PIANO SOCIALE DI ZONA ANNO 2005 per L'AMBITO TERRITORIALE S8 relativo AI COMUNI DI SALERNO E PELLEZZANO adottato mediante Accordo di Programma sottoscritto in data 28/07/2005 dai legali rappresentanti dei detti Enti nonché dall'A.S.L. SA/2 e della Provincia di Salerno ---------------Elaborazione a cura dell'Ufficio di Piano di Zona dell'Ambito S8 Luglio 2005 1 L’indice del Piano sociale di Zona 2005 Capitolo 1 – Il sistema di offerta dei servizi costruito nell’Ambito 1.1 Relazione sui servizi attivati nell’anno 2004 per aree prioritarie di intervento e per macrotipologie di servizi pag. pag. 4 4 1.2 Schede di rilevazione della spesa sociale dei Comuni dell’Ambito per il 2004 (Schede 4.1 e 4.2) pag. 47 1.3 Schede di monitoraggio dell’offerta dei servizi sociali per il 2004 pag. 79 1.4 Relazione sulla organizzazione dell’Ufficio di Piano, sul funzionamento del Coordinamento Istituzionale, sui servizi di segretariato sociale e sui servizi sociali professionali dei Comuni pag. 90 1.5 Risultati conseguiti per l’integrazione sociosanitaria pag. 91 Capitolo 2 – Gli assetti organizzativi e gli strumenti di regolazione per la gestione unitaria dell’Ambito pag. 93 2.1 L’evoluzione prevista degli assetti organizzativi dell’ambito per il triennio 2005/2007 pag. 93 2.2 I contenuti dell’Accordo di Programma e degli impegni aggiuntivi pag. 93 2.3 Eventuali protocolli di intesta o altri accordi siglati tra le parti pag. 94 2.4 Forme adottate per la gestione associata delle funzioni e la gestione pag. unitaria dei servizi 94 2.5 Assetto organizzativo definitivo dell’Ufficio di Piano e relazioni con il pag. Coordinamento Istituzionale 95 2.6 I regolamenti adottati dall’ambito territoriali e gli effetti della loro pag. implementazione 95 2.7 Atti di regolamentazione da adottare per l'organizzazione dei servizi, per la pag. 95 regolamentazione dell'accesso alle prestazioni, per la garanzia della qualità dei servizi e della partecipazione dei cittadini Capitolo 3 – Linee di sviluppo triennali per la programmazione dei servizi d’ambito 3.1 Le strategie prioritarie e gli obiettivi strategici per il triennio 2005-2007 per il consolidamento del sistema di welfare e per le specifiche politiche di settore (dettaglio per aree prioritarie) 3.2 Le strategie prioritarie e gli obiettivi strategici per la IV annualità (2005) per le specifiche politiche di settore (dettaglio per aree prioritarie) pag. 97 pag. 97 pag. 98 3.3 Criteri utilizzati per la ripartizione delle risorse del “Fondo non finalizzato” pag. 100 per la IV annualità 2 3.4 Servizi previsti nella IV annualità per area prioritaria: tipologie di servizi da pag. 100 garantire come livelli essenziali sociali e sociosanitari, altre tipologie di servizi ed interventi, servizi da gestire in continuità con l'annualità precedente, servizi previsti per il triennio 3.5 Servizi gestiti in forma associata nell'ambito territoriale: soggetti gestori, pag. 103 modalità di gestione, integrazione con gli altri interventi gestiti dai singoli comuni 3.6 Piano di Comunicazione Sociale dell'Ambito Territoriale pag. 103 3.7 Azioni di supporto alla gestione del Piano Sociale di Zona pag. 103 3.8 L'integrazione tra azioni del Piano di Zona ed interventi promossi a valere pag. 104 su risorse del POR 2000-2006 Campania e su altri Fondi Strutturali Capitolo 4 – La programmazione finanziaria pag. 105 Tav. 3.1 - Il Piano finanziario 2005 di Ambito Territoriale, per area prioritaria e pag. 105 fonti di finanziamento Tav. 3.2 - Il Piano finanziario 2005 del singolo Ente Locale, per area prioritaria e fonti di finanziamento pag. 106 Tav. 3.3 - Il prospetto delle risorse finanziarie per Servizi programmati per il 2005 pag. 108 Tavv. 3.4 - 3.5 - 3.6 – La gestione delle eventuali risorse residue della seconda (2003) e terza (2004) annualità Tav. 3.7 - Il Piano finanziario delle attività sociosanitarie integrate a compartecipazione 5 – LE SCHEDE DEI SERVIZI 5.1 Le schede dei servizi previsti per la IV annualità nel Piano di Zona pag. 116 pag. 122 pag. 123 pag. 123 Gli allegati al Piano. Verbali di concertazione con le OO.SS. e il terzo settore Scheda rilevazione assetto dell’UdP Scheda di rilevazione del segretariato sociale Delibera di adozione del piano di zona approvata secondo le vigenti disposizioni del Testo Unico degli Enti Locali ( D.Lgs. 267/2000) L’accordo di programma sottoscritto da tutti i soggetti pubblici interessati e approvato secondo le forme previsto dal testo unico D.lgs 267/00 Attestazione dell’impegno di 5 € per abitante da parte del Comune Capofila riferita all’intero ambito Accordi di programma Integrazione Scolastica pag. pag. pag. pag. 296 316 319 343 pag. 347 pag. 354 pag. 355 3 CAPITOLO 1 – IL SISTEMA DI OFFERTA DEI SERVIZI COSTRUITO NELL’AMBITO 1.1 - Relazione sui servizi attivati nell’anno 2004 per aree prioritarie di intervento e per macrotipologie di servizi. La realizzazione della 3ª annualità, implementata di alcuni interventi di nuova istituzione, anche in conseguenza di finanziamenti di Fondo Sociale finalizzati, si è concretizzata nella continuità della maggior parte di azioni e servizi della precedente annualità del Piano Sociale di Zona Ambito S8, caratterizzandosi a consolidamento, per la diversificata ed articolata offerta di servizi che, oltre a consentire la realizzazione dei livelli essenziali di assistenza di cui all’art.22 della L.328\00, ha permesso di soddisfare bisogni sociali di inclusione, promozione, integrazione ed incremento di capitale sociale della persona, mediante promozione ed attivazione di cittadinanza sociale e rafforzamento del partenariato locale. Il processo riformatore di affermazione di nuovo welfare segnando un ulteriore passo di avanzamento si è confermato per radicamento della preesistente strutturazione di offerta sociale sul territorio, sulla quale la quota aggiuntiva del fondo sociale, nel corso del triennio trascorso, si è innestata permettendo di implementare alcuni servizi, di istituirne nuovi e di consolidare quelli esistenti, in una continuità operativa necessariamente non coincidente coi tempi di attuazione delle corrispondenti annualità. Come individuate nelle Linee Guida Regionali, le aree prioritarie costituenti la progettualità dell’annualità considerata sono: 1. Responsabilità Familiari 2. Natalità 3. Minori 4. Anziani 5. Contrasto alla Povertà 6. Persone Disabili e Disabili Gravi 7. Lotta alla Droga 8. Armonizzazione dei Tempi delle Città 9. Gestione Piani di Zona 10.Segretariato Sociale Nell’Area Contrasto alla Povertà è compresa anche l’offerta di servizi per immigrati, ai quali non è stata riservata apposita area sin dalla programmazione triennale del Piano Sociale, inglobando in unica area, in quel contesto definita “Per l’inclusione e le opportunità di vita”, tutte le attività in favore di fasce sociali, compresa quella immigrata, che vivono il disagio per difficoltà di inserimento, mancanza di opportunità e di integrazione, rischio di esclusione – emarginazione sociale. 4 La diversificata offerta di servizi previsti per le aree individuate, si è inquadrata in tutte le macrotipologie: - semiresidenziali: nido, centri per l’infanzia, centri polifunzionali, centri aggregativi, centri socio – educativi, per le aree “Responsabilità Familiari” , “Minori”, “Disabilità”; - residenziali : accoglienza in case famiglia, comunità, case albergo, gruppi appartamento, centro accoglienza, per le aree “Responsabilità Familiari” “Minori”, “Anziani”, “Disabilità”, “Povertà”; - domiciliari: assistenza domiciliare ed educativa domiciliare per le aree “Responsabilità Familiari”, “Minori”, “Anziani”, “Disabilità”; - territoriali: ascolto, sensibilizzazione e informazione, affido, adozione, mediazione familiare, penale e culturale, pronto intervento, assistenza scolastica, trasporto, biblioteca c\o Tribunale per i Minorenni, integrazione sociale, soggiorni, unità di strada, mensa, per le aree “Responsabilità Familiari” “Minori”, “Anziani”, “Disabilità”, “Povertà”, “Lotta alla Droga”, "Armonizzazione dei Tempi delle Città; - contributi economici: contributi per strutture di accoglienza, ad integrazione del reddito familiare e per l’affido , per le aree “Responsabilità Familiari” “Minori”, “Anziani”, “Disabilità”, “Povertà”; - inserimento lavorativo: Percorsi di formazione ed orientamento al lavoro, attività di laboratori disabili, per le aree “Responsabilità Familiari” “Minori”, “Disabilità”, borse lavoro per l'Area Contrasto alla Povertà. I servizi, come delineati per macrotipologia e relativamente alle aree di riferimento, hanno avuto per la maggior parte effettiva realizzazione sin dall'inizio della 3ª annualità del Piano Sociale, alcuni sono stati avviati e sono tuttora in corso di realizzazione e solo per pochi di essi, per le motivazioni di cui si dirà innanzi nell'esposizione di area, si è in fase di organizzazione per l'avvio o non vi sono state le condizioni per l'attuazione: Telefonia Sociale, Centro Sociale Polifunzionale, Clima Amico per Area Anziani, Clima Amico per Area Disabili, Attività 9.1 e 9.2 dell'Area Gestione Piano di Zona. Modalità attuative, contenuti operativi e destinatari coinvolti sono in dettaglio esplicitati nelle relazioni che seguono e che espongono gli interventi di area nella presentazione e progressione date nel Piano Sociale della 3ª annualità. Si rileva la messa in rete dei servizi del Piano Sociale con quanti altri erogati sul territorio per canali diversi di finanziamento, a completamento di una offerta che, attraverso l’operato dei segretariati consente maggiori possibilità di risposte ai bisogni sociali, ma tuttora, viste le crescenti esigenze, incontra limiti di soddisfazione delle istanze per saturazioni di disponibilità e delimitazioni di posti\ore prestazioni pur nell’offerta attiva di servizi. 5 1 - AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI Posto che la famiglia è il luogo delle relazioni primarie e quindi la prima agenzia educativa e formativa atta a garantire la crescita e il benessere delle persone, in attuazione del Piano Sociale di Zona, redatto ed approvato ai sensi della L. 328/00 - I Triennio III Annualità , si è continuato a promuovere la riqualificazione dei servizi finalizzati al supporto e alla valorizzazione dei molteplici compiti che le famiglie sono tenute a svolgere e al sostegno della condizione minorile, sia in situazioni di disagio sociale che a stimolo nelle situazioni di “normalità”. A tal fine sono state attuate e/o avviate tutte le azioni programmate e finanziate: servizi/interventi realizzati e/o in corso di realizzazione con l’apporto e la collaborazione degli Organismi del Terzo Settore. Per i servizi a continuità delle precedenti annualità, laddove non gestiti in economia direttamente dai Comuni, è stato confermato l’ affidamento della gestione operativa mediante convenzione, per i servizi di nuova istituzione è stato avviato parimenti rapporto convenzionale. Att. 1.1 - AFFIDAMENTO FAMILIARE Il Servizio di Affidamento Familiare in favore di minori in grave disagio sociale temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita psico-fisica, sociale, cognitiva ed affettiva da affidare, ai sensi della L. 184/83 e successive modifiche sancite con L. 149/01, nonché del Regolamento approvato dalla Regione Campania, è stato attuato mediante la realizzazione delle seguenti attività: - sostegno alla famiglia affidataria attraverso l’erogazione di un contributo economico mensile determinato autonomamente nei limiti delle disponibilità finanziarie di bilancio comunale; - stipula di coperture assicurative , Polizze Infortuni a tutela dei minori affidati e Responsabilità Civile verso Terzi derivante alle famiglie affidatarie per danni involontariamente cagionati a terzi dai minori affidati; sostegno alle famiglie di origine per il superamento delle problematiche che hanno determinato l’allontanamento temporaneo del minore dal proprio nucleo familiare; - sostegno alle famiglie affidatarie e a quelle di origine facendo ricorso ai servizi già in atto sul territorio; promozione e sensibilizzazione dell’affidamento familiare con gestione esternalizzata affidata mediante convenzione alla Coop Soc. “Alice nella Città” e all’ Associazione “La Magica Conchiglia” per la realizzazione del Progetto “ Una Famiglia per l’ Infanzia” . Il Progetto è stato realizzato da figure professionali quali sociologi, psicologi, assistenti sociali , avvocati attraverso l’ attuazione di azioni di : - promozione della cultura dell’affido, dell’accoglienza e della solidarietà; - screening delle risorse del territorio, in particolare parrocchie; - attivazione di uno sportello informativo; 6 - elaborazione di un depliant informativo e di uno spot messo in onda da Tv locale; - diffusione degli stessi sul territorio, al fine dell’ individuazione dei potenziali aspiranti affidatari. L’Amministrazione Comunale di Salerno ha concesso agli Organismi Sociali innanzi detti parte dei locali ubicati ex Scuola Materna Comunale ad Arbostella quale sede delle attività previste per l’attuazione del progetto su indicato. Nell’arco dell’anno 2004 sono stati seguiti complessivamente n. 86 minori in affidamento dei quali : n. 73 intra-familiari, n. 13 etero-familiari, n. 78 affidati con Decreto del Tribunale per i Minorenni , n. 8 affidati con dispositivo dirigenziale reso esecutivo dal Giudice Tutelare ai sensi della legislazione vigente. Ai sensi dell’art .2 della L. 149/01 e delle Linee d’Indirizzo Regionali per l’Affidamento Familiare, approvate dalla Regione Campania nella seduta del 30 aprile 2004 con Deliberazione n. 644, è stata costituita l’Equipe multidisciplinare socio-sanitaria integrata dell’ Ambito S/8 S.A.T. per il Servizio di Affidamento Familiare ed Adozioni Nazionali ed Internazionali, per la presa in carica congiunta e condivisa della casistica e l’assolvimento di tutti gli adempimenti e le funzioni dei rispettivi servizi in integrazione gestionale e professionale delle unità operative preposte. Att. 1.2 - EDUCATIVA DOMICILIARE La gestione del Servizio “Educativa Domiciliare” è stata affidata a continuità dei decorsi anni al Consorzio di Cooperative Sociali “LA RADA” – organismo capofila del raggruppamento di organismi sociali allo scopo costituito anche da: Cooperativa Sociale “Prometeo ’82 ”, Cooperativa Sociale “Sorriso” , Cooperativa Sociale “Fili d’Erba”, Associazione di Volontariato “Osservatorio sui Minori” , Cooperativa Sociale “Il Girasole”. Gli interventi si sono concretizzati in prestazioni di: - educativa familiare , sostegno domiciliare alla famiglia in condizioni di disagio, relativamente alle dinamiche educative, al fine di promuovere e sostenere la modifica delle relazioni intrafamiliari e l’arricchimento della vita dei componenti il nucleo; - sostegno al minore nello svolgimento dei propri compiti di crescita (scuola, adempimenti scolastici, relazioni sociali e familiari…) finalizzato alla costruzione del progetto di vita ; - attivazione di sinergie territoriali attraverso la promozione di collaborazione fra i servizi territoriali ; - formazione continua degli operatori. Nel decorso anno le prestazioni hanno interessato n. 42 nuclei familiari per complessivi n. 74 minori in turn-over, garantendo la conduzione della casistica in corso fino a conclusione secondo il piano di trattamento concordato tra l’Assistente Sociale intestataria del caso e gli operatori del Consorzio e l’ assunzione di casi nuovi. 7 Att. 1.3 - MEDIAZIONE FAMILIARE - Centro di Consulenza e Sostegno alla Famiglia La gestione operativa del servizio Mediazione Familiare - Centro di Consulenza e Sostegno alla Famiglia - è stata affidata alla Cooperativa Sociale “ Sorriso” . Le attività sono state svolte a continuità della precedente annualità presso la sede comunale di Salerno in via Onorato da Craco, ove è ubicato un Segretariato Sociale Zonale. Sono state realizzate attività di : segreteria, mediazione familiare rivolta ai nuclei familiari o alle coppie in condizioni di conflitto, sostegno alla genitorialità diretto a genitori con difficoltà nella gestione del rapporto con i propri figli, sostegno psicologico in favore di famiglie per il superamento di fasi e/o eventi critici, nonchè “spazio protetto” per incontri in sede neutrale tra minori e genitori/familiari in situazione di disagio relazionale, attuati in presenza di un operatore sociale e secondo le modalità disposte dalle Autorità Giudiziarie e concordate con il Servizio Sociale Territoriale . Le attività sono state condotte da figure professionali: assistente sociale, mediatore, psicologo, operatore con esperienza pregressa nei servizi alla famiglia, e sono state attuate nei giorni di apertura del Centro , ovvero due giorni a settimana di mattina e una volta in orario pomeridiano in fasce orarie flessibili in relazione agli interventi attuati su appuntamento al fine di rispondere meglio alle esigenze degli utenti. Il Centro ha seguito nel decorso anno alcuni casi condotti a continuità della precedente annualità per consentire la conclusione del percorso messo in atto, altri di nuova assunzione pervenuti attraverso le segnalazioni del Servizio Sociale Territoriale o su richiesta delle Autorità Giudiziarie. In particolare è stata condotta una casistica di n. 20 percorsi di mediazione e sostegno a nuclei familiari in difficoltà e n. 4 casi di incontri “spazio protetto” segnalati dal Servizio Sociale Territoriale e/o dalle istituzioni interessate: Tribunale per i Minorenni , Tribunale Ordinario, Servizi Sociali del Ministero di Grazia e Giustizia. Attività 1.4 Pronta accoglienza e pronta reperibilità Il servizio affidato alle associazioni di volontariato Casa Amica e Casa Betania per una spesa quantificata in € 145.000,00 circa. Gli utenti coinvolti sono stati essenzialmente ragazze madri, minori, e ragazze sole per Casa Betania , mentre hanno fatto ricorso a casa Amica, minori, adulti, barboni e senza fissa dimora. Complessivamente la media di accoglienza fra le due strutture è stata di 22 utenti mensili. I soggetti accolti, nel rispetto delle pattuizioni stabilite, alcuni sono stati inseriti in programmi di recupero ed inserimento socio-lavorativo. 8 Att. 1.5 - SERVIZIO ASCOLTO ALLA FAMIGLIA CON MINORI IN DIFFICOLTA’ In seguito alla convenzione tra il Comune di Pellezzano e l’associazione “La Magica Conchiglia Onlus”, è stato tenuto un incontro preliminare tra gli operatori del progetto, stilato il calendario ed avviata l’attività dello sportello. Sono state curate la redazione e pubblicazione di materiale informativo, poi distribuito sul territorio del comune di Pellezzano da volontari dell’associazione. Sono stati presi i contatti con le scuole e con le altre agenzie operanti sul territorio, in particolare con l’Informagiovani, per far conoscere le finalità dello sportello ad una fascia di utenza più vasta possibile. Lo sportello servizio ascolto alle famiglie con minori in difficoltà è ubicato presso la sede dell’Informagiovani, a Coperchia, è aperto al pubblico il venerdì mattina, dalle 9.00 alle 13.00, e vede la presenza di una consulente psicologa, con funzioni di coordinamento, e di due consulenti legali, che si alternano. I consulenti mantengono stretto contatto con i servizi sociali, che hanno effettuato già diversi invii per casi di minori in difficoltà di vario genere, che sono stati presi in carico. Si può concludere che, in questo primo periodo di attività, sono in fase di progettazione diverse iniziative di formazione e di studio, che potranno essere realizzate nei prossimi mesi. Il progetto, che è iniziato nel mese di aprile u.s., terminerà ad aprile 2006. 2 - AREA NATALITA’ Att. 2.1 - CENTRI PER LA PRIMA INFANZIA Il servizio ha garantito il funzionamento di n. 3 Centri per la prima Infanzia ubicati nei quartieri Centro Storico, Mariconda , Cappelle di Salerno. Nel decorso anno è stata soddisfatta la richiesta pervenuta per circa 140 bambini di età 0 – 5 anni, ammessi in turn-over, inoltre è stata registrata una nutrita lista di attesa. Le attività, interventi educativi integrativi e complementari a quelli esistenti sul territorio per la prima infanzia, sono state realizzate nel rispetto del progetto educativo approvato e sono state attuate attraverso l’articolazione per fasce di età dei destinatari (0-3 anni e 3-5 anni), il coinvolgimento delle famiglie nella realizzazione del progetto educativo e il sostegno alle famiglie in difficoltà nello svolgimento dei propri ruoli. Sono stati organizzati percorsi di sensibilizzazione e sostegno alla genitorialità , incontri tematici con le famiglie condotti dalla psicologa di ciascun centro e momenti di confronto tra i genitori. Nel decorso anno le attività sono state integrate dai servizi Mensa e Trasporto. Hanno usufruito del servizio Mensa, su richiesta e/o segnalazione del S. S. T. i bambini frequentanti i tre Centri. 9 La quota di compartecipazione a carico degli utenti è stata determinata estendendo il criterio delle fasce di reddito su calcolo I.S.E.E. già approvate dalla Amministrazione per il Servizio di Ristorazione Scolastica . Per quanto attiene il servizio Trasporto esso è stato effettuato solo in favore dei minori del Centro Infanzia ubicato nel Centro Storico di Salerno perché non richiesto dai genitori dei bambini frequentanti gli altri Centri. Centri per la prima Infanzia “ Città della Luna” . La gestione operativa dei due centri , ubicati in Salerno, rispettivamente nella zona Orientale in via Premuda presso l’ ex Scuola Materna Comunale e nel Centro Storico in via dei Renzi in locali della struttura dell’ex complesso Istituto Umberto I, è stata affidata alla Cooperativa Sociale “ La città della Luna” . Le attività, rivolte a n. 54 bambini di età compresa nella fascia 0-5 anni, di cui n.30 su segnalazione del Servizio Sociale Territoriale e gli altri con iscrizione autonoma presso i centri, hanno interessato nel decorso anno n.70 minori in turn over segnalati dal S.S.T. , oltre i privati. Per il Centro di Mariconda da settembre 2004 le attività sono state integrate con quelle del Piano Infanzia attivate nel 2003 in via sperimentale dal Settore Pubblica Istruzione e sono state rivolte ad ulteriori 50 minori dai 3 ai 5 anni . Centro per la prima Infanzia “Il Girasole” . La gestione del Centro sito in Salerno frazione Cappelle è stata affidata alla Cooperativa Sociale “Il Girasole” , al fine di realizzare, secondo la metodologia operativa di cui al progetto educativo approvato, nella fascia oraria antimeridiana le attività laboratoriali di Ludoginnastica, Animazione (mimo, burattini, ombre cinesi, tecniche dei linguaggi non verbali), Note & Ritmo, Giotto, Babychef, Ludoteca per bambini di età 3-5 anni, quale luogo di incontro di giochi e attività culturali, e nelle ore pomeridiane attività in favore delle famiglie, momenti di aggregazione, scambio ed auto-aiuto tra i genitori dei bambini ammessi alle attività del centro, interventi di supporto alle famiglie in difficoltà nello svolgimento delle proprie funzioni educative attraverso consulenze: psicologica, medica, legale… Inoltre, a continuità del decorso anno il Centro ha avuto funzione di “spazio protetto” per incontri tra genitori/familiari e bambini, frequentanti le attività , in situazione di conflitto relazionale . Le attività, rivolte a n. 30 bambini di età compresa nella fascia 0-5 anni, dei quali n.18 su segnalazione del Servizio Sociale Territoriale e gli altri con iscrizione autonoma presso il centro, hanno interessato n. 24 minori in turn over segnalati dal S.S.T. oltre i privati , appartenenti ai quartieri Cappelle, Matierno, Pastorano, Fratte e zone alte della città. Le stesse sono state svolte negli spazi interni e esterni della struttura comunale ex Scuola Materna – Elementare di Cappelle. Att. 2.2 - PROGETTO LUCIGNOLO Per questa estate il Comune di Pellezzano, oltre al già collaudato "Progetto Snoopy" per i bambini della scuola elementare, con età compresa fra 6 e gli 11 anni, ha pensato anche ai bambini più piccoli e cioè quelli con una età 10 compresa fra 1 e 3 anni. Il "Progetto Lucignolo", questo il nome scelto per la nuova iniziativa sociale, si svolgerà nei mesi estivi (fine maggio- fine settembre). Lo scopo preposto è quello di cercare di offrire a questi ultimi l'opportunità di vivere esperienze di gioco in uno spazio accogliente e familiare in cui i genitori ed i bambini possano condividere insieme il piacere di essere all'aria aperta immersi nella natura. Per questo motivo come luogo si è scelto un parco adiacente l'attuale ludoteca comunale "Robin Wood"a Capezzano: il Parco "La Filanda". Molto accogliente e ricco di verde, allestito con diversi giochi all'aperto (scivoli, altalene, dondoli, ecc.) e di un'area a ristoro coperta da un gazebo di ampie dimensioni. Orario: la mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.30. Per rendere l'íntrattenimento dei bimbi più confortevole, il parco "La Filanda”sarà attrezzato poi con docce, piscine con acqua potabile, giochi d'acqua, tappeti e tappetini di gomma e attrezzature varie, mentre a carico dei genitori c'è solo l'impegno di preparare al proprio figlio/a uno zaino con merenda, teli da mare e costumino di ricambio. Il numero massimo di bambini previsto sarà di 25 unità, gestiti da cinque educatrici specializzate, le quali cureranno soprattutto il benessere dei piccoli con lo scopo di rendere la creatività e le attività ludiche momenti di formazione e di crescita. L'iniziativa del Comune di Pellezzano contribuirà a promuovere nella Comunità una più alta attenzione nei confronti della prima infanzia ed una sempre maggiore conoscenza delle problematiche relative a questa fascia di età favorendo lo sviluppo di relazioni positive tra bambini, genitori e la realtà che ci circonda. 3 - AREA MINORI I servizi realizzati nel decorso anno in favore dei minori hanno avuto come obiettivo prioritario la promozione e la tutela del minore per favorirne i processi di crescita e di autonomia,, ridurre il disagio relazionale e i processi di devianza, valorizzare i compiti che le famiglie sono tenute a svolgere. Tutte le azioni programmate sono state attuate con l’apporto e la collaborazione del Terzo settore al quale ne è stata affidata la gestione mediante convenzione ed in parte, per il Comune di Pellezzano, di propria Società.. Att. 3.1 - ACCOGLIENZA RESIDENZIALE E/O DIURNA Il servizio mira ad assicurare al minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, il mantenimento, l'istruzione, l'educazione, per favorirne la crescita e prevenire situazioni di disagio e di disadattamento; mira, altresì, a favorire, ove possibile, le relazioni con la famiglia di origine e a promuovere ogni intervento finalizzato a consentire il rientro del minore nel suo nucleo familiare. Nel corso del 2004 sono stati 53 i minori ospitati in residenzialità, dei quali 2 accolti con le proprie madri e 25 quelli ospitati in semiresidenzialità, presso 11 comunità educative di tipo familiare, comunità alloggio e comunità per gestanti, madri e bambini sia del territorio che fuori territorio, tutte in rapporto convenzionale. Le accoglienze sono state disposte dal Dirigente del Settore Servizi Sociali sulla base di decreti emessi dal tribunale per i Minorenni o di progetti educativi individuali, predisposti dall’Assistente Sociale intestataria del caso, che individua nell’allontanamento dal nucleo familiare la scelta educativa necessaria ai fini della tutela e della crescita del minore. Si è confermata, anche per il 2004 la tendenza all’aumento del numero dei minori per i quali si è resa necessaria l’accoglienza in un ambiente protetto. Att. 3.2 - CENTRI DI AGGREGAZIONE Obiettivo del servizio è quello di attivare reti di protezione sociale per minori e adolescenti, prevenire i processi di emarginazione, favorire la crescita e l’autonomia, ridurre la dispersione scolastica, stimolare la partecipazione attiva, le capacità progettuali. Nel corso del 2004 i 6 Centri di Aggregazione presenti sul territorio cittadino, hanno coinvolto un alto numero di minori e adolescenti, circa 430, molti dei quali segnalati dal Servizio sociale Territoriale .I ragazzi sono stati impegnati in attività educative, animative, sportive, ricreative, e per alcuni sono stati attivati anche percorsi di formazione e orientamento al lavoro e all’obbligo formativo. Alcuni Centri , preciso punto di riferimento non solo per i ragazzi ma anche per le loro famiglie, hanno funzionato altresì come antenna sociale agevolando e favorendo i rapporti tra gli utenti e gli operatori dei Segretariati Sociali del territorio. Le modalità attuative programmate sono state disciplinate da apposite convenzioni stipulate tra le parti. I Centri sottoelencati: - Spazio Ragazzi Enzo Sacco – Zona Matierno – gestito dalla Coop. Soc. Prometeo ’82; - Quartiere Mariconda – Zona Mariconda – gestito dalla Coop. Soc. Fili d’Erba, capofila di un raggruppamento di Organismi costituito anche dall’Associazione di Volontariato Osservatorio sui minori; - YoungAos – Rioni Calcedonia e Petrosino – gestito dalla Coop. Soc. Co.A.S. capofila di un raggruppamento di Organismi costituito anche dall’A.O.S. – Associazione Operatori Solidarietà; - Gatto con gli Stivali – Quartiere Italia – gestito dall’Associazione Arciragazzi - La Bottega di Alice – Zona Fratte – gestito dal Consorzio Handy Care, che ha affidato le attività alle Cooperative consorziate Poldo, Un Tetto per Tutti e Mobility; - Ludopia – Zona Centro – gestita dall’Associazione Arciragazzi, hanno svolto la loro attività in continuità rispetto all’anno precedente. 12 Att. 3.3 - CONSULTORIO GIOVANILE La gestione del Consultorio è stata affidata, in continuità, all’Arci Nuova Associazione Salerno, capofila di un raggruppamento di Organismi costituito anche dalla Coop. Soc. Luci della Città e dalla Coop. L’Apis. Nel terzo anno di attività c’è stato il potenziamento dello sportello di ascolto e orientamento alla formazione-lavoro – Passwork – che ha offerto agli utenti opportunità e aggiornamenti circa le nuove leggi che regolamentano il mercato del lavoro Il sito con portale è stato costantemente aggiornato, consentendo un facile accesso a centri di informazione e banche dati sulle politiche giovanili . Si sono rivolti allo sportello ca 250 nuovi utenti e si sono consolidati i rapporti precedentemente instaurati. Sono stati, inoltre, realizzati n.2 corsi di alfabetizzazione informatica, ciascuno di 50 ore, aperti a 20 ragazzi di cui 12 segnalati dai Servizi Sociali. Att. 3.4 - MEDIAZIONE PENALE Il servizio di Mediazione Penale, rivolto a minori e adolescenti dell’area penale , allo scopo di gestire il conflitto tra le parti, ha visto, nella III Annualità del Piano di Zona, un ulteriore consolidamento, qualificando e rafforzando gli interventi avviati nelle precedenti annualità. Le attività del servizio sono state condotte secondo quanto indicato nel Protocollo d’Intesa sottoscritto tra il Comune di Salerno, gli Organi e gli Uffici della Giustizia Minorile e l’Associazione La Tenda – Centro di Solidarietà, alla quale è stata affidata anche la gestione operativa del servizio disciplinata da apposita convenzione. Nel corso della III annualità sono stati inviati, all’Ufficio di Mediazione Penale, da quanti sono legittimati a richiedere l’intervento mediativo - Tribunale per i Minorenni ( GUP e Dibattimento ) e Procura della Repubblica c/o il Tribunale per i Minorenni – 12 casi esaminati dagli 8 operatori sociali che compongono il succitato Ufficio e che provengono dai servizi dell’Amministrazione della Giustizia Minorile, ( CPA e USSM), dal Comune di Salerno ( Settore Servizi Sociali ) , dal Terzo Settore ( Ass. La Tenda – Centro di Solidarietà). Att. 3.5 - PROGETTO AZZURRO – TELEFONIA SOCIALE Il servizio, affidato, in continuità, all’Associazione di volontariato CAM – Telefono Azzurro, è stato un ponte tra coloro che vivono o segnalano un disagio e le Istituzioni che intervengono per verificare e accertare quanto segnalato. Obiettivi principali dell’intervento sono stati l’ascolto telefonico, la ricezione delle segnalazioni e la strutturazione dell’invio dei casi alla rete dei servizi. Nel corso del 2004 ci sono state 25 segnalazioni ( disagio, maltrattamento, abuso, violenza fisica e psicologica ) e 12 richieste di consulenza psicologica e legale. In base alla tipologia delle segnalazioni , i casi sono stati inviati al Servizio Sociale Territoriale, all’Ufficio Minori della 13 Questura, alla Procura del Tribunale per i Minorenni e del tribunale Ordinario, all’UOMI. Non sono mancate le attività di sensibilizzazione , sul territorio, sulle problematiche del disagio minorile . Att. 3.6 - BIBLIOTECA MINORILE Obiettivo dell’intervento è stato quello di implementare la biblioteca multimediale allestita presso il Tribunale per i Minorenni e rivolta ad un’utenza istituzionale e privata. La biblioteca, aperta al pubblico per quattro giorni settimanali, ha un’ottima dotazione di testi sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo nonché di supporti multimediali. Att. 3.7 - LUDOTECA ULA - HOP La gestione operativa della Ludoteca “Ula-hop”, ideata quale spazio strutturato per il gioco fruibile da minori e famiglie appartenenti a tutte le fasce sociali e culturali ed ubicata nel Quartiere Centro Storico di Salerno in via Trotula de’ Ruggiero c/o struttura ex Istituto “Galdieri”, è stata affidata alla Cooperativa Sociale “Prometeo ’82” a continuità del decorso. Le attività del Servizio Ludoteca sono state rivolte a minori di età 3-10 anni e loro famiglie al fine di favorire attraverso il gioco interventi di aggregazione, socializzazione e sviluppo dei minori coinvolti, nonché accrescere e migliorare la qualità dei rapporti genitori e figli. Nel periodo estivo sono stati organizzati interventi itineranti di animazione all’ aperto realizzati secondo il calendario presentato, con il coinvolgimento di tutto il quartiere e della città. Inoltre il servizio ha avuto funzione di “spazio protetto” per incontri tra bambini e genitori in situazioni conflittuali di disagio relazionale. Gli incontri si sono svolti in presenza di un operatore e sono stati attuati secondo le disposizioni impartite dalle Autorità Giudiziarie e le indicazioni del Servizio Sociale Territoriale. Per le attività di gioco e animazione è stata registrata la partecipazione di bambini suddivisi per fasce di età 3-6 anni e 6-10 anni e loro famiglie, con una frequenza media quotidiana di 20/30 minori oltre i loro familiari. Att. 3.8 – CENTRI POLIFUNZIONALI Il Servizio ha compreso n. 5 Centri Polifunzionali dislocati sul territorio cittadino, con il potenziamento di altri n. 2 Centri rispetto ai tre gia funzionanti a continuità delle precedenti annualità Tutti i Centri risultano ben radicati all’ interno del tessuto sociale del quartiere di appartenenza costituendo punto di riferimento per minori/adolescenti , ma soprattutto supporto alle famiglie per il superamento delle multiproblematicità che esse presentano. Le attività educative, animative, formative e di sostegno ed affiancamento a ragazzi e famiglie sono state rivolte a minori compresi prevalentemente nella fascia di età 6-14 anni, suddivisi per fasce di età e loro famiglie, in prevalenza segnalati dai Segretariati Sociali di riferimento. 14 E’ stato rilevato che in tutti i Centri la variegata gamma di attività ha riscontrato adesioni da parte di un numero di partecipanti superiore al previsto. Per lo svolgimento delle attività sono state utilizzate strutture comunali già assegnate dalla Amministrazione del Comune di Salerno agli Organismi del Terzo Settore per tali funzioni , tranne per il Centro S. Eustachio che ha sede presso la Parrocchia omonima. Le attività a continuità del precedente anno sono state svolte e sono state realizzate nel rispetto delle modalità attuative e dei tempi stabiliti e disciplinati con le convenzioni sottoscritte tra le parti. Centro Polifunzionale “Monticelli”. La gestione operativa del Centro è stata affidata alla Cooperativa Sociale “Luci della Città”, organismo capofila del raggruppamento di organismi costituito anche dalla Cooperativa Sociale “Prometeo 82”. Le attività educative, ludico-sportive, animative, di recupero scolastico e sostegno ed affiancamento a ragazzi e famiglie del Quartiere Monticelli hanno registrato l’ adesione da parte di complessivi n. 70 minori partecipanti oltre i loro familiari e gli utenti adulti. Esse sono state attuate negli spazi interni ed esterni alla struttura comunale Scuola Materna Comunale di Monticelli. Il Centro ubicato in un quartiere privo di altre realtà territoriali ha svolto anche una proficua funzione di: antenna sociale, attraverso l’attivazione dello sportello sociale a sostegno delle famiglia, che ha agevolato i rapporti tra gli utenti e gli operatori del Segretariato Sociale zonale e di centro di ascolto adolescenti, luogo di incontri per l’ approfondimento di problematiche educative e relazionali rivolti agli adolescenti e ai genitori. Centro Polifunzionale c/o ex Istituto Galdieri – Ubicato nel Quartiere Centro Storico di Salerno è stato gestito dal Consorzio di Coop. Soc. “LA RADA” - capofila – di un raggruppamento di organismi sociali. Le attività previste: sostegno scolastico, espressivo-manipolative-corporeelinguistiche attraverso l’ attivazione dei laboratori anche all’ aperto, antenna sociale per la gestione delle relazioni con le famiglie e le realtà territoriali , sono state realizzate presso i locali della struttura comunale ex Istituto Galdieri. Per quanto attiene il bacino di utenza è stato rilevato che la partecipazione alle attività ha interessato oltre n. 70/80 minori e loro famiglie, suddivisi in gruppi e per fasce di età, con una frequenza media di 20/25 unità per ciascun gruppo. Centro Polifunzionale “Il Girasole”- Quartiere S. Eustachio – la gestione operativa è stata affidata alla Coop. Soc. “Fili d’Erba”- capofila - ed all’Associazione di Volontariato “Osservatorio sui Minori”, per la realizzazione delle seguenti attività : sostegno scolastico, animazione e laboratori interdisciplinari, attività sportive e culturali esterne al centro, laboratori in favore degli adulti in particolare delle madri, centro di ascolto ed incontro con genitori ed adulti ed educativa di strada . 15 Esse sono state rivolte a n. 60/70 minori appartenenti ai quartieri della zona orientale e loro famiglie e sono state svolte negli spazi interni ed esterni della Scuola Materna Comunale in V.le M.D’Azeglio n.1 e nei locali ubicati in via S.D’ Acquisto n. 1/A e n. 11/A-B-C-D -Quartiere S.Eustachio, assegnati dall’ Amministrazione Comunale di Salerno a tale scopo. Centro Polifunzionale S. Eustachio- le attività rivolte a 60/70 minori dai 6 ai 14 anni e loro famiglie si sono svolte c/o la Parrocchia Nuova di S. Eustachio e sono state realizzate dalla Associazione di Promozione Sociale “ZEUS” in rapporto convenzionale con il Comune di Salerno da settembre 2004 per l’ attuazione di laboratori di informatica , lingua inglese, giochi senza frontiera, diritto e teatro, lavoriamo con le mani, favole interattive, educare con lo sport, danza, musicals, gruppo-famiglie. Centro Polifunzionale “Chiara Della Calce”- Ogliara- La realizzazione di attività di sostegno scolastico, animazione ludico/educativa, culturali, motorie, sportive rivolte a 60 minori dai 6 ai 14 anni e loro famiglie è stata affidata da settembre 2004 all’ Associazione Culturale Sportiva di Volontariato di Quartiere Ogliara con svolgimento presso la struttura prefabbricata amovibile sita in Ogliara, concessa dal Comune di Salerno a detto Organismo Sociale a tale scopo. Att. 3.9 - SERVIZIO SOSTEGNO SOCIO-EDUCATIVO Il Servizio Sostegno Socio-Educativo in favore di minori appartenenti a famiglie multiproblematiche con disagio socio-economico è stato attuato dall’ Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don Bosco e dall’ Associazione di Volontariato “OASI” – O.N.L.U.S. - attraverso la realizzazione di attività di sostegno socio-educativo, ricreative, sportive, formative ed incontri con le famiglie, nonchè fornitura di pranzo e merenda solo per il servizio reso dall’ Istituto innanzi detto. Alle attività hanno partecipato: - c/o l’ Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don Bosco – Zona Centro di Salerno - Quartiere Carmine – n. 27 minori di età compresa tra i 6 e 14 anni segnalati dal S.S.T. e n. 15 anche nel periodo estivo giugno/luglio per le attività previste dal programma presentato comprensivo di balneazione in piscina, campo estivo a Policastro, ludoteca nelle ore pomeridiane; - c/o il Centro “Il Portico” gestito dall’ Associazione Volontariato “OASI” – O.N.L.U.S. Zona Orientale – Quartiere Pastena – oltre n. 20 minori dai 6 ai 16 anni alcuni dei quali seguiti dal S.S.T. Il Servizio inoltre, in ampliamento ai progetti già attivati, ha compreso le Attività Estive per minori , finanziate con l’ Utilizzo del Fondo Premialità – 2° Annualità Piano Sociale di Zona Ambito S8- per l’ attuazione del Progetto Insieme in Vacanza - campo solare “Allegr@mente” presentato e gestito dalla Cooperativa Sociale Co.A.S. ar.l.- capofila del raggruppamento di 16 Organismi Sociali costituito anche dalle Cooperative Sociali “ Luci della città” ar.l , “Fili d’ Erba” ar.l. , “Prometeo ’82” ar.l. , “Il Ponte ar.l. e dall’ Associazione sportiva di volontariato e di quartiere Arci – Ogliara. Esse sono state realizzate presso il complesso turistico “Il Quadrifoglio” in litoranea Pontecagnano-Faiano (SA), nel periodo 01 / 30 luglio 2004 per gg. 22 in favore di n. 200 minori in disagio sociale cosi distinti : a) n. 55 minori, anche a rotazione, di età compresa tra i 6 e i 14 anni con maggiori problematiche socio-ambientali-economiche segnalati dal S.S.T. con frequenza dal lunedì al venerdi dalle ore 8,30 alle 17,30; a) n. 145 minori, anche a rotazione, di età dai 6 elevabile fino a 17 anni, individuati dai responsabili dei Centri Polifunzionali e di Aggregazione già funzionanti in rapporto convenzionale con il Comune di Salerno; Le attività sono state svolte regolarmente ed hanno registrato anche in fase di attuazione una richiesta da parte degli utenti superiore rispetto alla disponibilità dei posti, ciò per il buon esito dell’ iniziativa e la gestione dei servizi offerti : servizi di vigilanza e di animazione, attività di balneazione condotta da istruttori sportivi e animatori in un’ area riservata nell’ ambito della struttura con utilizzo dei servizi annessi, trasporto giornaliero dei minori dai posti di raccolta alla struttura e ritorno, con l’ utilizzo di autobus privati adeguati e con la presenza di un accompagnatori, attività sportive con utilizzo anche dei campi in dotazione della struttura per la realizzazione di tornei : calcetto , beach-volley , mini-basket , nuoto , acqua-gim , danza hip-hop , breack-dance, latino-americane e caraibiche, laboratori creativi di pittura, carta( maschere,origami,collage,oggetti vari…) materiali di riciclo, aquiloni, atelier della fantasia…, servizio mensa per i 55 minori che hanno partecipato a tempo pieno 5gg a settimana, per tutti i partecipanti merenda pomeridiana. A conclusione dell’ iniziativa tutti i minori coinvolti e loro familiari hanno partecipato alla manifestazione finale organizzata con allestimento di una mostra di tutti i manufatti realizzati dai ragazzi, gli elaborati pittorici e la messa in scena di alcune performance artistiche dei ragazzi , risultato delle attività laboratoriali, e premiazione con gadget a tutti i partecipanti. Att. 3.10 - ASILI NIDO Nell’anno 2004 le attività di Asilo Nido si sono svolte secondo la programmazione educativo - didattica elaborata all’inizio dell’anno e finalizzata alla crescita ed alla conquista di autonomia del bambino. Obiettivi specifici questi, raggiunti dal personale educativo operando sulla costruzione dell’identità e della socializzazione del bambino, coinvolgendo e attivando tutte le aree di sviluppo. L’apertura di una sezione di Asilo Nido nella struttura di via Vernieri ha, naturalmente, accresciuto il numero dei piccoli utenti che, complessivamente, risultano ammontare a n.136 a fronte di una richiesta di iscrizioni di 348 istanze. L’organigramma del personale di ruolo non risulta modificato mentre, per fronteggiare le accresciute esigenze 17 derivanti dall’apertura della suddetta sezione, l’Amministrazione ha disposto di avvalersi di prestazioni lavorative fornite dal Terzo Settore. Le attività educative, configurate sul medesimo calendario seguito dalle scuole materne, si è caratterizzato, come consolidata prassi, nella ricerca dei seguenti obiettivi: • Maggiore caratterizzazione del nido come contesto educativo e non più come luogo di custodia. • Coinvolgimento attivo delle famiglie nei progetti didattici. • Sostegno alle esperienze di genitorialità consentendo alle famiglie dei bambini una migliore gestione del proprio tempo e, conseguentemente, un rapporto interpersonale più sereno all’interno del nucleo. • Particolare attenzione alle famiglie segnalate dai Segretariati di zona che versano in situazioni di disagio socio-economico, per le quali sono riservati dei posti presso le strutture di asili nido. • Integrazione socio – sanitaria tra il Servizio Asili Nido e la ASL SA 2 Unità Operativo Materno Infantile per la formazione e l’aggiornamento del personale educativo • Gestione amministrativa delle pratiche con procedure informatizzate e, conseguentemente, riduzione dei tempi di lavorazione delle stesse per una più efficiente organizzazione del Servizio e velocizzazione delle risposte agli utenti. L’utenza ha confermato la piena soddisfazione del Servizio e ne richiede un incremento sul territorio cittadino. Le richieste di iscrizione al Servizio Asili Nido, alla data odierna, anche per l’anno scolastico 2005/2006, sta risultando superiore alla disponibilità dei posti. Att. 3.11 - IL GIOCO IN CORSIA Anche nel corso del 2004 l’A.V.O. – Associazione Volontari Ospedalieri – è stata sostenuta economicamente per realizzare le attività del progetto “Il Gioco in corsia” realizzato nei reparti Chirurgia Pediatrica, Pediatria e nel Day Hospital dell’Azienda Ospedaliera di Salerno. Le attività sono finalizzate ad animare e sostenere psicologicamente i minori degenti, accompagnare e sostenere i genitori, aiutandoli anche ad accedere alle informazioni .L’intervento ha visto una fattiva collaborazione tra i volontari e il personale sanitario e determinante, per la positiva riuscita del progetto, è stato l’ottimo rapporto stabilitosi tra operatori e i piccoli degenti. Att. 3.12 - CENTRO POLIFUNZIONALE – ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E SOCIALIZZAZIONE - LUDOTECA La ludoteca comunale "ROBIN HOOD", situata nel Parco delle Querce di Capezzano, ha coinvolto per il terzo anno di seguito, nelle sue attività più di 18 450 bambini di età diversa e con diverse esigenze in orario pomeridiano ed antimeridiano. Grazie alle sempre diverse attività le educatrici sono-riuscite ad avere, rispetto all'anno scorso, un incremento di presenze di oltre il 10%. L'area adibita ad uso ludico è ampia ed arredata con attrezzature e materiale specifici. In più quest’anno è stata completata con un televisore ed un videoregistratore per consentire ai bambini di poter visionare video-cassette didattiche e cartoni animati con scopo educativo. Il personale è stato modificato ed è formato da quattro educatrici, tre assistenti ed una pedagoga che, oltre ad esercitare la specifica funzione, è riuscito, grazie soprattutto al lavoro di quest'ultima, a creare un "sito web" relativo alla Ludoteca comunale "Robin Hood", il cui indirizzo è http://www.pellezzanoservizi.it Lo scopo principale del sito è quello di far conoscere il Servizio Ludoteca ai cittadini del comune e agli altri utenti della rete e di promuovere, in questo modo, una diffusione della "cultura ludica” e del gioco in ogni sua manifestazione. Nel sito è riportato il regolamento della ludoteca e sono descritte la sua strutturazione interna, le sue finalità e attività principali e i giochi disponibili per ogni fascia d'età. Inoltre, è possibile accedere ad un "Centro di Documentazione" che fornisce ai genitori, educatori, insegnati, e appassionati del gioco, informazioni utili sui giochi e sui giocattoli, sui laboratori e sulle diverse attività creative ed espressive. Dal sito, inoltre, si può accedere anche a GIONA, la principale associazione nazionale sul gioco. Attraverso questo link è possibile confrontarsi con le esperienze consolidate degli Enti più grandi e più attivi sul territorio italiano per la realizzazione di iniziative ludiche. Questa associazione è nata per far conoscere ogni tipo di iniziativa legata al gioco e promuovere una rete di collaborazioni tra città e diversi enti pubblici. Nel sito, infine, sono descritte anche le varie "feste" che vengono organizzate per i bambini all'interno dello spazio ludoteca. Anche quest'anno la ludoteca ha avuto come obiettivo lo sviluppo del potenziale umano, puntando sempre sulle attività ludiche e di laboratorio, al fine di realizzare la formazione della personalità di ogni bambino, per una maggiore socializzazione ed integrazione nella realtà circostante. Gli orari sono rimasti gli stessi: · la mattina dalle 8.00 alle 12.30 quelli da 1 a 3 anni, per i quali ci si è posto come fine specifico lo sviluppo della personalità infantile e la crescita intellettuale attraverso percorsi formativi con racconti di fiabe, giochi con materiali (adatti alle loro esigenze), canzoncine e percorsi motori per un primo impatto con il "sé corporeo"; · il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00 quelli da 4 a 11 anni, per i quali nel lavoro svolto si è dato spazio a tutte quelle attività rivolte allo sviluppo della personalità, alla crescita globale per potenziare la creatività, i livelli di socializzazione, la tolleranza ed abituarli al dialogo ed al rispetto delle regole di un gruppo. 