rossa di Alassio allo scopo di raccogliere fondi per l’acquisto di una nuova ambulanza per la sede di Alassio. Anche quest’anno senza la generosa collaborazione di molti volontari appartenenti anche a gruppi “extra C.R.I” quali gli Alpini di Alassio Sez. di Savona, gli Ares, La Fenarina, la Protezione Civile, l’Atletica Run Finale Ligure e la disponibilità della Polizia Municipale non saremmo riusciti a garantire la sicurezza dei partecipanti su tutto il percorso, che è l’aspetto più importante di tutta la manifestazione, e dunque il primo ringraziamento va innanzi tutto a loro. Anche quest’anno è stato appagante e ci ha ricompensato della fatica e impegno che mettiamo nell’organizzare questa gara vedere la risposta della popolazione alassina a questa nostra iniziativa: infatti il numero dei partecipanti rispetto all’anno scorso è aumentato siamo arrivati quasi a 300 iscritti. Un ringraziamento al giudice di gara sig. Potenzi che con la sua presenza ha dato un tocco di ufficialità ad una gara non competitiva e ci ha agevolato nella assegnazione dei premi. Ringraziamo anche Franco Branco che ha intrattenuto i presenti e ci ha aiutato nella consegna dei premi. Ringrazio a titolo personale Elena e soprattutto Luca che è stato per me un prezioso quanto inaspettato assistente nei momenti più “topici” della manifestazione, Massimo ed Alberto che ci hanno aiutato anche quest’anno nell’organizzazione di questa gara che implica mesi di preparazione sia per gli atleti che per gli organizzatori. Sabato 17 Luglio 2010 Ringraziamo anche i Volontari C.R.I. delle sedi di Albenga e Ceriale che sono intervenuti in nostro aiuto. Un doveroso ringraziamento a tutti i numerosi sponsor che non elenco per ovvi motivi di “spazio” senza i quali non avremmo potuto preparare: • 300 pacchi gara, uno per ogni iscritto, sia bambino che adulto, sia che corresse sia che camminasse. Ogni partecipante ha ricevuto il suo pacco con due confezioni di frutta secca Noberasco, una bevanda Enervit, un quartino di latte Alberti, un succo di frutta; • i premi consegnati ai primi 6 bimbi (3 bambini e 3 bambine), ai primi 10 adulti (5 uomini e 5 donne) e quelli sorteggiati tra tutti i partecipanti (erano almeno 80 tra i quali una bicicletta ed una mini Porche) • il ristoro di fine gara per più di 300 persone, anche se gli esperti del settore mi dicono che più che un ristoro era un rinfresco, preparato con la collaborazione delle nostre amiche cuoche. Vorrei chiudere questo articolo ribadendo che quanto sopra elencato ha avuto un costo per i partecipanti di 5 euro se adulti e 3 euro se bambini, somme destinate per altro all’acquisto di una nuova ambulanza, ed è organizzato con tanta buona volontà da persone non addette ai lavori, pertanto ci scusiamo per disguidi o incomprensioni di qualunque natura. Ringraziamo infine la Provincia di Savona, il Comune di Alassio, gli Assessorati allo Sport e alle Politiche Sociali per il patrocinio dato anche quest’anno alla manifestazione. Per la Delegazione C.R.I. – Alassio Anna Musso Il responsabile del settore giovanile Gian Emanuele Fracchia A proposito di calcio... Fidanzamento e matrimonio L’amarezza e la delusione per la rovinosa esclusione della nostra Nazionale di calcio impegnata in quello che è indubbiamente il più prestigioso trofeo a livello di nazioni “la coppa del mondo” sicuramente ha turbato i sonni di molti tifosi, ma ancor di più di quelli che dal calcio traggono profitti sotto qualsiasi forma economica, compresa la vendita delle “trombette”. C’è poco da fare, il calcio è fatto così, non bisogna dar per scontato nulla o quasi, tutto e il contrario di tutto. Il torneo va avanti anche senza la nostra amata Italia e gli Italiani tifosi e