Corre voce! Informatore comunale di Cocquio Trevisago Anno 18 - Numero 24 gennaio/marzo 2008 Il primo passo verso la realizzazione del Piano di Governo del Territorio PGT, assegnato l’incarico ai professionisti L’editoriale Dopo una approfondita analisi è stata stilata la graduatoria finale. Dal mese di maggio partiranno gli incontri con l’Amministrazione per definire il programma di lavoro. N el mese di aprile è stato compiuto un passo importante nel lungo percorso che porterà alla realizzazione del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cocquio Trevisago. Dopo una serie di quattro sedute della commissione giudicante, è stata stilata la graduatoria per la scelta del gruppo di professionisti che si occuperà di redigere tecnicamente il PGT. Dei cinque gruppi di professionisti che avevano fatto pervenire la propria offerta, all’atto di apertura delle buste un gruppo è stato escluso immediatamente per vizi formali nella presentazione della propria offerta. Nelle seguenti sedute sono stati valutati gli altri quattro gruppi candidati secondo i criteri stabiliti dal bando di gara e già dettagliatamente spiegati sul precedente numero del Corre Voce Veloce: sostanzialmente il curriculum dei partecipanti, la proposta tecnica di elaborazione del Piano secondo il disciplinare d’incarico e infine l’offerta economica. Ai vari criteri è stato assegnato un peso differente puntando soprattutto sulla validità della proposta tecnica. La prima riunione della commissione giudicante si è tenuta il 2 aprile scorso e l’ultima il 18 aprile, con stesura della graduatoria definitiva. In base a tale graduatoria è risultato vincitore il gruppo formato dall’Arch. Fabrizio Ottolini, Arch. Ugo Targetti, Arch. Ekaterina Solomatin, Arch. Giorgio Baldizzone e Dott. Alessandro Nicoloso. Tale gruppo è anche quello che si è meglio classificato nella graduatoria dei titoli curriculari e in quella delle proposte tecnico-metodologiche. L’esito della gara è stato già notificato al gruppo di professionisti vincitore, ed entro maggio si terranno i primi incontri con l’amministrazione comunale per mettere a punto i passi successivi nel percorso di realizzazione del PGT, come l’integrazione e il completamento nel dettaglio del disciplinare d’incarico, e la raccolta di tutti i dati necessari sul territorio del comune e sulla sua struttura socio-economica. Tra i primi compiti del gruppo incaricato c’è anche quello di rendere operative le proposte già fatte in sede di gara in merito alla costruzione del processo partecipato, vale a dire la messa in atto di tutte quelle iniziative che contribuiranno ad informare la popolazione sullo stato di avanzamento del PGT e a coinvolgerla nel processo realizzativo del Piano stesso. Biblioteca, i corsi fanno boom I corsi organizzati dalla Biblioteca Comunale di Cocquio Trevisago hanno ottenuto un risultato decisamente lusinghiero: ottima la partecipazione che ne ha decretato la riproposizione per il 2008-2009. S pesso si identifica il “fare cultura” esclusivamente con le grandi iniziative culturali come mostre d’arte, eventi letterari, grandi concerti e spettacoli musicali. C’è però anche un altro modo di fare cultura, complementare a questo e per certi versi necessario anche per accedere anche ai grandi eventi culturali. La formazione culturale delle persone si forma soprattutto attraverso l’apprendimento personale, e compito delle istituzioni deve essere quello non solo di promuovere i grandi eventi ma anche di favorire l’accesso di tutti a questo tipo di formazione. In questo contesto si inseriscono i corsi organizzati dalla Biblioteca Comunale di Cocquio Trevisago, suddivisi principalmente in corsi di lingue e altri riguardanti il tempo libero. Organizzati per la prima volta nella stagione 2007-2008 grazie agli sforzi dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cocquio, dell’Ufficio Cultura del Comune e della responsabile della Biblioteca Comunale, i corsi termineranno nella prima settimana di giugno e si può già affermare che hanno goduto di un ottimo successo, con quasi tutte le “classi” che hanno raggiunto il numero massimo di iscritti e una elevata fedeltà nella partecipazione. Molto buona la presenza ai corsi di lingue (inglese, francese e spagnolo), con il “tutto esaurito” nelle classi di inglese, e folta la partecipazione ai corsi di tecniche di concentrazione Si ricorda che il termine per la consegna del materiale (articoli, lettere, ecc.) per il prossimo numero del “Corre Voce!” è stato fissato a sabato 14 giugno 2008. e rilassamento, pilates ed espressività teatrale per bambini. Il corso di pilates, che inizialmente prevedeva 10 lezioni, a grande richiesta è stato integrato con ulteriori 10 lezioni. La conclusione ideale di questi corsi avverrà nella giornata del 7 giugno, in occasione dell’“Open Day” della Biblioteca, quando si svolgerà il “saggio” finale dei ragazzi che hanno partecipato al corso di espressività teatrale per bambini e la Biblioteca comunale sarà aperta al pubblico. Nella stessa giornata verranno presentati i corsi 2008/2009 che avranno inizio nel mese di settembre, e verranno fornite tutte le necessarie spiegazioni per chi vorrà partecipare. Infatti il successo dei corsi di quest’anno ha indotto l’Amministrazione e la Biblioteca Comunale a ripresentare e a potenziare ulteriormente l’offerta per la prossima stagione. Per quanto riguarda le altre attività della Biblioteca, segnaliamo che da lunedì 5 maggio è stato attivato il sito del sistema bibliotecario provinciale, che dall’indirizzo web A pag. 2: la presentazione del bilancio 2008 A pag. 3: dimostrazione antidroga alle scuole medie www.bibliotecheprovinciavarese.it darà la possibilità di consultare gli archivi di tutte le biblioteche della Provincia che aderiscono al progetto, e soprattutto di prenotare il prestito dei libri desiderati in qualunque biblioteca essi siano e farseli recapitare alla biblioteca più vicina per il ritiro. Inoltre nel mese di maggio si sono svolte le giornate sulla cultura promosse dalla Regione Lombardia “Fai il pieno di cultura”, e in particolare sabato 17 maggio la Biblioteca è stata aperta al pubblico, e alle ore 15.00 si è svolto un laboratorio di manualità per bambini. I bambini saranno ancora protagonisti sabato 31 maggio, alle ore 10.00, con l’ultimo appuntamento della stagione per “Un sabato in biblioteca”, che abbina le letture animate a laboratori manuali a tema. Anche questo è stato un progetto che ha riscosso molto interesse, soprattutto per l’aspetto dell’educazione alla lettura ma anche all’ascolto dei libri, quando letti da un adulto a bambini che ancora non sanno leggere. Michela Martinoia Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Risanare il bilancio, rilanciare le opere C ari concittadini, prosegue lo sforzo di questa amministrazione nel risanamento del bilancio del Comune, che soprattutto nella parte corrente continua ad avere un trend negativo. Dopo la decisa sterzata dello scorso anno, effettuata anche con la dolorosa misura dell’addizionale Irpef, ora si tratta di lavorare sull’ottimizzazione delle risorse. Il Bilancio presenta vari progetti per razionalizzare i costi: per il servizio di polizia locale e per quello di raccolta e smaltimento rifiuti si è deciso di consorziarsi con altri comuni, il che dovrebbe portare nel medio periodo a una riduzione dei costi e a un miglioramento dell’efficienza dei servizi. Anche per la piattaforma ecologica è prevista una razionalizzazione, per un migliore controllo delle procedure di conferimento dei rifiuti. Sempre per quanto riguarda i servizi alla popolazione è alle sue fasi iniziali un progetto per offrire un nuovo asilo nido, in collaborazione con la Scuola Materna di S.Andrea, con oltre 20 posti che andranno ad aggiungersi a quelli della struttura della Torre, che a sua volta dovrebbe venire ampliata. Per quanto riguarda le opere pubbliche, dopo i lavori effettuati sulla SP 39 e ormai prossimi alla conclusione, nel bilancio sono stati finanziati la fognatura per Strada Valle e vicolo San Bartolomeo, l’ampliamento della Scuola Elementare Salvini di S.Andrea, la costruzione delle tribune per la palestra delle scuole (ottenute con contributo del Ministero dell’Economia e delle Finanze), per citarne solo alcune. E il nuovo municipio? è chiaramente un obiettivo di questa amministrazione; non sono ancora state vagliate tutte le possibilità anche se tenderei ad escludere la sua coistruzione nel sito dove sorge oggi il Comune. Per il 2008 è prevista la spesa per acquisire il terreno, quindi nel 2009 si potrà accendere il mutuo: stimiamo che il nuovo edificio possa costare intorno ai 1.200.000 euro. Mario Ballarin 2 Bilancio Più efficienza e più infrastrutture Nel bilancio di previsione 2008 sono previsti una serie di progetti per continuare sulla strada del riequilibrio di bilancio soprattutto nella parte corrente. Numerosi gli investimenti in infrastrutture: scuole, acquedotto e fognature. G iovedì 27 marzo è stato presentato in Consiglio Comunale il Bilancio di previsione per l’anno 2008, accompagnato come sempre dalla previsione pluriennale per gli anni 2008-2010. Va detto subito che il bilancio 2008 non presenta particolari variazioni rispetto al 2007, inserendosi in un percorso di continuità delle scelte economiche e finanziarie dell’amministrazione. Parte corrente e investimenti: una distinzione importante Vale la pena di sottolineare ancora una volta che il bilancio è suddiviso in due parti principali, che hanno due percorsi separati: la parte corrente, cioè l’equilibrio tra le spese correnti del comune (personale, servizi, etc.) e le entrate correnti (tasse comunali, proventi delle contravvenzioni, etc.), e la parte di investimenti, vale a dire le spese straordinarie che il comune deve mettere in atto per finanziare le opere pubbliche sul territorio (fognature, acquedotti, etc) e non solo. Quando si dice che il bilancio comunale è in crisi ci si riferisce alla parte corrente; questo non significa che il comune non possa comunque effettuare investimenti, sebbene un comune in crisi nella parte corrente non possa permettersi la stessa libertà di spesa di uno che non ha problemi sotto quell’aspetto. La situazione di parte corrente del bilancio di Cocquio Trevisago è invece purtroppo in grave sofferenza, con una tendenza negativa che sin dallo scorso anno si è cercato di arginare, ma che tuttavia rimane, seppur mitigata, a meno di ulteriori correttivi. Il deficit di bilancio deve essere infatti coperto, oltre che dalle entrate tributarie (ICI, tributi sui servizi, addizionale Irpef) e dai trasferimenti statali, anche da entrate non specificamente destinate a coprire la parte corrente come per esempio una quota degli oneri di urbanizzazione. Gli stessi trasferimenti dallo Stato, per esempio, che rimangono stabili a fronte di una continua crescita dell’inflazione, di fatto diminuiscono, mentre l’aumento delle spese del Comune, soprattutto in determinati ambiti come il sociale, la scuola o l’amministrazione corrente, è molto marcato, spesso a causa di nuove competenze in questi campi che il comune acquisisce a seguito del decentramento amministrativo. Lo scorso anno è stato dato un “colpo” di remi per raddrizzare la barca