I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 Una pubblicazione realizzata da FIRE per l’efficienza energetica nelle imprese e negli enti I certificati bianchi: Uno strumento di competitività per le imprese I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 Realizzazione e disclaimer La presente guida è stata realizzata nel 2014 dalla FIRE con il contributo di Avvenia, ENEL Distribuzione, ENEL Energia, Gewiss, Turboden H-‐Reii Demo, Yousave. Il documento è liberamente diffondibile, purché nella sua interezza. Parti di contenuto, singole tabelle e figure sono diffondibili purché sia citata la fonte FIRE. Per quanto ogni attenzione sia stata posta nella predisposizione del documento, la FIRE e i soggetti co-‐finanziatori non possono essere ritenuti responsabili per eventuali errori od omissioni e per eventuali danni derivanti dall’uso del documento. Hanno partecipato alla redazione: Dario Di Santo, Enrico Biele. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 3 di 42 Sommario La FIRE in sintesi ..................................................................................... 5 Obiettivo dell’opuscolo .......................................................................... 6 Glossario e definizioni di interesse ......................................................... 7 I certificati bianchi ................................................................................ 13 Quanto vale l’incentivo ........................................................................ 15 Come si calcolano i risparmi di energia .......................................... 16 Dimensione minima dei progetti .................................................... 17 Effetto dei TEE sui risparmi di energia ............................................ 17 Esempio 1 -‐ settore civile ............................................................... 18 Esempio 2 -‐ settore industriale ....................................................... 18 I progetti presentabili ........................................................................... 20 Alcuni esempi per il settore civile ................................................... 20 Alcuni esempi per il settore industriale .......................................... 21 Cumulabilità ................................................................................... 23 Chi può richiedere i certificati bianchi ................................................. 24 Distributori (obbligati e non) .......................................................... 24 Società di servizi energetici ............................................................ 24 Utenti finali ..................................................................................... 25 Come accedere all’incentivo ................................................................ 26 Accesso tramite accordo con distributori o SSE ............................. 26 Accesso diretto ............................................................................... 27 Accreditamento .................................................................................. 27 Iscrizione al registro del GME ed eventualmente alla piattaforma di mercato .............................................................................................. 27 Accesso alla piattaforma “Efficienza energetica” .............................. 28 Presentazione di una PPPM ............................................................... 28 I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 4 di 42 Presentazione di una RVC ................................................................... 28 Vendita dei TEE .................................................................................. 28 Approccio misto .............................................................................. 29 Elementi sugli accordi commerciali ................................................ 29 Casi di successo .................................................................................... 31 Avvenia: AGC Automotive Italia ..................................................... 31 Enel Distribuzione sostiene chi investe in efficienza energetica .... 32 Gewiss: illuminazione sostenibile per il parco di Milano ................ 33 Turboden: recuperi di calore in una fonderia ................................. 35 Yousave: Fonderia Pandolfo ........................................................... 36 Gli attori istituzionali coinvolti ............................................................. 37 Per approfondimenti ............................................................................ 38 Procedure e accesso al meccanismo .............................................. 38 Guide operative .............................................................................. 38 Compravendita dei titoli ................................................................. 38 FAQ sul meccanismo e chiarimenti ................................................ 38 Formazione specialistica FIRE sui certificati bianchi ....................... 39 Link utili ................................................................................................ 40 Istituzioni coinvolte ........................................................................ 40 Associazioni di distributori, ESCO ed energy manager ................... 40 Energy manager ed EGE ................................................................. 40 Co-‐finanziatori di questa guida ....................................................... 40 Gli autori .............................................................................................. 41 I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 5 di 42 La FIRE in sintesi La Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia – FIRE – è un'associazione tecnico-‐scientifica indipendente e senza finalità di lucro, fondata nel 1987, il cui scopo è promuovere l'uso efficiente dell'energia, supportando attraverso le attività istituzionali e servizi erogati chi opera nel settore e promuovendo un'evoluzione positiva del quadro legislativo e regolatorio. La FIRE gestisce dal 1992, su incarico a titolo non oneroso del Ministero dello Sviluppo Economico, la rete dei circa 2.600 energy manager individuati ai sensi della Legge 10/91, recependone le nomine e promuovendone il ruolo attraverso varie iniziative. La compagine associativa – circa cinquecento soggetti fra società, enti e persone fisiche – è uno dei punti di forza della Federazione, in quanto coinvolge esponenti di tutta la filiera dell'energia, dai produttori di vettori e tecnologie, alle società di servizi e ingegneria, dagli energy manager agli utenti finali di media e grande dimensione. Alcuni fra gli oltre 450 associati della FIRE: A2A calore e servizi S.r.l. -‐ ABB S.p.A. -‐ Acea S.p.A. -‐ AXPO S.p.A. -‐ Banca d'Italia -‐ Banca Popolare di Sondrio -‐ Bticino S.p.A. -‐ Burgo Group S.p.A. -‐ Certiquality S.r.l. -‐ C.G.T. S.p.A. -‐ Cofely Italia S.p.A. -‐ Comune di Aosta -‐ Comune di Venezia -‐ CONI Servizi S.p.A. -‐ CONSIP S.p.A. -‐ CPL Concordia Soc. Coop -‐ DNV S.r.l. -‐ Egidio Galbani S.p.a. -‐ ENEL Distribuzione S.p.A. -‐ ENEA -‐ ENI S.p.A. -‐ Fenice S.p.A. -‐ Ferrero Energhe S.p.A. -‐ Fiat Group Automobiles -‐ Fiera Milano S.p.A. -‐ FINCO -‐ FIPER -‐ GSE S.p.A. -‐ Guerrato S.p.A. -‐ H3G S.p.A. -‐ Heinz Italia S.p.A. -‐ Hera S.p.A. -‐ Intesa Sanpaolo S.p.A. -‐ ISPRA -‐ Italgas S.p.A. -‐ Lidl Italia s.r.l. -‐ Manutencoop Facility Management S.p.A. -‐ Mediamarket S.p.A. -‐ M&G Polimeri Italia -‐ Omron Electronics S.p.A. -‐ Pirelli Industrie Pneumatici S.p.A. -‐ Politecnico di Torino -‐ Provincia di Cremona -‐ Publiacqua S.p.A. -‐ RAI S.p.A. -‐ Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. -‐ Rockwood Italia S.p.A. -‐ RSE S.p.A. -‐ Schneider Electric S.p.A. -‐ Siram S.p.A. -‐ STMicroelectronics S.p.A. -‐ TIS Innovation Park -‐ Trenitalia S.p.A. -‐ Turboden S.p.A. -‐ Università Campus Bio-‐Medico di Roma -‐ Università Cattolica Sacro Cuore -‐ Università degli studi di Genova -‐ Università degli studi di Roma Tor Vergata -‐ Vodafone Omnitel N.V. -‐ Wind Telecomunicazioni S.p.A. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 6 di 42 Obiettivo dell’opuscolo Lo scopo di questa pubblicazione è fornire informazioni e stimoli per l’utilizzo del principale meccanismo di incentivazione per l’efficienza energetica: i certificati bianchi, detti anche titoli di efficienza energetica (TEE). Si tratta di uno schema particolarmente interessante soprattutto nel settore dell’industria, per quanto applicabile in tutti gli ambiti. Questo meccanismo consente infatti di rendere molto convenienti interventi di efficientamento dei processi industriali, con un impatto anche molto forte sulla redditività degli investimenti. Nonostante sia stato introdotto nel 2004, lo schema dei TEE è ancora poco conosciuto e utilizzato. Questo opuscolo mira a presentarlo, illustrarne gli effetti e offrire delle indicazioni utili su come sfruttarne le opportunità. L’opuscolo – che è rivolto prevalentemente agli utenti finali, alle società di servizi energetici e ai produttori di tecnologie efficienti – è stato scritto in modo da essere fruibile da imprenditori, decisori e manager, oltreché da tecnici, ai quali fornisce gli elementi per approfondire il funzionamento del meccanismo. In questa pubblicazione non vengono trattati i certificati bianchi dedicati alla cogenerazione ad alto rendimento (CAR) che prevedono regole differenti, stabilite dal D.M. 5 settembre 2011. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 7 di 42 Glossario e definizioni di interesse AEEGSI (Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico): l'AEEGSI è un organismo indipendente che si occupa di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale e più recentemente dell’efficienza energetica e dei servizi idrici. Nel meccanismo dei certificati bianchi svolge attività di regolazione con particolare riferimento agli aspetti di copertura degli oneri di gestione e controllo del meccanismo, definizione delle sanzioni, indirizzi al GME e definizione delle modalità operative per la definizione del corrispettivo per i grandi progetti. Per approfondimenti: www.autorita.energia.it Certificati bianchi: rappresentano il principale schema nazionale di incentivazione per l’efficienza energetica negli usi finali in termini di obiettivi complessivi. Riferimento: D.M. 28 dicembre 2012 (Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell’energia elettrica e il gas per gli anni dal 2013 al 2016 e per il potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi). Per informazioni: www.gse.it e www.efficienzaenergetica.enea.it Certificati bianchi CAR: sono l’incentivo previsto per la cogenerazione ad alto rendimento (CAR). Sono riconosciuti con regole differenti da quelle valide per gli altri interventi e descritte in questa guida. Per informazioni: www.gse.it/it/Qualifiche e certificati/Certificati Bianchi e CAR/Pages/default.aspx Distributore: è la persona fisica o giuridica che effettua l’attività di trasporto dell’energia elettrica attraverso le reti di distribuzione affidate in concessione in un ambito territoriale di competenza, o in sub-‐concessione dall’impresa distributrice titolare della concessione, e la persona fisica o giuridica che si occupa dell’attività di trasporto di gas naturale attraverso reti di gasdotti locali per la consegna ai clienti finali. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 8 di 42 Per approfondimenti: motore di ricerca distributori sul sito AEEGSI: www.autorita.energia.it/ModuliDinamiciPortale/reportistica/compilaRicerca EGE (Esperto in Gestione dell’Energia): si tratta di una figura i cui requisiti sono definiti dalla norma UNI CEI 11339 per la quale è possibile avvalersi di certificazione terza da parte di organismi di certificazione accreditati. Essa raccoglie le competenze dell’energy manager e diventerà obbligatoria per la partecipazione diretta allo schema da parte degli utenti finali. Per approfondimenti: www.secem.eu ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile): ente pubblico che si occupa di ricerca in numerosi settori quali innovazione tecnologica, fonti rinnovabili e temi ambientali e contemporaneamente svolge attività di agenzia, quali supporto alla Pubblica Amministrazione e supporto nella gestione dei meccanismi incentivanti per l’efficienza energetica. Nel campo dei certificati bianchi effettua la valutazione dei progetti e supporta il GSE nelle attività di verifica sugli stessi, svolge attività informative e formative rivolte agli operatori e contribuisce alla predisposizione di nuove schede. Per approfondimenti: www.efficienzaenergetica.enea.it Energy manager: è la figura fondamentale per tenere sotto controllo i consumi e i costi energetici nelle organizzazioni e consente di accedere in modo diretto allo schema dei certificati bianchi. La nomina dell’energy manager – obbligatoria secondo la legge 10/91 per le industrie con consumi annui sopra i 10.000 tep e negli altri settori oltre i 1.000 tep – deve essere inviata alla FIRE ogni anno (entro il 30 aprile per i soggetti obbligati dalla legge 10/91). Per approfondimenti: http://em.fire-‐italia.org ESCO (Energy Service Company): persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici, ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica, nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 9 di 42 conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti. Le ESCO sono certificabili secondo la norma UNI CEI 11352. Per approfondimenti: www.fire-‐italia.it/esco_index.asp GME (Gestore dei mercati energetici): è una società del Gruppo GSE che si occupa della gestione dei mercati in ambito energetico, tra cui i mercati ambientali. Ha realizzato e gestisce la piattaforma elettronica di scambio dei certificati bianchi (spot e bilaterali) e ne cura il registro. Per approfondimenti: www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/TEE/CosaSonoTee.aspx Grandi progetti: sono progetti con vita tecnica superiore ai venti anni che consentono di ottenere risparmi superiori ai 35 ktep/anno. Vengono valutati direttamente dal Ministero dello sviluppo economico e presentano due benefici: la possibilità di ottenere un coefficiente premiante fino al 30% (50% per le aree metropolitane) e di usufruire del ritiro a prezzo fisso dei TEE. Per approfondimenti: www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/TEE/CosaSonoTee.aspx GSE (Gestore dei servizi energetici): dal 3 febbraio 2013 il GSE è il soggetto responsabile delle attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti presentati nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi, come previsto dal D.M. 28 dicembre 2012 in attuazione del D.Lgs. 28/11. Il GSE svolge nel meccanismo anche altri compiti di primaria importanza (e.g. predisposizione e valutazione nuove schede, controlli, verifica obiettivi). Per approfondimenti: www.gse.it/it/CertificatiBianchi/Pages/default.aspx MSE (Ministero dello sviluppo economico): è il Ministero che ha in carico la gestione di settori di rilevanza strategica per il Paese, quali sono le comunicazioni, le attività produttive e in particolare le risorse energetiche e la gestione delle stesse. Ha prodotto, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il D.M. 28 dicembre 2012 che ha definito i nuovi obiettivi nazionali di risparmio energetico dal 2013 al 2016 e ha riorganizzato il meccanismo dei certificati bianchi. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 10 di 42 Per approfondimenti: www.sviluppoeconomico.gov.it Obiettivi annuali di efficienza energetica: sono gli obiettivi quantitativi nazionali annui di risparmio energetico che devono essere perseguiti, mediante il meccanismo dei certificati bianchi, dai distributori obbligati come definiti dall’art.3 del D.M. 28/12/12. Per approfondimenti: www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/DM_Certificati_bi anchi_28_dicembre_2012.pdf PPPM (proposta di progetto e programma di misura): per i progetti di miglioramento dell’efficienza energetica complessi, per i quali non esistono schede semplificate di valutazione dei risparmi, il proponente deve presentare una proposta, la PPPM, in cui descrive il progetto, l’algoritmo di calcolo dei risparmi a partire da alcune grandezze misurate (consumi energetici, produzione, dati climatici, etc.). Una volta approvata la PPPM è possibile presentare una RVC per la richiesta dei certificati bianchi. Per approfondimenti: Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia: vedere energy manager. RSE (Ricerca sul sistema energetico): è una società del Gruppo GSE, che sviluppa, tra le altre cose, attività di ricerca nel settore elettro-‐energetico, con particolare riferimento ai progetti strategici nazionali finanziati con il Fondo per la Ricerca di Sistema. Nel meccanismo dei certificati bianchi supporta il GSE nella valutazione dei progetti e contribuisce alla predisposizione di nuove schede. Per approfondimenti: www.rse-‐web.it SGE (Sistema di Gestione dell’Energia): sistema definito dalla norma ISO 50001 e basato sul ciclo Plan-‐Do-‐Check-‐Act, analogo al sistema di gestione ambientale (norma ISO 14001) e di qualità (norma ISO 9001), ma focalizzato sull’energia. Dal momento che consente alle organizzazioni che lo adottano di conseguire benefici energetici, ambientali ed economici non trascurabili è I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 11 di 42 consigliato in tutte le realtà medio-‐grandi. Gli utenti finali con SGE ISO 50001 certificato, purché non soggetti all’obbligo di nomina dell’energy manager, possono accedere in modo diretto ai certificati bianchi. Per approfondimenti: www.fire-‐italia.it/50001.asp. RVC (richiesta di verifica e certificazione dei risparmi): è la domanda per l’ottenimento dei certificati bianchi, presentata per via informatica attraverso la piattaforma del GSE. Per approfondimenti: www.gse.it/it/CertificatiBianchi/Pages/default.aspx Soggetti obbligati: sono i distributori con più di 50.000 utenti serviti, che devono presentare entro il 31 maggio di ogni anno un numero di certificati bianchi corrispondente all’obbligo riferito all’anno precedente. Per approfondimenti: www.autorita.energia.it/it/docs/13/348-‐13.htm Soggetti volontari: soggetti che partecipano volontariamente al meccanismo dei certificati bianchi, procedendo alla predisposizione dei progetti. Sono i distributori non obbligati, le società controllate dai distributori, le società di servizi energetici, gli utenti finali che procedono alla nomina dell’energy manager o si dotano di un sistema di gestione dell’energia ISO 50001. Per approfondimenti: www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/DM_Certificati_bi anchi_28_dicembre_2012.pdf SSE (Società di servizi energetici): si tratta delle società, comprese le imprese artigiane e le loro forme consortili, che alla data di avvio (la data del raggiungimento della soglia minima) del progetto hanno come oggetto sociale, anche non esclusivo, l’offerta di servizi integrati per la realizzazione e l’eventuale successiva gestione di interventi. In futuro diventerà obbligatorio certificare una SSE in base alla norma UNI CEI 11352 per poter partecipare allo schema dei certificati bianchi, portando a coincidere le SSE con le ESCO. Per approfondimenti: www.autorita.energia.it/ModuliDinamiciPortale/elencooperatori/elencoEffic ienzaEnergetica I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 12 di 42 TEE (titoli di efficienza energetica): vedere certificati bianchi. TEP (tonnellata equivalente di petrolio): è un’unità di misura dell’energia usata soprattutto con riferimento ai bilanci energetici (territoriali o aziendali), in quanto esprime i consumi energetici primari o in usi finali con un’unica unità per ciascun vettore energetico (elettricità, gas, gasolio, etc.). In termini di equivalenze energetiche un tep corrisponde a circa 5.300 kWh elettrici, 11.700 kWh termici e 1.200 m3 di gas naturale. Per approfondimenti: http://em.fire-‐italia.org. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 13 di 42 I certificati bianchi Lo schema dei certificati bianchi è stato creato con un doppio scopo: • fissare degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica per il sistema Paese; • consentire di incentivare con indice di costo-‐efficacia ottimale gli interventi di efficientamento energetico in tutti i settori e per la maggior parte delle tecnologie disponibili. Relativamente al primo punto la Figura 1 mostra come all’interno dello schema dei TEE rientri buona parte degli interventi previsti per il raggiungimento dei target nazionali al 2016 e al 2020. Obie%vi'nazionali'e'obblighi'sui'TEE'(ktep)' !25.000!! !20.000!! Fonte:!elaborazioni!FIRE! !15.000!! !10.000!! !5.000!! !"!!!! 2005! 2006! 2007! 2008! 2009! 2010! 2011! 2012! Obie2vi!nazionali! 2013! 2014! 2015! 2016! Obie2vi!TEE! Figura 1. Obiettivi nazionali sull’efficienza energetica e target TEE. 2017! 2018! 2019! 2020! Gli elementi fondanti dello schema sono: • i TEE vengono riconosciuti per cinque anni (otto anni per interventi sull’involucro edilizio, dieci anni per la cogenerazione CAR); • i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 utenti serviti, ossia i soggetti sottoposti all’obbligo, che rappresentano la domanda di TEE sul mercato; I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE • • • 2014 pagina 14 di 42 i soggetti che possono ottenere i certificati bianchi e venderli ai soggetti obbligati per ricavarne un incentivo, chiamati soggetti volontari (sono ad esempio gli utenti finali con energy manager nominato, le società di servizi energetici – SSE – e i distributori non obbligati); l’andamento di domanda e offerta dei TEE sul mercato, che negli ultimi anni ha garantito un prezzo alto e stabile dei certificati; la presenza di un obiettivo annuale crescente, che supporta lo sviluppo della green economy e la riduzione dei consumi finali di energia. Per quanto riguarda l’aspetto incentivante, lo schema prevede che ad ogni progetto che venga presentato e approvato sia riconosciuto un numero di certificati bianchi corrispondente al risparmio addizionale1 conseguito. Ogni certificato vale 1 tep e può essere venduto a un soggetto obbligato o a un trader sulle piattaforme di scambio spot e bilaterale gestite dal GME. La vendita del certificato corrisponde dunque a un incentivo per l’utente finale o l’operatore che lo vendono e determina un flusso di cassa addizionale a quello legato al risparmio energetico. Lo schema funziona dunque sulla base di un mercato costituito da una domanda e un’offerta di TEE, dal cui incrocio dipende il prezzo dei certificati e dunque l’entità dell’incentivo. Lo schema dei TEE è complesso, in quanto complicato e variegato è il mondo dell’efficienza energetica, ma per progetti di dimensioni medio-‐grandi è possibile partecipare senza particolari sforzi rivolgendosi ai distributori obbligati o alle SSE. È inoltre possibile, laddove i risparmi conseguibili siano adeguati, investire nella formazione di risorse interne e proseguire in autonomia. Maggiori informazioni su come partecipare e su quanto vale l’incentivo sono fornite nei capitoli seguenti. 1 Per calcolare i risparmi conseguiti lo schema tiene conto della media di mercato delle prestazioni delle singole tecnologie e dei requisiti minimi da normativa, e dei consumi ex-‐ante. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 15 di 42 Quanto vale l’incentivo Ogni certificato bianco ottenuto può essere venduto sulla piattaforma spot o su quella dei contratti bilaterali del GME. La Figura 2 mostra l’andamento del prezzo dei TEE nel corso degli anni. Nel tempo sono stati inseriti dei correttivi che rendono più stabile il prezzo e consentono una maggiore crescita dello stesso. Il contributo tariffario viene riconosciuto ai soggetti obbligati quando presentano i certificati bianchi in loro possesso per la verifica del conseguimento dei rispettivi target annuali. Viene alimentato da un’apposita componente tariffaria pagata da tutti i consumatori di energia elettrica e gas. Andamento&mercato&GME&TEE&prezzi& 150" 140" 130" 120" Prezzo&TEE&€& 110" 100" 90" 80" 70" 60" 50" 40" 30" 20" 10" Elaborazioni"FIRE"su"daC"AEEG"e"GME" 07 /0 16 3/20 /0 0 25 5/20 6" /0 0 24 7/20 6" /10 06 16 /20 " /01 06 27 /20 " /0 0 05 3/20 7" /0 0 28 6/20 7" /0 0 06 8/20 7" /1 0 29 1/20 7" /0 0 08 1/20 7" /04 08 17 /20 " /06 08 09 /20 " /0 0 18 9/20 8" /1 0 17 1/20 8" /0 0 28 2/20 8" /0 0 01 4/20 9" /0 0 22 7/20 9" /09 09 01 /20 " /12 09 02 /20 " /0 0 11 3/20 9" /0 1 20 5/20 0" /0 1 19 7/20 0" /1 1 11 0/20 0" /0 1 22 1/20 0" /03 11 31 /20 " /05 11 30 /20 " /0 1 15 8/20 1" /1 1 07 1/20 1" /0 1 17 2/20 1" /0 1 31 4/20 2" /0 1 07 5/20 2" /08 12 06 /20 " /11 12 05 /20 " /0 1 16 2/20 2" /0 1 25 4/20 3" /0 1 17 6/20 3" /0 1 03 9/20 3" /1 1 04 2/20 3" /03 13 /20 " 14 " 0" Data&sessione& Sessione"31/5" Contributo"tariffario" Tipo"III" Tipo"II" Tipo"I" Figura 2. Andamento del prezzo dei TEE dal 2006 a marzo 2014. Fonte: FIRE su dati GME. Il prezzo dei TEE medio annuo negli ultimi tre anni è risultato superiore ai 100 euro a TEE. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 16 di 42 Come si calcolano i risparmi di energia Gli esempi precedenti si riferiscono a un risparmio unitario: ma come si calcolano i risparmi effettivi legati a un intervento di efficientamento? La formula è la seguente: 𝑅!"" = 𝑅!"#$" ∙ 𝐶!""#$ ∙ 𝑡𝑎𝑢 Il risparmio lordo può essere calcolato in tre modi: • progetti standard: è funzione del numero di unità installate o sostituite e non sono richieste misure dei consumi (schede standard in Tabella 1 a pagina 19); • progetti analitici: è funzione di alcune grandezze misurate (e.g. produzione termica, consumo di combustibile, etc.); le modalità di calcolo sono definite nelle schede analitiche (Tabella 1); • progetti a consuntivo: è necessario presentare una proposta di modalità di calcolo del risparmio (PPPM) prima dell’avvio di un progetto 2 per poter calcolare i risparmi e richiedere i TEE; sono sempre previste delle misure. Il coefficiente di addizionalità Caddiz assume valori minori o uguali a 1. È massimo quando la baseline legislativa e di mercato per il progetto considerato coincide con la situazione precedente all’intervento. Caddiz è definito nelle schede di valutazione, mentre va determinato dal proponente nei progetti a consuntivo. Un elemento importante è il coefficiente di durabilità tau, che riconosce un moltiplicatore dei TEE ottenuti rispetto al risparmio addizionale annuale conteggiando i risparmi attesi dopo i cinque o gli otto anni di riconoscimento dei TEE (vedi Figura 3). Il valore del tau è definito nelle schede di valutazione o nelle linee guida del meccanismo e varia fra 1 e 4,58 in funzione della tecnologia. 2 Individuato ad esempio dalla data di collaudo, ma sono possibili altre opzioni in funzione del progetto considerato. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 17 di 42 Effe$o&del&tau& Ipotesi&di&intervento&con&risparmi&di&100&tep/anno&e&tau=3,36& 400" 350" 300" 250" 200" Fonte:"FIRE" 150" 100" 50" 0" 1" 2" 3" 4" 5" 6" 7" 8" 9" 10" 11" 12" 13" 14" 15" 16" 17" 18" 19" 20" TEE"ante"tau" TEE"con"tau" Figura 3. Effetto del tau sui TEE ottenuti per un progetto con vita tecnica di 20 anni. Dimensione minima dei progetti Per presentare un progetto è necessario che si raggiungano le seguenti dimensioni minime (come Reff, ossia incluso il tau): • 20 tep per progetti standard; • 40 tep per progetti analitici; • 60 tep per progetti a consuntivo. Effetto dei TEE sui risparmi di energia Ogni tep risparmiato dall’utente finale vale circa 800 euro su elettricità e gas consumati nel settore civile e circa 650 euro per le imprese di media taglia. Per dare un’indicazione su quanto i TEE impattano sugli investimenti in efficienza energetica facciamo due esempi, sottolineando che il contributo effettivo varia molto in funzione della tecnologia prescelta (che impatta su tau e risparmio unitario) e del settore di impiego (che influenza addizionalità e fattore di utilizzo). I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 18 di 42 Esempio 1 - settore civile Si considera un progetto con pay-‐back time di 5 anni in assenza di incentivi. L’investimento richiesto per risparmiare un tep/anno è di 4.000 euro 3 . Ipotizziamo un tau=2,65. TEE con addizionalità piena: 100 euro x 1 tep x 2,65 x fattore attualizzazione 4,33 = 1.147 euro in 5 anni, pari al 29% del costo di investimento e con pay-‐back ridotto a meno di 4 anni. Un progetto con pay-‐back time minore risulterà ancora più beneficiato dai TEE (stesso flusso di cassa dell’incentivo, ma minore costo di investimento). Il tau considerato è tipico nel terziario per interventi sugli impianti; nel caso dell’involucro è più usuale un tau=2,91. In un caso reale, infine, l’addizionalità è spesso inferiore al 100%, per cui il beneficio si riduce proporzionalmente. Esempio 2 - settore industriale Si considera un progetto con pay-‐back time di 4 anni in assenza di incentivi, dunque in genere non considerato interessante. L’investimento richiesto per risparmiare un tep/anno è di 2.400 euro4. Ipotizziamo un tau=3,36. TEE con addizionalità piena: 100 euro x 1 tep x 3,36 x fattore attualizzazione 4,33 = 1.455 euro in 5 anni, pari al 61% del costo di investimento e con pay-‐back ridotto a circa 2 anni. Un progetto con pay-‐back time minore risulterà ancora più beneficiato dai TEE (stesso flusso di cassa dell’incentivo, ma minore costo di investimento). Il tau di 3,36 considerato è tipico nell’industria (scende a 2,65 per motori e azionamenti elettrici). L’addizionalità sugli interventi di processo è inoltre spesso piena o comunque elevata. Questo spiega il grande interesse dei certificati bianchi per progetti in questo settore. 3 Nel caso di intervento effettuato alla fine della vita tecnica della soluzione esistente nel calcolo occorrerebbe considerare solo l’extracosto della tecnologia efficiente rispetto a quella di baseline, aspetto che renderebbe il progetto più interessante economicamente. 4 Vedi nota 3. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE # Tipologia intervento 2T 3T 4T 5T 6T 7T 8T 9T 10T 15T 16T 17T 19T 20T 21T 22T 26T 27T 28T 29Ta 29Tb 30E 31E 32E 33E 34E 35E 36E 37E 38E 39E 40E 41E 42E 43E 44E 45E 46E Scaldaacqua elettrici -‐> scaldaacqua a gas Caldaia unifamiliare ad alta efficienza Scaldaacqua più efficienti Vetri doppi Isolamento di pareti e coperture Fotovoltaico inferiore a 20 kW Solare termico per acqua calda sanitaria Inverter pompaggio Decompressione gas naturale Pompe di calore aria-‐aria Inverter pompaggio oltre 22 kW Regolatori di flusso per illuminazione pubblica Condizionatori ad aria sotto i 12 kW Isolamento pareti e coperture Cogenerazione (casi particolari nel civile) Teleriscaldamento Sistemi centralizzati per la climatizzazione Pompe di calore acqua calda sanitaria Illuminazione gallerie stradali Illuminazione stradale ad alta efficienza Corpi illuminanti ad alta efficienza per strade Installazione di motori elettrici IE3 Inverter per sistemi ad aria compressa Inverter per sistemi di ventilazione Rifasamento distribuito motori elettrici Ricompressione meccanica del vapore Refrigeratori industriali UPS per industria e settore civile Caldaie a biomassa unifamiliari Sistemi domotici Isolamento termico serre agricole Riscaldamento a biomassa serre agricole Trasporti metano -‐> biometano Auto elettriche Auto ibride Auto a metano Auto a GPL Illuminazione di zone pedonali a led Tipo scheda S S S S S S S S A S A S S S A A A S S S S S A A S A A S S S S S A S S S S S Unità Scaldacqua Caldaia Scaldacqua 2 m 2 m kWp 2 m kW -‐ Abitazione -‐ kW kWf 2 m -‐ -‐ -‐ Pompa di calore km galleria 2 m illuminato 2 m illuminato kW -‐ -‐ Motore -‐ -‐ kVA Abitazione 2 m calpestabile 2 m telo 2 m suolo -‐ Auto Auto Auto Auto Sistema illuminante 2014 pagina 19 di 42 Unità per 1 tep 5 3-‐27 6 13-‐172 27-‐1.145 1-‐2 2-‐8 1-‐16 -‐ 1-‐22 -‐ 2-‐8 99-‐222 430-‐1.718 -‐ -‐ -‐ 3-‐6 -‐ -‐ -‐ 9-‐135 -‐ -‐ 1-‐189 -‐ -‐ 2-‐36 1-‐5 105-‐1.573 117-‐1.292 5-‐122 -‐ -‐ -‐ -‐ -‐ 6-‐51 La colonna che riporta le unità per tep serve a facilitare una prima valutazione dei risparmi conseguibili con gli interventi collegati. Spesso è presente un intervallo di valori, in quanto i risparmi possono dipendere da parametri come la zona climatica, la tipologia di tecnologia adottata, la destinazione d’uso degli edifici coinvolti o i turni di lavoro industriali. Per le schede analitiche è impossibile indicare dei valori. S sta per scheda standard, A per scheda analitica. Tabella 1. Schede standard e analitiche in vigore e valori di riferimento. Fonte: FIRE. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 20 di 42 I progetti presentabili Qualunque intervento che migliori l’efficienza energetica negli usi finali può essere ammesso allo schema dei certificati bianchi, purché non si tratti di un mero adeguamento normativo di un impianto, o di una semplice ottimizzazione gestionale. Il meccanismo risulta dunque molto flessibile, potendo accogliere progetti micro, come quelli legati alla sostituzione di lampade, e progetti macro, come le reti di teleriscaldamento o miglioramenti dei processi produttivi industriali. Lo schema promuove inoltre il ricorso alle fonti rinnovabili per usi termici. La Tabella 1 alla pagina precedente riporta gli interventi riconosciuti dalle schede standard e analitiche, cui si aggiunge la cogenerazione ad alto rendimento incentivata secondo il D.M. 5 settembre 2011. Altre tipologie di progetto richiedono la procedura a consuntivo. Alcuni esempi per il settore civile Una Pubblica Amministrazione o un’azienda del terziario, come un gestore di patrimoni immobiliari, una banca o un organizzazione della grande distribuzione organizzata, potrebbe presentare interventi come i seguenti: • Installazione di tecnologie efficienti nella pubblica illuminazione: sono disponibili le schede 17T, 28T, 29Ta, 29Tb e 46E. La 17T riguarda i regolatori di flusso luminoso, le 28T, 29Ta e 29Tb l’efficientamento della pubblica illuminazione su strade destinate al traffico motorizzato e la 46E è relativa a sistemi a led in luogo di lampade a vapori di mercurio in aree pedonali. • Coibentazione delle pareti esterne degli edifici (intervento indicato nel caso di manutenzione straordinaria sulle murature o nuove costruzioni): sono disponibili le schede 6T e 20T sull’isolamento termico. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 21 di 42 • Sostituzione dei vetri singoli con doppi vetri: è applicabile la scheda 5T. • Interventi di efficientamento sulla trazione degli ascensori e dell’illuminazione per interni: va presentata una proposta a consuntivo. • Interventi sulla centrale termica (caldaie a condensazione, pompe di calore, caldaie a biomasse, etc.): è disponibile la scheda 26T. • Cogenerazione ad alto rendimento: si applica il D.M. 5 settembre 2011 (in alcuni rari casi laddove ciò non fosse possibile è disponibile la scheda 21T). • Efficientamento dei centri di calcolo e delle apparecchiature ICT: possibile con procedura a consuntivo. Un utile riferimento in tal senso è rappresentato dalle guide settoriali dell’ENEA, disponibili ai link indicati a pagina 38. Alcuni esempi per il settore industriale Nel settore industriale è possibile considerare sia progetti di tipo orizzontale (e.g. motori, inverter, trasformatori elettrici, rifasamento, compressori, ventilatori e pompe, etc.), sia modifiche al processo industriale. Di seguito e in Figura 4 sono riportati alcuni esempi. • Sostituzione di motori elettrici di classe IE2 con nuovi motori di classe IE3: è applicabile la scheda 30E. • Installazione di inverter su sistemi di pompaggio dei fluidi (schede 9T e 16T) e su motori per compressori e ventilatori (schede 31E e 32E). • Ricompressione meccanica del vapore, refrigeratori industriali, UPS: sono disponibili le schede 34T, 35T e 36T. • Efficientamento delle caldaie, dei forni di cottura, degli impianti di trattamento termico, della verniciature, recuperi termici, etc.: va presentata una proposta a consuntivo. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 22 di 42 Numero'di'PPPM'approvate'per'gli'interven3'' di'efficientamento'ele6rico' ALTRO& (stampi,formatura,bolle& fini,rifasamento,riorganiz zazione)& 11%& FORNO&EAF& 3%& COMPRESSORI/POMPE&+& INVERTER& 21%& GAS&TECNICI& &ONCSITE& 8%& MOLINO/MACINAZIONE& 7%& CELLE&A&MEMBRANA& 3%& MOTORI&+&INVERTER& 16%& ANALIZZATORE& ABBATTITORE&FUMI& 9%& ELETTROLISI& 1%& DECAPAGGIO& 2%& Fonte: FIRE STAZIONI&& ZINCATURA& RADIO&+&ICT& 1%& 5%& FRIGO& ASSORBITORE& 13%& Numero'di'PPPM'approvate'per'gli'interven3'' di'efficientamento'termico' MACCHINA&CONTINUA&& CARTA& 7%& OSSICOMBUSTIONE& 4%& ALTRO&(scaricatori& condensa,&coibentazioni,& essiccatore,&forni& ceramiche&e&alimen9,& tra:amento&solven9,& concentratori,& evaporatori,&sistemi&di& trasporto&interno)& 39%& FORNO&CLINKER& 3%& FORNO&RICOTTURA& 3%& RAFFINAZIONE& PINCH&POINT& 8%& BRUCIATORI& RIGENERATIVI& 10%& Fonte: FIRE Fonte:&FIRE.& ALTOFORNO/COWPERS&& 2%& LAMINAZIONE& COLATA&CONTINUA& 5%& FORNO&FUSORIO&VETRO& 19%& Figura 4: suddivisione delle PPPM presentate (fonte: studio FIRE-‐ENEA sulle PPPM, 2013). I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 23 di 42 Anche in questo caso un utile riferimento in tal senso è rappresentato dalle guide settoriali dell’ENEA, disponibili ai link indicati a pagina 38. Cumulabilità I certificati bianchi non sono cumulabili con le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico (al momento pari al 65%), con il conto termico (D.M. 28 dicembre 2012) e in generale con altri incentivi statali, ad eccezione dei fondi di garanzia e di rotazione, dei contributi in conto interesse e della detassazione del reddito di impresa riguardante macchinari e attrezzature. I TEE sono inoltre sommabili agli incentivi relativi a fondi europei, regionali e locali. La possibilità di sovrapposizione con lo schema delle detrazioni fiscali al 65% e con il conto termico riguarda fondamentalmente gli interventi sugli edifici. In genere ai certificati bianchi vengono preferiti, per ragioni di convenienza economica, gli altri due incentivi. I TEE possono però risultare interessanti laddove non si siano richiesti (o non siano richiedibili) questi ultimi. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 24 di 42 Chi può richiedere i certificati bianchi I certificati bianchi possono essere richiesti dai seguenti soggetti: a) soggetti obbligati; b) distributori non soggetti all’obbligo; c) società controllate dai soggetti obbligati; d) società di servizi energetici; e) soggetti in regola con l’obbligo di nomina dell’energy manager ai sensi dell’art. 19 della legge 10/91; f) soggetti che nominino volontariamente un energy manager nei settori indicati dal D.M. 28/12/125; g) soggetti con sistema di gestione dell’energia ISO 50001 negli stessi settori di cui al punto f), in alternativa alla nomina dell’energy manager. Distributori (obbligati e non) I soggetti obbligati rappresentano il lato della domanda nel meccanismo, con obiettivi specifici fissati anno per anno e comunicati dal GSE. Oltre ad essere i principali acquirenti di titoli – ma sono attivi anche dei trader puri – possono anche supportare i consumatori finali nella presentazione di progetti o, in alcuni casi, nel finanziamento degli stessi. I distributori non obbligati hanno finora giocato un ruolo marginale, ma possono comunque essere interessati a presentare dei progetti. Nel Glossario sono riportati i collegamenti utili per verificare quali sono i distributori obbligati e, più in generale, quali sono i distributori attivi. Società di servizi energetici Le SSE sono le protagoniste indiscusse del meccanismo dei TEE, avendo ottenuto circa l’80% dei TEE complessivamente emessi secondo gli ultimi dati 5 Industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 25 di 42 cumulati disponibili. In questa categoria si considerano in questo opuscolo anche le società collegate ai distributori. Un sottoinsieme delle SSE è rappresentato dalle ESCO, che oltre a presentare progetti per ottenere i TEE possono supportare il cliente nella realizzazione dell’intervento, eventualmente in un’ottica di contratti a prestazioni garantite, e nel finanziamento dello stesso. Nel Glossario sono disponibili i link per consultare gli elenchi di SSE ed ESCO disponibili. Utenti finali Se gli interventi realizzati consentono di superare le soglie minime riportate a pagina 17, è possibile presentare un progetto in modo diretto come appartenenti alle categorie e), f) o g). A tal fine si può investire nella formazione di una o più risorse interne, ci si può rivolgere a consulenti o anche agli altri soggetti volontari e obbligati, che in alcuni casi operano come ESCO e possono anche offrire un supporto tecnico e/o finanziario alla realizzazione degli interventi. Se non si raggiunge la dimensione minima, o se si preferisce che siano comunque altri soggetti a presentare e ottenere i TEE, è possibile fare un accordo con un distributore o uno dei soggetti volontari – categorie da b) a d) – e beneficiare dell’incentivo. Sebbene meno attivi delle SSE, gli utenti finali hanno presentato progetti di dimensioni più consistenti. L’organizzazione considerata, se sottoposta all’obbligo dell’art. 19 della legge 10/91 deve aver provveduto alla nomina dell’energy manager. Chi non è soggetto a tale obbligo può scegliere se nominare un energy manager o dotarsi di un SGE certificato ISO 50001. Per informazioni sulla nomina dell’energy manager o sugli SGE si rimanda al Glossario. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 26 di 42 Come accedere all’incentivo Accesso tramite accordo con distributori o SSE Sono possibili due modalità di partecipazione allo schema: diretta e indiretta. Nel secondo caso è sufficiente accordarsi con un distributore o una società di servizi energetici che penseranno a predisporre le pratiche, ottenere i TEE e valorizzarli sul mercato e riconoscere al cliente finale interessato dall’intervento di risparmio di beneficiare del contributo economico. L’utente finale interessato, sia una famiglia o un’industria, deve porre attenzione fondamentalmente alle tempistiche, onde evitare che l’intervento non sia più presentabile. • • • Progetti standard: gli interventi che compongono un progetto devono essere stati realizzati al massimo in un anno e vanno presentati entro 180 giorni dal raggiungimento della dimensione minima di 20 tep integrali. Progetti analitici: una volta avviato l’impianto è necessario iniziare il monitoraggio dei consumi entro un anno, dopodiché, al termine del monitoraggio stesso – che in genere dura un anno, ma può essere un periodo inferiore purché si raggiungano i 40 tep integrali – la domanda va presentata entro 180 giorni. Progetti a consuntivo: è necessario presentare la PPPM prima della realizzazione del progetto, o al limite in coincidenza con essa. Può essere utile sapere che alcuni distributori6 e alcune SSE possono essere disposti a riconoscere il beneficio economico in un’unica soluzione iniziale, con il vantaggio di una liquidità immediata a fronte di una riduzione del valore economico complessivo. In sintesi in caso di accesso indiretto tutto si risolve con un accordo commerciale con un soggetto accreditato. 6 Vedere i casi di successo a pagina 32. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 27 di 42 Accesso diretto L’accesso diretto richiede uno sforzo maggiore da parte dell’utente finale, che deve prima accreditarsi e aprire un conto utente presso il GME, poi presentare progetti (PPPM o RVC) e quindi procedere alla vendita dei titoli. In compenso si può beneficiare di tutti i ricavi derivanti dall’incentivo. I passi da compiere sono i seguenti: Accreditamento Si tratta di una semplice iscrizione del soggetto da effettuare sul sito del GSE. Oltre ai dati societari è richiesta la documentazione che comprovi che l’aspirante SSE presenti i requisiti di statuto richiesti (in futuro sarà necessaria la certificazione UNI CEI 11352) o che la candidata azienda abbia nominato l’energy manager (in futuro un EGE certificato UNI CEI 11339) o, per i non soggetti all’obbligo, sia certificata ISO 50001. Terminata la procedura viene assegnato un codice identificativo all’organizzazione e, attraverso i codici forniti, si può accedere al portale “Efficienza energetica” e cominciare a caricare i progetti. Per info: www.gse.it/it/CertificatiBianchi/Accreditamento Operatori Iscrizione al registro del GME ed eventualmente alla piattaforma di mercato L’iscrizione al registro permette l’apertura del conto titoli e consente di poter operare nelle contrattazioni bilaterali. L’iscrizione al mercato permette di procedere, sia lato venditore che acquirente, anche alla negoziazione dei titoli sulla piattaforma spot predisposta dal GME. L’iscrizione al registro può essere fatta sia prima, sia dopo aver ottenuto dei TEE, anche se si suggerisce di completare l’iter prima, in modo da poter operare immediatamente sul mercato. Per info: www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/TEE/CosaSonoTee.aspx I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 28 di 42 Accesso alla piattaforma “Efficienza energetica” Una volta ottenuto l’accreditamento è possibile presentare progetti, sia PPPM nel caso dei consuntivi, sia RVC per la richiesta effettiva dei TEE. Per info: www.certificatibianchi.gse.it/efficienza/effenerg-‐ia Presentazione di una PPPM Nel caso dei progetti a consuntivo è necessario presentare una proposta di progetto – la PPPM – che deve essere approvata prima di poter procedere con la richiesta di TEE. La PPPM va presentata antecedentemente alla prima attivazione dell’intervento realizzato (in genere prima del collaudo), pena l’inammissibilità della domanda. Si tratta di una procedura un minimo complessa, che richiede il ricorso a un consulente esterno o un’adeguata formazione di risorse interne all’azienda. La PPPM viene approvata in 60 giorni con procedura di silenzio assenso, salvo eventuali richieste di integrazioni. Presentazione di una RVC Per ottenere i TEE occorre presentare una richiesta di verifica e certificazione dei risparmi, la RVC (in seguito all’approvazione della PPPM nel caso dei progetti a consuntivo). Per le RVC le tempistiche cambiano nel caso di schede standard (180 giorni dal raggiungimento della soglia minima di 20 tep integrali), analitiche (180 giorni dal termine del primo periodo di monitoraggio, in genere lungo un anno, ma può essere anche un periodo più breve se consente di raggiungere i 40 tep integrali della soglia minima) o a consuntivo (non sono previste scadenze, salvo quanto indicato dal proponente nella PPPM; la soglia minima è pari a 60 tep integrali). Vendita dei TEE Una volta completata la valutazione delle RVC con esito positivo, i corrispondenti certificati vengono accreditati sul conto titoli del richiedente I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 29 di 42 presso il GME 7 . A questo punto possono essere venduti attraverso la piattaforma degli scambi bilaterali, previo accordo con un acquirente (in genere un distributore, ma può essere un soggetto volontario che operi come trader), o nella piattaforma spot, che si tiene in genere una volta alla settimana di mattina e consente di vendere quando si determinano le condizioni di prezzo desiderate8 (o non appena viene inserita un’offerta di acquisto accettabile, se lo scopo primario è fare cassa). Approccio misto Un’ultima opzione riguarda la possibilità di accreditarsi come soggetto con energy manager o sistema di gestione dell’energia, ma di avvalersi di un consulente o della collaborazione di un distributore o una SSE per la predisposizione e la presentazione della domanda ed eventualmente per la vendita dei titoli. Ciò può essere utile sia per mantenere un controllo diretto sui certificati ottenuti, sia per meglio valorizzare i risparmi conseguiti all’interno del bilancio sociale o ambientale per le organizzazioni certificate ISO 14001, EMAS o ISO 50001. Elementi sugli accordi commerciali È utile evidenziare che non sono definiti al momento requisiti particolari relativamente agli accordi commerciali fra l’utente finale e la SSE o il distributore a cui si decidesse di affidare la presentazione del progetto. Se è ovvio che si provveda alla stipula di un contratto nel caso di due aziende (un utente finale e una SSE, ad esempio), può non esserlo nel caso degli interventi diffusi (e.g. serramenti, coibentazione degli involucri, motori elettrici, automobili elettriche, etc.). In questo caso, tra l’altro, è spesso 7 Se il conto titoli non fosse ancora stato aperto all’atto del riconoscimento da parte del GSE, i certificati corrispondenti saranno accreditati su di esso non appena sarà stato aperto. 8 Se si punta a una certa soglia di prezzo, questo può richiedere minuti, ore o anche mesi, in funzione dell’andamento del mercato. Pertanto è meglio seguirne l’andamento o affidarsi a un soggetto esperto, se si vogliono conseguire le condizioni migliori. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 30 di 42 presente un intermediario fra l’utente finale e la SSE (e.g. l’installatore o il concessionario). Pur non essendo obbligatorio, si suggerisce di provvedere sempre a stipulare un contratto con l’utente finale, o quantomeno un’informativa in cui venga chiesta l’autorizzazione a ottenere i certificati bianchi sull’intervento. Questo garantisce sia il rispetto della legge sulla privacy, sia la tutela da eventuali problemi che potrebbero emergere in assenza di tale documento. Si consideri infatti che l’utente finale in genere non percepisce il controvalore dei TEE e dunque se non viene esplicitamente informato non è a conoscenza di eventuali richieste da parte di chi gli ha installato la tecnologia o gliel’ha venduta. Una SSE non coinvolta nella realizzazione dell’intervento potrebbe accordarsi con l’utente in un secondo momento, oppure lo stesso utente potrebbe utilizzare altri approcci per chiedere direttamente i titoli. La trasparenza, oltre ad essere corretta, garantisce in questi casi tutte le parti in gioco. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 31 di 42 Casi di successo Avvenia: AGC Automotive Italia AVVENIA ha sottoscritto con la società AGC Automotive Italia un contratto per la gestione di un progetto di efficienza energetica effettuato nel 2013 e caratterizzato dalla realizzazione di un impianto di recupero del calore dal tunnel di raffreddamento del vetro temperato in favore del vicino magazzino di stoccaggio del prodotto finito. Tale intervento, realizzato presso lo stabilimento di Roccasecca dove si produce vetro laminato e temperato destinato al mercato delle automobili, si è reso necessario per le mutate destinazioni d’uso del magazzino che, oltre ai carrellisti, ha richiesto la presenza permanente di altro personale operativo. Il recupero del calore consente di rispondere ai requisiti di comfort termico dell’ambiente di lavoro evitando di ricorrere all’installazione di impianti dedicati alimentati a combustibili fossili. Il ruolo di AVVENIA nel progetto è stato articolato nelle seguenti fasi: • studio preliminare basato su rilievi sperimentali; • individuazione della soluzione tecnologica e relativa condivisione con AGC; • sviluppo progettuale e relativa analisi costi-‐benefici; • definizione e messa a punto degli algoritmi di calcolo dei risparmi; • finanziamento in modalità ESCO dell’impianto; • realizzazione del sistema di acquisizione dei dati con possibilità di gestire il tutto tramite remoto. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 32 di 42 AGC invece ha provveduto ad effettuare i controlli della qualità dell’aria di processo da recuperare e ne ha condiviso le modalità di utilizzo con le autorità sanitarie e con le rappresentanze sindacali. La quantità di calore recuperato durante la stagione di riscaldamento (ottobre-‐aprile) dipende dalle condizioni climatiche esterne e da quelle desiderate all’interno del locale. Considerando che tale magazzino ha una superficie di circa 30.000 m2 ed è utilizzato h24, vengono adoperati circa 850.000 milioni di calorie durante i mesi invernali. Tale quantità di calore recuperato si traduce in circa 300 certificati bianchi annuali. Il costo complessivo dell’impianto è stato di circa 32.000 euro e il solo ricavato dei certificati bianchi consente di recuperare l’investimento in circa 14 mesi. Enel Distribuzione sostiene chi investe in efficienza energetica Enel Distribuzione, ai sensi del Decreto Bersani del 1999, persegue da anni circa la metà di tutto l’obiettivo nazionale di efficienza energetica negli usi finali dell’energia all’interno del sistema incentivante dei Certificati Bianchi. In veste di principale operatore del meccanismo, Enel Distribuzione sta ricoprendo un ruolo sempre più attivo all’interno del meccanismo. Viene offerto supporto e consulenza ad aziende e privati che realizzano progetti di efficienza energetica e viene promossa la diffusione di nuovi interventi, in particolare per progetti nel settore industriale, terziario e agricolo, contribuendo a quello che tuttora rappresenta una delle principali barriere per l’efficienza energetica: l’investimento iniziale. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 33 di 42 Grazie al trasferimento della titolarità dei progetti standard, Enel Distribuzione è in grado di erogare in un’unica soluzione iniziale il controvalore economico legato ai TEE producibili nell’intera vita utile del progetto. Per avere un esempio del contributo di questa iniziativa si consideri il trasferimento legato ai progetti rendicontati tramite la scheda 36E – Installazione di Gruppi di Continuità Statici ad alta efficienza (UPS). L’anticipo concesso da Enel Distribuzione, a valle di una valutazione tecnica sulla bontà del progetto e dell’approvazione della prima RVC da parte del GSE, può coprire dal 12% al 20% del costo dei nuovi UPS, a seconda del settore di installazione (civile o industriale) e del rendimento di conversione. Con questo modello è possibile generare un meccanismo virtuoso per lo sviluppo del settore, contribuendo a ridurre i tempi di ritorno di chi realizza interventi di efficienza energetica. Gewiss: illuminazione sostenibile per il parco di Milano Cuore del progetto City Life, il parco pubblico del quartiere milanese è tra i più importanti al mondo. Legato al profilo altamente ecologico di quest’area, il parco si estende su una superficie di 168.000 metri quadrati e rappresenta, unitamente al Parco Sempione e ai Giardini Pubblici, la terza area verde del settore nord-‐ovest della città di Milano. Per la progettazione del parco il Comune di Milano e la società City Life hanno indetto un concorso internazionale che ha visto il coinvolgimento di 70 studi di architettura a livello mondiale. Obiettivo principale del progetto era quello di farlo diventare uno spazio pubblico prestigioso per tutta la città, un parco connettivo e simbolico, fortemente integrato con la città storica, I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 34 di 42 fruibile da parte di tutta la cittadinanza in piena sicurezza e nel pieno rispetto dell’ambiente. Il progetto, vinto dallo studio di architettura londinese Gustafson Porter, ha visto la realizzazione di un microcosmo intorno alle Tre Torri di City Life, dove vengono riprodotte le caratteristiche del paesaggio milanese e del suo territorio. Un parco fra le montagne e la pianura che ha soddisfatto pienamente le esigenze richieste dalla committenza anche sotto il profilo dell’illuminazione. Il progetto di sviluppo architettonico richiedeva, infatti, anche lo studio di un progetto illuminotecnico che andasse a soddisfare alcune esigenze fondamentali, in linea con il profilo fortemente sostenibile del quartiere City Life: favorire la percezione di sicurezza fisica e psicologica dei cittadini legata alla possibilità di vivere e frequentare il parco senza timore, aumentare la qualità della vita con l’incentivazione alla vita del parco anche nelle ore serali, garantire un alto un risparmio energetico e assicurare un ridotto livello di impatto ambientale. Per la realizzazione del progetto, affidato allo Studio di lighting design Ferrara Palladino di Milano, è stato scelto il sistema di illuminazione LED della serie URBAN [03] di Gewiss dotato di una vastissima gamma di accessori di fissaggio e di sorgenti luminose in grado di soddisfare le molteplici esigenze di illuminazione di arredo per aree pubbliche e verdi. Sono stati installati 85 URBAN [03] lungo tutti i percorsi pedonali del parco, sia nella parte riservata alle abitazioni City Life, sia nella parte aperta al pubblico. Caratterizzato da un design essenziale e puro, URBAN [03] si è integrato perfettamente all’architettura del parco, valorizzando il contesto anche dal punto di vista estetico. Il sistema, dotato di dispositivo bi-‐regime per la regolazione del flusso luminoso durante le ore notturne, consente un risparmio energetico del 50%. La sorgenti LED garantiscono, inoltre, una durata di vita superiore a 50.000 ore e hanno una temperatura di colore pari a 3500K (CRI >85). Il beneficio economico può essere rafforzato con l’accesso ai certificati bianchi. t. +390303552001 f. +39030355 C.F./P.I. 02582620981 - capitale sociale Euro 1.800.000,00 i.v. - I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 35 di 42 3° Conferenza Annuale FIRE – Certificati Bianchi – Titoli di efficienza energetica a por Caso studio: recupero di calore processi industriali con tecnologia ORC Turboden: recuperi di calore indauna fonderia Le industrie energy intensive (siderurgie, cementifici, vetrerie, etc.) consumano energia primaria per i loro processi. Il calore residuo non utilizzato dal processo e disperso in atmosfera può essere in genere recuperato per soddisfare: • utenze termiche interne (preriscaldo Le industrie energy intensive (siderurgie, cementifici, vetrerie, …) consumano energia delle materie prime Se si verificano determinate condizioni tecniche il calore residuo non utilizzato d o del combustibile, utenze termiche in altri processi); disperso in atmosfera può essere recuperato per soddisfare utenze interne (preriscald • utenze termiche esterne (per esempio, essere ceduto ad una rete di combustibile, utenze termiche in altri processi) o esterne (per esempio, esser teleriscaldamento); teleriscaldamento). Quando è tecnicamente possibile recuperare calore, ma non vi è sotto forma energia termica, questo può essere in energia • un impianto ORC di(Organic Rankine Cycle) per convertito la produzione di elettrica m (Organic Rankine Cycle). Di seguito uno schema semplificato. energia elettrica. Un intervento di questo tipo con tecnologia ORC presso una fonderia (potenza netta di 450 kWe) produce risparmi per oltre 500 tep l’anno. L’energia prodotta va a ridurre gli autoconsumi dell’impianto, pertanto l’energia è valorizzata al prezzo di acquisto (circa 140 €/MWh). Applicando il tau di 3,36 previsto per questo tipo di interventi, l’impianto può beneficiare di circa 1.700 TEE l’anno. Il valore dei TEE cumulato nei 5 anni può arrivare a rappresentare il 30% dell’investimento iniziale. Assumendo un investimento iniziale di 2,2 milioni di euro e un coefficiente di attualizzazione del 6%, l’investimento ha un tempo di ritorno di 5 anni e un tasso interno di rendimento a 15 anni del 18%. This document contains proprietary information of Turboden S.r.l.. Duplication or disclosure to a third party of the information contained herein is of Turboden S.r.l. - Questo documento contiene informazioni di proprietà di Turboden S.r.l.. Sono espressamente vietate, senza autorizzazion comunicazione a terzi e/o diffusione. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 36 di 42 Purtroppo questo intervento, come altri del settore industriale, risulta danneggiato dagli sconti alle aziende a forte consumo di energia previsti dal D.M. 5 aprile 2013. Un elemento su cui riflettere, visti gli effetti positivi in termini industriali, ambientali e occupazionali dell’efficienza energetica. Yousave: Fonderia Pandolfo Richiesta di TEE per una nuova fonderia di alluminio da 30.000 t/anno in sostituzione alla precedente, costituita da un processo di fusione e di trattamento termico per la produzione di billette di alluminio. La riduzione del consumo energetico specifico è stata ottenuta grazie all’utilizzo di best practice in ogni singola parte del processo. In particolare sono stati implementati sistemi di preriscaldo dell’aria comburente, post-‐combustori dei fumi, il preriscaldo dei rottami ed è stato riprogettato il layout della linea per renderla più compatta. Dall’esperienza di Yousave è stata ricostruita una baseline di riferimento legata all’intero processo produttivo della fonderia grazie all’identificazione di baseline per i singoli elementi della linea. In particolare per il forno fusorio è stata utilizzata una baseline di riferimento estratta da letteratura scientifica, per il forno di attesa da test di performance di forni presenti sul mercato e per il forno di omogeneizzazione, date le caratteristiche peculiari, dai consumi specifici del forno precedente. Dati sintetici: • • • 8.000 TEE/anno; 30% di energia termica risparmiata; 900.000 euro/anno risparmiati grazie alla riduzione dei consumi. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 37 di 42 Gli attori istituzionali coinvolti Questo schema presenta il concerto di sei istituzioni nazionali, con i ruoli seguenti. MSE Definisce, di concerto con il Ministero dell’ambiente, i target per il Paese, gli elementi fondanti del meccanismo e le linee guida rispondendo alle indicazioni legislative. Il Ministero valuta inoltre i grandi progetti e definisce le schede standard e analitiche. AEEGSI Stabilisce le modalità per il rimborso in tariffa dei distributori obbligati e le regole sul prezzo di ritiro dei TEE per i grandi progetti. GSE Gestisce la piattaforma dei TEE, occupandosi dell’accreditamento dei soggetti volontari e della gestione e valutazione delle proposte presentate. Pubblica le statistiche sui TEE. ENEA Collabora con il GSE per la valutazione dei progetti presentati. Ha inoltre il compito di predisporre iniziative informative e formative per facilitare la partecipazione allo schema dei TEE. Può svolgere attività di supporto alla redazione dei progetti. RSE Assiste il GSE nella valutazione dei progetti. Può svolgere attività di supporto alla redazione dei progetti. GME Gestisce il registro dei TEE e le piattaforme di contrattazione: sia quella spot che prevede in genere una sessione alla settimana, sia quella bilaterale. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 38 di 42 Per approfondimenti Procedure e accesso al meccanismo • • • Sezione “Certificati bianchi” sul sito GSE: www.gse.it/it/CertificatiBianchi/Pages/default.aspx Blog ENEA sui certificati bianchi: http://blogcertificatibianchienea.weebly.com Sezione del sito FIRE sui certificati bianchi (accesso riservato agli associati): www.fire-‐italia.org Guide operative • • • Guida ENEA al meccanismo dei TEE: http://blogcertificatibianchienea.weebly.com/guida-‐operativa3.html Guide operative settoriali sul blog ENEA (col contributo di FIRE): http://blogcertificatibianchienea.weebly.com/guide-‐settoriali.html Studio sulle PPPM FIRE-‐ENEA: http://blogcertificatibianchienea.weebly.com/guide-‐settoriali.html Compravendita dei titoli • • Iscrizione e accesso al registro dei TEE sul sito GME: www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/TEE/RegistroTEE.aspx Iscrizione e accesso alla piattaforma elettronica di mercato sul suto GME: www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/TEE/MercatoTEE.aspx FAQ sul meccanismo e chiarimenti • FAQ sul sito del GSE: www.gse.it/it/EnergiaFacile/faq/CertificatiBianchi/Pagine/default.aspx • • I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 39 di 42 Chiarimenti operativi sul sito AEEGSI: www.autorita.energia.it/it/schede/O/faq-‐111229ee.htm FAQ sul blog ENEA: http://blogcertificatibianchienea.weebly.com/faq.html Formazione specialistica FIRE sui certificati bianchi • • Seminario “la presentazione dei progetti per l’ottenimento dei certificati bianchi”: http://pressroom.fire-‐italia.org/formazione-‐fire Corsi specialistici su richiesta per associazioni, ordini professionali ed Enti Locali, distributori e grandi aziende (fra i soggetti che ne hanno usufruito nel tempo si segnalano Assopetroli, Centria, Unioncamere, ENEL, Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, H3G, Galbani, Telecom, ordini professionali ed associazioni di categoria): segreteria@fire-‐italia.org I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 40 di 42 Link utili Istituzioni coinvolte MSE AEEGSI GSE ENEA RSE GME www.sviluppoeconomico.gov.it www.autorita.energia.it www.gse.it www.enea.it www.rse-‐web.it www.mercatoelettrico.org Associazioni di distributori, ESCO ed energy manager Federutility Anigas Assogas Agesi Assoesco Federesco FIRE www.federutility.it www.anigas.it www.assogas.it www.agesi.it www.assoesco.org www.federesco.org http://em.fire-‐italia.org Energy manager ed EGE FIRE SECEM http://em.fire-‐italia.org www.secem.eu Co-finanziatori di questa guida Gewiss Avvenia Enel Energia Enel Distribuzione H-‐Reii Demo Turboden Yousave www.gewiss.com www.avvenia.com www.enelenergia.it www.enel.it/it-‐IT/reti/efficienza_energetica www.hreii.eu www.turboden.eu www.innowatio.it I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 41 di 42 Gli autori Dario Di Santo Laureato in ingegneria meccanica, si occupa fin dagli studi di tematiche energetiche e fonti rinnovabili. Dopo una borsa di studio con l’ENEA, ha collaborato con la FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia), di cui è direttore dal 2007, occupandosi di policy energetica, comunicazione, informazione e formazione sui temi dell’energia. Ha ideato e gestito a livello nazionale ed europeo numerosi progetti, studi e ricerche volte all’analisi del mercato energetico, della legislazione e degli incentivi, alla promozione dell’uso razionale dell’energia, all’individuazione delle barriere alla diffusione dell’efficienza energetica e alla redazione di proposte per il loro superamento. Nel corso degli anni ha svolto attività di consulenza riguardanti certificati bianchi, contratti di servizio energia, cogenerazione, ESCO e forniture di energia elettrica e ha coordinato gruppi di lavoro sulla cogenerazione, su legislazione e incentivi e sulla power quality. Enrico Biele Laurea specialistica in ingegneria energetica e abilitazione alla professione di ingegnere, lavora presso la Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia dal 2009, dove si occupa di tecnologie efficienti e di incentivi per l'efficienza energetica e le fonti energetiche rinnovabili. Sul tema dei meccanismi incentivanti è autore e coautore di pubblicazioni scientifiche, in atti di convegni e per la Ricerca di sistema elettrico. Effettua attività di supporto tecnico-‐legislativo specialistico agli energy manager (art. 19 legge 10/91) e ai soci della Federazione. I CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ PER LE IMPRESE 2014 pagina 42 di 42 Si ringraziano per il contributo apportato: Un progetto FIRE: