Città di Parabiago
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L’editoriale:
Ed eccoci arrivati al secondo numero del nostro opuscolo.
Questa volta nei nostri articoli parliamo dei referendum per i quali abbiamo già raccolto parecchie firme, che senz’altro
aumenteremo con i nostri futuri gazebo del 15 e 16 dicembre 2012 (a questo proposito vedi articolo scritto da Giorgio),
ma non solo: parliamo anche dello spreco metro (articolo dei gemelli D&D), delle elezioni regionali (articolo di Alberto)
e della nuova farmacia comunale (articolo di Paolo), che quando andremo in stampa sarà già attiva.
Per questa volta il Gallo canta senza scritti dei nostri assessori Ferrario e Cucchi, perché per loro parlano i fatti: nuovi
sgomberi degli accampamenti rom, blocco del traffico a San Lorenzo, sempre più interessanti iniziative del DUC, etc.
Sprecometro
In questa rubrica elenchiamo alcuni “sprechi all’italiana”, in modo da poter offrire ai lettori nuovi punti di
vista, alternativi ai soliti forniti dai media e ormai diffusi nell’opinione comune.
Negli ultimi tempi, si sente ininterrottamente parlare di sprechi e privilegi dei politici ma raramente si
menzionano le enormi e ingiustificate differenze tra buone e cattive amministrazioni.
Non si parla mai di come si spendono i soldi che a noi cittadini vengono spillati con mille tasse. In realtà si
dissolvono, perché spesi in malo modo da altre amministrazioni regionali!
Ogni anno infatti la Lombardia regala 70 miliardi di euro allo stato per mantenere vizi clientelari di altre
regioni. Pensate un po’ quante cose potremmo fare se solo avessimo accesso a quei soldi che sono nostri!!
Stampato su carta Riciclata
Lombardia: + 6.234 per abitante
Calabria: – 2.381 per abitante
Fonte: elaborazioni Unioncamere del Veneto
Il residuo fiscale è la differenza tra le tasse che pagano gli abitanti di una zona (in questo caso la Regione) e
i soldi che lo stato centrale gli rimanda.
I dati evidenziano che ogni lombardo ogni anno perde 6.234€ in tasse che non saranno tramutate in
servizi, perché non torneranno più in Lombardia.
Ogni cittadino calabrese, invece, ogni anno guadagna 2.381€ in servizi, regalati dagli abitanti delle regioni
virtuose.
Senza guardar troppo lontano i cittadini di Parabiago versano di IRPEF allo Stato 80 Milioni di euro e lo
stato ne rimborsa al Comune solo 4,7 Milioni. Numeri alla mano, possiamo chiaramente dire che lo stato
ci sottrae risorse ed energie senza darci nulla in cambio. Ricordatelo quando sarà il momento di scegliere!
Prima il Nord!
a cura di Quieti D&D
La raccolta firme della Lega Nord
Cari concittadini,
anche a Parabiago la Lega Nord si è mobilitata per
una raccolta firme che ha l’intento di cambiare le cose
soprattutto dal punto di vista del Nord; il Nord che
ha avuto sempre il compito di pagare per mantenere
tutta l’Italia.
Il primo referendum riguarda appunto la necessità di
tenere in Lombardia il 75% delle nostre tasse invece
del 33% come avviene ora. E’ un obiettivo ambizioso
anche perché Roma rimane ladrona e assistenzialista
per quelle regioni che spremono come un limone i
lavoratori del Nord.
Noi con questo Governo scellerato siamo costretti
a pagare una imposta iniqua ovvero l’IMU perché
abbiamo la colpa di avere acquistato una prima casa
per abitarci con i risparmi di tutta una vita mentre il
resto dell’Italia se la ride non avendo accatastato gli
immobili e quindi invisibile al tributo.
E’ questo il secondo referendum che chiede una
risposta forte: L’ABOLIZIONE DELL’IMU perché i
nostri sindaci hanno le mani legate da un centralismo
vergognoso che il Governo del Prof. Monti di Varese
ha esasperato ancora di più. Meno male che viene da
Varese; figuriamoci se fosse del sud!?!
La vecchia ICI almeno si traduceva in servizi per le
nostre città; la nuova IMU si traduce in assistenzialismo
per il Sud. E poi non mi si venga a dire se ce la faremo
senza questo tributo; col 75% di tasse nelle nostre
casse del Nord potremo pensare a una piccola Svizzera
in casa nostra.
Ed è con questo concetto che voglio introdurre il
terzo e ultimo referendum, forse il più difficile, che
ha il pregio di proporre un nuovo concetto di Europa
non più dei tecnocrati che ci impone sacrifici che si
traducono in una crisi irreversibile per il nostro Paese
ma invece delle regioni e dei popoli, primo passo
verso lo statuto speciale per la Lombardia.
