PIANO SOCIALE DI ZONA ANNO 2005
per
L'AMBITO TERRITORIALE S8
relativo
AI COMUNI DI SALERNO E PELLEZZANO
adottato
mediante Accordo di Programma sottoscritto in data 28/07/2005 dai legali
rappresentanti dei detti Enti nonché dall'A.S.L. SA/2 e della Provincia di
Salerno
---------------Elaborazione a cura
dell'Ufficio di Piano di
Zona dell'Ambito S8
Luglio 2005
1
L’indice del Piano sociale di Zona 2005
Capitolo 1 – Il sistema di offerta dei servizi costruito nell’Ambito
1.1 Relazione sui servizi attivati nell’anno 2004 per aree prioritarie di
intervento e per macrotipologie di servizi
pag.
pag.
4
4
1.2 Schede di rilevazione della spesa sociale dei Comuni dell’Ambito per il 2004
(Schede 4.1 e 4.2)
pag.
47
1.3 Schede di monitoraggio dell’offerta dei servizi sociali per il 2004
pag.
79
1.4 Relazione sulla organizzazione dell’Ufficio di Piano, sul funzionamento del
Coordinamento Istituzionale, sui servizi di segretariato sociale e sui servizi
sociali professionali dei Comuni
pag.
90
1.5 Risultati conseguiti per l’integrazione sociosanitaria
pag.
91
Capitolo 2 – Gli assetti organizzativi e gli strumenti di regolazione per la
gestione unitaria dell’Ambito
pag.
93
2.1 L’evoluzione prevista degli assetti organizzativi dell’ambito per il triennio
2005/2007
pag.
93
2.2 I contenuti dell’Accordo di Programma e degli impegni aggiuntivi
pag.
93
2.3 Eventuali protocolli di intesta o altri accordi siglati tra le parti
pag.
94
2.4 Forme adottate per la gestione associata delle funzioni e la gestione pag.
unitaria dei servizi
94
2.5 Assetto organizzativo definitivo dell’Ufficio di Piano e relazioni con il pag.
Coordinamento Istituzionale
95
2.6
I regolamenti adottati dall’ambito territoriali e gli effetti della loro pag.
implementazione
95
2.7 Atti di regolamentazione da adottare per l'organizzazione dei servizi, per la pag.
95
regolamentazione dell'accesso alle prestazioni, per la garanzia della qualità
dei servizi e della partecipazione dei cittadini
Capitolo 3 – Linee di sviluppo triennali per la programmazione dei servizi
d’ambito
3.1 Le strategie prioritarie e gli obiettivi strategici per il triennio 2005-2007 per
il consolidamento del sistema di welfare e per le specifiche politiche di
settore (dettaglio per aree prioritarie)
3.2 Le strategie prioritarie e gli obiettivi strategici per la IV annualità (2005)
per le specifiche politiche di settore (dettaglio per aree prioritarie)
pag.
97
pag.
97
pag.
98
3.3 Criteri utilizzati per la ripartizione delle risorse del “Fondo non finalizzato” pag. 100
per la IV annualità
2
3.4 Servizi previsti nella IV annualità per area prioritaria: tipologie di servizi da pag. 100
garantire come livelli essenziali sociali e sociosanitari, altre tipologie di
servizi ed interventi, servizi da gestire in continuità con l'annualità
precedente, servizi previsti per il triennio
3.5 Servizi gestiti in forma associata nell'ambito territoriale: soggetti gestori, pag. 103
modalità di gestione, integrazione con gli altri interventi gestiti dai singoli
comuni
3.6 Piano di Comunicazione Sociale dell'Ambito Territoriale
pag. 103
3.7 Azioni di supporto alla gestione del Piano Sociale di Zona
pag. 103
3.8 L'integrazione tra azioni del Piano di Zona ed interventi promossi a valere pag. 104
su risorse del POR 2000-2006 Campania e su altri Fondi Strutturali
Capitolo 4 – La programmazione finanziaria
pag. 105
Tav. 3.1 - Il Piano finanziario 2005 di Ambito Territoriale, per area prioritaria e pag. 105
fonti di finanziamento
Tav. 3.2 - Il Piano finanziario 2005 del singolo Ente Locale, per area prioritaria e
fonti di finanziamento
pag. 106
Tav. 3.3 - Il prospetto delle risorse finanziarie per Servizi programmati per il
2005
pag. 108
Tavv. 3.4 - 3.5 - 3.6 – La gestione delle eventuali risorse residue della seconda
(2003) e terza (2004) annualità
Tav. 3.7 - Il Piano finanziario delle attività sociosanitarie integrate a
compartecipazione
5 – LE SCHEDE DEI SERVIZI
5.1 Le schede dei servizi previsti per la IV annualità nel Piano di Zona
pag. 116
pag. 122
pag. 123
pag. 123
Gli allegati al Piano.
Verbali di concertazione con le OO.SS. e il terzo settore
Scheda rilevazione assetto dell’UdP
Scheda di rilevazione del segretariato sociale
Delibera di adozione del piano di zona approvata secondo le vigenti disposizioni del
Testo Unico degli Enti Locali ( D.Lgs. 267/2000)
L’accordo di programma sottoscritto da tutti i soggetti pubblici interessati e
approvato secondo le forme previsto dal testo unico D.lgs 267/00
Attestazione dell’impegno di 5 € per abitante da parte del Comune Capofila riferita
all’intero ambito
Accordi di programma Integrazione Scolastica
pag.
pag.
pag.
pag.
296
316
319
343
pag. 347
pag. 354
pag. 355
3
CAPITOLO 1 – IL SISTEMA DI OFFERTA DEI
SERVIZI COSTRUITO NELL’AMBITO
1.1 - Relazione sui servizi attivati nell’anno 2004 per aree prioritarie
di intervento e per macrotipologie di servizi.
La realizzazione della 3ª annualità, implementata di alcuni interventi di
nuova istituzione, anche in conseguenza di finanziamenti di Fondo Sociale
finalizzati, si è concretizzata nella continuità della maggior parte di azioni e
servizi della precedente annualità del Piano Sociale di Zona Ambito S8,
caratterizzandosi a consolidamento, per la diversificata ed articolata offerta di
servizi che, oltre a consentire la realizzazione dei livelli essenziali di assistenza
di cui all’art.22 della L.328\00, ha permesso di soddisfare bisogni sociali di
inclusione, promozione, integrazione ed incremento di capitale sociale della
persona, mediante promozione ed attivazione di cittadinanza sociale e
rafforzamento del partenariato locale.
Il processo riformatore di affermazione di nuovo welfare segnando un
ulteriore passo di avanzamento si è confermato per radicamento della
preesistente strutturazione di offerta sociale sul territorio, sulla quale la quota
aggiuntiva del fondo sociale, nel corso del triennio trascorso, si è innestata
permettendo di implementare alcuni servizi, di istituirne nuovi e di consolidare
quelli esistenti, in una continuità operativa necessariamente non coincidente
coi tempi di attuazione delle corrispondenti annualità.
Come individuate nelle Linee Guida Regionali, le aree prioritarie
costituenti la progettualità dell’annualità considerata sono:
1. Responsabilità Familiari
2. Natalità
3. Minori
4. Anziani
5. Contrasto alla Povertà
6. Persone Disabili e Disabili Gravi
7. Lotta alla Droga
8. Armonizzazione dei Tempi delle Città
9. Gestione Piani di Zona
10.Segretariato Sociale
Nell’Area Contrasto alla Povertà è compresa anche l’offerta di servizi per
immigrati, ai quali non è stata riservata apposita area sin dalla
programmazione triennale del Piano Sociale, inglobando in unica area, in quel
contesto definita “Per l’inclusione e le opportunità di vita”, tutte le attività in
favore di fasce sociali, compresa quella immigrata, che vivono il disagio per
difficoltà di inserimento, mancanza di opportunità e di integrazione, rischio di
esclusione – emarginazione sociale.
4
La diversificata offerta di servizi previsti per le aree individuate, si è
inquadrata in tutte le macrotipologie:
- semiresidenziali: nido, centri per l’infanzia, centri polifunzionali,
centri aggregativi, centri socio – educativi, per le aree “Responsabilità
Familiari” , “Minori”, “Disabilità”;
- residenziali : accoglienza in case famiglia, comunità, case albergo,
gruppi appartamento, centro accoglienza, per le aree “Responsabilità
Familiari” “Minori”, “Anziani”, “Disabilità”, “Povertà”;
- domiciliari: assistenza domiciliare ed educativa domiciliare per le
aree “Responsabilità Familiari”, “Minori”, “Anziani”, “Disabilità”;
- territoriali: ascolto, sensibilizzazione e informazione, affido,
adozione, mediazione familiare, penale e culturale, pronto intervento,
assistenza scolastica, trasporto, biblioteca c\o Tribunale per i
Minorenni, integrazione sociale, soggiorni, unità di strada, mensa, per
le aree “Responsabilità Familiari” “Minori”, “Anziani”, “Disabilità”,
“Povertà”, “Lotta alla Droga”, "Armonizzazione dei Tempi delle Città;
- contributi economici: contributi per strutture di accoglienza, ad
integrazione del reddito familiare e per l’affido , per le aree
“Responsabilità Familiari” “Minori”, “Anziani”, “Disabilità”, “Povertà”;
- inserimento lavorativo: Percorsi di formazione ed orientamento al
lavoro, attività di laboratori disabili, per le aree “Responsabilità
Familiari” “Minori”, “Disabilità”, borse lavoro per l'Area Contrasto alla
Povertà.
I servizi, come delineati per macrotipologia e relativamente alle aree di
riferimento, hanno avuto per la maggior parte effettiva realizzazione sin
dall'inizio della 3ª annualità del Piano Sociale, alcuni sono stati avviati e sono
tuttora in corso di realizzazione e solo per pochi di essi, per le motivazioni di
cui si dirà innanzi nell'esposizione di area, si è in fase di organizzazione per
l'avvio o non vi sono state le condizioni per l'attuazione: Telefonia Sociale,
Centro Sociale Polifunzionale, Clima Amico per Area Anziani, Clima Amico per
Area Disabili, Attività 9.1 e 9.2 dell'Area Gestione Piano di Zona.
Modalità attuative, contenuti operativi e destinatari coinvolti sono in
dettaglio esplicitati nelle relazioni che seguono e che espongono gli interventi
di area nella presentazione e progressione date nel Piano Sociale della 3ª
annualità.
Si rileva la messa in rete dei servizi del Piano Sociale con quanti altri
erogati sul territorio per canali diversi di finanziamento, a completamento di
una offerta che, attraverso l’operato dei segretariati consente maggiori
possibilità di risposte ai bisogni sociali, ma tuttora, viste le crescenti esigenze,
incontra limiti di soddisfazione delle istanze per saturazioni di disponibilità e
delimitazioni di posti\ore prestazioni pur nell’offerta attiva di servizi.
5
1 - AREA
RESPONSABILITA’
FAMILIARI
Posto che la famiglia è il luogo delle relazioni primarie e quindi la prima
agenzia educativa e formativa atta a garantire la crescita e il benessere delle
persone, in attuazione del Piano Sociale di Zona, redatto ed approvato ai sensi
della L. 328/00 - I Triennio III Annualità , si è continuato a promuovere la
riqualificazione dei servizi finalizzati al supporto e alla valorizzazione dei
molteplici compiti che le famiglie sono tenute a svolgere e al sostegno della
condizione minorile, sia in situazioni di disagio sociale che a stimolo nelle
situazioni di “normalità”.
A tal fine sono state attuate e/o avviate tutte le azioni programmate e
finanziate: servizi/interventi
realizzati e/o in corso di realizzazione con
l’apporto e la collaborazione degli Organismi del Terzo Settore. Per i servizi a
continuità delle precedenti annualità, laddove non gestiti in economia
direttamente dai Comuni, è stato confermato l’ affidamento della gestione
operativa mediante convenzione, per i servizi di nuova istituzione è stato
avviato parimenti rapporto convenzionale.
Att. 1.1 -
AFFIDAMENTO FAMILIARE
Il Servizio di Affidamento Familiare in favore di minori in grave disagio sociale
temporaneamente
privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita
psico-fisica, sociale, cognitiva ed affettiva da affidare, ai sensi della L. 184/83 e
successive modifiche sancite con L. 149/01, nonché del Regolamento
approvato dalla Regione Campania, è stato attuato mediante la realizzazione
delle seguenti attività:
- sostegno alla famiglia affidataria attraverso l’erogazione di un contributo
economico mensile determinato autonomamente nei limiti delle disponibilità
finanziarie di bilancio comunale;
- stipula di coperture assicurative , Polizze Infortuni a tutela dei minori affidati
e Responsabilità Civile verso Terzi derivante alle famiglie affidatarie per danni
involontariamente cagionati a terzi dai minori affidati;
sostegno
alle
famiglie
di
origine
per
il
superamento
delle
problematiche
che
hanno determinato l’allontanamento temporaneo del
minore dal proprio nucleo familiare;
- sostegno alle famiglie affidatarie e a quelle di origine facendo ricorso ai
servizi già in atto sul territorio;
promozione e sensibilizzazione dell’affidamento familiare con gestione
esternalizzata affidata mediante convenzione alla Coop Soc. “Alice nella Città”
e all’ Associazione “La Magica Conchiglia” per la realizzazione del Progetto “
Una Famiglia per l’ Infanzia” .
Il Progetto è stato realizzato da figure professionali quali sociologi, psicologi,
assistenti sociali , avvocati attraverso l’ attuazione di azioni di :
- promozione della cultura dell’affido, dell’accoglienza e della solidarietà;
- screening delle risorse del territorio, in particolare parrocchie;
- attivazione di uno sportello informativo;
6
- elaborazione di un depliant informativo e di uno spot messo in onda da Tv
locale;
- diffusione degli stessi sul territorio, al fine dell’ individuazione dei potenziali
aspiranti affidatari.
L’Amministrazione Comunale di Salerno ha concesso agli Organismi Sociali
innanzi detti parte dei locali ubicati ex Scuola Materna Comunale ad Arbostella
quale sede delle attività previste per l’attuazione del progetto su indicato.
Nell’arco dell’anno 2004 sono stati seguiti complessivamente n. 86 minori in
affidamento dei quali : n. 73 intra-familiari, n. 13 etero-familiari, n. 78
affidati con Decreto del Tribunale per i Minorenni , n. 8 affidati con dispositivo
dirigenziale reso esecutivo dal Giudice Tutelare ai sensi della legislazione
vigente.
Ai sensi dell’art .2 della L. 149/01 e delle Linee d’Indirizzo Regionali per
l’Affidamento Familiare, approvate dalla Regione Campania nella seduta del 30
aprile 2004 con Deliberazione n. 644, è stata costituita l’Equipe
multidisciplinare socio-sanitaria integrata dell’ Ambito S/8 S.A.T. per il Servizio
di Affidamento Familiare ed Adozioni Nazionali ed Internazionali, per la presa in
carica congiunta e condivisa della casistica e l’assolvimento di tutti gli
adempimenti e le funzioni dei rispettivi servizi in integrazione gestionale e
professionale delle unità operative preposte.
Att. 1.2 -
EDUCATIVA DOMICILIARE
La gestione del Servizio “Educativa Domiciliare” è stata affidata a
continuità dei decorsi anni al Consorzio di Cooperative Sociali “LA RADA” –
organismo capofila del raggruppamento di organismi sociali allo scopo
costituito anche da: Cooperativa Sociale “Prometeo ’82 ”, Cooperativa Sociale
“Sorriso” , Cooperativa Sociale “Fili d’Erba”, Associazione di Volontariato
“Osservatorio sui Minori” , Cooperativa Sociale “Il Girasole”.
Gli interventi si sono concretizzati in prestazioni di:
- educativa familiare , sostegno domiciliare alla famiglia in condizioni di
disagio, relativamente alle dinamiche educative, al fine di promuovere e
sostenere la modifica delle relazioni intrafamiliari e l’arricchimento della vita
dei componenti il nucleo;
- sostegno al minore nello svolgimento dei propri compiti di crescita (scuola,
adempimenti scolastici, relazioni sociali e familiari…) finalizzato alla costruzione
del progetto di vita ;
- attivazione di sinergie territoriali attraverso la promozione di collaborazione
fra i servizi territoriali ;
- formazione continua degli operatori.
Nel decorso anno le prestazioni hanno interessato n. 42 nuclei familiari per
complessivi n. 74 minori in turn-over, garantendo la conduzione della casistica
in corso fino a conclusione secondo il piano di trattamento concordato tra
l’Assistente Sociale intestataria del caso e gli operatori del Consorzio e l’
assunzione di casi nuovi.
7
Att. 1.3 - MEDIAZIONE FAMILIARE - Centro di Consulenza e Sostegno
alla Famiglia
La gestione operativa del servizio Mediazione Familiare - Centro di
Consulenza e Sostegno alla Famiglia - è stata affidata alla
Cooperativa
Sociale “ Sorriso” . Le attività sono state svolte a continuità della precedente
annualità presso la sede comunale di Salerno in via Onorato da Craco, ove è
ubicato un Segretariato Sociale Zonale.
Sono state realizzate attività di : segreteria, mediazione familiare rivolta ai
nuclei familiari o alle coppie in condizioni di conflitto, sostegno alla genitorialità
diretto a genitori con difficoltà nella gestione del rapporto con i propri figli,
sostegno psicologico in favore di famiglie per il superamento di fasi e/o eventi
critici, nonchè “spazio protetto” per incontri in sede neutrale tra minori e
genitori/familiari in situazione di disagio relazionale, attuati in presenza di un
operatore sociale e secondo le modalità disposte dalle Autorità Giudiziarie e
concordate con il Servizio Sociale Territoriale .
Le attività sono state condotte da figure professionali: assistente sociale,
mediatore, psicologo, operatore con esperienza pregressa nei servizi alla
famiglia, e sono state attuate nei giorni di apertura del Centro , ovvero due
giorni a settimana di mattina e una volta in orario pomeridiano in fasce orarie
flessibili in relazione agli interventi attuati su appuntamento al fine di
rispondere meglio alle esigenze degli utenti.
Il Centro ha seguito nel decorso anno alcuni casi condotti a continuità della
precedente annualità per consentire la conclusione del percorso messo in atto,
altri di nuova assunzione pervenuti attraverso le segnalazioni del Servizio
Sociale Territoriale o su richiesta delle Autorità Giudiziarie.
In particolare è stata condotta una casistica di n. 20 percorsi di mediazione
e sostegno a nuclei familiari in difficoltà e n. 4 casi di incontri “spazio protetto”
segnalati dal Servizio Sociale Territoriale e/o dalle istituzioni interessate:
Tribunale per i Minorenni , Tribunale Ordinario, Servizi Sociali del Ministero di
Grazia e Giustizia.
Attività 1.4 Pronta accoglienza e pronta reperibilità
Il servizio affidato alle associazioni di volontariato Casa Amica e Casa Betania
per una spesa quantificata in € 145.000,00 circa.
Gli utenti coinvolti sono stati essenzialmente ragazze madri, minori, e ragazze
sole per Casa Betania , mentre hanno fatto ricorso a casa Amica, minori,
adulti, barboni e senza fissa dimora.
Complessivamente la media di accoglienza fra le due strutture è stata di 22
utenti mensili.
I soggetti accolti, nel rispetto delle pattuizioni stabilite, alcuni sono stati
inseriti in programmi di recupero ed inserimento socio-lavorativo.
8
Att. 1.5 - SERVIZIO ASCOLTO ALLA FAMIGLIA CON MINORI IN
DIFFICOLTA’
In seguito alla convenzione tra il Comune di Pellezzano e l’associazione
“La Magica Conchiglia Onlus”, è stato tenuto un incontro preliminare tra gli
operatori del progetto, stilato il calendario ed avviata l’attività dello
sportello.
Sono state curate la redazione e pubblicazione di materiale informativo,
poi distribuito sul territorio del comune di Pellezzano da volontari
dell’associazione. Sono stati presi i contatti con le scuole e con le altre
agenzie operanti sul territorio, in particolare con l’Informagiovani, per far
conoscere le finalità dello sportello ad una fascia di utenza più vasta
possibile.
Lo sportello servizio ascolto alle famiglie con minori in difficoltà è ubicato
presso la sede dell’Informagiovani, a Coperchia, è aperto al pubblico il
venerdì mattina, dalle 9.00 alle 13.00, e vede la presenza di una consulente
psicologa, con funzioni di coordinamento, e di due consulenti legali, che si
alternano.
I consulenti mantengono stretto contatto con i servizi sociali, che hanno
effettuato già diversi invii per casi di minori in difficoltà di vario genere, che
sono stati presi in carico.
Si può concludere che, in questo primo periodo di attività, sono in fase di
progettazione diverse iniziative di formazione e di studio, che potranno
essere realizzate nei prossimi mesi.
Il progetto, che è iniziato nel mese di aprile u.s., terminerà ad aprile
2006.
2 - AREA
NATALITA’
Att. 2.1 - CENTRI PER LA PRIMA INFANZIA
Il servizio ha garantito il funzionamento di n. 3 Centri per la prima Infanzia
ubicati nei quartieri Centro Storico, Mariconda , Cappelle di Salerno. Nel decorso
anno è stata soddisfatta la richiesta pervenuta per circa 140 bambini di età 0 – 5
anni, ammessi in turn-over, inoltre è stata registrata una nutrita lista di attesa.
Le attività, interventi educativi integrativi e complementari a quelli esistenti
sul territorio per la prima infanzia, sono state realizzate nel rispetto del progetto
educativo approvato e sono state attuate attraverso l’articolazione per fasce di
età dei destinatari (0-3 anni e 3-5 anni), il coinvolgimento delle famiglie nella
realizzazione del progetto educativo e il sostegno alle famiglie in difficoltà nello
svolgimento dei propri ruoli. Sono stati organizzati percorsi di sensibilizzazione e
sostegno alla genitorialità , incontri tematici con le famiglie condotti dalla
psicologa di ciascun centro e momenti di confronto tra i genitori.
Nel decorso anno le attività sono state integrate dai servizi Mensa e Trasporto.
Hanno usufruito del servizio Mensa, su richiesta e/o segnalazione del S. S. T. i
bambini frequentanti i tre Centri.
9
La quota di compartecipazione a carico degli utenti è stata determinata
estendendo il criterio delle fasce di reddito su calcolo I.S.E.E. già approvate dalla
Amministrazione per il Servizio di Ristorazione Scolastica .
Per quanto attiene il servizio Trasporto esso è stato effettuato solo in favore
dei minori del Centro Infanzia ubicato nel Centro Storico di Salerno perché non
richiesto dai genitori dei bambini frequentanti gli altri Centri.
Centri per la prima Infanzia “ Città della Luna” . La gestione operativa
dei due centri , ubicati in Salerno, rispettivamente nella zona Orientale in via
Premuda presso l’ ex Scuola Materna Comunale e nel Centro Storico in via dei
Renzi in locali della struttura dell’ex complesso Istituto Umberto I, è stata
affidata alla Cooperativa Sociale “ La città della Luna” .
Le attività, rivolte a n. 54 bambini di età compresa nella fascia 0-5 anni, di
cui n.30 su segnalazione del Servizio Sociale Territoriale e gli altri con
iscrizione autonoma presso i centri, hanno interessato nel decorso anno n.70
minori in turn over segnalati dal S.S.T. , oltre i privati.
Per il Centro di Mariconda da settembre 2004 le attività sono state integrate
con quelle del Piano Infanzia attivate nel 2003 in via sperimentale dal Settore
Pubblica Istruzione e sono state rivolte ad ulteriori 50 minori dai 3 ai 5 anni .
Centro per la prima Infanzia “Il Girasole” . La gestione del Centro sito
in Salerno frazione Cappelle è stata affidata alla Cooperativa Sociale “Il
Girasole” , al fine di realizzare, secondo la metodologia operativa di cui al
progetto educativo approvato, nella fascia oraria antimeridiana le attività
laboratoriali di Ludoginnastica, Animazione (mimo, burattini, ombre cinesi,
tecniche dei linguaggi non verbali), Note & Ritmo, Giotto, Babychef, Ludoteca
per bambini di età 3-5 anni, quale luogo di incontro di giochi e attività
culturali, e nelle ore pomeridiane attività in favore delle famiglie, momenti di
aggregazione, scambio ed auto-aiuto tra i genitori dei bambini ammessi alle
attività del centro, interventi di supporto alle famiglie in difficoltà nello
svolgimento delle proprie funzioni educative attraverso consulenze:
psicologica, medica, legale…
Inoltre, a continuità del decorso anno il Centro ha avuto funzione di “spazio
protetto” per incontri tra genitori/familiari e bambini, frequentanti le attività ,
in situazione di conflitto relazionale .
Le attività, rivolte a n. 30 bambini di età compresa nella fascia 0-5 anni,
dei quali n.18 su segnalazione del Servizio Sociale Territoriale e gli altri con
iscrizione autonoma presso il centro, hanno interessato n. 24 minori in turn
over segnalati dal S.S.T. oltre i privati , appartenenti ai quartieri Cappelle,
Matierno, Pastorano, Fratte e zone alte della città.
Le stesse sono state svolte negli spazi interni e esterni della struttura
comunale ex Scuola Materna – Elementare di Cappelle.
Att. 2.2 - PROGETTO LUCIGNOLO
Per questa estate il Comune di Pellezzano, oltre al già collaudato "Progetto
Snoopy" per i bambini della scuola elementare, con età compresa fra 6 e gli
11 anni, ha pensato anche ai bambini più piccoli e cioè quelli con una età
10
compresa fra 1 e 3 anni. Il "Progetto Lucignolo", questo il nome scelto per
la nuova iniziativa sociale, si svolgerà nei mesi estivi (fine maggio- fine
settembre).
Lo scopo preposto è quello di cercare di offrire a questi ultimi l'opportunità di
vivere esperienze di gioco in uno spazio accogliente e familiare in cui i genitori
ed i bambini possano condividere insieme il piacere di essere all'aria aperta
immersi nella natura. Per questo motivo come luogo si è scelto un parco
adiacente l'attuale ludoteca comunale "Robin Wood"a Capezzano: il Parco
"La Filanda". Molto accogliente e ricco di verde, allestito con diversi giochi
all'aperto (scivoli, altalene, dondoli, ecc.) e di un'area a ristoro coperta da un
gazebo di ampie dimensioni.
Orario:
la mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.30.
Per rendere l'íntrattenimento dei bimbi più confortevole, il parco "La
Filanda”sarà attrezzato poi con docce, piscine con acqua potabile, giochi
d'acqua, tappeti e tappetini di gomma e attrezzature varie, mentre a carico dei
genitori c'è solo l'impegno di preparare al proprio figlio/a uno zaino con
merenda, teli da mare e costumino di ricambio.
Il numero massimo di bambini previsto sarà di 25 unità, gestiti da cinque
educatrici specializzate, le quali cureranno soprattutto il benessere dei piccoli
con lo scopo di rendere la creatività e le attività ludiche momenti di formazione
e di crescita.
L'iniziativa del Comune di Pellezzano contribuirà a promuovere nella Comunità
una più alta attenzione nei confronti della prima infanzia ed una sempre
maggiore conoscenza delle problematiche relative a questa fascia di età
favorendo lo sviluppo di relazioni positive tra bambini, genitori e la realtà che ci
circonda.
3 - AREA MINORI
I servizi realizzati nel decorso anno in favore dei minori hanno avuto come
obiettivo prioritario la promozione e la tutela del minore per favorirne i processi
di crescita e di autonomia,, ridurre il disagio relazionale e i processi di
devianza, valorizzare i compiti che le famiglie sono tenute a svolgere. Tutte le
azioni programmate sono state attuate con l’apporto e la collaborazione del
Terzo settore al quale ne è stata affidata la gestione mediante convenzione
ed in parte, per il Comune di Pellezzano, di propria Società..
Att. 3.1 - ACCOGLIENZA RESIDENZIALE E/O DIURNA
Il servizio mira ad assicurare al minore, temporaneamente privo di un
ambiente familiare idoneo, il mantenimento, l'istruzione, l'educazione, per
favorirne la crescita e prevenire situazioni di disagio e di disadattamento; mira,
altresì, a favorire, ove possibile, le relazioni con la famiglia di origine e a
promuovere ogni intervento finalizzato a consentire il rientro del minore nel
suo nucleo familiare.
Nel corso del 2004 sono stati 53 i minori ospitati in residenzialità, dei quali 2
accolti con le proprie madri e 25 quelli ospitati in semiresidenzialità, presso
11
comunità educative di tipo familiare, comunità alloggio e comunità per
gestanti, madri e bambini sia del territorio che fuori territorio, tutte in
rapporto convenzionale.
Le accoglienze sono state disposte dal Dirigente del Settore Servizi Sociali sulla
base di decreti emessi dal tribunale per i Minorenni o di progetti educativi
individuali, predisposti dall’Assistente Sociale intestataria del caso,
che
individua nell’allontanamento dal nucleo familiare la scelta educativa
necessaria ai fini della tutela e della crescita del minore.
Si è confermata, anche per il 2004 la tendenza all’aumento del numero dei
minori per i quali si è resa necessaria l’accoglienza in un ambiente protetto.
Att. 3.2 - CENTRI DI AGGREGAZIONE
Obiettivo del servizio è quello di attivare reti di protezione sociale per
minori e adolescenti, prevenire i processi di emarginazione, favorire la crescita
e l’autonomia, ridurre la dispersione scolastica, stimolare la partecipazione
attiva, le capacità progettuali.
Nel corso del 2004 i 6 Centri di Aggregazione presenti sul territorio
cittadino, hanno coinvolto un alto numero di minori e adolescenti, circa 430,
molti dei quali segnalati dal Servizio sociale Territoriale .I ragazzi sono stati
impegnati in attività educative, animative, sportive, ricreative, e per alcuni
sono stati attivati anche percorsi di formazione e orientamento al lavoro e
all’obbligo formativo.
Alcuni Centri , preciso punto di riferimento non solo per i ragazzi ma
anche per le loro famiglie, hanno funzionato altresì come antenna sociale
agevolando e favorendo i rapporti tra gli utenti e gli operatori dei Segretariati
Sociali del territorio.
Le modalità attuative programmate sono state disciplinate da apposite
convenzioni stipulate tra le parti.
I Centri sottoelencati:
- Spazio Ragazzi Enzo Sacco – Zona Matierno – gestito dalla Coop. Soc.
Prometeo ’82;
- Quartiere Mariconda – Zona Mariconda – gestito dalla Coop. Soc. Fili d’Erba,
capofila
di
un
raggruppamento
di
Organismi
costituito
anche
dall’Associazione di Volontariato Osservatorio sui minori;
- YoungAos – Rioni Calcedonia e Petrosino – gestito dalla Coop. Soc. Co.A.S.
capofila di un raggruppamento di Organismi costituito anche dall’A.O.S. –
Associazione Operatori Solidarietà;
- Gatto con gli Stivali – Quartiere Italia – gestito dall’Associazione Arciragazzi
- La Bottega di Alice – Zona Fratte – gestito dal Consorzio Handy Care, che
ha affidato le attività alle Cooperative consorziate Poldo, Un Tetto per Tutti
e Mobility;
- Ludopia – Zona Centro – gestita dall’Associazione Arciragazzi,
hanno svolto la loro attività in continuità rispetto all’anno precedente.
12
Att. 3.3 - CONSULTORIO GIOVANILE
La gestione del Consultorio è stata affidata, in continuità, all’Arci Nuova
Associazione Salerno, capofila di un raggruppamento di Organismi costituito
anche dalla Coop. Soc. Luci della Città e dalla Coop. L’Apis.
Nel terzo anno di attività c’è stato il potenziamento dello sportello di
ascolto e orientamento alla formazione-lavoro – Passwork – che ha offerto agli
utenti opportunità e aggiornamenti circa le nuove leggi che regolamentano il
mercato del lavoro Il sito con portale è stato costantemente aggiornato,
consentendo un facile accesso a centri di informazione e banche dati sulle
politiche giovanili .
Si sono rivolti allo sportello ca 250 nuovi utenti e si sono consolidati i
rapporti precedentemente instaurati.
Sono stati, inoltre, realizzati n.2 corsi di alfabetizzazione informatica,
ciascuno di 50 ore, aperti a 20 ragazzi di cui 12 segnalati dai Servizi Sociali.
Att. 3.4 - MEDIAZIONE PENALE
Il servizio di Mediazione Penale, rivolto a minori e adolescenti dell’area
penale , allo scopo di gestire il conflitto tra le parti, ha visto, nella III
Annualità del Piano di Zona, un ulteriore consolidamento, qualificando e
rafforzando gli interventi avviati nelle precedenti annualità.
Le attività del servizio sono state condotte secondo quanto indicato nel
Protocollo d’Intesa sottoscritto tra il Comune di Salerno, gli Organi e gli Uffici
della Giustizia Minorile e l’Associazione La Tenda – Centro di Solidarietà, alla
quale è stata affidata anche la gestione operativa del servizio disciplinata da
apposita convenzione.
Nel corso della III annualità sono stati inviati, all’Ufficio di Mediazione Penale,
da quanti sono legittimati a richiedere l’intervento mediativo - Tribunale per i
Minorenni ( GUP e Dibattimento ) e Procura della Repubblica c/o il Tribunale
per i Minorenni – 12 casi esaminati dagli 8 operatori sociali che compongono il
succitato Ufficio e che provengono dai servizi dell’Amministrazione della
Giustizia Minorile, ( CPA e USSM), dal Comune di Salerno ( Settore Servizi
Sociali ) , dal Terzo Settore ( Ass. La Tenda – Centro di Solidarietà).
Att. 3.5 - PROGETTO AZZURRO – TELEFONIA SOCIALE
Il servizio, affidato, in continuità, all’Associazione di volontariato CAM –
Telefono Azzurro, è stato un ponte tra coloro che vivono o segnalano un
disagio e le Istituzioni che intervengono per verificare e accertare quanto
segnalato.
Obiettivi principali dell’intervento sono stati l’ascolto telefonico, la ricezione
delle segnalazioni e la strutturazione dell’invio dei casi alla rete dei servizi.
Nel corso del 2004 ci sono state 25 segnalazioni
( disagio,
maltrattamento, abuso, violenza fisica e psicologica ) e 12 richieste di
consulenza psicologica e legale. In base alla tipologia delle segnalazioni , i casi
sono stati inviati al Servizio
Sociale Territoriale, all’Ufficio Minori della
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Questura, alla Procura del Tribunale per i Minorenni e del tribunale Ordinario,
all’UOMI.
Non sono mancate le attività di sensibilizzazione , sul territorio, sulle
problematiche del disagio minorile .
Att. 3.6 - BIBLIOTECA MINORILE
Obiettivo dell’intervento è stato quello di implementare la biblioteca
multimediale allestita presso il Tribunale per i Minorenni e rivolta ad un’utenza
istituzionale e privata. La biblioteca, aperta al pubblico per quattro giorni
settimanali, ha un’ottima dotazione di testi sia dal punto di vista qualitativo che
quantitativo nonché di supporti multimediali.
Att. 3.7 - LUDOTECA ULA - HOP
La gestione operativa della Ludoteca “Ula-hop”, ideata quale spazio
strutturato per il gioco fruibile da minori e famiglie appartenenti a tutte le fasce
sociali e culturali ed ubicata nel Quartiere Centro Storico di Salerno in via
Trotula de’ Ruggiero c/o struttura ex Istituto “Galdieri”, è stata affidata alla
Cooperativa Sociale “Prometeo ’82” a continuità del decorso.
Le attività del Servizio Ludoteca sono state rivolte a minori di età 3-10 anni
e loro famiglie al fine di favorire attraverso il gioco interventi di aggregazione,
socializzazione e sviluppo dei minori coinvolti, nonché accrescere e migliorare
la qualità dei rapporti genitori e figli.
Nel periodo estivo sono stati organizzati interventi itineranti di animazione
all’ aperto realizzati secondo il calendario presentato, con il coinvolgimento di
tutto il quartiere e della città.
Inoltre il servizio ha avuto funzione di “spazio protetto” per incontri tra
bambini e genitori in situazioni conflittuali di disagio relazionale. Gli incontri si
sono svolti in presenza di un operatore e sono stati attuati secondo le
disposizioni impartite dalle Autorità Giudiziarie e le indicazioni del Servizio
Sociale Territoriale.
Per le attività di gioco e animazione è stata registrata la partecipazione di
bambini suddivisi per fasce di età 3-6 anni e 6-10 anni e loro famiglie, con
una frequenza media quotidiana di 20/30 minori oltre i loro familiari.
Att. 3.8 – CENTRI POLIFUNZIONALI
Il Servizio ha compreso n. 5 Centri Polifunzionali dislocati sul territorio
cittadino, con il potenziamento di altri n. 2 Centri
rispetto ai tre gia
funzionanti a continuità delle precedenti annualità
Tutti i Centri risultano ben radicati all’ interno del tessuto sociale del
quartiere
di
appartenenza
costituendo
punto
di
riferimento
per
minori/adolescenti , ma soprattutto supporto alle famiglie per il superamento
delle multiproblematicità che esse presentano.
Le attività educative, animative, formative e di sostegno ed affiancamento
a ragazzi e famiglie
sono state rivolte a minori compresi prevalentemente
nella fascia di età 6-14 anni, suddivisi per fasce di età e loro famiglie, in
prevalenza segnalati dai Segretariati Sociali di riferimento.
14
E’ stato rilevato che in tutti i Centri la variegata gamma di attività ha
riscontrato adesioni da parte di un numero di partecipanti superiore al previsto.
Per lo svolgimento delle attività sono state utilizzate strutture comunali già
assegnate dalla Amministrazione del Comune di Salerno agli Organismi del
Terzo Settore per tali funzioni , tranne per il Centro S. Eustachio che ha sede
presso la Parrocchia omonima.
Le attività a continuità del precedente anno sono state svolte e sono state
realizzate nel rispetto delle modalità attuative e dei tempi stabiliti e disciplinati
con le convenzioni sottoscritte tra le parti.
Centro Polifunzionale “Monticelli”. La gestione operativa del Centro è
stata affidata alla Cooperativa Sociale “Luci della Città”, organismo capofila del
raggruppamento di organismi costituito anche dalla Cooperativa Sociale
“Prometeo 82”.
Le attività educative, ludico-sportive, animative, di recupero scolastico e
sostegno ed affiancamento a ragazzi e famiglie del Quartiere Monticelli hanno
registrato l’ adesione da parte di complessivi n. 70 minori partecipanti oltre i
loro familiari e gli utenti adulti.
Esse sono state attuate negli spazi interni ed esterni alla struttura comunale
Scuola Materna Comunale di Monticelli.
Il Centro ubicato in un quartiere privo di altre realtà territoriali ha svolto
anche una proficua funzione di: antenna sociale, attraverso l’attivazione dello
sportello sociale a sostegno delle famiglia, che ha agevolato i rapporti tra gli
utenti e gli operatori del Segretariato Sociale zonale e di centro di ascolto
adolescenti, luogo di incontri per l’ approfondimento di problematiche
educative e relazionali rivolti agli adolescenti e ai genitori.
Centro Polifunzionale c/o ex Istituto Galdieri – Ubicato nel Quartiere
Centro Storico di Salerno è stato gestito dal Consorzio di Coop. Soc. “LA
RADA” - capofila – di un raggruppamento di organismi sociali.
Le attività previste: sostegno scolastico, espressivo-manipolative-corporeelinguistiche attraverso l’ attivazione dei laboratori anche all’ aperto, antenna
sociale per la gestione delle relazioni con le famiglie e le realtà territoriali ,
sono state realizzate presso i locali della struttura comunale ex Istituto
Galdieri.
Per quanto attiene il bacino di utenza è stato rilevato che la partecipazione
alle attività ha interessato oltre n. 70/80 minori e loro famiglie, suddivisi in
gruppi e per fasce di età, con una frequenza media di 20/25 unità per ciascun
gruppo.
Centro Polifunzionale “Il
Girasole”- Quartiere S. Eustachio – la
gestione operativa è stata affidata alla Coop. Soc. “Fili d’Erba”- capofila - ed
all’Associazione di Volontariato “Osservatorio sui Minori”, per la realizzazione
delle seguenti attività : sostegno scolastico, animazione e laboratori
interdisciplinari, attività sportive e culturali esterne al centro, laboratori in
favore degli adulti in particolare delle madri, centro di ascolto ed incontro con
genitori ed adulti ed educativa di strada .
15
Esse sono state rivolte a n. 60/70 minori appartenenti ai quartieri della zona
orientale e loro famiglie e sono state svolte negli spazi interni ed esterni della
Scuola Materna Comunale in V.le M.D’Azeglio n.1 e nei locali ubicati in via S.D’
Acquisto n. 1/A e n. 11/A-B-C-D -Quartiere S.Eustachio, assegnati dall’
Amministrazione Comunale di Salerno a tale scopo.
Centro Polifunzionale S. Eustachio- le attività rivolte a 60/70 minori dai
6 ai 14 anni e loro famiglie si sono svolte c/o la Parrocchia Nuova di S.
Eustachio e sono state realizzate dalla Associazione di Promozione Sociale
“ZEUS” in rapporto convenzionale con il Comune di Salerno da settembre
2004 per l’ attuazione di laboratori di informatica , lingua inglese, giochi senza
frontiera, diritto e teatro, lavoriamo con le mani, favole interattive, educare
con lo sport, danza, musicals, gruppo-famiglie.
Centro Polifunzionale “Chiara Della Calce”- Ogliara- La realizzazione di
attività di sostegno scolastico, animazione ludico/educativa, culturali, motorie,
sportive rivolte a 60 minori dai 6 ai 14 anni e loro famiglie è stata affidata da
settembre
2004 all’ Associazione Culturale Sportiva di Volontariato di
Quartiere Ogliara con svolgimento presso la struttura prefabbricata amovibile
sita in Ogliara, concessa dal Comune di Salerno a detto Organismo Sociale a
tale scopo.
Att. 3.9 - SERVIZIO SOSTEGNO SOCIO-EDUCATIVO
Il Servizio Sostegno Socio-Educativo in favore di minori appartenenti a
famiglie multiproblematiche con disagio socio-economico è stato attuato dall’
Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don Bosco e dall’
Associazione di Volontariato “OASI” – O.N.L.U.S. - attraverso la realizzazione
di attività di sostegno socio-educativo, ricreative, sportive, formative ed
incontri con le famiglie, nonchè fornitura di pranzo e merenda solo per il
servizio reso dall’ Istituto innanzi detto.
Alle attività hanno partecipato:
- c/o l’ Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don
Bosco – Zona Centro di Salerno - Quartiere Carmine – n. 27 minori di
età compresa tra i 6 e 14 anni segnalati dal S.S.T. e n. 15 anche nel
periodo estivo giugno/luglio per le attività previste dal programma
presentato comprensivo di balneazione in piscina, campo estivo a
Policastro, ludoteca nelle ore pomeridiane;
-
c/o il Centro “Il Portico” gestito dall’ Associazione Volontariato
“OASI” – O.N.L.U.S. Zona Orientale – Quartiere Pastena – oltre n. 20
minori dai 6 ai 16 anni alcuni dei quali seguiti dal S.S.T.
Il Servizio inoltre, in ampliamento ai progetti già attivati, ha compreso le
Attività Estive per minori , finanziate con l’ Utilizzo del Fondo Premialità – 2°
Annualità Piano Sociale di Zona Ambito S8- per l’ attuazione del Progetto
Insieme in Vacanza - campo solare “Allegr@mente” presentato e gestito
dalla Cooperativa
Sociale Co.A.S. ar.l.- capofila del raggruppamento di
16
Organismi Sociali costituito anche dalle Cooperative Sociali “ Luci della città”
ar.l , “Fili d’ Erba” ar.l. , “Prometeo ’82” ar.l. , “Il Ponte ar.l. e dall’
Associazione sportiva di volontariato e di quartiere Arci – Ogliara.
Esse sono state realizzate presso il complesso turistico “Il Quadrifoglio” in
litoranea Pontecagnano-Faiano (SA), nel periodo 01 / 30 luglio 2004 per gg.
22 in favore di n. 200 minori in disagio sociale cosi distinti :
a) n. 55 minori, anche a rotazione, di età compresa tra i 6 e i 14 anni con
maggiori problematiche socio-ambientali-economiche segnalati dal S.S.T.
con frequenza dal lunedì al venerdi dalle ore 8,30 alle 17,30;
a) n. 145 minori, anche a rotazione, di età dai 6 elevabile fino a 17 anni,
individuati dai responsabili dei Centri Polifunzionali e di Aggregazione già
funzionanti in rapporto convenzionale con il Comune di Salerno;
Le attività sono state svolte regolarmente ed hanno registrato anche in
fase di attuazione una richiesta da parte degli utenti superiore rispetto alla
disponibilità dei posti, ciò per il buon esito dell’ iniziativa e la gestione dei
servizi offerti : servizi di vigilanza e di animazione, attività di balneazione
condotta da istruttori sportivi e animatori
in un’ area
riservata nell’
ambito della struttura con utilizzo dei servizi annessi, trasporto giornaliero
dei minori dai posti di raccolta alla struttura e ritorno, con l’ utilizzo di
autobus privati adeguati e con la presenza di un accompagnatori, attività
sportive con utilizzo anche dei campi in dotazione della struttura per la
realizzazione di tornei : calcetto , beach-volley , mini-basket , nuoto ,
acqua-gim , danza hip-hop , breack-dance, latino-americane e caraibiche,
laboratori creativi di pittura, carta( maschere,origami,collage,oggetti vari…)
materiali di riciclo, aquiloni, atelier della fantasia…, servizio mensa per i 55
minori che hanno partecipato a tempo pieno 5gg a settimana, per tutti i
partecipanti merenda pomeridiana.
A conclusione dell’ iniziativa tutti i minori coinvolti e loro familiari hanno
partecipato alla manifestazione finale organizzata con allestimento di una
mostra di tutti i manufatti realizzati dai ragazzi, gli elaborati pittorici e la
messa in scena di alcune performance artistiche dei ragazzi , risultato delle
attività laboratoriali, e premiazione con gadget a tutti i partecipanti.
Att. 3.10 - ASILI NIDO
Nell’anno 2004 le attività di Asilo Nido si sono svolte
secondo la programmazione educativo - didattica elaborata
all’inizio dell’anno e finalizzata alla crescita ed alla conquista di
autonomia del bambino.
Obiettivi specifici questi, raggiunti dal personale educativo
operando sulla costruzione dell’identità e della socializzazione del
bambino, coinvolgendo e attivando tutte le aree di sviluppo.
L’apertura di una sezione di Asilo Nido nella struttura di via
Vernieri ha, naturalmente, accresciuto il numero dei piccoli utenti
che, complessivamente, risultano ammontare a n.136 a fronte di
una richiesta di iscrizioni di 348 istanze.
L’organigramma del personale di ruolo non risulta
modificato mentre, per fronteggiare le accresciute esigenze
17
derivanti dall’apertura della suddetta sezione, l’Amministrazione
ha disposto di avvalersi di prestazioni lavorative fornite dal Terzo
Settore.
Le attività educative, configurate sul medesimo
calendario seguito dalle scuole materne, si è caratterizzato, come
consolidata prassi, nella ricerca dei seguenti obiettivi:
• Maggiore caratterizzazione del nido come contesto educativo
e non più come luogo di custodia.
• Coinvolgimento attivo delle famiglie nei progetti didattici.
•
Sostegno alle esperienze di genitorialità consentendo alle
famiglie dei bambini una
migliore
gestione del proprio
tempo e, conseguentemente, un rapporto interpersonale più
sereno all’interno del nucleo.
• Particolare attenzione alle famiglie segnalate dai Segretariati
di zona che versano in situazioni di disagio socio-economico,
per le quali sono riservati dei posti presso le strutture di asili
nido.
• Integrazione socio – sanitaria tra il Servizio Asili Nido e la
ASL SA 2
Unità
Operativo Materno Infantile per la
formazione e l’aggiornamento del personale educativo
• Gestione
amministrativa delle
pratiche con
procedure
informatizzate e, conseguentemente, riduzione dei tempi di
lavorazione delle stesse per una più efficiente organizzazione
del Servizio e velocizzazione delle risposte agli utenti.
L’utenza ha confermato la piena soddisfazione del Servizio e ne
richiede un incremento sul territorio cittadino.
Le richieste di iscrizione al Servizio Asili Nido, alla data odierna,
anche per l’anno scolastico 2005/2006, sta risultando superiore
alla disponibilità dei posti.
Att. 3.11 - IL GIOCO IN CORSIA
Anche nel corso del 2004 l’A.V.O. – Associazione Volontari Ospedalieri – è
stata sostenuta economicamente per realizzare le attività del progetto “Il Gioco
in corsia” realizzato nei reparti Chirurgia Pediatrica, Pediatria e nel Day
Hospital dell’Azienda Ospedaliera di Salerno. Le attività sono finalizzate ad
animare e sostenere psicologicamente i minori degenti, accompagnare e
sostenere i genitori, aiutandoli anche ad accedere alle informazioni
.L’intervento ha visto una fattiva collaborazione tra i volontari e il personale
sanitario e determinante, per la positiva riuscita del progetto, è stato l’ottimo
rapporto stabilitosi tra operatori e i piccoli degenti.
Att. 3.12 - CENTRO POLIFUNZIONALE – ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E
SOCIALIZZAZIONE - LUDOTECA
La ludoteca comunale "ROBIN HOOD", situata nel Parco delle Querce di
Capezzano, ha coinvolto per il terzo anno di seguito, nelle sue attività più di
18
450 bambini di età diversa e con diverse esigenze in orario pomeridiano ed
antimeridiano.
Grazie alle sempre diverse attività le educatrici sono-riuscite ad avere, rispetto
all'anno scorso, un incremento di presenze di oltre il 10%.
L'area adibita ad uso ludico è ampia ed arredata con attrezzature e materiale
specifici. In più quest’anno è stata completata con un televisore ed un
videoregistratore per consentire ai bambini di poter visionare video-cassette
didattiche e cartoni animati con scopo educativo.
Il personale è stato modificato ed è formato da quattro educatrici, tre
assistenti ed una pedagoga che, oltre ad esercitare la specifica funzione, è
riuscito, grazie soprattutto al lavoro di quest'ultima, a creare un "sito web"
relativo alla Ludoteca comunale "Robin Hood", il cui indirizzo è
http://www.pellezzanoservizi.it
Lo scopo principale del sito è quello di far conoscere il Servizio Ludoteca ai
cittadini del comune e agli altri utenti della rete e di promuovere, in questo
modo, una diffusione della "cultura ludica” e del gioco in ogni sua
manifestazione.
Nel sito è riportato il regolamento della ludoteca e sono descritte la sua
strutturazione interna, le sue finalità e attività principali e i giochi disponibili
per ogni fascia d'età.
Inoltre, è possibile accedere ad un "Centro di Documentazione" che fornisce ai
genitori, educatori, insegnati, e appassionati del gioco, informazioni utili sui
giochi e sui giocattoli, sui laboratori e sulle diverse attività creative ed
espressive. Dal sito, inoltre, si può accedere anche a GIONA, la principale
associazione nazionale sul gioco.
Attraverso questo link è possibile
confrontarsi con le esperienze consolidate degli Enti più grandi e più attivi sul
territorio italiano per la realizzazione di iniziative ludiche. Questa associazione
è nata per far conoscere ogni tipo di iniziativa legata al gioco e promuovere
una rete di collaborazioni tra città e diversi enti pubblici.
Nel sito, infine, sono descritte anche le varie "feste" che vengono organizzate
per i bambini all'interno dello spazio ludoteca.
Anche quest'anno la ludoteca ha avuto come obiettivo lo sviluppo del
potenziale umano, puntando sempre sulle attività ludiche e di laboratorio, al
fine di realizzare la formazione della personalità di ogni bambino, per una
maggiore socializzazione ed integrazione nella realtà circostante.
Gli orari sono rimasti gli stessi:
· la mattina dalle 8.00 alle 12.30 quelli da 1 a 3 anni, per i quali ci si è
posto come fine specifico lo sviluppo della personalità infantile e la
crescita intellettuale attraverso percorsi formativi con racconti di fiabe,
giochi con materiali (adatti alle loro esigenze), canzoncine e percorsi
motori per un primo impatto con il "sé corporeo";
· il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00 quelli da 4 a 11 anni, per i quali nel
lavoro svolto si è dato spazio a tutte quelle attività rivolte allo sviluppo
della personalità, alla crescita globale per potenziare la creatività, i
livelli di socializzazione, la tolleranza ed abituarli al dialogo ed al
rispetto delle regole di un gruppo.
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Nei laboratori abbiamo consentito l’uso di diversi materiali per permettere la
conoscenza degli stessi e per consentire ai bambini il confronto con gli altri,
potenziando la capacità logica di costruire e progettare.
Molta importanza è stata data anche ai giochi di movimento poiché,
attraverso questi, i bambini sfruttano la consapevolezza del proprio schema
corporeo acquisendo coscienza di sé ed usando il corpo come mezzo di
comunicazione.
Grazie ai successi degli anni precedenti abbiamo poi ripetuto, in occasione
delle più importanti festività (Halloween, Natale, Epifania, Carnevale, festa del
papà o della mamma, Pasqua) manifestazioni dove si è voluto coinvolgere
anche i genitori e ciò per permettere una maggiore aggregazione e
socializzazione con i propri bambini.
Durante le stesse si sono effettuati molteplici lavoretti pratici che i bambini
hanno poi consegnato ai loro genitori al termine della manifestazione.
L'iniziativa "Ludoteca Comunale Robin Hood", voluta dall'Amministrazione
Comunale di Pellezzano nell’ambito delle attività rivolte ai minori e relative al
P.di Z. Sociale,
ha ottenuto per il terzo anno consecutivo un positivo
riscontro che si evince dall’incremento del numero dei bambini iscritti e
frequentanti.
Att. 3.13 - PROGETTO SNOOPY: LABORATORIO MUSICALE E TEATRALE
Il progetto “Snoopy - Laboratorio musicale” ha visto anche quest’anno una
elevata ed entusiasta partecipazione. La frequenza dei ragazzi al progetto è
stata assidua e caratterizzata da vivo interesse ad apprendere. Anche il
riscontro da parte dei genitori è stato più che positivo.
In questi pochi mesi gli allievi sono riusciti ad utilizzare strumenti quali la
tromba, il clarinetto e il pianoforte, imparando anche la postura corretta e
l’esatta tecnica di respirazione.
Hanno anche imparato a riconoscere le varie figure musicali e le note,
esercitandosi al solfeggio con lezioni individuali.
Gli operatori, attraverso l’insegnamento degli strumenti proposti, hanno offerto
agli allievi occasioni di sviluppo e di orientamento delle proprie potenzialità.
L’insegnamento della musica, quale mezzo fondamentale per promuovere la
formazione globale dell’individuo e la sua maturazione logico-espressiva e
comunicativa, ha fornito agli allievi una lettura attiva e critica della realtà,
rappresentando un momento di crescita ed integrazione, soprattutto per coloro
che vivono in condizioni di svantaggio.
L'attività teatrale ha risposto ad una delle esigenze fondamentali del processo
educativo di ogni fascia di età, processo inteso come momento unitario del
sapere, come principio di vera interdisciplinarietà (lo stesso problema visto da
più angolazioni), inteso a potenziare abilità già manifeste all' alunno e ad
esprimere aspetti della personalità ancora ignorate attraverso un percorso
educativo nel senso più pieno del termine : ex ducere = trarre fuori .
L' attuazione del presente progetto ha mirato al raggiungimento dei seguenti
obiettivi
1) Area cognitiva
a ) capacità dì leggere e di capire un testo;
20
b ) capacità di ascolto;
c ) acquisizione di abilità del parlare in modo corretto e disinvolto
d ) capacità di sviluppare la creatività
e) capacità critica
2) Area non cognitiva
a) capacità di sviluppare i rapporti interpersonali
b) acquisizione delle regole del gruppo ( disciplina, autocontrollo , libera
espressione dell'io nel rispetto della libertà degli altri )
c) scoperta e controllo del corpo, padronanza dei movimenti , dei linguaggi non
verbali, ricomposizione culturale tra fisicità e attività dì pensiero
d) capacità di ironia e di auto - ironia .
Il progetto Snoopy di laboratorio teatrale, promosso dal Comune di
Pellezzano (SA),e organizzato dall’Istituto Comprensivo e dalla Direzione
Didattica di Pellezzano, prevede un corso che, oltre a coinvolgere i ragazzi
nella drammatizzazione, mira alla costruzione di testi originali scritti con la
complicità dei ragazzi stessi. Tale caratterizzazione è stato il fulcro dell'intero
lavoro.
Le prime lezioni sono state incentrate sulla motivazione, al fine di dare ai
ragazzi fiducia nelle loro possibilità creative e per sciogliere la mente, spesso
condizionata da abitudini a lavori ripetitivi.
I docenti impegnati nel laboratorio li hanno invitati a esprimere liberamente le
emozioni, organizzando un virtuale palcoscenico nel quale hanno improvvisato
delle piccole scene. ( Attività di animazione).
In un secondo momento sono stati forniti ai ragazzi informazioni sugli elementi
costitutivi di un testo teatrale, sulle relative tecniche di costruzione e sulle
modalità di espressione. Il metodo scelto per l'elaborazione del testo è stata la
tecnica dell'ipotesi fantastica, introdotta nella cultura europea dai surrealisti e
splendidamente applicata da G. Rodari. Ai ragazzi, divisi in coppie (pair work),
sono state fornite varie ipotesi impossibili intorno alle quali essi stessi hanno
elaborato prima una traccia e poi il testo dialogato.
Sono state create
situazioni in cui hanno trovato posto agganci con realtà e tipi umani che
rappresentano il nostro tempo
Il lavoro è stato svolto con grande serietà, per cui, attraverso la verifica in
itinere, si è potuto accertare il conseguimento degli obiettivi previsti: gli allievi
si sono mostrati interessati e motivati e hanno potenziato la capacità di leggere
e di capire un testo; hanno affinato la capacità di ascolto; hanno, infine,
sviluppato la creatività, dimostrando di sapersi esprimere, non solo con ì
registri vocali, ma con il proprio corpo e l'uso dello spazio scenico. L'attività di
questo modulo si è conclusa con la realizzazione di una performance, il 18
maggio 2005 alla presenza dei genitori dei ragazzi. Lo spettacolo ha trattato
temi relativi alla scuola, alla televisione e altro: una miscellanea di situazioni
assurde, create dai ragazzi stessi, che nascondono, dietro l'apparente
leggerezza, lo sguardo acuto e attento con cui i bambini ci osservano. I ragazzi
della scuola elementare e media del Comune di Pellezzano, coinvolti nel
progetto, sono stati seguiti da sette docenti. L'assiduità della frequenza di un
numero così alto di iscritti a questa attività e i risultati raggiunti testimoniano
l'entusiasmo con cui gli adolescenti hanno partecipato.
21
L'impresa coniuga molto bene il momento ludico con il rigore che un progetto
interdisciplinare richiede, al fine di sviluppare capacità cognitive e relazionali.
Att. 3.14 - PROGETTO SNOOPY ESTATE
Il Progetto Snoopy Estate quest’anno è in via di attuazione presso il club la
Sequoia di Capezzano dal 20.06.2005 al 31.07.2005 ed è gestito dalla Società
Mista Pellezzano Servizi.
La partecipazione è riservata a N° 100 minori appartenenti alle scuole
dell’obbligo di Pellezzano di età compresa 6 /13 anni.
Le attività si svolgono su cinque giorni la settimana dal lunedì al venerdì presso
la piscina e tutti gli spazi attrezzati del club la Sequoia.
Data l’ampiezza degli spazi messi a disposizione, possono essere effettuate
diverse attività ludiche ricreative preposte agli spazi aperti., con organizzazione
di tornei di pallavolo e palla a mano, di scacchi, di carte francesi e napoletane,
balli di gruppo, canti e picnic sul prato.
Le attività sono così suddivise: arrivo e concentramento in piscina alle ore
08.30, attività di balneazione fino alle ore 11.30; attività negli spazi attrezzati
dalle 11.30 alle 13.00 circa. Partecipano al Progetto N° 6 operatori- animatori
e due bagnini.
I minori sono prelevati da autobus nei luoghi di concentramento preposti nelle
cinque frazioni del Comune alle ore 8,00 e sono riaccompagnati alle ore 13,00
circa.
Durante i quattro anni di attivazione di tale progetto i riscontri positivi sono
andati oltre ogni aspettativa. Si pensi che l’anno scorso i partecipanti sono stati
230 a fronte di 250 richieste. Pertanto quest’anno, pur restando che al
progetto partecipano minori di varie estrazioni sociali per favorire l’integrazione
e la socializzazione tra loro e per dare la possibilità a chi non può, di farsi una
vacanza, si sono dovute introdurre, le fasce di reddito.
A completamento della graduatoria sono state prese in considerazione le
richieste di minori con entrambi i genitori occupati in attività lavorative che non
sanno a chi affidare i propri figli.
Att. 3.15 - PROGETTO CRESCERE SENZA PERICOLI E SENZA DISAGI UN APPROCCIO PREVENTIVO DEL CAM TELEFONO AZZURRO E DELLA
POLIZIA POSTALE DI SALERNO.
Il Progetto aveva come obiettivi specifici:
1) Riconoscimento del disagio giovanile
2) Espressione del disagio da parte del soggetto in età evolutiva
3) Prime forme di progettazione e di intervento
4) Prevenzione primaria (sensibilizzazione ed informazione) circa la pirateria
e la pedopornografia in internet
Le attività si sono svolte nelle quinte classi e seconda media inferiore di
Pellezzano e succursali.
E’ stato strutturato un percorso, costituito da due incontri per classe,
programmato con frequenza settimanale di due ore per incontro. Durante il
primo incontro , dopo un primo essenziale momento di conoscenza tra
operatori ed alunni, si è realizzato un gioco collettivo (il gioco dei bigliettini),
22
atto a cogliere le paure dei bambini/ragazzi. Si è avviata una discussione e
subito dopo si è passato a parlare dei siti pirati e pedopornografici in
internet.
Durante il secondo incontro, invece, si è fatto disegnare ai bambini, la
propria famiglia e sono stati condotti dei colloqui individuali, partendo dal
disegno del bambino e procedendo con un questionario semistrutturato ed
appositamente costruito per indagare le relazioni familiari.
Dall’analisi dei dati, su un totale di circa 110 allievi (2 classi di quinta
elementare e 4 classi di seconda media) intervistati, abbiamo individuato
presunti casi sospetti:
- 1 caso di bullismo di cui abbiamo informato il docente
- 1 caso di disagio relazionale dovuto ai vissuti di adozione
- 1 caso di disagio legato alla situazione di vita(casa famiglia) e ai
precedenti vissuti dal ragazzo;
- 3 casi di disagio dovuti ai vissuti di separazione dei genitori
Gran parte dei ragazzi di seconda media erano stati intervistati con la stessa
metodologia quando frequentavano la quinta elementare di Coperchia. Dal
paragone delle loro risposte alle due interviste (due anni fa ed oggi) si sono
rilevate alcune differenze:
Scompare il timore per i personaggi fantastici e sconosciuti (legati a
cognizioni di tipo immaginario tipici dell’infanzia) e si incrementano la paura
della scuola, della morte e della solitudine, grazie apparire di un tipo di
pensiero, astratto o ipotetico-deduttivo, che i ragazzi hanno o stanno
conquistando. L’importanza data, poi, al giudizio degli altri richiama alla
mente le problematiche adolescenziali e quanto sia importante a questa età
l’apparenza fisica e il piacere a tutti i costi alle altre persone, soprattutto
coetanei.
4 - AREA ANZIANI
Gli interventi attivati nel decorso anno, in favore delle persone anziane, sono
finalizzati a rimuovere o contenere gli effetti che certe situazioni di isolamento
e di solitudine, veri e propri fattori di rischio, di dipendenza anche sanitaria e
non solo psicologica, hanno in termini di riduzione dell'autonomia degli anziani.
Le iniziative attivate sono dirette sostanzialmente a due obiettivi:
- favorire il mantenimento o il reinserimento della persona anziana in un
contesto di relazioni sociali;
- favorire nella persona anziana il mantenimento o l'acquisizione di una
capacità comunicativa adeguata ad una gestione autonoma del proprio
tempo, ad un grado di consapevolezza dei propri problemi.
Tutte le iniziative sono state, comunque, programmate in maniera diversificata
in considerazione della complessità e della problematicità dell'utenza cui sono
rivolte in modo da adeguare i servizi alle esigenze dell'anziano, al fine di
consentire a tutti di essere coinvolti e di partecipare secondo le modalità
possibili.
Att. 4.1 - Servizi Domiciliari
23
L'assistenza domiciliare è un servizio affidato in convenzione alla Società
Salerno Solidale S.p.A.
Gli utenti che hanno usufruito del servizio sono circa 200 e sono in lista di
attesa circa 50 richiedenti.
Le prestazioni del servizio di aiuto domiciliare hanno avuto carattere di
temporaneità nel senso che sono state erogate per il tempo e nella misura in
cui il beneficiario non era in grado di soddisfare i suoi bisogni personali
autonomamente nel proprio ambiente familiare.
Pertanto il servizio è stato garantito per minimo sei ore settimanali,
prevalentemente agli utenti autosufficienti o parzialmente autosufficienti, fino a
dodici ore settimanali e, in alcuni casi estremamente bisognosi del servizio, sia
pure limitatamente ad un breve periodo anche fino sedici o diciotto ore in
favore di non autosufficienti o disabili.
Il servizio, attraverso una equipe multiprofessionale costituita da assistenti
sociali, sociologi, psicologi, animatori e operatori domiciliari, ha fornito
all'anziano:
- aiuto e cura alla persona;
- supporto nella organizzazione della vita domestica;
- sostegno nella vita di relazione;
- supporto e aiuto nel disbrigo di pratiche amministrative;
- sostegno psicologico.
-
Att. 4.2 - Servizi Residenziali
Accoglienza residenziale in struttura gestita , in convenzione, dalla Società
Salerno Solidale S.p.A.
Gli utenti ricoverati presso la Pia Casa di Riposo sono stati 37, pur coprendo
sistematicamente i 33 posti previsti in convenzione.
Gli ospiti di questa Casa- albergo hanno usufruito
anche di assistenza
spirituale ed infermieristica da parte del personale religioso del "Preziosissimo
Sangue" che integrandosi organizzativamente con gli operatori della Società
Salerno Solidale, responsabile della vita comunitaria della casa di accoglienza ,
hanno assicurato la più opportuna personalizzazione dei rapporti in una logica
di integrazione e di conduzione sociale della vita comunitaria. Alle religiose,
inoltre, è stato garantito il diritto di alloggio gratuito in locali della struttura
della Pia Casa, mediante convenzione.
-
Accoglienza residenziale in strutture gestite da privati, in convenzione con il
Comune di Salerno:
Gli anziani ricoverati presso le sei case di riposo convenzionate con il
Comune sono stati 28.
A quest'ultimi è stata assicurata l'integrazione delle rette, al netto delle
quote di compartecipazione versate direttamente da ciascun di loro alle
strutture residenziali non comunali.
-
Att. 4.3 - Mobilità urbana
24
Oltre 1.100 anziani autosufficienti hanno utilizzato tale opportunità per potersi
muovere liberamente sul territorio cittadino.
Il servizio, che prevede agevolazioni tariffarie a secondo delle fasce di reddito,
è stato gestito in rapporto di convenzione con il Consorzio UNICOCAMPANIA
per il rilascio di abbonamenti mensili ed annuali.
Att. 4.4 - Attività di integrazione sociale
Comprendenti:
 attività diurne
 turismo sociale
 attività teatrali e/o di spettacoli.
Circa 400 anziani hanno frequentato centri sociali polivalenti diurni per il
turismo sociale autogestito da 4 associazioni che hanno organizzato
complessivamente circa 25 gite culturali, religiose, ricreative sono stati
coinvolti circa 300 anziani.
Circa 600 anziani, a rotazione, hanno partecipato ad attività teatrali e/o di
spettacolo.
Quest'ultima attività è stata molto coinvolgente per gli anziani che spesso
si sentono soli ed emarginati.
Le attività di integrazione sociale si sono completate con la realizzazione di
soggiorni attingendo dalle risorse della premialità assegnata all'Ambito nel
decorso anno.
Soggiorni termali in località termali di Fiuggi, Chianciano ed Ischia.
Circa 200 anziani hanno goduto dell'iniziativa.
Il servizio, che persegue finalità di aggregazione, di socializzazione, di
miglioramento e di prevenzione dello stato complessivo di salute dell'anziano,
come ogni anno, ha riscosso un notevole successo nella partecipazione e
nell'approvazione degli aspetti organizzativi e gestionali.
Att. 4.5 - Telefonia sociale
Il servizio di telefonia è in fase di organizzazione per l'attivazione in rete con
altri interventi di sostegno alla persona anziana nell'attuazione di servizi per
l'emergenza estiva, che, come è consuetudine per il Comune di Salerno, pur
nella continuità di tutti i servizi per gli anziani, nel periodo estivo si connota
della specificità di intervento e supporto di quanti anziani siano rimasti soli in
detto periodo e/o necessitino di assistenza anche per le particolari condizioni
metereologiche. Tale servizio si attua con numero verde per tutte le
segnalazioni dirette o indirette ed è predisposto per l'attivazione di interventi
di:
- ascolto telefonico ;
- informanziani;
- segretariato sociale;
- sostegno psico-sociale;
- accompagnamento;
25
-
interventi domiciliari;
attivazione interventi di accoglienza;
residenziale e semiresidenziale;
interscambio sociale;
piccole prestazioni (accompagnamento, acquisti generi di prima necessità,
farmaci, ritiro e consegna documentazione, ecc.)
.
Att. 4.6 - Programma sicurezza per gli anziani vittime di furti e
scippi.
Il servizio, rivolto essenzialmente alle persone anziane ultrasessantenni che
hanno subito un furto, uno scippo o una rapina, regolarmente denunciato ed
accertato dalle autorità di P.S., prevede la concessione di un contributo
proporzionale al danno subito e comunque nella misura massima di €. 516,46.
N. 6 anziani, che hanno subito un furto o una rapina nel decorso anno e che
hanno regolarmente denunciato alle Autorità della P. S., hanno beneficiato dei
contributi per tale scopo.
Att. 4.7 - Centro Sociale Polifunzionale
L'individuazione della struttura sede del Centro e la definizione degli aspetti
gestionali delle attività, hanno richiesto tempi più lunghi del previsto nella
predisposizione organizzativa di realizzazione del servizio. Tali ragioni hanno
differito l'avvio delle attività programmate, che, in ogni caso, allo stato si sono
delineate ed avranno a breve inizio con collocazione del Centro in una struttura
attrezzata per vari servizi, che saranno di completamento a quelle previste per
il Centro,
struttura gestita per attività varie e di integrazione sociale della
Società Salerno Solidale S.p.A., cui sarà affidata anche la gestione del Centro.
A tale scopo si fanno confluire le risorse regionali aggiuntive assegnate ai sensi
della legge n. 21/89 di questo e dello scorso anno.
Att. 4.8 - RETE DI ASSISTENZA DOMICILIARE E DI SUPPORTO AI
BISOGNI DELLA PERSONA ANZIANA
Il progetto di assistenza domiciliare e di aiuto alla persona, rivolto agli anziani
soli o in particolari condizioni di salute residenti nel Comune, ha avuto inizio
nel mese di dicembre del 2003 ed è tuttora in corso essendo andato in
continuità. Il servizio viene gestito dalla Società Mista Pellezzano Servizi s.r.l.,
che ha sede in Via Stella, frazione Cologna ed è seguito dalle Assistenti Sociali
del Segretariato e dall'Assistente Sociale del Comune.
Sono assistiti da circa 30 operatori n. 44 anziani. Sulla base della valutazione
della gravità della situazione familiare e della condizione psico-fisica degli
utenti, agli stessi viene assicurata la presenza di un operatore per quattro o
otto ore a settimana. In alcuni casi è prevista la formula dell'affido di quartiere
per cui l'utente viene assistito da una persona che conosce bene e di cui ha
piena fiducia (parente, familiare, vicino, amico).
26
Il servizio, con relativo monte ore, viene accordato sulla base di una
valutazione complessiva che tiene conto e delle condizioni psico-fisiche
dell'utente/richiedente e della situazione socio-familiare emergente.
Gli interventi previsti sono diversi e contemplano un supporto per la pulizia
della casa e della camera, per la preparazione dei pasti e per la cura dell'igiene
personale; una assistenza materiale per la fornitura di generi alimentari,
indumenti, biancheria, per lo svolgimento di pratiche amministrative e
l'accompagnamento del disabile per visite mediche, un sostegno per
fronteggiare situazioni caratterizzate da solitudine ed isolamento. Allo scopo di
valutare l'efficacia dell'intervento proposto per la III annualità è stato
somministrato agli utenti del servizio un questionario di gradimento, la prima
parte del quale contenente informazioni sulla condizione socio-familiare, sul
numero di ore di assistenza che l'utente riceve ecc, la seconda parte
contenente domande sulle le modalità di espletamento del servizio da parte
dell'operatore (mansioni, puntualità e qualità professionali).
Un apposito
spazio è stato invece riservato all'utente per suggerimenti e proposte, nonché
per esprimere un giudizio personale sul servizio e sull'operatore. Dall’analisi dei
questionari è emerso che la maggior parte degli utenti è soddisfatta sia del
servizio che delle prestazioni dell’operatore la cui presenza solleva
psicologicamente e moralmente l’assistito e il suo familiare.
Att. 4.9 - SOCIALTEL
Per potenziare l'assistenza sociale attraverso le più innovative
metodologie e tecnologie dirette a favorire la massima qualità nella prestazione
dei servizi sociali, il Comune ha attuato "Socialtel", un servizio interattivo di
assistenza sociale continuata che, integrando tecniche e tecnologie quali il
telesoccorso, telecontrollo, telefarmacia e teleassistenza,
offre un aiuto
concreto ed immediato all’anziano in difficoltà consentendogli di permanere
nella propria abitazione.
Il progetto, rivolto a 39 anziani che vivono in particolari situazioni di
disagio o di solitudine, ha consentito loro di vivere nella propria comunità, nella
propria abitazione, in maniera autonoma, ma costantemente in contatto con i
servizi territoriali, che in caso di necessità sono intervenuti tempestivamente.
Ogni utente è collegato ad un centro operativo funzionante 24 ore su 24
mediante un mini apparecchio posizionato accanto al telefono.
Ad ogni
chiamata il centro provvede immediatamente ad interessare la struttura
competente a seconda che si tratti di necessità mediche, infermieristiche,
psicologiche o sociali. La centrale operativa possiede i dati essenziali di ogni
utente (anagrafici, anamnestici e personali) per inquadrare il caso ed
approntare un intervento tempestivo ed adeguato.
L’erogazione del servizio è stata preceduta da un lavoro di rete svolto
sulla base della documentazione relativa alla richiesta, pervenuta al Comune,
di assistenza domiciliare agli anziani e sulla personale conoscenza del territorio
che ha portato alla stesura di un elenco di circa 50 potenziali utenti contattati
tutti telefonicamente. Di qui, quelli che hanno aderito superando l’iniziale
diffidenza e riconoscendo la validità del servizio, hanno ricevuto una prima
27
visita domiciliare dalle Assistenti Domiciliari, per la compilazione della scheda
anagrafica che riporta i dati personali dell’assistito e le informazioni sulle
patologie,
terapie
farmacologiche,
sull’ubicazione
e
caratteristiche
dell’abitazione, sul parentado e vicinato (per avere un quadro clinico
dettagliato e preciso di ciascun utente hanno chiesto collaborazione ai medici
curanti). I dati rilevati nelle schede anagrafiche sono stati informatizzati e
conservati in un archivio informatico creato dai Servizi Sociali.
Gli utenti hanno ricevuto diverse visite domiciliari dalle A.S. che hanno
accompagnato i tecnici per le istallazioni dei terminali o in caso di problemi alle
linee telefoniche o di guasto all’apparecchio.
Fino ad ora tale servizio ha riscosso grande consenso tra i destinatari dello
stesso, specialmente tra gli anziani che vivono soli e che in tal modo avvertono
meno il disagio della solitudine.
Att. 4.10 - SOGGIORNO CLIMATICO
Il soggiorno climatico si è svolto nei primi quindici giorni del mese di settembre
2004 e vi hanno partecipato n. 100 anziani residenti nel Comune di Pellezzano.
La meta turistica è stata Acireale, una allegra cittadina della Sicilia. Il tour, ben
organizzato, prevedeva, oltre alle attività tipicamente balneari, anche
escursioni territoriali, finalizzate a visitare le località più suggestive della zona;
attività culturali e ricreative. La struttura alberghiera era dotata di camere
confortevoli accessoriate di area condizionata, sala tv, sala soggiorno, spiaggia
attrezzata, con trattamento di pensione completa. Un gruppo di animatori ha
organizzato spettacoli serali con intrattenimenti e giochi pomeridiani e serali.
Quest’anno le domande di partecipazione sono state più di 150 ma, purtroppo,
non è stato possibile accontentare tutti.
Le iniziative di intrattenimento, le gite, i soggiorni e tutte le attività che
coinvolgono le persone anziani riscuotono sempre grande entusiasmo in
quanto riescono a spronarli ad uscire dalla loro condizione di solitudine e di
isolamento favorendo la socializzazione.
Att. 4.11 - LINEA GRIGIA
Varie sono state le attività svolte in questo progetto: di socializzazione,
intrattenimento e coinvolgimento dell’anziano in attività ludiche di tipo sociale,
perseguendo l’idea di gruppo e di gruppo sociale.
Sono state effettuate le seguenti iniziative:
• Anziani a teatro: n. 82 anziani hanno partecipato a diverse
rappresentazioni teatrali che si sono svolte presso il Teatro San Carlo a
Napoli, con accompagnamento in pullman di andata e ritorno.
• Anziani in forma: corso di ginnastica dolce per n. 20 anziani presso la
palestra Niké di
Capezzano della durata di 6 mesi con frequenza
bisettimanale
• Rappresentazioni musicali e teatrali in piazza che si sono svolte nei mesi
di giugno-settembre.
28
•
•
•
Cure termali: con la partecipazione di n. 50 anziani che hanno effettuato
un ciclo di cure termali presso il Complesso Termale Forlenza di Contursi
nel mese di ottobre 2004.
Tornei di bocce, svolti presso i circoli ricreativi del paese con annessi
bocciodromi, che hanno visto il coinvolgimento di un notevole numero di
anziani.
Attività ciclistiche, passeggiate in montagna su percorsi eco-ambientali,
attività ricreative specifiche dei centri sociali e dei circoli ricreativi.
Att. 4.12 - SERVIZI RESIDENZIALI
Il progetto ha interessato n. 4 anziani residenti nel comune che si sono trovati
soli ed in situazioni di grave disagio in seguito ai processi di invecchiamento e
nell’impossibilità di provvedere a se stessi e alla cura della propria abitazione.
La finalità dell’intervento è stata quella di dare un sostegno all’anziano per
favorirne la socializzazione, la riattivazione e il mantenimento della residua
capacità, laddove l’assistenza domiciliare non è stata ritenuta idonea.
Att. 13 - CLIMA AMICO
Il servizio non è stato attivato in quanto non si sono verificate le situazioni
climatiche tali da mettere a rischio la vita stessa dell’anziano.
5 - AREA POVERTA’
L’area di intervento ha visto la realizzazione di attività a sostegno delle fasce
sociali, compresi gli immigrati, che vivono il disagio per difficoltà di
inserimento, mancanza di opportunità, per rischi di emarginazione ed
esclusione sociale.
La predisposizione e l’attuazione degli interventi di area sono state finalizzate
al contrasto dei disagi ed alla promozione per l’integrazione sociale.
Att. 5.1 - AZIONE INTEGRATA DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ ED ALLA
MARGINALITA’
Le attività progettuali finalizzate al contrasto di situazioni di disagio e povertà
estrema attraverso una rete di servizi integrati, per la III Annualità del Piano
Sociale si sono svolte a continuità della precedente e tuttora sono in atto per
effetto di rapporto convenzionale di gestione, il cui termine è stabilito a
settembre 2005.
Soggetti attuatori sono Organismi del Terzo Settore :
Caritas Diocesana di Salerno, capofila, Associazione La Tenda-Centro di
solidarietà, Ass.“Le Misericordie”, “Comunità Emmanuel”, Centro di Pronta
Accoglienza “Don Giovanni Pirone”, Centro di Volontariato “San Francesco”,
Centro di Accoglienza “Casa Betania”, Centro di Ascolto Sociale “Don Bosco”,
Gruppo Logos.
Le attività si sono articolate in:
29
-
-
servizio di operativa di strada con unità mobile per intercettazione, contatto
e conoscenza del disagio, soddisfacimento bisogni primari, prime
prestazioni, invio-accompagnamento ai servizi territoriali;
servizio di primo contatto, attraverso mensa, centro di ascolto e
ambulatorio;
servizio di pronta accoglienza nel dormitorio e nella casa di accoglienza;
servizio di accompagnamento con consulenza, colloqui, piano di
reinserimento sociale, attività di filtro e di invio.
Le prestazioni erogate e le utenze registrate nei vari interventi si attestano ad
alti livelli; alcuni dati: una media di 120 pasti al giorno forniti presso la mensa
San Francesco, n.50 utenti contattati dall’unità di strada, n.38 utenti al giorno
in pronta accoglienza, una media di 60/70 ospiti nella Casa di Accoglienza Casa
Betania per residenzialità e pronto intervento, n.100 utenti del Centro di
Ascolto Don Bosco. Si rileva che nel decorso anno è stata inaugurata la nuova
sede della mensa nei cui locali, ristrutturati anche con l’apporto di risorse
economiche rivenienti dalle precedenti annualità, è consentito rendere un
servizio con distribuzione e consumazione ai tavoli.
Le attività progettuali si confermano per forte validità sociale: è notevole il loro
impatto sulle situazioni di grande disagio sociale. Si rileva, a sostegno, loro
positività anche in relazione agli ottimi risultati raggiunti per i ricongiungimenti
familiari ed i reinserimenti sociali conseguiti per alcuni dei casi presi in carico
dalla rete dei servizi.
Att. 5.2 - SPORTELLO
IMMIGRATI TAM-TAM
DI
ORIENTAMENTO
E
SOSTEGNO
AGLI
Le attività progettuali dello Sportello , avviate nel 2002 con fondi del Piano
Regionale Immigrazione 1999 ed inserite nel Piano di Zona sin dalla II
Annualità, integrando con risorse del Piano quelle derivanti da finanziamenti
allo scopo destinati dal Settore ORMEL, si sono svolte in continuità per l’intero
anno 2004.
La gestione operativa del Servizio Sportello di Orientamento e Sostegno agli
Immigrati TAM-TAM è stata condotta in rapporto di convenzione, come nel
precedente periodo, dall’Arci Nuova Associazione Salerno in partenariato con la
Cooperativa Sociale “Luci della Città”.
La sede operativa è ubicata in Salerno in via La Carnale 8, presso la Direzione
del Settore Servizi Sociali del Comune di Salerno.
Lo Sportello è aperto al pubblico i giorni di lunedì, martedì , mercoledì e
venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e il giovedì dalle ore 16,00 alle ore 20,00
per un totale di 250 giorni di apertura annuale.
Le attività prevalenti realizzate, sono state quelle di Segretariato Sociale,
mediazione interculturale, orientamento ed accompagnamento presso i Servizi
Sociali e Sanitari, consulenza ed assistenza legale nelle procedure di rinnovo
del permesso di soggiorno, carta di soggiorno, ricongiungimento familiare,
assistenza fiscale e previdenziale, orientamento alle opportunità formative e di
lavoro, accompagnamento alla stipula di contratti ed all’accesso ad
agevolazioni per il lavoro autonomo, corsi di lingua italiana.
30
La notevole consistenza degli accessi ai servizi dello Sportello ha costituito un
forte richiamo anche oltre il territorio di Ambito e si registra che a beneficiare
dei servizi sono stati 1825 utenti, di cui 1650 immigrati e ben 175 italiani
affluiti allo Sportello per tutti gli interventi di supporto, consulenza, soluzione
in relazione a rapporti con cittadini stranieri.
Attraverso i molteplici interventi messi in atto, lo Sportello si è fatto carico
delle sempre più pressanti problematiche dell’area immigrazione, svolgendo
una funzione di notevole rilevanza sociale.
Att. 5.3 - Progetto Quanto Sole
La cooperativa sociale preposta alla gestione del servizio ha realizzato le
attività finanziate presso la struttura di accoglienza nel centro storico di
salerno, concessa in comodato gratuito dal Comune, con l’obiettivo di sottrarre
il maggior numero di donne immigrate dalla schiavitù sessuale.
Il numero delle ragazze coinvolte, nel decorso anno, in programmi di recupero
sono stati 8, con turnazioni di ospitalità presso la struttura di accoglienza.
Inoltre, moltissimi sono stati gli interventi effettuati a favore di minori
extracomuntari ed inseriti in servizi di protezione territoriali, nonché interventi
di accompagnamento di giovani donne uscite dal tunnel della prostituzione ed
inserite in percorsi socio-lavorativi. La spesa sostenuta per l’attivazione dei
servizi di accoglienza è sovrapponibile a quella prevista nel P.S.Z.
Att. 5.4 - Sostegno economico per soggetti in difficoltà
Gli interventi economici sostenuti nel decorso anno, a favore di
nuclei
familiari in situazioni di grave disagio socio-economico sono stati circa 450.
Tali interventi si sono resi necessari in quanto, in quel momento, erano
funzionali alla soluzione delle problematiche rappresentate.
Rispetto all’anno 2003 gli interventi economici sono aumentati a causa della
crisi che sta attraversando il paese intero con le ripercussioni maggiori sulle
fasce sociali più deboli.
La spesa sostenuta nel 2004 è stata di € 127.500,00.
Att. 5.5 - Pronta accoglienza e reperibilità
Il servizio affidato alle associazioni di volontariato Casa Amica e Casa Betania
per una spesa quantificata in € 145.000,00 circa.
Gli utenti coinvolti sono stati essenzialmente ragazze madri, minori, e ragazze
sole per Casa Betania , mentre hanno fatto ricorso a casa Amica, minori,
adulti, barboni e senza fissa dimora.
Complessivamente la media di accoglienza fra le due strutture è stata di 22
utenti mensili.
I soggetti accolti, nel rispetto delle pattuizioni stabilite, alcuni sono stati
inseriti in programmi di recupero ed inserimento socio-lavorativo.
Att. 5.6 - SERVIZIO GRUPPI APPARTAMENTO
31
Nell’ambito della prevenzione di situazioni a rischio è in atto il servizio di
Gruppi Appartamento di protezione sociale per funzioni socio – assistenziali da
attuarsi in alloggi comunali assegnati al Settore Servizi Sociali per fronteggiare
temporaneamente situazioni di bisogno sociale connesse prevalentemente a
carenze o inidoneità alloggiative di soggetti a rischio, quali donne in difficoltà,
sole o con figli, gestanti, anziani, disabili, nuclei familiari e soggetti con
esigenze alloggiative estreme.
Il servizio attualmente consta di n. 6 unità alloggiative che si configurano
come strutture socio-residenziali autogestite dagli ospiti con supporto e
vigilanza del Servizio Sociale Territoriale. Esse sono dislocate nei quartieri
Centro Storico e Centro e si integrano nella rete di servizi già esistenti.
L’ospitalità presso detti alloggi è offerta, come stabilito nelle Linee Guida
del Servizio, in via temporanea e per periodi limitati, prevedendo una
permanenza di massimo un anno, eccezionalmente prorogabile per ulteriori sei
mesi, in nessun caso superiore all’arco temporale di due anni.
Gli alloggi arredati adeguatamente sono concessi agli utenti in uso
temporaneo e parziale, prevedendo spazi per l’ uso personale e i rimanenti
spazi (cucina, soggiorno e servizi..) per l’ uso comune con gli altri ospiti.
Nel tempo la temporaneità dell’intervento è venuta meno a causa della
crisi del mercato affittuario delle case e per le precarie condizioni economiche
in cui gli utenti versano.
Il servizio ha un’alta valenza sociale e l’inserimento negli alloggi di cui
sopra è alternativo a interventi di accoglienza residenziale molto più onerosi
per l’Amministrazione Comunale, pertanto va potenziato ed ampliato.
A tale scopo vengono utilizzate anche le unità alloggiative trasferite al
patrimonio comunale per la destinazione a finalità sociali ai sensi della L.
109/96, per effetto di decreti del Ministero delle Finanze-Dipartimento del
Territorio.
Alle sei unità alloggiative Gruppo-Appartamento va aggiunto l’alloggio
trasferito al Comune ai sensi della legge su riferita, assegnato
temporaneamente a un nucleo familiare multiproblematico con la
presenza
di un figlio minore disabile.
Att. 5.7 - AZIONE STRATEGICA DI LOTTA ALLA POVERTA’ A
SOSTEGNO DELLE FASCE DEBOLI
Anche per il 2004 in questa area sono confluite tutte le richieste pervenute dai
cittadini in difficoltà economiche.
Le richieste di contributo ordinario e straordinario pervenute sono state circa
200; circa cento quelle evase.
Si è trattato di assistere con contributi mensili o con contributi una tantum
nuclei familiari con minori a carico e privi di reddito. Orfani e vedove che non
hanno percepito l’assegno di pensione di reversibilità. Mogli e figli di detenuti;
ragazze madri; nuclei familiari con minori affidati dal Tribunale per i
Minorenni .
In alcuni casi si è provveduto a concessione di un contributo economico una
tantum per situazioni d’indigenza momentanea o per calamità naturali ecc…
32
In due casi si è voluto dare la possibilità a studenti del paese di frequentare un
corso di perfezionamento all’estero, e anche se meritevoli, non avevano le
possibilità economiche per poterlo fare.
La somma impegnata per queste attività è stata di circa 90.000,00 euro, quasi
tutta formata da fondo comunale; una piccola parte da fondo Piano di Zona.
Per l’anno in corso le richieste di contributi ed altro si sono duplicate. Si spera
che con l’entrata in vigore del “Reddito di cittadinanza” molte di queste
richieste possano confluire in tale Progetto, alleggerendo in parte, le casse
comunali.
6 - AREA PERSONE DISABILI E DISABILI GRAVI
Per favorire una piena tutela dei disabili e delle loro famiglie e promuovere
opportunità di integrazione, assumono particolare rilievo i seguenti obiettivi:
• sostenere e sviluppare tutta l’autonomia e le capacità possibili delle
persone disabili gravi;
• rimuovere gli ostacoli che aggravano la condizione di disabilità;
• creare condizioni di pari opportunità;
• sostenere, ma anche sollevare, le famiglie.
Per il perseguimento di tali obiettivi il piano per la disabilità ha previsto anche
per la terza annualità del P.S.Z. la conferma e la continuità operativa dei
seguenti servizi:
- accoglienza diurna - Centro Socio Educativo Occupazionale Diurno;
- accoglienza residenziale;
- trasporto;
- aiuto alla persona e assistenza domiciliare;
- sostegno ai gruppi di auto-aiuto ed a soggetti del Terzo Settore;
- trasporto alunni;
- assistenza educativa;
- rete di assistenza domiciliare per l’integrazione socio-sanitaria e gestione
dell’handicap nei vari aspetti di ricaduta;
- integrazione sociale;
- gruppi appartamento per lo sviluppo di programmi di riabilitazione psicosociale e reinserimento.
Att. 6.1 - Accoglienza Diurna
Att. 6.2 - Centro Socio Educativo Occupazionale Diurno.
I Centri diurni occupazionali hanno lo scopo di creare un servizio ponte per
quelle persone disabili che si trovano al momento impreparate, per vari motivi,
ad affrontare un percorso di inserimento lavorativo od occupazionale e
necessitano di una fase intermedia tra istituto o centro di lavoro guidato da
una parte e inserimento lavorativo in cooperative sociali o laboratori
occupazionali protetti dall’altra.
L’accoglienza si articola in diverse strutture dislocate sul territorio cittadino.
Ogni centro occupazionale si caratterizza per storia ed attività; ciò che li
accomuna, però, sono le finalità dei loro interventi volte al mantenimento e
33
allo sviluppo dell’autonomia personale e l’empowerment individuale e di
gruppo.
La finalità generale del servizio è quella di migliorare la qualità della vita delle
persone disabili offrendo prima di tutto occasioni per fare nuove esperienze e
stare insieme ad altre persone in modo significativo e positivo. Queste
opportunità sono utili a risvegliare interessi, a sviluppare abilità del soggetto
disabile sul piano cognitivo, relazionale e sociale, attraverso laboratori
occupazionali, momenti ricreativi, culturali e sportivi e attività di integrazione
sociale. Offrono, inoltre, un importante supporto alla famiglia nel quotidiano
compito di assistere la persona disabile. Gli obiettivi individuali sono collegati
allo sviluppo delle potenzialità e delle risorse della persona disabile, partendo
dalle sue inclinazioni e predisposizioni attraverso percorsi formativi
personalizzati proposti dagli operatori in concerto con i familiari. Nel 2004 sono
stati attivi cinque centri di accoglienza diurna nelle zone di Pastena, Fuorni,
Centro, Centro Storico, Lungo Irno e Zone Alte. Sono state coinvolte circa 130
persone disabili fisiche mentali e sensoriali di età compresa tra i 14 e 65 anni
residenti in Salerno con invalidità riconosciuta e certificata ai sensi della legge
104/92 e che hanno adempiuto l’obbligo scolastico.
La gestione dell’intervento è stata affidata, in rapporto di convenzione, a
cooperative sociali di modulo A.
I centri sono stati aperti nei giorni feriali in orari antimeridiani e pomeridiani,
per un numero di ore non inferiore alle 1600 annuali. La domanda di
ammissione al Servizio è stata presentata ai Segretariati Sociali di pertinenza.
Il Segretariato, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato per
l'indagine socio-ambientale, provvedendo all’istruttoria dell’istanza e alla
verifica dei requisiti formali di legittimità. Si è redatto un piano individuale di
intervento sul singolo caso insieme all’utente, alla famiglia e ad altri servizi o
enti se coinvolti. L’elaborazione del progetto, la valutazione del percorso dello
stesso, le dimissioni sono state a carico delle figure professionali istituzionali.
Il servizio ha avuto il potenziamento operativo delle attività laboratoriali con i
fondi delle risorse aggiuntive per i centri Tangram, Guido Scocozza , Carmen
Rubino Salvati, Vega.
Att. 6.3 - Accoglienza Residenziale
Gli interventi residenziali, attuati nel 2004, sono stati la continuità operativa
della sperimentazione dei progetti avviati ai sensi della legge 162/98 e si sono
sviluppati in strutture abitative integrate nel contesto sociale circostante tale
da favorire una reale integrazione sociale attraverso la promozione di attività
e percorsi di sostegno all’autonomia del soggetto individuale e sociale in
relazione ai bisogni obiettivi. L’accoglienza, per periodi brevi e di emergenza, è
rivolta a persone disabili giovani e adulte in condizioni di limitata autonomia.
Sono stati destinatari del servizio i cittadini residenti in Salerno che, a causa
della loro certificata, o in attesa di certificazione delle competenti autorità
sanitarie, condizione fisica, psichica e/o sensoriale, soli o senza adeguato
supporto familiare o comunque inseriti in nuclei familiari privi o carenti di
risorse di autonomia, non sono in grado, per situazioni permanenti o
34
contingenti, di gestirsi autonomamente e bisognosi quindi di accoglienza in
struttura protetta.
L’intervento è stato rivolto a circa 23 persone disabili.
I progetti, in numero di 4, di cui 3 in città, sono stati gestiti, in rapporto di
convenzione, dalla Cooperativa Sociale Il Villaggio di Esteban Casa famiglia Il
dito e la luna, dalla cooperativa sociale Un tetto per tutti Comunità alloggio
Peter Pan e Carlotta, dalla Coop. Sociale Onlus Marianella Garcia Villas Casa
Famiglia Centro Amico.
La domanda di ammissione al Servizio è stata presentata ai Segretariati
Sociali di pertinenza.
Il Segretariato, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato per
l'indagine socio-ambientale, provvedendo all’istruttoria dell’istanza e alla
verifica dei requisiti formali di legittimità. Si è redatto un piano individuale di
intervento sul singolo caso insieme all’utente, alla famiglia e ad altri servizi o
enti se coinvolti. L’elaborazione del progetto, la valutazione del percorso dello
stesso, le dimissioni sono state a carico delle figure professionali istituzionali.
Att. 6.4 - Trasporto persone disabili
II servizio di trasporto, in favore dei cittadini fisicamente impediti a servirsi dei
mezzi pubblici di trasporto, è stato gestito in rapporto di convenzione con i
tassisti e noleggiatori singoli ed associati disponibili.
Destinatarie sono state le persone disabili con invalidità documentata superiore
al 75% o con certificato di handicap grave ai sensi dell’art.3 della L.104/1992
con ridotta capacità motoria.
Il servizio è stato realizzato in favore di circa 90 persone disabili.
La persona disabile, o suo familiare diretto, ha richiesto buoni-corsa da un
minimo di 15 ad un massimo di 60 trimestrali. La domanda di ammissione al
Servizio, corredata da dichiarazione ISEE, è stata presentata ai Segretariati
Sociali di pertinenza.
Il Segretariato, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato per
l'indagine socio-ambientale, provvedendo all’istruttoria dell’istanza e alla
verifica dei requisiti formali di legittimità. Si è redatto un piano individuale di
intervento sul singolo caso insieme all’utente, alla famiglia e ad altri servizi o
enti se coinvolti. L’elaborazione del progetto, la valutazione del percorso dello
stesso, le dimissioni sono state a carico delle figure professionali istituzionali.
Att. 6.5 - Trasporto alunni disabili
Il servizio trasporto scolastico per alunni e studenti con diverse abilità è stato
effettuato in parte in gestione diretta e in parte è stato affidato ad organismi
del privato sociale.
I 74 utenti trasportati hanno usufruito di un servizio speciale “porta a porta”
con idonei mezzi attrezzati per accogliere le carrozzelle.
35
La domanda di ammissione al Servizio è stata presentata al servizio di
pertinenza.
L’Ufficio, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato
provvedendo all’istruttoria dell’istanza e alla verifica dei requisiti formali di
legittimità per l ‘ammissione al servizio.
Att. 6.6 - Assistenza educativa in favore di alunni con diverse abilità
Il servizio di “Assistenza Educativa” è stato rivolto ad alunni e studenti con
diverse abilità delle scuole cittadine.
Il servizio che prevedeva la realizzazione di n°3 progetti è stato attuato
nell’ambito degli interventi finalizzati all’integrazione scolastica.
Il servizio di “Assistenza Educativa” è stato attuato nelle scuole che ne hanno
fatto richiesta ed ha previsto l’attuazione dei seguenti progetti:
-Autonomia personale, sociale e della comunicazione
-Attività motoria
-Percorsi pedagogici.
Le figure impegnate sono state educatori muniti di diploma superiore con
comprovata esperienza e formazione nell’area socio-assistenziale.
Nel 2004 l’intervento è stato rivolto a circa 192 studenti/alunni, a seguito di
domanda di ammissione al Servizio presentata al servizio di pertinenza e con il
programma personalizzato di assistenza educativa di ogni alunno, costituente
parte integrante del PEI scolastico.
Att. 6.7 - Assistenza domiciliare
Il servizio di aiuto alla persona e di assistenza domiciliare, in corso di
realizzazione,:
−
ha consentito la permanenza della persona disabile nel proprio ambiente di
vita, anche quando priva di sostegno familiare;
−
ha sollevato la famiglia, quando presente, dal carico assistenziale;
− ha permesso alla persona disabile un soddisfacente uso del tempo libero.
Destinatari sono state le persone disabili fisiche psichiche e sensoriali, disabili
gravi adulti, minori in età evolutiva certificati ai sensi della legge 104/92.
L’intervento è stato rivolto a circa 56 persone disabili per le attività del
servizio:
- aiuto e cura della persona;
- supporto nell’organizzazione della vita domestica;
- sostegno nella vita di relazione
- segretariato sociale e svolgimento di pratiche amministrative.
La domanda di ammissione al Servizio sono state presentate ai Segretariati
Sociali di pertinenza.
Il Segretariato, dal momento del ricevimento della domanda, si è attivato per
l'indagine socio-ambientale, ha provveduto all’istruttoria dell’istanza e alla
verifica dei requisiti formali di legittimità. Si è redatto un piano individuale di
intervento sul singolo caso insieme all’utente, alla famiglia e ad altri servizi o
36
enti se coinvolti. L’elaborazione del progetto, la valutazione del percorso dello
stesso, le dimissioni sono state a carico delle figure professionali istituzionali.
Att. 6.8 - Interventi di sostegno ai gruppi di auto-aiuto ed a soggetti
del Terzo Settore
Sono stati erogati contributi finalizzati alla promozione dei gruppi di auto-aiuto
ed a soggetti del Terzo Settore per progetti sperimentali ed innovativi di:
- sostegno all’autorganizzazione e per attività di socializzazione per 35 utenti
all’ Associazione C.V.S.;
- attività di recupero cognitivo dei soggetti affetti da sindrome autistica o con
innesto autistico per 25 utenti all’Associazione Socio-Educativa OmbraLuce;
- attività intese a favorire l’integrazione dei portatori di handicap attraverso
informazione, orientamento e consulenza Associazione No-Profit Pianeta
Handicap promozione dei diritti delle persone disabili C.D.H;
- attività di
formazione e/o aggiornamento degli operatori del Settore
seminari, convegni, corsi di aggiornamento, pubblicazioni, indagine
sull’inserimento lavorativo dei disabili a Salerno Associazione No Profit AIR.
Att. 6.9 - CENTRO AGGREGAZIONE HELP
L'associazione omonima, su concessione comunale, gestisce in frazione
Coperchia una struttura polifunzionale e polivalente con ampi spazi a verde
attrezzato e strutture sportive e priva di barriere architettoniche. L’obiettivo
principe è favorire nell'ambito comunale, la socializzazione tra le generazioni e,
in modo particolare, delle persone diversamente abili.
Il centro Help offre servizi di assistenza e informazioni facendo da tramite tra
le istituzioni e il cittadino per la tutela dei diritti dello stesso. Il centro si avvale
della collaborazione di volontari e di figure professionali qualificate come
assistenti sociali, psicologi,medici legali.,OSA, ecc. per poter offrire a chi si
rivolge al servizio la migliore assistenza sociale e psicologica.
Il progetto Help favorisce soprattutto l'aggregazione attraverso iniziative
culturali, musicali, sportive e di solidarietà sociale. Attraverso accordi con le
parrocchie limitrofe, si cercherà di creare una rete di aggregazione che faccia
leva anche sullo spirito cristiano.
Inoltre ci sarà uno spazio "pronto help", attraverso info-line, una linea
telefonica il centro risponderà a tutti coloro che si rivolgeranno per chiedere
informazioni o per esporre problemi personali, garantendo il rispetto della
privacy.
Nel periodo estivo si provvederà ad attrezzare gli spazi all’aperto per la
migliore fruibilità del servizio e la maggiore possibilità di “accesso a tutti”.
Att. 6.10 - RETE DI ASSISTENZA DOMICILARE E SISTEMA INTEGRATO
DI SERVIZI SOCIALI
DI TIPO ASSISTENZIALI
RIVOLTI ALLA
PERSONA DISABILE
37
Il progetto di assistenza domiciliare e di aiuto alla persona, rivolto ai portatori
di handicap grave di età compresa tra 0/65 anni residenti nel Comune, ha
avuto inizio nel mese di dicembre del 2003 ed è tuttora in corso essendo
andato in continuità. Il servizio viene gestito dalla Società Mista Pellezzano
Servizi s.r.l., che ha sede in Via Stella, frazione Cologna ed è seguito dalle
Assistenti Sociali del Segretariato e dall'Assistente Sociale del Comune.
Sono assistiti da circa 30 operatori n. 28 disabili. Sulla base della valutazione
della gravità della situazione familiare e della condizione psico-fisica degli
utenti, agli stessi viene assicurata la presenza di un operatore per quattro o
otto ore a settimana. In alcuni casi è prevista la formula dell'affido di quartiere
per cui l'utente viene assistito da una persona che conosce bene e di cui ha
piena fiducia (parente, familiare, vicino, amico).
Il servizio, con relativo monte ore, viene accordato sulla base di una
valutazione complessiva che tiene conto e delle condizioni psico-fisiche
dell'utente/richiedente (rilevabili dai verbali di invalidità e L. 104/92, nonché
dalla documentazione sanitaria del medico curante) e della situazione sociofamiliare emergente.
Gli interventi previsti sono diversi e contemplano un supporto per la pulizia
della casa e della camera, per la preparazione dei pasti e per la cura dell'igiene
personale; una assistenza materiale per la fornitura di generi alimentari,
indumenti, biancheria, per lo svolgimento di pratiche amministrative e
l'accompagnamento del disabile per visite mediche, un sostegno per
fronteggiare situazioni caratterizzate da solitudine ed isolamento.
Allo scopo di valutare l'efficacia dell'intervento proposto per la III annualità è
stato somministrato agli utenti del servizio un questionario di gradimento, la
prima parte del quale contenente informazioni sulla condizione socio-familiare,
sul numero di ore di assistenza che l'utente riceve ecc, la seconda parte
contenente domande sulle modalità di espletamento del servizio da parte
dell'operatore (mansioni, puntualità e qualità professionali).
Un apposito
spazio è stato invece riservato all'utente per suggerimenti e proposte, nonché
per esprimere un giudizio personale sul servizio e sull'operatore. Dall’analisi dei
questionari è emerso che la maggior parte degli utenti è soddisfatta sia del
servizio che delle prestazioni dell’operatore la cui presenza solleva
psicologicamente e moralmente l’assistito e il suo familiare.
Att. 6.11 - SOCIALTEL
Per potenziare l'assistenza sociale attraverso le più innovative
metodologie e tecnologie dirette a favorire la massima qualità nella prestazione
dei servizi sociali, il Comune ha attuato "Socialtel", un servizio interattivo di
assistenza sociale continuata che, integrando tecniche e tecnologie quali il
telesoccorso, telecontrollo, telefarmacia e teleassistenza,
offre un aiuto
concreto ed immediato al disabile in difficoltà.
Il progetto, rivolto a 20 disabili che vivono in particolari situazioni di
disagio o di solitudine, ha consentito loro di vivere nella propria comunità, nella
propria abitazione, in maniera autonoma, ma costantemente in contatto con i
servizi territoriali, che in caso di necessità sono intervenuti tempestivamente.
Ogni utente è collegato ad un centro operativo funzionante 24 ore su 24
38
mediante un mini apparecchio posizionato accanto al telefono.
Ad ogni
chiamata il centro provvede immediatamente ad interessare la struttura
competente a seconda che si tratti di necessità mediche, infermieristiche,
psicologiche o sociali. La centrale operativa possiede i dati essenziali di ogni
utente (anagrafici, anamnestici e personali) per inquadrare il caso ed
approntare un intervento tempestivo ed adeguato.
L’erogazione del servizio è stata preceduta da un lavoro di rete svolto
sulla base della documentazione relativa alla richiesta, pervenuta al Comune,
di assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili e sulla personale conoscenza
del territorio che ha portato alla stesura di un elenco di circa 100 potenziali
utenti contattati tutti telefonicamente. Di qui, quelli che hanno aderito
superando l’iniziale diffidenza e riconoscendo la validità del servizio, hanno
ricevuto una prima visita domiciliare dalle Assistenti Domiciliari, per la
compilazione della scheda anagrafica che riporta i dati personali dell’assistito e
le
informazioni sulle patologie, terapie farmacologiche, sull’ubicazione e
caratteristiche dell’abitazione, sul parentato e vicinato( per avere un quadro
clinico dettagliato e preciso di ciascun utente hanno chiesto collaborazione ai
medici curanti). I dati rilevati nelle schede anagrafiche sono stati informatizzati
e conservati in un archivio informatico creato dai Servizi Sociali.
Gli utenti hanno ricevuto diverse visite domiciliari dalle A.S. che hanno
accompagnato i tecnici per le istallazioni dei terminali o in caso di problemi alle
linee telefoniche o di guasto all’apparecchio.
Fino ad ora tale servizio ha riscosso grande consenso.
Att. 6.12 - CONTRIBUTI PER SERVIZIO TRASPORTO DISABILI
Il servizio ha fornito un contributo economico pari a 155, 00 euro mensili per
12 mesi a n.15 disabili residenti nel comune di Pellezzano che, a causa della
loro disabilità devono frequentare percorsi riabilitativi presso strutture
specializzate. I centri interessati si trovano ubicati sia sul territorio comunale
sia altrove, in quanto la scelta della struttura avviene tra il medico dell’Asl e la
famiglia del paziente.
Att. 6.13 - CONTRIBUTO SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI
Questo progetto mira ad alleviare con un contributo economico pari ad euro
155,00 mensili per 12 mesi le n° 15 famiglie che hanno un portatore di
handicap e quindi sono caricate di spese accessorie per l’accudimento e
mantenimento di tale soggetto. Il contributo viene concesso in base al reddito
familiare.
Att. 6.14 - CLIMA AMICO
Il servizio non è stato attivato in quanto non si sono verificate le situazioni
climatiche tali da mettere a rischio la vita stessa del disabile.
Att. 6.15 - PROGETTO SCUOLA DISABILITA’
39
