ANNO XV n.8 Settembre 2013 CULTURE A CONFRONTO CALABRIA ARPACAL IL MARE SPORCO E’ SOLO MUCILLAGINE TROPEA Il giallo dell’estate tropeana... dove sono i quadri di Mattia Preti? LA PIAZZA Mensile indipendente Registrazione Tribunale di V. Valentia n. 82 del 25.02.1994 Editore Radio Lattemiele Soc. Coop. A r.l. Direttore responsabile: Saverio Ciccarelli Capo redattore: Pino Carone Redazione: via Pontorieri, 89861 Tropea (VV) Tel/Fax 0963666081 Rep. Pubblicità & Marketing Tel. 096345733 E-mail: [email protected] Stampa: Grafiche PAPRINT via Orazio Falduti Tel. 0963263703 - Ionadi (VV) Chiuso in redazione l’ 1 settembre 2013 La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al massimo una cartella. La redazione si riserva la facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare, entro i limiti del diritto di critica e di cronaca, la libertà di giudizio. Il materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito. Per le immagini tratte da repertori di pubblica consultazione La Piazza è disponibile a riconoscere eventuali spettanze. TROPEA Sarà annullata la Nona edizione del Tropea blues festival ? DRAPIA la campagna di scavi a Torre Galli PARGHELIA Fashion night stupisce ancora PARGHELIA TELE NUDE ritorna il 21 settembre TROPEA Il pianto sul muro CALABRIA POSITIVA: La Varia di Palmi Pag. 2 -Settembre 2013 - Attualità - SARA’ ANNULLATA LA NONA EDIZIONE DEL TROPEA BLUES FESTIVAL ? In merito ai recenti articoli apparsi sulla stampa locale, nonché per chiarire, una volta per tutte, le ultime vicende legate alla prossima edizione del Tropea Blues festival, il presidente dell'associazione Tropea Blues, Cristian Saturno, si rivolge alla cittadinanza, ai giovani appassionati di musica e a tutti coloro i quali, a diverso titolo, hanno collaborato, in questi nove lunghi e appassionanti anni, alla riuscita del festival. Una dichiarazione lunga e pungente, che non risparmia la politica locale, ma che vuole soprattutto portare alla luce i motivi che porteranno, quest’anno, alla cancellazione di un evento di primaria importanza per la cultura e il turismo, sia locali che dell'intera regione. Il Tropea blues festival, infatti, da otto anni continua a raccogliere grandi consensi, nonostante le ristrettezze economiche e i pochi aiuti istituzionali. Questo sarebbe stato il nono anno ma, con grande rammarico, in queste ore è stata resa nota la decisione, obbligata, di congelare, almeno per l'anno in corso, il Tropea Blues Festival. Il presidente Cristian Saturno, pertanto, rompe il silenzio e dichiara quanto segue: <Cari lettori, cittadini di Tropea, collaboratori, commercianti. Non ho intenzione di cadere in trappole politicamente costruite da chi ha circoscritto la sua vita dalle polemiche. Mi rivolgo a tutti coloro che in modo attivo in questi ultimi tempi hanno sempre collaborato alla realizzazione del nostro importante Festival. Ebbene si, a malincuore, a nome dell'associazione Tropea blues devo dichiarare congelata la IX edizione del Tropea Blues Festival>. Tanti, per il presidente Saturno, i motivi che hanno portato ad una decisione cosi drastica. <La continua esclusione dai bandi Regionali> ad esempio, rientra tra i motivi per cui l'associazione ha deciso di dire basta. <Ma non per questo - prosegue Saturno - ci siamo mai arresi. Questa volta, sotto pressione dell'assessorato alla cultura di Tropea che, alludendo al fatto della nostra incapacità organizzativa di partecipare ai bandi regionali, assieme al presidente del consiglio comunale di Tropea Massimo Pugliese, nonché socio fondatore dell'associazione, si sono subito messi a lavoro per allegare la giusta documentazione alla domanda. Qualcosa, però non è andata bene e dopo poco tempo l'esito negativo da parte della regione non è tardato ad arrivare. In questo frangente di tempo - continua il presidente - chiesi ai nostri amministratori di fare un maggiore sforzo nei confronti del “Blues” visti gli ennesimi risultati non raggiunti con la regione Calabria. “Non siete i figli della gallina bianca” e “tu con questo Blues ti senti un messia” sono state le poco delicate risposte e considerazioni che abbiamo ricevuto in risposta alle nostre proposte. Il tentativo, purtroppo vano, di sensibilizzare l’amministrazione verso il nostro evento, che rischiava di scomparire, non è valso a nulla... Se i signori amministratori fossero stati più attenti e meno approssimativi, avrebbero potuto puntare a tre eventi di notevole importanza già esistenti: i 3 da cruci festa tradizionale tropeana, come apertura di stagione, a metà strada il festival “Culture a confronto” e, per chiudere, il “Tropea blues festival”. Nel mese di giugno e luglio assieme ai soci Massimo Pugliese, Eugenio Licandro, Fabio La Torre, l’Associazione Tropea Blues in collaborazione con alcuni locali di piazza Vittorio Veneto aveva dato il via ad un iniziativa chiamata “Aspettando Tropea Blues” che si è rivelata un successo intrattenendo i molti turisti già presenti sulla costa. Un’iniziativa stroncata poco dopo, dal momento in cui avevamo tentato di prolungare la durata dei concerti fino alle una, anziché fino alla mezzanotte. Eppure, le serate organizzate dai due famosi assessori terminavano alle 2 di notte. Questa è stata la prova del fatto che, purtroppo, si tratti di una questione di “pennacchio”. A ciò aggiungo anche un increscioso episodio che ha riguardato la scorsa edizione del festival. Una serata di concerti rimandati a causa di un acquazzone estivo che dovevano essere La recuperati a fine rassegna e che, per volere di un’amministrazione dalle vedute decisamente ristrette, non si è potuto tenere. Non è stato un bel vedere quando, a concerti quasi iniziati, i turisti hanno assistito all’arrivo degli agenti della polizia municipale i quali, quasi avessero a che fare con delinquenti, hanno impedito lo svolgersi della serata. Un dispetto all’associazione, all’esercizio commerciale adiacente alla piazza in cui doveva tenersi il concerto oppure, più semplicemente, uno sgarbo voluto e portato avanti nei confronti del presidente del consiglio comunale Massimo Pugliese? Ma, purtroppo, i brutti ricordi dell’amministrazione Vallone non finiscono qui. Nel lontano 2005, con l’attuale primo cittadino a ricoprire la carica di vice sindaco, fummo costretti a pagare il suolo pubblico. A conti fatti, solo un personaggio politico ha creduto in questo evento. L’allora presidente della provincia Ottavio Gaetano Bruni è stato l’unico a sostenere il Tropea blues, che, grazie anche al suo supporto, ha raggiunto in breve tempo successo oltre oceano. Lo stesso Gaetano Bruni, in tempi non sospetti, aveva chiesto di creare un accordo di programma con il comune. Purtroppo, il comune non ha mai accettato tali condizioni>. La dura requisitoria del presidente Saturno non risparmia l’assessore alla cultura Lucio Ruffa:<Chi è questo Lucio Ruffa poi, per giudicare l'operato di 8 splendidi anni del festival Tropea blues? Può vantare lui, a suo merito, qualche cosa che vagamente può equiparare il Tropea Blues Festival? Non ha mai assistito ai sacrifici fatti dagli organizzatori, che hanno lavorato sempre in assoluto silenzio, senza mai mostrare quanto veramente sia faticoso e impegnativo assicurare una buona riuscita di una manifestazione di tale portata>. All’invettiva contro l’assessore alla cultura si aggiunge anche Massimo Pugliese, il quale aggiunge: <La fretta e il veleno che hai profuso nell’amministrazione e nel paese non inquineranno anche lo spirito dell’associazione Tropea blues né, quanto meno, lo spirito dei giovani e delle nuove idee in fermento>. Una delle