che andava alla deriva, introducendo l’addizionale Irpef, soluzione dolorosa che ha tuttavia raggiunto il suo scopo di invertire la tendenza negativa. Quest’anno l’azione dell’amministrazione prosegue cercando di andare a incidere su alcuni aspetti strutturali della spesa corrente attraverso una serie di progetti ad hoc per riuscire a equilibrare entrate e spese correnti. Per quanto riguarda le entrate possiamo dire che non ci sarà nessun incremento delle tasse locali per il 2008 rispetto al 2007, e nemmeno delle tariffe come quelle della mensa e del trasporto per gli studenti delle scuole. L’amministrazione ha invece innalzato la quota di reddito esente dall’addizionale Irpef da 10.000 euro a 13.000 euro annuali, alleviando ulteriormente il peso sulle famiglie meno abbienti. Tre progetti per risanare I progetti annunciati per cercare di riequilibrare la parte corrente del bilancio sono tre. Il primo riguarda il servizio vigili, che attualmente è composto da tre agenti ed è insufficiente a coprire tutto il territorio del comune con orari congrui rio dell’ente. La soluzione proposta è quella di entrare nel consorzio “Unione del Verbano” che conta diversi comuni ed è composto da circa 16-17 vigili, che possono così venire dislocati al meglio coprendo più uniformemente il territorio. Inoltre l’Unione permette a ciascun agente di sviluppare la propria professionalità, anche partecipando a corsi di formazione, specializzandosi così in diverse tipologie di servizio e quindi disponendo di una forza più preparata e flessibile. La razionalizzazione del servizio vigili non comporterà il primo anno risparmi sensibili, anche a causa del contributo “una tantum” di adesione all’Unione di circa 37.000 euro, ma a regime dovrebbe generare un risparmio di circa 35.000 euro l’anno, secondo una valutazione prudenziale. L’adesione all’Unione del Verbano non è tuttavia una pura questione economica, ma mira soprattutto a un miglioramento del servizio, con una maggior copertura del territorio e servizi più efficienti. Sarebbe quindi vantaggiosa anche a parità di costo. Il secondo progetto, questo ancora in fase embrionale, riguarda la razionalizzazione delle scuole materne e degli asili nido con un drastico ampliamento dell’offerta. L’attuale asilo nido, situato nella struttura in località Torre, ha infatti una capienza di soli 9 bambini e anche il probabile intervento di ampliamento della struttura ne aumenterà la capacità fino a 14 bambini. Si è fatta così strada l’idea di ad assicurare una costante presenza sul territorio. Del resto non si potrebbe ampliare l’organico rischiando di compromettere seriamente l’equilibrio finanzia- incrementare l’offerta alle famiglie aiutando una delle scuole materne presenti sul territorio a sviluppare un’offerta integrata da 0 a 5 anni, dal nido alla materna, ottimizzando così i costi e aumentando l’efficienza. Da un incontro preliminare con le scuole materne del paese è emersa la disponibilità dell’asilo di S.Andrea a utilizzare il secondo piano della struttura, ora in disuso, per fornire questo tipo di servizio, purché aiutati nella ristrutturazione del vizio. Si è quindi pensato di aderire a questo consorzio, che una volta a regime consentirà di risparmiare, secondo i calcoli, 10.000 euro nel 2008 e 20.000 euro nel 2009, e a condizioni invariate circa 30.000 euro l’anno. Per quanto riguarda la piattaforma, si è optato per regolamentare piano. L’amministrazione è pronta a investire 45.000 euro in cambio della realizzazione di oltre 20 nuovi posti per quanto riguarda l’offerta degli asili nido. l’accesso ai residenti come avviene negli altri comuni limitrofi (questa sembra essere una delle cause per cui molti cittadini di altri paesi vengono a scaricare liberamente alla piattaforma di Cocquio, generando quindi maggiori costi), provvedendo all’installazione di una pesa, alla distribuzione di un apposito badge a tutte le famiglie, all’acquisto del software necessario e infine all’istituzione di apposite tariffe per l’accesso alla piattaforma. Queste operazioni incideranno sul bilancio per circa 50.000 euro, ma genereranno un drastico risparmio sui costi di gestione e smaltimento della piattaforma ecologica che si cominceranno a vedere già dal prossimo anno. Il personale è indubbiamente la maggiore fonte di spesa del comune, ma va segnalato che le 21 persone attualmente occupate nell’ente sono il livello minimo, tenendo conto delle dimensioni del comune e delle competenze ad esso affidate. Per il prossimo anno si prevede di assumere 2 persone presso l’Ufficio Tecnico, attualmente in carenza di organico, di cui una di raccordo con l’Ufficio Tributi. Il totale del personale salirebbe così a 23, ma i 3 agenti della polizia municipale saranno presi in carico dall’Unione del Verbano riportando così il numero dei dipendenti a 20. Rifiuti, il comune spende troppo Il terzo progetto riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la spesa più elevata di parte corrente dopo quella relativa al personale e quella che ha avuto il maggiore incremento annuale, alla quale va aggiunta la spesa elevata derivata dalla gestione della piattaforma ecologica. Si è notato che il passaggio dalla contrattazione individuale al contratto collettivo per tramite della Comunità Montana della Valcuvia non ha portato un effettivo risparmio ma un aumento dei costi; inoltre sembra che la quantità di rifiuti prodotti dal Comune di Cocquio sia aumentata rispetto agli scorsi anni; a questo proposito calcoli sono difficili perché la Comunità effettua pesate a campione e non su tutti i singoli carichi che conferiscono da ogni paese. In ogni caso, dopo una serie di ricerche, è emerso che molti comuni della provincia (circa 25) si sono aggregati intorno al Comune di Sesto Calende per contrattare insieme la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti con una sola ditta appaltatrice, generando sensibili risparmi sulla contrattazione singola del ser- Investimenti: strade e fogne, e nel 2009 il municipio Per quanto riguarda la parte degli investimenti del bilancio 2008, sono previste una serie di spese come l’abbattimento delle barriere architettoniche (per 20.000 euro), l’ammodernamento delle dotazioni informatiche degli uffici (10.500 euro), la realizzazione delle tribune della palestra comunale (50.000 euro, ottenuti con un finanziamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze), l’acquisto di arredi e materiali per lo Spazio Giovani di Cà Tognola, 5.000 euro per l’illuminazione delle strade. Salendo di importanza (dell’investimento) segnaliamo 121.000 euro per l’asfaltatura delle strade, 75.000 euro per l’acquisto di nuove aree contigue al parco comunale, 200.000 euro per completare i lavori di ampliamento della Scuola Elementare Salvini e 1.397.000 euro per la realizzazione della fognatura e dei servizi in Strada Valle e Vicolo S. Bartolomeo (è stato acceso un mutuo di 920.000 euro presso la cassa Depositi e Prestiti). I 350.000 euro necessari alla realizzazione del collettore fognario tra Via Milano, Via Pascoli e Via Manzoni sono stati coperti dal contributo di privati interessati alla costruzione dell’opera (in particolare l’Istituto Sacra Famiglia e la ditta Cima). Per il 2009 è previsto lo stanziamento di 120.000 euro per il marciapiede di Caldana, 100.000 euro per la costruzione di nuovi campi al cimitero di S.Andrea e 200.000 euro per riqualificare Piazza XXV Aprile a Cocquio. Infine, per quanto riguarda la costruzione del nuovo Municipio, sono stati previsti a bilancio 1.200.000 euro nel 2009, da ottenere tramite un mutuo, e altri 270.000 euro nel 2010 per l’acquisizione degli arredi. Una parte di questo investimento, stimata in circa 400.000 euro, potrebbe essere recuperata dalla vendita degli immobili che oggi costituiscono il Municipio e la Scuola “Maletti”. Pier Cesare Malgarini Assessore al Bilancio Dagli uffici Banda larga a tutti i costi La lotta alla droga spiegata dai protagonisti Con un nuovo sollecito a Telecom Italia e lo studio di una nuova soluzione wireless il Comune sta stringendo i tempi per portare la banda larga anche a Cocquio artedì 22 aprile alla Scuola Media “Dante Alighieri” di Cocquio Trevisago si è svolta una lezione molto particolare e sicuramente interessante. Il “docente” di questa lezione era il Maresciallo Capo Marco Barbani, comandante del Nucleo Cinofili della Guardia di Finanza di stanza all’aeroporto di Malpensa, e l’argomento della lezione era la droga. L’iniziativa è nata dalla Polizia Locale di Cocquio Trevisago, in particolare dall’Agente Ennio Bianchi, che ha trovato immediatamente la collaborazione dell’Istituto Scolastico e del Preside Prof. Francesco DeLeo. I vari tipi di droghe, i loro effetti, i gravi rischi che si corrono assumen- C ome tutti i cittadini sanno, purtroppo a Cocquio Trevisago non è ancora disponibile l’accesso ad internet via ADSL; questo è dovuto principalmente al fatto che le infrastrutture di Telecom Italia non sono state adeguate alle caratteristiche tecniche necessarie per la fornitura della connettività su banda larga via cavo. Prendendo atto della situazione esistente, il Sindaco ha quindi scritto in via ufficiale agli enti competenti (tra gli altri al Ministero delle Comunicazioni, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia, Regione Lombardia, Provincia di Varese, Prefettura di Varese) sollecitandoli ad attivarsi presso Telecom Italia per arrivare al più presto alla copertura del territorio di Cocquio, la cui assenza è tanto più inspiegabile quanto più la gran parte dei paesi limitrofi ha la possibilità di accedere a questa tecnologia. Tra le varie risposte ricevute segnaliamo quella della Prefettura di Varese che invita Telecom Italia a “Voler adottare ogni opportuna iniziativa per favorire l’attivazione del servizio ADSL nel suddetto Comune, atteso che lo stesso oltre ad essere di estrema utilità in ogni contesto sociale e lavorativo, risulta altresì indispensabile per il compimento di numerosi ed importanti adempimenti previsti dalla normativa vigente”. La risposta di Telecom La stessa Telecom Italia ha risposto alla lettera del Sindaco ammettendo candidamente che “I piani di copertura dei servizio ADSL sono stati da Telecom Italia definiti dando priorità alle situazioni che permettevano di raccogliere il maggior numero di clienti e che nel contempo presentavano minori complessità realizzative”. Poiché come Comune ci sentiamo in grado di escludere le “complessità realizzative”, anche solo per il semplice fatto che molti altri comuni intorno a noi hanno le stesse caratteristiche del nostro e quindi non vediamo dove possa risiedere tecnicamente il problema, ne consegue che i cittadini di Cocquio Trevisago sono stati esclusi perché ritenuti economicamente “poco appetibili” da Telecom Italia. Naturalmente sappiamo che le decine di aziende e le centinaia di famiglie presenti sul territorio non la pensano così, ma questo è l’atteggiamento di Telecom Italia che nella sua lettera di risposta, si rende comunque disponibile a “Valutare congiuntamente ogni possibile soluzione (ad esempio: agevolazioni nell’uso delle canalizzazioni esistenti di proprietà del Comune, posa di cavi in coincidenza con scavi previsti/pianificati per opere