VENTICINQUESIMO DI DON LUIGI
E VENTICINQUESIMO DI DON GIANNI
Il 2016 mette insieme i 25 anni di anniversario della morte di don Luigi Bergamaschi
e i 25 anni dell’arrivo del nuovo parroco don Gianni Vincini
Mensile della parrocchia
di Fiorenzuola d’Arda
N. 1-2
Gennaio-Febbraio 2016
Anno LXXII
Autorizzazione del Tribunale di Piacenza
con decreto n. 29 del 22/10/1974
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Ogni domenica si andava al
La Chiesa è una famiglia. E ha i
Moronasco, alla Felina. Non erano
suoi padri. I padri della comunità
i bambini che dovevano venire in
di Fiorenzuola sono stati i nostri
Parrocchia, ma noi che andavamo
parroci. Nell’ultimo mezzo secolo,
loro incontro”.
don Luigi e don Gianni. Fa un
qualche effetto sentire l’espressioLA pICCOLA CASA
ne ‘mezzo secolo’. Non pare siano
DELLA CArITà
trascorsi 25 anni dalla morte di don
L’attenzione al povero si estrinLuigi Bergamaschi, il cui ricordo e
secò nell’idea che don Luigi ebbe di
il cui insegnamento sono più che
creare la Piccola Casa della Carità.
mai vivi e non smettono di portare
L’attenzione a tutti i quartieri della
frutto. Don Gianni Vincini, il
città, andò di pari passo con il pronostro parroco da 25 anni, in occagetto di una nuova chiesa nella zona
sioni pubbliche ha ripetuto: “Mi
sud di Fiorenzuola. Opere che vensono domandato se ho saputo
nero realizzate grazie all’attenzione
custodire l’eredità che ho ricevudi don Gianni Vincini. Don Gianni
to”. La risposta è sì: oggi ne vediaera stato ordinato sacerdote nel ’63,
mo i frutti. Don Gianni ha avuto
l’umiltà e la responsabilità di rac- Don Luigi e Don Gianni, due monsignori con il titolo caduto in prescrizione lo stesso anno in cui don Luigi
cogliere un’eredità poderosa, per il voluto disuso, in conformità alla ritrosia del Vangelo alle onorificenze. diventava parroco.
Nel suo 50esimo di sacerdozio,
sapendola coltivare. Custodire un
era diventato parroco a 37 anni, nel ’63. Un
tesoro (Matteo 13, 44-46) è altrettanto prezioso paio di anni prima era stato chiamato a due anni fa, don Gianni ci ha detto: “E’ la gente
di Fiorenzuola che mi ha guidato. Come parroe importante quanto seminare (Mt 13, 3-6). Fiorenzuola per assistere mons. Luigi Ferrari.
co sono stato ‘portato’ dalla comunità, che sin
Proprio come accade nelle nostre famiglie:
custodiamo gli insegnamenti dei nostri genitori,
DELLA rAzzA DEI TESTIMONI dal mio arrivo, nel giugno del ’91, trovai una
per ritrovarci poi albero maturo, che a nostra
Nell’inverno del ’91, anni dopo, ad assistere realtà matura, viva. Non feci altro che unirmi al
volta produce seme.
don Bergamaschi c’erano i suoi ‘figli’: i giovani cammino”.
Don Gianni è stato capace di valorizzare i
che aveva cresciuto facevano a gara per stargli
LA MISSIONE pOpOLArE
accanto nel momento della malattia, con cui il laici, di legare la comunità alla città, di avere
Quello che Don Luigi seminò era già qual- Padre lo condusse a sé. Il cardinal Tonini di don fiducia nella continuità dell’opera dello Spirito
cosa che parlava e sapeva di futuro. “Fu anima- Luigi scrisse: “Egli appartiene alla razza dei Santo, che si è servito anche di lui per far creto da uno spirito profetico”, dice Maria Massari, ‘Testimoni della fede’: gente che non ha bisogno scere la nostra Chiesa. Don Gianni si è fatto
che gli fu a fianco in imprese straordinarie per di fare opere eccezionali, gli basta esistere, la inoltre interprete di un’evangelizzazione posta
quel tempo, come la missione popolare dell’83- loro esistenza è essa stessa un’attrazione, la loro di fronte a nuove esigenze e domande, poste
84. Tutta la città venne coinvolta: l’annuncio vita uno stupore. Tutta l’azione pastorale di don dalla società complessa e multiculturale, dal
passava di casa in casa. Il nostro parroco guar- Luigi è stata come un gran bisogno di far entra- rischio della disgregazione dei legami di solidarietà sociale. “Il Cristo – ci ricorda don Gianni
dava con grande interesse alle esperienze delle re tutti dentro la sua stessa esperienza”.