più grandi delusioni di questa edizione mancata del festival è la partnership che si era creata tra l'associazione Tropea Blues e l'ambasciata italiana a New York, nata grazie all'impegno della scuola per stranieri “Studio Italiano”, rappresentata da Nicola Giuditta, che ha mantenuto ottimi rapporti con Joe Merante, operatore all’interno dell'ambasciata. Tale collaborazione avrebbe permesso di avere in questa nona edizione artisti internazionali (tra queste Mary Mc Bride, nostra ospite lo scorso anno) e, anche quest'anno, la presenza di artisti di fama internazionale. <Un vero peccato – conclude Saturno – per la nostra associazione, ma soprattutto per la nostra città e la nostra terra>. L’associazione Tropea Blues, pertanto, dopo aver assistito a tali episodi, ha deciso di rendere pubblica la propria opinione e visione dei fatti. <Avvertiremo tutte le testate giornalistiche – continua ancora il presidente Cristian Saturno tutte le agenzie di viaggi, tutte le riviste turistiche che da anni menzionano il nostro festival come fiore all'occhiello dell'intera regione, tutti coloro i quali hanno investito su questo evento, per metterli a conoscenza della situazione e delle condizioni in cui l'associazione ha lavorato, purtroppo senza il supporto di chi avrebbe invece dovuto appoggiarci senza se e senza ma. Come associazione – sottolinea Saturno – abbiamo intenzione di organizzare una serata evento prevista per il prossimo 15 settembre, in un’area da stabilire, ma che non faccia parte del suolo pubblico comunale. In tale serata la popolazione, gli appassionati, i commercianti, gli amici del blues, saranno invitati. Per conto dell’Associazione Tropea Blues IlPresidente Cristian Saturno (comunicato stampa) N.B. Questa è la situazione al momento di andare in stampa. Il dibattito continua, c’è un impegno dei commercianti per sostenere questa edizione del Tropea blues ed una presa di posizione della deputata grillina Dalila Nesci (che purtroppo anche questa volta non ha fatto pervenire a tutte le testate). Le persone chiamate in causa hanno diritto di replica, sulle pagine di questo giornale. Ci auguriamo che la manifestazione si faccia e che venga trovata una soluzione per incoraggiare gli organizzatori e per arricchire la città. La - Week end - Pag. 15 Settembre2013 UN COMUNE ALLA VOLTA...ZUNGRI L’INSEDIAMENTO RUPESTRE DEGLI “SBARIATI” DEL XII-XIV secolo A cura di Saverio Ciccarelli A partire dal XII secolo si determinò in Calabria una significativa immigrazione di gruppi etnici dall’Oriente (in larga misura religiosi)ed un arretramento degli insediamenti abitativi verso l’interno anche in rapporto alle incursioni arabe lungo le coste. Le aree interne garantivano quindi maggiore sicurezza e in Calabria si svilupparono insediamenti umani organizzati in grotte che testimoniano un particolare modello di vita sociale che ebbe come protagonisti i monaci Basiliani. Queste testimonianze trovano la più alta espressione a Zungri con l’insediamento rupestre degli “Sbariati”, sia per la vasta area sulla quale si sviluppa, circa 3000 mq, sia perché risulta documentata una frequantazione del sito fino al XIV secolo, avendo integrato in molti casi le strutture ipogee (case-grotte scavate nella roccia), con manufatti epigei (strutture fuori terra) che contribuiscono ad arricchire sul piano storiografico ed urbanistico architettonico, l’insediamento rupestre di Zungri. Il villaggio rupestre di Zungri datato dagli studiosi fra il XII-XIV secolo è costituito da circa cento case-grotta scavate nella roccia con ambienti monocellulari e bicellulari, alcuni anche a più piani.Il complesso rupestre si articola su un costone esposto a sud-est lungo uno dei versanti del fosso “Malopera”. Chiaramente leggibile è l’impianto urbano dell’insediamento e la rete viaria che serve il sistema abitativo, articolandosi in percorsi e scalinate ricavate nella roccia, che da monte a valle conducono alle varie cellule abitative ipogee. La forma delle strutture a grotta è varia, si passa da quella circolare alla forma quadrata o rettangolare, alcune presentano una copertura con volta o a cupola con un foro centrale per l’aereazione, altre invece, presentano finestre di forma circolare.,semicircolare o rettangolare che si affacciano sul sistema viario a scalinata, che scavato nella roccia, inviluppa ed articola l’insediamento. L’interno della case -grotta è caratterizzato dalla presenza di numerose nicchie alle pareti, adibite a diversi usi e dalla presenza di incassi per la sistemazione di letti e mensole. Il complesso insediativo, di grande interesse scientifico, è ubicato ai margini dell’attuale centro abitato di Zungri, a pochi passi dal centro quasi a voler testimonia una continuità ed un legame con le origini del ridente paese che oggi vediamo. La visita a questa singolare forma di antico insediamento umano è una tappa obbligata e stimolante per il visitatore attento, curioso di capire come popolazioni così lontane nel tempo hanno vissuto ed organizzato il loro habitat. All’ingresso delle grotte è da visitare altresì il Museo della civiltà contadina.(Per info: [email protected]) Pag. 14 -Settembre 2013 - Calabria positiva- La CALABRIA POSITIVA LA VARIA DI PALMI A cura di Saverio Ciccarelli Nell’ultima Domenica di agosto si svolge a Palmi la festa della Varia, una manifestazione religiosa che il popolo palmese dedica alla Madonna della Sacra lettera. L’evento, che anima la città fin dal giorno della festa di San Rocca (16 agosto), culmina con il traino, per tutto il corso Garibaldi di un enorme e pesante carro privo di ruote, sul quale, all’altezza di 16 metri, viene trasportata una bambina (animella), a rappresentare l’assunzione in cielo della Vergine Maria, insieme ad altri figuranti quali il Padreterno, gli Apostoli, gli Angeli. La devozione alla Madonna della Sacra lettera trae origine da un atto di ringraziamento voluto dal senato di Messina verso la città di Palmi, dove tanti messinesi si erano rifugiati per sfuggire al flagello della pestilenza scoppiata nel 1575 e che nel tempo aveva causato la morte di decine di migliaia di concittadini. A riconoscenza del fatto, il senato peloritano donò ai palmesi uno dei capelli della Madonna (Sacro capello) che la madre di Cristo , in segno di gratitudine, aveva consegnato nel 42 d.C. Con una lettera (Sacra lettera) a una delegazione di messinesi che si era recata a Gerusalemme per manifestarle la devozione dell’intera città. Il reliquiario con il sacro capello della Madonna venne portato a Palmi nel gennaio 1852 dal palmese Giuseppe Tigano su un vascello seguito da un corteo di barche che si erano recate a Messina per ricevere il sacro dono, Consegnato alle autorità ecclesiali, il sacro capello dette inizio al rito della Madonna della Sacra lettera, che venne rappresentata col Bambino Gesù in una effige nera all’interno di un’ampia “manta” argentea per essere celebrata, nel segno dell’Assunzione in cielo, nell’ultima domenica di agosto (quest’anno la Varia si è tenuta il 25 agosto). A perfezionare l’antica struttura in ferro trasportata a spalla, il palmese Giuseppe Militano costruì nel 1900 un’ingegnosa Varia in legno massiccio (cippu) munito di pattini d’acciaio e travi longitudinali e trasversali, sormontato da una costruzione conica in ferro avvolta da un’ampia copertura in carta bianco-celeste modellata, sulla quale appoggiano i vari figuranti. Lo spostamento senza interruzione di questo carro che pesa 20 tonnellate avviene per l’azione combinata di sollevamento da parte dei 200 “mbuttaturi” e di trazione con corde lunghe 200 metri tirate dal popolo festante. Gli “mbuttaturi” sono i vigorosi giovani che sollevano e spingono il carro della Varia; vestono una divisa bianca con fascia rossa alla vita. Si distinguono per l’appartenenza alle corporazioni degli artigiani, bovari, carrettieri, contadini e marinai.(Nelle foto, una copertina de La Domenica del Corriere del 1938 dedicata alla Varia , la descrizione delle divise dei “mbuttaturi” ed una cartina geografica che indica la strada per arrivare a Palmi e gli alberghi che possono ospitare i visitatori) Cerca sul tuo motore di ricerca tutti i numeridel nostro mensile. Vi teniamo compagnia dal 1994, migliaia di pagine , centinaia di persone e personaggi, migliaia di fatti ed eventi descritti e registrati per voi. Grazie a questo lavoro ininterrotto e puntiglioso,la città è cresciuta. Scoprirai chi ha lavorato e chi ha fatto solo chiacchiere, capirai perché la nostra città per alcuni aspetti non cresce. E troverai, purtroppo, alcuni problemi ed alcune persone sempre uguali. Abbiamo parlato di giovani, donne, bambini, anziani, mafia, chiesa, lavoro, disoccupazione, scuola, associazionismo, arte, letteratura, sport, pittura, danza, viabilità, droga, della storia di Tropea, della Calabria buona e di quella meno buona. Leggi, leggi per capire di più e per non ripetere gli errori di sempre. Un cittadino informato e critico conta di più ed è più utile per la nostra comunità.Non perdere questa occasione. In particolare, se hai poco più di vent’anni e vuoi capire cos’è tropea ed i tropeani, informati e leggi la tua storia. La - Attualità - Il giallo dei quadri di Mattia Preti al Museo diocesano di Tropea di Giuseppe Marucci Il 28 luglio scorso, a Tropea, presso l'Antico sedile, Vittorio Sgarbi ha concluso una bella serata culturale, dal titolo: inaugurazione della mostra “Omaggio a Mattia Preti”. Presenti, oltre al sindaco G a e t a n o Va l l o n e e all'assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri, gli scrittori Carmine Abate, Mimmo Gangemi e per il Tropea Festival Gilberto Floriani e Maria Faragò. La venuta del brillante critico d'arte era dunque connessa all'arrivo, nel museo diocesano, di un certo numero di dipinti di Mattia Preti, provenienti da Taverna (CZ) , città natale dell'artista calabrese. L'uscita di un volume catalogo presso i tipi di Rubbettino, su Mattia Preti, curato da Vittorio Sgarbi, ha rafforzato le attese e convogliato all'evento un largo pubblico. Il volume costituisce la cernita delle opere del Preti, certamente attribuibili, essendoci in circolazione un numero elevato di opere di incerta paternità. Le opere riportate consentono dunque di tracciare un profilo certo, artistico-critico, del pittore calabrese. Mattia Preti è stato un Caravaggio senza gli eccessi del Caravaggio!!. Questo in sintesi il giudizio critico di Sgarbi. Per questo ha dato un contributo molto grande e decisivo alla conoscenza del Caravaggio, sia nella sua epoca, in un momento di offuscamento del grande artista Michelangelo Merisi, riportando in Italia grandi artisti da tutta Europa, sia indirettamente alla fine dell '800, in occasione dell'anniversario della morte del Preti, quando Caravaggio era di nuovo pienamente dimenticato. Il Caravaggio privato dell'ordine di cavaliere di Malta, morto in circostanze ancora misteriose, una vita di eccessi. Il Preti che invece si ritrae orgogliosamente con pennello di pittore e spada da cavaliere gerosolimitano.; “modestamente eterosessuale”, a detta di Sgarbi; benefattore della sua città di origine, Taverna. Fortuna ha voluto, per Preti e per Caravaggio, che siano stati celebrati in modo invertito, l'anniversario della morte prima e quello della nascita dopo, di Mattia Preti.Per cui le celebrazione della nascita hanno determinato il rilancio del Caravaggio, dopo secoli di oblio. E adesso la celebrazione del '400 anniversario della nascita, per una riflessione approfondita su Mattia Preti, sulla magnificenza e il carattere olistico della sua pittura.Un quadretto perfetto, delineato da Vittorio Sgarbi, insieme alle lodi per “la Calabria terra di cultura e di arte, che hanno rischiarato tutto il nord fino alle brume germaniche”. Un solo neo: le opere di Mattia Preti, a Tropea, nel Museo Diocesano, non sono arrivate all'appuntamento clou del turismo estivo, come invece recita il depliant del Museo diocesano stampato in occasione dell'estate tropeana. Rimane in esposizione solo un'opera prestata già da tempo da un privato. L'assessore alla cultura Lucio Ruffa assicura che si è trattato di un ritardo connesso ad un intoppo sull'Assicurazione dei quadri e che in Settembre il problema sarà risolto. Forse è stato un modo machiavellico per attrarre i turisti in una stagione prolungata?Sicuramente al Museo diocesano la notizia non sarà stata presa bene e chissà se lo stesso Museo può aver risentito di tale mancata esposizione. In ogni caso non risulta che siano stati fatti passi concreti per far arrivare i quadri di Mattia Preti da Taverna o da Venaria reale. Insomma il giallo dell'estate tropeana è ancora irrisolto e l'autunno si preannuncia caldo. Pag. 3 -Settembre 2013 PARTIRE O RESTARE? NON E’ QUESTO IL PROBLEMA di Saverio Ciccarelli Fino a qualche giorno fa circolavano, come nella migliore tradizione, voci di dimissioni del Sindaco di Tropea Gaetano Vallone; che però non provengono da lui. La cosa certamente non ci sconvolge per due motivi: primo perché nella sua carriera politica l’attuale Sindaco ha più volte minacciato le dimissioni e qualche volta le ha anche date veramente, ma il paese è sopravvissuto; quindi questo fa parte della sua personalità; secondo perché gli attuali amministratori potrebbero benissimo farsi da parte e lasciare spazio ad altre forze, che ci auguriamo siano più produttive: anche in questo caso il paese sopravviverà. Considerato che, questa consiliatura, come si prevedeva, è nata male (uno, due, tre voti di scarto fra le due liste in competizione), ma sta finendo peggio, non sappiamo se sia peggiore il male di avere un commissariamento, oppure un’amministrazione in carica che, da quando è nata, almeno per alcuni suoi componenti, sembra di essere in una guerra continua con gran parte della città e non ha prodotto finora nulla di rilevante, se non una “vicenda porto” ancora non conclusa. Dopo una serie di discussioni e polemiche sui giornali, nell’ultimo consiglio comunale l’assessore Lucio Ruffa, del quale aveva chiesto le dimissioni il coordinatore cittadino del Pdl Giovanni Macrì in quanto non appartenente al gruppo del Pdl, ma al M5S, si è dimesso da capogruppo, lasciando il posto all’assessore Mario Sammartino. Francesco Arena e Roberto Scalfari hanno dato vita al gruppo autonomo “Aria nuova per Tropea”. La maggioranza, dopo le tempeste dei giorni scorsi, lascia trasparire serenità, anche se per noi il problema principale non è se Vallone o questa amministrazione comunale, andranno a casa (anche se ce lo auguriamo, per il futuro della nostra comunità e per un “salutare” ricambio generazionale), ma quello di dare una linea seria e programmatica di sviluppo alla città. Per cui, non vogliamo perderci dietro le basse diatribe di paese , visto il nulla prodotto da tutti. Per noi, gli attuali amministratori comunali possono anche rimanere, a patto che diano prova delle loro capacità e, finora, dagli assessori molto poco abbiamo visto, se non innumerevoli passerelle e sproloqui sui giornali, su facebook e sui blog.Basta vedere cosa è successo con il Tropea blues festival, in cui l’assessore al turismo Massimo L’Andolina non sapendo cosa rispondere ha tirato in ballo la regione Calabria, ma