di pubblica utilità, ecc.) che possa favorire l’abbattimento dei costi e la riduzione dei tempi di realizzazione”. Conclude il Dott. Paolo Di Bartolomei, responsabile dei Rapporti con le istituzioni locali, promettendo al Sindaco che “Il responsabile dello sviluppo della rete competente per il territorio in cui il suo Comune è situato, è a sua completa disposizione”. A questo punto certamente prenderemo questa palla al balzo per contattare il responsabile di zona di Telecom Italia e verificare di persona questa “disponibilità” della Telecom che è rimasta per ora sulla carta. Anche perché il comune ha già previsto nei lavori effettuati sulle strade - per esempio quello sulla SP 39 in fase di ultimazione - la posa contestuale degli alloggiamenti per i cavi di telecomunicazioni. Nuove alternative wireless Nel frattempo il Comune si sta comunque muovendo per continuare a offrire nuove alternative nel campo dei collegamenti wireless: dopo i due operatori NGI e Quattronetworks, che già erogano i loro servizi sul territorio di Cocquio, è stato contattato anche l’operatore SeprioCom, che ha proposto di creare una rete wireless civica, sulla scia di quanto ha già predisposto a Mozzate, Travedona Monate, Comabbio, Mercallo, Castelseprio e molti altri in provincia di Varese e di Como. La tecnologia consiste in una centrale operativa di rete, un nodo principale di distribuzione del segnale Wi-Fi e un certo numero di ripetitori di segnale per estendere lo stesso in tutto il territorio comunale. Le antenne che verrebbero utilizzate sono assolutamente innocue dal M do droghe, la prevenzione, non studiati su un libro o spiegati da un pur preparato professore, ma descritti da chi ogni giorno si trova in prima linea contro il traffico e lo smercio di stupefacenti. E in questa lotta senza quartiere il cane è un elemento fondamentale, è “l’arma letale” per eccellenza nella lotta alla droga. Il Maresciallo Barbani ha descritto come avviene l’addestramento del cane antidroga: l’abbinamento ad un istruttore con cui ci deve essere la massima intesa, l’apprendimento tramite il gioco e rigorosamente punto di vista elettromagnetico, con un’emissione di 100 milliWatt, dieci volte inferiori a quelle di un singolo cellulare (1 Watt). In caso di installazione di una tale rete, tutti i cittadini potrebbero godere di accesso a Internet a tariffe agevolate (intorno ai 15 euro al mese) e volendo anche del servizio di fonia (pagando un costo aggiuntivo) con l’eliminazione del canone Telecom. La connessione a banda larga e i relativi servizi avvantaggerebbero ovviamente anche le imprese e i costi dovrebbero essere inferiori a quelli attualmente sostenuti per utilizzare soluzioni alternative alla connessione ADSL. Per il Comune questa opportunità si tradurrebbe in un drastico ridimensionamento dei costi telefonici (come peraltro divenuto obbligatorio dalla legge finanziaria 2007), con collegamenti gratuiti tra le varie sedi istituzionali, e nella possibilità di ricevere una parte degli utili generati dagli abbonamenti sul territorio comunale, da utilizzare per scopi sociali. Naturalmente l’Amministrazione sta vagliando la validità, soprattutto dal punto di vista dell’affidabilità, di questa soluzione è vedrà se sarà il caso di adottarla, in alternativa alle soluzioni già esistenti, a beneficio di tutti i cittadini. Luigi Nigri Assessore all’Ambiente e al Territorio senza violenza sull’animale, l’allenamento a riconoscere i vari tipi di droga attraverso dei prodotti sintetici che simulano l’“odore” e le caratteristiche tipiche delle varie droghe e non – come qualcuno ancora pensa – con l’utilizzo delle droghe vere e proprie che causerebbero dipendenza all’animale. L’effetto di questa testimonianza “dal vivo” di lotta contro le droghe ha creato profonda impressione sui ragazzi delle classi seconde e terze della Scuola Media, tanto che l’attenzione durante le due ore di spiegazione, dalle 9,30 alle 11,30 è sempre stata molto alta e pochi i momenti di “disturbo”. Il caloroso e prolungato applauso finale da parte dei ragazzi ha confermato che, se affrontato con il giusto approccio e con le persone adatte, il tema del contrasto alla droga accoglie il favore 3 e l’interesse dei giovani. Ancora più coinvolgente la dimostrazione pratica, avvenuta nel cortile esterno della scuola, di un’operazione antidroga effettuata con i cani. Dapprima è stata mostrata l’abilità dei cani antidroga di agire in modo rapido ma efficace alla ricerca di persone che portano con sé gli stupefacenti, anche in mezzo alla folla come potrebbe essere quella di un aeroporto o una stazione ferroviaria. La seconda dimostrazione, in cui è stato simulato un arresto congiunto da parte della polizia locale e delle Fiamme Gialle, ha coinvolto anche i cani dell’unità antiterrorismo, addestrati per inseguire e bloccare i malviventi senza che le forze dell’ordine sparino un solo colpo, azione che potrebbe rivelarsi disastrosa e controproducente in situazioni particolarmente affollate. Il finto delinquente che ha tentato di sfuggire all’arresto è stato infatti raggiunto dal cane in pochi metri e trattenuto sul posto, permettendo agli agenti di sopraggiungere e immobilizzare il fuggiasco. Appuntamento a settembre per la festa dell’ambiente D a qualche anno ormai i cittadini di Cocquio Trevisago sono abituati a partecipare, in una domenica primaverile, alla manifestazione “Strade da vivere”, una giornata dove tutti vengono invitati a lasciare a casa l’automobile e godersi il paese passeggiando per le sue vie, accompagnati da una serie di iniziative che spaziano dal divertimento, alla musica, alle tematiche ambientali ed ecologiche. Purtroppo quest’anno, per una serie di coincidenze fortuite, non si è potuto organizzare la manifestazione in primavera. Infatti la data originaria, prevista per domenica 20 aprile, è saltata a causa delle elezioni politiche anticipate: per un comune medio-piccolo come il nostro affrontare le elezioni vuol dire praticamente impegnare la totalità del personale nella macchina elettorale, il che preclude ogni ulteriore attività a supporto di eventi esterni. È stato preso in considerazione lo spostamento della manifestazione alle settimane successive, ma da domenica 27 aprile il calendario vede praticamente ogni fine settimana impegnato per qualche manifestazione o evento a livello comunale, o parrocchiale o ad opera di vari enti e associazioni presenti sul territorio. Poiché è antica e consolidata regola che, per quanto possibile, l’amministrazione non contrapponga due manifestazioni nello stesso giorno, si è presa la decisione di spostare la giornata alla fine della stagione, ovvero al 21 settembre 2008, in modo da coinvolgere anche i bambini e gli istituti scolastici che a quella data avranno già ripreso le lezioni. Una nuova formula Questo spostamento dà anche la possibilità al Comune di far partecipare i cittadini all’organizzazione dell’evento, proponendo iniziative e progetti che potranno essere fatti propri dal Comitato organizzatore. Il Comune ha infatti ritenuto opportuno assumere la responsabilità complessiva dell’organizzazione (e il relativo sostegno finanziario) di una giornata-evento dedicata all’ecologia e alla tutela dell’ambiente e del territorio, anche modificando la formula originaria della manifestazione, e ritiene fondamentale la partecipazione delle forze vive presenti a Cocquio Trevisago (e anche oltre, se possibile): enti, associazioni e singoli cittadini. L’amministrazione intende quindi proporre una nuova formula che sappia andare oltre il tradizionale “Strade da Vivere”, ma naturalmente mantenendo l’argomento principale della giornata, che sarà quello ecologico-ambientale nelle sue molteplici sfumature: difesa del territorio, lotta all’inquinamento, utilizzo di energie alternative, risparmio energetico, edilizia sostenibile. A fianco di questo nucleo centrale troveranno come sempre spazio numerose iniziative di tipo ricreativo, culturale, musicale, sportivo e artistico, affinché ogni angolo del paese possa costituire una piacevole sorpresa e un invito a godersi più spesso il nostro comune lasciando l’automobile a casa. Nel dare appuntamento a tutti il 21 settembre, quindi, invitiamo coloro che sono interessati a collaborare a questa importante giornata-evento a mettersi in contatto con il Comune, oppure a presentare i propri progetti, che saranno valutati tenendo conto della qualità delle iniziative proposte, della pertinenza rispetto allo spirito della manifestazione e della sostenibilità economica. Inoltre l’amministrazione ringrazia fin da ora tutti coloro che si stanno impegnando attivamente per la buona riuscita dell’evento. 4 Vita di paese RISPETTO PER I CADUTI IN GUERRA Q uante volte passando davanti al Comune ci siamo soffermati a leggere le lapidi del monumento ai caduti? Molte. Ci siamo però meravigliati dello stato di abbandono in cui versava l’opera citata che poco si addiceva a chi aveva immolato la propria vita per permetterci, oggi, di vivere come nemmeno chi si è sacrificato avrebbe potuto immaginare. Lo storico monumento necessitava proprio di un deciso intervento di restauro. Cosa fare per rimediare a questa situazione? Se lo è chiesto il Gruppo Culturale e Sportivo Amici di Cocquio. Dopo averne discusso in consiglio direttivo, si è deciso di intervenire con un’opera di sistemazione del monumento, in accordo con l’amministrazione comunale. Alcuni soci volonterosi hanno quindi cominciato a lavare in profondità il monumento con l’idropulitrice, per poi intervenire con acqua e acido a pulire il tutto. Successivamente hanno ripassato alcune scritte ed hanno provveduto a stendere una mano di prodotto protettivo sulle lapidi. In poco tempo l’opera ha ripreso il suo stato originale, ed anche se ci rendiamo conto che è stato un intervento di manutenzione poco appariscente, sono questi piccoli gesti di attenzione che possono restituire ai caduti il rispetto che giustamente meritano. IL GRUPPO CULTURALE E SPORTIVO AMICI DI COCQUIO ORGANIZZA PER IL GIORNO 08/06/08 CON LA LIBERA PARTECIPAZIONE DELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE UNA GITA AL FORTE DI ORINO CON SPAGHETTATA IN LOCO ALLE ORE 12,00 La spaghettata è offerta dal Gruppo organizzatore. Prima dopo Carnevale Cocquiese 2008 A nche quest’anno, come è tradizione, si è svolto il Carnevale Cocquiese, organizzato dal Gruppo Culturale e Sportivo Amici di Cocquio in accordo con l’amministrazione comunale. Pur non avendo le caratteristiche che si riscontrano in paesi più grandi, il successo della giornata è stato evidente ed il coinvolgimento della popolazione, soprattutto a livello di bambini, entusiasmante. La manifestazione si è svolta per le vie di Cocquio, con sosta alla “Sacra Famiglia”, ed è culminata al Centro Commerciale. Coriandoli, stelle filanti, adulti e bambini in maschera, il cannone del carro del “Pirata” che sparava coriandoli, la banda di Caldana, Carnisio e Cerro con le sue esecuzioni, la gioia degli ospiti della Sacra Famiglia e l’assalto alle “chiacchere” del Centro Commerciale, hanno rallegrato la festa. Il Gruppo degli Amici di Cocquio esprime tutta la propria soddisfazione per il risultato ottenuto, che ha comportato l’impegno dell’associazione a partire dai mesi di ottobre-novembre con la scelta del carro, l’organizzazione di tutti gli aspetti della manifestazione (percorso, soste, ritrovo finale) e il coinvolgimento delle varie associazioni ed enti che sono stati protagonisti del Carnevale Cocquiese. Oltre al Centro commerciale ed alla banda di Cocquio ha risposto con entusiasmo 1’Oratorio di S. Andrea con la partecipazione dei suoi carri con i bambini delle scuole materne ed elementari. Anche se purtroppo altre associazioni, enti e oratori non hanno ritenuto di partecipare alla manifestazione, il Gruppo Amici di Cocquio rinnova fin da ora l’invito a partecipare alla prossima edizione del Carnevale e contestualmente ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a rendere l’edizione di quest’anno una grande festa, soprattutto la popolazione che ha partecipato in massa. Grazie a tutti e... al prossimo Carnevale! Una barca molto speciale Il 3 maggio scorso è stata ufficialmente consegnata ai ragazzi della Sacra Famiglia l’imbarcazione che permetterà loro di effettuare in acqua terapie che si sono rivelate molto efficaci S abato 3 maggio 2008 alle 17.30, presso il Centro Commerciale di Cocquio, si è svolta una cerimonia particolarmente importante per i ragazzi dell’Istituto Sacra Famiglia di Cocquio. Alla presenza delle autorità locali dei Comuni di Cocquio Trevisago, Gavirate e Besozzo, tra cui spiccava il Presidente della Provincia di Varese Dario Galli, nonché degli atleti della squadra nazionale italiana di Adaptive Rowing che si sono qualificati per le Paralimpiadi di Pechino 2008, è stata consegnata loro e contestualmente presentata al pubblico una imbarcazione Adaptive Rowing 4+ (quattro con timoniere), appositamente progettata per permettere ad atleti disabili di poter scendere in acqua ed effettuare allenamenti in acqua e gare dimostrative. L’imbarcazione, del valore commerciale di circa 9000 euro, è stata acquistata a seguito di una raccolta fondi promossa dalla Federazione Italiana Canottaggio, FIC Comitato Lombardo, Canottieri Gavirate e Comune di Cocquio Trevisago: l’iniziativa, che ha preso il nome “Una barca per i ragazzi della Sacra Famiglia”, ha ottenuto in breve tempo gita al forte di orino il risultato sperato grazie al contributo di numerosi cittadini, aziende ed enti, tra cui il Comune di Cocquio Trevisago che ha erogato un “gettone” di 1000 euro. Tra i calorosi applausi della gente, il Presidente Galli si è dichiarato orgoglioso di rappresentare un territorio, come quello della Provincia di Varese, così attento e sensibile ai bisogni dei più deboli. Questa attrezzatura I partecipanti potranno partire da Cerro (parcheggio), con guida, alle ore 8.30 o dal Campo dei Fiori con orario libero. Gli alunni dovranno essere accompagnati ciascuno da un genitore o dai genitori. Si consiglia di indossare indumenti e scarpe adatte alla camminata. permetterà ad alcuni ospiti dell’Istituto Sacra Famiglia, disabili mentali, di aumentare il proprio coinvolgimento nella pratica sportiva che ha già dato loro notevoli benefici sia dal punto di vista del controllo delle turbe psichiche sia da quello del controllo dei movimenti e del corpo. Disabilità mentale e canottaggio: la Sacra Famiglia fa scuola Il progetto “Adaptive Rowing” (canottaggio per disabili) è infatti nato nel 2003, quando un gruppo di una decina di ospiti dell’Istituto Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago, tutti maggiorenni con difficoltà psichiche e motorie, si è avvicinato al mondo del canottaggio utilizzando l’esperienza e le strutture sportive della Società Dilettantistica Canottieri Gavirate, riconosciuta a livello provinciale, regionale e nazionale come centro di preparazione sportiva al canottaggio per atleti disabili. L’obiettivo del progetto era di ottenere attraverso l’attività sportiva sia benefici motori, quali il miglioramento ed il mantenimento della coordinazione e del tono muscolare, sia psicopedagogici, quali l’inserimento in uno spazio che, attraverso la gratificazione concreta, innescasse positivi processi di crescita dell’autostima. I risultati sono andati al di là di ogni più rosea aspettativa: il gruppo, grazie al lavoro svolto, da un’iniziale prevalente attività di vascavoga e remoergometro ha acquisito sufficienti competenze tecniche per essere inserito nelle normali sessioni di allenamento in acqua aperta remando insieme ad atleti normodotati su barche multiple, e nel 2005 parte degli atleti disabili della Sacra Famiglia sono stati in grado di formare un equipaggio e partecipare ad una competizione sportiva a livello nazionale con un’imbarcazione 4 Jole. Risultati entusiasmanti Visti i risultati più che incoraggianti gli organizzatori dell’iniziativa si sono posti l’obiettivo di allargare l’esperienza sportiva ad altri ospiti dell’Istituto Sacra Famiglia, di coinvolgere altri disabili provenienti dalle strutture della zona, e contestualmente di partecipare a nuove esperienze di gara con una barca propria. Si poneva così il problema di acquistare una barca con caratteristiche speciali, adatta a questo particolare scopo: è nata così l’iniziativa della raccolta fondi “Una barca per i ragazzi della Sacra Famiglia” che nel giro di pochi mesi ha portato all’acquisto dell’imbarcazione. Vita di paese 5 Il “Presepe” degli Alpini, la tradizione sfida la modernità G rande successo e tanta ammirazione ha suscitato nei numerosissimi visitatori – provenienti anche dai paesi vicini - lo spettacolo del Presepio allestito dal Gruppo Alpini nel lavatoio di Via Madonnina a Cocquio Trevisago. Presepio costruito con abile maestria e scenografia su una superficie di 30 metri quadrati con 60 casette in perfetto stile palestinese. La capanna della Natività di un metro per un metro riproduceva un vecchio cascinale; il gioco di luci poi creava un’atmosfera davvero suggestiva. Peccato che a causa della stupidità (che insieme all’universo è la seconda cosa infinita) uno scellerato ha rubato la statua di S.Giuseppe che ovviamente mancherà nell’allestimento del prossimo anno. E ora... un po’ di storia Il presepe (praesepium, ovvero recinto chiuso, mangiatoia) è uno dei simboli più radicati nella nostra tradizione. L’immagine pittorica della natività risale al 3° secolo: se ne trova testimonianza nelle catacombe romane, re magi guidati dalla stella compresi. Per San Leone Magno questi erano tre, e portarono incenso (omaggio alla divini- tà), mirra (all’essere uomo) e oro (alla regalità).Tre, numero archetipo delle razze umane (semita, giapetica e camita) e dell’età dell’uomo: gioventù, maturità e vecchiaia. Ma si deve a San Francesco la rappresentazione del presepio come l’abbiamo ai nostri giorni fu allestito la notte di Natale del 1223 a Greccio, immagine poi magistralmente interpretata da Giotto nella basilica diAssisi, in un ciclo che rappresenta una svolta epocale della pittura. Da allora sono tante le rappresentazioni storiche della natività: da Piero della Francesca a Filippo Lippi, da Durer a Rubens, per arrivare al Sette-Ottocento con la diffusione massiccia del presepe fino ai nostri anni Sessanta, all’arrivo – dal nord – del pino, con ornamenti festosi e lucenti. Dopo una flessione, la tradi- zione del presepe è ripresa negli anni ’80, a cominciare dalle regioni del nostro meridione. E siamo all’oggi Un oggi molto incerto e un po’ fosco. Perché neanche tanto in sordina vengono portati attacchi alla nostra identità religiosa, sociale, morale e storica secondo una errata quanto devastante e distorta concezione di accoglienza del diverso, ignorando che la diversità può essere ricchezza non sostituendo la nostra identità con quella altrui ma adattando quella degli altri alle regole che ci siamo dati e che sono la sommatoria di ciò che siamo. Una concezione che finisce per stupire gli stessi che si vorrebbero rispettare e che sono i primi a spiegarci che le figure che noi celebriamo sono sacre anche per loro. Così, forti della nostra cultura debole, rincorriamo gli altri demolendo uno alla volta i nostri fondamentali: la religione, la famiglia (cellula base della società, definita “piccola patria” dal filosofo Benedetto Croce, cellula costitutiva della più grande Patria), la concezione di ciò che è morale, le varie tessere del mosaico della nostra storia. Viene davvero da chiederci, con una presa di coscienza che non deve comunque rinunciare alla nostra humanitas, dove stiamo andando, cosa stiamo diventando. Le attività di marzo e aprile Il 14-15-16 Marzo gli Alpini hanno distribuito le uova pasquali di cioccolato i cui proventi sono stati destinati alla Associazione Italiana Leucemie. Domenica 30 Marzo è stata celebrata la Giornata del Ricordo organizzata da famigliari dei caduti e dei dispersi nell’ultima guerra mondiale. Sabato 26 Aprile il Gruppo Alpini ha organizzato la ormai tradizionale passeggiata ecologica. Quest’anno la meta è stata il monte S.Michele, raggiunta partendo da S.Antonio (Arcumeggia) percorrendo il sentiero “delle capre” fino La Squadra Antincendio compie vent’anni... e guarda al futuro L a SVAPC (Squadra Volontari Antincendio e Protezione Civile) di Cocquio Trevisago festeggia quest’anno 20 anni di attività. Potrei raccontare le attività svolte, raccogliere in un librone gli interventi realizzati in tutta Italia (Alessandria, Gravellona, Gaddhura,…), i ricordi d’incendi spaventosi o notti sotto la pioggia a svuotare cantine, le tensioni e timori durante le ricerche persone che abbiamo gestito oppure le giornate passate sulla nostra montagna per renderla sicura e piacevole… le iniziative per l’ambiente come la triturazione e Strade Da Vivere… ma queste cose sono il passato. Mi piace di più raccontare quali sono i nostri progetti, come vediamo il futuro e le sfide che ci vedono attori in primo piano. L’antincendio arriva... dal cielo La stagione degli incendi boschivi (che qui al nord va da Dicembre ad Aprile) ci vede coinvolti in modo pesante su un servizio innovativo che gestisce direttamente la Regione Lombardia con il coordinamento della Provincia di Varese e del Parco Campo dei Fiori:il servizio d’intervento di spegnimento elitrasportato. Si tratta della punta di diamante del servizio di spegnimento degli incendi boschivi e che solo in Lombardia viene realizzato con volontari che dedicano il loro tempo e la loro professionalità. Oltre 15 volontari della SVAPC sono riconosciuti idonei a questo tipo di servizio che come nel caso del 118 prevede dei turni giornalieri di pronta partenza con il mezzo che permette di raggiungere il più rapidamente il luogo dell’incendio: l’elicottero. In questo modo la SVAPC è già intervenuta sugli incendi di Monteviasco, di Cremia (in provincia di Como) e Golasecca. Durante la stagione estiva, la SVAPC verrà invece chiamata dalla Regione Lombardia a supportare le situazioni di emergenza AIB (Antincendio Boschivo) nelle regioni mediterranee. In questo caso i volontari della SVAPC sono stati capaci di una dimostrazione di competenza e dedizione che ha permesso a ben 10 volontari di superare l’esame di 2° livello AIB della Regione Lombardia (di cui tre Capisquadra) e quindi essere chiamati ad interve- nire in tutte le situazioni più estreme su tutto il territorio nazionale. Quanti interventi! L’attenzione posta in