INTERNI Gruppo di Lavoro - INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ FILIERA FLORICOLA POSITIVI NEGATIVI Punti di forza Punti di debolezza • Presenza di un distretto floricolo • Presenza di organizzazioni sindacali agricole • Presenza di enti di ricerca e sviluppo pubblici (IRF, CRA CeRSAA) • Presenza di prestatori di servizi • Presenza di servizi specialistici regionali (Centro servizi per la floricoltura, CAAR, rete di laboratorio fito patologico, laboratorio analisi terreni) e produzioni vegetali • Presenza di aziende agricole che producono innovazioni di prodotto (es. ibridatori) • Presenza di istituti professionali agrari • Buon grado di specializzazione e professionalità imprese floricole • Presenza sui mercati con produzioni tipiche invernali • Carenza di coordinamento tra i soggetti che fanno parte dei servizi, della ricerca e della sperimentazione • Numero limitato di prodotti di punta e molto di nicchia (specie per il reciso) • Carente utilizzo degli strumenti di informazione, divulgazione e formazione • Forte diversificazione di prodotti con difficoltà a individuare le priorità • Aziende agricole “creative”, di limitate dimensioni, che hanno difficoltà a divulgare le innovazioni che producono • Presenza di microimprese, con difficoltà ad aumentare la superficie (cosa riuscita, invece, ai nostri competitors) • Scarsa attitudine a forme associative e ad azioni collettive e di sistema segue Gruppo di Lavoro - INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ FILIERA FLORICOLA POSITIVI INTERNI Punti di forza • Presenza di un distretto floricolo • Presenza di organizzazioni sindacali agricole • Presenza di enti di ricerca e sviluppo pubblici (IRF, CRA CeRSAA) • Presenza di prestatori di servizi • Presenza di servizi specialistici regionali (Centro servizi per la floricoltura, CAAR, rete di laboratorio fito patologico, laboratorio analisi terreni) e produzioni vegetali • Presenza di aziende agricole che producono innovazioni di prodotto (es. ibridatori) • Presenza di istituti professionali agrari • Buon grado di specializzazione e professionalità imprese floricole • Presenza sui mercati con produzioni tipiche invernali NEGATIVI Punti di debolezza segue • Ricambio generazionale insufficiente • Significativo invecchiamento della popolazione agricola • Competitività nell’uso del suolo ed elevata frammentazione fondiaria; • Scarsa caratterizzazione e distintività delle produzioni floricole regionali; • Insufficiente attività promozionale per il settore floricolo • Scarsa integrazione degli istituti professionali nella filiera • Limitata disponibilità di prodotti fitosanitari e limitate strategie di lotta e prevenzione, in particolare per le colture minori • Logistica poco sviluppata • Scarsa attività di servizi di consulenza ESTERNI Gruppo di Lavoro - INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ FILIERA FLORICOLA POSITIVI NEGATIVI Opportunità Minacce • Maggiore partecipazione delle imprese alle attività di sviluppo e trasferimento delle innovazioni (approccio bottom up) • Competenze professionali e culturali delle imprese • Possibilità di confronto con realtà confinanti • Nuove opportunità offerte dalle politiche comunitarie (I e II pilastro) • Integrazioni con altri fondi comunitari (FSE, etc.) • Certificazioni • Maggiore sensibilità della pubblica opinione. • Importazioni da Paesi nuovi produttori o con sistemi commerciali più competitivi • Crisi economica nel Sud Europa e nel mercato interno • Delocalizzazione sempre più spinta delle produzioni • Competizione con altre attività nell’uso del suolo • Cambiamenti climatici Gruppo di Lavoro - INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ e FILIERA FLORICOLA FABBISOGNI AZIONI RISULTATI ATTESI - Rafforzare l’idea di impresa - Incremento e finalizzazione dell’attività di trasferimento (innovazione: il risultato finale deve essere l’impresa agricola) - Formazione e inserimento di giovani tecnici qualificati - Miglioramento competenze professionali dei consulenti - Maggiore coinvolgimento dei produttori in forma aggregata - approccio sistemico alle necessità delle imprese - Considerare tutti gli aspetti dell’innovazione (non solo di prodotto, ma anche di processo, tecnologico, organizzativo, economico e sociale) - Maggiore organizzazione per sviluppare competitività nei confronti dei competitors e per consolidare il mercato - Potenziare le misure di consulenza aziendale, di formazione professionale e servizi specialistici e di informazione (maggiori risorse finanziare e umane per l’innovazione) per le imprese - Organizzazioni di moduli formativi rivolti ai consulenti e migliore valutazione delle perfomance