Fonti rinnovabili ed efficienza energetica
nella regione Sardegna
Andrea Fidanza, ENEA - Unità Centrale Studi e Strategie
Convegno CISL: La politica energetica. La Sardegna …. oltre la crisi
Cagliari, 17 Aprile 2012
Argomenti della presentazione
• Scenari di sviluppo sostenibile;
• Il sistema energetico nazionale e quello sardo;
• Burden Sharing: gli obiettivi al 2020 per la Sardegna;
• Politiche di sviluppo nei settori delle rinnovabili;
• Il ruolo dell’Efficienza Energetica.
La riduzione di emissioni serra nella Roadmap 2050
dell’UE rispetto allo scenario “politiche attuali”
Fonte:
Commissione
Europea
Road-map
2050
Il contenimento dell’aumento della temperatura terrestre entro il 2 °C richiede politiche
più ambiziose rispetto a quelle attuali, per arrivare a un abbassamento delle emissioni di
almeno l’80% entro il 2050. Le attuali politiche non sono sufficienti a raggiungere una
economia di tipo low-carbon e possono portare solo al raggiungimento di circa metà
dell’obiettivo finale.
La riduzione delle emissioni negli scenari ENEA
440
Obiettivi al 2020
420
400
Efficienza e fuel
switch gen. elettrica
Scenario Pol. Correnti
Rinnovabili Tot
Mt CO2
380
Fonte:
Elaborazione
ENEA
360
CCS elettrica
340
efficienza usi finali +
CCS industriale
320
300
280
260
2010
Fuel Switch usi finali
Scenario Roadmap
2015
2020
2025
2030
Un’evoluzione del sistema energetico nazionale coerente con l’obiettivo al 2050 della
roadmap europea richiede che già nel breve termine vengano implementate politiche più
ambiziose rispetto a quelle correnti. Nello scenario Roadmap le tecnologie per l’efficienza
energetica rappresentano nel 2030 l’opzione principale per la riduzione delle emissioni
(oltre il 50% della riduzione totale) rispetto allo scenario Politiche Correnti. Le fonti
rinnovabili contribuiranno nello stesso anno a circa un quarto della riduzione totale tra i due
scenari.
Disponibilità di energia primaria e consumi finali in
Sardegna (2008)
Gas
1%
Rinnovabili
5%
Terziario
8%
Agricoltura
3%
Residenziale
17%
Comb. Solidi
27%
Industria
33%
Petrolio
66%
Trasporti
39%
Fonte: ENEA
In Sardegna, la disponibilità di energia primaria è per circa due terzi basata sul petrolio
(66%) e per poco meno di un terzo sui combustibili solidi (27%). Queste due fonti
assieme coprono oltre il 90% della disponibilità totale. Il gas contribuisce in misura
nettamente ridotta (1%) rispetto alla media nazionale e dalle fonti rinnovabili deriva
circa il 5% dell’energia totale.
Produzione elettrica da fonti rinnovabili
(2010)
Italia
Geotermica
7%
Sardegna
Bioenergie
12%
Bioenergie
27%
Idraulica
19%
Solare
2%
Eolica
12%
Idraulica
66%
Solare
4%
Eolica
50%
Fonte: GSE
La produzione di elettricità da fonti verdi in Sardegna è fortemente basata sulle “nuove”
rinnovabili, infatti, metà di questa proviene dall’eolico che a livello nazionale contribuisce
in misura nettamente inferiore (12%). Anche le bioenergie, soprattutto biomasse e
bioliquidi, hanno un peso maggiore in Sardegna (27%) rispetto alla media nazionale (12%).
Infine anche l’energia solare registra una quota circa doppia (4%) rispetto a quella
dell’Italia (2%).
Distribuzione regionale della potenza installata su impianti a
fonti rinnovabili in Italia (2010)
Nel 2010 la Sardegna disponeva
del 4,2% della potenza nazionale
e ha coperto il 2,7% della
produzione verde nazionale e
quasi il 15% del consumo
elettrico regionale.
Sardegna
4,2%
Evoluzione della potenza eolica in Sardegna
700
+34%
+5%
600
+18%
500
400
300
383
MW
453
MW
606
MW
639
MW
200
100
Fonte: GSE
0
2007
2008
2009
2010
Tot. Italia
30,3 GW nel
2010
MW
Installazioni di impianti a fonti rinnovabili in Italia:
prima stima 2011
Fonte: GSE
20000
18000
16000
14000
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
300%
+0,4%
250%
+267,4%
200%
150%
+18,0%
100%
+28,4%
50%
0%
0%
Idroelettrico
Eolico
2008
2009
Geotermia
2010
2011
Bioenergie
Solare
var.2010-2011 (%)
Nel 2011 l’Italia è il quarto paese al mondo per investimenti nei settori verdi con 28 mld $ (+38,4%).