questi anni dalla SVAPC all’AIB è legata a tre precise necessità: la prima è che il territorio di Cocquio Trevisago è per ben due terzi costituito da bosco; la seconda che è dalla Montagna che provengono i maggiori rischi in termini ovviamente di incendi ma soprattutto idrogeologici. Il mancato controllo di quello che succede “a monte” delle zone abitate è una delle principali cause di catastrofi vissute negli ultimi anni su tutto territorio. In fine, l’AIB permette di mantenere in continuo esercizio la squadra di protezione civile. Il fatto di organizzarci per interventi che richiedono rapidità e affiatamento tutela tutti i cittadini di Cocquio Trevisago per un supporto e aiuto affidabile in qualsiasi altra situazione. Durante l’anno scorso la SVAPC è intervenuta complessivamente in 43 interventi di emergenza (incendi, allagamenti, ricerche persone,) e 39 di prevenzione (pulizia e recupero sentieri, gestione delle acque, eliminazione nidi di calabroni e vespe pericolosi – pari complessivamente a 1472 ore di lavoro regalate alla comunità del nostro comune. Facendo un semplice calcolo: 43 (emergenze) + 39 (prevenzione) = 82 che diviso per 52 (le settimane di un anno comprese festività e ferie) rappresentano più un intervento e mezzo ogni settimana. Forse non si vedono perché il lavoro di prevenzione viene fatto principalmente nei boschi oppure perché le emergenze succedono quando noi preferiamo stare tranquilli in casa (quando fuori viene giù l’ira di Dio e fa buio) a raggiungere la Chiesetta che domina la vallata della Valcuvia e dove si è svolta la grande polentata finale. FESTA DEGLI ANZIANI Gli Alpini di Cocquio organizzano – come gli anni scorsi – la giornata dedicata ai nostri anziani che abbiano già compiuto i 75 anni di età. Il pranzo si svolgerà domenica 29 giugno nell’ampio salone-tea- tro del Centro Giovanile S.Giuseppe presso la Chiesa parrocchiale di S.Andrea in Via Maletti. Coloro che avranno difficoltà a raggiungere il punto di incontro, potranno contattare i numeri telefonici indicati sulla convocazione - per poter richiedere l’accompagnamento di nostri incaricati. Il Gruppo Alpini di Cocquio Trevisago Il Consiglio Direttivo, soci e amici Alpini sgomenti per la prematura scomparsa del nostro caro Capogruppo Carlo si uniscono all’immenso dolore dei familiari e porgono alla moglie Laura, ai figli e ai nipoti le più sentite condoglianze dettate dal cuore. Ma noi non crediamo che la morte rappresenti per l’uomo la distruzione totale di se stesso, crediamo invece che colui che muore rimane in modo del tutto spirituale e perciò grande vicino a coloro dei quali sulla terra si guadagnò l’amore e la stima, per questo il Nostro caro Capogruppo vive ancora con Noi e lo sentiamo vicino. Abbiamo inoltre una fede e una speranza che ci dicono che una vita di felicità ci attende dopo la morte se avremo speso bene i giorni di questa vita terrena. Siamo Certi che il nostro caro Carlo ha raggiunto tale felicità. CIAO CARLO, CIAO CAPOGRUPPO!!! Il Consiglio Direttivo Sul prossimo numero di “Corre Voce” dedicheremo un pagina di addio a Carlo Salina. ma sono sicuro che chi ci ha visto operare si ricorda ancora di noi. La memoria ritrovata Il 2008 vede anche la nascita dell’iniziativa che riguarda il Recupero dei Sentieri. La SVAPC, con il coinvolgimento dell’amministrazione, proporrà il recupero di vecchie strade che collegavano tra di loro le frazioni e queste con la montagna. Questi antichi passaggi raccontano la storia del nostro territorio e il tempo e l’abbandono li ha nascosti sotto un manto di vegetazione. Con il censimento di questi vecchi passaggi la SVAPC r ipropone “in paese” un lavoro già realizzato in montagna (e per chi non lo avesse ancora fatto invito i cittadini a passeggiare da Cerro verso la Fonte Fejda sul sentiero 10 per toccare con mano il tipo di recupero che intendiamo realizzare. Una notizia e un appuntanmento Il magazzino: dopo svariati anni di richieste alle passate amministrazioni comunali è forse giunto il momento per eliminare quell’obbrobrio di box dove sono parcheggiati i mezzi d’intervento e un piccolo magazzino della SVAPC. Grazie ad uno stanziamento previsto in questo bilancio, verrà acquistato il materiale per realizzare un magazzino/garage che protegga realmente il materiale e eviti i rischi di taglio e caduta che i box di lamiera rappresentano ormai da svariati anni. I volontari della SVAPC offriranno la loro forza lavoro per la costruzione ed in questo modo potranno realizzare un utilizzo più razionale ed efficiente degli spazi. Strade da Vivere si duplica e diventa una vera manifestazione intercomunale con due appuntamenti distinti. Il primo a Gavirate il 27 Aprile e poi a Cocquio Tr. il 21 Settembre. Questo permetterà alla manifestazione dedicata al mondo dell’ambiente, delle energie alternative e dell’utilizzo del territorio di uscire dal territorio di Cocquio e diventare un punto di contatto tra diversi comuni e modi di vivere il paese con una filosofia del piacere dell’incontrarsi in sintonia con tutti gli aspetti dell’ambiente. Alessandro De Buck Coordinatore della SVAPC Cocquio Trevisago 6 Politica e partecipazione Il Sindaco risponde... Una querela: nel senso di una doglianza E gregio Sindaco e, tramite Lei, Giunta tutta, il “Correvoce” non è, non può essere organo di parte e di partito. Non deve esserlo. Può naturalmente ospitare interventi di qualsiasi indirizzo politico, purché ben identificabili e individuabili. Il che non è lo stesso che pubblicare di contrabbando sortite faziose, per giunta attribuibili...alla Giunta. Le amministrazioni comunali, quando parlano come istituzione, sono al di sopra delle parti, benché emanazione elettorale di singoli partiti ovvero di rassemblements in fase di votazione. Diventano, in quanto istituzione, super omnes ed erga omnes. Non diventano, se eletti da una maggioranza leghista, gli amministratori dei leghisti o se eletti dai “rifondanoli” la giunta degli amministrati di Rifondazione. So che farete una fatica del diavolo a capirlo: ma, credetemi, è così. Il “Correvoce” è un informatore comunale: appartiene alla comunità residente tutta. Non è proprietà di un’amministrazione né di una giunta specifica né tanto meno di una maggioranza di un certo colore. E’ un periodico di tutti, pagato coi soldi di tutti i contribuenti: esattamente come le Vostre prebende, i Vostri stipendi, i Vostri gettoni di presenza. E’ finanziato - siete finanziati! - dai cittadini contribuenti tutti: i quali, in quanto elettorato attivo, possono essere di destra, di sinistra, di centro, di sopra e di sotto. Il “Correvoce”, in breve, non è Cosa Vostra. Trovo istituzionalmente scorretti, offensivi - allora - forma tono taglio linguaggio e (talune) argomentazioni dei due “occhielli” riportati in colore a pag. 2 del “Correvoce” (n. 23 -settembre/dicembre 2007), Sono due inserti non firmati: e in quanto non firmati acquistano ufficialità istituzionale. Diventano espressione di una compagine amministrativa, di una giunta municipale in carica. Non mi dilungherò certo ad analizzare (e del caso a contestare) quei due articoletti passo per passo, parola per parola, asserto per asserto. Ma si provi a negare che si tratta di inserti estremamente politicizzati, di inequivocabile ispirazione e matrice, di paternità ben attribuibile (una volta tanto, pater certus). Ora: altro è che un’amministrazione locale esprima le sue critiche e polemizzi con la politica fiscale di un governo centrale, purché focalizzi il discorso su un’analisi tecnico-economica (comunque opinabile!) di certe scelte; questa è cosa non solo legittima ma talora auspicabile.Tutta altra cosa è invece che si abbandoni a toni e modi da volantino od opuscolo elettorale, a invettive partigiane, a scomposti sproloqui da comizio, da campagna elettorale. Può diventare un sottile discrimine: ma esiste e come.Anche qui: in difetto di comprensione, mi si creda sulla parola. Ripeto: non posso soffermarmi a contestare i singoli asserti di quei due infelici e tracotanti “occhielli’’. Ma spiccano argomenti e frasario da bar dello sport, o più semplicemente da adunata leghista: il che non farebbe una grinza se, appunto, i due interventi fossero a firma della Lega Nord. Ma non se l’anonimato li facesse, come li fa, attribuire a un’amministrazione comunale che governa tutti i residenti di ogni colore e opinione. Che dire di dissertazioni non pertinenti, come certi vieti affondi antimeridionalisti? O la balordaggine secondo cui si dedurrebbe che la maggioranza parlamentare di centro sinistra sarebbe stata eletta solo da... cittadini non del Nord? O, ultima ma non ultima, la scempiaggine in base alla quale - fuori dalle regioni settentrionali - L’Italia sarebbe popolata solo da improduttivi nullafacenti?. Egregia Giunta! Esimio Sindaco, non si sa se a capo o se a seguito di essa! Non Vi è lecito come Amministrazione di tutti sparare contro un esecutivo in carica. Non in scomposti modi faziosi. Non offendendo sentimenti e opinioni di buona parte dei cittadini che pretendete di amministrare e rappresentare. Non ricorrendo ad allusioni, insinuazioni, volgarità e temerari giudizi di valore. Non in modi che travalichino una rigorosa analisi tecnica di provvedimenti e di indirizzi. Non additando il“Governo Prodi”non certo come riferimento al corrente esecutivo ma come idolo polemico e come totem politico da abbattere. Non allorquando parlate ufficialmente come istituzione. Non come rappresentanza di tutti i cittadini, eterogenei per sentimenti e opinioni. Ma come, proprio Lei. Sindaco Ballarin, che in passato ha fatto tanto scialo del trito luogo comune di “Sindaco di Tutti”? Il volantino, il comizio, l’invettiva, la propaganda di parte andate a farli altrove, mediante altri canali. Riappropriatevi prima della Vostra singola individualità di privati cittadini, sia pur appartenenti ai diversi partiti: e poi compratevi pure le Vostre sbrodolate propagandistiche, pagandoVele però di tasca vostra, coi Vostri soldi. Non sul nostro informatore, finanziato coi nostri tributi. Vi piaccia o no, almeno fino all’indomani della secessione,Voi come istituzione municipale siete parte di questo Stato, siete un’articolazione di esso, non una controparte di esso. Esistete, e persino siete retribuiti, in base alle sue leggi e ordinamenti. Non su investitura del “Parlamento padano”.Vi richiamo dunque al senso istituzionale, alla dignità istituzionale, a un maggior aplomb. O alla dignità tout court. Il mio — sia ben chiaro a chi non mi conosce - è un discorso di principio, non di mio colore o appartenenza politica. Non nutro tenerezza alcuna per l’esecutivo capeggiato da Prodi, non faccio parte dell’elettorato di sinistra e, anzi, chi mi conosce sa anche che assai di rado mi reco alle urne. Il mio intervento sarebbe occorso immutato se - a parti rovesciate queste sbavature istituzionali fossero avvenute ad opera di una giunta rossa nella Romagna più profonda contro un governo di centrodestra. Chi è giunta, quando è giunta, parli da giunta: e basta. Usciti dalla sala consiliare - o dalla pagine del“Correvoce“che la simboleggia - liberi tutti. So benissimo che purtroppo queste scorrettezze e sconfinamenti avvengono dappertutto e a ogni piè sospinto. Ma è un