BE I _ I N F 0 _ 0 4 _ 1 9 9 1 _ 0 7 0 _ I T - BEI Information Année : 1991 Numéro : 070 Langue : IT BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI BEI INFORMAZIONI Novembre 1991 · N° 70 ISSN 0250-3905 • I finanziamenti della BEI fuori della Comunità ι ι DEN E U R O P Ì Ì I S K E I N V E S T E R I N G S B A N K EUROPAISCHE INVESTITIONSBANK CZI Sommario EYPOmlKH ΤΡΑΠΕΖΑ ΕΠΕΝΑΥΙΕΩΝ EUROPEAN INVESTMENT BANK BANCO EUROPEO DE INVERSIONES I finanziamenti della BEI fuori dello Comunità p. 1 BANQUE EUROPEENNE D'INVESTISSEMENT Avendo come missione principale il finan ziamento di investimenti necessari per l'in tegrazione europea, lo BEI con le sue atti vità persegue soprattutto lo sviluppo equilibrato dell'economia comunitaria; tuttavia, per derogo concessa all'unanimità dal suo Consiglio dei governatori in applicazione dell'orticololB, porogrofol, comnria 2 dello Statuto, lo BEI può occordore crediti anche per progetti di investimento da realizzare in tutto ο in porte fuori del territorio comunitario. Queste deroghe sono concesse per progetti che interes sano direttamente lo Comunità, come p.es. le infrastrutture nei settori dell'energia ο dei trasporti e delle telecomunicazioni. II Consiglio dei governatori autorizzo però anche, per un importo globale, finanziamenti che consentono allo Banco di partecipare allo messo in otto delle politiche di cooperazione dello Comunità con Paesi ο gruppi di Paesi terzi che mantengono con esso relazioni privilegiate basate su inte ressi storid ο geografici. Le politiche di cooperozione dello Comu nità con Paesi terzi prendono lo formo di accordi bilaterali ο di convenzioni tra i Paesi ο gruppi di Paesi interessati e lo CEE. Questi accordi definiscono i legami di coo perazione secondo un approccio globale che comprende aspetti commerciali e di assistenza economica ο tecnica gestiti dalla Commissione delle Comunità; alcuni accordi comportono anche una cooperazione finanziario, nello cui attuazione lo BEI svolge un ruolo importante. Queste politiche - che associano, per la loro messa in otto, lo Commissione e lo BEI rispondono α due degli obiettivi fonda mentali dello costruzione europea enun ciati nel preambolo del Trottato di Roma : operare per la pace e la stabilità delle relazioni internazionali contribuendo nello stesso tempo allo sviluppo del commercio mondiale. Β Α Ν α EUROPEA PER GU INVESTIMENTI EUROPESE INVESTERINGSBANK BANCO EUROPEU DE INVESTIMENTO "b^^Uls Istituzione finanziario dello Comunità, lo BEI ho lo missione di contribuire con la suo attività soprattutto all'integrazione europea; esso partecipa però anche olio messo in otto delle politiche comunitarie di cooperazione e di aiuto allo sviluppo in oltre 80 Paesi terzi. Politico mediterranea rinnovato: un ruolo più importante per lo BEI .... p. 4 UN VASTO CAMPO DI AZIONE Limitato, negli anni '60, od una ventina di Paesi africani firmatari delle Convenzioni di Yaounde e od alcuni Paesi mediterranei firmatari di accordi bilaterali, lo politica comunitaria di cooperazione con Paesi terzi si è considerevolmente estésa e rafforzata per rispondere tanto olle difficoltà incontrate do un numero crescente di Paesi nel loro cammino verso lo sviluppo quanto all'interesse generale che suscita il completamento dell'unità europea. Lo politica di cooperazione della Comunità interessa attualmente oltre un centinaio di Paesi in tutto il mondo; tra questi, 69 Paesi d'Africo, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) aderenti olio quarto Convenzione di Lomé (') e 12 Paesi mediterranei firmatari di accordi bilaterali con la CEE beneficiano di solide strutture di cooperazione che comportano, in particolare, «pacchetti finanziari» olla cui gestione la BEI è strettamente associato. II rinnovo, per il periodo 1991-1996, dei Protocolli finanziari bilaterali tra lo CEE e i Paesi del Maghreb, del Mashrak e Israele conferma l'importanza che la Comunità annette alla partriership con i Poesi delle rive sud e est del Mediterraneo e il ruolo che lo BEI è chiomata α svolgere nello messo in otto di questa politico. Le pro spettive di azione sono ancoro più ampie α seguito di uno innovazione: la coopera zione finanziario detto «orizzontale» (fuori Protocollo) α favore di progetti d'investi mento di carattere regionale, soprattutto nel settore dell'ambiente. Do Lomé III α Lomé IV: il ruolo dello BEI nei Paesi ACP p. 7 I11 ° settembre scorso è entrato in vigore lo quarto Convenzione di Lomé tra lo Comunità e 69 Paesi d'Africo, dei Coroibi e del Pacifico. Lo BEI contribuisce al raggiungimento degli obiettivi economici previsti dolio Convenzione accordando finanziamenti per progetti che favoriscano uno sviluppo duroturo dei Paesi interessati. Conoscere meglio la BEI : un nuovo film su videocassetta e un nuovo opuscolo della «Serie tematica» p. 10 Istituzione finanziaria dello Comunità che svolge la sua attività utilizzando risorse raccolte sui mercati dei capitali, lo BEI apporta, nella messo in otto della cooperazione finanziario, un contributo che rispecchia lo suo specificità bancario : essa accordo finanziamenti su risorse proprie e, su mondato dello Comunità, assicuro lo gestione di capitali di rischio e di abbuoni d'interesse che si aggiungono ai suoi finanziamenti. Lo BEI mette cosi α disposi zione dello Comunità e dei Paesi interessati il suo know how boncorio e lo suo esperienza piCt che trentennale nel finanziamento di investimenti produttivi. Dal 1990 lo BEI interviene inoltre nei Paesi dell'Europa centro-orientale. Anche in questo coso l'azione dello Banco rientra nel contesto della politica comunitaria di cooperazione e di aiuto all'ammodernamento delle economie di cinque Paesi (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Bulgaria, Romania) ed è oggetto di uno stretta concertazione con la Commissione (^). In questi Paesi lo Banco accordo finanziamenti volti α favorire il passaggio od un'e conomia di mercato, mentre lo Commis sione mette in opera il progromma di cooperozione tecnica «PHARE-Pologne,Hongrie/Action de Reconstruction Economique» (^), finanziato su risorse del bilancio comunitario. Per la ripartizione dei mezzi finanziari disponibili nel quadro dello cooperazione con questi Paesi terzi, ν tabella α lato. Accordati α sostegno di una politica comunitaria, i finonziomenti della BEI rien trano nel quadro di occordi negoziati dalla Comunità e olla cui preparazione lo BEI viene associato; cioscun accordo prevede un importo massimo autorizzato dal Consiglio dei governatori della Banca. Qualunque sia il Paese terzo interessato, le attività dello BEI rispondono pertanto α taluni principi fondamentali che rispecchiano lo specificità bancario dell'istituzione. Tronne nei Paesi dell'Europa centro-orien tale, lo BEI utilizza per le sue operazioni risorse provenienti do fonti diverse: risorse proprie per i finanziamenti (rimborsabili), risorse di terzi gestite su mondato per le operazioni su capitoli di rischio e gli Tabella 1: CONVENZIONI, PROTOCOLLI FINANZIARI E DECISIONI IN VIGORE Ο FIRMATI AL 1° OTTOBRE 1991 (Importi in milioni di ecu) Tipo di accordo BACINO MEDITERRANEO protocollo finanziario (l Iugoslavia protocollo finanziario (l Turchio protocollo finanziario IIV) Periodo di applicazione 1988-1991 1991-1996 Mutui su risorse proprie dello BEI Surisorsedi bilancio Operazioni su capitoli di rischio 1^1 Aiufi fìon rimborsabili 1^1 550 730 Mutui α condizioni speciali Totole 550 807 77('l 50 non ancoro firmato 325P1 600 183 151 131 4 11 6 52 162 87 239 324 224 280 220 168 18 25 15 52 193 IDI 350 438 284 249 63 53 110 II 2 1 2 189 35 19 34 449 100 73 146 1991-1996 310 80 45 115 16 2 2 2 242 44 22 41 568 126 69 158 protocollo finonziorio (HI) protocollo finonziorio (IV] 1988-1991 1991-1996 63 82 Molta protocollo finanziario (HI) 1988 23 2,5 Cipro protocollo finonziorio (III) 44 5 Algeria Marocco Tunisia protocolli finanziari |lll) Algerio Marocco Tunisia protocolli finaniiori llV) Egitto Giordania Libano Siria protocolli finanziari (HI) Egitto Giordania Libano Sirio protocolli finanziari (IVj Israele Cooperozione linanziario forizzontolei (fuori protocollo) PRINCIPI FONDAMENTALI Questa cooperozione tende α favorire uno gestione efficace dei mezzi disponibili e od adottare le caratteristiche degli aiuti finan ziari alle condizioni economiche locali, nel l'interesse dei Paesi e dei progetti interes sati. Lo messo in otto dell'aspetto finanziario previsto do questi accordi dò luogo od uno stretta cooperazione tra lo Banco e lo Commissione, α ciascuno delle quali incombono determinati compiti: la Com missione è responsabile dello gestione degli aiuti non rimborsabili e dello cooperazione tecnica, mentre lo BEI interviene nei settori in cui è possibile il finanziamento degli investimenti tramite lo concessione di un aiuto rimborsobile: industria, energia, miniere, infrastrutture di sviluppo economico, turismo e sistemazioni agricole. 1988-1991 1991-1996 1993 63 82 1992 1996 62 13 25 205('| 2 030 ACP-PTOM ACP Convenzione di Lomé lll(*} Convenzione di Lomé IV 1986-1990 1990-1995 1 100 1 200 600 825 5 785R 9 975P1 1 0I5PI 8 500 12 000 PTOM Decisione del Consiglio CE l*ì Decisione del Consiglio CE 1986-1990 1990-1995 20 25 15 25 60H 251=) ll5fl 120 165 Polonia / Ungherie 1990-1993 1 000 Romania / Cecoslovocchia / Bulgoria 1991-1993 700 - - PAESI DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE (»1 - - l'I Mutui che beneficiano di un abbuono d'interesse su risorse del Fondo europeo di sviluppo per i progetti nei Paesi ACP e nei PTOM e su quelle del bilondo generale delle Comunità per ί progetti in taluni Paesi del bacino mediterraneo. Gli imporfi desfìnofl ogIi abbuoni d'interesse sono imputati sugli aiuti non rimborsabili. fì Erogati e gestiti dalla BEI. ji, 5^^^ P) Concessi e gestiti dallo Commissione delle Comunità europee. (') Di cui 105 milioni sotto-forma 1*1 La durata è stota prolungata sino all'entrata in vigore della quarta Convenzione. ,.. , ° i « . . , . ... Π In questi raesi vengono anche accordati crediti su nsorse dt bilancio dolio Commissione. (*) Sono compresi gli importi destinati ogIi abbuoni d'interesse, che sono gestiti dallo BEI. f^^^^ ^. ^^^^^^^. d'interesse, gestiti dallo BEI. di abbuoni d'interesse, gestiti abbuoni d'interesse. Grazie all'origine budgetaria di talune risorse, lo BEI può cosi odottore al meglio le condizioni (in durato e in remunerazione) dei suoi interventi nei Paesi terzi. Lerisorsegestite dallo Banco su mandato, dello cui origine i beneficiari vengono regolarmente informati, vengono contabilizzate fuori bilancio nello cosiddetta «Sezione speciale» (V. riquadro). Che siano accordati per investimenti pubblici ο privoti, i finanziamenti dello Banco sono destinati unicamente α progetti tecni camente, economicamente e finanziaria mente validi. Quest'approccio è imposto alla Banco, in primo luogo, dal fatto che esso si finanzia sui mercati e risponde soprattutto od un'esigenza deontologica: non potendo accordare che una parte dei mezzi finanziari di cui i Paesi terzi hanno bisogno per il loro sviluppo, lo BEI ritiene che una delle sue principali responsabilità è quella di assicurarsi che i fondi investiti siano utilizzati in modo ottimale nel quadro delle priorità fissate d'inteso con i Paesi beneficiari. I progetti suscettibili di essere finanziati sono pertanto oggetto di un'istruttorio approfondita che voluto non solo le loro qualità intrinseche ma anche il loro contributo allo sviluppo del Paese in cui sono localizzati. Infine, dovendo preservare il suo rating «AAA» sui mercati, lo BEI veglia α che i suoi finanziamenti siano assistiti do garan zie appropriate. Lo prima garanzia di buona fine è nello qualità dello scelta e (') Inoltre una ventina di Paesi e Territori d'oltremare (PTOM) beneficiano di una cooperazione finanziario e tecnica conformemente alle relative decisioni del Consiglio delle Comunità europee. Π Sull'attività della BEI nei Paesi dell'Europa centroorientale, degli articoli sono stati pubblicati su «BEI-lnformozioni» nn. 68 e 69. P) «Polonia e Ungheria-Assistenza olla ristrutturazione delle economie»: esteso, nel 1990, alla Cecoslovacchia, alla Bulgaria, alio Iugoslavia e alla Romania, questo programma di assistenza tecnica è stato oggetto di una decisione del Consiglio delle Comunità europee. Esso copre i settori dell'ambiente, dell'agricoltura, dello formazione professionale e del sostegno olle bilance dei pagamenti. I crediti budgetari di questo programma sono ammontati α 500 milioni di ecu per il 1990 e α 785 milioni per il 1991 ; lo sua dota zione dovrebbe ammontare α un miliardo per il 1992. «RISORSE PROPRIE», «CAPITALI Dl RISCHIO» E «SEZIONE SPECIALE» Nel quadro dello Convenzione di Lomé e dei Protocolli finanziari con i Paesi terzi mediterronei, lo Banco accordo finanziamenti su «risorse proprie» e, su mandato, gestisce «copitoli di rischio». Questa terminologia può creare confusione in un non iniziato; non sempre è chiaro, in particolare, lo distinzione tra «risorse proprie» e «fondi propri». Risorse proprie Le «risorse proprie» sono costituite essenzialmente dai proventi dei prestiti che lo BEI emette sui mercati dei capitali, proventi raccolti principalmente tramite emissioni obbligazionarie pubbliche. Le risorse proprie comprendono anche i «fondi propri» della Banco, cioè la quota versato del capitale sottoscritto e leriser^/e.Lerisorseproprie sono contabilizzate nel bilancio. Al 31 dicembre 1990 le «risorse proprie» dello Banco comprendevano: Prestiti Fondi propri Capitole versato Riserve Saldo conto profitti e perdite (*) Totale risorse proprie Miliardi di ecu 48,86 2,10 5,97 0,89 57,82 (*) Assegnato ogni anno olle riserve. Capitali di rischio Lo Convenzione di Lome ed i Protocolli finanziari prevedono anche un'assistenza