del 27/03/2012 27 marzo 2012 http://www.pagineabruzzo.it/notizie/news/L %27Aquila/49999/L_aquila_nuovi_sensori_territoriali_per_l_integrazione.html L’AQUILA: NUOVI SENSORI TERRITORIALI PER L’INTEGRAZIONE Tre punti recettivi fissi e uno mobile per incontrare i cittadini immigrati sul territorio aquilano e nella Marsica. Un opuscolo informativo in più lingue e un sito web per facilitare l’accesso ai servizi. Ai bisogni dei nuovi cittadini la Prefettura dell’Aquila risponde con il progetto “Mondo immigrato: nuovi sensori territoriali”, finanziato dal fondo FEI e attuato dalla Fondazione Mondo Digitale con le cooperative Leonardo e Nuovi Orizzonti sociali e l’associazione Fraterna TAU Onlus. Martedì 27 marzo, alle 10.30, presso la Mensa di Celestino, la presentazione delle attività alla cittadinanza e alla stampa. Interviene il viceprefetto Maria Assunta Rosa del Dipartimento Libertà Civili Immigrazione, Ministero dell’Interno. Provengono da 130 Paesi diversi e risiedono soprattutto a L’Aquila e Avezzano, ma in 7 comuni rappresentano più del 15% dei residenti e in uno superano il 24%, percentuali al di sopra della media nazionale (7,5%). I cittadini stranieri abitano il territorio abruzzese con una struttura “patchwork”: a L’Aquila e Avezzano i rumeni sono i più numerosi, circa il 30%, mentre in molte località minori, come San Pio alle Camere o Poggio Picenze, la collettività più grande è quella macedone. A Celano il 35% proviene dal Kosovo. A prevalenza marocchina sono Luco dei Marsi (50%) e Trasacco (66%). Come avviene a livello nazionale, nel mondo del lavoro è presente la “specializzazione etnica”, ma il rischio “invisibilità” è un fenomeno locale, accentuato dalla cesura del sisma dell’aprile del 2009, così come la forte predominanza delle donne in età adulta, dai 35 anni in poi quasi l’80%, che vivono in casa, con rari contatti con il mondo esterno. Interpretare questa complessità ed elaborare risposte su misura è la sfida del progetto “Mondo Immigrato: nuovi sensori territoriali”, promosso dalla Prefettura dell’Aquila [Azione 5 - Progetti innovativi per l'integrazione, programma annuale 2010, priorità 1]. Ad attuare il progetto sul territorio sono la Fondazione Mondo Digitale (capofila), le cooperative Leonardo e Nuovi Orizzonti sociali e l’associazione di volontariato Fraterna TAU Onlus. Tre punti recettivi fissi sono aperti a San Demetrio Ne’ Vestini, zona cerniera tra la Sirentina e l’Aquilano, ad Avezzano e a Secinaro. A partire da marzo il punto recettivo mobile farà sosta a Sulmona, Cansano, Magliano, Celano, Pizzoli, Barete, Cagnano, L’Aquila, Onna, Fossa, Acre. A disposizione di tutti un opuscolo informativo in più lingue con la mappa dei servizi e un sito web, con la possibilità di porre domande agli operatori. Alla presentazione del progetto, martedì 27 marzo alle ore 10.30, intervengono il prefetto Giovanna Maria Iurato, il sindaco Massimo Cialente, e il direttore generale della CSVAQ | Rassegna stampa 1 27 marzo 2012 Fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli. A presentare i servizi sono i responsabili delle associazioni coinvolte: Karin Sorgi (Leonardo Società cooperativa Sociale), Candida D’Abate (Nuovi Orizzonti Sociali), Paolo Giorgi (Fraterna Tau Onlus). A testimoniare il valore aggiunto della rete territoriale è la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di San Demetrio Ne’ Vestini, Lucia di Giulio. Conclude Maria Assunta Rosa, vice prefetto del Dipartimento Libertà Civili Immigrazione, Ministero dell’Interno. CSVAQ | Rassegna stampa 2 27 marzo 2012 http://www.ilcapoluogo.com/News/Eventi/Presentazione-progetto-Mondo-immigrato-nuovisensori-territoriali-80177 PRESENTAZIONE PROGETTO “MONDO IMMIGRATO: NUOVI SENSORI TERRITORIALI” Si chiama: “mondo immigrato: nuovi sensori territoriali”, il progetto, per l’integrazione degli immigrati che sarà presentato alle 10:30 del 27 marzo, nella sala mensa di Celestino, in via Raffaello Paolucci. L’intervento sociale, finanziato dal fondo europeo per l’integrazione dei cittadini europei dei paesi terzi, vuole andare incontro ai 21.861 cittadini provenienti da 130 nazioni diverse che si trovano nella provincia