Retribuzione equa per autrici e autori … per colmare le lacune presenti nel diritto di prestito Questo opuscolo richiama l’attenzione sul fatto che autrici e autori non vengono remu nerati per il prestito delle loro opere. È necessario rimediare a tale situazione. Premessa: non vi sarà nessun aumento dei costi per i lettori. La retribuzione degli autori non sarà nemmeno a carico delle biblioteche; piuttosto, il loro budget andrebbe aumenta to, affinché esse possano evitare che autrici e autori rimangano a mani vuote. Ciò rientra nei compiti degli organi bibliotecari e dell’ente pubblico. L’uso variegato della letteratura «Quando un nostro libro viene preso in prestito in biblioteca, noi scrittori non prendiamo un centesimo. In altri paesi d’Europa, invece, non è così: esiste il diritto di prestito, che significa considerazione per chi scrive e pubblica. Perché non anche nella ricca Svizzera?» Alberto Nessi, autore Chi scrive ha oggi a disposizione, oltre al libro tradizionale, numerosi altri canali di diffusione. I testi di autrici e autori, siano essi di carattere scientifico o letterario, vengono spesso consultati online, sul portatile, sul tablet, sullo smartphone. Leggiamo feed RSS, blog, pubblicazioni su social media e opere accessibili in rete. Mentre per la maggior parte degli usi delle opere letterarie è previ sta una retribuzione, in Svizzera autrici e autori non ricevono alcuna remunerazione quando le loro opere vengono prese in prestito – ciò vale sia per il prestito elettro nico che per quello tradizionale. Retribuzione equa anche in caso di prestito – Senza autrici e autori non ci sarebbero biblioteche. – Quando in Svizzera si prendono «in pre stito» libri, articoli di giornali o riviste, e-book, ecc. (sia online che in biblioteca) autrici e autori rimangono a mani vuote. – Nel 1992 l’UE ha introdotto una direttiva sul diritto di noleggio e di prestito che preve de la retribuzione del prestito di opere dei cittadini degli stati membri. Ma in Svizzera autrici e autori non ricevono nulla quando le loro opere vengono prese in prestito. – L’UE osserva che «l’emergere di nuovi prodotti e l’uso di nuove tecnologie (ad es. il prestito online) possono influire sul funziona mento del mercato interno e dell’attività di prestito». Secondo la Commissione europea, è necessario «tenere conto del crescente uso delle nuove tecnologie nelle biblioteche e dei possibili sviluppi del prestito online». «Finora, non ero a conoscenza delle lacune nel sistema di retribuzione delle autrici e degli autori. Desidero che gli artefici del mio passatempo preferito, la lettura, siano remunerati in modo dignitoso.» Silvia Affolter, imprenditrice e titolare di CityGuideTV — «So che promuovere la cultura significa anche sostenere le autrici e gli autori del nostro paese, che spesso hanno entrate molto basse. La retribuzione dell’uso delle loro opere è a miei occhi una forma più che naturale di promozione della cultura.» Irène Schweizer, pianista jazz – Attraverso un processo di digitalizzazione le biblioteche stanno attualmente ampliando l’offerta del prestito di giornali, riviste e libri, per far fronte a una crescente richiesta da parte degli utenti. Ciò comporta un ulte riore aumento del numero dei prestiti. – Il sistema di retribuzione ideato dall’AdS, che mira a una remunerazione equa di autrici e autori, non creerà alcuna spesa accessoria a carico dei consumatori o delle biblioteche. La modica retribuzione sarà a carico dell’ente pubblico, come del resto accade per tutte le altre spese delle biblioteche (personale, affitto, elettricità, riscaldamento, ecc.). «Con una retribuzione equa all’autore, all’autrice, i libri prestati in biblioteca acquistano sapore di scambio vitale, tu scrivi io leggo, botta e riposta.» Anna Felder, autrice — «Le nostre opere culturali e letterarie hanno raggiunto fama internazionale. Gli artefici di tale successo, che trovano lettori sui canali più svariati, hanno diritto, non solo a elogi, ma anche a una corretta retribuzione.» Patrick Rohr , imprenditore nell’ambito della comunicazione, moderatore «Trovo che sia quasi un po’ imbarazzante che gli operatori culturali svizzeri debbano rivendicare in questo modo i propri diritti d’autore. E con loro voglio rivendicare questo diritto fondamentale.» Bettina Oberli, cineasta — «In quanto musicista conosco fin troppo bene la difficoltà di farsi retribuire per il proprio lavoro. Per quel che concerne la musica, ognuno crede di poterla ascoltare liberamente; gli scrittori, con l’era digitale, sono confrontati a una maggiore accessibilità dei loro testi da parte di chiunque.» Greis, musicista Il prestito di opere cartacee e digitali deve essere remunerato. Per ulteriori informazioni: www.a-d-s.ch http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUri Serv.do?uri=OJ:L:2006:376:0028:0035:FR:PDF http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUri Serv.do?uri=OJ:L:2006:376:0028:0035:DE:PDF «Viviamo in un Paese che può vantare molte forme di sostegno alla creazione letteraria, alla sua pubblicazione e alla sua traduzione: cose che all’estero spesso ci invidiano. Eppure: perché gli autori non ricevono una retribuzione, allorché le loro opere vengono cedute in prestito a terzi?» Fabio Pusterla, autore «Per me leggere e continuare a imparare è fonte di grande piacere e apertura mentale, un’abitudine che intendo mantenere per tutta la vita. Dovrebbe essere automatico che chi sta alla fonte di tale piacere venga retribuito in modo appropriato.» Prof. Dr. Thierry Carrel, direttore del Centro di chirurgia cardiovascolare dell’Inselspital di Berna © AdS, novembre 2013 Impressum AdS Autrici ed autori della Svizzera Konradstrasse 61 8031 Zurigo 044 350 04 60 www.a-d-s.ch Traduzione: Anna Allenbach Progetto grafico: Viola Zimmermann, Corinne Dörig Stampa: Inka Druck Questo opuscolo richiama l’attenzione sul fatto che autrici e autori non vengono remunerati per il prestito delle loro opere. È necessario rimediare a tale situazione.