missioni, in Brasile, con l’aiuto di don
“Ricordo bene quando don Luigi si oppose nelle sue omelie – è venuto per salvarci dalla
Mosconi: guardava alla Chiesa delle Comunità all’idea di creare un bar nella canonica – rac- morte e dal non senso. O si cade nel nichilismo
di base, con la Messa fatta nei quartieri, con la conta ancora Maria - Ci disse: non è il bar che o si crea un senso completo all’esistenza
collaborazione tra preti e laici. Una delle sue deve venire nella canonica, siete voi che dovete umana. Gesù ci ha detto: “Beati quelli che
giovani, Daniela Marchi, anni dopo avrebbe andare nei bar, nella città. La parrocchia è luogo hanno fame e sete della giustizia, perché sarancontribuito ad essere lievito in quelle comunità. di formazione. L’evangelizzazione si fa fuori di no saziati”. Don Gianni coltiva lo stesso amore
I temi della Chiesa che si fa prossima e della qui”. Rosetta ci ricorda che col gruppo giovani per la Verità e la Giustizia che animava don
responsabilità dei laici furono i temi del di allora, don Luigi aveva organizzato la Luigi. Una Verità che ci trascende e ci comprenConcilio Vaticano II (1962-‘65). “Grazie a don “Caritativa”: un servizio che andava incontro al de, che attraversiamo insieme, nel cammino di
Luigi- ricorda Maria– avemmo la possibilità di povero. “Ce lo si faceva prossimo, vicino. C’era una Chiesa che è come una famiglia e che il
seguirlo passo passo: ci trovavamo sul piazzale poi la Catechesi che si spingeva nelle campa- Signore custodisce e conduce.
Donata Meneghelli
della Collegiata e lui ci raccontava”. Don Luigi gne. Noi la chiamavamo andare nella Bassa.
Giornata mondiale della pace
VINCI L’INDIFFERENZA E CONQUISTA LA PACE
Riportiamo alcuni passaggi
del messaggio inviato da Papa
Francesco per la Giornata
Mondiale della pace del primo
gennaio 2016.
Dio non è indifferente! A Dio
importa dell’umanità, Dio non
l’abbandona! All’inizio del nuovo
anno, vorrei accompagnare con
questo mio profondo convincimento gli auguri di abbondanti
benedizioni e di pace, nel segno
della speranza, per il futuro di ogni
uomo e ogni donna, di ogni famiglia, popolo e nazione del mondo,
come pure dei Capi di Stato e di
Governo e dei Responsabili delle
religioni. Non perdiamo, infatti, la
speranza che il 2016 ci veda tutti
fermamente e fiduciosamente
impegnati, a diversi livelli, a realizzare la giustizia e operare per la
pace. Sì, quest’ultima è dono di
Dio e opera degli uomini. Le guerre e le azioni terroristiche, con le
loro tragiche conseguenze, i
sequestri di persona, le persecuzioni per motivi etnici o religiosi,
le prevaricazioni, hanno segnato di agire insieme, nel riconoscidall’inizio alla fine lo scorso anno mento della propria interconnesmoltiplicandosi dolorosamente in sione e interdipendenza, avendo a
molte regioni del mondo, tanto da cuore i membri più fragili e la salassumere le fattezze di quella che vaguardia del bene comune.
si potrebbe chiamare una “terza Questo atteggiamento di correguerra mondiale a pezzi”.
sponsabilità solidale è alla radice
Ma
nella
della vocazione
prospettiva del
fondamentale
nuovo
anno,
alla fratellanza e
rinnovo l’esoralla vita sociale.
tazione a non
La dignità e le
perdere la sperelazioni interranza
nella
personali
ci
capacità delcostituiscono in
l’uomo, con la
quanto esseri
grazia di Dio, di "I care", mi sta a cuore, il motto umani, voluti da
rieducativo
della
Scuola
di
don
superare il male
Dio a sua immae a non abban- Milani, il contrario dell'indiffe- gine e somirenza,
dell'apatia,
della
chiusura
donarsi alla rasglianza. Come
segnazione e del cuore.