dell’Aquila. Il progetto è stato predisposto dalla prefettura dell’Aquila, mentre la realizzazione, è stata eseguita dalla Fondazione Mondo Digitale. Insieme agli anche altri partner, per offrire tre punti ricettivi fissi e uno mobile dove gli immigrati possono accedere per incontrare le istituzioni e avere un aiuto concreto alle loro necessità. Inoltre, ad affiancare il personale sul territorio ci saranno anche opuscoli informativi in più lingue e un sito web. All’evento di presentazione parteciperanno Giovanna Maria Iurato, Prefetto, Ufficio Territoriale dell’Aquila, Massimo Cialente, sindaco del Comune dell’Aquila, Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale che si è occupata della progettazione, Karin Sorgi, presidente di Leonardo Società cooperativa Sociale, Candida D’Abate, presidente della cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali, Giorgi Paolo, priore della Fraterna Tau Onlus, Lucia di Giulio, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di San Demetrio Ne’ Vestini e Maria Assunta Rosa, vice prefetto del Dipartimento Libertà Civili Immigrazione, Ministero dell’Interno. CSVAQ | Rassegna stampa 3 27 marzo 2012 http://www.improntalaquila.org/2012/laquila-lettera-aperta-al-soprintendente-per-i-benistorici-ed-artistici-dellabruzzo-36147.html L’AQUILA: LETTERA APERTA AL SOPRINTENDENTE PER I BENI STORICI ED ARTISTICI DELL’ABRUZZO L’Assemblea cittadina dell’Aquila in una lettera aperta alla Dottoressa Luciana Arbace, Soprintendente per i Beni Storici , Artistici e Etnologici dell’Abruzzo, scrive: “Gentile Soprintendente, come avrà avuto modo di conoscere, il Tavolo della Ricostruzione Artistica operante nell’Assemblea cittadina sin dal 2010, oltre ad aver organizzato un apposito incontro-seminario di studio sull’applicazione della cosiddetta “Legge del 2%” nella ricostruzione e ristrutturazione di edifici ed altre opere pubbliche in città (gli Atti scritti e video sono consultabili al sito www.culturame.it/duepercento), è cointeressato alla più vasta problematica della salvaguardia, tutela e valorizzazione del patrimonio storico, monumentale, architettonico e artistico. Da notizie generiche riportate sulla stampa, si apprende che una parte delle opere a suo tempo esposte nel Museo Nazionale d’Abruzzo, stanno per essere trasferite, dietro una sua personale iniziativa, in altre sedi, con una significativa presenza nell’Abbazia Morronese a Sulmona. Com’è arcinoto, le opere integre e quelle danneggiate dal sisma sono attualmente ospitate, soprattutto per il loro restauro, nel Museo Paludi di Celano opportunamente attrezzato sia per il ripristino restaurativo che per la conservazione (in modo particolare microclima). In relazione a tale sciagurata eventualità, si chiede quali siano state le ragioni di fondo che l’avrebbero indotta a tale scelta dislocativa. La domanda è motivata inoltre dal fatto che, in attesa dell’agibilità anche parziale ed in progress del Castello Cinquecentesco dove è stato sempre collocato il più che rinomato Museo Nazionale d’Abruzzo, il temporaneo trasferimento di una parte delle opere più rappresentative è stato a suo tempo individuato nei ristrutturandi locali dell’ex Mattatoio, situato nell’area monumentale delle 99 Cannelle, con notevoli risorse finanziarie già stanziate. In relazione a quanto sopra esposto, si chiede cortesemente di conoscere: 1) Se rispondano al vero le notizie riportate dalla stampa e dagli altri mass-media; 2) In caso affermativo, quali siano le ragioni che l’hanno indotta a tale scelta, con la precisazione dei luoghi espositivi individuati e delle opere che saranno trasferite; 3) A che punto è la fase di ristrutturazione dell’ex Mattatoio ed i tempi previsti per una completa disponibilità degli spazi destinati all’attività espositiva del Museo Nazionale d’Abruzzo; CSVAQ | Rassegna stampa 4 27 marzo 2012 4) Se per la ristrutturazione dell’ex Mattatoio, di proprietà del Comune dell’Aquila e ceduto in comodato d’uso gratuito a codesta Soprintendenza, sia stata prevista l’applicazione della legge 29 luglio 1949, n. 717 e successive modificazioni apportate dalle “Linee guida per l’applicazione della legge n. 717/1949 recante norme