Voglio vedere quale altro movimento-partito politico
avrà il coraggio di appoggiare una tale proposta!!
Chiediamolo un po’ ai grillini o ai renzini cosa hanno
a cuore!!!!!!!
I cittadini di Parabiago, invece, consapevoli del
momento difficile e cruciale per il proprio futuro
saranno pronti a venire per sottoscrivere questi
referendum i prossimi 15 e 16 dicembre come in
buona parte si sono già presentati il passato ottobre.
Noi della Lega saremo ancora nelle piazze coi
nostri Gazebo per raccogliere le firme per questi tre
referendum.
Un’ultima cosa: I REFERENDUM SONO BIPARTISAN
E NON E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIO CHE CHI
VOTA SIA LEGHISTA PERCHE’ NE VA DEI NOSTRI
SOLDI E DEL NOSTRO FUTURO OLTRE CHE DI
QUELLO DELLE GENERAZIONI A VENIRE.
IL CITTADINO DI PARABIAGO IO CREDO SIA SENSIBILE
A QUESTI ARGOMENTI.
Un saluto a tutti con la massima stima
Gazebo a San Lorenzo
Prossimi gazebi:
Giovedì 13, dalle ore 8:00 alle 12:00 in piazza mercato a Parabiago
Sabato 15,dalle ore 14.00 alle 18.00 via Carso, via Butti e viale Lombardia
Domenica 16,dalle ore 9:00 alle 12.30 a San Lorenzo piazza Indipendenza,
Villastanza Villapia piazza della Chiesa e Parabiago piazza Maggiolini.
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Gazebo a Villastanza
Genova: le verità sul governo Falli-Monti
Genova 2 Dicembre. Il fallimento del governo Monti, ha dichiarato Roberto Maroni, è certificato dal fondo
monetario internazionale che ha smentito le previsioni di crescita e di pareggio di bilancio, lo si può dedurre
da qualsiasi confronto di dati economici dell’ultimo anno.
Sono infatti peggiorati tutti gli indici economici nonché la disoccupazione che è al massimo storico.
Nonostante ciò Monti ha ancora molti sostenitori sia tra i partiti centralisti che tra molti cittadini.
Se per i partiti (tutti tranne Lega Nord) Monti è l’opportunità di sedere comodamente in Parlamento senza
dover decidere nulla, per i cittadini la questione è molto più complicata.
Il popolo che sostiene le politiche di Monti è infatti convito che i sacrifici imposti dal premier servano per
salvare l’economia del paese!
I dati dimostrano che in verità i fatti non siano proprio così: si consideri ad esempio che il debito continua ad
aumentare pur in presenza di un aumento delle entrate statali (più tasse per cittadini e imprese).
In definitiva è palese che “il governo dei tecnici” ha fallito e non ha idee per risollevare le sorti del paese
ormai decadente.
Per la Lega l’unica opportunità di rinascita deriva dalla macroregione del Nord, una regione delle eccellenze,
che possa trattenere il 75% delle tasse riscosse per le proprie esigenze in modo da garantire servizi sempre
migliori ai propri cittadini.
Ciò sarà possibile solo governando anche la Lombardia, dopo Piemonte e Veneto, la nostra non è utopia
ma un sogno. E i sogni al contrario delle utopie si possono realizzare!
a cura di Quieti D&D
Manifestazione Genova
3
L’angolo dell’Intervista
Non solo parole ma fatti: l’Amministrazione
Comunale si dirige verso un nuovo modo di far
politica, ricercando l’efficienza e promuovendo
la sostenibilità, creando solide basi e nuove
opportunità per il futuro. E’ su questi principi
che è fondata l’Azienda Speciale Servizi
Parabiago, che oggi vede attivarsi il suo primo
punto nevralgico, rappresentato dalla cosiddetta
“Farmacia Comunale”. Essa è nata con obiettivi
ambiziosi: l’idea che si sta sviluppando è di
creare un centro multi-funzione, incorporando
servizi essenziali in ambito sociale, dove il
cittadino potrà beneficiare di una serie di servizi
aggiuntivi ad alto valore socio-sanitario, come
l’autoanalisi di prima istanza, la possibilità di
prenotare telematicamente visite ed esami
presso strutture sanitarie pubbliche, ma non solo,
anche assistere “at home” anziani e malati cronici
con farmaci e servizi mirati e tanto altro ancora.
