Comune di Casteggio
In collaborazione con i Comuni di
PROGETTO REALIZZATO DA
Bastida Pancarana, Bressana Bottarone, Corvino San Quirico, Montalto Pavese,
Robecco Pavese, Santa Giuletta,Torricella Verzate
Tavolo di coordinamento:
Assessore ai Servizi Sociali e Presidente del tavolo Annita Daglia - Casteggio
Sindaco Angelo Arnoldi - Corvino S. Quirico
Sindaco Maurizio Brandolini - Santa Giuletta
Consigliere Adriana Camillo - Robecco Pavese
Assessore Gianni Canotti - Torricella Verzate
Sindaco Elisabetta Fagioli - Montalto Pavese
Assessore ai Servizi Sociali Nicola Montagna - Bressana Bottarone
Gruppo di lavoro:
Laura Barbieri - Bressana Bottarone
Loredana Contardi - Montalto Pavese
Donatella Conti - Robecco Pavese
M.Carla Milanesi - Corvino San Quirico
Maurizia Milanesi - Bastida Pancarana
Maria Angela Pasquali - Torricella Verzate
Marina Sarolli - Santa Giuletta
Segreteria Organizzativa:
Raffaella Fasani - Casteggio
IN COLLABORAZIONE CON
Nicola Zerboni
Marina Merlini
Corrado Panzarea
Valeria Chiodarelli
Viviana Greco
SI RINGRAZIA
PROVINCIA DI PAVIA - Centro Risorse Donne Oltrepò Pavese
per la preziosa collaborazione e l’attività di coordinamento svolta sul territorio
REGIONE LOMBARDIA - U.O. Pari Opportunità e Politiche Temporali
per il supporto fornito nella realizzazione del progetto
Premessa
Come Assessore provinciale alla Solidarietà Sociale e Parità, ho assunto, oltre alla delega alle pari opportunità, anche
la titolarità delle politiche temporali.
Una nuova delega, estremamente importante, che entra per la prima volta nelle linee strategiche della Provincia di
Pavia e che mi vedrà impegnata a promuovere il coordinamento e l’amministrazione dei tempi e degli orari a livello provinciale, al fine di sostenere le pari opportunità fra uomini e donne e favorire la qualità della vita dei cittadini
e delle cittadine attraverso la conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale e del tempo per sé delle persone che risiedono sul territorio o lo utilizzano, anche temporalmente.
Il tempo è una risorsa preziosa che bisogna “governare” ed utilizzare con rispetto per esaudire una domanda di maggiore libertà, di equità sociale, di migliore qualità della vita.
Non solo nei grandi agglomerati urbani, anche nelle città di provincia i ritmi di vita e l’uso del tempo non sono più
scanditi, come nel passato, da un immobilismo e prevedibilità facile da governare ed i cittadini e le cittadine del territorio devono fare sempre più i conti con un sistema complesso di per sé e, soprattutto nelle piccole realtà locali caratterizzate da situazioni di pendolarismo e di difficoltà di collegamenti e di strutture di servizio molto parcellizzate.
Sono ormai alcuni anni che le politiche dei tempi urbani rappresentano un tema strettamente attuale. È oggetto di
studi, di dibattiti, di sperimentazioni, e regolamentato da una legge nazionale che prevede espressamente l’adozione
di Piani dei tempi e degli Orari nelle città.
La Regione Lombardia ha riconosciuto l’importanza delle politiche di pari opportunità per lo sviluppo del territorio
ed ha promosso, attraverso la legge regionale n. 28 del 28 ottobre 2004, interventi per favorire la promozione e
l’adozione, da parte dei Comuni, in forma singola o associata, di Piani Territoriali degli Orari, come strumenti di indirizzo strategico che favoriscono l’armonizzazione dei tempi urbani.
Il progetto “Qualità del tempo nell’Oltrepo Casteggiano” costituisce un’importante opportunità per il territorio per
creare delle concrete sinergie tra il tema delle pari opportunità e lo sviluppo locale, che deve essere gestito e programmato al fine di garantire un quadro di maggiore accessibilità e fruibilità dei servizi per i cittadini. Il progetto può
inoltre avere delle ricadute molto più ampie sul territorio, permettendo di entrare in contatto con i reali bisogni della cittadinanza.
Annita Daglia
Assessore Solidarietà Sociale e Parità
della Provincia di Pavia
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Introduzione
Negli ultimi anni il tema della qualità della vita, soprattutto nelle città, è stato oggetto di approfonditi dibattiti, alla luce di considerazioni che vedono il progressivo estraneamento dei cittadini da alcuni aspetti della realtà territoriali in
cui vivono e la necessità di recuperare tradizioni, aspetti socio culturali e tematiche che intersecano il sociale ed il
familiare.
Sempre di più il tempo diventa realtà problematica e sempre di più si avverte con forza la necessità di far si che il
tempo diventi valore aggiunto alla vita dei cittadini e non solo e semplicemente “tempo perso”. Sempre di più infatti il tema del tempo si coniuga con l’organizzazione sociale e con l’uso che del tempo si può fare, persino recuperando come valore positivo il “tempo perso”, quale momento dedicato a se stessi, alle proprie necessità con un fluire del tempo stesso senza forzature né stress.
Già la Legge 142/90 recepisce l’importanza del collegamento fra l’uso del tempo e la qualità della vita, assegnando
al sindaco, considerato soggetto giuridico di maggior collegamento tra i cittadini e le problematiche quotidiane, un
ruolo di grande importanza di coordinatore nell’ambito della disciplina regionale sulla base degli indirizzi espressi dal
Consiglio Comunale, degli orari degli esercizi commerciali, degli orari dei servizi pubblici e dell’apertura dei servizi
pubblici, allo scopo di armonizzare, fino dove possibile, le diverse istanze ed esigenze.
Non si può poi dimenticare quanto il fattore “tempo urbano” possa influire su tematiche di grande respiro di stampo urbanistico ed ambientale e questo anche attraverso uno sviluppo sostenibile che sempre di più diventa obiettivo prioritario delle diverse amministrazioni.
Il percorso per arrivare alla definizione di un Piano dei tempi e degli orari della città può ora partire con il patrocinio della Regione Lombardia che, attraverso finanziamenti, consente di affrontare l’intera tematica in modo organico.
È in questo contesto di riferimento che il Comune di Casteggio, in qualità di ente capofila, in collaborazione con i
Comuni di Bastida Pancarana, Bressana Bottarone, Corvino San Quirico, Montalto Pavese, Robecco Pavese,Torricella Verzate e Santa Giuletta, ha avviato la costruzione di un quadro di interventi con l’obiettivo di definire e sperimentare politiche, strategie e linee d’azione per promuovere il coordinamento dei tempi e degli orari a livello comunale e sovracomunale.
Pur non essendo previsto, a livello normativo, l’obbligo di dotarsi dello strumento del Piano degli Orari (si tratta di
comuni di piccole dimensioni, ben al di sotto della soglia di 30.000 abitanti prevista dalla norma), i Comuni hanno individuato il tema della gestione delle politiche temporali come elemento di interesse per lo sviluppo del proprio
contesto locale.
In relazione al contesto di riferimento, gli elementi di criticità che hanno portato a tale scelta non sono quelli propri degli ambiti altamente urbanizzati (ad esempio congestione del traffico con conseguente inquinamento atmosferico) quanto piuttosto quelli legati ad un contesto caratterizzato dall’elevata presenza di insediamenti diffusi sul territorio (con i problemi di mobilità che ne derivano) e dall’elevata domanda di servizi (dal trasporto pubblico, alle attività extrascolastiche, ai servizi di assistenza per l’elevata quota di popolazione anziana). Queste problematiche ri chiedono uno sforzo congiunto con l’obiettivo di rafforzare la rete di collegamenti e di servizi in termini di migliore
efficienza in un’ottica di governo sovracomunale, attraverso la modellizzazione e realizzazione dell’Ufficio Tempi.
È a partire da tali considerazioni che si sviluppa il progetto “Qualità del tempo nell’Oltrepo Casteggiano”.
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Il progetto “Qualità del tempo nell’Oltrepo Casteggiano”
Pur non essendo previsto, a livello normativo, l’obbligo di dotarsi dello strumento del Piano degli Orari (si tratta di
comuni di piccole dimensioni, ben al di sotto della soglia di 30.000 abitanti prevista dalla norma), i Comuni hanno individuato il tema della gestione delle politiche temporali come elemento di interesse per lo sviluppo del proprio
contesto locale.
In relazione al contesto di riferimento, gli elementi di criticità che hanno portato a tale scelta non sono quelli propri degli ambiti altamente urbanizzati (ad esempio congestione del traffico con conseguente inquinamento atmosferico) quanto piuttosto quelli legati ad un contesto caratterizzato dall’elevata presenza insediamenti diffusi sul territorio (con i problemi di mobilità che ne derivano) e dall’elevata domanda di servizi (dal trasporto pubblico, alle attività extrascolastiche, ai servizi di assistenza per l’elevata quota di popolazione anziana). Queste problematiche richiedono uno sforzo congiunto con l’obiettivo di rafforzare la rete di collegamenti e di servizi in termini di migliore
efficienza in un’ottica di governo sovracomunale, attraverso la modellizzazione e realizzazione del Piano degli Orari.
Nello specifico gli obiettivi che il Piano intende perseguire sono identificabili nei seguenti punti:
1. una maggiore conoscenza del contesto locale attraverso l’individuazione e la selezione dei servizi in base al loro
impatto sociale sul territorio e realizzazione di una ricerca finalizzata all’emersione della conoscenza e delle problematiche, dei bisogni e delle risorse temporali dei cittadini e delle cittadine con particolare attenzione alle famiglie, ai giovani, agli anziani (over 65) e dei tempi sociali della collettività;
2. la promozione di nuove condizioni per agire sul sistema dei servizi alla persona nel territorio dell’Oltrepo Pavese Casteggiano in un quadro di maggiore accessibilità e fruibilità dei servizi e formulazione di azioni ed interventi concertati con l’obiettivo di favorire un accesso sempre più agevole ai servizi ed alle opportunità offerte dal territorio;
3. l’avvio di scambi di buone prassi con altri contesti territoriali che, a partire da problematiche affini a quelle del territorio del Casteggiano,
hanno già avviato e sperimentato modelli di intervento sul tema
della gestione degli orari;
4. la definizione e la progettazione di un Piano territoriale degli
orari e la modellizzazione delle azioni di intervento in risposta
ai bisogni emersi e latenti, grazie all’individuazione di linee di intervento strategiche che permettano di dare vita ad azioni volte
ad innalzare la qualità di vita dei cittadini.
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Le fasi
Le fasi di progetto possono essere così sintetizzate:
Fase 1
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Definizione
modello
organizzativo
Realizzazione organi
di gestione del progetto
•
•
•
•
Ufficio di coordinamento
dei tempi
Tavolo di Coordinamento
Gruppo di Lavoro
Comitato di Pilotaggio
Fase 2
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Avvio del Progetto
Coinvolgimento
del territorio, degli
attori locali e della
popolazione
Realizzazione di un open
day informativo di ampia
rilevanza locale
• Collettività
• Scuole medie e superiori
• Enti pubblici/privati
• (organismi politici/funzionari)
• Aziende
• Enti di formazione
• Agenzie di sviluppo locale
• Associazioni sindacali e datoriali
• Consigliera di parità provinciale
• Organismi di parità locali
• Centri locali di parità
Lancio del progetto
Fase 3
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Indagine territoriale
Elaborazione di un
questionario e di
schede-azione da
somministrare ai target
individuati
Interviste privilegiate
Supporto tecnico/consulenziale
Ricerca quantitativa
Attori locali, Sindaci, Assessori e
funzionari, dirigenti, imprenditori, Presidi e
Direttori didattici, Parroco, insegnanti, ecc.
