Corre voce!
Informatore comunale di Cocquio Trevisago
Anno 18 - Numero 24
gennaio/marzo 2008
Il primo passo verso la realizzazione del Piano di Governo del Territorio
PGT, assegnato l’incarico ai professionisti
L’editoriale
Dopo una approfondita analisi è stata stilata la graduatoria finale. Dal mese di maggio
partiranno gli incontri con l’Amministrazione per definire il programma di lavoro.
N
el mese di aprile
è stato compiuto
un passo importante nel lungo percorso
che porterà alla realizzazione del Piano di Governo
del Territorio del Comune di Cocquio Trevisago.
Dopo una serie di quattro
sedute della commissione
giudicante, è stata stilata
la graduatoria per la scelta
del gruppo di professionisti che si occuperà di
redigere tecnicamente il
PGT. Dei cinque gruppi di
professionisti che avevano
fatto pervenire la propria
offerta, all’atto di apertura delle buste un gruppo
è stato escluso immediatamente per vizi formali
nella presentazione della
propria offerta. Nelle seguenti sedute sono stati
valutati gli altri quattro
gruppi candidati secondo i
criteri stabiliti dal bando di
gara e già dettagliatamente spiegati sul precedente
numero del Corre Voce Veloce:
sostanzialmente il curriculum dei partecipanti, la
proposta tecnica di elaborazione del Piano secondo
il disciplinare d’incarico e
infine l’offerta economica.
Ai vari criteri è stato assegnato un peso differente
puntando soprattutto sulla
validità della proposta tecnica. La prima riunione della commissione giudicante
si è tenuta il 2 aprile scorso
e l’ultima il 18 aprile, con
stesura della graduatoria
definitiva. In base a tale
graduatoria è risultato vincitore il gruppo formato
dall’Arch. Fabrizio Ottolini, Arch. Ugo Targetti, Arch.
Ekaterina Solomatin, Arch.
Giorgio Baldizzone e Dott.
Alessandro Nicoloso. Tale
gruppo è anche quello
che si è meglio classificato
nella graduatoria dei titoli
curriculari e in quella delle
proposte tecnico-metodologiche.
L’esito della gara è stato
già notificato al gruppo di
professionisti vincitore, ed
entro maggio si terranno i
primi incontri con l’amministrazione comunale per
mettere a punto i passi successivi nel percorso di realizzazione del PGT, come
l’integrazione e il completamento nel dettaglio del
disciplinare d’incarico, e
la raccolta di tutti i dati
necessari sul territorio del
comune e sulla sua struttura socio-economica. Tra i
primi compiti del gruppo
incaricato c’è anche quello
di rendere operative le proposte già fatte in sede di
gara in merito alla costruzione del processo partecipato, vale a dire la messa
in atto di tutte quelle iniziative che contribuiranno ad
informare la popolazione
sullo stato di avanzamento
del PGT e a coinvolgerla
nel processo realizzativo
del Piano stesso.
Biblioteca, i corsi fanno boom
I corsi organizzati dalla Biblioteca Comunale di Cocquio Trevisago hanno ottenuto
un risultato decisamente lusinghiero: ottima la partecipazione che ne ha decretato
la riproposizione per il 2008-2009.
S
pesso si identifica il
“fare cultura” esclusivamente con le
grandi iniziative culturali
come mostre d’arte, eventi letterari, grandi concerti
e spettacoli musicali. C’è
però anche un altro modo
di fare cultura, complementare a questo e per
certi versi necessario anche per accedere anche
ai grandi eventi culturali.
La formazione culturale
delle persone si forma
soprattutto
attraverso
l’apprendimento personale, e compito delle istituzioni deve essere quello
non solo di promuovere i
grandi eventi ma anche di
favorire l’accesso di tutti a
questo tipo di formazione.
In questo contesto si inseriscono i corsi organizzati
dalla Biblioteca Comunale di Cocquio Trevisago,
suddivisi principalmente
in corsi di lingue e altri
riguardanti il tempo libero. Organizzati per la
prima volta nella stagione 2007-2008 grazie agli
sforzi dell’Assessorato alla
Cultura del Comune di
Cocquio, dell’Ufficio Cultura del Comune e della
responsabile della Biblioteca Comunale, i corsi
termineranno nella prima
settimana di giugno e si
può già affermare che
hanno goduto di un ottimo successo, con quasi
tutte le “classi” che hanno raggiunto il numero
massimo di iscritti e una
elevata fedeltà nella partecipazione. Molto buona la presenza ai corsi di
lingue (inglese, francese
e spagnolo), con il “tutto
esaurito” nelle classi di
inglese, e folta la partecipazione ai corsi di tecniche di concentrazione
Si ricorda che
il termine per
la consegna del
materiale (articoli,
lettere, ecc.) per il
prossimo numero del
“Corre Voce!” è stato
fissato a sabato
14 giugno 2008.
e rilassamento, pilates ed
espressività teatrale per
bambini. Il corso di pilates,
che inizialmente prevedeva 10 lezioni, a grande
richiesta è stato integrato
con ulteriori 10 lezioni.
La conclusione ideale di
questi corsi avverrà nella giornata del 7 giugno,
in occasione dell’“Open
Day” della Biblioteca,
quando si svolgerà il “saggio” finale dei ragazzi che
hanno partecipato al corso di espressività teatrale
per bambini e la Biblioteca comunale sarà aperta
al pubblico. Nella stessa
giornata verranno presentati i corsi 2008/2009 che
avranno inizio nel mese
di settembre, e verranno
fornite tutte le necessarie spiegazioni per chi
vorrà partecipare. Infatti
il successo dei corsi di
quest’anno ha indotto
l’Amministrazione e la
Biblioteca Comunale a ripresentare e a potenziare ulteriormente l’offerta
per la prossima stagione.
Per quanto riguarda le
altre attività della Biblioteca, segnaliamo che da
lunedì 5 maggio è stato
attivato il sito del sistema
bibliotecario provinciale,
che dall’indirizzo web
A pag. 2: la presentazione
del bilancio 2008
A pag. 3: dimostrazione
antidroga alle scuole medie
www.bibliotecheprovinciavarese.it darà la possibilità di
consultare gli archivi di
tutte le biblioteche della
Provincia che aderiscono
al progetto, e soprattutto
di prenotare il prestito dei
libri desiderati in qualunque biblioteca essi siano
e farseli recapitare alla
biblioteca più vicina per
il ritiro. Inoltre nel mese
di maggio si sono svolte
le giornate sulla cultura
promosse dalla Regione
Lombardia “Fai il pieno di
cultura”, e in particolare
sabato 17 maggio la Biblioteca è stata aperta al
pubblico, e alle ore 15.00
si è svolto un laboratorio
di manualità per bambini.
I bambini saranno ancora protagonisti sabato 31
maggio, alle ore 10.00,
con l’ultimo appuntamento della stagione per “Un
sabato in biblioteca”, che
abbina le letture animate a
laboratori manuali a tema.
Anche questo è stato un
progetto che ha riscosso
molto interesse, soprattutto per l’aspetto dell’educazione alla lettura ma
anche all’ascolto dei libri,
quando letti da un adulto
a bambini che ancora non
sanno leggere.
Michela Martinoia
Assessore alla Cultura
e alla Pubblica Istruzione
Risanare
il bilancio,
rilanciare
le opere
C
ari concittadini,
prosegue lo sforzo di
questa amministrazione nel risanamento del bilancio
del Comune, che soprattutto
nella parte corrente continua
ad avere un trend negativo.
Dopo la decisa sterzata dello
scorso anno, effettuata anche
con la dolorosa misura dell’addizionale Irpef, ora si tratta di
lavorare sull’ottimizzazione
delle risorse. Il Bilancio presenta
vari progetti per razionalizzare
i costi: per il servizio di polizia
locale e per quello di raccolta e
smaltimento rifiuti si è deciso
di consorziarsi con altri comuni, il che dovrebbe portare nel
medio periodo a una riduzione
dei costi e a un miglioramento
dell’efficienza dei servizi. Anche
per la piattaforma ecologica è
prevista una razionalizzazione,
per un migliore controllo delle
procedure di conferimento dei
rifiuti. Sempre per quanto riguarda i servizi alla popolazione è alle sue fasi iniziali un progetto per offrire un nuovo asilo
nido, in collaborazione con la
Scuola Materna di S.Andrea, con
oltre 20 posti che andranno ad
aggiungersi a quelli della struttura della Torre, che a sua volta
dovrebbe venire ampliata.
Per quanto riguarda le opere
pubbliche, dopo i lavori effettuati sulla SP 39 e ormai prossimi alla conclusione, nel bilancio
sono stati finanziati la fognatura per Strada Valle e vicolo San
Bartolomeo,
l’ampliamento
della Scuola Elementare Salvini
di S.Andrea, la costruzione delle tribune per la palestra delle
scuole (ottenute con contributo
del Ministero dell’Economia e
delle Finanze), per citarne solo
alcune. E il nuovo municipio?
è chiaramente un obiettivo di
questa amministrazione; non
sono ancora state vagliate tutte
le possibilità anche se tenderei
ad escludere la sua coistruzione
nel sito dove sorge oggi il Comune. Per il 2008 è prevista la spesa
per acquisire il terreno, quindi
nel 2009 si potrà accendere il
mutuo: stimiamo che il nuovo
edificio possa costare intorno ai
1.200.000 euro.
Mario Ballarin
2
Bilancio
Più efficienza
e più infrastrutture
Nel bilancio di previsione 2008 sono previsti una serie di progetti per continuare
sulla strada del riequilibrio di bilancio soprattutto nella parte corrente. Numerosi
gli investimenti in infrastrutture: scuole, acquedotto e fognature.
G
iovedì 27 marzo è
stato presentato in
Consiglio Comunale il Bilancio di previsione
per l’anno 2008, accompagnato come sempre dalla
previsione pluriennale per
gli anni 2008-2010. Va detto
subito che il bilancio 2008
non presenta particolari
variazioni rispetto al 2007,
inserendosi in un percorso
di continuità delle scelte
economiche e finanziarie
dell’amministrazione.
Parte corrente e
investimenti: una
distinzione importante
Vale la pena di sottolineare
ancora una volta che il bilancio è suddiviso in due
parti principali, che hanno
due percorsi separati: la
parte corrente, cioè l’equilibrio tra le spese correnti
del comune (personale,
servizi, etc.) e le entrate
correnti (tasse comunali,
proventi delle contravvenzioni, etc.), e la parte di
investimenti, vale a dire le
spese straordinarie che il
comune deve mettere in
atto per finanziare le opere
pubbliche sul territorio (fognature, acquedotti, etc) e
non solo. Quando si dice
che il bilancio comunale
è in crisi ci si riferisce alla
parte corrente; questo non
significa che il comune
non possa comunque effettuare investimenti, sebbene un comune in crisi
nella parte corrente non
possa permettersi la stessa libertà di spesa di uno
che non ha problemi sotto
quell’aspetto. La situazione
di parte corrente del bilancio di Cocquio Trevisago è
invece purtroppo in grave
sofferenza, con una tendenza negativa che sin dallo scorso anno si è cercato
di arginare, ma che tuttavia
rimane, seppur mitigata, a
meno di ulteriori correttivi.
Il deficit di bilancio deve
essere infatti coperto, oltre
che dalle entrate tributarie
(ICI, tributi sui servizi, addizionale Irpef) e dai trasferimenti statali, anche da
entrate non specificamente
destinate a coprire la parte
corrente come per esempio una quota degli oneri
di urbanizzazione. Gli stessi trasferimenti dallo Stato,
per esempio, che rimangono stabili a fronte di una
continua crescita dell’inflazione, di fatto diminuiscono, mentre l’aumento delle
spese del Comune, soprattutto in determinati ambiti
come il sociale, la scuola o
l’amministrazione corrente, è molto marcato, spesso
a causa di nuove competenze in questi campi che
il comune acquisisce a seguito del decentramento
amministrativo.
