Osservatorio del mercato del lavoro di Milano.
Comune di Milano, Settore Lavoro e Occupazione
Rilevatore dei segnali deboli
Seconda edizione
2012
Centro Studi e Ricerche L&S – Lavoro & Società
Università degli Studi di Milano-Bicocca
16 ottobre 2012
Struttura seconda edizione

Focalizzazione tematica

Ricalibratura del panel

Filiera milanese della creatività

Filiera milanese della innovazione

Sviluppo del capitale umano di istruzione terziaria

Proiezione internazionale del capitale umano milanese

Progetti in corso d’opera: Città della salute, EXPO 2015
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Focalizzazione tematica:
la buona occupazione

Ruolo e caratteristiche del capitale umano ad elevata
qualificazione nel mercato del lavoro milanese

Grado di proiezione internazionale delle attività
imprenditoriali locali e implicazioni per la struttura
del mercato del lavoro locale e delle relative
dinamiche
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Focalizzazione tematica:
la buona occupazione

Ipotesi: in uno scenario di forte recessione, le
professionalità high skilled riescono a reggere meglio i
colpi della crisi occupazionale e a favorire la ripresa

Milano si caratterizza non solo per la diffusa presenza di
professionisti high skilled, ma anche per la consolidata
presenza di istituzioni formative e centri di ricerca
(università, scuole, professionali, agenzie formative,ecc. )
e relativi servizi di job placement
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Il metodo e la ricalibratura del panel

Come nella prima edizione, il modello di rilevazione è quello della raccolta di
informazioni qualitative presso un panel di «soggetti-antenne»

Significativi interventi di “ricalibratura” del panel:
• focus su settori produttivi , aree occupazionali e professionali che
hanno maggiore connessione con il tema-guida
• focus sul particolare mix del terziario milanese

I settori:
• filiera dell’innovazione: ICT (settore “simbolo”), green economy
(emergente) ma anche il settore del credito
• filiera della creatività: moda e design
• servizi Job Placement delle Università milanesi

Inoltre, interlocutori legati ai nuovi progetti (La città della Salute) e
approfondimento su EXPO 2015
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Gli interlocutori e le interviste

Per tutti i settori un «sotto-panel» costituito da:
parti sociali; intermediari (pubblici e privati); rappresentanze professionali;
istituzioni che partecipano a vario titolo al consolidamento e/o alla promozione
del settore; imprese leader

Interlocutori segnalati da Tavolo dell’Osservatorio ma verifica, integrazione,
correzione e sostituzione dei contatti quando opportuno

Circa 30 interviste - 6 in ogni settore - soprattutto con nuovi contatti

Traccia intervista:
•andamento del settore e/o dell’area professionale nell’ultimo anno
•l’offerta di capitale umano e professionale qualificato nel MdL milanese
•il capitale umano qualificato per la competitività internazionale
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Milano,
città del lavoro creativo e innovativo

Identità economica di “città creativa” (come Parigi per la
moda, New York e Londra per la finanza, ecc.)

Filiera milanese della creatività, con grande proiezione
internazionale: Settimana della moda, Salone del mobile,
Fuori Salone, ecc.

Ricco e diversificato supporto della filiera
dell’innovazione (ICT, finanza, green economy)

Ricchezza del capitale umano e sociale
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La filiera milanese della creatività:
la crisi

Moda:
•
•

effetti selettivi della crisi, interessate soprattutto PMI, meno
le grandi maison internazionali, più esposte sui mercati
emergenti (polarizzazione);
processi di ristrutturazione anche per fascia alta: eliminate
seconde linee, lusso prodotto in Italia
Design:
•
•
•
effetti negativi per crollo filiere edilizia e arredo
meno per ristrutturazioni dell’esistente (green economy,
bioedilizia)
nuove tecnologie digitali (rendering)
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La filiera milanese dalla creatività:
professionalità emergenti nella MODA

Effetti della globalizzazione: gestione, marketing e
commercializzazione per le economie emergenti

Provenienti da settori diversi (direttore marketing, direttore
commerciale, licenze, comunicazione)

