IL PUNTO Maggio 2013 "Opuscolo informativo non ufficiale in uscita come pdf, stampato in proprio, non periodico. Ideato, progettato e realizzato dal M5S di Fiano Romano: http://www.meetup.com/Cinque-stelle-Fiano-romano/ .Questo opuscolo e' di libera diffusione e puo' essere stampato, copiato, pubblicato e distribuito gratuitamente ". Luigi Di Maio (Vice Presidente alla Camera ) Cari giornalisti, invece di parlare sempre e solo "dei nostri scontrini" (di cui noi del Movimento abbiamo discusso per soli due giorni), consiglio vivamente qualche servizio sulle nostre Proposte di Legge circa: - abolizione auto blu - impignorabilità della prima casa - impignorabilità dello stipendio e della pensione al di sopra del "quinto" - abolizione dei rimborsi elettorali - fondo di microcredito per l'aiuto alla piccola e media impresa con i proventi dei rimborsi elettorali - abolizione degli ordini professionali - rifinanziamento scuola e università pubblica - abolizione delle province - comparazione delle pene per reati ambientali a quelle per i reati di mafia - ritiro delle truppe dall'Afghanistan - reddito di cittadinanza. - quorum zero Vi prego di parlarne altrimenti finisce che MATTEO RENZI si convince che in Parlamento non stiamo facendo niente. Abbiate pazienza!. Nel suo editoriale , sul Fatto quotidiano, Marco Travaglio con parole molto dure dice quello che pensa del risultato elettorale dello scorso fine settimana. E non lo fa soltanto parlando, ma con numeri alla mano, per dimostrare quanto i giornali che hanno grida- to al Flop dell’antipolitica abbiano ingigantito la discesa del Movimento 5 Stelle. “Chi ha visto i tg e i talk di lunedì e ha letto i giornali di ieri s’è fatto l’idea che gli italiani, improvvisamente impazziti tre mesi fa quando andarono in massa a votare Grillo, siano prontamente rinsaviti precipitandosi a premiare il Pd e le sue larghe intese col Pdl. A parte una quota crescente di elettori che, in preda a una non meglio precisata “disaffezione” o “distacco” dalla politica, è rimasta Continua a pag. 2 dal Blog di Beppe…. “Battista, un maggiordomo al Corriere “ "Come si può in questo Paese davvero credere nella professionalità e nell'imparzialità dei giornalisti se a due giorni dalle elezioni un noto editorialista del Corriere della Sera, Pierluigi Battista, scrive menzogne sapendo probabilmente di mentire. Sostiene ad esempio che il M5S si sia interessato solo alla rendicontazione e non abbia fatto nulla sui temi della sua campagna elettorale: Reddito di cittadinanza, Imu, Irap ed Equitalia. (Segue in ultima Pagina Elenchiamo qui di seguito alcune delle cose fatte dai deputati e senatori M5S, solo per dimostrare, prove alla mano, come da parte di una certa stampa vi sia malafede e servilismo verso il Potere Unico. E laddove non si Pagina 2 Quale FLOP…. ??? a casa.” inizia Travaglio per poi riportare i titoli delle principali testate giornalistiche “Corriere : “Vince l’astensione, perde Grillo, sale il Pd”. Repubblica : “La rivincita del Pd, crolla Grillo”. La Stampa: “Fuga dal voto, flop dei grillini, il Pd risale”. L’Unità: “Avanti centrosinistra”, “La spinta per ripartire”. Libero : “La tenuta del Pd allunga la vita al governo Letta”. Nei titoli si parla solo dell’insuccesso del M5S e della risalita del Pd, tralasciando però tutto quello che si cela dietro a questi risultati. Travaglio fornisce i numeri per un chiaro esame del risultato delle elezioni comunali “Poi uno legge i numeri e scopre che non ha perso solo Grillo. Han perso tutti. Chi molto, chi moltissimo. Prendiamo Roma. Alle ultime comunali del 2008, quando Alemanno batté Rutelli al ballottaggio, il Pd prese 520.723 voti (34,04%) e il Pdl 559.559 (36,57%). L’altroieri il Pd s’è fermato a 267.605 (26,26%) e il Pdl a 195.749 (19.21%). Cioè: il Pd ha perso 295.160 voti (-43%) e il Pdl 457.935 (-65%). Ma, si dirà, era un altro mondo: i neonati 5Stelle si fermaro- IL PUNTO (continua dalla 1 pagina) no al 2%. Bene. Allora vediamo le politiche di febbraio 2013. A Roma il Pd raccolse 458.637 voti (28,66%) e il Pdl 299.568 (18,72%). Cioè: in tre mesi il Pd ha perso per strada 191.032 voti (-41%) e il Pdl 103.819 (-34%). Che senso ha dire che il Pd “sale”, o “avanza”, o “tiene”, o “risale” o addirittura ottiene la “rivincita”, quando nei comuni capoluogo perde il 38% dei voti in tre mesi?”. In effetti vista così la storia ha un’altro sapore, non c’è una risalita del Pd se si confrontano i risultati odierni con quelli precedenti, e non vecchi chissà quanto ma solo di alcuni mesi.“Sappiamo bene che, nelle comunali, conta arrivare primi. Ma questo varrebbe anche se la prossima volta i votanti fossero tre, e due scegliessero il Pd e uno il Pdl: sarebbe questa una vittoria, una salita, una risalita, una rivincita, una tenuta, un’avanzata, una spinta? Ma ecco l’angolo del buonumore, cioè il Giornale. Titolo: “Il voto non preoccupa il Cav: il governo rimane al sicuro”. Svolgimento: “Che avrebbe dovuto pagare un piccolo pedaggio alle larghe intese, il Cavaliere l’aveva messo in conto”. Piccolo pedaggio? Perdere due terzi dei voti a Roma in cinque anni e un terzo in tre mesi è un “piccolo pedaggio”? E l’estinzione allora che cos’è, un medio pedaggio? Sallusti News parla anche di “flop dell’antipolitica”: il 50% fra astenuti e grilli non gli basta, comincerà ad accorgersene dal 90% in su. Il meglio però lo danno gli aruspici delle larghe intese, intenti a leggere i fondi di caffè per saggiare la magnifiche sorti e progressive dell’inciucio. Enrico Letta non ha dubbi: “Ha vinto il governo delle larghe intese, nessun premio alle forze di opposizione. Dicevano che il cosiddetto inciucio doveva portare Grillo all’80%: si sbagliavano, al ballottaggio vanno solo candidati del Pd e del Pdl”.” prosegue Travaglio nel suo editoriale spiegando che “Il Genio Nipote non s’è neppure accorto che i protagonisti delle larghe intese, Pd e Pdl, han perso almeno un milione di voti su sette in tre mesi (di Monti è inutile dire: non pervenuto). (Tratto dall’editoriale de “Il fatto quotidiano” del 29/05/2013) Apprendiamo che Enrico Letta avrebbe dichiarato che lui, con un decreto, toglierà gli stipendi ai ministri, mentre Grillo "non riesce a togliere la diaria ai suoi parlamentari che invece si ribellano". Il MoVimento 5 Stelle invita il Presidente del Consiglio ad estrarre una calcolatrice e ad effettuare la seguente somma: 42 milioni di euro di rimborsi elettorali rifiutati alle ultime elezioni politiche; 5 milioni di euro l'anno derivanti dal dimezzamento dell'indennità parlamentare; 3,5 mi- lioni di euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle spese generali aggiuntive (informatica, telefoni, taxi); 1.620 milioni di euro l'anno derivanti dalla rinuncia all'indennità di fine mandato; 175mila euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle indennità di carica dei presidenti, dei vicepresidenti e dei questori. Il tutto tralasciando ulteriori varie ed eventuali, ivi compresa la questione della diaria che, per la precisione, una volta detratte le spese di vitto e alloggio rendicontate, difficilmente assomiglierà a un importo superiore a poche centinaia di euro a testa, che in ogni caso la maggior parte dei parlamentari a 5 stelle - se non tutti - restituirà parimenti. Una volta effettuata la somma e premuto il tasto idoneo a visualizzare il risultato sul display della sua calcolatrice, il presidente Letta, cui suggeriamo di effettuare tale operazione da seduto per scongiurare le possibili conseguenze di un probabile capogiro, avrà chiari tutti i numeri e la coerenza del MoVimento 5 Stelle, che coglie l'occasione per sfidarlo non già a superarlo - cosa invero realisticamente impossibile -, nell'esclusivo interesse del Paese, quanto perlomeno ad eguagliarlo. Se Enrico Letta accetta la sfida, il MoVimento 5 Stelle e gli italiani tutti non potranno che essergliene grati. Tuttavia, al momento il MoVimento 5 Stelle può dimostrare nei fatti di avere già mantenuto le sue promesse, mentre Enrico Letta è ancora nella fase di chi è costretto a declinare i verbi al futuro ("toglierò"). Come del resto tutte le altre forze parlamentari. (Vito Crimi : Capogruppo M5S al Senato) Anno 1 ; Numero 0 Pagina 3 Il M5S Nazionale…. Lavori in Corso L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica, sovradimensionata, costosa, inefficiente. • Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere • Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione il candidato, ma solo il simbolo del partito. La Costituzione non è applicata. I partiti si sono dopo due anni e mezzo sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio. • Abolizione delle province • Abolizione dei rimborsi elettorali • Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti • Abolizione del Lodo Alfano ( V ) • Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico • Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato • Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali • Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato) • Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati • Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, come già avviene per Camera e Senato • Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action • Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum • Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare • Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria • Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini. ( V ) = obiettivo raggiunto L'informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza individuale. Se il controllo dell'informazione è concentrato in pochi attori, inevitabilmente si manifestano derive antidemocratiche. Se l'informazione ha come riferimenti i soggetti economici e non il cittadino, gli interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere economico prevalgono sugli interessi del singolo. L'informazione quindi è alla base di qualunque altra area di interesse sociale. Il cittadino non informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di consumatore e di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano: Le Proposte ….. Cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l'azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10% Le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un'asta pubblica ogni cinque anni - Abolizione della legge del governo D'Alema che richiede un contributo dell'uno per cento sui ricavi agli assegnatari di frequenze televisione Nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l'azionariato diffuso con proprietà massima del 10% Abolizione dell'Ordine dei giornalisti Pagina 4 IL PUNTO Le Proposte …(continua) Vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici Un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale,indipendente dai partiti Abolizione della legge Gasparri Copertura completa dell'ADSL a livello di territorio nazionale Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e l'impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico Introduzione dei ripetitori Wimax per l'accesso mobile e diffuso alla Rete Eliminazione del canone telefonico per l'allacciamento alla rete fissa Allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee Tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo soggetto economico privato. Riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni Abolizione della legge Urbani sul copyright Divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a società editoriali Depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso importo richiesto in caso di non luogo a procedere (importo depositato presso il tribunale in anticipo in via cautelare all'atto della querela) Abolizione della legge Pisanu sulla limitazione all'accesso wi fi. ISTRUZIONE • Integrazione Università/Aziende • Sviluppo strutture di accoglienza degli studenti • Abolizione della legge Gelmini • Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole con l’accesso per gli studenti • Graduale abolizione dei libri di scuola stampati, e quindi la loro gratuità, con l’accessibilità via Internet in formato digitale • Insegnamento obbligatorio della lingua inglese dall’asilo • Abolizione del valore legale dei titoli di studio • Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica • Valutazione dei docenti universitari da parte degli studenti • Insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri(obbligatorio in caso di richiesta di cittadinanza) • Accesso pubblico via Internet alle lezioni universitarie • Investimenti nella ricerca universitaria • Insegnamento a distanza via Internet L’Istruzione in un paese civile deve essere efficace, al passo con le nuove tecnologie e fruibile da tutti i cittadini. Anno 1 ; Numero 0 Attività Parlamentari del Movimento 5 Stelle Pagina 5 Pagina 6 IL PUNTO Progetti e Proposte del M5S di Fiano Romano Al Signor Sindaco del Comune di Fiano Romano Ottorino Ferilli Il grave episodio avvenuto la sera del 21 marzo scorso non è che l’ultimo di una serie di preoccupanti eventi di ordine pubblico che coinvolgono direttamente il Centro Storico ed i suoi sempre più allertati abitanti. Ovvero la parte più evidente di un fenomeno progressivo di degrado e svuotamento del nostro nucleo cittadino centrale. Quello che prima era (e dovrebbe ancora essere) l’emblema della nostra cittadina ha registrato un crescente abbandono e questo, ci dispiace dirlo, nella mancanza di adeguati provvedimenti, nonostante le precedenti promesse. Come primo reale provvedimento, chiediamo un maggiore controllo, anche nelle ore serali, che deve coinvolgere direttamente le forze impegnate per la sorveglianza. Chiediamo però anche di attuare un piano per una concreta azione di riqualificazione del Centro Storico, liberandolo da questa spirale di degrado e di disagio. Chiediamo in sostanza di attuare un reale cambiamento per avviare finalmente un’inversione di tendenza. Chiediamo al Sindaco, alla Giunta Comunale, alle forze politiche, ma soprattutto ai cittadini di prendere atto della situazione, per confrontarsi su proposte concrete di riqualificazione e miglioramento. Diverse centinaia di concittadini hanno non solo firmato ma portato il loro contributo di idee e di attività ed ancora l’adesione continua perché altri si stanno associando. Da tutta questa partecipazione stanno nascendo le proposte concrete su cui ci muoveremo insieme. Sabato 20 e domenica 21 aprile il MoVimento5Stelle ha presentato in Piazza Cairoli una lettera aperta indirizzata al Sindaco, chiedendo ai cittadini di Fiano Romano di associarsi firmandola. Che la situazione sia drammatica e necessiti di interventi se ne sono accorti tutti. Persino il Comune, il quale ha agito del suo solito, assegnando ad un “tecnico” (costo 30 000 euro + IVA) ispezione, analisi e soluzioni del problema. Dopo di che, come è successo per il PUA, il Comune dovrebbe adottare le soluzioni proposte nel chiuso del Consiglio Comu- nale e tentare di metterle in atto. Ed è qui che generalmente il sistema si inceppa. Noi, di 5stelle, abbiamo voluto mostrare un altro modo di procedere. La partecipazione attiva dei cittadini fin dal primo momento, la formazione delle soluzioni in un processo comune da coniugare con la consapevolezza e l’intervento del singolo senza il quale ogni misura non avrà successo perché calata dall’alto. E, non ultimo, il concetto che intervenire sul Centro Storico significa intervenire sul cuore di Fiano e quindi di fatto su tutto il territorio fianese. Esattamente la direzione opposta e contraria di quanto finora adottato dal Comune e quindi dai partiti del Consiglio. Su questo, magari prima che siano spesi inutilmente altri soldi pubblici (i nostri) chiediamo un confronto pubblico con la partecipazione dei cittadini in primo luogo, e di tutte le forze politiche che vogliano partecipare, perché crediamo che solo la democrazia diretta, partecipata ed orizzontale sia la soluzione dei problemi di Fiano, come di quelli di tutta l’Italia. Anno 1 ; Numero 0 Pagina 7 Regione Lazio… Il tempo di pubblicare la delibera sul Bollettino ufficiale e il capo di gabinetto e il segretario generale della Regione Lazio vedranno crescere il loro stipendio annuo del 30 per cento. La proposta, nero su bianco nell'atto di Giunta n. 79 del 28 aprile scorso, arriva dalla presidenza della Pisana e fa parte delle modifiche che l'esecutivo di Nicola Zingaretti intende apportare al regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della giunta. Del riassetto, dunque, beneficeranno i due vertici della Regione, entrambi di nomina politica. Di chi si tratta? Il capo di gabinetto è Maurizio Venafro, uomo di punta della sinistra romana, oggi alla Pisana col medesimo incarico che aveva ieri a Palazzo Valentini, al fianco di Zingaretti presidente della Provincia, in passato capo della segreteria di Rutelli sindaco di Roma prima e poi direttore della comunicazione con Marrazzo presidente regionale. da quest'anno la loro retribuzione aumentata del 30 per cento rispetto a quella dei direttori di direzione dei vari dipartimenti, le figure più alte dell'organigramma regionale e di nomina non politica. Il segretario generale è il poco più che quarantenne Andrea Tardiola, dirigente della Funzione Pubblica, che, tra le altre cose, ha collaborato, sotto la direzione del giurista Pietro Ichino, alla realizzazione del progetto per trasformare la Regione Lazio in laboratorio d'avanguardia del miglioramento delle amministrazioni pubbliche. Venafro e Tardiola, dunque, non appena la delibera entrerà in vigore, vedranno già da quest'anno la loro retribuzione aumentata del 30 per cento rispetto a quella dei direttori di direzione dei vari dipartimenti, le figure più alte dell'organigramma regionale e di nomina non politica. Conti alla mano, tenendo presente che un direttore di direzione guadagna poco più di 155.000 euro lordi all'anno, il capo di gabinetto e il segretario regionale si ritroveranno in busta paga oltre 200.000 euro lordi. Una proposta, questa della Presidenza della Regione, che alla Pisana, negli uffici e tra i banchi consiliari, sta suscitando polemiche e malumori, specie in tempi di crisi e spending review e alla luce del fatto che tale atto è collegato alla proposta di legge sulla riduzione dei costi della politica. I Cinque Stelle parlano di "teatrino". Ieri in Commissione Bilancio è iniziata la discussione sulla proposta di legge e, al termine, la "cittadina portavoce" Valentina Corrado ha affidato ad una nota "il fondato timore, se queste sono le premesse, che anche questa proposta di legge, ben lungi dal ridurre veramente i costi e gli sprechi ella politica, sia la solita messa in scena dei soliti vecchi attori". sta di Zingaretti di aumentare lo stipendio a Venafro e Tardiola. "Durante il dibattito generale scriveva poco prima Corrado - abbiamo fatto notare come, in barba all'asserita riduzione dei costi della politica, la Giunta Zingaretti, con la delibera n. 79/2013 abbia invece provveduto ad aumentare di un ulteriore 30 per cento la retribuzione del Capo di Gabinetto e del Segretario Generale, circostanza questa, di cui l'assessore Sartore (Alessandra Sartore, assessore regionale al Bilancio, Demanio e Patrimonio, ndr) ha dichiarato di non essere a conoscenza, nonostante abbia provveduto a votarla". "Le premesse", per i pentastellati, deriverebbero proprio dalla propo- Luciana Matarese, L'Huffington Post | Pubblicato: 09/05/2013 15:36 CEST | Aggiornato: 09/05/2013 15:36 CEST a cinquestellefianoromano Email: [email protected] “La LIBERTA’ è PARTECIPAZIONE” (G. Gaber) Informati per partecipare ai Meet-up del Movimento 5 Stelle http://www.meetup.com/Cinque-stelle-Fiano-romano/ …..dalla Prima Pagina trattasse di malafede, allora è incompetenza o ignoranza. Siamo stufi di giornalisti che invece di fare un lavoro certamente più difficile e faticoso, quello di verificare con attenzione e in dettaglio se quel che scrivono corrisponda alla verità, pensano solo a dare notizie superficiali, concentrandosi su casi creati ad arte per avere la scusa di non parlare dei fatti concreti sottostanti. Se i politici, in passato, hanno potuto causare il disastro che ora è sotto gli occhi di tutti è anche grazie a una stampa disattenta, superficiale o forse venduta. REDDITO MINIMO GARANTITO Le cinque commissioni permanenti coinvolte, in sede congiunta Camera e Senato, stanno studiando la possibilità applicativa del provvedimento, le caratteristiche, gli esborsi, le possibili coperture e persino gli altri modelli europei. Si tratta di un tema complesso, a di- spetto della leggerezza di alcuni nel trattarne, ma in poco tempo si dovrebbe arrivare a un documento M5S e poi a una proposta di legge. IMU E’ stata già depositata alla Camera il 13 maggio scorso una Proposta di legge sull’abolizione completa dell’Imu sulla prima casa (firmatari: Barbanti e Ruocco - proposta di Gruppo). Lo stesso è stato fatto al Senato il giorno dopo. IRAP In fase di elaborazione testo di legge per la graduale soppressione dell’imposta regionale. M5S ha comunque presentato un intero DEF alternativo (unico di opposizione) che contiene tutte le iniziative di prospettiva che il M5S prenderà nel corso della legislatura. PROVINCE Proposta di Legge sulla loro abolizione depositata il 14 maggio (firmatari: Toninelli, Cozzolino, Dadone, Dieni, Fraccaro, Lombar- di, Nuti - proposta di Gruppo) EQUITALIA Risoluzione unitaria approvata dalla Commissione Finanze della Camera (22 maggio) che impegna il governo a cambiare una parte della disciplina riguardante l’agenzia di riscossione. Niente ipoteca sulla prima casa, rateazione più lunga e stop al pagamento anticipato in caso di ricorso. Al Senato sono stati presentati emendamenti per chiedere la sospensione delle cartelle Equitalia per chi vanta crediti verso la Pubblica amministrazione e la impignorabilità di stipendi e pensioni sotto i 5.000 euro. E' stato poi posto il tema della trasparenza degli atti amministrativi di Equitalia. Il M5S è, in prospettiva, per la sua abolizione. Per una sintesi, anch’essa parziale, di tutto il lavoro svolto dai Cinque Stelle dall’inizio del loro mandato, consigliamo a Pierluigi Battista di leggersi questi documenti. E, la prossima volta, di informarsi meglio, se è una cosa che gli sembra utile per il suo lavoro." M5S Camera e Senato