La rivista upi per i partner della prevenzione 2/2014 AZIENDE Infortunio nel tempo libero. L’upi sa come prevenirlo! L’upi estende l’offerta per le imprese CONTROLLO DELLA SICUREZZA IN ACQUA I bambini imparano a trarsi in salvo da soli E-BIKE Sicurezza e divertimento grazie a corsi specifici EDITORIALE Infortuni nel tempo libero: l’upi reagisce 500 000 lavoratrici e lavoratori si infortunano ogni anno nel tempo libero – assentandosi più giorni o settimane dal lavoro. Negli ultimi anni, invece, gli infortuni professionali sono fortunatamente diminuiti. Ma che ci si faccia male sul lavoro o nel tempo libero, il risultato è sempre lo stesso: sofferenze, costi, giorni d’assenza, onere organizzativo e problemi di scadenze per l’azienda. Per prevenire questi infortuni l’upi ha una soluzione: SafetyKit pronti per l’uso incentrati su temi specifici e comprendenti strumenti di vario genere stimolanti e dilettevoli (locandine, flyer, video, presentazioni ecc.). In questo modo sia le PMI, sia le grandi imprese dispongono di supporti adeguati per prevenire in tutta semplicità gli infortuni nel tempo libero. La sicurezza permette di evitare i costi aggiuntivi generati dagli infortuni. Inoltre, i SafetyKit sono gratuiti. Il cellulare al volante è considerato pericoloso Un sondaggio rappresentativo del mese di marzo 2014 ha chiesto a 1000 persone in che misura ritengono pericolosi determinati comportamenti al volante. È così emerso che telefonare al volante è considerata l’azione più pericolosa (8,5 punti su una scala da 0 a 10). Telefonare con un dispositivo mani-libere è ritenuto molto meno imprudente (4,8). Un punteggio sorprendentemente basso (6,6) l’hanno ottenuto gli eccessi di ve- locità – il che stupisce, se si considera che secondo le statistiche guidare a velocità superiori al consentito è uno dei principali fattori di rischio. Secondo Yvonne Achermann, ricercatrice dell’upi responsabile dell’inchiesta, il fatto di non considerare tanto grave questo comportamento è probabilmente riconducibile all’inclinazione di molti intervistati a oltrepassare di tanto in tanto i limiti di velocità. um Classificazione della pericolosità di determinati comportamenti al volante 2014 (0 = assolutamente inoffensivo; 10 = molto pericoloso) Telefonare al volante senza dispositivo mani-libere 8,5 Guidare dopo aver bevuto due o più bicchieri di alcol 8,1 Guidare in stato di stanchezza eccessiva 8,0 Guidare dopo aver assunto medicamenti che danno sonnolenza 7,9 Guidare a velocità superiori al consentito Telefonare al volante con un dispositivo mani-libere 6,6 4,8 Grafico: KEYSTONE, fonte: bfu Tom Glanzmann Novità: pagina Servizi Trovate i link e le pubblicazioni menzionati in questo numero alla pagina www.areasicurezza.upi.ch. colophon Editore: upi – Ufficio prevenzione infortuni, Hodlerstrasse 5a, CH-3011 Berna, [email protected], www.upi.ch, telefono + 41 31 390 22 22 Cambiamenti d’indirizzo: [email protected] Redazione: Ursula Marti (wortreich gmbh), Tom Glanzmann (upi), Rolf Moning (upi), Nathalie Wirtner Julmi Indirizzo di redazione: Ursula Marti, wortreich gmbh, Maulbeerstrasse 14, 3011 Berna, ursula.marti@ wortreich-gmbh.ch, telefono + 41 31 305 55 66 Traduzione: Francesca Grandi, Riva San Vitale Correzione: Antonio Cifelli (upi) Foto: pagine 1, 2, 7, 12, 16 (manifesto): bfu; pagina 2: Keystone (fonte: bfu); pagine 3, 5, 8, 9, 10, 11, 14: Iris Andermatt; pagina 6: thinkstock; pagina 13 (Slackline): Tobias Rodenkirch; pagina 16: (Rochers-de-Naye): www.goldenpass.ch Layout: SRT Kurth & Partner AG, Ittigen Stampa: AST & FISCHER AG, Wabern Tiratura: italiano: 1100, francese: 3300, tedesco 9200 esemplari. Rivista trimestrale. ISSN 2235-8889 (Print) / ISSN 2235-8897 (PDF) © Riproduzione degli articoli solamente con l’autorizzazione della redazione e con indicazione completa della fonte 2 area sicurezza 2 / 2014 Dossier AZIENDE La direttrice dell’upi Brigitte Buhmann: «In futuro, un numero molto più cospicuo di persone attive dovrà poter beneficiare delle nostre raccomandazioni di sicurezza». L’upi estende l’offerta per le imprese NUOVA STRATEGIA Con strumenti di facile impiego – riuniti in SafetyKit tematici – l’upi desidera rivolgersi non soltanto alle grandi imprese, ma viepiù anche alle PMI. La direttrice Brigitte Buhmann illustra la nuova strategia. L’upi ha rielaborato l’offerta di materiale di prevenzione degli INP nelle imprese sviluppando un nuovo concetto. Da cosa è nata questa esigenza? Brigitte Buhmann: Dalla ricerca sulla prevenzione sappiano che i messaggi veicolati tramite il datore di lavoro risultano particolarmente credibili e che i relativi consigli di sicurezza vengono seguiti piuttosto bene. Per questo motivo collaboriamo con le aziende da ormai un decennio. La nostra offerta – soprattutto corsi, consulenze e presentazioni tematiche nelle imprese – si è dimostrata molto efficace a livello di grandi imprese, ma la penetrazione era scarsa nelle piccole e medie imprese (PMI), le cui risorse sono troppo limitate per consentire al personale di frequentare corsi o per sviluppare attività proprie di prevenzione. A quali conclusioni siete giunti? Abbiamo analizzato attentamente