per l’arte negli edifici pubblici”, con pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2007 – Supplemento Ordinario n. 21. Il Tavolo della Ricostruzione Artistica è convinto che il patrimonio storico, monumentale, architettonico e artistico della città dell’Aquila sia inalienabile ed indivisibile, appartenendo in toto esclusivamente al Capoluogo abruzzese. Si è pertanto fortemente contrari ad ogni iniziativa di “allontanamento” e di diversa dislocazione delle opere in questione e, al contrario di quanto paventato, si ritiene che debba essere posto in essere ogni possibile sforzo per valorizzare al meglio questo prestigioso “fondo collettivo”, fortemente identitario per l’intero territorio dell’aquilano, che purtroppo già troppe spoliazioni ha subito nel passato e con il concreto rischio di subirne ancora nell’attuale fase della lentissima ricostruzione post-sismica. A più riprese il Tavolo della Ricostruzione Artistica ha sottolineato l’anomalia dell’affidamento della gestione emergenziale dei Beni Culturali al vice Commissario Marchettti, auspicando il riaffidamento delle competenze alla Soprintendenza, organo istituzionale naturale, di fatto pressoché esautorato nei tre anni post-sismici trascorsi. Auspicio verificatosi al momento di questa stesura, con la lettura della nuova ordinanza Monti in corso di pubblicazione sulla G. U. che al comma 4 dell’art. 3 prevede testualmente: “Alla data del 31 marzo 2012 cessano le funzioni della struttura a supporto del Vice Commissario ai Beni Culturali di cui all’art. 2, comma 3, dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3761 del 1 maggio 2009”. Deo gratias! Il Tavolo della Ricostruzione Artistica avrebbe piacere di invitarLa in una delle prossime Assemblee per sentire dalla Sua viva voce e da quella dei Suoi più stretti collaboratori lo “stato dell’arte” in merito alle questioni poste”. CSVAQ | Rassegna stampa 5 27 marzo 2012 http://www.leggimi.eu/quotidiano/pescara/29443-laquila-domani-in-citta-david-grossmanper-il-festival-qminimondiq.html L'AQUILA, DOMANI IN CITTÀ DAVID GROSSMAN PER IL FESTIVAL "MINIMONDI" David Grossman, lo scrittore israeliano da anni impegnato sul fronte del dialogo e del confronto tra israeliani e palestinesi, sara' a L'Aquila domani,alle ore 18,30 presso l' Auditorium "E. Sericchi" della Cassa di Risparmio dell'Aquila in via Pescara, per incontrare il pubblico in occasione del terzo anniversario del terremoto che ha devastato il capoluogo abruzzese. La manifestazione aquilana e' presentata dai Festival di letteratura "Minimondi" e "L'Aquila Fenice", in collaborazione con il Comune dell'Aquila e con il sostegno della Fondazione Carispaq, Provincia di Roma e Mondadori editore. "E'un grande onore ospitare nella nostra citta', candidata ad essere capitale europea della cultura per l'edizione 2019, uno scrittore straordinario come David Grossman. - ha commentato l'assessore alla cultura Stefania Pezzopane -. Dopo il successo della giornata mondiale della poesia, che ha rimesso al centro dell'attenzione L'Aquila, domani un altro momento importante che fa seguito ad eventi significativi di collaborazione tra il Comune e il festival 'Minimondi' per la valorizzazione della struttura e del libro". L'ingresso sara' libero fino ad esaurimento posti . Per qualsiasi informazione si possono consultare i siti www.minimondi.com www.laquilafenice.com CSVAQ | Rassegna stampa 6 27 marzo 2012 http://www.ilcapoluogo.com/News/Eventi/L-Aquila.-Vita-e-segreti-di-una-citta-dimenticata80171 L’AQUILA. VITA E SEGRETI DI UNA CITTÀ DIMENTICATA Sabato 31 marzo 2011 alle ore 20.30 presso La Casa del Teatro LIVE in via Ficara 2 (Piazza D’Arti) a L’Aquila verrà presentato in anteprima il documentario indipendente“OTTOCENTOQUARANTANOVE” realizzato dall’associazione 5.V. (acronimo per “Vi veri veniversum vivus vici”, “Con la forza della verità, in vita, ho conquistato l'universo”) con il Patrocinio del Comune dell’Aquila, dell'ARCI della provincia de L'Aquila e la collaborazione del circolo ARCI Querencia. Il documentario vuole esplorare la situazione de L’Aquila e dei paesi del cratere colpiti dal sisma del 6 Aprile 2009 a due anni e mezzo di