CIRCOSCRIZIONE Comune di Reggio Emilia Reggio per l’Unità d’Italia Le vie del Risorgimento nella Circoscrizione 5 In collaborazione con ISTORECO e Scuola Media Statale “SANDRO PERTINI” Circoscrizione Comune di Reggio Emilia Reggio per l’Unità d’Italia Le vie del Risorgimento nella Circoscrizione 5 In collaborazione con Istoreco e Scuola Media Statale “Sandro Pertini” Foto di copertina Francesco Nironi “Festa per l’Unità d’Italia a Reggio Emilia” (1859). Foto IV di copertina Carlo Bossoli “Ingresso di S.M. il Re in Milano da Porta Orientale (7 agosto 1859)”. Presentazione Prosegue il cammino di conoscenza del territorio della Circoscrizione 5 avviato nell’anno scolastico 2004-2005 con i ragazzi della scuola media “Sandro Pertini”. Così come nella primavera 2005 è stato presentato l’opuscolo “A 60 anni dalla Liberazione. Guerra e Resistenza nella toponomastica della Circoscrizione 5”, così oggi, nella primavera 2007 viene presentato un analogo lavoro condotto, da altri studenti, sul tema del Risorgimento. Sono tanti i personaggi ed eventi risorgimentali che danno il nome a vie del quartiere, personaggi ed eventi sconosciuti ai più, specialmente ai ragazzi, che meritavano di essere riportati alla luce, recuperando attraverso di essi la storia di quel periodo. Con la consulenza di Istoreco gli studenti hanno effettuato un percorso di memoria storica più remoto rispetto al precedente ma assai importante, perché ha fatto loro scoprire le origini, le radici, lo spirito della nostra nazione. Apprendere dei tanti reggiani, ma non solo, ardimentosi patrioti che andarono a combattere, che subirono martirio per realizzare l’unità d’Italia, un’Italia non più composta da tanti staterelli assoluti ma unificata, credo possa far riflettere sul tema dell’identità, della nostra coscienza nazionale. E come non vedere questi patrioti quali antesignani di quegli altri, tanti, che si batterono e si immolarono per la Pace, la Libertà, la Democrazia conquistate nel 1945 con la guerra di Liberazione dal nazifascismo? Nella nostra città, a Reggio, è nato il Tricolore, simbolo risorgimentale divenuto la bandiera d’Italia, alla nostra città, a Reggio, è stata conferita la medaglia d’oro per la valorosa lotta condotta contro fascismo e nazismo. Risorgimento e Resistenza sono i capisaldi della nostra identità nazionale e come tali da recuperare, conoscere, trasmettere. Un doveroso ringraziamento va al dirigente scolastico che ha condiviso il progetto proposto, agli insegnanti che su due anni scolastici lo hanno portato avanti nonché agli studenti, esprimendo l’auspicio che la conoscenza e la divulgazione delle storie che definiscono vie e spazi abitualmente frequentati contribuisca a far sentire, ragazzi e adulti, maggiormente appartenenti al loro territorio, alla loro città e nazione e quindi più attenti e partecipi alla vita collettiva, contribuendo così al cammino e all’ulteriore crescita di quello stato nazionale perseguito con tanta passione dai patrioti del Risorgimento. Elvira Lusenti Responsabile Commissione Cultura e Tempo Libero Circoscrizione 5 Il Risorgimento oggi La scuola italiana oggi ha bisogno di insegnare il Risorgimento. È un periodo complesso, convulso per certi versi ma rimane forse l’unico momento, insieme alla Resistenza, di riscatto nazionale, di rinascita morale e politica dell’Italia. Tutto il mondo guardava allora con occhio benevolo allo straordinario processo di unificazione di un paese arretrato, spezzettato, umiliato da secoli di divisioni e di dominio straniero. L’epopea risorgimentale ha visto l’impegno e il sacrificio di tanti uomini, come quelli nominati nelle prossime pagine, che hanno dedicato la loro esistenza ad un’idea che sembrava irrealizzabile. Siamo soliti ascrivere agli errori di valutazione di questi uomini i problemi che l’Italia si trascina ancora oggi. È una tragica ammissione di incapacità che la scuola non si può permettere di trasmettere ai ragazzi. Se è vero che l’Italia uscita dal Risorgimento presentava incongruenze tuttora riscontrabili, sono le generazioni successive ad avere la responsabilità di non essere state in grado di sanarle. Dagli uomini e dalle donne del Risorgimento dobbiamo invece riportare ai ragazzi un messaggio di grande speranza perchè quelle generazioni, pur a costo di grandi sacrifici, hanno reso realtà il loro sogno che era quello di creare un’Italia Unita. Ciò che il nostro paese ha realizzato, fino ad arrivare ad essere tra le nazioni più sviluppate del mondo, sarebbe impensabile senza il loro sacrificio e la loro dedizione. Le nostre istituzioni, le nostre scuole, le nostre libertà non sono un regalo della storia e ogni discorso di educazione civica coi ragazzi è inutile se non parte dalle vicende, dai volti, dalle parole di chi ci ha permesso di vivere oggi la condizione privilegiata di cittadini liberi di un paese unito. Prof. Fabrizio Solieri Docente presso l’IPSSCT “Don Zeffirino Jodi” e Ricercatore Istoreco Riscoprendo le radici della nostra convivenza civile Il Comune di Reggio Emilia porta avanti, ormai da diversi anni, numerose iniziative volte alla valorizzazione ed all’approfondimento di tematiche legate alla storia civile del nostro paese. Anche per chi è sempre vissuto in questo quartiere e sente come famigliari i nomi di molte delle vie “esaminate” dai ragazzi, la riscoperta degli avvenimenti che sottendono un certo nome o un certo personaggio contribuiscono a rinnovare il legame col territorio in cui si vive, si insegna, si lavora. Dal punto di vista didattico, affrontare il lungo, tormentato eppure affascinante periodo del Risorgimento italiano è sempre uno stimolo importante per i ragazzi. La ricostruzione attraverso la molteplicità delle fonti (testi storiografici, materiali archivistici, fonti iconografiche) delle vicende di singoli personaggi, di luoghi, di