finanziario α condizioni agevolate tramite i «capitoli di rischio». I fondi provengono dai bilanci degli Stati membri, tramite il Fondo europeo di sviluppo, per la Convenzione di Lomé e dal bilancio dello Comunità per i Protocolli finanziari con i Paesi del Mediterraneo. Essi sono gestiti dolio BEI su mondato,rispettivamente,dei Paesi membri e dello CEE. I capitoli di rischio sono utilizzati soprattutto per contributi in quasi capitale (sotto forma di prestiti condizionali ο subordinati) ma anche per assunzioni di partecipazioni. Come tutte le operazioni su mondato, anche queste sono contabilizzate fuori bilancio in un conto di gestione fiduciaria, denominato «Sezione speciale». Sezione speciale Lo «Sezione spedole» è stato istituita dal Consiglio dei governatori nel 1963 per contabilizzarvi le operozioni di finanziamento effettuate dalla BEI in Turchia su mondato dei Paesi membri, con fondi provenienti dai loro bilanci. Successivamente vi sono stote contabilizzate anche le operazioni nei Paesi africani e malgascio ossodoti, nei Paesi ACP (rispettivaménte nel quadro delle Convenzioni di Yaounde e di Lomé) nonché nei Paesi del Bacino mediterraneo (nel quadro dei Protocolli finanziari). Nel 1977 il Consiglio dei governatori ho autorizzato lo BEI α contabilizzare nello Sezione speciale tutte le opera zioni effettuate per conto e su mondato di terzi, all'interno ο fuori dello Comunità. Anche le operazioni su mondato formano parte integrante dell'attività della BEI; esse sono però contabilizzate non nel bilancio, bensì nello Sezione speciale. dell'istruttorio dei progetti; in applicazione delle disposizioni statutarie, ciascun finanziamento è assistito del resto do uno garanzia, in generale quella dello Stato terzo interessato. Infine, trattandosi di inten/enti realizzati in applicazione di uno politica comunitaria che comporta rischi specifici, lo totalità dei finanziamenti della Banco in questi Paesi beneficia di uno garonzio globalizzato del bilancio comunitario (Paesi mediterranei) ο degli Stati membri (Paesi ACP). Politica mediterranea rinno vato: un ruolo più importante per In UFI, -^ non rimborsabili su risorse di bilancio per 230 milioni di ecu; finanziamenti, ν grafico α p. 5). Dal 1976 Ια BEI ho partecipato, con oltre 1,7 miliardi di ecu, olio messo in opera dei protocolli finanziari con i Paesi del Maghreb (Algeria, Marocco, Tunisia) e del Mashrak (Egitto, Giordania, Libano, Siria) nonché con Molto, Cipro e Israele. Dal 1964 ol 1981 lo BEI avevo inoltre attivamente contribuito all'attuazione di tre protocolli finanziari con la Turchia, che avevano comportato finanziamenti per oltre 734 milioni di ecu (^). Dal 1975, infine, lo BEI interviene in Iugoslavia per finanziare progetti che favoriscano lo sviluppo economico del Poese e consentano più agevoli collegomenti tra lo Grecia e il resto della Comunità : dal 1975 al 1990 sono stati accordati circa 760 milioni di ecu C). Al di là dei legami geografici e culturali che uniscono le due rive del Mediterraneo, il ravvicinamento tra l'Europa e i Paesi terzi mediterranei beneficiari dello politica comunitaria di cooperazione risponde ad uno necessità dettata do uno crescente interdipendenza economica. Un nuovo impulso α questa cooperazione è stato dato dall'adozione, α fine 1990, dello «Politica mediterranea rinnovato», che comporta tre aspetti principali: - il rinnovo, per il periodo 1991-1996, dei protocolli finanziari bilaterali con ciascuno dei Paesi del Maghreb e del Mashrak e con Israele; sono questi i quarti protocolli, firmati nel corso del 1991 dallo Comunità e dai Paesi interessati ('): i mezzi finanziari stanziati si aggirano sui due miliardi di ecu, con un aumento del 30%rispettoal protocollo precedente; - uno cooperazione finanziaria detto «orizzontale», non rientrante nel quadro dei protocolli. Questa cooperazione orizzontale - che è lo principale innovazione rispetto al precedente regime di aiuti - interesso tutti i Paesi mediterranei che hanno concluso con lo CEE accordi di associazione ο di cooperazione. Essa prevede il finanziamento di progetti d'investimento di portato regionale e d'interesse comunita rio, principalmente nel settore dello prote zione dell'ambiente; nel periodo 19921996 potranno essere accordati finanziamenti dello BEI per un importo massimo di 1,8 miliordi di ecu nonché aiuti - il miglioramento del regime di scambi commerciali tra lo Comunità e questi Paesi, con l'applicazione, in particolare, di un regime di franchigia tariffario α partire dal 1° gennaio 1993 (invece del 1996) per taluni prodotti dei Paesi del Maghreb e del Mashrak; α ciò si aggiunge un aiuto finanziario di 300 milioni di ecu su risorse di bilancio, do porte dello Comunità, ai Paesi del Maghreb e del Mashrak che attueranno programmi strutturali di riforma economica. UN QUADRO BEN DEFINITO: I PROTOCOLLI FINANZIARI La politica di cooperazione con i Paesi mediterranei trovo lo suo espressione in accordi bilaterali di cui fanno porte protocolli finanziari che precisano l'apporto comunitorio al finanziamento di investimenti volti α favorire lo sviluppo econo mico e sociale dei Paesi firmotari. Questi protocolli, dello durato di cinque anni, comportano finanziamenti su risorse pro prie dello BEI e contributi su risorse di bilancio per le operozioni su capitoli di rischio (^), gestiti dallo BEI su mondato dello Comunità. Lo maggior porte di questi protocolli prevede anche un oiuto non rimborsabile (surisorsedi bilondo), di cui uno porte può, ο richiesta del Paese bene ficiario, essere utilizzata per abbuoni d'in teresse, generolmente del 2%, sui finanzia menti dello Banco. Lo cooperazione finanziario si baso essen zialmente sui finanziamenti surisorsepro prie della BEI, come emerge dallo tabella α p. 2 (per lo ripartizione settoriale dei Grazie allo conoscenza delle economie dei Paesi interessati e olla suo esperienza nel finanziamento di investimenti produttivi, la BEI è strettamente associato olle riflessioni - dello Comunità e di ciascuno dei Paesi terzi mediterranei - sullo naturo e sul tipo di azioni da svolgere per fovorire lo sviluppo di questi ultimi. Al fine di permettere un impiego efficace dei fondi previsti dai vari protocolli, la BEI e lo Commissione effettuano poi, subito dopo lo firmo dei diversi accordi, una missione congiunto di programmazione in ciascuno dei Poesi firmatari per definire, d'inteso con le autorità interessate, un programmo indicativo degli obiettivi e dei settori d'intervento. Concepiti per poter essere eventualmente adottati durante i cinque anni di esecuzione dei protocolli, questi programmi sono sottoposti, se necessario, od un riesame periodico per tener conto dei cambiamenti intervenuti nello situazione economica del Poese beneficiario ο nelle priorità dei pioni nazionali di sviluppo. PER UNO SVILUPPO DURATURO I finanziamenti dello BEI, eventualmente con obbuono