non ha saputo dire cosa faranno lui e la sua Giunta per dare continuità alle manifestazioni di maggior rilievo, considerato che, oltre al Tropea blues, anche il Tropea film festival è finito in soffitta.Al dibattito sii aggiunge la deputata grillina Dalila Nesci che dice :”Chi può, deve”, esponendo il suo pensiero sugli eventi culturali nella nostra provincia, ma senza proporre alcuna soluzione. Cari amministratori, cercate di darvi da fare, senza scaricarvi di responsabilità, ma con coerenza e competenza, cercate di trovare soluzioni.La colpa se alcune cose non si fanno, non è né della regione Calabria, né della Provincia, né di chi “rema contro” o ...addirittura di chi ...gufa., Ma forse è solo dovuta al vostro scarso impegno ed alla vostra poca “fantasia” nel governare.Rimanete pure al vostro posto, ma, per amor del Cielo, risolveteci il problema degli ascensori, delle acque bianche e nere, dell’Isola, della Pro loco, delle manifestazioni, del porto, delle scuole, della rupe, della potabilità dell’acqua, dell’arredo urbano, della pulizia e decoro delle strade, ecc... ecc... Altrimenti, prendete le valigie... non vi rimpiangeremo! Pag. 4 Settembre2013 - Attualità - La IL PIANTO... SUL MURO Non vogliamo apparire blasfemi, perché il vero Muro del pianto ha un profondo significato religioso per gli Ebrei, ma questa volta, questa zona del nostro “lungomare” ci fa proprio piangere. Prima i lavori di recupero e rinforzo della rupe che non hanno tenuto e per i quali abbiamo speso soldi pubblici (l’ultimo crollo è di un momento prima di andare in stampa)poi la realizzazione di quel muro per evitare che ulteriori crolli creassero danni, ora è stato fatto un muro di abbellimento, riempito di terra che, alle prime deboli piogge, è miseramente crollato per un lungo tratto a causa del riempimento di questa aiuola. Ci auguriamo che il Comune attribuisca a chi di dovere le responsabilità e che la zona venga ripristinata seriamente al più presto. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Il PD di Tropea “Auspico che l'Amministrazione Comunale voglia sollecitamente offrire opportuni chiarimenti sul crollo che ha interessato il muro posto nel lungomare di Tropea. E' impensabile che alla prima pioggia un'opera edilizia funzionale a prevenire incidenti, realizzata in un punto notoriamente critico, finisca per essere un'insidia pericolosissima. E' per mera fortuna che non si sia verificato alcunché di grave all'incolumità pubblica. Mi aspetto che in tempi rapidissimi il Sindaco voglia porgere le sue scuse ai cittadini e agli ospiti di Tropea, attivandosi per individuare le responsabilità, commissive ed omissive, di un accadimento increscioso, esemplificativo della peggiore amministrazione pubblica. In assenza di risposte soddisfacenti, sarà necessario chiedere l'intervento della Magistratura al fine di non lasciare impunite condotte, anche di omesso controllo sulla bontà esecutiva dell'opera, che potrebbero integrare fattispecie di reato.” Il 24 agosto scorso il prof. Antonio De Luca ha curato e realizzato una mostra di sue fotografie, nel portico della cattedrale, dal titolo “territorio e società - Tropea & casalila storia civile di un popolo. Purtroppo non possiamo documentare non avendo avuto notizia della realizzazione della mostra. LA CHIESA DEL PURGATORIO ANCORA SOTTO SEQUESTRO Risale a domenica sette luglio la morte del cittadino polacco trovato morto dentro la sacrestia della centralissima Chiesa del Purgatorio, da allora l’immobile è sottoposto a sequestro, su disposizione dell’autorità giudiziaria, che vuole vedere meglio sulla vicenda. Dai primi accertamenti sembra si sia trattato di un ladro che, fattosi chiudere dentro la chiesa durante la notte, all’alba si è svegliato ed ha iniziato a rovistare nella sacrestia. Per vederci meglio nel buio della notte, ha acceso una candela, mandando a fuoco mobili e suppellettili della sacrestia. Il fumo ha raggiunto l’uomo che si era chiuso dentro un armadio ed è stato trovato per terra senza vita dai Vigili del fuoco chiamati dai residenti. IL GRUPPO DI MINORANZA “Il muro della vergogna” firmato Gaetano Vallone è crollato; è franato simboleggiando la fragilità dell'azione amministrativa della maggioranza che governa Tropea. Ai cittadini rimangono le rovine e un inverno che appare buio e preoccupante. Il Sindaco ha ammesso che le sue poche energie sono state dedicate a restituire il Porto di Tropea ai soliti imprenditori. Ora che ha terminato il suo programma amministrativo, aiuti Tropea a non affondare nel fango in cui l'ha costretta: si dimetta. Il Sindaco ha voluto la restaurazione: ha bloccato importanti progetti che avrebbero potuto cambiare il volto della città solo perché la sua saccenteria non sopportava che fossero stati ideati da altri. Infrastrutture quale il parcheggio multipiano in località Contura (con aree verde e parco commerciale), o il progetto di realizzazione di nuove scuole hanno lasciato spazio al nulla più assoluto. Così sono venute meno possibilità lavorative per i tropeani e di sviluppo per la città. I lavori per la realizzazione dell'ascensore sono fermi da tempo immemore. In tre anni di governo Vallone non è stata realizzata una sola infrastruttura. Non un parco giochi per i più piccoli, non un albero piantato per assicurare un po' di fresco a qualche anziano. Il lungomare si presenta disastrato (non solo nelle parti colpito dalle mareggiate), pieno di erbacce, con marciapiedi dissestati, senza alcuna cura del verde. L'unico ornamento che quest'amministrazione è riuscita a realizzare è una ringhiera composta da transenne della polizia municipale che fa vergognare chiunque passeggi in zona Convento. Fenomeni di abusivismo e occupazione di demanio pubblico sono divenuti una regola. Quest'anno neanche il consueto rifacimento della segnaletica stradale è stato compiuto, perché la trascuratezza dell'amministrazione Vallone non ha pari. Assistiamo alla peggiore incapacità: anche solo la sostituzione di una tubatura nel più bel affaccio di Tropea è qualcosa che assume i contorni dell'impresa e non si riesce a risolvere. Non sappiamo se l'acqua a Tropea è potabile. Il capogruppo sfida i cittadini ma si guarda bene di pubblicare i risultati delle analisi del mese di luglio. Non sappiamo perché è stato indetto un concorso per la selezione di Vigili urbani e non si debbano conoscere i risultati. Spreco di denaro pubblico e inefficienza totale. Il sistema di raccolta rifiuti nel centro storico ha paralizzato il lavoro di ristoranti e rende nauseante il permanere nei pressi delle zone di raccolta. Da oltre un anno non avviene il lavaggio dei cassonetti di raccolta dell'immondizia, il che rende impossibile anche il transito laddove insistono i cassonetti. Il Sindaco ha fallito nell'affidare i locali dell'Antico Sedile alla Pro Loco: questa ha chiuso i battenti, lasciando i turisti senza alcun servizio. Ha imposto agli albergatori una tassa di soggiorno promettendo che vi sarebbero stati nuovi servizi per il turismo ed è riuscito a far sparire i turisti da Tropea. Quelli che ancora sono innamorati delle bellezze naturalistiche della nostra città, si chiedono come sia possibile che nel centro storico di una località turistica non sia possibile sorbire un cocktail ascoltando della musica. A tacer del fatto che a differenza di qualsiasi località turistica non esiste un programma di manifestazioni estive. Quel muro venuto via alla prima pioggia estiva è lo specchio dell'amministrazione che governa Tropea. Il nulla che scivola via, che lascia detriti e fango che i cittadini tropeani saranno costretti