distanza dall’evento, ottocentoquarantanove giorni dopo, appunto. Nasce dall’esigenza di trasmettere informazioni corrette all’opinione pubblica, che, dopo essere stata colpita da un sovraccarico di immagini, dati e pareri nel periodo immediatamente seguente al sisma, è a tutt’oggi completamente all’oscuro di ciò che è avvenuto in seguito e di quale sia la situazione attuale in cui versano gli aquilani e il loro territorio. Dopo aver rivissuto la notte tra il 5 e il 6 Aprile attraverso le testimonianze dirette di coloro che il terremoto l’hanno vissuto in prima persona, il documentario passa poi a spiegare, da un punto di vista prettamente tecnico, quanto accaduto, per capire il motivo di una tale devastazione su una città simile a mille altre italiane e al contempo particolare, concentrandosi sulle responsabilità di chi avrebbe dovuto tenere in gran conto questa particolarità. Cuore del documentario è l’esplorazione della situazione odierna. Per l’Italia dei mass media pare che L’Aquila non esista più e non sia più un problema. Questo documentario vuole mostrare che non è così. CSVAQ | Rassegna stampa 7 27 marzo 2012 http://notizie.tiscali.it/opinioni/Caliandro/2791/articoli/L-Aquila-tre-anni-3-dopo-il-sisma-lacapitale-spettrale-d-Italia.html L’AQUILA, TRE ANNI 3 DOPO IL SISMA, È LA CAPITALE SPETTRALE D'ITALIA Come ogni volta che una distopia si realizza, visitando L’Aquila si assiste attoniti allo svolgersi – ancora una volta, incredibile, eppure così reale, così vero – dei suoi corollari. Paradossalmente, infatti, in questo posto reso invivibile dall’incapacità e dall’ignavia colpevole di chi doveva decidere e agire con la massima solerzia, gli affitti senza alcun controllo sono schizzati alle stelle (!!!). E nel centro disabitato, distrutto, fioriscono i locali, dal momento che si tratta dell’unica città d’Italia dove si può sparare al massimo il volume della musica per le strade. Il tasso di alcolismo ha subìto un sensibile incremento, e in ciò che resta del centro storico, il giovedì e il sabato sera, regna un’atmosfera surreale, agghiacciante, a metà tra 1997: fuga da New York e la Detroit di Robocop. Tu cammini, prendi una birra o un cocktail, chiacchieri, e improvvisamente ai lati del corso si aprono squarci neri di distruzione e devastazione. Eppure, non bisogna osservare con distacco supponente questo fenomeno (insieme agli altri che caratterizzano l’intero processo post-sisma, come per esempio le new town), quanto piuttosto considerarlo con partecipe preoccupazione: l’Aquila è, in questo momento, la capitale spettrale d’Italia. L’Aquila è la mappa fondamentale dell’Italia - e dei suoi fantasmi. La desolazione che vi regna è la stessa che domina la vita dell’intero Paese, al di là della pervicace volontà collettiva di continuare a vivere – contro ogni evidenza – nel territorio della rappresentazione e della finzione. L’Italia è un Paese in macerie: le macerie del patrimonio storico-artistico, delle istituzioni, della politica, dell’economia, della produzione e della fruizione culturale, dell’informazione. Le macerie di una società, che ha espulso dalla percezione individuale e collettiva l’idea stessa del “noi”, e in cui tutti sono ridotti a “mille monadi sigillate, e fra queste una lotta disperata, nascosta e continua” (Primo Levi, I sommersi e i salvati, 1986). Questo è una nazione che ha un bisogno disperato di ricominciare a credere in se stessa: L’Aquila è la nostra vera capitale, nel senso che è il punto imprescindibile da cui partire in questo momento, e da cui avviare questa ricostruzione, insieme materiale e immateriale. La nostra città-martire, con il suo dolore e la sua immensa dignità, puoi insegnarci dove trovare la forza di ricominciare. Può indicarci la via per comporre e articolare il nuovo sistema morale di riferimento – che poi è e deve essere lo stesso di cinquanta, sessanta anni fa, opportunamente aggiornato alle esigenze ed alle sfide del XXI secolo – attorno ad alcuni valori fondamentali: la condivisione, la collaborazione, la consapevolezza, la generosità, la dignità, la responsabilità. CSVAQ | Rassegna stampa 8 27 marzo 2012 L’Aquila ha bisogno di noi, così come noi