non, Alassini compresi, dopo le prime notti, torneranno, caldo a parte, a dormire tranquillamente sognando di rivivere momenti di gloria calcistica. Intanto, a contendersi a suon di calci il trofeo rimangono le Nazionali di sempre: I Carioca con i cugini europei, i Panzer, i Tulipani, le Selección Argentina e qualche altra Nazionale che intende entrare nella storia calcistica e al momento ancora da stabilire. Non resta che da augurare: vinca la migliore. I prossimi mondiali di calcio si svolgeranno nel 2014 in Brasile, e per quella data la nostra Nazionale potrebbe optare il mare anziché la montagna per l’adeguata preparazione, chissà… si dà il caso che il nostro campo sportivo… forse… Alassio, 29 Giugno 2010. Fal/. Il fidanzamento è il periodo del sogno: la vita appare tutta rosa, la persona amata viene angelicata; è perfetta; senza pecche, bellissima e nessun’altra le è pari. Tu ti curi sempre nel vestire, sei sempre gentile, pulito e ordinato non dici mai una parola sbagliata; sei romantico, ti piace passeggiare al chiaro di luna abbracciato a lei, ogni tanto un timido bacetto, da Lei subito ricambiato. La porti ogni tanto in un ristorantino tranquillo e piacevole o in altro locale ovattato per godere della sua compagnia. Poi la sposi e tl accorgi che le coccole e i sorrisi non durano sempre, anzi affiora qualche preoccupazione o qualche screzio insignificante a cui non dai peso, ma …diventi forse un po’ sciatto nel vestire o non ti curi più tanto della tua persona, ti sfugge qualche parolina di troppo per nervosismo o impazienza, non scegli - più - il ristorantino romantico; per festeggiare a lume di candela l’anniversario con una cenetta intima e opti invece per una chiassosa pizzeria, non le regali più un bouquet di fiori o un cadeau ogni tanto, nascono i problemi della convivenza, come se si do- vessero accordare due strumenti musicali e si sentono stridii e note stonate prima di ascoltare la musica. Allora se ti sei sposato per interesse o per necessità o per la sola passione dei sensi o frivolezza, poco alla volta la fiamma si spegne, i contrasti diventano insanabili e si giunge alla rottura e a fine rapporto, ma… se quando hai fatto la tua scelta e da fidanzato hai studiato la tua metà nei suoi interessi culturali, affinità elettive, abitudini e pensieri, e hai cercato di amalgamare i caratteri, allora riconoscerai in lui (o lei) il compagno della strada da percorrere per la vita futura e imparerai a perdonare, lasciar correre e non impuntarti, a tacere al momento giusto, a sorridere invece che portar rancore e scoprirai che il matrimonio è il coronamento e proseguimento del fidanzamento, e ti ritroverai nel Paradiso terrestre; ma dovrai fare molta attenzione a non cogliere nessun frutto dei tanti alberi di mele proibiti che troverai misti agli altri perché il tradire la fiducia é letale al rapporto. Silvio Viglietti Sabato 17 Luglio 2010 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI LIBRI-RIVISTE-VHS-CD NECROLOGIO PER UNA PIAZZA GIARDINO Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole È PROPRIO VERO QUANTO NULLA O POCO CONTI L’OPINIONE DEGLI ALASSINI!!! Anniversari SANTO GROLLERO (SANTIN) 8/7/1964 - 8/7/2010 se: “Un nemico ha fatto questo precisò: Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il Campo è il mondo, il seme buono i Figli del Regno. La zizzania sono i figli del maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i Mietitori sono gli Angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà: la fine del Mondo”. E allora quando ci rincontreremo, e allora sarà l’eternità, saremo Tutti uniti e sereni come eravamo nel nostro Campo senza timore di veder zizzania, perché stata bruciata nel fuoco. tracce della Sua presenza nell’intimo dell’anima, sigilli indelebili che uniscono le generazioni, le persone, i cuori. Il tempo, invece di cancellare i ricordi, li rende più preziosi, più presenti, più pressanti nella nostalgia di un bene che è stato alla base della vita. Mons. Angelo De Canis Prevosto di S. Ambrogio Sempre nel mio Cuore. Sempre nei nostri Cuori. Sempre, sempre, sempre. MESE DI GIUGNO 2010 Ciao Pà BERETTA Marina anni 61 BOSI PAOLINA anni 82 BRIOZZO Carlo anni 68 CERATI Gina anni 69 GAROFALO Giuseppe anni 74 GROSSI Ada anni 82 MASSUCCI Fiammetta anni 72 MORBIOLO Lidia anni 80 SORACCO Caterina anni 90 STEFANI Erminia anni 102 VIGNOLA Maria anni 98 Rosalena con Gianluca e Giorgio Sono già passati 46 anni e non mi va ancora giù, sai? Mi sei mancato e mi manchi ancora tanto Papà. Ho voglia di abbracciarti. Ho voglia di parlarti, tanta voglia di parlarti. Sai, ho letto nel Vangelo di Matteo cosa dice Gesù: Il Regno dei Cieli è simile ad un uomo che ha seminato buon seme nel suo campo. Mentre tutti dormivano un nemico seminò zizzania. I servi lo dissero al padrone ed Egli rispo- noi vostri figli vi sentiamo vicini; voi siete ancora la forza misteriosa che ci sospinge verso l’amore a Dio. Per rendervi affettuoso onore, torniamo a rinnovare il nostro impegno immutabile di seguire le strade della fede e dell’onestà che ci avete trasmesso con la vostra parola e con la testimonianza di vita. OTTAVIA GARELLO VED. DE CANIS IN MEMORIA, NEL QUARTO ANNIVERSARIO DI MAMMA OTTAVIA GARELLO Nell’infinito e insondabile mistero divino in cui si snoda la nostra vita, si trovano, come Così accade per il ricordo di te, cara madre Ottavia, nel quarto anniversario della tua morte: vivo il ricordo, immutato l’amore, presenti nel cuore le lacrime... Ma l’Amore divino tutto trasforma in una dimensione di luce e di eternità. Gli occhi fisici non vedono più, ma agli occhi dello spirito si apre in Dio una visione che non tramonta ... Cara mamma Ottavia, e caro papà Giuseppe, L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari. 12 «L'ALASSINO» Sabato 17 Luglio 2010 AVA, 50 E NON SENTIRLI!!! Pranzo sociale al Ristorante “CASTÈ” I Fiori di Bach a cura di Caterina Maggi Il gruppo “ECCESSIVA PREOCCUPAZIONE PER IL BENESSERE DEGLI ALTRI” conclude la presentazione dei nostri FIORI, ed è formato dai seguenti RIMEDI: BEECH – CHICORY– ROCK WATER – VERVAIN – VINE Ricordo che le parole tra le virgolette sono l’indicazione originale del dottor Bach Come ogni anno l’Associazione Vecchia Alassio ha organizzato la festa annuale e il pranzo sociale il 13 giugno u.sc., ma con particolare solennità, ricorrendo il 50° di fondazione. Sobria e commovente la funzione religiosa officiata da Mons. Angelo de Canis nella Chiesetta della Madonna delle Grazie, al Castello. Durante l’omelia il nostro Parroco ha ricordato l’attività e i sacrifici di tanti concittadini che hanno contribuito a rendere sempre più vivo ed efficace l’apporto della benemerita Associazione in difesa del nostro paese e delle nostra gente. Dopo il “pre-antipasto” offerto all’aperto, con una simpatica novità, dal Ristorante “Il Castello” della nostra mitica Marilena e famiglia… tutti a tavola fra leccornie e buon vino, come del resto è accaduto in ogni simile occasione negli anni precedenti. ROCK WATER Acqua di sorgente “Per coloro che sono molto controllati nel loro modo di vivere; negano a sé stessi molte delle gioie e dei piaceri della vita, perché pensano che potrebbero interferire col loro lavoro. Sono duri maestri di sé stessi. Vogliono essere sani, forti e attivi e fanno tutto ciò che ritengono necessario per tenersi in forma. Essi sperano di essere di esempio agli altri perché adottino le loro idee per ottenere i