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VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
RIUNIONE DEL GIORNO 18 DICEMBRE 2003
N. 20
In data 18.12.2003 alle ore 18.30 presso la Sala Civica al piano terra della Rocca di Riva del
Garda si è riunito il Consiglio comunale, in seduta pubblica.
All’appello iniziale, effettuato dal Segretario su invito del Presidente, risultano presenti i signori:
- MATTEOTTI Paolo - Sindaco
- LOTTI Stefano - Presidente
- ZUCCHELLI Paolo
- DAVES Carlo
- BERTOLDI Pietro
- BRUNELLI Maria Flavia
- LOTTI Clara
- BENAMATI Tomaso
- VALANDRO Salvador
- CALZA’ Mario
- PERINI Giovanni
- MANZONI Marco
- TONELLI Giancarlo
- TORBOLI Giovanni
- GRAZIOLI Luca
- MATTEOTTI Pietro
- LORENZI Emanuela
- LORENZI Patrick
- ZAMBOTTI Pier Giorgio
- PRATI Lorenzo
- DE MATTIA Alessio
- MODENA Carlo
- RAVANELLI Giuseppe
Risultano assenti i Consiglieri signori:
- MIRANTE MARINI Girolamo
- ANDREOZZI Renato
- MUNARI Emilio
- GENTILINI Ivo
- FRIZZI Rocco
- BOMBARDELLI Ivo
- DELAINI Aurelio
Partecipa il Segretario Generale del Comune, signor Alfredo Righi.
Partecipano alla riunione gli Assessori Adalberto Mosaner, Luigi Marino, Enzo Bassetti, Mauro
verbale 18.12.03 / 1
Grazioli e Marco Tanas.
Ai sensi dell’art. 1 - 3° comma del Regolamento Interno per le adunanze del Consiglio comunale
sono stati chiamati ad assistere all’adunanza, per i relativi punti di competenza, il dipendente del
Settore 4 – Area della Programmazione, Bilancio e Contabilità – dott. Paolo Franzinelli.
Riconosciuto il numero legale degli intervenuti, essendo presenti n. 23 Consiglieri comunali, il
signor Stefano Lotti, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la
riunione per la trattazione dei seguenti argomenti, indicati nell’ordine del giorno emanato con
avviso dd. 18.12.2003, regolarmente notificato ed allegato sub lettera A), come segue:
7. APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL COMUNE DI RIVA DEL
GARDA PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2004 DELLA RELAZIONE
PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2004-2006
E ALTRI ALLEGATI (relatore Assessore Bassetti)
8. CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI RIVA DEL GARDA:
APPROVAZIONE VARIAZIONE N. 2 AL BILANCIO DI PREVISIONE
DELL’ESERCIZIO 2003 (relatore Assessore Bassetti)
9. CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI RIVA DEL GARDA: ESAME ED
APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2004 (relatore Assessore Bassetti)
Presidente
Ricordo che gli scrutatori sono i Consiglieri Tonelli e Ravanelli.
Invito il Consiglio comunale alla prosecuzione della trattazione del punto n. 7 dell’ordine
del giorno. Stava parlando il Consigliere Matteotti, prego.
Consigliere Matteotti Pietro
Riprendo. Ieri avevo appena cominciato l’intervento, parlando innanzitutto della scarsa
trasparenza di quest’Amministrazione. Mi dispiace dover riprendere il discorso perché
consideravo finito quel capitolo; ripeto ancora che mi dispiace, come ho già detto anche al
Sindaco, dover ritornare sull’argomento. Se vi ricordate ieri avevo soltanto fatto notare come,
negli anni scorsi, sia con la Giunta precedente che addirittura con le Giunte che l’hanno
preceduta, in sede di discussione del Bilancio, non venivano lesinati ai Consiglieri i documenti
che sarebbero poi serviti per la discussione ed io, soprattutto, facevo riferimento al Piano Opere
Pubbliche, che fino alla seduta dell’anno scorso che doveva approvare il Bilancio, quindi quella
di gennaio, veniva fornito ai Consiglieri nella sua versione integrale. Come ho già avuto modo di
dire ieri, non è strettamente obbligatorio, ma visto che questo documento comunque c’è, perché è
il documento con cui gli Uffici, di fatto, proseguono poi nel lavoro durante l’anno e seguono le
indicazioni che sono, in questo brogliaccio interno, previste, non vedo perché da quest’anno non
sia stato consegnato, visto che c’è la famosa e sempre sbandierata da tutti non so più quante
volte, “continuità”, e visto che ci dovrebbe essere anche la famosa, come dicevo ieri,
“trasparenza”.
Questo documento non è stato fornito: avevo chiesto ieri - non c’era il signor Segretario
c’era la signora Segretaria - formalmente, in premessa all’intervento, che fosse fornito a tutti i
Consiglieri. Oggi a mezzogiorno e mezzo ho ricevuto la convocazione per il Consiglio, quindi
non c’era nessun aggravio di spesa, non c’erano messi comunali che dovevano andare in giro per
la città a vuoto, oppure rifare il giro e quindi c’era benissimo la possibilità di consegnare questo
documento insieme alla convocazione urgente del Consiglio comunale firmata dal Presidente del
verbale 18.12.03 / 2
Consiglio stesso. Non avendola trovata ho telefonato in Comune; ebbene, il Segretario era
impegnato in un Concorso, la Segretaria anche ed alla fine comunque mi hanno passato la
Segretaria, che mi ha detto che aveva ricevuto l’ordine di non fornire ai Consiglieri questo
documento del Piano Opere Pubbliche. Naturalmente l’ordine deve essere venuto da un livello
superiore, presumo. Quindi io vi dico molto semplicemente questo: siccome non tollero questo
sistema - vorrei che sentisse anche il Sindaco per la verità, immagino che l’Assessore alle Opere
Pubbliche stia chiedendo al Sindaco di che documento si tratti, perché magari lui non lo ha
neanche visto, ma comunque, immagino!
Presidente
Consigliere, per cortesia, evitiamo alle provocazioni, grazie.
Consigliere Matteotti Pietro
Allora Presidente, provocazione per provocazione….
Presidente
No, la mia non è una provocazione, abbia pazienza. Prego.
Consigliere Matteotti Pietro
Io ho tutta la pazienza di questo mondo; dico solo una cosa, che il mio intervento durerà
15 minuti se avrò in mano quel documento, altrimenti dovrò per forza di cose spiegare ai
Consiglieri delle cose che sono di difficile interpretazione non avendo sotto mano questo
brogliaccio, per cui vedete un po’ voi! Ebbene, poiché il Municipio dista 300 metri dalla sede in
cui siamo, non vedo il motivo e il problema che ci sia ad inviare il messo di turno, l’Assessore di
turno o quello che è, a ritirare questo documento e a fornirlo ai capi gruppo del Consiglio
comunale. Per cui vedetevela un po’ voi….
(VOCE FUORI MICROFONO)
No, assolutamente. Vi ho solo detto che purtroppo se non ho in mano certe carte non posso
essere così veloce come voi vorreste e come vorrei anch’io, perché non ho neanche voglia questa
sera.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Presidente
Chiedo scusa, non può intervenire così.
(VOCE FUORI MICROFONO)
D’accordo, accetto il fatto personale, prego Consigliere Matteotti. Vada pure avanti.
Consigliere Matteotti Pietro
MI dispiace contraddire il Consigliere Torboli, non c’è nessuna offesa al Consiglio; va
bene, invece che spiegarvelo vi dico che cosa si legge fra le carte, però naturalmente devo citare
delle carte che voi non avete sotto mano; magari voi questo documento l’avete. Io so che alcuni
Consiglieri di maggioranza ce l’hanno, ma questo è un altro paio di maniche. Comunque non
capisco questo sistema di mettere lì una carta, farla sparire….
Presidente
Scusi, Consigliere, posso? Il Sindaco ha chiesto un attimo di interloquire con Lei, ne ha la
possibilità? Sospendo un attimo l’intervento; prego, a Lei la parola, Sindaco, visto che qui è
chiamata in causa direttamente la Giunta, perché gli Atti erano quelli che c’erano. Prego.
Sindaco
verbale 18.12.03 / 3
La cosa è anche divertente, perché nessun Consigliere di maggioranza ce l’ha. Io ho
ricevuto; c’è qui il dottor Franzinelli che può confermare, se mi ascolta, che io ho ricevuto da lui
questo documento l’altro ieri: non lo avevo richiesto, perché non è un documento fondamentale.
Ho chiesto se potevo tenerne una copia e me la sono tenuta, questo documento ce l’hanno anche
due Assessori. Non è un documento sostanziale, obbligatorio, comunque se mantiene fede alla
sua promessa io Le do la mia copia subito. Sul momento.
Consigliere Matteotti Pietro
Devono averla tutti i capi gruppo.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Sindaco
Se è per finire io Le do la mia copia, ci sono su un paio di disegnini. Ci sono anche gli
appunti che mi sono fatto.
Presidente
Chiedo, scusa, credo che più di questo non si possa fare. Il fatto che poi si voglia imporre
a qualcuno; chi la vuole è qui. Punto, prego continui pure, adesso gliela porterà addirittura il Vice
Sindaco. Prego. Ripeto solo che questi non sono documenti ufficiali, sono documenti ad uso
interno, perché la Legge che abbiamo recepito lo scorso anno prevede quello che c’era agli Atti.
Solo per chiarire, non perché “io ce l’ho – io non ce l’ho”, chiaro per tutti, Consiglieri, vero?
Perfetto, prego Consigliere.
Consigliere Matteotti Pietro
Quando lo avete dato anche agli altri va bene il quarto d’ora; ma che discorsi sono?
(VOCE FUORI MICROFONO)
Presidente
Consigliere Matteotti vuole proseguire?
Consigliere Matteotti Pietro
Lei mi deve spiegare…
Presidente
Consigliere Matteotti vuole proseguire l’intervento? Consigliere Matteotti. Consigliera
Brunelli, per cortesia!
(VOCE FUORI MICROFONO)
Consigliera Brunelli Le tolgo anche il microfono oltre che la voce!
Sindaco
Comunque, sempre ai fini di una discussione serena, anche se non lo è assolutamente, ma
per guadagnare tempo e senza ripetere le cose, devo dire che qui non c’è niente di nuovo; io ho
dato l’autorizzazione - alcune copie le farò personalmente e ringrazio l’Assessore Mosaner - a
fare alcune copie per i capi gruppo che ne volessero una. Questo sempre per risparmiare tempo;
ripeto mi sembra un po’ ridicola la cosa ma se è per risparmiare tempo va bene.
Presidente
Ecco, se la questione è chiusa io invito di nuovo il Consigliere Matteotti a proseguire il
suo intervento. Se vuole chiudere il suo intervento e aspettare…
verbale 18.12.03 / 4
Consigliere Matteotti Pietro
Poi mi dovrete spiegare, magari fuori dal Consiglio, come mai fino alle 5 non si poteva e
adesso, improvvisamente, solo perché vi ho detto che in un quarto d’ora da quando consegnate e
lo ripeto, da quando consegnate un quarto d’ora, solo per quello è saltata fuori, comunque va
bene.
Allora, collegamento Riva – Rovereto, sarò di parola. Da quando è consegnata la signora
con la clessidra, 15 minuti, visto che magari in Consiglio comunale o ad Arco usano la clessidra,
va benissimo.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Sì, ma anch’io, allora Lei signora mi deve spiegare come mai non ci hanno dato le carte che
volevamo, perché voi magari lo conoscete perfettamente il Piano. Non ne avete bisogno, ho
capito. Non ne avete bisogno, per voi è a scatola chiusa, perfetto.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Per quanto riguarda ieri stavo parlando del collegamento Riva - Rovereto, poi il Presidente
sosteneva che non faceva parte, per forza, nella relazione del Sindaco c’è una riga sul
collegamento con Rovereto, si vede che per questa Giunta l’importanza del collegamento è pari
ad una riga su 52 pagine, ma questo è un altro paio di maniche e comunque vi dico che il
Consiglio comunale, lo ha ripetuto anche qualche Consigliere che ha parlato prima di me, ha
avuto, nella passata legislatura, una posizione molto ferma sul collegamento con Rovereto, ha
approvato un documento uguale a quello del Consiglio comunale di Arco e uguale a quello del
Consiglio comunale di Torbole. In tale documento si parlava espressamente di questa soluzione,
che s’identificava come la migliore fra le 4 presentate dalla Giunta, di questo famoso tunnel
lungo.
Posso dire che, poi ci sono i Comitati che stanno lavorando; c’è anche un Comitato che
vuole il tunnel lunghissimo, da Loppio alla Busa, ma, insomma, secondo me non è quella la
soluzione. Ho predisposto un progetto alternativo: questo progetto alternativo sul collegamento
con Rovereto, secondo me, può risolvere la situazione attuale che è in assoluto stand by, va
incontro anche alle esigenze della Provincia, oltre che a quelle dei Comuni, perché consente di
avere un collegamento decente, sicuro, agile, con la Vallagarina. Lo illustrerò, se vorrà
ascoltarmi, all’Assessore Provinciale competente, quindi non prendetevela sul fatto che non lo
illustro in Consiglio comunale, ma è chiaro che vado in cima alla piramide e non voglio
bruciarlo. Questo perché, nonostante tutte le dichiarazioni, non vediamo, con questa
maggioranza, che venga dato alcun tipo di spazio alle proposte - non parlo del tunnel in questo
caso - a quelle delle opposizioni che abbiano a volte buon senso. Mi riferisco a qualche
discussione anche sui parcheggi, sugli emendamenti eccetera. Quindi io ho questo progetto
alternativo, lo illustrerò all’Assessore Grisenti e poi vedremo se si può risolvere, una volta per
tutte, il problema.
Urbanistica: ho sentito, nella relazione del Sindaco, che si fa riferimento alla revisione
normativa del P.R.G., che era stata affidata dalla Giunta precedente all’architetto Giacomoni.
Chiedo all’Assessore a che punto siamo, visto che in qualche dichiarazione, anche negli ultimi
Consigli o in Commissione urbanistica, sembrava che fosse imminente e che potesse poi quindi
essere portata, credo che debba passare dal Consiglio comunale o portata in Commissione
Urbanistica per una verifica di queste normative, che dopo un anno dall’entrata in vigore del
P.R.G., sono alquanto complicate, sono farraginose, rallentano il lavoro dell’Ufficio, lo
complicano al punto che c’è necessità di ricorrere ad interpretazioni legali e così via. Visto che
parliamo di urbanistica insisto in quella richiesta - poi eventualmente faremo un O.d.G. nel
secondo intervento - di modifica di quel vincolo urbanistico che è stato inserito dalla Giunta
Provinciale, con il parere negativo della Giunta comunale e non solo della Giunta comunale, ma
con una letteraccia del Sindaco Malossini e con un’altra letteraccia del Vice Sindaco reggente,
quando la Giunta Provinciale, nonostante questi pareri assolutamente contrari ha posto
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sull’abitato di Campi, i tecnici presenti lo sanno, un vincolo di carattere urbanistico di tutela
urbanistica.
Di questo vincolo gli abitanti di Campi non sentivano alcuna necessità e naturalmente
questo vincolo, lungi dal dare la possibilità di eseguire dei lavori, dei progetti sull’abitato di
Campi senza ulteriori oneri e balzelli, costringe gli abitanti che ricadono in questa zona - che è la
zona alta, la zona intorno alla Chiesa, via della Luna eccetera - anche solo per cambiare una
finestra o per modificare un foro o un serramento a presentare la relativa richiesta in Provincia.
Quindi noi avevamo fatto anche un’interpellanza a questo proposito: non so se il Sindaco, il Vice
Sindaco, insomma, qualcuno della Giunta aveva risposto, per la verità non con molto fair play,
dicendo che il richiedente si doveva rivolgere all’ex Vice Sindaco, perché in tutto il suo
interregno era stato posto questo vincolo.
Il Vice Sindaco aveva già spedito in Provincia una lettera dicendo che il Comune di Riva
si sarebbe opposto; poi ci sono state le elezioni, a cavallo delle elezioni non è successo niente.
Noi diciamo, molto semplicemente, una cosa: è vero, oggi c’è questa delibera della Giunta
Provinciale, ma le delibere della Giunta sono come le delibere del Consiglio comunale: basta
farne una uguale e contraria per rendere non operanti e, quindi noi chiediamo, in questo
Consiglio che venga fatto un O.d.G. che inviti o impegni - quello che è - la Giunta ( questo è
tutto un giro assurdo) di Riva a chiedere alla Provincia la revoca della delibera; si chiede quindi
una nuova delibera che dice, sostanzialmente, che la delibera fatta solo perché c’era un Assessore
all’Urbanistica che aveva un colore rosso pallido, o verde azzurro, non so di che colore era, che
era anche il Vice Presidente della Giunta Provinciale e che adesso, per fortuna, non ha più questo
vincolo; per questo quella delibera va eliminata. Il colore della Giunta Provinciale mi spiegate
che è più bianco di prima, perfetto. Quindi questo molto semplicemente.
Sempre per l’urbanistica: per quanto riguarda il parco Lido, area ex Autostazione, qui c’è
un progetto che risulta dalle schede, che ovviamente poi commenteremo, che era il progetto
cosiddetto della “sistemazione delle aree esterne al Palazzo dei Congressi”. Questo progetto, in
una prima, seconda, terza, quarta versione era stato impostato dall’Amministrazione comunale,
dagli Uffici, da due consulenti esterni, per risolvere intanto un problema di decoro degli spazi,
che a quel tempo non c’era e anche per sistemare adeguatamente l’area in vista del famoso
summit dei Ministri degli esteri. Nella quarta versione era stato licenziato dalla Giunta e dalle
Commissioni: è stato soltanto parzialmente realizzato, secondo me; nelle schede, nello schema
presentato non troviamo alcun riferimento. Può darsi che ci sia, io me le sono lette, ma nemmeno
nella relazione del Sindaco, per la verità, troviamo alcun aggancio alla soluzione del problema
dell’ex autostazione. Mi è stato detto - naturalmente ci sarà chi lo nega - che non c’è più la
necessaria unanimità sul progetto diciamo così, tra Ufficio Tecnico comunale e i due consulenti e
si sta cercando di apporre qualche modifica sulla destinazione degli spazi, soprattutto quelli
intorno alla Fraglia.
La domanda, molto semplice, è questa (qui mi rivolgo all’Assessore al Bilancio e a tutti
quelli Assessori che sono interessati all’argomento): dove sono i soldi previsti per questa
seconda fase dell’intervento? (sempre se la stessa è prevista). Quanti soldi è costato l’intervento
precedente in funzione della visita dei Ministri degli esteri, visto che c’era comunque un
finanziamento della Provincia? Vorrei sapere anche se questo finanziamento della Provincia è
stato integralmente utilizzato; vorrei sapere se è stato utilizzato per lo scopo per cui era stato
assegnato e in che determine e su quali basi possiamo ritrovare, per le opportune verifiche, questi
dati.
Hotel Lido: siamo sempre nell’urbanistica, Piano Cecchetto, Hotel Lido, io ho qui una
lettera, un articolo di giornale, datato 3 ottobre 2003. “Il Sindaco sollecita il Piano Lido”
eccetera, si dice che “presumibilmente entro la fine di ottobre dovrà essere presentato”. La
settimana scorsa sul giornale, il titolo “L’Hotel Lido potrebbe cambiare padrone”, ne ha parlato
anche il Consigliere Modena nel suo intervento e anche qualcun altro, “L’operazione proposta
dalla Lido consente di finanziare quasi 10 milioni di euro necessari per la ristrutturazione”. In
verbale 18.12.03 / 6
quest’articolo si citano questi 10 milioni di euro, che sono ancora i famosi 18, cui mancavano
peraltro, perché è anni che va avanti questa leggenda: mancavano le spese tecniche, le spese, cioè
il calcolo degli imprevisti e l’I.V.A. quindi a quei 18, presumibilmente, bisognava aggiungere un
30% che è il minimo che si aggiunge come opera pubblica, con le somme a disposizione, quindi
arrivare sostanzialmente ai famosi 23. Questi 10 milioni di euro sono 20 miliardi, non si sa bene
se sono i 18 o se sono i 23, se si fa conto o meno di queste, mancavano anche gli arredi nei 18,
per la verità. Comunque quello che ci premerebbe sapere è a che punto è questo stramaledetto
Piano finanziario, leggo qui un articolo del Consigliere Modena, “GTS più ardita, l’albergo
Lido, facciamone un 5 stelle”, la risposta dell’Assessore Bassetti, “scettico” dice qua, eccetera.
A noi piacerebbe sapere se il numero dei posti letto dell’Hotel Lido è ancora di 155, se il
progetto Cecchetto (che dai giornali, ha avuto uno stop insomma in Commissione Edilizia
comunque io non so se in Commissione Edilizia l’hanno affrontato, l’hanno giudicato, l’hanno
esaminato, l’hanno approvato o no. dai giornali sembra di no) esiste ancora e che fine ha fatto
questo progetto Cecchetto, e vorrei sapere se all’interno del progetto del Piano Cecchetto si è
deciso anche qualcosa su quella che dovrà essere la gestione. Se la soluzione è di fare un’altra
società io non sono, a priori, così sicuro che, il Consigliere Modena su una nuova società diceva
di essere favorevole, io non sono così sicuro, viste le altre società comunali, visto come stanno
andando avanti, che sia una buona cosa.
Per quanto riguarda il palazzetto dello sport il Consigliere Modena ieri mi ha sollecitato a
rispondere alle sue osservazioni, in attesa che lo faccia qualcuno della Giunta. Lui si ricordava di
un intervento dell’Assessore Berasi alla presentazione della squadra di basket nell’anno scorso,
quindi nel 2002, si ricordava di questa presentazione e si ricordava che in quella sede
l’Assessore, che era stata invitata dal Presidente a dire qualche cosa sul famoso palazzetto
polivalente….
(VOCE FUORI MICROFONO)
Insomma ragazzi, io non so cosa farci, il Presidente non suona, va bene, ragazzi. Allora, alla
presentazione della squadra di basket l’Assessore diceva: “Non c’è un finanziamento della
Provincia perché i vari Comuni non l’hanno ancora chiesto”. A parte che se ne parlava da 4
anni, a quel punto che cosa hanno fatto i due Comuni maggiori, Arco e Riva? Hanno promosso
un incontro, c’era ovviamente il Sindaco Malossini, promossero un incontro e si diede un
incarico per la progettazione preliminare all’ingegner Planchesteiner, gli dettammo dei tempi
molto ristretti, che sostanzialmente erano di tre mesi, ed a Natale dell’anno scorso questo tecnico
presentò alla Giunta, poi ai Sindaci del Comprensorio, che dovevano intervenire anche su quello
che era il problema della gestione, presentò questo progetto di massima, che prevedeva tutta una
serie di infrastrutture. Anche qui, a quel punto, per venire all’intervento del Consigliere Modena,
i Comuni approvarono quell’intervento¸io ho qui una copia, se il Consigliere vuole gliela posso
dare, il 3 febbraio 2003, quindi non tanti decenni fa, viene trasmessa formalmente la copia del
programma di fattibilità che io ho qua e che Le posso dare, perché ho una copia in più per Lei
proprio, che ho fatto oggi in ufficio.
Il Comune scrisse una lettera, con carta intestata Comune di Arco – Comune di Riva del
Garda, 3 febbraio 2003, protocollo va bene, quello che è, la portai personalmente in Provincia,
tanto è vero che è protocollata dalla Provincia, perché non la perdessero, solo per quello, siccome
conosco come vanno queste cose, il 4 febbraio 2003 la consegnai nell’Ufficio del Presidente
Dellai. Il 4 febbraio 2003, occhio alle date, la lettera inviata a Dellai, Grisenti e Berasi, che erano
il Presidente, l’Assessore alle Autonomie Locali e l’Assessore allo sport, molto breve: “Con
riferimento al protocollo d’intesa del 19.11.2002 fra il Comune di Riva e il Comune di Arco che nel frattempo era intervenuto - nonché ai precorsi incontri di accordo fra Amministrazioni
comunali e codesta spettabile Giunta Provinciale, si trasmette in allegato lo studio preliminare di
fattibilità per la realizzazione di un nuovo Palazzetto intercomunale, polifunzionale per lo sport e
lo spettacolo, redatto in data novembre 2002 dall’ingegner Antonio Planchesteiner. Si informa
che entrambe le Amministrazioni - perché era una delle richieste dell’Assessore e della
verbale 18.12.03 / 7
Provincia, che dicevano “…non c’è la compatibilità urbanistica, cosa volete?” – hanno già
attivato la procedura necessaria alla modifica dei rispettivi strumenti urbanistici onde garantire la
completa attuabilità sotto tale aspetto. L’importo complessivo è di 13.400.000 €”. Comprese,
ovviamente le spese di esproprio.
Questo progetto venne presentato dal Presidente del Comprensorio, anche qui c’è la
lettera, in Assemblea dei Sindaci, il 12 dicembre 2002, perché era stata adottata - quindi poi era
stata fatta una conferenza stampa in sede di Comprensorio, ripresa dai giornali nei giorni
seguenti - questa procedura perché si voleva significare che il palazzetto era effettivamente
un’opera che deve essere, perché deve essere così, un’opera sovracomunale. L’accordo con i
Comuni era, in sostanza, quello di dire: il Comune di Arco e il Comune di Riva finanziano il
delta, cioè quello che resta da finanziare, all’indomani del contributo della Provincia , che per
queste opere è del 70%. Quindi il 30% se lo sarebbero accollato i Comuni di Riva e di Arco,
rinunciando ovviamente per la proprio parte ognuno ad un’opera, perché in sostanza si
rinunciava ad una o due opere pubbliche per finanziare quest’opera, che aveva una valenza
sicuramente sovracomunale e che poteva servire anche per il turismo eccetera. Gli altri Comuni
invece sarebbero intervenuti, c’è un accordo scritto, in base al numero degli abitanti, in rapporto
al numero degli abitanti, per sostenere i costi di gestione.
Adesso, la settimana scorsa, abbiamo visto su uno dei due giornali che la Giunta, mi
sembra di avere capito, sta valutando la possibilità di rivedere l’ubicazione del palazzetto, perché
nel frattempo le destinazioni urbanistiche dell’area sono diventate ufficiali, sono state adottate le
due varianti e approvare in prima e in seconda battuta, sapete che devono passare 60 giorni
eccetera. Il concetto è il seguente: noi non facciamo battaglie perché il palazzetto deva essere
realizzato all’ex Rigotti, ma proprio nessuna, dico solo che per quel che risultava fino a che io
sono stato in Amministrazione, ed è qui che non mi ritrovo con la Relazione del Sindaco, per
quello che mi compete, e lo ribadiamo con molta chiarezza, non abbiamo nessuna battaglia da
fare per farlo alla Rigotti piuttosto che farlo alla Baltera o farlo da nessuna parte. Io vi ricordo
che, da Amministratore, quando si dovette decidere, come Giunta di Riva, dove localizzare il
palazzetto c’incontrammo con i colleghi di Arco e ad Arco il Sindaco Malossini fece questa
proposta, che per la verità rispetto ai campanili che girano era sicuramente una proposta molto
interessante. In sostanza, in accordo con la sua Giunta, il Sindaco Malossini disse
all’Amministrazione di Arco: “trovate voi, che avete più spazio, perché Arco ha più spazio che
non Riva, il posto dove ubicare il palazzetto e noi comunque vi garantiamo che, con un apposito
accordo fra le Amministrazioni, parteciperemo a coprire quel delta, quel 30% che mancherebbe
rispetto ai contributi Provinciali”. Perché dico rispetto ai contributi Provinciali? Perché la
buona Assessora Berasi, che per adesso oltre che l’anagrafe canina si è mantenuta le competenze
dello sport, ha dichiarato lei che è una priorità l’anagrafe canina: io ho un cane e non aspettiamo
altro, perché è l’unica Provincia italiana che non ha l’anagrafe canina. Io non aspetto altro che
sparargli questo micro chip nell’orecchio, il veterinario, che è di Arco, mi dice: “Fino a che non
sappiamo se la Provincia non cambia qualche input è meglio non spararlo, lo spariamo una
volta sola”. Comunque l’anagrafe canina, che non mi pare un grande problema, non mi pare
neanche una priorità per un Assessore Provinciale per la verità, sia ben chiaro, si vede che pur di
...quella è una priorità, che ne so? Comunque l’Assessore allo sport disse, in quella riunione, che
una volta che i Comuni si fossero trovati d’accordo, è un po’ la storia, purtroppo il Consigliere
Modena non c’era nel precedente Consiglio, ma è uguale, anche sulla Rovereto – Riva ci fu il
buon Casagrande, che adesso non c’è più, che venne in Comprensorio ad incontrare tutti i
Sindaci sulla viabilità e disse, siccome c’era un contratto, uno che voleva un tracciato e uno che
ne voleva un altro eccetera, lui, giocando di sponda come amava fare, disse: “Trovate l’accordo
e ci penserà la Provincia”. Perfetto. Il problema è che lui nel frattempo è morto, l’accordo è
stato trovato ma la Provincia non ci ha pensato, anzi, vuole fare una cosa diversa da quella che
vogliono le Amministrazioni.
Comunque vi ripeto: io ho un progetto che potrebbe risolvere - perché ovviamente
verbale 18.12.03 / 8
ognuno deve cadere in piedi, no. siamo d’accordo - i problemi della Provincia e risolvere i
problemi che noi vogliamo siano risolti. Altrimenti la Provincia faccia il conto e venga qua tra
dieci anni a dire: “Abbiamo fatto un grande errore”, va bene. Saranno d’accordo verdi, verde
pisello, verde marcio, verde sporco, ma insomma facciano quello che vogliono, perché è la
Provincia che deve fare questa strada, non il Comune di Riva, perché è una competenza
Provinciale.
Torniamo al palazzetto; l’Assessore disse: “Trovate l’accordo e noi faremo la nostra
parte”. Vi ricordo, en passant, che il Comprensorio di Borgo, il primo che mi viene in mente, ha
un palazzetto, a Borgo c’è un palazzetto dello sport, non c’è nell’Alto Garda che ha 35000
abitanti solo nella Busa. D’accordo? Quindi noi che cosa abbiamo fatto? Abbiamo trovato
l’accordo fra le Amministrazioni, stiamo andando avanti. Io adesso non so se questa Giunta ha
spinto, non ha spinto, ha rallentato, ha frenato sul palazzetto, non lo so, da quello che posso
capire non mi sembra che ci sia stata una spinta proprio di quelle micidiali, comunque, rispetto
all’articolo che c’era sul giornale, che diceva che forse la Giunta sta rivedendo il progetto, io dico
molto chiaramente: qual è l’unico problema? L’unico problema è questo, ne avevo parlato anche
con l’attuale Assessore Bassetti a suo tempo: dobbiamo metterci in testa che noi possiamo farlo
all’area Baltera, ha dei vantaggi, i parcheggi, questo è indubitabile, ci sono dei vantaggi se
collegato al comparto fieristico, ma lo stesso attuale Assessore al Bilancio ammetteva che
comunque si sarebbero persi da un lato i contributi previsti per le opere sovracomunali, quindi il
70%, e dall’altro si sarebbe perso l’appoggio nei costi, perlomeno nei costi di costruzione, cioè
nel delta famoso di cui ho parlato prima, l’appoggio del Comune di Arco. Perché il Comune di
Arco, a richiesta, quando in Giunta, lo scorso novembre, venne fuori, anche lì, l’ipotesi
alternativa, cioè quella di tornare, in sostanza, alla Baltera, il Sindaco si incontrò con il Sindaco
di Arco il quale disse: “Niente da fare, per noi o è a cavallo dei due territori o non se ne parla”,
per cui dobbiamo mettere in conto che, se lo facciamo alla Baltera, non avremo l’appoggio
finanziario e dovrà tutto essere pagato da noi.
È vero che alla Baltera il centro fieristico, la società è parzialmente della Provincia,
quindi, giustamente, l’Assessore Bassetti mi diceva che i soldi probabilmente rientrano da
un’altra parte, però dobbiamo essere consci di questo. Ammesso che stia in piedi la soluzione di
farlo da soli il mio dubbio qual è? Il mio dubbio è molto semplice, chi c’era se lo ricorda, gli
addetti ai lavori anche, quando qualche anno fa il palazzetto, il tendone della Rigotti doveva
essere rifatto, perché ormai era diventato un colabrodo, una delle ipotesi era quella di dire va
bene, non una delle ipotesi, l’idea iniziale era quella di andare con il basket all’interno della
struttura fieristica, nel cosiddetto padiglione C, che, per la verità, era stato fatto senza impalcati,
il C è quello di fronte alla casa dell’ex Sindaco Molinari, proprio perché doveva servire come
spazio polivalente, non è che sia a cupola rispetto a tutto il resto per motivi così, era stato fatto
per inserire il palazzetto.
Il buon Direttore del Palazzo dei Congressi venne in Comune, ovviamente c’ero io, c’era
il Sindaco, forse c’era anche l’Assessore allo Sport, e ci disse: “Va bene, ragazzi, noi non siamo
d’accordo, ci sono dei costi di riconversione dell’immobile, perché, ovviamente, bisogna
inserire le tribune, le porte di sicurezza eccetera - non voglio tediarvi - però c’è anche un costo
di gestione”. Era il dottor Righi, sulla base di una serie di calcoli lui ci dimostrò che per poter
fare la stagione del basket tradizionale, quindi non so quanti incontri, 10 a Riva, forse 15, quello
che è insomma, uno ogni due settimane nel periodo di circa 9 o 8 mesi. Per poter fare queste
manifestazioni c’è un problema di fiere, ovviamente, perché non possiamo vendere le fiere nei
giorni in cui c’è la partita, quindi non possiamo attrezzare il palazzetto, perché se lo attrezziamo
il basket non può giocare quella domenica e deve andare fuori eccetera, tutte cose che comunque
sulla carta si potevano risolvere, perché il calendario è, come diceva qualcuno ieri, annuale e
quindi la federazione, che era stata contattata anche dal Presidente Santi che si era occupato del
problema, non so se ne occupava anche il Consigliere Modena, ma, insomma, in quanto
Presidente dell’altra società, ma comunque non è un problema fare un calendario, vediamo che
verbale 18.12.03 / 9
Riva gioca due partite fuori, una dentro, due in casa, non è un problema organizzare una doppia
partita una dietro l’altra o fuori o dentro.
Bisogna saperlo per tempo e le fiere, come diceva ieri credo proprio il Consigliere
Modena, vanno programmate per tempo. Allora, il morale della favola: quindi non era un
problema di calendario, però io mi domando, e qua voglio che mi rispondiate, se si facesse anche
questa parziale retromarcia a quanto ammonta poi il canone annuo per poter ospitare in questo
palazzo polivalente il basket? Perché è chiaro che i problemi saranno minori che non nel corpo
C, perché verrebbe costruito ad hoc, però se dopo, alla fine, il Comune, che peraltro è azionista di
quella società, che è dentro in Palacongressi, che ha dei Consiglieri da una parte, Consiglieri
dall’altra, la Lido, tutto eccetera, se alla fine il Comune, ogni anno, su una struttura che ha
contribuito a fare, su cui ha perso i contributi Provinciali perché viene fatta direttamente dal
Comune, su cui non ha il concorso dei costi di gestione perché il Comune di Arco non ci mette
una lira eccetera, quanto costa all’anno? Perché se viene fuori che alla fine il Comune deve
ancora pagare quei 3/400 milioni, quello che è, è assurdo. Quindi bisogna stare molto attenti a
fare queste cose. Peraltro perché dico che mi riferisco alla Relazione del Sindaco?
Pagina 3 mi sono segnato qua, brevissima, è una riga - se solo la trovo - non nel
documento ufficiale di previsione ma proprio nella Relazione che il signor Sindaco ci ha letto nel
primo giorno, o nel secondo. Pagina 3, dice: “Per la struttura coperta polifunzionale palazzetto
dello sport l’indicazione nel Bilancio deve tener presente quanto votato dal Consiglio comunale
in primavera e il fatto che l’area è stata inserita negli strumenti urbanistici dei Comuni di Riva e
di Arco”. Per quello che posso capire da queste 3,5 righe sostanzialmente il Sindaco dice “Bene,
il palazzetto s’ha da fare lì dove è stato previsto”. Mi pare che questo contrasti, ma vorrei capire
dalla Giunta qual è la posizione, se è quella ufficiale o se ce n’è un’altra e naturalmente capire
anche quali possono essere le prospettive in termini di gestione. Perché se mi dite che facendo la
Baltera si può vendere lo spazio fieristico della Baltera per le fiere di calzature, quindi si
guadagna tot, quindi con quel guadagno praticamente la squadra di basket può andare lì a giocare
ma deve anche potersi allenare, ovviamente, poter giocare di domenica senza ulteriori aggravi
per l’Amministrazione comunale, che peraltro finanzia, oltre alla Cartiera e ad altri sponsor,
l’associazione del basket a me va anche bene. Però dobbiamo essere chiari, che non venga fuori
che si fa retromarcia su un’operazione e alla fine ci si ritrova che è peggio di prima.
Quindi questo, se vi ricordate volevo parlarne ieri in premessa, poi non c’era il
Consigliere Modena che aveva fatto questo appunto per cui ho lasciato perdere.
Per quanto riguarda il lungo lago D’Annunzio. Allora, nelle schede, in quelle ufficiali, in
quelle ultime, nelle schede si parla del lungo lago D’Annunzio inserendolo, se mi ricordo, nella
scheda 3/1°, un attimo solo che lo trovo, eccolo qua, nel Bilancio, Relazione previsionale
programmatica. Siamo a pagina 121, qui c’è una delle famose schede che poi sono sparite e che
sono comprese nell’altro allegato, ma, insomma, in questa Relazione programmatica si dice:
“Prima fase e seconda fase. Prima fase 1.400.000”, almeno io la scheda la vedo così. La scheda
è proprio intestata 1.400.000; siccome i dati in mio possesso, quelli fino ovviamente a maggio
sono diversi, vorrei conoscere dall’Assessore al Bilancio e dall’Assessore, questo credo sia una
competenza non tanto di Urbanistica ma di Lavori Pubblici, quali sono queste famose fasi.
Peraltro vi ricordo che il progetto è stato approvato in tre Conferenze di servizio; in
queste tre Conferenze di servizio, l’ultima è datata 20 marzo 2003, c’era tutta una selva di
persone, si parlava di sistemazione ed accesso alla passeggiata, per la problematica delle schiume
si è trovato uno spazio, si diceva, non in vista dove posizionare gli impianti, poi c’era l’ingegner
De Col, il pontile misto, l’attuale attracco Navigarda eccetera. In quella conferenza era presente
anche l’ENEL, che, per la verità, sul problema ha sempre agito con il freno a mano tirato, perché
un’opera se non la si spinge non va avanti, ma se anche oltre che non spingerla si frena vi
immaginate cosa succede. Questo dottor Spinato, rappresentante dell’ENEL, aveva tutta una
serie di dubbi sul come è stato ipotizzato dal progettista del Comune e dal Comune la soluzione
del problema delle schiume, naturalmente, come spesso succede con le società per azioni, lui
verbale 18.12.03 / 10
poneva dei dubbi ma si era guardato bene, nei mesi precedenti, dal fornire alle Amministrazioni e
alla Provincia, che poi ha delegato il Comune, soluzioni al problema.
Il progetto approvato in sede di Conferenza dei servizi ammontava a 1806.000 €. Siccome
qui nella scheda io vedo solo 1.400.000 non so che cosa sia sparito, volevo capire dall’Assessore
dove è andato il primo intervento, a quanto ammonta il secondo, se rispetto alla progettazione
definitiva e a tutte le approvazioni che c’erano a maggio prima del cambio di Giunta, si è deciso
che questo intervento in sostanza non debba essere fatto. Perché dico questo? Perché il progetto,
come diceva ieri qualcuno, con un progetto pronto, con tutte le approvazioni, non vedo perché
certi progetti, solo perché erano stati impostati magari da persone diverse, debbano essere e
venire bloccati.
Nella Relazione ieri si faceva anche riferimento al problema delle Acque, però rispetto al
Verbale, che io ho qua, di approvazione di quel protocollo d’intesa fra il Comune di Riva e la
Provincia sulla sistemazione delle acqua del Garda mi pare che passi avanti non ne siano stati
fatti. L’intervento del lungo lago D’Annunzio ha anche un contributo Provinciale …
(CAMBIO LATO)
…di risulta della famosa galleria. Lì c’era stato l’intervento di tutti i villeggianti e di tutti gli
ambientalisti di maniera, perché volevano opporsi a questo scarico del materiale nel lago,
adducendo come scusa il fatto che questo materiale era inquinato dall’esplosivo, perché per
aprire la galleria si usava l’esplosivo. Poi invece la Provincia dette ragione al Comune di Riva e
adesso c’è lì questo materiale che va stabilizzato e che è pronto per l’intervento, 500.000 €
dovrebbe essere l’importo già finanziato dalla Provincia, secondo le mie tabelle, poi magari nel
frattempo è sparito.
Andiamo sul palazzo Salvatori, progetto ’83: qua vorrei chiedere all’Assessore al
Bilancio innanzitutto, all’Assessore alle Opere pubbliche e dovrei chiedere, purtroppo, anche
dico purtroppo perché sono in tre che probabilmente dovranno …tra l’altro sono anche i referenti
politici del progetto, all’Assessore Grazioli, cosa si intende fare.
Mi spiego: nel progetto a pagina 83, 1704 è il numero, si dice “Prevede la valutazione
dell’utilizzo degli spazi di palazzo Lutti in ragione dell’intervento di restauro previsto
dell’edificio”. Mah! Se permettete è una frase molto generica, che non vuole dire niente.
L’ultima frase è generica quanto la prima, perché dice: “Le motivazioni poggiano sull’esigenza
di recuperare spazi di valore culturale all’interno della città”.
Vorrei capire di più, anche perché poi, nella scheda 1, a pagina 96, l’intervento è sotto la
categoria 12, tipologia 4 e dice: “Quarto e quinto lotto del Polo culturale incentrato sulla
Biblioteca”. Indica una spesa di 2.212.000 €, questi 2.200.000 € però non tornano come
conteggio con quello che è previsto nella scheda, perché si dice che, mi sembra che nelle priorità
sia inserito sotto il …adesso non so dove trovarlo, perché, naturalmente, commentandolo su un
brogliaccio che non è quello giusto…adesso lo trovo comunque…perché vorrei capire cosa
volete farne, perché non si fa nessun accenno a cosa si vuole fare, cioè a che utilizzo dare al
secondo palazzo.
Allora la scheda, a pagina 115: Risanamento Palazzo, programma 17, dice “2.212.000”,
parla “anno di inseribilità 2004”. Allora, mi ricordo che il Consigliere Torboli, quando era in
Consiglio, anche quando era solo, per la verità, sosteneva che bisognava stare attenti con queste
spese, perché poi c’è un costo di gestione, mi pare di ricordare, elevato, sia in termini di
personale che di pulizia, che di riscaldamento, ovviamente, di mancati introiti per affitti eccetera.
Qui c’erano due scuole di pensiero in Giunta, fino alla Giunta cui ho partecipato io, una che
diceva: “Beh ragazzi, ormai è stato avviato questo Polo culturale incentrato sulla Biblioteca
Civica, quindi la Biblioteca va nel primo Palazzo, che ormai è finito” - poi parliamo del muro di
via Lipella - e lì va la Biblioteca.
Peraltro la Biblioteca, tanto per essere chiari, ha 600 metri in più rispetto alla superficie
attuale, quindi come spazi può diventare sicuramente una Biblioteca migliore di quella che già
abbiamo, che già funziona, tra l’altro, benissimo. Però il secondo Palazzo nel progetto iniziale,
verbale 18.12.03 / 11
quello generale, quello dei 12 miliardi, nel progetto iniziale il secondo palazzo veniva destinato,
se mi ricordo bene, a tutta una serie di sedi per le associazioni culturali, o comunque cose del
genere, che avessero la necessità di avere una sede in centro.
Poi c’è una sala polifunzionale, tutto un sistema, praticamente tutto il Palazzo fino alla
farmacia veniva utilizzato per questi scopi. Naturalmente questo cosa vuol dire? Vuol dire che
bisogna acquistarlo, cioè, scusate, risanarlo, ricostruirlo, gli arredi e tutto via e via. L’altra scuola
di pensiero diceva, era un po’ quella che prima ho riassunto in due parole, che portava avanti,
peraltro anche qui ci sono delle cose che possono anche condividere, l’Assessore Torboli, che
diceva: “No, invece per evitare proprio tutta questa serie di disastri che poi si ripercuotono
sugli anni a venire sulle finanze comunali lo affittiamo, lo gestiamo”, o comunque non mi
ricordo se si era arrivati a proporre la vendita, questo non me lo ricordo. Per cui vorrei capire
cosa questa Giunta ha deciso di fare, se ha deciso, per quanto riguarda l’intervento sul secondo
Palazzo, visto che il primo, con interventi di 4 anni, ormai è finito. Qual è il problema? Ci siamo
come numero, Presidente?
(VOCE FUORI MICROFONO)
E se io me ne vado?
(VOCE FUORI MICROFONO)
Beh per questo io non ho nessun problema, se finisce anche il Consiglio comunale.
Presidente
Se Lei se ne va chiudiamo l’intervento. Purtroppo pensavo che con l’accordo di ieri sera
dovessimo evitare i giochini, però se dobbiamo fare i giochini, veda Lei. Si comporti come
vuole. Se intende far cadere il numero può farlo e poi abbiamo mezz’ora per riconvocare il
Consiglio, Lei si ricorda no? Prego.
Consigliere Matteotti Pietro
Su via Lipella, sui muri di via Lipella, di “eco-balle” ci siamo occupati l’altro giorno, di
panzane ce ne occupiamo invece oggi, perché è semplicemente vergognoso quanto riportato
dagli organi di stampa in merito al muro di via Lipella. L’Assessore di riferimento, che
ovviamente non vuole demolirlo, tanto per essere chiari, forse non sa e quindi se lo faccia dare
dagli Uffici, forse non sa che, per quanto riguarda il muro di via Lipella, c’è un accordo
sottoscritto in Comune con i funzionari del Servizio beni culturali, che prevede la demolizione e
non si può andare in giro ad inventare che ci sono le edere, che ci sono i rampicanti, che ci sono i
fiori, che ci sono le fluorescenze, che il muro è in buono stato eccetera, perché è una bufala
colossale.
Per questo io vi ho risposto che non si poteva dire che il ponteggio era stato costruito per
tagliare l’edera, perché solo un folle direbbe una cosa del genere. Peraltro l’Assessore, con la
solita bonomia, il giorno dopo replicava smentendo sé stesso eccetera, comunque lascia il tempo
che trova. Quel muro, su quel muro c’è un’approvazione dei Beni Culturali, peraltro sofferta,
perché non avevano nessuna voglia, è chiaro che con questo Assessore quel muro lì di via Lipella
resterà come sta e giace, perché questa è la situazione. Per quanto riguarda gli emendamenti e gli
O.d.G. ve li spiego nel prossimo intervento.
^^^ Escono i consiglieri Brunelli, Modena, De Mattia, Zambotti, Lorenzi Emanuela e Prati: il
numero dei presenti scende a 17.
Presidente
Grazie, prego Consigliere Ravanelli.
Consigliere Ravanelli
Sì, grazie. Bene. L’approvazione del Bilancio è sempre motivo di accese discussioni tra i
verbale 18.12.03 / 12
vari schieramenti. Ritengo importante un confronto aperto e sincero, che possa servire come
stimolo per sviluppare nuove idee e proposte. Io credo che sarebbe stato più opportuno che la
Relazione del Sindaco ci fosse stata recapitata assieme al Bilancio, in questo modo avremmo
potuto capirne meglio i contenuti e le sue intenzioni.
Un’altra possibilità era quella di presentare tale Relazione almeno lunedì sera, all’inizio
della seduta, per poterla confrontare al meglio sul programma stesso. Così non è stato e
dobbiamo limitarci a prendere atto di una Relazione di 15 pagine lette in fretta e furia dal signor
Sindaco. Devo comunque ringraziare i colleghi che sono intervenuti prima del sottoscritto, che
mi sollecitano ad intervenire.