la situazione, chiedendo anche alle imprese quali fossero le loro reali esigenze. L’esca deve allettare la preda, non il cacciatore! Attraverso uno studio di mer- cato e molti colloqui sappiamo ora che la prevenzione degli infortuni – soprattutto nelle PMI – ha possibilità di successo solo se non comporta un onere eccessivo. E abbiamo raccolto la sfida. In fondo, in Svizzera l’80 per cento della popolazione attiva lavora in una PMI, e siamo ben intenzionati a sfruttare questo potenziale. In che cosa consiste la nuova strategia? Prodotti pronti all’uso per piccole e medie imprese e offerta invariata, ma consolidata, per le grandi imprese. area sicurezza 2 / 2014 3 Dossier AZIENDE Come dobbiamo immaginare questo «prodotto pronto all’uso»? Sviluppiamo offerte piacevoli e dilettevoli che le aziende possono impiegare autonomamente, senza conoscenze preliminari e con un onere minimo. Questi kit devono essere attrattivi sia per il datore di lavoro, che in fondo prende le decisioni, sia per il personale – il target finale. Si tratta di pacchetti tematici, cosiddetti «SafetyKit» (i dettagli a pagina 7), comprendenti vari supporti combinabili modularmente. Abbiamo già prodotto i primi kit sugli argomenti «cadute» e «visibilità» e ne sviluppiamo progressivamente di nuovi. I SafetyKit dell’upi sono gratuiti per le imprese. L’offerta che fa per voi SafetyKit Kit pronto per l’uso con diversi elementi su un tema specifico (manifesto, volantino, video, presenta zione). Da utilizzare subito e gratuitamente. Per maggiori informazioni: www.safetykit.upi.ch Avete interpellato imprese di varie dimensioni attive in settori diversi. Quali sono le loro esigenze? Come detto desiderano prodotti semplici, di facile impiego, che abbiano anche un valore ludico, evitando supporti che puntano il dito. A opuscoli e lunghe descrizioni si preferiscono giochi e filmati, e si auspica la distri- PMI fino a 250 coll. x Aziende a partire da 250 coll. x (x) Corsi Nozioni sulla prevenzione e misure preventive orientate alla prassi e incentrate sull’attuazione concreta della prevenzione infortuni in azienda. I corsi sono riconosciuti dalla SSSL e dalla SAQ. www.imprese.upi.ch x x Formazione su misura Formazioni individuali basate sulle vostre esigenze. I gruppi target sono le persone che si occupano della sicurezza e della salute aziendali: quadri dirigenti, specialisti della sicurezza, specialisti del personale. www.imprese.upi.ch x x Esposizioni tematiche Gli esperti upi sensibilizzano i vostri collaboratori a un comportamento sicuro nel tempo libero, avvalendosi di materiale dimostrativo e di animazione. Sono disponibili più di 10 tematiche. www.imprese.upi.ch x x Strumenti individuali Offriamo consulenze individuali e componiamo pacchetti su misura per grandi aziende, assicurazioni e associazioni di categoria. 4 Aziende a partire da 3000 coll. x Campagne L’upi svolge campagne preventive sui pericoli di infortunio concreti e ricorrenti. Approfittate di questo impatto a largo raggio per sostenere le campagne, tematizzandole e utilizzando i supporti di comunicazione nella vostra azienda. www.campagne.upi.ch x x x Newsletter con spiccioli di sicurezza stagionali Ogni mese vi presentiamo le novità utili per la sicurezza in azienda. Avete la possibilità di comporre la vostra newsletter individuale «à la carte». www.newsletter.upi.ch x x x Rivista dell’upi «area sicurezza» Gratuitamente sulla vostra scrivania: 4 volte all’anno ricevete tutte le informazioni di fondo sugli attuali temi di prevenzione, oltre che interessanti esempi tratti dalla prassi. www.areasicurezza.upi.ch x x x area sicurezza 2 / 2014 buzione gratuita di articoli di sicurezza, come i caschi. Purtroppo, per questa opzione i mezzi non sono sufficienti … I nuovi SafetyKit dell’upi sono a misura di PMI. E le grandi imprese? Come finora, le grandi imprese possono contare su consulenze professionali e assistenza individuale e possono sempre prenotare le nostre apprezzate presentazioni tematiche. Essendo calata la domanda, l’offerta di corsi è stata leggermente ridotta. I nuovi SafetyKit possono essere impiegati anche dalle grandi imprese, e rappresentano un vantaggio supplementare. Le associazioni di categoria e società d’assicurazione giocano un ruolo essenziale nella nuova strategia … La collaborazione con le associazioni di categoria ci permette di sviluppare offerte ad hoc. Le associazioni, ma anche le società d’assicurazione, conoscono esattamente le esigenze delle aziende affiliate e con esse curano contatti regolari. Sono queste conoscenze e i canali di comunicazione esistenti che desideriamo sfruttare. Inversamente, per le associazioni padronali e le assicurazioni la collaborazione con l’upi è interessante perché, proponendo i nostri servizi e prodotti, possono offrire agli affiliati e assicurati un valore aggiunto. Si tratta chiaramente di un partenariato win-win. «La collaborazione ci permette di sviluppare offerte ad hoc.» Brigitte Buhmann, direttrice upi Tramite quali altri canali le aziende possono venire a conoscenza dell’offerta dell’upi? Le offerte sono in primo piano sul nostro sito web. Inoltre, cogliamo ogni occasione per