malcostume che né consola me né assolve Voi. Signor Sindaco! Questa mia lettera si attende o una dichiarazione di scuse per la mia sensibilità istituzionale offesa; oppure nessuna risposta. La prevengo invece dal ricorrere ad altre forme di replica, soprattutto se da Lei delegate - come pare sia Sua consuetudine e con modalità di ventriloquo - a qualche trombone di gazzettiere fallito. Ma prima di concludere, una replica sui meravigliosi vantaggi del “federalismo fiscale”. Lasciate che a giudicarlo siano i cittadini, sempre più vessati in questi anni dal proliferare di tasse locali occulte (multe!) ed esplicite, dal lievitare di imposte regionali, provinciali, comunali aggiuntive di quelle statali.A noi, che certi gettiti fiscali siano finalmente appannaggio degli amministratori locali e di poi. eventualmente, delle saccocce delle loro clientele non ce ne può fregare più di tanto. Con osservanza, Michele Brigida Gentile Sig. Brigida, la sua lettera mi ha talmente colpito che mi sono permesso di risponderle non con uno, ma bensì con due scritti. Il primo riguarda il suo giudizio tranchant sul federalismo fiscale, espresso nelle ultime righe della sua missiva. Il secondo invece è una risposta al resto della lettera. Gentile Sig. Brigida, voglio partire proprio dalle ultime righe che scrive, perché sono quelle che in fondo determinano tutta la questione. Lei preferisce che i gettiti fiscali vadano a finire nel grande calderone nazionale piuttosto che nelle “tasche” degli amministratori locali e delle loro clientele? È proprio qui che si sbaglia, caro Brigida. Perché quello che tutte le persone sensate sanno, e non solo i leghisti, è che se i denari restassero in circolazione nell’ambito locale sarebbe molto più facile capire se qualche politico disonesto se li intasca, e agire di conseguenza non votando più quel politico (di galera non parliamo nemmeno, non ci vanno manco più gli omicidi plurimi rei confessi). È così difficile da capire? A me sembra talmente facile da capire che quelli che contrastano questa affermazione puramente di buon senso mi sembrano inevitabilmente in malafede. Non mi sembra possibile che una persona in possesso di tutte le proprie facoltà mentali preferisca mandare i propri soldi in un posto dove sa che non torneranno più piuttosto che distribuirli a vantaggio della comunità locale. Mi perdoni ma non ci riesco proprio. Se poi lei per “federalismo fiscale” intende quello che sta sperimentando oggi, cioè tasse emanate dalle istituzioni locali in aggiunta a quelle nazionali, allora le do ragione. È un peso insostenibile. Ma non lo si chiami federalismo fiscale. Il federalismo fiscale, in tutto il mondo, consiste in una tassazione locale non aggiuntiva, ma sostitutiva. Tasse locali per le esigenze locali, tasse nazionali per le esigenze nazionali. E visto che ormai i servizi erogati a livello locale (comunale o regionale) sono molti e i servizi erogati a livello nazionale sono pochi, la logica direbbe che il grosso delle tasse dovrebbe rimanere nel luogo dove sono state pagate. Cosa che terrorizza coloro che vivono delle tasse altrui, soprattutto quei giganteschi, inefficienti e per lo più inutili apparati dello stato centrale, che senza le tasse profuse in quantità non avrebbero di che campare. Non dimentichiamo che per amministrare e fornire servizi di base a 60 milioni di italiani vi sono 3,5 milioni di dipendenti pubblici, mentre in Germania con meno di un milione di dipendenti pubblici amministrano ben 100 milioni di tedeschi. E non mi sembra che i loro servizi siano peggiori dei nostri, anzi... Ritornando al punto, quello che lei vorrebbe “che i cittadini giu- dicassero da soli” non è il federalismo fiscale. È un meccanismo perverso in base al quale lo stato centrale, sempre più vorace, non restituisce alle amministrazioni locali neanche più quel poco che prima forniva; d’altra parte cede alle amministrazioni locali sempre più compiti amministrativi, che però hanno un costo e devono essere finanziati; le amministrazioni periferiche così sono costrette ad innalzare il livello di tassazione locale e lo Stato, bontà sua, è ben contento di autorizzarle a farlo. I cittadini così se la prenderanno con le amministrazioni locali e non con il vero colpevole, lo stato centrale. È un po’ come se io fossi un giovane “bamboccione” che vive ancora coi genitori ma guadagna un buono stipendio. Se mio padre me lo “sequestrasse” tutto, non lasciandomi nemmeno i soldi per andarmi a comprare le scarpe, e io fossi costretto a rubacchiare qua e là per campare, certamente la gente non avrebbe una buona opinione di me. Ma la colpa non sarebbe del tutto mia. Lei direbbe: ma allora perché non te ne vai a vivere da solo, e ti gestisci i tuoi soldi? È appunto questa l’essenza del federalismo, che come lei ben sa è avversato in tutti i modi, per motivi non certo nobili. Chiunque è stato in un’amministrazione comunale o regionale non può che avere la stessa opinione, sia a destra che a sinistra; ne è un esempio la Regione Lombardia che ha inoltrato a Roma una proposta di federalismo fiscale che prevede che le imposte rimangano in Regione per il 50% e il 50% allo stato centrale. Noti bene: la proposta è stata votata da tutti i partiti esclusi quelli della sinistra più estrema. Sono quindi tutti diventati leghisti? Ritengo invece che questa situazione di “doppia tassazione” locale e centrale, diventata così insostenibile agli occhi di tutti i cittadini, sia stata creata appositamente da chi (a sinistra come a destra) vuole screditare il federalismo autentico e che ben presto ci si presenterà davanti dicendo: “Avete visto? Volevate il federalismo fiscale? Eccovelo!” A quel punto tutti imploreranno di tornare alla vecchia struttura della tassazione centrale. Con somma gioia dei ministeri romani e di chi, anche qui da noi, campa beatamente delle loro prebende. E ora la seconda risposta. Gentile Sig. Brigida, è sempre difficile provare a ragionare e a instaurare un dialogo con qualcuno che ti attacca così violentemente come fa lei, direi più per partito preso che per un reale desiderio di comunicare. La sua prosa, caro Sig. Brigida, quella sì al limite dell’insulto e dell’offesa personale verso di me, verso la giunta e verso il gruppo di maggioranza in consiglio comunale - altro che i nostri interventi sul Cor- reVoce - è infatti tutta orientata a provocare, a mettere in ridicolo non tanto le idee, quanto le persone e la loro intelligenza. Dove noi contestiamo, quello sì, magari con toni da opuscolo o volantino elettorale, con sproloqui da comizio, come dice lei, la politica del governo centrale che incide direttamente sulle casse del comune e quindi sulle tasche dei cittadini, lei punta all’offesa personale, con continui riferimenti alla nostra capacità di capire, alla nostra assenza di dignità, al nostro “peccato originale” di essere leghisti. Il che, rivolto a uno come me che non ha mai avuto la tessera della Lega in tasca (e questo lo sanno tutti) suona già abbastanza ridicolo. Vediamo, tutto parte dal fatto che due riquadri di commento all’assestamento di bilancio 2007, sullo scorso numero del CorreVoce, non siano firmati, e questo lei lo vive come un attacco alla “neutralità” dell’informatore comunale. Naturalmente non era nostra intenzione far apparire quei commenti come anonimi, tutt’altro. Solo che, come accade in molti giornali e riviste, un riquadro inserito in un articolo attinente lo stesso argomento, anche se non firmato, si attribuisce all’estensore dell’articolo principale, in questo caso l’Assessore Malgarini. Anzi, in molti giornali i box interni agli articoli si firmano solo quando l’autore è diverso dall’autore del pezzo principale. È vero, a scanso di equivoci noi abbiamo sempre inserito anche nei riquadri interni la firma dell’autore: questa volta ce ne siamo dimenticati, ma non certo perché volevamo sottrarci alla paternità di quei due interventi. Anzi, noi - intesi come io, la mia giunta e la maggioranza consiliare - li rivendichiamo pienamente. Perché a differenza di quello che dice lei, non sono affatto attacchi indiscriminati al governo Prodi in quanto “totem da abbattere”, ma rilievi precisi e incontestabili a due punti ben precisi della politica di quel governo che hanno avuto immediate ripercussioni sulla contabilità di questo comune. Noi non siamo andati a criticare l’indulto voluto dal governo, oppure la revisione del sistema pensionistico voluta dal governo. No, caro Brigida, noi siamo andati a rilevare i fatti. Fatti incontestabili, caro Sig. Brigida. Fatti talmente chiari che l’Assessore Malgarini li ha ribaditi punto per punto nel Consiglio Comunale dove è stato presentato il bilancio, riferendosi con precisione a tutta una serie di articoli usciti su “Il Sole 24 Ore” proprio in quei giorni e facendo esattamente le stesse considerazioni tanto che il consigliere del Mulino Meloni si è stizzita per i continui riferimenti negativi al “suo” governo Prodi. Non ha potuto peraltro opporre alcuna argomentazione al ragionamento dell’Assessore Malgarini, che è noto per la sua ferrea prepara- Politica e partecipazione Cari amici del “Mulino”, quando vi deciderete a crescere? l Mulino contro gli Amministratori di Cocquio, atto primo scena terza. È ormai diventata un appuntamento tradizionale la sceneggiata che i consiglieri del gruppo consiliare “II Mulino” mettono in atto a ogni seduta del consiglio comunale di Cocquio. Dopo l’abbandono della sala consigliare per un mancato accoglimento di una loro proposta da parte della maggioranza, i tre consiglieri di sinistra hanno replicato nella seduta del 7 marzo scorso, con all’ordine del giorno il bilancio di previsione 2008. La questione nasce da una differente interpretazione del regolamento del Consiglio Comunale, ovvero dal fatto che normalmente si consegna ufficialmente il bilancio in una seduta del Consiglio, come è peraltro avvenuto anche per il bilancio dell’anno precedente, per poi discuterlo ed approvarlo nel corso del Consiglio successivo. Il regolamento di Cocquio parla di “presentazione” del bilancio, e l’assessore Malgarini si è limitato ad illustrarne gli aspetti contabili salienti. Ciò ha scatenato le ire dei consiglieri di sinistra, che sono immediatamente entrati nel loro ruolo preferito, ossia quello di esclusivi difensori della democrazia, gli unici titolati a stabilirne le regole. Ma è stata davvero notevole la loro performance artistica, ben coadiuvata da quelle quattro o cinque persone organiche alla sinistra cittadina. Una bella clacque, non c’è che dire, ma pur sempre una clacque. La situazione è precipitata in modo paradossale, con i tre consiglieri di minoranza che facevano a gara a chi deplorava l’amministrazione con i toni più alti. Investiti da cotanta furia, assessori e consiglieri di maggioranza si rinchiudevano in un eloquente silenzio. “Questa sinistra ha solamente l’obiettivo di sparare a zero contro l’amministrazione; cerca sempre un pretesto per fare polemica e accendere risse verbali ben al di là del civile contraddittorio, per poi cercare di passare per vittima visto che i numeri in democrazia fanno ovviamente pesare la bilancia dalla parte della maggioranza” è stato il pensiero di tutti i componenti della