migliori risultati”. Rock Water è il rimedio per lo stato d’animo caratterizzato da eccessiva rigidità morale, per chi è “duro come una roccia” ed ha bisogno di queste gocce d’acqua che scaturiscono proprio dalla roccia, dopo averla erosa. La personalità Rock Water è padrona assoluta di sé, ha un modo di vivere austero e possiede molti “nobili ideali” dai quali non si discosta mai, rinunciando a se stessa e sottoponendosi quasi ad un martirio pur di mantenere la propria linea di condotta. VERVAIN Verbena officinalis (Verbena officinale) “Per coloro che hanno idee e principi preconcetti, che essi credono fermamente giusti e che molto raramente cambiano. Queste persone hanno un grande desiderio di convertire tutti coloro che li circondano alla loro personale visione della vita. Sono molto forti e hanno molto coraggio quando sono convinti delle cose che voglio insegnare. Quando sono ammalati lottano a lungo, là dove molti altri avrebbero lasciato le loro incombenze”. La personalità Vervain possiede grandi doti di idealismo e si dedica totalmente al lavoro o alla causa in cui crede. Può però accadere che sia talmente convinto della giustezza delle proprie idee che le sue naturali qualità carismatiche degenerino facendolo diventare un bigotto o un fanatico: in tal caso il suo zelo può portarlo a sopraffare gli altri impedendo loro di partecipare concretamente al lavoro o alla causa comune. Vervain è il rimedio per l’eccesso di energia mentale che si manifesta durante uno sforzo fisico in situazioni di tensione ed è indicato per quelle persone che si sforzano di fare cose che vanno oltre le loro potenzialità fisiche, vivendo di conseguenza coi “nervi a fior di pelle”, con spossatezza fisica, esaurimenti nervosi e malattia. Emanuele Aicardi, Socio fondatore. Caterina, nipote del Socio promotore e fondatore Antonio Carossino. Un particolare momento “sociale” si è vissuto quando il neo Presidente, geom. Giovanni Giardini, ha ricordato alcuni aspetti e alcuni momenti dell’ormai lungo cammino dell’A.V.A. ed ha voluto premiare ufficialmente (con un artistico piatto da lui stesso dipinto e cesellato) i tre Soci fondatori ancora viventi: Antonio Carossino, Tommaso Schivo e Nello Aicardi che hanno risposto e ringraziato con particolare e visibile commozione. Tommaso Schivo, Socio fondatore. Cinquant’anni… di lavoro, di ansie, qualche volta di fatiche e anche di sacrifici personali in nome del più fantastico paese del mondo che l’A.V.A. vorrebbe salvaguardare sempre più e sempre meglio da certe decisioni “pubbliche” che non sempre ci sembrano adatte ed appropriate! A.V.A. IL SALUTO DI ANTONIO CAROSSINO LETTO DALLA NIPOTE CATERINA Celebriamo il traguardo di cinquantesimo di fondazione dell’Associazione Vecchia Alassio. Mezzo secolo, un lasso di tempo considerevole. Le nozze d’oro giubilari, con un consuntivo soddisfacente sul programma statutario di un impegno sociale svolto a beneficio, senza reconditi scopi, alla cittadina di Alassio, per la sua coltura, la sua storia, il patrimonio artistico, il suo genuino idioma. Esulto per le vittorie conseguite, non mi cruccio per le perdite subite. Volgo lo sguardo al passato, mi informo sul presente, spero nell’avvenire. Nella mia qualifica di promotore onoro con riverenza la memoria dei Soci scomparsi. Agli attuali il mio ringraziamento cordiale con l’augurio di una proficua continuità. USQUE AD FINEM a cura dell'Osservatorio Don Bosco GIUGNO 2010 Alle ore 11,28 del 21 giugno il sole giungeva sulla linea immaginaria del Tropico del Cancro, raggiungeva la sua massima altezza rispetto al nostro emisfero: era allo zenit sul gran deserto dell’Arabia Saudita. Con una apparente sosta, il nostro sole inizia poi la sua corsa in