creature dotate
all’indifferenza, a risvegliare la di inalienabile dignità noi esistiacapacità di operare il bene comu- mo in relazione con i nostri fratelne, al di là degli interessi indivi- li e sorelle, nei confronti dei quali
dualistici, dell’apatia e dell’indif- abbiamo una responsabilità e con i
ferenza rispetto alle situazioni cri- quali agiamo in solidarietà. Al di
tiche.
fuori di questa relazione, ci si troCi sono molteplici ragioni per verebbe ad essere meno umani. E’
credere nella capacità dell’umanità proprio per questo che l’indiffe-
renza costituisce una minaccia per
la famiglia umana. Mentre ci
incamminiamo verso un nuovo
anno, vorrei invitare tutti a riconoscere questo fatto, per vincere l’indifferenza e conquistare la pace.
Dobbiamo sconfiggere quell’indifferenza che chiude il cuore
per non prendere in considerazione gli altri, che chiude gli occhi
per non vedere ciò che ci circonda
per non essere toccato dai problemi altrui. Atteggiamento che ai
nostri giorni ha superato decisamente l’ambito individuale per
assumere una dimensione globale
e produrre il fenomeno della “globalizzazione dell’indifferenza”.
Siamo chiamati a fare dell’amore,
della compassione, della misericordia e della solidarietà un vero
programma di vita, uno stile di
comportamento nelle nostre relazioni gli uni con gli altri. Ciò
richiede la conversione del cuore:
che cioè la grazia di Dio trasformi
il nostro cuore di pietra in un cuore
di carne, capace di aprirsi agli altri
con autentica solidarietà.
L’idea
I Giorni
pag. 2
Domenica 27 dicembre festa della famiglia
FESTEGGIATI GLI ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
Nozze Cristiane
Nati alla Grazia
Quanto mai opportuna
la testimonianza dei coniugi che domenica 27 dicembre hanno celebrato in
chiesa Collegiata il venticinquesimo, il quarantesimo, il cinquantesimo, il
sessantesimo di matrimonio. Siamo in tempi in cui
purtroppo molti matrimoni
non riescono a mantenere
la promessa di volersi bene
per sempre, con la conseguenza di tanta sofferenza,
di pesanti complicazioni
economiche, di non leggero
disagio per i figli.
La tenuta del matrimonio è davvero un valore da
difendere per il bene dei
coniugi e dei figli, anche
della società e della chiesa.
E così, come è tradizione,
nella prima domenica che
segue il Natale, festa litur-
Carolina Rossetti, Ines Cozza,
Mattia Rastelli,
Vincenzo Genco,
Riccardo
Mazzoni.
Michael Libelli
con Elena Avanzini.
Alla casa del Padre
Angela Ambroggi, Ninfa Seletti,
Clelia Gambazza, Francesco
Rolleri, Franco
Sidoli, Benedetta Perata, Giuseppe Rossi, Elide
Cattivelli,
Stefano Dosi,
Maria Bongiorni, Alba
Brigati, Pietro Veneziani, Roberto Borlini,
Giuseppe Veneziani,
Vilma Donati, Gian Alberto Dieci, Luciano
Tassi, Gabriella Perazzi,
Anna Maria Ladi, Bice
Fornasari,
Albertina
Brunetti, Angelo Mazzoni, Caterina Onastka,
Angelo Barabaschi.
n. 1-2
Gennaio-Febbraio 2016
Appuntamenti
parrocchiali
DOMENICA 17 GENNAIO ore 10 allo Scalabrini:
incontro bambini della Prima Comunione e loro genitori.
VENERDÌ 22 GENNAIO ore 21 in Collegiata: Messa anniversaria di Don Luigi.
SABATO 23 GENNAIO ore 21 in Collegiata: Messa
di requiem di Mozart a ricordo di Don Luigi.
DOMENICA 24 GENNAIO ore 10 allo Scalabrini:
incontro per i ragazzi di V elementare e loro genitori.
DOMENICA 24 GENNAIO ore 15 in Collegiata:
apertura catechismo di II elementare.
DOMENICA 7 FEBBRAIO ore 10 allo Scalabrini:
incontro per i bambini della Prima Comunione e per
i loro genitori.
gica della famiglia, anche
questa volta nella nostra
chiesa di San Fiorenzo con
la S. Messa di propiziazio-
ne e di ringraziamento sono stati festeggiati i coniugi
d’argento, d’oro, di diamante.