dei prestatori; - premiare progetti che, nell’analisi di contesto, prevedano un approccio multi disciplinare ; - Promuovere gruppi operativi con maggiore presenza organizzata degli imprenditori (rappresentativi del mondo produttivo) e degli altri soggetti di filiera - Priorità a progetti multi innovativi, di lungo periodo, con obiettivi precisi e misurabili, noti e condivisi dalla base produttiva - Conoscenza approfondita del mercato e dei consumatori, anche da parte della impresa - Programmazione delle produzioni - Capillare attività di trasferimento e incremento delle innovazioni adottate dalle aziende - Realizzazione di un sistema di aggiornamento e formazione continua per i tecnici e le imprese - Maggiore penetrazione e maggiore efficacia delle innovazioni nelle imprese - Impresa agricola “utile”, positiva per il territorio e la società - Mantenimento delle quote di mercato - riduzione costi produttivi e dell’impatto ambientale; - Uso degli strumenti di bilancio nella gestione e programmazione dell’azienda agricola segue Gruppo di Lavoro - INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ e FILIERA FLORICOLA FABBISOGNI - Rafforzare l’idea di impresa - Incremento e finalizzazione dell’attività di trasferimento (innovazione: il risultato finale deve essere l’impresa agricola) - Formazione e inserimento di giovani tecnici qualificati - Miglioramento competenze professionali dei consulenti - Maggiore coinvolgimento dei produttori in forma aggregata - Approccio sistemico alle necessità delle imprese - Considerare tutti gli aspetti dell’innovazione (non solo di prodotto, ma anche di processo, tecnologico, organizzativo, economico e sociale) - Maggiore organizzazione per sviluppare competitività nei confronti dei competitors e per consolidare il mercato segue AZIONI segue - promuovere le certificazioni utili per le nostre produzioni floricole - miglioramento della qualità delle produzioni e allungamento del periodo produttivo e degli aspetti di post raccolta - indispensabili studi approfonditi dal punto di vista fisiologico per le piante”mediterranee” e per la loro gestione produttiva segue RISULTATI ATTESI - Conoscenza approfondita del mercato e dei consumatori, anche da parte della impresa - Programmazione delle produzioni - Capillare attività di trasferimento e incremento delle innovazioni adottate dalle aziende - Realizzazione di un sistema di aggiornamento e formazione continua per i tecnici e le imprese - Maggiore penetrazione e maggiore efficacia delle innovazioni nelle imprese - Impresa agricola “utile”, positiva per il territorio e la società - Mantenimento delle quote di mercato - riduzione costi produttivi e dell’impatto ambientale; - Uso degli strumenti di bilancio nella gestione e programmazione dell’azienda agricola segue Gruppo di Lavoro - INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ e FILIERA FLORICOLA FABBISOGNI AZIONI - incrementare le conoscenze degli aspetti - Nuove strategie di prevenzione e difesa e di disinfestazione del terreno fisiologici, idrici, nutrizionali, colturali delle - Introduzione di nuovi prodotti fito produzioni caratteristiche sanitari con registrazioni per le colture - supporti e studi sulla filiera produttiva e floricole commerciale, conoscenza ed evoluzione dei mercati e dell’andamento economico delle - Organizzazione di un osservatorio economico per la floricoltura ligure imprese (monitoraggio di natura economica, - Miglioramento/razionalizzazione delle strategie contabile, commerciale) di prevenzione e difesa, e trasferimento tali che - Recupero selezione caratterizzazione diventino patrimonio delle imprese valutazione miglioramento ampliamento - introduzioni di novità commerciali (specie e della gamma varietale varietà) in linea con le esigenze di mercato - Individuazione e messa a punto di - analisi quanti-qualitativa dei finanziamenti processi, materiali, impianti e strutture di erogati dal PSR 07 - 13 e loro ricaduta per il produzione a basso consumo di energie e comparto floricolo a ridotto costo unitario (“protezioni - nuova organizzazione della ricerca e dei servizi leggere”) (base e specialistici) in ambito regionale - Potenziamento dell’utilizzo di fonti - potenziare il ruolo operativo del distretto alternative floricolo anche dal punto di vista operativo - sviluppo nuovi modelli e sistemi colturali RISULTATI ATTESI - Offerta di prodotti innovativi - Riorganizzazione e potenziamento del sistema di ricerca e di sperimentazione - messa in opera di una robusta metodologia di trasferimento pubblico-privato - Promozione e sviluppo dell’associazionismo (associazioni di produttori, reti di impresa, club di prodotto, cooperative, etc.)