Imp. opuscolo/2008:Layout 1 15-02-2008 17:41 Pagina 1 CGIL SINDACATO PENSIONATI ITALIANI Le pensioni nel 2008 La piattaforma sindacale e le pensioni ■ di Luciano Caon Segretario nazionale Spi-Cgil nsieme ad una questione salariale, ormai finalmente riconosciuta, in Italia esiste un problema altrettanto rilevante: le pensioni perdono sempre più valore, a causa della perequazione soltanto parziale di questi redditi al costo della vita e dall’assenza di un qualsiasi rapporto con l’andamento della ricchezza prodotta dal Paese. Con la piattaforma unitaria di CGIL-CISL-UIL: “Per valorizzare il lavoro e far crescere il Paese”, il sindacato rivendica un intervento coordinato tra Governo nazionale ed Enti locali su: salari – pensioni – contratti nazionali di lavoro – tariffe – prezzi – casa. Dopo le scelte contenute nella finanziaria 2007/2008, che hanno favorito le imprese con una riduzione del costo del lavoro (cuneo fiscale – IRAP- riduzione aliquote IRES), sarebbe bene che ora si procedesse ad attivare misure a favore dei lavoratori e dei pensionati. Essere intervenuti per sostenere la competitività del sistema produttivo italiano è stato importante. Oggi è fondamentale incalzare il Governo e le imprese per mettere a punto interventi strutturali che creino occupazione di qualità e diminuiscano la precarietà, sviluppando un mercato del lavoro dove i bassi salari rappresentino una eccezione e non la regola. Si tratta di investire su una crescita orientata a sviluppare un processo di innovazione costante, ad aumentare la ricerca, la formazione continua per un capitale umano di alta qualità. Occorre, inoltre, che si avvii la riqualificazione della spesa pubblica, liberando i 6 miliardi di euro (un vero e proprio tesoretto) che si spendono ogni mese per pagare gli interessi sul debito pubblico. Tutto questo deve essere accompagnato da una politica delle entrate fiscali dello Stato e delle autonomie locali che si basi sull’allargamento della base imponibile, continuando nella positiva azione di contrasto all’evasione già intrapresa, e sull’introduzione di imposte sulle rendite finanziarie in linea con quelle europee. E’ questa la base concreta per poter realizzare la diminuzione del carico fiscale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione per il valore di un punto di Pil (13-14 miliardi di euro). Si tratta di un intervento che, insieme ai rinnovi contrattuali, al rafforzamento e all’allargamento della contrattazione aziendale, ad una politica concertata su prezzi, tariffe e casa, avvia la NUOVA politica dei redditi rivendicata da Cgil, Cisl e Uil. Per conseguire questo obiettivo si dovrà agire in più direzioni: detrazioni e aliquote – dote fiscale per i figli – salario negoziato in sede aziendale – fisco e casa di proprietà o in affitto – prezzi e tariffe; insieme a orientamenti condivisi da Governo – Regioni - Comuni - parti sociali - in grado di coordinare gli interventi fiscali del Governo con quelli degli Enti locali. Non dobbiamo dimenticare che nel contesto europeo siamo l’unico Stato nel quale i redditi fissi subiscono 3 livelli diversi di imposizione (Stato - Regioni - Comuni), a fronte dei 2 che gravano sulle imprese. I pensionati, dopo aver ottenuto un primo importante, ma limitato intervento con l’accordo del 23 luglio 2007 su “pensioni basse” e perequazione al costo della vita, si aspettano I Con la lotta sindacale, i pensionati hanno ottenuto: 1) la “quattordicesima” mensilità per i Imp. opuscolo/2008:Layout 1 15-02-2008 17:41 Pagina 2 CGIL SINDACATO PENSIONATI ITALIANI ulteriori risultati perché, insieme ai salari, tutte le pensioni hanno subito rilevanti perdite del loro potere d’acquisto. Ad esempio, una pensione che, ad ottobre 1992 era di 516,00 euro mensili (1 milione di lire), oggi perde circa 80,00 euro mensili soltanto per l’insufficiente meccanismo di perequazione al costo vita. A questo si aggiunga la diminuzione del suo valore rispetto all’aumento del livello di ricchezza prodotta dal Paese. Questa situazione si è determinata in modo particolare per: - il meccanismo di perequazione annuale che è basato su un “paniere” la cui composizione – e il peso relativo dei suoi componenti – non rispecchia adeguatamente il livello dei consumi delle famiglie con reddito medio-basso, e che agisce con molto ritardo rispetto all’inflazione. A questo proposito, basti considerare che per il 2008 lo scatto di perequazione è stato attribuito nella misura dell’1,6%, mentre, a Dicembre del 2007, l’inflazione reale aveva raggiunto il valore del 2,6%; - l’assenza di una qualsiasi relazione tra i redditi da pensione e la dinamica del PIL; - il fenomeno del drenaggio fiscale; - il mancato controllo dei prezzi in occasione dell’introduzione dell’euro, che ha provocato il loro allineamento ad un livello tra i più alti in Europa. Per tutte queste ragioni, la difesa e la rivalutazione dei redditi da pensione è parte organica della nuova politica economica e sociale a forte contenuto intergenerazionale che è rivendicata nella piattaforma unitaria della CGIL, della CISL e della UIL. E’ importante che i pensionati facciano vivere nel dibattito che si aprirà con il governo le loro proposte, che si possono così riassumere: 1. aumentare le detrazioni fiscali e in questo ambito uniformare la “no-tax area” per i pensionati a quella dei lavoratori dipendenti e introdurre l’imposta negativa in modo strutturale per le posizioni di incapienza, utilizzando l’ISEE per fissare il livello di reddito; 2. accompagnare l’aumento delle detrazioni ad una revisione della scala delle aliquote, rispondendo così in particolare ai redditi da pensione compresi tra i 700 e 1.300 euro che dall’accordo del 23 luglio 2007 non hanno tratto alcun beneficio; 3. adeguare le detrazioni e gli altri elementi di calcolo dell’IRPEF all’andamento dell’inflazione, attraverso un tavolo annuale di confronto in modo da impedire l’effetto del drenaggio fiscale; 4. inoltre, per contrastare la povertà, Spi, Fnp e Uilp propongono un riordino urgente dei trattamenti assistenziali con l’obiettivo di istituire un reddito minimo vitale e di migliorare i trattamenti d’invalidità e ai superstiti. Se queste misure verranno adottate, i pensionati troveranno molte risposte ai loro problemi già nel 2008. Nei prossimi mesi lavoreremo perché ciò accada. In ogni caso, questo non esaurirà l’iniziativa sindacale in direzione del recupero del potere d’acquisto delle pensioni, di tutte le pensioni, avviata con il protocollo del 23 luglio 2007. In questo senso, il tavolo di confronto sui redditi da pensione, previsto dallo stesso protocollo e istituito con decreto del Ministero del lavoro, dovrà diventare la sede di approfondimento e di definizione degli interventi necessari per la difesa e la rivalutazione dei redditi da pensione, trovando soluzioni coerenti, anche se graduali, in particolare realizzando un rapporto saldo delle pensioni con la crescita della ricchezza del Paese. Le proposte le abbiamo, la sede dove discutere anche, ora occorre una iniziativa sindacale forte: ci auguriamo che i nuovi equilibri politici che usciranno dalle prossime elezioni siano all’altezza della sfida. pensionati fino a 700 euro al mese sopra i 64 anni; 2) l’aumento dello scatto di perequazione; Importi e limiti di reddito vigenti nel 2008 categoria decorrenza < 1994 decorrenza = 1994 decorrenza > 1994 assegno invalidità specifica decorrenza < 7/84 Indennità di accompagnamento Incremento di tutte le maggiorazioni Indennità di comunicazione Indennità speciale Aumento L 448/98 (£ 100.000) Aumenti L 448/98 e 488/99 (£ 118.000) Assegno sociale sostitutivo Aumenti L 448/98 e 488/99 (£ 118.000) Pensione sociale sostitutiva Assegno a vita Maggiorazione dei trattamenti per invalidità civile Pensione non riversibile Pensione d’inabilità Assegno mensile di