Ufficio stile: processi di innovazione, studio materiali nuovi,
potenzialità nuove fibre, nanotecnologie

Nuove figure di tecnici e modellisti di abbigliamento,
calzature, pelletteria (carenza)

Skills shortage: lavoro sartoriale
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La filiera milanese dalla creatività:
professionalità emergenti nel DESIGN

Richiesta di competenze trasversali e più estese

Più competenze “commerciali”

Il nuovo architetto: expertise di impresa, gestione completa
dell’edificio nel suo ciclo di vita, compresi manutenzione, costi,
dialogo con le istituzioni, problemi energetici, nuove tecnologie,
componenti innovative, ecc.

Obbligo di formazione permanente: formazione tradizionale
umanistica più quella tecnica di cantiere

Opportunità crescenti a Milano per: allestimenti, retail,
prodotti televisivi, comunicazione, editoria, web
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La filiera milanese dell’innovazione:
andamento dell’ICT

Settore eterogeneo
•
•
•
•

Information : attività di elaborazione e gestione di dati ed informazioni, sviluppo di sistemi
informativi e gestionali
Communication: processi di trasferimento, condivisione, produzione e riproduzione di dati ed
informazioni
Technology: implementazione delle infrastrutture tecnologiche
Notevole trasversalità del settore: per molti versi, più che come settore si pone come servizio per
altri settori
Contraddittorietà e discontinuità nell’andamento del settore
•
Tenuta domanda nello sviluppo di soluzioni gestionali (ERP, CRM)
•
•
•
Tenuta occupazione tecnici qualificati vs. Contrazione domanda di tecnici meno qualificati
Dismissioni aziendali ad opera di multinazionali (es. Nokia-Siemens)
Mantenimento nell’area milanese di reparti meno strategici (marketing e commercializzazione);
delocalizzazione reparti R&S
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La filiera milanese dell’innovazione:
le dinamiche occupazionali nell’ICT
•
•
Aumento domanda per specifiche professionalità:
Information Technology Systems Architect; Sales and
Application Consultant; esperti di Customer Relationship
Management
Forte richiesta di figure che abbiano competenze
trasversali (tecniche ma anche comunicative e
commerciali) e capacità di problem-solving ad ampio
raggio (per comprendere e rispondere più nel merito delle
richieste della committenza)
 Aumento richiesta di ingegneri gestionali e laureati in
economia con competenze informatiche
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La filiera milanese dell’innovazione:
la crisi del CREDITO

Focus su segnali di trasformazione in senso innovativo, con
attenzione alla dinamica del credito più che sulla finanza

Relativa tenuta nel 2011 ma forti segnali di crisi
occupazionale nel 2012:
•
•
•
•
•
filiali delle banche straniere chiudono e quelle nazionali si
ridimensionano
numerosi piani industriali di riduzione del personale agli sportelli
diffusione della banca on-line
contrattazione su temi «tradizionali»
più generale problema di ristrutturazione del settore
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La filiera milanese dell’innovazione:
dinamiche occupazionali nel CREDITO

Spinta alla riconversione del personale da attività amministrativoburocratiche ad attività di tipo commerciale (raccolta retail, alla
vendita dei prodotti)

Fabbisogno formativo specifico data la standardizzazione delle
procedure e dei prodotti

Operatore di sportello: sempre più capace di un rapporto con
un’articolata clientela → fabbisogno di nuove leve più
professionalizzate degli «sportellisti»

Apprendistato: ampiamente usato e «condiviso» come modalità di
ingresso

Innalzamento credenziali formative: laurea è requisito di ingresso
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La filiera milanese dell’innovazione:
capitale umano e innovazione nel CREDITO

L’offerta di capitale umano qualificato nel MdL milanese:
•
•
•
unanime soddisfazione per la preparazione offerta delle Università milanesi
quasi esclusivo reclutamento dal bacino locale
forte connessione tra sistema bancario e universitario e criticità di reperimento solo
per profili estremamente specifici
•

rafforzamento competenze commerciali e orientamento alle dinamiche globali
Internazionalizzazione:
•
•
banche straniere (politiche di mobilità internazionale) vs nazionali (scarsa mobilità)
segnali di internazionalizzazione difensiva → delocalizzazione elaborazione dati e
gestione delle piattaforme informatiche (recenti accordi di insourcing)

