www.comune.grizzanamorandi.bo.it
visite solo su richiesta
Costruita alla fine degli anni ’50, Casa Morandi è stata
donata al Comune di Grizzana con lascito testamentario da Maria Teresa Morandi, scomparsa il 2 agosto
1994, a condizione che venisse mantenuta nello stato
in cui si trovava e che fosse resa disponibile ai visitatori.
La casa a due piani è stata progettata tenendo come
punto di riferimento la casa di fronte, casa Veggetti,
dove la famiglia Morandi venne ospitata a partire dal
1913, e sorge sul punto da dove l’artista amava riprendere il paesaggio grizzanese, in particolare i Fienili del Campiaro.
Il parco custodisce le memorie legate all’eccidio di
Monte Sole; la natura custodisce il dolore e la fatica
di tante famiglie segnate dalle vicende del passaggio
del fronte; custodisce la memoria dei quei fatti che
rimproverano i nostri giorni additando come via della
civile convivenza una solida speranza di pace per una
società senza più conflitti.
All’interno del parco il monastero della Piccola Famiglia dell’Annunziata fondato da don Giuseppe Dossetti, figura eminente della storia del dopoguerra
LA
ROCCHETTA MATTEI
E I SUOI DINTORNI
All’interno di casa Morandi di particolare interesse
sono la biblioteca, lo studio e la camera da letto.
www.archeobologna.beniculturali.it/marzabotto/
ingresso a pagamento
La città etrusca di Misa fu scoperta nel 1865 dal bolognese Giovanni Gozzadini, su una parte del fondo del
conte Giuseppe Aria. Misa fu fondata ex-novo agli
inizi del V secolo a.C. secondo rigorosi criteri urbanistici: ancora intatta nelle sue strutture, costituisce un
terreno ideale per lo studio dell'urbanistica e dell'architettura etrusca e, più in generale, per lo studio
della storia e della vita degli Etruschi.
A differenza di altre città etrusche, l’abbandono del
sito garantì la conservazione dell’impianto urbano nel
www.cesaremattei.com
visite solo su richiesta
Il comitato storico e culturale si occupa della storia
del conte Cesare Mattei, inventore della medicina
chiamata Elettromeopatia; il comitato ha conservato
le memorie, i documenti e gli oggetti appartenuti al
conte. Negli anni ha promosso mostre, esposizioni,
conferenze ed attività culturali per far conoscere la
storia della Rocchetta.
suo disegno originale: questo ci consente ancora oggi
di percorrere le antiche strade lungo le quali si snodano case di abitazione, aree artigianali ed edifici sacri.
Comitato Gestore della Rocchetta Mattei
c/o Pro Loco Riola, via Nazionale 117
40038 Riola (BO)
Telefono 3276157484
www.rocchettamattei-riola.it
[email protected]
La Rocchetta Mattei è un eclettico edificio della seconda metà dell'Ottocento che mescola stili diversi, dal
falso medievale al moresco, voluto dal Conte Cesare
Mattei, letterato, politico ma soprattutto medico autodidatta che si dedicò alla ricerca di una cura contro il
cancro arrivando a definire una nuova scienza mutuata dai principi di Hannemann dell'omeopatia, che definì elettromeopatia e che ebbe un grande successo su
scala mondiale richiamando al suo bizzarro castello
uomini e donne di tutti i ceti. Il Conte, proprietario di
una vastissima area attorno al suo castello di Savignano, edificò una serie di villini climatici dove far
risiedere i pazienti, tra cui l'Albergo della Rosa e l'Archetta
un piccolo opuscolo di benvenuto
per presentare ai nostri ospiti i luoghi
che circondano il castello della Rocchetta Mattei
valorizzando scorci noti e meno noti
www.parrocchiariola.it
visite sempre consentite, escluse durante le funzioni
A Riola è possibile ammirare, a poche centinaia di
metri tra loro, la Rocchetta Mattei e la Chiesa di S.
Maria Assunta progettata da Alvar Aalto.
La Chiesa di Santa Maria Assunta, opera unica in Italia
dell’architetto designer e urbanista finlandese Alvar Aalto
(1898-1976) fu progettata a
partire dal 1965 e può, a buon
diritto, essere definita la
“chiesa del Concilio”; voluta
dal mecenatismo del cardinal Giacomo Lercaro, fu
progettata negli anni immediatamente successivi alla
riforma liturgica e doveva rispondere ai canoni del
rinnovamento dello spazio celebrativo.
Venne inaugurata nel giugno 1978 (il campanile nel
1994, il portico nel 1998, la piazza nel 2000, il camminamento lungo fiume da
completare). Particolarmente innovativa oltre che per
concezione anche per la lavorazione
prefabbricata:
volumi e linee contengono
con grazia la luce che inonda l’aula della chiesa.
www.comunecamugnano.gov.it
visite solo su richiesta con anticipo
www.borgoscola.net
Visita libera ai borghi circostanti (Rio e Montione)
Scola è uno dei borghi di origine medievale meglio
conservati dell'intero Appennino bolognese, oggetto
dell'attenzione di storici, appassionati e studenti;
ha una origine militare bizantina (VI secolo) e nei
secoli successivi assunse una fisionomia difensiva
con torri per la sicurezza del borgo: attorno ad esse si sviluppò il borgo così com’è oggi.
www.santuariomontovolo.it
aperto il fine settimana da maggio a settembre
Santa Maria della Consolazione,
interessante esempio del romanico
in Appennino, il più antico Santuario dell'Archidiocesi di Bologna che
risale al XII secolo; conserva la
statua della Vergine (sec. XV-XVI),
statua lignea policroma, e due affreschi l’uno raffigurante la Vergine che reca in braccio il Bambino
Gesù e l’altro con i santi protettori
Rocco, Sebastiano e Acazio.
Nella cosiddetta “cripta” sono ricostruite le tre absidi,
resti della chiesa più antica, che reca quattro antichi
capitelli di pregevole fattura.
Il complesso della chiesa di Verzuno offre un panorama stupendo coronato dalle architetture che, nei
secoli, hanno accresciuto il lustro della Pieve dei signori di Vigo.
L'Oratorio di S. Caterina piccolo edificio in opus
quadratum, all'interno un sarcofago in macigno e un
ciclo di affreschi quattrocentesco con la storia di S.
Caterina, e un altro ciclo raffigurante i Novissimi.
Nella piana, al Ponte di Verzuno, sorge un complesso
con un antico Mulino della famiglia Cati alimentato
dall’acqua del fiume.
Salendo ancora pochi metri si é sulla cima da dove si
può ammirare un bellissimo panorama sulla Valle. Qui
il percorso alla memoria dei Caduti del Salvemini.
www.geoappennino.net
visite solo su richiesta con anticipo
Il Palazzo Comelli costituisce senz’altro l’episodio architettonico e culturale più rilevante di tutta Bargi
nonché dell’intero Camugnanese. Il palazzo fu per
secoli la dimora della famiglia omonima. I Comelli,
originari di Castel di Casio, si trasferirono a Bargi già
nel secolo XVII.
Il palazzo, frutto di ampliamenti avvenuti nel corso
dei secoli, si articola attorno a suggestive corti interne
assieme alle dimore dei coloni, le stalle, i fienili. Verso
valle si apre l’imponente facciata maestra, dai due
bassi avancorpi e dal timpano triangolare centrale
dove spicca lo stemma di famiglia. Sul lato sud troneggia un enorme orologio solare; all’interno, su imponenti cantine, gli ambienti del piano nobile, di sobria ma raffinata eleganza.
Scarica

LA ROCCHETTA MATTEI E I SUOI DINTORNI