Periodico di informazione - distribuzione gratuita - anno VII - numero 14 - Maggio 2008 - Reg. Tribunale di Bologna n° 7210 del 21 marzo 2002
notizie e consigli a tutela dei cittadini
UN FRANCHISING
PIù VICINO AL PAESE REALE
TADDIA
infortunistica
rinnova le formule di affiliazione
editoriale a pag. 3
LA LEGGE IN DIFESA DAI RISCHI
NEL LAVORO DOMESTICO
Le casalinghe sono oggi più tutelate
grazie all’assicurazione obbligatoria
a pag. 14
AUTOMOBILISTI
PIGRI O DISTRATTI?
I carrozzieri ci fanno notare
che la maggior parte della clientela
si preoccupa di controllare l’auto
solo in prossimità della revisione
SPECIALE a pagg. 21-23
hai mai pensato
di diventare imprenditrice ?
PROGETTO
DONNA
L’imprenditoria si tinge di rosa
La Direzione franchising di infortunistica TADDIA è oggi in grado di offrire una grande opportunità alle donne
che vogliono realizzarsi professionalmente ed economicamente esaltando le proprie potenzialità e mantenendo la
propria identità di ruolo all’interno della famiglia, con un minimo investimento economico e la tutela dai rischi
d’impresa.
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derivata da un marchio leader nel suo settore, fondato su una professionalità consolidata e in costante evoluzione, con un INVESTIMENTO di soli € 250,00 + IVA al mese * per il primo anno e
con il sostegno della Direzione franchising che, entrando in partnership con l’affiliato, garantisce per la fase di start-up (per la
durata di un anno), un insieme di “optional” davvero allettanti:
•
Ricerca e assolvimento obblighi di contratto d’assunzione di
una impiegata part-time, in modo da consentire alla titolare
di non allontanarsi dalla propria famiglia per l’intera giornata
•
Progettazione personalizzata e fornitura dell’arredo completo per l’ufficio con una speciale attenzione all’ufficio direzionale, studiato “a misura di donna”
•
Gestione diretta delle pratiche di sinistro dalla Direzione
franchising
•
Assistenza in loco per la stipula e il mantenimento delle
convenzioni attraverso l’invio in visita operativa con cadenza mensile del responsabile commerciale dalla Direzione
franchising
*salvo approvazione della finanziaria
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EDITORIALE
UN FRANCHISING PIù VICINO
AL PAESE REALE
infortunistica taddia
RINNOVA le formule di affiliazione
L
a complicata congiuntura economica internazionale mette in difficoltà
la vita quotidiana delle famiglie e ha imposto una frenata alle attività
imprenditoriali, costrette a limitare gli investimenti con una conseguente
riduzione della produttività. Diventa quindi necessario studiare nuove
iniziative e nuove formule per far ripartire il volano economico e ridare
fiducia agli investitori e ai lavoratori.
A
dieci anni esatti dalla nascita del franchising “infortunistica TADDIA”, abbiamo deciso di fare
tesoro dell’esperienza acquisita nel guidare e seguire i nostri affiliati, e di concentrarci sulle problematiche che possono mettere in difficoltà un imprenditore alle prime armi, per trasformarle in soluzioni vincenti. Abbiamo quindi deciso di trasformare radicalmente il nostro metodo di lavoro per
dare a chiunque voglia entrare nella nostra squadra una nuova possibilità, grazie alla quale è possibile
superare le difficoltà iniziali ed annullare i rischi d’impresa che spesso scoraggiano dall’avviare una
carriera da libero professionista.
D
a oggi, dopo la formazione iniziale e accanto all’assistenza continuativa, agevoliamo l’attività
dell’agenzia con la gestione diretta delle pratiche di risarcimento, che vengono aperte in modo
semplice e rapido anche dall’affiliato più giovane ed inesperto, e quindi istruite e trattate dal team di
professionisti dell’ufficio centralizzato direzionale con sede a Roma, che garantisce l’esito ottimale e
il miglior risarcimento grazie alla sua pluriennale professionalità. A questo si aggiunge il supporto
dell’ufficio commerciale direzionale, con agenti che operano per lo sviluppo delle agenzie attraverso
la realizzazione di accordi e convenzioni, e ancora – ultimi ma non meno importanti – il sostegno forte
del Centro di gestione sanitaria (che tratta il danno fisico nella sua totalità, dalla prenotazione delle
visite alla somministrazione di cure e terapie fino alla valutazione dei danni per il risarcimento) e dello
Studio legale collaboratore, che affronta con perizia e competenza gli aspetti giudiziali e stragiudiziali
delle pratiche. L’affiliato può quindi essere certo di affrontare le esigenze dei Clienti dando loro le risposte più appropriate e garantendo un più alto ed equo risarcimento, grazie al sostegno continuativo
di operatori preparati, specializzati e aggiornati.
M
a non è solo questo che consente al nostro neo-imprenditore di dormire sonni tranquilli: oggi è
possibile aprire un’agenzia “infortunistica TADDIA”con un finanziamento totale della fee d’ingresso, senza anticipi e con rateizzazioni minime ai tassi più interessanti del mercato. Infine - e questa
è la “rivoluzione” che trasforma radicalmente il “solito” franchising in un vero affare - nelle nuove
formule (rese flessibili perché differenziate per consentire una remunerazione proporzionale all’investimento e incrementabile nel tempo) è stata completamente eliminata le voce “royalties”, cioè alla
Casa Madre non è più dovuta una percentuale sul fatturato dell’agenzia.
E
ntrare a far parte della catena “infortunistica TADDIA” è oggi diventato come sottoscrivere un’offerta “flat” ma con una differenza fondamentale, e cioè che, a fronte della quota minima di abbonamento fissa, contrariamente alle “soglie” previste dalla maggior parte delle offerte economiche, in questo caso il ricavato non è fisso anch’esso, bensì potenzialmente illimitato: gli unici limiti sono la voglia
di impegnarsi, la grinta e l’intraprendenza dei neo-imprenditori che accoglieranno la proposta, e che
sicuramente saranno entusiasti di accettare la sfida a superare sé stessi, senza fare un volo nel vuoto ma
sapendo di poter contare su una vera, solida rete di protezione che preserva la loro sicurezza.
C
i auguriamo quindi che presto molti di Voi lettori affezionati decidano di fare un salto e “passare dall’altra parte”: scegliete di aprire un’agenzia affiliata,
...e TADDIAinforma sarà ancora di più il “Vostro” giornale!
Buona lettura!
in questo numero
SALTO NELLA RETE
6
SFRECCIA SU DUE RUOTE IL FUTURO DEL SOCCORSO STRADALE
Ottimi risultati dalle prime sperimentazioni delle nuove
moto da traino prodotte da un’azienda svedese
L’AVVOCATO RISPONDE
7
8
Le dichiarazioni Irpef bastano ad attestare un danno patrimoniale da colpo di frusta?
PROVIAMO A VEDERE IL BICCHIERE MEZZO PIENO 9
Il nuovo Codice delle Assicurazioni nasconde qualcosa di buono
LEGGI SEMPRE PIù FORTI PER LA SICUREZZA
10
Alla fine della scorsa legislatura è stato finalmente approvato
in via definitiva il testo unico del decreto legge
UN’OTTIMA PRESENTAZIONE
12
La Divisione Sinistri Mortali illustra i suoi servizi agli operatori
nella più importante manifestazione espositiva del settore funerario
LA LEGGE IN DIFESA DAI RISCHI NEL LAVORO DOMESTICO 14
Casalinghe...e casalinghi sono oggi più tutelati grazie all’assicurazione obbligatoria
IN BREVE
16 - 17
IN CARROZZERIA UN SERVIZIO IN PIù E TANTI PROBLEMI IN MENO 18
L’intelligente sinergia con le società di noleggio
rende la vita più facile agli autoriparatori e fa felici i clienti
ORA COME ALLORA, SCHIAVI DEL PETROLIO 20
Fa riflettere una mostra svoltasi
al Centro Nazionale di Architettura di Montreal
INDICE
LO SPECIALE DI QUESTO NUMERO:
AUTOMOBILISTI PIGRI O DISTRATTI?
21
I carrozzieri ci fanno notare che la maggior parte della clientela
si preoccupa di controllare l’auto solo in prossimità della revisione
uida causa stress
LE IMPRESE ASSICURATRICI IMPEGNATE
PER LA SICUREZZA STRADALE
24
Un progetto di monitoraggio attivo delle strade italiane
finalizzato all’informazione dei cittadini
e all’agevolazione degli interventi
A NORMA DI LEGGE 26
NOTIZIARIO A.N.T.A.C.C.I.S. 31 - 34
FACCIAMOCI VALERE:
UNA MANO IN PIù
PER TUTELARE I VOSTRI DIRITTI
35
se la Compagnia assicuratrice non rispetta il contratto,
vi spieghiamo come ricorrere all’Isvap
Area di servizio - la rubrica dell’autotrasportatore 36
FINALMENTE QUALCHE INCENTIVO
PER FAR CRESCERE IL SETTORE
TADDIA IN ITALIA - TADDIA CONSIGLIA 39 - 47
Agenzie affiliate e ditte convenzionate
TADDIA TOP PARTNERS
48 - 49
I convenzionati che offrono le migliori condizioni
DIVISIONE SINISTRI MORTALI PARTNERS 50 - 52
Le migliori onoranze funebri d’Italia
DOVE SIAMO
Punti di distribuzione di TADDIAinforma
53
TAZEBAO
Annunci e proposte dai lettori
54
SALTO
NELLA
RETE
Taddia ti segnala i siti internet più interessanti sulla sicurezza stradale e non
UN BLOG CON QUALCOSA IN PIù
l sito si presenta da solo così: “Autoblog è un magazine dove trovare tutte le ultime novità sul mondo
I
dell’auto: gli ultimi modelli, la tecnica, le curiosità, i servizi più innovativi e le notizie dai costruttori
nazionali ed esteri. (...) è nato nel dicembre 2004 all’interno del network Blogo.it, per fornire agli appassionati
di auto le informazioni più aggiornate. Autoblog si distingue rispetto ad altri siti web per la semplicità,
l’immediatezza e la freschezza che solo il formato blog garantisce. Autoblog non è un sito come tanti altri. Il tono
colloquiale annulla la distanza tra chi scrive e chi legge, aprendo la possibilità di una partecipazione più attiva
dei lettori, che finora era confinata nei gruppi di discussione. La massima apertura al mondo della rete, si traduce
in collegamenti diretti alla fonte della notizia, sia essa di un organo d’informazione, di una casa costruttrice o di
un altro blog. Il lettore, attraverso i commenti, può dire la sua su tutti gli argomenti di cui scrive Autoblog, in
un dialogo diretto con gli autori ma soprattutto con gli altri lettori. I commenti dei lettori aggiungono valore ai
contenuti del blog, perchè non contengono solo critiche o opinioni, ma anche informazioni aggiuntive, soprattutto
basate sull’esperienza diretta. Autoblog sta velocemente diventando un punto di riferimento per gli appassionati
di automobili alla ricerca di notizie fresche, originali, scritte da appassionati per appassionati”.
opo una rapida navigazione fra le pagine, possiamo senz’altro confermare che il sito
internet www.autoblog.it “mantiene le promesse”, e offre persino qualcosa in più rispetto
a quanto dichiarato: scritto e curato da Filippo Bassoli e Luca Lizzeri, può vantare la prestigiosa
sponsorizzazione di Mercedes-Benz, che sicuramente ha fatto un buon investimento; la grafica è
essenziale e mostra in modo sinottico e sempre in primo piano l’amplissimo ventaglio di contenuti
accessibili, accuratamente suddivisi in categorie elencate in ordine alfabetico.
appassionato di motori può scegliere di consultare la “Guida all’acquisto” generale
oppure selezionare più specificamente le auto nelle sezioni dedicate alle diverse tipologie
(berline, utilitarie, Suv, fuoriserie etc) o individuandole nell’elenco suddiviso per marche, ma può
anche rivolgersi ad aree specifiche che trattano i diversi aspetti del mondo dell’auto, tutti egualmente
importanti e trattati con dovizia di informazioni e dettagli, dalla sicurezza, alle prove su strada, agli
aspetti tecnici, alle gare, agli annunci. Sezioni specifiche sono inoltre dedicate agli eventi, cioé fiere e
saloni italiani ed esteri, ed alle gallerie di immagini. La consultazione all’interno del sito è facilitata da
un archivio ordinato mese per mese a partire dal 2004 e da un motore di ricerca interno ed è attivo un
servizio di newsletter che si può chiedere di ricevere inserendo il proprio e-mail.
D
L’
SFRECCIA SU DUE RUOTE IL FUTURO
DEL SOCCORSO
STRADALE
Ottimi risultati dalle prime sperimentazioni
delle nuove moto da traino prodotte da un’azienda svedese
(articolo di Valentina Corti su www.scienze.tv)
M
ai più ingombranti carro
attrezzi che bloccano il
traffico. E’ arrivato Retriever,
una moto da traino che, giunta
nel luogo dell’incidente, carica la macchina in panne con
estrema facilità e la porta via.
Ad aver progettato il tecnologico mezzo è la Coming through,
con sede a Stoccolma.
“P
erchè - si chiede l’azienda
svedese - bisogna mandare in giro per la città giganteschi
rimorchi attaccati a camion quando lo stesso lavoro lo può fare una
moto?”. La risposta è facile e sta
in un velocissimo mezzo a due
ruote che può essere “parcheggiato” senza problemi in un
garage.
363 chilogrammi e la società di
Stoccolma non ha reso noto il
peso del veicolo per trainare le
auto. Perciò come si guida un
mezzo del genere?
“B
ene - risponde un motociclista della polizia
svedese che ha già provato il
Retriever - perché ci si muove
agilmente. E quando hai una
macchina al traino sembra semplicemente di avere un passeggero un
po’ grassoccio in sella”.
I
noltre il tecnologico mezzo
di soccorso è dotata di un
sistema elettronico (Ctfc) in
grado di stabilizzare il veicolo
per superare salite e discese.
“Nessun carro attrezzi può battere
il nostro veicolo e qualsiasi società
di soccorso stradale avrà immediati
benefici economici usando il nostro
prodotto, l’unico in grado di effettuare più interventi al giorno” fa
sapere la Coming through, che
precisa anche il suo obiettivo:
quello cioè di vendere il Retriever in mezzo mondo.
R
etriever è un’Honda, non
di un modello qualsiasi
però. Si tratta della Gold Wing
6 cilindri e ha 1800 di cilindrata.
Nonostante le sue dimensioni
abbastanza abbondanti per
essere una moto, è in grado di
passare tra le macchine in tempi rapidi.
D
al mezzo si estrae un
carrello, regolabile grazie
ad un meccanismo pieghevole
che può facilmente scomparire
nel bauletto. E poi sul carrello si
carica la macchina.
I
nsomma fin qui tutto bene.
Ma il punto è che la Gold
Wing base pesa esattamente
?
L’AVVOCATO RISPONDE
le dichiarazioni IRPEF
BASTANO AD ATTESTARE
UN danno patrimoniale
dA colpo di frusta?
(Articolo tratto da
www.altalexmese.it )
A
ccertata la
colpa della
controparte, il
GDP condanna
l’assicurazione
al pagamento
della somma di L.
28.553.00 di cui:
1.375.000 per
danni all’autovettura; 265.000
per spese mediche; 2.000.000
per danno biologico da invalidità
permenente;
11.590.000 per
lucro cessante
da invalidità
temporanea
totale di giorni
30; 11.325.000
per 50 giorni di
invalidità temporanea.
L
’avvocato Tizio viene coinvolto in un incidente stradale.
A seguito dell’incidente riporta
un’invalidità che il CTU determina nella percentuale dell’uno per
cento (ovverosia il cosiddetto “colpo di frusta”). La medesima CTU
esclude la sussistenza di postumi
permanenti.
I
n appello, la somma viene
ridotta considerevolmente, in L.
4.640.000 comprensive della somma di un milione a titolo di danno
morale.
I
l Tribunale motivava la sua decisione ritenendo non provato il
decurtamento del reddito di Tizio,
nonostante costui avesse prodotto
in giudizio le dichiarazioni Irpef
degli ultimi tre anni, da cui risul-
tava un guadagno minore rispetto
agli anni successivi.
L
’avvocato Tizio ricorre in Cassazione con tre motivi, sostanzialmente riassumibili come segue:
il giudice avrebbe assiomaticamente escluso il valore di elementi
significati alla produzione delle
dichiarazioni dei redditi, ritenendo
non provata l’allegata riduzione
del reddito, anziché analizzare e
valutare le situazioni dedotte e
dimostrate.
I
noltre il giudice non avrebbe
tenuto conto dell’articolo 4 l. 39
del 1977, che espressamente prevede come base di calcolo per l’invalidità temporanea e permanente il
reddito delle persone fisiche così
come dichiarato ai fini IRPEF. Tale
norma introdurrebbe infatti un
principio presuntivo che, quando si
verte intorno al reddito di un professionista (notoramente soggetto
a variazioni), sarebbe particolarmente utile, stante la difficoltà di
provare l’effettiva diminuzione di
reddito.