19 Nei laboratori abbiamo consentito l’uso di diversi materiali per permettere la conoscenza degli stessi e per consentire ai bambini il confronto con gli altri, potenziando la capacità logica di costruire e progettare. Molta importanza è stata data anche ai giochi di movimento poiché, attraverso questi, i bambini sfruttano la consapevolezza del proprio schema corporeo acquisendo coscienza di sé ed usando il corpo come mezzo di comunicazione. Grazie ai successi degli anni precedenti abbiamo poi ripetuto, in occasione delle più importanti festività (Halloween, Natale, Epifania, Carnevale, festa del papà o della mamma, Pasqua) manifestazioni dove si è voluto coinvolgere anche i genitori e ciò per permettere una maggiore aggregazione e socializzazione con i propri bambini. Durante le stesse si sono effettuati molteplici lavoretti pratici che i bambini hanno poi consegnato ai loro genitori al termine della manifestazione. L'iniziativa "Ludoteca Comunale Robin Hood", voluta dall'Amministrazione Comunale di Pellezzano nell’ambito delle attività rivolte ai minori e relative al P.di Z. Sociale, ha ottenuto per il terzo anno consecutivo un positivo riscontro che si evince dall’incremento del numero dei bambini iscritti e frequentanti. Att. 3.13 - PROGETTO SNOOPY: LABORATORIO MUSICALE E TEATRALE Il progetto “Snoopy - Laboratorio musicale” ha visto anche quest’anno una elevata ed entusiasta partecipazione. La frequenza dei ragazzi al progetto è stata assidua e caratterizzata da vivo interesse ad apprendere. Anche il riscontro da parte dei genitori è stato più che positivo. In questi pochi mesi gli allievi sono riusciti ad utilizzare strumenti quali la tromba, il clarinetto e il pianoforte, imparando anche la postura corretta e l’esatta tecnica di respirazione. Hanno anche imparato a riconoscere le varie figure musicali e le note, esercitandosi al solfeggio con lezioni individuali. Gli operatori, attraverso l’insegnamento degli strumenti proposti, hanno offerto agli allievi occasioni di sviluppo e di orientamento delle proprie potenzialità. L’insegnamento della musica, quale mezzo fondamentale per promuovere la formazione globale dell’individuo e la sua maturazione logico-espressiva e comunicativa, ha fornito agli allievi una lettura attiva e critica della realtà, rappresentando un momento di crescita ed integrazione, soprattutto per coloro che vivono in condizioni di svantaggio. L'attività teatrale ha risposto ad una delle esigenze fondamentali del processo educativo di ogni fascia di età, processo inteso come momento unitario del sapere, come principio di vera interdisciplinarietà (lo stesso problema visto da più angolazioni), inteso a potenziare abilità già manifeste all' alunno e ad esprimere aspetti della personalità ancora ignorate attraverso un percorso educativo nel senso più pieno del termine : ex ducere = trarre fuori . L' attuazione del presente progetto ha mirato al raggiungimento dei seguenti obiettivi 1) Area cognitiva a ) capacità dì leggere e di capire un testo; 20 b ) capacità di ascolto; c ) acquisizione di abilità del parlare in modo corretto e disinvolto d ) capacità di sviluppare la creatività e) capacità critica 2) Area non cognitiva a) capacità di sviluppare i rapporti interpersonali b) acquisizione delle regole del gruppo ( disciplina, autocontrollo , libera espressione dell'io nel rispetto della libertà degli altri ) c) scoperta e controllo del corpo, padronanza dei movimenti , dei linguaggi non verbali, ricomposizione culturale tra fisicità e attività dì pensiero d) capacità di ironia e di auto - ironia . Il progetto Snoopy di laboratorio teatrale, promosso dal Comune di Pellezzano (SA),e organizzato dall’Istituto Comprensivo e dalla Direzione Didattica di Pellezzano, prevede un corso che, oltre a coinvolgere i ragazzi nella drammatizzazione, mira alla costruzione di testi originali scritti con la complicità dei ragazzi stessi. Tale caratterizzazione è stato il fulcro dell'intero lavoro. Le prime lezioni sono state incentrate sulla motivazione, al fine di dare ai ragazzi fiducia nelle loro possibilità creative e per sciogliere la mente, spesso condizionata da abitudini a lavori ripetitivi. I docenti impegnati nel laboratorio li hanno invitati a esprimere liberamente le emozioni, organizzando un virtuale palcoscenico nel quale hanno improvvisato delle piccole scene. ( Attività di animazione). In un secondo momento sono stati forniti ai ragazzi informazioni sugli elementi costitutivi di un testo teatrale, sulle relative tecniche di costruzione e sulle modalità di espressione. Il metodo scelto per l'elaborazione del testo è stata la tecnica dell'ipotesi fantastica, introdotta nella cultura europea dai surrealisti e splendidamente applicata da G. Rodari. Ai ragazzi, divisi in coppie (pair work), sono state fornite varie ipotesi impossibili intorno alle quali essi stessi hanno elaborato prima una traccia e poi il testo dialogato. Sono state create situazioni in cui hanno trovato posto agganci con realtà e tipi umani che rappresentano il nostro tempo Il lavoro è stato svolto con grande serietà, per cui, attraverso la verifica in itinere, si è potuto accertare il conseguimento degli obiettivi previsti: gli allievi si sono mostrati interessati e motivati e hanno potenziato la capacità di leggere e di capire un testo; hanno affinato la capacità di ascolto; hanno, infine, sviluppato la creatività, dimostrando di sapersi esprimere, non solo con ì registri vocali, ma con il proprio corpo e l'uso dello spazio scenico. L'attività di questo modulo si è conclusa con la realizzazione di una performance, il 18 maggio 2005 alla presenza dei genitori dei ragazzi. Lo spettacolo ha trattato temi relativi alla scuola, alla televisione e altro: una miscellanea di situazioni assurde, create dai ragazzi stessi, che nascondono, dietro l'apparente leggerezza, lo sguardo acuto e attento con cui i bambini ci osservano. I ragazzi della scuola elementare e media del Comune di Pellezzano, coinvolti nel progetto, sono stati seguiti da sette docenti. L'assiduità della frequenza di un numero così alto di iscritti a questa attività e i risultati raggiunti testimoniano l'entusiasmo con cui gli adolescenti hanno partecipato. 21 L'impresa coniuga molto bene il momento ludico con il rigore che un progetto interdisciplinare richiede, al fine di sviluppare capacità cognitive e relazionali. Att. 3.14 - PROGETTO SNOOPY ESTATE Il Progetto Snoopy Estate quest’anno è in via di attuazione presso il club la Sequoia di Capezzano dal 20.06.2005 al 31.07.2005 ed è gestito dalla Società Mista Pellezzano Servizi. La partecipazione è riservata a N° 100 minori appartenenti alle scuole dell’obbligo di Pellezzano di età compresa 6 /13 anni. Le attività si svolgono su cinque giorni la settimana dal lunedì al venerdì presso la piscina e tutti gli spazi attrezzati del club la Sequoia. Data l’ampiezza degli spazi messi a disposizione, possono essere effettuate diverse attività ludiche ricreative preposte agli spazi aperti., con organizzazione di tornei di pallavolo e palla a mano, di scacchi, di carte francesi e napoletane, balli di gruppo, canti e picnic sul prato. Le attività sono così suddivise: arrivo e concentramento in piscina alle ore 08.30, attività di balneazione fino alle ore 11.30; attività negli spazi attrezzati dalle 11.30 alle 13.00 circa. Partecipano al Progetto N° 6 operatori- animatori e due bagnini. I minori sono prelevati da autobus nei luoghi di concentramento preposti nelle cinque frazioni del Comune alle ore 8,00 e sono riaccompagnati alle ore 13,00 circa. Durante i quattro anni di attivazione di tale progetto i riscontri positivi sono andati oltre ogni aspettativa. Si pensi che l’anno scorso i partecipanti sono stati 230 a fronte di 250 richieste. Pertanto quest’anno, pur restando che al progetto partecipano minori di varie estrazioni sociali per favorire l’integrazione e la socializzazione tra loro e per dare la possibilità a chi non può, di farsi una vacanza, si sono dovute introdurre, le fasce di reddito. A completamento della graduatoria sono state prese in considerazione le richieste di minori con entrambi i genitori occupati in attività lavorative che non sanno a chi affidare i propri figli. Att. 3.15 - PROGETTO CRESCERE SENZA PERICOLI E SENZA DISAGI UN APPROCCIO PREVENTIVO DEL CAM TELEFONO AZZURRO E DELLA POLIZIA POSTALE DI SALERNO. Il Progetto aveva come obiettivi specifici: 1) Riconoscimento del disagio giovanile 2) Espressione del disagio da parte del soggetto in età evolutiva 3) Prime forme di progettazione e di intervento 4) Prevenzione primaria (sensibilizzazione ed informazione) circa la pirateria e la pedopornografia in internet Le attività si sono svolte nelle quinte classi e seconda media inferiore di Pellezzano e succursali. E’ stato strutturato un percorso, costituito da due incontri per classe, programmato con frequenza settimanale di due ore per incontro. Durante il primo incontro , dopo un primo essenziale momento di conoscenza tra operatori ed alunni, si è realizzato un gioco collettivo (il gioco dei bigliettini), 22 atto a cogliere le paure dei bambini/ragazzi. Si è avviata una discussione e subito dopo si è passato a parlare dei siti pirati e pedopornografici in internet. Durante il secondo incontro, invece, si è fatto disegnare ai bambini, la propria famiglia e sono stati condotti dei colloqui individuali, partendo dal disegno del bambino e procedendo con un questionario semistrutturato ed appositamente costruito per indagare le relazioni familiari. Dall’analisi dei dati, su un totale di circa 110 allievi (2 classi di quinta elementare e 4 classi di seconda media) intervistati, abbiamo individuato presunti casi sospetti: - 1 caso di bullismo di cui abbiamo informato il docente - 1 caso di disagio relazionale dovuto ai vissuti di adozione - 1 caso di disagio legato alla situazione di vita(casa famiglia) e ai precedenti vissuti dal ragazzo; - 3 casi di disagio dovuti ai vissuti di separazione dei genitori Gran parte dei ragazzi di seconda media erano stati intervistati con la stessa metodologia quando frequentavano la quinta elementare di Coperchia. Dal paragone delle loro risposte alle due interviste (due anni fa ed oggi) si sono rilevate alcune differenze: Scompare il timore per i personaggi fantastici e sconosciuti (legati a cognizioni di tipo immaginario tipici dell’infanzia) e si incrementano la paura della scuola, della morte e della solitudine, grazie apparire di un tipo di pensiero, astratto o ipotetico-deduttivo, che i ragazzi hanno o stanno conquistando. L’importanza data, poi, al giudizio degli altri richiama alla mente le problematiche adolescenziali e quanto sia importante a questa età l’apparenza fisica e il piacere a tutti i costi alle altre persone, soprattutto coetanei. 4 - AREA ANZIANI Gli interventi attivati nel decorso anno, in favore delle persone anziane, sono finalizzati a rimuovere o contenere gli effetti che certe situazioni di isolamento e di solitudine, veri e propri fattori di rischio, di dipendenza anche sanitaria e non solo psicologica, hanno in termini di riduzione dell'autonomia degli anziani. Le iniziative attivate sono dirette sostanzialmente a due obiettivi: - favorire il mantenimento o il reinserimento della persona anziana in un contesto di relazioni sociali; - favorire nella persona anziana il mantenimento o l'acquisizione di una capacità comunicativa adeguata ad una gestione autonoma del proprio tempo, ad un grado di consapevolezza dei propri problemi. Tutte le iniziative sono state, comunque, programmate in maniera diversificata in considerazione della complessità e della problematicità dell'utenza cui sono rivolte in modo da adeguare i servizi alle esigenze dell'anziano, al fine di consentire a tutti di essere coinvolti e di partecipare secondo le modalità possibili. Att. 4.1 - Servizi Domiciliari 23 L'assistenza domiciliare è un servizio affidato in convenzione alla Società Salerno Solidale S.p.A. Gli utenti che hanno usufruito del servizio sono circa 200 e sono in lista di attesa circa 50 richiedenti. Le prestazioni del servizio di aiuto domiciliare hanno avuto carattere di temporaneità nel senso che sono state erogate per il tempo e nella misura in cui il beneficiario non era in grado di soddisfare i suoi bisogni personali autonomamente nel proprio ambiente familiare. Pertanto il servizio è stato garantito per minimo sei ore settimanali, prevalentemente agli utenti autosufficienti o parzialmente autosufficienti, fino a dodici ore settimanali e, in alcuni casi estremamente bisognosi del servizio, sia pure limitatamente ad un breve periodo anche fino sedici o diciotto ore in favore di non autosufficienti o disabili. Il servizio, attraverso una equipe multiprofessionale costituita da assistenti sociali, sociologi, psicologi, animatori e operatori domiciliari, ha fornito all'anziano: - aiuto e cura alla persona; - supporto nella organizzazione della vita domestica; - sostegno nella vita di relazione; - supporto e aiuto nel disbrigo di pratiche amministrative; - sostegno psicologico. - Att. 4.2 - Servizi Residenziali Accoglienza residenziale in struttura gestita , in convenzione, dalla Società Salerno Solidale S.p.A. Gli utenti ricoverati presso la Pia Casa di Riposo sono stati 37, pur coprendo sistematicamente i 33 posti previsti in convenzione. Gli ospiti di questa Casa- albergo hanno usufruito anche di assistenza spirituale ed infermieristica da parte del personale religioso del "Preziosissimo Sangue" che integrandosi organizzativamente con gli operatori della Società Salerno Solidale, responsabile della vita comunitaria della casa di accoglienza , hanno assicurato la più opportuna personalizzazione dei rapporti in una logica di integrazione e di conduzione sociale della vita comunitaria. Alle religiose, inoltre, è stato garantito il diritto di alloggio gratuito in locali della struttura della Pia Casa, mediante convenzione. - Accoglienza residenziale in strutture gestite da privati, in convenzione con il Comune di Salerno: Gli anziani ricoverati presso le sei case di riposo convenzionate con il Comune sono stati 28. A quest'ultimi è stata assicurata l'integrazione delle rette, al netto delle quote di compartecipazione versate direttamente da ciascun di loro alle strutture residenziali non comunali. - Att. 4.3 - Mobilità urbana 24 Oltre 1.100 anziani autosufficienti hanno utilizzato tale opportunità per potersi muovere liberamente sul territorio cittadino. Il servizio, che prevede agevolazioni tariffarie a secondo delle fasce di reddito, è stato gestito in rapporto di convenzione con il Consorzio UNICOCAMPANIA per il rilascio di abbonamenti mensili ed annuali. Att. 4.4 - Attività di integrazione sociale Comprendenti: attività diurne turismo sociale attività teatrali e/o di spettacoli. Circa 400 anziani hanno frequentato centri sociali polivalenti diurni per il turismo sociale autogestito da 4 associazioni che hanno organizzato complessivamente circa 25 gite culturali, religiose, ricreative sono stati coinvolti circa 300 anziani. Circa 600 anziani, a rotazione, hanno partecipato ad attività teatrali e/o di spettacolo. Quest'ultima attività è stata molto coinvolgente per gli anziani che spesso si sentono soli ed emarginati. Le attività di integrazione sociale si sono completate con la realizzazione di soggiorni attingendo dalle risorse della premialità assegnata all'Ambito nel decorso anno. Soggiorni termali in località termali di Fiuggi, Chianciano ed Ischia. Circa 200 anziani hanno goduto dell'iniziativa. Il servizio, che persegue finalità di aggregazione, di socializzazione, di miglioramento e di prevenzione dello stato complessivo di salute dell'anziano, come ogni anno, ha riscosso un notevole successo nella partecipazione e nell'approvazione degli aspetti organizzativi e gestionali. Att. 4.5 - Telefonia sociale Il servizio di telefonia è in fase di organizzazione per l'attivazione in rete con altri interventi di sostegno alla persona anziana nell'attuazione di servizi per l'emergenza estiva, che, come è consuetudine per il Comune di Salerno, pur nella continuità di tutti i servizi per gli anziani, nel periodo estivo si connota della specificità di intervento e supporto di quanti anziani siano rimasti soli in detto periodo e/o necessitino di assistenza anche per le particolari condizioni metereologiche. Tale servizio si attua con numero verde per tutte le segnalazioni dirette o indirette ed è predisposto per l'attivazione di interventi di: - ascolto telefonico ; - informanziani; - segretariato sociale; - sostegno psico-sociale; - accompagnamento; 25 - interventi domiciliari; attivazione interventi di accoglienza; residenziale e semiresidenziale; interscambio sociale; piccole prestazioni (accompagnamento, acquisti generi di prima necessità, farmaci, ritiro e consegna documentazione, ecc.) . Att. 4.6 - Programma sicurezza per gli anziani vittime di furti e scippi. Il servizio, rivolto essenzialmente alle persone anziane ultrasessantenni che hanno subito un furto, uno scippo o una rapina, regolarmente denunciato ed accertato dalle autorità di P.S., prevede la concessione di un contributo proporzionale al danno subito e comunque nella misura massima di €. 516,46. N. 6 anziani, che hanno subito un furto o una rapina nel decorso anno e che hanno regolarmente denunciato alle Autorità della P. S., hanno beneficiato dei contributi per tale scopo. Att. 4.7 - Centro Sociale Polifunzionale L'individuazione della struttura sede del Centro e la definizione degli aspetti gestionali delle attività, hanno richiesto tempi più lunghi del previsto nella predisposizione organizzativa di realizzazione del servizio. Tali ragioni hanno differito l'avvio delle attività programmate, che, in ogni caso, allo stato si sono delineate ed avranno a breve inizio con collocazione del Centro in una struttura attrezzata per vari servizi, che saranno di completamento a quelle previste per il Centro, struttura gestita per attività varie e di integrazione sociale della Società Salerno Solidale S.p.A., cui sarà affidata anche la gestione del Centro. A tale scopo si fanno confluire le risorse regionali aggiuntive assegnate ai sensi della legge n. 21/89 di questo e dello scorso anno. Att. 4.8 - RETE DI ASSISTENZA DOMICILIARE E DI SUPPORTO AI BISOGNI DELLA PERSONA ANZIANA Il progetto di assistenza domiciliare e di aiuto alla persona, rivolto agli anziani soli o in particolari condizioni di salute residenti nel Comune, ha avuto inizio nel mese di dicembre del 2003 ed è tuttora in corso essendo andato in continuità. Il servizio viene gestito dalla Società Mista Pellezzano Servizi s.r.l., che ha sede in Via Stella, frazione Cologna ed è seguito dalle Assistenti Sociali del Segretariato e dall'Assistente Sociale del Comune. Sono assistiti da circa 30 operatori n. 44 anziani. Sulla base della valutazione della gravità della situazione familiare e della condizione psico-fisica degli utenti, agli stessi viene assicurata la presenza di un operatore per quattro o otto ore a settimana. In alcuni casi è prevista la formula dell'affido di quartiere per cui l'utente viene assistito da una persona che conosce bene e di cui ha piena fiducia (parente, familiare, vicino, amico). 26 Il servizio, con relativo monte ore, viene accordato sulla base di una valutazione complessiva che tiene conto e delle condizioni psico-fisiche dell'utente/richiedente e della situazione socio-familiare emergente. Gli interventi previsti sono diversi e contemplano un supporto per la pulizia della casa e della camera, per la preparazione dei pasti e per la cura dell'igiene personale; una assistenza materiale per la fornitura di generi alimentari, indumenti, biancheria, per lo svolgimento di pratiche amministrative e l'accompagnamento del disabile per visite mediche, un sostegno per fronteggiare situazioni caratterizzate da solitudine ed isolamento. Allo scopo di valutare l'efficacia dell'intervento proposto per la III annualità è stato somministrato agli utenti del servizio un questionario di gradimento, la prima parte del quale contenente informazioni sulla condizione socio-familiare, sul numero di ore di assistenza che l'utente riceve ecc, la seconda parte contenente domande sulle le modalità di espletamento del servizio da parte dell'operatore (mansioni, puntualità e qualità professionali). Un apposito spazio è stato invece riservato all'utente per suggerimenti e proposte, nonché per esprimere un giudizio personale sul servizio e sull'operatore. Dall’analisi dei questionari è emerso che la maggior parte degli utenti è soddisfatta sia del servizio che delle prestazioni dell’operatore la cui presenza solleva psicologicamente e moralmente l’assistito e il suo familiare. Att. 4.9 - SOCIALTEL Per potenziare l'assistenza sociale attraverso le più innovative metodologie e tecnologie dirette a favorire la massima qualità nella prestazione dei servizi sociali, il Comune ha attuato "Socialtel", un servizio interattivo di assistenza sociale continuata che, integrando tecniche e tecnologie quali il telesoccorso, telecontrollo, telefarmacia e teleassistenza, offre un aiuto concreto ed immediato all’anziano in difficoltà consentendogli di permanere nella propria abitazione. Il progetto, rivolto a 39 anziani che vivono in particolari situazioni di disagio o di solitudine, ha consentito loro di vivere nella propria comunità, nella propria abitazione, in maniera autonoma, ma costantemente in contatto con i servizi territoriali, che in caso di necessità sono intervenuti tempestivamente. Ogni utente è collegato ad un centro operativo funzionante 24 ore su 24 mediante un mini apparecchio posizionato accanto al telefono. Ad ogni chiamata il centro provvede immediatamente ad interessare la struttura competente a seconda che si tratti di necessità mediche, infermieristiche, psicologiche o sociali. La centrale operativa possiede i dati essenziali di ogni utente (anagrafici, anamnestici e personali) per inquadrare il caso ed approntare un intervento tempestivo ed adeguato. L’erogazione del servizio è stata preceduta da un lavoro di rete svolto sulla base della documentazione relativa alla richiesta, pervenuta al Comune, di assistenza domiciliare agli anziani e sulla personale conoscenza del territorio che ha portato alla stesura di un elenco di circa 50 potenziali utenti contattati tutti telefonicamente. Di qui, quelli che hanno aderito superando l’iniziale diffidenza e riconoscendo la validità del servizio, hanno ricevuto una prima 27 visita domiciliare dalle Assistenti Domiciliari, per la compilazione della scheda anagrafica che riporta i dati personali dell’assistito e le informazioni sulle patologie, terapie farmacologiche, sull’ubicazione e caratteristiche dell’abitazione, sul parentado e vicinato (per avere un quadro clinico dettagliato e preciso di ciascun utente hanno chiesto collaborazione ai medici curanti). I dati rilevati nelle schede anagrafiche sono stati informatizzati e conservati in un archivio informatico creato dai Servizi Sociali. Gli utenti hanno ricevuto diverse visite domiciliari dalle A.S. che hanno accompagnato i tecnici per le istallazioni dei terminali o in caso di problemi alle linee telefoniche o di guasto all’apparecchio. Fino ad ora tale servizio ha riscosso grande consenso tra i destinatari dello stesso, specialmente tra gli anziani che vivono soli e che in tal modo avvertono meno il disagio della solitudine. Att. 4.10 - SOGGIORNO CLIMATICO Il soggiorno climatico si è svolto nei primi quindici giorni del mese di settembre 2004 e vi hanno partecipato n. 100 anziani residenti nel Comune di Pellezzano. La meta turistica è stata Acireale, una allegra cittadina della Sicilia. Il tour, ben organizzato, prevedeva, oltre alle attività tipicamente balneari, anche escursioni territoriali, finalizzate a visitare le località più suggestive della zona; attività culturali e ricreative. La struttura alberghiera era dotata di camere confortevoli accessoriate di area condizionata, sala tv, sala soggiorno, spiaggia attrezzata, con trattamento di pensione completa. Un gruppo di animatori ha organizzato spettacoli serali con intrattenimenti e giochi pomeridiani e serali. Quest’anno le domande di partecipazione sono state più di 150 ma, purtroppo, non è stato possibile accontentare tutti. Le iniziative di intrattenimento, le gite, i soggiorni e tutte le attività che coinvolgono le persone anziani riscuotono sempre grande entusiasmo in quanto riescono a spronarli ad uscire dalla loro condizione di solitudine e di isolamento favorendo la socializzazione. Att. 4.11 - LINEA GRIGIA Varie sono state le attività svolte in questo progetto: di socializzazione, intrattenimento e coinvolgimento dell’anziano in attività ludiche di tipo sociale, perseguendo l’idea di gruppo e di gruppo sociale. Sono state effettuate le seguenti iniziative: • Anziani a teatro: n. 82 anziani hanno partecipato a diverse rappresentazioni teatrali che si sono svolte presso il Teatro San Carlo a Napoli, con accompagnamento in pullman di andata e ritorno. • Anziani in forma: corso di ginnastica dolce per n. 20 anziani presso la palestra Niké di Capezzano della durata di 6 mesi con frequenza bisettimanale • Rappresentazioni musicali e teatrali in piazza che si sono svolte nei mesi di giugno-settembre. 28 • • • Cure termali: con la partecipazione di n. 50 anziani che hanno effettuato un ciclo di cure termali presso il Complesso Termale Forlenza di Contursi nel mese di ottobre 2004. Tornei di bocce, svolti presso i circoli ricreativi del paese con annessi bocciodromi, che hanno visto il coinvolgimento di un notevole numero di anziani. Attività ciclistiche, passeggiate in montagna su percorsi eco-ambientali, attività ricreative specifiche dei centri sociali e dei circoli ricreativi. Att. 4.12 - SERVIZI RESIDENZIALI Il progetto ha interessato n. 4 anziani residenti nel comune che si sono trovati soli ed in situazioni di grave disagio in seguito ai processi di invecchiamento e nell’impossibilità di provvedere a se stessi e alla cura della propria abitazione. La finalità dell’intervento è stata quella di dare un sostegno all’anziano per favorirne la socializzazione, la riattivazione e il mantenimento della residua capacità, laddove l’assistenza domiciliare non è stata ritenuta idonea. Att. 13 - CLIMA AMICO Il servizio non è stato attivato in quanto non si sono verificate le situazioni climatiche tali da mettere a rischio la vita stessa dell’anziano. 5 - AREA POVERTA’ L’area di intervento ha visto la realizzazione di attività a sostegno delle fasce sociali, compresi gli immigrati, che vivono il disagio per difficoltà di inserimento, mancanza di opportunità, per rischi di emarginazione ed esclusione sociale. La predisposizione e l’attuazione degli interventi di area sono state finalizzate al contrasto dei disagi ed alla promozione per l’integrazione sociale. Att. 5.1 - AZIONE INTEGRATA DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ ED ALLA MARGINALITA’ Le attività progettuali finalizzate al contrasto di situazioni di disagio e povertà estrema attraverso una rete di servizi integrati, per la III Annualità del Piano Sociale si sono svolte a continuità della precedente e tuttora sono in atto per effetto di rapporto convenzionale di gestione, il cui termine è stabilito a settembre 2005. Soggetti attuatori sono Organismi del Terzo Settore : Caritas Diocesana di Salerno, capofila, Associazione La Tenda-Centro di solidarietà, Ass.“Le Misericordie”, “Comunità Emmanuel”, Centro di Pronta Accoglienza “Don Giovanni Pirone”, Centro di Volontariato “San Francesco”, Centro di Accoglienza “Casa Betania”, Centro di Ascolto Sociale “Don Bosco”, Gruppo Logos. Le attività si sono articolate in: 29 - - servizio di operativa di strada con unità mobile per intercettazione, contatto e conoscenza del disagio, soddisfacimento bisogni primari, prime prestazioni, invio-accompagnamento ai servizi territoriali; servizio di primo contatto, attraverso mensa, centro di ascolto e ambulatorio; servizio di pronta accoglienza nel dormitorio e nella casa di accoglienza; servizio di accompagnamento con consulenza, colloqui, piano di reinserimento sociale, attività di filtro e di invio. Le prestazioni erogate e le utenze registrate nei vari interventi si attestano ad alti livelli; alcuni dati: una media di 120 pasti al giorno forniti presso la mensa San Francesco, n.50 utenti contattati dall’unità di strada, n.38 utenti al giorno in pronta accoglienza, una media di 60/70 ospiti nella Casa di Accoglienza Casa Betania per residenzialità e pronto intervento, n.100 utenti del Centro di Ascolto Don Bosco. Si rileva che nel decorso anno è stata inaugurata la nuova sede della mensa nei cui locali, ristrutturati anche con l’apporto di risorse economiche rivenienti dalle precedenti annualità, è consentito rendere un servizio con distribuzione e consumazione ai tavoli. Le attività progettuali si confermano per forte validità sociale: è notevole il loro impatto sulle situazioni di grande disagio sociale. Si rileva, a sostegno, loro positività anche in relazione agli ottimi risultati raggiunti per i ricongiungimenti familiari ed i reinserimenti sociali conseguiti per alcuni dei casi presi in carico dalla rete dei servizi. Att. 5.2 - SPORTELLO IMMIGRATI TAM-TAM DI ORIENTAMENTO E SOSTEGNO AGLI Le attività progettuali dello Sportello , avviate nel 2002 con fondi del Piano Regionale Immigrazione 1999 ed inserite nel Piano di Zona sin dalla II Annualità, integrando con risorse del Piano quelle derivanti da finanziamenti allo scopo destinati dal Settore ORMEL, si sono svolte in continuità per l’intero anno 2004. La gestione operativa del Servizio Sportello di Orientamento e Sostegno agli Immigrati TAM-TAM è stata condotta in rapporto di convenzione, come nel precedente periodo, dall’Arci Nuova Associazione Salerno in partenariato con la Cooperativa Sociale “Luci della Città”. La sede operativa è ubicata in Salerno in via La Carnale 8, presso la Direzione del Settore Servizi Sociali del Comune di Salerno. Lo Sportello è aperto al pubblico i giorni di lunedì, martedì , mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e il giovedì dalle ore 16,00 alle ore 20,00 per un totale di 250 giorni di apertura annuale. Le attività prevalenti realizzate, sono state quelle di Segretariato Sociale, mediazione interculturale, orientamento ed accompagnamento presso i Servizi Sociali e Sanitari, consulenza ed assistenza legale nelle procedure di rinnovo del permesso di soggiorno, carta di soggiorno, ricongiungimento familiare, assistenza fiscale e previdenziale, orientamento alle opportunità formative e di lavoro, accompagnamento alla stipula di contratti ed all’accesso ad agevolazioni per il lavoro autonomo, corsi di lingua italiana. 30 La notevole consistenza degli accessi ai servizi dello Sportello ha costituito un forte richiamo anche oltre il territorio di Ambito e si registra che a beneficiare dei servizi sono stati 1825 utenti, di cui 1650 immigrati e ben 175 italiani affluiti allo Sportello per tutti gli interventi di supporto, consulenza, soluzione in relazione a rapporti con cittadini stranieri. Attraverso i molteplici interventi messi in atto, lo Sportello si è fatto carico delle sempre più pressanti problematiche dell’area immigrazione, svolgendo una funzione di notevole rilevanza sociale. Att. 5.3 - Progetto Quanto Sole La cooperativa sociale preposta alla gestione del servizio ha realizzato le attività finanziate presso la struttura di accoglienza nel centro storico di salerno, concessa in comodato gratuito dal Comune, con l’obiettivo di sottrarre il maggior numero di donne immigrate dalla schiavitù sessuale. Il numero delle ragazze coinvolte, nel decorso anno, in programmi di recupero sono stati 8, con turnazioni di ospitalità presso la struttura di accoglienza. Inoltre, moltissimi sono stati gli interventi effettuati a favore di minori extracomuntari ed inseriti in servizi di protezione territoriali, nonché interventi di accompagnamento di giovani donne uscite dal tunnel della prostituzione ed inserite in percorsi socio-lavorativi. La spesa sostenuta per l’attivazione dei servizi di accoglienza è sovrapponibile a quella prevista nel P.S.Z. Att. 5.4 - Sostegno economico per soggetti in difficoltà Gli interventi economici sostenuti nel decorso anno, a favore di nuclei familiari in situazioni di grave disagio socio-economico sono stati circa 450. Tali interventi si sono resi necessari in quanto, in quel momento, erano funzionali alla soluzione delle problematiche rappresentate. Rispetto all’anno 2003 gli interventi economici sono aumentati a causa della crisi che sta attraversando il paese intero con le ripercussioni maggiori sulle fasce sociali più deboli. La spesa sostenuta nel 2004 è stata di € 127.500,00. Att. 5.5 - Pronta accoglienza e reperibilità Il servizio affidato alle associazioni di volontariato Casa Amica e Casa Betania per una spesa quantificata in € 145.000,00 circa. Gli utenti coinvolti sono stati essenzialmente ragazze madri, minori, e ragazze sole per Casa Betania , mentre hanno fatto ricorso a casa Amica, minori, adulti, barboni e senza fissa dimora. Complessivamente la media di accoglienza fra le due strutture è stata di 22 utenti mensili. I soggetti accolti, nel rispetto delle pattuizioni stabilite, alcuni sono stati inseriti in programmi di recupero ed inserimento socio-lavorativo. Att. 5.6 - SERVIZIO GRUPPI APPARTAMENTO 31 Nell’ambito della prevenzione di situazioni a rischio è in atto il servizio di Gruppi Appartamento di protezione sociale per funzioni socio – assistenziali da attuarsi in alloggi comunali assegnati al Settore Servizi Sociali per fronteggiare temporaneamente situazioni di bisogno sociale connesse prevalentemente a carenze o inidoneità alloggiative di soggetti a rischio, quali donne in difficoltà, sole o con figli, gestanti, anziani, disabili, nuclei familiari e soggetti con esigenze alloggiative estreme. Il servizio attualmente consta di n. 6 unità alloggiative che si configurano come strutture socio-residenziali autogestite dagli ospiti con supporto e vigilanza del Servizio Sociale Territoriale. Esse sono dislocate nei quartieri Centro Storico e Centro e si integrano nella rete di servizi già esistenti. L’ospitalità presso detti alloggi è offerta, come stabilito nelle Linee Guida del Servizio, in via temporanea e per periodi limitati, prevedendo una permanenza di massimo un anno, eccezionalmente prorogabile per ulteriori sei mesi, in nessun caso superiore all’arco temporale di due anni. Gli alloggi arredati adeguatamente sono concessi agli utenti in uso temporaneo e parziale, prevedendo spazi per l’ uso personale e i rimanenti spazi (cucina, soggiorno e servizi..) per l’ uso comune con gli altri ospiti. Nel tempo la temporaneità dell’intervento è venuta meno a causa della crisi del mercato affittuario delle case e per le precarie condizioni economiche in cui gli utenti versano. Il servizio ha un’alta valenza sociale e l’inserimento negli alloggi di cui sopra è alternativo a interventi di accoglienza residenziale molto più onerosi per l’Amministrazione Comunale, pertanto va potenziato ed ampliato. A tale scopo vengono utilizzate anche le unità alloggiative trasferite al patrimonio comunale per la destinazione a finalità sociali ai sensi della L. 109/96, per effetto di decreti del Ministero delle Finanze-Dipartimento del Territorio. Alle sei unità alloggiative Gruppo-Appartamento va aggiunto l’alloggio trasferito al Comune ai sensi della legge su riferita, assegnato temporaneamente a un nucleo familiare multiproblematico con la presenza di un figlio minore disabile. Att. 5.7 - AZIONE STRATEGICA DI LOTTA ALLA POVERTA’ A SOSTEGNO DELLE FASCE DEBOLI Anche per il 2004 in questa area sono confluite tutte le richieste pervenute dai cittadini in difficoltà economiche. Le richieste di contributo ordinario e straordinario pervenute sono state circa 200; circa cento quelle evase. Si è trattato di assistere con contributi mensili o con contributi una tantum nuclei familiari con minori a carico e privi di reddito. Orfani e vedove che non hanno percepito l’assegno di pensione di reversibilità. Mogli e figli di detenuti; ragazze madri; nuclei familiari con minori affidati dal Tribunale per i Minorenni . In alcuni casi si è provveduto a concessione di un contributo economico una tantum per situazioni d’indigenza momentanea o per calamità naturali ecc… 32 In due casi si è voluto dare la possibilità a studenti del paese di frequentare un corso di perfezionamento all’estero, e anche se meritevoli, non avevano le possibilità economiche per poterlo fare. La somma impegnata per queste attività è stata di circa 90.000,00 euro, quasi tutta formata da fondo comunale; una piccola parte da fondo Piano di Zona. Per l’anno in corso le richieste di contributi ed altro si sono duplicate. Si spera che con l’entrata in vigore del “Reddito di cittadinanza” molte di queste richieste possano confluire in tale Progetto, alleggerendo in parte, le casse comunali. 6 - AREA PERSONE DISABILI E DISABILI GRAVI Per favorire una piena tutela dei disabili e delle loro famiglie e promuovere opportunità di integrazione, assumono particolare rilievo i seguenti obiettivi: • sostenere e sviluppare tutta l’autonomia e le capacità possibili delle persone disabili gravi; • rimuovere gli ostacoli che aggravano la condizione di disabilità; • creare condizioni di pari opportunità; • sostenere, ma anche sollevare, le famiglie. Per il perseguimento di tali obiettivi il piano per la disabilità ha previsto anche per la terza annualità del P.S.Z. la conferma e la continuità operativa dei seguenti servizi: - accoglienza diurna - Centro Socio Educativo Occupazionale Diurno; - accoglienza residenziale; - trasporto; - aiuto alla persona e assistenza domiciliare; - sostegno ai gruppi di auto-aiuto ed a soggetti del Terzo Settore; - trasporto alunni; - assistenza educativa; - rete di assistenza domiciliare per l’integrazione socio-sanitaria e gestione dell’handicap nei vari aspetti di ricaduta; - integrazione sociale; - gruppi appartamento per lo sviluppo di programmi di riabilitazione psicosociale e reinserimento. Att. 6.1 - Accoglienza Diurna Att. 6.2 - Centro Socio Educativo Occupazionale Diurno. I Centri diurni occupazionali hanno lo scopo di creare un servizio ponte per quelle persone disabili che si trovano al momento impreparate, per vari motivi, ad affrontare un percorso di inserimento lavorativo od occupazionale e necessitano di una fase intermedia tra istituto o centro di lavoro guidato da una parte e inserimento lavorativo in cooperative sociali o laboratori occupazionali protetti dall’altra. L’accoglienza si articola in diverse strutture dislocate sul territorio cittadino. Ogni centro occupazionale si caratterizza per storia ed attività; ciò che li accomuna, però, sono le finalità dei loro interventi volte al mantenimento e 33 allo sviluppo dell’autonomia personale e l’empowerment individuale e di gruppo. La finalità generale del servizio è quella di migliorare la qualità della vita delle persone disabili offrendo prima di tutto occasioni per fare nuove esperienze e stare insieme ad altre persone in modo significativo e positivo. Queste opportunità sono utili a risvegliare interessi, a sviluppare abilità del soggetto disabile sul piano cognitivo, relazionale e sociale, attraverso laboratori occupazionali, momenti ricreativi, culturali e sportivi e attività di integrazione sociale. Offrono, inoltre, un importante supporto alla famiglia nel quotidiano compito di assistere la persona disabile. Gli obiettivi individuali sono collegati allo sviluppo delle potenzialità e delle risorse della persona disabile, partendo dalle sue inclinazioni e predisposizioni attraverso percorsi formativi personalizzati proposti dagli operatori in concerto con i familiari. Nel 2004 sono stati attivi cinque centri di accoglienza diurna nelle zone di Pastena, Fuorni, Centro, Centro Storico, Lungo Irno e Zone Alte. Sono state coinvolte circa 130 persone disabili fisiche mentali e sensoriali di età compresa tra i 14 e 65 anni residenti in Salerno con invalidità riconosciuta e certificata ai sensi della legge 104/92 e che hanno adempiuto l’obbligo scolastico. La gestione dell’intervento è stata affidata, in rapporto di convenzione, a cooperative sociali di modulo A. I centri sono stati aperti nei giorni feriali in orari antimeridiani e pomeridiani, per un numero di ore non inferiore alle 1600 annuali. La domanda di ammissione al Servizio è stata presentata ai Segretariati Sociali di pertinenza. Il Segretariato, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato per l'indagine socio-ambientale, provvedendo all’istruttoria dell’istanza e alla verifica dei requisiti formali di legittimità. Si è redatto un piano individuale di intervento sul singolo caso insieme all’utente, alla famiglia e ad altri servizi o enti se coinvolti. L’elaborazione del progetto, la valutazione del percorso dello stesso, le dimissioni sono state a carico delle figure professionali istituzionali. Il servizio ha avuto il potenziamento operativo delle attività laboratoriali con i fondi delle risorse aggiuntive per i centri Tangram, Guido Scocozza , Carmen Rubino Salvati, Vega. Att. 6.3 - Accoglienza Residenziale Gli interventi residenziali, attuati nel 2004, sono stati la continuità operativa della sperimentazione dei progetti avviati ai sensi della legge 162/98 e si sono sviluppati in strutture abitative integrate nel contesto sociale circostante tale da favorire una reale integrazione sociale attraverso la promozione di attività e percorsi di sostegno all’autonomia del soggetto individuale e sociale in relazione ai bisogni obiettivi. L’accoglienza, per periodi brevi e di emergenza, è rivolta a persone disabili giovani e adulte in condizioni di limitata autonomia. Sono stati destinatari del servizio i cittadini residenti in Salerno che, a causa della loro certificata, o in attesa di certificazione delle competenti autorità sanitarie, condizione fisica, psichica e/o sensoriale, soli o senza adeguato supporto familiare o comunque inseriti in nuclei familiari privi o carenti di risorse di autonomia, non sono in grado, per situazioni permanenti o 34 contingenti, di gestirsi autonomamente e bisognosi quindi di accoglienza in struttura protetta. L’intervento è stato rivolto a circa 23 persone disabili. I progetti, in numero di 4, di cui 3 in città, sono stati gestiti, in rapporto di convenzione, dalla Cooperativa Sociale Il Villaggio di Esteban Casa famiglia Il dito e la luna, dalla cooperativa sociale Un tetto per tutti Comunità alloggio Peter Pan e Carlotta, dalla Coop. Sociale Onlus Marianella Garcia Villas Casa Famiglia Centro Amico. La domanda di ammissione al Servizio è stata presentata ai Segretariati Sociali di pertinenza. Il Segretariato, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato per l'indagine socio-ambientale, provvedendo all’istruttoria dell’istanza e alla verifica dei requisiti formali di legittimità. Si è redatto un piano individuale di intervento sul singolo caso insieme all’utente, alla famiglia e ad altri servizi o enti se coinvolti. L’elaborazione del progetto, la valutazione del percorso dello stesso, le dimissioni sono state a carico delle figure professionali istituzionali. Att. 6.4 - Trasporto persone disabili II servizio di trasporto, in favore dei cittadini fisicamente impediti a servirsi dei mezzi pubblici di trasporto, è stato gestito in rapporto di convenzione con i tassisti e noleggiatori singoli ed associati disponibili. Destinatarie sono state le persone disabili con invalidità documentata superiore al 75% o con certificato di handicap grave ai sensi dell’art.3 della L.104/1992 con ridotta capacità motoria. Il servizio è stato realizzato in favore di circa 90 persone disabili. La persona disabile, o suo familiare diretto, ha richiesto buoni-corsa da un minimo di 15 ad un massimo di 60 trimestrali. La domanda di ammissione al Servizio, corredata da dichiarazione ISEE, è stata presentata ai Segretariati Sociali di pertinenza. Il Segretariato, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato per l'indagine socio-ambientale, provvedendo all’istruttoria dell’istanza e alla verifica dei requisiti formali di legittimità. Si è redatto un piano individuale di intervento sul singolo caso insieme all’utente, alla famiglia e ad altri servizi o enti se coinvolti. L’elaborazione del progetto, la valutazione del percorso dello stesso, le dimissioni sono state a carico delle figure professionali istituzionali. Att. 6.5 - Trasporto alunni disabili Il servizio trasporto scolastico per alunni e studenti con diverse abilità è stato effettuato in parte in gestione diretta e in parte è stato affidato ad organismi del privato sociale. I 74 utenti trasportati hanno usufruito di un servizio speciale “porta a porta” con idonei mezzi attrezzati per accogliere le carrozzelle. 