Parrocchia Santa Lucia - Prata di Pordenone via Roma 37 - 33080 Prata di Pordenone - tel./fax 0434 620055 Numero unico domenica 17 Ottobre 2010 Arriva il quasi cinquantenne! do di tenermi pronto. Era da un paio d‘anni che sondava in modo informale la mia disponibilità: “Se sei stanco dimmelo che ti cambio domani mattina”. Anch‘io rispondevo in modo scherzoso: “Se mi dimenticate mi fate un regalo‘. Il fatto è che Meduno (da 11 anni) e Tramonti (da 8) erano e sono casa mia in senso pastorale, lavorativo, amicale, culturale. Ora è tempo di fare le valigie come titolava un giornale locale. E‘ tempo di obbedire, di ob-audire, di ascoltare in modo serio e responsabile, di trasferirmi a Prata mio nuovo gregge. Nel 91’ il Vescovo Sennen mi implorava di partire per il Kenia come missionario. Allora disobbedii spaventato, anzi terrorizzato alla prospettiva. Un’altra chiamata allora avrei sicuramente considerato con ‘orrore’: la montagna, che per me significava castigo, mancanza di stima dei superiori, giudizio di Segue a p. 2 L’omaggio del nostro Sindaco L’inizio dell’articoletto potrà sorprendere. Il fatto è che, ad iniziare dai colleghi, mi chiamano ancora ‘prete giovane’, credo per rarefazione anagrafica dei presbiteri e per il loro progressivo invecchiamento. In realtà don Fabrizio tanto giovane non è, sta approcciandosi ai suoi 50. E’ stato ordinato nel ‘87 per l’imposizione delle mani di Mons. Freschi spendendo i suoi 23 anni di ordinazione tra Seminario, come Animatore dei piccoli, San Giorgio di Pordenone, B.M.V.R. di Portogruaro e quindi Valmeduna. Così salutavo un paio di mesi fa le mie precedenti comunità, saluto di addio che ora può mutarsi in saluto di presentazione: “In Febbraio il Vescovo mi ha avvicinato dandomi una pacchetta sulla spalla e dicen- Un GRAZIE a don Danilo per i 20 anni passati fra noi; Un cordiale BENVENUTO a don Fabrizio. Manca solo una settimana all’arrivo del nuovo Parroco di Prata. In quest’occasione non posso che ringraziare Don Danilo Favro, ora Parroco Emerito, per quanto fatto in questi vent’anni di sacerdozio nel nostro territorio. Con grande dedizione, don Danilo ha saputo svolgere il suo esercizio spirituale, restando sempre vicino alle famiglie e alle loro esigenze. Il bel rapporto personale instaurato con lui mi spinge a esprimere pubblicamente il mio sentimento di gratitudine verso un uomo disponibile e apprezzato da tutti, e a porgergli i miei più sinceri auguri di pronta guarigione. Non ho invece ancora avuto il piacere di conoscere di persona don Fabrizio De Toni, che dalla prossima settimana sarà alla guida della Parrocchia. A lui, che confido di incontrare a breve, porgo il benvenuto da parte mia, dell’amministrazione comunale che guido e di tutta la cittadinanza. Sono certo che egli sarà in grado di integrarsi subito nell’attiva comunità di Prata e di svolgere quindi nel migliore dei modi la sua missione. L’amministrazione comunale si impegna a collaborare con don Fabrizio, pur rimanendo ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, e a garantire così il giusto contributo a quella che di certo sarà una sua preziosa azione all’interno della comunità di Prata. Nerio Belfanti Il sindaco 1 Segue da p. 1 incapacità. Immediatamente dopo la disobbedienza missionaria caddi in una depressione allucinante, di cui non ho fatto mai mistero. Molte cose mutarono nel mio intimo tanto da salire più tardi in montagna con una gioia e un piacere che non mi hanno mai abbandonato. E’ proprio quell’inferno depressivo che ho sofferto, che poi si è trasformato in storia di salvezza, a consentirmi oggi di essere sufficientemente libero e sereno di… andare, di togliermi di mezzo, di morire, di ripartire’’. Credo sia utile chiarire subito che il don in arrivo non possiede nulla di straordinario, è solo un poveretto che si sente amato e chiamato ad essere fratello, padre e madre di altri. Sguarnito come sono, chiedo per grazia di essere reso destinatario del dono dell’intelligenza spirituale e pastorale. Prendo la parola intelligenza nel suo significato etimologico, da intus-legere, vale a dire leggere dentro, non essere superficiali, ma accorti e sensibili per comprendere la bellezza e la verità del mistero della vita. Tale intelligenza guarda innanzitutto ciò che sta dietro le spalle, spinge lo sguardo verso il passato, cerca di fare memoria della storia che l’ha preceduta cogliendo tutti i frammenti di bene che contiene. So che Prata vanta una sequenza di sacerdoti geniali, colti e devoti; possiede antiche tradizioni e una ricchezza non comune di realtà e di iniziative ecclesiali. L’intelligenza spirituale di cui parliamo richiede di essere esercitata anche sul presente e sul futuro provando ad intuire e ad afferrare le provocazioni e le indicazioni di Dio, usualmente discrete e normali. E’ sotto gli occhi di tutti il bisogno enorme di creare comunione ad intra e ad extra, di imparare a dialogare e a tessere relazioni fraterne. Pur essendo un patito di innovazioni, amante del cambiamento e delle nuove metodologie e tecnologie, non credo nel modo più assoluto che la sal- Il Segretario del nostro Comune ci presenta l’Amico don Fabrizio Don Fabrizio è arrivato in Val Meduna e a Tramonti nel 1999 ed ha subito legato con le comunità locali di Meduno, Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, queste ultime dal 2003 in quanto in pratica le Parrocchie sono state unificate. Da subito, quale giovane parroco, ricercando ed ottenendo la collaborazione anche delle istituzioni locali, ha apportato sostanziali novità nella gestione amministrativa e pastorale delle Parrocchie, per la verità un po’ sclerotizzate da metodologie appartenenti ormai al passato. Don Fabrizio ha inaugurato l’era dell’Internet comunicando con tutto il territorio con questa tecnica innovativa. Un po’vi è stato costretto, vista la vastità del suo “feudo” e un po’ anche dalla passione per la nuova tecnologia. Per l’estensione del territorio e la scarsità di religiosi, spesso don Fabrizio ha dovuto alternarsi con diaconi e le suore di Meduno, oppure con altri sacerdoti che occasionalmente si trovavano in loco, per non far venir meno il servizio religioso molto sentito e richiesto dalla popolazione. Penso che gli mancherà molto comunque il chilometraggio a cui era abituato per star vicino ai fedeli. Indimenticabile, almeno per me, è stato il pellegrinaggio in Israele con la sua guida in un percorso di fede nei luoghi che pensavamo fossero solo presenti nel Catechismo ed invece, nonostante tutte le problematiche tra palestinesi ed israeliani, li abbiamo visti realmente come descritti nei Vangeli e nella Bibbia. Ci mancheranno molto le sue omelie, molte improntate sulle proprie esperienze personali, che ci hanno indotto a profonde meditazioni, su di noi stessi e su come affrontare le problematiche della vita. Don Fabrizio nella nostra zona montana ha svolto la propria opera sicuramente in tempi e situazioni molto difficili, però ha saputo farsi apprezzare e in un certo senso amare dalla gente per la sua facilità di comunicatore. Mi dispiace veramente che vada via, però comprendo quanto sia difficile anche per il Vescovo coprire il territorio diocesano con le scarse forze a disposizione. Auguro all’amico don Fabrizio di trovarsi bene anche a Prata dove certamente la comunità lo aspetta con comprensibile curiosità e anche con tanta fiducia. Arturo Cappello Segretario comunale di Prata Amico ed ex parrocchiano di Don Fabrizio vezza della nostra Chiesa arrivi da qualche geniale trovata. Sono del parere che, per la tenuta, la credibilità e la freschezza della struttura Chiesa, sia essenziale porre come pietra fondativa la relazione di fede. E’ dalla qualità e dalla bontà della nostra relazione con Dio che discende la qualità e la bontà delle nostre relazioni. La fede, evidentemente adulta, convinta e appassionata, deve essere l’ispirazione di ogni relazione e progetto 2 che allora avranno il profumo della gratuità e della condivisione. Detto questo, voglio sperare di avervi indirettamente rivelato le mie intenzioni e la mia volontà di muovermi in modo ‘intelligente’ iniziando dal conoscervi e dall’amarvi. Vi saluto ringraziando i tantissimi che si sono attivati per la mia accoglienza, partendo dal sorriso benevolo di Mons. Danilo. A presto! Vostro don Fabrizio Confessione, a cuore aperto, di un prete avanzato in età al Suo giovane Confratello Caro Don Fabrizio, in un primo momento la Tua nomina a parroco di Prata ha destato in me la stessa impressione di una persona a contatto con un essere quasi sconosciuto. Io ho lasciato il nostro seminario dopo 12 anni come studente e 14 come insegnate per andare a Cordenons. Non potevo quindi avere familiarità con i tanti giovani che dal 1964 si sono alternati con varie vicende, nel nostro maggiore Istituto. Si sentiva parlare dei nuovi fermenti che investivano i giovani di allora e che noi, sacerdoti da qualche tempo, incontravamo sul campo del lavoro. Non fu sempre facile il contatto e tanto meno la vita e l’attività svolta insieme. Da qui i miei interrogativi e le mie perplessità nel trovarmi a contato con un rappresentante di una generazione tanto lontana dalla mia. Ti dirò che questo stato d’animo si è subito sciolto fin dal nostro primo incontro. Non ne abbiamo fatti tanti (credo due o tre), ma sufficienti per dissipare le nebbie più o meno dense. Mi ha sorpreso la Tua capacità di ascolto. Eravamo due o tre a parlare di Prata, della parrocchia, delle attività, della popolazione. E Tu stavi attento e compreso come uno che sta ascoltando un mondo che lentamente si apriva davanti a lui. E’ quella attenzione che fa poi maturare decisioni sagge in tutti i settori della vita. E allora mi faccio coraggio e Ti presento brevemente quale sarà il Tuo campo di lavoro con le sue caratteristiche. … Troverai tanti anziani e ammalati. Suor Maria tiene un lungo elenco di persone che periodicamente lei incontra in casa o all’ospedale. Al presente sono impossibilitate ad essere presenti in chiesa, ma porta- no dentro e manifestano quella Sapienza che attinge alle celebrazioni (messa, preghiere, pellegrinaggi), ma si estende poi alla vita vissuta di ogni giorno: nella famiglia, nel lavoro ed ora nel dolore e nella sofferenza. Il contatto con queste persone Ti premetterà di comprendere la loro solida maturazione spirituale, sostenuta e guidata da preti di elevata qualità, come il nostro Don Danilo, Don Ugo, monsignor Indri, per ricordare quelli a noi più vicini. Ma dalla loro esperienza affiorano anche le personalità di coloro che li hanno aiutati a comprendere il mondo che cambiava, come don GioMaria Concina, nei primi decenni del 900 e don Giuseppe Raffin durante la seconda guerra mondiale. Sono quelli che li hanno aiutati ad essere parte attiva nella società del loro tempo. Sono gli aspetti che caratterizzano ancor oggi la personalità- non sempre manifesta- del popolo cristiano di Prata… E’ saggio e utile, a mio avviso, che Tu vada alla scoperta di questo “mondo”, non solo per una conoscenza, ma specialmente per un efficace ed aggiornata azione pastorale. In questo campo Ti potranno essere di aiuto i tanti dirigenti e imprenditori ch avvertono la necessità urgente di andare oltre le strette leggi dell’economia e del mercato, perché la Persona non si esaurisce solo in questi settori, ma –curando lo spirito-si migliora la vita in azienda, in famiglia e nella società intera. … Incontrerai le Famiglie e i Giovani. Ti sarai documentato sulla situazione soffermandoTi sulle pubblicazione “La sfida educativa” e “La prima generazione incredula”. Non sono libri da porre sui nostri scaffali, ma da meditare insieme: il primo perché espone una verità fondamentale per poter operare con efficacia: la necessità di trovarsi insie3 me parrocchia, famiglia e scuola (e a Prata non troverai difficoltà a entrare nelle famiglie dove esiste la volontà di reagire alle presente difficoltà in campo educativo) per superare l’EMERGENZA EDUCATIVA, il secondo se rivela un dato di fatto comune alla gioventù del nostro tempo non mi sembra descrivere una situazione così allarmante per il contesto di Prata perché i giovani non sono del tutto assenti nelle nostre assemblee domenicali e nella vita della parrocchia in genere. Mi sembra urgente proporre loro esperienze di vita vissuta che hanno la loro origine nella Parola di Dio, fonte di acqua viva che alimenta e ringiovanisce ogni cosa. Allora non daremo l’impressione di stare in mezzo a questo popolo per indottrinarlo o per cercare di scoprire qualche pezzo di museo, attraverso noiose ripetizioni di cose passate, ma dimostreremo anche nella vostra fatica, la bellezza di un incontro che si ripete continuamente per renderci sempre più convinti ed entusiasti.. Non ti faccio nomi di persone che incontrerai nel Tuo cammino, perché sono tanti toccati dalla Grazia di Dio. Ma sento il dovere di parlare di qualcuna: sono le SUORE, poche di numero, rese pesanti dagli anni, ma sempre preziose per il nostro lavoro e per l’impegno generosamente profuso in tutti i campi. Altre persone segnalate in questo giornale e attive in tanti campi, con generosità e senza risparmiarsi..Molte ancora che vivono la loro Fede nel silenzio e diventano preziose per l’intera Comunità, grazie al loro costante contatto con il padre di Tutti. La mia preghiera e il mio aiuto si uniscono a quello dei Tuoi nuovi parrocchiani perché Tu possa essere FORTE nella tribolazione e LIETO nella speranza. don Giacomo GRAZIE, don Danilo FAVRO don Danilo, nasce a Concordia Sagittaria (Ve) l’11 aprile 1932 e viene ordinato sacerdote il primo luglio 1956 e, subito, assume l’incarico di Vicario parrocchiale in San Marco Pordenone. Dal 1960 al ‘73 insegna al Seminario diocesano e, dal 1965 al ‘71 è Assistente diocesano Uomini di Azione Cattolica, Unione Donne, delegato vescovile per l’Azione Cattolica e Direttore Opera diocesana Esercizi Spirituali (1971-1973). Dal 1981 al 1990, è parroco a Cinto Caomaggiore e Vicario Foraneo (1981-1985). Il primo luglio 1990, diventa parroco della parrocchia di Santa Lucia a Prata di Pordenone. Uomo di poche parole ma di profonda fede don Danilo si inserisce subito nel tessuto religioso e sociale della comunità parrocchiale, che oltre a Prata Capoluogo annovera le frazioni di Prata di Sopra, Peressine e Rondover, per un totale di oltre 4200 residenti suddivisi in più di 1200 nuclei familiari. Sempre attivo nelle varie attività parrocchiali, da subito istituì il settimanale “La Nostra Comunità”, foglietto degli avvisi dove oltre che elencare le sante messe per i defunti e le varie intenzioni del fedeli, commentava le letture della domenica, rendeva noto l’attività parrocchiale, le celebrazioni solenni (battesimi, matrimoni, cerimonie importanti e offerte dei parrocchiani). Con discrezione, ma sempre vigile, affidava le attività che si svolgevano e si svolgono in Oratorio, a persone competenti e fidate. Se nella vita quotidiana sembrava poco incline al dialogo, nel diffondere la parola del Signore (prediche) era un vero “campione” e di facile e sicura comprensione. In tutte le occasioni, liete e tristi, con parole semplici riusciva a rallegrare e confortare chi l’ascoltava. Le porte della canonica e della parrocchiale erano sempre aperte e la sua presenza rassicurava quanti si rivolgevano a lui per un consiglio. Se a queste, si uniscono le settimanali celebrazioni a San Simone, Rondover, Peressine, e il primo lunedì di ogni mese, a San Giovanni, la Consacrazione della parrocchia al cuore Immacolato di Maria, a ragione, si può affermare che don Danilo, per Prata è stato un parroco di grande religiosità. Amante del bel canto, le messe erano allietate dai cori che solennizzavano le varie celebrazioni. Fra i lavori più importanti eseguiti in parrocchia nei vent’anni della “gestione” Favro, va ricordato la ristrutturazione della parrocchiale, delle trecentesche chiese di San Giovanni, San Simone e Sant’Antonio a Peres- sine e Rondover, il parco Arcobaleno adiacente l’Oratorio e, attualmente, la ristrutturazione dell’organo della chiesa parrocchiale. Lavori, che hanno comportato diverse centinaia di migliaia di euro di costi, resi possibili con contributi regionali, provinciali, della C.E.I. e dei parrocchiani sempre sensibili alle esigenze parrocchiali. Come tutti gli uomini, fin quando la salute l’ha sostenuto, come si suol dire, don Danilo è stato una “buona forchetta” (ma questo non è peccato) e, frequentemente, i parrocchiani si onoravano di averlo loro ospite. L’ultima “uscita”, l’ha fatta ad agosto quando, per qualche giorno, è stato ospite dei ragazzi impegnati nel campeggio di Fusine. Da tempo si notava la sua sofferenza e, qualche mese fa, ha dovuto arrendersi alla malattia che l’ha costretto ad “abdicare”. Ora, dopo la degenza in ospedale, è ospite in una struttura di riabilitazione a San Vito al Tagliamento, ma i parrocchiani auspicano che si ristabilisca del tutto e, quanto prima, ritorni a Prata. Per questo, su progetto del geometra Paolo Piccolo ed un costo di circa 80 mila euro, la Commissione affari economici ha approvato la ristrutturazione di un alloggio di proprietà della parrocchia dove, don Danilo Favro, potrà trascorrere la meritata “quiescenza”. Romano Zaghet Interno chiesa di Santa Lucia 4 ABBIAMO BISOGNO DI…. Che Comunità trova don Fabrizio, giungendo a Prata? Forse potrebbe sembrargli una comunità forte sul piano economico (momentanea crisi a parte), ma debole quanto a coesione sociale,incerta sul piano culturale e vacillante su quello spirituale. Di cosa ha bisogno questa Comunità? Di qualcuno che insegni a distinguere le cose che contano da quelle che non contano, le cose che rappresentano il fine della vita da quelle che sono solo un mezzo per raggiungerlo. Di qualcuno che sappia parlare ai bambini per insegnarlo e agli adulti per ricordarlo. Di qualcuno che parli la lingua semplice di chi non ha cultura, ma sappia stimolare anche quelli che l’hanno per dare ragione delle speranza che è in loro (1 Pt,1,35). Di qualcuno che ci richiami con forza alla fede di Abramo, di Isacco, di Giacobbe che erano uomini fatti e forti, non lattanti bisognosi di cibi leggeri. Di qualcuno che, invece di insegnarci che in Italia “non possiamo non dirci cristiani” ci provochi spiegandoci quanti battezzati non hanno diritto di dirsi tali. Di qualcuno che ci faccia capire che la garanzia delle nostre tradizioni sta nella forza della nostra Fede, non nelle leggi dello Stato. Non che siano mancati i maestri: da Giovanni Maria Concina a don Danilo, la parrocchia ha goduto della guida di figure di alto livello, facendone tesoro a fasi alterne. Poco dopo l’ingresso di Don Fabrizio, il 27 ottobre, la nostra comunità potrà confrontarsi con una fase importante della sua storia proprio ricordando don Concina e la sua azione pastorale e sociale. Un ‘occasione per riflettere sulla nostra storia e trovare la bussola per il nostro futuro. Arcangelo Forlin Attività della Comunità Parrocchiale VOCI E FATTI DELLA COMUNITÀ Ci presentiamo Dopo quasi dieci anni la nostra parrocchia è chiamata ad un momento di “revisione”. L’occasione ci viene fornita dall’arrivo del nuovo parroco, don Fabrizio De Toni che, ne siamo certi, entro breve sarà solamente il nostro don Fabrizio. Abbiamo pensato, per tale evento, di ripubblicare quanto scritto in un opuscolo 10 anni fa, ove elenchiamo e descriviamo le attività che si svolgono in parrocchia grazie ai numerosi gruppi che vi operano. Nel prepararlo, pensando a questo strumento come un biglietto da visita per don Fabrizio, ci siamo resi conto via via di scrivere anche un bilancio di un bel ventennio con don Danilo, presenza discreta nelle nostre attività, ma intrisa di grande spiritualità. Non nascondiamo che lo scritto, ha anche un fine tutt’altro che nascosto: sensibilizzare le persone di buona volontà perchè rispondano alla chiamata della parrocchia. A ben vedere c’è posto per tutti perchè tutti hanno qualcosa da offrire, sia essa una bella voce per cantare, leggere e lodare il Signore, umili mani che mantengono in ordine i beni della parrocchia, o tutto ciò che ognuno di noi può dare secondo la propria disponibilità o sensibilità. Buona visione. Il Consiglio Pastorale 5 LA PARROCCHIA La Parrocchia S. Lucia conta circa 5500 anime, distribuite fra Prata di Sotto, Prata di Sopra, Borgata Peressine e Borgata Rondover, quest’ultima in Comune di Porcia. La parrocchia è parte integrante della Forania di Pasiano, nella Dio- cesi Concordia-Pordenone. Nella nostra parrocchia le chiese aperte al culto sono cinque: la Chiesa parrocchiale, intitolata a S. Lucia, la chiesa di S. Simone a Prata di Sopra, la chiesa di S. Giovanni, a Prata centro, la chiesa di S. Antonio di Pe- ressine e la chiesa di S. Antonio di Rondover. Nella nostra comunità parrocchiale vi operano circa una ventina di gruppi anche se, per scarsità di persone, molti partecipano alle attività di più di un gruppo. Chiesa dei S.S. Simone e Giuda Chiesa di S. Giovanni dei cavalieri Chiesa di S. Antonio di Peressine CONSIGLIO PASTORALE Il Consiglio pastorale parrocchiale si è costituito alla fine dell’anno 2001. Attualmente, collegato alle realtà parrocchiali già illustrate, opera attraverso le seguenti quattro commissioni: Commissione Famiglia Commissione liturgia Commissione Giovani Commissione carità Il consiglio, dopo un buon inizio, ha conosciuto in questi ultimi anni una fase di stanca. I motivi possono essere molti ed è nostro preciso compito analizzarli per poter gestire il passaggio al nuovo consiglio pastorale con rinnovati stimoli e programmi. In attesa di organizzare con il parroco il rinnovo dei consiglieri confidiamo in persone di buona volontà che offrano la loro candidatura. COMMISSIONE PER GLI AFFARI ECONOMICI E’ composta da otto membri, compreso il parroco che è di diritto il presidente. Essa cura ed amministra i beni della chiesa parrocchiale; programma i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria; prevede i bilanci di spesa. Si ritrova su convocazione del parroco-presidente ogni qualvolta si presentano problemi da risolvere. In questo ultimo periodo la commissione è stata impegnata in prima linea con importanti lavori presso la casa per sacerdoti (ex abitazione Mons. Indri). Questi lavori sono necessari per garantire un minimo di vivibilità ed accoglienza a don Danilo che il ve6 scono, generosamente, ci ha lasciato per poter servire, nel limite delle sue forze, la nostra comunità. È importante sottolineare che questa commissione riesce a ben operare grazie al grande sostegno economico che i fedeli hanno sempre generosamente garantito alla nostra parrocchia. ORATORIO - S. Lucia L’Oratorio è una istituzione della parrocchia S.Lucia, è inserito nella vita pastorale della comunità parrocchiale, è teso potenzialmente a servire tutta la comunità parrocchiale ed in particolare i ragazzi ed i giovani. Dall’anno 2005 è stato redatto uno statuto ed in base a questo un consiglio direttivo formato da 13 persone (8 elette ogni 3 anni e 5 di diritto) si è dato da fare fin dall’inizio per raggiungere i fini indicati. Attualmente le principali attività che si svolgono in ambito Oratorio, grazie alla disponibilità di tante persone, sono: Catechismo ACR e ACG Punto d’incontro Gruppo giovani oratorio Club del falzin Club della scopa Laboratorio permanente Scuola di chitarra Le attività estive sono principalmente: Scuola di ricamo GREST Campeggio di Fusine Altre iniziative: Festa della famiglia Mostra presepi Incontri di formazione religiosa, a carattere parrocchiale e foraniale. La struttura può essere utilizzata anche da associazioni, enti o gruppi esterni ma che ovviamente perseguono fini non in contrasto con quelli parrocchiali. Così la struttura viene utilizzata anche da: L’associazione Altoliventina per l’insegnamento della musica Squadre di calcio amatoriale per gli allenamenti serali Gruppo alcolisti anonimi per le loro riunioni ACLI per operare sul territorio Di volta in volta alcune aule sono concesse anche per eventi unatantum quali le riunioni condominiali ecc.ecc. Fino ad ora tutto questo è sempre stato portato avanti solo con il volontariato con tutti i pregi ma anche con i limiti di questa impostazione. Dalla diocesi è già arrivato il permesso per affiancare a tutte queste persone di buona volontà, anche due custodi al fine di rendere la struttura ancora più valida ed accogliente…., ma le candidature latitano. Referente: Fiorenzo Piccolo – 348/7119751 PUNTO D’INCONTRO Noi, GENITORI del PUNTO DI INCONTRO, siamo un gruppo nato oltre 10 anni orsono che opera in oratorio,ogni domenica pomeriggio (da ottobre a maggio) come presenza significativa per tutti i ragazzi della comunità. Il gruppo è sorto in seguito all’invito fatto in occasione delle MISSIONI in parrocchia, dagli stessi sacerdoti-formatori, constatando una struttura funzionale (oratorio) sia per attività pastorali (catechesi, conferenza, cineforum), che educative. Molti genitori della comunità hanno colto questa “sfida” come opportunità per creare un ambiente educativo adatto ai propri ed altrui figli ed aprire nuove relazioni in un contesto sociale che andava pian piano trasformandosi. Come spesso succede agli entusiasmi iniziali è subentrato un senso di frustrazione motivato dal fatto che venivano a mancare chiarezze negli obiettivi comuni e incapacità nel percorrere strade nuove che potessero diventare impegnative e coinvolgenti. Tuttavia, nonostante le difficoltà che puntualmente si presentano qualora si cerchi di interessare nuove presenze, noi sentiamo la necessità di non mollare proprio per le relazioni e le amicizie costruite. Lavorare insieme alle altre componenti della comunità parrocchiale e istituzionale è lo scopo, infine, che ci prefiggiamo per riuscire a leggere e a capire i bisogni di una realtà territoriale complessa che, grazie alle nuove presenze intra ed extra comunitarie, sta velocemente cambiando e richiede attenzioni e “sguardi” plurali. Referente: Daniela Basso – 0434/620290 Pellegrinaggio a Madonna del Covolo di Crespano 7 GRUPPO CARITÀ Nella nostra parrocchia alcune persone dedicano un po’ del loro tempo a visitare gli ammalati e gli anziani,nelle famiglie o nelle case di riposo. Durante l’anno si ritrova periodicamente per aggiornarsi sulle varie situazioni soprattutto in occasione delle feste principali Santa Pasqua e Santo Natale per preparare e far giungere a tutte le persone anziane o ammalate gli auguri e la vicinanza della parrocchia. Altre occasioni di incontro, per preparare e organizzare la festa della Madonna di Lourdes in febbraio e la nativita’ di Maria l’otto settembre, una gita/pellegrinaggio prima della S.Pasqua e uno a settembre presso un Santuario Mariano. I referenti del gruppo sono Sr Maria e Paolo Nardo. Ricordiamo che in parrocchia esiste anche un gruppo dell’UNITALSI che collabora con la forania nell’organizzare i pellegrinaggi diocesani a Lourdes, Loreto e Fatima. GRUPPO MISSIONARIO Il gruppo Missionario è sorto a Prata circa 35 anni fa ed è formato da 30 – 35 persone. Ci si ritrova in chiesa ogni primo giovedì del mese per la Santa Messa o per l’adorazione eucaristica: è l’occasione per pregare per le missioni e per le vocazioni. Al termine di ogni incontro leggiamo le lettere che ci arrivano da i mis- CLUB DELLA SCOPA Un gruppo di circa 20 signore, autodefinitosi “club della scopa” garantisce la pulizia dei locali, con un turno mensile. Se vuoi unirti a loro chiama Giuliana Radin (0434/621865) CLUB DEL FALZIN Un gruppo di giovani (più o meno) cura la gestione delle aree esterne, lo sfalcio dell’erba ed i piccoli lavori di manutenzione ordinaria. Se vuoi trascorrere un sabato all’aria aperta, in maniera costruttiva, chiama Giorgio Dei Negri (0434/621865) sionari in contatto con noi e sparsi nel mondo (Congo – Sudan – Uganda – Brasile – India – Ecuador – Mozambico – Albania – Benin – Egitto – Kenia – Thailandia – Etiopia). Sempre al termine di ogni incontro raccogliamo delle offerte volontarie in denaro che utilizziamo per aiutare i missionari che ci scrivono con richieste varie. Ogni anno vengono raccolti in media circa 16 – 17000 Euro da offerte volontarie. L’impegno più importante resta comunque la preghiera a sostegno di tutte le missioni, sia personale che in gruppo. Se sei interessato chiama la signora Elisabetta Basso e lei ti illustrerà meglio il gruppo (tel. 0434 620020) Gruppo pulizie della chiesa Tutti noi vogliamo la nostra casa bella e pulita e di quella del Signore chi se ne occupa? In parrocchia, forse non tutti sanno che esiste un gruppo di volontarie che ogni settimana, più o meno a turno, cura la pulizia di tutte le nostre chiese, le quali sarebbero certo meno accoglienti se fossero trascurate e sporche. Certamente con l’aiuto di altre volontarie i turni potrebbero diventare più leggeri, quindi se volete dare una mano chiamate per la chiesa di: 8 - Santa Lucia la sig.ra Giordana Zamai Burini (tel. 621004) - San Simone la sig.ra Anita Nardo-Puiatti (tel. 610623) - San Giovanni la sig.ra Elisa Reato-Maccan (tel. 621467) - Sant’Antonio a Peressine la sig.ra Francesca Verardo - A Rondover la sig.ra Maria Sist SUOR IMMACOLATA dopo 15 anni di servizio nella nostra parrocchia si ritira nella Casa delle Suore a Crespano. La sua e stata una presenza preziosa nella nostra Comunità. Donna saggia, sapeva valutare le varie situazioni in cui venivano a trovarsi le persone e con la capacità di ascoltare e di mettersi in sintonia con chi l’avvicinava, riusciva ad essere efficace ...Saranno in tanti a rammaricarsi per la Sua partenza. Anche nella nuova residenza, suor Imma- colata avrà modo di far valere le sue preziose qualità a favore delle Consorelle e delle persone che incontrerà. Da parte nostra, un GRAZIE di cuore e una preghiera perché il Signore la benedica sempre e Lei non dimentichi mai quella che è stata anche la “sua” Prata per tanti anni. GRUPPO CATECHISTI Il gruppo è composto da 20 persone che si rendono disponibili a questo servizio dedicato ai ragazzi dalla II primaria alla III secondaria di I grado. Questi sono suddivisi per fascia d’età, in gruppi non molto numerosi (in media 14 unità) e s’incontrano in orario pomeridiano, nei giorni liberi dagli impegni scolastici (rientri), per una volta alla settimana. Un educatore adulto segue i giovani post cresima delle superiori, che si riuniscono di sera, ogni settimana. I catechisti, una volta al mese, verificano le attività svolte e programmano collegialmente i momenti forti dell’anno liturgico (Avvento e Quaresima) e gli incontri con i genitori. Inoltre, periodicamente, (ogni settimana o a settimane alterne) si incontrano per gruppi della stessa età, per stilare il lavoro da svolgere. I catechisti, altresì, partecipano ai corsi di formazione promossi sia dalla diocesi sia dalla forania, ai ritiri di Avvento e di Quaresima, agli incontri di inizio e fine anno catechistico, indicati dall’ufficio catechistico diocesano. Ogni catechista, a seconda del tema inerente l’anno di appartenenza del gruppo, aderisce agli incontri di preghiera e di riflessione, in seminario e/o in altri luoghi, presenziati e condotti da guide spirituali, indicate dagli operatori dell’ufficio catechistico. I catechisti promuovono diverse iniziative a favore dei bambini, in modo che la catechesi diventi esperienza di incontro sia fra pari, sia come comunità cristiana (novena, via crucis, celebrazioni eucaristiche...). L’obiettivo primario del fare catechesi, è inteso dal gruppo, come strumento educativo e formativo per far crescere nei bambini, nei ragazzi e nei giovani, la consapevolezza che l’Amore ricevuto nell’incontro personale e comunitario con Gesù, può essere tradotto nella quotidianità, per maturare atteggiamenti