La farmacia, che ha aperto al pubblico lunedì
19 novembre, è stata collocata nella zona
tra Villastanza e l’oltre ferrovia; un’area che
risultava “scoperta” di questo servizio e ritenuta
strategica in considerazione del forte passaggio
di auto e della disponibilità di un comodo
parcheggio. Particolarmente interessante il come
è stata realizzata la farmacia: essa è dotata di
un avanzato sistema di automazione, una novità
per il contesto Parabiaghese, che permette al
farmacista di ottimizzare il “servizio al cliente”,
riducendo i tempi di attesa, ma soprattutto
rimanendo ininterrottamente a disposizione
del cittadino per consulti e rassicurazioni,
mentre la macchina recupera il farmaco
richiesto portandolo direttamente “al banco”.
La scelta dell’amministrazione di creare un
competitor serio, all’avanguardia e competitivo,
è stata sostenuta anche dal desiderio di fornire
una risposta alle problematiche odierne, dettate
dal crescente grado di complessità dell’ambiente
esterno, dalla crisi e dai bisogni crescenti dei
cittadini. A questo punto è lecito chiedersi
se la farmacia comunale avrà una “sensibilità
maggiore” sui prezzi rispetto alla concorrenza
tradizionale, ovvero almeno su determinati
tipi di prodotti.. la risposta è si! L’ente ha
espressamente voluto attuare una politica di
differenziazione anche per quanto riguarda il
prezzo, ora non ci rimane altro che sperimentare
di persona!
Paolo Rimoldi
Lo scorso mese di Ottobre finalmente, dopo 17 anni,
Formigoni si è dimesso e non é più governatore
della Regione Lombardia. Era infatti impossibile
continuare nelle condizioni in cui si era trovata
la giunta regionale: già le inchieste sulla sanità
riguardanti Formigoni erano diventate pesanti,
ma il fatto di aver fatto entrare la mafia nei centri
decisionali della Lombardia è per noi inaccettabile.
Bisognava quindi fare piazza pulita. I nostri assessori
in Regione hanno quindi subito rimesso il mandato,
nonostante l’ottimo lavoro svolto in questi due anni.
Il consiglio federale della Lega Nord si è quindi riunito
per decidere la strategia politica per la campagna
elettorale regionale. La candidatura naturale è stata
quindi quella del nostro segretario, Roberto Maroni
che ha arrestato 8000 mafiosi in 2 anni, di cui 29
dei 30 latitanti più pericolosi e confiscato miliardi
di euro di patrimoni illeciti. Chi meglio di lui, come
governatore dopo quanto successo? Ma oltre alla
lotta senza quartiere alla criminalità organizzata,
lo slogan di Maroni è un altro: PRIMA IL NORD. Il
governo dei professori è il più centralista della storia
repubblicana, peggio anche della DC di Andreotti
e De Mita. Ogni occasione e buona per tagliare
fondi agli enti locali. Perché mentre continuano a
tartassare noi, insistono al contrario a dare soldi
a quelle regioni come il Lazio e la Campania che
hanno miliardi di euro di debiti nella sanità? O in
Sicilia, in cui il 10% della popolazione è dipendente
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regionale? È arrivato il momento di dire basta.
Con Maroni ci si pone l’obiettivo di trattenere sul
territorio il 75% dei contributi versati dai cittadini
lombardi. Ogni anno dei 70 miliardi versati a Roma,
ne tornano indietro solo 30. Invece i soldi devono
restare per essere spesi in infrastrutture, scuole e
per dare sostegno alle nostre imprese. Un altro
punto del programma riguarda anche i rapporti
con l’esterno. La Lombardia non deve guardare più
a sud, verso Roma o la Grecia, ma guardare a Nord
verso le regioni produttive come la nostra: Maroni ha
sempre creduto nel progetto di euro regione alpina,
cioè la creazione di uno spazio politico-economico
che racchiudesse tutte le regioni confinanti con le
Alpi, in modo da creare un soggetto che aggreghi
le zone che sono il motore industriale dell’Europa
e che possa essere anche un riferimento quando
si devono fare le battaglie contro i provvedimenti
scellerati dei tecnocrati di Bruxelles. Ecco quindi che
la sfida del 10 Marzo per le elezioni regionali (tra
l’altro ringraziando la Lega che, con la sua posizione
ferma, ha fatto risparmiare 100 milioni di euro
accorpando anche le elezioni politiche) diventa
fondamentale per il nostro futuro. Anche perché a
ben vedere, con Maroni presidente e con Piemonte
e Veneto già con i governatori leghisti, andrebbe
a formarsi quello per cui combattiamo da anni: la
Padania.
Alberto Zanzottera
Grafica a cura di Matteo Ferrario
Una sfida decisiva
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