RELAZIONE ANNUALE 2011 Consigliera di parità Provincia di Torino RAPPORTO ANNUALE CONSIGLIERA DI PARITA’ PROVINCIA DI TORINO ANNO 2011 INDICE Premessa pag. 3 A. Organizzazione e attività dell’ufficio pag. 5 B. Il Lavoro delle donne in Provincia di Torino pag. 8 C. La tutela e i dati relativi ai casi di discriminazione pag. 9 D. Attività svolte nel corso dell’anno 2011 (2° semestre) pag. 16 2 Premessa Abbiamo iniziato la nostra attività di Consigliere, a seguito della nomina ricevuta in data 17/5/2011 dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero delle Pari Opportunità, su designazione del Presidente della Provincia di Torino, con la consapevolezza di assumere un incarico istituzionale, un impegno di grande responsabilità, che prevede un vasto campo di azione come stabilito dalla legge 125/91 e dal decreto legislativo 198/2006: dalla prevenzione e contrasto della discriminazione di genere in ambito lavorativo alla promozione di azioni positive, di progetti e di buone prassi per una maggiore sensibilizzazione verso una cultura di parità. Nell’attuale contesto di “crisi” socio-economica-politica vengono presentate, sono sempre più le cifre, che ogni giorno ci preoccupanti, sia per la perdita di posti di lavoro, sia per la disoccupazione e sottoccupazione dei giovani e delle donne, sia per la persistente discriminazione delle lavoratrici madri come testimoniano i dati trasmessi dalla Direzione Provinciale del Lavoro a riguardo alle dimissioni o licenziamenti nel primo anno di vita del bambino. E’ davvero il momento in cui più facilmente può succedere che vengano messi in discussione quei diritti fondamentali acquisiti. Non è un caso che in questi primi sei mesi del nostro mandato abbiamo già avuto occasione di incontrare molte donne discriminate dopo il congedo di maternità con demansionamento, diniego di flessibilità oraria, rientri fortemente contrastati e assolutamente mai agevolati. Abbiamo ricevuto in questo periodo circa un centinaio di segnalazioni, alcune anche da parte di uomini, con una netta preponderanza di problematiche legate ai congedi parentali, alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, alle flessibilità orarie e ai part- time. Certamente nel fronteggiare queste emergenze occorre andare sempre più nella direzione della prevenzione, non fermarsi alla sanzione, ma intraprendere, come azione positiva fondativa, la via della responsabilità sociale delle imprese, su cui proprio in Piemonte è stato avviato un progetto innovativo con Unioncamere Regione Piemonte e Province Piemontesi per diffondere la cultura d’impresa responsabile, al fine di migliorare la competitività del sistema produttivo, in particolare delle PMI, e sviluppare i concetti di benessere organizzativo e di sostenibilità. Inoltre ci impegneremo nella promozione e diffusione della “Carta per le Pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro”, iniziativa presentata dalla Consigliera nazionale. La Carta 3 istituisce un quadro di riferimento valoriale per guidare le imprese e le P.A aderenti a sottoscrivere alcuni impegni programmatici basati su principi ed elementi chiave per contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro impegnandosi nel contempo a valorizzare le diversità all’interno dell’organizzazione. Crediamo che solo in un’ottica di rete e di sinergia tra Istituzioni, Enti, Organismi di Parità, Rappresentanze delle Parti sociali, Associazioni e Servizi che operano sul territorio a stretto contatto con le lavoratrici e i lavoratori sia possibile trovare risposte adeguate. Le reti sono finalizzate a creare spazi di condivisione, di promozione reciproca nel rispetto delle diverse competenze, di diffusione delle buone prassi, spazi di formazione di aggiornamento e di progettazione comune per migliorare i servizi offerti. In particolare in questo contesto è necessario mantenere i rapporti già avviati con la rete nazionale e regionale delle Consigliere e dei Consiglieri di Parità per incrementare lo scambio di esperienze, è