35 La domanda di ammissione al Servizio è stata presentata al servizio di pertinenza. L’Ufficio, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato provvedendo all’istruttoria dell’istanza e alla verifica dei requisiti formali di legittimità per l ‘ammissione al servizio. Att. 6.6 - Assistenza educativa in favore di alunni con diverse abilità Il servizio di “Assistenza Educativa” è stato rivolto ad alunni e studenti con diverse abilità delle scuole cittadine. Il servizio che prevedeva la realizzazione di n°3 progetti è stato attuato nell’ambito degli interventi finalizzati all’integrazione scolastica. Il servizio di “Assistenza Educativa” è stato attuato nelle scuole che ne hanno fatto richiesta ed ha previsto l’attuazione dei seguenti progetti: -Autonomia personale, sociale e della comunicazione -Attività motoria -Percorsi pedagogici. Le figure impegnate sono state educatori muniti di diploma superiore con comprovata esperienza e formazione nell’area socio-assistenziale. Nel 2004 l’intervento è stato rivolto a circa 192 studenti/alunni, a seguito di domanda di ammissione al Servizio presentata al servizio di pertinenza e con il programma personalizzato di assistenza educativa di ogni alunno, costituente parte integrante del PEI scolastico. Att. 6.7 - Assistenza domiciliare Il servizio di aiuto alla persona e di assistenza domiciliare, in corso di realizzazione,: − ha consentito la permanenza della persona disabile nel proprio ambiente di vita, anche quando priva di sostegno familiare; − ha sollevato la famiglia, quando presente, dal carico assistenziale; − ha permesso alla persona disabile un soddisfacente uso del tempo libero. Destinatari sono state le persone disabili fisiche psichiche e sensoriali, disabili gravi adulti, minori in età evolutiva certificati ai sensi della legge 104/92. L’intervento è stato rivolto a circa 56 persone disabili per le attività del servizio: - aiuto e cura della persona; - supporto nell’organizzazione della vita domestica; - sostegno nella vita di relazione - segretariato sociale e svolgimento di pratiche amministrative. La domanda di ammissione al Servizio sono state presentate ai Segretariati Sociali di pertinenza. Il Segretariato, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato per l'indagine socio-ambientale, ha provveduto all’istruttoria dell’istanza e alla verifica dei requisiti formali di legittimità. Si è redatto un piano individuale di intervento sul singolo caso insieme all’utente, alla famiglia e ad altri servizi o 36 enti se coinvolti. L’elaborazione del progetto, la valutazione del percorso dello stesso, le dimissioni sono state a carico delle figure professionali istituzionali. Att. 6.8 - Interventi di sostegno ai gruppi di auto-aiuto ed a soggetti del Terzo Settore Sono stati erogati contributi finalizzati alla promozione dei gruppi di auto-aiuto ed a soggetti del Terzo Settore per progetti sperimentali ed innovativi di: - sostegno all’autorganizzazione e per attività di socializzazione per 35 utenti all’ Associazione C.V.S.; - attività di recupero cognitivo dei soggetti affetti da sindrome autistica o con innesto autistico per 25 utenti all’Associazione Socio-Educativa OmbraLuce; - attività intese a favorire l’integrazione dei portatori di handicap attraverso informazione, orientamento e consulenza Associazione No-Profit Pianeta Handicap promozione dei diritti delle persone disabili C.D.H; - attività di formazione e/o aggiornamento degli operatori del Settore seminari, convegni, corsi di aggiornamento, pubblicazioni, indagine sull’inserimento lavorativo dei disabili a Salerno Associazione No Profit AIR. Att. 6.9 - CENTRO AGGREGAZIONE HELP L'associazione omonima, su concessione comunale, gestisce in frazione Coperchia una struttura polifunzionale e polivalente con ampi spazi a verde attrezzato e strutture sportive e priva di barriere architettoniche. L’obiettivo principe è favorire nell'ambito comunale, la socializzazione tra le generazioni e, in modo particolare, delle persone diversamente abili. Il centro Help offre servizi di assistenza e informazioni facendo da tramite tra le istituzioni e il cittadino per la tutela dei diritti dello stesso. Il centro si avvale della collaborazione di volontari e di figure professionali qualificate come assistenti sociali, psicologi,medici legali.,OSA, ecc. per poter offrire a chi si rivolge al servizio la migliore assistenza sociale e psicologica. Il progetto Help favorisce soprattutto l'aggregazione attraverso iniziative culturali, musicali, sportive e di solidarietà sociale. Attraverso accordi con le parrocchie limitrofe, si cercherà di creare una rete di aggregazione che faccia leva anche sullo spirito cristiano. Inoltre ci sarà uno spazio "pronto help", attraverso info-line, una linea telefonica il centro risponderà a tutti coloro che si rivolgeranno per chiedere informazioni o per esporre problemi personali, garantendo il rispetto della privacy. Nel periodo estivo si provvederà ad attrezzare gli spazi all’aperto per la migliore fruibilità del servizio e la maggiore possibilità di “accesso a tutti”. Att. 6.10 - RETE DI ASSISTENZA DOMICILARE E SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI SOCIALI DI TIPO ASSISTENZIALI RIVOLTI ALLA PERSONA DISABILE 37 Il progetto di assistenza domiciliare e di aiuto alla persona, rivolto ai portatori di handicap grave di età compresa tra 0/65 anni residenti nel Comune, ha avuto inizio nel mese di dicembre del 2003 ed è tuttora in corso essendo andato in continuità. Il servizio viene gestito dalla Società Mista Pellezzano Servizi s.r.l., che ha sede in Via Stella, frazione Cologna ed è seguito dalle Assistenti Sociali del Segretariato e dall'Assistente Sociale del Comune. Sono assistiti da circa 30 operatori n. 28 disabili. Sulla base della valutazione della gravità della situazione familiare e della condizione psico-fisica degli utenti, agli stessi viene assicurata la presenza di un operatore per quattro o otto ore a settimana. In alcuni casi è prevista la formula dell'affido di quartiere per cui l'utente viene assistito da una persona che conosce bene e di cui ha piena fiducia (parente, familiare, vicino, amico). Il servizio, con relativo monte ore, viene accordato sulla base di una valutazione complessiva che tiene conto e delle condizioni psico-fisiche dell'utente/richiedente (rilevabili dai verbali di invalidità e L. 104/92, nonché dalla documentazione sanitaria del medico curante) e della situazione sociofamiliare emergente. Gli interventi previsti sono diversi e contemplano un supporto per la pulizia della casa e della camera, per la preparazione dei pasti e per la cura dell'igiene personale; una assistenza materiale per la fornitura di generi alimentari, indumenti, biancheria, per lo svolgimento di pratiche amministrative e l'accompagnamento del disabile per visite mediche, un sostegno per fronteggiare situazioni caratterizzate da solitudine ed isolamento. Allo scopo di valutare l'efficacia dell'intervento proposto per la III annualità è stato somministrato agli utenti del servizio un questionario di gradimento, la prima parte del quale contenente informazioni sulla condizione socio-familiare, sul numero di ore di assistenza che l'utente riceve ecc, la seconda parte contenente domande sulle modalità di espletamento del servizio da parte dell'operatore (mansioni, puntualità e qualità professionali). Un apposito spazio è stato invece riservato all'utente per suggerimenti e proposte, nonché per esprimere un giudizio personale sul servizio e sull'operatore. Dall’analisi dei questionari è emerso che la maggior parte degli utenti è soddisfatta sia del servizio che delle prestazioni dell’operatore la cui presenza solleva psicologicamente e moralmente l’assistito e il suo familiare. Att. 6.11 - SOCIALTEL Per potenziare l'assistenza sociale attraverso le più innovative metodologie e tecnologie dirette a favorire la massima qualità nella prestazione dei servizi sociali, il Comune ha attuato "Socialtel", un servizio interattivo di assistenza sociale continuata che, integrando tecniche e tecnologie quali il telesoccorso, telecontrollo, telefarmacia e teleassistenza, offre un aiuto concreto ed immediato al disabile in difficoltà. Il progetto, rivolto a 20 disabili che vivono in particolari situazioni di disagio o di solitudine, ha consentito loro di vivere nella propria comunità, nella propria abitazione, in maniera autonoma, ma costantemente in contatto con i servizi territoriali, che in caso di necessità sono intervenuti tempestivamente. Ogni utente è collegato ad un centro operativo funzionante 24 ore su 24 38 mediante un mini apparecchio posizionato accanto al telefono. Ad ogni chiamata il centro provvede immediatamente ad interessare la struttura competente a seconda che si tratti di necessità mediche, infermieristiche, psicologiche o sociali. La centrale operativa possiede i dati essenziali di ogni utente (anagrafici, anamnestici e personali) per inquadrare il caso ed approntare un intervento tempestivo ed adeguato. L’erogazione del servizio è stata preceduta da un lavoro di rete svolto sulla base della documentazione relativa alla richiesta, pervenuta al Comune, di assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili e sulla personale conoscenza del territorio che ha portato alla stesura di un elenco di circa 100 potenziali utenti contattati tutti telefonicamente. Di qui, quelli che hanno aderito superando l’iniziale diffidenza e riconoscendo la validità del servizio, hanno ricevuto una prima visita domiciliare dalle Assistenti Domiciliari, per la compilazione della scheda anagrafica che riporta i dati personali dell’assistito e le informazioni sulle patologie, terapie farmacologiche, sull’ubicazione e caratteristiche dell’abitazione, sul parentato e vicinato( per avere un quadro clinico dettagliato e preciso di ciascun utente hanno chiesto collaborazione ai medici curanti). I dati rilevati nelle schede anagrafiche sono stati informatizzati e conservati in un archivio informatico creato dai Servizi Sociali. Gli utenti hanno ricevuto diverse visite domiciliari dalle A.S. che hanno accompagnato i tecnici per le istallazioni dei terminali o in caso di problemi alle linee telefoniche o di guasto all’apparecchio. Fino ad ora tale servizio ha riscosso grande consenso. Att. 6.12 - CONTRIBUTI PER SERVIZIO TRASPORTO DISABILI Il servizio ha fornito un contributo economico pari a 155, 00 euro mensili per 12 mesi a n.15 disabili residenti nel comune di Pellezzano che, a causa della loro disabilità devono frequentare percorsi riabilitativi presso strutture specializzate. I centri interessati si trovano ubicati sia sul territorio comunale sia altrove, in quanto la scelta della struttura avviene tra il medico dell’Asl e la famiglia del paziente. Att. 6.13 - CONTRIBUTO SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI Questo progetto mira ad alleviare con un contributo economico pari ad euro 155,00 mensili per 12 mesi le n° 15 famiglie che hanno un portatore di handicap e quindi sono caricate di spese accessorie per l’accudimento e mantenimento di tale soggetto. Il contributo viene concesso in base al reddito familiare. Att. 6.14 - CLIMA AMICO Il servizio non è stato attivato in quanto non si sono verificate le situazioni climatiche tali da mettere a rischio la vita stessa del disabile. Att. 6.15 - PROGETTO SCUOLA DISABILITA’ 39 Il Progetto ha avuto inizio il 4.11.2004 ed è terminato il 20.05.2005 per un totale complessivo di 400 ore lavorative. Fin dal primo momento in cui la consulente specialistica è entrata operativamente nella scuola dell’obbligo di Pellezzano e Coperchia, si è instaurato un rapporto di fattiva collaborazione inteso e realizzato come consulenza/informazione/ cooperazione reciproca, nello sforzo di realizzare un intervento che concili efficacemente l’aspetto specialistico-riabilitativo con quello educativo-formativo proprio della scuola dell’infanzia. L’equipe ha collaborato alla programmazione degli interventi, evidenziato problematiche e fisicamente collaborato ad alcuni interventi didatticoterapeutici. Da parte dei docenti si è accolto con molto favore l’apporto di una figura professionale di supporto nell’individuare soluzioni metodologiche –operative che non siano controproducenti rispetto agli interventi terapeutici cui i bambini possono essere sottoposti. Per quanto riguarda le attività effettivamente realizzate dalla consulente specialistica, i primi incontri sono stati dedicati all’osservazione del gruppo ed alla conoscenza dei singoli bambini della sezione. Sul piano educativo i minori… sono apparsi ben inseriti e sufficientemente partecipi alle attività, mentre maggiori difficoltà si sono palesate quando la proposta didattica verteva su attività motorie, ambito nel quale l’intervento specialistico vuole trovare maggiore spazio. La consulente specialistica insieme con le docenti ha proceduto ad una ricognizione delle competenze sul piano linguistico e cognitivo al fine di individuare un possibile gruppo di riferimento all’interno del quale operare gli interventi, per non rimarcare la differenza tra i bambini ed il gruppo sezione, pur nel rispetto delle diversità. Dunque la consulente specialistica proponeva e condivideva con le docenti le linee progettuali, che vertevano sulla proposta di un laboratorio ritmicomotorio con interventi di psicomotricità atti a cogliere la durata e l’intensità dei suoni, la relazione tra compagni, la consapevolezza della propria fisicità e la coordinazione motoria. Di fatto l’intervento specialistico da destinare ai piccoli, è risultato sin dall’inizio molto articolato, mentre per quanto riguarda il gruppo dei pari, si sono individuati i percorsi comuni con obiettivi e metodologie adeguati al livello medio della capacità e delle competenze. Quasi tutte le attività proposte sono state riprese in più incontri. Una prima valutazione degli esiti può soprattutto attestare l’ottimo livello di partecipazione e di integrazione dei bambini, mentre per gli obiettivi specifici sembra prematuro classificare livelli di sviluppo e di interiorizzazione delle capacità e delle competenze poste in gioco. In conclusione, anche laddove per motivi contingenti non sono stati realizzati interventi diretti con gli alunni, vi è stata comunque collaborazione e condivisione sul piano progettuale. Inoltre, per lo svolgimento del progetto terapeutico-riabilitativo sono stati forniti alla consulente specialistica, alcuni materiali e sussidi che ella ha messo a disposizione delle docenti anche per lo svolgimento delle attività curriculari. 40 Il progetto Scuola e Disabilità è ormai giunto alla conclusione. Il lavoro svolto è stato tanto e molto articolato, a iniziare dalla programmazione, selezione di materiali, monitoraggio dell’handicap e cooperazione ed integrazione con il gruppo insegnanti. Molto positiva l’esperienza svolta nella scuola primaria di Coperchia, lodevole l’intervento del capo d’istituto e dell’èquipe insegnanti. Nel suddetto plesso si è però evidenziata una piccola lacuna e cioè l’impossibilità di estendere l’intervento specialistico alla scuola dell’infanzia. Diversa l’esperienza nel plesso di Pellezzano, dove come evidenziato dalle precedenti relazioni, lo svolgimento dell’intervento specialistico è stato più volte ostacolato. Nella scuola primaria di Pellezzano, sembra si sia evidenziata la necessità della presenza di un assistente materiale più che di interventi specifici, ciò nonostante sono molti i bambini che necessitano di interventi di recupero mirati. Sarebbe quindi consigliabile, per una futura programmazione, richiedere la disponibilità di un aula da adibire ad aula di sostegno, aperta a tutto il gruppo insegnanti ed ai genitori bisognosi di palesare le difficoltà dei propri figli, potendo così elaborare con il consulente specialistico, strategie atte alla risoluzione di suddette problematiche. Tale intervento dovrebbe avere la possibilità di essere totalmente autonomo, gestito da una o più persone e in collaborazione con assistenti sociali. Sarebbe ancora utile organizzare incontri studio con il gruppo insegnanti e laboratori pomeridiani. Attraverso i laboratori offerti ai bambini si potranno raggiungere diversi obiettivi. Due potrebbero essere quelli più idonei :Suoni, ritmi e numeri; Giocare e Parlare. Molte altre opportunità di scambio e formazione potrebbero essere offerte ai genitori e agli insegnanti. Att. 6.16 - Gruppi – appartamento semi-protetti per lo sviluppo di programmi di riabilitazione psico-sociale Il programma per la realizzazione di una rete di gruppi – appartamento semiprotetti per lo sviluppo di programmi di riabilitazione psico-sociale di soggetti con disabilità psichiatrica nel 2004 ha avuto continuità operativa. Obiettivi prioritari sono stati l’implementazione della rete integrata dei servizi e l’evitare il ricorso improprio al ricovero in Case di Cura Private di molti utenti della unità Operativa di salute mentale. Il soggetto titolare è stato il Comune di Salerno nel ruolo di soggetto fornitore delle strutture e di ogni sostegno logistico, mentre l’ASL Sa2 è stata coinvolta quale Ente estensore del progetto di riabilitazione psicosociale ed erogatore dell’assistenza. In particolare, mentre l’ASL Sa2 è stato attuatore del progetto terapeutico riabilitativo con tutti gli oneri assistenziali, il Comune di Salerno è stato, di fatto, l’Ente erogatore del supporto logistico per la realizzazione dell’intervento progetto. 41 L’intervento è stato indirizzato, nel suo tetto complessivo, a 20 pazienti assistiti dalla UOSM del Distretto Sanitario. Le strutture appartamento, attualmente funzionanti, sono state in numero di tre ed ubicate nel centro storico della città; per la gestione di due di esse è stato coinvolto il Terzo Settore con un numero adeguato di operatori con il ruolo di educatore/riabilitatore sociale . La supervisione è stata realizzata da un medico e due infermieri dell’Unità Operativa, quali valutatori del processo e dell’esito del trattamento. A carico dell’ASL Sa2, in tal caso, è stato il costo del progetto riabilitativo individualizzato a copertura delle spese generali del personale disposto dal privato sociale. La gestione della terza struttura è stata interamente realizzata dall’ASL. Il servizio si è convalidato per la sua positività. 7 - AREA LOTTA ALLA DROGA Att. 7.1 - SENSIBILIZZAZIONE E PREVENZIONE – INTEGRAZIONE SOCIALE – ASCOLTO. Le attività previste dal progetto sono rivolte alla rimozione dei fattori di rischio che favoriscono l’ingresso nei percorsi delle dipendenze; gli obiettivi del progetto si traducono in tre azioni specifiche: - azione di sensibilizzazione che si sviluppa attraverso attività di informazione e di formazione sulle problematiche della dipendenza, un’osservazione partecipata delle problematiche degli adolescenti, seminari e momenti di confronto; - azione di ascolto e di orientamento che si traduce nell’attivazione di uno spazio di ascolto al quale i ragazzi possono accedere liberamente per esprimere eventuali disagi ed essere informati, sostenuti, orientati; tale spazio è stato realizzato presso la sede del Consultorio Giovanile; - azione di rete e di raccordo fra le agenzie pubbliche e private del territorio , per rilevare il disagio sommerso . I destinatari delle azioni e delle attività del progetto sono sia gli adolescenti e i giovani compresi in due fasce di età – 11/16 anni e 17/25 anni – sia gli educatori, gli operatori dei Centri , gli animatori , e quanti altri si occupano di minori e adolescenti. Le azioni e le attività del progetto, affidato ad Organismi del Terzo Settore, hanno come sedi di riferimento i Centri di attività per minori e giovani, le parrocchie, i luoghi di aggregazione , i centri sportivi-ricreativi del territorio dell’Ambito S8. Le attività, iniziate a gennaio 2005, per la durata di un anno, sono tuttora in corso ; considerati i tempi di avvio non vi sono le condizioni per valutarne l’impatto operativo; è tuttavia rilevabile il grado di coinvolgimento registrato nelle prime fasi attuative del progetto e il consolidamento con tutta la rete di servizi rivolti a minori e adolescenti nel territorio di Ambito. 8 - AREA ARMONIZZAZIONE DEI TEMPI DELLE CITTA' 42 Att. 8.1 - IL TEMPO DELL'ALTRO Obiettivo di tale servizio è quello di acquisire, attraverso la realizzazione di una Banca del Tempo, disponibilità di ore e prestazioni per favorire lo scambio di servizi di vicinato , facilitare l’utilizzo dei servizi, agevolare l’estensione della solidarietà ed incentivare le iniziative di quanti, singoli, gruppi, organismi sociali, intendano scambiare parte del loro tempo per impegni di reciproca solidarietà e interesse. La gestione del servizio, che è rivolto a minori, famiglie, donne, anziani, è stata affidata ad Organismi del Terzo Settore e le sedi operative di riferimento sono quelle dei Centri di Aggregazione Giovanile e dei Centri Polifunzionali già attivi sul territorio dell’Ambito S8, presso i quali sono stati realizzati degli sportelli informativi in rete tra di loro e con la banca dati generale, attivata presso una sede dell’Ente capofila che, inoltre, sarà in rete con altri servizi del territorio a valenza sociale. Sono stati realizzati opuscoli informativi e brochures. Le attività che si sono avviate nel mese di marzo del 2005 sono in corso, per la durata di 6 mesi ed hanno carattere sperimentale. 9 - AREA GESTIONE PIANO DI ZONA Att. 9.1 – SISTEMA INFORMATIVO E PIANO DI COMUNICAZIONE AMBITO S8 Molti degli obiettivi posti nella programmazione di questo intervento, sono stati raggiunti nella realizzazione dei singoli servizi di area, ovvero informazioni e comunicazioni ai cittadini delle attività del Piano di Zona sono stati assicurati nel momento di avvio di dette attività attraverso i media, con comunicati ed articoli relativi all’attività o attraverso la produzione di materiale cartaceo, brochure, manifesti, diffuso ampiamente. Tutte le informazioni trovano assetto unificato sia nel sito del Comune Capofila: www.comune.salerno.it che nel sito del Comune di Pellezzano: www.comune.pellezzano.sa.it che sono costantemente aggiornati sia per eventuali variazioni sulle attività già in essere che per tutto ciò che si va gradualmente a realizzare e che rappresenta necessaria esigenza del cittadino. Si inseriscono in tale sezione di aggiornamento nuove articolazioni e disposizioni di legge, bandi con relativi moduli per l’accesso attinenti i vari servizi. Allo stato si è in fase di organizzazione per la concreta attivazione dei programmi di raccolta dati e di applicazione dei regolamenti dei servizi, per l’adozione della Carta dei Servizi e la creazione di reti informali tra i diversi nodi del sistema di Ambito Att. 9.2 - Supporti informativi e formativi dell’Equipe Integrata per l’ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE I servizi per l’attuazione dell’Adozione nazionale ed Internazionale sono in fase organizzativa in quanto l’Equipé multidisciplinare socio-sanitaria integrata 43 dell’Ambito S/8 S.A.T. per il Servizio di Affidamento Familiare ed Adozioni Nazionali ed Internazionali, è stata costituita recentemente e provvederà, ai sensi delle normative vigenti, all’attivazione di azioni finalizzate a: - promuovere la cultura dell’adozione; - sensibilizzare, informare ed orientare le famiglie nel percorso adottivo; - seguire e sostenere le famiglie lungo l’iter burocratico adottivo dalla fase di richiesta d’adozione, in quella d’istruttoria e nella fase neo-adottiva; - selezionare, preparare e formare le famiglie che devono accogliere un minore in adozione; - accompagnare e sostenere al nuovo nucleo nella fase neoadottiva; - tutelare il minore e i suoi diritti per un’idonea crescita psicofisica, sociale, affettiva; Gli interventi saranno rivolti a coppie che intendono adottare un minore e a nuclei familiari adottivi. I supporti informativi e formativi programmati andranno a contestualizzare con l'operatività dell'equipé, di prossimo avvio. Att. 9.3 - RICERCA ANS Il Comune di Salerno ha condotto un progetto di ricerca relativo alla disabilità grave nel territorio cittadino in collaborazione con il Laboratorio di Sociologia ANS sez di Salerno. Obiettivo principale della ricerca è la quantificazione del fenomeno disabilità nel territorio di riferimento e, altresì, l’individuazione delle caratteristiche e dei bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie. Per la terza annualità anno 2004 il laboratorio di sociologia ha consegnato un terzo report di analisi sulle disabilità gravi Centro, Carmine,/Mennolella,Fratte, Ogliara, Sordina. Il campione considerato è stato identificato attraverso le seguenti caratteristiche: Soggetti nati tra il 1927 al 2004 Tipologia di disabilità Residenza nell’area Sono stati raccolti tutti i dati in possesso dell’UOAR e archiviati in un data base. Tale monitoraggio è strumento da utilizzarsi per la progettazione e per la pianificazione degli interventi socio-assistenziali previsti dal Piano sociale di Zona. Att. 9.4 - FUNZIONAMENTO UFFICIO DI PIANO Per il funzionamento dell’Ufficio di Piano, in propria rappresentanza, il Comune di Pellezzano ha nominato n. 2 esperti per curare i rapporti istituzionali con l’Ufficio di Piano e fornire il supporto specialistico al personale impegnato nei progetti riferiti al territorio di propria competenza e compresi nel P. d. Z. Nello specifico le figure impegnate sono: un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione inerente le sfere d’azione ed un commercialista che affiancano un’assistente sociale, con esperienza nel settore, componente dell'U.d.P. quale dipendente e referente del Comune medesimo. 44 Più dettagliatamente gli esperti hanno partecipato alle riunioni dell’Ufficio di Piano, per la programmazione e progettazione degli interventi da attuare sul territorio, partecipando, altresì ai tavoli di concertazione. 10 - AREA AZIONI DI SISTEMA - SEGRETARIATO SOCIALE Att. 10.1 – SEGRETARIATI SOCIALI –ANTENNE SOCIALI L’organizzazione dei servizi sociali nel Comune di Salerno con articolazione in strutture decentrate sul territorio, segretariati ed antenne sociali, già preesistente all’avvio della riforma del welfare, ha assunto, dopo anni di esperienza e di riprova della sua efficacia, definitivo assetto nella strutturazione gestionale dei servizi, che ha nella Direzione del settore Servizi Sociali il suo riferimento istituzionale di unificazione e convergenza nell’attuazione operativa delle funzioni preposte. La realtà consolidata di detta organizzazione è costituita da n.5 segretariati sociali dislocati nei quartieri della città da n.2 antenne sociali di supporto ad uno dei segretariati,, la cui estensione di competenza territoriale ha reso necessario l’individuazione di ulteriori localizzazioni di prossimità al cittadino. In ogni segretariato vi è personale in organico comunale costituito da unità amministrative e da unità di profilo sociale, assistenti sociali, coadiuvate queste ultime, da una assistente sociale della Società Salernosolidale SpA per un numero di 30 ore settimanali. Stante detta organizzazione, attraverso segretariati ed antenne sociali è assicurato alla cittadinanza il livello essenziale di assistenza nel rapporto ravvicinato e diretto nei vari quartieri della città, è offerto servizio sociale professionale mediante le figure istituzionali assistenti sociali ed è garantita la funzione organizzativa di unificazione dell’accesso nella ricezione delle istanze del cittadino con attivazione della rete dei servizi territoriali, nel contatto diretto con altri uffici e riferimenti istituzionali, oltre che attraverso l’informazione e l’invio con precise destinazioni delle istanze. In sintesi nei segretariati ed antenne si assolvono tutte le funzioni previste dall’ascolto all’analisi della domanda, all’informazione, all’accompagnamento per la soluzione dei problemi, alla presa in carico con realizzazione di piani personalizzati in rapporto ed integrazione con altre istituzioni e servizi. Si rileva, infine, che sempre al fine di offrire servizi prossimi al cittadino, in alcuni servizi esternalizzati per attività di integrazione sociale in favore di minori e famiglie, è prevista la funzione di antenna sociale quale ponte e filtro dei bisogni del territorio verso i segretariati sociali istituzionali. Att. 10.2 - SEGRETARIATO SOCIALE E ANTENNA SOCIALE Nell'ottica della promozione del benessere sociale e della qualità della vita, il Segretariato Sociale ha rappresentato un punto di riferimento per i cittadini e per le fasce socialmente deboli, fornendo informazioni in merito ai servizi pubblici e privati e alle risorse sociali presenti sul territorio, nonché sostegno 45 materiale e morale. Il processo di informazione, di sensibilizzazione e di aiuto attivato dal Segretariato Sociale e dall'Antenna ha consentito di far percepire la validità del sostegno offerto e di far conoscere la possibilità di ricevere un aiuto concreto e un supporto psicologico. L'indagine socio ambientale, propedeutica alla progettazione e alla realizzazione di attività e servizi socio assistenziali, aveva evidenziato una certa diffidenza e chiusura da parte della popolazione, abituata a fronteggiare problematiche del vivere quotidiano con il supporto della rete parentale e amicale, considerando il servizio sociale come mero strumento erogante contributi economici. Ad oggi, si riscontra un mutato atteggiamento, un maggiore interesse al sociale nonché soddisfazione da parte dei cittadini per quanto realizzato finora: servizi ed attività finalizzati alla promozione della salute e del benessere sociale. Nell'ambito del Segretariato Sociale il centro di ascolto ha accolto le richieste e analizzato i bisogni dei cittadini, indirizzandoli, ove necessario, ai servizi e alle strutture territoriali competenti. Ha svolto funzione di prevenzione al disagio, mediazione tra il cittadino e le istituzioni, integrazione tra gruppi sociali eterogenei, supporto all'individuo nella sua capacità di autodeterminazione, in un lavoro di rete con l'ASL ( U.O.S.M., SerT, Unità riabilitativa, Consultorio Familiare), la scuola, l'AIAS, le associazioni, il Ministero della Giustizia. Il Segretariato per offrire i servizi di orientamento e informazione sociale ha svolto altresì un lavoro continuo di rilevazione, monitoraggio, mappatura dei bisogni e delle risorse, nonché dei centri di socializzazioni, di aggregazione, di associazioni di volontariato, ecc 46 1.2 - Schede di rilevazione della spesa sociale dei Comuni dell’Ambito per il 2004 (Schede 4.1 e 4.2) 47 48 Scheda 4.1 - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DELL'AMBITO TERRITORIALE N. S8 Comune Capofila Prov. SALERNO SA Spese correnti dei Comuni in campo socioassistenziale 2004 1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 1002 Servizi di prevenzione e riabilitazione 1003 Strutture residenziali e di ricovero per anziani 1004 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona (3) 0405 Assistenza scolastica, trasporto, refezione ed altri servizi 1. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2004 2. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2003 3. Totale Titolo I (spesa corrente) per il 2004 4. Totale Titolo I (spesa corrente) per il 2003 5. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2004 6. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2003 € 1.498.369,35 € € 1.018.205,95 € 7.617.527,83 € 3.228.461,15 € 13.362.564,28 € 11.619.484,86 € 141.774.865,75 € 134.512.729,96 € 9,43 € 8,64 49 Scheda 4.1 bis - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DEL COMUNE DI Ambito territoriale S8 Comune Capofila Prov. SALERNO SALERNO SA Spese correnti dei Comuni in campo socio-assistenziale 2004 1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 1002 Servizi di prevenzione e riabilitazione 1003 Strutture residenziali e di ricovero per anziani 1004 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona (3) 0405 Assistenza scolastica, trasporto, refezione ed altri servizi 1. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2004 2. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2003 3. Totale Titolo I (spesa corrente) per il 2004 € 1.498.369,35 € € 1.007.705,95 € 7.519.734,39 € 3.043.961,42 € 13.069.771,11 € 11.486.000,94 € 135.723.895,07 4. Totale Titolo I (spesa corrente) per il 2003 € 128.646.143,44 5. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2004 € 9,63 6. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2003 € 8,93 Scheda 4.1 bis - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DEL COMUNE DI Ambito territoriale S8 PELLEZZANO 49 Comune Capofila Prov. SALERNO SA Spese correnti dei Comuni in campo socio-assistenziale 2004 1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 1002 Servizi di prevenzione e riabilitazione 1003 Strutture residenziali e di ricovero per anziani 1004 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona (3) 0405 Assistenza scolastica, trasporto, refezione ed altri servizi 1. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2004 € € € € € € 10.500,00 97.793,44 184.499,73 292.793,17 2. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2003 € 133.483,92 3. Totale Titolo I (spesa corrente) per il 2004 € 6.050.970,68 4. Totale Titolo I (spesa corrente) per il 2003 € 5.866.586,52 5. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2004 € 4,84 6. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2003 € 2,28 Scheda 4.2 - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DELL'AMBITO TERRITORIALE N. Comune S8 SALERNO 50 Capofila Prov. 1. SA Spesa corrente per Aree prioritarie (al 31 dicembre)* (*) Somma dei dati delle Schede 4.2 bis compilate per ciascun Comune dell'Ambito Territoriale Cod. Denominazione servizi Cod. CISIS Spesa sostenuta TOTALE AREA A1 A2 A3 A4 A5 AREA B1 B2 B3 B4 B5 AZIONI DI SISTEMA Segretariato sociale Servizio sociale professionale Sistema informativo sociale Funzionamento ufficio di piano Interventi per l'armonizzazione dei tempi INFANZIA E ADOLESCENZA Tipologia: servizi semiresidenziali Nido di infanzia Servizi integrativi al nido Ludoteca Centro diurno per minori Centro polifunzionale I A1 M2 M6 della città € € € € € € F1 F2 F5 F3 F6 € € € € € di cui di cui FNPS di cui RISORSE ALTRE PROPRIE RISORS COMUNALI E 0,00 0,00 67552 67552 0,00 0,00 45355,39 45355.39 0,00 11760,72 11760,72 0,00 1493524 174652,22 35000 1493524 188000 188000 20000 174652,22 15000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 51 B6 B7 B8 B9 B10 B11 B12 B13 B14 B15 B16 B17 B18 B19 B20 B21 B22 Centro di aggregazione giovanile Tipologia: servizi residenziali Comunità di pronta e transitoria accoglienza Comunità alloggio Comunità a dimensione familiare Gruppo appartamento Comunità di accoglienza per gestanti, madri e bambini Tipologia: servizi domiciliari Assistenza domiciliare Tutoraggio educativo Tipologia: servizi territoriali Pronto intervento sociale e unità di strada Educativa di strada Educativa territoriale Servizio temporaneo e territoriale (attività ricreative,sociali,culturali) Servizio di ascolto, sensibilizzazione ed informazione Tipologia: contributi economici Contributi economici per strutture semiresidenziali Contributi economici per strutture residenziali Servizi per garantire il diritto allo studio Tipologia: servizi per l'inserimento socio-lavorativo Apprendistato F6 € 160345,79 63952 G1 € 50.000,00 50.000,00 G1 G1 G1 G1 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 D1 D1 € € 0,00 0,00 C2 € 0,00 C2 C2 B2 € € € 63478 43478 20000 0,00 0,00 0,00 L1 € 45.000,00 30.000,00 15000 0,00 E8 € 0,00 E9 € 0,00 E10 € 0,00 C3 € 0,00 96393,79 0,00 0,00 52 B23 B24 B25 AREA C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 C12 C13 Orientamento Professionale Contratto di Formazione e Lavoro Tirocini/Stage RESPONSABILITA' FAMILIARI Tipologia: servizi semiresidenziali Centro per le famiglie Tipologia: servizi residenziali Casa di accoglienza per donne in difficoltà e loro figli minori Gruppi appartamento per nuclei disagiati Casa di accoglienza per accompagnatori dei ricoverati negli ospedali Strutture residenziali per detenute con figli minori Tipologia: servizi domiciliari Assistenza domiciliare di sostegno alla famiglia e alla genitorialità Tipologia: servizi territoriali Servizi di prossimità Servizi di sostegno alla genitorialità Servizi per l'affido familiare Servizi per l'adozione nazionale ed internazionale Servizi di ascolto, sensibilizzazione ed informazione Servizi di mediazione familiare Tipologia: contributi economici Contributi economici per strutture semi-residenziali C3 C3 C3 € € € 0,00 0,00 0,00 C2 € 0,00 G1 € 0,00 G1 G1 € € 0,00 0,00 G1 € 0,00 D1 € 0,00 B1 C2 A3 A4 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 L1 € C2 € E8 € 15000 189327 5000 129327 10000 60000 0,00 20000 6000 14000 0,00 0,00 53 C14 C15 C16 C17 C18 C19 C20 AREA D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 D8 D9 D10 D11 D12 Contributi economici per strutture residenziali Contributi economici diretti ad integrazione del reddito familiare Contributi economici in forma indiretta Tipologia: inserimento lavorativo LSU - Lavori socialmente utili LPU - Lavori di pubblica utilità Borse Lavoro Orientamento DISABILITA' E SALUTE MENTALE Tipologia: servizi semiresidenziali Centro socio educativo diurno Centro sociale polifunzionale Tipologia: servizi residenziali Comunità di pronta accoglienza (Centri residenziali di dimensioni limitate) Comunità alloggio Gruppo appartamento Casa famiglia (comunità alloggio assistite) RSA Appartamento sociale Strutture residenziali per cittadini affetti da demenza Tipologia: servizi domiciliari Assistenza domiciliare Assistenza domiciliare integrata (ADI) Telesoccorso e teleassistenza Tipologia: servizi territoriali E9 € 0,00 E15 € 0,00 E15 € 0,00 C C C C € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 F3 F6 € € G1 € G1 G1 G1 € € € 0,00 0,00 0,00 G1 G1 G1 € € € 0,00 0,00 0,00 D1 D2 D4 € € € 40000 5000 35000 0,00 0,00 214496,5 84786,5 2096804,40 1946804,48 129710 149999,92 0,00 0,00 0,00 0,00 54 D13 D14 D15 D16 D17 D18 D19 D20 D21 D22 D23 D24 D25 D26 D27 AREA E1 E2 E3 E4 E5 Servizi di pronto intervento Servizio di assistenza scolastico Servizi trasporto disabili Gruppi di auto - aiuto Servizi temporanei Servizi d’ascolto, informazione e sensibilizzazione Tipologia: contributi economici Contributi economici ad integrazione di rette per prestazioni semiresidenziali Contributi economici ad integrazione di rette per prestazioni residenziali Altri contributi economici Assistenza domiciliare in forma indiretta Contributi per la partecipazione ad attività socio-culturali e di socializzazione Tipologia: inserimento lavorativo Borse lavoro Tirocini formativi Contratto di formazione lavoro Orientamento ANZIANI Tipologia: servizi semiresidenziali Centro diurno per anziani Centro sociale polifunzionale Tipologia: servizi residenziali Residenza sanitaria assistenziale (RSA) per anziani Casa albergo Appartamento sociale B1 C1 B1 D3 B2 L1 € € € € € € E8 € 0,00 E9 € 0,00 E15 E4 E4 € € € C3 C3 C3 C3 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 F3 F6 € € 0,00 0,00 G1 € 0,00 G1 G1 € € 0,00 0,00 121999 35000 58000,15 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 121999 35000 25317 32683,15 0,00 0,00 0,00 55 E6 E7 Gruppo appartamento Comunità alloggio Tipologia: servizi domiciliari E8 Assistenza domiciliare anziani (SAD) E9 Assistenza domiciliare integrata per anziani (ADI) E10 Telesoccorso E11 Telefonia sociale Tipologia: servizi territoriali E12 Trasporto sociale anziani E13 Servizi per l'integrazione sociale E14 Soggiorni climatici E15 Servizi ricreativi e culturali Tipologia: contributi economici E16 Contributi economici per strutture semiresidenziali E17 Contributi economici per strutture residenziali E18 Contributi economici ad integrazione del reddito E19 Assistenza domiciliare in forma indiretta E20 Contributi per la partecipazione ad attività socio-culturali e di socializzazione AREA IMMIGRAZIONE Tipologia: servizi semiresidenziali F1 Centro di aggregazione F2 Centro interculturale Tipologia: servizi residenziali F3 Centro di prima accoglienza F4 Centro di accoglienza per donne G1 G1 € € 0,00 0,00 D1 D2 € € 0,00 0,00 D4 D4 € € 18578,16 10000 18578,16 B1 B1 G2 B2 € € € € 120000 16000 110822,84 20000 16000 63144,37 E8 € E9 € E15 € 0,00 E5 E15 € € 0,00 0,00 F6 F6 € € 0,00 0,00 G1 G1 € € 0,00 0,00 10000 100000 47678,47 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 147213 147213 0,00 56 F5 F6 F7 F8 F9 F10 F11 F12 F13 F14 F15 F16 F17 F18 F19 AREA G1 G2 immigrate Casa rifugio per donne in uscita dai G1 € percorsi di prostituzione coatta Area attrezzata per nomadi G3 € Gruppo appartamento per minori non G1 € accompagnati Tipologia: servizi domiciliari Assistenza domiciliare D1 € Assistenza domiciare integrata (ADI) D1 € Tipologia: servizi territoriali Unità di strada H € Servizio di mediazione culturale B3 € Servizi per minori non accompagnati B1 € Servizi per l'integrazione sociale B1 € 25000 Sostegno all'integrazione scolastica di B1 € minori immigrati Tipologia: contributi economici Contributi economici ad integrazione del E15 € reddito Assistenza economica in forma indiretta E15 € Tipologia: inserimento lavorativo € Inserimento lavorativo e reinserimento di C € gruppi svantaggiati Contratto di formazione e lavoro C € Borse lavoro C € CONTRASTO ALLA POVERTA' (INCLUSI INTERVENTI PER IL DISAGIO ADULTI) Tipologia: servizi semiresidenziali Centro accoglienza diurno F3 € Tipologia: servizi residenziali Centro di prima accoglienza G1 € 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 25000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 57 G3 G4 G5 G6 G7 G8 G9 G10 G11 G12 G13 G14 G15 G16 G17 G18 AREA H1 Interventi abitativi d’emergenza Gruppo appartamento Centro di accoglienza per detenuti ed ex detenuti Comunità per malati di AIDS Tipologia: servizi domiciliari Distribuzione pasti a domicilio Tipologia: servizi territoriali Servizi docce e cambio abiti Pronto intervento sociale e unità mobile di strada Servizio mensa Servizio d’ascolto, sensibilizzazione, informazione Tipologia: contributi economici Contributi economici diretti ad integrazione del reddito Contributi economici in forma indiretta RMI Reddito di cittadinanza Tipologia: inserimento lavorativo Lavori Socialmente Utili – Lavori di Pubblica Utilità Tirocini/Stage Borse Lavoro DIPENDENZE Tipologia: servizi semiresidenziali Centro diurno Tipologia: servizi residenziali G1 G1 G1 € € € 0,00 0,00 0,00 G1 € 0,00 B1 € 0,00 B1 H € € 0,00 0,00 B1 L1 € € 0,00 0,00 E15 € E15 E15 E15 € € € 0,00 0,00 0,00 C € 0,00 C C € € 0,00 0,00 F3 € 0,00 180692,6 164014,6 16678 0,00 58 H2 Comunità di accoglienza per soggetti con dipendenze H3 Centro di prima accoglienza Tipologia: servizi territoriali H4 Servizi pronto intervento sociale H5 Servizio di sensibilizzazione e prevenzione H6 Interventi per l’integrazione sociale H7 Gruppi di auto - aiuto H8 Interventi di riduzione del danno H9 Servizi di ascolto Tipologia: contributi economici H10 Contributi economici per strutture residenziali H11 Contributi economici per strutture semiresidenziali H12 Contributi economici in forma indiretta H13 Contributi per la partecipazione ad attività socio-culturali e di socializzazione Tipologia: inserimento lavorativo H14 Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati H15 Borse lavoro AREA INTERVENTI CONTRO L'ABUSO EX L.388/00 I1 Comunità di accoglienza per minori vittime di maltrattamento e abuso I2 Centro antiviolenza I3 Servizi nei casi di maltrattamento e abuso sessuale in atto sui minori G1 € 0,00 G1 € 0,00 H L2 € € 0,00 0,00 B1 D3 B1 B1 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 E8 € 0,00 E9 € 0,00 E1 E15 € € 0,00 0,00 C3 € 0,00 C3 € 0,00 G1 € 0,00 G1 A99 € € 0,00 0,00 59 I4 Servizi di sensibilizzazione, aggiornamento, informazione e documentazione I5 Servizi integrati rivolti alla prostituzione H di strada L1 Scheda 4.2 bis - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DEL COMUNE DI Ambito territoriale € 624 624 € 0,00 0,00 SALERNO S8 Comune Capofila SALERNO Prov. 1. SA Spesa corrente per Aree prioritarie (al 31 dicembre)* (*) La fonte delle informazioni è il PEG o il Bilancio Consuntivo per il Settore Servizi Sociali del Comune per l'anno di riferimento Cod. Denominazione servizi Cod. CISIS Spesa sostenuta TOTALE di cui di cui FNPS di cui RISORSE ALTRE PROPRIE RISOR COMUNALI SE 60 AREA AZIONI DI SISTEMA A1 Segretariato sociale I A2 Servizio sociale professionale A1 A3 Sistema informativo sociale M2 A4 Funzionamento ufficio di piano M6 A5 Interventi per l'armonizzazione dei tempi della città AREA INFANZIA E ADOLESCENZA Tipologia: servizi semiresidenziali B1 Nido di infanzia F1 B2 Servizi integrativi al nido F2 B3 Ludoteca F5 B4 Centro diurno per minori F3 B5 Centro polifunzionale F6 B6 Centro di aggregazione giovanile F6 Tipologia: servizi residenziali B7 Comunità di pronta e transitoria G1 accoglienza B8 Comunità alloggio G1 B9 Comunità a dimensione familiare G1 B10 Gruppo appartamento G1 B11 Comunità di accoglienza per G1 gestanti, madri e bambini Tipologia: servizi domiciliari B12 Assistenza domiciliare D1 B13 Tutoraggio educativo D1 Tipologia: servizi territoriali B14 Pronto intervento sociale e unità di C2 strada B15 Educativa di strada C2 B16 Educativa territoriale C2 B17 Servizio temporaneo e territoriale B2 (attività ricreative,sociali,culturali) € € € € € € 45355,39 11760,72 45355,39 11760,72 € € € € € € 1493524 174652,22 20000 1493524 188000 147500,21 188000 63952 € 50000 50000 174652,22 20000 83548,21 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 € € 0,00 0,00 € 0,00 € € € 0,00 0,00 0,00 58239 38239 20000 61 B18 Servizio di ascolto, sensibilizzazione ed informazione Tipologia: contributi economici B19 Contributi economici per strutture semiresidenziali B20 Contributi economici per strutture residenziali B21 Servizi per garantire il diritto allo studio Tipologia: servizi per l'inserimento lavorativo B22 Apprendistato B23 Orientamento Professionale B24 Contratto di Formazione e Lavoro B25 Tirocini/Stage AREA RESPONSABILITA' FAMILIARI Tipologia: servizi semiresidenziali C1 Centro per le famiglie Tipologia: servizi residenziali C2 Casa di accoglienza per donne in difficoltà e loro figli minori C3 Gruppi appartamento per nuclei disagiati C4 Casa di accoglienza per accompagnatori dei ricoverati negli ospedali C5 Strutture residenziali per detenute con figli minori Tipologia: servizi domiciliari C6 Assistenza domiciliare di sostegno alla famiglia e alla genitorialità Tipologia: servizi territoriali C7 Servizi di prossimità L1 € E8 € 0,00 E9 € 0,00 E10 € 0,00 C3 C3 C3 C3 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 C2 € 0,00 G1 € 0,00 G1 € 0,00 G1 € 0,00 G1 € 0,00 D1 € 0,00 B1 € 0,00 45000 30000 15000 0,00 socio- 62 C8 Servizi di sostegno alla genitorialità C9 Servizi per l'affido familiare C10 Servizi per l'adozione nazionale ed internazionale C11 Servizi di ascolto, sensibilizzazione ed informazione C12 Servizi di mediazione familiare Tipologia: contributi economici C13 Contributi economici per strutture semi-residenziali C14 Contributi economici per strutture residenziali C15 Contributi economici diretti ad integrazione del reddito familiare C16 Contributi economici in forma indiretta Tipologia: inserimento lavorativo C17 LSU - Lavori socialmente utili C18 LPU - Lavori di pubblica utilità C19 Borse Lavoro C20 Orientamento AREA DISABILITA' E SALUTE MENTALE Tipologia: servizi semiresidenziali D1 Centro socio educativo diurno D2 Centro sociale polifunzionale Tipologia: servizi residenziali D3 Comunità di pronta accoglienza (Centri residenziali di dimensioni limitate) D4 Comunità alloggio D5 Gruppo appartamento D6 Casa famiglia (comunità alloggio assistite) C2 A3 A4 € € € L1 € C2 € E8 € 0,00 E9 € 0,00 E15 € 0,00 E15 € 0,00 C C C C € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 F3 F6 15000 180000 5000 120000 10000 60000 0,00 0,00 0,00 0,00 20000 6000 14000 0,00 40000 5000 35000 € € 225074 175074 50000 0,00 0,00 G1 € 214496,5 84786,5 129710 0,00 G1 G1 G1 € € € 0,00 0,00 0,00 63 D7 D8 D9 D10 D11 D12 D13 D14 D15 D16 D17 D18 D19 D20 D21 D22 D23 D24 D25 D26 D27 RSA Appartamento sociale Strutture residenziali per cittadini affetti da demenza Tipologia: servizi domiciliari Assistenza domiciliare Assistenza domiciliare integrata (ADI) Telesoccorso e teleassistenza Tipologia: servizi territoriali Servizi di pronto intervento Servizio di assistenza scolastico Servizi trasporto disabili Gruppi di auto - aiuto Servizi temporanei Servizi d’ascolto, informazione e sensibilizzazione Tipologia: contributi economici Contributi economici ad integrazione di rette per prestazioni semiresidenziali Contributi economici ad integrazione di rette per prestazioni residenziali Altri contributi economici Assistenza domiciliare in forma indiretta Contributi per la partecipazione ad attività socio-culturali e di socializzazione Tipologia: inserimento lavorativo Borse lavoro Tirocini formativi Contratto di formazione lavoro Orientamento G1 G1 G1 € € € D1 D2 D4 € € € B1 C1 B1 D3 B2 L1 € € € € € € E8 € 0,00 E9 € 0,00 E15 E4 € € E4 € 0,00 C3 C3 C3 C3 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2031804,4 1881804,48 90000 35000 39720,15 149999,92 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 90000 35000 25000 0,00 0,00 0,00 14720,15 0,00 0,00 64 AREA ANZIANI Tipologia: servizi semiresidenziali E1 Centro diurno per anziani E2 Centro sociale polifunzionale Tipologia: servizi residenziali E3 Residenza sanitaria assistenziale (RSA) per anzianiI E4 Casa albergo E5 Appartamento sociale E6 Gruppo appartamento E7 Comunità alloggio Tipologia: servizi domiciliari E8 Assistenza domiciliare anziani (SAD) E9 Assistenza domiciliare integrata per anziani (ADI) E10 Telesoccorso E11 Telefonia sociale Tipologia: servizi territoriali E12 Trasporto sociale anziani E13 Servizi per l'integrazione sociale E14 Soggiorni climatici E15 Servizi ricreativi e culturali Tipologia: contributi economici E16 Contributi economici per strutture semiresidenziali E17 Contributi economici per strutture residenziali E18 Contributi economici ad integrazione del reddito E19 Assistenza domiciliare in forma indiretta E20 Contributi per la partecipazione ad attività socio-culturali e di F3 F6 € € 0,00 0,00 G1 € 0,00 G1 G1 G1 G1 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 D1 D2 € € 0,00 0,00 D4 D4 € € B1 B1 G2 B2 € € € € E8 € E9 10000 10000 120000 20000 100000 85000 45000 40000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 147213 147213 0,00 E15 € 0,00 E5 € 0,00 E15 € 0,00 65 socializzazione AREA IMMIGRAZIONE Tipologia: servizi semiresidenziali F1 Centro di aggregazione F2 Centro interculturale Tipologia: servizi residenziali F3 Centro di prima accoglienza F4 Centro di accoglienza per donne immigrate F5 Casa rifugio per donne in uscita dai percorsi di prostituzione coatta F6 Area attrezzata per nomadi F7 Gruppo appartamento per minori non accompagnati Tipologia: servizi domiciliari F8 Assistenza domiciliare F9 Assistenza domiciare integrata (ADI) Tipologia: servizi territoriali F10 Unità di strada F11 Servizio di mediazione culturale F12 Servizi per minori non accompagnati F13 Servizi per l'integrazione sociale F14 Sostegno all'integrazione scolastica di minori immigrati Tipologia: contributi economici F15 Contributi economici ad integrazione del reddito F16 Assistenza economica in forma indiretta Tipologia: inserimento lavorativo F17 Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati F6 F6 € € 0,00 0,00 G1 G1 € € 0,00 0,00 G1 € 0,00 G3 G1 € € 0,00 0,00 D1 D1 € € 0,00 0,00 H B3 B1 B1 B1 € € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 E15 € 0,00 E15 € 0,00 C € € 0,00 0,00 25000 25000 66 F18 Contratto di formazione e lavoro C € F19 Borse lavoro C € AREA CONTRASTO ALLA POVERTA' (INCLUSI INTERVENTI PER IL DISAGIO ADULTI) Tipologia: servizi semiresidenziali G1 Centro accoglienza diurno F3 € Tipologia: servizi residenziali G2 Centro di prima accoglienza G1 € G3 Interventi abitativi d’emergenza G1 € G4 Gruppo appartamento G1 € G5 Centro di accoglienza per detenuti G1 € ed ex detenuti G6 Comunità per malati di AIDS G1 € Tipologia: servizi domiciliari G7 Distribuzione pasti a domicilio B1 € Tipologia: servizi territoriali G8 Servizi docce e cambio abiti B1 € G9 Pronto intervento sociale e unità H € mobile di strada G10 Servizio mensa B1 € G11 Servizio d’ascolto, sensibilizzazione, L1 € informazione Tipologia: contributi economici G12 Contributi economici diretti ad E15 € 159000 144000 integrazione del reddito G13 Contributi economici in forma E15 € indiretta G14 RMI E15 € G15 Reddito di cittadinanza E15 € Tipologia: inserimento lavorativo G16 Lavori Socialmente Utili – Lavori di C € Pubblica Utilità G17 Tirocini/Stage C € G18 Borse Lavoro C € 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 15000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 67 AREA DIPENDENZE Tipologia: servizi semiresidenziali H1 Centro diurno F3 Tipologia: servizi residenziali H2 Comunità di accoglienza per soggetti G1 con dipendenze H3 Centro di prima accoglienza G1 Tipologia: servizi territoriali H4 Servizi pronto intervento sociale H H5 Servizio di sensibilizzazione e L2 prevenzione H6 Interventi per l’integrazione sociale B1 H7 Gruppi di auto - aiuto D3 H8 Interventi di riduzione del danno B1 H9 Servizi di ascolto B1 Tipologia: contributi economici H10 Contributi economici per strutture E8 residenziali H11 Contributi economici per strutture E9 semiresidenziali H12 Contributi economici in forma E1 indiretta H13 Contributi per la partecipazione ad E15 attività socio-culturali e di socializzazione Tipologia: inserimento lavorativo H14 Inserimento lavorativo e C3 reinserimento di gruppi svantaggiati AREA INTERVENTI CONTRO L'ABUSO EX L.388/00 I1 Comunità di accoglienza per minori G1 vittime di maltrattamento e abuso I2 Centro antiviolenza G1 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € € 0,00 0,00 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 68 I3 Servizi nei casi di maltrattamento e abuso sessuale in atto sui minori Servizi di sensibilizzazione, aggiornamento, informazione e documentazione Servizi integrati rivolti alla prostituzione di strada I4 I5 A99 € 0,00 L1 € 0,00 H € 0,00 Scheda 4.2 bis - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DEL COMUNE DI Ambito S8 PELLEZZANO territoriale Comune Capofila SALERNO Prov. 1. SA Spesa corrente per Aree prioritarie (al 31 dicembre)* (*) La fonte delle informazioni è il PEG o il Bilancio Consuntivo per il Settore Servizi Sociali del Comune per l'anno di riferimento Cod. Denominazione servizi AREA AZIONI DI SISTEMA A1 Segretariato sociale A2 Servizio sociale professionale A3 Sistema informativo sociale Cod. CISIS I A1 M2 Spesa sostenuta TOTALE di cui RISORSE PROPRIE COMUNALI € € € € 67552 di cui FNPS 67552 di cui ALTRE RISORSE 0,00 0,00 0,00 0,00 69 A4 A5 Funzionamento ufficio di piano M6 Interventi per l'armonizzazione dei tempi della città AREA INFANZIA E ADOLESCENZA Tipologia: servizi semiresidenziali B1 Nido di infanzia F1 B2 Servizi integrativi al nido F2 B3 Ludoteca F5 B4 Centro diurno per minori F3 B5 Centro polifunzionale F6 B6 Centro di aggregazione giovanile F6 Tipologia: servizi residenziali B7 Comunità di pronta e transitoria G1 accoglienza B8 Comunità alloggio G1 B9 Comunità a dimensione familiare G1 B10 Gruppo appartamento G1 B11 Comunità di accoglienza per G1 gestanti, madri e bambini Tipologia: servizi domiciliari B12 Assistenza domiciliare D1 B13 Tutoraggio educativo D1 Tipologia: servizi territoriali B14 Pronto intervento sociale e unità di C2 strada B15 Educativa di strada C2 B16 Educativa territoriale C2 B17 Servizio temporaneo e territoriale B2 (attività ricreative,sociali,culturali) B18 Servizio di ascolto, sensibilizzazione L1 ed informazione Tipologia: contributi economici € € 0,00 0,00 € € € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 15000 15000 12845,59 12845,59 € 0,00 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 € € 0,00 0,00 € 0,00 € € € 0,00 0,00 0,00 € 5239 5239 0,00 70 B19 Contributi economici per strutture semiresidenziali B20 Contributi economici per strutture residenziali B21 Servizi per garantire il diritto allo studio Tipologia: servizi per l'inserimento lavorativo B22 Apprendistato B23 Orientamento Professionale B24 Contratto di Formazione e Lavoro B25 Tirocini/Stage AREA RESPONSABILITA' FAMILIARI Tipologia: servizi semiresidenziali C1 Centro per le famiglie Tipologia: servizi residenziali C2 Casa di accoglienza per donne in difficoltà e loro figli minori C3 Gruppi appartamento per nuclei disagiati C4 Casa di accoglienza per accompagnatori dei ricoverati negli ospedali C5 Strutture residenziali per detenute con figli minori Tipologia: servizi domiciliari C6 Assistenza domiciliare di sostegno alla famiglia e alla genitorialità Tipologia: servizi territoriali