Per la parrocchia, famiglia delle famiglie, un evento molto in sintonia con la
festa natalizia della vita.
La parrocchia ricorda il parroco
Mons. Luigi Bergamaschi
a 25 anni dalla morte
► con la Santa Messa venerdi 22 gennaio alle ore 21 in
Collegiata,
► con il Concerto per Soli, Coro e Orchestra che esegui
rà sabato 23 gennaio alle 21 in Collegiata la Messa di
Requiem K 626 di W. A. Mozart
►con l’allegata pubblicazione biografica.
Sono stati quattro giorni intensi quelli vissuti dal Clan (i
ragazzi dai 16 ai 21 anni) del Gruppo scout di Fiorenzuola.
Dal 26 al 29 dicembre hanno trascorso la loro Route invernale in provincia di Perugia, nei comuni di Spello ed
Assisi.
Una meta non scelta a caso. Già dallo scorso anno i ragazzi hanno intrapreso un percorso su San Francesco e la
scorsa estate si erano recati in luoghi in cui trascorse alcuni anni della sua vita, come La Verna. All’inizio di questo
anno scout, hanno deciso di proseguire con questo tema,
che si è concretizzato appunto con la Route ad Assisi, dove San Francesco nacque e morì.
Suggestiva è stata la visita alla Basilica di San Francesco, a quella di Santa Chiara e alla Porziuncola, una piccola chiesa situata all’interno della Basilica di Santa Maria
degli Angeli. Proprio in quest’ultimo luogo Francesco sostava spesso in preghiera: qui capì che doveva vivere “secondo il Santo Vangelo“ ed inviò i primi frati ad annunciare la pace.
Nei giorni di permanenza nelle terre di San Francesco,
i ragazzi si sono dedicati a momenti di preghiera e di visita alla città, il che ha permesso ai giovani scout di arricchirsi sia dal punto di vista culturale, sia spirituale.
La bella esperienza degli scout è stata purtroppo segnata da uno spiacevole furto: ignoti hanno infatti sottratto ai
giovani, da uno dei pulmini con i quali gli scout erano in
viaggio, alcuni zaini contenenti vari oggetti personali quali portafogli, cellulari ed indumenti. Il valore dei beni rubati ammonta a circa 5mila euro.
Leonardo Trespidi
MERCOLEDÌ 10 FEBBRAIO, inizio della Quaresima con ricorrenza delle Sacre Ceneri: ore 21 Processione Silenziosa.
DOMENICA 14 FEBBRAIO, I domenica di Quaresima ore 16 allo Scalabrini: meditazione introduttiva.
SPOSTATA LA DATA
del Pellegrinaggio Diocesano a Roma,
causa esercizi spirituali del Papa,
A VENERDI, SABATO, DOMENICA,
11, 12, 13 MARZO 2016
Resta invariata quota di Euro 245 e sostanzialmente invariato il programma.
Per iscrizioni e informazioni, rivolgersi in
segreteria parrocchiale (tel. 0523-982247)
Nei giorni di permanenza sono stati anche vittime di un furto
GLI SCOUT IN ROUTE AD ASSISI
Visite alla città e momenti di preghiera hanno coinvolto i ragazzi
La fortezza nelle difficoltà fa parte della formazione scout e lo si vede anche dalla serenità dei volti in questa foto scattata il giorno dopo la sorpresa dei ladri.
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L’idea
Parrocchia
pag. 3
IL PRESEPE, DONO D’ARTE E DI GRAZIA
Da vent’anni, gli “Amici del Presepio”, ne fanno dono alla Collegiata
Il monumentale presepio di quest’anno ed il gruppo dei presepisti che ha realizzato la stupenda opera: un riconoscente GRAZIE da tutta la comunità.
Stupore è il termine più
consono alla scena del Natale che gli “Amici del Presepio” della nostra città,
hanno allestito in occasione
del ventesimo anniversario
della loro attività.
I Fiorenzuolani sono ormai abituati ad ammirare le
loro creazioni, sempre diversamente
ambientate:
nella piazza di un paese, in
un vicolo storico, nella ter-
ra di Palestina, nel cortile di
una cascina. Ogni volta si
rimaneva colpiti dalla cura
minuziosa dei particolari,
dall’abilità scenografica
dell’ambientazione, dalla
caratterizzazione dei personaggi.