maggioranza. Quindi, non hanno accettato nessuna provocazione. A questo punto, inferociti perché non riuscivano ad innescare la rissa, ai consiglieri del Mulino sono saltati i nervi, e qui lo spettacolo si è fatto più interessante. Giovanna Meloni sciorinava un atteggiamento da capopopolo, invitando a gran voce tutti i presenti tra il pubblico a uscire dall’aula e a diffondere a tutta la popolazione il racconto delle nefandezze della maggioranza. Qualcuno non riusciva a trattenere un sorriso, di imbarazzo, divertimento o di compassione non si sa. A questo punto il consigliere Mariani iniziava la sua tradizionale filippica in stile veterocomunista stigmatizzando lo scarso rispetto del Sindaco e della maggioranza per “questo consesso democratico” (in italiano del 2008, significa il Consiglio comunale) e per i consiglieri stessi. Non riuscendo a trattenere la foga, il Mariani, sempre continuando a parlare un linguaggio da dialettica tra vecchio PCI e Democrazia Cristiana ai tempi delle elezioni del ’48, si alza e se ne va; non prima però di scandire, come solo lui sa fare, riferendosi alla presentazione carente del bilancio, “almeno potevate risparmiarci questa stronzata!” Oh, finalmente dopo tanti discorsi da vecchio trombone comunista, questo almeno si chiama parlar chiaro! Come espressione la troviamo alquanto futurista: Marinetti se ne compiacerà (e dire che in un Consiglio precedente avevano scatenato un putiferio su un “non me ne frega niente” scappato al Sindaco dopo che per l’ottava volta consecutiva il consigliere Baroni stava ripetendo meccanicamente la stessa critica all’Amministrazione). L’uscita di scena di Mariani scatena il panico in casa Mulino, perché rompe le uova nel paniere della minoranza stessa, che aveva previsto un’altra splendida pièce teatrale in corrispondenza di una propria mozione all’ultimo punto dell’ordine del giorno. Meloni, agitatissima, prima richiama Mariani; poi si alza e lo raggiunge, uscendo dalla sala; poi ancora, facendo capolino in sala, chiede una sospensiva per “poter stabilire con i colleghi di minoranza una posizione comune”; poi richiama il consigliere Barone che però non abbandona subito l’aula perché anche lui ci tiene a far la sua bella dichiarazioncina. Il tutto sotto lo sguardo allibito del resto del Consiglio Comunale e di una parte del pubblico. A questo proposito è bene segnalare che il “folto pubblico” che Giovanna Meloni pretendeva di arringare era composto grosso modo così: tre giornalisti, quattro-cinque cittadini interessati ai punti successivi al bilancio (piani di lottizzazione n. 13 e n. 8), un paio di persone riconducibili alla maggioranza consigliare e cinque sei persone riconducibili direttamente alla lista di minoranza “II Mulino”. Tra questi ultimi un cittadino, da sempre in aperta polemica con l’amministrazione Ballarin, alle dichiarazioni infuocate dei consiglieri Meloni e Mariani, come attraversato da una improvvisa scarica elettrica, comincia a contestare l’amministrazione dal pubblico, balza in piedi, chiede spiegazioni, agitatissimo comincia letteralmente a saltellare qua e là rivolgendo direttamente e a voce alta le proprie contestazioni al Sindaco e agli assessori. Il Segretario comunale gli ricorda pacatamente che al pubblico non è permesso intervenire in un consiglio comunale ma niente, lui continua ad agitarsi, cerca consensi tra il pubblico presente finché un imbarazzato cittadino gli ricorda nuovamente che il pubblico deve mantenere un contegno degno di un consiglio comunale e non lasciarsi andare ad escandescenze da mercato popolare. A questo punto, vista la mala parata, questi si unisce ai compagni de il Mulino che stanno lasciando l’aula e se ne va. Piccola parentesi positiva: prendiamo atto dell’atteggiamento serio e responsabile del consigliere della minoranza di Forza Italia, Riccardo Rota, il quale, pur invitato ad abbandonare l’aula dai consiglieri della sinistra, non ha ceduto alla facile tentazione e ha improntato il suo intervento al vero nocciolo del problema, la questione del regolamento, invitando a modificarlo e indicando con la sua critica civilissima che era una cosa che la maggioranza doveva già mettere in pratica lo scorso anno. Un grazie a Rota e al suo atteggiamento civile che indirettamente sottolinea ancor di più il comportamento ipocrita e strumentale della sinistra. Che dire dunque? Il gioco è bello finché dura poco. Il perdurante atteggiamento di sfida, il continuo alzare i toni, il gridare costante all’attentato alla democrazia da parte degli esponenti de “II Mulino” è veramente stucchevole e grottesco. Non solo nuoce ad un dibattito democratico che l’Amministrazione ha sempre dimostrato di volere (si veda per esempio il caso della sistemazione del Teatro della Società Operaia a Caldana), ma denuncia la paurosa mancanza di argomenti da parte della minoranza di sinistra. Che mai ha contestato un provvedimento nel merito, nella sostan- zione e per il taglio pratico delle sue affermazioni. Quanto alla sostanza di questi articoli, dunque, mi può spiegare, di grazia, dove sarebbero le “sortite faziose”, le “invettive partigiane”, gli “affondi antimeridionalisti”? Dove le “sbrodolate propagandistiche”, dove le “allusioni, insinuazioni, volgarità e temerari giudizi di valore”? Invito tutti i cittadini di Cocquio Trevisago ad andare a rileggere quei due riquadri, dove noi affermiamo due fatti e un’opinione. I due fatti sono che: 1) il Governo Prodi ha tagliato i trasferimenti dallo stato centrale sostituendoli con maggiori entrate dovute al recupero dell’ICI sui fabbricati rurali, che oggettivamente (e non secondo le opinioni dei leghisti) sono distribuiti nella quasi totalità al sud e al centro del Paese, e da questo si deduce una perdita per le casse del nostro comune; 2) il governo Prodi ha spostato la quota di compartecipazione Irpef all’interno del trasferimento ordinario dello Stato, e quindi ha ri-accentrato una risorsa finanziaria che prima era stata delegata agli enti locali. La considerazione che ne abbiamo tratto è che quel governo, che tanto a parole si spendeva per il federalismo fiscale, in realtà nei fatti dimostrava di essere assolutamente centralista. Fatti, caro Brigida. Fatti. Verificabili e oggettivi. Dice che li abbiamo “conditi” troppo con “dissertazioni non pertinenti”? Può darsi... d’altronde noi siamo i “beceri leghisti”. Mi dica però dove sono certi “vieti affondi antimeridionalisti”? Quando diciamo che molti “fabbricati rurali” al sud sono in realtà villini al mare? I giornali italiani sono pieni di denunce di questo tipo, sono stati scritti articoli e persino libri su questi temi (l’abusivismo edilizio nella Valle dei Templi, gli ecomostri sulle costiere pugliesi... e potremmo citare centinaia di casi analoghi) e non da autori leghisti – come lei ci insegna i leghisti sanno a malapena scrivere, figurarci condurre delle inchieste. Che la maggioranza parlamentare è stata eletta solo da cittadini non del nord? Ma è evidente che quando diciamo che i cittadini del nord hanno l’abitudine di votare per i loro avversari ci riferiamo alla maggioranza di essi, su dai, non pensavamo di dover spiegare anche queste cose ovvie. Certo non potrà negare però che per esempio all’ultima tornata elettorale il centrosinistra al Nord sia giunto al suo minimo storico, mentre ha tenuto al sud e - ça va sans dire – al centro. Ci indichi poi per cortesia dove avremmo affermato che fuori dalle regioni settentrionali l’Italia sarebbe popolata solo da improduttivi nullafacenti. Al contrario, noi abbiamo affermato che il governo Prodi ha spremuto tutti i comuni, specialmente quelli del Nord che hanno determinate caratteristiche, ma tutti i comuni d’Italia. Tanto è vero, e questo lo troverà nelle cronache di fine 2007, che per la prima volta l’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, guidata da un presidente di sinistra (Leonardo Domenici, sindaco di Firenze), ha contestato pesantemente la finanziaria per questo continuo mancato rispetto delle autonomie locali. Di più: insieme all’ANCI ben 377 comuni, grandi e piccoli, governati da giunte di destra, di centro e di sinistra (tra questi Napoli, Firenze, Grosseto, Ancona, Spezia, Arezzo, Cosenza, Lodi, Viterbo, Terni, Siena) hanno inoltrato addirittura un ricorso al Tar chiedendo la cancellazione di queste norme. Non crede, Sig. Brigida, che questo sia peggio di un insulto? Si tratta di uno scontro politico in piena regola! Ma del resto secondo lei tutto ciò non dovrebbe accadere, perché “non è lecito come Amministrazione di tutti sparare contro un esecutivo in carica”. Dovrebbe girare la sua lettera alle Amministrazioni di quei 377 comuni (tra i quali, tra l’altro, non c’è Cocquio). Iervolino, Domenici, Sturani e tutti gli altri sindaci le sarebbero grati per questa sua severa lezione di correttezza istituzionale. Caro Sig. Brigida, come sempre lei attacca su terreno sfavorevole e inevitabilmente cade. Nel suo intervento di qualche mese fa accusava l’amministrazione Ballarin di chissà quali nefandezze riguardo all’utilizzo degli autovelox e poi ha scoperto (ma bastava informarsi meglio) che non solo tale pratica non è stata iniziata da questa amministrazione ma da quella precedente (da lei inspiegabilmente assolta con formula piena), ma anche che il Comune di Cocquio è uno dei più virtuosi della provincia in quanto fa uso moderato di questi strumenti (vale a dire, è quello che ne approfitta di meno). Inevitabile la figuraccia. Ora stigmatizza la nostra reazione a un comportamento iniquo e censurabile del governo in carica – carica di rabbia e di pesante ironia, certo, chi lo nega? – e scopre che numerosi comuni hanno fatto ben di peggio, denunciando apertamente il governo a un organo della giustizia amministrativa. Visto che non c’è due senza tre, le chiedo, a quando la prossima polemica? Noi siamo sempre disposti a offrirle spazio, perché lei è la migliore dimostrazione di opposizione cieca e irragionevole, di avversione a priori, di denigrazione dell’avversario per partito preso; visto che questo tipo di approccio normalmente genera rifiuto da parte dei cittadini più ragionevoli, ne deduciamo che i suoi interventi non possono che avvantaggiarci. Mi permetta infine di commentare la sua affermazione riguardo alla mia abitudine I 7 za, con spirito costruttivo e migliorativo, ma ha sempre puntato sulla forma, sullo scontro ideologico, partendo sempre da posizioni precostituite da “io comunque l’avrei fatto meglio”. La sinistra cocquiese ha sempre cercato di dettare tempi e modi dell’azione amministrativa: si comporta esattamente come se fosse al governo del paese e non all’opposizione; cosa inaudita in qualsiasi contesto democratico. Atteggiamento precostituito e preconcetto di chi si vuole solo contrapporre e mira soltanto a contrastare chi governa senza curarsi se ciò sia utile o meno per i cittadini. Per giunta l’atteggiamento ed i toni sono quasi sempre arroganti. Insomma, è come se volessero dire “Avrei dovuto (voluto) essere io a comandare, invece per uno strano scherzo del destino ci sei tu. Adesso fammi sapere prima tutto ciò che intendi fare, perché so che sei un incapace e così io, che sono capace, ti spiego come si deve fare”. Il che, ci si renda atto almeno