a ripulire con le loro fatiche. Un muro della vergogna (dimissioni subito!). Adolfo Repice-Capogruppo Passione Tropea La maggioranza non ci ha inviato alcuna replica a tali note stampa. Rimaniamo comunque a disposizione per la pubblicazione di un’eventuale replica della stessa maggioranza. La - Attualità - Pag. 13 -Settembre 2013 PASQUALE LO MORO Ha esposto le sue opere per dieci giorni nella Chiesa di S. Giuseppe, in una mostra dal titolo “Il sacro nell’arte”, Pasquale Lo Moro, originario di Zungri, che vive e lavora a Monza. Opere realizzate in legno, bronzo, sculture lineari e composte con soggetto religioso. Dagli inizi degli anni Novanta, l’artista riceve e svolge numerose e significative commissioni per l’arredo sacro. L’artista si occupa così del leggio, del fonte battesimale, del calice, delle vetrate, tutto ciò che serve a custodire ed esaltare il sacro. E così la critica si esprime rilevando come “Protagonisti delle ultime opere di Pasquale Lo Moro sono lo spazio e la luce. La materia vive con lo spazio che la abita ed entra in dialogo con la luce”(Suor Maria Gloria Riva). L’artista “invita i visitatori -credenti e non credenti- a sollevare lo sguardo verso il cielo ed a rivolgere un pensiero alla dimensione del sacro e del trascendente. Per sua intima vocazione,infatti, Lo Moro da sempre ha posto le sue ricerche e la sua sensibilità plastica prevalentemente al servizio di un’arte a vocazione liturgica, vocazione per la quale sa trovare forme assolutamente antiretoriche e di moderna spiritualità”(G. Severo). Lo Moro ha esposto a Monza Milano, Brera, San Protaso, Sal Lorenzo, Monte stella, Vimercate, Isera (Tn), Modena, San Pitero in Vaticano (Roma), Bologna, Brunate, Lainate, ed in diverse altre località del nord Italia. FONTANE TROPEANE... In assenza di fontane che abbelliscano la città, per fortuna , da decine d’anni, ci pensa l’impianto di scarico delle acque bianche a rendere più decorosa la città, durante le piogge, con giochi d’acqua nella zona del lungomare. Qualcuno ha voluto fare lo spiritoso aggiungendo questo cartello al segnale di divieto di sosta a S. Domenica. Anche quest’anno in Piazza duomo si è tenuto il secondo Torneo di Bridge a coppie. Una iniziativa organizzata Dalla Figb, Asd Bridge Circolo di Catanzaro, Coni, c o n i l p a t ro c i n i o dell’Amministrazione comunale di Tropea e di alcuni sponsors Terza edizione del Festival degli artisti di strada a Brattirò, organizzato dall’associazione culturale Le tarme, in collaborazione con la Pro loco e con il patrocinio del Comune di Drapia. Pag. 12- Settembre 2013 Parghelia - - -Archeologia La MARCO PACCIARELLI ILLUSTRA LA CAMPAGNA DI SCAVI A TORRE GALLI E’ una bella notizia. Si è conclusa a fine luglio la campagna di scavi dell’antico abitato di Torre Galli. Già l’archeologo trentino Paolo Orsi nel 1922/1923, iniziò gli scavi portando alla luce circa trecento tombe dell’età del Ferro (corrispondente al periodo fra l’Undicesimo ed il Quinto secolo avanti Cristo). Ora il prof. Marco Pacciarelli docente dell’Università di Napoli ed alcuni suoi allievi, grazie ad un progetto finanziato dal Ministero dell’Università, hanno e ff e t t u a t o u n a n u o v a campagna di scavi riguardante però la parte urbanizzata, la città. All’incontro, voluto dallo stesso docente con la collaborazione della Pro Loco di Drapia ed il coinvolgimento dell’Associazione Paolo Orsi , nata a Tropea nel 1974, hanno partecipato altresì il Sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, che ha auspicato che questi scavi consentano di realizzare un qualcosa di importante da offrire al turista, ed alcuni tecnici, Carlo Alberto De Monte, Sergino De Vincentis e Ilaria Matarese che hanno effettuato rilievi sui terreni interessati dallo scavo. Per l’Associazione Paolo Orsi è intervenuto uno dei soci, Cicco Rombolà, che ha suggerito, in attesa della realizzazione del museo archeologico che dovrebbe farsi nei locali della ex scuola a S. Angelo, di realizzare una m o s t r a permanente. Ma gli interventi senza dubbio più interessanti sono stati quelli dei ricercatori e dello stesso professor Pacciarelli che hanno relazionato sugli scavi.E così abbiamo appreso che, il nome Italia è nato in queste zone e che Itali si chiamavo gli abitanti delle nostre parti; nelle 280 tombe, sono stati ritrovati circa duemila reperti che hanno rivelato l’esitenza di una comunità che era ricca e fiorente nel periodo del Ferro (800/900 anni prima di Cristo) per i traffici con il Mediterraneo. Venti ettari di superficie da scavare avranno ancora molto da rivelare.Il progetto che, per ora ha visto la sospensione degli scavi a Torre Galli, prevede ancora lavori a Punta di Zambrone e Nocera Terinese. DOPO I RITROVAMENTI DEL 1994 CONTINUANO GLI SCAVI NEL CORTILE DELL’EX SEMINARIO La - Attualità - DAL 24 AL 29 SETTEMBRE LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO TROPEA Anticipazioni di rilievo sul programma definitivo dell’evento, la cui seconda edizione è prevista dal 24 al 29 settembre prossimi. I primi ospiti confermati sono Marc Augè, Salvatore Settis, Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani e Stefano D’Orazio. Faranno parte del ricco programma (circa 70 appuntamenti), che animerà in maniera trasversale le ricche giornate del festival fino al suo apice, ovvero la finalissima della Settima Edizione Premio Nazionale Letterario Tropea, i cui tre autori finalisti sono Edoardo Albinati , Benedetta Palmieri e Vito Teti. I nomi autorevoli di Augè e Settis compaiono nella sezione Parabolè Narrazioni In Corso, (direttore artistico Maria Faragò), con tutto il loro prestigio: Augè (l'autore dei “non luoghi”), è uno dei più celebri antropologi del mondo, i cui metodi “illuministi” hanno sempre fatto categoria a sé, Settis, eminentissimo archeologo e storico dell’arte, fa parte di quella lunga lista di calabresi che si sono costruiti onore e rispettabilità inattaccabili, operando altrove ma restando sempre con il cuore in Calabria. Di pregio anche le referenze di Guerri e Veneziani, compresi nella sezione Una Regione Per Leggere (direttore artistico Gilberto Floriani). Il primo è uno scrittore e storico dall’approccio non ortodosso, il secondo invece è un giornalista dalla penna acuminata, attualmente editorialista de “Il Giornale”, dopo una brillante carriera svolta in diverse testate. D’Orazio invece è parte della sezione “Premio Tropea” (direttore artistico Pasqualino Pandullo), ed è un musicista che ha legato una parte fondamentale del suo percorso al nome storico dei Pooh, gruppo che può annoverare fans di ben tre generazioni. Dopo il prologo del 28 luglio, insieme alle presenze di Floriani (che è anche direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, soggetto capofila del progetto) e Faragò, con gli interventi degli scrittori Carmine Abate e Mimmo Gangemi, recenti vincitori del Premio Tropea. A fare gli onori di casa l’Amministrazione comunale di Tropea e l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri, cui deve essere riconosciuta la paternità del cartellone unico Calabria, Terra di Festival di cui il TropeaFestival Leggere& Scrivere fa parte. (Tratto da www.premiotropea.org) ANCHE QUEST’ANNO SARA’ FESTEGGIATA L’ 8 E 9 SETTEMBRE LA MADONNA DI ROMANIA, PATRONA DELLA CITTA’ DI TROPEA E DELLA DIOCESI DI MILETONICOTERA-TROPEA (Al momento di andare in stampa , non abbiamo notizie sul programma di festeggiamenti civili e religiosi) Sono ripresi gli scavi nel cortile dell’ex Seminario, dove, nel 1994, a seguito degli scavi effettuati davanti alla Cattedrale nel 1980, sono stati ritrovati strati