CIRCOSCRIZIONE
Comune di Reggio Emilia
Reggio per l’Unità d’Italia
Le vie del Risorgimento nella Circoscrizione 5
In collaborazione con ISTORECO e Scuola Media Statale “SANDRO PERTINI”
Circoscrizione
Comune di Reggio Emilia
Reggio per l’Unità d’Italia
Le vie del Risorgimento nella Circoscrizione 5
In collaborazione con Istoreco e Scuola Media Statale “Sandro Pertini”
Foto di copertina
Francesco Nironi “Festa per l’Unità d’Italia a Reggio Emilia” (1859).
Foto IV di copertina
Carlo Bossoli “Ingresso di S.M. il Re in Milano da Porta Orientale (7 agosto 1859)”.
Presentazione
Prosegue il cammino di conoscenza del territorio della Circoscrizione 5 avviato nell’anno scolastico 2004-2005
con i ragazzi della scuola media “Sandro Pertini”. Così come nella primavera 2005 è stato presentato l’opuscolo
“A 60 anni dalla Liberazione. Guerra e Resistenza nella toponomastica della Circoscrizione 5”, così oggi, nella
primavera 2007 viene presentato un analogo lavoro condotto, da altri studenti, sul tema del Risorgimento. Sono
tanti i personaggi ed eventi risorgimentali che danno il nome a vie del quartiere, personaggi ed eventi sconosciuti
ai più, specialmente ai ragazzi, che meritavano di essere riportati alla luce, recuperando attraverso di essi la storia
di quel periodo.
Con la consulenza di Istoreco gli studenti hanno effettuato un percorso di memoria storica più remoto rispetto al
precedente ma assai importante, perché ha fatto loro scoprire le origini, le radici, lo spirito della nostra nazione.
Apprendere dei tanti reggiani, ma non solo, ardimentosi patrioti che andarono a combattere, che subirono
martirio per realizzare l’unità d’Italia, un’Italia non più composta da tanti staterelli assoluti ma unificata, credo possa
far riflettere sul tema dell’identità, della nostra coscienza nazionale.
E come non vedere questi patrioti quali antesignani di quegli altri, tanti, che si batterono e si immolarono per
la Pace, la Libertà, la Democrazia conquistate nel 1945 con la guerra di Liberazione dal nazifascismo?
Nella nostra città, a Reggio, è nato il Tricolore, simbolo risorgimentale divenuto la bandiera d’Italia, alla nostra
città, a Reggio, è stata conferita la medaglia d’oro per la valorosa lotta condotta contro fascismo e nazismo.
Risorgimento e Resistenza sono i capisaldi della nostra identità nazionale e come tali da recuperare, conoscere,
trasmettere.
Un doveroso ringraziamento va al dirigente scolastico che ha condiviso il progetto proposto, agli insegnanti
che su due anni scolastici lo hanno portato avanti nonché agli studenti, esprimendo l’auspicio che la conoscenza e
la divulgazione delle storie che definiscono vie e spazi abitualmente frequentati contribuisca a far sentire, ragazzi
e adulti, maggiormente appartenenti al loro territorio, alla loro città e nazione e quindi più attenti e partecipi alla
vita collettiva, contribuendo così al cammino e all’ulteriore crescita di quello stato nazionale perseguito con tanta
passione dai patrioti del Risorgimento.
Elvira Lusenti
Responsabile Commissione Cultura e Tempo Libero Circoscrizione 5
Il Risorgimento oggi
La scuola italiana oggi ha bisogno di insegnare il Risorgimento. È un periodo complesso, convulso
per certi versi ma rimane forse l’unico momento, insieme alla Resistenza, di riscatto nazionale, di
rinascita morale e politica dell’Italia. Tutto il mondo guardava allora con occhio benevolo allo straordinario
processo di unificazione di un paese arretrato, spezzettato, umiliato da secoli di divisioni e di dominio
straniero. L’epopea risorgimentale ha visto l’impegno e il sacrificio di tanti uomini, come quelli nominati
nelle prossime pagine, che hanno dedicato la loro esistenza ad un’idea che sembrava irrealizzabile.
Siamo soliti ascrivere agli errori di valutazione di questi uomini i problemi che l’Italia si trascina
ancora oggi. È una tragica ammissione di incapacità che la scuola non si può permettere di trasmettere
ai ragazzi. Se è vero che l’Italia uscita dal Risorgimento presentava incongruenze tuttora riscontrabili,
sono le generazioni successive ad avere la responsabilità di non essere state in grado di sanarle. Dagli
uomini e dalle donne del Risorgimento dobbiamo invece riportare ai ragazzi un messaggio di grande
speranza perchè quelle generazioni, pur a costo di grandi sacrifici, hanno reso realtà il loro sogno che
era quello di creare un’Italia Unita.
Ciò che il nostro paese ha realizzato, fino ad arrivare ad essere tra le nazioni più sviluppate del
mondo, sarebbe impensabile senza il loro sacrificio e la loro dedizione. Le nostre istituzioni, le nostre
scuole, le nostre libertà non sono un regalo della storia e ogni discorso di educazione civica coi ragazzi è
inutile se non parte dalle vicende, dai volti, dalle parole di chi ci ha permesso di vivere oggi la condizione
privilegiata di cittadini liberi di un paese unito.
Prof. Fabrizio Solieri
Docente presso l’IPSSCT “Don Zeffirino Jodi” e
Ricercatore Istoreco
Riscoprendo le radici della nostra convivenza civile
Il Comune di Reggio Emilia porta avanti, ormai da diversi anni, numerose iniziative volte alla valorizzazione ed all’approfondimento di tematiche legate alla storia civile del nostro paese.
Anche per chi è sempre vissuto in questo quartiere e sente come famigliari i nomi di molte delle vie
“esaminate” dai ragazzi, la riscoperta degli avvenimenti che sottendono un certo nome o un certo personaggio contribuiscono a rinnovare il legame col territorio in cui si vive, si insegna, si lavora.
Dal punto di vista didattico, affrontare il lungo, tormentato eppure affascinante periodo del Risorgimento
italiano è sempre uno stimolo importante per i ragazzi. La ricostruzione attraverso la molteplicità delle
fonti (testi storiografici, materiali archivistici, fonti iconografiche) delle vicende di singoli personaggi, di
luoghi, di istituzioni di questo fondamentale periodo della storia italiana è anche un modo per ricostruire
l’essenza stessa delle attuali istituzioni pubbliche e delle basi della convivenza comune.
Non bisogna dimenticare che, lo stesso Comune di Reggio Emilia, ospita, presso la propria sede, il
Museo del Tricolore, che testimonia la continuità tra il passato glorioso, che i ragazzi della Scuola
Media “Pertini” hanno indagato, ed il tempo presente.
Mi auguro che questo opuscolo trovi grande diffusione anche al di fuori delle consuete sedi istituzionali
e possa favorire un rinnovato clima di collaborazione e fiducia tra le amministrazioni locali, le istituzioni
scolastiche e la cittadinanza, all’insegna dei valori civili e morali che le vicende raccontate in questo
lavoro ci testimoniano.
Iuna Sassi
Assessore Scuola Università Giovani
La “storia” e le vie o le vie della storia
Ogni società attraverso la denominazione dei “suoi luoghi” onora e custodisce il passato per mantenere
vivi i valori della cultura, le radici e la solidale convivenza. Proprio con questo atto identificativo la
comunità trasmette soprattutto ai giovani il senso della memoria e del patto sociale. Nell’intreccio di
strade del nostro territorio compaiono denominazioni ispirate agli ideali di rinnovamento della nazione
durante il processo unitario del sec. XIX, quando scaturì il sentimento della coscienza nazionale. Allora
ecco in primo luogo viale Risorgimento! Ma non mancano intitolazioni che vogliono ricordarci il pensiero
rivoluzionario di quei tempi (via Pisacane, via Menotti, via Manara, via Grillenzoni…), insieme al ricordo
di testimonianze altrettanto significative, ma non violente (via Pellico…). Sono poi ricordati la cultura (via
Panizzi, via Lamberti, via Sidoli…), i fatti gloriosi e gli uomini d’azione (via Villafranca, via Cialdini…),
gli episodi dolorosi (via Mentana…), gli intellettuali (via Cattaneo, via De Sanctis…), storie di uomini e
donne, che hanno sofferto, lottato, hanno provato la sconfitta, l’esilio, il carcere. Non devono rimanere
puri suoni per chi ci passa o ci vive.
Ringrazio quindi la 5a Circoscrizione e ISTORECO che hanno fornito alla scuola l’opportunità di mettersi
alla prova in un’indagine in cui la “storia” incontra la vita. Ringrazio in particolare gli insegnanti e gli alunni
della classe 3G che con questa pubblicazione ricevono il giusto riconoscimento del loro lavoro durato
un biennio. Hanno dimostrato capacità di cooperare con le istituzioni per condurre a compimento questo
progetto di ricerca storica “sul campo”, che è già apprendistato di democrazia.
Ai lettori si può dire di tenere cara questa piccola opera e di difendere i valori che in essa sono
ricordati: la saggezza, la moralità e il sacrificio di “giusti” che hanno ripudiato i compromessi, il quieto
vivere, il tornaconto personale per seguire un ideale che appare lontano eppure è ancora attualissimo:
“fare” l’Italia.
Saverio Maccagnani
Dirigente scolastico Scuola Media S.Pertini
Il primo Tricolore
Il 7 gennaio 1797, nell’ambito del Congresso Cispadano, i delegati delle province di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara scelsero questa
bandiera come simbolo dell’unione dei loro territori. Questo vessillo ha rappresentato per tutto il Risorgimento e rappresenta ancora oggi
la sintesi delle speranze dell’Italia Unita, libera e democratica.
La classe III G
La Classe III G con la Prof.ssa Malavasi (in ordine alfabetico): Antoniotti Marco, Barannikov Illya, Barile Davide, Bonacini Alice, Bragazzi Chiara, Cupello Alessandro, D’Incà Giacomo, Davoli Federico, Di Giuseppe
Sara, Di Noia Riccardo, Ferrari Chiara, Gherardi Alessandro, Giaroli Marco, Hu Yin Lian, Lombardi Caterina,
Malaguti Mattia, Marmiroli Arianna, Miron Tatiana, Omini Chiara, Persona Pietro, Salerno Cristina, Santoro
Tony, Sisti Giulia, Tozzi Maria, Travaglioli Jessica, Turrini Emanuele, Tymoshenko Dasha
Gli studenti al lavoro nel laboratorio di informatica
Elenco Vie dedicate al Risorgimento nella V Circoscrizione
zona viale E. Simonazzi
via Bianchini Eugenio
via Cispadana
via Ferrari Giulio
via Grillenzoni Giovanni
via Lamberti Giuseppe
via Mentana
via Montechiarugolo
via Nobili Pellegrino
via Palestro
via Panizzi Antonio
via Statuto
via Taddei Rainero
zona viale Risorgimento
via Cialdini Enrico
via Ferrarini Carlo
via Menotti Ciro
via le Risorgimento
via Pellico Silvio
via Santorre di Santarosa
via Sidoli Giuditta
via Terrachini Pier Giacinto
via Zucchi Carlo
10
zona Viale Risorgimento-Ospedale
via Davoli Gaetano
via Lustrini Angelo
via Pisacane Carlo
zona Rosta Nuova
via F.lli Ruffini
via Manara Luciano
via Martiri di Belfiore
via Martiri del 1831
via Wybicki Jozef
zona Rosta Vecchia
via Cannizzaro Stanislao
via Villafranca
zona S. Pellegrino-via Tassoni
via De Sanctis
zona Buco del Signore
via Cattaneo Carlo
via Chiloni Francesco
zona ex via della Pulce (via Settembrini)
via Ravà Ghion Aron E.
via Riccioni Filippo
via Settembrini Luigi
zona viale E. Simonazzi
VIA EUGENIO BIANCHINI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Prima laterale
destra di v.le E. Simonazzi
Eugenio Bianchini
volontario
garibaldino
IL PERSONAGGIO
Nacque a Reggio nel 1843, si arruolò volontario nei Cacciatori della Magra nella campagna del
1859. Congedato si imbarcò per la Sicilia per raggiungere Garibaldi e i Mille ma venne catturato
e imprigionato a Gaeta.Tornato in libertà dopo 42 giorni riuscì finalmente a raggiungere la Sicilia
dove rimase ferito nella battaglia di Milazzo. Si mise in mostra per le sue doti di audacia e venne
decorato come ufficiale da Nino Bixio.
Seguì Garibaldi nell’impresa di Mentana nel 1867 e morì a seguito di una ferita il 26 novembre 1867 in un
ospedale di Roma.
11
zona viale E. Simonazzi
VIA CISPADANA
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Terza laterale sinistra di v.le E. Simonazzi
La Sala del
Tricolore, dove
si tenne il
Congresso della
Repubblica
Cispadana
IL FATTO
Repubblica nata nell’autunno 1796 dalla fusione delle province di Reggio Emilia (che per prima si era
resa indipendente), Modena, Bologna e Ferrara. Durante il Congresso del dicembre 1796 - gennaio
1797 tenuto a Reggio si dotò della bandiera tricolore destinata a diventare simbolo dell’Italia Unita.
Confluì nel maggio 1797 nella Repubblica Cisalpina insieme ai territori della Lombardia conquistati
da Napoleone.
12
zona viale E. Simonazzi
VIA GIULIO FERRARI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Terza laterale destra di v.le E. Simonazzi termina su via Cassoli
Giulio Ferrari,
patriota,
volontario della
I Guerra d’Indipendenza
IL PERSONAGGIO
Giulio Ferrari partecipò insieme ai fratelli Lodovico e Prospero alla I Guerra d’Indipendenza dove si
distinse particolarmente nella battaglia di Governolo, vicino a Mantova.
Qui un battaglione di reggiani giovanissimi, detti “la centuria degli studenti”, insieme a volontari
di altre regioni sconfisse il 24 aprile 1848 un reparto di austriaci forte di 1600 uomini e di sei
cannoni.
13
zona viale E. Simonazzi
VIA GIOVANNI GRILLENZONI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Quarta laterale destra di v.le E. Simonazzi
Giovanni Grillenzoni,
uomo politico e patriota
mazziniano
IL PERSONAGGIO
Nacque a Reggio Emilia il 6 aprile 1796. Di famiglia nobile, aderì subito alla Carboneria e riuscì a
scappare all’arresto nel 1821. Il tribunale di Rubiera lo condannò a morte in contumacia l’11 settembre 1822. Rientrò a Reggio nel 1848 assumendo la carica di colonnello alla Guardia nazionale;
emigrò al rientro del Duca per fare nuovamente ritorno nel 1859.
Non condivise il governo Cavour soprattutto riguardo all’annessione di Roma e fu un sincero amico
di Mazzini. Morì in Svizzera nel 1868.
14
zona viale E. Simonazzi
VIA GIUSEPPE LAMBERTI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Sesta laterale destra di v.le dei Mille
Giuseppe Lamberti
patriota, mazziniano
IL PERSONAGGIO
Nacque a Reggio Emilia il 23 aprile 1801. Figlio del conte Jacopo fece parte della Carboneria e fu
costretto a emigrare in Francia per sottrarsi ai rigori del duca di Modena. Qui conobbe Giuseppe
Mazzini e collaborò con lui nella fondazione della Giovine Italia. Nel 1848 tornò a Reggio per partecipare ai moti. Nel 1849 si rifugiò in Toscana e a Bologna, poi, a seguito delle amnistie di Francesco
V, tornò a Reggio dove, a causa di una grave malattia, morì il 24 gennaio 1851.
15
zona viale E. Simonazzi
VIA MENTANA
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale di via Taddei a destra di v.le
E. Simonazzi
Una raffigurazione della
battaglia di Mentana
IL FATTO
Cittadina in provincia di Roma,sulle colline della Sabina, Mentana è ricordata soprattutto per la battaglia terrestre episodio del Risorgimento Italiano. Nella battaglia scesero in campo 4652 Volontari
garibaldini contro 11000 Franco-pontifici, questi ultimi appoggiati da una intera batteria d’artiglieria.
Questo scontro, iniziato il 3 novembre 1867, si concluse con la Vittoria dei Franco-pontifici,comandati
dai generali Kanzler e Duplessis.
Essendo in maggioranza numerica e d’armamento costrinsero i garibaldini a ripiegare e a rinunciare
al colpo di mano per la liberazione di Roma.
16
zona viale E. Simonazzi
VIA MONTECHIARUGOLO
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le E. Simonazzi termina su
v.le Risorgimento
La rocca di
Montechiarugolo
IL FATTO
Cittadina sulle colline parmensi teatro dello scontro avvenuto il 4 ottobre 1796 tra 150 soldati austriaci e un contingente della Guarda Civica Reggiana guidata da Carlo Ferrarini. Lo scontro, poco
più che un scaramuccia in realtà, suscitò un enorme clamore e il plauso dello stesso Napoleone
per l’enorme significato simbolico della vittoria di un gruppo di volontari italiani contro i forti soldati
imperiali. Il Generale francese a seguito del fatto d’armi inviò in dono a Reggio quattro cannoni e
cinquecento fucili.
17
zona viale E. Simonazzi
VIA PELLEGRINO NOBILI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le E. Simonazzi
Pellegrino Nobili
Giurista,
uomo politico
IL PERSONAGGIO
Nato l’8 settembre 1754 a Vetto da una famiglia non molto agiata. Fece studi giuridici e iniziò a
ventiquattro anni la carriera di giudice. Persona irreprensibile, esercitò diverse cariche sotto il governo
degli Estensi e, dopo la nascita della Repubblica Cispadana, venne eletto deputato al Congresso di
Reggio. Fu anche giudice di Cassazione, Ministro degli Interni della Repubblica Cisalpina. Partecipò
ai moti del 1831; esiliato al rientro del Duca, morì a Pisa nel 1831.
18
zona viale E. Simonazzi
VIA PALESTRO
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale di v.le dei Mille termina su
via F. Cassoli
Una raffigurazione della
sanguinosa battaglia di
Palestro
IL FATTO
Cittadina lombarda vicino a Pavia, fu teatro il 30-31 maggio 1859 di una importantissima battaglia
terrestre nella II Guerra d’Indipendenza. A guidare l’esercito piemontese, che si avvalse anche dell’apporto di zuavi francese, fu il grande generale emiliano Enrico Cialdini che ottenne la vittoria contro
gli austriaci del generale Zobel. Nell’occasione fu presente sul campo di battaglia lo stesso Vittorio
Emanuele II, futuro re d’Italia.
19
zona viale E. Simonazzi
VIA ANTONIO PANIZZI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le E. Simonazzi
Antonio Panizzi
bibliotecario,
patriota
IL PERSONAGGIO
Nacque a Brescello il 16 Settembre 1797 da famiglia agiata. Si iscrisse giovanissimo alla Carboneria e nel
1820-1821 partecipò ai moti. Costretto all’esilio e condannato poi a morte dal tribunale di Rubiera fu costretto
a fuggire a Lugano poi a Ginevra e successivamente a Londra nel maggio 1823. Qui divenne direttore del
British Museum e fu bibliotecario di S.M. la Regina d’Inghilterra; nell’ambito politico favorì gli esuli italiani con
ogni mezzo, tenne rapporti di corrispondenza con D’Azeglio, con Cavour, con Mazzini, con Garibaldi. Fu insignito del titolo onorifico di Baronetto, onore riservato a pochissimi stranieri. Rientrato in Patria nel 1867, fu
fatto senatore nel 1868. Morì poi l’8 Aprile 1879 a Londra, dove era tornato per motivi di salute.
20
zona viale E. Simonazzi
VIA STATUTO
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le dei Mille
Lo Statuto Albertino
Prima Costituzione
dell’Italia Unita
IL FATTO
Lo Statuto del Regno di Sardegna, concesso da Carlo Alberto il 4 marzo 1848, fu esteso nel 1861
al Regno d’Italia e restò formalmente in vigore anche durante il Fascismo, fino all’approvazione della
Costituzione Repubblicana. Lo Statuto lasciava ampi ed importanti poteri alla Corona. Il trono era
ereditario ed il re conservava un ruolo centrale quale capo supremo dello Stato e del Governo. Egli,
infatti, aveva il comando delle forze armate, di terra e di mare, dichiarava guerra, firmava i trattati
di pace, d’alleanza e di commercio; nominava i ministri, partecipava indirettamente alla formazione
delle leggi, aveva il potere di concedere la grazie e di commutare le pene.
21
zona viale E. Simonazzi
VIA RAINERO TADDEI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale destra di v.le E. Simonazzi
Rainero Taddei
militare,
garibaldino, medaglia
d’argento al V.M.
IL PERSONAGGIO
Nato il 4 aprile 1827, volontario nella I Guerra d’Indipendenza, si batté a Governolo, vicino a Mantova.
Luogotenente nei Cacciatori della Magra nella campagna ’59-’60 seguì poi Garibaldi nella spedizione dei Mille. Luogotenente colonnello del 19° reggimento fanteria nella terza guerra d’Indipendenza
morì per ferite in combattimento a S. Lucia del Tione il 24 giugno 1866 e venne decorato con la
medaglia d’argento al Valore Militare.
22
zona viale Risorgimento
VIA ENRICO CIALDINI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Da v.le dei Mille a v.le Risorgimento
Enrico Cialdini
Generale,
Senatore
IL PERSONAGGIO
Nacque a Castelvetro (MO) nel 1811. Dopo aver preso parte a moti del 1831 fu costretto all’esilio.
Nel 1848 tornò in Italia battendosi prima nel corpo pontificio poi nell’esercito piemontese. Nel 1855
fu generale di brigata nella guerra di Crimea, combattè nella battaglia di Palestro del 1859; raggiunto il grado di generale dell’esercito nel 1860, battè le forze pontificie a Castelfidardo e occupò
Ancona. L’anno seguente guidò l’assedio di Gaeta e ne ebbe in compenso il titolo ducale. Senatore
dal 1864 ebbe una parte nella direzione e nella preparazione della guerra del 1866. Dopo il 1870
entrò in diplomazia e morì a Livorno nel 1892.
23
zona viale Risorgimento
VIA CARLO FERRARINI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
da v.le dei Mille a via Santorre di Santarosa
Carlo Ferrarini
Capitano della Guardia
Civica Reggiana
IL PERSONAGGIO
Nacque il 7 settembre 1767 a Reggio Emilia da una famiglia agiata. Dopo la nascita della Repubblica
Reggiana (agosto 1796) divenne capitano della Guardia Civica e il 4 ottobre 1796 guidò questo corpo
di volontari reggiani contro una colonna di austriaci che attraversava il territorio della città. Costrinse
i nemici alla fuga nel castello di Montechiarugolo e li vinse dopo una breve battaglia. Fu per questo
acclamato come un eroe. Tuttavia si dedicò presto solo a incarichi amministrativi e morì nel 1830.
24
zona viale Risorgimento
VIA CIRO MENOTTI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le Risorgimento
Ciro Menotti
Patriota modenese
IL PERSONAGGIO
Nacque vicino a Modena nel 1798. Commerciante, in sospetto di liberalismo, venne arrestato nel
1821 ma fu scarcerato dopo poco. Tra il 1829 e il 1830 entrò nella cospirazione promossa da Misley facente capo al duca Francesco IV. Traditi dal Duca, nella notte fra il 3 e il 4 febbraio 1931 i
principali cospiratori vennero arrestati. Menotti fu trasportato a Mantova da Francesco IV messosi in
salvo al primo scoppio dell’insurrezione. Al ritorno a Modena del duca fu processato e impiccato.
25
zona viale Risorgimento
VIA SILVIO PELLICO
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le Risorgimento
Silvio Pellico
scrittore,
patriota
IL PERSONAGGIO
Silvio Pellico nacque a Saluzzo (in Piemonte) nel 1789 da una famiglia della piccola borghesia. Nel
1809 si trasferì a Milano. Si guadagnò da vivere facendo il precettore ed entrò in contatto con molti
personaggi importanti, in particolare con Foscolo. Nel 1818 conobbe Pietro Moroncelli che lo aggregò
alla Carboneria. Nell’ottobre del 1820 una lettera di Moroncelli indirizzata a Pellico venne intercettata dalla polizia e i due furono arrestati. Pellico fu condannato alla pena di morte poi commutata
in vent’anni di carcere duro. Graziato nel 1830 rientrò a Torino dove scrisse il libro di memorie “Le
mie prigioni”. Morì a Torino nel 1854.
26
zona viale Risorgimento
VIALE RISORGIMENTO
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
da v.le dei Mille - piazza Tricolore a
piazza Quarnaro
Giuseppe Garibaldi, l’Eroe
dei Due Mondi, uno dei
grandi protagonisti del
Risorgimento Italiano
IL FATTO
Il Risorgimento è il complesso movimento intellettuale, politico e militare, che condusse all’unificazione dell’Italia e alla sua liberazione dagli stranieri. Alcuni considerano concluso il
Risorgimento nel 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia, altri nel 1870 con la presa
di Roma altri ancora nel 1918 con le conquiste della I guerra mondiale.
27
zona viale Risorgimento
VIA SANTORRE DI SANTAROSA
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale destra di v.le Risorgimento
Santorre di Santarosa
nobile piemontese,
patriota
IL PERSONAGGIO
Nato a Savigliano nel 1783 combattè a Mondovì insieme al padre colonnello. Nel periodo del dominio
napoleonico fu sindaco di Savigliano e sottoprefetto a La Spezia. Si battè nel 1815 a Grenoble con
il grado di capitano dei granatieri. Fu l’animo del moto piemontese nel marzo 1821, durante il quale
divenne Ministro della Guerra. L’8 aprile le truppe costituzionali furono sconfitte tra Novara e Vercelli
ed il Santarosa si allontanò da Torino per stabilirsi in Svizzera poi in Francia ed in Inghilterra. Nel
novembre 1824 partì volontario per la Grecia in lotta per l’indipendenza e morì combattendo nell’isola
turca di Sfacteria nel 1825.
28
zona viale Risorgimento
VIA GIUDITTA SIDOLI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le dei Mille
Giuditta Sidoli,
patriota mazziniana
IL PERSONAGGIO
Di nobile famiglia milanese sposò giovanissima il patriota reggiano Giovanni Sidoli. Egli apparteneva
alla Carboneria e dopo i moti del 1820 fu condannato a morte. Ricercati dalla polizia si rifugiarono
prima a San Gallo poi a Montpellier, dove il marito morì nel 1828. Rimasta vedova con quattro figli,
Giuditta tornò a Reggio Emilia ove si dedicò all’attività politica per il partito mazziniano. Costretta a
fuggire in Svizzera poi a Marsiglia dopo il 1831, conobbe Giuseppe Mazzini di cui divenne fedele
compagna. Nel 1837 rientrò a Parma e nel 1852 si stabilì a Milano dove morì nel 1871.
29
zona viale Risorgimento
VIA PIER GIACINTO TERRACHINI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le Risorgimento
Lo stemma della
Repubblica
Reggiana
del 1796
IL PERSONAGGIO
Nacque a Cadelbosco nel 1770. Fece studi letterari e nel 1796, dopo la proclamazione della Repubblica Cispadana, i suoi concittadini lo scelsero come colonnello della Guardia Nazionale.
Nel 1802 si sposò con Faustina Soliani e nello stesso anno fu nominato cancelliere del Censo e
Presidente della leva.
Al ritorno del Duca nel 1814 andò in Francia per dieci anni per poi tornare alla sua terra d’origine,
Reggio Emilia, dove morì a ottantadue anni nel 1852.
30
zona viale Risorgimento
VIA CARLO ZUCCHI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
laterale e parallela di via G. Matteotti (Mirabello)
Carlo Zucchi
Generale,
Barone dell’Impero
Francese
IL PERSONAGGIO
Nato a Reggio nel 1777, si arruolò giovanissimo come volontario nell’esercito napoleonico, salendo i
gradi fino a essere nominato generale di brigata da Napoleone e addirittura Barone dell’Impero. Dopo
la Restaurazione fu incarcerato varie volte, guidò i ribelli nei moti del 1831, fu Ministro della Guerra
nello Stato Pontificio. Seguì da vicino tutte le vicende del Risorgimento e il suo titolo di Generale
fu riconosciuto dal Governo Italiano. Morì a Reggio il 19 dicembre 1863.
31
zona Viale Risorgimento-Ospedale
VIA GAETANO DAVOLI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di v.le Umberto I
Gaetano Davoli
Garibaldino,
patriota
IL PERSONAGGIO
Nato a Reggio Emilia nel 1835, prese parte (volontario) alla campagna del 1859 e si battè da vero
patriota a S.Martino. Non potè unirsi ai Mille ma raggiunse la Sicilia e partecipò alle battaglie di
Milazzo e del Volturno. Nel 1867 andò in Grecia in aiuto degli abitanti di Creta contro l’Impero Turco
e successivamente combattè a Mentana dove si ammalò di febbri malariche.
Quando fu proclamata la Repubblica di Parigi raggiunse la capitale francese. Fatto prigioniero e
condannato a morte ottenne la grazia e tornò a Reggio dove accettò l’umile impiego di portalettere.
Morì a 76 anni in un ospizio reggiano.
32
zona Viale Risorgimento-Ospedale
VIA ANGELO LUSTRINI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale destra di v.le Risorgimento
La battaglia di Rimini del
1831
IL PERSONAGGIO
Angelo Lustrini, figlio di Tommaso, partecipò come soldato volontario ai moti del 1831.
Fece parte della colonna di ribelli guidata dal generale Carlo Zucchi e fu costretto all’esilio dopo la
repressione attuata dalle truppe austriache ed il conseguente rientro a Modena del Duca.
33
zona Viale Risorgimento-Ospedale
VIA CARLO PISACANE
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale destra di via Cassoli
Carlo Pisacane
Patriota,
Mazziniano
IL PERSONAGGIO
Nacque a Napoli nel 1818; appartenente a famiglia aristocratica, viaggiò per l’Europa e maturò la
sua idea di un socialismo caratterizzato da concretezza, rigore, fermezza politica. Tornò in Italia nel
1848 per prendere parte alla lotta per l’indipendenza. Nel marzo 1849 si recò a Roma dove era stata
proclamata la Repubblica. Dopo la caduta di Roma fu costretto a tornare in esilio, prima all’estero
e poi a Genova. Il 25 giugno del 1857 partì con un gruppo di compagni verso il regno borbonico.
Sbarcati a Sapri, presso Salerno, i patrioti furono massacrati da quelle stesse masse contadine sulle
quale contava Pisacane che, già ferito, per non cadere prigioniero si uccise.
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zona Rosta Nuova
VIA FRATELLI RUFFINI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
da via Martiri di Minozzo a via Medaglie d’oro
della Resistenza
Jacopo Ruffini,
il maggiore dei fratelli
IL FATTO
I fratelli Ruffini, Agostino, Giovanni, Jacopo e Ottavio parteciparono tutti alla Carboneria e alla Giovine Italia.
Jacopo, il maggiore dei fratelli, nato a Genova nel 1805 e laureatosi in Medicina, si iscrisse prima
alla Carboneria poi alla Giovine Italia. Coinvolto negli arresti del 1833, si suicidò in carcere per timore
di farsi sfuggire rivelazioni sotto tortura.
35
zona Rosta Nuova
VIA LUCIANO MANARA
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Prosecuzione di via Matteotti fino a via Martiri
di Cervarolo
Luciano Manara,
volontario, Capo di Stato
Maggiore della Repubblica
Romana
IL PERSONAGGIO
Nacque ad Antegnate, a Bergamo, nel 1825. Partecipò attivamente alle Cinque Giornate di Milano e
alla I Guerra d’Indipendenza mettendosi a capo di molti gruppi di volontari. Successivamente andò
a Roma per difendere la Repubblica Romana. Qui Garibaldi lo nominò Capo di Stato Maggiore e in
questo ruolo Manara partecipò agli scontri ai Quattro Venti, al Vascello, alle Ville Savorelli, Valentini
e Spada. In quest’ultimo combattimento venne ucciso il 30 giugno 1849 per mano francese.
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zona Rosta Nuova
VIA MARTIRI DI BELFIORE
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di via Martiri di Minozzo
Un’immagine dei
congiurati,
detenuti nel carcere
prima dell’esecuzione
IL FATTO
Patrioti mantovani e di altre città lombarde e venete che organizzarono una congiura contro gli
occupanti austriaci a partire dal 1850. Nel 1852 la congiura venne scoperta e il 7 dicembre 1852
vennero eseguite le prime condanne a morte a cui seguirono altre esecuzioni presso la valletta di
Belfiore (Mantova). Nel 1866 durante alcuni scavi per fortificare Belfiore vennero trovate le spoglie
dei martiri. Il 7 dicembre 1872 venne inaugurato il monumento che racchiude le loro spoglie, ricostruito poi nel 2002 in occasione del 150° anniversario dell’esecuzione.
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zona Rosta Nuova
VIA MARTIRI DEL 1831
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Da via Mutilati del lavoro e via
Martiri di Minozzo
L’assalto alla casa di Ciro Menotti
IL FATTO
Il 1831 fu caratterizzato dai moti organizzati da un gruppo di patrioti liberali nel ducato di Modena e
Reggio con l’appoggio del duca Francesco IV. Il tradimento del Duca (3 febbraio 1831) portò all’arresto dei principali cospiratori e successivamente all’esecuzione dei “Martiri” Ciro Menotti e Vincenzo
Borelli (cui fu data degna sepoltura soltanto nel 1848). Nonostante gli arresti i moti si estesero presto
alle Legazioni pontificie e al Ducato di Parma e gli insorti furono sconfitti solo alla fine del mese di
marzo nella battaglia di Rimini.
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zona Rosta Nuova
VIA JOSEF WYBICKI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Attraversa il rione di Rosta Nuova
Josef Wybicki
Letterato e patriota
polacco
IL FATTO
Nato nel 1707 in Polonia, letterato, è famoso per aver scritto il testo dell’inno nazionale polacco
mentre si trovava a Reggio con un battaglione di volontari polacchi al seguito dell’esercito francese.
Questo battaglione era guidato dal generale Dambrowski che aveva perorato a lungo con Napoleone
la causa dell’indipendenza della Polonia, che era stata spartita tra le potenze europee. La cosiddetta “mazurca di Dambrowski”, scritta da Wybicki, venne adottata come inno ufficiale polacco solo
all’inizio del ‘900.
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zona Rosta Vecchia
VIA STANISLAO CANNIZZARO
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale destra di via Passo Buole
Stanislao Cannizzaro
illustre chimico,
senatore,
patriota
IL FATTO
Nato a Palermo il 13 Luglio 1826 studiò medicina poi decise di specializzarsi in chimica. Nel 1847
partecipò alla preparazione della rivolta contro i Borboni. Nel 1848 fu eletto deputato di Francavilla
al nuovo parlamento siciliano. Dopo il fallimento della rivoluzione fu costretto all’esilio ed espatriò in
Francia. Nel novembre del 1851 accettò la nomina a professore di fisica, chimica e meccanica nel
collegio nazionale di Alessandria. Nell’estate del 1860, dopo l’ingresso di Garibaldi a Palermo, rientrò
nella sua città natale per rivedere la madre e le sorelle. Ricoprì numerosi incarichi accademici in
varie università e fu nominato senatore. Morì a Roma il 10 Maggio 1910.
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zona Rosta Vecchia
VIA VILLAFRANCA
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di via Passo Buole
Napoleone III,
il vero artefice
dell’armistizio di
Villafranca
IL FATTO
A Villafranca (Verona) l’imperatore francese Napoleone III propose inaspettatamente un armistizio all’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe dopo le vittorie di Solferino e San Martino nella II Guerra
d’Indipendenza. Questa fine imprevista della guerra, che contraddiceva in parte i Patti di Plombières
(1858) provocò un’ondata di sdegno tra gli italiani che cominciarono a manifestare sentimenti di rivolta
nei confronti di Napoleone III. L’Italia riprese poi da sola l’opera di unificazione con la spedizione
dei Mille.
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zona S. Pellegrino-via Tassoni
VIA DE SANCTIS
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale destra di via Tassoni, dopo oleodotto
SNAM
Francesco De Sanctis
intellettuale,
uomo politico,
patriota
IL PERSONAGGIO
Nato a Morra Irpina nel 1817 dopo aver compiuto studi di diritto si interessò soprattutto di letteratura e si dedicò all’insegnamento. Divenne il maggior esponente della critica letteraria romantica
italiana. Partecipò all’insurrezione napoletana del 1848 insieme agli allievi della scuola privata di cui
era direttore. Fu arrestato e condannato all’esilio. Insegnò a Zurigo fino al giugno 1860 poi ritornò
in Italia dove venne nominato ministro della Pubblica Istruzione nel primo governo del Regno d’Italia
guidato da Cavour. Nel 1876 abbandonò l’insegnamento per concentrarsi sull’attività politica, cui si
dedicò fino alla morte avvenuta a Napoli il 29 dicembre 1883.
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zona Buco del Signore
VIA CARLO CATTANEO
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di via Chiloni
Carlo Cattaneo,
scrittore,
pubblicista,
patriota
IL PERSONAGGIO
Nato a Milano il 15 giugno del 1801, nel 1824 conseguì la laurea in Giurisprudenza; nello stesso anno
insegnò di Grammatica Latina nel ginnasio di Santa Maria. Fondò a Milano nel 1839 “Il Politecnico”,
una rivista divenuta poi famosa. Nel 1848 Cattaneo fu chiamato a dirigere il Consiglio di Guerra e
da qui iniziò la sua vita politica; lottò contro la dedizione a Carlo Alberto, ma preferì esiliarsi prima
a Parigi poi a Lugano. Nel 1860, ritornato a Milano, riprese la pubblicazione de “Il Politecnico” e
raggiunse Garibaldi a Napoli. Nel 1867 accettò l’elezione a deputato ma non prese mai parte ai lavori
parlamentari per non prestare il giuramento monarchico. Morì il 6 febbraio 1869 in Svizzera.
43
zona Buco del Signore
VIA FRANCESCO CHILONI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di via Martiri di Cervarolo
La sfortunata battaglia di
Custoza del 1866.
IL PERSONAGGIO
Francesco Chiloni, nato a Cavriago, partecipò alla III guerra d’indipendenza nel 7° Reggimento del
Corpo dei Volontari Italiani (19° Compagnia). Fu autorizzato a fregiarsi della medaglia della campagna.
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zona ex via della Pulce (via Settembrini)
VIA GHION ARON E. RAVA’
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di via Settembrini
Ghion Aron E. Ravà
volontario garibaldino.
IL PERSONAGGIO
Nato a Reggio Emilia il 1 marzo 1840, partecipò alla battaglia di Palermo dove si meritò il grado di
luogotenente e successivamente di capitano.
Fu con Garibaldi anche in Aspromonte ma siccome non volle combattere contro i fratelli italiani, andò
a Liverpool e poi negli Stati Uniti dove combatté con il generale Grant. Nel 1865 ritornò in Italia
poi seguì Garibaldi a Mentana nel 1867. Fece la campagna del Vosgi e si guadagnò un attestato
di merito da parte del generale francese Bardone. Si ritirò poi a Parma dove ricoprì alcuni incarichi
pubblici. Morì l’11 luglio 1901.
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zona ex via della Pulce (via Settembrini)
VIA FILIPPO RICCIONI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
Laterale sinistra di via Settembrini
Riccioni Filippo,
garibaldino
IL FATTO
Nacque il 22 maggio del 1836 vicino a Cervarezza. Prese parte alla spedizione dei Mille, nella prima
compagnia di Nino Bixio.
Si congedò il 10 febbraio del 1861, con la gratificazione di sei mesi di paga a norma del R. decreto
11 novembre 1860.
Dopo il suo congedo visse in parecchie città della Toscana e della Liguria ma poi ritornò a Cinquecerri, dove morì il 15 luglio del 1912 a settantasei anni.
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zona ex via della Pulce (via Settembrini)
VIA LUIGI SETTEMBRINI
A CHI È DEDICATA
DOVE SI TROVA
da via P. Marani a Canali Pulce
Luigi Settembrini
intellettuale e patriota
IL FATTO
Nacque a Napoli nel 1813. Nel 1835 l’impegno negli studi letterari gli fece vincere la cattedra di
Eloquenza a Catanzaro. Nel 1839 fu arrestato per le sue idee liberali e liberato nel 1841. Nel 1848
dopo la concessione della costituzione a Napoli partecipò al governo liberale assumendo il ruolo
di Ministro dell’Istruzione pubblica. Disgustato dalla corruzione nella vita politica napoletana diede
le dimissioni e fondò la setta dell’Unità Italiana. Arrestato nel 1849 e condannato all’esilio riparò in
Piemonte. Nel 1861 fu chiamato all’università di Napoli con una cattedra d’Eloquenza, nel 1873 gli
giunse la nomina a senatore. Morì nel 1876.
47
Che cosa hanno detto i ragazzi
“Secondo me questo progetto è stato molto utile e costruttivo: abbiamo infatti scoperto e conosciuto
meglio i personaggi che danno il nome a molte vie reggiane.”
Alessandro Cupello
“Il lavoro svolto in classe con Istoreco mi è piaciuto e mi ha permesso di conoscere la vita e le gesta
di molte persone che hanno lavorato, vissuto e rischiato la vita per far emergere i loro ideali.”
Marco Antoniotti e Giulia Sisti
“L’attività svolta in classe ci ha aiutato a capire meglio la storia del Risorgimento e a conoscere giovani
eroi della nostra terra che sono ricordati attraverso i nomi delle vie e delle piazze.”
Illya Barannikov
“Il lavoro mi è piaciuto perché è stato interessante e credo che sia un modo piacevole di conoscere
la storia.”
Alessandro Gherardi, Riccardo di Noia
48
“Io sono contenta di aver partecipato a questo progetto perché è stato molto interessante e
istruttivo.”
Caterina Lombardi
“Già dall’anno scorso mi era piaciuta l’idea di partecipare a questo progetto perchè era un modo
nuovo di conoscere. Quando ho saputo che anche quest’anno lo avremmo continuato, sono stata
felicissima di scoprire gli eroi reggiani e immagino che quest’ esperienza mi servirà molto per il colloquio
d’esame.”
Alice Bonacini
“Questo lavoro mi è piaciuto molto, è stato interessante e lavorando a gruppi abbiamo potuto approfondire
la storia del Risorgimento.”
Arianna Marmiroli
“A mio parere questo progetto, è servito ad approfondire temi storici e inoltre mi è piaciuto molto il
metodo di lavoro e di spiegazione degli argomenti.”
Davide Barile
49
“Il lavoro fatto in questi ultimi due anni è stato molto utile per approfondire vari argomenti di storia.
Quest’anno mi è piaciuto di più rispetto all’anno scorso, forse perché penso di aver fatto un ottimo lavoro
e di essermi impegnato abbastanza, inoltre mi sono state utili le spiegazioni del prof. dell’Istoreco.”
Federico Davoli
“Secondo me questa attività è stata positiva perché io e i miei compagni abbiamo potuto conoscere
a fondo la vita di personaggi reggiani che hanno dimostrato valore e coraggio.”
Emanuele Turrini
“L’esperienza nel suo complesso mi ha molto colpito e mi ha fatto capire che un documento storico
riguardante un personaggio non è soltanto un semplice foglio di carta, bensì il racconto di un’intera
vita e la presentazione degli ideali di un uomo.”
Marco Giaroli
“Questa attività è stata molto interessante e piacevole. Credo sia stata anche molto utile per capire
fino in fondo com’era la vita durante il periodo risorgimentale e per conoscere molti patrioti che per
tutto questo periodo si sono battuti per l’Italia.”
Cristina Salerno
50
“È stato un lavoro molto interessante e istruttivo che mi ha permesso di immedesimarmi meglio nel
Risorgimento.”
Mattia Malaguti
“Questa esperienza mi è piaciuta molto perché ho imparato a relazionare dei dati storici e ho conosciuto
personaggi importanti che prima non conoscevo.”
Bragazzi Chiara
“Io penso che queste esperienze siano sempre costruttive per noi alunni. Impariamo ad usare le
nuove tecnologie per indagare sul passato e ricavare un lavoro che ci serve per conoscere la storia
locale.”
Maria Tozzi
“A me, sinceramente, è piaciuto questo nuovo lavoro: mi è servito per conoscere personaggi importanti
della storia, scoprendo notizie che i nostri libri di storia spesso non riportano.”
Pietro Persona
51
Che cosa hanno detto i ragazzi
”Secondo me questo è stato un progetto utile, non soltanto perché ci ha fatto conoscere la storia ma
anche perchè ci ha aiutato a stabilire un rapporto migliore tra i compagni della nostra classe.”
Tatiana Miron
“Questo progetto mi ha fatto imparare molte cose sulla mia città che prima non immaginavo
neanche.”
Chiara Ferrari
“A me questo progetto è piaciuto, è stato interessante conoscere i personaggi importanti che hanno
contribuito alla nascita della storia di Reggio Emilia.
Ho imparato un po’ della storia della mia città e questa è una cosa non solo positiva, ma anche
importante, perché bisogna conoscere la storia del luogo in cui si vive.”
Giacomo D’Incà
“Questa esperienza è stata molto istruttiva e mi è servita per capire meglio il ruolo di tutti i protagonisti
del Risorgimento italiano.”
Sara Di Giuseppe
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Breve cronologia del Risorgimento
1796, agosto: nascita della Repubblica Reggiana. Ottobre: Reggio, Modena, Bologna e Ferrara si uniscono nella
Repubblica Cispadana.
1797, 7 gennaio: nascita del primo Tricolore.
1797, maggio: la Repubblica Cispadana si unisce alla Lombardia e forma la Repubblica Cisalpina.
1800: dopo la vittoria di Marengo, Napoleone ricrea la Repubblica Cisalpina col nome di Repubblica Italiana.
1805: Napoleone divenuto imperatore trasforma la Repubblica Italiana in Regno d’Italia.
1814: Sconfitta di Napoleone, rientro dei sovrani nei vari Stati della penisola e fine del Regno d’Italia
1821: moti in Piemonte, nel Regno delle Due Sicilie e in Emilia.
1831: Moti in Emilia e nelle Legazioni Pontificie. Intervento dell’Austria e sconfitta dei ribelli a Rimini (fine marzo).
1848: ribellioni in tutta Europa contro l’Austria. In Italia molti sovrani sono costretti a concedere una Costituzione.
1848-1849: I Guerra d’Indipendenza. Sconfitta del Piemonte e dei volontari italiani.
1857: fallimentare spedizione di Pisacane nel Regno delle Due Sicilie a Sapri
53
Breve cronologia del Risorgimento
1859-‘60: II Guerra d’indipendenza. Vittorie dei franco-piemontesi a Solferino e S.Martino (24 giugno).
Armistizio di Villafranca (12 luglio).
Maggio-settembre 1860: Spedizione dei Mille nel Regno delle Due Sicilie. Intanto i Piemontesi sconfiggono le truppe pontificie a Castelfidardo e conquistano Marche e Umbria.
26 ottobre 1860: incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II.
17 marzo 1861: Proclamazione del Regno d’Italia.
1866: III Guerra d’Indipendenza. Nonostante le sconfitte di Custoza e Lissa, l’Italia ottiene il Veneto.
1867: tentativo dei garibaldini di liberare Roma. Sconfitta di Mentana.
20 settembre 1870: conquista di Roma.
23 novembre 1870: Roma è nominata Capitale.
54
Bibliografia
Balletti Andrea, Storia di Reggio Emilia, Roma, Multigrafica, 1968.
Manzini Enrico, Memorie storiche dei reggiani più illustri, Bologna, Arnaldo Forni, 1973.
Bandiera dipinta: il Tricolore nella pittura italiana: 1797-1947, a cura di Claudia Collina, Elisabetta
Farioli, Claudio Poppi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2003.
Reggio Emilia: vicende e protagonisti, a cura di Ugo Bellocchi, Bologna, Edison, 1970.
Storia illustrata di Reggio Emilia, a cura di Maurizio Festanti e Giuseppe Gherpelli, Repubblica di
San Marino, AIEP, 1987.
Varini Giacomo, Storia di Reggio Emilia, Reggio Emilia, Moderna Editore, 1968.
Silingardi Giancarlo, Barbieri Alberto, Storia di Reggio Emilia illustrata da artisti reggiani - Modena,
STEM, 1970.
Dino Pampari, La sentenza del tribunale statuario straordinario di Rubiera e la relazione di Antonio
Panizzi (1822-1823), Modena.
Giovanni Manzotti, Storia delle cospirazioni settarie dall’anno 1816 al 1822, Modena 1831.
55
Giuseppe Pomelli, Patriotti e soldati reggiani nel Risorgimento, Cooperativa Lavoranti Tipografi, Reggio
Emilia 1915.
F. Fabbi, Volontari Reggiani nella campagna dell’Agro Romano del 1867, Editrice Poesia d’Italia R.
Boiardi, Reggio Emilia 1934.
Fernando Fabbi, Volontari Reggiani nella Spedizione dei Mille (1860), Editrice Poesia d’Italia R. Boiardi,
Reggio Emilia 1933.
Umberto Dallari, Il 1859 in due Ducati dell’Emilia (Reggio e Guastalla), Primo Borghi Libraio-Editore,
Reggio Emilia 1911.
Ettore Morini, I Reggiani benemeriti nel Risorgimento nazionale (1821-1860-1861), Tipografia di Stefano
Calderini e figlio, Reggio Emilia 1910.
Ettore Morini, I Reggiani benemeriti nel Risorgimento nazionale (campagna del 1866), Tipografia di
Riccardo Bondavalli, Reggio Emilia 1912.
56
Indice
Elvira Lusenti, Introduzione p.
3
Fabrizio Solieri, Il Risorgimento oggi p.
4
Iuna Sassi, Riscoprendo le radici della nostra convivenza civile p.
5
Saverio Maccagnani, La “storia” e le vie
p.
6
Il Primo Tricolore
p.
7
Foto classe 3 G
p.
8
Gli studenti al lavoro p.
9
o le vie della storia
a
Elenco delle Vie
p. 10
Zona via E. Simonazzi
p. 11
Zona viale Risorgimento
p. 23
Zona viale Risorgimento-Ospedale
p. 32
Zona Rosta Nuova
p. 35
Zona Rosta Vecchia
p. 40
Zona San Pellegrino-Via Tassoni
p. 42
Zona Buco del Signore
p. 43
Zona ex via della Pulce (via Settembrini)
p. 45
57
Che cosa hanno detto i ragazzi p. 48
Breve cronologia del Risorgimento p. 53
Bibliografia p. 55
Le immagini di copertina sono tratte da:
“Reggio Storia” n. 40, luglio-settembre 1988.
Bandiera dipinta: il Tricolore nella pittura italiana: 1797-1947, a cura di Claudia Collina, Elisabetta Farioli,
Claudio Poppi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2003.
Si ringrazia l’Ufficio Statistica del Comune di Reggio Emilia per i dati forniti.
58
CIRCOSCRIZIONE
Comune di Reggio Emilia
Reggio per l’Unità d’Italia
Le vie del Risorgimento nella Circoscrizione 5
In collaborazione con ISTORECO e Scuola Media Statale “SANDRO PERTINI”
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