attirare l’attenzione delle imprese sui SafetyKit: attraverso flyer pubblicitari, articoli o inserzioni in riviste specializzate, a fiere ed eventi. Possiamo anche contare sul sostegno delle nostre organizzazioni partner per la promozione della salute o della sicurezza sul lavoro. PMI sappiano che l’upi mette loro a disposizione gratuitamente SafetyKit pronti all’uso, apprezzati dalle collaboratrici e dai collaboratori e in grado di ridurre le assenze per infortunio. Intervista: Ursula Marti «Soprattutto nel settore dei servizi, oggi gli infortuni sul lavoro sono divenuti rari, ma quelli non professionali sono aumentati.» Brigitte Buhmann, direttrice upi Perché mai un’azienda dovrebbe investire tempo e denaro per la sicurezza nel tempo libero dei propri collaboratori? Soprattutto nel settore dei servizi, oggi gli infortuni sul lavoro sono divenuti rari, ma quelli non professionali sono aumentati. Le imprese che investono nella prevenzione registrano meno assenze per infortunio. Risparmiano costi sia diretti che indiretti, e le attività pianificate possono essere concluse nei tempi previsti. Non da ultimo, preoccuparsi per la salute dei collaboratori è anche una questione d’immagine. I primi SafetyKit sono ultimati, si sta già facendo pubblicità – e in futuro? C’è ancora parecchio da fare. Oltre ad ottimizzare regolarmente gli ausili, il grosso del lavoro consiste nel pubblicizzare e diffondere le offerte. Ci auguriamo che fra qualche anno le Nuovo capo sezione Dal mese di gennaio 2014 Daniel Poffet dirige la sezione Aziende. Con il suo team ha il mandato di rendere disponibile e far conoscere le offerte dell’upi per le imprese. «Il nostro obiettivo è di convincere le aziende sull’utilità di prevenire gli infortuni e ridurre quelli nel tempo libero, attraverso offerte stuzzicanti. A beneficiarne non sono soltanto le lavoratrici e i lavoratori, ma anche le imprese sotto forma di riduzione dei giorni d’assenza e costi inferiori», spiega il nuovo capo sezione. area sicurezza 2 / 2014 5 Dossier AZIENDE L’industria alberghiera e della ristorazione in azione PICCOLE E MEDIE IMPRESE Il personale di alberghi, ristoranti, caffè e società di catering beneficiano della nuova collaborazione tra upi e associazioni dell’industria alberghiera e della ristorazione. La Svizzera è un Paese di piccole e medie imprese (PMI) – oltre 500 000. Nell’ovvia impossibilità di contattarle e consigliarle tutte direttamente, l’upi stringe collaborazioni con associazioni di categoria. Il partenariato con l’industria alberghiera e della ristorazione gira già a pieno regime. Con GastroSuisse, hotelleriesuisse, CafetierSuisse e Swiss Catering Association l’upi ha elaborato un SafetyKit per le imprese del settore (vedi pagina 7). «Per noi le associazioni professionali sono partner estremamente importanti», spiega la consulente upi responsabile del progetto Michelle Baeriswyl, «poiché conoscendo le esigenze dei loro affiliati ci permettono di sviluppare supporti adeguati». Il kit comprende un manifesto (in immagine) e un breve video che tematizzano con umorismo le cadute, causa più frequente d’infortunio. Questo materiale consente di sensibilizzare il personale in maniera semplice e positiva. Ulteriori supporti – una presentazione PowerPoint, dei suggerimenti e un opuscolo – consentono di approfondire l’argomento. Le quattro federazioni di categoria hanno presentato il kit inviando una Nella ristorazione conta ogni persona, vale la pena prevenire gli infortuni. lettera a tutti gli affiliati e spedendo il manifesto alle 20 000 imprese associate – che possono richiedere gratuitamente anche il restante materiale. Dalla collaborazione con le associazioni dell’industria alberghiera e della ristorazione l’upi si attende ottimi risultati: «Esi- A che punto è la vostra azienda? Verificatelo online in soli 20 minuti. Fate abbastanza per ridurre i rischi d’infortunio fra il personale? Dove occorre agire? Grazie al check online le aziende possono analizzare le loro attività di prevenzione degli infortuni non professionali. Per rispondere alle domande basta una ventina di minuti, e il sistema estrapola automaticamente un’analisi grafica. Le domande sono state formulate dall’upi in collaborazione con Groupe Mutuel. Il check è a disposizione gratuitamente di tutte le aziende (in tedesco e francese) alla pagina stono così tanti piccoli ristoranti e caffè, che possiamo raggiungerli soltanto attraverso questo canale», spiega Michelle Baeriswyl. «È anche importante rendere attenti i responsabili delle imprese che il loro impegno per la sicurezza del personale anche nel tempo libero va tutto a loro vantaggio. Le statistiche parlano chiaro: due collaboratori su tre che si assentano dal lavoro hanno subito un infortunio nel tempo libero. E nel settore della ristorazione, dove ogni mano conta e i lavori non possono essere rinviati, le assenze sono un vero grattacapo». Ursula Marti www.areasicurezza.upi.ch w ww.safetykit.upi.ch 6 area sicurezza 2 / 2014 4.088.03 – 05.2014 Dossier Aziende SafetyKit Cadute Contenuto del SafetyKit «Cadute»: manifesto con immagine gioco che illustra i diversi rischi di caduta. Volantino con suggerimenti e un concorso. Presentazione sul tema delle cadute. Breve video sulle cadute. : Con concorso 2 persone, nottamenti per vincete 3 per , presso essere inclusa de pensione ben di Lenzerhei hof zer wei l‘Hotel Sch La vita può cascarti addosso: attenzione al rischio di caduta! upi – Ufficio prevenzione infortuni La vita può cascarti addosso: attenzione al rischio di caduta! Azienda, contingenza, data Nome Prevenzione di cadute 2014 1 SafetyKit Visibilità Contenuto del SafetyKit «Visibilità»: manifesto A3 «SEE YOU – fatti vedere», volantino con suggeri menti e un adesivo rifrangente, presentazione sul tema della visibilità quando è buio, breve video con suggerimenti per pedoni e ciclisti. upi – – Ufficio Ufficio prevenzione prevenzione infortuni infortuni upi bfu – Beratungsstelle für Unfallverhütung La vita può cascarti addosso: See you Fattidich vedere! See you - –Mach sichtbar attenzione al rischio di caduta! Azienda, contingenza, data Firma, Anlass, Datum – Nome Nome Name – fatti vedere Campagne: komma pr Concept visuel: Atelier Bundi AG 5.219.03-08.2013 Prevenzione di di cadute cadute Prevenzione Sichtbarkeit – 2014 2014 2014 – 1 1 1 – fatti vedere Campagne: komma pr Concept visuel: Atelier Bundi AG 5.219.03-08.2013 area sicurezza 2 / 2014 7 DOSSIER AZIENDE La salute del personale ha la massima priorità L’OPINIONE di André Distel, responsabile Produzione presso Kambly SA, in merito alla prevenzione in azienda degli infortuni non professionali. O ltre dieci anni fa Kambly si è data una nuova priorità: migliorare la prevenzione degli infortuni non professionali. Nel quadro del progetto «Sicurezza integrata» realizzato in collaborazione con la SUVA, ci si è però subito resi conto che per sensibilizzare il personale sulla sicurezza non ci si può limitare all’ambito lavorativo – tanto più che la popolazione attiva rimane in azienda solo parte della giornata, e il resto del tempo lo trascorre a casa o in attività del tempo libero. Kambly ha fatto l’esperienza che una prevenzione attiva degli infortuni professionali riduce parallelamente anche il numero degli infortuni non professionali. Nei primi anni della campagna, gli infortuni e i costi correlati si sono più che dimezzati. Da allora Kambly restituisce il guadagno direttamente alle collaboratrici e ai collaboratori sotto forma di cinque giorni di vacanza supplementari all’anno. Pur riuscendo a mantenere il controllo dei costi, negli ultimi quattro anni il numero di infortuni – soprattutto non professionali – non è più calato, ma tende nuovamente a crescere. La maggior parte degli incidenti avviene a casa e in viaggio, seguiti dalla categoria degli sport in- André Distel, Kambly SA: «Siamo convinti che l’impegno per prevenire gli infortuni non professionali sarà pagante anche in futuro». dividuali e di squadra. Per ovviare a questa tendenza, in collaborazione con l’upi Kambly ha voluto sensibilizzare il personale impiegando le due esposizioni della prevenzione «Fai uno sgambetto alla caduta» e «Sicurezza domestica». Pianificando le sequenze sull’arco di una settimana, tutti e 440 i collaboratori e le collaboratrici hanno potuto partecipare Kambly Fondata nel 1910, Kambly è il produttore di biscotti svizzero col maggior fatturato e primo esportatore di questi prodotti. In Francia Kambly è il marchio leader del segmento «biscuits haut de gamme». Il 40 per cento circa del fatturato (oltre 160 milioni di franchi) è realizzato all’estero, in oltre 50 Paesi sui cinque continenti. Nel segmento premium dell’alta pasticceria il marchio Kambly è considerato leader mondiale in termini sia di qualità che di innovazione. 8 area sicurezza 2 / 2014 all’azione nonostante i tre turni di lavoro. Kambly ascrive la massima importanza alla salute e al benessere del personale. Perciò, nel 2012 ha lanciato una campagna pluriennale di riduzione degli infortuni non professionali. Prima del via, alcuni membri del team addetto alla sicurezza hanno assolto una formazione presso l’upi. Dai sondaggi fra il personale emerge che gli sforzi e gli investimenti realizzati da Kambly a favore della sicurezza e della salute dei collaboratori sono molto apprezzati. Siamo convinti che l’impegno profuso a livello di infortuni non professionali sarà pagante anche in futuro e porterà frutti sotto forma di un sensibile calo degli incidenti. • DOSSIER AZIENDE Giochi d’equilibrio GRANDI AZIENDE Dopo i 30 anni la massa muscolare si riduce, con effetti anche sull’equilibrio e sul rischio di cadute. La Posta Svizzera ha lanciato un programma di prevenzione. Area sicurezza ha preso parte alla giornata di apertura. Forza ed equilibrio sono importanti per riuscire ad attutire se non evitare una caduta. Una muscolatura forte migliora la qualità di vita e contribuisce ad evitare i capitomboli – o a ridurre quanto meno la gravità delle ferite. Le cifre parlano da sé: ogni anno in Svizzera sono 270 000 le persone di ogni età a subire ferite gravi, perfino mortali a seguito di una caduta – e le statistiche non considerano gli infortuni sul lavoro. La gravità di questo fenomeno ha indotto l’upi ad elaborare un modulo di prevenzione per le aziende volto a sensibilizzare