di questo, non è esattamente comportarsi da opposizione responsabile. Anche per quanto riguarda il Piano di Governo del Territorio la sinistra ha già cominciato a battere la grancassa dell’Amministrazione “poco trasparente” eccetera eccetera. Per tutta risposta noi agiamo: è già stata data ampia diffusione dell’avanzamento delle procedure per quanto riguarda il PGT, incentivata la partecipazione dei cittadini attraverso un apposito numero di Corre Voce Veloce!, e numerose altre iniziative verranno messe in atto dopo l’assegnazione degli incarichi ai professionisti. Gruppo consiliare “Tradizione, sviluppo e territorio per Cocquio” di “delegare” le mie risposte a, come dice lei? “Qualche trombone di gazzettiere fallito”. Come tutti sanno, io sono uomo di poche parole; non sono un grande oratore. Ma essere di poche parole non vuol dire essere di poche idee. Quelle che le esprimo in queste righe dovrebbero bastarle. Quanto al fatto di utilizzare professionisti esterni per realizzare l’informatore comunale o per interagire con i media non mi sembra sia un delitto ma un segno di modernità: non vedo perché nel secolo della comunicazione un sindaco debba prendere carta, penna e calamaio e scrivere di suo pugno una risposta quando può benissimo esprimere le sue idee a qualcuno che le possa trascrivere sì fedelmente, ma anche in un italiano più scorrevole e stilisticamente corretto di quello che scriverei io. In fondo ognuno fa il suo mestiere: io faccio il medico, e il sindaco per investitura popolare, il giornalista fa il giornalista. Quindi anche quella del “gazzettiere fallito” può essere una occupazione che ha una sua dignità. Mario Ballarin Dagli uffici / Servizi utili 8 Inaugurati i nuovi loculi del cimitero I Scuole e viabilità, appello al buon senso U seguito del rinnovo dell’accordo con l’azienda Brocchetti Massimiliano, è stato riattivato il servizio di triturazione degli scarti verdi, come rami, fogliame, avanzi del taglio di siepi e della pulizia del sottobosco. Tutti i cittadini che fossero interessati ad usufruire del servizio, che è gratuito, sono pregati di prendere contatti con l’Ufficio Tecnico comunale (tel. 0332/700969) che provvederà a fornire tutte le indicazioni del caso e a fissare un appuntamento per effettuare l’intervento. na annotazione riguardo ai problemi di viabilità in via Motto dei Grilli, davanti alle scuole, specialmente negli orari di ingresso e di uscita dei ragazzi da scuola. Il Comune sta cercando di trovare le migliori soluzioni per rendere il traffico più scorrevole e la zona di transito dei ragazzi più sicura, ma chiede la collaborazione dei genitori. Molte volte infatti gli impedimenti alla circolazione o le situazioni di pericolo per i pedoni sono conseguenza di auto mal parcheggiate (a volte anche in terza fila, perché viene utilizzato in modo non corretto anche il marciapiede riservato ai pedoni) o manovre azzardate. Parcheggiare l’automobile in seconda o terza fila davanti alle scuole equivale a vanificare il senso unico di circolazione che è stato introdotto in Via Motto dei Grilli proprio per ovviare al problema dell’intasamento della strada, e creare gravi problemi al movimento dell’autobus in servizio per la scuola. Chiediamo quindi la massima collaborazione dei genitori, magari anche il buon senso di andare a parcheggiare più lontano piuttosto che di fronte alla scuola per agevolare lo scorrimento del traffico: anche le situazioni più disagevoli si possono risolvere con la collaborazione di tutti. Il numero verde per i guasti ai lampioni Cani nel parco, più attenzione da parte dei proprietari icordiamo che per la segnalazione di guasti ai lampioni presenti sul territorio comunale è attivo un apposito numero verde gratuito, al quale risponde direttamente l’azienda incaricata della manutenzione, la Ditta “Sole”, che provvederà in tempi stretti a eliminare l’inconveniente. Il numero da chiamare per le segnalazioni è il 800901050. li incaricati della manutenzione del parco e i cittadini hanno più volte segnalato agli uffici la continua presenza di cani lasciati liberi nel parco; richiamiamo a questo proposito che l’ordinanza comunale n. 8 del 26/08/2004 stabilisce che i cani nel parco devono essere tassativamente accompagnati al guinzaglio e solamente sul percorso pedonale; non devono quindi essere lasciati liberi per nessun motivo e indipendentemente dalla loro taglia o aggressività, specialmente nelle vicinanze del parco giochi dove potrebbero spaventare o aggredire i bambini; inoltre l’ordinanza stabilisce che i proprietari dei cani si assicurino di non lasciare escrementi disseminati per il parco. Purtroppo il personale a disposizione del Comune non può assicurare una vigilanza continua e massiccia durante il periodo di apertura del parco: ci rimettiamo quindi al senso civico e alla buona volontà dei cittadini e soprattutto dei proprietari di cani. Raccomandiamo pertanto di tenere gli animali al guinzaglio e di assicurarsi di raccogliere i bisogni dei propri cani con le apposite palette e sacchetti. l cimitero di S.Andrea, che da qualche anno è stato dotato di un nuovo campo per le tumulazioni, completa il proprio ampliamento con l’apertura di una serie di loculi nuovi. Lo scorso 9 febbraio, con una breve cerimonia religiosa alla presenza del Sindaco Mario Ballarin e del Vicesindaco Gianni Castellini, sono stati infatti inaugurati i nuovi loculi nella parte nuova del cimitero, che aumenteranno la capacità ricettiva della struttura di 150 loculi, 20 ossari e 20 cellette cinerarie. Riprende il servizio di triturazione degli scarti verdi A R Centro estivo 2008, aperte le iscrizioni D opo il grande consenso riscosso lo scorso anno, verrà riproposto anche nel 2008 il Centro Estivo “L’Isola che c’è”, l’iniziativa socio-educativa dedicata ai bambini e agli adolescenti del territorio organizzato dal Comune di Cocquio Trevisago in collaborazione con la Scuola dell’Infanzia “A.M. Visconti” di Caldana e il Centro “Cà Tognola”, coordinati dal Servizio Sociale Comunale. Sono dunque aperte le iscrizioni, che termineranno il 13 giugno prossimo. Queste le informazioni principali sul Centro Estivo“L’Isola che c’è” 2008: • Periodo e orario di apertura: 30 giugno 2008 – 31 luglio 2008, dalle ore 8.00 alle ore 17.00, con possibilità di restare per il pasto Numero di bambini ammessi: 30 della fascia d’età 3-5 anni e 30 della fascia d’età 6-13 anni • Costi: quota di partecipazione settimanale di 15.00 euro per ogni iscritto residente e 20.00 euro per ogni iscritto non residente; pasti 3.00 euro cadauno. • Criteri d’ammissione: in ordine cronologico rilevato dal protocollo comunale, con precedenza ai residenti nel Comune e ai bambini non residenti ma iscritti alle Scuole dell’infanzia di Cocquio Trevisago. Per effettuare la domanda d’iscrizione occorre recarsi negli uffici comunali e compilare l’apposito modulo entro il 13 giugno 2008. G AVVISO Si informa la popolazione che a causa del prolungamento dei lavori la chiusura temporanea della SP 39 nel tratto tra l’incrocio con via Roma e l’incrocio con Via Monte Rosa verrà prorogata fino al 25 maggio. Informiamo inoltre che per motivi organizzativi l’Ufficio Tecnico Comunale resterà chiuso al sabato il 17 e il 31 maggio e il 14 e 28 giugno. Impianti termici, arriva l’ispettore Anche Cocquio Trevisago inserito nella lista dei comuni dove verranno effettuati i controlli agli impianti termici per la campagna di ispezione 2007/2009 della Provincia di Varese L o scorso mese di marzo la Provincia di Varese ha informato il Sindaco che il Comune di Cocquio Trevisago è stato incluso nella lista dei comuni che saranno sottoposti alla procedura di ispezione degli impianti termici per la campagna 2007/2009. Ai cittadini i cui impianti saranno oggetto di ispezione verrà inviata una lettera raccomandata su carta intestata della Provincia di Varese, che riporterà il nome del professionista incaricato, nel caso del comune di Cocquio il Per. Ind. Claudio Roveri. Il professionista sarà dotato di tesserino identificativo rilasciato dalla Provincia di Varese, e richiederà la “dichiarazione di avvenuta manutenzione”, cioè la copia del rapporto di controllo tecnico (allegato F o G) da effettuare ogni due anni (entro il 31 luglio) sull’impianto di riscaldamento, unitamente alla ricevuta del versamento della relativa tariffa alla Provincia, variabile a seconda della potenza dell’impianto. I cittadini contattati per l’ispezione sono inoltre invitati a verificare di essere in possesso del “libretto di impianto” o di centrale, dal quale dovranno risultare le operazioni di manutenzione e controllo effettuate dal tecnico-manutentore di fiducia. Si rammenta che la mancata presentazione alla Provincia della dichiarazione di avvenuta manutenzione comporta una serie di sanzioni pecuniarie amministrative previste dalla legge, e il costo dell’ispezione sarà interamente a carico del responsabile dell’impianto ispezionato. Per evitare truffe e scongiurare il rischio di falsi ispettori provinciali, si invitano i cittadini a verificare sempre la corrispondenza dell’identità del professionista incaricato per mezzo del tesserino di riconoscimento provinciale che egli è tenuto ad esibire; inoltre l’ispettore provinciale non può, in alcun modo, riscuotere l’importo delle sanzioni eventualmente dovuto, quindi a lui non si devono consegnare somme di denaro; in caso di dubbio i cittadini sono invitati a telefonare all’Ufficio Tecnico Comunale al numero 0332/700969. Ritiro di apparecchi elettrici o elettronici su appuntamento P er quanto riguarda il servizio di ritiro di rifiuti costituiti da apparecchi elettrici o elettronici (frigoriferi, televisori, cartucce di stampanti, batterie...) anche in questo caso i cittadini che desiderano utilizzarlo devono contattare l’Ufficio Tecnico comunale al numero 0332/700969 per stabilire un appuntamento per il ritiro. Avviso agli assistiti di Cocquio TREVISAGO La visita domiciliare deve essere direttamente retribuita al medico quando l’ammalato è trasferibile nello studio. La Suprema Corte di Cassazione, in data 21 novembre 2001, con Sentenza n. 41646 ha stabilito che la visita domiciliare del Medico di Medicina Generale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale deve essere retribuita direttamente al medico quando il medico, chiamato a domicilio, a sua insindacabile decisione, giudichi l’ammalato trasferibile nello studio. Nel nuovo regime dei livelli essenziali di assistenza - LEA - non rientrano prestazioni IMproprie né di comodo. I medici associati di Cocquio: Dott. Ballarin, Dott. De Martino, Dott. Rizzo, Dott. Soldarini Corre voce! Informatore comunale di Cocquio Trevisago Direttore responsabile: Mario Ballarin Proprietà ed editore: Comune di Cocquio Trevisago Via Roma 54, Cocquio Trevisago (Va) Comitato dei garanti: Agostino De Martino, Giampietro Lupi, Maria Luisa Savoldi, Alberto Zanetta Anno 18 - Numero 24 gennaio/marzo 2008 Registrazione Tribunale di Varese numero 615 dell’1 ottobre 1991 Questo giornale è stampato su carta ecologica di alta qualità Consulenza editoriale, progetto grafico, impaginazione: CartaePenna Via Donatello,11 Ternate Tel. 0332-746832 e-mail: [email protected] Stampa: Lineadue,Via C. Battisti, 380 Marnate (Va)