BE I _ I N F0_01_1 9 9 7 _ 0 9 1 _ I T E BEI Information Année : 1997 Numéro : 091 Langue : IT A N C A E U R O P E A PER GLI I N V E S T I M E N T I DEN E U R O P A L I S K E INVESTERINGSBANK EUROPÄISCHE INVESTITIONSBANK ΕΥΡΟΠΑΙΚΗ ΤΡΑΠΕΖΑ ΕΠΕΝΔΥΣΕΩΝ EUROPEAN INVESTMENT BANK B A N C O EUROPEO DE INVERSIONES NFORMAZION BANQUE EUROPEENNE D INVESTISSEMENT B A N C A EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI EUROPESE INVESTERINGSBANK B A N C O EUROPEU DE INVESTIMENTO 1-1997-N.91 ISSN 0250-3905 EUROOPAN INVESTOINTIPANKKI EUROPEISKA INVESTERINGSBANKEN L'UEM, i mercati dei capitali e la BEI Sommario L'UEM, i mercati dei capitali e la BEI 1 Il rafforzamento dell'integrazione euro- L'UEM avrò profonde ripercussioni pea, che è tra gli obiettivi dell'UEM, è sulle istituzioni f i n a n z i a r i e ; ne avrà marcate ripercussioni sul piano eco- uno dei compiti prioritari della BEI fin conseguirà, tra l'altro, un aumento nomico, sia nel periodo di transizione dalla sua fondazione. Contribuire allo dello concorrenza, che porterà od che dopo l'introduzione della moneta buona riuscita dell'UEM rientra pertanto uno maggiore specializzazione. La nello missione della Banco, BEI, il cui obiettivo principale resterà H L'UEM sarà una tappa importante sulla via dell'integrazione europea; essa che perseguirà tale scopo in ogni caso lo sviluppo regionale, continuando α promuovere dispone dei mezzi necessari per far uno fronte α questi cambiamenti. sviluppo regionale equilibrato e la coesione sociale nell'Unione euro Lo sviluppo regionale: obiettivo pea. Oltre α rappresentare prioritario della BEI uno sfida, l'UEM offrirà alla Quest'articolo fa il punto sull'attività Banca nuove opportunità dello Banca α favore dei progetti per potenziare il suo ruolo. d'infrastruttura 5 e del settore produttivo e sulla sinergia con i 2 0 svilii Quest'articolo intende sof- Fondi strutturali. Dopo la riforma di fermarsi l'UEM che questi ultimi (1989), lo BEI ho mercati accordato oltre 71 miliardi di ecu attività per sugli effetti avrà finanziari sui e sulle promuovere lo sviluppo unica. Il passaggio all'UEM e la sua della BEI; esso solleverà inoltre alcune regionale, messa in atto pongono le economie e questioni di carattere tecnico (V. riquadro finanziamento di investimenti il cui α sfide α p. 3) in ordine alla transizione verso costo è valutato in oltre 210 miliardi l'euro. di ecu. i governi europei di fronte senza precedenti; la più importante è lo necessità di ridurre i bilanci in un GLI EFFETTI DELL'UEM fissare una normativa chiaro che con- SUI MERCATI DEI CAPITALI di tenere costantemente sotto L'UEM porrà fine allo frammentazione duzione dell'euro. L'UEM avrà dei mercati dei capitoli in Europa, dovuta cussioni profonde anche sulle istituzioni alla presenza di più valute, e darà vita α finanziarie, rafforzando un immenso mercato finanziario e ban denza già presenti linee di ten- nella nuovo opuscolo - Nuove nomine controllo la speso pubblica dopo l'introriper- al - Reti transeuropee: periodo di debolezza economica e di senta contribuendo Forum BEI 10 Il Forum BEI 1996, che ha avuto come tema «Il Mediterraneo, un'area per la partnership», ha comunità cario integrato, il cui collante sarà costi- bancaria europea, quali la globalizza- tuito dalla moneta unica. Il mercato dei zione dei mercati, l'inasprimento dello titoli di Stato emessi dai Paesi parteci- concorrenza e il passaggio α forme più panti all'UEM diventerà, ad esempio, il Nel 1996 finanziamenti per oltre istituzionalizzate di gestione del rispar- più grande mercato obbligazionario del 23 miliardi di ecu mio. mondo dopo che i titoli obbligazionari riunito α M a d r i d più di 350 personalità. 12 A N C A E U R O P E A PER GII I N V E S T I M E N T I saranno nella gestione delle attività finanziarie. cato dei capitali, dove potranno racco espressi in euro. Se tutti gli Stati membri Investitori più sofisticati e più attenti ai ren- gliere risorse α minor costo. Ciò contri- aderissero all'unione monetaria, il mer- dimenti dei loro investimenti porteranno buirà α far emergere in Europa un vasto cato dei titoli di Stato (calcolato con rife- ad un inasprimento della concorrenza, e mercato delle obbligazioni industriali, rimento alla totalità dei prestiti statali con ciò dovrebbe rendere disponibile uno come quello già sviluppatosi negli USA. attualmente scadenza in circolazione superiore gamma più diffe- Potranno avvantaggiarsi della situazione α un anno) raggiun renziata di prodotti le aziende finanziariamente solide con gerebbe finanziari per i 2 400 gli sede in Paesi relativamente deboli, poi- di ecu, α investitori e per gli ché il rating del loro Paese non costituirà dei 2 000 emittenti. Ne do- più un limite al loro rating individuale, che miliardi del mercato vrebbe risultare un' potrò cosi essere innalzato. M a USA. allocazione miliardi fronte non più saranno solo le grandi imprese α benefi corretta, se non ot- ciare del più facile accesso al mercato; è Grazie al suo eleva timale, delle risor- probabile, infatti, che nella zona euro fio- to volume, il mercato se finanziarie e, in risca un vero e proprio comparto che si finanziario dell'euro avrà una liquidità ultima analisi, uno sviluppo economico occupi di soddisfare i bisogni delle azien- ben superiore α quella dei mercati nazio più promettente. de della fascia più bassa, riducendo così nali odierni: ciò significa che aumente- le dimensioni minime richieste per poter ranno la domanda e l'offerta di tutti i tipi GLI EMITTENTI S A R A N N O accedere direttamente al mercato. di attività finanziario, con oscillazioni più RICLASSIFICATI moderate dei prezzi. La maggior liquidità Lo sviluppo dei mercati finanziari dell'eu- dei mercati stimolerà, α suo volta, lo svi Sul mercato finanziario dell'euro, nel- ro quali fonti competitive di finanziamen- luppo dei prodotti finanziari già esistenti l'ambito di un settore finanziario molto to per le imprese private dovrebbe rice- e dei nuovi, ivi compresi una maggiore efficiente, i tassi d'interesse per il capita- vere ulteriore impulso dallo riduzione del modulazione delle scadenze sui mercati le di prestito dipenderanno sempre di fabbisogno finanziario statale. Il Trattato obbligazionari e più complessi mercati più, α parità di scadenze, soprattutto dal di Maastricht prevede infatti che i gover- derivativi. rating dell'emittente, anziché da un insie- ni nazionali riducano il disavanzo di me di fattori quali l'affidabilità, le consi- bilancio e il debito pubblico. L'introdu- Tenuto conto del più elevato livello di derazioni valutarie e la reputazione sul zione di un patto di stabilità tra i Paesi liquidità e della maggiore varietà di stru- mercato nazionale. Si assisterà così α aderenti alla moneta unico dovrebbe menti finanziari, il mercato una dell'euro rapida riclassificazione degli emit rafforzare questa tendenza e consentire dovrebbe presentare, anche per gli inve- tenti. Non tutti gli emittenti pubblici alle imprese commerciali e industriali di stitori stranieri, un più forte potere di attra- godranno ancora del privilegio del mas attingere direttamente ai mercati dei capi- zione, determinando