C7 Servizi di prossimità C8 Servizi di sostegno alla genitorialità C9 Servizi per l'affido familiare E8 € 0,00 E9 € 0,00 E10 € 0,00 C3 C3 C3 C3 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 C2 € 0,00 G1 € 0,00 G1 € 0,00 G1 € 0,00 G1 € 0,00 D1 € 0,00 B1 C2 A3 € € € 0,00 0,00 0,00 socio- 9327 9327 71 C10 Servizi per l'adozione nazionale ed internazionale C11 Servizi di ascolto, sensibilizzazione ed informazione C12 Servizi di mediazione familiare Tipologia: contributi economici C13 Contributi economici per strutture semi-residenziali C14 Contributi economici per strutture residenziali C15 Contributi economici diretti ad integrazione del reddito familiare C16 Contributi economici in forma indiretta Tipologia: inserimento lavorativo C17 LSU - Lavori socialmente utili C18 LPU - Lavori di pubblica utilità C19 Borse Lavoro C20 Orientamento AREA DISABILITA' E SALUTE MENTALE Tipologia: servizi semiresidenziali D1 Centro socio educativo diurno D2 Centro sociale polifunzionale Tipologia: servizi residenziali D3 Comunità di pronta accoglienza (Centri residenziali di dimensioni limitate) D4 Comunità alloggio D5 Gruppo appartamento D6 Casa famiglia (comunità alloggio assistite) D7 RSA D8 Appartamento sociale A4 € 0,00 L1 € 0,00 C2 € 0,00 E8 € 0,00 E9 € 0,00 E15 € 0,00 E15 € 0,00 C C C C € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 F3 F6 € € 0,00 0,00 G1 € 0,00 G1 G1 G1 € € € 0,00 0,00 0,00 G1 G1 € € 0,00 0,00 72 D9 Strutture residenziali per cittadini affetti da demenza Tipologia: servizi domiciliari D10 Assistenza domiciliare D11 Assistenza domiciliare integrata (ADI) D12 Telesoccorso e teleassistenza Tipologia: servizi territoriali D13 Servizi di pronto intervento D14 Servizio di assistenza scolastico D15 Servizi trasporto disabili D16 Gruppi di auto - aiuto D17 Servizi temporanei D18 Servizi d’ascolto, informazione e sensibilizzazione Tipologia: contributi economici D19 Contributi economici ad integrazione di rette per prestazioni semiresidenziali D20 Contributi economici ad integrazione di rette per prestazioni residenziali D21 Altri contributi economici D22 Assistenza domiciliare in forma indiretta D23 Contributi per la partecipazione ad attività socio-culturali e di socializzazione Tipologia: inserimento lavorativo D24 Borse lavoro D25 Tirocini formativi D26 Contratto di formazione lavoro D27 Orientamento AREA ANZIANI Tipologia: servizi semiresidenziali G1 € D1 D2 D4 € € € B1 C1 B1 D3 B2 L1 € € € € € € E8 € 0,00 E9 € 0,00 E15 E4 € € E4 € 0,00 C3 C3 C3 C3 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 65000 31999 18280 65000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 31999 317 17963 0,00 0,00 73 E1 E2 Centro diurno per anziani Centro sociale polifunzionale Tipologia: servizi residenziali E3 Residenza sanitaria assistenziale (RSA) per anzianiI E4 Casa albergo E5 Appartamento sociale E6 Gruppo appartamento E7 Comunità alloggio Tipologia: servizi domiciliari E8 Assistenza domiciliare anziani (SAD) E9 Assistenza domiciliare integrata per anziani (ADI) E10 Telesoccorso E11 Telefonia sociale Tipologia: servizi territoriali E12 Trasporto sociale anziani E13 Servizi per l'integrazione sociale E14 Soggiorni climatici E15 Servizi ricreativi e culturali Tipologia: contributi economici E16 Contributi economici per strutture semiresidenziali E17 Contributi economici per strutture residenziali E18 Contributi economici ad integrazione del reddito E19 Assistenza domiciliare in forma indiretta E20 Contributi per la partecipazione ad attività socio-culturali e di socializzazione AREA IMMIGRAZIONE F3 F6 € € 0,00 0,00 G1 € 0,00 G1 G1 G1 G1 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 D1 D2 € € 0,00 0,00 D4 D4 € € 0,00 0,00 B1 B1 G2 B2 € € € € E8 € 0,00 E9 € 0,00 E15 € 0,00 E5 € 0,00 E15 € 0,00 18578,16 25822,84 18578,16 18144,37 7678,47 0,00 0,00 0,00 0,00 74 Tipologia: servizi semiresidenziali Centro di aggregazione F6 € Centro interculturale F6 € Tipologia: servizi residenziali F3 Centro di prima accoglienza G1 € F4 Centro di accoglienza per donne G1 € immigrate F5 Casa rifugio per donne in uscita dai G1 € percorsi di prostituzione coatta F6 Area attrezzata per nomadi G3 € F7 Gruppo appartamento per minori non G1 € accompagnati Tipologia: servizi domiciliari F8 Assistenza domiciliare D1 € F9 Assistenza domiciare integrata (ADI) D1 € Tipologia: servizi territoriali F10 Unità di strada H € F11 Servizio di mediazione culturale B3 € F12 Servizi per minori non accompagnati B1 € F13 Servizi per l'integrazione sociale B1 € F14 Sostegno all'integrazione scolastica B1 € di minori immigrati Tipologia: contributi economici F15 Contributi economici ad integrazione E15 € del reddito F16 Assistenza economica in forma E15 € indiretta Tipologia: inserimento lavorativo € F17 Inserimento lavorativo e C € reinserimento di gruppi svantaggiati F18 Contratto di formazione e lavoro C € F19 Borse lavoro C € AREA CONTRASTO ALLA POVERTA' (INCLUSI INTERVENTI PER IL DISAGIO ADULTI) F1 F2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 75 Tipologia: servizi semiresidenziali Centro accoglienza diurno Tipologia: servizi residenziali G2 Centro di prima accoglienza G3 Interventi abitativi d’emergenza G4 Gruppo appartamento G5 Centro di accoglienza per detenuti ed ex detenuti G6 Comunità per malati di AIDS Tipologia: servizi domiciliari G7 Distribuzione pasti a domicilio Tipologia: servizi territoriali G8 Servizi docce e cambio abiti G9 Pronto intervento sociale e unità mobile di strada G10 Servizio mensa G11 Servizio d’ascolto, sensibilizzazione, informazione Tipologia: contributi economici G12 Contributi economici diretti ad integrazione del reddito G13 Contributi economici in forma indiretta G14 RMI G15 Reddito di cittadinanza Tipologia: inserimento lavorativo G16 Lavori Socialmente Utili – Lavori di Pubblica Utilità G17 Tirocini/Stage G18 Borse Lavoro AREA DIPENDENZE Tipologia: servizi semiresidenziali H1 Centro diurno G1 F3 € 0,00 G1 G1 G1 G1 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 G1 € 0,00 B1 € 0,00 B1 H € € 0,00 0,00 B1 L1 € € 0,00 0,00 E15 € E15 € 0,00 E15 E15 € € 0,00 0,00 C € 0,00 C C € € 0,00 0,00 F3 € 0,00 21692,6 20014,6 1678 0,00 76 Tipologia: servizi residenziali Comunità di accoglienza per soggetti G1 con dipendenze H3 Centro di prima accoglienza G1 Tipologia: servizi territoriali H4 Servizi pronto intervento sociale H H5 Servizio di sensibilizzazione e L2 prevenzione H6 Interventi per l’integrazione sociale B1 H7 Gruppi di auto - aiuto D3 H8 Interventi di riduzione del danno B1 H9 Servizi di ascolto B1 Tipologia: contributi economici H10 Contributi economici per strutture E8 residenziali H11 Contributi economici per strutture E9 semiresidenziali H12 Contributi economici in forma E1 indiretta H13 Contributi per la partecipazione ad E15 attività socio-culturali e di socializzazione Tipologia: inserimento lavorativo H14 Inserimento lavorativo e C3 reinserimento di gruppi svantaggiati AREA INTERVENTI CONTRO L'ABUSO EX L.388/00 I1 Comunità di accoglienza per minori G1 vittime di maltrattamento e abuso I2 Centro antiviolenza G1 I3 Servizi nei casi di maltrattamento e A99 abuso sessuale in atto sui minori H2 € 0,00 € 0,00 € € 0,00 0,00 € € € € 0,00 0,00 0,00 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € € 0,00 0,00 77 I4 I5 Servizi di sensibilizzazione, aggiornamento, informazione e documentazione Servizi integrati rivolti alla prostituzione di strada L1 € H € 624 624 0,00 0,00 78 1.3 - Schede di monitoraggio dell’offerta dei servizi sociali per il 2004 79 80 La scheda di rilevazione "Monitoraggio dell'offerta - 2004" CLASSIFICAZIONE (*) INTERVENTI E SERVIZI PER LA REGIONE CAMPANIA, CON I RELATIVI INDICATORI DI OFFERTA (raccordata con classificazione prodotta dal Coordinamento delle Regioni con il CISIS) C o d. Denominazione servizi AREA AZIONI DI SISTEMA A Segretariato sociale - Comune di Salerno 1 Segretariato Sociale - Comune di Pellezzano A Servizio sociale professionale 2 A Sistema informativo sociale 3 Cod. Indicatori di CISI offerta realizzata S 1° 2° 3° 4° indicat. indicat. indicat. indicat. I A1 M2 A Funzionamento ufficio di piano 4 A Interventi per l'armonizzazione dei tempi 5 della città AREA INFANZIA E ADOLESCENZA Tipologia: servizi semiresidenziali B Nido di infanzia 1 B Servizi integrativi al nido 2 B Ludoteca - Comune di Salerno 3 Ludoteca - Comune di Pellezzano B Centro diurno per minori 4 M6 B Centro polifunzionale 5 B Centro di aggregazione giovanile- Comune 6 Salerno Centro di aggragazione giovanile - Comune di Pellezzano Tipologia: servizi residenziali B Comunità di pronta e transitoria 7 accoglienza F6 B Comunità alloggio 8 B Comunità a dimensione familiare 9 B Gruppo appartamento 1 G1 15000 5300 7500 10623 500 800 600 260 8500 3400 7500 3121 strumen variabili ti di rilevate rilevazio ne 12 F1 136 217.000 F2 140 123.050 gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate 348 13.500 F6 148 gg uomo lavorate num.ap 465 num.ape gg uomo erto rto lavorate 100 216 120 1296 utenti gg di richieste gg uomo apertura pervenut lavorate del e servizio 300 890 300 gg uomo lavorate 430 1.440 430 gg uomo lavorate 350 174 400 346 G1 utenti F5 F3 F6 G1 G1 gg utenti totali richieste gg uomo pervenut lavorate e 51 16.294 51 gg uomo lavorate 19 6.394 19 gg uomo lavorate utenti gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate 81 0 B Comunità di accoglienza per gestanti, 1 madri e bambini 1 Tipologia: servizi domiciliari B Assistenza domiciliare 1 2 B Tutoraggio educativo 1 3 Tipologia: servizi territoriali B Pronto intervento sociale e unità di strada 1 4 B Educativa di strada 1 5 e G1 D1 utenti D1 utenti C2 utenti C2 utenti B Educativa territoriale 1 6 C2 B 1 7 B 1 8 Servizio temporaneo e territoriale (attività ricreative,sociali,culturali) B2 Servizio di ascolto, sensibilizzazione ed informazione -Comune Salerno L1 Servizio di ascolto, sensibilizzazione ed informazione- Comune Pellezzano Tipologia: contributi economici B Contributi economici per strutture 1 semiresidenziali 9 B Contributi economici per strutture 2 residenziali 0 B Servizi per garantire il diritto allo studio 2 1 Tipologia: servizi per l'inserimento socio-lavorativo B Apprendistato 2 2 4 1.460 4 gg uomo lavorate hh utenti totali erogate hh utenti totali erogate richieste pervenut e richieste pervenut e hh uomo lavorate gg utenti totali richieste pervenut e richieste pervenut e gg uomo lavorate hh uomo lavorate gg di gg uomo apertura lavorate del servizio utenti gg di richieste gg uomo apertura pervenut lavorate del e servizio 265 320 265 gg uomo lavorate 307 384 110 20 110 n. prestazioni erogate n. prestazioni erogate n. prestazioni erogate richieste pervenut e richieste pervenut e richieste pervenut e num. Accordi con soggetti priv. num. colloqui richieste gg uomo pervenut lavorate e num. Accordi con soggetti priv. num. gg uomo lavorate E8 utenti E9 utenti E10 utenti C3 utenti B Orientamento Professionale 2 3 B Contratto di Formazione e Lavoro 2 4 C3 utenti C3 utenti B Tirocini/Stage C3 utenti 307 gg uomo lavorate richieste pervenut e richieste pervenut e 40 importo totale erogato importo totale erogato importo totale erogato gg uomo lavorate richieste gg uomo 82 2 5 Accordi con soggetti priv. Mediazione Penale 12 Biblioteca Minorile pervenut lavorate e 12 48 gg. num.ap erto 192 gg. num.ape rto C2 nuclei gg utenti totali richieste gg uomo pervenut lavorate e G1 nuclei gg utenti totali C Gruppi appartamento per nuclei disagiati 3 G1 nuclei gg utenti totali C Casa di accoglienza per accompagnatori 4 dei ricoverati negli ospedali G1 utenti gg utenti totali C Strutture residenziali per detenute con figli G1 5 minori utenti gg utenti totali richieste pervenut e richieste pervenut e richieste pervenut e richieste pervenut e AREA RESPONSABILITA' FAMILIARI Tipologia: servizi semiresidenziali C Centro per le famiglie 1 Tipologia: servizi residenziali C Casa di accoglienza per donne in difficoltà 2 e loro figli minori Tipologia: servizi domiciliari C Assistenza domiciliare di sostegno alla 6 famiglia e alla genitorialità Tipologia: servizi territoriali C Servizi di prossimità 7 C 8 C 1 1 C 9 C 1 0 D1 42 nuclei B1 utenti Servizi di sostegno alla genitorialità Comune di Pellezzano C2 Servizi per l'affido familiare A3 Servizi per l'adozione nazionale ed internazionale A4 69 nuclei nuclei C Servizi di ascolto, sensibilizzazione ed 1 informazione 1 L1 utenti C Servizi di mediazione familiare 1 2 Tipologia: contributi economici C Contributi economici per strutture semi1 residenziali C2 24 nuclei E8 utenti 307 gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate 42 gg uomo lavorate n. richieste gg uomo prestazioni pervenut lavorate erogate e 10 96 15 96 365 69 gg uomo lavorate richieste gg uomo pervenut lavorate e gg di apertura del servizio gg di richieste gg uomo apertura pervenut lavorate del e servizio 144 24 gg uomo lavorate n. richieste gg uomo prestazioni pervenut lavorate 83 3 C Contributi economici per strutture 1 residenziali 4 E9 utenti C Contributi economici diretti ad integrazione E15 1 del reddito familiare 5 utenti C Contributi economici in forma indiretta 1 6 E15 utenti C utenti C Lpu - Lavori di Pubblica Utilità 1 8 C utenti C Borse Lavoro 1 9 C Orientamento 2 0 AREA DISABILITA' E SALUTE MENTALE Tipologia: servizi semiresidenziali D Centro socio educativo diurno 1 D Centro sociale polifunzionale - Comune di 2 Pellezzano Tipologia: servizi residenziali D Comunità di pronta accoglienza (Centri 3 residenziali di dimensioni limitate) D Comunità alloggio 4 C utenti C utenti G1 utenti D Gruppo appartamento 5 G1 nuclei Tipologia: inserimento lavorativo C Lsu - Lavori Socialmente utili 1 7 e num. Accordi con soggetti priv. num. Accordi con soggetti priv. n. mesi totali borse num. colloqui richieste gg uomo pervenut lavorate e F3 120 8.000 F6 30 200 G1 20 6.000 D Casa famiglia (comunità alloggio assistite) G1 6 D RSA G1 7 D Appartamento sociale 8 (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) utenti G1 utenti D Strutture residenziali per cittadini affetti da G1 9 demenza utenti richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste pervenut e richieste pervenut e gg uomo lavorate gg uomo lavorate 130 gg uomo lavorate 50 200 40 gg uomo lavorate gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate e gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate e 5 1.825 10 gg uomo lavorate gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate e gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate e gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate e 84 Tipologia: servizi domiciliari D Assistenza domiciliare - Comune Salerno 1 0 Assistenza Domuiciliare - Comune Pellezzano D Assistenza domiciliare integrata (ADI) 1 1 D Telesoccorso e teleassistenza Comune 1 Pellezzano 2 Tipologia: servizi territoriali D Servizi di pronto intervento 1 3 D Servizio di assistenza scolastica Comune 1 Salerno 4 Servizio di assistenza scolastica - Comune Pellezzano D Servizi trasporto disabili 1 5 D Gruppi di auto - aiuto 1 6 D Servizi temporanei 1 7 D Servizi d’ascolto, informazione e 1 sensibilizzazione 8 Tipologia: contributi economici D Contributi economici ad integrazione di 1 rette per prestazioni semiresidenziali 9 D1 D2 utenti D4 B1 56 560 81 gg uomo lavorate 28 164 45 hh utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate /settimana e 17 2856 20 365 utenti C1 gg utenti totali 74 B1 192 richieste gg uomo pervenut lavorate e 888 74 gg uomo lavorate 8 48 80 270 12 200 110 gg uomo lavorate D3 num.ap num.apert num.ape gg uomo erto o rto lavorate B2 utenti L1 E8 D Contributi economici ad integrazione di 2 rette per prestazioni residenziali 0 E9 D Altri contributi economici per trasporto 2 disabili - Comune Pellezzano 1 D Assistenza domiciliare in forma indiretta 2 2 E15 D Contributi partecipazione attività socio2 culturali e di socializzazione - Pellezzano 3 Tipologia: inserimento lavorativo D Borse lavoro 2 4 D Tirocini formativi E4 E4 n. contatti richieste pervenut e num.ap num.apert num.ape erto o rto gg uomo lavorate gg uomo lavorate utenti n. richieste gg uomo prestazioni pervenut lavorate (assegni/c e ontrib.) utenti n. richieste gg uomo prestazioni pervenut lavorate (assegni/c e ontrib.) 15 15 15 gg uomo lavorate utenti C3 utenti C3 utenti n. richieste gg uomo prestazioni pervenut lavorate (assegni/c e ontrib.) 16 16 16 gg uomo lavorate n. mesi totali borse num. richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo 85 2 5 D Contratto di formazione lavoro 2 6 C3 utenti D Orientamento 2 7 AREA ANZIANI Tipologia: servizi semiresidenziali E Centro diurno per anziani 1 C3 utenti F3 utenti E Centro sociale polifunzionale 2 F6 utenti G1 utenti Tipologia: servizi residenziali E Residenza sanitaria assistenziale (RSA) 3 per anzianiI E Casa albergo 4 E Appartamento sociale 5 G1 E Gruppo appartamento 6 G1 E Comunità alloggio 7 G1 G1 Tipologia: servizi domiciliari E Assistenza domiciliare anziani (SAD) D1 8 Comune Salerno Assistenza domiciliare anziani (SAD) Comune Pellezzano E Assistenza domiciliare integrata per anziani D2 9 (ADI) E Telesoccorso Comune Pellezzano 1 0 E Telefonia sociale - Comune Pellezzano 1 1 Tipologia: servizi territoriali E Trasporto sociale anziani 1 2 E Servizi per l'integrazione sociale - Comune 1 Salerno Accordi con soggetti priv. num. Accordi con soggetti priv. n. colloqui pervenut lavorate e gg di apertura del servizio gg di apertura del servizio richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e gg utenti totali richieste gg uomo pervenut lavorate e 65 22.265 10 gg uomo lavorate utenti gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate e utenti gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate e utenti gg utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate e 200 1.203 44 264 utenti 240 gg uomo lavorate 90 192 D4 hh utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate /settimana e 40 6720 50 365 D4 40 6720 B1 1.264 24 B1 806 50 365 1.315 gg uomo lavorate 806 gg uomo lavorate 86 3 Servizi per l'integrazione sociale- Comune Pellezzano E Soggiorni climatici - Comune Salerno 1 4 Soggiorni climatici - Comune Pellezzano E Servizi ricreativi e culturali - Comune 1 Pellezzano 5 Tipologia: contributi economici E Contributi economici per strutture 1 semiresidenziali 6 200 250 120 G2 200 2.400 352 gg uomo lavorate B2 100 200 1.500 15 120 250 E8 utenti E Contributi economici per strutture 1 residenziali - Comune Salerno 7 Contributi economici per strutture residenziali - Comune Pellezzano E Contributi economici ad integrazione del 1 reddito 8 E9 E15 utenti E Assistenza domiciliare in forma indiretta 1 9 E5 utenti E Contributi per la partecipazione ad attività 2 socio-culturali e di socializzazione 0 E15 utenti AREA IMMIGRAZIONE Tipologia: servizi semiresidenziali F1 Centro di aggregazione F6 utenti F2 Centro interculturale F6 utenti Tipologia: servizi residenziali F3 Centro di prima accoglienza G1 15 120 n. richieste gg uomo prestazioni pervenut lavorate (assegni/c e ontrib.) 3 3 3 gg uomo lavorate 4 4 10 365 n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) richieste gg uomo pervenut lavorate e gg di apertura del servizio gg di apertura del servizio richieste gg uomo pervenut lavorate e utenti gg utenti totali F4 Centro di accoglienza per donne immigrate G1 utenti gg utenti totali F5 Casa rifugio per donne in uscita dai percorsi di prostituzione coatta G1 utenti gg utenti totali F6 Area attrezzata per nomadi G3 utenti gg utenti totali F7 Gruppo appartamento per minori non accompagnati G1 utenti gg utenti totali richieste pervenut e richieste pervenut e richieste pervenut e richieste pervenut e richieste pervenut richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate 87 e Tipologia: servizi domiciliari F8 Assistenza domiciliare D1 utenti F9 Assistenza domiciare integrata (ADI) D1 utenti Tipologia: servizi territoriali F1 Unità di strada 0 H utenti F1 Servizio di mediazione culturale 1 B3 utenti F1 Servizi per minori non accompagnati 2 B1 utenti F1 Servizi per l'integrazione sociale 3 F1 Sostegno all'integrazione scolastica di 4 minori immigrati B1 hh utenti totali /settimana hh utenti totali /settimana richieste pervenut e richieste pervenut e gg di apertura del servizio n. incontri richieste gg uomo pervenut lavorate e gg di apertura del servizio 1825 250 richieste pervenut e richieste pervenut e 1825 gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate 545 B1 utenti hh utenti richieste gg uomo totali pervenut lavorate /settimana e E15 utenti richieste gg uomo pervenut lavorate e E15 utenti n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) C utenti richieste gg uomo pervenut lavorate e F1 Contratto di formazione e lavoro 8 C utenti F1 Borse lavoro 9 C utenti num. Accordi con soggetti priv. num. Accordi con soggetti priv. n. mesi totali borse gg di apertura del servizio richieste gg uomo pervenut lavorate e Tipologia: contributi economici F1 Contributi economici ad integrazione del 5 reddito F1 Assistenza economica in forma indiretta 6 Tipologia: inserimento lavorativo F1 Inserimento lavorativo e reinserimento di 7 gruppi svantaggiati AREA CONTRASTO ALLA POVERTA' (INCLUSI INTERVENTI PER IL DISAGIO ADULTI) Tipologia: servizi semiresidenziali G Centro accoglienza diurno F3 1 Tipologia: servizi residenziali G Centro di prima accoglienza G1 utenti 38 13.870 richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e 14.600 1.460 88 2 G Interventi abitativi d’emergenza 3 G1 utenti gg utenti totali G Gruppo appartamento 4 G1 utenti gg utenti totali G Centro di accoglienza per detenuti ed ex 5 detenuti G1 utenti gg utenti totali G Comunità per malati di AIDS 6 G1 utenti gg utenti totali B1 utenti n. pasti erogati Tipologia: servizi domiciliari G Distribuzione pasti a domicilio 7 Tipologia: servizi territoriali G Servizi docce e cambio abiti 8 G Pronto intervento sociale e unità mobile di 9 strada G Servizio mensa 1 0 G Servizio d’ascolto, sensibilizzazione, 1 informazione 1 Tipologia: contributi economici G Contributi economici diretti ad integrazione 1 del reddito 2 gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate richieste gg uomo pervenut lavorate e 38 13.870 14.600 1.460 H 50 50 50 268 B1 34.560 34.560 34.560 1.029 L1 11.760 100 casi risolti 11.760 119 utenti Contributi economici diretti ad integrazione del reddito- Comune Pellezzano G Contributi economici in forma indiretta E15 1 3 utenti G RMI 1 4 E15 utenti G Reddito di cittadinanza 1 5 E15 utenti C utenti C utenti G Tirocini/Stage 1 7 gg uomo lavorate B1 E15 Tipologia: inserimento lavorativo G Lavori Socialmente Utili – Lavori di 1 Pubblica Utilità 6 richieste pervenut e richieste pervenut e richieste pervenut e richieste pervenut e n. richieste gg uomo prestazioni pervenut lavorate (assegni/c e ontrib.) 60 60 100 n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) richieste gg uomo pervenut lavorate e num. Accordi con soggetti priv. num. Accordi con soggetti richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e 89 priv. G Borse Lavoro ( da dicembre 2004) 1 8 AREA DIPENDENZE Tipologia: servizi semiresidenziali H Centro diurno 1 C 8 10 16 200 F3 utenti gg di apertura del servizio richieste gg uomo pervenut lavorate e G1 utenti gg utenti totali G1 utenti gg utenti totali richieste pervenut e richieste pervenut e H utenti H Servizio di sensibilizzazione e prevenzione 5 L2 utenti gg di apertura del servizio n. incontri H Interventi per l’integrazione sociale 6 B1 utenti H Gruppi di auto - aiuto 7 D3 utenti H Interventi di riduzione del danno 8 B1 utenti H Servizi di ascolto 9 B1 utenti E8 utenti H Contributi economici per strutture 1 semiresidenziali 1 E9 utenti H Contributi economici in forma indiretta 1 2 E1 utenti H Contributi per la partecipazione ad attività 1 socio-culturali e di socializzazione 3 E15 utenti C3 utenti Tipologia: servizi residenziali H Comunità di accoglienza per soggetti con 2 dipendenze H Centro di prima accoglienza 3 Tipologia: servizi territoriali H Servizi pronto intervento sociale 4 Tipologia: contributi economici H Contributi economici per strutture 1 residenziali 0 Tipologia: inserimento lavorativo H Inserimento lavorativo e reinserimento di gg uomo lavorate gg uomo lavorate richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste pervenut e richieste pervenut e gg di apertura del servizio n. incontri richieste pervenut e n. richieste prestazioni pervenut erogate e n. incontri richieste pervenut e gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate gg uomo lavorate n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) n. prestazioni (assegni/c ontrib.) richieste gg uomo pervenut lavorate e num. richieste gg uomo richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e richieste gg uomo pervenut lavorate e 90 1 gruppi svantaggiati 4 Accordi con soggetti priv. n. mesi totali borse pervenut lavorate e richieste pervenut e richieste pervenut e H Borse lavoro C3 1 5 AREA INTERVENTI CONTRO L'ABUSO EX L.388/00 I1 Comunità di accoglienza per minori vittime G1 di maltrattamento e abuso utenti utenti gg utenti totali I2 Centro antiviolenza utenti gg di apertura del servizio 15 90 G1 I3 Servizi nei casi di maltrattamento e abuso A99 sessuale in atto sui minori I4 Servizi di sensibilizzazione, aggiornamento, L1 informazione e documentazione I5 Servizi integrati rivolti alla prostituzione di H strada utenti richieste gg uomo pervenut lavorate e gg uomo lavorate gg uomo lavorate 15 gg uomo lavorate n. incontri richieste gg uomo pervenut lavorate e n. richieste gg uomo interventi pervenut lavorate e 1.4 - Relazione sulla organizzazione dell’Ufficio di Piano, sul funzionamento del Coordinamento Istituzionale, sui servizi di segretariato sociale e sui servizi sociali professionali dei Comuni L'ambito S8 è costituito dai Comuni di Salerno e Pellezzano e dall'ASL SA/2 per i servizi di integrazione sanitaria. Il Coordinamento istituzionale, composto dai rispettivi Sindaci, dal Presidente della Provincia di Salerno e dal Direttore Generale dell'ASL, funziona regolarmente, adottando tempestivamente tutte le decisioni occorrenti per la programmazione e gestione delle politiche sociali dell'ambito. Per la realizzazione di tali politiche, si avvale dell'Ufficio di Piano al quale sono state demandate le funzioni di programmazione, gestione, amministrazione e valutazione del Piano Sociale di Zona dell'ambito territoriale. Detto Ufficio, costituito nell'aprile 2003 per il formale assetto di un'operatività in atto sin dalla programmazione del primo triennio e regolamentato nel novembre 2003, si caratterizza per la continuità e la stabilità delle funzioni e nell'organizzazione, conseguenti dalla immutata designazione delle unità operative e professionali originariamente preposte. Esso è composto, di fatto, prevalentemente da personale dipendente dei detti organismi istituzionali, Comuni ed ASL, per cui, nella linearità operativa delle specifiche funzioni istituzionali di ciascun componente, risulta particolarmente agevole il raccordo con i relativi servizi, che sono organizzati nel modo seguente: - per la gestione dei servizi sociali il Comune di Salerno prevede una struttura complessa, denominata Settore Servizi Sociali, affidata alla responsabilità di un dirigente di massimo livello. Detto settore si articola in una Direzione ove 91 operano i responsabili dei vari servizi, coordinati da un funzionario esperto titolare di posizione organizzativa ed investito della responsabilità dell'Ufficio di Piano, ed in strutture decentrate, cinque segretariati e due antenne sociali, nelle quali operano assistenti sociali e personale amministrativo con compiti di ascolto, orientamento, accompagnamento, filtro, osservatorio, finalizzati alla presa in carico dell'utente ed alla realizzazione di piani personalizzati in integrazione con altri servizi del territorio. Il Comune di Pellezzano prevede una struttura gestionale composta da responsabile coadiuvato da ufficio amministrativo in raccordo diretto con un segretariato ed una antenna sociale. Si avvale, inoltre, della collaborazione di due consulenti per la gestione delle relative attività del Piano Sociale. L'ambito S8 nel triennio trascorso ha assicurato il livello essenziale di assistenza attraverso i segretariati sociali, consolidandone presenza ed organizzazione sul territorio con l'integrazione di antenne sociali, ove necessarie, per un rapporto più ravvicinato con il cittadino ed assolvendo, oltre alla funzione preminente di servizio sociale professionale con unità operative istituzionali specifiche, assistenti sociali, anche quella di presidio operativo decentrato di unificazione e facilitazione dell'accesso dei cittadini, in rete con tutti i servizi del sistema socio-sanitario di Ambito. L'attività di segretariati e antenne sociali, nell'operatività descritta si conferma per il triennio prossimo configurandosi ormai come servizio basilare dell'organizzazione del sistema sociale di Ambito. 1.5 - Risultati conseguiti per l’integrazione sociosanitaria Le difficoltà oggettive che accompagnano il processo per l’integrazione socio-sanitaria, accentuate dalla paventata applicazione del decreto sui livelli essenziali di assistenza sanitaria, hanno condizionato il percorso di realizzazione di integrazione tra i servizi sociali e quelli sanitari che, pur avviato con entusiastiche e costruttive intese formalizzate tra l’Ambito S8 ed ASL Sa2 in Accordi di Programma del Piano Sociale di Zona e in Protocolli per i Programmi delle Attività Territoriali, ha incontrato forti condizionamenti nella concretezza attuativa. La diversità delle rispettive organizzazioni e funzioni, le determinazioni unilateralmente assunte su taluni aspetti, le difformità formative degli interlocutori oltre che la molteplicità dei referenti, sono i fattori prevalenti che, uniti al problema compartecipazione spesa, hanno compromesso, nel triennio, ogni possibilità di dialogo. Persino l’istituzione dell’UVI, di fatto non ancora avvenuta, non si è radicata in una comune intesa di formalizzazione e regolamentazione. La conseguenza di tale situazione ha portato anche alla mancata partecipazione del Comune di Salerno alle sedute di Unità di Valutazione Distrettuale, comunque regolarmente svolte per la rivalutazione di tutta la casistica in carico sanitario. A fronte di tutto questo, per la competenza sociale dei Comuni si è data continuità alle attività in atto, assumendo il carico assistenziale anche di situazioni da condurre in integrazione socio-sanitaria ed alle cui esigenze si è 92 data risposta attivando comunque integrazione socio-sanitaria operativaprofessionale, non preordinata, però, in progetto personalizzato elaborato da valutazione multidimensionale. Solo di recente l’individuazione in ambito distrettuale di precisi e definiti interlocutori di riferimento e sulla spinta delle nuove disposizioni regionali, deliberazione n.2006/04, si sono avviati incontri di programmazione e di intesa per le determinazioni di operatività in UVI e di realizzazione di delimitati interventi di integrazione con precisi e concreti obiettivi che trovano nel PAT la convergenza degli intenti. In ogni caso è da rilevare che, alla criticità delineata e che ha caratterizzato nel triennio, in alcuni aspetti, l’integrazione socio-sanitaria, di converso risponde una realtà operativa di Ambito S8 le cui azioni a forte integrazione socio-sanitaria, con protocolli formalizzati o in via di formalizzazione, sono di considerevole impatto territoriale, confermandosi quali innovative, significative e consolidate esperienze che, nelle diverse aree di intervento nelle quali si inseriscono, costituiscono i perni delle risposte unitarie ai bisogni complessi dei cittadini e rappresentano, alcune di esse, anche per la loro durata, l’attivazione di servizi integrati di anticipazione dei principi riformatori in campo socio-sanitario. Si richiamano a riguardo: - gestione con il DSM di unità alloggiative, Servizio Gruppi Appartamento per il reinserimento sociale e la riabilitazione psico-sociale di soggetti in disabilità psichica . Servizio operativo da circa un decennio con prospettive di implementazione e reso possibile dalla disponibilità data dal Comune di Salerno delle unità alloggiative; - azioni di integrazione per alunni disabili, la cui operatività, attiva da anni, si formalizza con sottoscrizione di accordo di programma contestuale al presente piano; - costituzione del NOT , Nucleo Operativo Territoriale di intervento in casi di abuso e maltrattamento ai minori, formato da unità operative di Distretto Sanitario e dei Comuni ed insediato operativamente da un biennio, il cui protocollo è di prossima formalizzazione; - azioni integrate per la prevenzione del disagio giovanile e delle dipendenze, operative in particolare per il corrispondente progetto di Piano della III Annualità; - azioni integrate con interventi di formazione-aggiornamento del personale degli asili nido comunali; - costituzione dell’équipe integrata – ASL e Comuni di Ambito – per l’affido e l’adozione, già operativa, il cui protocollo è di prossima formalizzazione. 93 CAPITOLO 2 – GLI ASSETTI ORGANIZZATIVI E GLI STRUMENTI DI REGOLAZIONE PER LA GESTIONE UNITARIA DELL’AMBITO 2.1 – L’evoluzione prevista dagli assetti organizzativi dell’Ambito per il triennio 2005/2007. Gli assetti organizzativi già delineati sin dall’avvio della programmazione sociale del triennio trascorso, si confermano anche per il prossimo triennio nella composizione e nelle funzioni di organo politico di indirizzo e programmazione, il Coordinamento Istituzionale, e di organismo tecnico con compito di attuare la programmazione e svolgere funzioni di gestione, amministrazione e valutazione del Piano di Zona, l’Ufficio di Piano. Rispettivamente regolamentati nel febbraio scorso, il primo, e nel novembre 2003, il secondo, Coordinamento Istituzionale e Ufficio di Piano assolvono le funzioni previste consentendo il concreto attuarsi della programmazione sociale, il cui primo triennio, fatti salvi interventi di nuovo avvio, è in fase di completa realizzazione. Di grande supporto nell’assolvimento delle funzioni è il rapporto del terzo Settore molto attivo ed attento a tutte le problematiche sociali dell’Ambito, attore prevalente nelle concertazioni ricorrenti dalla fase programmatoria a quella attuativa del Piano Sociale, rappresentato, secondo formalizzazione adottata, nei tavoli permanenti di concertazione, unitamente alla esponente sindacale di territorio. Il Coordinamento Istituzionale è composto dai Sindaci dei Comuni, Salerno - capofila - e Pellezzano, dal Presidente della Provincia di Salerno e dal Direttore Generale dell’ASL Sa2. L’Ufficio di Piano è composto da dipendenti dei Comuni e dell’ASL Sa2; solo da parte del Comune di Pellezzano, per la sua rappresentanza in detto Ufficio, sono stati designati due consulenti esterni. 2.2 I contenuti dell’Accordo di Programma e degli impegni aggiuntivi L’Accordo di Programma assume in pieno la progettualità del Piano Sociale di Zona elaborata e redatta nel rispetto delle linee giuda regionali e sulla base delle indicazioni programmatiche fornite dal Coordinamento istituzionale ed attraverso le diverse concertazioni effettuate con il Terzo Settore e Sindacato. I contenuti sono pertanto riferiti agli impegni dei soggetti sottoscrittori alla realizzazione delle attività previste, prevalentemente di continuità, conferma e consolidamento dell’operato esistente a conclusione del primo triennio. Forte rilievo è dato agli impegni aggiuntivi orientati a maggiori intese di attuazione in integrazione socio sanitaria di attività e servizi, delimitati per tipologia, fasi ed obiettivi, con assunzione di linee di indirizzo, metodologia e strumenti operativi approvati con Delibera di Giunta Reg.le n.2006/04. 94 2.3 – Eventuali Protocolli d’intesa o accordi siglati tra le parti. Nel triennio trascorso sono stati sottoscritti i seguenti protocolli d’intesa: (a)Protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, Amministrazione Provinciale di Salerno e Forum degli Assessorati per la realizzazione di un “Centro di Documentazione”; (b)Protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, Amministrazione Provinciale di Salerno e Forum degli Assessorati per la realizzazione delle attività di formazione nell’ambito del Progetto “Azioni di maltrattamento e abuso in danno dei minori – L.328/00 II Annualità; (c)Protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, ASL Sa2 e Istituto di Ricerca e Formazione “Carmine Calabrese” per la realizzazione del Progetto “La città abile”; (d) Protocollo d’intesa tra il Comune di Salerno, il Tribunale per i Minorenni di Salerno, la Direzione del Centro per la Giustizia Minorile per la Campania ed il Molise e l’Associazione “La Tenda – Centro di solidarietà”- Salerno per l’attività del servizio di Mediazione Penale Minorile; (e)Protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, Ente capofila, e Centro di Servizio Sociale Adulti di Salerno del Ministero della Giustizia per la concreta collaborazione tra Servizi Sociali Ministeriali e servizi territoriali del Piano di Zona per un’attuazione integrata degli interventi. Sono in via di formalizzazione il Protocollo Operativo per “Adozione nazionale ed internazionale ”nonché quello per l’Affido Familiare. Contestualmente alla predisposizione approvazione del presente Piano di Zona è stato sottoscritto l’accordo di programma per l’integrazione sociale e scolastica di alunni diversamente abili e si sottoscrive il Protocollo d’Intesa per il P.A.T. ASL Sa2 2.4 – Forme adottate per la gestione associata delle funzioni e la gestione unitaria dei servizi. Fra le forme gestionali previste per lo svolgimento delle competenze amministrative dei Comuni in associazione, convenzione, consorzio, unione dei Comuni ( d.lgs. 267/2000), nessuna, al momento, è stata adottata dal Coordinamento Istituzionale, dandosi seguito ad una gestione basata su agevoli intese tra i due Comuni, entrambi organizzati per assicurare, a livello comunale, tutti i servizi essenziali, secondo parametri sostanzialmente equivalenti attraverso l’utilizzo prevalente di risorse proprie fatte confluire nel Piano. I singoli Comuni provvedono in prevalenza alla gestione dei servizi mediante proprie Società ( Società Salerno Solidale S.p.A. e Società Pellezzano Servizi). In ogni caso può ritenersi realizzata di fatto una omogenea offerta dei servizi sul territorio di Ambito sia per la tipologia che supera il livello di essenzialità che per modalità di gestione . E', comunque, garantita gestione associata dei servizi di nuovo avvio e resi possibili da risorse finalizzate assegnate all'Ambito, in tali evenienze è data delega al Comune capofila per tutti gli adempimenti richiesti per la gestione stessa. 95 2.5 – Assetto organizzativo definitivo dell’Ufficio di Piano e relazioni con il Coordinamento Istituzionale. Il Coordinamento Istituzionale ha costituito l’Ufficio di Piano composto prevalentemente da personale dipendente delle relative Amministrazioni, solo da parte del Comune di Pellezzano, per la sua rappresentanza, sono stati nominati due consulenti esterni. Il suo funzionamento risulta regolare e tempestivo nel senso che assolve con attenzione e professionalità ai compiti di sua competenza. Le relazioni con il Coordinamento Istituzionale sono caratterizzate da piena e fattiva collaborazione. 2.6 – I Regolamenti adottati dall’ambito territoriale e gli effetti della loro implementazione . L’organizzazione dei Servizi Sociali nei due Comuni di Ambito, preesistente all’avvio della programmazione sociale ai sensi della L.328/00, ha rappresentato la base operativa su cui le innovazioni della riforma del welfare si sono innestate, introducendo gradualmente quelle modifiche che l’assetto di Ambito richiede, in un processo lungo e laborioso che non può dirsi concluso. Non diversamente è per i regolamenti , quelli già esistenti per molti dei servizi, ( domiciliare, residenzialità anziani, trasporto etc.,) tuttora vigono ed in un’attività di Ambito di revisione totale anche sotto questi aspetti i tempi di assorbimento del cambiamento non sono brevi, ma in ogni caso avviati. I regolamenti di Ambito adottati devono essere assimilati in un’operatività di progressivo adattamento ai nuovi criteri. I regolamenti sin qui adottati sono : - regolamento per il funzionamento del Coordinamento Istituzionale ; - regolamento dell’Ufficio di Piano; - regolamento unitario per l’accesso alle prestazioni; - regolamento Carta dei Servizi; - regolamento per la determinazione della compartecipazione al costo delle prestazioni. 2.7 - Atti di regolamentazione da adottare per l’organizzazione dei servizi, per la regolamentazione dell’accesso alle prestazioni, per la garanzia della qualità dei servizi e della partecipazione dei cittadini. Il quadro di regolamentazione esistente delinea una situazione di organizzazione dei servizi da implementare e completare con nuovi ed altri regolamenti, oltre che con l’applicazione di quelli adottati, in un processo di progressivo adattamento alle innovazioni della riforma del welfare. Sono in via di definizione regolamenti per i servizi: affido familiare, pronta accoglienza situazioni di emergenza, assistenza domiciliare e residenziale anziani, centri socio educativi disabili, trasporto disabili. Contestualmente al Piano Sociale di questa annualità si approvano: - regolamento assistenza domiciliare disabili; 96 - regolamento regolamento regolamento regolamento residenzialità disabili; accoglienza residenziale minori; Centri Prima Infanzia; educativa domiciliare minori e famiglie. 97 3 – LINEE DI SVILUPPO TRIENNALI PER LA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI D’AMBITO 3.1 - Le strategie prioritarie e gli obiettivi strategici per il triennio 2005-2007 per il consolidamento del sistema di welfare e per le specifiche politiche di settore ( dettaglio per aree prioritarie). Il primo triennio di programmazione sociale nella sua realizzazione in via di conclusione ha reso possibile la continuità dei servizi già operativi prima della riforma, l’avvio di nuovi e l’implementazione del sistema sociale del territorio di Ambito, arricchendo e diversificando l’offerta sociale nelle aree di intervento comprese nel Piano per tutte le macrotipologie considerate. Si sono assicurati i livelli essenziali di assistenza sia in quanto azioni di sistema con segretariati sociali ed antenne sociali presenti sul territorio e di servizio sociale professionale istituzionale, di Società e Terzo Settore, che per le diverse aree di intervento delineate negli indirizzi regionali, con servizi di pronto intervento, assistenza domiciliare , residenzialità e semiresidenzialità, accoglienza residenziale o diurna a carattere comunitario. Alle prestazioni assistenziali si sono affiancati interventi di prevenzione e promozione che hanno interessato varie fasce sociali e generazionali, offrendo opportunità di soluzione ai problemi, accompagnamento nelle difficoltà, occasioni di integrazione sociale. La varietà dell’offerta di servizi può sintetizzarsi per le varie aree: - azioni di sistema : segretariati sociali, antenne sociali, servizio sociale professionale, rete di solidarietà con banca del tempo; - area responsabilità familiari: servizi di sostegno e mediazione familiare, educativa domiciliare, affido familiare, centri I infanzia, ludoteca, sostegno socio-educativo, ascoltoinformazione, telefonia e prevenzione abuso; -area diritto dei minori – servizi di asili nido, centri infanzia e adolescenza polifunzionali e aggregativi, consultorio, accoglienza residenziale e semiresidenziale, biblioteca, mediazione penale, Nucleo Operativo per i casi di abuso – maltrattamento ; - area persone anziane: servizi di assistenza domiciliare, accoglienza residenziale, integrazione sociale in attività culturali ,ricreative e di turismo sociale e climatico-termale, di interventi di sicurezza, mobilità urbana,teleassistenza; 98 - area persone disabili: - area contrasto alla povertà: - area lotta alla droga: servizi di assistenza domiciliare, accoglienza residenziale, centri socioeducativi, educativa scolastica, trasporto urbano e scolastico, mutuo aiuto, attività estive, gruppi appartamento in integrazione sociosanitaria; servizio di rete integrata di contrasto all’emergenza, borse lavoro, pronta accoglienza e reperibilità, sostegni in contributi economici, supporti ad immigrati con sportello di segretariato – orientamento- integrazione sociale; interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione. In detta strutturazione di sistema di offerta di servizi, vanno a delinearsi gli obiettivi del triennio 2005- 2007, orientati al suo consolidamento, se pur considerando possibilità di parziale reimpostazioni di alcuni servizi, fermo restando la garanzia della continuità di risposta ai bisogni del territorio nelle sue diverse manifestazioni e per le diverse tipologie possibili di soddisfacimento. Saranno di preliminare attenzione le definizioni di metodologie operative, regolamentazioni di accesso e compartecipazione, tecniche di verifiche e monitoraggio, per l’affermazione della qualità dei servizi e della rispondenza degli stessi alle mutevoli esigenze del territorio. Altrettanto centrale sarà l’aspetto gestionale delle attività e del rapporto con i soggetti attuatori, Società e Terzo settore, ai quali va riconosciuto il forte apporto di impegno operativo e concertativo. Altrettanto rilevanti sono gli orientamenti verso ogni forma di integrazione nella realizzazione dei servizi, in particolare di quelli di integrazione sanitaria, secondo intese di priorità attuative per interventi e prestazioni e con metodologia di valutazione multidimensionale e presa in carico con piani personalizzati dei soggetti destinatari dei servizi. Il presente Piano tiene fermi tali obiettivi nella prospettiva operativa del triennio in avvio, ma in ogni caso non si articola in progettazione triennale per una esigenza concreta di corrispondenza di interventi progettuali alle effettive risorse finanziarie certe e disponibili, di fatto allo stato riferite sia da FNPS che da risorse aggiuntive regionali, oltre che dai bilanci comunali, alla sola annualità in corso. 3.2 - Le strategie prioritarie e gli obiettivi strategici per la IV annualità (2005) per le specifiche politiche di settore (dettaglio per aree prioritarie). In considerazione delle premesse innanzi esposte, nella progettazione della IV annualità la continuità assistenziale ed il consolidamento del sistema di servizi esistenti sono, pertanto, divenuti gli obiettivi prioritari e la direttiva per l’articolazione progettuale che, rispettosa dei bisogni territoriali e comunque 99 attenta alla sostenibilità di un’offerta così estesa, a fronte di disponibilità finanziarie sempre più contenute, pur nella difficoltà è, tuttavia, giunta a buon esito negli intenti posti, grazie all’impegno delle Amministrazioni Locali di confermare il mantenimento della spesa sociale nei limiti della precedente annualità. Le aree comprese nel Piano per l’annualità in corso sono, dunque, le stesse della precedente e come individuate nelle Linee Giuda Regionali per il 2005: - Responsabilità Familiari; - Diritti dei Minori- Area Infanzia e Adolescenza; - Persone Anziane; - Contrasto alla Povertà; - Persone Disabili; - Lotta alla Droga; - Azioni di sistema ; - Servizi per il Welfare di accesso; Gli obiettivi strategici per le rispettive aree sono indirizzati a preservare il livello di offerta raggiunto , consentendo la continuità assistenziale della casistica in carico ed il soddisfacimento di nuove esigenze, non solo per turn over dei beneficiari di servizi, ma, auspicabilmente, per affrancamento dalle prestazioni, per raggiunta autonomia dei destinatari e superamento delle difficoltà e situazioni di disagio. Per le aree Azioni di Sistema e Servizi per il Welfare, gli obiettivi strategici sono la realizzazione di servizi complementari, trasversalmente, alle altre aree di servizi alla persona, per la prima, ed all’attuazione di Welfare che agevoli l’accesso del cittadino e ne faciliti il rapporto con tutti i servizi, per la seconda. L’intento di affermare un sistema di servizi che dia centralità alla persona e preveda la soddisfazione dei suoi diversi bisogni, dai primari a quelli della promozione- inclusione sociale, presuppone l’esistenza di un’offerta differenziata, capace di risposta ai diversi bisogni e non improntata solo alla logica assistenziale ed emergenziale rivolta ad estreme esigenze. In tutte le aree di intervento sono previste attività di prevenzione primaria e di prevenzione secondaria, attività intese al recupero di situazioni di disagio, altre di promozione, vi sono interventi di sostegno all’affermazione della personalità nelle fasi di crescita e di mantenimento delle condizioni involutive e/o di disabilità, interventi sostitutivi ed integrativi della famiglia. Stabilire livelli prioritari di assistenza è un’operazione poco agevole, se astratta dalle situazioni reali dei singoli soggetti. Le attività previste nelle diverse aree di intervento costituiscono le risorse operative con le quali si vanno a formulare ed attuare i piani individualizzati di assistenza con le priorità assistenziali che la singola situazione richiede in risposta ai bisogni rilevati. Sarà in ogni caso prioritaria la tutela di soggetti deboli e più esposti al disagio o la domiciliarità rispetto ad altro livello di assistenza che allontani il soggetto dal proprio ambiente, dal contesto affettivo relazionale di sempre, per le aree “Responsabilità Familiari”, “ Diritti dei Minori”, “ Persone Anziane”, “Persone Disabili”. 100 Altrettanto prioritario è il livello assistenziale consentito da tutto l’apparato di interventi di prevenzione-promozione realizzato attraverso le attività di integrazione, di socializzazione nei centri di quartiere, di sostegno e di accompagnamento in percorsi di integrazione e inserimento sociale, per le aree “Responsabilità Familiari”, “Diritti dei Minori”, “Persone Anziane”, “Persone Disabili”, “Contrasto alla Povertà”, “Lotta alla droga”. Può, talvolta, divenire prioritario un intervento riparativo di situazioni di rischio sociale, ulteriormente aggravabile dalla permanenza del soggetto nella condizione assistenziale ritenuta di livello prioritario. In sintesi la possibilità di disporre di offerte di servizi di diversi livelli assistenziali è un punto a favore di una metodologia operativa di efficacia e qualità, preordinata alla realizzazione di piani individualizzati in un contesto di offerta diversificata, con le priorità assistenziali che la situazione richiede. 