Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Cultura 14 >Matelica 19 >Sport Che ne sarà delle strutture rimaste vuote? Luca Carboni a Fabriano il 12 dicembre Tra Vale e Marquez... ha vinto Simone Il basket riaccende gli entusiasmi I I N Q n città i tre plessi scolastici sono rimasti inutilizzati, dopo il recente trasferimento dei Licei a Santa Croce. E per il futuro... l cantante riceverà il premio speciale alla carriera in occasione dell'evento poetico "Città di Fabriano" giunto all'ottava edizione. el giorno del MotoGp di Valencia, giornata di solidarietà in Matelica-Castelfidardo per aiutare a curare il piccolo Storani. In attesa del Giubileo Si è chiuso dopo tre settimane di lavoro, di confronti e magari, larvatamente, di polemiche. Spinte all’eccesso da mass-media in cerca di materiale pruriginoso ed allettante. Meglio tirare in ballo la vicenda dei divorziati risposati che un sano concetto di famiglia da puntellare. Il Sinodo infatti passerà alla storia per l'attenzione con la quale l'universo mediatico ha fatto da cassa di risonanza, alimentando echi e diffondendo, accanto alle informazioni, semi-notizie, annunci shock e lettere riservate. Poi, ecco scandali in vetrina, carte trafugate, libri in uscita al veleno, tweet pesanti e tradimenti di curia. E’ questa l’immagine che deve uscire su una Chiesa che naviga tra un Sinodo appena ultimato ed un convegno ecclesiale nazionale agli sgoccioli? Non nascondiamoci dietro le apparenze ed andiamo oltre. L’umanesimo lo si costruisce, scavando appunto nell’umano per estrarre l’essenziale. Ma quale umano dobbiamo cogliere? Percepire soprattutto il desiderio vero dell’uomo, il suo bisogno di grandezza, dentro le proprie fragilità. Il Sinodo e Firenze sono due crocevia (...) (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi o il prim ! e i z a r G hanno diocesani lo e se i al an im tt re anch Altri se o. Aumenta fatto. Noi, n bonamento annuale. E, di poco, l’ab stali in lievitazione e o tra tariffe p ernativi in… sparizione, v o g ti . Ma u ib tr n co ci sarebbero , ci o rl fa er p i lettori i motiv a 40 euro. I perché ci ti as m ri o e siam i così. Anch piace trattarl ostrando la loro fedeltà. stanno già dimso un po’ in anticipo il es Abbiamo m stale, alcuni di loro ci o p o n ento con bolletti loro gradim 0 euro) il o n ta es if (6 man di amicizia abbonamenti (80 euro). Davvero, un e sostenitore . E siamo solo all’inizio o grazie infinit na. A tutti chiediamo ag p m altri per della ca ere anche ad gruppo. sc o n co i rc co di fa esto magnifi allargare qu di crisi, sappiamo quinPur in tempo valorizzando il bene di di sorridere, ngibile e concreta, fatta ta un’amicizia onsabilità e confronti. sp re , te el iamo tutti di sc rnale lo facc ana. io g il é ch im er tt P imana per se Il direttore insieme, sett 01 prima.indd 2 n. 42 Anno CIV 14 novembre 2015 Fabriano-Matelica euro 1,20 27 uarta vittoria consecutiva e primo posto nella classifica di Serie C per la Janus Fabriano di coach Luciano Bolzonetti. L'Albero della Vita all'Expo di Milano Radici d'Exportazione L ’eredità di Expo 2015 pone al centro dell’attenzione il mondo agricolo, eno-gastronomico e turistico, con varie ricadute anche a livello locale. Abbiamo esaminato le prelibatezze marchigiane e posto l’interesse sul salame di Fabriano, un fiore all’occhiello da salvaguardare nella sua produzione e distribuzione. Si sente l’esigenza di un lavoro di rete affinché Fabriano ed il suo comprensorio possano pensare in grande. E far sì che l’opportunità dell’Expo non vada perduta. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè 11/11/15 10.52 2 >EDITORIALI< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Scandali vaticani E’ di FRANCESCO IACOBINI davvero necessario che gli scandali avvengano? Probabilmente sì, anche in Vaticano e nella Chiesa. I costi sono alti, non c’è dubbio, perché in ogni campagna moralizzatrice condotta a suon di scoop rimangono sempre coinvolte anche persone incolpevoli, con un livello di generalizzazione e di violenza che nessuno, poi, può risarcire. Eppure l’opera di pulizia va fatta, perché quanto emerso in queste settimane disonora e offende l’enorme numero di cattolici, consacrati e laici, che in ogni parte del mondo, e anche nella Curia Romana, vivono e agiscono con onestà e trasparenza. I gravi episodi di corruzione, violazioni e scorrettezze di cui stiamo leggendo su libri e giornali (ma sono scattati anche due arresti, dentro le Sacre Mura) descrivono un contesto dove i principi di governance e i controlli che regolano ogni organizzazione complessa sono stati applicati, nel corso del tempo, poco e male. E parlano di un mondo in cui la gestione economica di istituzioni, enti e risorse finanziarie è stata contrassegnata dalla mancanza di livelli di professionalità adeguati, lasciando così margini di azione a profittatori e avventurieri. Ora, è chiaro che una realtà universale, capillare e aperta come la Chiesa risulta di per sé permeabile ed esposta ai rischi di ogni incontro, e non sarà certo una mentalità da fortezza assediata a risolvere questi problemi. Ma è anche vero che l’obiettivo di dotarsi di procedure trasparenti, competenze reali, sistemi di qualità e canali affidabili per la selezione del personale non è più rinviabile, a pena di conseguenze molto gravi. Occorre poi chiedersi se determinate mancanze di rigore siano anche l’effetto implicito di una certa mentalità auto-assolutoria che ancora si annida in qualche settore ecclesiale. Una mentalità nella quale si mescolano la caricatura cattolica dell’indulgenza, l’idea di poter agire in una sorta di legalità parallela e malintesi riflessi perdonistici. Se così fosse, il rinnovamento delle strutture richiederebbe anche un serio lavoro culturale. In questo quadro, è giusto stigmatizzare il furto di documenti e file riservati e la loro consegna alla stampa, anche se, facendolo, si conferma paradossalmente che l’ambiente da cui provengono è contrassegnato da slealtà e ricatti. Ed è importante rimanere lucidi di fronte alle ricostruzioni di certa stampa, che presentano un Vaticano demoniaco e restituiscono inverosimili ritratti di cardinali che se la ridono di ogni malefatta, come in un romanzo di Dan Brown. Lo stesso polverone pauperistico sollevato sulle case e gli stili di vita, con una mostrificazione suggestiva di alti dignitari che va ben oltre i fatti reali, appare più una distrazione colorata che un approfondimento delle questioni vere. Però l’esigenza di una riforma radicale rimane, e anzi si fa più urgente. E’ una strada da percorrere con convinzione, perché i fedeli hanno il diritto di attendersi il meglio da chi è chiamato a gestire beni e a rivestire incarichi nella Chiesa, laico o consacrato che sia. Perché la credibilità di molti, della stragrande maggioranza, non può essere compromessa dalla disonestà di pochi. Perché non c’è tutela del buon nome o della reputazione che giustifichi il ricorso alla copertura sistematica e al segreto abusato. Tutto questo Francesco lo sa bene, e si può stare certi che continuerà a prendere decisioni coraggiose, incidendo con cambiamenti profondi e non limitandosi alla cosmesi di superficie. L’impresa sarà sicuramente ardua, ma il Papa non si fermerà. L’economia europea si rimette in marcia T di GIANNI BORSA utti i numeri con il segno positivo: quindi “l’economia si rimette progressivamente in marcia”. La Commissione europea ha presentato la scorsa settimana, con toni cautamente ottimistici, le “Previsioni d’autunno”, documento che fa il punto della situazione – mediante alcuni indicatori “macro” – sul sistema produttivo e commerciale dei 28 Paesi Ue, così pure sul Prodotto interno lordo, i bilanci statali, il mercato del lavoro. Uno strumento per monitorare l’Eurozona e per verificare se tutti gli Stati membri tengono fede agli impegni assunti per quanto attiene la stabilità economica e finanziaria della “casa comune” e l’attuazione di riforme volte a rafforzare il mercato unico e accrescerne la competitività rispetto alle grandi potenze (a cominciar dagli Stati Uniti), alle economie emergenti e alle altre regioni del mondo. In effetti il commissario Pierre Moscovici ha potuto illustrare Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 una serie di dati che lasciano ben sperare. Si registra un Pil con segno “più” sia quest’anno che nel 2016 e nel 2017 (le Previsioni spaziano su un arco temporale triennale); crescono gli investimenti; decresce lentamente la disoccupazione e questo fa aumentare il reddito disponibile delle famiglie, così da rianimare i consumi; ugualmente in ripresa l’inflazione (segnale anche questo, entro certi limiti, di un’economia in movimento); i deficit annuali degli Stati sono pressoché sotto controllo, mentre i debiti nazionali sembrano aver arrestato la crescita esponenziale registratasi negli anni della crisi più nera, ovvero dal 2008 al 2013. Volgendo lo sguardo alle realtà nazionali si osserva come la Germania continui a fare da motore dell’Europa, il Regno Unito prosegue la marcia al di sopra del 2%; Francia e Italia hanno di fronte una prospettiva positiva nel triennio. Recuperano, finalmente, anche i Paesi maggiormente segnati dalla recessione, ovvero Grecia, Spagna, Portogallo. Peraltro i problemi non mancano. A partire dagli appe- Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] (...) sostanziosi. Se si vogliono cogliere i segni dei tempi non si tratta di accodarsi ai luoghi comuni ed alle opinioni della maggioranza, ma occorre farsi aiutare dal silenzio: "Prima di tutto è necessario il silenzio: fare silenzio e osservare". Papa Francesco sembra essere più che mai convinto di essere dinanzi ad un'epoca e ad un mondo per il quale resta comprensibile (ed insuperata) la metafora dell'ospedale da campo. È un'umanità ferita quella che è accampata sui sagrati e varca i portali delle chiese. I segni attuali che mostra sono quelli delle percosse, delle cadute, delle devianze di tanti tragitti personali piagati dall'individualismo autoreferenziale, dove il soggetto si segnala per la sua lunga serie di appuntamenti mancati. Occorre proprio il silenzio per comprendere il testo finale del Sinodo, per il quale "la coppia e la vita nel matrimonio... rimangono imperfette e vulnerabili". C'è quindi la coscienza del male e degli errori che questo comporta. "Per questo è sempre necessaria la volontà di convertirsi, di perdonare e di ricominciare". Conversione, perdono e nuovo inizio costituiscono i veri segni dei tempi che vanno colti. E anche nel mondo della comunicazione questo dovrebbe essere messo in atto, anche dentro una vocazione che sembra tesa solo alla bulimicità informativa. Questi segni non sono affatto delle nuove frontiere ma delle trincee, non rivelano "nuovi confini della famiglia" bensì la coscienza degli errori e dei danni fatti: "...come Pastori, ci preoccupiamo per la vita delle famiglie... desideriamo accompagnarle con cuore grande anche nelle loro preoccupazioni, dando loro coraggio e speranza". Ascoltare, fare silenzio, vuol dire rendersi conto delle fatiche e dei dolori, dove tanto le prime quanto i secondi non hanno nulla di casuale, ma non di meno meritano di essere affiancati dalla speranza. Lo scenario sul quale si distingue il profilo della famiglia, per quanto caratterizzato da grandi cambiamenti, è segnato anche da un "individualismo esasperato" portatore di tensioni e sventure. Dinanzi ad un tale individualismo la famiglia rappresenta certamente una contro-cultura, per la quale va ancora pensata come "un dono di Dio". È in questa cornice che compare, come chiave di lettura, l'accoglienza di un'umanità in ricerca, dove "occorre accogliere le persone con comprensione e sensibilità nella loro esistenza concreta, e saperne sostenere la ricerca di senso... anche in chi ha sperimentato il fallimento o si trova nelle situazioni più difficili". È la Chiesa dell'inclusione e dell'accoglienza, non della legittimazione delle devianze. Accettare ed accogliere chi ha fallito è la chiave di volta dell'accoglienza cristiana, presuppone la coscienza del fallimento, il riconoscimento del vuoto, l'urgenza di una ricerca in corso. Misericordia e accoglienza, ma anche silenzio, riflessione e preghiera sono intimamente coerenti tra loro. Ci vuole il silenzio per ascoltare, la riflessione per capire e la preghiera per farsi dare quelle virtù che non ci si può procurare da sé: la forza per intervenire e i suggerimenti per farlo nel modo migliore. Solo così la misericordia è reale e l'accoglienza è possibile. Quale modo migliore per aprirsi al prossimo Giubileo dell’8 dicembre, spazzando via polemiche e rancori? Dopo Firenze, l’Anno Santo è davvero… alle porte. na accennati squilibri interni all’Ue e, a maggior ragione, alla zona della moneta unica (19 Stati), per la cui solidità occorrerebbero performance bilanciate. Inoltre i vantaggi competitivi finora rappresentati dal modesto prezzo del petrolio e da un euro “debole” (che spinge le esportazioni) si vanno affievolendo. Il trend complessivamente favorevole deve però ora misurarsi anche in termini di vita quotidiana. La premessa di un’economia europea che esce timidamente dalla crisi non è infatti sufficiente a ridare speranza e coraggio ai 500 milioni di cittadini Ue che hanno sperimentato sulla proprio pelle, per lunghi anni, una crisi che ha sottratto milioni di posti di lavoro, ha portato in molte case povertà e sconforto, ha fatto chiudere centinaia di migliaia di imprese, ha indotto squilibrio nei sistemi bancari e nelle finanze statali. Da qui l’appello della Commis- Carlo Cammoranesi sione: il lavoro svolto a livello nazionale ed europeo non è finito. Occorre insistere sulle riforme, accrescere l’occupazione in un quadro produttivo ammodernato, favorire la solidità finanziaria delle famiglie, aiutare le imprese. Ed è necessario investire sulla formazione e dunque sui giovani, su sistemi di welfare inclusivi, su settori economici innovativi e sostenibili sul piano sociale e ambientale, sulle energie rinnovabili… La strada, evidentemente, è ancora lunga. Ma dev’essere imboccata, senza ritardi e senza giustificazioni. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 11/11/15 10.55 3 >INCHIESTA< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Il successo a Expo I prodotti enogastronomici e il valore dell'ambiente delle Marche e dell'ecosistema di ALESSANDRO MOSCÈ S ono state le olive ascolane il cibo marchigiano più gettonato ad Expo, con la distribuzione di circa mille chilogrammi al Padiglione della Coldiretti, davanti alle pesche della Valdaso e di Montelabbate, al salame di Fabriano, al ciauscolo e al vino di visciole. Per quanto riguarda la presenza delle Marche, cinque le tonnellate di prodotti agroalimentari made nel territorio consumati, oltre alle olive. Tra gli aspetti più dibattuti dalle istituzioni e dai produttori, lo stato dell’ambiente marino e delle specie di interesse naturalistico e commerciale, in relazione agli effetti apportati da diversi fattori che concorrono a minare la biodiversità e a creare squilibri negli ecosistemi presenti in Adriatico: l’inquinamento, le pratiche di pesca impattanti, i cambiamenti climatici, l'introduzione, spesso accidentale, di nuovi organismi. Da segnalare che una delegazione di imprenditori russi ha visitato le Marche nell’ambito del progetto “Expo is Now” coordinato dal ministero dello Sviluppo Economico, dall’Agenzia Ice e dal Padiglione Italia di Milano Expo 2015. Era composta da sei rappresentanti del settore mobile-arredo e da due dell’agroalimentare. In programma ci sono stati incontri bilaterali con circa sessanta aziende marchigiane presso i presìdi regionali Expo di Urbino, del Centro agroalimentare di San Benedetto del Tronto e dello Showroom Living & More di Civitanova Marche. Di rilievo anche la delegazione composta da trenta imprenditori cinesi in visita nelle Marche in occasione di Expo 2015. Un incontro che rientrava tra gli incoming delle quarantadue delegazioni economiche internazionali di venti paesi, a Milano per Expo, che hanno prenotato visite ai distretti produttivi marchigiani o che hanno manifestato interesse a venire. “Abbiamo puntato sulla valorizzazione del territorio legandolo ai concetti di Macroregione e di blue economy”, ha detto Giorgio Cataldi, presidente della Camera di Commercio di Ancona. “Sono temi su cui lavoriamo da tempo e su cui, in questi mesi, ci siamo sperimentati insieme ai partners pubblici e privati del presìdio diffuso. Abbiamo organizzato un network sul territorio che si candida, anche in futuro, a proseguire su questa strada”. Quattro gli info-point permanenti allestiti in provincia, due ad Ancona, uno a Fabriano e uno a Senigallia. Marchet ha organizzato quattro incoming b2b di operatori esteri provenienti dal Nord Europa, dal Canada, dagli Usa e dalla Turchia, che si sono confrontati con le aziende locali della cantieristica navale, del vino e della gastronomia, del turismo. Con Expo le Marche sono state in grado di valorizzare i migliori biglietti da visita della regione, il pluralismo che la caratterizza e di utilizzare i prodotti come volano con gli operatori esteri. Un’azione di comunicazione integrata supportata dalla distribuzione di 35 mila opuscoli informativi e da oltre 42 mila contatti Facebook. Sei mesi di test sul campo che hanno dato la possibilità di verificare le capacità e di candidare le Marche a diventare una piattaforma permanente. La scommessa di Expo 2015, ha sottolineato Raimondo Orsetti, dirigente regionale, era proprio quella di garantire, oltre alla presenza all’esposizione di Milano, un luogo di incontro fra operatori e imprese. La produzione del nostro salame e il disciplinare messo in discussione I presìdi Slow Food sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta. Domenico Battistoni, responsabile del presìdio Slow Food per il salame di Fabriano, dice la sua sul disciplinare che è stato messo in discussione. Lo abbiamo contattato per sapere qual è la controversia che attualmente non consente un’unità di intenti sull’esportazione di questa tipicità fabrianese così prelibata. “Intanto intendo difendere gli insaccati dopo una settimana in cui si è parlato delle carni come alimenti cancerogeni. E’ evidente che solo un consumo eccessivo di carni rosse lavorate aumenta il rischio di sviluppare tumori. L’aumento è però proporzionale alla quantità e alla frequenza dei consumi, per cui gli esperti ritengono che un consumo contenuto sia accettabile anche per l’apporto di nutrienti preziosi. Molti insaccati hanno conservanti e coloranti, mentre il nostro salame ne è privo”. Ebbene, per essere esportato negli Stati Uniti e in Giappone, ma non negli stati della Comunità Europea, dovrebbero essere immessi proprio dei conservanti. La sede dello Slow Food, con il suo presìdio nazionale, ha già espresso un parere negativo. “Il salame di Fabriano viene esportato in misura esigua”, afferma Il presìdio Slow Food non accetta deroghe Battistoni. “Aggiungere dei conservanti significherebbe apportare una modifica al disciplinare del consorzio, con il rischio elevatissimo di perdere il presìdio”. Si profila l’eventualità di un compromesso: cioè aggiungere i conservanti solo per i salumi esportati nei paesi richiedenti. Altro problema è il riconoscimento del bollino Ce. Non tutti i produttori lo possiedono. Sarebbe necessario che i laboratori siano a norma, Il tema impegnativo della longevità “Un bilancio positivo per il Paese, una sfida vinta dalle Marche”. È la sintesi della partecipazione della Regione a Expo Milano 2015. Il bilancio è stato fatto dal Governatore Luca Ceriscioli nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i testimonial marchigiani dell'esposizione mondiale. “Le Marche sono state dentro questa sfida da protagoniste. Ci sentiamo parte di questo grande risultato, soddisfatti del lavoro svolto, convinti di aver coinvolto tante aziende del territorio in un’esperienza che ha segnato il Paese”. La partecipazione delle Marche a Expo 2015 era stata concepita su tre livelli: nell’area espositiva milanese, a Milano (presso lo showroom Elica), nel territorio marchigiano con l’allestimento di due porte (aeroporto Raffaello Sanzio, Diamond Centre di Porto Sant’Elpidio) e cinque presìdi (Urbino, Ancona, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Tolentino-Urbisaglia). Nelle due settimane di presenza nello spazio adiacente a Padiglione Italia (29 maggio/11 giugno), la Regione Marche ha promosso 14 eventi e ricevuto la visita di 35 mila visitatori. Sui maxi schermi all’interno del Cardo si sono avuti 22.550 passaggi video promozionali delle Marche. Sul territorio regionale sono stati promossi un centinaio di eventi con il logo Expo, ospitate 40 delegazioni straniere, con il coinvolgimento di 538 aziende marchigiane e 314 straniere, nell’ambito di varie attività d’internazionalizzazione a carattere strettamente economico. Lo scenografo Giancarlo Basili (che ha curato l’allestimento del Padiglione Zero e dello Spazio Marche) ha evidenziato come il successo dell’Expo sia dovuto alla grande partecipazione del pubblico: “Col passaparola è stato vinto lo scetticismo iniziale, condizionato da un clima all’inizio poco favorevole all’esposizione. Le Marche, in particolare, hanno saputo proporsi in maniera intelligente, con un tema impegnativo e affascinante come la longevità, reinventandosi lo spazio concesso dagli organizzatori con modalità interattive. Non siamo caduti nella banalità di raccontare superficialmente il territorio, ma abbiamo proposto la storia, la poesia, il fascino che le Marche sanno offrire”. 03 inchiesta.indd 2 ma alcuni di essi avrebbero bisogno di un aiuto economico per far fronte alla produzione e alla vendita nei negozi e nelle grandi catene di distribuzione. Il Bollo CE è un’autorizzazione sanitaria che consente la libera circolazione di alimenti di origine animale (carne, latte, uova, miele ecc.) fra i paesi dell’Unione Europea. Un riconoscimento comunitario assegnato ai locali di uno stabilimento di produzione/commercializzazione di alimenti di origine animale. Slow Food, associazione internazionale non profit impegnata a ridare valore al cibo nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali, non ammette deroghe. Domenico Battistoni conclude: “La tradizione del salame di Fabriano va assolutamente mantenuta secondo il metodo di elaborazione, le condizioni e i requisiti del disciplinare. Le peculiari caratteristiche rappresentano l’unicità del prodotto”. a.m. Balducci: Prodotti a km 0 ed uso dei social-food blogger L’assessore al Turismo Giovanni Balducci esprime la sua sottolineatura sull’esperienza di Expo 2015. “E’ stato un evento di notevole rilevanza per ampliare l’orizzonte commerciale delle nostre produzioni, facendo fulcro sull’insaccato e su una serie di azioni legate ai prodotti tipici, enogastronomici. Si tratta di sviluppare un’ottica di tipo economico, un lavoro correlato alle produzioni agricole e ai prodotti tipici come volano dello stesso turismo sostenibile. Da un prodotto tipico locale, il salame di Fabriano, si è passati al consorzio per la sua produzione e tutela. Nella nostra città ci sono altri prodotti da valorizzare e da poter inserire in un circuito commerciale di rilievo nazionale e internazionale. E’ necessario uno scatto di reni, dunque, per attestare, consolidare e sviluppare l’economia legata al mondo agricolo. Il passo successivo riguarda la promozione in ambito locale e le vetrine espositive. Penso ad iniziative legate ai prodotti e anche all’ambiente, al territorio fabrianese. Va sviluppato il settore dell’utilizzo dei prodotti a km 0 per eventi formativi culinari, nonché l’uso dei social-food blogger. Insomma una piattaforma che ci consenta di muoverci pensando in grande”. 11/11/15 10.56 4 L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 AFFITTASI RIPETIZIONI AFFITTASI ampio locale in ottima posizione zona Borgo uso ufficio-laboratorio già in parte arredato con eleganti armadi e divisori di mq. 150. Servito da locale uso cantina mq. 80 e da ampio parcheggio privato intorno al locale. Classe energetica C. Accordi privati al numero 347 3227677. Laureando in ingegneria, offresi per RIPETIZIONI di matematica e fisica a ragazzi degli istituti superiori tel. 347 2718730. 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Ti chiediamo solo di lavorare con noi per gli animali che hanno bisogno. 3381159663 – 3384848048 [email protected] Paolo Lacava ha dato alle stampe il suo nuovo libro di poesie in vernacolo calabrese (con traduzione) dal titolo “Ranciamari, noni e bacamorti”, che contiene dei disegni di Carmela Lacava. Il volume si avvale di una prefazione di Aldo Crialesi e della dedica di un caro amico, Carlo Cerqueti. Il libro è disponibile presso la libreria Lotti in corso della Repubblica. “Ora la musa di Lacava – sottolinea Crialesi nella prefazione - tocca altre corde: i suoi versi si sono fatti meno drammatici ed amari, diventano sorridenti e quasi scherzosi. Alla pena del vivere è subentrata l’accettazione della condizione dell’età avanzata e della vita. E c’è spazio per un po’ di bonaria ironia ed anche autoironia”. Paolo Lacava è il nonno di Antonio Pariano, che sabato 31 ottobre è stato, ad Ancona, tra i premiati della XXXI edizione del concorso nazionale di narrativa e poesia “Riviera Adriatica”, organizzato dal circolo culturale “Carlo Antognini”. E’ evidente che il giovanissimo Pariano (dell’istituto comprensivo Marco Polo) segua le orme del nonno. Il titolo della sua poesia è: “Vivere la domenica”. Da sinistra Antonio Pariano premiato ad Ancona e a destra la cover del libro di Paolo Lacava Castellani, storie di un medico in un libro Giovedì 19 novembre alle 21 presso il teatrino della parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore verrà presentato il libro "Un medico, una vita ...e gli altri", ovvero racconti, riflessioni ed emozioni vissute insieme da parte del dottore Franco Castellani. Presenterà in sala Michele Farneti. Nei giorni successivi il libro sarà distribuito presso lo studio medico in piazza Garibaldi e presso la libreria Lotti. Questa pubblicazione segue a ruota, anche nel titolo, la precedente del 2012. Inoltre il ricavato andrà tutto in beneficienza al Cav e all’orfanatrofio delle suore Rubatto in Perù, e nell’incontro di Fossato del 28 novembre, all'Oratorio parrocchiale. In entrambe le circostanze in sala verrà consegnata ai presenti una copia del libro, con l’invito a fare una donazione in favore delle scelte già fatte dall’autore. 04 mercatino.indd 2 Come in un teatro londinese Matelica - La Royal Opera House è opera, musica, danza e anche... cinema! È proprio al cinema, e nello specifico al Cinema Teatro di Matelica (in via Beata Mattia, 33), che approda da Londra al mondo, da Londra a Matelica. Le più grandi stelle dell'opera e del balletto canteranno e danzeranno “vicino casa” e daranno vita ad una stagione unica fatta di serate irripetibili. Il primo grande appuntamento da segnalare è per giovedì 12 novembre: messo in scena dal Royal Ballet, sul palco si daranno il cambio quattro star della danza, con Viscera/Pomeriggio di un fauno/Passo a due di Tchaikovsky/Carmen, in uno spettacolo che promette dinamismo, energia e passione (inizio ore 20,15). La Royal Opera invece il 10 dicembre si cimenterà in due brevi opere italiane, entrambe riconosciute come capolavori: Cavalleria Rusticana e Pagliacci (inizio ore 20,15). La magia senza fine de Lo Schiaccianoci (nella foto) riempirà il cinema il 15 dicembre (inizio ore 20,15), uno straordinario balletto in cui una giovane fanciulla, attraverso un dono incantato, vive una meravigliosa avventura danzata sulla soave musica di Tchaikovsky. La stagione per il nuovo anno ha poi in serbo moltissimi eventi straordinari, da La Traviata (4 febbraio, ore 19,45) a Giselle (6 aprile), il balletto più romantico di tutti i tempi, passando per il nuovo balletto di Liam Scarlett ispirato al Frankenstein di Mary Shelley (18 maggio). Occasioni da non perdere, quindi, per tutti gli appassionati e per chiunque voglia scoprire l'arte e viaggiare tra le note e nel mondo grazie anche al cinema. (Maggiori informazioni e programma completo su http://www.rohalcinema.it e presso il Cinema Teatro di Matelica tel. 0737 84457). Sara Noè 11/11/15 11.01 5 L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 L'Istituto Sant'Antonio in via Miliani, vecchia sede del Liceo Scientifico >CRONACA Dal Sant'Antonio al seminario fino alla struttura di via Buozzi Il futuro degli ex plessi di ALESSANDRO MOSCÈ L’ ex istituto Sant’Antonio, il seminario diocesano, lo stabile di via Buozzi dove per anni ha “abitato” il Liceo Classico: la costruzione della Cittadella degli Studi a Santa Maria suscita, di riflesso, un acceso dibattito. Come utilizzare le vecchie strutture, alcune delle quali storiche, perché non diventino carcasse? Tolta la popolazione scolastica, come ridare vita a spazi attualmente inutilizzati, ma ancora funzionali? Il rischio del degrado c’è, eppure, in un momento Si sta concretizzando sempre di più il ritorno dell’Università a Fabriano. Il progetto questa volta coinvolge la musica. È infatti l’Accademia dei Musici che da circa due anni ormai sta sviluppando una collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche per la nascita del “Polo Universitario artistico musicale scientifico Accademia dei Musici”. Il progetto prevede la nascita di corsi di master e dottorati di ricerca sia in ambito scientifico che artistico; i temi trattati si sviluppano intorno alle eccellenze che offre l’Accademia fabrianese, parliamo quindi di pianoforte storico, storia del teatro italiano, musica da camera, arrivando a toccare in ambito scientifico acustica e fisica del suono. I corsi scientifici avranno sede ad Ancona, mentre 05 fabriano.indd 2 di crisi come quello che stiamo attraversando, non è facile individuare la destinazione d’uso per bellissimi edifici tradizionalmente riservati alla formazione scolastica, dove sono cresciute generazioni di studenti non solo fabrianesi. L’ex Sant’Antonio è stato una prestigiosa scuola comprendente l’asilo d’infanzia, la scuola elementare, la scuola media e l’istituto magistrale. La gestione è spettata per decenni alle suore della carità di suor Giovanna Antida Thouret, mentre a partire dalla fine degli anni Novanta divenne la sede del Liceo Scientifico. Il seminario di via Serraloggia è stato appannaggio degli istituti superiori. Prima del Liceo Scientifico e poi dell’Istituto d’Arte (che ha ottenuto la qualifica di Liceo Artistico, ndr). Ha seguito la vocazione secondo la quale questi spazi erano mirati a sensibilizzare l’educazione interculturale e scolastica e ad offrire strumenti per l’organizzazione degli scambi nella scuola dell’auto- nomia. Quindi il Liceo Classico nella sede di via Buozzi, dove è restato per quasi vent’anni. Un’altra struttura di rilievo dove oltre agli studenti aveva trovato domicilio la biblioteca comunale, prima di essere trasferita alle Conce e successivamente nel complesso di San Francesco. Presso il seminario diocesano, dove rettore è don Umberto Rotili, si stanno vagliando più proposte. Una parte delle stanze sarà data in dotazione alle associazioni locali, tra cui la scherma olimpica e la scherma storica, un’altra parte sarà invece utilizzata dal Cuore Salus, che è un presidio medico-ambulatoriale di attività motoria e rieducativa. Nei propositi di don Umberto Rotili c’è l’eventualità di fare del seminario una casa di riposo per anziani e un centro Alzheimer, viste le numerose richieste della cittadinanza orientate verso questa funzione. La sede dell’ex liceo classico (3.000 metri quadrati), di proprietà di Franco Mantini, è sgombra. Un polo universitario nel segno della musica saranno quelli artistici a trovare casa nella nostra città. Il nascente Polo Universitario però non si vuole fermare all’ambito locale: oltre che coinvolgere l’Università Politecnica delle Marche ed i vari conservatori della Regione, si stanno creando legami e collaborazioni anche con altre università di eccellenza nazionale ed internazionale. Con l’aiuto di Michela Sburlati, soprano e docente ospite presso la Henan Univerity (Kaifeng, Cina), si è instaurata una collaborazione con l’appena citata scuola, importante istituto pubblico cinese che conta più di 50.000 mila inscritti. Nella giornata del 29 proprio una delegazione composta dal rettore e da sei altri professori dell’Henan University, dopo aver visitato tra le altre la Normale di Pisa, è giunta a Fabriano per concludere l’accordo con il nascente Polo dei Musici, incontrando il prorettore dell’Università Politecnica delle Marche Mario Giordano, il presidente dell’accademia Valerio Veneri, il sindaco Sagramola e gli assessori Saitta e Pallucca. La collaborazione prevederà l’arrivo graduale di studenti cinesi nella nostra città ed taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 14 e domenica 15 novembre COMUNALE 2 Via Dante, 270/A - Tel. 0732 71384 Non ci sono progetti in itinere, ma la disponibilità, eventualmente, a valutarli qualora qualcuno si faccia avanti. Il prezzo per l’acquisto o la locazione dell’immobile è piuttosto contenuto. Sull’ex Sant’Antonio per ora vige riserbo. Non è affatto escluso che possa essere lanciato un progetto di ricollocazione e riqualificazione dello stabile fondato sull’istruzione di alto livello. I tre complessi menzionati comportavano un canone di locazione, pagato dalla Provincia di Ancona, di oltre 840 mila euro l’anno. Una cifra sensibile che l’amministrazione pubblica, con la nuova Cittadella degli Studi, risparmierà. ad Ancona per frequentare i vari corsi; questo darà anche la possibilità a studenti locali di recarsi in scambio a Kaifeng, creando così un sempre più forte legame tra le due realtà e permettendo sopratutto una reciproca condivisione di culture e conoscenze. Il progetto è ormai in dirittura d’arrivo, i corsi dovrebbero partire nel giro di un anno e così la collaborazione con le altre università, italiane e straniere. Questa è sicuramente un’enorme opportunità per Fabriano, in un periodo così difficile può diventare un polo di eccellenza, e tornare ad avere un altro grande punto di forza nell’Università che avevamo purtroppo perso, a dimostrazione che con buone idee e tanto impegno, anche nei periodi più difficili si può ancora crescere e fare molto. DISTRIBUTORI Domenica 15 novembre Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 15 novembre La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Edicola Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante Belardinelli Via Martiri della Libertà CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) Simone Pasquini 11/11/15 11.04 6 >FABRIANO< L'Azione 14 novembre 2015 “La battuta di caccia Guide in tasca è stata nella norma” di Ciabochi A di Paola Rotolo prendere la parola sulla situazione dei cinghiali che da tempo sta preoccupando Fabriano, è il sindaco Giancarlo Sagramola, che chiarisce la vicenda: “Vorrei innanzitutto far presente che vengo da mesi e mesi di accuse sulla stampa mirate ad attribuirmi la pericolosità della presenza dei cinghiali per le famiglie a passeggio, per i bimbi e i cani. Quindi sulla dannosità verso prati, giardini e beni sia comuni che privati, nonostante il sottoscritto non abbia alcuna competenza in ambito di fauna selvatica. E questo nonostante io stesso abbia richiesto ed ottenuto incontri in Prefettura per cercare di trovare una soluzione, concordando che ci sarebbe stata un’opportuna attivazione delle forze sia della Forestale che della Polizia provinciale. Ho ritenuto di dover intervenire in prima persona per garantire la sicurezza dei cittadini”. Il sindaco ha emanato un’ordinanza che vieta di alimentare gli animali selvatici e viste le segnalazioni sulla fastidiosa presenza dei cinghiali, ha ritenuto di dare una svolta di- sponendo un’ordinanza per l’allontanamento forzato degli animali dal centro urbano verso le zone di selezione o verso quelle zone in cui possono essere cacciati. Il primo cittadino non ha però ritenuto opportuno indicare nell’ordinanza tutti i luoghi interessati dal problema, in quanto consapevole che alcuni avrebbero necessitato di attenzione e accortezze maggiori. La zona più complicata per eseguire questa attività è quella che riguarda il fiume Giano, in quanto gli animali che stazionano lungo il fiume potrebbero attraversare strade pubbliche. Per consentire questa operazione sarà necessario attivare le forze dell’ordine e mettere in sicurezza la zona. Afferma Sagramola: “Diversa era invece la situazione in viale Bovio, in quanto la rimessa dei cinghiali figurava confinante col terreno aperto e quindi libero da strade o viabilità tali da recare rischi per i cittadini. Al fine di liberare la zona, in accordo con l’ambito territoriale di competenza, una delle squadre che praticano da anni la caccia al cinghiale ha provveduto ad allontanare gli animali verso la zona in cui di consueto avviene la caccia, debitamente segnalata secondo le normative vigenti. Nessun cacciatore al seguito dei cani era armato di fucile o ha sparato colpi, né tra le case, né nei pressi delle abitazioni. Tutto è avvenuto nel rispetto delle normative vigenti e dell’incolumità dei cittadini. Viste le polemiche vorrei mettere in chiaro che il primo cacciatore armato di fucile che ha esploso un colpo, ovviamente non in direzione delle case, stava a più di 300 metri di distanza da esse, non a poco più di 150 metri, come è stato erroneamente detto. La legge 394 dello Stato dice che la caccia è un’attività legale e pertanto non può essere proibita. Nessun animale è pericoloso di per sé, ma sappiamo che tutti gli animali attaccano per difesa se sono spaventati. Soprattutto in difesa dei propri cuccioli, quindi la pericolosità va di pari passo con il potenziale intrinseco. Sono sempre per la politica del fare e tra l’uomo e l’animale scelgo l’uomo”, ha concluso il sindaco. In farmacia a favore dei bambini Il 20 novembre 1989 i rappresentanti degli Stati di tutto il mondo, riuniti nell'assemblea generale della Nazioni Unite, approvarono all'unanimità i 54 articoli della Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Dal 1991 la Convenzione è Legge anche nello Stato Italiano, nonostante ciò ancora oggi i diritti più basilari sono negati a milioni di bambini: il diritto alla salute, a una famiglia, una corretta alimentazione e all'istruzione. Il 20 novembre, proprio per ricordare tale data la Fondazione Francesca Rava in collaborazione con Federfarma, organizza nelle farmacie aderenti una giornata di sensibilizzazione sui diritti dei bambini e una raccolta di farmaci da banco per uso pediatrico e di primo soccorso. La Fondazione Francesca Rava Padre Pierucci e l'opera Magnificat Sarà presentato sabato 21 novembre alle ore 16.30 nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore il libro “Un Sogno una Scuola, Padre Armando Pierucci ed i primi 20 anni dell’Istituto Musicale Magnificat di Gerusalemme”. L’opera, scritta a più mani tra giornalisti, scrittori, professionisti, rappresenta un omaggio al francescano fondatore dell’Istituto Musicale di Gerusalemme, simbolo di pace e di condivisione. L’evento è organizzato dal Coro di Santa Cecilia, da sempre vicino al Magnificat e al suo fondatore. Il coro fabrianese, infatti, ha avuto modo di esibirsi in città insieme a quello dell’Istituto di Gerusalemme, vivendo momenti indimenticabili dal punto di vista musicale ed umano. Proprio per testimoniare questa vicinanza, durante l’incontro di sabato 21, il Coro di Santa Cecilia non mancherà di omaggiare “artisticamente” Padre Armando (nella foto). Le 220 pagine di “Un Sogno una Scuola”, edito dal Premio Vallesina (sostenitore e promotore di moltissime iniziative 06 fabriano.indd 2 rappresenta in Italia l'organizzazione internazionale Nuestros Pequenos Hermanos (NPH) che, da oltre 60 anni accoglie i bambini orfani e abbandonati nelle sue Case in 9 Paesi dell'America Latina. In Italia sono presenti per il primo soccorso sanitario ai migranti sulle Navi della Marina Militare nel Canale di Sicilia ed è partner di oltre 180 enti dislocati sul territorio. Il 20 novembre basterà recarsi nella Farmacia Monzali (davanti alle Poste) o nella Farmacia Popolare (in piazza Bassa), acquistare un prodotto secondo le proprie disponibilità, lasciarlo ai volontari dell'Associazione Francesca Rava che li destinerà a due enti beneficiari di Fabriano. In farmacia per i bambini: un'azione di responsabilità del farmacista con i suoi clienti. Sabato 14 novembre alle ore 17 presso la Biblioteca Multimediale “Romualdo Sassi” si terrà la presentazione delle ultimissime novità editoriali della collana Le Guide In Tasca della Claudio Ciabochi Editore. L’evento vedrà la partecipazione dell’editore fabrianese Ciabochi, dell’autrice dei testi la dott.ssa Floria Moscardi, di Graziano Ilari, operatore culturale, ex assessore alla Provincia di Pesaro e Urbino e autore della nuova pubblicazione Pergola In Tasca e della dott.ssa Ilaria Venanzoni, autrice della guida Arcevia in tasca (la prima guida pubblicata che ha segnato la nascita del progetto, ora esaurita con quasi 3.000 copie vendute) ed attualmente direttore del Museo Archeologico di Arcevia, coordinerà la giornalista Elisabetta Monti. Il progetto editoriale di Claudio Ciabochi, fotografo professionista e editore, iniziato con un’attenzione particolare al “turismo insolito” del nostro territorio e alle sue perle nascoste (con i titoli Castelli da Scoprire e Luoghi Insoliti delle Marche) si è rapidamente esteso negli anni, oltrepassando i confini marchigiani con un grande e inaspettato successo. Luoghi Insoliti di Firenze e Luoghi Insoliti dell’Umbria del 2013 ne sono un esempio concreto. Ma non è tutto. A giugno di quest’anno la casa editrice ha pubblicato Luoghi Insoliti di Roma, interamente dedicata alla città eterna. Data la vastità del territorio interessato, il progetto è stato suddiviso in tre distinte pubblicazioni: La città dentro le mura - La città fuori le mura, La città sotterranea. Le prime due adottano la cinta muraria Aureliana come elemento cardine per la suddivisione del tessuto urbano. Luoghi insoliti di Roma rappresenta, appunto, il primo di questi tre tasselli. La tipologia dei luoghi presenti si lega soprattutto a situazioni all’aperto, come ad esempio il Parco di Villa Celimontana, il Parco di Villa Sciarra, ma anche l’Antico Ghetto Ebraico, il Vittoriano, in taluni casi con elementi specifici per la cultura anglosassone (come il Cimitero Acattolico, Casa Keats and Shelley). I luoghi stessi sono poi collegati con vari percorsi di trekking urbano. Percorsi non necessariamente più brevi, ma interessanti, particolari, ideali per scoprire situazioni insolite. La guida oltre ad essere acquistabile tramite i principali store on-line (quali IBS ed Amazon), attraverso l’associazione “L’Asino d’Oro” di Roma, in alcuni musei capitolini, quali Casa Keats-Shelley (in Piazza di Spagna), presso la libreria della Casa dell’Architettura e alla libreria BorriBooks della Stazione Termini (tra le più grandi librerie della capitale) è ora in vendita al Museo Nazionale di Castel San’Angelo. E non è ancora tutto. Oltre a Luoghi Insoliti di Roma la Claudio Ciabochi Editore ha prodotto di recente L’Antica via Flaminia, L’Antica via Salaria, Sassocorvaro in Tasca (in coedizione con il Comune di Sassocorvaro, autore Fabio Fraternali, direttore del Museo della Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro) e Pergola in Tasca (in coedizione con la libreria Guidarelli di Pergola). Elisabetta Monti del Magnificat) con la collaborazione di Cartiere Fedrigoni di Fabriano, Garbini Consulting di Castelplanio, Arti Grafiche Gentile di Fabriano e Dmp Concept di Senigallia, documentano attraverso testimonianze, interviste e fotografie, la lunga e affascinante storia di Padre Armando: una vita, la sua, completamente dedicata alla musica. Una passione che in venti anni è riuscita ad unire palestinesi, ebrei, arabi, cristiano orientali. Per il francescano, organista ufficiale della chiesa del Santo Sepolcro dal 1988 fino al 2014, la musica ha sempre rappresentato un profondo messaggio di pace, “uno strumento di dialogo e di comunicazione, senza l’ostinazione di voler abbattere le barriere tra le diverse etnie. Lo studio della musica offre continuamente l’occasione di integrazione: ai saggi e ai concerti ognuno esegue il proprio brano, ma ascolta anche l’altro” – dichiara il religioso. E non è tutto. Il 26 giugno del 2012 il Ministero della Pubblica Istruzione Italiano ha riconosciuto ufficialmente al Magnificat la possibilità di conferire titoli accademici di primo livello di pianoforte ed organo e titoli di secondo livello di musica sacra con validità europea. Elisabetta Monti 11/11/15 11.06 L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 07 fabriano.indd 2 7 11/11/15 11.07 8 >FABRIANO< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Due maestri alla Tersicore Celentano e Kledi dal programma "Amici" ad ospiti della scuola di danza di ROBERTA STAZI A lessandra Celentano e Kledi Kadiu, danzatori e maestri di danza, resi famosi al grande pubblico dal programma Amici di Maria De Filippi, sono stati ospiti della Scuola Tersicore di Fabriano per due giornate di stage di classica e modern. Sono arrivate allieve dalla provincia di Macerata e Pesaro per seguire i corsi rivolti a principianti e livello intermedio dei due maestri, un’opportunità davvero rara e unica per molti appassionati della disciplina della danza della nostra regione. Al termine della giornata degli stage di sabato, l’insegnante e titolare della Scuola di danza Tersicore Anna Rita Riccioni, ha organizzato un incontro tra i ragazzi e i due professionisti, con l’intenzione di far conoscere le persone oltre ai danzatori: sia Alessandra Celentano che Kledi Kadiu, infatti, hanno un forte bagaglio di esperienze professionali ed umane, ricche di esempi positivi da seguire e valori da cogliere. E’ stato un dialogo in cui si è partiti da una domanda sul talento e su come si possa riconoscerlo. “Il talento – ha esordito Alessandra Celentano – è una parola molto usata ultimamente, carica di tanti aspetti da vedere nell’insieme. Prima di tutto, con il talento ci si nasce. Ma solo attraverso lo studio, il sacrificio, la dedizione, quel talento si può trasformare in qualcosa di grande. Adesso siamo abituati a vedere che si diventa improvvisamente “qualcuno”: ci sono cantanti, ad esempio, che nascono all’improvviso con “un grande talento”. Pensiamo però cosa potrebbe essere o cosa poteva essere quel grande talento attraverso lo studio… Ciò che è sicuro, in ogni caso, e questo secondo me vale per ogni sport o disciplina, è che bisogna coltivare il proprio “potenziale unico”. Nella danza, il talento è composto da tante cose: un fisico adatto, che vuol dire essere fisicamente predisposto, portamento, grazia, e tanto cervello. Tanta testa, per imparare, per studiare, per avere l’umiltà di rimettersi ai consigli dei professori e coltivare pienamente le proprie potenzialità. Non solo: non tutti abbiamo lo stesso talento. La danza può essere fatta a diversi livelli: anche se non si ha il fisico si può comunque praticare per passione”. “Riconoscere un talento - continua L'Università Popolare nel nome di Leone XII É stato inaugurato sabato 7 novembre il nuovo anno accademico dell’Università Popolare di Fabriano. La giornata è cominciata con la "benedizione" del Vescovo Mons. Vecerrica durante la Messa dedicata all’evento. Ci si è spostati poi per la vera e propria inaugurazione istituzionale al Ridotto del teatro dove l’intervento di personalità fabrianesi si è unito alla Lectio Magistralis tenuta da Ilaria Fiumi Sermattei, ricercatrice in "Studi sul patrimonio culturale" presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Il primo intervento è stato della presidentessa Fernanda Dirella che ha ricordato a tutti i presenti gli ammirevoli numeri raggiunti dall’università e la sua importanza: l’ex Università degli Adulti può contare infatti ad oggi 18 laboratori, per un totale di 40 docenti ed oltre 200 iscritti. Ma questa associazione di promozione sociale non punta solo alle cifre, il suo cuore infatti è nella condivisione del sapere: non serve infatti nessun titolo di studio per accedere ai corsi, aperti quindi a chiunque desideri parteciparvi, da studenti e lavoratori a casalinghe e pensionati. Doveroso anche il saluto di Sonia Ruggeri, in veste di consigliere della Fondazione Carifac che da anni ormai sostiene e rende accessibile a tutti l’U- Un anno con il...Caffè Il Caffè Alzheimer di Fabriano si prepara a festeggiare il suo primo anno di attività. L’evento “Un anno vissuto… Attivamente” in programma sabato 21 novembre alle ore 10 nella splendida cornice dell’Oratorio della Carità vuole "celebrare" proprio i primi 12 mesi di operato del Caffè sul territorio fabrianese. Ospiti d’onore saranno: il dott. Giuseppe di Fede, dirigente Medico dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano, il dott. Giuseppe Pelliccioni, direttore del Centro Diurno Alzheimer – Uoc Neurologia dell’Inrca di Ancona, il dott. Maicol Onesta, Medico Specialista in Geriatria – Uoc Medicina Interna, Area Vasta 2 di Fabriano. Professionisti da sempre in prima linea nell’affrontare una delle malattie degenerative più diffuse del nostro tempo, quella del morbo di Alzheimer. Come affrontare concretamente i disagi, le cure appropriate, le implicazioni sociali, sanitarie e i risultati delle ultime ricerche scientifiche. Saranno queste le tematiche trattate dagli ospiti. Non mancherà l’intervento della presidente di AttivaMenteAlzheimer Cinzia Cimarra. Elisabetta Monti 08 fabriano.indd 2 Kledi Kadiu - vuol dire riconoscere quelle doti fisiche e di intelligenza che possono fare di un ballerino un danzatore a livelli professionali. La danza, però, non perdona nulla: è fatta di tanti sacrifici e di rinunce. Sia da parte del ragazzo, che per andare a danza rinuncia ad esempio alle uscite con gli amici, ad una pizza per potersi pagare magari proprio uno stage, che dei genitori. C’è poi bisogno di tanta umiltà per ascoltare i consigli e le critiche. La danza, anche se ora è cambiata rispetto al passato, è fatta di severità, una severità che aiuta a crescere”. Chi è danzatore lo è, almeno così sembra nell’osservarvi, in ogni gesto e momento della vita…. niversità Popolare. È intervenuto poi il sindaco Sagramola, che ha sottolineato l’importanza di questa istituzione il cui obbiettivo è coltivare quell’enorme potenziale culturale che ci è già valso il titolo di Città Creativa dell’Unesco. Non c’è modo migliore di coltivarlo della condivisione del sapere, delle esperienze e delle idee tra le persone; proprio per sottolineare questo aspetto, di luogo di condivisione, dell’università, quest’anno il comune ha concesso come sede il Ridotto del teatro, “Chi è danzatore – ci racconta Alessandra - lo è nella vita, non solo sul parquet, perché è uno stile di vita. Dona un’attitudine mentale ben precisa e sì, è una disciplina che viene costantemente tirata fuori in ogni istante di vita. E’ passione, è umiltà, è capacità di ascoltarsi e di migliorare”. “E’ una cosa che hai dentro sempre. – dice Kledi - Beh, almeno nel mio caso, all’inizio è stata una cosa imposta: dovevo fare quello e basta. Poi è scattato qualcosa, quella scintilla, quell’amore”. “Un danzatore è un danzatore sempre, con la testa prima che con le gambe. – sottolinea Alessandra Celentano -. La danza è una disciplina fatta di rigore e serietà, ma anche di grande bellezza ed amicizia: personalmente, ricordo con grande gioia le amiche di quando ero piccola, ”le amiche della danza”, perché – soprattutto per me che credo tanto nell’amicizia – sono le amiche più vere, quelle con cui condividi tanti momenti, tanti sacrifici, tante gioie”. Cosa ti ha dato la danza e cosa speri di trasmettere come insegnante? “La danza mi ha dato tanto, mi ha reso la persona che sono – racconta Kledi -. Ma per riuscire a dare agli altri, devo aver prima provato su me stesso. Per me, che ogni cosa prima di essere insegnata agli altri, è stata testata sulla mia pelle, sui miei piedi e sulle mie gambe. Perché solo così riesco a capire bene come insegnare”. “Non sempre un bravo ballerino è un bravo insegnante – sottolinea la Celentano - perché bisogna saper insegnare. Bisogna essere in grado di trasmettere ciò che si ha dentro”. “Nell’insegnare la danza – continua Kledi – è importante il rapporto che riesco a instaurare tra me e i ragazzi. Le difficoltà che riscontro maggiormente in questo periodo, ad essere sincero, sono quelle più legate ai genitori che ai ragazzi. Perché non sempre appoggiano le nostre decisioni, tendono a difendere senza sapere, schierandosi in maniera dannosa a proteggere il ragazzo/ allievo quando non è necessario. Se qualcuno viene nella mia scuola, deve avere totale fiducia in me, sia il ragazzo che il genitore. E sapere, senza bisogno di dirlo, che qualunque cosa venga detta o fatta è fatta per il bene del ragazzo. I rimproveri fanno parte del duro percorso della danza: tanti rimproveri, tante critiche, e un complimento all’anno! E questo percorso, se non c’è fiducia nell’insegnante diventa inutile”. in pieno centro cittadino affinché questo punto culturale possa essere un riferimento per l’intera città. Si sono chiusi infine gli interventi con la lezione tenuta dalla dott. Ilaria Fiumi Sermattei dal titolo: “Facocchi e cassaroli, scultori e metallari, intagliatori e doratori, ricamatori e trinaroli. Artisti e artigiani di Papa Leone XII”. Il Papa, originario di Genga, ha avuto, per quanto breve, un importante pontificato, ed ha inoltre fatto molto per la nostra regione; nonostante ciò molte sono le lacune e gli errori sulla sua storia: proprio per questo negli ultimi anni, in collaborazione con il Comune di Genga e la Regione Marche, la dottoressa ha inaugurato un filone di ricerche volte a chiarire, correggere e scoprire quegli aspetti della vita di questo Papa che sono ancora oggi poco conosciuti. Il tutto con l’obiettivo di raggiungere il 2023, bicentenario dell’insediamento di Leone XII, con una rinnovata visione dell’operato e del contributo dato da questo Papa alla Chiesa ed alle Marche. La Lectio Magistralis di sabato ha condotto quindi i presenti in un interessante viaggio cominciato dalla committenza della “Carrozza di Leone XII”: una carrozza storicamente attribuita, come evidente nel nome, al Papa marchigiano, ma troppo sfarzosa per il suo modo d’essere, infatti fu in realtà ordinata durante il periodo di seggio vacante papale. È stato poi offerta un'interessante panoramica storica e culturale su questo importante personaggio, caratterizzato per la sua sobrietà e vicinanza al popolo. I migliori auspici per un altro bellissimo anno accademico quindi ci sono tutti, ora non resta che tuffarsi in questo mondo di cultura e condivisione con l’Università Popolare di Fabriano. Simone Pasquini La giornata mondiale del diabete in città L’Associazione per la Tutela del Diabetico Atd onlus di Fabriano, in collaborazione con l’Asur Marche Area Vasta 2, Diabete Italia, la Croce Azzurra, il Supermercato Coop, il patrocinio del Comune di Fabriano, del Comune di Sassoferrato, del Comune di Cerreto d’Esi, del Comune di Serra San Quirico e con il sostegno delle Farmacie Comunali di Fabriano, organizzerà, sabato 14 novembre dalle ore 8.30 alle 12 presso il centro commerciale Coop di via Dante 272/A, un evento per celebrare la Giornata Mondiale del Diabete Gmd. Nella piazza di Fabriano opereranno 10 volontari dell’Associazione diabetici fabrianesi e della Croce Azzurra, due medici diabetologi, due dietiste ed un operatore socio-sanitario. Atd Fabriano 11/11/15 11.08 >FABRIANO< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Al "Profili" si rischia di non poter nascere... di MARCO ANTONINI “N on si può chiudere un reparto per colpa di un vincolo numerico. E’ come se la Cardiologia interrompesse l’erogazione delle sue prestazioni perché in città avvengono pochi infarti. La politica non può considerare un malato come semplice numero ma deve assicurare cure e assistenza nel modo più omogeneo possibile non privilegiando la costa a discapito dell’entroterra”. Il dottor Vinicio Arteconi interviene sulla decisione di tagliare il reparto di Ostetricia dell’Ospedale Profili che, al momento, non supera i 500 parti in dodici mesi previsti come soglia minima per la sopravvivenza. Il limite di 1000 parti l’anno imposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per garantire sicurezza in sala parto è sembrato, da sempre, impossibile da raggiungere ma in molti avevano sperato nel superamento delle 500 nascite. Siamo lontani, invece, dalla deroga concessa dalla regione Marche per il biennio 2014-2015 e, di conseguenza, Fabriano rischia la soppressione del reparto di Ostetricia e Ginecologia. “Da anni abbiamo perfezionato il protocollo clinico – spiega il ginecologo – e possiamo gestire gravidanze a basso e medio rischio. Se il problema della chiusura è il rischio clinico noi siamo operativi e stiamo lavorando bene, se, invece, si punta alla diminuzione delle spese ci sono molti altri modi più produttivi per risparmiare”. Sull’importanza del servizio Arteconi spiega che “indipendentemente da tutto, oggi più che mai, il punto nascita ha un valore sociale perché altrimenti continueremo ad invecchiare in un comprensorio dove non si nasce più. Siamo condannati all’invecchiamento. Già la crisi ha fatto la sua parte provocando una diminuzione di parti negli ultimi anni visto che molte famiglie si sono traferite altrove per la mancanza di un posto di lavoro. Oggi il 20% delle gravidanze sono mamme extracomunitarie”. Alcuni, però, fuori dal coro, denunciano che sono molte quelle che scelgono un altro ospedale per partorire. Una questione che va avanti da molto tempo che il primario facente funzione smentisce con dati alla mano. “Nel dettaglio, nel 2014 sono nati 400 bambini. Non più di 30 i parti cesarei volontari o ripetuti. Questo è il vero successo perché in campo medico vuol dire tenere alta la qualità dell’assistenza ostetrica. 250 mamme ricoverate – dichiara Arteconi - sono residenti a Fabriano. 53 quelle che si sono rivolte, per diversi motivi, ad altre strutture. Alcune, ad esempio, sono state trasferite all’Ospedale Salesi dalla nostra equipe per complicazioni della gestazione. Il dato più interessante, però, è che mentre 53 donne sono andate a partorire altrove, ben 97 da fuori città hanno scelto Fabriano. Alcune, addirittura, da fuori regione. Un solo bambino, invece, è stato partorito in casa pur essendo questo un servizio costoso”. Nel 2015 il quadro non cambia. Fino a settembre sono nati 220 bambini: 111 sono residenti nel Comune di Fabriano, 109 sono arrivati al Profili da altre città – alcune delle quali come Genga, Serra San Quirico e Sassoferrato fanno parte dell’ex Asl 6 - e dalla vicina Umbria. 28 fabrianesi hanno partorito altrove. Il saldo, quindi, è assolutamente positivo”. Una decisione politica quella di chiudere il punto nascita dell’Ospedale di Fabriano. In tanti hanno polemizzato contro questa scelta perché una zona montana non può perdere questo presidio. L’Ospedale di Jesi, per fare un esempio, è molto più vicino a Torrette o al Salesi ed è meglio collegato con i presidi di riferimento regionali. Anche un semplice trasferimento in ambulanza o eliambulanza risulta molto più facile dal punto di vista logistico. In concomitanza con il maltempo o incidenti stradali gravi tra le gallerie lungo la SS76, il comprensorio è rimasto isolato per diverse ore. L’ultima volta, nemmeno un mese fa. Un incidente mortale ha provocato la chiusura del tratto per più di 4 ore. “E’ la dimostrazione – spiega - della necessità di un punto nascita professionale al Profili, è strategico in un territorio esteso come il 9 Il dottor Arteconi: "No alla chiusura del reparto di Ostetricia" Il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale "Engles Profili" di Fabriano Fabrianese”. C’è, poi, il capitolo che riguarda il futuro del reparto. Ad oggi non si sa ufficialmente come si dovrà organizzare il settore una volta entrata in vigore la soppressione che dovrebbe arrivare quasi in contemporanea con la chiusura del Deposito Ferroviario cittadino. Nemmeno i medici sanno nulla. Sembra, infatti, che Ostetricia e Ginecologia si trasformerà da unità operativa complessa a semplice dipartimentale senza punto nascita ma con una Casa del parto “di cui – confidano i dipendenti Asur - non conosciamo competenze, organico e responsabilità.” C’è il rischio, quindi, di perdere ulteriori posti di lavoro mentre è probabile l’accorpamento al reparto di chirurgia con l’annessione dei posti letto. “Così – tuona Arteconi – rischiamo anche di perdere la specializzazione”. Intanto si va avanti nel rispetto dei protocolli e si cerca di aumentare l’offerta alle future mamme. “Sono attivi i servizi di diagnosi prenatale, il parto analgesia è gratuito e abbiamo abbattuto le liste di attesa. Con due ostetriche in più potremmo fare anche il travaglio e il parto in acqua. Negli ultimi mesi, con tre dipendenti in meno, abbiamo svolto tutti i nostri compiti regolarmente aumentando i nostri carichi di lavoro. Questo – denuncia – perché tutti hanno a cuore la salute ma le persone in malattia non vengono sostituite nemmeno se si assentano per lunghi periodi”. Poi una dichiarazione sulla malasanità. “Non ci sono stati casi da attribuire alla negligenza dei sanitari.” E la politica locale? Anche il primo cittadino scende in campo. “Sto monitorando la situazione – spiega il sindaco Giancarlo Sagramola – ma i numeri non sono dalla nostra parte. Dobbiamo trovare una soluzione per evitare un depotenziamento dell’Ospedale Profili. Un’idea potrebbe essere quella di accorpare i due reparti specialistici di Jesi e Fabriano con un’equipe unificata. Non è in discussione, invece, la chiusura della Pediatria”. L’opposizione organizza iniziative contro il possibile taglio. Più di anno fa il Comitato cittadino Sveglia Fabrianesi raccolse 3.500 per evitare la perdita del reparto. Mondo Solidale e Africa Mission fanno conoscere l'Uganda Il commercio equo e solidale è una partnership economica basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto e mira ad una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo attraverso il commercio internazionale. Il commercio equo promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente. Il mondo del commercio equo e solidale ha come obiettivo far crescere la consapevolezza dei consumatori, l’educazione, l’informazione e l’azione politica sull’esistenza di realtà altre che producono rispettando la dignità umana. Venerdì 13 novembre alle ore 19 la “Bottega del mondo solidale” di Fabriano ospiterà l’associazione Africa Mission, che lavora in Uganda da più di 40 anni, per un importante dialogo che terminerà con un aperitivo in cui si potranno degustare i prodotti di questo tipo di commercio. I ragazzi di Africa Mission racconteranno la loro esperienza in Uganda e i volontari della bottega spiegheranno il funzionamento del commercio equo e solidale basato sul rispetto dei diritti umani e sulla qualità dei prodotti. Protagonista dell’incontro è il caffè della cooperativa Shadhilly, in particolare il caffè Munno Mukabì. I produttori dei caffè che compongono questa miscela, 09 fabriano.indd 2 vivono in Paesi geograficamente lontani da noi e lontani tra loro. Paesi legati dalla medesima ricerca di giustizia e di pace, che ci accomuna tutti in un sentimento di amicizia che il caffè Munno Mukabì vorrebbe rappresentare. Infatti l’espressione Munno Mukabì, in lingua ugandese, racchiude questo significato: “L’amico presente nel momento del bisogno, è davvero un amico!”. La miscela di questo caffè proviene per il 50% dall’Uganda, per il 35% dal Guatemala e per 15% da Haiti. Questo incontro è una finestra sul mondo; un “mondo altro” non governato dalla logica del mercato e dallo sfruttamento dei lavoratori. E’ importante comprare con consapevolezza; attraverso i prodotti che compriamo, scegliamo quale mondo sostenere e anche in quale mondo vivere. Preferire un prodotto invece di un altro è come votare e questo evento è organizzato soprattutto per informare e conoscere un commercio alternativo o meglio un mondo diverso. Grazie alla presenza di Africa Mission è possibile conoscere i tanti aspetti dell’Africa, in particolare dell’Uganda da ragazzi che hanno vissuto questa terra e che hanno tanto da testimoniare. Francesca Agostinelli 11/11/15 11.10 10 >FABRIANO< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Borse di studio a 35 ragazzi La benefica iniziativa di Fondazione Carifac e Rotary Club Fabriano di DANIELE GATTUCCI I ragazzi presenti alla cerimonia di consegna (Foto Cico) M erce rara in Italia, qualche volta il merito paga. Lo sanno bene gli studenti delle scuole superiori di Fabriano, che hanno ricevuto un premio in denaro per continuare più agevolmente il loro percorso scolastico: a quelli diplomati e iscritti all’Università, sono andati 700 euro da parte del Rotary Club di Fabriano, agli altri 300 euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Trentacinque in tutto le borse di studio che la Fondazione Cassa di Risparmio Fabriano Cupramontana e il Rotary Club, hanno consegnato ad altrettanti allievi (cinque per ogni plesso) del Liceo Artistico “Mannucci”, del Liceo Scientifico “Volterra”, del Liceo Classico “Stelluti”, dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Merloni Miliani”, dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Morea-Vivarelli” e Vivarelli- Agrario, del MoreaItcg. La cerimonia di consegna di questi riconoscimenti si è tenuta nell’affollata sala assemblee della Fondazione Carifac, alla presenza di Sonia Ruggeri in rappresentanza del presidente Ottaviani, e di Caterina Crinella per il presidente del Rotary, Stango, oltre ai dirigenti scolastici degli Istituti Superiori ed un gran numero di genitori degli alunni encomiabili. Viva soddisfazione per questa iniziativa, che si ripete da tre anni, il commentato reiterato da chi ha preso la parola, sottolineando pure l’importanza dell’unione di due organismi importanti di Fabriano, collegati nel compiere un gesto solidale in ambito formativo. “Le borse di studio costituiscono il giusto riconoscimento” è stato detto “al loro impegno scolastico, con l’invito, ora, nel continuare questo cammino educativo che sarà il patrimonio più rilevante per il loro futuro di adulti”. Complimenti agli allievi e ai genitori, così come i ringraziamenti al Rotary e alla Fondazione Carifac, sono arrivati dai dirigenti scolastici che hanno premiato, insieme alle autorità, gli studenti, individuati prima di tutto in base ai voti conseguiti, ma anche in funzione del reddito familiare. “Oggi questi ragazzi – ha detto la Ruggeri - ci guardano con Per i presepi artigianali pronto il Gonfalone Il presepe artigianale è la rappresentazione più suggestiva, che ogni persona può realizzare, per portare la lieta novella del Vangelo, nella famiglia. E’ un messaggio semplice e immediato che rievoca la nascita di Gesù, un bambino povero e indifeso vicino a persone semplici e umili come i contadini e pastori che comprendono subito che quel Bimbo porta un grande dono: la gioia, la luce che riscalda e illumina la vita dell’uomo e di tutte le creature. Secondo la tradizione, il presepio fu ideato da San Francesco d’Assisi, la vigilia del Natale del 1223 nel borgo di umili contadini a Greccio (Rieti), al ritorno dalla Terra Santa dove aveva testimoniato la fede davanti al sultano e dopo aver visitato come pellegrino i luoghi della cristianità, desiderò rappresentare la nascita di Gesù. La mostra dei presepi artigianali, come negli anni precedenti, verrà allestita presso il magnifico Oratorio del Gonfalone di Fabriano, da sabato 5 dicembre al 17 gennaio. Le opere si devono consegnare dal 30 novembre in poi. Anche per questa edizione si invitano tutti coloro che hanno creatività e manualità a realizzare una natività, con qualsiasi tecnica e materiale, dalle dimensioni di 50x40 senza vincoli per l’altezza. L’opera verrà illuminata da un impianto a luce fredda. Per questa edizione è prevista la partecipazioni di artisti/artigiani del presepe provenienti anche da fuori regione. La sala espositiva del Gonfalone potrà contenere oltre novanta opere. La nostra città ha tutte le caratteristiche per diventare una grande vetrina espositiva della Natività, grazie alle numerose iniziative che sono nate in questi ultimi anni. Nella precedente edizione è stato realizzato un meraviglioso calendario artistico, in circa novemila copie, dove sono state inserite trentaquattro foto di presepi realizzati nel nostro comprensorio. Grazie all’evento "Da Giotto a Gentile”, moltissimi turisti sono tornati a casa con il calendario, come ricordo della nostra città. Una pubblicità indiretta che potrà portare a Fabriano per le festività natalizie diversi visitatori. Per chi desidera partecipare, con una o più opere, alla quarta edizione dei presepi artigianali, può contattare il 339 5408075. rinnovata attenzione, poiché le loro capacità sono state giustamente premiate, stimolo forte nel proseguire con lo stesso impegno nel corso del loro periodo di studio. Nel programma della Fondazione si guarda e guarderà con particolare interesse alle tante esigenze dei nostri Istituti di Scuole Superiori, noi abbiamo destinato 28 borse di studio agli studenti più meritevoli delle prime classi di ogni Istituto Superiore di Fabriano con impegno di spesa di circa 10 mila euro. Il Rotary ha scelto di premiare, con ulteriori 7 borse, i ragazzi più bravi che hanno sostenuto la maturità e si iscriveranno ad un corso universitario”. Più che evidente dunque “l’alto valore riservato allo studio e all’impegno scolastico” è stato il messaggio espresso dall'esponente del Rotary che ha ricordato che “le nostre borse di studio, vanno in ricordo del nostro socio, professor Abramo Galassi, che sia nella veste di imprenditore, sia in quella di presidente della Fondazione Carifac, insieme alla sua famiglia ha sempre creduto nel rilievo da riservare all’istruzione, investimento a lungo termine per se stessi e la propria comunità, principio in cui si riconosce la nostra Associazione”. In definitiva, gli applausi riservati a questi ragazzi, la piena partecipazione delle loro famiglie, dei presidi e professori e la co-progettualità della Fondazione Carifac-Rotary Club di Fabriano hanno decretato l’affermazione del merito educativo e formativo che viene dalla scuola poi saggiamente riconosciuto dalla società. Tutti i nomi degli studenti Sara Baldoni (1° Liceo Linguistico), Lorenzo Petri (2° Linguistico), Chiara Campioni (3° Liceo delle Scienze Umane), Nicola Dell’Osso (4° Liceo Classico), Arianna Pelomoro (1° Itcg Morea), Giorgia Allegrezza (2° Morea), Alessia Gubinelli (3° Morea), Rocco Mario Ardone (4° Morea), Federico Orfei (1° Vivarelli), Fabiola Loia (2° Vivarelli), Eleonora Valentini (3° Vivarelli), Diego Paesani (4° Vivarelli), Christian Cingolani (Chimica Itis), Manuele Mencarelli (Meccanica Itis), Matteo Colonna (Chimica Itis), Cristian Schiaroli (Informatica Itis), Giulia Cenci (Moda Ipsia), Andrea Russo (Manutenzione e Assistenza Tecnica Ipsia), Claudia Petrelli (Moda Ipsia), Franci Pelivani (Manutenzione e Assistenza Tecnica Ipsia), Ruben Gagliardini (1° Liceo Ar tistico), Gessica Hima (2° Artistico), Camilla Poduti (3° Artistico), Jennifer Oshafi (4° Artistico), Diego Scuppa (1° Liceo Scientifico), Roberto Amarie (2° Scientifico), Sheryl Bellagamba (3° Scientifico), Lorenzo Farinelli (4° Scientifico), Arianna Lazzari (5° Liceo Artistico), Luca Balducci (5° Vivarelli), Mario Esposito (5° Morea), Martina Cofani (5° Itis), Martina Mancinelli (5° Ipsia), Omar Cairo (5° Scientifico), Nahid Aliyari (5° Classico). BREVI DA FABRIANO ~ FURTO NELL’ALTRO AUTOGRILL Rocchetta, S. S. 76, notte 2-3 novembre. Furto nell’autogrill situato di fronte - e a 30 metri - a quello devastato e depredato 4 giorni prima e usata la stessa tecnica: abbattimento in gran parte di una parete laterale e sottrazione di sigarette, soldi, liquori, Gratta e Vinci per un totale di quasi 20.000 euro; non c'erano le macchine per giochi d’azzardo. Gli ignoti ladri avevano fatto un buco di metri 1x1,7. C’era l’allarme, ma non ha funzionato. Questo è il terzo furto in sei anni nel locale. Indagini dei Carabinieri. ~ AVVELENATI 20 GATTI Valleremita, giorni fa. Avvelenati venti gatti di varie famiglie del luogo, forse tramite polpette o altro cibo. Indagini delle Forze dell’Ordine. ~ INCENDIO IN GARAGE E IN VEICOLI Via IV Novembre, 1 novembre, ore 19.30. Garage a fuoco per un probabile corto circuito nell’Alfa 156 lì parcheggiata. Dal garage, il fumo arriva nella soprastante abitazione dei proprietari che chiamano i VdF, i quali, indossando maschere ed indumenti adatti, spengono ed arieggiano i locali. Danneggiati anche due motorini, un motocarro Ape ed annerimento anche di varie stanze. ~ RAGAZZA 20ENNE INVESTITA Viale Martiri della Libertà, 3 novembre. Una ragazza 20enne dell’Ecuador, da anni residente qui, viene investita mentre attraversa presso la Cartoleria - sulle strisce ed a piedi - da un’autovettura guidata da una donna 40enne. La giovanissima, soccorsa dal personale medico, è stata medicata al Pronto Soccorso. Rilievi Polstrada. ~ SCONTRO TRA DUE AUTOVETTURE Via Dante, 4 novembre ore 15. Scontro tra un’auto Clio ed una Jeep che stavano procedendo nella stessa direzione e soccorso e medicazioni ai conducenti da parte del personale medico del 118. Rilievi della Polizia Municipale. ~ CANTINA A FUOCO San Giovanni, 3 novembre ore 22. Probabilmente per un corto circuito nel vecchio impianto elettrico, prendono fuoco attrezzi ed indumenti nella cantina di una abitazione, ed i proprietari, mentre chiamano i VdF, cominciano l’opera di spegnimento. Quindi i “controllori del fuoco” portano a termine il lavoro, arieggiano il locale, mettono in sicurezza il palazzo. Con l’impianto elettrico i danni sono l’annerimento di pareti ed altre cose da verificare. ~ APPARTAMENTI: FUOCO SOTTO, FUMO SOPRA Piazzale Rosselli, 2 novembre ore 18. Si incendia la canna fumaria in un appartamento situato al 4° piano ed il fumo invade tutto il piano superiore. Il proprietario spegne la canna fumaria ed i VdF, lavorando circa un’ora, arieggiano e mettono in sicurezza i due appartamenti. ~ CORRENTE ELETTRICA OK NEI LOCALI DELLE FRAZIONI Fabriano, 7 novembre. Riattivata l’energia elettrica in otto locali comunali - adibiti ad ambulatori medici, centri di ritrovo - e situati nelle frazioni, ai quali giorni prima era stata tolta. ~ CONDANNATO A 6 MESI IN 1° GRADO Fabriano. Un fabrianese 40enne al quale anni fa in casa, venne trovato in casa un cd contenente un migliaio di minori nudi, è stato condannato in 1° grado, a 6 mesi di reclusione, 1.600 euro di multa. La pena è sospesa. Il tutto fu scoperto dalle Forze dell’Ordine durante operazioni anti pedo-pornografia. ~ CACCIATORE, FERISCE CACCIATORE San Giovanni, 7 novembre. In zona Vallacera e sopra il santuario Madonna della Grotta, un 56enne di Monsano viene colpito, fortuitamente durante una battuta di caccia al cinghiale, da una fucilata sparata da un suo collega cacciatore di Chiaravalle. Soccorso dai compagni, dal personale medico del 118 e dall’eliambulanza, viene ricoverato all’ospedale di Torrette dove gli estraggono la pallottola. L’uomo è in prognosi riservata; il feritore sotto choc è stato ricoverato in osservazione al Pronto Soccorso. Indagini dei Carabinieri. Sandro Tiberi 10 fabriano.indd 2 11/11/15 11.11 11 >FABRIANO< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Subito un'assemblea Il Comitato del Giano mostra pubblica perplessità e fa una proposta G ià un anno fa a collassare era stato un tratto della vecchia copertura in cemento, ora ancora un crollo in centro, all’interno del cantiere lungo il fiume Giano. Dopo quanto accaduto in via Ramelli la scorsa settimana, interviene il Comitato alla Scoperta del Giano: “Oltre ai rischi per la pubblica incolumità, quanto avvenuto apre più di un interrogativo sul corretto svolgimento dei lavori, ma non è l’unica situazione anomala che va approfondita, si viene infatti a sapere che sarebbero stati realizzati nei giorni scorsi degli interventi non previsti nel progetto esecutivo e senza che sia stata approvata alcuna variante con il pericolo di condizionare in modo rilevante il futuro svolgimento dei lavori”. Infatti dopo circa tre anni dalla petizione firmata da mille fabrianesi e dopo un anno e mezzo dall’inizio dei lavori, non è ancora stato approvato nessun atto ufficiale che definisca come si intende procedere sia circa la scopertura e valorizzazione del tratto urbano sia sugli effettivi tracciati dei collettamenti. Dal Comitato aggiungono: “E’ necessario che venga indetta in tempi rapidi In via Ramelli lavori incessanti un’assemblea pubblica: date le circostanze il minimo che l’amministrazione e i responsabili dell’ufficio tec- nico possono fare è riferire alla città cosa sta accadendo e quali sono gli sviluppi previsti”. Proseguono in questi giorni i lavori di recupero partiti venerdì scorso e curati dalla stessa ditta che sta lavorando lungo il Giano, per mettere in sicurezza la voragine di via Ramelli. In una nota il sindaco Sagramola ha confermato che si sta cercando di velocizzare il ritorno alla normalità del tratto stradale coinvolto dall’apertura della voragine avvenuta nei giorni scorsi. Entro la prossima settimana i lavori saranno completati, ripristinando la circolazione, messa in tilt da questa inaspettata variante. Bloccato ancora l’accesso da via Cialdini (e da piazza Garibaldi e del Corso della Repubblica) e per questo resteranno valide le modifiche alla circolazione: da via Cialdini si potrà accedere lungo via Madonna delle Grazie per poi accedere nella parte aperta di via Ramelli, sempre da via Cialdini si potrà accedere lungo via le Conce per poi proseguire lungo i cantieri del Giano fino ad arrivare nella parte percorribile di via Ramelli. Salute e bellezza al naturale: parliamone insieme Chi si trucca… si strucca! SCIENZA E NATURA I prodotti 1896 li trovi a Fabriano presso: FARMACIA GIUSEPPUCCI Piazzale Matteotti 20 1896 SCIENZA E NATURA Corso Repubblica 33/A 11 fabriano.indd 2 Struccarsi e detergere il viso ogni sera prima di andare a letto è un vero e proprio trattamento di bellezza da eseguire tutti i giorni e a cui non dovremmo mai rinunciare! Il motivo? I residui di trucco e le impurità che restano sul nostro viso, possono seriamente rovinare la pelle e accrescere l’azione deleteria di agenti inquinanti che vi si depositano nel corso della giornata. Inoltre, i residui accumulati influiscono sulla produzione di sebo, ostruendo i pori e impedendo la traspirazione cutanea. Per una detersione perfetta e una pelle fresca e luminosa dovremmo dedicare a questa fase almeno una decina di minuti ogni sera e bandire dalla nostra cosmesi prodotti aggressivi e di scarsa qualità, che potrebbero seccare o irritare la cute e renderla reattiva. Struccare gli occhi è certamente il passaggio più “critico”, perché generalmente sono molto truccati ma anche molto delicati. Utilizziamo quindi dei dischetti di cotone e dei cotton fioc, intrisi di un prodotto specifico: è importantissimo, infatti, che la soluzione sia appositamente formulata per occhi, poiché altri tipi di detergenti o struccanti generici potrebbero comportare fastidiose irritazioni. I movimenti per la pulizia delle ciglia devono poi andare dall’alto verso il basso ed essere molto delicati, onde evitare di spezzarle e danneggiarle. Per un trucco molto marcato la soluzione migliore è uno struccante bifasico, da agitare prima dell’uso: la composizione mista acquosa e oleosa è infatti in grado di sciogliere e rimuovere anche il make up più ostinato, come il mascara waterproof o l’eyeliner. Una volta puliti gli occhi, possiamo procedere con il viso: anche in questo caso, ovviamente, è fondamentale scegliere un prodotto adatto al proprio tipo di pelle. Se avete la pelle tendenzialmente secca, dovrete prediligere struccanti delicati, lattescenti, cremosi o oleosi. Se invece combattete ogni giorno con la pelle grassa, meglio evitare i prodotti più ricchi e utilizzare specifiche formulazioni in gel, lozioni o peeling delicati, che favoriscono il giusto funzionamento delle ghiandole sebacee. Una buona soluzione per le pelli normali e sensibili, sono poi le acque micellari, arricchite in tensioattivi che rimuovono efficacemente le particelle di sporco. Il latte detergente e le acque struccanti vanno utilizzati con l’aiuto di dischetti di cotone, mentre le soluzioni in gel a risciacquo possono essere applicate direttamente con le mani o con una spugnetta sul viso inumidito, evitando sempre accuratamente la zona del contorno occhi. Qualsiasi sia la vostra scelta, è bene che a chiudere la detersione sia l’utilizzo di un tonico: ultimo tocco per pulire in profondità e rimuovere qualsiasi residuo dannoso di trucco, detergente o calcare, restringere i pori e affinare la grana della pelle donandole un aspetto fresco e luminoso. Infine, non dimentichiamo le salviette struccanti già pronte, che ci salvano quando siamo in viaggio o quando non abbiamo proprio le forze per fare una pulizia accurata. Sceglietene di qualità e adatte al vostro tipo di pelle (normale, secca, grassa o sensibile) e utilizzatele al bisogno: sono molto utili ma non possono sempre sostituire la nostra routine di bellezza serale! Giovanna Giuseppucci Farmacista e formulatrice della Linea Cosmetica 1896 Scienza e Natura Hai domande, curiosità, o vuoi semplicemente il consiglio di un’esperta? Chiedilo a Giovanna! Scrivile all’indirizzo [email protected] L’Iperico: toccasana per la pelle e per la mente L’Iperico (Hypericum perforatum), è una pianta officinale tra le più ricche di principi attivi, i cui effetti benefici sono noti fin dall’antichità. Utilizzato anche dai primi cristiani e dall’Ordine di San Giovanni per cicatrizzare le ferite durante le battaglie, è conosciuto anche col nome di “sciacciadiavoli” o come, appunto, “Erba di San Giovanni”. Nella cura della pelle, l’olio di Iperico è un vero trattamento di salute e bellezza, che possiamo ascrivere tra i migliori antirughe e antietà esistenti in natura, utile soprattutto in caso di pelli secche e arrossate. Protegge l’epidermide grazie alle proprietà emollienti, conferendogli una rapida sensazione di benessere e un aspetto più levigato e compatto: sarà sufficiente applicarlo ogni sera su viso e collo per poter constatare i primi risultati già dopo 10 giorni! L’olio di Iperico è usato con successo anche in caso di dolori articolari, macchie cutaneee, psoriasi, secchezza del viso e del corpo, piaghe da decubito, smagliature, cicatrici, segni provocati dall’acne, mani screpolate, emorroidi, punture di insetti, ulcerazioni del glande maschile, reumatismi, scottature e ustioni, in cui risulta particolarmente utile perché stimola la rigenerazione cellulare. L’estratto totale di “scacciadiavoli”, titolato in particolari flavonoidi come l’ipericina, ha inoltre efficacia riconosciuta contro lievi forme di depressione: è infatti in grado di impedire la ricaptazione dei neuro¬trasmettitori come la dopamina, la serotonina e la noradrenalina, agendo come alcuni farmaci antidepressivi ma senza gli effetti collaterali annessi. Altre proprietà attribuibili all’Iperico sono infine quelle di calmante nell´enuresi notturna, nei cambiamenti umorali durante il periodo menopausa, nella depressione stagionale e nei periodi di esaurimento nervoso: con un’assunzione costante, la sua azione tonica può consolidare la nostra reattività sensoria e riequilibrare il tono dell´umore, ridandoci vigore e serenità! Claudia Girolamini Dottoressa in Tecniche Erboristiche, formulatrice delle Tisane 1896. Hai domande, curiosità, o vuoi semplicemente il consiglio di un’esperta? Chiedilo a Claudia! Scrivile all’indirizzo [email protected] 11/11/15 11.13 12 >SPAZIO LAVORO< Canapa, filiera della creatività SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ ESTETISTA CERCASI A FABRIANO Centro estetico di Fabriano cerca estetista diplomata, da inserire nel proprio organico. Si richiede: minimo di esperienza; età tra i 25 e i 35 anni; automunita. Per informazioni e candidature: [email protected], tel.: 0732.4138, cell.: 328.4275244. La nuova proposta della fabrianese Melania Tozzi I di PAOLA ROTOLO n un mondo fatto di omologazione passiva e lamentele, è sempre con grande stupore che ci si imbatte in nicchie di individualismo attivo, di creatività, passione, positività: ne è un esempio calzante la concittadina Melania Tozzi che abbiamo avuto il piacere di intervistare per scoprire il suo affascinante mondo di canapa. Cosa l’ha portata a fare quello che fa oggi? Come ogni artista sono sempre stata molto curiosa, attratta da cose nuove e pronta a scoprirle per poi sperimentarle da autodidatta. Capacità che è stata per tanto tempo il mio principale maniglione antipanico per fuggire da staticità e monotonia. Nella vita ho avuto diverse esperienze lavorative in uffici, negozi e ristoranti, ma dopo i trent’anni, di fronte alla perdita del lavoro, la mia vena artistica è esplosa come un vulcano che riposava da anni prendendo il sopravvento: ho sperimentato molteplici forme d’arte, tra cui la pittura con il caffè, accostata anche a materiali di riciclo. I miei lavori hanno catturato l’attenzione di un collettivo di artisti di Berlino, la “Art Pro Tacheles”, a cui mi sono unita nel 2013. Come è nata questa passione per la canapa? Volevo specializzarmi in un mestiere medievale. Ho frequentato un corso di tessitura in Umbria presso il Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco per acquisire informazioni sulla meravigliosa pianta della canapa considerata “il maiale vegetale”, poiché di essa non si butta via nulla. Questa coltura stagionale era molto diffusa nelle nostre campagne fino al secondo dopoguerra ed in quasi tutte le case vi erano attrezzi per lavorarla. Dal punto di vista tecnico la carta di canapa non necessita di sbiancanti chimici. E’ già bianca Anche quest’anno la Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (Istocarta) di Fabriano ha deciso di partecipare alla Settimana della Cultura d’Impresa - evento nazionale molto atteso arrivato alla XIV edizione, promosso da Confindustria e Museimpresa (Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa), che si svolgerà in tutta Italia nel mese di novembre - con l’iniziativa Un video di carta: luoghi, volti e produzione della cartiera fabrianese degli anni ‘50. Dopo il grande successo ottenuto nella scorsa edizione con L’Archivio delle Cartiere Miliani Fabriano. La Storia di una dinastia nell’Universo Carta, evento promosso da Istocarta - che ha visto l’apertura straordinaria dell’Archivio delle Cartiere Miliani Fabriano al pubblico, numerosissimo - dal 10 al 20 novembre sarà possibile, 12 spazio lavoro.indd 2 di suo, considerata la bassa percentuale di lignina, ed ecco perché non ingiallisce nel tempo. Ciò riduce l’inquinamento ambientale derivato dai componenti chimici utilizzati nel processo tradizionale di carta da alberi. Dal punto di vista qualitativo occorre dire che la carta di canapa presenta un vantaggio anche a livello di resistenza dovuto alle sue fibre. Come le è venuta questa idea di iniziare un’attività tutta sua? Vista la mia provenienza, il Museo della Canapa mi incaricò di informarmi su dove fosse possibile acquistare carta di canapa e le mie ricerche diventavano via via sempre più interessanti. La carta di canapa è molto difficile da reperire. A quel punto ho pensato: e se la facessi io? Così ho frequentato un master sulla carta all’UniFabriano, e dopo aver raccolto molteplici informazioni tecniche sia sulla fibra che sul procedimento produttivo, ho provato ad ottenere un impasto con degli attrezzi casalinghi: un pentolone, un frullatore ed una bacinella per realizzare cinque fogli di carta con l’aiuto di alcuni panni spugna, un piccolo telaio in legno, libri per pressare ed uno stendino. I fogli risultanti erano belli alla vista e al tatto, anche se la disposizione delle fibre era piuttosto irregolare. D’al- tronde la fibra di canapa è molto più lunga. I miei occhi hanno riconosciuto in quei fogli un prodotto pregiato e polifunzionale. Così ho iniziato a pensare a come poterlo proporre agli altri trasformando il tutto in un’ attività. Potrebbe svelarci qualche dettaglio del processo produttivo? La carta si può ottenere da diversi tipi di fibra della canapa: dal tiglio, che è la parte più esterna e morbida del gambo o dal canapulo, che ne è l’interno e che ha una consistenza più legnosa. Ho trovato delle difficoltà nel raffinare certi tipi di fibra di canapa con i macchinari tradizionali. La fibra della canapa è molto più resistente rispetto a quella da albero. Questo le conferisce sì il vantaggio di essere più duratura negli anni, ma provoca un allungamento nei tempi di produzione, poiché la raffinatura e la formazione del foglio vanno fatte con delle diverse attenzioni. A tale scopo ho fatto costruire un macchinario per migliorare la qualità della raffinazione della fibra. Dove reperisce la materia prima? Preferisco collaborare con i “canapari” locali per valorizzare l’ideologia del km 0 e dare il mio piccolo contributo allo sviluppo dell’economia locale. Attualmente non è facile reperire la fibra di canapa in Italia, perché la sua lavo- razione destinata al settore cartario e tessile è andata in disuso. Il mio è il primo laboratorio artigianale di carta di canapa, l’unico che lavora manualmente la fibra. Gli oggetti che propone sono i più svariati. Ce li descrive? La principale produzione è destinata ai fogli e poi spazio dalle agende a tesi complete di rilegatura con tessuto di canapa, inviti e oggettistica per matrimoni e occasioni particolari, ma ricevo le più svariate richieste da artisti, designer, artigiani e piccole tipografie. Mi piace ricevere nuove idee e proposte, lavorare creando supporti che poi potranno essere plasmati nei più svariati modi. Da cosa prende ispirazione? Ogni cosa può essere occasione di spunto: sono una sensibile osservatrice e tutto ciò che mi crea un’emozione innesca un flusso energetico che trasformo in materia. Amo passeggiare nei boschi poiché ogni volta scopro delle vere e proprie opere d’arte naturali. Madre natura è allo stesso tempo arte e artista. Questa attività ha avuto i riscontri che sperava? Diciamo che non mi aspettavo un così grande successo in così breve tempo. D’altronde il mio prodotto è completamente naturale e biodegradabile, quindi viene apprezzato dalle realtà sensibili all’ambiente ed in più vanta un vasto campo di applicazione. E’ anche per questo che il mondo della canapa è in forte espansione. Basti considerare che la parola canapa è fra le più cliccate nelle ricerche on line. Guardando al futuro, c’è qualcosa che ha in mente e che desidera riuscire a realizzare? Viviamo in un territorio ricchissimo di storia, tradizioni e paesaggi meravigliosi, ma non lo stiamo sfruttando al meglio perché non sappiamo valorizzarlo. Ecco, io vorrei tornare alle origini e ricreare la filiera della canapa nella nostra zona per offrire nuovi posti di lavo- L'archivio Miliani in scena con la cultura d'impresa ancora una volta, ammirare questo tesoro dell’Universo Carta, cuore della storia della carta Nazionale ed Internazionale dal XVIII secolo e primo Archivio d’Impresa in Italia riconosciuto “di notevole interesse storico” il 20 luglio 1964. La novità di questa XIV edizione è “L’impresa va in scena”, una iniziativa a carattere nazionale che consentirà di diffondere i valori della cultura imprenditoriale italiana attraverso letture e racconti recitati, realizzati in collaborazione con prestigiosi teatri, ma anche, come nel caso di Istocarta, un salto indietro nel tempo, tra carta, cartiere e cartai della Fabriano degli anni ’50, con l’apertura dell’Archivio che farà da sfondo alla proiezione di un video inedito custodito da anni nel prezioso “Fondo fototeca/videoteca” e recentemente digitalizzato, su richiesta di Istocarta, dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea con a u t o r i z z a z i o n e d e l l a V i d e a s . r. l . c h e n e detiene i diritti, e ne ha gentilmente concesso la proiezione. Si tratta di uncortometraggio tratto da una pellicola del 1951, conservata nell’Archivio delle Cartiere: “Questi poveri stracci”, L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 regia di Ugo Fasano (1907 - 2002), musiche di Enzo Rossellini (1908 - 1982) compositore e critico musicale, autore di numerose musiche per il cinema (fratello del regista Roberto Rossellini) ed immagini di Gábor Pogány (1922 - 1999) ungherese nazionalizzato in Italia, direttore della fotografia a Cinecittà (Roma). Un cortometraggio girato all’interno delle Cartiere Miliani Fabriano del secondo dopoguerra. Come riportato, riguardo al cortometraggio, in un scheda/documento - del 13 novembre 1951 - della Presidenza del Consiglio dei Ministri: ~ APPRENDISTATO IN GERMANIA CON MOBILPRO 2016 Eurocultura sta cercando giovani interessati a vivere e formarsi in Germania. Con il programma MobiPro dell'ufficio di collocamento tedesco si impara la lingua tedesca e si acquisisce professionalità attraverso l'apprendistato in azienda a Berlino, Foresta Nera, Paderborn, Münster e Francoforte sull'Oder. Le posizioni aperte riguardano diverse figure professionali: esperto alberghiero - hotelfachkraft (Berlino), esperto di ristorazione - restaurantfachkraft (Berlino), panettiere, infermiere geriatrico - altenpfleger (Berlino), idraulico per riscaldamento e climatizzazione - anlagenmechaniker/ innen für sanitär-, heizungs- und klimatechnik (Paderborn), tecnico meccatronico di refrigerazione - mechatroniker kältetechnik (Paderborn), commerciale estero aussenhandelskaufman/frau (Berlino, Münster)…e tante altre. Requisiti per la partecipazione al programma: età compresa tra i 18 e i 27 anni, cittadinanza di un paese dell’Unione Europea, avere almeno un diploma di qualifica triennale, non aver già completato un contratto di apprendistato, non avere un diploma di laurea specialistica. Il programma prevede: corso di lingua gratuito di circa 500 ore a Vicenza tra gennaio/febbraio e maggio/giugno 2016, tirocinio retribuito di 6 settimane in giugno/ luglio 2016, apprendistato di 3-3,5 anni da agosto/settembre 2016. Per maggiori informazioni: www. ingermania.it > APPRENDISTATO Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: [email protected] - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/ cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. ro, formare delle figure professionali dall’agricoltura all’artigianato, ma ho bisogno di trovare la formula giusta. “Dall’implacabile lotta attraverso i secoli tra l’uomo e la macchina, questo cortometraggio ne descrive un aspetto poco conosciuto, quello della lavorazione della carta, mettendone in risalto i pregi indiscussi ed invidiabili della carta a mano, vanto dell’artigianato italiano nel mondo”. Così la storia della impresa cartaria fabrianese “va in scena”, tra i documenti datati dal 1782 (anno di fondazione della Cartiere Miliani), cimeli, strumenti per la fabbricazione della carta a mano e filigrane artistiche dei più famosi incisori in cera. L’iniziativa della Fondazione G. Fedrigoni Istocarta rientra nell’articolato calendario di eventi, attraverso il patrimonio culturale delle imprese distribuite, dal 10 al 20 novembre 2015, sull’intero territorio nazionale. Orari di apertura: da lunedì a venerdì 15 - 18; sabato e domenica 15 - 19. Ingresso libero. 