Roma 1 giugno 2005 La strategia regionale per la realizzazione dei centri servizi territoriali in Sardegna Cosa prevede l’aCCordo di programma Quadro “soCietà dell’informazione” in sardegna? L’APQ-SdI Sardegna prevede diversi progetti ed azioni per soddisfare le esigenze dell’SPC: • ICAR- Interoperabilità e cooperazione applicativa tra le Regioni • SQCN- Interoperabilità e cooperazione applicativa in Sardegna • CSR- Centro Servizi Regionali • CTT- Centri Tecnici Territoriali • CST- Centri Servizi Territoriali Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali Il Centro Servizi Regionali seCondo l’apQ-SdI Sardegna 1. 2. 3. 4. E’ evidente la necessità di coordinamento settoriale e territoriale attraverso strutture a ciò deputate Il CSR, unitamente ai progetti SQCN e CST, costituirà la struttura Regionale di governance della “Strategia per lo sviluppo della Società dell’Informazione in Sardegna” Il CSR potrà utilmente supportare le decisioni per la costituzione di “organismi unici e centralizzati che dovrebbero evitare ridondanze, sfasamenti e incoerenze tra le iniziative da intraprendere” Alla conclusione del progetto (fine 2007) il sistema di Governo Regionale e Locale decideranno le forme più opportune per dare carattere strutturale e stabile alle soluzioni capaci di soddisfare le esigenze di pianificazione, regia e gestione della Società dell’Informazione. Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali Cosa deve fare il CSR ? Il Centro Servizi Regionali (CSR) - deve far funzionare l’e-Government. - deve assicurare la cooperazione applicativa; - deve far funzionare il Sistema Pubblico di Connettività. Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali Cosa e perché ? IL CSR deve: Assicurare: L’insieme di infrastrutture tecnologiche e regole tecniche Che consentano: Lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della pubblica amministrazione Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali Con cosa e come ? Tramite L’interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi In modo da: Garantire la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia e l’autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione. Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali DEFINIZIONI (*) Cooperazione applicativa Erogazione di servizi informatici a valore aggiunto che utilizzano le funzioni di due o più applicazioni, progettate per erogare servizi singolarmente, appartenenti a sistemi informatici diversi afferenti allo stesso o a differenti Domini Interoperabilità Capacità di un’applicazione di sfruttare le funzioni di un’altra applicazione; si dice che A e B interoperano se A è in grado di sfruttare le funzioni di B e viceversa (*) tratte da CNIPA: Dizionario v1.2.doc (21 marzo 2004) Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali Altri fattori fondamentali: SICUREZZA e RISERVATEZZA Sicurezza: Deve essere garantita sotto un duplice aspetto: • Sicurezza dall’attacco di virus o altre intrusioni maliziose • Sicurezza che le identità dei partecipanti ad un procedimento on-line (persone e/o sistemi informatici) siano effettivamente quelle dichiarate. Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali Riservatezza: Deve garantire le seguenti funzioni: • Consentire il rispetto della privacy dei dati personali • Permettere ai pubblici funzionari di accedere ad un ben definito sottoinsieme di dati pertinente al loro “ruolo” • Permettere agli applicativi software di accedere ad appropriati sottoinsiemi di dati appartenenti ad altri applicativi (anche di altri domini). Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali Come gestire tali complessità? Il CNIPA propone di promuovere la costituzione di comunità professionali, definite COMMUNITY NETWORK e di farle evolvere verso le QUALIFIED COMMUNITY NETWORK Con l’apporto di • INFRASTRUTTURE • ACCORDI DI COOPERAZIONE • FORMAZIONE • DIFFUSIONE NEL TERRITORIO Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali La proposta di organizzazione del Centro Servizi Regionali 4 Aree 1. 2. 3. 4. Interoperabilità e Cooperazione applicativa tra le Regioni (v. ICAR) Interoperabilità e cooperazione applicativa in Sardegna (v. CG-SQCN) Servizi organizzativi Coordinamento progetti Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CSR – Area 1: Interoperabilità e Coop. applicativa tra le Regioni (ICAR) Realizzazione dell’infrastruttura di base per l’ interoperabilità e la cooperazione applicativa a livello interregionale Gestione di strumenti interregionali di Service Level Agreement Sistema federato interregionale di autenticazione Protocolli di trasmissione e VPN della rete Regionale gestione della dorsale della rete e controllo delle sue funzionalità proxy – gateway verso reti esterne progettazione e pianificazione dell’evoluzione della rete realizzazione e gestione NAP Regionale Sardinian Internet eXchange (SIX) Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CSR – Area 2: Interoperabilità e Coop. applicativa in sardegna (sqcn) • Gestione della Certification Authority Regionale assegnazione indirizzi della rete gestione e aggiornamento dei sistemi deputati ad offrire servizi di interoperabilità: Gestione identità e sicurezza • Riconduzione a sistema di iniziative Regionali creazione e manutenzione della documentazione dei servizi della rete Integrazione del Sistema Informativo del Lavoro Integrazione del sistema Informativo Territoriale Regionale Integrazione delle iniziative avviate nel campo della sanità Integrazione progetti 1° fase piano e-Government • Gestione dei Web Services Servizio di indicizzazione e ricerca (registro UDDI) Servizio di pubblicazione e presentazione Process orchestration • Data Base delle configurazioni Definizione standard di documentazione Repository delle configurazioni Remote monitoring - Gestione degli “eventi” Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CSR – Area 3: servizi organizzativi Supporto ai Centri Tecnici Territoriali per: progettazione pianificazione dell’evoluzione tecnologica conduzione sistemistica definizione delle politiche di sicurezza valorizzazione nuovi servizi offerti dalla rete supporto alla stesura dei contratti di fornitura dei servizi Promozione / diffusione degli standard di qualità e controllo dei livelli di servizio Supporto alla diffusione di applicazioni “open source” Definizione collaborazioni con iniziative delle Università Sarde Organizzazione affiancamento consulenziale per EELL Definizione programmi formativi sulle tecnologie dell’SPC Assistenza alla stesura di progetti di sviluppo Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CSR – Area 4: coordinamento progetti • Comunicazione Web based tra progetti Team web site Scheduling multiprogetto • Supporto alle commissioni interne di progetto Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CTT - Centri Tecnici Territoriali Nascono in seguito al riorientamento / aggiornamento di due progetti finanziati all’interno della 1° fase del piano Nazionale di e-Government Sono progetti coordinati da Enti Locali, finanzaiti per circa il 60% con fondi Regionali A conclusione del progetto il sistema di governo regionale e locale deciderà in merito alla gestione successiva Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CTT - centri tecnici territoriali servizi erogati Server farm, Posta elettronica certificata, rilascio CNS; Assistenza informatica Back office per servizi e-Gov per conto dei Comuni Servizi informativi e di accesso a Basi di Dati Supporto ICT alle gestioni associate Gestione diretta di risorse e produzioni informative Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CST – Centri Servizi Territoriali Vengono attivati con le risorse del progetto CST a regia CNIPA (fondi CIPE del.17) Sono in numero di otto (uno per ogni ambito provinciale) Costituiscono un front-office per la diffusione di soluzioni e-Government presso i Comuni Nella fase di avvio non hanno apparati tecnologici propri ma utilizzano quelli dei CTT ed i servizi del CSR Costituiscono un nucleo sul quale potranno convergere altri investimenti della Regione e degli Enti Locali. Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CST - servizi erogati FORMAZIONE e CONSULENZA: Consulenza su processi di innovazione organizzativa e tecnologia e Formazione tecnico-amministrativa, aggiornamento normativo interscambio delle conoscenze e condivisione delle competenze amministrative e gestionali (consulenza e organizzazione dei bisogni formativi, Consulenza e coordinamento erogazione corsi, Consulenza e progettazione nuovi corsi, erogazione diretta di corsi, seminari e convegni, anche in modalità teleconferenza e e-learning); Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CST - servizi erogati ASSISTENZA AMMINISTRATIVA E CONTRATTUALE (Paghe e contributi, Relazioni sindacali, catalogo fornitori, Stazione appaltante, Consulenza gestione tributi, Consulenza e gestione catasto, Riscossione tributi, Consulenza e gestione finanziamenti, Consulenza e gestione patrimonio, Consulenza e gestione contabilità, Assistenza fiscale, Consulenza e gestione anagrafe) Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali CST - servizi erogati ACQUISTI CENTRALIZZATI DI HW E SW (Organizzazione, qualificazione della domanda e coordinamento amministrativo-gestionale nel settore ICT mediante la formazione di gruppi di acquisto); Promozione e coordinamento di progetti di innovazione e di riuso delle soluzioni di egovernment; Raccolta dati e statistiche; Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali ANALISI S.W.O.T. dell’artiColazione Ctt - CST Forza: I Centri Tecnici Territoriali nascono come strutture coordinate dagli EELL, ma fortemente integrate con il Centro Servizi Regionali Concentra su due sole strutture gli investimenti tecnologici iniziali I CTT supportano i CST e danno loro tempo di crescere, accollandosi per primi i compiti tecnologici Il sentiero di crescita dei CST non è prefissato, ma dipenderà dalle energie localmente disponibili Debolezza: Nelle aree territoriali più deboli rischiano di limitarsi a svolgere una funzione di sportello Opportunità: I CST possono fungere da polo che richiama iniziative ed inserisce le professionalità locali in un percorso di crescita Minacce: I CST non raggiungono un adeguato livello di qualificazione e si rivelano poco utili I CTT portano via spazio all’ iniziativa privata, impoverndo il territorio Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali IN SINTESI La Regione, con il CSR Centro Servizi Regionali, definisce standard, fornisce infrastrutture, gestisce il proprio Sistema Informativo I CTT - Centri Tecnici Regionali erogano i servizi ai Comuni Le aziende private producono e forniscono i servizi che saranno erogati tramite i CTT I CST – Centri Servizi Territoriali qualificano la domanda degli EE.LL. e la convogliano verso i CTT e verso le aziende qualificate Roma 1 giugno 2005 Direzione Generale degli Affari Generali