d'interesse, hanno lo scopo di favorire la realizzazione di progetti scelti per lo loro validità e per il loro contributo od uno sviluppo duraturo dei Paesi interessati. Pertanto lo BEI, nello scelta e nello valutazione dei progetti do finanziare nei Paesi mediterranei, applico gli stessi rigorosi criteri fissoti per lo sua attività all'interno dello Comunità. I finanziamenti della BEI sono destinati od uno vasto gamma di progetti, in primo luogo olle infrastrutture di base necessarie per lo sviluppo dei Paesi beneficiari. Per citare solo alcuni esempi recenti, lo BEI ho contribuito olla costruzione di due tratti dell'autostrada est-ovest in Algeria, al rinnovo dello rete ferroviaria in Tunisia e olio realizzazione di diverse reti idriche, come α Cipro; essa è anche intervenuta nel finanziamento di un impianto di dissalazione dell'acquo marina e dell'ammodernamento dell'aeroporto internazionale α Molto. Un altro settore prioritario della coopera zione finanziario con i Paesi membri medi terranei è quello dello protezione dell'ambiente e del ripristino delle condizioni precedenti al degrado ombientole: cospicui importi sono destinati p.es. α vasti pro grammi quali il risonomento di nove città costiere in Marocco, la costruzione di uno rete fognario e impianti per il trattamento delle acque di scarico nello conurbazione di Algeri. Altri finanziamenti hanno contribuito olla costruzione di impianti per il trattamento di rifiuti, come ο Molto, ο di depu razione delle acque, come in Giordania nel quadro del programmo di risanamento di Amman. Questi finanziamenti illustrano l'azione svolta dolio BEI per lo protezione dell'am biente tanto all'interno quanto fuori dello Comunità (^). Membro del Comitato delle istituzioni internazionali di sviluppo per l'ambiente (CIDIE-Committee of International Development Institutions for the Environment), Ια BEI mette anche in opero, insieme olla Banco mondiale, un Pro grammo per l'ambiente nel Mediterraneo, con il sostegno dello Commissione delle Comunità europee e del Programmo di sviluppo delle Nazioni Unite (PSNU) : lo BEI e lo Banco mondiale contribuiscono con la loro assistenza tecnica all'individuazione e olla messa α punto di progetti nonché al rafforzamento degli organismi per lo protezione dell'ambiente nei Paesi delle due rive del Bacino mediterraneo. Nei Paesi terzi mediterranei lo BEI contribuisce anche al finanziamento di investimenti per lo produzione, lo trasmissione e la distribuzione di energia. Sono state finanziate p.es. reti elettriche di distribuzione nelle zone rurali (Marocco e Cipro) ο nelle zone urbane (Amman in Giordania e II Cairo in Egitto), reti di distribuzione di gas naturale (II Cairo), il potenziamento delle capacità di produzione, come in Egitto (centrale di Shoubroh-EI-Kheimo α nord del Cairo) e in Algeria (centrale di Béchar). Lo Banco interviene anche α favore dello sviluppo di attività industriali, finanziando sia grandi progetti - come p.es. la costruzione in ioint venture egiziano-europeo di uno fabbrica di pneumatici per veicoli pesanti vicino od Alessandria d'Egitto che piccole e medie imprese. Numerosi prestiti globali hanno permesso di erogare tramite istituti bancari locali, il cui sviluppo è stato cosi favorito, crediti α centinaia di imprese industriali ο turistiche, di cui molte sorte dolio cooperazione tra promotori locali e europei, in Giordonio, α Cipro, in Israele, in Tunisia e in Marocco. bilancio ed è gestito dolio BEI ; i capitali di rischio rappresentano uno formo di finanziamento particolarmente flessibile, con uno durata che può arrivare sino α 25 anni. Queste operazioni sono state elabo rate dallo BEI nel quadro delle Conven zioni di Lomé (Paesi ACP) e introdotte nello cooperazione finanziario con i Paesi mediterranei in occasione dei terzi protocolli finanziari (1988-1991). I fondi destinati alle operazioni su capitali di rischio sono stati sensibilmente aumentati con i quarti protocolli (V. tabella α p. 2), ciò che manifesto chiaramente la volontà della Comunità di approfondire la cooperazione industriale con i Paesi mediterranei e di sviluppare la partnerstiip tra imprese locali e comunitarie. Con le operazioni su capitoli di rischio si miro soprattutto α favorire la costituzione di fondi propri delle imprese industriali ο turistiche; infatti esse consistono il più delle volte in un finanziamento del capitole delle imprese e prendono, in generale, la formo di mutui condizionali, che consentono formule di remunerazione flessibili e clausole di rimborso dipendenti dall'evoluzione del progetto (livello di produzione raggiunto, livello degli utili, ecc.). In alcuni cosi esse Finanziamenti nei Poesi mediterranei 1977-1990 M'on/e//ecuj Vanno ricordati, infine, i finanziamenti dello BEI per investimenti nel settore agri colo, come lo sviluppo di cooperative in Giordania (per allevamenti ovini), in Tunisia ο in Marocco (tramite prestiti globali α fovore di piccole e medie oziende); lo BEI ho contribuito onche olla valorizzazione di terreni fertili occordondo finanziamenti per la costruzione di reti irrigue, di cui talune, come α Nuboriyo (Egitto) e α Mitidja (Alge ria), su più di 20000 ha. I CAPITALI Dl RISCHIO: UNO STRUMENTO FLESSIBILE E APPROPRIATO L'importo utilizzoto per le operazioni su capitali di rischio proviene dalle risorse di D Energia • Infrastrutture Β Industria e servizi (mutui individuali) Η Industrio e servizi (prestiti globalil prendono Ια forma di mutui subordinati: il lororimborsoviene allora effettuato dopo quello degli altri prestiti bancari ottenuti per lo realizzazione del progetto. Le ope razioni su capitoli dirischiopossono essere obbinote od un finanziamento della Banco, come p.es. nel coso dello fabbrica di pneumatici od Alessandria d'Egitto. I capitoli dirischiopossono essere utilizzati anche per finonziore assunzioni di parteci pazione dirette, effettuate dallo Banca α nome dello CEE, nel capitole di società create da operotori locali, spesso in associazione con operatori europei, in un settore economico rispondente od uno degli obiettivi definiti nel protocollo finanziario. È il coso delle assunzioni di partecipozione in società finanziarie create per favorire il finanziamento dei fondi propri delle imprese in Marocco (Société de Portidpotion et de Promotion du Portenariat-S.RRR) ο in Algeria (Société Financière AlgéroEuropéennedePartidpation-FINALEP);nei due cosi, all'assunzione di partecipazione si è aggiunto un mutuo condizionale olla società finanziaria perché contribuisse allo costituzione ο al rofforzomento dei fondi propri delle imprese locali. Di queste ope razioni possono anche beneficiare istituti finanziari locali già esistenti che vogliano estendere ο diversificare le loro attività : ne è un esempio l'assunzione di partecipazione effettuata recentemente dallo BEI nello Cyprus Development Bonk (CDB), abbinato od un