necessario rafforzare e intensificare la collaborazione con gli Assessori di riferimento e gli organismi di parità all’interno della Provincia di Torino, con i decisori politici e tecnici che a vario titolo sono interlocutori non secondari con quante e quanti operano nel e per il mondo del lavoro migliorando l’informazione e la comunicazione sulle attività in corso al fine di sviluppare progettualità condivise. Infine un doveroso e cordiale ringraziamento alle Consigliere Laura Cima e Ivana Melli che ci hanno precedute con un mandato quasi decennale. A loro va riconosciuto il merito di aver presidiato il ruolo con passione, impegno, competenza e di aver tenacemente lavorato per promuovere buone prassi di Pari Opportunità sul nostro territorio: una preziosa eredità che cercheremo di custodire e incrementare anche in una situazione di notevole difficoltà gestionale e progettuale a causa di risorse sempre più carenti. Elena Actis Consigliera Provinciale di parità (supplente) Gabriella Boeri Consigliera Provinciale di parità (effettiva) 4 A. Organizzazione dell’Ufficio della Consigliera di Parità I compiti delle Consigliere di Parità, istituite nell’ordinamento italiano dalla legge 125/91, sono definiti dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n.198 recante “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna” al fine di garantire non solo la parità di trattamento tra uomini e donne nel mondo del lavoro, ma anche di assicurare alle lavoratrici le stesse opportunità di cui godono i lavoratori. Per il perseguimento di tale fine la legge assegna alle Consigliere di Parità una molteplicità di compiti, fra i quali si segnalano: - rilevazione delle situazioni di disparità fra i sessi sul lavoro e promozione di azioni correttive e di garanzia contro le discriminazioni; - promozione di progetti di azioni positive, anche attraverso l'individuazione delle risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo scopo; - promozione della coerenza della programmazione delle politiche di sviluppo territoriale rispetto agli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di pari opportunità; - sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e della realizzazione di pari opportunità; - diffusione della conoscenza e dello scambio di buone prassi e attività di informazione e formazione culturale sui problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni; - promozione dell'attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro; - collaborazione con le direzioni provinciale e regionale del lavoro per rilevare violazioni alla normativa in materia di parità; collaborazione con gli Assessorati al lavoro e gli organismi di parità degli enti locali. La Consigliera di Parità è componente di diritto della Commissione provinciale tripartita; - partecipazione agli incontri e alle iniziative proposte dalla Rete nazionale delle Consigliere di parità, dalla Rete regionale delle Consigliere di parità della Regione Piemonte. Le Consigliere attualmente in carica: Gabriella Boeri (effettiva) e Elena Actis (supplente) sono state designate con Decreto del Presidente della Provincia di Torino del 7/12/2010 e nominate con successivo Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro per le Pari Opportunità del l4/4/2011 ex.art.12 D.Lgs 11/4/2006 n.198. 5 Il loro ufficio ha sede presso la Provincia di Torino, in Via Maria Vittoria 12, come stabilito dalla Convenzione tra Provincia di Torino e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, stipulata il 13 gennaio 2004. La Provincia dispone l’utilizzo dei fondi stanziati dalla finanziaria per l’attività della CdP e definisce le modalità di organizzazione e di funzionamento del suo ufficio mettendo a disposizione della CdP personale di supporto, in base alle risorse disponibili. Nel 2011 l’ufficio ha potuto beneficiare delle seguenti risorse: Antonella Corigliano (dipendente dell’Ente – Servizio Pari Opportunità - a tempo pieno presso l’ufficio di Via M. Vittoria) con compiti di segreteria e supporto alle attività delle Consigliere, la gestione e/o partecipazione alle Reti interne alla Provincia, quali quella dei CPI; la gestione e/o partecipazione alle Reti esterne alla Provincia, quali quelle delle Agenzie Formative; assistenza nella gestione dei casi di discriminazione; rapporti con avvocati esterni e con la Consulente Legale del Ufficio, con il Comitato Unico di Garanzia; rapporti con il Ministero del Lavoro finalizzati all’invio dati all’Osservatorio Nazionale sulla contrattazione decentrata e alla Banca Dati attività antidiscriminatoria, all’aggiornamento di regolamenti e direttive in materia di discriminazioni, supporto alla redazione di osservazioni relative ai Piani Azioni Positive elaborate dalle Consigliere ed invio ai Comuni. per la gestione delle pratiche amministrative: affidamenti servizi, disposizione pagamenti, rimborsi spese, ecc vengono svolti a tempo parziale da Gemma Vecera (dipendente dell’Ente -Servizio Pari opportunità - presso la sede di C.so Lanza). Ad un primo bilancio emergono i seguenti elementi positivi: - esperienza e autonomia delle risorse umane messe a disposizione dalla Provincia, avendo già lavorato da lungo tempo nell’ufficio - messa a disposizione da parte della Provincia del laboratorio stampa per la riproduzione di materiali promozionali, ricerche e approfondimenti distribuiti in occasione degli incontri - messa a disposizione da parte della Provincia di locali per incontri e seminari organizzati dalle Consigliere. 6 e le seguenti criticità: - le esigue risorse: la continua decurtazione dei fondi ministeriali. Inoltre ad oggi non è ancora uscito il Decreto Ministeriale per il fondo relativo all’anno 2011. - la presenza di una sola risorsa presso l’ufficio ne pregiudica il pieno funzionamento, considerando che la Consigliera effettiva è una lavoratrice dipendente quindi con un monte-ore medio mensile di permessi retribuiti di 30 ore (inadeguati già per il solo trattamento dei casi e per la gestione dei colloqui richiesti) e che la Consigliera supplente (nel nostro caso lavoratrice autonoma) può intervenire solo in sostituzione e con un compenso davvero inadeguato. - si sottolinea l’esiguità del monte-ore della Consigliera rispetto ad un territorio come quello della provincia di Torino, senza alcuna distinzione per numero di comuni o di abitanti di un territorio rispetto ad un altro. - la scelta di collocare lo sportello UNAR, nodo provinciale antidiscriminatorio, nella sede di C.so Lanza, precludendo l’eventuale possibilità di una sinergia operativa nell’orario di apertura, considerata la contiguità delle tematiche trattate. 7 B. Il Lavoro delle donne in Provincia di Torino E’ stata avviata una collaborazione con l’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Torino che ha svolto un’interessante analisi di genere degli avviamenti al lavoro o, in altre parole, dei contratti sottoscritti da donne negli anni 2008, 2009 e 2010 (gli anni della crisi) sulla base dei dati raccolti nell’archivio delle comunicazioni obbligatorie sui rapporti di lavoro della Provincia di Torino 1 . Dopo un primo inquadramento basato su alcuni dati campionari ISTAT, le comunicazioni sono state disaggregate secondo le principali tipologie contrattuali. Il primo elemento ad emergere è che le donne hanno sottoscritto nei tre anni analizzati più contratti degli uomini (intorno al 54% del totale) con una quota superiore alla loro incidenza sul totale degli occupati (circa 44%). Tale rapporto si inverte analizzando gli avviamenti a tempo indeterminato: le donne hanno quindi meno probabilità degli uomini di essere avviate con un contratto stabile. Le donne prevalgono di nuovo nella somministrazione di lavoro e nei contratti di lavoro parasubordinato dove però beneficiano di rapporti mediamente più brevi degli uomini. Non sono positivi i dati relativi al lavoro a tempo parziale dove la quota femminile si sta contraendo in particolare nei rapporti a tempo indeterminato (dal 72% del 2008 al 62% del 2010). Il contratto che più favorisce la conciliazione vita lavoro (e quindi la maternità) mostra significative difficoltà. L’analisi degli avviamenti per settore conferma il noto fenomeno della “segregazione femminile” in attività sussidiarie dell’economia: il problema della “qualità” del lavoro, a fianco di quello della “quantità” del lavoro, rimane pertanto irrisolto. A questo riguardo l’Osservatorio e l’Associazione Idea Lavoro hanno svolto un ulteriore affondo qualitativo: “DONNE E LAVORO indagine sulla situazione occupazionale femminile negli anni 2008 - 2009 2010, evidenze visibili ed invisibili” con la finalità di esplorare le dinamiche emergenti rispetto al lavoro delle donne nel quadro della crisi conclamata nel 2008. I nuclei tematici dell’indagine, con particolare riferimenti ai vissuti delle donne, trovano pieno riscontro nella tipologia dei casi che saranno di seguito presentati e che sono stati presi in carico dall’Ufficio della Consigliera nel corso del 2011, pertanto si è concordato l’avvio di una serie di focus group con la rete delle referenti di Parità dei Centri per l’Impiego e delle Agenzie Formative e l’Ufficio della Consigliera al fine di promuovere una maggiore comprensione e valutazione dei nuovi scenari del mercato del lavoro e migliorare i servizi offerti nella complessità e incertezza del nostro presente. 1 dati e tabelle consultabili: www.provincia.torino.gov.it/sportello-lavoro/Osservatorio_mercato_lavoro 8 C. La tutela e i dati relativi ai casi di discriminazione I casi 2 trattati dall’Ufficio nel 2011, casi per cui si è effettivamente aperto un’istruttoria formale, con colloquio e attività di mediazione, sono stati 71, (donne 59, uomini 12), di cui 17 nel primo semestre e 54 nel secondo. La marcata differenza nel numero dei casi tra i due semestri, è dovuta alla cambio nell’incarico delle Consigliere: infatti mentre la nomina è avvenuta ufficialmente nel maggio 2011, operativamente hanno potuto subentrare nella carica a partire da giugno 2011. Per tale motivo si è ritenuto di prendere in esame i casi del secondo semestre, effettivamente ricadenti nel mandato delle nuove Consigliere. CASI TOTALI 1° SEMESTRE 2 ° SEMESTRE 71 17 54 80 70 60 50 Serie1 40 30 20 10 0 CASI TOTALI 1° 2° SEMESTRE SEMESTRE Casi totali trattati nel 2011 DONNE TOTALI UOMINI TOTALI 59 12 Da notare inoltre come le informazioni telefoniche o le consulenze fornite agli utenti tramite e-mail, abbiano impegnato notevolmente l’attività dell’Ufficio, dato il loro numero elevato. INFORMAZIONI TELEFONICHE INFORMAZIONI FORNITE TRAMITE INTERNET 600 100 2° SEMESTRE 2 Elaborazione dati a cura di Antonella Corigliano - Ufficio Consigliera di Parità 9 Nel secondo semestre si è potuto notare, oltre all’incremento nel numero dei casi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passati da 42 a 54, come sia aumentato il numero degli uomini che si sono rivolti all’Ufficio per denunciare, prevalentemente, violazioni della legge sui congedi parentali. CASI 2° SEMESTRE 2010 CASI 2° SEMESTRE 2011 42 54 Casi 2° semestre 2010 - 2011 60 50 40 30 20 10 0 CASI 2° SEMESTRE 2010 CASI 2° SEMESTRE 2011 DONNE 2° SEMESTRE UOMINI 2° SEMESTRE 44 10 donne e uomini nel 2° semestre 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 DONNE 2° SEMESTRE UOMINI 2° SEMESTRE La tipologia dell’utente resta comunque prevalentemente donna, di età compresa tra i 36 e i 40 anni (18), con un aumento nella fascia di età tra i 41 e i 50 (10), ciò dovuto probabilmente a causa dell’innalzamento dell’età per la maternità. 10 Tabella età utente Tra 20 e Tra 31 e Tra 36 e Tra 41 e Oltre 50 n. r. 30 35 40 50 anni anni anni anni 5 7 18 10 4 10 Grafico età utenti 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 20 - 30 31 - 35 36 - 40 41 - 50 > 50 N.R. Sono prevalentemente coniugati, con una forte presenza di single e in media hanno 1 o due figli. Tabella situazione familiare SINGLE CONIUGATO SEPARATO CONVIVENTE VEDOVO n.r. 11 24 7 9 1 2 Tabella numero figli nessuno 1 figlio 2 figli 3 figli 7 20 20 2 Possiedono un titolo di studio elevato (17 il diploma e ben 15 la laurea). Tabella titolo di studio LICENZA ELEMENTARE LICENZA MEDIA QUALIFICA DIPLOMA LAUREA 1 12 9 17 15 Titolo di studio 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Titolo di studio Licenza elementare Titolo di studio 1 Licenza Qualifica Media 12 9 Diploma 17 Laurea 15 Nella tipologia dei casi trattati la parte più consistente è la richiesta di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, con la flessibilità dell’orario e il parttime. Vi è poi un nutrito numero di casi di demansionamento al rientro dal congedo per la maternità, quando non si giunge al licenziamento subito dopo il compimento dell’anno di vita del bambino, uscendo dal periodo di tutela imposto dalla legge sulla maternità. Tabella tipologia casi a) CONCILIAZIONE - Part-time b)CONCILIAZIONE – Maternità allattamento c) CONCILIAZIONE – Flessibilità orario d) VIOLAZIONE LEGGE MATERNITA’ e) CONCILIAZIONE – Congedi parentali padri f) MOLESTIE SESSUALI g) MOLESTIE VERBALI h) DISCRIMINAZIONE DIRETTA i) DISCRIMINAZIONE INDIRETTA l) MOBBING m) DEMANSIONAMENTO n) STALKING LAVORATIVO o) PROBLEMA SINDACALE p) LICENZIAMENTO q) ALTRO 4 4 10 2 5 2 3 3 2 3 7 1 8 3 1 Grafico tipologia casi Tipologia casi 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 a b c d e f g h i l m n o p Le aziende presso cui lavorano sono prevalentemente molto grandi per numero di dipendenti (ben 19 ne hanno più di 500, e 14 più di 100), seguite da quelle molto piccole, (13 aziende con meno 15 dipendenti). Tabella tipologia azienda PICCOLA <15 DIPENDENTI MEDIA 16-18 GRANDE >100 MOLTO GRANDE > 500 13 8 14 19 Hanno soprattutto un contratto a tempo indeterminato e sono impegnate in un orario full time. Tabella tipologia contratto TEMPO INDETERMINATO TEMPO DETERMINATO 49 5 FULL TIME PART TIME 39 15 La provenienza dei casi risente di alcune criticità nelle reti, (un solo caso segnalato dai CpI nel 2° semestre), mentre evidenzia l’efficacia delle buone prassi instaurate con gli sportelli antimobbing dei Sindacati, (grazie anche al Protocollo di Intesa), che ha permesso una intensa collaborazione per la trattazione dei casi di mobbing. Un buon numero di casi giunge tramite l’opuscolo “I nostri auguri tra opportunità e diritti” diffuso nei centri nascita, che veicola la conoscenza del servizio di tutela offerto dall’Ufficio tra i futuri genitori, mentre si rivelano sempre efficaci il sito internet della Consigliera, e il servizio del Telefono Rosa “Vicino a te” (camper itinerante). Tabella provenienza dei casi CPI ISPETTORATO DPL SINDACATO PASSAPAROLA ENTE PUBBLICO INTERNET OPUSCOLO OSPEDALE TELEFONO ROSA AZIENDA AGENDA VOLANTINO CASO GIÀ SEGUITO DALL’UFFICIO 1 3 10 4 5 8 6 5 1 1 5 5 14 Grafico provenienza dei casi Provenienza dei casi CPI ISPETTORATO DPL CASO GIÀ SEGUITO ISPETTORATO SINDACATO DPL VOLANTINO CPI PASSAPAROLA AGENDA ENTE PUBBLICO SINDACATO INTERNET AZIENDA PASSAPAROLA 4 OPUSCOLO OSPEDALE TELEFONO TELEFONO ROSA INTERNET ROSA ENTE PUBBLICO; AZIENDA AGENDA OPUSCOLO OSPEDALE VOLANTINO CASO GIÀ SEGUITO Molti dei casi si risolvono nell’ambito della consulenza e l’ascolto (20), mentre per un quasi altrettanto numero (ben 19) la Consigliera è intervenuta con la mediazione, tramite convocazione delle aziende, o recandosi presso le stesse, per un tentativo di conciliazione, quasi sempre con esito positivo. Per un caso si sta procedendo per un’azione in giudizio ad adiuvandum. Cinque casi sono stati segnalati agli sportelli antimobbing, con cui si sta proseguendo la trattazione. Sei casi di discriminazioni collettive sono stati segnalati per competenza alla Consigliera Regionale. Tabella esito a) Esaurito nell’ambito della consulenza b) Mediazione della Consigliera c) Azione in giudizio ad adiuvandum d) Suggerito supporto legale e) Invio sportello antimobbing f) Invio Ufficio Vertenze Sindacato g) Invio Cons. Reg. (discrim. collettive) 20 19 1 2 5 1 6 15 Esito casi 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Esito casi a b c d e f g D. Attività svolte nel corso dell’anno 2011 (2° semestre) Nel primo periodo dopo la nomina le Consigliere hanno partecipato a diversi incontri di presentazione e condivisione del piano di lavoro con i diversi soggetti istituzionali: 15/6 incontro con il gruppo di lavoro A.N.C.I. su C.U.G (Comitati unici di garanzia e Piani di azioni Positive dei Comuni della Prov. di Torino) 21/6 incontro con le/i referenti della “Rete di Parità nello sviluppo locale della Prov. di Torino” e Consulta delle Elette 27/6 presentazione ufficiale da parte del Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta. con la presenza dell’Assessore al Lavoro Carlo Chiama e dell’Assessora per i Diritti e la Cittadinanza Maria Giuseppina Puglisi 28/6 incontro con le/i referenti di Parità dei Centri per l’Impiego della Prov. di Torino Partecipazione alle Reti Rete Nazionale delle Consigliere di Parità Partecipazione agli incontri proposti dalla Rete Nazionale delle Consigliere di Parità 19 – 20 – 21 settembre 2011 Rete Nazionale delle Consigliere di Parità – ROMA 13 - 14 – 15 dicembre 2011 Rete Nazionale delle Consigliere di Parità – ROMA 16 Sono state giornate molto intense e interessanti soprattutto perché hanno offerto approfondimenti tematici con relatori molto qualificati e competenti e un reale confronto e arricchimento tra le /i partecipanti. Nell’ambito della rete nazionale delle Consigliere di Parità Gabriella Boeri è componente del gruppo di lavoro“Discriminazioni individuali e Collettive e Azioni in giudizio” e ha partecipato agli incontri programmati 4/7/2011 Roma 28/11/2011 Milano Rete regionale delle Consigliere di Parità Le Consigliere di Parità sono componenti della Rete regionale delle Consigliere e hanno partecipato ai seguenti incontri: - 2/12/2011Torino La Rete delle Consigliere di Parità del Piemonte si è riunita in un momento di discussione tra Consigliere provinciali e regionali, in cui ogni referente ha presentato le attività svolte. Un’occasione di confronto, dialogo, dibattito e di scambio di buone prassi L’attività di rete è stata condotta dalle Consigliere di Parità regionali, Alida Vitale e Franca Turco Partecipazione e interventi a convegni e incontri 24/10/2011 partecipazione al gruppo di lavoro Comunicazione del Coordinamento Cittadino e Provinciale Contro la Violenza alle donne 26-27/10/2011 partecipazione al convegno organizzato dall’Assessorato al Lavoro Prov. di Torino sul mercato del lavoro 10/11/2011 partecipazione alla IX Commissione Consiliare P.O. e al CPO 14/11/2011 partecipazione alla rete delle referenti di parità dei Centri per l’Impiego 18/11/2011 partecipazione al convegno promosso dalle Consigliere Regionali “Le aziende che investono sulle donne” 24/11/2011 presentazione dello sportello Antidiscriminazioni dell’UNAR nell’ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, in collaborazione con l’Assessorato Regionale e Provinciale alle P.O. 2/12/2011 partecipazione focus group “Insieme per una strategia per le pari opportunità” a cura della C.R.P.O 17 Attività di promozione Bandi Nazionali e Regionali in tema di P.O. L’Ufficio della Consigliera ha promosso con specifici incontri e azioni di supporto alla progettazione il Bando regionale a valere sul Fondo Conciliazione dei tempi di Vita e di Lavoro (scad. 18 agosto 2011). Permetteva ad aziende ed enti pubblici la realizzazione e prima attivazione di nidi aziendali, anche in ambito rurale ma anche azioni finalizzate all’aggiornamento continuo delle donne assenti dal lavoro per periodi medio/lunghi legate ad esigenze di conciliazione e alla facilitazione del rientro. Una decina di questi progetti presentati da imprese della Provincia di Torino hanno richiesto l’adesione della Consigliera e il suo impegno in caso di approvazione in attività di comunicazione e valorizzazione della “buona prassi”. La stessa attività è stata svolta per il Bando nazionale L.53/200 art. 9 “Misure per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro” (due sportelli scad. 13/7 e 28/10 2011). 18