3.3 - Criteri utilizzati per la ripartizione delle risorse del “Fondo non finalizzato” per la IV annualità. La ripartizione delle risorse non finalizzate non risponde a nessun criterio preordinato, bensì essa è stata realizzata con distribuzione su diverse aree di intervento in equilibrio ed a completamento delle consistenti quote di compartecipazione al Fondo di Ambito e di tutta la spesa sociale dei Comuni confluita nel Piano, che hanno reso possibile l’articolazione progettuale con corrispondente copertura finanziaria delle attività previste. 3.4 - Servizi previsti nella IV annualità per area prioritaria: tipologie di servizi da garantire come livelli essenziali sociali e sociosanitari, altre tipologie di servizi ed interventi, servizi da gestire in continuità con l’annualità precedente, servizi previsti per il triennio. La continuità assistenziale, di cui si caratterizza prioritariamente la progettazione della quarta annualità del Piano Sociale, conferma il sistema di offerta esistente, con le implementazioni attivabili di nuovi servizi e con le integrazioni rese possibili dalle risorse aggiuntive per aree di intervento. Attraverso le azioni progettate in tutte le aree individuate, sono garantite le diverse tipologie di servizi, da quegli essenziali, ormai consolidati nell’assetto dei servizi di ambito, a quelli di opportunità - promozione ed integrazione sociale dell’individuo, di preservazione dei contesti relazionali - affettivi nei nuclei di appartenenza, di recupero e reinserimento sociale, di sostegno alla famiglia ed alla relazione sociale. Le macrotipologie considerate per le aree di intervento sono rappresentate da: Servizi semiresidenziali: Aree “Responsabilità Familiari”, “Diritto dei Minori”, “Persone Disabili”, “Persone Anziane”; Servizi residenziali : Aree “Responsabilità Familiari”, “Diritto dei Minori”, “Persone Disabili”, “Persone Anziane”, “Contrasto alla Povertà”; 101 Servizi domiciliari: Aree “Responsabilità Familiari”, “Persone Anziane”, “Persone Disabili”; Aree “Responsabilità Familiari”, “Diritto dei Minori”, “Persone Anziane”, “Persone Disabili”, “Lotta alla Droga”, “Azioni di sistema”, “Contrasto alla Povertà; Servizi territoriali: Contributi economici : Aree “Responsabilità Familiari”, “Diritto dei Minori”, “Persone Disabili”, “Persone Anziane”, “Contrasto alla Povertà”; Inserimento lavorativo : Aree “Diritto dei Minori”, “Contrasto alla Povertà”, “Persone Disabili”. Le azioni progettate si distinguono per aree di intervento: Responsabilità Familiari : - affido familiare; educativa domiciliare; sostegno e mediazione familiare; centri 1ª Infanzia; ascolto informazione; Diritti dei Minori : - ludoteche; - sostegno socio-educativo; - accoglienza residenziale anche in pronto intervento; - centri di aggregazione; - centri polifunzionali; - consultorio; - mediazione penale; - telefonia sociale; - biblioteca minorile c/o Tribunale per i Minorenni; - laboratorio teatrale e musicale; - asilo Nido; - sensibilizzazione a minori e famiglie; - telefonia e prevenzione abuso; - NOT Nucleo operativo in caso di abuso e maltrattamento; Persone Anziane: - assistenza domiciliare, - accoglienza residenziale; - mobilità sociale; - attività di integrazione; - programma sicurezza; - centro polifunzionale; - telefonia-teleassistena; - soggiorni termali - climatici; 102 - climatizzazione ambiente domestico. Contrasto Povertà: - Persone disabili : Lotta alla droga: Azioni di sistema : rete di contrasto alla povertà con unità di strada, accoglienza, mensa, ascolto, etc.; sportello per immigrati; gruppo appartamento di protezione sociale; contributi economici; pronto intervento ed accoglienza in emergenza; - centri socio-educativi; - assistenza domiciliare; - accoglienza residenziale; - attività estive; - trasporto sociale – scolastico; - assistenza educativa e scolastica; - teleassistenza; - climatizzazione ambiente domestico. - servizio gruppi appartamento per sociale e riabilitazione psichica; integrazione - servizi di prevenzione – informazione – sensibilizzazione. - banca del tempo; - segretariati sociali ed antenne sociali; - supporti informativi; - consulenze di Pellezzano e Ufficio di Piano. Le attività delineate per la maggior parte sono gestite in continuità con la precedente annualità. Sono in fase di organizzazione gli interventi dell’Area di Gestione Piani di Zona della III Annualità, ancora non realizzati, per imminente avvio. Si rileva altresì, la destinazione delle risorse aggiuntive regionali per le attività del centro Polifunzionale per Anziani in Salerno e della domiciliare in Pellezzano, del Centro per Disabili in Pellezzano e per il potenziamento dei 5 Centro socio-educativi in Salerno e di quelle rivenienti da fondo L.R. n.8/04 per assistenza domiciliare in favore di soggetti anziani e disabili non autosufficienti e gravi per prestazioni e/o titoli di servizio nell’ambito della corrispondente offerta di Ambito. Tutto il sistema di offerta esposto, integrato dalle successive disponibilità rese possibili da indirizzi e risorse regionali e/o di altra rinvenienza, va a costituire la strutturazione operativa di servizi, dalla quale attingere le risorse in interventi e prestazioni, in relazione ai diversi bisogni, per l'attuazione delle misure di accompagnamento del reddito di cittadinanza, al cui impegno si è indirizzata una organizzazione di servizio con operatività immediata a seguito della definizione della relativa graduatoria. Nel Piano e nella rispettiva area di appartenenza, non si prefigura una progettualità specifica del reddito di 103 cittadinanza, intendendosi tale competenza compresa operativa in tutte le attività progettuali del Piano. per trasversalità 3.5 Servizi gestiti in forma associata nell’ambito territoriale: soggetti gestori, modalità di gestione, integrazione con gli altri interventi gestiti dai singoli comuni. Il coordinamento istituzionale non ha inteso procedere a formalizzazione di gestione associata dei servizi, rimettendo ai buoni rapporti di partenariato le determinazioni di gestione unitaria relativamente agli interventi di area “Responsabilità familiari” “Lotta alla Droga” . Nell’ambito del processo in itinere di gestione associata ed unitaria dei servizi, tuttavia è assicurata una offerta omogenea di servizi realizzata attraverso risorse di F.N.P.S. e risorse dei comuni, in integrazione con tutti i servizi attuati per canali diversi di finanziamento ed in rapporto con la rete sociale di ambito. In ogni caso per i servizi di Ambito è delegata al Comune capofila la gestione prevista. 3.6 Piano di comunicazione Sociale dell’Ambito Territoriale. L’avvio di sistema informativo, già avviato mediante siti distinti dei comuni partner, per l’annualità in corso va ad integrarsi in unico piano di intervento, in cui al sistema informativo di ambito si unisce il piano di comunicazione per gli obiettivi delineati: - implementare e gestire sito web di ambito; - istituire un sistema di rilevazione sui flussi di utenze , domanda sociale , offerte di servizi, realizzazione di interventi e progetti; - creare banca dati; - attivare reti informatiche dei servizi in rete con altri enti; - attivare reti di collegamento di banche dati interne-esterne; - promuovere la conoscenza dell’offerta di servizi; - adottare carte di servizi. 3.7 Azioni di supporto alla gestione del Piano. Nelle precedenti annualità del Piano Sociale non si sono individuate azioni di supporto alla gestione del Piano, avvalendosi a tale scopo della continuità operativa degli assetti organizzativi esistenti dei Servizi Sociali sia in riferimento alle risorse umane che a quelle materiali che la gestione del Piano richiede. A sostegno di quanto in atto e che permane nella continuità operativa, per la 4^ annualità, a fronte delle diverse esigenze e delle necessarie innovazioni che il sistema di servizi di nuovo welfare comporta, si sono individuate azioni di supporto che trasversalmente alle aree di intervento individuate, per alcune, e, nello specifico per due di esse, concorrono ad una gestione del Piano rispondente a nuovi bisogni. Le azioni previste sono: - sistema informativo e piano di comunicazione sociale di Ambito; 104 - collaborazione di consulenti per il funzionamento U.di P. relativamente alla componente del Comune di Pellezzano; sostegni informativi e formativi ai Servizi del Piano; interventi di agevolazione di accesso dei cittadini. 3.8 - L’integrazione tra azioni del Piano di zona ed interventi promossi a valere su risorse del POR 2000 -2006 Campania e su altri Fondi Strutturali. La realizzazione del Piano Sociale va ad integrarsi sia con tutti i servizi autonomamente promossi dai comuni Partner sia con risorse proprie e con diverso finanziamento, che con quanti altri interventi attuabili sul territorio con finanziamenti intercettarti da attori sociali e realtà imprenditoriali partner nella realizzazione del sistema integrato. Non da meno è l’integrazione con tutti gli interventi a valere su fondi POR ed altri Fondi Strutturali, non direttamente promossi, ma alla cui progettazione, attivazione, attuazione e monitoraggio è preposta apposita struttura incardinata nello Staff del Sindaco del Comune di Salerno e denominata Servizio Studi e Programmazione Risorse Comunitarie. Da detta programmazione è rilevabile la consistenza delle attività promosse, attivate e attivabili, la varietà dei campi di azioni considerate e la forte ricaduta sociale conseguente ed intesa a creare condizioni di vita qualitativamente elevate, a sostegno per il migliore conseguimento di risultati attesi dal percorso di attuazione di welfare sociale del Piano Sociale. 105 5 – LE SCHEDE DEI SERVIZI 5.1 - Le schede dei servizi previsti per la IV annualità nel Piano di Zona 106 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) q Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q Risorse regionali L.R. 8/04 q 1 Informazioni generali Nome del Servizio : AFFIDAMENTO FAMILIARE Area di intervento: Responsabilità Familiari Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q Tipologia di servizio Cod C9 Denominazione del servizio Servizi per l’ affido familiare 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune capofila Ambito S/8 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune capofila: Affidamento familiare di minori a nuclei familiari Organismi del Terzo Settore:Attività di promozione dell’ affidamento familiare Gestione in economia e in parte in esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi - - Assicurare al minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, il mantenimento, l’ istruzione, l’ educazione, affidandolo ad altra famiglia, offrendogli opportunità di socializzazione, sostegni educativi e formativi, adeguate figure adulte di riferimento. Favorire le relazioni con la famiglia di origine e promuovere ogni iniziativa che possa favorire il rientro del minore nel nucleo. Sostenere la famiglia affidataria. Promuovere la realizzazione dell’ affidamento familiare secondo la normativa vigente e il Regolamento Regionale approvato con deliberazione n. 644/04 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza n. 100 minori dei Comuni dell’ Ambito (n.90 Comune di Salerno n. 10 Comune Pellezzano) in grave disagio sociale temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita psico- fisica, sociale, culturale e affettiva. 107 8 Principali attività previste - Attività di sostegno alle famiglie affidatarie: a) contributo economico; b) sostegno psico-sociale e pedagogico del Terzo Settore; c) polizze assicurative:Infortuni a tutela dei minori affidati e RCT derivante alle famiglie affidatarie per danni cagionati a terzi dai minori affidati; - Attività di sostegno alle famiglie di origine; - Attività di promozione, sensibilizzazione e realizzazione dell’ affidamento familiare; - Formazione delle famiglie disponibili all’affido; - Creazione di Reti familiari; 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata : - lavoro di gruppo costituito dagli operatori dell’ Equipe multidisciplinare socio-sanitaria integrata operatori dei Segretariati Sociali Zonali in circuito di rete e in sinergia con gli operatori di altre Istituzioni e di Organismi del Terzo Settore gestori dei servizi territoriali. - forme organiche di collaborazione con tutti gli Enti pubblici e privati intestatari di competenze specifiche nei riguardi dei mondi dell’ infanzia, dell’ adolescenza e dei giovani Strumenti di lavoro : - riunioni degli operatori dell’ Equipe, riunioni degli operatori dell’ Equipe con gli operatori dei Segretariati Sociali e di altre Istituzioni e di Organismi del Terzo Settore; - schede : propositiva, di presa in carico, di aggiornamento monitoraggio e verifica sullo stato di avanzamento: evoluzione/involuzione delle problematiche inerenti il singolo caso e le attività del servizio - protocolli d’ intesa , convenzioni 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità Piano di Zona L.328/00 La durata dei singoli interventi è modulata in relazione al piano individuale concordato per ciascun caso. Fasi: Formalizzazione atti amministrativi per la realizzazione dei rapporti con istituzioni ( protocolli d’ intesa come da metodologia indicata al punto 9), delibere, convenzione con Organismi del Terzo Settore ) Presa in carico della casistica : del minore,della famiglia d’origine e del nucleo affidatario Abbinamento ed accompagnamento degli affidamenti Dispositivo di ammissione/dimissione Verifiche e controlli Determina di liquidazione Istituzione dell’ anagrafe degli affidatari 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS Comune di Salerno L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali € 135.000,00 risorse Comune SA € 10.000,00 “ Comune Pellezzano Fondi ASL Altro TOTALE Importo € 47.707,70 € 145.000,00 € 192.707,70 108 Per il Comune di Salerno integrata dalla somma residuo III Annualità - anno 2004 pari a € 12.292,30 già utilizzata 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune capofila. Sede Equipe socio-sanitaria integrata - S.A.T – c/o struttura Comune di Salerno Direzione Settore Servizi Sociali via La Carnale 8 . Nuclei affidatari . 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Salerno Dott.ssa Angela Federici Comune di Pellezzano Ass. Soc. Liana De Blasi 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Num ero unità 1 Profilo professionale Ente di appartenenza Funzionario Comune di Salerno 9 Assistenti Sociali Comune di Salerno 1 Psicologo ASL SA/2 2 Assistenti Sociali ASL SA/2 1 Assistente Sociale Comune di Pellezzano 1 1 Psicologo Esperto in materie giuridiche Pregressa esperienza sull’ Affido Assistente Sociale Organismo Sociale Organismo Sociale 1 Organismo Sociale Impegno temporale previsto 8 ore 8 ore 3 ore 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari L’ integrazione riguarderà i livelli : istituzionale, organizzativo e professionale 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Il monitoraggio consisterà nel controllo dello stato di avanzamento delle attività del servizio e nella verifica del raggiungimento degli obiettivi Strumenti Documenti di verifica ex-ante, in-itinere, ex-post, Riunioni, Schede di monitoraggio rilevazione sull’ attuazione del servizio per fasi, Questionari di soddisfazione, Report, Banca dati. Indicatori Num. minori in affido Num. segnalazioni per l’affido Num. Giornate/ore apertura sportello informativo di promozione Num. Contatti ricevuti Num. gg/uomo lavorate Num. richieste informazioni evase Num. nuclei trattati in affidamento familiare Num. minori reinseriti nella famiglia di origine Num. sostegni economici erogati Num. nuclei propostisi per l’affido 109 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila SALERNO Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio : ADOZIONE NAZIONALE e INTERNAZIONALE Area di intervento: Responsabilità Familiare Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 Tipologia di servizio Cod C 10 q Denominazione del servizio: Servizi per l’adozione nazionale ed internazionale 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune capofila 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune capofila – ASL SA/2 U.O.M.I – Tribunale per i Minorenni – Enti Autorizzati all’ Adozione internazionale 6 Obiettivi - 7 Sensibilizzare, informare ed orientare le famiglie nel percorso adottivo; Seguire e sostenere le famiglie lungo l’ iter adottivo : nella fase di richiesta d’ adozione, in quella d’ istruzione e nella fase neo-adottiva; Tutelare il minore e i suoi diritti per un’ idonea crescita psico- fisica, sociale, culturale e affettiva; Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Bacino di utenza Ambito S8 n. 50 coppie che intendono adottare un minore n. 30 nuclei familiari adottivi 8 Principali attività previste Operatività dell’ Equipe Integrata, mantenimento della rete di rapporti interistituzionali tra i soggetti preposti all’ attivazione del percorso adottivo e il privato sociale, con da Protocollo operativo per azioni di: - Sensibilizzazione e promozione della cultura dell’ adozione; 110 - Sostegno ed accompagnamento alle coppie che decidono di adottare un minore lungo tutto l’ iter burocratico da seguire; Informazione, orientamento e selezione delle coppie disponibili alla adozione; Incontri di preparazione e formazione delle famiglie che devono accogliere un minore in adozione; Accompagnamento e sostegno al nuovo nucleo nella fase neo-adottiva 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Gli obiettivi esplicitati saranno realizzati attraverso forme organiche di collaborazione con tutti gli enti pubblici e del privato sociale che per competenze specifiche operano per l’ infanzia, l’ adolescenza e i giovani. Saranno previsti incontri cadenzati d’ intesa con i soggetti interessati, schede e questionari allo scopo di analizzare, monitorare e verificare il grado e il livello di raggiungimento degli obiettivi e/o rimuovere gli ostacoli che ne impediscono la fattibilità. Per dare unitarietà al percorso della coppia, le informazioni e le valutazioni raccolte nelle diverse fasi saranno condivise dai soggetti partecipi al percorso adottivo. L’ Equipe, nell’intento di perseguire gli obiettivi previsti dalla legislazione vigente e dalle Linee Guida Regionali, seguirà con funzioni di regia e coordinamento le fasi del percorso adottivo, adottando la metodologia del lavoro di gruppo, nel rispetto del ruolo istituzionale di ciascun operatore componente l’ Equipe e prevedendo riunioni costanti sui casi trattati e sulle attività generali previste per il servizio. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità Piano di Zona L.328/00 Fasi del percorso adottivo, definite in riferimento alle competenze affidate ai Servizi sociosanitari territoriali, al Tribunale per i Minorenni e agli Enti Autorizzati : informazione/orientamento; accesso al Tribunale per i Minorenni; preparazione/formazione; valutazione idoneità; incarico all’ Ente Autorizzato; adozione : per le adozione nazionali: a) affido pre-adottivo b) adozione per l’adozione internazionale: a)accompagnamento della coppia : -dal decreto di idoneità all’ incontro con il minore -dall’ incontro con il minore al rientro in Italia b) adozione c) post-adozione - gestione della criticità 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Risorse umane delle Istituzioni preposte Fonti di riparto Importo FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE 12 Localizzazione del servizio/progetto Sede Equipe socio-sanitaria integrata presso Comune capofila - Direzione Settore Servizi Sociali in via La Carnale n.8 - Salerno. 111 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Salerno - Dott. ssa Angela Federici Comune di Pellezzano – Ass. Soc. Liana De Blasi 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 1 Profilo professionale Funzionario Ente di appartenenza Comune di Salerno 9 Assistenti Sociali Comune di Salerno 1 Psicologo ASL SA/2 2 Assistenti Sociali ASL SA/2 1 Assistenti Sociali Comune di Pellezzano Operatori Enti autorizzati Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari L’ integrazione riguarderà i livelli: istituzionale, organizzativo e professionale 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Strumenti Documenti di verifica ex-ante, in itinere, ex-post, riunioni, schede di monitoraggio rilevazione sull’attuazione del servizio per fasi, follow-up periodici dei casi trattati,questionari di soddisfazione, report Indicatori Num. richieste di informazioni sull’adozione Num. Num. Giornate/ore apertura ufficio/sportello informativo e di promozione Num. Contatti ricevuti Num. gg/uomo lavorate Num. nuclei propostisi per l’adozione Num. richieste di adozione presentate Num. nuclei selezionati Num. minori adottati Num. nuclei familiari seguiti nella fase neo-adottiva 112 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila SALERNO Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Progetto EDUCATIVA DOMICILIARE Area di intervento: Responsabilità Familiari Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione q Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q 2 Tipologia di servizio Cod C6 B12 B13 Denominazione del servizio Assistenza domiciliare di sostegno alla famiglia e alla genitorialità Assistenza Domiciliare Tutoraggio Educativo 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore. Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi - Sostenere attraverso l’ assistenza domiciliare, integrata con supporto socio- educativo personalizzato, nuclei familiari multiproblematici con presenza di minori che vivono in situazioni caratterizzate da disagi, dove maggiore è il rischio di devianza e/o emarginazione. - Salvaguardare l’ integrità del nucleo familiare evitando la disgregazione del nucleo stesso. - Intervenire all’ interno del nucleo familiare con percorsi di accompagnamento ed affiancamento per ridurre situazioni di disagio. - Promuovere e favorire un’armonica crescita del minore , sostenendolo nell’acquisizione di nuove abilità cognitive, socio-affettive, comportamentali per il raggiungimento di un livello maggiore di auto-stima e per la costruzione di un progetto di vita. - Aiutare il minore a conservare e costruire una rete di interessi e di interrelazioni. - Promuovere l’accrescimento delle competenze e delle abilità educative dei genitori e dei componenti il nucleo familiare, attraverso l’ utilizzo delle risorse territoriali e la sinergia del 113 lavoro di rete. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza n. 50 nuclei familiari multiproblematici con presenza di minori in grave disagio sociale, in turn over 8 Principali attività previste - - 9 sostegno psico-sociale ed educativo ai componenti di nuclei familiari multiproblematici; educativa familiare e sostegno domiciliare alla famiglia in condizioni di disagio per le dinamiche educative messe in atto dal sistema; sostegno al minore nello svolgimento dei propri compiti di crescita (obblighi ed adempimenti scolastici, relazioni sociali e familiari…) finalizzato alla costruzione del progetto di vita ; costruzione di sinergie territoriali attraverso l’attivazione di forme di collaborazione tra i servizi territoriali Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia: Lavoro di rete in sinergia con le Istituzioni, Enti pubblici e del privato sociale che per specifiche competenze operano per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani per concordare e stilare il piano educativo per i componenti il nucleo familiare. Strumenti: Incontri e riunioni cadenzati, schede presa in carico del nucleo familiare e del minore, modulo di autocontrollo per monitorare il processo di erogazione del servizio, registro giornaliero, diario di bordo, relazioni periodiche, schede di verifica e del soddisfazione dell’utente, report 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità Piano di Zona L.328/00 Fasi di lavoro: - Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore - Presa in carico della casistica: del minore,dei componenti il nucleo familiare - Dispositivo di ammissione/dimissione - Verifiche e controlli - Determina di liquidazione La durata dei singoli interventi è modulata in relazione al piano individuale concordato per ciascun nucleo. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 105.767,90 € 44.232,10 € 150.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto 114 Comune di Salerno, presso le abitazioni dei nuclei interessati. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Angela Federici 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Responsabile del Progetto Ente di appartenenza Organismo Terzo Settore Impegno temporale previsto 100 ore 4 Coordinatore con esperienza pregressa Organismo Terzo Settore Tot. 480 ore 12 Operatore domiciliare Terzo Tot. 10350 ore 1 Psicologo Terzo 200 ore 2 Assistente Sociale Terzo Tot. 773 ore 1 Supervisore Organismo Settore Organismo Settore Organismo Settore Organismo Settore Terzo 110 ore 1 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Strumenti Schede di monitoraggio e verifica, incontri e riunioni, questionari di soddisfazione Indicatori Num. nuclei familiari con minori in educativa domiciliare Num. richieste pervenute Num. gg/uomo lavorate Num. richieste evase in turn over Num. ore settimanali di attività di Educativa domiciliare erogate Num. ore/utenti di educativa domiciliare Num. casi trattati in educativa domiciliare con esito positivo PIANO DI ZONA 2005 115 Ambito S8 Comune Capofila SALERNO Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio: MEDIAZIONE FAMILIARE Centro di consulenza e sostegno alla famiglia. Area di intervento: Responsabilità Familiari Servizio in continuità con l’annualità precedente Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod C 12 C 11 Denominazione del servizio MEDIAZIONE FAMILIARE 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore. Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi - - 7 Sostenere attraverso la mediazione situazioni di disagio in contesti familiari in conflitto, al fine di realizzare un progetto di “riorganizzazione delle relazioni” tra i componenti il nucleo. Intervenire a sostegno delle funzioni genitoriali per il superamento di eventi critici che hanno determinato il disagio. Promuovere l’integrazione dei servizi nella presa in carico delle problematiche familiari al fine di realizzare sinergie attive per il sostegno alle responsabilità familiari. Offrire una sede neutrale per incontri protetti tra minori e genitori/familiari in situazioni di disagio relazionale. Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza n. 50 nuclei familiari o coppie che vivono condizioni di conflitto, segnalati dai Servizi Sociali Territoriali e/o da altre istituzioni. 116 8 Principali attività previste - 9 Segreteria (accoglienza delle istanze, raccolta prime notizie sul caso, organizzazione primo colloquio ) Consulenza e Sostegno alla Famiglia Mediazione Familiare Sostegno alla genitorialità Sostegno psicologico alla famiglia Spazio protetto Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Approccio metodologico sistemico-relazionale Schede di primo contatto (accoglienza della famiglia), analisi della domanda, proposta del piano di intervento, di adesione al percorso ( presentazione alla coppia del percorso da intraprendere e dei possibili risultati da raggiungere ), inizio del percorso, dimissione (conclusione del percorso) e follow up di verifica 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro VI Annualità Piano di Zona L.328/00 – 11 mesi Fasi di lavoro: - Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore - Presa in carico della casistica: del minore,della famiglia - Verifiche e controlli - Determina di liquidazione 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS Indistinte L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 10.000,00 € 10.000,00 € 20.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune di Salerno – c/o struttura comunale in via Onorato Da Craco – Quartiere Petrosino Tel 089 793344 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Angela Federici 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 117 Numero unità 1 1 1 1 15 Profilo professionale Operatore di segreteria Psicologo Mediatore Familiare Assistente Sociale/Mediatore Ente di appartenenza Cooperativa Sociale Impegno temporale previsto 11 ore settimanali Cooperativa Sociale 5 ore settimanali Cooperativa Sociale 5 ore settimanali Cooperativa Sociale 8 ore settimanali Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Strumenti Schede utente di primo contatto di cui al punto 9, Scheda presenza operatori, Riunioni, Scheda aggiornamento caso, Follow up Indicatori Num. Giornate/ore di apertura Centro Num. Richieste pervenute Num. gg/uomo lavorate Num. richieste evase Num. casi condotti. Num. casi trattati con esito positivo. 118 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / Pronta Accoglienza e pronta reperibilità Area di intervento: Responsabilità Familiari Servizio in continuità con l’annualità precedente Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod G9 G2 C2 Denominazione del servizio : Pronta accoglienza e pronta reperibilità 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore Esternalizzazione mediante convenzione. 6 - 7 Obiettivi Fronteggiare esigenze di prima necessità ed offrire i necessari interventi di prima accoglienza. Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza -n° 20\30 donne in gestazione con minori a carico Principali attività previste - sistemazione alloggiativa temporanea dei soggetti in difficoltà - erogazione di servizi collaterali per l’integrazione e l’inserimento nel tessuto sociale. - Collegamenti con i servizi del territorio. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Valutazione tecnico-sociale, lavori di gruppo, Schede personalizzate. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 12 mesi 119 formalizzazione atti ( delibera); dispositivi di ammissione determine di liquidazione 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 50.000,00 € 50.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Ass. Casa Betania – Castiglione del Genovesi (SA) 089\861955 13 Referente istituzionale del servizio / progetto dott. Salvatore Santelli 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 3 Operatori sociali Organismo gestore 9 Operatori di comunità Organismo gestore 2 Operatori amministrativi Comune Impegno temporale previsto(media) 120 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila SALERNO Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 q q q 1 Informazioni generali Nome del Servizio CENTRI PER LA PRIMA INFANZIA . Area di intervento: Responsabilità Familiari Servizio in continuità con l’annualità precedente Servizio di nuova istituzione q Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q 2 Tipologia di servizio Cod B2 B 18 C 11 Denominazione del servizio Servizi integrativi al nido 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore. Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi Intervenire in favore dei minori e loro famiglie con interventi integrativi e complementari a quelli in atto nel territorio per le prima infanzia; - Intervenire sulle e con le famiglie al fine di accrescere la consapevolezza dei bisogni dei bambini e delle risposte necessarie ed adeguate per garantire una corretta crescita psico-fisica, affettiva, cognitiva, relazionale. - Supportare la madre e la famiglia offrendo un luogo in cui trovare sostegno, conforto e accompagnamento nel proprio ruolo genitoriale. - Offrire momenti di socializzazione e di aggregazione ai minori e alle famiglie per creare una rete di collaborazione e auto-mutuo aiuto tra le famiglie, nonché integrazione tra le diverse fasce sociali. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza - n. 84 minori di età 0-5 anni, di cui n. 48 su segnalazione del Servizio Sociale Territoriale e i rimanenti con iscrizioni autonoma presso i centri, suddivisi per fasce di età e loro famiglie, appartenenti al Centro Storico, alla zona Orientale e a Cappelle Matierno, Fratte e zone Alte della città. Sono previsti ulteriori n.50 minori di età dai 3 ai 5 anni per il Centro del Quartiere Mariconda 121 8 Principali attività previste - Accoglienza dei bambini, dei loro genitori o di adulti accompagnatori; - Attività educative - culturali, ludico, animative, ricreative e di socializzazione; - Attività laboratoriali ed espressive; - Servizio mensa; - Servizio trasporto se richiesto: accompagnamento con pulmino e personale di vigilanza dei bambini da casa ai Centri e viceversa, su richiesta e da valutazione dell’effettiva esigenza; - Sostegno ed affiancamento alle famiglie nello svolgimento della funzione educativa attraverso incontri, confronti e consulenze; 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) La metodologia operativa sarà partecipata per piccoli gruppi suddivisi per fasce di età. Il servizio sarà effettuato in sinergia con gli altri servizi territoriali attraverso il lavoro di rete. - Programmazione annuale del piano di lavoro delle attività finalizzate agli obiettivi prefissati, da realizzare attraverso: gioco libero e strutturato, attivazione dei laboratori, organizzazione eventi; - Elaborazione di un progetto educativo individuale; Strumenti di lavoro : Schede individuali da compilare all’atto dell’inserimento del minore, da aggiornare periodicamente per il monitoraggio e la verifica sullo stato di avanzamento delle azioni messe in campo inerenti il singolo caso e le attività del servizio. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità Piano di Zona L.328/00 - 11 mesi Fasi di lavoro: - Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore ) - Presa in carico della casistica: del minore, della famiglia - Dispositivo di ammissione/dimissione - Verifiche e controlli - Determina di liquidazione 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Risorse finanziate per l’ Ente Importo € 120,000,00 TOTALE € 230.000,00 € 60.000,00 € 50.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune di Salerno- Zona orientale - Quartiere Mariconda - via Premuda – tel 089 333881 Gestione Cooperativa Sociale “Città della Luna” Zona occidentale-Quartiere Centro Storico-via De Renzi– tel 089 2580163 122 Trasferimento in via Trotula De Ruggiero Gestione Cooperativa Sociale “Città della Luna” Cappelle, Matierno, Fratte e Zone alte-via Cappelle Inf.- tel 089 271849 Gestione Cooperativa Sociale “ Il Girasole onlus” Le attività dei Centri sono svolte presso strutture comunali già utilizzate per tali funzioni: - locali della ex Scuola Materna Comunale in via Premuda- Quartiere Mariconda. - locali presso la struttura ex complesso Istituto Umberto I – Quartiere Centro Storico, con trasferimento in atto alla struttura ex Istituto “Galdieri”, in via Trotula De Ruggiero già sede di attività in favore di famiglie e minori. - locali della ex Scuola Materna Elementare di Cappelle 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Angela Federici 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto in media 20 ore settimanali 2 Coordinatore Organismo Sociale Cooperativa Sociale 9 Educatore 29 ore settimanali 10 Operatore 2 Psicologo 2 Esperto laboratorio Organismo Sociale Cooperativa Sociale Organismo Sociale Cooperativa Sociale Organismo Sociale Cooperativa Sociale Organismo sociale Cooperativa Sociale 1 Autista Organismo Sociale Cooperativa Sociale 8 ore settimanali 29 ore settimanali consulenza 4 ore settimanali Inoltre i Centri saranno gestiti con il coinvolgimento diretto delle madri , risorsa per sé e per le altre famiglie in difficoltà. 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Strumenti Schede di monitoraggio e verifica,incontri e riunioni, questionari di soddisfazione Indicatori Num. utenti ( minori e famiglie ) Num. Giorni di apertura Num. richieste pervenute Num. gg/uomo lavorate Num. ore di attività Num. richieste di iscrizioni Num. richieste evase Num. partecipanti alle attività Num. casi sociali trattati nei centri 123 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Servizio Ascolto alle famiglie con minori in difficoltà. Area di intervento: Responsabilità Familiari Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) C 8/C11 Denominazione del servizio (**) Servizi di sostegno alla genitorialità/ servizi di ascolto, sensibilizzazione ed informazione. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento 6 Obiettivi Sostenere, attraverso la funzione dell’ascolto, le famiglie con minori in difficoltà contribuendo alla conoscenza delle dinamiche familiari interne e alla soluzione dei problemi. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza La tipologia di utenza è rappresentata da minori in difficoltà e dai rispettivi nuclei familiari residenti nel Comune di Pellezzano. Il numero degli utenti 8 Principali attività previste Sono previsti incontri di orientamento e ascolto ai minori e alle famiglie in difficoltà. Particolare rilievo sarà dato alla composizione dei conflitti generazionali e a gestione delle dinamiche della sfera relazionale. Lo sportello di ascolto fornirà consulenza psicologico-legale, informazione 124 sulle provvidenze legislative a favore dei nuclei familiari in difficoltà, attività di consulenza sui problemi legati al mondo dei minori. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I casi vengono segnalati dalle scuole, dai Servizi Sociali Territoriali o dai semplici cittadini. Le tecniche e gli strumenti di lavoro sono propri delle professionalità messe in campo. Dopo i primi colloqui necessari per la valutazione del caso e l’analisi del problema l’esperto, qualora lo ritenga necessario, demanda agli enti territoriali competenti (Consultorio Spazio Adolescenti). 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del servizio è di 12 mesi; le fasi principali del lavoro sono: colloquio di primo ingresso, anamnesi personale e familiare, analisi e individuazione del problema, diagnosi e successiva verifica. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 6.729,96 770,05 7.500,01 euro 12 Localizzazione del servizio/progetto L’indirizzo e il recapito telefonico della sede del servizio sono i seguenti: Via Vittorio Emanuele frazione Coperchia, presso l’ufficio Informagiovani del Comune; telefono 089566723 . 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Assistente Sociale Dott.ssa Liana De Blasi 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 1 Profilo professionale psicologo Ente di appartenenza Ass.ne La Magica Conchiglia Impegno temporale previsto Un anno 2 avvocato Ass.ne La Magica Conchiglia Un anno 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori 125 Utenti GG di apertura del servizio Richieste pervenute Giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: LUCIGNOLO ESTATE Area di intervento: RESPONSABILITA’ FAMILIARI Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) B 2 Denominazione del servizio (**) Servizi integrativi al nido 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano - Società Mista. 6 Obiettivi − − − − − 7 Affiancare le famiglie e sostenerle nel compito educativo e relazionale con supporto di personale specializzato quando cessa il funzionamento delle strutture formative nel periodo estivo; Intrattenimento ludico-ricreativo dei bambini attraverso attività tipiche del periodo estivo( balneazione, giochi in acqua, ecc.) Promuovere azioni educative per l’acquisizione di conoscenze ed abilità; Sostenere l’acquisizione di strumenti di autonomia e di crescita; Raggiungere un buon livello di sviluppo psico-sociale da parte dei minori. Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza 126 La tipologia di utenza è rappresentata da n. 25 minori di età compresa tra i 1e i 3 anni, che frequentano nel periodo invernale la ludoteca comunale. 8 Principali attività previste Le attività, che si svolgono di mattina dal lunedì al venerdì, sono di animazione, socializzazione ed integrazione sociale tra i minori italiani ed di etnie diverse. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Vengono praticati giochi in acqua e all’aria aperta, giochi di gruppo con secchielli, rastrelli, palette, palle, palline, birilli, racchettoni, formine, ecc. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del servizio è di 5 mesi; 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro compartecipazione utenti TOTALE Importo 6.729,95 6.729,95 euro 12 Localizzazione del servizio/progetto Il progetto è ubicato presso il Parco “La Filanda” in località Capezzano nel quale sono presenti aree verdi con giochi per i bimbi (scivolo, altalene, giostrina, dondoli) servizi igienici e gazebo. L’area viene poi attrezzata con piscine di varie misure, tappeti antiscivolo, ombrelloni, tavolo con panche, docce mobili, mobile-fasciatoio e materiali per l’igiene personale dei bambini. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Assistente Sociale Dott.ssa Liana De Blasi 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 4 Profilo professionale educatori Ente di appartenenza Società Mista Pellezzano Servizi Impegno temporale previsto 5 mesi 3 assistenti 5 mesi 1 pedagogista Società Mista Pellezzano Servizi Società Mista Pellezzano Servizi 5 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione 127 Indicatori Utenti GG di apertura del servizio Richieste pervenute Giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Crescere senza pericoli e senza disagi. Un approccio preventivo del CAM Telefono Azzurro e della Polizia Postale di Salerno. Area di intervento: RESPONSABILITA’ FAMILIARI Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione q Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q 2 Tipologia di servizio Cod (**) I 4 Denominazione del servizio (**) Servizio di sensibilizzazione, aggiornamento, di informazione e documentazione. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Associazione O.N.L.U.S. 6 Obiettivi Riconoscimento del disagio minorile; espressione del disagio da parte del soggetto in età evolutiva; prime forme di progettazione e di intervento; prevenzione primaria (sensibilizzazione ed informazione) circa la pirateria e la pedo-pornografia in Internet. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza 128 Il progetto, avendo avuto una ricaduta positiva sulla popolazione scolastica, su richiesta del corpo insegnante e dei genitori, va riproposto ad alunni delle scuole elementari e medie del Comune di Pellezzano in classi e sezioni diverse. 8 Principali attività previste Il percorso costituito da un incontro per classe, mira a far conoscere ed affrontare situazioni a rischio di disagio. Esso è stato programmato con frequenza settimanale di tre –quattro ore ed è diretto agi allievi di quinta classe elementare e di prima, seconda e terza media inferiore. Inoltre è previsto anche un incontro per scuola con i genitori dei bambini/ragazzi delle classi in oggetto. Durante l’incontro, dopo un primo essenziale momento di conoscenza tra operatori ed alunni, è previsto un gioco collettivo (“il gioco dei bigliettini”), atto a cogliere le paure dei bambini/ragazza. Si avvierà una discussione e subito dopo si passerà a parlare dei siti pirati e pedo-pornografici in Internet. Verranno distribuite delle schede(anonime)da compilare sul posto contenti alcune semplici domande volte a documentare la presenza del computer in casa, i soggetti utilizzanti, la frequenza e la tipologia dell’uso di internet. Ovviamente si cercherà di conoscere eventuali racconti da parte dei genitori su episodi di navigazione in siti “a rischio” in cui i figli possono essere capitati. Al termine, si leggeranno alcune schede e si avvierà una discussione sulle problematiche in oggetto. Il rappresentante della polizia postale darà dimostrazione di alcuni siti pirata e pedo-pornografici. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Le tecniche e gli strumenti di lavoro sono propri delle professionalità messe in campo. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del progetto e’ di 12 mesi. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 6.729,96 +1.000,00 RISORSE INDISTINTE 7.729,96 euro 12 Localizzazione del servizio/progetto Le sedi saranno le scuole elementari e medie site nel comune di Pellezzano. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Assistente Sociale Dott.ssa Liana De Blasi. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 129 Numero unità Profilo professionale psicologo Ente di appartenenza Associaz. CAM Telefono Azzurro Impegno temporale previsto Un anno 4 operatori sociali volontari Associaz. CAM Telefono Azzurro Un anno 1 esperto POLIZIA POSTALE DI SALERNO Un anno 2 pedagogisti Associaz. CAM Telefono Azzurro Un anno 1 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Utenti GG di apertura del servizio Richieste pervenute Giornate uomo lavorate 130 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto PROGETTO AZZURRO – TELEFONIA SOCIALE Area di intervento: Minori ( Infanzia e Adolescenza) Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod B18 B14 I4 Denominazione del servizio : servizio di ascolto, sensibilizzazione, informazione. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore. Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi - ascolto telefonico e ricezione di segnalazioni; rilevazione del disagio; 131 7 invio dei casi alla rete dei servizi; implementazione della rete attivata tra il settore sociale, giudiziario, scolastico, sanitario; prevenzione primaria ( sensibilizzazione ed informazione). Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza - minori a rischio compresi nella fascia 0 – 18 anni; alunni di scuole elementari e medie. Principali attività previste - ascolto del disagio; strutturazione dell’invio del caso alle istituzioni competenti; attività di prevenzione del disagio in una scuola elementare e in una scuola media 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Schede di accesso; colloqui; incontri nelle scuole con gli alunni, i docenti, i genitori; disegni strutturati. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 12 mesi - formalizzazione atti ( delibera, convenzione); - gestione casistica; - verifiche e controlli; - determine di liquidazione; - rapporti interistituzionali. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 5.000,00= € 5.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Via M. Ausiliatrice n.4 Salerno tel. 089790025 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 132 Numero unità 1 Profilo professionale Coordinatore Ente di appartenenza Organismo gestore Impegno temporale previsto 1 gg x 50 sett. 2 Operatori volontari Organismo gestore 2gg. x 50 sett. 1 Psicologo Organismo gestore 2 gg.x 50 sett. Organismo gestore Organismo gestore 2 gg. x 50 sett. 1 Assistente Sociale 1 Consulente legale 2 gg. x 50 sett. 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Giornate apertura Sportello Contatti ricevuti invii richieste informazioni evase segnalazioni; utenti servizio; casi inviati; incontri nelle scuole. 133 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto ACCOGLIENZA RESIDENZIALE E/O DIURNA Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod B8 – B9 – B7- B11 – B20 Denominazione del servizio : Accoglienza 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del terzo Settore Esternalizzazione mediante convenzione 134 6 Obiettivi assicurare al minore , temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, il mantenimento, l’istruzione, l’educazione per favorirne la crescita e prevenire situazioni di disagio e disadattamento; favorire, ove possibile, le relazioni con la famiglia di origine e promuovere ogni intervento che possa consentire il rientro del minore nel nucleo; assicurare accoglienza al minore che necessita di un’urgente tutela temporanea; tutelare e sostenere psicologicamente le madri preparandole al ruolo genitoriale e alla relazione con il figlio; gestione della casistica in corso (n.69 utenti) e potenziamento in relazione alle esigenze emergenti ( proiezione + 15 utenti) . - - 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a minori in disagio socio-familiare con utenza complessiva stimabile in circa 84 unità comprensiva della casistica in corso. 8 Principali attività previste - - accoglienza, cura, assistenza , tutela, sostegno psicologico; sostegno socio-educativo, attività ricreative, sportive , di socializzazione, formative, inserimento sociale, educazione al lavoro ed eventuale inserimento lavorativo per gli adolescenti già in possesso del diploma di scuola media inferiore, rapporti con la famiglia di origine; gestione delle emergenze; predisposizione di progetti educativi individualizzati (P.E.I.); erogazione di contributi economici alla struttura sotto forma di retta. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Modello familiare e comunitario, accoglienza. Scheda d’ingresso, cartella personale, colloqui, elaborazione Progetto educativo individualizzato in collaborazione con il Servizio Sociale Territoriale, relazioni. Verifica ex ante ; in itinere sul raggiungimento degli obiettivi ed eventuale riadeguamento degli stessi; verifica finale. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 12 mesi - formalizzazione atti ( delibera, convenzione); - presa in carico del minore e predisposizione P.E.I. di concerto con le Assistenti Sociali referenti; - dispositivi di ammissione/dimissione; - verifiche; - determine dirigenziali di liquidazione per ciascun Organismo affidatario del servizio; - rapporti interistituzionali. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Importo € 200.000,00 135 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE € 370.000,00= € 570.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Presso Comunità Educative di tipo familiare , Comunità Alloggio, Comunità di pronta e transitoria accoglienza, Comunità di accoglienza per gestanti, madri e bambini, presenti sul territorio regionale, prevalentemente comunale e provinciale. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Unità, profili e impegni temporali sono quelli esplicitati nella normativa di riferimento, essendo tutte le strutture , con le quali si instaura rapporto di convenzione, autorizzate al funzionamento ai sensi della delibera di Giunta Reg.le n.711/04: 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Verifica ex ante, in itinere e verifica finale del P.E.I.; relazioni periodiche; schede informative; schede di accesso; cartelle personali. Indicatori Num. Posti letto attivati Num. posti in centro di accoglienza Num. utenti/posto letto Num. casi trattati in centro di accoglienza Num. gg/uomo lavorati Num. rientri nel nucleo familiare. 