Lo scorso anno è stato dato
un “colpo” di remi per
raddrizzare la barca che
andava alla deriva, introducendo l’addizionale Irpef,
soluzione dolorosa che ha
tuttavia raggiunto il suo
scopo di invertire la tendenza negativa. Quest’anno
l’azione dell’amministrazione prosegue cercando di
andare a incidere su alcuni
aspetti strutturali della spesa corrente attraverso una
serie di progetti ad hoc per
riuscire a equilibrare entrate e spese correnti. Per
quanto riguarda le entrate
possiamo dire che non ci
sarà nessun incremento
delle tasse locali per il 2008
rispetto al 2007, e nemmeno delle tariffe come quelle
della mensa e del trasporto
per gli studenti delle scuole. L’amministrazione ha
invece innalzato la quota
di reddito esente dall’addizionale Irpef da 10.000
euro a 13.000 euro annuali,
alleviando ulteriormente il
peso sulle famiglie meno
abbienti.
Tre progetti per risanare
I progetti annunciati per
cercare di riequilibrare la
parte corrente del bilancio
sono tre. Il primo riguarda
il servizio vigili, che attualmente è composto da tre
agenti ed è insufficiente a
coprire tutto il territorio del
comune con orari congrui
rio dell’ente. La soluzione
proposta è quella di entrare
nel consorzio “Unione del
Verbano” che conta diversi
comuni ed è composto da
circa 16-17 vigili, che possono così venire dislocati al
meglio coprendo più uniformemente il territorio.
Inoltre l’Unione permette
a ciascun agente di sviluppare la propria professionalità, anche partecipando
a corsi di formazione, specializzandosi così in diverse
tipologie di servizio e quindi disponendo di una forza
più preparata e flessibile.
La razionalizzazione del
servizio vigili non comporterà il primo anno risparmi
sensibili, anche a causa del
contributo “una tantum” di
adesione all’Unione di circa 37.000 euro, ma a regime dovrebbe generare un
risparmio di circa 35.000
euro l’anno, secondo una
valutazione prudenziale.
L’adesione all’Unione del
Verbano non è tuttavia una
pura questione economica,
ma mira soprattutto a un
miglioramento del servizio,
con una maggior copertura
del territorio e servizi più
efficienti. Sarebbe quindi
vantaggiosa anche a parità
di costo.
Il secondo progetto, questo
ancora in fase embrionale,
riguarda la razionalizzazione delle scuole materne e
degli asili nido con un drastico ampliamento dell’offerta. L’attuale asilo nido,
situato nella struttura in
località Torre, ha infatti una
capienza di soli 9 bambini
e anche il probabile intervento di ampliamento della
struttura ne aumenterà la
capacità fino a 14 bambini.
Si è fatta così strada l’idea di
ad assicurare una costante
presenza sul territorio. Del
resto non si potrebbe ampliare l’organico rischiando
di compromettere seriamente l’equilibrio finanzia-
incrementare l’offerta alle
famiglie aiutando una delle scuole materne presenti
sul territorio a sviluppare
un’offerta integrata da 0 a 5
anni, dal nido alla materna,
ottimizzando così i costi e
aumentando l’efficienza.
Da un incontro preliminare
con le scuole materne del
paese è emersa la disponibilità dell’asilo di S.Andrea
a utilizzare il secondo piano
della struttura, ora in disuso, per fornire questo tipo
di servizio, purché aiutati
nella ristrutturazione del
vizio. Si è quindi pensato
di aderire a questo consorzio, che una volta a regime
consentirà di risparmiare,
secondo i calcoli, 10.000
euro nel 2008 e 20.000
euro nel 2009, e a condizioni invariate circa 30.000
euro l’anno. Per quanto riguarda la piattaforma, si è
optato per regolamentare
piano. L’amministrazione
è pronta a investire 45.000
euro in cambio della realizzazione di oltre 20 nuovi
posti per quanto riguarda
l’offerta degli asili nido.
l’accesso ai residenti come
avviene negli altri comuni
limitrofi (questa sembra essere una delle cause per cui
molti cittadini di altri paesi
vengono a scaricare liberamente alla piattaforma di
Cocquio, generando quindi maggiori costi), provvedendo all’installazione di
una pesa, alla distribuzione
di un apposito badge a tutte le famiglie, all’acquisto
del software necessario e
infine all’istituzione di apposite tariffe per l’accesso
alla piattaforma. Queste
operazioni incideranno sul
bilancio per circa 50.000
euro, ma genereranno un
drastico risparmio sui costi
di gestione e smaltimento
della piattaforma ecologica che si cominceranno
a vedere già dal prossimo
anno.
Il personale è indubbiamente la maggiore fonte di
spesa del comune, ma va
segnalato che le 21 persone attualmente occupate
nell’ente sono il livello minimo, tenendo conto delle
dimensioni del comune e
delle competenze ad esso
affidate. Per il prossimo
anno si prevede di assumere 2 persone presso l’Ufficio Tecnico, attualmente
in carenza di organico, di
cui una di raccordo con
l’Ufficio Tributi. Il totale
del personale salirebbe
così a 23, ma i 3 agenti
della polizia municipale
saranno presi in carico
dall’Unione del Verbano
riportando così il numero
dei dipendenti a 20.
Rifiuti, il comune
spende troppo
Il terzo progetto riguarda la
raccolta e lo smaltimento
dei rifiuti, la spesa più elevata di parte corrente dopo
quella relativa al personale
e quella che ha avuto il maggiore incremento annuale,
alla quale va aggiunta la
spesa elevata derivata dalla
gestione della piattaforma
ecologica. Si è notato che
il passaggio dalla contrattazione individuale al contratto collettivo per tramite
della Comunità Montana
della Valcuvia non ha portato un effettivo risparmio
ma un aumento dei costi; inoltre sembra che la
quantità di rifiuti prodotti
dal Comune di Cocquio
sia aumentata rispetto agli
scorsi anni; a questo proposito calcoli sono difficili
perché la Comunità effettua pesate a campione e
non su tutti i singoli carichi
che conferiscono da ogni
paese. In ogni caso, dopo
una serie di ricerche, è
emerso che molti comuni
della provincia (circa 25)
si sono aggregati intorno al
Comune di Sesto Calende
per contrattare insieme la
raccolta e lo smaltimento
dei rifiuti con una sola ditta appaltatrice, generando
sensibili risparmi sulla contrattazione singola del ser-
Investimenti: strade
e fogne, e nel 2009
il municipio
Per quanto riguarda la
parte degli investimenti
del bilancio 2008, sono
previste una serie di spese come l’abbattimento
delle barriere architettoniche (per 20.000 euro),
l’ammodernamento delle
dotazioni
informatiche
degli uffici (10.500 euro),
la realizzazione delle tribune della palestra comunale (50.000 euro, ottenuti
con un finanziamento del
Ministero dell’Economia e
delle Finanze), l’acquisto
di arredi e materiali per
lo Spazio Giovani di Cà
Tognola, 5.000 euro per
l’illuminazione delle strade. Salendo di importanza
(dell’investimento) segnaliamo 121.000 euro per
l’asfaltatura delle strade,
75.000 euro per l’acquisto
di nuove aree contigue al
parco comunale, 200.000
euro per completare i lavori di ampliamento della
Scuola Elementare Salvini
e 1.397.000 euro per la
realizzazione della fognatura e dei servizi in Strada
Valle e Vicolo S. Bartolomeo (è stato acceso un
mutuo di 920.000 euro
presso la cassa Depositi e
Prestiti). I 350.000 euro
necessari alla realizzazione del collettore fognario
tra Via Milano, Via Pascoli
e Via Manzoni sono stati
coperti dal contributo di
privati interessati alla costruzione dell’opera (in
particolare l’Istituto Sacra
Famiglia e la ditta Cima).
Per il 2009 è previsto lo
stanziamento di 120.000
euro per il marciapiede
di Caldana, 100.000 euro
per la costruzione di nuovi campi al cimitero di
S.Andrea e 200.000 euro
per riqualificare Piazza
XXV Aprile a Cocquio. Infine, per quanto riguarda
la costruzione del nuovo
Municipio, sono stati previsti a bilancio 1.200.000
euro nel 2009, da ottenere
tramite un mutuo, e altri
270.000 euro nel 2010 per
l’acquisizione degli arredi.
Una parte di questo investimento, stimata in circa
400.000 euro, potrebbe
essere recuperata dalla
vendita degli immobili che
oggi costituiscono il Municipio e la Scuola “Maletti”.
Pier Cesare Malgarini
Assessore al Bilancio
Dagli uffici
Banda larga
a tutti i costi
La lotta alla droga spiegata
dai protagonisti
Con un nuovo sollecito a Telecom
Italia e lo studio di una nuova
soluzione wireless il Comune sta
stringendo i tempi per portare la
banda larga anche a Cocquio
artedì 22 aprile
alla Scuola Media
“Dante Alighieri”
di Cocquio Trevisago si è
svolta una lezione molto
particolare e sicuramente
interessante. Il “docente” di questa lezione era il
Maresciallo Capo Marco
Barbani, comandante del
Nucleo Cinofili della Guardia di Finanza di stanza all’aeroporto di Malpensa, e
l’argomento della lezione
era la droga. L’iniziativa è
nata dalla Polizia Locale di
Cocquio Trevisago, in particolare dall’Agente Ennio
Bianchi, che ha trovato
immediatamente la collaborazione dell’Istituto
Scolastico e del Preside
Prof. Francesco DeLeo.
I vari tipi di droghe, i
loro effetti, i gravi rischi
che si corrono assumen-
C
ome tutti i cittadini
sanno, purtroppo
a Cocquio Trevisago non è ancora disponibile l’accesso ad internet
via ADSL; questo è dovuto
principalmente al fatto che
le infrastrutture di Telecom
Italia non sono state adeguate alle caratteristiche
tecniche necessarie per la
fornitura della connettività su banda larga via cavo.
Prendendo atto della situazione esistente, il Sindaco
ha quindi scritto in via ufficiale agli enti competenti (tra gli altri al Ministero
delle Comunicazioni, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia, Regione
Lombardia, Provincia di Varese, Prefettura di Varese)
sollecitandoli ad attivarsi
presso Telecom Italia per
arrivare al più presto alla
copertura del territorio di
Cocquio, la cui assenza
è tanto più inspiegabile
quanto più la gran parte dei
paesi limitrofi ha la possibilità di accedere a questa
tecnologia. Tra le varie risposte ricevute segnaliamo
quella della Prefettura di
Varese che invita Telecom
Italia a “Voler adottare ogni
opportuna iniziativa per
favorire l’attivazione del
servizio ADSL nel suddetto
Comune, atteso che lo stesso oltre ad essere di estrema utilità in ogni contesto
sociale e lavorativo, risulta
altresì indispensabile per il
compimento di numerosi
ed importanti adempimenti previsti dalla normativa
vigente”.
La risposta di Telecom
La stessa Telecom Italia ha
risposto alla lettera del Sindaco ammettendo candidamente che “I piani di copertura dei servizio ADSL
sono stati da Telecom Italia
definiti dando priorità alle
situazioni che permettevano di raccogliere il maggior
numero di clienti e che nel
contempo presentavano
minori complessità realizzative”. Poiché come Comune ci sentiamo in grado
di escludere le “complessità realizzative”, anche solo
per il semplice fatto che
molti altri comuni intorno
a noi hanno le stesse caratteristiche del nostro e quindi non vediamo dove possa
risiedere tecnicamente il
problema, ne consegue
che i cittadini di Cocquio
Trevisago sono stati esclusi
perché ritenuti economicamente “poco appetibili” da
Telecom Italia. Naturalmente sappiamo che le decine
di aziende e le centinaia di
famiglie presenti sul territorio non la pensano così, ma
questo è l’atteggiamento di
Telecom Italia che nella sua
lettera di risposta, si rende
comunque disponibile a
“Valutare congiuntamente
ogni possibile soluzione
(ad esempio: agevolazioni
nell’uso delle canalizzazioni esistenti di proprietà del
Comune, posa di cavi in
coincidenza con scavi previsti/pianificati per opere
di pubblica utilità, ecc.) che
possa favorire l’abbattimento dei costi e la riduzione
dei tempi di realizzazione”.