un afflusso di capi- simo rating nel proprio Paese in virtù del tali per il finanziamento dei loro investi- α quello attuali loro status di emittente sovrano, grazie al menti. mercati e monete nazionali dell'UE. Il quale hanno talvolta finanziato ο ridotto nuovo mercato dei titoli in euro avrebbe il debito pubblico ricorrendo α politiche tutte le potenzialità per espandersi rapi- inflazionistiche La loro posizione in gra damente e per fare dell'euro lo valuto di duatoria dipenderà dalla loro capacità riserva alternativa al dollaro USA α livel di provvedere al servizio del debito, prin- lo mondiale. cipalmente in termini di solidità economi- tali superiore degli ca, di disciplina di bilancio, di entità del LA CONCORRENZA DIVENTERÀ PIÙ ASPRA Un mercato finanziario di queste dimen- debito e regolarità nei rimborsi. In altre Ne dovrebbe conseguire una concorrenza più accentuata sul mercato finanziario dell'euro, sia tra le singole banche che tra le banche e i mercati dei capitoli. IMPLICAZIONI PER LE OPERAZIONI DELLA BEI SUI MERCATI DEI CAPITALI parole, è probabile che nella zona euro l'assegnazione del rating ad un governo I finanziamenti accordati dalla BEI supe- avvenga secondo gli stessi criteri che rano attualmente i 20 miliardi di ecu l'an- sioni darà probabilmente un nuovo impul- oggi si applicano olle loro emissioni di no. so all'attuale tendenza verso forme più titoli in valuta estera. con il massimo rating (AAA), Ια Banca è Efficiente intermediario finanziario in grado di raccogliere in un anno circa istituzionalizzate di gestione del risparmio e quindi verso i fondi d'investimento e Le dimensioni e la liquidità del mercato 18 miliardi di ecu in più di 20 monete altre forme di gestione professionale. La dell'euro costituranno un forte incentivo diverse, di cui quelle degli Stati membri più forte concorrenza che ne seguirà por- per le imprese private α scavalcare le UE rappresentano oltre l'80% del totale terà ad una maggiore specializzazione banche e α rivolgersi direttamente al mer (per ulteriori informazioni v. BEI-lnforma- 2 -W I I N f O R M A Z I O N I A N C A E U R O P E A PER GL I N V E S T I M E N T I Lo scopo che la BEI si propone è di lanINTRODUZIONE DELL'EURO LA C O M M I S S I O N E PRESENTA U N QUADRO GIURIDICO ciare regolarmente sul mercato emissioni benchmark in euro per importi elevati e con uno gomma di scadenze ancor più Lo Commissione europea ha adottato, il 16 ottobre scorso, delle proposte estesa, in modo da coprire l'intera curva relative al quadro giuridico dell'utilizzazione dell'euro. Questi testi, attesi con dei rendimenti. Esso garantirò cosi un impazienza da consumatori, imprese e banche, sono volti α precisare le moda adeguato livello di liquidità e uno buono lità del processo che porterà alla moneta europea: tenuta delle sue obbligazioni sul mercato secondario, incoraggiando anche l'utiliz- - dal 1 ° gennaio 1 9 9 9 , i Paesi della zona euro avranno una sola moneta, l'euro; le monete nazionali continueranno od avere corso legale ma diventeranno, α partire da questa dato, semplici suddivisioni dell'euro; - le banconote e le monete metalliche denominate in euro saranno introdotte al più tordi il 1° gennaio 2 0 0 2 e avranno immediatamente corso legale; esse circoleranno parallelamente olle banconote e monete metalliche nazionali durante un periodo massimo di sei mesi, al termine del quale esse solamente avranno corso legale; - α partire dal 1 ° gennaio 1 9 9 9 , l'euro sostituirà l'ecu-poniere al tasso di conversione 1 α 1 ; - in occasione dell'introduzione dell'euro sarò garantita la continuità dei contratti inizialmente espressi in ecu ο in moneta nazionale: non si potrò pertanto trarre pretesto da questo avvenimento per mettere in questione i contratti esl· stenti. zo delle sue emissioni come base per i contratti di futures. Si può prevedere che i titoli BEI continueranno α rappresentare lo strumento che meglio di ogni altro potrò integrare i titoli di Stato in Europa, anche per gli investitori asiatici e statunitensi, e non è da escludere che in taluni casi essi possano essere quotati perfino meglio dei titoli di alcuni Stati. Il conseguente ulteriore abbassamento del costo dello raccolta consentirò olla BEI, in quanto importante intermediario finanziario, di espandere ancor di più lo sua attivitò di finanziamento e in particolare, pur continuando od attenersi α criteri di Il Consiglio europeo di Dublino (13-14 dicembre 1 996) ha accolto favorevolmente queste proposte. prudenza nelle sue politiche finanziarie, di offrire nuovi servizi finanziari che la maggior parte dei mutuatari non potreb be ottenere sul mercato α condizioni zioni n. 88). Con prestiti in essere del con- BEI è stata lo primo α garantire esplicita trovalore di circo 100 miliardi di ecu. Ια mente lo conversione in euro, al tosso di BEI si colloca al sesto posto tra gli emit 1 α 1, di tutti i suoi prestiti in essere espres tenti «sovrani» dell'Unione europea, ma è si in ecu, non appena l'unione monetaria la primo tra le istituzioni finanziarie multi- diventerà una realtà. In tal modo esso ha laterali. appropriate. NUOVE OPPORTUNITÀ Dl FINANZIAMENTO rassicurato gli investitori che detengono Lo BEI dovrò naturalmente adeguare lo titoli in ecu e, al tempo stesso, ha ribadi- sua politica e i suoi strumenti d'intervento Fin dai primi passi del Sistema monetario to il suo sostegno all'UEM (V. BEI-lnfor- all'evoluzione del mercato. Con l'UEM, europeo, la BEI è stato attivo nel pro- mazioni n. 90). muovere operazioni di finanziamento e di raccolta in ecu. Il totale dei finanzia- Lo moneta unica semplificherò notevol- menti accordati in ecu è di circo 13 miliar- mente le operazioni della BEI, in partico- di e nel 1996 l'ecu si è collocato al quin- lare per quanto riguardo lo gestione del- to posto tra le monete utilizzate dallo BEI l'attivo e del passivo, poiché lo sua per le erogazioni; i prestiti in essere ottivitò potrò svolgersi prevalentemente in espressi in ecu ammontano α 9 miliardi. una sola moneta. La zona euro sarò caratterizzata da una maggiore competi- Svolgendo un ruolo di primo piano nel tività e il rating avrò un peso ancor mag- campo dei finanziamenti, dell'emissione giore ai fini della raccolta; lo BEI, che di titoli, degli investimenti e dei prodotti beneficia del rating AAA grazie allo qua- molti dei tradizionali clienti della Banca derivati espressi nelle monete europee, lità del suo portafoglio crediti e allo soli- potranno rivolgersi direttamente, e in ecu compreso, la BEI è fortemente inte- ditò dei suoi azionisti, è ben situato per misura crescente, al grande mercato del- ressata all'UEM, che dovrebbe rafforza- profittare delle dimensioni e dello liqui- l'euro per soddisfare il loro fabbisogno re il suo ruolo di importante intermediario dità del mercato dell'euro e ridurre ulte- finanziario; verrò in tal modo α ridursi finanziario in Europa. Tra gli emittenti, lo riormente il costo dello raccolta. l'entità dei finanziamenti BEI alle grandi El I N F O R M A Z I O N I 4i 3 A N C A E U R O P E A PER GL I N V E S T I M E N T I societò. La Banca avrò però nuove possi- rating AAA, in quanto risulterebbe