Credito e innovazione sociale:
•
il microcredito
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La filiera milanese dell’innovazione:
andamento della GREEN ECONOMY


Notevole disomogeneità ed eterogeneità del settore
•
Settore emergente, ma molte imprese mostrano difficoltà ad uscire dalla fase
embrionale di start-up
•
•

Notevole competizione a livello internazionale e forte concorrenza da parte imprese
straniere anche sul mercato italiano (più avvantaggiate sul piano della R&S)
Settore ad altissimo tasso di innovazione tecnologica
Tenuta della domanda grazie a incentivi pubblici (es. fotovoltaico), con
segnali contrastanti
•
•

Dallo smaltimento rifiuti alla ricerca e sviluppo di fonti energetiche alternative, dalla gestione
dei processi di mobilità alla sostenibilità ambientale in genere
Generale calo dei consumi energetici per effetto della crisi
Contrazione domanda di enti pubblici a seguito di riduzione risorse
Riduzione degli investimenti in R&S, a fronte di focalizzazione in attività di
produzione e commercializzazione
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La filiera milanese dell’innovazione:
dinamiche occupazionali nella GREEN ECONOMY
•
•

Ridefinizione delle competenze di professionalità già esistenti (acquisizione
soft-skills e competenze trasversali)
Comparsa di nuove professionalità (es. waste manager, energy manager,
consulente per la pianificazione energetica, mobility manager)
Offerta di capitale umano qualificato nel MdL milanese
•
•
unanime e sostanziale riconoscimento della qualità della preparazione degli
studenti
gap tra le competenze richieste dal mercato e la preparazione universitaria
•
Forte spinta vocazionale
•
•
Difficoltà di allineamento ai ritmi dell’innovazione tecnologica
Difficoltà di proporre curricula formativi che valorizzino sia conoscenze tecniche che
soft-skill (all’estero sono segnalate esperienze in questa direzione)
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Lo sviluppo del capitale umano:
i servizi universitari di JOB PLACEMENT

Differenziazione dei servizi di job placement:
•
•

Profili che mantengono una forte richiesta
•
•
•

omogeneità (vs. l’eterogeneità) dell’offerta formativa degli atenei
vocazione professionalizzante dei corsi di studio
Ingegneria
Professioni legate al mondo della finanza
Aumentano richieste di posizioni di stampo commerciale
Criticità
•
•
•
diffusione e abuso degli stage
bacino di offerta locale non allineato a qualità offerta formativa
proliferazione di posizioni a basso valore aggiunto sul piano delle competenze
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Il “nodo” degli stage

Abuso degli stage:
•
•
aumento quantitativo delle offerte di stage a discapito di altre tipologie di
offerte di lavoro;
frode (qualitativa) dell’offerta di stage: per posizioni lavorative riconducibili
a opzioni contrattuali più stabili e durature

Proliferazione di stage è legata anche allo scollamento tra
domanda e offerta di lavoro : difficoltà di matching comporta un
prematuro deskilling professionale per molti neo-laureati

Solo alcuni atenei (Bocconi) registrano un calo delle domande di
stage, attribuibile al cambiamento della normativa in materia
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Offerta formativa e bacino locale di
offerta

Disallineamento tra livello offerta formativa e caratteristiche del
bacino locale
•
•
•

Tessuto imprenditoriale locale sempre più costellato da PMI
sostanziale disallineamento tra livelli formativi, aspettative lavorative e
caratteristiche del mercato del lavoro
Caso emblematico: ingegneri informatici
Risvolti nei percorsi di ricerca lavoro
•
Nelle fasi iniziali di ricerca lavoro, molti neo-laureati non accettano posizioni
lavorative che richiedano una preparazione inferiore al loro livello
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