Conclude il Dott. Paolo Di
Bartolomei, responsabile
dei Rapporti con le istituzioni locali, promettendo al
Sindaco che “Il responsabile dello sviluppo della rete
competente per il territorio in cui il suo Comune è
situato, è a sua completa disposizione”. A questo punto certamente prenderemo
questa palla al balzo per
contattare il responsabile
di zona di Telecom Italia e
verificare di persona questa
“disponibilità” della Telecom che è rimasta per ora
sulla carta. Anche perché il
comune ha già previsto nei
lavori effettuati sulle strade
- per esempio quello sulla
SP 39 in fase di ultimazione
- la posa contestuale degli
alloggiamenti per i cavi di
telecomunicazioni.
Nuove alternative
wireless
Nel frattempo il Comune
si sta comunque muovendo per continuare a offrire
nuove alternative nel campo dei collegamenti wireless: dopo i due operatori
NGI e Quattronetworks,
che già erogano i loro servizi sul territorio di Cocquio,
è stato contattato anche
l’operatore
SeprioCom,
che ha proposto di creare
una rete wireless civica,
sulla scia di quanto ha già
predisposto a Mozzate, Travedona Monate, Comabbio, Mercallo, Castelseprio
e molti altri in provincia di
Varese e di Como. La tecnologia consiste in una centrale operativa di rete, un
nodo principale di distribuzione del segnale Wi-Fi e un
certo numero di ripetitori
di segnale per estendere lo
stesso in tutto il territorio
comunale. Le antenne che
verrebbero utilizzate sono
assolutamente innocue dal
M
do droghe, la prevenzione,
non studiati su un libro o
spiegati da un pur preparato professore, ma descritti
da chi ogni giorno si trova in prima linea contro il
traffico e lo smercio di stupefacenti. E in questa lotta
senza quartiere il cane è un
elemento fondamentale, è
“l’arma letale” per eccellenza nella lotta alla droga. Il
Maresciallo Barbani ha descritto come avviene l’addestramento del cane antidroga: l’abbinamento ad un
istruttore con cui ci deve
essere la massima intesa,
l’apprendimento
tramite
il gioco
e rigorosamente
punto di vista elettromagnetico, con un’emissione
di 100 milliWatt, dieci volte
inferiori a quelle di un singolo cellulare (1 Watt). In
caso di installazione di una
tale rete, tutti i cittadini potrebbero godere di accesso
a Internet a tariffe agevolate (intorno ai 15 euro al
mese) e volendo anche del
servizio di fonia (pagando
un costo aggiuntivo) con
l’eliminazione del canone
Telecom. La connessione a
banda larga e i relativi servizi avvantaggerebbero ovviamente anche le imprese
e i costi dovrebbero essere
inferiori a quelli attualmente sostenuti per utilizzare
soluzioni alternative alla
connessione ADSL. Per il
Comune questa opportunità si tradurrebbe in un drastico ridimensionamento
dei costi telefonici (come
peraltro divenuto obbligatorio dalla legge finanziaria
2007), con collegamenti
gratuiti tra le varie sedi istituzionali, e nella possibilità
di ricevere una parte degli
utili generati dagli abbonamenti sul territorio comunale, da utilizzare per scopi
sociali. Naturalmente l’Amministrazione sta vagliando
la validità, soprattutto dal
punto di vista dell’affidabilità, di questa soluzione
è vedrà se sarà il caso di
adottarla, in alternativa alle
soluzioni già esistenti, a beneficio di tutti i cittadini.
Luigi Nigri
Assessore all’Ambiente
e al Territorio
senza violenza sull’animale,
l’allenamento a riconoscere i vari tipi di droga attraverso dei prodotti sintetici
che simulano l’“odore” e
le caratteristiche tipiche
delle varie droghe e non
– come qualcuno ancora
pensa – con l’utilizzo delle
droghe vere e proprie che
causerebbero dipendenza
all’animale.
L’effetto di questa testimonianza “dal vivo” di lotta
contro le droghe ha creato
profonda impressione sui
ragazzi delle classi seconde
e terze della Scuola Media,
tanto
che
l’attenzione
durante le
due ore di
spiegazione,
dalle 9,30
alle 11,30 è
sempre stata molto alta
e pochi i
momenti di
“disturbo”.
Il caloroso e
prolungato
applauso finale da parte dei
ragazzi ha confermato che,
se affrontato con il giusto
approccio e con le persone
adatte, il tema del contrasto
alla droga accoglie il favore
3
e l’interesse dei giovani.
Ancora più coinvolgente la
dimostrazione pratica, avvenuta nel cortile esterno
della scuola, di un’operazione antidroga effettuata
con i cani. Dapprima è
stata mostrata l’abilità dei
cani antidroga di agire in
modo rapido ma efficace
alla ricerca di persone che
portano con sé gli stupefacenti, anche in mezzo alla
folla come potrebbe essere quella di un aeroporto
o una stazione ferroviaria.
La seconda dimostrazione,
in cui è stato simulato un
arresto congiunto da parte
della polizia locale e delle
Fiamme Gialle, ha coinvolto anche i cani dell’unità
antiterrorismo, addestrati
per inseguire e bloccare
i malviventi senza che le
forze dell’ordine sparino
un solo colpo, azione che
potrebbe rivelarsi disastrosa e controproducente in
situazioni particolarmente
affollate. Il finto delinquente che ha tentato di sfuggire all’arresto è stato infatti
raggiunto dal cane in pochi
metri e trattenuto sul posto,
permettendo agli agenti di
sopraggiungere e immobilizzare il fuggiasco.
Appuntamento a settembre
per la festa dell’ambiente
D
a qualche anno
ormai i cittadini di
Cocquio Trevisago
sono abituati a partecipare,
in una domenica primaverile, alla manifestazione “Strade da vivere”, una giornata
dove tutti vengono invitati
a lasciare a casa l’automobile e godersi il paese passeggiando per le sue vie, accompagnati da una serie di
iniziative che spaziano dal
divertimento, alla musica,
alle tematiche ambientali
ed ecologiche. Purtroppo
quest’anno, per una serie
di coincidenze fortuite,
non si è potuto organizzare
la manifestazione in primavera. Infatti la data originaria, prevista per domenica
20 aprile, è saltata a causa
delle elezioni politiche anticipate: per un comune medio-piccolo come il nostro
affrontare le elezioni vuol
dire praticamente impegnare la totalità del personale
nella macchina elettorale,
il che preclude ogni ulteriore attività a supporto di
eventi esterni. È stato preso
in considerazione lo spostamento della manifestazione
alle settimane successive,
ma da domenica 27 aprile
il calendario vede praticamente ogni fine settimana
impegnato per qualche
manifestazione o evento
a livello comunale, o parrocchiale o ad opera di vari
enti e associazioni presenti
sul territorio. Poiché è antica e consolidata regola che,
per quanto possibile, l’amministrazione non contrapponga due manifestazioni
nello stesso giorno, si è presa la decisione di spostare
la giornata alla fine della
stagione, ovvero al 21 settembre 2008, in modo da
coinvolgere anche i bambini e gli istituti scolastici che
a quella data avranno già
ripreso le lezioni.
Una nuova formula
Questo spostamento dà
anche la possibilità al Comune di far partecipare i
cittadini all’organizzazione
dell’evento, proponendo
iniziative e progetti che
potranno essere fatti propri
dal Comitato organizzatore.
Il Comune ha infatti ritenuto opportuno assumere la
responsabilità complessiva
dell’organizzazione (e il
relativo sostegno finanziario) di una giornata-evento
dedicata all’ecologia e alla
tutela dell’ambiente e del
territorio, anche modificando la formula originaria della manifestazione, e ritiene
fondamentale la partecipazione delle forze vive presenti a Cocquio Trevisago
(e anche oltre, se possibile):
enti, associazioni e singoli
cittadini. L’amministrazione intende quindi proporre
una nuova formula che sappia andare oltre il tradizionale “Strade da Vivere”, ma
naturalmente mantenendo
l’argomento principale della giornata, che sarà quello
ecologico-ambientale nelle
sue molteplici sfumature:
difesa del territorio, lotta all’inquinamento, utilizzo di
energie alternative, risparmio energetico, edilizia sostenibile. A fianco di questo
nucleo centrale troveranno
come sempre spazio numerose iniziative di tipo ricreativo, culturale, musicale,
sportivo e artistico, affinché ogni angolo del paese
possa costituire una piacevole sorpresa e un invito a
godersi più spesso il nostro
comune lasciando l’automobile a casa. Nel dare appuntamento a tutti il 21 settembre, quindi, invitiamo
coloro che sono interessati
a collaborare a questa importante giornata-evento a
mettersi in contatto con il
Comune, oppure a presentare i propri progetti, che
saranno valutati tenendo
conto della qualità delle iniziative proposte, della pertinenza rispetto allo spirito
della manifestazione e della
sostenibilità economica.
Inoltre l’amministrazione
ringrazia fin da ora tutti
coloro che si stanno impegnando attivamente per la
buona riuscita dell’evento.
4
Vita di paese
RISPETTO PER I CADUTI
IN GUERRA
Q
uante volte passando davanti al
Comune ci siamo
soffermati a leggere le lapidi del monumento
ai caduti? Molte.
Ci siamo però meravigliati
dello stato di abbandono
in cui versava l’opera citata
che poco si addiceva a chi
aveva immolato la propria
vita per permetterci, oggi,
di vivere come nemmeno
chi si è sacrificato avrebbe
potuto immaginare.
Lo storico monumento necessitava proprio di un deciso intervento di restauro.
Cosa fare per rimediare a
questa situazione?
Se lo è chiesto il Gruppo
Culturale e Sportivo Amici
di Cocquio. Dopo averne
discusso in consiglio direttivo, si è deciso di intervenire
con un’opera di sistemazione del monumento, in accordo con l’amministrazione comunale.
Alcuni soci volonterosi
hanno quindi cominciato
a lavare in profondità il monumento con l’idropulitrice, per poi intervenire con
acqua e acido a pulire il tutto. Successivamente hanno
ripassato alcune scritte ed
hanno provveduto a stendere una mano di prodotto
protettivo sulle lapidi.
In poco tempo l’opera ha
ripreso il suo stato originale, ed anche se ci rendiamo
conto che è stato un intervento di manutenzione
poco appariscente, sono
questi piccoli gesti di attenzione che possono restituire ai caduti il rispetto che
giustamente meritano.
IL GRUPPO CULTURALE
E SPORTIVO AMICI DI COCQUIO
ORGANIZZA
PER IL GIORNO 08/06/08
CON LA LIBERA PARTECIPAZIONE
DELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE
UNA GITA AL FORTE DI
ORINO CON SPAGHETTATA
IN LOCO ALLE ORE 12,00
La spaghettata è offerta
dal Gruppo organizzatore.
Prima
dopo
Carnevale Cocquiese 2008
A
nche quest’anno,
come è tradizione, si è svolto il
Carnevale
Cocquiese,
organizzato dal Gruppo Culturale e Sportivo Amici di Cocquio in
accordo con l’amministrazione comunale. Pur
non avendo le caratteristiche che si riscontrano in paesi più grandi,
il successo della giornata è stato evidente ed
il coinvolgimento della
popolazione, soprattutto
a livello di bambini, entusiasmante. La manifestazione si è svolta per le
vie di Cocquio, con sosta
alla “Sacra Famiglia”, ed
è culminata al Centro
Commerciale. Coriandoli, stelle filanti, adulti e
bambini in maschera, il
cannone del carro del
“Pirata” che sparava coriandoli, la banda di Caldana, Carnisio e Cerro
con le sue esecuzioni,
la gioia degli ospiti della
Sacra Famiglia e l’assalto alle “chiacchere” del
Centro
Commerciale,
hanno rallegrato la festa.