Quest’anno però i presepisti di casa nostra si sono
superati. Nella Cappella del
SS. Sacramento tutti hanno
potuto ammirare un allesti-
mento eccezionale, completo in tutte le sue parti, visibile dai quattro lati, la cui
ambientazione ci introduce
in una di quelle grandi corti di campagna che erano
già, per loro natura, un presepe.
Le case di sasso o di
mattoni con l’intonaco un
po’ scrostato, i coppi in cotto, la stalla con le mucche, i
portici in parte diroccati
che lasciano intravedere i
travetti rustici, le tettoie in
lamiera, la miniaturizzazione degli attrezzi agricoli,
degli arredi, degli animali
tutti estremamente precisi e
rifiniti con pazienza certosina, incantano grandi e
piccini.
Gesù, accanto a sua Madre e a San Giuseppe, nato
lì, in quella corte, fra la
gente che lavorava sodo e
onestamente, che viveva
con sobrietà e dava il giusto
valore alle cose e alle persone, è il simbolo più concreto dell’incarnazione intesa come concretezza di
vita vissuta con fede, sobrietà, dignità e amore.
In occasione del loro
ventennale di attività gli
“Amici del Presepe” hanno
pubblicato anche un gradevole opuscolo, riccamente
illustrato, in cui sono presenti le foto dei collaboratori e descritte le fasi che precedono la complessa messa
in scena di tutta l’opera.
Nella prefazione il Parroco ha scritto che “la vita
non è fatta solo di scienza,
di tecnica, di fisica, ma anche di bellezza e grazia”,
quelle presenti nel presepio.
Lidia Mazzetta
Concerto di Natale dell’Asilo san Fiorenzo
Le pubblicazioni della collana “Il centuplo quaggiù e l’eternità”
LE STELLINE DEL CIELO
Gli undici santi della porta accanto
cielo durante la notte di Natale e hanno raccontato attraverso alcune canzoni cosa accadde sotto ai loro occhi: l’arrivo di Giuseppe e
Maria a Betlemme, impauriti ma uniti dall’amore; la
nascita di Gesù nella capanna; l’arrivo dei pastori e
poi quello dei Re Magi grazie alla guida della cometa.
Quella nascita ha segnato la storia e ogni anno siamo invitati a riviverla nella
festa del Natale, restando
uniti e animati dalla serenità e dall’amore, così “il
mondo sarà più bello”.
La festa è proseguita a
scuola raccogliendo parenti
amici attorno al Presepe e
all’albero di Natale decorato, per l’occasione, da stelle che i bambini hanno
creato con le loro famiglie.
Le insegnanti
della Scuola dell’Infanzia
San Fiorenzo
Luigi
Bergamaschi
Supplemento a “il Nuovo Giornale - Settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio - N° 1 di venerdì 15 gennaio 2016
Chi si è addentrato nelle
vie del centro il 19 dicembre, è certamente rimasto
colpito da quanto brillava
Piazza Molinari.
Alle luci dell’albero infatti si sono aggiunte quelle
della cascata luminosa scesa dal campanile e di 90
“stelline” all’interno della
Collegiata. I bambini della
scuola “San Fiorenzo” si
sono infatti immedesimati
nelle stelline che brillano in
Lucia Romiti
Poste Italiane s.p.a. - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46 art. 1), comma 1, CN/PC - Aut. Trib. di Piacenza n°4 - giugno 1948
I piccoli cantori assistiti dalle loro insegnanti, accompagnati dai piccoli Re Magi, sostenuti dalle loro mamme: uno spettacolo bello, sentito e partecipato con entusiasmo.
“Il centuplo quaggiù e l’eternità” è il titolo della collana di libretti tascabili che
accompagna quest’anno il settimanale “Il
Nuovo Giornale” e che verranno inviati
agli abbonati.
Si tratta di undici pubblicazioni che
racconteranno di alcune figure vissute sul
nostro territorio che hanno vissuto il Vangelo nella quotidianità della loro vocazione. Si comincia con la figura di mons. Luigi Bergamaschi nel libro a firma di Lucia
Romiti.
A febbraio sarà la volta del vescovo originario di Grondone di Ferriere mons. Antonio Lanfranchi.