Il Progetto ha avuto inizio il 4.11.2004 ed è terminato il 20.05.2005 per un
totale complessivo di 400 ore lavorative.
Fin dal primo momento in cui la consulente specialistica è entrata
operativamente nella scuola dell’obbligo di Pellezzano e Coperchia, si è
instaurato un rapporto di fattiva collaborazione inteso e realizzato come
consulenza/informazione/ cooperazione reciproca, nello sforzo di realizzare un
intervento che concili efficacemente l’aspetto specialistico-riabilitativo con
quello educativo-formativo proprio della scuola dell’infanzia.
L’equipe ha collaborato alla programmazione degli interventi, evidenziato
problematiche e fisicamente collaborato ad alcuni interventi didatticoterapeutici.
Da parte dei docenti si è accolto con molto favore l’apporto di una figura
professionale di supporto nell’individuare soluzioni metodologiche –operative
che non siano controproducenti rispetto agli interventi terapeutici cui i bambini
possono essere sottoposti.
Per quanto riguarda le attività effettivamente realizzate dalla consulente
specialistica, i primi incontri sono stati dedicati all’osservazione del gruppo ed
alla conoscenza dei singoli bambini della sezione.
Sul piano educativo i minori… sono apparsi ben inseriti e sufficientemente
partecipi alle attività, mentre maggiori difficoltà si sono palesate quando la
proposta didattica verteva su attività motorie, ambito nel quale l’intervento
specialistico vuole trovare maggiore spazio.
La consulente specialistica insieme con le docenti ha proceduto ad una
ricognizione delle competenze sul piano linguistico e cognitivo al fine di
individuare un possibile gruppo di riferimento all’interno del quale operare gli
interventi, per non rimarcare la differenza tra i bambini ed il gruppo sezione,
pur nel rispetto delle diversità.
Dunque la consulente specialistica proponeva e condivideva con le docenti le
linee progettuali, che vertevano sulla proposta di un laboratorio ritmicomotorio con interventi di psicomotricità atti a cogliere la durata e l’intensità dei
suoni, la relazione tra compagni, la consapevolezza della propria fisicità e la
coordinazione motoria.
Di fatto l’intervento specialistico da destinare ai piccoli, è risultato sin dall’inizio
molto articolato, mentre per quanto riguarda il gruppo dei pari, si sono
individuati i percorsi comuni con obiettivi e metodologie adeguati al livello
medio della capacità e delle competenze.
Quasi tutte le attività proposte sono state riprese in più incontri.
Una prima valutazione degli esiti può soprattutto attestare l’ottimo livello di
partecipazione e di integrazione dei bambini, mentre per gli obiettivi specifici
sembra prematuro classificare livelli di sviluppo e di interiorizzazione delle
capacità e delle competenze poste in gioco.
In conclusione, anche laddove per motivi contingenti non sono stati realizzati
interventi diretti con gli alunni, vi è stata comunque collaborazione e
condivisione sul piano progettuale.
Inoltre, per lo svolgimento del progetto terapeutico-riabilitativo sono stati
forniti alla consulente specialistica, alcuni materiali e sussidi che ella ha messo
a disposizione delle docenti anche per lo svolgimento delle attività curriculari.
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Il progetto Scuola e Disabilità è ormai giunto alla conclusione. Il lavoro svolto è
stato tanto e molto articolato, a iniziare dalla programmazione, selezione di
materiali, monitoraggio dell’handicap e cooperazione ed integrazione con il
gruppo insegnanti.
Molto positiva l’esperienza svolta nella scuola primaria di Coperchia, lodevole
l’intervento del capo d’istituto e dell’èquipe insegnanti.
Nel suddetto plesso si è però evidenziata una piccola
lacuna e cioè
l’impossibilità di estendere l’intervento specialistico alla scuola dell’infanzia.
Diversa l’esperienza nel plesso di Pellezzano, dove come evidenziato dalle
precedenti relazioni, lo svolgimento dell’intervento specialistico è stato più
volte ostacolato.
Nella scuola primaria di Pellezzano, sembra si sia evidenziata la necessità della
presenza di un assistente materiale più che di
interventi specifici, ciò
nonostante sono molti i bambini che necessitano di interventi di recupero
mirati.
Sarebbe quindi consigliabile, per una futura programmazione, richiedere la
disponibilità di un aula da adibire ad aula di sostegno, aperta a tutto il gruppo
insegnanti ed ai genitori bisognosi di palesare le difficoltà dei propri figli,
potendo così elaborare con il consulente specialistico, strategie atte alla
risoluzione di suddette problematiche.
Tale intervento dovrebbe avere la possibilità di essere totalmente autonomo,
gestito da una o più persone e in collaborazione con assistenti sociali.
Sarebbe ancora utile organizzare incontri studio con il gruppo insegnanti e
laboratori pomeridiani.
Attraverso i laboratori offerti ai bambini si potranno raggiungere diversi
obiettivi. Due potrebbero essere quelli più idonei :Suoni, ritmi e numeri;
Giocare e Parlare.
Molte altre opportunità di scambio e formazione potrebbero essere offerte ai
genitori e agli insegnanti.
Att. 6.16 - Gruppi – appartamento semi-protetti per lo sviluppo di
programmi di riabilitazione psico-sociale
Il programma per la realizzazione di una rete di gruppi – appartamento semiprotetti per lo sviluppo di programmi di riabilitazione psico-sociale di soggetti
con disabilità psichiatrica nel 2004 ha avuto continuità operativa.
Obiettivi prioritari sono stati l’implementazione della rete integrata dei servizi e
l’evitare il ricorso improprio al ricovero in Case di Cura Private di molti utenti
della unità Operativa di salute mentale.
Il soggetto titolare è stato il Comune di Salerno nel ruolo di soggetto fornitore
delle strutture e di ogni sostegno logistico, mentre l’ASL Sa2 è stata coinvolta
quale Ente estensore del progetto di riabilitazione psicosociale ed erogatore
dell’assistenza.
In particolare, mentre l’ASL Sa2 è stato attuatore del progetto terapeutico
riabilitativo con tutti gli oneri assistenziali, il Comune di Salerno è stato, di
fatto, l’Ente erogatore del supporto logistico per la realizzazione dell’intervento
progetto.
41
L’intervento è stato indirizzato, nel suo tetto complessivo, a 20 pazienti
assistiti dalla UOSM del Distretto Sanitario.
Le strutture appartamento, attualmente funzionanti, sono state in numero di
tre ed ubicate nel centro storico della città; per la gestione di due di esse è
stato coinvolto il Terzo Settore con un numero adeguato di operatori con il
ruolo di educatore/riabilitatore sociale .
La supervisione è stata realizzata da un medico e due infermieri dell’Unità
Operativa, quali valutatori del processo e dell’esito del trattamento.
A carico dell’ASL Sa2, in tal caso, è stato il costo del progetto riabilitativo
individualizzato a copertura delle spese generali del personale disposto dal
privato sociale.
La gestione della terza struttura è stata interamente realizzata dall’ASL.
Il servizio si è convalidato per la sua positività.
7 - AREA LOTTA ALLA DROGA
Att. 7.1 - SENSIBILIZZAZIONE E PREVENZIONE – INTEGRAZIONE
SOCIALE – ASCOLTO.
Le attività previste dal progetto sono rivolte alla rimozione dei fattori di
rischio che favoriscono l’ingresso nei percorsi delle dipendenze; gli obiettivi del
progetto si traducono in tre azioni specifiche:
- azione di sensibilizzazione
che si sviluppa attraverso attività di
informazione e di formazione sulle problematiche della dipendenza,
un’osservazione partecipata delle problematiche degli adolescenti, seminari
e momenti di confronto;
- azione di ascolto e di orientamento che si traduce nell’attivazione di uno
spazio di ascolto al quale i ragazzi possono accedere liberamente per
esprimere eventuali disagi ed essere informati, sostenuti, orientati; tale
spazio è stato realizzato presso la sede del Consultorio Giovanile;
- azione di rete e di raccordo fra le agenzie pubbliche e private del territorio ,
per rilevare il disagio sommerso .
I destinatari delle azioni e delle attività del progetto sono sia gli adolescenti e i
giovani compresi in due fasce di età – 11/16 anni e 17/25 anni – sia gli
educatori, gli operatori dei Centri , gli animatori , e quanti altri si occupano di
minori e adolescenti.
Le azioni e le attività del progetto, affidato ad Organismi del Terzo Settore,
hanno come sedi di riferimento i Centri di attività per minori e giovani, le
parrocchie, i luoghi di aggregazione , i centri sportivi-ricreativi del territorio
dell’Ambito S8.
Le attività, iniziate a gennaio 2005, per la durata di un anno, sono tuttora
in corso ; considerati i tempi di avvio non vi sono le condizioni per valutarne
l’impatto operativo; è tuttavia rilevabile il grado di coinvolgimento registrato
nelle prime fasi attuative del progetto e il consolidamento con tutta la rete di
servizi rivolti a minori e adolescenti nel territorio di Ambito.
8 - AREA ARMONIZZAZIONE DEI TEMPI DELLE CITTA'
42
Att. 8.1 - IL TEMPO DELL'ALTRO
Obiettivo di tale servizio è quello di acquisire, attraverso la realizzazione di
una Banca del Tempo, disponibilità di ore e prestazioni per favorire lo scambio
di servizi di vicinato , facilitare l’utilizzo dei servizi, agevolare l’estensione della
solidarietà ed incentivare le iniziative di quanti, singoli, gruppi, organismi
sociali, intendano scambiare parte del loro tempo per impegni di reciproca
solidarietà e interesse.
La gestione del servizio, che è rivolto a minori, famiglie, donne, anziani, è
stata affidata ad Organismi del Terzo Settore e le sedi operative di riferimento
sono quelle dei Centri di Aggregazione Giovanile e dei Centri Polifunzionali già
attivi sul territorio dell’Ambito S8, presso i quali sono stati realizzati degli
sportelli informativi in rete tra di loro e con la banca dati generale, attivata
presso una sede dell’Ente capofila che, inoltre, sarà in rete con altri servizi del
territorio a valenza sociale.
Sono stati realizzati opuscoli informativi e brochures.
Le attività che si sono avviate nel mese di marzo del 2005 sono in corso,
per la durata di 6 mesi ed hanno carattere sperimentale.
9 - AREA GESTIONE PIANO DI ZONA
Att. 9.1 – SISTEMA INFORMATIVO E PIANO DI COMUNICAZIONE
AMBITO S8
Molti degli obiettivi posti nella programmazione di questo intervento,
sono stati raggiunti nella realizzazione dei singoli servizi di area, ovvero
informazioni e comunicazioni ai cittadini delle attività del Piano di Zona sono
stati assicurati nel momento di avvio di dette attività attraverso i media, con
comunicati ed articoli relativi all’attività o attraverso la produzione di materiale
cartaceo, brochure, manifesti, diffuso ampiamente.
Tutte le informazioni trovano assetto unificato sia nel sito del Comune
Capofila: www.comune.salerno.it che nel sito del Comune di Pellezzano:
www.comune.pellezzano.sa.it che sono costantemente aggiornati sia per
eventuali variazioni sulle attività già in essere che per tutto ciò che si va
gradualmente a realizzare e che rappresenta
necessaria esigenza del
cittadino. Si inseriscono in tale sezione di aggiornamento nuove articolazioni e
disposizioni di legge, bandi con relativi moduli per l’accesso attinenti i vari
servizi.
Allo stato si è in fase di organizzazione per la concreta attivazione dei
programmi di raccolta dati e di applicazione dei regolamenti dei servizi, per
l’adozione della Carta dei Servizi e la creazione di reti informali tra i diversi
nodi del sistema di Ambito
Att. 9.2 - Supporti informativi e formativi dell’Equipe Integrata per
l’ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
I servizi per l’attuazione dell’Adozione nazionale ed Internazionale sono in
fase organizzativa in quanto l’Equipé multidisciplinare socio-sanitaria integrata
43
dell’Ambito S/8 S.A.T. per il Servizio di Affidamento Familiare ed Adozioni
Nazionali ed Internazionali, è stata costituita recentemente e provvederà, ai
sensi delle normative vigenti, all’attivazione di azioni finalizzate a:
- promuovere la cultura dell’adozione;
- sensibilizzare, informare ed orientare le famiglie nel percorso adottivo;
- seguire e sostenere le famiglie lungo l’iter burocratico adottivo dalla fase di
richiesta d’adozione, in quella d’istruttoria e nella fase neo-adottiva;
- selezionare, preparare e formare le famiglie che devono accogliere un
minore in adozione;
- accompagnare e sostenere al nuovo nucleo nella fase neoadottiva;
- tutelare il minore e i suoi diritti per un’idonea crescita psicofisica, sociale,
affettiva;
Gli interventi saranno rivolti a coppie che intendono adottare un minore e a
nuclei familiari adottivi.
I supporti informativi e formativi programmati andranno a contestualizzare con
l'operatività dell'equipé, di prossimo avvio.
Att. 9.3 - RICERCA ANS
Il Comune di Salerno ha condotto un progetto di ricerca relativo alla disabilità
grave nel territorio cittadino in collaborazione con il Laboratorio di Sociologia
ANS sez di Salerno.
Obiettivo principale della ricerca è la quantificazione del fenomeno disabilità nel
territorio di riferimento e, altresì, l’individuazione delle caratteristiche e dei
bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie.
Per la terza annualità anno 2004 il laboratorio di sociologia ha consegnato un
terzo report di analisi sulle disabilità gravi Centro, Carmine,/Mennolella,Fratte,
Ogliara, Sordina.
Il campione considerato è stato identificato attraverso le seguenti
caratteristiche:
 Soggetti nati tra il 1927 al 2004
 Tipologia di disabilità
 Residenza nell’area
Sono stati raccolti tutti i dati in possesso dell’UOAR e archiviati in un data base.
Tale monitoraggio è strumento da utilizzarsi per la progettazione e per la
pianificazione degli interventi socio-assistenziali previsti dal Piano sociale di
Zona.
Att. 9.4 - FUNZIONAMENTO UFFICIO DI PIANO
Per il funzionamento dell’Ufficio di Piano, in propria rappresentanza, il Comune
di Pellezzano ha nominato n. 2 esperti per curare i rapporti istituzionali con
l’Ufficio di Piano e fornire il supporto specialistico al personale impegnato nei
progetti riferiti al territorio di propria competenza e compresi nel P. d. Z. Nello
specifico le figure impegnate sono: un laureato in medicina e chirurgia con
specializzazione inerente le sfere d’azione ed un commercialista che affiancano
un’assistente sociale, con esperienza nel settore, componente dell'U.d.P. quale
dipendente e referente del Comune medesimo.
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Più dettagliatamente gli esperti hanno partecipato alle riunioni dell’Ufficio di
Piano, per la programmazione e progettazione degli interventi da attuare sul
territorio, partecipando, altresì ai tavoli di concertazione.
10 - AREA AZIONI DI SISTEMA - SEGRETARIATO SOCIALE
Att. 10.1 – SEGRETARIATI SOCIALI –ANTENNE SOCIALI
L’organizzazione dei servizi sociali nel Comune di Salerno con
articolazione in strutture decentrate sul territorio, segretariati ed antenne
sociali, già preesistente all’avvio della riforma del welfare, ha assunto, dopo
anni di esperienza e di riprova della sua efficacia, definitivo assetto nella
strutturazione gestionale dei servizi, che ha nella Direzione del settore Servizi
Sociali il suo riferimento istituzionale di unificazione e convergenza
nell’attuazione operativa delle funzioni preposte.
La realtà consolidata di detta organizzazione è costituita da n.5
segretariati sociali dislocati nei quartieri della città da n.2 antenne sociali di
supporto ad uno dei segretariati,, la cui estensione di competenza territoriale
ha reso necessario l’individuazione di ulteriori localizzazioni di prossimità al
cittadino. In ogni segretariato vi è personale in organico comunale costituito da
unità amministrative e da unità di profilo sociale, assistenti sociali, coadiuvate
queste ultime, da una assistente sociale della Società Salernosolidale SpA per
un numero di 30 ore settimanali. Stante detta organizzazione, attraverso
segretariati ed antenne sociali è assicurato alla cittadinanza il livello essenziale
di assistenza nel rapporto ravvicinato e diretto nei vari quartieri della città, è
offerto servizio sociale professionale mediante le figure istituzionali assistenti
sociali ed è garantita la funzione organizzativa di unificazione dell’accesso
nella ricezione delle istanze del cittadino con attivazione della rete dei servizi
territoriali, nel contatto diretto con altri uffici e riferimenti istituzionali, oltre
che attraverso l’informazione e l’invio con precise destinazioni delle istanze.
In sintesi nei segretariati ed antenne si assolvono tutte le funzioni
previste
dall’ascolto
all’analisi
della
domanda,
all’informazione,
all’accompagnamento per la soluzione dei problemi, alla presa in carico con
realizzazione di piani personalizzati in rapporto ed integrazione con altre
istituzioni e servizi.
Si rileva, infine, che sempre al fine di offrire servizi prossimi al cittadino,
in alcuni servizi esternalizzati per attività di integrazione sociale in favore di
minori
e famiglie, è prevista la funzione di antenna sociale quale ponte e
filtro dei bisogni del territorio verso i segretariati sociali istituzionali.
Att. 10.2 - SEGRETARIATO SOCIALE E ANTENNA SOCIALE
Nell'ottica della promozione del benessere sociale e della qualità della vita,
il Segretariato Sociale ha rappresentato un punto di riferimento per i cittadini e
per le fasce socialmente deboli, fornendo informazioni in merito ai servizi
pubblici e privati e alle risorse sociali presenti sul territorio, nonché sostegno
45
materiale e morale. Il processo di informazione, di sensibilizzazione e di aiuto
attivato dal Segretariato Sociale e dall'Antenna ha consentito di far percepire la
validità del sostegno offerto e di far conoscere la possibilità di ricevere un aiuto
concreto e un supporto psicologico.
L'indagine socio ambientale, propedeutica alla progettazione e alla
realizzazione di attività e servizi socio assistenziali, aveva evidenziato una
certa diffidenza e chiusura da parte della popolazione, abituata a fronteggiare
problematiche del vivere quotidiano con il supporto della rete parentale e
amicale, considerando il servizio sociale come mero strumento erogante
contributi economici. Ad oggi, si riscontra un mutato atteggiamento, un
maggiore interesse al sociale nonché soddisfazione da parte dei cittadini per
quanto realizzato finora: servizi ed attività finalizzati alla promozione della
salute e del benessere sociale.
Nell'ambito del Segretariato Sociale il centro di ascolto ha accolto le
richieste e analizzato i bisogni dei cittadini, indirizzandoli, ove necessario, ai
servizi e alle strutture territoriali competenti.
Ha svolto funzione di
prevenzione al disagio, mediazione tra il cittadino e le istituzioni, integrazione
tra gruppi sociali eterogenei, supporto all'individuo nella sua capacità di
autodeterminazione, in un lavoro di rete con l'ASL ( U.O.S.M., SerT, Unità
riabilitativa, Consultorio Familiare), la scuola, l'AIAS, le associazioni, il
Ministero della Giustizia.
Il Segretariato per offrire i servizi di orientamento e informazione sociale
ha svolto altresì un lavoro continuo di rilevazione, monitoraggio, mappatura dei
bisogni e delle risorse, nonché dei centri di socializzazioni, di aggregazione, di
associazioni di volontariato, ecc
46
1.2 - Schede di rilevazione della spesa sociale dei Comuni
dell’Ambito per il 2004 (Schede 4.1 e 4.2)
47
48
Scheda 4.1 - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DELL'AMBITO
TERRITORIALE
N.
S8
Comune
Capofila
Prov.
SALERNO
SA
Spese correnti dei Comuni in campo socioassistenziale 2004
1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i
minori
1002 Servizi di prevenzione e riabilitazione
1003 Strutture residenziali e di ricovero per anziani
1004 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla
persona (3)
0405 Assistenza scolastica, trasporto, refezione ed altri
servizi
1. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2004
2. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2003
3. Totale Titolo I (spesa corrente) per il
2004
4. Totale Titolo I (spesa corrente) per il
2003
5. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, %
dell'anno 2004
6. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, %
dell'anno 2003
€ 1.498.369,35
€
€ 1.018.205,95
€ 7.617.527,83
€ 3.228.461,15
€ 13.362.564,28
€ 11.619.484,86
€ 141.774.865,75
€ 134.512.729,96
€
9,43
€
8,64
49
Scheda 4.1 bis - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DEL
COMUNE DI
Ambito territoriale
S8
Comune
Capofila
Prov.
SALERNO
SALERNO
SA
Spese correnti dei Comuni in campo socio-assistenziale 2004
1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori
1002 Servizi di prevenzione e riabilitazione
1003 Strutture residenziali e di ricovero per anziani
1004 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona (3)
0405 Assistenza scolastica, trasporto, refezione ed altri servizi
1. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2004
2. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2003
3. Totale Titolo I (spesa corrente) per il
2004
€ 1.498.369,35
€
€ 1.007.705,95
€ 7.519.734,39
€ 3.043.961,42
€ 13.069.771,11
€ 11.486.000,94
€ 135.723.895,07
4. Totale Titolo I (spesa corrente) per il
2003
€ 128.646.143,44
5. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2004
€
9,63
6. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2003
€
8,93
Scheda 4.1 bis - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DEL
COMUNE DI
Ambito territoriale
S8
PELLEZZANO
49
Comune
Capofila
Prov.
SALERNO
SA
Spese correnti dei Comuni in campo socio-assistenziale 2004
1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori
1002 Servizi di prevenzione e riabilitazione
1003 Strutture residenziali e di ricovero per anziani
1004 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona (3)
0405 Assistenza scolastica, trasporto, refezione ed altri servizi
1. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2004
€
€
€
€
€
€
10.500,00
97.793,44
184.499,73
292.793,17
2. Totale Spesa Socio-Assistenziale 2003
€
133.483,92
3. Totale Titolo I (spesa corrente) per il
2004
€
6.050.970,68
4. Totale Titolo I (spesa corrente) per il
2003
€
5.866.586,52
5. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2004
€
4,84
6. Spesa socio-assistenziale su spesa totale titolo I, % dell'anno 2003
€
2,28
Scheda 4.2 - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DELL'AMBITO TERRITORIALE
N.
Comune
S8
SALERNO
50
Capofila
Prov.
1.
SA
Spesa corrente per Aree prioritarie (al 31
dicembre)*
(*) Somma dei dati delle Schede 4.2 bis compilate per ciascun Comune dell'Ambito Territoriale
Cod.
Denominazione servizi
Cod.
CISIS
Spesa sostenuta
TOTALE
AREA
A1
A2
A3
A4
A5
AREA
B1
B2
B3
B4
B5
AZIONI DI SISTEMA
Segretariato sociale
Servizio sociale professionale
Sistema informativo sociale
Funzionamento ufficio di piano
Interventi per l'armonizzazione dei tempi
INFANZIA E ADOLESCENZA
Tipologia: servizi semiresidenziali
Nido di infanzia
Servizi integrativi al nido
Ludoteca
Centro diurno per minori
Centro polifunzionale
I
A1
M2
M6
della città
€
€
€
€
€
€
F1
F2
F5
F3
F6
€
€
€
€
€
di cui
di cui FNPS
di cui
RISORSE
ALTRE
PROPRIE
RISORS
COMUNALI
E
0,00
0,00
67552
67552
0,00
0,00
45355,39
45355.39
0,00
11760,72
11760,72
0,00
1493524
174652,22
35000
1493524
188000
188000
20000
174652,22
15000
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
51
B6
B7
B8
B9
B10
B11
B12
B13
B14
B15
B16
B17
B18
B19
B20
B21
B22
Centro di aggregazione giovanile
Tipologia: servizi residenziali
Comunità di pronta e transitoria
accoglienza
Comunità alloggio
Comunità a dimensione familiare
Gruppo appartamento
Comunità di accoglienza per gestanti,
madri e bambini
Tipologia: servizi domiciliari
Assistenza domiciliare
Tutoraggio educativo
Tipologia: servizi territoriali
Pronto intervento sociale e unità di
strada
Educativa di strada
Educativa territoriale
Servizio temporaneo e territoriale
(attività ricreative,sociali,culturali)
Servizio di ascolto, sensibilizzazione ed
informazione
Tipologia: contributi economici
Contributi economici per strutture
semiresidenziali
Contributi economici per strutture
residenziali
Servizi per garantire il diritto allo studio
Tipologia: servizi per l'inserimento
socio-lavorativo
Apprendistato
F6
€
160345,79
63952
G1
€
50.000,00
50.000,00
G1
G1
G1
G1
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
D1
D1
€
€
0,00
0,00
C2
€
0,00
C2
C2
B2
€
€
€
63478
43478
20000
0,00
0,00
0,00
L1
€
45.000,00
30.000,00
15000
0,00
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E10
€
0,00
C3
€
0,00
96393,79
0,00
0,00
52
B23
B24
B25
AREA
C1
C2
C3
C4
C5
C6
C7
C8
C9
C10
C11
C12
C13
Orientamento Professionale
Contratto di Formazione e Lavoro
Tirocini/Stage
RESPONSABILITA' FAMILIARI
Tipologia: servizi semiresidenziali
Centro per le famiglie
Tipologia: servizi residenziali
Casa di accoglienza per donne in
difficoltà e loro figli minori
Gruppi appartamento per nuclei disagiati
Casa di accoglienza per accompagnatori
dei ricoverati negli ospedali
Strutture residenziali per detenute con
figli minori
Tipologia: servizi domiciliari
Assistenza domiciliare di sostegno alla
famiglia e alla genitorialità
Tipologia: servizi territoriali
Servizi di prossimità
Servizi di sostegno alla genitorialità
Servizi per l'affido familiare
Servizi per l'adozione nazionale ed
internazionale
Servizi di ascolto, sensibilizzazione ed
informazione
Servizi di mediazione familiare
Tipologia: contributi economici
Contributi economici per strutture
semi-residenziali
C3
C3
C3
€
€
€
0,00
0,00
0,00
C2
€
0,00
G1
€
0,00
G1
G1
€
€
0,00
0,00
G1
€
0,00
D1
€
0,00
B1
C2
A3
A4
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
L1
€
C2
€
E8
€
15000
189327
5000
129327
10000
60000
0,00
20000
6000
14000
0,00
0,00
53
C14
C15
C16
C17
C18
C19
C20
AREA
D1
D2
D3
D4
D5
D6
D7
D8
D9
D10
D11
D12
Contributi economici per strutture
residenziali
Contributi economici diretti ad
integrazione del reddito familiare
Contributi economici in forma indiretta
Tipologia: inserimento lavorativo
LSU - Lavori socialmente utili
LPU - Lavori di pubblica utilità
Borse Lavoro
Orientamento
DISABILITA' E SALUTE MENTALE
Tipologia: servizi semiresidenziali
Centro socio educativo diurno
Centro sociale polifunzionale
Tipologia: servizi residenziali
Comunità di pronta accoglienza (Centri
residenziali di dimensioni limitate)
Comunità alloggio
Gruppo appartamento
Casa famiglia (comunità alloggio
assistite)
RSA
Appartamento sociale
Strutture residenziali per cittadini affetti
da demenza
Tipologia: servizi domiciliari
Assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Telesoccorso e teleassistenza
Tipologia: servizi territoriali
E9
€
0,00
E15
€
0,00
E15
€
0,00
C
C
C
C
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
F3
F6
€
€
G1
€
G1
G1
G1
€
€
€
0,00
0,00
0,00
G1
G1
G1
€
€
€
0,00
0,00
0,00
D1
D2
D4
€
€
€
40000
5000
35000
0,00
0,00
214496,5
84786,5
2096804,40 1946804,48
129710
149999,92
0,00
0,00
0,00
0,00
54
D13
D14
D15
D16
D17
D18
D19
D20
D21
D22
D23
D24
D25
D26
D27
AREA
E1
E2
E3
E4
E5
Servizi di pronto intervento
Servizio di assistenza scolastico
Servizi trasporto disabili
Gruppi di auto - aiuto
Servizi temporanei
Servizi d’ascolto, informazione e
sensibilizzazione
Tipologia: contributi economici
Contributi economici ad integrazione di
rette per prestazioni semiresidenziali
Contributi economici ad integrazione di
rette per prestazioni residenziali
Altri contributi economici
Assistenza domiciliare in forma indiretta
Contributi per la partecipazione ad
attività socio-culturali e di
socializzazione
Tipologia: inserimento lavorativo
Borse lavoro
Tirocini formativi
Contratto di formazione lavoro
Orientamento
ANZIANI
Tipologia: servizi semiresidenziali
Centro diurno per anziani
Centro sociale polifunzionale
Tipologia: servizi residenziali
Residenza sanitaria assistenziale (RSA)
per anziani
Casa albergo
Appartamento sociale
B1
C1
B1
D3
B2
L1
€
€
€
€
€
€
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E15
E4
E4
€
€
€
C3
C3
C3
C3
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
F3
F6
€
€
0,00
0,00
G1
€
0,00
G1
G1
€
€
0,00
0,00
121999
35000
58000,15
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
121999
35000
25317
32683,15
0,00
0,00
0,00
55
E6
E7
Gruppo appartamento
Comunità alloggio
Tipologia: servizi domiciliari
E8
Assistenza domiciliare anziani (SAD)
E9
Assistenza domiciliare integrata per
anziani (ADI)
E10 Telesoccorso
E11 Telefonia sociale
Tipologia: servizi territoriali
E12 Trasporto sociale anziani
E13 Servizi per l'integrazione sociale
E14 Soggiorni climatici
E15 Servizi ricreativi e culturali
Tipologia: contributi economici
E16 Contributi economici per strutture
semiresidenziali
E17 Contributi economici per strutture
residenziali
E18 Contributi economici ad integrazione del
reddito
E19 Assistenza domiciliare in forma indiretta
E20 Contributi per la partecipazione ad
attività socio-culturali e di
socializzazione
AREA IMMIGRAZIONE
Tipologia: servizi semiresidenziali
F1
Centro di aggregazione
F2
Centro interculturale
Tipologia: servizi residenziali
F3
Centro di prima accoglienza
F4
Centro di accoglienza per donne
G1
G1
€
€
0,00
0,00
D1
D2
€
€
0,00
0,00
D4
D4
€
€
18578,16
10000
18578,16
B1
B1
G2
B2
€
€
€
€
120000
16000
110822,84
20000
16000
63144,37
E8
€
E9
€
E15
€
0,00
E5
E15
€
€
0,00
0,00
F6
F6
€
€
0,00
0,00
G1
G1
€
€
0,00
0,00
10000
100000
47678,47
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
147213
147213
0,00
56
F5
F6
F7
F8
F9
F10
F11
F12
F13
F14
F15
F16
F17
F18
F19
AREA
G1
G2
immigrate
Casa rifugio per donne in uscita dai
G1
€
percorsi di prostituzione coatta
Area attrezzata per nomadi
G3
€
Gruppo appartamento per minori non
G1
€
accompagnati
Tipologia: servizi domiciliari
Assistenza domiciliare
D1
€
Assistenza domiciare integrata (ADI)
D1
€
Tipologia: servizi territoriali
Unità di strada
H
€
Servizio di mediazione culturale
B3
€
Servizi per minori non accompagnati
B1
€
Servizi per l'integrazione sociale
B1
€
25000
Sostegno all'integrazione scolastica di
B1
€
minori immigrati
Tipologia: contributi economici
Contributi economici ad integrazione del E15
€
reddito
Assistenza economica in forma indiretta E15
€
Tipologia: inserimento lavorativo
€
Inserimento lavorativo e reinserimento di C
€
gruppi svantaggiati
Contratto di formazione e lavoro
C
€
Borse lavoro
C
€
CONTRASTO ALLA POVERTA' (INCLUSI INTERVENTI PER IL DISAGIO ADULTI)
Tipologia: servizi semiresidenziali
Centro accoglienza diurno
F3
€
Tipologia: servizi residenziali
Centro di prima accoglienza
G1
€
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
25000
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
57
G3
G4
G5
G6
G7
G8
G9
G10
G11
G12
G13
G14
G15
G16
G17
G18
AREA
H1
Interventi abitativi d’emergenza
Gruppo appartamento
Centro di accoglienza per detenuti ed ex
detenuti
Comunità per malati di AIDS
Tipologia: servizi domiciliari
Distribuzione pasti a domicilio
Tipologia: servizi territoriali
Servizi docce e cambio abiti
Pronto intervento sociale e unità mobile
di strada
Servizio mensa
Servizio d’ascolto, sensibilizzazione,
informazione
Tipologia: contributi economici
Contributi economici diretti ad
integrazione del reddito
Contributi economici in forma indiretta
RMI
Reddito di cittadinanza
Tipologia: inserimento lavorativo
Lavori Socialmente Utili – Lavori di
Pubblica Utilità
Tirocini/Stage
Borse Lavoro
DIPENDENZE
Tipologia: servizi semiresidenziali
Centro diurno
Tipologia: servizi residenziali
G1
G1
G1
€
€
€
0,00
0,00
0,00
G1
€
0,00
B1
€
0,00
B1
H
€
€
0,00
0,00
B1
L1
€
€
0,00
0,00
E15
€
E15
E15
E15
€
€
€
0,00
0,00
0,00
C
€
0,00
C
C
€
€
0,00
0,00
F3
€
0,00
180692,6
164014,6
16678
0,00
58
H2
Comunità di accoglienza per soggetti con
dipendenze
H3
Centro di prima accoglienza
Tipologia: servizi territoriali
H4
Servizi pronto intervento sociale
H5
Servizio di sensibilizzazione e
prevenzione
H6
Interventi per l’integrazione sociale
H7
Gruppi di auto - aiuto
H8
Interventi di riduzione del danno
H9
Servizi di ascolto
Tipologia: contributi economici
H10 Contributi economici per strutture
residenziali
H11 Contributi economici per strutture
semiresidenziali
H12 Contributi economici in forma indiretta
H13 Contributi per la partecipazione ad
attività socio-culturali e di
socializzazione
Tipologia: inserimento lavorativo
H14 Inserimento lavorativo e reinserimento di
gruppi svantaggiati
H15 Borse lavoro
AREA INTERVENTI CONTRO L'ABUSO EX
L.388/00
I1
Comunità di accoglienza per minori
vittime di maltrattamento e abuso
I2
Centro antiviolenza
I3
Servizi nei casi di maltrattamento e
abuso sessuale in atto sui minori
G1
€
0,00
G1
€
0,00
H
L2
€
€
0,00
0,00
B1
D3
B1
B1
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E1
E15
€
€
0,00
0,00
C3
€
0,00
C3
€
0,00
G1
€
0,00
G1
A99
€
€
0,00
0,00
59
I4
Servizi di sensibilizzazione,
aggiornamento, informazione e
documentazione
I5
Servizi integrati rivolti alla prostituzione H
di strada
L1
Scheda 4.2 bis - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DEL
COMUNE DI
Ambito
territoriale
€
624
624
€
0,00
0,00
SALERNO
S8
Comune Capofila SALERNO
Prov.
1.
SA
Spesa corrente per Aree prioritarie (al 31
dicembre)*
(*) La fonte delle informazioni è il PEG o il Bilancio Consuntivo per il Settore Servizi Sociali del Comune per l'anno di riferimento
Cod.
Denominazione servizi
Cod. CISIS
Spesa sostenuta
TOTALE
di cui
di cui FNPS di cui
RISORSE
ALTRE
PROPRIE
RISOR
COMUNALI
SE
60
AREA AZIONI DI SISTEMA
A1 Segretariato sociale
I
A2 Servizio sociale professionale
A1
A3 Sistema informativo sociale
M2
A4 Funzionamento ufficio di piano
M6
A5 Interventi per l'armonizzazione dei tempi
della città
AREA INFANZIA E ADOLESCENZA
Tipologia: servizi semiresidenziali
B1
Nido di infanzia
F1
B2
Servizi integrativi al nido
F2
B3
Ludoteca
F5
B4
Centro diurno per minori
F3
B5
Centro polifunzionale
F6
B6
Centro di aggregazione giovanile
F6
Tipologia: servizi residenziali
B7
Comunità di pronta e transitoria
G1
accoglienza
B8
Comunità alloggio
G1
B9
Comunità a dimensione familiare
G1
B10 Gruppo appartamento
G1
B11 Comunità di accoglienza per
G1
gestanti, madri e bambini
Tipologia: servizi domiciliari
B12 Assistenza domiciliare
D1
B13 Tutoraggio educativo
D1
Tipologia: servizi territoriali
B14 Pronto intervento sociale e unità di C2
strada
B15 Educativa di strada
C2
B16 Educativa territoriale
C2
B17 Servizio temporaneo e territoriale
B2
(attività ricreative,sociali,culturali)
€
€
€
€
€
€
45355,39
11760,72
45355,39
11760,72
€
€
€
€
€
€
1493524
174652,22
20000
1493524
188000
147500,21
188000
63952
€
50000
50000
174652,22
20000
83548,21
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
€
€
0,00
0,00
€
0,00
€
€
€
0,00
0,00
0,00
58239
38239
20000
61
B18 Servizio di ascolto, sensibilizzazione
ed informazione
Tipologia: contributi economici
B19 Contributi economici per strutture
semiresidenziali
B20 Contributi economici per strutture
residenziali
B21 Servizi per garantire il diritto allo
studio
Tipologia: servizi per l'inserimento
lavorativo
B22 Apprendistato
B23 Orientamento Professionale
B24 Contratto di Formazione e Lavoro
B25 Tirocini/Stage
AREA RESPONSABILITA' FAMILIARI
Tipologia: servizi semiresidenziali
C1
Centro per le famiglie
Tipologia: servizi residenziali
C2
Casa di accoglienza per donne in
difficoltà e loro figli minori
C3
Gruppi appartamento per nuclei
disagiati
C4
Casa di accoglienza per
accompagnatori dei ricoverati negli
ospedali
C5
Strutture residenziali per detenute
con figli minori
Tipologia: servizi domiciliari
C6
Assistenza domiciliare di sostegno
alla famiglia e alla genitorialità
Tipologia: servizi territoriali
C7
Servizi di prossimità
L1
€
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E10
€
0,00
C3
C3
C3
C3
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
C2
€
0,00
G1
€
0,00
G1
€
0,00
G1
€
0,00
G1
€
0,00
D1
€
0,00
B1
€
0,00
45000
30000
15000
0,00
socio-
62
C8
Servizi di sostegno alla genitorialità
C9
Servizi per l'affido familiare
C10 Servizi per l'adozione nazionale ed
internazionale
C11 Servizi di ascolto, sensibilizzazione
ed informazione
C12 Servizi di mediazione familiare
Tipologia: contributi economici
C13 Contributi economici per strutture
semi-residenziali
C14 Contributi economici per strutture
residenziali
C15 Contributi economici diretti ad
integrazione del reddito familiare
C16 Contributi economici in forma
indiretta
Tipologia: inserimento lavorativo
C17 LSU - Lavori socialmente utili
C18 LPU - Lavori di pubblica utilità
C19 Borse Lavoro
C20 Orientamento
AREA DISABILITA' E SALUTE MENTALE
Tipologia: servizi semiresidenziali
D1 Centro socio educativo diurno
D2 Centro sociale polifunzionale
Tipologia: servizi residenziali
D3 Comunità di pronta accoglienza
(Centri residenziali di dimensioni
limitate)
D4 Comunità alloggio
D5 Gruppo appartamento
D6 Casa famiglia (comunità alloggio
assistite)
C2
A3
A4
€
€
€
L1
€
C2
€
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E15
€
0,00
E15
€
0,00
C
C
C
C
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
F3
F6
15000
180000
5000
120000
10000
60000
0,00
0,00
0,00
0,00
20000
6000
14000
0,00
40000
5000
35000
€
€
225074
175074
50000
0,00
0,00
G1
€
214496,5
84786,5
129710
0,00
G1
G1
G1
€
€
€
0,00
0,00
0,00
63
D7
D8
D9
D10
D11
D12
D13
D14
D15
D16
D17
D18
D19
D20
D21
D22
D23
D24
D25
D26
D27
RSA
Appartamento sociale
Strutture residenziali per cittadini
affetti da demenza
Tipologia: servizi domiciliari
Assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Telesoccorso e teleassistenza
Tipologia: servizi territoriali
Servizi di pronto intervento
Servizio di assistenza scolastico
Servizi trasporto disabili
Gruppi di auto - aiuto
Servizi temporanei
Servizi d’ascolto, informazione e
sensibilizzazione
Tipologia: contributi economici
Contributi economici ad integrazione
di rette per prestazioni
semiresidenziali
Contributi economici ad integrazione
di rette per prestazioni residenziali
Altri contributi economici
Assistenza domiciliare in forma
indiretta
Contributi per la partecipazione ad
attività socio-culturali e di
socializzazione
Tipologia: inserimento lavorativo
Borse lavoro
Tirocini formativi
Contratto di formazione lavoro
Orientamento
G1
G1
G1
€
€
€
D1
D2
D4
€
€
€
B1
C1
B1
D3
B2
L1
€
€
€
€
€
€
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E15
E4
€
€
E4
€
0,00
C3
C3
C3
C3
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2031804,4 1881804,48
90000
35000
39720,15
149999,92
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
90000
35000
25000
0,00
0,00
0,00
14720,15
0,00
0,00
64
AREA ANZIANI
Tipologia: servizi semiresidenziali
E1
Centro diurno per anziani
E2
Centro sociale polifunzionale
Tipologia: servizi residenziali
E3
Residenza sanitaria assistenziale
(RSA) per anzianiI
E4
Casa albergo
E5
Appartamento sociale
E6
Gruppo appartamento
E7
Comunità alloggio
Tipologia: servizi domiciliari
E8
Assistenza domiciliare anziani (SAD)
E9
Assistenza domiciliare integrata per
anziani (ADI)
E10 Telesoccorso
E11 Telefonia sociale
Tipologia: servizi territoriali
E12 Trasporto sociale anziani
E13 Servizi per l'integrazione sociale
E14 Soggiorni climatici
E15 Servizi ricreativi e culturali
Tipologia: contributi economici
E16 Contributi economici per strutture
semiresidenziali
E17 Contributi economici per strutture
residenziali
E18 Contributi economici ad integrazione
del reddito
E19 Assistenza domiciliare in forma
indiretta
E20 Contributi per la partecipazione ad
attività socio-culturali e di
F3
F6
€
€
0,00
0,00
G1
€
0,00
G1
G1
G1
G1
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
D1
D2
€
€
0,00
0,00
D4
D4
€
€
B1
B1
G2
B2
€
€
€
€
E8
€
E9
10000
10000
120000
20000
100000
85000
45000
40000
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
147213
147213
0,00
E15
€
0,00
E5
€
0,00
E15
€
0,00
65
socializzazione
AREA IMMIGRAZIONE
Tipologia: servizi semiresidenziali
F1
Centro di aggregazione
F2
Centro interculturale
Tipologia: servizi residenziali
F3
Centro di prima accoglienza
F4
Centro di accoglienza per donne
immigrate
F5
Casa rifugio per donne in uscita dai
percorsi di prostituzione coatta
F6
Area attrezzata per nomadi
F7
Gruppo appartamento per minori non
accompagnati
Tipologia: servizi domiciliari
F8
Assistenza domiciliare
F9
Assistenza domiciare integrata (ADI)
Tipologia: servizi territoriali
F10 Unità di strada
F11 Servizio di mediazione culturale
F12 Servizi per minori non accompagnati
F13 Servizi per l'integrazione sociale
F14 Sostegno all'integrazione scolastica
di minori immigrati
Tipologia: contributi economici
F15 Contributi economici ad integrazione
del reddito
F16 Assistenza economica in forma
indiretta
Tipologia: inserimento lavorativo
F17 Inserimento lavorativo e
reinserimento di gruppi svantaggiati
F6
F6
€
€
0,00
0,00
G1
G1
€
€
0,00
0,00
G1
€
0,00
G3
G1
€
€
0,00
0,00
D1
D1
€
€
0,00
0,00
H
B3
B1
B1
B1
€
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
E15
€
0,00
E15
€
0,00
C
€
€
0,00
0,00
25000
25000
66
F18 Contratto di formazione e lavoro
C
€
F19 Borse lavoro
C
€
AREA CONTRASTO ALLA POVERTA' (INCLUSI INTERVENTI PER IL DISAGIO ADULTI)
Tipologia: servizi semiresidenziali
G1 Centro accoglienza diurno
F3
€
Tipologia: servizi residenziali
G2 Centro di prima accoglienza
G1
€
G3 Interventi abitativi d’emergenza
G1
€
G4 Gruppo appartamento
G1
€
G5 Centro di accoglienza per detenuti
G1
€
ed ex detenuti
G6 Comunità per malati di AIDS
G1
€
Tipologia: servizi domiciliari
G7 Distribuzione pasti a domicilio
B1
€
Tipologia: servizi territoriali
G8 Servizi docce e cambio abiti
B1
€
G9 Pronto intervento sociale e unità
H
€
mobile di strada
G10 Servizio mensa
B1
€
G11 Servizio d’ascolto, sensibilizzazione, L1
€
informazione
Tipologia: contributi economici
G12 Contributi economici diretti ad
E15
€
159000
144000
integrazione del reddito
G13 Contributi economici in forma
E15
€
indiretta
G14 RMI
E15
€
G15 Reddito di cittadinanza
E15
€
Tipologia: inserimento lavorativo
G16 Lavori Socialmente Utili – Lavori di
C
€
Pubblica Utilità
G17 Tirocini/Stage
C
€
G18 Borse Lavoro
C
€
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
15000
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
67
AREA DIPENDENZE
Tipologia: servizi semiresidenziali
H1 Centro diurno
F3
Tipologia: servizi residenziali
H2 Comunità di accoglienza per soggetti G1
con dipendenze
H3 Centro di prima accoglienza
G1
Tipologia: servizi territoriali
H4 Servizi pronto intervento sociale
H
H5 Servizio di sensibilizzazione e
L2
prevenzione
H6 Interventi per l’integrazione sociale B1
H7 Gruppi di auto - aiuto
D3
H8 Interventi di riduzione del danno
B1
H9 Servizi di ascolto
B1
Tipologia: contributi economici
H10 Contributi economici per strutture
E8
residenziali
H11 Contributi economici per strutture
E9
semiresidenziali
H12 Contributi economici in forma
E1
indiretta
H13 Contributi per la partecipazione ad E15
attività socio-culturali e di
socializzazione
Tipologia: inserimento lavorativo
H14 Inserimento lavorativo e
C3
reinserimento di gruppi svantaggiati
AREA INTERVENTI CONTRO L'ABUSO EX L.388/00
I1
Comunità di accoglienza per minori G1
vittime di maltrattamento e abuso
I2
Centro antiviolenza
G1
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
€
0,00
0,00
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
68
I3
Servizi nei casi di maltrattamento e
abuso sessuale in atto sui minori
Servizi di sensibilizzazione,
aggiornamento, informazione e
documentazione
Servizi integrati rivolti alla
prostituzione di strada
I4
I5
A99
€
0,00
L1
€
0,00
H
€
0,00
Scheda 4.2 bis - RILEVAZIONE DELLA SPESA SOCIALE DEL
COMUNE DI
Ambito
S8
PELLEZZANO
territoriale
Comune Capofila SALERNO
Prov.
1.
SA
Spesa corrente per Aree prioritarie (al 31
dicembre)*
(*) La fonte delle informazioni è il PEG o il Bilancio Consuntivo per il Settore Servizi Sociali del Comune per l'anno di riferimento
Cod.
Denominazione servizi
AREA AZIONI DI SISTEMA
A1 Segretariato sociale
A2 Servizio sociale professionale
A3 Sistema informativo sociale
Cod. CISIS
I
A1
M2
Spesa sostenuta
TOTALE
di cui
RISORSE
PROPRIE
COMUNALI
€
€
€
€
67552
di cui
FNPS
67552
di cui
ALTRE
RISORSE
0,00
0,00
0,00
0,00
69
A4
A5
Funzionamento ufficio di piano
M6
Interventi per l'armonizzazione dei tempi
della città
AREA INFANZIA E ADOLESCENZA
Tipologia: servizi semiresidenziali
B1
Nido di infanzia
F1
B2
Servizi integrativi al nido
F2
B3
Ludoteca
F5
B4
Centro diurno per minori
F3
B5
Centro polifunzionale
F6
B6
Centro di aggregazione giovanile
F6
Tipologia: servizi residenziali
B7
Comunità di pronta e transitoria
G1
accoglienza
B8
Comunità alloggio
G1
B9
Comunità a dimensione familiare
G1
B10 Gruppo appartamento
G1
B11 Comunità di accoglienza per
G1
gestanti, madri e bambini
Tipologia: servizi domiciliari
B12 Assistenza domiciliare
D1
B13 Tutoraggio educativo
D1
Tipologia: servizi territoriali
B14 Pronto intervento sociale e unità di C2
strada
B15 Educativa di strada
C2
B16 Educativa territoriale
C2
B17 Servizio temporaneo e territoriale
B2
(attività ricreative,sociali,culturali)
B18 Servizio di ascolto, sensibilizzazione L1
ed informazione
Tipologia: contributi economici
€
€
0,00
0,00
€
€
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
15000
15000
12845,59
12845,59
€
0,00
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
€
€
0,00
0,00
€
0,00
€
€
€
0,00
0,00
0,00
€
5239
5239
0,00
70
B19 Contributi economici per strutture
semiresidenziali
B20 Contributi economici per strutture
residenziali
B21 Servizi per garantire il diritto allo
studio
Tipologia: servizi per l'inserimento
lavorativo
B22 Apprendistato
B23 Orientamento Professionale
B24 Contratto di Formazione e Lavoro
B25 Tirocini/Stage
AREA RESPONSABILITA' FAMILIARI
Tipologia: servizi semiresidenziali
C1
Centro per le famiglie
Tipologia: servizi residenziali
C2
Casa di accoglienza per donne in
difficoltà e loro figli minori
C3
Gruppi appartamento per nuclei
disagiati
C4
Casa di accoglienza per
accompagnatori dei ricoverati negli
ospedali
C5
Strutture residenziali per detenute
con figli minori
Tipologia: servizi domiciliari
C6
Assistenza domiciliare di sostegno
alla famiglia e alla genitorialità
Tipologia: servizi territoriali
C7
Servizi di prossimità
C8
Servizi di sostegno alla genitorialità
C9
Servizi per l'affido familiare
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E10
€
0,00
C3
C3
C3
C3
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
C2
€
0,00
G1
€
0,00
G1
€
0,00
G1
€
0,00
G1
€
0,00
D1
€
0,00
B1
C2
A3
€
€
€
0,00
0,00
0,00
socio-
9327
9327
71
C10 Servizi per l'adozione nazionale ed
internazionale
C11 Servizi di ascolto, sensibilizzazione
ed informazione
C12 Servizi di mediazione familiare
Tipologia: contributi economici
C13 Contributi economici per strutture
semi-residenziali
C14 Contributi economici per strutture
residenziali
C15 Contributi economici diretti ad
integrazione del reddito familiare
C16 Contributi economici in forma
indiretta
Tipologia: inserimento lavorativo
C17 LSU - Lavori socialmente utili
C18 LPU - Lavori di pubblica utilità
C19 Borse Lavoro
C20 Orientamento
AREA DISABILITA' E SALUTE MENTALE
Tipologia: servizi semiresidenziali
D1 Centro socio educativo diurno
D2 Centro sociale polifunzionale
Tipologia: servizi residenziali
D3 Comunità di pronta accoglienza
(Centri residenziali di dimensioni
limitate)
D4 Comunità alloggio
D5 Gruppo appartamento
D6 Casa famiglia (comunità alloggio
assistite)
D7 RSA
D8 Appartamento sociale
A4
€
0,00
L1
€
0,00
C2
€
0,00
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E15
€
0,00
E15
€
0,00
C
C
C
C
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
F3
F6
€
€
0,00
0,00
G1
€
0,00
G1
G1
G1
€
€
€
0,00
0,00
0,00
G1
G1
€
€
0,00
0,00
72
D9
Strutture residenziali per cittadini
affetti da demenza
Tipologia: servizi domiciliari
D10 Assistenza domiciliare
D11 Assistenza domiciliare integrata (ADI)
D12 Telesoccorso e teleassistenza
Tipologia: servizi territoriali
D13 Servizi di pronto intervento
D14 Servizio di assistenza scolastico
D15 Servizi trasporto disabili
D16 Gruppi di auto - aiuto
D17 Servizi temporanei
D18 Servizi d’ascolto, informazione e
sensibilizzazione
Tipologia: contributi economici
D19 Contributi economici ad integrazione
di rette per prestazioni
semiresidenziali
D20 Contributi economici ad integrazione
di rette per prestazioni residenziali
D21 Altri contributi economici
D22 Assistenza domiciliare in forma
indiretta
D23 Contributi per la partecipazione ad
attività socio-culturali e di
socializzazione
Tipologia: inserimento lavorativo
D24 Borse lavoro
D25 Tirocini formativi
D26 Contratto di formazione lavoro
D27 Orientamento
AREA ANZIANI
Tipologia: servizi semiresidenziali
G1
€
D1
D2
D4
€
€
€
B1
C1
B1
D3
B2
L1
€
€
€
€
€
€
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E15
E4
€
€
E4
€
0,00
C3
C3
C3
C3
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
65000
31999
18280
65000
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
31999
317
17963
0,00
0,00
73
E1
E2
Centro diurno per anziani
Centro sociale polifunzionale
Tipologia: servizi residenziali
E3
Residenza sanitaria assistenziale
(RSA) per anzianiI
E4
Casa albergo
E5
Appartamento sociale
E6
Gruppo appartamento
E7
Comunità alloggio
Tipologia: servizi domiciliari
E8
Assistenza domiciliare anziani (SAD)
E9
Assistenza domiciliare integrata per
anziani (ADI)
E10 Telesoccorso
E11 Telefonia sociale
Tipologia: servizi territoriali
E12 Trasporto sociale anziani
E13 Servizi per l'integrazione sociale
E14 Soggiorni climatici
E15 Servizi ricreativi e culturali
Tipologia: contributi economici
E16 Contributi economici per strutture
semiresidenziali
E17 Contributi economici per strutture
residenziali
E18 Contributi economici ad integrazione
del reddito
E19 Assistenza domiciliare in forma
indiretta
E20 Contributi per la partecipazione ad
attività socio-culturali e di
socializzazione
AREA IMMIGRAZIONE
F3
F6
€
€
0,00
0,00
G1
€
0,00
G1
G1
G1
G1
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
D1
D2
€
€
0,00
0,00
D4
D4
€
€
0,00
0,00
B1
B1
G2
B2
€
€
€
€
E8
€
0,00
E9
€
0,00
E15
€
0,00
E5
€
0,00
E15
€
0,00
18578,16
25822,84
18578,16
18144,37
7678,47
0,00
0,00
0,00
0,00
74
Tipologia: servizi semiresidenziali
Centro di aggregazione
F6
€
Centro interculturale
F6
€
Tipologia: servizi residenziali
F3
Centro di prima accoglienza
G1
€
F4
Centro di accoglienza per donne
G1
€
immigrate
F5
Casa rifugio per donne in uscita dai G1
€
percorsi di prostituzione coatta
F6
Area attrezzata per nomadi
G3
€
F7
Gruppo appartamento per minori non G1
€
accompagnati
Tipologia: servizi domiciliari
F8
Assistenza domiciliare
D1
€
F9
Assistenza domiciare integrata (ADI) D1
€
Tipologia: servizi territoriali
F10 Unità di strada
H
€
F11 Servizio di mediazione culturale
B3
€
F12 Servizi per minori non accompagnati B1
€
F13 Servizi per l'integrazione sociale
B1
€
F14 Sostegno all'integrazione scolastica B1
€
di minori immigrati
Tipologia: contributi economici
F15 Contributi economici ad integrazione E15
€
del reddito
F16 Assistenza economica in forma
E15
€
indiretta
Tipologia: inserimento lavorativo
€
F17 Inserimento lavorativo e
C
€
reinserimento di gruppi svantaggiati
F18 Contratto di formazione e lavoro
C
€
F19 Borse lavoro
C
€
AREA CONTRASTO ALLA POVERTA' (INCLUSI INTERVENTI PER IL DISAGIO ADULTI)
F1
F2
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
75
Tipologia: servizi semiresidenziali
Centro accoglienza diurno
Tipologia: servizi residenziali
G2 Centro di prima accoglienza
G3 Interventi abitativi d’emergenza
G4 Gruppo appartamento
G5 Centro di accoglienza per detenuti
ed ex detenuti
G6 Comunità per malati di AIDS
Tipologia: servizi domiciliari
G7 Distribuzione pasti a domicilio
Tipologia: servizi territoriali
G8 Servizi docce e cambio abiti
G9 Pronto intervento sociale e unità
mobile di strada
G10 Servizio mensa
G11 Servizio d’ascolto, sensibilizzazione,
informazione
Tipologia: contributi economici
G12 Contributi economici diretti ad
integrazione del reddito
G13 Contributi economici in forma
indiretta
G14 RMI
G15 Reddito di cittadinanza
Tipologia: inserimento lavorativo
G16 Lavori Socialmente Utili – Lavori di
Pubblica Utilità
G17 Tirocini/Stage
G18 Borse Lavoro
AREA DIPENDENZE
Tipologia: servizi semiresidenziali
H1 Centro diurno
G1
F3
€
0,00
G1
G1
G1
G1
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
G1
€
0,00
B1
€
0,00
B1
H
€
€
0,00
0,00
B1
L1
€
€
0,00
0,00
E15
€
E15
€
0,00
E15
E15
€
€
0,00
0,00
C
€
0,00
C
C
€
€
0,00
0,00
F3
€
0,00
21692,6
20014,6
1678
0,00
76
Tipologia: servizi residenziali
Comunità di accoglienza per soggetti G1
con dipendenze
H3 Centro di prima accoglienza
G1
Tipologia: servizi territoriali
H4 Servizi pronto intervento sociale
H
H5 Servizio di sensibilizzazione e
L2
prevenzione
H6 Interventi per l’integrazione sociale B1
H7 Gruppi di auto - aiuto
D3
H8 Interventi di riduzione del danno
B1
H9 Servizi di ascolto
B1
Tipologia: contributi economici
H10 Contributi economici per strutture
E8
residenziali
H11 Contributi economici per strutture
E9
semiresidenziali
H12 Contributi economici in forma
E1
indiretta
H13 Contributi per la partecipazione ad E15
attività socio-culturali e di
socializzazione
Tipologia: inserimento lavorativo
H14 Inserimento lavorativo e
C3
reinserimento di gruppi svantaggiati
AREA INTERVENTI CONTRO L'ABUSO EX L.388/00
I1
Comunità di accoglienza per minori G1
vittime di maltrattamento e abuso
I2
Centro antiviolenza
G1
I3
Servizi nei casi di maltrattamento e A99
abuso sessuale in atto sui minori
H2
€
0,00
€
0,00
€
€
0,00
0,00
€
€
€
€
0,00
0,00
0,00
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
0,00
€
€
0,00
0,00
77
I4
I5
Servizi di sensibilizzazione,