Il Gruppo degli Amici di
Cocquio esprime tutta
la propria soddisfazione
per il risultato ottenuto,
che ha comportato l’impegno dell’associazione a partire dai mesi di
ottobre-novembre con
la scelta del carro, l’organizzazione di tutti gli
aspetti della manifestazione (percorso, soste,
ritrovo finale) e il coinvolgimento delle varie
associazioni ed enti che
sono stati protagonisti
del Carnevale Cocquiese. Oltre al Centro commerciale ed alla banda di
Cocquio ha risposto con
entusiasmo 1’Oratorio
di S. Andrea con la partecipazione dei suoi carri
con i bambini delle scuole materne ed elementari. Anche se purtroppo
altre associazioni, enti e
oratori non hanno ritenuto di partecipare alla
manifestazione, il Gruppo Amici di Cocquio rinnova fin da ora l’invito a
partecipare alla prossima
edizione del Carnevale e
contestualmente ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a rendere
l’edizione di quest’anno
una grande festa, soprattutto la popolazione che
ha partecipato in massa.
Grazie a tutti e... al prossimo Carnevale!
Una barca molto speciale
Il 3 maggio scorso è stata ufficialmente consegnata ai ragazzi della
Sacra Famiglia l’imbarcazione che permetterà loro di effettuare in
acqua terapie che si sono rivelate molto efficaci
S
abato 3 maggio 2008
alle 17.30, presso il
Centro Commerciale
di Cocquio, si è svolta una
cerimonia particolarmente
importante per i ragazzi
dell’Istituto Sacra Famiglia
di Cocquio. Alla presenza
delle autorità locali dei Comuni di Cocquio Trevisago,
Gavirate e Besozzo, tra cui
spiccava il Presidente della
Provincia di Varese Dario
Galli, nonché degli atleti
della squadra nazionale italiana di Adaptive Rowing
che si sono qualificati per
le Paralimpiadi di Pechino
2008, è stata consegnata
loro e contestualmente
presentata al pubblico una
imbarcazione
Adaptive
Rowing 4+ (quattro con
timoniere), appositamente
progettata per permettere ad atleti disabili di poter scendere in acqua ed
effettuare allenamenti in
acqua e gare dimostrative.
L’imbarcazione, del valore
commerciale di circa 9000
euro, è stata acquistata a seguito di una raccolta fondi
promossa dalla Federazione Italiana Canottaggio,
FIC Comitato Lombardo,
Canottieri Gavirate e Comune di Cocquio Trevisago: l’iniziativa, che ha preso
il nome “Una barca per i ragazzi della Sacra Famiglia”,
ha ottenuto in breve tempo
gita
al forte
di orino
il risultato sperato grazie al
contributo di numerosi cittadini, aziende ed enti, tra
cui il Comune di Cocquio
Trevisago che ha erogato
un “gettone” di 1000 euro.
Tra i calorosi applausi della
gente, il Presidente Galli si
è dichiarato orgoglioso di
rappresentare un territorio,
come quello della Provincia di Varese, così attento e
sensibile ai bisogni dei più
deboli. Questa attrezzatura
I partecipanti potranno partire da Cerro
(parcheggio), con guida, alle ore 8.30 o
dal Campo dei Fiori con orario libero. Gli
alunni dovranno essere accompagnati
ciascuno da un genitore o dai genitori.
Si consiglia di indossare indumenti e
scarpe adatte alla camminata.
permetterà ad alcuni ospiti
dell’Istituto Sacra Famiglia,
disabili mentali, di aumentare il proprio coinvolgimento nella pratica sportiva che ha già dato loro
notevoli benefici sia dal
punto di vista del controllo delle turbe psichiche sia
da quello del controllo dei
movimenti e del corpo.
Disabilità mentale e
canottaggio: la Sacra
Famiglia fa scuola
Il progetto “Adaptive
Rowing” (canottaggio per
disabili) è infatti nato nel
2003, quando un gruppo di una decina di ospiti
dell’Istituto Sacra Famiglia
di Cocquio Trevisago, tutti
maggiorenni con difficoltà psichiche e motorie, si
è avvicinato al mondo del
canottaggio
utilizzando
l’esperienza e le strutture sportive della Società
Dilettantistica Canottieri
Gavirate, riconosciuta a livello provinciale, regionale
e nazionale come centro
di preparazione sportiva
al canottaggio per atleti
disabili. L’obiettivo del progetto era di ottenere attraverso l’attività sportiva sia
benefici motori, quali il
miglioramento ed il mantenimento della coordinazione e del tono muscolare, sia psicopedagogici,
quali l’inserimento in uno
spazio che, attraverso la
gratificazione concreta, innescasse positivi processi
di crescita dell’autostima.
I risultati sono andati al di
là di ogni più rosea aspettativa: il gruppo, grazie al
lavoro svolto, da un’iniziale
prevalente attività di vascavoga e remoergometro ha
acquisito sufficienti competenze tecniche per essere inserito nelle normali
sessioni di allenamento in
acqua aperta remando insieme ad atleti normodotati su barche multiple, e
nel 2005 parte degli atleti
disabili della Sacra Famiglia sono stati in grado di
formare un equipaggio e
partecipare ad una competizione sportiva a livello
nazionale con un’imbarcazione 4 Jole.
Risultati entusiasmanti
Visti i risultati più che incoraggianti gli organizzatori
dell’iniziativa si sono posti l’obiettivo di allargare
l’esperienza sportiva ad
altri ospiti dell’Istituto Sacra Famiglia, di coinvolgere altri disabili provenienti
dalle strutture della zona, e
contestualmente di partecipare a nuove esperienze di
gara con una barca propria.
Si poneva così il problema
di acquistare una barca
con caratteristiche speciali,
adatta a questo particolare
scopo: è nata così l’iniziativa della raccolta fondi “Una
barca per i ragazzi della Sacra
Famiglia” che nel giro di pochi mesi ha portato all’acquisto dell’imbarcazione.
Vita di paese
5
Il “Presepe” degli Alpini, la tradizione sfida la modernità
G
rande successo e
tanta ammirazione ha suscitato
nei numerosissimi visitatori – provenienti anche dai
paesi vicini - lo spettacolo
del Presepio allestito dal
Gruppo Alpini nel lavatoio
di Via Madonnina a Cocquio Trevisago.
Presepio costruito con abile maestria e scenografia su
una superficie di 30 metri
quadrati con 60 casette in
perfetto stile palestinese.
La capanna della Natività
di un metro per un metro
riproduceva un vecchio cascinale; il gioco di luci poi
creava un’atmosfera davvero suggestiva.
Peccato che a causa della stupidità (che insieme
all’universo è la seconda
cosa infinita) uno scellerato ha rubato la statua di
S.Giuseppe che ovviamente mancherà nell’allestimento del prossimo anno.
E ora... un po’ di storia
Il presepe (praesepium, ovvero recinto chiuso, mangiatoia) è uno dei simboli
più radicati nella nostra
tradizione. L’immagine pittorica della natività risale al
3° secolo: se ne trova testimonianza nelle catacombe
romane, re magi guidati
dalla stella compresi. Per
San Leone Magno questi
erano tre, e portarono incenso (omaggio alla divini-
tà), mirra (all’essere uomo)
e oro (alla regalità).Tre, numero archetipo delle razze
umane (semita, giapetica e
camita) e dell’età dell’uomo: gioventù, maturità e
vecchiaia.
Ma si deve a San Francesco
la rappresentazione del
presepio come l’abbiamo
ai nostri giorni fu allestito la
notte di Natale del 1223 a
Greccio, immagine poi magistralmente interpretata da
Giotto nella basilica diAssisi,
in un ciclo che rappresenta
una svolta epocale della pittura. Da allora sono tante le
rappresentazioni storiche
della natività: da Piero della
Francesca a Filippo Lippi,
da Durer a Rubens, per arrivare al Sette-Ottocento
con la diffusione massiccia
del presepe fino ai nostri
anni Sessanta, all’arrivo
– dal nord – del pino, con
ornamenti festosi e lucenti.
Dopo una flessione, la tradi-
zione del presepe è ripresa
negli anni ’80, a cominciare
dalle regioni del nostro meridione.
E siamo all’oggi
Un oggi molto incerto e
un po’ fosco. Perché neanche tanto in sordina vengono portati attacchi alla
nostra identità religiosa,
sociale, morale e storica
secondo una errata quanto devastante e distorta
concezione di accoglienza del diverso, ignorando
che la diversità può essere
ricchezza non sostituendo la nostra identità con
quella altrui ma adattando
quella degli altri alle regole che ci siamo dati e che
sono la sommatoria di ciò
che siamo. Una concezione che finisce per stupire
gli stessi che si vorrebbero rispettare e che sono
i primi a spiegarci che le
figure che noi celebriamo
sono sacre anche per loro.
Così, forti della nostra cultura debole, rincorriamo
gli altri demolendo uno alla
volta i nostri fondamentali: la religione, la famiglia
(cellula base della società,
definita “piccola patria” dal
filosofo Benedetto Croce,
cellula costitutiva della più
grande Patria), la concezione di ciò che è morale, le
varie tessere del mosaico
della nostra storia.
Viene davvero da chiederci,
con una presa di coscienza
che non deve comunque rinunciare alla nostra humanitas, dove stiamo andando,
cosa stiamo diventando.
Le attività
di marzo e aprile
Il 14-15-16 Marzo gli Alpini
hanno distribuito le uova
pasquali di cioccolato i cui
proventi sono stati destinati alla Associazione Italiana
Leucemie.
Domenica 30 Marzo è stata celebrata la Giornata
del Ricordo organizzata da
famigliari dei caduti e dei
dispersi nell’ultima guerra
mondiale.
Sabato 26 Aprile il Gruppo Alpini ha organizzato
la ormai tradizionale passeggiata ecologica. Quest’anno la meta è stata il
monte S.Michele, raggiunta
partendo da S.Antonio (Arcumeggia) percorrendo il
sentiero “delle capre” fino
La Squadra Antincendio
compie vent’anni... e guarda al futuro
L
a SVAPC (Squadra
Volontari Antincendio e Protezione Civile) di Cocquio Trevisago
festeggia quest’anno 20
anni di attività. Potrei raccontare le attività svolte,
raccogliere in un librone gli
interventi realizzati in tutta
Italia (Alessandria, Gravellona, Gaddhura,…), i ricordi
d’incendi spaventosi o notti sotto la pioggia a svuotare
cantine, le tensioni e timori
durante le ricerche persone che abbiamo gestito
oppure le giornate passate
sulla nostra montagna per
renderla sicura e piacevole… le iniziative per l’ambiente come la triturazione
e Strade Da Vivere… ma
queste cose sono il passato.
Mi piace di più raccontare
quali sono i nostri progetti,
come vediamo il futuro e le
sfide che ci vedono attori in
primo piano.
L’antincendio arriva...
dal cielo
La stagione degli incendi
boschivi (che qui al nord
va da Dicembre ad Aprile)
ci vede coinvolti in modo
pesante su un servizio
innovativo che gestisce
direttamente la Regione
Lombardia con il coordinamento della Provincia di Varese e del Parco Campo dei
Fiori:il servizio d’intervento
di spegnimento elitrasportato. Si tratta della punta
di diamante del servizio di
spegnimento degli incendi
boschivi e che solo in Lombardia viene realizzato con
volontari che dedicano il
loro tempo e la loro professionalità. Oltre 15 volontari
della SVAPC sono riconosciuti idonei a questo tipo
di servizio che come nel
caso del 118 prevede dei
turni giornalieri di pronta
partenza con il mezzo che
permette di raggiungere il
più rapidamente il luogo
dell’incendio: l’elicottero.
In questo modo la SVAPC è
già intervenuta sugli incendi di Monteviasco, di Cremia (in provincia di Como)
e Golasecca.
Durante la stagione estiva, la SVAPC verrà invece
chiamata dalla Regione
Lombardia a supportare le
situazioni di emergenza AIB
(Antincendio
Boschivo)
nelle regioni mediterranee.
In questo caso i volontari
della SVAPC sono stati capaci di una dimostrazione
di competenza e dedizione
che ha permesso a ben 10
volontari di superare l’esame di 2° livello AIB della
Regione Lombardia (di cui
tre Capisquadra) e quindi
essere chiamati ad interve-
nire in tutte le situazioni
più estreme su tutto il territorio nazionale.
