Direzione Infermieristica e Tecnica Dipartimenti Cure Primarie di Ravenna, Faenza, Lugo Servizio Infermieristico Domiciliare La lesione cutanea da allettamento L'A B C per la famiglia Informazioni utili Direzione Infermieristica e Tecnica Dipartimenti Cure Primarie di Ravenna, Faenza, Lugo Servizio Infermieristico Domiciliare La lesione cutanea da allettamento L'A B C per la famiglia Informazioni utili Il presente opuscolo è stato realizzato a cura del personale infermieristico dei Servizi Infermieristici Domiciliari DCP di Ravenna, di Faenza e di Lugo, dell'Azienda USL di Ravenna. In particolare hanno contribuito alla realizzazione di questo opuscolo: - Sergio Marescotti Coordinatore Inf. Servizio Infermieristico Domiciliare di Ravenna - Anna Maria Tanesini Coordinatore Inf. Servizio Infermieristico Domiciliare di Faenza - Luca Venturini Coordinatore Inf. Servizio Infermieristico Domiciliare di Lugo - Alessandro Bianchi Servizio Infermieristico Domiciliare di Ravenna - Loredana Corrias, Simona Vignoli Servizio Infermieristico Domiciliare di Faenza - Barbara Feligini, Cinzia Ferroni Servizio Infermieristico Domiciliare di Lugo U.O. AFFARI GENERALI E SEGRETERIA - AZIENDA USL DI RAVENNA Composizione ed impaginazione: Claura Campanini Stampa: a cura del Centro Stampa Aziendale Ravenna: stampa maggio 2013 I danni dell'allettamento: come evitarli? Zona della lesione Strati della cute La lesione cutanea da allettamento si presenta spesso in chi rimane a letto per lungo tempo e non si muove molto. Le aree del corpo corrispondenti alle zone in cui l'osso sporge maggiormente, sono quelle più frequentemente colpite. Tutte le persone incapaci di muoversi o che hanno bisogno di aiuto per cambiare posizione sono particolarmente a rischio di svilupparle. ATTENZIONE!! IL PRIMO CAMPANELLO D’ALLARME E’ L’ARROSSAMENTO, MA CON SEMPLICI ACCORGIMENTI SI PUO’ EVITARE L’INSORGENZA DELLA LESIONE! 5 Le parti del corpo che sono maggiormente a rischio lesione sono: - nella posizione supina: talloni, zona sacrale, gomiti, scapole, orecchie, nuca (parte posteriore della testa); - nella posizione laterale: malleolo (le sporgenze ossee della parte inferiore della tibia), parte laterale del ginocchio, anca, costole, orecchio; 6 - nella posizione prona: ginocchia, alluci, genitali negli uomini, seni nelle donne, guance, orecchie; - nella posizione seduta: gomiti, coccige, regione ischiatica. 7 E' indispensabile che ogni 2 ore si cambi posizione, per prevenire l'insorgenza delle lesioni o il peggioramento di quelle già esistenti. Nel caso della posizione seduta, il cambio di posizione deve avvenire ogni 15 minuti. Lo spostamento deve essere compiuto possibilmente da due persone al fine di evitare pericolosi sfregamenti della cute sulla superficie del letto. IMPORTANTE! TUTTI I GIORNI RICORDARSI DI: - Osservare la cute da testa a piedi ogni giorno per rilevare eventuali arrossamenti nelle zone indicate a rischio (vedi pag. 6 e 7); - mantenere la cute asciutta e pulita e non applicare sulla cute talco; - non fare frizioni con soluzioni a base di alcool perché sgrassano e disidratano; - utilizzare acqua tiepida e sapone neutro durante le cure igieniche, asciugando bene, tamponando delicatamente; - usare creme protettive a base di ossido di zinco; - controllare che nel letto non ci siano corpi estranei (oggetti,…) - evitare il contatto diretto della pelle con materiali impermeabili (traverse monouso, cerate). 8 DA EVITARE! In caso di materasso antidecubito evitare assolutamente di rincalzare le lenzuola. Anche un eccesso di biancheria ed un uso improprio di traverse possono ridurre il funzionamento del materasso antidecubito. L'uso di qualsiasi elemento di forma circolare o a ciambella, posizionati per evitare l'appoggio sulle zone cutanee danneggiate, è fortemente sconsigliato poiché è accertato da studi validati che aumenta il danno e di conseguenza le dimensioni della lesione stessa! I vostri alleati nella prevenzione: cibo, acqua e mobilizzazione! La disidratazione (perdita di liquidi corporei) ed una cattiva alimentazione sono sicuramente implicate nella comparsa delle lesioni cutanee da allettamento. La persona dovrebbe bere almeno 1600 cc (circa 8 bicchieri d'acqua al giorno) e nel caso della persona anziana è importante ricordarle di farlo. In caso di difficoltà ad alimentarsi o nell'assunzione di liquidi, occorre contattare il medico di base per concordare la dieta e l'utilizzo di eventuali integratori sotto forma di gelatine, creme e addensanti. E' noto come in caso di paziente affetto da lesioni cutanee da allettamento sia di fondamentale importanza un maggior apporto di proteine (carne, legumi, pinoli, formaggi, uova, pesce, soia) rispetto ad una alimentazione normale. 9 La famiglia ricopre un ruolo importante nel mantenere una buona nutrizione, infatti può collaborare garantendo una dieta equilibrata e varia. Studi scientifici dichiarano che il 70% dei pazienti con lesioni cutanee da allettamento ed il 55% di quelli a rischio di svilupparle, presentano un'alimentazione insufficiente. L'importanza della mobilizzazione "Nel paziente allettato, la postura supina va modificata ogni 2 ore. La posizione prona può essere mantenuta per periodi più prolungati senza necessità di spostamenti; il decubito prono durante la notte consente di dormire otto ore senza interruzione, previene le deformità in flessione di anche e ginocchia e riduce l'ipertono agli arti inferiori. La posizione prona va evitata nei pazienti con difficoltà respiratorie. In posizione supina è necessario fare molta attenzione alla regione sacrale e ai talloni, in decubito laterale è necessario proteggere le ginocchia, i trocanteri e i malleoli." Autore: Dr. Mauro Menarin (Fonte: Blue Book Sito: www.lesionispinali.org) 10 Stampa a cura del Centro Stampa dell'Azienda USL di Ravenna EDITORIA N.00440 (stampa: maggio 2013) Linee Editoriali