Ricerca qualitativa
Fase 4
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Animazione
territoriale
Organizzazione di tre
comitati di pilotaggio
I tempi della della scuola
• scuole materne
• scuole elementari e medie inferiori
• scuole medie superiori
Dare risposta
alla criticità dell’emergente
attraverso l’avvio
di politiche dei tempi
di miglioramento
per la conoscenza
del territorio
per evidenziare
i problemi
per l’individuazione
dei bisogni e delle
aspettative dei cittadini
e delle cittadine
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Referenti tecnici e politici
Responsabili di progetto
Consulenti
Operatori locali
I tempi degli anziani
• associazioni
• servizi sociali
I tempi dell’adolescenza/giovani
• associazioni
• oratori
Fase 5
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Percorso formativo
Seminario di formazione
per l’acquisizione delle linee
guida di progettazione
per un reale e fattivo
governo del territorio
Funzionari, Dirigenti comunali
e pubblica amministrazione
Segretari comunali
Supporto alla conoscenza
ed alla progettazione
del Piano degli orari
Fase 6
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Sperimentazione
“progetto pilota”
Realizzazione di breve
durata di un progetto
sperimentale a supporto
dei servizi ai cittadini
Collettività
Verifica del gradimento
del servizio
Fase 7
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Progettazione e
modelllizzazione
Piano dei tempi
dell’Oltrepo
Casteggiano
Raccolta ed analisi dei dati
raccolti e selezione degli
elementi strategici di
attuazione delle politiche
temporali nel territorio
di riferimento
Sindaci
Assessori alla partita
Progettazione strategica
Linee guida
Fase 8
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Approvazione
piano dei tempi
e degli orari
Approvazione del Piano
da parte di ciascun
Consiglio Comunale
Consiglieri comunali
Adozione del Piano
Territoriale degli orari
Fase 9
Interventi
Destinatari coinvolti nell’azione
Output
Diffusione dei risultati
Presentazione della ricerca
e confronto con il territorio,
le parti sociali
e la cittadinanza
Collettività, referenti tecnici e politici
di progetto, operatori dei servizi locali
Evento finale
di presentazione
dei risultati
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Il modello organizzativo
Per l’avvio del progetto si è proceduto alla definizione del modello di gestione dell’iniziativa, dato il numero dei Comuni e dei differenti soggetti che a vario titolo sono stati coinvolti nella implementazione dell’intervento.
Il modello gestionale adottato è stato così strutturato:
• Ufficio di coordinamento dei tempi: l’organo tecnico-esecutivo composto dal referente del Comune Capofila (Comune di Casteggio). Ha avuto il compito di coordinare gli operatori interni e di supporto per le attività sul campo.
• Tavolo di Coordinamento: ha rappresentato l’organo esecutivo e gestionale; composto dal referente politico del
Comune Capofila (Comune di Casteggio) e dai rappresentanti istituzionali degli altri Comuni partner. Ha avuto il
compito di definire le linee di sviluppo del progetto, e di coordinare e gestire l’intero processo di definizione e di
attuazione del piano. A tal fine i rappresentanti degli enti coinvolti sono stati chiamati a verificare le procedure proposte dal gruppo di lavoro, al fine di garantire la concreta attuazione dell’intervento, nonché a gestire i rapporti
con altri potenziali soggetti coinvolgibili, pubblici e privati.
• Gruppo di Lavoro: è stato costituito dai rappresentanti tecnici degli enti partner, ed è stato finalizzato alla definizione delle attività previste nel progetto, da realizzarsi in funzione degli obiettivi predisposti. Si configura come organo tecnico-esecutivo delle linee di intervento decise nel tavolo di coordinamento e di supporto alla realizzazione delle azioni concertate.
• Comitato di Pilotaggio: ha rappresentato lo strumento tecnico-programmatorio di confronto e di sviluppo delle azioni propositive sulla base dei dati raccolti e sull’emersione delle criticità riscontrate. Composto dai rappresentanti e dai responsabili dei servizi presenti sul territorio coinvolti nel progetto, ha avuto il compito di supportare la definizione e l’avvio di
protocolli d’intesa ed accordi tra le parti per la riorganizzazione dei servizi.
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Avvio del progetto
In data 25 marzo 2006 presso l’Auditorium della Certosa di Casteggio, è stato organizzato un Open day di presentazione del
progetto Piano territoriale degli Orari “La qualità del tempo nell’Oltrepo Casteggiano”, recentemente finanziato dalla Regione
Lombardia.
L’open day è stata l’occasione per illustrare gli obiettivi del progetto e avviare un confronto sui temi delle politiche di gestione
dei tempi e delle promozione delle pari opportunità.
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Indagine territoriale
Nel quadro della metodologia partecipata adottata per la realizzazione del Piano degli orari, la fase di analisi ha compiti di carattere tanto conoscitivo quanto comunicativo.
Tale analisi è utile infatti per una prima interpretazione del contesto locale, per raffinare l’ipotesi di lavoro e per fissare alcuni nodi provvisori di strutturazione della situazione da studiare. Nello specifico, l’attività di indagine è tesa a
portare in evidenza gli elementi di criticità e le potenziali risorse da utilizzare nella definizione delle linee di intervento, in funzione di una progettualità che risponda non solo agli obiettivi generali previsti dal progetto, ma che sia effettivamente in grado di mettere al “centro” i temi riguardanti il miglioramento della qualità della vita per i cittadini,
sia sotto l’aspetto quantitativo, che sotto quello qualitativo.
Per il Piano Territoriale dell’Oltrepo Casteggiano, gli elementi presi in esame dall’analisi sono stati:
• scuola e servizi extrascolastici;
• servizi alla persona;
• uffici e trasporti pubblici.
Metodologia dell’indagine
La metodologia seguita dall’indagine è stata pensata per effettuare una raccolta di tutti quei dati significativi utili alla
costituzione di un quadro il più possibile completo e attendibile rispetto alle condizioni del territorio di riferimento.
Gli elementi utilizzati sono stati diversi:
- questionari e interviste - entrambi realizzati con l’obiettivo di rilevare la domanda territoriale di servizi;
- schede di rilevazione dei servizi e analisi dei documenti di programmazione territoriale (Piano di Zona del Distretto di Casteggio) - per rilevare l’offerta.
Questionari
Al fine di definire una regolazione temporale adeguata è fondamentale conoscere quali siano i bisogni d’uso dei soggetti agenti nella città e nel territorio dei Comuni. Per tale motivo la prima fase di analisi è stata condotta tramite
la distribuzione di questionari alla popolazione studentesca dei Comuni coinvolti nel progetto.
La distribuzione dei questionari ha permesso anche di comunicare agli abitanti l’inizio dell’attività e le sue caratteristiche partecipative; in tal modo, si è potuta anche creare quel po’ di attesa nei confronti di un processo che, nella
fase decisiva, li coinvolgerà direttamente.
Interviste
Un tema complesso e nuovo come quello dei tempi richiama nella generalità dei casi la necessità di ricostruire da
punti di vista inattesi le dimensioni sociali della vita locale, e quindi è decisivo che il processo di definizione della situazione problematica sia basato sul contatto con dei testimoni privilegiati.
Testimoni privilegiati sono persone che, per la loro posizione, hanno una conoscenza immediatamente utilizzabile
della situazione locale, e sono in grado di esprimere punti di vista esaustivi e complessi.
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Schede di rilevazione dei servizi
Per l’analisi relativa all’offerta dei servizi territoriali, sono state realizzate tabelle di sintesi di tutti i principali servizi
pubblici presenti sul territorio, comprendendo uffici comunali, scuole e trasporti pubblici (poste, banche, etc.).Tale rilevazione ha permesso inoltre la realizzazione di tabelle in grado di mettere in evidenza l’organizzazione oraria di
sportelli comunali e scuole.
Animazione territoriale
Dall’analisi effettuata si sono evidenziate alcune problematicità sulle quali intervenire legate in particolare:
1. alla mancanza di servizi di trasporto pubblico in grado di rispondere alle reali esigenze del territorio, soprattutto
nell’ambito del trasporto anziani;
2. alla mancanza di strutture di aggregazione per gli adolescenti ed i giovani ed alla carenza di servizi culturali/sportivi e di animazione che possano coinvolgerli in orari post-scolastici e nel periodo estivo;
3. alla carenza di volontari: per servizi di cura pre e post scuola per i ragazzi di medie ed elementari e per l’assistenza degli anziani.
Tali problematicità emergono da un territorio in cui i ritmi di vita e l’uso del tempo non sono più scanditi come in
passato da una prevedibilità dettata dal tranquillo contesto “di paese”. In maniera ancora più problematica rispetto
ai ritmi di una città in cui tutto è comunque “a portata di mano” (dai mezzi pubblici alle strutture per il tempo libero, dalle strutture scolastiche agli Uffici, ecc.), le persone che vivono il territorio si scontrano con un sistema sempre
più complesso.