prestito globale (su capitoli dirischio)allo Banco centrale di Cipro per il finanziamento, do parte di banche locali, di assunzioni di partecipazione in imprese industrioli cipriote. Queste operazioni mostrano, le diverse possibilità offerte dai capitoli dirischio: in effetti, la flessibilità delle condizioni consentita dallo loro origine budgetaria ne fa degli strumenti particolarmente appropriati per il finanziamento del settore produttivo, soprattutto quando i progetti si situano in un contesto economico fragile. Inoltre, l'apporto olle imprese di risorse α lungo termine e di fondi propri favorisce lo sviluppo dell'industria locale e la partner ship con operatori europei, ciò che facilito l'accesso dei Paesi terzi mediterranei α nuove tecnologie e α nuovi mercati. UN' INNOVAZIONE: LA COOPERAZIONE FINANZIARIA ORIZZONTALE Lo principale innovazione dello politica mediterranea rinnovato è la cooperazione finanziaria orizzontale «fuori protocollo» per il periodo 1992-1996: questa cooperazione prevede finanziamenti su risorse proprie della BEI per un importo massimo di 1800 milioni di ecu e crediti budgetari per 230 milioni, di cui 105 milioni per abbuoni d'interesse del 3% sui finanziamenti dello Banca α favore dello prote zione dell'ombiente (*). Questa cooperazione non rientra nel con-, testo dei protocolli finanziari bensì in quello del dialogo tra lo Comunità e diversi Paesi delle rive sud e est del Bacino mediterraneo; esso concerne tutti i Paesi terzi dell'area che hanno concluso con lo CEE occordi bilaterali di cooperazione ο di associazione. I finanziamenti saranno destinati α progetti che presenteranno un interesse per tutto ο uno parte dell'area mediterranea e per la stessa Comunità. ! settori beneficiari saranno quelli dei trasporti e delle telecomunicazioni, dell'energia e dell'ambiente. Come si può dedurre dolio previsto concessione di abbuoni d'interesse sui finanziamenti dello Banco nel settore dell'ambiente, α quest'ultimo sarà prestato - tenuto conto dei gravi problemi riscontrati particolare attenzione. In effetti, investimenti urgenti (quali lo conversione industriale, lo costruzione ο l'ammoderna mento di impianti per lo depurazione delle acque ο lo scarico dei ballast delle novi, impianti per il trattamento dei rifiuti urbani e industriali, ecc.) sono stati già inventariati come necessari olla conservazione dello spozio mediterraneo; al riguardo, gli studi realizzati congiuntamente dolio BEI e dallo Banco mondiale nel quadro del Progromma per l'ambiente nel Mediterraneo rappresentano un importante contributo olla scelta del tipo di azione che dovrà essere intrapreso. Dello cooperazione orizzontale beneficerà, infine, anche il settore industriale: la BEI potrò accordare 25 milioni di ecu su capitali di rischio α favore di progetti pro mossi do operotori europei e do realizzare in associazione con operatori locali, in particolare per lo sviluppo di PMI. Questi interventi si aggiungeranno olle operazioni sui capitoli di rischio previsti nei protocolli finanziari e destinati α imprenditori.locali dei Paesi terzi firmatari degli accordi bilate rali. Con lo politica mediterranea rinnovata lo BEI si è visto pertanto assegnare un mondato più ampio, che comporta complessivamente lo concessione di oltre 4 miliardi di ecu. Queste prospettive le permetteranno di apportare un contributo ancora maggiore allo sviluppo dei Paesi delle rive sud e est del Bacino mediterraneo, che beneficiano dei suoi interventi do più di 15 anni. Aumentano cosi le responsabilità dello Banco, in quanto istituzione comunitaria, nell'esecuzione dello politica di cooperozione finanziaria. 0 favore dei Paesi terzi mediterranei, la cui stabilità e la cui espansione economica sono essenziali per lo sviluppo dell'intera area. CI I terzi protocolli finanziari sono scaduti il 31 ottobre 1991, tranne quelli relativi α Cipro, a Molta (scadranno nel 1993) e allo Iugoslavia (1991-96|. C) Tranne i protocolli α favore della Iugoslavia e di Israele. 1^1 Le prime operazioni della BEI in Turchia, α titolo del 1° Protocollo finanziario facente parte del l'Accordo di associazione del 1963 tra questo Paese e la CEE, risalgono al 1964;rattività è continuata con il 2° e il 3° protocollo finanziario sino al 1981 ; successivamente, lo cooperazione finanziaria è stata sospesa e la firmo del 4° Protocollo finanziario differita. C) Tenuto conto dello situazione ottuple in Iugoslavia, le nuove operazioni in questo Paese sono state per il momento sospese. (^1 Per la solo rivo nord del Mediterraneo, lo BEI è impegnato in numerosi programmi di risanamento di fiumi (Po, Tevere, Rio Seguro, Ner\iion), di coste (Liguria, Veneto) e di golfi (Napoli, Atene, Salonicco). Per più ampie informazioni,su quest'argomento V. l'opuscolo «La protezione dell'ambiente» nonché il bollettino <<EPM Currents» del Programmo per l'ambiente nel Mediterraneo (disponibile solo in inglese e in francese). (') La Iugoslavia - ove potranno essere concessi aiuti finanziari su risorse di bilancio nel quadro del Programma «PHARE» α favore dei Paesi dell'Eu ropa centro-orientole - α titolo della coopera zione orizzontale potrò beneficiare solo di finonziomenti nel settore dell'ambiente. Tabella 2: QUARTA CONVENZIONE Dl LOMÉ: PROTOCOLLO FINANZIARIO 1991-1995 — Da Lomé III α Lomé IV: il ruolo della BEI nei Paesi ACP •• Dopo Ια ratifica do porte di tutti gli Stati membri dello Comunità europea e di più di due terzi dei 69 Stati d'Africo, dei Caraibi e del Pacifico, la quarta Convenzione di Lomé (1991-2000) è entrata in vigore il 1° settembre 1991. Esso comprende un Protocollo finanziario, dello durata di 5 anni (1991-1995), che prevede un aiuto di 12 miliardi di ecu. Lo Commissione delle Comunità europee gestisce un importo di 9695 milioni di ecu, su risorse del Fondo europeo di sviluppo (FES), da accordare sotto forma di sovvenzioni, mentre lo BEI è responsabile della gestione di un ammontare complessivo di 2305 milioni di ecu: fino α 1200 milioni per finanziamenti su risorse proprie e, su risorse del FES, 280 milioni per abbuoni d'interesse e 825 milioni per operazioni su capitali di rischio. CONTESTO Nel quadro delle due Convenzioni di Yaounde (1963-75) e delle prime tre Con venzioni di Lomé (1976-91), Ια BEI, parteci pando allo messa in otto delle politiche di cooperazione finanziario e tecnica della Comunità, ha sviluppato nuove relazioni di lavoro con un numero crescente di Paesi ACR Soprattutto la prima Convenzione di Lomé, firmata nel 1975, ho rappresentato un'importante pietra miliare dal punto di vista politico; con essa Paesi del Nord e Paesi del Sud hanno manifestato la reciproca volontà di rafforzare le loro relazioni in uno spirito di solidarietà internazionale. Lo seconda e la terzo Convenzione hanno esteso e ulteriormente rafforzato questi legami e l'attuale quarta Convenzione delinea il quadro per la politica