istituzioni di questo fondamentale periodo della storia italiana è anche un modo per ricostruire l’essenza stessa delle attuali istituzioni pubbliche e delle basi della convivenza comune. Non bisogna dimenticare che, lo stesso Comune di Reggio Emilia, ospita, presso la propria sede, il Museo del Tricolore, che testimonia la continuità tra il passato glorioso, che i ragazzi della Scuola Media “Pertini” hanno indagato, ed il tempo presente. Mi auguro che questo opuscolo trovi grande diffusione anche al di fuori delle consuete sedi istituzionali e possa favorire un rinnovato clima di collaborazione e fiducia tra le amministrazioni locali, le istituzioni scolastiche e la cittadinanza, all’insegna dei valori civili e morali che le vicende raccontate in questo lavoro ci testimoniano. Iuna Sassi Assessore Scuola Università Giovani La “storia” e le vie o le vie della storia Ogni società attraverso la denominazione dei “suoi luoghi” onora e custodisce il passato per mantenere vivi i valori della cultura, le radici e la solidale convivenza. Proprio con questo atto identificativo la comunità trasmette soprattutto ai giovani il senso della memoria e del patto sociale. Nell’intreccio di strade del nostro territorio compaiono denominazioni ispirate agli ideali di rinnovamento della nazione durante il processo unitario del sec. XIX, quando scaturì il sentimento della coscienza nazionale. Allora ecco in primo luogo viale Risorgimento! Ma non mancano intitolazioni che vogliono ricordarci il pensiero rivoluzionario di quei tempi (via Pisacane, via Menotti, via Manara, via Grillenzoni…), insieme al ricordo di testimonianze altrettanto significative, ma non violente (via Pellico…). Sono poi ricordati la cultura (via Panizzi, via Lamberti, via Sidoli…), i fatti gloriosi e gli uomini d’azione (via Villafranca, via Cialdini…), gli episodi dolorosi (via Mentana…), gli intellettuali (via Cattaneo, via De Sanctis…), storie di uomini e donne, che hanno sofferto, lottato, hanno provato la sconfitta, l’esilio, il carcere. Non devono rimanere puri suoni per chi ci passa o ci vive. Ringrazio quindi la 5a Circoscrizione e ISTORECO che hanno fornito alla scuola l’opportunità di mettersi alla prova in un’indagine in cui la “storia” incontra la vita. Ringrazio in particolare gli insegnanti e gli alunni della classe 3G che con questa pubblicazione ricevono il giusto riconoscimento del loro lavoro durato un biennio. Hanno dimostrato capacità di cooperare con le istituzioni per condurre a compimento questo progetto di ricerca storica “sul campo”, che è già apprendistato di democrazia. Ai lettori si può dire di tenere cara questa piccola opera e di difendere i valori che in essa sono ricordati: la saggezza, la moralità e il sacrificio di “giusti” che hanno ripudiato i compromessi, il quieto vivere, il tornaconto personale per seguire un ideale che appare lontano eppure è ancora attualissimo: “fare” l’Italia. Saverio Maccagnani Dirigente scolastico Scuola Media S.Pertini Il primo Tricolore Il 7 gennaio 1797, nell’ambito del Congresso Cispadano, i delegati delle province di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara scelsero questa bandiera come simbolo dell’unione dei loro territori. Questo vessillo ha rappresentato per tutto il Risorgimento e rappresenta ancora oggi la sintesi delle speranze dell’Italia Unita, libera e democratica. La classe III G La Classe III G con la Prof.ssa Malavasi (in ordine alfabetico): Antoniotti Marco, Barannikov Illya, Barile Davide, Bonacini Alice, Bragazzi Chiara, Cupello Alessandro, D’Incà Giacomo, Davoli Federico, Di Giuseppe Sara, Di Noia Riccardo, Ferrari Chiara, Gherardi Alessandro, Giaroli Marco, Hu Yin Lian, Lombardi Caterina, Malaguti Mattia, Marmiroli Arianna, Miron Tatiana, Omini Chiara, Persona Pietro, Salerno Cristina, Santoro Tony, Sisti Giulia, Tozzi Maria, Travaglioli Jessica, Turrini Emanuele, Tymoshenko Dasha Gli studenti al lavoro nel laboratorio di informatica Elenco Vie dedicate al Risorgimento nella V Circoscrizione zona viale E. Simonazzi via Bianchini Eugenio via Cispadana via Ferrari Giulio via Grillenzoni Giovanni via Lamberti Giuseppe via Mentana via Montechiarugolo via Nobili Pellegrino via Palestro via Panizzi Antonio via Statuto via Taddei Rainero zona viale Risorgimento via Cialdini Enrico via Ferrarini Carlo via Menotti Ciro via le Risorgimento via Pellico Silvio via Santorre di Santarosa via Sidoli Giuditta via Terrachini Pier Giacinto via Zucchi Carlo 10 zona Viale Risorgimento-Ospedale via Davoli Gaetano via Lustrini Angelo via Pisacane Carlo zona Rosta Nuova via F.lli Ruffini via Manara Luciano via Martiri di Belfiore via Martiri del 1831 via Wybicki Jozef zona Rosta Vecchia via Cannizzaro Stanislao via Villafranca zona S. Pellegrino-via Tassoni via De Sanctis zona Buco del Signore via Cattaneo Carlo via Chiloni Francesco zona ex via della Pulce (via Settembrini) via Ravà Ghion Aron E. via Riccioni Filippo via Settembrini Luigi zona viale E. Simonazzi VIA EUGENIO BIANCHINI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Prima laterale destra di v.le E. Simonazzi Eugenio Bianchini volontario garibaldino IL PERSONAGGIO Nacque a Reggio nel 1843, si arruolò volontario nei Cacciatori della Magra nella campagna del 1859. Congedato si imbarcò per la Sicilia per raggiungere Garibaldi e i Mille ma venne catturato e imprigionato a Gaeta.Tornato in libertà dopo 42 giorni riuscì finalmente a raggiungere la Sicilia dove rimase ferito nella battaglia di Milazzo. Si mise in mostra per le sue doti di audacia e venne decorato come ufficiale da Nino Bixio. Seguì Garibaldi nell’impresa di Mentana nel 1867 e morì a seguito di una ferita il 26 novembre 1867 in un ospedale di Roma. 11 zona viale E. Simonazzi VIA CISPADANA A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Terza laterale sinistra di v.le E. Simonazzi La Sala del Tricolore, dove si tenne il Congresso della Repubblica Cispadana IL FATTO Repubblica nata nell’autunno 1796 dalla fusione delle province di Reggio Emilia (che per prima si era resa indipendente), Modena, Bologna e Ferrara. Durante il Congresso del dicembre 1796 - gennaio 1797 tenuto a Reggio si dotò della bandiera tricolore destinata a diventare simbolo dell’Italia Unita. Confluì nel maggio 1797 nella Repubblica Cisalpina insieme ai territori della Lombardia conquistati da Napoleone. 12 zona viale E. Simonazzi VIA GIULIO FERRARI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Terza laterale destra di v.le E. Simonazzi termina su via Cassoli Giulio Ferrari, patriota, volontario della I Guerra d’Indipendenza IL PERSONAGGIO Giulio Ferrari partecipò insieme ai fratelli Lodovico e Prospero alla I Guerra d’Indipendenza dove si distinse particolarmente nella battaglia di Governolo, vicino a Mantova. Qui un battaglione di reggiani giovanissimi, detti “la centuria degli studenti”, insieme a volontari di altre regioni sconfisse il 24 aprile 1848 un reparto di austriaci forte di 1600 uomini e di sei cannoni. 13 zona viale E. Simonazzi VIA GIOVANNI GRILLENZONI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Quarta laterale destra di v.le E. Simonazzi Giovanni Grillenzoni, uomo politico e patriota mazziniano IL PERSONAGGIO Nacque a Reggio Emilia il 6 aprile 1796. Di famiglia nobile, aderì subito alla Carboneria e riuscì a scappare all’arresto nel 1821. Il tribunale di Rubiera lo condannò a morte in contumacia l’11 settembre 1822. Rientrò a Reggio nel 1848 assumendo la carica di colonnello alla Guardia nazionale; emigrò al rientro del Duca per fare nuovamente ritorno nel 1859. Non condivise il governo Cavour soprattutto riguardo all’annessione di Roma e fu un sincero amico di Mazzini. Morì in Svizzera nel 1868. 14 zona viale E. Simonazzi VIA GIUSEPPE LAMBERTI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Sesta laterale destra di v.le dei Mille Giuseppe Lamberti patriota, mazziniano IL PERSONAGGIO Nacque a Reggio Emilia il 23 aprile 1801. Figlio del conte Jacopo fece parte della Carboneria e fu costretto a emigrare in Francia per sottrarsi ai rigori del duca di Modena. Qui conobbe Giuseppe Mazzini e collaborò con lui nella fondazione della Giovine Italia. Nel 1848 tornò a Reggio per partecipare ai moti. Nel 1849 si rifugiò in Toscana e a Bologna, poi, a seguito delle amnistie di Francesco V, tornò a Reggio dove, a causa di una grave malattia, morì il 24 gennaio 1851. 15 zona viale E. Simonazzi VIA MENTANA A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale di via Taddei a destra di v.le E. Simonazzi Una raffigurazione della battaglia di Mentana IL FATTO Cittadina in provincia di Roma,sulle colline della Sabina, Mentana è ricordata soprattutto per la battaglia terrestre episodio del Risorgimento Italiano. Nella battaglia scesero in campo 4652 Volontari garibaldini contro 11000 Franco-pontifici, questi ultimi appoggiati da una intera batteria d’artiglieria. Questo scontro, iniziato il 3 novembre 1867, si concluse con la Vittoria dei Franco-pontifici,comandati dai generali Kanzler e Duplessis. Essendo in maggioranza numerica e d’armamento costrinsero i garibaldini a ripiegare e a rinunciare al colpo di mano per la liberazione di Roma. 16 zona viale E. Simonazzi VIA MONTECHIARUGOLO A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le E. Simonazzi termina su v.le Risorgimento La rocca di Montechiarugolo IL FATTO Cittadina sulle colline parmensi teatro dello scontro avvenuto il 4 ottobre 1796 tra 150 soldati austriaci e un contingente della Guarda Civica Reggiana guidata da Carlo Ferrarini. Lo scontro, poco più che un scaramuccia in realtà, suscitò un enorme clamore e il plauso dello stesso Napoleone per l’enorme significato simbolico della vittoria di un gruppo di volontari italiani contro i forti soldati imperiali. Il Generale francese a seguito del fatto d’armi inviò in dono a Reggio quattro cannoni e cinquecento fucili. 17 zona viale E. Simonazzi VIA PELLEGRINO NOBILI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le E. Simonazzi Pellegrino Nobili Giurista, uomo politico IL PERSONAGGIO Nato l’8 settembre 1754 a Vetto da una famiglia non molto agiata. Fece studi giuridici e iniziò a ventiquattro anni la carriera di giudice. Persona irreprensibile, esercitò diverse cariche sotto il governo degli Estensi e, dopo la nascita della Repubblica Cispadana, venne eletto deputato al Congresso di Reggio. Fu anche giudice di Cassazione, Ministro degli Interni della Repubblica Cisalpina. Partecipò ai moti del 1831; esiliato al rientro del Duca, morì a Pisa nel 1831. 18 zona viale E. Simonazzi VIA PALESTRO A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale di v.le dei Mille termina su via F. Cassoli Una raffigurazione della sanguinosa battaglia di Palestro IL FATTO Cittadina lombarda vicino a Pavia, fu teatro il 30-31 maggio 1859 di una importantissima battaglia terrestre nella II Guerra d’Indipendenza. A guidare l’esercito piemontese, che si avvalse anche dell’apporto di zuavi francese, fu il grande generale emiliano Enrico Cialdini che ottenne la vittoria contro gli austriaci del generale Zobel. Nell’occasione fu presente sul campo di battaglia lo stesso Vittorio Emanuele II, futuro re d’Italia. 19 zona viale E. Simonazzi VIA ANTONIO PANIZZI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le E. Simonazzi Antonio Panizzi bibliotecario, patriota IL PERSONAGGIO Nacque a Brescello il 16 Settembre 1797 da famiglia agiata. Si iscrisse giovanissimo alla Carboneria e nel 1820-1821 partecipò ai moti. Costretto all’esilio e condannato poi a morte dal tribunale di Rubiera fu costretto a fuggire a Lugano poi a Ginevra e successivamente a Londra nel maggio 1823. Qui divenne direttore del British Museum e fu bibliotecario di S.M. la Regina d’Inghilterra; nell’ambito politico favorì gli esuli italiani con ogni mezzo, tenne rapporti di corrispondenza con D’Azeglio, con Cavour, con Mazzini, con Garibaldi. Fu insignito del titolo onorifico di Baronetto, onore riservato a pochissimi stranieri. Rientrato in Patria nel 1867, fu fatto senatore nel 1868. Morì poi l’8 Aprile 1879 a Londra, dove era tornato per motivi di salute. 