assistenza Assegno di assistenza Maggiorazione dell’assegno sociale Pensione sociale Aumento della pensione sociale Assegno sociale Pensione ai superstiti (riduzione) Assegno d’invalidità (riduzione) Pensione d’invalidità (sospens.) Somma aggiuntiva (quattordicesima) Maggiorazione sociale della pensione Importo aggiuntivo delle pensioni al minimo Integrazione al trattamento minimo denominazione Prestazione '(in corsivo gli importi calcolati in via presuntiva e suscettibili di conguaglio) pensioni da lavoro trattamenti assistenziali totali parziali 1° fascia 2° fascia 3° fascia specifica mutilati e inv. civili ciechi sordomuti ciechi civili parziali ventesimisti assoluti ricoverati assoluti non ricoverati totali assoluti non ricoverati assoluti ricoverati e parziali ventesimisti parziali decimisti mutilati e invalidi civili, ciechi e sordomuti mutilati e invalidi totali civili, sordomuti parziali nati entro il 1930 tutti mutilati e invalidi totali civili, sordomuti parziali nati dal 1931 in poi tutti ciechi civili nati assoluti non ricoverati entro il 1930 assoluti ricoverati e parziali ventesimisti ciechi civili nati dal 1931 in poi mutilati e invalidi civili sordomuti pensionati con altri redditi pensionati lavoratori denominazione Titolare aliquote di perequazione 65 75 65 65 75 18 18 18 18 18 18 18 65 65 65 65 65 65 65 65 65 60/70 64 64 64 60 65 75 età minima fino a fino a fino a fino a mensile 326,02 85,22 395,59 12,92 20,66 246,73 246,73 246,73 266,83 246,73 183,10 10,33 252,57 252,57 73,45 322,14 322,14 73,45 48,15 62,41 62,41 580,00 233,00 172,86 733,41 733,41 465,09 25,83 82,64 92,97 - 443,12 443,12 443,12 335,79 1.074,32 1.208,61 154,94 336,00 420,00 504,00 5.760,56 5.760,56 5.760,56 annuo nessuna riduzione riduzione al 75% riduzione al 50% nessuna riduzione riduzione al 75% riduzione al 60% riduzione al 50% 4.238,26 1.107,86 5.142,67 167,96 268,58 3.207,49 3.207,49 3.207,49 3.468,79 3.207,49 2.380,30 134,29 3.283,41 3.283,41 954,85 4.187,82 4.187,82 954,85 625,95 811,33 811,33 7.540,00 2.796,00 2.074,32 8.800,92 8.800,92 5.581,08 Importo trattamento fino a da - a oltre fino a da - a da - a oltre 11.521,12 11.521,12 11.521,12 10.285,34 6.096,35 6.834,88 6.969,17 8.640,84 8.976,84 9.060,84 9.144,84 17.298,84 23.065,12 28.831,40 28.831,40 17.298,84 23.065,12 28.831,40 28.831,40 4.238,26 5.346,12 5.142,67 5.310,63 5.411,25 14.466,57 4.238,26 14.466,57 14.466,57 14.466,57 6.955,11 5.276,96 14.466,57 4.238,26 4.238,26 14.466,57 5.142,67 5.142,67 4.094,74 4.094,74 4.999,15 7.540,00 - individuale 28.802,80 23.042,24 15.428,01 11.239,02 11.977,55 12.111,84 17.281,68 14.603,76 11.106,68 10.285,34 11.071,19 11.171,81 11.037,52 14.603,76 10.285,34 14.460,24 14.460,24 10.141,82 12.682,67 - coniugale Limite di reddito annuo pensioni e limiti di reddito 1,6% - limiti di reddito invalidi civili 1,6% - indennità accompagnamento e simili 3,25% 17:42 trattamenti d’invalidità civile 15-02-2008 Indennità al solo titolo della minorazione Imp. opuscolo/2008:Layout 1 Pagina 3 Imp. opuscolo/2008:Layout 1 15-02-2008 17:42 Pagina 4 CGIL SINDACATO PENSIONATI ITALIANI Le pensioni da lavoro Aumenti per costo vita Quest’anno, la perequazione automatica delle pensioni è stata dell’1,6%: una pensione di 1.000 euro ha avuto sedici euro in più al mese, una pensione al minimo ne ha avuti sette. Poco, rispetto alla recente impennata dei prezzi. E’ vero che si tratta di una misura presuntiva e che il conguaglio con l’inflazione reale verrà restituito (con la rata di gennaio 2009), ma questa vicenda mette ancora più in luce la necessità di intervenire sul meccanismo di perequazione automatica come uno dei mezzi per recuperare il potere d’acquisto delle pensioni. Un primo passo è stato fatto: con l’accordo del 10 luglio 2007, le Organizzazioni sindacali dei pensionati hanno ottenuto che la fascia di pensione alla quale l’aumento di perequazione spetta per intero