comunitaria di cooperazione allo sviluppo nei Paesi ACP sino al 2000. Data la naturo dei fondi forniti dalle due istituzioni, lo Convenzione prevede una divisione delle responsabilità tra la Commissione e lo BEI. A quest'ultima vanno inviate le domande di finanziamento per progetti nei settori industriale (ivi compresa l'agroindustria), minerario, turistico e delle colture industriali nonché per infrastrutture di trasporto, di telecomunicazione, energetiche e idriche. (In milioni di ecu) Gestione delle diverse forme di aiuto: - Commissione delle Comunità europee (su risorse del FES) 7715* Lomé III 4 645 1 500 925 480 415 Sovvenzioni Trasferimenti per la stabilizzazione dei proventi d'esportazione (STABEX) Sistema speciale di finanziamento per i prodotti minerari (SYSMIN) Mutui α condizioni speciali Totale 9 695 600 6 585 - Banca europea per gli investimenti: Finanziamenti su risorse proprie (importo massimo) Capitali di rischio (su risorse del FES) Abbuoni d'interesse (su risorse del FES) Totale 1 200 825 280 2 305 1 100 600 215 1 915 TOTALE GENERALE 12 000 8 500 ' Ivi compresi 1 150 milioni di ecu per l'adeguamento strutturale e 350 milioni per oiuti d'urgenza. Con i finanziamenti su risorse proprie la BEI finanzia soprattutto progetti economicamente validi nei Paesi lo cui situazione economica e finanziario consente loro di contrarre un debito e di rimborsarlo. Questi finanziamenti beneficiano di un abbuono d'interesse il cui importo viene prelevato dall'ammontare previsto dallo Convenzione per le sovvenzioni. Finanziamenti nel quadro dello terzo Convenzione di Lomé Ripartizione per settore ( 1986-1991 ) (Milioni di ecul LJ Energio I I Infrastrutture LJ Industria e sen/izi (mutui individuali) Β Industria e servizi (prestiti globali) Le operazioni su copitali di rischio costitui scono un tipo di finanziamento α condi zioni agevolate che è stato elaborato dalla stessa BEI nel quadro della seconda Convenzione di Yaounde e perfezionato nel corso delle successive convenzioni di Lomé; si trotto di uno formo d'intervento particolarmente adeguato allo situazione finanziaria ed economica di numerosi Paesi ACR Esse sono spesso abbinate α finanziamenti su risorse proprie con abbuono d'interesse e permettono allo Banco una maggiore flessibilità d'intervento I capitali di rischio possono essere utilizzati ο per l'assunzione di partecipa zioni azionarie oppure per contributi in quasi capitale. Le partecipazioni aziona rie nel capitale di società ACP ο di ban che di sviluppo, effettuate α nome dello Comunità, sono sempre minoritarie nonché temporanee; al momento opportuno devono essere cedute, di preferenza α cittadini ο istituzioni dello Stato ACP inte ressato. 1 contributi in quasi capitale pos sono prendere la forma di prestiti subordi nati, per i quali il rimborso e l'eventuale pagamento degli interessi intervengono solo dopo l'estinzione degli altri debiti, oppure di prestiti condizionali, per i quali il tosso d'interesse e le modalità di rimborso possono variare in funzione deirisultatidel progetto finanziato. UN CONTESTO FINANZIARIO DIFFICILE PER LOMÉ III Nello terzo Convenzione di Lomé (19861991) era stato previsto che la BEI avrebbe accordato sino α 1,7 miliardi di ecu per progetti nei Poesi ACP: sino α 1,1 miliardi per finanziamenti surisorseproprie e 600 milioni su capitoli dirischio.Mentre lo diffi cile situazione economica, soprattutto nei Paesi ACP sub-sahariani, ha limitato, in uno certo misura, lo domondo di finanzia menti su risorse proprie dello Banca, il ritmo ol quale i capitoli dirischiosono stati impegnati ho dimostrato ancoro uno volto che le condizioni di finanziamento consen tite da questo strumento sono particolar mente appropriate per i molti Stati ACP con limitoto capacità di indebitamento. Allo scadenzo dello terzo Convenzione (31 agosto 1991), la Banco avevo impegnato circo 1330 milioni di ecu : quasi 740 milioni su risorse proprie e circo 590 milioni sui capitoli di rischio. II soldo di 10 milioni ' sui capitoli di rischio è stato riportato α nuovo. Dell'importo totale accordato nel quadro dello terzo Convenzione, 736 milioni' (55%) sono stati destinati all'industria, ai turismo e ai servizi annessi, 264 milioni (20%) al settore energetico e 330 milioni (25%) all'approvvigionamento energetico e ad oltre infrastrutture generotrid di pro venti (V. grofico α p. 7). Nei settori dell'in dustrio e delle infrastrutture è stato finanziato un numero, crescente di progetti di ristrutturazione ο di ammodernamento,. • Nei settori manifatturiero e turistico lo Banco ha accordato mutui individuoli per progetti di grandi dimensioni e prestiti glo bali - α banche di sviluppo ο istituti di finan ziamento per le iniziotive di piccole e medie dimensioni. I prestiti globoli permet tono di «combinare» lo capacitò dello BEI, di raccogliere fondi olle migliori condizioni del momento sui mercati internozipnoli dei capitoli con lo conoscenza dello realtà locale do porte degli istifutt di' finanzia-' mento nei Paesi ACP (p.es. contatti diretti con il settore privato e le'òutoritò governative, conoscenza dei mercott locali e delle priorità di sviluppo). Tra i progetti industriali finanziati con mutui individuali nel quadro dello terzo Convenzione di.Lomé, si ricordano la lavorozione del minerale di fe.rro in Mauritania, 8 la messo in' coltivazione di uno miniero d'oro in Etiopia, un impianto di allumino in Guinea, uno filatura di cotone e uno stabilimento tessile integrato nella Costo d'Avorio, un. impianto per la produzione di cotone e poliestere ο Mauritius, un impianto per lo sgranatura di cotone in Mozambico, un impianto per la lovora• zione e il condizionamento del tonno e uno stabilimento tessile in Madagascar. Nel -settore ogroindustriale la BEI ho finanziato uno stabilimento per lo produzione di legumi in scotolo in Mozombico, mattatoi nel Botswana, impianti per lo lavorazione del tè in Kenia, mulini α Mauritius e nello Swozilond, lo produzione di olio di palma in Nigeria, Ραρυα-Νυονα Guinea e Sào Tome e'Principe, impianti per lo stoccaggio e lo selezione del caffè nel Burundi, un complesso chimico per la lavorazione dei fosfott in Senegal, uno segheria nel Malawi e due stabilimenti per la produzione di cartoni do imballaggio e di tele e sacchi di plastico nel Burkino· Faso. meno,'unitamente ai fabbisogni dell'industria, del turismo e delle società di servizio, ha indotto lo BEI - il più delle volte insieme od oltre istituzioni per l'ossistenzo finanziario biloterole ο multilaterale - α finanziare un numero crescente di progetti volti α potenziare le infrastrutture urbane di base, in particolare, lo rete elettrica di distribuzione, le telecomunicazioni e Γαρprowigionomento .idrico. I negoziatori della terzo Convenzione di Lomé avevano già sottolineato lo necessità di costruire infrastrutture adeguate e di finanziare progetti che favorissero la protezione dell'ombiente e migliorassero l'approvvigionamento idrico, sia con finanziamenti su risorse proprie che con capitoli di rischio. L'assistenza finanziario ο condizioni ogevolote fornita dallo BEI si è rivelato particolarmente appropriato per il finanziamento delle infrostrutture di base .nei Paesi ACP più pòveri. Acquedotti e sistèmi di drenaggio sono stati finanziati in numerosi Paesi: Benin, Botswana, Congo, Guineo, Kenia, Malawi, Nigeria, Gambia, Ciad e Zimbabwe. Nel settore energetico - in particolare estensione^delle reti elettriche di trasmissione e potenziamento dello capacità di produzione - dei'.finonziomenti sono stati concessi per progettiin Centrafrico, Burkina Faso, Zimbabwe, Tonzonio, Uganda, Capo Verde, Costa d'Avorio, Gibuti, Ghana, Malawi,. Uganda, Sudan, Samoa occidentali, St.' Lucio e St. Vincent. Altri finanziamenti hanno contribuito allo reolizzozione di,progetti riguardanti oeroporti, porti e telecomunicazioni. In cooperazione con banche di sviluppo locali e regionali, la BEI ho potuto continuare od accordare .cospicui importi ο favore delle piccole e medie imprese indu strioli (PMI); complessivamente 321 PMI 'hanno ottenuto circa 125 milioni su prestiti globoli. Lq stragrande maggioranza di queste imprese ero del settore privato e circo il 90% di esse appartenevano mag gioritariamente od investitori locali; uno piccola percentuale ero costituita do joint ventures, con azionisti locali ο stranieri. In oltre la metà dei-cosi si trottavo di nuove iniziotive; per il resto gli inteoenti hanno riguardato responsione di imprese già esistenti oppure progetti diristrutturozionee ammodernamento. I due terzi di queste imprese producono per il mercato interno, le altre per l'esportazione oppure operano nel settore dei servizi olle industrie. Nel quadro dello terzo Convenzione di Lomé,', pertanto, i finanziamenti per progetti industriali riguordovono già, in grande misura, lo promozione del settore privato, il cui ruolo nel processo di sviluppo è stato ribadito e sottolineato successivamente nel corso dei negoziati per lo quarto Convenzione. LE. INNOVAZIONI DELLA CONVENZIONE Dl LOMÉ Uno dei problemi più urgenti che hanno dovuto affrontare le autorità in molti Paesi ACP durante il periodo di applicazione della terzo Convenzione di Lomé è stoto •quello dell'inurbamento. .Questo fenò- La quarto Convenzione di Lomé segno l'inizio di una nuova fase di cooperozione tra la Comunità e gli. Stati ACP. Dello durato di 10 anni (1991-2000), esso delineo il quadro entro il quale si effettuerà la Infine, lo Banco è intervenuta nel finanziamento di progetti comportanti una cooperazione tra più Paesi; per esempio l'ASECNA, l'Agenzia per il controllo del traffico aereo in Africa e in Modogo-' scor, ho ottenuto finonziomenti per migliorare lo sicurezza del traffico aereo in, 11 Paesi africani.' QUARTA cooperazione tra Ια Comunità europeo e i 69 Stati ACR Allo Convenzione hanno aderito tre nuovi Poesi: la Repubblico dominicono, Haiti e lo Namibia. II ruolo della BEI nello messo in otto della cooperazione finanziario CEE-ACP ho acquisito maggiore peso con lo nuovo Convenzione in quanto solo lo Banco può oro accordare finanziamenti, mentre l'intero ammontare dell'aiuto finanziario dello Commissione viene concesso sotto forma di sovvenzioni. Lo Banco, e solo lo Banco, è perciò ora abilitata ad accordare lo totalità degli aiuti rimborsabili. È da rilevare inoltre che gli importi stanziati - sia quello per i finanziamenti surisorseproprie dello Banco che quello per i capitoli di rischio- sono entrambi aumentati. Lo nuovo Convenzione annette un'importonzo ancoro maggiore al settore privato, sottolineandone il ruolo nello promozione dello crescita e dello diversificazione delle [A BEI E I PTOM Vi sono, sparsi nel mondo, numerosi Paesi e Territori d'oltremare (PTOM) che dipendono costituzionalmente da tre Stati membri dello Comunità : Fronda, Paesi Bossi e Regno Unito. Questi PTOM - si trotto il più delle volte di isole 0 arcipelaghi - sono nell'insieme scarsamente popolati (complessivamente drca 850000 abitonti). Le relazioni dello Comunità con i PTOM sono disciplinate do decisioni del Consiglio delle Comunità europee che ricolcono in generale le disposizioni applicabili agli Stati ACR L'aiuto finanziario per il periodo 1991-1995 ammonta α 165 milioni di ecu, di cui 25 milioni per finanziamenti su risorse pro prie della Banca e 140 milioni su risorse di bilancio; di quest'ultimo importo, 25 milioni saranno utilizzati dallo BEI per operazioni su capitoli di rischio e 6 milioni per abbuoni d'interesse sui suoi finanziamenti; il soldo di 109 milioni sarà occordoto dallo Commissione sotto formo di aiuto non rimborsabile. 1 finanziamenti dello BEI nei PTOM dal 1976 al 1991, periodo corrispondente olle prime tre Convenzioni di Lomé, sono ammontati α 63,9 milioni, di cui 42 milioni surisorseproprie. economie dei Paesi ACR Tenuto conto dello situazione economica e finanziario di molti di questi Paesi, lo quarto Convenzione di Lomé comprende per la prima volta un meccanismo di sostegno oll'adeguomento strutturale, gestito dallo Commissione, che si aggiunge al trodizionole aiuto allo sviluppo α lungo termine. Altri strumenti di cooperazione, come lo STABEX e il SYSMIN, sono stati ulteriormente migliorati, e gli accordi commerciali, già molto favorevoli, sono oro ancoro più vantaggiosi che in passato. PIÙ RISORSE FINANZIARIE A CONDIZIONI PIÙ VANTAGGIOSE II totale dell'aiuto finanziario (V. tabella 2 α p. 7) è stato portoto dogli 8,5 miliardi di ecu dello terzo Convenzione α 12 miliardi per i primi cinque anni della quarto Conven zione; lerisorsedel Fondo europeo di svi luppo (FES), alimentato con i contributi di bilancio degli Stati membri, sono state por tate α 10,8 miliordi, mentre lo BEI accorderò finanziamenti su risorse proprie per un importo massimo di 1,2 miliardi. Con lo quarta Convenzione l'abbuono d'interesse sui finanziamenti su risorse proprie della Banco è passato dal 3% dèlio terza Convenzione al 4%; se del caso, il tosso dell'obbuono viene automaticamente adeguato in modo che il tosso d'interesse effettivamente ο carico del mutuatario non sia né inferiore al 3% né superiore al 6% l'anno, contro rispettivamente il 5%e Γ8% nella terzo Con venzione. L'importo previsto per le opera zioni su capitali dirischioè stato portato α 825 milioni di ecu. II tosso d'interesse per i prestiti condizionali e subordinati non sarò superiore al 3%, e in taluni cosi il rischio di cambio sarò α carico dello Comunità. IMPIEGO OniMALE DELLE RISORSE Come già nel quadro delle precedenti Convenzioni, lo BEI partecipo con la Commissione alle missioni di programmazione, che permettono di definire con gli Stati ACP i loro obiettivi di sviluppo e le priorità; lo scopo è di permettere un impiego ottimole dellerisorsefinanziarie disponibili. I programmi indicativi già elaborati confermano che lo promozione del settore privato continuerà od occupare un posto importante nell'attività della Banca ; sono soprattutto l'assistenza olle piccole e medie imprese e il contributo di queste ultime allo crescita e alla diversificazione delle economie dei Paesi ACP od essere evidenziate, infatti, in molti programmi. II finanziamento del settore privato, principalmente delle imprese industriali di piccole e medie dimensioni, continuerà α richiedere uno efficace cooperazione tra lo BEI e le banche di sviluppo ο altri intermediari finan ziari locali negli ACR Per consentire che uno quoto sostanziale dei capitoli di rischio sia utilizzata per investimenti nel settore pri vato, spedolmente α favore delle piccole e medie imprese, la portato di questo stru mento è stato ulteriormente estesa ed inoltre è stato reso possibile il ricorso α nuovi intermediari, ivi comprese istituzioni finan ziarie europee. Tuttavia è necessario che le piccole e medie imprese e le grandi imprese industriali, agroindustriali, minerarie e turistiche dispongano, per poter essere efficienti, di infrastrutture odeguote. Questa necessità è stato chiaramente ribadita in molti programmi indicativi, che di nuovo prevedono cospicui finanziamenti per progetti d'infrastruttura - spesso, per ristrutturozioni ο ammodernamenti - in settori come quelli idrico, energetico, delle telecomunicazioni e dei trasporti. , CONCLUSIONI Lo quarto Convenzione di Lomé presento diverse novità rispetto olle tre precedenti Convenzioni. Molti meccanismi sono stati rivisti in profondità al fine di assicurare Γαρplicozione di misure e procedure più rapide, più appropriate e più efficaci per far fronte alle nuove esigenze. I progetti ο programmi produttivi nei vari settori - industria, lavora zione agricolo, turismo, miniere, energia, acquo, trasporti e telecomunicazioni - con tinuano ad essere finanziati dolio BEI, il cui ruolo è stato rafforzato sia quantitativamente che qualitativamente. Particolare importanza verrò nuovamente dato al settore privato. Laricercadi uno maggiore efficienza è stata lo principale preoccupazione dei negoziatori, e quest'ambizione trospare α tutti i livelli, sia negli obiettivi che negli strumenti di cooperazione. Lo BEI, con un'esperienza in contesti economici mutevoli- di oltre 25 anni nella cooperazione CEE-ACR continuerà ad adeguare ed α sviluppare le sue capacità per for fronte α queste sfide. ECU Conoscere meglio la BEI Financing Europe's Future and setting up ttie Single Market 1993 Una nuova videocassetta : EUROPEAN INVESTMENT BANK "Finanziare i l futuro dell'Europa II mercato unico del 1993" La BEI ho prodotto uno nuova videocossetto: «Finonziore il futuro dell'EuropoII mercato unico del 1993», che illustra il suo ruolo di istituzione finanziario della Comunità europea. Negli ultimi cinque anni la Banco ho accordato oltre 50 miliardi di ecu per investimenti destinoti α favorire lo sviluppo equilibrato dello Comunità europea e lo realizzazione dei suoi obiettivi di politica economica. Operando in stretta cooperazione con il sistema boncorio, lo BEI, con un'esperienza più che trentennale nello valutazione e nel finanziamento di progetti, interviene in tutti i Paesi membri della Comunità nonché in Paesi extracomunitari. Lo videocossetta illustra, in maniero semplice e chiara, l'attività della BEI: lo raccolta delle risorse sui mercati dei capitoli, la concessione dei finanziamenti e, con esempi di progetti da essa finanziati, il suo contributo al completamento del mercato unico e ol rafforzamento della coesione economica e sociale dello Comunità. Lo videocassetta è un utile complemento delle pubblicazioni dello Banca e interesserà quanti vorranno conoscere meglio lo BEI; in porticolore esso potrò essere utilizzata nel corso di lezioni, corsi di formazione ο conferenze sulla Comunità europea nonché, integralmente ο in porte, per programmi televisivi. Si riportano qui di seguito i controvalori in moneta nazionale, al 30 settembre 1991, dell' ecu; Ια Banca applica questi tassi di conversione nel quarto trimestre 1991 per l'elaborazione dei prospetti finanziari e dei dati statistici : DEM 2,04708 GBP 0,702859 FRF 6,97672 ITL 1531,43 NLG 2,30743 ESP 129,678 1 10 1 Lo riproduzione degli scritti apparsi su BEI-lnformozioni è consentita; si gradirebbero però lo citozione dello fonte e l'invio del ritoglio dell'orticolo pubblicoto. 100, Bd. Konrad Adenauer L-29S0 Luxembourg TeL 4379-1 - Telex 3530 bnkeu lu Telefax 43 77 04 Tipo: Video VHS PAL (BVU per stazioni TV); durata: 20 minuti; lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese. Dipartimento Italia: Via Sardegna, 38 - 1-00187 Roma Tel. 4719-1 - Telex 611130 bankeu i Telefax 487 34 38 Ufficio di Atene: Leoforos Amalias 12 GR-Ì 0557 Athina TeL 3220 773/774/775 Telex 222126 bkeugr Telefax 3220 776 Come ottenere la videocassetta Per ottenere in prestito ο per acquistore lo videocassetta, rivolgersi o: BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI Ufficio di Lisbona : Avenida da Liberdade, 144-156, 8° P-1200 Lisboa TeL 342 89 89 ο 342 88 48 Telex 15576 bnkeu ρ Telefax 347 04 87 Divisione Informazione Dott. Cloudio Rocco 100, Bd. Konrad Adenauer, L - 2950 LUXEMBOURG Ufficio di Londra: 68, Pali Mail - London SWI Y 5ES TeL 071-839 3351 Telex 919159 bankeu g Telefax 071-930 9929 Tel: 4379-3249 Fox: 4379-3289 È questo il secondo opuscolo dello Serie tematica; il primo riguardavo lo protezione dell'ambiente. Ciascun opuscolo di questa nuovo serie affronta uno dei grandi settori di attività dello BEI; i due prossimi opuscoli concerneranno rispettivomente i finanziamenti della Banco fuori della Comunità e i suoi interventi per lo sviluppo delle regioni meno favorite dello Comunità. ' BEI-lnformazioni è una pubblicazione periodica della Banca europea per gli investimenti che esce contemporaneamente in 9 lingue (danese, francese, greco, inglese, italiano, olandese, portoghese, spagnolo e tedesco). Un nuovo opuscolo: «Trasporti e telecomunicazioni» Lo BEI ho pubblicato un nuovo opuscolo dello «Serie tematico» avente come oggetto lo suo attività α favore dello svi luppo dei trasporti e delle telecomunica zioni in Europa, obiettivo lo cui realizza zione è di grande importanza per il rafforzamento dello coesione comunitaria e il completomento del mercato interno; esso è corredato di corte e grafici e presenta anche i doti essenziali dell'attività globale dello BEI. BEF 42,1805 LUF 48,1805 DKK 7,89854 GRD 227,997 IEP 0,765889 PTE 129,678 USD 1,23155 Ufficio di Madrid: Calle José Ortega y Gasset, 29 E-28006 Madrid TeL 431 13 4 0 - Telex 44670 bnkeu e Telefax 431 13 83 Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles: Rue de la Loi 227 B-1040 Bruxelles - TeL 230 9890 Telex 21721 bankeu b Telefax 230 58 27 3 C Printed in Luxembourg by Imprimerie Centrale, 15, rue du Commerce, Luxembourg IX-AA-91-004-IT-C