A
dire della difesa attorea sarebbe stato onere della controparte fornire smentita o dimostrazione
che malgrado l’accertata e non
contestata inabilità temporanea
l’attività del professionista fosse
continuata senza interruzioni.
PROVIAMO A VEDERE
IL BICCHIERE MEZZO PIENO
Il nuovo Codice delle Assicurazioni nasconde qualcosa di buono
(di Alessandro Taddia)
S
iamo riusciti anche in questo. Siamo riusciti a trovare
del buono perfino nella recente
normativa che porta il nome
di Nuovo Codice delle Assicurazioni. La sorpresa è del tutto
giustificata, soprattutto se consideriamo i non esaltanti risultati
generati dall’applicazione della
nuova normativa, che possiamo, senza temere alcuna smentita, affermare di aver previsto
prima ancora della sua operatività, giudicando la nuova
norma nel suo complesso come
un provvedimento del tutto
fallimentare, che non poteva che
generare difficoltà, disservizi,
fallimenti operativi.
I
primi a lamentare la situazione generatasi sono proprio gli
operatori del servizio assicurativo, gli agenti, coloro che ora
direttamente hanno il contatto e
l’onore della gestione del cliente
e della sua pratica, nella maggior parte dei sinistri. Da qui
i guai. Ai problemi derivanti
dall’adeguamento delle strutture organizzative delle agenzie
(che ora devono anche ricevere le denunce e impostare la
gestione delle pratiche, con tutte
le incombenze che ne seguono)
si aggiunge la difficoltà degli
ispettorati sinistri, che si vedono
costretti a dover far rientrare la
gestione delle varie fasi (incarico perito, incarico dell’accertatore, verifica della documentazione in possesso etc.) in tempi
oggettivamente brevi, trascorsi i
quali il senso stesso della procedura viene meno.
T
utto questo non fa che confermare quanto in realtà già
verificatosi dal ‘78,
anno in cui l’indennizzo diretto ha
fatto la sua prima
comparsa (pur
essendo limitato ai
soli danni materiali, mentre ora si
applica anche per
i danni fisici del
solo conducente,
e solo se inferiori
al 9% compreso
di I.P.), e da allora non ha avuto
una sola stagione di successo.
Inutile poi, ogni commento
circa la giustificazione data
dalle organizzazioni preposte
alla progettazione di tali rivoluzionarie procedure, fondata, a
dir loro, sull’aspettativa di una
riduzione dei costi dei sinistri e
una conseguente riduzione dei
premi assicurativi. Dal 1978 ad
oggi i premi assicurativi R.C.A.,
dati Istat alla mano, si sono più
che decuplicati.
V
erificato tutto ciò, con
eguale onestà, occorre dare
atto che la nuova normativa
introduce una innovazione
finalmente a tutela e difesa
delle parti illecitamente lese in
occasione di sinistri da circolazione stradale, in particolare
prevedendo una espansione di
operatività del Fondo Vittime
della Strada.
I
nfatti, il Fondo, istituito nel
1969, e gestito dalla Consap
(Concessionaria servizi assicurativi pubblici) sotto il controllo
del Ministero delle Imprese
Produttive, si occupava del
risarcimento dei danni causati
da veicoli non identificati, non
assicurati o assicurati presso
Compagnie che, al momento del
sinistro, si trovano in stato di
liquidazione coatta.
L
a novità introdotta prevede
ora l’estensione dell’intervento del Fondo anche per
i danni causati da un veicolo
rubato. Per questi casi, vengono
coperti i danni alla persona e
alle cose, subiti dai terzi non trasportati o trasportati contro la
propria volontà. Danni che, sino
ad ora avevano trovato come
unico referente il responsabile civile autore del furto, con
tutte le difficoltà e garanzie che
una situazione simile necessariamente implica. Inoltre al
proprietario del mezzo rubato,
spetta da ora il risarcimento del
premio per il periodo di residua
copertura a partire dal giorno
successivo alla denuncia del
furto del veicolo presentata alle
autorità competenti.
F
inalmente un’iniziativa che
tutela gli interessi dei consumatori e non li vede, per una
volta, solo penalizzati.
LEGGI SEMPRE PIù FORTI
PER
LA
SICUREZZA
Alla fine della scorsa legislatura è stato finalmente approvato
in via definitiva il testo unico del decreto legge
(da www.governoinforma.it)
vigilanza, uno dei
nodi di maggiore
criticità emersi
negli ultimi anni.
“S
D
opo trent’anni, finalmente, la legislazione italiana
possiede un Testo Unico a tutela della salute dei lavoratori.
Il Consiglio dei Ministri dello
scorso 1 aprile infatti ha approvato in via definitiva il decreto
legislativo sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro, la cosiddetta
“nuova 626”, in attuazione della legge n. 123 del 2007.
I
l Testo è stato definitivamente deliberato dopo due anni
di intensa attività, con un anticipo di due mesi rispetto alla
scadenza prevista dalla legge
delega. “Ce l’abbiamo fatta. Non
era scontato”, ha commentato
il Ministro del Lavoro Cesare
Damiano. ‘’è stato fatto un lavoro
straordinario, un atto dovuto al
Paese, sul quale abbiamo cercato le
più larghe convergenze tra le forze
sociali e politiche’’. Il testo uscito,
ha aggiunto Damiano, è “tra
i più avanzati della legislazione
europea. Il punto, ora, è applicare queste leggi”. E proprio per
garantire una concreta affermazione del provvedimento, il
Governo ha scelto di puntare
innanzitutto su prevenzione
e formazione, oltre che sul
coordinamento dell’attività di
10
iamo consapevoli che
una buona legge
non è sufficiente a
far cessare l’inaccettabile catena di
incidenti e morti
sul lavoro - spiegano in una nota
il sottosegretario
al lavoro, Antonio Montagnino,
e il sottosegretario alla Salute,
Gian Paolo Patta - siamo però
convinti che questo provvedimento
porterà risultati positivi, perché
inciderà sulla diffusione della cultura della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro e sulla costruzione di una coscienza collettiva
fondata sul rispetto delle regole”.
R
omano Prodi, nel corso della conferenza stampa che si
è tenuta al termine del Consiglio dei Ministri, ha affermato:
“abbiamo approvato un decreto
che non ha intenti punitivi, non ha
nel mirino le imprese, mette invece
al centro la tutela della persona
umana, perché i luoghi di lavoro
devono essere all’altezza di un
Paese quale l’Italia”, e ha proseguito: “non vorrei che si facessero polemiche, perché altrimenti
sarebbe un’offesa nei confronti di
tutti e soprattutto dei lavoratori.
Il Governo ha ragionato in questi giorni in termini di dialogo.
Abbiamo approvato un testo dopo
una lunghissima analisi che è stata
aperta a tutti i contributi. Erano
trent’anni che si aspettava un Testo Unico così importante, abbiamo
inserito misure per la prevenzione,
la formazione e la vigilanza, e non
solo sanzioni”.
Il contenuto del decreto
in sintesi
L
a legge provvede innanzi
tutto a garantire la piena
tutela contro gli incidenti a
tutte le lavoratrici e i lavoratori,
compresi quelli a tempo determinato: “flessibili”, a domicilio e a distanza. Ma inserisce
nella legislazione anche altri
importanti correttivi: la revisione dell’attività di vigilanza;
la revisione del sistema delle
sanzioni; l’alleggerimento degli
adempimenti di tipo burocratico a carico delle imprese e la
rivisitazione delle modalità di
attuazione della sorveglianza
sanitaria; l’avvio di provvedimenti a favore della formazione, anche a livello scolastico,
per favorire una migliore
cultura della sicurezza: questo,
in estrema sintesi, il contenuto dello schema del decreto
legislativo. Le singole parti del
decreto sicurezza fanno riferimento a queste aree:
• riordino della normativa
vigente;
• revisione del sistema delle
sanzioni;
• estensione dei diritti;
• coordinamento delle informazione.
Riordino
della normativa vigente
I
l testo del decreto approvato
dal Consiglio dei Ministri è
strutturato come Testo Unico.
Il suo obiettivo è riordinare e
coordinare tutte le disposizioni sulla salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro attraverso un
provvedimento che dia uniformità alla tutela del lavoro su
tutto il territorio nazionale. Il
decreto prevede, ad esempio, la
semplificazione degli adempimenti burocratici a carico delle
imprese e la rivisitazione delle
modalità di attuazione della
sorveglianza sanitaria. Il tutto
avverrà attraverso l’ottimizzazione delle risorse, l’eliminazione delle sovrapposizioni e il
miglioramento dell’efficienza
degli interventi.
Revisione del sistema
delle sanzioni
I
l sistema sanzionatorio è stato
modificato e la sanzione verrà
calibrata sulla gravità della violazione delle norme sulla salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Infatti, il datore di lavoro che
non abbia effettuato la valutazione dei pericoli a cui possono
essere esposti i lavoratori nelle
aziende ad alto rischio, potrà
incorrere in tipologie diverse di
sanzioni:
•
•
•
•
della stessa con una sanzione pecuniaria che va da un
minimo di 8.000 a un massimo di 24.000 euro;
Per il datore di lavoro
recidivo: tale possibilità è
esclusa qualora il datore di
lavoro sia recidivo o si siano
causati, in conseguenza della mancata valutazione del
rischio, infortuni sul lavoro
con danni alla salute del
lavoratore.
Estensione
dei diritti
V
iene ampliata l’applicazione delle disposizioni in
materia di salute e sicurezza,
con conseguente innalzamento
dei livelli di tutela, a tutte le
tipologie di lavoratori; è previsto anche il rafforzamento delle
rappresentanze in azienda, in
particolare di quelle dei lavo-
ratori territoriali, e la creazione
di un rappresentante di sito
produttivo che sia presente in
realtà particolarmente complesse e pericolose (ad esempio, le
aree portuali).
Coordinamento
delle informazioni
è
prevista la creazione di un
sistema informativo pubblico, al quale partecipano anche le
parti sociali, per la condivisione
e la circolazione di notizie sugli
infortuni, sulle ispezioni e sulle
attività in materia di salute e
sicurezza sul lavoro. Il sistema
sarà utile anche ad indirizzare
le azioni pubbliche. Sono previsti inoltre i finanziamenti per
le azioni promozionali private
e pubbliche come l’inserimento
nei programmi scolastici e universitari della materia “salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Per i casi gravi: è prevista la
pena dell’arresto da 6 a 18
mesi;
Per i casi meno gravi: ad
esempio quelli di inadempienza, si applica la sanzione dell’arresto alternativo
all’ammenda o l’ammenda,
con la graduazione delle
sanzioni in relazione alle
singole violazioni;
Per chi si mette subito in
regola: non è applicata la
sanzione penale ma una
sanzione pecuniaria. Nella stessa logica, il datore
di lavoro che cominci ad
eliminare concretamente le
conseguenze della violazione o che adempia, anche in
ritardo, all’obbligo violato,
ottiene, nel primo caso, una
riduzione della pena, nel
secondo caso, la sostituzione
11
NEWS ON AIR
Comunicati da un’azienda in continua evoluzione
UN’OTTIMA PRESENTAZIONE
La Divisione Sinistri Mortali illustra i suoi servizi agli operatori
nella più importante manifestazione espositiva del settore funerario
(di Marcello Filippi)
I
l marchio TADDIAgroup con
la Divisione Sinistri Mortali
ha fatto il suo ingresso tra gli
espositori al Tanexpo 2008 di
Bologna, la fiera che è punto di
riferimento nazionale e internazionale per l’intero settore
delle onoranze funebri. L’arte e
la speciale cura e qualità nelle
installazioni allestite a Tanexpo
dalle aziende protagoniste, e
tra queste per la prima volta la
TADDIAgroup Divisione Sinistri Mortali, sanciscono l’unicità dell’evento italiano a livello
mondiale.
L
a manifestazione ha attirato più di 16.000 visitatori
all’interno degli stand, per le
riconosciute peculiarità che la
rendono unica nel panorama
fieristico internazionale, tra cui
spicca la particolare sinergia tra
momento espositivo ed iniziative speciali come gli incontri
internazionali per il confronto
di realtà e di esperienze che
permettono un vero aggiornamento professionale e culturale. Particolare attenzione è
posta allo sviluppo della qualificazione professionale attraverso momenti di formazione
e dibattito sulle problematiche
di settore, con approfondimenti
sulle novità legislative, i patrocini e le collaborazioni.
T
ADDIAgroup - Divisione Sinistri Mortali, rappresentata dal responsabile
nazionale Marcello Filippi
e dal corrispondente Angelo Zarcone della consociata
SICILIAfranchising (master del
marchio infortunistica TADDIA per la regione omonima),
non è voluta mancare a questo
12
appuntamento
patrocinato dalle due Federazioni italiane
di riferimento
per la categoria: Fe.N.I.O.F.
(Federazione
Nazionale
Imprese Onoranze Funebri)
e Feder.Co.F.It.
(Federazione
del Comparto
Funerario Italiano): Tanexpo
si è dunque
configurata
Angelo Zarcone e Marcello Filippi
nello stand espositivo “TADDIAgroup
come un rileDivisione Sinistri Mortali”a Tanexpo 2008
vante momento
di confronto con gli operatori
svolto e per tastare il polso
del settore già associati e come
al settore principe di questa
occasione di approfondito
collaborazione: abbiamo quindi
incontro conoscitivo con tutti
avuto ampio riscontro del gragli altri, un target altamente
dimento riscontrato dal nostro
selezionato per la qualità del
servizio, fornito alle società di
servizio offerto alla clientela.
onoranza funebre con la collaborazione delle agenzie affiliate
nostri responsabili si sono
infortunistica TADDIA in tutta
impegnati alacremente
Italia. è un successo che credianell’incontrare titolari e buyers
mo a ragione meritato, per la
d’imprese e società di servizi,
serietà e l’impegno profusi in
hanno avviato e consolidato i
questo primo anno: le oltre 300
rapporti attraverso la forza del
imprese del settore che hanno
contatto personale, forti del
accettato di collaborare a profatto che, anche in una economuovere il nostro progetto ne è
mia sempre più informatizzata
una evidente garanzia.
come quella contemporanea,
il faccia a faccia diretto gioca
n un momento fortemente
comunque un ruolo fondamensegnato dagli aumentati
tale nel successo delle relazioni
decessi in ambiente di lavoro
commerciali.
e nelle tragedie della strada TADDIAgroup si pone
anexpo, a un anno dalla
all’avanguardia del settore
nascita del nuovo progetto
infortunistico per l’offerta di
di TADDIAgroup con la costiuna consulenza professionale
tuzione della Divisione Sinie di ampi servizi di supporto a
stri Mortali, è stata un’ottima
tutela del cittadino e della sua
occasione per valutare il lavoro famiglia.
I
I
T
NEWS ON AIR
L’
intervento di TADDIAgroup Divisione Sinistri
Mortali solleva in parte gli
eredi dalle gravose e spiacevoli
incombenze derivanti dagli
incidenti più gravi, sia stradali
che nell’ambiente di lavoro,
fornendo un’assistenza immediata previo appuntamento
concordato con la famiglia - e
in questo la collaborazione delle società di Onoranza funebre
è basilare - ai fini dell’approfondita conoscenza di un servizio che comprende l’anticipo
delle spese funebri, e lo svolgimento di tutti gli adempimenti
burocratici (anche quelli in
ambito pensionistico, le dichiarazioni di successione, le volture catastali e la denuncia ICI,
l’elaborazione del mod. Unico),
per arrivare fino alla gestione
professionale delle richieste di
risarcimento, che includono la
valutazione del trauma psicologico degli eredi.
I
l nostro punto di forza è proprio lo sgravio degli assistiti
da tutte le spese e le incombenze: in sinergia con le società di
onoranza funebre riusciamo
così ad offrire un conforto completo e discreto ai parenti del
defunto, garantendo loro il giusto e congruo risarcimento ed
Comunicati da un’azienda in continua evoluzione
evitando al contempo il rischio
di quelle ignobili speculazioni
a cui spesso capita di assistere in questi casi e che fanno
leva proprio sulla fragilità e la
mancanza di assistenza in cui
possono venire a trovarsi gli
eredi. Attraverso una oculata
gestione della pratica di risarcimento possiamo garantire un
funerale dignitoso anche a chi
non può permetterselo: TADDIAgroup fa in modo che le
spese vengano liquidate dalla
compagnia di assicurazione,
cosicchè anche alla fine non
ricadano sull’assistito.
D
urante il Tanexpo il contatto con i professionisti
del settore (costituiti, oltre
agli espositori, anche dal 90%
dei visitatori) ci ha messi a
confronto con gli obbiettivi da
raggiungere entro i prossimi
due anni, e cioé il consolidamento dell’immagine aziendale, la verifica e l’incremento
della forza commerciale; siamo
certi di poter conseguire questi
traguardi attraverso il nostro
servizio economicamente flessibile e vantaggioso, arricchito
dalla sinergia di più fattori promozionali: un sapiente mix di
strumenti commerciali efficaci
e tempestivi (eventi espositivi,
web, campagne stampa, convegni) e uno sguardo lungimirante rivolto verso l’espansione dell’attività oltre i confini
nazionali, già avviata da tempo
con contatti e collaborazioni
con i Consolati di Romania e
Costa D’Avorio, e in procinto
di incrementarsi grazie alle
relazioni intraprese proprio
nell’ambito del Tanexpo con
operatori del settore in Spagna,
Romania e Regno Unito.
C
on la propria attività, la
Divisione Sinistri Mortali di TADDIAgroup è parte
integrante nella trasformazione
oggi in atto del tradizionale
concetto di servizio fornito dalle società di onoranza funebre
in qualcosa di più completo e
moderno, che ha avuto ampio
riconoscimento nei dibattiti che
si sono aperti all’interno del
Tanexpo 2008 e che avranno il
loro consuntivo fra due anni al
Tanexpo 2010 che si svolgerà
sempre a Bologna e al quale
diamo appuntamento a tutte
le aziende del settore nostre
collaboratrici, certi che il lavoro
svolto in questi anni sarà di
importante supporto ai concittadini meno fortunati, tutelati
dalla nostra serietà e professionalità.
Il vostro dolore non si può ripagare,
ma offrirvi tutta l’assistenza di cui avete bisogno
in un momento così difficile è il nostro lavoro.
•
•
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•
Offriamo assistenza e consulenza in modo discreto e professionale,
con la collaborazione delle migliori imprese di onoranze funebri
in tutta Italia.
Supportiamo gli eredi dal punto di vista psicologico
e materiale perché possano affrontare i momenti più difficili
con un conforto totale.
Informazioni e consulenza gratuita: 051.467573
IN CASO DI INCIDENTE
STRADALE E SUL LAVORO:
Assistenza immediata
Anticipo spese funebri
Adempimenti burocratici
Adempimenti in ambito pensionistico
Dichiarazioni di successione
Volture catastali e denuncia ICI
Elaborazione mod. UNICO
Richieste risarcimenti
Valutazione trauma psicologico eredi
Potete
contare su di noi.
13
LA LEGGE
IN DIFESA
DAI RISCHI
NEL LAVORO
DOMESTICO
Casalinghe...e casalinghi sono oggi più
tutelati grazie all’assicurazione obbligatoria
(dott.ssa Anna Lenzi
Studio Legale Associato Fioriglio-Croari
alle cure della
propria famiglia
e dell’ambiente
in cui si dimora.
Sono, per contro, esclusi coloro che svolgono
altra attività che
comporti l’iscrizione a forme
obbligatorie
di previdenza
sociale.
L’
assicurazione obbligatoria
contro gli infortuni domestici è stata istituita dalla legge
3 dicembre 1999, n. 493, che ha
introdotto nel nostro ordinamento una forma di tutela di
per chiunque, donna o uomo,
impieghi le proprie energie in
maniera abituale, esclusiva e
gratuita, nell’ambito domestico.
P
iù in particolare, in base
a tale normativa – ed al
relativo regolamento attuativo
dettato con d.m.15 settembre
2000 - sono obbligati ad assicurarsi coloro che, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, svolgono
in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato
14
C
ome ha
precisato lo
stesso Istituto assicuratore con
circolare n. 9 del 22 febbraio
2001, per nucleo familiare deve
intendersi qualsiasi insieme
di persone legate da vincoli di
matrimonio, parentela, affinità,
adozione, tutela o da vincoli
affettivi, coabitanti e aventi la
medesima dimora abituale e
può essere costituito anche da
una sola persona. Sono, inoltre,
da ricomprendere nell’assicurazione anche i cittadini stranieri
che soggiornano regolarmente
in Italia. Poichè l’attività in
ambito domestico è coperta da
assicurazione qualora sia svolta
in via non occasionale – ovvero,
come più volte ribadito dalla
Corte di Cassazione “abitual-
mente e sistematicamente, anche se
non continuativamente” - devono intendersi ricompresi nella
tutela assicurativa gli studenti
anche se studiano e dimorano
in una località diversa dalla
città di residenza, purchè, beninteso, non stiano svolgendo
contestualmente altra attività
lavorativa.
Q
uanto all’oggetto dell’assicurazione in ambito
domestico, questa si estende
a tutti i casi di infortunio (con
esclusione, pertanto, delle malattie professionali) avvenuti,
per causa violenta o virulenta, in occasione ed a causa di
lavoro in ambito domestico,
comprensivo dell’immobile di
civile abitazione, delle relative
pertinenze e delle parti comuni
condominiali. Devono, inoltre,
considerarsi avvenuti in ambito
domestico anche gli infortuni
avvenuti nell’immobile dove
si trascorrono le vacanze (pur
se in affitto), purché questo si
trovi sul territorio nazionale.
T
anto premesso, è bene precisare che originariamente
la tutela assicurativa copriva
unicamente gli infortuni dai
quali fosse derivata un’inabi-
lità permanente al lavoro non
inferiore al 33 per cento, con
esclusione, dunque, non solo
dei casi di inabilità temporanea,
ma anche degli infortuni con
esito letale. L’ambito della tutela contro gli infortuni domestici
è stato tuttavia successivamente
ampliato ad opera di una serie
di interventi normativi che hanno inciso in misura rilevante sul
quadro sin qui descritto.
I
n particolare, per effetto del
decreto del Ministero del
lavoro del 31 gennaio 2006, la
copertura assicurativa deve
ritenersi operante anche in relazione agli infortuni dai quali
sia derivata la morte dell’assicurato, purché verificatisi
successivamente al 17 maggio
2006. In tal caso, è corrisposta
ai superstiti una rendita per la
cui liquidazione è assunta quale
retribuzione convenzionale la retribuzione annua minima
fissata per il calcolo
delle rendite del settore industriale.
sul lavoro e le malattie professionali (D.P.R. n. 1124/1965).
Ma la principale novità in
materia è senza dubbio quella
introdotta dalla legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006), la
quale ha determinato l’abbassamento del grado di inabilità
permanente indennizzabile in
rendita dal 33% al 27%.
dità permanente in grado inferiore oppure l’invalidità temporanea dell’infortunato, la tutela
dei quali non potrà che passare,
ricorrendone i presupposti e
in assenza di un’assicurazione
privata del danneggiato, per le
strade consuete della responsabilità civile e del risarcimento
del danno.
D
i conseguenza,
sono attualmente
coperti dalla tutela antinfortunistica gli infortuni in ambito domestico da cui sia derivata la
morte dell’infortunato o
una inabilità permanente non inferiore al 27 per
cento. Rimangono, invece, ancora esclusi dalla
polizza assicurativa gli
infortuni che abbiano
determinato un’invali-
C
ome chiarito
dalla circolare
INAIL del 10 febbraio 2007, inoltre,
in caso di infortunio
con exitus letale, oltre
alla rendita, deve
essere corrisposto
ai superstiti anche
l’assegno funerario
erogato una tantum
ai sensi all’art. 85,
comma 3, del Testo
unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria
contro gli infortuni
15
IN BREVE
Make-up antifurto
a portata di autista squattrinato
D
imenticate l’antifurto satellitare, il blocca pedali, il lucchetto al volante e le sirene
che strombazzano nell’indifferenza dei passanti. Il rimedio per non farsi rubare
l’automobile ora è un kit adesivo fatto di finti graffi, finta ruggine e ammaccature di
ogni tipo sulla carrozzeria. Gli stickers si applicano sul cofano, sugli sportelli persino
sul tetto per invecchiare la macchina e renderla meno appetibile agli occhi dei ladri.
Per una decina di euro il kit antifurto, che ricorda tanto la mitica maglietta con la cintura di sicurezza disegnata, si trova in vendita sul web: i graffi e le macchie di ruggine
sono di ogni forma e dimensione con sbavature e imperfezioni che le fanno sembrare
ancora più veritiere. Del resto c’è la mano esperta di un giovane grafico inglese , che quest’ “opera” l’ha
addirittura esposta al Festival di Design di Londra. Dominic Wilcox ha avuto l’idea degli adesivi dopo
aver subito l’ennesimo furto di bicicletta, il mezzo di trasporto che usa di più per muoversi tra le rive
del Tamigi. “Grazie agli stickers la mia nuova bici rossa fiammante non è stata ancora toccata - spiega- Ce l’ho
da 13 giorni e per Londra è un record”.
La gomma...fa da sé
(articolo di Daniele Sparisci su Repubblica Motori)
F
ermarsi a controllare le gomme presto potrebbe diventare un ricordo: sta per arrivare il pneumatico
che si gonfia da solo, capace di controllare automaticamente la pressione e di “pompare” aria in
movimento senza ricorrere a compressori. La novità è stata annunciata da un’azienda di Praga, la Coda
Development: l’ingegnoso sistema SIT (Self Inflating Tire), per iniettare aria dall’esterno nella gomma
sfrutta il rotolamento della vettura, una valvola e un piccolo tubo integrato nella parete del pneumatico. Il principio di funzionamento è quello di una pompa peristaltica, che attraverso la rotazione e lo
schiacciamento del tubo consente l’ingresso dell’aria. Quando i livelli di pressione ritornano alla normalità una valvola di sicurezza si chiude da sola, per ritornare ad aprirsi ogni volta che questi scendono. I risultati dei primi test dicono che basta guidare per appena 2 km perché il sistema recuperi quei
cali di pressione, compresi tra 1 e il 3%, che si verificano ogni mese su tante autovetture. Viaggiare con
le gomme sgonfie, oltre ad essere un pericolo per la sicurezza stradale, è anche controproducente per il
portafoglio, visto che i consumi possono aumentare anche fino al 5%. Per ora la gomma che si gonfia da
sola è solamente un prototipo, ma presto saranno realizzati i primi test su autovetture.
(articolo di Daniele Sparisci su Repubblica Motori)
Il risparmio al telefono
4
48472, un breve numero da salvare nella rubrica del cellulare e a cui fare
appello per conoscere le informazioni sulle stazioni di servizio più vicine al
luogo in cui ci si trova con auto o moto, sui servizi di assistenza garantiti e sui
prezzi applicati a benzina e diesel. Clic&Clic Fuel è l’innovativo sistema offerto dalle associazioni dei benzinai tramite tecnologia Imin Holding. Semplice: è
sufficiente inviare un SMS al 48472 per ricevere una notifica sul cellulare sugli
impianti prossimi alla propria posizione. Non male per chi è in transito in zone di cui non si ha una precisa conoscenza (città, strade provinciali e statali, autostrade) e rischia di restare a secco di carburante
con l’auto o la moto. Il servizio 48472 Clic&Clic Fuel conta circa 1000 stazioni di servizio, corrispondenti
al 5% delle unità presenti sul territorio, tuttavia si sta lavorando per giungere a un livello di copertura
della mappatura del 65%. La spesa relativa al messaggino inviato al numero 48472 dipende dalla tariffa
applicata dal gestore di telefonia mobile per gli SMS. Ciascun SMS ricevuto da Clic&Clic Fuel costa
16 centesimi di euro; c’è da tenere presente che si possono ricevere più SMS che soddisfano la propria
richiesta. Un valore minimo che, per evitare di rimanere in panne, val bene un SMS!
(tratto da www.webmasterpoint.org)
16
IN BREVE
Fashion Victim, di
nome e di fatto!
D
opo un clamoroso incidente stradale tante ragazze in Inghilterra stanno rinunciando al piercing sull’ombelico. Tutto è cominciato quando una
ragazza gallese di 19 anni ha rischiato di morire dopo
che, durante l’impatto, il piercing che portava le ha
penetrato lo stomaco “come un proiettile”, fermandosi
a pochi millimetri dalla spina dorsale. Jessica Collins,
questo il nome della giovane di Radyr, vicino a Cardiff, ha chiesto alla madre di dire a tutti, a partire dai
suoi amici, quanto le è successo, così che altri ragazzi
sappiano quello che può accadere a chi ha un piercing. Ne è nato un tam tam impressionante, che grazie al web sta facendo ricredere molte adolescenti in
fatto di moda. Durante l’incidente, che ha avuto luogo a Monaco di Baviera, dove la ragazza si trovava
in vacanza, Jessica ha riportato anche alcune ferite al volto e alla testa, ma è stato proprio il piercing
a metterla in pericolo di vita e a farla finire in sala operatoria per tre ore. Chris Beadle, patrigno della
ragazza, ha raccontato che molte delle amiche di Jessica ora hanno deciso di togliersi il piercing.
(tratto da Repubblica Motori)
è
Un’auto
davvero
“divina”
stata venduta il 27 ottobre
scorso, per 240.000 euro, l’auto di Padre Pio. La Mercedes Benz
190 D del 1959, appartenuta al
Santo era il lotto più famoso dell’asta Coys che si è svolta ad Auto
e Moto d’Epoca, la principale rassegna italiana del settore alla Fiera
di Padova.
L’auto ha una storia molto particolare: fu regalata a Padre Pio da una famiglia immensamente grata per un miracolo ricevuto e successivamente regalata dallo stesso santo ad un fedele. Domenico Cristiani, precedente possessore della Mercedes Benz 190 D racconta che “correva l’anno 1964, ero impegnato al montaggio di una gru presso un’impresa
edile che aveva ottenuto l’appalto per la costruzione di vari reparti dell’ospedale Sollievo della Sofferenza. Durante
il lavoro presso l’ospedale, in un momento di pausa, mi recai presso una masseria dei frati cappuccini (adibita a
caseificio) e notai la Mercedes; l’auto era in completo stato di abbandono. Mi rivolsi, quindi, all’allora Padre Priore
per chiedere informazioni, ma quest’ultimo rispose che senza prima aver consultato Padre Pio (dato che comunque
si trattava di una donazione fatta a lui), non era in grado di prendere decisione alcuna, circa un’eventuale vendita.
Finalmente (con un po’ d’insistenza), dopo alcuni mesi, riuscii a incontrare il Padre Priore (che ricordo minuto e
di bassa statura) e Padre Pio; a quel punto il Padre Priore si rivolse a Padre Pio e gli chiese “Padre Pio gliela diamo
la macchina a Mim”?”; allora Padre Pio si avvicinò, mi guardò, mi diede due pacche sulla spalla e, rivolgendosi
al Padre Priore, rispose “Diamangel la macchina a Mim, che è nu bravo guaglione “.
(tratto da Repubblica Motori)
17
NEWS ON AIR
Comunicati da un’azienda in continua evoluzione
IN CARROZZERIA
UN SERVIZIO IN PIù
E TANTI PROBLEMI
IN
MENO
L’intelligente sinergia con le società di noleggio
rende la vita più facile agli autoriparatori
e fa felici i clienti
(tratto da Al Volante
e integrato dalla redazione di TADDIAinforma)
è
un servizio sempre più
richiesto dai clienti automobilisti. E negli ultimi anni è cresciuto notevolmente il numero
di società che propongono
agli autoriparatori vantaggiosi
contratti di noleggio a lungo
termine per le vetture da usare
come auto sostitutive.
Q
ualsiasi carrozzeria per fidelizzare i vecchi clienti o
riuscire a conquistarne di nuovi
deve essere in grado di offrire
dei servizi. Uno fra i più richiesti è sicuramente quello dell’auto sostitutiva. Per molto tempo
questo problema è stato risolto
in maniera piuttosto “garibaldina”, col prestito di una vettura
intestata alla carrozzeria o al
suo titolare. Con rischi che sono
diventati sempre più evidenti:
si pensi al caso in cui il guidatore “temporaneo” non ha la patente o questa non è in corso di
validità, oppure a quello in cui
si verificano infrazioni al Codice della Strada, per non parlare
18
dell’uso eventuale della vettura per fini illeciti. Le carrozzerie più grandi in una prima
fase hanno risolto il problema
dotandosi della licenza di
noleggio, con notevoli aggravi
economici e burocratici. Ma a
un certo punto è intervenuto
uno strumento più pratico e
alla fine anche più vantaggioso, quello del ricorso al noleggio a lungo termine.
D
a qualche anno è notevolmente cresciuto il numero
di società di servizi che offrono all’autoriparatore, sia che
s’interessi della parte meccanica
sia che dedichi le sue cure alla
carrozzeria, un contratto di noleggio a lungo termine per una
vettura da utilizzare come mezzo di cortesia, la cosiddetta auto
sostitutiva, aggiungendo come
deroga contrattuale la possibilità di affidarla a un cliente. Il rinoleggio avviene in comodato
gratuito quando l’automobilista
è dalla parte del torto e non
può rivalersi sull’assicurazione,
ma avendo subito un danno
notevole porta al carrozziere un
fatturato interessante. Quando, invece, il cliente ha torto,
ma ha subito un danno lieve, è
prevista la sua partecipazione
al pagamento del noleggio e infine quando ha ragione e quindi
ha diritto al risarcimento delle
spese, comprese quelle di fermo
tecnico, si applica la formula
del noleggio vero e proprio.
Dotandosi dell’auto di cortesia,
quindi, il carrozziere accresce
l’immagine della propria impresa. Se si appoggia per questo
servizio a una società di renting,
può delegare in toto la gestione
burocratica della vettura.
Come trasformare
un costo in una fonte
di guadagno
I
n funzione del tipo di intervento, l’autoriparatore
dispone di tre opzioni riguardo
alle modalità per fornire l’auto
di cortesia al proprio Cliente.
• Comodato gratuito.
In questo caso non viene fatto
pagare nulla al Cliente, ma ci si
toglie qualunque responsabilità
affidando la vettura alla società
di ri-noleggio che chiede per
l’apertura della pratica pochi
euro. Questa formula viene di
solito applicata ai clienti che
hanno torto, pertanto non possono rivalersi sull’Assicurazione della controparte, e hanno
subito danni consistenti.
• Partecipazione dei costi.
Questa opzione è di norma
prevista per clienti che hanno
torto, ma hanno subito danni
lievi. Si fa fatturare alla società
di ri-noleggio una cifra pari al
costo giornaliero del canone di
noleggio. È molto difficile che
un cliente rifiuti di pagare una
NEWS ON AIR
decina di euro al giorno o poco
più, visto che gli si offre una
vettura anche con la copertura
Kasko.
• Noleggio.
Nel caso di un incidente in cui
il cliente ha ragione, ha diritto
al risarcimento delle spese di
noleggio per il periodo di fermo
tecnico della sua vettura (art.
3 legge 39/1977). Il carrozziere dà mandato alla società di
ri-noleggio di noleggiare la vettura all’importo di mercato e,
se lo desidera, potrà conferirle
anche il mandato di provvedere
al recupero del denaro dell’Assicurazione della controparte.
Di solito le società di ri-noleggio riconoscono al carrozziere
per il procurato noleggio una
certa percentuale nel caso in cui
venga a loro affidato il recupero
del credito, maggiore quando
se ne occupa lo stesso autoriparatore.
La proposta
di TADDIArent
L
a società del gruppo TADDIA da anni specializzata
in noleggio a lungo termine ha
scelto di mettersi sul mercato
del servizio alle carrozzerie
Comunicati da un’azienda in continua evoluzione
con una proposta ben più che
concorrenziale, perché integrata da optional esclusivi resi
disponibili grazie alla sinergia
con le altre società del gruppo.
L
e carrozzerie che aderiranno all’offerta avranno la
possibilità di scegliere fra le
due auto statisticamente più
richieste perchè meglio adatte
a questo servizio, e cioé la Fiat
Panda e la Fiat Grande Punto,
in entrambi i casi a costi incredibilmente contenuti.
L
e auto, tutte nuove di
fabbrica, verranno fornite
già personalizzate con i riferimenti della carrozzeria (grazie
al servizio degli uffici grafici di
Publi&Marketing) ed essendo
immatricolate per uso noleggio
potranno all’occorrenza essere
ri-noleggiate dal carrozziere.
A
questa conveniente formula di noleggio si aggiunge
l’apporto delle agenzie affiliate infortunistica TADDIA,
che si prestano a gestire le
pratiche di eventuali sinistri
attivi segnalati dalle carrozzerie riconoscendo al segnalatore
l’importo corrispondente ad
un intero mese di noleggio (in
caso di fermo tecnico fino a 10
giorni) o addirittura l’intero
importo risconosciuto a titolo
di fermo tecnico (qualora il
fermo stesso superi i 10 giorni). TADDIArent inoltre ha
previsto ulteriori incentivi per
le carrozzerie più “attive” nel
servizio di fornitura dell’auto
sostitutiva.
I
nfine, è non è di poco conto,
le carrozzerie ricevono gratuitamente un “bonus” di promozione pubblicitaria: infatti
vengono inserite nel database
delle “carrozzerie selezionate”
da infortunistica TADDIA e
come tali pubblicizzate sul sito
internet www.infortunistica.it e
sulle pagine di TADDIAinforma.
C
ome è facile intuire dopo
aver valutato queste incoraggianti premesse, per questa
“proposta che non si può rifiutare” si prospettata fin dalle prime battute d’avvio dell’inziativa una grossa adesione da parte
dei carrozzieri: consigliamo
agli interessati di contattare al
più presto la Direzione franchising (051 467573) per fissare
un incontro informativo con i
responsabili commerciali le cui
agende sono già decisamente
affollate...
19
ORA COME ALLORA,
SCHIAVI DEL PETROLIO
Fa riflettere una mostra svoltasi
al Centro Nazionale di Architettura di Montreal
(da un articolo di Daniele Sparisci
su Repubblica Motori)
L
e code infinite ai distributori
di benzina erano il segno
più evidente. I lampioni spenti
la sera, i palinsesti anticipati
dei programmi in tv, le prime
domeniche senza auto durante
le quali il divieto di circolazione
era totale, fecero il resto. Correva l’anno 1973, quello dello
shock petrolifero, quando il
prezzo del greggio volò alle
stelle in seguito alla decisione
dell’Opec di tagliare la produzione dopo la guerra dello Yom
Kippur.
L’
occidente faceva i conti la
prima vera crisi mondiale
energetica dopo anni di crescita
economica. A 35 anni di distanza un’esposizione ha ripercorso
gli anni bui del “oil shock” ma
soprattutto ricorda come quegli
eventi hanno messo in discussione alcune certezze del ricco
occidente. Il pieno nel serbatoio,
per esempio.
N
on a caso l’esposizione
curata da Mirko Zardini,
tenutasi fino ad aprile presso il
Centro Nazionale di Architettura di Montreal in Canada, si
chiama “1973: Sorry, out of gas”,
come l’insegna esposta dai benzinai americani nei giorni che
seguirono la crisi. Eventi che
ebbero profonde ripercussioni
sul mondo dell’auto: è del 1975,
infatti, il primo pacchetto di
misure approvato dal congresso
americano per aumentare l’effi-
20
cienza energetica delle vetture
e ridurne i consumi, oggi noto
come CAFE, acronimo che sta
per Corporate Average Fuel
Economy.
E
pochi anni dopo l’allora
presidente Jimmy Carter
si faceva immortalare davanti
alla tetto del Casa Bianca dove
erano stato installati pannelli
solari, che poi furono smantellati durante l’amministrazione
Reagan. Attraverso
progetti, libri e opuscoli,
immagini di repertorio
e archivi televisivi che
mostrano strade vuote e
città semi-deserte oltre
alle stazioni di servizio
chiuse, l’esposizione
mette in luce anche le
risposte alla penuria di
petrolio da parte delle
istituzioni, dei gruppi ambientalisti, degli
architetti e degli stessi
cittadini.
S
puntarono remote
comunità rurali che
inseguivano il sogno
dell’autosufficienza
energetica, iniziarono
a diffondersi le prime
turbine eoliche moderne,
i pannelli solari, persino
a Manhattan dove al
numero 539 dell’11esima
strada sorgeva uno dei
primi condomini alimentati da fonti verdi.
D
i quel periodo riemergono
dall’oblio queste ed altre
memorie sepolte dal nuovo
boom degli anni ottanta spinto
dalle quotazioni del petrolio in
picchiata. Il resto è cronaca con
l’ambiente in primo piano: basta
guardare il listino del benzinaio
sotto casa per capire che dell’esperienza del 1973 avremmo
dovuto imparare qualcosa di
più. Come giustamente ci ricorda l’esposizione canadese.
FOCUS ON
Lo speciale di questo numero
AUTOMOBILISTI
PIGRI
O
DISTRATTI?
I carrozzieri ci fanno notare che la maggior parte della clientela si preoccupa
di controllare l’auto solo in prossimità della revisione
(tratto da BellAuto)
L
a scorsa edizione, terza dell’ormai collaudata campagna “100 piazze per l’ambiente e
la sicurezza stradale”, ha contato
su un campione di riferimento
composto da 1.178 vetture che
si sono presentate presso i centri allestiti dalle organizzazioni
territoriali di Confartigianato
le quali, in collaborazione con
gli autoriparatori associati, si
sono adoperate per supportare
questa iniziativa di sensibilizzazione mirata a promuovere la
sicurezza stradale e il rispetto
dell’ambiente. Come è ovvio,
le vetture più nuove sono poco
rappresentate, stante la diffusa
convinzione che un’auto di recente immatricolazione non abbia necessità di controlli tecnici.
La sensibilità a sottoporre la
vettura a qualche forma di controllo inizia ad emergere dopo
due o tre anni, poco prima della
revisione obbligatoria prevista
dopo i primi quattro anni di
vita. In termini di rappresentatività del parco, si è infatti
osservato come questa giornata
di prevenzione sia stata percepita come un’occasione di visita
pre-revisione. Sempre con riferimento a questo adempimento
obbligatorio, considerando la
data dell’ultima revisione delle
vetture prese in considerazione e facendo una proiezione
sul parco circolante, emerge
che ben 150.000 automobilisti
circolano sulle strade italiane
sicuramente inconsapevoli di
avere superato la scadenza. Poi
ci sono quelli consapevoli, che
sicuramente non si sono presentati ai controlli.
Gas di scarico
I
l 93,3%delle vetture benzina
e il 95,8%delle diesel hanno
dato un esito positivo all’analisi
dei gas di scarico. E’ opportuno
sottolineare che lo spirito con il
quale gli automobilisti si sono
recati presso le postazioni era
quello di venire a conoscenza di
eventuali problemi della vettura, e quindi in generale buona
fede. Rispetto all’alimentazione,
non è da sottovalutare che il
23,5% delle vetture con doppia
carburazione abbia dimostrato
problemi a livello di gas di scarico, a riprova che un sistema
studiato per apportare benefici,
qualora mal utilizzato, produce effetti contrari. E’ un caso
emblematico dell’importanza
della cura e della manutenzione effettuata da professionisti,
per garantire il buon funzionamento del veicolo, anche ai fini
dell’ottimizzazione dei costi e
del mantenimento del valore
del veicolo, oltre che del rispetto dell’ambiente e della salute
di tutti.
Impianto frenante
I
risultati della prova freni
con frenometro sono stati
piuttosto confortanti anche in
considerazione del fatto che i
progressi delle caratteristiche
tecniche degli impianti hanno
ridotto al minimo i problemi
di simmetria, che oggi sono
circoscritti quasi esclusivamente al cattivo scorrimento
della pinza sulle colonnette a
causa di sporco, usura o comunque scarsa manutenzione.
Dal controllo visivo dell’usura
dei dischi è emerso che un 6%
delle vetture avrebbe dovuto
cambiare i dischi, consumati
oltre lo spessore minimo (che,
si ricorda, è indicato sul disco).
Proiettando il dato sul parco
21
FOCUS ON
Lo speciale di questo numero
circolante, 1.800.000 vetture risultano essere a rischio,
numero senz’altro sottostimato
se consideriamo che le prove
con frenometro sono eseguite
“a freddo”, mentre un disco
eccessivamente usurato provoca l‘aumento della temperatura
della pastiglia della pinza e
quindi del fluido del freno, con
il conseguente rischio di “vapor
lock”. Il livello di usura delle
pastiglie rispecchia fedelmente
quello dell’usura dischi. Per
quanto concerne i controlli
relativi all’efficienza e alla corsa
del freno a mano, questi hanno
dimostrato un rapporto inversamente proporzionale all’età
della vettura, a ulteriore dimostrazione di un’attenzione ancora troppo carente alla manutenzione, anche su un impianto
vitale come quello frenante.
Ammortizzatori
P
er quanto riguarda gli
ammortizzatori, i dati
sono nettamente rassicuranti e
conformi alle attese per il 100%
delle vetture di meno di 2 anni
di età, qualche lieve segnale
di non efficienza comincia ad
apparire al terzo anno. L’anomalia cresce, ovviamente, con
l’età dell’auto e il chilometraggio percorso e diventa sensibile
nelle vetture che, in 1 caso su
8, non viaggiano in condizioni
di sicurezza. Il controllo visivo
degli ammortizzatori ha inoltre segnalato che, anche sulle
vetture sottoposte ai controlli
e quindi presumibilmente più
curate rispetto alla media, oltre
i dieci anni 1 su 4 mostra segni
di trafilamento. Curiosamente
il dato, basso fino ai 2 anni di
vita, si alza intorno ai 3 - 4 anni
e scende di nuovo tra i 5 a i 10
anni.
22
I controlli
di routine
P
er quanto
riguarda i
controlli su olio
motore, spazzole tergicristallo
e pneumatici,
sul totale delle
vetture controllate, il 40,7%
avrebbe dovuto
sostituire subito
o a breve le
spazzole, per
ottimizzare il livello di visibilità
in caso di cattive condizioni
atmosferiche, ovvero proprio
quando frenare diventa più
problematico e sarebbe importante poter anticipare gli ostacoli. Dodici milioni di vetture
viaggiano con questa criticità.
Al controllo del livello dell’olio
motore i veicoli diesel sono
risultati più regolari. In linea
generale, comunque, questa
prova ha evidenziato miglioramenti rispetto all’anno scorso.
Va sottolineato che motori più
ermetici, frutto di tecnologie
più evolute, consumano meno
olio poiché non consentono
l’evaporazione in atmosfera.
Confermata e anzi incrementata
invece, l’alta criticità legata alle
condizioni degli pneumatici
riscontrata in occasione dei
precedenti controlli. Il 17,5%
contro il 12% dello scorso anno
delle automobili visionate circolava con almeno un pneumatico
completamente usurato.”Gli
pneumatici sono come gli elefanti:
non si scordano mai le botte che
hanno preso” recitava un tecnico esperto, e in questo caso
l’incidentalità non è per nulla
legata all’età della vettura. Già
le vetture sotto i due anni di
vita hanno presentato un’usura
sull’assale posteriore dovuta
all’alleggerimento in frenata.
Netta, invece, la differenza tra
le auto revisionate di recente,
che hanno mostrato un livello
di efficienza relativa al pneumatico vicina al 100%, e quelle
prossime alla revisione successiva, che recano livelli di inefficienza superiori al 20%. Salita
rispetto al 2006 anche la percentuale dei veicoli che montano
pneumatici non correttamente
gonfiati. Il 19,8% delle automobili visionate circola con
almeno un pneumatico con
pressione bassa; il dato rilevato l’anno scorso era del 13,7%.
Dato, questo, allarmante per
l’impatto diretto della pressione
sulla sicurezza, ma anche su
ambiente e costi e soprattutto in
considerazione del fatto che per
ovviare al problema basta un
minimo di attenzione alla cura
e alla manutenzione, attraverso un intervento gratuito. Per
curiosità abbiamo sviluppato
il conto relativo al consumo di
un’auto che circola con gomme
sgonfie. Su una percorrenza di
10.000 km, la circolazione in
queste condizioni costa circa 66
euro in più. Il 6% delle automobili ha fatto, infine, registrare
un rigonfiamento su almeno un
pneumatico.
AUTOMOBILISTI PIGRI O DISTRATTI?
Lo speciale di questo numero
Impianto
di illuminazione
Stato
della carrozzeria
I
P
l 4% delle vetture recava fari
anabbaglianti non funzionanti, il che significa 1.200.000
automobili sull’intero parco
circolante. L’età critica è risultata intorno ai 5-6 anni di anzianità. Si osserva un aumento
della frequenza di guasti alle
lampadine in conseguenza del
sopraggiunto obbligo di accendere i fari oltre i limiti degli
agglomerati urbani, ma anche
per le sollecitazioni dovute alla
maggiore potenza degli alternatori. Relativamente ai fari
abbaglianti, la percentuale di
vetture non in regola è di circa
il 3%, dato sorprendentemente
sbilanciato verso le auto più
recenti. La prova con centrafari
ha mostrato una difettosità crescente a partire dal quinto anno
di anzianità. Le percentuali
sopra riferite si sono mantenute
più o meno tali all’ esame delle
luci di posizione e degli indicatori di direzione, mentre si sono
registrati valori pericolosamente più alti (7,5% ) al controllo
degli stop.
er quanto riguarda i controlli sullo stato della
carrozzeria, sulle vetture di
5-6 anni, reduci dalla prima
revisione, non sono stati riscontrati danni importanti, la cui
incidenza cresce con l’età del
veicolo. Solo una quota molto
limitata dei parabrezza controllati erano danneggiati, lo stesso
dicasi per il lunotto, entrambi
oggetto di controllo in sede di
revisione. Per gli specchietti
retrovisori esterni, si è stranamente riscontrata un’ importante percentuale di vetture recenti
con anomalie a sinistra.
A
lla fine dei test è stato
attribuito un punteggio
in base alle condizioni delle vetture relativamente alle tipologie
di controlli eseguiti. Il punteggio medio è risultato essere di
8,90, con un massimo di 9,4 per
le vetture più recenti. Questo
gruppo segna però una valutazione relativamente bassa per i
pneumatici, forse più esposti a
urti (per esempio contro i mar-
ciapiede, fattore indipendente
dall’età della vettura). Il voto
decade proporzionalmente con
l’aumento dell’età per raggiungere un 8,71 per le vetture più
anziane, che hanno riscosso
valutazioni basse per carrozzeria, spazzole tergicristallo
(7,34), livello olio motore (7,20),
e soprattutto impianto frenante
(7,70) e pneumatici (7,74).
C
oncludiamo evidenziando che le parti dell’auto maggiormente coinvolte nella sicurezza sono
pneumatici, sospensioni e
ammortizzatori,impianto frenante. Sull’ambiente sono davvero pochi gli elementi che non
hanno influenza: filtri, candele,
carburante, olio, fasce elastiche
(e motore in genere), semiassi,
pneumatici a buona pressione,
geometria sterzo, aerodinamicità della vettura e sicuramente
la lista non è esaustiva. Il nostro
auspicio è quello di riuscire,
attraverso un impegno costante, ad affermare l’importanza di
una corretta manutenzione per
risparmiare carburante, limitare
l’usura delle parti meccaniche
e inquinare meno. Ma, soprattutto, per essere tranquilli dal
punto di vista della propria e
dell’altrui sicurezza.
23
LE IMPRESE ASSICURATRICI
IMPEGNATE
PER LA SICUREZZA STRADALE
Un progetto di monitoraggio attivo delle strade italiane
finalizzato all’informazione dei cittadini e all’agevolazione degli interventi
(di Sandro Vedovi - fondazione ANIA)
L
a Fondazione ANIA per la
Sicurezza Stradale, costituita dalle Compagnie di Assicurazione per rispondere alle
esigenze di sicurezza stradale
dei cittadini e degli assicurati,
ha predisposto un progetto che
si pone l’obiettivo di censire e
registrare i punti critici della
circolazione ed i punti a rischio
d’incidente, dando voce a chi
circola sulla strada e si trova a
subire le conseguenze dei problemi infrastrutturali.
U
na delle concause di incidentalità è, infatti, individuabile nei difetti costruttivi
e/o di manutenzione delle infrastrutture esistenti che inducono nell’automobilista errori
di percezione dell’ambiente
stradale o amplificano gli effetti
di lievi distrazioni della guida.
E
sistono nelle strade delle
zone a particolare rischio,
definite “punti neri o black
point” dove avvengono buona
parte degli incidenti stradali.
Le statistiche evidenziano come
l’80% degli incidenti si verifichi
sul 20% della rete viaria, confermando una certa ripetitività
del rischio. Migliorare lo stato
delle conoscenze e sviluppare
le rilevazioni, le analisi, le elaborazioni aiuterà la sicurezza
stradale.
I
l progetto “black point”
realizzato dalla Fondazione ANIA si pone l’obiettivo
24
di migliorare la completezza
dell’informazione sull’incidentalità, contribuire a localizzare gli incidenti e le vittime
sulla rete stradale urbana ed
extraurbana, consentendo in
questo modo una analisi più
dettagliata del fenomeno e una
individuazione dei fattori di
rischio specifici che agiscono
sulle diverse tratte stradali o
sui diversi sistemi di mobilità.
A
ttualmente risultano localizzabili sulla rete prevalentemente gli incidenti stradali
che si verificano sulle autostrade e sulle strade statali, ciò implica che il fenomeno dell’incidentalità stradale, per oltre 2/3,
non è riferito ad una situazione
infrastrutturale specifica ma è
collocabile solo genericamente
in un territorio comunale.
L
o strumento messo a disposizione degli automobilisti
da parte di Fondazione ANIA è
interattivo, in quanto non è solo
un archivio di dati e statistiche,
ma dà la possibilità agli utenti
d’inserire nel sistema web all’indirizzo www.smaniadisicurezza.it le informazioni relative
ad un incidente, ad uno o più
punti neri, fornendo l’ubicazione esatta, la tipologia, la descrizione dell’anomalia individuata
ed eventualmente la foto.
P
er mezzo di una serie di
campi predefiniti vengono
raccolte informazioni relative al
tipo di strada, al tipo di incidente, alla tipologia di pericolo
che si vuole segnalare (es. cattiva manutenzione del manto
stradale e delle barriere laterali,
scarsa presenza di barriere laterali di protezione degli ostacoli
fissi, scarsa aderenza del manto
stradale, cattiva manutenzione
o mancanza della segnaletica
orizzontale e verticale, scarsa visibilità dovuta a cattiva
manutenzione o presenza di
cartelli pubblicitari abusivi,
scarsa illuminazione, presenza
di incroci con scarsa visibilità o
mal segnalati). Le informazioni
possono essere fornite a degli
operatori tramite un numero
verde, attivo al numero 800 433
466, con e-mail all’indirizzo
[email protected] ed
anche SMS o MMS al numero
3312687575.
M
a il progetto non si limita
alla sola fase di segnalazione. Fondazione ANIA si
fa carico di trasferire queste
segnalazioni ai proprietari del
tratto stradale indicato (Concessionarie autostradali, ANAS,
Regioni, Province, Comuni).
La comunicazione ha lo scopo
di segnalare ai vari proprietari
delle strade i problemi riscontrati dai cittadini, indicando la
descrizione e l’ubicazione di
ogni punto a rischio, confidando sul fatto che tale problematica venga risolta al più presto,
secondo le possibilità delle
varie amministrazioni.
F
ondazione ANIA terrà monitorato l’iter della segnalazione, dandone comunicazione
degli esiti direttamente al
cittadino. Nel sito è inoltre prevista una sezione “white point”
dove saranno evidenziate tutte
le situazioni di rischio risolte.
S
iamo convinti che lo sviluppo e l’implementazione di
questa banca dati sui punti a rischio per la circolazione, voluta
da Fondazione ANIA, aiuterà
la Pubblica Amministrazione ed i Cittadini a migliorare
l’attenzione e la sensibilità sul
problema.Questo è senz’altro
un esempio, al massimo livello,
di quanto gli assicuratori siano
sensibili ai problemi di sicurezza dei loro assicurati e come
dimostrino un reale impegno
nel raggiungere quell’obiettivo
datoti dalla UE di diminuire
del 50% le vittime di incidente
stradale entro il 2010.
25
A NORMA DI LEGGE
Sentenze interessanti e aggiornamenti legislativi
La multa non è invalidata
dalla mancanza
della firma di chi notifica
U
na multa resta valida anche se sul verbale notificato
all’automobilista manca la firma del vigile che l’ha
elevata. E’ quanto si evince da una sentenza della Cassazione (II Sezione civile, numero 22088), con la quale è
stata confermata la decisione del Tribunale di Milano che
aveva condannato un uomo a pagare oltre 2.700 euro per
cartelle esattoriali relative ad infrazioni del codice della
strada. L’automobilista, infatti, aveva proposto ai giudici
opposizione contro tali multe, rilevando l’invalidità della notificazione dei verbali di accertamento, perchè privi
della sottoscrizione dell’agente che le aveva elevate o dell’organo competente per contestarne la conformità all’originale. Il Tribunale, però, aveva ribadito che queste multe
andavano pagate e contro tale decisione aveva presentato
ricorso in Cassazione l’automobilista. Per la Suprema corte, il ricorso è da rigettare: “In tema di sanzioni
amministrative per violazioni del codice della strada e per il caso di contestazione non immediata dell’infrazione”,
ricordano gli ‘Ermellini’ la legge prevede che “il verbale redatto dall’organo accertatore rimane agli atti all’ufficio o comando, mentre ai soggetti ai quali devono essere notificati gli estremi viene inviato uno degli originali
o copia autenticata a cura del responsabile dello stesso ufficio”. Infatti, la funzione del verbale notificato al
contravventore è quella, conclude la Suprema corte, “di portare a conoscenza del medesimo gli estremi della
violazione: la validità della contestazione, quale che sia la forma usata, è condizionata unicamente dalla sua idoneità a garantire l’esercizio di detto diritto”.
(notizia AGI)
è annullabile la multa
in cui non è indicata la sanzione ridotta
S
ono nulle le multe se il verbale non indica la misura della sanzione ridotta, cui hanno accesso gli
automobilisti che pagano entro 60 giorni. Non solo. Devono essere chiare anche le modalità di
pagamento, l’ufficio o il comando della polizia competente e i termini per il saldo. è quanto affermato
dalla Corte di cassazione che, con la sentenza 23506 del 12 novembre 2007, ha respinto il ricorso del
Comune di Avellino presentato contro la decisione del giudice di pace locale che aveva accolto l’opposizione contro un verbale di accertamento perché privo delle indicazioni necessarie per pervenire
“all’entità della sanzione”. Secondo il magistrato onorario la contestazione dell’infrazione, “determinando
la decorrenza del termine per il pagamento in misura ridotta della sanzione pecuniaria, deve consentire l’esercizio
del diritto di oblazione, sicché il verbale deve contenere tutti gli elementi che consentono di pervenire all’entità della sanzione, non essendo sufficiente l’indicazione della sanzione edittale”. Contro questa decisione il Comune
di Avellino ha fatto ricorso in Cassazione. La Seconda sezione civile lo ha respinto precisando che “il
Codice della strada stabilisce che, nell’ipotesi in cui è ammesso il pagamento della sanzione pecuniaria in misura
ridotta, l’accertatore deve fornire al trasgressore ragguagli circa le modalità di pagamento, precisando l’ammontare della somma da pagare, termini del pagamento, l’ufficio comando presso il quale questo può essere effettuato. Il
verbale - spiega ancora il collegio di legittimità - deve quindi contenere una serie di indicazioni necessarie per
consentire al trasgressore il pagamento in misura ridotta della sanzione non essendo evidentemente al riguardo
sufficiente, come correttamente ritenuto dal giudice di pace, l’indicazione del minimo della sanzione edittale”.
(notizia Apicom tratta da www.sicurauto.it)
26
XXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXX
(di Giorgia Marchesini)
A
qualche mese di distanza ci fa
piacere ricordare ai lettori e agli
affiliati la nostra presenza da protagonisti al più importante evento
italiano nel settore automobilistico:
grazie all’accattivante allestimento
e alla vivace animazione che ogni giorno
vi si svolgeva, lo stand “infortunistica TADDIA” ha
attratto migliaia di visitatori che hanno dato in seguito amplissimo riscontro di immagine
e un conseguente aumento di Clientela,
a conferma del successo di una iniziativa
nata con le agenzie e per le agenzie.
G
li affiliati sono stati al centro dell’evento soprattutto nel weekend di
chiusura, che ha visto lo svolgersi, proprio
nei locali di BolognaFiere - MotorShow
2007, l’annuale riunione nazionale, tradizionale occasione di
incontro e confronto che alterna i momenti “seri” legati al reporting delle attività e all’illustrazione di programmi e strategie future, ad altre fasi più “leggere” ed informali in cui prevale lo svago e l’intrattenimento, nell’ottica del consolidamento
di un gruppo che diventa sempre più grande e forte.
sempre in pole position
27
28
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(di Giorgia Marchesini)
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OMA DI PROVA
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UN CORPO PERFETTAMENTE MODELLATO
SU MISURA PER LA BELLA STAGIONE
I più saggi tra noi stanno
già iniziando a pensare alle
sospirate ferie estive...per
presentarsi in spiaggia nella
forma migliore finalmente tutti
possono realizzare il sogno di
un corpo perfetto senza soffrire: in esclusiva per l’Emilia Romagna, solo a Bologna
possiamo provare questa eccezionale macchina:
VELA Smooth fin dalle prime sedute realizza una visibile riduzione del grasso
superfluo e della cellulite.
Agisce sul ristagno venoso e linfatico e sul tono cutaneo con un’azione delicata
ma soprattutto non invasiva,
e garantisce risultati analoghi a quelli della liposuzione
senza l’intervento del
bisturi, combinando, grazie alla tecnologia ELOS™,
tre diverse fonti di energia:
l’azione bipolare dell’onda
elettromagnetica, la luce a infrarossi e l’“effetto vacuum”
dei rulli. Si favorisce quindi
lo scioglimento dello strato
di grasso, aumenta l’elimina-
zione dei liquidi in eccesso, e
viene attivato il metabolismo,
(che può essere pigro anche
in presenza di una dieta), con
in più un effetto tonificante.
Come funziona esattaCome
mente?
Vi funziona
riepiloghiamo? in
sintesi
la descrizione fa
di que• la radiofrequenza
aula diffusione
stamentare
straordinaria
azione intrasinercellulare dell’ossigeno, stigica:
il tessuto adiposo.
• molando
la radiofrequenza
fa aumentare
la
diffusione
in• la luce a infrarossi aumendell’ossigeta tracellulare
l’elasticità della
pelle e
no, stimolando
il tessuto
stimola
il metabolismo.
adiposo.
massaggiatori
disten• • i rulli
la luce
a infrarossi aumendono la pelle consentendo
ta l’elasticità
della
pelle e
una
uniforme ed
efficace
stimola
il
metabolismo.
distribuzione di energia.
•
i rulli massano lnergia.
VELA Smooth manipola meccanicamente i legami
fibrosi, la pelle e lo strato di
grasso e allo stesso tempo riscalda il grasso sottocutaneo
e stimola il mitocondrio: i legami cellulari si tendono, le
cellule si spezzano e sono assorbite senza traumi, aumenta il metabolismo dell’intera
area. Il risultato finale è un
aspetto più liscio e più regolare e una riduzione generale
delle circonferenze.
Il trattamento è indicato
sia AGLI uomini
che ALLE donne
Il trattamento è indicato Un ciclo di sole dieci sedute costituisce già un programma completo di rimodellamento corporeo e riduzione
delle adiposità, ma l’azione
di questo versatile strumento può essere efficacemente
variata e calibrata in base alle
necessità della persona.
Personale altamente specializzato vi aspetta per darvi
maggiori informazioni e consentirvi di provare gli effetti
di quella che è stata definita
da Neil Sadick, luminare di
Dermatologia alla Weill Medical College della Cornell University, “la migliore apparecchiatura oggi disponibile per
un trattamento efficace della
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XXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXX
30
(di Giorgia Marchesini)
anno III numero VI MAGGIO 2008
NOTIZIARIO
DELL’ASSOCIAZIONE
edizione riservata ai lettori
di taddiaInforma
31
A.N.T.A.C.C.I.S. INFORMA
insieme a infortunistica taddia
per ”aprire la strada” ai futuri automobilisti
Nell’ottica di offrire una serie
di servizi sempre più completa, Infortunistica Taddia e
A.N.T.A.C.C.I.S. hanno unito
le proprie esperienze per varare un progetto finalizzato a
sensibilizzare i nuovi automobilisti sin dal loro esordio nel
“driving world”.
Spesso il compimento del diciottesimo anno di età viene
vissuto dai giovani come un
traguardo………la patente!! Grazie a questo pezzetto di
plastica ci si sente “grandi”, indipendenti, liberi di scoprire il mondo.
Tutti ci siamo iscritti ad un’autoscuola, fiduciosi nelle
nostre capacità e desiderosi di apprendere le regole
del Codice della Strada: abbiamo frequentato le lezioni, ci siamo esercitati nella guida, abbiamo superato la
prova scritta e la temuta prova di guida e finalmente ci
siamo sentiti padroni della strada.
Le Autoscuole rappresentano un mezzo insostituibile
per conseguire qualsiasi tipo di patente e costituiscono forse l’unico modo per conoscere veramente a fondo le norme che regolano la circolazione dei veicoli su
strada; durante lo svolgimento dei corsi ci viene infatti
insegnato come comportarci correttamente e nel pieno rispetto delle regole, auspicando che anche gli altri
utenti della strada abbiano atteggiamenti analoghi.
Fin qui tutto bene, ma...che fare quando le cose non
vanno per il verso giusto?
Come dobbiamo comportarci nel caso in cui rimaniamo coinvolti in un incidente?
Come stabilire se la colpa è nostra o della controparte?
Come compilare il modulo di constatazione amichevole di incidente e soprattutto a chi rivolgere la richiesta
danni?
E se sono coinvolti più veicoli, se non si tratta di sole
vetture, ma anche di velocipedi, pedoni, animali, che
fare?
In funzione di tutto ciò, si è
pensato di inserire, all’interno
dei corsi delle Autoscuole, alcuni interventi, tenuti da esperti
consulenti in infortunistica stradale: l’iniziativa, secondo quanto stabilito nello statuto stesso
di A.N.T.A.C.C.I.S., mira a fornire una tutela preventiva ai
neopatentati e a dotarli di tutti
gli strumenti utili ad affrontare
una eventuale situazione problematica, nella quale spesso
si può sbagliare, rendendo di
fatto difficoltosa o addirittura
impossibile la possibilità di un giusto risarcimento.
Sono già state contattate numerose Autoscuole, i cui
titolari hanno accolto l’iniziativa con grande interesse,
ed è quindi stato messo a punto un calendario di interventi che verranno inseriti alla fine dei corsi teorici,
in modo tale da fornire le necessarie informazioni integrative a coloro che già siano almeno parzialmente
formati.
“Docenti” di questi minicorsi integrativi saranno i titolari delle agenzie affiliate “infortunistica Taddia”, pronti a
mettere a disposizione dei giovani futuri automobilisti
tutta la competenza che ogni giorno li guida nel gestire le pratiche e garantire ai Clienti il migliore e più
rapido risarcimento ai danni del loro incidente.
Il corso consiste essenzialmente nella discussione interattiva a partire da una presentazione multimediale,
che con una grafica semplice ma efficace illustra tutti
i casi di sinistro che si possono verificare: il supporto
audiovisivo sarà affiancato da un supporto cartaceo,
distribuito a tutti i partecipanti, i quali potranno così
memorizzare e conservare preziosi consigli, che potranno eventualmente tornare utili nella loro futura vita
di automobilisti.
Siamo certi della validità e del positivo riscontro di
questa iniziativa e nei prossimi notiziari torneremo a
parlarne e a commentarne i risultati.
Paolo Torricelli
A.N.T.A.C.C.I.S. UTILITIES
Il decalogo del buon guidatore
Sul sito internet del Ministero dei Trasporti è stato pubblicato un promemoria con le basi per una guida corretta e sicura, semplici norme di buon senso che tutti
conosciamo ma che a ciascuno fa bene ripassare...
1) Curare con attenzione la funzionalità del veicolo
Conviene tenere sempre in buon ordine il nostro veicolo (pneumatici, freni, luci e quant’altro). Pensate
sempre che un battistrada consumato può aumentare
di tre o più volte lo spazio di arresto.
2) Moderare il più possibile la velocità
A 100 km/h ci muoviamo a 28 metri al secondo; a 40
km/h, velocità apparentemente tranquilla, facciamo
più di 11 metri al secondo. Al crescere della velocità,
tutto diventa più difficile. La velocità è un primario fattore di rischio per incidenti stradali gravi e mortali.
3) Valutare oggettivamente le proprie condizioni fisiche Evitate di guidare se non siete in normali condizioni
fisiche, in particolare se non vi sentite bene, se siete
molto stanchi o capite di aver sonno. Ci si addormenta
senza accorgersene, nonostante i vari caffè, le sigarette, la radio, il finestrino aperto, ecc. Se la sonnolenza comincia a farsi viva mentre state guidando, fate
guidare un altro che sia riposato, o – se questo non è
possibile – fermatevi a dormire da qualche parte. La
sonnolenza è uno dei rischi maggiori della sicurezza
stradale.
4) Mai telefonare guidando
Telefonare guidando è assai pericoloso. Anche se utilizzate l’auricolare o il “viva voce”, ricordate sempre
che la conversazione impegna comunque il vostro
cervello e lo distoglie dalla strada.
5) Alcol e sostanze stupefacenti alla guida
L’alcol, come pure le sostanze stupefacenti rallentano
la nostra percezione del rischio, la capacità di capire
come vanno le cose, e la facoltà di prendere decisioni.
Evitate, perciò, di assumere bevande alcoliche (o altre
sostanze psicotrope) se poi dovete guidare. La guida
sotto l’influenza di alcol o sostanze è la maggiore causa di incidenti gravi o mortali.
6) Farmaci e guida: ascoltare i consigli del proprio medico
I farmaci possono rallentarci i riflessi, crearci problemi di equilibrio, indurre sonnolenza, ecc.. Se dovete prendere (o prendete) farmaci, chiedete al vostro
medico se ci sono effetti collaterali per la sicurezza
di guida. Se questi effetti esistono, abbondate in pru-
denza ed attenzione, specie nelle prime settimane di
trattamento. Ricordatevi poi che gli effetti dei farmaci
sono spesso esaltati dall’alcol, anche se assunto in
dosi moderate e a distanza di tempo dall’assunzione
del farmaco.
7) Utilizzare sempre e far utilizzare ai trasportati le cinture di sicurezza L’uso delle cinture di sicurezza riduce notevolmente
la probabilità di morire in un incidente stradale, come
pure la gravità delle lesioni che si dovessero riportare.
Utilizzare e far utilizzare sempre le cinture di sicurezza, sia nella parte anteriore sia in quella posteriore
dell’autoveicolo. Tenete poi presente che, se l’auto dispone di airbag, non indossare la cintura di sicurezza
vi espone a rischio di serie lesioni che l’airbag stesso
potrebbe produrvi entrando in funzione in caso di incidente.
8) Utilizzare i seggiolini per i bambini
Il trasporto dei bambini in auto a volte non è corretto:
sono seduti o posti in culle o seggiolini non ancorati alle cinture di sicurezza. Questo comporta, in caso
di collisioni, un vero e proprio pericolo di morte! Non
basta solo l’ancoraggio: occorre ottimizzare la sistemazione del seggiolino sui sedili posteriori nel senso
contrario alla direzione di marcia. In caso di incidente,
questo consente al peso del corpo di venire assorbito
dalla schiena.
9) Cortesi con tutti,
con l’utenza “debole” in particolare Cercate di essere cortesi alla guida: moderate il più
possibile la velocità in prossimità di scuole, di parchigioco e di altri posti dove possono trovarsi bambini;
fermatevi sempre se qualcuno deve attraversare le
strisce pedonali, in particolare se è un anziano. Fate
attenzione ai ciclisti, che sono i conducenti più vulnerabili e si notano poco; attenzione anche a ciclomotoristi e motociclisti (molto vulnerabili anch’essi).
10) Mantenere sempre la distanza di sicurezza
Quando si è alla guida del proprio veicolo è fondamentale mantenere una certa distanza dal veicolo che
ci precede: in caso di una sua frenata brusca, lo spazio che abbiamo interposto ci permette di frenare a
nostra volta e di fermare in sicurezza la nostra auto.
La distanza di sicurezza è condizionata dalla velocità,
dallo stato delle gomme e dei freni, dalla natura della
strada e dal tempo di reazione del conducente nell’imminenza di un pericolo. Quindi è sempre meglio
abbondare.
Tratto
da www.trasporti.gov.it
A.N.T.A.C.C.I.S. CURIOSITà
ALTRO CHE GIOCATTOLI!
STIAMO ATTENTI ALLE MINIAUTO
Microcar sotto accusa:
hanno il doppio degli
incidenti rispetto alle
auto, sono costose da
assicurare contro il furto e molti sindaci le vorrebbero fuori dai centri
storici. In più c’è già un progetto
di legge che punta ad innalzare l’età minima per
poterle guidare (da 14 a 16 o addirittura a 18 anni).
“C’è molta confusione sulle vetturette - spiega Stefano Casalini, uno dei maggiori produttori europei di
questi veicoli e presidente del Gruppo Quadricicli di
Confindustria Ancma, l’associazione nazionale ciclo e
motociclo - e tutto nasce dal fatto che si continuano a
paragonarli alle auto. Ma le microcar sono ciclomotori,
solo molto più sicuri: io li definisco “scooter con il casco integrale”, che in questo caso non protegge solo
la testa ma tutto il corpo”. Queste vetturette effettivamente non hanno la scocca portante ma un semplice
telaio in tubi ricoperto di pannelli in plastica, proprio
come gli scooter. Così vanno prodotti interamente a
mano, come le due ruote, ed è impossibile quindi fare
economie di scala: da un certo punto di vista produrne 10 o 1000 costa uguale. Per questo i prezzi delle
microcar sono alti (da 10mila euro un su per i modelli
più venduti). Inoltre hanno limiti di peso severissimi
(al massimo 350 o 400 kg) e altrettanto severi limiti di
velocità e potenza (45 Km/h e 5,4 Cv per i quadricicli
leggeri e 20,4 Cv per i quadricicli). Eppure fa impressione trovare sul mercato una Hyundai Atos a 7.000
euro e una microcar a 14 mila. Così come fa gridare al
pericolo constatare che in Italia - dati Aci-Istat - l’1,5%
delle microcar circolanti nel 2006 ha subito un incidente contro solo lo 0,8% delle auto. Stesso discorso
per i centri storici a traffico limitato di alcune città, ormai “zone di caccia” esclusiva delle vetturette. Le microcar sono insomma vittime del loro aspetto perché
visto il loro design, l’uso che se ne fa e - particolare
non trascurabile - le quattro ruote, tutti le paragonano
alle normali automobili. Ma che rapporto c’è davvero
con le normali automobili? Secondo Massimo Nordio,
amministratore delegato della filiale italiana del più
grande costruttore di auto del mondo, la Toyota, “in
queste microcar c’è qualcosa di geniale: in una città
caotica come Roma una macchinina così compatta è
la soluzione ideale. Soprattutto perché rende possibile entrare in centro e parcheggiare dove nessuna auto
ci riuscirebbe. Le microcar sono un’idea viaggiante,
un’esemplificazione perfetta del concetto di dimensioni ridotte al minimo. Al punto che una volta, per
far capire in modo immediato ai colleghi giapponesi
perché in città stritolate dal traffico sono importantissime le macchine microscopiche, mi sono presentato
a cena guidando una microcar: ha funzionato più di
mille discorsi...”. Ci sono però anche altri aspetti, di
cui nessuno parla, che fanno la fortuna delle microcar:
con queste “auto” si sfugge alla patente a punti e, soprattutto, c’è la possibilità di guidarle anche quando il
permesso di guida è stato revocato. Non a caso chi le
usa nel 59 per cento dei casi è un ultra 50enne (solo
il 5% ha un’età compresa tra i 16 e i 25 anni) e nel
48% dei casi è un pensionato: altro che macchinine
da teen ager...
Articolo di Vincenzo Borgomeo
Tratto da Repubblica Motori
INCONTRACI ON LINE: WWW.ANTACCIS.ORG o SCRIVICI: [email protected]
A.N.T.A.C.C.I.S. NEWS VI - MAG 2008
CA M PAG N A I S C R I Z I O N I
2007 - 2008
34
FACCIAMOCI VALERE
UNA MANO IN PIù
PER TUTELARE I VOSTRI DIRITTI
Modalità e procedure per ricorsi e reclami
se la Compagnia assicuratrice non rispetta il contratto,
vi spieghiamo come ricorrere all’Isvap
(tratto da Al Volante)
E
cco il classico “litigio” fra
assicurato e Compagnia:
venite coinvolti in un incidente
stradale e subite dei danni, ma
la vostra Assicurazione non
vi rimborsa o lo fa in parte;
sollecitate il risarcimento, che,
però, non arriva. In questo caso
potete inoltrare un reclamo
all’lsvap, l’Istituto di vigilanza
sulle Compagnie. È un’autorità indipendente e risolverà la
controversia: se avete ragione, l’
Assicurazione dovrà pagarvi (o
verrà multata). Ma fate attenzione: per ottenere quanto vi spetta
dovete seguire una procedura
precisa, inviando il reclamo
prima alla vostra Compagnia
e poi, se non ricevete risposta,
all’Istituto di vigilanza.
I malintesi
che causano problemi
F
ino al 2 aprile 2007, chi comprava un’auto entrava nella
propria classe di merito; invece,
dal 3 aprile (legge 40/2007), chi
acquista una vettura ha diritto
a entrare nella stessa classe dei
famigliari conviventi: un bel
risparmio, specie per i giovani
che ottengono la classe di un
genitore anziché la 14°. Inoltre,
da quella data, chi acquista una
seconda vettura ha diritto a una
Rca con la stessa classe della
prima auto. Tuttavia la legge
non è chiarissima (per esempio, non dice quale procedura
le Compagnie devono seguire
se l’auto è in comproprietà):
possono sorgere controversie
con Assicurazioni che non concedono classi basse a famigliari
conviventi o a chi compra la
seconda auto. Anche in questi
casi, per dirimere la questione,
rivolgetevi all’Isvap.
Niente risposta?
Scrivi all’Istituto
di vigilanza
I
n caso di controversia con la vostra
Assicurazione, se una
telefonata in agenzia
non basta a risolvere
la questione, inviate
una raccomandata con
avviso di ricevimento o
un fax all’ufficio reclami
della Compagnia, in cui chiedete il rispetto del contratto Rca:
trovate i riferimenti nelle note
informative contrattuali. La
legge consente l’uso della posta
elettronica: noi non la consigliamo, perché l’assicurato non ha
la certezza che l’Assicurazione
abbia ricevuto il messaggio. La
Compagnia è tenuta a rispondervi entro 45 giorni dal ricevimento dell’esposto. Se l’Assicurazione non risponde entro
i termini o vi dà una risposta
che non vi soddisfa, rivolgetevi
all’Isvap: Servizio tutela utenti,
via del Quirinale, 21 - 00187
Roma; oppure fax 06 2133426 o
06 42133353. L’Istituto fornisce
anche informazioni per telefono (06 12133000). Per avere più
probabilità di ottenere quello
che vi spetta, la lettera dev’essere il più possibile precisa e
dettagliata.
La vittoria può essere
totale...oppure parziale
R
icevuta lo vostra lettera,
l’Isvap, se lo ritiene opportuno, dà il via all’indagine:
quando necessario, l’Istituto
può chiedere altri documenti
all’ Assicurazione. Nel caso
stabilisca che l’automobilista ha
torto, lo controversia si chiude;
se l’Istituto dà ragione all’assicurato, esorta la Compagnia a
rispettare il contratto. A questo
punto, l’Assicurazione può accettare il “verdetto” dell’Isvap e
per esempio, a seconda dei casi,
risarcire il cliente oppure consegnargli l’attestato di rischio.
Invece, se la Compagnia continua a non rispettare il contratto,
l’ultima arma per ottenere quello che (secondo voi) vi spetta è
rivolgervi alla magistratura. Ma
qui i tempi si allungano notevolmente ed è necessario pagare
un avvocato.
Quando le multe
diventano buone azioni
S
i tenga anche presente che
se l’Isvap vi dà ragione ma
l’Assicurazione insiste nel non
rispettare il contratto, l’Istituto
multa la compagnia. Quel denaro finanzia il Fondo vittime della
strada (solo nel 2006, le assicurazioni sono state multate per
23,4 milioni di euro). Il fondo
vittime risarcisce i danneggiati
in caso di incidenti provocati da
veicoli non assicurati oppure,
ma esclusivamente per i danni
alle persone, da veicoli che non
vengono identificati.
35
AREA
DI SERVIZIO
La rubrica dell’autotrasportatore
FINALMENTE
QUALCHE INCENTIVO
PER FAR CRESCERE IL SETTORE
Le misure a favore del comparto autotrasporto merci
approvate dal Consiglio dei Ministri nella scorsa legislatura
(notizia d’agenzia)
C
G
L’
L
on il decreto legge approvato dal Consiglio dei
Ministri il 28 giugno 2007, sono
state varate, su proposta dell’allora ministro Alessandro Bianchi, alcune importanti misure a
favore del comparto dell’autotrasporto di merci.
obiettivo è quello di contribuire al miglioramento
della mobilità del sistema Paese
e di porre le imprese in condizioni di meglio competere sul
mercato nazionale ed europeo,
con lo sviluppo di forme di
multimodalità e di processi di
aggregazione, mirando ad una
più efficace applicazione delle
tecniche di logistica nella movimentazione delle merci.
A
partire dall’attuazione nel
marzo 2006 della riforma
del settore (che ha liberalizzato
i prezzi dei servizi abrogando il
sistema delle tariffe obbligatorie), il processo di rinnovamento delle imprese di autotrasporto di merci ha ricevuto un forte
impulso, grazie soprattutto
alla legge finanziaria 2007 ed al
Protocollo d’intesa sottoscritto
dal Governo e dalle principali
associazioni di categoria il 7
febbraio 2007.
36
ià la legge finanziaria 2006
aveva istituito il “fondo
per le misure di accompagnamento della riforma dell’autotrasporto di merci e per lo
sviluppo della logistica”, prevedendo una dotazione iniziale di
80 milioni di euro.
a finanziaria 2007 ha aggiunto ulteriori 186 milioni,
dei quali 70 destinati all’acquisto di veicoli pesanti di ultima
generazione, con l’obiettivo di
evitare che la liberalizzazione si
riflettesse negativamente sulla
sicurezza della circolazione e
sulla sicurezza sociale, con gravi
ripercussioni sulle aziende più
deboli.
I
n complesso, la legge finanziaria 2007 ha stanziato
risorse pari a 485 milioni di
euro, destinate ad una variegata
gamma di misure a favore dell’autotrasporto. Fra queste, oltre
ai 186 milioni di euro sul fondo
di accompagnamento della
riforma, vanno segnalati: interventi a favore della riduzione
del costo del lavoro (attraverso
l’abbattimento dei premi INAIL
ed il recupero del contributo
sul servizio sanitario nazionale versato nel 2006 sui premi
RCA); l’incremento delle risorse
rivolte al miglioramento della
sicurezza stradale ed alla riduzione compensata dei pedaggi
autostradali e l’incremento delle
deduzioni forfettarie delle spese
non documentate per le imprese
con un solo automezzo. I criteri
e le modalità di utilizzazione
delle risorse stanziate saranno
determinati da regolamenti di
imminente emanazione.
U
n primo regolamento
riguarda la distribuzione
delle somme non utilizzate nell’anno 2006, pari a 38 milioni di
euro, dei quali circa 15 milioni
sono destinati ad installazioni di
sicurezza nelle strutture intermodali più importanti del Paese
e circa 23 milioni saranno utilizzati per misure di supporto a
favore delle imprese maggiormente strutturate. Rientrano in
questa categoria investimenti in
impianti tecnologici, informatici
e telematici, in aree attrezzate
per favorire la sosta dei veicoli
pesanti e la custodia delle merci,
in attrezzature e dispositivi per
migliorare la sicurezza e l’impatto ambientale del trasporto
stradale, nonché interventi volti
a realizzare l’utilizzo di modalità di trasporto alternative al
trasporto stradale e iniziative
per la formazione del personale.
AREA DI SERVIZIO
La rubrica dell’autotrasportatore
U
n secondo regolamento
stabilirà criteri e modalità
di utilizzazione dei 70 milioni di euro destinati a favorire
l’uso di veicoli più favorevoli
all’ambiente, attraverso contributi a fondo perduto per
l’acquisizione di mezzi pesanti
di categoria Euro 5.
U
n ulteriore regolamento,
in corso di elaborazione,
provvederà alla destinazione degli ulteriori 116 milioni
stanziati sul fondo, prevalentemente a misure di razionalizzazione dei processi logistici e di
strutturazione delle imprese.
L’
evoluzione del settore
dell’autotrasporto dal
lato dell’offerta comporterà nel
medio e lungo periodo conseguenze positive sia sul versante
del rafforzamento della struttura imprenditoriale del settore
(oggi caratterizzato da una miriade di piccole e piccolissime
imprese), sia sul versante dello
sviluppo di modalità alternative al trasporto terrestre (combinato ferroviario e marittimo).
I
n parallelo con la legge
finanziaria, è stata recepita la
direttiva 2003/96/CE in materia di tassazione dei prodotti
petroliferi neutralizzando gli
aumenti periodici dell’accisa sul gasolio attraverso una
procedura di rimborso a favore
degli autotrasportatori.
M
eritano di essere segnalate anche la destinazione
al settore delle entrate derivanti dalla procedura di recupero
del bonus fiscale di cui hanno
usufruito le maggiori imprese
di autotrasporto nel triennio
1992-93-94, la possibilità per
le imprese destinatarie delle
agevolazioni a carico del fondo
per l’autotrasporto recuperato
dall’anno 2006 di fruire delle relative risorse mediante
credito d’imposta ed infine la
neutralità fiscale delle somme
percepite.
S
otto il profilo normativo, gli
impegni sottoscritti nel Protocollo d’intesa del 7 febbraio,
rappresentano una svolta per la
riforma del settore ed il corretto andamento del mercato del
trasporto e della logistica.
è
partita inoltre l’intensificazione dei controlli, tecnici
ed amministrativi, sui mezzi
pesanti, effettuati con pattuglie
miste Polstrada-Trasporti ed
avvalendosi anche dei Centri
mobili di revisione, per verificare mediamente almeno dieci
veicoli al giorno in ogni provincia.
37
facciamo fiorire le vostre idee
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in questo numero diamo il benvenuto
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39
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tel./fax 0184.486511
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Via Ortigara 13
Tel. 0331.619.318 Fagnano Olona
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Via Asiago 23
Tel. 031.57.32.10 Loc. Tavernola (CO)
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Via Tentorio 2/g
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Carrozzeria Girotti
Via P. Carcano, 5
Tel. 031.51.25.93 Maslianico (CO)
Carrozzeria Emiliana
Via Gorizia 34
Tel. 0332.53.28.26 Luino (VA)
Carrozzeria F.lli Fasola
Via Monte Generoso 48
Tel. 0332.26.21.73 Varese
Carrozzeria Europa
Via Volta 7
Tel. 0332.53.04.55 - Germignaga (VA)
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Via Verdi 79
Tel. 0332.51.00.77 Germignaga (VA)
Carrozzeria Carroccio
Via Oberdan 1
Tel. 0331.40.13.10 Legnano (MI)
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Via delle Rimembranze 60
Tel. 0331.62.00.72 Busto Arsizio (VA)
Carrozzeria Delta Car
Via Cesare Battisti 17
Tel. 0331.64.17.77 Olgiate Olona (VA)
Carrozzeria Pisarra
Via Salvo D’Acquisto 2
Tel. 0331.50.12.94 Castellana (VA)
Carrozzeria Salini Giorgio
Via G. D’Annunzio 3/A
Tel. 0331.45.82.59 Legnano (MI)
Carrozzeria Tagliabue
Via Piaggio 40
Tel 02.990.45.145 Paderno Dugnano (MI)
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via Pasteur 11
tel. 02.660.49.062 CINISELLO BALSAMO (MI)
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Tel. 030.271.25.04 BOVEZZO (BS)
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Tel. 0376.37.01.91 Ostigliese (MN)
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tel. 051.31.37.63 - fax 051.64.27.670
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tel. 051.683.04.08 - fax 051.68.57.966
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tel. 0532.24.19.57 - fax 0532.21.71.33
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47100 - Via Primavera, 27/29
tel. 0543.31.401 - fax 0543.45.81.12
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tel. 051.66.47.623 - fax 051.86.50.399
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40026 - Via Emilia, 308/B
tel. 0542.28.922 - fax 0542.010.765
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Soccorso stradale Pol-Car
Via Cavamento, 24 Tel. 051/823837
S. G. in Persiceto (BO)
Autocarrozzeria Quaquarelli
Via Castelfranco, 26/a Tel. 051.82.73.50
S. G. in Persiceto (BO)
Car Service
Via Matteotti 35/A
Tel. 051/366868 - Bologna
Officina e ricambi Sassi Moto
Via Pacciardi 41
Tel. 0543.796.811 - FORLI’
Gonnella Moto
Via Saffi, 96 Tel. 051/857375 - MEDICINA (BO)
Officina Bonora
Via La Cascina 14/a - Tel. 051.87.20.26
MALALBERGO (BO)
Carrozzeria Moderna
Via La Cascina 3/a - Tel. 051.872956
MALALBERGO (BO)
Nuova Carrozzeria B &B
Via Vittorio Emanuele III
Tel. 0533.65.40.04 Migliaro (FE)
Carrozzeria Forlani
Via dei Mestieri 27 Tel. 0533.38.04.05
S. G. di Comacchio (FE)
Carrozzeria Emilia
Via Emilia 446 Tel. 051.65.11.656
Ozzano Emilia (BO)
Carrozzeria Ariston
Via Speranza 39 Tel. 051.46.22.43
S. Lazzaro di Savena (BO)
Carrozzeria Testoni
Corso Italia 486
Tel. 0532.84.71.83 Mirabello (FE)
Carrozzeria Gnani
Via Righi 2
Tel. 0543.72.21.34 Forlì
Carrozzeria Romualdi Ermes
Via della resistenza 307
Tel. 051.85.24.50 Medicina (BO)
Carrozzeria Sivieri Claudio
Via Alta 9
Tel. 0532.86.09.47 Copparo (FE)
Carrozzeria Forlivese
Via Padulli 11/b
Tel. 0543.70.08.61 Forlì
Farmosanitas
Via Largo de Calboli, 9
Tel. 0543.24.222 - Forlì
Autocarrozzeria Walter Albonetti
Via Costiera, 33/F - Tel. 0543.781091
VILLA SELVA – Forlì
Carrozzeria 2000
Via Copernico, 12
Tel. 0543.722257 Forlì
Carrozzeria La Moderna
Via delle Vigne, 2/d
Tel. 0543.479442 Forlì
Carrozzeria Azzurra
Via N. Sacco, 21 Tel. 0543.722357
Pieve acquedotto - Forlì
Autocarrozzeria Guardigli e Vestrucci
Via G. di Vittorio, 16/18 - Tel. 0543.767461
TERRA DEL SOLE - FORLI’
Carrozzeria Autogross
Via Galliera 56
Tel. 051.86.07.04 Funo di A. (BO)
Carrozzeria Cattani Bruno
Via Sillaro 2442
Tel. 051.85.06.40 Medicina (BO)
Carrozzeria Ferroni
Via delle Arti 3Tel. 0533.38.02.07
S. G. di Comacchio (FE)
Carrozzeria Dall’Olio
Via dell’Artigianato 277
Tel. 051.85.16.07 Medicina (BO)
Centro clinico di Ionoforesi
Via Saffi 21
Tel. 051.6970572 MEDICINA (BO)
Carrozzeria Patracchini
via Faccini 25 Tel. 0532.838.143
CESTA DI COPPARO (FE)
Carrozzeria Bernardi
Via del Mobiliere 7
Tel. 051.53.13.06 Bologna
Carrozzeria Menegatti
Via Circonvallazione 24/B
Tel. 0533.53.300 Massa Fiscaglia (FE)
Carrozzeria Futura
Via dell’Artigianato 21 Tel. 0532.82.11.29
Poggio Renatico (FE)
Carrozzeria F.lli Piva
Via Veneziani 41
Tel. 0532.97.70.88 Ferrara
Carrozzeria Salmi Ermes
Via Guarini 9
Tel. 0532.20.63.83 Ferrara
EMILIA ROMAGNA
Vitali AutoMoto
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Tel. 051/880404 - MOLINELLA (BO)
Motor Bike Racing
Via Battisti 70/B
Tel. 051-881178 MOLINELLA (BO)
Assistenza domiciliare Cooperativa S. Anna
Corso Porta Po 59
Tel. 0532/210021 Ferrara
Autocarrozzeria Piva Desio & C.
Via Pomposa Nord, 4/G
tel. 0533/710231 - Codigoro (Fe)
Autocarrozzeria Marmo
Via Morandi 14
tel. 051/817810 S. PIETRO IN CASALE (BO)
Autocarrozzeria 4 torri
Via Ungarelli 14 14
tel./fax 0532/767424 Ferrara
Autocarrozzeria Moderna
Via Meucci 4/A
Tel. 0532-804833 - ARGENTA (FE)
Autocarrozzeria Ferrari
Via Stradone Marmorta 22/C
Tel. 051-884171 MOLINELLA (BO)
Autocarrozzeria Gurioli e Bonazzi
Via prov. superiore 107
Tel. 051-883008 MIRAVALLE (BO)
Autocarrozzeria Guidotti
Via Stradone Marmorta 28
Tel. 051-884091 - MOLINELLA (BO)
Autocarrozzeria Castaldini
Via Zavaglia 11
Tel. 051-882549 MOLINELLA (BO)
Autocarrozzeria S&G
Via Spina, 91
Tel. 0533/81463 - Comacchio (Fe)
Autocarrozzeria verniciatura Rapidcar
Via Balestra 1
0543.89.289 CARPENA - FORLI’
Autodemolizione Morselli
Via Modena, 28/A
tel. 051/903350 - Cento (FE)
Autodemolizione Vandelli
Via prov. superiore 65
Tel. 051-883242 S. MARTINO IN ARGINE (BO)
Autofficina Rubini
Via Gramsci 100
Tel. 051/711495 CASTEL MAGGIORE (BO)
Autofficina Carlotti Roberto
Via Zavaglia 7
Tel. 051-882252 MOLINELLA (BO)
Autopratiche Motta
Via Malagu 3
Tel. 0532/91355 Ferrara
Autosalone Maccanti
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Tel. 0532.81.91.70 Masi Torello (FE)
Carrozzeria Olimpic Motors Service
Via Emilia Ponente 248
Tel. 051.31.23.12 Bologna
Carrozzeria Italcar
Via Caduti di Amola 24
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Carrozzeria Dello Scalo
Via della Bastia 21
Tel. 051. 61.91.111 C. DI CASALECCHIO (BO)
Carrozzeria Cabras
Via Viazza Sinistra 2/G
Tel. 051-805408 MEZZOLARA (BO)
Carrozzeria Carrara
Via Piersanti Mattarella 3
Tel. 0425.75.83.77 S.Maria M. (RO)
Carrozzeria Cartacio
Via Turati 17
Tel. 051-887839 MOLINELLA (BO)
Carrozzeria F.lli Guidotti
Via S. Antonio, 2
tel. 051/6821011 - Sala Bolognese (BO)
Carrozzeria Roncassaglia
Via Podgora 105
Tel. 051-880672 MOLINELLA (BO)
Carrozzeria Balboni
Via Casal del Lupo 30/a Tel. 0532.83.01.79
Sabbioncello S.V. (FE)
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tel 0734.90.11.92 – fax 0734.87.92.28
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Via Dante da Maiano n° 320
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MADONNA DELL’ACQUA (PI)
Autocarrozzeria ZO-VA
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Via di Tegulaia, 4
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Via Marmiceto 6
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Soccorso Antoni Michele
Via Bellatalla 24/26
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Carrozzeria Vanni
Via di Bracciolo
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Via Timavo, 1
tel. 0721.21742 PESARO (PU)
Gasparelli
Via Fabbreccia, 28
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Mencarelli & Silvestrini
Via Pisacane, 31
tel. 0721.803670 FANO (PU)
Ricci & Cenci
Via Delle Ginestre, 8
tel. 0721.806453 FANO (PU)
Carrozzeria GP
Via Beffarone snc Loc. Ghilardino
tel. 0721.728157 FOSSOMBRONE (PU)
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Via Bolciano, 4 tel. 0722.89936
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Via Dell’Industria, 8
tel. 0721.798747 Acqualagna (PU)
Masciotti & Pantaleoni
Via Dell’Artigianato, 6
tel 0721.798611 Acqualagna (PU)
Collesi Stefano
Via P.Nenni
tel. 0722.99786 Apecchio (PU)
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Via C. A. Dalla Chiesa tel. 0722.818806 S.
Angelo In Vado (PU)
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MONTEGRANARO (AP)
Eurosos – Europeassistante
Strada San Filippo, 7/A-B - Tel. 0734999006
PORTO SANT’ELPIDIO (AP)
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70032 - Via R. Tauro, 24
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MONTALTO UFFUGO (CS)
87040 - Corso Italia n° 90
tel./fax 0984.93.97.39
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RENDE (CS)
87036 - Via Marconi n. 19
tel./fax 0984.40.24.83
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AGRIGENTO
92100 – via Giovanni XXIII n° 96
tel. 0922.21.725 - fax 0922.40.45.27
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CANICATTì (AG)
92024 – Via Cartesio n° 4
tel./fax 0922.735.036
e-mail: [email protected]
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90011 - corso Butera 148
tel./fax 091.90.31.72
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CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP)
91014 – Via Luigi Capuana n° 1
tel./fax 0924.32.749
e-mail: [email protected]
MARSALA (TP)
91025 - Via Lungomare Mediterraneo 6
tel. 0923.711.444 fax 0923.718.711
e-mail: [email protected]
PALERMO
90124 - Corso dei Mille 919/c
tel. 091.621.52.45 - fax 091.621.65.07
e-mail: [email protected]
PATERNO’ (CT)
95047 - via E. Bellia 345
tel./fax 095.79.77.782
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TRAPANI
91100 - Viale Regione Siciliana 71/75
tel. 0923.55.88.52 - fax 0923.53.93.86
e-mail: [email protected]
VITTORIA (RG)
97019 - Via Ruggero Settimo 149
tel./fax 0932.51.31.75
e-mail: [email protected]
SARDEGNA
SINISCOLA (NU)
08029 - Via De Gasperi n° 77
tel. 0784.87.90.62 - fax 0784.87.45.13
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Le Due Ruote
C.da Muoio - Tel. 0984.94.03.22
Bisignano (CS)
Carrozzeria Motorsport s.r.l.
C.da Povarella - Tel. 0984.93.41.26
Montalto Uffugo (CS)
Superbike s.r.l.
Via R. Sanzio - Tel. 0984.93.81.86
Montalto Uffugo (CS)
Raimondi Racing
Via Pianette - tel. 0984.51.26.02
MONTALTO UFFUGO (CS)
Carrozeria Scigliano
C.da Petraro - Tel. 0984.903.907 ROSE (CS)
Carrozzeria Brunocilla Francesco
Via Tesori - Tel. 0984.93.91.91
Taverna di
Montalto Uffugo (CS)
Carrozzeria Barex
Via Campo di Fieno - tel. 0984/920976
LATTARICO (CS)
Carrozzeria Turano
Via A. Manzoni - tel. 0984.93.92.34
MONTALTO UFFUGO (CS)
Carrozzeria Magliocco
Via Triscioli - Tel. 0984.93.25.41
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Carrozzeria Algieri
C.da Lupinello
Tel. 0984.54.34.61 Luzzi (CS)
Carrozzeria Bria
C.da Boccalupo - Tel. 0984.90.31.94 Rose (CS)
Carrozzeria Vencia
Via Milano - Tel. 0984.48.23.77 Rende (CS)
Carrozzeria Filice
Via dell’Artigianato - Tel. 0984.93.49.08
MOntalto Uffugo (CS)
Carrozzeria Curcio
Via G. Verdi - Tel. 0984.93.95.99
Montalto Uffugo (CS)
Carrozzeria Caruso
Via Lucchetta - Tel. 0984.93.16.21
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Via G. Verdi - tel. 0984.93.92.48
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Via Perugia - tel. 0984.93.92.48
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Tel. 0984.83.94.98 Rende (CS)
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Via G. Marconi, 96 - Tel. 0984.40.20.26
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Autocarrozzeria D’Ippolito Luigi
Via Strada C 3/5 - Tel. 0984.43.25.90
Casole Bruzio (CS)
Autocarrozzeria Minervini Antonio
Via G. Marconi, 98 - Tel. 0984.83.073
Rende (CS)
Soccorso stradale Tosti Francesco
C. da Vallegiano, 1 - Tel. 0984.96.95.87
S. Stefano di Rogliano (CS)
Autocarrozzeria Reda Salvatore
Piano Lago - Tel. 084.96.94.05
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Autocarrozzeria Esposito Natale
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C.da Malavicina, 181 - tel. 0984/26000
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Autocarrozzeria F.lli Carbone
c.da Pulice Serra Spiga tel. 0984 825168 COSENZA
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c.da Lecco 71 Tel. 0984 402689 RENDE (CS)
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Via. G. Galilei 12 RENDE (CS)
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Redax
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Via Carrara 91 Tel. 081-8743202
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Tel. 081-8503914 Pompei (NA)
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Via Lo Bue, 43
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Carrozzeria Campofelice
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Carrozzeria Turturella
Via Mario Benso, 6
mobile 347.153.11.93 Palermo
Carrozzeria Bruno Salvatore
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Autocarrozzeria Loi Giampaolo
Via Mulas 35
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Carrozzeria Grumo
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Via Isalle 20 Tel. 0784.87.81.15 V.le G. Lazzati, 3 Zona Art. tel. 080.37.14.725
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group - DIVISIONE SINISTRI MORTALI, in collaborazione con le agenzie affiliate “infortunistica TADDIA” in tutta Italia e operando autonomamente su tutto il territorio nazionale nelle aree ancora scoperte, attraverso una rete di
accordi con gli operatori del settore solleva gli eredi dalle gravose
e spiacevoli incombenze derivanti dagli incidenti più gravi, attreverso una serie di servizi:
•
Assistenza immediata
•
Anticipo delle spese per il funerale, il loculo e gli adempimenti burocratici
•
Visite presso centri medici di fiducia per la quantificazione del trauma
psicologico subito dagli eredi
•
Gestione professionale pratiche di risarcimento
S
i può quindi offrire un conforto completo e discreto ai parenti del defunto, evitando al contempo il rischio di quelle ignobili
speculazioni a cui spesso capita di assistere in questi casi e che fanno leva proprio sulla fragilità e la mancanza di assistenza
in cui può capitare di trovarsi l’erede.
BASILICATA
•
IMPRESA FUNEBRE GIASI EMANUELE & C. S.n.c. Via San Biagio n° 9 tel. 0835 332043 MATERA
Via Lucana n° 241 tel. 0835 319444 MATERA
EMILIA
ROMAGNA
•
ONORANZE FUNEBRI BIAGI MARIO FRANCO Via Marconi n° 45/3 tel. 051 6640042 BENTIVOGLIO BO
Via Garibaldi n° 14 tel. 051 6640042 BENTIVOGLIO BO
Via Nazionale n° 219 tel. 051 6640042 ALTEDO BO
Via delle Fonti n° 76/2 ab tel. 051 6640042 BOLOGNA Via della Certosa n° 10 L tel. 051 6640042 BOLOGNA
Via Bentini n° 28/a tel. 051 6640042 BOLOGNA
Via Libertà n° 15 tel. 051 6640042 SAN GIORGIO DI PIANO BO Via Chiesa n° 13/b tel. 051 6640042 CASTEL MAGGIORE BO Via San Donato n° 221/a tel. 051 6640042 GRANAROLO E. BO
Via Galliera n° 75 tel. 051 6640042 FUNO BO
Via Centese n° 42 tel. 051 6640042 ARGELATO BO
Via Garibaldi n° 14 tel. 051 6640042 MINERBIO BO
Via Nazionale n° 219 tel. 051 6640042 MALALBERGO BO
tel. 051 6640042 SAN VENANZIO BO
tel. 051 6640042 SAN PIETRO IN CASALE BO
•
BOCCACCINI GIORGIO ONORANZE FUNEBRI Via Monsignor Manfrini n° 6/8 tel. 0533 313155 COMACCHIO FE
•
BOCCACCINI PIERANGELO & C. S.n.c. ONORANZE FUNEBRI
COMACCHIESI Via Monsignor Manfrini n° 14/16 tel. 0533 313131 COMACCHIO FE
•
I.p.f. CAMPORESI S.r.l. POMPE FUNEBRI Via S.Pellegrino Laziosi n° 24 tel. 0543 32260 FORLI FC
Viale dell’Appennino n° 180 tel. 0543 554640 FORLI FC •
ONORANZE FUNEBRI CITTA’ DI BOLOGNA Via della Certosa n° 10 N tel. 051 6153939 BOLOGNA
•
ONORANZE FUNEBRI DALL’OSSA VINICIA E C. S.n.c.
Via L. Fava n° 1080 tel. 051 857497 MEDICINA BO
Via Gramsci n°4/d tel. 051 857428 CASTELGUELFO BO •
FELISATTI ONORANZE FUNEBRI Via Mazzini n° 16 tel. 0532 870778 COPPARO FE •
ONORANZE FUNEBRI TIZIANO GRANDI Via Amendola N° 37/41 tel. 0542 26523 IMOLA BO
Via Nuovo Sabbioso n° 63 tel. 0542 26523 TOSCANELLA DI D. BO
•
IMPRESA FUNEBRE ARGENTA IFA-DUE S.r.l.
Via Cristo n° 1/d tel. 0532 804006 ARGENTA FE Via Meucci n° 3/a tel. 0532 804006 ARGENTA FE
Via Molinetto n° 2/b tel. 0532 804006 LONGASTRINO FE
Via Fascinata n° 49/a tel. 0532 804006 SANTA MARIA C. FE
•
LA GENERALE ONORANZE FUNEBRI di Falanga Laura
Piazza Bianconcini n° 13/14 tel. 0542 23147 IMOLA BO •
ONORANZE FUNEBRI LANDI di Landi Stefano e C. S.n.c.
Viale Appennino n° 183/185 tel. 0543 67452 FORLI FC
Viale Roma n° 25 tel. CIVITELLA DI ROMAGNA FC •
ONORANZE FUNEBRI L’UMANITARIA di Fabio e Ottavo
Strollo
Via Silvio Pellico n° 5/a-b tel. 051 941116 CASTEL S. PIETRO BO
Via Idice n°155/c 051 929875MONTERENZIO BO
Via Palestro n° 45/d tel. 051 941868 CASTEL S. PIETRO BO •
ONORANZE FUNEBRI MALAGUTI LORENZO
Via Donati n° 22 tel. 051 904001 CENTO FE
Via Molino n° 25 tel. 051 904001 MOLINO ALBERGATI FE
Via Matteotti 051 tel. 904001 CASTEL D’ARGILE FE •
ONORANZE FUNEBRI F.LLI MALAVOLTI di Malavolti Belinda
Via Capponi n° 8 tel. 0534 22061 PORRETTA TERME BO •
ONORANZE FUNEBRI e LAPIDI MINGARDI MARIO e C. S.n.c.
Via Marconi n° 18 tel. 051 801177 BUDRIO BO
•
AGENZIA ONORANZE FUNEBRI NETTUNO S.N.C. Via Marco Emilio Lepido 55/a tel. 051 400131 BOLOGNA 50
In queste pagine riportiamo l’elenco delle imprese di Onoranze
funebri con cui collaboriamo, in costante incremento a dimostrazione
della serietà e della professionalità dei nostri operatori.
(ultimo aggiornamento 16 aprile 2008)
•
PREMIATA IMPRESA ONORANZE FUNEBRI OTTANI Via Marconi n° 30/2 tel. 051 6640034 BENTIVOGLIO BO
Via Castellina n° 14 tel. 051 871215 ALTEDO BO
Via Centese n° 153 ARGELATO BO
Via Matteotti n° 80 tel. 051 6640034 CASTELLO D’ARGILE BO
Via Donati n° 1 tel. 051 6835900 CENTO FE •
ONORANZE FUNEBRI PARMEGGIANI di Parmeggiani Riccardo e C.
S.a.s.
Via Bologna n° 17/a tel. 051 825414 S. GIOVANNI IN P. BO
•
ONORANZE FUNEBRI PIZZOTTI Via Donati n° 22 tel. 051 904001 CENTO FE
Piazza Battaglini tel. 051 904001 MIRABELLO FE •
P.T.M. di Marani Riccardo e Patuelli Cristian e C. S.n.c. ONORANZE
FUNEBRI Viale Oriani n° 1 tel. 0545 78880 LUGO RA
Via Roma n° 6 tel. 0532 318323 MORDANO RA
Via Monti n° 31 tel. 0545 78880 FUSIGNANO RA
Via Grassi n° 13 tel. 0545 78880 ARGENTA FE
Via Gramsci n° 10 tel. 0545 78880 COTIGNOLA RA
Via Ballardini n° 15 tel. 0545 78880 BARBIANO RA •
ONORANZE FUNEBRI RIDOLFI S.r.l. Via Duca Valentino n° 5 tel. 0543 33969 FORLI FC
Via Trieste n° 13 tel. 0543 33969 FORLI FC
Via Cavour n° 187 tel. 0543 493312 MELDOLA FC
•
ONORANZE FUNEBRI SAN SIMONE
Via Bentivoglio n° 57 tel. 0532 847803 FERRARA FE
Corso Italia n° 422 tel. 0532 847803 MIRABELLO FE
Piazza Castello n° 12 tel. 0532 847803 POGGIO RENATICO FE •
ZUFFOLI ONORANZE FUNEBRI di Zuffoli Roberto & C. S.n.c.
Via Dell’Artigianato n° 2 tel. 0532 825322 POGGIO RENATICO FE
Via Masi n° 129/b tel. 0532 825322 S. BARTOLOMEO IN B. FE
Viale Adriatico n° 50/b tel. 0532 825322 MASI TORELLO FE
Via Bologna n° 167/b tel. 0532 825322 FERRARA FE LAZIO
•
GLOBAL FUNERAL SERVICE S.a.s. Di Tramontano E. & Marinelli A. Via Consolare Latina n° 35 tel. 06 97304121 COLLEFERRO Roma
Via Ottaviano Petrucci n° 24 tel. 06 61697939 FIUMICINO Roma
Via Della Bonifica di Torrimpietra TORRIMPIETRA-FIUMICINO Roma •
FLORIS ARTE - TRAMONTANO A. & C. S.n.c. Via Consolare Latina n° 35 tel. 06 97304121 COLLEFERRO Roma
•
AGENZIA FUNEBRE TORRIMPIETRA
Via O. Petrucci n° 24 tel. 06 61699233 TORRIMPIETRA - FIUMICINO
LOMBARDIA
•
ONORANZE FUNEBRI BINI ALESSANDRO Via Ambaraga n° 121 tel. 030 2004191 MOMPIANO BS
Via Milano n° 9 030 2004602 BOVEZZOBS
•
BINI & MAIOLINI S.n.c. ONORANZE FUNEBRI BRESCIANE Via Chiusure n° 1/c tel. 030 314303 BRESCIA
Via Brescia n° 1 030 314303 RODENGO SAIANO BS
Via Brescia 030 314303 NAVE BS •
ONORANZE FUNEBRI BORELLA di TURCHI M. Via G. Paisiello n° 7 tel. 02 66018080 CINISELLO BALSAMO MI
•
ONORANZE FUNEBRI E ADDOBBI BORIN S.n.c. di Borin Riccardo e Simone
Via Don Davide Albertano n° 13 tel. 0331 632485 BUSTO ARSIZIO VA
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BUSTESE POMPE FUNEBRI S.r.l. Di Mismirigo Enrico e Lina Viale Rimembranze n° 48 tel. 0331 623343 BUSTO ARSIZIO VA
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Piazza S. Ambrogio n° 5 LAINATE Piazza Toselli n° 1 BARSANO Via Verdi CASSANO MAGNAGO
•
C.O.F. CONSORZIO ONORANZE FUNEBRI S.r.l. Via Aleramo n° 29 tel. 02 6125036 CINISELLO BALSAMO MI
Via Matteotti n° 58 02 2409498 SESTO SAN GIOVANNI MI
Piazza della Chiesa n° 3/4 039 790429 MUGGIò MI
Via Roma n° 50 02 9106544 PADERNO DUGNANO MI
Via San Martino n° 15 02 99047796 PALAZZOLO MILANESE MI
Via Fornari n° 50 Ang. Caterina da Forlì 02 48750503 MILANO
Viale Lombardia n° 17 02 57503230 ROZZANO MI
•
POMPE FUNEBRI DELL’ORTO Via Marco Polo n° 3/5 tel. 0362 326055 SEREGNO MI
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ONORANZE FUNEBRI FONTANILI & MERLI S.r.l.
Via Pezzotti n° 54 tel. 02 8463220 MILANO
Via C. Baroni n° 14/c tel. 02 8260262 MILANO
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di Botticelli P. & C. S.n.c. Via Marco Polo n° 14 tel. 0331 631057 BUSTO ARSIZIO VA
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ONORANZE FUNEBRI GORIO ELSA & C. S.n.c. Via Ciro Menotti n° 15 tel. 0331 632573 BUSTO ARSIZIO VA •
ONORANZE FUNEBRI LA BOVISA S.r.l. Piazza Schiavone n° 10 tel. 02 39313380 MILANO •
ONORANZE FUNEBRI MAGENTA S.r.l. Via Washington n° 76 tel. 02 468281 MILANO
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ONORANZE FUNEBRI MAIOLINI ALBINO Via Brescia n° 1 tel. 030 2400306 RODENGO SAIANO BS •
ONORANZE FUNEBRI MANCINI Viale Marelli n° 186 tel. 02 22470629 SESTO SAN GIOVANNI MI
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ONORANZE FUNEBRI NEBULONGHI Via Capsoni Siro n° 9 tel. 02 66222895 MILANO
Via Pasta Giuditta n° 132 tel. 02 66226061 MILANO
Via Val di Bondo n° 14 tel. 02 66203598 MILANO
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POMPE FUNEBRI NUOVA CANZI Via Alberto Da Giussano n° 5/7 tel. 0362 851164 GIUSSANO MI
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ONORANZE FUNEBRI IMPRESA ROMA Via Ravenna n° 16 tel. 02 537907 MILANO
Via Filippo degli Organi n° 9 tel. 02 5694952 MILANO
Viale Certosa n° 300 tel. 02 537907 MILANO
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Via Castelfidardo n° 8 MILANO
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Via S. Dionigi n° 119/A MILANO
Via Tina Di Lorenzo n° 3 MILANO
Via A.T. Trivulzio n° 14 MILANO
Via Milano n° 304 BARANZATE DI BOLLATE MI
Via Lomellina n° 1 BUCCINASCO MI
Via Mazzini n° 17 ERBA MI
Via Repubblica n° 27 NOVATE MI
Via Sempione n° 68 PERO MI
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Via F.lli Rosselli n° 5 SETTIMO MILANESE MI
Via Cesare Battisti n° 8 VIMODRONE MI
Via Giacomo Leopardi n° 20/D VIMODRONE MI
Via Piave n° 6/8 BOLLATE MI
Via Majnoni n° 8 ERBA MI
Via Vecchia Vigevanese n° 9/F CORSICO MI
Via Vecchia Vigevanese n° 9/F ASSAGO MI
Via Vecchia Vigevanese n° 9/F TREZZANO SUL NAVIGLIO MI
Via Vecchia Vigevanese n° 9/F BUCCINASCO MI
Via Ugo Foscolo n° 27 SENAGO MI •
O.F. La Varesina Sofam - SCIANNAMEO MARIO Viale Certosa n° 303 MILANO MI •
O.F. La Varesina Sofam - SOMENSI Via L. Tolstoj n° 3 SENAGO MI •
O.F. La Varesina Sofam - GANZERLI Via F. Sforza n° 47 MILANO MI •
O.F. La Varesina Sofam - PALERMO e TERENGHI Via A. De Gasperi n° 1 CASATENOVO LC •
O.F. La Varesina Sofam - LA SENAGHESE Via Ugo Foscolo n° 27 SENAGO MI
Via Repubblica n° 27 SENAGO MI •
O.F. La Varesina Sofam - GANDOLA EGIDIO Via Principessa Torre Tasso n° 7 BELLAGIO CO
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O.F. La Varesina Sofam - LA DUOMO Corso Porta Nuova n° 32 MILANO MI
Via Lomellina n° 1 BUCCINASCO MI
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POMPE FUNEBRI PEDRAZZINI UNIVERSAL s.r.l. Viale Matteotti n° 34 tel. 026194614 CUSANO MILANINO MI
Via Roma n° 13 tel. 02 6151787 CORMANO MI •
PIROVANO A. Ag. ONORANZE FUNEBRI Via Aleramo n° 29 02 6128585 CINISELLO BALSAMO MI
Largo XXV Aprile n° 4 039 321298 MONZA MI
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ALARIO SALVATORE Via Parisio n° 83 PALERMO
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ALFANO FRANCESCA Via Ferracavallo n° 105 a/b tel. 091 6831483 PALERMO
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ARTEFLOREALE GAGLIO S.c.a r.l. Via M. Bono n° 16 tel. 091 8784950 MONTELEPRE PA •
ASSENZA VINCENZO & FIGLI S.n.c. Via Sandro Pertini n° 60 tel. 0932 764782 MODICA PA •
BADAGLIALACQUA Via Paolino Gesu Grande n° 81 BALESTRATE PA •
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Proprietario e Direttore responsabile: Alessandro Taddia
maggio 2008
Sito internet: www.infortunistica.it - E-mail: [email protected]
Direzione e Redazione: via Commenda 38 - S. Lazzaro di Savena (BO) Tel. 051/46.77.22 Fax 051/627.01.54
Grafica e impaginazione: Publi&Marketing s.a.s. - via Commenda 38 - S. Lazzaro di Savena (BO)
Tipografia e stampa: Gamberini s.a.s. - via Curiel 17 - Castelmaggiore (BO)
Reg. Tribunale di Bologna n° 7210 del 21 marzo 2002
Realizzato con la collaborazione delle agenzie infortunistica TADDIA
Tutti i marchi citati sono dei rispettivi proprietari
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