Università degli studi di Pavia Facoltà di Lettere e filosofia, Scienze politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia Corso di laurea interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale Shopping Compulsivo e Gioco d’azzardo: Dinamiche psicologiche e risvolti pubblicitari di due nuove dipendenze Relatore: Chiar.mo Prof. Anton Peter Margoni Correlatore: Chiar.mo Prof. Giampaolo Azzoni Realizzato da Silvia Zaffarana Le nuove dipendenze: New addictions Dipendenze comportamentali Si manifestano nel bisogno di dover praticare a tutti i costi un’attività sapendo che prima o dopo tale comportamento condurrà all’autodistruzione Nascita delle dipendenze Fin dall’antichità c’è stato l’uso di sostanze che modificano gli aspetti percettivi, relazionali e affettivi della persona. Legate a riti religiosi o di tipo sociale, altre volte l’uso era meramente edonistico, oppure fungeva da auto-medicazione. Con la rivoluzione industriale l’uomo instaura una relazione con l’oggetto Dipendenza come processo che si innesca quando una persona, nel contatto con un particolare oggetto si sperimenta in maniera diversa e legge questa ristrutturazione del sé come positiva e più funzionale Analisi di due dipendenze: shopping compulsivo Disturbo caratterizzato dall’impulso di dover acquistare oggetti inutili. Disagio psicologico Il comportamento d’ acquisto, una volta instauratosi, alimenta le stesse caratteristiche che lo hanno generato, ed è per questo che spesso, come accade anche in altre forme di dipendenza da attività, risulta difficile da interrompere. Gioco d’azzardo: Tracce si ritrovano nelle civiltà degli Assiri e dei Sumeri che lo utilizzavano come elemento di svago e di socializzazione e come strumento per presagire il futuro. Lo sviluppo sociale del problema del gioco d’azzardo è in parte favorita anche dalle crescenti possibilità di scelta tra una vasta gamma di tipologie di gioco Distinzione tra giocatore d’azzardo e patologico Pubblicità Il campo della pubblicità è estremamente vasto e vario. La pubblicità viene vista come un pubblico annuncio che fornisce informazioni e vuole suscitare interesse e reazioni nel pubblico. I due scopi fondamentali che la pubblicità ha sono quelli di informare e persuadere La pubblicità può essere molto semplice, o può essere molto complessa, coinvolgendo campagne multimediali e ricerche accurate, si differenzia a seconda del pubblico Pubblicità: danni per l’economia Il danno più evidente è il consumismo, una delle malattie della società e dell’uomo. Per alcuni prodotti alla moda, l’alto costo non è giustificato dal valore intrinseco del prodotto, ma solo dal marchio, che, in se, non vale nulla, è solo convenzione. Contribuisce in modo rilevante a modificare i comportamenti sociali La pubblicità non sempre risponde ai bisogni sociali ma alle esigenze del mercato, per vendere sempre di più. Benefici per l’uomo: Libertà di scelta La buona pubblicità forma e informa il consumatore E’ uno degli strumenti efficaci di formazione e prevenzione La pubblicità è uno strumento di progresso, di comunicazione, fatto a misura delle esigenze umane e con grandi possibilità di migliorare la qualità della nostra vita. Danni per l’uomo: Pubblicità ingannevole La pubblicità può offendere la dignità della persona umana sia attraverso il contenuto ciò che è pubblicizzato, il modo in cui viene pubblicizzato sia attraverso l'impatto che ha sul pubblico Può influenzare i comportamenti dell’uomo ….una difesa che è stata predisposta Conclusione Cercare di promuovere una cultura dell’essere ed evitare che si sviluppi sempre di più la cultura dell’immagine. Sottolineare la centralità della persona piuttosto che quella dell’apparire educando alla cultura e alla civiltà cercando di creare legami sociali e di pensiero. “Dammi la serenità di accettare ciò che non può essere cambiato, il coraggio di cambiare ciò che deve essere cambiato e la capacità di distinguere la differenza” (Marco Marco Aurelio) Aurelio (Roma 121d.C. 180d.C.) Grazie