salga da 3 a cinque volte il minimo. Quindi, il 1° gennaio 2008 hanno avuto lo scatto dell’1,6% tutte le pensioni fino a 2.180 euro, che, con il sistema precedente, avrebbero avuto invece uno scatto minore sulla parte fra i 1.300 e i 2.180 euro. Le pensioni d’importo ancora maggiore vengono perequate per intero per la parte entro i 2.180 euro, quindi usufruiscono anch’esse del miglioramento; mentre l’aliquota che si applica alla parte oltre i 2.180 euro viene diminuita di un quarto, come prima. Ha concorso al finanziamento di questa miglioria anche la solidarietà dei pensionati con più di 3.500 euro al mese, per i quali l’aumento di perequazione è stato sospeso per il solo 2008. Integrazione al minimo Le pensioni liquidate col sistema retributivo o col sistema misto, in presenza di determinate condizioni di reddito, vengono integrate fino a concorrenza del trattamento minimo, quando il loro importo a calcolo è inferiore. Fanno eccezione le pensioni supplementari, attribuite a titolare di pensione in possesso di contribuzione accreditata in altra gestione non sufficiente a generare una pensione autonoma, che non posLA PENSIONE AL MINIMO NEL 2008 sono essere integrate e gli IMPORTO assegni di invalidità, che posetà mensile annuo sono essere integrati ma entro € 443,12 € 5.760,56 determinati limiti. Le pensioni liquidate esclusipensione al minimo con maggiorazione vamente con il sistema contribu60 € 468,95 € 6.096,35 tivo non hanno l’integrazione al 65 € 525,76 € 6.834,88 minimo; tuttavia, in questi casi, 70 € 568,00 € 7.384,00 ai titolari 65enni di pensione di 70* € 580,00 € 7.540,00 importo inferiore al minimo è attribuibile una quota di assegno * per chi non ha diritto alla somma aggiuntiva sociale a condizioni agevolate. 3) l’aumento dei trattamenti sociali e per gli invalidi civili sopra i 70 anni. Il Sindacato Pensio n Imp. opuscolo/2008:Layout 1 - 15-02-2008 17:42 Pagina 5 Si prendono in considerazione solo i redditi assoggettabili all’IRPEF, esclusi: l’importo della pensione da integrare il reddito della casa d’abitazione i trattamenti di fine rapporto comunque denominati solo per le pensioni con decorrenza dal 1/1/94 in poi, i redditi derivanti da competenze arretrate sottoposte a tassazione separata. LA PENSIONE AL MINIMO NEL 2008 LIMITI DI REDDITO PER IL DIRITTO ALL'INTEGRAZIONE entro il quale l'integrazione spetta in misura intera pensioni nate prima del 1994 pensioni nate nel 1994 pensioni nate dopo il 1994 limite individuale limite coniugale per il titolare coniugato (in aggiunta al limite individuale) € 5.760,56 € 5.760,56 € 5.760,56 € € 23.042,24 € 17.281,68 oltre anche uno solo dei quali l'integrazione non spetta limite individuale € 11.521,12 € 11.521,12 € 11.521,12 limite coniugale per il titolare coniugato (in aggiunta al limite individuale) € € 28.802,80 € 23.042,24 I pensionati al minimo sprovvisti di altri redditi hanno diritto ad una maggiorazione sociale, d’importo crescente con l’età. L’incremento della maggiorazione spetta in misura maggiore a chi non ha diritto alla somma aggiuntiva e in misura minore agli altri. Per verificare il diritto alla maggiorazione si prendono in considerazione tutti i redditi conseguiti dal pensionato e dal coniuge, sia assoggettabili all’Irpef sia esenti, esclusi quello della casa di abitazione, la pensione di guerra, i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento e simili. L'IMPORTO AGGIUNTIVO NEL 2008 (sulla tredicesima mensilità di pensione) IMPORTO E CONDIZIONI PER IL DIRITTO mensile misura intera dell’importo aggiuntivo anno 2008 condizioni 1) limite di importo della/delle pensioni - fino al quale l’importo aggiuntivo spetta in misura intera - oltre il quale l’importo aggiuntivo non spetta 2) limite di reddito complessivo - limite individuale - limite coniugale (in aggiunta al limite individuale) annua £ (23.077) € (11,92) importi mensili £ 300.000 € 154,94 importi annui € 443,12 € 455,04 € € € € € 8.640,84 € 17.281,68 - 5.760,56 5.915,50 io nati Italiani della CGIL prosegue l’iniziativa per difendere il potere d’acquisto delle pensioni, Imp. opuscolo/2008:Layout 1 15-02-2008 17:42 Pagina 6 CGIL SINDACATO PENSIONATI ITALIANI Importo aggiuntivo delle pensioni al minimo Alle pensioni al minimo che non hanno diritto alla maggiorazione spetta un importo aggiuntivo sulla 13° mensilità di 154, 94 euro, a determinate condizioni di reddito, sia personale che cumulato con quello del coniuge. Si prendono in considerazione solo i redditi assoggettabili all’Irpef, come per l’integrazione al minimo. Somma aggiuntiva (la quattordicesima dei pensionati) Grazie all’accordo sindacati – Governo sul welfare, dal 2008 anche i pensionati hanno la loro quattordicesima. Si tratta per ora di una somma attribuita alle pensioni più basse, cioè a quelle che non superano l’importo di una volta e mezza il minimo. L’importo della somma è maggiore quanti più contributi sono stati LA SOMMA AGGIUNTIVA NEL 2008 versati e quanto maggiore è stato il (quattordicesima mensilità di pensione) loro importo. La quattordicesima IMPORTO non è soggetta a tasse e a sua volta non influisce sul reddito imponibile fascia di anzianità contributiva o di servizio né sul diritto a prestazioni previdennetto ziali o assistenziali. per pensione diretta principale proveniente da: (in euro) - lavoro dipendente privato (in settimane) 1° fascia da 1 a 780 2° fascia da 781 a 1.300 3° fascia da 1.301 in poi - lavoro dipendente pubblico (in mesi) 1° fascia da 1 a 180 2° fascia da 181 a 300 3° fascia da 301 in poi - lavoro autonomo (in mesi) 1° fascia da 1 a 216 2° fascia da 217 a 336 3° fascia da 337 in poi 336,000 420,000 504,000 336,000 420,000 504,000 336,000 420,000 504,000 La quattordicesima spetta dal 64° anno di età se il reddito personale non supera il limite fissato. Si considerano tutti i redditi, assoggettabili o esenti dall’Irpef, esclusi quello della casa di abitazione, gli arretrati di qualsiasi genere e i trattamenti di fine rapporto, la pensione di guerra, i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento e simili. Il reddito del coniuge non viene preso in considerazione. LA SOMMA AGGIUNTIVA NEL 2008 (quattordicesima mensilità di pensione) LIMITE DI REDDITO PER IL DIRITTO limite personale annuo entro il quale la somma spetta in misura intera 1° fascia 2° fascia 3° fascia € 8.640,84 oltre il quale la somma non spetta € 8.976,84 € 9.060,84 € 9.144,84 di tutte le pensioni, a partire dalla piattaforma rivendicativa unitaria CGIL, CISL e UIL. Unitevi al Imp. opuscolo/2008:Layout 1 15-02-2008 17:42 Pagina 7 I trattamenti sociali Pensione sociale Per il diritto alla pensione sociale si considerano i redditi assoggettabili all’Irpef, esclusi quello della casa di abitazione e delle indennità temporanee sostitutive della retribuzione (malattia, disoccupazione e simili); tuttavia, nel solo reddito personale, l’INPS considera anche la pensione di guerra, la rendita Inail e tutte le “rendite o prestazioni economiche previdenziali o assistenziali con carattere di continuità”. LA PENSIONE SOCIALE 2008 IMPORTO età mensile annuo da 65 € 326,02 € 4.238,26 pensione sociale con aumento 70 € 580,00 € 7.540,00 LA PENSIONE SOCIALE 2008 LIMITI DI REDDITO PER IL DIRITTO entro il quale la pensione spetta in misura intera limite coniugale limite per il titolare coniugato individuale (in aggiunta al limite individuale) €0 € 10.365,50 oltre anche uno solo dei quali la pensione non spetta limite coniugale limite per il titolare coniugato individuale (in aggiunta al limite individuale) € 4.238,26 € 14.603,76 Assegno sociale L’assegno sociale è un sussidio economico fornito dallo Stato ai cittadini anziani, residenti in Italia, che non hanno redditi. In presenza di redditi, l’assegno sociale viene corrisposto in misura parziale, fino a concorrenza del limite coniugale, se