Gli altri titoli della collana “Il centuplo quaggiù e l’eternità” saranno dedicati
alle “suore delle periferie” Maurizia Pradovera delle Gianelline e Luisella Sebastiani delle Figlie di Gesù Buon Pastore,
all’imprenditore Luigi Gatti, che a lungo
ha guidato la sezione piacentina dell’Ucid
(Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), al senatore della Democrazia Cristiana
Giovanni Spezia, terziario francescano, al
partigiano cristiano Felice Ziliani, a Carmen Cammi, assistente sociale, tra i pionieri della Caritas diocesana, a Benito Castellani, che fu nel gruppo degli iniziatori
dell’associazione “La Ricerca” per il recupero dei tossicodipendenti, all’educatrice dei giovani della parrocchia del
“Corpus Domini” e dei “Santi Angeli Custodi” Francesca Conti, al maestro Ago-
IL CENTUPLO
QUAGGIÙ
E L’ETERNITÀ
“Passerò
il cielo
cantando
il Magnificat”
il nuovo
giornale
Settimanale
Diocesi di Piacenza-Bobbio
stino Sisteli di Castel San Giovanni, al
massofisioterapista Vincenzo Auletta, che
seguiva il cammino di fede della Comunità Magnificat.
Queste pubblicazioni sono un modo per
conoscere - secondo l’espressione di papa
Francesco – “i santi della porta accanto”
ed essere spinti anche noi a seguire Dio in
questo Anno santo della Misericordia.
Parrocchia
pag. 4
L’idea
n. 1-2
Gennaio-Febbraio 2016
L’APERTURA DELLA PORTA SANTA
I fedeli del Vicariato della Val d’Arda nell’abbazia di Chiaravalle
Al seguito del Vescovo,
del priore Padre Amedeo e
dei presbiteri, il popolo dei
fedeli convenuto in gran numero ha varcato la “Porta
Santa”, simbolo caratteristico
di ogni Giubileo e in particolare di questo; un simbolo che
rimanda a Gesù quando afferma di se stesso: *Io sono la
porta delle pecore, se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo”. È Lui l’Atteso
delle genti, il Dio-Bambino
venuto tra noi, Lui è il volto
della misericordia del Padre,
che si è reso visibile e la parola greca epifanìa dice proprio questa manifestazione a
tutto il mondo.
L’apertura della Porta dell’Abbazia di Chiaravalle in
questa solennità dell’Epifania, ha aggiunto alla celebrazione un contenuto ulteriore,
perché in questo grande giorno si fa memoria dei tre Magi
pellegrini, icona del pellegrinaggio, che costituisce una
delle condizioni dell’indulgenza del Giubileo.
Il Vescovo ha più volte ricordato ai fedeli la funzione
Anche quest’anno l’Oratorio ha deciso di proporre un
percorso formativo di quattro incontri rivolto a tutti gli
educatori della Parrocchia.
Il percorso (che sarà condotto dal dott. Giuseppe Tondelli, formatore professionista) si intitola “Educare per la
Vita” e ha come finalità di fornire alcuni elementi teorici
utili ad aggiornare il proprio servizio educativo, insieme
alla sperimentazione di strumenti più laboratoriali ed “attivi”, per far emergere e rielaborare punti di forza e di debolezza della propria esperienza.
Gli incontri si svolgeranno in quattro domeniche (vedere locandina qui sopra) dalle ore 18 alle 22 (con cena
insieme) presso l’Auditorium della Chiesa Scalabrini.
Lo staff dell’Oratorio
Per questo numero grazie anche a: Fabio Lunardini fotografo, Le
insegnanti della scuola d’infanzia San Fiorenzo, don Alessandro Mazzoni, Donata Meneghelli, Gian Franco Negri fotografo, Lo Staff dell’Oratorio, Leonardo Trespidi.
insostituibile di Maria, quale
mediatrice di grazia e di misericordia presso il Figlio e,
come i Magi in virtù della
stella raggiunsero la meta,
anche tutti noi abbiamo una
stella cui guardare: Maria.
San Bernardo, il cantore della Vergine, ci invita con parole sicure: “Guarda la stella,
invoca Maria”.
GS
L'abbazia di Chiaravalle,
invasa da una moltitudine di
popolo giubilare per l'apertura della Porta Santa.
(foto Fabio Lunardini)
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L`idea - Parrocchia San Fiorenzo