Quanti interventi!
L’attenzione posta in questi
anni dalla SVAPC all’AIB è
legata a tre precise necessità: la prima è che il territorio di Cocquio Trevisago
è per ben due terzi costituito da bosco; la seconda
che è dalla Montagna che
provengono i maggiori rischi in termini ovviamente
di incendi ma soprattutto
idrogeologici. Il mancato
controllo di quello che succede “a monte” delle zone
abitate è una delle principali cause di catastrofi vissute
negli ultimi anni su tutto
territorio. In fine, l’AIB permette di mantenere in continuo esercizio la squadra di
protezione civile. Il fatto di
organizzarci per interventi
che richiedono rapidità e
affiatamento tutela tutti i
cittadini di Cocquio Trevisago per un supporto e aiuto
affidabile in qualsiasi altra
situazione. Durante l’anno
scorso la SVAPC è intervenuta complessivamente in
43 interventi di emergenza
(incendi, allagamenti, ricerche persone,) e 39 di prevenzione (pulizia e recupero sentieri, gestione delle
acque, eliminazione nidi di
calabroni e vespe pericolosi – pari complessivamente
a 1472 ore di lavoro regalate alla comunità del nostro
comune.
Facendo un semplice calcolo: 43 (emergenze) +
39 (prevenzione) = 82 che
diviso per 52 (le settimane
di un anno comprese festività e ferie) rappresentano
più un intervento e mezzo
ogni settimana. Forse non
si vedono perché il lavoro
di prevenzione viene fatto
principalmente nei boschi
oppure perché le emergenze succedono quando noi
preferiamo stare tranquilli
in casa (quando fuori viene
giù l’ira di Dio e fa buio)
a raggiungere la Chiesetta
che domina la vallata della
Valcuvia e dove si è svolta
la grande polentata finale.
FESTA DEGLI ANZIANI
Gli Alpini di Cocquio organizzano – come gli anni
scorsi – la giornata dedicata ai nostri anziani che
abbiano già compiuto i
75 anni di età. Il pranzo si
svolgerà domenica 29 giugno nell’ampio salone-tea-
tro del Centro Giovanile
S.Giuseppe presso la Chiesa parrocchiale di S.Andrea
in Via Maletti.
Coloro che avranno difficoltà a raggiungere il punto
di incontro, potranno contattare i numeri telefonici indicati sulla convocazione
- per poter richiedere l’accompagnamento di nostri
incaricati.
Il Gruppo Alpini
di Cocquio Trevisago
Il Consiglio Direttivo, soci e amici Alpini
sgomenti per la prematura scomparsa del nostro
caro Capogruppo Carlo si uniscono all’immenso
dolore dei familiari e porgono alla moglie Laura,
ai figli e ai nipoti le più sentite condoglianze
dettate dal cuore.
Ma noi non crediamo che la morte rappresenti
per l’uomo la distruzione totale di se stesso,
crediamo invece che colui che muore rimane in
modo del tutto spirituale e perciò grande vicino a
coloro dei quali sulla terra si guadagnò l’amore
e la stima, per questo il Nostro caro Capogruppo
vive ancora con Noi e lo sentiamo vicino.
Abbiamo inoltre una fede e una speranza che ci
dicono che una vita di felicità ci attende dopo la
morte se avremo speso bene i giorni di questa
vita terrena.
Siamo Certi che il nostro caro Carlo ha
raggiunto tale felicità.
CIAO CARLO, CIAO CAPOGRUPPO!!!
Il Consiglio Direttivo
Sul prossimo numero di “Corre Voce”
dedicheremo un pagina di addio a Carlo Salina.
ma sono sicuro che chi ci
ha visto operare si ricorda
ancora di noi.
La memoria ritrovata
Il 2008 vede anche la nascita dell’iniziativa che riguarda il Recupero dei Sentieri.
La SVAPC, con il coinvolgimento dell’amministrazione, proporrà il recupero di
vecchie strade che collegavano tra di loro le frazioni
e queste con la montagna.
Questi antichi passaggi raccontano la storia del nostro
territorio e il tempo e l’abbandono li ha nascosti sotto un manto di vegetazione.
Con il censimento di
questi vecchi passaggi
la
SVAPC
r ipropone
“in paese”
un lavoro già
realizzato in
montagna
(e per chi
non lo avesse
ancora
fatto invito
i cittadini a
passeggiare da Cerro verso la
Fonte Fejda
sul sentiero
10 per toccare con mano il
tipo di recupero che intendiamo realizzare.
Una notizia
e un appuntanmento
Il magazzino: dopo svariati
anni di richieste alle passate
amministrazioni comunali
è forse giunto il momento per eliminare quell’obbrobrio di box dove sono
parcheggiati i mezzi d’intervento e un piccolo magazzino della SVAPC. Grazie
ad uno stanziamento previsto in questo bilancio, verrà
acquistato il materiale per
realizzare un magazzino/garage che protegga realmente il materiale e eviti i rischi
di taglio e caduta che i box
di lamiera rappresentano
ormai da svariati anni. I volontari della SVAPC offriranno la loro forza lavoro per
la costruzione ed in questo
modo potranno realizzare
un utilizzo più razionale ed
efficiente degli spazi.
Strade da Vivere si duplica
e diventa una vera manifestazione intercomunale
con due appuntamenti distinti. Il primo a Gavirate il
27 Aprile e poi a Cocquio
Tr. il 21 Settembre. Questo
permetterà alla manifestazione dedicata al mondo
dell’ambiente, delle energie alternative e dell’utilizzo del territorio di uscire
dal territorio di Cocquio e
diventare un punto di contatto tra diversi comuni e
modi di vivere il paese con
una filosofia del piacere
dell’incontrarsi in sintonia
con tutti gli aspetti dell’ambiente.
Alessandro De Buck
Coordinatore della SVAPC
Cocquio Trevisago
6
Politica e partecipazione
Il Sindaco risponde...
Una querela:
nel senso di una doglianza
E
gregio Sindaco e, tramite Lei, Giunta tutta,
il “Correvoce” non è, non può essere organo di parte e di partito. Non deve esserlo. Può naturalmente ospitare interventi di qualsiasi indirizzo politico, purché ben
identificabili e individuabili. Il che non è lo stesso che pubblicare di contrabbando sortite
faziose, per giunta attribuibili...alla Giunta. Le amministrazioni comunali, quando parlano
come istituzione, sono al di sopra delle parti, benché emanazione elettorale di singoli partiti ovvero di rassemblements in fase di votazione. Diventano, in quanto istituzione, super
omnes ed erga omnes. Non diventano, se eletti da una maggioranza leghista, gli amministratori dei leghisti o se eletti dai “rifondanoli” la giunta degli amministrati di Rifondazione.
So che farete una fatica del diavolo a capirlo: ma, credetemi, è così.
Il “Correvoce” è un informatore comunale: appartiene alla comunità residente tutta. Non
è proprietà di un’amministrazione né di una giunta specifica né tanto meno di una maggioranza di un certo colore. E’ un periodico di tutti, pagato coi soldi di tutti i contribuenti:
esattamente come le Vostre prebende, i Vostri stipendi, i Vostri gettoni di presenza. E’ finanziato - siete finanziati! - dai cittadini contribuenti tutti: i quali, in quanto elettorato attivo,
possono essere di destra, di sinistra, di centro, di sopra e di sotto. Il “Correvoce”, in breve,
non è Cosa Vostra.
Trovo istituzionalmente scorretti, offensivi - allora - forma tono taglio linguaggio e (talune)
argomentazioni dei due “occhielli” riportati in colore a pag. 2 del “Correvoce” (n. 23 -settembre/dicembre 2007), Sono due inserti non firmati: e in quanto non firmati acquistano
ufficialità istituzionale. Diventano espressione di una compagine amministrativa, di una
giunta municipale in carica. Non mi dilungherò certo ad analizzare (e del caso a contestare) quei due articoletti passo per passo, parola per parola, asserto per asserto. Ma si
provi a negare che si tratta di inserti estremamente politicizzati, di inequivocabile ispirazione e matrice, di paternità ben attribuibile (una volta tanto, pater certus). Ora: altro è che
un’amministrazione locale esprima le sue critiche e polemizzi con la politica fiscale di un
governo centrale, purché focalizzi il discorso su un’analisi tecnico-economica (comunque
opinabile!) di certe scelte; questa è cosa non solo legittima ma talora auspicabile.Tutta altra
cosa è invece che si abbandoni a toni e modi da volantino od opuscolo elettorale, a invettive partigiane, a scomposti sproloqui da comizio, da campagna elettorale. Può diventare
un sottile discrimine: ma esiste e come.Anche qui: in difetto di comprensione, mi si creda
sulla parola.
Ripeto: non posso soffermarmi a contestare i singoli asserti di quei due infelici e tracotanti “occhielli’’. Ma spiccano argomenti e frasario da bar dello sport, o più semplicemente
da adunata leghista: il che non farebbe una grinza se, appunto, i due interventi fossero a
firma della Lega Nord. Ma non se l’anonimato li facesse, come li fa, attribuire a un’amministrazione comunale che governa tutti i residenti di ogni colore e opinione. Che dire di
dissertazioni non pertinenti, come certi vieti affondi antimeridionalisti? O la balordaggine
secondo cui si dedurrebbe che la maggioranza parlamentare di centro sinistra sarebbe stata eletta solo da... cittadini non del Nord? O, ultima ma non ultima, la scempiaggine in base
alla quale - fuori dalle regioni settentrionali - L’Italia sarebbe popolata solo da improduttivi
nullafacenti?.
Egregia Giunta! Esimio Sindaco, non si sa se a capo o se a seguito di essa! Non Vi è lecito
come Amministrazione di tutti sparare contro un esecutivo in carica. Non in scomposti
modi faziosi. Non offendendo sentimenti e opinioni di buona parte dei cittadini che pretendete di amministrare e rappresentare. Non ricorrendo ad allusioni, insinuazioni, volgarità e temerari giudizi di valore. Non in modi che travalichino una rigorosa analisi tecnica di
provvedimenti e di indirizzi. Non additando il“Governo Prodi”non certo come riferimento
al corrente esecutivo ma come idolo polemico e come totem politico da abbattere. Non
allorquando parlate ufficialmente come istituzione. Non come rappresentanza di tutti i
cittadini, eterogenei per sentimenti e opinioni. Ma come, proprio Lei. Sindaco Ballarin, che
in passato ha fatto tanto scialo del trito luogo comune di “Sindaco di Tutti”?
Il volantino, il comizio, l’invettiva, la propaganda di parte andate a farli altrove, mediante
altri canali. Riappropriatevi prima della Vostra singola individualità di privati cittadini, sia
pur appartenenti ai diversi partiti: e poi compratevi pure le Vostre sbrodolate propagandistiche, pagandoVele però di tasca vostra, coi Vostri soldi. Non sul nostro informatore,
finanziato coi nostri tributi.
Vi piaccia o no, almeno fino all’indomani della secessione,Voi come istituzione municipale
siete parte di questo Stato, siete un’articolazione di esso, non una controparte di esso. Esistete, e persino siete retribuiti, in base alle sue leggi e ordinamenti. Non su investitura del
“Parlamento padano”.Vi richiamo dunque al senso istituzionale, alla dignità istituzionale, a
un maggior aplomb. O alla dignità tout court.
Il mio — sia ben chiaro a chi non mi conosce - è un discorso di principio, non di mio
colore o appartenenza politica. Non nutro tenerezza alcuna per l’esecutivo capeggiato da
Prodi, non faccio parte dell’elettorato di sinistra e, anzi, chi mi conosce sa anche che assai di
rado mi reco alle urne. Il mio intervento sarebbe occorso immutato se - a parti rovesciate queste sbavature istituzionali fossero avvenute ad opera di una giunta rossa nella Romagna
più profonda contro un governo di centrodestra. Chi è giunta, quando è giunta, parli da
giunta: e basta. Usciti dalla sala consiliare - o dalla pagine del“Correvoce“che la simboleggia
- liberi tutti. So benissimo che purtroppo queste scorrettezze e sconfinamenti avvengono
dappertutto e a ogni piè sospinto. Ma è un malcostume che né consola me né assolve Voi.