e scegliere comportamenti che avvicinino sempre più fede e vita. CORI PARROCCHIALI Qualcuno ha detto: “Chi canta prega due volte!” Nella nostra Parrocchia, per fortuna, c’è tanta gente che ha preso sul serio quest’affermazione. Infatti, molte delle nostre Messe sono allietate da cori, alcuni spontanei, altri più organizzati. “Voci nuove” sono sempre gradite, anzi graditissime e la scelta è numerosa; se sei interessato, di seguito troverai alcuni referenti. Non pensare di essere stonato, fino a quando non hai provato! Quindi per la Messa: del sabato sera chiama Mariella Boer (0434/610569) delle ore 8.00 chiama Lauretta Basso (0434/621271) delle ore 9.30 chiama Agnese Puiatti (339/7503054) delle ore 10.30 chiama Colomba Basso (0434/620682) GRUPPO DEI LETTORI Anni fa questo gruppo era talmente numeroso che erano necessari dei turni. C’erano anche dei momenti di ritrovo. …Bei tempi! Ora il gruppo si è un po’ ristretto e spesso si fatica a trovare persone che leggano a certe messe. Eppure anche leggendo in chiesa si può dare il proprio contributo 9 alla comunità parrocchiale. Ci sarebbe bisogno di “voci nuove”. Unica referenza: saper leggere! Azione Cattolica Italiana Siamo un’associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede e l’annuncio del Vangelo. Il nostro fine è l’educazione alla fede, che si concretizza nella formazione umana e cristiana della persona, attraverso attività di gruppo diversificate per età. La storia della nostra associazione nella parrocchia di Prata risale agli anni sessanta, per poi perdersi con gli anni 70, fino a quando, alla fine degli anni 80, qualche giovane, fatta ricchezza di esperienze di fede e di gruppo vissute al di fuori della parrocchia, sentiva la voglia di provare a rimetterla in piedi partendo dall’ACR. Attualmente sono coinvolti nell’attività di gruppo dell’ACR (rivolta ai ragazzi) circa 40 ragazzi delle elementari (6-11 anni) e delle medie (12-14 anni), mentre per l’ACG sono circa 20 giovani, rivolta ai giovanissimi delle superiori di Prata in collaborazione con l’ACG di Maron, sono presenti due gruppi, uno attivato nell’anno associativo appena trascorso, e uno attivato da 3 anni che si sta preparando ad iniziare il cammino di formazione per diven- tare educatori. Ciascun gruppo è seguito da educatori (5 per l’ACR) ed animatori (2 per l’ACG) di età compresa fra i 18 e 26 anni. Le attività ACR sono svolte tutti i sabati pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00, mentre per l’ACG una sera della settimana (in base alle esigenze del gruppo) dalle 20.30 alle 22.30. Da due anni collaboriamo anche con l’associazione “la nostra famiglia” di San Vito per l’inserimento di un ragazzo disabile, residente a Prata, nel gruppo di suoi coetanei. GRUPPO PARROCCHIALE GIOVANILE E’ un percorso iniziato circa tre anni fa, qualcuno direbbe per caso ma noi diciamo che è nato tutto dalle esigenze di noi giovani. Siamo un gruppo di circa 18 ragazzi, dalla prima superiore ai primi anni di lavoro e università, che si riunisce ogni lunedì sera in oratorio sotto la guida di una figura adulta: il nostro Sergio. Ed è proprio Sergio che ci propone un tema serale (un discorso del papa, una preghiera, un brano del Vangelo..) e poi ci confrontiamo, condividiamo le nostre esperienze, i dubbi, le speranze; consapevoli che tra noi c’è un Dio che ha un’immenso progetto d’amore. Un anno ci siamo definiti astri nel mondo, poi sale e luce della terra, insomma siamo giovani che vogliono “irraggiare” tutta la comunità e splendere contagiando chi ci sta attorno. Referente: Sergio Zanette- 3348220891 GREST Il GREST “gruppo estivo” o, come piace a noi, “grande estate” è un’attività che la parrocchia offre nel periodo di fine giugno inizio luglio. L’esperienza, che coinvolge oltre un centinaio di bambini e una quarantina di animatori junior e senior, si ripete ormai da quattro anni con grande successo. In questo facciamo affidamento ai sussidi offerti dal Movimento Giovanile Salesiano dai quali ricaviamo la storia guida dell’intero GREST. Le giornate sono scandite dal momento della preghiera al mattino al quale segue la divisione dei bambi- 10 ni nei vari laboratori e si concludono, dopo una breve pausa-merenda, con un’oretta di giochi a tema. Si tratta di un’esperienza impegnativa e importante, molto sentita da parte di tutta la comunità. Referente: Alessandra Cereser - 0434/621292 MAMME: L’ESPERIENZA E LE ASPETTATIVE PER IL FUTURO DEI FIGLI Sono appena nati, ti volti un momento e già sono volati via. Il miracolo della nascita dura un attimo e la vita scorre veloce sotto i tuoi occhi. Lo scorrere di questa vita è il viso dei figli che ogni giorno cambia. Li vedi correre, giocare, andare a scuola e vorresti essere li anche tu partecipe delle loro gioie e sofferenze, per le quali ti rivolgono uno sguardo desideroso di comprensione e abbandono. Figli desiderosi di vedere l’amore del padre verso la madre e viceversa, credendoli i migliori del mondo. Come madre vorresti sempre dare il meglio ai tuoi figli ma non è sempre possibile, perché man mano che crescono si allontanano e allora nasce la paura di quello che potranno trovare per strada, che non sempre sarà positivo; ma la consolazione di una mamma è la speranza di aver seminato il buon seme dell’amore di Dio