più bilità di diversificazione dei suoi prodotti, vantaggioso finanziare i progetti con accompagnando, ad esempio, i suoi risorse provenienti dallo BEI e do altre clienti sul mercato obbligazionario. I banche. minori costi di raccolto consentiranno inoltre alla BEI di sviluppare gli interventi LO SVILUPPO REGIONALE sotto forma di prestiti globali, α tutto van RESTERÀ IL SETTORE PRIORITARIO taggio delle piccole e medie imprese. I finanziamenti α favore di uno sviluppo E assai probabile che gli investimenti nel regionale equilibrato nell'Unione euro settore pubblico, tradizionale campo d'in pea resteranno il perno dell'attivilo della tervento della Banca, segnino il posso Banco. Poiché l'UEM non avrò necessa- negli anni α venire. Per partecipare al riamente l'effetto di ridurre le disparito l'Unione economica e monetario, i gover regionali all'interno degli Stati membri e, ni degli Stati membri dovranno tenere anzi, potrà addirittura essere fonte di ulte- sotto stretto controllo la speso pubblica e riori svantaggi per quelli che ritarderanno avranno pertanto meno spazio per lan la loro adesione, le politiche regionali e ciarsi in grandi programmi d'investimen strutturali dell'Unione europea dovranno to, che si tratti di progetti finanziati diret essere mantenute; si profila comunque tamente con stanziamenti di bilancio ο una revisione di tali politiche, in partico- tramite la Banco. Ciò non significa neces- lare di quella di coesione (che secondo sariamente che diminuiranno le possibi- le previsioni doveva gradualmente con- lità di finanziamento della BEI. Il calo cludersi entro la fine del 1999), con con- degli investimenti pubblici potrò essere seguente riduzione del volume comples- compensato dallo crescente tendenza α sivo delle sovvenzioni su risorse del finanziare progetti infrastrutturali con bilancio comunitario. Poiché i bisogni fondi privati ο misti, segno della maggio infrastrutturali debbono comunque essere re consapevolezza raggiunto circa l'op soddisfatti, lo BEI potrò ampliare il suo portunità di affidare al settore privato atti- raggio d'azione favorendo p. es. la part- vità appannaggio nership tra settore pubblico e settore pri- esclusivo dello Stato. La tendenza olla vato per lo realizzazione di progetti di privatizzazione di tali attività è giò evi- pubblica utilità. prima considerate ir-i PER SAPERNE Dl PIÙ SU LI'UEM La BEI ha dato avvio alla pubblicazione di una nuova serie di ElB PAPERS con un primo numero speciale dedicato all'UEM. Autori e titoli degli articoli: • Daniel Gros, The steeple chase towards EMU, dente in settori quali le telecomunicazio• Ole J. Rummel: On the feasibility of ni, il trattamento delle acque di scarico, lo Per il futuro, nello prospettiva dell'ade- gestione dei rifiuti e i trasporti pubblici. sione all'UE di alcuni Paesi dell'Europa EMU with diverse European economic transmission mechanisms, centro-orientale, si possono prevedere ampi spazi d'intervento per lo Banca, che le esperienza nel finanziamento di pro- potrò intensificare la sua attivitò di finan- getti in tali settori, dimostrando di saper ziamento in questi Paesi per ammoder- • Paul de Grauwe: hlow to fix con- essere innovativa nel mettere α punto, nare un'infrastruttura tuttora inadeguata. version rates af the start of EMU?, insieme ad altri intermediari finanziari e 4 • Bernhard Winkler: Is Maastricht a La Banca ha ormai acquisito una notevo- g o o d contract?, • Luis Gonzales Pacheco & Alfred garanti, pacchetti finanziari «su misura», L'UEM e la maggiore competitivitò dei Steinherr: A proposal to stabilize the rispondenti ai bisogni specifici dei singo mercati finanziari avranno sicuramente value of the ecu. li progetti e promotori. Esistono pertanto delle ripercussioni sulle operazioni di i migliori presupposti perché lo Banco finonziamento della BEI; nello stesso La prefazione di questo numero spe- possa ampliare il suo raggio d'azione in tempo, però, potranno emergere nuove ciale è firmato do Wolfgang Roth, questo comparto, che nell'Unione euro- possibilità di raccolta delle risorse α con Vicepresidente dello BEI. pea è ancoro nelle prime fasi di sviluppo. dizioni ancor ρ ù favorevoli che in passa- L'UEM potrebbe perfino imprimere una to, e la Banca potrò essere in grado di Copie della pubblicazione possono particolare accelerazione agli interventi diversificare le sue forme d'intervento e di essere richieste a: Daphne Venturas, della Banca in tale settore, specialmente offrire i servizi finanziari di cui la nuova Ufficio del Chief Economist, in quei Paesi in cui i governi e le altre zona euro avrò bisogno per conseguire i fax: (xx352) 4 3 7 9 - 3 4 9 2 . autorità pubbliche non fruiscono di un suoi obiettivi di fondo. k U 'NfORMAZIONI 1-97 ·· A N C A E U R O P E A PER GL I N V E S T I M E N T I Lo sviluppo regionale: obiettivo prioritario della BEI Lo realizzazione di un'Europa unito dell'Unione. Questi interventi hanno con e solidale, nello quale siano ridotti i divari tribuito allo realizzazione di progetti per ne la percentuale è però molto più eleva- tra le regioni, è sempre stato fin dall'inizio un costo complessivo di oltre 2 1 0 miliar to: 2 0 % in Portogallo, 1 1 % in Spagna, tra gli obiettivi prioritari dei Trattoti istitutivi di di ecu. Grecia e Irlanda. SINERGIA C O N I FONDI STRUHURALI " FLCF; nei Paesi meno avanzati dell'Unio- dello Comunitò europea. Non deve sorprendere, perciò, che la BEI, in quanto isti- I progetti finanziati per il loro contributo tuzione finanziario dell'Unione, indirizzi la olio sviluppo regionale sono scelti non maggior parte dei suoi finanziamenti alla solo in funzione della zona in cui devono correzione degli squilibri regionali. essere realizzati, che deve avere i requisi risorse di bilancio, dei Fondi strutturali, i ti per gli interventi strutturali (V. riquadro α finanziamenti dello Banco non sono pre- Il raggio d'azione dello Banca si è amplia- pag. 7) ma anche delle ricadute positive assegnati per Paese né pre-riportiti per set- to dopo l'entrota in vigore (novembre sull'economia locale ο su un settore che è tore; essi rispondono α una domando eco 1993) del Trattato di Maastricht, che sot- decisivo per il suo sviluppo. Poiché opero nomicamente giustificata e sono orientati tolinea la necessità di uno maggiore coe- con capitali di prestito e non accorda sov- progetto per progetto. Tuttavia, poiché sione economica e sociale parallelamente venzioni, lo Banca contribuisce allo rea- Contrariamente agli aiuti e sovvenzioni, su olio creazione di uno spazio economico lizzazione di investimenti che - essendo unificato. In stretta collaborazione con la solidi sotto il profilo tecnico, economico e Commissione europea, lo Banco si ado- finanziario, oltre che rispettosi dello nor- pera quindi per orientare i fondi raccolti mativa ambientale più avanzato del- sui mercati dei capitoli verso il finanzia- l'Unione - possono dar luogo ad attività (In milioni di ecu) mento di numerosi investimenti produttivi durature. 