aggiornamento, informazione e
documentazione
Servizi integrati rivolti alla
prostituzione di strada
L1
€
H
€
624
624
0,00
0,00
78
1.3 - Schede di monitoraggio dell’offerta dei servizi sociali per il
2004
79
80
La scheda di rilevazione "Monitoraggio
dell'offerta - 2004"
CLASSIFICAZIONE (*) INTERVENTI E SERVIZI PER LA REGIONE
CAMPANIA, CON I RELATIVI INDICATORI DI OFFERTA
(raccordata con classificazione prodotta dal
Coordinamento delle Regioni con il CISIS)
C
o
d.
Denominazione servizi
AREA AZIONI DI SISTEMA
A Segretariato sociale - Comune di Salerno
1
Segretariato Sociale - Comune di
Pellezzano
A Servizio sociale professionale
2
A Sistema informativo sociale
3
Cod.
Indicatori di
CISI offerta realizzata
S
1°
2°
3°
4°
indicat. indicat. indicat. indicat.
I
A1
M2
A Funzionamento ufficio di piano
4
A Interventi per l'armonizzazione dei tempi
5 della città
AREA INFANZIA E ADOLESCENZA
Tipologia: servizi semiresidenziali
B Nido di infanzia
1
B Servizi integrativi al nido
2
B Ludoteca - Comune di Salerno
3
Ludoteca - Comune di Pellezzano
B Centro diurno per minori
4
M6
B Centro polifunzionale
5
B Centro di aggregazione giovanile- Comune
6 Salerno
Centro di aggragazione giovanile - Comune
di Pellezzano
Tipologia: servizi residenziali
B Comunità di pronta e transitoria
7 accoglienza
F6
B Comunità alloggio
8
B Comunità a dimensione familiare
9
B Gruppo appartamento
1
G1
15000
5300
7500
10623
500
800
600
260
8500
3400
7500
3121
strumen variabili
ti di
rilevate
rilevazio
ne
12
F1
136
217.000
F2
140
123.050
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
348
13.500
F6
148 gg uomo
lavorate
num.ap
465 num.ape gg uomo
erto
rto
lavorate
100
216
120
1296
utenti
gg di
richieste gg uomo
apertura pervenut lavorate
del
e
servizio
300
890
300 gg uomo
lavorate
430
1.440
430 gg uomo
lavorate
350
174
400
346
G1
utenti
F5
F3
F6
G1
G1
gg utenti
totali
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
51
16.294
51 gg uomo
lavorate
19
6.394
19 gg uomo
lavorate
utenti
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
81
0
B Comunità di accoglienza per gestanti,
1 madri e bambini
1
Tipologia: servizi domiciliari
B Assistenza domiciliare
1
2
B Tutoraggio educativo
1
3
Tipologia: servizi territoriali
B Pronto intervento sociale e unità di strada
1
4
B Educativa di strada
1
5
e
G1
D1
utenti
D1
utenti
C2
utenti
C2
utenti
B Educativa territoriale
1
6
C2
B
1
7
B
1
8
Servizio temporaneo e territoriale (attività
ricreative,sociali,culturali)
B2
Servizio di ascolto, sensibilizzazione ed
informazione -Comune Salerno
L1
Servizio di ascolto, sensibilizzazione ed
informazione- Comune Pellezzano
Tipologia: contributi economici
B Contributi economici per strutture
1 semiresidenziali
9
B Contributi economici per strutture
2 residenziali
0
B Servizi per garantire il diritto allo studio
2
1
Tipologia: servizi per l'inserimento
socio-lavorativo
B Apprendistato
2
2
4
1.460
4 gg uomo
lavorate
hh utenti
totali
erogate
hh utenti
totali
erogate
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
hh uomo
lavorate
gg utenti
totali
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
gg uomo
lavorate
hh uomo
lavorate
gg di
gg uomo
apertura
lavorate
del
servizio
utenti
gg di
richieste gg uomo
apertura pervenut lavorate
del
e
servizio
265
320
265 gg uomo
lavorate
307
384
110
20
110
n.
prestazioni
erogate
n.
prestazioni
erogate
n.
prestazioni
erogate
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
num.
Accordi
con
soggetti
priv.
num.
colloqui
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
num.
Accordi
con
soggetti
priv.
num.
gg uomo
lavorate
E8
utenti
E9
utenti
E10
utenti
C3
utenti
B Orientamento Professionale
2
3
B Contratto di Formazione e Lavoro
2
4
C3
utenti
C3
utenti
B Tirocini/Stage
C3
utenti
307 gg uomo
lavorate
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
40
importo
totale
erogato
importo
totale
erogato
importo
totale
erogato
gg uomo
lavorate
richieste gg uomo
82
2
5
Accordi
con
soggetti
priv.
Mediazione Penale
12
Biblioteca Minorile
pervenut lavorate
e
12
48 gg.
num.ap
erto
192 gg.
num.ape
rto
C2
nuclei
gg utenti
totali
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
G1
nuclei
gg utenti
totali
C Gruppi appartamento per nuclei disagiati
3
G1
nuclei
gg utenti
totali
C Casa di accoglienza per accompagnatori
4 dei ricoverati negli ospedali
G1
utenti
gg utenti
totali
C Strutture residenziali per detenute con figli G1
5 minori
utenti
gg utenti
totali
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
AREA RESPONSABILITA' FAMILIARI
Tipologia: servizi semiresidenziali
C Centro per le famiglie
1
Tipologia: servizi residenziali
C Casa di accoglienza per donne in difficoltà
2 e loro figli minori
Tipologia: servizi domiciliari
C Assistenza domiciliare di sostegno alla
6 famiglia e alla genitorialità
Tipologia: servizi territoriali
C Servizi di prossimità
7
C
8
C
1
1
C
9
C
1
0
D1
42
nuclei
B1
utenti
Servizi di sostegno alla genitorialità Comune di Pellezzano
C2
Servizi per l'affido familiare
A3
Servizi per l'adozione nazionale ed
internazionale
A4
69
nuclei
nuclei
C Servizi di ascolto, sensibilizzazione ed
1 informazione
1
L1
utenti
C Servizi di mediazione familiare
1
2
Tipologia: contributi economici
C Contributi economici per strutture semi1 residenziali
C2
24
nuclei
E8
utenti
307
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
42 gg uomo
lavorate
n.
richieste gg uomo
prestazioni pervenut lavorate
erogate
e
10
96
15
96
365
69 gg uomo
lavorate
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
gg di
apertura
del
servizio
gg di
richieste gg uomo
apertura pervenut lavorate
del
e
servizio
144
24 gg uomo
lavorate
n.
richieste gg uomo
prestazioni pervenut lavorate
83
3
C Contributi economici per strutture
1 residenziali
4
E9
utenti
C Contributi economici diretti ad integrazione E15
1 del reddito familiare
5
utenti
C Contributi economici in forma indiretta
1
6
E15
utenti
C
utenti
C Lpu - Lavori di Pubblica Utilità
1
8
C
utenti
C Borse Lavoro
1
9
C Orientamento
2
0
AREA DISABILITA' E SALUTE MENTALE
Tipologia: servizi semiresidenziali
D Centro socio educativo diurno
1
D Centro sociale polifunzionale - Comune di
2 Pellezzano
Tipologia: servizi residenziali
D Comunità di pronta accoglienza (Centri
3 residenziali di dimensioni limitate)
D Comunità alloggio
4
C
utenti
C
utenti
G1
utenti
D Gruppo appartamento
5
G1
nuclei
Tipologia: inserimento lavorativo
C Lsu - Lavori Socialmente utili
1
7
e
num.
Accordi
con
soggetti
priv.
num.
Accordi
con
soggetti
priv.
n. mesi
totali
borse
num.
colloqui
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
F3
120
8.000
F6
30
200
G1
20
6.000
D Casa famiglia (comunità alloggio assistite) G1
6
D RSA
G1
7
D Appartamento sociale
8
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
utenti
G1
utenti
D Strutture residenziali per cittadini affetti da G1
9 demenza
utenti
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
130 gg uomo
lavorate
50
200
40 gg uomo
lavorate
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
e
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
e
5
1.825
10 gg uomo
lavorate
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
e
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
e
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
e
84
Tipologia: servizi domiciliari
D Assistenza domiciliare - Comune Salerno
1
0
Assistenza Domuiciliare - Comune
Pellezzano
D Assistenza domiciliare integrata (ADI)
1
1
D Telesoccorso e teleassistenza Comune
1 Pellezzano
2
Tipologia: servizi territoriali
D Servizi di pronto intervento
1
3
D Servizio di assistenza scolastica Comune
1 Salerno
4
Servizio di assistenza scolastica - Comune
Pellezzano
D Servizi trasporto disabili
1
5
D Gruppi di auto - aiuto
1
6
D Servizi temporanei
1
7
D Servizi d’ascolto, informazione e
1 sensibilizzazione
8
Tipologia: contributi economici
D Contributi economici ad integrazione di
1 rette per prestazioni semiresidenziali
9
D1
D2
utenti
D4
B1
56
560
81 gg uomo
lavorate
28
164
45
hh utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
/settimana e
17
2856
20
365
utenti
C1
gg utenti
totali
74
B1
192
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
888
74 gg uomo
lavorate
8
48
80
270
12
200
110 gg uomo
lavorate
D3
num.ap num.apert num.ape gg uomo
erto
o
rto
lavorate
B2
utenti
L1
E8
D Contributi economici ad integrazione di
2 rette per prestazioni residenziali
0
E9
D Altri contributi economici per trasporto
2 disabili - Comune Pellezzano
1
D Assistenza domiciliare in forma indiretta
2
2
E15
D Contributi partecipazione attività socio2 culturali e di socializzazione - Pellezzano
3
Tipologia: inserimento lavorativo
D Borse lavoro
2
4
D Tirocini formativi
E4
E4
n. contatti richieste
pervenut
e
num.ap num.apert num.ape
erto
o
rto
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
utenti
n.
richieste gg uomo
prestazioni pervenut lavorate
(assegni/c e
ontrib.)
utenti
n.
richieste gg uomo
prestazioni pervenut lavorate
(assegni/c e
ontrib.)
15
15
15 gg uomo
lavorate
utenti
C3
utenti
C3
utenti
n.
richieste gg uomo
prestazioni pervenut lavorate
(assegni/c e
ontrib.)
16
16
16 gg uomo
lavorate
n. mesi
totali
borse
num.
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
85
2
5
D Contratto di formazione lavoro
2
6
C3
utenti
D Orientamento
2
7
AREA ANZIANI
Tipologia: servizi semiresidenziali
E Centro diurno per anziani
1
C3
utenti
F3
utenti
E Centro sociale polifunzionale
2
F6
utenti
G1
utenti
Tipologia: servizi residenziali
E Residenza sanitaria assistenziale (RSA)
3 per anzianiI
E Casa albergo
4
E Appartamento sociale
5
G1
E Gruppo appartamento
6
G1
E Comunità alloggio
7
G1
G1
Tipologia: servizi domiciliari
E Assistenza domiciliare anziani (SAD) D1
8 Comune Salerno
Assistenza domiciliare anziani (SAD) Comune Pellezzano
E Assistenza domiciliare integrata per anziani D2
9 (ADI)
E Telesoccorso Comune Pellezzano
1
0
E Telefonia sociale - Comune Pellezzano
1
1
Tipologia: servizi territoriali
E Trasporto sociale anziani
1
2
E Servizi per l'integrazione sociale - Comune
1 Salerno
Accordi
con
soggetti
priv.
num.
Accordi
con
soggetti
priv.
n. colloqui
pervenut lavorate
e
gg di
apertura
del
servizio
gg di
apertura
del
servizio
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
gg utenti
totali
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
65
22.265
10 gg uomo
lavorate
utenti
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
e
utenti
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
e
utenti
gg utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
e
200
1.203
44
264
utenti
240 gg uomo
lavorate
90
192
D4
hh utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
/settimana e
40
6720
50
365
D4
40
6720
B1
1.264
24
B1
806
50
365
1.315 gg uomo
lavorate
806 gg uomo
lavorate
86
3
Servizi per l'integrazione sociale- Comune
Pellezzano
E Soggiorni climatici - Comune Salerno
1
4
Soggiorni climatici - Comune Pellezzano
E Servizi ricreativi e culturali - Comune
1 Pellezzano
5
Tipologia: contributi economici
E Contributi economici per strutture
1 semiresidenziali
6
200
250
120
G2
200
2.400
352 gg uomo
lavorate
B2
100
200
1.500
15
120
250
E8
utenti
E Contributi economici per strutture
1 residenziali - Comune Salerno
7
Contributi economici per strutture
residenziali - Comune Pellezzano
E Contributi economici ad integrazione del
1 reddito
8
E9
E15
utenti
E Assistenza domiciliare in forma indiretta
1
9
E5
utenti
E Contributi per la partecipazione ad attività
2 socio-culturali e di socializzazione
0
E15
utenti
AREA IMMIGRAZIONE
Tipologia: servizi semiresidenziali
F1 Centro di aggregazione
F6
utenti
F2 Centro interculturale
F6
utenti
Tipologia: servizi residenziali
F3 Centro di prima accoglienza
G1
15
120
n.
richieste gg uomo
prestazioni pervenut lavorate
(assegni/c e
ontrib.)
3
3
3 gg uomo
lavorate
4
4
10
365
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
gg di
apertura
del
servizio
gg di
apertura
del
servizio
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
utenti
gg utenti
totali
F4 Centro di accoglienza per donne immigrate G1
utenti
gg utenti
totali
F5 Casa rifugio per donne in uscita dai
percorsi di prostituzione coatta
G1
utenti
gg utenti
totali
F6 Area attrezzata per nomadi
G3
utenti
gg utenti
totali
F7 Gruppo appartamento per minori non
accompagnati
G1
utenti
gg utenti
totali
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
87
e
Tipologia: servizi domiciliari
F8 Assistenza domiciliare
D1
utenti
F9 Assistenza domiciare integrata (ADI)
D1
utenti
Tipologia: servizi territoriali
F1 Unità di strada
0
H
utenti
F1 Servizio di mediazione culturale
1
B3
utenti
F1 Servizi per minori non accompagnati
2
B1
utenti
F1 Servizi per l'integrazione sociale
3
F1 Sostegno all'integrazione scolastica di
4 minori immigrati
B1
hh utenti
totali
/settimana
hh utenti
totali
/settimana
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
gg di
apertura
del
servizio
n. incontri
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
gg di
apertura
del
servizio
1825
250
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
1825
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
545
B1
utenti
hh utenti richieste gg uomo
totali
pervenut lavorate
/settimana e
E15
utenti
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
E15
utenti
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
C
utenti
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
F1 Contratto di formazione e lavoro
8
C
utenti
F1 Borse lavoro
9
C
utenti
num.
Accordi
con
soggetti
priv.
num.
Accordi
con
soggetti
priv.
n. mesi
totali
borse
gg di
apertura
del
servizio
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
Tipologia: contributi economici
F1 Contributi economici ad integrazione del
5 reddito
F1 Assistenza economica in forma indiretta
6
Tipologia: inserimento lavorativo
F1 Inserimento lavorativo e reinserimento di
7 gruppi svantaggiati
AREA CONTRASTO ALLA POVERTA' (INCLUSI
INTERVENTI PER IL DISAGIO ADULTI)
Tipologia: servizi semiresidenziali
G Centro accoglienza diurno
F3
1
Tipologia: servizi residenziali
G Centro di prima accoglienza
G1
utenti
38
13.870
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
14.600
1.460
88
2
G Interventi abitativi d’emergenza
3
G1
utenti
gg utenti
totali
G Gruppo appartamento
4
G1
utenti
gg utenti
totali
G Centro di accoglienza per detenuti ed ex
5 detenuti
G1
utenti
gg utenti
totali
G Comunità per malati di AIDS
6
G1
utenti
gg utenti
totali
B1
utenti
n. pasti
erogati
Tipologia: servizi domiciliari
G Distribuzione pasti a domicilio
7
Tipologia: servizi territoriali
G Servizi docce e cambio abiti
8
G Pronto intervento sociale e unità mobile di
9 strada
G Servizio mensa
1
0
G Servizio d’ascolto, sensibilizzazione,
1 informazione
1
Tipologia: contributi economici
G Contributi economici diretti ad integrazione
1 del reddito
2
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
38
13.870
14.600
1.460
H
50
50
50
268
B1
34.560
34.560
34.560
1.029
L1
11.760 100 casi
risolti
11.760
119
utenti
Contributi economici diretti ad integrazione
del reddito- Comune Pellezzano
G Contributi economici in forma indiretta
E15
1
3
utenti
G RMI
1
4
E15
utenti
G Reddito di cittadinanza
1
5
E15
utenti
C
utenti
C
utenti
G Tirocini/Stage
1
7
gg uomo
lavorate
B1
E15
Tipologia: inserimento lavorativo
G Lavori Socialmente Utili – Lavori di
1 Pubblica Utilità
6
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
n.
richieste gg uomo
prestazioni pervenut lavorate
(assegni/c e
ontrib.)
60
60
100
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
num.
Accordi
con
soggetti
priv.
num.
Accordi
con
soggetti
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
89
priv.
G Borse Lavoro ( da dicembre 2004)
1
8
AREA DIPENDENZE
Tipologia: servizi semiresidenziali
H Centro diurno
1
C
8
10
16
200
F3
utenti
gg di
apertura
del
servizio
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
G1
utenti
gg utenti
totali
G1
utenti
gg utenti
totali
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
H
utenti
H Servizio di sensibilizzazione e prevenzione
5
L2
utenti
gg di
apertura
del
servizio
n. incontri
H Interventi per l’integrazione sociale
6
B1
utenti
H Gruppi di auto - aiuto
7
D3
utenti
H Interventi di riduzione del danno
8
B1
utenti
H Servizi di ascolto
9
B1
utenti
E8
utenti
H Contributi economici per strutture
1 semiresidenziali
1
E9
utenti
H Contributi economici in forma indiretta
1
2
E1
utenti
H Contributi per la partecipazione ad attività
1 socio-culturali e di socializzazione
3
E15
utenti
C3
utenti
Tipologia: servizi residenziali
H Comunità di accoglienza per soggetti con
2 dipendenze
H Centro di prima accoglienza
3
Tipologia: servizi territoriali
H Servizi pronto intervento sociale
4
Tipologia: contributi economici
H Contributi economici per strutture
1 residenziali
0
Tipologia: inserimento lavorativo
H Inserimento lavorativo e reinserimento di
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
gg di
apertura
del
servizio
n. incontri richieste
pervenut
e
n.
richieste
prestazioni pervenut
erogate
e
n. incontri richieste
pervenut
e
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
n.
prestazioni
(assegni/c
ontrib.)
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
num.
richieste gg uomo
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
90
1 gruppi svantaggiati
4
Accordi
con
soggetti
priv.
n. mesi
totali
borse
pervenut lavorate
e
richieste
pervenut
e
richieste
pervenut
e
H Borse lavoro
C3
1
5
AREA INTERVENTI CONTRO L'ABUSO EX
L.388/00
I1 Comunità di accoglienza per minori vittime G1
di maltrattamento e abuso
utenti
utenti
gg utenti
totali
I2 Centro antiviolenza
utenti
gg di
apertura
del
servizio
15
90
G1
I3 Servizi nei casi di maltrattamento e abuso A99
sessuale in atto sui minori
I4 Servizi di sensibilizzazione, aggiornamento, L1
informazione e documentazione
I5 Servizi integrati rivolti alla prostituzione di H
strada
utenti
richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
gg uomo
lavorate
gg uomo
lavorate
15 gg uomo
lavorate
n. incontri richieste gg uomo
pervenut lavorate
e
n.
richieste gg uomo
interventi pervenut lavorate
e
1.4 - Relazione sulla organizzazione dell’Ufficio di Piano, sul
funzionamento del Coordinamento Istituzionale, sui servizi di
segretariato sociale e sui servizi sociali professionali dei Comuni
L'ambito S8 è costituito dai Comuni di Salerno e Pellezzano e dall'ASL
SA/2 per i servizi di integrazione sanitaria.
Il Coordinamento istituzionale, composto dai rispettivi Sindaci, dal
Presidente della Provincia di Salerno e dal Direttore Generale dell'ASL, funziona
regolarmente, adottando tempestivamente tutte le decisioni occorrenti per la
programmazione e gestione delle politiche sociali dell'ambito.
Per la realizzazione di tali politiche, si avvale dell'Ufficio di Piano al quale
sono
state demandate
le funzioni
di programmazione, gestione,
amministrazione e valutazione del Piano Sociale di Zona dell'ambito territoriale.
Detto Ufficio, costituito nell'aprile 2003 per il formale assetto di
un'operatività in atto sin dalla programmazione del primo triennio e
regolamentato nel novembre 2003, si caratterizza per la continuità e la
stabilità delle funzioni e nell'organizzazione, conseguenti dalla immutata
designazione delle unità operative e professionali originariamente preposte.
Esso è composto, di fatto, prevalentemente da personale dipendente dei
detti organismi istituzionali, Comuni ed ASL, per cui, nella linearità operativa
delle specifiche funzioni istituzionali di ciascun componente, risulta
particolarmente agevole il raccordo con i relativi servizi, che sono organizzati
nel modo seguente:
- per la gestione dei servizi sociali il Comune di Salerno prevede una struttura
complessa, denominata Settore Servizi Sociali, affidata alla responsabilità di un
dirigente di massimo livello. Detto settore si articola in una Direzione ove
91
operano i responsabili dei vari servizi, coordinati da un funzionario esperto
titolare di posizione organizzativa ed investito della responsabilità dell'Ufficio di
Piano, ed in strutture decentrate, cinque segretariati e due antenne sociali,
nelle quali operano assistenti sociali e personale amministrativo con compiti di
ascolto, orientamento, accompagnamento, filtro, osservatorio, finalizzati alla
presa in carico dell'utente ed alla realizzazione di piani personalizzati in
integrazione con altri servizi del territorio.
Il Comune di Pellezzano prevede una struttura gestionale composta da
responsabile coadiuvato da ufficio amministrativo in raccordo diretto con un
segretariato ed una antenna sociale.
Si avvale, inoltre, della collaborazione di due consulenti per la gestione
delle relative attività del Piano Sociale.
L'ambito S8 nel triennio trascorso ha assicurato il livello essenziale di
assistenza attraverso i segretariati sociali, consolidandone presenza ed
organizzazione sul territorio con l'integrazione di antenne sociali, ove
necessarie, per un rapporto più ravvicinato con il cittadino ed assolvendo, oltre
alla funzione preminente di servizio sociale professionale con unità operative
istituzionali specifiche, assistenti sociali, anche quella di presidio operativo
decentrato di unificazione e facilitazione dell'accesso dei cittadini, in rete con
tutti i servizi del sistema socio-sanitario di Ambito.
L'attività di segretariati e antenne sociali, nell'operatività descritta si
conferma per il triennio prossimo configurandosi ormai come servizio basilare
dell'organizzazione del sistema sociale di Ambito.
1.5 - Risultati conseguiti per l’integrazione sociosanitaria
Le difficoltà oggettive che accompagnano il processo per l’integrazione
socio-sanitaria, accentuate dalla paventata applicazione del decreto sui livelli
essenziali di assistenza sanitaria, hanno condizionato il percorso di
realizzazione di integrazione tra i servizi sociali e quelli sanitari che, pur
avviato con entusiastiche e costruttive intese formalizzate tra l’Ambito S8 ed
ASL Sa2 in Accordi di Programma del Piano Sociale di Zona e in Protocolli per i
Programmi delle Attività Territoriali, ha incontrato forti condizionamenti nella
concretezza attuativa.
La diversità delle rispettive organizzazioni e funzioni, le determinazioni
unilateralmente assunte su taluni aspetti, le difformità formative degli
interlocutori oltre che la molteplicità dei referenti, sono i fattori prevalenti che,
uniti al problema compartecipazione spesa, hanno compromesso, nel triennio,
ogni possibilità di dialogo. Persino l’istituzione dell’UVI, di fatto non ancora
avvenuta, non si è radicata in una comune intesa di formalizzazione e
regolamentazione. La conseguenza di tale situazione ha portato anche alla
mancata partecipazione del Comune di Salerno
alle sedute di Unità di
Valutazione Distrettuale, comunque regolarmente svolte per la rivalutazione di
tutta la casistica in carico sanitario.
A fronte di tutto questo, per la competenza sociale dei Comuni si è data
continuità alle attività in atto, assumendo il carico assistenziale anche di
situazioni da condurre in integrazione socio-sanitaria ed alle cui esigenze si è
92
data risposta attivando comunque integrazione socio-sanitaria operativaprofessionale, non preordinata, però, in progetto personalizzato elaborato da
valutazione multidimensionale.
Solo di recente l’individuazione in ambito distrettuale di precisi e definiti
interlocutori di riferimento e sulla spinta delle nuove disposizioni regionali,
deliberazione n.2006/04, si sono avviati incontri di programmazione e di intesa
per le determinazioni di operatività in UVI e di realizzazione di delimitati
interventi di integrazione con precisi e concreti obiettivi che trovano nel PAT la
convergenza degli intenti.
In ogni caso è da rilevare che, alla criticità delineata e che ha
caratterizzato nel triennio, in alcuni aspetti, l’integrazione socio-sanitaria, di
converso risponde una realtà operativa di Ambito S8 le cui azioni a forte
integrazione socio-sanitaria, con protocolli formalizzati o in via di
formalizzazione, sono di considerevole impatto territoriale, confermandosi
quali innovative, significative e consolidate esperienze che, nelle diverse aree
di intervento nelle quali si inseriscono, costituiscono i perni delle risposte
unitarie ai bisogni complessi dei cittadini e rappresentano, alcune di esse,
anche per la loro durata, l’attivazione di servizi integrati di anticipazione dei
principi riformatori in campo socio-sanitario.
Si richiamano a riguardo:
- gestione con il DSM di unità alloggiative, Servizio Gruppi Appartamento per
il reinserimento sociale e la riabilitazione psico-sociale di soggetti in
disabilità psichica . Servizio operativo da circa un decennio con prospettive
di implementazione e reso possibile dalla disponibilità data dal Comune di
Salerno delle unità alloggiative;
- azioni di integrazione per alunni disabili, la cui operatività, attiva da anni, si
formalizza con sottoscrizione di accordo di programma contestuale al
presente piano;
- costituzione del NOT , Nucleo Operativo Territoriale di intervento in casi di
abuso e maltrattamento ai minori, formato da unità operative di Distretto
Sanitario e dei Comuni ed insediato operativamente da un biennio, il cui
protocollo è di prossima formalizzazione;
- azioni integrate per la prevenzione del disagio giovanile e delle dipendenze,
operative in particolare per il corrispondente progetto di Piano della III
Annualità;
- azioni integrate con interventi di formazione-aggiornamento del personale
degli asili nido comunali;
- costituzione dell’équipe integrata – ASL e Comuni di Ambito – per l’affido e
l’adozione, già operativa, il cui protocollo è di prossima formalizzazione.
93
CAPITOLO 2 – GLI ASSETTI ORGANIZZATIVI E
GLI STRUMENTI DI REGOLAZIONE PER LA
GESTIONE UNITARIA DELL’AMBITO
2.1 – L’evoluzione prevista dagli assetti organizzativi dell’Ambito per il
triennio 2005/2007.
Gli assetti organizzativi già delineati sin dall’avvio della programmazione
sociale del triennio trascorso, si confermano anche per il prossimo triennio
nella composizione e nelle funzioni di organo politico di indirizzo e
programmazione, il Coordinamento Istituzionale, e di organismo tecnico con
compito di attuare la programmazione e svolgere funzioni di gestione,
amministrazione e valutazione del Piano di Zona, l’Ufficio di Piano.
Rispettivamente regolamentati nel febbraio scorso, il primo, e nel
novembre 2003, il secondo, Coordinamento Istituzionale e Ufficio di Piano
assolvono le funzioni previste consentendo il concreto attuarsi della
programmazione sociale, il cui primo triennio, fatti salvi interventi di nuovo
avvio, è in fase di completa realizzazione. Di grande supporto nell’assolvimento
delle funzioni è il rapporto del terzo Settore molto attivo ed attento a tutte le
problematiche sociali dell’Ambito, attore prevalente nelle concertazioni
ricorrenti dalla fase programmatoria a quella attuativa del Piano Sociale,
rappresentato, secondo formalizzazione adottata, nei tavoli permanenti di
concertazione, unitamente alla esponente sindacale di territorio.
Il Coordinamento Istituzionale è composto dai Sindaci dei Comuni,
Salerno - capofila - e Pellezzano, dal Presidente della Provincia di Salerno e
dal Direttore Generale dell’ASL Sa2.
L’Ufficio di Piano è composto da dipendenti dei Comuni e dell’ASL Sa2;
solo da parte del Comune di Pellezzano, per la sua rappresentanza in detto
Ufficio, sono stati designati due consulenti esterni.
2.2 I contenuti dell’Accordo di Programma e degli impegni aggiuntivi
L’Accordo di Programma assume in pieno la progettualità del Piano
Sociale di Zona elaborata e redatta nel rispetto delle linee giuda regionali e
sulla base delle indicazioni programmatiche fornite dal Coordinamento
istituzionale ed attraverso le diverse concertazioni effettuate con il Terzo
Settore e Sindacato.
I contenuti sono pertanto riferiti agli impegni dei soggetti sottoscrittori
alla realizzazione delle attività previste, prevalentemente di continuità,
conferma e consolidamento dell’operato esistente a conclusione del primo
triennio. Forte rilievo è dato agli impegni aggiuntivi orientati a maggiori intese
di attuazione in integrazione socio sanitaria di attività e servizi, delimitati per
tipologia, fasi ed obiettivi, con assunzione di linee di indirizzo, metodologia e
strumenti operativi approvati con Delibera di Giunta Reg.le n.2006/04.
94
2.3 – Eventuali Protocolli d’intesa o accordi siglati tra le parti.
Nel triennio trascorso sono stati sottoscritti i seguenti protocolli d’intesa:
(a)Protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, Amministrazione Provinciale di
Salerno e Forum degli Assessorati per la realizzazione di un “Centro di
Documentazione”;
(b)Protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, Amministrazione Provinciale di
Salerno e Forum degli Assessorati per la realizzazione delle attività di
formazione nell’ambito del Progetto “Azioni di maltrattamento e abuso in
danno dei minori – L.328/00 II Annualità;
(c)Protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, ASL Sa2 e Istituto di Ricerca e
Formazione “Carmine Calabrese” per la realizzazione del Progetto “La città
abile”;
(d) Protocollo d’intesa tra il Comune di Salerno, il Tribunale per i Minorenni di
Salerno, la Direzione del Centro per la Giustizia Minorile per la Campania ed
il Molise e l’Associazione “La Tenda – Centro di solidarietà”- Salerno per
l’attività del servizio di Mediazione Penale Minorile;
(e)Protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, Ente capofila, e Centro di Servizio
Sociale Adulti di Salerno del Ministero della Giustizia per la concreta
collaborazione tra Servizi Sociali Ministeriali e servizi territoriali del Piano di
Zona per un’attuazione integrata degli interventi.
Sono in via di formalizzazione il Protocollo Operativo per “Adozione nazionale
ed internazionale ”nonché quello per l’Affido Familiare. Contestualmente alla
predisposizione approvazione del presente Piano di Zona è stato sottoscritto
l’accordo di programma per l’integrazione sociale e scolastica di alunni
diversamente abili e si sottoscrive il Protocollo d’Intesa per il P.A.T. ASL Sa2
2.4 – Forme adottate per la gestione associata delle funzioni e la
gestione unitaria dei servizi.
Fra le forme gestionali previste per lo svolgimento delle competenze
amministrative dei Comuni in associazione, convenzione, consorzio, unione dei
Comuni ( d.lgs. 267/2000), nessuna, al momento, è stata adottata dal
Coordinamento Istituzionale, dandosi seguito ad una gestione basata su
agevoli intese tra i due Comuni, entrambi organizzati per assicurare, a livello
comunale, tutti i servizi essenziali, secondo parametri sostanzialmente
equivalenti attraverso l’utilizzo prevalente di risorse proprie fatte confluire nel
Piano. I singoli Comuni provvedono in prevalenza alla gestione dei servizi
mediante proprie Società ( Società Salerno Solidale S.p.A. e Società Pellezzano
Servizi). In ogni caso può ritenersi realizzata di fatto una omogenea offerta dei
servizi sul territorio di Ambito sia per la tipologia che supera il livello di
essenzialità che per modalità di gestione . E', comunque, garantita gestione
associata dei servizi di nuovo avvio e resi possibili da risorse finalizzate
assegnate all'Ambito, in tali evenienze è data delega al Comune capofila per
tutti gli adempimenti richiesti per la gestione stessa.
95
2.5 – Assetto organizzativo definitivo dell’Ufficio di Piano e relazioni
con il Coordinamento Istituzionale.
Il Coordinamento Istituzionale ha costituito l’Ufficio di Piano composto
prevalentemente da personale dipendente delle relative Amministrazioni, solo
da parte del Comune di Pellezzano, per la sua rappresentanza, sono stati
nominati due consulenti esterni.
Il suo funzionamento risulta regolare e tempestivo nel senso che assolve
con attenzione e professionalità ai compiti di sua competenza.
Le relazioni con il Coordinamento Istituzionale sono caratterizzate da
piena e fattiva collaborazione.
2.6 – I Regolamenti adottati dall’ambito territoriale e gli effetti della
loro implementazione .
L’organizzazione dei Servizi Sociali nei due Comuni di Ambito, preesistente
all’avvio della programmazione sociale ai sensi della L.328/00, ha
rappresentato la base operativa su cui le innovazioni della riforma del welfare
si sono innestate, introducendo gradualmente quelle modifiche che l’assetto di
Ambito richiede, in un processo lungo e laborioso che non può dirsi concluso.
Non diversamente è per i regolamenti , quelli già esistenti per molti dei
servizi, ( domiciliare, residenzialità anziani, trasporto etc.,) tuttora vigono ed in
un’attività di Ambito di revisione totale anche sotto questi aspetti i tempi di
assorbimento del cambiamento non sono brevi, ma in ogni caso avviati. I
regolamenti di Ambito adottati devono essere assimilati in un’operatività di
progressivo adattamento ai nuovi criteri.
I regolamenti sin qui adottati sono :
- regolamento per il funzionamento del Coordinamento Istituzionale ;
- regolamento dell’Ufficio di Piano;
- regolamento unitario per l’accesso alle prestazioni;
- regolamento Carta dei Servizi;
- regolamento per la determinazione della compartecipazione al costo delle
prestazioni.
2.7 - Atti di regolamentazione da adottare per l’organizzazione dei
servizi, per la regolamentazione dell’accesso alle prestazioni, per la
garanzia della qualità dei servizi e della partecipazione dei cittadini.
Il quadro di regolamentazione esistente delinea una situazione di
organizzazione dei servizi da implementare e completare con nuovi ed altri
regolamenti, oltre che con l’applicazione di quelli adottati, in un processo di
progressivo adattamento alle innovazioni della riforma del welfare.
Sono in via di definizione regolamenti per i servizi: affido familiare,
pronta accoglienza situazioni di emergenza, assistenza domiciliare e
residenziale anziani, centri socio educativi disabili, trasporto disabili.
Contestualmente al Piano Sociale di questa annualità si approvano:
- regolamento assistenza domiciliare disabili;
96
-
regolamento
regolamento
regolamento
regolamento
residenzialità disabili;
accoglienza residenziale minori;
Centri Prima Infanzia;
educativa domiciliare minori e famiglie.
97
3 – LINEE DI SVILUPPO TRIENNALI PER LA
PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI D’AMBITO
3.1 - Le strategie prioritarie e gli obiettivi strategici per il triennio
2005-2007 per il consolidamento del sistema di welfare e per le
specifiche politiche di settore ( dettaglio per aree prioritarie).
Il primo triennio di programmazione sociale nella sua realizzazione in via
di conclusione ha reso possibile la continuità dei servizi già operativi prima
della riforma, l’avvio di nuovi e l’implementazione del sistema sociale del
territorio di Ambito, arricchendo e diversificando l’offerta sociale nelle aree di
intervento comprese nel Piano per tutte le macrotipologie considerate.
Si sono assicurati i livelli essenziali di assistenza sia in quanto azioni di
sistema con segretariati sociali ed antenne sociali presenti sul territorio e di
servizio sociale professionale istituzionale, di Società e Terzo Settore, che per
le diverse aree di intervento delineate negli indirizzi regionali, con servizi di
pronto intervento, assistenza domiciliare , residenzialità e semiresidenzialità,
accoglienza residenziale o diurna a carattere comunitario. Alle prestazioni
assistenziali si sono affiancati interventi di prevenzione e promozione che
hanno interessato varie fasce sociali e generazionali, offrendo opportunità di
soluzione ai problemi, accompagnamento nelle difficoltà, occasioni di
integrazione sociale.
La varietà dell’offerta di servizi può sintetizzarsi per le varie aree:
- azioni di sistema :
segretariati sociali, antenne sociali,
servizio sociale professionale, rete di
solidarietà con banca del tempo;
- area responsabilità familiari:
servizi di sostegno e mediazione
familiare, educativa domiciliare, affido
familiare, centri I infanzia, ludoteca,
sostegno
socio-educativo,
ascoltoinformazione, telefonia e prevenzione
abuso;
-area diritto dei minori –
servizi
di
asili
nido,
centri
infanzia e adolescenza
polifunzionali
e
aggregativi,
consultorio, accoglienza residenziale e
semiresidenziale,
biblioteca,
mediazione penale, Nucleo Operativo
per i casi di abuso – maltrattamento ;
- area persone anziane:
servizi di assistenza domiciliare,
accoglienza residenziale, integrazione
sociale in attività culturali ,ricreative e
di turismo sociale e climatico-termale,
di interventi di sicurezza, mobilità
urbana,teleassistenza;
98
- area persone disabili:
- area contrasto alla povertà:
- area lotta alla droga:
servizi
di
assistenza
domiciliare,
accoglienza residenziale, centri socioeducativi,
educativa
scolastica,
trasporto urbano e scolastico, mutuo
aiuto,
attività
estive,
gruppi
appartamento in integrazione sociosanitaria;
servizio di rete integrata di contrasto
all’emergenza, borse lavoro, pronta
accoglienza e reperibilità, sostegni in
contributi economici, supporti ad
immigrati con sportello di segretariato
– orientamento- integrazione sociale;
interventi
di
sensibilizzazione,
informazione, formazione.
In detta strutturazione di sistema di offerta di servizi, vanno a delinearsi
gli obiettivi del triennio 2005- 2007, orientati al suo consolidamento, se pur
considerando possibilità di parziale reimpostazioni di alcuni servizi, fermo
restando la garanzia della continuità di risposta ai bisogni del territorio nelle
sue diverse manifestazioni e per le diverse tipologie possibili di
soddisfacimento. Saranno di preliminare attenzione le definizioni di
metodologie operative, regolamentazioni di accesso e compartecipazione,
tecniche di verifiche e monitoraggio, per l’affermazione della qualità dei servizi
e della rispondenza degli stessi alle mutevoli esigenze del territorio. Altrettanto
centrale sarà l’aspetto gestionale delle attività e del rapporto con i soggetti
attuatori, Società e Terzo settore, ai quali va riconosciuto il forte apporto di
impegno operativo e concertativo.
Altrettanto rilevanti sono gli orientamenti verso ogni forma di
integrazione
nella realizzazione dei servizi, in particolare di quelli di
integrazione sanitaria, secondo intese di priorità attuative per interventi e
prestazioni e con metodologia di valutazione multidimensionale e presa in
carico con piani personalizzati dei soggetti destinatari dei servizi.
Il presente Piano tiene fermi tali obiettivi nella prospettiva operativa del
triennio in avvio, ma in ogni caso non si articola in progettazione triennale per
una esigenza concreta di corrispondenza di interventi progettuali alle effettive
risorse finanziarie certe e disponibili, di fatto allo stato riferite sia da FNPS che
da risorse aggiuntive regionali, oltre che dai bilanci comunali, alla sola
annualità in corso.
3.2
- Le strategie prioritarie e gli obiettivi strategici per la IV
annualità (2005) per le specifiche politiche di settore (dettaglio per
aree prioritarie).
In considerazione delle premesse innanzi esposte, nella progettazione
della IV annualità la continuità assistenziale ed il consolidamento del sistema di
servizi esistenti sono, pertanto, divenuti gli obiettivi prioritari e la direttiva per
l’articolazione progettuale che, rispettosa dei bisogni territoriali e comunque
99
attenta alla sostenibilità di un’offerta così estesa, a fronte di disponibilità
finanziarie sempre più contenute, pur nella difficoltà è, tuttavia, giunta a buon
esito negli intenti posti, grazie all’impegno delle Amministrazioni Locali di
confermare il mantenimento della spesa sociale nei limiti della precedente
annualità.
Le aree comprese nel Piano per l’annualità in corso sono, dunque, le
stesse della precedente e come individuate nelle Linee Giuda Regionali per il
2005:
- Responsabilità Familiari;
- Diritti dei Minori- Area Infanzia e Adolescenza;
- Persone Anziane;
- Contrasto alla Povertà;
- Persone Disabili;
- Lotta alla Droga;
- Azioni di sistema ;
- Servizi per il Welfare di accesso;
Gli obiettivi strategici per le rispettive aree sono indirizzati a preservare il
livello di offerta raggiunto , consentendo la continuità assistenziale della
casistica in carico ed il soddisfacimento di nuove esigenze, non solo per turn
over dei beneficiari di servizi, ma, auspicabilmente, per affrancamento dalle
prestazioni, per raggiunta autonomia dei destinatari e superamento delle
difficoltà e situazioni di disagio.
Per le aree Azioni di Sistema e Servizi per il Welfare, gli obiettivi
strategici sono la realizzazione di servizi complementari, trasversalmente, alle
altre aree di servizi alla persona, per la prima, ed all’attuazione di Welfare che
agevoli l’accesso del cittadino e ne faciliti il rapporto con tutti i servizi, per la
seconda.
L’intento di affermare un sistema di servizi che dia centralità alla
persona e preveda la soddisfazione dei suoi diversi bisogni, dai primari a quelli
della promozione- inclusione sociale, presuppone l’esistenza di un’offerta
differenziata, capace di risposta ai diversi bisogni e non improntata solo alla
logica assistenziale ed emergenziale rivolta ad estreme esigenze.
In tutte le aree di intervento sono previste attività di prevenzione
primaria e di prevenzione secondaria, attività intese al recupero di situazioni di
disagio, altre di promozione, vi sono interventi di sostegno all’affermazione
della personalità nelle fasi di crescita e di mantenimento delle condizioni
involutive e/o di disabilità, interventi sostitutivi ed integrativi della famiglia.
Stabilire livelli prioritari di assistenza è un’operazione poco agevole, se
astratta dalle situazioni reali dei singoli soggetti.
Le attività previste nelle diverse aree di intervento costituiscono le
risorse operative con le quali si vanno a formulare ed attuare i piani
individualizzati di assistenza con le priorità assistenziali che la singola
situazione richiede in risposta ai bisogni rilevati.
Sarà in ogni caso prioritaria la tutela di soggetti deboli e più esposti al
disagio o la domiciliarità rispetto ad altro livello di assistenza che allontani il
soggetto dal proprio ambiente, dal contesto affettivo relazionale di sempre, per
le aree “Responsabilità Familiari”, “ Diritti dei Minori”, “ Persone Anziane”,
“Persone Disabili”.
100
Altrettanto prioritario è il livello assistenziale consentito da tutto
l’apparato di interventi di prevenzione-promozione realizzato attraverso le
attività di integrazione, di socializzazione nei centri di quartiere, di sostegno e
di accompagnamento in percorsi di integrazione e inserimento sociale, per le
aree “Responsabilità Familiari”, “Diritti dei Minori”, “Persone Anziane”, “Persone
Disabili”, “Contrasto alla Povertà”, “Lotta alla droga”.
Può, talvolta, divenire prioritario un intervento riparativo di situazioni di
rischio sociale, ulteriormente aggravabile dalla permanenza del soggetto nella
condizione assistenziale ritenuta di livello prioritario.
In sintesi la possibilità di disporre di offerte di servizi di diversi livelli
assistenziali è un punto a favore di una metodologia operativa di efficacia e
qualità, preordinata alla realizzazione di piani individualizzati in un contesto di
offerta diversificata, con le priorità assistenziali che la situazione richiede.
3.3
- Criteri utilizzati per la ripartizione delle risorse del “Fondo non
finalizzato” per la IV annualità.
La ripartizione delle risorse non finalizzate non risponde a nessun criterio
preordinato, bensì essa è stata realizzata con distribuzione su diverse aree di
intervento in equilibrio ed a completamento delle consistenti quote di
compartecipazione al Fondo di Ambito e di tutta la spesa sociale dei Comuni
confluita nel Piano, che hanno reso possibile l’articolazione progettuale con
corrispondente copertura finanziaria delle attività previste.
3.4 - Servizi previsti nella IV annualità per area prioritaria: tipologie di
servizi da garantire come livelli essenziali sociali e sociosanitari, altre
tipologie di servizi ed interventi, servizi da gestire in continuità con
l’annualità precedente, servizi previsti per il triennio.
La continuità assistenziale, di cui si caratterizza prioritariamente la
progettazione della quarta annualità del Piano Sociale, conferma il sistema di
offerta esistente, con le implementazioni attivabili di nuovi servizi e con le
integrazioni rese possibili dalle risorse aggiuntive per aree di intervento.
Attraverso le azioni progettate in tutte le aree individuate, sono garantite
le diverse tipologie di servizi, da quegli essenziali, ormai consolidati nell’assetto
dei servizi di ambito, a quelli di opportunità - promozione ed integrazione
sociale dell’individuo, di preservazione dei contesti relazionali - affettivi nei
nuclei di appartenenza, di recupero e reinserimento sociale, di sostegno alla
famiglia ed alla relazione sociale.
Le macrotipologie considerate per le aree di intervento sono
rappresentate da:
Servizi semiresidenziali: Aree “Responsabilità Familiari”, “Diritto dei Minori”,
“Persone Disabili”, “Persone Anziane”;
Servizi residenziali :
Aree “Responsabilità Familiari”, “Diritto dei Minori”,
“Persone
Disabili”,
“Persone
Anziane”,
“Contrasto alla Povertà”;
101
Servizi domiciliari:
Aree “Responsabilità Familiari”, “Persone Anziane”,
“Persone Disabili”;
Aree “Responsabilità Familiari”, “Diritto dei Minori”,
“Persone Anziane”, “Persone Disabili”, “Lotta
alla Droga”, “Azioni di sistema”, “Contrasto
alla Povertà;
Servizi territoriali:
Contributi economici :
Aree “Responsabilità Familiari”, “Diritto dei Minori”,
“Persone Disabili”,
“Persone Anziane”,
“Contrasto alla Povertà”;
Inserimento lavorativo :
Aree “Diritto dei Minori”, “Contrasto alla Povertà”,
“Persone Disabili”.
Le azioni progettate si distinguono per aree di intervento:
Responsabilità Familiari : -
affido familiare;
educativa domiciliare;
sostegno e mediazione familiare;
centri 1ª Infanzia;
ascolto informazione;
Diritti dei Minori : - ludoteche;
- sostegno socio-educativo;
- accoglienza residenziale anche in pronto intervento;
- centri di aggregazione;
- centri polifunzionali;
- consultorio;
- mediazione penale;
- telefonia sociale;
- biblioteca minorile c/o Tribunale per i Minorenni;
- laboratorio teatrale e musicale;
- asilo Nido;
- sensibilizzazione a minori e famiglie;
- telefonia e prevenzione abuso;
- NOT Nucleo operativo in caso di abuso e
maltrattamento;
Persone Anziane:
- assistenza domiciliare,
- accoglienza residenziale;
- mobilità sociale;
- attività di integrazione;
- programma sicurezza;
- centro polifunzionale;
- telefonia-teleassistena;
- soggiorni termali - climatici;
102
- climatizzazione ambiente domestico.
Contrasto Povertà:
-
Persone disabili :
Lotta alla droga:
Azioni di sistema :
rete di contrasto alla povertà con unità di strada,
accoglienza, mensa, ascolto, etc.;
sportello per immigrati;
gruppo appartamento di protezione sociale;
contributi economici;
pronto intervento ed accoglienza in emergenza;
- centri socio-educativi;
- assistenza domiciliare;
- accoglienza residenziale;
- attività estive;
- trasporto sociale – scolastico;
- assistenza educativa e scolastica;
- teleassistenza;
- climatizzazione ambiente domestico.
- servizio gruppi appartamento per
sociale e riabilitazione psichica;
integrazione
- servizi di prevenzione – informazione –
sensibilizzazione.
- banca del tempo;
- segretariati sociali ed antenne sociali;
- supporti informativi;
- consulenze di Pellezzano e Ufficio di Piano.
Le attività delineate per la maggior parte sono gestite in continuità con la
precedente annualità.
Sono in fase di organizzazione gli interventi dell’Area di Gestione Piani di Zona
della III Annualità, ancora non realizzati, per imminente avvio.
Si rileva altresì, la destinazione delle risorse aggiuntive regionali per le attività
del centro Polifunzionale per Anziani in Salerno e della domiciliare in
Pellezzano, del Centro per Disabili in Pellezzano e per il potenziamento dei 5
Centro socio-educativi in Salerno e di quelle rivenienti da fondo L.R. n.8/04 per
assistenza domiciliare in favore di soggetti anziani e disabili non autosufficienti
e gravi per prestazioni e/o titoli di servizio nell’ambito della corrispondente
offerta di Ambito.
Tutto il sistema di offerta esposto, integrato dalle successive disponibilità rese
possibili da indirizzi e risorse regionali e/o di altra rinvenienza, va a costituire
la strutturazione operativa di servizi, dalla quale attingere le risorse in
interventi e prestazioni, in relazione ai diversi bisogni, per l'attuazione delle
misure di accompagnamento del reddito di cittadinanza, al cui impegno si è
indirizzata una organizzazione di servizio con operatività immediata a seguito
della definizione della relativa graduatoria. Nel Piano e nella rispettiva area di
appartenenza, non si prefigura una progettualità specifica del reddito di
103
cittadinanza, intendendosi tale competenza compresa
operativa in tutte le attività progettuali del Piano.
per
trasversalità
3.5 Servizi gestiti in forma associata nell’ambito territoriale: soggetti
gestori, modalità di gestione, integrazione con gli altri interventi
gestiti dai singoli comuni.
Il coordinamento istituzionale non ha inteso procedere a formalizzazione
di gestione associata dei servizi, rimettendo ai buoni rapporti di partenariato le
determinazioni di gestione unitaria relativamente agli interventi di area
“Responsabilità familiari” “Lotta alla Droga” . Nell’ambito del processo in itinere
di gestione associata ed unitaria dei servizi, tuttavia è assicurata una offerta
omogenea di servizi realizzata attraverso risorse di F.N.P.S. e risorse dei
comuni, in integrazione con tutti i servizi attuati per canali diversi di
finanziamento ed in rapporto con la rete sociale di ambito.
In ogni caso per i servizi di Ambito è delegata al Comune capofila la gestione
prevista.
3.6
Piano di comunicazione Sociale dell’Ambito Territoriale.
L’avvio di sistema informativo, già avviato mediante siti distinti dei
comuni partner, per l’annualità in corso va ad integrarsi in unico piano di
intervento, in cui al sistema informativo di ambito si unisce il piano di
comunicazione per gli obiettivi delineati:
- implementare e gestire sito web di ambito;
- istituire un sistema di rilevazione sui flussi di utenze , domanda sociale ,
offerte di servizi, realizzazione di interventi e progetti;
- creare banca dati;
- attivare reti informatiche dei servizi in rete con altri enti;
- attivare reti di collegamento di banche dati interne-esterne;
- promuovere la conoscenza dell’offerta di servizi;
- adottare carte di servizi.
3.7
Azioni di supporto alla gestione del Piano.
Nelle precedenti annualità del Piano Sociale non si sono individuate
azioni di supporto alla gestione del Piano, avvalendosi a tale scopo della
continuità operativa degli assetti organizzativi esistenti dei Servizi Sociali sia in
riferimento alle risorse umane che a quelle materiali che la gestione del Piano
richiede.
A sostegno di quanto in atto e che permane nella continuità operativa,
per la 4^ annualità, a fronte delle diverse esigenze e delle necessarie
innovazioni che il sistema di servizi di nuovo welfare comporta, si sono
individuate azioni di supporto che trasversalmente alle aree di intervento
individuate, per alcune, e, nello specifico per due di esse, concorrono ad una
gestione del Piano rispondente a nuovi bisogni.
Le azioni previste sono:
- sistema informativo e piano di comunicazione sociale di Ambito;
104
-
collaborazione di consulenti per il funzionamento U.di P. relativamente alla
componente del Comune di Pellezzano;
sostegni informativi e formativi ai Servizi del Piano;
interventi di agevolazione di accesso dei cittadini.
3.8 - L’integrazione tra azioni del Piano di zona ed interventi promossi
a valere su risorse del POR 2000 -2006 Campania e su altri Fondi
Strutturali.
La realizzazione del Piano Sociale va ad integrarsi sia con tutti i servizi
autonomamente promossi dai comuni Partner sia con risorse proprie e con
diverso finanziamento, che con quanti altri interventi attuabili sul territorio con
finanziamenti intercettarti da attori sociali e realtà imprenditoriali partner nella
realizzazione del sistema integrato.
Non da meno è l’integrazione con tutti gli interventi a valere su fondi POR
ed altri Fondi Strutturali, non direttamente promossi, ma alla cui
progettazione, attivazione, attuazione e monitoraggio è preposta apposita
struttura incardinata nello Staff del Sindaco del Comune di Salerno e
denominata Servizio Studi e Programmazione Risorse Comunitarie.
Da detta programmazione
è rilevabile la consistenza delle attività
promosse, attivate e attivabili, la varietà dei campi di azioni considerate e la
forte ricaduta sociale conseguente ed intesa a creare condizioni di vita
qualitativamente elevate, a sostegno per il migliore conseguimento di risultati
attesi dal percorso di attuazione di welfare sociale del Piano Sociale.
105
5 – LE SCHEDE DEI SERVIZI
5.1 - Le schede dei servizi previsti per la IV annualità nel
Piano di Zona
106
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila
Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) q
Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q
Risorse regionali L.R. 8/04
q
1
Informazioni generali
Nome del Servizio : AFFIDAMENTO FAMILIARE
Area di intervento: Responsabilità Familiari
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q