136 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto CENTRO DI AGGREGAZIONE Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod B6 B5 Denominazione del servizio : Centro di Aggregazione Giovanile. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore. 137 Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi - 7 Attivare reti di protezione sociale per minori e adolescenti; prevenire processi di emarginazione; favorire i processi di crescita e di autonomia; ridurre la dispersione scolastica, il disagio relazionale, i percorsi di devianza. stimolare la partecipazione attiva, le capacità progettuali e di autorientamento; attivare percorsi di formazione e orientamento al lavoro e all’obbligo formativo. Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza - n.400/500 minori e adolescenti e loro famiglie; agenzie educative e istituzionali. Principali attività previste - Attività ludiche, ricreative e sportive; animazione; attività manipolative e creative; laboratori di manualità ed espressività; sostegno scolastico; antenna sociale; percorsi di formazione/informazione 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Partecipazione attiva, multidisciplinarietà, lavori di gruppo. Schede; report. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 12 mesi - formalizzazione atti ( delibera, convenzione); - gestione casistica, presa in carico e accompagnamento; - verifiche e controlli; - determine di liquidazione per ciascun Organismo affidatario del servizio; - rapporti intersettoriali. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 52.553,08= € 105.446,92= € 158.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto - Centro di Aggregazione “Spazio Ragazzi E. Sacco” – via Mazzetti – tel.089272763 Coop. Soc. Prometeo ’82; Centro di Aggregazione “Quartiere Mariconda”- via R. Mauri 7/8 – tel.3207412998 138 - Coop. Soc. Fili d’Erba – capofila; Centro di Aggregazione “Youngaos”- via Laurogrotto n.18 - tel.089791919 Coop. Soc. Co.A.S. – capofila; Centro di Aggregazione “Gatto con gli stivali” – via Cantarella - tel.089722744 – Arciragazzi ; Centro di Aggregazione “La bottega di Alice” – via Buonservizi - tel.089481199 – Coop. Soc. Poldo ; Centro di Aggregazione “Ludopia” – t.va Da Corbilia n.3 – tel. 089233823 – Arciragazzi; 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 5 Coordinatori o Responsabili Organismi gestori Impegno temporale previsto(media) 120h 3 Assistenti Sociali Organismi gestori 87 h. 20 Educatori Organismi gestori 265 h. 11 Operatori Organismi gestori 140 h. 1 Animatore Sociale Organismo gestore 330 h. 3 Sociologi 68 h. 1 Psicologo 1 Counselor 3 Esperti laboratori o Istruttori Organismo gestore Organismo gestore Organismo gestore Organismo gestore 40 h. 15 Volontari del servizio civile, volontari, obiettori di coscienza Eventuali forme di integrazione con i servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione 29 188 h. 20 h. 50 h Verifica, in itinere ed ex post sul raggiungimento degli obiettivi, riunioni quindicinali d’équipe; incontri periodici con i ragazzi e le famiglie; questionari di gradimento; verifica lavoro di rete. 139 Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Giornate apertura Centro Contatti ricevuti gg/uomo di consulenza laboratori attivati attività realizzate prestazioni posti in Centro richieste informazioni evase partecipanti laboratori partecipanti attività utenti del Centro casi trattati ore/utente prestazioni PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto CONSULTORIO GIOVANILE Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 Cod q q Tipologia di servizio B18 B23 Denominazione del servizio : Servizio di ascolto , sensibilizzazione e informazione – Orientamento professionale. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 140 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore. Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi valorizzare le motivazioni, le capacità di scelta e rafforzare l’abilità dei giovani ad autorientarsi; favorire la comprensione e lo sviluppo degli interessi personali dei giovani; sviluppare competenze trasversali – sociorelazionali, linguistiche, informatiche- per partecipare attivamente alla vita sociale e facilitare l’inserimento lavorativo; offrire un sistema di opportunità informative, orientative, formative e di inserimento in esperienze di volontariato europeo e internazionale, servizio civile ingresso nel mondo del lavoro; attuare nuove sinergie tra gli operatori pubblici e privati che si occupano di politiche giovanili sul territorio. - - 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Adolescenti e giovani. 8 - Principali attività previste sportello di ascolto; sportello di orientamento per la formazione – lavoro; seminari ed incontri tematici presso la sede del Consultorio per gruppi di giovani e studenti e presso i Centri di Aggregazione Giovanile del territorio; gestione e aggiornamento di un portale sulle politiche giovanili; realizzazione di una newsletter periodica indirizzata ai Segretariati Sociali e ad altri attori locali interessati, sulle opportunità formative, di servizio civile, di lavoro…. due corsi di alfabetizzazione informatica 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Lavori di gruppo, brain storming e metodologia del problem solving, lezioni frontali attive, gruppi di lavoro, esercitazioni, interfaccia interattiva. Scheda d’ingresso, colloqui di orientamento, supporti informatici, dispense, tecniche audiovisive, database, navigazione guidata . 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 11 mesi . - formalizzazione atti ( delibera, convenzione); - verifiche e controlli; - determine di liquidazione; - presa in carico e accompagnamento. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Importo € 11.000,00= ( Ris. Ind.) 141 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE € 11.000,00= € 22.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio ha sede presso il Centro Sociale di via Cantarella. Tel.089722543 ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE SALERNO – capofila 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 1 1 1 1 Profilo professionale Tecnico inserimento lavorativo/operatore con esperienza almeno triennale Tecnico accoglienza sociale/operatore con esperienza almeno triennale Esperto informatica con esperienza almeno triennale Tecnico inserimento lavorativo/animatore sociale con esperienza almeno triennale Ente di appartenenza Organismo gestore Impegno temporale previsto 700 ore Organismo gestore 700 ore Organismo gestore 100 ore Organismo gestore 188 ore 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Verifica, in itinere, sul raggiungimento degli obiettivi, attraverso il controllo e l’analisi della documentazione di processo, riunioni quindicinali d’équipe , redazione di un rapporto di monitoraggio. Questionari di gradimento, colloqui e test di verifica finale. Indicatori - num. num. num. num. percorsi attivati/contatti anno; invii ad altri servizi; gruppi coinvolti; domande d’iscrizione ai percorsi formativi/percentuale di frequenza ai corsi; 142 risultati raggiunti rispetto alla risoluzione dei problemi; - PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : MEDIAZIONE PENALE Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 q Tipologia di servizio Cod Denominazione del servizio : mediazione penale. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno Enti coinvolti: Tribunale per i Minorenni di Salerno, Procura della Repubblica per i Minorenni di Salerno, Direzione del Centro di Giustizia Minorile per la Campania ed il Molise, Organismo del Terzo Settore. 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 143 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Istituzioni e Organismo del Terzo Settore convenzionato a continuità del decorso anno. 6 Obiettivi Continuità e consolidamento del servizio attivato. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Minori e adolescenti area penale dell’area di competenza dell’autorità giudiziaria minorile e del Distretto di Corte di Appello di Salerno. 8 Principali attività previste - Segreteria informativa; incontri équipe mediazione penale; gestione dei preliminari; rapporti all’Autorità Giudiziaria sulle attività di mediazione e loro esiti; integrazione operativa con i Servizi Sociali e di Giustizia Minorile del territorio 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Riunioni di équipe, attività di formazione, supervisione e aggiornamento degli operatori. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV annualità Piano di Zona - formalizzazione atti ( delibera, convenzione, protocollo d’intesa); - verifiche e controlli; - determine di liquidazione; - rapporti interistituzionali; - gestione casistica. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 5.000,00= € 5.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Presso sede operativa dell’Organismo di Terzo Settore convenzionato Via S.ta Montevergine n.8 tel 089255288 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina 144 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Centro Prima Accoglienza Impegno temporale previsto 4 h settimanali 2 Operatore 2 Operatori Servizio Sociale Minorenni 4 h settimanali 2 Operatori Servizi Sociali Comune Salerno 4 h settimanali 2 Operatori Organismo Terzo Settore 4 h settimanali 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Verifica ex ante, in itinere ed ex post del raggiungimento degli obiettivi. Indicatori: Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. giornate/Ore apertura Ufficio contatti ricevuti di invii pervenuti colloqui- Incontri di mediazione condotti richieste informazioni evase casi trattati incontri di mediazione positivamente risolti rapporti con Organi di Giustizia e altri Enti 145 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto BIBLIOTECA MINORILE Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 q Tipologia di servizio Cod . Denominazione del servizio : biblioteca 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno e Tribunale per i Minorenni di Salerno. 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 146 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Salerno e Tribunale per i Minorenni di Salerno 6 Obiettivi Continuità e consolidamento del servizio attivato. Incremento del fondo librario, dei supporti multimediali e delle attrezzature tecniche. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza - minori e adolescenti del Comune e della Provincia; operatori del settore minorile; avvocati e specialisti in diritto della famiglia e dei minori 8 Principali attività previste - organizzazione di stages teorico-pratici; potenziamento sito internet; organizzazione di visite guidate per le scuole della provincia 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Scheda di accesso; banca dati utenti. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV annualità Piano di Zona - formalizzazione atti ( delibera); - inventario - determine di liquidazione; - accesso alla bibliopteca e consultazione testi; - sito. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 1.000,00= € 1.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Tribunale per i Minorenni di Salerno L.go San Tommaso d’Aquino. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina – Ref. Area Minori Dott. Ferrara Raffaele 147 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Personale interno del Tribunale per i Minorenni 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori: Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Num. Giornate/ore apertura libri e supporti multimediali in dotazione stage proposti accessi presenze stage effettuati partecipanti fruitori dei servizi PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila SALERNO Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio : CENTRI POLIFUNZIONALI CENTRO POLIFUNZIONALE - c/o ex Istituto “Galdieri” CENTRO POLIFUNZIONALE - “MONTICELLI” CENTRO POLIFUNZIONALE - “IL GIRASOLE” CENTRO POLIFUNZIONALE - “S. EUSTACHIO” CENTRO POLIFUNZIONALE - “CHIARA DELLA CALCE” Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 Tipologia di servizio Cod B5 B6 B 16 B 17 C1 q q C 11 Denominazione del servizio Centro Polifunzionale e Centro Famiglia 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 148 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore Esternalizzazione mediante convenzione. 6 - - - Obiettivi Promuovere azioni educative a breve, medio e lungo termine per l’acquisizione di: conoscenze/abilità, capacità di partecipazione attiva e responsabile, autostima, rispetto delle regole e autonomia personale; Riavvicinare il minore ad agenzie educative-formative al fine di favorire, attraverso la partecipazione alle attività collettive, opportunità per conoscere ed esprimere la singola individualità e per confrontarsi ed integrarsi agli altri; Sostenere ed affiancare i minori nel percorso educativo per prevenire percorsi di devianza; Agire per creare un rapporto di rete tra istituzioni, mondo del privato sociale e famiglia al fine di garantire interventi di protezione intorno al ragazzo e al suo nucleo familiare; Stimolare l’ascolto come strumento primario di contrasto ai conflitti tra pari ed intergenerazionali. Intervenire sulle e con le famiglie per accrescere la consapevolezza dei propri bisogni e delle risposte ad essi in un’articolazione positiva di protagonismo sociale. Sostenere ed accompagnare i nuclei familiari nel loro ruolo genitoriale attraverso un lavoro sul territorio in rete e in sinergia con le istituzioni ed altre agenzie educative private. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza n. 60/70 minori e loro famiglie in media per ciascun centro , con precedenza per quelli segnalati dal Servizio Sociale Territoriale 8 Principali attività previste - Assistenza allo studio e all’apprendimento: sostegno e recupero scolastico; Sostegno nell’orientamento scolastico e formativo; Attività espressivo-manipolative, realizzazione di laboratori; Attività espressivo-corporee e linguistiche con attivazione di: a. corsi di attività motorie e sportive; b. teatro ; c. cineforum; d. corso di musica; e. informatica; - Attività di animazione anche all’ aperto – gite ed escursioni - Antenna sociale; - Attività di ascolto ed incontro con i genitori e/o adulti ; - Partecipazione ed organizzazione di eventi sportivi e di spettacolo; - Incontri tematici : approfondimento, sensibilizzazione ed informazione su problematiche individuate direttamente dai ragazzi e dai genitori; - Spazi auto-gestiti; 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia: lavoro di gruppo, partecipazione attiva e coinvolgimento del minore e della famiglia, collaborazione in rete sinergica con istituzioni ed organismi del privato sociale per l’attivazione di interventi, elaborazione percorsi educativi individualizzati, piani di lavoro di 149 gruppi omogenei per età, verifiche dei processi evolutivi di inserimento, coinvolgimento del minore e del raggiungimento degli obiettivi. Strumenti Schede individuali per: a)raccolta dei dati anamnestici del minore e delle loro famiglie; b)rilevazione delle problematiche di base di cui sono portatori; c)rilevazione delle azioni messe in atto; d)rilevazione dei risultati raggiunti; diario di bordo giornaliero, registro delle presenze, incontri e riunioni, relazioni periodiche. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità Piano di Zona L.328/00 Fasi di lavoro: - Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore - Gestione della casistica - Verifiche e controlli - Determina di liquidazione 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto Importo FNPS Risorse indistinte € 34.232,10 L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali € 140.767,90 Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE € 175.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune di Salerno - le attività a continuità del decorso anno si svolgeranno presso strutture comunali assegnate per tale funzione dalla Amministrazione Comunale: CENTRO POLIFUNZIONALE “Galdieri” - Zona occidentale - Quartiere Centro Storico – c/o locali della struttura ex Istituto “Galdieri” in via Trotula De Ruggiero gestito dal Consorzio di Coop. Soc. “La Rada” - capofila CENTRO POLIFUNZIONALE “MONTICELLI”-Zona orientale Quartiere Monticelli – c/o alcuni locali della Scuola Materna di Monticelli e campi sportivi dello stesso quartiere – gestito dalla Cooperativa Sociale “ Prometeo ’82 ” - capofila CENTRO POLIFUNZIONALE“IL GIRASOLE”-Zona orientale Quartieri S.Eustachio e zone limitrofe c/o locali in via M. D’Azeglio e in via Salvo ’Acquisto n.1/A e nn11/A-B-C-D campi sportivi dello stesso quartiere gestito dalla Cooperativa Sociale “ Fili d’ Erba ” - capofila CENTRO POLIFUNZIONALE “S. EUSTACHIO” - Quartiere S. Eustachio c/o locali della Parrocchia Nuova gestito dall’ Associazione di Promozione sociale “ZEUS” CENTRO POLIFUNZIONALE “CHIARA DELLA CALCE” Frazione Ogliara c/o struttura prefabbricata amovibile in Postiglione di Ogliara gestito dall’ Associazione Culturale Sportiva di Volontariato di Quartiere Ogliara 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Angela Federici 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 150 Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 5 Coordinatore Educatore/Animatore Organismo Terzo Settore 15 6 Operatori per il sostegno scolastico Animatori 15 Esperti di laboratori 3 Psicologo 2 Supervisore 3 Assistente Sociale 10 Volontari – Volontari servizio civile Organismo Settore Organismo Settore Organismo Settore Organismo Settore Organismo Settore Organismo Settore Organismo Settore Impegno temporale previsto in media 330 ore Terzo 720 ore Terzo 600 ore Terzo 500 ore Terzo 140 ore Terzo 130 ore Terzo 210 ore Terzo 180 presenze 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Strumenti Schede per la verifica dell’ avanzamento delle attività del servizio e del raggiungimento degli obiettivi, ( controllo e analisi della documentazione del processo di verifica ex-ante, in itinere, ex-post); Riunioni di equipe per la valutazione del lavoro svolto Riunioni con ragazzi e loro famiglie Riunioni con gli operatori della rete dei servizi territoriali coinvolti Questionari di soddisfazione Redazione di report Indicatori Num. utenti ( minori e famiglie ) Num. Giorni di apertura Num. richieste pervenute Num. gg/uomo lavorate Num. Contatti ricevuti Num. attività previste Num. attività realizzate Num. partecipanti alle singole attività Num. ore/utente di prestazioni Num. casi con disagi 151 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila SALERNO Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio: LUDOTECA ULA HOP Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 Cod q q Tipologia di servizio B3 B18 C11 Denominazione del servizio Ludoteca 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 152 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Salerno Organismi del Terzo Settore Esternalizzazione mediante convenzione 6 Obiettivi - 7 Educare attraverso il gioco. Concorrere alla crescita evolutiva sociale e psicologica del minore e della sua famiglia. Promuovere azioni educative per l’ acquisizione di conoscenze ed abilità, capacità di partecipazione e responsabilità. Creare momenti di aggregazione e socializzazione tra coetanei. Accrescere e migliorare la qualità dei rapporti tra genitori e figli. Offrire una sede neutrale per incontri tra genitori e figli in situazioni di conflitto e grave disagio relazionale. Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Bacino di utenza Comune di Salerno : n. 40/50 minori di età 3 – 10 anni e loro famiglie, appartenenti a tutte le fasce sociali e culturali della zona e della città , con precedenza per quelli segnalati dai Segretariati Sociali. 8 Principali attività previste - - Attività ludiche ( gioco libero e strutturato ), espressive, creative, animative, manipolative, ricreative e di socializzazione per minori suddivisi per fasce di età e per minori e genitori. Animazione di strada nei mesi estivi. Incontri tematici di confronto tra genitori. Spazio protetto da utilizzare secondo le esigenze che emergono dal territorio in collaborazione con le istituzioni ( Segretariati Sociali , Tribunale per i Minorenni) per incontri tra bambini e genitori in situazioni di disagio relazionale. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata: lavoro di gruppo Strumenti:Schede individuali per raccolta dei dati anamnestici del minore e delle loro famiglie, osservazione/minori per rilevazione delle problematiche di base di cui sono portatori, rilevazione delle azioni messe in atto,rilevazione dei risultati raggiunti. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità Piano di Zona L.328/00 - 11 mesi Fasi di lavoro: - Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore - Presa in carico della casistica: del minore e della famiglia - Verifiche e controlli - Determina di liquidazione 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento 153 Fonti di riparto FNPS Risorse indistinte L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 10.000,00 € 10.000,00 € 20.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune di Salerno c/o locali della struttura Comunale Palazzo “Galdieri” - via Gradini San Lorenzo - Quartiere Centro Storico13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Angela Federici 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Responsabile del Servizio Ente di appartenenza Organismo Terzo Settore Impegno temporale previsto 3 ore settimanali per 44 settimane 1 Educatore 10 ore settimanali 1 Operatore Organismo Terzo Settore Organismo Terzo Settore 2 Volontario di Servizio Civile 1 15 ore settimanali 15 ore settimanali 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Strumenti Schede di monitoraggio e verifica,incontri e riunioni, relazioni e verbali di equipe, planning settimanale di intervento per ciascun utente, questionari di soddisfazione Indicatori Num. Giornate apertura Num. utenti ( minori, famiglie, istituzioni, altre realtà territoriali…) Num. gg/uomo lavorate Num. ore/settimana di Attività Num. Segnalazioni da parte dei Servizi Sociali Territoriali Num. casi trattati su segnalazioni del Sevizi Sociali Territoriali Num. contatti Num. richieste evase Num. partecipanti alle singole attività 154 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila SALERNO Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio : SOSTEGNO SOCIO- EDUCATIVO Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 Tipologia di servizio Cod B 17 B4 q q B13 Denominazione del servizio Servizi temporanei e territoriali 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento 155 Organismi del Terzo Settore ed Enti Religiosi 6 Obiettivi - - Offrire ai minori,appartenenti a nuclei familiari in disagio socio-ambientale-economico, opportunità di socializzazione, sostegni educativi e formativi, momenti strutturati di occupazione del tempo libero, per prevenire situazioni di disadattamento e devianza Integrazione e supporto alle famiglie 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Comune di Salerno 50/60 minori appartenenti a famiglie multiproblematiche con disagi socioambientali. 8 Principali attività previste Attività di sostegno socio-educativo, ricreative, sportive e formative, attività estive. Per il Servizio gestito nella zona centro anche: - Pranzo e merenda; - Iter di formazione per le famiglie dei minori da realizzarsi, in collaborazione con il S.S.T., mediante incontri tematici su problematiche familiari e minorili, al fine di accrescere la responsabilità genitoriale; 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia: lavoro di gruppo, coinvolgimento del minore e della famiglia, collaborazione in rete senergica con istituzioni ed organismi del privato sociale per l’attivazione di interventi, elaborazione percorsi educativi individualizzati, piani di lavoro di gruppi omogenei per età, verifiche dei processi evolutivi di inserimento e del raggiungimento degli obiettivi. Strumenti Schede individuali per: a)raccolta dei dati anamnestici del minore e delle loro famiglie; b)rilevazione delle problematiche di base di cui sono portatori; c)percorso educativo; d)rilevazione dei risultati raggiunti; registro delle presenze, incontri e riunioni, relazioni periodiche. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità Piano di Zona L.328/00 Fasi di lavoro: - Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore ) - Presa in carico della casistica: del minore,della famiglia - Dispositivo di ammissione/dimissione - Verifiche e controlli - Determina di liquidazione 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS Risorse indistinte L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Importo € 30.000,00 € 30.000,00 156 Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE € 60.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune di Salerno - Zona Centro c/o strutture del territorio gestite da Organismi del Terzo Settore ed Enti Religiosi ; - Zona Orientale c/o i locali in via F. Tetrarca n. 4 - ex Scuola Materna palazzine ex ISES – Quartiere S. Margherita -assegnate dalla Amministrazione Comunale a tale scopo. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Angela Federici 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 6 Animatore Sociale Organismi del Terzo Settore 1 Educatore 2 Operatori addetti ai servizi mensa e pulizia Volontari Organismi del Terzo Settore Organismi del Terzo Settore 4 Impegno temporale previsto in media 230 ore 620 ore 460 ore Organismi del Terzo Settore 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Strumenti Schede per la verifica dell’ avanzamento delle attività del servizio e del raggiungimento degli obiettivi; Riunioni di equipe per la valutazione del lavoro svolto Riunioni con ragazzi e loro famiglie Riunioni con gli operatori della rete dei servizi territoriali coinvolti Questionari di soddisfazione Redazione di report Indicatori Num. utenti ( minori e famiglie ) Num. Giorni di apertura Num. richieste pervenute su segnalazioni delle assistenti sociali Num. gg/uomo lavorate Num. Contatti ricevuti 157 Num. attività previste Num. attività realizzate Num. partecipanti alle singole attività PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto ASILI NIDO Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 q Tipologia di servizio Cod . B1 Denominazione del servizio : Nido d’infanzia 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 158 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Salerno in economia 6 Obiettivi assicurare servizi socio-educativi rivolti alla prima infanzia al fine di dare sostegno alle famiglie; rispondere efficacemente alle crescenti richieste di un servizio erogatore di offerte sociopedagogiche finalizzato allo sviluppo armonico del bambino. - 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza n. 136 minori , elevabili a n.163, di età compresa tra i tre mesi ed i tre anni, con madri lavoratrici e/o appartenenti a nuclei che versino in particolare stato di disagio socioeconomico. 8 Principali attività previste ludico-didattiche ( libere, guidate/di routine), finalizzate alla crescita e alla conquista di autonomia dei bambini. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) programmazione didattica educativa, programmazione formativa e aggiornamento del personale educativo. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Anno 2005 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) Importo TOTALE € 1.560.988,69 € 1.405.225,20= € 155.763,49 di cui €35.763,49 (LL.RR. n.48/74 e n. 30/84) + € 120.000,00(rette di compartecipazione) 12 Localizzazione del servizio/progetto Struttura in via Vernieri, in via Da Craco e in via Mauri 089230925 – 089790625- 089665193 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Sig.ra Polito Cinzia 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 159 1 Direttrice Comune Sa T.I. 9 Educatrici Terzo Settore 9 mesi 6 Amministrativi Comune Sa T.I 5 Ausiliari Comune Sa T.I. 6 Operatori Terzo Settore 9 mesi 3 Operatori Ex LSU Contratto a termine 3 Operatori Società 9 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari Aggiornamento del personale, consulenze pediatriche. 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori - Num. richieste; - Num. utenti; - Num. gg/presenza utenti; - Num. gg/uomo lavorate. 160 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Centro polifunzionale – Attività di accoglienza e socializzazione - Ludoteca Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) B3/B5 Denominazione del servizio : Ludoteca “Robin Hood” 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per 161 la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Società Mista Pellezzano Servizi 6 Obiettivi − − − − − 7 Promuovere azioni e educative per l’acquisizione di conoscenze ed abilità, capacità di partecipazione e responsabilità; Sostenere l’acquisizione di strumenti di autonomia e di crescita; Affiancare le famiglie e sostenerle nel compito educativo e relazionale; Prevenire percorsi di marginalità e disagio; Raggiungere un buon livello di sviluppo psico-sociale da parte dei minori. Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza La tipologia di utenza è rappresentata da n. 100 minori di età compresa tra i 6 e i 12 anni. Nelle ore antimeridiane frequenteranno il centro 25 minori di età compresa tra 1 e 3 anni, e nelle ore pomeridiane, invece, i minori da 4 a 12 anni saranno 75. 8 − − − Principali attività previste Attività manipolative e creative; Attività ricreative e di socializzazione; Organizzazione di gruppi di lavoro per lo svolgimento di attività differenziate per età al fine di stimolare la voglia di stare insieme arrivando al riconoscimento dei rispettivi ruoli. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) La ludoteca dispone di numerosi giochi classificati per fasce d’età e funzioni: giochi logici, di percorso, di movimento, didattici, di posizione, di ruolo, di società. I bambini possono accedere con disinvoltura ai giochi, toccarli, sceglierli e riporli. La sala giochi è costituita da: • Una palestra “activy-park” che offre ai bambini svariate attività: arrampicarsi, nascondersi, strisciare; • Scivolino con una posizione; • Tappetone Pouf rotondo; • Basket Feber più pallone • Bambole di pezza;Pupazzi di varie forme in gomma morbida; Giochi per bambini in età pre-scolare: • Giochi sonori; giochi ad incastro; costruzioni grandi; palline di varie grandezze • Giochi per bambini in età scolare: • Mercatino smontabile in legno; teatrino in legno con burattini; costruzioni complesse; puzzle; diversi giochi di società: Cluedo, Indovina chi? Labirinto magico, Forza 4, Trabocchetto; la mia prima tombola. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del servizio è di 12 mesi; 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto Importo 162 FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro compartecipazione utenti TOTALE 6.215,07 + 3.075,00 RISORSE INDISTINTE 11.113,17 euro 25.000,00 45.403,24 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio è localizzato nei locali comunali di Via Della Quercia frazione Capezzano. Il recapito telefonico della sede è il seguente: tel. 089 566844. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Assistente Sociale Dott.ssa Liana De Blasi 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 4 educatori Società Mista Pellezzano Servizi 3 assistenti 1 pedagogista Società Mista Pellezzano Servizi Società Mista Pellezzano Servizi Impegno temporale previsto Un anno Un anno Un anno 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Utenti GG di apertura del servizio Richieste pervenute Giornate uomo lavorate Percentuale di gradimento del servizio mediante schede di valutazione somministrate ai genitori. 163 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Progetto Snoopy: laboratorio musicale e teatrale. Progetto di arricchimento socio-culturale e prevenzione del disagio giovanile. Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) B 6 Denominazione del servizio (**) Centro di aggregazione giovanile 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti 164 Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Società Mista. 6 Obiettivi Prevenire i rischi del disagio giovanile, di emarginazione, devianza e dispersione scolastica, favorendo processi di arricchimento culturale e di socializzazione. In particolare per il laboratorio teatrale lo scopo è stimolare i ragazzi non solo alla conoscenza del teatro classico ma alla scoperta di se stessi attraverso la rappresentazione di personaggi; stimolando altresì la capacità di comunicare attraverso l’organizzazione di una situazione collettiva. L’obiettivo del laboratorio musicale è non solo considerare la musica “materia organizzata” ma come un’espressione libera della propria persona. L’educazione musicale influirà positivamente sulla formazione della personalità, del carattere e del rapporti interpersonali. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza La tipologia di utenza è rappresentata da minori di età compresa tra 6 ed i 14 anni della circoscrizione scolastica sita nel Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Le attività principali del laboratorio teatrale sono: composizione personale e creativa dei testi, recitazione, mimica, letture del copione. Allestimento scenico e realizzazione dei costumi, messa in scena dei testi elaborati con spettacolo finale. Le attività principali del laboratorio musicale sono: conoscenza degli strumenti e della musica, lettura ed interpretazione dei testi musicali attraverso un percorso formativo durante tutto l’anno scolastico. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Le metodologie e gli strumenti di lavoro sono propri delle materie trattate. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del servizio è di 9 mesi. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro compartecipazione utenti TOTALE Importo 6.215,07 + 1.000,00 RISORSE INDISTINTE 1.000,00 3.000,00 11.215,07 12 Localizzazione del servizio/progetto 165 I progetti si svolgono presso le scuole elementari di Pellezzano. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto L’ insegnante referente/coordinatore dei progetti. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 3 Profilo professionale Insegnanti di musica Ente di appartenenza Privato Impegno temporale previsto 9 mesi 5 Insegnanti /tutor Scuola 9 mesi 2 Esperti Privato 9 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Utenti GG di apertura del servizio Richieste pervenute Giornate uomo lavorate 166 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Snoopy Estate- progetto di coinvolgimento ed aggregazione giovanile con presa di coscienza dello spazio esterno. Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) B 6 Denominazione del servizio (**) Centro di aggregazione giovanile. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti 167 Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Società Mista 6 Obiettivi Prevenire i rischi del disagio giovanile, di emarginazione, di devianza e dispersione sociale favorendo la socializzazione tra i minori nel periodo estivo. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza La tipologia di utenza è rappresentata da minori di età compresa tra 6 ed i 13 anni residenti nel Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Le attività principali ricreative e di socializzazione svolte in aree verdi attrezzate, nonché in spazi attrezzati per discipline acquatiche; organizzazione di laboratori creativi con l’ausilio di materie prime di base (ceramica, legno, carta, ecc.); organizzazione di balli e giochi di gruppo e di tornei di nuoto, pallavolo e calcetto. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Le domande di partecipazione al progetto, redatte dai Servizi Sociali, vengono distribuite e raccolte nei vari plessi scolastici del territorio. I partecipanti vengono prelevati e riaccompagnati dagli autisti incaricati nei punti di raccolta presso le frazioni di residenza degli stessi. Viene stilato un elenco completo dei partecipanti i quali vengono suddivisi dagli operatori in gruppi di pari. Gli strumenti di lavoro e le metodologie sono tipiche dell’animazione e intrattenimento delle fasce giovanili. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il progetto si realizza nei mesi di giugno- luglio, ma rientra nell’annualità del progetto Snoopy. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro compartecipazione utenti TOTALE Importo 6.215,08 + 2.662,68 RISORSE INDISTINTE 3.000,00 5.000,00 16.877,76 12 Localizzazione del servizio/progetto Il progetto si svolge presso le strutture attrezzate nel Comune di Pellezzano. 168 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Società Mista. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 3 Profilo professionale Istruttori di nuoto Ente di appartenenza Privato Impegno temporale previsto Giugno/luglio 1 Bagnino Privato Giugno/luglio 4 Assistenti all’infanzia Privato Giugno/luglio 3 Animatori Privato Giugno/luglio diversi Volontari Privato Giugno/luglio 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Utenti GG di apertura del servizio Richieste pervenute Giornate uomo lavorate 169 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : Azioni in materia di maltrattamento e abuso in danno di minori- N.O.T. Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 Tipologia di servizio Cod I3 q I4 Denominazione del servizio : servizi nei casi di maltrattamento e abuso sessuale in atto sui minori; sensibilizzazione, aggiornamento, informazione e documentazione. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti 170 ASL Sa2 – Distretto 97 - Comune Capofila 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento In economia, con risorse umane degli Enti coinvolti. 6 Obiettivi garantire, attraverso il lavoro di rete, una tempestiva rilevazione delle situazioni di sospetto o di rischio di abuso in danno dei minori, attivando, in tempi bervi, gli opportuni interventi di diagnosi e presa in carico; sensibilizzare alle problematiche degli abusi in età evolutiva, attivando l’offerta di strumenti che aiutino a riconoscere e contrastare le situazioni di maltrattamento e abuso. - - 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza - 8 minori e famiglie vittime di maltrattamento e abuso. Principali attività previste - presa in carico del caso con attivazione, in rete, degli interventi specialistici richiesti ; potenziare la rete e il raccordo tra i servizi sociali, sanitari, scuole, organi di giustizia, operatori del terzo settore; corsi di formazione/informazione per gli operatori sociali e sanitari. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Protocolli operativi, raccordi interistituzionali, lavoro di équipe multiprofessionale. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV annualità Piano di Zona - ricezione segnalazioni; - valutazione e attivazione interventi con i9 servizi del territorio ; - presa in carico; - accompagnamento. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 171 12 Localizzazione del servizio/progetto Sede ex OO.RR. via Vernieri SA tel.089694425/ 4426/ 4427 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 1 2Numero unità 1 1 Neuropsichiatra infantile Profilo professionale Psicologo Assistente sociale Assistente sociale ASL SA2 Ente di ASL SA2 appartenenza ASL SA2 Ambito 6 h. settimanali Impegno 6 h. settimanali temporale previsto 6 h. settimanali 6 h. settimanali 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari L’integrazione è operativa dall’avvio del N.O.T. 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Num. segnalazioni ricevute Num. casi di abuso denunciati Num. casi in carico Num. gg/uomo di consulenza Num. agenzie pubbliche e private coinvolte Num. incontri di sensibilizzazione Num. incontri di informazione 172 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto SERVIZI DOMICILIARI Area di intervento: PERSONE ANZIANE Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E8 Denominazione del servizio (**) ASSISTENZA DOMICILIARE 3 ANZIANI ( SAD) Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per 173 la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Società SALERNO SOLIDALE S.p.A., a totale capitale pubblico comunale, attualmente in rapporto convenzionale. 6 Obiettivi Promuovere un servizio di assistenza domiciliare il più possibile efficiente per favorire l'integrazione delle persone anziane nella vita sociale e relazionale familiare 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno di circa 200 persone anziane autosufficienti, parzialmente autosufficienti e non autosufficienti, che vivono in condizioni di disagio socio-abitativo ed abbisognevoli di assistenza. 8 - Principali attività previste Sostegno ed aiuto alla persona non in grado di provvedere alle esigenze personali e quotidiane. Aiuto e cura alla persona( igiene personale, assunzione di pasti, di farmaci, di posture corrette, esecuzioni di massaggi, ecc.) Aiuto e supporto nell'organizzazione della vita domestica (pulizia e riordino della casa e della biancheria, preparazione di pasti, ecc.) Sostegno nella vita di relazione(accompagnamento esterno per la partecipazione alla vita sociale e della comunità,ecc.) Supporto ed aiuto nel disbrigo di pratiche amministrative (pensioni, accompagnamento visite mediche,ecc.) Prestazioni socio-educative Assistenza socio-psicologica 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Assunzione richiesta, indagine conoscitiva e analisi del caso, scheda informativa, valutazione delle condizioni del bisogno e reddituali della persona anziana, definizione dell'eventuale quota di compartecipazione al costo del servizio, dispositivo di ammissione al servizio e affidamento dello stesso agli operatori gestionali del servizio. Monitoraggio e verifica in itinere del raggiungimento degli obiettivi. Verifica finale. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV^ Annualità Pd Z - L. 328/00. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto Importo FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 174 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Compartecipazione utenti TOTALE €. 1.963.069,64= € 40.000,00= €. 2.003.069,64= 12 Localizzazione del servizio/progetto Sede operativa del servizio: Società SALERNO SOLIDALE S.p.A. via Guido Vestuti c/o Centro Sociale Salerno Telefono 089/711813 - Fax 089/722661 e presso il domicilio dei beneficiari del servizio 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Clarizia Filomena 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto n.2 Numero unità Società Ente di Salerno Solidale appartenenza n.4 Animatori Profilo professionale Sociologi n.1 n.11 Psicologo Assistenti Sociali n.1 n.47 Amministrativo Operatori socioassistenziali Società Società Salerno Salerno Solidale Solidale Società Salerno Salerno Società Solidale Solidale Società Salerno Solidale Annuale Impegno temporale previsto Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Num. Num. Num. Num. contatti ricevuti ore/settimana di Assistenza domiciliata erogata richieste evase utenti di assistenza domiciliare 175 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) q Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q Risorse regionali L.R. 8/04 q 1 Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: SERVIZI RESIDENZIALI Area di intervento: PERSONE ANZIANE Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E4 - E17 Denominazione del servizio (**) CASA ALBERGO - CONTRIBUTI ECONOMICI PER STRUTTURE RESIDENZIALI 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Società SALERNO SOLIDALE S.p.A. , a totale capitale pubblico comunale 176 - attualmente in rapporto convenzionale – Strutture private accreditate - esternalizzazione mediante convenzione 6 Obiettivi Offrire occasioni di vita comunitaria e disponibilità dei servizi generali per l'aiuto nelle attività quotidiane. Offrire stimoli e possibilità di attività occupazionali e ricreativo- culturali per un mantenimento nella vita attiva della persona anziana 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Assistere in case - albergo 60 persone anziane autosufficienti o parzialmente autosufficienti, del Comune di Salerno, che in seguito a situazioni di grave disagio, a fatti morbosi, a processi di invecchiamento non sono in grado di provvedere a se stessi presso la propria abitazione, neanche con il supporto dell'assistenza domiciliare se non con l'aiuto totale o parziale di altre persone. 8 Principali attività previste Sostegno ed aiuto alla persona anziana; tutela , socializzazione, riattivazione e mantenimento della residua capacità. Sostegno psicologico Prestazioni servizi alberghieri e accoglienza residenziale Laboratori ricreativi, espressivi e formativi Prestazioni socio - sanitarie assimilabili alle forme di assistenza domiciliare. Erogazione di contributi economici a favore di strutture residenziali private convenzionate, che offrono ospitalità ed alloggio ad anziani in condizione di disagio socio - economico. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Accoglienza, colloqui, valutazione del bisogno assistenziale, schede individuali, banca dati. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV^ Annualità Pd Z - L. 328/00 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Compartecipazione utenti TOTALE Importo €. 175.000,40= €. 897.630,40 € 160.000,00= € 1.232.630,80= 177 12 Localizzazione del servizio/progetto Casa di riposo "Immacolata Concezione" Larghetto Luciani, 2 - Salerno- Tel.089/224547 CASE -ALBERGO private convenzionate del territorio comunale e provinciale 13 Referente istituzionale del servizio / progetto dott. ssa Clarizia Filomena 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto n.18 Operatori socioassistenziali Salerno Solidale S.p.A. Annuale n. 1 Annuale Solidale Annuale n.2 Addetti cucina Solidale Annuale n.5 Addetti pulizia Solidale Annuale n.2 Addetti Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Solidale n.1 Assistente sociale Coordinatrice Assistente sociale Solidale Annuale Solidale Annuale Addetto lavanderia n.1 Le unità, i profili e gli impegni temporali degli operatori delle case - albergo presenti sul territorio provinciale sono quelli esplicitati nella normativa di riferimento, essendo tutte le strutture autorizzate al funzionamento ai sensi della delibera di Giunta Regionale n. 711/2004. 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari E' prevista l'attuazione di integrazione organizzativa e professionale 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori di attività Num. contatti ricevuti Num. gg./uomo di consulenza Num. posti letto attivati Indicatori di risultato Num. richieste evase Num. utenti/posto letto Num. pasti erogati 178 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: CENTRO SOCIALE POLIFUNZIONALE Area di intervento: ANZIANI Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q q Tipologia di servizio Cod (**) E2 Denominazione del servizio (**) CENTRO SOCIALE POLIFUNZIONALE 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti 179 Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento SOCIETA' SALERNO SOLIDALE S.p.A. 6 mediante convenzione Obiettivi prevenire l'isolamento e l'emarginazione conoscere le reali necessita' degli anziani avviare processi di mutamento delle loro condizioni di vita favorire una saldatura tra generazioni costituirsi punto propulsore del quartiere per iniziative ricreative, culturali di informazione e di coesione sociale 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Numerosi anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, associazioni o gruppi di quartieri costituitesi fra gli stessi 8 Principali attività previste Attivita' prevalentemente a carattere ricreativo ( laboratori, gite sociali, feste collettive, iniziative di svago) Attività sportive Animazione Azioni di solidarieta' dei cittadini verso altri cittadini, creando una rete di rapporti umani 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Sul piano organizzativo e' prevista, considerata la molteplicita' delle esperienze e le diverse caratterizzazioni delle associazioni o gruppi di attivita', una gamma ampia di modalita' e opportunita' organizzative: - Convenzioni, regolamenti - Coordinamento di progetti 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV ANNUALITA' PdZ L. 328/00 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 73.808,95= € 73.808,95 180 12 Localizzazione del servizio/progetto Territorio del comune di Salerno Centro sociale di via Cantarella Salerno 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Clarizia Filomena 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità n.1 Profilo professionale Sociologo Ente di appartenenza Salerno Solidale S.p.A. Impegno temporale previsto Annuale n.2 Assistente sociale Solidale Annuale n.3 Solidale Annuale n.1 Operatore socioassistenziale Animatore Solidale Annuale n.3 Esperto laboratorio Solidale Annuale n.1 Addetto ai servizi ausiliari Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Salerno S.p.A. Solidale Annuale 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Num. utenti Nun. gg. di apertura del servizio Num. richieste pervenute Num. gg. uomo lavorate 181 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : INTEGRAZIONE SOCIALE Area di intervento: PERSONE ANZIANE Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E15 - E20 - e 13 Denominazione del servizio (**) SERVIZI RICREATIVI E CULTURALI- INTEGRAZIONE SOCIALE 182 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Affidamento al Terzo Settore 6 Obiettivi Promuovere il turismo sociale di gruppo incentivando le associazioni di volontariato che organizzano gite culturali, religiose e ricreative. Favorire il mantenimento ed il reinserimento delle persone anziane nella vita comunitaria attraverso la partecipazione ad attività teatrali e di spettacolo che oltre a dare un'occasione di svago, offrono un'opportunità per promuovere o rinforzare i legami di amicizia. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il turismo sociale è rivolto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno di circa 300 persone anziane autosufficienti . Le attività teatrali e di spettacolo sono rivolte soprattutto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno di circa 600 persone autosufficienti che spesso si sentono soli ed emarginati . 