11/11/15 11.16 13 >EVENTI< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 E' la scuola di Marco Il plesso di S.Maria intitolato al giovane scomparso nel '91 di DANIELE GATTUCCI S abato 14 novembre alle ore 10 si terrà la cerimonia di intitolazione della Scuola Primaria Statale di Santa Maria a Marco Mancini e nell’occasione sarà consegnata dalla Fondazione omonima l’annuale borsa di studio a due alunni meritevoli della 5° Elementare dell’anno scolastico 2014-2015. L’intestazione del plesso scolastico a questo ragazzo, prematuramente scomparso nel 1991 a causa di una neoplasia, è stata raggiunta dopo oltre un anno dalla presentazione dell’istanza da parte del presidente della Fondazione, Gianfranco Mancini, papà di Marco, che ha atteso l’approvazione delle delibere da parte del Consiglio dell’Istituto comprensivo Aldo Moro, della Giunta Municipale, della Prefettura e dell’Ufficio Scolastico Regionale. “Una breve vita impossibile da dimenticare” si legge nell’invito preparato per l’incontro del 14 novembre. Ancora più difficile, però, sarà obliare e omettere quanto la Fondazione Marco Mancini, fin dal febbraio del ’92, anno della sua costituzione da parte della famiglia, amici, parenti, il parroco don Alfredo Zuccatosta e la maestra Valeria Cofani, ha donato all’Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale “Profili” e più in generale a beneficio dell’Ospedale e quindi di tutta la comunità. Dai quadri di carattere naif fiabesco della pittrice Giuseppina Lella, affissi sulle pareti del corridoio del reparto che portano una nota di colore e vivacità ai mobili colorati adatti all’ambiente pediatrico che arredano i locali della Medicheria e dell’Infermeria, oltre al carrello attrezzato per le emergenze a servizio del reparto stesso ma è davvero lungo l’elenco delle attenzioni che la Fondazione Mancini ha riservato alle necessità dell’Ospedale di Fabriano e il tutto si può riassumere con una cifra: l’investimento nella sanità locale di oltre 600.000 mila euro. Difficilissimo dimenticare Marco: nato a Matelica il 12 gennaio del 1981 e residente a Fabriano, nel quartiere di Santa Maria, cresce tra le cure amorevoli della famiglia, frequentando tre anni la Materna e un anno la scuola elementare a Santa Maria. “Grande passione per lo studio, voglia di imparare, carattere disponibile con tutti, lo hanno reso benvoluto dai compagni e dal personale docente e non”. Forte legame con la scuola “cresciuto negli anni – sono parole dei suoi genitori - anche quando, per un destino che nessuno poteva immaginare, si sono presentati i primi problemi di salute, all’inizio della quarta Elementare. Dopo varie visite, decidemmo di far fare una tac: esito, tumore cerebrale. Ci è crollato il mondo addosso. Immediatamente ricoverato in un centro specializzato a Verona, viene operato. Nonostante l’intervento, perfettamente riuscito, torniamo a casa con la consapevolezza di affrontare terapie indispensabili e comunque carichi di speranza. Inizialmente, viene inserito in un protocollo di chemioterapia al Salesi di Ancona e successivamente sottoposto a radioterapia all’Ospedale Regina Margherita di Torino. A settembre, anche se fisicamente debilitato, riesce soddisfatto a tornare in aula. Purtroppo, per un brevissimo periodo, perché il male si ripresenta e a quel punto le speranze di guarigione sono pressoché svanite. Lotta con tutte le sue forze, fino al 10 novembre, poi deve arrendersi. Desiderosi di onorare la morte di Marco, le persone che da anni si impegnano per la Fondazione hanno fortemente sperato che gli venisse intitolata la scuola che ha frequentato con amore. Oggi il traguardo è raggiunto, il ringraziamento sincero va a tutte le istituzioni ed autorità che hanno accolto positivamente la nostra richiesta”. Gruppo Micologico: i funghi domenicali Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, presso la propria sede sita in via Mamiani 43, stesso ingresso del locale gruppo Avis, si ritroverà lunedì 16 novembre alle ore 21 e tutti i successivi lunedì di novembre per discutere sul raccolto di fine settimana con esperti micologi allo scopo di conoscere nuove specie di funghi e altri amici con cui condividere gli stessi interessi. Tutti sono invitati a portare esemplari fungini e partecipare a detto appuntamento che rappresenta un’importante occasione di promozione e prevenzione della locale sicurezza tossicologica e, in special modo, quanti sono già possessori di tesserino per la raccolta. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazionecontattare David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 3483985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. I nostri bambini crescono bene con poche cose Venerdì 20 novembre dalle ore 21 alle 22.30 conversazione a tema tenuta dal pedagogista dott. Paolo Cingolani presso il centro per l’infanzia Fantaghirò sull’argomento “I nostri bambini crescono meglio se non hanno tutto, troppo e troppo presto”. L’ingresso libero, ma dietro prenotazione. Il primo ciclo di "VoltaPagina" Ritorna la Sinfonica, termina parlando di Giuseppe Berto spazio a Beethoven Gli organizzatori degli incontri culturali, presso l’Oratorio del Gonfalone, chiudono sabato 14 novembre alle ore 18 il primo ciclo della rassegna di scrittori che sono stati una voce alta nell’Italia del Novecento. Per questo appuntamento è stato invitato il prof. Alessandro Cartoni, scrittore di stimolanti racconti di vita quotidiana pubblicati in diverse antologie dove ha vinto alcuni premi, il suo più noto lavoro editoriale è il libro, in parte autobiografico, “Io sono la nemesi”, Editore Perrone. Il curatore degli incontri di “VoltaPagina”, Paolo Gionchetti ringrazia pubblicamente i relatori che hanno presenziato i sette appuntamenti, coinvolgendo con la loro professionalità i partecipanti, catturando la loro attenzione alla riscoperta di scrittori che sono stati eccellenti pensatori e filosofi della cultura italiana. Alessandro Cartoni illustrerà ed analizzerà la figura di Giuseppe Berto (1914-1978), autore di molti romanzi come “Il cielo è rosso” che nel 1948 vinse il Premio Firenze per la letteratura, assegnato da una giuria di alto livello di cui faceva parte anche Eugenio Montale. Questo scrittore, oggi, può essere annoverato nella folta schiera degli scrittori dimenticati o volutamente rimossi dalla cultura ufficiale, perché in pochi conoscono l’opera di Giuseppe Berto, che comprende una vasta produzione letteraria e cinematografica di alto livello. L’attività di “VoltaPagina” si concluderà nel mese di dicembre. Sandro Tiberi Tra cinema e immigrazione Venerdì 13 novembre per l’appuntamento “Cinema e immigrazione” è prevista alle ore 20.30 presso la biblioteca multimediale di Fabriano una serata propedeutica alla Giornata internazionale contro la violenza sulla donna del 25 novembre con un film inerente la tematica: la storia di una madre che fugge dalla guerra in cerca di un rifugio per sé e per il suo bambino. La guida alla visione del film sarà a cura di Cesare Ramazzotti. Interverrà sul tema “immigrazione” Chiara Rossi, coordinatrice del progetto Sprar “Ancona Provincia d’asilo” ampliamento di Fabriano. 13 eventi.indd 2 Venerdì 20 novembre, alle ore 21.15, al Teatro Gentile riparte la stagione sinfonica all’insegna del pianoforte. Ma se ci si era lasciati con l’integrale dei lavori con orchestra di Rachmaninov e la sua lussureggiante scrittura strumentale, questa volta il ciclo, suddiviso in due appuntamenti, riguarda niente po’ po’ di meno che i cinque concerti di Beethoven. Anche in questa occasione il direttore della Filarmonica Marchigiana sarà Federico Mondelci (foto), grande sassofonista e particolarmente a suo agio quando si tratta di far dialogare orchestra e solista. Sempre proseguendo nell’esercizio dialettico delle analogie e delle differenze, se nel caso di Rachmaninov i pianisti erano tutti uomini non italiani, per i concerti di Beethoven ci saranno invece tutte giovani ed affermate concertiste connazionali. Si tratta, per questa occasione, di Leonora Armellini e Gloria Campaner le quali eseguiranno, rispettivamente, l’una il 2° e il 4° concerto e l’altra il 5°, meglio noto come “Imperatore”. Quasi a voler complicare le già poco lineari cronologie compositive di tanti musicisti, c’è da dire che il concerto n. 2 in si bemolle maggiore op.19 è stato in realtà concepito precedentemente (1794) al n.1 op.15 (1798) ma poi pubblicato successivamente allo stesso (1801). Ci troviamo di fronte, col 2°, ad un lavoro tipico del periodo giovanile di Beethoven il quale, in una lettera all’editore Breitkopf & Härtel di Lipsia, lo definisce “uno dei miei primi concerti che, ovviamente, non è una delle mie migliori composizioni”. Caratteristiche salienti sono uno spiccato virtuosismo fatto di rapide e brillanti figurazioni ed un assetto sostanzialmente coincidente col modello del concerto del periodo classico, con un evidente debito allo stile haydniano. Il concerto n. 4 il sol maggiore op.58 (1806), invece, rappresenta un effettivo salto in avanti – rispetto ai primi tre - quanto a concezione formale e scrittura pianistica, molto più costruita sull’accordalità. Non c’è la tradizionale esposizione orchestrale dei temi – tipica della forma sonata classica – ma è subito il pianoforte ad entrare in gioco e a dettare l’agenda sonora secondo una prospettiva di diffusa serenità, con la significativa sospensione espressiva costituita dalle concentrazioni frastiche del secondo movimento “Andante con moto”. Con il n. 5 in mi bemolle maggiore op.73 (1809), associato successivamente all’epiteto “Imperatore”, Beethoven chiude l’esperienza del concerto per pianoforte e lo fa nella maniera più magniloquente e definitiva. La permanente tensione fra il solo e il tutti del primo movimento, la soavità melodica dell’ “Adagio un poco mosso” e la baldanza del rondò finale costituiscono un blocco strutturalmente coeso che emana fasci di luminosità timbrica e senso di grandiosità. Emilio Procaccini 11/11/15 11.18 14 L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 >CULTURA "Città di Fabriano": pronte le terne dei finalisti e il riconoscimento premio speciale alla carriera Luca Carboni, amico della poesia U di GIGLIOLA MARINELLI n evento molto atteso per sabato 12 dicembre con l’VIII° edizione del Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano” indetto dalla Fondazione Carifac e dal presidente Marco Ottaviani, con il patrocinio del Comune di Fabriano ed il contributo dell’associazione “La Città del Libro”. Importante il ruolo dello staff comunicazione scelto dal direttore del premio, il giornalista e scrittore Alessandro Moscè, che nella visione sinergica del premio ha voluto accanto a sé l’emittente radiofonica Radio Gold Fabriano quale media partner ufficiale dell’evento e il conduttore di Rai Uno Paolo Notari. Come ogni anno il premio si avvale di una giuria popolare di 30 persone che leggono i libri degli autori finalisti e votano il vincitore unico. Quest’anno i finalisti della sezione Poesia sono: Eliza Macadan con Anestesia delle nevi (La Vita Felice, Milano 2015); Giancarlo Pontiggia con Origini (Interlinea, Novara 2015) e Giancarlo Sissa con Autoritratto (Ancona, peQuod 2015). Giuseppe Prezzolini (nella foto) è stato al centro dell’iniziativa “VoltaPagina” di sabato 24 ottobre. Un’analisi dettagliata di Gian Pietro Simonetti ha permesso, ad un pubblico molto numeroso, di approfondire una pietra miliare del ‘900 italiano. Di primo acchito lo si ricorda per i suoi molteplici rapporti con alcune delle riviste più note e autorevoli del '900, grazie alle quali riuscì a diffondere idee e notizie relative ad ogni campo della cultura. Scrittore ed editore dal forte spirito critico partecipò con grande fermento al dibattito culturale del primo novecento. Fu animatore indiscusso della rivista “Leonardo” fondata nel 1903 dal suo amico Giovanni Papini. Si firmava con lo pseudonimo di Giuliano il Sofista e insieme all’amico scelse i collaboratori del periodico, sulla base di rapporti intellettuali o di amicizia; alcuni di questi furono Emilio Cecchi, Giuseppe Antonio Borghese, Ardengo Soffici, Mario Calderoni e Giovanni Vailati. Con Papini definì anche la storia della rivista in tre fasi: la prima di stretto rapporto con letterati e artisti, una seconda di vicinanza 14 cultura.indd 2 Per la Narrativa il vincitore unico è Paolo Lagazzi con Light stone (Passigli, Firenze 2015). In otto anni il premio ha donato alla città all’incirca 2.000 libri contribuendo moltissimo all’incremento della lettura tra i giovani studenti delle scuole fabrianesi. Membri della giuria popolare sono ragazzi, adulti, pensionati. La giuria tecnica è composta da Alessandro Moscè (direttore del premio); Alberto Bertoni (docente universitario di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea a Bologna); Giulia Massini (scrittrice) e Umberto Piersanti (presidente della giuria, poeta e docente universitario di Sociologia della letteratura a Urbino). Il premio alla carriera, quest’anno, è un riconoscimento speciale ad un amico della poesia: il cantautore bolognese Luca Carboni, da mesi in testa alle classifiche di gradimento con il suo ultimo disco Pop up, presente in altissima rotazione nei palinsesti di tutte le radio nazionali e locali. Il nuovo lavoro di Carboni è stato in parte ispirato dalla poetessa polacca, Premio Nobel, Wislawa Szymborska. In passato ha citato nei testi delle canzoni versi di Neruda e Prévert. A Bologna ha conosciuto Roberto Roversi, poeta di primo piano che collaborò a lungo con Lucio Dalla. Grande attesa per Luca Carboni, le cui comparse in televisione degli ultimi tempi hanno accresciuto la notorietà del personaggio con in particolare con il singolo Luca lo stesso sta ottenendo un riscontro enorme di pubblico. Ha dichiarato Luca Carboni: “Sono molto contento di questo premio e verrò a dire che mi considero un figlio del mio tempo. L’ultimo lavoro è anche un omaggio alla poesia che ho sempre letto con attenzione. Credo alla naturalezza della scrittura e della musica. Le tracce, nei miei brani, hanno assunto un loro percorso coerente che oggi mi riportano agli inizi, agli splendidi anni Ottanta in cui ho incominciato la mia carriera di cantautore. Attraverso il sentimento racconto storie, proprio come fanno i poeti”. Altri premi alla carriera del “Città di Fabriano”, nel corso degli anni, sono andati ad Alberto Bevilacqua, Dacia Maraini, Vincenzo Cerami, Francesco Guccini e Mogol. La cerimonia del premio avrà luogo sabato 12 dicembre presso la Biblioteca Multimediale alle 17.30 con ingresso aperto a tutta la cittadinanza. Il fermento culturale di Prezzolini Nell'iniziativa "VoltaPagina" il pensiero rivoluzionario dello scrittore con logici, matematici e filosofi, una terza con gli occultisti. In tutte e tre le fasi comunque il gruppo degli intellettuali della rivista si poneva come avanguardia, come “partito intellettuale”, come un’elite culturale e politica che in nome di un forte attivismo e militantismo ambiva al risveglio della borghesia italiana. L’ideologia di fondo era nazionalista in contrasto con il pensiero democratico-liberale e socialista, ma l’aspetto di gran lunga più interessante di “Leonardo” era legato alla fase pragmatista e all’introduzione in Italia delle nuove filosofie di Peirce e James. Importante dire che questa rivista apportò alcuni caratteri di novità che furono poi tipici di tutte le avanguardie novecentesche, come la tendenza al gruppo e al movimento, al manifesto e alla dichiarazione program- matica, e all’idea del giornale come strumento pubblicistico e organizzativo, veicolo principale per l’agitazione delle idee. L’impegno intellettuale degli animatori di “Leonardo” si orientava nel senso della missione nazionale, del trionfo del definitivo “regno dello spirito”, dell’importanza delle élites e delle minoranze aristocratiche, individualistiche e dominatrici. La storia della rivista si concluse improvvisamente nell’agosto del 1907, forse a causa di una certa stanchezza dovuta al costante sforzo di rispondere alle aspettative del pubblico, o forse per la perdita di fiducia nella capacità di incidere sulla realtà e di risvegliare gli animi. L’epilogo di “Leonardo”, non placò l’entusiasmo che aveva animato i padri fondatori, tanto che nel dicembre del 1908 uscirà il primo numero di “La Voce”. A differenza della periodicità altalenante del Leonardo, la nuova esperienza editoriale avrà regolare cadenza settimanale cosa che permetterà loro di intrattenere con i lettori un dialogo più continuativo rispetto a quanto facevano in precedenza. Nel movimento vociano Prezzolini rappre- sentò l'elemento coesivo e direttivo delle varie tendenze che vi confluivano e si dimostrò, anche in tale contesto, critico intelligente e scrupoloso organizzatore culturale. Dal 1903 al 1906 collaborò con la rivista “Il regno” di stampo nazionalista e nel 1904 scrisse la prefazionemanifesto della nuova rivista “Hermes” di Enrico Corradini dalla quale emergono fortemente un certo paganesimo e dannunzianesimo. Allo scoppio della guerra Prezzolini si arruolò volontario come istruttore delle truppe e dopo la disfatta di Caporetto chiese di andare al fronte schierandosi in prima linea sul monte Grappa e sul Piave. Nel settembre del 1922 scrisse una lettera pubblicata su La Rivoluzione liberale, ipotizzando una Società degli Apoti, cioè di individui liberi, che non se la danno a bere, che si sottraggono al “tumulto delle forze in gioco per chiarire le idee, per far risaltare i valori, per salvare sopra le lotte, un patrimonio ideale, perché possa tornare a dare frutti nei tempi futuri”. Da questa lettera scaturì un dibattito che coinvolse anche Piero Gobetti, direttore della rivista e don Luigi Sturzo. Collaborò dal dicembre del 1945 anche con il quotidiano romano “Il Tempo” e nel 1950 fu uno dei primi collaboratori del nuovo periodico “Il Borghese” di Leo Longanesi. Nel 1955 dopo 25 anni di permanenza negli Stati Uniti tornò in Italia e iniziò la collaborazione con “La Nazione” e “Il Resto del Carlino”. Possiamo dunque affermare che il percorso intellettuale di Prezzolini attraversò tutto il Novecento, artefice di un pensiero rivoluzionario è stato definito un modello di nomadismo ideologico in una costante mobilità di posizioni tra spregiudicatezza e radicalismo. Freelance della cultura italiana si impegnò assiduamente e con instancabile volontà per il rinnovamento di essa, producendo ideeforza capaci di determinare la realtà. Chiara Tiberi 11/11/15 11.21 15 L'Azione 14 novembre 2015 AnteprimA Il corsaro non ha eredi Pasolini e la sua originalità Zig zaG Fontanella e la notte adolescente ClessidrA Il pugile di Pent Mondo artE La fede dell'Italia in immagini Grillo parlantE Novant'anni di cultura per i ragazzi ArchiviO Agenda di libri e di mostre A quarant'anni dalla morte Pier Paolo Pasolini rimane un intellettuale inimitabile AnteprimA Alessandro Moscè P ier Paolo Pasolini è diventato un logo, un’epica figura di cui in molti cercano di appropriarsi come detentori di un sapere, come eredi di un certo modo di scrivere e soprattutto di pensare. Il 2 novembre si è commemorata la data dell’uccisione, avvenuta all’idroscalo di Ostia nel 1975, in circostanze mai del tutto chiarite. Il tragico episodio ha contribuito a far accrescere in modo vertiginoso il fascino oscuro del poeta, fino a trascendere, colpevolmente, la portata della duttilità del più grande intellettuale del Novecento italiano. 15 PROSP.indd 2 Lo sappiamo bene che Pasolini è stato molte cose di notevole levatura: narratore, poeta, saggista, sociologo, pedagogo, cineasta. Quello che non è stato detto è che non ha lasciato una traccia seguita amorevolmente da altri, che non fossero epigoni o scrittori suggestionati dal gusto effimero dell’idolatria. Nessuno ha più indagato con passione e anima, nessuno ha più studiato la mutazione antropologica degli italiani, come fosse sufficiente ciò che ha detto Pasolini quarant’anni fa per replicare la sua profezia. Leggo di Roberto Saviano come possibile figlio all’altezza di quel mondo letterario contaminato con la cronaca, con la denuncia. Non credo che sia così. Saviano è un uomo coraggioso che segnala la criminalità organizzata e ne coglie le dinamiche. La sua è una notificazione appropriata ma che non implica altro che il documentarsi sul fenomeno camorra e il trascriverne i dati. Pasolini andava oltre. Dietro di lui c’era il marxismo, il comunismo, una religiosità laica, l’essere reazionario, antimodernista, decadente, lirico. Pasolini era, soprattutto, un poeta. Saviano non lo sarà mai. Anche il cinema sublime che oggi riscopriamo più che mai, ha delle tonalità poetiche straordinarie. Si pensi ad Accattone (1961); a Mamma Roma (1962); a La ricotta (1963); a Il Vangelo secondo Matteo (1964); ad Uccellacci e uccellini (1966). E alla poesia dedicata alla madre, da Poesie in forma di rosa (Garzanti 1964): “E’ difficile dire con parole di figlio / ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. / Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, / ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore. / Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere: / è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia. / Sei insostituibile. Per questo è dannata / alla solitudine la vita che mi hai data. / E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame / d’amore, dell’amore di corpi senza anima. / Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu / sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù: / ho passato l’infanzia schiavo di questo senso / alto, irrimediabile, di un impegno immenso. / Era l’unico modo per sentire la vita, / l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita. / Sopravviviamo: ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione. / Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire. / Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…”. Roberto Saviano non scriverebbe mai un testo così atroce e dolce, assoluto e irredimibile. La verità è che Pasolini ha scritto come ha vissuto, si è “compromesso” con la vita. E lo ha fatto con il corpo, sempre. Ne discutevo tempo fa con il narratore e poeta Roberto Pazzi, il quale rimarcava, in un puntuale intervento sul “Quotidiano Nazionale”, la volontà di Pasolini. “Nessuno coniuga la verità intellettuale affermata alla verifica della carne, conqui- stata sul campo”. Pasolini, appunto, giocava una partita. E la metafora calcistica gli si addice molto, perché è stato anche un ottimo giocatore. Lo chiamavano Stukas, per la velocità delle sue progressioni sulla fascia che lo facevano assomigliare all’ala Biavati del grande Bologna, “lo squadrone che tremare il mondo fa”. Pasolini era corsaro perché la rappresentazione della realtà ha bisogno di emozioni, dell’intelligenza delle emozioni, non solo della registrazione di fatti. In Italia manca questo: tra i retaggi dell’ideologia e la cultura d’intrattenimento, nessuno ha più studiato per scrivere. Né vissuto abbastanza per consegnare un’esperienza emotiva alla letteratura. Ci si è accontentati dei salotti buoni, delle comparse in tv, nei talk show, di percezioni collettive, filtrate. I grandi conflitti della civiltà sono stati per lo più lasciati in mano alla politica di basso conio e agli opinionisti dello star sistem, giornalisti e perfino cantanti. L’Italia ne ha pagato il dazio. Pier Pasolini non ha eredi perché nessuno lo ha profondamente riconosciuto e troppi lo hanno malamente imitato, replicandolo senza alcuna originalità. 11/11/15 11.23 16 L'Azione 14 novembre 2015 a cura di Alessandro Moscè L'adolescenza e la notte L uigi Fontanella vive tra Long Island, New York e Firenze. Poeta e docente universitario negli Stati Uniti, attualmente insegna Italianistica alla State University di New York a Stony Brook. Nei suoi testi ha spesso inglobato il senso del ricordo e la trama del sogno che riporta al ricordo stesso. Un vortice emozionale nel quale diffondere una vicenda personale con il piacere di trarre conclusioni, di fare bilanci. I suoi versi sono dunque lo specchio dell’anima portatrice di un’esperienza, il pathos dell’uomo che fa dei sentimenti un cronometro di misurazione. L’adolescenza e la notte (Passigli 2015, Premio Pascoli e Premio Giuria-Viareggio) è una raccolta ben calibrata dove la conferma dei presupposti menzionati si riscontra pagina dopo pagina. Come scrive Paolo Lagazzi, l’adolescenza e la notte sono “un dittico le cui ante si richiamano a vicenda come due famiglie d’immagini diverse e affini, come due paesaggi sospesi e fluttuanti tra realtà e sogni, fra la lucidità e le brume della memoria”. L’età giovanile appare il cerchio concentrico nel quale far ruotare le vibrazioni memoriali, ma anche un elemento primordiale dove far confluire il sentimento intoccabile, infinito, dunque presente più che mai. Fontanella conserva una per- U cezione innocente, decisamente specchiata, un continuum che collega il passato, il suo passato, con la riscoperta del mito adolescenziale, un’eco che non si spegne e che sigilla la verità di ciò che si è stati. “Non sono mai entrato nella vita. / Mai appartenuto a qualcuno. Storie / che giungevano al termine, al punto / verticale della fine. Ma mi commuovo / per un nonnulla, l’adolescenza / è assoluta ed eterna / è l’unica cosa che resta”. Viene ricomposto un mosaico, si setacciano fotogrammi e si collocano le tessere al posto giusto perché il tutto risulti “composto e fermo”. Niente è transitorio, effimero, o consolatorio. Il poeta “afferra” nient’altro che se stesso e il suo vivere in un segreto dicibile. Il lettore saprà riconoscere un’attenzione che lo riguarda, perché le adolescenze e le notti si assomigliano, trasformandosi in archetipi. E’ nel processo di identificazione proustiana che questi versi colpiscono, nello strumento ottico che fa emergere l’io dal buio delle dimenti- n incontro casuale, un’amicizia disperata e destinata ad esaurirsi in pochi giorni. Un’intesa tra chi assorbe il dolore dell’esistenza e il tentativo di non farsi consumare da vicissitudini succedutesi troppo rapidamente. Nel romanzo di Sergio Pent I muscoli di Maciste (Bompiani 2015) le cose potrebbero precipitare da un momento all’altro. Vito fa il pugile ma non è mai riuscito ad entrare nel novero dei professionisti. Il suo idolo è il grande Nino Benvenuti che gli ha regalato un paradenti, ma ogni volta che infila i guantoni la paura gli morde le mani e gli avversari hanno la meglio. A quarant’anni passati Vito si è ingrassato e non sale più sul ring. Decide di partire in treno da un paesino del sud dove tutto è incolore per cercare fortuna nella boxe a Torino. Durante il viaggio si confida con un passeggero che sta cercando di dimenticare Zig zaG Alessandro Moscè Luigi Fontanella tra il senso del ricordo e la trama del sogno canze. Il lettore si serve dunque di parole esattamente come il poeta, nell’immedesimazione scandita in quel vortice emozionale al quale si alludeva. Tornano gli odori, i morti, le estati, le date, le persone radunate in una conviviale: Luigi Fontanella rivive una seconda volta la sua età anagrafica migliore conquistando spazi e tempi (“Già allora questa fretta / che uccide come una pietra / schiacciata sul petto. I sogni / non si spezzano, ClessidrA Elisabetta Monti La sfida sul ring nella Torino agostana Sergio Pent racconta la solidarietà tra uomini soli la tragedia della scomparsa della sua donna, avvenuta nientemeno che per un colpo di pistola sparato accidentalmente. I due si ritroveranno spalla a spalla a lottare, ognuno con lo scopo, più o meno consapevole, di sconfiggere la depressione, di ribellarsi al destino avverso. L’io narrante si ferma a guardare più volte il pugile che ha invitato a casa e in quel volto riconosce il suo stesso orgoglio ferito: “Era la prima volta che mi riavvicinavo al nostro letto. Forse Vito era stato l’alibi per superare l’angoscia del ritorno, per fornire una giustificazione al distacco che non è mai stato l’addio del rancore, ma la paura che, non trovandoti più lì accanto, anch’io sarei svanito. Così, tra lunghe fughe e soffocanti tentativi di ritorno, avevo cercato la strada tortuosa dei sogni nella cameretta dove lui ronfava tranquillo, recuperando l’energia necessaria a manifestare in vita il suo sogno”. Il sogno di essere protagonista, di diventare un pugile finalmente conosciuto, imbattibile, che vince una gara dopo l’altra e che va in televisione. Il sogno di risalire la china, di far parlare di sé. E infine quel treno, l’Intercity per Bari annunciato dall’altoparlante. Vito se ne va senza aver trovato comprensione, sapendo che si cerca di raggiungere un posto il più lontano possibile, ma consapevoli che prima o poi si deve fare la valigia e tornare a casa. “Non era un ideale saluto di buon ritorno, certo, ma in quel momento di stanchezza improvvisa e senza pensieri, decisi che mi poteva andare bene”. Vito si batte di fronte alla sta- 16 PROSP.indd 1 non possono / spaccarsi così, in una stretta / improvvisa che lascia fuori / gli occhi”). E nella notte, nell’oscurità, le cose appaiono rivisitate oniricamente. Una notte abbandonata in un abitacolo, tra la penombra di vecchi mobili, nello scompartimento di un treno, tra i libri, tra storie comuni che si fermano davanti ad una porta socchiusa, pronte per essere avvolte, svela- te, accompagnate da una melodica nenia. “Sorella Notte, / Madre notte: / Notte mente e niente / di tutti i miei pensieri”. Non manca la visionarietà del poeta quando la notte si fa “lieve ballerina”, volatile tra i “bianchi vapori”: “Acquietarsi infine / sottrarsi almeno per un breve intervallo / da ogni male, libero volare / assottigliarsi gradualmente / fino a svanire nel buio, essere / tu il buio, il buio assoluto”. Fontanella prosegue con versi sincopati, teneri, in una sincerità dichiarativa che non fa mai difetto. La notte, come l’adolescenza, sorprende, scava, confonde, sfida. Ma in fondo, ci è teneramente amica, come la voce pacata e limpida che non sa sfuggirle. zione di Porta Nuova, forse perché gli è scattato quel meccanismo di autodifesa necessario a sopravvivere. Propone ad un giovane tunisino tre round di tre minuti ciascuno nell’acciottolato di un giardino pubblico. Le mani martellano stancamente, il suo diretto non funziona, come gli assalti a testa bassa, finché non arriva la polizia a sirene spiegate e il pubblico d’occasione sparisce nelle vie laterali. La combinazione di pugni al petto e ai fianchi con la resistenza e il contrattacco colpo su colpo, sono, di fatto, il sunto del romanzo, la metafora di questa vicenda animata dall’istinto animale più che dalla ragione di chi sgomita per farsi largo. Sergio Pent ha una scrittura brillante, cadenzata, dove come altre volte gli è capitato, due uomini si fronteggiano intrepidamente, si capiscono e si incoraggiano. C’è sempre qualcosa di irrisolto che li accomuna. I protagonisti di Pent si raccontano senza peli sulla lingua e con una nitidezza che scioglie i nodi al pettine. Il dialogo e la solidarietà costituiscono il salvacondotto di un triste, anonimo ferragosto torinese. “Tutto quello che appartiene al passato ha una luce diversa. Quando si sentono gli anni in tasca non ci sono limiti ai voli di fantasia. Da bambini e da ragazzi accumuliamo tutte le illusioni che poi diventeranno ricordi quando avremo preso le misure piuttosto scarse della nostra vita”. Il tempo dei ricordi e il tempo delle abitudini si incrociano continuamente. E allora non bastano più i muscoli di Maciste a salvarci, come nessun sorriso di compiacimento. 11/11/15 11.25 L'Azione 14 novembre 2015 La fede in immagini 17 Mondo artE Giampiero Donnini E' noto che nel XIII e nel XIV secolo l'Italia era un paese non solo pullulante di abili artigiani, signorotti dispotici, condottieri feroci, poeti e artisti di altissimo livello, ma anche di un numero impressionante di santi e di beati. In particolare nell'Umbria e nelle Marche a molte decine di uomini e donne dalla santa esistenza furono attribuiti poteri taumaturgici e fu dedicato un culto spontaneo. I beati Clemente da Osimo, Margherita da Cortona, Pelingotto da Urbino, Corrado da Offida, Giovanna da Orvieto, Angela da Foligno e Chiara da Montefalco, tutti passati a miglior vita tra il 1290 e il 1310, rappresentano, insieme al grande Nicola da Tolentino, soltanto una generazione di questa particolare categoria. Una categoria di santi che (fatto salvo Nicola) furono acclamati solo dai propri devoti che accorrevano alle loro tombe implorando e spesso ottenendo aiuto. Dal canto suo la Chiesa non incoraggiava affatto questi culti spontanei. Essi erano troppo frequenti per non far nascere il sospetto di fantasticherie, di fanatismi, se non di imbrogli. Si guardava pertanto con diffidenza al sorgere dei nuovi culti, attendendo segni più concreti e inequivocabili di santità. E' tipico a questo riguardo che tocchi spesso a un laico, testimone di miracoli e membro autorevole della cittadinanza, richiamare la comunità religiosa a una maggior considerazione per il defunto confratello. Tale situazione si proiettava, di riflesso, anche sull'evolversi dell'iconografia dei santi italiani del '200 e del '300. A parte il caso eccezionale di Francesco d'Assisi, di cui si cominciavano a rappresentare i miracoli non appena il suo nome fu iscritto nell'albo dei santi, a soli due anni dalla morte, passavano in genere alcuni decenni prima che gli episodi di una santa leggenda venissero “pubblicati” in una pala d'altare o sulle pareti di una chiesa. La comparsa degli exvoto era di solito quasi immediata. Nel caso di Nicola da Tolentino, ad esempio, si hanno notizie di immagini devote fin dall'anno della sua morte. Ma si trattava pur sempre di dipinti che visualizzavano la sola figura del santo, una sorta di sostituto a cui rivolgere le istanze di guarigione e di aiuto. L'esposizione di miracoli, invece, ufficializzava in qualche modo il culto e assumeva una specie di testimonianza documentaria. Di Chiara d'Assisi, morta nel 1253 e canonizzata due anni dopo, la prima “biografia” dipinta, sembra essere la grande tavola tuttora esistente nella chiesa assisiana a lei dedicata, datata 1283. I miracoli di S. Antonio Novello, morto nel 1309, furono tradotti in pittura solo nel 1329 da Simone Martini. A Margherita da Cortona, morta nel 1297, venne dedicata una pala d'altare verso il 1320 con storie della sua vita. La celebre immagine della Beata Umiltà fu dipinta da Pietro Lorenzetti agli inizi degli anni Trenta, ovvero una ventina di anni dopo la morte, avvenuta nel 1310. Tempi più lunghi richiedeva di solito la realizzazione di una decorazione su scala monumentale. Gli affreschi della cappella dov'era seppellita H o un sito web dai primi anni Duemila e l’ho aggiornato con continuità per qualche anno. Poi gli impegni e la difficoltà di comunicare in modo reale al mondo-web dato l’eccesso di informazione e di interessi del pubblico, soprattutto su argomenti a effetto come le ricette (donne tante) e la musica (giovani tanti) mi hanno fatto desistere. Da venti giorni però mi sono riaffacciato sul panorama della rete, anche se nel frattempo avevo continuato a scrivere su siti dei settori che mi interessano. Ho aperto così un blog, “sito dinamico” dicesi: http://lnx.cartoonword.it/wp/. E ho ripreso a scrivere e postare immagini e link per chi vuole cercare in rete qualcosa di diverso. Ma amici esperti dell’argomento mi hanno detto che i tempi sono cambiati: se non colleghi il blog con uno o più social network… il tutto serve a poco! E allora dai al social. Mi resta tempo per scrivere e disegnare per me? Beh, questo è per dire che comunque con un blog-social di oggi si può parlare a molta più gente di quanta si potesse raggiungere qualche anno fa. E oggi che scrivo, 28 ottobre 2015, è stata l’occasione perché io comunicassi un genetliaco importante nella storia della letteratura per ragazzi e non solo. 90anni fa nasceva Domenico Volpi, mitico direttore di un mitico giornale per ragazzi (1937-1968), “Il Vittorioso”. Erano altri tempi, qualcuno dirà. Oggi i ragazzi non leggono più giornalini ma giocano con Facebook e smarty. Male per loro. Forse credono di divertirsi di più - almeno così gli hanno detto che sarebbe stato –, invece non sanno di perdersi la ricchezza della vita di quegli anni, di perdersi informazioni culturali e ludiche di crescita da mettere in zavorra per gli anni a venire. Ma tant’è, non mi piace fare “la cassandra”. I tempi sono questi e i tempi vadano. Voglio solo ricordare quel giornale che ha dato i natali professionali a tantissimi scrittori-sceneggiatori-disegnatori che hanno fatto un'epoca, e dei quali alcuni (i più giovani di allora) sono ancora sulla braccia. 17 PROSP.indd 1 Santa Chiara di Simone Martini, Assisi, basilica S. Francesco Chiara da Montefalco, scomparsa nel 1308, furono dipinti nel 1333, mentre il ciclo di pitture murali dedicato a Francesca Romana nel convento di Torre de' Specchi a Roma venne realizzato nel 1469, ventinove anni dopo la morte della santa. E la beata Giovanna da Signa, scomparsa nel 1307, solo nel 1441 venne onorata con un ciclo di affreschi. Il grillo parlantE Renato Ciavola Novant'anni di cultura per i ragazzi Domenico Volpi, dal Vittorioso in poi Ricordo, fra “i vecchi”, Gianluigi Bonelli, il padre di Sergio Bonelli (patron della Bonelli Editore scomparso quattro anni fa) e inventore del sempreverde Tex degli amanti del fumetto. Gianluigi iniziò proprio sul “Vittorioso”, ed era in amicizia con Domenico Volpi (Menico, per i giovani lettori). Menico ha continuato poi l’amicizia con Sergio. Ma sul “Il Vittorioso” hanno scritto (e lavorato, pagati insomma!), persone insospettabili… Umberto Eco, ad esempio. Volpi ha diretto un altro importante giornale ludico-educativo per bambini, “La Giostra”, chiuso solo qualche anno fa per essere trasformato in un altro prodotto editoriale. Ha inoltre scritto molti libri per ragazzi e per la scuola, e il suo interesse-esperienza per i fumetti è stato così notevole che ha raccolto tutto in uno dei primissimi libri che permettono l’uso didattico del fumetto: “Didattica dei Fumetti”, La Scuola, Brescia (varie edizioni). Non dimentichiamo che ha fondato l’associazione di cui sono vice presidente e lui è ancora presidente onorario, il GSLG, nei lonta- nissimi anni Settanta. Se volete ascoltare cosa pensa di questo mondo che vado tratteggiando, lo potete ascoltare e vedere in un video della Rai: http://www.letteratura.rai.it/articoli/domenico- volpi-e-la-conquista-delle-parole/23857/ default.aspx. Troppe cose da dire: della mia amicizia con lui, del mio inserimento in un mondo che ancora alla fine degli anni Ottanta conoscevo poco, del fatto che è stato uno dei primissimi scrittori a inventarsi nelle scuole gli incontri con l’autore, portando la sua voce dalle Alpi ai Peloritani. Per non parlare poi della sua infaticabile voce contro tutte le strumentalizzazioni ideologiche sulla scrittura-lettura per i ragazzi. Insomma… c’è tanto! E allora, eccomi qui oggi a fargli gli auguri per i suoi “primi” Novanta usando il mio blog. Vi incollo una delle etichette vinarie che realizzo per lui quando vado a trovarlo al mare d’estate. Quest’anno mi sono ricordato del DiarioVITT – qualcuno dei miei lettori lo ricorderà… disegnato dal mitico Jacovitti, un altro “Vittorioso”. Io ho disegnato per Menico il DiarioVOLP usando la traccia e gli stilemi di Jacovitti, che usava ritrarre Volpi come un personaggio dei suoi fumetti: Fox Menichello. 11/11/15 11.22 18 L'Azione 14 novembre 2015 archivio libri a cura di Alessandro Moscè Narrativa italianA BestselleR 1. After Todd Sperling & Kupfer 2. L’amante giapponese Allende Feltrinelli 3. Anna Ammaniti Einaudi La vita di Tessa non è mai stata così complicata. Nulla è come lei pensava che fosse. Né la sua famiglia, né i suoi amici. Un storia d’amore che spazia dai nostri giorni alla Polonia della guerra, passando dalla vicenda dei campi di concentramento in cui vennero rinchiusi i giapponesi. In una Sicilia diventata un’immensa rovina, un racconto con protagonista Anna, un’adolescente cocciuta e coraggiosa, un personaggio unico. 1. Anna Ammaniti Einaudi 1. After. Anime perdute Todd Sperling & Kupfer 1. My way Friedman Rizzoli 2. Le vichinghe volanti Camilleri Sellerio 2. L’amante giapponese Allende Feltrinelli 3. Ognuno potrebbe Serra Feltrinelli 3. Il leone d’oro Smith Longanesi 2. Le ultime diciotto ore di Gesù Augias Einaudi 4. Ciao Veltroni Rizzoli 4. La ragazza del treno Hawkins Piemme 5. Non luogo a procedere Magris Garzanti 5. Tempesta di neve e profumo di mandorle Läckberg Marsilio 6. L’elenco telefonico degli accolli Zerocalcare Bao Publishing 7. L’amica geniale Ferrante E/O 8. La verità della suora storta Vitali Garzanti 9. Il figlio maschio Torregrossa Rizzoli 10. Suburra Bonini; De Cataldo Einaudi * LE CLASSIFICHE SONO RILEVATE DA UN CAMPIONE DI LIBRERIE MUSEO CERAMICA DERUTA (PG) FONDAZIONE MAGNA ROCCA PARMA Ceramica e Cibo Giacomo Balla. Astrattista futurista data di apertura: 29.08.15 data di chiusura: 30.11.15 data di apertura: 12.09.15 data di chiusura: 08.12.15 PALAZZO ALBERGATI BOLOGNA CASTELLO BRANCALEONI PALAZZO STROZZI FIRENZE (PU) PIOBBICO I fasti di Corte. Bellezza tra Van Gogh, Gli abitidivina dei Della Rovere Bruegel. Capolavori dell’arte fiamminga Chagall e Fontana 6. Millennium 4 Lagercrantz Marsilio 7. Prometto di sbagliare Chagas Freitas Garzanti 8. Sei casi per Pedra Delicado Giménez-Bartlett Sellerio 9. Central Park Musso Bompiani 10. L’eco lontana delle onde del Nord Bomann Giunti 3. Solo bagaglio a mano Romagnoli Feltrinelli 4. Tempo di seconda mano Aleksievic Bompiani 5. L’età del caos Rampini Mondadori 6. Sette brevi lezioni di fisica Rovelli Adelphi 7. La buona logica Legrenzi & Massarenti Cortina 8. Il movimento Sacks Adelphi 9. Lettera a mia figlia sull’amore Neviani Rizzoli 10. Il più e il meno De Luca Feltrinelli archivio mostre SCUDERIE DEL QUIRINALE ROMA Balthus data di apertura: 15.10.15 data di chiusura: 24.01.16 data di apertura: 02.10.15 data di chiusura: 28.02.16 data di apertura: apertura:24.09.15 17.12.13 data di data di chiusura: chiusura:24.01.16 30.03.14 data di GALLERIA FORNI BOLOGNA COMPLESSO VITTORIANO ROMA GALLERIA ARTE MODERNA ROMA Mario Schifano. Oltre il limite Dal Musèe d’Orsay, Impressionisti tête à tête Arturo Noci (1874-1953) data di apertura: 24.10.15 data di chiusura: 04.12.15 18 PROSP.indd 1 Narrativa SaggisticA stranierA data di apertura: 15.10.15 data di chiusura: 07.02.16 data di apertura: 11.06.15 data di chiusura: 29.11.15 11/11/15 11.21 19 >MATELICA< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Tra Vale e Marquez? Ha vinto Simone di ANTONIO GENTILUCCI U n maxischermo per vedere Valentino Rossi, tifarlo e “spingerlo” nella sua rimonta (poi si è visto che sarebbe stato necessario “spingere” un po’ anche Marquez, ma questo è un altro discorso!). Ma il risultato non è stato quello che tutti si attendevano. Il consueto pieno di tifosi per uno scontro-derby con il Castelfidardo, che poteva valere il secondo posto, e che dopo 45’ vedeva i matelicesi dominare la gara. Ma è finita con un pareggio e i sogni di sorpasso sul San Nicolò rimandati. E però, nonostante questa doppia “botta”, il clima al Giovanni Paolo II di Matelica era quanto mai festoso. Il motivo era un bambino di appena 5 anni, Simone Storani, di Macerata e la sua storia che ormai tutti conoscono: a causa di un incidente domestico che gli ha procurato gravissime ustioni, deve curarsi con creme costosissime, che la sanità pubblica non rimborsa. I genitori faticano a quadrare i conti e la storia è arrivata alle orecchie della società matelicese, che ha deciso di aiutarlo, devolvendo parte dell’incasso alla sua causa. Il presidente Canil aveva presentato così l’iniziativa: “Lo sport da sempre per noi non si limita al terreno di gioco o al risultato ma deve essere un mezzo per portare avanti anche altri valori”. L’evento ha creato tanto interesse ed un positivo tam tam mediatico alimentato dai social (stavolta nel senso positivo del termine) media. Altre associazioni, non solo sportive, hanno condiviso l’invito allo stadio per domenica. La giornata era già particolare, perché per far coincidere l’attesa per la gara cruciale del numero 46 più famoso del mondo con la passione dei tifosi per la propria squadra si Matelica solidale per il piccolo, bisognoso di cure costose era deciso di installare allo stadio un maxischermo, la possibilità di far pranzo sul posto (anche gli incassi del pranzo andavano alla causa di Simone), per poi godersi la partita ed esultare in… duplice copia. La scelta di aiutare Simone ha poi varcato i confini della città, arrivando fino a Tavullia. La società biancorossa ha infatti contattato il sindaco della cittadina pesarese, Francesca Paolucci, che ha aderito convintamente a questa iniziativa, concludendo un vero e proprio gemellaggio solidale. Tra le colline pesaresi, dove erano attesi migliaia e migliaia di persone per tifare insieme il figliolo più amato del La Banda al cimitero di Matelica Il corteo nella ricorrenza del 4 novembre All'insegna del vero patriottismo Il primo novembre la Banda Musicale ha reso omaggio ai defunti recandosi al Cimitero dove sono state suonate delle marce funebri che invitano alla riflessione ed al ricordo e poi davanti la cappellina dei Caduti in guerra è stata suonata la suggestiva e patriottica Leggenda del Piave, mentre il pensiero andava a quei giovani soldati, ricordati dalle foto all'interno della cappellina, morti esattamente cento anni fa, in quel 1915 in cui l'Italia entrò in guerra e che cambiò il destino di milioni di famiglie italiane. Ancora un'occasione di ricordo, di omaggio e di riflessione, insieme alla Corale Polifonica Antonelli, al Ruvido Teatro ed al pubblico presente, l'abbiamo vissuto sabato 7 novembre, al Teatro Piermarini, aprendo la stagione teatrale di Matelica con lo spettacolo musico-teatrale La Grande Guerra. Lo spettacolo, dopo il saluto del sindaco Delpriori e dell'assessore Cinzia PenneBanda, Ruvido Teatro e corale al Piermarini si, è stato aperto dall'Inno di Mameli con Corale e Banda accompagnati dal canto del pubblico ed ha ripercorso, musicalmente, la storia della canzone patriottica dal Risorgimento alla Grande Guerra. La canzone patriottica, specialmente nel Risorgimento, interpreta momenti di esaltazione, di speranza, di gloria, di rivincita, ma anche di dolore, soprattutto in quella grande ecatombe che fu la Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra appunto, dove sui fronti di guerra europei morirono quasi 9 milioni di soldati (600.000 i soldati italiani morti sul fronte italiano), mentre 21 milioni furono i feriti, senza contare i milioni di civili che morirono per la fame e le malattie portate dalla guerra. Quindi, uno spettacolo con motivi musicali e brani di prosa che interpretati da Banda, Corale e Ruvido Teatro hanno indotto alla riflessione, al ricordo e all'omaggio a quanti diedero la loro vita sui fronti di guerra, ma anche di esaltazione dei valori di solidarietà e di libertà sui quali si fonda la nostra democrazia. Il bel carattere patriottico di questo inizio di novembre è continuato per la Banda Musicale, ma anche per tante Associazioni (mai tante come quest'anno, complimenti all'Associazione Combattenti e Reduci, organizzatrice dell'evento) e autorità civili e militari, il giorno successivo, 8 novembre, con la celebrazione della ricorrenza del 4 novembre 1918, data di fine della Grande Guerra. Dopo la S. Messa in Cattedrale, il Corteo, lungo come non mai anche per una numerosa presenza dei ragazzi e delle ragazze delle scuole, si è snodato lungo il Corso fino al monumento ai Caduti dei giardini pubblici dove le note della Leggenda del Piave sono risuonate al momento della deposizione della corona di alloro. Il Corteo è poi tornato in Piazza Mattei, dove il sindaco Alessandro Delpriori, dopo aver deposto una corona di alloro al monumento alla Resistenza al suono dell'Inno di Mameli, ha sottolineato l'importanza ed il significato della ricorrenza del 4 novembre, tema ripreso anche dall'intervento del sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi, Rocco Nazzarelli, eletto appena pochi giorni fa e già alla sua prima importante uscita pubblica. La manifestazione si è poi sciolta sulle note dell'Inno degli Alpini e della Canzone del Grappa, ulteriori omaggio ai giovani di cento e di settanta anni fa che si sacrificarono per l'indipendenza, la libertà e la democrazia. Banda Musicale “P. Veschi”, Matelica Dafne: “Sindaco dove sei?” Alcune mie lettere indirizzate al sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, sono rimaste prive di qualsiasi riscontro. Con questa mia ultima, io chiedo che mi sia comunicato il nominativo della persona incaricata di seguire la mia pratica. Sempre facendo riferimento alla legge 241, 90, nonché all’articolo 16 della legge 26 aprile (1990) n.86, attendo sollecita risposta prima di vedermi costretta ad adire vie legali. Con osservanza. Maria Giuditta Boldrini 19 matelica.indd 2 paese, è stato quindi predisposto un banchetto di raccolta fondi. E alla fine, tra Rossi da una parte e il Matelica calcio dall’altra, domenica l’idolo dei tifosi (come si vede dallo striscione) è stato proprio Simone, che era presente al Comunale con la sua famiglia. Ottimo il risultato dell’iniziativa, tanto a Matelica quanto a Tavullia. Tante le donazioni, al di là del biglietto acquistato. Ovviamente soddisfatto il presidente Canil, che alla stampa ha commentato così la giornata: “Sono contento di aver visto una grande risposta da parte dei tanti intervenuti. Con la nostra iniziativa abbiano anche dato il via a un pensiero che poi è stato condiviso da altre associazioni sportive, società e non solo e questo mi rende enormemente orgoglioso perchè possiamo aiutare qualcuno che è molto vicino a noi come Simone”. Ma in società ci tengono a far notare che tutto lo sforzo organizzativo è stato fatto grazie ad un grande spirito di solidarietà: “Penso a chi ha montato il maxischermo, a chi ha pensato al pranzo, anche a chi, come parafarmacista, ha voluto provare a sondare case produttrici di creme. Davvero ognuno, in base alle proprie competenze, ha voluto dare il suo contributo, e questa voglia di essere utili, al di là del contributo economico che ognuno ha voluto dare, è stato bellissimo”, ha detto Roberta Nocelli. Aggiunge che la società continuerà a seguire questa vicenda, annunciando già che aderiranno all’evento organizzato il 5 dicembre al Park Hotel di Pollenza da Marco Moscatelli. Obiettivo, quello di sostenere sempre le cure di Simone”. Una delle pregiate acqueforti dell’artista e scrittrice Dafne. L’artista si riferisce infatti al destino di 300 opere che vorrebbe donare alla città di Matelica. Dafne denuncia il totale silenzio del primo cittadino in merito. 11/11/15 11.17 20 >MATELICA< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Aperitivi matematici, prendersi una cotta! Q di LAURA ANTONELLI uesta sì che è una sfida! Già proporre, per il momento di relax e divertimento per antonomasia come l’aperitivo, un tema come la matematica è a dir poco intrigante! Se poi a perorare la causa dei numeri e degli eredi di Pitagora è una libreria, tempio privilegiato di parole e cultura umanistica…! Presso Kindustria si attiverà, con prima uscita il 13 novembre, Th3 D4t1ng G4m3, ovvero “aperitivi matematici per farti prendere una cotta per i numeri”, così recita il sottotitolo. Ma di cosa si tratta? Immaginiamo uno speed date in cui non conosceremo un’altra persona, ma la matematica! In ogni incontro si avrà la possibilità di scoprire un pezzetto del grande mondo che si cela dietro di lei. L’idea è quella di svelare ogni volta una diversa sfaccettatura, che aprirà le porte a molteplici argomenti, ciascuno dei quali sarà affrontato senza la pretesa di voler fornire difficili nozioni matematiche, bensì con l’intento di suscitare curiosità verso questa disciplina, creando anche occasioni di interazioni con i presenti. Gli incontri di prova per ora pensati sono quattro, nel periodo tra la prima settimana di novembre e la seconda di febbraio e vogliono rappresentare una prima conoscenza, proprio come avviene tra due persone che si incontrano, si conoscono e mostrano volta per volta un nuovo lato di sé. I temi. Il primo incontro ruota intorno alla paura, perchè quando si conosce un’altra persona si percepisce spesso la paura di scoprirsi, e perchè la paura della matematica è un luogo così comune che è giusto rifletterci un po’. Si chiamerà infatti “Matofobia – Esiste davvero la paura della matematica? Non si utilizzeranno comunque toni “filosofici”, ma si sfrutterà l’occasione per cominciare a mostrare dei temi che possono scacciare questa paura. Nel secondo incontro invece, si entra nel vivo della conoscenza scoprendo la matematica sotto una luce diversa. Vedremo quanti in passato hanno trattato di matematica passando per l’arte e cercheremo di approfondire diversi temi in modo scientifico. Al terzo incontro si va a ballare! Il tema stavolta è proprio la danza, trattata da una prospettiva tutta nuova. Sarà questa l’occasione per scoprire come teoria dei nodi e coreografie possono mescolarsi all’unisono. Nel quarto incontro arriva il tempo di tirare le somme: matematica e amore. Tante pillole di scienza per capire se la matematica ha davvero a che fare con l’amore! Gli incontri saranno tenuti da due studentesse e una ricercatrice, Alessandra Renieri, Ilaria Giancamilli e Magda Crescentini. Il primo incontro sarà presentato da tutte e tre per aver modo di introdursi e spiegare l’intento dei vari incontri. Chi parteciperà a tutti gli incontri riceverà l’attestato di Math Lover. Frana Colli-Grimaldi, i lavori stanno per partire Nell’ultimo Consiglio comunale del 6 novembre, una delibera per l’acquisizione di un’area del territorio al patrimonio comunale, un passaggio necessario per effettuare i lavori, ha fatto sì che si tornasse a parlare della strada che collega le due località dei Colli e dei Grimaldi, franata in un punto ormai due anni fa, in seguito ad una massiccia serie di piogge, dunque chiusa. Non un’arteria principale, certo, ma una strada importante che per chi vive o frequenta quelle zone, e la sua chiusura ha portato in questi anni notevoli disagi. Ora, finalmente, sembrerebbe che il momento del suo ripristino sia davvero arrivato. Almeno ad ascoltare quanto riferito dall’assessore ai Lavori pubblici Montesi. Dopo aver ricordato che il finanziamento di quest’opera era stato inserito nel bilancio dei lavori pubblici nel 2014, ha confermato che “sono stati esperiti tutti i passi necessari a livello di progettazione”, e, in data 14 ottobre, c’è stata anche l’assegnazione dei lavori. Il lavoro deve ancora essere consegnato definitivamente, perché un ribasso d’asta ha reso necessari dei passi burocratici ulteriori. “Ma siamo alla fine di questo iter e i lavori cominceranno quanto prima”. Nero su bianco anche il tempo previsto di esecuzione dei lavori, che sarebbe di 90 giorni. a.g. Il Lions Club fa scoprire i segreti del cibo legato alla bellezza della pelle Il Lions Club Matelica organizza un approfondimento su un tema che da tempo ha assunto una posizione di estrema rilevanza nella vita di tutti: l'alimentazione. In questo caso specifico l'alimentazione è trattata considerando la sua stretta connessione con la bellezza della pelle e il suo essere sana. L'appuntamento è per sabato 14 novembre alle ore 18 nella Sala Boldrini di Palazzo Ottoni (Piazza Enrico Mattei), il tema del convegno è “Cute e alimentazione: una sana e corretta alimentazione per mantenere la pelle giovane e sana” e i relatori saranno il prof. Antonio Garcovich (Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) e il dott. Simone Garcovich (Istituto di dermatologia, Clinica dermatologica Policlinico A. Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma). Pitagora come lo dipinse Raffaello ne “La Scuola di Atene” Il Programma dei quattro incontri Venerdì 13 novembre – ore 19 "Matofobia" – Esiste davvero la paura della matematica? Con Alessandra Renieri, Ilaria Giancamilli e Magda Crescentini. Venerdì 11 dicembre – ore 19 "Farfalle" – Voli fra arte e matematica. Con Magda Crescentini. Venerdì 15 gennaio – ore 19 "Intrecci" – Quando danza e geometria si fondono. Con Ilaria Giancamilli. Venerdì 12 febbraio – ore 19 "Due" – I numeri dell’amore. Con Alessandra Renieri. “Matelica Attiva”: progettare il domani Matelica Attiva è un gruppo di persone che si è costituito per offrire un’opportunità di incontro e confronto a tutti coloro che, come noi, vogliono impegnarsi per costruire una nuova visione della realtà culturale, sociale ed economica di Matelica. Con l’ambizione di interagire con altre associazioni ed organismi sociali e con essi realizzare obiettivi comuni e condivisi, Matelica Attiva nasce per integrare la carenza progettuale e di proposta che in tanti avvertiamo, in spirito di collaborazione con l'amministrazione e tra i cittadini. Matelica Attiva intende realizzare nuove forme di partecipazione per migliorare la comunicazione tra le istituzioni, la società civile, l’economia e la cultura, promuovendo reti di relazioni con le esperienze e le realtà dinamiche e significative della nostra città e del territorio. Abbiamo già in cantiere alcuni progetti sui temi dello sviluppo economico, del lavoro, dell'agricoltura, dell'urbanistica, della comunicazione. Temi sui quali, unitamente ad altri, sentiamo di avere qualcosa da dire e da proporre per fornire un contributo concreto, per evidenziare opportunità, formulare progetti e promuovere iniziative. Invitiamo chiunque abbia interesse e voglia essere parte di questo progetto a condividere con noi le proprie esperienze politiche, culturali, sociali e professionali, al fine di costruire l'idea di futuro della nostra città. Ne fanno parte Mario Basilissi, Alessio Botticelli, Marcello Fratini, Vincenzo Gaoni, Fabio Gentilucci, Cesare Lezzerini, M. Cristina Lombardini, Aurelio Marini, Antonio Mori, Fabrizio Massari, Francesco Porcarelli, Antonio Roversi, Sandro Tonnicchi, Diana Verlicchi, Bianca Verrillo. Sandro Tonnicchi, Matelica Attiva s.n. 20 matelica.indd 2 11/11/15 11.15 21 L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Braccano? Il simbolo della Resistenza C osa può mai legare un apprezzato giallista milanese, una sconosciuta frazione del centro Italia chiamata Braccano e un paesino del Salento di nome Carovigno? Eppure…qualcosa deve esserci, perché Carovigno è luogo di partenza della protagonista del suo ultimo libro, “Il barbiere zoppo”, che è ambientato poi in gran parte nella Braccano del 1944 e del 1969 e che contiene la prefazione di una delle figure ad oggi più simboliche della Resistenza come la scrittrice e politica Lidia Menapace. Come mai la scelta di questi due luoghi? Ce lo siamo fatto spiegare proprio dall’autore, a Matelica per qualche giorno. E abbiamo scoperto, innanzitutto, che Gino Marchitelli (nella foto) prima di essere scrittore è stato tecnico elettronico sulle piattaforme petrolifere dell’Eni e all’ombra del cane a sei zampe ha conosciuto tanti matelicesi e ha conosciuto il personaggio di Mattei. E perché la moglie, nata milanese anche lei, è figlia di quell’emigrazione interna italiana che ha garantito ed alimentato il boom economico degli anni ’60 e che, in questo caso, ha portato i suoi da Braccano alla pianura padana. E anche la sua famiglia era di quelle che han preso il treno ed è arrivata fino in Lombardia, dalla Puglia. Marchitelli, Braccano l’ha conosciuta e la conosce tuttora come un microcosmo pieno di vita e vitalità, che ha colpito questo figlio dell’hinterland milanese, che amava immergersi nelle lotte politiche e sindacali e che rispondeva perfettamente ad un progetto di libro che rimuginava da tempo, un libro che parlasse di Resistenza. Volevo scrivere qualcosa che tentasse di arrivare ai giovani. Ho pensato poi che parlare di Resistenza solo parlando di anni ’30 e ’40 fosse un arco temporale troppo lontano per i ragazzi di oggi. Quindi ho preso un altro momento, il ’69, denso di tantissimi cambiamenti, a mio modo positivi, nel nostro Paese. Mi consentiva di essere più vicino al mondo e ai giovani di oggi. Pe- Expo Milano: no allo spreco, sì alla vita raltro, il movimento giovanile di quegli anni passava molto attraverso la musica e anche questo poteva essere molto funzionale alle mie esigenze”. Quindi movimenti giovanili anni ’60, musica e, soprattutto, Resistenza. Questo per l’argomento del libro, ma la sua ambientazione? “Ho conosciuto la Puglia degli anni ’60 dove c’era mia nonna. Lì il fascismo era quello che aveva fatto le bonifiche e portato la pensione. Dunque è in quegli anni che si muove il mio personaggio, una ragazza che vive con la mamma e il cui padre, formalmente, è morto in guerra”. Il luogo cruciale del romanzo sarà però un piccolo borgo delle Marche… Braccano aveva tanti elementi interessantissimi, ha vissuto pagine importanti di Resistenza. Ma era una comunità molto particolare anche nei primissimi anni ’70. Quindi era simile alla realtà contadina pugliese da un verso, ma molto più aperta e vivace dall’altro, grazie ad una figura realmente esistita, un parroco emancipato ed emancipatore, che ho dovuto solo in piccola parte “piegare” alle esigenze di un romanzo, cioè don Franco. Il suo ruolo è stato molto importante. Con lui si forma una generazione di ragazzi che ha avuto per la prima volta la possibilità di girare ed anche, un esempio, andare al mare. Viaggiando e discutendo, si forma una nuova generazione. Nel 1971 alcuni di questi ragazzi fonderanno un club beat di capelloni, nei locali delle scuole. Io l’ho solo anticipato Nel suo libro anche un “romanzesco” don Franco tra i protagonisti di due anni. Quando sono arrivato qui per la prima volta, nell’80, non ho notato una grande diversità, rispetto alla gioventù milanese. Corredando il libro con le foto della Braccano di quegli anni, ma anche degli anni precedenti, grazie ad Erminio Burzacca, ho potuto rendere anche visivamente l’atmosfera che si respira nel libro. Ma Braccano significava anche e soprattutto una grande storia partigiana, di cui l’Eccidio è solo l’episodio più noto. E la narrazione mi ha consentito di parlarne, e anche di saperne di più, confrontandomi con quelli dell’Anpi. Ho scoperto che qui c’è stata una cosa quasi unica in Italia: prigionieri somali che, liberati, sono rimasti a combattere con gli altri e, tra l’altro, anche morti sul campo”. Una Resistenza romanzesca e documentata ad un tempo. Hai voluto inserire anche delle schede di descrizione di alcuni importanti fatti storici. “Al mio consueto editore avevo proposto questo libro, ma voleva snellirlo delle parti storiche. Così però avrei snaturato quello che era il mio progetto e intendimento originario. Così ho scelto la via del crowfunding per la prima edizione. I primi 400 lettori han fatto partire un grande tam tam e dopo pochi giorni, un editore lo ha letto e ora è reperibile in tutte le librerie”. Noi alunni delle classi I, IV e V dell'ITC di Matelica abbiamo trascorso due giorni indimenticabili, il 22 e 23 ottobre, all’Expo che per la seconda volta è stato organizzato a Milano dopo quella del 1906. L’Esposizione Universale si è svolta in un’area di 1,1 milioni di metri quadri in cui sono stati ospitati più di 140 Paesi e dove è stato presentato il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. I Paesi di tutto il mondo, grazie a questa manifestazione, hanno potuto mostrare il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri, infatti il motto dell’esposizione è “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. Questa mostra ha ospitato quattro Aree Tematiche: il Padiglione Zero, che raccontava la storia dell’uomo sulla Terra attraverso il suo rapporto con il cibo, il Future Food District, che spiegava come la tecnologia cambierà le modalità di conservazione, distribuzione, acquisto e consumo di cibo. C’era poi il Children Park, lo spazio in cui bambini potevano imparare a conoscere i temi di Expo divertendosi, e il Parco della Biodiversità, un grande giardino in cui è stata riprodotta la varietà degli ecosistemi che si trovano sul nostro Pianeta. A causa della grande ondata di persone provenienti da tutto il mondo, non siamo riusciti a visitare molti Padiglioni, le ore di attesa erano piuttosto lunghe, soprattutto nel Padiglione Italiano. L’albero della vita con i suoi 37 metri di altezza, ha rappresentato il simbolo dell’ Expo; questo elaborato ed elegante intreccio di legno e acciaio non è solo tradizione e simbologia religiosa: è anche il segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. E' stata una visita molto interessante che ci ha fatto riflettere e capire quanto sia importante non sprecare le risorse che la natura ci offre, condividendole e utilizzandole al meglio, con l’invenzione di nuove tecnologie per garantire sicurezza e qualità del cibo. Gli alunni della IV C 21 matelica.indd 2 11/11/15 11.10 22 >CERRETO D'ESI-MATELICA< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Cioccolatini a ruba nell'iniziativa dell'Airc C di MICHELA BELLOMARIA erreto d’Esi - Weekend solidale per l'associazione di volontariato 4 maggio 2008 con la collaborazione della San Vincenzo de' Paoli a sostegno dell'Airc nell'ambito dell'iniziativa "I cioccolatini della ricerca, una dolce occasione per sostenere la ricerca", un importante momento per informare i cittadini sui progressi della ricerca sul cancro e per raccogliere fondi per finanziare selezionati progetti scientifici. Un appuntamento essenziale per condividere l'impegno dell'Airc nel sostenere i migliori ricercatori italiani che operano quotidianamente affinché il cancro risulti sempre più curabile. I volontari dell'associazione cittadina erano presenti sabato 7 e domenica 8 novembre in Piazza Lippera e di fronte al supermercato Coal dove è stato possibile contribuire alla ricerca acquistando delle confezioni di cioccolatini, rinnovare il proprio sostegno ed informarsi sulla missione dell'Airc: sensibilizzare e informare il pubblico, finanziare in maniera costante la ricerca oncologica, con particolare attenzione ai giovani ricercatori. La manifestazione solidale si è conclusa nel migliore dei modi, con una buonissima partecipazione di cittadini, tanto che sono state vendute tutte le confezioni di cioccolatini e raccolte molte offerte per la soddisfazione dei volontari che hanno preso parte all'iniziativa. Ancora una volta i cerretesi hanno dimostrato tanta solidarietà e attenzione verso un tema così importante ed attuale come quello della lotta al cancro e alla ricerca. Perché solo con tanto impegno, tanta partecipazione e tanta generosità possiamo vincere e rendere curabile il cancro. I volontari dell'Airc in Piazza Lippera Residenza protetta, festa per le ospiti Cerreto d’Esi - Venerdì 6 novembre presso la Residenza Protetta “Giovanni Paolo II” si respirava aria di festa: i volontari della San Vincenzo de’ Paoli, associazione sempre presente, sensibile e vicina agli anziani cerretesi, hanno organizzato la mensile festicciola per celebrare il compleanno di ben otto ospiti: Assunta, Lena, Vittoria, Gino, Esterina, Domenica, Rosa e Ines. Ai festeggiamenti non sono voluti mancare i ragazzi del centro di aggregazione “Luigina Mazzolini”, accompagnati dalla loro educatrice. Il pomeriggio è trascorso in allegria ed ha visto i nostri festeggiati impegnati nelle foto di rito con gli operatori, le suore, i numerosi parenti ed amici che quotidianamente frequentano la struttura residenziale. I protagonisti sono stati ancora una volta loro: gli ospiti della struttura. Nonostante gli acciacchi, essi dimostrano tanta voglia di stare insieme agli altri e di condividere momenti di gioia. Anche se la malattia e gli anni fiaccano il corpo, i nostri anziani vivono con semplicità e con serenità, dividendo la loro quotidianità con le suore e con gli altri operatori che prestano servizio nella struttura interagendo con loro con grande dignità e positività. Ad arricchire le loro giornate ci pensano anche i volontari vincenziani e i ragazzi del centro di aggregazione “Luigina Mazzolini” che frequentano con assiduità la Residenza Protetta a cui stanno dedicando dei progetti conoscitivi e di interscambio generazionale. m.b. Pallavolo E' grande Esavolley contro la capolista Matelica -Nonostante il pronostico sfavorevole, l'Esavolley in Prima Divisione si aggiudica meritatamente il match contro la capolista Pollenza (3-1). Partita molto bella e combattuta che ha fatto divertire il folto pubblico accorso. Tutti i set sono stati giocati punto a punto e solo la maggior determinazione delle ragazze guidate da mister Mobbili, ha fatto pendere la bilancia a favore delle locali. Buono l’arbitraggio. Esavolley: Amici, Bidolli, Buldrini S., Calisti, Ceka, Ferretti, Lazzari, Mentonelli, Rango, Spitoni, Traballoni (L1), Animobono (L2). All. Mobbili-Pecchia. I migliori: Amici, Traballoni, Calisti, Ferretti, Mentonelli, Romagnoli. Parziali: 25-19; 21-25; 27-25; 25-22. Tra natura e cultura Matelica - Chi ha detto che la bella stagione è alle spalle? Il Comitato Braccano, Campamante e Vinano e l'APS BioTrek Esino-San Vicino organizza, per domenica 15 novembre, la prima passeggiata d’autunno, nel pieno dunque dell’esplosione di colori che boschi e montagne sanno regalare in questo periodo, l’Escursione di San Martino “tra boschi e… colori”. Il fine è, d’altra parte, proprio quello di iniziare un percorso alla riscoperta del territorio da ogni punto di vista: naturalistico, ambientale, culturale e storico. “Nei nostri percorsi, oltre a camminare, illustreremo le particolarità naturalistiche e faunistiche, facendo conoscere ai partecipanti il proprio territorio, una natura senza confini”, spiegano gli organizzatori. “Il nostro fine non è quello della passeggiata a se stante, ma quello di far vivere il proprio territorio, in quanto, spesso non si conosce e non si apprezza, noi come Comitato e APS BioTrek Guide vorremo far vedere con occhi diversi la ricchezza naturalistica che ci circonda”. Sono particolarmente benvenuti i più piccoli: “Con i bambini faremo delle attività per far conoscere loro il bosco e le meraviglie che nasconde, giocheremo con i doni che madre natura ci vorrà dare in questa meravigliosa stagione autunnale”. Non resta che attrezzarsi dunque con abbigliamento adeguato e, possibilmente, scarpe da trekking. Il programma? Il ritrovo sarà alle ore 9, presso la piazzetta di Braccano. Poi partenza per Sant’Anna, Posta della Serra, Fugnolo, Bivio Le Rocchette e... ritorno alla base, previsto dopo due ore circa. (Per info, Giovanni 345 5862220). a.g. Best, cercasi accordo Cerreto d’Esi - Assemblee tra lavoratori e sindacati in settimana allo stabilimento di Cerreto d’Esi della Best sul rischio licenziamento per una parte dei duecento dipendenti del locale sito produttivo. Clima caldo in fabbrica in preparazione dei vertici in Regione in cui le parti si stanno confrontando con il management aziendale dopo due mesi di serrate trattative che fin qui non hanno portato ad una soluzione concordata. I lavoratori, comunque, puntano ancora sulla via del dialogo, individuando negli ammortizzatori sociali a lunga scadenza, quindi della durata di un paio d’anni, e nella buonuscita superiore ai 40mila euro le possibili chiavi per sbloccare l’ormai infinita contrattazione ed evitare i licenziamenti unilaterali ritenuti assolutamente inaccettabili. Per contro l’azienda insiste nel non scendere al di sotto dei 35 esuberi, rispetto ai 55 inizialmente individuati. Raduno Bande Cerreto d’Esi - Domenica 15 novembre alle ore 17 si festeggerà S. Cecilia per i cori delle bande musicali della Diocesi: si inizia con il raduno e la sfilata per le vie del centro di Cerreto d’Esi, quindi alle 18 S. Messa presso la Collegiata, celebrata dal Vescovo Giancarlo Vecerrica. Assemblea del Pcl Cerreto d’Esi - Il partito comunista dei lavoratori di Cerreto d’Esi organizza un’assemblea pubblica che si terrà sabato 14 novembre nella Sala dello Stemma del Comune. Sarà un momento per informare i cittadini del nostro operato e di tutte le proposte che abbiamo portato in Consiglio comunale finora. Sarà importante confrontarci con la popolazione cerretese che potrà intervenire con domande, idee e proposte. Faremo anche un attento resoconto delle scelte prese finora dalla maggioranza comunale, per fronteggiare la drammatica situazione finanziaria in cui verte il nostro Comune. Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le forze sociali del nostro paese a partecipare ed intervenire a questa iniziativa pubblica. Riportiamo la politica nelle piazze e tra la gente. Pcl Cerreto d’Esi 22 cerreto-matelica.indd 2 11/11/15 11.09 23 >SASSOFERRATO< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Progetto musica del Sentino Previsti dei corsi con docenti qualificati per tutti gli strumenti di VERONIQUE ANGELETTI C anto, pianoforte, basso, chitarra, batteria. Ma non solo. C’è anche il corso di musica d’insieme, di tecnico del suono, i seminari di strumento e il basilare solfeggio. E’ ufficiale: il Progetto Musica del Sentino ha preso sede nel Chiostro di San Bartolomeo. I corsi sono individuali ed affidati a maestri di musica diplomati al conservatorio, laureati all’università della musica, insomma a virtuosi che, da decenni, suonano e hanno quel qualcosa in più che entusiasma chi li segue. Per il pianoforte e il canto, il maestro Roberta Salvoni; Enrico Contardi, il contrabbasso e il basso elettrico; Duccio Spacca, la chitarra e Alberto Severini, la batteria. Ci sono tutti gli strumenti salvo quelli a fiato. Progetto Musica di fatto in questo caso indirizza gli alunni al corso organizzato, da lustri, dalla Banda musicale del Paese. Perché lo scopo vero è arricchire l’offerta e non creare inutili doppi ruoli. Altra singolarità è il fatto che questo Progetto Musica del Sentino si pone non tanto come una somma di corsi, ma come una vera e proprio scuola. Dove le lezioni sono a tu per tu ma cercano di stimolare la nascita di gruppi, o complessi inseguendo la grande tradizione che vede Sassoferrato, il paese che ha dato linfa a numerose band sotto la guida del maestro Francesco Fioranelli alla scuola media della Valle e l’intelligente disponibilità della Pro Loco ad ospitare, da anni, le prove di gruppi musicali nella sua bella sala musica. “Il progetto rientra nella serie di attività organizzate dall’Associazione Colonna Studio – spiega il direttore dei corsi Alberto Severini, il presidente dell’associazione è Carla Marcellini, vice Riccardo Alberto Severini Pellegrini -. Abbiamo iniziato nel 2006 e il nostro obiettivo è la divulgazione della musica e la cultura musicale nel territorio, e nello specifico, tra i giovanissimi, i valori ad essa connessi, diventare un punto di riferimento importante per tutti coloro che vogliono coltivare la passione per la musica”. Oltre a Sassoferrato, il progetto ha anche una sede a Frontone. Per informazioni 340 7364371 – 347 3619286 - 3280827194. Alberto Severini ha suonato con Electric Lady, Kinky Reggae, The Gang, la Macina, Matthew Lee, Daddy Blues, Cristiano Maramotti, Greg (le Iene,Greg e Lillo), dr. Gam. E’ quello che ha aperto i concerti di Povia, Antonello Venditti, Marina Rei, Andy J.Forrest, Peter Hammil, Pee Wee Ellis, Eugenio Finardi, Nomadi, Articolo 31, Modena City Ramblers, Vanadium, Death SS, Paul Chain, Strana Officina, Almamegretta, Reggae National Tickets, Blindosbarra, Cristina Donà, Caparezza, Keytones (uk), Statuto, Freddy Bell. Ha studiato all’Università della Musica a Roma con Massimo Manzi, a New York con Shneider, seguito corsi di musica d’ insieme jazz con Augusto Mancinelli, e diversi anni con Michael Audisso. Il suo ultimo cd fa parte di un cofanetto voluto e curato dall’artista e pittore arceviese Giuseppe Gigli di prossima pubblicazione. Si chiama “temporale a Civitalba” ed è particolarmente intrigante. Contiene sei tracce, sei composizioni, sei sonorità tutte firmate dal batterista Alberto Severini. Essenziale, rigorose, puriste perché il sound, il ritmo, la fluidità delle percussioni che Alberto propone non sono il banale sincretismo del solito girovagare ma, senza l’aiuto di nessun altro strumento, dà la pienezza e l’ampiezza del suono della nostra cultura, l’eco di una terra che vibra di sapori. Un cd che si ascolta tale quale ad un distillato, per rintracciare l’intensità e il magnetismo che ognuno ha nel battito nascosto nel profondo di sé. Giuseppe Verdi e le Bande: Halloween al Castello una mostra a S.Giuseppe con la regia della Pro Loco Le feste e ricorrenze generano opportunità da cogliere al volo. Il merito questa volta è tutto del dott. Andrea Romiti, sassofonista nel Gruppo Strumentale "Città di Sassoferrato" ma anche segretario dell’Associazione nazionale Bande Italiane Musicali Autonome (Anbima). La chiesa di San Giuseppe, fino al 27 novembre, ospita una mostra che sintetizza il rapporto secolare che lega il grande Giuseppe Verdi al mondo popolare delle bande musicali. Inaugurata domenica 8 novembre in presenza del maestro Giampaolo Lazzari, presidente Anbima, del dottore Mario Belati, titolare della casa editrice e coordinatore dell’archivio storico “Tito Belati” e di Gaia Maschi Verdi, pronipote di Giuseppe Verdi, l’esposi- zione incrocia i 200 anni del compositore di Busseto e le musiche che hanno accompagnato dopo il Risorgimento i primi cinquanta anni dell’Unità fino alla Prima Guerra Mondiale. L’occasione per ricordare il ruolo di primario interesse svolto dalle Bande musicali per la divulgazione della musica e della cultura Italiana. Il progetto mira a tracciare un percorso che racconti la presenza delle bande nella vita del Bel Paese anche attraverso i principali anniversari di interesse nazionale. v.a. Il gruppo strumentale di Sassoferrato con il sindaco Pesciarelli Dolcetto o scherzetto? Una notte magica e piena di atmosfera quella che si è svolta sabato 31 ottobre nel castello di Sassoferrato (foto). Grande l’entusiasmo dei partecipanti, non solo dei bambini a cui questa festa è dedicata, ma anche degli adulti che si sono divertiti forse anche più dei bambini, grandissimo il supporto dei numerosi volontari che per giorni si sono prodigati per la buona riuscita della festa. Sotto la sapiente regia della Pro Loco di Sassoferrato molte le associazioni che hanno contribuito; in primis coloro che hanno curato gli stand gastronomici: quelli del Palio della Miniera di Zolfo e del Presepe Vivente di Coldellanoce; e ancora La Valigia delle meraviglie, la Valle del Sentino, il Circolo fotografico Erregibi e il Bar del Castello. Un successo testimoniato dal notevole afflusso di par- tecipanti, molti dei quali provenienti da fuori che fa già parlare di una seconda edizione per il 2016. E questa è sicuramente la soddisfazione più grande per coloro che per giorni e giorni si sono dati da fare ad allestire le vie del centro storico con zucche, fantasmi, streghe, mostri e addirittura uno spaventoso tunnel della paura sapientemente realizzato. La prima edizione della festa di Halloween si è decisamente meritata un bel dolcetto come premio per l’ottima riuscita. Pamela Damiani I ragazzi a scuola di teatro nel ricordo di Paolucci Gli aspiranti attori tornano a scuola. Dopo la pausa estiva riprendono, questo mese di novembre, i corsi di recitazione per ragazzi e giovani della Scuola comunale di Teatro “Tommaso Paolucci”. Tenuti da qualificati professionisti del settore, i corsi, promossi dall’Amministrazione comunale con la collaborazione del locale Istituto Comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, si articolano su due tipologie, distinte in base all’età dei partecipanti, per la durata di sei mesi con cadenza settimanale. Si è ricominciato mercoledì 11 novembre. Nella sede del citato Istituto scolastico di piazzale Partigiani del Monte Strega, si sono aperti i corsi rivolti ai bambini/ragazzi di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Docenti dei giovanissimi allievi sono Andrea Bartola, insegnante di recitazione, attore e regista teatrale, e Cinzia Bardeggia, insegnante di canto. Nella stessa data, a Palazzo Oliva, prenderà il via il corso destinato ai giovani di età compresa tra i 14 e i 23 anni, diretto dallo stesso Andrea Bartola. Al termine dei corsi, nel mese di maggio del prossimo anno, 23 sasso.indd 2 gli allievi avranno l’opportunità di esibirsi in due distinte rappresentazioni, inserite, fuori abbonamento, nel cartellone della stagione di prosa 2015/16 del Teatro del Sentino. Sono oltremodo positivi i risultati fin qui raggiunti dalla Scuola teatrale, diretta negli anni scorsi da un grande personaggio del teatro, Tommaso Paolucci, organizzatore, direttore artistico e regista di grande valore, prematuramente scomparso tre anni fa. Nei suoi sei anni di attività la Scuola ha prodotto una serie di spettacoli di eccellente livello, molto apprezzati dal pubblico: Le avventure di Giannino detto Gianburrasca (2010, replicato nel 2011), Gatti (2011), Sogno di una notte di mezza estate (2011), Il flauto magico (2012), Commedia ridicolosa, ovvero Arlecchino servitore di due padroni (2012), L’uccellino azzurro (2013), Tubo catodico (2013), Il Molière immaginario (2013), La fiaba del re nudo (2014), Attori di…classe (2014), Commedia degli errori (2015) e Alice in a magical mystery tour (2015). Per maggiori e più dettagliate informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio cultura del Comune (tel.0732/956218-205), nei giorni di apertura al pubblico. Una foto di repertorio dei corsi di recitazione per ragazzi 11/11/15 11.08 24 >DEFUNTI< RICORDO ANNIVERSARIO L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 ANNIVERSARIO Per i defunti e benefattori dell'Avis Sabato 21 novembre alle ore 18 nella Cattedrale di San Venanzio si celebrerà la S. Messa in memoria dei donatori defunti e benefattori dell’Avis Fabriano. Un caro ricordo a tre persone veramente importanti della mia vita, che mi hanno dato insegnamenti ed esempi di vita, che mi accompagnano ogni attimo delle mie giornate e mi hanno fatto essere quello che sono nei rapporti con gli altri Mio padre SIRO BAROCCI e mia madre MARIA CARLUCCI in BAROCCI mio zio GIANCARLO CARLUCCI In loro memoria verrà celebrata una S. Messa presso la chiesa della parrocchia della Misericordia mercoledì 18 novembre alle ore 18. Sentiti ringraziamenti a quanti saranno presenti alla funzione. Sandro MILAN CLUB FABRIANO In memoria dei tanti amici, che nel corso della storia del Milan club Fabriano sono volati via, lasciando un grande vuoto nel nostro cuore, verrà celebrata una S. Messa giovedì 19 novembre, alle ore 21, presso la chiesa della parrocchia Madonna della Misericordia. La passione per il calcio ci ha fatto conoscere, è cresciuta un'amicizia vera e sincera, che nemmeno il destino portandovi via fisicamente da noi, è riuscito a distruggere. I mille momenti passati insieme ad esultare per le vittorie, o a consolarci per le sconfitte, fanno in modo che il nostro percorso proseguirà per sempre insieme a voi. Si ringraziano parenti, amici, che parteciperanno alla celebrazione. Il Consiglio M.c.F TRIGESIMO 3 MESI CHIESA della MISERICORDIA Sabato 14 novembre ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amata NAZZARENA BATTISTONI ved. FRATINI I figli Roberta e Francesco, il genero Riccardo, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S. Messa sabato 14 novembre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA della SACRA FAMIGLIA Sabato 21 novembre ricorrono 3 mesi dalla scomparsa dell'amata ROSSANA CARSETTI in CIOCCOLANTI Il marito, il figlio, la mamma, il fratello, la cognata, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S. Messa sabato 21 novembre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO 3 MESI CHIESA di MARISCHIO Lunedì 16 novembre ricorre il 7° anniversario della scomparsa dell'amato LEANDRO ANTOGNOLI I figli, i generi, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. Santa Messa sabato 14 novembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO RINGRAZIAMENTO Le famiglie Burattini e Colonnelli commosse per la partecipazione di affetto ricevuta in occasione della scomparsa della cara ROSA ringraziano quanti si sono uniti al dolore. Marchigiano ANNUNCIO Mercoledì 4 novembre, a 95 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANTONIO MELONI Lo comunicano i cognati, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano CHIESA di S. VENANZIO Lunedì 16 novembre ricorre il 20° anniversario della scomparsa dell'amata TOMMASA CIMAROSSA Il figlio, la nuora, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Nella S. Messa di lunedì 16 novembre alle ore 18 saranno ricordati anche i cari ALFREDO BUGIONOVO e GINO BUGIONOVO Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO PAOLO GIULIO SAVERIO CIAVOLA 17° anniversario Santa Messa mercoledì 18 novembre alle ore 18.30 nella chiesa di S. Maria Maddalena, parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore. CHIESA del COLLEGIO GENTILE Gli ex giovani di S. Agostino sabato 14 novembre alle ore 17 faranno celebrare una S. Messa di suffragio per ricordare il loro assistente don GIOVANNI BORIA e gli AMICI PASSATI a NUOVA VITA ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Lunedì 16 novembre ricorre il 10° anniversario della scomparsa dell'amato FABRIZIO VENTURELLI La madre, la moglie, i figli, le sorelle ed i parenti lo ricordano con affetto. Ss. Messe domenica 15 novembre alle ore 11.30 nella chiesa parrocchiale di Melano e lunedì 16 novembre alle ore 18.30 nella chiesa parrocchiale di Marischio. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO Sabato 21 novembre ricorre il 7° anniversario della scomparsa dell'amata ANTONELLA CIAPPELLONI S. Messa nella chiesetta della Madonna delle Grazie di Attiggio sabato 21 novembre alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Il tempo passa ma il dolore è sempre più grande, Antonellina non c'è dolore più grande di non averti fra noi. Prega per noi figlia mia che Dio ci dia la forza di andare avanti, di trovare la pace, quella pace che non c'è più. Tu sei sempre con noi, giorno e notte, ti amiamo tanto. Sei il nostro angelo. Mamma e babbo ANNUNCIO Venerdì 6 novembre, a 84 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ALEANDRO ARTIBANI Lo comunicano il figli Gabriele con Francesca, Simone con Cinzia, i nipoti Valentino e Ambra, la sorella Adriana, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Martedì 3 novembre, a Roma, a 90 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LUCIA CECCOLINI ved. ROSSINI Lo comunicano le figlie Gabriella ed Emanuela, la sorella Rosa, i generi, i nipoti, i pronipoti ed i parenti tutti. Belardinelli 24 defunti.indd 2 CHIESA di ATTIGGIO Venerdì 20 novembre ricorrono 3 mesi dalla scomparsa dell'amato SANDRO QUARESIMA La moglie, i figli ed i parenti tutti lo ricordano con affetto. S. Messa martedì 17 novembre alle ore 17. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Mercoledì 4 novembre, a 84 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari FRANCA GIACOMETTI in PETRUCCI Lo comunicano il marito Rosilio, il figlio Sandro con Daniela ed i nipoti Marco e Lucia, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Venerdì 6 novembre, a 85 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari LUIGI RUZZICONI Lo comunicano la moglie Dina, il figlio Livio, la nuora Paola, i fratelli, le sorelle, i cognati, i nipoti Cristina con Dario e Sabrina con Piero, i pronipoti ed i parenti tutti. Belardinelli ANNUNCIO Domenica 8 novembre, a Roma, a 95 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari TEODORO PAOLETTI Lo comunicano la moglie Fernanda, le figlie Anna ed Alessandra, il genero Corrado, i parenti tutti. Marchigiano CHIESA del BUON GESU' Martedì 17 novembre ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata PIETRINA MELONI ved. PISTOLA I figli, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S. Messa martedì 17 novembre alle ore 9. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S. M. MADDALENA Domenica 15 novembre ricorre il 10° anniversario della scomparsa dell'amato ROBERTO NINNO I familiari lo ricordano con affetto. S. Messa lunedì 16 novembre alle ore 18.30. ANNUNCIO ANNUNCIO Giovedì 5 novembre, a 91 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari FELICE BRAVI (NICE) ved. PIERMATTEI Lo comunicano i figli Paola e Flavio, il fratello Lorenzo, il genero Gianni, la nuora Paola, i nipoti Daniela, Laura, Roberta, Silvia ed Emanuele, le pronipoti, la cognata Iolanda ed i parenti tutti. ANNUNCIO Sabato 7 novembre, a 67 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARISA PATACCONI in RUGGERI Lo comunicano il marito Giuseppe, il figlio Fabio, la nuora Lorena, la nipote Jessica con Simone, le pronipoti Giorgia e Rachele, la suocera Rosa, il fratello Antonio, la cognata Anna, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Bondoni CHIESA di S. M. MADDALENA Martedì 17 novembre ricorre il 1° anniversario della scomparsa della nostra amata ROBERTA RICCI in SILVI S. Messa martedì 17 novembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. La morte non ti ha portato via. Nei nostri cuori ci sarai sempre e più di prima. Ringraziamo tutti quelli che parteciperanno e si uniranno alle nostre preghiere. ANNUNCIO Mercoledì 4 novembre, a 75 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA ROSI ved. GRIMACCIA Lo comunicano il figlio Paolo con la nuora Paola Moretti, il fratello Pietro, il cognato, la cognata, i nipoti, i parenti tutti. Sabato 14 novembre sarà celebrata una S. Messa nella chiesa di Marischio alle ore 18.30. Marchigiano Altri annunci a pagina 25 CHIESA Domenica 8 novembre, a 42 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari SIMONE SILVESTRINI Lo comunicano i genitori Angelo e Carla, la sorella Catia con Valerio, le nipoti Viola e Doris, i cugini, gli zii, i parenti tutti. Marchigiano ANNIVERSARIO CHIESA di S. VENANZIO RINA e RAFFAELE COLAO Le figlie li ricordano con intenso affetto e immenso rimpianto. Nel 3° anniversario della scomparsa della mamma sarà celebrata in memoria una S. Messa giovedì 19 novembre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. 11/11/15 11.18 25 L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Firenze, 10 novembre: Papa Francesco parla al Convegno Ecclesiale (Foto Siciliani-Gennari / SIR) >CHIESA E' il lascito della visita fiorentina di Papa Francesco che segnerà il cammino della Chiesa negli anni a venire L'inquietudine cristiana di DOMENICO DELLE FOGLIE* C ome si parla a “una Chiesa adulta, antichissima nella fede, solida nelle radici e ampia nei frutti”? Con rispetto e parresia, con semplicità e profondità, con amore e prossimità, con fedeltà e serenità, con severità caritatevole e slancio creativo, con la forza del dialogo e il trasporto di chi sa amare, senza imporre scelte ma suggerendo itinerari, senza giudicare ma lasciandosi valutare. E soprattutto lasciandosi svuotare… Svuotare dalle ambizioni e dalla ricerca di potere, dal desiderio di occupare lo spazio ecclesiale come quello civile, dalla voglia di preservare tutti i nostri piccoli e grandi spazi di controllo sugli altri, dall’abitudine a fare sempre le stesse cose e a non allontanarci dalla strada collaudata, dalle strutture che abbiamo costruito nel tempo e che rischiano di diventare la nostra ragione di vita. E infine svuotarsi di sé per abbassarsi sul volto del povero nel quale possiamo riconoscere ogni uomo e ogni donna che ha calpestato e calpesta questa terra. Senza “addomesticare la potenza del volto di Gesù” in cui ciascuno può riconoscere tutta l’umanità e da cui lasciarsi inquietare. Ecco, l’inquietudine cristiana è il lascito di questa visita fiorentina di Papa Francesco che segnerà il cammino della Chiesa italiana negli anni a venire. Una Chiesa che non ha ricette preconfezionate, che si mette in ascolto e dialoga con tutti e costruisce con quanti ci stanno. Anche rischiando di ferirsi, di incorrere in qualche incidente di percorso e persino di sporcarsi. Perché se ti pieghi sui poveri, sarà inevitabile che ti sporchi. L’umanesimo che Francesco ha indicato ai pastori e a tutti i cattolici italiani ha le sue radici in Gesù Cristo, anzi per non lasciare dubbi ha scandito: “La dottrina è Gesù”. Da qui la certezza che non ci sarà chiesto di essere perfetti, di adeguarci perennemente alla norma e di servircene come metro di giudizio. Piuttosto ci sarà chiesta creatività e ci sarà chiesto di cercare strade nuove, con coraggio e anche un pizzico di incoscienza. Insomma, i cattolici italiani possono cominciare a osare, sia nella vita di Chiesa che nella piazza civile. Il Papa chiede ai Pastori di mettersi in ascolto dei fedeli e di condividere con loro il cammino. A tutti offre con delicatezza, quasi a non voler interferire, >DEFUNTI< ANNUNCIO ANNUNCIO A S. Paolo del Brasile, a 88 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ENRICO CIMAROSSA Lo comunicano la figlia Antonietta, la sorella Maria e suor Francesca, i nipoti, i parenti tutti. Domenica 15 novembre alle ore 11 sarà celebrata una S. Messa di suffragio nella chiesa Collegiata di Cerreto d'Esi. Marchigiano Domenica 8 novembre, a 92 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari SEBASTIANO BILEI Lo comunicano la moglie Margherita, la figlia Maria, il genero Enzo, il fratello Carlo, le nipoti Roberta e Claudia, la pronipote Arianna, la collaboratrice Mariana ed i parenti tutti. Belardinelli ANNUNCIO ANNUNCIO Mercoledì 4 novembre, è mancato all'affetto dei suoi cari Sabato 7 novembre, a 85 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LUCIO TURCHI Lo comunicano la moglie Alessandra, i figli Mariaelisa e Corrado, la nuora Sonia, i nipoti Francesco, Giulia, Erica, il fratello, la nipote Clementina e Roberto, le cognate, il cognato, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano MARIA ANTONIETTA BOCCADORO ved. PASSARI Lo comunicano Gian Francesco con Rosanna e Bianca Maria con Luca, i nipoti Daniele, Federica e Giampaolo, i pronipoti Veronica, Annagiulia e Giacomo ed i parenti tutti. Belardinelli 25 chiesa.indd 2 “un’indicazione per i prossimi anni: in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni diocesi e circoscrizione, cercate di avviare, in modo sinodale un approfondimento della Evangelii Gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni”. Questa è l’unica indicazione stringente che Francesco ha voluto dare alla Chiesa italiana, spingendosi addirittura ad affermare: “Ma allora che cosa dobbiamo fare? – direte voi. Che cosa ci sta chiedendo il Papa? Spetta a voi decidere: popolo e pastori insieme. Io oggi semplicemente vi invito ad alzare il capo e a contemplare ancora una volta l’Ecce Homo”. Nella cattedrale di Firenze ha soffiato forte il vento della libertà dei figli di Dio. Grazie a Francesco, il Papa “preso quasi dalla fine del mondo” che, a giudicare dal crescendo degli applausi che hanno scandito il suo discorso, ha conquistato i cuori e le menti degli italiani. Italiani brava gente? No, italiani gente brava. Che capisce bene chi parla per amore e ne accetta anche un rimbrotto, perché non è mai senza carità. Gente Papa Francesco all'arrivo presso la Basilica della Santissima Annunziata a Firenze (Foto Siciliani-Gennari / SIR) brava che non aspetta altro che incamminarsi, insieme con il proprio vescovo, sulle vie del mondo. Gente brava che in molti casi già si è messa in discussione e in cammino, superando pregiudizi e chiusure, alterità e preconcetti, mettendosi in gioco senza aspettarsi nulla qui e ora. Il Papa dà fiducia a questa gente, al punto da chiedere loro di aiutare il vescovo a stare in piedi, accanto a VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 15 novembre dal Vangelo secondo Marco (Mc 13, 24-32) Una parola per tutti La liturgia cristiana pone l’accento alle “cose ultime”, le realtà future che vanno oltre il tempo e lo spazio. Sono immagini apocalittiche di grandi stravolgimenti ambientali, nei quali il piano universale e quello personale di ogni singolo individuo si intrecciano indissolubilmente. Tali raffigurazioni, cariche di simbolismi, non devono incutere terrore e disperazione, ma mettere l’uomo di fronte alla realtà della vita e della morte facendogli comprendere che ogni cosa è destinata a scomparire. San Paolo nell’inno alla carità afferma che anche i doni più grandi e importanti alla fine passeranno, riducendosi solo all’unica grande forza che governa e muove il mondo: l’amore. Gesù risorto, glorioso e trionfante, dopo il Calvario e la crocifissione ha sconfitto la morte; Egli attende a braccia aperte tutti i suoi figli nel Regno del Padre. Cristo è sempre accanto all’uomo, è un pastore attento e solerte con tutto il suo gregge, anche con la pecorella smarrita che proprio non vuole fare la volontà di Dio. loro. Vescovo e popolo. Popolo e vescovo. Sì questa Chiesa libera, umile, disinteressata, lieta, col volto di mamma, popolare e forse anche popolana, capace di soffrire e di sorridere… Questa Chiesa immagine dell’Ecce Homo… ci piace. Sì che ci piace. Chi siamo noi per dirlo? Solo un frammento minuscolo di quel popolo. *Direttore Sir Nessun essere vivente può aggiungere un solo minuto alla propria vita: Dio può arrivare da un momento all’altro. E allora è importante stare svegli e non lasciarsi distrarre dalle tante vanità del mondo attendendo il Signore con la cintura ai fianchi e la lucerna accesa. Come la possiamo vivere - La morte è un evento naturale che la mentalità corrente cerca di allontanare il più possibile, impedendo di affrontarla con dignità e di capirla con maturità alla luce della fede. - I cristiani, con l’aiuto dello Spirito Santo, hanno il dono di comprendere i segni dei tempi in un’ottica diversa da quella del mondo. Ciò significa vivere davvero come figli dell’Altissimo che, di fronte alle ingiustizie, sono veramente immagine del Creatore tra gli uomini. - Di tutto ciò che abbiamo compiuto nella nostra esistenza alle generazioni future resterà solo l’amore che abbiamo donato. E’ questa l’unica misura possibile per comprendere se siamo sulla strada giusta, quella della salvezza. - Ognuno di noi diventa elemento indispensabile per la costruzione del Regno di Dio sulla terra quando scegliamo non secondo il nostro progetto e il nostro utile immediato, ma secondo la volontà del Signore. - Come è importante che la nostra giornata venga alimentata costantemente dalla preghiera e dalla Parola! Scegliamo di immergerci nell’infinito di Dio che mai tramonta: la nostra vita si trasforma! 11/11/15 11.13 26 >CHIESA< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 Contagio di misericordia Il messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata Nazionale della Vita di MARCO DOLDI C i sono tanti modi di guardare alla vita: le si può riconoscere un significato o, al contrario, una insignificanza. I vescovi italiani nel Messaggio per la Giornata nazionale della Vita 2016 (“La misericordia fa fiore la vita”) invitano a considerarla nella prospettiva della spiritualità, come emerge da alcune declinazioni: la vita è cambiamento; è crescita; è dialogo; è misericordia. Sono attenzioni che arricchiscono quello sguardo più ampio di ordine antropologico, filosofico e teologico, che da sempre il pensiero cristiano propone. La vita è cambiamento: chi pensa di aver la visione giusta delle cose, di non aver nulla da imparare dagli altri è, in fondo, tagliato fuori dalla vita. Al contrario, chi si mette Lalla scuola della vita, accettandone le sfide e le opportunità è nel pieno della vita. Chi vive nella posizione di pretendere sempre dagli altri secondo una logica di infiniti diritti, invecchia e inaridisce. Chi, al contrario, sa di dover dare e di essere responsabile degli altri, rinnova continuamente se stesso. Ciascuno, attraversando le stagioni della vita - infanzia, gioventù, maturità, anzianità – cresce non semplicemente come organismo, ma come persona, capace di porre le energie proprie di ogni stagione al servizio del dono di sé. La vita è crescita e la crescita avviene così. L’acquisizione di competenze, la formazione ricevuta, i progetti intrapresi, tutto non è fine a se stesso, ma ha come scopo quello di realizzare un progetto che include sé e gli altri. La persona, consapevole di aver ricevuto la vita come dono e meravigliosa opportunità, vive per gli altri. Così è sempre più immagine di Dio, che si comunica nel dono. La vita è dialogo, che è capacità di creare ponti sempre, anche nelle situazioni di conflitto. Davanti a quest’ultimo che cosa è più facile: restare o scappare? Eppure, il conflitto ha un suo valore, perché esprime la diversità naturale delle persone e contiene in sé forze utili al miglioramento. Naturalmente, non bisogna restarvi prigionieri! Ciascuno è caratterizzato dalla dimensione della relazione e questa si manifesta in quel dialogo che conduce a prendersi cura gli uni degli altri. Il tessuto sociale si forma non attraverso la somma numerica degli individui che lo formano, ma attraverso l’impegno che ciascuno mette per comunicare. Infine, la vita è misericordia. Tante volte si pensa che la virtù sociale più importante sia la giustizia; essa è alla base di una convivenza umana, ma non è sufficiente. La persona ha bisogno di misericordia. I rapporti segnati dalla compassione sono molto più umani rispetto a quelli guidati dal semplice metro della giustizia. Cambiamento, crescita, dialogo e misericordia aiutano enormemente quella cultura della vita che la Chiesa promuove e diffonde da tanto tempo. Basti pensare a questi esempi. Nonostante gli attentati alla vita come l’aborto, gli sfruttamenti e l’eutanasia abbiano assunto qua e là una normalità, la Chiesa con voce profetica invita a non adeguarsi e a cambiare mentalità. Davanti ai tentativi di diffondere una genitorialità al singolare – con una madre sola, ad esempio - la Chiesa ricorda che i figli per la loro crescita hanno bisogno della complementarietà genitoriale. Di fronte alla dittatura del pensiero unico, che eleva a dogma opinioni minoritarie come in tema di gender, la comunità credente si sforza di mantenere aperto il dialogo, facendo appello alla coscienza. Infine, la Chiesa insegna ad avere misericordia, a “patire” ugualmente per tutti gli esclusi, senza distinzione: gli anziani, i giovani che non trovano lavoro, i bambini che non vengono fatti nascere. Una raccolta della Caritas ad “Acqua & Sapone” Sabato 14 novembre la Caritas diocesana di Fabriano e Matelica organizza insieme ad “Acqua e Sapone”, nei centri vendita di Fabriano - via Lamberto Corsi e via Brodolini, a Matelica Località Brecce, una raccolta di prodotti per la pulizie e l'igiene da destinare ai poveri già residenti e a quelli accolti nella nostra diocesi. Operatori Caritas contraddistinti da pettorina illustreranno le finalità della raccolta che come primo momento viene organizzata nelle regioni: Marche - Lombardia - Abruzzo e Molise. Edmondo Ercolani, di Don Leopoldo Paloni ~ IL VESCOVO CELEBRA A CERRETO D’ESI PER LE BANDE ED I CORI DELLA DIOCESI IN OCCASIONE DI SANTA CECILIA: domenica 15 novembre alle ore 18. - RIUNIONE DI PASTORALE GIOVANILE REGIONALE: mercoledì 18 novembre alle ore 18 a Montorso di Loreto. - RITIRO DEL CLERO: giovedì 19 novembre alle ore 9.30 presso il monastero di San Silvestro, relatore Mons. Carlo Rocchetta. 26 chiesa.indd 2 FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 9.00: ore 9.30: Il Cardinale Bagnasco nell'ultimo Mercoledì della Fede (foto Luzi) I Mercoledì della Fede verso l’Anno Santo I sacerdoti siano solleciti nel donare ad ogni famiglia il testo degli “Orientamenti pastorali”, invitando a recitare insieme, all’ora di cena, una della preghiere del testo o leggere una parabola evangelica sulla misericordia. In ogni parrocchia o ambiente si formino i gruppi di studio settimanali sul testo, secondo modalità proprie di ogni parrocchia. Nel mese di novembre non c’è l’incontro diocesano, ma è consigliato che ogni vicaria possa svolgere un mercoledì sul tema della misericordia nella propria zona. Prepariamoci tutti al grande evento dell’apertura della Porta Santa a Roma, ed anche in Diocesi, che avrà due momenti: - Sabato 5 dicembre, arrivo della Peregrinatio della Madonna di Loreto in Cattedrale, e al pomeriggio incontro dei ragazzi e dei giovani degli Oratori delle Marche. - Domenica, 13 dicembre, ore 16, la celebrazione dell’apertura della Porta Santa nella nostra Cattedrale. direttore Caritas diocesana AGENDA LITURGICA FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - Collegiglioni ore 18.00: - Cattedrale - M. della Misericordia ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Sacra Famiglia - S. Nicolò Centro Com. - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 19.00: - Collegio Gentile ore 8.45: Ritiro mensile di Clero a San Silvestro Giovedì 19 novembre, alle ore 9.30, nel Monastero di San Silvestro si svolgerà il ritiro spirituale mensile del Clero. Il tema, secondo le indicazioni del Consiglio Presbiterale a continuare lo studio sulla famiglia, svolto al recente Sinodo, sarà: “Risposta della parrocchia alla fragilità delle famiglie”. La guida sarà don Carlo Rocchetta, direttore del Centro Familiare “Casa della Tenerezza” di Perugia. La circostanza della festa di San Silvestro (26 novembre), come ogni anno, ci porterà sul monte dove i nostri monaci custodiscono il corpo e il carisma dell’Abate San Silvestro, e dove saremo ospiti della loro grande accoglienza. Il programma: ore 9.30, preghiera e meditazione nella sala del capitolo; ore 12, celebrazione dell’ora media insieme ai monaci, con la riflessione sulla vita di San Silvestro; ore 12.30 pranzo insieme. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 18.00: - Cattedrale - M.della Misericordia - Sacra Famiglia ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) - Oratorio S. Giovanni Bosco Famiglia, festa diocesana - Pastorale Giovanile: venerdì 27 novembre, ore 21, presso la parrocchia della Sacra Famiglia di Fabriano, Veglia di Avvento dei Giovani e lancio della Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. - Festa Diocesana della Famiglia, sabato 28 novembre, presso la parrocchia di Santa Teresa di Matelica, con inizio alle ore 17.30: testimonianza, S. Messa, cena e conferenza. ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 18.15: ore 18.00: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - S. Maria in Campo - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - Moscano - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - Ss. Biagio e Romualdo - M.della Misericordia - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco - Regina Pacis MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 11/11/15 11.12 27 L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 La Janus Fabriano al completo: giocatori, staff tecnico e dirigenza >SPORT BASKET Serie C Una Janus da quartieri alti La squadra di Bolzonetti divide il primo posto con il Pisaurum di LORENZO CIAPPELLONI D alla testa ai mignoli della C. Il fanalino di coda Cestistica Ascoli ospita la capolista Janus Fabriano. Una rifinitura comparabile ad un freddo incubo, sono otto gli uomini a disposizione di coach Bolzonetti. Non varia la temperatura all’arrivo al palazzetto di Ascoli, 50 spettatori (forse) ed un silenzio assordante. Non sarà il pubblico a fare la differenza, ma potrebbe forse farla Mazzella. L’argentino si presenta con un comodo sottomano e nell’azione successiva apparecchia per Sinatra: la guardia ascolana ringrazia e tramuta in otto punti di margine la palla giuntagli con tanto di contagiri. La serata si fa interessante, Usberti annusa la questione e con il centro dai 6 e 75 riporta sotto i suoi. Il piccolo Taylor completa il furto difensivo ed emula Mazzella, serve capitan Carnevali che CALCIO a 5 Giovanili Virtus CESTISTICA ASCOLI JANUS FABRIANO 56 66 CESTISTICA ASCOLI - Fornetti 6, Cavoli, Sinatra 12, Macedo, Alamo 4, Albertazzi 6, Cataldi, Addazi 5, Gazineo 8, Mazzella 15. All. Binetti JANUS FABRIANO - Taylor 22, Carnevali 6, Bugionovo 11, Braccini, Nizi 2, Paoletti 8, Franklin 13, Patrizi, Usberti 4, Quercia ne. All. Bolzonetti chiude la prima frazione sul 14-18. Bugionovo al ritorno sul legno estrae il lucchetto e lo piazza sulla partita con uno 0-12 di parziale. I biancoblù volano e al rientro negli spogliatoi conducono di diciassette lunghezze. Coach Binetti striglia i suoi, che non rispondono. La Janus è scesa ad Ascoli per allungare la serie BASKET Serie C Gli Allievi Trasferta amica per l'Halley sono corsari che rinuncia ad Apet Novatti Week end positivo a metà per le giovanili Virtus Fabriano nelle trasferte in programma: vittoria infatti per gli Allievi, stop per i Giovanissimi al debutto stagionale. A Tolentino gli Allievi hanno superato per 3-7 la Cantine Riunite Csi, formazione peraltro al debutto nella categoria: 0-4 il primo tempo con la doppietta di Stazi e le reti di Patassi e Bedaj, parità nella ripresa per 3-3 con le realizzazioni di Dandani, ancora Bedaj e Riccioni. I Giovanissimi invece, al debutto stagionale nella prima giornata di campionato, hanno pagato lo scotto del noviziato in Ancona, contro l'Acli Mantovani. Anche qui parziale di 4-0 nel primo tempo, questa volta a favore degli avversari, ed una ripresa indubbiamente più equilibrata e giocata, anche se di nuovo a favore dei locali per 2-1, con la marcatura di Kertalli per i virtussini. Sabato 14 novembre i Giovanissimi giocheranno in casa al PalaGuerrieri alle 15.30, ospiti i dorici del Cus Ancona, mentre gli Allievi giocheranno domenica 15, alle ore 10.30 contro la formazione di Recanati dell'Helvia Recina Futsal. 27 sport.indd 2 Contro la squadra della vecchia conoscenza Tortolini, l’Halley Matelica si fa passare il mal di trasferta che l’aveva colpita fin qui e continua a crescere sul piano della salute fisica - e con essa su quello di gioco e convinzioni - continuando, dopo la bella vittoria con Recanati, a scacciare molti di quei fantasmi che si erano annidati sulla società matelicese dopo il complicato inizio. Una crescita e una mutazione, quella matelicese, non senza lacerazioni e difficili decisioni, perché si è presa la VIRTUS PORTO SAN GIORGIO HALLEY MATELICA 60 71 VIRTUS PORTO SAN GIORGIO - De Luna, Alvear, Lanciotti, Allen ne, Venditti 8, Antonini 8, Sagripanti 7, Tortolini 13, Spaccapaniccia 10, Carter 14. All. Minora HALLEY MATELICA - Sorci 16, Monacelli 19, Rath 15, Munjic 3, Piloni 8, Nasini 2, Toppi 6, Cintioli 2, Selami, Antonini. All. Pecchia classifiche di vittorie e lo conferma con lo schiaccione di Franklin (in versione capitan Uncino, visto l’infortunio occorsogli ad una rètina nello scorso match). Lo spavento non manca, ovvio, visto che a 90” dal termine Mazzella piazza la tripla che riporta i locali a tre possessi dall’impattare. Paoletti non ci sta, si getta nella tonnara pitturata e pesca il pesce da tre punti: fallo e canestro. Stavolta è davvero finita, 56-66. E’ iniziata una nuova settimana da capo-classifica e sette nuovi giorni per sfoltire un’infermeria colma di ammaccati. Sergio Quercia è tornato a correre e dovrebbe esserci per la prossima sfida al PalaGuerrieri. Già, domenica 15 novembre (ore 18) arriva infatti il Basket Giovane Pesaro, uscito con le ossa rotte dallo scontro nelle zone basse contro la Pallacanestro Recanati di coach Gnecchi. C’è soltanto da preparare il match, vietato farsi trovare impreparati. decisione, evidentemente non facile, di rinunciare al bizzoso ma grande talento di Apet Novatti, che era alla sua terza stagione in biancorosso. A Porto San Giorgio si è vista una Halley che ha tenuto nei primi due quarti. Stavolta i biancorossi sono stati capaci di non subire, ma al contrario di imporre un parziale ad inizio di terzo quarto che ha girato l’incontro. Protagonista di questo guizzo è stato John Rath, autore anche di ottime giocate difensive, che sono valse i palloni recuperati poi insaccati dall’altra parte. Tutta la squadra ha avuto una grande reazione e ha giocato e difeso con intensità, tenendo i locali a soli 60 punti (se escludiamo il primo quarto con 22, l’Halley ha imbrigliato a 38 punti in tre periodi i padroni di casa!). Da segnalare anche, tra le performances individuali, l’ottimo contributo del settore lunghi, grazie a Piloni e Toppi, i 19 punti "silenziosi" di Monacelli e i 16 del capitano Sorci. Prossimo match in casa contro l'altra formazione sangiorgese (sabato 14 novembre, ore 18.30). Antonio Gentilucci SERIE C Janus Fabriano e Pisaurum 12; Por to San Giorgio e Ascoli 10; Halley Matelica, Pedaso e Virtus Porto San Giorgio 8; Recanati 6; Basket Giovane Pesaro 4; Cestistica Ascoli 2. SERIE D Montecchio 12; Aesis Jesi 10; Montemarciano, Orsal Ancona e Taurus Jesi 8; Fano e Urbino 6; Virtus Jesi, Aquarius Pesaro e Cerreto 4. Franklin in lunetta (foto di Martina Lippera) PROMOZIONE Brown Sugar Fabriano 6; Dinamis Falconara, Roosters Senigallia, New Jesi, Titans Jesi, P73 Ancona e Adriatico Ancona 4; Dinamo Ancona, Maior Senigallia, Cab Stamura e Bad Boys Fabriano 2. SERIE C FEMMINILE Olimpia Pesaro, Girls Ancona e Fermano 6; Civitanova, Offida e Senigallia 4; Elpidiense 2; Thunder Matelica 0. BREVI BASKET SERIE D: IL CERRETO SI DEVE ANCORA ARRENDERE Non riesce ad avere continuità di risultati il Cerreto. La squadra allenata da Massimo Cerini, dopo l’importante successo al supplementare sul campo dell’Aesis Jesi, viene battuta a domicilio dal Basket Fano 61-68. I biancoblù restano nei bassifondi della classifica e il match di sabato 14 novembre a Jesi, contro la Virtus, sarà di importanza cruciale. Luca Ciappelloni PROMOZIONE: PRIMO HURRA' PER I BAD BOYS FABRIANO Primo stop in campionato per la capolista Brown Sugar Fabriano, fermata 46-36 ad Ancona dall'Adriatico. Il tabellino del Brown Sugar: Taruschio 14, Sacco 3, Moscatelli 4, Guerci 2, Bugionovo 9, Cafasso 2, Capodimonte 2. Muovono invece la classifica i Bad Boys Fabriano di coach Davide Cola che raccolgono il primo successo in Promozione contro la Dinamis Falconara, superata in volata alla Palestra Mazzini per 52-48. Il tabellino dei Bad Boys: Battistoni 2, Ottoni, Carnevali 11, Bernardini 11, Corsetti, Bongiovanni 4, Sorrenti 3, Mosciatti 4, Mearelli 15, Salari. Nel prossimo turno la squadra di Christian Vico ospiterà i Roosters Senigallia (venerdì 13 novembre, Palestra Mazzini, ore 21.15), mentre i Bad Boys saranno di scena giovedì ad Ancona contro la Dinamo. lu.c. SERIE C FEMMINILE: LA THUNDER SCONFITTA DI MISURA La Thunder Matelica perde una partita combattuta fino all’ultimo per 37-39 contro il P.S.Elpidio. La squadra di casa parte timorosa e finito il primo quarto si trova sotto di 8 punti. Negli ultimi minuti, la Thunder riesce a mettere in campo un pressing efficace, arrivando a rimontare lo svantaggio, ma non riesce a portare a casa i primi due punti. La formazione: Ceroni, Mosconi, Crescentini, Barboni, Pecchia L., Pecchia D., Gargiullo, Pedica, De Michele; all. Porcarelli, vice Crescentini. Domenica 15 novembre la Thunder dovrà affrontare fuori casa l'Offida. Lucia Granini 11/11/15 10.54 28 >SPORT< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 CALCIO Serie D Matelica, più del risultato contava la solidarietà di ANTONIO GENTILUCCI V a bene che la giornata aveva valenze extrasportive particolari, ma il pari ottenuto dal Matelica in questo derby marchigiano con il Castelfidardo è di quelli che fanno un po’ rodere. Perché ha impedito alla squadra di mister Clementi di agguantare il secondo posto in classifica. E perché in realtà la partita sembrava ben instradata dopo la prima metà di gioco, conclusa con un autorevole 2-0 per i biancorossi. Finisce invece 2-2 e l’appuntamento con il secondo posto è, speriamo, solo rimandato. Il Matelica, come dicevamo, parte con il piglio giusto e si procura subito un’occasione, ma Chiodini salva i suoi. Al 14' Giovannini viene atterrato in area da Foglia: è rigore. Va Picci a sistemare il pallone sul dischetto, il portiere intuisce tutto e ribatte, ma Gilardi è il più veloce di tutti e infila l’1-0. Castelfidardo prova a reagire: al 25' è pericolosissimo Balloni in area, ma Nobile si supera mandando la sfera sulla traversa. Quindi al 44' su una punizione di Esposito da sinistra quasi all’altezza della bandierina, Boskovic MATELICA CASTELFIDARDO 2 2 MATELICA - Nobile, Girolamini, Boskovic, Borghetti, Borgese, Gilardi, Giovannini (14’ st Vallorani), Perfetti, Picci (41’st Pesaresi), Esposito, Bondi (36' st Frinconi). All. Clementi RETI - 14' Gilardi, 44' Boskovic, 18’ st Capparucci, 39’ st Balloni Giocatori, tecnici e dirigenti del Matelica insieme al piccolo Simone del 2-2 con un gran colpo. Boskovic, per i matelicesi, tenta il tutto per tutto per consegnare la vittoria ai suoi, ma Chiodini preserva il pareggio. E' bene sottolinearlo, la vera vittoria della giornata l'ha conquistata il numerosissimo pubblico accorso in una vera e propria gara di solidarietà per il piccolo Simone Storani, il bambino che necessita di creme costosissime per il viso a causa delle ustioni riportate in un grave incidente domestico. A Simone è stata dedicata questa giornata dalla società del presidente Canil, con parte dell’incasso devoluto in suo favore. Un servizio più ampio sulla vicenda a pagina 19. Tornando al calcio giocato, nel prossimo turno, impegno in trasferta per il Matelica sul campo della Fermana. CALCIO Eccellenza Fabriano Cerreto concreto: vittoria di misura E' decisivo Bartoli, prosegue l'inseguimento alla capolista Civitanovese Ancora una vittoria di misura. Per il Fabriano Cerreto sono altri tre punti pesantissimi. La squadra di Spuri Forotti fa bottino pieno anche nella trasferta di Urbania, capitalizzando come meglio non era possibile l’errore del portiere locale Rossi, che non blocca un cross abbastanza innocuo dell’ex di turno Bartoli dopo 18 minuti di gioco. L’Urbania, pochi minuti prima della rete che ha deciso la partita, si era fatta vedere in maniera pericolosa in avanti: al 10’ l’angolo di Calvaresi pesca Carpineti in area che di testa costringe Spitoni ad un miracolo in due tempi per evitare la rete: i padroni di casa reclamano perché ritengono che la sfera abbia superato la linea ma l’arbitro non ravvisa il gol. Nella ripresa è sempre la squadra di Fucili a proiettarsi in avanti alla ricerca del pari ma il Fabriano Cerreto si arrocca attorno ad una coppia centrale, quella formata da Boinega e Lapi, in netta crescita rispetto alle prime uscite e limita al minimo i pericoli. Lo squillo più importante nella seconda frazione è di Fraternali, la cui azione personale in area al 70’ viene neutralizzata da URBANIA FABRIANO CERRETO 0 1 URBANIA - Rossi; Renghi, Temellini, Patarchi, Barzotti (85’ Prisacaru); Pagliardini, Gaggiotti, Ricci; Calvaresi; Carpineti (60’ Fraternali), Sacchi (75’ Azzolini). All. Fucili FABRIANO CERRETO - Spitoni; Berettoni, Boinega, Lapi, Severini (77’ Savelli); Scotini, Bartoli, Iacoponi; Aquila, Francioni (69’ Martellucci), Piergallini (85’ Silvi). All. Spuri Forotti RETE - 18’ Bartoli BREVI CALCIO PRIMA CATEGORIA GIRONE A: SASSOFERRATO GENGA DA APPLAUSI Buona prestazione del Sassoferrato Genga che in trasferta supera con il risultato di 0-3 il Sant’Orso quinto in classifica. Il gol del vantaggio arriva dopo soli due minuti di gioco con Biocco, bravo a sfruttare un passaggio dalle retrovie e a superare il portiere avversario. La squadra di mister Carucci continua ad attaccare e al 33’ arriva anche la seconda rete con Ferretti che in diagonale trova l’incrocio dei pali. Il gol del definitivo 0-3 lo realizza Fioranelli di testa al 70’. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Tinti (58’ Altarocca), Corazzi, Lazzoni (68’ Monno), Galuppa, Pizzi, Zucca (83’ Ceccacci), Fioranelli, Ferretti, Arcangeli, Biocco; all. Cinti. Luca Antonio Somma SECONDA CATEGORIA: L'ARGIGNANO E' UNA BELLA REALTA' Nel girone D, seconda vittoria consecutiva per l’Argignano: in trasferta contro 28 sport.indd 2 il Palombina vecchia termina 2-3. Ad aprire le marcature sono i padroni di casa, in gol al 20’ con Graziosi. Nella ripresa, al 55’, Ragni sigla la rete del pari ma tre minuti dopo il Palombina vecchia si riporta avanti con Giangiacomi. Al 70’ Mariani ristabilisce la parità mentre il gol del definitivo 2-3 lo realizza Lucernoni al 90’. La formazione dell’Argignano: Pecci, Zamponi (60’ Cervigni), Sagramola, Lucernoni, Mecella, Peccarisi, Nubola, Mancini (80’ Repupilli), Ragni, Mariani, Mezzanotte (85’ Giannini); all. Cinti. Nel girone F, seconda sconfitta stagionale per la Fabiani Matelica che perde contro il Sarnano 3-1. l.a.s. TERZA CATEGORIA: IL REAL MATELICA BATTE UN COLPO Nel girone C, la Valle del Giano perde in casa contro la Sangiorgese 0-1, mentre nel girone D, il Real Matelica supera 1-0 il San Francesco e raggiunge il quarto posto in classifica. SERIE D girone F Sambenedettese 25; San Nicolò 21; Matelica 20; Fano e Folgore Falerone 18; Avezzano 16; Monticelli, Castelfidardo, Jesina e Isernia 15; Chieti, Fermana e Campobasso 14; Recanatese 11; Vis Pesaro e Amiternina 10; Agnonese 9; Giulianova 8. ECCELLENZA Civitanovese 23; Fabriano Cerreto 19; Grottammare e Biagio Nazzaro 16; Pergolese 15; Porto d'Ascoli e Tolentino 13; Loreto e Trodica 12; Gallo e Montegiorgio 11; Urbania, Forsempronese e Helvia Recina 8; Vigor Senigallia 5; Corridonia 3. PRIMA CATEGORIA girone A Gabicce Gradara 20; Pisaurum 18; Villa San Martino e Montelabbate 17; S.Orso 16; Montecalvo e Vadese 15; Sassoferrato Genga 13; Mondolfo e Urbino Pieve 12; Fermignanese 11; Cantiano 10; Cagliese e Lunano 8; Mercatellese 4; Cuccurano 2. CASTELFIDARDO - Nobile, Boskovic, Vallorani, Borghetti, Borgese, Gilardi, Bondi (22' st Perfetti), Moretti (31’ st Frinconi), Picci, Esposito V. (37’ st Pesaresi), Girolamini. All. Clementi di testa infila il raddoppio mandando a riposo i suoi sul 2-0. Al rientro dagli spogliatoi però è Castelfidardo a mostrarsi in palla, mentre Matelica ne subisce l’iniziativa, subendo così la crescita degli ospiti. Al 63’ Capparuccia accorcia le distanze rispondendo di testa al cross da sinistra di Trillini. Tempo per il pareggio c’è e i ragazzi di Bolzan ci provano. All’84’ Balloni infila il gol classifica uno Spitoni al solito impeccabile. Gli uomini di Spuri Forotti portano così a casa un successo fondamentale che li tiene a -4 dalla capolista Civitanovese e domenica a Cerreto d’Esi (ore 14.30) arriverà il Loreto, ancora imbattuto in trasferta ma reduce da due sconfitte di fila in casa. Prosegue, nel frattempo, il campionato positivo della Juniores del Fabriano Cerreto: la formazione di Stefano Tarabelli ha espugnato il campo di Moie, contro il Vallesina, per 0-2. Luca Ciappelloni CALCIO Mister Spuri Forotti Prima Categoria girone B La Fortitudo interrompe la lunga striscia negativa Finalmente si muove la classifica per la Fortitudo Fabriano che in quel di Arcevia è riuscita ad interrompere la serie negativa che la perseguitava da moltissime giornate. Inutile dire che è un punto guadagnato, visto l'andamento di queste ultime settimane. La squadra fabrianese non gioca male, ma al primo vero tiro in porta degli avversari subisce gol. Potrebbe essere sfortuna, potrebbe essere che a volte si subisce troppo e la difesa si distrae, potrebbe essere che il centrocampo non copre e quindi il reparto si trova in affanno. Certo è che una compagine che segna con il contagocce, ma che spesso e volentieri subisce una rete di troppo. Il che sta a significare che la parte tecnica deve lavorare molto su ogni reparto e cercare di amalgamarlo il più possibile e, soprattutto, dare la possibilità ad ogni singolo di trovarsi pronto per poter contrastare l'urto degli avversari. Comunque sia, ad Arcevia la Fortitudo sblocca il risultato alla fine della prima frazione di gara con Vincioni, poi nella ripresa come spesso accade va in difficoltà e subisce un po' troppo l'azione degli avversari. Il pareggio dei locali giunge al 25' del secondo tempo AVIS ARCEVIA FORTITUDO FABRIANO PRIMA CATEGORIA girone B Filottrano e Moie Vallesina 22; Miciulli Senigallia 19; San Biagio 18; Le Torri e Castelfrettese 15; Avis Arcevia e Filottranese 14; Borghetto 12; Monsano 11; Falconara 10; Colle 2006 8; Montemarciano e Ostra Vetere 6; Fortitudo Fabriano e Olimpia Falconara 4. SECONDA CATEGORIA girone D Staffolo 19; Leonessa Montoro 16; Chiaravalle, Cupramontana e Morro d'Alba 15; Sampaolese, Castelbellino e Argignano 14; Apiro e Borgo Minonna 13; Agugliano Polverigi 12; Falconarese e Labor 10; Palombina Vecchia 9; Victoria Strada 3; Casebruciate 2. SECONDA CATEGORIA girone F Caldarola 23; Robur, Sarnano, Serralta e Rione Pace 16; Fabiani Matelica e Castelraimondo 15; Trodica 14; Camerino 13; Sefrense 11; Elfa Tolentino e Treiese 10; San Ginesio 8; Esanatoglia 7; Urbis Salvia 4; Montecassiano 3. TERZA CATEGORIA girone C Serra Sant'Abbondio 16; Sangiorgese 12; Serrana e Avis Pergola 11; Castelleonese 10; Acquaviva, Montenovo, Senigallia e Valle del Giano 9; Castelvecchio 7; Up Castelfrettese 6; Monteporzio 5; Arcobaleno 2. TERZA CATEGORIA girone D Urbanitas Apiro 16; Candia Baraccola e Pianello Vallesina 15; Real Matelica 12; San Marcello, Junior Jesina e Atletico 10; Cameratese e Aurora Jesi 8; Poggio San Marcello e San Francesco Cingoli 7; Rosora Angeli e Maiolati 5; Spes Jesi 4. CALCIO a 5 Torneo Acsi Latinos e Diasen ok 1 1 AVIS ARCEVIA - Kola A., Bramucci, Montesi, Titti (22' st Bazzucchini), Fenucci, Agostinelli, Colombo (13' st Montalbini), Bucci, Kola M., Sgreccia, Mizdrak E. All. Sentinelli FORTITUDO FABRIANO - Giommetti, Ruggeri, Battistoni, Moretti (15' st Porcarelli), Clementi, Ippolito, Vincioni (33' st Pallotta), Guidarelli, Biagini, Carmenati, Piccolini (15' st Moretti A.). All. Tizzoni RETI - 44' pt Vincioni, 25' st Sgreccia (r) con Sgreccia che trasforma un calcio di rigore. Insomma un punto davvero importante per una compagine che deve risalire a tutti i costi la classifica. Ricordiamo che i 4 punti in classifica sono stati conquistati tutti lontano dal proprio pubblico. Prossimo appuntamento casalingo contro il Montemarciano che in classifica ha 6 punti. Angelo Campioni Si sono giocati sabato 7 novembre al PalaFermi i due recuperi della prima giornata: due gare molto simili, con dominio nel primo tempo delle formazioni alla fine vincitrici, ma combattute nelle riprese. 7-4 il finale della prima gara, a favore dei Latinos sulla Juventude, con tre marcature di Angeletti per i vincitori. Invece 5-2 il finale della seconda, a favore della Diasen sulla Juventude: da rimarcare nelle fila degli arancioneri il poker di reti di Largoni. Sabato 14 novembre, grande rush al PalaFermi per la quinta giornata, con cinque gare in programma, ad iniziare dalle 13.45 con Latinos-Futsal Team Fabriano, Dream Team ToniniPorchetto Crew, Tabaccheria SpighiDiasen, Juventude-Virtus Fabriano, Drink Life-Atletico Fabriano, Real Sentinum riposa. Tutte le informazioni sul sito www. virtusfabrianoasd.it. La classifica provvisoria: Real Sentinum e Porchetto Crew 10; Futsal Team Fabriano e Latinos 9; Tabaccheria Spighi e Diasen 6; Dream Team Tonini e Atletico Fabriano 3; Virtus Fabriano, Drink Life e Juventude 0. 