25 000-1 Quota dei finanziamenti per lo sviluppo regionale: ripartizione per settore (1986-1995) nelle zone meno prospere dell'Unione, dove vive circo lo metà dello popolazione Questi progetti, di dimensioni molto diver- comunitaria. se, sono realizzati in un'ampio gommo di settori economici da operatori sia pubblici UN ΙΜΡΑΠΟ ECONOMICO INCISIVO che privati. La Banco finanzia direttamente gli investimenti di grandi dimensioni (di 20000 15000 10000 5 000 un costo complessivo superiore α 5 0 milio Dopo la riforma dei Fondi strutturali ni di ecu), mentre quelli di piccole e medie ( 1 9 8 9 ) , lo Banco ho finonziato con oltre dimensioni vengono finanziati tramite i 71 miliardi di ecu (di cui 12,15 miliardi cosiddetti prestiti globali, il cui funziona Η 9 Energia nel 1995) investimenti α favore dello svi mento è affidato ad una rete di circo 1 3 0 —' —I Trasporti luppo regionale, destinando cosi α que banche e istituti di credito, che fungono da sto settore il 7 0 % circo del totale dei -J —' Telecomunicazioni intermediari, distribuiti in tutta l'Unione. I finanziamenti erogati nei Paesi membri —* —' Altre infrastrutture crediti su prestiti globali sono erogati ai ^ ^ Industria beneficiari finali dalle agenzie di tali inter- Sviluppo reg. / Altri obiettivi mediari, più vicine olle realtà locali e ai bisogni dei piccoli e medi imprenditori ('). perseguono gli stessi obiettivi, la Banco e lo Commissione europea, che gestisce il L'incidenza dei finanziamenti BEI può bilancio, coordinano strettamente i rispet essere valutato facendo riferimento allo tivi interventi in modo do realizzare, secon misura in cui i progetti finanziati concor- do le caratteristiche dei singoli investimen rono olio formazione lordo di capitale ti finanziati, la fisso (FLCF) nell'Unione. Nell'insieme dei finanziamenti (rimborsabili) e sovvenzioni quindici Stati membri tali progetti hanno e l'allocazione più efficace delle risorse contribuito nel 1995 al 5% circo della dell'Unione. V. BEI-lnformazioni n, 86, del novembre 1995 (p. 7). massimo sinergia fra Questa sinergia è messo in evidenza dal numero crescente di progetti cofinanziati I N F O R M A Z I O N I 1-97 A N C A E U R O P E A P E R G L I Ν V E S Τ I M E Ν Τ I con interventi della Banca e sovvenzioni ziamenti per circa 5 0 0 milioni di ecu con dei Fondi strutturali, che nel 1995 hanno abbuono d'interesse del 2% e gestito sov rappresentato il 3 9 % dei finanziamenti venzioni per oltre 140 milioni di ecu dal accordati nelle zone che possono bene 1 ' gennaio 1 9 9 4 , doto di entrata in vigo ficiare degli interventi strutturali comunita re del suddetto meccanismo. ri (contro il 3 1 % nel 1 9 9 4 e il 25%, in medio, nel periodo 1989-1993). UN'AMPIA G A M M A Dl PROGETTI Per conseguire quest'alto grado di com SUI DUE TERZI DEL TERRITORIO plementarità, la BEI partecipa olle diverse DELL'UNIONE fasi di messo α punto e attuazione dei programmi di interventi strutturali, che lo Le zone ammesse α beneficiare dei Fondi Commissione realizzo in collaborazione strutturali comunitari rappresentano i due con le outoritò regionali ο nazionali degli Stati membri interessati. In base olle prime indicazioni circa i finanziamenti necessari per sostenere i progetti previsti dai pioni di sviluppo presentati dalle regioni, la Bonca e lo Commissione si accordano sullo modu lazione degli interventi comunitari, sullo base della capacitò dei progetti di far fronte al debito da rimborsare. Lo Banca partecipa poi al controllo della messa in atto dei «Documenti unici di programmazione» (DOCUP) e dei «Quadri comunitari di sostegno» (QCS), apportando il suo knowhow e lo suo esperienza nella valutazione delle reaitò locali, grazie olla conoscenza degli operatori, ed entrando α for porte, ove necessario, dei comitati di monitorag gio e di controllo di tali strumenti. coso per coso dal suo Consiglio di amministrazione previo parere dello Commissione e dello Stato membro interessato. E possibile, ad esempio, che esso respinga un'indicazione di finanziamento se emerge che il progetto in questione non poggio su bosi economiche solide ο che le sue modalità di realizzazione non consentono terzi circo del territorio dell'Unione, con lo metà dello popolazione comunitario. Queste regioni assorbono, nel complesso, il 7 0 % circa dei finanziamenti dello BEI, ripartiti in modo sostanzialmente uniforme tra le zone dell'obiettivo 1 e quelle degli obiettivi 2 e 5b. Nel corso degli anni si è evidenziato un incremento dei finonzia- di sostenere il peso di un finanziamento rimborsabile. Per contro, lo Banco può in qualsiasi momento, anche al di fuori della programmazione degli interventi strutturali, decidere di erogare un ulteriore finanziamento α favore di un progetto d'inve stimento rispondente all'obiettivo dello Finanziamenti per lo sviluppo regionale: ripartizione tra i diversi obiettivi dei Fondi strutturali (In milioni di ecu] 14 000-1 sviluppo regionale. 10000- Lo Banco partecipo inoltre attivamente, nel 8000-' quadro dello cooperozione con gli stru 6000 La Banco è comunque del tutto autonomo menti strutturali comunitori, allo messo in 4 000- nelle sue decisioni di finanziamento, prese otto del Fondo di coesione (V. riquadro α 2 000 p. 7): avendo firmato, nel settembre 1 9 9 2 , 0 ^ un accordo di collaborazione con lo Com illU 91 92 93 Quota dei finanziamenti per lo sviluppo missione per fornire la sua competenza regionale: ripartizione per Paese (1986-1995) tecnica, economica e finanziario in sede il Obiettivo 1 di valutazione dei progetti, la BEI ho svol _l Obiettivi 2, 5b) e 6 to, dall'aprile 1993, uno sessantina di • Altri 94 95 istruttorie per altrettante richieste di finan ziamento, 25 delle quali nel 1 9 9 5 (riguar danti principalmente investimenti in Grecia e in Spagna). Infine, la BEI continua α gestire, per conto dei Paesi dell'EFTA e in stretta coordina zione con la Commissione, il «Meccani menti destinati alle zone di riconversione industriale ο di sviluppo rurale (obiettivi 2 e 5b), α seguito dell'ingresso nell'Unione di nuovi Stati membri (Svezia, Austria, Fin landia) e di cospicui investimenti realizza ti in Germania, in Francia e nel Regno Unito. Resta in ogni caso elevato il volume smo finanziario» istituito nel quadro dello dei fondi destinati olle zone prioritarie del Spazio economico europeo (SEE) ('). In l'obiettivo 1 (5,8 miliardi di ecu nel 1 995) quest'ambito lo Banco ho accordato finan per sostenere le economie dei cosiddetti «Paesi dello coesione» (Portogallo, Spa V. BEI-lnformazioni n. 84, del giugno 1995 (p 10). N f O R M A Z I O N I 1 9 7 gna, Grecia e Irlanda) e della Germanio orientale. A N C A E U R O P E A PER GLI I N V E S T I M E N T I I f i n a n z i a m e n t i d e l l a BEI α sostegno d e l l o F O N D I S T R U n U R A L I E OBIETTIVI s v i l u p p o r e g i o n a l e si c o n c e n t r a n o , c o m ' è l o g i c o , nei settori d e l l e infrastrutture di base. Il 4 2 % circo d e g l i interventi ho c o s i r i g u a r d a t o , in u n ' o t t i c a d i europea delle regioni integrazione periferiche del- l ' U n i o n e , le infrastrutture di trasporto (autostrade e c o l l e g a m e n t i f e r r o v i a r i in Spag n a ('], P o r t o g a l l o ['), G r e c i a e I r l a n d a ; porti e a e r o p o r t i in Italia, S p a g n a e Regno Unito) e di