Tali tematiche sono state affrontate all’interno di tre differenti comitati di pilotaggio che hanno dato la possibilità ai
responsabili dei diversi servizi attivi sul territorio di confrontarsi e proporre possibili soluzioni. L’idea alla base dello
svolgimento dei comitati è stata quella di dare la possibilità ai rappresentanti delle amministrazioni e ai responsabili
dei servizi sul territorio di esprimere le proprie esperienze, nonché di suggerire eventuali proposte progettuali in
grado di fornire possibili risposte ai problemi evidenziati.
L’attività dei comitati di pilotaggio si è sviluppata all’interno di tre tavoli svolti nel comune di Casteggio durante il mese di settembre 2006 e che hanno visto la partecipazione degli operatori e dei responsabili di:
1. Servizi agli anziani
2. Servizi ai giovani
3. Servizi scolastici.
È stato quindi possibile, per ogni ambito:
a. Approfondire tematiche, problematiche e necessità relative allo stato dei servizi.
b. Far emergere i bisogni espressi dai cittadini.
c. Delineare possibili soluzioni progettuali a supporto dello stato attuale dei servizi e definire una sperimentazione
progettuale concreta e attivabile sul territorio in risposta alle problematiche e ai bisogni emersi. La fase di sperimentazione ha messo in pratica la soluzione ideata, verificarne l’idoneità e la sostenibilità per successivamente can didare il progetto sul prossimo bando della Regione Lombardia per l’attuazione del Piano degli Orari.
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Percorso di formazione
Nel corso degli incontri tenutisi con i referenti politici e tecnici dei Comuni partner, è emersa la reale necessità, a
fronte della realizzazione delle attività progettuali, di approfondimento dei così detti temi “canonici” di conoscenza
delle tematiche di pari opportunità e politiche temporali nel loro contesto generale.
I referenti dei Comuni partner, comuni di piccole e piccolissime dimensioni, hanno manifestato il loro vivo interesse
alle tematiche ed alle politiche temporali aderendo al Progetto in itinere; contestualmente evidenziano la necessità
di formazione su tali temi a livello sia generale sia di dettaglio, con particolare riferimento al percorso normativo e
sulle finalità che la norma pone attraverso lo studio di fattibilità e la successiva fase di presentazione, approvazione
e realizzazione del PTO.
La metodologia didattica ha previsto l’esposizione dei temi da parte di un esperto di settore in aula e la discussione diretta, tra i soggetti partecipanti, delle differenti tematiche proposte e l’eventuale approfondimento delle conoscenze e delle argomentazioni esposte.
Il programma del corso, concordato di massima con i partecipanti, ha previsto:
Prima giornata
• Normative nazionali e regionali sulle Politiche dei Tempi e degli Orari con particolare riferimento alla legge
53/2000 ed alla legge regionale n. 28/2004;
• Approfondimento della legge regionale n. 28/2004, analisi ed approfondimento del bando attraverso il quale è stato finanziato il progetto e della clausola valutativa prevista dalla norma;
• L’importanza delle politiche dei tempi per la promozione della qualità della vita e le pari opportunità nel territorio oltrepadano;
• Azioni del PTO a livello di ciascun partner ed approfondimento dei temi e degli obiettivi previsti dal progetto in
itinere;
• Discussione e confronto tra i partecipanti alla giornata formativa.
Seconda giornata
• Attuazione delle politiche temporali a livello regionale e provinciale;
• Buone prassi – esempi di progetti attuati ed in fase di attuazione;
• La norma regionale e l’impatto territoriale – analisi e valutazioni;
• Organi e organismi di parità – nazionali/regionali/provinciali/comunali;
• Il Centro Risorse Regionale ed i Centri Locali di parità;
• L’esperienza del Centro Risorse Donne Oltrepò Pavese;
• Discussione e confronto tra i partecipanti alla giornata formativa.
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Progettazione e modellizzazione Piano dei tempi
dell’Oltrepo Casteggiano
In seguito all’attività di confronto con gli operatori locali promossa dai comitati di pilotaggio, le politiche per l’armonizzazione ed il coordinamento degli orari da perseguire nell’ambito del Piano Territoriale degli Orari “La qualità del
tempo nell’Oltrepo Casteggiano”, sono state così identificate:
Ufficio Tempi e Banca del Tempo: l’intervento è volto alla realizzazione dello strumento per la gestione coordinata
delle iniziative promosse dal piano degli Orari: l’Ufficio Tempi (già attivato sperimentalmente all’interno del comune
di Casteggio durante la realizzazione del documento di progetto sotto forma di segreteria organizzativa). La strutturale mancanza di volontari rilevata in fase di analisi, sia per quanto riguarda l’assistenza agli anziani (soprattutto per
gli spostamenti sul territorio) sia per quanto riguarda le attività pre/post scuola, può essere concretamente affrontata con la realizzazione della Banca del Tempo, gestita dall’Ufficio Tempi. L’idea è quella di dotare il territorio di uno
strumento in grado di stimolare le iniziative di volontariato delle singole persone inserendole in un contesto di reciproco aiuto in grado di agevolare la partecipazione attiva.
Nuovo Polo scolastico del Casteggiano e servizi extrascolastici: il progetto riguardante la realizzazione del nuovo polo scolastico nel comune di Casteggio offre un’importante opportunità per tutti i giovani del territorio. Da una parte infatti sarà in grado di offrire nuove proposte formative, dall’altra di fornire nuovi punti di aggregazione e ritrovo
strettamente interconnessi con spazi pubblici (palestra, attività commerciali e spazi pubblici ad esse prospicienti). L’iniziativa è l’occasione per ospitare alcune attività previste dai “laboratori di relazione”: centri estivi in grado di attirare
l’attenzione dei giovani e indirizzarli verso lo sport ed altre discipline.
Il potenziamento del sistema dei trasporti: poiché il tema dei trasporti sin dall’inizio ha rivestito un ruolo di
fondamentale importanza all’interno delle amministrazioni partner (motivo che ha spinto anche la sperimentazione del servizio navetta nel Comune di Casteggio), e poiché ricopre un ruolo trasversale per l’intero progetto (nonché per l’accessibilità ai servizi presenti sul territorio), l’intervento riguarda lo sviluppo
e il potenziamento del sistema di trasporto pubblico per l’ambito scolastico (in riferimento al nuovo polo di Casteggio), extrascolastico (per il trasporto verso il centro estivo di Casteggio) e sociale
(in relazione alle necessità di movimento degli anziani).
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Approvazione piano dei tempi e degli orari
e diffusione dei risultati
L’adozione del Piano Territoriale da parte dei Comuni proponenti costituisce l’atto finale del programma di lavoro.
Da un punto di vista metodologico è del tutto evidente che il risultato di tale azione rappresenta il punto finale di
arrivo dell’intero processo organizzativo e metodologico adottato per la stesura del Piano degli Orari, e pertanto
rappresenta l’atto di certificazione con il quale vengono validate sia sotto l’aspetto formale che sostanziale la “bontà” e l’efficacia (costi/benefici) delle azioni intraprese. Nello specifico l’adozione formale da parte dei Comuni non
rappresenta solo un atto dovuto ai sensi di Legge, ma rappresenta il modo per offrire concretamente ai cittadini un
servizio realmente in grado di migliorare la qualità della vita sia sotto l’aspetto economico che sociale.
Al fine di procedere all’approvazione e alla adozione definitiva del Piano degli Orari sono previsti in capo ai singoli
Comuni e/o Enti i seguenti iter di carattere amministrativo:
• Convocazione del Consiglio Comunale per l’approvazione del Piano di indirizzo e di regolazione degli orari ai sensi della Legge 8 marzo 2000 n. 53 e Legge Regionale n. 28 del 28 ottobre 2004 "Politiche regionali per il coordinamento e l'amministrazione dei tempi delle città"
• Predisposizione e pubblicizzazione della delibera di approvazione, immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134,
4º comma, del D.Lgs. 267/2000.
• Inserimento dei progetti del Piano degli Orari negli schemi allegati al Piano Esecutivo di Gestione (PEG) 2005 2006 specificando la pluriannualità delle azioni e la valenza intersettoriale.
In seguito al passaggio dell’approvazione, il progetto si conclude con la presentazione pubblica dei risultati tramite
una giornata informativa, occasione per confrontarsi con le altre amministrazioni della Provincia di Pavia che hanno
avviato percorsi di sperimentazione di politiche sui tempi.
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On-line il sito del progetto
http://www.tempieorarioltrepocasteggiano.com
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