Tipologia di servizio
Cod
C9
Denominazione del servizio Servizi per l’ affido familiare
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune capofila Ambito S/8
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la
gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune capofila: Affidamento familiare di minori a nuclei familiari
Organismi del Terzo Settore:Attività di promozione dell’ affidamento familiare
Gestione in economia e in parte in esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
-
-
Assicurare al minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, il
mantenimento, l’ istruzione, l’ educazione, affidandolo ad altra famiglia, offrendogli
opportunità di socializzazione, sostegni educativi e formativi, adeguate figure adulte di
riferimento.
Favorire le relazioni con la famiglia di origine e promuovere ogni iniziativa che possa
favorire il rientro del minore nel nucleo.
Sostenere la famiglia affidataria.
Promuovere la realizzazione dell’ affidamento familiare secondo la normativa vigente e il
Regolamento Regionale approvato con deliberazione n. 644/04
7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
n. 100 minori dei Comuni dell’ Ambito (n.90 Comune di Salerno n. 10 Comune Pellezzano) in
grave disagio sociale temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita
psico- fisica, sociale, culturale e affettiva.
107
8
Principali attività previste
- Attività di sostegno alle famiglie affidatarie:
a) contributo economico;
b) sostegno psico-sociale e pedagogico del Terzo Settore;
c) polizze assicurative:Infortuni a tutela dei minori affidati e RCT derivante alle famiglie
affidatarie per danni cagionati a terzi dai minori affidati;
- Attività di sostegno alle famiglie di origine;
- Attività di promozione, sensibilizzazione e realizzazione dell’ affidamento familiare;
- Formazione delle famiglie disponibili all’affido;
- Creazione di Reti familiari;
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata :
- lavoro di gruppo costituito dagli operatori dell’ Equipe multidisciplinare socio-sanitaria
integrata operatori dei Segretariati Sociali Zonali in circuito di rete e in sinergia con gli
operatori di altre Istituzioni e di Organismi del Terzo Settore gestori dei servizi territoriali.
- forme organiche di collaborazione con tutti gli Enti pubblici e privati intestatari di
competenze specifiche nei riguardi dei mondi dell’ infanzia, dell’ adolescenza e dei
giovani
Strumenti di lavoro :
- riunioni degli operatori dell’ Equipe, riunioni degli operatori dell’ Equipe con gli operatori
dei Segretariati Sociali e di altre Istituzioni e di Organismi del Terzo Settore;
- schede : propositiva, di presa in carico, di aggiornamento monitoraggio e verifica sullo
stato di avanzamento: evoluzione/involuzione delle problematiche inerenti il singolo
caso e le attività del servizio
- protocolli d’ intesa , convenzioni
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità Piano di Zona L.328/00
La durata dei singoli interventi è modulata in relazione al piano individuale concordato per
ciascun caso.
Fasi: Formalizzazione atti amministrativi per la realizzazione dei rapporti con istituzioni
( protocolli d’ intesa come da metodologia indicata al punto 9), delibere, convenzione
con Organismi del Terzo Settore )
Presa in carico della casistica : del minore,della famiglia d’origine e del nucleo affidatario
Abbinamento ed accompagnamento degli affidamenti
Dispositivo di ammissione/dimissione
Verifiche e controlli
Determina di liquidazione
Istituzione dell’ anagrafe degli affidatari
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS Comune di Salerno
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
€ 135.000,00 risorse Comune SA
€ 10.000,00 “ Comune Pellezzano
Fondi ASL
Altro
TOTALE
Importo
€ 47.707,70
€ 145.000,00
€ 192.707,70
108
Per il Comune di Salerno integrata dalla somma residuo III Annualità - anno 2004 pari a €
12.292,30 già utilizzata
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune capofila. Sede Equipe socio-sanitaria integrata - S.A.T – c/o struttura Comune di
Salerno Direzione Settore Servizi Sociali via La Carnale 8 .
Nuclei affidatari .
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Salerno Dott.ssa Angela Federici
Comune di Pellezzano Ass. Soc. Liana De Blasi
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Num
ero
unità
1
Profilo professionale
Ente di
appartenenza
Funzionario
Comune di Salerno
9
Assistenti Sociali
Comune di Salerno
1
Psicologo
ASL SA/2
2
Assistenti Sociali
ASL SA/2
1
Assistente Sociale
Comune di Pellezzano
1
1
Psicologo
Esperto in materie giuridiche
Pregressa esperienza sull’ Affido
Assistente Sociale
Organismo Sociale
Organismo Sociale
1
Organismo Sociale
Impegno
temporale previsto
8 ore
8 ore
3 ore
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
L’ integrazione riguarderà i livelli : istituzionale, organizzativo e professionale
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Il monitoraggio consisterà nel controllo dello stato di avanzamento delle attività del servizio e
nella verifica del raggiungimento degli obiettivi
Strumenti
Documenti di verifica ex-ante, in-itinere, ex-post, Riunioni, Schede di monitoraggio rilevazione
sull’ attuazione del servizio per fasi, Questionari di soddisfazione, Report, Banca dati.
Indicatori
Num. minori in affido
Num. segnalazioni per l’affido
Num. Giornate/ore apertura sportello informativo di promozione
Num. Contatti ricevuti
Num. gg/uomo lavorate
Num. richieste informazioni evase
Num. nuclei trattati in affidamento familiare
Num. minori reinseriti nella famiglia di origine
Num. sostegni economici erogati
Num. nuclei propostisi per l’affido
109
PIANO DI ZONA 2005
Ambito
S8
Comune Capofila
SALERNO
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio :
ADOZIONE NAZIONALE e INTERNAZIONALE
Area di intervento: Responsabilità Familiare
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
Tipologia di servizio
Cod
C 10

