Anno XIII - N. 5 Settembre-Ottobre 2009 La Piscina di Siloe a Gerusalemme rivela altri segreti In Giovanni 9:7 Gesù dice a un cieco di “andarsi a lavare nella piscina di Siloe” per poter guarire. Il numero de La Buona Notizia di marzo-aprile 2005 descriveva la scoperta degli archeologi di questa vera piscina (“Archaeologists discover biblical Pool of Siloam,” Gli archeologici scoprono la Piscina biblica di Siloe) p. 16). Scavi successivi in quest’area hanno cominciato a svelare altri segreti, tra cui la scoperta di un’altra piscina, molto più antica, menzionata nella Bibbia. Alla fine dei gradini che conducono alla Piscina di Siloe gli archeologi hanno scavato un condotto per vedere cosa c’era al di sotto. In base ai rapporti emessi dell'Israel Antiquities Authority sono stati trovati resti di un’altra piscina precedente identificata con grande probabilità come una di quelle menzionate in Nehemia 3:15. Descrivendo le riparazioni effettuate alle mura della città avviate da Nehemia nel quinto secolo a.C., questo passaggio dichiara: “Shallun . . . riparò il muro della piscina di Siloe presso il giardino del re, fino ai gradini che scendono dalla città di Davide". Anche la piscina appena scoperta è perfettamente in linea con questa descrizione geografica. L’area del “giardino del re,” menzionata anche in relazione con la fuga dai Babilonesi tentata dal Re Sedecia e descritta in Geremia 39:4-5 e 2 Re 25:4-5, si pensa siano il frutteto e il giardino che non sono stati scavati, di proprietà della chiesa greca ortodossa, parte dei quali ricopre attualmente la Piscina di Siloe. All’altra estremità della Piscina di Siloe è stata scoperta quella che si ritiene essere un piazza con colonnato che univa la piscina a una strada del primo secolo precedentemente scoperta che conduceva fino alla valle di Tyropoean al magnifico complesso di templi costruito da Erode il Grande. Se così fosse, sarebbe stata portata alla luce una delle strade del primo secolo su cui hanno camminato Gesù e i suoi discepoli. Gli archeologici hanno scoperto anche una parte di un acquedotto, coperto con lastre di pietra, che passava attraverso un’altra piccola piscina ritrovata nei gradini superiori della Piscina di Siloe. Nell’area immediatamente adiacente si trova l’estremità sud del Tunnel di Ezechia, un passaggio di circa 500 metri scavato da uomini guidati dal Re Ezechia di Giuda nell’ottavo secolo d.C. per fornire una fonte di acqua sicura a Gerusalemme in caso di un’invasione degli Assiri. Questa antica opera di ingegneria viene descritta in 2 Cronache 32:30, che indica che "fu Ezechia stesso a chiudere la sorgente superiore delle acque di Ghihon e a incanalarla in basso al lato occidentale della città di Davide". Nell’area si trovano anche canali di scarico, che partono dalla vicina fonte di Ghihon, che sembrano risalire al periodo di Re Salomone nel 10° secolo a.C. Gli scavi stanno continuando nell’area sotto la direzione di Eli Shukron dell'Israel Antiquities Authority e del Professore Ronny Reich dell’Università di Haifa. Le scoperta dell’iscrizione confuta le rivendicazioni anti-bibliche Gli studiosi che supportano la visione biblica “minimalista”, secondo la quale l’Antico Testamento è un mito perché gli Ebrei erano membri di tribù nomadi che non hanno imparato a scrivere fino alla cattività in Babilonia cominciata nel 586 a.C, hanno avuto un brusco risveglio la scorsa estate. Presso uno scavo a Tel Zayit, un antico sito a circa 15 chilometri ad sud ovest di Gerusalemme, gli archeologi hanno notato una pietra con in un’iscrizione incastonata in una parete. Esaminandola più da vicino, si sono resi conto di aver trovato un vecchio esempio di abbecedario: un elenco di lettere dell’alfabeto scritte in sequenza dall’inizio alla fine. Ancora più interessante, un’analisi delle ceramiche e della posizione della parete nelle rovine mostrava che l’iscrizione risaliva al 10° secolo a.C., ben prima che i critici minimalisti della Bibbia dichiarano che un Israelita sarebbe stato in grado di scrivere. Le iscrizioni dal periodo dell’Antico Testamento sono estremamente rare. Ne sono state trovate pochissime e molti critici le ignorano considerandole dei falsi. Soltanto gli oggetti di pietra, argilla e metallo di questo periodo sono sopravvissuti. Altri supporti per la scrittura, come il papiro e la pergamena (che la Bibbia dichiara essere in uso in quel periodo, come indicato in Geremia 36), si sono trasformati da lungo tempo in polvere. I critici utilizzano questa “assenza di prove” come “prova di assenza” come dichiarano alcuni archeologi. Hanno affermato che la mancanza di prove di scrittura di questo periodo indica che la gente non era in grado di leggere o scrivere. Pertanto, hanno argomentato, non è possibile che la Bibbia sia stata scritta quando si presume sia accaduto, ma è stata realizzata molto dopo che gli eventi e la storia a cui si riferisce si sono verificati. Di conseguenza, hanno dichiarato, l’immagine biblica del 10° secolo, il tempo in cui Re Davide e suo figlio, non- ché suo successore Salomone, governava un potente impero israelita, sono semplicemente un falso storico. Questa recente scoperta, così come altre riportate in questa sezione de La Buona Notizia, dimostra ancora una volta la superficialità e l’inaccuratezza di tali argomentazioni per non parlare della negazione volontaria di prove concrete. Dimostra che persino in una sperduta città di confine come questa, lontana dalla capitale Gerusalemme, l’alfabeto ebreo era in uso. Inoltre, un’analisi delle antiche strutture presso il sito indica che presumibilmente si trattava di una importante città di frontiera fondata da un regno d’Israele con base a Gerusalemme così come descrive la Bibbia, dichiara Ron Tappy, l’archeologo del Pittsburgh Theological Seminary che dirige gli scavi. I Difensori della Fede - Pubblicazione complementare alla rivista La Buona Notizia 1 27 canali pornografici in Gran Bretagna Secondo Matt Born, redattore del Daily Mail, "la Gran Bretagna è diventata la capitale europea della televisione pornografica – avendo canali solo per adulti cinque volte superiori che in qualsiasi altra parte d’Europa. . . Gli spettatori del Regno Unito ora possono vedere 27 canali di pornografia [per la cui visione è necessario un abbonamento e un codice identificativo personale], rispetto ai soli cinque canali che esistono in Germania - la nostra rivale più vicina." Naturalmente questi canali possono essere visti soltanto tra le 10 del pomeriggio e le 5:30 del mattino su particolari canali che richiedono un abbonamento e un numero identificativo personale per la loro visione. Ora ci sono 84 canali pornografici in Europa, rispetto ai tre canali esistenti soltanto un decennio fa. Il cronista inglese Bel Mooney si è lamentato dicendo: “Sono stanco di vedere immagini ripugnanti, che sfrutta- no la gente, giustificate da persone privilegiate che dovrebbero conoscere meglio le loro figlie - e che inghiottirebbero lamette da barba, piuttosto che vedere queste ragazze vendersi per gratificare degli sconosciuti. . . Adesso vi chiederete: 'Che effetto ha sui giovani vedere le donne trattate come animali? Che conseguenze avranno le ragazze alle quali viene fatto un vero e proprio lavaggio del cervello, nel vedersi trattate come puri e semplici oggetti sessuali?'" (Daily Mail). Non dovremmo dimenticare che oltre la metà dei giovani inglesi vede la pornografia su Internet. È triste sapere che non solo in Gran Bretagna, ma anche su base mondiale, l’atto di fare l'amore viene ridotto ad uno show volgare, squallido e degradante, che soddisfa il lato peggiore della natura umana. Cosa stiamo facendo per la generazione futura? (Fonte: Daily Mail [Londra].) Buone notizie riguardanti l’America Cosa succederà se l'America lascerà l’Iraq? Secondo il collaboratore di Usa Today Alcetis Oberg: “In seguito ad uragani come Katrina e Rita, il paese non ha aspettato che il governo agisse. La nostra risposta alle persone in difficoltà non è stata solo donare denaro e beni di consumo, ma anche offrire noi stessi" Alcuni giorni dopo l’uragano Katrina, a Houston, in Texas, dove sono stati mandati gli sfollati, la chiesa e molte persone hanno allestito centinaia di luoghi di riparo pubblici, centri di assistenza sanitaria e per i bambini, alloggi e mezzi di trasporto, centri di protezione e istruzione temporanea. Più di 50.000 volontari hanno aiutato ovunque ce n’era bisogno. Altre persone residenti in varie zone della nazione hanno impiegato il loro tempo libero per recarsi negli stati colpiti del Golfo, mettendo a disposizione i loro talenti e le loro risorse per prestare aiuto. Alcuni hanno fornito pasti gratuiti, altri biancheria, altri servizi Internet senza fili e anche momenti di svago. Quel che è peggio è che anche degli "avventurieri" si sono recati nella zona colpita dall’uragano per ottenere cibo gratuito e un riparo ed hanno perfino rubato dei carichi di provviste che erano state donate. In tutto il paese milioni di persone hanno devoluto offerte a centri di carità istituiti per aiutare le vittime dell’uragano. Nel complesso, gli Americani si sono comportati bene durante questa crisi nazionale e dovremmo davvero ringraziare Dio per questo. (Fonte: USA Today.) Le truppe americane un giorno lasceranno l’Iraq. Quando e come questo avverrà, sono delle domande difficili da rispondere. Le variabili riguardanti il ritiro americano dal suolo iracheno sono complesse, sia per le forze militari irachene, che per quelle americane. Se l'America dovesse ritirarsi improvvisamente, i terroristi proclamerebbero vittoria immediata (come hanno fatto i terroristi Hamas in seguito al ritiro di Israele da Gaza), mostrando che le tattiche terroristiche funzionano e incoraggiando senza dubbio la loro diffusione. Questo indubbiamente incoraggerebbe anche altri governi a considerare l’America come una superpotenza impaurita – inducendo i suoi amici a perdere il rispetto nei suoi confronti e a mettere in dubbio gli impegni presi dall’America, e inducendo i nemici a mettere ulteriormente alla prova la forza americana. Se l'America non adotterà un’adeguata strategia per ritirarsi, il Medio Oriente potrebbe diventare facilmente ben più del calderone bollente quale è già. Molte cose positive sono state compiute. L’eliminazione di Saddam Hussein e della possibilità di armi di distruzione di massa, come pure l’offrire agli Iracheni la possibilità di creare un governo non totalitario è lodevole, anche se la perdita di qualsiasi vita umana è terribile. La profezia affronta la questione del Medio Oriente? La Bibbia ci rivela che "nel tempo della fine" nel Medio Oriente sorgerà una grande confederazione musulmana guidata da un individuo chiamato "il re del Sud" (Daniele 11:40). Quando ciò avverrà, allora ci sarà lo scontro finale, e Dio invierà il Messia a salvare l'umanità da se stessa. Se volete ulteriori dettagli in merito, richiedete o scaricate il nostro opuscolo gratuito Il Medio Oriente nella profezia della Bibbia. 2 Israele colpirà l’Iran nei prossimi mesi? Secondo un recente articolo del Sunday Times "alle forze armate israeliane è stato ordinato dal primo ministro Ariel Sharon di stare pronte per la fine di marzo per effettuare possibili attacchi in luoghi segreti di arricchimento di uranio in Iran, rivelati da certe fonti militari" (11 dicembre). Due giorni prima Eric Silver annunciò per The Jewish Chronicle che "il Primo Ministro Ariel Sharon questa settimana ha avvertito che Israele non potrebbe sopportare che l’Iran abbia armi nucleari." Israele tuttavia spera che le Nazioni Unite, gli Stati Uniti, l'Unione Europea o la Russia riescano a convincere Teheran a ripensare alla sua determinazione di diventare una potenza nucleare. Ma, in base alla normale ostinazione iraniana nel resistere alla pressione diplomatica, il governo israeliano ha seri dubbi che la diplomazia senza una vera volontà di agire militarmente possa avere esiti positivi. Il capo di stato maggiore israeliano Dan Halutz ha affermato: "Credo che i mezzi politici usati dagli Europei e dagli Stati Uniti per convincere gli Iraniani a fermare il loro progetto [ossia continuare col ciclo di uranio che potrebbe portare alle armi nucleari] non avranno successo". La crisi potrebbe davvero sfociare in marzo, quando l'Ente internazionale per l’energia atomica dovrebbe rendere pubbliche le attività in corso in Iran. Se il ramo diplomatico non sarà stato efficace entro quel periodo, Israele pensa che entro la fine di quel mese la crisi avrà raggiunto il punto di non ritorno. La pressione ad agire contro l’Iran viene anche dal precedente Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che probabilmente sarà il leader del Partito Likud nella prossima elezione. Egli ha dichiarato pubblicamente che sostiene Israele nell’attuare il tipo di azione militare usata da Menachem Begin per mettere fuori uso il reattore nucleare irache- no nel 1981, poco prima che diventasse operativo. Il portavoce degli affari esteri iraniano Hamid-Reza Assefi ha promesso una risposta "devastante" da parte dell’Iran a qualunque attacco israeliano. Inoltre, recentemente si è detto che "il ministro degli affari esteri iraniano ha incontrato importanti esponenti di tre gruppi islamici militanti per coordinare un fronte unito contro Israele, alcuni giorni prima che una recente escalation di attacchi militari contro bersagli israeliani distruggesse una fragile tregua col Libano e i Palestinesi" (The Sunday Times, 11 dicembre). Se volete comprendere dove ci porteranno tutte le tensioni del Medio Oriente, richiedete o scaricate il nostro opuscolo gratuito Il Medio Oriente nella profezia della Bibbia. (Fonti: The Sunday Times, The Jewish Chronicle [Londra]). Se non l’hai ancora fatto iscriverti GRATUITAMENTE alla nostra biblioteca virtuale dove potrai consultare vari argomenti biblici di grande interesse. Anno XIII - N. 5 Settembre-Ottobre 2009 Diritti riservati © Vietata la riproduzione anche parziale. Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale. D.L. 353/2003 (conv. 27/02/2004 n. 46) ar. 1, comma 2, CB Bergamo. Pubblicazione Bimestrale In Difesa della Fede Cristiana. Supplementare alle seguenti pubblicazioni: La Buona Notizia - L’Epistola - La Sana Dottrina Direttore responsabile: Carmelo Anastasi Abbonamento Annuo Gratuito: Questa pubblicazione non è in vendita; essa è inviata gratuitamente a chiunque ne fa richiesta. Per le richieste sia di abbonamento gratuito o di cancellazione dello stesso, e per informazioni: Tel/Fax: 035.452.35.73 Cellulare: 338.409.79.19 E-mail: [email protected] Consulenza battesimale e matrimoniale: per ususfruire di questi servizi gratuitamente, basta farne richiesta ai recapiti summenzionati. 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