t e l e c o m u n i c a z i o n e (Portogollo, Spagna, Grecia, Germania orientale, ecc.) o l i o s c o p o d i facilitare l'insediamento di imprese e lo s v i l u p p o di n u o v e attività. N e l l o stessa ottica, la BEI ho destinato il 15% d e i suoi interventi di s v i l u p p o regio- n a l e a l l o r e a l i z z a z i o n e di reti elettriche di trasmissione e soprattutto di g a s d o t t i (in p a r t i c o l a r e in G e r m a n i a orientale (*), in G r e c i a e nello p e n i s o l a iberica) per prom u o v e r e l'utilizzo di u n ' e n e r g i a non inquinante e a b b o n d a n t e , r e p e r i b i l e nelle z o n e limitrofe dell'Unione (Mar del DELLA POLITICA R E G I O N A L E Nord, M a g h r e b e Russia) nelle q u a l i lo sfruttamento d e i g i a c i m e n t i è d ' a l t r o n d e a m p i a mente f i n a n z i a t o d a l l o B a n c o . Il f i n a n z i a mento d e i p r o g e t t i che c o n t r i b u i s c o n o a l l a p r o t e z i o n e d e l l ' a m b i e n t e ho assorbito, infine, il 1 3 % circo d e l l e attività di s v i l u p p o r e g i o n a l e ; questi p r o g e t t i h o n n o r i g u a r d a to lo gestione delle risorse idriche e d e i (') V. BEI-lnformazioni n. 9 0 , del quarto trimestre 1 9 9 6 (p. 1). {'] V. BEI-lnformazioni n. 8 8 , del secondo trimestre 1 9 9 6 (p. 5). La politica regionale d e l l ' U n i o n e europeo ha lo scopo di contribuire alla correzione degli squilibri strutturali regionali; α tal fine l'Unione dispone: riconversione economica delle regio ni gravemente colpite dal declino industriale (obiettivo 2); • lotto contro la disoccupazione di lungo durato, inserimento professio - dei Fondi strutturali, le cui risorse pro nale dei giovani e integrazione delle vengono dal bilancio comunitario: • il Fondo europeo di sviluppo regio nale (FESR); creato nel 1 9 7 5 , esso a c c o r d a sovvenzioni α favore del l'artigianato, dell'industrio e della realizzazione di infrastrutture (tra cui le reti transeuropee) in relazione con lo sviluppo regionale nonché, nelle zone dette «dell'obiettivo 1 », α favo re dei settori dell'istruzione e della sanità; persone che rischiano di essere esclu • il Fondo di coesione: creato nel 1 9 9 3 ed entrato in vigore nel 1 9 9 4 , esso finanzia sino α Ι Γ 8 5 % Ια quota della spesa pubblica destinata al migliora mento delle infrastrutture di trasporto e olla protezione dell'ambiente in quattro Paesi membri: S p a g n a , Gre cia, Irlanda e Portogallo; • il Fondo sociale europeo (FSE); • Ια sezione «Orientamento» del FEAGG-Fondo europeo a g r i c o l o di orientamento e g a r a n z i a ; • diversi p r o g r a m m i comunitari: pro grammi integrati mediterranei, SFOP (Strumento finanziario di orientamen to dello pesco), Interreg (promuove una c o o p e r a z i o n e più intensa tra regioni frontaliere), Envireg (Programma comunitario nel settore della protezione ambientale del Mediterraneo), ecc. - della Banca e u r o p e a per gli investimenti, tra i cui obiettivi principali figura lo sviluppo regionale. se dal mercato del lavoro (obietti vo 3); • adattamento dei lavoratori ai muta menti industriali e all'evoluzione dei sistemi di produzione, con misure pre ventive La necessità di perseguire una politica di coesione economica e sociale, definita dal Trattato sull'Unione europea (entrato in vigore nel novembre 1 9 9 3 ) , ha dato luogo a d un sostanziale oumento delle risorse di bilancio destinate α interventi strutturali comunitari: per il p e r i o d o 1 9 9 4 1 9 9 9 sono infatti previsti 1 6 4 , 3 miliardi di ecu. contro la disoccupazione (obiettivo 4); • a d e g u a m e n t o delle strutture di tra sformazione e di commercializzazio ne dei prodotti dell'agricoltura e della pesca (obiettivo 5 a ) e sviluppo e ade guamento strutturale delle zone rura li (obiettivo 5 b ) ; • sviluppo e a d e g u a m e n t o strutturale delle regioni α scarsissima densità di p o p o l a z i o n e (obiettivo 6). - Complementarità: gli interventi comunitari sono complementari degli investimenti degli Stati membri, delle regioni ο degli operatori (cofinanziamento di pro getti ο programmi). - C o o p e r a z i o n e tra lo Commissione e le autorità competenti di ciascuno Stato membro, su scolo nazionale, regionale ο locale. - Programmazione pluriennale degli inter venti realizzati su risorse del bilancio comunitario. La BEI, in q u a n t o istituzione f i n a n z i a r i a d e l l ' U n i o n e , a c c o r d a o g n i a n n o quasi i due ( I Dal 1 9 9 0 la Banco ha a c c o r d a t o circa 6 miliardi di ecu nei Länder deWci Germanio orientale. • DELL'UNIONE terzi dei suoi finanziamenti per la realizzazione all'obiettivo di progetti rispondenti d e l l o sviluppo r e g i o n a l e ; essa completa l'azione dei Fondi strutturali con i suoi finanziamenti concessi senza scopo di lucro e olle migliori condizioni del mercato. Esso c o l l a b o r a strettamente con la Commissione in visto di una sinergia otti male dei propri finanziamenti, rimborsabi li (si ricorda che sono concessi α valere su risorse raccolte sui mercati dei capitali), e Le o p e r a z i o n i dei Fondi strutturali si basano su q u a t t r o principi f o n d a m e n t a l i : - Concentrazione delle misure α sostegno di sei obiettivi di sviluppo regionale: • sviluppo e a d e g u a m e n t o strutturale degli aiuti finanziari erogati sotto forma di sovvenzioni. La c o o p e r a z i o n e BEI-Commissione euro pea interessa gli obiettivi 1, 2, 5b) e 6; esso concerne principalmente il Fondo delle regioni in ritardo di sviluppo europeo di sviluppo regionale e il Fondo (obiettivo 1 ); di coesione. BEI I N F O R M A Z I O N A N C A E U R O P E A PER GII I N V E S T I M E N T I rifiuti (Regno Unito, Danimarca, Belgio, regionale. Si può citare, α titolo di esem Francia, Spagna, ecc.), la tutela ambien- pio, l'investimento realizzato nello stabili tale nei siti industriali e in centrali elettriche mento dello Rhône-Poulenc α Péage de (Francia, Grecia, Italia) e lo promozione Roussillon, in Francia; lo stesso vale per le del riassetto urbano in una ventina di città PMI che spesso dipendono dallo sviluppo in Spagna, Portogallo, Grecia, Inghilterra, delle grandi unità industriali di cui sono Francia e Germania ( ) . subfornitrici. Del resto, per poter meglio Lo BEI opera anche α sostegno di nume delle imprese industriali di piccole e medie rosi progetti del settore produttivo, che dimensioni, lo Banco sto riflettendo sullo rispondere ai problemi di finanziamento assorbono in medio un terzo circa dei suoi possibilità di ampliare i suoi criteri d'inter- interventi nelle zone di sviluppo regionale. vento mediante i prestiti globali. Dei finanziamenti beneficiano in primo lizzati do promotori privati, cui fa riscon- luogo le grandi imprese che operano nel tro, per effetto dell'indebitamento e delle Sono da rilevare, infine, i finanziamenti settore automobilistico (in Germanio, Spa politiche di bilancio degli Stati membri e dello gna, Italia e Francia), chimico, farmaceuti Banco nei Paesi confinanti con delle regioni, la diminuzione degli investi- l'Unione europea, che mirano α sviluppa co e aeronautico (in