q

Denominazione del servizio: Servizi per l’adozione nazionale ed internazionale
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune capofila
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune capofila – ASL SA/2 U.O.M.I – Tribunale per i Minorenni – Enti Autorizzati all’
Adozione internazionale
6
Obiettivi
-
7
Sensibilizzare, informare ed orientare le famiglie nel percorso adottivo;
Seguire e sostenere le famiglie lungo l’ iter adottivo : nella fase di richiesta d’ adozione,
in quella d’ istruzione e nella fase neo-adottiva;
Tutelare il minore e i suoi diritti per un’ idonea crescita psico- fisica, sociale, culturale e
affettiva;
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Bacino di utenza Ambito S8
n. 50 coppie che intendono adottare un minore
n. 30 nuclei familiari adottivi
8
Principali attività previste
Operatività dell’ Equipe Integrata, mantenimento della rete di rapporti interistituzionali tra i
soggetti preposti all’ attivazione del percorso adottivo e il privato sociale, con da Protocollo
operativo per azioni di:
- Sensibilizzazione e promozione della cultura dell’ adozione;
110
-
Sostegno ed accompagnamento alle coppie che decidono di adottare un minore lungo
tutto l’ iter burocratico da seguire;
Informazione, orientamento e selezione delle coppie disponibili alla adozione;
Incontri di preparazione e formazione delle famiglie che devono accogliere un minore in
adozione;
Accompagnamento e sostegno al nuovo nucleo nella fase neo-adottiva
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Gli obiettivi esplicitati saranno realizzati attraverso forme organiche di collaborazione con
tutti gli enti pubblici e del privato sociale che per competenze specifiche operano per l’ infanzia,
l’ adolescenza e i giovani. Saranno previsti incontri cadenzati d’ intesa con i soggetti
interessati, schede e questionari allo scopo di analizzare, monitorare e verificare il grado e il
livello di raggiungimento degli obiettivi e/o rimuovere gli ostacoli che ne impediscono la
fattibilità. Per dare unitarietà al percorso della coppia, le informazioni e le valutazioni raccolte
nelle diverse fasi saranno condivise dai soggetti partecipi al percorso adottivo. L’ Equipe,
nell’intento di perseguire gli obiettivi previsti dalla legislazione vigente e dalle Linee Guida
Regionali, seguirà con funzioni di regia e coordinamento le fasi del percorso adottivo,
adottando la metodologia del lavoro di gruppo, nel rispetto del ruolo istituzionale di ciascun
operatore componente l’ Equipe e prevedendo riunioni costanti sui casi trattati e sulle attività
generali previste per il servizio.
10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità Piano di Zona L.328/00
Fasi del percorso adottivo, definite in riferimento alle competenze affidate ai Servizi sociosanitari territoriali, al Tribunale per i Minorenni e agli Enti Autorizzati :
informazione/orientamento;
accesso al Tribunale per i Minorenni;
preparazione/formazione;
valutazione
idoneità;
incarico all’ Ente Autorizzato;
adozione : per le adozione nazionali:
a) affido pre-adottivo
b) adozione
per l’adozione internazionale:
a)accompagnamento della coppia :
-dal decreto di idoneità all’ incontro con il minore
-dall’ incontro con il minore al rientro in Italia
b) adozione
c) post-adozione
- gestione della criticità
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Risorse umane delle Istituzioni preposte
Fonti di riparto
Importo
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
12 Localizzazione del servizio/progetto
Sede Equipe socio-sanitaria integrata presso Comune capofila - Direzione Settore Servizi
Sociali in via La Carnale n.8 - Salerno.
111
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Salerno - Dott. ssa Angela Federici
Comune di Pellezzano – Ass. Soc. Liana De Blasi
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
1
Profilo
professionale
Funzionario
Ente di
appartenenza
Comune di Salerno
9
Assistenti Sociali
Comune di Salerno
1
Psicologo
ASL SA/2
2
Assistenti Sociali
ASL SA/2
1
Assistenti Sociali
Comune di Pellezzano
Operatori
Enti autorizzati
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
L’ integrazione riguarderà i livelli: istituzionale, organizzativo e professionale
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Strumenti
Documenti di verifica ex-ante, in itinere, ex-post, riunioni, schede di monitoraggio rilevazione
sull’attuazione del servizio per fasi, follow-up periodici dei casi trattati,questionari di
soddisfazione, report
Indicatori
Num. richieste di informazioni sull’adozione
Num. Num. Giornate/ore apertura ufficio/sportello informativo e di promozione
Num. Contatti ricevuti
Num. gg/uomo lavorate
Num. nuclei propostisi per l’adozione
Num. richieste di adozione presentate
Num. nuclei selezionati
Num. minori adottati
Num. nuclei familiari seguiti nella fase neo-adottiva
112
PIANO DI ZONA 2005
Ambito
S8
Comune Capofila
SALERNO
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Progetto
EDUCATIVA DOMICILIARE
Area di intervento: Responsabilità Familiari
Servizio in continuità con l’annualità precedente: 
Servizio di nuova istituzione
q
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
q
2
Tipologia di servizio
Cod
C6
B12
B13
Denominazione del servizio
Assistenza domiciliare di sostegno alla famiglia e alla genitorialità
Assistenza Domiciliare
Tutoraggio Educativo
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4 Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per la
gestione dell’intervento/servizio
5 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore.
Esternalizzazione mediante convenzione.
6 Obiettivi
- Sostenere attraverso l’ assistenza domiciliare, integrata con supporto socio- educativo
personalizzato, nuclei familiari multiproblematici con presenza di minori che vivono in
situazioni caratterizzate da disagi, dove maggiore è il rischio di devianza e/o emarginazione.
- Salvaguardare l’ integrità del nucleo familiare evitando la disgregazione del nucleo stesso.
- Intervenire all’ interno del nucleo familiare con percorsi di accompagnamento ed
affiancamento per ridurre situazioni di disagio.
- Promuovere e favorire un’armonica crescita del minore , sostenendolo nell’acquisizione di
nuove abilità cognitive, socio-affettive, comportamentali per il raggiungimento di un livello
maggiore di auto-stima e per la costruzione di un progetto di vita.
- Aiutare il minore a conservare e costruire una rete di interessi e di interrelazioni.
- Promuovere l’accrescimento delle competenze e delle abilità educative dei genitori e dei
componenti il nucleo familiare, attraverso l’ utilizzo delle risorse territoriali e la sinergia del
113
lavoro di rete.
7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
n. 50 nuclei familiari multiproblematici con presenza di minori in grave disagio sociale, in turn over
8
Principali attività previste
-
-
9
sostegno psico-sociale ed educativo ai componenti di nuclei familiari multiproblematici;
educativa familiare e sostegno domiciliare alla famiglia in condizioni di disagio per le
dinamiche educative messe in atto dal sistema;
sostegno al minore nello svolgimento dei propri compiti di crescita (obblighi ed
adempimenti scolastici, relazioni sociali e familiari…) finalizzato alla costruzione del
progetto di vita ;
costruzione di sinergie territoriali attraverso l’attivazione di forme di collaborazione tra i
servizi territoriali
Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia: Lavoro di rete in sinergia con le Istituzioni, Enti pubblici e del privato sociale
che per specifiche competenze operano per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani per concordare
e stilare il piano educativo per i componenti il nucleo familiare.
Strumenti: Incontri e riunioni cadenzati, schede presa in carico del nucleo familiare e del
minore, modulo di autocontrollo per monitorare il processo di erogazione del servizio, registro
giornaliero, diario di bordo, relazioni periodiche, schede di verifica e del soddisfazione
dell’utente, report
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità Piano di Zona L.328/00
Fasi di lavoro:
- Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore
- Presa in carico della casistica: del minore,dei componenti il nucleo familiare
- Dispositivo di ammissione/dimissione
- Verifiche e controlli
- Determina di liquidazione
La durata dei singoli interventi è modulata in relazione al piano individuale concordato per
ciascun nucleo.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 105.767,90
€
44.232,10
€ 150.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
114
Comune di Salerno, presso le abitazioni dei nuclei interessati.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Angela Federici
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
professionale
Responsabile del
Progetto
Ente di
appartenenza
Organismo Terzo
Settore
Impegno
temporale previsto
100 ore
4
Coordinatore con
esperienza pregressa
Organismo Terzo
Settore
Tot. 480 ore
12
Operatore domiciliare
Terzo
Tot. 10350 ore
1
Psicologo
Terzo
200 ore
2
Assistente Sociale
Terzo
Tot. 773 ore
1
Supervisore
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Terzo
110 ore
1
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Strumenti Schede di monitoraggio e verifica, incontri e riunioni, questionari di soddisfazione
Indicatori
Num. nuclei familiari con minori in educativa domiciliare
Num. richieste pervenute
Num. gg/uomo lavorate
Num. richieste evase in turn over
Num. ore settimanali di attività di Educativa domiciliare erogate
Num. ore/utenti di educativa domiciliare
Num. casi trattati in educativa domiciliare con esito positivo
PIANO DI ZONA 2005
115
Ambito
S8
Comune Capofila
SALERNO
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio: MEDIAZIONE FAMILIARE
Centro di consulenza e sostegno alla famiglia.
Area di intervento: Responsabilità Familiari
Servizio in continuità con l’annualità precedente
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod
C 12
C 11
Denominazione del servizio MEDIAZIONE FAMILIARE
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore.
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
-
-
7
Sostenere attraverso la mediazione situazioni di disagio in contesti familiari in conflitto,
al fine di realizzare un progetto di “riorganizzazione delle relazioni” tra i componenti il
nucleo.
Intervenire a sostegno delle funzioni genitoriali per il superamento di eventi critici che
hanno determinato il disagio.
Promuovere l’integrazione dei servizi nella presa in carico delle problematiche familiari
al fine di realizzare sinergie attive per il sostegno alle responsabilità familiari.
Offrire una sede neutrale per incontri protetti tra minori e genitori/familiari in situazioni
di disagio relazionale.
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
n. 50 nuclei familiari o coppie che vivono condizioni di conflitto, segnalati dai Servizi Sociali
Territoriali e/o da altre istituzioni.
116
8
Principali attività previste
-
9
Segreteria (accoglienza delle istanze, raccolta prime notizie sul caso, organizzazione
primo colloquio )
Consulenza e Sostegno alla Famiglia
Mediazione Familiare
Sostegno alla genitorialità
Sostegno psicologico alla famiglia
Spazio protetto
Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Approccio metodologico sistemico-relazionale
Schede di primo contatto (accoglienza della famiglia), analisi della domanda, proposta del
piano di intervento, di adesione al percorso ( presentazione alla coppia del percorso da
intraprendere e dei possibili risultati da raggiungere ), inizio del percorso, dimissione
(conclusione del percorso) e follow up di verifica
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
VI Annualità Piano di Zona L.328/00 – 11 mesi
Fasi di lavoro:
- Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore
- Presa in carico della casistica: del minore,della famiglia
- Verifiche e controlli
- Determina di liquidazione
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS Indistinte
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 10.000,00
€ 10.000,00
€ 20.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune di Salerno – c/o struttura comunale in via Onorato Da Craco – Quartiere Petrosino Tel 089 793344
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Angela Federici
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
117
Numero unità
1
1
1
1
15
Profilo
professionale
Operatore di
segreteria
Psicologo
Mediatore
Familiare
Assistente
Sociale/Mediatore
Ente di
appartenenza
Cooperativa Sociale
Impegno
temporale previsto
11 ore settimanali
Cooperativa Sociale
5 ore settimanali
Cooperativa Sociale
5 ore settimanali
Cooperativa Sociale
8 ore settimanali
Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Strumenti
Schede utente di primo contatto di cui al punto 9, Scheda presenza operatori, Riunioni, Scheda
aggiornamento caso, Follow up
Indicatori
Num. Giornate/ore di apertura Centro
Num. Richieste pervenute
Num. gg/uomo lavorate
Num. richieste evase
Num. casi condotti.
Num. casi trattati con esito positivo.
118
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / Pronta Accoglienza e pronta reperibilità
Area di intervento: Responsabilità Familiari
Servizio in continuità con l’annualità precedente
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod G9 G2 C2
Denominazione del servizio : Pronta accoglienza e pronta reperibilità
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
-
7
Obiettivi
Fronteggiare esigenze di prima necessità ed offrire i necessari interventi di prima
accoglienza.
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-n° 20\30 donne in gestazione con minori a carico
Principali attività previste
- sistemazione alloggiativa temporanea dei soggetti in difficoltà
- erogazione di servizi collaterali per l’integrazione e l’inserimento nel tessuto sociale.
- Collegamenti con i servizi del territorio.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Valutazione tecnico-sociale, lavori di gruppo, Schede personalizzate.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
12 mesi
119
formalizzazione atti ( delibera);
dispositivi di ammissione
determine di liquidazione
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 50.000,00
€ 50.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Ass. Casa Betania – Castiglione del Genovesi (SA) 089\861955
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
dott. Salvatore Santelli
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto
Numero unità
Profilo professionale
Ente di
appartenenza
3
Operatori sociali
Organismo
gestore
9
Operatori di comunità
Organismo
gestore
2
Operatori amministrativi
Comune
Impegno
temporale
previsto(media)
120
PIANO DI ZONA 2005
Ambito
S8
Comune Capofila
SALERNO
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
q
q
q
1
Informazioni generali
Nome del Servizio CENTRI PER LA PRIMA INFANZIA .
Area di intervento: Responsabilità Familiari
Servizio in continuità con l’annualità precedente 
Servizio di nuova istituzione
q
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
q
2
Tipologia di servizio
Cod
B2
B 18
C 11
Denominazione del servizio Servizi integrativi al nido
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore.
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
Intervenire in favore dei minori e loro famiglie con interventi integrativi e complementari
a quelli in atto nel territorio per le prima infanzia;
- Intervenire sulle e con le famiglie al fine di accrescere la consapevolezza dei bisogni dei
bambini e delle risposte necessarie ed adeguate per garantire una corretta crescita
psico-fisica, affettiva, cognitiva, relazionale.
- Supportare la madre e la famiglia offrendo un luogo in cui trovare sostegno, conforto e
accompagnamento nel proprio ruolo genitoriale.
- Offrire momenti di socializzazione e di aggregazione ai minori e alle famiglie per creare
una rete di collaborazione e auto-mutuo aiuto tra le famiglie, nonché integrazione tra le
diverse fasce sociali.
7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-
n. 84 minori di età 0-5 anni, di cui n. 48 su segnalazione del Servizio Sociale Territoriale e i
rimanenti con iscrizioni autonoma presso i centri, suddivisi per fasce di età e loro famiglie,
appartenenti al Centro Storico, alla zona Orientale e a Cappelle Matierno, Fratte e zone Alte
della città.
Sono previsti ulteriori n.50 minori di età dai 3 ai 5 anni per il Centro del
Quartiere Mariconda
121
8
Principali attività previste
- Accoglienza dei bambini, dei loro genitori o di adulti accompagnatori;
- Attività educative - culturali, ludico, animative, ricreative e di socializzazione;
- Attività laboratoriali ed espressive;
- Servizio mensa;
- Servizio trasporto se richiesto: accompagnamento con pulmino e personale di vigilanza dei
bambini da casa ai Centri e viceversa, su richiesta e da valutazione dell’effettiva esigenza;
- Sostegno ed affiancamento alle famiglie nello svolgimento della funzione educativa
attraverso incontri, confronti e consulenze;
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
La metodologia operativa sarà partecipata per piccoli gruppi suddivisi per fasce di età.
Il servizio sarà effettuato in sinergia con gli altri servizi territoriali attraverso il lavoro di rete.
- Programmazione annuale del piano di lavoro delle attività finalizzate agli obiettivi
prefissati, da realizzare attraverso: gioco libero e strutturato, attivazione dei laboratori,
organizzazione eventi;
- Elaborazione di un progetto educativo individuale;
Strumenti di lavoro : Schede individuali da compilare all’atto dell’inserimento del minore, da aggiornare
periodicamente per il monitoraggio e la verifica sullo stato di avanzamento delle azioni messe in campo inerenti il
singolo caso e le attività del servizio.
10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità Piano di Zona L.328/00 - 11 mesi Fasi di lavoro:
- Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore )
- Presa in carico della casistica: del minore, della famiglia
- Dispositivo di ammissione/dimissione
- Verifiche e controlli
- Determina di liquidazione
11 Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Risorse finanziate per l’ Ente
Importo
€ 120,000,00
TOTALE
€ 230.000,00
€
60.000,00
€
50.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune di Salerno- Zona orientale - Quartiere Mariconda - via Premuda – tel 089 333881
Gestione Cooperativa Sociale “Città della Luna”
Zona occidentale-Quartiere Centro Storico-via De Renzi– tel 089 2580163
122
Trasferimento in via Trotula De Ruggiero Gestione Cooperativa Sociale “Città della Luna”
Cappelle, Matierno, Fratte e Zone alte-via Cappelle Inf.- tel 089 271849
Gestione Cooperativa Sociale “ Il Girasole onlus”
Le attività dei Centri sono svolte presso strutture comunali già utilizzate per tali funzioni:
- locali della ex Scuola Materna Comunale in via Premuda- Quartiere Mariconda.
- locali presso la struttura ex complesso Istituto Umberto I – Quartiere Centro Storico,
con trasferimento in atto alla struttura ex Istituto “Galdieri”, in via Trotula De Ruggiero
già sede di attività in favore di famiglie e minori.
- locali della ex Scuola Materna Elementare di Cappelle
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Angela Federici
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
in media
20 ore settimanali
2
Coordinatore
Organismo Sociale
Cooperativa Sociale
9
Educatore
29 ore settimanali
10
Operatore
2
Psicologo
2
Esperto laboratorio
Organismo Sociale
Cooperativa Sociale
Organismo Sociale
Cooperativa Sociale
Organismo Sociale
Cooperativa Sociale
Organismo sociale
Cooperativa Sociale
1
Autista
Organismo Sociale
Cooperativa Sociale
8 ore settimanali
29 ore settimanali
consulenza
4 ore settimanali
Inoltre i Centri saranno gestiti con il coinvolgimento diretto delle madri , risorsa per sé e per le
altre famiglie in difficoltà.
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Strumenti
Schede di monitoraggio e verifica,incontri e riunioni, questionari di soddisfazione
Indicatori
Num. utenti ( minori e famiglie )
Num. Giorni di apertura
Num. richieste pervenute
Num. gg/uomo lavorate
Num. ore di attività
Num. richieste di iscrizioni
Num. richieste evase
Num. partecipanti alle attività
Num. casi sociali trattati nei centri
123
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Servizio Ascolto alle famiglie con minori in difficoltà.
Area di intervento: Responsabilità Familiari
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) C 8/C11
Denominazione del servizio (**)
Servizi di sostegno alla genitorialità/ servizi di ascolto, sensibilizzazione ed informazione.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
6
Obiettivi
Sostenere, attraverso la funzione dell’ascolto, le famiglie con minori in difficoltà contribuendo
alla conoscenza delle dinamiche familiari interne e alla soluzione dei problemi.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
La tipologia di utenza è rappresentata da minori in difficoltà e dai rispettivi nuclei familiari
residenti nel Comune di Pellezzano. Il numero degli utenti
8
Principali attività previste
Sono previsti incontri di orientamento e ascolto ai minori e alle famiglie in difficoltà. Particolare
rilievo sarà dato alla composizione dei conflitti generazionali e a gestione delle dinamiche della
sfera relazionale. Lo sportello di ascolto fornirà consulenza psicologico-legale, informazione
124
sulle provvidenze legislative a favore dei nuclei familiari in difficoltà, attività di consulenza sui
problemi legati al mondo dei minori.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I casi vengono segnalati dalle scuole, dai Servizi Sociali Territoriali o dai semplici cittadini. Le tecniche e gli strumenti
di lavoro sono propri delle professionalità messe in campo. Dopo i primi colloqui necessari per la valutazione del caso e
l’analisi del problema l’esperto, qualora lo ritenga necessario, demanda agli enti territoriali competenti (Consultorio
Spazio Adolescenti).
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del servizio è di 12 mesi; le fasi principali del lavoro sono: colloquio di primo
ingresso, anamnesi personale e familiare, analisi e individuazione del problema, diagnosi e
successiva verifica.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
6.729,96
770,05
7.500,01 euro
12 Localizzazione del servizio/progetto
L’indirizzo e il recapito telefonico della sede del servizio sono i seguenti: Via Vittorio Emanuele
frazione Coperchia, presso l’ufficio Informagiovani del Comune; telefono 089566723 .
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Assistente Sociale Dott.ssa Liana De Blasi
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
1
Profilo
professionale
psicologo
Ente di
appartenenza
Ass.ne La Magica
Conchiglia
Impegno
temporale previsto
Un anno
2
avvocato
Ass.ne La Magica
Conchiglia
Un anno
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
125
Utenti
GG di apertura del servizio
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: LUCIGNOLO ESTATE
Area di intervento: RESPONSABILITA’ FAMILIARI
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) B 2
Denominazione del servizio (**)
Servizi integrativi al nido
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano - Società Mista.
6
Obiettivi
−
−
−
−
−
7
Affiancare le famiglie e sostenerle nel compito educativo e relazionale con supporto di
personale specializzato quando cessa il funzionamento delle strutture formative nel
periodo estivo;
Intrattenimento ludico-ricreativo dei bambini attraverso attività tipiche del periodo
estivo( balneazione, giochi in acqua, ecc.)
Promuovere azioni educative per l’acquisizione di conoscenze ed abilità;
Sostenere l’acquisizione di strumenti di autonomia e di crescita;
Raggiungere un buon livello di sviluppo psico-sociale da parte dei minori.
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
126
La tipologia di utenza è rappresentata da n. 25 minori di età compresa tra i 1e i 3 anni, che
frequentano nel periodo invernale la ludoteca comunale.
8
Principali attività previste
Le attività, che si svolgono di mattina dal lunedì al venerdì, sono di animazione,
socializzazione ed integrazione sociale tra i minori italiani ed di etnie diverse.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Vengono praticati giochi in acqua e all’aria aperta, giochi di gruppo con secchielli, rastrelli, palette, palle, palline,
birilli, racchettoni, formine, ecc.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del servizio è di 5 mesi;
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro compartecipazione utenti
TOTALE
Importo
6.729,95
6.729,95 euro
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il progetto è ubicato presso il Parco “La Filanda” in località Capezzano nel quale sono presenti
aree verdi con giochi per i bimbi (scivolo, altalene, giostrina, dondoli) servizi igienici e gazebo.
L’area viene poi attrezzata con piscine di varie misure, tappeti antiscivolo, ombrelloni, tavolo
con panche, docce mobili, mobile-fasciatoio e materiali per l’igiene personale dei bambini.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Assistente Sociale Dott.ssa Liana De Blasi
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
4
Profilo
professionale
educatori
Ente di
appartenenza
Società Mista
Pellezzano Servizi
Impegno
temporale previsto
5 mesi
3
assistenti
5 mesi
1
pedagogista
Società Mista
Pellezzano Servizi
Società Mista
Pellezzano Servizi
5 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
127
Indicatori
Utenti
GG di apertura del servizio
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Crescere senza pericoli e senza disagi. Un approccio
preventivo del CAM Telefono Azzurro e della Polizia Postale di Salerno.
Area di intervento: RESPONSABILITA’ FAMILIARI
Servizio in continuità con l’annualità precedente: 
Servizio di nuova istituzione
q
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
q
2
Tipologia di servizio
Cod (**) I 4
Denominazione del servizio (**)
Servizio di sensibilizzazione, aggiornamento, di informazione e documentazione.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Associazione O.N.L.U.S.
6
Obiettivi
Riconoscimento del disagio minorile; espressione del disagio da parte del soggetto in età
evolutiva; prime forme di progettazione e di intervento; prevenzione primaria
(sensibilizzazione ed informazione) circa la pirateria e la pedo-pornografia in Internet.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
128
Il progetto, avendo avuto una ricaduta positiva sulla popolazione scolastica, su richiesta del
corpo insegnante e dei genitori, va riproposto ad alunni delle scuole elementari e medie del
Comune di Pellezzano in classi e sezioni diverse.
8
Principali attività previste
Il percorso costituito da un incontro per classe, mira a far conoscere ed affrontare situazioni a
rischio di disagio. Esso è stato programmato con frequenza settimanale di tre –quattro ore ed
è diretto agi allievi di quinta classe elementare e di prima, seconda e terza media inferiore.
Inoltre è previsto anche un incontro per scuola con i genitori dei bambini/ragazzi delle classi in
oggetto. Durante l’incontro, dopo un primo essenziale momento di conoscenza tra operatori ed
alunni, è previsto un gioco collettivo (“il gioco dei bigliettini”), atto a cogliere le paure dei
bambini/ragazza. Si avvierà una discussione e subito dopo si passerà a parlare dei siti pirati e
pedo-pornografici in Internet.
Verranno distribuite delle schede(anonime)da compilare sul posto contenti alcune semplici
domande volte a documentare la presenza del computer in casa, i soggetti utilizzanti, la
frequenza e la tipologia dell’uso di internet. Ovviamente si cercherà di conoscere eventuali
racconti da parte dei genitori su episodi di navigazione in siti “a rischio” in cui i figli possono
essere capitati. Al termine, si leggeranno alcune schede e si avvierà una discussione sulle
problematiche in oggetto. Il rappresentante della polizia postale darà dimostrazione di alcuni
siti pirata e pedo-pornografici.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Le tecniche e gli strumenti di lavoro sono propri delle professionalità messe in campo.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del progetto e’ di 12 mesi.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
6.729,96 +1.000,00 RISORSE INDISTINTE
7.729,96 euro
12 Localizzazione del servizio/progetto
Le sedi saranno le scuole elementari e medie site nel comune di Pellezzano.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Assistente Sociale Dott.ssa Liana De Blasi.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
129
Numero unità
Profilo
professionale
psicologo
Ente di
appartenenza
Associaz. CAM
Telefono Azzurro
Impegno
temporale previsto
Un anno
4
operatori sociali
volontari
Associaz. CAM
Telefono Azzurro
Un anno
1
esperto
POLIZIA POSTALE DI
SALERNO
Un anno
2
pedagogisti
Associaz. CAM
Telefono Azzurro
Un anno
1
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Utenti
GG di apertura del servizio
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
130
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
PROGETTO AZZURRO – TELEFONIA SOCIALE
Area di intervento: Minori ( Infanzia e Adolescenza)
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod B18 B14 I4
Denominazione del servizio : servizio di ascolto, sensibilizzazione, informazione.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore.
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
-
ascolto telefonico e ricezione di segnalazioni;
rilevazione del disagio;
131
7
invio dei casi alla rete dei servizi;
implementazione della rete attivata tra il settore sociale, giudiziario, scolastico,
sanitario;
prevenzione primaria ( sensibilizzazione ed informazione).
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-
minori a rischio compresi nella fascia 0 – 18 anni; alunni di scuole elementari e medie.
Principali attività previste
-
ascolto del disagio;
strutturazione dell’invio del caso alle istituzioni competenti;
attività di prevenzione del disagio in una scuola elementare e in una scuola media
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Schede di accesso; colloqui; incontri nelle scuole con gli alunni, i docenti, i genitori; disegni
strutturati.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
12 mesi
- formalizzazione atti ( delibera, convenzione);
- gestione casistica;
- verifiche e controlli;
- determine di liquidazione;
- rapporti interistituzionali.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 5.000,00=
€ 5.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Via M. Ausiliatrice n.4 Salerno tel. 089790025
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
132
Numero unità
1
Profilo professionale
Coordinatore
Ente di
appartenenza
Organismo
gestore
Impegno
temporale previsto
1 gg x 50 sett.
2
Operatori volontari
Organismo
gestore
2gg. x 50 sett.
1
Psicologo
Organismo
gestore
2 gg.x 50 sett.
Organismo
gestore
Organismo
gestore
2 gg. x 50 sett.
1
Assistente Sociale
1
Consulente legale
2 gg. x 50 sett.
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Giornate apertura Sportello
Contatti ricevuti
invii
richieste informazioni evase
segnalazioni;
utenti servizio;
casi inviati;
incontri nelle scuole.
133
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto ACCOGLIENZA RESIDENZIALE E/O DIURNA
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod B8 – B9 – B7- B11 – B20
Denominazione del servizio : Accoglienza
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del terzo Settore
Esternalizzazione mediante convenzione
134
6
Obiettivi
assicurare al minore , temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, il
mantenimento, l’istruzione, l’educazione per favorirne la crescita e prevenire situazioni di
disagio e disadattamento;
favorire, ove possibile, le relazioni con la famiglia di origine e promuovere ogni intervento
che possa consentire il rientro del minore nel nucleo;
assicurare accoglienza al minore che necessita di un’urgente tutela temporanea;
tutelare e sostenere psicologicamente le madri preparandole al ruolo genitoriale e alla
relazione con il figlio;
gestione della casistica in corso (n.69 utenti) e potenziamento in relazione alle esigenze
emergenti ( proiezione + 15 utenti) .
-
-
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a minori in disagio socio-familiare con utenza complessiva stimabile in circa
84 unità comprensiva della casistica in corso.
8
Principali attività previste
-
-
accoglienza, cura, assistenza , tutela, sostegno psicologico;
sostegno socio-educativo, attività ricreative, sportive , di socializzazione, formative,
inserimento sociale, educazione al lavoro ed eventuale inserimento lavorativo per gli
adolescenti già in possesso del diploma di scuola media inferiore, rapporti con la
famiglia di origine;
gestione delle emergenze;
predisposizione di progetti educativi individualizzati (P.E.I.);
erogazione di contributi economici alla struttura sotto forma di retta.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Modello familiare e comunitario, accoglienza.
Scheda d’ingresso, cartella personale, colloqui, elaborazione Progetto educativo
individualizzato in collaborazione con il Servizio Sociale Territoriale, relazioni.
Verifica ex ante ; in itinere sul raggiungimento degli obiettivi ed eventuale riadeguamento
degli stessi; verifica finale.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
12 mesi
- formalizzazione atti ( delibera, convenzione);
- presa in carico del minore e predisposizione P.E.I. di concerto con le Assistenti Sociali
referenti;
- dispositivi di ammissione/dimissione;
- verifiche;
- determine dirigenziali di liquidazione per ciascun Organismo affidatario del servizio;
- rapporti interistituzionali.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Importo
€ 200.000,00
135
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
€ 370.000,00=
€ 570.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Presso Comunità Educative di tipo familiare , Comunità Alloggio, Comunità di pronta e
transitoria accoglienza, Comunità di accoglienza per gestanti, madri e bambini, presenti sul
territorio regionale, prevalentemente comunale e provinciale.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Unità, profili e impegni temporali sono quelli esplicitati nella normativa di riferimento, essendo
tutte le strutture , con le quali si instaura rapporto di convenzione, autorizzate al
funzionamento ai sensi della delibera di Giunta Reg.le n.711/04:
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Verifica ex ante, in itinere e verifica finale del P.E.I.; relazioni periodiche; schede informative;
schede di accesso; cartelle personali.
Indicatori
Num. Posti letto attivati
Num. posti in centro di accoglienza
Num. utenti/posto letto
Num. casi trattati in centro di accoglienza
Num. gg/uomo lavorati
Num. rientri nel nucleo familiare.
136
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
CENTRO DI AGGREGAZIONE
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod B6 B5
Denominazione del servizio : Centro di Aggregazione Giovanile.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore.
137
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
-
7
Attivare reti di protezione sociale per minori e adolescenti;
prevenire processi di emarginazione;
favorire i processi di crescita e di autonomia;
ridurre la dispersione scolastica, il disagio relazionale, i percorsi di devianza.
stimolare la partecipazione attiva, le capacità progettuali e di autorientamento;
attivare percorsi di formazione e orientamento al lavoro e all’obbligo formativo.
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-
n.400/500 minori e adolescenti e loro famiglie;
agenzie educative e istituzionali.
Principali attività previste
-
Attività ludiche, ricreative e sportive;
animazione;
attività manipolative e creative; laboratori di manualità ed espressività;
sostegno scolastico;
antenna sociale;
percorsi di formazione/informazione
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Partecipazione attiva, multidisciplinarietà, lavori di gruppo.
Schede; report.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
12 mesi
- formalizzazione atti ( delibera, convenzione);
- gestione casistica, presa in carico e accompagnamento;
- verifiche e controlli;
- determine di liquidazione per ciascun Organismo affidatario del servizio;
- rapporti intersettoriali.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 52.553,08=
€ 105.446,92=
€ 158.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
-
Centro di Aggregazione “Spazio Ragazzi E. Sacco” – via Mazzetti – tel.089272763 Coop.
Soc. Prometeo ’82;
Centro di Aggregazione “Quartiere Mariconda”- via R. Mauri 7/8 – tel.3207412998
138
-
Coop. Soc. Fili d’Erba – capofila;
Centro di Aggregazione “Youngaos”- via Laurogrotto n.18 - tel.089791919 Coop. Soc.
Co.A.S. – capofila;
Centro di Aggregazione “Gatto con gli stivali” – via Cantarella - tel.089722744 –
Arciragazzi ;
Centro di Aggregazione “La bottega di Alice” – via Buonservizi - tel.089481199 – Coop.
Soc. Poldo ;
Centro di Aggregazione “Ludopia” – t.va Da Corbilia n.3 – tel. 089233823 –
Arciragazzi;
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto
Numero unità
Profilo professionale
Ente di
appartenenza
5
Coordinatori
o Responsabili
Organismi gestori
Impegno
temporale
previsto(media)
120h
3
Assistenti Sociali
Organismi gestori
87 h.
20
Educatori
Organismi gestori
265 h.
11
Operatori
Organismi gestori
140 h.
1
Animatore Sociale
Organismo
gestore
330 h.
3
Sociologi
68 h.
1
Psicologo
1
Counselor
3
Esperti laboratori
o Istruttori
Organismo
gestore
Organismo
gestore
Organismo
gestore
Organismo
gestore
40 h.
15
Volontari del servizio
civile, volontari,
obiettori di coscienza
Eventuali forme di integrazione con i servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
29
188 h.
20 h.
50 h
Verifica, in itinere ed ex post sul raggiungimento degli obiettivi, riunioni quindicinali d’équipe; incontri periodici con i
ragazzi e le famiglie; questionari di gradimento; verifica lavoro di rete.
139
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Giornate apertura Centro
Contatti ricevuti
gg/uomo di consulenza
laboratori attivati
attività realizzate
prestazioni
posti in Centro
richieste informazioni evase
partecipanti laboratori
partecipanti attività
utenti del Centro
casi trattati
ore/utente prestazioni
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
CONSULTORIO GIOVANILE
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
Cod

q
q
Tipologia di servizio
B18 B23
Denominazione del servizio : Servizio di ascolto , sensibilizzazione e informazione –
Orientamento professionale.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
140
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore.
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
valorizzare le motivazioni, le capacità di scelta e rafforzare l’abilità dei giovani ad
autorientarsi;
favorire la comprensione e lo sviluppo degli interessi personali dei giovani;
sviluppare competenze trasversali – sociorelazionali, linguistiche, informatiche- per
partecipare attivamente alla vita sociale e facilitare l’inserimento lavorativo;
offrire un sistema di opportunità informative, orientative, formative e di inserimento in
esperienze di volontariato europeo e internazionale, servizio civile ingresso nel mondo del
lavoro;
attuare nuove sinergie tra gli operatori pubblici e privati che si occupano di politiche
giovanili sul territorio.
-
-
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Adolescenti e giovani.
8
-
Principali attività previste
sportello di ascolto;
sportello di orientamento per la formazione – lavoro;
seminari ed incontri tematici presso la sede del Consultorio per gruppi di giovani e studenti
e presso i Centri di Aggregazione Giovanile del territorio;
gestione e aggiornamento di un portale sulle politiche giovanili;
realizzazione di una newsletter periodica indirizzata ai Segretariati Sociali e ad altri attori
locali interessati, sulle opportunità formative, di servizio civile, di lavoro….
due corsi di alfabetizzazione informatica
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Lavori di gruppo, brain storming e metodologia del problem solving, lezioni frontali attive, gruppi di lavoro,
esercitazioni, interfaccia interattiva.
Scheda d’ingresso, colloqui di orientamento, supporti informatici, dispense, tecniche audiovisive, database, navigazione
guidata .
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
11 mesi .
- formalizzazione atti ( delibera, convenzione);
- verifiche e controlli;
- determine di liquidazione;
- presa in carico e accompagnamento.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Importo
€ 11.000,00= ( Ris. Ind.)
141
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
€ 11.000,00=
€ 22.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio ha sede presso il Centro Sociale di via Cantarella. Tel.089722543
ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE SALERNO – capofila
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
1
1
1
1
Profilo
professionale
Tecnico inserimento
lavorativo/operatore
con esperienza
almeno triennale
Tecnico accoglienza
sociale/operatore
con esperienza
almeno triennale
Esperto informatica con
esperienza almeno
triennale
Tecnico inserimento
lavorativo/animatore
sociale con esperienza
almeno triennale
Ente di
appartenenza
Organismo
gestore
Impegno
temporale previsto
700 ore
Organismo
gestore
700 ore
Organismo gestore
100 ore
Organismo
gestore
188 ore
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Verifica, in itinere, sul raggiungimento degli obiettivi, attraverso il controllo e l’analisi della documentazione di
processo, riunioni quindicinali d’équipe , redazione di un rapporto di monitoraggio.
Questionari di gradimento, colloqui e test di verifica finale.
Indicatori
-
num.
num.
num.
num.
percorsi attivati/contatti anno;
invii ad altri servizi;
gruppi coinvolti;
domande d’iscrizione ai percorsi formativi/percentuale di frequenza ai corsi;
142
risultati raggiunti rispetto alla risoluzione dei problemi;
-
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto : MEDIAZIONE PENALE
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2

q

Tipologia di servizio
Cod
Denominazione del servizio : mediazione penale.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
Enti coinvolti: Tribunale per i Minorenni di Salerno, Procura della Repubblica per i Minorenni di Salerno, Direzione del
Centro di Giustizia Minorile per la Campania ed il Molise, Organismo del Terzo Settore.
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
143
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Istituzioni e Organismo del Terzo Settore convenzionato a continuità del decorso anno.
6
Obiettivi
Continuità e consolidamento del servizio attivato.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Minori e adolescenti area penale dell’area di competenza dell’autorità giudiziaria minorile e del
Distretto di Corte di Appello di Salerno.
8
Principali attività previste
-
Segreteria informativa;
incontri équipe mediazione penale;
gestione dei preliminari;
rapporti all’Autorità Giudiziaria sulle attività di mediazione e loro esiti;
integrazione operativa con i Servizi Sociali e di Giustizia Minorile del territorio
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Riunioni di équipe, attività di formazione, supervisione e aggiornamento degli operatori.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV annualità Piano di Zona
- formalizzazione atti ( delibera, convenzione, protocollo d’intesa);
- verifiche e controlli;
- determine di liquidazione;
- rapporti interistituzionali;
- gestione casistica.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 5.000,00=
€ 5.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Presso sede operativa dell’Organismo di Terzo Settore convenzionato Via S.ta Montevergine
n.8 tel 089255288
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina
144
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo professionale
Ente di
appartenenza
Centro Prima
Accoglienza
Impegno
temporale previsto
4 h settimanali
2
Operatore
2
Operatori
Servizio Sociale
Minorenni
4 h settimanali
2
Operatori
Servizi Sociali
Comune Salerno
4 h settimanali
2
Operatori
Organismo Terzo
Settore
4 h settimanali
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Verifica ex ante, in itinere ed ex post del raggiungimento degli obiettivi.
Indicatori:
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
giornate/Ore apertura Ufficio
contatti ricevuti
di invii pervenuti
colloqui- Incontri di mediazione condotti
richieste informazioni evase
casi trattati
incontri di mediazione positivamente risolti
rapporti con Organi di Giustizia e altri Enti
145
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
BIBLIOTECA MINORILE
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2

q

Tipologia di servizio
Cod .
Denominazione del servizio : biblioteca
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno e Tribunale per i Minorenni di Salerno.
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
146
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Salerno e Tribunale per i Minorenni di Salerno
6
Obiettivi
Continuità e consolidamento del servizio attivato.
Incremento del fondo librario, dei supporti multimediali e delle attrezzature tecniche.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-
minori e adolescenti del Comune e della Provincia;
operatori del settore minorile;
avvocati e specialisti in diritto della famiglia e dei minori
8
Principali attività previste
-
organizzazione di stages teorico-pratici;
potenziamento sito internet;
organizzazione di visite guidate per le scuole della provincia
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Scheda di accesso; banca dati utenti.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV annualità Piano di Zona
- formalizzazione atti ( delibera);
- inventario
- determine di liquidazione;
- accesso alla bibliopteca e consultazione testi;
- sito.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 1.000,00=
€ 1.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Tribunale per i Minorenni di Salerno L.go San Tommaso d’Aquino.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina – Ref. Area Minori
Dott. Ferrara Raffaele
147
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Personale interno del Tribunale per i Minorenni
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori:
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
Giornate/ore apertura
libri e supporti multimediali in dotazione
stage proposti
accessi
presenze
stage effettuati
partecipanti
fruitori dei servizi
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila SALERNO
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio : CENTRI POLIFUNZIONALI
CENTRO POLIFUNZIONALE - c/o ex Istituto “Galdieri”
CENTRO POLIFUNZIONALE - “MONTICELLI”
CENTRO POLIFUNZIONALE - “IL GIRASOLE”
CENTRO POLIFUNZIONALE - “S. EUSTACHIO”
CENTRO POLIFUNZIONALE - “CHIARA DELLA CALCE”
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
Tipologia di servizio
Cod
B5
B6
B 16
B 17
C1

q
q
C 11
Denominazione del servizio Centro Polifunzionale e Centro Famiglia
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
148
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
-
-
-
Obiettivi
Promuovere azioni educative a breve, medio e lungo termine per l’acquisizione di:
conoscenze/abilità, capacità di partecipazione attiva e responsabile, autostima, rispetto
delle regole e autonomia personale;
Riavvicinare il minore ad agenzie educative-formative al fine di favorire, attraverso la
partecipazione alle attività collettive, opportunità per conoscere ed esprimere la singola
individualità e per confrontarsi ed integrarsi agli altri;
Sostenere ed affiancare i minori nel percorso educativo per prevenire percorsi di
devianza;
Agire per creare un rapporto di rete tra istituzioni, mondo del privato sociale e famiglia
al fine di garantire interventi di protezione intorno al ragazzo e al suo nucleo familiare;
Stimolare l’ascolto come strumento primario di contrasto ai conflitti tra pari ed
intergenerazionali.
Intervenire sulle e con le famiglie per accrescere la consapevolezza dei propri bisogni e
delle risposte ad essi in un’articolazione positiva di protagonismo sociale.
Sostenere ed accompagnare i nuclei familiari nel loro ruolo genitoriale attraverso un
lavoro sul territorio in rete e in sinergia con le istituzioni ed altre agenzie educative
private.
7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
n. 60/70 minori e loro famiglie in media per ciascun centro , con precedenza per quelli
segnalati dal Servizio Sociale Territoriale
8
Principali attività previste
-
Assistenza allo studio e all’apprendimento: sostegno e recupero scolastico;
Sostegno nell’orientamento scolastico e formativo;
Attività espressivo-manipolative, realizzazione di laboratori;
Attività espressivo-corporee e linguistiche con attivazione di:
a. corsi di attività motorie e sportive;
b. teatro ;
c. cineforum;
d. corso di musica;
e. informatica;
- Attività di animazione anche all’ aperto – gite ed escursioni - Antenna sociale;
- Attività di ascolto ed incontro con i genitori e/o adulti ;
- Partecipazione ed organizzazione di eventi sportivi e di spettacolo;
- Incontri tematici : approfondimento, sensibilizzazione ed informazione su problematiche
individuate direttamente dai ragazzi e dai genitori;
- Spazi auto-gestiti;
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia: lavoro di gruppo, partecipazione attiva e coinvolgimento del minore e della
famiglia, collaborazione in rete sinergica con istituzioni ed organismi del privato sociale per
l’attivazione di interventi, elaborazione percorsi educativi individualizzati, piani di lavoro di
149
gruppi omogenei per età, verifiche dei processi evolutivi di inserimento, coinvolgimento del
minore e del raggiungimento degli obiettivi.
Strumenti
Schede individuali per:
a)raccolta dei dati anamnestici del minore e delle loro famiglie;
b)rilevazione delle problematiche di base di cui sono portatori;
c)rilevazione delle azioni messe in atto;
d)rilevazione dei risultati raggiunti;
diario di bordo giornaliero, registro delle presenze, incontri e riunioni, relazioni periodiche.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità Piano di Zona L.328/00
Fasi di lavoro:
- Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore
- Gestione della casistica
- Verifiche e controlli
- Determina di liquidazione
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
Importo
FNPS Risorse indistinte
€ 34.232,10
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
€ 140.767,90
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
€ 175.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune di Salerno - le attività a continuità del decorso anno si svolgeranno presso strutture
comunali assegnate per tale funzione dalla Amministrazione Comunale:
CENTRO POLIFUNZIONALE “Galdieri” - Zona occidentale - Quartiere Centro Storico – c/o locali
della struttura ex Istituto “Galdieri” in via Trotula De Ruggiero gestito dal Consorzio di Coop.
Soc. “La Rada” - capofila
CENTRO POLIFUNZIONALE “MONTICELLI”-Zona orientale Quartiere Monticelli – c/o alcuni locali
della Scuola Materna di Monticelli e campi sportivi dello stesso quartiere – gestito dalla
Cooperativa Sociale “ Prometeo ’82 ” - capofila
CENTRO POLIFUNZIONALE“IL GIRASOLE”-Zona orientale Quartieri S.Eustachio e zone limitrofe
c/o locali in via M. D’Azeglio e in via Salvo ’Acquisto n.1/A e nn11/A-B-C-D campi sportivi
dello stesso quartiere gestito dalla Cooperativa Sociale “ Fili d’ Erba ” - capofila CENTRO
POLIFUNZIONALE “S. EUSTACHIO” - Quartiere S. Eustachio c/o locali della Parrocchia Nuova gestito dall’ Associazione di Promozione sociale “ZEUS” CENTRO POLIFUNZIONALE “CHIARA
DELLA CALCE” Frazione Ogliara c/o struttura prefabbricata amovibile in Postiglione di Ogliara gestito dall’ Associazione Culturale Sportiva di Volontariato di Quartiere Ogliara
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Angela Federici
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
150
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
5
Coordinatore
Educatore/Animatore
Organismo Terzo
Settore
15
6
Operatori per il
sostegno scolastico
Animatori
15
Esperti di laboratori
3
Psicologo
2
Supervisore
3
Assistente Sociale
10
Volontari – Volontari
servizio civile
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Organismo
Settore
Impegno
temporale previsto
in media
330 ore
Terzo
720 ore
Terzo
600 ore
Terzo
500 ore
Terzo
140 ore
Terzo
130 ore
Terzo
210 ore
Terzo
180 presenze
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Strumenti
Schede per la verifica dell’ avanzamento delle attività del servizio e del raggiungimento degli
obiettivi, ( controllo e analisi della documentazione del processo di verifica ex-ante, in itinere,
ex-post);
Riunioni di equipe per la valutazione del lavoro svolto
Riunioni con ragazzi e loro famiglie
Riunioni con gli operatori della rete dei servizi territoriali coinvolti
Questionari di soddisfazione
Redazione di report
Indicatori
Num. utenti ( minori e famiglie )
Num. Giorni di apertura
Num. richieste pervenute
Num. gg/uomo lavorate
Num. Contatti ricevuti
Num. attività previste
Num. attività realizzate
Num. partecipanti alle singole attività
Num. ore/utente di prestazioni
Num. casi con disagi
151
PIANO DI ZONA 2005
Ambito
S8
Comune Capofila
SALERNO
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio: LUDOTECA ULA HOP
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
Cod

q
q
Tipologia di servizio
B3
B18 C11
Denominazione del servizio Ludoteca
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
152
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Salerno Organismi del Terzo Settore
Esternalizzazione mediante convenzione
6
Obiettivi
-
7
Educare attraverso il gioco. Concorrere alla crescita evolutiva sociale e psicologica del
minore e della sua famiglia.
Promuovere azioni educative per l’ acquisizione di conoscenze ed abilità, capacità di
partecipazione e responsabilità.
Creare momenti di aggregazione e socializzazione tra coetanei.
Accrescere e migliorare la qualità dei rapporti tra genitori e figli.
Offrire una sede neutrale per incontri tra genitori e figli in situazioni di conflitto e grave
disagio relazionale.
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Bacino di utenza Comune di Salerno : n. 40/50 minori di età 3 – 10 anni e loro famiglie,
appartenenti a tutte le fasce sociali e culturali della zona e della città , con precedenza per
quelli segnalati dai Segretariati Sociali.
8
Principali attività previste
-
-
Attività ludiche ( gioco libero e strutturato ), espressive, creative, animative,
manipolative, ricreative e di socializzazione per minori suddivisi per fasce di età e per
minori e genitori.
Animazione di strada nei mesi estivi.
Incontri tematici di confronto tra genitori.
Spazio protetto da utilizzare secondo le esigenze che emergono dal territorio in
collaborazione con le istituzioni ( Segretariati Sociali , Tribunale per i Minorenni) per
incontri tra bambini e genitori in situazioni di disagio relazionale.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata: lavoro di gruppo
Strumenti:Schede individuali per raccolta dei dati anamnestici del minore e delle loro
famiglie, osservazione/minori per rilevazione delle problematiche di base di cui sono portatori,
rilevazione delle azioni messe in atto,rilevazione dei risultati raggiunti.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità Piano di Zona L.328/00 - 11 mesi
Fasi di lavoro:
- Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore
- Presa in carico della casistica: del minore e della famiglia
- Verifiche e controlli
- Determina di liquidazione
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
153
Fonti di riparto
FNPS Risorse indistinte
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 10.000,00
€ 10.000,00
€ 20.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune di Salerno c/o locali della struttura Comunale Palazzo “Galdieri” - via Gradini San
Lorenzo - Quartiere Centro Storico13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Angela Federici
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
professionale
Responsabile del
Servizio
Ente di
appartenenza
Organismo Terzo
Settore
Impegno
temporale previsto
3 ore settimanali per
44 settimane
1
Educatore
10 ore settimanali
1
Operatore
Organismo Terzo
Settore
Organismo Terzo
Settore
2
Volontario di Servizio
Civile
1
15 ore settimanali
15 ore settimanali
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16 Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Strumenti Schede di monitoraggio e verifica,incontri e riunioni, relazioni e verbali di equipe,
planning settimanale di intervento per ciascun utente, questionari di soddisfazione
Indicatori
Num. Giornate apertura
Num. utenti ( minori, famiglie, istituzioni, altre realtà territoriali…)
Num. gg/uomo lavorate
Num. ore/settimana di Attività
Num. Segnalazioni da parte dei Servizi Sociali Territoriali
Num. casi trattati su segnalazioni del Sevizi Sociali Territoriali
Num. contatti
Num. richieste evase
Num. partecipanti alle singole attività
154
PIANO DI ZONA 2005
Ambito
S8 Comune Capofila
SALERNO
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio : SOSTEGNO SOCIO- EDUCATIVO
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
Tipologia di servizio
Cod
B 17
B4

q
q
B13
Denominazione del servizio Servizi temporanei e territoriali
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
155
Organismi del Terzo Settore ed Enti Religiosi
6
Obiettivi
-
-
Offrire ai minori,appartenenti a nuclei familiari in disagio socio-ambientale-economico,
opportunità di socializzazione, sostegni educativi e formativi, momenti strutturati di
occupazione del tempo libero, per prevenire situazioni di disadattamento e devianza
Integrazione e supporto alle famiglie
7 Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Comune di Salerno 50/60 minori appartenenti a famiglie multiproblematiche con disagi socioambientali.
8
Principali attività previste
Attività di sostegno socio-educativo, ricreative, sportive e formative, attività estive.
Per il Servizio gestito nella zona centro anche:
- Pranzo e merenda;
- Iter di formazione per le famiglie dei minori da realizzarsi, in collaborazione con il S.S.T.,
mediante incontri tematici su problematiche familiari e minorili, al fine di accrescere la
responsabilità genitoriale;
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia: lavoro di gruppo, coinvolgimento del minore e della famiglia, collaborazione in
rete senergica con istituzioni ed organismi del privato sociale per l’attivazione di interventi,
elaborazione percorsi educativi individualizzati, piani di lavoro di gruppi omogenei per età,
verifiche dei processi evolutivi di inserimento e del raggiungimento degli obiettivi.
Strumenti
Schede individuali per:
a)raccolta dei dati anamnestici del minore e delle loro famiglie;
b)rilevazione delle problematiche di base di cui sono portatori;
c)percorso educativo;
d)rilevazione dei risultati raggiunti;
registro delle presenze, incontri e riunioni, relazioni periodiche.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità Piano di Zona L.328/00
Fasi di lavoro:
- Formalizzazione atti amministrativi: delibera, convenzione con Organismi del Terzo Settore )
- Presa in carico della casistica: del minore,della famiglia
- Dispositivo di ammissione/dimissione
- Verifiche e controlli
- Determina di liquidazione
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS Risorse indistinte
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Importo
€ 30.000,00
€ 30.000,00
156
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
€ 60.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune di Salerno
- Zona Centro c/o strutture del territorio gestite da Organismi del Terzo Settore ed Enti
Religiosi ;
- Zona Orientale c/o i locali in via F. Tetrarca n. 4 - ex Scuola Materna palazzine ex ISES
– Quartiere S. Margherita -assegnate dalla Amministrazione Comunale a tale scopo.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Angela Federici
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
6
Animatore Sociale
Organismi del Terzo
Settore
1
Educatore
2
Operatori addetti ai
servizi mensa e
pulizia
Volontari
Organismi del Terzo
Settore
Organismi del Terzo
Settore
4
Impegno
temporale previsto
in media
230 ore
620 ore
460 ore
Organismi del Terzo
Settore
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Strumenti
Schede per la verifica dell’ avanzamento delle attività del servizio e del raggiungimento degli
obiettivi;
Riunioni di equipe per la valutazione del lavoro svolto
Riunioni con ragazzi e loro famiglie
Riunioni con gli operatori della rete dei servizi territoriali coinvolti
Questionari di soddisfazione
Redazione di report
Indicatori
Num. utenti ( minori e famiglie )
Num. Giorni di apertura
Num. richieste pervenute su segnalazioni delle assistenti sociali
Num. gg/uomo lavorate
Num. Contatti ricevuti
157
Num. attività previste
Num. attività realizzate
Num. partecipanti alle singole attività
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
ASILI NIDO
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2

q

Tipologia di servizio
Cod . B1
Denominazione del servizio : Nido d’infanzia
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
158
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Salerno in economia
6
Obiettivi
assicurare servizi socio-educativi rivolti alla prima infanzia al fine di dare sostegno alle
famiglie;
rispondere efficacemente alle crescenti richieste di un servizio erogatore di offerte sociopedagogiche finalizzato allo sviluppo armonico del bambino.
-
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
n. 136 minori , elevabili a n.163, di età compresa tra i tre mesi ed i tre anni, con madri
lavoratrici e/o appartenenti a nuclei che versino in particolare stato di disagio socioeconomico.
8
Principali attività previste
ludico-didattiche ( libere, guidate/di routine), finalizzate alla crescita e alla conquista di autonomia dei bambini.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
programmazione didattica educativa, programmazione formativa e aggiornamento del personale educativo.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Anno 2005
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
Importo
TOTALE
€ 1.560.988,69
€ 1.405.225,20=
€ 155.763,49 di cui €35.763,49 (LL.RR. n.48/74 e n.
30/84) + € 120.000,00(rette di compartecipazione)
12 Localizzazione del servizio/progetto
Struttura in via Vernieri, in via Da Craco e in via Mauri 089230925 – 089790625- 089665193
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Sig.ra Polito Cinzia
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
159
1
Direttrice
Comune Sa
T.I.
9
Educatrici
Terzo Settore
9 mesi
6
Amministrativi
Comune Sa
T.I
5
Ausiliari
Comune Sa
T.I.
6
Operatori
Terzo Settore
9 mesi
3
Operatori
Ex LSU
Contratto a termine
3
Operatori
Società
9 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
Aggiornamento del personale, consulenze pediatriche.
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
- Num. richieste;
- Num. utenti;
- Num. gg/presenza utenti;
- Num. gg/uomo lavorate.
160
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Centro polifunzionale – Attività di accoglienza e
socializzazione - Ludoteca
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) B3/B5
Denominazione del servizio :
Ludoteca “Robin Hood”
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
161
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Società Mista Pellezzano Servizi
6
Obiettivi
−
−
−
−
−
7
Promuovere azioni e educative per l’acquisizione di conoscenze ed abilità, capacità di
partecipazione e responsabilità;
Sostenere l’acquisizione di strumenti di autonomia e di crescita;
Affiancare le famiglie e sostenerle nel compito educativo e relazionale;
Prevenire percorsi di marginalità e disagio;
Raggiungere un buon livello di sviluppo psico-sociale da parte dei minori.
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
La tipologia di utenza è rappresentata da n. 100 minori di età compresa tra i 6 e i 12 anni.
Nelle ore antimeridiane frequenteranno il centro 25 minori di età compresa tra 1 e 3 anni, e
nelle ore pomeridiane, invece, i minori da 4 a 12 anni saranno 75.
8
−
−
−
Principali attività previste
Attività manipolative e creative;
Attività ricreative e di socializzazione;
Organizzazione di gruppi di lavoro per lo svolgimento di attività differenziate per età al
fine di stimolare la voglia di stare insieme arrivando al riconoscimento dei rispettivi
ruoli.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
La ludoteca dispone di numerosi giochi classificati per fasce d’età e funzioni: giochi logici, di
percorso, di movimento, didattici, di posizione, di ruolo, di società. I bambini possono accedere
con disinvoltura ai giochi, toccarli, sceglierli e riporli. La sala giochi è costituita da:
•
Una palestra “activy-park” che offre ai bambini svariate attività: arrampicarsi,
nascondersi, strisciare;
• Scivolino con una posizione;
• Tappetone Pouf rotondo;
• Basket Feber più pallone
• Bambole di pezza;Pupazzi di varie forme in gomma morbida;
Giochi per bambini in età pre-scolare:
• Giochi sonori; giochi ad incastro; costruzioni grandi; palline di varie grandezze
• Giochi per bambini in età scolare:
• Mercatino smontabile in legno; teatrino in legno con burattini; costruzioni complesse;
puzzle; diversi giochi di società: Cluedo, Indovina chi? Labirinto magico, Forza 4,
Trabocchetto; la mia prima tombola.
10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del servizio è di 12 mesi;
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
Importo
162
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro compartecipazione utenti
TOTALE
6.215,07 + 3.075,00 RISORSE INDISTINTE
11.113,17 euro
25.000,00
45.403,24
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio è localizzato nei locali comunali di Via Della Quercia frazione Capezzano. Il recapito
telefonico della sede è il seguente: tel. 089 566844.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Assistente Sociale Dott.ssa Liana De Blasi
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero
unità
Profilo
professionale
Ente di appartenenza
4
educatori
Società Mista Pellezzano
Servizi
3
assistenti
1
pedagogista
Società Mista Pellezzano
Servizi
Società Mista Pellezzano
Servizi
Impegno
temporale
previsto
Un anno
Un anno
Un anno
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Utenti
GG di apertura del servizio
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
Percentuale di gradimento del servizio mediante schede di valutazione somministrate ai
genitori.
163
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Progetto Snoopy: laboratorio musicale e teatrale.
Progetto di arricchimento socio-culturale e prevenzione del disagio giovanile.
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) B 6
Denominazione del servizio (**)
Centro di aggregazione giovanile
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
164
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Società Mista.
6
Obiettivi
Prevenire i rischi del disagio giovanile, di emarginazione, devianza e dispersione scolastica,
favorendo processi di arricchimento culturale e di socializzazione. In particolare per il
laboratorio teatrale lo scopo è stimolare i ragazzi non solo alla conoscenza del teatro classico
ma alla scoperta di se stessi attraverso la rappresentazione di personaggi; stimolando altresì la
capacità di comunicare attraverso l’organizzazione di una situazione collettiva. L’obiettivo del
laboratorio musicale è non solo considerare la musica “materia organizzata” ma come
un’espressione libera della propria persona. L’educazione musicale influirà positivamente sulla
formazione della personalità, del carattere e del rapporti interpersonali.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
La tipologia di utenza è rappresentata da minori di età compresa tra 6 ed i 14 anni della
circoscrizione scolastica sita nel Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Le attività principali del laboratorio teatrale sono: composizione personale e creativa dei testi,
recitazione, mimica, letture del copione. Allestimento scenico e realizzazione dei costumi,
messa in scena dei testi elaborati con spettacolo finale.
Le attività principali del laboratorio musicale sono: conoscenza degli strumenti e della musica,
lettura ed interpretazione dei testi musicali attraverso un percorso formativo durante tutto
l’anno scolastico.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Le metodologie e gli strumenti di lavoro sono propri delle materie trattate.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del servizio è di 9 mesi.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro compartecipazione utenti
TOTALE
Importo
6.215,07 + 1.000,00 RISORSE INDISTINTE
1.000,00
3.000,00
11.215,07
12 Localizzazione del servizio/progetto
165
I progetti si svolgono presso le scuole elementari di Pellezzano.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
L’ insegnante referente/coordinatore dei progetti.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
3
Profilo
professionale
Insegnanti di musica
Ente di
appartenenza
Privato
Impegno
temporale previsto
9 mesi
5
Insegnanti /tutor
Scuola
9 mesi
2
Esperti
Privato
9 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Utenti
GG di apertura del servizio
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
166
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Snoopy Estate- progetto di coinvolgimento ed
aggregazione giovanile con presa di coscienza dello spazio esterno.
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) B 6
Denominazione del servizio (**)
Centro di aggregazione giovanile.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
167
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Società Mista
6
Obiettivi
Prevenire i rischi del disagio giovanile, di emarginazione, di devianza e dispersione sociale
favorendo la socializzazione tra i minori nel periodo estivo.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
La tipologia di utenza è rappresentata da minori di età compresa tra 6 ed i 13 anni residenti
nel Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Le attività principali ricreative e di socializzazione svolte in aree verdi attrezzate, nonché in
spazi attrezzati per discipline acquatiche; organizzazione di laboratori creativi con l’ausilio di
materie prime di base (ceramica, legno, carta, ecc.); organizzazione di balli e giochi di gruppo
e di tornei di nuoto, pallavolo e calcetto.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Le domande di partecipazione al progetto, redatte dai Servizi Sociali, vengono distribuite e raccolte nei vari plessi
scolastici del territorio. I partecipanti vengono prelevati e riaccompagnati dagli autisti incaricati nei punti di raccolta
presso le frazioni di residenza degli stessi. Viene stilato un elenco completo dei partecipanti i quali vengono suddivisi
dagli operatori in gruppi di pari. Gli strumenti di lavoro e le metodologie sono tipiche dell’animazione e
intrattenimento delle fasce giovanili.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il progetto si realizza nei mesi di giugno- luglio, ma rientra nell’annualità del progetto Snoopy.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro compartecipazione utenti
TOTALE
Importo
6.215,08 + 2.662,68 RISORSE INDISTINTE
3.000,00
5.000,00
16.877,76
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il progetto si svolge presso le strutture attrezzate nel Comune di Pellezzano.
168
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Società Mista.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
3
Profilo
professionale
Istruttori di nuoto
Ente di
appartenenza
Privato
Impegno
temporale previsto
Giugno/luglio
1
Bagnino
Privato
Giugno/luglio
4
Assistenti all’infanzia
Privato
Giugno/luglio
3
Animatori
Privato
Giugno/luglio
diversi
Volontari
Privato
Giugno/luglio
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Utenti
GG di apertura del servizio
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
169
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto : Azioni in materia di maltrattamento e abuso in danno
di minori- N.O.T.
Area di intervento: Diritto dei Minori - Infanzia e Adolescenza
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2
Tipologia di servizio
Cod
I3