abbiamo bisogno de L’Aquila. L’Aquila è il nostro specchio. Se sapremo comprendere che d’ora in poi le cose potranno finalmente andare meglio solo e soltanto attraverso l’impegno e l’assunzione di responsabilità di ognuno impedendo d’ora in poi che siano altri a scegliere per noi e al posto nostro - potremo finalmente conferire nuovo senso alla storia che stiamo attraversando, renderla decifrabile per noi e per le generazioni successive: e tutto dovrà iniziare da L’Aquila e dal suo prezioso contesto sociale, dal suo salvataggio come città e come comunità, dalla correzione rapida di scelte drammaticamente sbagliata e dall’adozione immediata di scelte efficaci e condivise con la popolazione. Dall’inversione di rotta, e dalla diffusione salutare di giustizia e di civiltà. Dal non permettere mai più, d'ora in poi, che si continui a rimuovere la questione de L'Aquila dall'agenda nazionale e dall'immaginario collettivo, escludendo dallo sguardo il 'buco nero' che ha inghiottito questa realtà tre anni fa, e lungo gli ultimi tre anni. La preziosità misteriosa de L’Aquila, oggi, risiede proprio nell’essere – con tutta la sua sofferenza, con tutta la sua bellezza, con tutta la sua dignità – il nucleo vivente ( vivente: nonostante tutto, al di là di tutto) di ciò che l’Italia potrebbe essere e diventare, nell’immediato futuro (e di ciò che purtroppo non è ancora). L’Italia ricostruita, nell’anima e nell’aspetto, potrebbe illuminare questo secolo, disseminarlo di cose e idee folgoranti, di ambienti floridi, ricchissimi, colorati e stimolanti. Un luogo fisico e mentale, geografico e culturale di cui finalmente non vergognarsi . Ma di cui essere fieri e orgogliosi. CSVAQ | Rassegna stampa 9 27 marzo 2012 http://www.abruzzoweb.it/contenuti/sulmona-cooperativa-nos-presenta-il-bilancio-delleattivita/469752-4/ SULMONA: COOPERATIVA ''NOS'' PRESENTA IL BILANCIO DELLE ATTIVITA' Si chiama “…Il piacere di fare sociale”, il momento informativo che la Cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali (NOS) ha organizzato per mercoledì 28 marzo, a partire dalle ore 17,30 presso la Sala Mazara della sede municipale di Sulmona. L’incontro, a cui prenderanno parte, anche gli assessori regionale e comunale alle Politiche Sociali Paolo Gatti ed Enea Di Ianni, è stato organizzato per presentare agli addetti ai lavori e alla cittadinanza il primo bilancio sociale redatto dalla Cooperativa NOS. In particolare, il bilancio sociale, che è un documento che tratteggia le attività di utilità sociale realizzate dalla cooperativa nel corso del 2011 a beneficio del territorio nell’area anziani, disabilità e minori, sarà illustrato dal presidente della Cooperativa, Candida D’Abate. Il bilancio sociale trasparente è stato realizzato in collaborazione con gli esperti di Lynx territorio sociale, società di innovazione nel campo delle politiche di welfare. La Cooperativa NOS è stata costituita nel 1984 con l’obiettivo di progettare e gestire interventi sociali e servizi rivolti ad anziani, persone diversamente abili e minori. Nata da un'istanza di impegno civile e partecipazione, espressa da un gruppo di giovani tra infermieri, operatori domiciliari, operatori socio sanitari e psicologi, ha sviluppato, in oltre venti anni di attività, un modello fondato su precise esigenze di professionalità, partecipazione e inserimento nel progetto pubblico. La solidarietà, associata ad un buon livello di professionalità e all’esperienza maturata in oltre venticinque anni, ha generato lavoro per 134 operatori tra soci e collaboratori esterni. NOS svolge attività sul territorio regionale e in Lazio. CSVAQ | Rassegna stampa 10 27 marzo 2012 http://www.cityrumors.it/laquila/cultura-a-spettacolo/laquila-un-dolce-sostegno-per-gliamici-a-quattro-zampe-del-rifugio-di-paganica-44966.html L’AQUILA, UN ‘DOLCE’ SOSTEGNO PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE DEL RIFUGIO DI PAGANICA Anche quest'anno è possibile aiutare in modo semplice e veloce i 400 ospiti a 4 zampe del Rifugio di Paganica, gestito dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane di L'Aquila. Sono arrivate, infatti, le dolcezze di Pasqua, golosi prodotti artigianali