l’anziano è sposato o fino a concorrenza del limite individuale, se l’anziano è solo. Si considerano tutti i redditi, di qualsiasi natura (compresi quelli esenti da imposta) al netto dell’imposizione fiscale, escluso quello della casa di abitazione, i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento e1/3 della la pensione liquidata col sistema contributivo. L’ASSEGNO SOCIALE NEL 2008 IMPORTO età 65 mensile € 395,59 annuo € 5.142,67 assegno sociale con maggiorazione 65 70 € 408,51 € 580,00 € 5.310,63 € 7.540,00 L’ASSEGNO SOCIALE NEL 2008 LIMITI DI REDDITO PER IL DIRITTO Limite individuale per i non coniugati oltre il quale l’assegno non spetta € 5.142,67 Limite coniugale per i coniugati oltre il quale l’assegno non spetta € 10.285,34 Maggiorazioni e incremento La pensione sociale e l’assegno sociale sono aumentati con maggiorazioni d’importo crescente con l’età, attribuite con gli stessi criteri di reddito utilizzati per la maggiorazione sociale delle pensioni da lavoro. A partire dal 2008, in seguito all’accordo sindacati – Governo sul welfare, l’incremento delle maggiorazioni porta fino a 580 euro il sussidio mensile agli anziani senza redditi che compiono 70 anni. vi al SPI CGIL per fare più forte il sindacato e fare sentire più alta la voce dei pensionati! Imp. opuscolo/2008:Layout 1 15-02-2008 17:42 Pagina 8 CGIL SINDACATO PENSIONATI ITALIANI Sindacato pensionati italiani Cgil Via dei Frentani, 4/a - 00185 Roma tel. 06.44481.1 e-mail: [email protected] I trattamenti economici per i disabili civili Pensione di inabilità, pensione non reversibile, assegno di assistenza età mensile annuo limite individuale I mutilati e gli invalidi, i cie18 € 246,73 € 3.207,49 € 14.466,57 chi e i sordomuti (esclusi quelli 65 € 322,14 € 4.187,82 € 14.466,57 che hanno diritto a pensioni di con maggiorazione guerra o per causa di lavoro) ri18 € 257,06 € 3.341,78 60 € 580,00 € 7.540,00 cevono un sussidio dallo Stato fin dall’età di 18 anni. Riceve il sussidio per un LA PENSIONE NON REVERSIBILE PER I CIECHI ASSOLUTI NEL 2008 anno chi, l’anno precedente, IMPORTO LIMITI DI REDDITO non ha superato un determietà mensile annuo limite individuale nato limite di reddito perso18 € 266,83 € 3.468,79 € 14.466,57 nale: il reddito del coniuge non con maggiorazione viene preso in considerazione. 18 € 277,16 € 3.603,08 Si prendono in considerazione 60 € 580,00 € 7.540,00 soltanto i redditi assoggettabili all’Irpef. Invece, le indennità di L'ASSEGNO DI ASSISTENZA PER GLI INVALIDI PARZIALI NEL 2008 accompagnamento, destinate IMPORTO LIMITI DI REDDITO agli invalidi totali, non sono età mensile annuo limite individuale condizionate dal reddito. 18 € 246,73 € 3.207,49 € 4.238,26 A 60 anni, il sussidio dei sor65 € 322,14 € 4.187,82 € 5.142,67 domuti, degli invalidi totali e con maggiorazione dei ciechi assoluti può crescere 18 € 257,06 € 3.341,78 fino alla somma di 580 euro al 65 € 408,51 € 5.310,63 mese: l’incremento della mag70 € 580,00 € 7.540,00 giorazione è stato potenziato a partire dal 2008 in seguito all’accordo Governo – sindacati sul welfare e viene attribuito alle stesse condizioni di reddito previste per la maggiorazione sociale delle pensioni da lavoro. Lo stesso incremento spetta agli invalidi civili e ai ciechi parziali a partire dal 70° anno di età. A 65 anni, il sussidio corrisposto ai sordomuti e agli invalidi civili (totali e parziali) aumenta automaticamente, e senza LE INDENNITA' NEL 2008 cambiare le condiIMPORTI DEFINITIVI zioni di reddito, fino annuo mensile (12 mensilità) ad un importo vi€ 465,09 € 5.581,08 cino a quello del- - di accompagnamento (invalidi civili totali) - di accompagnamento (ciechi assoluti) € 733,41 € 8.800,92 l’assegno sociale. INVALIDI TOTALI, CIECHI PARZIALI E SORDOMUTI NEL 2008 IMPORTO LIMITI DI REDDITO - speciale (ciechi parziali "ventesimisti") - di comunicazione (sordomuti) € 172,86 € 233,00 € 2.074,32 € 2.796,00