20 zona viale E. Simonazzi VIA STATUTO A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le dei Mille Lo Statuto Albertino Prima Costituzione dell’Italia Unita IL FATTO Lo Statuto del Regno di Sardegna, concesso da Carlo Alberto il 4 marzo 1848, fu esteso nel 1861 al Regno d’Italia e restò formalmente in vigore anche durante il Fascismo, fino all’approvazione della Costituzione Repubblicana. Lo Statuto lasciava ampi ed importanti poteri alla Corona. Il trono era ereditario ed il re conservava un ruolo centrale quale capo supremo dello Stato e del Governo. Egli, infatti, aveva il comando delle forze armate, di terra e di mare, dichiarava guerra, firmava i trattati di pace, d’alleanza e di commercio; nominava i ministri, partecipava indirettamente alla formazione delle leggi, aveva il potere di concedere la grazie e di commutare le pene. 21 zona viale E. Simonazzi VIA RAINERO TADDEI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale destra di v.le E. Simonazzi Rainero Taddei militare, garibaldino, medaglia d’argento al V.M. IL PERSONAGGIO Nato il 4 aprile 1827, volontario nella I Guerra d’Indipendenza, si batté a Governolo, vicino a Mantova. Luogotenente nei Cacciatori della Magra nella campagna ’59-’60 seguì poi Garibaldi nella spedizione dei Mille. Luogotenente colonnello del 19° reggimento fanteria nella terza guerra d’Indipendenza morì per ferite in combattimento a S. Lucia del Tione il 24 giugno 1866 e venne decorato con la medaglia d’argento al Valore Militare. 22 zona viale Risorgimento VIA ENRICO CIALDINI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Da v.le dei Mille a v.le Risorgimento Enrico Cialdini Generale, Senatore IL PERSONAGGIO Nacque a Castelvetro (MO) nel 1811. Dopo aver preso parte a moti del 1831 fu costretto all’esilio. Nel 1848 tornò in Italia battendosi prima nel corpo pontificio poi nell’esercito piemontese. Nel 1855 fu generale di brigata nella guerra di Crimea, combattè nella battaglia di Palestro del 1859; raggiunto il grado di generale dell’esercito nel 1860, battè le forze pontificie a Castelfidardo e occupò Ancona. L’anno seguente guidò l’assedio di Gaeta e ne ebbe in compenso il titolo ducale. Senatore dal 1864 ebbe una parte nella direzione e nella preparazione della guerra del 1866. Dopo il 1870 entrò in diplomazia e morì a Livorno nel 1892. 23 zona viale Risorgimento VIA CARLO FERRARINI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA da v.le dei Mille a via Santorre di Santarosa Carlo Ferrarini Capitano della Guardia Civica Reggiana IL PERSONAGGIO Nacque il 7 settembre 1767 a Reggio Emilia da una famiglia agiata. Dopo la nascita della Repubblica Reggiana (agosto 1796) divenne capitano della Guardia Civica e il 4 ottobre 1796 guidò questo corpo di volontari reggiani contro una colonna di austriaci che attraversava il territorio della città. Costrinse i nemici alla fuga nel castello di Montechiarugolo e li vinse dopo una breve battaglia. Fu per questo acclamato come un eroe. Tuttavia si dedicò presto solo a incarichi amministrativi e morì nel 1830. 24 zona viale Risorgimento VIA CIRO MENOTTI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le Risorgimento Ciro Menotti Patriota modenese IL PERSONAGGIO Nacque vicino a Modena nel 1798. Commerciante, in sospetto di liberalismo, venne arrestato nel 1821 ma fu scarcerato dopo poco. Tra il 1829 e il 1830 entrò nella cospirazione promossa da Misley facente capo al duca Francesco IV. Traditi dal Duca, nella notte fra il 3 e il 4 febbraio 1931 i principali cospiratori vennero arrestati. Menotti fu trasportato a Mantova da Francesco IV messosi in salvo al primo scoppio dell’insurrezione. Al ritorno a Modena del duca fu processato e impiccato. 25 zona viale Risorgimento VIA SILVIO PELLICO A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le Risorgimento Silvio Pellico scrittore, patriota IL PERSONAGGIO Silvio Pellico nacque a Saluzzo (in Piemonte) nel 1789 da una famiglia della piccola borghesia. Nel 1809 si trasferì a Milano. Si guadagnò da vivere facendo il precettore ed entrò in contatto con molti personaggi importanti, in particolare con Foscolo. Nel 1818 conobbe Pietro Moroncelli che lo aggregò alla Carboneria. Nell’ottobre del 1820 una lettera di Moroncelli indirizzata a Pellico venne intercettata dalla polizia e i due furono arrestati. Pellico fu condannato alla pena di morte poi commutata in vent’anni di carcere duro. Graziato nel 1830 rientrò a Torino dove scrisse il libro di memorie “Le mie prigioni”. Morì a Torino nel 1854. 26 zona viale Risorgimento VIALE RISORGIMENTO A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA da v.le dei Mille - piazza Tricolore a piazza Quarnaro Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei Due Mondi, uno dei grandi protagonisti del Risorgimento Italiano IL FATTO Il Risorgimento è il complesso movimento intellettuale, politico e militare, che condusse all’unificazione dell’Italia e alla sua liberazione dagli stranieri. Alcuni considerano concluso il Risorgimento nel 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia, altri nel 1870 con la presa di Roma altri ancora nel 1918 con le conquiste della I guerra mondiale. 27 zona viale Risorgimento VIA SANTORRE DI SANTAROSA A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale destra di v.le Risorgimento Santorre di Santarosa nobile piemontese, patriota IL PERSONAGGIO Nato a Savigliano nel 1783 combattè a Mondovì insieme al padre colonnello. Nel periodo del dominio napoleonico fu sindaco di Savigliano e sottoprefetto a La Spezia. Si battè nel 1815 a Grenoble con il grado di capitano dei granatieri. Fu l’animo del moto piemontese nel marzo 1821, durante il quale divenne Ministro della Guerra. L’8 aprile le truppe costituzionali furono sconfitte tra Novara e Vercelli ed il Santarosa si allontanò da Torino per stabilirsi in Svizzera poi in Francia ed in Inghilterra. Nel novembre 1824 partì volontario per la Grecia in lotta per l’indipendenza e morì combattendo nell’isola turca di Sfacteria nel 1825. 28 zona viale Risorgimento VIA GIUDITTA SIDOLI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le dei Mille Giuditta Sidoli, patriota mazziniana IL PERSONAGGIO Di nobile famiglia milanese sposò giovanissima il patriota reggiano Giovanni Sidoli. Egli apparteneva alla Carboneria e dopo i moti del 1820 fu condannato a morte. Ricercati dalla polizia si rifugiarono prima a San Gallo poi a Montpellier, dove il marito morì nel 1828. Rimasta vedova con quattro figli, Giuditta tornò a Reggio Emilia ove si dedicò all’attività politica per il partito mazziniano. Costretta a fuggire in Svizzera poi a Marsiglia dopo il 1831, conobbe Giuseppe Mazzini di cui divenne fedele compagna. Nel 1837 rientrò a Parma e nel 1852 si stabilì a Milano dove morì nel 1871. 29 zona viale Risorgimento VIA PIER GIACINTO TERRACHINI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le Risorgimento Lo stemma della Repubblica Reggiana del 1796 IL PERSONAGGIO Nacque a Cadelbosco nel 1770. Fece studi letterari e nel 1796, dopo la proclamazione della Repubblica Cispadana, i suoi concittadini lo scelsero come colonnello della Guardia Nazionale. Nel 1802 si sposò con Faustina Soliani e nello stesso anno fu nominato cancelliere del Censo e Presidente della leva. Al ritorno del Duca nel 1814 andò in Francia per dieci anni per poi tornare alla sua terra d’origine, Reggio Emilia, dove morì a ottantadue anni nel 1852. 30 zona viale Risorgimento VIA CARLO ZUCCHI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA laterale e parallela di via G. Matteotti (Mirabello) Carlo Zucchi Generale, Barone dell’Impero Francese IL PERSONAGGIO Nato a Reggio nel 1777, si arruolò giovanissimo come volontario nell’esercito napoleonico, salendo i gradi fino a essere nominato generale di brigata da Napoleone e addirittura Barone dell’Impero. Dopo la Restaurazione fu incarcerato varie volte, guidò i ribelli nei moti del 1831, fu Ministro della Guerra nello Stato Pontificio. Seguì da vicino tutte le vicende del Risorgimento e il suo titolo di Generale fu riconosciuto dal Governo Italiano. Morì a Reggio il 19 dicembre 1863. 31 zona Viale Risorgimento-Ospedale VIA GAETANO DAVOLI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di v.le Umberto I Gaetano Davoli Garibaldino, patriota IL PERSONAGGIO Nato a Reggio Emilia nel 1835, prese parte (volontario) alla campagna del 1859 e si battè da vero patriota a S.Martino. Non potè unirsi ai Mille ma raggiunse la Sicilia e partecipò alle battaglie di Milazzo e del Volturno. Nel 1867 andò in Grecia in aiuto degli abitanti di Creta contro l’Impero Turco e successivamente combattè a Mentana dove si ammalò di febbri malariche. Quando fu proclamata la Repubblica di Parigi raggiunse la capitale francese. Fatto prigioniero e condannato a morte ottenne la grazia e tornò a Reggio dove accettò l’umile impiego di portalettere. Morì a 76 anni in un ospizio reggiano. 32 zona Viale Risorgimento-Ospedale VIA ANGELO LUSTRINI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale destra di v.le Risorgimento La battaglia di Rimini del 1831 IL PERSONAGGIO Angelo Lustrini, figlio di Tommaso, partecipò come soldato volontario ai moti del 1831. Fece parte della colonna di ribelli guidata dal generale Carlo Zucchi e fu costretto all’esilio dopo la repressione attuata dalle truppe austriache ed il conseguente rientro a Modena del Duca. 33 zona Viale Risorgimento-Ospedale VIA CARLO PISACANE A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale destra di via Cassoli Carlo Pisacane Patriota, Mazziniano IL PERSONAGGIO Nacque a Napoli nel 1818; appartenente a famiglia aristocratica, viaggiò per l’Europa e maturò la sua idea di un socialismo caratterizzato da concretezza, rigore, fermezza politica. Tornò in Italia nel 1848 per prendere parte alla lotta per l’indipendenza. Nel marzo 1849 si recò a Roma dove era stata proclamata la Repubblica. Dopo la caduta di Roma fu costretto a tornare in esilio, prima all’estero e poi a Genova. Il 25 giugno del 1857 partì con un gruppo di compagni verso il regno borbonico. Sbarcati a Sapri, presso Salerno, i patrioti furono massacrati da quelle stesse masse contadine sulle quale contava Pisacane che, già ferito, per non cadere prigioniero si uccise. 34 zona Rosta Nuova VIA FRATELLI RUFFINI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA da via Martiri di Minozzo a via Medaglie d’oro della Resistenza Jacopo Ruffini, il maggiore dei fratelli IL FATTO I fratelli Ruffini, Agostino, Giovanni, Jacopo e Ottavio parteciparono tutti alla Carboneria e alla Giovine Italia. Jacopo, il maggiore dei fratelli, nato a Genova nel 1805 e laureatosi in Medicina, si iscrisse prima alla Carboneria poi alla Giovine Italia. Coinvolto negli arresti del 1833, si suicidò in carcere per timore di farsi sfuggire rivelazioni sotto tortura. 35 zona Rosta Nuova VIA LUCIANO MANARA A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Prosecuzione di via Matteotti fino a via Martiri di Cervarolo Luciano Manara, volontario, Capo di Stato Maggiore della Repubblica Romana IL PERSONAGGIO Nacque ad Antegnate, a Bergamo, nel 1825. Partecipò attivamente alle Cinque Giornate di Milano e alla I Guerra d’Indipendenza mettendosi a capo di molti gruppi di volontari. Successivamente andò a Roma per difendere la Repubblica Romana. Qui Garibaldi lo nominò Capo di Stato Maggiore e in questo ruolo Manara partecipò agli scontri ai Quattro Venti, al Vascello, alle Ville Savorelli, Valentini e Spada. In quest’ultimo combattimento venne ucciso il 30 giugno 1849 per mano francese. 36 zona Rosta Nuova VIA MARTIRI DI BELFIORE A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di via Martiri di Minozzo Un’immagine dei congiurati, detenuti nel carcere prima dell’esecuzione IL FATTO Patrioti mantovani e di altre città lombarde e venete che organizzarono una congiura contro gli occupanti austriaci a partire dal 1850. Nel 1852 la congiura venne scoperta e il 7 dicembre 1852 vennero eseguite le prime condanne a morte a cui seguirono altre esecuzioni presso la valletta di Belfiore (Mantova). Nel 1866 durante alcuni scavi per fortificare Belfiore vennero trovate le spoglie dei martiri. Il 7 dicembre 1872 venne inaugurato il monumento che racchiude le loro spoglie, ricostruito poi nel 2002 in occasione del 150° anniversario dell’esecuzione. 37 zona Rosta Nuova VIA MARTIRI DEL 1831 A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Da via Mutilati del lavoro e via Martiri di Minozzo L’assalto alla casa di Ciro Menotti IL FATTO Il 1831 fu caratterizzato dai moti organizzati da un gruppo di patrioti liberali nel ducato di Modena e Reggio con l’appoggio del duca Francesco IV. Il tradimento del Duca (3 febbraio 1831) portò all’arresto dei principali cospiratori e successivamente all’esecuzione dei “Martiri” Ciro Menotti e Vincenzo Borelli (cui fu data degna sepoltura soltanto nel 1848). Nonostante gli arresti i moti si estesero presto alle Legazioni pontificie e al Ducato di Parma e gli insorti furono sconfitti solo alla fine del mese di marzo nella battaglia di Rimini. 38 zona Rosta Nuova VIA JOSEF WYBICKI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Attraversa il rione di Rosta Nuova Josef Wybicki Letterato e patriota polacco IL FATTO Nato nel 1707 in Polonia, letterato, è famoso per aver scritto il testo dell’inno nazionale polacco mentre si trovava a Reggio con un battaglione di volontari polacchi al seguito dell’esercito francese. Questo battaglione era guidato dal generale Dambrowski che aveva perorato a lungo con Napoleone la causa dell’indipendenza della Polonia, che era stata spartita tra le potenze europee. La cosiddetta “mazurca di Dambrowski”, scritta da Wybicki, venne adottata come inno ufficiale polacco solo all’inizio del ‘900. 39 zona Rosta Vecchia VIA STANISLAO CANNIZZARO A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale destra di via Passo Buole Stanislao Cannizzaro illustre chimico, senatore, patriota IL FATTO Nato a Palermo il 13 Luglio 1826 studiò medicina poi decise di specializzarsi in chimica. Nel 1847 partecipò alla preparazione della rivolta contro i Borboni. Nel 1848 fu eletto deputato di Francavilla al nuovo parlamento siciliano. Dopo il fallimento della rivoluzione fu costretto all’esilio ed espatriò in Francia. Nel novembre del 1851 accettò la nomina a professore di fisica, chimica e meccanica nel collegio nazionale di Alessandria. Nell’estate del 1860, dopo l’ingresso di Garibaldi a Palermo, rientrò nella sua città natale per rivedere la madre e le sorelle. Ricoprì numerosi incarichi accademici in varie università e fu nominato senatore. Morì a Roma il 10 Maggio 1910. 40 zona Rosta Vecchia VIA VILLAFRANCA A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di via Passo Buole Napoleone III, il vero artefice dell’armistizio di Villafranca IL FATTO A Villafranca (Verona) l’imperatore francese Napoleone III propose inaspettatamente un armistizio all’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe dopo le vittorie di Solferino e San Martino nella II Guerra d’Indipendenza. Questa fine imprevista della guerra, che contraddiceva in parte i Patti di Plombières (1858) provocò un’ondata di sdegno tra gli italiani che cominciarono a manifestare sentimenti di rivolta nei confronti di Napoleone III. L’Italia riprese poi da sola l’opera di unificazione con la spedizione dei Mille. 41 zona S. Pellegrino-via Tassoni VIA DE SANCTIS A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale destra di via Tassoni, dopo oleodotto SNAM Francesco De Sanctis intellettuale, uomo politico, patriota IL PERSONAGGIO Nato a Morra Irpina nel 1817 dopo aver compiuto studi di diritto si interessò soprattutto di letteratura e si dedicò all’insegnamento. Divenne il maggior esponente della critica letteraria romantica italiana. Partecipò all’insurrezione napoletana del 1848 insieme agli allievi della scuola privata di cui era direttore. Fu arrestato e condannato all’esilio. Insegnò a Zurigo fino al giugno 1860 poi ritornò in Italia dove venne nominato ministro della Pubblica Istruzione nel primo governo del Regno d’Italia guidato da Cavour. Nel 1876 abbandonò l’insegnamento per concentrarsi sull’attività politica, cui si dedicò fino alla morte avvenuta a Napoli il 29 dicembre 1883. 42 zona Buco del Signore VIA CARLO CATTANEO A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di via Chiloni Carlo Cattaneo, scrittore, pubblicista, patriota IL PERSONAGGIO Nato a Milano il 15 giugno del 1801, nel 1824 conseguì la laurea in Giurisprudenza; nello stesso anno insegnò di Grammatica Latina nel ginnasio di Santa Maria. Fondò a Milano nel 1839 “Il Politecnico”, una rivista divenuta poi famosa. Nel 1848 Cattaneo fu chiamato a dirigere il Consiglio di Guerra e da qui iniziò la sua vita politica; lottò contro la dedizione a Carlo Alberto, ma preferì esiliarsi prima a Parigi poi a Lugano. Nel 1860, ritornato a Milano, riprese la pubblicazione de “Il Politecnico” e raggiunse Garibaldi a Napoli. Nel 1867 accettò l’elezione a deputato ma non prese mai parte ai lavori parlamentari per non prestare il giuramento monarchico. Morì il 6 febbraio 1869 in Svizzera. 43 zona Buco del Signore VIA FRANCESCO CHILONI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di via Martiri di Cervarolo La sfortunata battaglia di Custoza del 1866. IL PERSONAGGIO Francesco Chiloni, nato a Cavriago, partecipò alla III guerra d’indipendenza nel 7° Reggimento del Corpo dei Volontari Italiani (19° Compagnia). Fu autorizzato a fregiarsi della medaglia della campagna. 44 zona ex via della Pulce (via Settembrini) VIA GHION ARON E. RAVA’ A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di via Settembrini Ghion Aron E. Ravà volontario garibaldino. IL PERSONAGGIO Nato a Reggio Emilia il 1 marzo 1840, partecipò alla battaglia di Palermo dove si meritò il grado di luogotenente e successivamente di capitano. Fu con Garibaldi anche in Aspromonte ma siccome non volle combattere contro i fratelli italiani, andò a Liverpool e poi negli Stati Uniti dove combatté con il generale Grant. Nel 1865 ritornò in Italia poi seguì Garibaldi a Mentana nel 1867. Fece la campagna del Vosgi e si guadagnò un attestato di merito da parte del generale francese Bardone. Si ritirò poi a Parma dove ricoprì alcuni incarichi pubblici. Morì l’11 luglio 1901. 45 zona ex via della Pulce (via Settembrini) VIA FILIPPO RICCIONI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA Laterale sinistra di via Settembrini Riccioni Filippo, garibaldino IL FATTO Nacque il 22 maggio del 1836 vicino a Cervarezza. Prese parte alla spedizione dei Mille, nella prima compagnia di Nino Bixio. Si congedò il 10 febbraio del 1861, con la gratificazione di sei mesi di paga a norma del R. decreto 11 novembre 1860. Dopo il suo congedo visse in parecchie città della Toscana e della Liguria ma poi ritornò a Cinquecerri, dove morì il 15 luglio del 1912 a settantasei anni. 46 zona ex via della Pulce (via Settembrini) VIA LUIGI SETTEMBRINI A CHI È DEDICATA DOVE SI TROVA da via P. Marani a Canali Pulce Luigi Settembrini intellettuale e patriota IL FATTO Nacque a Napoli nel 1813. Nel 1835 l’impegno negli studi letterari gli fece vincere la cattedra di Eloquenza a Catanzaro. Nel 1839 fu arrestato per le sue idee liberali e liberato nel 1841. Nel 1848 dopo la concessione della costituzione a Napoli partecipò al governo liberale assumendo il ruolo di Ministro dell’Istruzione pubblica. Disgustato dalla corruzione nella vita politica napoletana diede le dimissioni e fondò la setta dell’Unità Italiana. Arrestato nel 1849 e condannato all’esilio riparò in Piemonte. Nel 1861 fu chiamato all’università di Napoli con una cattedra d’Eloquenza, nel 1873 gli giunse la nomina a senatore. Morì nel 1876. 47 Che cosa hanno detto i ragazzi “Secondo me questo progetto è stato molto utile e costruttivo: abbiamo infatti scoperto e conosciuto meglio i personaggi che danno il nome a molte vie reggiane.” Alessandro Cupello “Il lavoro svolto in classe con Istoreco mi è piaciuto e mi ha permesso di conoscere la vita e le gesta di molte persone che hanno lavorato, vissuto e rischiato la vita per far emergere i loro ideali.” Marco Antoniotti e Giulia Sisti “L’attività svolta in classe ci ha aiutato a capire meglio la storia del Risorgimento e a conoscere giovani eroi della nostra terra che sono ricordati attraverso i nomi delle vie e delle piazze.” Illya Barannikov “Il lavoro mi è piaciuto perché è stato interessante e credo che sia un modo piacevole di conoscere la storia.” Alessandro Gherardi, Riccardo di Noia 48 “Io sono contenta di aver partecipato a questo progetto perché è stato molto interessante e istruttivo.” Caterina Lombardi “Già dall’anno scorso mi era piaciuta l’idea di partecipare a questo progetto perchè era un modo nuovo di conoscere. Quando ho saputo che anche quest’anno lo avremmo continuato, sono stata felicissima di scoprire gli eroi reggiani e immagino che quest’ esperienza mi servirà molto per il colloquio d’esame.” Alice Bonacini “Questo lavoro mi è piaciuto molto, è stato interessante e lavorando a gruppi abbiamo potuto approfondire la storia del Risorgimento.” Arianna Marmiroli “A mio parere questo progetto, è servito ad approfondire temi storici e inoltre mi è piaciuto molto il metodo di lavoro e di spiegazione degli argomenti.” Davide Barile 49 “Il lavoro fatto in questi ultimi due anni è stato molto utile per approfondire vari argomenti di storia. Quest’anno mi è piaciuto di più rispetto all’anno scorso, forse perché penso di aver fatto un ottimo lavoro e di essermi impegnato abbastanza, inoltre mi sono state utili le spiegazioni del prof. dell’Istoreco.” Federico Davoli “Secondo me questa attività è stata positiva perché io e i miei compagni abbiamo potuto conoscere a fondo la vita di personaggi reggiani che hanno dimostrato valore e coraggio.” Emanuele Turrini “L’esperienza nel suo complesso mi ha molto colpito e mi ha fatto capire che un documento storico riguardante un personaggio non è soltanto un semplice foglio di carta, bensì il racconto di un’intera vita e la presentazione degli ideali di un uomo.” Marco Giaroli “Questa attività è stata molto interessante e piacevole. Credo sia stata anche molto utile per capire fino in fondo com’era la vita durante il periodo risorgimentale e per conoscere molti patrioti che per tutto questo periodo si sono battuti per l’Italia.” Cristina Salerno 50 “È stato un lavoro molto interessante e istruttivo che mi ha permesso di immedesimarmi meglio nel Risorgimento.” Mattia Malaguti “Questa esperienza mi è piaciuta molto perché ho imparato a relazionare dei dati storici e ho conosciuto personaggi importanti che prima non conoscevo.” Bragazzi Chiara “Io penso che queste esperienze siano sempre costruttive per noi alunni. Impariamo ad usare le nuove tecnologie per indagare sul passato e ricavare un lavoro che ci serve per conoscere la storia locale.” Maria Tozzi “A me, sinceramente, è piaciuto questo nuovo lavoro: mi è servito per conoscere personaggi importanti della storia, scoprendo notizie che i nostri libri di storia spesso non riportano.” Pietro Persona 51 Che cosa hanno detto i ragazzi ”Secondo me questo è stato un progetto utile, non soltanto perché ci ha fatto conoscere la storia ma anche perchè ci ha aiutato a stabilire un rapporto migliore tra i compagni della nostra classe.” Tatiana Miron “Questo progetto mi ha fatto imparare molte cose sulla mia città che prima non immaginavo neanche.” Chiara Ferrari “A me questo progetto è piaciuto, è stato interessante conoscere i personaggi importanti che hanno contribuito alla nascita della storia di Reggio Emilia. Ho imparato un po’ della storia della mia città e questa è una cosa non solo positiva, ma anche importante, perché bisogna conoscere la storia del luogo in cui si vive.” Giacomo D’Incà “Questa esperienza è stata molto istruttiva e mi è servita per capire meglio il ruolo di tutti i protagonisti del Risorgimento italiano.” Sara Di Giuseppe 52 Breve cronologia del Risorgimento 1796, agosto: nascita della Repubblica Reggiana. Ottobre: Reggio, Modena, Bologna e Ferrara si uniscono nella Repubblica Cispadana. 1797, 7 gennaio: nascita del primo Tricolore. 1797, maggio: la Repubblica Cispadana si unisce alla Lombardia e forma la Repubblica Cisalpina. 1800: dopo la vittoria di Marengo, Napoleone ricrea la Repubblica Cisalpina col nome di Repubblica Italiana. 1805: Napoleone divenuto imperatore trasforma la Repubblica Italiana in Regno d’Italia. 1814: Sconfitta di Napoleone, rientro dei sovrani nei vari Stati della penisola e fine del Regno d’Italia 1821: moti in Piemonte, nel Regno delle Due Sicilie e in Emilia. 1831: Moti in Emilia e nelle Legazioni Pontificie. Intervento dell’Austria e sconfitta dei ribelli a Rimini (fine marzo). 1848: ribellioni in tutta Europa contro l’Austria. In Italia molti sovrani sono costretti a concedere una Costituzione. 1848-1849: I Guerra d’Indipendenza. Sconfitta del Piemonte e dei volontari italiani. 1857: fallimentare spedizione di Pisacane nel Regno delle Due Sicilie a Sapri 53 Breve cronologia del Risorgimento 1859-‘60: II Guerra d’indipendenza. Vittorie dei franco-piemontesi a Solferino e S.Martino (24 giugno). Armistizio di Villafranca (12 luglio). Maggio-settembre 1860: Spedizione dei Mille nel Regno delle Due Sicilie. Intanto i Piemontesi sconfiggono le truppe pontificie a Castelfidardo e conquistano Marche e Umbria. 26 ottobre 1860: incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II. 17 marzo 1861: Proclamazione del Regno d’Italia. 1866: III Guerra d’Indipendenza. Nonostante le sconfitte di Custoza e Lissa, l’Italia ottiene il Veneto. 1867: tentativo dei garibaldini di liberare Roma. Sconfitta di Mentana. 20 settembre 1870: conquista di Roma. 23 novembre 1870: Roma è nominata Capitale. 54 Bibliografia Balletti Andrea, Storia di Reggio Emilia, Roma, Multigrafica, 1968. Manzini Enrico, Memorie storiche dei reggiani più illustri, Bologna, Arnaldo Forni, 1973. Bandiera dipinta: il Tricolore nella pittura italiana: 1797-1947, a cura di Claudia Collina, Elisabetta Farioli, Claudio Poppi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2003. Reggio Emilia: vicende e protagonisti, a cura di Ugo Bellocchi, Bologna, Edison, 1970. Storia illustrata di Reggio Emilia, a cura di Maurizio Festanti e Giuseppe Gherpelli, Repubblica di San Marino, AIEP, 1987. Varini Giacomo, Storia di Reggio Emilia, Reggio Emilia, Moderna Editore, 1968. Silingardi Giancarlo, Barbieri Alberto, Storia di Reggio Emilia illustrata da artisti reggiani - Modena, STEM, 1970. Dino Pampari, La sentenza del tribunale statuario straordinario di Rubiera e la relazione di Antonio Panizzi (1822-1823), Modena. Giovanni Manzotti, Storia delle cospirazioni settarie dall’anno 1816 al 1822, Modena 1831. 55 Giuseppe Pomelli, Patriotti e soldati reggiani nel Risorgimento, Cooperativa Lavoranti Tipografi, Reggio Emilia 1915. F. Fabbi, Volontari Reggiani nella campagna dell’Agro Romano del 1867, Editrice Poesia d’Italia R. Boiardi, Reggio Emilia 1934. Fernando Fabbi, Volontari Reggiani nella Spedizione dei Mille (1860), Editrice Poesia d’Italia R. Boiardi, Reggio Emilia 1933. Umberto Dallari, Il 1859 in due Ducati dell’Emilia (Reggio e Guastalla), Primo Borghi Libraio-Editore, Reggio Emilia 1911. Ettore Morini, I Reggiani benemeriti nel Risorgimento nazionale (1821-1860-1861), Tipografia di Stefano Calderini e figlio, Reggio Emilia 1910. Ettore Morini, I Reggiani benemeriti nel Risorgimento nazionale (campagna del 1866), Tipografia di Riccardo Bondavalli, Reggio Emilia 1912. 56 Indice Elvira Lusenti, Introduzione p. 3 Fabrizio Solieri, Il Risorgimento oggi p. 4 Iuna Sassi, Riscoprendo le radici della nostra convivenza civile p. 5 Saverio Maccagnani, La “storia” e le vie p. 6 Il Primo Tricolore p. 7 Foto classe 3 G p. 8 Gli studenti al lavoro p. 9 o le vie della storia a Elenco delle Vie p. 10 Zona via E. Simonazzi p. 11 Zona viale Risorgimento p. 23 Zona viale Risorgimento-Ospedale p. 32 Zona Rosta Nuova p. 35 Zona Rosta Vecchia p. 40 Zona San Pellegrino-Via Tassoni p. 42 Zona Buco del Signore p. 43 Zona ex via della Pulce (via Settembrini) p. 45 57 Che cosa hanno detto i ragazzi p. 48 Breve cronologia del Risorgimento p. 53 Bibliografia p. 55 Le immagini di copertina sono tratte da: “Reggio Storia” n. 40, luglio-settembre 1988. Bandiera dipinta: il Tricolore nella pittura italiana: 1797-1947, a cura di Claudia Collina, Elisabetta Farioli, Claudio Poppi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2003. Si ringrazia l’Ufficio Statistica del Comune di Reggio Emilia per i dati forniti. 58 CIRCOSCRIZIONE Comune di Reggio Emilia Reggio per l’Unità d’Italia Le vie del Risorgimento nella Circoscrizione 5 In collaborazione con ISTORECO e Scuola Media Statale “SANDRO PERTINI”