nella fede data, nella preghiera recitata insieme prima della nanna, i segni della croce fatti durante il giorno come piccole preghiere. Ma quali aspettative abbiamo nei nostri figli? Con certezza desideriamo dei ragazzi con grandi valori, in ambito umano e religioso. Con ferme regole che partendo dalla famiglia continuino con la scuola e in tutti gli ambiti sociali. È fondamentale scoprire l’importanza educativa per la crescita e il futuro dei nostri figli, il rispetto per gli altri, la condivisione, il messaggio cristiano, ed è attraverso tutto questo che confidiamo nei nostri ragazzi perché contribuiscano ad accrescere il paese e la comunità, in un tempo come questo dove i valori e gli interessi sembrano altri. Abbiamo nella nostra parrocchia dei buoni pastori che ci stanno aiutando con la loro presenza e la parola di Dio a seguire un cammino di fede e di unione. Confidiamo di poterli avere sempre al nostro fianco e a quello dei nostri figli per costruire una comunità sempre più unita. Gesù ci dice che il comandamento più grande è l’amore verso Dio e verso il prossimo, e che per aiutare gli altri dobbiamo essere capaci di donare quando è necessario anche il nostro tempo, solo così saremo veramente cristiani. Troppa fretta hanno le mamme di oggi, ma è fondamentale far entrare questi messaggi nel cuore dei nostri figli e ricordargli che gli siamo sempre vicine. LE MAMME 11 Il lavoro all’appartamento di don Danilo e in canonica. La storia delle nostre settimane. L’APPARTAMENTO DI VIA ROMA Le passate settimane ci hanno visto impegnati in modo del tutto inatteso e che non era nelle nostre previsioni. La sola mancanza di don Danilo, avvenuta così improvvisa, portava con sè un vuoto non facilmente colmabile in poco tempo, anche a causa di personale già impegnato o ridotto nella sua efficenza a causa di acciacchi o dell’età. Sorgeva poi l’urgenza di dare una risposta al desiderio espresso da don Danilo, di rimanere con noi, in aiuto al nuovo parroco. Desiderio accolto con favore per la considerazione e la stima raccolte nei 20 anni di servizio a Prata e per il fatto che don Danilo e don Fabrizio avevano manifestato l’intenzione di lavorare insieme. Ma dove si sarebbe stabilito il vecchio parroco? La canonica, per la disposizione delle stanze, non si prestava ad accogliere i due sacerdoti. Restava il locale, di proprietà della parrocchia, suddiviso in due appartamenti (uno dei quali abitato, dopo le necessarie modifiche dalla famiglia di Giorgio Dei Negri) e l’altro da ristrutturare completamente per ottenere una abitazione decorosa. Don Danilo accolse questa soluzione, non da rassegnato, ma pienamente compreso e contento. Si cominciarono così i lavori studiati assieme nella riunione del 31 agosto 2010 della Commissione Affari Economici (presenti i signori Altinier Antonio, Nardo Paolo, Nardin Osvaldo, Diana Vincenzo, Fasan Daniele, Padovan Paola; assente giustificato Forlin Arcangelo). Il progetto del lavoro è realizzato dal geom. Paolo Piccolo. I lavori prevedono: 1. installazione di una piattaforma esterna a movimento verticale; 2. demolizione parete per allargare il bagno, resa necessaria per facilitare l’accesso a persone con difficoltà motorie; 3. sostituzione delle porte interne, visto lo stato di degrado; 4. isolamento termico all’interno, dovendo rifare l’impianto elettrico e la pavimentazione; 5. sostituzione degli avvolgibili del fabbricato e dei serramenti per l’alloggio di don Danilo; 6. impianto di condizionamento. Vengono predisposti i tubi per attivare l’impianto; 7. centrale termica. Si decide per l’installazione di due caldaie. Per l’esecuzione del progetto si è ricorsi alle persone che già collaborano con la parrocchia nelle opere di manutenzione: muratori Pujatti GianMario - Vedovato Sante; idraulico: Pujatti Giorgio; elettricista: ditta ARGE di Corazza Geremia e di Pujatti Arduino. Una segnalazione particolare merita il geom. Antonio Altinier sempre pronto alle tante chiamate e presente a tutto. Dove non può di persona lo fa con la sua macchina fotografica che si rivela preziosa come in questi casi. I LAVORI IN CANONICA Come avviene quasi sempre, in occasione di cambio dell’inquilino si provvede ad imbiancare l’appartamento. Nel caso della canonica lo stabile serviva anche ad aule di catechismo o ad incontri di diverse associazioni. Si è così ritenuto opportuno rinfrescare l’intero fabbricato fidandoci della bravura del pittore Eliano Pujatti e della sua squadra. Il risultato è apprezzabile. Per l’alloggio del clero, dietro indicazione di persone competenti e - fra tutte - la signora Giordana che da anni presta la sua opera in canonica, è apparso necessario sostituire la vecchia cucina (diversi elementi erano ormai quasi fuori uso) con una nuova della Maior-Cucine di S.Cassiano, appoggiandoci al consiglio e all’aiuto della famiglia del sig. Bonifacio Bortolotto. Alla fine di questa esperienza, portata avanti in circostanze eccezionali per il poco tempo a disposizione e l’urgenza di provvedere, è doveroso dire un GRAZIE di cuore alle tante persone che hanno aiutato, primo fra tutti don Luigi Nonis e don Gianni che ha dimostrato resistenza e capacita’ di ripresa. E un Grazie anticipato a quanti vorranno darci una mano a sostenere le spese di tutto. 12 Don Giacomo Marson