di epoche diverse dal ‘700 fino al IV sec a.C. e ceramiche del XIII secolo, monete, reperti Bizantini ed un tratto di muro di epoca Normanna, oltre a tombe paleocristiane su mura greche del IV sec. A.C.. I lavori sono ripresi per sistemare l’area e metterla in sicurezza, così da poter fare parte integrante del museo Diocesano e della sezione archeologica che, quanto prima, dovrebbe essere aperta al pubblico,in cui saranno esposti reperti trovati sul nostro territorio (Annunziata, zona Tondo e Torre Galli) e provenienti dal Museo di Reggio Calabria e dai depositi della città. (Nella foto il disegno che pubblicammo nel novembre 1994, all’epoca del ritrovamento) A Tropea si è inoltre tenuta: Miss Italianissima il 13 agosto, la notte delle Tarantelle con il gruppo Ismia il 15 agosto, la processione di barche in onore della Madonna dell’Isola, Miss Italia il 17 agosto, un concerto degli Anni sessanta il 18 agosto e , organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Tropea, celebri arie e canzoni napoletane cantate dalla soprano Emilia Grandinetti. Poi i ragazzi del progetto Erasmus sono stati ospiti della città per due giorni. E, a fine luglio, la ventinovesima Sagra della cipolla rossa di Tropea e del pesce azzurro, organizzata dalla Pro loco e dallo stesso assessorato alla cultura.Di alcuni di questi eventi vi daremo conto nel prossimo numero. Pag.5 Settembre 2013 ANTONIO PISERA’ REVOCATO DALL’INCARICO DI RESPONSABILE DEL GRUPPO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE Ci eravamo abituati alla presenza ed all’attività di Tonino Piserà, da anni fondatore e responsabile del Gruppo comunale di Protezione civile, sotto l’amministrazione di Antonio Euticchio. Apprendiamo che, con la lettera che lo stesso Tonino ha pubblicato su Facebook, lo stesso è stato rimosso dall’incarico, con le motivazioni che il Sindaco in carica ha voluto indicare nella stessa lettera. Rngraziamo Antonio Piserà per il servizio di volontariato e per l’esperinza acquisita a vantaggio della città e lo invitiamo a rimanere attivo e presente quale volontario nell’associazione. ADDIO A SUOR GEMMA Ci mancheranno il sorriso, la dolcezza e l’affabilità di suor Gemma Carone, madre superiora delle Suore di Cottolengo, venuta a mancare questa estate sulla spiaggia de La Grazia, dopo un malore.La ricordiamo con questa foto durante una manifestazione. Pag.6 -Settembre 2013 - Attualità - La Nonostante fossero solo una quindicina gli amici quadrupedi a cui però si sono uniti molti umani "single", l’iniziativa della Lav (lega antivivisezione) ha attirato l'attenzione sul problema dell'abbandono degli animali e del randagismo, una piaga soprattutto al Sud. Molta gente si è avvicinata al tavolo predisposto in piazza, turisti e residenti, che hanno firmato la petizione per appoggiare la proposta dell’associazione di modifica della legge 281/91 (per la quale sono state raccolte più di 200 firme) e molti hanno voluto chiarimenti su diversi aspetti delle tematiche animaliste. “I partecipanti, ma anche chi non ha potuto partecipare per vari motivi- dice Roberto Mazzitelli- ci hanno chiesto di replicare l'anno prossimo.Visto l’interesse suscitato, abbiamo compreso che il problema è sentito e che la sensibilità e l'attenzione verso le problematiche dei diritti degli animali sta crescendo nella società civile”. Il 2 agosto, sempre la Lav, ha organizzato un tavolo a Zaccanopoli , trovando la condivisione del problema dell’abbandono e del randagismo fra tanti amici che condividono le battaglie dell’associazione. Anche il sindaco del comune di Zaccanopoli ha firmato la nostra petizione. Successivamente la Lav è stata presente con un proprio stand il sei agosto a Caria, in occasione della "Sagra della sujaca". Nell’occasione l’associazione ha anche diffuso volantini ed opuscoli per sensibilizzare al rispetto delle creature del mare, affiggendo manifestini e distribuendo dei volantini colorati con un decalogo di cose da fare e cose da non fare quando si è al mare . La Sagra da Sujaca (prelibati ed originali fagioli di Carìa) è una delle sagre più longeve della provincia vibonese. Nata da un'idea di un gruppo di giovani cariesi nell'estate del 1978, con il tempo per la sua qualità, si è imposta tra le sagre più apprezzate del vibonese, una tra le più conosciute e frequentate. Un appuntamento imperdibile per chi ama la gastronomia e il folklore della cultura calabrese. Gestita da un apposito comitato è dedicata al prodotto tipico cariese i fagioli (sujaca) che vengono coltivati da diversi secoli sull'altopiano del Monte Poro e cucinati poi secondo un originale ricetta cariese che rende tale prodotto unico ed inimitabile. Essa si svolge puntualmente, da 35 anni senza nessuna interruzione, nella serata del 6 agosto. La sujaca preparata nelle diverse salse e cucinata tradizionalmente per tutto il pomeriggio in recipienti di terracotta - a "pignata -, viene servita durante la sagra con altri prodotti tipici della gastronomia locale. Gastronomia e folklore si fondono, per dare origine ad una grande manifestazione popolare in cui non possono mancare tradizioni portanti della cultura calabrese: Il Ballo dei giganti: Mata e Grifone e a conclusione della manifestazione il tradizionale e caratteristico ballu du "camejuzzu i focu". Una grande manifestazione popolare che si mantiene grande, grazie all'appoggio delle famiglie di Caria che cucinano nl pomeriggio del 6 agosto pignate e pignate di sujaca e grazie al grande lavoro ed impegno del giovane comitato spontaneo Sagra da Sujaca Caria. Comitato Sagra da Sujaca - Parghelia - Parghelia - - Pag.11 2011 Pag.11 Ottobre Settembre 2013 UNA COMUNITA’ DI MERCANTI FRA MEDITERRANEO ED ATLANTICO LE CARTE JEROCADES PASSEGGIATA CON GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE PER LA CITTA’ CARIA: 35 ANNI DI SAGRA DA SUJACA LL aa CARIA: PROSEGUE LA RISTRUTTURAZIONE DEL “CASTELLO DI GALLUPPI” Francesco Campennì, con una dotta disquisizione su Jerocades, il suo tempo ed i traffici commerciali dell’epoca, ha intrattenuto il pubblico, alla presenza del Sindaco Luisa Brosio, dell’assessore alla cultura Anna Sambiase, del direttore della Biblioteca comunale Roberto Mazzitelli e del presidente del Centro di studi storici e sociali, Luciano Meligrana. L’incontro, voluto per far conoscere le “carte di Jerocades” è stato anche l’occasione per ripercorrere le principali tappe della vita burrascosa dell’abate massone. Fra il pubblico era presente anche il docente universitario Luigi Lombardi Satriani. COS’E’ L’AMOR ? Un reading con degustazione di prodotti tipici, tutto dedicato all’amore, organizzato dall’Associazione “Paralioti”, con il suo presidente Andrea Calzona. E’ stata una bravissima Rossana Colace ad interpretare brani e poesie sull’amore di autori italiani e stranieri. Per circa un’ora , al tramonto, nel Petto di Michelino, con le sue doti artistiche ha incantato il pubblico che ha poturo riflettere sull’amore ,gustando anche i prodotti tipici della nostra terra offerti da negozi di alimentari, minimarket e rosticcerie. I l re c u p e ro d e l Castello Galluppi, rientra i fra i progetti ammessi e finanziati con i Pisl, infatti, con la voce “Recupero e rifunzionalizzazione del castello e dell’area di pertinenza al fine di realizzare il Museo/pinacoteca comunale”, è stato ammesso un finanziamento di 360.000,00 euro. RITORNA “TELE NUDE” La Mostra-concorso di pittura, organizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Parghelia, ritorna dal 21 al 25 settembre, con il tema “La Maternità”. Dopo le due edizioni sul nudo femminile e sui sette vizi capitali, l’assessore Anna Sambiase,con il Circolo S.Gerardo di Fitili riparte con l’iniziativa, che coinvolgerà pittori provenienti da tutta la regione. L’inaugurazione sarà sulla scalinata comunale il 21 settembre alle ore 17,30. Le iscrizioni si ricevono entro il 15 settembre ai seguenti numeri:3476349772- 0963/600589, 3403738416. Pag. 10-Settembre 2013 - Parghelia - La FASHION NIGHT RITORNA PER IL SECONDO ANNO A PARGHELIA Dopo il successo della prima edizione della scorsa estate, presso la Scalinata del Comune di Parghelia si è tenuta la seconda edizione dello spettacolo ''FASHION NIGHT '' sfilata di moda che vede in passerella costumi da bagno e abiti da sera. Questo Assessorato ha patrocinato e collaborato all'evento ed ha accolto sin da subito la proposta dell'organizzatrice, Francesca Tavella, la Dea Eventi e l 'Associazione Futura, che si occupa di organizzazione di spettacoli di piazza, convegni, fiere, concorsi di bellezza, ufficio stampa. Per l'occasione, sulla scalinata in granito di piazza Europa, hanno sfilato le più belle modelle con indosso le migliori marche di costumi da bagno Moda Mare di Paola Milli: Corso U m b e r t o I a Vi b o Valentia, accompagnati dalle ultime tendenze moda per gli occhiali da sole di Ottica Le Soleil, Vena di Jonadi (VV). Anche la tradizione pargheliota della sartoria è stata ripresa e valorizzata con ampio spazio dato agli abiti da cerimonia creati da Hanna Dumenko Cerimonia e Sposa, la stilista emergente diS. Domenica di Ricadi, e ancora l' atelier EM LU Creazioni Alta Moda (Cerimonia e Sposa) via Gagliardi, Vibo Valentia. Il gran finale dello spettacolo ha visto in passerella abiti da sposa e sposo, per i quali sono stati messi in mostra gli abiti della Boutique Il Varieta', Stefanaconi (VV). Per l' occasione hanno indossato i capi dieci bellissime modelle: ex partecipanti del concorso di bellezza '' Miss Italia '' ma anche bellezza e talento da Parghelia e dintorni. Presentatore della Sfilata di moda il bravo Gianluca Scopelliti, giornalista TV e presentatore, proveniente da Reggio Calabria. Ospiti della serata per la sezione ballo: Noemi Guido e Francesca Accorinti di S. Domenica con un pezzo latino ed un assolo di charleston di Eliana Laporta , Briatico . Per la sezione canto: giovane e talentuosa cantante di Tropea : Mariangela Cichello, da poco laureata in canto lirico. I GIOCHI DI UNA VOLTA PROTAGONISTI A FITILI Roju, pirrocciulu, surici, campana, trinca, pignati, patruni e sutta, cinquecento...sono nomi che alle nuove generazioni , in un epoca di videogiochi, non dicono nulla, ma che per i più grandi ricordano l’infanzia e l’unico modo per passare il tempo libero dalla scuola. Il Comune di Parghelia, con il consigliere delegato allo sport Vitantonio Ceravolo ed il Circolo S. Gerardo di Fitili, con il presidente Franco Cuturello, sul finire del’estate, nella frazione di Fitili, hanno voluto riprendere questi giochi, facendo partecipare i grandi, ma anche i più piccoli che si sono cimentati, con ottimi risultati, nelle gare dei giochi di una volta.Premi per tutti i partecipanti e , al termine della manifestazione, un rinfresco per tutti: vincitori e vinti. Un tuffo nel passato per riscoprire il piacere di divertirsi con poco. S i s o n o c l a s s i f i c a t i a i p r i m i p o s t i : S u r i c i L o r è : G i u l i a n o R o i u : L o r è G i u l i a n o P e r r o c c i o l o : M a r c h e s e A g o s t i n o C a m p a n a : P u n g i t o r e S a m u e l e Carte (cinquecento) la coppia Cuturello Franco e Pungitore Gerardo La NDUJA INTERNATIONAL FESTIVAL Non possiamo che guardare con ammirazione ciò che il giovane Sindaco di Spilinga, Franco Barbalace, promuove e realizza per far conoscere e valorizzare sempre più il prodotto trainante dell’economia della sua città: la ‘Nduja. SPILINGA – Quando la buona cucina e l’arte culinaria diventa occasione unica di spettacolo e moda. Una serie di ingredienti legati da un unico tema: il piccante della ‘Nduja. E’ stato questo il gustoso cocktail dal sapore “infuocato” organizzato dall’amministrazione comunale, che in una due giorni di totale immersione nei colori, sapori, profumi, musica e divertimento,ha visto coinvolto tutto il centro abitato del comune a ridosso di Capo Vaticano. Sono questi i presupposti con i quali è partito lo “‘Nduja International Festival” che quest’anno ha allargato ancor di più i propri confini territoriali coinvolgendo le rappresentanze di ogni Continente pronti a portare in diverse parti del mondo il “marchio” della ‘Nduja e del comune di Spilinga. Il 7 agosto, protagonisti speciali dell’evento di show-cooking sono stati dieci giovani chef emergenti che hanno partecipato ad un Concorso gastronomico a loro riservato, sfidandosi direttamente ai fornelli sul palcoscenico spilingese tra fuochi e fiamme, direttamente in piazza, per primeggiare davanti alla giuria internazionale composta da 3 chef di fama mondiale oltre a giornalisti ed esperti del settore, quali chef “piccanti” con i loro piatti a base di ‘nduja nella sfida intitolata “Nduja chef cup” alla sua prima edizione. Prima di tutto, comunque, ad apertura dello spettacolo i “magnifici 6” sono stati insigniti del titolo di “Ambasciatori della ‘Nduja nel Mondo”, un riconoscimento che dovranno portare nelle Nazioni dalle quali arrivano e nelle quali gestiscono le loro rinomate attività, contribuendo così a diffondere sempre più il marchio della ‘nduja di Spilinga in ogni parte del Mondo. In effetti ognuno di loro arriva da un Paese diverso, dal Giappone all’Inghilterra, dall’India agli Stati Uniti, ai quali si aggiungono in più una cantante Costaricana e una presentatrice discendente dal continenteAfricano, oltre naturalmente a tre italiani che vivono in Patria ma che nella loro professione stanno già dando parecchio nella diffusione commercializzazione del prodotto ‘nduja. I riconoscimenti sono andati a Francesco Mazzei (chef de “L’Anima” di Londra), Alfred Prasad (chef “Tamarind” di Londra e Newport Beach (Usa), Elio Orsara (“Locanda Italiana Elio” di Tokyo), Enzo Barbieri (“Hotel Barbieri” Altomonte), Maurizio Pescari (Giornalista enogastronomico Corriere della Sera), Massimo Pezzani (Responsabile Marketing “Eataly”). . Per tale occasione la piazza è diventata un vero e proprio teatro di arte culinaria, in cui i dieci chef hanno preparato sotto gli occhi degli spettatori le portate che verranno pubblicate poi un ricettario distribuito nelle grandi catene di alimentari. La diffusione del marchio ‘nduja, continuerà il suo percorso con un’altra idea dell’amministrazione comunale, il gemellaggio tra la stessa ‘nduja di Spilinga con alcuni prodotti tipici del resto d’Italia. Quest’anno il gemellaggio è avvenuto con la “Salamina da Sugo” un prodotto della provincia di Ferrara rappresentato in questo caso dal - Attualità - Pag.7 Settembre 2013 Comune di Vigarano Mainarda, con ospite il sindaco Barbara Paron. Approfondendo il tema della cucina, non poteva mancare altresì l’aspetto salutare di quella considerata “sana” e che appartiene al territorio, ovvero la Dieta Mediterranea. A delucidare sul tema è stato l’On. Alfonso Grillo, consigliere regionale propositore della “Legge regionale sulla Dieta Mediterranea”. Si è passati così dalle delizie gastronomiche a quelle dello spettacolo con gli ospiti dal “sapore forte”, per restare nel tema, come la conduttrice Sylvie Lubamba, nota per la trasmissione con Piero Chiambretti “Markette”, ai balli caraibici della showgirl Cecilia Gayle, con i suoi successi più noti come “El pam pam” o il “Tipitipitero” per passare poi al lato “trasgressivo” della moda con le collezioni diAnton Giulio Grande e i preziosi gioielli dell’arte orafa di Gerardo Sacco, impreziositi dal suo tocco “calabrese” tra peperoncini e opere raffiguranti i temi della nostra regione. “Ogni anno cerchiamo di migliorarci e di esportare il marchio nduja di Spilinga sempre in modo più capillare – sottolinea il sindaco Franco Barbalace, promotore, alla guida dell’amministrazione comunale della manifestazione – per fare questo cerchiamo di ideare nuove iniziative che possano dare risalto fuori dai confini regionali. Ormai la nostra ‘nduja è arcinota anche in campo nazionale, e proprio per questo, volendo crescere, abbiamo pensato ad un evento che ci dia l’opportunità ad entrare in nuovi spazi e nuovi “mondi”. Un obiettivo ambizioso per il quale ci siamo affidati alla collaborazione delle migliori professionalità che la nostra terra può vantare nel settore, parlo di Enzo Barbieri da Altomonte, autentico “deus ex machina” della ristorazione e dell’ospitalità calabrese, che grazie alle sue conoscenze ci ha reso la possibilità di confezionare un prodotto che valicherà i confini internazionali. Ringrazio personalmente, altresì, l’Assessore regionale all’Internazionalizzazione Luigi Fedele, che si è speso con impegno e puntualità, cosa che difficilmente si trova in molti altri, nel sostenere fattivamente l’iniziativa, credendo veramente in quelli che sono le positività che la nostra Calabria può vantare e valorizzare. Un ringraziamento anche al consigliere regionale Alfonso Grillo, che sarà partecipe altrettanto, con l’approfondimento sulla “sua” legge regionale sulla Dieta Mediterranea. Un tema che Spilinga ha profondamente a cuore”. L’8 agosto, la festa è proseguita con i canoni tipici della sagra con i tanti stands dislocati sul corso principale, pronti a far degustare la nduja in tutte le salse, tra la musica e i canti del sud ormai all’apice del gruppo “Tarantanova sound” preceduti da una breve apparizione (dalle 20,00 alle 20,30) del più famoso gruppo calabrese i “Tarantproject” di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea, in virtù di un gemellaggio siglato tra la sagra spilingese e il “Kaulonia Tarantella Festival”.(Nelle foto:Anton Giulio Grande, Gerardo Sacco ed il numeroso pubblico.Tratto da comunicato stampa del Comune di Spilinga) Pag. 8 Settembre 2013 - Attualità - La LE CULTURE A CONFRONTO HANNO OTTENUTO UN GRANDIOSO SUCCESSO La - Attualità - Pag. 9 -Settembre 2013 LE CULTURE A CONFRONTO HANNO OTTENUTO UN GRANDE SUCCESSO Ha lavorato parecchio Andrea Addolorato, presidente del Gruppo Folk Città di Tropea, per realizzare con il sostegno economico degli sponsors ed il patrocinio del Comune di Tropea, una manifestazione che a Tropea mancava e che da tanto tempo si aspettava: un raduno di Gruppi folk provenienti dal resto del mondo. E così, oltre ai gruppi di casa nostra, ma pur sempre composti da bravi artisti, per la prima volta abbiamo potuto ammirare gli splendidi costumi e le splendide danze dei brasiliani, russi e colombiani. Non ha volutamente scelto il periodo di massimo affollamento della città, ma il 5 e 6 agosto, quando vi è un “cambio” fra la tipologia di clientela.”L’amico Andrea ha fatto un’opera meritoria per la propria città, ma ha anche presentato al popolo delle vacanze, lo splendore del mondo folklorico e la bellezza delle tradizioni di nazioni e culture diverse a confronto”, così si è espresso Benito Ripolo , presidente della Federazione italiana tradizioni popolari, che ha sostenuto la manifestazione. Il primo giorno hanno sfilato i Gruppi per le vie della città e, dopo, in successione, sul palco , si sono esibiti: “I piccoli” del Gruppo folk città di Tropea,il gruppo” L’isola dei Dioscuri” di isola Capo Rizzuto (Kr), e poi il gruppo folk “A funtanedda” di Reggio Calabria, “Le chiazzarole” di Tropea, “I Strinari “ di Catanzaro, ed il Gruppo folk “A pacchianeddra sansustica” di San Sosti (Cs9 e il Gruppo Folk Città di Vibo Valentia.Tutti i più importanti Gruppi folk calabresi, hanno voluto rendere omaggio alla nostra città esibendosi in una calda serata di agosto. Dal resto del mondo si sono esibiti, con i loro scintillanti vestiti originali: il Gruppo folk “Companhia artistica danzar” di Calì in Colombia, il Gruppo folk “Group Boi de Morros” di Sao Luis (Brasile ed il Gruppo Folk “Dance company souvenir” di San Pietroburgo in Russia. Molto pubblico, ottima critica e grandi risultati per tutti gli organizzatori. Abbiamo veramente apprezzato l’organizzazione e la professionalità dei gruppi che si sono esibiti. La manifestazione avrà sicuramente un suo seguito E’ QUASI SEMPRE MUCILLAGINE... La presenza di rifiuti a mare e di schiume, che nella maggior parte dei casi è stata accertata quale mucillagine o proliferazione algale, sono le principali emergenze segnalate al Numero verde dell’Arpacal (800.33.19.29) dai cittadini presenti su pressoché l’intera costa calabrese. DOPO IL TROPEA FILM FESTIVAL CADE ANCHE IL TROPEA BLUES... purtroppo gia’ previsto in questo articolo del 2009 E’ questo l’esito del primo report interno di valutazione dell’iniziativa “SOS Pronto intervento per il Mare 2013”, operativa a seguito di un accordo siglato tra l’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria, la Direzione Marittima regionale e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal). “E’ su gran parte della costa calabrese – afferma la dr.ssa Francesca Pedullà, responsabile scientifico dell’iniziativa - che le criticità evidenziate dai cittadini, nella maggior parte dei casi, riguardano la presenza di rifiuti a mare e schiuma, percepita come inquinamento causato dallo sversamento in mare di acque reflue non depurate, ma spesso risultanti quali mucillagine o proliferazione algale di specie non tossiche non associate alla presenza di coliformi ed enterococchi intestinali, e quindi non di origine fecale”. “A riguardo – continua Pedullà - occorre precisare che già lo scorso anno, dagli interventi effettuati nella campagna SOS Mare 2012, è emerso che lo specchio acqueo antistante molti comuni costieri è stato interessato dal fenomeno dell’insorgere periodico di schiume dense e persistenti lungo la fascia costiera sia ionica che tirrenica. Il fenomeno delle mucillagini è la manifestazione di un complesso meccanismo biologico e fisico influenzato da molti fattori. Primi fra tutti la circolazione delle acque, l’intensità dei venti, la geomorfologia della linea di costa, l’incremento dei nutrienti nel periodo estivo e la presenza di fonti di impatto antropiche e da apporti fluviali. Il meccanismo fisico che determina la formazione delle schiume è infatti influenzato da una particolare circolazione delle acque che in associazione a venti di modesta intensità e alla temperatura stagionale, permette al plancton naturale di risalire in superficie per concentrarsi in aggregati schiumosi, anche molto estesi, dovuti all’attività metabolica naturale dello stesso fitoplancton”. “Le analisi microbiologiche sulle schiume che hanno effettuato i laboratori Arpacal – conclude la dr.ssa Pedullà - non hanno evidenziato contaminazione fecale. L’analisi microscopica in alcuni casi ha rilevato presenza di fioritura algale come nello specchio acqueo antistante il comune di San Ferdinando (RC), interessato dalla presenza della microalga “Gymnodinium spp”, referto confermato anche dagli esperti del Centro di Ricerche Marine di Cesenatico. Si tratta di cloroficee che non appartengono alle specie produttori di tossine pericolose per la salute umana, ma a causa della degradazione cellulare determinano la formazione di schiume”.