Francia, Spagna, menti pubblici. In tale contesto, nell'utilizzo re gli scambi tra l'UE e questi Paesi. S'i Regno Unito), elettromeccanico e agroali dei fondi del bilancio comunitario α soste scrivono in quest'ottico gli interventi nei mentare (soprattutto in Italia). La Banca ha gno delle regioni meno favorite dell'Unio Paesi dell'Europa centro-orientale (circo poi finanziato, tramite i prestiti globali, gli ne - il cui volume è stato notevolmente 4 miliardi di ecu dal 1991) ο nei Paesi investimenti di circa 3 0 0 0 0 piccole e aumentato dal Consiglio europeo di Edim- terzi mediterranei (3 miliardi di ecu dal medie imprese operanti nelle zone di svi burgo (V. riquadro α p. 7) - gli Stati privi 1991), che favoriscono, nello prospettiva luppo regionale. Nell'intento di favorire legiano i progetti di utilità pubblica, men- della loro adesione ο nel quadro della l'occupazione, è stata doto lo prioritò alle tre lo BEI opera, per quanto possibile, α partnership euromediterroneo, lo sviluppo imprese con meno di cinquanta addetti favore degli investimenti nel settore pro delle infrastrutture di comunicazione e il (82% duttivo. potenziamento del settore privato ('). Tali nismo di finanziamento agevolato α favo Col procedere dell'integrazione europea, joint ventures fra gli operatori europei e re delle PMI che creavano nuovi posti di s'impone un'ottica più ampia dello svilup- quelli locali, con effetti positivi sulle attivitò lavoro ( ); di questo «Meccanismo» hanno po regionale. Numerosi sono i finanzia- delle regioni periferiche dell'Unione. dei fondi assegnati), in particolare interventi portano spesso olla creozione di nel quadro, nel 1994-1995, del Mecca- potuto beneficiare oltre 4 4 0 0 investimen menti BEI che ti, con la creazione di circa 45 0 0 0 nuovi zone assistite, hanno comunque ricadute In tal modo, gli interventi α sostegno dello posti di lavoro. positive dirette sullo sviluppo regionale. E sviluppo equilibrato delle regioni dello questo il coso, ad esempio, delle reti trans- Comunità, obiettivo primario della BEI, europee (RTE) nei settori dei trasporti, del- si accompagnano α quelli α favore degli pur non riguardando le UN'AHIVITA IN C O N T I N U A l'energia e delle telecomunicazioni, per le altri obiettivi comunitari, all'interno ο EVOLUZIONE quali la BEI ha accordato dal 1993 oltre fuori dell'Unione, nell'intento costante di 23 miliardi di ecu, ai quali vanno aggiun- rafforzare lo coesione economica e so ti i 6 miliardi destinati olle infrastrutture ciale dell'Unione e sviluppare lo suo obiettivi dell'Unione, la BEI ho continua regionali di accesso alle RTE, situate in attivitò. mente adeguato le sue politiche e i suoi gran parte nelle zone di sviluppo regio- Nei quasi 4 0 anni spesi al servizio degli strumenti ai mutamenti dell'economia nale C). Le RTE, anche se non situate in europea e ai nuovi bisogni degli opera queste zone, contribuiscono comunque α tori. Lo sviluppo regionale, più di ogni migliorarne le condizioni economiche, altro obiettivo, ha rispecchiato l'evolversi grazie ai loro effetti positivi sul volume dell'integrazione europea e, primo di degli scambi e sulla ripartizione equilibra 1 9 9 6 (p. 9). tutto, i combiomenti indotti dai successivi ta degli investimenti delle imprese nel [ ) V. BEI-lnformazioni n. 8 2 , del novembre ampliamenti dello Comunità, che hanno l'Unione. fatto ogni volto aumentare le zone d'in- (') V. BEI-lnformazioni n. 8 8 , del secondo trimestre 1994 (p. 7). (") V. l'opuscolo pubblicato congiuntamente dalla BEI e dallo Commissione europea «Le refi tronseu tervento dei Fondi strutturali dell'Unione, In un'ottico analogo, lo BEI è chiomato α ropee: infrastrutture per il XXI secolo», che può esse- principalmente di quelle di sviluppo regio- contribuire olla realizzazione di investi re richiesto al Dipartimento Informazione e Comu- nale (obiettivo 1 ). menti industriali che, pur non localizzati nicazione dello BEI, fax: ( + + 3 5 2 ) 4 3 7 9 3 1 8 8 . {°] V. gli opuscoli «Towards a M e d i t e r r a n e a n part- nelle zone beneficiarie dei Fondi strut nership» e «Finanziamenti nell'Europa centro-orien- Un'evoluzione più recente è connessa turali, alimentano pur sempre dei bacini di tale», che possono essere richiesti al Dipartimento all'aumento del numero dei progetti rea- occupazione situati in zone di sviluppo Informazione e Comunicazione [V. no.a 8 sopra). ^ ; 1 Ν f G κ M A ζ I 0 Ν I 1-97 A N C A E U R O P E A PER GLI I N V E S T I M E N T I Un nuovo opuscolo sul finanziamento delle reti transeuropee • i La Commissione europea e la BEI gli obiettivi e facendo il punto sui risultati hanno pubblicato insieme un finora raggiunti e sul con- opuscolo dal titolo: «Infra- tributo delle due istituzioni. strutture per il XXI secolo - Le reti transeuropee nei settori Destinato al grande dei trasporti e dell'energia». blico, l'opuscolo - disponi- L'opuscolo, di dodici pagi- bile ne, guido il lettore attraverso dell'Unione europea - sarò nelle undici publingue α le differenti fasi del program- inviato ma di realizzazione delle reti quanti ne faranno richiesta transeuropee a: spiegandone gratuitamente Banca europea per gli investimenti Dipartimento Informozione e Comunicazione, Information Desk 1 00, Bd. Konrad Adenauer L-2950 Luxembourg Tel.: (xx352) 4379-3122 Fax: (xx352) 4379-3189 Internet http://w/ww.eib.org. oppure a: Commissione europea 200, rue de la Loi B-1049 Bruxelles Tel.: (xx32) 2 299 1 1 11 Fox: (xx32) 2 295 01 38 Internet http://europa.eu.int. Nuove nonnine H Martin BEI ha svolto le stesse funzioni (si è occu- zioni in Africa. Nel 1984 è stato nomi- Curv/en e Rémy Jacob sono stati nomi- Jean-Louis Biancarelli, pato, più in particolare, di progetti in nato Capodivisione per l'Africo australe nati rispettivamente Direttore dei finan- taluni Paesi africani) fino al 1983, quan- nel Dipartimento ACP, nel 1987 Capo ziamenti nei Paesi terzi mediterranei. do gli è stata assegnato lo responsabilità della Divisione Coordinamento della Direttore dei finanziamenti nei Paesi ACP delle operazioni nell'Africo occidentale. stessa Direzione e nel 1994 Direttore e Direttore degli Nel 1986 è stato nominato Capodivi- degli Affari generali ol Affari generali. sione (responsabile delle operazioni in generale. Segretariato Francia), nel giugno 1992 Direttore dei Jeon-Louis Bian- finanziamenti in Africa e nel 1994 Diret- Rémy Jacob carelli subentra tore dei finanziamenti nei Paesi d'Africa, subentra α α dei Caraibi e del Pacifico (ACP), posto Curv\ien come che viene ora Direttore degli Rex come Speller Direttore del Dipartimen occupato do Martin Affari generali. E Curv^en. olio to dei finanzia menti nei Paesi terzi mediterra Martin Curwen ha lasciato nel 1974 lo Jean-Louis Biancarelli nei. R. Speller να in pensione dopo uno corriera di M. BEI do 23 anni; entrato Botswana Deve- nel lopment Corpo- Contabilito ration generale per il 1973 olla (Dire Dipartimento zione parte, olla Direzione dei finanziomenti Studi dello BEI. nanze), tre anni fuori dell'Unione europeo. Nel 1978 è pas- dopo è passato sato ai servizi amministrativi. Nel 1983 è 23 anni olla BEI svoltasi, per lo maggior allo Dire- Jean-Louis Biancarelli è entrato olio BEI zione dei finan- delle Fi Rémy Jacob stato nominato C a p o dello Divisione nel 1977; proveniva dalla Banca mon- ziamenti fuori Bilancio, che ho lasciato nel 1987 per diale, dove si ero occupato dapprima di dell'Unione euro- dirigere l'Amministrazione del persona- progetti nei Paesi dell'Africo e del Medio pea, le. Dal 1993 ero Direttore dello Tecno- Oriente e poi nell'Americo latino. Allo Martln Curwen occupan- dosi delle opera- logia dell'informazione. • N F O R M A Z I O N A Ν E U R O P E A PER GLI I N V E S T I M E N T I Forum BEI 1996 sul Mediterraneo FORUM M A D I Ì I D 1 9 9 « La decisione di dedicare il Forum 1 9 9 6 ol europea. I progetti transnazionali terraneo: un'oreo per la partnership», che Mediterraneo è nata dal fatto che que- campo delle infrastrutture e dell'ambiente ha avuto luogo α Madrid il 24-25 ottobre • 11 Forum BEI 1 9 9 6 sul tema «Il Medi- nel st'area, culla dello nostra civiltà e dello rappresentano un elemento essenziale u. s. ('), ho visto la partecipazione di oltre nostra cultura, è d'interesse tanto per della «Politica mediterranea rinnovata», 350 l'Unione europea, i suoi Stati membri e i varato nel 1992. Alla Conferenza di Bar- mondo bancario e industriale, dei governi suoi partner, quanto per lo BEI, come cellona (novembre 1995) è stata appro- e dei medio di 2 6 diversi Paesi, oltre che sottolineato dal suo Presidente Sir Brian vato uno vera e propria partnership euro- delle istituzioni internazionali. Scopo del Unwin nell'allocuzione di apertura. L'a- mediterraneo ( ), destinata α trasformare delegati in rappresentanza del Forum, in quanto punto d'incontro di rea mediterranea, di grande importanza l'attuale rapporto di dipendenza fra Nord esperti delle questioni dell'area mediterra politica e strategica per l'intero Europa, si e Sud in un rapporto di collaborazione nea, era quello di contribuire olla riflessio trovo attualmente ad affrontare grandi basato sul rispetto e sull'interesse recipro ne sul tema dello cooperazione tra le problemi di ordine demografico, cultura- ci, con l'ambizioso obiettivo di creare, outoritò pubbliche regionali e locali e altri le, economico e ambientale. Una mag- entro il 201 0, una zona di libero scambio operatori economici, anche di Paesi UE giore cooperazione tra i Paesi dell'area è che apporti prosperità, pace, sicurezza e non mediterranei, ma, ancor di più, quello di cruciale importanza per uno sviluppo stabilito. Lo buono volontà e gli aiuti esterni non bastono, do soli, α colmare il notevole divario economico esistente tra Nord e Sud. La creazione di una zona di libero scambio richiederò, prima di tutto, che i Paesi terzi mediterranei s'impegnino α rea lizzare un programma di riforme econo miche; un sostegno concreto potrò venire dogli investimenti stranieri e dai trasterimenti di know-how. E importante, in ogni coso, rafforzare lo cooperazione NordSud, in particolare nel settore infrastrutturale dove essa è, attualmente, marginale. Un altro fattore essenziale per lo sviluppo Seduta inaugurale - do sinistra a destra: C. Montoro, Sottosegretario all'Economia (Spagna); M. Colitti, Presidente economico dell'area è l'equilibrio do rag- onorario dell'EniChem; W. De Clercq, Presidente della commissione per te relazioni economiche esterne (Parlamento giungere tra la produzione della ricchez- europeo); Sir Brian Unwin; M. Marin, Vicepresidente della Commissione europea, M. Ponzellini; M. Ghannouchi, za e lo sua equo distribuzione, poiché uno Ministro della Cooperazione esterna (Tunisia); Prof Bensalah Alaoui, Università di Rabat (Marocco). ripartizione inadeguata tra gli abitanti dei Paesi interessati metterebbe in pericolo lo partnership euromediterroneo. di dare impulso α tale cooperazione. economico sostenibile, per la distribu- Hanno preso lo parola una ventina di emi zione nenti oratori - tra i quali Manuel Marin, conseguenza, per lo stabilità politica. Il Il settore privato può svolgere un ruolo Jérôme Monod, Caio Koch-Weser e Antoi- futuro dei Poesi rivieraschi del Mediter- importante nel promuovere uno sviluppo ne Pouillieute - che si sono soffermati in raneo e quello dell'Europa sono stretta- economico sostenibile dell'area, il cui particolare su quattro temi: la politica mente collegati. equilibrata delle risorse e, di mediterranea dell'Unione europea, lo preservazione di un patrimonio ambientale Quello della partnership è inoltre un con- comune, i progetti transnazionali e, infine, cetto centrale nello politica mediterranea il ruolo del settore bancario nell'ambito dell'UE, come evidenziato do Manuel dello cooperazione nel Mediterraneo. Marin, Vicepresidente della Commissione 0 4.6' N f O R M A Z I O N I (') V. anche BEI-lnformazioni n. 89, terzo trimestre 1996. ( ) I partner sono: Unione europea, Algeria, Cipro, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Molta, Marocco, Sirio, Tunisia, Turcfiia e Gozo-Cisgiordonia, A N C A E U R O P E A ^^^^^^^^^^•^^^^^^^^^^^k-^ PER GLI I N V E S T I M E N T I I^^H Rocher de Tanios e Les Echelles du Levant - che ha sottolineato lo necessità del rispetto reciproco e del dialogo tra le varie identitò culturoli del Mediterraneo, punto d'incontro delle tre grandi religioni monoteistiche del mondo. Arrivare al dialogo tra soggetti con un diverso retroterro ^•^^^P> SBL^^^^^* culturale è ancor più difficile che promuovere lo cooperazione economica, ma A. Maalouf si è dichiarato sostanzialmente ottimista sul futuro dell'oreo mediterranea, ai cui abitanti si offre uno prospettiva di ravvicinamento basato su sentimenti di ll^^H ammodernamento e la cui crescita richie- 1 9 9 5 - 1 9 9 8 . Contemporaneamente, lo dono un'adeguato base di capitoli di BEI finanzio lo ricostruzione del Libono e prestito e di rischio, oltre che la stabilità /o/n/ven/ures transnazionali in settori d'im politica. Particolare attenzione è stata pre- portanza vitale, come quelli delle infra stata all'ammodernamento e alla libera- strutture e dello sviluppo industriale. Cosi lizzazione del settore bancario, al fine di come l'UE, che si è impegnata α fornire incentivare gli investitori stranieri, incorag- 4,7 miliardi di ecu in aiuti α fondo perdu giare il rientro dei capitoli e ottirore gli to nel periodo 1 996-1 9 9 9 , anche lo BEI, investitori istituzionali. Un altro temo tratta- che giò nel 1 9 9 5 ho accordato finanzia- to è stato quello dell'aumento dei crediti menti per un miliardo di ecu ai Paesi terzi bancari olle piccole e medie imprese mediterranei, aumenterò il volume dei (PMI) che, come del resto all'interno del- suoi interventi α sostegno dello riforma l'UE, comportano dei rischi. In quest'am- economica dei Paesi del Sud. affinilo, in un mondo sempre più dominato dolio globalizzazione. Il Forum BEI è giunto cosi olio suo seconda edizione, dopo quello orgonizzoto ο Amsterdam nel maggio 1 9 9 5 sul ruolo del settore privato nel finanziamento delle grandi opere infrastrutturali ('). Come per quello del 1995, gli otti del Forum 1996 saranno pubblicati e riceveranno uno vasta diffusione tro quonti seguono l'atti vità dello BEI, oltre che tra gli operatori interessoti professionalmente allo