q

I4
Denominazione del servizio : servizi nei casi di maltrattamento e abuso sessuale in atto sui
minori; sensibilizzazione, aggiornamento, informazione e documentazione.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
170
ASL Sa2 – Distretto 97 - Comune Capofila
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
In economia, con risorse umane degli Enti coinvolti.
6
Obiettivi
garantire, attraverso il lavoro di rete, una tempestiva rilevazione delle situazioni di sospetto
o di rischio di abuso in danno dei minori, attivando, in tempi bervi, gli opportuni interventi
di diagnosi e presa in carico;
sensibilizzare alle problematiche degli abusi in età evolutiva, attivando l’offerta di
strumenti che aiutino a riconoscere e contrastare le situazioni di maltrattamento e abuso.
-
-
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-
8
minori e famiglie vittime di maltrattamento e abuso.
Principali attività previste
-
presa in carico del caso con attivazione, in rete, degli interventi specialistici richiesti ;
potenziare la rete e il raccordo tra i servizi sociali, sanitari, scuole, organi di giustizia,
operatori del terzo settore;
corsi di formazione/informazione per gli operatori sociali e sanitari.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Protocolli operativi, raccordi interistituzionali, lavoro di équipe multiprofessionale.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV annualità Piano di Zona
- ricezione segnalazioni;
- valutazione e attivazione interventi con i9 servizi del territorio ;
- presa in carico;
- accompagnamento.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
171
12 Localizzazione del servizio/progetto
Sede ex OO.RR. via Vernieri SA tel.089694425/ 4426/ 4427
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
1
2Numero unità
1
1
Neuropsichiatra infantile
Profilo professionale
Psicologo
Assistente sociale
Assistente sociale
ASL SA2
Ente
di
ASL
SA2
appartenenza
ASL SA2
Ambito
6 h. settimanali
Impegno
6 h. settimanali
temporale previsto
6 h. settimanali
6 h. settimanali
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
L’integrazione è operativa dall’avvio del N.O.T.
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Num. segnalazioni ricevute
Num. casi di abuso denunciati
Num. casi in carico
Num. gg/uomo di consulenza
Num. agenzie pubbliche e private coinvolte
Num. incontri di sensibilizzazione
Num. incontri di informazione
172
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto SERVIZI DOMICILIARI
Area di intervento: PERSONE ANZIANE
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E8
Denominazione del servizio (**)
ASSISTENZA DOMICILIARE
3
ANZIANI ( SAD)
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
173
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Società SALERNO SOLIDALE S.p.A., a totale capitale pubblico comunale,
attualmente in rapporto convenzionale.
6
Obiettivi
Promuovere un servizio di assistenza domiciliare il più possibile efficiente per favorire
l'integrazione delle persone anziane nella vita sociale e relazionale familiare
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno di circa 200 persone anziane
autosufficienti, parzialmente autosufficienti e non autosufficienti, che vivono in condizioni di
disagio socio-abitativo ed abbisognevoli di assistenza.
8
-
Principali attività previste
Sostegno ed aiuto alla persona non in grado di provvedere alle esigenze personali e
quotidiane.
Aiuto e cura alla persona( igiene personale, assunzione di pasti, di farmaci, di posture
corrette, esecuzioni di massaggi, ecc.)
Aiuto e supporto nell'organizzazione della vita domestica (pulizia e riordino della casa e
della biancheria, preparazione di pasti, ecc.)
Sostegno nella vita di relazione(accompagnamento esterno per la partecipazione alla vita
sociale e della comunità,ecc.)
Supporto ed aiuto nel disbrigo di pratiche amministrative (pensioni, accompagnamento
visite mediche,ecc.)
Prestazioni socio-educative
Assistenza socio-psicologica
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Assunzione richiesta, indagine conoscitiva e analisi del caso, scheda informativa, valutazione
delle condizioni del bisogno e reddituali della persona anziana, definizione dell'eventuale quota
di compartecipazione al costo del servizio, dispositivo di ammissione al servizio e affidamento
dello stesso agli operatori gestionali del servizio.
Monitoraggio e verifica in itinere del raggiungimento degli obiettivi.
Verifica finale.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV^ Annualità Pd Z - L. 328/00.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
Importo
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
174
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Compartecipazione utenti
TOTALE
€. 1.963.069,64=
€
40.000,00=
€. 2.003.069,64=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Sede operativa del servizio: Società SALERNO SOLIDALE S.p.A.
via Guido Vestuti c/o Centro Sociale Salerno Telefono 089/711813 - Fax 089/722661 e presso
il domicilio dei beneficiari del servizio
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Clarizia Filomena
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
n.2
Numero unità
Società
Ente di Salerno
Solidale
appartenenza
n.4
Animatori
Profilo
professionale
Sociologi
n.1
n.11
Psicologo
Assistenti Sociali
n.1
n.47
Amministrativo
Operatori
socioassistenziali
Società
Società Salerno
Salerno
Solidale
Solidale
Società Salerno
Salerno
Società
Solidale
Solidale
Società Salerno
Solidale
Annuale
Impegno
temporale previsto
Annuale
Annuale
Annuale
Annuale
Annuale
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Num.
Num.
Num.
Num.
contatti ricevuti
ore/settimana di Assistenza domiciliata erogata
richieste evase
utenti di assistenza domiciliare
175
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) q
Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q
Risorse regionali L.R. 8/04
q
1
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto:
SERVIZI RESIDENZIALI
Area di intervento: PERSONE ANZIANE
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E4 - E17
Denominazione del servizio (**)
CASA ALBERGO - CONTRIBUTI ECONOMICI PER STRUTTURE RESIDENZIALI
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Società SALERNO SOLIDALE S.p.A. , a totale capitale pubblico comunale
176
- attualmente in rapporto convenzionale –
Strutture private accreditate - esternalizzazione mediante convenzione 6
Obiettivi
Offrire occasioni di vita comunitaria e disponibilità dei servizi generali per l'aiuto nelle attività
quotidiane.
Offrire stimoli e possibilità di attività occupazionali e ricreativo- culturali per un mantenimento
nella vita attiva della persona anziana
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Assistere in case - albergo 60 persone anziane autosufficienti o parzialmente autosufficienti, del Comune di Salerno,
che in seguito a situazioni di grave disagio, a fatti morbosi, a processi di invecchiamento non sono in grado di
provvedere a se stessi presso la propria abitazione, neanche con il supporto dell'assistenza domiciliare se non con l'aiuto
totale o parziale di altre persone.
8 Principali attività previste
Sostegno ed aiuto alla persona anziana; tutela , socializzazione, riattivazione e mantenimento
della residua capacità.
Sostegno psicologico
Prestazioni servizi alberghieri e accoglienza residenziale
Laboratori ricreativi, espressivi e formativi
Prestazioni socio - sanitarie assimilabili alle forme di assistenza domiciliare.
Erogazione di contributi economici a favore di strutture residenziali private convenzionate, che
offrono ospitalità ed alloggio ad anziani in condizione di disagio socio - economico.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Accoglienza, colloqui, valutazione del bisogno assistenziale, schede individuali, banca dati.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV^ Annualità Pd Z - L. 328/00
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Compartecipazione utenti
TOTALE
Importo
€. 175.000,40=
€. 897.630,40
€ 160.000,00=
€ 1.232.630,80=
177
12 Localizzazione del servizio/progetto
Casa di riposo "Immacolata Concezione" Larghetto Luciani, 2 - Salerno- Tel.089/224547
CASE -ALBERGO private convenzionate del territorio comunale e provinciale
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
dott. ssa Clarizia Filomena
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
n.18
Operatori socioassistenziali
Salerno Solidale
S.p.A.
Annuale
n. 1
Annuale
Solidale
Annuale
n.2
Addetti cucina
Solidale
Annuale
n.5
Addetti pulizia
Solidale
Annuale
n.2
Addetti
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Solidale
n.1
Assistente sociale
Coordinatrice
Assistente sociale
Solidale
Annuale
Solidale
Annuale
Addetto lavanderia
n.1
Le unità, i profili e gli impegni temporali degli operatori delle case - albergo presenti sul
territorio provinciale sono quelli esplicitati nella normativa di riferimento, essendo tutte le
strutture autorizzate al funzionamento ai sensi della delibera di Giunta Regionale n. 711/2004.
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
E' prevista l'attuazione di integrazione organizzativa e professionale
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori di attività
Num. contatti ricevuti
Num. gg./uomo di consulenza
Num. posti letto attivati
Indicatori di risultato
Num. richieste evase
Num. utenti/posto letto
Num. pasti erogati
178
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1

q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: CENTRO SOCIALE POLIFUNZIONALE
Area di intervento: ANZIANI
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
q
q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E2
Denominazione del servizio (**)
CENTRO SOCIALE POLIFUNZIONALE
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
179
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
SOCIETA' SALERNO SOLIDALE S.p.A. 6





mediante convenzione
Obiettivi
prevenire l'isolamento e l'emarginazione
conoscere le reali necessita' degli anziani
avviare processi di mutamento delle loro condizioni di vita
favorire una saldatura tra generazioni
costituirsi punto propulsore del quartiere per iniziative ricreative, culturali di informazione
e di coesione sociale
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Numerosi anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, associazioni o gruppi di
quartieri costituitesi fra gli stessi
8
Principali attività previste
Attivita' prevalentemente a carattere ricreativo ( laboratori, gite sociali, feste collettive,
iniziative di svago)
Attività sportive
Animazione
Azioni di solidarieta' dei cittadini verso altri cittadini, creando una rete di rapporti umani
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Sul piano organizzativo e' prevista, considerata la molteplicita' delle esperienze e le diverse
caratterizzazioni delle associazioni o gruppi di attivita', una gamma ampia di modalita' e
opportunita' organizzative:
- Convenzioni, regolamenti
- Coordinamento di progetti
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV ANNUALITA' PdZ L. 328/00
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 73.808,95=
€ 73.808,95
180
12 Localizzazione del servizio/progetto
Territorio del comune di Salerno
Centro sociale di via Cantarella Salerno
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Clarizia Filomena
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
n.1
Profilo
professionale
Sociologo
Ente di
appartenenza
Salerno Solidale
S.p.A.
Impegno
temporale previsto
Annuale
n.2
Assistente sociale
Solidale
Annuale
n.3
Solidale
Annuale
n.1
Operatore socioassistenziale
Animatore
Solidale
Annuale
n.3
Esperto laboratorio
Solidale
Annuale
n.1
Addetto ai servizi
ausiliari
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Salerno
S.p.A.
Solidale
Annuale
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Num. utenti
Nun. gg. di apertura del servizio
Num. richieste pervenute
Num. gg. uomo lavorate
181
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto : INTEGRAZIONE SOCIALE
Area di intervento: PERSONE ANZIANE
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E15 - E20 - e 13
Denominazione del servizio (**)
SERVIZI RICREATIVI E CULTURALI- INTEGRAZIONE SOCIALE
182
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Affidamento al Terzo Settore
6
Obiettivi
Promuovere il turismo sociale di gruppo incentivando le associazioni di volontariato che
organizzano gite culturali, religiose e ricreative.
Favorire il mantenimento ed il reinserimento delle persone anziane nella vita comunitaria attraverso la partecipazione ad
attività teatrali e di spettacolo che oltre a dare un'occasione di svago, offrono un'opportunità per promuovere o
rinforzare i legami di amicizia.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il turismo sociale è rivolto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno di circa 300 persone
anziane autosufficienti .
Le attività teatrali e di spettacolo sono rivolte soprattutto ad un bacino di utenza del Comune di
Salerno di circa 600 persone autosufficienti che spesso si sentono soli ed emarginati .
8
Principali attività previste
Turismo sociale, religioso, culturale e ricreativo.
Partecipazione ad attività teatrali e di spettacolo.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità PdZ - L: 328/00.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS/
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 12.500,00=
€ 12.500,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Intero territorio nazionale per il turismo sociale
183
Associazione culturale " Teatro Nuovo" sito in via Valerio Laspro, 8 Salerno Telefono 089/252898
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
dott.ssa Clarizia Filomena
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Operatori turismo sociale
Operatori di attivita' culturali e teatrali
Operatori socio- culturali
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Num. contatti ricevuti
Num. iniziative aggregative promosse
Num. viaggi - gite proposte
Num. posti stagione teatrale
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q
Risorse regionali L.R. 8/04
q
1
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto PROGRAMMA SICUREZZA
Area di intervento: PERSONE ANZIANE
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E13 - E18
Denominazione del servizio (**)
SERVIZI PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE
CONTRIBUTI ECONOMICI AD INTEGRAZIONE DEL REDDITO
184
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
.
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Salerno - in economia
6
Obiettivi
Reintegrare economicamente, in parte, l’anziano vittima di furto e/o rapina.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno composto di persone anziane autosufficienti e non
8
Principali attività previste
Erogazione di contributi economici sulla base di regolare denuncia delle autorita' di pubblica
sicurezza
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV annualita' P.d.Z.- l. 328/00.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 5.000,00=
€ 5.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Intero territorio del Comune di Salerno
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
dott.ssa Clarizia Filomena
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Assistente sociale
185
Operatori amministrativi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Num. contatti ricevuti
Num. sostegni attivati
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto :
SOGGIORNI TERMALI
Area di intervento: PERSONE ANZIANE
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E14
Denominazione del servizio (**)
SOGGIORNI CLIMATICI
186
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Soggetti terzi specializzati nel turismo sociale. Esternalizzazione mediante
convenzione
6
Obiettivi
Offrire ad anziani autosufficienti la possibilità di usufruire di un periodo di vacanza comunitaria
in modo da sviluppare nuovi rapporti amicali e di socializzazione
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 200 anziani autosufficienti, prevalentemente soli e in condizioni
economiche più svantaggiate
8
Principali attività previste
Promozione attività di gruppo
Attività termali
Animazione sociale
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Scheda di valutazione e di ammissione
Autorizzazione partecipazione
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità PdZ - L. 328/00
Circa 12 gg. per ciascun soggiorno attivato
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Compartecipazione utenti
TOTALE
Importo
€. 20.005,00
€. 52.320,00
€ 30.000,00=
€102.325,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Località termali prescelte dalle offerte acquisite
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
187
dott.ssa Clarizia Filomena
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
operatori turistici;
animatori turistici;
albergatori
-
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Attestazione istanze
Valutazioni e ammissioni
Autorizzazioni alla partenza
Ammissioni al servizio
Verifica andamento del servizio
-
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89) q
Risorse regionali disabili (L.R.11/84) q
Risorse regionali L.R. 8/04
q
1
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto : MOBILITA’ URBANA
Area di intervento: Persone anziane
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
X
q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E12
Denominazione del servizio (**)
TRASPORTO SOCIALE ANZIANI
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
188
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
In esternalizzazione con il Consorzio UNICOCAMPANIA mediante convenzione
6
Obiettivi
Dare la possibilità ad anziani autosufficienti del Comune di Salerno di muoversi liberamente sul territorio cittadino per
preservare la loro integrazione sociale
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
IL servizio è rivolto ad oltre 1100 persone anziane autosufficienti del Comune di Salerno
8
Principali attività previste
Erogazione di abbonamenti mensili ed a richiesta dei beneficiari
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Rilascio abbonamenti
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV^ Annualità PdZ - L. 328/00
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€. 130.000,00
€.130.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Direzione Settore Politiche Sociali e CSTP sito in piazza Matteo Luciani, 33 -SalernoConsorzio UNICOCAMPANIA piazza Matteotti,7 Napoli
Percorso sull'intero territorio del Comune di Salerno
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
dott.ssa Clarizia Filomena
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
189
Personale amministrativo Settore Servizi Sociali e CSTP e personale addetto al trasporto del
CSTP
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
- Verifica andamento del servizio
- Attestazione istanze
- Autorizzazioni al beneficio
- Rilascio abbonamenti
- Num. richieste pervenute
- Num. abbonamenti attivati
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1

q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Rete di assistenza domiciliare e di supporto ai bisogni della
persona anziana.
Area di intervento: Anziani
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
q
q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E 8
Denominazione del servizio (**)
Assistenza Domiciliare Anziani.
190
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano - Società Mista.
6
Obiettivi
L’intervento mira a fornire assistenza all’anziano non autonomo o con l’imitata autonomia, attraverso una serie di
servizi alla persona resi nel domicilio dell’utente.
L’obiettivo del progetto è garantire a circa 20 utenti un’assistenza di 3 ore al giorno per 2 giorni alla settimana per 12
mesi; a circa 30 utenti un’assistenza di 3 ore per 4 giorni alla settimana per 12 mesi.
Si prevede anche la formula ”Affido di quartiere” a famiglie parentali, di quartiere o condominiali, preventivamente
selezionate, soprattutto se l’anziano risulti solo e non autonomo.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a N. 50 anziani residenti nel Comune di Pellezzano che vivono soli o
presentano gravi patologie. Il bacino di utenza stimato è di circa 120 anziani.
8
Principali attività previste
I servizi resi alla persona sono:
1.
2.
3.
4.
Aiuto e cura alla persona nei compiti dell’igiene nell’assunzione degli alimenti e farmaci, nella vestizione,
spostamento e posture a letto e in poltrona, utilizzo di strumenti o protesi, ecc.
organizzazione della vita domestica ( igiene della casa, preparazione pasti, fornitura o acquisto di beni
essenziali della vita su richiesta e previa modalità concordate con l’utente e familiari.
Sostegno nella vita di relazione (interpretariato e mediazione sociale, accompagnamento sociale, segretariato
sociale e pratiche amministrative, supporto all’acquisto medicinali e materiali di prima necessità, supporto
psicologico).
Integrazione con servizio di telesoccorso e ADI.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto saranno individuati attraverso un lavoro di rete tra i Servizi Sociali
Comunali, le Antenne Sociali, l’Ufficio Anagrafe, l’Ufficio invalidi civili, i medici di base. Si
terranno altresì in considerazione le segnalazioni e le istanze pervenute al Servizio Sociale
competente. Si effettueranno visite domiciliari e verifiche periodiche del servizio. Lo stesso si
avvale di una banca dati contenente tutti i dati anamnestici e personali dei richiedenti/utenti,
di una mappatura dei bisogni espressi dal territorio, nonché di strumenti di valutazione del
servizio quali questionari di gradimento.
I criteri di accesso saranno:
− Priorità in base alle condizioni economiche del soggetto e della famiglia tramite il
modello ISEE onde stabilire la partecipazione alla spesa;
− Valutazione dell’autonomia ( area attività di base, area attività strumentali, habitat
domestico e sociale, condizioni economiche, grado di supporto familiare e sociale, livello
di integrazione con l’ambiente sociale).
Sarà stilato uno specifico progetto individuale che delinei i livelli e i modalità d’intervento
nonché una scheda del bisogno sociale (Linee di indirizzo sull’assistenza residenziale e
semiresidenziale acc.2 DGR n 2006 del 05/11/2004.
191
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Compartecipazione utenti
TOTALE
20.000,00
4.061,15
11.631,31
12.000,00
47.692,46
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso le abitazioni degli anziani residenti nel Comune.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Società Mista, Ufficio Servizi Sociali.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Gli operatori della Società Mista che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità nel settore
socio-assistenziale.
Numero unità
Profilo
professionale
Operatori socioassistenziali
Ente di
appartenenza
Società Mista
Impegno
temporale previsto
12 mesi
2
Assistenti Sociali
Società Mista
12 mesi
1
Referente del
progetto
Comune
12 mesi
1
Esperto medico con
competenze di
programmazione
sociale
Asl
12 mesi
40
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
192
Hh utenti totali/settimana
Schede di valutazione e di gradimento del servizio.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Socialtel
Area di intervento: Anziani
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E10/E 11
Denominazione del servizio (**)
Telesoccorso e Teleassistenza
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
193
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Il Soggetto titolare si avvarrà di una società privata.
6
Obiettivi
Consentire di vivere con maggiore serenità la condizione di isolamento dell’anziano, garantendo una pronta assistenza
in caso di richiesta di aiuto e una voce amica sempre presente nei momenti di solitudine. Far sentire il supporto costante
delle istituzioni favorendo la conoscenza degli anziani presenti sul territorio.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 45 anziani del Comune di Pellezzano che vivono in solitudine o in
particolari situazioni di disagio.
8
Principali attività previste
Il servizio fornisce 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno assistenza grazie ad un supporto di comunicazione interattiva fra
utente, provvisto di apposito apparecchio segnalatore di emergenza, e la centrale operativa.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto saranno individuati attraverso un lavoro di rete tra i Servizi Sociali
Comunali, le Antenne Sociali, l’Ufficio Anagrafe, i medici di base. Si terranno altresì in
considerazione le segnalazioni e le istanze pervenute al Servizio Sociale competente.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
7.407,20
7.407,20
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso le abitazioni degli anziani residenti nel Comune.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano, Assessorato alle Politiche Sociali, Ufficio Servizi Sociali.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
194
Gli operatori telefonici della Società che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità
comunicative.
Numero unità
10
Profilo
professionale
Diplomati e laureati
Ente di
appartenenza
Società privata
Impegno
temporale previsto
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
Hh utenti totali/settimana.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Soggiorno Climatico
Area di intervento: Anziani
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E 14
Denominazione del servizio (**)
Soggiorno Climatico.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
195
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano, affidamento delle attività e dei servizi a soggetti terzi specializzati nel
settore del turismo sociale.
6
Obiettivi
Il soggiorno climatico per gli anziani risponde ai bisogni di tipo ludico-ricreativi sostenendo e favorendo svago,
socializzazione e integrazione. Confrontando, inoltre, le annualità in cui tale servizio è stato attivato con le precedenti,
si è riscontrato un decremento della mortalità tra gli anziani. Senza voler scientificizzare, ciò induce a pensare che
l’intervento rappresenti una più che valida opportunità climatico-terapeutica.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 150 anziani residenti nel Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Attività di ricreazione e climatico terapeutiche. Sono previste inoltre escursioni e attività
culturali.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto presentano istanza al Comune, allegandovi la certificazione modello
ISEE e l’accettazione del programma. Il costo del servizio è di euro 114.000,00, così suddivisi:
il 64% a carico del Comune ed il 36% a carico dell’utente in base al reddito certificato dal
modello ISEE. Saranno incluse le prime 150 domande pervenute all’Ufficio protocollo.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
la durata del progetto è prevista nei mesi di giugno-settembre.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Compartecipazione utenti
TOTALE
Importo
72.960,00
41.040,00
114.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
L’intervento si svolgerà in località turistiche, termali, balneari e montane.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano, Ufficio Servizi Sociali.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Parteciperanno alla realizzazione di questo progetto un operatore esperto sulle problematiche
196
sociali di assistenza agli anziani e un esperto in discipline infermieristico-geriatriche.
Numero unità
1
1
Profilo
professionale
Operatore socioassistenziale
Ente di
appartenenza
Ente privato
Impegno
temporale previsto
Giugno-settembre
Infermiere-geriatrico
Ente-privato
Giugno-settembre
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Gg. utenti totali
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: LINEA GRIGIA
Area di intervento: Anziani
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E 13
Denominazione del servizio (**)
Integrazione sociale rivolta all’anziano.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano.
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
197
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano , Società Mista e Privato Sociale.
6
Obiettivi
Coinvolgere l’anziano in attività ludiche di tipo sociale perseguendo l’idea dell’aggregazione di
gruppo.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
L’intera popolazione degli anziani residenti nel Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Sono previsti i seguenti interventi: iniziative culturali di tipo teatrale, cineforum, manifestazioni
culturali spurie e sportive (tornei bocciofili da realizzare nei cinque bocciodromi presenti sul
territorio; attività ciclistiche, passeggiate in montagna attraverso precorsi ecoambientali;
attività ricreative specifiche dei centri sociali e dei circoli ricreativi; attività di sorveglianza
davanti alle scuole da parte di 20 anziani ed infine partecipazione alla sorveglianza degli spazi
verdi, punto di aggregazione di bambini, donne e cittadini di qualsiasi età.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Promozione e pubblicizzazione delle attività attraverso l’informazione proveniente dagli uffici:
URP, Servizi Sociali, Segretariato Sociale; affissione di manifesti nelle frazioni del territorio.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del progetto è di 12 mesi.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Compartecipazione utenti
TOTALE
Importo
1.331,38
5.000,00
6.331,38
12 Localizzazione del servizio/progetto
L’intervento si svolgerà su tutto il territorio comunale.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Parteciperanno alla realizzazione di questo progetto un operatore esperto sulle problematiche
198
sociali di assistenza agli anziani e un esperto in discipline infermieristico-geriatriche.
Numero unità
varie
1
Profilo
professionale
Animatori, cantanti,
attori,ballerini ecc.
Ente di
appartenenza
Ente privato
Impegno
temporale previsto
12 mesi
Personale- geriatrico
Ente-privato
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Servizi residenziali
Area di intervento: Anziani
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E 17
Denominazione del servizio (**)
Contributi economici per strutture residenziali.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
199
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano, strutture private accreditate.
6
Obiettivi
Offrire occasioni di vita comunitaria e disponibilità dei servizi generali per un aiuto nelle attività quotidiane. Offrire
stimoli e possibilità di attività occupazionali e ricreativo-culturali per un mantenimento nella vita attiva della persona
anziana.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a n 6 di anziani parzialmente autosufficienti, soli o senza il supporto
familiare residenti nel Comune di Pellezzano che ritrovano in situazioni di grave disagio
inseguito ai processi di invecchiamento, non essendo in grado di provvedere a se tessi nella
propria abitazione neppure con il supporto dell’assistenza domiciliare.
8
Principali attività previste
Sostegno e aiuto all’anziano, socializzazione,riattivazione e mantenimento della residua
capacità vitale, sostegno alla famiglia in difficoltà organizzative e relazionali.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto presentano istanza al Comune che individua la struttura idonea e in
alcuni casi effettua l’integrazione della retta per l’inserimento dell’anziano nella stessa.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del progetto è di 12 mesi.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Compartecipazione utenti
TOTALE
Importo
15.000,00
78.600,00
93.600,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
L’intervento si svolgerà presso le strutture accreditate.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano, Ufficio Servizi Sociali.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
200
Numero unità
1
Profilo
professionale
Sociologo
Ente di
appartenenza
Ente privato
Impegno
temporale previsto
12 mesi
1
Assistente geriatrico
Ente-privato
12 mesi
1
Geriatra
“
12 mesi
1
Assistente sociale
“
12 mesi
1
Personale OTA
“
12 mesi
1
Personale OSA
“
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Numero prestazioni (assegni/contributi)
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Clima Amico
Area di intervento: Anziani
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E 19
Denominazione del servizio (**)
Assistenza domiciliare in forma indiretta.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano.
201
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano.
6
Obiettivi
Migliorare le condizioni climatiche ambientali domestiche per anziani gravi, mediante apparecchiature di
climatizzazione ambientale.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 10 anziani con serie compromissioni e a rischio di vita.
8
Principali attività previste
Scheda sanitaria che attesti le compromissioni cliniche e l’opportunità di climatizzazione della
camera di degenza domestica attraverso apparecchiature specifiche di climatizzazione.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
E’ prevista la concessione in comodato d’uso “a vita” di apparecchiature specifiche di
climatizzazione, l’istallazione e manutenzione dello stesso.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
.
1.331,40
9.000,00
10.331,40
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso il domicilio dell’utente.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
202
Numero unità
1
Profilo
professionale
Tecnico istallatore
Ente di
appartenenza
Società privata
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q

Risorse Aggiuntive
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Anziano in famiglia
Area di intervento: Anziani
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
q

q
Tipologia di servizio
Cod (**) E 19
Denominazione del servizio (**)
Assistenza domiciliare in forma indiretta
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
203
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano -Società Mista
6
Obiettivi
Il punto di forza/obiettivo del progetto è l’alternativa all’istituzionalizzazione con il mantenimento dell’anziano nella
comunità. Garantire, in caso di aggravamento delle condizioni fisiche dell’anziano, un’assistenza di tipo socio-sanitario.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
L’intervento è rivolto a n. 2 anziani che necessitano di assistenza globale per le autonomie personali e sociali. Trattasi
quindi di ultrasessantacinquenni privi di supporti familiari diretti e che non presentino gravi problemi di salute tali da
renderne opportuno un diverso indirizzo gestionale ( es. RSA). La stima del bacino di utenza è di 5/10 anziani.
8
Principali attività previste
L’idea è dell’accoglienza dell’affido di quartiere a famiglia benemerita socialmente che abbia i seguenti requisiti:
1. benemerenza sociale;
2. equilibrio psichico dei componenti il nucleo familiare;
3. condizioni che permettano il carico di un anziano;
4. alloggio con disponibilità di una camera per l’anziano:
5. retta compartecipata secondo i criteri di legge.
Per i puni1/2/3/4 ci si baserà su valutazione socio-ambientale del Servizio Sociale.
Se l’anziano ha figli sarà basilare l’assunzione dell’autorizzazione da parte degli stessi (trattasi spesso di figli
residenti ).
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
La retta è commisurata al modello ISEE, all’assegno pensionistico e/o assegno di
accompagnamento dell’utente a cui si aggiunge un contributo annuo alla famiglia ospitante da
parte dell’Ente locale pari a 2.030,57 euro. In tale retta è compreso il livello globale di tutela
alberghiera ( vitto, alloggio, assistenza per bisogni personali e sociali).
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
TOTALE
1331,38 + 2274,06 risorse indistinte
2725,94
6331,38
12 Localizzazione del servizio/progetto
204
Il servizio viene espletato presso le abitazioni degli anziani residenti nel Comune.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
2 nuclei familiari
Impegno
temporale previsto
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Richieste pervenute
Schede di valutazione e di gradimento del servizio.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto : Azioni integrate di contrasto alla povertà
Area di intervento: Contrasto alla povertà
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod G2 G9 G10 G11
Denominazione del servizio : azioni integrate di contrasto alla povertà
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
205
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore.
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
primo contatto con soggetti senza fissa dimora;
soddisfazione dei bisogni primari;
primo contatto e conoscenza del disagio;
accoglienza d’urgenza;
accompagnamento verso la soluzione del problema con invio ad altri servizi ed attivazione
della rete.
-
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Persone in condizione di estrema povertà.
8
-
-
Principali attività previste
unità di strada;
interventi e contatti diretti con senza fissa dimora e soggetti in disagio nei luoghi di
aggregazione spontanea per soddisfare i bisogni primari con distribuzione di viveri e
coperte e per emergenze socio-sanitarie;
mensa: erogazione di pasti per consumazione in sede ;
accoglienza di primo livello per senza fissa dimora e adulti in disagio: pernottamento,
pulizia personale, ambulatorio medico, ascolto e invio alla rete di servizi;
accoglienza di emergenza per situazioni di estremo disagio di donne e bambini;
ascolto, informazione, primo contatto e raccordo tra le varie realtà della rete.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Centrale operativa e di controllo delle varie realtà per la presa in carico globale delle persone
in disagio nell’unificazione delle azioni conseguenti dal raggiungimento degli obiettivi posti.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV annualità Piano di Zona
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 13.450,74=
€
6.549,26=
€ 20.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Sede Caritas Diocesana via R.il Guiscardo n.4 – Salerno , nonché tutte le sedi operative dei
vari servizi.
206
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott. Santelli Salvatore
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
32
Profilo
professionale
Volontari
Ente di
appartenenza
Organismo gestore
Impegno
temporale previsto
Durata progetto
6
Operatori
Organismo gestore
Durata progetto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
Gestione comune della casistica in carico.
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
- num. utenti/prestazioni per singole attività;
- num. richieste pervenute;
- num. reinserimenti sociali e/o ricongiungimenti familiari realizzati;
- num. ore di servizio per singole attività;
- num.ore uomo lavorate.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto : Sportello di orientamento e sostegno agli immigrati
TAM TAM
Area di intervento: Contrasto alla povertà
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2
Tipologia di servizio
Cod
A1- F11- F12- F13- F17- G11

q

Denominazione del servizio : Sportello immigrati
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
207
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore
Esternalizzazione mediante convenzione
6
Obiettivi
promuovere il diritto di cittadinanza attraverso il contrasto di situazioni di marginalità;
accompagnare ed orientare verso una possibile autonomia;
favorire nuove opportunità di incontro fra domanda e offerta occupazionale;
favorire la regolarizzazione delle posizioni lavorative e di soggiorno dei cittadini immigrati.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-
8
cittadini immigrati residenti stabilmente sul territorio del Comune di Salerno;
immigrati in transito bisognosi di sostegno e accompagnamento con particolare
attenzione ai minori non accompagnati;
operatori di altri servizi pubblici e/o privati che interagiscono con i cittadini stranieri;
cittadini italiani che si relazionano con cittadini stranieri per problemi di lavoro;
Principali attività previste
Continuità e consolidamento del servizi attivati:
- orientamento socio-sanitario, al lavoro, alla formazione;
- accompagnamento;
- consulenza;
- assistenza;
- mediazione culturale.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Riunioni mensili e trimestrali degli operatori; interviste; colloqui; schede d’ingresso e di
rilevazione bisogni; questionari; report quali/quantitativo annuale.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
8 mesi
- formalizzazione atti ( delibera, convenzione);
- continuità operativa del servizio;
- verifiche e controlli;
- determine di liquidazione;
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 30.000,00=
€ 30.000,00=
208
12 Localizzazione del servizio/progetto
Via La Carnale n.8 c/o sede Direzione Settore Servizi Sociali tel.0892750965.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Cuffa Rita
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
Numero unità
Profilo professionale
Ente di
appartenenza
Organismo
gestore
Impegno
temporale previsto
8 h. sett.
1
Assistente Sociale
1
Consulente
previdenziale
Organismo
gestore
8 h. sett.
1
Consulente legale
10 h. sett..
1
Orientatore
Organismo
gestore
Organismo
gestore
1
Operatore accoglienza
Organismo gestore
16 h. sett.
1
Mediatore culturale
Organismo gestore
6 h. sett.
8 h. sett..
Protocollo operativo tra Ente gestore e ASL per sostegno ed accompagnamento ai servizi
sanitari degli utenti immigrati.
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede, questionari di soddisfazione, report, data-base informatizzato.
Indicatori:
Num. utenti/prestazioni erogate
Num. richieste pervenute
Num. soluzioni richieste
Num. ore servizio
Num. ore uomo lavorate
209
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Sostegno al reinserimento sociale e lavorativo di
soggetti in difficoltà - Borse Lavoro
Area di intervento: Contrasto alla Povertà
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod f19
Denominazione del servizio : Borse lavoro
210
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno – esternalizzazione mediante convenzione
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
-
7
Attivare reti di protezione sociale per adulti in difficoltà ;
Attuare inserimento lavorativo protetto in borse lavoro in favore di categorie sociali
deboli;
attivare percorsi di formazione e sostegno alla reintegrazione sociale e lavorativa.
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-
consentire a n. 8\10 giovani provenienti da situazioni sociali compromesse di avvicinarsi
e conoscere il mondo del lavoro.
Principali attività previste
- percorsi di formazione/lavoro
- definizione con l’utente del servizio del Piano di aiuto concordato individualizzato
- inserimento in contesto lavorativo protetto in borse lavoro con sostegno economico
- tutoraggio sociale per il tramite del servizio istituzionale
- tutoraggio in attività formative e lavorative attraverso l'organismo attuatore
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Partecipazione attiva, multidisciplinarietà, lavori di gruppo.
Schede; report.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Quarta annualità del Piano di Zona
- formalizzazione atti ( delibera, convenzione)
- individuazione soggetti beneficiari
- attuazione borse lavoro
- accompagnamento piani personalizzati
- verifiche e controlli
- determine di liquidazione per l’Organismo affidatario del servizio
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Importo
€ 4.000,00=
€ 41.000,00
211
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
€ 45.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio sarà coordinato dall’Ufficio di Piano e gestito dai Segretariati Sociali per quel che
concerne l’individuazione dei destinatari, della definizione del Piano individualizzato, d'intesa
con referenti attuatori delle borse lavoro.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott. Santelli Salvatore
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto
Numero unità
Profilo professionale
Ente di
appartenenza
1
Assistenti Sociali
Comune di Salerno
Impegno
temporale
previsto(media)
t.i.
4
Operatori/Tutor
Organismo gestori
100 h. settimanali
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / Pronta Accoglienza e pronta reperibilità
Area di intervento: Contrasto alla Povertà
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod G9 G2 C2
Denominazione del servizio : Pronta accoglienza e pronta reperibilità
212
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
-
Obiettivi
Fronteggiare esigenze di prima necessità ed offrire i necessari interventi di prima
accoglienza.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
-n° 20\30 donne in gestazione con minori a carico
-n° 50\60 adulti in difficoltà, barboni, senza fissa dimora.
Principali attività previste
- sistemazione alloggiativa temporanea dei soggetti in difficoltà
- erogazione di servizi collaterali per l’integrazione e l’inserimento nel tessuto sociale.
- Collegamenti con i servizi del territorio.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Valutazione tecnico-sociale, lavori di gruppo, Schede personalizzate.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
12 mesi
- formalizzazione atti ( delibera);
dispositivi di ammissione
determine di liquidazione
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 41.000,00
€ 39.000,00
€ 80.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Ass. Casa Amica – Via Talarico Salerno 089\2582245
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
dott. Salvatore Santelli
213
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto
Numero unità
Profilo professionale
Ente di
appartenenza
3
Operatori sociali
Organismo gestore
9
Operatori di comunità
Organismo gestore
2
Operatori amministrativi
Comune
Impegno
temporale
previsto(media)
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / Sostegno economico per soggetti in difficoltà
Area di intervento: Contrasto alla Povertà
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio integrato con altri enti pubblici
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
Tipologia di servizio
Cod G12
214
Denominazione del servizio : Sostegno economico soggetti in difficoltà
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Salerno – Gestione in Economia
6
Obiettivi
Sostenere economicamente utenti e nuclei familiari che trovasi in situazioni di temporanea
precarietà economica, per il quale il sostegno economico è l’unico mezzo per la risoluzione di
tali problematiche.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Sostenere economicamente circa 700\1000 soggetti in difficoltà socio-economiche.
Principali attività previste
Erogazione di contributi economici straordinari
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Valutazione tecnico-sociale, lavori di gruppo, Schede personalizzate.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
12 mesi
- formalizzazione atti ( delibera);
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 120.000,00
€ 120.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio sarò gestito dai Segretariati Sociali per quel che concerne l’individuazione dei
destinatari, della definizione del Piano individualizzato con quantificazione della somma da
erogare.
215
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Coordinatori Segretariati Sociali
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio/progetto
Numero unità
Profilo professionale
Ente di
appartenenza
1
Coordinatore
o Responsabile
Comune
9
Assistenti Sociali
Comune
5
Operatori amministrativi
Comune
Impegno
temporale
previsto(media)
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Azione strategica di lotta alla povertà a sostegno delle
fasce deboli
Area di intervento: CONTRASTO ALLA POVERTA’
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
216
Cod (**) G12/G13
Denominazione del servizio (**)
Contributi economici diretti ad integrazione del reddito
Contributi economici in forma indiretta.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano
6
Obiettivi
L’intervento mira a fornire assistenza economica a nuclei familiari che presentano una situazione economica al di sotto
del mod. ISEE. A volte tali situazioni economiche creano aumento di casi di maltrattamento, abuso e dipendenze,
nonché dispersione dispersione scolastica.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Famiglie e minori residenti sul territorio di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Assistenza economica di base e di aiuto alle famiglie indigenti.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto presentano istanza all’Ufficio Servizi Sociali che esamina le domande
e la documentazione allegata, stilando una graduatoria dei beneficiari. La stessa varia a
seconda dei bisogni emergenti e delle risorse comunali disponibili, secondo un “criterio di
rotazione”.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
4.315,24 + 350 risorse indistinte
35.096,13
39.761,37
217
12 Localizzazione del servizio/progetto
Servizi Sociali e il territorio del Comune di Pellezzano
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano, Assessorato alle Politiche Sociali, Ufficio Servizi Sociali.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
2
2
Profilo
professionale
Operatori sociali
Ente di
appartenenza
Comune di Pellezzano
Impegno
temporale previsto
12 mesi
Operatori
amministrativi
Comune di Pellezzano
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Numero prestazioni
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q

q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Centro socio educativo diurno
− Tangram;
− Carmen Rubino;
− Guido Scocozza;
− Vega;
− La rosa blù.
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici

q
218
(ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
q
Tipologia di servizio
Cod (**) D1
Denominazione del servizio (**) semiresidenziale
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Soggetto Terzo- Cooperativa Sociale Esternalizzazione mediante convenzione
6
Obiettivi
Il Centro ha lo scopo di:
• sostenere l’autonomia personale e sociale della persona disabile;
• promuovere attività animative, espressive, educative, lavorative, di accoglienza finalizzate
alla socializzazione ed all’aggregazione, alla responsabilizzazione dei singoli e della
comunità, all’ autoprogetto;
• divenire un punto di riferimento per l’ascolto dei bisogni, l’informazione, la crescita
culturale della cittadinanza su tutto ciò che concerne il mondo dell’handicap;
• farsi carico dei bisogni delle persone disabili coinvolte nei servizi, nelle iniziative e nelle
attività attraverso un progetto personalizzato.
L’intervento prevede la continuità operativa delle attività avviate nel decorso anno con
potenziamento operativo delle attività laboratoriali mediante i fondi delle risorse aggiuntive.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Persone disabili fisiche psichiche e sensoriali, residenti in Salerno, con invalidità riconosciuta e
certificata, ai sensi della legge 104/92, e che hanno assolto l’obbligo scolastico.
L’intervento prevede il coinvolgimento di circa 120 persone disabili.
8
Principali attività previste
Sostegno alle iniziative di auto mutuo-aiuto,attività ludico-ricreative, sportive, culturali,
sostegno al percorso scolastico, laboratoriali di avviamento al lavoro, formative, sostegno alla
famiglia.
Potenziamento operativo delle attività laboratoriali.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
219
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
-formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa);
- presa in carico e predisposizione piano educativo di concerto con le assistenti sociali
referenti;
-dispositivo ammissione e/o dimissione;
-verifiche e controlli;
-determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
42.323,99 N.F.
24.837,58
186.735,69
253.897,26
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio è offerto nelle zone: Centro, Centro Storico, Orientale, Fuorni, Lungo Irno e Zone
alte della città presso locali destinati, a tale scopo, dall’Amministrazione Comunale e/o
Provinciale e in altre sedi e gestite dagli organismi attuatori:
− Coop.Il Villaggio di Esteban C.S.E Tangram via Mauri 39 c/o U.M.A. tel. 089-330330
− Coop.Co.A.S C.S.E Carmen Rubino via Laurogrotto Calcedonia 18 tel. 089-405009
− Coop.Un Tetto Per Tutti C.S.E Guido Scocozza via Pio XI 5 tel. 089-2583089
− Coop.Vega C.S.E Vega via Mauri 57 Pastena tel. 089-331846
−
ANFFAS Onlus C.S.E La rosa blù via Del Tonnazzo Fuorni tel. 089-303077
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Persico Maria Rosaria
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
5
50
25
5
Profilo
professionale
Coordinatore
responsabile
Ente di
appartenenza
Terzo Settore
Impegno
temporale previsto
12 mesi
Assistente alla
persona
Supporto
all’autonomia
Assistente sociale
Terzo Settore
12 mesi
Terzo Settore
12 mesi
Terzo Settore
12 mesi
220
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori di attività
Num. Giornate apertura
Num. Contatti ricevuti
Num. gg/uomo di consulenza
Num. ore/settimana di Servizio erogato
Num. posti in centro
Indicatori di risultato
Num. richieste informazioni evase
Num. utenti assistenza
Num. casi trattati in centro.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Gruppo Appartamento - Comunità alloggio assistita
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:

Servizio di nuova istituzione
q
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q
2
Tipologia di servizio
Cod (**) D6 – D3
221
Denominazione del servizio (**) residenziale
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Soggetto Terzo- Cooperativa Sociale Esternalizzazione mediante convenzione
6
Obiettivi
Accoglienza persone disabili giovani e adulti in condizioni di limitata autonomia.
Accoglienza temporanea o programmata, per sollevare, temporaneamente, la famiglia
dall’onere dell’assistenza.
Continuità operativa delle attività avviate nel decorso anno.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Persone disabili autonome e semiautonome.
L’intervento si intende rivolto a circa 25 persone disabili.
8
Principali attività previste
Aiuto alla persona e assistenza tutelare.
Supporto all’autonomia individuale e sociale.
Sostegno alla persona in relazione ai bisogni individuali.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
-formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa);
- presa in carico della persona disabile e predisposizione piano educativo di concerto con le
assistenti sociali referenti;
-dispositivo ammissione e/o dimissione;
-verifiche e controlli;
-determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
Importo
222
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
136.000
233.791,76
369.791,76
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene realizzato nelle zone di Mariconda, Giffoni Sei Casali, Pastena nelle sedi delle
strutture già funzionanti:
− Comunità alloggio Peter Pan via Tusciano 9 gestita dalla Coop.Sociale Un Tetto per Tutti tel.
089-2583089;
− Comunità alloggio Carlotta c/o Casale del Noce in località Malche di Giffoni Sei Casali
gestita dalla Coop.Sociale Un Tetto per Tutti tel. 089-2583089;
− Gruppo Appartamento Il dito e la Luna via M. di Fatima gestita dalla Coop.Sociale Il
Villaggio di Esteban tel 089-330330;
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Persico Maria Rosaria
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Unità, profili, impegni temporali sono quelli esplicitati nella normativa di riferimento,essendo
tutte le strutture autorizzate al funzionamento ai sensi della D.G.R 711/2004.
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
Integrazione professionale
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori
Num.richieste pervenute
Num.gg/utenti totali
Num.gg/uomo lavorate
223
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Trasporto persone disabili
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:

Servizio di nuova istituzione
q
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.) q
2
Tipologia di servizio
Cod (**) D15
224
Denominazione del servizio (**) D15 Trasporto disabili
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Soggetto Terzo- Cooperativa Sociale Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
Consentire alle persone disabili la possibilità di muoversi liberamente sul territorio.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Persone disabili con invalidità documentata superiore al 75% o con certificato di handicap
grave ai sensi dell’art.3 della L.104/1992 con ridotta capacità motoria.
Il bacino di utenza prevede il coinvolgimento di circa 90 disabili.
8 Principali attività previste
Attività di trasporto collettivo ed individuale a seconda delle esigenze e della destinazione per
fini riabilitativi e terapeutici, per la fruizione del tempo libero.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
-formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa);
- presa in carico della persona disabile e predisposizione piano educativo di concerto con le
assistenti sociali referenti;
-dispositivo ammissione e/o dimissione;
-verifiche e controlli;
-determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
90.380,00
25.000,00
115.380,00
225
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il Comune affida la gestione del servizio a tassisti singoli ed associati.
Cooperativa Co.Ta.Sa. s.c.r.l. con sede in Salerno alla via Granati,6a,6b tel.089 757575-fax
089 712696.
Cooperativa Flying Taxi s.c.r.l con sede in Maiori (SA) alla via Arsenale,8 tel.089 337878.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Persico Maria Rosaria
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Tassista/noleggiatore. Unità ,impegni temporali,in ottemperanza alle leggi vigenti in materia.
Numero unità
32
Profilo
professionale
tassista
Ente di
appartenenza
soggetto gestore
1
noleggiatore
soggetto gestore
Impegno
temporale previsto
disponibiltà annuale
in relazione alla
chiamate
disponibiltà annuale
in relazione alla
chiamate
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Num. viaggi utenti/settimana
Num. chiamate ricevute
Num. giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Trasporto alunni con diversa abilità
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
226
Cod (**) D15
Denominazione del servizio (**) D15 Trasporto disabili
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Affidamento misto: diretto e a soggetti terzi ( Cooperativa sociale )
6
Obiettivi
Integrazione scolastica
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Alunni con diversa abilità frequentanti la scuola primaria e secondaria.
L’intervento è rivolto a 77 alunni.
8 Principali attività previste
Trasporto a mezzo scuola-bus speciali.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa);
- presa in carico e predisposizione piano educativo di concerto con le assistenti sociali
referenti;
-dispositivo ammissione e/o dimissione;
-verifiche e controlli;
-determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
90.000,00
90.000,00
227
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune di Salerno
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Direzio Settore P.I.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Le figure impegnate sono autisti ed accompagnatori. Unità,profili,impegni temporali
In ottemperanza alle leggi vigenti in materia.
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori
Num.richieste Pervenute
Num.viaggi utenti/settimana
Num.utenti del servizio
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
Assistenza educativa in favore di alunni diversamente abili.
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
228
Cod (**) D14
Denominazione del servizio (**) Servizio di assistenza scolastica
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Titolarità al Comune. Affidamento a soggetti specializzati del Terzo Settore (Associazione
temporanea di impresa Consorzio / Cooperative sociali )
6
Obiettivi
Integrazione scolastica
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Alunni diversamente abili frequentanti le scuole cittadine ( scuola dell’infanzia,primaria e
secondaria). Bacino di utenza circa 200.
8 Principali attività previste
Realizzazione di 3 progetti:
− autonomia personale, sociale e della comunicazione;
− attività motoria;
− percorsi pedagogici.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
-accoglienza, presa in carico, progettualità sociale,lavoro di gruppo multiprofessionale
predisposizione piano educativo ;
-verifiche e controlli;
-formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa);
-determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
Importo
250.000,00
229
TOTALE
250.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune di Salerno
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Direzione Settore P.I.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Le figure impegnate sono educatori muniti di diploma superiore con comprovata esperienza e
formazione nell’area socio-assistenziale. Unità,profili,impegni temporali sono quelli da
contratto.
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori
Num. prestazioni richieste
Num. prestazioni erogate
Num.gg/uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Assistenza Domiciliare
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
230
Cod (**) D10
Denominazione del servizio (**) Domiciliare
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Soggetto Terzo- Cooperativa convenzione
6
Obiettivi
Favorire la permanenza delle persone disabili nel proprio ambiente di vita evitando
l'emarginazione sociale, l'isolamento e l'istituzionalizzazione e consentendogli una vita di
relazione attraverso un complesso di prestazioni socio-assistenziali.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Persone disabili fisiche psichiche e sensoriali, disabili gravi adulti, minori in età evolutiva
certificati ai sensi della legge 104/92. Età da 6 a 64 anni.
L’intervento è rivolto a circa 56 persone disabili.
Standard assistenziali adottati persone disabili prive di autonomia funzionale fisica o psichica;
8 Principali attività previste
Aiuto domestico, disbrigo delle commissioni, igiene della casa e della persona, sostegno
psicologico.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
39.475,42 R.F+12.954,58 R.I
247.570
300.000
231
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il Comune di Salerno affida il servizio alla coop. sociale Co.A.S. con sede in Salerno alla via
Laurogrotto 18 tel. 089-791919 e alla coop. sociale Vega con sede in Salerno alla via R. Mauri
57 tel 089-331846
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dottt.ssa Persico Maria Rosaria
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
2
28
Profilo
professionale
Coordinatori
Responsabili del
progetto
Operatore socioassistenziali
Assistenti sociali
Ente di
appartenenza
Soggetto terzo
Impegno
temporale previsto
12 m
Soggetto Terzo
12 m
Soggetto terzo
12 m
2
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori :
n°richieste pervenute
n°utenti servizio
n°ore prestazioni utente
n°giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q

Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Assistenza Domiciliare-Erogazione Titoli
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale-Anziani
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
232
Cod (**) D10
Denominazione del servizio (**) Domiciliare
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Soggetto Terzo – Erogazione di titoli agli aventi diritto per l’acquisto del servizio di assistenza domiciliare presso
soggetti erogatori convenzionati e/o accreditati.
6
Obiettivi
Evitare l'emarginazione sociale, l'isolamento e l'istituzionalizzazione.
Autodeterminazione dei soggetti più fragili e miglioramento della qualità del servizio.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Persone disabili e/o anziane prive di autonomia fisica o psichica.
8 Principali attività previste
Aiuto domestico,disbrigo delle commissioni, igiene della casa e della persona, sostegno
psicologico.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
-formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa);
- presa in carico della persona disabile e predisposizione piano educativo di concerto con le
assistenti sociali referenti;
-dispositivo ammissione e/o dimissione;
-verifiche e controlli;
-determine di liquidazione agli aventi titolo.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
36.923,47
36.923,47
233
12 Localizzazione del servizio/progetto
Abitazioni della persone disabili residenti su richiesta degli stessi.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Persico Maria Rosaria per l’Area Disabili e Salute Mentale
Dott.ssa Clarizia Filomena per l’Area Anziani
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Soggetti convenzionati già erogatori del servizio –OSA – Assistenti sociali
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
Integrazione gestionale preordinata da valutazione UVI per i singoli potenziali beneficiari e
professionale.
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori :
n°richieste pervenute
n°utenti servizio
n°ore prestazioni utente
n°giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Interventi di sostegno ai gruppi di auto-aiuto ed a
soggetti del Terzo Settore
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)

q
q
234
2
Tipologia di servizio
Cod (**) D16
Denominazione del servizio (**) Gruppi di auto aiuto
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Soggetto Terzo associazioni di volontariato -Erogazione contributo
6
Obiettivi
Sostenere, psicologicamente e fisicamente, i familiari delle persone disabili e/o con fragilità
psichica, attraverso il confronto, lo scambio di esperienze e la costituzione di legami di
reciproco sostegno per evitare forme di isolamento.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Persone disabili fisiche psichiche e sensoriali.
L'intervento prevede il coinvolgimento di circa 30/40 persone disabili.
Gestione della casistica in corso.
8
Principali attività previste
Sostegno psicologico, promozioni di reti solidali, sostegno socio educativo per il disabile ed i
suoi familiari.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
-formalizzazione atti(delibera di G.M,impegno spesa);
-verifiche e controlli;
-determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
Importo
235
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
10.000,00
10.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune di Salerno le attività a continuità del decorso anno si svolgeranno presso strutture
comunali assegnate a tale scopo dall’Amministrazione Comunale nelle sedi già funzionanti:
Zona Giovi S Nicola Ass. Ombra Luce Via Tel 089 713620
Zona Orientale Via Martiri Ungheresi Centro Ass. CVS tel 089 236108
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Persico Maria Rosaria
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Volontari: responsabile progetto,educatore,pedagogista,esperto di
laboratorio,psicologo,animatori.
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Num.utenti
Num.giorni di apertura
Num.richieste pervenute
Num.gg/uomo lavorate
Num.contatti ricevuti
Num. attività previste
Num.attività realizzate
236
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Integrazione sociale persone disabili
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E4
Denominazione del servizio (**) Attività estive
237
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore Familiari delle persone disabili Erogazioni di buoni.
6
Obiettivi
Socializzazione-Integrazione Sociale- Partecipazione ad Attività di balneazione e/o climatiche in
forma diretta e/o in gruppi organizzati.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Persone disabili fisiche,psichiche,sensoriali.n°30/35 utenti
8
Principali attività previste
Sostegni mediante bonus in favore delle famiglie per la partecipazione di persone disabili alle
attività climatiche e/o balneari.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
•
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Estate 2005
-formalizzazione atti(delibera di G.M , impegno spesa);
- presa in carico della persona disabile di concerto con le assistenti sociali referenti;
-verifiche e controlli;
-determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Importo
11.503,32
238
Altro (specificare)
TOTALE
11.503,32
12 Localizzazione del servizio/progetto
Comune ed altre località climatiche e/o balneari.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Persico Maria Rosaria
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Familiari dei soggetti disabili o educatori accompagnatori del terzo settore impegnati nelle
attività
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori :
n°utenti
n°richieste pervenute
n°richieste evase
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q

q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Centro aggregazione “ Help”
Area di intervento: Disabilità e salute mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
239
Cod (**) D 2
Denominazione del servizio (**)
Centro Sociale Polifunzionale
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano- Associazione di Assistenza ONLUS
6
Obiettivi
Socializzazione e occupazione del tempo con attività ludiche. Istituzione di uno sportello del
cittadino disabile.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Disabili residenti sul territorio del Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Si effettueranno attività di front-office (informazioni, consulenza nello svolgimento delle
pratiche d’invalidità, assistenza fiscale, ricorsi), attività di back-office con archiviazione delle
pratiche, attività varie di aggregazione e socializzazione.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Le metodologie e gli strumenti di lavoro sono proprie del Servizio Sociale.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
1.000,00
2.132,62
3.132,62
12 Localizzazione del servizio/progetto
240
Il servizio viene espletato presso i locali di proprietà comunale localizzati in frazione
Coperchia, Via G. Livatino.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Società Mista
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Gli operatori della Società Mista che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità nel settore
socio-assistenziale.
Numero unità
3
Profilo
professionale
Animatori
3
volontari
12 mesi
Figure professionali
(assistente sociale,
psicologa, legale,
sociologa, educatore
Tirocinanti
12 mesi
5
2
Ente di
appartenenza
Istituto per i servizi
sociali
Impegno
temporale previsto
12 mesi
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
GG. di aperture del servizio
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Rete di assistenza domiciliare e di supporto ai bisogni della
persona disabile.
Area di intervento: Disabilità e salute mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)

q
q
241
2
Tipologia di servizio
Cod (**) D10/D11
Denominazione del servizio (**)
Assistenza Domiciliare Disabili.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano - Società Mista.
6
Obiettivi
L’intervento mira a fornire assistenza al disabile non autonomo con una serie di servizi alla persona resi nel domicilio
dell’utente. Si prevede anche la formula dell’”Affido di quartiere” (soprattutto se il disabile è solo e non autonomo
totalmente) a famiglie parentali, di quartiere o condominiali, preventivamente selezionate. L’obiettivo del progetto è
garantire a circa 10 utenti un’assistenza di 2 ore al giorno per 2 giorni alla settimana per 12 mesi; a circa 10 utenti
un’assistenza di 2 ore al giorno per 4 giorni alla settimana per 12 mesi.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 20 disabili residenti nel Comune di Pellezzano che vivono soli o presentano gravi patologie. Il
bacino di utenza stimato è di circa 30 disabili.
8
Principali attività previste
L’intervento si attua con un’assistenza alla persona e al suo nucleo familiare. Essa viene intesa
sia come cura dell’igiene e dell’alimentazione della persona che come preparazione e
somministrazione dei pasti, servizi domestici (pulizie dell’abitazione, servizio di lavanderia e
stireria,ecc.), organizzazione di visite ed incontri di amici e parenti presso la dimora del
disabile, accompagnamento dello stesso in occasione di visite mediche e trattamenti fisioterapeutici. Si forniranno servizi di ritiro farmaci generi alimentari e materiali di assistentato,
nonché un supporto per il disbrigo di pratiche amministrative.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto saranno individuati attraverso un lavoro di rete tra i Servizi Sociali
Comunali, le Antenne Sociali, l’Ufficio Anagrafe, l’Ufficio Invalidi Civili, i medici di base. Si
terranno altresì in considerazione le segnalazioni e le istanze pervenute al Servizio Sociale
competente. Si effettueranno visite domiciliari e verifiche periodiche del servizio. Lo stesso si
avvale di una banca dati contenente tutti i dati anamnestici e personali dei richiedenti/utenti,
di una mappatura dei bisogni espressi dal territorio, nonché di strumenti di valutazione del
servizio quali questionari di gradimento.
I criteri di accesso saranno:
− Priorità in base alle condizioni economiche del soggetto e della famiglia tramite il
modello ISEE onde stabilire la partecipazione alla spesa;
− Valutazione dell’autonomia ( area attività di base, area attività strumentali, habitat
domestico e sociale, condizioni economiche, grado di supporto familiare e sociale, livello
di integrazione con l’ambiente sociale).
242
Sarà stilato uno specifico progetto individuale che delinei i livelli e i modalità d’intervento
nonché una scheda del bisogno sociale (Linee di indirizzo sull’assistenza residenziale e
semiresidenziale acc.2 DGR n 2006 del 05/11/2004.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
.
11.954,81 +750,00 RISORSE INDISTINTE
12.719,57
Compartecipazione utenti
17.921,71
43.346,09
TOTALE
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso le abitazioni dei disabili residenti nel Comune.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Società Mista, Ufficio Servizi Sociali.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Gli operatori della Società Mista che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità nel settore
socio-assistenziale.
2
Numero unità
1
15
1
Assistenti
Profilo Sociali
Referente
del
professionale
progetto
Operatori socioEsperto
medico con
assistenziali
competenze di
programmazione
sociale
Società
Ente di Mista
Comune
appartenenza
Società Mista
Asl
12
mesi
Impegno
12
mesi
temporale
previsto
12 mesi
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
243
Giornate uomo lavorate
Hh utenti totali/settimana
Schede di valutazione e di gradimento del servizio.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Socialtel
Area di intervento: Disabilità e salute mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) D 12
Denominazione del servizio (**)
Telesoccorso e Teleassistenza
244
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Il Soggetto titolare si avvarrà di una società privata.
6
Obiettivi
Consentire di vivere con maggiore serenità la condizione di svantaggio del disabile, garantendo una pronta assistenza in
caso di richiesta di aiuto e una voce amica sempre presente nei momenti di solitudine. Far sentire il supporto costante
delle istituzioni favorendo la conoscenza dei disabili presenti sul territorio.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 20 disabili fisici e psichici residenti nel Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Il servizio fornisce 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno assistenza grazie ad un supporto di
comunicazione interattiva fra utente, provvisto di apposito apparecchio segnalatore di
emergenza, e la centrale operativa.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto saranno individuati attraverso un lavoro di rete tra i Servizi Sociali
Comunali, le Antenne Sociali, l’Ufficio Anagrafe, i medici di base. Si terranno altresì in
considerazione le segnalazioni e le istanze pervenute al Servizio Sociale competente.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
2.777,7
2.777,7
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso le abitazioni degli anziani residenti nel Comune.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
245
Comune di Pellezzano, Assessorato alle Politiche Sociali, Ufficio Servizi Sociali.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Gli operatori telefonici della Società che gestisce il servizio hanno competenze ed abilità
comunicative.
Numero unità
10
Profilo
professionale
Diplomati e laureati
Ente di
appartenenza
Società privata
Impegno
temporale previsto
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
Giornate uomo lavorate
Hh utenti totali/settimana.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Contributo per il servizio trasporto disabili.
Area di intervento: Disabilità e salute mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) D 12
Denominazione del servizio (**)
246
Contributi per servizio trasporto disabili.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano- Associazioni di categoria del territorio ( ANFFAS, AIAS, IRFRI).
6
Obiettivi
L’intervento mira a fornire al disabile la possibilità di ricevere un contributo economico per recarsi presso un centro
socio-educativo o polifunzionale al fine di svolgere attività ricreative e/o riabilitative.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 15 disabili fisici e psichici residenti nel Comune di Pellezzano. Il bacino di utenza è stimato
intorno alle 20 unità.
8
Principali attività previste
Trasporto del disabile dal proprio domicilio al centro prescelto e viceversa.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto presentano istanza ai Servizi Sociali del Comune e a corredo della
stessa, la certificazione relativa alla situazione reddituale ed il verbale della commissione
invalidi civili, in seguito, mensilmente, rinnovando l’istanza, allegano l’attestato di frequenza
del centro.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
.
28.000,00
28.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso le abitazioni dei disabili residenti nel Comune.
247
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
professionale
Varie figure
professionali
Ente di
appartenenza
ANFFAS
Impegno
temporale previsto
Varie figure
AIAS
professionali
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
Numero viaggi utenti/settimana
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Contributi servizi semiresidenziali.
Area di intervento: Disabilità e salute mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) D 19
Denominazione del servizio (**)
Contributi economici ad integrazioni di rette per prestazioni semiresidenziali.
248
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano- Associazioni di categoria del territorio (ANFFAS , AIAS e IRFRI).
6
Obiettivi
L’intervento mira a fornire alla famiglia del disabile sostegno economico per spese mediche, sanitarie e tutto ciò di cui
abbisogna.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 20 disabili residenti nel Comune di Pellezzano. Il bacino di utenza stimato è di circa 30 disabili.
8
Principali attività previste
Erogazione del contributo economico.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
I destinatari del progetto presentano istanza ai Servizi Sociali del Comune e a corredo della
stessa la certificazione relativa alla situazione reddituale e, mensilmente, rinnovando l’istanza
allegano l’attestato di frequenza del centro.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
.
37.200,00
37.200,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso strutture idonee a tali attività.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
249
Comune di Pellezzano.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
professionale
Varie figure
professionali
Ente di
appartenenza
ANFFAS
Impegno
temporale previsto
12 mesi
Varie figure
professionali
Variefigure
professionali
AIAS
12 mesi
IRFRI
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Clima Amico
Area di intervento: Disabilità e salute mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) E 19
Denominazione del servizio (**)
Assistenza domiciliare in forma indiretta.
250
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano.
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano.
6
Obiettivi
Migliorare le condizioni climatiche ambientali domestiche per disabili gravi, mediante apparecchiature di
climatizzazione ambientale.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto a 10 disabili con compromissioni gravi e a rischio di vita.
8
Principali attività previste
Scheda sanitaria che attesti le compromissioni cliniche e l’opportunità di climatizzazione della
camera di degenza domestica attraverso apparecchiature specifiche di climatizzazione.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
E’ prevista la concessione in comodato d’uso “a vita” di apparecchiature specifiche di
climatizzazione, l’istallazione e manutenzione dello stesso.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
.
10.000,00
10.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso il domicilio dell’utente.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano
251
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
1
Profilo
professionale
Tecnico istallatore
Ente di
appartenenza
Società privata
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Richieste pervenute
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Scuola disabilità
Area di intervento: Disabilità e salute mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) D 14
Denominazione del servizio (**)
252
Servizio di assistenza scolastica.
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano, Scuole presenti sul territorio.
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano- Società Mista.
6
Obiettivi
Supportare gli alunni disabili riconosciuti abbisognevoli di assistenza specialistica a competenza enti locali.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Il servizio è rivolto ai disabili nelle scuole (materne, elementari, medie) residenti nel Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Assistenza specialistica all’alunno disabile con dotazione di materiale di supporto specifico per i
diversamente abili.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Lo specialista individua obiettivi e strategie atte a facilitare il lavoro degli insegnanti e il
programmatico inserimento dell’allievo nel gruppo classe. Il lavoro dell’esperto si basa
sull’osservazione graduale e funzionale del diversamente abile affidatogli, stilando un
programma/percorso specialistico e da integrare con la programmazione didattica redatta dagli
insegnanti e dagli insegnanti di sostegno.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
Il servizio proposto avrà durata annuale.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
.
12.000,00
12.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene espletato presso le scuole presenti nel Comune di Pellezzano.
253
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano- Società mista
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo
Ente di
Impegno
professionale
appartenenza
temporale previsto
1
Terapista della
Ente privato
12 mesi
riabilitazione (psicomotricità e
logopedia)
1
Tirocinante del
Istituto Universitario
12 mesi
settore
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Hh utenti totali/settimana
Richieste pervenute
GG uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Gruppi appartamento semi-protetti per lo sviluppo di
programmi di riabilitazione psico-sociale e reinserimento sociale.
Area di intervento: Disabilità e Salute Mentale
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) D6 – D3
Denominazione del servizio (**)Gruppi appartamento semi-protetti
254
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Il Comune di Salerno quale soggetto fornitore delle 3 strutture e di ogni sostegno logistico e la
ASL SA2 Ente estensore del progetto di riabilitazione psico-sociale ed erogatore dell'assistenza.
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
La ASL SA2 è attuatore del progetto terapeutico- riabilitativo con tutti gli oneri assistenziali.
Il Comune di Salerno è, di fatto, l'Ente erogatore del supporto logistico per la realizzazione
dell'intervento /progetto.
6
•
•
•
Obiettivi
Completare i processi di riabilitazione psicosociale per le fasi della residenzialità
semiprotetta, per gli utenti della UOSM del Distretto sanitario di Salerno-Pellezzano, per i
quali, è necessario un percorso residenziale.
Favorire l'integrazione sociale e lo sviluppo di abilità sociali e di autonomia personale degli
utenti interessati .
Reinserimento sociale con l'obiettivo di restituire agli stessi un diritto di cittadinanza.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
L'intervento è indirizzato, nel suo tetto complessivo a 15 pazienti assistiti dalla UOSM del
Distretto sanitario di Salerno-Pellezzano.
Ogni struttura-appartamento ospiterà 4 pazienti.
8
•
•
•
•
•
•
Principali attività previste
attività di gestione quotidiana della "Cura di sé" e dello spazio di vita;
cura delle relazioni umane all'interno del gruppo e con il mondo;
collegamento con il quartiere;
autonomia nell'uso del denaro e nella pianificazione della propria esistenza
organizzazione del tempo libero
partecipazione a laboratori finalizzati agli inserimenti lavorativi.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
La metodologia adottata nella costruzione dei processi terapeutico-riabilitativi è definita in
progetti elaborati dal DSM ASL SA2.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
- presa in carico della persona disabile ed accompagnamento nell’attuazione piano
personalizzato
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Il valore patrimoniale degli immobili è da considerarsi quale risorsa finanziaria del Comune
Fonti di riparto
Importo
255
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il servizio viene realizzato nelle zone di centro storico nelle sedi delle strutture già funzionanti:
− n.3 gruppo appartamento piazza M D’Aiello ;
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Persico Maria Rosaria
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Il Comune è l’ente fornitore delle strutture, l’ASL l’ente gestore di programmi terapeutico –
riabilitativi in collaborazione con cooperative sociali per 2 gruppi-appartamento. Unità, profili,
impegni temporali sono quelli richiesti dal programma personalizzato.
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
Integrazione gestionale e professionale
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori
Num.richieste pervenute
Num.gg/utenti totali
Num.gg/uomo lavorate
256
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
PREVENZIONE
Area di intervento: DIPENDENZE
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q

Tipologia di servizio
Cod H5 H6 H9
Denominazione del servizio : Sensibilizzazione e prevenzione – Integrazione socialeAscolto
257
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Ambito S8 - Comune Salerno e Comune Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore specializzati nella specifica area.
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
Il progetto, in continuità con il primo anno di attività ed interventi è finalizzato alla rimozione dei fattori di rischio che
facilitano l’ingresso nei percorsi delle dipendenze e intende continuare la collaborazione e le sinergie con le esperienze
maturate e con le realtà operanti sul territorio ed integrarsi con le aree “Responsabilità familiari” e “Minori” e con tutti
gli interventi in esse previste.
Potenziamento delle azioni:
- di ascolto e di orientamento : attività di contatto e di definizione delle problematiche
manifeste o latenti di cui l’utente è portatore; counseling, orientamento all’accesso ai
servizi, strutturazione di percorsi personalizzati per gli adolescenti;
- di rete e di raccordo con e fra i Centri esistenti ed operanti sul territorio, potenziando le
sinergie avviate durante il primo anno di attività, nonché con tutte le altre agenzie
pubbliche e private .
Si intende, altresì, attivare una nuova azione di contatto/aggancio e sensibilizzazione con quelli
che vengono definiti opinion leaders , poiché promotori e sostenitori di canoni di tendenza della
cultura giovanile.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Le azioni e le attività del progetto sono rivolte ad un bacino di utenza dell’intero Ambito,
differenziato tra:
- giovani, compresi nella fascia 14-21 anni, che sono i destinatari privilegiati;
- minori, nuclei familiari, insegnanti, operatori socio-educativi e socio sanitari,, opinion
leaders….. che sono i destinatari intermedi.
8
-
Principali attività previste
attività di sensibilizzazione;
attività di ascolto;
attività di gruppo;
colloqui individuali;
counseling;
organizzazione di seminari e momenti formativi/informativi.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
-
Utilizzare la “metodologia di strada” proponendo come modalità di intervento l’osservazione partecipata , passando
in rassegna i luoghi del disagio per spiegarne il significato ed aiutare l’adulto (operatore, insegnante, genitore) a
leggerli correttamente e ad inserirsi in modo propositivo;
sviluppare le capacità di ciascuno di una competenza comunicativa per attivare e realizzare una rete comunicativa
fra minori e adulti, i diversi servizi e le agenzie del territorio;
stimolare una relazione personale tra l’adulto di riferimento ed il minore che permetta al primo di espletare la
propria funzione educativa in modo rispettoso e al secondo di trovare uno spazio di accoglienza dove sentirsi sicuro
e parlare delle proprie difficoltà, debolezze, disagi…. ;
258
-
strumenti: schede, report, banca dati.
10
12
-
-
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
mesi
formalizzazione atti( delibera, convenzione);
continuità operativa delle azioni progettuali ed avvio delle nuove;
verifiche e controlli:
determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 28.231,12=
€ 28.231,12=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il territorio di riferimento è quello dell’intero Ambito S8.
Le sedi di riferimento sono quelle già operative per attività sociali sul territorio di Ambito.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina.
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
1
Profilo
professionale
Psicologo
Ente di
appartenenza
Terzo Settore
Impegno
temporale previsto
6 h. settimanali in
media
3
Educatore
Terzo Settore
3
Operatore/Animatore
Terzo Settore
3
Coordinatore
Terzo Settore
15 h. settimanali in
media
15 h. settimanali in
media
6 h. settimanali in
media
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
Durante la prima annualità si è avviato un dialogo con i servizi sanitari: Ser.T, U.O.M.I., D.S.M.
L’integrazione è stata tradotta in base a:
- competenze specifiche di servizio;
- limiti e confini di intervento;
- specializzazione delle professionalità;
- presa in carico dei soggetti attraverso la gestione condivisa dei piani individuali;
- realizzazione di eventi in comune.
259
Durante questa annualità si mirerà a potenziare quanto realizzato, con particolare attenzione alla creazione di quadri di
senso comune nell’approccio preventivo al disagio giovanile.
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Osservazione diretta;
strumenti: somministrazione questionari prima e dopo l’intervento; registrazione incremento della fruizione del
servizio;
Indicatori
- Numero incontri/seminari/attività di gruppo;
- Numero utenti/prestazioni;
- Numero soggetti coinvolti;
- Numero ore uomo lavorate;
Risultati attesi:
- aumento della conoscenza del fenomeno della dipendenza sul territorio;
- coinvolgimento di adolescenti nella costruzione di iniziative di sensibilizzazione verso i
coetanei ;
- modifica dell’atteggiamento nei confronto dei soggetti dipendenti.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
IL TEMPO DELL’ALTRO
Area di intervento: AZIONI DI SISTEMA
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod A5
Denominazione del servizio : Banca del Tempo
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
260
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Organismi del Terzo Settore.
Esternalizzazione mediante convenzione.
6
Obiettivi
Obiettivo di tale servizio è quello di acquisire, attraverso la realizzazione di un Banca del Tempo, disponibilità di
ore e prestazioni per favorire lo scambio di servizi di vicinato , facilitare l’utilizzo dei servizi, agevolare l’estensione
della solidarietà ed incentivare le iniziative di quanti, singoli, gruppi, organismi sociali, intendano scambiare parte del
loro tempo per impegni di reciproca solidarietà e interesse.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Minori, famiglie, donne anziani quali beneficiari delle prestazioni e soggetti attivi dello scambio
del tempo e delle competenze.
Il servizio è rivolto ad un bacino di utenza del Comune di Salerno.
8
-
Principali attività previste
Costituzione banca del tempo- prestazioni/competenze;
gestione scambi tempo/prestazioni in rete con i servizi territoriali;
promozione-gestione e iniziative per scambi tempo-prestazioni;
prestazioni di mutuo-aiuto;
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
-
attivazione di una rete di sportelli/punti informativi di una Banca del Tempo presso le sedi
dei Centri di Aggregazione Giovanile e dei Centri Polifunzionali;
attivazione di una Banca dati generale attivata dall’Ente capofila, in collegamento sia con
gli altri sportelli/punti informativi sia con altre agenzie pubbliche e private;
predisposizione di schede per l’acquisizione delle disponibilità, richieste/offerte…..;
pubblicazione di un opuscolo informativo.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV Annualità P.d.Z.
formalizzazione atti ( delibera, convenzione);
riunioni sulle fasi attuative del servizio;
verifiche e controlli;
- determine dirigenziali di liquidazione.
-
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
Importo
€ 7000,00=
261
TOTALE
€ 7.000,00=
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il territorio di riferimento è quello dell’intero territorio cittadino
Le sedi di riferimento sono quelle già operative per attività sociali sul territorio .
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Quaranta Albina
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
12
Profilo
professionale
Operatori
Ente di
appartenenza
Organismo
gestore
Impegno
temporale previsto
3 h. settimanali in
media
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
-
Num.
Num.
Num.
Num.
Num.
ore/prestazioni acquisite;
ore/prestazioni richieste;
scambi ore/prestazioni effettuate;
iniziative per promozione di disponibilità;
utenti servizio.
262
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto : Supporti informativi e formativi Piano di Zona
Area di intervento: Azioni di sistema
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod . A3
Denominazione del servizio : Sistema informativo sociale
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno .
263
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Salerno
Esperti nelle specifiche aree.
Istituti/agenzie di formazione accreditati nelle specifiche aree.
6
Obiettivi
Ad integrazione della attività previste per l’Area Gestione Piani di Zona , III Annualità, in via di
realizzazione si prevedono interventi di formazione e aggiornamento direttamente organizzati o
mediante partecipazione ad iniziative esterne, dotazioni di testi, riviste, supporti multimediali,
strumentali, attrezzature tecniche necessarie allo scopo.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Comune di Salerno.
Attori sociali del Piano di Zona, componenti dell’Ufficio di Piano e unità operative dei
Segretariati.
8
Principali attività previste
-
verifica esigenze formative;
predisposizione, organizzazione delle diverse fasi di formazione e aggiornamento;
formazione e aggiornamento;
adesione e partecipazione a iniziative esterne;
dotazione strumentazione.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
10
rilevazione fabbisogno formativo e dotazione strumentale;
schede partecipazioni, schede gradimento;
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV annualità
11
Piano di Zona
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 23.359,09=
€ 23.359,09=
12 Localizzazione del servizio/progetto
264
c/o Direzione Settore Servizi Sociali o nelle sedi preposte per le iniziative esterne
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Direzione Settore Servizi Sociali
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Gli operatori richiesti sono gli esperti delle specifiche aree.
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
Partecipazione dei referenti ASL alle attività di formazione e aggiornamento.
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Num. partecipazioni-adesioni iniziative esterne
Num. momenti di formazione e aggiornamento realizzati; prestazioni
Num. partecipanti
Num. dotazioni strumentali necessarie agli obiettivi delle attività
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto
Segretariati Sociali – Antenne Sociali
Area di intervento: Azioni di sistema
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod : A 1 - A 2
Denominazione del servizio : segretariato sociale
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
265
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune con unità operative dipendenti e parziale prestazioe unità operative S.p.A. Sa
6
Obiettivi
Perseguire gli intenti operativi del consolidato assetto organizzativo dei Servizi Sociali comunali con dislocazione nei
diversi quartieri di n.5 Segretariati e di n.2 Antenne sociali per servizio sociale professionale con filtro di situazioni di
bisogno, presa in carico, elaborazione e gestione di progetti individualizzati in rete con altri servizi, rapporti con le
istituzioni, interventi mirati a ridurre e/o rimuovere situazioni problematiche e di bisogno sociale, prioritariamente dei
più deboli ed emarginati, ed a promuovere il benessere sociale con attivazione delle risorse individuali-familiari e
comunitarie e valorizzazione dell’individuo.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Cittadini che siano segnalati dalla rete territoriale o che spontaneamente abbiano accesso al
servizio, con priorità , su tutti, dei soggetti più deboli ed emarginati.
Principali attività previste
-
-
acquisizione e filtro della domanda;
intercettazione dei bisogni sociali inespressi;
attività di servizio sociale professionale nelle varie aree di intervento a sostegno del
singolo e/o della famiglia con prestazioni di ascolto, stesura progetti individualizzati,
avvio a servizi integrativi e/o sostitutivi della famiglia ;
invio – orientamento ai diversi servizi della rete territoriale;
rapporti con il Tribunale per i Minorenni, ASL, Scuole….
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Schede, colloqui, ascolto, progetti individualizzati, lavoro di équipe, banca dati.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
12 mesi
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
In risorse umane e strutture
12 Localizzazione del servizio/progetto
Territorio comunale di Salerno nelle sedi operative di n.5 segretariati sociali e n.2 antenne
sociali nei diversi quartieri della città.
266
SEGRETARIATI
 n° 1 - Via B. Prignano (tel. 089-666108) per gli abitanti del Centro Storico;
 n° 2 - Via P. de Granita (tel. 089-666647/49) per gli abitanti del Centro e zona Carmine);
 n° 3 - Via O. Da Craco (tel. 089-666686/85) per gli abitanti delle zone Irno, Fratte,
Petrosino, Ogliara, Giovi;
 n° 4 - Via Cantarella (tel. 089-666132/665199) per gli abitanti delle zone Torrione e
Pastena;
 n° 5 - Via S. d'Acquisto (tel. 089-666114/25) per gli abitanti delle zone Mercatello e
Mariconda.
ANTENNE SOCIALI
 n° 1 - Via Buonservizi - tel 089 666128 per gli abitanti zone collinari
 n° 2 - Via Ogliara - 089 666687 per gli abitanti frazioni alte
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Direzione Settore Servizi Sociali Comune di Salerno
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
Profilo professionale
Assistente Sociale
Ente di
appartenenza
Comune Sa
Impegno
temporale previsto
T.I.
9
5
Funzionario
Comune Sa
T.I.
15
Istruttore Amm.vo
Comune Sa
T.I.
6
Collaboratore prof.le
Comune Sa
T.I.
4
Esecutore
Comune Sa
T.I.
5
Assistente Sociale
S.p.A. SA
30 h. sett.
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Rilevazioni d’équipe, accompagnamento e verifica piani personalizzati, valutazione della
domanda .
Num. utenti
Num. richieste /accesso
267
Num. casistica- presa in carico
Num. servizi erogati
Num. ore servizio offerte.
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 comune
Capofila
Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto:
Segretariato Sociale e una antenna sociale
Area di intervento: Azioni di sistema
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
Tipologia di servizio
Cod (**)
A1
Denominazione del servizio (**)
3

q
q
Segretariato sociale
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
268
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano – Società Mista
6
Obiettivi
Filtrare ed indirizzare il bisogno; fornire informazioni e modalità di accesso ai servizi pubblici e
privati presenti sul territorio, sulle risorse sociali disponibili finalizzate ad affrontare le
problematiche del singolo, della famiglia, del gruppo sociale.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Cittadini del Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Sarà allestita un’apposita area di ascolto ed incontro dove potranno essere discussi, sia
privatamente che collegialmente i problemi riguardanti le fasce deboli. Si prevede la presenza
di personale in grado di fornire informazioni in materia di prevenzione e individuazione dei
comportamenti a rischio; sostegno alle famiglie appartenenti alle fasce più deboli più
facilmente soggette ad esclusione ed emarginazione, afflitte da problematiche quali: la
tossicodipendenza, l’indigenza, difficoltà di inserimento ed integrazione sociale. In particolare
saranno creati canali di accesso facilitati per l’inserimento dei tossicodipendenti nelle comunità
di recupero presenti sul territorio e, saranno promosse iniziative volte al loro reinserimento
lavorativo.
Nella sala già attrezzata con poltroncine dotate di piano di scrittura, lavagna luminosa, sistema
di amplificazione per i microfoni, rete telefonica con linea ad alta comunicatività per un accesso
rapido alla rete telematica internet.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Le tecniche e le metodologie adottate sono in uso al servizio sociale: colloquio di orientamento,
colloquio di ingresso, visite domiciliari, anamnesi personale e familiare con compilazione di
cartella sociale, indagini socio-ambientali, analisi e valutazione del problema, presa in carico
dell’utenza, analisi della domanda ed eventuale smistamento della stesso presso altri servizi.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del progetto e’ di 12 mesi.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
40.000,00
40.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Locali di proprietà del Comune c/o la Società Mista Pellezzano Servizi, Cologna.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
269
Comune di Pellezzano - Società Mista
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Le figure operanti nel Segretariato Sociale saranno: quattro assistenti sociali di cui una con
funzioni di coordinamento.
Numero unità
Ente di
appartenenza
Società Mista
Impegno
temporale previsto
12 mesi
3
Profilo
professionale
personale
amministrativo
Assistenti sociali
Società Mista
12 mesi
1
Assistente sociale
coordinatrice
Comune di Pellezzano
12 mesi
1
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Numero di accessi
Richieste di accesso
Giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila
Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto:
Componenti Ufficio di Piano
Area di intervento: Azioni di sistema
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**)
A4
Denominazione del servizio
Funzionamento Ufficio di Piano
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Pellezzano
270
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano- Convenzione con due specialisti delle aree inerenti il Piano di Zona e in
economia per l'unità operativa dipendente.
6
Obiettivi
Curare i rapporti istituzionali con l’Ufficio di Piano.
Partecipare e collaborare al funzionamento Ufficio di Piano di Zona Sociale.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Tutti i cittadini del Comune di Pellezzano.
8
Principali attività previste
Attività di programmazione, gestione tecnica e amministrativa, monitoraggio e valutazione
delle attività del Piano di Zona relative al Comune di rappresentanza.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
La programmazione, la gestione la progettazione ed il controllo dei progetti relativi al Comune
rappresentato del Piano di Zona; utilizzo di una rete informatica per agevolare la
comunicazione istituzionale tra uffici e enti; partecipazione ai tavoli di concertazione, alle
attività dell’Ufficio di Piano ed all'attivazione per le procedure per l’attuazione degli accordi di
programma.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del progetto e’ di 12 mesi.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
2.241,31
2.241,31
12 Localizzazione del servizio/progetto
Servizi Sociali Comune di Salerno.
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Responsabile Ufficio di Piano per le funzioni dell'Ufficio e Comune di Pellezzano per la
designazione data.
271
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Numero unità
1
1
1
Profilo
professionale
Laureato in medicina
e chirurgia con
specializzazione
inerente le sfere
d’azione
Assistente Sociale
con esperienza nel
settore.
Laureato in economia
con qualifica di
commercialista.
Ente di
appartenenza
Comune di Pellezzano
Impegno
temporale previsto
12 mesi
Comune di Pellezzano
12 mesi
Comune di Pellezzano
12 mesi
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Numero figure
Giornate uomo lavorate
PIANO DI ZONA 2005
Ambito Salerno Pellezzano Cod S8 Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto Sportello Informativo
Area di intervento: Welfare d’accesso
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod (**) D18
Denominazione del servizio (**) Servizio d’ ascolto,informazione e sensibilizzazione
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
Comune di Salerno
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
272
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Soggetto Terzo:esternalizzazione mediante convenzione
6
Obiettivi
Il servizio è finalizzato ad assicurare alla persona disabile, o con fragilità psichica, ed alla sua
famiglia un’informazione sulle attività e gli interventi di carattere sanitario e sociale presenti
sul territorio.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Cittadini,persone disabili loro famiglie e quanti ,per motivo di studio,ricerca o interesse
personale, necessitano di orientarsi ed approfondire le varie tematiche legate alla disabilità.Il
servizio prevede l’attivazione di circa 100 nuovi contatti ,nonché la continuità di rapporto con i
110 utenti già seguiti dallo sportello.
8 Principali attività previste
Attività di front-office,accoglienza,ascolto attivo, comunicazione consapevole, informazione ed
aggiornamento legislativo.
Orientamento e accompagnamento ai servizi.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Metodologia adottata nella costruzione del processo:
• definizione degli obiettivi
• collegamento degli obiettivi prescelti alle risorse umane ed economiche, materiali;
• sottoposizione dello stesso ad aggiustamenti, modifiche ed integrazioni.
Schede di valutazione e monitoraggio del processo che tengano conto delle varie fasi del
progetto:
• fase iniziale;
• operativa;
• operativa avanzata;
• finale e/o conclusiva.
10 Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IVa annualità P. di Z. L. 328/00
-formalizzazione atti(delibera di G.M ,convenzione,impegno spesa);
-verifiche e controlli;
-determine di liquidazione.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
20.000,00
5.000,00
25.000,00
12 Localizzazione del servizio/progetto
Il territorio di intervento dell’azione progettuale è quello del Comune di Salerno .In continuità
con le attività già in corso,lo sportello è situato c/o il centro Sociale sito in via Cantarella 22.
273
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Dott.ssa Persico Maria Rosaria
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Unità, profili, impegni temporali sono quelli richiesti per la realizzazione del servizio/progetto.
Numero unità
Profilo
professionale
Ente di
appartenenza
Impegno
temporale previsto
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Schede di verifica dei progetti di tre fasi specifiche:
• fase iniziale con focalizzazione delle condizioni di partenza;
• valutazione in itinere in corso di attuazione;
• ex post che tenga conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed
efficienza e il loro impatto sulle priorità dichiarate.
Indicatori :
n°utenti/prestazioni erogate
n°richieste pervenute
n°soluzioni richieste pervenute
n°ore servizio
n°ore uomo lavorate
274
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8
Comune Capofila Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto : azioni di agevolazione dell’accesso
Area di intervento: Servizi per il welfare
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL, Ministero Giustizia, ecc.)
2

q
q
Tipologia di servizio
Cod .
Denominazione del servizio : accesso agevolato
3
Soggetto titolare ed enti coinvolti
275
Comune di Salerno .
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Salerno, in economia
6
Obiettivi
Ad integrazione della attività previste per l’Area Gestione Piani di Zona della III Annualità e in
via di realizzazione, si prevedono :
- organizzazione delle procedure di accesso dei cittadini alla rete dei servizi;
- Informatizzazione delle richieste per rilevazione della domanda;
- Programmi informatici di applicazione della regolamentazione dei servizi;
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
Cittadini del Comune di Salerno.
8
Principali attività previste
dotazione di strumentazioni informatiche nei luoghi di accesso del cittadino e presso la
sede dell’Ufficio di Piano;
- inserimento vari programmi;
- inserimento nella rete e connessione con i diversi nodi del sistema;
- banca-dati e aggiornamento rilevazione bisogni e offerte.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
-
10
programmazione informatica;
creazione banca-dati;
gestione rete e nodi del sistema.
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
IV annualità
11
Piano di Zona
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
€ 10.359,10
€ 10.359,10
12 Localizzazione del servizio/progetto
Sedi di gestione e di offerta delle attività del Piano.
276
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Direzione Settore Servizi Sociali
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Operatori e personale con esperienza in campo informatico.
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Indicatori
Num. strumenti informatici;
Num. programmi;
Num. nodi attivati e collegati
Num. inserimenti nelle banche-dati
PIANO DI ZONA 2005
Ambito S8 comune
Capofila
Salerno
Progetto a valere anche su:
Risorse regionali anziani (L.R: 21/89)
Risorse regionali disabili (L.R.11/84)
Risorse regionali L.R. 8/04
1
q
q
q
Informazioni generali
Nome del Servizio / progetto: Servizi di welfare: misure di accompagnamento al
reddito di cittadinanza
Area di intervento: SERVIZI PER IL WELFARE
Servizio in continuità con l’annualità precedente:
Servizio di nuova istituzione
Servizio integrato con altri enti pubblici (ASL,Ministero Giustizia, ecc.)
2
Tipologia di servizio
Cod (**)
G 15
Denominazione del servizio (**)
3
q
q
q
ACCESSO AL REDDITO DI CITTADINANZA
Soggetto titolare ed enti coinvolti
277
Comune di Pellezzano
4
Modalità di associazione eventualmente prevista tra i Comuni della zona per
la gestione dell’intervento/servizio
5
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Comune di Pellezzano
6
Obiettivi
Favorire il nucleo familiare svantaggiato, beneficiario dell’assegno del reddito di cittadinanza,
tutti quegli interventi previsti dalla normativa a favore dei componenti il nucleo al fine di
migliorarne la qualità di vita.
7
Tipologia di utenza, numero e stima del bacino di utenza
I cittadini del Comune di Pellezzano che hanno fatto domanda e sono stati beneficiari di tale
misura.
8
Principali attività previste
Le principali attività prevedono : la presa in carico dei beneficiari che comporta una fase di
progettazione degli interventi personalizzati e il loro monitoraggio; l’accompagnamento del
nucleo nell’ambito di opportunità di formazione –lavoro, inserimento lavorativo, strategie per
agevolare l’utenza nel pagamento dei tributi locali, nell’accesso ai servizi territoriali ed extra
territoriali, compreso il trasporto.
9 Contenuti tecnici (metodologie adottate, strumenti di lavoro, ecc.)
Le tecniche e le metodologie adottate sono in uso al servizio sociale: colloquio di orientamento,
colloquio di ingresso, visite domiciliari, anamnesi personale e familiare con compilazione di
cartella sociale, indagini socio-ambientali, analisi e valutazione delle opportunità offerte dal
territorio, potenziamento delle risorse familiari e relazionali attraverso un lavoro che sviluppi
nel territorio auto-mutuo-aiuto, presa in carico dell’utenza, analisi della domanda ed eventuale
smistamento della stesso presso altri servizi.
10
Durata complessiva del servizio e principali fasi del lavoro
La durata del progetto e’ di 12 mesi.
11
Spesa totale prevista e distinta per fonti di finanziamento
Fonti di riparto
FNPS
L.R. 21/89
L.R. 11/84
L.R. 8/04
Fondi comunali
Fondi ASL
Altro (specificare)
TOTALE
Importo
2.241,31
2.241,31
12 Localizzazione del servizio/progetto
278
Comune di Pellezzano
13 Referente istituzionale del servizio / progetto
Comune di Pellezzano
14 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio / progetto
Le figure operanti nel Segretariato Sociale saranno:, , tre assistenti sociali di cui una con
funzioni di coordinamento.
Numero unità
Ente di
appartenenza
Comune
Impegno
temporale previsto
12 mesi
1
Profilo
professionale
personale
amministrativo
Assistenti sociali
Comune
12 mesi
Assistente sociale
coordinatrice
Comune
12 mesi
1
1
15 Eventuali forme di integrazione con servizi sanitari
16
Strumenti e indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione
Utenti
Numero di accessi
Richieste di accesso
Giornate uomo lavorate
279
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piano sociale di zona anno 2005