11/11/15 10.56 IPPICA Attività in fermento Halloween speciale al centro La Pirella U n bel gruppo di ragazzi e ragazze hanno partecipato all’evento di Halloween organizzato al centro ippico La Pirella. Durante la gara, i ragazzi si sono cimentati in un percorso di gimkana a tema e nel pomeriggio hanno disputato una gara a squadre di pony games. Hanno partecipato (foto): Linda Poeta, Luca Russo, Andrea Russo, Alessia Marinelli, Gaia Canneta, Mattia Mocci, Betti Elisa, Barberini Emanuele, Cuviello Beatrice, Monteverde Elettra, Minelli Elena, Farinelli Laura, Oteri Di Bartolomeo Niccolò, Simonetti Helena, Sara Cali, Samanta Paciotti, Pisello Michelle, Nicole Russo, William Savelli, Isabella Savelli, Luchini Azzurra. Hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione le due istruttrici Hellen Smith e Lobba Manuela. Il presidente e istruttore Cristina Fontanella ringrazia tutti i partecipanti alla manifestazione. Segnaliamo, inoltre, che Nicole Russo ha partecipato al Campionato Europeo a squadre in Normandia (centro equestre La Bonde) a luglio, poi ha partecipato al Campionato del Mondo a coppie in Inghilterra a meta settembre. Inoltre la squadra de La Pirella Under 17 è arrivata seconda alla Coppa Europa per club (challenge Peter Dale) a Divonne in Svizzera. La squadra era composta da Elettra Sarzani, Nicole Russo, Luca Russo, Maria Papa e Barberini Emanuele. La stessa squadra è arrivata seconda al Campionato Italiano. Emanuele e Nicole sono anche campioni italiani a coppie categoria Under 17. GINNASTICA Ritmica PalaGuerrieri vestito a festa per le finali di B Bel week-end al PalaGuerrieri, che ha ospitato la fase Interregionale del Campionato Italiano di Serie B per i concentramenti del centro-est, centro-ovest e sud. Si sono sfidate 46 società per un totale di 440 presenze tra ginnaste e tecnici. I tre concentramenti sono stati PATTINAGGIO 29 >SPORT< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 vinti dalla società siciliana Aretè, dalla sarda Ritmica 2000 e dall’Aurora Fano che, insieme alla seconda e terza classificata, hanno acquisito il diritto a disputare la finale nazionale a Padova il 6 dicembre per l’accesso in A2. Alla gara hanno partecipato le ginnaste fabrianesi Finali Nazionali dei Circuiti L'apporto dei fabrianesi al Cci Sabato 17 e domenica 18 ottobre a Salsomaggiore Terme si sono svolte le finali nazionali di pattinaggio dei raggruppamenti regionali del Circuito Nord Ovest (Piemonte, Liguria e Lombardia), il Gran Premio Giovani (con Veneto, Friuli ed Emilia) e il nostro Challenge Centro Italia (Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche). In questa finale, i migliori sei o dodici nella classifica, che tiene conto dei risultati di tutta la stagione di ogni raggruppamento, si sono sfidati difendendo il proprio circuito. Dei nostri, sette si sono classificati per questa finale e sono stati: Cristian ed Elisa Scassellati, Emma Ninno, Roberto Raiola, Raimondo Quaranta, Erica Greci e Camilla Fattori (foto). Tutti hanno contribuito al piazzamento al 2° posto del Challenge Centro Italia. Valeria Carnali, Roberta Giardinieri, in prestito ad una società siciliana, autrici di ottime esibizioni, che però non sono state sufficienti per la qualificazione. In gara anche Chiara Caselli per una società pesarese e Chiara Gnecchi per una società campana. Simpatica la coreografia studiata dalla Ginnastica Fabriano con tutte le ginnaste in erba del settore agonistico, che hanno riempito i momenti di pausa della manifestazione. L’organizzazione, grazie al grande aiuto avuto da molti volontari della, è stata lodata dai vertici federali, presenti alla manifestazione. La ginnastica ritmica ha fornito ancora un’occasione alla città per dare quel movimento turistico-sportivo, che ha portato per due giorni circa mille persone in città, creando beneficio alla locale economia. Un’unica assenza da registrare, quella dei fabrianesi, che si contavano sulle dita della mani, in contrapposizione al pubblico arrivato da mezza Italia per godersi due giorni di spettacolo; sicuramente non siamo profeti in patria e la ritmica è conosciuta solo agli addetti ai lavori. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Carifac ed alla Chemiba. Appuntamento al prossimo fine settimana con la terza giornata del Campionato Italiano di Serie A1 che farà tappa a Prato, con la Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano che dovrà difendere l’attuate terzo posto. RUGBY Serie C CALCIO a 5 Serie C2 Fabriano Per il Real alla terza un altro vittoria pareggio Terza vittoria consecutiva per il Fabriano Rugby. I ragazzi messi in campo da Cristian Lombardi, dopo un primo tempo impreciso e contratto, battono i Valmetauro Titans per 40 a 10. Sei le mete (con 5 trasformazioni di Sepe) messe a segno dai fabrianesi: 2 di Santini ed una a testa per Pirliteanu, Ragni, Capalti e Sepe. 6 mete che hanno vinto la resistenza dei padroni di casa, autori di una sola meta (trasformata) e di un calcio di punizione. Molto buona la prestazione della mischia fabrianese, che ha contribuito in maniera fondamentale alla vittoria dimostrandosi superiore a quella dei padroni di casa. Un Valmetauro che durante la prima frazione ha dimostrando determinazione ed attenzione in fase difensiva, con i fabrianesi incapaci di concretizzare la supremazia territoriale oltre il parziale di 10 a 21. Molto diversa la seconda frazione di gioco fabrianese, con i ragazzi di Cristian Lombardi più precisi e determinati nel portare a casa il risultato. In campo: Pirliteanu, Gjyzeli, Tartarelli, Sepe, Bartoloni, Lombardi, Ragni, Santini, Kim, Michelangeli, Spuri Colonna, Kasa, Smargiassi, Morichelli e Lancioni. A disposizione: Coniguardi, Ferretti, Rabbani, Bigiarelli, Fiku, Solustri e Capalti. Allenatore Cristian Lombardi. Classifica: Fermo 11, Cus Camerino e Fabriano Rugby 10, Cus Ancona 6, Sena Rugby 2, Amatori Ascoli e Valmetauro Titans -4. Domenica nuova trasferta: gli avversari dei fabrianesi saranno i dorici del Cus Ancona. Saverio Spadavecchia VOLLEY Serie D Le ragazze alla riscossa La Pallavolo Fabriano impegnata in serie D femminile è tornata al successo battendo 1-3 l'Esino Volley Falconara (25-22, 19-25, 20-25, 25-27) dopo quasi due ore di partita. La formazione: Angeletti, Baldoni M., Baldoni S., Balducci, Carnevali, Cattarulla, Fattorini A., Fattorini M., Malefora, Paolucci, Ruggeri, Busini (L); all. Paoletti e Moretti. Prossimo turno, sabato 14 novembre, in casa contro la Filoni Montecassiano (PalaGuerrieri, ore 18). Per quanto riguarda il settore giovanile, da segnalare le vittorie dell'Under 18 Blu, dell'Under 16 Insieme e dell'Under 16 Rosso. f.c. Secondo pareggio consecutivo per il Real Fabriano, che a Recanati ha chiuso sul 4-4 al termine di un match rocambolesco. In vantaggio 1-2 all’intervallo con reti di Bucchi e Angeloni, nella ripresa i ragazzi di mister Kristian Giordani si facevano raggiungere e superare sul 4-2 dai padroni di casa (complice anche un discusso arbitraggio). Nel finale veniva fuori l’orgoglio del Real che ristabiliva l’equilibrio con gol di Angeloni e Carnevali. La formazione: Balducci, Mosciatti, Tombolini, Biancini, Stroppa, Angelelli, Angeloni, Baldoni, Bruzzichessi, Bartolini, Carnevali, Bucchi. Tre punti preziosi conquistati dall’Apd Cerreto di mister Maurizio Buratti, che ha avuto la meglio sul Castrum Lauri per 4-3 grazie ai gol di Amadei (2), Simone Di Ronza e Giacomodonato. La formazione: Barchiesi, Diego Cannoni, Amadei, Lorenzetti, Bezhani, Buldrini, Samuele Cannoni, Simone Di Ronza, Lippera, Poeta, Marco Di Ronza, Giacomodonato. Niente da fare, invece, per il Cerreto di mister Francesco Rinaldi a Numana, dov’è arrivata una sconfitta per 4-2. Non è bastata la doppietta di Teo Innocenzi. La formazione: Juri Innocenzi, Sampaolo, Biondi, Farneti, Teo Innocenzi, Mosconi, Spilli, Centocanti, Smargiassi, Sakuta. Nel prossimo turno, venerdì 13 novembre, il Cerreto giocherà in casa contro la Futsal Macerata (PalaCarifac di Cerreto, ore 21.30), mentre il Real Fabriano andrà in trasferta a Montelupone; sabato 14 novembre incontro casalingo per l’Apd Cerreto contro il Villa Musone. La classifica dopo otto giornate: Potenza Picena 24; Real Fabriano 20; Montelupone e Numana 16; Futsal Potenza Picena 15; Cantine Riunite Tolentino 14; Apd Cerreto 13; Gagliole 12; Castrum Lauri e San Severino 10; Cerreto 9; Recanati e Futsal Macerata 6; Avenale 5; Imbrecciata 4; Villa Musone 3. COSI' IN SERIE D - Rotondo successo del Nebbiano di mister Giancarlo Manzetti: 9-4 contro la Polisportiva Victoria. Buon momento per l’Avis Genga, che batte 6-2 il Moscosi. Giornata storta, invece, per la Virtus Matelica, superata a domicilio dalla Giovane Aurora per 3-4. La classifica dopo otto giornate: Casenuove 19; Nebbiano 18; Santa Maria Nuova 16; Frontale 13; Monserra 12; Giovane Aurora 11; Virtus Matelica 10; Cupramontana e Polisportiva Victoria 8; Moscosi 7; Virtus Moie 6; Dorica e Avis Genga 4. Ferruccio Cocco La Podistica fabrianese porta il nome dell'Avis in tantissime gare Le ultime settimane sono state ricche di appuntamenti per la Podistica Avis Fabriano. Iniziamo da domenica 25 ottobre, quando a Sirolo sono stati sei gli avisini partecipanti all’impegnativo Trail del Conero (23 chilometri). Particolarmente duro, dicevamo, questo percorso, snodatosi tra le bellezze naturalistiche e paesaggistiche dell’altura dorica che si affaccia sull’Adriatico, con altezza massima raggiunta a 572 metri s.l.m. Il migliore della Podistica è stato lo specialista Sauro Tittarelli con il tempo di 2h 40’ 43”, ma un encomio speciale lo merita ancora una volta il veterano Luciano Angelini, primo nella categoria over 65 con 3h 03’ 41”. Questi gli altri tempi dei fabrianesi: Stefano Baioni 2h 43’ 25”, Gabriele Salvatori 2h 51’ 30”, Emanuele Belardinelli 3h 18’ 25”, Mario Gubbiotti 3h 25’ 06”. Per la cronaca, sono stati 282 gli atleti che si sono cimentati su questa distanza, con vittoria ottenuta da Cristian Ravaioli della società “I Cinghiali” di Bagnacavallo (Ra) in 2h 13’ 08”. Il 25 ottobre si è corso anche a Camerino, dove è stata 29 sport.indd 2 organizzata la prima Maratonina Camerte sulla distanza dei 10,6 chilometri. Qui, sono stati 193 i partecipanti. Ha vinto Yassin Bouih dell’Atletica Reggio in 32’ 25”. La Podistica fabrianese era presente con cinque atleti, la maggior parte dei quali ha ottenuto buoni piazzamenti di categoria: Claudio Berettoni 43’ 36” (3° nella categoria 45-49 anni), Massimo Gambella 44’ 17” (5° nella 4044 anni), Amedeo Bucchi 47’ 52” (2° nella 55-59 anni), Patrizia Cristallini 53’ 59” (quinta nella femminile 40-49 anni) e Paolo Lippera 55’ 34”. Hanno gareggiato anche due rappresentanti dell’Atletica Fabriano: Giovanni Minetti (47’ 53) e Sandro Ballelli (56’ 47”). Pregevole risultato anche da parte del fabrianese Maurizio Buratti, tesserato con la Podistica Valtenna, che con 42’ 05” è giunto 2° nella categoria 50-54 anni. Domenica 1 novembre, poi, otto runner della Podistica Avis Fabriano hanno partecipato alla “Marcialonga del Tennis” a Foligno, sulla distanza di 13,9 chilometri. Questi i tempi degli avisini: Massimo Gambella 57’ 04”, Gianluca Balducci 57’ 30”, Sauro Tittarelli 1h 01’ 18”, Romualdo Burattini 1h 05’ 06” (primo nella categoria 60-64 anni), Darcisio Esposto 1h 06’ 26”, Daniela Cozza 1h 07’ 19”, Roberta Rotili 1h 08’ 36”, Alessandro Palma 1h 14’ 31”. In totale sono stati 192 i partecipanti, con vittoria di Andrea Lucchetti dell’Athlon Asi Bastia Umbra. A Smirra di Cagli (Pu), inoltre, l’1 novembre sono stati cinque gli avisini a correre la locale gara di 10 chilometri: Giorgio Tiberi, Diego Ferretti, Michele Salari Peccica, Amedeo Bucchi, Paolo Lippera, Arrigo e Saverio Berionni. Nello stesso giorno, Podistica Avis Fabriano presente anche a Roma nella tradizionale “Corsa dei Santi”: qui, Emanuela Pierantoni ha percorso lo splendido tragitto capitolino di 10,5 chilometri in 48’ 15”. Anche l’8 novembre la Podistica Avis Fabriano ha messo alcune sue “pedine” in varie manifestazioni nazionali e internazionali. Alla maratona di Atene c’era Lanfranco Ninno, che si è cimentato sulla classica distanza dei 42 chilometri e 195 metri, proprio là dove tutto ebbe inizio, nel 490 a.C., con la corsa a perdifiato di Filippide per annunciare agli ateniesi la vittoria sui Persiani. Ninno ha chiuso in 4 ore 17 minuti e 44”. Giornata di maratona anche a Ravenna. E qui ha corso Lauro Brocanelli, che ha fatto registrare il suo personale sulla distanza dei 42 chilometri e 195 metri con il tempo di 3h 33’ 42”. Sempre a Ravenna, era prevista anche la mezza maratona (21 chilometri e 97 metri) e a rappresentare i colori avisini è stato Leonardo Sonaglia: anche per lui il “personale” su questa distanza, 1h 42’ 18”. Tre runner della Podistica fabrianese, poi, hanno corso a Perugia il “Memorial Staccini” di 10,2 chilometri. In evidenza Diego Ferretti che, con il tempo di 36’ 39”, si è classificato 13° assoluto (ha vinto Attilio Niola della Uisp Chianciano in 33’ 40”). Inoltre, Claudio Berettoni 40’ 16” e Patrizia Cristallini 51’19”. f.c. 11/11/15 10.58 30 >FUORI PORTA< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 La vera funzione del carcere Riflessioni sul valore della vita e sul Sinodo della famiglia di SILVIA RAGNI D al numero di ottobre di “Penna Libera Tutti”, l’organo di stampa dei detenuti della Casa Circondariale di Pesaro, riportiamo le considerazioni sulla reclusione di J. – che riflette inoltre sui motivi che hanno condotto “Ennes”, a soli 26 anni, a togliersi la vita in cella – e un articolo in cui Alberto Guarino esprime pareri ed opinioni riguardo al Sinodo sulla famiglia. DETENZIONI Laddove il paradosso diventa confronto senza scivolare in sterili e futili polemiche ma divenendo espressione costruttiva educativa su concetti, idee, opinioni o punti di vista, anche all’interno delle mura carcerarie, luogo dove nulla è consentito previa richiesta se non accettata, dove la parola diritto si abolisce, divenendo utopica, ecco che anche a noi detenuti viene offerta la possibilità di dire la nostra. L’essere stati giudicati solo su carta con la penna che stende chilometri di inchiostro, non può dare una corretta descrizione di chi veramente siamo, lo si fa solo superficialmente, e non si tiene mai conto del buono che c’è in ognuno di noi. Molti reati vengono commessi perché manca il dialogo con lo Stato, perché il cittadino si sente solo, abbandonato anche nella moltitudine generale e nei momenti di difficoltà non sa cosa fare. (…) Ma ci siamo chiesti allora veramente la vera funzione del carcere? Perché non utilizzare pene alternative per chi ne abbia i requisiti? Alle soglie del 2016 dove tutto ruota attorno alla tecnologia, al progresso, dove molteplici associazioni ogni giorno combattono contro i maltrattamenti animali, dove si sono ufficializzati i matrimoni gay e si parla spesso di discriminazioni, l’Italia paese avanzato su quasi tutto, paese che potrebbe essere perfetto, paese che da sempre è stato guida, con la sua politica contraddittoria, si autodistrugge! Oggi nelle carceri italiane si muore, spesso in silenzio, persone giovanissime che decidono di togliersi la vita, ragazzi, uomini, donne che toccando con mano la sofferenza, per motivi spesso legati Acqua liquida su Marte: e domani? Sapevamo già della presenza di acqua sotto forma di ghiaccio sulle calotte polari di Marte, ma la domanda principale restava se vi fosse anche acqua allo stato liquido. Dopo anni di attesa la Nasa ha però risposto: su Marte c’è acqua liquida, e fluisce sulla sua superficie in piccoli ruscelli. Già dal 2008 si sapeva che la superficie marziana era stata evidentemente modellata da grandi masse di acqua. Nel 2010 è stato ricostruito l’antico aspetto di Marte che appariva come un pianeta blu, coperto per i due terzi da un enorme oceano e nel restante terzo frastagliato di fiumi e laghi. Ma lo studio di questi ruscelli, oggi confermati, comincia nel 2011, quando la sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) ha cominciato l’osservazione fotografica di strisce scure di terreno simili a fiumi. Grazie alla prolungata orbita del satellite intorno al pianeta rosso (che dura da dieci anni) è stato possibile studiare queste formazioni nel corso del tempo; ciò ha portato a scoprirne la loro stagionalità: 30 fuori porta.indd 2 appaiono infatti in primavera, si scuriscono nell’estate per poi sparire durante i mesi freddi. L’acqua in questione certo non è molta, ed è per lo più salmastra: solo infatti grazie ai numerosi sali con cui è mischiata riesce a condensare nei mesi più caldi nonostante le condizioni avverse di Marte. La scoperta apre numerose nuove prospettive: prima tra tutte la possibilità di trovare vita, sotto forma di tracce organiche o microbiologiche, nelle vicinanze di questi rivoli; non meno importante sono le implicazioni che comporta la presenza di acqua liquida nell’ottica di una missione umana su Marte, qualcosa che nei progetti della Nasa non è così lontana. Per ora però sono altre le missioni in programma, la prima “Mars 2020”: la spedizione di un rover sul suolo sulla traccia della riuscitissima missione Curiosity. Non ci resta quindi che aspettare in attesa di nuove sorprese dal nostro vicino rosso, che sicuramente non tarderanno ad arrivare. Simone Pasquini a un passato violento e lasciati in balia di loro stessi, non ce la fanno. Un nostro compagno si è tolto la vita proprio ieri 27 settembre, un ragazzo: “Ennes” di 26 anni che nella sua enorme sofferenza non ha saputo dimostrare il buono che c’era in lui; ha prevalso lo sconforto non è riuscito ad abbattere quel muro chiamato sopportazione, eppure sarebbe stato semplice, forse impegnandosi di più nei suoi confronti e cercando di parlare la sua stessa lingua con quella umanità, semplice umanità, che dovrebbe indirizzare ognuno di noi. (…) La lontananza dagli affetti famigliari, la continua umiliazione a cui siamo sottoposti nel quotidiano non ci permette nemmeno di fare un esame di autocritica, perché la condizione è tale da rimanere 24 ore su 24 concentrati solo sul malessere, mentre l’avvicinamento ai propri cari ed una migliore condizione di vita abbinata ad un maggiore supporto psicologico possano solo migliorare il reo, quando la tendenza è solo punitiva non può essere associata a concetti come riabilitazione, rieducazione, inserimento. (…) Questo è il grande messaggio che dovrebbe arrivare a tutti, solo cosi si potrebbe trasformare il carcere e solo così si potrebbe arrivare ad una diminuzione del crimine. Abbattere nella società il pensiero che il detenuto non sia un cittadino italiano e prendere consapevolezza che appartiene anch’esso al sistema Italia, è indispensabile. Metterci quindi nella condizione di essere utile e non un peso, allontanare il pregiudizio è testimonianza di civiltà e progresso. J. SINODO SULLA FAMIGLIA Questo non è un parlamento, non è il senato, non è la camera dove si prendono decisioni, questa è una riunione di confronto. Così il Papa ha dato inizio ai lavori del “ Sinodo sulla famiglia”introducendo un argomento che vede protagonista tutte le categorie umane, con attenzione alle coppie di fatto, i divorziati, i separati e gli omosessuali. Questa ampiezza di vedute offre l’opportunità di verificare come la Chiesa, in questo secolo e la fine del secolo scorso, conservi una continuità di ammodernamento atta ad aprire le porte a tutti gli esseri umani cancellando diversità di credo, usi, e costumi che li contraddistinguono. Il processo di apertura, iniziato da Giovanni XXIII con il Concilio Vaticano II e proseguito dai suoi successori, è stato capace di mettere l’accento su tutti i contrasti che potevano nascere con il vorticoso incedere del progresso e della modernità (…). Oggi, Papa Bergoglio, esprime la sua vicinanza alle masse con linguaggio semplice ed efficace, ricordando che il Signore sussurra ai cuori degli umili e non a quello dei sapienti, quindi, la necessità di dare ascolto a coloro i quali sono stati succubi di dogmi obsoleti e vittime di antiche superstizioni. Papa Francesco ancora una volta dimostra di avere occhi per i problemi che angosciano le nostre società senza allontanarsi dalle dottrine, definendosi appunto dicitore della socialità religiosa, dimostrando però che ciò che latita nell’animo umano sono i principi etici e morali, i soli adatti ad una convivenza pacifica e duratura. Alberto Guarino Un nuovo sistema diagnostico Diatech Pharmacogenetics, leader assoluta in Italia nel settore della farmacogenetica, ha firmato un accordo internazionale con Agena Bioscience, azienda americana leader nello sviluppo e nella produzione di sistemi strumentali basati sulla spettrometria di massa. L’intesa, siglata a San Diego, prevede che Agena distribuisca in via esclusiva i kit diagnostici prodotti da Diatech Pharmacogenetics sul sistema della multinazionale americana MassARRAY e porterà per il Gruppo italiano a un raddoppio del fatturato per la linea Myriapod® che, si prevede, passerà dagli attuali 2,5 milioni di euro a 5 milioni di euro. “L’interesse per i nostri prodotti da parte di Agena Bioscience è la conferma che i nostri kit hanno un vantaggio competitivo sia economico sia tecnologico rispetto ad altri sistemi oggi esistenti” – ha commentato Fabio Biondi, Presidente del Gruppo Diatech – “Questa nuova partnership ci permetterà di crescere ancora e diventare leader anche all’estero”. Il sistema MassARRAY, prodotto da Agena Bioscience, abbinato ai kit Myriapod® di Diatech, è in grado quindi di migliorare i metodi disponibili oggi sul mercato riducendo significativamente i costi e i tempi per i laboratori di analisi che potranno testare rapidamente le mutazioni genetiche più critiche per meglio gestire il trattamento dei pazienti oncologici. “Abbiamo deciso di replicare il successo ottenuto in Italia grazie a Diatech Pharmacogenetics e di estenderlo anche in altri mercati”, ha dichiarato Peter Dansky, CEO di Agena Bioscience - "Il successo di Diatech in Italia conferma che il nostro sistema MassARRAY fornisce un valore aggiunto per i test genetici di routine ed è giunto il momento per noi di entrare nel mercato della diagnostica clinica". Diatech Pharmacogenetics, già distributore per il mercato nazionale del sistema MassARRAY di Agena, è diventata leader assoluta in Italia applicandovi Myriapod® – kit che vengono utilizzati per stabilire una corretta terapia del cancro del colon e del polmone, brevettati dall’azienda di Jesi – già dal 2012. 11/11/15 10.59 La fantascienza diventa realtà? Si vuole fare dell'uomo l'arbitro assoluto del suo destino di ADELE GIOIA Q uanto durerà la burrasca? Ma, una volta quietata, quale nuova tempesta mediatica sconvolgerà l’opinione pubblica? E’ troppo importante il progetto perseguito – quello di abbattere l’unico serio ostacolo al perseguimento dello stravolgimento della natura per fare dell’uomo l’artefice di se stesso, dominatore esclusivo del proprio destino – per non cogliere un’occasione propizia: documenti trafugati che testimoniano gravi vizi umani quando è più forte l’impegno della Chiesa nel condannarli. Si rende omaggio al Papa, ma il disegno è quello di indebolirlo perché troppo grande è l’autorità morale di questo Pontefice in tutto il mondo. Forse la mia è una lettera apocalittica di avvenimenti meschini: sono sempre esistiti i traditori, anche Gesù ne ebbe uno tra i suoi discepoli. Oggi, però, mancano anticorpi validi per riuscire a bandirli, soprattutto manca la consapevolezza di essere parte di un tutto, di una società il cui vero benessere è dato dal sentirsene parte responsabile nel proprio ruolo, qualunque esso sia. E’ indispensabile impegnarsi nell’approfondimento dei principi che sono alla base del nostro vivere civile, consapevole dei diritti, attenti alla pratica dei doveri. La regola vale per tutti, ma a chi crede nel divin Maestro si chiede di più: la consapevolezza di vivere un momento decisivo della storia. Si vuole fare dell’uomo l’arbitro assoluto del proprio destino; una tecnologia sempre più ardita e perfezionata potrà consentirgli di far crescere in un utero artificiale chi e con quali caratteristiche potrà vivere, chi sarà un dominatore, chi – servo appagato – sarà lieto di sentirsi tale. La fantascienza lo aveva immaginato in romanzi famosi, ma tutto questo potrebbe diventare realtà. Certo, qualcuno, sorriderà, nel migliore dei casi, con compatimento: ‘tutto questo per fatti meschini di uomini importanti, avidi di potere, di lusso e di ricchezze?’. Ebbene: tutto questo potrebbe avvenire, obbedendo al disegno di stravolgere la natura dell’uomo, da realizzare per gradi, nel tempo, finché non sarà più possibile opporvisi. Se è questo che nell’inerzia e nell’ignoranza ci si prepara, è indispensabile conoscere, riflettere, agire con determinazione con tutte le forze – giovani e meno giovani e vecchi – e tutte le abilità disponibili perché nessuna risorsa venga sprecata. Insieme, con fede, tutto è possibile. La nostra paura dell'animale fa rischiare di subire aggressioni Da quello che sento in giro, mi pare che ultimamente la nostra città sia colpita da un'epidemia di avvistamenti di cinghiali. Questi presunti avvistamenti in zona periurbana o addirittura urbana vengono poi opportunamente megafonati dagli organi di stampa oltre che dalla solita efficientissima radio-serva, per cui si crea fra i cittadini un clima da cittadella assediata con conseguente richiesta di risolvere il problema a fucilate. Sull'obiettività di questo quadro io ho qualche dubbio. E' strano che io, solo io, che pure passo molto tempo a girare per campagne, boschi e sentieri rigorosamente E’ una tarda sera e con gioia mi vengono in mente le belle, perché profonde, frasi della mia prof.ssa di latino ed italiano “Ragazzi studiate la letteratura perché se non lo fate ora non lo farete più, e lo studio umanistico è l’unico che ti fa comprendere un po’ di più la realtà”. Premetto che nelle versioni non andavo sopra il 4 e mezzo e che in italiano non brillavo poi troppo, ma sono rimasto sempre affascinato da quella signora, per il suo fare intellettuale, anche un po’ serio ma mai serioso, amante dello scandire latino di Papa Ratzinger durante l’Angelus, ma soprattutto desiderosa che noi iniziassimo a diventare giovani uomini e donne per affrontare il 31 dialogo.indd 2 31 >DIALOGO< L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 a piedi, non abbia mai avvistato uno di questi animali. Questi dati, pur lacunosi, mi fanno sospettare che siamo di fronte ai prodromi della prossima psicosi di massa. L'homo poco-sapiens di inizio terzo millennio pare non possa sopravvivere senza ricevere la sua dose quotidiana di paura. D'altra parte attorno alla paura di un nemico convergono molteplici forze e interessi, compresi interessi economici: la paura crea, per mille vie, fatturati e profitti. Mi ricordo ancora di quando ormai diverso tempo fa "tirava" la paura delle vipere a tal punto che si era diffusa la leggenda metropolitana che fosse il Wwf a paracadutare questi animali con l'aereo. Ricordo anche che c'erano "testimoni" che giuravano di aver visto uno di questi aerei compiere l'operazione. Roba da perizia psichiatrica ...o forse, meglio, Renzo, i capponi e... l'elemosina futuro con le nostre passioni. Ebbene in questi giorni, quando ho sentito che il nostro Presidente del Consiglio comunale ha sostenuto una raccolta firme contro coloro che chiedono l’elemosina nel parcheggio dell’ospedale 'Profili', mi sono venuti in mente alcuni versi dei “Promessi Sposi”, precisamente il capitolo III. Renzo, accoglie il suggerimento di Agnese, e andando ad incontrare l’avvocato Azzeccagarbugli, porta con sé due capponi “perché non bisogna mai andare a mani vote da que’ signori… e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’uno con l’altro, come accade troppo sovente tra compagni di sventura”. Credo proprio come sia da capponi, in quanto vuoti nel capire la quotidianità, le cause della quotidianità, Bene comune, in politica sempre più merce rara “Piove, governo ladro”! Lontani ormai i tempi, in cui, per una vignetta così, che oggi suona come balsamo per le nostre orecchie, il mitico Forattini dovette essere pesantemente sanzionato. Ormai si può dire e fare qualsiasi vilipendio, in nome di questa tanto amata (e sbandierata) libertà democratica. Ad esempio si può fare del centro di Fabriano, nota stazione balneare, a dimensione caprese, una sequenza di vetrine tinteggiate turchese o meglio blu oltremare, che armonizzano perfettamente con il cotto, gli affreschi e la pietra del contiguo Palazzo del Podestà, in sintonia con i dettami dell’ornato pubblico. In tempi di fughe di notizie più o meno torbide ed attendibili, sembrerebbe che numerosi scultori locali si stiano attrezzando per un nuovo monumento ai caduti. Ma in questo caso non si tratterebbe di celebrare eroi di conflitti bellici, ma di vittime quotidiane di cadute, sulle nostre strade dissestate. “Arroganti, bugiardi, incompetenti e menefreghisti” sono alcuni appellativi, tra quelli ripetibili, che vengono, senz’altro ingenerosamente, rivolti ai nostri amministratori, nella pubblica piazza ed opinione, perché sentiti distanti e deliberatamente ripiegati su se stessi, in un rilassante “muro di gomma”! Eppure la consegna del Vescovo all’Università Popolare tutta è quella di rappresentare “i saggi” e quindi gli avveduti consiglieri, che, partecipando alla cosa pubblica, si spendono per il bene comune e vengono ascoltati ed apprezzati nelle loro competenze. “Questa è la libertà, bellezza”. E’ il mantra di questi chiari di luna. La libertà di non intendere il bene comune come tutela delle persone, che per esempio nel fine settimana sono in balìa di energumeni, che spadroneggiano, in preda ad alcol e non solo, il tutto con sottofondo di rumori infernali che durano fino all’alba. Marziale, scrittore latino del I secolo nei suoi epigrammi invitava i malcapitati che andavano a cena fuori a dettare prima il proprio testamento. Sarà un’esagerata precauzione. Ma tant’è. Niente di nuovo sotto il sole, anche in una democrazia apparente, come la nostra. Partecipare alla cosa pubblica è missione e servizio Marisa Bianchini da cartone animato (vista la mia scarsa simpatia per la psichiatria). Mi permetto di ricordare questa storia per segnalare a quali vette di insensatezza può arrivare una mandria simil-umana che ha rinunciato a usare il cervello per crogiolarsi nel piacere di partecipare al rituale della condivisione sociale della paura del momento. Se però da un lato, questa auto-somministrazione quotidiana di terrore può sembrare innocente e al limite divertente, non così è il rimedio invocato a gran voce: prendere a fucilate i cinghiali. Ci troviamo di fronte a un rimedio peggiore del male, tanto più che il riequilibrio faunistico desiderato può essere conseguito con mezzi incruenti e meno pericolosi per i cittadini. Ritengo opportuno, onde prevenire il dilagare della psicosi che vedo profilarsi all'orizzonte, che codesta amministrazione comunale promuova un incontro pubblico dove persone esperte e documentate sul tema possano, dopo averci fornito dati sulla reale consistenza delle popolazioni di cinghiali nel territorio, informarci sulle abitudini di detti animali e istruirci su come comportarci in caso di incontri. La mia esperienza di vita mi dice, ad esempio, che è proprio la nostra paura dell'animale, percepita dalle molteplici autostrade sensoriali di quest'ultimo (i sensi dell'animale sono ben più di cinque!), a farci rischiare di subire aggressioni. Propongo, in breve, una strategia volta ad aiutare la popolazione a sostituire la paura con la conoscenza e la relazione e da attuare insieme alla progettazione di un intervento non cruento di riequilibrio. Sperando che tutto ciò diventi possibile, invio cordiali saluti. i responsabili della quotidianità, richiedere e sostenere che vengano sic et simpliciter, così e semplicemente, allontanati coloro che richiedono l’elemosina; e tanto si è più capponi quando chi a firmare ha addirittura la carica di Presidente del Consiglio comunale, che invece questa realtà dovrebbe cercare di risollevare per davvero e non colorarla di demagogia razzista. Razzismo che è inconfutabilmente compresente in questa triste vicenda, ed è ancora più strano come spesso a sostenere queste tesi siano, anche a Fabriano, coloro che vogliono unire il fazzoletto verde padano con la fede cristiana. Papa Francesco sostiene come sia necessario reprimere la globalizzazione dell’indifferenza ed affermare la cultura della cura contro la cultura dello scarto, e fa sorridere con malinconia vedere come questi cattolici sostengano invece la cultura non dello scarto materiale, ma addirittura di quello umano. Forse per un Presidente del Consiglio comunale sarebbe stato invece più opportuno attivare le istituzioni competenti per capire come tentare di aiutare questi signori, cercando finalmente di andare un po’ oltre all’attuale eutanasia delle emozioni. Non so se la mia prof.ssa le condivida queste fragili righe, non so se nemmeno le leggerà, ma credo che aveva ragione e per questo la ringrazio di vero cuore. Alessia Bellucci Andrea Giombi 11/11/15 11.01 32 L'Azione 14 NOVEMBRE 2015 PER IL RINNOVO E IL NUOVO ABBONAMENTO RICEVERAI GRATUITAMENTE LA SHOPPING CARD da utilizzare nei negozi elencati di seguito Chi pagherà con bonifico bancario o bollettino postale potrà ritirare la card presso le nostre redazioni di Fabriano e Matelica esibendo la relativa ricevuta di pagamento. I T N O C S negozi convenzionati a FABRIANO TANTI i, v i s u l c es !!! i » CasaBella » Nuova Ottica o v r e p Via Le Conce, 4/A - tel. 0732 3181 10% su tutta la merce »Monastero Cuore Salus san Silvestro Abate. 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