discesa: è il SOLSTIZIO estivo. Per le nostre latitudini potevamo registrare la più lunga durata del “giorno” (sarebbe meglio dire “del dì”) e cioè la permanenza del sole sopra gli orizzonti, che superava di 15 minuti le 15 ore. A fine mese si possono già calcolare quasi quattro minuti in meno; a metà luglio la differenza sarà già prossima ai 30 minuti. Non dimentichiamo un altro particolare: tra fine giugno e primi giorni di luglio la nostra Terra sarà alla massima distanza dal sole (posizione di AFELIO). I termometri non ci aiutano a convincerci di questa situazione astronomica, anche perché dal giorno 21 di giugno ha avuto inizio – e su questo ne siamo convinti – la stagione estiva. Vediamone allora i valori registrati. PRESSIONE MEDIA:757,0 mmHg; medie decadali: 757,2 mmHg nella prima, 754,9 mmHg nella seconda; 759,0 mmHg nell’ultima. TEMPERATURA MEDIA: 23,4 °C medie decadali: 23,5 °C nella prima; 22,8 °C nella seconda; 24,1 °C nella terza. Alle ore 5 del giorno 21 (giorno del solstizio!) è stata registrata la temperatura di 18,6 °C, che è la minima assoluta del mese. La temperatura media giornaliera più alta è in data 30 giugno con 26,1 °C. UMIDITÀ MEDIA 64%; in costante crescendo le medie decadali; eccole in ordine: 62%; 64%; 65%. GIORNI SERENI: (con nuvolosità non superiore a 3 decimi): 21; GIORNI COPERTI (nuvolosità superiore a 7 decimi): 2. PRECIPITAZIONI: 45,4 millimetri di pioggia, tutti nella seconda decade che è stata caratterizzata da fenomeni temporaleschi e da andamento depressionario: il giorno 19 ha fatto registrare la media più bassa di tutto il mese con 748,1 mmHg. ELIOFANIA: 279,1 ore mensili. Medie decadali: 8,8 ore nella prima; 7,8 ore nella seconda; 11,3 ore di limpido sole ogni giorno nell’ultima decade. La media mensile è di 9,3 ore al giorno. Tutto ci conferma che è arrivata l’estate, anche se la Terra si trova nelle posizioni più lontane dalla nostra stella detta Sole. Il Direttore dell’Osservatorio Don Natale Tedoldi SHINKIDO Antonio Carossino Il giorno 27 maggio 2010, presso la palestra del PalAlassio Ravizza, si sono svolti, con successo per i partecipanti, gli esami per i ragazzi che seguono il corso di Shinkido. Quest’arte marziale, fondata nel 1996, è praticata e insegnata da 12 anni dall’Associazione Sei Ryu Dojo di Alassio. Le lezioni prevedono corsi VINE Vitis vinifera (vite rossa) “Per gli individui molto capaci, certi della loro abilità e che confidano nel successo. Con questa certezza pensano che sarebbe un beneficio per gli altri se fossero convinti di fare le cose come loro stessi le fanno, o come loro sono convinti che debbano essere fatte. Anche quando sono malati dirigono il loro personale. Queste persone possono essere preziosi nelle situazioni di emergenza”. Efficienza, sicurezza, volontà ed ambizione: queste sono le caratteristiche delle persone Vine, che però tendono ad utilizzare le loro qualità per acquisire potere e dominare il prossimo. Desiderano il potere e il comando e non si fanno troppi scrupoli per ottenerli. Disprezzano le opinioni altrui e pretendono ubbidienza incondizionata, imponendo a tutti la loro volontà. Non sono interessati a convertire gli altri al loro modo di pensare: vogliono solo essere ubbiditi. Meteorologia Alassina Taglio della torta con foto di gruppo A.V.A. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». per bambini, ragazzi e adulti. Gli anni accademici iniziano a settembre (ottobre per i ragazzi) e terminano a giugno (maggio per i ragazzi). Per informazioni visitare il sito: www.seiryudojo.org Nella foto di gruppo, insieme ai ragazzi, gli esaminatori ed alcuni membri dell’Associazione. DIRETTORE RESPONSABILE: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana