IL PUNTO
Maggio 2013
"Opuscolo informativo non ufficiale in uscita come pdf, stampato in proprio, non periodico. Ideato, progettato e realizzato dal M5S di Fiano Romano: http://www.meetup.com/Cinque-stelle-Fiano-romano/ .Questo
opuscolo e' di libera diffusione e puo' essere stampato, copiato, pubblicato e distribuito gratuitamente ".
Luigi Di Maio (Vice Presidente alla Camera )
Cari giornalisti,
invece di parlare sempre e
solo "dei nostri scontrini" (di cui noi del Movimento abbiamo discusso
per soli due giorni), consiglio vivamente qualche
servizio sulle nostre Proposte di Legge circa:
- abolizione auto blu
- impignorabilità della prima casa
- impignorabilità dello stipendio e della pensione al
di sopra del "quinto"
- abolizione dei rimborsi
elettorali
- fondo di microcredito per
l'aiuto alla piccola e media
impresa con i proventi dei
rimborsi elettorali
- abolizione degli ordini
professionali
- rifinanziamento scuola e
università pubblica
- abolizione delle province
- comparazione delle pene
per reati ambientali a
quelle per i reati di mafia
- ritiro delle truppe dall'Afghanistan
- reddito di cittadinanza.
- quorum zero
Vi prego di parlarne altrimenti finisce che MATTEO
RENZI si convince che in
Parlamento non stiamo
facendo niente.
Abbiate pazienza!.
Nel suo editoriale , sul
Fatto quotidiano, Marco
Travaglio con parole
molto dure dice quello
che pensa del risultato
elettorale dello scorso
fine settimana. E non lo
fa soltanto parlando, ma
con numeri alla mano,
per dimostrare quanto i
giornali che hanno grida-
to al Flop
dell’antipolitica abbiano
ingigantito la discesa del
Movimento 5 Stelle.
“Chi ha visto i tg e i talk
di lunedì e ha letto i giornali di ieri s’è fatto l’idea
che gli italiani, improvvisamente impazziti tre
mesi fa quando andarono
in massa a votare Grillo,
siano prontamente rinsaviti precipitandosi a premiare il Pd e le sue larghe intese col Pdl. A parte una quota crescente di
elettori che, in preda a
una non meglio precisata
“disaffezione” o “distacco”
dalla politica, è rimasta
Continua a pag. 2
dal Blog di Beppe….
“Battista, un maggiordomo al Corriere “
"Come si può in questo
Paese davvero credere
nella professionalità e
nell'imparzialità dei giornalisti se a due giorni
dalle elezioni un noto
editorialista del Corriere
della Sera, Pierluigi Battista, scrive menzogne
sapendo probabilmente
di mentire. Sostiene ad
esempio che il M5S si sia
interessato solo alla rendicontazione e non abbia
fatto nulla sui temi della
sua campagna elettorale:
Reddito di cittadinanza,
Imu, Irap ed Equitalia.
(Segue
in ultima Pagina
Elenchiamo qui di seguito alcune delle cose fatte
dai deputati e senatori
M5S, solo per dimostrare, prove alla mano, come
da parte di una certa
stampa vi sia malafede e
servilismo verso il Potere
Unico. E laddove non si
Pagina 2
Quale FLOP…. ???
a casa.” inizia Travaglio per poi
riportare i titoli delle principali
testate giornalistiche “Corriere :
“Vince l’astensione, perde Grillo,
sale il Pd”. Repubblica : “La rivincita del Pd, crolla Grillo”. La
Stampa: “Fuga dal voto, flop dei
grillini, il Pd risale”. L’Unità:
“Avanti centrosinistra”, “La spinta
per ripartire”. Libero : “La tenuta
del Pd allunga la vita al governo
Letta”. Nei titoli si parla solo
dell’insuccesso del M5S e della risalita del Pd, tralasciando però
tutto quello che si cela dietro a
questi risultati. Travaglio fornisce
i numeri per un chiaro esame del
risultato delle elezioni comunali
“Poi uno legge i numeri e scopre che
non ha perso solo Grillo. Han perso
tutti. Chi molto, chi moltissimo.
Prendiamo Roma. Alle ultime
comunali del 2008, quando Alemanno batté Rutelli al ballottaggio,
il Pd prese 520.723 voti (34,04%) e
il Pdl 559.559 (36,57%). L’altroieri
il Pd s’è fermato a 267.605
(26,26%) e il Pdl a 195.749
(19.21%). Cioè: il Pd ha perso
295.160 voti (-43%) e il Pdl 457.935
(-65%). Ma, si dirà, era un altro
mondo: i neonati 5Stelle si fermaro-
IL PUNTO
(continua dalla 1 pagina)
no al 2%. Bene. Allora vediamo le
politiche di febbraio 2013. A Roma
il Pd raccolse 458.637 voti (28,66%)
e il Pdl 299.568 (18,72%). Cioè: in
tre mesi il Pd ha perso per strada
191.032 voti (-41%) e il Pdl 103.819
(-34%). Che senso ha dire che il Pd
“sale”, o “avanza”, o “tiene”, o
“risale” o addirittura ottiene la
“rivincita”, quando nei comuni capoluogo perde il 38% dei voti in tre
mesi?”. In effetti vista così la storia ha un’altro sapore, non c’è una
risalita del Pd se si confrontano i
risultati odierni con quelli precedenti, e non vecchi chissà quanto
ma solo di alcuni mesi.“Sappiamo
bene che, nelle comunali, conta arrivare primi. Ma questo varrebbe
anche se la prossima volta i votanti
fossero tre, e due scegliessero il Pd e
uno il Pdl: sarebbe questa una vittoria, una salita, una risalita, una
rivincita, una tenuta, un’avanzata,
una spinta? Ma ecco l’angolo del
buonumore, cioè il Giornale. Titolo: “Il voto non preoccupa il Cav: il
governo rimane al sicuro”.
Svolgimento: “Che avrebbe dovuto
pagare un piccolo pedaggio alle
larghe intese, il Cavaliere l’aveva
messo in conto”. Piccolo pedaggio?
Perdere due terzi dei voti a Roma
in cinque anni e un terzo in tre mesi è un “piccolo pedaggio”? E
l’estinzione allora che cos’è, un medio pedaggio? Sallusti News parla
anche di “flop dell’antipolitica”: il
50% fra astenuti e grilli non gli
basta, comincerà ad accorgersene
dal 90% in su. Il meglio però lo
danno gli aruspici delle larghe intese, intenti a leggere i fondi di caffè per saggiare la magnifiche sorti e
progressive dell’inciucio. Enrico
Letta non ha dubbi: “Ha vinto il
governo delle larghe intese, nessun
premio alle forze di opposizione.
Dicevano che il cosiddetto inciucio
doveva portare Grillo all’80%: si
sbagliavano, al ballottaggio vanno
solo candidati del Pd e del
Pdl”.” prosegue Travaglio nel suo
editoriale spiegando che “Il Genio
Nipote non s’è neppure accorto che i
protagonisti delle larghe intese, Pd
e Pdl, han perso almeno un milione
di voti su sette in tre mesi (di Monti
è inutile dire: non pervenuto).
(Tratto dall’editoriale de “Il fatto
quotidiano” del 29/05/2013)
Apprendiamo che Enrico Letta avrebbe dichiarato che lui, con un decreto, toglierà gli
stipendi ai ministri, mentre Grillo "non riesce a togliere la diaria ai suoi parlamentari che
invece si ribellano". Il MoVimento 5 Stelle invita il Presidente del Consiglio ad estrarre
una calcolatrice e ad effettuare la seguente somma: 42 milioni di euro di rimborsi elettorali
rifiutati alle ultime elezioni politiche; 5 milioni di euro l'anno derivanti dal dimezzamento
dell'indennità parlamentare; 3,5 mi- lioni di euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle spese
generali aggiuntive (informatica, telefoni, taxi); 1.620 milioni di euro l'anno derivanti dalla
rinuncia all'indennità di fine mandato; 175mila euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle
indennità di carica dei presidenti, dei vicepresidenti e dei questori. Il tutto tralasciando
ulteriori varie ed eventuali, ivi compresa la questione della diaria che, per la precisione,
una volta detratte le spese di vitto e alloggio rendicontate, difficilmente assomiglierà a un
importo superiore a poche centinaia di euro a testa, che in ogni caso la maggior parte dei
parlamentari a 5 stelle - se non tutti - restituirà parimenti. Una volta effettuata la somma e premuto il tasto
idoneo a visualizzare il risultato sul display della sua calcolatrice, il presidente Letta, cui suggeriamo di
effettuare tale operazione da seduto per scongiurare le possibili conseguenze di un probabile capogiro, avrà
chiari tutti i numeri e la coerenza del MoVimento 5 Stelle, che coglie l'occasione per sfidarlo non già a superarlo
- cosa invero realisticamente impossibile -, nell'esclusivo interesse del Paese, quanto perlomeno ad eguagliarlo.
Se Enrico Letta accetta la sfida, il MoVimento 5 Stelle e gli italiani tutti non potranno che essergliene grati.
Tuttavia, al momento il MoVimento 5 Stelle può dimostrare nei fatti di avere già mantenuto le sue promesse,
mentre Enrico Letta è ancora nella fase di chi è costretto a declinare i verbi al futuro ("toglierò"). Come del resto tutte le altre forze parlamentari.
(Vito Crimi : Capogruppo M5S al Senato)
Anno 1 ; Numero 0
Pagina 3
Il M5S Nazionale…. Lavori in Corso
L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica, sovradimensionata, costosa, inefficiente.
• Riduzione a due mandati per i
parlamentari e per qualunque altra carica pubblica
Il Parlamento non rappresenta più
i cittadini che non possono scegliere
• Eliminazione di ogni privilegio
particolare per i parlamentari, tra
questi il diritto alla pensione
il candidato, ma solo il simbolo del
partito. La Costituzione non è applicata. I partiti si sono
dopo due anni e mezzo
sostituiti alla volontà popolare e
sottratti al suo controllo e giudizio.
• Abolizione delle province
• Abolizione dei rimborsi elettorali
• Accorpamento dei Comuni sotto i
5.000 abitanti
• Abolizione del Lodo Alfano ( V )
• Insegnamento della Costituzione
ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico
• Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato
• Stipendio parlamentare allineato
alla media degli stipendi nazionali
• Divieto di cumulo delle cariche
per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato)
• Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
• Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web,
come già avviene per Camera e
Senato
• Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una
vera class action
• Referendum sia abrogativi che
propositivi senza quorum
• Obbligatorietà della discussione
parlamentare e del voto nominale
per le leggi di iniziativa
popolare
• Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura
finanziaria
• Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i
commenti dei cittadini.
( V ) = obiettivo raggiunto
L'informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza
individuale. Se il controllo dell'informazione è concentrato in pochi attori,
inevitabilmente si manifestano derive antidemocratiche. Se l'informazione ha come
riferimenti i soggetti economici e non il cittadino, gli interessi delle multinazionali e
dei gruppi di potere economico prevalgono sugli interessi del singolo. L'informazione
quindi è alla base di qualunque altra area di interesse sociale. Il cittadino non
informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di
consumatore e di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano:
Le Proposte …..
Cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano
Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche
Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l'azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%
Le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un'asta pubblica ogni cinque anni - Abolizione della legge
del governo D'Alema che richiede un contributo dell'uno per cento sui ricavi agli assegnatari di frequenze televisione
Nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l'azionariato diffuso con proprietà massima del 10%
Abolizione dell'Ordine dei giornalisti
Pagina 4
IL PUNTO
Le Proposte …(continua)
Vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici
Un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale,indipendente dai partiti
Abolizione della legge Gasparri
Copertura completa dell'ADSL a livello di territorio nazionale
Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e l'impegno da
parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico
Introduzione dei ripetitori Wimax per l'accesso mobile e diffuso alla Rete
Eliminazione del canone telefonico per l'allacciamento alla rete fissa
Allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee
Tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo soggetto economico privato.
Riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni
Abolizione della legge Urbani sul copyright
Divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a società editoriali
Depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso importo richiesto in
caso di non luogo a procedere (importo depositato presso il tribunale in anticipo in via cautelare all'atto della
querela)
Abolizione della legge Pisanu sulla limitazione all'accesso wi fi.
ISTRUZIONE
• Integrazione Università/Aziende
• Sviluppo strutture di accoglienza degli studenti
• Abolizione della legge Gelmini
• Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole
con l’accesso per gli studenti
• Graduale abolizione dei libri di scuola stampati, e
quindi la loro gratuità, con l’accessibilità via
Internet in formato digitale
• Insegnamento obbligatorio della lingua inglese
dall’asilo
• Abolizione del valore legale dei titoli di studio
• Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla
scuola pubblica
• Valutazione dei docenti universitari da parte degli
studenti
• Insegnamento gratuito della lingua italiana per
gli stranieri(obbligatorio in caso di richiesta di
cittadinanza)
• Accesso pubblico via Internet alle lezioni universitarie
• Investimenti nella ricerca universitaria
• Insegnamento a distanza via Internet
L’Istruzione in un paese civile deve essere
efficace, al passo con le nuove tecnologie e
fruibile da tutti i cittadini.
Anno 1 ; Numero 0
Attività Parlamentari del Movimento 5 Stelle
Pagina 5
Pagina 6
IL PUNTO
Progetti e Proposte
del M5S di Fiano Romano
Al Signor Sindaco
del Comune di Fiano Romano
Ottorino Ferilli
Il grave episodio avvenuto la sera del 21 marzo scorso non è che l’ultimo di una serie di preoccupanti eventi di ordine pubblico che coinvolgono direttamente il Centro Storico ed i suoi
sempre più allertati abitanti. Ovvero la parte più evidente di un fenomeno progressivo di degrado e svuotamento del nostro nucleo cittadino centrale.
Quello che prima era (e dovrebbe ancora essere) l’emblema della nostra cittadina ha registrato un crescente abbandono e questo, ci dispiace dirlo, nella mancanza di adeguati provvedimenti, nonostante le precedenti promesse.
Come primo reale provvedimento, chiediamo un maggiore controllo, anche nelle ore serali,
che deve coinvolgere direttamente le forze impegnate per la sorveglianza.
Chiediamo però anche di attuare un piano per una concreta azione di riqualificazione del
Centro Storico, liberandolo da questa spirale di degrado e di disagio.
Chiediamo in sostanza di attuare un reale cambiamento per avviare finalmente un’inversione
di tendenza.
Chiediamo al Sindaco, alla Giunta Comunale, alle forze politiche, ma soprattutto ai cittadini
di prendere atto della situazione, per confrontarsi su proposte concrete di riqualificazione e
miglioramento.
Diverse centinaia di concittadini hanno non solo firmato ma portato il loro contributo di idee e di attività ed
ancora l’adesione continua
perché altri si stanno associando. Da tutta questa partecipazione stanno nascendo
le proposte concrete su cui ci
muoveremo insieme.
Sabato 20 e domenica 21 aprile
il MoVimento5Stelle ha
presentato in Piazza Cairoli
una lettera aperta indirizzata
al Sindaco, chiedendo ai
cittadini di Fiano Romano di
associarsi firmandola.
Che la situazione sia drammatica e necessiti di interventi se ne sono accorti tutti. Persino il Comune, il quale ha agito del
suo solito, assegnando ad un
“tecnico” (costo 30 000 euro + IVA)
ispezione, analisi e soluzioni del
problema. Dopo di che, come è successo per il PUA, il Comune dovrebbe adottare le soluzioni proposte nel chiuso del Consiglio Comu-
nale e tentare di metterle in atto.
Ed è qui che generalmente il sistema si inceppa. Noi, di 5stelle, abbiamo voluto mostrare un altro
modo di procedere. La partecipazione attiva dei cittadini fin dal
primo momento, la formazione delle soluzioni in un processo comune
da coniugare con la consapevolezza
e l’intervento del singolo senza il
quale ogni misura non avrà successo perché calata dall’alto. E, non
ultimo, il concetto che intervenire
sul Centro Storico significa intervenire sul cuore di Fiano e quindi di
fatto su tutto il territorio fianese.
Esattamente la direzione opposta e
contraria di quanto finora adottato
dal Comune e quindi dai partiti del
Consiglio. Su questo, magari prima
che siano spesi inutilmente altri
soldi pubblici (i nostri) chiediamo
un confronto pubblico con la partecipazione dei cittadini in primo
luogo, e di tutte le forze politiche
che vogliano partecipare, perché
crediamo che solo la democrazia
diretta, partecipata ed orizzontale
sia la soluzione dei problemi di Fiano, come di quelli di tutta l’Italia.
Anno 1 ; Numero 0
Pagina 7
Regione Lazio…
Il tempo di pubblicare la delibera sul Bollettino ufficiale e il capo di gabinetto e il segretario generale della Regione Lazio vedranno crescere il loro stipendio annuo del 30 per cento. La proposta, nero su bianco nell'atto di
Giunta n. 79 del 28 aprile scorso, arriva dalla presidenza della Pisana e fa parte delle modifiche che l'esecutivo
di Nicola Zingaretti intende apportare al regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della giunta.
Del riassetto, dunque, beneficeranno i due vertici della Regione, entrambi di nomina politica. Di chi si tratta? Il
capo di gabinetto è Maurizio Venafro, uomo di punta della sinistra romana, oggi alla Pisana col medesimo incarico che aveva ieri a Palazzo Valentini, al fianco di Zingaretti presidente della Provincia, in passato capo della
segreteria di Rutelli sindaco di Roma prima e poi direttore della comunicazione con Marrazzo presidente regionale.
da quest'anno la loro retribuzione aumentata del
30 per cento rispetto a
quella dei direttori di direzione dei vari dipartimenti, le figure più alte
dell'organigramma regionale e di nomina non politica.
Il segretario generale è il poco più
che quarantenne Andrea Tardiola,
dirigente della Funzione Pubblica,
che, tra le altre cose, ha collaborato, sotto la direzione del giurista
Pietro Ichino, alla realizzazione del
progetto per trasformare la Regione Lazio in laboratorio d'avanguardia del miglioramento delle amministrazioni pubbliche.
Venafro e Tardiola, dunque, non
appena la delibera entrerà in vigore, vedranno già da quest'anno la
loro retribuzione aumentata del 30
per cento rispetto a quella dei direttori di direzione dei vari dipartimenti, le figure più alte dell'organigramma regionale e di nomina non
politica. Conti alla mano, tenendo
presente che un direttore di direzione guadagna poco più di 155.000
euro lordi all'anno, il capo di gabinetto e il segretario regionale si
ritroveranno in busta paga oltre
200.000 euro lordi.
Una proposta, questa della Presidenza della Regione, che alla Pisana, negli uffici e tra i banchi consiliari, sta suscitando polemiche e
malumori, specie in tempi di crisi e
spending review e alla luce del fatto che tale atto è collegato alla proposta di legge sulla riduzione dei
costi della politica. I Cinque Stelle
parlano di "teatrino". Ieri in Commissione Bilancio è iniziata la discussione sulla proposta di legge e,
al termine, la "cittadina portavoce"
Valentina Corrado ha affidato ad
una nota "il fondato timore, se queste sono le premesse, che anche
questa proposta di legge, ben lungi
dal ridurre veramente i costi e gli
sprechi ella politica, sia la solita
messa in scena dei soliti vecchi attori".
sta di Zingaretti di aumentare lo
stipendio a Venafro e Tardiola.
"Durante il dibattito generale scriveva poco prima Corrado - abbiamo fatto notare come, in barba
all'asserita riduzione dei costi della
politica, la Giunta Zingaretti, con
la delibera n. 79/2013 abbia invece
provveduto ad aumentare di un
ulteriore 30 per cento la retribuzione del Capo di Gabinetto e del Segretario Generale, circostanza questa, di cui l'assessore Sartore
(Alessandra Sartore, assessore regionale al Bilancio, Demanio e Patrimonio, ndr) ha dichiarato di non
essere a conoscenza, nonostante
abbia provveduto a votarla".
"Le premesse", per i pentastellati,
deriverebbero proprio dalla propo-
Luciana Matarese, L'Huffington Post | Pubblicato: 09/05/2013 15:36 CEST | Aggiornato: 09/05/2013 15:36 CEST
a
cinquestellefianoromano
Email:
[email protected]
“La LIBERTA’ è
PARTECIPAZIONE” (G. Gaber)
Informati per partecipare ai Meet-up
del Movimento 5 Stelle
http://www.meetup.com/Cinque-stelle-Fiano-romano/
…..dalla
Prima Pagina
trattasse di malafede, allora è incompetenza o ignoranza. Siamo
stufi di giornalisti che invece di
fare un lavoro certamente più difficile e faticoso, quello di verificare
con attenzione e in dettaglio se
quel che scrivono corrisponda alla
verità, pensano solo a dare notizie
superficiali, concentrandosi su casi
creati ad arte per avere la scusa di
non parlare dei fatti concreti sottostanti. Se i politici, in passato, hanno potuto causare il disastro che
ora è sotto gli occhi di tutti è anche
grazie a una stampa disattenta,
superficiale o forse venduta.
REDDITO MINIMO GARANTITO
Le cinque commissioni permanenti
coinvolte, in sede congiunta Camera e Senato, stanno studiando la
possibilità applicativa del provvedimento, le caratteristiche, gli esborsi, le possibili coperture e persino gli altri modelli europei. Si
tratta di un tema complesso, a di-
spetto della leggerezza di alcuni
nel trattarne, ma in poco tempo si
dovrebbe arrivare a un documento
M5S e poi a una proposta di legge.
IMU
E’ stata già depositata alla Camera
il 13 maggio scorso una Proposta di
legge sull’abolizione completa
dell’Imu sulla prima casa
(firmatari: Barbanti e Ruocco - proposta di Gruppo). Lo stesso è stato
fatto al Senato il giorno dopo.
IRAP
In fase di elaborazione testo di legge per la graduale soppressione
dell’imposta regionale. M5S ha comunque presentato un intero DEF
alternativo (unico di opposizione)
che contiene tutte le iniziative di
prospettiva che il M5S prenderà
nel corso della legislatura.
PROVINCE
Proposta di Legge sulla loro abolizione depositata il 14 maggio
(firmatari: Toninelli, Cozzolino,
Dadone, Dieni, Fraccaro, Lombar-
di, Nuti - proposta di Gruppo)
EQUITALIA
Risoluzione unitaria approvata
dalla Commissione Finanze della
Camera (22 maggio) che impegna il
governo a cambiare una parte della
disciplina riguardante l’agenzia di
riscossione. Niente ipoteca sulla
prima casa, rateazione più lunga e
stop al pagamento anticipato in
caso di ricorso. Al Senato sono stati
presentati emendamenti per chiedere la sospensione delle cartelle
Equitalia per chi vanta crediti verso la Pubblica amministrazione e
la impignorabilità di stipendi e
pensioni sotto i 5.000 euro. E' stato
poi posto il tema della trasparenza
degli atti amministrativi di Equitalia. Il M5S è, in prospettiva, per la
sua abolizione.
Per una sintesi, anch’essa parziale,
di tutto il lavoro svolto dai Cinque
Stelle dall’inizio del loro mandato,
consigliamo a Pierluigi Battista di
leggersi questi documenti. E, la
prossima volta, di informarsi meglio, se è una cosa che gli sembra
utile per il suo lavoro." M5S Camera e Senato
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