con cui si possono aiutare concretamente i nostri amici con la coda. A disposizione di chiunque vorrà contribuire alla causa, le uova con sorpresa (7 euro), la ColomBau (10 euro), il Rosone di Collemaggio in cioccolato (5 euro) e Pasquale l’Agnello (4 euro). L’intero ricavato dell’iniziativa servirà per sostenere la gestione del rifugio di Paganica e dei suoi 400 ospiti ed i numerosi interventi a tutela degli animali randagi da parte dell’associazione. Per qualsiasi informazione, è possibile contattare la segreteria della Sezione di L’Aquila della Lega del Cane all’indirizzo [email protected]. CSVAQ | Rassegna stampa 11 27 marzo 2012 http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article25849 L’AQUILA / CIRCOLIAMO", OLTRE 659 TONNELLATE DI OLI USATI CORRETTAMENTE SMALTITI In tutta Italia, delle 432.000 tonnellate di olio lubrificante che sono state immesse al consumo nel 2011, il Consorzio ha raccolto 189.267 tonnellate di oli usati, oltre il 95% del potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Marco Paolilli, coordinatore della rete di raccolta del COOU - ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%. E per fare ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dalle amministrazioni alle imprese, passando per i singoli cittadini”. Per questo motivo il Consorzio ha ideato la campagna informativa itinerante “CircOLIamo”, che nel 2012 raggiungerà 59 province italiane. “Si tratta di un format ormai consolidato – ha aggiunto Paolilli - che permette al COOU di dialogare con i cittadini, i rappresentanti delle amministrazioni territoriali e le associazioni territoriali e di categoria per arrivare a dei punti condivisi sui principi che ormai fanno parte stabile delle nostre iniziative. Sono due, in particolare, i messaggi che vogliamo comunicare: da un lato i pericoli che possono derivare dal contatto con i lubrificanti usati o dalla loro dispersione nell’ambiente, dall’altro i vantaggi per il sistema Italia che derivano dal riutilizzo degli stessi oli esausti. Con il nostro lavoro salviamo l’ambiente e al contempo aiutiamo il Paese a risparmiare nelle importazioni di petrolio”. L’olio lubrificante usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari di fabbriche e industrie, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli. Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, deve essere smaltito correttamente. In 28 anni di attività il COOU ha raccolto 4,72 milioni di tonnellate di olio usato, evitandone così la dispersione. Se utilizzato in modo improprio l’olio usato può essere estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute umana: basti pensare circa 4 kg d’olio - il cambio di un’auto - se versati in acqua sono in grado di coprire una superficie grande quanto un campo di calcio. Chiunque, telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it, può avere informazioni e il recapito del raccoglitore più vicino. Il Consorzio coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta, diffuse su tutto il territorio nazionale, e di 6 impianti di rigenerazione. L’olio usato, infatti, può costituire un’importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; negli ultimi anni il riutilizzo dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di quasi 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese. CSVAQ | Rassegna stampa 12 27 marzo 2012 Stamani, nel corso della conferenza stampa di presentazione, l’assessore Alfredo Moroni ha ha parlato di "un’iniziativa che si inserisce perfettamente nella strategia degli interventi che il Comune dell’Aquila, insieme ad ASM, sta operando sul territorio, in termini di tutela dell’ambiente. a breve, inoltre, partirà anche la campagna per la raccolta degli oli vegetali, gli scarti da cucina per intenderci. Una raccolta - ha concluso l’assessore, di concerto con Piero Cerolini, dirigente ASM - sarà rivolta a due utenze, vale a dire le famiglie, che riceveranno un contenitore specifico, il cui contenuto verrà poi conferito in appositi bidoni e le utenze commerciali ( ristoranti, bar, fast food, etc) che, invece, avranno a disposizione dei contenitori molto capienti in loco." CSVAQ | Rassegna stampa 13