Mi sarei atteso l’intervento di più Consiglieri della maggioranza, non solo quello del
Consigliere Manzoni o dell’O.d.G. del Consigliere Marini, per sviluppare un confronto, un
dibattito intorno alla proposta della Giunta municipale. Stante invece la situazione faccio io
alcune considerazioni di carattere generale. È giusto che le opposizioni facciano le critiche,
critiche severe, critiche costruttive, anche perché chi si misura nell’arena politica deve essere
criticato. Nessuno qua vuole fare ostruzionismo, credo lo abbiate capito, anche se mi dispiace di
quello che è successo ieri. Se le opposizioni non intervenissero nel Bilancio sarebbe approvato in
una sola giornata, senza motivazioni, senza idee, senza suggerimenti. La cosa importante è che se
nessuno parla nessuno ha il diritto poi di criticare, perché questo è il nostro ruolo e dovrebbe
essere anche il ruolo dei Consiglieri di maggioranza.
Sulla Relazione del Sindaco in occasione del Bilancio, non sono d’accordo su tantissimi
punti, troppe considerazioni generiche, non vado ad elencarle altrimenti qualcuno potrebbe
pensare che io sia qui a voler fare ostruzionismo. La politica dei trasporti, il Museo, la città, il
territori, i servizi sociali, le risorse economiche, l’istruzione, anche se ieri il Consigliere Modena
aveva trovato nei suoi spunti dei buoni motivi e dei motivi positivi nell’intervento del signor
Sindaco. Un intervento sicuramente ottimale per chi lo legge, ma poi i fatti dicono tutta un’altra
cosa. Mi ha fatto molto piacere invece la parte finale del suo intervento, ove dice ai Consiglieri
d’opposizione che stanno svolgendo nell’interesse della città un prezioso ruolo democratico. Con
l’auspicio che possa continuare, nel Consiglio e fuori, un clima di rispetto personale dei ruoli e
delle responsabilità, continua: “Per il futuro ribadisco che è mia intenzione muovermi nella
direzione del massimo coinvolgimento del Consiglio, attraverso l’esperienza dei Consigli
informali e delle Commissioni consiliari consultive, che avranno a breve scadenza un ruolo
decisivo per la definizione di alcun storici tormentoni, prima di tutti la ristrutturazione
dell’Hotel Lido”.
Belle parole: io auspico che le sue frasi possano, in futuro, essere di grande stimolo per la
comunità rivana, anche per noi Consiglieri d’opposizione, che abbiamo sempre svolto il nostro
ruolo degnamente, per il bene della città, ma personalmente mi rimangono parecchie perplessità.
Adesso devo elencare alcune considerazioni di carattere generale, vi assicuro che il mio
intervento sarà breve.
A pagina 14 della relazione previsionale programmatica 2004 – 2006 per l’Analisi delle
Entrate tributarie, i dati relativi all’I.C.I. confermano la validità delle nostre proposte, più volta
reiterate, tese ad ottenere, per quanto concerne la prima casa, detrazioni tali da eliminare, di fatto,
le imposte. In effetti i 90.000 €, rispetto ai 3 milioni di euro complessivi posti in previsione,
rappresentano un importo di poco significato, e giustificano una scelta che verrebbe sicuramente
recepita in modo positivo dall’intera nostra comunità. Porterebbe, fra l’altro, ad una sicura
semplificazione, in sede di accertamento, da parte dei dipendenti comunali e dei nostri Uffici.
A pagina 22, sempre della stessa Relazione, Contributo Trasferimenti in Conto Capitale,
desidero sapere dall’Assessore competente, anche in ragione della consistenza dell’importo, a
cosa si riferisce esattamente l’esproprio della p.f. 866/1 del C.C. Oltresarca, di proprietà
comunale. Leggo testualmente: “Oltre gli introiti derivanti dalle emissioni di piccoli
appezzamenti di terreno e relitti stradali, così come meglio specificato alla sezione 3 della
presente Relazione, per il 2004 è previsto l’introito dell’indirizzo dell’esproprio della p.f.
verbale 18.12.03 / 13
poc’anzi citata, in Oltresarca, pari a 1202 €”.
Volevo dire che, a parte che io non sono un commercialista, del Bilancio capisco molto
poco, il sistema della definizione dei progetti presenta non poche difficoltà di interpretazione,
soprattutto per quanto concerne l’identificazione del personale coinvolto. Troppo spesso, ho
letto, come hanno fatto anche altri Consiglieri, appare la dicitura Progetto trasversale a più
strutture, che sicuramente non aiuta a comprendere il quadro complessivo del Bilancio.
A pagina 53, ho messo un appunto ma si riferisce ad altre pagine, la lettura di diversi
progetti: Costruire il futuro, Progetto Famiglia, Progetto Cultura, Città accogliente, Città
vivibile e pulita, evidenzia una genericità di intenti tale da rendere difficile un qualsiasi giudizio.
Il programma Città accessibile e trasparente poi con l’obiettivo, così si legge, “di rendere la
macchina comunale più vicina ai cittadini, più comprensibile e chiara nel linguaggio”, poco
sembra conciliarsi con l’espressione presente nella descrizione di un altro progetto, “Il servizio
non deve tralasciare lo studio d’innovazione dirigendo l’impegno in tale senso verso l’open
source” presumo che tutti i Consiglieri capiscano il termine. Almeno così penso io.
La sottolineata genericità che si presenta pagina dopo pagina dimostra come l’intero
Bilancio venga vissuto dalla maggioranza come un atto dovuto, da interpretare in modo tale da
garantire, al momento della sua gestione, le massime libertà possibili.
Due parole meritano a parte il progetto sui Vigili di quartiere, per il quale festeggiamo il
decennale della proposta presentata a suo tempo dall’allora M.S.I. “Speriamo che accertata –
così si legge a pagina 77 – la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini e la necessità di una
presenza istituzionale nei vari quartieri, il progetto possa effettivamente raggiungere gli
obiettivi individuati, grazie anche all’effettiva disponibilità del responsabile attuale del Servizio
Ispettore Mantovani”.
Di particolare interesse, se opportunamente perseguito, appare il programma “La
memoria della città”, i cui spazi di intervento appaiono molteplici e il cui obiettivo primario
dovrebbe essere quello di legare l’intera comunità alla propria storia, di cui spesso gli edifici
rappresentano la testimonianza più evidente. Per quanto concerne il Museo richiamo i miei
interventi degli anni scorsi ed auspico che finalmente si possa trovare, leggo testualmente: “La
volontà di individuare e concretizzare un percorso capace di far sì che il Museo si proponga
come un servizio efficiente a vantaggio della città e del territorio”. Personalmente ho molta
fiducia nell’Assessore Grazioli e di questo sono sicuro. Per seguire una strada di questo genere si
deve ripercorrere quel lungo tratto seguito, in passato, in una direzione diametralmente opposta.
Vorrei soffermarmi un po’ sul progetto 1605 sui Vigili di Quartiere e vigilanza notturna.
Il compianto Sindaco Malossini mi aveva promesso che entro la fine del 2002 l’organico della
Polizia Municipale sarebbe aumentato di 6 agenti, sicuramente si era sbagliato, è da parecchi
anni che non vengono assunti, tramite Concorso, agenti di Polizia Municipale. Il sottoscritto è
stato fautore del progetto Vigile di quartiere e ne sono fiero. Ero stato nominato dall’allora
Presidente della Commissione Regolamenti, Assessore Bassetti, a Presidente di una
Sottocommissione per creare il servizio dei Vigili di quartiere. Dopo aver lavorato sodo, molto
sodo, assieme ai miei Consiglieri, di cui sono fiero, Daves Mario e Frizzi Rocco, abbiamo
portato a termine questo progetto.
Al Rione Degasperi il servizio è cominciato da circa un anno, da settembre i colleghi
stanno coprendo altre zone calde della città e così via. Voglio ringraziare personalmente
l’Ispettore Mantovani per il lavoro che sta svolgendo, giorno per giorno, in qualsiasi zona della
città. L’organico è rappresentato da 16 persone, più 3 ausiliari del traffico, a fine anno due
ispettori andranno in pensione, l’Ispettore Zanelli e Miaroma; sono giunti a Riva del Garda,
tramite mobilità, due giovani agenti, sicuramente molto professionali per quel poco che ho
potuto conoscerli. Tra turni notturni, turni diurni e turni festivi più i Vigili di quartiere non
dobbiamo dimenticare che da qualche anno ci siamo consorziati con il Comune di Tenno, dove
due agenti giornalmente si trovano ad effettuare alcune ore nel Comune limitrofo di Tenno,
l’organico della Polizia Municipale di Riva del Garda è ridotto sicuramente all’osso, visti tutti gli
verbale 18.12.03 / 14
impegni poc’anzi elencati. Sono sicuro che ogni agente ogni mese ha più di 30, 35 ore di
straordinario, io auspico che l’Amministrazione comunale possa, una volta per tutte, bandire
Concorsi per l’assunzione di agenti di Polizia Municipale, per rendere il servizio più efficace in
quel di Riva del Garda e nei paesi limitrofi.
A pagina 107 nel Programma Opere pubbliche, relazione Marciapiede lungo la S.P.
della Pasina: su questo intervento, a suo tempo definito urgente per migliorare la sicurezza dei
cittadini lungo una strada molto pericolosa; si stanno accumulando dei ritardi consistenti rispetto
alle previsioni iniziali e a quelle successivamente indicate nel Programma Opere Pubbliche dello
scorso anno. L’ultimazione dei lavori è slittata dal 2004 al 2006, questo lascia obiettivamente
non poche perplessità, in modo particolare in chi, come me, abita nella zona e conosce l’urgenza
del problema, proprio sul piano della gravità del pericolo per i pedoni. Abbiamo altri due
Consiglieri comunali ivi residenti, il Consigliere Bertoldi e il Consigliere Gentilini, che spero
possano fare un intervento su questo punto molto delicato.
A pagina 109 dello stesso programma, Intervento sul marciapiede di via Fornasetta,
definito necessario per l’eliminazione del pericolo per la pubblica incolumità, si passa
disinvoltamente dal 2003 al 2005, con un ritardo di due anni come previsione di spesa e al 2007
come indicazione di massima per l’ultimazione dei lavori. Mi sembrano ritardi esagerati, da
come parlava l’ex Assessore ai lavori Pubblici Matteotti, che ha lavorato molto bene in questi
periodi, non lo dico perché è passato da questa parte, l’ho sempre detto, è una persona che ho
sempre stimato per la sua sincerità e per la sua onestà.
Sorte quasi analoga per il marciapiede nuovo a Varone, con previsione di spesa 2004
spostata al 2005 – 2006, mentre l’anno indicato per la conclusione dei lavori il 2008. Cosa da
fantascienza, proprio da film.
Poi leggiamo l’intervento del Sindaco, bellissimo! Va bene, comunque io vi dico la mia
opinione.
Nell’ambito della scheda 3 di pagina 113 registriamo tutta una serie di rinvii nel tempo, di
opere programmate per il 2004. Mi riferisco in particolare all’arredo urbano nel centro storico di
Varone, all’arredo urbano della frazione di Pregasina, in questo caso la spesa era indicata per il
2003, acquisizione zona nord dell’area ex Cattoi, eccetera, dovrei stare qui tutta la notte, perché
dovrei elencare anche altre cose, mescolando interventi oggettivamente urgenti e necessari con
progetti che, in ragione anche dei costi, difficilmente troveranno mai realizzazione, di questo
sono sicuro.
Sono anni che sento questo cose, troppi anni. Io sono in Consiglio da poco, da 5 anni, ma
la politica la faccio forse da qualche anno più di qualche Consigliere presente in questo Consiglio
comunale.
Per il marciapiede di via Venezia l’intervento previsto a livello di spesa per il 2002 è
spostato al 2005 – 2006, con l’indicazione, per l’ultimazione, 2008. Lo faccio anche io, Sindaco,
a queste condizioni qui, l’Assessore ai Lavori Pubblici. Il 2005 comunque è qui vicino, vedrai
che dopo...
Per il lungo lago D’Annunzio hanno già parlato il Consigliere Matteotti e, ieri il
Consigliere Modena, comunque qualche cosa voglio dire anche io. Si passa dal 2003 al 2005,
quasi triplicando l’importo totale della spesa, ripeto: triplicato. Non so, rendetevi conto di questo.
Poi dicono che siamo noi che facciamo ostruzionismo, il Consigliere Calzà non sa neanche se
c’è, persone che sono finte, il Consigliere Benamati che ride, e dopo dicono che…
Presidente
Consigliere Ravanelli, La prego di non….
Consigliere Ravanelli
Io non offendo nessuno; c’è gente finta qui dentro, finta.
verbale 18.12.03 / 15
Presidente
Mi sembra eccessivo.
Consigliere Ravanelli
Dopo si lamentano che facciamo ostruzionismo: noi facciamo le cose. Triplicato il costo
dei lavori del lungo lago D’Annunzio; perché io non la cultura di qualche personaggio qui
dentro. Io mi scrivo gli interventi, ma parlo! Parlo, ha capito? Parlo!
(VOCE FUORI MICROFONO)
Presidente
Consigliere! Per favore evitiamo d’interloquire; prosegua pure Consigliere.
Consigliere Ravanelli
Chiedo scusa.
Presidente
Niente paura.
^^^ Entra la consigliera Lorenzi Emanuela; esce il consigliere Matteotti Pietro: il numero dei
presenti rimane a 17.
Consigliere Ravanelli
Potrei continuare ad oltranza, soffermando l’attenzione, ad esempio, sulla relazione
Nuovo palazzetto dello sport, ma questa è una cosa che non voglio neanche sfiorare, perché ne
abbiamo parlato già, peraltro su questo sia il Consigliere Modena che il Consigliere Matteotti
hanno già parlato e detto la loro opinione e io condivido pienamente quello che hanno detto.
Il quadro mi pare sufficientemente delineato, con una assoluta costante difformità fra le
previsioni indicate e le effettive realizzazioni, risulta, a questo punto, del tutto inutile affrontare,
oltre una certa misura, l’argomento, lasciando alla maggioranza la responsabilità di promesse
non mantenute e di progetti sistematicamente rinviati, il tutto senza una precisa indicazione sulla
priorità. Sicuramente la popolazione rivana, che ritengo formata da persone molto intelligenti,
bene trarrà le conclusioni debite, il 2005 è molto vicino e le sorprese sono dietro l’angolo. Per il
momento ho terminato e vi ringrazio per l’attenzione.
^^^ Entrano i consiglieri Frizzi, Gentilini, Zambotti, Matteotti Pietro, Modena, De Mattia e
Mirante Marini: il numero dei presenti sale a 24.
Presidente
Grazie Consigliere, Consigliera Lorenzi, prego.
Consigliera Lorenzi Emanuela
Grazie. Tengo a precisare che non vorrei offendere nessuno con questo mio intervento, né
essere fraintesa, per cui se pensate che sbagli qualche cosa ditemelo pure.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Sì, Consigliere, grazie. Comincio con l’ultima pagina della relazione del Sindaco, dove fa dei
complimenti ai Consiglieri d’opposizione che stanno svolgendo, nei confronti della città, un
prezioso ruolo democratico, in un clima di rispetto personale, dei ruoli e delle responsabilità.
Naturalmente condivido, lo ringrazio; penso che abbiamo dato il nostro massimo contributo, in
modo anche serio, ritengo, però - nel rispetto dei ruoli - esagerata la reazione del Presidente del
Consiglio ieri sera, perché io ero in buona fede quando ho detto certe cose; mi sembra appunto
verbale 18.12.03 / 16
che abbia esagerato; ho detto “mi sembra “ però non ne sono sicura, dopo mi risponderà, visto
che ha detto che era già la seconda volta che succedeva. Ritengo si riferisse a quella lettera che
abbiamo mandato in luglio riguardo alla convocazione di un Consiglio comunale. Vi ricordo che
il 9 agosto ci siamo incontrati e la maggioranza ha chiesto di sospendere il Consiglio comunale.
Era un sabato alle ore 18; io ho lasciato perdere e non ho più fatto polemica riguardo a quel
Consiglio comunale, anche se ero abbastanza scocciata per quello che era successo, per cui io
prendo l’occasione, se lui si riferiva a questo, di dire alcune opinioni su come la pensavo per quel
Consiglio comunale.
Presidente
Mi dispiace intervenire, anche se riguarda il sottoscritto, ma devo richiamarla
all’argomento: il Bilancio. Non è in argomento, Consigliera, non è in argomento. Ha tutto il
tempo di attaccare il Presidente quando vuole; posso richiamarla all’argomento?
Consigliera Lorenzi Emanuela
Va bene, allora La ringrazio signor Sindaco per aver detto queste parole, però spesso non
siamo sufficientemente tutelati. Grazie. Come ho detto già nel primo Consiglio comunale la frase
iniziale della sua Relazione non mi trova assolutamente d’accordo: io l’avevo già detto a Lei:
condividere il pensiero cristiano è una cosa molto difficile, penso che i fatti politici accaduti
questa primavera, per conto mio, rimangono degli atti gravissimi e quando Lei mi parla della
dignità della persona, di promozione eccetera, visto che ho vissuto anche in prima persona quei
momenti abbastanza difficili non riesco a condividere quello che Lei ha scritto.
Anche per quanto riguarda il risultato politico delle nostre elezioni e di quelle Provinciali,
io non sono d’accordo con Lei, io sono preoccupata, come cittadina, per il calo delle persone che
si sono recate a votare, non è una cosa da poco, perché se andiamo a finire con l’avere
un’Amministrazione che viene eletta con un 30 – 40% mi sembra abbastanza poco. Io penso che
sarà compito di questa maggioranza anche riportare fiducia politica nei cittadini, sicuramente è
un vostro compito, anche nostro, ma soprattutto vostro.
Vorrei anche che quest’Amministrazione ponesse molta attenzione al cittadino,
soprattutto inteso come singolo. Io vengo spesso interpellata da persone che hanno dei problemi
e che mi dicono che fanno fatica ad essere ascoltate. Mi hanno fatto notare una cosa, per
esempio: a S. Alessandro l’Amministrazione ha fatto un incontro sull’arredo della piazza, una
cosa che c’è in Bilancio, però è stato scelto un orario un po’ infelice, alle ore 18, forse 18.30. Chi
ha un’attività non poteva chiudere tutto per venire ad ascoltarvi, però la popolazione era
interessata. Sembra quasi che sia stata ascoltata solo una parte della cittadinanza; questo ve lo
faccio notare: spesso nei quartieri esistono delle associazioni che hanno una buona
organizzazione e possono farsi sentire molto meglio. Per esempio a S. Alessandro, ma succede
anche a Varone o al Rione, spesso vengono ascoltate solo le associazioni e non il problema del
singolo cittadino, immagino che sia difficile, perché è logico, sono molti di più, mentre
l’associazione può avere un rappresentante, però io chiedo che, se questi cittadini hanno dei
problemi, vengano ascoltati come tutti gli altri.
Ritengo anche che non dobbiate portare i cittadini all’esasperazione, perché le ultime cose
che ho sentito è che addirittura devono rivolgersi a degli avvocati per vedere tutelati i propri
diritti. Mi sembra una cosa ridicola, veramente ridicola. Allora, cerchiamo di essere aperti a tutti
quanti, il Sindaco è Sindaco di tutta la città, non bisogna vedere il colore; ce l’ha detto anche il
Sindaco: facciamo in modo che questi cittadini vengano ascoltati.
Riguardo allo sport e al ruolo sociale che esso riveste volevo fare alcune osservazioni,
sempre portate dai cittadini. Avete un buon progetto, il numero 1803, indica dettagliatamente il
senso dello sport, il senso d’aggregazione che esso deve avere per i giovani, soltanto, ve l’ho già
detto, sono stati creati degli ottimi centri sportivi, però spesso sono chiusi per i ragazzini, per i
bambini, ad ore pomeridiane. È molto strano, perché si sa, ne abbiamo parlato più volte, che c’è
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il problema del vandalismo, per cui il centro sportivo deve essere controllato, però spesso è
anche chiuso, per cui il senso di averlo costruito perde il suo significato. Io chiedo: se viene dato
in gestione alle varie associazioni potrebbe essere un sistema trovare un volontario che lo tenga
aperto per chiunque, non solo per le società sportive, per il gruppo che gioca a calcio, ma anche
per i ragazzini nelle ore pomeridiane. È una cosa da organizzare, penso.
Sempre nella Relazione del Sindaco si parla del Cantiere comunale, che è impegnato in
numerosissimi interventi. È vero, siamo una città molto attiva, abbiamo parecchi eventi, il
Cantiere comunale viene chiamato per allestire, disinstallare eccetera, vari lavori. Spesso però,
anche qui sempre nell’ambito del discorso di mettere il cittadino al primo posto, quando c’è un
piccolo intervento da fare, mi è già successo, passano parecchi mesi. Non so se c’è un sistema
diverso d’organizzazione, perché, logicamente, gli eventi hanno bisogno degli operai del
Cantiere, però anche i piccoli bisogni dei cittadini dovrebbero essere risolti in breve tempo, non
dopo mesi.
Si auspica la soluzione, da parte della Provincia, del problema del Liceo Andrea Maffei.
Non so se questa è solo un’idea mia, però io mi sento un po’ in colpa per quello che è successo in
quella zona, perché ero Consigliere in Insieme per Riva e non ho pensato, e con me gli altri, di
prevedere una tale zona, cioè di prevedere l’ampliamento della scuola. Il P.R.G. ha seguito il suo
iter e siamo arrivati ad un ricorso al T.A.R.
Io personalmente trovo scorretta una cosa del genere, perché ormai le decisioni erano
state prese, per me in questo caso non si è rispettato il cittadino, questa è una mia opinione
personale. Ammetto che ho sbagliato anch’io, appunto perché non ho previsto una zona del
genere.
Riguardo alle politiche sociali io mi trovo d’accordo con quello che ha detto il Sindaco,
soltanto mi spaventano questi termini: “Una razionalizzazione della spesa pubblica e delle
risorse in termini d’economicità ed ottimizzazione delle stesse”. Riguardo a questi problemi io
vorrei che si puntasse più che altro sull’aspetto umano, perché anche guardando la nostra
assistenza sanitaria ogni tanto sono preoccupata, a parte che viene forse gestita troppo come
un’azienda, come cittadina sono preoccupata, perché l’unica cosa che sento è il taglio dei posti
letto. Allora cosa è successo? In un boom di influenza i nostri cittadini restano sul corridoio
perché non c’è sposto nelle camere. Ecco, anche nelle politiche sociali non m’interessa tanto
l’ottimizzazione dei costi, a me interesserebbe che venissero date risposte dal punto di vista
umano.
Anche qui ci sono questi progetti, io leggo in italiano perché non so l’inglese, Progetto
portatori di attenzione, la cura dei membri della famiglia non più autosufficienti. Ve l’ho già
detto in Consiglio comunale: io sinceramente non mi aspettavo una cosa come quella successa a
Tenno, perché è veramente grave, però è logico che il problema c’è, il problema di chi assiste le
persone con handicap o le persone non autosufficienti è da seguire, non tutti forse ci hanno
pensato, perché ci si è rivolti soprattutto alle persone che soffrono, però non si prendo in
considerazione i parenti che stanno loro vicino, i genitori, penso che anche lì bisognerebbe creare
qualche cosa e per loro.
Alcune osservazioni sulla Relazione Previsionale: ho trovato alcuni progetti a zero,
volevo sapere come mai. Il progetto 0803 Edilizia pubblica, il progetto 804 Tutela e salvaguardia
dell’ambiente e del territorio, dove si parla dell’agenda 21, ci è stata recapitata a casa una lettera
con un depliant molto interessante, però dopo non capisco come mai addirittura nei tre anni non
sia prevista alcuna spesa.
Anche il progetto 1402, il progetto Rumore, è un progetto che io ritengo molto
importante. “S’intende rispondere al disagio manifestato a più riprese da parte di numerosi
cittadini relativamente al rumore nella nostra città”: anche io sono un tipo fastidioso, il rumore
mi dà fastidio, sarebbe un progetto importante, però non so come mai sia a zero anche questo.
Assessore Bassetti, porti pazienza, ma riprendo il progetto Rifiuti, leggendo sui giornali
sempre sto attenta a queste cose, Le dico, leggo due righe, cosa fanno a Lavis, ma lo aveva già
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letto anche Lei. “Il Comune di Lavis, in collaborazione con l’azienda, ha inviato a tutte le
famiglie una tessera magnetica sulla quale sarà possibile accreditare i quantitativi di materiali
riciclabili conferiti preso il Centro di Raccolta Differenziata, grazie a questo sistema si potrà
ottenere uno sconto sulla tariffa dei rifiuti. Dall’importo annuale verrà detratto l’importo del
materiale riciclabile conferito”.
Io avevo pensato ad una cosa del genere, però mi sembrava troppo complicato, invece, se
si vuole, si può organizzare anche questo. Ci sono tre progetti, anche questi purtroppo a costo
zero, che vorrei si realizzassero, chiedo come mai, c’è la mobilità protetta, il progetto 1604 a
pagina 76. “Il progetto trova la sua motivazione nella richiesta di trovare percorsi sicuri per
bambini”. Si parlava sia di percorsi sicuri sia di piste ciclabili, poi il progetto 1605 parla del
Vigile di quartiere, di questo ha già parlato il Consigliere Ravanelli, è una cosa che trovo molto
importante per le nostre zone, però è a zero.
Lo stesso vale per la vigilanza notturna, sicuramente ci saranno Carabinieri e Polizia,
vedo che fanno sopralluoghi notturni, che girano, però non so se serve un’ulteriore
collaborazione anche con il Comune, visto che avete previsto il progetto non so come mai dopo
non ci siano i finanziamenti relativi.
Riguardo al progetto 1703, “Forti della Prima Guerra Mondiale”, devo dire che
quest’estate sono andata a vedere dei filmati sulla tagliata del Ponale, sono stati veramente
interessanti, io non sapevo nemmeno, ahimè, da rivana, che esistesse una tale fortificazione. Ho
chiesto anche ai responsabili di farli conoscere nelle scuole ai ragazzi, perché ritengo che
veramente sia una parte importantissima della nostra storia. Anche qui non capisco come mai il
progetto sia a zero. Mi dispiacerebbe che il lavoro fatto da non so bene che associazione, un
gruppo di volontari sempre, andasse perso, perché penso che abbiano fatto veramente un ottimo
lavoro. Sicuramente deve essere sostenuto, allora vi chiedo informazioni.
L’ultimo progetto, il 1803, progetto Rete, anche questo lo ritengo un progetto importante,
però è a zero, sicuramente anche “Il sostegno alla rete fra scuole dell’Alto Garda per la
formazione e l’orientamento” per i nostri giovani sarebbe un punto di riferimento, ….
(CAMBIO CASSETTA)
…chi mi ha preceduto ha già detto abbastanza. Non ho trovato, riguardo alla scuola del Rione
Degasperi, alcun’informazione precisa: c’è scritto che verrà ampliata la mensa, si sa che ci sarà la
realizzazione dei nuovi alloggi ITEA, per cui dovrà servire parecchi utenze. Avevo parlato con
delle persone - so che ci sono delle difficoltà perché i bambini sono già tanti, c’è il problema del
chiasso, il problema dei doppi turni - che mi chiedevano se l’Amministrazione avrebbe previsto
anche l’ampliamento della mensa.
Volevo chiedere un’informazione al Ragioniere: a pagina 74 del Bilancio di previsione non me ne voglia l’Assessore Bassetti, ma quando vedo le cifre in negativo chissà perché, non
posso fare a meno di andare a vedere come stanno le cose e quindi forse mi può spiegare un cosa
- c’è un Bilancio di previsione 2004 redatto secondo i criteri del Patto di stabilità Provinciale,
con un saldo finanziario di – 4.820.000 €. Nella Relazione, a pagina 22, c’è scritto che nei
trasferimenti di capitale della Provincia è compreso il premio di € 144.000 assegnato dalla
Provincia al Comune per aver rispettato i parametri in materia di Patto di stabilità nell’anno
2000. Volevo alcune informazioni, perché spero che non servano questi Bilanci per darci il
premio. Se mi spiega qualche criterio, La ringrazio; sono un po’ curiosa in merito, vorrei
conoscere questo nuovo metodo di Bilancio. Grazie, ho finito.
Presidente
Consigliere Frizzi, prego.
Consigliere Frizzi
Io oggi sarò breve, non ho nessun’intenzione di dilungarmi in questo intervento. Parto da
quello che mi è successo oggi tornando a casa. Mia madre legge il giornale e dice: “Guarda che
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bel Bilancio che quest’anno andrà a votare il Consiglio comunale”. Si riferiva all’articolo
pubblicato dall’Adige in merito all’intervento politico del nostro Sindaco su questo Bilancio. È
chiaro che ciò che c’è stato consegnato andrebbe molto bene in campagna elettorale, perché
questi sono i classici documenti che si presentano in campagna elettorale quando si vogliono
presentare, come colazione, i modi in cui si vorrebbe governare la città. Se, infatti, si va a
confrontare il Bilancio con la Relazione del Sindaco si nota che questo è alquanto fumoso e
lacunoso, quindi ora vedremo nello specifico, spulciando proprio dall’inizio, la Relazione del
nostro Sindaco.
Nella prima parte vedo il solito tema della sinistra, che qua è molto forte: lo sviluppo
culturale e sociale, qua mette prima del termine economico, le parole culturale e sociale. Qua mi
sembra di notare l’unico spunto di questa sinistra di governo, che è intervenuta in questo
Bilancio solo attraverso dei termini, solo attraverso delle parole, perché di culturale e sociale
all’interno di questo Bilancio vedo poco o nulla.
Al contrario, vedo tanto invece d’economico e questo è molto grave. Questa Relazione è
un po’ come le promesse che sono state fatte, su questo Bilancio, al Consigliere Mirante, che non
vedo qui in aula, anche a lui hanno fatto ….
(VOCE FUORI MICROFONO)
Presidente
Il Consigliere Mirante Marini.
Consigliere Frizzi
E’ nuovo, non lo conosco, è uno dei nuovi Consiglieri. Fra il resto volevo fargli un
appunto: visto che lui diceva che rappresenta la località di Pregasina, io volevo ribadire che noi
trenta Consiglieri rappresentiamo tutti il Comune di Riva del Garda in toto e non solamente le
varie zone di appartenenza o quelle dove risediamo.
Questo programma è proprio come ciò che hanno promesso al Consigliere Mirante
Marini, ovvero tante voci all’interno del Bilancio su quello che si farà di Pregasina,
finanziamenti zero. Così è! Mi dispiace riprendere anche i vecchi amici Verdi, perché ho notato
che all’interno ci sono parecchi progetti, ciclabili, il Progetto dell’acqua, il Progetto dell’aria,
Città protetta, Città a misura di anziano, Città a misura di bambino, Città trasparente, tutto
molto bello, veramente; mia madre aveva ragione: gli intenti sono veramente buoni, complimenti
a questa maggioranza! Hanno inserito all’interno del Bilancio dei bellissimi intenti. Ieri
addirittura si è parlato del grandioso Progetto delle malghe, solo che se dopo andiamo a vedere i
finanziamenti vediamo che sono a zero: questo è un modo di prendere in giro la cittadinanza.
Infatti, se noi andiamo verificare punto per punto il contenuto di questo Bilancio, vediamo che le
uniche coperture sono relative alla spesa corrente o quasi. Troviamo addirittura, nel paragrafo
degli Asili Nido, lo stesso Sindaco che dice addirittura che l’intervento che si farà sull’Asilo di
Sant’Alessandro supererà per numeri quello del Rione Degasperi. Ricordo che l’Asilo Nido di S.
Alessandro ha un’utenza di 25 persone, mentre l’Asilo del Rione Degasperi arriva a 60 persone adesso non trovo il punto dell’Asilo – arriva a 65; non penso che ci sarà un ampliamento di 40 –
45 posti all’asilo di S. Alessandro e quindi ciò che c’ è stato scritto è falso. Il numero quindi
rimarrà lo stesso e ci sarà, come tutti gli anni, il problema degli Asili, che non è assolutamente
risolto con il servizio che voi chiamate “Tagesmutter”. La Tagesmutter è una ladrata, perché chi
utilizza…
Presidente
Posso richiamarla sui termini?
Consigliere Frizzi
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Sì, scusi, “ladrata” nel senso…
Presidente
Sì, possiamo metterlo fra virgolette.
Consigliere Frizzi
Non nel senso di rubare soldi, ma di portare via la gran parte dello stipendio di chi lavora
e porta a casa lo stipendio in famiglia. I costi sono troppo alti; è un servizio che non giova
praticamente a nessuno, se non a chi veramente ha stipendi elevati.
Partiamo dal programma: qui l’intervento della sinistra è nelle parole culturale e sociale,
poste sempre prima, in bella presenza rispetto alle altre. C’è addirittura un paragrafo che riguarda
le politiche provinciali, io ricordo che, non solo le nostre elezioni comunali, ma anche quelle
provinciali d’ottobre hanno indiscutibilmente premiato questo modo di intendere la politica ed
offrono la possibilità che, su questi principi, la nostra azione sia coerente con quella della Giunta
provinciale. Io non capisco perché non abbiano messo anche con quello che sarà a livello
nazionale, dove nella coalizione di centro sinistra rientrano pure Rifondazione comunista e Italia
dei Valori, mentre qui a Riva del Garda sono stati volutamente lasciati alle corde. Il centro
sinistra ha vinto nel Friuli Venezia Giulia con Rifondazione Comunista, giusto per ricordare che,
quando serve per vincere, Rifondazione e Italia dei Valori diventano partiti importanti, invece
quando non servono sono i primi ad essere lasciati fuori.
Qua ci si vanta pagina per pagina; colgo i punti che ho sottolineato, non ho voluto curare
l’intervento, perché in questo periodo sto avendo una sorta di depressione politica diciamo, noi
dell’opposizione perdiamo ore e ore di tempo per studiare gli Atti e tutto quanto, dopo di che si
vede che non si vuole assolutamente dialogare, non si vuole assolutamente cercare una sorta di
dialogo, d’incontro con l’opposizione e, quindi, mi sono limitato a leggere, a sottolineare e ad
intervenire su quello su cui mi pare il caso di farlo. Inoltre questa sosta del Regolamento nel
periodo di Bilancio mi sembra abbastanza strana; va bene, il Regolamento è così, però il fatto di
volere, in otto giorni, fare degli emendamenti molti difficili da presentare, è complicato. Bisogna
presentarli con un pareggio di Bilancio, quindi bisogna studiare in breve tempo il contenuto del
Bilancio: abbiamo pochissimo tempo per intervenire, bisogna farlo con un appoggio tecnico,
perché ovviamente non tutti sono degli economisti e non tutti possono toccare un Bilancio a
pareggio, dopo di che gli otto giorni sono gli unici a disposizione per fare gli emendamenti e,
all’interno della discussione sul Bilancio, non si può più fare nulla; mi sembra molto limitato.
Quindi sarò breve anche per questo; farò alcuni appunti sulla relazione del Sindaco e nient’altro.
Ci si vanta dell’utilizzo degli spazi ex Cristallo, insomma: aver tolto una gelateria e aver
messo all’interno nulla non mi sembra così importante da essere citato, perché se noi adesso
andiamo di fronte al Cristallo non vediamo questi spazi interni veramente utilizzati, se non quella
sala messa lì un po’ così per chi si sposa e nient’altro. Di là ci sono le solite vetrate sempre
sporche, prive di tende - hanno dei pannelli di copertura - e per tutto questo non mi sembra che ci
si possa vantare tanto della definizione e dell’utilizzo degli spazi dell’ex Cristallo.
La gestione del vertice dei Ministri degli Esteri: la realizzazione delle opere permanenti.
Abbiamo speso circa 1 miliardo per mettere a posto i giardini all’italiana: quanti soldi abbiamo
speso per mettere quelle piante che ancora oggi sono all’interno dei vasi di plastica? Se andiamo
avanti così la prossima primavera dovremo ricambiare tutti quei vasi; a chi vogliamo fare il
regalo di Natale per quel che riguarda i giardini all’italiana? Mio fratello ha anche lui un’attività;
a questo punto aiutate tutti i vivai di Riva del Garda, dal momento che buttate così piante in una
maniera esagerata! Abbiamo riempito tutto di piante, si è spesa una bella cifra, poi si parla
d’opere permanenti!
Il molo della Fraglia, va bene il molo della Fraglia!
“L’approvazione in Consiglio comunale del contratto di servizio APM”: se questa è
un’altra nota di vanto! A me fa abbastanza ridere, addirittura, parlando con un tecnico dopo
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quest’approvazione, mi ha buttato lì un dubbio che a me rimane, lui mi ha semplicemente detto:
“State attenti che la concessione di 90 anni è una bufala”, così mi ha detto e io gli ho detto: “Ma
come una bufala?” e mi ha risposto: “E’ una bufala per il semplice motivo che la struttura di
un parcheggio ha una durata limitata nel tempo”: se noi adesso vendiamo a 40 milioni un
parcheggio per 90 anni e dopo 30 o 40 anni la struttura deve essere ristrutturata, cosa succede
dopo 40 anni? Se cambia il Sindaco, se cambia la Giunta, chi ha la concessione di 90 anni alla
fine ha una concessione di 90 anni d’aria fritta. Cosa si ritrova? Cambia il Piano, cambia un
programma, non lo so, avrà questa concessione di un box al terzo piano; se verrà buttato giù del
cemento, se verrà buttata giù della terra gli rimarrà, in teoria, un piccolo pezzo dove parcheggiare
la macchina, se ci sta la macchina sotto terra. Questo è un dubbio cui io inizialmente non avevo
pensato: ci penserà chi andrà ad acquistare per 40 milioni il parcheggio per 90 anni.
“L’esecuzione da parte della PAT del parco a sud, sull’area ex Cattoi”. Va bene, 4
miliardi, anche questo è divertente no? Allora, cosa succede? Questa è una delle cose proprio
tipicamente rivane, l’area ex Cattoi, il parco a sud, è stato espropriato al privato per motivi
d’utilità pubblica. Anni prima il Comune di Riva, che era proprietario dei giardini all’italiana
fino a punta Lido, ha ceduto al privato la fetta più bella di Riva. Questo è molto divertente,
perché se un magistrato entrasse con la testa dentro queste piccole sfumature sarebbe divertente
vedere i motivi per cui il Comune acquista un triangolino di terra, mentre qualche anno prima
aveva ceduto ad una società privata una parte assai più importante del territorio, fronte lago.
Questo ha veramente dell’incredibile, però viene messo qui, per vantarsi del proprio
operato, mentre queste sono cose che dovrebbero passare quasi nel dimenticatoio, in modo da
dimenticare queste nefandezze rivane, che hanno veramente dell’incredibile, perché sono proprio
particolarità di Riva del Garda.
Lo stesso vale per le società, si tratta proprio di cose tipicamente rivane.
“Contributo alla costituzione della nuova APT”: questo sarà un discorso che, prima o poi,
dovremo affrontare: “La tempestiva risposta dell’Amministrazione alle esigenze congiunte di
spazio per il Liceo”. Scusate, ma perché mettete queste cose come un vanto? Come un vanto! Se
noi non avessimo fatto quell’interpellanza in tempo oggi il Liceo sarebbe ancora alle Nino
Pernici, in una scuola elementare; oggi il Liceo è praticamente sotto, in un’aula dell’Università
della terza Età, all’oratorio, dove c’è il teatro. Ma scusate: come fate a mettere come opere di
vanto queste cose; 60 persone in una sala da teatro! Volete fare un regalino al parroco? Così
almeno gli pagate l’affitto, non so a quanto ammonti, 300 – 400.000 al mese? Ma non mettetele,
non mettetele! È vergognoso avere queste situazioni; avete rattoppato con questi rimedi una
situazione grave.
Abbiamo il Conventino dell’Inviolata; lo avete inserito nel Bilancio? Perché non è stato
inserito il Conventino dell’Inviolata? È semplicissimo: la conoscono i Consiglieri comunali
quella famosa lettera del Vescovo Bressan? Non la conoscono. Bene, signori, la faccio avere a
chi di voi la vuole. L’Assessore Mosaner ha quella lettera; dovreste leggerla, così almeno capite
perché c’è un vincolo su questo famoso Conventino dell’Inviolata che, se ristrutturato, potrebbe
risolvere la carenza di spazi scolastici che oggi Riva del Garda ha. Questo è vergognoso; si
continua a promettere e a rimettere all’interno di una scuola elementare la scuola civica, una
scuola che detiene 750 allievi adulti all’interno di una scuola elementare.
Ci si fa vanto della scuola elementare Nino Pernici, che è stata ristrutturata, ma non è
stata preventivata la spesa per le tende. Oggi come oggi i bambini e le maestre attaccano le carte
sui vetri. Ma come fate oggi a vantarvi di queste cose? Questo io lo scrivo domani sui giornali,
perché io pretendo che i giornalisti mi diano lo stesso spazio dato oggi a questa Relazione,
perché in questa Relazione non ci si attiene ai fatti veri, a come si sono svolte le cose a Riva del
Garda.
Mia madre mi ha detto: “Che bravo questo Sindaco, che brava questa nuova
maggioranza”. Il Consigliere Almirante Marini, no, Mirante Marini è tornato, vedo.
L’area anziani: “E’ già stato approvato dalla Giunta comunale l’accordo amministrativo
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per il progetto di educazione alla salute ed al benessere”. In Tailandia ci sono gli anziani che
fanno Tai Chi sulle strade; quella è una sorta di modo di fare educazione, potevate fare quello
che sarebbero stati senz’altro meglio. Grande progetto, il Progetto di educazione alla salute e al
benessere. Complimenti.
Andiamo avanti con quanto riguarda la Miralago. Girano voci, credo che vadano
verificate, perché se veramente sono realistiche la cosa è abbastanza grave. Sembra che alcuni
privati abbiano presentato al Presidente Dellai un progetto relativo alla Miralago. Mi piacerebbe
verificare se questa voce è vera, dal momento che c’è questo rapporto, di cui si scrive qui, con la
Giunta Provinciale, penso che una telefonata, oppure, non so, anche via lettera sarebbe bello
chiedere se veramente è così.
La Miralago: io continuo a dire che è ancora nell’elenco dei beni dismissibili della
Provincia, da rendere operativo entro il 2005. Io ho chiesto e richiesto, non so quante volte,
anche in campagna elettorale, al dibattito c’erano gli allora Assessori Provinciali, ma nessuno mi
ha mai dato risposta. Cosa si vuole fare della Miralago? Se entro il 2005 Dellai decide di
cartolarizzare la Miralago tutto quello che è stato scritto su di essa, dopo aver bocciato la famosa
delibera di Moveo, dopo gli intenti da voi promessi, non so dove si andrà a finire. Una volta che
verrà cartolarizzata il privato, di tutto il compendio, farà quello che vuole, sempre attenendosi al
P.R.G. ma il P.R.G. dice di tutto, dal fitness allo sportivo, ci mancava proprio il termine
alberghiero, così dopo c’era tutto, così noi adesso stiamo facendo loro il Piano attuativo, stiamo
dando loro anche l’arma per poter veramente fare della Miralago un centro fitness, cioè un’isola
felice per i privati. Dopo, a cose fatte, forse i rivani si sveglieranno, forse diranno che quel pazzo
paranoico di Frizzi non aveva proprio tutti i torti. Va bene, comunque vedremo.
“La struttura definitiva da adibire a spazi teatrali”. Questo è addirittura divertente, no?
C’è la nota sul Perini, dove dice che “…l’utilizzo del cinema Perini già a metà degli anni ’90 è
stato giudicato impossibile”, scusa, ma da chi? Chi ha giudicato in questo modo?
(VOCE FUORI MICROFONO)
Adesso vi dico che io sono andato a visitare il Perini con i tecnici dell’impresario Maino. I
privati stessi, ancora prima che Maino acquistasse il Perini avevano abbozzato un progetto di
ristrutturazione sul teatro Perini. Il teatro Perini, messo a norma, arrivava a 270 posti, un palco di
10 metri, una torre scenica, non di quelle regolari però una torre scenica discreta per organizzare
degli spettacoli limitati, è chiaro, non per fare commedie o recite di grossa portata.
Leggo: “Valuteremo la proposta precisa che deve emergere dal Piano Cecchetto per la
fascia lago”. Lo dico per l’ennesima volta, perché sono veramente stufo di dire queste cose: una
struttura polivalente della Palacongressi non ricoprirà mai le esigenze teatrali di una città, darà
spazio solamente alla stagione di prosa del Comune, poiché questa è finanziata dalla Provincia,
con soldi Provinciali, saranno le uniche manifestazioni ovvero le manifestazioni pubbliche, che
potranno essere fatte all’interno di quella sala, perché i costi di gestione saranno talmente alti
che non si potrà fare nulla. Quindi andrà bene solo ed esclusivamente per quelle 10
rappresentazioni che verranno fatte durante l’anno, ma non è questa la risposta che bisogna dare
alle esigenze di Riva del Garda, sempre ammesso che si voglia portare avanti il discorso del
teatro, con tutto quello che comporta. Il teatro non è una struttura; il teatro è un progetto teatrale,
che non ha niente a che vedere con una sala polivalente, proprio non ha nulla a che vedere,
all’interno di un progetto di un teatro gravitano tutte le realtà che girano intorno a ciò che è il
teatro.
Qui si parla del palazzetto dello sport; bisogna a questo punto dare una risposta, perché
gli articoli che ho letto nell’ultima settimana andavano nel senso opposto a quello che la
relazione del Sindaco dice, perché mi sembra che all’interno della maggioranza, dalle forze di
Riva Domani, di Riva centro, all’Assessore Mosaner che dice e non dice, che non dà risposte
concrete, la situazione non sia chiara.
C’è una cosa ancora che voglio ricordare: il Consiglio comunale ha votato una variante;
io spero di rimanere sempre all’interno di questa sala e riuscire a stare nell’ambito della
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discussione politica. Io non vorrei mai fare la parte del giustiziere, di quello che prende l’Atto e
lo manda in Procura. Ne ho già mandato uno e non mi hanno risposto, va bene, io non vorrei
rifarlo. Oggi dico un’altra cosa: quei famosi 3 miliardi sulla Lido. Voglio avere risposta, perché
io devo ancora trovarli. Non sono riuscito a trovarli; non sono un esperto di Bilancio, ma
all’interno del Bilancio della Lido io vorrei vedere la voce dove trovo quei 3 miliardi dati dal
Comune per la ristrutturazione del Lido. Nell’arco di 15 giorni di questa cosa mi dovete dare
spiegazioni, io, politicamente, ho presentato quel giorno quella mozione stralciata da questo
Consiglio comunale, dove chiedevo anche di rivedere il famoso contratto con la GTS, contratto
per il quale oggi alcune cooperative gestiscono alcune strutture era stato stipulato per la
ristrutturazione, che a tutt’oggi non c’è e di cui oggi si parla, vociferando della costituzione di
una nuova società per gestire il Lido. Io mi chiedo queste cose e voglio delle risposte chiare,
nette e definitive sulle intenzione di uso di quel contratto e voglio sapere dove sono finiti i 3
miliardi. Se queste risposte non mi vengono date, dal momento in cui non ho dialogo politico e
non ho risposte politiche, “imballo tutto quanto è in mio possesso in una busta” che manderò
alla Corte dei Conti. A me dispiace fare questo, non voglio arrivare a tanto; io dico che gli spazi
politici ci devono sempre essere, ma dal momento in cui voi mi mettete in queste situazioni e in
queste condizioni dove il mio compito politico viene limitato io utilizzerò anche queste cose, che
competono a qualsiasi cittadino, oltretutto, non solo a noi Consiglieri comunali. Basta fare una
semplice lettera in bianco e spedirla alla Corte dei Conti, dopo di che ci penseranno loro anche se
potrebbe essere possibile che la valutino com’è successo in altra occasione, ovvero finirà nel
cestino. Avevo mandato in Procura proprio i permessi del Palafiere, ricordate? Il Palafiere era un
terreno agricolo di seconda; ogni anno venivano dati questi permessi provvisori, temporanei,
permessi speciali. C’è una clausola vincolante in questi permessi: alla scadenza di queste
autorizzazioni - che sono motivate, non si danno per caso, ci devono essere dei motivi - il terreno
agricolo doveva essere ripristinato. Cosa che non è mai stata fatta, perché tanto qui a Riva del
Garda è uso e costume continuare a inoltrare le cose, dopo nascono i palafiere e tutte queste cose.
Nascono delle cose che non sono programmate, dopo di che ci troviamo a discutere, decidere, a
complicarci la vita, perché lì deve arrivarci la strada, perché se non si fa il Palafiere non si fa
neanche la strada, incredibile! Dopo c’incasiniamo sulla circonvallazione, che non serve a niente
e a nessuno ma bisogna farla, perché, oramai per forza di cose bisogna farla.
Andiamo avanti; questa è un’altra cosa bella (io ho l’attività in centro): uno studio per cui
si sono pagati 30.000 €, “Valorizzazione del centro storico, che noi ormai consideriamo quale
centro commerciale naturale”. Ma, scusate un attimo, dove vivete? Non lo so, se voi foste a
Bolzano, va bene, centro commerciale naturale. Secondo me, per il Poli si può parlare di centro
commerciale! Naturale solo perché adesso vanno tutti lì, ma del centro storico fare un centro
commerciale naturale! Se si vive il centro storico dal lunedì al venerdì si possono contare sulle
dita delle mani le persone che passano! Questo è veramente divertente; io avevo letto quel piano,
io sono un artigiano, si vuole valorizzare il ruolo degli artigiani. Infatti, io voglio fare una
proposta: io sono un artigiano proprio di quelli che cesellano con il martellino, di quelli che,
anche da turista, è bello veder lavorare; datemi uno stipendio, come Comune, datelo a tutti noi
artigiani, ci mettiamo in vetrina. Io non so se si sa che cosa vuol dire tenere aperta un’attività,
seppure artigianale, con tutto il romanticismo che c’è dietro a questi lavori; lo Stato ci strozza,
proprio nel senso di “strozzare” e voi volete proporre a noi artigiani per il bello; per il folgore
rivano di metterci il “marocco”, perché così il turista viene e ci fa le foto, ma dove le studiate
queste cose? Complimenti perché siete proprio dei “teatranti”, veramente siete bravi.
Presidente
Mettiamo le virgolette anche sui teatranti, se permette.
Consigliere Frizzi
No, teatranti è un dato positivo; giullari, per me giullare è il massimo. Una volta il
verbale 18.12.03 / 24
Consigliere Torboli mi ha dato del giullare pensando di offendermi….
Presidente
Sì, conosciamo la storia. Prego.
Consigliere Frizzi
Tra il resto dando del giullare a me si offende la categoria dei giullari. Magari, se avessi
l’espressività di un giullare non sarei qua, mi divertirei di più da altre parti.
Piano attuativo
Cecchetto: è molto bello, io mi sono letto il programma della relazione di Cecchetto, è
interessante. Ad un certo punto, infatti, si parla di qualcosa collegato alla Miralago. Cecchetto fa
nella relazione un bellissimo punto, dal quale si capisce qual è l’intenzione reale su tutto il
compendio della Miralago. Quando parla di Miralago lui fa tutto uno studio con Delai (senza la
doppia elle). Poi è divertente perché sulla Miralago c’è un’attenzione fortissima, da parte di
Cecchetto, come su Palacongressi e il Lido, l’albergo, perché veramente lo sviluppo reale, vero, è
lì.
Lo dice proprio, parla del compendio Miralago in termini economici, tralascia tutto quel
che riguarda il sociale, culturale sul compendio Miralago, ma poi se leggete la relazione questo è
proprio un punto importante. Da lì si capiscono le intenzioni. Poi passa a parlare, in risposta alla
domanda del Consigliere Zambotti, mi sembra, sulla relazione, quando chiede: “Come mai non è
stato disegnato quello che riguarda la colonia Sabbioni?”. Cecchetto risponde dicendo: “Perché
la colonia Sabbioni rientra nel discorso socio culturale di competenza stretta del Consiglio
comunale”. Questo lo dice sulla relazione. Qui si capisce, lascio a voi il giudizio su
quest’affermazione di Cecchetto. Quando io ho letto la relazione questa cosa mi ha colpito,
perché sto seguendo particolarmente il futuro della Miralago e pian piano mi sto proprio
accorgendo che, cari miei, quello che voi continuate a dire che non esiste non è vero.
Ricordiamoci che, bocciata quella mozione di Moveo, non c’è null’altro, mi sembra, a
parte una mozione di De Pascalis che è un po’ vaga, “socio, culturale, economica, turistica”, ecc.,
mette dentro tutto, non c’è nessuna mozione del Consiglio comunale, nessun parere del
Consiglio comunale che vincoli o che dia indicazioni per quello che potrebbe essere il futuro
della Miralago.
Andiamo avanti e leggiamo: “Non mancherà il nostro contributo al settore promozionale
sportivo”. Io pratico sport da 30 anni; come tutti noi sportivi, io mi giudico tale, so che lo sport a
Riva del Garda giace in uno stato di totale abbandono. Da parte del Comune, da parte
dell’Amministrazione non c’è mai stata un’attenzione particolare a quello che riguarda lo sport.
Lo sport è anche un’impronta politica che un’Amministrazione lascia. Lo sport è educazione,
l’educazione viene fatta all’interno delle scuole, lo sport è lasciato allo sbando totale. L’esempio
lampante è il basket: qualcuno si è svegliato una mattina pensando di comperare la B2 e di
portarsela a Riva del Garda. Per carità, io ne sono ben felice, non mi piace il basket però sono
ben contento che questa cosa sia stata fatta, dopo di che, dal momento che non c’è una
programmazione politica sportiva si vede cosa succede quando l’iniziativa privata va al di là
della programmazione politica. Lo sport a Riva è visto solamente come finanziamento delle varie
società e nient’altro, è finita lì.
“Indicazione parcheggi motocicli liberando le porte cittadine, indicazione parcheggi
motocicli”. È stata l’unica Amministrazione a Riva del Garda a mettere….non si può! Non si può
mettere all’interno di una porta, all’interno di un edificio, di una struttura che ha una valenza
propria storica e culturale una cosa simile. Una città turistica dovrebbe proteggere quei
monumenti, dovrebbe abbellirli, dovrebbe creare un contorno dove il turista viene a guardare. È
divertente, perché nonostante tutto qui si vede la mancanza di politica turistica a Riva del Garda.
Mi dispiace non vedere gli Assessori competenti; si parla di Bilancio, penso che gli Assessori,
almeno nella discussione del Bilancio, dovrebbero esserci. L’Assessore Trinchieri devo ancora
vederlo: non so, va bene, è impegnato.
verbale 18.12.03 / 25
Di cosa stavo parlando? Dei motocicli. Ci sono diverse guide turistiche che ancora oggi
portano all’ingresso della porta le comitive, raccontano la storia di quel monumento - oltretutto il
Comune ha appena finito di spendere uno, due o tre miliardi per la ristrutturazione - e ci sono
parcheggiati sotto i motorini! Speriamo che queste cose non vadano sulle brochure - adesso va di
moda dire “brochure turistiche” - per reclamizzare la nostra città. Bisogna essere bravi a creare,
in queste cose bisogna avere fantasia, perché bisogna dare atto che se si vuole denigrare una città
bisogna anche saperlo fare. Non è facile svegliarsi una mattina e pensare: “Sotto quel
monumento lì arrivano i turisti, cui piazzo i motorini!”; questa è una cosa veramente bella,
bravi!
Qua si parla ancora dei giardini all’italiana, speriamo che almeno il problema delle piante
ancora all’interno dei vasi di plastica venga risolto. Io penso che con una settimana o due di
lavoro la cosa dovrebbe essere risolta.
Eccolo qua l’Asilo Nido. Lago Blu 60 posti, Asilo Nido S. Alessandro 25. Dal momento
che all’inizio si dice che “…la struttura di S. Alessandro potrebbe arrivare ad assumere le
dimensioni del Nido Lago Blu, speriamo che questa ristrutturazione da 300.000 € sia
effettivamente di 35 posti, mi farebbe veramente piacere.
Scuola elementare: delle scuole e del reparto scolastico abbiamo già parlato. Io mi ricordo
che due anni fa c’era stata una discussione, io mi ero astenuto, sull’ampliamento del Liceo
Scientifico, su quello scempio dell’ampliamento del Liceo Scientifico: posso dire scempio? In
passato si diceva che “questa volta abbiamo risolto il problema”. Non sono passati neanche tre
anni e invece siamo ancora qui.
La programmazione, signori! La programmazione è una cosa importante, è una cosa
vitale per una città, bisogna smetterla di vivere giorno per giorno. Bisogna smetterla di svegliarsi
la mattina e cercare di porre rimedio ai problemi con questi tamponi, oggi rimediamo qui,
spostiamo lì, attacchiamo su, aggiustiamo di là.
Bisogna smetterla con queste cose; bisogna iniziare a metterci intorno ad un tavolo, fare
una programmazione almeno decennale, non dico ventennale perché forse complicherebbe un
po’ la vita, ma sarebbe molto bello vedere questa maggioranza sedersi intorno ad un tavolo e
fare una programmazione di 15 anni. Mi farebbe veramente piacere, sarebbe divertente, mi
piacerebbe vedere i contrasti politici esistenti all’interno di questa maggioranza impegnati in una
programmazione di questo tipo, vedere cosa ne pensano i Verdi su certe cose.
Non ho voluto infierire su quel che riguarda la nettezza urbana, lo smaltimento rifiuti e
tutto quanto; mi piacerebbe veramente sentire all’interno di questa maggioranza, tralasciando
l’opposizione, un discorso sulla viabilità, sui rifiuti, sulle politiche sociali, sulle politiche
culturali. Provate a farlo, poi vediamo, se passate questa prova vuol dire che la coalizione
potrebbe anche reggere. Io penso di avere quasi finito.
La Biblioteca civica. Ecco, un’altra perla. Non è stato possibile fare, in questi anni, una
programmazione adeguata su quello che riguarda la Biblioteca. Io sono uscito dal Consiglio, ho
avuto anche problemi familiari ma mi ricordo i discorsi che si facevano. Io ero in Commissione
Cultura in quegli anni; ho visto il Piano di ristrutturazione della Biblioteca, era un bellissimo
Piano. Finalmente uno spazio adeguato, uno spazio decente, uno spazio enorme. Per carità, era
bello perché sopra il palazzo Lutti c’erano addirittura le sedi per le associazioni. Io ho
un’associazione e la mia sede è a Nago! Perché a Nago? Perché si collabora meglio con il
Comune di Nago, perché perlomeno ti mettono a disposizione spazi, perché ti rendono
disponibili tante cose. Poi è vero, ho intrapreso l’attività politica e ho voluto tenermi fuori il più
possibile da quel che riguarda il Comune di Riva, va bene, anche per motivi politici ovviamente.
Si fa una bella associazione, si fanno le festicciole, proprio oggi ho visto il depliant del
Presidente...cosa era quella società? Non ricordo, queste cose qui insomma. Il conflitto
d’interessi c’è anche su queste cose. Un Assessore in questi giorni, sotto Natale, manda in giro
un opuscolo del genere dove il presidente è il dottor Cristian Trinchieri, ma perché non si
dimettono gli Assessori che hanno queste cariche? È inutile poi discutere del conflitto d’interessi
verbale 18.12.03 / 26
su Berlusconi, è scorretto, non lo prenda come offesa: è quello che diceva l’altro giorno la
Consigliera Lorenzi; è scorretto, non si può, il ruolo politico è distinto da queste cose. Non può
qualcuno ricoprire la carica d’Assessore e fare queste cose. Questa Associazione verrà a chiedere
i contributi ad una Giunta dove siede il suo Presidente. Perlomeno che dia le dimissioni e che
faccia posto ad un altro, dopo di che l’aiuto lo può dare lo stesso; questa è una questione di
correttezza e di educazione anche nei confronti dei giovani. Queste sono cose fatte a livello socio
culturale; ebbene, che impronta, che significato si vuole dare a queste iniziative? Si fanno
iniziative socialmente utili, anche, culturalmente e gli si dà un’impronta politica negativa.
Bisogna chiarire queste cose, io, quando mi accanivo contro l’Assessore Bassetti non è
perché ce l’ho personalmente con lui, ma perché ….
(CAMBIO LATO)
….il politico deve fare il politico. Per essere un buon amministratore non può amministrare sé
stesso o cose che gli appartengono, perché altrimenti non bisogna più parlare di Berlusconi! Non
bisogna più stare attenti a Berlusconi che sta facendo scuola, perché questa cosa sta arrivando
come messaggio educativo anche ai vostri figli. Bisogna smetterla, su queste cose bisogna essere
chiari, bisogna affrontarle, chiaramente, senza rancori, scontri o altro.
Io non ho mai affrontato la politica per questioni personali, proprio perché per me la
politica non è una missione ma qualcosa che è al di sopra di tutto. Il ruolo del politico deve
essere il ruolo del politico punto e basta, non deve esserci nessuna ingerenza con nessun’altra
cosa.
Dove eravamo arrivati? Alla Biblioteca. Mi ricordo che il finanziamento dato dalla
Provincia era destinato a tutto il compendio Salvatori–Lutti. Io ho visto che in Bilancio non ci
sono più soldi per palazzo Salvatori. Che fine ha fatto tutto quel progetto? Era un progetto
valido. È vero che riscontrava un forte aumento di costi di gestione di tutto il compendio, che si
erano calcolati intorno ai 700 milioni l’anno; ma cosa sono 700 milioni all’anno all’interno di un
Comune come Riva del Garda, soprattutto dal momento che servono per può dare spazio anche a
tutte le associazioni e il contributo che portano le associazioni a quantificarlo in moneta è ben
superiore a 700 milioni. Non bisogna aver paura di affrontare simili progetti, non bisogna
assolutamente.
Ho sentito addirittura qualcuno dire che si spaventava per come verrà gestito il palazzetto
dello sport. È ben vero che il palazzetto dello sport è un’altra cosa che è nata senza un minimo di
programmazione, però non mi si venga a dire che non è facile gestire un palazzetto dello sport.
Va detto, tra l’altro, che r un palazzetto dello sport in una zona che ha 40.000 abitanti è una
struttura indispensabile; un palazzetto ce l’hanno paesi come Borgo Valsugana eccetera, dei
paesini che confronto alla ricchezza di Riva sono nulla, zero. A Riva ci si preoccupa di gestire la
Biblioteca, ci si preoccupa di gestire lo sport, si fa il Palafiere. Non ci si preoccupa di come verrà
finanziato il Palafiere, infatti che fine ha fatto il Palafiere?
Un’altra cosa che mi ricordo era nata all’interno della Commissione, eravamo in sala
consiliare, sono arrivati tutti i Consiglieri d’Amministrazione della Lido, per illustrarci il
progetto Palafiere, come sarebbe stato acquistato, tutta la grandissima operazione, erano tutti
termini inglesi che nessuno di noi in sala capiva. Era da ridere, perché mi ricordo che c’era un
termine, non ricordo in quale progetto, che tradotto significava pelle d’orso¸non so cosa avesse a
che fare con l’economia. Io mi ricordo che ad un certo punto, dopo aver fatto vedere tutti i
grafici, i contributi, i finanziamenti e tutto il resto ovviamente rimaneva scoperta una grande fetta
e io avevo chiesto: “Ma di quella grande fetta che rimane scoperta che cosa succede?”, la
risposta fu: “Sarà la volontà politica, sarà il politico che dovrà intervenire”. Dopo tutto questo
grande elenco di tutto il progetto la cosa si risolveva banalmente con un semplice: “sarà la
volontà politica”. Del Palafiere, dopo tutto questo grande progetto, si è visto che cosa è
successo: è intervenuto Bruxelles, li hanno messi tutti a bacchetta; è intervenuta la Provincia che
ha dovuto creare un’ulteriore società, la Provincia è intervenuta come azionista e ha potuto così
buttare qui quei soldi che prima avrebbe dovuto dare alla Lido come finanziamento; c’è voluta
verbale 18.12.03 / 27
Bruxelles per ostacolare quest’operazione. Incredibile! Il bello è che la Lido, oltre ad essere nata
per gli Alberghi Atesini, aveva come obiettivo principale, io allora ero in maggioranza, primario,
numero uno, la gestione dell’albergo Lido, dopo di che il primo obiettivo è diventato la proprietà
dell’immobile del Palafiere, poi il primo obiettivo primario è, ovviamente, con una semplice
manovra di Bruxelles, caduto, adesso sta cedendo anche il motivo per cui è nata, ovvero la
proprietà e la gestione dell’albergo Lido, se non è fallimentare questa società io non so quale
altro giudizio dare ad una cosa di questo tipo.
Bene, passiamo al Museo. Questa è ovviamente una discussione lunga, si sa come la
penso sul Museo, non voglio andare oltre, speriamo che innanzitutto le acque si calmino e che
possa veramente partire una collaborazione con tutte le realtà storiche dell’associazionismo che
si occupa d’attività inerenti al Museo, spero che possa partire un discorso sereno e concreto sullo
sviluppo e sulla programmazione del Museo e sul ruolo che dovrebbe avere il Museo all’interno
della nostra città.
Il Progetto Sicurezza. In evidenza alcune criticità della viabilità ordinaria e di quella
ciclabile”. Io ho guardato il programma e poi sono andato a vedermi nel Bilancio delle opere
pubbliche il discorso delle piste ciclabili il famoso collegamento S. Nazzaro – Riva. Già allora si
parlava di quell’opera, che doveva essere fatta nell’arco di uno o due anni, non c’è nessun
copertura sulle piste ciclabili. Ci sono tante opere certe, però mancano le piste ciclabili. Io non
so, visti i progetti Piste ciclabili, Viabilità ordinaria, Riva protetta e percorsi protetti a misura
di bambino, Città a misura di anziano, come si vuole veramente creare una città a misura di
bambino o di anziano quando all’interno delle opere pubbliche non c’è alcuna opera che vada in
questa direzione? Non so, ditemelo voi, forse rientra in questa terminologia inglese, trafic
calming, che chiaramente non capisce nessuno. No, si capisce perché questa è abbastanza facile.
Andiamo avanti così insomma, oltretutto ribadisco un’altra cosa: una particolare
attenzione all’aria della nostra città. Riva del Garda ha una particolarità molto triste, come del
resto anche il Trentino Alto Adige, nei confronti dell’Italia: un aumento spropositato dei tumori.
Vogliamo iniziare a pensare che potrebbe essere anche l’inquinamento atmosferico,
l’inquinamento magnetico a provocare queste cose? Non è per fare dell’allarmismo o del
terrorismo, ma vogliamo iniziare a pensare anche in termini ambientalistici? Ormai invece che
un Assessorato all’Ambiente bisognerebbe fare un Assessorato alla sanità e dare la competenza a
quest’Assessorato su queste cose. Possiamo veramente iniziare a pensare a piste ciclabili, a
percorsi protetti, non solo dal traffico ma protetti anche dall’inquinamento atmosferico a Riva del
Garda? “Attraverso un trasporto pubblico maggiormente coerente”, lo riportate anche qui.
Questo è un altro di quei progetti per cui l’Assessore di turno si sveglia la mattina e dice
”Pollicino”. Queste cose vanno fatte nell’arco di una programmazione decennale, non basta farle
perché qualcuno si sveglia la mattina e pensa che sarebbe opportuno fare il Pollicino. Io abito a
S. Tomaso, il Pollicino per me sarebbe stato utilissimo, arriverei fino al Rione Degasperi. Al
limite questa cosa doveva essere filtrata attraverso uno studio un po’ sensato, fra l’altro non si
possono fare, attualmente, queste soluzioni alternative, bisogna essere molto drastici nelle cose,
bisogna chiudere il traffico e proporre i servizi alternativi.
Abbiamo visto l’altro giorno la discussione sui rifiuti, quando si entrerà in tariffa vedrete
che la cosa dovrà per forza essere modificata. La cultura della gente deve esser modificata per
forza, perché verrà toccata direttamente nel portafoglio. Questa è anche una cosa giusta e
positiva, perché se, bene o male, non si vuole e non si è obbligati a capire le cose è giusto, anche
con questi provvedimenti, far capire bene il motivo di certe soluzioni. Il discorso sulla politica
dei rifiuti si poteva già fare anni fa, siamo indietro, siamo terribilmente indietro, anche perché,
questo mi dispiace dirlo, non per l’incapacità di alcune forze politiche ambientaliste all’interno
della Giunta di Riva e della Giunta di Arco, ma perché queste forze hanno l’incapacità di poter
agire politicamente all’interno di questa maggioranza, perché siete in minoranza all’interno di
questa maggioranza, purtroppo, caro Assessore Luigi, è così. Io ho vissuto questa situazione sulla
mia pelle da Consigliere all’interno della maggioranza, adesso, per fortuna, sono all’opposizione
verbale 18.12.03 / 28
e non voglio essere con voi con questa coalizione, per fortuna sono all’opposizione, dico e faccio
quello che voglio, non sono messo al bando perché qui nessuno mi può mettere al bando,
addirittura sono capo gruppo del secondo gruppo consiliare, qua nessuno mi può mettere al
bando, io sono libero, finalmente. Anche se ovviamente sto vivendo in completa solitudine la
mia attività politica in questo Consiglio comunale, finalmente sono libero e posso dire quello che
voglio; infatti quando parlo io ho sempre il sorriso sulle labbra, non ho l’astio che hanno, nei
miei confronti, alcuni Consiglieri che mi rimproverano non potendo dire quello che vorrebbero.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Ai posteri l’ardua sentenza? No, non ai posteri; abbiamo discusso ieri del problema rifiuti,
discutiamo oggi della pista ciclabile, discutiamo oggi la vivibilità, discutiamo oggi una città a
misura di bambino, Luigi, non i posteri: sono io, oggi, che vi do delle sentenze su cose reali e
concrete, oggi. Questa politica noi, all’interno di una maggioranza di centro sinistra, non siamo
riusciti a portarla a casa, perché ci sono forze, più potenti di noi all’interno della maggioranza,
che non hanno niente a che vedere con la nostra tradizione e la nostra cultura di sinistra.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Fra il resto mi dimenticavo di dire che la vostra famosa frase è: “La sinistra democratica si vede
solamente all’interno di questa maggioranza”. Io che sono a sinistra non sono democratico e sono
felice di esserlo, sono felice di essere etichettato in altro modo, non so quale termine si possa
usare, antidemocratico! Fascista mi ha detto qualcuno. Va bene, i fascisti oggi sono diventati
democristiani, chissà che i comunisti non diventino fascisti; c’è un cambiamento di rotta,
insomma non si capisce più nulla, va bene. Bene, “Nel 2004 quest’Amministrazione intende
inoltre affrontare i temi proposti dal Bilancio negli anni futuri, ad esempio l’ampliamento dei
servizi scolastici al Rione Degasperi”. Al Rione Degasperi ci sarà una situazione che nell’arco di
un anno o due vi scapperà di mano, anche quella. Voi, infatti, non sarete preparati nemmeno su
quella situazione. Rione Degasperi: avete portato lì degli alloggi ITEA, al Rione Degasperi c’è la
scuola e c’è l’asilo.
Io sono all’interno del Comitato di gestione, mi hanno dato quell’incarico, io non volevo,
però mi hanno chiesto se gentilmente lo facevo, ho acconsentito perché non è troppo
impegnativo. Voi dovreste provare cosa vuol dire essere all’interno dei Comitati degli Asili e dei
Nidi e dover, ogni anno, rifiutare le domande che pervengono. Dovreste esserci voi al posto di
tutti quelli che devono rifiutare bambini, non è che rifiutiamo proprio, ci sono dei parametri, però
siamo costretti a rifiutarli per motivi di numero, dover spiegare a questi genitori i motivi per cui è
toccato a loro e al loro figlio non poter essere inserito all’interno di queste strutture. Questo
cambierebbe un po’ i Bilanci di alcune Amministrazioni.
Nuovamente si ripete la costruzione del teatro, che a Riva del Garda non ci sarà mai.
L’unico modo per fare un teatro, dal momento che non si è voluto provvedere con il Teatro
Perini, è quello di prendere un’area, costruirlo da capo e non aver paura di costruire un teatro al
di fuori di Palacongressi, al di fuori delle società, al di fuori delle strutture polivalenti. La
struttura polivalente, Riva è piena d’esempi, è un totale insuccesso, perché non dà spazio a
nessuno, dà spazio solamente alle poche fiere che vengono fatte a Riva del Garda.
Le politiche sociali: come per i rifiuti si dà la colpa al Comprensorio del C 9. Io non so
se avete letto, in questi giorni, le ultime polemiche riguardo alla struttura che stanno realizzando
a Locca, dove verranno inseriti alcuni disabili o portatori di handicap, che, visto che i genitori
anziani non sono più in grado di gestirli, vengono portati a Locca. Un Comprensorio come il C 9,
comprende Riva, Arco, Val di Ledro, Torbole, ed io non penso che siano Comuni poveri;
oltretutto, ho letto sui giornali, si vantavano della prima opera intercomunale di questo tipo, di
questa portata. A Locca. Non per denigrare il piccolo Comune montano di Locca, ma pensate ad
una persona down, ad una persona portatrice di handicap che ha vissuto qui tutta la vita con i
genitori, portata lassù. Questa è una Legge provinciale, la Legge sull’integrazione dei disabili,
dove dicono che i Comuni, in consorzio o in altro modo, possono accedere al finanziamento per
una struttura di questo tipo. L’hanno portata a Locca! L’unica struttura nel Comprensorio
verbale 18.12.03 / 29
l’abbiamo a Locca! Pensate voi a queste persone che hanno avuto un percorso attraverso le
famiglie, attraverso le strutture, d’integrazione, che vengono, di punto in bianco, a Locca.
Dicono: “…In fin dei conti cosa c’è di male? Tutto il giorno vengono portati in giro”,
aumentando anche le spese di trasporto per andare a prenderli e a portarli. Una struttura
baricentrica all’interno della Busa, insomma, comporterebbe una diminuzione di spese,
oltretutto. Non si è stati capaci in questi anni, Comuni come Riva, Arco, Torbole che non sono
poveri, di creare, di realizzare una struttura di questo tipo all’interno della Busa. Queste sono le
nostre politiche sociali. Io capisco che poi si possa anche criticare il Comprensorio, che però è
pur sempre una delegazione di Comuni come i nostri, dove sono allora le politiche sociali?
Dopo vediamo che c’è quel bellissimo progetto della ginnastica per gli anziani, se questo
è un intervento sul sociale va benissimo, noi con la delibera di Moveo volevamo addirittura
adibire uno spazio all’interno della Miralago, ma c’è chi ha detto che no, si voleva ghettizzarli! A
Locca no! A Locca invece li si manda in villeggiatura in un paese montano! Infatti su questo io
presenterò un O.d.G., con cui impegnerò la Giunta a trovare un accordo con i Comuni di Arco e
Torbole per poter realizzare una struttura come si deve all’interno della Busa, dove queste
persone possano veramente integrarsi nella loro realtà sociale e cittadina.
Mi sa che è quasi tutto, dopo di che ci sono i vari punti. Consigliere Mirante Marini,
bisogna tenere duro! Le spiego, qui le faccio vedere una semplice cosa. Il capo gruppo della
Margherita ha tenuto duro, è riuscito, dopo anni, ad inserire il finanziamento di un’opera a cui lui
tiene tanto: il marciapiede di via Virgilio. Ha dovuto diventare capo gruppo della Margherita,
stare seduto in Consiglio per 4 anni, finalmente dopo gli hanno concesso, dopo 4 anni, i 150.000
€ necessari. Io sono nato e cresciuto in via Virgilio, ebbene quella è l’opera più assurda che si
possa fare a Riva del Garda, perché penso sia una delle strade più tutelate della Busa, perché….
(VOCE FUORI MICROFONO)
Non è detto che mio padre abbia ragione, se vuole il marciapiede. Riva ha altre esigenze che non
la realizzazione del marciapiede in via Virgilio, tra il resto un’opera impossibile da realizzare.
Non si può fare quel marciapiede perché ci sono le case, bisognerebbe abbattere le case, è
veramente incredibile. Poi con tutta la storia che ha la via Virgilio, è divertente. Com’era il
famoso Progetto di fabbrica di via Virgilio? Aveva quella filosofia innovativa! Avete visto come
hanno trasformato quelle varianti. Sarebbe bello mettere nel Museo; anzi, Assessore Grazioli,
faccia una proposta politica, sarebbe bello dedicare a questo un’iniziativa, perché i cittadini si
devono rendere conto non di che cosa voglia dire la politica rivana, ma di come una mala politica
possa portare una città verso una strada sbagliata.
Il Piano di fabbrica è del 1971, mi sembra. Io me lo ricordo perché mio padre mi ha fatto
una testa così sulla bellezza di quel Piano, perché era uno dei primi che conteneva una nuova
filosofia, il campo da calcio, la farmacia, la comunità che si racchiudeva all’interno di un P.R.G.
era bello, veramente, io ce l’ho a casa, è del 1971. Da lì il cittadino può rendersi conto di che
cosa voglia dire il mal governo, perché questo è mal governo. Ciò vuol dire che con le cose non
programmate, ma fatte giorno per giorno, si può trasformare una cosa che potrebbe essere
diventato il gioiello di un intero quartiere, perché comprende proprio tutto il PEEP, in una cosa
come il PEEP attuale. Ci sono case cui non si può arrivare in macchina. Era un’isola felice, era
uno dei posti più belli, io sono andato lì nel 1968/69, era tutta campagna, lì si poteva veramente
realizzare non solo Porto Alegre ma di più. Lì si poteva veramente realizzare un modello di
perfezione su un modello urbanistico di un rione. È stato fatto esattamente l’opposto!
A questo sarebbe bello dedicare uno studio all’interno del Museo, ma non per accusare
alcuni politici che ancora oggi siedono qui, su queste poltrone, non per quello, proprio per capire
dove una programmazione non portata avanti bene può veramente danneggiare l’ambiente e la
nostra vita, perché poi, alla fine, noi viviamo all’interno di queste cose che vengono realizzate.
Basta, ho finito.
Qui vediamo il progetto sicurezza, le piste ciclabili, non c’è nessuna voce, Risanamento
palazzo Lutti Salvatori, non c’è nessuna voce; io spero che all’interno di quel palazzo non venga
verbale 18.12.03 / 30
fatto uno scempio, piuttosto aspettiamo ancora un anno, ma vediamo di portare definitivamente
la Biblioteca in spazi che veramente possano diventare importanti per una Biblioteca all’interno
di un Comune come Riva del Garda. Ho finito, grazie.
Presidente
Grazie Consigliere, Consigliere Benamati, prego.
Consigliere Benamati
Grazie Presidente. Chiaramente io interverrò brevemente, credo che in sessione di
Bilancio, come capo gruppo dei DS, abbia un diritto – dovere di intervenire anche io, anche se
faccio parte della maggioranza, quindi vorrei un attimo di rispetto dei tempi per lasciar parlare un
po’ tutte le forze politiche.
Il mio sarà un intervento di carattere politico, inizierò dalla Relazione del Sindaco, devo
dire che rispetto alle Relazioni passate signor Sindaco, questa è una Relazione più completa e,
come diceva l’altro giorno il Consigliere Zambotti, è una Relazione che fa capire anche una certa
unità, pur nella diversità nella maggioranza rispetto alla maggioranza precedente. È chiaro il
riferimento alla collaborazione con la Provincia, indipendentemente dalle forze politiche che
sono presenti in Provincia, perché credo che nel principio di sussidiarietà, che è un principio
trasversale, sia assolutamente necessario che i Comuni abbiano un rapporto concreto e leale con
la Provincia, non solo per poter chiedere, ma soprattutto per potersi confrontare. Io credo che
questa sia la strada che anche lei ha indicato, signor Sindaco, nella sua relazione: meno litigiosità
con la Provincia, più dialogo, anche se le esigenze possono essere diverse, possono essere,
qualche volta, conflittuali.
Gli elementi di criticità, gli elementi conflittuali fanno crescere, quindi credo che sia
proprio un principio di democrazia e un principio di lealtà anche fra le istituzioni. È qui che deve
andare, Consigliere Zambotti, secondo me, la ridefinizione dei ruoli dei Consigli comunali e la
ridefinizione dei ruoli nei rapporti fra Consigli comunali e Giunta e nei rapporti fra Giunta e
Sindaci eletti direttamente dal popolo e Provincia. Non mi interessa poi se qualcuno viene votato
con il 60% o cose di questo genere, perché credo siano fondamentali proprio i principi e i valori
istituzionali con cui si parte.
L’altra cosa che apprezzo della relazione del Sindaco è che finalmente, non ci sono le
Relazioni dei singoli Assessori, visto che gli Assessori sono collaboratori del Sindaco, quindi le
loro relazioni sono inserite all’interno della Relazione del Sindaco. Do atto quindi al Sindaco di
avere giocato su questo, che mi sembra un principio correttissimo.
Condivido anche il richiamo del Consigliere Zambotti, signor Sindaco: manca un po’ il
discorso dell’autonomia. In questo momento credo che non basti la definizione, leggevo anche
un articolo sul Trentino oggi, siamo in un momento in cui l’autonomia deve essere difesa,
purtroppo tutto funziona a livello economico, forse a qualcuno sta scappando di mano che il
Trentino e l’Alto Adige hanno una loro storia, continuano ad averla e nel momento in cui si
inseriscono nell’Europa degli Stati, questa storia e questo principio di sussidiarietà diventa
ancora più importante. Io considero l’Europa, nonostante questo sia un momento un po’ triste per
l’Europa, non l’Europa delle Nazioni ma l’Europa degli Stati. Altra cosa che trovo importante
nella sua relazione è quella di voler risolvere in maniera pacata e serena, collaborativa, sia con
l’opposizione, sia con la maggioranza sia con le società, alcuni di quelli che lei chiama,
giustamente, secondo me, tormentoni. Si parla dell’Hotel Lido e tutte le altre cose di cui si è già
parlato.
Io credo che l’Hotel Lido vada assolutamente aperto; questo deve essere un principio,
perché non è possibile che ci siano, in una città turistica, degli Hotel chiusi, soprattutto in un
luogo primario come quello della fascia lago. Altra cosa sul Bilancio: io credo che questo sia un
Bilancio equilibrato, anche fatto con la testa, con la ragione, chiaramente faccio parte della
maggioranza ed è per questo che dico queste cose, ma io sono convinto di quello che dico,
verbale 18.12.03 / 31
intanto perché rispetta il Patto di stabilità, cioè spende il giusto e il previsto per il numero di
abitanti della nostra città, senza andare ad inventarsi una serie di cose e senza saperle controllare.
È un Bilancio equilibrato anche per altri motivi: perché aumentano gli investimenti nel sociale ed
aumentano gli investimenti per l’istruzione e per la cultura.
Per il sociale: finalmente parte uno dei miei tanti sogni da quando sono in questo
Consiglio comunale, cioè la collaborazione con il C9, soprattutto con la città di Arco, per quanto
riguarda la politica sociale. Prima andavamo sempre a spendere un po’ l’uno e un po’ l’altro,
venivano distribuite le risorse però senza un contatto unico, senza una politica sociale unica
indirizzata agli anziani, ai giovani, chiaramente a quelle aree che non hanno problemi ma che,
secondo me, hanno bisogno di educazione, hanno bisogno di cultura, hanno bisogno di
istruzione. Per quanto riguarda l’istruzione vedo che ci sono investimenti per le palestre per le
scuole. Ora, io credo che programmare, anche con l’aiuto dell’Università, il nuovo centro servizi,
sia importante, visto il numero di persone arriverà al Rione Degasperi, dunque l’ampliamento
delle scuole, perché non c’è solo il problema della mensa, c’è il problema della palestra, ecc.
Vedo che l’Assessore lo ha segnalato nella sua Relazione al Sindaco a 360 gradi; credo che sia
un progetto importante per lo stesso Rione Degasperi, che, lo ricordo, è stato costruito con
estremo giudizio in un’epoca dove le risorse non erano così ingenti per i Comuni, e che è
rimasto, secondo me, un bellissimo quartiere dove poter abitare. È stato, tra l’altro, uno dei primi
quartieri che non ha avuto grossi problemi di integrazione, anche se molto spesso veniva ritenuto
come la Shanghai di Riva o cose del genere. Io ho vissuto e vivo tuttora al Rione e secondo me
veramente, dopo i necessari e logici tempi per queste cose, c’è una integrazione.
Allora raccomando all’Assessore, nel momento in cui viene fatto lo studio, di fare
attenzione anche a questo aspetto, integrazione, con tutta una serie di giardini, di cose di questo
genere che credo vedremo nel momento della presentazione del progetto.
Per quanto riguarda i progetti culturali credo sia significativo lo spostamento della
Biblioteca nel centro di Riva, così come credo sia significativo lo spostamento della Biblioteca in
un palazzo che è sempre stato fra i più importanti del centro storico, in uno spazio più ampio.
Vorrei che, questa è una proposta per l’Assessore, chiaramente da studiare, all’interno della
Biblioteca ci fossero magari più iniziative. Vorrei che l’archivio fosse nettamente separato dal
discorso della Biblioteca e vorrei che l’archivio, come luogo di studio, fosse un po’ più
penetrabile. Questa è una raccomandazione che faccio all’Assessore, in questo momento, so che
la condivide anche lui.
Per quanto riguarda il teatro non credo che in questa relazione ci sia l’attenzione volta
solo al teatro polifunzionale o a cose di questo genere, quando vedo che c’è l’intenzione,
finalmente avviata, di togliere le rappresentazioni teatrali popolari dall’auditorium delle Scuola
Scipio Sighele, che è stretto, bruttino anziché no, per portarle all’interno della sala del
Comprensorio. Credo che questo sia già un passo in avanti. È chiaro che noi poi dobbiamo
mirare a costruire un piccolo teatro per Riva, dove possano operare soprattutto le associazioni
culturali della nostra città, anche perché quando il Consigliere Valandro leggerà la sua relazione
vedremo che nei giovani della città c’è una richiesta di maggiore cultura, soprattutto di una
cultura più tranquilla, cioè di comunità, di città, non c’è solo il bisogno di grandi eventi.
Altra cosa importante per quanto riguarda il Museo: finalmente vedo una traduzione,
nella relazione dell’Assessore, cui ho sempre tenuto, cioè che il museo diventi il museo del
territorio. Tutte le cose programmate all’interno del Museo, del piano del Museo sono da me
condivise, sono frutto anche del lavoro del Comitato Scientifico, delle associazioni, di quelle
poche che purtroppo fanno parte del Museo. Secondo me il Regolamento del Museo è
completamente da rivedere, perché nel tempo le cose cambiano.
Sul Progetto Forti, visto che qualche cosa aveva detto anche la Consigliera Lorenzi,
posso dire che alcune cose sono previste all’interno del Piano del Museo e sono finanziate, non
so esattamente la cifra, in questo momento non mi viene in mente, ma so che sono finanziate.
Credo che sulla tagliata del Ponale ci sia da discutere con la Provincia, ma credo che sia a
verbale 18.12.03 / 32
costo zero, proprio perché c’è anche l’aiuto della Provincia, credo, o se ne sta discutendo, magari
l’Assessore potrà essere più chiaro su queste cose. Credo che la tagliata del Ponale e la riscoperta
del Forte Garda, cioè la ristrutturazione del Forte Garda, siano due cose fondamentali. È chiaro
che sono, come diceva il Consigliere Modena, intenzioni, intenti, ma credo che
un’Amministrazione, dal punto di vista politico, possa guardare anche un po’ più in là del
proprio naso o dei propri tempi, perché chiaramente poi queste cose restano e credo che chiunque
sia Sindaco poi governerà queste cose può farle proprie tranquillamente e serenamente.
Oltre al Museo e al territorio raccomando all’Assessore di curare il rapporto con le
associazioni, che a Riva cambiano ma che sono molte e hanno bisogno di un indirizzo. Non
condivido del tutto l’analisi del Consigliere Zambotti, quando diceva che finora al Museo hanno
operato amici degli amici, parenti o cose di questo genere, erano dei volontari, Consigliere
Zambotti, soprattutto dei volontari che avevano delle passioni e degli interessi culturali. Possono
anche essere stati di sinistra, ma erano soprattutto dei volontari che lo facevano per passione. Io
continuo a pensarla così.
Per quanto riguarda poi un altro progetto che interessa, secondo me, la sinistra
democratica, la sinistra di governo, è il Progetto case. Finalmente stanno partendo alcune aree,
spero che i lavori di realizzazione siano veloci, di alcune sono sicuro, sta partendo un progetto
casa che è fondamentale per una realtà come quella di Riva. Raccomando solo all’Assessore
logicamente che ci siano non solo principi di carattere urbanistico, spaziali, verdi, ambientali ma
anche di carattere sociale. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Benamati, non essendoci altri interventi chiudiamo il primo intervento
e diamo la parola all’Assessore o comunque alla Giunta per le risposte. Vice Sindaco, prego.
Vice Sindaco Mosaner
Molto brevemente sulle questioni tecniche che sono state poste, o per le spiegazioni
sull’operato. Allora, questioni generali poste.
Il Consigliere Zambotti parlava della questione casa ho sentito che è stato ripresa anche
dal Consigliere Benamati adesso, l’attenzione è massima, negli ultimi 5 anni, a decorrere dal ’99,
devo dire l’impegno di tutto il Consiglio è stato considerevole, per dare una risposta che dal ’91
non veniva più valutata. Siamo arrivati, nel febbraio del corrente anno, dopo l’entrata in vigore
del P.R.G. a porre un Piano di vincolo, che, come ho ribadito in più occasioni, per quanto
riguarda la competenza comunale è un atto fondamentale, e l’aspettativa di realizzabilità si aggira
intorno ai 280 – 300 nuovi appartamenti per l’edilizia economico – popolare. Di questi una
quarantina andranno a favore dell’edilizia economico popolare privata, quindi per soci di
cooperative che avranno la disponibilità di un’area.
È evidente che stiamo seguendo anche con ITEA questi passi, in questo momento vi è un
piccolo empasse per la nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione ITEA, che, come tutti i
Consigli d’Amministrazione, deve essere rinnovato a seguito della partenza della nuova
legislatura: stiamo attendendo questo per tessere nuovamente le relazioni con il Consiglio di
Amministrazione. Sta di fatto comunque che ITEA sta già intervenendo. Sarà cura per il
prossimo anno anche esplicitare in forma più diretta anche con la cittadinanza i risultati raggiunti
dall’Amministrazione comunale.
Per quanto riguarda il palazzetto allo sport ,evocato da alcuni Consiglieri e anche dal
Consigliere Frizzi, c’è la questione che poi tira in ballo anche cose personali, laddove dice che
l’Assessore Mosaner dice e non dice. Io ho una posizione sempre assolutamente trasparente sul
palazzetto dello sport, lo ricordava il Consigliere Zambotti, mi pare, io ho sempre avuto una
definizione di quell’area in modo diverso e ponevo una serie di dubbi che penso si possano, per
ragioni di trasparenza, legittimamente sostenere o meno.
La maggioranza consiliare, ricordatevi che io sono un Assessore, sono un tecnico, ha
verbale 18.12.03 / 33
ritenuto opportuno identificare l’area alla Rigotti, quest’area è stata individuata con la
responsabilità del sottoscritto Assessore all’Urbanistica, che ha redatto l’ipotesi di variante
urbanistica, non solo, ma siamo arrivati, come Consiglio comunale, otto mesi prima del
Consiglio comunale di Arco in termini di approvazione, nel senso che la nostra è in vigore da
maggio mentre quella di Arco è entrata in vigore la prima settimana di novembre. Quindi l’area,
di per sé, è urbanisticamente conforme dalla prima settimana del novembre di quest’anno, quindi
del 2003, non del 2000 e chissà cosa. Si deve sapere, chi fa queste cose, chi segue le opere
pubbliche…
(CAMBIO CASSETTA)
…ai fini del rilascio di contributo, o della domanda di contributo. È evidente che io portavo delle
ragioni che non sono state ritenute, dal Consiglio, all’epoca della redazione della variante, valide
come ipotesi. Tengo a sottolineare un’altra cosa, le posizioni personali possono essere
sostenibili, è evidente che il palazzetto dello sport deve essere un’opera sovracomunale, per
esserlo deve avere necessariamente la compresenza di altri Comuni. Questa struttura deve
soddisfare un bacino di utenza diverso, e per poterlo fare serve il parere favorevole, qualora il
Comune di Riva fosse il capo cordata dell’opera sovracomunale, delle Amministrazioni
contermini. Il consenso del Comune di Arco sull’individuazione di quell’area c’è stato, così
quello del Comune di Nago – Torbole e penso anche di altre Amministrazioni in sede iniziale.
Quindi, nonostante le ipotesi poi del tutto personali che possono essere sostenibili - perché io
potrò sempre sostenere questa mia posizione - evidentemente si è tenuto poi un percorso che in
una maggioranza va tenuto anche quando qualche volta non si ha una condivisione complessiva
su un tema come questo ma, per poter auspicare di avere un palazzetto sovracomunale di quelle
caratteristiche, questa era la necessità conseguente, altrimenti il Comune di Arco non avrebbe
apposto la propria firma.
Ricordatevi che la firma su un documento di questo tipo vuol dire, nel tempo, assumersi
anche le spese di gestione del bene, quindi è una scelta necessaria, opportuna. Questa è la scelta
che ha fatto questo Consiglio, insieme a quello di Arco; i Consigli sono sempre liberi di agire:
com’è stata proposta lì può anche essere individuata in altri termini. Non compete a me, in
questo momento, come tecnico, fare queste individuazioni, ma c’è un Consiglio comunale, ci
sono una maggioranza e un’opposizione che possono liberamente discuterne.
Sul Liceo volevo aggiungere un’altra cosa, su cui sono più convinto: il Liceo è stato
individuato secondo precisi criteri: c’è la variante, la stessa è entrata in vigore, è vero, il P.R.G.
precedente non aveva tenuto conto della necessità del Liceo in termini stretti; ricordo solo una
frase del Consigliere De Pascalis, che diceva “Non fasciamoci la testa perché di poli scolastici,
di centri scolastici, di campus non ne abbiamo bisogno”. Quest’affermazione venne fatta da
colui che in quel momento era il dirigente di un istituto scolastico, indipendentemente che fosse
anche un Consigliere comunale. La variante del Liceo è stata fatta e per sfatare alcune questioni
che ho sentito sollevare dalla Consigliera Lorenzi dico che il fatto che appena approvato uno
strumento urbanistico sia intervenuta la variante è assolutamente in linea e in principio con
l’ordinamento urbanistico, che dispone solo una cosa: che lo strumento urbanistico per le opere
pubbliche o di valenza pubblica deve essere modificato dopo due anni dall’entrata in vigore della
prima adozione.
Il nostro P.R.G. è stato adottato nel dicembre del 1997, dal dicembre del 1999 il nostro
Consiglio comunale era libero di poter intervenire con varianti per opere pubbliche quando e
come riteneva opportuno. Mi sono permesso di dire, in quel Consiglio comunale, anche questa
cosa: non capivo l’avversità, in quel momento, del portatore di borse, che portava documenti in
nome e per conto del cugino e della zia, il quale, evidentemente, sosteneva che, rispetto ad un
preliminare di compravendita, c’era qualche cosa che non funzionava. Io ho detto questo: che
quel preliminare fosse depositato, che sicuramente il valore d’esproprio sarebbe stato superiore a
quel valore. Non capisco che differenza c’è fra il vendere un bene alla Provincia, essere
espropriato di quel bene o darlo al privato quando il prezzo è identico, se non la tutela della parte
verbale 18.12.03 / 34
speculativa, di cui a me interessa poco o niente, oppure addirittura la avverso. Io quindi ritenevo
urbanisticamente coerente quel tipo di soluzione, sostenendo, come tanti altri, che in tutte le città
italiane, comprese quelle più grandi e la nostra che si vuole identificare come città, una scuola, in
modo particolare il Liceo, ha sempre trovato identificazione, proprio perché Liceo e proprio
perché antico nel consolidamento e nella stratificazione storica che ha sede nella città.
Di contro la città ha un baluardo culturale fondamentale, frequentato da ragazzi e da
insegnanti, che è motore anche culturale della nostra comunità. Per questo io dico che quella era
la scelta, una scelta che è stata oggetto di ricorso, il Comune resiste contro il ricorso,
evidentemente ognuno farà la sua parte, ma non vedo assolutamente il problema per quanto
riguarda la questione, impostata a suo tempo dalla linea difensiva, del tipo: mi portate via un
bene.
Faccio presente una sola cosa: la Curia ha messo in vendita un bene che è al Grez, ha
valutato il bene 1.600.000 €, per legge statale i beni della Curia, dell’Istituto Diocesano per il
sostentamento del Clero, qualora si parli di una certa cifra, devono essere offerti in prelazione
agli enti pubblici; ebbene, l’ente pubblico ha valutato che quel prezzo fosse congruo, ha preso
quel bene in diritto di prelazione, quindi non è andato ai privati che su quella parte volevano
erigere 50 alloggi privatistici. La Provincia ha offerto un’opzione per esercitare un diritto di
prelazione. Non dico che la stessa cosa sussista sul Liceo, nel modo più assoluto, ma dico che
quando il prezzo viene fissato e rimane quello che lo prenda una parte o che lo prenda l’altra,
secondo il principio che pecunia non olet, lo prenda la Provincia o lo prenda il privato non
capisco che problemi abbia la signora proprietaria, la signora Missari, nel ricevere questo denaro,
“Vil denaro”, forse, ma sempre denaro è, sia pubblico che privato.
Poi un altro passaggio, che è – chiudo in due minuti per le dieci – la questione del Piano
Cecchetto e Centro commerciale naturale. Il Piano Cecchetto: è vero che nel contenuto c’era
qualche cosa, c’era la relazione di Delai che era annunciata; la Relazione del Sindaco fa un
passaggio esattamente sul Piano Cecchetto, ed è inserita nel programma amministrativo del
programma del Sindaco, di questa Giunta, essendo stata estrapolata dal documento del Consiglio
comunale che, nel gennaio del 2002, ha approvato quel Piano. Io vi ricordo che 3 o 4
Commissioni urbanistiche lo hanno valutato, ed è stato soggetto di 4 serate di discussione in
Consiglio comunale. Lì dentro c’è una frase che è esattamente quella, cioè Cecchetto ha dato
un’impostazione, con il sociologo Delai; quella è una frase del Consiglio comunale, compresi i
Consiglieri di opposizione che la votarono in quel momento, non tutti, evidentemente, ma una
parte delle opposizioni la votò, 22 su 26 presenti, mi pare. Quindi era la frase che
sostanzialmente unificava un voto che andava oltre la maggioranza, che unificava il pensiero di
molti Consiglieri comunali, i quali vedevano nella proiezione di Cecchetto, in quel momento,
un’esagerazione e la calmierarono con quel passaggio, dicendo che quella cosa doveva rimanere
così, esattamente nel testo che il Sindaco ha letto.
Centro commerciale naturale: forse c’è un’interpretazione anche diversa. Io ci tengo al
centro commerciale naturale e non ci scherzo e non ci rido sopra, nel senso che il Comune di
Riva negli ultimi 6 anni ha fatto una politica rigida, concordata con le associazioni di categoria,
ancorché con quelle provinciali, l’ultima con Zecchin, Presidente della sua Associazione, per dire
che a Riva non vi è necessità di centri commerciali di grandi dimensioni e lo ha detto perché
andando al confine del Comune di Riva con Arco abbiamo 4 centri di 1500 mq, abbiamo 4
licenze superiori, grandi superfici di vendita. Ritengo personalmente – questa è un’altra tesi
lanciata dalla Giunta e dall’Amministrazione precedente – che siano più che sufficienti quelle
licenze di grande commercio; ricordiamoci che l’Unione Commercio e Turismo, con
l’individuazione dell’area Fangolino per il grande centro commerciale fece, insieme al Comune,
causa al TAR contro la scelta dell’individuazione in quell’area per il distacco della licenza
provinciale per grandi superfici di vendita. Il problema mi sembra fosse stato sollevato da De
Eccher e da altri; credo che il Comune di Riva del Garda abbia sempre detto di non voler
individuare aree a questo scopo, visto che c’è Arco ad un passo e il cittadino può in macchina in
verbale 18.12.03 / 35
10 minuti può trovare un’offerta commerciale notevole ed anche in considerazione del fatto che
abbiamo anche la vicinanza di altri centri commerciali. Fermiamoci dunque perché il nostro
territorio è quello che è; abbiamo già delle aree che saranno convertite in commerciale - lo sapete
- il P.R.G. c’è, l’area Gentilini in viale Rovereto, la sede dell’Agraria, sono scelte fatte da questo
Comune, non da questo Consiglio, perché sul P.R.G. non ha potuto esprimersi, ma ci sono delle
aree che sono più che sufficienti a soddisfare le esigenze in questo senso. È evidente che,
seguendo questa politica, dobbiamo intervenire sugli altri settori commerciali e dire che il centro
storico va aiutato, va mantenuto, perché non possiamo dire che non facciamo nulla all’esterno
del centro, cercando di evitare che sorgano dei nuovi mostri, che siano pure d’intrattenimento,
cioè che ci sia gente che passa più tempo al supermercato che da altre parti. Ci sono già ad Arco
e soddisfano abbondantemente la domanda; non stacchiamo altre licenze di quella natura, usiamo
quelle che ci sono. Mi sembra che fatto questo noi dobbiamo agire sul centro storico e sui viali
immediatamente contermini, nel senso che quella deve essere una risposta che viene data con
forza, usando la concertazione, d’accordo con le categorie economiche, perché, evidentemente, i
commercianti sono rappresentati da quelle.
Abbiamo cercato anche di aprire il confronto con tutte le associazioni possibili del
commercio dicendo loro: questa è la situazione, partiamo da questa ipotesi. È evidente che
questo vuol dire anche qualche cosa sui parcheggi, sulla mobilità, sull’arredamento, sulle
concertazione fatte con le associazioni, ad esempio che in estate i negozi non vengano chiusi alle
nove di sera, ma possano rimanere aperte fino alle 10, che le luci degli stessi possano essere
tenute accese fino alle 10, perché il cittadino possa entrare in centro e trovare un po’ più di
accoglienza anche da parte dei commercianti.
Io vi assicuro che le associazioni su questo condividevano le mie opinioni, nel senso che
il centro deve offrirsi come un luogo che vive del commercio che trova all’interno di sé, perché
non permettiamo, sostanzialmente, che nascano, nel contorno immediato del centro storico,
richiami o attrattive che depauperino questo tipo d’offerta che riteniamo sia importante.
Non ci sono altri accenni utili se non al parcheggio del Palafiere: era stato asfaltato con
un’Ordinanza sindacale per motivi contingenti e urgenti relativi all’ammasso di traffico che
gravitava intorno al palazzo delle Fiere, che era congestionato e non si sapeva più dove mettere
le macchine. È stata emessa un’Ordinanza dicendo che c’erano problemi di incolumità sia per
coloro che approntavano gli spazi che per i visitatori che per gli standisti, perché, dovendo
parcheggiare in campagna, dovendo parcheggiare sui viali l’immagine che si dava non era buona.
Quel parcheggio era destinato nello strumento urbanistico; la scelta, lo ripeto, fatta nel ’97 fu
come area a parcheggio, a servizio delle Fiere: io non sono intervenuto sulla scelta, ma ritengo
che un istituto fieristico debba avere delle aree a parcheggio e quell’area fu asfaltata con quel
meccanismo, con l’Ordinanza. Entrato in vigore il P.R.G., lo strumento urbanistico già lo aveva
sancito, è stata staccata la concessione edilizia perché quello diventasse parcheggio. Lo era,
visto che era stato anticipato con un’Ordinanza. È certo che ci sono poi vari modi per realizzare i
parcheggi, ma abbiamo visto quel parcheggio, in quelle condizioni che cosa ha permesso di fare;
ad esempio solo quest’estate con il meraviglioso concerto che è stato organizzato in occasione
del social forum: un’area aperta, disponibile che può essere anche utilizzata per altri scopi. Dico
che si può intervenire sul territorio anche in modo diverso, ma non possiamo avere il centro
fieristico senza parcheggi, bisogna risolvere anche le questioni di contorno, dare cioè delle
offerte che siano all’altezza dei servizi che offriamo. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore, Assessore Bassetti, prego.
Assessore Bassetti
Io non ho avuto tante domande, quindi sarò particolarmente breve; avevamo preparato
delle slide per illustrare di più l’aspetto tecnico – finanziario del Bilancio, però non è emerso
verbale 18.12.03 / 36
questo tipo di necessità, quindi ci limiteremo poi a metterle sul portale del Comune, se qualcuno
avrà questo tipo di curiosità potrà soddisfarla.
Io mi rendo conto che si tratta d’aspetti piuttosto tecnici, però a volte anche conoscere
qualche aspetto tecnico può far capire magari come è stato messo in piedi il Bilancio, quindi
avere risposta a certe domande. Mi preme dire due cose comunque: è la Legge a prevedere come
deve essere fatto il Bilancio, quindi le forme schematiche che deve avere. Il numero degli allegati
è previsto dalla legge e in questo vi è l’obbligo di presentarlo in questa maniera.
È vero, per tornare anche ai discorsi che erano stati fatti l’altra sera o ieri, che è tempo di
usare un po’ meno il burocratese per farsi capire di più, vale sicuramente anche per il Bilancio, ci
proviamo ma è un po’ più complicato. Quello che comunque mi preme sottolineare è, per quanto
riguarda soprattutto la parte delle opere pubbliche, che la scelta che l’Amministrazione ha fatto, o
meglio che la Giunta ha fatto, a livello tecnico è stata questa: inserire per il 2004 soltanto le
opere che, realisticamente, nel 2004 possano avere un qualche forma di concretizzazione. Questo
non vuol dire andare a stravolgere quello che finora è stato programmato, o sminuire l’apporto
dell’Amministrazione e degli Assessori precedenti, ma solo essere un po’ più concreti, se
vogliamo non andare a raccontare storie che non avremo potuto poi sostenere e dimostrare
all’atto dei fatti.
Sono stati quindi inseriti nella parte A del Piano soltanto quei progetti approvati o che
pensiamo possano essere approvabili entro l’anno, finanziati o per cui pensiamo che entro l’anno
possa arrivare risposta alla richiesta di finanziamento, o comunque di facile progettazione, cioè
che ci sembra ci voglia poco per progettare. Tutti gli altri progetti che non erano in questa
situazione sono stati inseriti nella parte B del Bilancio, quindi portati sugli anni successivi. Ciò
non vuol dire che, se nel corso dell’anno arrivasse il finanziamento richiesto o si risolvessero gli
impedimenti, non si possa fare l’opportuna variazione di Bilancio e anticipare sul 2004 quello
che può essere appaltabile nel corso dell’anno.
Detto questo di carattere generale passo alle risposte. Il Consigliere Zambotti diceva della
necessità di fare una Relazione maggiormente chiara per la parte contabile. Ripeto: siamo
d’accordo, il problema è che la schematicità di queste cose è data dalla Legge, con più tempo a
disposizione potremmo sicuramente anche dedicare parte di questo a spiegare, in maniera più
semplice, alcuni passaggi.
Poi è stato chiesto che cosa manca per l’apertura della casa di via Ardaro, a questo punto
diciamo niente perché la procedura è iniziata, solo che l’assegnazione degli appartamenti non la
fa il Comune ma l’ITEA, che non so a che punto sia. Volevo informarmi per lunedì, invece
rispondendo questa sera non sono riuscito ad informarmi per sapere a che punto si è, però la
procedura è iniziata, sia per la casa di vai Ardaro sia per la casa ex “Faccetta nera”. Non credo
che materialmente facciano i traslochi in inverno, comunque le lettere di assegnazione
probabilmente arriveranno a chi è in graduatoria ITEA, perché, ripeto, quella è l’assegnazione.
Il Consigliere Manzoni rilevava come per il futuro noi ci sentiamo preoccupati per la
difficoltà di finanziare la parte corrente di Bilancio, ciò corrisponde ovviamente a verità, nel
senso che il ritmo di crescita delle spese è maggiore a quello che si prevede come ritmo di
crescita delle entrate di parte corrente. È stata migliorata moltissimo, in questi anni, l’entrata per
la parte extratributaria e tributaria, sono un po’ fermi i trasferimenti dalla Provincia, ci sono
alcuni provvedimenti della Provincia, come quello che è entrato in vigore adesso che riguarda la
casa, che ci penalizzano di qualche centinaio di migliaio di euro l’anno già nel 2004, per cui il
discorso di andare a ragionare meglio sul contenimento delle spese e trovare qualche altra
risorsa, si accennava ad esempio ad alcune possibilità patrimoniali per aumentare le entrate in
parte corrente, sarà una scelta obbligata.
Fra l’aumento delle spese, ovviamente non per andare a dare giudizi, però ricordo che
comunque sia il trasferimento della Biblioteca nella sede prevista comporterà, per le sole spese
della Biblioteca, un forte aumento delle spese di parte corrente, per cui, ripeto, qualche problema
c’è.
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Il Consigliere Modena diceva che non aveva trovato corrispondenza in Bilancio fra
quanto stanziato e l’idea di progetto del sottopasso della 45 bis, diciamo che parzialmente è vero,
nel senso che il progetto individuato per il sottopasso della 45 bis non è un progetto che si ritiene
soddisfacente per la soluzione dei problemi, quindi è stato chiesto al progettista di rivederlo, si
pensa comunque che entro la primavera il progetto possa essere riapprovato, per cui in quel caso,
siccome lo stanziamento è a residuo, si potrà procedere per questo tipo di lavoro entro il 2004.
Poi accennava al crollo dei trasferimenti statali e provinciali rispetto ai trasferimenti
correnti; qui il problema, lo avevamo detto in Relazione, forse è sfuggito, non è dovuto al fatto
che ci sia stato un crollo, è dovuto al fatto che per quanto riguarda gli investimenti la Provincia
non ha ancora individuato l’intervento che farà per gli anni 2005 e successivi. Infatti, essendo
scaduta la Giunta precedente, questa è appena entrata in carica non ha ancora detto niente, lo dirà
fra qualche mese, per cui tutti i Comuni non sanno ancora quali saranno i trasferimenti successivi
al 2004, per cui, per forza di cose, nell’andare a vedere i capitoli, o meglio, i totali relativi al
2005 – 2006 si vede un forte ribasso rispetto all’anno 2004, però riteniamo sia un fatto tecnico,
dovrebbe essere superato appunto nei prossimi mesi.
Ci si chiedeva perché sono state presentate solo alcune schede di opere pubbliche. Va
bene, questa sera abbiamo rimediato nel presentare le schede amministrative complete, questo
non è un documento, com’è già stato spiegato, obbligatorio, è considerato più uno strumento di
lavoro, per cui diciamo che è stata fatta la scelta di ritenerlo tale. Non ci sono opere che
finiscono; non prevediamo che ci siano opere che finiscano nel 2004; quelle iniziate negli anni
precedenti non è previsto che finiscano nel 2004, così come quelle che inizieremo adesso non è
previsto che finiranno nel 2004. Sull’analisi dei costi di gestione del palazzetto e su Riva Domani
che la pensa altrimenti devo solo dire due cose. L’analisi dei costi del palazzetto presentata è
quella approvata dal Consiglio comunale quando fu approvata la variante urbanistica del terreno
fra Riva ed Arco, quindi è un documento approvato dal Consiglio, non entro nel merito, non
voglio aggiungere che da noi non era stato votato, ma comunque è approvato dal Consiglio.
La seconda cosa: il gruppo di “Riva domani” l’ha sempre pensata su quella proposta in
maniera difforme, però non capisco quegli articoli di giornale da dove abbiano preso spunto,
perché non c’è stato nessun atto, né ufficiale né ufficioso, per mettere in discussione questa cosa.
La cosa sta andando avanti, a novembre la variante urbanistica è stata approvata, per cui oggi
quel terreno è definito ad area sportiva, le cose stanno andando avanti, nonostante Riva Domani
la pensi in altra maniera.
Proventi di rendite di gestione di fabbricati: ci si chiede perché c’è un calo. Il calo è
fisiologico, perché è così. In aggiunta a questo c’è da dire che il Consiglio comunale ha già
approvato il passaggio all’ITEA di tutti gli appartamenti del Comune siti nelle case del Rione
Degasperi, non sono grossi cespiti, da questo punto di vista, però c’è una certa entrata su quella
voce. Siccome entro il 2004 passeranno di proprietà dell’ITEA, noi non avremo più quel tipo di
entrate e per questo è stato previsto un calo, anche se lieve. Perché c’è il calo sui dividendi delle
società? Perché abbiamo approvato, nel mese di novembre, una variante che, se ricordate,
prevedeva la divisione degli utili di AGS. Allora quella è una divisione una tantum, perché è
stata fatta anche per il discorso del credito d’imposta eccetera, che è prevista appunto per il 2003,
ma non è prevista per gli anni futuri, quindi rispetto al 2003 c’è il calo.
Per quanto riguarda le alienazioni - argomento sul quale credo sia stata fatta anche una
domanda dal Consigliere Ravanelli - devo dire che le cifre inserite sono riferite ad un terreno che
il Comune ha dai primi del ‘900 o giù di lì, in quel di Arco, che finalmente è stato ceduto.
Siccome non serviva al Comune di Riva ed era una campagna che costava al Comune invece che
rendere, nell’ultima revisione del Piano di Fabbrica di Arco lo hanno inserito come area per
l’edilizia economico–popolare, per cui l’ITEA ha in corso l’esproprio al Comune per quei
terreni. Quindi noi ce ne liberiamo e monetizziamo quel tipo di risorsa.
Trasferimenti capitali per concessione edilizia: qui il Consigliere Modena ha notato una
forte impennata, una forte entrata sul 2004, perché con l’approvazione del Piano Urbanistico
verbale 18.12.03 / 38
dell’autunno scorso già nel 2003, come vedrete dal Consuntivo, abbiamo incassato molto più del
previsto, perché l’approvazione del Piano ha mosso tutta l’edilizia, per cui gli oneri di
urbanizzazione sono stati diversi e prevediamo che il trend continui anche per il 2004.
Viabilità e trasporti pubblici; ci chiedeva il motivo di quel forte calo; nel Bilancio 2003
avevamo quella risorsa dei 5 milioni e rotti di euro che nel Consiglio di qualche giorno fa, non
ricordo quale, abbiamo previsto di trasferire ad APM, per cui nel Bilancio 2004 non ci saranno; il
calo è dovuto a questo.
Il Consigliere Marini chiedeva alcune cose di Pregasina: penso che l’Assessore Marino
riuscirà a rispondere meglio di me, però diciamo che per quanto riguarda l’arredo urbano il
progetto non è definito, per cui non può essere, in questa maniera, messo in appalto nel 2004.
Il Consigliere Matteotti chiedeva notizie sui soldi spesi per il vertice: dalla Provincia
abbiamo preso 2,5 milioni di euro, di cui 1 dato appunto alla Lido di Riva, come già deliberato
dal Consiglio comunale, se ricordate bene, il resto è stato speso per i lavori, mentre i lavori che
erano coperti da quel 1.500.000 sono stati eseguiti tutti (per la verità non si trattava interamente
di lavori perché una parte era dovuta anche alle spese, quindi non per opere). Ad esempio: i
Vigili Urbani in più che abbiamo fatto venire da vari Comuni, anche da fuori Provincia, per quei
4 giorni sono stati pagati anche con questi soldi.
Hotel Lido: è stato chiesto a che punto sono il piano finanziario e il progetto. Avevamo
già detto, qualche Consiglio fa, che in gennaio sarà tema di discussione in Consiglio; oggi sapete
che è stato presentato il progetto Cecchetto originario in Commissione edilizia, così come
Cecchetto lo aveva redatto. Ebbene, il Piano finanziario è in discussione, sarà in discussione in
Consiglio grosso modo in gennaio.
Sul palazzetto dello sport si chiedeva cos’è cambiato. Ripeto: niente. Non so da cosa sia
partito l’articolo riportato dall’Adige, perché non c’è stato alcun atto, né formale né informale,
che abbia rimesso in discussione il discorso del palazzetto dello sport.
Lungo lago D’Annunzio: anche qui potrà rispondere meglio l’Assessore Marino, però
parliamo del progetto Donatini, che conosce benissimo anche il Consigliere Matteotti; se ricordo
bene il totale spese era di 2.750.000 €, una parte, 1350.000 €, di cui soltanto 500.000 € dati dalla
Provincia e il resto tirato fuori dal Bilancio comunale, viene fatto nel 2004, il resto è stato
previsto nell’anno successivo.
Palazzo Salvatori: si chiedeva che cosa si intende fare. Anche qui c’è il progetto
approvato dal Consiglio, sono previste per il 2004 le opere di consolidamento, su questo abbiamo
un finanziamento al 70% della Provincia, il resto sono soldi che reperiamo in Bilancio.
Il Consigliere Ravanelli chiedeva conto dell’esproprio di Arco: gli ho già risposto prima.
La Consigliera Lorenzi chiedeva perché alcuni progetti sono a zero: qui ci sono risposte
multiple, nel senso che sono a zero per più motivi, principalmente per il fatto che quelli sono
progetti che non hanno spese di investimento. Ad esempio, parlando della casa, va precisato che,
siccome non è una competenza specifica del Comune non ci sono spese; ciò non toglie però che
ci siano Uffici del Comune che si occupano del problema della casa. Quindi il progetto c’è,
perché c’è l’impiegato e l’Assessore che quanto meno fa la mediazione, dà istruzione di certe
cose che poi si portano in Comprensorio per l’ITEA, però il Comune non ha una spesa diretta. In
altri casi invece, come il progetto 804, è a zero perché è un progetto che ha evidenza su più
Uffici, quindi su più capitoli di spesa, quindi quel tipo di spesa viene ripartito su più voci diffuse
nel Bilancio. Il 1402: anche questo è un progetto riferito a più attività degli Uffici.
Il 1704 parla delle piste ciclabili, che è una spesa prevista nella parte B del Bilancio,
quindi nella parte A non ha rilievo perché anche qui ci sono problemi, diciamo che non è ancora
a posto il progetto per poter essere appaltato. Il 1605 parla del Vigile di quartiere; quindi tutte le
spese sono sui capitoli relativi alla Polizia Municipale, non è una voce specifica. Ci sono
progetti, per esempio, che hanno evidenza soltanto nel lavoro che viene svolto da alcune persone,
allora siccome il lavoro delle persone dà luogo a spese imputabili proprio ad esso rientra nei
capitoli delle spese per gli stipendi per quel tipo di ufficio, però hanno comunque evidenza,
verbale 18.12.03 / 39
perché fanno vedere quella che è una direzione di lavoro dell’Amministrazione.
La scuola materna del Rione Degasperi: non è finanziata la mensa per il semplice fatto,
com’è stato appunto annunciato, che in sei mesi quest’Amministrazione ha fatto una ricognizione
delle necessità delle varie scuole nei prossimi anni, tenendo conto anche dell’intervento ITEA
eccetera, e ha messo a finanziamento per il 2004 i progetti per fare queste cose; infatti, prima di
fare qualsiasi lavoro, bisogna fare i progetti, approvarli, finanziarli, eccetera. Quindi nel 2004,
materialmente, sarà difficile poter fare qualcosa, perché si parte da zero su questo tipo di
discorso.
A proposito di quanto è stato fatto dal Comune di Lavis, facciamo tesoro di quell’idea che
hanno avuto a Lavis, perché in effetti è uno degli argomenti che dovremmo andare a trattare. Da
quello che ho capito mi sembra già una buona idea.
Il Patto di stabilità: va bene, qui è un discorso che è stato una tantum. Nel 2001 la
Provincia aveva garantito - e poi ha anche dato - un premio a quei Comuni che in certo qual
senso riuscivano a diminuire le spese di parte corrente, ovvero: il saldo negativo che risultava
dalle entrate correnti dedotte dalle attribuzioni, dai trasferimenti della Provincia doveva,
sull’anno successivo, essere in diminuzione. Il Comune è riuscito a farlo e quindi ha ricevuto
questa somma una tantum dalla Provincia. Per informazione diciamo che questo trend poi si è
confermato nel 2001 e anche nel 2002, quindi noi, in effetti, stiamo tentando, e
l’Amministrazione ci è riuscita, a spendere comunque meno ogni anno rispetto al precedente.
Quindi nel 2001 per spese particolarmente dedotte dai trasferimenti dalla Provincia è stato speso
meno che nel 2000, nel 2002 meno che nel 2001, per il 2003 non abbiamo ancora redatto i conti,
vedremo.
Il Consigliere Frizzi non ha fatto domande specifiche, però su alcune cose volevo lo
stesso dire qualche cosa. Mi meraviglia molto la domanda su dove siano andati a finire i 3
miliardi della Lido: il Comune ha fatto una delibera; se non vogliamo leggere i Bilanci basta
leggere la delibera; è stato fatto un aumento di capitale sociale di 3 miliardi. Nel capitale sociale,
che non so più a quanto ammonti, 15 milioni, quindi 30 miliardi di lire, ci sono anche i 3 miliardi
dati dal Comune.
Le piste ciclabili: ci sono a Bilancio, a pagina 10 – 13 – 17 parliamo di piste ciclabili. Poi
niente, altre domande specifiche non ce ne sono, per cui io non avrei altro da aggiungere.
Presidente
Assessore Grazioli.
Assessore Grazioli
Sì, vedo che il tema più trattato è quello dell’istruzione, in particolare degli Asili Nido,
l’asilo nido Lago Blu, come si è detto, oggi riesce a soddisfare 60 richieste, l’asilo nido di S.
Alessandro 25. Raddoppiare S. Alessandro vuol dire portare praticamente a 50 posti disponibili
l’offerta, quindi ci si avvicina a quella cifra che oggi è rappresentata dalla possibilità di
soddisfare l’utenza del Lago Blu. Considerato che siamo a 60, in effetti si dice che potrà arrivare
ad assumere le dimensioni del lago Blu. Credo che sia importante questo, d’altra parte è stato
sottolineato in quasi tutti gli interventi, sia perché rappresenta una indubbia, necessaria
soddisfazione di un’esigenza sociale, e anche perché ci troviamo ormai da alcuni anni, salvo la
utile e positiva contingenza dei mesi scorsi, con delle liste di attese di 10, 15 e talvolta anche 20
bambini. Sulla base delle proiezioni demografiche che, ovviamente, per quanto concerne gli asili
nido possono essere solo stime in quanto non sappiamo quanti bambini nasceranno l’anno
prossimo, conosciamo comunque quelli che ad oggi hanno dai 0 ai 3 anni; certamente quanto
meno raddoppiare e magari portare la struttura di S. Alessandro alla stessa capienza del Lago Blu
diventa molto importante, se non indispensabile.
Per quanto concerne il servizio delle “Tagesmutter” sul quale il Consigliere Frizzi aveva
forti dubbi, devo dire che, al contrario, io ritengo sia un servizio utile, visto e considerato che è
verbale 18.12.03 / 40
utilizzato da una parte dell’utenza. Mi sono premurato, nelle scorse settimane, di telefonare ad
alcune famiglie rimaste escluse in un primo momento dalla possibilità di portare i loro figli nelle
strutture asilo nido ed alcune mi hanno detto che avevano ritirato la domanda (non sono state
tantissime, perché il campione era limitato) perché trovavano soddisfacente il servizio
Tagesmutter, considerato che magari era utilizzato per poche ore. A questo proposito abbiamo
cercato di intervenire sulle fasce, per permettere anche a chi non possiede redditi particolarmente
alti di poter beneficiare del contributo che il Comune dà a chi vuole utilizzare la Tagesmutter.
Per quel che concerne le scuole anche in questo caso è già stato detto dall’Assessore
Bassetti: l’attenzione è in generale su tutte le scuole, sulla base di dati che sono stati forniti dalla
Relazione del Sindaco, per quanto concerne i flussi, come chiedeva giustamente, riconoscono
talvolta certi termini che, anche per rapidità, non vengono del tutto presentati (s’intende
ovviamente demografici, soprattutto ovviamente quelli che noi non possiamo calcolare fino in
fondo perché sono esterni). Soprattutto la scuola media e la scuola superiore, sappiamo che
offrono agli utenti non residenti nel Comune di Riva la possibilità di usufruire di questo servizio
ed è difficile fare questo calcolo, ma si tiene anche conto dell’urbanizzazione, in particolare a S.
Anna - Grez, che sarà indubbiamente da tenere presente a questi fini.
Il discorso della scuola materna, asilo nido, scuola elementare via di seguito, - soprattutto
di quelle localizzate attorno a questo polo d’edilizia popolare che verrà, nei prossimi anni, ad
insediarsi a S.Anna-Grez - dovrà essere particolarmente nell’attenzione di questa o della
prossima Amministrazione, altrimenti non sapremo dove mettere i ragazzi; ecco perché
l’urgenza è segnalata soprattutto su questa struttura. Poi si è aggiunto anche Varone se
consideriamo che Varone non ha una palestra; tuttavia, ma come si è detto prima, non è che in
sei mesi si potessero mettere in cantiere lavori che andassero oltre un certo limite: sarebbe stato
un imbroglio di fronte al Consiglio comunale. A mio parere, invece, segnalare dunque queste
urgenze e all’interno di queste fare una scelta prioritaria, questo credo possa essere importante.
Per quanto riguarda la Biblioteca vorrei aggiungere che, ovviamente, troverà sede presso
il palazzo Salvatori. Il Consigliere Matteotti ha già sottolineato che, seppur sistemata su tre piani,
comunque ci sarà la possibilità di utilizzare spazi maggiori rispetto alla precedente; questo è
sicuramente vero. Per quanto concerne l’archivio comunale molto probabilmente per il momento
rimarrà dov’è, anche per un’ esigenza di carattere normativo, perché abbiamo bisogno di
riversare circa 40 anni dall’archivio di deposito nell’archivio storico; per Legge, noi infatti
abbiamo un archivio di deposito ancora fermo al ’24, mentre deve arrivare al ’64, pressappoco,
quindi intanto faremo questo servizio, nell’attesa di poter spostare l’archivio storico accanto alla
sede della Biblioteca; non farlo adesso credo sia una questione, oltre ai motivi che ho detto,
anche di sicurezza, considerato che si tratta di lavori che verranno eseguiti laddove dovrebbe
trovare collocazione - così almeno dice il progetto - l’archivio storico.
Il teatro: è scritto assai chiaramente. Certo, io lamento, forse come tanti o più di tanti,
l’assenza di una struttura teatrale; qui ho detto, Consigliere Frizzi, esattamente o quasi quello che
ha detto Lei. A Riva manca una struttura polivalente; il teatro per i grandi eventi dovrà
probabilmente, anzi, certamente essere cercato all’interno della progettazione Cecchetto, quindi
all’interno di palazzo dei Congressi. Abbiamo visto anche da quello che sta succedendo in questa
stagione teatrale che c’è anche questo bisogno, perché in alcuni casi, è già successo, non abbiamo
potuto soddisfare la domanda. E’ comunque previsto che, accanto a queste strutture, dovrà
sorgere una struttura adatta a sopportare, in senso buon ovviamente, la richiesta del 70% della
città (ovvero quei 350 – 400 posti, sarà da vedere, che sono richiesti dalle associazioni, dagli
Amici della musica e da altre associazioni). Quindi, non un teatro inteso solo come tale, ma un
teatro certamente e fondamentalmente creato a scopi teatrali ma anche per altri scopi.
Progetto Forti: c’è una voce relativa nel piano del Museo che permetterà, io mi auguro, di
proseguire sul progetto che già viene avanti da qualche anno, anche quello di sensibilizzazione
come diceva giustamente la Consigliera Lorenzi; in ogni caso è prevista anche all’interno del
Bilancio la voce per ciò che concerne la Tagliata, Forte Garda in particolare. Rammento che per
verbale 18.12.03 / 41
quanto riguarda la Tagliata, proprio in questi ultimi mesi sono stati fatti lavori importanti;
rispondo quindi anche alla domanda del Consigliere Benamati, prendendo come spunto la strada
del Ponale, che sta per essere sistemata; ci dirà eventualmente qualche cosa di più l’Assessore
Marino, ma sono previsti lavori importanti, nel senso che l’attenzione di questa Amministrazione
ha evitato, ad esempio, che la strada venisse chiusa. Saranno fatti dei portoni, verranno messi in
sicurezza e soprattutto sono state liberate le gallerie dall’ammasso di detriti che erano finiti lì
durante i lavori di adeguamento della strada nei decenni o nei secoli precedenti.
Associazioni: l’attenzione sarà indubbiamente verso le associazioni, che, tra il resto,
hanno bisogno di trovare spazi e di trovare sedi. Il fatto di spostare la Biblioteca ci fornirà
probabilmente uno spazio soprattutto per l’educazione permanente e per dare ulteriori spazi alle
Damiano Chiesa.
Io non credo che sia del tutto sballato pensare che una parte delle Nino Pernici, almeno
nei prossimi anni, possa essere destinata anche alla Scuola civica; 350 sono pressappoco i
corsisti, certamente laddove si rendessero necessari ulteriori spazi - che comunque la Nino
Pernici andrà a recuperare non appena sarà ultimato, a mio avviso, il bel progetto iniziato questa scuola avrà gli spazi adeguati, come in parte li ha adesso e potrà recuperarne altri quando
appunto si verificheranno questi bisogni. Portare lì comunque la scuola musicale potrebbe
liberare quella che viene definita “colonia Sabbioni” e magari lì si potrebbe pensare intanto di
dare qualche sede alle associazioni, almeno quelle che ne hanno particolare bisogno, oppure
cercare anche di concentrarle in un’unica sede.
Per quanto concerne il Museo penso che la relazione sia sufficientemente esauriente.
Ancora qualche annotazione a proposito del discorso del Museo del territorio e della città: sì,
Consigliere Modena, la penso esattamente come Lei, tanto che la precisazione è stata voluta (mi
riferisco a quella di dire senza snaturare comunque la realtà cittadina). Lei potrà vedere che
immediatamente che segue un capitoletto, un paragrafo titolato “La specificità”, credo che
questo sia importante.
(CAMBIO LATO)
….non più tardi di qualche mese fa si è svolto a Riva del Garda uno degli importanti convegni
sul dialetto; sarà il caso di mantenere certamente vivo anche questo importante pezzo di storia
culturale della nostra comunità.
Presidente
Io chiederei al Consiglio, non vorrei essere frainteso, di avere la pazienza magari, non so
se l’Assessore riesce a rispondere in 10 minuti, in modo che le opposizioni e anche la
maggioranza abbiano la possibilità di riflettere su tutte le repliche della Giunta. Mi parrebbe una
cosa ovvia, però…
(VOCE FUORI MICROFONO)
Sì, certo, si va a mangiare prima, penso che la replica duri una decina di minuti, Assessore?
(VOCE FUORI MICROFONO)
Il Consiglio non si oppone? 10 minuti, così chiudiamo le repliche e lunedì possiamo cominciare i
secondi interventi. Prego Assessore.
^^^ Escono i consiglieri Ravanelli, Zambotti e Frizzi: il numero dei presenti scende a 21.
Assessore Marino
Cercherò di contenere anche io le risposte in 10 minuti. Credo che le motivazioni per cui
non si sia ritenuto opportuno consegnare le schede del programma generale 2004 – 2006 siano
state ampiamente chiarite dall’assessore Bassetti e dall’Assessore Grazioli, che mi hanno
preceduto. È stata una scelta della Giunta, in modo da poter discutere solo delle opere concrete,
di quelle che si potevano realizzare nel corso del 2004 e quindi si era ritenuto opportuno
procedere su quel percorso.
verbale 18.12.03 / 42
Trasparenza significa anche condivisione: la Giunta ha avuto opportunità di ragionare, di
fare una ricognizione su tutte le opere pubbliche che erano in corso per poter definire proprio
queste priorità e quindi decidere quali fossero gli argomenti principali da portare avanti l’anno
prossimo. È stato fatto con estrema collegialità: cercherò di dare una risposta rapida, essendomi
segnato qui una serie di domande che, molto spesso, erano intercalari di un ragionamento, quindi
non proprio esplicite e cercherò di fare sintesi di quello che mi è stato chiesto.
Parto dal Consigliere Zambotti, anche se non c’è, ma gli argomenti sono un po’
trasversali, per cui probabilmente possono interessare risposte successive. Le piste ciclabili e
mobilità leggera. Nel corso della passata legislatura l’Amministrazione comunale aveva dato due
incarichi precisi, un incarico sulla mobilità pubblica come piano d’area d’ambito, che riguardava
i Comuni di Riva, Arco e Nago – Torbole, seguito dall’Assessore Tanas (che poi magari potrà
specificare meglio il suo progetto, se c’è necessità di approfondimento) ed un progetto sulla
mobilità leggera e sulla mobilità protetta. Le due progettazioni sono arrivate in porto: ci hanno
dato con esattezza una radiografia del problema mobilità del nostro territorio, indicandoci anche
una serie di criticità più volte denunciate in questo Consiglio, sul cui input l’Amministrazione si
sta muovendo. Per tali motivi quella revisione di Piano traffico integrato di cui si parla nella
Relazione del Sindaco diventerà un progetto concreto non appena i due progetti arriveranno in
fondo. Quei progetti sono importanti - vado alla domanda rivoltami dal Consigliere Modena soprattutto perché tutti quanti noi vorremmo vedere viale Rovereto pedonabile. E’ però ovvio
che se non è completo il modello viabilistico territoriale e le macchine continuano ad arrivare da
Torbole e non, come prevede poi la realizzazione dell’accordo con Nago Torbole con una
concentrazione di flussi sulla circonvallazione nord di Arco, l’ingresso cittadino sarà quello.
Un’eventuale sperimentazione sarà possibile, però chiaramente sarà una sperimentazione
parziale, che è una cosa ben diversa da un progetto di canalizzazione dei flussi di traffico, anche
perché poi il traffico di attraversamento del nostro territorio banalmente si racchiude in un 10 –
12 % di veicoli in arrivo.
Viabilità e circonvallazione ovest: accelerazione dei lavori. I lavori stanno procedendo
secondo quello che era il progetto esecutivo approvato e depositato, quindi anche quegli
inconvenienti relativamente al tracciamento delle aree di esproprio, di cui denunciava il
Consigliere Torboli, sono dovuti al fatto che il progetto approvato in appalto non conteneva
quelle varianti chieste dall’Amministrazione comunale che voi, in Consiglio, avete votato e che
pure sono state concordate con gli Uffici della Provincia. C’è quindi una questione di tempistica
indipendente dalla volontà su cui l’Amministrazione sta lavorando. Casa anziani di via Ardaro:
ha risposto l’Assessore Bassetti.
Asilo Nido di S. Alessandro: abbiamo capito tutti che si tratta di una priorità per quanto
riguarda il Consigliere Manzoni, che non vedo.
Pulizia dei torrenti: l’accordo programmatico sulle acque firmato proprio nello scorso
febbraio dall’allora facente funzioni Sindaco Consigliere Matteotti ha portato dei frutti concreti;
la Provincia ha fatto degli enormi passi avanti, soprattutto per quanto attiene alcune specificità di
alcuni suoi servizi relativi a richieste che fanno parte di quel documento, c’è già una prima
relazione. Della parte che era stata richiesta all’Amministrazione comunale l’AGS, che era il
nostro braccio esecutivo, ha completato il programma della verifica degli scarichi civili, perché
l’Amministrazione comunale in quel Piano era coinvolta su alcuni punti per quanto riguardava il
discorso del programma di salvaguardia del lago di Garda, e ha messo in campo azioni di
risanamento di alcune posizioni anomale che sono state riscontrate.
C’è sempre il discorso del progetto mobilità, passo alle domande dirette del Consigliere
Modena: sottopasso della 45 bis; credo, Consigliere, che Lei intendesse il sottopasso di via
Ballino, perché quello è il sottopasso di collegamento fra i due rioni su cui ha risposto …
(VOCE FUORI MICROFONO)
Comunque ha tutte e due le risposte, per quanto riguarda il discorso del sottopasso del rione Le
ha risposto già l’Assessore Bassetti mentre per quanto riguarda il sottopasso, quindi la variante
verbale 18.12.03 / 43
della 45 bis, credo di averle risposto prima io.
Poi, palazzetto dello sport: l’argomento è stato ampiamente preso in considerazione
precedentemente.
Trasporti pubblici; rientra all’interno del progetto d’area, quindi ci sarà una serie di
ipotesi che verranno valutate, è ovvio che crediamo anche noi che il trasporto funzionerà soltanto
se sarà scelta una soluzione percorribile di linee brevi con frequenze modulate. Per frequenze
modulate s’intendono i 15/20 minuti nel periodo di punta, che possono diventare 25 nel periodo
di minore richiesta.
Flussi migratori: ha risposto l’Assessore Grazioli.
Progetto partnerariato con Stamberg. È già attivo il progetto, sta andando in porto; ci sono
stati i primi contatti, ci sarà un forum in febbraio a cui parteciperemo. Il progetto prevede la
partecipazione dei Comuni di Riva, di Stamberg e di una Provincia austriaca vicino a Vienna, un
Land vicino a Vienna, prevede fra l’altro la partecipazione dell’Università di Monaco,
dell’Università di Vienna, sull’applicazione di modelli inerenti la mobilità e stiamo definendo,
come Comune di Riva del Garda, il coinvolgimento dell’Università di Trento o, in alternativa,
dell’Università di Venezia. Il progetto di partnerariato mira a recuperare finanziamenti CEE sul
problema della mobilità; questa, fra l’altro, è una di quelle cose preziose che sono scaturite da
quel processo di Agenda 21 che il Comune porta avanti da un anno e che, anche se non
quantitativamente partecipato, ha visto una partecipazione qualitativa molto forte.
Opere pubbliche di viale Rovereto, marciapiede Pasina. Il marciapiede Pasina è in
Bilancio - il terzo lotto - chiaramente condizionato dalla risoluzione di esproprio di una
abitazione civile. E’ ovvio, come diceva l’Assessore Bassetti, che gli ostacoli o gli impedimenti
temporali su questa questione verranno risolti entro i prossimi mesi e se, come sembra, andranno
a buon fine si passerà alla fase esecutiva del terzo lotto.
Arredo urbano di piazza S. Giuseppe: aveva chiesto anche questo, siamo d’accordo con
quell’utilizzo, però credo che sul campo sportivo ci sia anche un vincolo relativamente ad un
pozzo provinciale.
Lungo lago D’Annunzio: è stata fatta la scelta di dividere il progetto, proprio per
un’azione di finanziamento; la prima fase riguarderà la realizzazione e l’ampliamento della
passeggiata, quindi la costruzione di quel solaio praticamente prospiciente la centrale ENEL, per
poter mettere in procedura la costruzione di quel sistema di contenimento e smaltimento delle
schiume; si provvederà poi successivamente a far partire la seconda patte del progetto. È ovvio
che quella parte è quella che più c’interessa, anche perché quest’anno siamo stati fortunati,
perché con una scarsità di piogge sembra ci sia stato un apporto minore di nutrienti nel lago di
Ledro, quindi la minore fioritura di alghe, per cui abbiamo avuto meno schiume. Negli anni a
venire non sappiamo quale potrà essere la condizione ambientale, per cui è utile dare subito il via
a quel progetto.
Arredo urbano - mi rivolgo al Consigliere Mirante Marini - della piazza di Pregasina.
L’Assessore Le ha dato già la risposta per quanto riguarda il discorso dei finanziamenti; è ovvio
che su Pregasina avevamo due progetti, che erano le richieste, è ovvio che l’ampliamento del
cimitero è prioritario rispetto al discorso dell’arredo urbano, in quanto se si fa l’arredo urbano
poi si rischia, con l’andirivieni di mezzi, visto che Pregasina in realtà è estremamente piccola, di
rovinare il lavoro e il progetto del cimitero. Quest’ultimo era già in fase avanzata, poteva partire
subito ed è stato scelto come priorità.
Per quanto riguarda il discorso del parcheggio l’Amministrazione ha ragionato,
nell’ambito del progetto di sistemazione urbana, anche del problema parcheggio: si vedrà di
trovare una soluzione per l’immediato, anche per poter garantire il minor disagio possibile visti
gli inconvenienti che nasceranno dai lavori che ci saranno in corso. Consigliere Matteotti, lei
chiedeva specificatamente una risposta su una strada provinciale, la 118: la questione della
fermata bus è stata affrontata dall’ufficio, si era chiesto un incontro che doveva avvenire domani,
per ragioni di impossibilità da parte del responsabile della Trentino Trasporti è stato spostato a
verbale 18.12.03 / 44
lunedì.
Circonvallazione tunnel lungo: non entro nel merito, dico soltanto che l’O.d.G. approvato
diceva determinate cose e che l’Amministrazione sta provvedendo a seguire le indicazioni del
Consiglio comunale.
Largo Filzi: credo che in parte Le abbia risposto già l’Assessore Bassetti, quindi sorvolo.
Palazzetto dello sport, lungo lago D’Annunzio, protocollo d’intesa: ho detto che c’è un
resoconto dello stato che potremo definire anche noi; di Palazzo Salvatori si è discusso, muro di
via Lipella.
Io mi sono documentato, la risposta riguarda proprio un parere dei Beni culturali che
porta la data del 14 aprile.
Poi c’era il Consigliere Ravanelli che chiedeva una serie di cose sui marciapiedi, che sono
inseriti e verranno realizzati non appena le pratiche verranno portate in porto. Consigliera
Lorenzi: Lei ha parlato della riunione di S. Alessandro, dell’arredo della piazza e dell’ascolto dei
singoli cittadini. Io ricevo i cittadini due volte alla settimana, il martedì pomeriggio e il venerdì
mattina e li ascolto, gliel’assicuro. Il problema è capire se per ascolto s’intende dover poi
esaudire i desideri, che a volte non sono proprio esaudibili.
Per quanto riguarda l’ora della riunione di S. Alessandro ricordo che era il 21 novembre,
giorno in cui noi poi la sera avevamo Consiglio comunale, per cui c’era il problema del doppio
impegno, per quello che mi riguardava.
Progetto Forti: è stato individuato il progettista che realizzerà l’opera del Forte Garda e si
sta già perfezionando la pratica; non appena sarà possibile daremo questo incarico di
progettazione per quanto riguarda il progetto del Forte Garda, per la sua accessibilità e la sua
fruibilità.
Conventino dell’Inviolata. Il Comune aveva richiesto alla Provincia di realizzare un
progetto con i Beni culturali; la richiesta è stata accolta e quindi l’Ufficio Beni culturali della
Provincia sta realizzando il progetto di sistemazione del Conventino.
Teatro Perini: ha risposto l’Assessore Mosaner, palazzetto dello sport, biblioteca, San
Nicolò e San Nazzaro è una di quelle opere che abbiamo definito come prioritaria, anche per
poter dare risposte non solo di carattere urbanistico ma anche di carattere ambientale, perché
molto spesso anche le questioni di carattere ambientale, soprattutto il problema
dell’inquinamento, passa attraverso una buona razionalizzazione della mobilità. Io credo di aver
detto tutto quello che c’era da dire sulle questioni sollevate dai Consiglieri; se ci sono
chiarimenti ulteriori sono a disposizione.
Presidente
Grazie Assessore, ci rivediamo lunedì e cominceremo con i secondi interventi, grazie.
^^^^^^^^^^
Sono le ore 23.15. Essendo stata raggiunta l’ora indicata nel programma dei lavori, la seduta
viene sospesa dal Presidente e i lavori riprenderanno alle ore 18.30 di lunedì 22.12.2003, come
da avviso di convocazione.
^^^^^^^^^^
IL PRESIDENTE
f.to Stefano Lotti
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to Alfredo Righi
verbale 18.12.03 / 45
mcdp.
Il Segretario Generale del Comune di Riva del Garda
certifica
che il presente verbale è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 94 dd.
24.05.2004 senza rettifiche.
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to Alfredo Righi
verbale 18.12.03 / 46
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