Nel 2011 la potenza installata è arrivata 41,3 GW pari a una crescita di oltre il 36% rispetto al 2010.
L’aumento maggiore appartiene alle “nuove” rinnovabili, soprattutto il fotovoltaico (+267%).
Nel 2011 la produzione verde è arrivata a coprire quasi il 25% dei consumi elettrici nazionali (332 GWh,
+0,6% rispetto al 2010). Il 55% della produzione di energia verde proviene dall’idroelettrico, ma
l’incremento maggiore della produzione spetta al fotovoltaico che è arrivato nel 2011 a coprire oltre il 3%
del fabbisogno elettrico nazionale, al pari dell’eolico e delle bioenergie.
Burden Sharing: quote di energia rinnovabile sui
consumi finali (elettricità+calore)
20%
18%
Nota: obiettivo nazionale al
2020 inferiore al 17% in
quanto non include i consumi
del settore trasporti e le
importazioni dall’estero.
Fonte: MiSE
17,8%
16%
14,9%
14,3%
14%
12,5%
12%
10,4%
10%
8,4%
8%
6%
4%
12,2%
9,3%
10,6%
Sardegna
Italia
8,2%
5,3%
3,8%
2%
0%
anno rif.
2012
2014
2016
2018
2020
Entro il 2020 la regione Sardegna dovrà aumentare rispetto all’anno di riferimento di quattro
volte e mezzo la propria quota di energia rinnovabile sui consumi totali (elettrici + termici),
arrivando a una percentuale del 17,8% dei consumi finali, superiore anche a quella dell’Italia
(14,3% corrispondente a circa 19 Mtep). Questo significa passare da 146 a 667 ktep a fronte
di consumi finali regionali i quali rimarranno sostanzialmente stabili fino al 2020 (da 3.803
ktep nell’anno di riferimento a 3.746 ktep nel 2020).
Burden Sharing: consumi di energia verde al 2020 nei
settori elettrico e termico
100%
90%
80%
70%
10.506
ktep
249
ktep
Calore e raffr.
60%
Elettricità
50%
40%
30%
20%
8.504
ktep
419
ktep
10%
0%
Italia
Sardegna
Fonte: MiSE
Per il raggiungimento del proprio obiettivo al 2020 la Sardegna dovrà concentrare i propri
sforzi in misura maggiore nel settore elettrico (63%) rispetto a quello termico (37%), a
differenza dell’Italia che risulta più sbilanciata verso le fonti termiche (55%).
Burden Sharing: incremento dei consumi da FER
elettriche e termiche dal 2012 al 2020 (%)
Fonte: MiSE
s
Italia +75%
La Sardegna risulta la terza regione (+114%), dopo Sicilia (+131%) e Marche (+130%),
a dover compiere lo sforzo maggiore per incrementare i propri consumi da fonti
rinnovabili nei settori elettrico e termico entro fine decennio.
Costo degli strumenti di incentivazione dell'energia elettrica
prodotta da fonti rinnovabili
Fonte: AEEG
Il costo complessivo dell’incentivazione dell’energia elettrica verde è salito a 7 mld € nel
2011 e dovrebbe crescere fino a 9,5 mld € nel 2012 di cui 8,7 mld attraverso la
componente A3 della bolletta elettrica. Il FV riguarda oltre la metà del costo totale (4 mld
€) e già l’anno prossimo il costo totale dovrebbe arrivare, con tre anni d’anticipo, al limite
stabilito dal quarto conto energia (6-7 mld € annui con 23 GW al 2016). Ad oggi la potenza
cumulata fotovoltaica è di 13 GW.
Efficacia delle politiche d’incentivazione nel settore
eolico onshore
Un
elevato
livello
di
remunerazione alla produzione
di energia verde non determina
necessariamente
un
forte
sviluppo delle installazioni. La
presenza di barriere di tipo non
economico costituisce, infatti,
un freno allo sviluppo di questi
settori. Ad esempio l’Italia
presenta un buon livello di
crescita del settore onshore ma
a fronte di costi superiori agli
altri paesi.
Note: RAI= Remuneration Adequacy Indicator
PII = Policy Impact Indicator
Fonte: IEA
Distribuzione provinciale della potenza nazionale da
FER e zone di criticità della rete elettrica sarda
Fonte: GSE
Fonte: Terna
Nel 2010 il 4,2% della potenza elettrica nazionale era in Sardegna, di cui oltre la metà tra la
provincia di Nuoro e Sassari. Il potenziamento della rete di elettrica nazionale rappresenta
uno degli interventi più importanti per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile. In
Sardegna, ad esempio, risulta particolarmente critica l’area a nord-est dove in estate si
verifica un forte incremento dei consumi a seguito dell’aumento delle attività turistiche. La
forte penetrazione delle rinnovabili richiede in Sardegna sia un potenziamento della rete di
trasmissione in direzione sud-nord e sia un rinforzo delle interconnessioni con il continente.
L’importanza di una normativa stabile per le rinnovabili
Fonte:
Progetto
RE-Shaping
L’Italia denota una tendenza a cambiare o modificare la normativa più frequentemente
rispetto agli altri paesi europei e una maggiore frammentazione della stessa.
Presenza delle imprese italiane lungo la filiera fotovoltaica e
margine di guadagno medio (%) nel 2010
100%
90%
22%
6%
6%
80%
Note: margine
guadagno = EBITDA
Fonte: Energy &
Strategy Group 2011
7-14%
13%
25%
43%
70%
70%
60%
Impresa italiana
38%
50%
40%
4-14%
88%
Impresa estera-filiale
italiana
30%
30%
Impresa estera
20%
27%
10%
37%
27%
3%
0%
Silicio e
wafer
Celle e
moduli
Inverter
Distribuz. e
install.
Le imprese italiane tendono a concentrarsi nelle fasi finali (installazione) delle filiere dei
settori delle rinnovabili, risultando poco presenti nella parte alta dove i margini di
guadagno per le imprese sono maggiori. Questo ha comportato una elevata e crescente
dipendenza tecnologica dell’Italia verso le imprese straniere, in particolare nel settore
fotovoltaico.
La dipendenza tecnologica dell’Italia nel settore fotovoltaico
150
Italia - saldo commerciale
100
UE15 - saldo commerciale
Italia - capacità produttiva installata
50
UE15 - capacità produttiva installata
0
-50
-100
-150
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Fonte: ENEA su dell'Enea su dati Oecd-Itcs e EurObserv'ER.
La straordinaria crescita della domanda di tecnologie per le rinnovabili, ha causato un
peggioramento del deficit commerciale, in particolare nel settore fotovoltaico dove nel 2010
si è toccato un massimo di oltre 11 miliardi di dollari correnti (circa quattro volte e mezzo il
valore del 2010). Tale deficit è per circa un quarto da attribuirsi all’interscambio con la
Germania. Tale andamento risulta sempre più divergente anche rispetto a quello dei paesi
UE-15.
Politica industriale: l’esempio della Germania
Fonte: GERMANY TRADE&INVEST
La Germania attraverso un efficace e stabile sistema di incentivazione della domanda da un
lato, e grazie a un ampio ventaglio di incentivi offerti agli investitori dall’altro (rimborsi cash
dei costi diretti, prestiti a tassi agevolati, garanzie pubbliche alle banche, incentivi a sostegno
dei costi del personale e per le attività di R&S tecnologico) è riuscita a stimolare gli
investimenti in nuova capacità produttiva localizzata sul territorio nazionale e a contenere di
conseguenza la tendenza all’import di tecnologie per le rinnovabili.
Effetto “cluster” delle politiche industriali in Germania:
la Solar Valley della Sassonia
La politica industriale tedesca ha
dato vita al principale distretto
al mondo per il fotovoltaico, la
Solar Valley, da cui proviene
circa il 15% di tutta la
produzione mondiale di celle
solari ed è la sede di alcune tra
le principali aziende al mondo.
Fonte: GERMANY TRADE&INVEST
Risultati della detrazione fiscale del 55%
(2010)
Il 55% porterà nel 2012 a 9.000
GWh di risparmio energetico
annuo e a un beneficio ambientale
in termini di CO2 non emessa in
atmosfera di oltre 2.000 kt/anno.
Benefici della detrazione fiscale del 55%
(2007–2010)
Note: Il saldo al 2020 per il sistema paese è
dato dalla somma algebrica di:
4.000
3.399
3.500
• Bilancio dello Stato – l’incremento del
gettito e flussi negativi derivanti dalle
detrazioni e dal minore gettito fiscale sui
consumi energetici;
Mln €
3.000
2.500
2.000
1.745
1.500
• Bilancio delle famiglie investitrici – saldo tra
investimento effettuato , detrazioni fiscali e
risparmio in bolletta;
1.000
500
Costo bilancio Stato
Ritorno sistema Paese
• Bilancio delle imprese e dell’occupazione –
fatturato e costi delle imprese.
Fonte: ENEA - CRESME
• Risparmio energetico e riduzione
emissioni;
• Ricadute economiche per diversi
settori;
• Emersione del “nero”;
• Crescita occupazione (42.000
diretti e indiretti nel 2007-2010);
• Valorizzazione immobiliare;
• Crescita settori rinnovabili (es.
solare termico).
Effetti sul mercato solare termico
Il nuovo Rapporto Energia e Ambiente dell’ENEA
Evento di presentazione:
18 aprile 2012
Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari
Via Campo Marzio, 78 Roma
scaricabile gratuitamente da
http://www.enea.it/it
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Slide Andrea Fidanza