Signor Sindaco! Questa mia lettera si attende o una dichiarazione di scuse per la mia sensibilità istituzionale offesa; oppure nessuna risposta. La prevengo invece dal ricorrere ad
altre forme di replica, soprattutto se da Lei delegate - come pare sia Sua consuetudine e con
modalità di ventriloquo - a qualche trombone di gazzettiere fallito. Ma prima di concludere,
una replica sui meravigliosi vantaggi del “federalismo fiscale”. Lasciate che a giudicarlo
siano i cittadini, sempre più vessati in questi anni dal proliferare di tasse locali occulte
(multe!) ed esplicite, dal lievitare di imposte regionali, provinciali, comunali aggiuntive di
quelle statali.A noi, che certi gettiti fiscali siano finalmente appannaggio degli amministratori locali e di poi. eventualmente, delle saccocce delle loro clientele non ce ne può fregare
più di tanto.
Con osservanza,
Michele Brigida
Gentile Sig. Brigida,
la sua lettera mi ha talmente
colpito che mi sono permesso
di risponderle non con uno, ma
bensì con due scritti. Il primo riguarda il suo giudizio tranchant
sul federalismo fiscale, espresso
nelle ultime righe della sua missiva. Il secondo invece è una risposta al resto della lettera.
Gentile Sig. Brigida,
voglio partire proprio dalle ultime righe che scrive, perché sono
quelle che in fondo determinano
tutta la questione. Lei preferisce
che i gettiti fiscali vadano a finire nel grande calderone nazionale piuttosto che nelle “tasche”
degli amministratori locali e
delle loro clientele? È proprio
qui che si sbaglia, caro Brigida.
Perché quello che tutte le persone sensate sanno, e non solo i
leghisti, è che se i denari restassero in circolazione nell’ambito
locale sarebbe molto più facile
capire se qualche politico disonesto se li intasca, e agire di
conseguenza non votando più
quel politico (di galera non parliamo nemmeno, non ci vanno
manco più gli omicidi plurimi
rei confessi). È così difficile da
capire? A me sembra talmente
facile da capire che quelli che
contrastano questa affermazione puramente di buon senso mi
sembrano inevitabilmente in
malafede. Non mi sembra possibile che una persona in possesso
di tutte le proprie facoltà mentali preferisca mandare i propri
soldi in un posto dove sa che
non torneranno più piuttosto
che distribuirli a vantaggio della
comunità locale. Mi perdoni ma
non ci riesco proprio. Se poi lei
per “federalismo fiscale” intende quello che sta sperimentando
oggi, cioè tasse emanate dalle
istituzioni locali in aggiunta
a quelle nazionali, allora le do
ragione. È un peso insostenibile.
Ma non lo si chiami federalismo
fiscale. Il federalismo fiscale, in
tutto il mondo, consiste in una
tassazione locale non aggiuntiva, ma sostitutiva. Tasse locali
per le esigenze locali, tasse nazionali per le esigenze nazionali. E visto che ormai i servizi
erogati a livello locale (comunale o regionale) sono molti e i
servizi erogati a livello nazionale sono pochi, la logica direbbe
che il grosso delle tasse dovrebbe
rimanere nel luogo dove sono
state pagate. Cosa che terrorizza coloro che vivono delle tasse
altrui, soprattutto quei giganteschi, inefficienti e per lo più
inutili apparati dello stato centrale, che senza le tasse profuse
in quantità non avrebbero di
che campare. Non dimentichiamo che per amministrare e fornire servizi di base a 60 milioni
di italiani vi sono 3,5 milioni
di dipendenti pubblici, mentre
in Germania con meno di un
milione di dipendenti pubblici
amministrano ben 100 milioni
di tedeschi. E non mi sembra
che i loro servizi siano peggiori
dei nostri, anzi...
Ritornando al punto, quello che
lei vorrebbe “che i cittadini giu-
dicassero da soli” non è il federalismo fiscale. È un meccanismo
perverso in base al quale lo stato
centrale, sempre più vorace,
non restituisce alle amministrazioni locali neanche più quel
poco che prima forniva; d’altra
parte cede alle amministrazioni
locali sempre più compiti amministrativi, che però hanno un
costo e devono essere finanziati;
le amministrazioni periferiche
così sono costrette ad innalzare
il livello di tassazione locale e
lo Stato, bontà sua, è ben contento di autorizzarle a farlo. I
cittadini così se la prenderanno
con le amministrazioni locali
e non con il vero colpevole, lo
stato centrale. È un po’ come se
io fossi un giovane “bamboccione” che vive ancora coi genitori
ma guadagna un buono stipendio. Se mio padre me lo “sequestrasse” tutto, non lasciandomi
nemmeno i soldi per andarmi
a comprare le scarpe, e io fossi
costretto a rubacchiare qua e
là per campare, certamente la
gente non avrebbe una buona
opinione di me. Ma la colpa
non sarebbe del tutto mia. Lei
direbbe: ma allora perché non
te ne vai a vivere da solo, e ti
gestisci i tuoi soldi? È appunto
questa l’essenza del federalismo,
che come lei ben sa è avversato
in tutti i modi, per motivi non
certo nobili. Chiunque è stato in
un’amministrazione comunale
o regionale non può che avere
la stessa opinione, sia a destra
che a sinistra; ne è un esempio
la Regione Lombardia che ha
inoltrato a Roma una proposta
di federalismo fiscale che prevede che le imposte rimangano
in Regione per il 50% e il 50%
allo stato centrale. Noti bene: la
proposta è stata votata da tutti
i partiti esclusi quelli della sinistra più estrema. Sono quindi
tutti diventati leghisti? Ritengo
invece che questa situazione
di “doppia tassazione” locale e
centrale, diventata così insostenibile agli occhi di tutti i cittadini, sia stata creata appositamente da chi (a sinistra come
a destra) vuole screditare il
federalismo autentico e che ben
presto ci si presenterà davanti
dicendo: “Avete visto? Volevate
il federalismo fiscale? Eccovelo!”
A quel punto tutti imploreranno
di tornare alla vecchia struttura
della tassazione centrale. Con
somma gioia dei ministeri romani e di chi, anche qui da noi,
campa beatamente delle loro
prebende.
E ora la seconda risposta.
Gentile Sig. Brigida,
è sempre difficile provare a ragionare e a instaurare un dialogo con qualcuno che ti attacca
così violentemente come fa lei,
direi più per partito preso che
per un reale desiderio di comunicare. La sua prosa, caro Sig.
Brigida, quella sì al limite dell’insulto e dell’offesa personale
verso di me, verso la giunta e
verso il gruppo di maggioranza
in consiglio comunale - altro
che i nostri interventi sul Cor-
reVoce - è infatti tutta orientata
a provocare, a mettere in ridicolo non tanto le idee, quanto
le persone e la loro intelligenza.
Dove noi contestiamo, quello sì,
magari con toni da opuscolo o
volantino elettorale, con sproloqui da comizio, come dice lei,
la politica del governo centrale
che incide direttamente sulle
casse del comune e quindi sulle
tasche dei cittadini, lei punta all’offesa personale, con continui
riferimenti alla nostra capacità
di capire, alla nostra assenza di
dignità, al nostro “peccato originale” di essere leghisti. Il che,
rivolto a uno come me che non
ha mai avuto la tessera della
Lega in tasca (e questo lo sanno tutti) suona già abbastanza
ridicolo.
Vediamo, tutto parte dal fatto
che due riquadri di commento all’assestamento di bilancio
2007, sullo scorso numero del
CorreVoce, non siano firmati, e
questo lei lo vive come un attacco alla “neutralità” dell’informatore comunale. Naturalmente non era nostra intenzione far
apparire quei commenti come
anonimi, tutt’altro. Solo che,
come accade in molti giornali
e riviste, un riquadro inserito
in un articolo attinente lo stesso argomento, anche se non
firmato, si attribuisce all’estensore dell’articolo principale, in
questo caso l’Assessore Malgarini. Anzi, in molti giornali i box
interni agli articoli si firmano
solo quando l’autore è diverso
dall’autore del pezzo principale. È vero, a scanso di equivoci
noi abbiamo sempre inserito
anche nei riquadri interni la firma dell’autore: questa volta ce
ne siamo dimenticati, ma non
certo perché volevamo sottrarci
alla paternità di quei due interventi. Anzi, noi - intesi come io,
la mia giunta e la maggioranza
consiliare - li rivendichiamo
pienamente. Perché a differenza
di quello che dice lei, non sono
affatto attacchi indiscriminati al governo Prodi in quanto
“totem da abbattere”, ma rilievi precisi e incontestabili a due
punti ben precisi della politica
di quel governo che hanno avuto immediate ripercussioni sulla contabilità di questo comune.
Noi non siamo andati a criticare l’indulto voluto dal governo,
oppure la revisione del sistema
pensionistico voluta dal governo. No, caro Brigida, noi siamo
andati a rilevare i fatti. Fatti
incontestabili, caro Sig. Brigida.
Fatti talmente chiari che l’Assessore Malgarini li ha ribaditi
punto per punto nel Consiglio
Comunale dove è stato presentato il bilancio, riferendosi con
precisione a tutta una serie di
articoli usciti su “Il Sole 24 Ore”
proprio in quei giorni e facendo
esattamente le stesse considerazioni tanto che il consigliere del
Mulino Meloni si è stizzita per i
continui riferimenti negativi al
“suo” governo Prodi. Non ha potuto peraltro opporre alcuna argomentazione al ragionamento
dell’Assessore Malgarini, che è
noto per la sua ferrea prepara-
Politica e partecipazione
Cari amici del “Mulino”,
quando vi deciderete
a crescere?
l Mulino contro gli Amministratori di Cocquio,
atto primo scena terza.
È ormai diventata un appuntamento tradizionale la
sceneggiata che i consiglieri del gruppo consiliare “II
Mulino” mettono in atto a
ogni seduta del consiglio
comunale di Cocquio.
Dopo l’abbandono della sala consigliare per un
mancato accoglimento di
una loro proposta da parte della maggioranza, i tre
consiglieri di sinistra hanno
replicato nella seduta del 7
marzo scorso, con all’ordine del giorno il bilancio di
previsione 2008. La questione nasce da una differente interpretazione del
regolamento del Consiglio
Comunale, ovvero dal fatto
che normalmente si consegna ufficialmente il bilancio
in una seduta del Consiglio,
come è peraltro avvenuto
anche per il bilancio dell’anno precedente, per poi
discuterlo ed approvarlo
nel corso del Consiglio
successivo. Il regolamento
di Cocquio parla di “presentazione” del bilancio,
e l’assessore Malgarini si
è limitato ad illustrarne gli
aspetti contabili salienti.
Ciò ha scatenato le ire dei
consiglieri di sinistra, che
sono immediatamente entrati nel loro ruolo preferito, ossia quello di esclusivi
difensori della democrazia,
gli unici titolati a stabilirne
le regole. Ma è stata davvero notevole la loro performance artistica, ben coadiuvata da quelle quattro o
cinque persone organiche
alla sinistra cittadina. Una
bella clacque, non c’è che
dire, ma pur sempre una
clacque. La situazione è
precipitata in modo paradossale, con i tre consiglieri
di minoranza che facevano
a gara a chi deplorava l’amministrazione con i toni più
alti. Investiti da cotanta furia, assessori e consiglieri di
maggioranza si rinchiudevano in un eloquente silenzio. “Questa sinistra ha solamente l’obiettivo di sparare
a zero contro l’amministrazione; cerca sempre un
pretesto per fare polemica
e accendere risse verbali
ben al di là del civile contraddittorio, per poi cercare
di passare per vittima visto
che i numeri in democrazia
fanno ovviamente pesare
la bilancia dalla parte della
maggioranza” è stato il pensiero di tutti i componenti
della maggioranza. Quindi,
non hanno accettato nessuna provocazione. A questo
punto, inferociti perché
non riuscivano ad innescare la rissa, ai consiglieri del
Mulino sono saltati i nervi,
e qui lo spettacolo si è fatto
più interessante. Giovanna
Meloni sciorinava un atteggiamento da capopopolo,
invitando a gran voce tutti
i presenti tra il pubblico a
uscire dall’aula e a diffondere a tutta la popolazione il
racconto delle nefandezze
della maggioranza. Qualcuno non riusciva a trattenere
un sorriso, di imbarazzo,
divertimento o di compassione non si sa. A questo
punto il consigliere Mariani
iniziava la sua tradizionale
filippica in stile veterocomunista stigmatizzando lo
scarso rispetto del Sindaco
e della maggioranza per
“questo consesso democratico” (in italiano del 2008,
significa il Consiglio comunale) e per i consiglieri
stessi. Non riuscendo a
trattenere la foga, il Mariani, sempre continuando a
parlare un linguaggio da
dialettica tra vecchio PCI
e Democrazia Cristiana ai
tempi delle elezioni del ’48,
si alza e se ne va; non prima però di scandire, come
solo lui sa fare, riferendosi
alla presentazione carente
del bilancio, “almeno potevate risparmiarci questa
stronzata!” Oh, finalmente
dopo tanti discorsi da vecchio trombone comunista,
questo almeno si chiama
parlar chiaro! Come espressione la troviamo alquanto
futurista: Marinetti se ne
compiacerà (e dire che in
un Consiglio precedente
avevano scatenato un putiferio su un “non me ne
frega niente” scappato al
Sindaco dopo che per l’ottava volta consecutiva il
consigliere Baroni stava ripetendo meccanicamente
la stessa critica all’Amministrazione). L’uscita di scena
di Mariani scatena il panico
in casa Mulino, perché rompe le uova nel paniere della
minoranza stessa, che aveva previsto un’altra splendida pièce teatrale in corrispondenza di una propria
mozione all’ultimo punto
dell’ordine del giorno. Meloni, agitatissima, prima
richiama Mariani; poi si
alza e lo raggiunge, uscendo dalla sala; poi ancora,
facendo capolino in sala,
chiede una sospensiva per
“poter stabilire con i colleghi di minoranza una posizione comune”; poi richiama il consigliere Barone
che però non abbandona
subito l’aula perché anche
lui ci tiene a far la sua bella dichiarazioncina. Il tutto
sotto lo sguardo allibito del
resto del Consiglio Comunale e di una parte del pubblico. A questo proposito è
bene segnalare che il “folto
pubblico” che Giovanna
Meloni pretendeva di arringare era composto grosso
modo così: tre giornalisti,
quattro-cinque cittadini interessati ai punti successivi
al bilancio (piani di lottizzazione n. 13 e n. 8), un paio
di persone riconducibili
alla maggioranza consigliare e cinque sei persone
riconducibili direttamente
alla lista di minoranza “II
Mulino”. Tra questi ultimi
un cittadino, da sempre
in aperta polemica con
l’amministrazione Ballarin,
alle dichiarazioni infuocate dei consiglieri Meloni e
Mariani, come attraversato
da una improvvisa scarica
elettrica, comincia a contestare l’amministrazione
dal pubblico, balza in piedi,
chiede spiegazioni, agitatissimo comincia letteralmente a saltellare qua e là
rivolgendo direttamente e
a voce alta le proprie contestazioni al Sindaco e agli
assessori. Il Segretario comunale gli ricorda pacatamente che al pubblico non
è permesso intervenire in
un consiglio comunale ma
niente, lui continua ad agitarsi, cerca consensi tra il
pubblico presente finché
un imbarazzato cittadino
gli ricorda nuovamente
che il pubblico deve mantenere un contegno degno
di un consiglio comunale
e non lasciarsi andare ad
escandescenze da mercato
popolare. A questo punto,
vista la mala parata, questi
si unisce ai compagni de il
Mulino che stanno lasciando l’aula e se ne va. Piccola
parentesi positiva: prendiamo atto dell’atteggiamento
serio e responsabile del
consigliere della minoranza di Forza Italia, Riccardo
Rota, il quale, pur invitato
ad abbandonare l’aula dai
consiglieri della sinistra,
non ha ceduto alla facile
tentazione e ha improntato il suo intervento al vero
nocciolo del problema, la
questione del regolamento,
invitando a modificarlo e
indicando con la sua critica
civilissima che era una cosa
che la maggioranza doveva
già mettere in pratica lo
scorso anno. Un grazie a
Rota e al suo atteggiamento
civile che indirettamente
sottolinea ancor di più il
comportamento ipocrita e
strumentale della sinistra.
Che dire dunque? Il gioco
è bello finché dura poco. Il
perdurante atteggiamento di
sfida, il continuo alzare i toni,
il gridare costante all’attentato alla democrazia da parte
degli esponenti de “II Mulino” è veramente stucchevole e grottesco. Non solo
nuoce ad un dibattito democratico che l’Amministrazione ha sempre dimostrato di
volere (si veda per esempio
il caso della sistemazione del
Teatro della Società Operaia
a Caldana), ma denuncia la
paurosa mancanza di argomenti da parte della minoranza di sinistra. Che mai ha
contestato un provvedimento nel merito, nella sostan-
zione e per il taglio pratico delle
sue affermazioni. Quanto alla
sostanza di questi articoli, dunque, mi può spiegare, di grazia,
dove sarebbero le “sortite faziose”, le “invettive partigiane”, gli
“affondi antimeridionalisti”?
Dove le “sbrodolate propagandistiche”, dove le “allusioni, insinuazioni, volgarità e temerari
giudizi di valore”? Invito tutti i
cittadini di Cocquio Trevisago
ad andare a rileggere quei due
riquadri, dove noi affermiamo
due fatti e un’opinione. I due
fatti sono che: 1) il Governo
Prodi ha tagliato i trasferimenti
dallo stato centrale sostituendoli
con maggiori entrate dovute al
recupero dell’ICI sui fabbricati
rurali, che oggettivamente (e
non secondo le opinioni dei
leghisti) sono distribuiti nella
quasi totalità al sud e al centro
del Paese, e da questo si deduce
una perdita per le casse del nostro comune; 2) il governo Prodi
ha spostato la quota di compartecipazione Irpef all’interno del
trasferimento ordinario dello
Stato, e quindi ha ri-accentrato
una risorsa finanziaria che prima era stata delegata agli enti
locali. La considerazione che ne
abbiamo tratto è che quel governo, che tanto a parole si spendeva per il federalismo fiscale,
in realtà nei fatti dimostrava
di essere assolutamente centralista. Fatti, caro Brigida. Fatti.
Verificabili e oggettivi. Dice che
li abbiamo “conditi” troppo con
“dissertazioni non pertinenti”?
Può darsi... d’altronde noi siamo
i “beceri leghisti”. Mi dica però
dove sono certi “vieti affondi
antimeridionalisti”? Quando
diciamo che molti “fabbricati
rurali” al sud sono in realtà villini al mare? I giornali italiani
sono pieni di denunce di questo
tipo, sono stati scritti articoli
e persino libri su questi temi
(l’abusivismo edilizio nella Valle
dei Templi, gli ecomostri sulle
costiere pugliesi... e potremmo
citare centinaia di casi analoghi) e non da autori leghisti
– come lei ci insegna i leghisti
sanno a malapena scrivere, figurarci condurre delle inchieste.
Che la maggioranza parlamentare è stata eletta solo da cittadini non del nord? Ma è evidente
che quando diciamo che i cittadini del nord hanno l’abitudine
di votare per i loro avversari ci
riferiamo alla maggioranza di
essi, su dai, non pensavamo
di dover spiegare anche queste cose ovvie. Certo non potrà
negare però che per esempio
all’ultima tornata elettorale il
centrosinistra al Nord sia giunto
al suo minimo storico, mentre
ha tenuto al sud e - ça va sans
dire – al centro. Ci indichi poi
per cortesia dove avremmo affermato che fuori dalle regioni
settentrionali l’Italia sarebbe
popolata solo da improduttivi
nullafacenti. Al contrario, noi
abbiamo affermato che il governo Prodi ha spremuto tutti i
comuni, specialmente quelli del
Nord che hanno determinate caratteristiche, ma tutti i comuni
d’Italia. Tanto è vero, e questo
lo troverà nelle cronache di fine
2007, che per la prima volta l’ANCI, l’Associazione Nazionale dei
Comuni Italiani, guidata da un
presidente di sinistra (Leonardo
Domenici, sindaco di Firenze),
ha contestato pesantemente la
finanziaria per questo continuo mancato rispetto delle autonomie locali. Di più: insieme
all’ANCI ben 377 comuni, grandi
e piccoli, governati da giunte
di destra, di centro e di sinistra (tra questi Napoli, Firenze,
Grosseto, Ancona, Spezia, Arezzo, Cosenza, Lodi, Viterbo, Terni,
Siena) hanno inoltrato addirittura un ricorso al Tar chiedendo
la cancellazione di queste norme. Non crede, Sig. Brigida, che
questo sia peggio di un insulto?
Si tratta di uno scontro politico
in piena regola! Ma del resto secondo lei tutto ciò non dovrebbe
accadere, perché “non è lecito
come Amministrazione di tutti
sparare contro un esecutivo in
carica”. Dovrebbe girare la sua
lettera alle Amministrazioni di
quei 377 comuni (tra i quali,
tra l’altro, non c’è Cocquio). Iervolino, Domenici, Sturani e tutti
gli altri sindaci le sarebbero grati per questa sua severa lezione
di correttezza istituzionale.
Caro Sig. Brigida, come sempre
lei attacca su terreno sfavorevole e inevitabilmente cade. Nel
suo intervento di qualche mese
fa accusava l’amministrazione
Ballarin di chissà quali nefandezze riguardo all’utilizzo degli
autovelox e poi ha scoperto (ma
bastava informarsi meglio) che
non solo tale pratica non è stata
iniziata da questa amministrazione ma da quella precedente
(da lei inspiegabilmente assolta
con formula piena), ma anche
che il Comune di Cocquio è uno
dei più virtuosi della provincia
in quanto fa uso moderato di
questi strumenti (vale a dire,
è quello che ne approfitta di
meno). Inevitabile la figuraccia. Ora stigmatizza la nostra
reazione a un comportamento
iniquo e censurabile del governo in carica – carica di rabbia
e di pesante ironia, certo, chi lo
nega? – e scopre che numerosi
comuni hanno fatto ben di peggio, denunciando apertamente
il governo a un organo della giustizia amministrativa. Visto che
non c’è due senza tre, le chiedo,
a quando la prossima polemica? Noi siamo sempre disposti
a offrirle spazio, perché lei è la
migliore dimostrazione di opposizione cieca e irragionevole, di
avversione a priori, di denigrazione dell’avversario per partito
preso; visto che questo tipo di
approccio normalmente genera
rifiuto da parte dei cittadini più
ragionevoli, ne deduciamo che i
suoi interventi non possono che
avvantaggiarci.
Mi permetta infine di commentare la sua affermazione
riguardo alla mia abitudine
I
7
za, con spirito costruttivo e
migliorativo, ma ha sempre
puntato sulla forma, sullo
scontro ideologico, partendo sempre da posizioni precostituite da “io comunque
l’avrei fatto meglio”. La sinistra cocquiese ha sempre
cercato di dettare tempi e
modi dell’azione amministrativa: si comporta esattamente come se fosse al governo
del paese e non all’opposizione; cosa inaudita in qualsiasi contesto democratico.
Atteggiamento precostituito
e preconcetto di chi si vuole solo contrapporre e mira
soltanto a contrastare chi governa senza curarsi se ciò sia
utile o meno per i cittadini.
Per giunta l’atteggiamento
ed i toni sono quasi sempre
arroganti. Insomma, è come
se volessero dire “Avrei dovuto (voluto) essere io a
comandare, invece per uno
strano scherzo del destino ci
sei tu. Adesso fammi sapere
prima tutto ciò che intendi
fare, perché so che sei un
incapace e così io, che sono
capace, ti spiego come si
deve fare”. Il che, ci si renda
atto almeno di questo, non è
esattamente comportarsi da
opposizione responsabile.
Anche per quanto riguarda il Piano di Governo del
Territorio la sinistra ha già
cominciato a battere la grancassa dell’Amministrazione
“poco trasparente” eccetera
eccetera. Per tutta risposta
noi agiamo: è già stata data
ampia diffusione dell’avanzamento delle procedure
per quanto riguarda il PGT,
incentivata la partecipazione dei cittadini attraverso
un apposito numero di Corre
Voce Veloce!, e numerose altre
iniziative verranno messe in
atto dopo l’assegnazione degli incarichi ai professionisti.
Gruppo consiliare
“Tradizione, sviluppo
e territorio per Cocquio”
di “delegare” le mie risposte
a, come dice lei? “Qualche
trombone di gazzettiere fallito”. Come tutti sanno, io sono
uomo di poche parole; non sono
un grande oratore. Ma essere di
poche parole non vuol dire essere di poche idee. Quelle che le
esprimo in queste righe dovrebbero bastarle. Quanto al fatto di
utilizzare professionisti esterni
per realizzare l’informatore
comunale o per interagire con
i media non mi sembra sia un
delitto ma un segno di modernità: non vedo perché nel secolo
della comunicazione un sindaco debba prendere carta, penna
e calamaio e scrivere di suo pugno una risposta quando può
benissimo esprimere le sue idee
a qualcuno che le possa trascrivere sì fedelmente, ma anche in
un italiano più scorrevole e stilisticamente corretto di quello
che scriverei io. In fondo ognuno fa il suo mestiere: io faccio il
medico, e il sindaco per investitura popolare, il giornalista fa il
giornalista. Quindi anche quella del “gazzettiere fallito” può
essere una occupazione che ha
una sua dignità.
Mario Ballarin
Dagli uffici / Servizi utili
8
Inaugurati i nuovi loculi del cimitero
I
Scuole e viabilità, appello al buon senso
U
seguito del rinnovo dell’accordo con l’azienda
Brocchetti Massimiliano, è stato riattivato il servizio
di triturazione degli scarti verdi, come rami, fogliame, avanzi del taglio di siepi e della pulizia del sottobosco.
Tutti i cittadini che fossero interessati ad usufruire del servizio, che è gratuito, sono pregati di prendere contatti con
l’Ufficio Tecnico comunale (tel. 0332/700969) che provvederà a fornire tutte le indicazioni del caso e a fissare un
appuntamento per effettuare l’intervento.
na annotazione riguardo ai problemi di viabilità
in via Motto dei Grilli, davanti alle scuole, specialmente negli orari di ingresso e di uscita dei ragazzi da scuola. Il Comune sta cercando di trovare le migliori
soluzioni per rendere il traffico più scorrevole e la zona di
transito dei ragazzi più sicura, ma chiede la collaborazione
dei genitori. Molte volte infatti gli impedimenti alla circolazione o le situazioni di pericolo per i pedoni sono conseguenza di auto mal parcheggiate (a volte anche in terza
fila, perché viene utilizzato in modo non corretto anche il
marciapiede riservato ai pedoni) o manovre azzardate. Parcheggiare l’automobile in seconda o terza fila davanti alle
scuole equivale a vanificare il senso unico di circolazione
che è stato introdotto in Via Motto dei Grilli proprio per
ovviare al problema dell’intasamento della strada, e creare
gravi problemi al movimento dell’autobus in servizio per la
scuola. Chiediamo quindi la massima collaborazione dei genitori, magari anche il buon senso di andare a parcheggiare
più lontano piuttosto che di fronte alla scuola per agevolare lo scorrimento del traffico: anche le situazioni più disagevoli si possono risolvere con la collaborazione di tutti.
Il numero verde
per i guasti ai lampioni
Cani nel parco, più attenzione
da parte dei proprietari
icordiamo che per la segnalazione di guasti ai lampioni presenti sul territorio comunale è attivo un
apposito numero verde gratuito, al quale risponde direttamente l’azienda incaricata della manutenzione,
la Ditta “Sole”, che provvederà in tempi stretti a eliminare
l’inconveniente. Il numero da chiamare per le segnalazioni è il 800901050.
li incaricati della manutenzione del parco e i cittadini hanno più volte segnalato agli uffici la continua presenza di cani lasciati liberi nel parco; richiamiamo a questo proposito che l’ordinanza comunale n. 8
del 26/08/2004 stabilisce che i cani nel parco devono essere tassativamente accompagnati al guinzaglio e solamente
sul percorso pedonale; non devono quindi essere lasciati
liberi per nessun motivo e indipendentemente dalla loro
taglia o aggressività, specialmente nelle vicinanze del parco
giochi dove potrebbero spaventare o aggredire i bambini;
inoltre l’ordinanza stabilisce che i proprietari dei cani si assicurino di non lasciare escrementi disseminati per il parco. Purtroppo il personale a disposizione del Comune non
può assicurare una vigilanza continua e massiccia durante
il periodo di apertura del parco: ci rimettiamo quindi al senso civico e alla buona volontà dei cittadini e soprattutto dei
proprietari di cani. Raccomandiamo pertanto di tenere gli
animali al guinzaglio e di assicurarsi di raccogliere i bisogni
dei propri cani con le apposite palette e sacchetti.
l cimitero di S.Andrea, che da qualche anno è stato
dotato di un nuovo campo per le tumulazioni, completa il proprio ampliamento con l’apertura di una
serie di loculi nuovi. Lo scorso 9 febbraio, con una breve
cerimonia religiosa alla presenza del Sindaco Mario Ballarin e del Vicesindaco Gianni Castellini, sono stati infatti
inaugurati i nuovi loculi nella parte nuova del cimitero,
che aumenteranno la capacità ricettiva della struttura di
150 loculi, 20 ossari e 20 cellette cinerarie.
Riprende il servizio di triturazione
degli scarti verdi
A
R
Centro estivo 2008, aperte le iscrizioni
D
opo il grande consenso riscosso lo scorso anno,
verrà riproposto anche nel 2008 il Centro Estivo “L’Isola che c’è”, l’iniziativa socio-educativa dedicata ai bambini e agli adolescenti del territorio
organizzato dal Comune di Cocquio Trevisago in collaborazione con la Scuola dell’Infanzia “A.M. Visconti” di
Caldana e il Centro “Cà Tognola”, coordinati dal Servizio
Sociale Comunale. Sono dunque aperte le iscrizioni, che
termineranno il 13 giugno prossimo.
Queste le informazioni principali sul Centro Estivo“L’Isola che c’è” 2008:
• Periodo e orario di apertura: 30 giugno 2008 – 31 luglio 2008, dalle ore 8.00 alle ore 17.00, con possibilità
di restare per il pasto Numero di bambini ammessi:
30 della fascia d’età 3-5 anni e 30 della fascia d’età
6-13 anni
• Costi: quota di partecipazione settimanale di 15.00
euro per ogni iscritto residente e 20.00 euro per ogni
iscritto non residente; pasti 3.00 euro cadauno.
• Criteri d’ammissione: in ordine cronologico rilevato
dal protocollo comunale, con precedenza ai residenti
nel Comune e ai bambini non residenti ma iscritti alle
Scuole dell’infanzia di Cocquio Trevisago.
Per effettuare la domanda d’iscrizione occorre recarsi
negli uffici comunali e compilare l’apposito modulo entro il 13 giugno 2008.
G
AVVISO
Si informa la popolazione che a causa del prolungamento dei lavori la
chiusura temporanea della SP 39 nel
tratto tra l’incrocio con via Roma e
l’incrocio con Via Monte Rosa verrà
prorogata fino al 25 maggio.
Informiamo inoltre che per motivi
organizzativi l’Ufficio Tecnico Comunale resterà chiuso al sabato il 17 e
il 31 maggio e il 14 e 28 giugno.
Impianti termici,
arriva l’ispettore
Anche Cocquio Trevisago inserito nella lista dei
comuni dove verranno effettuati i controlli agli
impianti termici per la campagna di ispezione
2007/2009 della Provincia di Varese
L
o scorso mese di marzo la Provincia di Varese ha informato il Sindaco che il Comune di
Cocquio Trevisago è stato incluso nella lista
dei comuni che saranno sottoposti alla procedura
di ispezione degli impianti termici per la campagna
2007/2009. Ai cittadini i cui impianti saranno oggetto di ispezione verrà inviata una lettera raccomandata su carta intestata della Provincia di Varese, che
riporterà il nome del professionista incaricato, nel
caso del comune di Cocquio il Per. Ind. Claudio Roveri. Il professionista sarà dotato di tesserino identificativo rilasciato dalla Provincia di Varese, e richiederà la “dichiarazione di avvenuta manutenzione”,
cioè la copia del rapporto di controllo tecnico (allegato F o G) da effettuare ogni due anni (entro il 31
luglio) sull’impianto di riscaldamento, unitamente
alla ricevuta del versamento della relativa tariffa
alla Provincia, variabile a seconda della potenza
dell’impianto. I cittadini contattati per l’ispezione
sono inoltre invitati a verificare di essere in possesso del “libretto di impianto” o di centrale, dal quale
dovranno risultare le operazioni di manutenzione
e controllo effettuate dal tecnico-manutentore di
fiducia. Si rammenta che la mancata presentazione
alla Provincia della dichiarazione di avvenuta manutenzione comporta una serie di sanzioni pecuniarie
amministrative previste dalla legge, e il costo dell’ispezione sarà interamente a carico del responsabile dell’impianto ispezionato.
Per evitare truffe e scongiurare il rischio di falsi
ispettori provinciali, si invitano i cittadini a verificare sempre la corrispondenza dell’identità del
professionista incaricato per mezzo del tesserino
di riconoscimento provinciale che egli è tenuto
ad esibire; inoltre l’ispettore provinciale non può,
in alcun modo, riscuotere l’importo delle sanzioni
eventualmente dovuto, quindi a lui non si devono
consegnare somme di denaro; in caso di dubbio i
cittadini sono invitati a telefonare all’Ufficio Tecnico Comunale al numero 0332/700969.
Ritiro di apparecchi elettrici
o elettronici su appuntamento
P
er quanto riguarda il servizio di ritiro di rifiuti
costituiti da apparecchi elettrici o elettronici
(frigoriferi, televisori, cartucce di stampanti,
batterie...) anche in questo caso i cittadini che desiderano utilizzarlo devono contattare l’Ufficio Tecnico comunale al numero 0332/700969 per stabilire
un appuntamento per il ritiro.
Avviso agli assistiti di Cocquio TREVISAGO
La visita domiciliare deve essere direttamente retribuita al medico
quando l’ammalato è trasferibile nello studio.
La Suprema Corte di Cassazione, in data 21 novembre 2001, con Sentenza n. 41646 ha stabilito che la visita
domiciliare del Medico di Medicina Generale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale deve
essere retribuita direttamente al medico quando il medico, chiamato a domicilio, a sua insindacabile
decisione, giudichi l’ammalato trasferibile nello studio. Nel nuovo regime dei livelli essenziali di
assistenza - LEA - non rientrano prestazioni IMproprie né di comodo.
I medici associati di Cocquio: Dott. Ballarin, Dott. De Martino, Dott. Rizzo, Dott. Soldarini
Corre voce!
Informatore comunale di Cocquio Trevisago
Direttore responsabile:
Mario Ballarin
Proprietà ed editore:
Comune di Cocquio Trevisago
Via Roma 54, Cocquio Trevisago (Va)
Comitato dei garanti:
Agostino De Martino,
Giampietro Lupi,
Maria Luisa Savoldi,
Alberto Zanetta
Anno 18 - Numero 24
gennaio/marzo 2008
Registrazione Tribunale di Varese
numero 615 dell’1 ottobre 1991
Questo giornale è stampato su carta ecologica di alta qualità
Consulenza editoriale,
progetto grafico,
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Via Donatello,11 Ternate
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