8 Principali attività previste Turismo sociale, religioso, culturale e ricreativo. Partecipazione ad attività teatrali e di spettacolo. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità PdZ - L: 328/00. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS/ L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 12.500,00= € 12.500,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Intero territorio nazionale per il turismo sociale 183 Associazione culturale " Teatro Nuovo" sito in via Valerio Laspro, 8 Salerno Telefono 089/252898 13 Referente istituzionale del servizio / progetto dott.ssa Clarizia Filomena 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Operatori turismo sociale Operatori di attivita' culturali e teatrali Operatori socio- culturali 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Num. contatti ricevuti Num. iniziative aggregative promosse Num. viaggi - gite proposte Num. posti stagione teatrale PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q Risorse regionali L.R. 8/04 q 1 q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto PROGRAMMA SICUREZZA Area di intervento: PERSONE ANZIANE Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E13 - E18 Denominazione del servizio (**) SERVIZI PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE CONTRIBUTI ECONOMICI AD INTEGRAZIONE DEL REDDITO 184 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti . Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Salerno - in economia 6 Obiettivi Reintegrare economicamente, in parte, l’anziano vittima di furto e/o rapina. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno composto di persone anziane autosufficienti e non 8 Principali attività previste Erogazione di contributi economici sulla base di regolare denuncia delle autorita' di pubblica sicurezza 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV annualita' P.d.Z.- l. 328/00. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 5.000,00= € 5.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Intero territorio del Comune di Salerno 13 Referente istituzionale del servizio / progetto dott.ssa Clarizia Filomena 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Assistente sociale 185 Operatori amministrativi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Num. contatti ricevuti Num. sostegni attivati PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : SOGGIORNI TERMALI Area di intervento: PERSONE ANZIANE Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E14 Denominazione del servizio (**) SOGGIORNI CLIMATICI 186 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Soggetti terzi specializzati nel turismo sociale. Esternalizzazione mediante convenzione 6 Obiettivi Offrire ad anziani autosufficienti la possibilità di usufruire di un periodo di vacanza comunitaria in modo da sviluppare nuovi rapporti amicali e di socializzazione 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 200 anziani autosufficienti, prevalentemente soli e in condizioni economiche più svantaggiate 8 Principali attività previste Promozione attività di gruppo Attività termali Animazione sociale 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Scheda di valutazione e di ammissione Autorizzazione partecipazione 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità PdZ - L. 328/00 Circa 12 gg. per ciascun soggiorno attivato 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Compartecipazione utenti TOTALE Importo €. 20.005,00 €. 52.320,00 € 30.000,00= €102.325,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Località termali prescelte dalle offerte acquisite 13 Referente istituzionale del servizio / progetto 187 dott.ssa Clarizia Filomena 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto operatori turistici; animatori turistici; albergatori - 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Attestazione istanze Valutazioni e ammissioni Autorizzazioni alla partenza Ammissioni al servizio Verifica andamento del servizio - PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) q Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q Risorse regionali L.R. 8/04 q 1 Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : MOBILITA’ URBANA Area di intervento: Persone anziane Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 X q q Tipologia di servizio Cod (**) E12 Denominazione del servizio (**) TRASPORTO SOCIALE ANZIANI 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti 188 Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento In esternalizzazione con il Consorzio UNICOCAMPANIA mediante convenzione 6 Obiettivi Dare la possibilità ad anziani autosufficienti del Comune di Salerno di muoversi liberamente sul territorio cittadino per preservare la loro integrazione sociale 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza IL servizio è rivolto ad oltre 1100 persone anziane autosufficienti del Comune di Salerno 8 Principali attività previste Erogazione di abbonamenti mensili ed a richiesta dei beneficiari 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Rilascio abbonamenti 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV^ Annualità PdZ - L. 328/00 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo €. 130.000,00 €.130.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Direzione Settore Politiche Sociali e CSTP sito in piazza Matteo Luciani, 33 -SalernoConsorzio UNICOCAMPANIA piazza Matteotti,7 Napoli Percorso sull'intero territorio del Comune di Salerno 13 Referente istituzionale del servizio / progetto dott.ssa Clarizia Filomena 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 189 Personale amministrativo Settore Servizi Sociali e CSTP e personale addetto al trasporto del CSTP 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori - Verifica andamento del servizio - Attestazione istanze - Autorizzazioni al beneficio - Rilascio abbonamenti - Num. richieste pervenute - Num. abbonamenti attivati PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Rete di assistenza domiciliare e di supporto ai bisogni della persona anziana. Area di intervento: Anziani Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q q Tipologia di servizio Cod (**) E 8 Denominazione del servizio (**) Assistenza Domiciliare Anziani. 190 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano - Società Mista. 6 Obiettivi L’intervento mira a fornire assistenza all’anziano non autonomo o con l’imitata autonomia, attraverso una serie di servizi alla persona resi nel domicilio dell’utente. L’obiettivo del progetto è garantire a circa 20 utenti un’assistenza di 3 ore al giorno per 2 giorni alla settimana per 12 mesi; a circa 30 utenti un’assistenza di 3 ore per 4 giorni alla settimana per 12 mesi. Si prevede anche la formula ”Affido di quartiere” a famiglie parentali, di quartiere o condominiali, preventivamente selezionate, soprattutto se l’anziano risulti solo e non autonomo. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a N. 50 anziani residenti nel Comune di Pellezzano che vivono soli o presentano gravi patologie. Il bacino di utenza stimato è di circa 120 anziani. 8 Principali attività previste I servizi resi alla persona sono: 1. 2. 3. 4. Aiuto e cura alla persona nei compiti dell’igiene nell’assunzione degli alimenti e farmaci, nella vestizione, spostamento e posture a letto e in poltrona, utilizzo di strumenti o protesi, ecc. organizzazione della vita domestica ( igiene della casa, preparazione pasti, fornitura o acquisto di beni essenziali della vita su richiesta e previa modalità concordate con l’utente e familiari. Sostegno nella vita di relazione (interpretariato e mediazione sociale, accompagnamento sociale, segretariato sociale e pratiche amministrative, supporto all’acquisto medicinali e materiali di prima necessità, supporto psicologico). Integrazione con servizio di telesoccorso e ADI. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto saranno individuati attraverso un lavoro di rete tra i Servizi Sociali Comunali, le Antenne Sociali, l’Ufficio Anagrafe, l’Ufficio invalidi civili, i medici di base. Si terranno altresì in considerazione le segnalazioni e le istanze pervenute al Servizio Sociale competente. Si effettueranno visite domiciliari e verifiche periodiche del servizio. Lo stesso si avvale di una banca dati contenente tutti i dati anamnestici e personali dei richiedenti/utenti, di una mappatura dei bisogni espressi dal territorio, nonché di strumenti di valutazione del servizio quali questionari di gradimento. I criteri di accesso saranno: − Priorità in base alle condizioni economiche del soggetto e della famiglia tramite il modello ISEE onde stabilire la partecipazione alla spesa; − Valutazione dell’autonomia ( area attività di base, area attività strumentali, habitat domestico e sociale, condizioni economiche, grado di supporto familiare e sociale, livello di integrazione con l’ambiente sociale). Sarà stilato uno specifico progetto individuale che delinei i livelli e i modalità d’intervento nonché una scheda del bisogno sociale (Linee di indirizzo sull’assistenza residenziale e semiresidenziale acc.2 DGR n 2006 del 05/11/2004. 191 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Compartecipazione utenti TOTALE 20.000,00 4.061,15 11.631,31 12.000,00 47.692,46 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso le abitazioni degli anziani residenti nel Comune. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Società Mista, Ufficio Servizi Sociali. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Gli operatori della Società Mista che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità nel settore socio-assistenziale. Numero unità Profilo professionale Operatori socioassistenziali Ente di appartenenza Società Mista Impegno temporale previsto 12 mesi 2 Assistenti Sociali Società Mista 12 mesi 1 Referente del progetto Comune 12 mesi 1 Esperto medico con competenze di programmazione sociale Asl 12 mesi 40 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute Giornate uomo lavorate 192 Hh utenti totali/settimana Schede di valutazione e di gradimento del servizio. PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Socialtel Area di intervento: Anziani Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E10/E 11 Denominazione del servizio (**) Telesoccorso e Teleassistenza 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per 193 la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Il Soggetto titolare si avvarrà di una società privata. 6 Obiettivi Consentire di vivere con maggiore serenità la condizione di isolamento dell’anziano, garantendo una pronta assistenza in caso di richiesta di aiuto e una voce amica sempre presente nei momenti di solitudine. Far sentire il supporto costante delle istituzioni favorendo la conoscenza degli anziani presenti sul territorio. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 45 anziani del Comune di Pellezzano che vivono in solitudine o in particolari situazioni di disagio. 8 Principali attività previste Il servizio fornisce 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno assistenza grazie ad un supporto di comunicazione interattiva fra utente, provvisto di apposito apparecchio segnalatore di emergenza, e la centrale operativa. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto saranno individuati attraverso un lavoro di rete tra i Servizi Sociali Comunali, le Antenne Sociali, l’Ufficio Anagrafe, i medici di base. Si terranno altresì in considerazione le segnalazioni e le istanze pervenute al Servizio Sociale competente. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 7.407,20 7.407,20 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso le abitazioni degli anziani residenti nel Comune. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano, Assessorato alle Politiche Sociali, Ufficio Servizi Sociali. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 194 Gli operatori telefonici della Società che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità comunicative. Numero unità 10 Profilo professionale Diplomati e laureati Ente di appartenenza Società privata Impegno temporale previsto 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute Giornate uomo lavorate Hh utenti totali/settimana. PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Soggiorno Climatico Area di intervento: Anziani Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E 14 Denominazione del servizio (**) Soggiorno Climatico. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 195 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano, affidamento delle attività e dei servizi a soggetti terzi specializzati nel settore del turismo sociale. 6 Obiettivi Il soggiorno climatico per gli anziani risponde ai bisogni di tipo ludico-ricreativi sostenendo e favorendo svago, socializzazione e integrazione. Confrontando, inoltre, le annualità in cui tale servizio è stato attivato con le precedenti, si è riscontrato un decremento della mortalità tra gli anziani. Senza voler scientificizzare, ciò induce a pensare che l’intervento rappresenti una più che valida opportunità climatico-terapeutica. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 150 anziani residenti nel Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Attività di ricreazione e climatico terapeutiche. Sono previste inoltre escursioni e attività culturali. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto presentano istanza al Comune, allegandovi la certificazione modello ISEE e l’accettazione del programma. Il costo del servizio è di euro 114.000,00, così suddivisi: il 64% a carico del Comune ed il 36% a carico dell’utente in base al reddito certificato dal modello ISEE. Saranno incluse le prime 150 domande pervenute all’Ufficio protocollo. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro la durata del progetto è prevista nei mesi di giugno-settembre. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Compartecipazione utenti TOTALE Importo 72.960,00 41.040,00 114.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto L’intervento si svolgerà in località turistiche, termali, balneari e montane. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano, Ufficio Servizi Sociali. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Parteciperanno alla realizzazione di questo progetto un operatore esperto sulle problematiche 196 sociali di assistenza agli anziani e un esperto in discipline infermieristico-geriatriche. Numero unità 1 1 Profilo professionale Operatore socioassistenziale Ente di appartenenza Ente privato Impegno temporale previsto Giugno-settembre Infermiere-geriatrico Ente-privato Giugno-settembre 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Gg. utenti totali Richieste pervenute Giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: LINEA GRIGIA Area di intervento: Anziani Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E 13 Denominazione del servizio (**) Integrazione sociale rivolta all’anziano. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano. 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 197 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano , Società Mista e Privato Sociale. 6 Obiettivi Coinvolgere l’anziano in attività ludiche di tipo sociale perseguendo l’idea dell’aggregazione di gruppo. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza L’intera popolazione degli anziani residenti nel Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Sono previsti i seguenti interventi: iniziative culturali di tipo teatrale, cineforum, manifestazioni culturali spurie e sportive (tornei bocciofili da realizzare nei cinque bocciodromi presenti sul territorio; attività ciclistiche, passeggiate in montagna attraverso precorsi ecoambientali; attività ricreative specifiche dei centri sociali e dei circoli ricreativi; attività di sorveglianza davanti alle scuole da parte di 20 anziani ed infine partecipazione alla sorveglianza degli spazi verdi, punto di aggregazione di bambini, donne e cittadini di qualsiasi età. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Promozione e pubblicizzazione delle attività attraverso l’informazione proveniente dagli uffici: URP, Servizi Sociali, Segretariato Sociale; affissione di manifesti nelle frazioni del territorio. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del progetto è di 12 mesi. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Compartecipazione utenti TOTALE Importo 1.331,38 5.000,00 6.331,38 12 Localizzazione del servizio/progetto L’intervento si svolgerà su tutto il territorio comunale. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Parteciperanno alla realizzazione di questo progetto un operatore esperto sulle problematiche 198 sociali di assistenza agli anziani e un esperto in discipline infermieristico-geriatriche. Numero unità varie 1 Profilo professionale Animatori, cantanti, attori,ballerini ecc. Ente di appartenenza Ente privato Impegno temporale previsto 12 mesi Personale- geriatrico Ente-privato 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute Giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Servizi residenziali Area di intervento: Anziani Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E 17 Denominazione del servizio (**) Contributi economici per strutture residenziali. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 199 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano, strutture private accreditate. 6 Obiettivi Offrire occasioni di vita comunitaria e disponibilità dei servizi generali per un aiuto nelle attività quotidiane. Offrire stimoli e possibilità di attività occupazionali e ricreativo-culturali per un mantenimento nella vita attiva della persona anziana. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a n 6 di anziani parzialmente autosufficienti, soli o senza il supporto familiare residenti nel Comune di Pellezzano che ritrovano in situazioni di grave disagio inseguito ai processi di invecchiamento, non essendo in grado di provvedere a se tessi nella propria abitazione neppure con il supporto dell’assistenza domiciliare. 8 Principali attività previste Sostegno e aiuto all’anziano, socializzazione,riattivazione e mantenimento della residua capacità vitale, sostegno alla famiglia in difficoltà organizzative e relazionali. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto presentano istanza al Comune che individua la struttura idonea e in alcuni casi effettua l’integrazione della retta per l’inserimento dell’anziano nella stessa. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del progetto è di 12 mesi. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Compartecipazione utenti TOTALE Importo 15.000,00 78.600,00 93.600,00 12 Localizzazione del servizio/progetto L’intervento si svolgerà presso le strutture accreditate. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano, Ufficio Servizi Sociali. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 200 Numero unità 1 Profilo professionale Sociologo Ente di appartenenza Ente privato Impegno temporale previsto 12 mesi 1 Assistente geriatrico Ente-privato 12 mesi 1 Geriatra “ 12 mesi 1 Assistente sociale “ 12 mesi 1 Personale OTA “ 12 mesi 1 Personale OSA “ 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Numero prestazioni (assegni/contributi) Richieste pervenute Giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Clima Amico Area di intervento: Anziani Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E 19 Denominazione del servizio (**) Assistenza domiciliare in forma indiretta. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano. 201 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano. 6 Obiettivi Migliorare le condizioni climatiche ambientali domestiche per anziani gravi, mediante apparecchiature di climatizzazione ambientale. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 10 anziani con serie compromissioni e a rischio di vita. 8 Principali attività previste Scheda sanitaria che attesti le compromissioni cliniche e l’opportunità di climatizzazione della camera di degenza domestica attraverso apparecchiature specifiche di climatizzazione. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) E’ prevista la concessione in comodato d’uso “a vita” di apparecchiature specifiche di climatizzazione, l’istallazione e manutenzione dello stesso. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE . 1.331,40 9.000,00 10.331,40 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso il domicilio dell’utente. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 202 Numero unità 1 Profilo professionale Tecnico istallatore Ente di appartenenza Società privata Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q Risorse Aggiuntive Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Anziano in famiglia Area di intervento: Anziani Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E 19 Denominazione del servizio (**) Assistenza domiciliare in forma indiretta 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti 203 Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano -Società Mista 6 Obiettivi Il punto di forza/obiettivo del progetto è l’alternativa all’istituzionalizzazione con il mantenimento dell’anziano nella comunità. Garantire, in caso di aggravamento delle condizioni fisiche dell’anziano, un’assistenza di tipo socio-sanitario. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza L’intervento è rivolto a n. 2 anziani che necessitano di assistenza globale per le autonomie personali e sociali. Trattasi quindi di ultrasessantacinquenni privi di supporti familiari diretti e che non presentino gravi problemi di salute tali da renderne opportuno un diverso indirizzo gestionale ( es. RSA). La stima del bacino di utenza è di 5/10 anziani. 8 Principali attività previste L’idea è dell’accoglienza dell’affido di quartiere a famiglia benemerita socialmente che abbia i seguenti requisiti: 1. benemerenza sociale; 2. equilibrio psichico dei componenti il nucleo familiare; 3. condizioni che permettano il carico di un anziano; 4. alloggio con disponibilità di una camera per l’anziano: 5. retta compartecipata secondo i criteri di legge. Per i puni1/2/3/4 ci si baserà su valutazione socio-ambientale del Servizio Sociale. Se l’anziano ha figli sarà basilare l’assunzione dell’autorizzazione da parte degli stessi (trattasi spesso di figli residenti ). 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) La retta è commisurata al modello ISEE, all’assegno pensionistico e/o assegno di accompagnamento dell’utente a cui si aggiunge un contributo annuo alla famiglia ospitante da parte dell’Ente locale pari a 2.030,57 euro. In tale retta è compreso il livello globale di tutela alberghiera ( vitto, alloggio, assistenza per bisogni personali e sociali). 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL TOTALE 1331,38 + 2274,06 risorse indistinte 2725,94 6331,38 12 Localizzazione del servizio/progetto 204 Il servizio viene espletato presso le abitazioni degli anziani residenti nel Comune. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 2 nuclei familiari Impegno temporale previsto 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Richieste pervenute Schede di valutazione e di gradimento del servizio. PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : Azioni integrate di contrasto alla povertà Area di intervento: Contrasto alla povertà Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod G2 G9 G10 G11 Denominazione del servizio : azioni integrate di contrasto alla povertà 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 205 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore. Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi primo contatto con soggetti senza fissa dimora; soddisfazione dei bisogni primari; primo contatto e conoscenza del disagio; accoglienza d’urgenza; accompagnamento verso la soluzione del problema con invio ad altri servizi ed attivazione della rete. - 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Persone in condizione di estrema povertà. 8 - - Principali attività previste unità di strada; interventi e contatti diretti con senza fissa dimora e soggetti in disagio nei luoghi di aggregazione spontanea per soddisfare i bisogni primari con distribuzione di viveri e coperte e per emergenze socio-sanitarie; mensa: erogazione di pasti per consumazione in sede ; accoglienza di primo livello per senza fissa dimora e adulti in disagio: pernottamento, pulizia personale, ambulatorio medico, ascolto e invio alla rete di servizi; accoglienza di emergenza per situazioni di estremo disagio di donne e bambini; ascolto, informazione, primo contatto e raccordo tra le varie realtà della rete. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Centrale operativa e di controllo delle varie realtà per la presa in carico globale delle persone in disagio nell’unificazione delle azioni conseguenti dal raggiungimento degli obiettivi posti. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV annualità Piano di Zona 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 13.450,74= € 6.549,26= € 20.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Sede Caritas Diocesana via R.il Guiscardo n.4 – Salerno , nonché tutte le sedi operative dei vari servizi. 206 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott. Santelli Salvatore 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 32 Profilo professionale Volontari Ente di appartenenza Organismo gestore Impegno temporale previsto Durata progetto 6 Operatori Organismo gestore Durata progetto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari Gestione comune della casistica in carico. 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori - num. utenti/prestazioni per singole attività; - num. richieste pervenute; - num. reinserimenti sociali e/o ricongiungimenti familiari realizzati; - num. ore di servizio per singole attività; - num.ore uomo lavorate. PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : Sportello di orientamento e sostegno agli immigrati TAM TAM Area di intervento: Contrasto alla povertà Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 Tipologia di servizio Cod A1- F11- F12- F13- F17- G11 q Denominazione del servizio : Sportello immigrati 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per 207 la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore Esternalizzazione mediante convenzione 6 Obiettivi promuovere il diritto di cittadinanza attraverso il contrasto di situazioni di marginalità; accompagnare ed orientare verso una possibile autonomia; favorire nuove opportunità di incontro fra domanda e offerta occupazionale; favorire la regolarizzazione delle posizioni lavorative e di soggiorno dei cittadini immigrati. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza - 8 cittadini immigrati residenti stabilmente sul territorio del Comune di Salerno; immigrati in transito bisognosi di sostegno e accompagnamento con particolare attenzione ai minori non accompagnati; operatori di altri servizi pubblici e/o privati che interagiscono con i cittadini stranieri; cittadini italiani che si relazionano con cittadini stranieri per problemi di lavoro; Principali attività previste Continuità e consolidamento del servizi attivati: - orientamento socio-sanitario, al lavoro, alla formazione; - accompagnamento; - consulenza; - assistenza; - mediazione culturale. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Riunioni mensili e trimestrali degli operatori; interviste; colloqui; schede d’ingresso e di rilevazione bisogni; questionari; report quali/quantitativo annuale. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 8 mesi - formalizzazione atti ( delibera, convenzione); - continuità operativa del servizio; - verifiche e controlli; - determine di liquidazione; 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 30.000,00= € 30.000,00= 208 12 Localizzazione del servizio/progetto Via La Carnale n.8 c/o sede Direzione Settore Servizi Sociali tel.0892750965. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Cuffa Rita 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Organismo gestore Impegno temporale previsto 8 h. sett. 1 Assistente Sociale 1 Consulente previdenziale Organismo gestore 8 h. sett. 1 Consulente legale 10 h. sett.. 1 Orientatore Organismo gestore Organismo gestore 1 Operatore accoglienza Organismo gestore 16 h. sett. 1 Mediatore culturale Organismo gestore 6 h. sett. 8 h. sett.. Protocollo operativo tra Ente gestore e ASL per sostegno ed accompagnamento ai servizi sanitari degli utenti immigrati. 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede, questionari di soddisfazione, report, data-base informatizzato. Indicatori: Num. utenti/prestazioni erogate Num. richieste pervenute Num. soluzioni richieste Num. ore servizio Num. ore uomo lavorate 209 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Sostegno al reinserimento sociale e lavorativo di soggetti in difficoltà - Borse Lavoro Area di intervento: Contrasto alla Povertà Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod f19 Denominazione del servizio : Borse lavoro 210 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno – esternalizzazione mediante convenzione 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi - 7 Attivare reti di protezione sociale per adulti in difficoltà ; Attuare inserimento lavorativo protetto in borse lavoro in favore di categorie sociali deboli; attivare percorsi di formazione e sostegno alla reintegrazione sociale e lavorativa. Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza - consentire a n. 8\10 giovani provenienti da situazioni sociali compromesse di avvicinarsi e conoscere il mondo del lavoro. Principali attività previste - percorsi di formazione/lavoro - definizione con l’utente del servizio del Piano di aiuto concordato individualizzato - inserimento in contesto lavorativo protetto in borse lavoro con sostegno economico - tutoraggio sociale per il tramite del servizio istituzionale - tutoraggio in attività formative e lavorative attraverso l'organismo attuatore 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Partecipazione attiva, multidisciplinarietà, lavori di gruppo. Schede; report. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Quarta annualità del Piano di Zona - formalizzazione atti ( delibera, convenzione) - individuazione soggetti beneficiari - attuazione borse lavoro - accompagnamento piani personalizzati - verifiche e controlli - determine di liquidazione per l’Organismo affidatario del servizio 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Importo € 4.000,00= € 41.000,00 211 Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE € 45.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio sarà coordinato dall’Ufficio di Piano e gestito dai Segretariati Sociali per quel che concerne l’individuazione dei destinatari, della definizione del Piano individualizzato, d'intesa con referenti attuatori delle borse lavoro. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott. Santelli Salvatore 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 1 Assistenti Sociali Comune di Salerno Impegno temporale previsto(media) t.i. 4 Operatori/Tutor Organismo gestori 100 h. settimanali PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / Pronta Accoglienza e pronta reperibilità Area di intervento: Contrasto alla Povertà Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod G9 G2 C2 Denominazione del servizio : Pronta accoglienza e pronta reperibilità 212 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore Esternalizzazione mediante convenzione. 6 - Obiettivi Fronteggiare esigenze di prima necessità ed offrire i necessari interventi di prima accoglienza. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza -n° 20\30 donne in gestazione con minori a carico -n° 50\60 adulti in difficoltà, barboni, senza fissa dimora. Principali attività previste - sistemazione alloggiativa temporanea dei soggetti in difficoltà - erogazione di servizi collaterali per l’integrazione e l’inserimento nel tessuto sociale. - Collegamenti con i servizi del territorio. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Valutazione tecnico-sociale, lavori di gruppo, Schede personalizzate. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 12 mesi - formalizzazione atti ( delibera); dispositivi di ammissione determine di liquidazione 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 41.000,00 € 39.000,00 € 80.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Ass. Casa Amica – Via Talarico Salerno 089\2582245 13 Referente istituzionale del servizio / progetto dott. Salvatore Santelli 213 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 3 Operatori sociali Organismo gestore 9 Operatori di comunità Organismo gestore 2 Operatori amministrativi Comune Impegno temporale previsto(media) PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / Sostegno economico per soggetti in difficoltà Area di intervento: Contrasto alla Povertà Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q Tipologia di servizio Cod G12 214 Denominazione del servizio : Sostegno economico soggetti in difficoltà 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Salerno – Gestione in Economia 6 Obiettivi Sostenere economicamente utenti e nuclei familiari che trovasi in situazioni di temporanea precarietà economica, per il quale il sostegno economico è l’unico mezzo per la risoluzione di tali problematiche. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Sostenere economicamente circa 700\1000 soggetti in difficoltà socio-economiche. Principali attività previste Erogazione di contributi economici straordinari 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Valutazione tecnico-sociale, lavori di gruppo, Schede personalizzate. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 12 mesi - formalizzazione atti ( delibera); 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 120.000,00 € 120.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio sarò gestito dai Segretariati Sociali per quel che concerne l’individuazione dei destinatari, della definizione del Piano individualizzato con quantificazione della somma da erogare. 215 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Coordinatori Segretariati Sociali 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza 1 Coordinatore o Responsabile Comune 9 Assistenti Sociali Comune 5 Operatori amministrativi Comune Impegno temporale previsto(media) PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Azione strategica di lotta alla povertà a sostegno delle fasce deboli Area di intervento: CONTRASTO ALLA POVERTA’ Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio 216 Cod (**) G12/G13 Denominazione del servizio (**) Contributi economici diretti ad integrazione del reddito Contributi economici in forma indiretta. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano 6 Obiettivi L’intervento mira a fornire assistenza economica a nuclei familiari che presentano una situazione economica al di sotto del mod. ISEE. A volte tali situazioni economiche creano aumento di casi di maltrattamento, abuso e dipendenze, nonché dispersione dispersione scolastica. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Famiglie e minori residenti sul territorio di Pellezzano. 8 Principali attività previste Assistenza economica di base e di aiuto alle famiglie indigenti. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto presentano istanza all’Ufficio Servizi Sociali che esamina le domande e la documentazione allegata, stilando una graduatoria dei beneficiari. La stessa varia a seconda dei bisogni emergenti e delle risorse comunali disponibili, secondo un “criterio di rotazione”. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 4.315,24 + 350 risorse indistinte 35.096,13 39.761,37 217 12 Localizzazione del servizio/progetto Servizi Sociali e il territorio del Comune di Pellezzano 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano, Assessorato alle Politiche Sociali, Ufficio Servizi Sociali. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 2 2 Profilo professionale Operatori sociali Ente di appartenenza Comune di Pellezzano Impegno temporale previsto 12 mesi Operatori amministrativi Comune di Pellezzano 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Numero prestazioni Richieste pervenute Giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Centro socio educativo diurno − Tangram; − Carmen Rubino; − Guido Scocozza; − Vega; − La rosa blù. Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici q 218 (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q Tipologia di servizio Cod (**) D1 Denominazione del servizio (**) semiresidenziale 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Soggetto Terzo- Cooperativa Sociale Esternalizzazione mediante convenzione 6 Obiettivi Il Centro ha lo scopo di: • sostenere l’autonomia personale e sociale della persona disabile; • promuovere attività animative, espressive, educative, lavorative, di accoglienza finalizzate alla socializzazione ed all’aggregazione, alla responsabilizzazione dei singoli e della comunità, all’ autoprogetto; • divenire un punto di riferimento per l’ascolto dei bisogni, l’informazione, la crescita culturale della cittadinanza su tutto ciò che concerne il mondo dell’handicap; • farsi carico dei bisogni delle persone disabili coinvolte nei servizi, nelle iniziative e nelle attività attraverso un progetto personalizzato. L’intervento prevede la continuità operativa delle attività avviate nel decorso anno con potenziamento operativo delle attività laboratoriali mediante i fondi delle risorse aggiuntive. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Persone disabili fisiche psichiche e sensoriali, residenti in Salerno, con invalidità riconosciuta e certificata, ai sensi della legge 104/92, e che hanno assolto l’obbligo scolastico. L’intervento prevede il coinvolgimento di circa 120 persone disabili. 8 Principali attività previste Sostegno alle iniziative di auto mutuo-aiuto,attività ludico-ricreative, sportive, culturali, sostegno al percorso scolastico, laboratoriali di avviamento al lavoro, formative, sostegno alla famiglia. Potenziamento operativo delle attività laboratoriali. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 219 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 -formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa); - presa in carico e predisposizione piano educativo di concerto con le assistenti sociali referenti; -dispositivo ammissione e/o dimissione; -verifiche e controlli; -determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 42.323,99 N.F. 24.837,58 186.735,69 253.897,26 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio è offerto nelle zone: Centro, Centro Storico, Orientale, Fuorni, Lungo Irno e Zone alte della città presso locali destinati, a tale scopo, dall’Amministrazione Comunale e/o Provinciale e in altre sedi e gestite dagli organismi attuatori: − Coop.Il Villaggio di Esteban C.S.E Tangram via Mauri 39 c/o U.M.A. tel. 089-330330 − Coop.Co.A.S C.S.E Carmen Rubino via Laurogrotto Calcedonia 18 tel. 089-405009 − Coop.Un Tetto Per Tutti C.S.E Guido Scocozza via Pio XI 5 tel. 089-2583089 − Coop.Vega C.S.E Vega via Mauri 57 Pastena tel. 089-331846 − ANFFAS Onlus C.S.E La rosa blù via Del Tonnazzo Fuorni tel. 089-303077 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Persico Maria Rosaria 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 5 50 25 5 Profilo professionale Coordinatore responsabile Ente di appartenenza Terzo Settore Impegno temporale previsto 12 mesi Assistente alla persona Supporto all’autonomia Assistente sociale Terzo Settore 12 mesi Terzo Settore 12 mesi Terzo Settore 12 mesi 220 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori di attività Num. Giornate apertura Num. Contatti ricevuti Num. gg/uomo di consulenza Num. ore/settimana di Servizio erogato Num. posti in centro Indicatori di risultato Num. richieste informazioni evase Num. utenti assistenza Num. casi trattati in centro. PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Gruppo Appartamento - Comunità alloggio assistita Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione q Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q 2 Tipologia di servizio Cod (**) D6 – D3 221 Denominazione del servizio (**) residenziale 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Soggetto Terzo- Cooperativa Sociale Esternalizzazione mediante convenzione 6 Obiettivi Accoglienza persone disabili giovani e adulti in condizioni di limitata autonomia. Accoglienza temporanea o programmata, per sollevare, temporaneamente, la famiglia dall’onere dell’assistenza. Continuità operativa delle attività avviate nel decorso anno. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Persone disabili autonome e semiautonome. L’intervento si intende rivolto a circa 25 persone disabili. 8 Principali attività previste Aiuto alla persona e assistenza tutelare. Supporto all’autonomia individuale e sociale. Sostegno alla persona in relazione ai bisogni individuali. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 -formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa); - presa in carico della persona disabile e predisposizione piano educativo di concerto con le assistenti sociali referenti; -dispositivo ammissione e/o dimissione; -verifiche e controlli; -determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto Importo 222 FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE 136.000 233.791,76 369.791,76 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene realizzato nelle zone di Mariconda, Giffoni Sei Casali, Pastena nelle sedi delle strutture già funzionanti: − Comunità alloggio Peter Pan via Tusciano 9 gestita dalla Coop.Sociale Un Tetto per Tutti tel. 089-2583089; − Comunità alloggio Carlotta c/o Casale del Noce in località Malche di Giffoni Sei Casali gestita dalla Coop.Sociale Un Tetto per Tutti tel. 089-2583089; − Gruppo Appartamento Il dito e la Luna via M. di Fatima gestita dalla Coop.Sociale Il Villaggio di Esteban tel 089-330330; 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Persico Maria Rosaria 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Unità, profili, impegni temporali sono quelli esplicitati nella normativa di riferimento,essendo tutte le strutture autorizzate al funzionamento ai sensi della D.G.R 711/2004. Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari Integrazione professionale 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori Num.richieste pervenute Num.gg/utenti totali Num.gg/uomo lavorate 223 PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Trasporto persone disabili Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione q Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q 2 Tipologia di servizio Cod (**) D15 224 Denominazione del servizio (**) D15 Trasporto disabili 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Soggetto Terzo- Cooperativa Sociale Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi Consentire alle persone disabili la possibilità di muoversi liberamente sul territorio. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Persone disabili con invalidità documentata superiore al 75% o con certificato di handicap grave ai sensi dell’art.3 della L.104/1992 con ridotta capacità motoria. Il bacino di utenza prevede il coinvolgimento di circa 90 disabili. 8 Principali attività previste Attività di trasporto collettivo ed individuale a seconda delle esigenze e della destinazione per fini riabilitativi e terapeutici, per la fruizione del tempo libero. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 -formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa); - presa in carico della persona disabile e predisposizione piano educativo di concerto con le assistenti sociali referenti; -dispositivo ammissione e/o dimissione; -verifiche e controlli; -determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 90.380,00 25.000,00 115.380,00 225 12 Localizzazione del servizio/progetto Il Comune affida la gestione del servizio a tassisti singoli ed associati. Cooperativa Co.Ta.Sa. s.c.r.l. con sede in Salerno alla via Granati,6a,6b tel.089 757575-fax 089 712696. Cooperativa Flying Taxi s.c.r.l con sede in Maiori (SA) alla via Arsenale,8 tel.089 337878. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Persico Maria Rosaria 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Tassista/noleggiatore. Unità ,impegni temporali,in ottemperanza alle leggi vigenti in materia. Numero unità 32 Profilo professionale tassista Ente di appartenenza soggetto gestore 1 noleggiatore soggetto gestore Impegno temporale previsto disponibiltà annuale in relazione alla chiamate disponibiltà annuale in relazione alla chiamate 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Num. viaggi utenti/settimana Num. chiamate ricevute Num. giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Trasporto alunni con diversa abilità Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio 226 Cod (**) D15 Denominazione del servizio (**) D15 Trasporto disabili 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Affidamento misto: diretto e a soggetti terzi ( Cooperativa sociale ) 6 Obiettivi Integrazione scolastica 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Alunni con diversa abilità frequentanti la scuola primaria e secondaria. L’intervento è rivolto a 77 alunni. 8 Principali attività previste Trasporto a mezzo scuola-bus speciali. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa); - presa in carico e predisposizione piano educativo di concerto con le assistenti sociali referenti; -dispositivo ammissione e/o dimissione; -verifiche e controlli; -determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 90.000,00 90.000,00 227 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune di Salerno 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Direzio Settore P.I. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Le figure impegnate sono autisti ed accompagnatori. Unità,profili,impegni temporali In ottemperanza alle leggi vigenti in materia. Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori Num.richieste Pervenute Num.viaggi utenti/settimana Num.utenti del servizio PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Assistenza educativa in favore di alunni diversamente abili. Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio 228 Cod (**) D14 Denominazione del servizio (**) Servizio di assistenza scolastica 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Titolarità al Comune. Affidamento a soggetti specializzati del Terzo Settore (Associazione temporanea di impresa Consorzio / Cooperative sociali ) 6 Obiettivi Integrazione scolastica 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Alunni diversamente abili frequentanti le scuole cittadine ( scuola dell’infanzia,primaria e secondaria). Bacino di utenza circa 200. 8 Principali attività previste Realizzazione di 3 progetti: − autonomia personale, sociale e della comunicazione; − attività motoria; − percorsi pedagogici. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 -accoglienza, presa in carico, progettualità sociale,lavoro di gruppo multiprofessionale predisposizione piano educativo ; -verifiche e controlli; -formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa); -determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) Importo 250.000,00 229 TOTALE 250.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune di Salerno 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Direzione Settore P.I. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Le figure impegnate sono educatori muniti di diploma superiore con comprovata esperienza e formazione nell’area socio-assistenziale. Unità,profili,impegni temporali sono quelli da contratto. Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori Num. prestazioni richieste Num. prestazioni erogate Num.gg/uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Assistenza Domiciliare Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio 230 Cod (**) D10 Denominazione del servizio (**) Domiciliare 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Soggetto Terzo- Cooperativa convenzione 6 Obiettivi Favorire la permanenza delle persone disabili nel proprio ambiente di vita evitando l'emarginazione sociale, l'isolamento e l'istituzionalizzazione e consentendogli una vita di relazione attraverso un complesso di prestazioni socio-assistenziali. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Persone disabili fisiche psichiche e sensoriali, disabili gravi adulti, minori in età evolutiva certificati ai sensi della legge 104/92. Età da 6 a 64 anni. L’intervento è rivolto a circa 56 persone disabili. Standard assistenziali adottati persone disabili prive di autonomia funzionale fisica o psichica; 8 Principali attività previste Aiuto domestico, disbrigo delle commissioni, igiene della casa e della persona, sostegno psicologico. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 39.475,42 R.F+12.954,58 R.I 247.570 300.000 231 12 Localizzazione del servizio/progetto Il Comune di Salerno affida il servizio alla coop. sociale Co.A.S. con sede in Salerno alla via Laurogrotto 18 tel. 089-791919 e alla coop. sociale Vega con sede in Salerno alla via R. Mauri 57 tel 089-331846 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dottt.ssa Persico Maria Rosaria 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 2 28 Profilo professionale Coordinatori Responsabili del progetto Operatore socioassistenziali Assistenti sociali Ente di appartenenza Soggetto terzo Impegno temporale previsto 12 m Soggetto Terzo 12 m Soggetto terzo 12 m 2 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori : n°richieste pervenute n°utenti servizio n°ore prestazioni utente n°giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Assistenza Domiciliare-Erogazione Titoli Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale-Anziani Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio 232 Cod (**) D10 Denominazione del servizio (**) Domiciliare 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Soggetto Terzo – Erogazione di titoli agli aventi diritto per l’acquisto del servizio di assistenza domiciliare presso soggetti erogatori convenzionati e/o accreditati. 6 Obiettivi Evitare l'emarginazione sociale, l'isolamento e l'istituzionalizzazione. Autodeterminazione dei soggetti più fragili e miglioramento della qualità del servizio. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Persone disabili e/o anziane prive di autonomia fisica o psichica. 8 Principali attività previste Aiuto domestico,disbrigo delle commissioni, igiene della casa e della persona, sostegno psicologico. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 -formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa); - presa in carico della persona disabile e predisposizione piano educativo di concerto con le assistenti sociali referenti; -dispositivo ammissione e/o dimissione; -verifiche e controlli; -determine di liquidazione agli aventi titolo. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 36.923,47 36.923,47 233 12 Localizzazione del servizio/progetto Abitazioni della persone disabili residenti su richiesta degli stessi. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Persico Maria Rosaria per l’Area Disabili e Salute Mentale Dott.ssa Clarizia Filomena per l’Area Anziani 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Soggetti convenzionati già erogatori del servizio –OSA – Assistenti sociali Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari Integrazione gestionale preordinata da valutazione UVI per i singoli potenziali beneficiari e professionale. 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori : n°richieste pervenute n°utenti servizio n°ore prestazioni utente n°giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Interventi di sostegno ai gruppi di auto-aiuto ed a soggetti del Terzo Settore Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q q 234 2 Tipologia di servizio Cod (**) D16 Denominazione del servizio (**) Gruppi di auto aiuto 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Soggetto Terzo associazioni di volontariato -Erogazione contributo 6 Obiettivi Sostenere, psicologicamente e fisicamente, i familiari delle persone disabili e/o con fragilità psichica, attraverso il confronto, lo scambio di esperienze e la costituzione di legami di reciproco sostegno per evitare forme di isolamento. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Persone disabili fisiche psichiche e sensoriali. L'intervento prevede il coinvolgimento di circa 30/40 persone disabili. Gestione della casistica in corso. 8 Principali attività previste Sostegno psicologico, promozioni di reti solidali, sostegno socio educativo per il disabile ed i suoi familiari. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 -formalizzazione atti(delibera di G.M,impegno spesa); -verifiche e controlli; -determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto Importo 235 FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE 10.000,00 10.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune di Salerno le attività a continuità del decorso anno si svolgeranno presso strutture comunali assegnate a tale scopo dall’Amministrazione Comunale nelle sedi già funzionanti: Zona Giovi S Nicola Ass. Ombra Luce Via Tel 089 713620 Zona Orientale Via Martiri Ungheresi Centro Ass. CVS tel 089 236108 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Persico Maria Rosaria 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Volontari: responsabile progetto,educatore,pedagogista,esperto di laboratorio,psicologo,animatori. Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Num.utenti Num.giorni di apertura Num.richieste pervenute Num.gg/uomo lavorate Num.contatti ricevuti Num. attività previste Num.attività realizzate 236 PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Integrazione sociale persone disabili Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E4 Denominazione del servizio (**) Attività estive 237 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore Familiari delle persone disabili Erogazioni di buoni. 6 Obiettivi Socializzazione-Integrazione Sociale- Partecipazione ad Attività di balneazione e/o climatiche in forma diretta e/o in gruppi organizzati. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Persone disabili fisiche,psichiche,sensoriali.n°30/35 utenti 8 Principali attività previste Sostegni mediante bonus in favore delle famiglie per la partecipazione di persone disabili alle attività climatiche e/o balneari. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. • 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Estate 2005 -formalizzazione atti(delibera di G.M , impegno spesa); - presa in carico della persona disabile di concerto con le assistenti sociali referenti; -verifiche e controlli; -determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Importo 11.503,32 238 Altro (specificare) TOTALE 11.503,32 12 Localizzazione del servizio/progetto Comune ed altre località climatiche e/o balneari. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Persico Maria Rosaria 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Familiari dei soggetti disabili o educatori accompagnatori del terzo settore impegnati nelle attività Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori : n°utenti n°richieste pervenute n°richieste evase PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Centro aggregazione “ Help” Area di intervento: Disabilità e salute mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio 239 Cod (**) D 2 Denominazione del servizio (**) Centro Sociale Polifunzionale 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano- Associazione di Assistenza ONLUS 6 Obiettivi Socializzazione e occupazione del tempo con attività ludiche. Istituzione di uno sportello del cittadino disabile. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Disabili residenti sul territorio del Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Si effettueranno attività di front-office (informazioni, consulenza nello svolgimento delle pratiche d’invalidità, assistenza fiscale, ricorsi), attività di back-office con archiviazione delle pratiche, attività varie di aggregazione e socializzazione. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Le metodologie e gli strumenti di lavoro sono proprie del Servizio Sociale. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE 1.000,00 2.132,62 3.132,62 12 Localizzazione del servizio/progetto 240 Il servizio viene espletato presso i locali di proprietà comunale localizzati in frazione Coperchia, Via G. Livatino. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Società Mista 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Gli operatori della Società Mista che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità nel settore socio-assistenziale. Numero unità 3 Profilo professionale Animatori 3 volontari 12 mesi Figure professionali (assistente sociale, psicologa, legale, sociologa, educatore Tirocinanti 12 mesi 5 2 Ente di appartenenza Istituto per i servizi sociali Impegno temporale previsto 12 mesi 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute Giornate uomo lavorate GG. di aperture del servizio PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Rete di assistenza domiciliare e di supporto ai bisogni della persona disabile. Area di intervento: Disabilità e salute mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q q 241 2 Tipologia di servizio Cod (**) D10/D11 Denominazione del servizio (**) Assistenza Domiciliare Disabili. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano - Società Mista. 6 Obiettivi L’intervento mira a fornire assistenza al disabile non autonomo con una serie di servizi alla persona resi nel domicilio dell’utente. Si prevede anche la formula dell’”Affido di quartiere” (soprattutto se il disabile è solo e non autonomo totalmente) a famiglie parentali, di quartiere o condominiali, preventivamente selezionate. L’obiettivo del progetto è garantire a circa 10 utenti un’assistenza di 2 ore al giorno per 2 giorni alla settimana per 12 mesi; a circa 10 utenti un’assistenza di 2 ore al giorno per 4 giorni alla settimana per 12 mesi. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 20 disabili residenti nel Comune di Pellezzano che vivono soli o presentano gravi patologie. Il bacino di utenza stimato è di circa 30 disabili. 8 Principali attività previste L’intervento si attua con un’assistenza alla persona e al suo nucleo familiare. Essa viene intesa sia come cura dell’igiene e dell’alimentazione della persona che come preparazione e somministrazione dei pasti, servizi domestici (pulizie dell’abitazione, servizio di lavanderia e stireria,ecc.), organizzazione di visite ed incontri di amici e parenti presso la dimora del disabile, accompagnamento dello stesso in occasione di visite mediche e trattamenti fisioterapeutici. Si forniranno servizi di ritiro farmaci generi alimentari e materiali di assistentato, nonché un supporto per il disbrigo di pratiche amministrative. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto saranno individuati attraverso un lavoro di rete tra i Servizi Sociali Comunali, le Antenne Sociali, l’Ufficio Anagrafe, l’Ufficio Invalidi Civili, i medici di base. Si terranno altresì in considerazione le segnalazioni e le istanze pervenute al Servizio Sociale competente. Si effettueranno visite domiciliari e verifiche periodiche del servizio. Lo stesso si avvale di una banca dati contenente tutti i dati anamnestici e personali dei richiedenti/utenti, di una mappatura dei bisogni espressi dal territorio, nonché di strumenti di valutazione del servizio quali questionari di gradimento. I criteri di accesso saranno: − Priorità in base alle condizioni economiche del soggetto e della famiglia tramite il modello ISEE onde stabilire la partecipazione alla spesa; − Valutazione dell’autonomia ( area attività di base, area attività strumentali, habitat domestico e sociale, condizioni economiche, grado di supporto familiare e sociale, livello di integrazione con l’ambiente sociale). 242 Sarà stilato uno specifico progetto individuale che delinei i livelli e i modalità d’intervento nonché una scheda del bisogno sociale (Linee di indirizzo sull’assistenza residenziale e semiresidenziale acc.2 DGR n 2006 del 05/11/2004. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL . 11.954,81 +750,00 RISORSE INDISTINTE 12.719,57 Compartecipazione utenti 17.921,71 43.346,09 TOTALE 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso le abitazioni dei disabili residenti nel Comune. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Società Mista, Ufficio Servizi Sociali. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Gli operatori della Società Mista che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità nel settore socio-assistenziale. 2 Numero unità 1 15 1 Assistenti Profilo Sociali Referente del professionale progetto Operatori socioEsperto medico con assistenziali competenze di programmazione sociale Società Ente di Mista Comune appartenenza Società Mista Asl 12 mesi Impegno 12 mesi temporale previsto 12 mesi 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute 243 Giornate uomo lavorate Hh utenti totali/settimana Schede di valutazione e di gradimento del servizio. PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Socialtel Area di intervento: Disabilità e salute mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) D 12 Denominazione del servizio (**) Telesoccorso e Teleassistenza 244 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Il Soggetto titolare si avvarrà di una società privata. 6 Obiettivi Consentire di vivere con maggiore serenità la condizione di svantaggio del disabile, garantendo una pronta assistenza in caso di richiesta di aiuto e una voce amica sempre presente nei momenti di solitudine. Far sentire il supporto costante delle istituzioni favorendo la conoscenza dei disabili presenti sul territorio. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 20 disabili fisici e psichici residenti nel Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Il servizio fornisce 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno assistenza grazie ad un supporto di comunicazione interattiva fra utente, provvisto di apposito apparecchio segnalatore di emergenza, e la centrale operativa. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto saranno individuati attraverso un lavoro di rete tra i Servizi Sociali Comunali, le Antenne Sociali, l’Ufficio Anagrafe, i medici di base. Si terranno altresì in considerazione le segnalazioni e le istanze pervenute al Servizio Sociale competente. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 2.777,7 2.777,7 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso le abitazioni degli anziani residenti nel Comune. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto 245 Comune di Pellezzano, Assessorato alle Politiche Sociali, Ufficio Servizi Sociali. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Gli operatori telefonici della Società che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità comunicative. Numero unità 10 Profilo professionale Diplomati e laureati Ente di appartenenza Società privata Impegno temporale previsto 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute Giornate uomo lavorate Hh utenti totali/settimana. PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Contributo per il servizio trasporto disabili. Area di intervento: Disabilità e salute mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) D 12 Denominazione del servizio (**) 246 Contributi per servizio trasporto disabili. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano- Associazioni di categoria del territorio ( ANFFAS, AIAS, IRFRI). 6 Obiettivi L’intervento mira a fornire al disabile la possibilità di ricevere un contributo economico per recarsi presso un centro socio-educativo o polifunzionale al fine di svolgere attività ricreative e/o riabilitative. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 15 disabili fisici e psichici residenti nel Comune di Pellezzano. Il bacino di utenza è stimato intorno alle 20 unità. 8 Principali attività previste Trasporto del disabile dal proprio domicilio al centro prescelto e viceversa. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto presentano istanza ai Servizi Sociali del Comune e a corredo della stessa, la certificazione relativa alla situazione reddituale ed il verbale della commissione invalidi civili, in seguito, mensilmente, rinnovando l’istanza, allegano l’attestato di frequenza del centro. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE . 28.000,00 28.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso le abitazioni dei disabili residenti nel Comune. 247 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Varie figure professionali Ente di appartenenza ANFFAS Impegno temporale previsto Varie figure AIAS professionali 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute Numero viaggi utenti/settimana PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Contributi servizi semiresidenziali. Area di intervento: Disabilità e salute mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) D 19 Denominazione del servizio (**) Contributi economici ad integrazioni di rette per prestazioni semiresidenziali. 248 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano- Associazioni di categoria del territorio (ANFFAS , AIAS e IRFRI). 6 Obiettivi L’intervento mira a fornire alla famiglia del disabile sostegno economico per spese mediche, sanitarie e tutto ciò di cui abbisogna. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 20 disabili residenti nel Comune di Pellezzano. Il bacino di utenza stimato è di circa 30 disabili. 8 Principali attività previste Erogazione del contributo economico. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) I destinatari del progetto presentano istanza ai Servizi Sociali del Comune e a corredo della stessa la certificazione relativa alla situazione reddituale e, mensilmente, rinnovando l’istanza allegano l’attestato di frequenza del centro. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE . 37.200,00 37.200,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso strutture idonee a tali attività. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto 249 Comune di Pellezzano. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Varie figure professionali Ente di appartenenza ANFFAS Impegno temporale previsto 12 mesi Varie figure professionali Variefigure professionali AIAS 12 mesi IRFRI 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Clima Amico Area di intervento: Disabilità e salute mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) E 19 Denominazione del servizio (**) Assistenza domiciliare in forma indiretta. 250 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano. 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano. 6 Obiettivi Migliorare le condizioni climatiche ambientali domestiche per disabili gravi, mediante apparecchiature di climatizzazione ambientale. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto a 10 disabili con compromissioni gravi e a rischio di vita. 8 Principali attività previste Scheda sanitaria che attesti le compromissioni cliniche e l’opportunità di climatizzazione della camera di degenza domestica attraverso apparecchiature specifiche di climatizzazione. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) E’ prevista la concessione in comodato d’uso “a vita” di apparecchiature specifiche di climatizzazione, l’istallazione e manutenzione dello stesso. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE . 10.000,00 10.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso il domicilio dell’utente. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano 251 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 1 Profilo professionale Tecnico istallatore Ente di appartenenza Società privata Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Richieste pervenute PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Scuola disabilità Area di intervento: Disabilità e salute mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) D 14 Denominazione del servizio (**) 252 Servizio di assistenza scolastica. 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano, Scuole presenti sul territorio. 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano- Società Mista. 6 Obiettivi Supportare gli alunni disabili riconosciuti abbisognevoli di assistenza specialistica a competenza enti locali. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Il servizio è rivolto ai disabili nelle scuole (materne, elementari, medie) residenti nel Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Assistenza specialistica all’alunno disabile con dotazione di materiale di supporto specifico per i diversamente abili. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Lo specialista individua obiettivi e strategie atte a facilitare il lavoro degli insegnanti e il programmatico inserimento dell’allievo nel gruppo classe. Il lavoro dell’esperto si basa sull’osservazione graduale e funzionale del diversamente abile affidatogli, stilando un programma/percorso specialistico e da integrare con la programmazione didattica redatta dagli insegnanti e dagli insegnanti di sostegno. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro Il servizio proposto avrà durata annuale. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE . 12.000,00 12.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene espletato presso le scuole presenti nel Comune di Pellezzano. 253 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano- Società mista 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo Ente di Impegno professionale appartenenza temporale previsto 1 Terapista della Ente privato 12 mesi riabilitazione (psicomotricità e logopedia) 1 Tirocinante del Istituto Universitario 12 mesi settore 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Hh utenti totali/settimana Richieste pervenute GG uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Gruppi appartamento semi-protetti per lo sviluppo di programmi di riabilitazione psico-sociale e reinserimento sociale. Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) D6 – D3 Denominazione del servizio (**)Gruppi appartamento semi-protetti 254 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Il Comune di Salerno quale soggetto fornitore delle 3 strutture e di ogni sostegno logistico e la ASL SA2 Ente estensore del progetto di riabilitazione psico-sociale ed erogatore dell'assistenza. 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento La ASL SA2 è attuatore del progetto terapeutico- riabilitativo con tutti gli oneri assistenziali. Il Comune di Salerno è, di fatto, l'Ente erogatore del supporto logistico per la realizzazione dell'intervento /progetto. 6 • • • Obiettivi Completare i processi di riabilitazione psicosociale per le fasi della residenzialità semiprotetta, per gli utenti della UOSM del Distretto sanitario di Salerno-Pellezzano, per i quali, è necessario un percorso residenziale. Favorire l'integrazione sociale e lo sviluppo di abilità sociali e di autonomia personale degli utenti interessati . Reinserimento sociale con l'obiettivo di restituire agli stessi un diritto di cittadinanza. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza L'intervento è indirizzato, nel suo tetto complessivo a 15 pazienti assistiti dalla UOSM del Distretto sanitario di Salerno-Pellezzano. Ogni struttura-appartamento ospiterà 4 pazienti. 8 • • • • • • Principali attività previste attività di gestione quotidiana della "Cura di sé" e dello spazio di vita; cura delle relazioni umane all'interno del gruppo e con il mondo; collegamento con il quartiere; autonomia nell'uso del denaro e nella pianificazione della propria esistenza organizzazione del tempo libero partecipazione a laboratori finalizzati agli inserimenti lavorativi. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) La metodologia adottata nella costruzione dei processi terapeutico-riabilitativi è definita in progetti elaborati dal DSM ASL SA2. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 - presa in carico della persona disabile ed accompagnamento nell’attuazione piano personalizzato 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Il valore patrimoniale degli immobili è da considerarsi quale risorsa finanziaria del Comune Fonti di riparto Importo 255 FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE 12 Localizzazione del servizio/progetto Il servizio viene realizzato nelle zone di centro storico nelle sedi delle strutture già funzionanti: − n.3 gruppo appartamento piazza M D’Aiello ; 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Persico Maria Rosaria 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Il Comune è l’ente fornitore delle strutture, l’ASL l’ente gestore di programmi terapeutico – riabilitativi in collaborazione con cooperative sociali per 2 gruppi-appartamento. Unità, profili, impegni temporali sono quelli richiesti dal programma personalizzato. Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari Integrazione gestionale e professionale 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori Num.richieste pervenute Num.gg/utenti totali Num.gg/uomo lavorate 256 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto PREVENZIONE Area di intervento: DIPENDENZE Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q Tipologia di servizio Cod H5 H6 H9 Denominazione del servizio : Sensibilizzazione e prevenzione – Integrazione socialeAscolto 257 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Ambito S8 - Comune Salerno e Comune Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore specializzati nella specifica area. Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi Il progetto, in continuità con il primo anno di attività ed interventi è finalizzato alla rimozione dei fattori di rischio che facilitano l’ingresso nei percorsi delle dipendenze e intende continuare la collaborazione e le sinergie con le esperienze maturate e con le realtà operanti sul territorio ed integrarsi con le aree “Responsabilità familiari” e “Minori” e con tutti gli interventi in esse previste. Potenziamento delle azioni: - di ascolto e di orientamento : attività di contatto e di definizione delle problematiche manifeste o latenti di cui l’utente è portatore; counseling, orientamento all’accesso ai servizi, strutturazione di percorsi personalizzati per gli adolescenti; - di rete e di raccordo con e fra i Centri esistenti ed operanti sul territorio, potenziando le sinergie avviate durante il primo anno di attività, nonché con tutte le altre agenzie pubbliche e private . Si intende, altresì, attivare una nuova azione di contatto/aggancio e sensibilizzazione con quelli che vengono definiti opinion leaders , poiché promotori e sostenitori di canoni di tendenza della cultura giovanile. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Le azioni e le attività del progetto sono rivolte ad un bacino di utenza dell’intero Ambito, differenziato tra: - giovani, compresi nella fascia 14-21 anni, che sono i destinatari privilegiati; - minori, nuclei familiari, insegnanti, operatori socio-educativi e socio sanitari,, opinion leaders….. che sono i destinatari intermedi. 8 - Principali attività previste attività di sensibilizzazione; attività di ascolto; attività di gruppo; colloqui individuali; counseling; organizzazione di seminari e momenti formativi/informativi. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) - Utilizzare la “metodologia di strada” proponendo come modalità di intervento l’osservazione partecipata , passando in rassegna i luoghi del disagio per spiegarne il significato ed aiutare l’adulto (operatore, insegnante, genitore) a leggerli correttamente e ad inserirsi in modo propositivo; sviluppare le capacità di ciascuno di una competenza comunicativa per attivare e realizzare una rete comunicativa fra minori e adulti, i diversi servizi e le agenzie del territorio; stimolare una relazione personale tra l’adulto di riferimento ed il minore che permetta al primo di espletare la propria funzione educativa in modo rispettoso e al secondo di trovare uno spazio di accoglienza dove sentirsi sicuro e parlare delle proprie difficoltà, debolezze, disagi…. ; 258 - strumenti: schede, report, banca dati. 10 12 - - Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro mesi formalizzazione atti( delibera, convenzione); continuità operativa delle azioni progettuali ed avvio delle nuove; verifiche e controlli: determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 28.231,12= € 28.231,12= 12 Localizzazione del servizio/progetto Il territorio di riferimento è quello dell’intero Ambito S8. Le sedi di riferimento sono quelle già operative per attività sociali sul territorio di Ambito. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina. 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 1 Profilo professionale Psicologo Ente di appartenenza Terzo Settore Impegno temporale previsto 6 h. settimanali in media 3 Educatore Terzo Settore 3 Operatore/Animatore Terzo Settore 3 Coordinatore Terzo Settore 15 h. settimanali in media 15 h. settimanali in media 6 h. settimanali in media 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari Durante la prima annualità si è avviato un dialogo con i servizi sanitari: Ser.T, U.O.M.I., D.S.M. L’integrazione è stata tradotta in base a: - competenze specifiche di servizio; - limiti e confini di intervento; - specializzazione delle professionalità; - presa in carico dei soggetti attraverso la gestione condivisa dei piani individuali; - realizzazione di eventi in comune. 259 Durante questa annualità si mirerà a potenziare quanto realizzato, con particolare attenzione alla creazione di quadri di senso comune nell’approccio preventivo al disagio giovanile. 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Osservazione diretta; strumenti: somministrazione questionari prima e dopo l’intervento; registrazione incremento della fruizione del servizio; Indicatori - Numero incontri/seminari/attività di gruppo; - Numero utenti/prestazioni; - Numero soggetti coinvolti; - Numero ore uomo lavorate; Risultati attesi: - aumento della conoscenza del fenomeno della dipendenza sul territorio; - coinvolgimento di adolescenti nella costruzione di iniziative di sensibilizzazione verso i coetanei ; - modifica dell’atteggiamento nei confronto dei soggetti dipendenti. PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto IL TEMPO DELL’ALTRO Area di intervento: AZIONI DI SISTEMA Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod A5 Denominazione del servizio : Banca del Tempo 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 260 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Organismi del Terzo Settore. Esternalizzazione mediante convenzione. 6 Obiettivi Obiettivo di tale servizio è quello di acquisire, attraverso la realizzazione di un Banca del Tempo, disponibilità di ore e prestazioni per favorire lo scambio di servizi di vicinato , facilitare l’utilizzo dei servizi, agevolare l’estensione della solidarietà ed incentivare le iniziative di quanti, singoli, gruppi, organismi sociali, intendano scambiare parte del loro tempo per impegni di reciproca solidarietà e interesse. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Minori, famiglie, donne anziani quali beneficiari delle prestazioni e soggetti attivi dello scambio del tempo e delle competenze. Il servizio è rivolto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno. 8 - Principali attività previste Costituzione banca del tempo- prestazioni/competenze; gestione scambi tempo/prestazioni in rete con i servizi territoriali; promozione-gestione e iniziative per scambi tempo-prestazioni; prestazioni di mutuo-aiuto; 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) - attivazione di una rete di sportelli/punti informativi di una Banca del Tempo presso le sedi dei Centri di Aggregazione Giovanile e dei Centri Polifunzionali; attivazione di una Banca dati generale attivata dall’Ente capofila, in collegamento sia con gli altri sportelli/punti informativi sia con altre agenzie pubbliche e private; predisposizione di schede per l’acquisizione delle disponibilità, richieste/offerte…..; pubblicazione di un opuscolo informativo. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV Annualità P.d.Z. formalizzazione atti ( delibera, convenzione); riunioni sulle fasi attuative del servizio; verifiche e controlli; - determine dirigenziali di liquidazione. - 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) Importo € 7000,00= 261 TOTALE € 7.000,00= 12 Localizzazione del servizio/progetto Il territorio di riferimento è quello dell’intero territorio cittadino Le sedi di riferimento sono quelle già operative per attività sociali sul territorio . 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Quaranta Albina 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 12 Profilo professionale Operatori Ente di appartenenza Organismo gestore Impegno temporale previsto 3 h. settimanali in media 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori - Num. Num. Num. Num. Num. ore/prestazioni acquisite; ore/prestazioni richieste; scambi ore/prestazioni effettuate; iniziative per promozione di disponibilità; utenti servizio. 262 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : Supporti informativi e formativi Piano di Zona Area di intervento: Azioni di sistema Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod . A3 Denominazione del servizio : Sistema informativo sociale 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno . 263 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Salerno Esperti nelle specifiche aree. Istituti/agenzie di formazione accreditati nelle specifiche aree. 6 Obiettivi Ad integrazione della attività previste per l’Area Gestione Piani di Zona , III Annualità, in via di realizzazione si prevedono interventi di formazione e aggiornamento direttamente organizzati o mediante partecipazione ad iniziative esterne, dotazioni di testi, riviste, supporti multimediali, strumentali, attrezzature tecniche necessarie allo scopo. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Comune di Salerno. Attori sociali del Piano di Zona, componenti dell’Ufficio di Piano e unità operative dei Segretariati. 8 Principali attività previste - verifica esigenze formative; predisposizione, organizzazione delle diverse fasi di formazione e aggiornamento; formazione e aggiornamento; adesione e partecipazione a iniziative esterne; dotazione strumentazione. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) 10 rilevazione fabbisogno formativo e dotazione strumentale; schede partecipazioni, schede gradimento; Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV annualità 11 Piano di Zona Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 23.359,09= € 23.359,09= 12 Localizzazione del servizio/progetto 264 c/o Direzione Settore Servizi Sociali o nelle sedi preposte per le iniziative esterne 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Direzione Settore Servizi Sociali 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Gli operatori richiesti sono gli esperti delle specifiche aree. 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari Partecipazione dei referenti ASL alle attività di formazione e aggiornamento. 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Num. partecipazioni-adesioni iniziative esterne Num. momenti di formazione e aggiornamento realizzati; prestazioni Num. partecipanti Num. dotazioni strumentali necessarie agli obiettivi delle attività PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Segretariati Sociali – Antenne Sociali Area di intervento: Azioni di sistema Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod : A 1 - A 2 Denominazione del servizio : segretariato sociale 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 265 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune con unità operative dipendenti e parziale prestazioe unità operative S.p.A. Sa 6 Obiettivi Perseguire gli intenti operativi del consolidato assetto organizzativo dei Servizi Sociali comunali con dislocazione nei diversi quartieri di n.5 Segretariati e di n.2 Antenne sociali per servizio sociale professionale con filtro di situazioni di bisogno, presa in carico, elaborazione e gestione di progetti individualizzati in rete con altri servizi, rapporti con le istituzioni, interventi mirati a ridurre e/o rimuovere situazioni problematiche e di bisogno sociale, prioritariamente dei più deboli ed emarginati, ed a promuovere il benessere sociale con attivazione delle risorse individuali-familiari e comunitarie e valorizzazione dell’individuo. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Cittadini che siano segnalati dalla rete territoriale o che spontaneamente abbiano accesso al servizio, con priorità , su tutti, dei soggetti più deboli ed emarginati. Principali attività previste - - acquisizione e filtro della domanda; intercettazione dei bisogni sociali inespressi; attività di servizio sociale professionale nelle varie aree di intervento a sostegno del singolo e/o della famiglia con prestazioni di ascolto, stesura progetti individualizzati, avvio a servizi integrativi e/o sostitutivi della famiglia ; invio – orientamento ai diversi servizi della rete territoriale; rapporti con il Tribunale per i Minorenni, ASL, Scuole…. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Schede, colloqui, ascolto, progetti individualizzati, lavoro di équipe, banca dati. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro 12 mesi 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo In risorse umane e strutture 12 Localizzazione del servizio/progetto Territorio comunale di Salerno nelle sedi operative di n.5 segretariati sociali e n.2 antenne sociali nei diversi quartieri della città. 266 SEGRETARIATI n° 1 - Via B. Prignano (tel. 089-666108) per gli abitanti del Centro Storico; n° 2 - Via P. de Granita (tel. 089-666647/49) per gli abitanti del Centro e zona Carmine); n° 3 - Via O. Da Craco (tel. 089-666686/85) per gli abitanti delle zone Irno, Fratte, Petrosino, Ogliara, Giovi; n° 4 - Via Cantarella (tel. 089-666132/665199) per gli abitanti delle zone Torrione e Pastena; n° 5 - Via S. d'Acquisto (tel. 089-666114/25) per gli abitanti delle zone Mercatello e Mariconda. ANTENNE SOCIALI n° 1 - Via Buonservizi - tel 089 666128 per gli abitanti zone collinari n° 2 - Via Ogliara - 089 666687 per gli abitanti frazioni alte 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Direzione Settore Servizi Sociali Comune di Salerno 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità Profilo professionale Assistente Sociale Ente di appartenenza Comune Sa Impegno temporale previsto T.I. 9 5 Funzionario Comune Sa T.I. 15 Istruttore Amm.vo Comune Sa T.I. 6 Collaboratore prof.le Comune Sa T.I. 4 Esecutore Comune Sa T.I. 5 Assistente Sociale S.p.A. SA 30 h. sett. 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Rilevazioni d’équipe, accompagnamento e verifica piani personalizzati, valutazione della domanda . Num. utenti Num. richieste /accesso 267 Num. casistica- presa in carico Num. servizi erogati Num. ore servizio offerte. PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Segretariato Sociale e una antenna sociale Area di intervento: Azioni di sistema Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 Tipologia di servizio Cod (**) A1 Denominazione del servizio (**) 3 q q Segretariato sociale Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 268 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano – Società Mista 6 Obiettivi Filtrare ed indirizzare il bisogno; fornire informazioni e modalità di accesso ai servizi pubblici e privati presenti sul territorio, sulle risorse sociali disponibili finalizzate ad affrontare le problematiche del singolo, della famiglia, del gruppo sociale. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Cittadini del Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Sarà allestita un’apposita area di ascolto ed incontro dove potranno essere discussi, sia privatamente che collegialmente i problemi riguardanti le fasce deboli. Si prevede la presenza di personale in grado di fornire informazioni in materia di prevenzione e individuazione dei comportamenti a rischio; sostegno alle famiglie appartenenti alle fasce più deboli più facilmente soggette ad esclusione ed emarginazione, afflitte da problematiche quali: la tossicodipendenza, l’indigenza, difficoltà di inserimento ed integrazione sociale. In particolare saranno creati canali di accesso facilitati per l’inserimento dei tossicodipendenti nelle comunità di recupero presenti sul territorio e, saranno promosse iniziative volte al loro reinserimento lavorativo. Nella sala già attrezzata con poltroncine dotate di piano di scrittura, lavagna luminosa, sistema di amplificazione per i microfoni, rete telefonica con linea ad alta comunicatività per un accesso rapido alla rete telematica internet. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Le tecniche e le metodologie adottate sono in uso al servizio sociale: colloquio di orientamento, colloquio di ingresso, visite domiciliari, anamnesi personale e familiare con compilazione di cartella sociale, indagini socio-ambientali, analisi e valutazione del problema, presa in carico dell’utenza, analisi della domanda ed eventuale smistamento della stesso presso altri servizi. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del progetto e’ di 12 mesi. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 40.000,00 40.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Locali di proprietà del Comune c/o la Società Mista Pellezzano Servizi, Cologna. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto 269 Comune di Pellezzano - Società Mista 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Le figure operanti nel Segretariato Sociale saranno: quattro assistenti sociali di cui una con funzioni di coordinamento. Numero unità Ente di appartenenza Società Mista Impegno temporale previsto 12 mesi 3 Profilo professionale personale amministrativo Assistenti sociali Società Mista 12 mesi 1 Assistente sociale coordinatrice Comune di Pellezzano 12 mesi 1 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Numero di accessi Richieste di accesso Giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Componenti Ufficio di Piano Area di intervento: Azioni di sistema Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) A4 Denominazione del servizio Funzionamento Ufficio di Piano 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Pellezzano 270 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano- Convenzione con due specialisti delle aree inerenti il Piano di Zona e in economia per l'unità operativa dipendente. 6 Obiettivi Curare i rapporti istituzionali con l’Ufficio di Piano. Partecipare e collaborare al funzionamento Ufficio di Piano di Zona Sociale. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Tutti i cittadini del Comune di Pellezzano. 8 Principali attività previste Attività di programmazione, gestione tecnica e amministrativa, monitoraggio e valutazione delle attività del Piano di Zona relative al Comune di rappresentanza. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) La programmazione, la gestione la progettazione ed il controllo dei progetti relativi al Comune rappresentato del Piano di Zona; utilizzo di una rete informatica per agevolare la comunicazione istituzionale tra uffici e enti; partecipazione ai tavoli di concertazione, alle attività dell’Ufficio di Piano ed all'attivazione per le procedure per l’attuazione degli accordi di programma. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del progetto e’ di 12 mesi. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 2.241,31 2.241,31 12 Localizzazione del servizio/progetto Servizi Sociali Comune di Salerno. 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Responsabile Ufficio di Piano per le funzioni dell'Ufficio e Comune di Pellezzano per la designazione data. 271 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Numero unità 1 1 1 Profilo professionale Laureato in medicina e chirurgia con specializzazione inerente le sfere d’azione Assistente Sociale con esperienza nel settore. Laureato in economia con qualifica di commercialista. Ente di appartenenza Comune di Pellezzano Impegno temporale previsto 12 mesi Comune di Pellezzano 12 mesi Comune di Pellezzano 12 mesi 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Numero figure Giornate uomo lavorate PIANO DI ZONA 2005 Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto Sportello Informativo Area di intervento: Welfare d’accesso Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod (**) D18 Denominazione del servizio (**) Servizio d’ ascolto,informazione e sensibilizzazione 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti Comune di Salerno 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 272 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Soggetto Terzo:esternalizzazione mediante convenzione 6 Obiettivi Il servizio è finalizzato ad assicurare alla persona disabile, o con fragilità psichica, ed alla sua famiglia un’informazione sulle attività e gli interventi di carattere sanitario e sociale presenti sul territorio. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Cittadini,persone disabili loro famiglie e quanti ,per motivo di studio,ricerca o interesse personale, necessitano di orientarsi ed approfondire le varie tematiche legate alla disabilità.Il servizio prevede l’attivazione di circa 100 nuovi contatti ,nonché la continuità di rapporto con i 110 utenti già seguiti dallo sportello. 8 Principali attività previste Attività di front-office,accoglienza,ascolto attivo, comunicazione consapevole, informazione ed aggiornamento legislativo. Orientamento e accompagnamento ai servizi. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Metodologia adottata nella costruzione del processo: • definizione degli obiettivi • collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali; • sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni. Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del progetto: • fase iniziale; • operativa; • operativa avanzata; • finale e/o conclusiva. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IVa annualità P. di Z. L. 328/00 -formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa); -verifiche e controlli; -determine di liquidazione. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 20.000,00 5.000,00 25.000,00 12 Localizzazione del servizio/progetto Il territorio di intervento dell’azione progettuale è quello del Comune di Salerno .In continuità con le attività già in corso,lo sportello è situato c/o il centro Sociale sito in via Cantarella 22. 273 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Dott.ssa Persico Maria Rosaria 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Unità, profili, impegni temporali sono quelli richiesti per la realizzazione del servizio/progetto. Numero unità Profilo professionale Ente di appartenenza Impegno temporale previsto 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche: • fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza; • valutazione in itinere in corso di attuazione; • ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate. Indicatori : n°utenti/prestazioni erogate n°richieste pervenute n°soluzioni richieste pervenute n°ore servizio n°ore uomo lavorate 274 PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 Comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto : azioni di agevolazione dell’accesso Area di intervento: Servizi per il welfare Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.) 2 q q Tipologia di servizio Cod . Denominazione del servizio : accesso agevolato 3 Soggetto titolare ed enti coinvolti 275 Comune di Salerno . 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Salerno, in economia 6 Obiettivi Ad integrazione della attività previste per l’Area Gestione Piani di Zona della III Annualità e in via di realizzazione, si prevedono : - organizzazione delle procedure di accesso dei cittadini alla rete dei servizi; - Informatizzazione delle richieste per rilevazione della domanda; - Programmi informatici di applicazione della regolamentazione dei servizi; 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza Cittadini del Comune di Salerno. 8 Principali attività previste dotazione di strumentazioni informatiche nei luoghi di accesso del cittadino e presso la sede dell’Ufficio di Piano; - inserimento vari programmi; - inserimento nella rete e connessione con i diversi nodi del sistema; - banca-dati e aggiornamento rilevazione bisogni e offerte. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) - 10 programmazione informatica; creazione banca-dati; gestione rete e nodi del sistema. Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro IV annualità 11 Piano di Zona Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo € 10.359,10 € 10.359,10 12 Localizzazione del servizio/progetto Sedi di gestione e di offerta delle attività del Piano. 276 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Direzione Settore Servizi Sociali 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Operatori e personale con esperienza in campo informatico. 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Indicatori Num. strumenti informatici; Num. programmi; Num. nodi attivati e collegati Num. inserimenti nelle banche-dati PIANO DI ZONA 2005 Ambito S8 comune Capofila Salerno Progetto a valere anche su: Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) Risorse regionali disabili (L.R.11/84) Risorse regionali L.R. 8/04 1 q q q Informazioni generali Nome del Servizio / progetto: Servizi di welfare: misure di accompagnamento al reddito di cittadinanza Area di intervento: SERVIZI PER IL WELFARE Servizio in continuità con l’annualità precedente: Servizio di nuova istituzione Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) 2 Tipologia di servizio Cod (**) G 15 Denominazione del servizio (**) 3 q q q ACCESSO AL REDDITO DI CITTADINANZA Soggetto titolare ed enti coinvolti 277 Comune di Pellezzano 4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la gestione dell’intervento/servizio 5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune di Pellezzano 6 Obiettivi Favorire il nucleo familiare svantaggiato, beneficiario dell’assegno del reddito di cittadinanza, tutti quegli interventi previsti dalla normativa a favore dei componenti il nucleo al fine di migliorarne la qualità di vita. 7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza I cittadini del Comune di Pellezzano che hanno fatto domanda e sono stati beneficiari di tale misura. 8 Principali attività previste Le principali attività prevedono : la presa in carico dei beneficiari che comporta una fase di progettazione degli interventi personalizzati e il loro monitoraggio; l’accompagnamento del nucleo nell’ambito di opportunità di formazione –lavoro, inserimento lavorativo, strategie per agevolare l’utenza nel pagamento dei tributi locali, nell’accesso ai servizi territoriali ed extra territoriali, compreso il trasporto. 9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.) Le tecniche e le metodologie adottate sono in uso al servizio sociale: colloquio di orientamento, colloquio di ingresso, visite domiciliari, anamnesi personale e familiare con compilazione di cartella sociale, indagini socio-ambientali, analisi e valutazione delle opportunità offerte dal territorio, potenziamento delle risorse familiari e relazionali attraverso un lavoro che sviluppi nel territorio auto-mutuo-aiuto, presa in carico dell’utenza, analisi della domanda ed eventuale smistamento della stesso presso altri servizi. 10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro La durata del progetto e’ di 12 mesi. 11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento Fonti di riparto FNPS L.R. 21/89 L.R. 11/84 L.R. 8/04 Fondi comunali Fondi ASL Altro (specificare) TOTALE Importo 2.241,31 2.241,31 12 Localizzazione del servizio/progetto 278 Comune di Pellezzano 13 Referente istituzionale del servizio / progetto Comune di Pellezzano 14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto Le figure operanti nel Segretariato Sociale saranno:, , tre assistenti sociali di cui una con funzioni di coordinamento. Numero unità Ente di appartenenza Comune Impegno temporale previsto 12 mesi 1 Profilo professionale personale amministrativo Assistenti sociali Comune 12 mesi Assistente sociale coordinatrice Comune 12 mesi 1 1 15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari 16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione Utenti Numero di accessi Richieste di accesso Giornate uomo lavorate 279