sviluppo dell'area mediterranea ("). • bito possono rivelarsi utili gli interventi dello BEI e del Fondo europeo per gli L'evento più saliente del Forum è stato il investimenti (FEI) realizzati con capitole di discorso dell'ospite d'onore, Amin Maa- rischio. louf - vincitore del Premio Goncourt e autore, tra l'altro, di Leo Africanus, Le (') V. BEI-lnformazioni n. 84, del giugno 1995. CI Lo pubblicazione «ElB Forum 1996» sarà inviato gratuitamente α quanti ne faranno ricfiiestc al Dipartimento Informazione e Comunicazione della BEI, fax (++352) 4379 3188, La BEI, che contribuisce alla messo in otto delle politiche dell'Unione α fovore dello sviluppo economico dell'area mediterra nea sin dai primi anni ' 6 0 , è lo fonte principale dei finanziamenti multilaterali nei Paesi delle due sponde del Mediterraneo. Con i suoi interventi essa integra i finanziamenti locali e internazionali, privilegiando i progetti tronsnazionoli, i collegamenti interregionali atti α promuovere gli scambi, i progetti di tutela ambientale che interessino tutta l'area nonché le joint ventures nel settore privato. Lo Banca sostiene inoltre il processo di pace in Medio Oriente; su richiesta del Consiglio UE, esso si è infatti impegnato od accordare finanziamenti fino α 2 5 0 milioni di ecu α Gazo e in Cisgiordania nel periodo El I N F 0 R M A Z I Û I 4 I 1-9/ A N C A E U R O P E A PER GLI I N V E S T I M E N T I ECU Nel 1996 finanziamenti per 23,2 miliardi di ecu Si riportano qui di seguito i contro valori in moneta nazionale, al 3 0 settembre 1 9 9 6 , dell'ecu; lo Banca ho applicato questi tossi di conver sione nel quarto trimestre 1996 per 1,8 miliardi di e c u , p r i n c i p a l m e n t e per l'in l'elaborazione dei prospetti finan investimenti r i s p o n d e n t i a g l i obiettivi d e l l e ' dustria c h i m i c a , a u t o m o b i l i s t i c a e aero ziari e dei doti statistici: p o l i t i c h e c o m u n i t a r i e , ivi c o m p r e s i quelli nautico n o n c h é per la p r o d u z i o n e di mote- d e g l i a c c o r d i di c o o p e r a z i o n e tra l'UE e i r i a l i e l e t t r i c o e carta. DEM FRF GBP NLG DKK IEP SEK FIM • N e l 1 9 9 6 lo BEI ho a c c o r d a t o - per Paesi terzi - f i n a n z i a m e n t i per 2 3 , 2 miliar A valere di d i e c u (-^8,4% rispetto a l 1 9 9 5 ) . 1996 sui prestiti (5,6 miliardi nel quelli precidenti, sono accordoti 20,9 stati e r o g a t i crediti per un totale di oltre 1 2 , 6 % ) , di cui I 3 , 6 m i l i a r d i ( 7 0 % ) per lo s v i l u p p o regio anni firmati e su N e l l ' U n i o n e e u r o p e a sono stati concessi m i l i a r d i di e c u (+ negli globali di ecu) 4 , 4 miliardi α f a v o r e di c i r c a 1 3 0 0 0 inve 1,91902 6,49491 0,803984 2, 15249 7,37027 0,785235 8,33167 5, 74702 BEF 39,5045 LUF 39,5045 ITL 1916,92 ESP 161,446 PTE 195,205 GRD302,974 ATS 13,4997 USD 1,2559 stimenti di PMI e di enti l o c a l i . nale. BEI-lnformazioni è una pubblicazione Ripartizione d e i f i n a n z i a m e n t i A l l e infrastrutture d i t r a s p o r t o sono o n d a t i 4 , 5 m i l i a r d i , di cui 1,2 m i l i a r d i per le reti transeuropee prioritarie. Nel investimenti che esce contemporaneamente in 1 1 lingue (danese, finlandese, france- secondo Industrio (PMI) semestre lo BEI ha a c c o r d a t o nuovi finan ziamenti periodica della Banca europea per gli p e r settore La riproduzione degli scritti apparsi su BEI- menti fissi attraverso il G r a n d e Belt (Doni- Svezia) e d ha c o n t r i b u i t o a l l o ne d i tratti a u t o s t r a d a l i realizzazio in Finlandia, in toghese, spagnolo, svedese e tedesco). •Trasporti per la c o s t r u z i o n e di c o l l e g a m a r c o ) e l ' O r e s u n d (tra lo D a n i m a r c a e lo se, greco, inglese, italiano, olandese, por- lnformazioni è consentila; si gradirebbero Energia però la citazione dello fonte e l'invio del Gestione delle acque e altri ritaglio dell'articolo pubblicato. Telecomunicazioni Francia, in Svezia, in S p a g n a e in G r e c i a . A l settore d e l l ' e n e r g i a s o n o stati destinati Fuori 4 m i l i a r d i d i e c u , di cui 7 0 0 milioni per reti a c c o r d a t i 2 2 9 4 m i l i o n i di e c u . transeuropee p r i o r i t a r i e (in dell'Unione europea sono stati Diporiimento Italia: Via Sardegna, 38-1-00187 Roma Tel. 4719-1 - Fax 42 87 34 38Videoconferenza (H320I 48 90 55 26 particolare gasdotti). I f i n a n z i a m e n t i sono cosi ripartiti: Tra i p r o g e t t i finanziati nel s e c o n d o seme - ACP: 396 milioni; si è cosi nel p r i m o esaurito stre si r i c o r d a n o la c o s t r u z i o n e d i reti di l ' i m p o r t o previsto g a s d o t t i in P o r t o g a l l o e in G r e c i a , lo costi f i n a n z i a r i o d e l l a IV C o n v e n z i o n e di Lomé. Protocollo t u z i o n e d i riserve strategiche d i p e t r o l i o in S p a g n a , lo costruzione di centrali α c i c l o - c o m b i n a t o , a l i m e n t a t e α g a s naturale, nei z i a m e n t o dello rete di Sudafrica: 56 milioni per il poten- telecomunicazioni. Paesi Bassi, in Italia e in P o r t o g a l l o e di una c e n t r a l e elettrico α lignite, in sostitu z i o n e di i m p i a n t i o b s o l e t i e i n q u i n a n t i , α - Ufficio di Atene: Leoforos Amalias, î 2 - GR • 10557 AtFiina Tel. 3220 773/774/775 Fax 3220 776 Ufficio di Lisbona: Avenida da Liberdade, 144-156, 8° P-1250 Lisboa Tel. 342 89 89 e 342 88 48 • Fax 347 04 87 Ufficio di Londra: 68, Pali Mail London SWl Y 5ES Tel.0171-343 12 00-Fax 0171-930 99 29 M e d i t e r r a n e o : 6 8 1 milioni, d i cui 5 6 2 fuori Protocollo, per il m i g l i o r a m e n t o comunicazioni n o r d di Lipsia ( G e r m a n i o ) . 1 00, bd. Konrad Adenauer i - 2950 Luxembourg Tel. 4379-1 - Fax 43 77 04Videoconferenza fH320) 43 93 67 delle e lo lotta c o n t r o l'inquina- Ufficio di Madrid: Calle José Ortega y Gasser, 29 E-28006 Madrid Tei. 431 13 40-fax 431 13 83 mento in A l g e r i a , ο C i p r o , in Egitto, in Liba II settore delle poste e t e l e c o m u n i c a z i o n i no, in Turchia, α G a z o e in M a r o c c o . Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles: Rue de Ια loi 227 - 8 - 1040 Bruxelles Tel. 230 98 90-Fax 230 58 27 Videoconferenzo (H320I 280 1 1 40 ho b e n e f i c i a t o di oltre 2 miliardi di e c u , - soprattutto per lo s v i l u p p o d e l l o telefonia per il m i g l i o r a m e n t o delle c o m u n i c a z i o n i , m o b i l e m a a n c h e p e r il l a n c i o d i satelliti e in p a r t i c o l a r e per il p r o l u n g a m e n t o d e l l e per l'estensione d e l l e reti in S p a g n a e in reti t r o n s e u r o p e e e per progetti nel settore Foto: pp. 13: CE; pp 4 1 1: Fototeca BEI Svezia. energetico (miglioramento dell'approvvi Stampato su corto Arctic Silk, omologato Nordic Swan, do Ceuterick, Β 3000 Louvain rCK IX-AA-97-001-IT-C PECO: 1 1 1 6 milioni, p r i n c i p a l m e n t e g i o n a m e n t o in g a s n a t u r a l e ) . N e l l ' i n d u s t r i a e nei servizi sono stati occordoti, iti sotto formo di I N F O R M A Z I O N I mutui individuali. - ALA: 4 5 milioni di e c u . '9. Internet http://www.bei.org £M