le lavoratrici e i lavoratori sul tema delle cadute e ad informarli sulle possibilità di allenamento. Il «percorso equilibrio» consiste in un tappeto antisdrucciolo in PVC sul quale vengono collocati, su punti demarcati, dei balance disc dell’upi – cuscinetti riempiti d’aria che aumentano l’efficacia degli esercizi, disponibili in tre colori che consentono di costruire percorsi di difficoltà variabile. L’obiettivo è di avanzare sul tappeto con passo lento e controllato. I balance disc sono lo strumento ideale per un allenamento quotidiano dell’equilibrio e della forza. La leggerezza con cui Freddy Nock si muove sulla fune ha ammaliato le collaboratrici e i collaboratori della Posta! area sicurezza 2 / 2014 9 DOSSIER AZIENDE Ad esempio, ci si può dilettare sui disc mentre si beve un caffè, ci si lava i denti o si attende il proprio turno alla foto copiatrice. La Posta in equilibrio Incuriositi, i partecipanti si sono cimentati alle gramente nel percorso, cercando di mantenere l’equilibrio sui colorati balance disc dell’upi. 10 area sicurezza 2 / 2014 Fra le collaboratrici e i collaboratori della Posta Svizzera le cadute sono la prima causa d’infortunio non professionale (33 per cento, contro una media svizzera del 25 per cento). Nel 2013 sono state censite poco meno di 2000 cadute su 52 000 collaboratori. La loro frequenza è probabilmente riconducibile all’età media piuttosto avanzata del personale postale, che è di 44 anni e dunque leggermente superiore alla media nazionale. È noto che la gravità delle cadute aumenta con l’età. La Posta Svizzera intende partire da questo dato di fatto per ridurre il numero delle cadute gravi. In collaborazione con l’upi e la SUVA ha perciò lanciato il programma «Mantenere l’equilibrio». Alle serate inaugurali di Berna, L osanna e Bellinzona il funambolo e recordman mondiale in varie discipline Freddy Nock ha dato entusiastiche prove di agilità e condiviso la sua esperienza personale. Questo sportivo dell’estremo è avvezzo a destreggiarsi su cavi d’acciaio ad altezze vertiginose. In equilibrio su una slackline, Nock ha evidenziato che è soltanto una questione di esercizio; l’importante è non sopravvalutarsi mai e trovare il punto di equilibrio divertendosi. «Non appena si diviene consapevoli di ciò che accade all’interno del nostro corpo, si può senz’altro migliorare». Non si deve utilizzare per forza una fune: ogni terreno può essere un campo d’allenamento sul quale saltellare a piè pari, camminare all’indietro o avanzare un piede davanti all’altro, su una linea immaginaria, facendo vari movimenti delle braccia. Con l’aiuto di Freddy Nock, anche le collaboratrici e i collaboratori della Posta hanno potuto testare la loro abilità sulla fune. Va osservato che il senso dell’equilibrio è molto diverso da persona a persona. È dunque importante incoraggiarsi l’un l’altro anziché confrontarsi. In conclusione della serata losannese, il responsabile del personale Yves-André Jeandupeux ha incoraggiato tutti a porsi degli obiettivi realistici per migliorare il proprio equilibrio ed evitare in tal modo le cadute. Attualmente, in varie unità della Posta Svizzera i consulenti dell’upi propongono workshop per le responsabili e i responsabili di sede sul tema delle cadute e sulle possibilità di impiego del relativo modulo di prevenzione. L’onere è minimo – ben al contrario dei vantaggi per tutti i partecipanti! Nathalie Wirtner Julmi Siete un’impresa con più di 250 collaboratrici e collaboratori desiderosa di migliorare l’equilibrio vostro e del personale? Richiedete il nuovo modulo di prevenzione dell’upi! Il percorso equilibrio dell’upi comprende un tappeto in PVC, dei balance disc dell’upi e manifesti. I balance disc sono disponibili anche singolarmente. I nostri consulenti sono a vostra disposizione all’indirizzo [email protected]. PARTNER COMUNI Un singolare inizio di carriera RITRATTO Collaboratrice amministrativa presso l’Ufficio costruzioni di Stettlen BE, Lea Geiser è la più giovane delegata upi alla sicurezza in Svizzera. Avvalendosi del ricco know-how dell’upi, Lea assolve la sua funzione con grande slancio. «Ho sempre desiderato lavorare nella regione di Berna», snocciola Lea Geiser in dialetto bernese. Dopo l’apprendistato presso l’amministrazione comunale di Bubendorf BL, ha trovato lavoro a Stettlen e oggi è impiegata all’Ufficio costruzioni. Fra le sue mansioni c’è a nche la funzione di delegata upi alla sicurezza. Grazie al suo entusiasmo, la giovane donna si è trovata subito a suo agio. Le nozioni di base le ha ottenute durante la giornata di formazione dell’upi. «Dopo una parte teorica, abbiamo allenato contesti pratici con alcuni giochi di ruolo e abbiamo risolto situazioni specifiche nel gruppo. È stato di grande utilità!» racconta la 20enne. Secondo le necessità e l’interesse, Lea assolve di volta in volta altre formazioni. Inoltre, ha scambi regolari con il capodelegato upi alla sicurezza del Cantone. La sicurezza dei parchi giochi sta particolarmente a cuore alla delegata upi alla sicurezza di Stettlen BE, Lea Geiger. Saper negoziare «Solitamente, quando occorre costruire un nuovo edificio o rinnovarne uno esistente, i costruttori si rivolgono a me», spiega. «Coordino da sola i piccoli progetti, mentre i progetti maggiori – come l’ammodernamento del centro anziani – li discuto con il capodelegato. Ogni tanto ricevo anche input dai cittadini. Un gruppo di genitori, ad esempio, ci ha segnalato un parco giochi privato molto trascurato. In questi casi bisogna dare prova di perspicacia e tatto, dato che il proprietario dell’edificio non è tenuto a riparare o sostituire gli attrezzi difettosi – ma in caso di danno, può essere reso responsabile. In simili situazioni le pubblicazioni dell’upi sono molto utili». In qualità di delegata upi alla sicurezza, oggi Lea Geiser vede le strade e le abitazioni con occhi diversi. In tutta Stettlen ci sono lacune nella sicurezza che attendono di essere individuate e colmate. «Devo continuamente ripetermi: non guardare, tira dritto!» Come le protezioni anticaduta che è stato necessario posare davanti a un tubo-tunnel di un piazzale scolastico o il palo di legno al quale è fissata l’altalena davanti all’asilo nido, che presenta una fenditura. Talvolta Lea deve imporsi di staccare la spina. «Quando attraverso un luogo devo ripetermi: non guardare, tira dritto!» ammette ridendo. Lea non può però influire su problemi di sicurezza maggiori: davanti all’entrata dell’amministrazione comunale le automobili attraversano il paese a 50 chilometri orari. I parcheggi sul ciglio della strada sono stretti, la visuale pessima. «Ogni tanto si verifica un incidente», spiega la delegata. «La strada cantonale viene attraversata anche da giovani scolari. Mi auguro che il Cantone adotti presto dei provvedimenti!» Sara Ferraro area sicurezza 2 / 2014 11 PARTNER CANTONI «Il CSA ha molto successo» LEZIONI DI NUOTO Grazie al Controllo della sicurezza in acqua, i bambini imparano a trarsi in salvo da soli da acque profonde. Berna è uno dei primi Cantoni ad aver reso obbligatorio il CSA per tutti i bambini di scuola elementare. Signora Schüpbach, lei è responsabile per le lezioni di nuoto nel Cantone di Berna. Nel suo Cantone il Controllo della sicurezza in acqua CSA è obbligatorio dal 2013. Da che cosa è stata motivata questa decisione? Ursula Schüpbach: Le crescenti discus sioni sulla sicurezza e la responsabilità nelle lezioni di nuoto scolastico ed esigenze politiche per un insegna- Come riuscirci? Spetta ai genitori, in primo luogo, la responsabilità che i figli imparino a nuotare. La scuola può però dare un prezioso contributo nell’ambito dell’edu cazione fisica. Grazie al Controllo della sicurezza in acqua, le lezioni di nuoto sono ora più vincolanti e nel contempo più sicure. Il CSA contribuisce ad evitare incidenti in acqua e fa- bino ha la possibilità di colmare la lacuna entro la fine della 6 a classe. A nche la scuola sa che il bambino non ha superato il test, così da poter tras mettere l’informazione a un eventuale istituto scolastico successivo. Da quando è stato reso obbligatorio, quanti CSA sono stati effettuati? Dall’autunno del 2012 le scuole elementari Der Wasser-Sicherheits-Check WSC verleiht dem Schwimmunterricht neuen Schwung. mento obbligatorio del nuoto hanno indotto, nel 2009, la Direzione dell’istru zione pubblica ad analizzare la situazione e a elaborare un piano di provve dimenti. Lo scopo era di offrire a tutti i bambini del Cantone di Berna l’opportunità di imparare a nuotare. 12 area sicurezza 2 / 2014 vorisce l’autosoccorso in situazioni di pericolo. Cosa succede se un bambino non supera il CSA? Se un bambino non supera il test, i geni tori devono essere informati e il bam- del Cantone di Berna ci hanno richiesto 10 800 attestati CSA. A titolo di confronto, attualmente i bambini di 4a elementare sono poco più di 8500. Ne deduciamo che la disposizione viene seguita correttamente. Ma non teniamo nessuna statistica sul numero effettivo di test realizzati. ziamento dei trasporti o talvolta la difficile ricerca di personale con un brevetto. Ursula Schüpbach, responsabile per il nuoto scolastico presso l’Ufficio dell’insegnamento prescolastico e obbligatorio, della consulenza e dell’orientamento del Cantone di Berna. Qual è il riscontro degli insegnanti? I feedback sono generalmente molto positivi. I docenti e le direzioni scolastiche sono soddisfatti che vi siano istruzioni chiare. All’inizio ci sono state alcune voci critiche per la carenza di accessi alle piscine, il finan- In questi casi, quali soluzioni proponete? Suggeriamo di orientare l’offerta di corsi a target prioritari (ad esempio allieve e allievi di 3a e 4a elementare) e di sfruttare nel modo ottimale le piscine disponibili. Invece di lezioni singole regolari, è possibile realizzare periodicamente o stagionalmente blocchi di 6 – 10 lezioni. Il nuoto è realizzabile anche nel quadro di settimane verdi e sportive. A quali conclusioni è giunta, per ora? Vi è un’esigenza generale di sicurezza. Ecco perché il CSA obbligatorio viene accolto molto positivamente dalle scuole, dai genitori e dagli stessi allievi. Siamo riusciti a contrastare la tendenza passata a rinunciare al nuoto scolastico Il Controllo della sicurezza in acqua CSA Il CSA asseconda in maniera mirata le alcuni Cantoni il test è già obbligatocompetenze necessarie a trarsi rio, e anche nel «Lehrplan 21» il CSA è autonomamente in salvo a riva o a previsto come standard minimo». L’upi bordo vasca in caso di caduta fornisce gli attestati CSA per tutta la accidentale in acqua. Sull’arco di un Svizzera, poi ridistribuiti alle scuole o alle società di nuoto per il tramite minimo di tre lezioni, le scolare e gli dei Cantoni. Anche se il CSA è stato scolari si esercitano in modo ludico assolto con successo, la regola è al test finale. Per superare il CSA bisogna eseguire i seguenti tre esercizi sempre quella di non permettere ai in successione e senza interruzioni: bambini di entrare in acqua soli senza • effettuare una capriola dal bordo sorveglianza! in acque profonde, • galleggiare sul posto per 1 minuto, Maggiori informazioni • nuotare 50 metri e uscire dall’acqua. w ww.water-safety.ch/it Schede Water Safety per gli inse gnanti, con suggerimenti, domande Il notevole impegno dell’upi e risposte ed esercizi sui principali L’upi appoggia il CSA, introdotto in argomenti inerenti alla sicurezza, Svizzera alcuni anni fa sull’esempio del per le lezioni in acqua, sull’acqua Canada. «Stiamo facendo il possibile e a bordo vasca: affinché il CSA sia realizzato il più www.areasicurezza.upi.ch capillarmente possibile», spiega il consulente upi Christoph Müller. «In per una mancanza di responsabilità chiare. Le scuole devono sviluppare nuovi concetti e cercare soluzioni realistiche per le lezioni di nuoto. I nostri provvedimenti sembrano ottenere i risultati auspicati – il che ovviamente ci rallegra! Intervista: Ursula Marti TEMPO LIBERO Slackline Si incontrano sempre più spesso in equilibrio su una fune tesa tra due alberi: sono gli slackliner. Anche le scuole si interessano a questo sport sempre più in voga, poiché lo slackline è particolarmente adatto ad allenare la concentrazione, la coordinazione e l’equilibrio. Nelle maggiori città le associazioni di slackline offrono strutture di allenamento. Affinché anche la sicurezza abbia la sua parte, la Federazione Svizzera Slackline sta elaborando delle racco mandazioni con il sostegno dell’upi. Informazioni alla pagina w ww.swiss-slackline.ch w ww.areasicurezza.upi.ch area sicurezza 2 / 2014 13 PARTNER COLLABORAZIONI «Abbiate fiducia e divertitevi!» CORSI DI E-BIKE Affinché il passaggio alla bicicletta elettrica sia privo di rischi la «Thömus Bike Academy» offre corsi di guida sicura che veicolano nozioni essenziali – dalla partenza alla frenata corretta alla guida nel traffico urbano. 14 «Buongiorno a tutti! Mi chiamo Romeo Wälti, e oggi trascorreremo la giornata insieme!» esordisce l’esperto dando il benvenuto alle quattro donne e all’uomo riuniti sul piazzale della Stromer AG di Oberried (BE). Sono gli iscritti al corso di guida sicura per biciclette elettriche. Le ragioni della partecipazione al training della «Thömus Bike Academy» sono molteplici: una delle normali biciclette. All’interno delle località, possono anche raggiungere la velocità di una vettura!» spiega Wälti. «È dunque molto importante che gli e-biker adottino comportamenti corretti, si rendano visibili indossando abiti chiari o riflettenti, accendano le luci e comunichino con gli automobilisti – con cenni della mano o con contatti visivi». emergenza?», chiede poi. Un paio di partecipanti levano la mano. «Un’autentica inchiodata che vi ha fatto sgommare?» Tutti tacciono … Uno dopo l’altro, i ciclisti accelerano in direzione di Wälti e al suo segnale frenano bruscamente. «La frenata di emergenza va esercitata, così da reagire correttamente in caso di necessità!» sottolinea l’esperto. Il direttore del corso Romeo Wälti spiega ai partecipanti alcuni aspetti essenziali di una guida sicura … … e li invita ad aumentare l’andatura per sperimentare la frenata a piena velocità. Attraverso tutta una serie di esercizi, i partecipanti imparano a condurre l’e-bike in modo sicuro. donna si è ferita a un braccio in una recente caduta, e da allora non si sente molto sicura in sella alla sua e-bike. Un’altra partecipante vorrebbe imparare a cambiare correttamente le marce. La sicurezza nella circolazione stradale è un altro tema caldo: «Purtroppo la sensibilità dei conducenti di automobili per le e-bike è ancora poco sviluppata. Spesso non si rendono conto che le bici elettriche sono più rapide Slalom e frenata di emergenza Poco prima di mezzogiorno il gruppo lascia il piazzale alla volta del ristorante, imboccando delle stradine di campagna che costeggiano alcuni pascoli. Davanti a un piatto di spaghetti Wälti dà qualche informazione supplementare sui corsi di guida sicura. «Generalmente sono più numerose le donne che frequentano i nostri corsi. Gli uomini sanno già tutto!» ride. «Purtroppo la domanda non è forte come vorremmo. Molte persone ritengono di non averne bisogno. area sicurezza 2 / 2014 Dopo una breve introduzione teorica, i partecipanti inforcano le loro biciclette elettriche. Wälti spiega il primo esercizio: muoversi a slalom fra alcuni coni. Dopo il primo passaggio il gruppo si riunisce attorno all’istruttore: «Ora provate a tenere lo sguardo avanti, anziché a terra. Dovete guardare nella direzione in cui vi muovete», li esorta dando il via al secondo passaggio. «Chi di voi ha già dovuto fare una frenata di Ma un corso infonde sicurezza e fa bene a tutti – indistintamente», afferma con convinzione Wälti. Binari del tram e giro in città Dopo la pausa di mezzogiorno il programma prevede un test piuttosto ostico: una piazza di giro per tram, dove i partecipanti si esercitano ad attraversare i binari affrontandoli da angolazioni diverse. La maggior parte considerava i binari un pericolo, ma dopo pochi minuti li attraversa senza difficoltà e soprattutto senza timori. Il pomeriggio prosegue nel centro di Berna, fra precedenze da destra, incroci con svolta a sinistra, rotonde, passaggi pedonali e molte altre sfide che i partecipanti affrontano con destrezza. Al termine della giornata, ognuno dà il proprio feedback: «Il corso mi ha infuso molta sicurezza. Mi sono resa conto di non aver nulla da temere dai binari del tram!» ammette una donna. «Anche per me è così», prosegue una seconda partecipante. «Ora mi sento molto più sicura». Note molto positive anche per lo svolgimento del corso: affrontare nel gruppo situazioni che probabilmente non si eserciterebbero mai da soli si è rivelato di grande utilità. Le pause tra le varie tappe del percorso urbano sono servite a discutere le tratte pericolose e a chiarire i dubbi. «È importante credere nelle proprie capacità. Abbiate fiducia e divertitevi in sella alla vostra e-bike!» conclude Wälti. Andrea Mattmann «Le bici elettriche sono più veloci di quanto si pensa»: la campagna di prevenzione di upi e Visana Andare in bici elettrica è divertente e e-biker (attuali e futuri) e a tutti gli permette di percorrere distanze altri attori del traffico. Con la campanotevoli in meno tempo e con uno gna si intende anche incoraggiare gli utenti a frequentare un corso di guida sforzo inferiore. Ma spesso la velocità sicura per biciclette elettriche. I maniviene sottovalutata – non soltanto festi e il pieghevole informano sui rischi dagli e-biker, ma anche dagli altri e forniscono preziosi suggerimenti per utenti della strada. Con velocità che una guida sicura. Le persone interespossono raggiungere i 45 km/h, le sate possono ottenere informazioni e-bike viaggiano ad andature decisaaggiuntive tramite i video e l’opuscolo, mente superiori delle biciclette convenzionali. Il che allunga considere- che illustrano i punti essenziali. volmente lo spazio di frenata. La Maggiori informazioni sulla campagna crescente diffusione delle bici elettrie sui corsi di guida sicura su che ha fatto aumentare il numero w ww.areasicurezza.upi.ch degli incidenti e la gravità delle ferite. w ww.visana.ch Per sensibilizzare ai problemi w ww.thoemus-bike-academy.ch dell’e-bike, l’upi appoggia una campagna di Visana destinata agli AGENDA Anziani pericolosi? «Anziani al volante – davvero così pericolosi?» è la spinosa domanda alla quale cercherà una risposta il Forum upi 2014. Occorre fare chiarezza, poiché mass media e popolazione danno sovente eccessivo rilievo agli incidenti causati da conducenti anziani. Il Forum analizzerà i dati sull’effettiva incidentalità e dibatterà sulle attuali e future misure di prevenzione. Il Forum verrà introdotto dalla direttrice dell’upi Brigitte Buhmann. Seguiranno alcuni input di Britta Lang, direttrice di ricerca presso il Traffic Research Laboratory TRL, e una tavola rotonda con rappresentanti di medicina, amministrazione e scienze applicate. Il Forum dell’upi, che si terrà il 25 novembre 2014 a partire dalle 15.00 presso il centro Paul Klee di Berna, si rivolge a politici, autorità, esperti di prevenzione ed altri specialisti in materia. Iscrizioni alla pagina w ww.areasicurezza.upi.ch. area sicurezza 2 / 2014 15 1.026.03 - 06.2014 CAMPAGNA Escursioni sicure Pianificazione, valutazione, equipaggiamento, controllo: sono i punti che ogni escursionista dovrebbe conoscere prima di addentrarsi sui sentieri di montagna dalla classica demarcazione a strisce bianche e rosse. È il messaggio della campagna «Pronti per la montagna?» volta a ridurre l’elevato numero di infortuni fra gli escursionisti, e che quest’estate entra nel secondo anno. È sul Rochers-de-Naye (VD), a 2042 metri di altitudine, che i partner della campagna, gli sponsor e i media sono convitati il 2 luglio 2014. La campagna, che si rivolge agli escursionisti di ogni età, verrà presentata dalla consigliera nazionale e vicepresidente di Sentieri Svizzeri Adèle Thorens Goumaz e da numerose altre personalità. Oltre che sulla sicurezza si porrà l’accento anche sugli effetti ricreativi e rilassanti dell’escursionismo. La campagna è sostenuta anche da un numero crescente di gestori di impianti di risalita, desiderosi di rendere attenta la clientela sull’aspetto della sicurezza. nw www.escursionismo-sicuro.ch 16 area sicurezza 2 / 2014 PRONTI PER LA MONTAGNA? 5.267.03-02.2014 La campagna spiccherà il volo a Rochers-de-Naye. FATE IL CONTROLLO Pianificazione Cosa si vuole fare? Valutazione L’escursione è adeguata alle proprie capacità? Equipaggiamento Avete preso tutto il necessario? Controllo È ancora tutto ok? WWW.ESCURSIONISMO-SICURO.CH Il nuovo manifesto della campagna.